il mio migliore amico

di Omega chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cap.1 ***
Capitolo 3: *** Cap.2 ***
Capitolo 4: *** Cap.3 ***
Capitolo 5: *** Cap.4 ***
Capitolo 6: *** Cap.5 ***
Capitolo 7: *** Cap.6 ***
Capitolo 8: *** Cap.7 ***
Capitolo 9: *** Cap.8 ***
Capitolo 10: *** Cap.9 ***
Capitolo 11: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Il mio migliore amico


Era un caldo pomeriggio di ottobre, Suzuno  e i suoi amici, erano seduti assieme nel cortile della scuola.
- Da quanti anni ci conosciamo?- chiese Hiroto
-Non lo so, ma credo da molto tempo...-rispose Nagumo
-Esattamente sei anni!- puntualizzò Midorikawa
-Invece il nostro caro ghiacciolo lo conosciamo da solo da cinque anni!-
-Baka di un tulipano! Sai che c’è solo un anno di differenza?- rispose Suzuno
-E mi dici nulla!-
-Io dico quello che mi pare! Baka!-
-Ghiacciolo!-
-Tulipano-
-Freezer!-
-Cavolfiore!-
-Femminuccia!-
-Se io sono femminuccia tu cosa sei?-rispose l’albino con la sua calma glaciale
-Sei solo…un…un…-
-BASTA!- la voce di Midorikawa fece calmare Nagumo e Suzuno
- Ci conosciamo da tanto, tantissimo tempo e voi litigate per cose così?-
I due non risposero, si girarono dalla parte opposta  l’uno dall’altro, fino a che Nagumo non scoppiò a ridere, contagiando pure Suzuno.
-Scusa, Midorikawa, hai ragione tu…- ammise Nagumo
-Ragazzi…io vorrei raccontarvi una cosa che mi è successa un paio di anni fa…- disse Suzuno
Tutti si girarono verso lui, era raro che si aprisse con qualcuno , era raro che parlasse del suo passato in generale…
-Ti ascoltiamo Suzu-chan-
-un paio di giorni fa tutti voi avete raccontato le vostre esperienze del passato…e oggi…vorrei raccontare una mia esperienza…-
-Comincia pure!- disse Hiroto
Nagumo, Hiroto e Midorikawa si misero vicino a lui per sentire meglio il racconto…
-Per iniziare devo tornare indietro di sei anni, quando ne avevo solo dieci...-
 
Angolino autrice
Ciao a tutti! Ho scritto questa storia  immaginandomi il passato di Suzuno, mi scuso già da ora per gli eventuali errori/orrori di grammatica e punteggiatura. Nel prossimo capitolo inizierà la storia di Suzuno!
Baci Erione99
 

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Capitolo 2
*** Cap.1 ***


(POV Suzuno)

Era una giornata molto fredda, la temperatura era sotto lo zero. Mentre tornavo a casa da scuola, col mio ennesimo compito di matematica  svolto alla perfezione, sentii dei rumori provenienti da uno scatolone. Mi avvicinai, diffidente, ero curioso di vedere cosa avrei trovato là dentro. Presi coraggio e guardai. Dentro la scatola c’era un cucciolo di cane, piccolissimo e infreddolito, il mio cuore si sciolse come un ghiacciolo fuori dal freezer, mi intenerii all’istante provavo molta tenerezza per il cucciolo, ma anche rabbia, avevo sempre odiato quelli che abbandonavano gli animali. Lo tolsi dalla cesta, lo presi in braccio e lo avvolsi con la mia sciarpa. Andai verso casa, sperando che i miei me lo facessero tenere, essendo un figlio di genitori molto ricchi non avevo tanti amici, e quei pochi che avevo non li potevo nemmeno frequentare, per le solite ragioni senza senso dei miei genitori.
Quando varcai la porta di casa, intravidi subito i miei genitori seduti nelle loro poltrone.
-Buonasera Suzuno.-
-Buonasera padre…-
-Come è andato il tuo compito di matematica?-
-Ho preso il massimo: cento-
-Complimenti! Sei il mio genietto-
-Padre, oggi mentre tornavo da scuola, ho trovato un cucciolo di…-
-No!-
-Non mi hai fatto finire la frase!-
Suzuno, la risposta è no!-
-Ma così almeno avrei un amico, ti imploro me ne prenderò cura io stesso!-
Mio padre mi guardò, con i suoi occhi glaciali, che ti facevano subito capire se avevi detto o fatto qualcosa di sbagliato.
-Non puoi giocare con Takuma? Il figlio del mio amico?-
-Papà! Takuma è noioso! Non fa altro che parlare di cose da adulti, quando, invece  ha solo dieci anni -
-E per questo ti vuoi isolare con un cane?-
-Si!-
Mio padre mi venne a due centimetri di distanza, con uno sguardo terrificante. Mi stavo già preparando a portare via il cucciolo, ma mia madre prese parte alla faccenda:
-Lascialo provare Daichi!-
-E va bene, puoi tenerlo ma vai a fargli un bagno!-
-Sarà fatto padre!-
Entrai tutto contento in bagno, riempii il lavandino di acqua tiepida e misi il cucciolo dentro. Dopo averlo lavato per bene lo tolsi dall’acqua e lui scosse tutto il corpo*, in pochi secondi mi ritrovai inzuppato dalla testa ai piedi. Presi un asciugamano me lo misi in testa e poi asciugai anche il cane col phon , poi lo portai in camera mia lo misi sulla scrivania e lo guardai…
-Come ti potrei chiamare…-
Il cucciolo dal canto suo se ne stava seduto a fissarmi, con la lingua a penzoloni
-Ho trovato! So come chiamarti!-
Il cucciolo si alzò, come se avesse capito ciò che dicevo
-Ti chiamerò Dylan!-
Il cucciolo mi leccò le mani, facendomi un solletico incredibile. Scesi tutto contento nella sala dove cenavamo, col cucciolo in braccio
-Mamma! Ho trovato il nome!-
-Benissimo! Un passo in più! Come lo hai chiamato?-
-Dylan!-
-Bravo figliolo! Domani, vado a fagli la targhetta e a comprargli la cuccia-
-Va bene!-
-E ora vieni a cenare!-
-D’accordo!-
La nostra cena era abbondante come sempre: venti primi, circa trenta secondi e novanta dessert, ovviamente io mangiai solo un primo e un secondo. Dopo cena, mi ritirai in camera col mio cane, per fare i compiti, misi sul letto il cucciolo e io mi sedetti a fare i compiti, dopo averli finiti andai a letto, pensando a tutte le cose che mi erano successe quel giorno, Dylan saltò sul letto e mi fece segno che voleva entrare nel mio letto sotto le coperte, io lo sollevai, e lo misi dentro. Al minimo contatto col mio corpo, Dylan si accoccolò sul mio braccio destro e si addormentò così. Sembrava così indifeso, subito il mio cuore si riempì di gioia, lo accarezzai sulla testolina, e riconobbi subito che quello era l’inizio di una grande amicizia, e in effetti non mi sbagliavo…

Angolino Autrice
Ed ecco il primo capitolo! Ebbene si, l’amico speciale di Suzuno è un cane! Mi sembrava carina l’idea che Suzuno avesse un animale. Mi scuso per gli eventuali errori di punteggiatura e di scrittura. Ci vediamo al prossimo capitolo! Spero che questo vi sia piaciuto! l'ho modificato, spero che questa volta mi sia uscito il codice html
Baci Erione99

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Capitolo 3
*** Cap.2 ***


Cap.2
 
Erano passate due settimane da quando avevo trovato Dylan in quello scatolone. Quel mattino, mi svegliai mezz’ora prima perché dovevo vedermi con Hiroki, il mio compagno di classe.
-Buongiorno Suzuno.-
-Giorno papà-
Il mio aspetto non era dei migliori, essendomi appena svegliato.
-Oggi farò la medaglietta a Dylan e gli comprerò una bella cuccia!-
Guardai mio padre con gli occhi dolci.
-Papà, compra un collare semplice e una cuccia semplice. Ok?-
-Ma certo!-
Mio padre voleva sempre far vedere che eravamo molto ricchi, ma io non volevo. Mi vergognavo moltissimo ad andare a scuola con abiti firmati dalla testa ai piedi, odiavo farmi vedere con il macchinone di mio padre. Quindi era meglio avvertirlo di prendere cose normali.
-Prometti?-
-Prometto…-
-Grazie papà!-
Mi vestii velocemente e particolarmente leggero, tanto non soffrivo il freddo e poi c’ero abituato. Arrivato a scuola, trovai Hiroki davanti al cancello, col pallone in mano.
-Ciao Suzuno!-
-Ciao.-
-Facciamo qualche tiro col pallone?-
-Va bene.-
Misi la cartella per terra e cominciai a giocare. Dopo una buona mezz’ora di passaggi, la campanella suonò. Tutti gli studenti entrarono nelle loro classi, io mi misi nel mio banco e guardai il posto vuoto, le maestre mi avevano messo da solo perché le ragazze mi assillavano e non mi concentravo quanto avrei dovuto.
-Ragazzi! Oggi, prima di iniziare la lezione devo presentarvi una nuova allieva. Entra!-
La ragazza che entrò in classe era molto carina. Capelli molto biondi, tendenti quasi al bianco, occhi blu come il mare. Diventai rosso appena la vidi, ma poi mi ricomposi subito.
-Piacere, mi chiamo Aoi Tsubasa, ho 10 anni e non vedo l’ora di conoscervi bene.-
-Ok. Vai a sederti vicino a Suzuno, è quel ragazzo lì- disse indicandomi
Aoi venne verso me, si sedette e si mise più vicina a me.
-Scusa, Suzuno?-
-Si?-
-Posso seguire con te? Essendo nuova non ho i libri…-
-Certo…segui pure…-
Lei si avvicinò a me, io misi il libro al centro. Tutte le ragazze iniziarono a parlottare tra loro. Era evidente che erano invidiose di Aoi.
La giornata finì. Intanto, eravamo tutti molto contenti perché ci sarebbe stata una gita a Nara, famosa per i suoi ciliegi in fiore. Dovevamo fare una ricerca a gruppi.
-Suzuno? Stai con me?-
-Scordatelo Ayumi ! Suzuno è mio e solo mio!-
-Ma sei fuori? Suzu-chan vuole stare con me! Giusto?-
-Em… ragazze, io…-
Poi, fortunatamente arrivò Aoi.
-Suzuno? Stai con me?-
-Ok !-
E me ne andai. Appena varcai il cancello mi sarei voluto suicidare, perché il mio caro papà era venuto a prendermi con la limousine, quella che usava solo per occasioni straordinarie. Entrai in macchina a testa bassa, lui mi aprì lo sportello e andammo a casa.
-Come è andata a scuola?-
-Il solito…dov’è il collare?-
-Eccolo!-
Mi diede una scatolina blu. La aprii per vedere il collare e per poco non urlavo. Il collare era in seta blu, il ciondolo era rotondo, in oro, col nome di Dylan inciso e un diamante al centro.
-Papà! Ti avevo chiesto di non esagerare!-
-Infatti non ho esagerato!-
-Non hai esagerato?! Allora non oso immaginare come fossero gli altri collari.-
-Sei il solito spiritoso!-
Il fatto che ridesse della nostra ricchezza, mi dava un fastidio immane. Appena arrivati a casa, vidi pure la cuccia, se si poteva chiamare così una cuccia enorme con cinque stanze collegate tra loro con dei tunnel
-Non ci credo…-
-Ti piace eh?-
-Basta! Non ne posso più!-
-Suzuno?-
-Tu non fai altro che vantarti di essere ricco-
-E cosa dovrei fare? Piangere?-
-Sarei io quello che dovrebbe piangere, non lo capisci ? Per le tue stupide idee, io non ho amici, tutti mi chiamano “bambino viziato” o “ figlio di papà”. E tutto questo perché? Lo dovresti sapere!-
- No non lo so dimmelo-
Lo disse con una tale naturalezza, che mi infuriai, e mi misi a piangere per la rabbia.
-Perché mi fai mettere vestiti creati su misura per me, perché mi vieni a prendere in limousine e poi ti vanti con i tuoi amici di avere un figlio perfetto, che ha tutto dieci a scuola, che sa suonare il pianoforte e che è bravissimo a giocare a calcio!-
-E cosa c’è di male?-
-Mi metti in imbarazzo, pensavo che almeno per il collare del cane non avresti ecceduto col prezzo, invece cosa fai? Compri un collare che non costa meno di diecimila yen!-
-Per essere esatti mi è costato ventimila yen.-
-FANTASTICO!-
Scappai in camera mia e mi chiusi a chiave, dentro c’era Dylan,  vide che piangevo, allora mi venne vicino e mi leccò nella faccia per asciugarmi le lacrime.
-Dylan…a volte ho il presentimento che la gente mi voglia solo perché sono ricco…- dissi tra le lacrime
Lui si avvicinò ancora di più e mi leccò le mani, come per dirmi che mi sbagliavo, che non era così…
-Ma tu mi vorresti anche se fossi povero?-
Lui si alzò e mi guardò con occhi pieni d’amore, nessuno mi aveva mai guardato così, nemmeno mio padre. Dopo quello sguardo mi sentivo meglio, forse c’era gente così ma forse era solo una mia fantasia. Sta di fatto che il legame mio e di Dylan si rafforzò ulteriormente. Già era proprio il mio migliore amico.
Angolo autrice
Più vado avanti con questa storia e più mi convinco che Suzuno mi ucciderà, appena la leggerà
Suzuno: ti uccido!! Mi hai reso un imbecille!
Io: E allora? Tanto sei un cartone non mi puoi uccidere
Suzuno : io finto? Ascolta cara mia, io sono molto più vero di te
Io : Non lo sai? Sei un cartone, non esisti…
Suzuno: non esisto…non esisto…(cade in depressione)
Io: ed ecco il primo depresso. Comunque, nel prossimo capitolo ci sarà la gita e Aoi andrà a casa di Suzuno per la prima volta.
Spero di non aver fatto errori e spero che vi sia piaciuta
By Erione99
 

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Capitolo 4
*** Cap.3 ***


Cap. 3
Il giorno dopo, finalmente c’era la gita scolastica. L’unico aspetto negativo era che dovevo indossare la divisa, la odiavo. Scesi in cucina, con Dylan dietro di me, che mi seguiva tutto contento.
-Buongiorno dormiglione!- mi disse mio padre
Io non risposi, ero ancora abbastanza arrabbiato con mio padre, così mi girai dall’altra parte e andai via. Dato che non volevo lasciare Dylan tutto il giorno a casa da solo, lo portai con me.
Appena arrivai a scuola, trovai Aoi seduta sulla panchina, che mi aspettava.
-Ciao Suzuno!-
-Ciao Aoi! Come va-
-Sono super contenta! Non vedo l’ora di partire!-
Dovevo ammettere che la divisa scolastica le stava proprio bene.
Diventai rosso al pensiero, lei si avvicinò e mi mise una mano sulla fronte.
-Stai bene? Sei tutto rosso.-
- …be…fa m-molto caldo oggi…-
Lo dissi sudando come un pazzo, riflettendo sulla scemenza che avevo appena detto. Eravamo a Dicembre, c’erano dieci gradi al massimo. Lei si allontanò, mise le mani dietro la schiena e mi guardò.
-Hai caldo? Io sto tremando dal freddo!-
-Non ho mai sofferto il freddo…-
-Capisco…e questo amore chi è?- mi chiese indicando Dylan
-è il mio cane, si chiama Dylan.-
-Come è carino! Pure io vorrei un cane, ma mia madre non vuole.-
-Come mai?-
-Dice che non sono abbastanza matura e tutte queste stupidaggini!-
Lei fece la classica faccia imbronciata e io mi misi a ridere, ma le nostre risate furono interrotte, perché dovevamo salire sull’autobus.
-Dove ci sediamo?-
-Non negli ultimi posti! Ti prego!-
-Non ti piace?-
-No c’è troppa gente!-
-D’accordo!-
Così io, Dylan e Aoi ci sedemmo nel centro dell’autobus.
Il viaggio fu lungo, ma una volta arrivati lì eravamo molto contenti.
Dovevamo raccogliere informazioni sui fiori di ciliegio. Nel mio gruppo c’erano Aoi e Dylan, che anche se era solo un cane ci è stato d’aiuto.
A metà mattina ci siamo riposati un po’ e la maestra voleva che disegnassimo un paesaggio invernale. Dylan, era vicino a me e vide che stavo disegnando Aoi nel mezzo di un paesaggio invernale.
Dylan mi diede un colpo con la testa, come se mi volesse dire che ero innamorato di Aoi.
-Non sono innamorato!-
Mi guardò come per dire : non prendermi in giro.
-Non è vero!-
Allora lui lanciò un po’ di neve ad Aoi con la sua zampa. Lei si girò verso me.
-Vuoi la guerra?-
-Come vuoi tu!-
Lei mi tirò una palla di neve e io la tirai a lei, risultato? Fino all’ora di pranzo abbiamo giocato a palle di neve. Quando la gita finì, consegnammo tutti il foglio con la ricerca.
-Aoi? Ti va di venire a casa mia?-
-Certo! Mi fa molto piacere!-
Così tornammo a casa mia. Feci il bagno a Dylan e poi lui si addormentò, mentre io e Aoi giravamo per la casa, lei notò il pianoforte.
-Sai suonare il piano?-
-Si…-
-Mi fai sentire qualcosa?-
-Va bene ma solo una canzone-
Suonai per un po’ di tempo la mia canzone preferita: Kiss the rain
-Sei bravissimo!-
-Grazie…-
-Mi insegni qualcosa?-
-Va bene, siediti qui-
Si mise vicino a me, le feci vedere quali erano le note e gli accordi.
-Suzuno sei un bravissimo maestro-
-Grazie…tu sei una brava allieva…-
I nostri visi si avvicinarono, ma solo per un attimo, poi io mi allontanai.
-Guarda che ore sono, è tardi, devo andare…-mi disse
-Ok…ci si vede domani a scuola?-
-Domani iniziano le vacanze di Natale-
-Ok…ci si vede…Aoi-chan-
-Certo Suzu-chan-
Lei prima di uscire mi diede un bacio sulla guancia e poi andò via, salutandomi. Quando tornai in camera non potevo fare a meno di saltare dalla gioia.
-Dylan! Mi ha baciato! Aoi mi ha baciato!-
Lui mi guardò come per dire: Sei innamorato!
-Dai! Devo ammetterlo, un po’ mi piace, quella ragazza mi fa provare emozioni indescrivibili!-
Dylan si girò dall’altra parte, offeso.
-Sei geloso?-
Lui fece un verso, come dire: No, non sono geloso.
Allora io lo abbracciai, non sapevo nemmeno io il perché.
-Grazie amico mio, so che hai lanciato la neve contro Aoi per farla avvicinare a me, grazie-
Lui abbaiò e mi leccò le mani, contento.
-Io e te saremo amici per sempre! Vero Dylan?-
Lui si mise più vicino a me e mise la sua testa nella mia spalla. Restammo in quella posizione per un po’, poi  andai a letto, ero stanco morto, dopo la giornata faticosa che avevo passato, era comprensibile.
Guardai verso la finestra, il giorno dopo era la vigilia di Natale e dopo pochi giorni, c’era il mio compleanno. Mi addormentai con Dylan, pensando a quanto quell’incontro avesse cambiato la mia vita.
 
Angolo autrice
E un altro capitolo è andato! In questo non ho parlato molto di Dylan e Suzuno, ma volevo dare un ruolo un po più importante ad Aoi.
Ci vediamo al prossimo capitolo
By Erione99
 

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Capitolo 5
*** Cap.4 ***


Cap. 4
Mi svegliai a malavoglia quel giorno, insomma era la Vigilia di Natale e io l’avrei passata con gli amici di mamma e papà, che erano noiosissimi e con i loro figli che erano venti volte più noiosi di loro, e infatti fu così, bambini di dieci anni che parlavano di cose da adulti come se fossero dei maggiorenni.
-Takuma cosa vuoi fare da grande?-
-Sono molto indeciso, forse farò l’avvocato.-
-Che bel lavoro! Mio figlio invece farà il calciatore o il pianista, ma visti i suoi ottimi voti potrebbe fare pure il professore universitario!-
Diventai rosso per l’imbarazzo, mio padre non aveva capito nulla!
-Per quanto i voti di Suzuno siano alti non sarà mai bravo come il mio Takuma!-
-Invece si! Mio figlio è il più bravo della classe!-
-Ma falla finita!-
-Vuoi una dimostrazione?-
Io guardai Takuma.
-Non vorrai farla veramente la sfida?-
-Certo che la voglio fare! Fatti sotto!-
Guardai Dylan, l’unico essere con un briciolo di intelligenza in questa casa, oltre me.
-Siamo in una gabbia di matti…vero Dylan?-
Lui abbaiò, per confermare la mia domanda.
-Suzuno! Vieni qui e straccia Takuma!-
-Arrivo…-
Dylan mi corse dietro, come per consolarmi. Così il Natale lo trascorsi facendo espressioni, suonando canzoni al piano e facendo mini partite di calcio. Quando tutti furono andati via, non risparmiai a mio padre la predica.
-Padre…mi ha messo in imbarazzo davanti a tutti!-
Lui si voltò verso me.
-Così ti ho messo in imbarazzo?!-
-Si!-
-Dovresti essere contento! Tutti i figli vorrebbero che il proprio padre si vanti di loro!-
-Ma io no !-
-Cosa hai detto?-
-Che io non sono contento che tu ti vanti di me…-
-…-
-Tu non hai capito nulla, il discorso che ti ho fatto l’altro giorno, ti è entrato da una parte e uscito dall’altra?-
-Suzuno…io…-
-Pensavo che tu avessi capito…invece no, mi hai fatto imbarazzare davanti a tutti…-
-Quindi ti da fastidio?-
-Si!-
-E a me da fastidio avere un figlio come te!-
-Quindi non ti piaccio?-
Mio padre capì di aver detto troppo.
-Suzuno…-
-Non aggiungere altro, ora so la verità…-
Mi ritirai in camera mia, a piangere, mio padre mi  odiava. Solo queste parole mi rimbombavano in testa.
-Dylan…cosa faccio…-
Dylan mi venne vicino, mi leccò le mani. Io alzai lo sguardo su di lui, non era più un cucciolo, aveva quasi un anno, ormai non stava più sulla scrivania, ma i suoi occhi erano rimasti quelli di un cucciolo, del cucciolo che mi amava e mi amerà incondizionatamente dalla mia posizione sociale e scolastica.
-Grazie Dylan…ma ho l’impressione che passerò il compleanno più brutto della mia vita…-
I giorni passarono, io e mio padre non ci rivolgevamo la parola, o meglio, io non la rivolgevo a lui. Poi arrivò il 3 gennaio, il giorno del mio compleanno.
-Suzuno chi inviti al tuo compleanno?-
-Ho invitato tutta la classe, ma una persona l’ho invitata anche per pranzo.-
-E chi?-
-…Aoi…-
-Oh…la tua fidanzatina?-
-Mamma!-
Dylan abbaiò.
-Visto lo dice pure Dylan che sei innamorato!-
-Dai…forse un pochino…-
Mia madre mi venne incontro, e mi abbracciò
-Sono così fiera di te!-
-Mamma…-
-Tanti auguri tesoro, per il tuo compleanno e per augurarti di fidanzarti con Aoi!-
-Grazie mamma!-
Dopo pochi minuti, suonò il campanello, era Aoi.
-Mamma! Apri tu! Io sono in condizioni pietose!-
Infondo, non ne avevo colpa, mi ero appena alzato. Aoi entrò.
-Buongiorno! Dov’è Suzuno?-
Stavo per uscire dal mio nascondiglio, ma Dylan mi tirò per la maglia, facendomi cadere nel pavimento, con un tonfo.
-Bravo Dylan! Hai trovato Suzu-chan!-
Dylan abbaiò, e si mise a scodinzolare. Feci poggiare la roba ad Aoi e andammo nella piscina sul retro. Mi misi il costume da bagno, e mi tuffai in piscina.
-Suzuno?! Sei impazzito?!-
-No, sto bene!-
-Ma c’è freddo! Io ti aspetto fuori!-
-Come vuoi tu!-
Dylan si mise a correre verso Aoi, la evitò agilmente e si tuffò, bagnandola tutta.
-Bravo Dylan!-
Dylan stava nuotando e io guardavo Aoi.
-Va be! Mi vado a mettere il costume da bagno!-
Aoi scomparì e dopo pochi minuti tornò da me, col bikini addosso. Io diventai rosso, insomma, stava proprio bene.
-Allora? Come sto?-
-Sei uno schianto!-
Lei sorrise e si tuffò con me e Dylan. Passammo tutta la mattina in acqua, poi pranzammo e dopo cena mentre tutti erano giù a ballare, vidi Aoi in un angolo. Dylan mi spinse con la testa, convincendomi a parlarle.
-Aoi! Vieni con me!-
La presi per un braccio e la portai sul tetto di casa mia. La notte era limpida, si vedevano molte stelle e c’era una leggera brezzolina invernale. Restammo zitti per un po’, poi lei aprì la bocca per prima.
-Suzu-chan? Dov’è la stella polare?-
-La stella più luminosa, ma non c’è stella più luminosa di te!-
Lei si girò di scatto
-Suzuno…io…-
-Aoi, mi sono innamorato di te dal primo momento in cui ti ho vista, non posso più negarlo a me stesso…tu mi piaci…-
-Anche tu mi piaci Suzu-chan…-
Ci avvicinammo, le nostre labbra si sfiorarono per poi unirsi.
-Aoi…vuoi essere la mia ragazza?-
Lei fece un cenno col capo.
-Certo!-
Quando tutti se ne furono andati, io ripensai ad Aoi, prima era solo la mia nuova compagna di banco, poi la mia migliore amica e ora la mia ragazza.
-Grazie Dylan! Questo è solo merito tuo!-
Lui abbaiò e si accoccolò a me, proprio come la notte che lo trovai, grazie a lui non ero più il ragazzino freddo di una volta. Lui mi aveva cambiato.
 
 
Angolo autrice
Ciao a tutti! Finalmente ho fatto fidanzare quei due, però ora non so cosa mettere come tipo di coppia, che consigli mi date?
A parte questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, spero di aggiornare presto.
By Erione99
 

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Capitolo 6
*** Cap.5 ***


Cap.5
 
Passarono sei mesi dal mio compleanno, andai in prima media e a settembre, sarei andato in seconda media. Era una caldissima domenica di giugno, io stavo letteralmente morendo di caldo.
-Suzu-chan! Preparati si va al mare!-
-Ok mi preparo subito!-
Ero molto contento, la mia famiglia andava poco al mare, sia per la mancanza di tempo e sia per la mancanza di voglia. Appena arrivati in spiaggia, montammo l’ombrellone, mentre Dylan, tutto contento correva verso l’acqua. Io presi il tubetto della crema, essendo molto chiaro di pelle potevo scottarmi facilmente. Mi misi la crema e mi buttai in acqua con Dylan. Andammo un po’ a largo, tanto sapevo nuotare molto bene e anche Dylan era molto bravo.
Dopo la mia nuotata, incontrai i miei amici del mare e, come nostra abitudine giocammo a calcio.
-Passa!-
-Tira! Tira!-
-Gol! Bravo Suzuno –
-Grazie…-
Si mise a giocare con noi pure Dylan, era bravo in ogni ruolo, tranne che in porta, quando bucava i palloni.
-Abbiamo finito…a che giochiamo ora?-
-Pallavolo-
-Bella idea-
Così andammo nel campetto, per fare un po’ di pallavolo, mi divertivo molto quando ero con i miei amici, mi sentivo diverso, non ero più il ragazzino ricco, che non ne può più della sua vita ultra perfetta. Con loro, potevo essere me stesso. Verso l’una, iniziai a sentire molto caldo, stavo sudando come se avessi appena fatto tre partite di calcio di fila. Dopo circa mezz’ora sono svenuto.
-Suzuno! Suzuno!-
-…Cosa?...dove sono…?-
-Amore! Stai bene!-
-Si…sto bene, cosa è successo?-
-C’era molto caldo e sei svenuto, credo che sia stato un lieve colpo di calore…-
-Ma mi sono messo la crema…-
-Si, certo, ma qualcuno, si è dimenticato la protezione 50+-
Dalla faccia di mia madre, capì che si stava riferendo a mio padre.
-Ok…quindi sono svenuto per colpa di mio padre…-
-Esatto…-
-E…come mi sono svegliato?-
-Dylan ti ha leccato in faccia…-
-Ah...ok…aspetta, cosa ha fatto Dylan?!-
-Ti ha leccato, amore, in faccia,-
-Non ci credo…-
-Si, eravate così teneri…-
Guardai Dylan con aria omicida, lui abbassò la testa, pentito. Poi, non ho resistito a quei dolci occhioni e lo abbracciai, con tutte le mie forze, lui iniziò a scodinzolare, fortissimo. Poi alzò la testa e mi venne addosso, sempre scodinzolando e iniziò a leccarmi da tutte le parti. Ero sicuro che la nostra amicizia sarebbe stata eterna.
 
Angolo autrice
Ciao! Rieccomi qui! Erano secoli che non aggiornavo, ma ho iniziato la scuola, quindi fra rientri scolastici e tutto posso aggiornare solo il venerdì sera. Ma a parte ciò, sono super felice di aver finito un altro capitolo!. Ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono. Ci vediamo al prossimo capitolo.
Kiss Erione99
 

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Capitolo 7
*** Cap.6 ***


Cap.6
Bip…bip…bip…
-Mm…-
Bip…bip…bip…bip…
-Altri cinque minuti…-
Bipbipbipbipbipbip
-Ho capito ora mi sveglio!-
Scesi giù dal letto tutto intontito, con Dylan che mi seguiva, probabilmente molto intontito anche lui, visto che quella sveglia fa un rumore assordante. Feci colazione, versando metà del latte sui vestiti che avevo addosso.
-Acc…mi sono sporcato…-
Andai in salotto da mia madre, per chiederle dove fosse la divisa di riserva. La trovai sul mio letto, mi guardai e notai per la prima volta nella giornata, che ero in pigiama.
-Ah…ero in pigiama…-
Mi misi la divisa, dovevo essere al più presto, l’estate era finita e io ero in seconda media, considerato lo stato in cui mi trovavo, mio padre mi accompagnò a scuola. Fui accolto da Fumiko e da Yumy, che per poco non mi baciavano.
-Ciao Suzu-chan…-
-Ciao…Yumy…-
-Oh…mi ha chiamata per nome!-
Disse quella frase urlando, come una pazza. Io mi allontanai, Yumy mi aveva fatto sempre un po’ di paura. Poi, vidi la mia stella, il mio amore.
-Aoi!-
-Ciao Suzu-chan!-
Mi baciò teneramente, poi mi guardò.
-Sei cresciuto e sei anche più abbronzato!-
-Grazie…-
-Sei cambiato un sacco!-
-Si, tutto è cambiato, ma non l’amore che  provo per te…-
-Ti voglio bene! Suzu-chan-
-Anche io tesoro!-
Entrammo in classe presi per mano, sotto gli sguardi omicidi delle mie compagne di classe. Erano gelose, si vedeva lontano un miglio che lo erano.
-Suzuno! Siediti vicino a me!-
-No, Emy…sono vicino ad Aoi –
-Uffi…-
La lezione iniziò con un test d’ingresso di matematica, che era una grande cavolata. Tutti erano preoccupati, io e Aoi eravamo tranquillissimi. Non ci scomponevamo più di tanto. Quando la lezione finì, tornai a casa, mia madre mi venne incontro.
-Tesoro, c’è un torneo a Parigi, vuoi partecipare?-
-Torneo di cosa?-
-Con il tuo cane, mi sembra un’idea carina…-
-Ok…quando parto?-
-Domani!-
-Domani?-
-Si domani, tanto sei bravissimo a scuola no?-
-si-
Corsi in camera a fare i bagagli, non sapevo cosa portarmi, quindi, dopo tre minuti, entrai in crisi.
-Cosa mi devo portare, cavolo!-
Mia madre salì, mi guardò e mi aiutò a preparare le valige. Dopo mezz’ora, avevamo finito.
-Finalmente, è finita.-
Crollai esausto sul divano, Dylan mi venne incontro e mi tirò per la maglietta.
-No, non ho voglia di andare a correre.-
Lui continuò a tirarmi
-No, non insistere!-
Dylan si fermò a fissarmi, aspettando che io mi alzassi. Dopo circa due minuti, squillò il cellulare.
-Pronto?-
-Ciao Suzuno, sono Aoi, sono al parco, mi raggiungi?-
In tre nanosecondi, ero già pronto per fare la mia corsetta serale, così iniziai ad avviarmi verso il parco.
-Dylan, corriamo?-
Lui abbaiò e iniziò a correre al mio fianco. Dopo dieci minuti, arrivai al parco, Aoi era già lì.
-Ciao Aoi!-
-Ciao Suzuno!-
-Vuoi un gelato?-
-Si, grazie.-
-Che gusti vuoi ragazzo?- mi chiese il gelataio
-Per me, nocciola e fior di latte. Per la mia ragazza, bacio e panna, e per il mio cane una coppetta alla panna.-
-Ecco a lei!-
-Grazie!-
Mangiammo il gelato, in silenzio, a rompere il ghiaccio fu Dylan, che una volta finito il suo gelato, venne da me e mi mangiò metà del mio.
-Dylan! Sei cattivo!-
Lui mi guardò con aria innocente e continuò a mangiarmi il mio gelato.
-Dylan! Lo volevo mangiare!-
Aoi ci guardò, poi iniziò a ridere.
-Siete troppo divertenti!-
-Come lui mi ruba il gelato, e tu ridi?!-
-Bravo Dylan! Finisci tutto il gelato di Suzu-chan!-
Lui mi guardò con aria superiore e io gli feci la linguaccia. Verso la tarda sera tornai a casa, il giorno dopo dovevo partire, ero molto eccitato, la partenza era fissata per le cinque del mattino, dovevo andare a letto presto, ma non avrei mai immaginato che sarei partito con un peso.
-Suzuno! Dove vai con quelle valige?-
-Sono per domani, devo partire.-
-Stai scherzando?-
-No, sono serio.-
Ero nervoso, non parlavo con mio padre da molto tempo, quindi, la mia voce risultò tremolante.
-Tu non vai da nessuna parte! Mi sono spiegato?-
-Troppo tardi ho già fatto i biglietti!-
Mio padre mi venne vicino, mi prese al colletto, e mi attaccò al muro.
-E vai lì per cosa? Per sprecare la tua vita ad allevare cani?-
-No, è un torneo dove ci sono padroni e cani-
-Ecco perché non hai amici, ti isoli con quel cane!-
-Dylan è il mio migliore amico, non permetterti di parlare male di lui!-
Mio padre mi staccò dal muro, e mi buttò per terra.
-Ricordati che sei un membro della famiglia Fuusuke, non ci far fare brutte figure!-
Mi tenni il braccio, dolorante, poi presi coraggio e guardandolo negli occhi gli dissi
-Allora sono una vergogna per te?-
-Si…-
-Allora non voglio più essere membro della famiglia, mi dispiace di essere una vergogna per voi.-
Mi inchinai e scappai in camera.
-Dylan, che senso ha la mia vita?-
Lui mi venne vicino e appoggiò la testa al mio braccio.
-Mio padre mi odia, non mi vuole come figlio, allora perché sono venuto al mondo?-
Dylan mi guardò, severo.
-Hai ragione, vecchio mio, non dovrei dire queste cose, però mio padre non mi vuole nella sua famiglia, lo hai sentito anche tu…-
Riabbassa la testa, in segno di affermazione.
-Ma meglio non pensarci, domani dobbiamo partire, non devo essere stanco. Notte Dylan-
 
Angolo autrice
Buona sera! Ed ecco un altro capitolo è finito. Mi piace pubblicare di sera, dal prossimo capitolo sarà tutto un po’ più triste per Suzuno. Grazie a chi legge e a chi recensisce.
Kiss Erione99
 

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Capitolo 8
*** Cap.7 ***


Cap. 7
 
Alle quattro, la sveglia iniziò a trillare, io mi buttai giù dal letto a fatica. Scesi a fare colazione e poi mia madre mi portò in aereo porto.
-Fa buon viaggio, Suzuno.-
-Ciao mamma!-
Salii in aereo, non si può dire che fossi tranquillo, considerato che soffrivo di vertigini. Cercai di dormire un po’, dovevo essere in splendida forma. Dopo un viaggio, che sembrava essere durato sette anni, scesi dall’aereo, e andai verso il taxi.
-Buon giorno, devo andare all’hotel “ La tour”-
L’autista mi fece un cenno col capo, e dopo venti minuti, vidi l’hotel più bello del mondo. Era lussuosissimo. Prenotai una suite, entrammo e sistemammo le nostre cose. All’ora di cena, doveva suonare un pianista famoso, ma a causa di un imprevisto, non è potuto venire, ed è in quel momento che mi viene un’idea geniale.
-Mi scusi, vorrei suonare io al posto del pianista.-
Il cameriere mi guardò contrariato, Dylan mi guardava con due occhi giganti, come per dire “ Non ci credo”
Mi posizionai sul palco, misi le dita sui tasti e incominciai a suonare la mia canzone preferita: Kiss the rain e subito dopo River flows in you. Appena ebbi finito, si sollevarono molti applausi, io feci un inchino e andai via, non avevo mai fatto una pazzia così in vita mia, non me lo sarei aspettato.
-Un grande applauso a Suzuno Fuusuke!-
Mi allontanai, andai in camera mia, mi stesi sul letto e mi feci una dormita fantastica. Il giorno dopo, dovevo prepararmi per il concorso, avevo le tappe: parrucchiere, vestiti e poi la gara.
Andai con Dylan dal parrucchiere della città
-Bene due clienti! Venite!-
Ci sedemmo sulle poltroncine, la parrucchiera iniziò a farmi i capelli.
-Lei ha dei capelli meravigliosi!-
-Merci!-
-Ora possiamo piastrali!-
-No! Non me li piastri!-
Fermai la parrucchiera poco prima che mi piastrasse i miei capelli, io odiavo piastrarmi i capelli. Una volta, mia madre, me li ha piastrati per una cerimonia, la stavo per uccidere!.
Finito il parrucchiere, comprai il vestito e andai alla gara.
-Benvenuti alla gara canina della Francia! Vediamo i concorrenti!-
-Harry, con la mia Eloise-
-Clarisse, con Minnie-
-Suzuno, con Dylan-
Chiaramente, c’erano molti altri concorrenti, circa 150.
-La prima, sarà una gara di velocità, addestratori, dovete correre con il vostro cane!-
Ci posizionammo sulla linea di partenza, e appena l’arbitro diede il via, io e Dylan iniziammo a correre.
-il numero 3 è in testa, seguito dal 5 e dal 7-
Corsi più veloce che potei, i miei sforzi furono ripagati, perché arrivai primo. La gara successiva era quella di addestramento, ma ricevetti una chiamata imprevista.
-Pronto? Mamma?-
-Suzuno, tuo padre sta male, è in ospedale!-
Sentivo che dall’altro lato mia madre piangeva, io ero sconvolto, mio padre non poteva morire, il nostro ultimo ricordo assieme sarebbe stato una litigata.
-Ok, prendo il primo volo e torno subito in Giappone.-
-No, stai lì e torna vincitore, noi ti aspettiamo qui.-
-D’accordo mamma.-
Chiusi la chiamata, non sapevo se andare o meno, mi sentivo un peso enorme addosso, era colpa mia se mio padre stava male. Dylan mi riportò alla realtà: mi guardava con occhi severi questa volta, mi voleva dire che non mi potevo arrendere alla prima difficoltà, dovevo combattere, fino all’ultimo. Mi asciugai le lacrime, feci un sorriso determinato, ero disposto a qualunque cosa pur di vincere.
L’ambiente dove si svolgeva la gara d’addestramento, era un anfiteatro enorme, poteva ospitare molti spettatori. Io ero dietro le quinte, e la tensione iniziava a farsi sentire.
-Dylan, ho paura…-
Lui mi venne vicino, e mi spinse con la testa sul palco, facendomi cadere davanti a tutto il pubblico.
-B-buona sera, io sono Suzuno e lui è Dylan.- feci un rapido inchino davanti alla giuria.
-Iniziamo!-
Si spensero le luci e si accesero i riflettori.
-Dylan, siediti.-
Lui si sedette, ma erano comandi banali, quindi, andai subito al sodo.
-Dylan, sta su due zampe.-
Lui ubbidì, guardai i giudici, si stavano annoiando, così presi il pallone da calcio e iniziammo a giocare.
-Dylan, passa!-
Lui calciò la palla, la passò a me e io la ripassai a lui, più andavamo avanti, più il nostro legame diventava più forte, la giuria ci osservava stupiti, poi quando terminai la dimostrazione, compresi di avere fatto schifo.
-Dylan, siamo andati malissimo, con che faccia mi presento a mio padre?-
Lui mi guardò negli occhi.
-Dylan, ho fatto schifo! Tu non centri nulla, è colpa mia, mia e solo mia!-
Dylan mi abbaiò contro, lo avevo fatto arrabbiare.
-Ma è la verità!-
Poi sentimmo la voce del presentatore, tutti gli addestratori dovevano andare sul palco.
-E ora, la verità.-
Salii sul palco, sapevo già che non avevo vinto, era matematicamente impossibile.
-Il vincitore è…-
Iniziai a distogliere lo sguardo, per la prima volta non vincevo qualcosa, per la prima volta ero secondo a qualcuno, ero il numero due.
-Suzuno con Dylan!-
Guardai il presentatore, incredulo, avevo vinto, avevamo vinto. Non ci potevo credere, feci un passo avanti, ritirai il trofeo, felice, dopo la gara, tornai in albergo, il telefono squillò, era mia madre…
-Pronto? Mamma?-
Sta piangendo, non so se di gioia o di tristezza.
-Tuo padre sta benone, si è stabilito ora, domani torna a casa!-
-Sono contento!-
- Ha detto che è molto orgoglioso di te, che non poteva avere figlio migliore di te!-
Piansi pure io, mi sentivo meglio, sapevo che mio padre stava bene, e io stavo bene con me stesso, chiusi la chiamata, mi lanciai sul letto e mi misi a dormire, il giorno dopo sarei tornato nel mio amato Giappone, avrei rivisto mio padre, avrei fatto pace con lui, sono felice, e tutto questo è successo solo perché ho incontrato Dylan, grazie amico mio.
 
 
*****Angolo Autrice *****
Sono tornata, dopo secoli che non aggiornavo, sono tornata
Suzuno: era meglio se ti rompevi la mano -.-''
Io: spiritoso, ma ricorda, sono io quella che ti può far ridicolizzare davanti a tutti! ^^
Suzuno: L’hai già fatto…
Ok, dopo qualche momento di scleri, torno alla storia. Mi scuso, perché ho aggiornato in ritardo, ma la scuola è molto pesante, e mi impegna molto…Spero che vi sia piaciuto, e che non ci siano errori. Grazie a chi legge, recensisce, segue questa storia.^^
By Erione99
 

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Capitolo 9
*** Cap.8 ***


Cap. 8
 
L’aereo atterrò, io scesi, aspirando l’aria che si respira in Giappone, la mia amata terra, ero stato in Francia per un po’, mi sono pure abbronzato. Fuori dal aereo porto c’è il macchinone di mio padre, salgo in macchina, ci guardiamo.
-Ci sei campione?-
-Si papà, il campione c’è, ma è assonnato…-
-Com’è la Francia?-
-Bella.-
-Ci sono belle ragazze?-
-Nel mio cuore c’è solo Aoi.-
-Quella dolce ragazza?-
-Si, quella dolce ragazza è la mia ragazza.-
Mio padre rise, non sono mai stato un romanticone, non sono mai andato d’accordo con le ragazze, non mi piacevano. Però io piacevo a loro, e molto. Arrivammo a casa, c’era Aoi che mi aspettava.
Suzu-chan! Sei tornato!-
-Certo piccola!-
-Hai vinto! Ho visto tutta la gara!-
-Com’ero quando  sono salito sul palco?-
-Agitato…-
-Accidenti si è visto.-
Ridemmo, felici, la presi per mano, e la portai nel mio posto preferito, Dylan ci seguiva, furtivo.
-Dove mi porti?-
-Vedrai!-
Il sole splendeva alto sulle nostre teste, eravamo ad Aprile, e faceva ancora caldo. Camminavamo fianco a fianco, mano nella mano. Arrivammo nella piazza dei ciliegi, era primavera, gli uccellini cantavano, c’era una leggera brezza che faceva volare alcuni petali, io e Aoi corremmo tra gli alberi, poi io mi lasciai andare nel cumolo di petali, e lei fece lo stesso. Scoppiai a ridere, lei mi guardò, io la guardai. Cadde il silenzio, il tempo si era fermato, c’eravamo solo io, lei e Dylan. Le nostre labbra si avvicinarono, e la baciai, con passione, lei mi accarezzò i capelli, smise di baciarmi, quando notò che la stavo fissando, distolse lo sguardo. Io le alzai il mento, la guardai intensamente.
-Ti amo, voglio amare solo te nella mia vita…-
-Pure io Suzu-chan…-
Ci baciammo una seconda volta, Dylan arrivò e abbaiò, era geloso…
-Allora?  Sei geloso?-
Lui fece la faccina da cagnolino piccolo e indifeso, allora andai da lui e lo abbracciai, infondo era merito suo se ora Aoi era la mia ragazza.
-Grazie amico mio…-
Passarono i mesi, arrivò di nuovo il mio compleanno, quel anno compivo 12 anni, ero emozionato, mi sentivo grande, finalmente 12 anni, mi mancava un solo anno delle medie e avrei finito le avrei finite, sarei andato alle superiori. Quel anno la festa era speciale, mio padre aveva affittato una casa in montagna, avevo invitato molti amici. Tra cui Amy e Yumi, due gemelle che non distinguevo mai, e facevo figure allucinanti, invitai tutta la mia squadra di calcio e alcuni miei compagni di scuola.
-Suzuno, svegliati, dobbiamo partire-
-Mamma altri cinque minuti…-
Mi rigirai, amavo dormire, più di qualunque altra cosa.
-Ma è mezzogiorno! Muoviti!-
-Messaggio ricevuto…-
Mi alzai dal letto, morto di sonno, mia madre mi fece gli auguri e io scesi in salotto, lì, cominciarono i guai. Per sbaglio pestai la coda a Dylan, che sobbalzò e andò a sbattere contro mio padre, che mi versò il caffè bollente in testa.
-I miei capelli!- urlai come un isterico, non tanto per il dolore e il calore del caffè, ma per il fatto che i miei capelli erano sporchi di una bevanda appiccicosa e bollente.
-Giorno…-
-Campione! Hai dormito bene?- mi chiese mio padre, evitando il discorso dei capelli.
-Si, ho dormito bene…-
-Forza! Per i tuoi 12 anni ti ho organizzato una festa coi fiocchi!-
Io sorrido, dopo aver fatto colazione, mi lavai bene i capelli, per renderli presentabili e poi uscimmo. Il viaggio è stato molto lungo, circa tre ore di macchina, che ho passato a dormire, con Dylan sopra di me, letteralmente. Infondo dormire in compagnia è bello. Mio padre mi svegliò, eravamo arrivati. Gli invitati erano già tutti lì, ero il solito ritardatario.
-Suzu-chan! Auguri!- Mi disse Amy
-Grazie…Amy-
-No, io sono Yumi- mi disse ridendo
-Ah…scusa, ma siete così…uguali…-
-Certo, siamo gemelle!- mi dice l’altra
-Fin lì ci arrivavo…-
La mia squadra mi viene in contro, ci sono proprio tutti.
-Fuusuke!-
-Ciao, Tsubaru!-
Ci dammo il cinque, poi vidi lei, la persona che volevo vedere più di tutte, Aoi.
-Ciao Aoi!-
-Suzuno! Auguri!-
-Grazie piccola-
La baciai, la abbracciai, lei iniziò ad accarezzarmi i capelli. Fummo interrotti da Tsubaru, che tossicchiò per farci smettere. Io e lei ci guardammo imbarazzati, mentre gli altri ci guardavano inteneriti.
-Sapete? Siete molto dolci-
-Piantatela!-
-Cosa c’è Suzuno? Non vuoi dimostrare di avere un cuore?- scherzarono i miei compagni
-Smettetela!-
-Altrimenti?!-
-Altrimenti…non vi faccio sciare! Tutti alla pista!-
Iniziammo a correre, per arrivare alla pista da sci. Era molto grande e spaziosa. Mio padre si era proprio superato. Andammo nella pista, con gli sci, ai piedi e provammo a sciare. Eravamo tutti in grado, più o meno…
-Guarda! Guardami Suzuno!- urlò Yumi
-Yumi, guarda avanti non me rischi di…-
-Ai, sono caduta-
Ma con un po’ di pratica iniziammo a sciare bene tutti quanti. Era Gennaio, il freddo incominciava a farsi sentire, ma era comunque una bella giornata. Ad un tratto, improvvisò una bufera, dovevamo tornare subito, mio padre mi aveva detto più volte che il tempo sarebbe stato fantastico, ma si era sbagliato. Così, ci incamminammo, dopo un paio di metri, mi accorsi che Dylan non era con noi.
-Ragazzi, voi andate avanti io vado a prendere Dylan.-
-No, è pericoloso!- mi disse Aoi
Ma io ero già andato lontano. Tornai alla pista, e lo trovai lì, fermo e spaventato. Scesi nella pista, e andai da lui.
-Dylan, sono qui!-
Lui mi riconobbe, alzò le orecchie e mi venne incontro.
-Dai, andiamocene!-
Iniziai a salire le scale, però erano coperte da uno strato di ghiaccio, quindi scivolai. Appena provai ad alzarmi, sentii un dolore fitto alla caviglia,  me l’ero storta.
-Che facciamo? Non possiamo rimanere qui!-
Dylan aveva lo sguardo perso, si guardava intorno, indeciso sul da farsi. Allora io iniziai a salire le scale, ma lui mi fermò.
-Perché?-
Lui mi guardò con occhi severi, sapeva che mi ero slogato una caviglia, e non potevo camminare, così mi convinsi che dovevamo aspettare che passasse la bufera. Aspettammo molto tempo, ma la bufera non accennava a fermarsi.
-Dylan…ho freddo…-
La mia vista si stava indebolendo, vedevo tutto sfuocato, caddi al suolo. Dylan si mise sopra di me per farmi calore.
-G-grazie…-
Lui appoggiò il muso sul mio collo. Restammo così per molto tempo, aspettando. Dopo pochi minuti, il mio corpo iniziò a perdere sensibilità, la vista si appannò ulteriormente, mi sforzai di non chiudere gli occhi, ma fu tutto vano. L’ultima cosa che vidi furono delle luci. L’ultima cosa che sentii fu il suono delle sirene dell’ambulanza e varie voci che mi dicevano di tenere duro…
 
 
Angolo autrice
Ed ecco qui un capitolo pubblicato con una rapidità stellare! Il punto è che questo capitolo era già semi pronto, lo dovevo solo correggere. Ho deciso di pubblicarlo oggi perché mancano pochi capitoli alla fine. Ho quasi finito il capitolo 9,che pubblicherò domani molto probabilmente, questo capitolo è un po’ corto, ma non potevo fare altrimenti, il resto mi serviva in un capitolo separato. Grazie a coloro che leggono, recensiscono la storia. Un saluto a tutti
By Erione99
 

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Capitolo 10
*** Cap.9 ***


Cap.9
 
 
Aprii gli occhi lentamente. Alla mia destra c’era la boccia della flebo, dietro di essa c’era la finestra, lievemente aperta, che faceva filtrare un po’ di luce. Alla mia sinistra c’era mia madre. Stava piangendo, sembrava molto stanca. La volevo chiamare, ma avevo la gola secca e non riuscivo a parlare. Così mossi un po’ le coperte, attirando la sua attenzione.
-Suzuno!-
Mia madre mi abbracciò, e pianse ancora più forte.
-Cosa è successo?-
Mio padre entrò.
-Stavi andando in ipotermia, ti sei salvato per miracolo- mi disse mio padre
-Dove siamo ora?-
-Sei in ospedale, hai dormito per dieci giorni.-
Ebbi un sussulto, mi ricordai tutto, pure di Dylan, speravo che fosse saltato sul mio letto, rispondendo al richiamo, ma non successe nulla.
-Papà?-
-Si?-
-Dov’è Dylan?-
Mia madre abbassò la testa, mio padre si fece serio.
-Tesoro…Dylan…è morto…-
Mi crollò il mondo addosso. Dylan non poteva essere morto, lui era il mio migliore amico, come avrei fatto senza di lui?
-No…non può essere…-
Iniziai a piangere, in silenzio, il mio migliore amico era morto, non avevo nessuno al mio fianco, ero solo.
-Quando ti hanno trovato, eri in fase pre-ipotermica, Dylan era sopra di te, il suo calore ti ha salvato…-
Non mi importava, Dylan si era sacrificato per me, aveva ceduto la sua vita per me. Non potevo vivere con un senso di colpa così grande. Dopo tre giorni fui dimesso dall’ospedale, entrare in camera mia fu la cosa peggiore. Tutti gli oggetti miei e di Dylan, le nostre foto assieme, non mi fecero un buon effetto. Crollai sul letto, a piangere, non scesi a cenare quel giorno, e nemmeno il giorno dopo, mi ero chiuso in un mutismo selettivo, non parlavo con nessuno, non mangiavo mai. Quando tornai a scuola tutti erano premurosi con me, io invece ero sempre più debole, svenivo di continuo, i miei voti calarono molto a causa delle mie condizioni di salute. Un giorno tornai a casa, andai in cantina, dove tenevo tutte le cose di Dylan, andai vicino alla sua cuccia, mi sedetti e iniziai a piangere.
smettila di piangere…”
Alzai lo sguardo, e vidi Dylan, o meglio il suo spirito.
ma guardati, ti stai facendo male da solo”
-Dylan…-
“sono io, tranquillo”
-Sei qui, mi manchi tantissimo!-
“ma io ci sarò sempre, nel tuo cuore, ti terrò compagnia”
-Ma non sarà mai la stessa cosa!-
“Tranquillo, tu mi sentirai sempre quando ne avrai bisogno”
-Grazie Dylan…tu sei così gentile, ma io sono un’ egoista, ti sei sacrificato per me, io non ti meritavo…-
“ Si dice, che quando un amico ti sta vicino sia per soddisfare un bisogno che hai espresso. Tu avevi bisogno di me e io avevo bisogno di te…”
-No, tu potevi trovare un padrone più responsabile…-
“Se tu non mi avessi trovato, quel giorno, sarei morto, quindi io ti ringrazio, Suzuno, grazie di cuore”
Smisi di piangere, sorrisi e la luce iniziò a svanire, capii che doveva andare via.
-Grazie Dylan…-
“No, grazie a te…”
La luce svanì, Dylan scomparve e io rimasi solo, ma comunque felice, perché sapevo che lui ci sarebbe stato sempre. Dopo quell’episodio, i miei genitori ed io ci trasferimmo a Tokio, per me era troppo stare lì. Lasciai Aoi, i miei amici e la mia scuola. Lasciai il luogo in cui ero cresciuto, ma non abbandonai mai i miei ricordi.
///////
Pov Nagumo
-Si dice che ci voglia una vita intera per dimenticarsi di una persona, e questo lo imparato grazie a Dylan, che non mi ha mai abbandonato, nonostante ora non sia più qui al mio fianco…-
Smise di raccontare, aveva il volto rigato dalle lacrime, e metà scuola era riunita e ascoltava la vicenda di Suzuno, tutti piangevano, in silenzio. Midorikawa gli andò vicino e lo abbracciò. In un primo momento non fece nulla, ma poi anche Suzuno abbracciò Midorikawa.
-Noi ci saremo sempre, ricordatelo-
-Grazie…Mido-chan…-
Suzuno, sei così dolce…- disse Ai
-Grazie Aì, grazie a tutti voi amici miei…-
Tutti abbracciammo Suzuno, persino io. Nessuno avrebbe mai pensato che uno come lui, avesse vissuto una cosa del genere. Ho capito che Suzuno è un grande amico, e che sono fortunato che sia il mio migliore amico.
 
Angolo autrice
Ed ecco l’ultimo capitolo, ora manca solo l’epilogo, per la fortuna di Suzuno, che di sicuro mi ucciderà per aver scritto questa fic. Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito la fic, ringrazio anche quelli che l’hanno inserita tra le preferite e tra le seguite. Grazie a tutti^^
By Erione99
 

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Capitolo 11
*** Epilogo ***


Epilogo
Pov Suzuno
10 anni dopo…
 
Salgo sul palco, poggio le dita sui tasti bianchi del pianoforte, ascolto la melodia che si propaga per tutta la sala. Do un rapido sguardo al mio pubblico. Ci sono i miei genitori, tutti i miei amici, tra cui Clara, la mia nuova fidanzata. Ci sono anche alcuni bambini, che mi osservano increduli. Quando termino la melodia, mi alzo in piedi, faccio un inchino e vado verso il bordo del palco, dove c’è un microfono.
-Grazie a tutti…questa melodia la dedico al mio migliore amico, senza di lui, io non sarei qui ora. Grazie di cuore amico mio, a te dedico questa poesia, tu mi hai fatto capire il senso dell’amicizia, sappilo Dylan ti voglio bene…-
Presi il foglio, dove c’era scritto ciò che volevo dire, presi voce e incominciai:
-Le persone, vengono sempre nella tua vita per una ragione, per una stagione o per tutta la vita. Quando saprai perché, saprai anche cosa fare con quella persona. Quando
qualcuno è nella tua vita, è per una ragione, di solito per soddisfare un bisogno che hai espresso, è venuto per assisterti attraverso una difficoltà, per darti consigli e supporto. Per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente. Può sembrare un dono e lo è. E’ lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci sia. Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua, o nel momento meno opportuno, quella persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione ad una fine. Qualche volta se ne va, qualche volta muore. Qualche volta si comporta male, e ti costringe a prendere una decisione. Ciò che devi capire è che il tuo bisogno è stato soddisfatto. Il tuo desiderio realizzato, il suo lavoro finito. La tua preghiera ha avuto una risposta, e ora è il momento di andare avanti. C’è chi resta nella tua vita per una stagione, perché è arrivato il momento di crescere, condividere e imparare. Ti porta ad una esperienza di pace, o ti fa semplicemente ridere. Può insegnarti qualcosa che non hai mai fatto, credici, è vero, ma solo per una stagione. Le relazioni che durano tutta la vita, ci insegnano lezioni che durano tutta la vita, cose che devi costruire al fine di averle solide, fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare le persone e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni, o momenti della tua vita. Si dice che l’amore è cieco, ma l’amicizia no. Grazie per essere stato parte della mia vita, che sia per una ragione, per una stagione o tutta la vita-
Smisi di leggere, alzai lo sguardo, molte persone piangevano, commosse. Un bambino si fece avanti, mi porse un fazzoletto, per asciugarmi le lacrime.
-Tenga, da grande voglio suonare il piano come lei!-
Io sorrisi, felice. Contento per le belle emozioni che mi ha regalato Dylan, anche se lui non è più al mio fianco io so che ci sarà sempre, nel mio cuore, per questo sorrido e continuerò a sorridere…
“Grazie Dylan, grazie di cuore”
 
Angolo autrice
È finita! \^^/ Dopo 10 capitoli ho finito la mia prima long! Yeeee \^^/. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, aggiunto la storia tra le seguite e tra le ricordate. La poesia l’ho presa girovagando su Internet, mi piaceva, quindi l’ho messa in questo capitolo. La canzone che Suzuno suona è Kiss the rain, di Yiruma, vi consiglio di ascoltarla, perché è molto bella. Il bambino che da il fazzoletto a Suzuno è Shindou. Questa storia la dedico alla mia cagnolina, che mi ha lasciata esattamente 8 anni fa. Ma basta coi ricordi tristi, spero che la mia fic vi sia piaciuta, un saluto a tutti voi ^^
By Erione99
 

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