La rivoluzione di Ashley

di ROSENKREUTZ
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** new life ***
Capitolo 2: *** rose en bouton ***



Capitolo 1
*** new life ***


[1/03/XX ore 1:00 am - da qualche parte in europa] Ashley Rosenheim non era il tipo mattiniero, ma quel giorno era speciale.

Quel giorno avrebbe abbandonato la famiglia per un intero anno.

Era stanco di quelle stupide persone che gli stavano attorno, quella madre vanitosa che pensava solo ad ingozzarsi e a lamentarsi di quanto fosse grassa, quel fratello viziato che pretendeva il mondo su un piatto d'argento, e quell'odiato padre padrone che lo faceva vivere nel terrore di essere malmenato ogni volta commettesse uno sbaglio.

Era un bravo ragazzo, e si impegnava anche a scuola. Ma una volta una stupida professoressa che pretendeva troppe strane attenzioni da Ashley, per ripicca lo valutò in un modo vergognoso... ed il padre non volle sentire ragioni, prese la cinghia e cominciò a frustarlo come se fosse un cavallo imbizzarrito, ma Ashley rimaneva fermo a lacrimare latentevolmente, preferiva difendere il suo orgoglio e la sua dignità più che prosternarsi per la pietà di quella belva.

Quel giorno segnò la sua decisione.

Avrebbe cambiato vita.

[1/03/XX ore 6:00 am - aereoporto di XXXXXXX]

La madre lo accompagnò fino al cancello, per un attimo lo fermò pregandolo di non andare.

"Non ce la faccio più, mi fa schifo questa situazione di merda, o me ne vado o ci scappa il morto in casa!"

La madre lo fissò, guardando in se stessa, rimproverandosi per gli errori che aveva commesso, come per esempio non aver interrotto nei "metodi educativi" del padre. Si guardarono per molto tempo, finchè la voce di una speaker non ruppe quell'opprimente silenzio "I PASSEGGERI DEL VOLO DIRETTO A XXXXXX SONO PREGATI DI SALIRE A BORDO"

"Addio, mamma."

- continua

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Capitolo 2
*** rose en bouton ***


[2/03/XX ore 7:30 am - somewhere, somehow]

Era la prima volta che Ashley si svegliava così puntuale, non fece colazione, non era sua abitudine, andò a farsi una doccia e si mise l'uniforme del collegio.

Generalmente i ragazzi non sono mai contenti di essere mandati in un liceo, o di indossare un'uniforme... Lui invece era inquietosamente felice.

Camminava fiero col la cartella in mano per il viale che portava dai dormitori maschili a quello della scuola, era di un'eleganza unica, sembrava una rosa in fiore.

Le ragazze lo guardavano incuriosite e affascinate, e a lui non dispiaceva affatto, era un tipo molto vanitoso

Tutto sembrava perfetto.

Entrò in classe e si mise davanti a tutti accanto la prof.ssa di scienze Kadowaki. "Buon giorno ragazzi, questo è uno studente appena arrivato, ora si presenterà, siate buoni con lui!" - "Mi chiamo Ashley Rosenheim, vengo da XXXXX in XXXXXX, ho 16 anni, sono di un anno più piccolo di voi perchè ho saltato la prima media per passare direttamente alla seconda. Spero ci troveremo bene insieme."

Ashley odiava questo tipo di cose, le trovava banali e così servili, avrebbe preferito presentarsi più tipo "Hey siete solo degli incapaci del CAZZO!! Leccatemi i piedi, stronzi!!", ma forse non era il caso.

La Kadowaki stava facendo l'appello, e Ashley cercava di imparare i nomi dei suoi nuovi compagni, nessuno dei quali lo colpì particolarmente... ma ad un certo punto "Dachos... Evan Dachos?" - "Presente..."

Ashley si girò, alla sua sinistra c'era questo "Dachos", era un ragazzo stranamente bello, stranamente perchè fino ad ora i ragazzi non avevano mai interessato Ashley...

aveva gli occhi eterocromi, l'iride era quasi totalmente verde, ma vicino la pupilla si scorgevano delle macchie di un marrone chiaro, aveva la pelle viva, giusto un po' dorata, un fisico statuario e i capelli mori, con qualche meches bionda qua e là.

Ashley non potè stare attento nemmeno un secondo alla lezione, quegli occhi lo avevano arpionato, e non riusciva a staccarsi. Non vedeva l'ora che la ricreazione suonasse per poter rivolgere la parola a quell' "Evan"."

[ore 11:30 am - nel parco dell'accademia]

Ashley:"Uhm scusa... tu sei Dachos, vero? Staremo nella stessa classe quest anno.. Molto piacere, Ashley Rosenkreutz"

Evan:"Ah già tu sei quel pivellino con la faccia da ragazzina della mia classe"

Ashley:"Come prego?"

Evan:"Sì hai capito bene, ragazzina. Fuori dai coglioni ora."

Ashley"Idiota, con chi credi di avere a che fare!?"

Evan:"Cristo santissimo, mi stai rompendo le scatole, meno male che c'è qui la mia bambolina."

Evan si avvinghiò ad una ragazza scura di pelle, dai tratti esotici e i capelli scuri, sembrava molto passiva...

???:"Grazie per il vostro affetto, signor Evan."

Evan:"La vedi com'è bella? Un frocetto senza palle come te non potrà mai avere una bambola così... vero Anthy?"

la abbracciò da dietro appoggiando le braccia sul collo, facendo scendere le mani all'altezza del seno, si vedeva sull'anulare sinistro un grosso anello con lo stemma di una rosa sopra.

Anthy:"Tutto ciò che dite per me è vero, signor Evan."

Ashley si sentì offeso e sdegnato:"Tch... sei un idiota, non meriti neanche il mio sguardo."

Evan:"Chi te l'ha chiesto..."

Si voltarono entrambi e ognuno proseguì per la propria strada, ad Ashley bruciava molto il fatto che l'avesse trattato così, ma non riusciva a spiegarsi perchè continuasse a pensarlo...

Ashley si avvicinò vicino la bacheca, c'era un gran baccano, tutti quanti si dimenavano, come se stesse arrivando una grande star.

Ashley:"Scusa ma sai che sta succedendo?"

???:"Ah già! Tu sei Ashley Rosenheim della 3-D? Io e te stiamo in classe insieme! Sono Wakaba Shinohara! :D"

Ashley:"Mi ricordavi qualcuno, bella signorina."

Wakaba:"Ah! Che tenero, parli come un principe azzurro!"

Ashley:"Grazie, e tu sembri proprio una principessa."

Wakaba:"Come sei dolce! Ma sappi che io ho già un principe, ed è la persona di cui mi chiedevi!"

Ashley:"Chi? Ah questa specie di superstar?"

Wakaba:"Già! Utena... Tenjou!"

- continua

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