Rebel Rebel

di DalamarF16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Una mattina come le altre? ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: La prova finale ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: tempo di voti! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Gita negli inferi! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: il fratello tranquillo... ***
Capitolo 6: *** capitolo 6: al motel ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Una mattina come le altre? ***


INTRODUZIONE: Ciao a tutti! rieccomi dopo secoli a postare il seguito di "minacce dal passato, dal presente e dal futuro", che trovate nella sezione Streghe o cliccando sul mio profilo. Questa Fanfic però alla fine è a sè stante, non è necessario aver letto la prima, per cui vi invito comunque a leggere questa schifezzuola anche se non volete recuperarvi la prima.
Niente, io spero vi piaccia, vi invito a recensire se vi fa piacere, anche in negativo, purchè lo facciate con educazione ^_^
Ah i Winchester arriveranno un po' più avanti, perchè il crossover mi è venuto dopo un po', quasi per caso...


Capitolo 1: Una mattina come le altre?


Ecco. Ci siamo. La prova finale. E io non sono assolutamente pronto. Sono nella mia camera, rannicchiato nel letto, girato su un fianco, le mani premute sulle stomaco. Sono sveglio da ieri notte, girandomi e rigirandomi nel letto. Non so nemmeno che ore sono, ma sicuramente è molto presto, fuori è ancora buio.
La porta si apre piano.
-Chris- Wyatt si avvicina a me, attento a non far scricchiolare le assi. Evidentemente il mio nervosismo è arrivato fino a lui nonostante cercassi in tutti i modi di tenerlo per me. -Chris- ripete sussurrando. -Ehi, fratellino-
Io non mi muovo. Sento i crampi allo stomaco peggiorare. Lui si siede sul letto, gli giro la schiena. sono tutto sul bordo e lui ha tutto lo spazio per mettersi comodo. Mi afferra una spalla e mi costringe, volente o nolente, a voltarmi verso di lui. -Nervoso, piccolo?-
Io continuo a tacere. Non voglio parlare. Lui lo capisce, e non gli serve usare la magia per questo. Si siede sopra il cuscino e mi fa appoggiare contro di lui. Mi abbraccia, e senza che nemmeno me ne accorga, improvvisamente sento solo il sonno, e mi addormento.

Finalmente dorme tranquillo. È tutta notte che lo sento agitarsi, e non c'entra la nostra telepatia qui. C'entra un vecchio letto rumoroso e il fatto che conosco mio fratello. Gli tengo una mano, mentre mi usa come cuscino. Sono nervoso anche io per lui. L'ho seguito lungo tutto il percorso, come suo tutor e suo professore. Ha ottimi voti, ma deve ottenere il massimo se vuole accedere ai corsi magistrali. Gli scritti sono andati benissimo. Non avrei dovuto farlo, ma per metterlo tranquillo gli ho dato la soffiata su quello che ha preso. Per fortuna la preside è zia Paige. Devo solo augurarmi che non lo vengano a sapere gli anziani, o come professore sono finito. Domani avrà la prova pratica. Non deve temere nulla, è straordinario. Ma quando sei il secondogenito di una famiglia come la nostra, è difficile non avere complessi di inferiorità anche se hai salvato il futuro per ben due volte. E se tua zia è la preside, anche i compagni non ti vedono molto di buon occhio, e di questo Chris ne ha sempre pagato le spese.
Appoggio la testa contro il muro e chiudo gli occhi. Sarà il caso che dorma anche io qualche ora.

I raggi del sole mi colpiscono in piena faccia. Mannaggia a mio fratello e alla sua mania di dormire con le persiane parzialmente aperte. Guardo l'ora. Sette meno cinque. Chris dorme ancora come un ghiro. Tre ore di sonno sono poche per chiunque, ma farà tardi se non lo sveglio. Lo scuoto dolcemente, finchè non apre gli occhi
-Buongiorno-
Vedo i suoi occhi sbarrarsi. Salta su come una molla
-Che ore sono?- chiede, già nel panico
-Ehi, calmati. È tutto ok. Mancano ancora due ore. Tranquillo-

Mi rilasso visibilmente. E cerco rifugio tra le braccia di Wyatt.
-Grazie per questa notte. Ne avevo bisogno-
-Sono tuo fratello anche per questo- mi risponde -Devi stare tranquillo e calmo. Qualunque cosa succeda o ti chiedano di fare. Tu sei bravo, Chris. Non devi temere niente-
-E se mi chiedono qualcosa che non so fare?-
-Tu?- mi sorride -Tu hai poca fiducia in te stesso. Hai salvato da solo il futuro per ben due volte. Sei andato nel passato e hai conquistato a suon di battaglie la fiducia del trio. Non c'è niente che tu non possa fare, credimi. Dai vieni. Ti offro la colazione-
-Non ho fame-
-Muoviti!-
-Sul serio, Wyatt-

Stavolta non gli lascio nemmeno finire la frase. Comincio a tirargli addosso i suoi vestiti e qualunque cosa non contundente mi capiti a tiro.
-Ok, ok, ok! Hai vinto! Ora lasciami stare ok?-
-Scorbutico- gli faccio il solletico. Finalmente ride, mentre tenta di divincolarsi da me. Lo so, posso sembrare eccessivo, ma non posso dimenticare quello che lui ha fatto con me. Non solo salvandomi, ma anche i mesi successivi, quando avevo paura di chiudere gli occhi, o perfino di usare la magia. Mi è stato davvero vicino, sacrificando tutto il resto della sua vita, compreso il suo studio. Per poco non gli è costato l'espulsione dal corso di magia avanzata tanto i suoi voti sono precipitati.
Ora che è lui ad averne bisogno voglio ricambiare, e poco importa se i miei metodi sono poco ortodossi. Finalmente lo lascio. Ora ridiamo entrambi.-Vestiti che poi andiamo. O ti devo cambiare io?-
-Non porto più il pannolino!- mi ricorda lanciandomi la felpa del pigiama. Vado a cambiarmi pure io e nel frattempo controllo di avere soldi a sufficienza per entrambi.

Sorrido mentre mi vesto. Wyatt non cambierà mai. Sempre pronto a farmi ridere e a distrarmi da ciò che mi terrorizza. Mi guardo allo specchio. Ho gli occhi arrossati, sembra che abbia passato la notte in lacrime, ma ovviamente non è così.
Sono contento che gli sia tornato il buon umore. Ultimamente è stato molto male, per via di quello che aveva fatto. Fortunatamente è abbastanza forte, e sta superando lo shock, anche se è ancora reticente sull'uso della magia. A meno che non sia per tormentare il sottoscritto, ovvio. Tuttavia è tornato alla scuola di magia. Nessuno ricorda il passato, per cui il rientro non è stato traumatico per nessuno dei due, cioè ok per me sì, ma niente di nuovo. Le solite storie di essere il cocco della preside solo perchè sono suo nipote, e ora anche dell'assistente del prof, che altri non è che Wyatt.
Ho chiesto io di averlo come tutor. Scherzi e dispetti a parte, è il miglior stregone che conosca dopo la mamma e le zie. Ed è anche stata un'ottima scusa per stare ancora più vicini.
Finisco di allacciarmi le scarpe e scendo da lui. Mi sta già aspettando. Mi lancia la giacca
-Sbrigati, piccolo. Non abbiamo molto tempo-
-Arrivo, arrivo-
Il bar è proprio dietro casa, ci arriviamo in pochi minuti. Non parliamo per tutto il tragitto. Ci sediamo in un angolino appartato. Wyatt ordina un po' di tutto. Io lo guardo, un po' stupito -Ma chi se la deve mangiare tutta la roba che hai ordinato?-
-Tu. Sono tre giorni che non tocchi cibo-
-Non è vero! Ieri ho mangiato!-
-Sì una caramella- ribatte -Coraggio. Non vorrai svenire nel bel mezzo della prova perchè ti mancano le forze, vero?-
-Te lo chiedo per favore. Non nominarla ok?-
-Scusa-
Però è vero. Sono tre giorni che non tocco cibo, e mi sento un po' fiacco. Mangio con appetito, ma non troppo o la tensione potrebbe giocarmi brutti scherzi.
È il momento di andare. Ora sono terrorizzato.
Non entro in casa. Orbito direttamente nella mia stanza. Mi cambio perchè questa mattina ho messu su davvero la prima cosa che mi è capitata sotto mano. Opto per qualcosa di comodo e semplice, che mi permetta di sfruttare nel miglior modo possibile il mio corpo. Pantaloni di cotone pesante verde militare, t-shirt bianca a maniche lunghe e felpa col cappuccio, sempre bianca.
Dopodichè orbito alla scuola di magia. Non mi va di vedere la mia famiglia


POST-CAPITOLO: eccomi qui di nuovo! spero che abbiate gradito il primo capitolo, anche se effettivamente non succede granchè. Nel prossimo capitolo Chris affronterà la dura prova per diplomarsi. Ce la farà? O si caccerà in uno dei suoi soliti guai?
Lo scoprirete solo leggendo!
Mi raccomando fatemi sapere che ve ne è parso finora, e soprattutto se è fastidioso il blu per le parti raccontate da Wyatt, nel caso lo cambio!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: La prova finale ***


Capitolo 2 - La prova finale
-Dov'è Chris?- mi chiede mamma quando rientro
-E' orbitato. Sarà alla scuola di magia. Lo sapete com'è fatto. Lasciamolo solo-
-E' teso?-
-E' nevrotico- Faccio un respiro e guardo i miei genitori. -Non venite, per favore. So che lui non vi ha detto niente, ma sarà più tranquillo senza di voi-
Papà annuisce. Naturalmente sapevo che si era defilato dalla commissione d'esame, per risparmiare tutto l'imbarazzo possibile a Chris. Orbito in camera. È ora che mi cambi anche io. Oggi tenuta formale della scuola. Sbuffo. Mi sento molto Harry Potter. Zia ti odio, penso mentre estraggo i pantaloni e la camicia. Con la cravatta ho sempre dei problemi, ma mamma compare in modo provvidenziale a sistemarmela.
-Mi raccomando. Bada a lui, cerca il modo di tranquillizzarlo-
-Sai che lo farò-
La mamma mi abbraccia. Mi aiuta a sistemare la giacca.e la toga. Prima che possa dire qualunque cosa orbito alla scuola di magia. I ragazzi sono tutti riuniti. Tutti tranne uno. E non c'è bisogno di fare il nome di quel qualcuno. Una ragazza mi viene incontro. La conosco. Si chiama Jane ed è una delle poche amicizie di mio fratello all'interno della scuola.
-Prof! Chris è sparito!-
-Sparito in che senso?-
-Non si trova. L'ho cercato ovunque e tra due minuti si inizia-
-Merda-ops. Detto al alta voce -Ehm...voi non avete sentito nulla, ok? Vado a cercare Chris- orbito da mia zia. -Zia, prendi tempo. Chris non si trova-
-Wyatt. Sbrigati a trovarlo. Ovunque sia. Temo che gli abbiano fatto uno scherzo. I soliti deficienti. Ad ogni modo non avrai molto tempo-
Annuisco. Per prima cosa vado al vecchio libro. Non trovandolo comincio a chiamarlo, anche con la mente. Alla fine lo sento, sento la sua presenza molto vicina. Lo trovo chiuso nello sgabuzzino, legato. Lo libero. Lui mi stringe forte. Noto che gli sono rimasti solo i boxer addosso. Povero Chris, sta congelando. Lo copro con la mia toga mentre recupero i suoi vestiti ben nascosti dietro un armadio. Glieli porgo e lo lascio vestire. È ancora un po' spaventato e ha anche tanto freddo. Gli butto la toga addosso perchè si scaldi.
-Calmati. Dai vieni. Manca poco all'inizio-
-Mi hanno tolto i poteri. L'effetto è temporaneo, ma sono tra i primi-
-Ok. Ora ascoltami. Tu stai tranquillo. Finirà presto. Se comincia l'esame prendi tempo. Usa la tua agilità e il tuo cervello. L'hai già fatto una volta. Puoi rifarlo-
-Ero contro di te-
-Non importa. Non sono certo stato tenero con te, eppure sei rimasto lucido, sfruttando l'unico potere che ti ho lasciato. Usa quello che hai, e ricordati che puoi fare incantesimi. Rimani lucido, e tutto andrà bene. Andiamo ora, la zia ci sta chiamando-
Orbitiamo nei bagni vicino al corridoio. -In bocca al lupo- dico e orbito di nuovo via. Lui mi riacchiappa al volo, un vecchio trucco di papà -Che c'è?-
-La toga- dice restituendomela.

Esco dal bagno e mi riunisco ai miei compagni, più preoccupato che mai. Fulmino con un'occhiata chi mi ha fatto questo, mentre Jane mi viene incontro. Non siamo fidanzati, né altro, e non siamo interessati l'uno all'altra in quel senso. In un certo senso siamo due emarginati. Lei non ha praticamente nessuna dote magica, nessun potere attivo, ma è un'ottima pozionista e ha sempre la rima pronta. Abbiamo legato subito.
-Stai bene? Scusa se ho avvertito Wyatt, ma avevo paura ti fosse accaduto qualcosa-
-Hai fatto benissimo. Non preoccuparti. Grazie-
Ci sediamo insieme contro il muro, lasciando libero spazio a esaminatori ed esaminati. Wyatt è dietro la zia, lo sento cercare il contatto visivo con me, quello mentale non si è ancora stabilizzato abbastanza da poterci parlare. Credo sia più teso di me. Gli anziani orbitano tutti insieme, per fortuna non c'è papà con loro.
Tocca a Jane. Io sarò il secondo. Le do una pacca di incoraggiamento. Pozioni e incantesimi per lei, almeno principalmente. Ancora una volta mi stupisco della sua bravura. È davvero un fenomeno. Le vengono rime a una velocità incredibile, quasi non ci pensa sopra. Sento lo stupore di Wyatt. So cosa sta pensando: a me e lui per ogni incantesimo ci vuole almeno un quarto d'ora per trovare delle rime decenti, e siamo in due!
Alla fine la congedano. Oh no. Non ho ancora i miei poteri, ho a malapena il contatto mentale con mio fratello. Jane mi porge la mano e mi aiuta ad alzarmi.
-Buona fortuna, Chris-


-Christopher Halliwell- chiama il capo della commissione, lo stesso angelo bianco che mi ha punito lo scorso anno togliendomi il potere di orbitare perchè ho sbagliato atterraggio di pochi metri.
Calmo Chris. Mi dico. Stai calmo. Andrà tutto bene.
Non incrocio lo sguardo di Wyatt, né quello della zia. So che lei lo sa, e che cercheranno di aiutarmi. Il contatto ora è nitido. Mio fratello ne approfitta subito.
“Forza fratellino. Tieni duro. Stanno tornando”
Non rispondo, ne faccio cenno di aver sentito qualcosa. Devo conservare quel potere. Se se ne accorgono sono rovinato.
-Signorina, Halliwell, prego-
Paige si alza in piedi e viene di fronte a me.
-Felpa-
Balzo via e afferro appena in tempo la maglia prima che voli. Per fortuna ho buoni riflessi. Lei tenta altri attacchi del genere, cerco di evitarli appena posso, ma alla fine la mia felpa va a lei. Comincio a tremare. Fa freddo.
L'anziano fa cenno di restituirmela e a me di indossarla. Almeno non vuole farmi ammalare. Contrariamente alle mie abitudini tiro su la cerniera fino in cima, coprendomi anche la gola
-Sta bene?- mi chiede l'anziano. Faccio un cenno affermativo con la testa.
Mi fanno qualche domanda generica a cui rispondo senza quasi esitare, nonostante un leggero tremore della voce dovuto al nervosismo.

Per ora se la sta cavando bene, ma spero che gli tornino presto i poteri. Per fortuna con la zia i suoi riflessi hanno funzionato bene. Trama un po', ma credo abbia soltanto freddo. In effetti anche io non sono proprio a mio agio. C'è uno strano freddo qui intorno, in più non so per quanto tempo sia rimasto là dentro praticamente nudo. Guardo gli studenti in un angolo. Guardano l'esame di mio fratello divertiti. Ecco i responsabili. Devo trovare il modo di farli confessare, ma come? Non voglio si diplomino dopo quello che hanno fatto passare a Chris. Mi congedo dalla commissione per qualche minuto.
Vado dritto da Jane, che sta parlando con i genitori, smaltendo la tensione post esame.
-Jane-
-Professore-
-Jane, ascolta. Ho bisogno del tuo aiuto. Per Chris le cose si stanno mettendo male-
-Che succede?-
-Gli hanno tolto i poteri. Doveva essere un incantesimo temporaneo, ma non li sta recuperando. Non può continuare a lungo-
-Bastardi- sussurra lei. -Lo sapevo che l'avrebbero fatto. Mi avevano giurato che sarebbe stato solo uno scherzo-
-Ferma lì. Di che stai parlando?-
Lei non mi guarda. Sento lo sguardo di suo padre su di lei, pieno di rimprovero e indagatore. È una sensazione che conosco bene.
-Jane, guardami- le dico sollevandole il mento -Ascoltami. Qualunque cosa tu abbia fatto, Chris non lo verrà mai a sapere. Te lo giuro. Ma adesso devi aiutarlo perchè se no verrà bocciato o ferito e io non posso fare niente per evitarlo-
Lei si morde le labbra e comincia a piangere.
-Io non volevo. Mi hanno costretto...hanno preso mia sorella-
-Capisco come ci si sente, credimi. Però adesso aiutami, ok? Scrivi un controincantesimo, o qualunque cosa ti venga in mente. Io non ce la faccio da solo-
Lei annuisce mentre io corro da zia Paige. Rischio di cadere almeno una decina di volte. Stramaledetti mocassini! Chiamo a me lei e l'anziano, che sospende per un attimo l'esame. Do uno sguardo distratto a Chris. Sta bene. Meno male.
-Si può sapere che succede?- sembra abbastanza seccato
-Hanno tolto i poteri ad Halliwell- lo dico tutto d'un fiato.
-Ha le prove di quello che sta dicendo?-
Io rimango interdetto. Non ci ho pensato. Per fortuna ancora una volta la dea bendata è dalla mia parte. Jane spunta in quel momento con un pezzo di carta in mano.
-Le ho io le prove. L'ho fatto io l'incantesimo-
-Tu?- Paige è indignata
-Aspetti, preside. È stata costretta. Avevano preso sua sorella. Lei non voleva. Ne sono sicuro- intervengo in difesa della ragazza e questo basta a tranquillizzarla. Non sa cosa è successo, ma sa che da qualche mese a questa parte l'ultima cosa che farei è difendere chi fa del male a mio fratello. -Hai il contro incantesimo?-
-Sì, preside-le porge il foglietto.
-Ne riparliamo dopo. Ora tornate dentro e finiamo l'esame, prima che a quel ragazzo venga una crisi di nervi- conclude l'anziano alludendo a Chris.
Paige mi porge il foglio e fa un cenno inequivocabile. Mi avvicino a mio fratello, che ora per evitare di tremare tanto ha freddo si stringe le braccia contro il petto. Non indossa il cappuccio solo per non essere maleducato. Gli porgo la formula
-Riprenditi i poteri e fa vedere a tutti chi sei- gli sussurro facendogli l'occhiolino

Non capisco che succede. Sono troppo impegnato a non tremare. Prendo il figlio che mi porge Wyatt. Recito la formula. Sento il potere tornarmi. Finalmente posso affrontare l'esame in maniera dignitosa.
Nel combattimento sono contro Wyatt. So come comportarmi con lui, e, nonostante si impegni con tutte le sue forze, alla fine non ha scampo. Lui avrà le sfere di energia, ma la mia telecinesi è molto più potente, e molto più controllata.
Negli incantesimi ho qualche esitazione in più, in compenso mi riprendo alla grande con pozioni e rischi sui viaggi attraverso portali spazio/temporali. Modestie a parte, posso ritenermi un esperto del settore. Finalmente è finita. Esco dal portone e trovo Jane che mi aspetta. Mi butta le braccia al collo, sussurrandomi più e più volte “mi dispiace”
-Va tutto bene, non preoccuparti. Sta tranquilla- la stringo forte a me. Naturalmente avevo sospettato il suo operato nella formula, ma mai e poi mai ho dubitato che l'avesse fatto volontariamente. -Va tutto bene. Va tutto bene-
Lei mi lascia andare. Ci sorridiamo.
-Scusami-
-Basta. Non ti voglio più sentire. Andiamo a mangiare qualcosa ti va? Ho fame-


PERSONAL SPACE: Ciao! ecco qui il secondo capitolo, nessuno ha recensito, ma capisco anche che il primo capitolo era abbastanza penoso, mi sono accorta di aver toppato in pieno la divisione, ecco perchè in questa seconda parte ho infilato tutta la prova finale alla scuola di magia...che dire...spero che questa volta qualcuno recensisca anche solo per dirmi che questa storia fa schifo XD
Buone feste!
Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: tempo di voti! ***


PERSONAL SPACE: rieccomiiiii!! scusate scusate! lo so che non aggiorno da una vita, ma non mi sono dimenticata, sono solo stata incasinatissima (e ammalatissima, ma questa è un'altra storia XD XD)
Ho visto che qualcuno ha recensito, sono molto contenta che stiate apprezzando questa cosa! spero mi direte anche quando inizierà a farvi schifo XD
Bon basta...ho parlato anche troppo...a dopo!!!


Capitolo 3: Tempo di voti!

Siamo in riunione per decidere i voti di mio fratello e Jane. Di mio fratello in particolare. Io non mi pronuncio. Ho paura che qualsiasi cosa dica, possa sembrare di parte.
-Wyatt?- mi interroga zia Paige. Vorrei ucciderla. Speravo mi lasciasse in pace -Vorremmo un tuo giudizio su entramb-
-Jane non ha poteri attivi, ma è una strega molto abile sotto tutti gli altri aspetti. E come ha affrontato la situazione, tirando fuori dal nulla un controincantesimo così efficace va assolutamente a suo vantaggio. Opto per la lode-
-E Christopher?-
Sto zitto.
-Ragazzo. Lo sappiamo che è tuo fratello, ma vorremmo sentire cosa ne pensi di lui- mi rassicura uno degli anziani
-Ha affrontato mezzo esame senza i suoi poteri, cavandosela dignitosamente per quanto ha potuto- dico -Credo bisogni tenerne conto. Sugli incantesimi è un po' lento, ma non ne ha sbagliato uno, tutto sommato. E per il resto si vede che ha studiato sodo-
-Lode?-
-Vorrei non esprimermi a riguardo, se possibile-
-D'accordo. Apprezziamo la tua correttezza-

Sono in un angolo. Sto sfogliando un libro di storia. Jane è andata un attimo al bagno. A un tratto mi trovo davanti il resto della classe
-Bello scherzo mi avete fatto, ragazzi. Peccato non abbia funzionato-
-Sei solo paraculato da tuo fratello. Ma adesso non è qui a difenderti-
Sbuffo. Ma perchè non mi lasciano in pace? Che colpa ne ho io se sono nato nella famiglia di streghe più potente sulla faccia della terra?
-Credi davvero che da solo non ce la farei?- suona un po' più spaccone di quanto voglia esserlo in realtà. A dire il vero non voglio nemmeno affrontarli, tanto sono stufo di questa situazione -Ad ogni modo lasciatemi in pace. Senza Jane a scrivervi gli incantesimi non ce l'avreste mai fatta-
-Come vuoi, piccolino- non raccolgo la provocazione, limitandomi a continuare a fare quello che stavo facendo. Jane torna poco dopo. Non si è accorta di nulla per fortuna.
Aspettiamo insieme i primi risultati. Io sto ancora tremando. Continuo ad avere un freddo terribile. Ora ho la mente aperta a mio fratello. Lui non mi dice nulla, e io non gli chiedo nulla. Ma a un certo punto viene verso di me con una delle sue felpe. Me la porge.
-A furia di sentirti aver freddo mi si sta surgelando il cervello. Mettitela, coraggio- è una felpa rossa, e mi sta decisamente larga, ma per lo meno serve a scaldarmi un po'
-Grazie-
-Stai bene, vero? Non ti stai ammalando?-
-Sto bene. Non preoccuparti-

-Chiedo scusa- dico al termine dello scrutinio dei voti dei primi due esaminati -Ma a chi ha fatto quello scherzo a mio fratello, verrà fatto qualcosa?-
-Non ti è dato saperlo, Halliwell. Ad ogni modo no. Non ci saranno conseguenze- mi risponde il capo degli anziani. A questo punto si che mi arrabbio. Tuttavia mi sforzo di controllare la mia voce, per non far passare guai alla mia famiglia
-No, fatemi capire. Mio fratello era terrorizzato e non volendo è orbitato per sbaglio in una delle vostre riunioni, lo ripeto, senza agire con lucidità. E lo avete punito, gli avete tolto il potere di orbitare ed era appena stato preso di mira da un angelo nero. Questi ragazzi hanno preso un ostaggio, hanno ricattato una studentessa. Ho trovato mio fratello legato in uno sgabuzzino con addosso soltanto i boxer e senza i suoi poteri. E voi volete lasciarli impuniti?-
La zia mi prende per le braccia, trattenendomi. Ero partito pacato, ma poi non volendo il tono di voce si è fatto più duro.
-Wyatt- dice in tono di avvertimento facendo pressione con le dita. Io faccio un respiro profondo.
-Mio fratello è stato punito per non aver fatto nulla di male a nessuno-
-Suo fratello ha dimostrato di non saper controllare i propri poteri-
-Giusto... e invece questi ragazzi li sanno usare per cui vanno premiati?- ora sono davvero furioso. Mi libero con uno strattone dalla presa della zia
-Non è tuo compito giudicare il lavoro degli anziani. Modera i toni, ragazzino-
-Wyatt, taci!- mi avverte Paige. Sa esattamente quello che avrei voglia di sputargli in faccia. Per fortuna non sono ancora così furioso.
-Scusatemi- dico uscendo. La scuola ha un piccolo cortile dove poter andare nelle ore di pausa o fuori dall'orario delle lezioni per quei ragazzi che non tornano a casa la notte. Raccolgo una pigna e la lancio con tutta la mia forza, facendola disintegrare contro il tronco.

-Ahi- mi porto una mano alla fronte e mi appoggio al muro, con un gemito di dolore
-Che succede, Chris? Tutto a posto?-
La fitta si è calmata. Sorrido a Jane, scuotendo la testa. La rabbia di mio fratello mi è arrivata addosso senza preavviso. Deve essere abbastanza arrabbiato.
-Tranquilla. Sono un giramento. Forse ho mangiato troppo oggi-
-Ma se hai toccato poco o niente!-
-Sì, in compenso questa mattina Wyatt mi ha offerto la colazione. Ha ordinato roba per dieci persone come minimo-
Di comune accordo con mio fratello, abbiamo deciso di non dire a nessuno della nostra telepatia, per cui nemmeno Jane sa il nostro segreto.
-Era solo in pensiero per te. Diventi nevrotico quando sei nervoso lo sai?-
-Sì, già me l'hanno detto- nella fattispecie mia madre e le mie zie nel mio viaggio nel passato. In effetti, ripensandoci, sono stato un angelo bianco piuttosto nervosetto, ma questo non posso rivelarglielo.
-Ehi, Halliwell!- i ragazzi attirano la mia attenzione. -Guarda chi abbiamo qui!-
Non credo ai miei occhi. Sbianco. Ha in braccio il piccolo me del passato, e tiene il piccolo Wyatt sollevato per le bretelle.
“Wyatt!!! Corri! Abbiamo un problema!!” penso nella mia mente.
-Wyatt!- grido -Proteggiti!- il piccolo mi guarda. Finalmente una persona di cui fidarsi. Guarda il ragazzo che lo tiene; improvvisamente il ragazzo lo lascia cadere a terra, tenendosi la mano ustionata. Ahia! Piccola peste... appena tocca terra solleva il suo scudo difensivo. I ragazzi si spaventano e si smaterializzano. Io corro dal piccolo, che abbassa lo scudo e si lascia prendere in braccio. È spaventatissimo. Comincia a piangere. -No piccolo tranquillo. È tutto ok, tutto a posto. Calmati-
“WYATT!!!” ma l'urlo mi ritorna indietro. La sua mente è chiusa.
-Chris? Mi dai una spiegazione?- Jane mi sta guardando -Chi è questo bambino?- all'improvviso noto una cosa a terra. Tenendo stretto Wyatt la prendo per mano e comincio a correre più velocemente che posso -Chris! Ahio! Mi fai male! Che succede?-
-Zitta e corri!- la faccio riparare dietro una scrivania. Le do il piccolo e faccio scudo a entrambi mentre un'esplosione ci assorda. Li stringo forte, premendo la testa di lei verso il basso
Per fortuna, nessuno si fa male, ma la scuola è in fiamme. -Portalo fuori. Fa in modo che non gli accada niente. Ti prego-
-E tu?-
-Cercherò di spegnere il fuoco-
-D'accordo- inaspettatamente mi bacia sulle labbra -Non farti male. Ti prego-
-Vai!-
-Ehi! Mare, fermare, lasciare, trovare. Usale!- e corre via con mio fratello in braccio. Penso febbrilmente, mentre cerco di farmi venire in mente un'idea. Comincio a tossire, la scuola è quasi tutta in legno, e le fiamme si stanno espandendo velocemente
-Che l'acqua del mare, possa questo fuoco calmare. Ciò che prima dell'esplosione era stato, ora venga ritrovato-
Non resto a vedere quello che succede. Cerco di uscire da questo inferno il prima possibile. Decisamente ora il freddo mi è passato. Finalmente sbuco all'aria aperta. Jane mi sta aspettando.
-L'hai spento?-
-Non lo so. Ho pronunciato l'incantesimo e me la sono fidata. Altrimenti non sarei mai uscito da lì. Il piccolo?-
Mio fratello ci viene incontro di corsa, ovviamente attirato dall'esplosione.
-State bene?- Poi si blocca quando vede chi tengo in braccio. -E' uno scherzo vero?-
Scuoto la testa.
-Ehi! Che sta succedendo? Chi è questo bambino?-

Chris non farlo! Non dirglielo! Penso disperatamente nella mia mente mentre cerco una logica in tutto questo susseguirsi di assurdità.
“Chris! No!”
Ma figuriamoci se mi dà retta.
-E'...è Wyatt- dice dopo una breve esitazione. Io alzo gli occhi al cielo, esasperato.
-Cosa?- giustamente lei è un po' confusa -Smettila di prendermi in giro, Chris-
-Non ti sta prendendo in giro. Ma voglio qualche spiegazione-
-AH!- Chris grida e cade a terra, tenendosi lo stomaco.
-Chris! Che ti succede?- chiudo la mia mente per escludere il suo dolore. Wyatt è caduto a terra, e ora sta proteggendo sé stesso e mio fratello. -Wyatt, lasciami entrare, lasciami entrare per favore. Chris! Fa qualcosa!- ma lui è troppo impegnato a contorcersi dal dolore per fare o dire qualunque cosa.
-Professore...-Jane comincia ad avere davvero paura
-Wyatt- la correggo. Faccio un respiro profondo per calmarmi. -Ascolta, Jane. Ora calmati. Ascolta. Con questo bambino, ce n'era un altro? Più piccolo?- annuisce -Merda-
-Professore...Wyatt... che succede? Cos' ha Chris?-
-Senti. Ora non ho tempo. Appena riesco a convincere il piccolo me ad abbassare la barriera e capire come sta sta mio fratello ti dirò tutto. Per ora abbi pazienza ok? Parla con lui. Tienilo tranquillo e cerca di fargli prendere lucidità-

So di essere sotto lo scudo di Wyatt.  E so che qualcuno sta facendo qualcosa di terribile al piccolo Chris, come se gli stesse scavando nella pancia. E siccome quello che succede a lui si ripercuote su di me, al momento sono estremamente impegnato a combattere il dolore.
So che dovrei cercare di far sì che Wyatt abbassi la barriera, ma non ci riesco. Appena penso, spero che sia finita, mi colpisce una nuova fitta che mi piega in due.
-Chris, ehi Chris, calmati ti prego. Sta tranquillo. Ci siamo noi- è Jane. Cerco di calmarmi, ma è difficile, è come se mi stessero conficcando un palo nello stomaco.
-W...Wyatt...abbassa la... barriera Wyatt. Ti... prego...AHHH!-
Il piccolo mi ha sentito, il mondo torna a essere dei suoi colori naturali. Wyatt, quello grande, si china su di me. Cerca di guarirmi, ma non può. Non ho ferite fisiche. Ma il dolore è troppo.

E' svenuto. Almeno sta tranquillo. È ancora tutto contratto, però. Prendo Wyatt in braccio, e afferro anche mio fratello. Mi rivolgo a Jane
-Dammi la mano. Sarà un po' strano, ma qualunque cosa succeda, non perdere mai il contatto con me, ok?-
-Ok-
Ci troviamo nella mia camera.
-Siediti. Ti girerà un po' la testa, ma passerà presto. Tranquilla. Tienili d'occhio entrambi per un attimo. Non temere. Chris è forte. Ce la farà. Torno tra poco-
Già da tempo ho localizzato la presenza del Chris del passato. In pochi secondi orbito da lui. Sciocchi. L'hanno lasciato incustodito. Gli esce sangue dalla pancia. Prima che sia troppo tardi lo guarisco. Non perdo tempo a guardarmi in giro. Torno a casa col piccolo tra le braccia.
Trovo Chris e Jane abbracciati.
-Grazie, Wyatt- mi dice con un sorriso. Per tutta risposta gli do in braccio il piccolo sé stesso, che ora dorme tranquillo
-Io sto ancora aspettando spiegazioni-dice Jane.

PERSONAL SPACE: Rieccomi! spero che abbiate gradito anche questo capitolo e che me lo facciate sapere! (anche se non vi è piaciuto potete farmelo sapere :) )

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Gita negli inferi! ***


PERSONAL SPACE: ciao! scusate! lo so che è passata una vita dall'ultimo capitolo, ma sono una studentessa disperata in fase esami che non ha trovato finora due minuti per pubblicare questo capitolo! Però eccomi qui.
Ringrazio tantissimo chi ha recensito! Mi fa piacere che questa schifezzina vi stia piacendo e spero continuiate!
Siamo al quarto capitolo, e ci avviciniamo sempre più alla seconda parte del racconto e al crossover con Supernatural...sì questa in sostanza è una lunga introduzione alla storia vera e propria!
Buona lettura!

CAPITOLO 4: Gita negli inferi!



-Mm...giusto- dice mio fratello e mi guarda. Ecco bravo Wyatt, passami la patata bollente...
-Loro...siamo noi- dico esitante. Lo so, è una pessima spiegazione, ma non mi viene in mente altro modo per dirlo. -Cioè, sono i noi del passato. Non so come hanno fatto a portarli qui, ma l'importante è che ora stiano bene-
-Sembrate saperne sui viaggi del tempo- commenta lei
-Bè vedi...se tu vivi in questo presente, tutto sommato niente male, lo devi solo a Chris- interviene mio fratello -Ha viaggiato nel tempo, per salvarci-
-E stavi con la tua famiglia?-
Alzo le spalle
-Da qualche parte dovevo pur stare. All'inizio mi sono finto il loro angelo bianco, ma la verità poi è venuta fuori. Per fortuna. Non ce la facevo più a mentire-
-E ora che ne facciamo di questi due?-
io e Wyatt ci guardiamo
-Papà!!!- gridiamo in coro
Ma invece di papà ci raggiunge zia Phoebe. Naturalmente non orbitando. Ci ha solo sentiti gridare e ha salito le scale.
-Ma che belli!- prende Chris dalle mie braccia e lo coccola, poi fa lo stesso con Wyatt. Solo quando nota le facce leggermente basite di me e mio fratelo e quella di Jane che ormai ha assunto la forma di un punto interrogativo si rende conto. -Un attimo. Sono chi penso io?-
-Affermativo- risponde Wyatt. -Dov'è papà?-
-E' negli inferi con vostra madre a caccia di un demone-
-Che cosa?!- salto su. Ma come diavolo gli è saltato in mente di portare mamma laggiù? Per di più da soli
-Tranquillo tigre. Niente di veramente pericoloso- mi restituisce il piccolo me stesso con un sorriso-Ora però devo andare-
-Cosa?!- questa volta è Wyatt -Nononononono tiprego, ti prego, ti prego non ci abbandonare così-
-Mi dispiace, mi aspettano in redazione-
-Fantastico. E ora che ne facciamo di questi due?- sbotto
-Potresti cambiarti il pannolino, tanto per cominciare-
-Cosa?-
-Hai cambiato i miei, puoi cambiare anche i tuoi!-
-E che cavolo, perchè tocca sempre a me?- sbuffo. Ma lui me lo prende dalle mani.
-Faccio io dai. Per questa volta. Tenete a bada Wyatt voi due, però. Potete farcela?-
-Certo prof-
-Wyatt- rettifica mio fratello con un sorriso, mentre ci lascia soli e orbita via, probabilmente a comprare dei pannolini, visto che in casa, ovviamente non ne abbiamo.
Mi siedo sul letto di mio fratello. Chiamo a me un vecchio portachiavi e lo faccio girare attorno a Wyatt. Lui gira la testa dappertutto e cerca di acchiapparlo. Glielo lascio prendere poi lo faccio orbitare. Lui ride come un pazzo
-Sembri conoscerlo bene- mi dice Jane sedendosi accanto a me -Sei rimasto molto nel passato?-
-Lo facevo giocare spesso- sto evitando la domanda, ma non mi va di parlare di quel viaggio. Sollevo Wyatt fin quasi al soffitto, poi lascio di colpo il contatto per riprenderlo subito prima che tocchi il letto. Sento Jane trattenere il respiro-Non preoccuparti- la rassicuro -Non potrei mai permettere che gli accada qualcosa di male-.
-Non saresti male come padre- commenta lei abbracciandomi. Sento che non è esattamente un abbraccio tra amici, e all'improvviso ho paura. Ne ho la conferma quando cerca di baciarmi. Mi scosto, molto in imbarazzo. Sento Wyatt chiudere la mente, senza una parola. -Chris, coraggio- mi sussurra lei, cercando di farsi di nuovo avanti, ma immagini di Bianca mi balenano davanti agli occhi. La scosto, prendendola delicatamente per le braccia
-Non posso- sussurro, la voce non proprio ferma -Ti prego-
Lei mi abbraccia, e questa volta è un abbraccio di innocente amicizia. La stringo forte, grato che non si sia arrabbiata sul serio con me.
-Come vuoi, Chris- mi sussurra. Wyatt ci guarda, sorride. Gli scompiglio i capelli, un po' assente. -Chris? Non volevo ferirti, lo giuro-
-Ehi, ehi, ehi. Tranquilla.-le prendo il volto tra le mani e la guardo negli occhi, so che i miei sono  leggermente lucidi, ma la mia voce resta ben salda -Tu non c'entri, ok? Non c'entri tu, te lo giuro. Non è colpa tua, credimi. È qualcosa...che non so spiegare-
-Non mi devi spiegazioni. Ti conosco ormai, o per lo meno penso di conoscerti. Tutto questo non è mai successo, d'accordo?-.
In risposta le do un bacio sulla fronte. Wyatt attira la nostra attenzione alzandosi in piedi, un po' instabile sul materasso del letto, e allunga le manine verso di noi. -Posso?-
-Certo. Sono sicuro che non ti respingerà- e infatti il piccolo si lascia prendere in braccio di buon grado. -Gli piaci-
-Dici?-
-Di solito è diffidente. Un po' come il “nostro” Wyatt- accarezzo la fronte del bambino, lui sembra un po' sperduto, e non gliene do torto; anche se conosce l'ambiente, è abbastanza grande per capire che qualcosa di sbagliato c'è.
-Non potreste, semplicemente...riportarli indietro, al loro tempo?- mi chiede Jane
-Potremmo, ma non sappiamo perchè sono qua. Potrebbero averli rapiti, ma non certo quei quattro idioti, o per lo meno non da soli, per cui non è il caso di rimandarli indietro a cuor leggero. Non me la sento-
-Capisco... ma... davvero hai cambiato i pannolini al professore?-
-Quando la smetterai di chiamarlo così? Dovrà correggerti a vita? Comunque sì, è vero. Quando sono arrivato da loro non aveva nemmeno un anno- taccio per un po', poi tento di nuovo il contatto con mio padre. Faccio capire a Wyatt di tornare. Comincio a sentirmi un po' in difficoltà. Stanno venendo fuori troppe cose sul mio viaggio nel passato, cose di cui non voglio parlare. Mio fratello compare poco dopo. Col piccolo che strilla come un dannato. Scuoto la testa mentre lo prendo e lo cullo. -Sei un imbranato- dico ridendo -L'hai cambiato?-
-Sì-
-Mi sa che ha fame. Scendiamo a preparargli qualcosa. Wyatt, sali in soffitta. Dovrebbero esserci ancora degli scatoloni con dentro i nostri biberon e cose così. Cercale dai-
-Tu prova a contattare papà-
-Ho già provato. Non risponde-

Ottimo. Quando non c'era bisogno di lui stava sempre a ronzarci intorno. Naturalmente ora che davvero ci serve, lui sparisce. Con un moto di irritazione salgo le scale fino in soffitta. In un angolo la mamma e le zie hanno stipato qualcosa come 70 anni di generazioni di Halliwell.
Ho voglia di mettermi le mani nei capelli. Che lavoraccio!
“Chris, ti odio. Voglio che tu lo sappia!”
“Lo so, lo so”
Sbuffo e mi metto a spostare gli scatoloni più recenti. Per fortuna sulla maggior parte è stata scritta l'epoca di appartenenza. Ovviamente non sono così fortunato e mi tocca aprire tutti i restanti scatoloni
“Wyatt”
“Sì?”
“Qualunque cosa accada, non indossare niente di quello che trovi lì dentro. L'ultima volta zia Paige si è trovata nel bel mezzo di un raduno hippie. Non è stata una bella esperienza”
“Ok, capo. Tutto bene? Ti sento un po' turbato”
“Ne parliamo poi, ok?”
“Va bene”
Ora sono ancora più guardingo, ma alla fine trovo quello che cerco. Con un gesto esasperato orbito tutto in cucina, poi scendo. Sono tutto impolverato. Mi sento un vecchio rifiuto anche io a furia di star la dentro.
Solo quando vedo le loro facce mi ricordo che tecnicamente ero vestito bene. Mi guardo. La camicia una volta bianca ora è di tutte le sfumature che può avere la polvere, mentre i pantaloni ormai sono anche quasi strappati. La cravatta l'avevo abbandonata tempo prima e probabilmente è dispersa alla scuola di magia. Guardo Jane
-Chiamami professore ora, vediamo se ti viene così spontaneo- la sfido. Chris ride. Lei mi guarda un attimo, indecisa, poi inizia a ridere anche lei. Penso che lei e mio fratello starebbero davvero bene insieme. Ma vedo qualcosa negli occhi di lui che mi preoccupa. E non poco. Anche ora, nei suoi occhi c'è tanta tristezza, ben nascosta, è vero. Ma lo conosco. Per me è assolutamente evidente, come se me l'avesse detto. E qui non c'entrano i nostri poteri.
Una volta mangiato i piccoli finalmente dormono tranquilli.
-Ragazzi, io torno alla scuola di magia, vediamo se ci sono stati tanti danni dall'incendio- dico a un certo punto.
-Vado io, Wyatt. Credo dovrò rispondere anche delle mie azioni- mi ferma Chris. È una scusa per allontanarsi da casa, credo. Annuisco.
-Ehi. Nel dubbio stai zitto e chiamami, ok?- lui annuisce mentre già sta orbitando via.
-Prof. Wyatt. Posso fartela una domanda?-
-Certo-
-Perchè Chris è così triste?- la guardo come se la vedessi per la prima volta. Non pensavo lo conoscesse così bene. Mio fratello è molto bravo a nascondere i suoi veri sentimenti.
-Vorrei poterti dare una risposta, Jane, ma la verità è che non lo so. È un po' che è turbato, ma tra gli esami, una cosa e l'altra non siamo ancora mai riusciti a parlarci una volta-
-Mi dispiace tanto per oggi-
-Me l'hai già detto. Non avevi scelta. Lo capisco. È una sensazione che conosco molto bene. Sei stata leale a confessare, ma soprattutto a mettermi in guardia. Se no Chris non l'avremmo trovato in tempo-
-Davvero non sapevo dove fosse-
-Lo so- la rassicuro -Senti me li dai dieci minuti? Sto impazzendo dentro questi vestiti. Fa come se fossi pure a casa tua. Ma se non ti scoccia dai un'occhiata ai piccoli-
-Certo-
Finalmente! Pantaloni della tuta e felpa! Sono libero!
Torno subito di sotto. Devo fare ordine in tutta quella faccenda. Mi faccio raccontare per filo e per segno quello che è successo.

Le pareti sono un po' sbruciacchiate, ma tutto il resto è tornato normale. Sospiro di sollievo. Ero un po' preoccupato. Trovo zia Paige nel suo studio. Sembra un po' scoraggiata. Le massaggio dolcemente le spalle e il collo. Lei mi guarda con un sorriso stanco.
-Zia. Tutto bene?-
-E' stata una lunga giornata, piccolo- stranamente, se è lei a chiamarmi così non mi dà fastidio -stai bene tu? Prima quello scherzo, poi l'incendio-
-Sono ancora tutto intero. Sto bene. Per fortuna c'era Jane con me. Mi ha suggerito le parole per sistemare tutto senza lasciarci la pelle-
Lei mi stringe forte. Io ricambio. Lei appoggia le sue labbra al mio orecchio
-Congratulazioni. Ammesso a pieni voti al livello superiore. Diplomato con lode. Shh, però non dirlo a nessuno-
Sono così felice che la stringo più forte ancora. Lei mi riempie di baci. -Ora devi metterti davvero sotto-
-Lo farò, zia. Te lo prometto- sussurro mentre mi stacco da lei. -Però abbiamo un problema a casa.  Vado a cercare papà e mamma. Tu vai a casa-
-Problema serio?-
Annuisco. Orbito via.

Mi materializzo nel bel mezzo di una battaglia. Non vedo chiaramente come stanno mamma e papà, ma senza pensarci comincio a far volare via demoni. A un tratto mi ritrovo a terra, papà sopra di me. Una sfera di energia mi ha sfiorato la testa
-Grazie- papà mi orbita al sicuro dietro un masso, mentre mamma finisce il lavoro. La mia comparsa li ha disorientati
-Che cavolo ci fai qui, Chris?- mi aggredisce Leo -Vuoi farti ammazzare forse?-
-Ero preoccupato! Sono sei ore che ti chiamiamo papà. Sei ore! E zia mi dice che tu e la mamma siete da soli negli inferi-
-Tu devi startene buono! Se non ti dico niente, tu non fai niente, chiaro?!-
-Ma....-
-Tu sei un angelo bianco. E d'ora in poi farai quello che ti ordino-
-Cosa?!-
-Se è l'unico modo per tenerti fuori dai guai, e a quanto pare lo è, farai solo il tuo lavoro di angelo bianco-
Nero dalla rabbia, orbito dritto nella mia camera. Prendo il mio zaino e qualche vestito alla rinfusa, i miei libri di scuola e i risparmi di questi ultimi anni. Poi orbito di nuovo, senza nemmeno passare a dire due parole a Wyatt. Saprà dove trovarmi. Lo sa sempre.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: il fratello tranquillo... ***


PERSONAL SPACE: E ora non so nemmeno come chiedervi scusa...sono imperdonabile :((( ma ebbene sì, sono riuscita a perdere il file... però ora l'ho ritrovato..quindi eccomi qui a postare il seguito dopo secoli di asssenza...

CAPITOLO 5: Il fratello tranquillo...


-E' il caso che vada, ora. I miei genitori cominceranno a preoccuparsi. Posso chiamare un taxi?-
-Ma che taxi! Ti ci porto io a casa, tranquilla> la rassicuro
-Certo, tranquillo-
Le passo un braccio attorno alle spalle e la orbito poco lontano da casa
-Grazie di tutto- mi dice
-Grazie a te- le rispondo, serio come non mai. Lei si alza in punta di piedi e cerca di baciarmi, ma io scompaio prima che possa riuscirci. La mia mente è un punto di domanda. Jane comincia ad avere qualcosa di sospetto. A un tratto qualcosa mi riporta sulla terra. E non in senso figurato! Che botta!! sento Chris furioso.

Orbito a casa del nonno. Ho bisogno di stare lontano da casa, lontano da qualunque cosa sia magico, almeno per ora. Come può farmi una cosa del genere? Come può relegarmi ad un angelo bianco? Per di più non so nemmeno guarire.
Lui mi apre subito la porta.
-Chris!-
-Ciao, posso restare qui per un po'?-
-Ma certo! Dovrai accontentarti del divano però, se vuoi restare a dormire. Sei nei guai?-
-No, tranquillo. Voglio solo star lontano da mio padre per un po'-
-Dai entra. Caffè?-
Scuoto la testa mentre appoggio la zaino a terra e mi siedo sul divano. Cerco di calmarmi. Ho il respiro affannato. Mando la testa tutta indietro e chiudo gli occhi. Finalmente sono più calmo, decisamente più calmo.
Il nonno non mi pressa. Come al solito, mi lascia tutto il tempo che voglio. Mi conosce. Non mi fa domande, aspetta che sia io a parlare.  -Chris, sistemati pure come vuoi. Sei il benvenuto, lo sai-
-Grazie-
Mi sdraio sul divano. Sento Wyatt che mi chiama, chiedendomi cosa mi sia successo.
“Lascia perdere” gli rispondo “non ho voglia di parlare, scusami”

Ora sono io che mi sto arrabbiando. Ne ho abbastanza di questo atteggiamento di Chris. Tuttavia, non posso certo lasciare la zia con i piccola per troppo tempo, soprattutto perchè è sola.
“Dopo facciamo i conti, che tu lo voglia o no” lo minaccio, poi torno.
Trovo mamma e papà che discutono. Zia Paige mi fa un cenno molto eloquente. Insieme orbitiamo i piccoli al piano di sopra, ma non è sufficiente. Le loro grida si sentono senza sforzo anche al piano di sopra.
-Ma che è successo?- chiedo
-Non lo so, ma mi sa che tuo fratello ne ha combinata una delle sue, credo-
Ascolto un po'.
-Non credo. È mamma a difendere Chris, non il contrario-
Prendo il piccolo Chris in braccio,e faccio cenno a Paige di tacere. I toni si sono infiammati
-Non puoi trattarlo così! Sai benissimo che Chris non è un angelo bianco!-
-Vuoi che muoia?! Eh? Vuoi che muoia?!-
-Chris ha quasi vent'anni! È un ottimo stregone, ha salvato il futuro e tu lo tratti come un bambino! In più ha l'indole dello stregone, non puoi relegarlo a fare l'angelo bianco solo perchè sei un anziano!-
Dunque è questo il problema. Mamma ha ragione. Chris non potrà mai essere un buon angelo bianco. Certo nel passato lo è stato, ma aveva Leo ad affiancarlo. Se un suo protetto dovesse ferirsi, lui non potrebbe fare altro che vederlo morire senza poter fare niente, e questo lo ucciderebbe. Però è anche vero che ha una certa tendenza a cacciarsi nei guai, ma credo sia una prerogativa di famiglia.
-meglio che vada a calmare gli animi- e a cercare Chris, completo dentro di me
Scendo le scale con molta cautela. Quando c'è una lite in corso la prudenza non è mai troppa.
Stanno continuando a discutere.
-MAMMA! PAPA'!- grido con tutto il fiato che ho in corpo -ADESSO BASTA!-
-Tu vai a prendere tuo fratello. E sarà il caso che lo faccia in fretta o ne ho anche per te!- mi aggredisce mio padre
-Ne hai anche per me?- sbotto -Bene. Fa pure! Ma smettila di trattare Chris come fosse il tuo pupazzo! Un giorno sei il padre migliore che possa desiderare, subito dopo lo tratti come un cane. Tu non c'eri, avevamo bisogno di te. Mancavate da alcune ore e ci stavamo preoccupando!-
-Dovevi venire tu!-
-Dunque per te io posso anche crepare, vero? Perfetto. Sai che ti dico. Trovatelo da solo Chris!- prendo fiato e mi rivolgo in tono civile a mamma -Mamma, di sopra ci sono i piccoli Wyatt e Chris dal passato. Non sappiamo come siano arrivati qui, o chi li abbia mandati. Occupatevene voi-
-Tu dove vai?- mi chiede
-Affari miei- rispondo mentre già sto orbitando. Papà cerca di prendermi al volo, ma in qualche modo riesco a sfuggirgli. Orbito da Chris.

-Che ci fai qui?- accolgo mio fratello con scarso entusiasmo. Il nonno sta tenendo un incontro di lavoro giù di sotto, e siccome non sono in vena, mi sono rifugiato nella sua camera da letto, giusto per star tranquillo -A casa non ci torno, puoi andare a dirglielo-
-Non ci torno nemmeno io. Non dopo quello che mi ha detto-
Mi alzo a sedere, improvvisamente stupito. Gli faccio cenno di sedersi accanto a me. So che lui e papà ogni tanto avevano delle discussioni, ma non credevo che lui potesse arrivare a tanto. Sono io la testa calda della famiglia.
-Spero non sia colpa mia- dico.
-No, tu non c'entri. Ma che hai combinato?-
-Niente- mi guarda scettico -Te lo giuro! Mi sono materializzato nel bel mezzo di una battaglia. Ho cominciato a combattere, poi papà mi ha evitato una sfera di energia e quando mamma ha finito i demoni mi ha attaccato dicendo che d'ora in poi io sarò soltanto un angelo bianco. A quel punto me ne sono andato. Tu?-
-Lascia perdere fratellino- si sdraia occupando la metà sinistra del letto, io mi metto accanto a lui e senza che ce ne accorgiamo ci addormentiamo entrambi.

Mi sveglio quando mi scuote il nonno.
-Sveglia tuo fratello. È pronta la cena, se avete fame-
-Arriviamo-
Sveglio Wyatt e insieme scendiamo per la cena. Non è che abbiamo fame, ma ci sembra molto scortese e ingrato non mangiare con lui visto l'ospitalità che ci sta dando
-Ciao Wyat-
-Ciao nonno, scusami se non ho avvertito del mio arrivo-
-Non ti preoccupare. Ti fermi anche tu?-
-Solo se non ti scoccia-
-Ma figurati! Vi lascio il mio letto-
-No!- diciamo insieme -No, nonno- continuo poi io -Ci organizzeremo in salotto non preoccuparti-
-Insisto-
-No siamo noi a insistere. Ti stiamo già dando abbastanza fastidio senza che tu ci ceda anche il letto- mi appoggia Wyatt e il nonno alla fine cede.
Dopo cena lui esce, e lascia me e mio fratello da soli. La casa non è grande come la nostra, ma è assolutamente accogliente. È tutta disposta su un piano, con una piccola cucina. La maggior parte della casa è occupata dall'enorme salotto, tappezzato di moquette, per nostra fortuna che ci dovremo dormire. Il divano è un due posti, troppo piccolo per dormirci, ma molto morbidoso. L'ideale per guardare la tv la sera, o rilassarsi con un buon libro. Ci sono anche due poltrone, abbinate al sofà. Una grande porta finestra dà sulla veranda, che da sola vale la pena la visita alla casa. È molto spazioso, tanto che quando eravamo piccoli io e Wyatt ci facevamo piccole partite a palla. Ora che siamo cresciuti il nonno ha messo molte piante e un dondolo in stile molto rustico. Sembra di stare in paradiso.
Devo condividere con qualcuno la notizia che mi ha dato zia Paige. Non so se già lo sa o meno, ma se non lo faccio con lui non lo faccio con nessuno.
-Wyatt. Ce l'ho fatta!-
-Cosa?-
-Me l'ha detto oggi zia Paige- riprendo -diploma con lode-
Wyatt quasi mi salta addosso
-E me lo dici solo ora?! Congratulazioni fratellino!- mi stringe forte -hai visto che qualcosa vali?-
-Ho avuto un ottimo tutor. Grazie di tutto-
-Te lo sei meritato, Chris. Dico davvero-

Sono davvero felicissimo per lui. Non sapevo con cosa fosse uscito. Se lo merita davvero di accedere al livello superiore. Si è sempre impegnato tanto, specialmente quest'anno studiando giorno e notte. Ho smesso di contare quante volte lo trovavo addormentato sulla scrivania, attirato dalla luce nella sua stanza magari mentre andavo a bere o in bagno durante la notte.
E tuttavia la gioia non scaccia quella sua tristezza profonda. È il momento di fare i conti. Ci sdraiamo insieme sulla moquette, usando i cuscini del divano sotto la testa e un paio di coperte trovate in giro come letto.
-Christopher-
-Che c'è?-
-Dimmelo tu-
-Di che parli?-
-Sei triste, e turbato. Che succede? Jane?-
-Sì...e no-
Mi volto a guardarlo un po' incuriosito, poi capisco
-E' per via di quella ragazza, Bianca?- lui annuisce -Vuoi parlarmi di lei?-
Lui scuote la testa, percepisco la sua profonda malinconia ora più che mai. -La amavi proprio tanto, vero?-
-Noi...volevamo sposarci, ma poi...-
-Poi l'ho uccisa-
-Non tu!-mi corregge, deciso e sincero -Il Wyatt malvagio- la sua mente è completamente aperta. Vuole che sappia che è onesto quando mi rassicura.
-Chris, mi dispiace tanto. Senti lo so che non è un buon momento. Ma Jane non mi convince. Oggi ha tentato di baciare anche me quando l'ho riportata a casa. In più...-
-Troppi segreti intorno a lei- completa lui -Lo so. È mia amica, ma certe volte cerca di indagare un po' troppo a fondo nel mio passato, e anche quando le hai detto del viaggio nel tempo, cioè, perfino tu sei rimasto a bocca aperta e probabilmente senza la foto non mi avresti mai creduto, invece lei ha accettato la cosa come se niente fosse-
Lo guardo con rinnovato rispetto. E io che temevo di dirglielo per paura che se la prendesse! Evidentemente sottovaluto molto il cervello di mio fratello nonostante quello che gli dico ogni giorno più o meno.-Pare che tu sia l'unico amico che io possa avere, l'unico di cui possa fidarmi-
-Mi dispiace tanto-
-Certe volte vorrei non avere questi dannati poteri. Non essere figlio di mamma e papà. Vorrei aver avuto un'infanzia normale, come zia Paige. Aver frequentato la scuola come tutti i ragazzi, e poter portare a casa un amico senza preoccuparmi di quello che potrebbe succedere o scoprire-
Lo stringo a me. Conosco questi ragionamenti. Molto spesso ho desiderato la stessa cosa. Anche se frequentavamo una palestra, io e lui non siamo mai riusciti a fare parte di un gruppo, per colpa della magia. Quando eravamo più piccoli perchè non sapevamo controllarla, e poi perchè ogni giorno è una lotta a un demone. E poi era difficile mentire a lungo sulla scuola che frequentavamo e del perchè non ci si vedeva mai in giro.
-Lo so, fratellino, credimi. Non sei certo l'unico a pensarla così-
-E non voglio essere un angelo bianco. Sarei pessimo, lo so-
-Sono io l'angelo bianco di casa, Chris, che papà lo accetti o meno. Tu hai i poteri attivi più potenti dei miei, in assoluto. Non preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene-
E mentre quella notte giaccio sveglio guardando il soffitto, mi viene un'idea che mai avrei pensato di poter concepire. Come dice Chris, io sono il bravo ragazzo tra i due, ma questa volta...

PERSONAL SPACE: Eccoci alla fine...niente, spero vi sia piaciuto...e dal prossimo capitolo si parte con la seconda parte e con il crossover con Supernatural...fatemi sapere che ne pensate...e si potete pure insultarmi per il ritardo! Alla prossima!

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Capitolo 6
*** capitolo 6: al motel ***


PERSONAL SPACE: Sono una persona verametne orribile, lo so, e mi scuso veramente tantissimo con voi per l'assenza durata una mezza eternità. Purtroppo prima avevo perso il file (sì...di nuovo), girando tra un pc e l'altro, poi... me ne sono dimenticata *corre a nascondersi*, quindi niente...scusate veramente tanto!
E...vi lascio il capitolo sperando che basti per farmi perdonare!!

CAPITOLO 6: AL MOTEL

-Sveglia. Chris svegliati- la voce di mio fratello è appena un sussurro. Apro gli occhi di malavoglia. È ancora buio, e ne ho la conferma quando non vedo spiragli di luce provenire dalla finestra.
-Che c'è?- chiedo assonnato, ma lui mi mette una mano sulla bocca
-Shh, parla piano. È notte fonda-
-Appunto, che vuoi?-
-Ce ne andiamo-
-Cosa?-
-Partiamo. Io e te. Sono stato a casa a prendere le nostre cose e i miei risparmi-
Lo guardo bene, cercando di capire se sia ubriaco o impazzito, o entrambe le cose. Ma mi sembra lucido.
-E mamma, papà, il nonno? I piccoli?-
-Non ti preoccupare, ho lasciato un biglietto al nonno. I piccoli sono stati recuperati dai nostri genitori del passato. Ci ha pensato papà. Ci prendiamo vacanze e torniamo il primo giorno del nuovo anno. E niente magia. Ci stai?-
-Niente magia? Assolutamente sì!-
-Ok, filiamo da qui-
Mi alzo velocemente. Mio fratello ha già raccattato tutto quello che avevo in giro qui dal nonno. Evidentemente dovevo essere proprio stanco se non mi sono accorto di nulla.
In pochi minuti siamo fuori di casa. Di comune accordo decidiamo di orbitare via da San Francisco. Ci rimaterializziamo in Nebraska,al di fuori della citta di Hastings. Siamo su una strada secondaria, dove passa poca gente. Chiediamo un passaggio alla prima macchina che ci capita a tiro. Fortunatamente le nostre facce da bravi ragazzi di aiutano. Ci facciamo lasciare al primo motel che incontriamo. Non sembra un granchè esteticamente, ma non abbiamo molti soldi con noi, per cui non possiamo fare troppo gli schizzinosi. In compenso il panorama è una favola. Siamo circondati da montagne innevate e boschi di pini che non finiscono più. Le sensazioni di mio fratello sono le stesse mie: assoluta libertà.
“CHRIS! WYATT! TORNATE IMMEDIATAMENTE A CASA”
Noi ci guardiamo. È papà che ci chiama.
-Bella fregatura, se dobbiamo sorbirci papà> sospiro
-E chi lo dice?-
“TORNATE A CASA. VE LO ORDINO COME ANZIANO E COME ANGELO BIANCO!”
-Sai liberartene?-
Lui sogghigna.
-Chiudi gli occhi e fa come se dovessi chiudere la mente a me-
Obbedisco. Chiudo gli occhi e svuoto la mente. Cerco il punto da cui arriva la voce di papà. Cerco di chiudere quel “buco” è più faticoso che chiudere la mente a Wyatt, ma ci riesco. -Fatto?-
Annuisco -In  questo modo non riusciranno nemmeno a localizzarci. Siamo liberi. Ci limiteremo a qualche telefonata, giusto per far sapere loro che stiamo bene. Ci stai?-
-Ci sto-
-Però questo significa niente incantesimi, né orbitazioni. Né sfere di energia-
-In pratica solo la telecinesi-
-Esatto. Ora dammi i tuoi documenti-
Glielo porgo senza fare domande. Lui ci passa sopra la mano e il mio nome cambia, data di nascita e tutto quanto. Poi fa lo stesso coi suoi. Risultiamo ancora fratelli, ma non i fratelli Halliwell.
Finalmente entriamo nel motel e prendiamo una camera doppia. Qui è ora di pranzo, ma siamo troppo stanchi per mangiare. Negli ultimi giorni abbiamo dormito due ore scarse a notte!

Mi sveglia l'odore di bruciato. Ma che succede? Mi alzo e mi affaccio alla finestra. Oh no! La stanza accanto alla nostra è in fiamme. Tiro giù di peso Wyatt dal letto. Lui si sveglia di soprassalto.
-Che succede?-
-La stanza accanto sta andando a fuoco. Fuori di qui prima che prenda anche la nostra!-
Usciamo insieme dalla stanza. Incurante o quasi delle fiamme, Wyatt comincia a picchiare sulla porta.
-C'è qualcuno qui dentro!? Rispondete!-
Appoggio l'orecchio alla porta. Si sentono dei rumori. Con due spallate riusciamo ad aprire la porta. Due ragazzi si catapultano fuori, quasi travolgendoci. Sostengo uno dei due appena in tempo. Insieme corriamo a ripararci nel bosco. Ci fermiamo a distanza di sicurezza. Mi sdraio a terra, ansimando e tossendo. -Chris? Tutto ok?-
-Sto bene- rispondo appena riesco a riossigenarmi. Mi alzo e sostengo uno dei due ragazzi. È piegato in due, tossisce come un disperato. -Ehi, ehi. Ascoltami. Sdraiati ok? Sdraiati. Coraggio-
Con calma, senza gesti bruschi, lo porto in posizione distesa. Comincia a calmarsi appena i polmoni , ora più liberi, riescono a ricevere ossigeno. Gli alzo la testa e lo faccio bere. -Va meglio?-
-Sam! Sammy! Sammy come stai?- l'altro ragazzo viene verso di noi
-Sto bene... sto...bene- risponde quello a terra. Sospiro di sollievo. Wyatt mi si avvicina. Guardiamo i due ragazzi. Sembrano avere qualche anno più di noi. Uno è più basso, con i capelli corti e occhi verdi e marroni. Tutto sommato è un bel ragazzo. L'altro, quello che ho soccorso, gli assomiglia, ma è più giovane. E non ha lo stesso portamento da soldato dell'altro.
Sam si volta verso di noi. -Grazie, sul serio-
-Perchè non siete usciti? Bastava che apriste il chiavistello-
-Non si apriva. Era come bloc...- Sam si interrompe. Noi ci voltiamo. Uno spettro dall'aria decisamente poco amichevole aleggia sul motel e ora si dirige verso di noi. Sento Wyatt prepararsi alla lotta, ma l'altro ragazzo ci precede sparandogli addosso. Miracolosamente il fantasma si allontana.
Wyatt si volta.
-Ehi, un attimo! Ma cosa siete? Stregoni? L'avete visto anche voi?-
Il tutto mentre gli altri due chiedono
-L'avete visto anche voi?!-
-Ok, ok. Giù le maschere- l'altro ci punta addosso la pistola. Sia io che Wyatt alziamo le mani. Non che non potremmo sopraffarli, ma quel ragazzo ci ha appena salvato la pelle. Mi scambio uno sguardo con mio fratello. È lui a parlare.
-Siamo metà stregoni, metà angeli bianchi. Aspetta. Aspetta. Non sparare. Siamo buoni-
-Ah davvero? E quello spettro?-
-Dean!- l'altro ragazzo lo guarda negli occhi -Ci hanno appena salvato la vita, l'hai già scordato? Se l'avessero evocato loro non l'avrebbero fatto di certo!-
-Avete due minuti per convincermi-
-Ok, ok. Senti due minuti sono pochi. Io sono Wyatt. Lui mio fratello Chris. Siamo scappati di casa e la nostra intenzione era di stare lontani per un po' dalla magia. Avere una vita normale. Non l'abbiamo evocato noi quel coso. Te lo giuro-
-Stronzate-
-Lo so, la nostra storia può sembrare assurda, ma è la verità- dico prendendo coraggio -Avete idea di cosa significa non poter avere amici, non poter frequentare nessuno, non poter portare a casa nessuno per paura che succeda qualcosa? Avere sempre e solo a che fare coi demoni...-
-O con tuo fratello maggiore che ti tormenta?- termina Sam per me.-Più di quanto tu possa credere-
Ora anche Dean sta abbassando la pistola.
-Chiedo scusa. Ma non capita spesso di avere esperienze del genere- dice -No, non mi riferisco agli spiriti, quelli sono routine, è raro invece incontrare per puro caso qualcun altro che li vede. Io sono Dean, lui mio fratello Sam. Siamo cacciatori. Cacciatori di demoni. Preguiamo insieme?-
-Addio vacanze lontano dalla magia- sospiro
“Sei sicuro?”
“Ehi! Potremmo diventare amici! Preferisco un amico a una vacanza senza magia”
“Ci troveranno. Li avremo alle costole”
“non se ci inventiamo qualcosa”
“Cara vecchia canaglia. ok. Come vuoi”
-E solo per la cronaca. Io non torturo mio fratello!-
-Sì, è quello che dicono tutti i fratelli maggiori...- commento. Wyatt mi solleva di peso
-Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio- dice ridendo mentre cerca di farmi il solletico. Io mi divincolo.
-Ok, ok mi arrendo. Troviamo un incantesimo per evitare che possano trovarci, prima-
-E troviamo un posto dove stare anche- dice Sam
-Chi non deve trovarvi?-
-I nostri genitori- spiega Wyatt -E gli anziani. Che sono i nostri capi, se così si può dire-
-C'è un altro motel da queste parti. Che ne dite?-
Ci guardiamo e annuiamo. Perchè no. In fondo è sempre meglio che dormire sotto un ponte.
Durante il tragitto parliamo un po' tra noi. Cerchiamo di conoscere meglio i nostri compagni di viaggio. Alla prima cabina telefonica telefono a casa.
-Chris? Wyatt?- è mamma, ha la voce che le trema
-Mamma, sono Chris-
-Piccolo mio...dove siete?-
-Stiamo bene, non temere. Vogliamo solo farci una vacanza lontani dalla magia. Dì a papà di smettere di cercarci, come anziano e come padre soprattutto. Chiameremo ancora- riattacco.
-Come sta la mamma?-
-E' preoccupata per noi. Dovremo farci sentire spesso con lei-
I genitori dei nostri compagni sono morti entrambi. Il padre da pochi mesi, la madre in un incendio, quando Sam aveva solo sei mesi di vita. È subito chiaro che tra i due è Sam il bravo ragazzo di famiglia, ma anche lui, come me, delle volte aveva problemi con suo padre.
Ci raccontano di come è morta la loro madre, chiedendoci se per caso sapevamo qualcosa di questo demone.
Wyatt mi passa la palla. Sono io quello che ha viaggiato nel passato all'incirca al periodo in cui questo demone avrebbe colpito, ma non ricordo di aver mai sentito parlare di qualcosa del genere. Di certo non c'era sul libro delle ombre.
-Per cui fatemi capire. L'esperto di demoni è Chris?- chiede Dean
-Non esattamente, ma lui a volte ricorda più particolari di me. Chris hai fatto?-
-Quasi-
-Che sta facendo?-
-Un incantesimo per renderci inrittracciabili attraverso la magia. La nostra idea era di farci una vacanza senza magia, ma visto che a quanto pare non è possibile, e visto che se la usiamo ci possono rintracciare, in qualche modo dobbiamo ovviare al problema-
-Esiste un incantesimo simile?-
-No. Esisterà quando mio fratello avrà finito-
-Fatto- gli passo il foglio. Lui lo legge a mente. Poi annuisce.
-Sì, dovrebbe andare. Proviamo?-
-Wyatt, sei sicuro?-
-Senti, l'idea di questo viaggio è stata mia, perciò sì, sono sicuro-
-D'accordo allora-
-Che la magia usata, dagli anziani non venga rintracciata. Che nostro padre non sappia dove cercare , e a casa non ci possa riportare-
Una bolla azzurra ci circonda per un attimo, poi svanisce. A quanto pare ha funzionato.
-Siete a posto?- ci chiede Dean e noi annuiamo. -Birretta?-
-Birretta-
Questi due sembrano proprio tipi in gamba, tuttavia ancora non gli abbiamo detto tutti i nostri poteri, anche perchè non vorremmo attirare i pulitori, ovvero quelli che sono designati a vigilare su bene e male affinchè la magia non venga rivelata.
l mattino dopo ci mettiamo in viaggio. La destinazione dista circa trecento chilometri, ma Dean è un bravo pilota e ci porta in poco tempo a destinazione. A quanto pare il nostro amico spettro ha colpito di nuovo, un altro motel, stesso procedimento, ma questa volta gli ospiti non hanno avuto la fortuna di Dean e Sam.





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