Il Guardiano della Luce

di Ken the emperor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Risveglio ***
Capitolo 2: *** La Cattura ***
Capitolo 3: *** Ombre ***



Capitolo 1
*** Il Risveglio ***


Disclaimer:
Le Cronache del Mondo Emerso e i suoi personaggi non mi appartengono.
Questa storia è stata scritta per puro divertimento e non per scopi di lucro.

Capitolo 1: Il risveglio

 

«Le leggende narrano di un guerriero prescelto dagli Dèi, il cui compito, proteggere il bene e sconfiggere le forze del male, è stato sempre compiuto.
Dotato di un’armatura d’oro e d’argento e una spada splendente, non teme alcun nemico. Austin, questo è il suo nome.
A causa della maledizione di un potente Demone, Austin è stato costretto a un lungo sonno, e solo nel caso in cui una grave minaccia incombesse sul Mondo Emerso si sarebbe risvegliato.» raccontò Livon in tono quasi solenne. «Quindi è possibile che Austin si risvegli e aiuti le Terre Libere a contrastare il Tiranno?» chiese Nihal accucciata nel suo letto. 
«Spero proprio di sì, piccola. Sarebbe meraviglioso. »
 
Gli anni passarono, Livon è stato ucciso. Nihal, discendente dell’estinto popolo dei mezzelfi, si è addestrata duramente, e con l’aiuto del suo maestro Ido, uno gnomo delle Terre del Fuoco, diventò un Cavaliere di Drago.
Ha incontrato diversi amici, Sennar, potente mago facente parte del Consiglio, è il primo fra tutti.
Certo, dagli inizi Nihal non si sarebbe mai espettata di diventare amica di un suo ex-nemico, ma il fato ha deciso così, e ora lei non rinuncerebbe mai a lui.
Nihal vive nel Mondo Emerso, diviso in otto Terre: La terra dell’Acqua, del Mare, del Sole, dei Giorni, della Notte, del Fuoco, delle Rocce e del Vento.
Anni orsono un oscuro mago, chiamato il Tiranno, grazie alle sue magie proibite creò un esercito e conquistò gran parte del Mondo Emerso.
Oggi le Terre Libere, che lottano contro il Tiranno, sono rimaste solo tre.
Sennar, con l’approvazione del Consiglio, affrontò un lungo viaggio, per chiedere aiuto al popolo del Mondo Sommerso e riuscì nella sua difficile impresa, una parte dell’esercito di Zalenia combatterà al fianco delle Terre Libere.
Ma il Tiranno è sempre più potente, e il suo esercito conquista sempre più territori.


Accampamento delle Terre dell’Acqua, tenda delle riunioni. Prime luci dell’alba.
«Oggi cercheremo di ricacciare l’esercito nemico nelle Terre del Vento, e ripristinare il precedente confine. Sennar e Soana faranno il solito incantesimo sulle armi, così da renderle efficaci contro gli spettri che controlla il Tiranno. Nihal e Ido sui loro draghi, aspetteranno la nostra avanzata e allora attaccheranno l’accampamento nemico e ci difenderanno da eventuali attacchi di Cavalieri nemici. » disse il Generale illustrando le tattiche sulla mappa.
«Quanto ancora dovremmo tentare questi attacchi senza concludere nulla?» si fece avanti un Cavaliere.
«L’esercito del Mondo Sommerso sta arrivando, dobbiamo resistere fino al loro arrivo, dopodiché sarà più facile cercare di riconquistare le terre.» risposte Sennar.
«Voglio che tutti siano pronti per iniziare l’attacco tra un’ora esatta.» concluse il Generale congedando tutti.
 
Il cielo era sereno e soffiava una leggera brezza mattutina.
Sennar e Soana salirono su una cassa, abbastanza resistente da reggerli entrambi, circondati dai soldati e recitarono una formula all’unisono.
Spade, lance, asce, balestre e mazze ferrate vennero avvolte da una mistica nebbiolina. L’incantesimo aveva avuto successo.
Sennar scese dalla cassa e si avvicinò a Nihal «Buona fortuna.» le sussurrò «Come se ne avessi bisogno.» rispose spavalda.
 
Nihal si avvicinò ad Oarf, il suo maestoso Drago verde, gli diede una carezza, e salì in groppa a lui. Aspettò il cenno di Ido, che era già salito sul suo drago rosso Vesa. «Possiamo andare» disse lo gnomo sistemando la sella. I due giganti del cielo spiccarono il volo.
Il Generale del campo sguainò la spada «Ora!» urlò al suo esercito.
Vesa e Oarf si lanciarono in picchiata e usarono il loro poderoso alito infuocato per incendiare una buona parte del campo.
Il solito urlo gutturale dei femmin, che si accorsero troppo tardi dell’attacco, risuonò per il cielo. Uscirono dalle tende e si prepararono al combattimento.
Giunsero gli opachi spiriti, spiriti dei morti di quella orribile guerra, che in qualche modo il Tiranno riuscì a prenderne il controllo.
Nihal vide che ancora una volta l’esercito del Tiranno aveva la meglio e pensò di scendere per dare man forte ai suoi alleati, sicché col suo drago non poteva ferire gli spettri.
«Vai, ci penso io qua.» disse Ido che aveva capito le sue intenzioni.
Nihal, dopo aver fatto atterrare Oarf, scese dalla sua cavalcatura e sguainò la spada di Cristallo Nero, il materiale più duro esistente, che le aveva fatto con tanta bravura suo padre.
 
Raggiunto il campo di battaglia, Nihal dette sfogo alla sua bravura e fece cadere un nemico dopo l’altro, con una furia impressionante.
Assorta nel suo pensiero combattivo, non si accorse che un potente colpo di ascia le aveva fatto cadere l’elmo.
Chinatosi per raccoglierlo, Nihal non poté schivare una freccia che mirava alla sua non protetta gola.
Cadde a terra gemendo e venne sommersa dai nemici.
No, non voglio morire! Pensò lei, ma allo stesso tempo sentiva i sensi venirle a meno.
L’ultima cosa che capì era stato un urlò: «Taglio a croce della luce!», seguito da una luce fortissima e il tonfo dei suoi aggressori caduti a terra.
 
Distesa nella infermeria e in uno stato di trance, Nihal percepiva tratti di ciò che avveniva attorno a lei.
«È una ferita mortale, temo che neanche la mia magia può fare qualcosa.» disse Sennar sedendosi e cercando di trattenere le lacrime, cosa che Laio non seppe fare.
Nihal conobbe Laio, un ragazzo coi capelli biondi e riccioluti e le guance paffute, ai tempi dell’Accademia per Cavalieri di Drago, fù l’unico amico sincero di quei duri giorni.
«Nulla di cui preoccuparsi, allora.» disse una voce che la sua mente non riconobbe.
La voce proveniva da un ragazzo biondo con degli occhi verdi che sembravano splendere.
Il ragazzo aveva un’armatura d’oro e d’argento piena di bellissimi fregi.
Sotto lo sguardo sbalordito degli altri, il ragazzo misterioso puntò la spada sulla ferita di Nihal.
Sennar si alzò istintivamente, guardando perplesso la spada del cavaliere.
Dalla spada uscì un bagliore azzurro che colpì la gola di Nihal.
Il sangue non sgorgò più e la ferita si rimarginò con una velocità impressionante.
«Un paio di giorni a letto e tornerà come nuova.» disse con una espressione serena.
«Quindi le leggende che ti riguardano erano vere.» affermò il Generale dell’accampamento, presente anche lui nell’infermeria.

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Angolo autore
Sono tornato su EFP con una nuova storia.
"Le Cronache del Mondo Emerso" fa parte di una serie di tre trilogie che ho intenzione di leggere fino a fondo, e che fino a ora ho trovato bellissima.
La storia si ambienta alla fine del secondo libro della prima trilogia: "La missione di Sennar"
Grazie a chi ha letto la storie e un grandissimo grazie a chi l'ha commentata.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** La Cattura ***


Capitolo 2: La cattura



Dopo un giorno di riposo assoluto Nihal poté rialzarsi e camminare, ma non ricevette il permesso di tornare a combattere.
I suoi amici le raccontarono cosa successe il giorno prima e lei volle ringraziare il suo salvatore.
Il misterioso ragazzo era nella tenda centrale, dove si discuteva delle prossime tattiche da usare.
Quando la riunione fu finita, Nihal si avvicinò al cavaliere «Ti ringrazio, da quanto mi hanno detto, mi hai salvato la vita.»
«Non ho fatto nulla di così particolare» il ragazzo sorrise timidamente
«Come preferisci. Quindi tu saresti Austin, il grande cavaliere prescelto dagli Dèi, di cui parlano le leggende?» disse guardando la sua armatura che splendeva sotto il rossastro sole pomeridiano
«Le leggende esagerano sempre, ma sì, sono io. Il mio compito è far terminare questa lunga guerra.» rispose con uno sguardo serio.
L'urlo di un soldato interruppe la conversazione: «Allarme, il nemico ci attacca!», una schiera di spettri e fammin armati avanzava velocemente verso l’accampamento, il quale si agitò in un istante.
«Scusami, devo andare» disse Austin sguainando la spada.
 
Nihal, che non poté partecipare alla battaglia, si limitò ad assistere, su una collina non troppo vicina alla zona dello scontro.
Austin era come le leggende che le raccontava suo padre Livon lo descrivevano.
La sua spada, a ogni fendente, emanava un onda luminosa che uccideva qualunque nemico fosse stato investito da essa.
Il ragazzo avanzò tra le file nemiche e ad un certo punto levò la lama al cielo e disse: «Gran tornado della Luce!», roteò più volte e stese tutti gli avversari che aveva intorno nel raggio di un paio di braccia.
 
La battaglia non durò molto e l’esercito delle Terre Libere ne uscì vincitore.
Nihal si alzò e si diresse verso la sua tenda, non aveva recuperato tutte le forze.
Laio la incontrò per strada «Ciao Nihal! Come ti senti oggi?»
«Meglio, grazie.» rispose
«Finalmente abbiamo uno spiraglio di speranza contro il Tiranno. Sono contento che ogni tanto riceviamo buone notizie.» disse guardando verso i soldati di rientro dal combattimento
Nihal accennò un sorriso «Anch’io Laio, finalmente potremo volgere al termine il regno del Tiranno.»
«Ora scusami, ma vorrei riposarmi, forse domani potrò tornare a combattere.» concluse lei
«Oh, va bene. Allora ci sentiamo dopo.»
 
Calore. Un grande calore.
Nihal era confusa, percepiva delle voci ovattate.
Che succede? Sto sognando? pensò.
Provò a scendere dal suo letto, ma si ritrovò in un spazio distorto.
D’un tratto, una figura oscura, un uomo con un mantello, apparve davanti a lei.
Sentì una voce gelida «Finalmente ci incontriamo, cara Nihal.»
«Di solito non sarei venuto personalmente, ma tu sei un caso speciale.»
«Chi sei?»
«Pecchi di intuito, cara. Ora sta ferma, non sentirai nulla.» l’uomo alzò la mano destra e comparve un globo nero.
Nihal cercò la spada, ma attorno a lei c’era soltanto il nulla.
Dal globo uscì una scarica viola, diretta verso la ragazza.
Chiuse gli occhi.
Non successe nulla.
Quando riaprì gli occhi, la distorsione era sparita, era di nuovo nella sua tenda, ma era circondata dalle fiamme.
La scarica si era infranta contro la spada di Austin.
«Ora usi le Illusioni? Diventi sempre più spregevole.» disse il cavaliere
«Che vuoi farci, miglioro col tempo.» ghignò, creando un altro globo nero
«Nihal, l’accampamento è in fiamme. Prima eri in un illusione. L’uomo che hai di fronte è il Tiranno. Ora vai!» ordinò alla ragazza senza smettere di guardare l’uomo.
Nihal esitò, pietrificata. «Il… il Tiranno?»
«Nihal, non sei in condizioni di sfidarlo, per favore, fuggi insieme agli altri.» disse Austin con voce seria.
La ragazza prese la spada, guardò per un istante il cavaliere e poi corse via.

Austin parò un’altra scarica e prese l’elsa della sua spada con due mani
«Non mi fai paura, il mio compito è sconfiggerti! Taglio a croce della Luce!» avanzò rapidamente verso l’obiettivo e usò la sua tecnica.
L’attacco andò a buon fine, ma il Tiranno indietreggiò solo di qualche passo.
«Devi impegnarti di più se vuoi avere qualche speranza contro di me.» il Tiranno si moltiplicò, davanti a Austin c’erano ben quattro figure oscure.
«Credi di intimorirmi? Gran tornado della Luce!» iniziò a roteare emettendo grandi fasci di luce.
Le copie si dissolsero.
Ma Austin si accorse troppo tardi che l’originale era ancora vivo, ed era dietro di lui.
 
Io… dove sono?
Austin si ritrovò sospeso in aria con tutti gli arti incatenati.
No, non era un Illusione. Non hanno effetto su di lui.
Era nella Rocca del Tiranno.
Dall’ombra uscì un uomo, era lui.
«Uccidimi, serpe!» esclamò il cavaliere con rabbia
«E perché mai? Tanto rinasceresti. E poi sarebbe uno spreco eliminarti. Penso che mi potresti tornare utile…» ghignò.
Nella punta delle dita della mano destra del tiranno si crearono cinque rune nere.
Toccò il petto del ragazzo, proprio sul cuore.
Austin emesse un urlo sordo e svenne per qualche istante.
Quando rialzò il capo disse «Come posso servirla, mio signore?»
Nella stanza echeggiò una cupa risata.

 
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Angolo autore
Ecco il secondo capitolo, u_u.
C'è un brusco cambiamento di scena.
Un cambiamento di scena che nega persino il titolo.
Ma niente spoiler, continuate a seguirmi!
Naturalmente grazie a tutti quelli che hanno letto la storia e soprattutto grazie a chi commenterà.
Ci vediamo nel prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Ombre ***


Capitolo 3: Ombre
 
Accampamento centrale della Terra dell’Acqua, tenda delle riunioni, tramonto.
«Oltre al campo e alcuni feriti, non abbiamo subito perdite, ma c’è stata una grande confusione» iniziò il Generale
«Tuttavia, non abbiamo ancora notizie del cavaliere Austin. Tra poco una squadra di ricognizione partirà da questo campo e…» il Generale fu interrotto dal solito allarme delle sentinelle di vedetta.
«Uomini, alle armi!» esclamò
 
Nihal era intenta ad assaporare la calma prima della battaglia, nonostante la preoccupazione per Austin, non poteva tradire la sua indole guerriera.
Ma c’era qualcosa di diverso nell’aria, una tensione innaturale, più forte di quella delle altre battaglie.
A un primo sguardo, a Nihal sembrò tutto normale, schiere e schiere di soldati condotti da un Cavaliere di Drago nero.
Le figure avanzavano in modo costante, e a un certo punto si bloccarono.
Il Cavaliere di Drago nero si tolse l’elmo e levò la spada al cielo.
Il cuore di Nihal saltò un battito.
A parte gli occhi, ora cupi, e un sorriso malvagio, il volto di quel cavaliere era completamente uguale a quello di Austin.
Il terrore avvolse i soldati delle Terre libere.
Colui che aveva combattuto con loro, per liberare il Mondo Emerso, ora è il condottiero di quell’orribile esercito.
 
La battaglia iniziò dopo il grido del Generale.
Nihal e Oarf combatterono con tutta la loro forza, evitando di avvicinarsi a Austin, ma il risultato fu, sfortunatamente, quello previsto.
Austin era ancora il combattente più formidabile di entrambi gli schieramenti, ma la sua lama emetteva sinistre ombre, non più quella splendente luce.
 
Le perdite cominciarono ad aumentare in fretta, e spinsero il Generale a ordinare la ritirata.
Oarf, dopo un’ultima sbuffata infernale, portò indietro Nihal.
L’esercito del Tiranno tornò a vincere e a strappare territori alle Terre libere.
Nihal, distrutta sia fisicamente che mentalmente, cercò di ritrovare la concentrazione e seguire i comandanti nella tenda delle riunioni.
 
«La situazione è pessima. Come avete avuto modo di notare, il cavaliere Austin fa ora parte dell’esercito del Tiranno. Probabilmente a causa di un potente incantesimo.» sospirò il Generale
«Temo proprio che le nostre esili speranze sono svanite.» concluse
«Un momento.» si alzò in piedi Soana
«La magia del Tiranno ha soggiogato Austin. Conosco l’incantesimo, è troppo potente per essere spezzato da semplici maghi. Però, durante i miei viaggi, ho letto di un anello, forgiato da potenti maghi in ere remote, capace di annullare qualunque sigillo. L’ultimo luogo citato, che dovrebbe ospitare l’anello, è il tempio dell’ormai disabitata città di Fyrel, nel Grande Deserto.» proseguì Soana
«Nel Grande Deserto? Impossibile, è un viaggio troppo lungo e pericoloso e inoltre non sappiamo se realmente…»
«Andrò io.» disse Nihal
«No, è una pazzia, è un posto troppo vasto per cercare qualcosa, e non c’è altro che il nulla.» rispose il Generale
«Preferisco tentare, piuttosto che vedere i nostri soldati morire senza alcuna speranza di vittoria.» concluse
 
Dopo una lunga discussione con il Generale, Nihal ottenne il permesso per partire alla ricerca dell’anello mistico.
Soana la avvicinò.
«Le uniche informazioni per trovare la città di Fyrel sono contenute in questa enigmatica frase: “Segui il sentiero argenteo”. Buona fortuna, sono certa che riuscirai nell’impresa. Sei l’unica che può.»
 
Nihal andò a preparare tutto il necessario per il viaggio, ma all’ingresso della sua stanza trovò Ido ad aspettarla, con una espressione oscillante tra la tristezza e l’ira.
«Ido, sappi che…» venne interrotta da un cenno del suo maestro
«Torna. Presto e tutta intera.» disse solamente, e dopo un abbraccio, la fece passare.
Poco dopo, sentì bussare. Sennar e Laio entrarono con passo deciso.
«È inutile cercare di farmi cambiare idea, tanto io…»
«Farti cambiare idea? Scherzi? Non credo esista un essere capace di far cambiare idea a una testa dura come la tua. Siamo qua per dirti che noi partiamo con te.»
 
¤¤¤¤
 
Angolo autore
Eccomi qui, dopo tantissimo tempo ho voluto ricontinuare la mia vecchia FF.
Spero solo che non vi sia un eccessivo cambiamento di stile a causa di tutto questo tempo senza continuazioni.
Come sempre ringrazio chi ha letto questo capitolo e specialmente chi ha commentato.
Alla prossima!

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