L'amore di Raj

di Doppia C
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Raj ***
Capitolo 2: *** Messaggi ***
Capitolo 3: *** partenza ***
Capitolo 4: *** Finalmente ***



Capitolo 1
*** Raj ***


Era tardi  e  Raj si stava provando per l’ennesima volta quelle due camicie firmate, non riuscendo a decidere quale mettere. Una era blu chiara e un'altra celeste scuro, non riusciva a scegliere quale fra queste donasse più charme al suo fisico indiano. Guardò la sveglia sul comodino e capì di essere in ritardo,  infine prese quella che aveva indossato meno volte ( quella blu), si spruzzò un po’ di colonia e si avviò verso la porta. Prese le chiavi della macchina e uscì, ma non prima di aver dato un’occhiata allo specchio e pettinato le sopracciglia.
Arrivò a casa di Howard, che lo aveva invitato a vedere un nuovo programma installato al computer, Raj si sistemò e i capelli e con decisione suonò il campanello. Come al solito sentì le urla  della mamma di Howard -Howard hanno suonato !!!- e la solita risposta del figlio -Perché  non vai tu Ma’?-, -Sto al cesso, lo sai che la pizza del venerdì sera mi fa quest’effetto!!!-. La porta si aprì e dietro c’era il suo caro amico con un sorriso sulle labbra, dietro di lui si senti nuovamente la voce della madre - chi e’, quel tuo amico strambo ?- questo rispose - Non e’ Shaldon, e’ Raj- e poi a Raj  -scusami, comunque il programma devo riaprilo  quindi ci vorrà un po’-  il quale rispose - Non preoccuparti tanto a quest’ora sarei stato a rivedermi la saga di Harry Potter, non vedo l’ora che mi arrivi la bacchetta che ho ordinato, e’ fatta a mano!!-. Salirono in camera da letto, Raj si mise sul letto e Howard si sedette al computer a cercare di aprire quel programma. Raj comincio a osservare i vari oggetti che aveva intorno, la maggior parte erano fumetti o miniature di Star Wars, poi chiese a Howard- Come va con … come si chiama, ah si Bernadette?-, Howard si fermò un attimo e poi ricominciò  a lavorare con il computer,gli rispose- Bene, bene … credo di essermi innamorato, ma non so quanto ricambi …-.
Raj tese i pungi, non doveva fargli vedere che soffriva. L’aveva sempre amato , ma era sicuro che il suo piccolo amore americano non lo ricambiava. Aveva cercato di farglielo capire in tutti modi: con retoriche, battute, doppi sensi, ma non lo aveva mai capito …. E adesso una sciacquetta americana glielo voleva portare via! Non signore, Rajesh Koontrapali non glielo avrebbe permesso. Gli avrebbe dato il bacio che sempre aveva desiderato . Si avvicinò ai suoi capelli, riusciva ad annusare lo shampoo da bambino che usava il suo dolce orsetto. Haward si girò, i loro nasi si toccavano. Haward strabuzzò gli occhi e gli chiese - Ma cosa cavolo stai facendo?!- allora gli rispose –niente, è che avevi una macchia sulla maglietta- e cerco invano il tuo amore. Howard si guardò un po’ dietro la camicia per cercare la macchia. Intanto Raj si risedette pensando che non avrebbe mai avuto il coraggio di dimostrargli il suo amore .

 

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Capitolo 2
*** Messaggi ***


Era da giorni che ci pensava, ma non aveva il coraggio di farlo. 
Voleva dichiararsi di persona, però gli occhi del suo orsetto lo distraevano da ogni cosa.
Stava steso sul letto con il cellulare il mano, desiderava chiamarlo e sentire la sua bellissima voce, anche così, però, non aveva il coraggio di dichiararsi. Doveva farglielo capire in qualche modo... Prese tutto il coraggio in corpo e comincio a scrivere un sms:

Ciao, Howard...
Devo dirti una cosa molto molto molto  importante e spero che tu legga il messaggio fino infondo:
E’ da anni che ti conosco, eppure, ogni giorno che ti vedo e’ come il primo. Ti ho sempre amato, cercando in tutti i modi di fartelo capire, senza che, putroppo,  ti accorgessi di nulla. Sei l’orsetto del mio cuore ( si hai capito bene sono omosessuale). Ogni volta che mi sveglio penso al tuo sorriso, ai tuoi folti capelli, ai tuoi occhi color nocciola, e tante, ma tante altre qualità, che tu non ti rendi conto di avere.
Ti chiederai perché mi sono proposto solo ora, beh come diresti al tuo migliore amico che hai una cotta per lui?
Mi scaldi il cuore, sei la ragione della mia vita. Io rimango qui in America solo per poterti vedere...
Quindi beh ecco il punto: vuoi essere il mio ragazzo?
Attendo la tua risposta con ansia.
Baci, Raj


Raj riguardò il messaggio una decina di volte, pose il dito sul tasto d’invio ed esitò un attimo, ma poi lo fece, inviò la sua dichiarazione d’amore. Stette tutta la giornata a cucinare dessert ( cucinare lo rilassava sempre) con il cellulare accanto, sperando di sentirlo squillare. Dopo la sua quarta torta guardò il messaggio inviato ( pensando forse che ci fosse un problema nell'invio) e a lato vide la scritta... Visualizzato. Rimase fermo a guardare il telefono senza crederci. Come aveva potuto fare questo? Avrebbe preferito un No a un tacito silenzio!
Prese il computer e si mise in videochiamata con i genitori.
Gli disse che avevano ragione loro, che doveva tornarsene in India.

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Capitolo 3
*** partenza ***


Raj era pronto. Le valigie erano pronte sul letto, per il resto avrebbe mandato dei traslocatori.
Aveva lasciato un biglietto a Sheldon e a Leonard in cui li salutava, gli diceva quanto erano stati importanti nella sua vita e per ultima cosa gli chiedeva di salutargli tutti gli altri .
La sua partenza l’aveva spiegata con poche parole : Problemi Famigliari ( sperando che pensassero fosse un funerale di qualche parente stretto).
Guardò l’orologio sulla parete spoglia, mancavano ancora 2 ore alla partenza.
Prese un album di fotografie e cominciò a sfogliarlo.
 Quell’album l’aveva fatto quando era arrivato in America, l’aveva riempito con le fotografie fatte con i suoi vecchi migliori amici, e ogni tanto con qualche foto di monumento famoso.
L’unica cosa ancora felice della sua avventura americana erano quelle foto, delle piccole e bugiarde foto.
In cui la realtà e’ fasulla e i momenti sono immobili, mostrando amori e amicizie false, che sembrano durare per sempre.
Nelle foto tutto sembra perfetto, ma la realtà non e’ cosi.
Per ogni foto che vedeva con Howard gli usciva una lacrima, non riusciva a trattenersi. Raj non era mai stato uno di quei ragazzi che tratteneva le emozioni.
Guardò l’orologio, adesso mancava meno di un ora, come passava il tempo quando andavi indietro con la memoria.
Prese la valigia e salì in macchina, andò piano e ad ogni semaforo cominciava a piangere.
Nello stereo aveva messo le sue canzoni preferite, tutte cantavano di amori incompresi, quanto le capiva.
Arrivò al parcheggio dell’ aeroporto e appena scese urlò “ Addio America, sono Rajesh Kootrapali, sono  un indiano omosessuale e non me ne vergogno”. Tutti si girarono a guardarlo e lui, per far finta di niente, prese una rivista dalla macchina, fingendo di leggerla, dirigendosi verso la porta scorrevole.
Appena entrò vide Howard in piedi davanti all’ ingresso, aveva una camicia a quadri e un sorriso sulla bocca.
Dietro di lui c’era Sheldon che discuteva con una signora del banco informazioni, la signorina aveva il volto esasperato e chiedeva aiuto con lo sguardò al collega, che invece se la rideva sotto i baffi mentre lavorava al computere.
Dall’altro lato Penny e Leonard che lo guardavano, con un aria felice, ma allo stesso tempo preoccupata.
 

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Capitolo 4
*** Finalmente ***


Raj continuò a guardarlo senza capire nulla. Howard gli si avvicino piano, guardandolo e continuando a sorridergli. Stavano l’uno di fronte l’altro, Raj con gli occhi aperti e la bocca che gli tremava e Howard con gli occhi trasognanti.
 Howard gli prese le mani e, senza lasciarli il tempo di dire nulla, lo baciò .
Le labbra di Howard erano morbide, erano un misto di burro di cacao e mele.  La lingua di Howard riservò a Raj la più bella sensazione che avesse mai provato: un misto di gioia, dolore e calore. Raj ricambiava allo stesso modo, senza lasciarsi sfuggire nulla di quel nuovo mondo.
 Il baciò durò ore, o almeno così sembrava a Raj.
Quando finì howard cominciò a sussurare dolci parole all’orecchio di Raj “ Ti amo, non sai quanto tempo ho tenuta nascosta questa cosa, perfino a me stesso …. Per favore perdonami e scusami..”.
Continuarono così per un ora, Raj continuava a guardarlo e baciarlo, senza pensare ad altro, Howard lo riempiva di smancerie e moine.  Furono interrotti da Sheldon “ avete fatto? Dobbiamo andare a casa, non posso perdermi il film del venerdì pomeriggio”, detto questo cominciò ad avviarsi alla macchina, seguito da Leonard e Penny che bisbigliavano qualcosa d’incomprensibile. Raj e Howard gli seguirono, mano nella mano, come veri fidanzatini. Si stavano scambiando frasi romantiche, tenendosi sempre più strette  le mani, mentre attraversavano la strada, quando Howard si accorse che gli era caduto il cellulare. Scusami tesoro, mi e’ un attimo caduto il cellulare aspettami qui “.  Howard andò in mezzo la strada e si piegò per raccogliere il cellulare. Ma all’improvviso arrivò un macchina a tutta velocità che lo investì. L’ambulanza arrivò subito, ma ormai era tardi, Howard non ce la fece. Raj aveva perso l’unica cosa ch e amava.
 

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