Wakfu & Dega - The Ultimate History

di Dega
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Debutto..! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Dopo tanti giorni... ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Nuove comparse..! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Evangeline. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Amico o nemico..? ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: I primi sentimenti. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Vittoria inaspettata..! ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Nemici all'orizzonte..! ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Ritrovarsi. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: La vita... non ha più senso. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Colpi di scena..! ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Aggiudicata la parola FINE..? ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: L'incontro con la leggenda, ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Il Risveglio ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Debutto..! ***


N.B: prima di leggere clicca il link aprendolo in una nuova scheda... appena partirà la musica, potrai cominciare: http://www.youtube.com/watch?v=pWgc1pSMCMw&feature=relmfu

Wakfu .


Capitolo 1: Debutto.
Mi definivo un semplice guerriero – avventuriero.
Perché avventuriero..? Beh… perché ero un tipo in cerca di avventure da trascorrere singolarmente oppure in compagnia se possibile.
Perché guerriero..?  Elementare… sulla mia schiena pendevano due possenti spadoni in grado di annientare qualsiasi difesa se utilizzate adeguatamente.
Wakfu… che nome strano eh..? Semplicemente un’energia segreta e misteriosa in grado di trasmettere poteri incredibili. Non sapevo altro su quella fonte, ma in fondo mi bastava anche perché sinceramente non m’interessava. Unica cosa che desideravo ardentemente  era salvare la vita di Evangeline dalla quale ahimè non ne uscii vivo... forse...

Ragazzo di 20 anni, alto e ben portato al combattimento. ... Ecco come mi definiva il gran maestro che m’ insegnò il” Kendo”, l’arte e la via della spada.
Fiero di me stesso quel giorno ricevetti titolo di “miglior spadaccino” esistente da parte di Roronoa Zoro, il mio insegnante.
-“Complimenti… l’allievo supera il maestro… non ho più nulla da insegnarti…”- mi disse.
-“Uh..? Maestro ma non è vero… ancora devo…”- mi bloccò.
-“Le spade le sai maneggiare con cura… le tue fidate ti portano rispetto, come tu lo porti a loro… in battaglia entri in sintonia con esse e niente ti ferma…”.
-“Ma… ma gran maestro… se posso, ancora devo imparare l’arte della guerra a tre spade…”.
-“Le tre spade è una specializzazione che non insegno a nessuno… io e soltanto io sono capace di adoperare una terz’arma… mi dispiace ragazzo mio…”.
-“Peccato maestro… mi sarebbe piaciuto apprendere ancora da  lei…”.
-“Và… e incomincia una nuova avventura… ritorna quando tu vorrai… che il destino ti porti sulla retta via…”.
-“Grazie”.
Armatura da combattimento indossata, spade recuperate e via: si partì all’esplorazione..!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Dopo tanti giorni... ***


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http://www.youtube.com/watch?v=3rwk60FMGTA

Capitolo 2: Dopo tanti giorni...

Nei meandri di una foresta incontrai dopo parecchi giorni di sofferenza un tipo alquanto strano: una specie di “albero – uomo” parlante.
-“Chi sei..?!”- esclamò.
-“Mi chiamo Dega… per favore, hai da nutrirmi, oh alberello parlante..?”- domandai pensando di avere le allucinazioni.
-“Prima te la dovrai vedere col capo..! Seguimi..!”- mi ordinò.
Senza fiatare rimasi al suo passo. Continuando il cammino attraverso gli sguardi imbronciati di altri suoi simili, giungemmo in una sala con un grossissimo albero luminoso al centro ed un trono al suo cospetto.
Inchinandosi in segno di rispetto il tizio strano si rivolse al possente tronco seduto sulla sedia d’oro:
-“Oh sua maestà… è giunto uno straniero in cerca di cibo… come dovremmo comportarci..? Quali sono i suoi ordini..?”.
-“Ci parlerò io… lasciami da solo con lui…”- rispose il grande albero avvicinandosi ed aggrottando le sopracciglia.
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Con un gesto il suddito si allontanò ed io e lui rimanemmo a fissarci negli occhi:
-“Da dove vieni straniero..?”- domandò.
-“Mi chiamo Dega e provengo da un luogo lontano da qui… non sto nemmeno a spiegare, di sicuro lei non conosce… una cosa m’interessa… avete del cibo..? Se mi posso nutrire risponderò ad ogni vostro dubbio, sua maestà…”.
-“Mi piace il tuo parlare, porti rispetto alle persone superiori… molto bene ragazzo, seguimi…”- mi invitò con un gesto della sua mano.
Accennando ad un sì lo seguii.

Qualche minuto passò e il possente alberello mi portò in una sala donde sopra i tavoli si presentò il ben di dio: viveri e bevande invitanti risaltarono l’acquolina che avevo in bocca.
-“…saziati, straniero..!”- esclamò sua maestà.
-“Eseguo l’ordine seduta stante..!”- risposi.
Lanciandomi così sul tavolo incominciai ad abbuffarmi: divorando a destra e a sinistra rimpinzai lo stomaco che ormai non brontolava più.
-“Puff… che mangiata…!”- commentai soddisfatto.
-“Pazzesco… sembra che non mangi da giorni…”- fece notare lui.
-“Più precisamente da 17 giorni e mezzo…”.
-“Cosa..?! Non ci posso credere..! E come fai ad esser ancora vivo..?!”.
-“Ogni tanto qualche fiume in piena lo trovavo… e quindi riempiendo la borraccia di acqua ne ebbi abbastanza a disposizione… era trovarsi il cibo la parte più complicata… ogni tanto trovavo qualche frutto arrampicandomi sugli alberelli , oppure andavo a caccia mettendo poi sul fuoco carne che mangiavo cotta… ma tutto ciò non era poi così buono…”.
-“Ora capisco che fame avevi… e comunque sei fortunato sai..? A pochi concedo udienze… ti do ufficialmente il benvenuto nel regno Sadida...”.
-“Sono lusingato dalla vostra gentilezza… grazie mille, un giorno mi sdebiterò…”.
-“Non c’è bisogno straniero… ma ora non ricordo nemmeno più il tuo nome: come ti chiami, messer?”.
-“Mi chiamo Dega…”- risposi.
-“Molto bene Dega… senti, noto che sei armato di due possenti spade e ben protetto da una resistente armatura… sei un guerriero..?”.
-“Si, mi definisco un avventuriero-guerriero in cerca di novità…”.
-“Chi ti ha allenato?”.
-“Roronoa Zoro è il suo nome…”.
-“Uh non ne ho mai sentito parlare…”.
-“Fu famoso all’epoca in seguito ad alcune vicende che accaddero… ma ora tutti si scordarono delle sue nette imprese…”.
-“Il tempo cancella tutto di ciò che ne è stato… e comunque, oh grande guerriero, mi fa molto piacere parlare con te…”- si complimentò.
-“Grazie, idem per me..!”.
Finita la conversazione le porte della grande sala si spalancarono. Voltandomi così di spalle notai queste quattro persone farsi avanti: due ragazze, un giovane ed un vecchietto.
Chi saranno..? ... Lo scoprii presto.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Nuove comparse..! ***


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http://www.youtube.com/watch?v=NDizdSZB2Gw

Capitolo 3: Nuove comparse..!
-“Sorellina..! Che piacere vederti..!”- esclamò il presunto re raggiungendo prima le due signore.
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-“Fratellone..! Da quanto tempo..!”- rispose lei molto somigliante a lui.
Con eleganza il possente tronco si avvicinò anche a quell’altra prendendola per le mani e stringendogliele molto dolcemente:
-“Oh… Evangeline… che piacere vederti…”- disse.
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-“Ehm.. si, salve..!”- esclamò lei quasi con imbarazzo.
-“Ehm… io avrei organizzato per dopo una dolce cenetta al lume di candela… che ne dici se magari…”- la ragazza lo bloccò.
-“Sono lusingata, ma ora abbiamo cose più urgenti da pensare… lei non crede..?”.
Il re ritornò serio.
-“Hai perfettamente ragione mia cara… allora, di cosa si tratta..?”.
Prese parola la sorella.
-“Senti Armand..! Il regno è in pericolo..! Ben presto sarà attaccato dal nemico..!”.
-“Uhm… non c’è che preoccuparsi Amalia… i nostri soldati sono specializzati..! Non avremo alcun problema..!”- rispose il re.
Nella conversazione intervennero anche il vecchietto e il ragazzo.
-“Se mi posso permettere, il nemico non è assolutamente da sottovalutare…”- fece il ragazzo.
-“Uh..? E tu chi saresti?”- chiese il re.
-“Il mio nome è Sir Tristepan Parsifal, cavaliere dell'ordine dei guardiani di Shushue... e onorevolmente ricopro questo così importante ruolo..!”- rispose il ragazzo.
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-“Mi presento anch’io..! Mi chiamo Ruel Stroud e sono un Anutrof”- si presentò il vecchietto.
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-“Tsk… nel mio regno si presentano un guardiano ed un anutrof... interessante… comunque, se ora volete scusarmi ho molto da fare…”- disse il re.
-“Tsk… te pareva… andiamo a mangiare và..! Ho un certo languorino..!”- esclamò il ragazzo, e aggiunge –“Evangeline… andiamo..!”.
Il re, quasi scocciato da simile affronto, ribatté:
-“Tu e il vecchietto andate pure a mangiare..! Per quanto riguarda mia sorella ed Evangeline loro resteranno qui..!”.
-“Oh... e va bene..!”- rispose così il ragazzo contrariato.
-“Evvai..! Andiamo a mangiare..!”- esultava il vecchietto uscendo dalla sala.

Restammo così presenti io, le due ragazze e il re.
-“Armand… nostro padre dov’è..?! Devo assolutamente parlargli di questa minaccia..!”- disse la sorella.
-“Nostro padre è all’albero di vita..! Sta cercando di riprendersi anche perché è piuttosto debole… e difatti ora sono io il capo temporaneamente..!”- spiegò il futuro re.
-“Si… ma noi quindi come faremo..?!”.
-“Non ti preoccupare..! Ci penserò io…!”.
Nella loro conversazione decisi di intervenire.
-“Scusate la mia intrusione... ma se posso permettermi, vorrei aiutarvi a salvare il regno dalla minaccia…”.
Le due ragazze, scrutandomi attentamente, rimasero come scioccate.
-“Potrei prima sapere chi sei..?”- mi chiese la sorella del futuro re.
-“Chiedo scusa... mi presento... il mio nome è Dega, classificato come miglior spadaccino del mondo… al vostro servizio sua eccellenza…”- risposi inchinandomi.
-“Che simpatico questo ragazzo..!”- esclamò la biondina al suo fianco ridacchiando ed arrossendo.
-“Ti ringrazio Dega, ma noi siamo apposto così… il nostro esercito fa invidia a chiunque anche perché i nostri guerrieri sono i più potenti..!”- urlò il possente albero.
-“Se posso ancora una volta… direi che un aiutino in più non farebbe poi così male…”- commentai.
-“Si è vero… ebbene mio caro Dega, se proprio avremo bisogno di aiuto ti chiameremo, d’accordo?”- concordò sua maestà.
-“Al vostro servizio…”- ribattei.
A prendere parola fu di nuovo la sorella del re che disse:
-“Dega, Evangeline… se non vi dispiace vorrei esser lasciata sola con mio fratello Armad… dobbiamo chiacchierare di affari dei quali voi non potete ascoltare…”.
Senza indugiare mi allontanai immediatamente.
-“Certamente, levo il disturbo…”- dissi uscendo dalla stanza.
-“Si, tolgo il disturbo pure io..!”- concordò con me Evangeline seguendomi.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Evangeline. ***


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http://www.youtube.com/watch?v=1lBPvfUuL54&feature=related

Capitolo 4: Evangeline.
...
Giunti all’esterno io e la ragazza bionda ci ritrovammo a guardarci negli occhi. Subito pensai al suo viso... sembrava l'avessero scolpito gli angeli, e quegli occhi verdi erano molto attraenti perché fantastici... si, molto carina... e lei, accorgendosi che l'osservavo, arrossì.
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-“Allora… tu ti chiami Evangeline…?”- domandai con un minimo di imbarazzo.
-“Sì… e tu sei Dega a quanto ho capito…”.
-“Ehm… si… ah devo farti i miei complimenti… è un bel nome Evangeline… mi piace..!”.
-“Oh ti ringrazio..! E dimmi, il tuo  da dove proviene..?”.
-“Il mio è un semplice soprannome… mi chiamo Andrea, ma per tutti vado Dega…”.
-“Ah quindi tutti ti chiamano col soprannome..?”.
-“Sì… guarda non sto nemmeno a spiegarti da dove proviene…”.
-“Eh no adesso m’incuriosisci..! Dai spiegami..!”- esclamò lei avvicinandosi.
-“Ehm… praticamente il nome Dega proviene da un noto spadaccino che è esistito tanto tempo fa… questo era un pirata e con le spade ci sapeva fare… e allora un giorno, duellando in palestra con degli amici, essi notarono quant’ero determinato e forte… e quindi da quel momento lì iniziarono a chiamarmi in questo modo…”- spiegai.
-“Oh…adesso capisco..! Beh mi fa piacere..!”- commentò lei.
-“Sono contento… e tu invece? Cosa mi racconti di bello..?”.
-“Beh… ehm… dunque mi chiamo Evangeline… sono la protettrice e guardia del corpo personale di Amalia… e la mia specializzazione è l’arte dell’arco… sono un arciere…”- mi spiegò.
-“Ma dai veramente..? Wow..! Allora possiamo definirci guerrieri entrambi insomma..!”- esclamai.
-“Eh si… tu con la dote di essere uno spadaccino, ed io con l’arco!”- concordò sorridendo.
-“Si potrebbe fare un alleanza… uno spadaccino ha bisogno essenziale di un arciere in una battaglia lo sai..?”- gli dissi,
-“Eh si..! Perché non vieni in gruppo con noi..? Siamo in cinque..! Così conosci anche gli altri..!”- mi propose.
-“Uhm… sarei propenso a dirti di si sai..?”.
-“E allora… dimmi di si..!”.
-“Si..!”- esclamai alzando il pugno al cielo in segno di vittoria.
La piccola conversazione terminò con un suo sorriso e con un gesto della sua mano mi invitò a seguirla.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Amico o nemico..? ***


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http://www.youtube.com/watch?v=HyT3B6tMQ7Y

Capitolo 5: Amico o nemico..?

Passo dopo passo ci inoltrammo nel fantastico paesaggio del regno di Sadida: un panorama stupendo, ricoperto per la maggior parte di grandi alberi dalle foglie color verde speranza. Di fronte a questo spettacolo rimasi per alcuni secondi abbagliato finché a risvegliarmi non fu che lei, Evangeline.
-"Hey..! Dega stai bene..?"- mi domandò scuotendomi dolcemente.
-"Heylà, sisi sto bene..! Scusami ma ero rimasto incantato..."- risposi.
-"Che senso di tenerezza trasmetti... lo sai?"- cercò di farmi notare arrossendo.
-"Come..? Senso di tenerezza..?".
-"Si... cioè... non lo so nemmeno io...".
Notai la stranezza di Evangeline: ogni qualvolta incrociavo il suo sguardo, lei lo distoglieva con un gesto di imbarazzo. Certo, capii subito... ma decisi comunque di fare il finto tonto.
-"Che ne dici... continuiamo il giro..?"- mi propose.
-"Certo che sì..."- risposi riprendendo a camminare assieme a lei.
...
Dopo svariati minuti la nostra passeggiata terminò a causa di alcuni rumori strani provenienti da chissà dove.
-"Dega... senti questi rumori...?".
-"Si... sembra sia in corso un combattimento..."- risposi.
-"Già... andiamo a vedere che succede..!"- propose lei.
-"D'accordo...".
In questo modo entrambi seguimmo i rumori giungendo così in una sorte di "arena" donde a combattere al suo interno trovammo Tristepan Parsifal alle prese con alcuni soldati Sadida.
-"Hey Tristepan..! Ma che stai facendo..?!"- esclamò Evangeline sbalordita.
-"Hey Evangeline..! Ma che ci fai con quel tipo losco..?!"- ribatté lui.
-"Lui è un amico..! E comunque che stai facendo..?! Non mi hai risposto..!".
-"Eh non vedi..? Ho messo fuori gioco alcuni guerrieri del posto convinti che mi potessero battere..! Ma non sanno che come avversario hanno sir Tristepan Parsifal, il poderoso cavaliere dell'ordine dei guardiani di Shushue..! Ahahah..!"- esclamò lui vantandosi.
-"Tristepan..! Questo non è il momento di guerreggiare..! Il regno è in pericolo e noi dovremmo aiutare tutti a respingere l'attacco..!"- fece notare saggiamente Evangeline.
-"Sarebbe un caso perso..! Sono troppo scarsi qui..!"- urlò contrariato il cavaliere lasciando andare un altro soldato riempito di botte.
Molto probabilmente era vero... e addirittura forse alcuno era in grado di batterlo... ma io, perdendo la pazienza dalla sua strafottenza, lo sfidai in un duello.
-"Cavaliere dell'ordine dei guardiani..!"- esclamai -"... io Dega, classificato come uno dei migliori spadaccini mondiali, ti sfido a duello..!".
-"Per me va bene..!"- accettò lui senza fiatare.
-"Dega... per favore... non ti ci mettere anche tu..!"- esclamò Evangeline afferrandomi la mano.
Quel gesto mi calmò: la sua mano fu talmente soffice e candida che mi rilassò. Rimasi per alcuni attimi immobile per poi rivolgermi di nuovo a lei:
-"Oh... okay Evangeline, come vuoi..."- pronunciai.
-"Dega... sei tutto rosso..."- mi fece notare lei con gli occhi lucidi.
Sorrisi.
-"Oh... scusa non avevo intenzione di prenderti la mano... veramente... ti faccio le mie scuse..!"- esclamò lei staccandosi.
-"Ma non ti preoccupare... stai tranquilla...".
Dopo lo scambio di parole si avvicinò anche Tristepan.
-"Ringrazia altrimenti ti avrei battuto..!"- esclamò.
Senza ribattere l'osservai con sguardo indifferente.
-"Beh..? Hai paura..?"- mi chiese.
Accennando ad un no con la testa subito mi allontanai avvicinandomi ai poveri guerrieri stesi atterra.
-"State bene..?"- domandai aiutandoli ad alzarsi.
-"Si... ti ringraziamo per l'aiuto..."- mi rispose uno di loro.
-"Quello avrebbe bisogno di una lezione con i fiocchi..!"- commentò un altro.
-"Vedrete... prima o poi se le prenderà tante..."- dissi.
...e difatti arrivò anche il principe.
...
Dal nulla spuntò anche il principe Armand.
-"Che è successo..?! Come mai i miei soldati sono ridotti male..?! Chi gli ha fatto del male..?!"- urlò dalla rabbia avvicinandosi.
-"Sua altezza... tutto è accaduto dopo esserci scontrati contro quel tipo laggiù..!"- spiegò un soldato indicando Tristepan.
-"Molto bene... adesso te la vedrai con me, chiaro?!"- esclamò Armand rivolgendosi al cavaliere.
-"Perfetto... andrò a mani nude pure con te, almeno evito di ferire un appartenente alla casata reale..!"- fece Tristepan raggiungendo l'arena.
Senza pensarci due volte decisi di allontanarmi raggiungendo di nuovo Evangeline già in compagnia di Amalia.
-"Sua altezza..."- dissi chinandomi.
-"Ci sei anche tu oh prode spadaccino..."- ribatté Amalia.
-"Si... ma lei è già qui da tempo..?"- chesi.
-"No, sono appena arrivata con mio fratello... e quindi ho raggiunto Evangeline..."- mi rispose.
-"Ah... okay...".
-"Ma perché devono scontrarsi Tristepan e Armand..? Cosa otterranno..?"- fece Evangeline preoccupata.
-"Dovete sapere che mio fratello è proprio un testardo... gli ho già detto di non duellare, ma niente... non ne vuol sapere nulla... addirittura mi ha detto che è una questione di onore..."- spiegò Amalia.
Senza commentare concentrai la mia attenzione sulla battaglia chiedendomi come sarebbe finita...
...

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: I primi sentimenti. ***


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http://www.youtube.com/watch?v=hZO1yinBXq4

Capitolo 6: I primi sentimenti.

Dopo colpi bassi e attacchi sferrati, Tristepan si ritrovò in netta difficoltà.
Ormai messo quasi alle corde, egli decise di afferrare la sua piccola spada scatenando così un'immenso potere esplosivo.
-"Ora vedrai..!"- urlò lui cominciando a tirar fuori la grinta.
-"Cosa stai facendo..?!"- esclamò Armand sbalordito.
Il cavaliere venne letteralmente circondato da una sfera luminosa che lo trasformò in una specie di mostro dalle lunghe squame e dai denti aguzzi.
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-"Cosa... cos'è quello..?!"- urlò Amalia incredula.
-"Tristepan... che... che ti succede..."- farfugliò Evangeline dispiaciuta.
All'interno dell'arena la battaglia continuò: il povero Armand venne spazzato via da quella furia micidiale e stessa cosa toccò anche ai soldati i quali cercarono invani di bloccarlo. Amalia, vedendola in questo modo, decise di reagire:
-"Ora dovrò intervenire anch'io..! Non voglio che ci siano vittime..!"- fece lei mobilitando i suoi poteri magici.
-"Cosa..?! Si parla di Tristepan, Amalia..!"- esclamò Evangeline.
-"Lo so...ma io non ci posso fare nulla..! Devo salvare mio fratello..!".
Evangeline non ebbe scelta e quindi si armò di arco e frecce magiche puntandole sul mostro. Quest'ultimo, accorgendosi della presenza di entrambe, decise di raggiungerci.
-"Ora lo fermo..!"- esclamò Amalia facendo apparire delle liane tentando di bloccarlo.
Tutto inutile: il mostro si liberò facilmente e con un attacco spazzò via anche la povera Amalia che prima di schiantarsi al suolo venne afferrata appena in tempo dal fratello.
-"Ti prego Tristepan..! Fermati, non mi costringere ad attaccare..!"- urlò Evangeline puntandolo con l'arco.
Tristepan non ascoltò e passo dopo passo si ritrovò faccia a faccia con l'arciere.
-"Ti prego... smettila..!"- urlava lei con le lacrime agli occhi.
Nulla, nemmeno le implorazioni servirono ad un granché: infatti il nemico afferrò il suo arco spezzandolo in due.
-"No..."- farfugliò Evangeline inginocchiandosi atterra addolorata.
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-"Sei un mostro senza un briciolo di pietà... adesso te la vedrai con me..."- pensai.
Vedendo la situazione sguainai i miei possenti spadoni e mi preparai al combattimento.
Con un urlo straziante il mostro si preparò per il colpo finale sulla poveretta.
-"No..! Evangeline, spostati di li..!"- imprecò Amalia invanamente.
Caricando il suo destro, il nemico tentò di trafiggere Evangeline... ma prima che potesse, con entrambi gli spadoni bloccai il suo attacco posizionandomi in mezzo a lei e a lui.
-"Non permetterti di toccarla... Chiaro?!"- urlai respingendolo un poco più in la.
Dall'affronto subìto il mostro mi ringhiò contro.
-"Amalia..! Usate i vostri poteri e con l'aiuto delle liane portate Evangeline via da qui..!"- urlai.
-"Va bene Dega..!"- mi rispose Amalia mettendosi all'opera.
-"Ti do una mano anch'io..!"- si aggiunse anche Armand aiutando la sorella.
Adoperando così i loro poteri, i due riuscirono a trasportare la povera Evangeline direttamente da loro ormai già circondati da molti altri soldati pronti per la difesa.
-"Dega..! Vieni anche tu..!"- mi ordinò Armand.
-"Mi dispiace ma in questo caso disubbidisco... se abbasso la guardia questo è in grado di scatenare una forza mostruosa..! Sarebbe meglio che lo tengo a bada..! Quindi fidatevi di me..!"- spiegai.
Da loro non ricevetti risposta. Al contrario il mio sguardo cadde proprio su Evangeline la quale lacrime agli occhi mi guardava trasmettendomi un dolcissimo senso di tenerezza.
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-"Non preoccuparti... tu mettiti in salvo..."- farfugliai.
-"Ti prego... fai attenzione..."- lessi il suo labbiale.
Feci l'occhiolino per fargli capire che avevo appreso... e lei arrossì ponendo la sua mano al cuore.
...

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Vittoria inaspettata..! ***


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http://www.youtube.com/watch?v=3pyfiN3QRjE

Capitolo 7: Vittoria inaspettata..!
...
Rimanemmo così io e il mostro all'interno di quell'arena.
-"Te la farò pagare cara..."- pensai.
Continuando a ringhiare mi incitava a combattere.
-"Vuoi che reagisco alle tue provocazioni..?!"- esclamai posizionandomi in attacco.
Qualche istante di attesa e Tristepan mi attaccò cercando di colpirmi a zampate. Con riflessi pronti e molta agilità schivai e parai di tutto senza troppi problemi.
-"Beh..? Tutto qui ciò che sai fare cucciolotto..?"- chiesi prendendolo in giro.
Il mostro si arrestò in mezzo alla piazza e rimase immobile senza motivo.
-"Perfetto... ora tocca a me..!"- urlai incrociando le spade.
Concentrandomi su me stesso incominciai ad accumulare dell'energia su entrambe le lame affilate:
-"Colpo delle due lame: full charge..!"- esclamai correndo verso il mio avversario.
A qualche metro di distanza dal mio obiettivo subito mi lanciai muovendo le spade in maniera tale da scatenare il mio attacco furioso: roteando come una piroetta sembravo un tornado di venti affilati.
-"Full charge..! Full charge..! Full charge..!"- ripetevo aumentando così la potenza d'attacco.
L'esito fu positivo: il mio avversario lo spazzai via facendolo schiantare contro alcuni alberi. Ritornai così in posizione sempre tenendo alta la guardia.
-"Pazzesco..! L'hai fatto fuori oh prode spadaccino..!"- esclamò il principe meravigliato.
-"Non penso sia finita qui... vedremo..."- risposi.
...
Ciò che avevo sperato si frantumò successivamente. Infatti, dal cumulo di tronchi che sepolsero il mostro, ne uscì una luce luminosissima.
-"Che cosa... che succede..?"- mi chiesi preparandomi.
Il peggio giunse: con un'improvvisa esplosione notai questo raggio di luce venirmi contro.
-"Occhio Dega..! Scansati da lì..!"- mi avvertì Armand.
Ormai togliersi dalla traiettoria di quell'attacco era tutto inutile: mi avrebbe colpito comunque. Decisi così di ostacolarlo utilizzando le mie spade.
-"Aaaah..!"- urlai.
L'impatto fu violento. Mettendo così in risalto i miei muscoli dallo sforzo, cercai in tutti i modi di deviare quel potentissimo raggio... senza però riuscirci.
-"Non... non ci riesco..!"- pensai ormai allo stremo delle forze.
Abbassando la guardia finii per esser devastato da quel fascio luminoso che colpendomi mi investì facendomi schiantare contro un grosso albero.
...
Riaprendo gli occhi mi ritrovai come seduto ai piedi di quell'albero con un dolore forte al capo e con del sangue che ricopriva parte del mio occhio. Ormai stanco morto gettai la spugna pronto per esser giustiziato definitivamente.
-"Tsk... dopo ciò che ho fatto perché deve finire così..."- pensai alzando lo sguardo.
Osservai il mostro dinanzi a me sminuzzato in varie parti del corpo che mi guardava malvagio e con disprezzo, ringhiando a più non posso. A stento decisi quindi di spostare lo sguardo su Evangeline la quale tentava d' intervenire bloccata però da Amanda e alcuni soldati.
-"No..! No..!"- urlava lei in preda al dolore.
Sorrisi. Sapevo ormai che la fine era vicina, e quindi allungai il braccio verso di lei tentando di afferrarla... anche se impossibile.
-"Dega..! Dega..!"- implorava piangendo a dirotto.
Il mio braccio fu immediatamente schiacciato dal possente piede del mostro che mi indusse a urlare in preda al dolore. Chiudendo così gli occhi attendevo la certa fine... che poi però stranamente non arrivò.
-"Cosa... cosa sta accendo..?"- mi domandai in testa riaprendo gli occhi sul mostro.
Il mio avversario divenne letteralmente pazzo: di punto in bianco cominciò a tirarsi i capelli dimenandosi a destra e a sinistra ringhiando come un disperato. Ad occhi aperti osservai la scena: diventando così "esasperato", come un razzo partì in aria raggiungendo le nuvole e finendo chissà dove.
...
Rimasi esterrefatto: il mostro se ne andò ed io ero ancora vivo..! Sorridendo quindi per il pericolo scampato, subito mi ritrovai circondato da tutti gli altri con Evangeline che mi accarezzava il viso.
-"Dega... sei uno stupido... hai rischiato veramente grosso... mi hai fatto prendere un colpo..."- ripeteva lei lacrimando.
-"Non ti preoccupare... l'importante è che tu sei salva...".
-"Sei ferito... mi prenderò cura di te..."- mi avvertì lei accennando ad un sorriso.
-"Tranquillo Dega, Evangeline avrà tutto il nostro aiuto..! Ritornerai più brillante di prima..!"- mi assicurò Armand chinandosi.
-"Gra... grazie..."- sussurrai crollando dalla stanchezza.
Il sonno prese il sopravvento ed io caddi in un sogno profondo...

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Nemici all'orizzonte..! ***


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Capitolo 8: Nemici all'orizzonte..!
...
L'oscurità mi avvolse per un certo periodo di tempo finché non riaprii gli occhi rivedendo così la luce.
-"Uh... dove sono...?"- domandai.
-"Hey... stai bene Dega..?"- mi chiese Evangeline.
Svegliandomi mi ritrovai sdraiato su un lettino comodo con Evangeline al mio fianco. Decisi quindi di alzarmi col busto restando così seduto sopra di esso.
-"Si... mi sento molto meglio... grazie mille per esserti presa cura di me..."- risposi.
-"Sai... mi piaci quando fai lo stupidino..."- confessò lei dandomi un bacino sulla guancia.
-"Ti chiedo scusa... ma se non mi fossi scontrato contro di lui chi l'avrebbe fermato..?".
-"La tua voglia di combattere è irrefrenabile... comunque la prossima volta ti terrò d'occhio!".
-"Tranquilla...".
Nella stanza entrarono inaspettatamente anche Armand e Amalia.
-"Dega..! Vedo che ti sei rimesso..!"- esclamò il principe.
-"Eh si... vi ringrazio per avermi tratto in salvo..!"- ringraziai.
-"Siamo noi a ringraziarti per aver fermato quel mostro..!"- ribatté Armand.
-"Fratello..."- prese parola Amalia -"... adesso dobbiamo pensare alla guerra contro Nox...".
-"Nox..? E chi sarebbe..?"- chiesi.
-"Nox è un nemico losco che vuole impossessarsi del Wakfu contenente nell'albero di Vita... e noi dobbiamo impedirglielo a tutti i costi..!"- mi spiegò Amalia.
-"I nostri soldati pattugliano tutto il regno... per ora siamo abbastanza coperti... e comunque sto pensando di andare a dare un'occhiata... perlustreremo la foresta, ok?"- informò Armand.
-"Perfetto..."- dissi alzandomi dal letto e riprendendo possesso degli spadoni appoggiati al muro.
-"Dega non devi fare troppi sforzi... ok?"- si accertò Evangeline.
-"Tranquilla... se il principe vuole andremo assieme... che ne dici..?"- gli proposi.
-"Certamente..! Di certo da solo non ti lascio..!"- fece lei.
-"Va bene... Amalia invece verrà con me... ah, vi metterò a disposizione un contingente di soldati che vi copriranno..."- ci avvertì Armand.
-"Bene..! Andiamo..!"- esclamai.
...
Tutti insieme uscimmo dalla sala dirigendoci così verso la zona forestale. Una volta raggiunto il luogo, Armand chiamò a sé un gruppo di soldati che si affiancarono a me e ad Evangeline.
-"Bene... fate attenzione... qualsiasi sospetto che voi troviate mi raccomando... distruggetelo senza pietà..."- ci ordinò Armand partendo per la sua strada assieme ad Amalia.
Accennando ad un sì, col nostro gruppo c'inoltrammo nell'immenso bosco in cerca di qualche intruso...
...
Dopo una lunga passeggiata, la mia attenzione si spostò per un attimo su Evangeline che si fermò di scatto.
-"Hey... tutto bene..?"- chiesi affiancandomi a lei.
-"Si... mi pare di aver visto qualcosa tra quei cespugli..."- mi disse lei indicandoli.
Sguainando gli spadoni alzai immediatamente la guardia: i cespugli si muovevano..!
-"Eva, gli altri dove sono..?"- domandai.
-"Sono andati avanti... non si sono accorti che ci siamo fermati... ma comunque in due ce la caveremo, ne sono sicura..!".
-"Va bene... coprimi, vado a dare un'occhiata...".
Lei tirò fuori l'arco pronta a scagliare frecce magiche.
-"Vai...".
Con cautela mi avvicinai ai cespugli.
-"Chi va là?!"- urlai.
I cespugli continuavano a muoversi finché da lì non sbucò qualcosa di indefinito sgattaiolando come un razzo in mezzo agli alberi del bosco.
-"Fermati..!"- ordinai cominciando a seguirlo.
-"Andiamo Dega..! Stiamogli addosso..!"- esclamò Evangeline affiancandosi a me.
Con rapidità io e l'arciere cercammo di stargli addosso finché lei, con vera astuzia, lanciò un dardo di ghiaccio che colpì quella cosa indefinita bloccandola atterra.
-"Preso..!"- sorrise Evangeline.
Raggiungendo così quella presunta minaccia, tutto ciò che trovammo fu un povero animaletto ghiacciato che viveva nella foresta. Evangeline, avvicinandosi a questo, lo prese.
-"Oh... ehm scusa... pensavo fossi un nemico..."- si scusò sorridendo dall'imbarazzo.
-"Lascialo in mezzo ai cespugli... immagino si riprenderà..."- consigliai riponendo le armi.
-"Si... l'effetto è temporaneo..."- concordò lei apoggiandolo nei pressi di una siepe.
-"Beh... continuiamo a perlustrare la zona... ok?".
-"D'accordo Dega".
Così, io e lei riprendemmo il cammino. Passo dopo passo, in continuazione concentrati, ecco che giungemmo in una sorte di "casetta" in legno donde ci fermammo.
-"Uhm... una casetta abbandonata..."- notai.
-"No... non lo è affatto... e comunque questo posto è tranquillo... fin troppo tranquillo..."- s'insospettì lei.
-"A cosa pensi..?".
-"Non lo so... ma nonostante conosca molto bene questo luogo, credo che dobbiamo fare comunque molta attenzione... avverto qualcosa di malvagio nell'aria...".
Senza indugiare mi armai di nuovo con gli spadoni.
-"Eva... ci conviene raggiungere il tetto di questa struttura..."- consigliai.
-"Stavo pensando alla stessa cosa, almeno abbiamo una buona visione del territorio...".
Con un balzo felino, entrambi raggiungemmo il luogo prestabilito: dall'alto si vedeva meglio.
-"Perfetto... attenzione..."- ribadii aguzzando la vista.
-"Non ti preoccupare mio prode spadaccino..!"- rispose lei.
Sorridendo pensai a quella ragazza... così tenera, dolce, carina... un misto di aggettivi positivi che la rendevano speciale per me... e difatti guai a chi me la toccava... non l'avrei permesso a nessuno.
...
I bei pensieri finirono ben presto... anche perché di punto in bianco apparì una specie di "robot meccanico" proprio di fronte ai miei occhi.
-"Attento Dega..!"- mi avvertì Evangeline.
Troppo tardi. Alla sprovvista riuscì a colpirmi facendomi schiantare sul terreno. Dopo un bel volo di qualche metro, subito mi ritrovai atterra.
-"Dega..! Tutto bene..?!"- esclamò Evangeline cercando di aiutarmi ad alzarmi.
-"Si... ma quel coso da dov'è sbucato..."- cercai di capire indicandolo.
-"Non lo so... è apparso d'improvviso... ma adesso vedrai... lo stenderemo..!".
Una volta su due piedi mi posizionai in attacco.
-"Eva... io provo ad attaccarlo, tu scaglia frecce a tutto spiano... che ne dici?"- proposi.
-"Si... mi raccomando, occhio tesoro..."- si accertò lei arrossendo e sorridendo.
Battendo l'occhiolino, mi scagliai immediatamente sul mio avversario tentando di colpirlo con fendenti e affondi... però senza successo.
-"Non riesco a colpirlo... accidenti..!"- esclamai tentando di beccarlo.
Schivava di tutto e di più: allucinante..! Per esser un automa era ben programmato. Nonostante mi mettevo d'impegno era tutto inutile.
Quasi subito la stanchezza si fece sentire... e appena abbassai la guardia il mio avversario mi colpì con una frustata sul volto lanciandomi atterra.
-"Ora ci provo io..!"- esclamò Evangeline cominciando a tirare frecce.
Guardando la scena anche lei non ebbe successo: i dardi scagliati non ebbero alcun effetto.
-"No... non è possibile..!"- commentò meravigliandosi.
Sfortunatamente il nemico si accorse anche di Evangeline... e quindi attaccò pure lei.
-"No..!"- urlai.
Ormai atterra e a mani legate ero convinto gli facesse del male... ma alla fine non fu così: un'ombra sospetta riuscì a portarla in salvo appena in tempo.
Chi era..?! Proprio non capivo...

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Ritrovarsi. ***


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Capitolo 9: Ritrovarsi.
...
Immediatamente mi rialzai in piedi e osservai quel tizio che portò via Evangeline appena in tempo. Avendola così in braccio subito m' ingelosii.
-"Hey..! Lasciala..!"- urlai.
Tra i due partì una piccola conversazione... e ciò significava che non mi avevano sentito.
-"Chi... chi sei..?"- domandò Evangeline.
-"Ma come... non mi conosci..? Sono Tristepan..!"- rispose.
Era cambiato: vestito diversamente da come l'avevo conosciuto, Tristepan sembrava diventato molto più forte. Cosa che mi colpì fu l'imbarazzo di Evangeline la quale, diventando rossa, mi lasciò di stucco.
-"Stai bene..?"- chiese Tristepan a lei poggiandola.
-"Si... grazie...".
Con un balzo raggiunsi entrambi.
-"Grazie per averla salvata..."- ringraziai.
-"Perché mi ringrazi..? Sappi che è mio dovere difenderla...".
-"Beh... anche il mio...".
-"Cosa intendi con questo..?".
-"Con questo voglio farti capire che io... ..."- qualcosa lo bloccò.
Ecco che dal nulla spuntò fuori un altro tizio. Un bimbo che da uno stranissimo portale sbucò fuori aggiungendosi a noi.
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-"Hey..! Ciao ragazzi..!"- esclamò.
Evangeline si buttò e l'abbracciò.
-"Yugo..! Ben ritornato..!".
-"Evangeline..! Come va..?".
-"Bene grazie..! E tu..?".
-"Benissimo..! Sono diventato molto più forte dopo svariati allenamenti..!".
-"Mi fa piacere..! Così ci darai una mano contro quel mostro..!"- disse indicando il nemico.
-"Già... una mano in più non fa male..!"- intervenì Tristepan.
-"Oh... Tristepan..! Ti vedo cambiato sai?"- fece Yugo.
-"Sì... lunga storia... ma ora pensiamo al nemico..!"- rispose Tristepan.
-"Oh... e lui chi è?"- domandò Yugo indicandomi.
-"Lui è Dega... è entrato da poco nel nostro gruppo!"- rispose Evangeline.
-"Piacere, Dega..."- mi presentai.
-"Yugo, piacere mio..!"- ribatté.
-"Bene... avremo tempo di conoscerci meglio in un'altra circostanza... ora sarebbe meglio occuparci di quell'ammasso di bulloni..!"- esclamai posizionandomi.
-"Sì..! Andiamo..!"- incitò Yugo.
Il robot lasciato in disparte ci fissò e non sembrava intenzionato ad attaccarci.
-"Beh..? Che aspetti sotto specie di robot da quattro soldi..?!"- urlò Yugo.
L'automa non reagì... al contrario, sparì nel nulla.
-"Cosa..?! Dov'è..?!"- esclamai.
-"A quanto pare ha visto che eravamo troppi e quindi è fuggito..."- notò Tristepan.
-"Oh... vabbeh..."- commentai riponendo le armi.
Finita di dire la frase e tutti fummo presi alla sprovvista dalla voce di Amalia:
-"Eccovi..!"- esclamò.
Con un pò di spavento sussultammo.
-"Amalia..! Sei tu..! Pensavamo fossi il robot..!"- esclamò Yugo abbracciandola.
-"Yugo..! Come stai..?!".
-"Bene..! Ti vedo in gran forma principessa..!".
-"Oh beh... come sempre direi !"- ribatté Amalia.
-"Finalmente tutti riuniti... manca soltanto il vecchiaccio..!"- fece notare Tristepan.
-"Sì... chissà dov'è finito Ruel..."- si chiese Amalia.
-"Immagino sarà da qualche parte nel regno Sadida... ma comunque ci raggiungerà..."- suppose Tristepan.
-"Amalia... la situazione qual'è?"- chiese Yugo.
-"Eh... la situazione è critica... nella parte est della foresta il nemico sta attacco con un grosso esercito... infatti tutti sono lì... anche mio padre e Armand sono laggiù..."- rispose la principessa.
-"Che aspettiamo..? Andiamo..! Tutti uniti..!"- urlò Tristepan.
-"Sì..! Andiamo..!"- ripetemmo in coro.
Molto rapidamente Amalia partì alla riscossa e tutti decidemmo di seguirla. Ero pronto a balzare per seguire Yugo quando ad un certo punto notai Evangeline tirare verso di sé Tristepan baciandolo sulla guancia.
-"Che stupidino che sei... grazie per avermi salvata..."- ringraziò arrossendo.
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Tristepan arrossì a sua volta. Al contrario io rimasi perplesso. Indignato partii pure io alla riscossa senza badare troppo ai due.
-"Dega..! Aspetta..!"- sentii chiamarmi da Evangeline.
Feci finta di nulla. Stando al passo di Amalia e Yugo pensavo solo a salvare la foresta dalla minaccia...

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: La vita... non ha più senso. ***


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Capitolo 10: La vita... non ha più un senso.
...
Mentre seguivo Amalia e Yugo, quasi immediato mi accorsi che la mia mente non era incentrata sul regno... bensì su Evangeline.
-"Chissà a cosa starà pensando..."- mi chiedevo freneticamente.
Inoltrandomi così nella foresta nel giro di qualche minuto raggiungemmo una collinetta donde ci fermammo.
-"Ecco... da qui s'intravvede la battaglia..."- avvertì Amalia indicando l'orizzonte.
Effettivamente osservando un poco più in la si vedeva una distesa verde a far fronte ad una distesa color grigio.
-"Sì...gli elementi grigi rappresentano i robot di Nox che attaccano il regno..."- fece notare Yugo.
-"Già... quindi... che facciamo?"- domandai.
-"Non lo so... ora aspettiamo e vediamo che succede..."- mi rispose Amalia.
Aspettando così per qualche attimo, subito Evangeline attirò la mia attenzione.
-"Dega... vieni un secondo, devo parlarti...".
-"Okay...".
Insieme ci isolammo dal gruppo... e la paura cominciò ad assalirmi.
-"Prima ti avevo chiamato... ma forse tu non hai sentito..."- mi disse.
-"Ti chiedo scusa, non avevo udito... comunque, dimmi tutto".
-"Senti... volevo parlarti urgentemente... anche perché è da un pò che... sì insomma...".
-"Cosa devi riferirmi..?".
-"Non voglio che tu ci rimanga male... ma... io mi sono presa una cotta per Tristepan... e questo già da molto tempo... insomma... volevo che tu lo sapessi..."- mi spiegò.
Dopo queste parole il mondo mi crollò sulle spalle. Una ragazza carina come lei che scappò via da me... con la quale ero convito nascesse qualcosa... e la mia paura s'intensificò.
-"Oh... e quindi... cos'hai intenzione di fare..?"- chesi incredulo.
-"Non lo so... però vorrei che tra me e te ci sia l'amicizia... sai... io e Tristepan ci conosciamo da molto tempo...".
-"Con questo cosa vuoi dire..?".
-"Voglio dire che la mia è stata una cotta improvvisa nei tuoi confronti... ed ero convinta che con Tristepan non funzionasse... però mi sbagliavo... mi dispiace... ti ho illuso, lo so... ma con lui ne ho passate tantissime... e molte volte ci siamo trovati in situazioni imbarazzanti dove il nostro legame si rafforzò... ti chiedo scusa, ma non avevo queste intenzioni...".
Sì... mi aveva illuso... e difatti da quegli attimi la mia vita non ebbe più un senso. Le sue parole furono come una pugnalata al cuore... ma di ciò non volevo dimostrarlo.
-"Evangeline... non ti preoccupare dai... vai tranquilla, ovviamente ognuno prende la sua strada... non posso costringerti a rimanere con me, altrimenti sarei una canaglia... tu per la tua strada... io per la mia...".
-"Lo so... di sicuro ci sarai rimasto male... ma non avevo intenzione di..."- la bloccai.
-"Vai tranquilla... su...".
Abbassando lo sguardo non rispose.
-"Ora occupiamoci della battaglia..."- dissi allontanandomi.
In quattro e quattr'otto raggiunsi di nuovo il gruppetto.
-"Eccomi... allora, che si fa?"- domandai.
-"Dega hai una brutta cera... stai bene?"- notò Yugo.
-"Eh..? Si si certamente..! Tranquillo..!"- risposi.
...
Non stavo per niente bene. Il cuore si appesantì e dentro di me sentivo come una sensazione di vuoto. A quella ragazza volevo tanto bene... al punto di amarla... ma una pietra bloccava tutto...
-"Ce ne sono tante altre..."- continuavo a pensare cercando una consolazione.
No... lei era unica... e molto probabilmente una simile non l'avrei mai trovata... dispiaciuto e triste non riuscivo più a ragionare... rimasi deluso e atterrito... con una voglia pazza di morire.
...

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Angolo dell'autore:
Heyla..:)
E finalmente anch'io ho messo l'angolo dell'autore u.u
Ho preferito metterlo in questo capitolo anche x spiegarvi come mai ho aggiornato prestissimo..! :)
La curiosità era troppa..:) E quindi per soddisfare i miei carissimi lettori ho aggiunto 2 capitoletti XD
Volevo anche chiedervi se come sottofondo la musica era buona o meno :) Che ne dite..?
Recensite in tanti..! ^^ A presto..!
Dega!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Colpi di scena..! ***


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Capitolo 11: Colpi di scena..!

Nonostante fossi adirato da quella situazione cercai di mantenere la calma, evitando così la disperazione.
-"La battaglia... come procede..?"- chiesi.
-"Uh..? Tutto bene..?"- mi domandò Amalia guardandomi.
-"Certo... perché, cosa c'è che non va?".
-"Boh... mi sembri strano tutto d'un tratto...".
-"Secondo me avete le allucinazioni... sto benissimo..!".
...a dire la verità non stavo bene per niente... ma di ciò non volevo dimostrarlo e quindi mi comportai come se avessi una "doppia faccia": esternamente tranquillo, internamente distrutto da quel sentimento così potente... l'amore.
-"Va bene... comunque i nostri si stanno facendo valere..! Tutto l'esercito sta respingendo il nemico..!"- rispose Amalia.
-"Benissimo..! Meglio di così non poteva andare..!"- commentai.
-"Si... ma a me fa strano... anche perché sembra sin troppo facile respingerli..."- s'insospettì Yugo.
-"Al massimo interverremo noi..!  E poi con Evangeline e Dega al nostro fianco tutto andrà per il meglio..!"- esclamò Tristepan armandosi di spada.
-"Concordo..! Non è vero Dega..?"- disse Evangeline mettendomi di mezzo.
-"Si..."- risposi indifferente sguainando gli spadoni e scendendo dalla collinetta.
-"Hey... dove vai Dega?!"- esclamò Amalia.
-"Vado a dargli una mano... mi scoccio a stare con le mani in mano..!"- risposi cominciando a muovermi rapidamente.
-"Aspetta..! Veniamo anche noi..!"- avvertì Evangeline seguendomi col resto del gruppo.
...
L'obiettivo di raggiungere la zona est per aiutare gli altri fu un fallimento... a nostra insaputa qualcosa ci bloccò: un enorme automa apparve all'improvviso sbucando da uno strano portale simile a quello che usò Yugo.
-"Ma che diamine...!"- urlai innervosendomi -"... insomma, ora mi avete scocciato voi pezzi di ferri arruginito..! Ve la faccio pagare..!".
-"Dega..! Non agire da solo..!"- cercò di avvertirmi Yugo.
-"Dega..!"- esclamarono Evangeline e Amalia.
Nessuno mi fermava. In quel momento non avevo testa e quindi mi scagliai come un pazzo sul mio avversario attaccandolo come potevo.
...
Tra fendenti e colpi di lama lo colpii senza scalfirlo. Quindi, indietreggiando, decisi di sfoderare sul gigante la mia mossa finale: La Three Thousand World.
-"Ora vedrai... colpo dei due spadoni: Three... Thousand... WORLD..!"- urlai.
Posizionando le lame e maneggiandole alla perfezione scatenai dei venti affilati che incrociandosi a forma di "S" si abbatterono sul nemico devastandolo in pieno.
-"Colpito..!"- mi convinsi vedendolo indietreggiare.
L'attimo di convinzione finì subito. Al dissolversi della nube di polvere spuntò di nuovo quell'odioso automa che alla sprovvista mi attaccò lanciandomi addosso una piccola sfera luminosa d'energia.
-"Oh.. no..!"- esclamai.
Con un "Boom!" di quelli potenti, in men che non si dica saltai per aria ricadendo atterra. Fortunatamente la sfera colpì il terreno, ma la forza d'urto mi lanciò come un sacco di patate.
-"Dega..!"- urlò Evangeline avvicinandosi.
Subito mi rialzai in piedi e la ragazza bionda mi accarezzò la guancia.
-"Stai bene..?"- mi chiese.
Ecco... di nuovo quel senso di tenerezza colpì il cuore... che ormai colmo di un misto tra sentimenti di rabbia e amore, ne uscì pazzo pure lui.
-"Si... però ti prego... fammi un favore..."- risposi.
-"Sì... dimmi...".
-"Prendi gli altri e andatevene via di qui... mi occuperò io di quello..."- gli ordinai riavvicinandomi al mio avversario.
Senza volerlo riuscii a notare il suo dispiacere... e quindi, senza ribattere, ella si allontanò raggiungendo Tristepan e gli altri.
Convinto che mi avesse ascoltato ritornai con i piedi per terra concentrandomi sulla battaglia.
-"Bene... fatti sotto..!"- urlai posizionandomi in attacco.
Dopo la provocazione il robot trasformò le sue braccia meccaniche in lame affilate.
-"Oh... la situazione è critica adesso..."- pensai preparandomi al peggio.
Con uno scatto improvviso il mio avversario attaccò. Da lì fu una battaglia tra veri spadaccini: attacchi andati a vuoto, parate, affondi... tutto procedeva sin quando lui riuscì in qualche maniera a trafiggermi la spalla.
...
Presentandosi quella ferita profonda cominciai a stringere i denti. Era doloroso... ma comunque preso dall'adrenalina scatenai la mia potenza respingendo il mio nemico con un colpo di spada ben piazzato, che lo "ferì" smontandogli parte della sua armatura.
L'esito..? Lui indietreggiò... ed io mi inginocchiai atterra toccando la spalla.
-"Che male... quello è un tipo tosto..."- commentai rimettendomi in piedi.
Senza perder tempo l'automa cercò il contrattacco avanzando verso di me. Subito mi preparai per un'altra collutazione, ma non fu così: difatti, dal nulla una freccia lo colpì. Ignaro di cosa stesse succedendo voltai lo sguardo e poco più in là scoprii Evangeline armata di arco pronta a scagliare altre frecce.
-"Ma cosa... ti ho detto di andare via di qui..!"- urlai.
-"Non ti abbandono..! Che sia chiaro..!"- esclamò lei.
La cosa che mi colpì è che non fu sola: in mio aiuto intervennero anche Yugo e Tristepan che si lanciarono sul macchinario tentando di distruggerlo.
-"Dega..! Non ti lasciamo...!"- urlò Yugo attaccando assieme a Tristepan.
Come un fesso rimasi sul posto esterrefatto.
...
Amalia ed Evangeline mi raggiunsero subito e affiancandosi a me si assicurarono della mia salute.
-"Dega sei ferito..! Renditi conto che potevi restarci secco facendo l'eroe..!"- mi rimproverò Amalia.
-"Mi hai fatto preoccupare... non farlo mai più... te ne prego..."- m'implorò Evangeline.
Dalle sue parole si vedeva che ancora mi voleva bene... ma io ormai avevo deciso di chiudere definitivamente ... e quindi feci finta di nulla.
Senza rispondere osservai con attenzione la tenacia di Tristepan e Yugo mentre combattevano contro il robot: entrambi si davano da fare... e gli tenevano testa..!
-"Se non sbaglio vi avevo detto di andare via con gli altri... perché non mi avete ascoltato..?!"- urlai.
-"Non potevamo lasciarti da solo..! Cerca di capire..!"- si difese l'arciere.
-"Potevo tenerlo benissimo a bada... e voi potevate scappare..!"- spiegai.
-"Si si ci hai provato... ma ora che sei ferito stai buono buono e cerca di riprenderti..!"- ordinò Amalia.
-"Non ci penso nemmeno..! Non mi ritiro da una battaglia..!"- ribattei.
Le mie parole fecero infuriare la principessa che subito mi guardò con sguardo imbronciato e maligno... quasi come se volesse prendermi a bastonate da un momento all'altro.
-"Te lo dico con calma Dega... ora tu rimani qui... io ed Evangeline cercheremo di aiutare Yugo e Tristepan... e guai a te se mi disobbidisci... è chiaro?"- mi avvertì lei puntando l'indice in segno di superiorità.
Per la prima volta avevo paura: con quel volto incuteva terrore a chiunque..!
-"Va bene..."- risposi rassegnato.
-"Ci vediamo dopo... ok?"- mi disse Evangeline.
-"Si... fai attenzione..."- mi azzardai a rispondere.
Lei sorrise... ma io distolsi subito lo sguardo cercando un punto altrove.
...
Da lontano osservai le due che cominciarono ad attaccare il robot. Amalia, con i poteri che possedeva, tentò di bloccare il nemico con le sue liane. Al contrario, la sua guardia del corpo scoccava frecce a non finire.
Quei quattro assieme formavano una grande squadra... ma non abbastanza forte per contrastare quel robot dalle grandi dimensioni.
Nei minimi particolari osservai la scena: i poveri Yugo e Tristepan furono abbattuti nel duello mentre Amalia indietreggiò. Spostando lo sguardo notai però la figura di Evangeline che al posto di battere in ritirata si fiondò a raccogliere il povero Tristepan per aiutarlo.
Nel frattempo mi raggiunsero anche Amalia e Yugo i quali, stanchi dalla battaglia, assistettero con me a quell'episodio puntando lo sguardo sulla coppia ancora in pericolo.
-"Oh no..! Evangeline e Tristepan sono ancora sotto tiro dal robot..!"- fece notare la principessa inginocchiandosi dalla fatica.
-"No... non c'è niente che possiamo fare per aiutarli..!"- commentò Yugo stringendo i denti e pugni dalla rabbia.
Dalla nostra posizione si vedeva chiaramente il robot puntare la mano aperta sui due che non sapendo più come agire rimasero come statue, paralizzati.
-"Non può finire così..!"- si disperò Yugo non sapendo che fare.
Amalia, incredula, cominciò a piangere.
...
Vedendola in questo modo decisi di intervenire:
-"...principessa mi tocca disubbidirle... Yugo, tiella d'occhio..."- dissi a Yugo e Amalia.
-"Cosa..? Cosa intendi fare Dega..?!"- esclamò Yugo.
-"Devo salvarli... ad ogni costo..!"- urlai lanciandomi rapidamente sulla coppia.
-"Dega..! No..!"- sentii urlare da Amalia.
Ormai decisi di andare fino in fondo: Evangeline e Tristepan rischiavano la vita in parte anche per colpa mia... e quindi dovevo fermarlo..!
...

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Aggiudicata la parola FINE..? ***


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Capitolo 12: Aggiudicata la parola FINE..?
...
Come un razzo mi posizionai a qualche metro di distanza da Tristepan ed Evangeline: ormai non c'era più tempo... la sfera era stata lanciata, e quindi dovevo agire in fretta..!
-"Cosa... cosa stai facendo..?!"- esclamò Evangeline guardandomi da lontano.
-"Cercherò di contrastare l'attacco..! Nel frattempo voi spostatevi da lì e raggiungete gli altri..!"- urlai.
-"No... Dega non rischiare..!"- implorò lei.
-"Non lo ripeto più... ANDATE VIA DI QUI..! MUOVETEVI..!"- ripetei a squarciagola.
Senza ricevere risposta la sfera luminosa mi raggiunse presto ed io, con grossissimo sforzo, tentai di ostacolare quell'enorme bolla di energia cercando di non farla scappare.
-"Dega..! Dega..!"- sentivo ripetere il mio nome da Evangeline.
-"VIA..! VAI VIA..!"- gridai chiudendo gli occhi.
...
Quell'attacco aveva una potenza smisurata. A causa della fatica e soprattutto della ferita tentai con tutte le forze di reggere... ma quando il robot scagliò un'ennesima sfera d'energia potenziandolo, a quel punto fu devastante... e cedetti.
-"Oh no... questa è la fine..."- pensai rassegnato.
Investito da un abbagliante flash, con un esplosione le mie spade si spezzarono e la mia armatura andò a pezzi. In quegli interminabili secondi cominciai ad avvertire dolore in tutto il corpo. Con uno sprezzante urlo caddi atterra con la consapevolezza però che Tristepan e Evangeline fossero almeno in salvo...
-"Dega..! NOOO..!"- sentii urlare in preda al dolore Evangeline.
Sacrificando il mio corpo riuscii ad ostacolare l'attacco. Ritrovandomi così steso in un mare di sangue il dolore mi assalì ed io, ansimante, respiravo a fatica. Agonizzante attesi di andarmene definitivamente... ma prima, aprendo gli occhi,  incredulo ritrovai il volto di Evangeline mentre mi teneva tra le sue braccia.
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-"Evangeline.. vai via di qui..."- implorai sputando sangue con un forte colpo di tosse.
Al posto di ascoltarmi lei era ancora lì... a fissarmi con i suoi occhi lucidi.
-"Sei ricoperto di sangue... io... io non ti lascio..."- sussurrò accarezzandomi.
-"...ho già visto questa scena... e questo giro non c'è speranza... dovresti farlo sai... adesso hai qualcuno al tuo fianco che ti sta aspettando... lasciami qui... devo affrontare il mio destino...".
Nonostante l'incredibile dolore subito cominciai ad avvertire come delle gocce che scivolavano veloci sulle mie guance: non ero io... ma era lei a lacrimare violenta.
-"...è colpa mia... è stata tutta colpa mia se sei ridotto così... dovevamo ascoltarti... dovevamo ascoltarti..!"- continuava a ripetere.
-"...non autobiasimarti... la colpa non è di nessuno... bensì è mia... se non agivo così impulsivamente a quest'ora nessuno rischiava...".
-"Zitto... non parlare... ti porterò in salvo, te lo prometto..!".
I miei occhi incominciarono a vedere di un colore grigio scuro.
-"...la vita non ha più senso per quanto mi riguarda... non riesco a vivere con ciò che sento dentro... ma l'importante è che tu continui a restare in vita... anche perché c'è qualcuno che tu ami... e viceversa... e questo mi rende felice... abbastanza per andarmene col sorriso..."- sussurrai accennando quest'ultimo.
-"Dega... non lasciarmi... non lasciarmi... ti prego..!"- urlava in continuazione in preda alla tristezza.
Il fiato mancò. Guardandola negli occhi, con quella piccola briciola di energia a stento tentai un ultimo gesto disperato cercando di avvicinarmi alle labbra di Evangeline... e con un filino di voce sussurrai le mie ultime parole.
-"...ti amo... e te ne vorrò... per sempre...".
-"NOOOOOooooo... ..."- udii sentendo il suono farsi sempre più cupo.
La grigia sagoma di Evangeline si oscurò... e così caddi nel nero più profondo...
...
...ma nemmeno qualche minuto dopo... incredibilmente un piccolo barlume si riaccese...

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: L'incontro con la leggenda, ***


Prima di leggere, apri il link in un'altra scheda.
Quando parte la musica, comincia pure.
http://www.youtube.com/watch?v=iwa8ssjSajU&feature=g-vrec

Capitolo 13: L'incontro con la leggenda, "Roronoa Dega".

...
Il ruolo della morte non mi lasciò scampo... e come un fulmine che ti colpisce all'improvviso, questa mi tramutò in un'anima vagante che si staccò dal mio corpo materiale in forma spirituale.
I miei occhi erano puntati su Evangeline la quale, ormai sentimentalmente distrutta, continuava  a lacrimare come una fontana stringendo con forza ciò che fu rimasto di me.
-"Evangeline..! Evangeline..!"- urlavo in continuazione cercando di attirare la sua attenzione.
Niente...  fu tutto inutile.
Continuando quindi a salire leggero verso gli immensi cieli, unici pensieri che rimbombavano in continuazione erano le emozioni positive che avevo nei confronti di lei... e di conseguenza, nemmeno l'idea della morte mi sfiorava un tantino...
...
No, non m'importava della morte... unica cosa che desideravo ardentemente in quel momento era stringere tra le mie braccia Evangeline così da renderla mia...e solo mia.
Con queste idee mentali continuavo ad avvicinarmi agli ingressi dell'altro mondo... ma tutto d'un tratto, un raggio di luce mi colpì all'improvviso facendomi "teletrasportare" in un mondo completamente sconosciuto.
-"Dove... dove mi trovo..?"- continuavo a chiedermi.
Guardandomi attorno, l'ambiente era oscuro e regnava un'atmosfera misteriosa.
Di certo non potevo farmi sottomettere moralmente, anche perché se mi accadeva una cosa simile di certo non l'avrei sopportato.
-"Beh..?! Che qualcuno si faccia avanti..!"- urlai.
Qualche attimo... e una voce dura mi rispose:
-"Stai tranquillo, sono un amico...".
Non sapevo chi fosse. Tale voce non l'avevo mai sentita e quindi, unica soluzione, fu attendere.
...
Attraverso le nubi, ecco che apparve d'improvviso uno spirito dal volto scuro che si parò di fronte a me.
-"Andre..."- mi chiamò.
-"Non fare un altro passo... altrimenti ti..."- qualcosa mi bloccò: tentando di afferrare le spade, subito mi accorsi che non potevo perché non le avevo con me..!
-"Mio caro Andre... la tua tenacia mi affascina! Guardandoti mi vengon in mente i ricordi di quand'ero giovane..."- commentò lui.
-"E con questo..? Cosa intendi dire..?".
-"Avevo il tuo stesso carattere quand'ero in vita... forte, scontroso, impavido, coraggioso... aggettivi che mi rispecchiano...".
Le sue parole cominciarono ad incuriosirmi.
-"Quindi... posso sapere con chi ho l'onore di parlare..?".
Senza indugiare, il tipo cominciò ad avvicinarsi venendo allo scoperto... e successivamente, alzando il volto  rendendolo visibile, mi rispose:
-"Mi presento, sono Roronoa Dega... Ex miglior spadaccino e combattente esistente sul pianeta Terra... per giunta maestro del tuo maestro, Roronoa Zoro...".
La frase mi lasciò letteralmente sbigottito: in quel preciso istante mi trovavo di fronte ad un gran combattente e condottiero pirata.
-"Non... non ci posso credere..."-balbettai.
-"So addirittura che ti han soprannominato Dega, proprio come me..."- mi confessò.
-"Sì..."- mi limitai a confermare.
-"Sono molto contento... il nome è perfetto per te, Andre... persona con tanta sicurezza, tanta possenza e soprattutto tanto amore da donare... ed è per questo che sono qui, ragazzo mio...".
-"Cosa..? Di cosa stai parlando..? Non capisco...".
-"Sei ancora troppo giovane per andartene via così... l'amore che nutri verso quella ragazza ti ha portato a sacrificare te stesso essendo consapevole del dolore e del destino che avresti sopportato... e ciò ti rende un eroe, degno di aver un'altra possibilità... mio compito, ora, di riportarti in vita...".
Questo discorso mi diede una felicità immensa: non solo potevo riabbracciare Evangeline... ma addirittura potevo continuare la guerra contro Nox..!
-"Grazie... grazie di cuore..! Io sono pronto..! Ritornerò sulla Terra, costi quel che costi... e distruggerò una volta per tutte quel Nox..!"- esclamai.
La voglia di annientare quei dannati automi era alle stelle: mi sarei scatenato come un pazzo... ma tale venne completamente confutata da Roronoa Dega:
-"No... quando tu ti risveglierai, tutto sarà finito..."- mi avvertì.
-"Come..? Cos'accadrà..?!"- esclamai incredulo.
-"La battaglia con Nox devono continuarla gli altri... di certo il tuo gruppo avrà la meglio, ne sono sicuro...".
-"Come..?! Ma quanto ci metterò per risvegliarmi..?! TI prego, non possiamo fare in fretta..?!"- cercai una soluzione, invano.
-"Non dipende da me... i tempi sono i tempi, e tu ti risveglierai quando il tuo corpo riprenderà fiato..."- continuò.
-"Devo sapere..! Devo sapere quando mi sveglierò..!"- ripetevo.
Senza ricevere alcuna risposta, Roronoa Dega estrasse le sue lame rendendole luminose color rosso fuoco intenso:
"...nende labad loob südamelööki, ja kui sinu hinge jõuab Maale sa uuestisündinud alates sügavamas vees..."- pronunciò in una strana lingua come se fosse una formula.
-"Cosa..?! Che  hai detto..?! Cosa stai facendo..?!"- esclamai indietreggiando.
Tempo qualche secondo... e lui mi attaccò trafiggendomi completamente con le sue katane.
Il fiato cominciò a mancare.
-"Buona fortuna, ragazzo..."- udii prima di chiudere gli occhi...


Angolo dell'autore:
Salve u.u
Il capitolo è completamente inventato... ma ciò crea una sorte di collegamento col prossimo :)
La scritta "nende labad loob südamelööki, ja kui sinu hinge jõuab Maale sa uuestisündinud alates sügavamas vees" significa "con queste lame ristabilirò i battiti del tuo cuore, e come la tua anima raggiunge la Terra tu rinascerai dalle acque più profonde", cosi almeno capite ^^
Recensite in tanti, accetto di tuttooo..:)
Alla prossima...!
Un saluto
Dega

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Il Risveglio ***


Capitolo 14: Il risveglio.
...
L'ossigeno mancava... e dentro di me il desiderio di prender aria si faceva man mano sempre più sentire finché, con vera foga, il fiato riprese ed io spalancai nervosamente gli occhi.
Udivo i battiti del cuore che rimbombavano forti... e di punto in bianco mi ritrovai sdraiato, immerso nell'acqua.
-"Ma che... dove sono..?"- continuavo a domandarmi alzandomi in piedi.
Fu un vero stupore: ero lì, in piedi, sulla riva di un laghetto a fissare in continuazione il mio riflesso.
-"Roronoa Dega... chissà se è stato un sogno..."- continuavo a ripetere cercando una risposta logica.
Mi assicurai che addosso avevo tutto, ed effettivamente ero vestito... ma uniche cose che mancavano erano proprio le mie due spade.
-"Oh no... che fine avranno fatto..?"- mi domandavo incominciando a preoccuparmi.
Senza impanicarmi troppo mi guardai attorno... ed esse erano lì, poste contro il busto di un albero l'una affianco all'altra.
Senza indugiare le raccolsi esaminandole e quest'ultime erano in ottimo stato: affilate al punto giusto prive di usure.
-"Che strano..."- commentai riponendole nei rispettivi foderi.
Non avendo la cognizione del tempo finii per piombare nei miei pensieri... e quindi, sedendomi a riva del laghetto, cominciai  a pensare...
...
-"Ragioniamo: non so come, ma in questo momento mi ritrovo sulla riva di un lago circondato da robusti alberi. Se mi guardo attorno mi accorgo subito dal tipo di foglie e paesaggio che il luogo è il vasto regno di Sadida, senz'alcun dubbio... ma perché sono qui? Sarà stato reale l'incontro con Roronoa Dega..?".
Sbuffando e strizzando gli occhi dalla confusione, subito ripresi il discorso per mettere in luce le idee:
-"...comincio a ricordare lo scontro contro quell'automa... e lì ci lasciai completamente le penne salvando Evangeline e Tristepan... e se  per l'appunto fossi sopravvissuto, che motivo avrebbero per scaricarmi in un posto del genere..? No... non ha senso...".
Risposte ignote... proprio non ci arrivavo.
-"... se la guerra contro Nox fosse stata persa, ovviamente il regno di Sadida sarebbe invaso... eppure qui mi sembra tutto tranquillo..."- notai.
Neanche il tempo di formulare tale osservazione, e subito una voce inaspettata raggiunse le mie orecchie:
-"Dega... sei proprio tu..?".
Con un sobbalzo rizzai in piedi... e voltandomi riconobbi seduta stante quel volto così famigliare e dolce... Image and video hosting by TinyPic
...
Per alcuni attimi restammo a fissarci l'un l'altro. Nessuno osava aprire bocca... finché...
-"Dega..."- sussurrò lei cominciando a piangere.
Non risposi. Al contrario spostai lo sguardo dal suo volto puntando altrove.
-"Dega... io..."- continuava.
In quei precisi istanti non volevo ascoltarla.
-"Dega... non esiste più..."- dissi voltandomi e dandogli le spalle.
-"Ti prego... parliamone..!"- esclamò lei.
-"Addio..!"- sbottai.
Senza pensarci partii cominciando a balzare come un felino albero dopo albero... volevo riabbracciarla, questo si, ma la mia morale andava contro il fatto che lei fosse già innamorata... e quindi mio unico mio scopo era uscire da quel posto pur di non vederla mai più per il mio bene...
...
Il dolore cominciò a straziarmi addirittura facendomi versare qualche lacrima. La mia testa era completamente invaghita dalla sua immagine... e non riuscivo a farne a meno... resistere era impossibile...
-"Perchè... perchè..."- ripetevo disperato fuggendo da triste realtà.
A scatti rapidi e veloci unica cosa che dovevo fare era trovare un'uscita... ma ben presto quest'impresa fu impossibile... anche perché preso alla sprovvista udii di nuovo quella voce:
-"Dega..! Ti prego... fermati..!"- imprecava.
Impazzito pensavo di avere qualche allucinazione.
-"No... non posso esser diventato così pazzo..!"- urlai dal nervoso.
Tentai di aumentare la velocità... ma fu tutto inutile... e mentre avanzavo, subito fui violentemente bloccato: dopo una serie di piroette e capitomboli, a mia insaputa mi ritrovai sdraiato sull'erba soffice... e sopra c'era lei che tenendomi inchiodato atterra pressava sulle mie spalle.
-"Perché stai scappando..?!"- mi rimproverò lei disperata.
Non risposi. Distolsi lo sguardo.
-"Dega..! Rispondimi..!"- continuava piangendo a dirotto.
La situazione per me diventò tragica: le emozioni forti colpirono il mio animo... e questo fece sì che cominciai anch'io a frignare.
-"Evangeline... io non posso stare qui... mi dispiace..."- cercai di spiegare.
-"Non dire così ti prego..! Dega... io ti voglio accanto a me come amico... non mi abbandonare..!".
-"Ma non capisci..?! Non posso rimanere..! Resterei ancor più male se continuo a sapere che tu hai interessi nei confronti di quel cavaliere..! Non ne voglio sapere nulla..! Quindi te ne prego... lasciami andare..!".
...
Questa frase e la mia alta intonazione di voce generarono qualche istante di silenzio... finché...

-"Dega..."- sussurrò.
-"Cosa...".
-"Quando hai pronunciato quelle parole mi hai fatta sentire speciale... sono veramente così importante per te..?"- mi chiese.
Presi qualche secondo  e poi, abbracciandola, diedi risposta sussurrandogli nell'orecchio:
-"Sì... il mio problema è il  volerti troppo bene... e se ti vedessi con qualcun'altro mi ingelosirei... capisci..?".
-"L'avevo capito e di questo mi dispiace..."- commentò singhiozzando.
...
Quei minuti  volevo non finissero mai. Il suo calore trasmetteva come una sorte di protezione immensa e una tranquillità interiore incredibile... sì, quel cavaliere era fortunato ad aver trovato una ragazza così... ed io ne ero invidioso...
-"...che fortuna..."- pronunciai.
-"Che cosa..?"- sussurrò lei.
-"...quel Tristepan è proprio fortunato... "
-"In che senso..? Non capisco...".
-"... una ragazza come te non si trova facilmente... carina, simpatica, sorridente dall'animo nobile, buono e gentile... tsk... chissà se la fuori c'è qualcuna...".
Attimo di silenzio finché...
-"Dega...".
-"Si... dimmi Evan..."- qualcosa mi bloccò:
Come un fulmine a ciel sereno sentii le sue labbra toccare con molta delicatezza le mie... e lì avvertii come una sensazione di ultra benessere interiore: i problemi svanirono nel nulla... tutto il mondo materiale sparì anch'esso, e all'interno di quell'atmosfera d'amore e di mistero eravamo rimasti soltanto io e lei a baciarci senza sosta privi di qualsiasi altra preoccupazione...
...
Il bacio terminò.  La realtà tornò a fare il suo corso, e noi eravamo li a guardarci l'un l'altro.
-"Perché mi  hai baciato...?"- chiesi.
-"Questo è il mio segno di ringraziamento... senza di te a quest'ora non sarei  nemmeno qui..."- disse.
-"Ho capito..."- risposi, e continuai -"...quindi immagino di non aver alcuna speranza...".
-"Se ti dicessi che ce l'hai ti mentirei... mi dispiace... io ho solo occhi per Tristepan...".
Sorrisi e annuii con la testa rassegnandomi a quell'amore sin dal principio impossibile.
-"Non voglio però che tu vada via... io desidero che tu rimanga con noi aggregandoti al gruppo "- confessò.
-"Eh..? Perché questa richiesta..?".
-"Perché mi mancheresti molto... e non vederti è doloroso... mi dispiacerebbe molto perdere un carissimo amico al quale ci sono ormai affezionata... sto male al sol pensiero di non vederti più...".
Non risposi. Al contrario entrambi ci alzammo mettendoci in piedi...
...
-"Allora..?"- incitò lei con occhi lucidi.
-"Non lo so Eva... è una decisione molto difficile...".
-"Ti prego..."- sussurrò quasi incominciando a lacrimare.
Non riuscendo a vederla in quello stato, pur di accontentarla cedetti alle suppliche e risposi positivamente:
-"E va bene...  avrete un nuovo membro in squadra...".
Con gioia l'ocra mi abbracciò un'altra volta:
-"Dega grazie... grazie..! Ti voglio un mondo di bene oh prode spadaccino..!".
-"Te ne voglio anch'io piccola.."- risposi sorridendo.
-"Andiamo... raggiungiamo gli altri.."- propose Eva.
Così senza fiatare ci incamminammo l'uno abbracciato all'altra diretti verso il cuore della foresta...
...
La delusione rimase. Mi illusi troppo facilmente, ma alla fine ero felice di aver trovato dei compagni di avventura con i quali passare nuove esperienze e nuove avventure...
Evangeline era sua, punto e basta..!  E con vero dolore e sconforto lo accettai definitivamente...

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