The 5th Floor

di Some_Duped
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduction ***
Capitolo 2: *** CAP 4 Our name is fun. ***
Capitolo 3: *** CAP 3 Some Nights 1 ***
Capitolo 4: *** CAP 4 We Are Not Broken Just Bent ***
Capitolo 5: *** CAP 5 All Alright ***



Capitolo 1
*** Introduction ***


"Mamma c'è il nuovo vicino alla porta"
"Si, eccomi...buongiorno"
"Buongiorno signora Peterson, sono Ruess, abito vicino la scala...volevo solo presentarmi..."
"Oh certo, qualsiasi cosa noi siamo qui... Vuole entrare?"
"Se posso"

Mia madre e il signor Ruess erano molto amici, e spesso rimanevano ore a parlare nell'androne.
Io però non ho mai conosciuto il resto della famiglia Ruess.
Il signor Ruess spesso mi parlava di suo figlio.
Avevo otto anni. A quanto mi raccontava suo figlio ne aveva 16.
Diceva che era portato per la musica, ma lui non ci contava molto, dato che non aveva mai fatto corsi per imparare a cantare o a suonare uno strumento.
Nate (cosi si chiamava), faceva parte di una band liceale, ed era il cantante.
Ho sempre provato una grande simpatia per Nate ma lo ho incontrato solo una volta.
In verita la famiglia Ruess viveva in una fattoria in Arizona ma per alcuni motivi di lavoro si trasferirono per un anno qui.
Era il giorno del mio nono compleanno, stavo scendendo le scale per andare da mia nonna, che abitava al terzo piano.
Era mattina, mentre bussavo alla porta sentii un rumore di passi, di qualcuno che scende le scale molto velocemente.
Mi giro e vedo un ragazzo, indossa una camicia (con metà collo all'in su e metà all'in giu) una t-shirt bianca e un paio di jeans.
Incrocio il suo sguardo e lui mi sorride.
Aveva un sorriso solare e degli occhi piccoli che credo fossero verde acqua.
Si fermò un attimo vicino a me e mi disse: "tu sei charlie, giusto? Io sono Nate, mio padre mi ha detto che oggi è il tuo compleanno. Auguri!"
Mi feci rossa senza motivo, mi sentivo in imbarazzo, avrei voluto che Nate non si fosse fermato e non mi avesse salutato.
Non risposi, e lui se ne andò, continuando a sorridermi mi fece l'occhiolino.
Quando sparì tra le scale mi uscì un sorrisetto felice.
Nate aveva otto anni in piu di me, ma fu la mia prima cotta.
Il suo sorriso mi colpì subito, il suo modo di parlare dolce, con quella voce simpatica.
Rimasi li per altri cinque minuti, appoggiata allo stipite della porta, fino a quando il 'clack!' della serratura che si apre non mi fece sobbalzare, mia nonna aveva finalmente aperto.

La famiglia Ruess se ne andò dal nostro palazzo cinque mesi dopo.
Ci rimasi molto male. Il signor Ruess, che mi era molto simpatico non sarebbe piu venuto a trovarci e non mi avrebbe parlato piu di Nathaniel.

Rimasi con il broncio per un mese intero, e quando ritrornai a scuola raccontai tutto alla mia migliroe amica.
Cercai di descriverle meglio che potevo sia Nate che suo padre, e speravo che Rebecca potesse capire le emozioni che avevo provato.

Rebecca, pero, non capì, e io non ne parlai piu con nessuno.
Passarono mesi, io passai alla classe successiva, e quella dopo.
Non mi dimentaicai mai dell'appartamento numero 23, e ogni volta che ci passavo controllavo se qualcuno lo avesse affittato o comprato.
Sperando di trovarci in cartellino 'venduto. Ruess' ma non successe.
Ancora oggi è mia abitudine, quando vado a trovare i miei genitori, darw un occhiata al foglio dove sono scritti i nomi delle persone che abitano nel palazzo e dei loro rispettivi appartamenti.

È inverno, febbraio. 
Tira un vento secco e fastidioso, gli alberi spogli lasciano chei loro rami vengano comandati dal vento, le strade sono meno popolate del solito e un gatto tremante sta attraversando la strada per poi saltare su un muretto e nascondersi in una siepe.
Io entro nel palazzo e saluto John, che mi risponde russando.
Salgo le scale fino al quitno piano.
'Questo è l'unico palazzo di tutta la citta senza un ascensore!' 
Mi tiro su per l'ultimo scalino e sbatto i piedi sulla moquette per togliere la neve dagli scarponi. Mi dirigo verso il numero 25 guardando una ad una tutte le targhette sulle porte, come se non sapessi dove si trova la mia   ex-casa.
' 22, Jackson. 23, Potter. 24, Thoma...'
Mi blocco. 
Mi rendo conto della stranezza.
Sul numero 23 c'è un nome.
Potter!?che coincidenza! Magari dopo sarei andata a vedere.
Faccio un altro passo ma la tentazione di anadre a vedere chi è quel Potter che ha comprato la casa dei Ruess.
Ritorno indietro e busso.
Non mi apre nessuno, cerco di guardare dalla serratura ma niente.
'saranno usciti'

Passano quattro ore.
Mi sono fermata a pranzare dai miei, ma sono le quattro.
Mi fermo di nuovo vicino all'appartamento dei Potter, e mi accorgo che sotto il cognome ci sono due nomi.
'James e Lily'leggo.Ma che scherzo è questo? Piano a piano mi è venuto  la curiosita di capire chi sono questi simpaticoni.

Da dentro sento un rumore di bicchieri e una voce maschile.
'Quindi c'è qualcuno... E se apro che succede, mi ritrovo ad Hogwarts?'
Busso di nuovo, ma nessuno mi apre.
Ribusso.
So di essere rompiscatole, ma ho delle ragioni, quell'appartamento è stato importante per me.
Al terzo campanello sento un rumore di passi.
Vedo che l'occhiello si oscura, e capisco che finalmente qualcuno mi sta aprendo.
'Clack!' 
La porta si apre, e appare sorridente un ragazzo.
'Ciao. Chi sei?' mi fa.
'Cosa? Ah, sono Charlie, i miei abitano qui vicino e volevo solo presentarmi'
Mi accorsi di aver detto le stesse parole del Signor Ruess quando si presentò a mia madre.
Il ragazzo mi guarda dritto negli occhi.ha le iridi azzurro cielo, ha una barbetta su tutto il mento, e anche un po di baffi.
I capelli sono corti. Non pettinati, castano chiaro.
Mi porge la mano : 'io sono Andrew, Andrew Dost, ma puoi chiamarmi anche Andy'


***
'gioooorno Fun.atic :3 questa è la mia prima storia sui ragazzi, spero vi abbia intrigato abbastanza da aspettare il secondo capitolo... Zio Natanielo (?) ricomparirà presto naturalmente intanto vi lascio a Andy e Formica con l'interruttore della luce xD 
Bye al prossimo capitolo :) -Giuly_crazyXD

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Capitolo 2
*** CAP 4 Our name is fun. ***


'Vuoi entare?'
'Oh, no non voglio disturbare...'
'Andrew chi è alla porta?' 
'Non ti preoccupare non disturbi'
'AAANDYYYYY'
'Ci sono altre persone... Ci vediamo un altro giorno'
'Ma non disturbi! Se vuoi entare entra!'
'ANDREW CHE CAZZO FAI LA FUORI!?'
Andrew arrossisce leggermente, sgrana gli occhi e fa una faccia davvero buffa, tanto che mi metto a ridere.
Lui si gira verso un altro ragazzo che sporge la testa per vedere chi c'è dietro il suo alto amico.
'Non c'era bisogno di uralre, jack, abbiamo dei vicini! '
Andrew si rigira verso di me indicando con un gesto della testa il moro.
'Lui è Jack'
Jack si aggiusta i grossi occhiali neri che indossa e mi saluta con la mano.
'Ehi'
'Charlie' gli sorrido.
'Siete solo voi due?' dico.
'Oh, ehm, no... Siamo in tre.... Rimaniamo qui solo per cinque giorni... È il trentunesimo compleanno di un nostro amico.... Volevamo festeggiare come si deve, lo abbiamo sempre preso in giro perche è il piu vecchio'
Annuisco.
Guardo l'orologio.
'Bhe, io devo andare... La prossima volta mi dovete presentare il vostro amico'
'Okkey, se vuoi la sua festa è l'ultimo giorno. Per ulteriori informazioni questo è il mio numero'
Andrew mi da un pezzo di carta su cui a penna è scritto il suo numero.
'Grazie... Anche se credo che per venire a una festa dovrei conoscere il festeggiato'
'Non ti preoccupare! Stasera sei libera? C'è un posto qui vicino.... Ti faremo conoscere il misterioso festeggiato.Se mi dai il tuo inidrizzo ti vengo a prendere io... E porta qualche amica se lo desideri' Jack mi fa l'occhiolino per poi correre in cucina ricordandosi di aver lasciato il rubinetto aperto.
'ok questo è l'indirizzo... Ci vediamo! A stasera!'
Li saluto con la mano mentre scendo le scale, e sento jack che impreca per il lavandino.

'Non mi sembrano male... Peccato che se ne vadano cosi presto... Chissa perche affittare un appartamento prorpio in questo palazzo per una festa... Non è che sia adatto'
Ritorno a casa e guardo il cellulare.
Ho un messaggio da Gracie: ehi, Charlie!! Dove sei 😊 ? Che ne dici di un pranzo a un pub? 😉
La chiamo, magari potrei invitare lei, ci saremmo divertiti.
'Ehila! Come mai non ti ho sentita per tutta un intera mattina? Sei andata a casa dei tuoi, indovinato?? Come va? Ho sentito la tua mancanza da quando mi sono svegliata fino ad adesso u.u non aspettavo altro che una tua chiamata, sono rimasta a guardare il telefono per quattro ore! Come ti permetti di farmi soffrire cosi!? XD'
'Indovinato! Mi dispiace di averti fatto soffrire non lo faccio piu giuro! (?) ora però raggiungimi a casa che ho un appunatamento con tre ragazzi stasera, e tu sei invitata!'
'Oh-oh, guai in vista!! Da quanto tempo non sentivo questo tono di voce! Chi sono? È da un po che non prendi appuntamenti al volo con gente appena conosciuta: brava Charlie! Cosi ti voglio!'
'Grazie u.u . Ora però vieni da me che te li presto io i vestiti, con quello che ti metti di solito ti prendono per una hippy al ristorante'
'Grazie i tuoi complimenti sono sempre ben accetti -.- nemmeno tu sei una stilista di moda,  anche se hai belle cose non le sai abbinare'
'è per questo che ti invito sempre per uscire!! Tu ti vesti decente e aiuti me a vestire come si deve u.u'
DIIIIING!! 
'Sono fuori la porta miss imbranata, su apri'
Apro la porta e chiudo il cellulare.
'Mi potevi risparmiare questa conversazione no?'
Lei sorride e mi abbraccia.
'Come sono? Come li hai conosciuti? Ma sono carini?'
'Ohi calma calma! L'appartamento vicino a quello dei miei è stato affittato per cinque giorni da tre ragazzi,per fare una festa, infatti uno di loro compie gli anni. Mi hanno invitato alla sua festa, ma visto che non c'era in quel momento mi hanno invitato a conoscerlo oggi al ristorante'
'Wow! Colpo di fulmine! Da 1 a 10 che voto dai a quei due?'
'Mmh... Non so... Andrew aveva un bel colore di occhi e un espressione da cucciolo (?) ed è molto gentile.... Direi 7, devo ancora conoscerlo bene e vedere tutte le sue espressioni, mentre Jack non saprei, so solo che è molto simpatico '
Gracie sembra delusa.
'Sinceramente mi aspettavo un po di piu'
'Dai li ho appena conosciuti, prima che se ne vadano sono certa che arriveranno tutti e tre a 10 u.u'
'Se lo dici tu, per adesso posso solo fidarmi... Allora, mi fai vedere che avevi intenzione di metterti oggi? Io avevo pensato a qualcosa di semplice ma cool... Insomma che appena ti vedono non sanno piu parlare' 
'Non so se voglio fare questa impressione'
'Si comincia sempre cosi, sono o non sono la ragazza che ti sta sempre dietro e che ti ha dato sempre i migliori consigli mh? '
'Bhe in effetti...'
Gracie mi prende per un braccio.
'Allora non c'è tempo da perdere! Prendi subito quella maglietta che mi piace tanto, oggi spacchiamo yeah!'

Ci vestiamo in poco tempo cosi accendiamo il televisore e ci mettiamo a guardare un film.

Non mi accorgo del tempo che passa, ma sobbalzo quando il cellulare squilla.
È Jack.
'Gracie! È Jack, mi sa che si trova sotto casa, prendi le tue cose e andiamo'
'Ciao Jack!'
'Ehi, sono Andrew! Jack sta gia al ristorante, io sto qui fuori...'
'Ah, si, si, ora usciamo!'

Gracie apre la porta con il rossetto in mano, e ci catupltiamo fuori.
'Ehi Andrew!'
Andrew mi saluta con la mano destra, mentre con la sinistra apre il portellone del passaggero.
'Madame'
'Questa è Gracie, la mia amica'
Lui le sorride.
'Molto piacere, Andrew'
Gracie si siede dietro, io davanti con Andrew.
'Wow, bella macchina'
'Grazie, allora... Siete pronte? O vi siete dimenticate qualcosa?'
'prontissime direi!' 
'Ok. Allora andiamo!'
La macchina sfreccia tra le strade affollate, superiamo tutte le discoteche, i bar e i ristoranti in cui ero mai andata e ci spingiamo verso la campagna.
'Ma dov'è questo posto?' mi sussurra Gracie da dietro, che comincia ad essere preoccupata.
Io la guardo e alzo le spalle.
Che mi fossi sbagliata sul loro conto?
La macchina intanto continua a correre.
'Ehm, Andrew?' mi schiarisco la voce.
Lui sorride, continuando a guardare la strada.
'Si?'
'Non mi avevi detto che era fuori citta'
Lui mi guarda e ai accorge della mia espressione preoccupata.
'Ehi,ehi! Mica state pensando...? Ehi un attimo' ride ' Non temete, (hahahaha) non sono uno stupratore ne un drogato ne qualsiasi cosa vi sia venuta in mente! Ecco, siamo quasi arrivati... Vedete la luce laggiu? Ecco...'
Io e Gracie arrossiamo.
Gracie: 'Bhe, devi ammettere che ti conosciamo da poche ore (nel mio caso da venti minuti) e non ci avevi detto dove stavamo andando..'
Andrew: 'Si, si avete ragione... Mi perdonate?'
'Certo! Anzi, per meta se il posto dove stiamo andando è accettabile, allora ti perdoneremo del tutto u.u'
Andrew: 'Ok, non vi deluderemo'
La macchina rallenta, fino a fermarsi sotto una villa. Da dentro si sente della musica, e si vedono delle luci.
Vicino c'è una piscina ed è tutto immerso nel verde.
Un cane ci viene incontro.
Entriamo.
Ci sono vari tavoli tondi disposti vicino ai muri bianchi.
Mi giro e mi sembra che Andrew abbia visto qualcuno: 'Non sapevo che ci fossero anche loro.. Ma per me va benissimo'
Lo vedo alzare il braccio e agitare la mano.
Seguo il suo sguardo fino ad un tavolo, dove vedo Jack ricambiare il saluto.
'Ehi, sono arrivati!'
Intanto noi ci avviciniamo al tavolo, ci sono gia cinque persone, quattro ragazzi e una ragazza, che con una mano tiene... Una chitarra?
'Ehi, ehi girati, sono arrivati'
L'unico ragazzo che ancora non si era girato per il nostro arrivo si volta e...
'Nate!'



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Capitolo 3
*** CAP 3 Some Nights 1 ***


SONO ASSOLUTAMENTE MORTIFICATA CON VOI DEL RITARDOOOOOOOO!!!!!!!
ok. scusatemi. erano giorni che pensavo di pubblicarlo e rimandavo, spero non mi lapidiate ora (piu tardi magari lo posso accettare), sono veramente mortificata. non so il perche, ma come avrete notato sul capitolo due 'our name is fun.' è uscito cap 4. : è stato un errore, sorry ^__^ beeene, mi scuso (e siamo a tre) per evenetuali errori di grammatica, sono solo in terza media quindi ho ancora molto da imparare e gli errori ci stanno sempre in quello che scrivo e anche perche NON RILEGGO MAI CON ATTENZIONE yep! ora vi saluto, o va a finire che vi annoiate ancora prima di aver incominciato a leggere la storia! ossequi(?).
giuly_crazyXD






'Nate!' non potevo crederci, ero sorpresa, non pensavo che lo avrei mai reincontrato.
'Chi fei?' fa lui, con la bocca piena. Ingoia, beve un sorso di birra e si alza.
'Scusa, ma non mi ricordo proprio di te'
'Bhe, ci credo.. L'ultima volta che ci siamo visti è stato quindici anni fa!'
Continua a non capire.
'Sono Charlie... La figlia della signora Peterson'
Lui sgrana gli occhi e mi guarda dai piedi fino all'ultimo capello.
'...wow! Cioe.. Volevo dire... Non ti avrei mai riconosciuta...'
Jack: 'come mai vi conoscete?'
Nate: 'Sono vissuto qui per un anno quando avevo 16 anni... E lei e i genitori erano i nostri vicini di casa'
Jack fa un sorrisetto a me e l'occhiolino a Nate.
'Oook, sono curioso di sapere cosa succederà...'
Nate pesta il piede a Jack continuando a sorridermi.
'Allora... Vivi ancora con i tuoi li?'
'No, ho un appartamento, ma i mie genitori sono rimasti in quella casa, e ti assicuro che non è cambiato niente'
'Volete ordinare, ragazzi?' dice improvvisamente la cameriera, con tono annoiato e continuando a guardare il libretto delle ordinazioni.
Nate: 'Io si. Ho una fame'
X: 'Io quello che prendete voi, ragazzi'
Piano piano riusciamo a decidere cosa ordinare, ma prima di riuscirci accade un battibecco tra Nate, la ragazza che non conoscevo, e Jack.
La cameriera alza gli occhi al cielo aspettando le nostre ordinazioni.
Dopo una ventina di minuti (cinque passati a litigare anche con la cameriera per farla aspettare) finalmente anche l'ultimo, Andrew, ordina e felice,le ragazza se ne va agli altri tavoli.
X: 'Noi ancora non ci conosciamo, io sono Emily, quel ragazzo vicino ad Andrew si chiama Will... E ehm... Quello che si sta facendo le foto con la faccia assassina con Jack è Nattie'
Sentendo i loro nomi anche i due ragazzi si girano e ci salutano.
La compagnia è divertente, passiamo l'intera nottata scherzando.
La stessa cameriera di prima ritorna per chiederci se volevamo un dolce, e ci guarda uno a uno con una faccia scocciata.
Non ci fa molto effetto, dato la quantita di alcool bevuto le ridiamo in faccia.
Per Nate è la quinta bottiglia di birra svuotata, e Emily riesce a feramrlo appena in tempo, sussurrandogli qualcosa, prima che ne ordini altre due.
Ridiamo tanto che molti tavoli ci guardano con la coda nell'occhio e con la stessa espressione della cameriera. 
Insomma, bella serata.
Io, Nate ed Emily parliamo molto e io incomincio a pensare che tra di loro ci sia qualcosa, ma Jack mi assicura che Emily fa cosi solo per non farlo cacciare nei guai o non farlo ubriacare.
'è tutto tuo non ti preoccupare' aggiunge maliziosamente.

Andrew: 'Forse è meglio che incominciamo ad avviarci, se rimaniamo qui, finiamo l'intera scorta di birra'
Cosi ci alziamo.
La cameriera ci saluta cordialmente, felice di vederci andare.

Nate: 'Ehi, è presto, sono solo le undici e mezza! Mica ce ne ritorniamo a casa! So un posto carino dove andare... Non ti preoccupare, è all'aperto e non si beve' aggiunge accorgendosi dell'espressione di Emily.
Nate, reputato dagli altri incapace di guidare, sale in macchina con noi e Andrew.
La sua macchina la prende Jack, con Emily, Nattie e Will.
Nate indica la strada, é buio e non vedo bene dove stiamo andando.
Nate: 'Ora gira a destra... E vai per quella stradina'
Andrew ferma la macchina. 
Sento le gomme strisciare sulla terra.
La strada non è asfaltata.
Un cinque secondi dopo ecco che anche Jack si ferma.
Andrew: 'Nate sei sicuro di sapere di sapere dove stiamo andando? Siamo in mezzo alla campagna!'
Nate, con un sorrisetto e un tono teatrale: 'Andy, ti fidi di me?'
Andrew scuote la testa sbuffando e rimette in moto la macchina.
Andrew: ' se oggi succede qualcosa è solo colpa tua! 
Saliamo per una stradina piena di ciottoli e pietre, e ci ritroviamo nel buio piu totale (considerando che la macchina ha anche i vetri oscurati).
Nate è il primo a scendere, seguito da Andrew.
Sono l'ultima a scendere, e quando alzo gli occhi mi si mozza il fiato.
L'ultima volta che avevo visto tante stelle era stato quando...
'Ehi, ma io questo posto lo conosco' esclamo.
Si, l'ultima volta che avevo visto tante stelle era  stato alla fattoria di mio nonno 'Li c'era la fattoria di mio nonno!'
'Come conoscevi questo posto?' dico a Nate avviciniandomi a lui.
'Conoscevo tuo nonno'
Mi sorride.
Lo stesso sorriso di quando, quindici anni fa, mi fece gli auguri di buon compleanno.

Sento il suo braccio che mi avvolge i fianchi. Fa freddo e mi stringo al suo cappotto.
Nate incomincia a intonare una canzone che non conosco.

'And I'd be saying that you 
You're always holding on to stars 
I think they're better from afar 
Cause no one is gonna save us'

Sentendolo canatare vedo sparire Jack dietro al bagagliaio della macchina di Nate e riapparire con la chitarra che prima aveva Emily, mentre quest'ultima accorda una chitarra classica.
Nate cambia canzone, si toglie il giaccone e me lo da.
Sotto ha una camicia bianca e delle bretelle.

Che bello sentire la sua voce, accompagnata dal suono della chitarra, sotto le stelle in una gelida serata la sua voce mi riscalda il cuore.

Cause we are 
We are shining stars 
We are invincible 
We are who we are 

Nate Ruess, la mia prima cotta.
Lo ho sempre amato, l'ho sempre pensato.
Da quando sono nata, c'è sempre stato un posto nel mio cuore per lui.
Questo posto si è riempito il giorno del mio nono compleanno.
Quando mi sorrise, come un angelo, guardandomi negli occhi e con affetto pronunciò quelle parole: Happy birthday, Charlie.

Nathaniel Joseph Ruess, la persona a cui è legato l'altro capo del mio filo rosso del destino.
 

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Capitolo 4
*** CAP 4 We Are Not Broken Just Bent ***


CAP 4 We Are Not Broken Just Bent
'Buongiorno' 
'Mh?'
Apro lentamente gli occhi. Mi gira la testa... Mi fa male dappertutto.
'Mi sento a pezzi'
'Lo so, le prime volte succede'
'Le prime volte? Ma cosa stai dicendo.. E chi sei?'
'le prime nottate sbronze (?), e sono Nate...'
Come un flash mi ritorna in mente tutto.
'Oddio! E che altro è successo?'
'È successo che ci sai fare, ragazza'
Impallidisco.
'Non sarà mica successo...?'
'No, perche anche se tutti mi accusavano di essere quello meno lucido sono stato io a impedirti di realizzare i tuoi pensieri da ubriaca... Anche se eri piuttosto convincente, sai?'
Lo guardo dritto negli occhi con uno sguardo inespressivo.
'Se ti avessi trovato qui, vicino a me, nel mio letto credimi, parola mia, ti avrei fatto passare certe voglie per un intera vita!'
Ruess ride, si toglie gli occhiali da sole e mi guarda.
'Che hai da ridere? '
'A parte che sei bellissima appena svegliata, e poi... Questo non è il tuo letto ma il mio'
Mi guardo intorno, e in effetti quella non è la mia stanza.
'E dove siamo?'
'Nell'appartamento di Lily e James Potter'
Ride.
Che bella la sua risata.... Soprattutto quando viene interrotta da una mia cuscinata.
Lui si avvicina e si butta sul letto affianco a me.
Io lo guardo e mi avvicino al suo volto.
Sento il suo respiro, caldo. Sa ancora di birra.
Ok, io volevo incominciare piano, come nei film romantici ma Nate rovina il momento prendendomi la faccia e stampandomi un bacio a timbro.
Mi allontana, io ho gli occhi chiusi.
'È prima mattina, Charlie'
'Fanculo la mattina! ' dico, dandogli un altro bacio.
Lui cerca di ridere ma non ci riesce, con le labbra intente a baciare le mie.
Ci abbandoniamo sul letto, tra le lenzuola smosse appena qualche ora fa dalle mie gambe, in preda a una fuga da un terribile spazzino assassino dei miei sogni.
Lui si toglie la felpa verde militare, e la butta sul comodino.
Io gli tolgo gli occhiali da sole.
Siamo nel meglio, come si dice, un colpo di fulmine.
Certo, un colpo di fulmine che io avevo ricevuto piu di quindici anni fa, ma che a lui era appena arrivato.
CLACK.
'Cos'è ?'
'Sarà la porta che non si chiude bene..' fa Nate continuando a baciarmi sul collo.
Sporgo la testa dalla sua spalla per vedere e....
'Nate... Nate!'
'Ehi, che c'è' dice continuando, imperterrito.
'Non era la porta'
'Mh... Ah si?'
'Nate perche c'è il tuo amico Andrew QUI FUORI IN MUTANDE!?'
Nate si gira, e si accorge del piccolo imprevisto.
Andrew, con un espressione indecifrabile sul volto in canottiera e boxer, ci guarda, anzi guarda il letto, pensando a chi c'era sopra.
Nate: 'Ehm...buongiorno' 
Andrew alza piano gli occhi azzurri fino a incontrare quelli di Nate,che intanto si era alzato.
'Nate....'
'Andrew'
'Esci fuori, SUBITO'
Andrew e Nate spariscono fuori e Andrew chiude la porta.
POV ANDREW
Chiudo gli occhi, cercando di riprendere la calma.
'Ok, scusa' fa lui, come se bastasse.
'Le hai ridetto che era la tua camera'
'Ehi Andrew, era ubriaca doveva dormire'
'Non mi sembrava che stesse dormendo però! Ogni volta, sia qui sia in qualsiasi altro posto, ti prendi sempre la mia camera!'
'Perche è sempre la piu grande'
'Nate, forse sei lento a capire il concetto che non mi va molto a genio il fatto che io debba dormire dove tu scopi ragazze che rivedi per massimo tre volte! Quella ragazza è una di quelle? A me non me ne frega niente, cazzi tuoi, so solo che mi da fastidio che tu lo debba fare senza pensare alle conseguenze!'
Ok, mi ero imbestialito e gli avevo detto tutto, avevo la ragione dalla mia parte, non poteva sempre fare cosi.
La sua espressione pero non mi convince.
Forse mi sono troppo lasciato prendere.
'Andrew'
'...'
Un dolore lancinante al naso, perdo l'equilibrio e cado a terra.
Si ho esagerato, Nate è caratterialmente calmo, certe cose non le ha mai fatte.
'Non ti permettere piu di dire una cosa del genere su di lei'
Nate è veramente arrabbiato, cerco di non mandare avanti la cosa, ma è troppo tardi.
Mi tocco il naso e la mano tocca qualcosa di caldo... Sangue.
'Sei uno stronzo'
Nate fa una smorfia, ma si blocca sentendo la porta che si apre.
'Charlie!'
FINE PARTE ANDREW
Ah, e allora è cosi.
Allora è questo il nuovo Nate Ruess.
O forse lo era anche ai tempo del liceo, infondo, chi sono io per saperlo?
L'ho visto a malapena due volte.
'Charlie!'
Esco dalla stanza, apro la porta dell'appartamento e esco, chiudendogliela in faccia.
Scendo le scale, piu veloce che posso.
Non sto piangendo, non sono il tipo che piange, quando si arrabbia.
Sono solo arrabbiata, ho voglia sfogarmi. Mi devo sfogare.
Sento la porta che si riapre, sento lui che scende le scale, sento che mi prende per un braccio.
Digrigno i denti.
'Charlie asp...'
Non gli faccio finire, troppe volte sono stata ingannata, ogni relazione finiva cosi.
E io sono stufa di questo.
Gli do uno schiaffo tanto forte che la mia mano si fa rossa, ma non me ne importa.
Il messaggio è chiaro.
E anche uno come lui, lo ha capito al volo.
Me ne vado, ma non mi segue.
E fa bene.
Spero che questi ultimi tre giorni passino in fretta, perche non ho alcuna intenzione di piangere su certe cose, rimanendo per ore a pensare che terribile errore ho fatto, e rincorrendo le loro macchine quando se ne andranno.
Basta, questo non è un film, uno stupidissimo film d'amore, questa è la realta, niente ritorni di fiamma ne vecchi amori che ti interrompono il matrimonio.
La realta è che ho sbagliato persona, credevo che la mia 'infatuazione' fosse giusta e invece mi ero innamorata della maschera di uno stronzo.
Mentre scendo le scale incontro Jack.
'Ehi, bella addormentata! Charlie! Che c'è?'
Non mi fermo nemmeno.
Mi dispiace per Jack, ma adesso non è il momento.
Esco fuori.
È cosi una bella giornata, felice... Sono l'unica che ci vede solo nero?
POV JACK
Non mi risponde. Ma che è successo?
Busso al nostro appartamento ma nessuno mi apre, però sento delle voci da dentro.
Mi accorgo che la porta è aperta, ed entro.
'Ehi ragazzi ma che....' 
Quello che vedo mi spaventa.
Nate e Andrew urlano, Andrew ha il naso sanguinante e sta in mutande (?).
'Ehi calmatevi! Ma che sta succedendo? Nate basta!' urlo, mettendomi tra i due.
Riesco a farli calmare dopo una decina di minuti, ma solo per poco.
Ma che cazzo è successo?
FINE PARTE JACK
Ho gia costruito il muro imaginario per dimanticarlo, è gia solo un ricordo.
Sono stata sempre forte, anche se all'inizio ingenua.
Credevo che ogni ragazzo fosse quello giusto, e quando lo ritrovavo con un altra il mondo mi cadeva addosso, crollava tutto, e piangevo per mesi interi.
Ora, che ho capito come funziona, che ho capito che la gante è bastarda, semplicemente faccio come se non fosse mai successo.
Non piango per una relazione finita da cinque anni e mezzo.
Basta.
Arrivo a casa mia in pochissimo tempo, salgo le scale ed entro a casa come un tornado.
Mi tolgo gli scarponi e la sciarpa verde militare, butto il giaccone sulla sedia delle mia camera e mi butto sul letto.
Da una parte un bicchiere di vino, dall'altra il cellulare.
Si, il cellulare, perche ero sicura, anzi, certa che lo stronzo avrebbe richiamato.
E io, perfida, gli avrei rinfacciato il concettto di mai-stati-insieme.
Avrei ascoltato la sua voce che mi supplica, proprio come avevano fatto molti altri.
Volevo sentire, volevo ridere del suo dolore, finto.
Perche era il dolore di aver PERSO.
Perche questo è solo un gioco.
E noi eravamo infantili, odiavamo perdere.
Io e lui, tutti e due.
Ed ecco che sento vibrare il cellulare.
Lo appoggio all'orecchio senza nemmeno vedere il numero, ma mi delude sentire la voce di Gracie.
'Se devi sbronzarti almeno non farlo sola come un cane buttata sul letto di casa tua.
Scendi, andiamo al ristorante che ti piace tanto, quello dei concerti, subito'
'Gracie...'
'Ho detto, SUBITO'
 
Forse ha ragione, se veramente non ci tengo a lui, perche stare come una depressa?
Prendo le prime converse che mi capitano a tiro e cinque minuti dopo eccomi tra la folla a cercare una ragazza con le zeppe, tremila collane e bracciali e il sorriso stampato in faccia.
Vedo una mano che sventola nella mia direzione, ma solo la mano, il braccio e coperto da un emergumeno in giacca  e cravatta.
'Scusa' faccio al gigante, che si sposta per farmi passare.
Gracie è seduta su una panchina e mi sorride felice.
Come fa a sorridere sempre!? È peggio di me quella ragazza.
Mi siedo vicino a lei mantenendo una faccia inespressiva.
'Mi vuoi dire che è successo? Voglio sapere perche la storia non è andata avanti'
Cerco di non ascoltare le parole di Gracie concentrandomi sull'albero dall'altra parte della strada.
'Su, dici!'
Conitnuo a guardare la starda, ma ad un certo punto un rumore di gomme ed ecco che il mio studio accurato dell'albero viene interrotto da un furgoncino che si posiziona proprio davanti al pino.
'Scendete, che ci prendiamo qulacosa da mangiare prima di cominciare'
'sembra carino il posto'
No.
Mi rifiuto di crederci.
È solo un impressione, non sono le loro voci. 
Chiudo gli occhi.
'Ma guarda un po chi c'è? Non mi aspettavo di rivederti cosi presto, dopo quello che mi hai fatto'
'Ciao Nate!'
'Ciao Gracie'
Riapro gli occhi e lo guardo.
'Perche sei qui? Per te non sono una come tante?'
'Un uccellino mi ha detto che anche io non sono il primo.... Ma sono uno dei tanti'
Io incenerisco con lo sguardo Gracie.
'E non sono qui, per te. Ho il mio lavoro'
'Lavorate qui?' fa Gracie curiosa.
Nate ride.
'No'
Lo guardo, ora che non mi interessano piu i suoi occhi, mi accorgo di come è vestito.
È buffo.
Che deve fare con le caviglie scoperte? E quella scarpe? Per non parlare delle bretelle.
Gli rido in faccia, con gusto, ma la mia risata cattiva viene interrotta da un ragazzo, che si affaccia alla porta per chiamarci.
Mentre entriamo vedo che il ragazzo si blocca quando vede Nate.
'Vorremo mangiare anche noi qualcosa prima di incominciare....'
Non faccio in tempo a chiedergli COSA avrebbero incominciato perche Gracie, che non aveva sentito, mi trascina dentro.
Ci sediamo al tavolo, ma non passa neanche un minuto che ecco quei tre rompiscatole avvicinarsi.
Tutti e tre con il sorriso sulle labbra.
Tutti e tre. 
Nate con un braccio sulla spalla di Andrew.
MA CHE È SUCCESSO!?


morning pipol! Eccomi con un nuovo capitolo che gia fa cpaire che òa storia non è infondo quella dei due ragazzi innamorati che si ritorvano si mettono insieme e finisce tutto! In verita dopo ho altre sorporese *risata malvagia* 
ringrazio per le recensioni e invito chi sta leggendo la storia a recensire dato che DEVO sapere cosa ne pensate! naturalmente accetto anche critiche che mi servono per migliorare! 
cercherò di pubblicare ogni settimana un nuovo cpaitolo cosi da non farvi aspettare molto!
bye guys e grazie a tutti per essere arrivati almeno fino a qui c:


giuly_crazyXD

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Capitolo 5
*** CAP 5 All Alright ***


All Alright

Si siedono davanti a noi senza chiedere il permesso, e non faccio nemmeno in tempo ad aprire bocca per cacciarli che arriva la cameriera a prendere le ordinazioni.

Lo fa apposta, il gioco non è ancora finito, e adesso sta vincendo lui.

Sono l'unica a non ordinare niente, solo una Coca.
Continuo a guardarlo ma lui non ricambia, mi ignora. Perche mi ignora!?

Arrivano i piatti e la mia Coca.
Ne sorseggio un po per poi partire all'attacco.

Andrew è seduto a capotavola, tra me e Nate, quasi a dividerci prima che scoppi una rissa.
Gli tocco il braccio, e vedendo che continua a ignorarmi gli do un pizzico.

'Ahi!'
'Andrew, tu adesso mi spieghi quello stronzo che ha detto, e che è successo dopo che me ne sono andata'
Lui mi guarda con un espressione seria.
Si alza e mi tira per il braccio.
Usciamo fuori, ci allontaniamo dalla folla e finalmenete ci fermiamo.
'È colpa tua, mia e di Nate, qua nessuno è la vittima. Tu mi hai fatto litigare con quello che considero non solo un collega di lavoro, un compagno, ma un grande amico. Io vi ho fatto litigare, ma gia ho chiesto scusa. Nate ha, ancora un volta, non badato alle conseguenze delle sue azioni. È molto distratto su queste cose e io glielo faccio notare'
'Quindi ce l'hai con me adesso?'
'No, tu non hai fatto niente. Nate è sensibile, e ha capito al volo che cazzata stava facendo, stavamo facendo. Perche rovinare il lavoro di una vita per uno stupido litigio? Nate mi ha confessato che quando ti ha rivista, dopo tanto tempo, ha sentito un sentimento, strano, quasi come rivedere una persona dopo aver provato per lei nostalgia'
Mi venne un groppo alla gola.
'Credimi, lo conosco da tanto tempo, riesco a capire quando dice la verita o quando mente'

I miei occhi si inumidsicono, Andrew sorride, e mi asciuga una lacrima.
Abbasso la testa, sorpresa delle mie stesse lacrime.

Andrew, Nate, Jack. Effettivamente li conosco solo da tre giorni, eppure per me sono gia tre persone senza cui non potrei vivere.

'Grazie....Andy'
'Dovere di un amico'
Gli sorrido.
Andrew, sei speciale, una persona generosa, simpatica, altruista.
Sei riuscito a distruggere il guscio che mi ero creata in tanti anni in meno di un secondo.
Sei il primo ragazzo che dopo cinque anni e mezzo riesce a farmi piangere, non importa se per gioia o per tristezza, semplicemente che è riuscito a far rigare il mio viso di salate lacrime.
...grazie.

buondì! scusate il mio ritardo, ma ho dovuto riscrivere la fan fiction perche per sbaglio qualcuno l'ha cancellata dal tablet, eh già.
comunque, so che il capitolo è breve, quindi aggiornerò presto la storia per metterne il seguito...ricordatevi però che nonostante questo siamo solo agli inizi!
aspetto le vostre recensioni, positive o negative che siano, voglio sapere il vostro parere su insomma c: 
con questa vi lascio guys, spero che la storia continui a essere di vostro gradimento(?) o non vi abbia delusi.
arrivederci al prossimo capitolo! *sventola un cappello e si inchina (?)*

giuly_crazyXD

 

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