Un nuovo studente

di TinaTroll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo anno ***
Capitolo 2: *** Pregiudizio ***
Capitolo 3: *** Duro ma vero ***
Capitolo 4: *** Possessione ***
Capitolo 5: *** Stuzzicamento ***
Capitolo 6: *** Party & Bed ***
Capitolo 7: *** Odio, perdono e pena. ***
Capitolo 8: *** Dopo ***
Capitolo 9: *** Verità pubblica ***
Capitolo 10: *** Visite ***
Capitolo 11: *** Incubi ***



Capitolo 1
*** Un nuovo anno ***


Salve a tutti! Questa fanfiction avrà all'inizio un po' di Kataang ma poi sarà sopratutto Zutara (Siete stati avvertiti, se non vi piace meglio uscire ora!) E' la mia prima fanfiction quindi perfavore aiutatemi con i commenti a capire i miei errori! Oh, ogni personaggio ha un anno in più e sono perfettamente identici a quelli della serie, così non devo fare descrizioni fisiche se non qualche riferimento. Ho anche deciso di fare le classi in stile americano così Zuko e Katara potranno avere qualche lezione insieme, non so se mi intendo hehe.

Capitolo 1


Al suono della sveglia Katara si alza in piedi: oggi è il primo giorno di scuola del suo secondo anno di liceo. Rivedrà tutti: Toph,la sua migliore amica, Suki, la fidanzata di suo fratello Sokka,Jin,Song e molti altri amici! Ma sopratutto...rivedrà il suo fidanzato Aang. Katara ad Aang si conoscono da quando avevano tredici e quattordici anni, e nonostante lui sia più piccolo, si sono messi insieme. Tra qualche mese è il loro ''anniversario'' e Katara è davvero felice. Scendendo le scale saluta sua nonna, con cui vive dopo la triste scomparsa della madre e la partenza del padre, e si avvicina a suo fratello "Non mi sembri molto informa Sokka..." lui mormora  qualcosa mentre trangugia cereali "Non sarai un po' troppo eccitata Katara? E' solo il primo giorno di scuola..." Lei lo guarda storto "E dai fratellone! Non vuoi rivedere Suki?" Nominare la sua ragazza gli da un po' di spirito e lui sorride. La ragazza sale su, pettina i capelli castano cioccolato,si lava i denti e si veste: deve mettersi qualcosa di speciale per oggi. Prende dei jeans, una maglietta azzurra,un giacchetto bianco e degli stivali marroni che lei trova irresistibili. Scendendo da un bacio sulla guancia a sua nonna "Fammi gli auguri Gran-Gran!" l'anziana donna sorride "Comportati bene tesoro." Sokka scende dalle scale in tuta blu, jeans e zaino in spalla "Allora, dove è questo benedetto pulmino?" sua nonna scuote la testa in finta esasperazione.

Sul pulman Katara cerca qualche faccia conosciuta "Ehi Katara! Che fai mi ignori?" le urla una familiare voce da uno dei posti nel mezzo "Toph! Come stai?" si siedono vicine. Toph ha quattordicini anni come il suo fidanzato Aang, pelle chiara, capelli neri e occhi di un grigio acqua chiaro. Da un pugno sul braccio a Sokka e comincia a chiaccherare sulle sue avventure estive "I miei genitori come al solito volevano tenermi bloccata in casa. Pff! Poveri illusi." L'autobus fa due fermate in cui salgono: Suki, con grande felicità da parte di Sokka, e Jet. Jet ci ha provato con Katara infinite volte, anche quando lei era officialmente fidanzata, ma sempre senza successo. Manca solo una fermata a scuola e la quindicenne dagli occhi blu sa bene chi salirà. Sokka, con un braccio attorno al collo di Suki nota l'eccitazione sulle guancie di Katara "Ehi sorellina, un golden retriever sbava di meno davanti ad una cotoletta." la ragazza gli lancia un classico sguardo-che-uccide ma questo fa solo rotolare Toph dalle risate "Buona questa!" Vista la piccola lite nessuno si era accorto del ragazzo dai capelli neri,gli occhi grigi, alto più o meno come Katara che si era avvicinato "Oh, così avete deciso di dimenticarvi di me?" tutti si girarono di colpo "Aang!" Katara gli si butta tra le braccia "E' bello vederti Kat." si scambiano un bacio tra la guancia e tornano ad i loro posti "Allora ragazzi, pronti per un altro normale,classico,noiosissimo anno?"

La scuola non era molto grande, saranno stati quattrocento studenti in tutto. Katara ed Aang camminano mano nella mano nei corridoio ancora poco affolati "Allora Kat, cosa hai alla prima ora?" Lei tira fuori dallo zaino un pezzo di carta "Umm...storia, ugh!" il fidanzato sorride "Anche io sai?" questo la fa un po' più felice. La campanella li spedisce di corsa in classe "Oh diavolo, c'è anche Sokka." dice lei girandosi di colpo e notando il fratello seduto in fondo all'aula con il suo amico Haru "Fai finta di niente! Shh!" Aang ridacchia e tira fuori i libri. Quando l'insegnante, il professor Piandao entra in classe, gli studenti fanno silenzio. Quello che Katara nota per prima cosa è che dietro di lui c'è un ragazzo. E' molto alto, vestito con una lunga maglietta senza maniche nera, jeans strappati, scarponi neri ed ha molti accessori come bracciali e cose del genere sulle braccia. La prima cosa che attira l'attenzione della ragazza sul suo viso è la cicatrice che copre un quarto del lato sinistro della sua faccia, ma poi tutto ciò viene distratto dai suoi occhi: sono dorati. 'Come è possibile? Avrà le lenti a contatto...' pensò Katara; i capelli erano neri arrufati, spostati con un po' di gel verso sinistra, come un onda. Piandao, più basso del ragazzo gli poggia una mano sulla spalla "Ragazzi, lui è Zuko Agni, un nuovo arrivato, dategli il benvenuto qui. Poi sceglierò uno di voi per fargli fare il giro della scuola." Zuko alzò il braccio destro per grattarsi il collo scoprendo così un piccolo tatuaggio sotto l'avambraccio a forma di fiamma "Per ora ti puoi sedere vicino a Song, lì." il ragazzo attrversò la classe con gli occhi dorati fino a posarli sulla ragazza da Piandao indicata; annuisce e si avvicina al banco della sedicenne, rimasta impassibile. Quando Zuko sorpassa Katara lei avverte l'odore di spezie a fumo. Si gira verso Aang che ha un espressione seria in volto "Che tipo eh? Alla faccia dell'aura nera..." il suo fidanzato si limita ad annuire.

Che ne pensate? Era corto visto che era una specie di introduzione alla storia, i prossimi saranno un po' più lunghi. Lo trovate accetabile?
Nel prossimo capitolo: Aang nasconde qualcosa su Zuko Agni e Katara vuole assolutamente scoprirlo. Plus Sokka viene scelto per far fare il giro della scuora al nostro avvenente Zuko e quindi decide di venire con lui per studiarlo meglio.Cosa potrebbe andare storto? Tutto, ovviamente.

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Capitolo 2
*** Pregiudizio ***


Intanto mi scuso se il primo capitolo era in certe parti scritto con errori e blablabla. Il fatto era che c'era uno strano problema con l'html e non funzionavano tanto bene i tasti. Comuuuunque, siete pronti per un po' di pestaggio? Ozai, ci sei mancato. CoughN'èveroCough.

Capitolo 3:

Katara e Jin lo seguivano a distanza di sicurezza. Se non fosse per la ragazza bruna probabilmente Katara si sarebbe già fatta scoprire, ma Jin dimostrava un inquietante bravura nel seguire le persone senza che se ne accorgano. Ora entravano in Via Ember Island, la zona dei ricchi; le case non erano molte, enormi ville a grande distanza le une dalle altre. Zuko si fermò davanti ad una delle più belle, e sospirò. Si avvicinò alla porta ma esitò e decidette di fare il giro della casa. Katara si avvicinò a Jin "Ok, non possiamo fare di più per or-" ma la sedicenne la aveva già presa per la mano "Shh! Parla piano!"
Si tenevano schiacciate contro il muro mentre guardavano dall'angolo il bellissimo giardino privato "Jin...se ci scoprono chiameranno la polizia poi è un casino!" ma la sua amica si limitò a guardare la figura  in giardino, e stava per replicare quando un'altra persona entrò "Zuko, bentornato." un uomo alto, sui quaranta, dagli stessi capelli neri ed occhi ambrati di Zuko gli si fermò accanto, con una bottiglia di liquore in mano. Il ragazzo indietreggiò un po' "Signore...c'è una cosa...c'è una cosa che dovrebbe sapere." l'uomo cominciò a girargli intorno "Ti ascolto Zuko." l'adolescente fece un respiro profondo "A scuola c'è un ragazzo...si chiama Aang Gyatso e-" l'uomo lo afferrò per la maglietta "Gyatso!? Quegli schifosi hippi girano ancora? E dimmi Zuko...cosa gli hai fatto? Lo hai picchiato vero...?"  Katara era scioccata 'Allora è vero! Questo uomo è un mostro, lui ha mandato a morte la famiglia di Aang...devo avvertire qualcuno...' Zuko chiuse gli occhi "No..." per colpa di quello che successe dopo le due ragazze si lasciarono sfuggire un sussulto, che non arrivò all'orecchio dell'uomo per via del rumore del vetro che cadeva a terra dopo essersi frantumato sulla testa del ragazzo "Ancora così Zuko? Non va per niente bene sai..." mentre il ragazzo cercava di rialzarsi gli diede un calcio nelle costole "Chi sono io ragazzino?" chiese risollevandolo, la bocca sanguinante di Zuko sussurò "Ozai Agni signore..." Ozai si avvicinò ancora di più al ragazzo "E chi sei tu invece?" il ragazzo chiuse gli occhi "Nessuno signore..." l'uomo lo lasciò "Bene. Vatti a cambiare, se ne parli con tuo zio o con qualcuno a scuola ti rimando da Zhao." con questo se ne andò. Tra Katara e Jin fu la ragazza dagli occhi verdi a rompere il silenzio per prima, sussurando "Dio mio Katara...dobbiamo subito dirlo a qualcuno!" la ragazza scura si limitò a scuotere il capo "Non lo so Jin...quell'uomo è pericoloso, e se fa la stessa cosa che ha fatto ad Aang con le nostre famiglie?" la sua amica si morse le labbra "Forse...ne parliamo con lui domani e poi...e poi cerchiamo una soluzione ok?" Katara annuisce "Ok, ci parli tu con Zuko?" Jin spia un'ultima volta dietro l'angolo: Zuko ora è in piedi, si toglie i restanti pezzi di vetro dai capelli "Non lo so Katara...forse...forse è il caso che ci parli tu,perfavore?" ovviamente la quindicenne non voleva avere niente a che fare con gli Agni 'Sì ma...è colpa mia se ora siamo in questa situazione' "Va bene. Domani ci parlerò."

Il giorno dopo Katara disse ad Aang che avrebbe saltato la prima ora, e si mise ad aspettare davanti all'entrata di scuola l'arrivo della macchina di Zuko. Questo avvenne a circa cinque minuti dall'inizio della lezione: Zuko scese dalla macchina: gli stessi jeans di ieri, ma al posto del top una maglietta nera a collo alto ed un cappello; 'Probabilmente vuole coprire i segni.' 
Quando stava per entrare Katara lo prese per la manica e lo avvicinò "Devo parlarti." il diciassettenne  inarcò un sopracciglio "Ti ascolto." Katara pensò a quando l'uomo di nome Ozai disse la stessa cosa "Senti ieri...ieri io ho scoperto le relazioni tra gli Agni e i Gyatso e allora...allora ho deciso di seguirti fino a casa tua." shock era l'unica parola per descrivere la faccia di Zuko "COSA!?" si mise una mano in faccia "Tu...hai visto che mi ha fatto mio padre ok? Non...non dirlo a nessuno, fidati, è meglio per te." ma Katara scuotè il capo "Questo è abuso, Zuko! Non puoi farti picchiare così, perchè vorresti!?" il ragazzo scuotè il capo "Senti, perfavore...non dirlo a nessuno, un giorno ti spiegherò ok? Perfavore...è anche per il tuo bene, non sai di cosa è capace quell'uomo." la ragazza abbassò la testa "Va bene. E...e comunque scusa se ti ho seguita a casa tua." Zuko sorrise "Non importa, qualcun altro sa di questa cosa?"  'Oh diavolo, Jin!'  "No, pff, ti sembro la persona che lo va a dire in giro? Sciocchezze."  'Cacchio...'  "Oh, che ne so stavi per denunciare Ozai alla polizia..." Katara fece una risatina nervosa "Denunciare? No,non senza il tuo ''consenso'' prima. Comunque... mi dovrai spiegare questa cosa, e comunque per ora..." gli poggiò un dito contro il petto "Stai lontano dal mio ragazzo." Zuko sorrise, cosa che mostrò meglio il taglio sul labbro, e rispose "Certo Katara, gli starò lontano ma..." la spinse così vicino che i loro nasi quasi si toccavano "Non starò lontano da te." Detto questo la lasciò e si diresse verso la classe, giusto per il suono della campanella.
Katara rimase lì, arrossendo confusa 'Ma cosa...quel cacchio di pervertito! Come si permette! Io sono fidanzata! Uff...d-devo parlare con Jin, prima che faccia qualche mossa avventata.'

A fine giornata Katara, Sokka, Aang e Toph andavano tutti a casa dei due fratelli "Ragazzi oggi si fa casino!" Toph diede una bella pacca sulla spalla di Sokka "Yup." Katara era ancora piena di cose in testa 'Sono riuscita a convincere Jin in modo davvero forzato...uff...perchè mi ha toccata diavol-!' "Umm...terra a Katara" Aang le aveva appoggiato una mano sulla spalla "Ci sei?" la ragazza castana annuì "Oh sì...stavo pensando a...umm...lo sfruttamento?'' quella frase uscì più come una domanda 'Stupida Katara,stupida!' si disse la ragazza "Oh, ok Kat. Comunque volevo chiedervi se sapete della festa a casa di Jet?" Toph scrollò le spalle "Sì, ci va tutta la scuola, plus litri e litri di alcol." Katara ruotò gli occhi "Che bello, propio quello che ci voleva!" Aang sorrise "E dai Katara, so che non sei in buoni rapporti con Jet ma è stata invitata tutta la scuola, e poi ci vuole un po' di divertimento ogni tanto,no...?" il fatto che Katara vedesse dopo la triste giornata di ieri un po' di luce negli occhi del fidanzato la convinse "Umm...che giorno è la festa?" Sokka si grattò il mento "Sabato prossimo." la quindicenne sospirò "E va bene...ma solo per te Aang." Toph ed Aang si batterono il cinque "Evvai! Sarà una festa da urlo!"

Okay qui finisce il terzo capitolo. Mi riscuso di nuovo per gli errori in quello precedente, lo so che si può trovare un po' banale il fatto che Katara si è fatta convincere così facilmente da Zuko, ma non lo considera un amico, per questo ha prima pensato a cosa quel demonio di Ozai avrebbe potuto fare alla sua famiglia,no?
Zuko:Senti, io non sono un ragazzino diavolo! Io sono il signore del fuoco!

Io: Come ti pare Zuzu, come ti pare.
Nel prossimo capitolo: Zuko si ritrova molto interessato in Katara e quindi comincia a corteggiarla, senza troppo successo, e lei approfitta della difesa dei suoi amici. Ma cosa succede quando Zuko ha qualcosa con cui ''ricattarla''? Katara non potrà certo ignorarlo, lo picchierà? Non credo propio. Hehehe.

 

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Capitolo 3
*** Duro ma vero ***


Sono una persona impaziante e quando ho scoperto che la storia viene messa già in bella vista mi sono data la carica! Non prendete Zuko per un emo, è solo sexy, povero ragazzo. Comunque se non era chiaro Toph è ceca.

Capitolo 2:
 
E' passata mezz'ora dall'inizio della campanella e Katara non è riuscita a strappare ad Aang neanche un sorriso "Umm...stai bene?" il ragazzo alza lo sguardo "Oh...sì non è niente..." ma Katara scuote la testa "Riguarda il nuovo studente? Sei così da quando è arrivato lui..." Aang le da un debole sorriso "No no...non c'entra niente, tranquilla Kat." Girandosi Katara nota che gli occhi di tutti, o meglio, di tutte sono su Zuko Agni. Song gli sta più attaccate del dovuto, Jin lo fissa come una maniaca, Mai sembra meno depressa del solito mentre lo scruta da capo a piedi. Ma mentre la bocca dell'adolescente parla rivolta a Song gli occhi di Zuko sono su Katara, questo la coglie di sorpresa e lei arrosisce ingenuamente 'Diavolo! Che mi prende...calmati Katara uff!' il suono della campanella segna la fine della lezione. Piandao non è neanche uscito dall'aula che tutta la classe è intorno al banco di Zuko, volano domande ovunque "Da dove vieni? Quanti anni hai? Come mai hai cambiato scuola?" Katara mette il libro nello zaino 'Ma certo, chiediamogli anche il colore delle mutande già che ci siamo.' pensa scuotendo la testa. Dal poco che era riuscita a capire Zuko Agni aveva dicasette anni, veniva da qualche parte piena di ricconi in Europa ed era estremamente arrogante, quest'ultima cosa probabilmente l'aveva sentita sussurare nella sua testa. Aang era ancora seduto, stringendo i pugni "Aang..." cerca qualcosa da chiedergli "che cosa hai alla prossima ora...?" lui alza lo sguardo "Eh? Ah! Ginnastica...sì." lei annuisce sospirando 'Mi nasconde qualcosa...'
Sta per uscire dalla classe con suo fratello e uno dei suoi amici quando vengono fermati da Piandao "Sokka per una volta non ti ucciderà non passare il tempo con i tuoi amici, potresti far fare il giro della scuola al nuovo arrivato?" il ragazzo, preso un po' di sorpresa dalla domanda si gratta il collo "Sì...perchè no?" il professore di storia annuisce e se ne va. "Che palle..." Katara gli da una botta sulla spalla "Scusa scusa!" mentre Sokka si massaggia la zona appena colpita Katara elabora un piano 'Forse conosceva già Aang...magari è tipo un parente o- ah no. Non esistono più parenti di Aang,allora devo trovare un modo per farmelo dire...' si rivolge al fratello "Sokka posso venire con te? Perfavore?" il ragazzo scuote la testa "Non dirmi che anche tu sei caduta sotto l'effetto del fascino del cattivo ragazzo! Katara, hai un fidanzato rico-!" ma lei lo interrompe prima che possa dire altre sciocchezze "Sokka smettila di dire cretinate...è solo che Aang si comporta in modo strano da quando è arrivato quel ragazzo e magari posso capirci qualcosa se ci parlo...ok..?" suo fratello si limita ad annuire un po' confuso. Propio in quel momento esce Zuko con lo zaino grigio in spalla "Umm...sapete chi mi deve far vedere intorno?" chiede con la sua voce rauca, Katara ferma la mano di Sokka "Io e mio fratello." il ragazzo dagli occhi dorati gira la testa "Oh...piacere, io sono Zuko...voi siete...?" Sokka gli stringe la mano "Sokka, questa è mia sorella Katara." Zuko annuisce "Ok... dove mi portate?"
Cominciarono a camminare lungo i corridoio e mentre suo fratello indicava aule & co, Katara criticava tutto ciò che gli era possibile su questo ragazzo 'Mio Dio tutto queste cagnol-ragazze che gli vanno dietro! Forse è carino ma quando è troppo è trop- aspetta...hai pensato che fosse carino? Grr Katara sei fidanzata su! Questo ragazzo è la causa, in qualche sconosciuto modo, della depressione del tuo ragazzo, riprenditi!' Al suono della campanella Sokka analizzò i fogli degli orari "Umm...Zuko hai quasi gli stessi orari di Katara quindi ti può accompagnare lei ok? Ci vediamo in giro." Sokka gli da una specie di batti cinque prima di lasciarli a camminare da soli "Umm...quindi Katara, ho capito che sei fidanzata con Aang Gyatso giusto?" 'Come diavolo lo sa?...forse quando in classe mi fissava stava chiedendo di me? Che razza di stalker!' "Sì, lo sai,si comporta in maniera molto stranada quando sei arrivato, sai perchè?il ragazzo sembrava sinceramente sorpreso "No...non lo ho mai visto o incontrato prima." lei annuisce "Capisco...comunque posso darti un consiglio?" Zuko annuisce "Umm...sì certo." si gira verso di lui prima di entrare in classe "Smettila di fare il "Don Giovanni" con tutte le ragazze, potresti ritrovarti con un occhio nero." con queste ultime parole sorride e rientra in classe lasciando un veramente sorpreso Zuko. Che si lascia scappare un 'wow' dalle labbra prima di entrare in classe.

All'ora di pranzo le ragazze si ritrovano tutte ad un tavolo insieme: Katara,Jin,Song, Ty Lee,Toph e Meng. La ragazza dalla pelle scura era ancora sovrappensiero ma di certo non le sfuggivano le conversazioni delle altre ragazze "Diavolo, è così carino! Ci voleva un "altro Jet" da queste parti." le altre ragazze annuivano con grandi sorrisi stampati sulle loro facce. A pochi minuti dal suono della campanella Katara prese la sua migliore amica da parte "Devo farti una domanda..." Toph alzò una mano in maniera difensiva "Senti non so cosa diavolo siano i colori. E quan-" Katara inarcò un sopracciglio "N-no! Non quel tipo di domanda! Vedi...tu te ne intendi di ''famiglie'' no?" Toph era l'unica figlia dei Bei Fong, una famiglia molto conosciuta nel campo aristocratico "Mhm.." la sedicenne si avvicinò guardandosi intorno "Sai dirmi qualcosa sugli Agni?" Toph la guarda storta "Bhe, è strano che non lo sappia. La loro azienda è una delle più importanti del mondo, producono armi e roba del genere. Ho anche sentito di qualche scandalo con dei pacifisti e tante altre voci. Non so se sono vere ma-" solo allora si rese conto che la sua amica stava correndo verso il corridoio "Che ho detto?"
'Questo è terribile! Quello è il figlio dell'uomo accusato di aver mandato ad uccidere la famiglia di Aang per aver criticato il suoschifoso commercio d'armi!" Si ferma nel corridoio per chiedere sul suo fidanzato "Hai visto Aang Teo?" Teo annuisce indicando ua stanza "Lì" Katara ringraia ed entra nella grande stanza bianca,che era quasi vuota, se non per un ragazzo nel mezzo  "Aang..." lui si gira "Oh ciao Katara...io stav-" ma lei lo blocca con un abbraccio "Lo so Aaag, so chi è quel mostro. Ma non  ti preoccupare, non ti accadrà nulla." Aang ricambiò l'abbraccio "Gr-grazie Katara."  Ora la ragazza era più determinata che mai, avrebbe decisamente tenuto d'occhio Zuko Agni.

A fine scuola disse a suo fratello che sarebbe tornata a piedi a casa"Er..ok ma fai venire qualcuno con te." Katara ci pensa su un attimo 'Mi serve uno stalker, qualcuno di determinato,qualcuno di esperto.' nel corridoio trova esattamente la persona che cercarva "Ehi Jin mi aiuteresti con una cosa?" la ragazza bruna sorride annuendo.

E qui finisce anche il secondo capitolo. Io ho sempre trovato Jin la stalker DOC di Zuzu. Comunque non vi preoccupate: pensate che Aang abbia avuto un passato sfigato? Bene, non saprete cosa succederà con Zuko.

Nel prossimo capitolo: Katara e Jin sono decise a seguire Zuko, ma quando arriveranno nella sua dimora assisteranno ad una scena abbastanza triste nel suo giardino privato con quello psicopatico di Ozai. E tutti sappiamo che succede tra Ozai e Zuko negli AU. Esatto, Zuko viene picchiato a sangue. Diavolo il rimorso per aver messo il rating giallo ora...

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Capitolo 4
*** Possessione ***


Eccoci al quarto capitolo. Ringrazio di cuore alla mitica veterana delle recensioni luccy_97 per i suoi più che utili consigli, che cercherò di seguire diligentemente. Allora,  qualcuno si ricorda cosa è successo nel precedente capitolo, perchè io no. Sul serio. Spesso e volentieri leggo fanfiction in inglese, e sono quasi tutte alla prima persona, quindi ho deciso di fare qualche "Katara POV" ed una  "Zuko POV". Quindi...let's start this bitches! (Per chi non lo sapesse, e dubito che ci sia qualcuno, POV significa Point Of View, ovvero punto di vista.)

Capitolo 4:
Katara's POV

Per gli spiriti quanto è noioso! Quell'alieno pervertito di Zuko Agni è diventato una sanguisuga: approfitta di ogni occasione in cui mi allontano da Aang per avvicinarmi, se non ci fossero Toph e gli altri probabilmente starebbe attaccato alle mie gambe come un bambino capriccioso! Per fortuna oggi esco con Aang, altrimenti mi servirebbe la scorta per tornare a casa in pace. Andremo al luna park, so già che sarà uno spasso! Quanti anni è che non ci vado...tre? Di solito ci venivamo con papà ma da quando è partito con l'esercito non ci siamo più andati. E anche se ci sarà Mr.Accollone ci sarà così tanta gente che avrò una possibilità su trentamila di incontrarlo...un po' mi dispiace per lui, vivere con un padre così di certo non è facile, ma non capisco cosa ha in testa! Si comporta come se gli piacess-! Uoh...no, non è minimamente possibile, lo ho minacciato così tante volte che è già un miracolo che non abbia chiesto una distanza minima da me.

Normal POV
Aang e Katara, prendevano l'autobus e si dirigevano verso il luna park. Durante il viaggio, stavano chiaccherando "Allora Kat, sei felice?" lei gli stringeva la mano "Molto Aang, era da un bel po' che non ci andavo. E sono felice che ora sia con te." lui sorrideva "Allora...hanno messo un bel po' di roba nuova eh...montagne russe,case dell'orrore, wow! C'è da divertirsi!" il suo fidanzato sfoggiava un largo sorriso 'Bhe almeno si è rilassato un po'.' pensava Katara. 
Dopo venti minuti di autobus erano lì, e le previsioni della ragazza erano esatte: la folla di gente era così fitta che dall'alto probabilmente non si poteva neanche vedere un pezzo di strada "Wow, speriamo che dopo si svuoti un po', non vorrei perdermi!" Aang doveva urlare per farsi sentire "Sicuramente verso le tre  ci sarà già meno gente." cominciarono a dirigersi verso i giochi. Facevano un po' di tutto: sparare con i fucili a pallini, qualche montagna russa e la casa dell'orrore "Cosa resta ora?" Aang sorrideva "Ehi Kat, ti va..." arrosiva "Di andare, nel...coughtunneldegliinnamorati." lo aveva detto velocemente, e questo la faceva sorridere "Certo Aang."
Ed eccoli qui: in una strana poltrona galleggiante a forma di cuore, in mezzo ad un tunnel nero, a baciarsi. Quando Aang aveva ancora dodici anni non lo facevano molto, ma ora accadeva più spesso. Dopo dieci minuti erano fuori, rossi in viso. Aang,finito il giro, le sussurava nell'orecchio "E' stato divertente no?" la sua fidanzata annuiva.

Mentre si dirigevano verso l'uscita vengono avvicinati da uno strano personaggio: era travestito da pirata e si piegava, come se era gobbo "Ehi ragazzi, volete venire a vedere qualche tesoro dei pirati?" Katara stava per rifiutare quando Aang era già all'entrata del negozio "Certo che sì!" entrarono in una piccola boutique a forma di barca, dentro c'era di tutto, propio di tutto: statuette,quadri,armi,soldi di chissà quale epoca,libri e pergamene. Dopo un po' di tempo Katara si avvicinava ad Aang "C'è qualcosa di strano in questo posto." ma il suo ragazzo scuoteva il capo "Scherzi, è fantastico!" ovviamente in questi anni Aang era maturato molto, ma certe volte Katara continuava a vedere in lui un bambino. Leggeva i titoli della ricca collezione di libri quando l'autore di uno la aveva bloccata "Kya...Kuruk?" era il nome di sua madre. Qualche anno fa lei e la sua famiglia, al completo ancora, vivevano nei quartieri un po' meno sicuri della città; sua madre fu uccisa quando dei teppisti, che si facevano chiamare i ''Predatori meridionali'', diedero fuoco al palazzo. Lei lavorava duramente, ma nel tempo libero scriveva, e incantava sempre Katara con le sue storie. Katara si avvicinava al banco "Quanto cosa questo libro?" ma il cassiere scuoteva la testa "Mi dispiace ragazza, questo è già stato venduto, a meno che tu non mi possa offrire più di 200 monete." Katara di certo non aveva tutti quei soldi. Aang si era appena girato dopo aver osservato un vaso dall'aspetto centenario,e ora si avvicinava al banco del cassiere "Tranquilla Katara, so negoziare." tirava fuori una moneta "Che ne dice del libro...per una moneta di rame!" il pirata inarcava un sopracciglio "Allora...per due monete di rame?" Katara scuoteva la testa, non c'era niente da fare...forse. Erano appena usciti dal locale quando arrivano gli autobus per riportarli a casa "E' stata una bella giornata no? Mi dispiace solo per il libro di tua madre."  Katara sorrideva "Non c'è nessun problema Aang." 

Quando era tornata a casa, in camera sua, tirava fuori dalla sua borsa il libro 'So che è sbagliato ma, questo libro era di mia madre. Non so neanche come diavolo sia finito nelle mani di quella gente! E' mio, e mi appartiene.'

Zuko POV
Come ha fatto mio zio a convincermi? Io detesto i lunapark. Uff, ultimamente ho cercato di attirare l'attenzione di Katara, senza molto successo a quanto pare...devo trovare qualcosa che possa aiutarmi con lei ...umm..."Zuko! Vieni qui dai, guarda qua!" zio Iroh tiene in mano un inquietante statuetta di scimmia imitandone la faccia "Zio...perfavore, cosa diavolo ci facciamo qui?" mio zio si avvicina "Te lo ho già detto! Ho perso la pedina del loto, è importantissima per la mia tecnica di Pai sho." ruoto i miei occhi. Quello che doveva essere il cassiere, ed un ridicolo uomo vestito da pirata, argomentavano su un libro "Come ha fatto quella ragazzina a soffiarcielo sotto il naso, diavolo! Era importante, ma non possiamo denunciarlo alla polizia, quel libro di certo non era nostro." l'uomo con la gobba si grattava il mento "Come hai detto che era questa ragazzina, magari la vedessi in giro...?" l'uomo ci stava pensando "Bhe...era alta più o meno così...pelle scura,occhi azzurri e capelli castano chiar- no scuri." cosa ha detto? Dalla descrizione sembra quasi..."Ha rubato il libro che avevamo appena venduto per 200, quello di Kuruk." Non ci sono più dubbi. Mi avvicino a mio zio "Umm...zio senti qui non hanno nessuna pedina da Pai sho, ci pensiamo un altro giorno ok?" zio sembrava un po' rassegnato "Va bene..."

Normal POV
Katara aveva passato TUTTA la notte a leggere il libro, e lo aveva trovato bellissimo; era una raccolta di storie, poteva riconoscere la scrittura della madre ovunque, e quella nelle poche storie fatte a mano, era sicuramente sua. 'Ora è tardi...notte Katara, notte...mamma.'
Il giorno dopo Katara canticchiava per i corridoio, cercando Aang. Ma dopo aver girato l'angolo aveva sbattuto contro un petto abbastanza muscoloso "Ehi Katara, è bello vederti." 'Oh no..' "Umm, Zuko, devo andare." ma lui teneva il suo polso "Non così in fretta. Sai...ieri ero al luna park e mi sono imbattuto in dei commercianti veramente strani, avevano perso un libro. E la ragazza che glielo ha rubato ti assomiglia veramente tanto." Katara sussultava 'Come diavolo...' "Bhe ci saranno ragazze somiglianti a me in qualche parte del mondo, che fortunate." Zuko ora sorrideva "Già...che strana coincidenza,  anche il libro che è stato rubato è di una certa um...Kyna Kuruk, Kua Kuruk, non ricordo il nome." Katara si era liberata dalla presa "Kya Kuruk, era mia madre." Zuko non sembrava meno determinato ad arrivare al punto "Capisco, quindi questo famoso libro è molto importante per te, eh?" Katara scrollava le spalle "N-no. Non è così importante." ovviamente quel libro era uno dei pochi ricordi rimasti di sua madre ora, l'incendio aveva bruciato quasi ogni foto. Zuko non era stupido "Facciamo così ''Kat'', io non dirò a nessuno del libro, ma in cambio..." le aveva passato un dito sulla guancia "Tu ora sei mia." Katara era sotto shock "Cosa? Tu sei pazzo, io ho un fidanzato non lo tradir-!" Zuko stava ridendo "No sciocchina, nessuno lo saprà. E ricordati bene...è di tua madre che si parla." con questo il ragazzo si girava e se ne andava. Katara rimaneva lì, ancora sconvolta 'Come osa ricattarmi con il libro di mia madre!? Che gran figlio di- grr! Io...io non posso perdere il libro, ma non voglio tradire Aang...magari, magari posso solo dargli retta per un po', cosa vorrà poi di così grande, no?'

E così finisce anche questo capitolo. Spero qualcuno abbia notato i riferimenti alla serie originale, non voglio propio fare una cosa completamente aliena. Visto che non aveva senso far si che Katara rubasse una pergamena del dominio dell'acqua, ho fatto si che rubasse un libro scritto da sua madre. Il fatto che è stato scritto da Kya (Non ho mai capito se la madre di Katara si chiamasse Kya o Kana) sostituisce un po' la storia della collana della madre, che ho trovato un po' troppo ripetente.Comunque ''Accollone'' è una parola in dialetto romano, e significa principalmente una persona che, si appunto accolla, ovvero non si stacca più da te. Non so se nessuno sa cosa è Kaichou Wa Maid Sama, se qualcuno lo sa, l'espressione ''alieno pervertito'' vi è sicuramente familiare.
Nel prossimo capitolo: Zuko comincia ad approfittare del suo nuovo ''dominio'' su Katara, lei reagirà? Riuscirà a mantenere stabile la relazione con Aang? Forse. Speriamo di no. 

 

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Capitolo 5
*** Stuzzicamento ***


Lo so che sto scrivendo tantissimi capitoli per un solo giorno, ma recupero il tempo che la scuola mi ruberà. Allora: Zuko può ''utilizzare'' Katara come gli pare e piace, ricattandola con un ricordo importante della madre, muahahah se è cattivo. Probabilmente questo capitolo sarà per la maggior parte dal punto di vista di Katara...

Capitolo 5
Katara's POV

Panico. A chi lo posso dire? A Toph? No...lei è troppo amica di Aang. A mio fratello? No...è un'idiota. Forse potrei...o forse...agh! Non c'è niente da fare. Se voglio tenere il libro devo...devo tradire Aang. Non è propio tradire...è...come proteggerlo no? Così non sarà nei guai con gli Agni,no? Katara...chi vuoi prendere in giro. Stai tradendendo Aang, stupido Zuko ed i suoi giochetti da alieno pervertito! Perchè dovrei interessargli io? Lo hanno già beccato a limonare con Song, Jin e perfino quella gotica di Mai. Cosa ci trova in me? E cosa potrò dire ad Aang riguardo a questo...se mi vede con Zuko, potrebbe restarci molto male, tutto ciò deve restare un gran segreto!

Visto che non faccio religione, ho un'ora libera, che passerò in biblioteca. La grande stanza è silenziosa, mi siedo ad uno dei tavoli e tiro fuori i miei compiti. Sono arrivata a metà della lettura quando sento una mano calda poggiarsi sulla mia schiena "Ehi Kat." uff, propio quello che ci voleva "Non mi chiamare così Agni." gli sfugge una risata "Ok,ok Kuruk, pff." si sta prendendo gioco di me? Richiudo il libro e mi giro "Perchè sei qui?" devo alzare lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi "Bhe...studiare penso." le sue dita si spostano sul mio mento "Te, probabilmente." gli sposto bruscamente la mano "Mi dispiace, il mio caso è stato risolto da un'altra persona." Zuko si passa una mano tra i capelli neri "Lo sappiamo tutti come è andata, tu sei il colpevole e..." successe tutto in un attimo, solo dopo pochi secondi Katara si accorse che stava ricambiando quelle labbra calde. Dopo un po' fu lui a staccare dolcemente "l'avvocato costa troppo per te, qui entro in gioco io." se ne andò schioccando le dita facendo, come al solito, l'idiota arrogante. 
Spiriti...mi sento in colpa con Aang...io...io lo ho tradito, ho ricambiato Agni diavolo! Calmati Katara, calmati. Non devi farne un grosso peso, per te questo non voleva dire niente, lo fai solo per tua madre, Zuko Agni per te non è nessuno, non ha nessuna importanza...vero?

Normal POV
Il giorno dopo doveva esserci la festa, e tutta la scuola era in eccitazione "Ho sentito che sarà una festa da urlo, solo Jet sa organizzare cose così." Haru,Sokka,Teo e Duca stavano chiaccherando "Secondo voi viene anche quel ragazzo nuovo, Zuko?" stava chiedendo il ragazzo in sieda a rotelle "Umm, non saprei. Ma spero propio di no, non so perchè, ma le ragazze hanno una attrazione da maniache per lui. Ho paura che non ci lasci niente da spolpare." Sokka aveva appena finito di riderci su che Suki lo stava tenendo per un orecchio "Allora, allora, carne da spolpare eh? E sentiamo, chi è che vorresti spolpare?" Haru e Teo si scambiavano delle battute sul "povero sottomesso Sokka" che balbettava cercando una scusa "Ma no amore...hai capito male. Umm...sai che amo la carne, infatti festeggiavo perchè ho appena scoperto che alla festa di Jet ce ne sarà tanta. Hehe." Suki lo guardava inarcando un sopracciglio "E cosa c'entra Zuko con questo?" Sokka si stava mordendo la lingua "Bhe...sai anche a lui piace la carne, e ho paura che me la rubi tutta, vero ragazzi?" Duca scrollava le spalle mentre gli altri due ragazzi annuivano distanti "Oh, certo Sokka. Scusa, avevo capito male." quando la sua ragazza era ad una certa distanza Sokka stava ancora ansimando "Uoh...pericolo di vita ragazzi." Haru e gli altri gli sorridevano.

Katara, Toph e Aang uscivano dall'aula di inglese "Katara, Toph, per domani come ci andiamo al party?" stava chiedendo il quattordicenne "Non so ragazzi, forse non ci andrò alla festa...l'idea dell'alcol, e che sia di Jet, non mi va propio a genio..." Aang gli stava poggiando una mano sulla spalla "Tranquilla Kat, ti difenderò io, ma devi divertiti, è un sacco di tempo che non vai ad una festa!" Toph rideva "Pff. Quelli lì non si avvicineranno neanche quando vedranno che ci sono io in giro. Comuuunque, visto che voi siete dei poveri illusi, ho pensato io al nostro mezzo di trasporto." Aang e Katara si guardavano tra di loro confusi "Urmm...cioè?" Toph aveva tirato fuori una foto "Wow Toph! E' una macchina bellissima...ma di chi è?" la sua amica stava rimettendo la foto a posto "E' del mio amico Iroh. Gestisce quel locale famoso, il "Jasmine Dragon Tea Shop", viene anche suo nipote, ma non so il nome." Aang scrollava le spalle "Chi se ne importa di chi è il nipote, finche è una macchina da urlo. Quindi domani ci vediamo davanti al Jasmine no Toph? Alle...?" Toph ci stava pensando su un attimo "La festa comincia alle 21:00, quindi facciamo alle 20:30. Ok? A domani ragazzi." i due fidanzati salutavano agitando le mani "A domani."

Katara era appena tornata a casa, e stava svuotando lo zaino, quano un piccolo foglietto attirò la sua attenzione. Era una striscia praticamente, viola, sopra c'era scritto: Lui ha quattordici anni, tu sedici, goditi gli anni da vergine -Zuko.
Katara stava diventando rossa in volto 'Cosa!? Come osa scrivermi una cosa così. Anche se...non ci avevo mai pensato. In effetti...se Aang è di due anni più piccolo di me ho ancora da aspettare se voglio intraprendere una relazione "più spinta", con lui. Che ancora comunque non è nei miei pensieri!' Dopo aver accartocciato il bigglieto lo aveva lanciato direttamente nel cestino 'Al diavolo.'

Questo capitolo è un po' più corto degli altri, ma nel prossimo c'è la festa. Fate un calcolo: Alcol+Zutara= ? Dai scegliete : A) Lite furiosa B) Aang scopre tutto C) Si ritrovano il giorno dopo in un letto, nudi, abbraciati. Ditemi cosa preferireste vedere...anche se io so già quale delle tre è più nel mio genere xD
Non credo mi serva fare un "nel prossimo capitolo".


 

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Capitolo 6
*** Party & Bed ***


Scusate se non ho scritto in questi giorni...ho avuto problemi col computer ed ho letto con il cellulare una Jetko fanfiction in cui Zuko veniva stuprato e restava incinto...resterò traumatizzata a vita. Finalmente: il giorno del party! Danze sfrenate? Ovviamente. Alcol? Ovviamente. Droga? Umm...Jet, ce la abbiamo la droga? 
Jet: E' nella lista delle cose da fare.
Ok...buona lettura!

Capitolo 6:

Katara's POV
Sono le sette, tra poco dovrò raggiungere i miei amici davanti al Jasmine Dragon per poi andare alla festa di Jet con questa presunta fantastica BMW nera.
Sono già pronta: un vestito nero che arriva quasi fino alle ginocchia, ballerine blu, i capelli legati in una treccia che posa sulla spalla destra ed un filino di trucco. Perfetto! Mio fratello entra in stanza "Ehi Kat, come sto?" il suo smoking è bianco, la camicia e la cravatta sono invece azzurre "Urmm...non male Sokka. Ma con chi vai alla festa tu?" mio fratello tira fuori il cellulare "Tra dieci minuti passa a prendermi Haru, poi andiamo da Suki e vi raggiungiamo alla festa, tu invece?" scuoto le spalle "Un amico di Toph ci porta lì." Sokka inarca un sopracciglio "E' maggiorenne? Sa guidare bene? E' prudente? Lo sa che se ti tocca è morto? Lo sa ch-" lo interrompo "Sokka è il propietario di quel locale famoso, il Jasmine Dragon. Non so come faccia a conoscere Toph...ma sembra siano molto amici. Ci sarà anche suo nipote...non so chi sia." mio fratello si gratta il collo. Guardo l'orologio "Senti Sokka, probabilmente è meglio che raggiunga Aang e Toph. Ci vediamo alla festa, ok?" mio fratello annuisce "Sii prudente." Scendendo le scale saluto mia nonna e via! Sono pronta!
Un quarto d'ora dopo
Eccoci davanti al tea shop. Aang e Toph agitano le loro mani "Ehi Katara, siamo qui!" il mio fidanzato indossa uno smoking sul giallo-arancione ed un farfallino azzurro, mentre Toph ha addosso un vestito lungo bianco e degli orecchini verdi "Wow Katara, sei splendida." Sorrido "Grazie Aang, anche tu stai bene. E tu Toph...tu mozzi il fiato." la mia amica sorride "Sì posso dire lo stesso su di te." mi guardo "Oh grazie Toph, non pensavo che avr-" mi blocco "Veramente divertente." i due ridono "Comunque...dove è questo Iroh?" Toph indica il locale "Sta arrivando. Sembra che suo nipote sia un po' lento a prepararsi." sospiro. Dopo tre minuti esce un uomo sui sessanta e i capelli grigi con delle chiavi in mano "Scusate ragazzi. Mio nipote ha avuto dei problemi, ma ora siamo pronti!" ci apre le portiere della macchina: Toph e lui si mettono davanti, io ed Aang dietro. L'uomo apre il finestrino "Zuko! Forza muoviti!" Aspetta...Zuko? Una figura alta esce dal locale: smoking nero e camicia sbottonata grigia, in poche parole :veramente un gran fico. Aspetta, cosa? Non è quel che intendevo! Veramente un gran coatto, ecco cosa volevo dire. Lo zio gli indica la zona posteriore della macchina "Mettiti dietro." Aang sembrava un pezzo di ghiaccio ora "Urm...Aang, tutto bene ok? Ricordi?" il mio fidanzato annuisce. Se era solo per avrei fatto sicuramente mettere l'Agni nel portabagli, ma ora non avevo scelta; visto che non potevo di certo lasciarlo seduto vicino ad Aang dove poteva andare? Ma ovviamente vicino a me! Salendo in macchina mi lancia un sorriso "Ciao Katara, Aang, Toph." io ed Aang annuiamo mentre Toph sorride "Bella Zuko."
Non eravamo neanche a metà strada che sento una mano poggiarsi sul mio braccio "Wow Katara. Sei veramente sexy stasera." Aang si gira di scatto, Iroh borbotta qualcosa e Toph ridacchia "Urm...grazie Zuko. An-anche tu stai bene." Sono un'idiota totale.
Al party!
Prima di averci lasciato Iroh ha dato un avvertimento a suo nipote "Niente droga, non esagerare con l'alcol e sopratutto: niente ragazze incinte, intesi?" Zuko scrollava le spalle disinteressato "Certo...certo." 
La casa era veramente grande: probabilmente tutta la scuola stava solo nel salone. La luce era costituita da una lampada fosforescente viola e la musica era così forte che ti batteva dentro "Vnm bwlr?" scuoto la testa "COSA?" Aang si avvicina "VUOI BALLARE?" sorrido ed annuisco mentre cominciamo a muoverci al ritmo di ''Trumpsta''. Passa mezz'ora e stiamo ancora ballando, quando Aang si ferma "HO SETE, TU VUOI QUALCOSA DA BERE?" annuisco. Mentre guardo il mio fidanzato camminare verso l'affolato gruppo che circonda il buffet noto un'altra cosa: almeno metà sala è completamente fatta. Ragazzi e ragazze mezzi nudi che limonano ovunque, Dio mio. Mentre mi giro vedo che ad Aang è stata offerta una bibita, che lui accetta con un sorriso. Sto per camminare verso di lui quando sento una mano sulla spalla "EHI KATARA!" mi giro "Oh, ciao Jet." il ragazzo sorride e mi offre un bicchiere "TIENI, E' UNA FICATA!" prendo l'oggetto di carta e ne annuso il contenuto: l'odore è veramente molto forte "CHE ROBA E'?" gli angoli della bocca di Jet si alzano "TU BEVI." mi fido poco di Jet, molto poco, ma è probabilmente la stessa bevanda che è stata offerta ad Aang, e non credo mi avvelenerebbe. Con un paio di sorsi, è andata.
Normal POV
Mentre Haru balla su un tavolo Toph, Duca, Jet, Meng e un'altra ragazza ridono tirandogli addosso dei pop-corn. Sokka e Suki stanno ancora limonando e probabilmente tra poco si sposteranno in una delle ''camere per gli ospiti''; Aang ha cominciato a dormire venti minuti dopo aver preso quel drink, mentre Katara barcolla per la sala borbottando insulti "Zukoooooooo! E' colpa tua-singhiozzo- maledetto! Stupido-singhiozzo-traditore-singhiozzo-bastardo." guarda dentro il bicchiere vuoto che ha ancora in mano "Scommetto che sei stato tuu! Tu hai messo queste porcherie- singhiozzo- qui dentro!"
Zuko, che era per qualche miracolo divino ancora sveglio, le si posiziona accanto "EhiEhiEhiEhi Kat. Sei splendidaaaa stasera. Io-singhiozzo- come sto?"  Katara sorride e lo scruta "Lo sai Agni?" la ragazza gli poggia un dito sulla parte della camicia sbottonata "Sei sexy stasera. Vuoi fare il donnaiolo con queste camicie sbottonate, umm?" il ragazzo ride "Non hai idea di quanto io possa essere donnaiolo." inarca un sopracciglio in maniera attraente "Oh spititi! Scooooopriamolo allora!"
Il giorno dopo
Katara's POV

La luce che filtra dalle finestre mi sveglia, apro gli occhi e comincio a guardarmi intorno: qualcosa non va. La camera è completamente diversa dalla mia: pareti di un altro colore, la tv è miniscola, non c'è neanche un poster, c'è la schiena di un ragazzo nudo vicino a me, le finestre sono giganti e poi non ho tut-aspetta...cosa!? C'è una figura dormiente vicino a me, le coperte la coprono dalla vita in giù. Solo quando si gira stiracchiandosi ancora in sonna riconosco con orrore quella faccia "Zuko!?" il ragazzo non sembra essere minimamente infastidito dagli urli, così gli do uno schiaffo sulla spalla "ZUKO!" il diciassettenne si gira balbettando "Azula dai..." apre i suoi occhi ambrati in modo annoiato, noia che si trasforma in puro shock quando mi vede, così urliamo all'unisono "COSA DIAVOLO E' SUCCESSO!?" si strofina la testa "Ah...non urlare...mi fa male la testa." punto un dito accusatorio verso di lui "Cosa diavolo mi importa! Diavolo! Mettiti qualcosa poi!" sposto il mio indice sul suo petto nudo "Pff. Senti chi parla." il mio braccio si piega "Cosa intendi dir-" abbasso lo sguardo sul mio corpo: neanche.un.fottuto.vestito. Mi copro immediatamente con le coperte "Dove diavolo siamo?" Zuko si guarda intorno "Okey...aspetta: ieri eravamo alla festa ok? Non siamo tornati a casa...quindi saremo in una delle tante camere per gli ospiti di questa villa, siamo venuti qui sopra e, bhe sì, hai capito no?" mi mordo il labbro "Ma cosa...come...aspetta, io non avrei mai accettato una cosa del genere, mi hai stuprato!" inarca un sopracciglio "Tu sei pazza donna. Eravamo ubriachi fradici, quindi non penso propio che sia andata così." ora sono sotto shock: ok, non solo ho tradito il mio fidanzato baciando questo tipo, sottostando ad i suoi giochetti, ma ci sono anche andata a letto, cosa che se Sokka o mia nonna scoprissero significherebbe che il giorno della mia morte è già stato segnato, alla grande! Ma perchè ho lasciato che accadesse tutto questo? Perchè nessuno ci stava controllando? Dove erano Aang, o Toph o qualsiasi altro essere ancora cosciente per dirci 'Ragazzi, mi dispiace ma non potete andare a letto insieme ora, ne mai.' corro nel bagno della stanza senza pensarci "Vuoi che ti lasci sola?" sento la voce di Zuko dall'altro lato della porta "Sì...perfavore." sospira, afferra dei vestiti in modo random, e se ne esce dalla stanza. Mi guardo allo specchio "Brava Katara, ecco dove e con chi hai perso la verginità: in una stanza ospiti, ubriaca e con un ragazzo che disprezzi, complimenti."
Finito! Lo ho scritto abbastanza di fretta...scusate. Allora, Katara si è pentita eh? Io con Zuko a petto nudo vicino a me non penso avrei conspirato niente, ma i gusti sono gusti e Katara, come tutti sappiamo, ne ha certi... (Scusa Aang, no offense.)  Oh ne la canzone Trumpsta nè la macchina BMW mi appartengono, se non era ovvio. 
 

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Capitolo 7
*** Odio, perdono e pena. ***


Ieri mattina per controllare se c'erano recensioni o roba del genere ho fatto un casino col cellulare. Quindi no: la storia non è finita. Mi ha fatto piacere comunque vedere che qualcuno si è dispiaciuto...potrei provarci più spesso. Comunque! Katara ha imparato la lezioni: di Jet non ci si fida. MAI.
Capitolo 7:
Katara's POV

Un dannato inferno, ora è tutto un dannato inferno. Dopo essere stata in quel bagno per mezz'ora sono uscita pronta per sgattaiolare fuori dalla casa, e chi mi ha beccato? Ma Toph ovviamente! E cosa fa Toph quando è sospettosa? Ma ti riempie di domande incalzanti ovviamente! Odio questa situazione...odio Zuko Agni. Non che sia totalmente colpa sua poi: dovevo essere più previdente. Sono riuscita ad inventarmi una scusa del tipo: ero così ubriaca che mi sono addormentata nel corridoio di uno dei piani e sono tornata a casa prendendo l'autobus. Mia nonna ovviamente era più che arrabbiata, e Sokka poi? Dove lo mettete Sokka? Ho raccontato la stessa storia di Toph ed evitando di contraddirmi sono corsa in camera mia. Affondavo la faccia nel soffice cuscino bianco quando il cellulare squillò improvvisamente: era Aang. Afferrai il cellullare e guardai lo schermo 'Non sono ancora pronta per affrontarlo...però non posso più mentirgli.' con esitazione premetti il tastino verde "P-pronto?" sentii un sospiro dall'altra parte del telefono "Ehi Katara, sono Aang. Stai bene?" mi mordo il labbro inferiore "Sì Aang...ma tu dove sei? Non ti ho visto dopo la festa..." il mio fidanzato esita "Bhe... mi sono risvegliato verso le undici...avevo un gran mal di testa, ti ho cercata in giro ma ho trovato solo Toph, che dormiva. Quindi ho chiesto ad uno dei ragazzi se poteva accompagnarmi a casa...tu?" eccoci qui "Ecco vedi...ero molto ubriaca ieri sera quindi..." pero fui interrotta "Ah ho capito! Non ti preoccupare, comunque è un vero peccato. Ci stavamo divertendo ieri. La sai una cosa? Ho quasi dovuto fermare Sokka e Suki dall'andare in una delle "stanze ospiti", chi sa quante porcherie che avrebbero fatto! Haha! Vero Kat?" ora gli occhi mi bruciavano, non potevo più mentirgli, presi un grande respiro e dissi in velocità supersonica "IoeZukoAgnieravamomoltoubriachiequindicisiamofinitinoinellastanzeospitieabbiamofattosesso." con questo attacchai la cornetta. Sono una donna morta.
Aang's POV
Le parole mi colpirono come un proiettile "IoeZukoAgnieravamomoltoubriachiequindicisiamofinitinoinellastanzeospitieabbiamofattosesso." il click mi informò che Katara aveva riattaccato. Come ha potuto farmi questo? Lacrime calde cominciarono a scendermi per le guancie. Io le avevo parlato dei problemi che avevo con gli Agni, e invece di aiutarmi, ci va a letto. Come ha potuto farmi questo?  Ieri sera era tutto perfetto...era tutto così divertente, ballando,chiaccherando e ridendo. E lei mi tradì così, bhe, non so se può essere propio inteso come tradimento...insomma era ubriaca ma...no. Lei mi ha tradito. Sospirai: era una delle prime persone a cui mi sono aperto veramente, ed ecco come finisce. Ora non ho più paura, andrò a casa del mio nemico, a casa di Agni.

Bisognava prendere tre autobus diversi per arrivare alla villa dei commercianti d'armi: ma c'ero. Stavo per citofonare quando un dubbio mi colpì: e se mi apre il padre? O la madre? O una cameriera? O lui? No. Pensai che sarebbe uscito di casa prima o poi, una speranza molto vana dopo una festa come quella, ma sempre una speranza. Probabilmente passò un'ora buona quando un urlo mi distolte dai miei pensieri. La porta della casa si spalancò e la figura alta, che negli ultimi giorni avevo imparato a riconoscere molto bene, uscì. All'inizio, quando si avvicinava alla staccionata che portava alla strada, avevo intenzione di urlargli contro, ma poi notai un'altra cosa. La t-shirt bianca che portava era intrisa di sangue nella zona della costola, si sedette con la schiena appoggiata ai cespugli senza neanche notarmi. Da dentro la casa potevo distinguere le urla di un uomo "Torna qui brutto idiota! Torna qui o ti ammazzo!" lo stesso uomo stava ora sulla soglia della casa, guardandosi intorno "Zuko! Torna qui figlio di puttana! Vieni qui subito o ti ammazzo ora!" a questo il ragazzo, che era a circa cinquanta metri da me, cominciò a piangere. Mentre l'uomo tornò in casa mi accorsi di una cosa: tutto il mio odio era svanito. Ora volevo solo aiutarlo, sentire i suoi problemi. La mia famiglia mi ha sempre insegnato a perdonare i peccati altrui...e forse è propio quello che dovrei fare. Mi avvicinai e lo guardai mentre si toccava la zona ferita, probabilmente la costola era rotta, e mi fermai quando mi notò "Stai bene?" annuì e si levò la mano dalla zona contusa, pulendosi il sangue sui pantaloni "Sto bene. Puoi andare ora, o sei venuto a vendicarti?" scuotei la testa "Come fai a sapere...che io so?" si spostò i capelli dagli occhi "Me lo hai detto tu ora, e poi che ci faresti in questa via? Senza offesa." mi avvicinai "No...cioè forse ho pensato di vendicarmi, ma poi ho visto quell'uomo e- credo tu abbia una costola rotta. Chiamo un'ambulanza." mi prese la manica, sporcandomi di rosso la maglietta azzurra "Ti prego...non dire che è stato lui...di che sono caduto o inventati qualcos'altro. Ti prego." comincia a comporre il numero "Perchè vorresti difenderlo?" il suo sguardo si spostò altrove "E' complicato." 
La voce dall'altra parte del telefono mi fece sussultare "Pronto emergenze, mi dica il suo problema?" riguardai un altra volta il nome della strada "Pronto, sì sono in via Ember Island...c'è stato un incidente e il mio amico si è rotto una costola, potete venire il più presto possibile?" ci fu una pausa dall'altra parte del telefono "Abbiamo già mandato un'ambulanza in vostro soccorso. C'è solo da aspettare qualche minuto." riattaccai e guardai verso Zuko, che aveva tirato fuori una sigaretta e se l'era avvicinati alla bocca con la mano tremolante "Grazie...A-Aang." se la accesse "Non credo io avrei fatto lo stesso nella tua situazione." gli diedi un debole sorriso "Non saprei." rimise l'accendino nella sua testa "Mi dispiace Gyatso...per quello che ho fatto a Katara. La verità è...è che lei..." si morse un labbro "La verità è che lei mi...mi ricorda mia madre." inarcai un sopracciglio "Non credo di aver...um..?" il fumo gli uscì dal naso "Mia madre era come lei...si preoccupava per gli altri, e badava sempre a me. Per questo ero geloso di te e lei. Per questo mi sono comportato in modo così...strano." si girò a guardarmi, i suoi occhi dorati erano un po' spenti "Volevo solo risentirmela accanto." qualcosa dentro di me si spezzò, non sapevo esattamente cosa, ma faceva male. Questa persona, che ho sempre pensato di disprezzare per il suo cognome, è solo persa. E' solo un ragazzo, come me. Avrei voluto abbracciarlo ma sia il fatto che non mi sembrava troppo il tipo, più il fatto che era arrivata l'ambulanza mi ci fece ripensare. Due uomini scesero dal retro con una barella e aiutarono Zuko a stendersi, un terzo uomo mi si avvicinò "Cosa è successo esattamente?" incontrai lo sguardo del diciassettene, mi stava implorando di mentire "E' caduto mentre attraversavamo la strada, ed è finito con la costola contro il bordo del marciapiede." l'uomo annuì "C'è qualcuno che dovresti chiamare? Sua madre o suo padre?" ci pensai su "Sì...c'è una persona che dovrei chiamare."
Normal POV
Lo squillo del cellulare fece sobbalzare Katara. I suoi occhi diventarono lucidi quando vide chi la stava chiamando, ma non attaccò "Aang...mi dispiace tanto ved-" ma fu interrotta "Katara senti devi venire all'ospedale. Subito." con questo riattaccò. Perchè doveva andare all'ospedale: che Aang avesse avuto un incidente? No, non aveva senso, lui l'aveva chiamata. Presa dalla preoccupazione uscì di corsa, ma la voce di sua nonna la fermò "Dove stai andando Katara?" mi girai "Non so cosa sia successo ma Aang mi ha chiamata dall'ospedale dicendomi di venire. Poi ti chiamo, ok?" la donna annuì un po' confusa.
Poco dopo
Correndo per i corridoio Katara si fermò ad un bancone "Scusate, sapete se c'è stato un incidente con un certo Aang Gyatso?" la donna osservò lo schermo del computer "No. Però è segnato come accompagnatore di Zuko Agni. Se li sta cercando la stanza è la 312, da quella parte." la ragazza annuì e cominciò a correre nella direzione che le era stata indicata. Fuori da una delle porta c'era Aang. Esitante si avvicinò "Ciao Aang...cos-cosa è successo?" ora secondo lei non era il momento di parlare della loro relazione "Katara...Zuko ha avuto un 'incidente' e si è rotto una costola. E..." prese un sospiro "E mi ha detto cose strane...borbottava del fatto che tu gli ricordavi sua madre." mi si avvicinò "Credo sia morta..." questa rivelazione mi colpì, ma ero ancora scossa dalla storia della costola "E' stato il padre...vero?" Aang sembrava incredulo "Come lo sai...?" abbassai lo sguardo "Lo ho scoperto...e mi ha fatto giurare di non dirlo a nessuno." Aang si grattò il retro del collo "Sì...lo stesso per me. Comunque...non lo so, ho pensato che avesse bisogno di te." la ragazza guardò verso la porta "Ma ora è sveglio?" il ragazzo esitò "Non lo so...mi hanno detto che avrebbero dovuto rimettergli la costola a posto...e di aspettare qui." Katara morse l'interno della sua guancia impaziente "Comunque Aang...mi dispiace per quell-" ma, per l'ennesima volta, fu interrotta "Ora non importa. Ag- Zuko ha bisogno di te." il tono era imbarazzato, ma deciso allo stesso tempo. Come se da qualche parte un qualche dio l'avesse ascoltati, un infermiere uscì dalla stanza "Ora potete entrare."
Tadadadààààn! Okey ragazzi, le mie dita hanno lavorato duramente per questo, ho perfino mezzo spaccato la lettera S. Comunque, avete un po' capito per che Zuko era così OOC eeee? 
Nel prossimo capitolo: non mi va di scrivere cosa ci sarà nel prossimo capitolo. Se lo faccio domani, lo scoprirete domani. Bye Bye. Comunque ho deciso che voglio fare pubblicità ad i fumetti che fanno seguito alla seria di Aang. Pensavate che subito dopo l'ultimo dominatore dell'aria ci fosse Korra? Nha! Dovete sapere che dopo la serie sono usciti due fumetti: The promise & The search. Se volete leggerli li trovate su youtube penso, ma sono interamente in inglese. PS:The search parla della ricerca di Ursa :x

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Capitolo 8
*** Dopo ***


Con il guasto a pc mi ritrovo a diver inserire TUTTI i codici html manualmente (propio a mano perchè sono al cellulare). Proviamoci...
Capitolo 8:
Normal POV

La stanza non era molto grande, sarà stata sette metri quadrati; gli unici mobili erano: una cassettiera, con appoggiate bende e strumenti dall'aspetto sterile,un piccolo armadio ed un letto. Nel letto, coperto fino alla vita dal candido materiale bianco, con la schiena nuda contro il cuscino, sedeva Zuko. Le bende gli giravano intorno alla pancia e quella sinistra gli circondava la larga spalla; guardava dritto davanti a sé, sembrava quasi non avesse notato i due ragazzi che erano entrati, fu l'infermiera a svegliarlo dai suoi sogni "Zuko,hai visite." girandosi i capelli del ragazzo gli sbatterono sulla fronte "Oh...ciao Katara, Aang." i due annuirono e si sederono vicino al letto. Zuko prese il cellulare dal comodino accanto a lui "Aang mi faresti un piacere? Cerca "Zio Iroh" nella rubrica e chiamalo, digli che sono qui." il ragazzo prese il cellulare ed annuì, uscendo dalla stanza, seguito dall'infermiera. Katara si avvicinò e posò esitando una mano sull'addome scolpito del ragazzo "È stato tuo padre?" Zuko annuì, rifiutando di guardarla negli occhi "Zuko, perchè non vuoi che venga denunciato? Tutti i tuoi problemi sarebb-" la ragazza fu interrota quando il dito del diciassettenne si posò sulle sue labbra "Katara, ci sono molti panni sporchi nella nostra famiglia." si portò una mano alla cicatrice, levandola dalla bocca della ragazza "Molti..." Katara si sentí un po' in colpa per averlo disprezzato tanto nell'ultimo periodo di tempo "Z-Zuko, è stato sempre lui a..." allungò la mano verso la zona sinistra della sua faccia. Lui rimase immobile, anche quando la mano arrivò a destinazione, non si mosse. La pelle non era ruvida come Katara si aspettase, solo leggermente rovinata. Avvicinandosi e sempre tenendo la mano sulla faccia del ragazzo chiese a bassa voce "Cosa è successo...?"
Katara's POV
Cominciò a raccontare, i suoi occhi dorati rivolti verso le nostre mani che erano ora aggrovigliate insieme "Quando avevo nove anni mia madre ebbe un incidente, un incidente stradale, mentre veniva a prendermi da ripetizione di spagnolo," mi venne in mente che il voto più alto che era riuscito ad ottenere in quella materia, almeno davanti a me, era sette "andò in coma, ma dopo quattro giorni morì. " Gli strinsi la mano ancora più forte, so che significa perdere una madre "Mio padre ha cominciato a bere, a livelli molto gravi. Ogni sera, poco dopo cena, mi portava nel suo studio: una stanza molto grande, c'è perfino una fontana da muro dentro, e cominciavano le domande. Finché rispondevo bene, nessun problema. Ma...se rispondevo male..." a quel punto alzò le coperte per rivelare la gamba, era in boxer quindi la coscia si poteva chiaramente vedere e c'erano segni di tagli e sfregiature. Lo guardai orridita, cercando anche di coprire il rossore dalle mie guancie al pensiero di lui solo in mutande, ma lui continuò "Una sera, quando avevo tredici anni, mi chiese come era morta mia madre, io gli risposi che aveva avuto un incidente,la verità, e lì è uscito di senno." un respiro mezzo soffocato gli partì dalle labbra "Mi disse 'sbagliato Zuko, sei stato tu ad averla uccisa' allora mi spaccò la bottiglia in faccia e mi diede fuoco, letteralmente. La cosa è durata poco perchè ho messo subito la faccia nella fontana ma..." si morse un labbro "...non è più finita." i miei occhi bruciavano, come poteva un padre essere così malvagio? Il mio istinto materno ebbe la meglio e lo abbracciai: le sue braccia mi circondarono in modo lento e timido, cosa che trovai adorabile, e il suo petto muscolo si abbasò mentre lasciava andare un profondo sospiro.
Quando Aang rientrò salutammo Zuko e ce ne andammo. Però verso l'uscita l'infermiera ci fermò "Scusate ragazzi, voi siete gli amici di Agni Zulo?" Aang annuì per me "Vorrei chiedervi se sapete se il ragazzo ha mai subito maltrattamenti. In quanto è minore è un informazione davvero importante." ci guardammo come dire 'ora cosa diavolo facciamo?', scossì la testa e dissì "Perchè scusi?" la donna si tolse gli occhiali dal naso ed analizzoò un foglio che teneva in mano "Il ragazzo ha riportato tagli, bruciatore e abrasioni di vario genere, inoltre la rottura della costola è stata sicuramente provocata da un oggetto simile ad una mazza da baseball." mi morsì il labbro "Mi dispiace, non ne sappiamo niente, arrivederci." con questo tirai Aang per la mano ed uscii di corsa dall'ospedale. Mentre aspettavamo l'autobus Aang disse "Non può più nasconderlo, è fin troppo ovvio che è stato abusato." Mi girai verso il mio ora ex-ragazzo "Già...mi preoccupa il fatto che il padre possa fare di peggio." Aang sorrise "Ti preoccupi sempre degli altri Katara, lo hai fatto con Sokka...lo hai fatto con me." a quel punto lasciò andare un sospiro "Aang, io mi sento davvero, davvero in colpa e-" il ragazzo però continuò, come se non avessi detto niente "Ed ora tocca a Zuko."

Aaagh, due ore per buttare giù questa roba! Dio, giuro che non avevo idea per come pianificare la morte di Ursa. Comunque, penso farò partire in modo parallelo anche un'altra Zutara story. PS: scusate se alcune cose che riguardano l'ospedale sembrano inverosimili, ma non ho molta esperienza con quei posti.

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Capitolo 9
*** Verità pubblica ***


Hey,hey,hey splendidi. Scusate se sembro un po' lenta magari, ma oltre al problema col PC ho avuto decisioni contrastanti sul come scrivere questo capitolo. Cooomunque, eccoci qui. Spero vi piaccia!
Capitolo 9:

Normal POV

Katara si preparò per il letto. La serata all'ospedale era stata stancante per lei, a livello fisico ed emotivo. Proprio mentre afferrava le coperte del letto per farsi spazio nel materasso, notò un oggetto sul comodino: il libro di sua madre. Con tutti i pensieri che le si erano accumulati sulla sua testa se ne era completamente dimenticata. Lo prese in mano ed acarezzò la copertina, pensando agli eventi di quella settimana. Guardò il libro 'E' successo tutto per questo libro' pensò 'Da una parte l'idea di essere stata a letto con un ragazzo che mi aveva: ricattata, provocata etc etc...mi infastidiva non poco. Ma dall'altra...essere entrata nel mondo di Zuko, per aiutarlo, è fantastico.'
Riposò il libro sul comodino, e si addormentò profondamente.
Mattina dopo!
Katara's POV

Questa mattina fui svegliata da Sokka, DA SOKKA. Mi alzai dopo cinque minuti di "Svegliati Kat, fooorza!" e arrancai verso la cucina. Quando mia nonna mi vide mi diede uno sguardo che diceva vedi-cosa-succede-ad-andare-a-letto-tardi-? Ruotai i miei occhi e cominciai a sorseggiare il latte. Accanto alla scatola di cereali c'era il giornale, arrotolato elegantemente con un nastro rosso. Non era mio solito leggere il giornale, ma lo presi comunque. Tolsi il nastro e lo srotolai, ritrovandomi davanti il titolo della prima pagina:"Ieri sera Ozai Agni viene arrestato per abusi su suo figlio, il ragazzo minorenne riporta segni molto gravi". I miei occhi si sgranarono, e spostati immediatamente lo sguardo sulla foto: un ragazzo moro veniva scortato in una BMW nera da un signore più anziano. Era Zuko. Lessi subito i dettagli della storia: "Ieri sera arrivò con una costola rotta, era ovvio che non poteva essere stato un incidente, capii subito che doveva averlo causato qualcuno" dice l'infermiera che ieri sera, al pronto soccorso, accorse Zuko Agni. Il ragazzo dichiarò di essere caduto, probabilmente per paura del padre, il famoso mercante d'armi: Ozai S. Agni. Il diciasettene riporta anche abrasioni, tagli e bruciature. Probabile anche che la grave ustione sul volto del ragazzo sia stata provocata dal padre. Per più dettagli pagina 27>>" Sputai il latte sul giornale dalla sorpresa. Ozai era stato scoperto. Propio in quel momento il mio cellulare, posato accanto alla mia tazza sul tavolo, squillò. Non guardai neanche chi fosse e risposi "Pronto?" la familiare voce di Aang mi colpii "Katara! Hai letto il giornale?! Zuko è stat-!" lo interrupi, sapendo dove voleva arrivare "Sì Aang, lo ho letto il giornale. Che dovremmo fare ora? Cioè...tipo non serviamo come testimoni o roba simile?" silenzio "Aang?" il ragazzo ci pensò su "Forse dovresti andare...da Zuko...penso sia in qualche clinica privata. Chiedi allo zio." mi feci dare il numero dello zio dal mio amico, che se lo era salvata ieri dopo averlo ricevuto da Iroh, e lo salutai "Oggi non vengo a scuola. Ci vediamo domani, ciao Aang." non aspettai la risposta per attaccare. Composi il numero di Iroh Agni e aspettai. Due squilli, tre squilli, quatt- "Pronto? Chi è?" presi un respiro profondo, e poi risposi "Salve sono Katara Kuruk. Lei è lo zio di Zuko? Sì sono una sua amica, lo ho accompagnato ieri in ospedale. Vorrei sapere se è possibile visitarlo...Ah, davvero? Fantastico! In quale clinica si trova? Oh, è già fuori. Oh, okey. Dove abita signore? Mhm...va bene, arrivo il prima possibile." Riattaccai e comincia a prepararmi a velocità di Flash.
Poco dopo
Ero riuscita a far credere a nonna che stavo veramente andando a scuola, mentre a Sokka dissi che sarei arrivata un poco in ritardo. La via dello zio di Zuko era abbastanza vicina, quindi quattro fermate dopo ero arrivata. Riconobbi subito l'edificio: una casetta carina in ocra chiaro con il tetto in mattoni. Lo zerbino diceva: 'Può entrare solo chi ama il tea' e i cespugli in giardino erano a forma di tazzine. Citofonai e neanche sette secondi dopo la non troppo alta figura dell'amante del tea era davanti a me "Oh Katara, è un piacere rivederti! Entra entra...Zuko è in camera sua." mi indicò la strada, ma non prima di sussurarmi "Mio nipote è in uno stato un po' difficile ora, non stupirti se non sarà molto socievole." e mi lasciò andare. Zuko era accovacciato per terra con la testa posata sul muro, vestito in una felpa bordò, dei jeans blu chiari e dei calzini bianchi. Stava fumando quando entrai, e se i miei calcoli erano riusciti bene a giudicare dai mozziconi nel portacenere alla sua sinistra quella doveva essere la quinta da quella mattina. Mi sedetti vicino a lui "Hey..." mi guardò, per poi spostare di nuovo lo sguardo davanti a lui "Hey..." quando si riportò la sigaretta alla bocca con la mano tremante, gliela presi e gliela poggiai nel piattino. Mi guardò per un mezzo istante e poi parlò "Che ci fai qui?" lo guardai incredula "Sono venuta a vederti no? Ho visto le notizie al giornale e pensavo ti avrebbe fatto piacere vedere un volto amico." Prese una pillola da una scatola su cui c'era scritto 'Pain relivier' e se la mise in bocca, mandondola giù con un bicchiere di acqua che era stato nascosto ad i miei occhi dal suo fianco "Non ho bisogno della tua pietà." disse infine, continuando a guardare dritto davanti a se. Mi avvicinai con rabbia e gli presi il mento fra le mani, girandolo verso di me "Non è pietà questa! Ero solo preoccupata per te, non c'è niente di male in questo!" i suoi occhi diventarono vagamente rossi e mi urlò "Non ho bisogno della vostra pena, posso farcela anche da solo!" la mia presa sul suo volto si fece più forte "Non c'è niente di male se mi preoccupo per te Zuko! Non puoi fare tutto da solo, non ti porterà da nessuna parte. Non c'è niente di strano ad essere aiutati da coloro che ti vogliono..." la sua espressione divenne più dolce "...bene." Chiuse gli occhi e mi sospirò sul polso "Scusa 'Tara', è da molto tempo che non sono abituato al voler essere aiutato, tranne per mio zio." Tara. Mia madre mi chiamava Tara. Lo guardai per almeno un minuto prima di accorgermi che si stava avvicinando, ed il mio corpo stava facendo lo stesso. Chiusi gli occhi, poco prima di sentire le sue labbra calde poggiarsi sulle mie, ricambiai quasi istaneamente e persi completamente il controllo. Gli spostai le mani dal volto al collo, e portammo il bacio ad un livello più profondo, finchè non ci staccammo solo per bisogno di aria. Mi guardò con quei suoi occhi dorati e profondi, e poi si lecco le labbra, portando il rossore sulle mie guancie ad un livello superiore. Poggiò la sua fronte sulla mia e disse respirando affannato "Mi dispiace Katara, mi sono comportato da idiota fin'ora...i-io non mi sono comportato in modo onorevole, ti prego perdonarmi." gli sorrisi, e la rabbia per i giorni precedenti, e anche della fatidica notte della festa, svanì. Gli toccai una ciocca di capelli neri e dissi "Ti perdono Zuko." lui sorrise e guardò verso il basso "Ho bisogno del tuo aiuto Tara." inarcai un sopracciglio "Con cosa?" si morse le labbra per poi sussurare "Non so cosa fare contro mio padre. Lui troverà un modo, lui non mi farà passare vivo." gli misi una mano sulla spalla "Ma tu non sei solo, io ed Aang siamo entrambi testimoni, cosa puoi volere di più?" ma lui non sembrò sollevato "Katara non ti permetterei di testimoniare contro mio padre, è pericoloso. Potrebbe f-fare la stessa fine dei parenti di Aang, non potrei permetterlo." il mio sguardo si intensificò e gli dissi "Non importa il rischio. E' della tua vita che si parla ora Zuko, ed è già stata scossa abbastanza da quell'uomo. E' tempo di mettere fine alle sue violenze. E poi scusa, l'incidente con la famiglia di Aang è successo almeno dieci anni fa, Ozai non è così rispettato adesso, con tutta la faccenda del bere, no?" il ragazzo sembrò pensarci su, per poi dire con gli occhi chiusi "Katara Kuruk, faresti da testimone contro mio padre?" sorrisi e gli baciai la guancia, quella con la cicatrice, per poi dire "Con immenso piacere."
Stop! Un po' poco, ma cercherò di intensificarei  capitoli, okey? AVETE LETTO THE SEARCH PART 3!? AAAAAA ZUKO *SPOILERS IN ARRIVO SE NON VOLETE SAPERLO CHIUDETE LA PAGINA* RITROVA URSA! UUUUUU-UHHHHHHHHH!
Comunque, visto che non lo ho mai detto prima, recensite please!

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Capitolo 10
*** Visite ***


Zitti, lo so, lo so! Quasi un mese! Scusate il ritardo (anche se non ho "appuntamenti" precisi per gli update) ma col cellulare è noioso scrivere, plus il wi-fi è morto, quindi questo update è stato ritardato di tre giorni (ora ho internet sul cellulare) *risatina nabba* hihihihi
Capitolo 10:

Katara's POV


Tutti i nostri problemi sembrarono risolti. Ad Ozai furono dati venticinque anni di carcere, così Zuko fu libero di trasferirsi dallo zio. A scuola era tutto tranquillo, gli studenti aspettavano con ansia l'arrivo della pausa invernale, non c'erano problemi. Zuko era più tranquillo ora, si sedeva con noi e parlava con voce calma, non con la rabbia e la frustrazione che lo avevano perseguitato negli ultimi anni. Non eravamo ufficialmente insieme ma...eravamo qualcosa. Dettaglio che non sfuggì a Sokka, infatti ci controllava come un maniaco, lasciandoci appena l'aria per respirare. Propio per questo "antagonismo" nei suoi confronti mio fratello non fu per niente felice quando Zuko dovette venire da noi per una settimana, visto che Iroh era andato a trovare un amico malato fuori cittá. Gran fu la prima a voler ospitarlo, mi espresse subito la sua volontà di volerlo aiutarlo, in quanto lo trovò in una situazione al quanto fragile. Gli fu data la camera di mio padre, che non veniva usata da almeno tre anni, e scacciò quasi subito il disagio. Ero abbastanza euforica, sia per il fatto che Zuko era qui, ma anche per il fatto che l'occupazione ci dava almeno quattro giorni liberi. Sarebbe stata una bella settimana...

Normal POV


La casa era silenziosa. L'unico rumore proveniva dal salone, ed era quello dell'orologio che segnava le due di notte. Il ticchettio delle lancette fu accompagno dal suono di passi che scendevano le scale. Katara, in camicia da notte, si diresse verso la cucina. Aprì il frigo, e anche se la luce dell'elettrodomestico era debole, vide la muscolosa schiena nuda dell'ospite seduta sul divano di faccia alla cucina. Zuko si girò e sorrise quando si accorse di Katara, che gli rispose allo stesso modo. La ragazza chiuse il frigo e approcciò con un bicchiere di latte in mano il suo coinquilino; egli allargò un braccio e lei ci si buttò dentro senza esitazione, appoggiando la sua testa sul suo petto. Zuko sospirò "Non riesci a prendere sonno?" Katara prese un sorso di latte "Mi sembra che non sia l'unica." il ragazzo aprì la bocca per obbiettare ma Katara gli mise il bicchiere di latte in bocca "Shh! Rovini il momento. " Zuko inarcò un sopracciglio prima di aprire le labbra e permettere al liquido di entrare. Katara mise il bicchiere sul tavolino al suo fianco e riposò la sua mano sinistra sull'addome scolpito del ragazzo "Sei felice di essere qui?" gli occhi gialli di Zuko si fecero più vicini, così come il resto del suo corpo "Molto felice." disse con un sorriso malizioso, prima di chiudere la distanza dai due. Le braccia di Katara si chiusero intorno al collo del ragazzo, mentre lui rendeva il bacio più profondo tenendola per i fianchi.
Quando si staccò lentamente da lei, mordendole delicatamente il labbro inferiore per un istante, sorrise e fece segno verso le scale "Ti riporto in camera tua?" la ragazza inarcò un sopracciglio "Mi riporti? Che intend-Oh!" Zuko la prese in braccio, stile matrimonio, per poi cominciare a salire su per le scale. Katara rise prima di affondare la sua faccia nel forte braccio di lui, e addormentarsi. Zuko la poggiò nel letto, le sistemò le coperte sopra e le lasciò un bacio sulla fronte "Buonanotte Katara." uscì dalla stanza, ma non prima di vedere il libro sul comodino della quindicenne. Il ragazzo sorrise al ricordo e si diresse verso la sua stanza, spegnendo le luci dietro di lui.

La mattina dopo!

I due fratelli, plus Zuko, facevano colazione discutendo di scuola. Il diciasettenne aveva aggiunto al suo "look" una maglietta rossa e dei pantaloncini neri da ginnastica. Proprio mentre sollevava il suo cucchiaio Kanna, la nonna dei due, scese in cucina con un grande sorriso in volto. Katara fu la prima a notarlo e chiese "Hey nonna, sembri allegra, è successo qualcosa?" la donna si avvicinò, fece un cenno a Zuko, che ricambiò, e poi si mise di fianco a lui "Sta per arrivare qualcuno dal nord ragazzi." Sokka alzò la testa di scatto "Pakku sta tornando? Dio...cominciamo a pregare." sua nonna gli lanciò uno sguardo di rimprovero prima di aggiungere "Viene Pakku sì, ma non è solo." il ragazzo dalla pelle chiara non aveva idea di chi stessero parlando, o di cosa stessero parlando, ma doveva essere qualcosa di bello visto che gli occhi dei fratelli si illuminarono e gridarono all'unisono "Papà!" Kanna annuì e si rialzò "E saranno qui anche tra poco, meno di dieci minuti precisamente. " Sokka spalancò gli occhi "Penso abbia voluto farvi una sorpresa, ma quando lo ho chiamato non è stato difficile capire dal sottofondo di clacson che non poteva essere al nord." sorrise soddisfatta e poi tornò verso la sua camera. Sokka stava saltellando in salone, urlando qualcosa di incomprensibile, mentre Katara fissava il vuoto, con un gran sorriso sulla faccia. Zuko si poggiò con il mento sul suo pugno, guardando la ragazza seduta vicino a lui "Quanto tempo è che non lo vedi?" la ragazza scosse le spalle "Due anni e mezzo...mi è mancato molto. Ma capisco se non ci ha portato con sé al nord...non che ci volessi andare, tutti così maschilisti." mormorò l'ultima parte "Ma mi è mancato molto." Zuko sorrise e aggiunse "Sono felice per te, occhi blu." la ragazza si girò "Fermo un po', 'occhi gialli', devi essere presentato anche tu, ricordi?" il ragazzo divenne di ghiaccio, e Katara scoppiò a ridere alla sua reazione "Oh poverino, paura di essere bastonato?" Zuko abbassò la testa, e Katara poté giurare di aver sentito una risata, ma poi quando lui alzò la testa notò nei suoi occhi un'espressione tristissima. Come un cucciolo di golden retriever bastonato. Katara sentì il bisogno di piangere per la tristrezza in quello sguardo. Prima di notare che Zuko si morse il labbro per trattenersi dal ridere, la ragazza gli diede una botta sulla spalla "Hey! Pensavo stessi per metterti a piangere. Diavolo, dovresti fare l'attore, era tutto così vero!" lui sorrise "Io? Tu dovevi vedere la tua faccia, eri tutta 'Oh cucciolotto mi dispiace!' eri praticamente pronta ad abbracciarmi." Katara cominciò a ridere, prima di essere interrotta dal suono del campanello. Scambiò uno sguardo sospetto col fratello, la cui testa era sbucata fuori dal corridoio. I due Kuruk si avvicinarono cautamente alla porta, Sokka allungò la mano scura verso la porta e la aprì di colpo, rivelando un uomo. Era alto pochi centimetri più di Zuko, pelle scura e occhi blu, quindi non era difficile capire con chi fosse imparentato. Katara gli buttò le braccia intorno al collo, fece lo stesso Sokka, l'uomo ricambiò il gesto abbracciandoli entrambi, e sussurrò "Mi siete mancati tanto ragazzi..." fece un passo indietro osservando i due "Guardate quanto siete cresciuti, siete così alti!" l'uomo improvissamente alzò lo sguardo e notò il ragazzo dagli occhi gialli che li osservava, con un'espressione di tristezza e gelosia. Diresse uno sguardo alla figlia "Avete adottato un altro ragazzo mentre ero via?" chiese sarcasticamente, proprio in quel momento entrò nella stanza Kanna, che salutò l'uomo "Hakoda, quanto!" poi diresse uno sguado verso Zuko "Oh...vieni, te lo spiego." e detto questo portò l'uomo verso la cucina. Sokka stava per chiudere la porta quando un piede si infilò "Mi volete lasciare fuori?" chiese la voce di un uomo. Katara spalancò la porta e abbracciò l'uomo sulla sessantina "Pakku!" Pakku lanciò una valigia nelle braccia di Sokka prima di ricambiare il gesto. Entrò chiudendosi la porta alle spalle. Voleva dirigersi subito verso Kanna, quando vide una testa piena di capelli neri e arruffati dargli le spalle, diede un colpo di tosse, inarcando un sopracciglio verso i due ragazzi. Zuko non sentì comunque, troppo concentrato ad ascoltare le parole che venivano silenziosamente scambiate in cucina, ma poté udire solo: mostro-abuso-zio-solo-ospitare. Sentii la mano gentile e leggera di Katata sulla sua spalla, e si girò per vedere Sokka vicino ad un uomo. Si alzò e allungò la sua mano "Zuko...piacere." l'uomo ricambiò il gesto "Pakku." si girò verso Sokka "Sokka perchè Zuko gira in "pigiama" in casa di vostra nonna?" Katara strinse gli occhi "Lo zio di Zuko è fuori città quindi sta da noi fino a domenica." l'uomo scrutò il diciasettenne "Zuko? Questo nome non mi è nuovo, potrei sapere il tuo cognome ragazzo?" l'altro annuì "Agni, Zuko Agni." Pakku scrolló le spalle,quel nome non sembrò dirgli niente e anche se lo aveva fatto lui non lo mostrò. La nonna ed il padre dei ragazzi uscirono dalla cucina, e la donna abbracciò Pakku "Sei ancora in forma, anche con tutte queste vecchie ossa!" i due risero.
Katara notò gli sguardi di pena che Hakoda lanciava a Zuko, e cercò un momento per chiedergli di smetterla, essendo consapevole del fatto che al ragazzo dagli occhi gialli non piacevano per niente.
Kanna chiese, sorseggiando una tazzina di tè "Allora Pakku e Hakoda, resterete qui a dormire spero." i due uomini sorrisero "Io sì mamma, ma Pakku andrà a visitare Yugoda." la donna lanciò uno sguardo sospettoso al coetaneo, che scosse le spalle.

Katara's POV

Ero intenta a praticare i più che complicati problemi di matematica, quando mio padre entrò. Si sedette sul letto, mettendomi una mano intorno alle spalle "Allora Kat, tua nonna mi ha detto di Zuko..." alzai lo sguardo dai libri "Deve aver vissuto un'infanzia, e vive un'adolescenza, difficile." annuì, capendo che stava cercando di arrivare ad un punto preciso "Ora dovrà avere qualche problema...cleptomane o sociopatico che tu sappia?" sgranai i miei occhi "Papà di che stai parlando, Zuko è normalissimo, al massimo un po'...urm...giù di tono." scelsi di ignorare il particolare degli anti-depressivi. Mi guardò per un po' con sospetto nei suoi occhi blu chiari "Non lo so Katara...è in uno stato abbastanza delic-" mi alzai e mi piazzai davanti a lui "Zuko non è una bambola di cristallo. Lui è forte, ce la ha sempre fatta, continuerà a farcela." con questo uscii dalla camera, sbattendo la porta. Fui quasi sicura di sentire mio padre sussurare "Ora capisco..."

Zitti. Lo so, lo so. Quasi un mese.

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Capitolo 11
*** Incubi ***



Hey! Su Avatar wikia ho scoperto alcune fantastiche doti del magnifico Zuko :3
1)Sente da Dio, infatti quando Zhao ha mandato i pirati a fargli esplodere la nave lui si è svegliato solo perché hanno aperto una porta.
2)Suona lo tsungi horn da Dio.
3)Sa trattenere il respiro per un tempo da Dio (visto al Polo Nord)
4)È sopravvissuto senza cibo ne acqua per tre settimane, che dio.
P.S: tutto quell che fa è da Dio.



Zuko's dream

Zuko corse lungo il vialetto di casa, buttandosi tra le braccia della madre. Ma dopo qualche attimo le spalle di Ursa cominciano a tremare, e il bambino udì i singhiozzi della madre "Mamma! Mamma perchè piangi?" i singhiozzi sembrarono trasformarsi in una risata cattiva, una risata maschile. Zuko si staccò dalla figura "Tu non sei mamma!" il voltò si alzo rivelando la faccia di Ozai. L'uomo divenne gigantesco, sovrastando il figlio di metri e metri. Zuko cercò di scappare, ma poi vide una figura nella mano del gigante: Katara. Ozai la alzò "Zuko hai fatto un errore ad accussarmi, ora ne pagherà lei le conseguenze." detto questo aprì la mano lasciando precipitare la ragazza "No!"

"No!"
Zuko si alzò sudato, le immagini dell'incubo ancora fresche nella sua memoria. Ora che il padre di Katara e Sokka era tornato, lui era stato spostato sul divano in salone per i suoi ultimi due giorni lì. Questo non gli dispiaceva, visto che era abbastanza lontano dalle camere da letto, e nessuno l'avrebbe sentito quando si sarebbe alzato di colpo per colpa di un incubo.
L'incubo.
Il grande problema di questi sogni era che avevano un fondo di verità, e Zuko lo sapeva. Il ragazzo con la cicatrice non si dimenticherà mai lo sguardo che il padre gli lanciò, prima di essere portato in carcere, uno sguardo che diceva 'Troverò un modo, dovessi ribaltare la terra, ti farò soffrire'. La cosa peggiore era non avere nessuna idea di cosa sarebbe successo.

Katara's POV

L'occupazione finì, e ritornammo quindi a scuola. Zuko sarebbe stato da noi per altri due giorni, e non mi sarebbe per niente dispiaciuto. Svegliarsi la mattina e trovarlo in boxer a fare colazione non ha prezzo. I ritmi ripresero normalmente, non ci sarebbero state altre sorprese. Camminai nella scuola con mio fratello e Zuko, dividendoci poi per raggiungere le rispettive classi.
Raggiunta la palestra mi cambiai silenziosamente, ascoltando però la conversazioni di due del terzo anno:
"Mi hanno detto che oggi arriverà una nuova studentessa!" disse la prima con tono eccitato
"Da dove viene?" chiese la seconda, mentre si truccava
"Hai presente il ragazzo con gli occhi gialli e la cicatrice?" mi morsi un labbro "Oh quello super-carino-con-problemi-familiari, chi lo dimentica! Cosa c'entra lui?" ruotai gli occhi alla loro superficialità.
"Bhe la nuova ragazza viene dal suo stesso paese, magari starà in classe con noi." e con questo erano uscite. Inarcai un sopracciglio 'Chi può essere la nuova arrivata?' mi chiesi.

Arrivai al mio armadietto, e quando lo aprii per poggiarci il libro di latino dentro, un post-it mi volò sulla spalla, lo presi e lessi ad alta voce:
"Ti osservo.
-Agni"

Mi guardai intorno, aspettando di vedere Zuko ridacchiare dietro di me, ma niente. Turbata andai alla sua ricerca, per trovare Toph ed Aang in aula chimica "Ragazzi, sapete dove è Zuko, devo chiedergli una cosa." ricevetti le indicazioni, e infatti lo trovai in sala prove; era seduto sul palco con una chitarra acustica in mano, mio fratello alla batteria. Il mio nuovo coinquilino sembrava indeciso, mentre studiava un foglio di carta "Sokka, sicuro vuoi farla?" il ragazzo bruno annuì "Certamente! Tu comincia e basta! Okey?" Zuko sospirò, prima di cominciare a suonare lo strumento, si tese in avanti verso il microfono:

"Sweet dreams are made of this, who am I, to disagree?"

Wow, Zuko sapeva certamente cantare!

"Travel the world, and the seven seas, everybody...is looking for something."

Mi sedetti in silenzio, non volendoli disturbare

"Some of them want to use you...some of them want to be used by, you."

"Some of them want to abuse you...some of them want to be abused!"

A quel punto Sokka attaccò con la batteria, e la suonava come fosse un pazzo, tanto che Zuko lo dovette fermarlo "Fermo amico, potresti spaventare Marylin Manson così." risi a questo, così mi videro "Hey sorellina, da quanto tempo spii noi, oh future star?" ruotai i mie occhi, ignorandolo "Zuko puoi venire un attimo, devo chiederti una cosa." lui annuì, posando la chitarra e seguendomi lungo il corridoio che porta alle aule "Dimmi pure Tara." gli porsi la lettera "Pensavo avessi smesso di fare lo stalker Zuko." prese la lettera, e dopo averla rigirata per le sue grandi mani almeno quindici volte mi disse "Non te la ho mandata io." aggrottai la fronte "E quanti 'Agni' ci sono in giro per questa scuola?" mi guardò come fossi pazza per un istante, prima di schiacciarmi contro il muro con delicatezza, tenendo le sue braccia ai lati delle mie spalle "Katara, non ci vuole niente a scrivere un cognome. Sarà un falso, uno scherzo idiota." mi sussurrò nell'orecchio, prima di scendere e baciarmi il collo "Devi rilassarti..." mi lasciai sfuggire un gemito, e fui più che sicura del fatto che Zuko stesse sorridendo or-
"Disgraziat! Chi state a fa? Turnate in classe ah! Ma che cusa!"
(È l'imitazione della mia bidella ciociara xD)
Entrai in classe ancora rossa in volto, e mi sedetti vicino a Suki. Il professor Jeong Jeong seduto alla cattedra, discutendo con una segretaria. Quando finì si alzò, aprendo la porta e permettondo ad una ragazza di entrare "Classe, questa è la vostra nuova compagna di classe, presentati mia cara." la ragazza, vestita in leggins neri, e maglioncino rosso, si fece avanti nella classe "Io sono Azula." i suoi occhi ambrati si posarono su di me e sorrise sinistramente "Azula Agni."


E che lasciavo 'Zula fuori! Perfavore. Capitolo corto, noioso, ma necessario (era da tanto che volevo dirlo). In questo periodo sto sempre a guardare PewDiePie~ è troppo un grande. Poi sono stata anche occupata a riscrivere 'What does the fox say':
What does the Zuko say?
Onore-Onore-Onore-Onore Destino!
Onore-Onore-Onore-Onore Destino! E va così. La canzone era Sweet Dreams di Marylin Manson, e se non sapete chi è/come è lui non capirete mai la battuta di Zuko, ma una foto vi basterà!

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