Love is the only drug

di Marty_6277
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- Tonight's the last to say goodbye ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Argus Apocraphex ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1- Tonight's the last to say goodbye ***


Ciao a tutti :)
Questa è la prima prima FF :)
Ho immaginato la vita che ha fatto Shannon prima di creare la band con suo fratello, quando era scappato di casa a 16/17 anni.
L'ispirazione mi è venuta guardando CSI e foto di Shan ;)
Scrivo in prima persona, vedendo le cose dagli occhi di questo ragazzo con 3/4 anni di droga alle spalle.
Vorrei ringraziare _FraVi per tutti i consigli che mi ha dato :)
Detto questo, vi lascio al mio primo capitolo :)
Spero vi piaccia!
W/ #EcheLOVE,
Marty XO

Capitolo 1 "Tonight's the last to say goodbye"

 
Los Angeles, Giorno 01.05.1990
 
-Un'altra?- chiesi.
La ragazza ridacchiò, per lasciarmi poi un bacio sulle labbra.
-Dov'è il tuo fratellino dagli occhi di ghiaccio?-
-Jared? Oh lui vuole..fare tipo l'attore..-
Guardai Emily preparare l'ennesima siringa.
-come sei arrivato qui? Non mi hai mai raccontato nulla..-
Pensai un attimo: ero scappato dalla polizia con una pistola in tasca e mezzo chilo di roba nell'altra.
Non sarei mai più potuto tornare a casa. Mamma e Jared mi avrebbero ucciso se non fossi morto prima.
Portai il mio sguardo sui suoi bellissimi occhi verdi che mi sorridevano.
Emily era mia.
Era una ragazza dolcissima, alta, castana ma sempre pallida e magrissima per via della droga.
Questo ormai era il nostro mondo.
Riuscivamo a sembrare normali solo quando stavamo insieme.
Chiusi gli occhi per assorbire la dose che mi aveva appena iniettato.
-Allora? Non parli?-
-Emily-
-Eddai Shan, sono curiosa!- continuava a dire.
Abbassai gli occhi, per osservare quello che faceva.
Stava preparando un'altra siringa per lei.
-Non stai mettendo dentro troppa roba?- le chiesi preoccupato.
-Tranquillo, sono passata ad un livello superiore- ridacchiò.
-Emily, sono serio.- le risposi ancora più preoccupato.
Mi guardò dolcemente mettendomi la siringa in mano.
Mi sistemai davanti a lei, che teneva il braccio teso.
Mi abbassai, baciandole l'interno del gomito.
-Questo ti farà male.-
Lei sorrise, stendendosi.
Infilai l'ago nella sua fragile pelle, colpendo la vena in pieno.
Iniettai tutto l'eroina e lei inarcó la schiena, stringendo la coperta dove era seduta.
La guardai riaprire gli occhi confusa ma sorridente.
-questo è stato un orgasmo migliore di quelli che mi fai avere tu, Shan. Ora, però, dobbiamo tenerci..occupati- ridacchió.
Sbuffai stizzito e la morsai.
Poi la baciai, togliendole la maglia e buttandola a terra sotto di me eccitato.
 
 
La terrà cominciò a girare, era gia passata mezzora da quando c'eravamo iniettati la nostra dose.
Ce ne stavamo li, abbracciati senza muovere un muscolo.
La guardai, ma qualcosa non andava.
Lei cominciò a respirare affaticata, le pupille si strinsero come la punta di uno spillo e si fece ancora più pallida.
Nonostante l'eroina in circolo capii il problema: overdose.
Mi alza frettolosamente prendendo il telefono.
-Dove l'hai messo il Narcan?-
-é..é..finito- mi rispose a stenti.
-fanculo Emily! Non chiudere gli occhi, respira!-
Dall'altra parte del telefono una voce cordiale mi rispose.
-fanculo la cordialità, la mia ragazza sta  andando in overdose! No non sto calmo!- gli diedi il nostro indirizzo- Si anche io sono fatto ma sono lucido!-
Rovistai dappertutto, scatole, armadi, sporte.
L'unico mezzo per bloccare l’effetto dell’eroina era finito. Tornai di corsa da Emily che respirava a fatica.
-Emily..Emily guardami..No, l'ho finito il Narcan! Respira male, stringe i pugni..-
-Shannon..Shannon esci da questa..merda..torna dalla tua fam..-
-No! Non andartene ti prego! Ne usciamo insieme!- urlai disperato e in lacrime.
Buttai il telefono a terra e la presi tra le braccia.
-Emily, noi dobbiamo uscirne, dobbiamo sposarci, dobbiamo fare dei figli, comprarci una casa e invecchiare insieme!-
-ti..amo..-
Mi guardó e mi sorrise. Si tolse la collana e me la mise in tasca.
Fu l'ultimo gesto che le vidi fare: morí tra le mie braccia, sorridendomi.
-No Emily- Singhiozzai stringendola e dondolandomi.
Il resto successe in pochissimo tempo: i paramedici arrivarono e me la strapparono dalle braccia. La caricarono sull'ambulanza cercando di rianimarla ma tutto fu inutile.
Rimasi solo con due paramedici ai piedi delle scale, seduto in mezzo alla camera da letto in lacrime stringendo la coperta di Emily.
-dovremmo portarlo via, Jack?-
-Se lei era in overdose, può darsi che lo sia anche lui..quindi si, è meglio portarlo via..- li sentii parlare al piano di sotto.
Mi alzai terrorizzato, presi il mio zaino e lo riempii con le cose di Emily e un paio di dosi.
Scappai via prima che i due paramedici riuscissero a bloccarmi.
Guardai per l'ultima volta la casa dove avevo vissuto per più di 5 anni e poi sparii.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Argus Apocraphex ***


CAPITOLO 2  "Argus Apocraphex"
 
Los Angeles, 05.05.1990
 
Camminavo per la città strafatto, con gli stessi vestiti che usavo da parecchi giorni.
Qualche giorno prima Emily era morta tra le mie braccia, sorridendo, e io giravo per LA senza meta.
 
"Ti amo"
Ecco era l’ultima cosa che mi aveva detto prima di lasciarmi.
Gli occhi, inevitabilmente, mi si riempirono di lacrime e cominciai a piangere.
Era la mia ragazza, la mia migliore amica.
Quella sera le avrei chiesto di sposarmi.
Ma non ce l'avevo fatta: lei mi aveva lasciato per una dose in più. E pensare che l’avevo avvertita, se solo mi avesse dato ascolto. Se solo non le avessi fatto quella iniezione maledetta!
 
Non so per quale motivo mi ritrovai davanti a casa di mio fratello.
Vidi la porta aprirsi e Jared rimanere a bocca aperta.
-Shannon-
-Emily è morta, la mia Emily- singhiozzai cadendo a terra.
Jared uscì di corsa, guardandosi attorno.
-Veloce, entra dentro. Sei in piena crisi d'astinenza. Ti sei portato una dose?-
Annuii, senza più energie. Mi prese di peso, trascinandomi in casa. Mi depose sul divano, preparò tutto il necessario e infilò l'ago nella mia vena, iniettandomi l'ultima dose d'eroina rimasta. Rimasi steso, fissando il soffitto immobile.
-Sono fiero di te, fratellino. Grazie!- sussurrai socchiudendo gli occhi.
Il freddo glaciale delle sue pupille raffreddò il fuoco che si era acceso dentro di me.
-Shannon, tu devi andare in ospedale- sibilò tra i denti.
Sembrava arrabbiato, deluso..
-No!- protestai. –Devo stare con te..-
Lo sentii sospirare.
-Okay... Okay senti è passata mezzora e..-controllò l’orologio - Ho ancora un 6-7 d'ore prima che tu stia male. Chiamo Pete e troviamo una soluzione. Sei davvero fatto bro!-
Ridacchiai, beccandomi una sonora sberla sulla nuca.
 
 
 
Camminava avanti e indietro nervoso da… boh, forse un paio d'ore.
Lui c'era già passato, Jared si era disintossicato quasi 3 anni prima mentre io avevo continuato.
Avevo trovato Emily sotto il mio appartamento, completamente strafatta. La portai dentro e la aiutai.
Finimmo per diventare amici, coinquilini, amanti.
L'unica cosa che, ora, mi restava di lei era la collana che stringevo fra le dita: era una fenice con una targhetta stile militare affianco con incisa la scritta "Find the Argus Apocraphex".
-Jared- mi raddrizzai sulla schiena. -Che cos'è Argus Apocraphex?-
-Argu-che? Apo-cosa?-
-Leggi, è scritto qui- dissi allungandogli la collana. -Mi ha dato questa prima di morire…- La prese, fissandola perplesso.
-Non so, forse qualcosa che devi trovare dentro di te-
Mi lasció la collana sul petto e tornò insieme a Pete sul divano.
 
Le successive 8 ore passarono velocemente, troppo. Forse per via dell'effetto che mi aveva lasciato la dose che mio fratello mi aveva iniettato.
Sbadigliai, asciugandomi le lacrime.
-Adesso preparati, Jared. Questo è l'inizio.- disse il nostro amico sul divano.
-Andremo peggiorando- sussurrai, purtroppo conscio di quello che mi sarebbe accaduto nelle prossime ore.
-Purtroppo è la conseguenza delle tue azioni Shan-
Sbadigli, raffreddore, naso che cola, brividi: l’inferno si stava avvicinando.

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