Castaway

di axonitum
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oh, shit! ***
Capitolo 2: *** A voice? Fuck yeah, it’s a voice! ***
Capitolo 3: *** I feel alone ***
Capitolo 4: *** Glance.. ***
Capitolo 5: *** Life before. ***
Capitolo 6: *** Now, tell me the truth. ***
Capitolo 7: *** Kiss me again. ***
Capitolo 8: *** Tell me that you job and I’ll tell you who you are in a lovely day. ***
Capitolo 9: *** How can I be forgiven? ***
Capitolo 10: *** Rescue ***



Capitolo 1
*** Oh, shit! ***


I personaggi qui descritti non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.


 
Castaway 

prologo – Oh, shit!




Frank si annoiava.
Era salito quattro ore e mezza prima su quel fottuto aereo che partiva dall’Italia ed aveva già letto tre riviste e guardato un film con i pessimi computer che forniva la compagnia aerea.
Sbadigliò e si guardò intorno, l’aereo non era molto pieno. La signora che sedeva accanto a lui era piuttosto.. ingombrante ed emanava un odore sgradevole che fece storcere il naso a Frank. Si girò dall’altra parte e notò una ragazza molto carina. Capelli biondi, occhi azzurri. Lei sorrise ma la sua attenzione venne catturata dal ragazzo seduto accanto a lei. Stava chiaramente singhiozzando e sembrava abbastanza disperato.
L’aereo fece un movimento brusco che gli fece distogliere l’attenzione. Fuori il tempo era peggiorato. Quando era partito stava solo piovendo ma a quanto pare la situazione era cambiata e si era scatenato un bel temporale. All’improvviso le luci cominciarono a sfarfallare e presto tutto divenne buio.
Si accesero le minuscole luci di emergenza.
Frank era spaventato. Una brutta sensazione si impadronì di lui. Cosa stava succedendo? E se fosse morto?
Le hostess cominciarono ad agitarsi ed i passeggeri a gridare spaventati. Più il tempo passava più l’aereo si muoveva e la gente era terrorizzata.
Frank era.. beh lui era semplicemente paralizzato. Con un enorme sforzo guardò fuori dal finestrino e scoprì che quello che aveva immaginato era purtroppo vero.
“Oh, merda!”
Stavano precipitando.
Nel vuoto.
Niente aveva più senso intorno a lui. Tutte le grida erano soffocate dal rumore del suo cuore che batteva all’impazzata.
Un boato, un forte colpo e poi.. il buio.
 
 
 



Aloha..
 
Rieccomi tornata a scassarvi le balle con una storia frerard (maddai?)
Sta volta completamente diversa. Niente scuole. Niente città. Solo Francuccio e la Gerardah e beh ovviamente qualcun altro MUHAHAHA *risata malefica anche se non ce n’è bisogno(?)*
Spero di aggiornare piuttosto spesso e se mi date per dispersa per qualche tempo non preoccupatevi ma è per colpa di internet, anzi, delle mie finanze .__.
Quindi.. non preoccupatevi per la lunghezza di questo capitolo perché è solamente il prologo, poi saranno più lunghi anche se non saranno dei papiri dsjghsdkgas<-- parola di senso compiuto u.u
Detto ciò ringrazio fin da subito chiunque spenda anche un minuto a leggere quello che pubblico, grazie.
lasciatemi un commentino anche piccolo piccolo per sapere che ne pensate e se devo continuare a scrivere o no!
Ricordo che se volete sono anche su TWITTER (cliccate la parola per andare direttamente al mio profilo beibi c;)
 


frah

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Capitolo 2
*** A voice? Fuck yeah, it’s a voice! ***



Castaway  

capitolo 2 –
A voice? Fuck yeah, it’s a voice!
 



 


Per la seconda volta in quei giorni Frank dovette sforzarsi per aprire gli occhi. Aveva un male atroce alla testa e sentiva chiaramente una voce stridula che faceva martellare incessantemente le tempie.
Mugolò qualcosa e provò a girarsi.
“aspetta.. una voce? Cazzo si! È una voce!”
Aprì gli occhi e si voltò verso la voce. Una ragazza. Una cazzo di ragazza stava gridando contro.. un uomo! Allora non era solo!
Provò a parlare ma aveva la gola tremendamente secca. Adesso che ci pensava stava morendo di sete.
-sc..scusate..- sussurrò. La ragazza doveva essersi accorta del suo mugolio perché si voltò verso di lui e sorrise.
-ciao! Come ti senti?- si avvicinò ed aiutò Frank a sedersi.
-insomma.. sono stato meglio.
-ci credo..- guardò l’uomo con cui stava parlando –gridando- poco prima –perché qualcuno ti ha dato una cazzo di bastonata in testa!- esclamò sarcastica.
-lo so okay? Ho già detto che mi dispiace! Pensavo fosse un cazzo di animale selvatico! Dio..-
-certo come no..- la ragazza si voltò verso Frank e sorrise ancora –mi chiamo Francis, tu?
-io.. sono Frank- Intanto l’altro ragazzo se ne era andato. Francis era.. molto carina, una ragazza magra e abbronzata. Capelli biondi molto lunghi ed occhi azzurri. Il contrario della sua ragazza in pratica.
-tanto piacere! Pensavamo che non ci fossero altri sopravvissuti all’incidente!
-anche io lo pensavo.. sono rimasto su un altro lato dell’isola probabilmente.
-si..- poi aprì un fagottino che aveva in mano. Dentro c’era del cocco. Gli occhi di Frank brillarono e Francis se ne era accorta- ero venuta a portarti qualcosa da mettere sotto i denti, sapevo che avresti avuto fame- affermò sorridente. Già gli stava simpatica questa ragazza.
-io.. grazie. Mioddio stavo morendo di fame- si avventò sul pezzo di cocco ed in quel momento capì che non poteva essere passato un solo giorno così chiese -senti.. da quanto tempo.. è successo?- chiese Frank.
-quattro giorni ormai..
Frank spalancò gli occhi –cos- cazzo davvero?
Francis annuì.
-significa che sono rimasto svenuto sulla spiaggia per tre giorni? Merda..
-non so come abbia fatto a non prendere un’insolazione.. con questo caldo..
Frank biascicò un ‘già’ e poi venne aiutato ad alzarsi.
La ferita faceva ancora male, anzi, in quel momento più che mai e Francis se ne accorse.
-ti fa male?
-si.. molto..- affermò con una smorfia.
-dovremmo metterci qualcosa..
-si..
-intanto vieni.. ti presento gli altri.
“altri? Quindi sono più persone!”
-altri? Quanti siete?
-eravamo in cinque. Con te ora siamo sei- disse sorridendo e prendendo a braccetto Frank. Camminarono fino ad arrivare alla spiaggia, lo avevano lasciato dove c’erano più alberi per far si che non stesse svenuto sotto il sole.
-ragazzi?- chiamò ad alta voce.
-Francis?- sentirono una voce chiamare Francis. Superarono una specie di tenda fatta con delle foglie di palma ed arrivarono in una specie di capanna.
-quando l’avete costruita?
-il secondo giorno. Dopo esserci disperati e litigato per un giorno intero abbiamo capito che non saremmo andati da nessuna parte in quel modo e così ci siamo dati da fare- poi si abbassò e parlò con il ragazzo seduto a terra- ciao Jim! Come ti senti?
-meglio oggi- sorrise –oh, e vedo che ti sei svegliato eh?- disse rivolto a Frank.
-s-si..
-beh, piacere di conoscerti, sono Jimmy- disse cordiale. Era molto alto e poteva notarlo nonostante fosse seduto a terra. Capelli castani più lunghi davanti e corti dietro. Tanti tatuaggi sulle braccia e sul petto, quasi quanti lui.
-piacere mio- sorrise stringendogli la mano –sono Frank- guardò in basso e vide che la sua gamba era messa molto peggio del suo fianco –che.. che ti è successo?
-ah non lo so! Quando mi sono svegliato qui era già messa così.. so solo che fa un male tremendo e non posso camminare. Ma non abbiamo neanche niente da poterci mettere..
-già.. mi dispiace..
-non ti preoccupare. Hai già conosciuto gli altri?
-no, ce lo porto adesso- rispose Francis al posto suo. Frank annuì ed uscirono dalla capanna.
 
Francis accompagnò Frank fino al bagnasciuga. Chiamò due ragazzi che stavano ridendo a pochi metri da loro.
-allora ti sei svegliato! Non ci speravamo più!- disse un ragazzo alto dai capelli indomabili –io sono Ray.
-e io sono Matt. Scusa per prima, sono stato io a farti svenire- disse dispiaciuto. Matt era un ragazzo alto e.. con un corpo da sballo. Muscoloso e tatuato.. capelli rasati neri ed occhi chiari. Il ragazzo che tutte le donne vorrebbero insomma.
-Frank, non ti preoccupare.. ho solo un po’ di mal di testa- disse sorridendo –che stavate facendo?
-stavamo provando a pescare qualcosa. Ieri siamo riusciti a prendere un pesce.
-davvero? Wao..
-magari dopo, quando ti senti meglio, puoi provare..
-s-si magari!- disse Frank con un grande sorriso. Magari sarebbe andato d’accordo con Ray e Matt, sembravano simpatici. Ma ne mancava ancora uno all’appello.
Francis attirò l’attenzione di Frank che chiacchierava con gli altri due tirandogli un pizzicotto al braccio. Frank sobbalzò e la guardò male. Lei gli fece un cenno con la testa che intendeva guardare dall’altra parte.
Dall’acqua stava uscendo un altro ragazzo, l’unico che mancava all’appello.
“come ho fatto a non notarlo prima?”
-lui è Gerard. Non è bello? Dio quanto è sexy..- disse Francis sussurrando.
Beh.. si, era molto sexy. Corpo non perfetto ma sicuramente piacente. Capelli neri come la pece, leggermente lunghi. Pelle bianchissima.
“peccato che con questo sole si abbronzerà.. è davvero bello..  m-ma cazzo penso? Comunque dove l’ho già visto? Hmm..”
Beh la bisessualità di Frank ogni tanto abbatteva il suo lato etero. Era impossibile non apprezzare una bellezza del genere.
Il ragazzo si avvicinò a loro dopo averli notati e sorrise a Frank.
-ciao, finalmente ti sei svegliato! Sono Gerard.
-i-io.. si- balbettò qualcosa di poco comprensibile –io sono Frank- e guardando meglio il suo viso capì.
Capì quando l’aveva visto.
Capì che quel ragazzo sull’aereo che poco prima dell’incidente stava piangendo, era lui.
 
 
 
Aloha..
Salve gente come va?
qui piove çç sono appena tornata a casa perchè sono rimasta a dormire da una mia amica che ieri sera siamo andate al cinema, ED ERAVAMO SOLE NELLA SALA. è stato.. bellissimo. Abbiamo cantato per tutto il film *w*
Chiedo scusa dato che dovevo aggiornare ieri ma non ho potuto (date la colpa al cinema)
Spero vi sia piaciuto il capitolo sdkghd ehh niente ci vediamo alle recensioni!
Perché so che morite dalla voglia di lasciarmi un commentino verooo? *occhi da cucciolo*
 
Bye
 
Frah
 

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Capitolo 3
*** I feel alone ***




Castaway  

capitolo 1 – I feel alone.

 


Frank aveva la faccia spiaccicata su qualcosa di ruvido che gli stava dando veramente fastidio. In più il sole cocente gli impediva di aprire gli occhi. Con molti sforzi riuscì ad aprirli per poi richiuderli subito. Gli stavano bruciando da morire e così provò a strizzarli.
“ma non aveva chiuso le tapparelle la sera prima?” si chiese.
Aprì di nuovo gli occhi e davanti a lui trovò solo.. acqua, acqua e sabbia.
“oh, così era la sabbia che era così ruvida!”
Cercò di ricostruire l’accaduto del giorno prima.. o forse due giorni. Non sapeva quanto fosse stato in quello stato, svenuto sul bagno asciuga.
Ricordava l’aereo che precipitava. Probabilmente era svenuto, perché non ricordava niente del colpo. Si ricordava di essersi ripreso mentre era in acqua e si ricordava di essersi aggrappato a qualche rottame dell’aereo e aver nuotato per un bel po’ prima di riuscire ad arrivare sulla terra ferma. Probabilmente era svenuto sulla spiaggia subito dopo esserci arrivato.
Si guardò ancora intorno. Era su una fottuta isola deserta.. non si sa dove. Sarebbe morto li, se lo sentiva. Quante probabilità c’erano che una nave o un aereo lo trovasse su quello sputo di terra? Quasi nessuna. E poi.. l’aereo dov’era finito? In mare? O sull’isola?
Ma la domanda che occupava tutta la mente di Frank era dove fossero finiti i passeggeri che erano con lui.
Possibile che fossero tutti morti e che lui fosse il solo sopravvissuto?
No. Rifiutava di crederci.
Una lacrima sfuggì ai suoi occhi ed improvvisamente cominciò a singhiozzare rumorosamente finchè, per sciogliere un po’ quel nodo che aveva in gola, gridò.
Gridò talmente forte da farsi male alla gola.
Gridò perché era disperato, era solo, su un’isola deserta, senza cibo, vestiti e soprattutto senz’acqua.
Non avrebbe più rivisto i suoi genitori o.. Jamia, la sua ragazza, che lo stava aspettando a New York.
“Sarà sicuramente preoccupata sapendo dell’accaduto. Forse crederà che io sia morto..”
 
Dopo essersi liberato un po’ ed aver pianto capì che stare seduto sul bagno asciuga, sotto il sole cocente, non era la cosa migliore da fare se voleva sopravvivere almeno qualche giorno.
Capì che doveva inventarsi qualcosa.
Per prima cosa si tolse i vestiti strappati –di cui rimaneva ben poco- e li poggiò sotto l’ombra di una palma, mentre tenne le scarpe per andare a fare un bagno, non voleva di certo squarciarsi un piede.
Si diede un’occhiata complessiva al corpo, non potendo vedere dietro alla schiena, e non notò nulla di particolarmente grave a parte qualche graffio. Si avvicinò all’acqua e piano si immerse fino al petto e sentì subito che l’acqua salata pizzicava sui graffi ma soprattutto pizzicava su un fianco.
Riuscì a guardarsi e vide che aveva un taglio abbastanza lungo e profondo, probabilmente colpa si una lamiera dell’aereo.
Restò qualche minuto a bagno, fortuna che sapeva nuotare bene, e poi tornò in spiaggia.
Doveva coprire il taglio per non farlo infettare ma non avendo né fasce né garze strappò un pezzo della camicia –costata un occhio della testa- che aveva tolto per fare il bagno, se l’avvolse attorno ai fianchi e si rimise la canottiera sopra.
Ora doveva pensare al cibo.
Si guardò in giro ma non trovò niente di commestibile finchè, mentre imprecava con gli occhi al cielo, notò delle noci di cocco su una palma. Ma come faceva lui, un uomo alto poco più di un metro e sessanta ad arrivare lassù?
Poteva arrampicarsi.
“ma come cazzo faccio ad arrampicarmi? Non sono così forte, cazzo! E poi se dovessi riuscire a prenderne una come faccio ad aprirla?”
Rinunciò all’idea delle noci di cocco, almeno per quel momento, e si addentrò nella foresta che si estendeva per la maggior parte dell’isola.
L’erba gli arrivava quasi all’inguine e ringraziò per essersi ricordato di mettere i jeans dopo il bagno. Camminava piano e cercava di piegarsi il meno possibile per evitare che la ferita gli procurasse delle fitte molto forti e continuò l’esplorazione.
Sperava vivamente di non incontrare animali selvatici o insetti che avrebbero potuto pungerlo ma quando si dice sfortuna.. mentre si asciugava la fronte imperlata di sudore voltò di poco la testa e notò proprio vicino a lui una grossa ragnatela.
Il ragno più grosso che avesse mai visto era a pochi centimetri da lui. Dalla sua faccia.
Frank aveva la fobia dei ragni.
Frank cominciò a correre
Dopo aver lanciato un gridolino poco virile, senza prestare attenzione al sentiero che stava percorrendo, cominciò a correre a perdifiato.
Dopo pochi passi il dolore al fianco si fece sentire e dovette fermarsi per qualche secondo. Il ricordo del ragno tornò e riprese a correre.
Girò attorno ad un albero dal tronco enorme e vide davanti a lui una radura ma prima che potesse arrivare alla spiaggia venne colpito alla base del collo da qualcosa.
Sentì solo un forte dolore alla testa e chiuse gli occhi, cadendo a terra, e svenendo per la seconda volta.
 
 
 


Aloha..
Finalmente ecco il primo capitolo!mi ci è voluta una vita a postare perchè non avevo internet, chiedo perdono! Ancora non è successo niente di che ma ogni cosa viene a suo tempo non preoccupatevi!
Cosa sarà stato a colpire il nostro nano??? Ehhh…. lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Scusate per gli eventuali errori gente fsdgfsk
Ci vediamo alle recensioni! Perché so che morite dalla voglia di lasciarmi un commentino verooo? *occhi da cucciolo*
 
Frah
 

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Capitolo 4
*** Glance.. ***



Castaway 

capitolo 3 – Glance..

 

 

-sei fortunato!- sussurrò Francis all’orecchio di Frank.
-huh?
-beh.. con noi non ha speso più di due parole.. con te ha addirittura detto una frase intera!- spiegò divertita, poi si allontanò mentre discuteva ancora con Matt. Sicuramente quei due si piacevano.
Cercò con lo sguardo Gerard e lo trovò intento a rimettersi la maglia nera. Quella che aveva sull’aereo.
Perché si ricordava che maglietta portava quella sera?
Comunque si risvegliò dai suoi pensieri quando qualcosa lo stava pungendo sulla spalla.
Un Ray divertito lo stava punzecchiando con un bastone, sembrava una fiocina.
-hai finito di fissare il nostro bel tenebroso, bell’addormentato?
-i-io.. non.. lo.. stavo.. fissando..- balbettò mentre arrossiva all’inverosimile per essere stato colto in fallo.
-seh come no..- ridacchiò, poi aggiunse –vuoi provare?
-oh! Certo! Così posso essere d’aiuto!
 
Per tutta la mattinata.. o il pomeriggio –non ne era sicuro- aveva provato a pescare –come risultato aveva preso due pesciolini minuscoli, ma con il tempo sperava di imparare meglio- insieme a Ray e Matt che li aveva raggiunti dopo aver litigato ancora una volta con Francis. Frank avrebbe davvero voluto dirli che potevano anche smetterla con tutta quella sceneggiata. Si vedeva lontano un miglio che si desideravano.
Ridacchiò e sotto consiglio di Ray andò un po’ all’ombra, era ancora debole.
Dopo qualche minuto un Gerard preoccupato gli passò davanti. Sembrava molto assorto nei suoi pensieri ma quando alzò lo sguardo non potè che sorridere a Frank. Si avvicinò a lui lentamente e poi gli si sedette accanto.
Frank sorrise, ovviamente.
-come va?
-c-cos-
-la ferita- lo interruppe.
-ah, meglio. Ma fa ancora un po’ male..- Frank si guardò i piedi che affondavano nella sabbia calda –dovrei andare a prendere la felpa che ho lasciato dall’altra parte prima di venire qui..-disse quasi sottovoce.
-ti accompagno?
Si guardarono un momento negli occhi e poi annuì sorridendo –certo! Andiamo.
Così si alzarono ed avvertirono Jimmy, dato che era l’unico che non era troppo lontano.
Si incamminarono e scoprirono che il lato della spiaggia dove era naufragato Frank era abbastanza lontano.
–dio.. ma quanta strada hai fatto?
-eh.. un po’- affermò ridacchiando.
Dopo aver recuperato la felpa tornarono indietro e parlarono del più e del meno. Risero come se non fossero naufraghi su un’isola. Chiacchierarono di quello che gli piaceva e di quello che odiavano. Di quello che li elettrizzava e di quello che li faceva incazzare.
Ascoltavano la stessa musica ed amavano entrambi i Misfits. Gerard amava il caffè e ne beveva a litri e ne sentiva davvero la mancanza. Inoltre erano quasi tutti fumatori ed erano riusciti a salvare solo un pacchetto e mezzo di sigarette dalla borsa di Matt, Jimmy e Gerard. Frank aveva perso il suo bagaglio a mano nell’impatto ed in quel momento si stava maledicendo mentalmente per quello. Chiacchierarono finchè non tornarono dagli altri all’accampamento –così l’avevano chiamato- ed era strano pensare a quello che Francis aveva detto la mattina a Frank. Gerard non sembrava per niente una persona taciturna o timida. Pensierosa si, ma non timida. Quindi non si spiegava questa loquacità verso di lui. Oppure solo con Frank era così?
 
Nelle ore di sole che rimanevano avevano acceso un fuoco con l’accendino che erano riusciti a salvare da una delle borse e Francis, l’unica capace di cucinare qualcosa e di non avvelenare tutti, stava cuocendo i pescetti che avevano pescato Ray e Matt. Perché quelli che aveva preso Frank erano abbastanza inutili, ma cucinò anche quelli.
Gli altri sistemarono la capanna. Ora erano in sei quindi dovevano riuscire a starci tutti quanti senza stare schiacciati come delle frittelle.
Frank, che era quello messo peggio in fatto di muscoli, cercò la legna per il fuoco e quando tornò vide che avevano lasciato sola Francis mentre stavano sistemando. Così restò a farle un po’ compagnia.
-hey Fran! Ti hanno lasciata sola?
-già.. che gentleman.. almeno tu! Resta con me!- esclamò divertita dal suo stesso tono.
Frank annuì e si mise seduto sulla sabbia. Avevano fatto davvero un bel fuoco. Con delle pietre bianche che lo circondavano.
Prese un pesciolino e lo infilzò su uno stecco di un qualche ramo e cominciò ad abbrustolirlo, sembravano tanto dei marshmellow, peccato che questi avevano degli occhi e le squame.
-allora..- iniziò la conversazione Francis –vedo che con te Gerard si è aperto..
-si.. anzi, non mi è sembrato per niente taciturno.
-boh.. dico solo che per i tre giorni che non ci sei stato mi ha detto solo come si chiamava e se aveva qualcosa di rotto.
Frank non poteva crederci. Dalla sua descrizione sembrava proprio una persona introversa.
-forse è solo una persona riservata e con te si è trovato bene.. però devo avvisarti.. ho visto che occhiate ti lancia. Sembrerebbe proprio che tu gli piaccia!
Frank diventò color pomodoro –c-cosa? ma tu sei matta! N-non è possibile..- rigirò il pesciolino che aveva in mano –ti sarai sbagliata sicuramente- disse a bassa voce.
-sarà..
Fece una smorfia e poi la guardò con la coda dell’occhio.
“sarà vero?”
-e tu.. dai che lo vediamo tutti che con Matt..- lasciò la frase in sospeso di proposito.
Francis arrossì subito, come Frank un attimo prima, e poi ridacchiò.
-si beh.. litighiamo dieci volte al minuto ma.. cavolo..
-ti piace?
-si- ripose lei secca.
-beh.. allora ti consiglierei di buttarti.
-perché?- chiede sorpresa.
-come perché? Se ti mangia con gli occhi ogni volta che ti guarda!
Sorrisero e continuarono a cuocere quei pesciolini. In quel momento sembravano le ‘donne di casa’ che preparavano la cena ai mariti che tornavano dal lavoro.
Poco dopo, infatti, arrivarono e si sedettero a cerchio attorno al fuoco. Gerard vicino a Frank e Jimmy –che avevano aiutato ad arrivare li, per la gamba- Francis vicino a Frank e Matt e Matt vicino a Ray.
Mangiarono sereni. Sembrava quasi che non fossero spersi su un’isola deserta.
 


 

Aloha..
Come potete vedere non sono più XOFRH ma ho cambiato nome in xSullivan. SONO SEMPRE IO, NON PREOCCUPATEVI HONEY! ;)
Spero vi sia piaciuto questo capitoletto! Frank e Gee fanno amicizia! E sembra che qualcuno si sia accorto di certi ‘sguardì’ che Gee lancia a Frank.. mhh..
per lo scorso capitolo so che ho corso un pochetto ma boh non sapevo come presentarlo a TUTTI.
comunque SOLO 3 recensioni? non vi è piaciuto dite la verità D: e comunque ringrazio frerard_is_realvampire_money Carousel per essere state così gentili da lasciare un segno del loro passaggio in questa storia e per avermi spronato a continuare, GRAZIE CICCIIIII *regala cupcake al cioccolato*

COSA IMPORTANTE: SE QUALCUNO E' CAPACE DI FARE DEI BANNER PER LE STORIE E SI PRODIGASSE PER FARNE UNO PER QUESTA QUI NE SAREI IMMENSAMENTE GRATA!

Scusate sempre per gli eventuali errori ortografici c:
Il titolo boh.. è inutile hahahaa ma ormai lo avrete capito! - Glance significa ‘occhiata’.
Ci vediamo alle recensioni! Perché so che morite dalla voglia di lasciarmi un commentino verooo? *occhi da cucciolo*

 
 
Frah

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Capitolo 5
*** Life before. ***



Castaway 

capitolo 4 – Life before.


 

Erano ormai passati due giorni da quando Frank era arrivato all’accampamento. Per fortuna non c’era più stato il brutto tempo, così si erano potuti godere un po’ il mare e di sole. Anche se a volte lo sconforto e la fame si facevano sentire, prepotenti.
Era di nuovo ora di cena e sta volta avevano optato per tenere il pesce per il giorno dopo e mangiare delle noci di cocco che erano riusciti a cogliere il pomeriggio. Beh.. Ray era riuscito a coglierle.
Con quella specie di fascia –fatta con una manica di una camicia- che metteva sulla testa sembrava perfettamente in tema con il luogo.
Sembrava quasi cavarsela più di Tom Hanks in quel film.. Castaway. A Frank piaceva da morire quel film.
A Frank faceva ridere il suo comportamento. Aveva preso una corda fatta con delle liane e si era arrampicato fino in cima.
Comunque, era stato un giorno particolarmente bello. Ray, sempre con la sua fascia, si era addentrato come un nativo di quel posto nella foresta e ne era uscito due ore dopo correndo a perdifiato ed urlando che ‘aveva trovato una cosa’ e dovevano assolutamente andare a vedere.
Così Frank, Gerard e Matt avevano seguito Ray dentro alla giungla. Poco dopo una radura avevano scoperto una costruzione. Sembrava proprio una baracca. Abbastanza vecchia ma comunque in buono stato.
Quindi qualcuno doveva essere su quell’isola. O comunque aveva dovuto esserci stata.
Chiesero a Ray se aveva già dato un’occhiata all’interno e rispose ovvio che no, non ce l’aveva data.
Già. Ovvio.
Quindi diedero una perlustrata all’interno e scoprirono dei tegami, potevano sicuramente servire, delle coperte, o quello che sembrava essere rimasto di una coperta e.. cosa più bella.
Un machete.
Un fottutissimo machete. Ray era al settimo cielo.
Per quello erano riusciti a cogliere le noci di cocco.
“grazie Ray..” pensò Frank.
 
Quindi, ritornando alla sera, stavano sgranocchiando il cocco e bevendone il latte quando Matt ruppe il silenzio -beh.. ormai credo che ci conosciamo abbastanza..- disse guardando tutti -sono cinque giorni che siamo qui..- lasciò nuovamente la frase in sospeso -che ci facevate voi su quell’aereo?
Frank vide con la coda dell’occhio la testa di Gerard scattare verso Matt. Già.. lui stava piangendo quando.. era successo.
Frank ancora si chiedeva il perché. Ma non l’avrebbe mai detto davanti a tutti. Ormai lo conosceva abbastanza da poter dire che con lui era totalmente diverso da com’era con gli altri.
-beh..- disse Jimmy -io stavo solamente tornando a casa mia. Ero in Italia per motivi di lavoro. Voi?- chiese agli altri cinque.
-io ero in vacanza. E guarda com’è finita bene!- disse sarcastico Matt mentre addentava un pezzo di cocco -tu Frank?-
-i-io.. ero stato a trovare i miei genitori che vivono in Italia. Dopo che io sono andato a vivere da solo si sono trasferiti nel paese originario di mia madre- disse in un soffio.
Chissà se lo stavano cercando.
Chissà se mancava a Jamia..
-io..- cominciò con voce spezzata Francis -vivo in Italia da un po’ di anni ormai, stavo solo accompagnando il mio fratellino per non fargli fare il viaggio in aereo da solo..- una lacrima scivolò sulla sua guancia ma fu subito pronta per asciugarla con una mano.
-non so che fine abbia fatto..- finì con le lacrime che ormai scorrevano libere.
-Fran ti capisco..- disse Ray “anch’io ero con la mia fidanzata Christa in aereo. Ora non so dove sia finita ma.. sai sono molto ottimista! Spero che ora stia bene e mi stia cercando.. dovresti farlo anche tu. Sono sicuro che il tuo fratellino ti sta cercando” cercò di consolarla.
-grazie sei molto gentile- disse con un sorriso un po’ forzato, poi si voltò verso Gerard -e tu? Che facevi sull’aereo?-
Gerard si irrigidì e prese un lungo sospiro -ero in vacanza come Matt. Niente di che..-
Ovviamente a Frank non passò inosservata quella risposta.
Stava chiaramente mentendo e proprio non capiva perché.
Lui piangeva e non si piange se stai ritornando da una vacanza. E quelle non erano lacrime di dispiacere per aver lasciato un bel posto.
 
-beh..- continuò Jimmy -si è fatto buio. Dovremmo andare a dormire
-si infatti- continuò Ray -si è fatto anche freddo sta sera- affermò riscaldandosi le braccia con le mani.
-potremmo usare quelle coperte che avete trovato nella baracca!- esclamò Francis come se avesse avuto la più bella idea di sempre.
-ma sono solo quattro- disse Frank -come facciamo?-
Francis lo guardò ovvia.
“cos’ha in mente quella pazza?” pensò.
-è abbastanza ovvio Frankie, ci stringiamo no?-
-c-cioè?-
-cioè- fece ovvia -una coperta la prende Jimmy che non può dormire accanto ad altre persone che se si fa male alla gamba poi sono cazzi. Una Ray e le altre due ci stringiamo io e Matt e tu e Gerard!- esclamò mentre si avvicinavano alla capanna -era così semplice!
Frank si irrigidì. Doveva dormire con Gerard? Cioè.. a stretto contatto con Gerard?
Non sarebbe arrivato alla mattina seguente. Ne era certo.
Così si stesero con il buio che li avvolgeva. Frank poteva solo sentire la spalla di Gerard che sfiorava la sua. E già questo contatto lo faceva stare tremendamente male.
Ma cosa gli stava succedendo?
Voleva forse di più?
Si voltò e gli diede le spalle. Chiuse gli occhi, fece un bel respiro profondo e si rilassò. Peccato che quella tranquillità durò pochi minuti, finchè Gerard non si voltò verso di lui e si accoccolò alla sua schiena. Si strinse di più sotto le coperte e sentì qualcosa che lo tirava verso Gerard.
Poi sentì solo il suo fiato caldo mentre gli sussurrava –così stiamo più comodi e più caldi..- prima di addormentarsi con un sorriso sul volto.
 
 
Aloha..
Salveeee! so che è sabato e probabilmente nessuno di voi leggerà questo capitolo perchè c'è chi esce e chi si fa i cazzi suoi insomma.. comunque ve lo posto lo stesso così vi faccio un regalino perchè sono appena tornata da Roma (ci sono andata in treno, potete capirmi che fatica è stata .-.) comunque ho comprato una spilletta e una borsa degli Avenged Sevenfold (la amo, me la sono coccolata hahahaha) e un'altra maglia dei MCR che è troppo boh.. bellaa kdgjhaslkghdsfkgd ♥♥♥ dia quanto amore hahahahaha
Passando al capitolo:Alloraaaa? I piccioncini si stanno avvicinando ehh? Ve l’aspettavate così le “storie” dei nostri protagonisti?
Devo dire che pensare ad ognuno cosa cavolo ci stava a fare su un aereo italiano per New York non è stato facile s:
comunque spero vi sia piaciuto e scusate eventuali errori.
Ci vediamo alle recensioni! Perché so che morite dalla voglia di lasciarmi un commentino verooo? *occhi da cucciolo* dai dai lasciatemi un commentino non vi costa niente :3 *lancia tante caramelline gommose comprate a Roma*
 
 
Frah

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Capitolo 6
*** Now, tell me the truth. ***



Castaway 

capitolo 5 – Now, tell me the truth.

 

Frank strizzò gli occhi.
Aveva dormito davvero bene quella notte. Da due giorni che per colpa del freddo -o semplicemente perché voleva dare la colpa a qualcosa- dormiva abbracciato a Gerard sotto quella coperta striminzita. Dopo la prima volta non avevano mai toccato l’argomento e quindi avevano semplicemente fatto finta di niente. Fino alla sera dopo quando si ritrovarono ancora abbracciati.
Si stiracchiò e si rigirò tra le coperte. Aprì gli occhi e si ritrovò a pochi centimetri dal viso ancora addormentato di Gerard. Gli salì il cuore in gola.
Ogni volta che se lo ritrovava troppo vicino sentiva che il suo cuore cominciava a battere talmente forte da fargli paura. Arrossiva per ogni cosa che Gerard gli diceva ed anche solo un ‘sei carino con i capelli scompigliati’ lo faceva sentire una ragazzina alla sua prima cotta. Peccato che avesse ventiquattro anni e non dodici.
Gerard mugolò nel sonno e Frank trattenne il respiro qualche secondo per paura di svegliarlo.
Purtroppo un minuto dopo il moro puntò i suoi occhi verdi su Frank.
“i suoi ‘stupendi’ occhi verdi”
Si sorrisero entrambi e il moro si avvicinò leggermente a Frank. Poi parve riprendersi e capire quello che stava indubbiamente facendo e si allontanò.
-b-buongiorno- bisbigliò
-ciao
-dormito bene?
Frank voleva rispondergli che si, aveva dormito bene e stava comodissimo fin quando non avrebbe tolto la mano dal suo fianco. Si limitò ad annuire.
-ho sete..
-anche io.. dovremmo cogliere qualche noce di cocco..
-già.. appena Ray si sv- venne interrotto dal suono di un tuono –eglierà.. merda! Non può piovere..- si alzò e a Frank mancò subito il calore della sua mano posata sul fianco.
Controllò fuori e dopo pochi minuti rientrò.
-non crederai mai a quello che ho appena visto!- esclamò divertito Gerard.
Frank lo guardò curioso.
-Matt e Francis si stanno facendo le.. “coccole”- disse imitando le virgolette.
-cos- davvero? Allora si piacciono seriamente! Hahahaha!
-tu l’avevi capito? Ma se non fanno altro che litigare..
-certo! E litigano solo per attirare l’attenzione dell’altro..
-oh..
-non ti sforzare dai- lo prese in giro.
-ma.. guarda tu che stronzo!- esclamò –facendo forse troppo casino per essere mattino presto- e prese a fargli il solletico.
-n-nooh! Gh..Gerard! Hahaha.. smehh- smettila ti prego!- singhiozzò tra le risate.
-okay. Ma solo perché ho fame e devo svegliare Ray.
Si alzò e andò a fare il solletico a Toro. Si erano detti anche i cognomi, avevano tanto tempo da perdere e conoscersi meglio era il minimo.
 
Dopo aver pranzato (cocco e dei frutti che Ray aveva trovato, nella sua fase ‘esplorativa’, ed avevano scoperto essere commestibili) Frank, Francis ed il povero Jimmy, che era ancora infortunato, stavano stesi sulla sabbia all’ombra di una palma, mentre Matt prendeva il sole poco lontano da loro, Ray sonnecchiava nella capanna e Gerard.. Gerard stava seduto in riva al mare e guardava le onde. Probabilmente pensava.
Jimmy stava facendo il terzo grado a Francis. Le stava estorcendo tutti i minimi particolari di quando avevano deciso, lei e Matt, di stare insieme.
In realtà se non fosse stato per il cibo, l’acqua e per il fatto di essere dei naufraghi sarebbe sembrata una bella vacanza.
Frank invece osservava Gerard. Ormai quello era diventato il suo passatempo preferito non potendo fare altro. Si perdeva a guardare i movimenti che faceva e a guardare le espressioni del suo viso. Lo trovava davvero affascinante.
-Frank? Ohi ma mi stai ascoltando?- chiese Jim aggiungendoci una pacca abbastanza forte sulla schiena.
-Jim così mi uccidi!
-ma non mi stavi ascoltando!
-dai cosa mi stavi dicendo?
-non è importante.. quello che è importante invece è.. cosa stavi guardando. Anzi, chi- lasciò la frase in sospeso. Frank diventò color porpora.
-daaaai di allo zio Jim chi guardavi!- scherzò.
-i-io..
-dai Jimmy.. ma non lo hai capito? Ormai sono due giorni che sbava dietro al bel tenebroso- insinuò Francis indicando Gerard alle sue spalle.
-ma davvero?
-no! No! Francis stai zitta! Non è affatto vero.
-ma chi vuoi prendere in giro? Vi piacete e.. vi do..- ci pensò su un attimo- vi do due giorni prima di mettervi insieme.
-due giorni? Così tanto?- ridacchiò Jimmy –io gli darei fino a domani.
-ma volete smetterla? Io non mi metterò con Gerard!
Sia Francis che Jim guardarono di sbieco Frank e poi scoppiarono a ridere.
-comunque..- cominciò Francis a voce bassa –il bel tenebroso ti sta guardando..
-cos- davvero?- chiede diventando fucsia.
-già..
Si voltò leggermente verso il moro che infatti lo stava guardando e sorrisero entrambi.
-vado da lui- disse Frank imbarazzato, mentre già si alzava –e voi fate poco i pettegoli.
-certo, come no!
Ridacchiò e si avvicinò a Gerard.
 
-hey..- disse Frank mentre si sedeva accanto a lui.
-si sta facendo brutto il tempo.
-già.. guarda che onde.. enormi.
-facciamo una passeggiata?- propose Gerard voltandosi verso Frank.
-oh, si certo.
Si alzarono entrambi e dopo essersi spolverati i pantaloni dalla sabbia si incamminarono.
-come sta la ferita?- ruppe il ghiaccio Gerard.
-meglio, grazie.
Era strano. Non c’era mai stato quel silenzio tra loro. Ma c’era una cosa che Frank moriva dalla voglia di chiedergli.
-senti.. posso farti una domanda?
Gerard annuì.
-beh.. la sera dell’incidente.. ti avevo già notato, sull’aereo.
-sul serio?- chiese sorpreso.
-si. E.. stavi piangendo. Cavolo penso che questa cosa mi sta logorando dentro da quando ti ho visto la prima volta. Ormai mi sono affezionato a te e.. mi fa soffrire questa cosa. N-non so se mi sono spiegato bene..- disse ridacchiando, molto imbarazzato.
-io..
-cioè.. non si torna da una vacanza e si piange sull’aereo come stavi facendo tu! Quindi.. se vuoi sfogarti.. beh sono qui. Sai che puoi dirmi la verità..
 
 
 






Aloha..
Come va gente?
So che questo capitolo è inutile hahaha però è sono un capitolo di passaggio quindi.. MUHAHHAHA SONO ELETTRIZZATA PER QUELLO CHE VERRA’ DOPOOOO HAHAHAHAH
Che voi non saprete fino al prossimo capitolo BUT già che sono elettrizzata dovrebbe farvi capire qualcosa noooh? Hehehehe
NO okAY ho già detto troppo.
Stai zitta Frah.
No vabbeh adesso mi dico pure da sola di stare zitta hahahaha ommioddio ricoveratemi .__.
Scusate sempre per gli eventuali errori!
Ringrazio 
frerard_is_real e vampire_money che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie siete sempre gentilissime gjkdfhsgh
Ci vediamo alle recensioni gente!


Frah

 

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Capitolo 7
*** Kiss me again. ***



Castaway 

capitolo 6 – Kiss me again.



 

-cioè.. non si torna da una vacanza e si piange sull’aereo come stavi facendo tu! Quindi.. se vuoi sfogarti.. beh sono qui. Sai che puoi dirmi la verità..
 

 
-Frank..- Gerard lo guardava con uno sguardo vuoto.
-non voglio metterti fretta ma se mi dici cos’è successo forse mi aiuterebbe a capire..
-hai ragione- disse dopo aver preso un respiro profondo.
Quando si stavano allontanando dagli altri  cominciò a raccontare -ero veramente in vacanza come ho detto l’altra sera. Però.. ero con il mio fidanzato- fece una risata isterica e Frank si irrigidì. Non capì perché gli diede fastidio sentire quelle parole –il punto è che ormai è il mio EX fidanzato.
-voi..
-dovevamo sposarci.
-oh.- spalancò gli occhi. “dovevano avere una storia davvero importante per arrivare a volersi sposare..” -m-mi dispiace..
-non devi- sospirò –quel giorno eravamo appena tornati da un pomeriggio fantastico. Eravamo stati tutto il giorno fuori ed eravamo tornati in camera solo per fare una doccia e poi dovevamo uscire a cena- si piegò a raccogliere una conchiglia -purtroppo mentre si stava facendo la doccia gli arrivò un messaggio sul cellulare ed io da bravo piglia cazzi sono andato a leggere. Non l’avessi mai fatto..
-perché?
-il messaggio recitava testuali parole ‘mi manchi tanto, chiamami quando sei solo. Ti amo.’- disse mimando le virgolette con le dita.
-ti.. ti tradiva..- non era una domanda la sua, era una constatazione.
-già.. ovviamente dopo gli ho fatto una sfuriata e come prevedevo ha negato tutto e mi ha detto che non era come sembrava- sogghignò –la solita frase..
-quindi cos’hai fatto dopo?
-ho fatto i bagagli e me ne sono andato. Volevo solo tornare a casa ma a quanto pare il destino mi ha fatto arrivare qui..- sospirò, poi guardò Frank negli occhi e sorrise – mi ha fatto arrivare qui e conoscere te però..
Frank sorrise e diventò rosso.
-sei dolce..- si avvicinò al moro e lo abbracciò stretto.
“ecco perché piangeva, era disperato e si vedeva. Ma come si fa a tradire una persona talmente.. fantastica? Ed in tutti i sensi..” pensò mentre affondava il viso nell’incavo del suo collo ed inspirava il suo profumo, che nonostante non si lavassero da una settimana con del sapone, era buonissimo lo stesso.
Il momento idilliaco venne interrotto da una goccia d’acqua che cadde sul naso di Gerard.
-sta piovendo.
“merda”
In pochi secondi cominciò a piovere più forte e Frank e Gerard si ritrovarono a correre sulla spiaggia per arrivare all’accampamento.
Appena furono li incrociarono Francis  che stavano uscendo dalla capanna.
-la pioggia è troppo forte, dai tuoni tra poco si trasformerà in un temporale quindi andiamo alla baracca. Matt e Ray sono già avanti, stanno portando Jimmy!
-okay, che dobbiamo prendere?- chiesero di fretta.
-il minimo indispensabile, prendete la vostra coperta e quello che vi può servire per coprirvi! Io vado avanti.
-okay.
Gerard entrò e prese la coperta. Lanciò la felpa di Frank ed il suo giacchetto di jeans a Frank che se ne stava in piedi ad osservarlo mentre batteva i denti.
-mettili. Stai tremando.
-n-no.. metti tu la giacca.
-Frank- il moro lo guardò –ho detto mettila.
Non se lo fece ripetere due volte e se le infilò entrambe.
Il più grande prese la mano di Frank e lo trascinò fuori.
-corri!
Cominciarono a correre mano nella mano mentre la pioggia diventava sempre più forte e si bagnavano sempre più.
Era comica come scena: loro due, bagnati fradici, ridevano e si guardavano senza preoccuparsi effettivamente del tempaccio.
Arrivarono nei pressi della baracca con il respiro affannato e si appoggiarono alla parete sotto la tettoia.
-ce l’abbiamo fatta..
-già.. ma tu stai tremando. Mettiti la giacca- fece per togliersela ma l’altro lo bloccò.
-no, sei completamente bagnato e stai tremando anche tu, tienila.
-ma..
-niente ma. Non voglio che ti prenda la febbre.
-grazie- disse sussurrando prima di abbracciarlo.
Poco dopo si staccarono e si appoggiarono al muro per riprendere ancora fiato. Spalla a spalla.
Frank notò con la coda dell’occhio che Gerard lo stava fissando. Era tutto intenzionato a chiedergli perché lo stava guardando ma non fece in tempo a voltarsi che si ritrovò le labbra del moro sulle sue.
Gerard lo stava baciando.
E che bacio.
Solo labbra su labbra, un contatto semplice ma.. così caldo.
“perché mi fa quest’effetto? Dio, mi sta scoppiando il cuore. Spero solo che non se ne accorga. Sai che imbarazzo..”
Si allontanarono di poco, ancora le fronti attaccate e gli occhi di Gerard chiusi. La sua mano sulla guancia di Frank, l’altra a reggere la coperta.
-scusa..- mormorò.
Frank si allontanò poco da lui, il giusto per guardarlo meglio negli occhi e scosse la testa. Si avvicinò al moro e sussurrò -baciami di nuovo.
Gerard sorrise e lo baciò ancora.
 
 
 



Aloha..
Finalmente il bel tenebroso e il bell’addormentato si sono baciati! Sono passati all’azioneee yeye *fangirling da stadio*
Come vi è sembrata la scena? Cioè me l’ho immaginata così fin dal primo giorno in cui stavo pensando alla storia. Primo bacio + pioggia = romanticismo da far esplodere le ovaie! AAAHHHHH
Beh spero vi sia piaciuto! E beh, amo Jimmy e Francis nelle vesti delle vecchie zitelle di quartiere (o di isola in questo caso)
Scusate sempre per gli eventuali errori!
Ringrazio ovviamente le quattro fantasticissime(?) persone che hanno recensito il capitolo scorso, che sono 
vampire_moneybadmarcelineVivaLaGloria_00 e frerard_is_real.. grazie siete fantastiche gnaw *regala biscotti al cioccolato portati da un panda cicciottoso gn*
Ci vediamo alle recensioni gente c:
 
Byeee
 
Frah

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Capitolo 8
*** Tell me that you job and I’ll tell you who you are in a lovely day. ***



Castaway 


capitolo 7 – Tell me that you job and I’ll tell you who you are in a lovely day.


 

Dopo essere entrati nella baracca Frank sentiva ancora il cuore in gola che batteva fortissimo, e NON era per colpa della pioggia.
Gli altri –soprattutto Francis- li guardavano divertiti.
Okay aveva perso la ‘scommessa’ ma.. beh.. si okay gli piaceva Gerard.
Si sedettero anche loro in un angolino. Gerard prese subito Frank sotto braccio e si coprirono entrambi con la coperta.
Ora dovevano solo aspettare.
Era diventato buio e li dentro non potevano di certo accendere il fuoco.
-avete preso l’accendino vero?- chiese scettico Matt spezzando il silenzio che si era venuto a creare.
-certo. Per chi mi hai preso?- gli rispose Ray.
-scusa..- disse quindi mormorando.
Di nuovo silenzio. Frank odiava questi momenti e per fortuna Francis era d’accordo con lui e cominciò a parlare.
-che lavoro fate?
Domanda stupida, ma almeno parlavano di qualcosa e Frank non era oppresso da quel silenzio.
-io ristrutturo case- cominciò Matt.
-davvero? Wao!- esclamò Francis prima di darli un bacio a stampo.
-tu amore?- le chiese.
-io faccio la maestra d’asilo. Adoro i bambini!
-allora quando farete tanti pargoli non ti lamentare!- scherzò Jimmy.
-tu Jim?
-io lavoro in un’azienda, mi occupo di pubbliche relazioni. Per questo ero sull’aereo.
-ah già. Frank?
-sono disoccupato al momento. Avevo una band ma la cosa non è andata in porto quindi.. al momento niente.
-e cosa facevi?- chiese Gerard curioso.
-cantavo e suonavo la chitarra.
-wo.. una volta vorrei sentirti- disse Francis.
Frank sorrise –tu invece Gee?
-io.. mi vergogno un po’.. però..
-dai di che ti vergogni?
-prima lavoravo per la cartoon network, disegnavo uno stupido cartone animato, una cosa orrenda. Però mi hanno licenziato perché ho insultato il mio stupido capo e quindi ora faccio il cameriere da Starbucks.
-d-avvero? Ma sei un grande!- esclamò Ray –così si fa! Hahahaha!
Rise anche Frank –e ti piace come lavoro?
-beh.. non mi lamento. Amo il caffè e quindi.. comunque è anche molto grande come posto.. sai uno di quelli che danno direttamente su Central Park.. così quando ho finito il turno prendo un caffè e una ciambella e vado a disegnare al parco- finì sorridendo.
Frank si avvicinò e gli lasciò un bacio sull’angolo della bocca.
Rimase sconvolto di quello che aveva fatto. Non si era nemmeno reso conto.
Si voltò arrossito e incrociò lo sguardo di Francis e Jim.
Avevano indubbiamente vinto la scommessa.
-Ray?
-beh io lavoro in un negozio di musica. Suono la chitarra anche io.
Frank lo guardò esaltato.
Da quella frase seguì una lunghissima chiacchierata su quale chitarra era meglio, le corde, gli amplificatori.. parlarono di tutto. E lo sguardo di Frank era talmente felice e spensierato che Gerard non volle fermarlo neanche per dirgli che aveva smesso di piovere.
 
-comunque.. Frank..
-si?- si voltò verso Gerard con lo sguardo spaesato.
-ha smesso di piovere- indicò la piccola finestrella accanto alla porta.
-oh. E che si fa?
-beh, per sta notte dovremmo dormire qui.. per non rischiare- disse Francis- quindi state zitti tu e Ray e dormite.
Frank la guardò offeso ma alla fine ridacchiò -okay- si accoccolò a Gerard e affondò il viso nel suo collo –buonanotte allora.
-non mi dai per bene la buona notte?- chiese Gerard sottovoce.
Frank sorrise e lo carezzò sulla guancia. Dopo di che si sporse e fece entrare in contatto le loro labbra.
Le loro lingue si scontravano e si muovevano in sincronia. Gerard gli leccò le labbra e poi gli succhiò la lingua.
Frank tremò leggermente tra le sue braccia ma sorrise e inclinò un po’ la testa per stare più comodo ed avere più accesso alla bocca del moro.
Era tutto tremendamente perfetto quando lo baciava.
Peccato che sentisse un.. qualcosa.. come un enorme peso sul petto.
Il giorno dopo c’era di nuovo il sole ma il temporale aveva distrutto mezza capanna.
La stanchezza e la fame si facevano sentire molto e ricostruirla fu più difficile del previsto data la debolezza di tutti. Anche Ray, che sembrava il più arzillo del gruppo, stava cominciando a perdere colpi.
Passarono gran parte della giornata stesi all’ombra per non prendere un’insolazione e a chiacchierare.
Frank e Gerard andarono a letto presto, sempre abbracciati e.. si baciarono tanto.
La mattina seguente Ray e Matt provarono a pescare qualcosa mentre Jimmy cominciava a camminare di nuovo. Oramai era più di una settimana che era costretto a stare seduto e la sensazione di essere ancora più alto di tutti –soprattutto di Frank- era estremamente bella.
Il bel tenebroso –che poi tanto tenebroso non lo era più- e il bell’addormentato invece stavano passeggiando nell’acqua che gli arrivava alle ginocchia.
Quando furono sicuri di essere abbastanza lontani dagli altri cominciarono a scambiarsi effusioni.
Erano sicuri che tutti gli altri lo sapessero però non ne avevano ancora parlato apertamente e Gerard, che era il più riservato tra i due, si vergognava un po’.
Il moro abbracciò da dietro il più piccolo e cominciò a lasciargli tanti piccoli baci sul collo, in quei giorni aveva capito che Frank adorava quando lo baciava in quel punto.
Frank intanto sorrideva con gli occhi chiusi e la testa piegata in avanti per lasciargli più spazio.
Quando fu abbastanza si voltò nell’abbraccio e allacciò le braccia al collo di Gerard prima di baciarlo appassionatamente sulle labbra.
Amava leccargli le labbra. Erano sottili ma estremamente morbide e.. beh non aveva mai baciato qualcuno con quella voracità.
Forse stava cambiando qualcosa in lui.
Beh.. era successo e basta. Era decisamente troppo preso da lui e questo lo spaventava. Infondo lui era fidanzato.
E se mai fossero tornati a casa? Sarebbe stato un casino.
Gerard gli posò le mani sul sedere e Frank ridacchiò nella bocca dell’altro.
Con un saltello allacciò anche le gambe dietro la schiena di Gerard e si strinse a lui.
Queste cose non poteva farle di certo con Jamia! Lei era una ragazza!
Gerard sogghignò e all’improvviso si abbassò e si sedette sul fondo del mare facendo imprecare Frank.
-ma sei cretino? È gelata!!
Gerard intanto rideva e, mentre Frank era ancora stordito dall’acqua fredda, lo baciò sulla mascella fino ad arrivare al collo e poi allo sterno e ai capezzoli. Prese a succhiarglieli ed il più piccolo invece di inveire ancora cominciò a gemere intrecciando una mano ai capelli del moro mentre qualcosa si risvegliava in entrambi.
Sia Frank che Gerard non facevano sesso ormai da troppo tempo e quello.. beh era il momento giusto.
Nessuno poteva vederli essendo erano nascosti da una grossa scogliera che si ergeva sulla spiaggia, quindi il moro abbassò i boxer di Frank e cominciò a massaggiargli l’erezione.
-..oddio- gemette Frank mordendosi il labbro inferiore quando si rese conto che Gerard gli aveva infilato una mano nelle mutande.
-Frankie.. mi ispiri un sacco di sesso- scherzò tra un bacio e l’altro.
-tu scherzi ma invece tu me lo ispiri davvero tanto.. da subito ho pensato ch-ee.. Aahhh… Dio, andiamo sulla spiaggia e scopami!
Gerard rise –ai suoi ordini..- senza cambiare posizione si alzò in piedi e trascinò entrambi sul bagnasciuga.
Si stese sopra Frank e lo baciò. Si tolse i boxer –che ormai fungevano da costume- che erano diventati decisamente troppo stretti e quando si abbassò di nuovo fece incontrare le due erezioni.
Si strofinò su Frank producendo una fantastica frizione che fece mugolare il castano che, a questo punto, era solo un ammasso di gemiti.
Cominciò a preparare Frank un dito alla volta. Il viso del più piccolo era contratto in una smorfia di piacere e Gerard non poté fare altro che baciarlo ancora.
-basta.. basta.. sono pronto vai.
-s-sicuro?
Frank annuì energicamente e Gerard lo penetrò prima lentamente, il castano conficcò le unghie nelle spalle di Gerard ma non gridò. Infondo era un sacco di tempo che non faceva sesso con un uomo, era normale.
Poi il ritmo divenne sempre più veloce ed il dolore si trasformò presto in piacere.
Gemevano entrambi e si baciavano –quanto gli piaceva baciarsi- e quel sesso che inizialmente era passionale si trasformò presto in un amplesso dolce ed incredibilmente delicato.
Non sembrava sesso. Piuttosto stavano facendo l’amore.
“sto in paradiso.. Chiunque ci sia lassù.. Grazie per avermi fatto naufragare ed incontrare Gee..”
Dopo poche spinte entrambi arrivarono al limite.
Frank sentì un fottuto calore all’altezza dello stomaco e venne riversandosi sulla pancia dell’altro mentre Gerard si riversò dentro di lui subito dopo, con un sonoro gemito.
Il moro si accasciò sull’altro e Frank lo strinse a se mentre entrambi cercavano di riprendere fiato.
-è stato..
-wow.. bellissimo.
-già..- mormorò Gerard uscendo da Frank e accasciandosi accanto a lui, lo guardò –guarda qua..- disse sfiorandogli il collo.
-cosa?- chiese non potendosi guardare ad uno specchio.
-ti ho fatto un succhiotto enorme- sogghignò. Frank fece spallucce e poi lo baciò a stampo -almeno sanno tutti che sei mio. E quando ci salveranno..
-pensi che ci troveranno?
-beh.. se ci troveranno.. potremmo vederci.. e.. stare insieme.. cioè, solo se tu vuoi..- borbottò mentre arrossiva all’inverosimile.
Il sorriso che aveva Frank sulle labbra si spense immediatamente e si tirò su a sedere.
-che succede?.. se.. se n-non vuoi..
-non è questo- disse già con la voce spezzata. Il nodo in gola era tornato.
-a-allora?- chiese preoccupato.
-devo dirti una cosa..
 


 
 
Aloha..
Prima cosa: scusate l’enorme ritardoooo! Sono stata 4 giorni a Venezia per la biennale yay (la maggior parte delle cose facevano cagare comunque) e appena sono tornata mi sono presa una bella influenza ç_ç quindi per farmi perdonare per il ritardo e per la cortezza dello scorso capitolo questo è più lungo (spero)
Comunque, amo descrivere i baci tra Frank e Gerard ahw *-*
Che amori loro due! Amo scrivere le loro scene piccanti anche se non sono esattamente un asso in queste cose gkjhgfsdgdh
Comunque alla fine c’è un bel colpo di scena. Essi.. lo so che sono cattiva BUT non potevano essere subito felici e contenti! *-* capitemi PLS!
Comunque spero di aver dato l’idea di quello che prova il nano. Perché.. lo ammetta o no è proprio cotto..(questa cosa non dovevo dirvela ma vi voglio bene e vi spoilero –forse troppo) boooh.. come risolverà le cose?
Scusate per gli ORRORI grammaticali!
ringrazio tantissimissimo le persone che hanno recensito lo scorso capitolo c:
Ci vediamo alle recensioni! *occhi da cucciolo*
 
Frah

 

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Capitolo 9
*** How can I be forgiven? ***


Castaway 


capitolo 8 – How can I be forgiven?






 

-devo dirti una cosa..
 
 
Gerard lo guardava impaziente.
-ma non ti piacerà..
-dilla e basta.
Frank prese un respiro profondo –ti prego non arrabbiarti
-Frank! Mi stai facendo impazzire..
-okay.. beh.. vedi.. –si torturò le mani –io sono già fidanzato..
BUM.
La mascella di Gerard era a terra sgranò gli occhi e poi distolse lo sguardo da lui puntandolo sull’oceano.
-ti.. ti prego non- mi- mi dispiace non avertelo detto prima..
Gerard scosse la testa e dopo aver chiuso gli occhi sospirò. Si alzò dalla sabbia e si rimise i boxer.
-dove vai?
-devo stare da solo.
Detto questo si incamminò verso l’accampamento.
-Gee..- sussurrò ormai da solo.
“e ora come faccio a farmi perdonare?”
Cavolo. Sapeva che dicendoglielo Gerard si sarebbe allontanato da lui. Ma.. era quello che andava fatto. Doveva essere sincero con lui.
Si fustigò mentalmente e si rimise anche lui i boxer per poi tornare all’accampamento.
 
Si sedette intorno al fuoco e guardò Francis con lo sguardo bastonato.
-cosa?- gli chiese.
-ho fatto un casino- disse facendo il labbretto.
-c’entra Gerard vero?- Frank annuì senza togliere quell’espressione dal viso. Francis invece sospirò –lo immaginavo.. prima è tornato molto.. provato, ecco.
-cioè?
-cioè.. stava piangendo.. beh, io ho notato che aveva gli occhi lucidi quindi..
-e dov’è andato?- Frank si sentiva davvero una merda. Lo stava facendo soffrire esattamente come aveva fatto il suo ex fidanzato.
-non ne ho idea. È entrato nella foresta ed è sparito tra gli alberi.
-spero non faccia qualche cazzata..- mormorò.
 
Dopo qualche minuto con la coda dell’occhio si accorse che Gerard stava camminando fin troppo veloce verso l’acqua.
-che aspetti?- Francis lo guardò male –vaaiiiii!
-o-okay.
Si alzò velocemente e raggiunse il moro che intanto stava accucciato con una mano a bagno.
Da dietro vide che l’acqua si colorava di rosso.
“oh merda! Che cazzo ha combinato!
-che hai fatto?- chiese preoccupato. Gerard non gli rispose –sei un coglione- disse mentre gli prendeva la mano e la guardava –ora tu mi dici che cazzo hai fatto.
Gerard scosse la testa ma Frank gli strinse il polso e lo guardò con ansia.
-ho..- si schiarì la voce –ho dato un pugno ad un albero..
-ma sei totalmente idiota? Potevi romperti un dito!
Intanto che cercava di fermare il sangue lo trascinò –quasi di peso- nella capanna.
Prese un pezzo della camicia ce gli era rimasto e cominciò ad avvolgere la mano di Gerard.
Quando ebbe finito sospirò e gli si sedette davanti.
Gli alzò il viso con le dita e lo guardò negli occhi, li aveva ancora rossi e lucidi.
-perché l’hai fatto?- il moro continuava a non aprire bocca –Gee.. potevamo parlarne. Non dovevi farti male- sospirò ancora –dimmi perché- disse con tono più fermo.
-perché.. perché..- piagnucolò –cos’ho che non va? Anche con Daniel è andato tutto male. Mi ha tradito. Non ero ‘l’unico’ per lui. Non lo sono mai stato per nessuno! Neanche per te.. hai una ragazza, che amerai e sei venuto con me solo perché eri in astinenza, o per divertirti.. sono stanco.
-Gee..
-perché? Perché non riesco ad essere importante per qualcuno?
-Gee ma tu.. sei fantastico! E sei importante per me. Però.. quella è la mia vita..
-capisco..
-no, no Gerard aspetta!
-godiamoci questi giorni insieme eh? E speriamo che ci trovino presto.
-scusa..
-non devi.. fingiamo che non sia successo nulla.
Frank annuì e lo abbracciò stretto. Poi lo baciò dolcemente sulle labbra ma quello che ricevette fu solo un bacio freddo.
 
-che ti ha detto?- chiese Jimmy. Stavano attorno al fuoco con Francis mentre Matt faceva un bagno e Ray era dentro alla capanna con Gerard.
-che.. vuole far finta di niente.
-beh? Non è meglio?
-certo che no Jim! Ma dove vivi?- sbottò Francis.
-perché?
-ma perché significa che dopo che avremo lasciato l’isola Gerard non vorrà più averci a che fare.. e.. anche nel mentre che siamo qui, forse..
-oh.. beh.. perché non gli dici che per te è importante?
Frank lo guardò interrogativo.
-digli che sei innamorato di lui no?
-ma, io..
-Frankie.. vorresti dirmi che non sei innamorato? Ma se sei cotto!- disse Francis ovvia.
Era davvero così? Frank era innamorato? Sicuramente le sensazioni che provava baciandolo erano bellissime. Ogni volta sentiva il cuore battergli all’impazzata e.. quando lo baciava era.. fenomenale. E poi.. avevano fatto l’amore. Di sicuro era il più bel sesso che avesse mai fatto in vita sua e.. quando Gerard gli aveva proposto di stare insieme.. sentiva le farfalle nello stomaco. La sua mente era subito vagata su come sarebbe stato svegliarsi insieme tutte le mattine per il resto della loro vita, fare la doccia insieme, cucinare.. uscire e fare i fidanzatini.. con Jamia non era mai stato così.. si erano incontrati in discoteca e ci era andato subito a letto. Non aveva mai provato a stare con lei solo da amici e a fare i neo fidanzatini. Questa cosa.. gli era mancata e quando lo aveva fatto con Gerard era stato.. semplicemente perfetto.
Con lui stava bene.
“quindi è questo il vero amore?”
-avete ragione, devo chiarire- guardò in faccia Jimmy e Francis -devo dirgli che lo amo.
Gli altri due sorrisero.








salve! non posso dilungarmi, comunque scusate per il ritardo e per eventuali errori ortografici! gnaw e grazie a tutti quelli che ancora seguono la storia, grazie mille ♥


Frah

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Capitolo 10
*** Rescue ***


Castaway 


capitolo 9 – Rescue.






Per la prima notte da quando avevano cominciato a dormire abbracciati Frank e Gerard dormirono spalla a spalla. Sotto la stessa coperta certo, ma Gerard non aveva abbracciato Frank e non l’aveva baciato.
Sembravano due estranei.
Dopo aver passato tutta la notte insonne ad osservare il moro con gli occhi lucidi, riuscì a prendere un po’ di sonno solo quando il sole cominciava a sorgere, così, si alzò solo quando il sole era già alto in cielo.
Non poteva vedersi ma era certo di avere un aspetto terribile e delle occhiaie viola che arrivavano alle ginocchia.
In più il tempo stava cambiando ancora –era molto variabile, dopotutto erano in mezzo all’oceano- e quindi aveva un male atroce alla schiena e alla ferita che nonostante stava sicuramente meglio, non era ancora guarita completamente.
Si fece forza e si alzò. Doveva fare una cosa importantissima per lui, farsi perdonare da Gerard. Assolutamente.
 
Si sedette vicino a Francis che stava sdraiata al sole. Forse era la prima volta che la vedeva stesa li. Non doveva esserne un’amante evidentemente, beh neanche lui, al contrario di Matt.
-ciao bell’addormentato!- sorrise –cocco?
-buongiorno, si ho una fame!- disse afferrando un po’ di cocco rimasto dalla colazione che avevano fatto evidentemente appena svegli, cioè molte ore prima.
-finalmente ti sei svegliato! Pensavo che volessi dormire tutto il giorno!
-quasi quasi..
-non dirlo neanche per scherzo! Devi andare da Gee.
-lo so..
-dai fatti forza! Vedrai che andrà bene.
Frank sorrise.
-okay vado. L’hai visto?
-boh, era andato verso l’altra parte della spiaggia- disse indicando la costa dopo la scogliera.
Quella dove avevano fatto l’amore.
-bene, augurami buona fortuna!
-auguri!
Si avviò verso la scogliera a passo lento. Rifletteva su cosa fare.. doveva solo andare li e dirli: ti amo.
Semplice!
Passò anche la scogliera e Gerard era seduto all’ombra di una pianta lontana dal mare.
Camminò verso la sua direzione e gli si sedette accanto.
-ciao.
-ciao..- rispose atono.
Frank prese a giocare con un bastoncino sulla sabbia bianca.
-come stai?
-di merda -la risposta sincera di Gerard sorprese Frank che alzò lo sguardo su di lui –voglio dire..- prese a gesticolare -siamo qui da quanto? Due settimane? Ho fame cazzo, mi manca il caffè come l’aria e poi questa situazione con te.. tutto messo insieme è.. insostenibile.
-mi dispiace.
-certo..
-lo sai che dico seriamente! Cazzo anche io sto male e.. ho fame e sete! Ma non sto di certo a lamentarmi tutto il giorno!
-ah, perché io si?- sbottò il moro guardandolo finalmente in faccia.
-non sto dicendo questo!
-e cosa stai dicendo?
-senti.. calmiamoci.. questo.. stato fa incazzare tutti ma.. non era di questo che sono venuto a parlarti.
-e di cosa sentiamo?
-io volev- si bloccò all’improvviso quando sentì un rumore. Un fottuto rumore. Anzi, in quel momento era il suono più bello del mondo –hai sentito?- chiese incredulo.
-i-io.. no cosa?
-shhhh! Ascolta!
Tutti e due tesero le orecchie e improvvisamente Gerard parve capire.
-è… un elicottero- sussurrò.
Frank annuì e si alzò velocemente seguito dall’altro.
Cominciarono a correre verso l’accampamento e a gridare agli altri se avevano sentito lo stesso rumore o se era solo la loro immaginazione.
Anche gli altri erano agitati e si muovevano freneticamente.
“quindi è tutto vero.. siamo salvi..”
Matt, Gerard e Ray buttavano legna verde sul fuoco e lo sventolavano per fare più fumo così che l’elicottero li notasse meglio.
Frank insieme a Francis e Jimmy gridavano all’elicottero e sbracciavano.
 
Poi come un sogno un’ombra gli passò sulla testa e si innalzò un forte vento.
L’elicottero atterrò ed in fretta scesero due persone con dell’acqua che gli chiedevano chi erano e come stavano.
Frank piangeva e rideva. Involontariamente si voltò verso Gerard, anche lui sorrideva.
Finalmente era tutto finito.
Chiuse gli occhi e una forte luce lo investì.
 
-Frank.. Frank mi senti?
 
Aprì piano gli occhi. Vedeva tutto bianco.
 
-riesci a sentirmi?
 
 










Aloha..
Salve gente! spero vi piaccia il capitolo.. e se non capite la fine.. beh è normale lol vedrete DEHEHEHEHE
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo, scusate per eventuali errori ♥

Frah

 

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