Dear Insanity

di _Im a Unicorn_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stairway to Heaven ***
Capitolo 2: *** Ferite. ***
Capitolo 3: *** I don't want to leave you breathless when will you save yourself ***
Capitolo 4: *** Hi, I'm Here! ***
Capitolo 5: *** I'm not alone. ***
Capitolo 6: *** I'm so sorry. ***
Capitolo 7: *** Lions. ***
Capitolo 8: *** Clothes trailing from the backdoor to the bedroom And I don’t even know your name ***
Capitolo 9: *** Not the American Average ***
Capitolo 10: *** Liar ***
Capitolo 11: *** Cry ***
Capitolo 12: *** Babe I'm gonna leave you ***
Capitolo 13: *** Twins ***
Capitolo 14: *** I'm sick ***
Capitolo 15: *** Bugie e verità. ***
Capitolo 16: *** Again ***
Capitolo 17: *** Kiss ***
Capitolo 18: *** I don't need help. ***
Capitolo 19: *** Nothing ***
Capitolo 20: *** First time. ***
Capitolo 21: *** Shoes ***
Capitolo 22: *** Therapy ***



Capitolo 1
*** Stairway to Heaven ***


Osservo le linee sinuose della Less Paul, non credevo di trovare una chitarra del genere in un vecchio e pidocchioso negozietto di periferia. 
Tocco le corde impolverate dello strumento e il suono che ne deriva mi culla per alcuni secondi. 
Mi siedo sul vecchio sgabello e accavallo le gambe.  Appoggio la chitarra su esse e tento l'inizio della più celebre canzone dei Led Zeppelin.
Dopo il primo accordo arriccio il naso. 
Si sente che non viene utilizzata da molto tempo. 
L'accordo alla buona e riprendo a suonare, poco dopo sento una voce alle mie spalle.

"There's a lady who's sure all that glitters is gold.."

Mi volto di scatto e vedo un ragazzo sulla ventina che osserva le mie spalle facendo roteare un paio di bacchette. 
Arrossisco senza farmi notare, poso la chitarra e mi alzo.
"No aspetta.."
Mi giro di nuovo e incrocio il suo sguardo per alcuni secondi.
"Potresti.. ricominciare?" 
Abbasso lo sguardo e mi risiedo, riprendo a suonare e lui mi si affianca. Si siede a gambe incrociate e mi guarda.
Si sofferma sul lento movimento delle mie dita, sui miei capelli, sui miei occhi.. e soprattutto.. sul mio braccio, sembra attratto dal mio tatuaggio. 
In realtà non mi piace quando la gente mi fissa.. Non mi piace neanche parlare cone la gente.. Posso dire che non mi piace proprio STARE con la gente... 
Dopo poco suona il suo cellulare, lui si alza, si scusa e si allontana. 
Ripenso all'intensità del suo sguardo e ai suoi occhi marroni...
Scuoto la testa e ne approfitto per sparire. 
Poso la chitarra e mi dirigo verso l'uscita. 
Faccio per varcare la soglia quando sento una stretta attorno al polso. 
Mi volto spaventata.
Non mi piace neanche essere toccata. 
Ancora lui. 
Do uno strattone e mi libero dalla presa. 
Lui alza le braccia come per arrendersi.
"Scusami... è che non mi hai detto il tuo nome.."
Abbasso la testa e mi guardo i piedi, mi tocco compulsivamente le mani e poi rialzo lo sguardo.
"Perchè vorresti saperlo..?"
Lui sorride, mantenendo una dovuta distanza. 
"Bhe.. perchè suoni molto bene con una chitarra molto vecchia... perchè sei strana e.. mi interessi..."
Mi mordo un labbro senza che lui mi veda e poi sussurro,
"Mi chiamo Sophie.."
Mi volto subito ed esco velocemente dal negozio lasciandolo li, imbambolato. 
Cammino freneticamente per qualche metro quando un pensiero mi balena nella mente. 
Torno indietro di corsa e lo ritrovo davandi all'entrata del negozio. 
Mi piazzo davanti a lui, a pochi centimetri dal suo naso, e mi guarda stupito.
"E tu come ti chiami?" 
Alza un sopracciglio perplesso. 
"Ehmm... James.."
"Bond?" 
Storce naso e bocca ancora più perplesso. 
"..Cassells.."
Annuisco freneticamente.
"Okay." 
Mi volto e me ne vado quasi correndo, sento la sua voce in lontananza.
"Aspetta!"
Mi fermo e mi giro verso di lui.
"La scritta sul tuo braccio??" 
Mi guardo il braccio sinistro e mi mordo un labbro, poi alzo la testa e guardo la sua lontana figura.
"Jim Morrison!"
Riprendo a correre, stavolta, senza voltarmi. 

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Capitolo 2
*** Ferite. ***


Corro a casa e mi butto sul letto.
Ripenso al suo profumo "D & G.".
I suoi occhi marroni riempiono la mia mente, che sguardo intenso aveva...
Scuoto la testa un paio di volte.
Vado in bagno e mi guardo allo spechio, è così sporco che non riesco neanche a vedermi bene.
Osservo intensamente i miei occhi castani. Li volevo verdi, li ho sempre voluti verdi...
Una lacrima scorre lenta sulla mia guancia.
Tiro su col naso e mi spoglio.
Appoggio i piedi nudi sulle fredde piastrelle del pavimento e rabbrividisco.
Prendo la lametta e l'appoggio su un angolo della vasca, apro il rubinetto ed entro.
Guardo il mio corpo. Non mi è mai piaciuto.
Appoggio la testa alla sponda della vasca.
Perchè sono strana?
Perchè non sono come tutti gli altri?
Queste domande ecceggiano nella mia testa da quando ero bambina.
Mai una risposta.
Mai una speranza.
Ne un motivo per cambiare.
Chiudo gli occhi per la rabbia e digrigno i denti.
Prendo la lametta.
Una piccola vocina nella mia testa urla di non farlo, di smettere con questo orribile vizio. Non lo so.. forse è il briciolo di buon senso rimasto..
Scuoto la testa e mi incido il polso destro.
Osservo il mio sangue scorrere dalla ferita e perdere di intensità e colore a contatto con l'acqua.
Mi lascio andare e un senso di pace mi invade, penso sempre che sia una pace insana ma in fondo non mi importa, finchè non arriva il romorso.
Ed eccolo avanzare tra mille pensieri, e farsi sempre più intenso.
Rimorso per le mie stupide azioni.
Per la mia difficoltà a stare con gli altri.
Per essermi tagliata un'altra volta invece di affrontare i miei problemi.
Mi guardo intorno spaventata.
L'acqua sporca di sangue mi disgusta.
Esco dalla vasca e lascio andare via l'acqua sporca.
Mi accascio per terra e piango tutte le mie lacrime.
Piango finchè non mi bruciano gli occhi.
Sono una bambina.
Continuo a piangere, anche se ormai non so se sia rabbia o dolore.
Un pensiero mi balena nella mente veloce come una saetta.
James.
E se scoprisse qualcosa? Di me, della mia vita.. della mia stupidissima vita che va avanti da 19 lunghissimi anni..
Cosa penserebbe? Mi abbandonerebbe, come hanno fatto tutti gli altri prima di lui..
O forse no..
Forse mi accetterebbe per quello che sono e per quello che c'è scritto su tutte le cartelle cliniche che mi riguardano..
"Incapace di intendere e di volere."

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Capitolo 3
*** I don't want to leave you breathless when will you save yourself ***


Mi sveglio.
Che giorno è? 
E' mercoledì... 
Cos'è che devo fare di mercoledì..? 
ASSISTENTE SOCIALE! 
Mi alzo di scatto, mi infilo un paio di jeans, una camicia a maniche lunghe per coprire i tagli e vado in bagno. Mi guardo allo specchio, poso lo sguardo sulla lametta appoggiata su un angolo del lavandino.
Apro la finestra, inspiro profondamente e chiudo gli occhi.
Basta.
Prendo la lametta e la lancio fuori dalla finestra. 
Oggi si riparte da zero. 
Mi guardo un'altra volta e sorrido.
Il primo sorriso sincero da anni... 
Mi pettino, mi infilo le scarpe ed esco. 
Corro fino al palazzo di Mike Sarrel, il mio assistente sociale. 
Quell'uomo mi ha sempre disgustato, girano voci riguardo la sua "professionalità".
Respiro profondamente ed entro. 
Mi dirigo all'ultimo piano, busso.
"Chi è?"
Anche la voce mi disgusta.
"Sono Sophie..." 
Mi apre la porta.
Un uomo sulla cinquantina, i capelli corvini e lo sguardo perennemente malizioso. 
Abbasso gli occhi per evitare di guardarlo. 
"Accomodati.."
Entro e mi butto su una poltrona di fronte alla sua scrivania. 
Lui si siede, con calma, prende il mio fascicolo e comincia ad elencare le mie azioni degli ultimi mesi. 
Io mi guardo intorno e mi tocco freneticamente le mani, mi mangio le unghie, muovo le gambe.
"Vuoi stare calma?" 
Alzo lo sguardo e lo fisso per un po', immobile. Poi riprendo a muovermi e lui si spazientisce. 
Si alza e mi viene in contro.
"Sophie... dovresti cominciare ad essere un po' più socievole..." 
Non proferisco parola e lui riprende a parlare. 
"Fai un po' di pratica con me? Che ne dici...?" 
Respiro profondamente e lui mi prende una mano. 
Chiudo gli occhi. 
La muove e la porta al cavallo dei suoi pantaloni, sento l'erezione e do uno strattone. 
Cado dalla poltrona a lo guardo spaventata. 
Mi si avvicina lentamente ed indietreggio. 
Si china arrivando a pochi centimetri dal mio viso e mi prende un braccio. 
Respiro velocemente e mi guardo intorno cercando una via d'uscita da quella disgustosa situazione. 
Mike mi si avvicina sempre di più e reagisco d'istinto. 
Gli tiro un calcio nello stomaco con tutta la forze che ho in corpo e mi precipito fuori dalla stanza. 
Sento i suoi lamenti dietro la porta.
Corro verso l'uscita del palazzo.
Esco e corro più veloce che posso. Mi fermo con il cuore in gola e trattengo un conato di vomito. 
Un altro si fa spazio nel mio corpo e non riesco a controllarmi. 
Vomito quel poco che avevo mangiato la sera precedente e mi appoggio ad un palo.
Respiro profondamente per qualche secondo e riprendo a correre. 
Sono fottuta.
Sono la donna più fottuta dell'universo. 
Sento i miei muscoli contorcersi per lo sforzo e tutto ad un tratto fermarsi, una botta pazzesca mi fa volare all'indietro e cado col sedere sul cemento. 
Sento un lamento di una voce familiare e alzo lo sguardo.
Spalanco gli occhi e lui fa lo stesso. 
Restiamo immobili per qualche secondo, stupiti. 
James. 
Comincio a respirare in modo strano e lui si rialza. 
Lo seguo con lo sguardo, mi porge un braccio per aiutarmi e non ci faccio caso. 
Rimango per terra, senza fiato, ad osservare ogni suo lineamento. 
Dice qualcosa, qualcosa che non sento. 
Si china e mi prende il mento, mi scuote la testa e dice qualcos'altro. 
Mi riscuoto. 
"Oh! Oh mi senti?! Stai bene?!" 
"SI!"
Urlo involontariamente e lui si stupisce. 
Si mette a sedere e mi guarda intensamente.
"Non respiravi.... da cosa stavi fuggendo..?"
Abbasso gli occhi ed una lacrima mi solca la guancia. 
Rialzo lo sguardo.
"Probabilmente da me stessa..." 

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Capitolo 4
*** Hi, I'm Here! ***


Mi guardo le mani.
Tengono saldamente una bottiglia di "Corona Extra" e tremano, tremano come non hanno mai tremato prima.
Alzo lo sguardo e osservo James che beve un lungo sorso di birra e appoggia la bottiglia delicatamente sul tavolo.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo prima che lui rompa il silenzio.
Ha una strana luce in quegli occhi marroni... uno strano bagliore che dice "io sono forte."
Quella forza che io non ho, non ho mai avuto e non avrò mai..
"Mi parli un po' di te o te ne stai li seduta e zitta..?"
Abbozzo un sorriso.
"Non volevo annoiarti con l'infelice storia della mia vita..."
Alza le sopracciglia e solleva di poco le braccia come per accogliermi.
"Sono qui apposta per sentire l'infelice storia dell tua vita... non aspetto altro.."
Sorrido di nuovo e prendo un bel respiro.
"Okay... da dove comincio?"
Alza le spalle.
"Da dove vuoi..."
Sospiro rassegnata.
"Bhe... Mio padre mi picchiava... picchiava me, mia madre e mia sorella..."
Perchè glielo sto dicendo?
".. Mia sorella è morta quando avevo 12 anni..."
Fermati.
"... Mia madre è scappata di casa..."
Fermati!
"..E lui mi ha affidato ad un tutore... che è morto il mese scorso."
FERMATI!
Sobbalzo e smetto di parlare.
James mi guarda intensamente e si alza.
Lo sapevo, mi avrebbe abbandonato anche lui.
Mi prende per una mano, mi porta al balcone, paga ed usciamo.
Mi porta nel parchetto di fronte al bar e mi fa sedere per terra, all'ombra di un albero.
"E l'adolescenza invece com'è stata..?"
Sgrano gli occhi.
Perchè lo vuole sapere?
Non è mai interessato a nessuno..
Non è mai interessato a nessuno di me...
Scuoto la testa.
"Un continuo di persone che fingevano di amarmi per usarmi e abbandonarmi.."
Abbasso lo sguardo cercando di trattenere le lacrime.
Non voglio piangere.
Non voglio sembrare debole..
Non voglio ESSERE debole..
Non questa volta.
Tiro su col naso e lo guardo negli occhi, cercando di essere forte.
" E poi...?"
Digrigno i denti e chiudo gli occhi, rabbiosa.
"E perchè dovrei dirlo proprio a te?!"
Si stupisce e indietreggia un poco.
"..Perchè mi interessa..."
Mi alzo di scatto.
"Tutte stronzate! Sei come tutti gli altri! Tutti quelli di cui mi sono circondata che sfruttano, usano, abbandonano e deridono! TUTTI QUELLI CHE PORTANO A QUESTO!"
Mi scopro i polsi mostrandogli le cicatrici.
Mi prende i polsi, stringendoli, e mi tira a se.
Mi mette una mano sulla testa e mi tiene attaccata al suo petto.
"Tu non stai bene piccola... non stai bene per niente..."
Mi abbraccia, mi stringe forte e io comincio a piangere, silenziosamente, discretamente...
Nessuno lo aveva mai fatto... Nessuno mi aveva mai abbracciato così... con amore, tenerezza...
Non so che fare...
Lo abbraccio?
Non lo abbraccio?
Gli salto addosso e comincio a piangere sulle sue spalle?
Tremo.
L'unica cosa che riesco a fare.
"Sfogati..."
Lo abbraccio e affondo il viso nel suo petto.
Piango.
Piango tanto mentre mi accarezza la schiena e mi stringe a se.
Sento uno strano movimento nel mio stomaco..
Uno strano formicolio ai piedi..
E un piacevole tepore nel cuore.
Mi stacco, con gli occhi lucidi e vedo un sorriso stampato sulle sue labbra.
Un sorriso così innocente e sincero...
Tiro su col naso e sorrido a mia volta.
"Promettimi una cosa."
Lo dice con un tono così freddo da farmi gelare il sangue nelle vene.
"Non ti tagliare mai più, MAI PIU'."
Mi asciugo gli occhi con un dito.
"Perchè dovrei dare retta a te..?"
Mi sorride.
"Perchè ora io ci sono. E ci sono per te."

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Capitolo 5
*** I'm not alone. ***


Mi guarda negli occchi e distolgo lo sguardo imbarazzata.
Mi sento strana..
Faccio per allontanarmi e lui mi prende per un braccio.
"Dove credi di andare?"
Osservo i suoi dolci lineamenti per un po' prima di rispondere..
"A casa.."
Lo guardo ancora e mi si scalda il cuore.
Sento un groppo alla gola, come se avessi pianto per ore.
"..Vieni con me..?"
Sorride.
"Speravo che me lo chiedessi.."
Mi si avvicina e mi prende per un fianco.
Arrossisco e mi torturo le mani, imbarazzata.
Non riesco neanche a guardarlo negli occhi...
Sento una risatina ed alzo lo sguardo.
Un sorriso sincero gli si è disegnato sul viso.
Sorrido anche io, tenendo gli occhi bassi, e ci avviamo.
A metà viaggio appoggio la testa su una sua spalla.
Che faccio!?
Mi tiro su di scatto e abbasso gli occhi.
Sento una piccola pressione sulla guancia che mi fa tornare nella posizione di prima.
"Stai pure.. mica mi dai fastidio.."
Sorride e mi picchierella l'indice sul naso, come si fa coi bimbi.
Chiudo gli occhi sorridente.
Ancora quella sensazione...
Cos'è...?
Questa voglia di stargli vicino, di guardarlo, di sentire il battito del suo cuore..
Arriviamo alla porta e mi stacco da lui per aprire.
Prima di farlo entrare mi piazzo davanti alla porta e lo guardo.
"Non è una bella casa.... okay.. non si può definire casa.."
Abbasso lo sguardo.
Lui sorride e mi prende il mento, sollevandolo.
"Hai uno stereo?"
Alzo un sopracciglio perplessa.
"Ne.. ho .. 3.."
"E' una reggia."
Mi scanso e lo lascio entrare.
Chiudo lentamente la porta.
Come mi è venuto in mente di portarlo qui...
Respiro profondamente.
"Fa come fossi a casa tua."
Mi butto sul letto a pancia in giù, affondando la testa nel materasso.
Sento una risata.
"Hai sonno?"
Giro la testa per farmi vedere.
"Io ho sempre sonno... tu?"
"Anche io.."
Si butta sul letto a pancia in giù, accanto a me.
Mi guarda e sorrido.
Uno strano senso di pace mi riempie il cuore..
E finalmente riesco a pensare che è una pace bella..
Riesco a pensare che sto bene...
Sto bene con me stessa..
Come si dice..?
Sono.. felice..
Chiudo gli occhi e mi addormento.

Mi sveglia un continuo respiro sulle orecchie.
Apro gli occchi stra-rincogliointa e mi volto.
James mi accarezza i capelli a pochi centimetri dal mio viso.
Sorridiamo e mi stiracchio.
Lo guardo negli occhi per un po'.
"Grazie.."
Si stupisce e tira legermente indietro la testa.
"Per cosa?"
Alzo le spalle.
"Non so... mi sento bene quando sto con te.."
Mi rendo conto di quello che ho detto e mi metto una mano sulla faccia.
Stupida..
Stupida! Stupida!
Ride e cerca di togliermi la mano da sopra gli occhi.
"No.. non voglio vederti.."
Sorrido a seimilaottocento denti.
Lui ride di nuovo e mi accarezza una spalla.
"Va beh.. allora non guardarmi.."
Si avvicina lentamente al mio viso e appoggia delicatamente le sue labbra alle mie.
Sobbalzo, con il cuore che fa mille battiti al secondo.
Mi tolgo le mani dagli occhi e lui si stacca.
Ci guardiamo per pochi secondi, poi lui si avvicina di nuovo, mi prende il viso e mi bacia. Ancora e ancora.

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Capitolo 6
*** I'm so sorry. ***


E' possibile che anche il rumore delle patatine masticate dai suoi denti mi piaccia?
Non è che sono malata...?
Mi picchierella due dita in testa mentre continua a magiare.
"Perchè correvi stamattina?"
Mi appoggio a lui con la schiena.
Non glielo dico.
"Ma.. nulla.."
Deglutisce e mi mette una mano sugli occhi.
"Dai dimmi.."
Glielo dico?
Non mi è mai piaciuto raccontare le cose alle persone.. O non capiscono, o non apprezzano... è la solita storia.. Me la racconto da quasi vent'anni..
"Nulla non ti preoccupare.."
Mette il sacchetto di patatine da una parte e mi ribalta, mettendosi sopra di me.
Mi prende la faccia e mi guarda negli occhi.
"No, dimmi."
Alzo gli occhi al cielo.
"Ma perchè dovrei raccontarlo a te? Già mi sento stupida ad averti raccontanto com'è andata la mia vita fino ad adesso.."
Arrossisce.
Non lo avevo mai visto arrossire..
E' tenero..
Lo fisso per un po' e poi sussurra:
"Ma a me piace starti vicino.."
Il mondo si ferma un secondo.
Solo pochi attimi, niente di più..
Solo pochi momenti per sentire quelle parole, pronunciate da una persona che mi è così distante e così vicina allo stesso tempo.
Mi sembra di sognare.
Rivedo le sue labbra muoversi e penso, penso tanto, come al solito.
Penso a quanto ho aspettato che qualcuno me lo dicesse.
Penso a quanto mi è dispiaciuto non udirlo prima..
Quanto ho sofferto nella mia vita?
Troppo..
E forse ora è finita.
Finalmente.
Penso di meritarmi di stare bene, in pace.
Torno alla realtà e lo osservo.
Ha i lineamenti così dolci.. così da bambino.. e pure ha il cuore più forte che io abbia mai incontrato..
Forse è l'unica persona con un cuore che io abbia mai incontrato..
Lo abbraccio e lui ricambia.
Poi mi stacco e prendo un respiro.
"Il mio.. assistente sociale."
Mi mordicchio un labbro e mi tormento le mani.
"Si.. che hai fatto..?"
Continuo a torturarmi gli arti.
"Ecco lui.."
Mi si avvicina.
"Lui..?"
"Lui mi.."
La sua espressione cambia rapidamente.
Stringe la mano in un pugno e digrigna i denti.
"Ti ha messo le mani addosso?"
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi e sospiro.
Si alza dal letto e si appoggia al muro.
"Quanti anni ha..?"
Sospiro di nuovo e James si spazientisce.
"Dimmelo."
Mi volto verso di lui.
"Non lo so.. una quarantina.."
Tira un pugno contro il muro e mi fa sobbalzare.
"Che figlio di puttana."
Mi metto a sedere sul letto e lo fisso.
"Non è successo nulla.. calmati.. ormai è passato."
"Dove sta? Dove cazzo abita?"
Sgrano gli occhi.
"James stai tranquillo.."
Si precipita verso di me e mi prende il viso fra le mani.
"Come faccio a stare tranquillo se un uomo che vedi tutte le settimane è un porco figlio di puttana?"
Gli accarezzo il collo e lo guardo negli occhi.
"So badare a me stessa"
Si sporge un pochino e mi bacia.
"Invece no.."
Storgo il naso.
"Shh."
Ci abbracciamo.
"Sophie.."
Lo fisso per pochi secondi.
"Ho un problema."
Mi irrigidisco un secondo e cerco di fare un sorriso che non sembri eccessivamente falso e carico di tensione.
"Che c'è?"
"Ti amo."

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Capitolo 7
*** Lions. ***


Apro gli occhi lentamente. 
E' buio.. Sarà ancora notte..
Cerco di liberarmi dalle braccia di James. 
Le scosto delicatamente dalla mia pancia e mi alzo lentamente, per non svegliarlo. 
Appoggio i piedi nudi per terra. 
Un brivido mi attraversa la schiena. 
Il freddo delle piastrelle mi ricorda la sensazione che si prova nel tagliarsi.. 
Scuoto la testa.
Non ci devo pensare. 
Mi vesto in fretta e vado verso la porta. 
Apro e una folata di aria mi investe la faccia. 
Sorrido. 
Mi volto e vedo James dormire beatamente nel mio letto.
Mi avvicino timorosa. 
Non vorrei svegliarlo.
Gli accarezzo i capelli e gli do un timido bacio su una guancia. 
Mi dirigo di nuovo verso la porta ed esco, chiudendo piano.
Devo chiarirmi un po' le idee.
Cammino verso il parco in cui mi aveva portato James due giorni prima, ripensando a quello che era successo in queste ore. 
Ho incontrato un ragazzino. 
Mi ha baciato.
Sono andata su di giri. 
Lui si è montato la testa anche più di me.
Dice che mi ama. 
Facciamo l'amore.
Un disastro. 
Se penso che io non so neanche cosa vuol dire.. 
Un completo disastro. 
Mi siedo appoggiando la schiena al tronco di un albero.

Alzo gli occhi e guardo le stelle.

A volte penso che mi piacerebbe essere una stella... libera da qualunque responsabilità, libera di splendere e di mostrare la bellezza che ho dentro al mondo..
Già..
Peccato che comincio a pensare di non avere una bellezza interiore..
Sono marcia dentro..
E' troppo tardi per salvarmi perchè la mia storia mi ha lentamente dilaniato, fino a farmi arrivare qui..

E non capisco che cosa trovi James in me, che cosa ci veda..

E non capisco neanche cosa prova..

Cos'è l'amore?
Non lo so, non l'ho mai saputo.

Forse è quando una persona ti fa stare bene con te stesso o in pace..

Allora a quel punto “amerei” anche io..

O forse è quando non riesci ad essere razionale perchè quella persona ti fa uscire dalle righe, andare fuori di testa..

Forse è quando ci si intende senza parole..

Quando si è troppo diversi, quando si è troppo uguali..

Chissà..

Guardo dritto davanti a me e sorrido.

Ci si deve sentire davvero male..

Povero..

E pensare che non mi era mai passata per la testa l'idea di essere amata..

Non mi ha mai amato nessuno..
Un lieve bagliore si fa spazio tra i rami degli alberi.

Alba.

Nascita.

Vita...

Sorrido beatamente osservando il sole salire.

Inspiro profondamente e appoggio la testa al tronco, chiudendo gli occhi.

Una mano sulla mia spalla.

Trasalisco e mi volto di scatto.

I suoi occhi marroni mi fissano preoccupati.

Non farlo più.. pensavo ti fosse successo qualcosa...”

Gli sorrido sinceramente.

James.... come si fa a capire quando si è innamorati?”

Si siede affianco a me e mi mette un braccio sulle spalle.

Innanzitutto.. gli occhi.”

Alzo un sopracciglio, perplessa.

Gli occhi?”

Si gli occhi. Se negli occhi di una persona trovi lo specchio della sua e della tua anima.. si.. sei innamorato..”

Torno a guardare avanti a me.

lo specchio della mia e della tua persona.. Siamo uno l'opposto dell'altro.. Hai sbagliato persona...”

Mi si avvicina lentamente e mi prende il mento tra pollice ed indice.

Invece ho trovato quella giusta... Perchè qui..”

Tocca il mio petto con il palmo della mano.

..Qui c'è una leonessa che è forte quanto un uragano piccola, e tu non lo hai mai capito...”

Mi bacia intensamente e ci abbracciamo.

Colpiti dai bagliori dell'alba.  

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Capitolo 8
*** Clothes trailing from the backdoor to the bedroom And I don’t even know your name ***


Ho passato alcuni giorni in casa sua, è deliziosa.

Suona la batteria, mi ha detto..

Qualche anno fa la suonavo anche io, ma non gliel'ho detto, so che mi chiederebbe di provare e io sarei imbarazzata.

Sono sempre più confusa per quello che mi sta succedendo; non capisco..

Ho ancora tante domande da fargli, ma non ho il coraggio di parlargliene.. In fondo non voglio che pensi che sono una paranoica e che non ricambi il suo sentimento..

Sempre ammesso che ci sia, un sentimento.

Non so, la storia del “ti amo” non mi ha convinta.. Forse è solo un rifiuto psicologico.

E ora me ne sto qui, a crogiolarmi nella sua vasca da bagno e ad interpellarmi su tutti i miei “perchè”..

James apre la porta del bagno.

Vestiti prima di uscire da qui, ci sono due amici.”

Annuisco sospirando e lui mi si avvicina.

Che hai..?”

Gli sorrido.

Nulla, oggi devo andare da Mike.”

Si irrigidisce.

Vengo con te.”

Mi da una carezza e sorride, poi esce chiudendo lentamente la porta.

Esco dalla vasca e mi metto l'accappatoio.

Non mi faccio il turbante per asciugarmi i capelli perchè non voglio essere eccessivamente imbarazzante.

Esco timidamente.

Spero di raggiungere la camera da letto prima che mi veda qualcuno.

Faccio un passo e sento una voce alle mie spalle.

E' lei?!”

Sospiro.

Tentativo fallito.

Mi giro gocciolando e vedo un ragazzo di fianco a James.

Perchè mi devo presentare stile Samara agli amici carini del mio ragazzo?!

Ho appena detto che James è il mio ragazzo?

Ommerda.

Arrossisco.

Di solito ho un aspetto migliore... “

Il ragazzo mi sorride e viene affiancato da un altro ragazzo magro e biondo.

E' lei? E' carina..”

Arrossisco di nuovo e James lo riprende.

Ben! Comunque Sophie, loro sono Danny e Ben..”

Abbasso lo sguardo e faccio “ciao” con la mano.

Piacere..”

Mi volto e cammino velocemente verso la camera da letto, chiudo la porta e sento le voci in corridoio.

Ma che le prende?”

E' timida...”

Alla faccia della timidezza!”

Mi appoggio alla porta e respiro profondamente, poi mi svesto.

La porta si apre quando sono in mutande.

Oh cazzo, scusa, scusa!”

Sgrano gli occhi.

Chiudi! Chiudi!”

Danny richiude la porta sbattendo e rimango a guardarla per un po'.

Scoppio a ridere.

Posso...?”

Mi vesto velocemente.

Si, si entra..”

La porta si riapre lentamente e Danny entra ad occhi chiusi, muovendosi goffamente e cercando di orientarsi tastando tutto con le mani.

..Puoi aprirli gli occhi..”

Sghignazza e mi guarda.

Cercavo solo la mia maglietta, l'avevo prestata al tuo ragazzo e non me l'ha più ridata.”

Arrossisco e abbasso la testa.

Ma... Io e James non stiamo insieme..”

Sghignazza un'altra volta.

A sentir lui non si direbbe...”

Alzo la testa di scatto e lo fisso.

Che vuoi dire?”

Lui mi sorride e si avvicina, mi prende il mento tra pollice ed indice.

Chiedilo a lui..”

Attacca le sue labbra alle mie e sgrano gli occhi, lo respingo e gli tiro uno schiaffo.

Che cazzo fai?!”

Danny scoppia a ridere e prende una maglia dal cassetto di James.

Trovata.. Ciao.”

Mi fa l'occhiolino ed esce, chiudendo la porta.

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Capitolo 9
*** Not the American Average ***


Rimango imbambolata per un po' a guardare la porta.
E adesso?
Entra James di scatto e mi da un piccolo bacio, poi comincia a frugare ovunque.

So.. Hai visto le mie bacchette?”
Mi metto una mano sulla fronte.

No... ma perchè le cerchi?”
Alza la testa, mi guarda e si avvicina un poco.

Dobbiamo provare..”
Abbasso lo sguardo.
Quindi da Mike ci dovrò andare da sola..

Ah.. okay..”
Cerca il mio sguardo muovendo la testa. Continuo a spostarmi fino a quando non mi prende il visto tra le mani e mi fissa.

E tu vieni con me.”
Arrossisco.
Vuol dire che devo rivedere Danny? Okay, non è tanto grave.. è solo un bacio, perchè mi sconvolge così tanto? E' stato un bacio dannatamente bello, ecco perchè..
Annuisco timidamente e James mi guarda.

C'è qualcosa che non va?”
Alzo gli occhi di scatto.

No, certo che no.”
Sorrido cercando di non sembrare forzata e lui alza un sopracciglio, perplesso..

Dammi un bacino..”
Arrossisco di nuovo e abbasso lo sguardo.

No...”
James sghignazza, mi prende per i fianchi e mi butta sul letto, fiondandosi sopra di me.

Voglio un bacino..”
Appoggia la sua fronte alla mia e mi accarezza la pancia.
Sentiamo una voce provenire dalla porta e ci voltiamo, all'unisono.

Si okay ragazzi, siete molto dolci e.. teneri.. già, ma dobbiamo andare. James hai trovato quelle cazzo di bacchette?”
James si alza e allunga un braccio sotto il letto mentre io resto a guardare Ben, che sulla soglia aspetta impaziente.

Trovate!”
Faccio un sorrisino e mi alzo, Ben mi guarda con aria di sufficienza e poi sbuffa.

Vieni anche te?”
Abbasso lo sguardo.

Si..”
Lui annuisce e se ne va.
James si rialza e mi guarda strano.

Scusalo...”

***

Dopo una mezz'oretta di viaggio arriviamo in sala prove.
Ho pensato a Danny per tutto il tragitto. Perchè? Mi è piaciuto un sacco, ma perchè lo ha fatto? Insomma, non ha detto lui che sto con James..? Dio, la mia testa è sempre più confusa..
Scendo dalla macchina e vedo due ragazzi aspettarci.
James mi sussurra all'orecchio.

Quello a destra è Sam, l'altro è Cameron..”
Arriviamo.
Salutiamo.
Presentazioni.
Si avviano tutti verso l'ultimo piano del palazzo, mentre io e Ben rimaniamo per ultimi.
Sento uno strattone al braccio e mi ritrovo attaccata al chitarrista dietro un angolo.
Mi mette un dito sulle labbra.

Shh.... Non ti faccio niente..”
Deglutisco e lo guardo.

Sai, sei stata fortunata ad incontrare James..”
Annuisco freneticamente.
Mi sta troppo attaccato..

Però... Ora hai incontrato anche me, giusto?”
Annuisco di nuovo e lui mi accarezza una guancia.

E quindi...”
Si avvicina sempre di più e mi tocca il sedere con una mano, mentre con l'altra si infila sotto la mia maglietta.
Comincio a respirare velocemente.
Sono paralizzata...

Calma piccola... vedrai che ti piacerà..”

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Capitolo 10
*** Liar ***


No..”
Lo spingo via appoggiandogli le mani sul petto e lui mi guarda scocciato.
Andiamo..”
Si riavvicina sbuffando e mi mette le mani sui fianchi.
Mi bacia il collo e lo respingo un altra volta.
Ti ho detto di no!”
Alza gli occhi al cielo.
Sei pesante, come fa James a sopportarti?!”
Si avvicina un altra volta, sbattendomi contro il muro e immobilizzandomi un braccio.
Mi guarda negli occhi e si slaccia i pantaloni con la mano libera. Mi cade lo sguardo e deglutisco.
Mi guarda compiaciuto e rialzo gli occhi scuotendo la testa.
Staccati.”
Sento una mano farsi spazio tra le mia cosce e lui sussurrare.
Non ci penso neanche.”
Sgrano gli occhi e lo spingo via. Appena è abbastanza lontano gli tiro uno schiaffo così forte da sentir male per lui.
Non ti azzardare a toccarmi!”
Rimane con la faccia voltata, scuro in volto, fino a quando sentiamo una voce.
Ben, porca puttana, che cazzo ti viene in mente?!”
Danny mi si avvicina,mi prende per un braccio e mi abbraccia, accarezzandomi i capelli.
Ben lo guarda, riallacciandosi i pantaloni.
Non fare in santarellino, ci hai provato pure te.”
Lo fulmina con lo sguardo.
Non ho cercato di scoparmela dietro ad un muro. Cazzo, ma non ci arrivi te eh?”
Mi prende per mano e cominciamo a salire le scale.
Muovi il culo Benjamin, senza la chitarra non si prova.”
Tengo lo sguardo basso.
Perchè mi devono capitare queste cose...?
Ti ha fatto male?”
Scuoto la testa senza guardarlo negli occhi.
Il suo bacio è stato comunque meno imbarazzante di quello che ho appena passato, ma sempre un bacio è stato.
Lui sospira.
Non ci riproverà, tranquilla.. E visto che mi sembri abbastanza chiusa, ti chiedo scusa per il bacetto dell'ultima volta che ci siamo visti, non era mia intenzione metterti a disagio.”
Lo squadro dall'alto al basso.
Ah no?! E che volevi fare?!”
Sgrana gli occhi.
Calmati.. niente, non volevo fare niente, non sarei andato oltre ad un bacio, non voglio perdere un batterista.. e tengo alla mia faccia.”
Affondo il viso nelle spalle e mi scappa un risolino.
Lui sorride e si volta. Guarda Ben che gli tiene il broncio e lo guarda di soppiatto.
Si Ben, spero che James ti rompa il naso.”
Lui alza gli occhi al cielo e Danny scoppia a ridere.

***

Torno a casa abbracciando James, dopo le prove.
Mi schiocca un bacio sulla fronte.
Come mai tu e Ben vi siete trattenuti prima di venire su?”
Alzo le spalle.
Niente, mi ha solo detto che sono stata fortunata ad averti incontrato.”

Alza un sopracciglio.
Ah si?”
Abbasso lo sguardo e arrossisco.
Si..”
James mi si piazza davanti e mi prende per le spalle.
Non mi piace quando mi dici le bugie..”
Mi mordicchio le unghie.
Io non ti dico bugie..”
Non voglio che Ben finisca nei casini.. ha sbagliato, capita...
Lui scuote la testa e mi guarda intensamente.
Che avete fatto tu e Ben di così imbarazzante da non potermelo dire?”
Tengo gli occhi bassi e arrossisco ancora di più.
Lo sento sobbalzare e sospirare.
Ah.. Ho capito...”
Alzo la testa spaventata.
No.. non abbiamo fatto.. nulla di quel che credi.”
Mi zittisce con un gesto della mano e poi riprende a guardarmi.
Mi piacerebbe tanto mollarti qui in mezzo e rompere la faccia a Ben, ora.”
Gli occhi mi si bagnano di lacrime.
Tuttavia, mi viene difficile arrabbiarmi con te.. e ancor più difficile sarebbe mollarti qui..”
Le lacrime cominciano a scorrere, lente, sulle mie guance.
Sono così debole...
Continuo a guardarlo.
Ti converrebbe lasciarmi qui, James.”
Lo so.”
Abbasso gli occhi.
Avrei voluto sentirgli dire che non lo avrebbe mai fatto.. Avrei voluto che questa illusione non finisse mai...
Mi mette una mano su un fianco e si avvicina, fino ad attaccarsi al mio corpo, poi mi abbraccia.
Gli metto le braccia attorno al collo e lo stringo più forte che posso.
Ti avevo detto che ci sarei stato.. io mantengo le promesse..”
Lo stringo ancora di più e sorrido, con le lacrime agli occhi.
Lui si stacca lentamente.
Ora spiegami, senza bugie.”

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Capitolo 11
*** Cry ***


Passiamo il pomeriggio a parlare di quello che è successo e riempirci di coccole.
Mi sento in colpa.. E, purtroppo, il suo tocco delicato sui miei capelli le sue carezze non riescono a calmarmi.. Non avrei dovuto dirgli niente..
Non voglio casini con Ben, santo cielo!
E poi lo sento strano..
Non è come al solito..
Mi stiracchio sul letto e poi mi volto, appoggiando la testa alla sua pancia.

Che cos'hai..?”
Riprende ad accarezzarmi la testa.

Nulla..”
Gli bacio l'ombelico e lo guardo.

Dai dimmi..”
Stavo pensando..”
Gli bacio di nuovo la pancia.

A cosa..?”
Si tira su, mettendosi seduto e scomodandomi dalla mia meravigliosa posizione.

A due cose.. Intanto che cazzo è passato per la testa a Ben.”
Mi metto a gambe incrociate e alzo le spalle.

E la seconda?”
Sospira e scuote leggermente la testa.

Perchè non sei venuta a dirmelo subito..?”
Rannicchio le ginocchia al petto.

Non volevo che Ben finisse nei casini..”
Mi prende le caviglie e mi tira.
Cado all'indietro e lui si mette a cavalcioni su di me, mi guarda, poi mi sorride e mi bacia.

Ora ci finisci tu nei casini..”
Mi prende per i fianchi e comincia a baciarmi il collo.
Sorrido beatamente e mi lascio andare, cedendo ai suoi desideri.

 

***

Un rumore assordante mi sveglia.
Sobbalzo e cado dal letto.
James si alza a fatica, si stropiccia gli occhi e si mette a ridere, dopo avermi guardata.

Bussano... vai tu?”
Mi alzo e mi rimetto a letto, tornando al calduccio.

Ho capito.. non vai tu..”
James si alza e va alla porta.
Sento delle voci nel corridoio e mi metto un cuscino sulle faccia, per non sentire.
La porta della camera si apre e lo sento ridere.
Mi tolgo il cuscino dal viso e mi volto.
Ben mi saluta con la mano e io faccio lo stesso, arrossendo.
James si volta verso Ben con un sorrisone stampato in faccia e lo guarda per un po'.

Sei un pezzo di merda, Bruce.”
Ben mi indica.

Glielo hai detto?”
Gli volto le spalle e affondo la faccia nel cuscino, di nuovo.

Sei una troia!”
Mi alzo di scatto e vedo James prenderlo per una spalla.

Non tirarla in mezzo.”
Ben sospira.

E' già in mezzo, è lei la causa.”
James spalanca gli occhi.

No. Sei tu.”
Ben si mette una mano sulla fronte.

Senti, ho sbagliato.. okay? Lo sai che non ci riprovo..”
James scuote la testa con aria stupita e perplessa.

Ma tu proprio non capisci un cazzo..”
Mi metto in ginocchio sul letto e respiro profondamente.

Ben..”
Si volta e mi fulmina con lo sguardo.

Sta zitta.”
Digrigno i denti e mi alzo.

Ci sono poche cose che mi danno fastidio. Una è quando la gente mi zittisce.”
Ben si volta verso di me e finiamo a pochi centimetri l'uno dall'altra.
Lui fa un sorrisetto.

Che peccato..”
Mi mette una mano su un spalla e si avvicina al mio orecchio, sussurrando.

Sei solo una ragazzina che ha avuto un colpo di fortuna, non sei nessuno. Ne per James. Ne per altri.”
James lo prende per la maglia e lo tira indietro, facendolo tornare ad una dovuta distanza da me, poi lo accompagna alla porta.
Mi appoggio al muro e sento le loro voci in lontananza.

Che le hai detto?”
La verità. Che non ti interessa.”
Mi sporgo per riuscire a vedere qualcosa.
James prende Ben per il bavero e lo solleva di qualche centimetro da terra.

Quindi non solo cerchi di scopartela, la convinci anche che sono un pezzo di merda..”
Colpisce Ben e lo lascia cadere a terra, lui si rannicchia su se stesso e guarda James.

Se mi tocchi un'altra volta sei fuori dalla band.”
Si rialza a fatica e, un attimo prima di uscire, mi manda un bacio, da lontano.
James richiude e tira un pugno contro la porta.
Si appoggia con la schiena e si fa cadere, lentamente.
Affonda il viso nelle ginocchia e comincia a piangere, silenziosamente.

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Capitolo 12
*** Babe I'm gonna leave you ***


Non lo avevo mai visto piangere...
E' una visione strana.
Una parte di me sa che è colpa mia, ma l'altra cerca solo un modo per tirarlo su di morale..
Mi avvicino a lui e gli siedo di fronte, rannicchiando le gambe al petto e circondandole con le braccia.
Tiene la testa bassa, tra le ginocchia, e singhiozza piano, per non farsi sentire.
Lo guardo per un po', curiosa e sorrido.
Non mi fa pena, ne compassione.. Mi sembra quasi più forte del solito e non so spiegarmi il motivo..
Gli metto una mano sul ginocchio.

..James..?”
Si asciuga le lacrime con il palmo della mano e mi guarda.

Dimmi..”
Sorrido di nuovo.

Sei fantastico..”
Sorride anche lui tirando su col naso.

E tu sei scema...”
Striscio col sedere e mi affianco a lui, appoggiandogli la testa su una spalla.

Scusa... E' colpa mia.”
Sghignazza con le lacrime agli occhi.

Ti picchio se lo dici di nuovo.”
Gli schiocco un bacio su una guancia e mi alzo.

Ci penso io a Ben.. okay?”
Vado in camera e James mi segue.

Io vengo con te..”
Mi volto e sorrido a trecento denti.

Scordatelo..”
Lui apre le braccia e mi guarda stupito, aprendo un po' la bocca.
Apro la finestra e la luce lo colpisce.

James, sembri Gesù Cristo...”
Ride e si avvicina mentre mi metto le scarpe.
Ci guardiamo e mi scosta i capelli dalle spalle.

Davvero non posso neanche accompagnarti..?”
Scuoto la testa e gli picchierello il naso con un dito.

No.. perchè so che gli spaccheresti la faccia..”
Sghignazza e mi allontano, prendo la borsa e vado verso la porta.
James mi accompagna e sulla soglia mi da un bacino.

Ti amo”
Gli faccio l'occhiolino.

Anche io...”
Ben è in sala prove, credo...”
Gli mando un bacio e mi avvio verso la Sumerian Records.
E' la prima volta che decido di mettere a posto un casino che ho compiuto...
Stare con James mi ha fatto pensare che se non mi rimbocco le maniche non cambierò mai.. Ho sempre pensato di essere una vittima della crudeltà umana.. ma in realtà è colpa mia..
E' sempre stata colpa mia...
Non ho mai fatto niente per far si che tutto questo finisse...
Sono stata a piangermi addosso per 19 anni.. e improvvisamente spunta un ragazzo che mi fa pensare che.. boh.. che il mondo è bello..
Che c'è un motivo per svegliarmi, per respirare, per lasciar stare i miei polsi, le mie cosce e per vivere...
Perchè la vita è bella solo se la sai vivere.. e non serve piangere, non serve farsi del male.
Bisogna solo guardare avanti e avere la consapevolezza che l'indomani potrai rivedere il sole e ricominciare tutto da capo se ti è andata male, o continuare quel disegno meraviglioso che avevi cominciato...
E finalmente puoi capire che cosa senti.. che sia amore, odio, tristezza o felicità.. ti senti bene.. perchè hai cominciato a vivere.. davvero..
Mi fermo per un attimo a guardare il portone, prima di entrare.
Spingo le porte di vetro e mi dirigo di corsa all'ultimo piano.
Respiro profondamente davanti alla porta e busso.
Mi apre Danny e mi guarda stupito.

Guarda che James non è qui..”
Gli sorrido.

Lo so.. posso entrare? Mi serviva Ben..”
Sorride anche lui con un fare malizioso e mi apre la porta.

Prego signorina..”
Entro titubante e guardo Cameron e Sam spaparanzati sul divano.

Ciao ragazza di James..”
Abbasso un po' la testa e rido.

Ciao chitarrista e bassista di James.”
Danny mi mette le mani sui fianchi da dietro.

Siediti, Ben è in bagno, gli faccio un urlo.”
Mi volto per riuscire a guardarlo arrossisco un po'.

Grazie..”
Lui mi molla e sparisce dietro un angolo.
Butto la borsa sul divano e mi siedo a terra e gambe incrociate.
Cameron si alza, prende la chitarra e comincia a suonare una canzone che avevo sentito la scorsa volta.
Credo si chiamasse Someone Somewhere o una cosa del genere..

James ha detto che suoni..”
Rido.

James spara balle...”
Sam prende una chitarra bianca e me la porge.

Facci sentire qualcosa..”
La prendo timidamente e lo guardo.

Che cosa..?”
Alza le spalle.

Non lo so, qualcosa!”
Mi gratto la testa.

Mmh... trovata..”
Tocco le corde della chitarra delicatamente, cercando di fare più attenzione possibile per non rovinarla.
Respiro lentamente mentre suono “babe i'm gonna leave you” dei Led Zeppelin, guardo le corde, mi concentro sul suono..
E' così malinconico..
Sento dei passi e mi blocco, alzo la testa e vedo ben che mi fissa con aria incuriosita.

Non sapevo suonassi.. la mia chitarra..”
Arrossisco di botto.

Oh.. è tua, ah.. scusa.. tieni.”
Mi alzo di scatto e gliela porgo.

Ti volevo parlare di una cosa.”
Scuote la testa e mi blocca con la mano.

Prima finisci di suonare..”

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Capitolo 13
*** Twins ***


Arrossisco guardando Ben,
Come fa ad essere così calmo..?

Riprendo con delicatezza la chitarra e lui mi sorride. Danny si siede sul divanetto, e lui a terra, a gambe incrociate.
Mi schiarisco la voce e riprendo a toccare le corde. Suono, canto.. Mi fa sempre stare così bene. Guardo la chitarra senza alzare lo sguardo, forse per paura di vedere le espressioni schifate dei compagni di James, o semplicemente perchè sono imbarazzata e non reggerei lo sguardo di Ben. Mi ha turbata, è una cosa che non mi piace ammettere ma è così.. E' la prima volta che una persona si occupa di me in modo così.. magnifico e perfetto, il fatto che un biondino potesse mandare tutto all'aria non mi fa sicuramente stare meglio. Non mi fa stare bene. E la cosa più scandalosa è che ora me ne sto qui a suonare per lui.. per loro. Invece di parlare con Ben o di essere a casa con James..
Mi interrompo di scatto e alzo la testa.
Devo parlarti..”
Ben apre un po' gli occhi, tira in dentro le labbra e mi fissa.
Non credo di averne voglia, oggi.
Si alza stiracchiandosi e lo seguo con lo sguardo, poi mi alzo anche io e lo prendo per le spalle.
Non mi interessa che cosa hai voglia di fare. Devo parlarti. Da sola.”
Danny si alza di scatto.
Credo che andrò fuori a fumarmi una sigaretta.. venite anche voi?”
Sam e Cameron annuiscono freneticamente e si alzano. Escono dalla porta e scendono le scale mentre io e Ben ci guardiamo negli occhi per qualche attimo.
Potresti.. togliermi le mani di dosso?”
Tolgo di scatto le mani dalle spalle di Ben e lui mi sorride, strafottente.
Grazie. Mi devi parlare di cosa?”
Ti devo parlare di James..”
Alza gli occhi al cielo e sbuffa.
Ancora?”
Stringo la mano in un pugno, trattenendo la rabbia.
Mi da sui nervi, tanto. Come se non gli importasse niente di niente.
Ben, posso farti una domanda?”
Si sposta, svolta un angolo arrivando in cucina e comincia a frugare tra i cassetti.
Tutto quello che vuoi..”
Tira fuori una bottiglia di Jack da una mensola e si attacca al collo. Mi guarda e me la porge.
Tracanno un po' di Jack e poi ricomincio a guardarlo.
Cos'è che vuoi tu? Sembra che non ti importi di niente e nessuno.”
Si appoggia con il sedere su una specie di bancone e picchierella due dita sul legno, agitando l'alcool nella bottiglia, in silenzio.
Stringo gli occhi e scuoto la testa.
Non è possibile che un uomo non sappia rispondere..
Proprio non ti viene in mente nulla..? Vuoi solo.. dartela alla pazza gioia finché non finirai rovinato da qualche parte?”
Scuote la testa con vigore e mi guarda negli occhi.
E' strano.
Sembra un po'... me.
Sempre la tristezza negli occhi, insoddisfatto di ogni cosa che la vita gli offre.. forse non pensa che sia alla sua altezza... Io pensavo di non meritarmelo.
Non c'è niente qui che mi interessi. Ne che mi renda felice.”
Siamo uguali, e questo mi spaventa.. speravo che al mondo non ci fosse nessuno come me. E' troppo brutto essere me.
E Samantha?”
Appoggia la bottiglia sul tavolo violentemente e mi guarda.
Samantha? Tu lo sai che cosa fa Samantha quando io sono in tour?”
Abbasso lo sguardo.
E lei lo sa che cosa fai tu quando sei in tour..?”
Si morde il labbro.
E tu lo sai cosa vuol dire.. sapere che non c'è niente, NIENTE che può renderti felice, che non c'è NESSUNO che ti ama, che la gente ti sfrutta, ti usa, finchè non diventi come loro, finchè non diventi un essere cinico e sfruttatore a tua volta? Ti rendi conto che sono solo? SOLO. Come lo sei tu. Come lo sono tutti, senza accorgersene. Lo sai che cosa significa avere questa consapevolezza, Sophie?”
Gli sorrido e mi avvicino a lui. Gli circondo il collo con le braccia e mi attacco al suo corpo, timidamente, stringendolo in un abbraccio.
Gli accarezzo il collo e sento le sue braccia circondarmi la vita, titubanti.
Ricambia l'abbraccio e appoggia la testa sulla mia spalla.
Si, Ben.. lo so cosa vuol dire. Ma tu non sei solo... Tu hai Danny, hai la band, hai la musica. Io non ho mai avuto niente, fino ad ora.”
Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio sulla fronte, poi riprendo a guardarlo negli occhi. Li vedo farsi lucidi e riempirsi di lacrime.
Non avrei buttato fuori James..”
Lo abbraccio di nuovo.
Lo so” 

Salve, è la prima volta che scrivo qualcosa a fondo pagina..
(prova, prova è acceso questo coso? *picchierella il microfono*)
Mi scuso per i continui ridardi, sono un po' incasinata in questo periodo..
spero che vi piaccia.
-Unicorn 
ʘ‿ʘ
 

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Capitolo 14
*** I'm sick ***


Sento dei passi alle mie spalle e mi stacco da Ben, che si asciuga gli occhi e guarda davanti a se. Danny ci osserva schifato e perplesso.
Smielati del cazzo..”
Scoppio a ridere mentre Ben lo indica minaccioso.

Ti faccio il culo Worsnop.”
Fatti sotto smilzo, andiamo!”
Continuo a ridere mentre Danny e Ben si fanno i dispetti a vicenda.
Mi squilla il telefono.

Pronto?”
“Ciao piccola.. sai via da un po'.... mi stavo preoccupando.. ”
James.. si è preoccupato? Non dovrebbe... so badare a me stessa.. dovrebbe avere più fiducia in me.. però è così carino... il mio orgoglio può aspettare..

Tranquillo, sono salva..”
Sento che digrigna i denti mentre pronuncia tre lettere..

...Ben?”
Sorrido e scuoto la testa.

Tutto okay.”
“Che vuol...dire “tutto okay”?!”

Tra poco arrivo e ti spiego.. bye bye”
Aspetta un momen..”
Chiudo la chiamata col sorriso sulle labbra. Mi piace tenerlo sulle spine..
Ben arriva sorridente e prende la bottiglia che aveva lasciato sul tavolo poco prima. Alzo un sopracciglio.

Solo eh..?”
Sghignazza e si avvicina di scatto, mi prende per un braccio e mi tira.

Stronzetta!”
Emetto un versetto soffocato e dolorante e lui mi guarda storto.

Che c'è..?”
Indico la sua mano che stringe il mio polso, con le lacrime agli occhi. Mi lascia e crollo per terra, tenendomi il braccio.
Cazzo.
Ben si china e mi pende la mano, cercando di alzare le maniche della camicia. Faccio un po' di resistenza e alza la testa. Mi fissa intensamente e arrossisco.

Ferma cazzo.”
Mi rimbocca le maniche della camicia e mi guarda i polsi. Sulle cicatrici dei vecchi tagli ce ne sono altri, più giovani..
Rialza lo sguardo.

Che cazzo sono questi?”
Mollami.”
Mi divincolo e lui mi prende entrambe le braccia.

Spiegami che cazzo sono. ORA.”
Mi sono fatta male.”
Sento gli occhi inumidirsi. Non voglio piangere.. non pensavo che lo venisse a sapere qualcuno. E se lo scopre James sono nella merda..

Stronzate.”
Scuote la testa.

Perchè l'hai fatto?”
Abbasso lo sguardo mentre le lacrime cominciano a scorrere sulle mie guance.

Guardami porca puttana.”
Tengo lo sguardo basso e lui mi prende il mento, mi alza il viso e mi guarda negli occhi.

PERCHE'!?”
Lo spingo via.

PERCHE' SONO UN'AUTOLESIONISTA! SE NON FACCIO DEL MALE AL MIO CORPO MUOIO! CREDI CHE NON CI ABBIA PROVATO?! A SMETTERE!? Non ci riesco.. Se non mi taglio non dormo.. tremo, ho gli attacchi di panico... E ogni pretesto è buono per farmi del male.. Perchè non so come vivere, non vivo senza..”
James lo sa..?”
No.. e non voglio che lo sappia, gli avevo promesso che non lo avrei fatto più..”
E' il tuo ragazzo... E non hai mantenuto una promessa.”
Mi metto le mani nei capelli e mi rannicchio,portando le ginocchia al petto.

Non ci riesco..”
Ben mi si avvicina e mi prende le mani.

Si riesce a fare tutto... So cosa vuol dire voler morire. E che sorridere fa male. E che cerchi di inserirti ma non ci riesci.. che fai del male al tuo corpo per cercare di distruggere la cosa che hai dentro.. Ma basta solo un po' di volontà.. e tanto, tanto aiuto..”
Sorrido, mentre piango in silenzio e lo guardo negli occhi, perdendomi in quel blu.

Ben... Io sono malata.”

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Capitolo 15
*** Bugie e verità. ***


Ben mi sorride e si scopre lentamente il braccio sinistro, mi porge la sua mano e mi fa vedere il polso.
Ci siamo passati tutti.”
Sorride di nuovo, tristemente.

Lo so che è difficile smettere..”
Lo guardo un po' spaventata, con le lacrime agli occhi.
Non pensavo.. Non avevo pensato che anche lui..

Ma se ce l'ho fatta io.. ce la fai anche tu.”
Accenno ad un piccolo sorriso.
Io non sono come lui.. io sono debole.. lo sono sempre stata..

Vai da James e diglielo. Non ti fa niente..”
Abbasso lo sguardo, arrossendo.
“Non posso..”
“Perchè?”
“Perchè ora mi sento in colpa.. e non riuscirei a guardarlo negli occhi... e sembrerei patetica, come al solito..”
Sorride ancora e mi prende la testa, mi stringe a se e mi accarezza i capelli.
Non posso piangere.. non faccio altro che piangere, con tutti. Piango, piango, piango. Ma so fare qualcos'altro? Con James ho pianto e ora me ne sto qui, tra le braccia del suo chitarrista a piangere, DI NUOVO.
Sono davvero così egoista da starmene sempre sulle spalle degli altri? Forse si, forse è davvero l'unica cosa che so fare.. E forse la storia della vittima è tutta una farsa. E forse sono solo stupida.
Mi stacco da Ben e mi asciugo le lacrime, mentre lui sorride. Poi senza dire una parola mi alzo, prendo la borsa e me ne vado. Lui mi accompagna alla porta e un attimo prima che varchi la soglia mi tira per un braccio e mi fa arrivare a pochi centimetri dal suo naso.
“Sei fortunata.”
Si avvicina ancora un poco e mi da un timido bacio sulle labbra, chiudendo gli occhi. Si stacca subito dopo e mi lascia, con un po' di rossore sulle guance.
Esco imbarazzata e mi incammino verso casa.
Ho troppi pensieri per la testa..
Suono e James mi apre mezzo vestito. Si mette una mano sul petto e sospira. Come sollevato.
Mi prende per un braccio e mi trascina in casa, richiudendo la porta. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Si stacca poco dopo e mi guarda, con quegli occhi da cerbiatto.
“Che cos'hai..?”
Sorrido e lancio la borsa sul divano.
“Ti devo dire delle cose..”
Mi guarda preoccupato e cerca di sorridere, con uno scarso risultato. Mi prende una mano e si avvicina un po'.
“Che c'è...?”
Continuo a sorridere.
“Prima voglio farmi una doccia.”
“Vengo con te..”
Sorride e io faccio lo stesso.
Ci facciamo la doccia a vicenda, tra baci, coccole e sorrisi. Mi stringe e mi mordicchia il collo e le orecchie, mentre rido per il solletico. Mi prende la faccia e mi guarda per qualche secondo, serio.
“Ti prego dimmi che non mi vuoi lasciare..”
Spalanco gli occhi, incredula e comincio a balbettare.
“Ma no.. ma che diavolo.. no! No no, proprio no...”
Lui scoppia a ridere e mi guarda negli occhi per un po'. Poi chiude l'acqua ed esce dalla doccia, mi lancia un asciugamano e se ne mette un altro in vita.
“Allora che cosa mi devi dire?”
Esce dal bagno e lo seguo, gocciolante.
“Non ho mantenuto la promessa che ti ho fatto..”
Dico tutto d'un fiato.
E' andata.. l'ho fatto davvero? E' un sogno? Spero di no.. Spero che non si arrabbi.. ti prego, fa che non si arrabbi..
Si volta lentamente e mi raggiunge, mi guarda e mi sorride, sincero. Mi scocca un bacio sulla fronte e poi riprende a guardarmi negli occhi.
“Lo so..”
Mi abbraccia e sento il suo cuore battere più veloce e il mio correre. Ricambio l'abbraccio, stringendolo forte, nella speranza che questo momento non finisca mai.

Buonsalve comuni mortali (?) scusate per i continui e spaventosi ritardi...
Spero che il capitolo vi piaccia e cercherò di scrivere un po' più spesso (sempre che mia madre non mi rinchiuda prima..)
Vi lovvo so much (?) Bye <3
-Unicorn
ʘ‿ʘ
 

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Capitolo 16
*** Again ***


Non riesco a dormire...”
Non risponde, sento solo il suo respiro e vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi regolarmente.

Ehy...”
Gli pizzico un braccio e lui si gira dall'altra parte, mugugnando. Faccio aderire il mio corpo al suo e lo stringo, mettendogli una mano sulla pancia e appoggiando le labbra sul suo collo.
Mi prende la mano e incrocia le sue dita con le mie.
“Dormi...”
“Non posso..”
Con uno sforzo immane si gira -di nuovo- e mi guarda negli occhi.

Ma che devo fare per farti dormire..Cantare una ninna nanna?”
Sorrido e gli scocco un piccolo bacio sulle labbra.

..Come..come lo sapevi?”
Mi sorride, sincero.

Lo sapevo e basta.. ti conosco ormai..”
“E non sei arrabbiato?”
“Beh in realtà si.. sono un po' arrabbiato.. ma il fatto è che io non riesco ad arrabbiarmi con te.. non sono capace..”
Sfoggia un sorrisone e continua a parlare:
“Perchè dopo tutto quello che hai passato non posso permettermi di essere arrabbiato con te.. Non voglio perderti..perchè ti amo..”
Continua a sorridere e mi abbraccia.
E tra quelle braccia, finalmente, cado nel sonno.

 

Il suono di un piatto che si rompe mi sveglia.
Cazzo!”
Voci in corridoio.
Quell'imbranato di James avrà fatto cadere qualcosa, come al solito.. Decido di alzarmi, a malincuore. Mi metto una camicia che mi arriva appena sotto la vita e vado in cucina, stiracchiandomi.
Apro la porta e mi appoggio allo stipite.

Certo che sei proprio un rincoglionito a far cadere i piatti di prima mattina..”
Un insolito silenzio.. Alzo lo sguardo e mi rendo conto di non essere solo in compagnia di James.
L'intera band mi guarda interdetta, tutti all'infuori di Danny, che sorride maliziosamente.
James si porta un pugno chiuso alla bocca e finge di tossire.
Alzo di un poco le braccia.
“Che c'è?”
Indica la camicia sbottonata con sguardo severo e arrossisco di colpo.
“Oduch.”
Corro in camera a cambiarmi cercando di sembrare meno goffa possibile e sento la voce di Danny:
“Ma tesoro, puoi restare anche così, non ci da fastidio!”
E quella di James:
“Sai dove te la metto questa padella..?”
Chiudo la porta, ansimando e cerco qualcosa di decente da mettermi.
Che ci fanno loro qui.. è domenica, non credevo che la domenica fosse il giorno dedicato alle band metalcore.
Mi fermo un attimo.
Ben.
Ieri è stato imbarazzante.. E non ho neanche riflettuto su quel bacio. Sta di fatto che non mi va di vederlo.. Cioè.. non che non mi vada di vederlo.. il bacio mi è anche piaciuto ma..
Ho appena pensato che mi è piaciuto baciare il chitarrista del mio ragazzo?
Oh mio dio no..
Scuoto vigorosamente la testa per scacciare l'ultimo pensiero e finisco di vestirmi. Apro la porta per uscire e mi ritrovo un paio di occhi verdi a fissarmi.
Sobbalzo e Ben mi mette una mano sulla bocca, spingendomi in camera. Chiude la porta e ci si appoggia con le spalle, sospirando.
“Che c'è?”
Sorride un po' sinistro e si avvicina. Comincia a girarmi intorno e guardarmi dall'alto al basso.
Mi mette ansia..
“Che c'è?!”
Continua a girarmi intorno e mi spazientisco.
Gli prendo il viso, fermandolo e lo guardo negli occhi.
“Ben, che cosa c'è?”
Si avvicina un altro po' al mio viso e sussurra:
“Posso baciarti.. di nuovo?”

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Capitolo 17
*** Kiss ***


Trattengo il respiro e gli metto una mano sul petto.
“Ben..”
Lui mi prende la mano, incrocia le sue dita con le mie e la sposta dal suo petto, avvicinandosi ancora di più al mio corpo e sussurrando un:
“Ti prego..”
Si avvicina ancora, chiudendo gli occhi, mentre i battiti del mio cuore aumentano freneticamente. Mi mette una mano sul collo, prendendomi il viso con delicatezza e appoggia le sue labbra alle mie, come il giorno prima.
Mordicchia dolcemente il mio labbro inferiore, senza farmi male, per poi stringermi a se con foga, schiudere le labbra e incrociare la sua lingua con la mia..
E io acconsento, sentendo il senso di colpa crescere nel mio cuore e le lacrime bagnarmi le guance.
Ben pare accorgersene e si stacca da me, lentamente, mordendosi un labbro. Mi prende il viso con una mano e mi asciuga le lacrime con un dito, mentre sorride.
“Ben..”
Mi mette un dito sulle labbra e scuote la testa.
“Shh..”
Mi abbraccia, stringendomi forte e si appoggia con il viso alle mie spalle, mi sussurra all'orecchio:
“Io e te siamo uguali..”
Scuoto la testa con vigore e gli prendo la faccia, costringendolo a guardarmi negli occhi. Sento una lacrima solcarmi il viso e continuo a scuotere la testa, guardandolo, senza riuscire a proferire parola.
Poi esco dalla stanza, lasciandolo solo, richiudendomi la porta alle spalle.
No, non siamo uguali..
Sento la porta riaprirsi. Ben mi guarda negli occhi per qualche secondo e sorride.
“Che ti è preso?”
“Ben.. Io..”
Sento qualcuno appoggiarmi le mani sulle spalle e schioccarmi un piccolo bacio sulla guancia.
James.
Ben gli lancia un'occhiata stizzita ma lui pare non accorgersene, o non farci caso.
“Venite a mangiare o restate qui?”
Prendo James sotto braccio, non preoccupandomi del chitarrista e mi avvio verso la cucina appoggiandomi alla sua spalla.
“Dai Ben vieni!”
Lo sento passarci di fianco e fiondarsi in cucina. Mi siedo nel primo posto che trovo e vengo affiancata da Sam e Danny.
“Salve ragazzi..”
Ben mi si piazza davanti e arrossisco, abbassando lo sguardo, mentre lui sorride strafottente. Resto a testa bassa per tutto il pranzo, evitando di incrociare il suo sguardo e quello di James, ridendo a qualche battuta e cercando di non sembrare troppo sospetta.
Perchè?
Perchè l'ho fatto?
Ho così tanta voglia di perdere James? Davvero? E' l'unica cosa bella che mi sia capitata nella vita.. e sto facendo davvero di tutto per allontanarmi da lui.
“Tu che ne pensi Sophie?”
Alzo di scatto la testa e guardo Ben.
“Di cosa? Scusate non stavo seguendo..”
Lui mi sorride, un sorriso che a me pare sadico.
“Parlavamo di baci.. James bacia bene?”
Arrossisco di colpo e lo guardo supplice. Non può farmi questo..
“Non so...”
“Che vuol dire “non so”? L'avrai baciato no? E scommetto che hai baciato altre persone prima di lui...”
Figlio di puttana..
Alzo la testa e lo guardo irritata.
“No, non ho baciato molte persone prima di lui. E il “non so” stava per: non so, magari dovresti provare a baciarlo tu, poi mi dici se è bravo o meno.”
Scoppiano tutti a ridere tranne io e Ben, che continuiamo a fissarci. Entrambi con l'odio negli occhi. Poi lui scoppia in una risata, forzata, per cercare di essere il più disinvolto possibile.
Quando si ricompone ricomincia a guardarmi e si lecca un angolo della bocca.
“In ogni caso.. magari bacerai altri dopo di lui..”
James interviene alzando le mani.
“Credo che questo argomento sia ancora distante, cioè, per ora va tutto bene quindi potresti evitare di portare sfiga, eh Bruce?”
Un'altra risata generale. Faccio un sorrisetto poco convinto e riprendo a mangiare.
Si.. tutto bene..

 

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Capitolo 18
*** I don't need help. ***


James chiude la porta dopo aver salutato tutti, si volta verso di me e mi fissa. Io abbasso lo sguardo, come al solito e sento le sue braccia sollevarmi di peso da terra, il suo naso farsi spazio tra i miei capelli e la sua voce emettere un:
“Miao.”
Ridacchio e gli metto le braccia attorno al collo. Lo guardo negli occhi per un po'.. li vedo trasformarsi, lentamente, diventare più chiari, cambiare colore.. Diventare gli occhi di Ben.
Lo spingo via e lui mi lascia, cado per terra, sbattendo violentemente il sedere e scuoto la testa per scacciare l'immagine.
Quello..era..
“Che cosa ti prende adesso?”
La voce di James mi riposta alla realtà. Mi riscuoto e lo guardo, disorientata.
Che mi succede ora?
“Sophie..”
Mi si avvicina, si piega per arrivare all'altezza del mio viso e mi da un piccolo bacio.
“..So che Ben ci prova con te...”
Alzo la testa e lo guardo stupita.
“Tu sai che cosa?”
“Me lo ha detto Danny...E..volevo parlarti un po'..”
Ben non ci prova con me.
Negazione. Questa fase si chiama negazione.. Ma Ben non ci prova con me.
James si siede di fronte a me, a gambe incrociate.
“Perchè non mi dici queste cose? Non è colpa tua se Ben fa il coglione.. potrei parlargli e..cercare di risolvere la situazione..”
Lo guardo storto, irritata.
“Vuol dire che credi che non io non la possa risolvere da sola?”
“Se devo essere sincero si.. credo che tu non sia capace di risolvere anche questo.. Sei una ragazza instabile e l'ultima cosa di cui hai bisogno è..”
“Instabile? Credi che io sia instabile?”
Alzo lo sguardo e mi fissa. Credo che stia cominciando ad arrabbiarsi..
“Prova a negarlo. Sophie tu sei un'autolesionista con un passato orribile.. è normale che tu non sappia reagire a certe situazioni, senza contare che sei ancora piccola..”
“Che..Oh, ora sei mio padre..”
Continua a guardarmi, cercando di contenere la sua rabbia, stringendo i pugni e respirando lentamente. Congiunge le mani e fa un respiri profondo, poi riprende:

Io credo solamente che tu non sappia risolvere l'enigma della tua vita.”
Sbotto definitivamente.
Sono stanca di sentirmi dire che non sarò mai abbastanza per poter controllare quello che ho attorno e quello che sono. E non posso sopportare di sentirmelo dire da James.
“Perchè tu credi di poterci riuscire? Strano, a me non sembra.. vuoi un esempio banale? A me non sembra di aver smesso di farmi del male da quando ci sei tu. Smettila di trattarmi da bambina. Ho badato a me stessa per vent'anni e sono ancora qui.”
James mi prende un braccio e mi tira su le maniche.
“Si già, sei ancora qui. Guarda come ti sei ridotta a non volere mai l'aiuto di nessuno.. Immagino tu sia capace di badare a te stessa, davvero.”
Mi libero dalla sua presa e lo guardo negli occhi, mentre lui fa un respiro profondo.
“Scusami..ma io voglio solo aiutarti.. e tu fai di tutto per cercare di cavartela con gli strumenti che hai. Svegliati, ci sono anche io qui. Non hai bisogno di lamette o di un cesso in cui vomitare. Perchè non puoi sforzarti di rendermi partecipe di quello che fai? Come puoi pretendere che io ti aiuti se non conosco la tua vita?”
“James..”
Gli prendo una mano mentre tengo gli occhi bassi.
“Tu hai fatto molto.. ma non posso dipendere da te.. Come.. faccio ad affrontare me stessa se non riesco ad affrontare quello che mi circonda?”
Lui si mette le mani nei capelli e si alza. Cammina per il corridoio, agitato, mentre io lo seguo con lo sguardo. Poi lui si ferma e mi guarda negli occhi.
“Perchè ti rifiuti di capire che non ne sei capace?”
Basta.
Mi alzo anche io e vado verso la porta. Sento James prendermi per un braccio e tirarmi indietro.
“Dove credi di andare? Sto parlando con te, io.”
“Io invece non voglio parlare. Vado a schiarirmi le idee, e forse dovresti farlo anche tu. E smetterla con la sindrome della crocerossina.”
Esco e richiudo la porta senza che lui abbia il tempo di dire qualcosa. Comincio a camminare velocemente, senza meta. Mi basta solo allontanarmi da lui.
Dove vado adesso? Casa? Troppi ricordi, troppe lamette..
L'unico posto che mi viene in mente?
Da Ben..

 

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Capitolo 19
*** Nothing ***


Sono davanti alla sua porta, ad aspettare. Non so che cosa io stia aspettando, ma intanto aspetto.. forse la forza di bussare O forse aspetto solo una chiamata di James. Mi sto pentendo di averlo fatto arrabbiare.. Arrivano i soliti sensi di colpa.
Sono stanca di questi fottuti sensi di colpa. Sono stanca di tutto, di tutto forche di James. E allora che cosa ci faccio qui? Perchè sono venuta qui, che cosa spero di trovare? Ben non è James, Ben non abbraccia, non conforta..
Ma non posso tornare da lui, non così presto.. devo farlo preoccupare un po', poi potrò tornare a casa.
Non avevamo mai litigato. E non avremmo litigato se non fosse stato per me. Quel ragazzo ha un cuore d'oro..e io non riesco a capirlo.
Una goccia.
Fantastico, ha anche cominciato a piovere.
Mi ricordo che mia sorella mi diceva sempre “sono le nuvole che piangono, se qualcuno è triste loro piangono per lui”.
Alzo la testa e guardo il cielo, che si fa più scuro e più affollato di nuvoloni. E non so perchè mi viene da sorridere.
“Mi manchi Jade, in questo momento, mi manchi tanto..”
Continuo a sorridere mentre le gocce si fanno sempre più frequenti.
Mi viene in mente quando ero piccola.. Quei piccoli momenti di felicità che condividevamo io e Jade. Quando mio padre non c'era e potevamo correre in giardino, bagnarci tutte e infangarci, poi correvamo in casa a pulirci prima che lui tornasse. Mi ricordo quando cadevo, mi facevo male e lei non faceva che ridere, poi diceva “Non è colpa della natura se cadi e ti fai male, è colpa tua perchè non stai attenta a dove metti i piedi..” riprendeva a ridere e aggiungeva: “Chissà, magari un giorno inciamperai su qualcosa di bello..”.
James era qualcosa di bello, di bellissimo. E ora che ci ripenso mi ci ero letteralmente scontrata.
“Avevi ragione Sorellona..”
E no, non vale la pena di perderlo per una stupidaggine, per il mio fottuto orgoglio.
Mi giro e ripercorro il vialetto che mi aveva portato davanti alla porta di Ben.
Sento il rumore di una porta che si apre e mi volto lentamente.
“Ciao Danny..”
“Ciao, è sempre bellissimo..”
Vedo la scena praticamente a rallentatore.
Danny e Ben si avvicinano, lentamente, ad occhi chiusi. Appoggiano le labbra di uno su quelle dell'altro e si staccano, altrettanto lentamente.
Rimango a bocca aperta, senza riuscire a dire una parola.
Ben mi vede e si paralizza, Danny si volta e arrossisce di colpo. E stiamo in silenzio. Per circa due minuti.
“Che cosa hai visto?”
Chiede improvvisamente Ben, con voce tremante.
“Voi due che..”
“NO.”
Interviene Danny.
“Tu non hai visto proprio niente.”
Scuoto la testa confusa e mi vengono entrambi incontro. Danny mi prende per le spalle e mi guarda negli occhi.
“Non hai visto nulla. Leggi le mie labbra. N-U-L-L-A.”
“Io... Io non..”
“Tu non hai visto niente! Ripetilo..”
“Io non ho visto niente..”
Ben mi prende per le spalle e mi sussurra in un orecchio:
“Se lo dici a James succede un casino, chiaro?”

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Capitolo 20
*** First time. ***


Mi ritrovo una tazza di tea fumante tra le mani, gli occhi di Ben che mi fissano e Danny che cerca di respirare più lentamente possibile.
“Okay...”
Mi volto e lo guardo negli occhi.
Non capisco perchè siano entrambi così imbarazzati. E' una cosa imbarazzante, ma non così tanto, non così tanto da tenerla nascosta alla propria famiglia.. Credo che capirebbero tutti.. non sono bigotti, non lo sono proprio..
Danny prende un altro respiro e mi guarda negli occhi.
“No, okay, non so che cosa dirti.. io..”
Sorrido sincera.
“Da quanto state insieme..?”
“Non stiamo insieme.”
“Un paio d'anni.”
Danny e Ben si guardano perplessi.
“Danny.. non stiamo insieme..”
“E tu come lo chiami? Sesso? Non ci credi neanche tu..”
Picchierello le dita sulla tazza.
Questa è una situazione imbarazzante...
“Beh, se vi può rassicurare James è il primo ragazzo con cui sono stata.”
Dico tutto d'un fiato.
Loro si voltano lentamente e mi guardano. Poi Danny prende la parola.
“Nel senso che è la prima persona con cui...”
Mi scappa una risatina e abbasso lo sguardo.
“No.. no, certo che no.. però è il primo ragazzo”
Bevo un sorso dalla mia enorme tazza di tea, poi riprendo a guardare i due ragazzi, che mi guardano interdetti.
“Che avete? E' il mio primo ragazzo, tutte le altre erano femmine...”
Ancora silenzio.
Comincio a preoccuparmi..ed irritarmi.
“Beh, se hai bisogno di fare pratica io sono qui.”
“Cazzo, Ben quanto sei coglione.”
Ridacchio e bevo un altro sorso. Alzo lo sguardo dalla tazza e vedo che Danny mi sorride. Si alza sempre sorridendo e mi stringe in un abbraccio.
“Ma che cos'hai..?”
“Non lo so.. ispiri abbracci...”
Ben sbuffa.
“Ispira tutt'altro che abbracci.”
“Benjamin, se non la smetti di tiro una scarpa. E lo sai che puzzano.”
Danny sorride a Ben, poi si siede affianco a me.
“Vuoi sapere della nostra prima volta?”
Un risata isterica piena di preoccupazione si alza, attirando la mia attenzione e quella del vocalist.
“Non lo fai davvero, ti prego dimmi che non lo fai davvero. Questa spiffera tutto a James, Daniel. Hai idea del casino in cui finiamo?”
“Beh, io invece mi fido..”
Ben sbatte le mani sul tavolo urlando un “Certo!”, poi si alza e se ne va in camera, sbattendo la porta.
“Perdonalo Sophie, non l'abbiamo mai detto a nessuno.”
Sorrido a Danny che mi guarda dritto negli occhi, a poco dal mio viso.
“Puoi fidarti..”
Lui prende un respiro e si appoggia allo schienale della sedia.
“Era Novembre..credo. Comunque faceva freddo. Ad un certo punto Ben arriva da me e mi dice , quello stronzo sapeva che gli avrei detto di si..Dio, è Ben. Non ho mai detto di no a Ben..Quindi si è accoccolato sul divano e mi ha chiesto se avevo qualcosa di caldo da dargli...”
Mi scappa una risata trattenuta male e lui mi guarda storto.
“Maliziosa del cazzo, non siamo ancora arrivati a quel punto della storia.. Comunque, gli ho portato il primo intruglio che ho trovato e mi sono seduto affianco a lui.. mi ha detto che non reggeva Samantha quando faceva così, diceva che era opprimente ma l'amava.. cose così, quelle cose che diceva a me perchè sapeva che non gli avrei rovinato l'immagine di stronzo puttaniere. Va beh, ad un certo punto mi ha chiesto di abbracciarlo e un attimo dopo ci stavamo baciando appassionatamente sul divano di casa mia...”
Il fatto che Danny sia un pessimo oratore non rovina la trama della storia.. è una cosa così confusa e romantica..
Faccio gli occhi dolci al cantante e sbatto le ciglia un paio di volte.
“Che cos'è quella faccia?”
“Poi cos'è successo..?”
Il vocalist scoppia a ridere e mi picchierella un dito sul naso, per poi alzarsi e farmi il segno di “no” con l'indice.
“Non ti racconterò il resto della storia signorina, è vietato ai minori..”
“Per tua informazione devo fare vent'anni...”
“Io non te lo racconto lo stesso...”
Mi alzo e lui mi si avvicina, tirandomi per i fianchi.
“..Però se vuoi te lo mostro eh..”
Lo spingo via con le braccia ridendo.
“Non cominciare a fare il coglione anche tu..”
Ben arriva in salotto quasi correndo e mi indica.
“Aspetta un attimo. Tu che cazzo ci facevi nel mio vialetto?”

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Capitolo 21
*** Shoes ***


Guardo Ben smarrita per qualche secondo.
Che ci facevo nel suo vialetto? Bella domanda..
“Ecco. io..Cioè, non lo so, ho litigato con James e..”
Il chitarrista mi interrompe con una mano.
“Hai litigato con James?”
Annuisco mentre Danny scuote la testa con vigore, guardando in basso. Ben mi guarda un attimo e alza le spalle.
“Non ho capito il nesso.. litighi con James e vieni da me. Cosa credi che avrei fatto? Se non ci fosse stato Danny ti avrei fatto entrare chiedendoti a che genere di preservativo preferivi.”
Arrossisco e abbasso la testa, tormentandomi le mani.
“Il tatto l'hai buttato nel cesso, vero Ben?”
“Le ho detto la verità.”
“Guarda che io parlavo di me..”
Vedo Ben arrossire mentre farfuglia un piccolo “scusami” e sorrido, senza farmi notare. Danny mi guarda sospirando e scuote di nuovo la testa.
“Come..Come cazzo hai fatto a litigare con James?! Io l'ho sempre detto che le donne hanno i super poteri, distruggono i coglioni anche a Gandhi.”
Ben osserva Danny, trattenendo una piccola risata.
“Invece tu di tatto ne hai da vendere, Daniel.”
Il vocalist mi guarda e si scusa, mentre Ben si appoggia al tavolo.
“Bene, ma la mia domanda è la stessa.. Che cosa ci facevi nel mio vialetto? Non potevi andare da una tua amica? Una di quelle che ti offrono il gelato se stai male e insultano il tuo ragazzo semplicemente per farti sentire meglio.”
Scoppio in una risata amara che spaventa Danny per un attimo.
“Ben, ti sei dimenticato con chi hai a che fare.. Io non ho nessuno. Ho me stessa e James. E non ho idea del perchè io sia venuta qui.. Me ne stavo tornando a casa quando avete aperto la porta.”
Guardo Danny, rendendomi conto solo ora di aver detto ad un estraneo che sono un perfetto e solitario fallimento dell'umanità. Lui sorride dolcemente e si siede.
“Che è successo con Cassells?”
Ben sospira e mi si avvicina, sedendosi accanto a Danny.
“Dai.”
Abbasso la testa e mi guardo i piedi, in silenzio.
“Bene, allora direi che te ne puoi anche andare. La porta è li.”
Dice il chitarrista indicando l'uscita, dietro di me.
“O racconti o smammi.”
Guardo i due ragazzi e respiro profondamente.
“Mi tratta come una bambina. Come se dipendessi da lui in tutto e per tutto..So badare a me stessa. Io.. Mi piacerebbe che.. pensasse che posso fare qualcosa anche senza di lui.”
Ben alza lentamente un sopracciglio, perplesso, mentre Danny mi sorride.
“Ti sei arrabbiata per questo?”
“Beh.. ecco.. io...”
Danny scoppia a ridere mentre Ben sospira e congiunge le mani.
“Facciamo un riassunto. Trovi un ragazzo. Ragazzo perfetto, carino, simpatico eccetera, che si prende finalmente cura di te. E sei contenta perchè si prende cura di te. Però, allo stesso tempo, non può pensare di prendersi cura di te perchè sei una ragazza autonoma ed indipendente e puoi cavartela da sola. Però non si deve neanche azzardare a lasciarti un momento, perchè se no ti senti trascurata.”
Guardo in silenzio i due ragazzi, imbarazzata.
“Non è esattamente così!”
Danny sorride.
“Com'è allora?”
Apro la bocca, cercando le parole.
Cazzo.
“Ecco.. “
Li osservo ancora per qualche secondo, provando a smentire Ben, senza risultato. Resto in silenzio con la bocca socchiusa, gesticolando, senza trovare alcuna spiegazione.
“Okay, hai ragione.. Ma..”
“No, niente. Come dovrebbe reagire quel povero Cristo?
“... Non lo so...”
Mi porto le dita alla bocca e mi mordicchio le unghie. Danny mi guarda, sempre sorridente e alza di poco le braccia.
“Ecco. Quindi muovi il culo e vai a casa a farti perdonare.”
“Ma io..”
Il vocalist mi indica la porta.
“Muovi il culo!”
“Portalo sul letto del mio batterista, donna.”
Ridacchio, guardando i due ragazzi, e riprendo a mangiarmi le unghie.
“Ma io non voglio andare da lui ora.”
Il vocalist si piega e si toglie una scarpa.
“Se non sparisci te la lancio.”
Alzo le mani e prendo la borsa, dirigendomi verso l'uscita. Apro la porta e mi volto, un attimo prima di oltrepassarla.
“Posso dire un'ultima cosa?”
“Tipo, un grazie non sarebbe male..”
Guardo Ben sorridendo.
“A parte quello..”
“Su, forza..”
Arrossisco un momento e alzo lo sguardo.
“Siete tanto carini insieme...”
Vedo Danny lanciarmi la scarpa e mi riparo con la porta, mentre Ben mi urla dietro di correre.


Dovete perdonarmi, per aver fatto passare tutto questo tempo.. E anche perchè probabilmente questo capitolo è deludente. Ma non scrivo da molto tempo devo riprenderci la mano.
Non siate troppo cattivi e scusatemi ancora.
Unicorn.

 

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Capitolo 22
*** Therapy ***


Cammino con le mani in tasca per il vialetto che porta a casa di James.
Ben e Danny sono dolcissimi. Mi chiedo chi dei due sia più instabile..Chi se ne importa, sono belli, stanno bene insieme e si aiutano a vicenda.
Ci riescono perchè hanno ammesso di avere un problema..
Dio, sembro James.
Sto ripensando a quanto la mia vita e le mie opinioni siano cambiate in queste settimane, quanto il ragazzo che ho incontrato in quel negozio di chitarre orrende in periferia mi abbia aiutato, confuso o a quanto mi abbia fatto perdere la testa.
Sapevo di essere matta anche prima di incontrarlo, in fin dei conti. Me lo avevano detto in tanti.
Però essere pazza di James è diverso dal non sapere intendere e volere..
O forse no.
Non lo so.
Mi sto insinuando in pensieri che non riesco a portare a termine, in aree del mio cervello che non so risolvere e probabilmente resteranno un mistero per me. La mia vita è un enigma che va avanti da tanti anni, e credo che l'unico modo per decifrarla sia...lasciarsi andare, per una volta.
Mi ricordo di aver fatto questo ragionamento, tempo fa. E non so, forse ho bisogno di ripeterlo a me stessa, una volta ogni tanto.
Mi fermo davanti alla porta e sorrido, apro ed entro, lanciando le chiavi sul tavolo.
Niente rumori.
Un silenzio tombale invade l'appartamento, James dev'essere uscito..
Sono un'idiota.
Accendo lo stereo, mi tolgo la felpa e volteggio per la casa, cantando “Radioactive”.
Mi ha sempre infastidito il silenzio, quando c'è la musica non sento le voci..
Neanche quando sono con James sento le voci, quando lo guardo negli occhi, quando mi sorride senza dire una parola.
Per me, James è pace.
Mi siedo per terra e chiudo gli occhi un momento.
I feel it in my bones,enough to make my systems blow.
Welcome to the new age..”

Li riapro e osservo il ragazzo che, appoggiato allo stipite della porta, mi guarda perplesso, per poi sospirare, togliersi il giubbotto e dirigersi verso la cucina.
Mi alzo velocemente, correndogli dietro.
“Ti è passata?”
Arrossisco, bloccandomi a pochi passi dalla sua schiena.
“..Cosa?”
“La crisi da adolescente.”
Continuo ad arrossire e avanzo di poco, mettendogli una mano su una spalla e affiancandolo, sorridente.
“Mi dispiace..So che mi devo far aiutare e non ti ringrazierò mai abbastanza per..”
James mi appoggia delicatamente un dito sulle labbra e mi guarda serio.
“Sh.”
Mi prende per una mano, mi trascina dolcemente al centro del salotto e, mentre gli All Time Low invadono la stanza, mi prende per un fianco, mi tira a se e comincia a ballare, dicendomi, con gli occhi, di seguirlo.

“Give me therapy.
I'm a walking travesty
But I'm smiling at everything.
Therapy...
You were never a friend to me
And you can keep all your misery. “


Mi scuso per la schifosità (??) di questo capitolo, mi scuso di avervi fatto aspettare, mi scuso per il finale scontato della storia, e mi scuso per aver terminato con gli All Time Low e non con gli Asking.
Detto questo, Ladies and Gentlemen, mi piacerebbe che immaginaste voi il finale di questa storia..
Un bacio.
Unicorn.

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