People Always Leave.

di NaChair
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Savannah. ***
Capitolo 2: *** Il ritorno a Tree Hill ***
Capitolo 3: *** Addii ***



Capitolo 1
*** Savannah. ***


  1. Savannah.
“Peyton: le persone vanno sempre via, giusto? È  per questo che io e te non possiamo stare insieme, perché tu rimani e io devo tornare a Tree Hill. Ma, stavo pensando, perché devo tornare, eh?
Jake: Peyton …
Peyton: Jake, io voglio restare, voglio restare qui con te.
Jake: allora, parlami di questo originale piano; cosa ti fa pensare di voler lasciare Tree Hill?
Peyton: beh, io il liceo lo finisco tra due mesi e quindi è come se avessi già il diploma: l’istituto delle arti figurative di Savannah è un’ottima scuola e mio padre non c’è mai, Haley ha Nathan, Brooke ha Lucas, perciò posso restare. Jake, tu mi ami?
Jake: si, ti amo.
Peyton: ho girato Savannah tutto il giorno e non riuscivo a levarmi la sensazione che fosse una domenica sera e senza di te sarà sempre così, ne sono sicura. Sei taciturno.
Jake: sono preoccupato per te. Se ti chiedo di restare e convinciamo tuo padre a fartelo fare, poi cosa succederà? La vita è dura Peyton. A cosa pensi?
Peyton: sposami.
Jake: hai detto che ti vuoi sposare?
Peyton: si, una follia, vero?
Jake: si, una follia, è vero!
Peyton: ok, ma forse non lo è: per Nathan e Haley ha funzionato. Ti amo Jake e sai che amo Jenny, non pensi che sia abbastanza?
Jake: beh, penso che questo funzioni solo nelle favole.
Peyton: una volta qualcuno mi disse che non c’è nulla di sbagliato nelle favole, vivono tutti felici e contenti per sempre.
Jake: ok, ascoltami: tu non puoi arrivare a Savannah e piombare così nella mia vita, nella mia testa, nel mio cuore, dirmi che vuoi rimanere qui e poi chiedermi di sposarti!
Peyton: ma perché no?
Jake: perché … io potrei dirti di si!”

Un sorriso pieno di gioia comparve sul viso di Peyton: avrebbe sposato il ragazzo che amava, finalmente non avrebbe più dovuto allontanarsi da lui e dalla piccola Jenny, finalmente avrebbe potuto essere felice. “ora dobbiamo pensare a convincere mio padre!”-disse, abbracciando Jake –“ Lo chiamo immediatamente: devo cercare di dimostrargli quanto siano serie le intenzioni senza spaventarlo, ma …”
“Peyton! Ti amo” la interruppe.
“anche io Jake, non immagini quanto.”
Peyton prese in mano il telefono: le tremava la mano dall’agitazione, sapeva che quello che stava per proporre al padre era ciò che più desiderava al mondo, ma era anche consapevole del fatto che Larry avrebbe potuto ritenerla una decisione affrettata, una follia da diciassettenni e negarle il permesso. “pronto papà, sono io. Come stai?”-non le uscivano più le parole di bocca per l’ansia- “dovrei parlarti di una cosa, ma promettimi che non prenderai decisioni affrettate. Mi trovo con Jake e ho visitato l’Istituto di Arti Figurative di Savannah e, ecco, vorrei frequentarlo dopo il liceo.” Il padre le disse che gli sembrava un’ottima idea e un’ottima scelta. “si, mi fa piacere che tu lo approvi, ma c’è dell’altro: per venire a scuola qui, dovrei trasferirmi a Savannah, quindi, beh.. io e Jake vorremmo sposarci. So che sembra una pazzia, ma ci ho riflettuto: verrei comunque a vivere qui per la scuola, tu non ci sei mai, a Tree Hill mi sento così sola e penso di non poter più fare nulla lì, di dover cambiare aria. Penso sia l’unico modo per essere felice, o per lo meno per avvicinarmi alla felicità. So che sarà dura, ma so anche di potercela fare, me la sono sempre cavata da sola, è quello che tu mi hai insegnato da sempre e..”
“Peyton, basta!”-la interruppe Larry- “fammi parlare per favore. Hai ragione è una follia, sarebbe complicato e difficile. Ma sono stato io a dirti di seguire il tuo cuore. Quindi credo che, se tu mi assicuri che è davvero quello che vuoi con tutta te stessa e sei sicura di ciò che fai, tu possa farcela, io ti do il mio appoggio. Conosco Jake, è un bravo ragazzo, e conosco te: non lo faresti e non me lo chiederesti se non pensassi che sia la cosa giusta. Quindi va bene, sono dalla tua parte: lo sono sempre stato e lo sarò sempre amore mio.”
“papà, non ho parole per ringraziarti. Ti voglio bene, tanto. Vedrai che non deluderò la tua fiducia”
“ti voglio bene anche io piccola mia, ora mi stanno chiamando, devo andare. Ci risentiamo.”
Peyton corse da Jake per riferirgli quello che le aveva detto il padre: “Jake! Oh Jake, possiamo sposarci! Mio padre si fida di me, ha acconsentito! Ora dobbiamo pensare a tutto il resto!”
“Peyton, io … sai che non potrai avere una grande e bella cerimonia, vero? Mi dispiace, ma non posso darti tutto quello che vorresti …”
“invece puoi” lo interruppe Peyton.
“io ti ringrazio, so che cerchi di non farmi preoccupare, ma..”
“Jake, sta zitto un attimo, ok? Tu mi vuoi sposare?”
“si.”
“ecco, allora puoi darmi tutto quello che voglio. La cosa più importante per me in questo momento è sposarci, sposarci presto e venire a vivere qui con te e Jenny. Per questo partirò sta sera per Tree Hill, per andare a prendere ciò di cui ho bisogno, così potrò sistemarmi qui definitivamente. Prendo il volo che avevo già prenotato e domani, in serata al massimo, sarò di qui nuovo qui con voi.”
“Peyton, ti amo così tanto. Andiamo a prendere le tue cose: ti accompagno in aeroporto.”
 

NOTA DELL'AUTRICE:
la prima parte in virgolette ("") è tratta anzi riportata dal telefilm e l'ho utilizzata per ricollegarmi alla scena che fa da inizio alla mia fanfiction. per farla breve, non è opera mia! :P però tutto il resto si! Spero vi possa piacere e possa appassionare tutti i fan di One Tree Hill, in particolari i fan Leyton! 

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Capitolo 2
*** Il ritorno a Tree Hill ***


2.Il ritorno a Tree Hill.

L’aereo di Peyton atterrò alle 22.53 nell’aeroporto di Tree Hill; mentre la ragazza si occupava del recupero della valigia e del passaggio in taxi, le si riempiva la testa di pensieri: primo fra tutti a chi avrebbe detto della sua partenza e del suo matrimonio: a Nathan? A Haley? No, non aveva voglia di spiegare loro le vere motivazioni della sua “fuga”. A Lucas? No, non era il caso. A Brooke? Si, a Brooke doveva dirlo: avevano fatto pace da poco ed erano migliori amiche da troppo tempo perché lei riuscisse ad andare via, a sparire così, senza nessuna spiegazione o con una semplice e stupida telefonata.
“me ne occuperò domani”. Sospirò.
Peyton arrivò davanti alla sua casa, alla sua bella, grande e adorata casa, che racchiudeva tutti i ricordi più belli e tutti i ricordi più tristi della sua vita: la ninna nanna che le cantava la madre quando era piccola, i pianti per la sua morte, le nottate passate lì con Brooke a fantasticare, scherzare e divertirsi, la sua arte manifestata in ogni angolo della sua stanza, il suo computer, la cucina, la serenità e la sicurezza che una casa, la tua casa, ti può dare. Il pensiero che quella sarebbe stata l’ultima notte che avrebbe passato lì, in quella stanza, in quel letto la rese immediatamente triste e anche dubbiosa … “starò facendo la cosa giusta?”
erano le 7:30 e la sveglia suonò: era ora di iniziare a preparare ogni cosa. Peyton considerava tutto ciò che faceva come “per l’ultima volta qui”, cercando di assaporare, gustare e memorizzare ogni singola cosa, ogni singolo gesto, per assicurarsi di non dimenticare mai nulla di quella casa, il luogo che più di tutti le ricordava la madre.
Rovistò nei cassetti con l’intento di non dimenticare nulla di importante, prese i suoi vestiti, il suo computer, le sue scarpe, il suo materiale da disegno e i suoi fumetti, le sue piccole opere d’arte. Proprio tra queste trovò un bozzetto che raffigurava il primo incontro tra lei e Lucas: lei, dopo che lui le diede un parere sulla relazione con Nathan, le rispose: “prima di tutto, non mi conosci. Secondo poi, non mi conosci. Dio, perché i ragazzi sono così cretini?” sorrise. Poi si commosse. Lei amava Jake, ma Lucas le aveva dato molto; e ora stava con Brooke: già una volta si era messa tra loro, non poteva e non voleva che la storia si ripetesse.
“ho preso tutto, credo.” Esclamò. “ora devo andare a parlare con Brooke”.
Scese le scale e uscì di casa: non riusciva a chiudere la porta perché la sensazione dell’ “ultima volta” la divorava; continuava a fissare il soggiorno, il corridoio e la cucina, cercando di assorbire ogni minimo particolare. Sapeva che prima o poi sarebbe tornata, a trovare suo padre probabilmente, ma quella volta non sarebbe stata più la stessa cosa, lei avrebbe avuto un marito. Pianse, senza riuscire a smettere. Sussurrò un “addio”, chiuse la porta e si allontanò senza voltarsi, come se sapesse che, se l’avesse fatto, non sarebbe più andata via. 

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Capitolo 3
*** Addii ***


3.Addii

Peyton salì sulla sua Comet e accese il motore; diede un ultimo sguardo intorno a lei e premette il più forte possibile l’acceleratore per cercare di smorzare il prima possibile questo doloroso addio. Mentre guidava per le strade di Tree Hill, il vento fece sollevare, dalla cartellina che conteneva le sue creazioni, uno degli ultimi disegni che aveva realizzato e che aveva attaccato in camera sua: un semaforo con scritto People Always Leave, le volò sul viso per poi posarsi sulle sua gambe. Iniziò a pensare e pensare e pensare, a tutto quello che quel luogo aveva significato per lei, a quanto aveva sofferto per la scomparsa della madre, per l’addio a Lucas e per l’ultimo addio a Jake. Ora però stava per compiere il passo più importante della sua vita verso Jake: allora perché quest’amara malinconia? Cosa mancava al completamento della sua felicità? Forse proprio Tree Hill, la città da cui voleva allontanarsi per ricominciare, ma che era anche stata in grado di custodire tutte le sue sofferenze.
Assorta nei suoi pensieri, Peyton non si rese conto di essere appena passata accanto ai suoi cari amici Nathan ed Haley: i ragazzi, che innamorati più che mai passeggiavano mano nella mano, si erano accorti della Comet che era sfrecciata accanto a loro: “ma quella non è Peyton?” chiese Haley in dubbio riguardo le ragioni del mancato saluto della sua mica.
“Peyton! Ehi Peyton!” urla Nathan per catturare l’attenzione della ragazza.
Peyton, come se la stessero svegliando da un sogno, sobbalzò e frenò di scatto; si girò e facendo retromarcia verso i suoi amici esclamò “ciao ragazzi! Scusate ero assorta nei miei pensieri e non vi ho proprio visti!”. Parcheggia e scende dalla macchina.
“dove andavi di bello?” chiese Nathan.
“ecco, veramente …”
“che c’è? È un segreto?” disse Haley sorridendo.
“no, è solo difficile da dire. Ragazzi, sto partendo.”
“davvero? Ma non sei appena tornata da Savannah?”
“si, ma ci torno.”
“che bello! così potrai passare parecchio tempo con Jake! E quanto starai fuori città?” chiese Haley con il suo solito ottimismo.
“per molto tempo. Mi trasferisco li …”
“cosa?” esclamano Nathan ed Haley in coro.
“proprio così ragazzi: l’ultima volta che sono stata a Savannah ho avuto molto tempo per pensare e ho capito che l’unica cosa che può rendermi felice è stare lì con Jake e la piccola Jenny: ed è per questo che gli ho chiesto di sposarmi e di trasferirmi a casa loro.”
“copiona!” urlò Nathan cercando di sollevare un po’ lo spirito della conversazione.
“effettivamente non posso negare di aver preso ispirazione da voi!” risponse Peyton sorridendo con uno sguardo che però nascondeva la malinconia che l’aveva accompagnata negli ultimi giorni.
“dai, andiamo a prenderci qualcosa al Karen’s Cafè; non puoi partire senza esserci fatti un’ultima chiacchierata insieme!” propose Haley abbracciando la sua amica.
Seduti a uno dei tavolini del Karen’s Cafè, Peyton, Nathan e Haley iniziarono a chiacchierare tranquillamente, cercando di dimenticare che a breve parte della loro vita sarebbe cambiata per sempre.
“allora! Cosa avete combinato in questi giorni? Ci sono novità?” chiese Peyton
“mah niente di che. Le solite cose che succedono in questa città: continuo a non vedere Dan, mia madre è  in clinica, mi alleno per il campionato … insomma la solita noia di vita!” disse Nathan.
“ah ti ringrazio per avermi definito ‘noia’!” disse Haley dando una pacca sulla spalla del marito. “anche per me tutto come  al solito. Tranne per il fatto che ho iniziato a dare ripetizioni a quell’odiosa di Rachel!”
“in bocca al lupo!” rispose Peyton sorridendo.
“ciao ragazzi! Cosa posso portarvi? Ecco Karen che con il suo solito sorriso affettuoso si avvicina al tavolo di Peyton, Haley e Nathan.
“hey Karen! Per me e Nathan il solito! Tu, Peyton, cosa prendi?”
“solo un caffè, grazie.”
“Allora, come mai qui? Non venite mai a trovarmi a quest’ora!” disse Karen servendo i tre ragazzi.
“infatti è un’ improvvisata!” esclamò Haley
“noi due stavamo facendo una passeggiata quando abbiamo incontrato Peyton completamente assorta nei suoi pensieri!”
“Addirittura? E cosa ti tiene la mente tanto impegnata, Peyton?” chiese Karen incuriosita.
“beh, ecco … parto.”
“ma non sei appena tornata da Savannah?”
“si, e ci sto tornando. Questa volta per sempre.”
“cosa?”
“mi trasferisco da Jake. Beh, noi … noi ci sposiamo!”
“wow! E Larry cosa ne pensa?”
“è d’accordo. Gli ho spiegato tutte le mie motivazioni e gli ho promesso che il prossimo anno frequenterò l’Accademia delle Belle Arti proprio lì … cosi ha acconsentito!”
“sono veramente felice per te, Peyton! Strano però che Lucas non mi abbia detto nulla!”
“ecco … in realtà non lo sa! Non ho avuto neanche  il tempo di parlarne a Brooke; tu sei la prima a saperlo, dopo questi due ovviamente!”
“sempre i più importanti!” esclamò Haley ridendo.
“ti sarei molto grata, Karen, se non dicessi nulla a Lucas fin quando non ci avrò parlato io.”
“certo Peyton, stai tranquilla. Sarà molto dispiaciuto della tua partenza, è giusto che gliene parli tu.”  

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