Ritorno sempre da te

di mikyintheclouds
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


“Ti prego.”
“No.”
“Per favore!”
“No.”
“Te lo devo chiedere in ginocchio?”
“Certo che no.” Rispose ridendo.
“Andiamo, Kensi, hai bisogno di uscire.”
“Non mi va, Nell.”
“Dai…non farti pregare! Io e te, una discoteca, qualche drink, qualche ballo, tante risate, tanti ragazzi.”
Kensi la guardò alzando le sopracciglia. Accidenti, se quella piccoletta si metteva in testa qualcosa non abbandonava la presa tanto facilmente.
“Ragazzi?”
“Si…sai com’è…qualcuno a cui dare il buongiorno e la buonasera. Niente pressioni, niente aspettative. Quello che viene viene.”
Kensi guardò ancora una volta alla scrivania vuota di Deeks. Lei l’aveva già qualcuno a cui dire buongiorno e buonasera, qualcuno con cui a volte messaggiava anche se erano seduti vicini, qualcuno dal quale, però, aveva molte aspettative.
Solo che in quel momento non c’era.
Erano settimane in realtà che non c’era e la situazione cominciava a pesarle.
Le mancava, le mancava da morire e l’ultima cosa che voleva fare era andare in una discoteca a rimorchiare dei ragazzi che sicuramente non le sarebbero mai interessati.
“Ti prego.” Ripeté ancora una volta la sua amica con voce supplicante.
“E va bene.” Cedette infine. “Ma solo stasera e solo perché sei tu.”
“Ti passo a prendere alle nove in punto.” Replicò l’analista, strizzando l’occhio, correndo rapidamente alle scale che conducevano alla sua postazione prima che Kensi cambiasse idea.
“Non vedo l’ora.” Mormorò Kensi ironica guardando per l’ennesima volta la scrivania vuota del suo partner.
 
***
 
Kensi tornò nel suo confuso appartamento e, dopo aver provato una volta di più a chiamare Deeks che continuava a rifiutare le sue chiamate, andò a prepararsi per la serata.
Si fece la doccia, asciugò rapidamente i capelli lasciandoli un po’ umidi in modo che prendessero una piega mossa naturale, indossò un vestito piuttosto corto che metteva in risalto le sue lunghe gambe, si truccò leggermente impreziosendo gli occhi con eyeliner e mascara, un filo di lucidalabbra, le sue scarpe col tacco preferite, qualche bracciale da far tintinnare giocosamente sui polsi e aspettò la sua amica che arrivò puntuale come un orologio svizzero e completamente su di giri.
“Wow amica. Meno male che non volevi uscire.” Commentò appena la vide.
“Anche tu stai molto bene, Nell.” Replicò Kensi eludendo la provocazione.
“Sono pronta a conquistare.” Ridacchiò la piccola analista.
“Con quella minigonna li stenderai tutti.” Ribatté Kensi ed entrambe scoppiarono a ridere mentre si dirigevano all’auto di Nell.
 
Quando arrivarono al locale, Kensi per qualche istante non si sentì a proprio agio, per qualche ragione le sembrava sbagliato starsene li a divertirsi mentre…
Il suo pensiero, però, fu interrotto dall’amica che la trascinò letteralmente in mezzo alla pista da ballo, ridendo.
Iniziarono a ballare, facendosi trasportare da quella musica al contempo assordante e trascinante, e Kensi abbandonò tutte le sue remore mentre si muoveva a ritmo, fino a quando non si avvicinarono a loro due ragazzi.
Nell iniziò subito a ballare con il più carino dei due, anche se sarebbe più giusto dire che iniziò a strusciarsi su di lui, mentre l’altro ragazzo si avvicinò timidamente a Kensi la quale, però, si allontanò dalla pista dirigendosi al bar.
Il ragazzo la seguì imperterrito.
Lei poteva avvertire lo sguardo di lui su di se e la cosa le procurò un po’ di fastidio.
Si appoggiò al bancone del bar ordinando un Long Island e sentì qualcuno sfiorarle il braccio e, un attimo dopo, mettersi di fianco a lei.
“Stai scappando?” Chiese il ragazzo sfoggiando quello che doveva essere il suo sorriso più smagliante.
-Ti credi simpatico?- Pensò acidamente Kensi. –Mi spiace, poi, ma non hai un sorriso come il suo.-
Questo secondo pensiero la colse impreparata. Da quando faceva paragoni con Deeks?
“Ho sete.” Rispose alzando un sopracciglio come se la cosa fossa stata ovvia.
“Sono Chris, comunque.”
“Kensi.” Rispose, giusto per educazione.
“Ti va di ballare con me, Kensi?”
“Sono con una mia amica.”
“Che in questo momento, però, sembra essere impegnata a fare altro.” Replicò Chris con un sorriso accennando con la testa a Nell e all’amico che si stavano baciando appassionatamente.
Quando Kensi la vide per poco non sputò il suo drink. –La uccido!- pensò strabuzzando gli occhi di fronte a quella visione.
“Scusami, vado un secondo in bagno.” Ribatté.
Chiuse la porta, isolandosi, lasciando il rumore dietro di se, fece un respiro profondo e si guardò allo specchio.
Nell la raggiunse dopo qualche secondo, rossa in viso, camminando a un metro da terra.
“Cosa ti salta in mente?” La aggredì involontariamente Kensi prima ancora che l’amica potesse esprimere tutta la felicità per la serata andata a buon fine.
“Di cosa parli?” Chiese Nell, seriamente confusa.
“Ti sembra il caso di comportarti in quel modo con un ragazzo che conosci da cinque minuti?”
Nell non poteva credere alle proprie orecchie.
“E tu chi saresti, mia madre? Quante volte hai fatto lo stesso?”
Kensi non rispose. Sapeva che Nell aveva ragione. Cosa aveva di sbagliato quella sera? O meglio in quei giorni?
“Rilassati, Kensi.” Riprese, poi, l’analista con voce più dolce. “Sembrano dei ragazzi carini. Perché non diamo loro una possibilità? Ricordi? Nessuna pressione, nessuna aspettativa.”
“Non ce la faccio Nell, scusami. Me ne torno a casa. Ci vediamo.”
Detto questo uscì rapidamente dal bagno senza nemmeno aspettare la risposta dell’amica.
Chiamò un taxi e diede l’indirizzo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Dopo una mezz’oretta di viaggio scese dal taxi, pagò e andò a bussare a quella porta.
Era tardi e non sapeva se avesse sentito, se fosse a letto, se, una volta saputo che si trattava di lei, le avesse aperto.
Bussò ancora una volta, incerta su cosa fare.
Nulla.
Se ne stava per andare quando udì dei passi che si avvicinavano seguiti dalla sua voce.
“Sto arrivando.”
Lei fece qualche passo indietro, lasciando libera la soglia.
Dopo minuti che le sembrarono secoli, finalmente Deeks aprì la porta.
“Ciao.” Gli disse semplicemente come se fosse la cosa più naturale del mondo piombare a casa di una persona all’una di notte.
“Hey.” Rispose lui con una voce dolcissima, totalmente sorpreso.
“Entra.” Continuò, poi, scansandosi lateralmente per lasciarle lo spazio di entrare.
Kensi non se lo fece ripetere due volte e, un po’ imbarazzata dalla situazione, si diresse automaticamente al divano come era solita fare quando andava da lui.
“Scusa se ti piombo in casa così.” Disse incerta rompendo un silenzio carico di domande e di imbarazzo.
“Nulla.” Rispose semplicemente lui, incantato da ciò che aveva di fronte, ora che la vedeva alla luce.
“Wow. Sei uscita? Sei molto bella.” Constatò facendo riferimento al suo abbigliamento.
Kensi, fintamente calma dopo quel complimento, si sedette sul divano immediatamente seguita dal suo partner.
“Si, sono uscita con Nell, ma non…non mi sentivo a mio agio, diciamo, e me ne sono andata.”
“Capisco.” Fu tutto quello che Deeks riuscì a dire ancora confuso dal fatto che fosse li.
Una domanda ronzava insistente nella sua testa. Perché aveva deciso di andare li, a casa sua?
Come se lei gli avesse letto nel pensiero, rispose: “Non so perché sono qui, Deeks. Semplicemente tu non rispondevi alle mie chiamate e io avevo bisogno di vederti. Scusa se ti ho svegliato.”
-Da quando sei così loquace?- Chiese una vocina dentro di se. –Quel drink deve essere stato bello forte. Io non dico mai queste cose ad alta voce.- Si rese conto.
“Non importa. Il mio cellulare deve essere scarico.” Mentì. “Non dormivo comunque. Ho qualche problemino a dormire ultimamente.” Ammise con voce grave.
La situazione, però, ancora non gli era del tutto chiara.
Era bellissimo, certo, rivederla dopo quelle settimane in cui, praticamente, era stato barricato in casa a tentare di superare, inutilmente, il suo trauma.
La cosa, tuttavia, lo agitava. Parecchio.
Lei. Li. Vestita in quel modo. Aveva appena ammesso che lui le mancava, anche durante una serata con la sua migliore amica durante la quale avrebbe, teoricamente, dovuto divertirsi.
Decise di rompere il ghiaccio.
“Allora, che ne dici di raccontarmi di questa apparentemente disastrosa uscita? Birra?” Chiese muovendosi in direzione della cucina.
“Certo.” Rispose lei grata che non avesse continuato a farle domande sul perché fosse li. Non avrebbe saputo cos’altro rispondere.
Quando Deeks tornò qualche istante dopo la trovo scalza, con le gambe rannicchiate, completamente a suo agio sul divano.
Il detective si lasciò cadere di fianco a lei, le loro gambe che si toccavano.
Quando lei prese la birra le loro mani si sfiorarono.
Si girarono l’uno verso l’altra e lui le sorrise.
–Questo si che è un sorriso.- Pensò Kensi soddisfatta, stupendosi, ma non troppo, di quel pensiero.
“Allora, cosa si è messa in testa la piccola Hetty questa volta?” Chiese scherzosamente Deeks facendola ridere.
Kensi cominciò a raccontare.
La morbida voce della ragazza lo cullava e sentiva i suoi occhi farsi sempre più pesanti. Forse, finalmente, avrebbe dormito.
“Hey, sono così noiosa?” Il cambio del tono di voce lo riportò bruscamente alla realtà.
La guardò per qualche istante pensando a cosa dire, poi la stanchezza prese nuovamente il sopravvento e chiuse gli occhi.
Kensi rise teneramente.
Poco dopo lui sentì il peso della testa di Kensi sulla spalla.
Per la prima volta da settimane lui si sentiva completamente rilassato e lei completamente in pace.
Lei era di sicuro l’elemento chiave che gli mancava e lui era la motivazione per cui non poteva lasciarsi più andare con gli altri.
Dopo settimane erano li, seduti, abbracciati, addormentati, mentre i respiri si fondevano l’uno in quello dell’altra, le loro teste vicinissime, insieme, finalmente, come doveva essere, come i loro cuori suggerivano.
 
 
Ciao! Piccola storiella senza pretese. Spero vi piaccia. Fatemi sapere…soprattutto invito i lettori silenti ad esprimere il loro pensiero bello o brutto che sia. Bacioni =)
 
 
 

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