The McHope Sisters di lena_b92 (/viewuser.php?uid=344880)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro bellissimo ***
Capitolo 2: *** Un nuovo anno scolastico ***
Capitolo 3: *** Sei meravigliosa ***
Capitolo 4: *** Un weekend tra donne ***
Capitolo 5: *** Il periodo della vita tanto atteso ***
Capitolo 6: *** Le cose da fare e non fare al primo appuntamento ***
Capitolo 7: *** È inutile che insisti ***
Capitolo 8: *** Non posso più trattenermi ***
Capitolo 9: *** I postumi della sbornia ***
Capitolo 10: *** Niente di niente ***
Capitolo 11: *** Tori ***
Capitolo 12: *** Un'altra donna in casa McHope ***
Capitolo 13: *** Homecoming dance ***
Capitolo 14: *** Halloween parties ***
Capitolo 15: *** La volta buona ***
Capitolo 16: *** Uscita a quattro ***
Capitolo 17: *** Il giorno del Ringraziamento ***
Capitolo 18: *** L'ex ***
Capitolo 19: *** Il ballo d'inverno ***
Capitolo 20: *** Dì loro che è il mio compleanno ***
Capitolo 21: *** Il Natale in stile McHope ***
Capitolo 22: *** Chiarire la situazione ***
Capitolo 23: *** Spero che tra noi due funzioni ***
Capitolo 24: *** Senza di te ***
Capitolo 25: *** Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre ***
Capitolo 26: *** Sono pronta ***
Capitolo 27: *** La verità viene sempre a galla ***
Capitolo 28: *** Me l'avevi promesso ***
Capitolo 29: *** Tutto o niente ***
Capitolo 30: *** Spring Break ***
Capitolo 31: *** Barcellona! ***
Capitolo 32: *** Vi voglio bene ***
Capitolo 33: *** Ti devo la vita ***
Capitolo 34: *** Non sai mai quello che hai finché non lo perdi ***
Capitolo 1 *** Un incontro bellissimo ***
1
Un
incontro bellissimo
Sei sorelle. Dai
dodici ai venti anni. Tutte belle e con caratteri diversi e anche
opposti.
Che cosa
può succedere a queste sei sorelle durante la loro vita tra
scuola, università, amori, cuori infranti e prime esperienze?
Loro sono le
sorelle McHope, che vivono nella bellissima Malibu (a cinquanta minuti
da Los Angeles) con i loro genitori.
Dalla
più grande alla più piccola, abbiamo:
Beatrice
Natasha, o semplicemente Trixie, una ragazza universitaria che studia
musica e canto alla Pepperdine University di Malibu e che fa parte
anche del coro.
Trixie
è una ragazza molto estroversa, bellissima, popolare, solare
e sempre sorridente. È magra, con lunghi capelli biondi, gli
occhi azzurri ed è alta 1,78 cm.
La sua passione
è la musica, soprattutto il canto, e sa anche suonare il
pianoforte e la chitarra.
È
nata il 18 dicembre 1991.
Trixie non vive
più a casa McHope dal 2009, cioè da quando ha
iniziato il college, e ora vive in un appartamento, di due stanze con
due bagni, a cinque minuti dalla Pepperdine, con due sue amiche e
compagne di corso.
Alice Julia, o
semplicemente Ali, una ragazza che è in procinto
d’iniziare la Pepperdine University, dove studierà
lingue.
È una
ragazza carina, determinata, coraggiosa e molto leale. È
magra, con lunghi capelli biondi, gli occhi marroni ed è
alta 1,65 cm.
La sua passione
è la pallavolo oltre che le lingue. Infatti, spera di poter
entrare nella squadra femminile di pallavolo della Pepperdine.
È
nata il 7 marzo 1994.
Marcia Rebecca,
o semplicemente Marcie, una ragazza che è in procinto
d’iniziare l’ultimo anno alla Malibu High School.
È
carina e con un carattere tutto suo e un po’ complicato.
È estroversa e introversa, gentile e scortese, sicura e
insicura, tranquilla e vivace, forte e debole, simpatica e antipatica,
sorridente e imbronciata. È magra, con lunghi capelli
castano chiaro con le mèche bionde, gli occhi marroni ed
è alta 1,56 cm.
La sua passione
è la danza, infatti, è nella squadra delle
cheerleader della Malibu High School.
È
nata il 17 settembre 1995.
Laura Claire, o
semplicemente Laurie, una ragazza del liceo.
È
molto carina, estroversa, seria e tranquilla, ma anche un po’
pazza a volte. È magra, con lunghissimi capelli castano
scuro, occhi marroni, le guance paffute, ed è alta 1,67 cm.
La sua passione
è l’equitazione. Infatti, la sua famiglia possiede
un cavallo arabo di nome Prince. È un cavallo marrone chiaro
con la criniera nera e la coda nerissima e lunga.
È
nata il 15 febbraio 1997.
Valerie
Victoria, o semplicemente Valerie o Val, è una ragazza che
è in procinto d’iniziare il liceo di Malibu.
È una
ragazza molto carina, ma che in realtà non sa di esserlo, e
con un carattere debole, ma forte allo stesso tempo, è dolce
e gentile, e anche molto altruista. È magra, con lunghi
capelli castano scuro, gli occhi verdi e marroni, vicino alla pupilla,
ed è alta 1,62 cm.
La sua passione
è la scherma. Infatti, pratica questo sport da cinque anni.
È
nata il 3 agosto 1998.
Infine Anne
Michelle, o semplicemente Annie, una ragazza che frequenta le scuole
medie.
È
carina, con un carattere dolce, che non si arrabbia quasi mai.
È magra, con lunghi capelli castano chiaro con le punte
bionde, gli occhi marroni, ed è alta 1,60 cm.
La sua passione,
come Alice, è la pallavolo. Infatti, è nella
squadra di pallavolo della Malibu Middle School.
È
nata il 9 maggio 2000.
La famiglia
McHope vive in una villa in stile mediterraneo, disposta su due piani,
circondata da tantissimo verde e da alberi. È situata in un
terreno di tre acri, con tanto di piscina e idromassaggio, un campo da
tennis privato, sala cinema, palestra, sala biliardo, studio, stalla e
recinto per il cavallo e persino una dépendance; e inoltre,
si gode di una bellissima vista dell’oceano e sulle montagne.
<<
Ma vi rendete conto, ragazze? Tra pochi giorni io andrò al
college, Val inizierà le superiori, Marcie
l’ultimo anno, Laurie il secondo e Annie la seconda media.
Sembra così… surreale a pensarci. E Trixie
inizierà l’ultimo anno di college e a giugno si
laureerà. >> salta su Alice.
<<
Non voglio che te ne vai anche tu, Ali. >> le dice Annie.
<<
Neanch’io. >> dice anche Marcie.
<<
Già, sembra così surreale, ma io non vedo
l’ora d’iniziare la scuola. Voi ragazze ne parlate
sempre così bene. Voglio parlare anch’io con i
ragazzi dell’ultimo anno e iniziare finalmente la mia prima
storia d’amore. >> interviene Valerie.
<<
Val, tesoro, io l’anno scorso non ho avuto nessuna storia,
neanche una mezza storia. >> le dice Alice.
<<
Sì, neanch’io, ma tu sei molto più
bella di me. Sono sicura che appena i ragazzi della Malibu High ti
vedranno, rimarranno folgorati da te, puoi starne certa.
>> le dice Laurie, sorridendole.
<<
Smettila, non è vero, io non sono bella. >>
afferma Valerie.
<<
Dove volete che le faccio il solletico? Sotto i piedi o sui fianchi?
>> chiede Alice.
Tutte si buttano
su Valerie e le fanno il solletico sui fianchi. Lei prova a liberarsi,
ma le ragazze sono in troppe e poco dopo, sfinite, si sdraiano sul
prato.
Laurie vede
correre Candy, il loro cucciolo di Dalmata, e la chiama per giocare un
po’ con loro. La accarezzano e le fanno le coccole, poi Candy
corre via per il prato.
Il giorno prima
dell’inizio della scuola, martedì 21 agosto,
Laurie sta passeggiando con il suo cavallo per il Malibu Equestrian
Park, un parco equestre con due recinti, un’area per i picnic
e i bagni, dov’è anche possibile prendere lezioni
di equitazione.
Passeggia
tranquilla con Prince, guarda l’immenso oceano blu e si
guarda intorno.
<<
It's everything about
you, you, you
Everything
that you do, do, do
From
the way that we touch baby, to the way that you kiss on me.
It's
everything about you, you, you
The
way you make it feel new, new, new
Like
every party is just us two
And
there's nothing I could point to.
It's
everything about you, you, you
Everything
about you, you, you
It's
everything that you do, do, do
It's everything about
you… >>
Si ferma subito
quando un bellissimo cavallo bianco le passo accanto, correndo.
Lo guarda come
abbagliata e nota che c’è un ragazzo sul cavallo,
che tira le redini per fermarlo.
Non aveva mai
visto un cavallo così bello in tutta la sua vita. Non si
può fare altro che ammirarlo.
Il ragazzo si
volta verso di lei e le sorride, avvicinandosi con il suo bellissimo
cavallo.
Un ragazzo
castano, con i capelli a spazzola, gli occhi verdi, magro e dal
bell’aspetto.
<<
Scusa, ti sei spaventata? >> le chiede lui.
<<
No, non preoccuparti. >>
Il ragazzo tira
le redini proprio quando è accanto a Laurie e il cavallo si
ferma subito.
Lui le porge la
mano e le dice:
<<
Jonah, piacere. >>
<<
Laurie. >> dice lei, stringendogliela.
<<
E lui è Prince, il mio cavallo. >> gli dice,
dando due pacchette al suo cavallo.
<<
Lei invece è Blaze. >> dice Jonah.
<<
È bellissima. Non ho mai visto un cavallo così
bello. >>
<<
Uno dei tanti motivi per cui ho preferito lei a qualunque altro
cavallo. >>
<<
Capisco. È buona? >> gli chiede Laurie.
<<
Oh, sì, è buonissima e dolcissima. Ha un
carattere così buono. >>
Laurie scende
dal cavallo e accarezza Blaze sulla testa. Scende anche Jonah e lei lo
guarda dall’alto in basso.
<<
Wow! Ma quanto cavolo sei alto? >> gli chiede lei.
<<
Uno e ottanta. Non sono poi così alto. >>
<<
A me sembri molto alto, invece. >>
<<
Beh, anche tu non sei bassa, Laurie. >>
<<
Sono solo uno e sessantasette, nella norma direi. >>
<<
Sì. >>
Jonah la guarda
mentre accarezza Blaze e le dice:
<<
Sei molto carina, sai? >>
Laurie si volta
verso di lui e lo ringrazia.
<<
Sei molto carino anche tu. Hai dei bellissimi occhi. >>
<<
Grazie. Mi piacciono molto i tuoi capelli, sono lunghissimi.
>>
Jonah le tocca
le punte dei capelli e lei lo ringrazia del complimento.
<<
Da quanto fai equitazione? >> le chiede lui.
<<
Nove anni. Tu? >>
<<
Dieci. Ho sempre amato i cavalli, sin da bambino. >>
<<
Anch’io. Infatti, abbiamo comprato una villa con una stalla e
un recinto, così spesso Prince sta lì.
>>
<<
Wow, beata te. Io devo venire sempre qui se voglio vedere Blaze.
>>
<<
Per lei ne vale la pena. >>
<<
Già. >>
Laurie e Jonah
accarezzano Blaze, lasciando solo il povero Prince, che nitrisce in
cerca di attenzioni. Laurie si volta e accarezza Prince.
<<
Ti sei sentito escluso, Prince? Scusami. >>
Il cavallo
nitrisce ancora e Jonah sorride a Laurie.
<<
Quanti anni hai, Laurie? >> le chiede Jonah.
<<
Quindici. Tu? >>
<<
Sedici. >>
<<
Ti facevo più grande. Almeno diciotto te li davo.
>>
<<
Invece ne ho solo sedici. >>
Laurie gli
sorride e continua ad accarezzare Prince.
Poco dopo
montano sui loro cavalli e passeggiano, chiacchierando.
Più
tardi, Jonah guarda l’orologio ed esclama:
<<
Oddio! Sono già le sette, devo tornare a casa. Ci vediamo
domani, ti va? Sempre qui. >>
<<
Sì, volentieri. A che ora? >>
<<
Le cinque? >>
<<
Okay. >>
<<
È stato un piacere conoscerti Laurie. >> le
dice lui.
<<
È stato un piacere anche per me, Jonah. >>
<<
A domani! >>
Jonah fa dietro
front con Blaze e fugge via. Laurie lo guarda correre con Blaze e dice:
<<
Jonah… >>
|
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Capitolo 2 *** Un nuovo anno scolastico ***
2
Un
nuovo anno scolastico
È il
primo giorno di scuola e in casa McHope è il delirio vero e
proprio.
Sono le 7:20 e
le ragazze sono nel panico più totale. Valerie sta
schizzando perché non sa cosa mettersi, Laurie non trova una
maglia che aveva già deciso di indossare, Annie non sa se
mettersi una gonna, un vestito o dei jeans, Marcie, invece, non trova
la divisa da cheerleader, mentre Alice è tranquillamente a
letto, perché si trasferirà alla Pepperdine
domenica.
Improvvisamente
si sente un urlo provenire dalla camera di Marcie e tutte raggiungono
la sua stanza. Arrivano lì e la vedono ravanare nella
stanza-armadio come una forsennata, sparpagliando vestiti ovunque.
<<
Marcie, ma sei impazzita? >> le chiede Laurie.
<<
Sembri una schizzata cronica. Cosa stai cercando? >> le
chiede invece Valerie.
<<
La mia divisa da cheerleader, cazzo! Non la trovo. >>
esclama Marcie.
<<
Magari mamma si è confusa e l’ha messa in una
delle nostre camere o in quella di Alice. >> salta su
Annie.
<<
Ma perché? Le ho detto mille volte che la volevo pronta per
oggi. >> dice Marcie.
<<
Andiamo a vedere nei nostri armadi, magari è lì.
>> propone Laurie.
Non è
né nell’armadio di Laurie, né in quello
di Valerie e neanche in quello di Annie.
<<
Ma dove cazzo è? >> chiede Marcie, molto
preoccupata.
<<
Vai a vedere nell’armadio di Alice, sono sicura che
è lì. >> le consiglia Annie.
<<
Ci vado subito. >> dice Marcie.
Apre piano la
porta della camera di Alice ed entra. Apre la porta della
stanza-armadio e prova a cercarla, facendo meno rumore possibile.
<<
Eccola! >> esclama Marcie.
Esce piano della
stanza, chiudendosela alle spalle, e avverte le sue sorelle di averla
trovata. Marcie si affaccia nella camera di Valerie e le dice:
<<
Val, ti conviene sbrigarti a scegliere perché tra un quarto
d’ora dobbiamo uscire. >>
<<
Cazzo! >> esclama Valerie, ancora in mutande e reggiseno.
Si affaccia in
quella di Laurie e le chiede:
<<
Sei quasi pronta? Tra un quarto d’ora dobbiamo uscire.
>>
Laurie, mentre
si sta truccando, le risponde con un veloce
“sì” e Marcie si avvia verso la camera
di Annie. Si affaccia e le chiede:
<<
Come sei messa, Annie? >>
Annie si volta
verso la sorella e le dice:
<<
Marcie, vieni qui, non mi so decidere. >>
Marcie si
avvicina al letto e Annie le chiede:
<<
Gonna con la maglietta, vestito o jeans e canotta? >>
<<
Jeans e canotta. Sbrigati che tra un quarto d’ora dobbiamo
uscire. >>
<<
Sarò pronta in un attimo. >>
<<
Brava. >>
Marcie le
dà una pacca sul sedere e poi esce dalla stanza.
Due minuti prima
delle 7:50 arrivano a scuola e salutano Annie, che va verso la Malibu
Middle School.
Marcie e Laurie
sono contentissime di tornare a scuola e rivedere i loro amici, mentre
Valerie è un po’ preoccupata perché non
conosce nessuno.
Una volta preso
l’orario scolastico nella nuova palestra, insieme a tutti gli
altri studenti, Valerie è ancora più preoccupata
di prima.
<<
Come faccio a sapere dov’è l’aula
d’inglese? Questa scuola è enorme.
>> domanda Valerie.
<<
È al primo piano, quarta aula sulla… destra, se
non sbaglio. >> le risponde Laurie.
<<
Sei sicura? >>
<<
Sì. E comunque basta chiedere a qualcuno. >>
<<
Esatto. Avviamoci, altrimenti arriveremo in ritardo. >>
salta su Marcie.
<<
Sì, infatti. Buona fortuna, Val. >> le dice
Laurie.
<<
Buona fortuna, sorellina. >> le dice anche Marcie.
Si salutano e
Valerie sale al primo piano e raggiunge l’aula
d’inglese. Si guarda intorno e si siede in uno dei banchi
liberi.
Pochi secondi
dopo arriva la professoressa, che si presenta e fa l’appello.
Al termine della
lezione, Valerie si alza ed esce dall’aula
d’inglese. La ragazza che era accanto a lei in aula, si ferma
e le chiede:
<<
Anche tu non sai dove andare? >>
Valerie alza lo
sguardo e, guardandola, le risponde:
<<
Già. Questa scuola è grandissima. >>
<<
Già. >>
<<
Tiffany, piacere. >> le dice la ragazza, porgendole la
mano.
<<
Valerie. >> si presenta lei, stringendogliela.
<<
Cerchiamo insieme l’aula, ti va? >>
<<
Certo. >>
Più
tardi, durante il pranzo, Valerie raggiunge il tavolo dove ci sono le
sorelle e porta con sé Tiffany.
<<
Ciao. Lei è Tiffany, una mia compagnia di classe. Tiffany,
loro sono Laurie e Marcie, due delle mie sorelle. >>
esclama Valerie.
<<
Due delle tue sorelle? Ma quante sorelle hai? >> chiede
Tiffany.
<<
Cinque. Trixie di vent’anni, Alice di diciotto, Marcie di
sedici, Laurie di quindici e Annie di dodici. >>
<<
Wow, beata te. Io sono figlia unica. >>
<<
È bello avere delle sorelle, però a volte vorrei
avere la mia privacy. >>
<<
La vorremmo tutte, tesoro. >> afferma Laurie.
<<
Già, soprattutto con i ragazzi. >> dice Marcie.
<<
A proposito di ragazzi, il tuo Eddy sta arrivando, Marcie.
>> le dice Laurie.
Marcie si guarda
intorno e lo vede arrivare verso di lei. Quando si avvicina, la bacia e
si siede accanto a lei, abbracciandola e salutando le altre.
Laurie, Valerie
e Tiffany hanno guardato tutta la scena e tutte e tre pensano che
vorrebbero essere al posto di Marcie almeno una volta nella vita.
Provare quella sensazione quando sei totalmente e completamente
innamorata di qualcuno e quel qualcuno ti ricambia.
<<
Avete ereditato un’altra sorella? >> chiede
Eddy.
Marcie ridacchia
e gli risponde:
<<
No, lei è Tiffany, una compagna di classe di Valerie.
>>
<<
Ah, okay. >>
<<
Piacere, Tiffany, io sono Eddy, il ragazzo di Marcie. >>
dice Eddy, porgendo la mano a Tiffany.
<<
Piacere mio, Eddy. >> dice lei, stringendogliela.
Marcie e Eddy
amoreggiano e s’imboccano come una coppia perfetta e le altre
li guardano fissi.
Laurie si guarda
intorno e all’improvviso qualcuno attira la sua attenzione.
<<
Chi? >> le chiede Valerie.
Laurie fissa un
tavolo ad alcuni metri di distanza, dove c’è Jonah
che sta pranzando con alcuni ragazzi.
<<
Chi è Jonah, Laurie? >> le richiede Valerie.
<<
Uno. >> dice semplicemente lei.
<<
Uno chi? E dov’è, che lo voglio vedere
anch’io? >>
Laurie indica il
tavolo e Valerie e Tiffany guardano da quella parte.
<<
Qual è fra quelli? >> chiede Valerie.
<<
Quello con la maglia rossa. >>
<<
Carino. >> dice Valerie.
<<
Molto carino. >> aggiunge Tiffany.
<<
Già. L’ho incontrato ieri pomeriggio mentre ero a
passeggiare con Prince. >>
<<
Quindi anche lui fa equitazione? >> le chiede Valerie.
<<
Sì, e ha una cavalla di nome Blaze. È bellissima,
tutta bianca. >>
Le tre ragazze
guardano verso di lui, ma all’improvviso Laurie si volta e
dice:
<<
Smettetela di guardare da quella parte, se ne accorgerà!
>>
Valerie e
Tiffany si voltano subito e continuano a mangiare.
Marcie
finalmente si stacca da Eddy e chiede:
<<
Chi stavate fissando? >>
<<
Il ragazzo di Laurie, Jonah. >> risponde Valerie.
<<
Da quando hai un ragazzo? E perché non ce l’hai
detto? >> domanda Marcie.
<<
Non è il mio ragazzo. L’ho incontrato ieri
pomeriggio mentre ero a passeggiare con Prince, e ci siamo dati
appuntamento per oggi pomeriggio. >> risponde Laurie.
<<
Wow! Nostra sorella fa colpo. >> dice Marcie.
<<
Smettetela! >>
<<
Fatemi vedere chi è. >> dice Marcie.
Laurie e Valerie
indicano il tavolo dov’è seduto Jonahm e Laurie
dice:
<<
È quello con la maglia rossa. >>
<<
Wow, è carino. >>
<<
Carino? Sono molto più bello io. >> salta su
Eddy.
Marcie si volta
verso Eddy e gli dice:
<<
Questo è ovvio, tesoro. >>
Marcie gli
dà un bacio e poi chiede:
<<
Quanti anni ha? >>
<<
Un anno in più di me. >>
<<
Sembra anche più grande. >> dice Marcie.
<<
Già. >>
<<
Vacci a parlare, no? >> la incoraggia Marcie.
<<
No. Quando si alza ci vado, ora è al tavolo con dei suoi
amici. >>
<<
Okay. >>
Quindici minuti
dopo, Jonah si alza insieme ai suoi amici e Laurie si precipita da lui.
<<
Jonah? >> lo chiama lei.
Jonah si volta
verso di lei, sorpreso di vederla, e dice:
<<
Laurie! Cosa ci fai qui? Vieni qui a scuola anche tu? >>
<<
Sì. >>
<<
Wow. In effetti, c’era da aspettarselo. Io abito a Malibu e
immagino anche tu. >>
<<
Sì, anch’io. >>
<<
Sono contento che andiamo nella stessa scuola, così ci
vedremo di più. >> le dice lui, sorridendole.
<<
Già. >> dice lei, sorridendogli.
<<
Allora per oggi alle cinque va bene? >> le chiede lui.
<<
Sì. >>
La campanella
suona e Jonah e Laurie si salutano.
|
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Capitolo 3 *** Sei meravigliosa ***
3
Sei
meravigliosa
Il giorno
seguente, nel pomeriggio, Valerie va alla prima lezione di scherma dopo
le vacanze estive. Incontra le sue amiche che fanno lezione con lei due
volte a settimana, il martedì e il giovedì, dalle
17 alle 19, ed è molto contenta che tutto ricominci.
<<
Bentornati! Spero che abbiate passato una bella estate. In ogni caso,
oggi si ricomincia di nuovo. Siete pronti? >> domanda
l’insegnate.
Un coro di
sì e la maestra continua, dicendo:
<<
Okay, allora iniziamo. Mettetevi tutti in posizione! >>
Tutti eseguono
l’ordine della maestra e si abbassano la maschera davanti al
viso.
Più
tardi iniziano a duellare e la maestra fa fermare tutti. Si rivolge a
Valerie e le dice:
<<
Valerie, vieni qui! Anche tu, Nathan! Ho visto che sei parecchio bravo,
e Valerie è una delle migliori. >>
Valerie e Nathan
raggiungono la maestra, senza essersi tolti la maschera da davanti al
viso e lei dice loro:
<<
Voglio vedervi duellare. Avanti, iniziate! >>
Valerie e Nathan
uniscono le loro spade e poi iniziano il duello, dopo aver fatto un
saluto con la spada.
Dopo un inteso
ed emozionante duello, vinto da Valerie dopo aver lasciato Nathan senza
spada, la maestra dice loro di fermarsi.
Valerie si
toglie la maschera soddisfatta e un attimo dopo anche Nathan se la
toglie.
<<
Wow! Sei meravigliosa. Sei davvero bellissima. >> le dice
lui.
Valerie lo
guarda storto e pensa che la stia prendendo in giro.
<<
Dico sul serio, sei davvero bellissima. È strano vedere una
così bella ragazza fare questo sport. >>
<<
Avanti, datevi la mano! Cosa aspettate? >> esclama la
maestra.
Si danno la mano
e Valerie nota, con suo grande disappunto, che Nathan è
davvero un bel ragazzo.
Quando la
maestra l’ha presentato, non l’aveva neanche
guardato in faccia perché stava chiacchierando con le sue
amiche.
È
alto molto più di lei, con i capelli biondi, gli occhi di un
azzurro spettacolare ed è piuttosto magro.
Quando si
lasciano le mani, Valerie ha un sussulto, che Nathan nota e le sorride.
Alcune amiche di
Valerie si rivolgono a lei e, una di loro, Kate, le dice:
<<
Wow, è davvero carino. >>
Un’altra,
Frances, le dice:
<<
Ti ha detto che sei meravigliosa e bellissima. Pagherei
perché un ragazzo me lo dicesse. >>
Un’altra
ancora, Asia, le dice:
<<
E ti ha anche sorriso. E poi hai visto come ti guardava? Hai fatto
colpo Val, fidati. >>
<<
State zitte, ragazze. Come faccio a fare colpo se sono brutta e grassa?
>>
<<
Val, ma stai scherzando? >> le domanda Kate.
<<
Se tu sei brutta e grassa, io sono un orrore. >> le dice
Frances.
<<
Anch’io. Tu sei bellissima, Val. Anche Nathan te
l’ha detto, e lui è un bel ragazzo, non un brutto,
basso, grasso, sfigato e con gli occhiali. >> afferma
Asia.
<<
Mi stava prendendo per il culo, dai. >> salta su Valerie.
<<
No, stava dicendo la verità. >> le dice Kate.
<<
Ritorniamo a duellare, ragazzi! >> salta su la maestra.
Nathan si
avvicina a Valerie, prima che qualcun altro lo faccia, e le dice:
<<
Ti sfido. Voglio la rivincita. >>
<<
Mi prendi per il culo, vero? >> gli chiede lei.
<<
No, sono serissimo. Voglio davvero la rivincita. >>
<<
Okay. >>
La maestra
dà inizio ai duelli e tutti, prima d’iniziare,
uniscono le spade, fanno il saluto con la spada e successivamente
iniziano.
Tra un battito
di spada e l’altro, Nathan inizia a parlare, dicendo:
<<
Non ti stavo prendendo per il culo prima, sei davvero bellissima.
>>
<<
Smettila! >> esclama lei.
<<
Giuro, Valerie, sei davvero stupenda. >> insiste lui.
<<
Non so come tu faccia a vedermi stupenda perché io vedo
tutt’altro. >>
<<
Io vedo solo una giovane bellissima donna insicura, con dei bellissimi
capelli e dei bellissimi occhi. >> le dice Nathan.
<<
Io vedo solo una giovane donna insicura, brutta e anche grassa. Come
puoi vedere l’opposto di quello che vedo io? >>
<<
Perché tu vedi solo le ragazze finte, come le modelle, ed
è solo questo il tuo esempio di bellezza e perfezione.
>>
Valerie, con due
colpi, toglie la spada a Nathan, che rimane fermo come un fesso.
Avvicina la spada alla gola di lui e gli dice:
<<
Nessun ragazzo mi ha mai detto che sono bellissima. Questo significa
che ho ragione io. >>
Nathan abbassa
lo sguardo per guardare la spada sotto il suo mento, la prende e la
allontana, si avvicina a Valerie e la bacia. Dopo tre secondi, Valerie
si allontana da lui e gli dà uno schiaffo in piena guancia
sinistra.
<<
Che cavolo fai? >> esclama lei.
<<
Sono convinto che ti sia piaciuto. >>
Valerie ride e
Nathan la guarda. Pensa che sia bellissima anche mentre ride,
perché è naturale, non finge, non è
obbligata a sorridere, lo fa di sua spontanea volontà.
Valerie smette
di ridere all’improvviso e Nathan la sta ancora guardando.
<<
Perché mi guardi così? >> gli
chiede lei.
<<
Così come? >>
<<
Come mi stavi guardando due secondi fa. >>
<<
Stavo pensando che sei bellissima anche quando ridi. >>
<<
Smettila di dire che sono bellissima e raccogli la tua spada!
>>
<<
Prima o poi ti batterò, puoi starne certa. >>
le dice lui.
<<
Se sei convinto tu. >>
Finita la
lezione, dopo essersi cambiati, Nathan aspetta Valerie fuori dallo
spogliatoio delle ragazze.
<<
Che cosa ci fai tu qui? >> gli chiede lei.
<<
Ti stavo aspettando. Vuoi venire a prendere un frullato con me?
>> le chiede Nathan.
<<
Non ci pensare neanche. Puoi scordartelo. >>
Valerie va verso
l’uscita della palestra e Nathan la segue.
<<
Avanti, Val, vieni con me. Prendiamo un frullato e poi te ne vai a
casa. >> ci riprova lui.
<<
No, Nathan, non insistere. >>
<<
Dimmi almeno il perché. >>
<<
Perché tu non mi interessi. È facile da capire.
>> risponde Valerie.
<<
Sono sicuro che in realtà ti interesso almeno un
po’. >>
<<
Ti ho già detto di no e non insistere, per favore. Ciao.
>> taglia corto lei.
Nathan si ferma
e rimane immobile come un fesso, mentre Valerie cammina per raggiunge
la fermata dell’autobus.
Dopo cena,
Valerie va in camera sua e, mentre scorre la bacheca di Facebook, le
viene in mente di cercare Nathan. Digita Nathan Holden e ne trova
tantissimi.
Qualche minuto
dopo, trova il Nathan Holden che sta cercando e scuriosa un
po’ il suo profilo.
Poco dopo le sue
sorelle entrano in camera, ma Valerie non le sente perché
c’è la musica alta.
<<
Chi è Nathan Holden? >> domanda Laurie.
Laurie le
dà un colpetto sulla spalla e lei si volta e chiude subito
il suo portatile.
Intanto Marcie
ha abbassato il volume della musica dello stereo e le chiede:
<<
Chi è quel ragazzo che stavi guardando? >>
<<
Nessuno. >> risponde Valerie.
<<
Come nessuno? Sputa il rospo. >> le dice Laurie.
Laurie cerca di
alzare lo schermo del portatile, ma Valerie lo sta tenendo
giù, ben stretto.
<<
Dai, dicci chi è! È un tuo compagno di classe?
Uno che hai conosciuto a scherma? >> ci riprova Laurie.
<<
Laurie, smettila! >>
In aiuto di
Laurie vengono le altre ragazze. Alice e Annie tengono bloccata Valerie
per le braccia, e Laurie intanto apre il portatile.
<<
Carino. >> dice Laurie, mentre scorre le foto profilo di
Nathan.
<<
Sì, è carino, Val. >> salta su
Alice.
<<
Vuoi dirci chi è, oppure vuoi che te lo facciamo dire con la
forza, facendo tu sai cosa? >> le chiede Annie.
<<
Okay, okay, ve lo dirò. >> dice Valerie.
Valerie fa una
pausa e poi aggiunge:
<<
È un ragazzo che ho conosciuto oggi a scherma e che mi ha
detto che sono bellissima. >>
<<
Beh, ha ragione. >> dice Laurie.
<<
Già. >> dice Marcie.
<<
Ha pienamente ragione. >> afferma Annie.
<<
Ha capito tutto questo Nathan. >> salta su Alice.
<<
Abbiamo duellato e l’ho battuto per ben due volte,
però devo ammettere che è bravo. >>
dice Valerie.
<<
Wow, la cosa si fa sempre più interessante. Raccontaci di
più. È successo qualcos’altro?
>> le chiede Laurie.
<<
In realtà sì. >>
<<
Cosa? >> chiedono contemporaneamente Alice, Marcie,
Laurie e Annie.
<<
Mi ha baciata e mi ha chiesto di uscire alla fine della lezione.
Uscire… andare a prendere un frullato, è diverso.
>>
<<
E tu come hai reagito dopo il bacio? E cosa gli hai risposto per
uscire? >> le chiede Laurie.
<<
Dopo il bacio gli ho dato uno schiaffo e per uscire gli ho detto di no.
>> risponde Valerie.
<<
Valerie, no! Ti lamenti sempre che non hai mai avuto un ragazzo, poi
quando ti si presenta l’occasione, tu rifiuti?
>> esclama Marcie.
<<
Esatto. Sei una stupida, Val, lasciatelo dire. >> afferma
Laurie.
<<
Ma lui non mi piace. E poi le ragazze non si baciano così,
come se nulla fosse. >>
<<
Ma di che ti lamenti, scusa? Avrà la tua età,
è carino e gli piaci. Cosa vuoi di più? Il
principe azzurro, che neanche esiste? >> domanda Alice.
<<
Ha un anno in più di me. Tre marzo 1997. >>
dice Valerie.
<<
Ha la mia età, allora. >> salta su Laurie.
<<
Io se fossi stata in te, avrei accettato il suo invito.
>> le dice Marcie.
<<
Idem. >> dice Annie.
<<
Anch’io, non c’è ombra di dubbio.
>> dice anche Laurie.
<<
Val, tesoro, il principe azzurro non esiste, e Nathan è
davvero un ragazzo carino. Io ne approfitterei se fossi in te. Iniziate
a conoscervi, ad uscire, e se vi trovate bene l’uno con
l’altra, vi mettete insieme e poi se non va, pazienza.
>> le consiglia Alice.
<<
Ragazze, ma non m’interessa, non mi piace Nathan. Dice che
sono bellissima, ma non è vero. >>
<<
Ogni volta lo stesso discorso. >> salta su Marcie.
<<
Già. >> dice Laurie.
<<
Laurie, tu non sei da meno. Anche tu pensi di non essere bella.
>> le dice Alice.
<<
Ma è la verità. >>
< Ma se
sei bellissima. >> le dice Valerie.
<<
Sì, proprio uno splendore. >> afferma Laurie.
<<
Alza la musica, Marcie! >> le dice Alice, avendo sentito
una canzone che piace a tutte.
Marcie raggiunge
lo stereo nel mobile accanto e alza il volume della musica e le sorelle
si mettono a ballare e a cantare.
|
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Capitolo 4 *** Un weekend tra donne ***
4
Un
weekend tra donne
È
arrivato il weekend e tutte e sei le sorelle lo passeranno insieme.
Alice, Marcie, Laurie, Valerie e Annie andranno a casa di Trixie alle
12. Trixie le porterà a Santa Monica con la macchina per
fare un po’ di shopping, poi alle 16 andranno a fare la
manicure e più tardi torneranno a casa di Trixie, si faranno
belle e, dopo cena, andranno in un bar di Los Angeles.
Alle 12 in punto
arrivano davanti alla palazzina dove abita Trixie e suonano il
campanello.
<<
Ci sei mancata tantissimo, Trixie. >> dice Alice,
staccandosi da sua sorella maggiore, dopo averla abbracciata.
<<
Mi siete mancate tantissimo anche voi, ragazze. >>
risponde Trixie.
Le sorelle
abbracciano di nuovo Trixie fortissimo che quasi la soffocano.
<<
Ragazze, ragazze, sto soffocando! >> esclama lei.
Si allontanano
da lei e poi Trixie dice loro:
<<
Come siamo carine oggi. Annie, stai benissimo con le punte bionde.
>>
<<
Grazie. Tu invece sei sempre più bella ogni giorno che
passa. >> risponde Annie.
<<
No, voi lo siete. State diventando delle donne ed io non me ne sono
neanche accorta. >> afferma Trixie.
<<
Non ci siamo viste per circa due mesi, non è passato poi
così tanto tempo. >> salta su Alice.
<<
Sembra un’eternità per me. Ma in questi due giorni
staremo insieme per tutto il tempo. Avanti, andiamo a fare un
po’ di sano shopping! Muovete quei culetti e usciamo da qui!
>>
Più
tardi, mentre passeggiano con vari sacchetti in mano con dentro
vestiti, cosmetici, accessori e tante altre cose, passano davanti
all’Apple Store e si fermano a guardare dentro il negozio.
<<
Oh cazzo! >> esclama Valerie improvvisamente.
<<
Valerie? >> esclama Laurie, stupita.
<<
C’è Nathan. >> dice Valerie,
guardando dritto davanti a sé, dove c’è
Nathan dentro il negozio, insieme a due ragazzi.
Alice, Marcie,
Laurie e Annie, in coro, chiedono:
<<
Dove? >>
<<
Chi è Nathan? >> domanda Trixie, curiosa.
<<
Laggiù. È con due suoi amici suppongo.
>> risponde Valerie, indicando con il dito
l’esatto punto in cui si trova Nathan.
<<
Mi volete dire chi è questo Nathan? >> chiede
Trixie.
Le ragazze sono
impegnate a guardare Nathan e così Trixie fa lo stesso,
ancora desiderosa di sapere chi è Nathan.
<<
Ragazze, allora? Chi è Nathan? È il tuo ragazzo,
Val? Perché non mi hai detto che hai un ragazzo?
>> domanda Trixie.
<<
Non è il mio ragazzo, Trixie. L’ho conosciuto
giovedì a scherma. Ti spiego meglio mentre stiamo mangiando.
>> risponde Valerie.
<<
No, tu mi spieghi adesso. Avanti, sputa il rospo, sorella!
>>
Le ragazze sono
intente a guardare Nathan dentro il negozio, mentre Trixie sta
aspettando una risposta dalla sorella.
<<
Valerie Victoria McHope, sputa il rospo, subito! >>
esclama Trixie.
Valerie si volta
verso la sorella e inizia a raccontarle tutto.
Verso le 21
passate, le sorelle si stanno tutte preparando a casa di Trixie.
<<
Trixie, non so come truccarmi. Non mi sono mai truccata molto.
>> esclama Valerie.
<<
Io direi di osare con un po’ di matita viola sugli occhi,
visto che hai un vestito viola. >> risponde Trixie.
<<
Okay. >>
<<
Mettiti a sedere sulla sedia davanti allo specchio. >> le
dice Trixie.
Mentre Valerie
è seduta sulla sedia, Trixie fruga tra i suoi trucchi e
trova la matita viola. Trixie trucca gli occhi di Valerie e intanto
canticchia qualcosa.
Annie si
avvicina alle due sorelle, dopo aver indossato un vestito rosa antico
con le paillettes a maniche corte, e chiede:
<<
Trucchi anche me, Trix? >>
<<
Certo, tesoro, però a te truccherò un
po’ meno. >>
<<
Okay. >>
Circa cinque
minuti dopo, Trixie toglie le mani dal viso di Valerie e, guardandola,
le dice:
<<
Fatto. Sei perfetta, Val. >>
Valerie si
guarda subito allo specchio, rimanendo a fissarsi il viso per qualche
secondo, e poi dice:
<<
Mi piace la matita viola. Grazie, sorellona. >>
Valerie si alza,
abbracciando e poi dando un bacio sulla guancia sinistra della sorella.
<<
Avanti un’altra. >> esclama Trixie.
Annie si siede
sulla sedia e Trixie le chiede:
<<
Vuoi anche il fard? >>
<<
Sì sì. >>
Trixie prende
una matita nera che applica dentro l’occhio, prima su quello
sinistro e poi su quello destro, e in seguito le mette un po’
di mascara nero. Successivamente le mette un po’ di fard
sulle guance e, infine, un lucidalabbra rosato.
<<
Fatto. Stai benissimo, Ann. >> esclama Trixie.
Annie si guarda
allo specchio e mette le labbra a bacio per guardarsi il lucidalabbra e
poi sorride, e si volta prima a destra e poi a sinistra.
Laurie, con
indosso una maglietta a maniche corte con stampe azteche e dietro nera,
e una gonna blu a vita alta, si avvicina alla sorella e le dice:
<<
Stai davvero benissimo, Annie. >>
Marcie, che si
sta pettinando i capelli, e ha indosso un vestito piuttosto scollato e
con le spalline sottili, con la parte del top con delle paillettes
color oro, e la parte della gonna nera, le chiede:
<<
Vuoi acconciarti i capelli, Ann? >>
Annie si guarda
allo specchio e si tocca i capelli e scuote piano la testa.
<<
No no, direi che vanno benissimo così. >>
risponde Annie.
<<
Okay. >>
Alice, invece,
con un indosso un vestito leopardato molto corto, si sta mettendo il
lucidalabbra, e chiede:
<<
Quando andiamo, Trix? >>
Trixie, che si
sta infilando un vestito color porpora e ai lati dei ricami neri e
senza spalline, che le lascia vedere la sua quarta piena di seno,
risponde:
<<
Direi tra dieci-quindici minuti massimo. >>
<<
Okay. >>
Quando arrivano
nel bar, Trixie va dritta verso la postazione del dj e si salutano con
un abbraccio.
<<
Sono le mie sorelle, Jack! >> esclama lei.
Le ragazze
sorridono al dj e Trixie dice:
<<
Alice, Laurie, Valerie, Marcie e Annie. Lui è Jack, ragazze,
il dj. >>
Jack stringe la
mano alle ragazze, una dopo l’altra, e lo salutano, andando
verso il bar.
<<
Volete qualcosa da bere? Fino a mezzanotte è gratis.
>> chiede Trixie.
<<
Io sì, prendo qualcosa di analcolico. >>
risponde Alice.
<<
Anch’io. >> risponde anche Marcie.
<<
Laurie, Val, Annie? >> chiede Trixie.
<<
Analcolico, alla frutta magari. >> risponde Annie.
<<
Anch’io. >> risponde anche Valerie.
<<
Sì, anch’io. >> risponde infine
Laurie.
Mentre
sorseggiano i loro drink sugli sgabelli del bar, le ragazze si guardano
intorno.
<<
È carino qui, mi piace. >> esclama Marcie.
<<
Io ci vengo spesso ed è vicino a casa e al campus.
>> risponde Trixie.
<<
Sì, è davvero carino questo posto.
>> concorda Alice.
Trixie beve
tutto d’un fiato il drink, appoggia il bicchiere sul bancone,
salta giù dello sgabello ed esclama:
<<
Eccomi! Io sono pronta per ballare. Chi si unisce a me? >>
Alice finisce il
suo drink, appoggia il bicchiere sul balcone e salta giù
dallo sgabello, proprio come ha fatto Trixie prima, e risponde:
<<
Io! >>
Si uniscono a
loro le altre sorelle e tutte e sei iniziano a ballare.
Durante la
serata, ridono, si fanno delle foto, vengono fatte loro delle foto con
una macchina fotografica professionale, bevono, parlano con dei ragazzi
e con il dj, e molto altro.
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Capitolo 5 *** Il periodo della vita tanto atteso ***
5
Il
periodo della vita tanto atteso
È
iniziata una nuova settimana (l’ultima di agosto) e
ciò significa che Trixie inizierà
l’ultimo anno di college, mentre Alice il primo.
Lunedì
27 agosto, alle 7 di mattina le sorelle si svegliano, compresi i
signori McHope. Laurie, Valerie e Annie andranno a scuola, come tutte
le mattine, con Marcie in macchina, mentre i signori McHope
accompagneranno Alice alla Pepperdine.
Le sorelle
entrano in camera di Alice e, sulla soglia della porta, Marcie le
chiede:
<<
Sei pronta, Ali? >>
Alice, che sta
controllando se ha preso tutto, si volta verso la porta e risponde:
<<
Quasi. >>
Guarda le sue
sorelle con nostalgia, come se, ancora prima di partire, già
sentisse la loro mancanza.
<<
Ci mancherai tantissimo. >> salta sy Marcie.
Marcie si
avvicina ad Alice e la abbraccia. Laurie, Valerie e Annie la seguono e
anche loro abbracciano la sorella.
<<
Avanti, ragazze, sto andando solo al college, a dieci minuti da qui.
Potrete venirmi a trovate quando volete. >> dice Alice.
<<
Ma non vivrai più con noi, non potrai più darci
dei consigli, avrai tanto da studiare e conoscerai delle persone nuove
e magari avrai anche un ragazzo. >> risponde Marcie.
<<
Dai, Marcie, non è la fine del mondo. Anche tu il prossimo
anno sarai nella mia stessa situazione. Tutte lo sarete più
avanti. >>
<<
Già. >> afferma Laurie.
<<
E speriamo di rimanere tutte in zona, perché non potrei
sopportare di avervi a tanti chilometri da casa. >> salta
su Valerie.
<<
Neanch’io. >> dice Annie, con sguardo triste.
<<
D’ora in avanti sarà Marcie la vostra sorella
maggiore. Lei potrà darvi tantissimi consigli,
perché so che ne è capace. Certo,
finché anche lei non andrà al college.
>> afferma Alice.
Marcie le
sorride e la stringe ancora più forte.
<<
Prometti che ci manderai mail, ci sentiremo su whatsapp, per messaggio,
su Skype… >> dice Laurie.
<<
Ve lo prometto, ragazze. Vi voglio un mondo di bene. >>
confessa Alice.
Marcie, Laurie,
Valerie e Annie, contemporaneamente, rispondono:
<<
Anche noi. >>
Arrivati alla
Pepperdine, Alice inizia a guardarsi intorno. Il panorama è
qualcosa di meraviglioso. Il campus è sulle colline e si
affaccia sull’Oceano Pacifico. C’è del
verde ovunque, e gli edifici sono bianchi con i tetti con le tegole
rosse. C’è una piscina, un campo da baseball, un
campo per praticare calcio e la corsa, nove campi da tennis, un
anfiteatro all’aperto, una cappella, una biblioteca,
l’Alumni Park, con tanto di due laghetti, e altri dieci campi
da tennis, e molto altro ancora.
È un
sogno per qualsiasi studente universitario poter studiare alla
Pepperdine.
Mentre girano
per il campus, Alice si guarda intorno e vede moltissime matricole,
come lei, insieme ai propri genitori. Cerca di sorridere a tutti, sia
ragazzi che ragazze, e incontra i loro sguardi impauriti e speranzosi
d’iniziare l’università nel modo
migliore possibile.
L’università
è un modo di riiniziare da capo, di farsi nuovi amici,
d’incontrare nuovi amori, e di fare tante nuove esperienze.
Dopo aver preso
la chiave per la stanza, Alice e i signori McHope si recano
nell’edificio, dove si trova la camera di Alice, la Conner
House, che condividerà con un’altra matricola.
Quando arrivano davanti alla stanza, la porta è
già aperta e dentro ci sono delle persone.
Un’altra matricola insieme ai suoi genitori.
Una ragazza
alta, mora, con i capelli lunghi e gli occhi marroni sta sistemando i
suoi vestiti nell’armadio mentre parla con un signore e una
signora.
Alice, sulla
soglia della porta, guarda per un attimo la stanza, controllando prima
che il numero sopra la porta sia giusto, poi entra e dice:
<<
Ciao. >>
La ragazza si
volta subito e le sorride. Alice le porge la mano e le dice:
<<
Alice, piacere. >>
La ragazza
gliela stringe, sorridendo ancora, e risponde:
<<
Terry. >>
I signori
McHope, che erano entrati nella stanza poco dopo Alice, sorridono ai
genitori di Terry.
<<
Sei agitata? >> chiede Terry ad Alice.
<<
Sì, un po’ sì. Tu? >>
<<
Assolutamente sì. >>
Un’oretta
dopo, tutti gli studenti del primo anno sono nell’anfiteatro
insieme ai genitori. Il preside della Pepperdine si presenta alle
matricole e ai loro genitori e spiega loro alcune cose.
Dopo il pranzo,
nel primo pomeriggio, alcuni studenti dell’ultimo anno, fanno
da guide per il campus alle matricole e ai loro genitori.
Quando i
genitori di Alice e quelli di Terry se ne vanno, le due ragazze tornano
nella loro camera.
<<
E ora cosa facciamo? >> domanda Terry.
<<
Potremmo… esplorare. Potremmo andare nella sala comune a
chiacchierare un po’, magari conosciamo anche qualcuno.
>>
<<
Tipo dei ragazzi. >>
<<
Esatto. >>
Nel raggiungere
la sala comune del dormitorio al primo piano, le ragazze incrociano
parecchie persone, sia ragazzi che ragazze.
Mentre Alice si
guarda intorno, con la mente assente, si scontra con qualcuno.
È un ragazzo alto, magro, biondo con i capelli corti e con
gli occhi marroni. Il ragazzo, scocciato, dopo averla squadrata dalla
testa ai piedi, le dice:
<<
Guarda dove metti i piedi! >>
<<
Scusami. >> dice lei, intimorita.
Prima di girare
i tacchi e si scomparire, il ragazzo la guarda un’altra volta
e, dopo aver guardato anche Terry, se ne va.
<<
Com’è stato maleducato. >> salta su
Terry.
<<
Già. >>
<<
Però ti ha squadrato dalla testa ai piedi, ci hai fatto
caso? >>
<<
Sì. >>
<<
Può essere considerato un ragazzo carino? >>
<<
Beh… sì, perché no. >>
Dalle 21 in poi,
nei dormitori dove alloggiano le matricole, tra cui quello dove
alloggia anche Alice, le porte saranno aperte per una festa.
<<
Pronta per aprire la porta? >> chiede Alice.
<<
Sì. Vai. >> le risponde Terry.
Alice apre la
porta e c’è già un sacco di gente nei
corridoi. Passano due ragazzi carini che le sorridono e lei sorride
loro.
Poco dopo
qualcuno inizia a entrare nella stanza, e Alice e Terry si scambiano un
sorriso d’intesa.
Alice si
affaccia in corridoio e vede passare lo stesso ragazzo con cui si era
scontrata nel pomeriggio. Il ragazzo percorre una parte di corridoio e
poi si ferma a parlare con due ragazze.
Terry si
affaccia accanto a Alice e le chiede:
<<
Chi c’è? >>
<<
Lo stesso ragazzo di oggi pomeriggio. >>
Terry guarda
nella stessa direzione in cui sta guardando Alice e risponde:
<<
Sì, è lui. >>
<<
Dici che dovrei andarci a parlare? >> le chiede Alice.
<<
Dipende. >>
<<
Da cosa? >>
<<
Dipende se ci vuoi parlare o no, dipende se lo vuoi conoscere o no.
>>
<<
A dire la verità non lo so neanch’io.
>>
<<
Io ci andrei a parlare. >>
Alice non fa
neanche in tempo ad andare da quel ragazzo che lui passa davanti a
loro, guardandole.
<<
È appena… >> afferma Terry.
<<
L’ho visto. >>
Alice lo guarda
allontanarsi e un attimo dopo esclama:
<<
Basta! Vado da lui e ci parlo. >>
<<
Brava. >>
Alice esce in
corridoio e raggiunge il ragazzo.
<<
Hey! >> esclama Alice.
Lo chiama di
nuovo e gli tocca un braccio, così lui si volta subito.
<<
Ciao. >>
Alice gli porge
la mano e gli dice:
<<
Piacere, Alice. >>
<<
Shane. >> risponde lui, stringendole la mano e
squadrandola.
<<
Sei anche tu una matricola, quindi? >> gli chiede lei.
<<
Già. Sto in questo dormitorio. >>
<<
Anch’io. Ti ricordi di me? Ci siamo scontrati oggi
pomeriggio. >>
<<
Sì sì, mi ricordo di te. Eccome se mi ricordo.
>>
Alice gli
sorride e lui le propone di spostarsi in una delle stanze.
<<
In che liceo hai studiato? >> le chiede lui.
<<
Malibu High. Tu? >>
<<
Pali High. >>
<<
Ah, sei di Pacific Palisades. >>
<<
Sì. >>
Nessuno dei due
dice una parola e si guardano intorno, poi Alice gli chiede:
<<
Che facoltà hai scelto? >>
<<
Comunicazioni. Tu? >>
<<
Lingue. >>
<<
Ah, wow. E che lingue studierai? >>
<<
Francese, tedesco e spagnolo. >>
<<
Wow. Io non andavo benissimo in francese, ma con lo spagnolo me la
cavavo molto. È una bellissima lingua. >>
<<
È vero, piace molto anche a me. >>
Shane le sorride
e le guarda i capelli, le labbra e gli occhi.
<<
Io personalmente non vedevo l’ora di venire qui, non so te.
Questo è il periodo della vita tanto atteso. Sai quando
senti tanto parlare di una cosa e non vedi l’ora di farla?
Oppure tutte quelle volte che hai sentito parlare
dell’università ed eccoti qui finalmente?
>> domanda Alice.
<<
Capisco, anch’io non vedevo l’ora. Mio fratello si
è laureato qui lo scorso giugno e sono venuto alla sua
laurea con i miei. È stato… fantastico. Mi
parlava sempre così bene di
quest’università che ho deciso di venirci
anch’io e… eccomi qui. >>
<<
Mia sorella si laurea il prossimo giugno, invece. Anche lei ne parla
sempre così bene. Hai solo un fratello? >>
<<
Sì, di quattro anni più grande. Tu?
>>
<<
Ho cinque sorelle. La maggiore, Trixie, di quasi ventun’anni,
io, Marcie di quasi diciassette anni, Laurie di quindici, Valerie di
quattordici e Annie di dodici. >> risponde Alice.
<<
Wow, siete in tantissime. Di sicuro non vi annoiate in famiglia.
>>
<<
No, infatti. È bellissimo avere così tante
sorelle. >>
<<
Posso immaginarlo. Io e mio fratello siamo molto legati.
>>
Shane e Alice
continuano a parlare per la maggior parte della festa, ma poi lui se ne
va e lei ritorna da Terry.
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Capitolo 6 *** Le cose da fare e non fare al primo appuntamento ***
6
Le cose da fare e non fare al primo appuntamento
Il giorno dopo,
Laurie sta passeggiando con Prince nei pressi del Malibu Equestrian
Park. Sente chiamare il suo nome da dietro, si ferma e si volta. Jonah
sta venendo verso di lei sopra la sua cavalla bianca, Blaze.
<<
Jonah! >> esclama Laurie.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
<<
Come va? >> le chiede lui, dopo averla raggiunta.
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene bene. >>
Laurie e Jonah
si guardano per alcuni secondi e poi Laurie accarezza Prince sulla
testa.
Jonah la sta
ancora guardando e si vede che è impaziente di dire o fare
qualcosa.
<<
Senti, Laurie… ti andrebbe di uscire con me uno di questi
giorni? >> le chiede lui, improvvisamente.
Laurie smette
subito di accarezzare Prince, si volta verso Jonah e gli risponde:
<<
Sì. Quando? >>
<<
Venerdì o sabato, quando preferisci tu. >> le
risponde lui.
<<
Venerdì va bene. >>
<<
Okay, allora vada per venerdì sera. >>
<<
Dove pensavi di andare? >> gli chiede lei, curiosa.
<<
Potremmo andare al cinema e andare da Starbucks dopo. Sono molto
vicini. >>
<<
Sì, perché no. A che ora? >>
<<
Alle sette? >>
<<
Va bene. >>
Tre giorni dopo,
venerdì 31 agosto, nel pomeriggio, Laurie è un
po’ agitata per il suo primo appuntamento con Jonah.
<<
Questo o quello azzurro? Non so decidere, Val. >> chiede
Laurie a sua sorella Valerie.
Valerie guarda i
due vestiti stesi sul letto di Laurie e qualche secondo dopo dice:
<<
Quello a pois. >>
<<
Sicura? >>
<<
Sì. Quello azzurro è più per il
giorno. >>
<<
Okay, vada per questo a pois allora. >>
Laurie indossa
il vestito nero con i pois bianchi, con le spalline larghe e con un
Peter Pan collar bianco.
<<
Sì, ti sta benissimo. >> afferma Valerie.
Laurie va in
bagno per truccarsi e si mette un po’ di fard, matita e
mascara nero e un lucidalabbra trasparente.
<<
Sto bene, vero? >> chiede Laurie.
<<
Sei bellissima, Laurie. >>
<<
Non è vero, tu lo sei. >> le dice Laurie.
<<
Smettila! >>
<<
Smettila tu! >>
Marcie
improvvisamente arriva nel bagno ed esclama:
<<
Smettetela tutte e due! >>
Laurie, Valerie
e Annie si mettono a ridere e poi Laurie dice:
<<
Sono un po’ agitata, ragazze. Non so bene come comportarmi
con Jonah. >>
<<
Sii semplicemente te stessa, tesoro. >> le consiglia
Marcie.
<<
E se non gli piaccio? >>
<<
Se ti ha chiesto d’uscire un motivo ci sarà,
Laurie. >> le dice Valerie.
<<
Infatti. Credo che tu gli piaccia eccome, Laurie. >>
salta su Annie.
<<
Lo credo anch’io. >> concorda Marcie.
<<
E se faccio una brutta figura? >> chiede Laurie.
<<
Vieni qui. >> dice Marcie, prendendo per mano Laurie.
Tornano in
camera e si siedono sul letto. Valerie e Annie le seguono e ascoltano
Marcie parlare, sedendosi accanto alle due sorelle.
<<
Ascoltami, tesoro, adesso ti do alcuni consigli che mi diede Alice per
il mio primo appuntamento. Allora: non essere troppo seria,
perché a nessuno piacciono i musoni, e già ci
sarà un po’ d’imbarazzo, in
più se starai seria, sarà ancora peggio. Parla
del più e del meno, insomma. Poi, non raccontare troppe cose
su di te subito, perché uno, così avrai finito le
cose da dire e, due, lui sarà annoiato. Chiedigli qualcosa
di lui, della sua famiglia, dei suoi hobby, sogni e cose del genere.
Non essere troppo precipitosa, non programmare subito un altro
appuntamento anche se vedi che lui è a suo agio, si diverte,
gli piaci, insomma. Ad esempio, se vedi che lui ti bacia, se vuoi, ti
fai baciare, altrimenti no e gli spieghi il perché in modo
gentile. Altre piccole cose: arriva in ritardo di cinque anche dieci
minuti, così aumenterà il desiderio. Se ti chiede
di andare a casa sua, digli di no, ma non credo succederà
anche perché lui ha solo un anno in più di te.
Con questo… direi basta. >>
<<
Okay, credo di aver capito tutto. Non devo essere troppo seria, non
devo raccontare troppe cose su di me e non devo essere troppo
precipitosa. E inoltre devo ritardare cinque-dieci minuti e non devo
accettare un suo eventuale invito a casa, ma non credo
succederà. >>
<<
Esatto, brava. >>
Alle 19:10
Laurie arriva davanti al cinema, dove Jonah la sta già
aspettando.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
<<
Ciao. Sei venuta in autobus? >> le chiede lui.
<<
No no, mi ha accompagnato mia sorella in macchina. >>
<<
Entriamo? >>
<<
Sì. >>
Finito il film,
Laurie e Jonah vanno allo Starbucks. Si mettono a sedere da un tavolino
fuori e iniziano a chiacchierare.
<<
Come ti sta andando la scuola? >> le chiede Jonah.
<<
Bene bene, abbiamo appena iniziato. Non abbiamo ancora fatto una
verifica. A te? >>
<<
Bene anche a me. >>
<<
Hai già una mezza idea sull’università
che frequenterai? >> gli chiede Laurie.
<<
A dire la verità? No. Ancora non ho nessun’idea in
testa. Quest’anno è appena iniziato e ho ancora
metà del prossimo per decidere, quindi per il momento non so
dove voglio andare e se ci voglio andare. >> risponde
Jonah.
<<
Ah, capisco. Infatti, io non ci ho pensato molto. Trixie e Alice vanno
entrambe alla Pepperdine, e credo ci andrà anche Marcie il
prossimo anno. >>
<<
Qui in zona c’è sempre l’UCLA. Mio
cugino ci va. >> dice lui.
<<
Già. Anche l’UCLA dev’essere
un’ottima università. >>
<<
Sì, lui dice che lo è. >>
Jonah beve un
sorso della sua bevanda rinfrescante alle more e le chiede:
<<
Oltre all’equitazione, hai altre passioni, hobby?
>>
<<
Niente di particolare. Leggo, ascolto la musica, cose normalissime. Tu?
>>
<<
Il baseball. Gioco nella squadra della nostra scuola. >>
risponde Jonah, fiero di se stesso.
<<
Ah, non lo sapevo. Quando iniziate? >>
<<
In marzo. Lo facciamo solo di primavera. >>
<<
Ah, okay, pensavo aveste già iniziato. >>
<<
No no. Sai… mi farebbe molto piacere se tu venissi a vedermi
giocare. Potresti essere il nostro portafortuna.”
Laurie gli
sorride e dice:
<<
Verrò. >>
Jonah le sorride
e Laurie beve un sorso del suo Frappuccino con panna e caramello.
Durante il resto
della serata, Laurie e Jonah continuano a parlare del più e
del meno.
L’appuntamento
è andato bene e non c’è stato quasi per
niente imbarazzo tra di loro, ma non si sono messi d’accordo
per un altro appuntamento.
Il giorno dopo,
quando Laurie si sveglia e scende in cucina a fare colazione, le sue
sorelle le chiedono tutti i dettagli dell’appuntamento.
<<
Allora, com’è andata? >> le domanda
Valerie.
<<
Avanti, racconta, Laurie. >> la sprona Annie.
<<
Su, sputa il rospo, sorella. >> insiste Valerie.
<<
Okay, okay, state calme, ragazze, ora vi racconto tutto.
>> dice Laurie.
Mentre Laurie
racconta cos’è successo, Valerie e Annie
l’ascoltano con assoluta attenzione e con occhi sognanti,
desiderose di provare anche loro lo stesso molto presto.
<<
Quindi non vi siete accordati per un altro appuntamento?
>> le domanda Valerie.
<<
No, per il momento no. Infatti, non so bene se gli piaccio o no.
>> risponde Laurie.
<<
Ma se non gli piaci, allora perché ti avrebbe chiesto di
uscire? Non avrebbe senso, no? >> chiede Annie.
<<
No, infatti, ma forse voleva solo conoscermi un po’ di
più e ha visto che non gli piaccio, quindi non usciremo mai
più. Ho questa sensazione qui. >>
<<
Non dire così, Laurie. Secondo me gli piaci eccome. Forse
non vuole solo fare le cose troppo in fretta. >> afferma
Valerie.
<<
Esatto. Val ha ragione. >> concorda Annie.
<<
Sinceramente sono un po’ confusa. Quando l’ho visto
a scuola, il giorno dopo averlo incontrato per la prima volta, mi ha
detto che era contento che andassimo nella stessa scuola,
così ci saremmo visti di più. E ci siamo visti
anche quello stesso pomeriggio al Malibu Equestrian Park. Insomma,
pensavo di interessargli almeno un po’, invece mi sa che mi
sbagliavo di grosso. È così carino e gentile,
cavolo. >> afferma Laurie.
<<
Dai, non farne un dramma, Laurie. Vedrai che alla fine ti stai solo
sbagliando e tu gli piaci molto. >> le dice Annie.
<<
Esatto. Non abbatterti, tesoro. Ti stai solo sbagliando, ne sono
sicura. Pensala così: almeno Jonah non è
invadente come Nathan, almeno lui rispetta i tuoi spazi.
>> le dice Valerie.
<<
Anche troppo direi. Avrei voluto che dicesse o facesse qualcosa per
farmi capire che gli piaccio davvero. >>
<<
Dai, ora smettila e inizia a fare colazione. >> le
consiglia Annie.
<<
D’accordo. >>
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Capitolo 7 *** È inutile che insisti ***
7
È inutile
che insisti
Il
martedì della settimana successiva, il 4 settembre, Valerie
va alla lezione di scherma.
Appena vede
Nathan, è piuttosto scocciata e sbuffa. Lui la nota e le
sorride, e lei ovviamente non ricambia il sorriso.
<<
Ti ha sorriso, hai visto? >> le domanda Asia, una sua
amica.
<<
Sì, ho visto. >>
<<
Io ci farei un pensierino se fossi in te, Val. È davvero
carino. >> le dice Frances, un’altra sua amica.
<<
Concordo con Frances e Asia. Prova a uscirci, Val, e se vedi che
proprio non ti piace glielo dici e stop. >> afferma Kate.
<<
Ma so già che non mi piace, ragazze. Perché
dovrei provarci comunque? >>
<<
Tentar non nuoce, si dice. >> esclama Kate.
<<
Esatto. Tentar non nuoce, Val. >> dice Asia.
<<
Tentar non nuoce. >> concorda anche Frances.
<<
Finitela, vi prego! Non voglio uscirci e basta. Usciteci voi se proprio
vi piace. >> esclama Valerie.
<<
Oh, ci uscirei eccome, Val, ma a lui piaci tu. >>
risponde Frances.
<<
Già. >> dice Asia.
<<
Esatto. Gli piaci tu, Val, solo e soltanto tu, e si vede lontano un
chilometro. >> concorda Kate.
<<
Siete snervanti, veramente. Ora mi allontano, così forse la
smettete. >> esclama Valerie.
Valerie si
allontana da Asia, Frances e Kate e la maestra inizia a parlare,
dicendo di cominciare il riscaldamento.
Nathan si mette
di fronte a Valerie e, tra un movimento della spada e
l’altro, le chiede:
<<
Come stai? >>
<<
Sto bene. Come vuoi che stia? >>
<<
Come siamo acide oggi. >> le dice lui.
<<
Sei tu che mi fai diventare acida, Nathan. >>
<<
Mi piace quando dici il mio nome. >> dice lui.
<<
Potresti smetterla di tormentarmi, per favore? Mi stai scocciando e non
poco. >> esclama Valerie.
<<
Perché dici questo, Valerie? So di piacerti almeno un
po’, so che sei attratta da me almeno un po’, non
puoi negarlo. >>
<<
Non sono per niente attratta da te, ti sbagli di grosso.
>> confessa lei.
<<
Avanti, prendiamoci un frullato domani pomeriggio! Ti prego.
>> propone Nathan.
<<
È inutile che insisti. Quante altre volte dovrò
dirti di no prima che tu lo capisca? >>
Valerie si ferma
e abbassa la spada. Anche Nathan abbassa la spada e si avvicina a
Valerie. Si toglie la maschera e la guarda negli occhi.
<<
Prima o poi riuscirai a capire che ti piaccio. Sappi che non vado da
nessuna parte, rimango sempre qui. Ti aspetterò Val.
>> le dice lui.
<<
Non chiamarmi Val. >>
La maestra si
accorge che Nathan e Valerie hanno smesso di allenarsi e li rimprovera.
<<
Scusami, piccolina. >> le dice lui.
Valerie lo
fulmina con gli occhi e, quando riprendono il riscaldamento, gli dice:
<<
Questa me la paghi. >>
In quattro e
quattr’otto iniziano a duellare e si spostano per tutta la
palestra.
Quando Valerie
è riuscita a togliere la spada a Nathan, gliela punta dritta
nel petto e gli dice:
<<
Smettila di starmi intorno, smettila di fare qualsiasi cosa! Lasciami
in pace! >>
Valerie si
toglie la maschera e se ne va, diritta verso gli spogliatoi.
Nathan rimane
fermo immobile e la guarda andare via, insieme al resto delle persone.
<<
Wow! >> esclama lui, ancora un po’ scioccato
per la reazione di Valerie.
Le tre amiche di
Valerie sono stupite dal suo comportamento, come gli altri presenti
nella palestra.
<<
Ma dov’è andata? >> chiede Asia.
<<
Ah, non lo so. >> risponde Frances.
<<
Ma perché ha reagito così? >>
chiede invece Kate.
La maestra dice
alla classe di continuare, mentre lei va a parlare con Valerie. La
trova nello spogliatoio delle ragazze, seduta su una panca, con le
braccia intorno alle gambe e la testa appoggiata sulle ginocchia. La
signora Norton, la maestra, si siede accanto a lei e le chiede:
<<
Valerie, cos’è successo? >>
<<
Non ne voglio parlare signora Norton. >> risponde Valerie.
<<
Ti sta antipatico Nathan? Ti ha fatto qualcosa? >>
<<
M’importuna sempre e dice che gli piaccio, ma a me lui non
piace e lui questo non lo vuole capire, non lo capirà mai.
>>
<<
Ma almeno gli hai fatto capire che non sei interessata a lui?
>>
<<
Sì, gliel’ho fatto capire in tutti i modi, ormai.
>>
Intanto, appena
fuori dallo spogliatoio, Nathan si è appoggiato al muro per
ascoltare.
<<
E lui proprio non si rassegna? >> le domanda la signora
Norton.
<<
No, non vuole capirlo. È già la seconda volta che
mi chiede di andare a prendere un frullato con lui, e per la seconda
volta gli ho detto di no. Mi sta scocciando molto signora Norton.
>>
<<
Mi dispiace, Valerie. È un peccato che non ti piaccia
però, perché Nathan è davvero un
ragazzo carino, e sembra che avete praticamente la stessa
età. >>
<<
Ha un anno in più di me. >> dice lei.
<<
Come lo sai? >>
<<
Ho guardato sul suo profilo di Facebook. >>
<<
Ah. Addirittura? Allora vuol dire che un po’ sei interessata
a lui. Sei stata curiosa di vedere il suo profilo di Facebook, questo
vuol dire qualcosa. >>
<<
No, ero solo curiosa di scoprire quanti anni ha. >>
<<
Appunto. >>
La signora
Norton fa una pausa e poi le dice:
<<
Senti Valerie, forse neanche tu te ne rendi conto, ma è
probabile che lui ti piaccia. Quando ero un’adolescente,
odiavo un ragazzo, ma poi pian piano è iniziato a piacermi
e, dopo essere usciti alcune volte, ci siamo messi insieme.
È difficile credere che, una persona che non hai mai
sopportato, possa improvvisamente piacerti. E potresti persino
innamorarti di lui. >>
<<
Quindi lei mi sta dicendo che in realtà, anche se io non lo
sopporto, è probabile che mi piaccia? Ma è
impossibile. >> afferma Valerie.
<<
Fidati, è possibile. Non è sempre detto che sia
così, però può succedere.
>>
<<
Preferisco credere che non sia così. >>
<<
D’accordo, fai come vuoi. Ora torniamo di là, dai.
>>
Nathan corre via
e ritorna in palestra, facendo finta di niente.
Durante il resto
della lezione, Nathan non rivolge minimamente la parola a Valerie e non
la degna di uno sguardo. Ogni tanto lei lo guarda, ma è come
se lui l’avesse eliminata dal suo raggio visivo.
Alla fine della
lezione, tutti vanno negli spogliatoi per cambiarsi.
<<
Come mai Nathan non ti ha più guardato e parlata dopo che
gli hai fatto quella scenata? >> chiede Frances.
<<
Non lo so. È molto strano, infatti. Forse ha capito che mi
sono davvero stancata di lui. >>
<<
Forse. >> dice Asia.
<<
Meglio no? Non è quello che volevi? >> le
chiede Kate.
<<
Sì, infatti, sono tranquillissima. >>
Nello
spogliatoio dei ragazzi, intanto, alcuni di loro chiedono qualcosa a
Nathan.
<<
Nathan, come mai hai mollato la presa su Valerie? >> gli
chiede Tim.
<<
Già. Come mai? Le eri sempre appiccicato, e da quando ti ha
fatto quella scenata davanti a tutti, tu non l’hai
più neanche degnata di uno sguardo. >> salta
su Andie.
<<
Ho sentito quello che diceva alla signora Norton. >>
<<
Cioè? >> domanda Andie.
<<
Che non le piaccio, che non capisco che non lei non è
interessata a me. Poi la signora Norton le ha spiegato una cosa che le
è successa quando era un’adolescente. Odiava un
ragazzo, che poi è iniziato a piacerle, e sono usciti e si
sono anche messi insieme. Valerie però ha detto che
è impossibile e che preferisce credere che non sia
così. Così ho pensato di evitarla del tutto, come
se non ci fosse, per vedere se sarà lei a cercarmi. Anche
perché mi ha cercato su Facebook per vedere quanti anni ho.
>> risponde Nathan.
<<
Astuto. >> dice Andie.
<<
Già, ingegnoso. In effetti, ti ha guardato alcune volte.
>> dice Tim.
<<
L’ho notato. >>
<<
Secondo me dopo un po’ che non la consideri più,
vedrai che verrà lei da te. >> gli dice Andie.
<<
Lo spero. Lei mi piace davvero. >> confessa Nathan.
<<
Davvero davvero? >> gli chiede Andie.
<<
Sì. È una ragazza bellissima ed è
speciale per me. >>
<<
Bella è bella. >> concorda Tim.
<<
Sì, è davvero un bel bocconcino. >>
concorda anche Andie.
Nathan, Andie e
Tim ridono tutti e tre insieme e quest’ultimo aggiunge:
<<
Quindi te la faresti? >>
<<
Assolutamente sì. Certo, se lei lo vorrà e quando
lo vorrà, ovviamente. Per me è una cosa seria, ci
tengo davvero a lei. >> risponde Nathan.
<<
Non ti facevo così romantico, amico. >>
afferma Tim.
<<
Neanch’io. >> dice Andie.
<<
Lo nascondo un po’ questo mio lato. >> confessa
Nathan.
<<
In fondo non c’è niente di male a essere un
po’ romantici. Alle ragazze poi piace. >> dice
Tim.
<<
Assolutamente sì. La mia ragazza ama quando le porta le rose
rosse. >> esclama Andie.
<<
Già, ce l’hai raccontato a San Valentino.
>> dice Nathan.
<<
È stata talmente felice che si è commossa.
>> continua Andie.
<<
Sai come colpire le donne, amico. >> esclama su Tim.
Nathan, Andie e
Tim si guardano tra di loro e scoppiano in una fragorosa risata.
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Capitolo 8 *** Non posso più trattenermi ***
8
Non
posso più trattenermi
Mercoledì
5 settembre, alle 14, nella palestra della Pepperdine, ci sono le
selezioni per entrare nella squadra femminile di pallavolo, e Alice
proverà ad entrare.
Prima di entrare
in campo, fa amicizia con alcune ragazze che, come lei, vogliono poter
entrare nella squadra.
Quando viene
chiamato il suo nome, fa un respiro profondo e si posiziona davanti
alla coach Matthies, alla caposquadra e alla vice caposquadra. Le fanno
fare alcuni esercizi base della pallavolo e, dopo circa dieci minuti,
la ringraziano e la fanno andare via. Saluta le ragazze con cui ha
parlato prima e poi esce dalla palestra.
Per tornare al
suo dormitorio, passa accanto alla piscina e vede che ci sono dei
ragazzi in acqua, e tra di loro nota Shane, il ragazzo che ha
conosciuto il primo giorno di università. Si ferma a
osservare incuriosita e appena lo vede guardare dalla sua parte, lo
saluta. Lui le sorride e le fa cenno di raggiungerlo.
<<
Che ci fai da queste parti? >> le chiede Shane.
<<
Sono appena stata in palestra per le selezioni per entrare nella
squadra femminile di pallavolo. Spero tanto che mi prendano.
>> risponde lei.
<<
Ah. Giochi a pallavolo? >>
<<
Sì, ero anche nella squadra del mio liceo per tutti i
quattro anni. >>
<<
Wow. Allora vedrai che ti prenderanno. >>
Alice gli
sorride e si guarda intorno, poi gli chiede:
<<
Tu, invece, perché sei qui in piscina? >>
<<
Per le selezioni per entrare nella squadra maschile di pallanuoto.
>>
<<
Ah, anche tu per le selezioni per entrare in una squadra. Spero che ti
prendano, allora. >> gli dice lei, sorridendogli.
<<
Lo spero anch’io. >>
Shane la squadra
dalla testa ai piedi.
Alice ha indosso
dei pantaloncini corti sportivi, una canottiera sportiva e delle scarpe
da tennis. Nota i suoi seni e le sue gambe.
<<
Senti, ti va di bere qualcosa? Alle quattro ci diranno i nomi e
così aspettiamo insieme. >> le propone Shane.
<<
Sì, d’accordo. >>
<<
Vado a cambiarmi e torno. Aspettami pure qui, faccio presto.
>> le dice lui.
<<
Okay. >>
Più
tardi, Alice e Shane sono seduti su una panchina, con un
caffè in mano.
<<
Allora, sei agitata per le selezioni? >> le chiede lui.
<<
Sì, un po’ sì. Ho paura di non essere
stata accettata. >>
<<
Ti capisco, io ho la stessa paura. >>
<<
Ho visto le altre ragazze e sono molto brave anche loro, ma
c’è posto solo per sette ragazze. >>
<<
Capisco benissimo. Anche nella squadra di pallanuoto
c’è posto per solo sette ragazzi. >>
<<
Ma ce la faremo entrambi, ne sono sicuro. >> aggiunge
Shane.
<<
Lo spero. >>
<<
Hai già fatto parte di una squadra di pallanuoto?
>> gli domanda Alice.
<<
Sì, al liceo. Ci gioco da otto anni. >>
<<
Allora vedrai che tu ce la farai. >>
<<
Ce la farai anche tu, Alice. >>
Alice gli
sorride e lo ringrazia.
<<
Allora… come ti sta andando qui? >> le domanda
lui.
<<
Direi bene. I corsi sono interessanti, mi piacciono. A te, invece?
>>
<<
bene anche a me. Ho conosciuto molte persone, sia ragazzi che ragazze.
La tua compagna di stanza com’è? >>
<<
Simpatica. Mi trovo bene. Il tuo? >>
<<
Simpatico anche il mio. >>
<<
E se una sera uscissimo tutti e quattro insieme? >>
propone Shane.
<<
Sì, si potrebbe fare. Assicurati che però il tuo
compagno di stanza sia single. >>
<<
È single. La tua? >>
<<
Single anche lei. >>
<<
Allora è perfetto. Potremmo fare venerdì.
>>
<<
Sì, venerdì andrebbe bene. Sento anche da Terry.
>>
<<
Ed io sento da Michael. >>
Alle 16 in
punto, Alice è nella palestra e Shane in piscina. La coach
Matthies fa allineare tutte le ragazze e dice loro:
<<
Ora dirò i nomi delle sette ragazze scelte e prego loro di
fare un passo avanti. >>
La coach
Matthies, guardando da un foglio, inizia a dire i sette nomi.
<<
Jessica Canning. Julie Duncan. Jane Eden. Keira Gaveston. Grace
Holland. Alice McHope… >>
Alice fa un
passo avanti ed esulta, restando composta.
<<
E infine… Brooke Nichols. >>
Alice batte un
cinque a Brooke, una delle ragazze che ha conosciuto prima.
<<
Congratulazioni alle sette ragazze! Per ritirare la vostra divisa,
rivolgetevi alla caposquadra e alla vice caposquadra. Alle altre
ragazze… complimenti! Siete state tutte molto brave.
>>
Le altre ragazze
escono dalla palestra con la coda tra le gambe, mentre le sette
fortunate rimangono nella palestra, avvicinandosi alla caposquadra,
Becca Stedman, e alla vice caposquadra, Abby Watts.
Ritirata la
propria divisa, Alice esce dalla palestra. Passa di nuovo dalla piscina
e vede Shane, tutto contento ed euforico, che chiacchiera con un
ragazzo. Alice lo chiama e lo raggiunge, dopo che lui le ha fatto cenno.
<<
Allora, ti hanno preso? >> gli chiede lei.
<<
Sì. A te? >>
<<
Sì. >>
Alice si butta
tra le braccia di Shane e lo abbraccia forte, tutta contenta.
Non aveva ancora
manifestato il suo entusiasmo e ora si lascia completamente andare.
Shane sorride
fra sé e sé, e dice:
<<
Congratulazioni. Sono felicissimo per te. >>
Alice si stacca
da lui e dice:
<<
Congratulazioni anche a te. Anch’io sono felicissima per te.
>>
<<
L’avevo detto che ci avrebbero preso entrambi.
>> esclama Shane.
<<
Hai dei poteri soprannaturali, per caso? Sei un veggente?
>> gli chiede Alice, ridacchiando.
Shane ride e
risponde:
<<
No, sono solo ottimista. >>
Alice fa una
leggera risata, sorridendogli, e dice:
<<
Meno male. >>
<<
Torno al mio dormitorio. Voglio dare la notizia alla mia compagna di
stanza e alle mie sorelle. >> afferma Alice.
<<
Aspetta! Scambiamoci i numeri di telefono prima. >>
<<
D’accordo. >>
Venerdì
sera, alle 20, Alice e Terry arrivano al Rockwell Dining Center, per
l’appuntamento a quattro con Shane e il suo compagno di
stanza, Michael.
Due minuti dopo,
arrivano i due ragazzi.
<<
Ciao. >> saluta Shane.
Shane e Alice si
scambiano alcuni sguardi e, dopo che Shane e Terry si sono salutati,
lui dice:
<<
Michael, lei è Terry, la compagna di stanza di Alice. E,
Terry, lui è Michael, il mio compagno di stanza.
>>
Michael e Terry
si stringono la mano e poi entrano tutti nell’edificio.
I due
corrispettivi compagni di stanza di Alice e Shane, scoprono di avere
alcune cose in comune, come essere cresciuti nella stessa
città e aver scelto la stessa facoltà.
<<
Così sei entrata nella squadra di pallavolo, eh Alice?
>> le chiede Michael.
<<
Sì, e sono molto contenta. Speravo tanto di entrarci.
>>
<<
Congratulazioni. >>
<<
Grazie. >>
<<
Tu, invece, sei entrato in quella di pallanuoto, Shane.
>> salta su Terry.
<<
Già. Tu invece, Terry, non vuoi far parte di nessuna
squadra? >> le chiede Shane.
<<
No, non m’interessa. Diciamo che lo sport non è
proprio il mio forte. >> risponde Terry.
<<
Neanche a me interessa. Vorrei concentrarmi sullo studio, sulle feste
e… beh… sulle ragazze. >> salta su
Michael.
Michael sorride,
guardando Terry.
<<
Ah, capisco. >> dice Shane.
Shane e Alice si
guardano e lei gli sussurra:
<<
Credo che si piacciano. >>
<<
Lo credo anch’io. >> le sussurra Shane
all’orecchio.
<<
Cosa vi sussurrate voi due? >> domanda Terry.
<<
Niente. >> risponde Alice.
<<
Dopo la cena potremmo prendere un gelato e gironzolare per il campus,
che ne dite? >> propone Shane.
<<
Per me va bene. >> risponde Alice.
<<
Sì, va bene. >> risponde Michael.
<<
Va bene. >> risponde infine Terry.
Circa
un’ora dopo, sono seduti sulle gradinate
dell’anfiteatro, ma Alice è con Shane, mentre
Terry è con Michael.
Shane e Alice
stanno parlando così vicini che quasi si toccano, ma
arrivano i loro rispettivi compagni di stanza a interromperli.
<<
Sentite, noi andiamo a fare un giretto. Ci vediamo più
tardi, Alice. >> esclama Terry.
<<
Okay. >>
<<
A dopo, amico. >> dice invece Michael.
Mentre si
allontanano, Michael dice a Terry:
<<
Secondo me quei due finiscono a letto entro la fine della serata. Hai
visto com’erano appiccicati? >>
<<
Già, l’ho notato. E come si guardavamo poi.
>> risponde Terry.
Shane la guarda
fissa negli occhi e appoggia una mano sulla sua coscia.
<<
Perché mi guardi così? >> gli
chiede Alice.
<<
Non posso più trattenermi. >> risponde Shane.
Shane la tira a
sé e in un attimo le loro labbra sono appiccicate. Mentre si
stanno baciando, Alice si avvicina ancora di più a Shane e
lui sale con la mano fino al fondoschiena.
Alice si stacca
all’improvviso, prima che lui riesca a iniziare a baciarle il
collo.
<<
Aspetta, aspetta. Shane, non possiamo. >> esclama Alice.
<<
Cosa vuol dire che non possiamo? >> le chiede lui,
confuso.
Alice lo guarda
per alcuni secondi, poi si alza, lo prende per mano e, guardandolo, gli
risponde:
<<
Vieni con me. >>
Alice inizia a
correre e Shane la segue, tenendosi ancora per mano.
Entrano nel
dormitorio e vanno verso la camera di Alice e Terry. Alice chiude la
porta a chiave, poi si fionda su Shane e lo bacia.
Iniziano a
spogliarsi a vicenda e a cospargere i vestiti per tutta la stanza.
Shane le slaccia i lacci della parte superiore del vestito, e i seni di
Alice vengono ancora più fuori, e inizia a baciarglieli.
<<
È da quando ti sei buttata tra le mie braccia che avevo
voglia di baciarti e spogliarti. >> confessa Shane.
Alice inizia a
baciargli il petto e lui continua a parlare:
<<
Non fermarti, ti prego. >>
Alice, tra un
bacio sul petto e l’altro, guardandolo, gli risponde:
<<
Non ho nessuna intenzione di fermarmi. >>
Dopo che Alice
ha fatto un pompino a Shane, finiscono sul suo letto e fanno sesso.
Sotto le coperte, Shane le accarezza i capelli e le dice:
<<
Sono contento che sia successo tutto questo. >>
<<
Anch’io. A dire la verità, speravo succedesse.
>>
<<
Anch’io, infatti, non so come ho fatto a trattenermi per
questi due giorni. >> afferma Shane.
<<
Forza di volontà forse. >> gli dice lei.
<<
Forse. >>
Shane le
dà un rapido bacio sulle labbra e poco dopo esce dalla
stanza.
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Capitolo 9 *** I postumi della sbornia ***
9
I
postumi della sbornia
La domenica
mattina, Trixie si sveglia verso le 11 passate, con accanto a
sé un ragazzo. Si chiede chi possa essere perché
proprio non se lo ricorda, non ricorda neanche di averlo mai
conosciuto. È un bel ragazzo, con i capelli mori, di circa
venticinque anni e con un bel fisico. Il lenzuolo lo copre dalla vita
in giù, e Trixie, da curiosa, lo solleva, e nota che non ha
indosso niente, e subito dopo si rende conto di essere nuda anche lei.
Cerca di
ricordare chi possa essere questo ragazzo, ma proprio non le viene in
mente niente di niente.
Si alza piano
dal letto e nota i suoi vestiti sparsi sul pavimento, con tanto di una
bustina vuota di un preservativo. Se non altro sa che è
stato usato. Raccoglie le mutande e s’infila la vestaglia che
c’è dietro la porta, e le ciabatte, ed esce dalla
stanza.
Arrivata in
sala, trova Jessica ed Eleanor che guardano la tv sul divano.
<<
Ciao, ragazze. Sapete chi è quel ragazzo che
c’è nel mio letto? Mi sono svegliata con lui
accanto, ma non ho la minima idea di chi sia. >> chiede
Trixie.
Jessica ed
Eleanor ridono come due ragazzine e quest’ultima le domanda:
<<
Quanto hai bevuto ieri sera? >>
<<
Direi parecchio, visto che non ricordo neanche di aver conosciuto il
ragazzo che è nudo nel mio letto. >>
<<
È nudo? >> domanda Jessica, entusiasta.
<<
Sì. >>
<<
Davvero non ti ricordi cos’è successo?
>> le chiede Jessica.
<<
No. È per questo che ve lo sto chiedendo. >>
<<
Va beh, che ci hai scopato è ovvio, no? >>
chiede Eleanor.
<<
Sì, salta questa parte. >>
<<
Si chiama Mark e l’hai conosciuto ieri sera quando siamo
andate in discoteca. Dopo che Nick ti ha mollato, hai iniziato a bere e
poi sei venuta a ballare con me e lui ti ha… agganciata. Poi
non so come siete venuti qui e avete scopato. >> afferma
Eleanor.
<<
Cosa? Nick mi ha mollato? >> chiede Trixie, preoccupata.
<<
Sì, ieri sera. >>
<<
E perché? >>
<<
Non fare la finta tonta, Trix. Eravate in crisi già da tempo
e lui ha trovato solo una scusa per mollarti. Alla fine scopavate e
basta, dai. >> risponde Eleanor.
Trixie non
risponde ed Eleanor aggiunge:
<<
Alla fine è un bene che lui ti abbia mollato, guarda che
pezzo di figo che hai in camera tua. >>
<<
In effetti… >>
Trixie, Jessica
ed Eleanor raggiungono la camera di Trixie per guardare Mark dormire.
<<
Quanto può essere bello? >> chiede Jessica.
<<
Sì, bello è bello. >> dice Trixie.
<<
Hai troppo culo, tesoro, troppo. Tutti a te i belli capitano. Va beh
che sei una figa da paura, però ogni tanto anche a me e
Jessica non dispiacerebbe un ragazzo bellissimo da togliere il fiato.
>> afferma Eleanor.
<<
Siete belle anche voi, ragazze. >> dice loro Trixie.
<<
Dite che si ricorderà qualcosa quando si
sveglierà? >> domanda Trixie.
<<
Se ha bevuto quanto tanto te, no, ma non mi sembrava molto ubriaco.
>> risponde Jessica.
<<
Già, neanche a me. Secondo me si ricorda tutto o quasi.
>> risponde Eleanor.
<<
Meglio per lui, almeno mi può spiegare un po’
più… dettagliatamente. >> dice
Trixie.
Poco dopo,
mentre Trixie si sta rivestendo e sistemando, Mark si sveglia. La vede
mentre si pettina i suoi lunghi capelli biondi ed esclama:
<<
Buongiorno, splendore. >>
Lei si volta e
gli fa un leggero sorriso.
<<
Sei bellissima. >> le dice.
<<
Grazie. >>
<<
Vieni qui. >> dice lui.
Trixie si
avvicina a letto e lui la tira a sé e la bacia. Lei
è distacca e Mark capisce che c’è
qualcosa di strano, così le chiede:
<<
Ti ricordi di me, vero? >>
<<
A dire la verità no. Non ricordo niente di ieri sera.
>> risponde lei, con un sorriso forzato.
<<
Per forza, eri ubriaca fradicia. >>
<<
Già. Le mie amiche mi hanno detto cos’è
successo, ma non mi hanno detto molto. Siamo venuti qui e
abbiamo… scopato, vero? >> chiede lei.
<<
Assolutamente sì, e che scopata. >> dice lui,
molto soddisfatto.
<<
Lo immaginavo. >>
Prima del
pranzo, Mark se ne va e le ragazze ordinano del cibo cinese
d’asporto.
<<
Hai intenzione di rivederlo? >> chiede Eleanor.
<<
No. Vorrei tornare con Nick. >> risponde Trixie.
<<
Cosa? Sei pazza? Perché dovresti tornare con lui?
>> le chiede Jessica.
<<
Perché è finita così…
all’improvviso. Voglio riprovarci. >>
<<
Secondo me dovresti uscire con Mark. È un gran pezzo di
figo. >> le consiglia Eleanor.
<<
Figo o no, può essere meglio di Nick. Non ha senso tornare
con lui se è stato lui a mollarti ieri sera, visto che ormai
non aveva più senso stare insieme. >> esclama
Jessica.
<<
Nel pomeriggio lo andrò a trovare e poi vedremo.
>> dice Trixie, decisa.
<<
Okay. >> dice Eleanor.
<<
Se è quello che vuoi. >> dice invece Jessica.
Quando Trixie va
a trovare Nick a casa sua, parlano per un po’ ma non tornano
insieme.
A questo punto,
Trixie decide di dare una possibilità a Mark.
Il
martedì della settimana successiva, Laurie va al Malibu
Equestrian Park e incontra Jonah.
È dal
giorno dell’appuntamento che non lo vede, cioè da
venerdì 31 agosto, a parte qualche rara volta per i corridoi
della scuola.
<<
Hey! >> lo saluta lei.
<<
Ciao. >>
<<
Come stai? >>
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene anch’io. >>
<<
Facciamo una passeggiata? >> chiede Jonah.
<<
Sì. >>
Laurie nota che
Jonah non sembra per niente dispiaciuto per non averla chiamata o per
non averle chiesto un altro appuntamento.
Sono dieci
giorni che non si vedevano e non sembra neanche che siano usciti
insieme.
Si chiede come
mai lui si comporti così ed è tentata a
chiederglielo, ma lui la coglie alla sprovvista, chiedendole:
<<
Ti va di uscire questo venerdì sera? Mi dispiace di non
averti chiamata o chiesto di uscire un’altra volta, ma ho
avuto molto da fare, infatti, non sono neanche venuto qui da Blaze. Mi
dispiace molto, Laurie. >>
Laurie sorride e
risponde:
<<
Volentieri, Jonah. >>
Vorrebbe dirgli
che gli piace tanto, ma non aggiunge altro. Non si vuole sbilanciare
più di tanto e non vuole essere lei la prima a dire quello
che prova.
Nei giorni
seguenti, Alice e Shane fanno solo sesso, Trixie inizia a frequentare
Nick, Nathan non guarda Valerie e/o le rivolge minimamente la parola,
Laurie, invece, venerdì sera esce con Jonah e lui le dice
tutto quello che prova, scusandosi ancora per non essersi fatto vivo
per dieci giorni. Lei allora ne approfitta per dirgli quello che prova
e decidono di vedersi di nuovo la sera seguente, giorno in cui si
mettono insieme.
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Capitolo 10 *** Niente di niente ***
10
Niente
di niente
Nelle ultime tre
settimane, Alice e Shane fanno spesso sesso, soprattutto
nell’ultima settimana di settembre.
Venerdì
28 settembre, sono nella stanza di Shane e Michael, sotto le coperte,
dopo aver fatto sesso.
<<
Senti, Alice… ma perché non diventiamo scopamici
noi due? >> le propone Shane.
<<
Intendi… amici che scopano? Cioè che ci vedremo
solo per… scopare? >> chiede Alice.
<<
Sì. Nessuno dei due soffrirà, nessun legame,
niente sentimenti. Credo sia perfetto. >>
<<
Penso si possa fare. Non è male come proposta.
>>
<<
Allora ti sta bene? >>
<<
Sì, ci sto. >> risponde Alice, decisa.
<<
Perfetto. Nessun legame, nessun sentimento di nessun genere, niente
cose romantiche, niente regalini, niente mesiversari, niente di niente,
solo ed esclusivamente sesso. >>
<<
Sì. >>
<<
E se conosciamo qualcuno, siamo liberi di uscirci e anche scoparci.
>> dice Shane.
<<
Perfetto. Siamo solo due amici che fanno sesso. >>
<<
Esatto. >>
Il
martedì della settimana successiva, a lezione di scherma,
Valerie si confida con le sue amiche.
<<
Mi chiedo perché è praticamente un mese che
Nathan non mi guarda e non mi parla. Non trovate sia strano?
>> domanda lei.
<<
Molto strano. >> dice Kate.
<<
Sì, è strano in effetti. >> dice
Frances.
<<
Sì, è strano. >> concorda infine
Asia.
<<
Prima mi… perseguitava a momenti, e ora è da un
mesetto che non mi guarda neanche. >>
<<
Forse ha finalmente capito che non sei interessata a lui.
>> dice Asia.
<<
Perché non sei interessata a lui, vero? >> le
domanda Frances.
Valerie non dice
niente e fissa un punto fisso sul pavimento dello spogliatoio femminile.
<<
Val, t’interessa o no Nathan? >> le chiede Kate.
<<
Val? >> la chiama Asia.
Valerie alza lo
sguardo verso le sue amiche e, dopo averle guardate una alla volta,
dice loro:
<<
A dire la verità… non lo so…
cioè… boh… non lo so
neanch’io. In fondo ti fa sempre piacere avere le attenzioni
di un ragazzo. Poi se questo è carino, ancora meglio. Ora
però… boh… è…
strano, molto strano non averle più. >>
<<
Ho capito. Ti piace. >> esclama Asia.
<<
Già. Allora Nathan aveva ragione. >> concorda
Frances.
<<
Eh… già. >> dice Kate.
<<
Ragazze, non so se mi piace. Ho solo detto che è strano che
non mi rivolga più la parola e che non mi guardi
più. Tutto qui. >> interviene Valerie.
<<
Avanti, Val, lui ti piace, è così evidente.
>> le dice Kate.
<<
Esatto. Credo che dovresti dargli una possibilità. Parlaci
alla fine della lezione, poi vedi cosa risolvete. Magari uscite a
prendere quel famoso frullato. >> le consiglia Asia.
<<
Esatto. Dagli una possibilità, Val. >> le
consiglia anche Frances.
<<
Sì, gli darò una possibilità.
>> dice Valerie, decisa.
<<
Brava. Ora andiamo, altrimenti la signora Norton ci fucila.
>> esclama Asia.
Durante la
lezione, Valerie guarda spesso Nathan, ma lei sembra non esistere
neanche più per lui.
Più
tardi, la signora Norton li accoppia per un duello, ma lui sembra
piuttosto scocciato dalla presenza di Valerie.
Tra una mossa di
spada e l’altra, Valerie gli chiede:
<<
Ce l’hai con me, per caso? >>
<<
No. >> risponde lui, statico.
<<
Allora come mai hai smesso definitivamente di parlarmi? >>
<<
Mi hai chiesto tu di farlo. >>
<<
È vero, ma… >>
<<
Non ho voglia di parlare, Valerie. >> le dice lui,
tagliando corto.
<<
Okay. >>
A Valerie piace
molto quando lui la chiama con il suo nome, e anche il modo in cui lo
pronuncia.
Continuano a
duellare in silenzio, con solo il rumore dei loro passi e quello degli
altri alunni, e delle spade come sottofondo.
Al termine della
lezione, dopo essersi cambiata, Valerie decide di raggiungere lo
spogliatoio dei maschi per parlare con Nathan, ma lo trova vuoto. Forse
è già andato via e, in fretta, esce dalla
palestra. Lo trova alla fermata dell’autobus e si avvicina
lentamente, sedendosi accanto a lui, sulla panchina della fermata.
<<
Ciao. >> lo saluta lei, timidamente.
<<
Ciao. >>
Nathan sembra
sempre più scocciato dalla presenza di Valerie.
<<
È ancora valida l’offerta del frullato?
>> chiede lei improvvisamente.
Nathan rimane un
po’ sorpreso da quella domanda e, dopo qualche secondo, si
volta verso di lei e, guardandola, le risponde:
<<
No. >>
Valerie rimane
ancora più sorpresa dalla risposta di Nathan, più
di quanto lui non lo sia rimasto per la sua domanda.
<<
Come no? Me l’hai chiesto per ben due volte. Pensavo di
interessarti. >> esclama lei, confusa.
Nathan si volta
dall’altra parte, fissandosi le scarpe e sperando che
l’autobus arrivi in fretta.
È un
mese che finge di non essere più interessato a lei, un mese
che non la guarda più e che non le rivolge neanche un minimo
saluto. Non sa se riuscirà a reggere ancora molto.
Lui si volta un
attimo per guardarla e lei lo sta guardando. Si volta e dice:
<<
Beh, ora non più. >>
<<
Ah. >>
Nathan si volta
di nuovo verso di lei e, guardandola dritto negli occhi, esclama:
<<
Che c’è? Ti dispiace ora, Valerie? Ti dispiace che
non ti do neanche la minima importanza? Beh… a me non
dispiace affatto, invece. Tu mi rifiutavi e ora sono io che rifiuto te.
>>
Valerie rimane
ancora più sorpresa dalla sua risposta.
Che
cos’è successo al Nathan che la ossessionava? Che
cos’è successo al Nathan che ha conosciuto il
primo giorno di ritorno a scherma?
Intanto arriva
l’autobus e Nathan ne è eternamente grato.
Si alza in piedi
e, guardandola per un attimo, le dice:
<<
Ciao, Valerie. >>
<<
Ciao, Nathan. >>
Ha un futuro
come attore, senza dubbio. Sta fingendo da ben un mese e lei non se
n’è resa minimamente conto, anzi, pensa che non
sia più interessato a lei. Invece lo è sempre di
più, ogni giorno che passa. Vorrebbe baciare le sue labbra,
vorrebbe perdersi dentro i suoi bellissimi occhi verdi, vorrebbe
toccare la sua pelle morbida e vellutata, e vorrebbe passare le dita
tra i suoi lunghi capelli castano scuro.
Arrivata a casa,
dopo cena, Valerie si confida con le sue sorelle.
<<
Hai aspettato troppo Val. Ti sei accorta di lui troppo tardi.
>> le dice Marcie.
<<
Ho questa sensazione anch’io. >> dice lei,
tristemente.
<<
Però è strano che improvvisamente non gli importi
più di te. >> salta su Laurie.
<<
No, non è strano, visto che gliel’ho chiesto io di
non tormentarmi più. >>
<<
Sì, ma diceva sempre che sa che sei attratta da lui. E poi,
all’improvviso, non ti degna neanche più di uno
sguardo. >> dice Annie.
<<
Infatti, è per quello che mi sembra molto strano.
>> concorda Laurie.
<<
Vi ripeto che non è strano. Ho aspettato troppo per dargli
una possibilità e allora mi è sfuggita.
>>
<<
Prova a insistere come lui ha fatto con te. >> le
consiglia Marcie.
<<
Per ricevere un rifiuto? No, grazie. Già non piaccio ai
ragazzi, in più di ricevere un altro rifiuto non mi va
proprio. >> dice Valerie, ancora più triste.
<<
Ancora con questa storia che non piaci ai ragazzi, Val? Lo vuoi capire
che sei bellissima, anche Nathan te l’ha detto.
>> esclama Laurie.
<<
In ogni caso non glielo chiederò più. Non gli
piaccio più, pazienza. Ho tutta la vita per avere un
ragazzo. >>
<<
Su questo non ci sono dubbi. >> afferma Marcie.
<<
A me non è ancora piaciuto nessuno. Alcune mie compagne di
classe già sono fidanzate. >> salta su Annie.
<<
Tesoro, dai tempo al tempo. Hai solo dodici anni, ne hai di tempo.
>> le dice Laurie.
<<
Lo so, infatti, non sono preoccupata. >>
<<
Brava. >>
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Capitolo 11 *** Tori ***
11
Tori
Venerdì
5 ottobre, Trixie e le sue amiche Eleanor e Jessica vanno in un locale
per un karaoke party, dove ci saranno molti studenti della Pepperdine.
Arrivate al
locale, le tre amiche si siedono da un tavolo e poi ordinano qualcosa
da bere.
Sul piccolo
palco, una ragazza con i capelli castano chiaro, all’altezza
delle spalle, con gli occhi marrone chiaro e non troppo alta, sta
cantando una canzone, un classico pezzo rock: I love rock'n'roll.
Trixie ne
è attirata e apprezza il suo abbigliamento.
La ragazza che
continua a cantare, che è anche piuttosto intonata, indossa
una maglietta a maniche corte grigia, con una croce nera sul davanti,
dei jeans attillati grigio scuro, quasi nero, e un paio di stivali neri
con le borchie, ed è truccata in modo molto pesante, con
ombretto grigio scuro e rossetto bordeaux.
<<
Brava la ragazza. >> esclama Trixie.
<<
Già. >> concorda Eleanor.
<<
Ma quella è mia cugina? Che cavolo ci fa qui?
>> domanda Jessica.
<<
Tua cugina? >> chiede Trixie.
<<
Sì, è mia cugina. >> risponde
Jessica.
Quando
l’esibizione al karaoke della ragazza finisce, Jessica
raggiunge sua cugina.
<<
Che cavolo ci fai qui, Tori? Da quando studi alla Pepperdine?
>> le domanda Jessica.
<<
Jessica! Ciao! >>
Le due cugine si
abbracciano e Jessica le richiede:
<<
Allora? Da quando studi alla Pepperdine? >>
<<
Non studio alla Pepperdine, sono qui con un’amica che la
frequenta. >> risponde Tori.
<<
Ah okay. Sei stata brava a cantare. >>
<<
Grazie. >>
<<
Vieni che ti presento le mie amiche. >>
Jessica e Tori
raggiungono il tavolo dove si trovano Trixie e Eleanor.
<<
Ragazze, lei è Tori, mia cugina. Tori, loro sono Trixie ed
Eleanor, le mie amiche, coinquiline e compagne di corso alla
Pepperdine. >> afferma Jessica.
Tori stringe la
mano prima a Trixie e poi a Eleanor.
<<
Piacere di conoscervi, ragazze. >> dice Tori.
<<
Sei stata brava prima. >> le dice Trixie.
<<
Grazie. Mi piacciono i tuoi pantaloni. >>
<<
Oh, grazie. Io adoro i tuoi jeans, invece. >>
<<
Grazie. >>
<<
Quanti anni hai, Tori? >> le chiede Eleanor.
<<
Venti venerdì prossimo. Voi? >>
<<
Ventuno. >> risponde Eleanor.
<<
Ventuno a dicembre. >> risponde invece Trixie.
<<
A proposito, venerdì sera c’è la festa
per i miei vent’anni, se volete venire, siete le benvenute.
>> afferma Tori.
<<
Ci saremo, vero ragazze? >> domanda Jessica.
<<
Sì. >> risponde Eleanor.
<<
Sì. Dov’è la festa? >>
chiede Trixie.
<<
All’Avalon, a Hollywood. >>
<<
Ah okay. A che ora? >> chiede Trixie.
<<
Dalle undici in poi. >>
<<
Ci saremo. >> conferma Jessica.
<<
D’accordo. A venerdì prossimo allora. Io torno
dalla mia amica. È stato bello rivederti, Jessica, ed
è stato un piacere conoscervi, ragazze. >>
dice Tori.
Le ragazze la
salutano e Jessica esclama:
<<
Erano anni che non la vedevo. È sempre bellissima.
>>
<<
Sì, è bella. >> dice Eleanor.
<<
Già. >> concorda Trixie.
<<
Tu ci superi tutte, però, Trix. >> dice
Jessica.
<<
Eh già. >> concorda Eleanor.
<<
No, siete tutte bellissime. >>
Jessica ed
Eleanor le fanno un gran sorriso e intanto arriva il cameriere con i
drink, e le ragazze lo ringraziano e bevono subito.
Più
tardi, dopo aver visto altri studenti cantare al karaoke, Jessica sale
sul palco e canta una canzone. Eleanor canta dopo di lei, e una volta
finito, chiama Trixie a salire sul palco per cantare. Fra le tante
canzoni che offre il karaoke, Trixie sceglie turning tables di Adele.
Appena inizia a
cantare, tutti la guardano meravigliati, compresa Tori, che
è al tavolo con la sua amica, a qualche metro di distanza
dal palco.
<<
Brava come sempre, Trix. >> le dice Jessica.
<<
Esatto. >> concorda Eleanor.
Poco dopo,
Trixie va al bagno e incontra Tori.
<<
Hey, ciao. >> le dice Trixie.
<<
Ciao. Sei l’amica di mia cugina Jessica, vero?
>>
<<
Sì sì, sono Trixie. >>
<<
Sei stata bravissima prima. Hai davvero una voce bellissima.
>>
<<
Grazie. Anche tu comunque non sei male. >>
<<
Grazie, ma io suono la chitarra elettrica, non canto. >>
<<
Ah, wow. Io suono il piano e la chitarra classica. >> le
dice Trixie.
<<
Ho sempre voluto imparare a suonare anche il piano, ma poi alla fine ho
rinunciato. >>
<<
Avresti dovuto imparare, invece, il piano è uno strumento
bellissimo, più della chitarra forse. >>
<<
Eh già, ma io sono una tipa rock. >> dice
Tori, sorridendo.
<<
Lo immaginavo. I love rock’n’roll e i tuoi
vestiti... >>
Tori le fa un
sorriso e le chiede:
<<
Quindi anche tu ti laureerai il prossimo anno come mia cugina?
>>
<<
Esatto, a giugno dell’anno prossimo. Non mi sembra ancora
vero che siano già passati quattro anni. Tu studi?
>>
<<
No, io lavoro in un negozio di strumenti qui in città.
>>
<<
Wow, un negozio di strumenti. >>
<<
Sì, almeno sto in mezzo agli strumenti. Non è
così male, in fondo. >>
<<
Come mai non hai pensato di andare all’università?
>>
<<
Costava troppo e non sono proprio molto portata per lo studio. Ho
preferito cercarmi un lavoro. >>
<<
Ah, beh, in effetti, non ti obbliga nessuno a frequentarla.
>>
<<
Già. >>
Il
venerdì della settimana successiva, Trixie insieme a Mark,
Jessica con il suo ragazzo ed Eleanor con il suo, vanno
all’Avalon, per la festa dei vent’anni di Tori.
<<
Tanti auguri, Tori! >> esclama Jessica.
<<
Grazie, Jessica. >>
Le due cugine si
abbracciano e poi anche Trixie ed Eleanor le fanno gli auguri.
<<
Tori, lui è il mio ragazzo, Joe. >> dice
Jessica.
Dopo che anche
Eleanor e Trixie hanno presentato i propri ragazzi a Tori, Trixie
chiede:
<<
Tu non hai il ragazzo, Tori? >>
<<
La ragazza, semmai. >>
<<
Oh. Sei… >>
<<
Lesbica? Sì. Spero che non sia un problema per voi?
>> chiede lei.
<<
No no, assolutamente no. >> risponde Trixie.
<<
No no. >> risponde Eleanor.
Tori sorride a
Trixie in un modo… diverso. Non le sorride come sorride alla
cugina o a Eleanor.
Mark se ne
accorge e la fulmina con lo sguardo, ma Tori continua a guardare Trixie.
<<
Jessica non ce l’ha detto. E poi sembri
così… femminile. >> dice Eleanor.
<<
Già, lo sono, ma sono soprattutto una tipa rock.
>> risponde Tori, sorridendo.
Trixie sorride,
ricordando la piacevole conversazione che hanno avuto il
venerdì precedente, nei bagni di quel bar, durante il
karaoke party. Tori la vede sorridere e le sorride subito.
Mark la fulmina
di nuovo con gli occhi, ma Tori proprio non se ne accorge. È
come se fosse presa soltanto da Trixie, dalla sua bellezza.
<<
Avanti, prendete un tavolo e ordinate qualcosa da bere, o andate a
ballare, fate un po’ voi. Questa è una festa,
bisogna divertirsi! >> esclama Tori.
<<
Andiamo a ballare ragazze. >> esclama Trixie.
Le ragazze
raggiungono la pista da ballo e Tori le segue, dicendo:
<<
Mi unisco a voi, ragazze. >>
Sulla pista da
ballo, le ragazze si scatenano. Mentre ballano, Tori nota alcuni
particolari di Trixie che ancora non aveva notato. I suoi enormi seni,
i suoi tatuaggi sugli avambracci e le sue bellissime e lunghissime
gambe.
All’improvviso,
Mark irrompe sulla pista e si mette a ballare appiccicato a Trixie. La
bacia e le accarezza le cosce e il sedere, e ogni tanto si volta per
guardare Tori e farle capire che Trixie è sua.
Più
tardi, Trixie e Mark sono seduti al bancone del bar.
<<
Credo che Tori sia attratta da te. Ho visto come ti ha guardato.
>> le dice Mark.
<<
Ma cosa dici Mark? Lei mi ha guardato nello stesso modo in cui guarda
sua cugina, Eleanor e le sue amiche. >>
<<
Oh no, ti ha guardato come un ragazzo guarda una bella ragazza, nel
modo in cui io guardo te e i ragazzi guardano te perché sei
bellissima. >>
<<
Smettila di essere paranoico. Lei non è attratta da me ed io
non sono attratta da lei, anche perché io non sono lesbica,
lo sai benissimo. >>
<<
Questo non c’entra, perché un mio amico era etero
e poi è diventato gay, nonostante sia stato con alcune
ragazze. Non si può mai sapere. >>
<<
Non continuerò questo discorso. >> dice lei,
prendendo il suo drink e raggiungendo gli altri.
<<
Eccoti! Dove hai messo Mark? >> le chiede Jessica.
<<
Abbiamo avuto una piccola discussione e l’ho mollato da solo
al bar. >> dice lei, in modo serio.
Tori sgrana
subito gli occhi e apre le orecchie per ascoltare meglio.
<<
Di cos’avete discusso? >> chiede Jessica.
<<
Preferisco non parlarne. Ora, se volete scusarmi, vado in bagno.
>>
<<
Vengo anch’io. >> dice Jessica.
<<
Anch’io. >> dice Eleanor.
Trixie appoggia
il bicchiere con il drink sul tavolino e le tre amiche si alzano, e
vanno verso i bagni.
Mentre Trixie si
sta ridando il rossetto rosso davanti allo specchio, Eleanor le chiede:
<<
Non ci vuoi proprio dire di cos’avete discusso te e Mark?
>>
<<
Pensa che Tori sia attratta da me, ma è… assurdo.
>> risponde Trixie.
<<
No che non lo è. Ti guarda in un modo. >> dice
Jessica.
Trixie si volta
verso le amiche, confusa, e chiede:
<<
Cosa? Anche voi lo pensate? >>
Jessica ed
Eleanor insieme rispondono di sì e quest’ultima
aggiunge:
<<
Ti guarda in un certo modo, Trix. >>
<<
Ma non è vero, mi guarda esattamente come guarda voi e le
altre ragazze. >>
<<
No, Trix, ti mangia con gli occhi. Avrei dovuto dirvi che è
lesbica, ma non ci ho minimamente pensato sinceramente. >>
<<
Basta! Non voglio più parlare di questa cosa.
>> esclama Trixie.
Trixie chiude il
tappo del rossetto e se lo mette in borsa, ed entra in un gabinetto e,
prima di chiudere la porta, dice:
<<
Lasciatemi pisciare in pace, per favore! >>
<<
D’accordo, ce ne andiamo. >> dice Jessica.
Mentre Trixie
è sola con se stessa, pensa che, in effetti, Tori possa
essere attratta da lei, ma che lei non è attratta da Tori.
Lei non
è mai stata attratta dalle donne, neanche lontanamente. Gli
sono sempre piaciuti i ragazzi. Ha avuto il suo primo amore a quindici
anni e l’anno dopo ha perso la verginità. Sono
stati insieme e si sono amati per tre anni. Si sono lasciati qualche
mese prima d’iniziare il college, perché lui si
sarebbe trasferito dall’altra parte del paese e lei sarebbe
rimasta in città, e non avrebbero avuto futuro.
Trixie non ha
mai minimamente pensato a una ragazza in “quel”
modo, non ha mai pensato di farci l’amore e uscirci insieme,
ma pensa che Tori sia una bella ragazza e che sia anche simpatica.
Magari
potrebbero uscire insieme solo come amiche, e tra l’altro lei
è la cugina di Jessica, e alcune volte potrebbe anche venire
a casa loro.
Durante il resto
della serata, ballano, scherzano, bevono, chiacchierano e si divertono
in generale.
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Capitolo 12 *** Un'altra donna in casa McHope ***
12
Un’altra
donna in casa McHope
Due giorni dopo,
la più piccola delle sorelle McHope, Annie, si sveglia
sentendosi strana. Sente mal di pancia e mal di schiena.
Si alza dal
letto e va in bagno. Quando vede del sangue nella carta igienica,
sgrana subito gli occhi, spaventata.
<<
Mamma! >> esclama Annie, disperata.
Annie chiama sua
madre per cinque volte, finché non arriva Valerie che le
chiede:
<<
Annie, perché stai chiamando la mamma? >>
Annie le mostra
il pezzo di carta igienica con il sangue e Valerie capisce subito.
<<
Oh mio Dio! Ti è venuto il ciclo. Auguri, sorellina.
>>
Valerie
abbraccia la sorella, mentre tiene ancora in mano il pezzo di carta
igienica con il sangue, ed è ancora scioccata.
Valerie esce
subito dal bagno e va in camera di Laurie e Marcie.
<<
Laurie, Laurie, ad Annie è venuto il ciclo! >>
Laurie si muove
sotto le coperte e mugola qualcosa. Valerie si avvicina al letto della
sorella e la scuote.
<<
Ad Annie sono venute le mestruazioni, Laurie! Svegliati!
>> insiste Valerie.
Valerie esce
dalla stanza e va in quella di Marcie.
<<
Marcie, anche Annie ha il ciclo ora! >>
<<
Oddio! Dici sul serio? >>
<<
Sì, ha chiamato la mamma ed io l’ho sentita, e
sono andata in bagno e aveva un pezzo di carta con il sangue.
>>
<<
Oh mio Dio! Dammi due minuti che faccio la pipì e la
raggiungo in bagno. >> dice Marcie.
Valerie intanto
esce dalla stanza di Marcie e va in sala, dove ci sono entrambi i
genitori.
<<
Mamma, papà, ad Annie è venuto il ciclo! Adesso.
>>
<<
Dici sul serio Valerie? >> le chiede la signora McHope.
<<
Sì. >>
<<
Che bella notizia, tesoro. >>
Poco dopo, i
signori McHope e Valerie sono in camera di Annie, mentre Marcie e
Laurie sono in bagno.
<<
Vado a vedere cosa sta combinando. >> esclama la signora
McHope.
Quando la
signora McHope entra in bagno, trova la figlia minore che sta provando
a mettersi l’assorbente, aiutata da Marcie e Laurie.
<<
Tesoro, tutto okay? >>
<<
Sì, mamma. Laurie e Marcie mi stanno spiegando come si mette
l’assorbente. >>
Laurie le fa
vedere come mettere l’assorbente, mentre Marcie le sta
spiegando i vari tipi di assorbenti esistenti.
<<
Congratulazioni, tesoro. Ora sei una donna anche tu. >>
le dice la signora McHope.
<<
Vi prego, smettetela di fermi le congratulazioni. Mi sono solo venute
le mie cose, niente di che. >> dice Annie, sbuffando.
<<
È un evento importantissimo nella vita di una donna, Annie.
>> interviene Laurie.
<<
Già. Io non ricordo neanche quando mi sono venute. Mi
ricordo solo che avevo dodici anni come te. >> afferma
Marcie.
<<
Senti dolore da qualche parte tesoro? >> le chiede la
signora McHope.
<<
Sì, alla pancia. Prima avevo anche mal di schiena, ma mi
è passato. >> risponde Annie.
<<
Non ti preoccupare, è più che normale avere mal
di pancia, o all’utero, o mal di schiena, o mal di testa.
Tutto è collegato alle mestruazioni. >>
<<
E ti sentirai nervosa, scontrosa, disperata e tante altre cose.
È tutto normale. Però tu non ti arrabbi mai, sei
la più tranquilla di noi. >> interviene Laurie.
<<
Io mi sento nervosa qualche giorno prima, poi mi fa male il seno, e
sento dei dolori alle ovaie e all’utero. Imparerai a
convivere con tutto ciò. >> le dice Marcie.
Intanto Valerie
entra in bagno e tutte le donne di casa McHope sono dentro il bagno di
Annie.
Una volta messo
bene l’assorbente, Annie si tira su le mutande.
<<
Come te lo senti? >> le chiede Laurie.
<<
Strano. Mi sembra di avere… qualcosa in più nelle
mutande. >> risponde Annie.
<<
La prima sensazione quando metti l’assorbente per la prima
volta è quella. Puoi usare delle mutande diverse da quelle
che usi di solito. Io, ad esempio, le uso solo nere in quel periodo.
>> le dice Marcie.
<<
Anch’io. >> dice Valerie.
<<
Non ho mutande nere. Tanto non penso cambi qualcosa se uso delle altre
mutande. >> dice Annie.
<<
No, non cambia molto, ma io ho alcune mutande piuttosto strette nella
parte dove si mette l’assorbente, quindi uso quelle nere.
Però io uso anche il tampone, ma non tanto spesso, a meno
che non sono al mare. >> afferma Marcie.
<<
Cos’è il tampone?”
<<
Un assorbente interno. >>
<<
Ah. >> dice Annie, schiafata.
Quando Annie
inizia a camminare, lo fa in modo strano, per via
dell’assorbente.
<<
Sembra che hai qualcosa tra le gambe. Cammini in modo stranissimo.
>> le dice Valerie.
<<
Lo so, mi fa uno strano effetto camminare con l’assorbente.
>>
<<
Ti capisco, io l’ho provato due anni fa. >>
Il giorno dopo,
lunedì, a scuola, Annie entra in classe e tutti la guardano
come se sapessero. Come se sapessero che lei è diventata una
donna, come se sapessero che le è venuto il ciclo.
Annie guarda da
un’estremità all’altra
dell’aula tutti i suoi compagni di classe, e dopo si va
sedere al suo banco.
Una sua compagna
di classe, Brittany, si volta verso di lei e le dice:
<<
Hey, Annie. Sai che sembri… diversa. >>
<<
Diversa? In che senso… diversa? >>
<<
Non lo so, sembri diversa. Più… donna, ecco.
>>
<<
Aaah. Beh… >>
<<
Oh mio Dio! Ti è venuto il ciclo, vero? >>
chiede Brittany, entusiasta.
<<
Sì. >> risponde Annie, a voce bassa.
<<
Wow! Congratulazioni, Annie. >>
Intanto, dietro
di lei, arriva Danielle, una sua amica e compagna di classe.
<<
Hey, Ann. >>
Annie alza la
testa e guarda l’amica, e Danielle le dà un bacio
sulle guance.
<<
Ciao, Dani. >>
<<
Come mai sembri… diversa? >> le chiede
Danielle.
<<
Perché mi è venuto il ciclo. Ieri.
>>
<<
Oh mio Dio! Anche tu, finalmente. Congratulazioni! >>
Danielle la
abbraccia e Annie inizia a essere un po’ imbarazzata. Vuole
evitare che tutti i suoi compagni, soprattutto i ragazzi, sappiano che
le sono venute le mestruazioni.
Al cambio
d’ora, Annie raggiunge il suo armadietto e Danielle e altre
due sue amiche, Tess e Heather, la seguono.
<<
Allora… hai già visto Jerry? >> le
chiede Heather.
<<
No, non l’ho ancora visto. >>
<<
Tanto lo vedrai a pallavolo. >> le dice Tess.
<<
Infatti. >>
<<
Quindi… com’è avere il ciclo?
>> le chiede Heather.
<<
Normale… credo. Mi sento solo strana perché ho
l’assorbente. Però oggi non ho nessun dolore.
>>
<<
E ieri? >>
<<
Ieri mi è venuto mal di pancia e anche alla schiena, quando
mi sono venute, ma dopo un po’ il mal di schiena mi
è passato. Mia madre mi ha spiegato che avere mal di pancia,
alla testa, all’utero, alle ovaie è normale, fa
parte del ciclo. >>
<<
Sì, è tutto normale. >> interviene
Tess.
<<
Assolutamente. Mia sorella le ha da tre anni e mi ha detto che da un
anno, circa, ha meno dolori, sta meglio. È sempre molto
nervosa i primi due-tre giorni di ciclo, ma quello dipende da persona a
persona. >> dice Danielle.
<<
Già. Io, ad esempio, sono nervosa la settimana prima che mi
venga il ciclo. Ma mi viene ancora ogni due mesi, più o
meno. >> afferma Tess.
<<
Anche a me. >> dice Danielle.
<<
A mia sorella Laurie le vengono con qualche settimana di ritardo, e ha
quindici anni e le ha da tre anni. >> dice Annie.
<<
Stessa cosa per mia sorella. >> dice Danielle.
Mentre
continuano a chiacchierare, suona la campanella e si dirigono verso
l’aula di storia.
Una volta
sedute, mentre aspettano l’arrivo dell’insegnante,
continuo il discorso mestruazioni.
<<
Ma voi fate attività fisica anche con il ciclo?
>> chiede Annie.
<<
I primi due giorni no, mai, ma dal terzo in poi sì.
>> risponde Danielle.
<<
Io preferisco non fare attività fisica quando le ho.
>> risponde invece Tess.
<<
Quindi posso fare pallavolo oggi? >>
<<
Se te la senti, sì. Dipende solo da te, Ann.
>> le dice Danielle.
<<
Per ora sto bene, a parte il fastidio dell’assorbente.
>>
<<
Da ancora un po’ fastidio anche a me che le ho da sei mesi.
>> interviene Tess.
<<
Già, un po’ anche a me. È sempre
qualcosa… in più nelle mutande. >>
dice Danielle.
<<
Già. >>
<<
Quindi avere il ciclo è una cosa positiva o negativa?
>> domanda Heather.
Danielle, Tess e
Annie ci riflettono qualche secondo, poi quest’ultima dice:
<<
Beh… diciamo che avrei preferito che non mi fossero mai
venute. >>
<<
Credo che le donne starebbero meglio senza ciclo. Quale donna vuole le
continue perdite di sangue per quattro-cinque o sei giorni, se non di
più? Quale donna vuole i dolori causati dal ciclo?
Sì, decisamente le donne vivrebbero meglio senza le
mestruazioni. >> risponde Danielle.
<<
Già. >> concorda Tess.
<<
Mia sorella dice che le donne sono quelle che soffrono di
più. Il ciclo, i dolori del ciclo, la prima volta, il parto,
le contrazioni, e tante altre cose. Gli uomini soffrono molto meno.
>> afferma Danielle.
<<
Decisamente. >> dice Tess.
<<
Quindi non è proprio una cosa positiva? >>
domanda Heather.
<<
Già. >> risponde Tess.
<<
Già. >> risponde anche Annie.
<<
Però bisogna mettere in conto che le donne non scoprirebbero
se sono incinta senza il ciclo. Quando si ha un ritardo e si fa
attività sessuale, è probabile essere incinta e
questo ti fa scattare un campanello d’allarme dentro la
testa. Ma a parte questo, no, non è una cosa per niente
positiva. >> dice Danielle.
<<
Attività sessuale? >> ripete Heather, ridendo.
Heather, Annie e
Tess ridono e Danielle chiede:
<<
Perché ridete? Si dice così quando si fa sesso.
Attività sessuale, me l’ha detto mia sorella.
>>
Le ragazze
continuano a ridere e inizia a ridere anche Danielle.
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Capitolo 13 *** Homecoming dance ***
13
Homecoming dance
Sono passati
undici giorni ed è il 26 ottobre, giorno
dell’Homecoming dance alla Malibu High, un ballo formale per
dare il bentornato agli alunni.
In questi undici
giorni, Laurie e Jonah sono sempre più felici e appiccicati.
Valerie non ha più provato a parlare con Nathan e lui la
ignora completamente. Trixie continua a stare con Mark, e ha iniziato a
frequentare sempre di più Tori, la cugina di Jessica. Alice
e Shane continuano a essere dei semplici scopamici. Annie si sente in
qualche modo più matura da quando le è venuto il
ciclo, mentre tra Marcie e Eddy, il suo ragazzo, va tutto
più che bene.
Dieci minuti
prima delle 19, orario d’inizio del ballo, Eddy e Jonah sono
a casa McHope. Sono venuti a prendere le loro ragazze, Marcie e Laurie.
Quando scendono
le scale, Eddy e Jonah guardano le loro fidanzate a bocca aperta.
Laurie fa un
gran sorriso a Jonah e Marcie scende le scale accarezzandosi la treccia
che ha sulla spalla sinistra e che le ricade leggermente sotto il seno.
Le due sorelle
si guardano per un attimo e si sorridono.
La povera
Valerie, invece, è in sala, seduta sul divano, ad aspettare
di uscire di casa, senza accompagnatore.
<<
Sei bellissima, amore. Mi piace un sacco questa treccia.
>> le dice Eddy.
Eddy le
accarezza la treccia, poi la fa ricadere sul seno sinistro di Marcie.
<<
Sei bellissima. Come sempre. >> le dice invece Jonah.
Jonah, invece,
gioca con i boccoli dei capelli di Laurie, attorcigliandosene uno
nell’indice della mano destra.
Dopo una decina
di minuti, sono al ballo, nella vecchia palestra della Malibu High.
<<
Andiamo a ballare! >> esclama Laurie.
Laurie e Jonah
s’immergono tra gli altri studenti e si perdono tra la folla
di gente che sta ballando.
Marcie, Eddy e
Valerie, invece, si siedono su uno dei divanetti bianchi.
Qualche minuto
dopo arriva Tiffany, la compagna di classe e nuova amica di Valerie.
<<
Ciao, Val. >>
<<
Tiff! >> esclama Valerie, sorridendole.
Valerie si stava
già annoiando ed è grata che la sua amica sia
arrivata in suo soccorso.
Marcie e Eddy
intanto si alzano per andare a ballare, così Tiffany si
siede accanto a Valerie.
<<
Sei splendida, Val. Sei sempre splendida. >>
<<
Grazie, Tiff, lo sei anche tu. Hai un vestito bellissimo.
>>
<<
No, il tuo è qualcosa di meraviglioso, Val. >>
Valerie si
guarda intorno e Tiffany dice:
<<
Che peccato che non abbiamo un accompagnatore. >
<<
Già. >>
<<
Nathan avrebbe potuto chiedertelo, se solo ti degnasse di uno sguardo.
>>
<<
Già. Ancora mi fa un po’ male il suo rifiuto.
>>
<<
Immagino. >>
Le due amiche
rimangono zitte per qualche secondo, guardando gli altri studenti, poi
Tiffany sorride tra sé e sé, si volta verso
Valerie e le dice:
<<
Sai cosa ti dico? Andiamo a ballare, e chissenefrega se non abbiamo un
accompagnatore, ci accompagniamo a vicenda. >>
Tiffany prende
la mano di Valerie e si alzano insieme dal divanetto.
Mentre ballano,
parte a tutto volume la canzone live while we’re young dei
One Direction e le due amiche si scatenano.
Marcie si
scatena con Eddy, il suo ragazzo, e lui la guarda confuso.
<<
Avanti, Ed, balla! >> gli dice lei.
<<
Ma non mi piace la canzone. >>
<<
Chissenefrega, balla comunque. >>
Eddy cerca di
muoversi a tempo con Marcie, ma fa solo la figura di un pessimo
ballerino impacciato.
Marcie gli
prende le mani e lo fa muovere insieme a lei, a ritmo di musica.
Laurie, invece,
si sta scatenando con Jonah, il quale sembra apprezzare la canzone.
Non sono ancora
entrati nell’argomento “passione devota per i One
Direction”.
A dire la
verità hanno affrontato ancora pochi argomenti. Ancora non
si conosco molto bene. Devono affrontare l’argomento
“far conoscere il/la proprio/a ragazzo/a ai
genitori”, l’argomento sesso, e tanti altri.
Dopo live while
we’re young, il dj mette un pezzo lento e Valerie e Tiffany
si allontanano dalla pista, amareggiate.
<<
Credi che abbiamo speranze, Val? Voglio dire… con i ragazzi.
>>
<<
Non lo so Tiff, non lo so. >>
Le due amiche
guardano tutte le coppiette abbracciate, ballare il lento sulla pista.
Tiffany sospira
e s’immagina in mezzo alla pista a ballare un lento con un
ragazzo carino.
Più
tardi, sulla pista, Marcie sta ballando con le sue amiche e
all’improvviso si unisce a loro un ragazzo.
È
Elijah, il suo migliore amico. Un ragazzo alto circa 1.80 cm, moro, con
i capelli corti, gli occhi marroni e piuttosto attraente.
Marcie gli fa un
gran sorriso e lui si rivolge alle sue amiche, dicendo:
<<
Ve la rubo per un po’. >>
Marcie ed Elijah
si scatenano su una nuova canzone di Ke$ha, die young. Cantano mentre
ballano come dei pazzi.
Laurie e Jonah,
intanto, si sono presi una pausa dal continuo ballare e sono usciti
dalla palestra, diretti agli spogliatoi femminili. Sono mano nella mano
e si baciano.
<<
Perché sei voluta venire qui? Non c’è
nessuno. >>
<<
Appunto. >> risponde lei.
<<
Capisco. >>
Jonah spinge
Laurie contro il muro, accanto alla porta dello spogliatoio femminile,
e la bacia. Mentre si baciano, lui giocherella con i suoi boccoli e se
li attorciglia tra le dita.
<<
Amo i tuoi capelli. Sono così lunghi. >>
<<
Lo so. >>
Jonah le sorride
e poi si riavvicina alle sue labbra e la bacia.
Stavolta le sue
dita toccano qualcosa che non avevano ancora toccato. La mano destra di
Jonah si appoggia sulla coscia di Laurie e gliel’accarezza.
Laurie sussulta
appena la mano di Jonah tocca la sua coscia e lui smette subito di
baciarla.
<<
Che c’è? >> le chiede lui.
<<
Niente. È che… non mi avevi ancora toccato, e non
capivo il perché. >>
<<
Stiamo insieme da quasi un mese e mezzo, Laurie, voglio andarci piano.
Non voglio passare subito al dunque. >>
<<
Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
<<
Per cosa? >>
<<
Per non voler passare subito al dunque. Alcuni ragazzi pretendono un
po’ troppo, soprattutto se la loro ragazza è
ancora… >>
<<
Vergine? >>
<<
Sì. >>
<<
Era ovvio che tu fossi ancora vergine. Mi hai detto che non hai mai
avuto un ragazzo. >>
<<
Già, tu sei il primo. >>
<<
E sono contento di essere il tuo primo. >>
<<
Anch’io sono contenta che tu sia il mio primo ragazzo, il mio
primo bacio e… chissà… il primo anche
di qualcos’altro. >>
<<
Diamo tempo al tempo. >>
<<
Assolutamente sì. >> dice lei, sorridendogli,
e poi si baciano di nuovo.
Jonah si stacca
da lei, le prende la mano e la porta dentro lo spogliatoio femminile e
chiude la porta.
<<
Stiamo qui. È molto più tranquillo e non
c’è il rischio che passi qualcuno. >>
<<
Okay. >>
Laurie getta le
braccia intorno al collo di Jonah e, guardandolo negli occhi, gli dice:
<<
Mi piace questa canzone. Balliamo. >>
Ballano un
lento, stretti l’uno all’altra, dentro lo
spogliatoio femminile.
Si baciano,
mentre ballano, e lui le sussurra parole dolci all’orecchio.
Finita la
canzone, si siedono su una delle panche e si stringono le mani e si
baciano.
Laurie tiene le
gambe accavallate, mentre Jonah appoggia una mano su una coscia. Sale
leggermente con la mano e Laurie toglie la gamba da sopra
l’altra e le divarica un po’. Jonah sale ancora con
la mano, fino ad arrivare alle mutandine.
<<
Sei sicura? >>
<<
Sì. >>
Jonah inizia a
toccarla vicino alle mutandine per qualche secondo, poi entra dentro
gli slip e inizia ad accarezzarle il pube, molto lentamente. Le sfiora
il clitoride e lei inizia a sospirare.
Lui la bacia e
si avvicina al suo orecchio e bacia la parte intorno ad esso.
Mentre Jonah le
tocca il clitoride, Laurie sospira forte e lui le sussurra:
<<
Rilassati. >>
Laurie apre
ancora un po’ le gambe e Jonah si sposta vicino
all’ingresso della vagina e gliela sfiora. Giocherella ancora
un po’ con il suo clitoride, poi ritorna dalla vagina e
infila un dito dentro, molto lentamente. Laurie sussulta quando sente
il dito di Jonah dentro, e lui inizia a muoverlo molto piano, non
andando in profondità, essendo lei ancora vergine.
Laurie sorride,
mentre lui le bacia il collo.
<<
Stai bene? >> le chiede lui.
<<
Sì. >>
<<
Ti piace o vuoi che smetta? >>
<<
Continua, continua. Solo… non andare troppo in
profondità, lo sai. >>
<<
Sì. >>
Più
tardi, Valerie è seduta a un tavolino, tutta sola,
perché Marcie è in giro con Eddy o Elijah, Laurie
è ancora con Jonah, e Tiffany è in pista con un
ragazzo molto carino, dopo che lui è venuto da lei e
l’ha invitata a ballare, molto educatamente.
Valerie si
guarda intorno e all’improvviso sente una presenza dietro di
sé.
Qualcuno le
porge una mano e le chiede:
<<
Vuole ballare con me, signorina? >>
Valerie alza lo
sguardo e vede Nathan, con uno smoking blu scuro. Gli sorride e guarda
la sua mano, pronta per essere stretta.
<<
Sì. >>
Sulla pista,
insieme a tanti altri studenti, ballano un lento.
Valerie
è piuttosto confusa. L’ultima volta che ha parlato
con Nathan, lui l’ha rifiutata, e ora l’ha invitata
a ballare un lento. Non una canzone qualunque, ma un lento, una canzone
da ballare stretti stretti.
<<
Perché? >> gli chiede lei.
<<
Perché cosa? >>
<<
Perché mi hai invitato a ballare? >>
<<
Perché ti ho visto lì, tutta sola, e
anch’io ero solo. Così ho pensato: al diavolo se
lei mi ha sempre rifiutato. In fondo l’ultima volta mi hai
chiesto tu di uscire ed io, da stupido, ho rifiutato lo stesso invito
che ti avevo già fatto ben due volte. >>
<<
Sono contenta che tu abbia cambiato idea. >> le dice lui.
<<
Non potevo resistere a una Valerie sola e indifesa e vestita
così. Adoro il tuo vestito. >>
<<
Grazie. Tu, invece, stai benissimo in smoking. Ti dona sai?
>>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Altroché la divisa di scherma.
>>
Nathan ride e
lei lo guarda.
<<
Wow. Sei meravigliosa. Sei davvero bellissima. >>
<<
Le stesse parole che hai detto la prima volta che mi hai visto.
>> afferma lei.
<<
Già. >>
Nathan si
avvicina al suo viso e Valerie si aspetta un bacio sulle labbra, invece
lui la bacia semplicemente su una guancia.
<<
Quindi… è ancora valido l’invito per un
frullato? >> gli chiede lei.
<<
Assolutamente sì. Quando vuoi. >>
Valerie gli fa
un gran sorriso e appoggia la testa sulla sua spalla, e si lascia
cullare dalle braccia di Nathan e dalla musica.
Le sembra
così strano stare sulla pista da ballo a ballare un lento
con un ragazzo. Nathan tra l’altro, l’unico ragazzo
che si sia mai interessato a lei.
Finito il lento,
inizia un’altra canzone. Valerie alza la testa e guarda
Nathan.
<<
Potrei ballare con te tutta la notte. >> le dice lui.
<<
A me andrebbe benissimo. >>
Nathan le fa un
sorriso e Valerie nota Tiffany a pochi metri da lei, mentre balla con
il ragazzo che l’ha invitata a ballare prima.
Si salutano con
la mano e Tiffany le sorride. Tiffany mima con le labbra
“è lui Nathan?” e Valerie le fa cenno di
sì con la testa, e Tiffany alza il pollice e le sorride.
<<
Chi è quella ragazza? >>
<<
Una mia amica e compagna di classe. Si chiama Tiffany. >>
<<
Ah okay. >>
|
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Capitolo 14 *** Halloween parties ***
14
Halloween
parties
È arrivato il giorno di Halloween e le sorelle McHope sono
tutte in fibrillazione.
Halloween è la festa preferita di Laurie, perché
puoi essere chiunque tu voglia essere in una sola notte.
Trixie e Alice passeranno Halloween alla festa che è stata
organizzata dalla Pepperdine, nella palestra del campus, con i loro
amici. Marcie, Laurie e Valerie, invece, lo passeranno alla festa che
è stata organizzata dalla Malibu High School, nella nuova
palestra della scuola. Mentre, per quanto riguarda Annie, lei lo
passerà alla festa della Malibu Middle School, nella vecchia
palestra.
In casa McHope, nel tardo pomeriggio, è il delirio
più totale.
La festa per gli studenti della Malibu High and Middle School inizia
alle 19, ma Marcie, Laurie, Valerie e Annie sono indietrissimo, tanto
che devono ancora vestirsi e truccarsi.
<< Okay, ragazze, manteniamo la calma! Dobbiamo solo
vestirci e truccarci. Ce la possiamo fare. >> esclama
Marcie.
<< Ma se sono già le sei passate e la festa
inizia fra un’ora. >> dice Laurie.
<< Ce la facciamo Laurie, okay? Noi.ce.la.faremo.
>> insiste Marcie.
<< Sì. Ma dov’è il mio
vestito? >> domanda Valerie, preoccupata.
<< Immagino nel tuo armadio, Val. >> la
rassicura Annie.
<< Sì. >>
Ognuna raggiunge la propria camera e inizia a vestirsi e truccarsi.
<< Sei pronta, Laurie? >> le chiede Marcie,
affacciandosi alla camera di Laurie.
Laurie è davanti allo specchio di camera sua e sta scossando
il busto per far muovere le frange del vestito nero a canotta, in stile
anni ‘20.
Si volta verso la porta e, dopo aver visto la sorella, si guarda ancora
allo specchio e dice:
<< Quanto mi piace questo vestito. Se ti muovi, tutte le
frange si muovono. >>
<< Sì, è davvero carino.
>> le dice Marcie.
Marcie entra nella stanza e guarda la sorella agitarsi e sorridere
davanti allo specchio.
<< Sei pronta? >> le richiede.
<< Quasi. Mi devo solo mettere le scarpe e il
lucidalabbra. >> risponde Laurie.
<< Okay. Allora vado a chiederlo anche a Val e ad Annie.
>>
Qualche secondo dopo, Marcie è sulla soglia della porta
della camera di Valerie.
<< Che bella cowgirl che abbiamo qui. >>
esclama Marcie.
Valerie si volta verso la porta e dice:
<< Io non sono bella. >>
Marcie entra nella stanza, raggiunge la sorella e, accarezzandole i
capelli, le dice:
<< No, infatti. Tu sei bellissima, tesoro.
>>
<< Smettila. >>
<< Smettila tu di pensare di non essere bella, Val. Tu
sei bella, te l’ha detto anche Nathan. >>
Valerie sorride alla sorella, che continua ad accarezzarle i lunghi
capelli castano scuro.
<< Laurie deve solo mettersi le scarpe e il lucidalabbra,
poi è pronta. Tu, invece? >> le chiede Marcie.
<< Stivali e lucido, poi sono pronta anch’io.
>>
<< Perfetto. Allora vado da Annie. >>
Marcie arriva davanti alla porta della più piccola delle
McHope ed esclama:
<< Wow, Ann. Stai benissimo vestita così.
Sembri già una donna. Anzi, in teoria lo sei già.
>>
<< Già. >>
Annie gira su se stessa e la gonna del vestito nero da Batgirl gira con
lei, e lo stesso fa il mantello nero.
Annie ha un vestito nero lucido a canotta, con una cintura gialla sulla
vita, con, al centro il simbolo di Batman, e il simbolo di Batman anche
sul petto, sempre in giallo.
<< Stai davvero bene, Ann. Sei pronta? >>
<< Devo solo mettermi gli stivali e il lucidalabbra.
>>
<< Perfetto. Laurie e Valerie devono fare lo stesso.
>>
Più tardi, Valerie sta ballando con Tiffany, insieme a tutti
gli altri studenti della Malibu High.
<< Principe Azzurro a ore dieci. >> esclama
Tiffany.
<< Chi? >>
<< Nathan. È laggiù, davanti al
tavolo del punch. >>
Valerie vede Nathan, vestito da… cowboy? Lei da cowgirl e
lui da cowboy, è davvero destino. Non è possibile
che sapesse come si sarebbe vestita, visto che non ne hanno mai parlato.
L’ultima volta che l’ha visto è stato
tre giorni prima, nel pomeriggio, quando sono andati a prendere quel
famoso frullato. Non l’ha visto neanche a scherma, il giorno
prima, perché lui non c’era.
Ora lo guarda in modo diverso, in un modo in cui non l’aveva
mai guardato prima.
È davvero un bel ragazzo. E vestito da cowboy sta davvero
bene, ed è sexy.
<< Ah sì, lo vedo. Dici che devo andare da lui
o aspetto che venga lui qui? >> chiede Valerie.
<< Vai tu da lui. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >>
Senza pensarci ancora, Valerie s’incammina verso di lui.
<< Ciao. >>
Nathan alza lo sguardo e la vede, in tutto il suo splendore. Un
vestitino marrone scuro a canotta, in perfetto stile cowgirl.
La trova così bella da togliere il fiato. Se la trovava
bella con la divisa di scherma, vestita da cowgirl è
spettacolare, e con il vestito dell’Homecoming, è
senza dubbio una bellezza da Oscar.
<< Nathan? Ci sei? >>
<< Scusami, Val, ma sei… spettacolare vestita
da… cowgirl, giusto? Io sono un cowboy. Questo è
destino, tesoro. >>
<< Come mi hai chiamato? >>
<< Tesoro. >>
Nathan le sorride e la tira a sé.
Si guardano negli occhi e lui le accarezza i capelli, poi le guance, e
sembra sul punto di baciarla, ma un attimo dopo, si allontana da lei e
la porta a ballare in mezzo alla folla, facendola rimanere un
po’ delusa.
Quando Laurie nota Jonah vestito da gangster, parlare con altri suoi
coetanei a pochi metri dal tavolo del punch, sorride tra sé
e sé. Pensa che sia bellissimo e ancora non le sembra vero
che sia il suo ragazzo da un mese e mezzo.
All’Homecoming Dance, qualche giorno prima, hanno condiviso
un momento intimo negli spogliatoi femminili della palestra della
scuola, ed è stato un momento… magico e allo
stesso tempo un po’ strano, perché non le era mai
successo niente di simile prima d’ora.
Ancora non lo ama e lui non ama lei, e ancora non è pronta
per fare l’amore con lui, ma ogni cosa richiede il suo tempo,
e lei è felicissima di come stanno andando ora le cose.
Lo guarda qualche secondo prima di avvicinarsi a lui, poi lo raggiunge.
Gli prende una mano e chiede:
<< Posso rubarvi il mio bellissimo ragazzo per un ballo?
>>
Jonah si volta verso di lei e le fa un gran sorriso, e stringe la sua
mano.
Poco dopo, sulla pista, mentre ballano un lento, Jonah le chiede:
<< Così io sono il tuo bellissimo ragazzo, eh?
>>
<< Certo. Perché non dovresti esserlo?
>>
<< Chiedevo solo. Quindi se io sono il tuo bellissimo
ragazzo, tu sei la mia bellissima ragazza. >>
<< Naah, tu sei molto più bello di me.
>>
<< Ma cosa dici? Tu sei bellissima, Laur. >>
<< No. >>
Laurie abbassa lo sguardo, come se fosse triste, e lui le solleva il
mento e le dice:
<< Sì. Sei bellissima, tesoro. >>
<< Mi hai chiamato tesoro. Sei dolcissimo, Jonah.
>>
Jonah le sorride e poi le dà un dolcissimo bacio sulle
labbra.
<< A proposito, non sai quanto sei sexy vestita
così. Questo vestito ti dona tesoro. >>
<< Smettila. Mi farai arrossire e piangere, se continui.
>>
<< Spero che saranno lacrime di gioia, però?
>>
<< Sì. Assolutamente. >>
Jonah le sorride e la bacia di nuovo.
Marcie sta chiacchierando con il suo ragazzo Eddy e con altre persone,
quando all’improvviso un ragazzo vestito da Zio Sam inizia a
fare dei complimenti a Marcie. È Elijah, il suo migliore
amico.
<< Wow! Burlesque, Mar? >> le chiede Elijah.
<< Elijah! >> esclama Marcie, facendogli un
gran sorriso.
<< Sì, ballerina di burlesque. Ti piace?
>>
<< Sì, è molto sexy.
>>
<< Lo so, mi è piaciuto anche per quello.
>>
<< Ottima scelta, Mar. >>
Marcie gli fa l’occhiolino e si allontana da Eddy e dalle
altre persone, insieme ad Elijah.
<< Tu invece sei vestito da… zio Sam?
>> gli chiede lei.
Elijah fa una sana risata e poi dice:
<< Sì. Ti piace? >>
Marcie ride e poi, squadrandolo dalla testa ai piedi, dice:
<< Sì. Sei… buffo. Fai ridere
vestito così. Con i capelli bianchi, la barba bianca e quel
cappello enorme. >>
Elijah ride e poi le chiede:
<< Davvero ti faccio ridere? >>
<< Sì. Mi sto trattenendo dal ridere.
>> risponde lei, ridacchiando.
<< Non farlo. Ridi finché vuoi. È
uno dei motivi per cui ho scelto questo vestito. Per far ridere la
gente. Non piacciono a nessuno i musoni, e una sana risata fa bene a
tutti. >> afferma Elijah.
<< È vero. Okay, allora rido. >>
Marcie scoppia in una fragorosa risata, che fa girare le persone vicine
a lei, nonostante la musica piuttosto alta.
Elijah non resiste e scoppia a ridere anche lui, vedendo
l’amica ridere.
Intanto, Eddy, a pochi metri da loro, nota che la sua ragazza sta
ridendo come una cretina, insieme al suo migliore amico.
Non gli è mai andato molto a genio che Marcie avesse un
migliore amico maschio.
E se lui fosse innamorato di lei e lei non lo sapesse? O se lei lo
sapesse, invece? O addirittura se fosse lei quella innamorata di lui?
Questo sarebbe ancora peggio, perché sarebbe innamorata di
entrambi, o addirittura solo di Elijah.
Stanno insieme da due anni e lei ha perso la verginità con
lui. L’ha sempre ritenuto importante, o almeno è
quello che ha sempre detto lei.
Intanto, alla festa della Malibu Middle School, nella vecchia palestra
del campus, Annie sta ballando insieme ad alcune sue amiche e compagne
di classe, quando all’improvvisamente si blocca e guarda
fissa in un punto.
<< Annie, che hai? >> le chiede Danielle.
Annie non dà segnali di vita, così Tess la chiama:
<< Annie? >>
<< Annie? Qualcosa mi dice che hai visto Jerry.
>> dice Brittany.
<< Avanti, Annie, dacci qualche segnale di vita.
>> la incoraggia Danielle.
<< Ci sono, ragazze, ci sono. Jerry vestito
da… Capitan Uncino, se non sbaglio, mi ha…
distratta, e non poco. >> risponde Annie.
<< L’avevo immaginato. >> dice
Heather.
<< Perché non sfrutti
quest’occasione per parlarci per la prima volta?
>> le chiede Tess.
<< E come faccio? Sta parlando con dei suoi amici.
>>
<< Vai lì vicino e fai finta di prendere
qualcosa da bere. Anzi, prendi qualcosa bere, e poi guardi le persone
ballare. Se ti va di culo, ti parla lui. Parlargli mentre è
con gli altri, non è proprio il massimo, in effetti.
>> afferma Brittnay.
<< Già. >> dice Annie.
<< Devi solo aspettare che sia solo. >> le
consiglia Heather.
<< Esatto. Intanto però puoi prendere qualcosa
da bere, così ti nota. >> dice Tess.
<< Okay. Auguratemi buona fortuna. >> dice
Annie, un po’ impaurita.
<< Buona fortuna, Ann. >> dice Danielle.
<< Lo conquisterai, vedrai. >> dice invece
Tess.
<< Fagli vedere quanto sei figa. >> dice
Heather.
<< Fa’ uscire l’eroina che
c’è in te. >> dice infine Brittany.
Annie si avvicina al tavolo delle bevande e si versa un po’
di succo di non sa neanche lei che gusto, e intanto osserva Jerry.
Mentre sorseggia il succo, guarda le persone che stanno ballando.
Persone che ballano. Jerry. Persone che ballano. Jerry.
Si chiede per quale motivo sia così tanto complicato
attaccare bottone con un ragazzo della propria età.
Perché devono sempre essere insieme a qualcuno? È
così complicato beccarli da soli.
Non riuscirà mai a parlare con Jerry, se lui è
sempre insieme ai suoi amici.
In dieci minuti che Annie rimane ferma nello stesso posto, Jerry
è sempre insieme ai suoi amici.
Decide di allontanarsi e tornare dalle sue amiche, con un bicchiere in
mano, con dentro del succo di ananas. Mentre cammina, però,
s’inciampa da qualche parte e va addosso a Jerry,
rovesciandoli il succo sul vestito da Capitan Uncino.
<< Oddio, scusami. Sono inciampata, non l’ho
fatto apposta. >> dice Annie.
Annie alza lo sguardo e si trova davanti Jerry. Non si era accorta di
essergli andata addosso, ma ne è felice, molto felice.
<< Guarda dove metti i piedi! >> le dice
lui, bruscamente.
Mentre Annie si allontana da Jerry, lui cerca in qualche modo di
togliersi il succo dai vestiti.
Jerry la fissa per alcuni secondi e dopo le chiede:
<< Ma noi due ci siamo già visti?
>>
<< Ehm… non lo so. >>
Annie fa finta di non averlo mai visto, altrimenti Jerry potrebbe
immaginare che lei è interessata a lui.
<< Forse ci siamo già visti in palestra, forse
ti ho visto con la divisa sportiva. Sei in qualche squadra della
scuola? >> le chiede lui.
<< Sì, pallavolo. >>
<< Ecco! Sì, ti ho visto sicuramente in
palestra. Io sono nella squadra di basket. Jerry, piacere.
>> dice lui, porgendole la mano e sorridendole.
Annie gli guarda la mano per un attimo e poi gliela stringe e,
guardandolo, risponde:
<< Annie. >>
Annie vorrebbe rimanere così per sempre, ma un attimo dopo
le loro mani si lasciano, e loro due si guardano.
Alla Pepperdine, Trixie sta ballando insieme a Jessica e Eleanor, con
un drink in mano.
<< Wow. Sei super sexy, Trix. >> le dice
Mark, squadrandola dalla testa ai piedi.
Trixie si volta verso Mark, che l’ha presa per i fianchi e si
muove insieme a lei.
<< Sei una… piratessa, giusto? >>
<< Assolutamente sì. >>
<< Sei davvero molto sexy vestita così. E
quegli stivali… >>
<< Sono da troia, lo so, ma erano già con il
vestito. >> dice lei.
<< Oh no, sono bellissimi e… provocanti, come
te. >> le dice lui, guardandola con sguardo perverso.
Trixie gli sorride e poi si baciano, facendo vedere la lingua a mezzo
campus.
Mentre chiacchierano con altre persone, Trixie esce dalla palestra e
raggiunge i bagni. Nei corridoi, incontra Tori con la sua amica che
frequenta il campus. Appena Tori vede Trixie, fa un sorriso radioso,
che lei nota e le restituisce.
<< Trixie! >>
<< Tori, ciao. Ciao, Sophie. >>
<< Ciao. Vi lascio parlare ragazze. Io torno alla festa.
>>
Trixie e Tori la salutano, e quest’ultima è felice
che l’amica le abbia lasciate sole.
<< Stai benissimo con la parrucca blu. Chi saresti?
>> le chiede Trixie.
<< Una ragazza degli anni sessanta. Questo vestito con le
paillettes e la bandiera inglese è bellissimo.
>>
<< Sì, lo è. >>
<< Tu, invece, sei… una piratessa, giusto? Una
piratessa sexy? >>
<< Esatto. >>
<< Quegli stivali sono stupendi. Sono un po’
alti ma è proprio quello il bello. >> afferma
Tori.
<< L’ho pensato anch’io.
>> dice Trixie, sorridendo a Tori.
Tornate in mezzo alla folla, si mettono a ballare. Tori se la mangia
con gli occhi, e vestita così proprio non riesce a
resisterle.
Mark le vede ballare insieme e, quando Trixie e Tori raggiungono lui,
Jessica, il suo ragazzo, Eleanor e il suo ragazzo, è
piuttosto infastidito.
<< Possiamo parlare Trixie? >> le chiede
lui.
<< Sì. >>
Mentre si allontanano dalla folla, Tori squadra Trixie. Le guarda le
gambe, i capelli, le spalle, ogni singola parte visibile del suo corpo
e immagina il suo sedere sotto quel mini costume da piratessa, e il suo
seno grande e perfetto che esce dal vestito.
<< Dimmi una cosa, Trixie: sei attratta da Tori? Vi ho
visto arrivare insieme e andare a ballare. Vi muovevate come se
foste… una coppia, come se steste insieme. >>
le chiede Mark.
<< Quante volte ti dovrò ancora dire che non
sono lesbica, Mark? >>
<< Non dico che tu sia lesbica, Trix, ma forse potresti
essere bisex. Potresti essere attratta sia dai ragazzi che dalle
ragazze. Dovresti prendere in considerazione quello che ti sto dicendo,
perché credo proprio che tu sia attratta da Tori. Come darti
torto, è una bella ragazza. >>
<< Perché ogni volta che ci vedi insieme,
pensi questo? Sai che ci siamo viste parecchie volte dalla sera della
festa del suo compleanno? Siamo uscite come amiche, solo e semplici
amiche. >>
<< Cosa? Voi due vi siete viste altre volte oltre a
quella in cui vi siete conosciute e a quella della festa per il suo
compleanno? Perché non me l’hai detto?
>> domanda Mark, ancora più infastidito.
<< Perché sapevo che avresti reagito
così. Lei potrà anche essere attratta da me, ma
uno: lei non ci ha mai provato con me, e due: io non sono attratta da
lei. Quindi vedi di smetterla con tutte queste tue paranoie! Ora torno
alla festa. >> risponde Trixie, bruscamente.
Alice, Shane, Terry e Michael arrivano alla festa tutti e quattro
insieme. Hanno scelto dei costumi di gruppo. Sono quattro personaggi di
Alice nel paese delle meraviglie. Alice è una bellissima
Alice sexy, Terry una sexy Regina di Cuori, mentre Shane e Michael sono
pinco panco e panco pinco.
Quando arrivano in mezzo alla folla, tutti si voltano verso di loro e
ridono appena vedono Shane e Michael.
<< Stanno ridendo tutti. >> esclama Terry.
<< Già. Fate proprio ridere con quei costumi.
>> dice Alice.
Terry e Alice ridono sotto i bassi e i ragazzi hanno un sorriso a
trentadue denti, che sembrano degli ebeti.
<< Sul serio, sembrato due idioti. >>
continua Alice.
< Due idioti sexy, però. >> dice Terry.
<< Oh sì. >> conferma Alice.
Più tardi, mentre ballano in mezzo a tutti gli altri, Alice
vede sua sorella Trixie insieme a tre ragazze, così la
raggiunge per salutarla.
<< Trix! >>
<< Ali! >>
Le due sorelle si abbracciano forte e Trixie dice:
<< Sei divina vestita così. Sei Alice nel
paese delle meraviglie, vero? Costume azzeccato, sorella.
>>
Alice ridacchia e poi risponde:
<< Sì. Però tu dovresti vedere i
miei amici come sono vestiti, soprattutto i due ragazzi.
>>
<< Amici? Fammeli conoscere, sono proprio curiosa. Prima,
però, ti presento una mia nuova amica. Lei è
Tori. Jessica ed Eleanor le conosci già. >>
Alice e Tori si stringono la mano e quest’ultima dice:
<< Tua sorella Trixie è una forza della
natura. Studi anche tu qui? >>
<< Sì, sono al primo anno. Tu, invece?
>>
<< Oh no, io non studio qui. Sono qui solo
perché una mia amica frequenta
quest’università. >>
<< Ah. E lavori? >>
<< Sì, in un negozio di strumenti.
>>
<< Wow! >>
<< Andiamo! Fammi conoscere i tuoi amici, Ali. Arrivo,
ragazze. >> esclama Trixie, prendendo la sorella a
braccetto e allontanandosi.
Vicino al banco dei drink, Terry, Shane e Michael stanno chiacchierando.
<< Ragazzi! >> esclama Alice, facendo
voltare i suoi amici.
<< Lei è mia sorella maggiore Trixie. Loro,
invece, sono Terry, la mia compagna di stanza, Shane, un mio amico, e
Michael, il ragazzo di Terry e compagno di stanza di Shane.
>> aggiunge Alice.
Trixie stringe la mano a tutti e tre, e Shane dice:
<< Wow! Sei bellissima, Trixie. Tutte le donne McHope
sono bellissime. Alice mi ha fatto vedere una foto di tutta la
famiglia, e siete una più bella dell’altra. Ma
tu… credo che tu le superi tutte. >>
<< Grazie. Che bel complimento.
Com’è gentile il tuo… amico, Ali.
>> dice Trixie, guardando la sorella.
Shane sorride a Trixie, e Alice lo fulmina con lo sguardo e,
continuando a guardarlo, dice alla sorella:
<< Sì. Shane è molto gentile.
>>
Shane la guarda preoccupato.
All’improvviso si ricorda il nomignolo che ha usato la
sorella per chiamare Alice.
<< Ali? Ti chiamano Ali? >> domanda Shane.
<< Sì, solo le mie sorelle e i miei genitori.
>>
<< Ah. È carino il soprannome Ali.
>>
<< Già. >> concorda Trixie.
Trixie li guarda mentre si scambiano degli sguardi e capisce subito
cosa c’è sotto, così dice alla sorella:
<< Ali, vorrei parlarti un attimo. Vieni con me?
>>
<< Certo. >>
Si allontanano un po’, poi Trixie chiede:
<< Chi è Shane? >>
<< In che senso? >>
<< È solo un amico o… qualcosa di
più? >>
<< Devo proprio dirtelo? Non so se approveresti.
>>
<< Dimmelo. >>
<< Io e lui siamo… scopamici, ecco.
>>
<< Che cosa siete? Ho sentito bene? >>
chiede Trixie, divertita.
<< Scopamici. Amici che fanno sesso quando vogliono,
senza nessun tipo di coinvolgimento di relazione, amore, sentimenti e
cose così. >> risponde Alice, alzando gli
occhi al cielo.
<< Ma perché non state insieme e basta?
>>
<< Perché sarebbe troppo semplice.
L’abbiamo deciso entrambi, insieme, e siamo
d’accordo. >>
<< Boh. Non sono proprio molto d’accordo, ma se
va bene a te, a voi, allora okay. Siete adulti, quindi potete decidere
quello che volete. >>
<< Grazie. >>
<< Comunque vedrai che prima o poi uno
s’innamorerà dell’altro. E qualcosa mi
dice che è già successo. >>
<< Spiegati meglio. >>
<< Credo che lui sia innamorato di te. Questo
è quello che penso io, non è detto che sia vero,
quindi non darci troppa importanza, però io se fossi in te
ci penserei. >>
<< Ma figurati se Shane è innamorato di me.
>> dice Alice, ridacchiando.
<< Pensaci almeno un po’ Ali. Guarda come si
comporta, ascolta bene quello che ti dice. >>
<< Smettila Trix. >>
<< Okay. Io però te l’ho detto,
sorellina. >>
<< Sai una cosa? Vorrei sapere chi è Tori per
te? Ti guardava in un modo… e ha detto che sei una forza
della natura. Di solito le ragazze non fanno questi apprezzamenti su
un’altra ragazza, a meno che non… >>
afferma Alice.
<< Sono lesbiche? >>
<< Esatto. >>
<< Infatti, Tori lo è. Ma siamo solo amiche.
>>
<< Sicura? Per me lei vorrebbe essere più che
tua amica. >>
<< Non sono lesbica, Ali, lo sai. >>
<< Sì sì, lo so, ma non si
può mai sapere. E poi potresti essere bisex. >>
<< Oddio, sembri Mark, il mio ragazzo. >>
<< Il tuo ragazzo? >>
<< Sì, il mio ragazzo. >>
<< Da quando hai un ragazzo? Anzi, da quando il tuo
ragazzo non si chiama più Nick? Che fine ha fatto Nick?
>>
<< Ci siamo lasciati. Ora sto con Mark. >>
<< Ah, non lo sapevo. Allora devi presentarmelo.
>>
<< D’accordo. >>
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Capitolo 15 *** La volta buona ***
15
La
volta buona
Alle 17 in punto
di martedì 6 novembre, Valerie, Asia, Frances e Kate sono
nella palestra per iniziare un’altra lezione di scherma.
Nathan entra
impettito nella palestra, guardando avanti.
Appena Valerie
lo vede, sorride tra sé e sé e spera che la noti.
Non avrebbe mai
pensato di interessarsi a lui, mai e poi l’avrebbe pensato,
neanche tra un milione di anni.
Il problema
è che sono usciti un pomeriggio per prendere quel famoso
frullato, nove giorni prima, poi si sono visti alla festa di Halloween,
dove hanno ballato insieme, e poi basta, non si sono più
visti. Valerie vorrebbe capirci un po’ di più,
vorrebbe fargli capire che lei è interessata a lui e che
vorrebbe provare a essere… la sua ragazza. Sì, la
sua ragazza.
Nathan si volta
e, appena la vede, le fa un sorriso a trentadue denti. Le manda un
bacio, guardandola fisso, e la raggiunge.
<<
Ciao, splendore. >>
<<
Ciao. >>
Nathan si
avvicina al suo viso e le dà un bacio sulla guancia.
<<
Come stai? >> le chiede lui.
<<
Benissimo. Tu? >>
<<
Benissimo anch’io, ora che ti ho visto. >>
Valerie le
sorride, imbarazzata.
La signora
Norton chiama tutti i ragazzi e chiede loro di mettersi in posizione e
di iniziare il riscaldamento.
Alle 19 termina
la lezione e tutti raggiungono gli spogliatoi.
Quando Valerie
esce dallo spogliatoio femminile, Nathan la ferma chiamandola:
<<
Valerie! >>
Valerie si volta
e si ferma sul posto.
<<
Mi chiedevo se… venerdì sera avessi voglia di
uscire con me? >> le chiede lui.
<<
Certo. Dove vuoi andare? >>
<<
Non lo so, ma volevo organizzare qualcosa di… speciale per
il nostro primo appuntamento. >>
Valerie gli
sorride, senza dire niente.
<<
E quel pomeriggio in cui siamo andati a prendere il frullato, che
cos’era? >> gli chiede lei.
<<
Non lo so, ma non era di certo speciale. Voglio qualcosa di veramente
speciale. Per te, per entrambi. Va bene alle sette, venerdì?
>> propone lui.
<<
Sì, va bene. >>
<<
Perfetto. Ci vediamo, splendore. >>
Nathan le
dà un bacio sulla guancia e poi esce dalla palestra, in
pochi secondi.
Valerie inizia a
saltare come una bambina strafelice il giorno di Natale, nel momento
dello scarto dei regali.
<<
Okay, Valerie, stai calma, stai calma. È solo un
appuntamento in fondo. Calmati. >> dice fra sé
e sé.
Esce dalla
palestra strafelice e con un sorriso da ebete.
Venerdì
9 novembre, alle 20, Valerie e Nathan si trovano davanti
all’entrata del ristorante Café Habana.
Quando Valerie
scende dalla macchina di Marcie, che l’ha accompagnata, cerca
Nathan. Appena lo vede, sorride e poi saluta Marcie, chiudendo in
seguito lo sportello dell’auto. Si avvicina a Nathan, che
è seduto su una panchina. Appena la vede, le sorride, e lei
gli restituisce il sorriso. Si danno un bacio sulle guance e lui le
dice:
<<
Sei bellissima. >>
<<
Entriamo, dai. >>
Mentre entrano
nel ristorante, Valerie si guarda intorno e poi guarda se stessa. Spera
di non essere troppo sportiva, vestita così, e si chiede se
entro la fine della serata lei e Nathan riusciranno a darsi il loro
primo vero bacio, dopo quello del giorno in cui si sono conosciuti.
<<
Valerie? >> la chiama Nathan.
Nathan
interrompe i pensieri di Valerie, chiedendole:
<<
Preferisci stare dentro o fuori? >>
<<
Dentro. >> risponde Valerie.
Quando sono al
tavolo, le chiede:
<<
Allora, ti piace qui? >>
<<
Sì, è molto carino. >>
Aprendo il menu,
Valerie esclama:
<<
Allora… vediamo un po’ cos’hanno.
>>
Sfogliando il
menu, all’improvviso, dice:
<<
Uh! Un bel taco non sarebbe male. >>
<<
Quasi quasi lo prendo anch’io. >> dice Nathan,
entusiasta.
<<
Sei mai stata qui? >>
<<
No. Tu? >>
<<
Una volta, ma non ho preso il taco. >>
<<
E cos’hai preso? >>
<<
Non me lo ricordo. >>
Ordinano
entrambi un taco, un’insalata e dell’acqua.
<<
Vuoi prendere il dolce? >> gli chiede lei, a fine cena.
<<
Veramente pensavo che potessimo prenderlo al negozio di dolciumi qui
vicino. >> risponde lui.
<<
Ah. Ma è ancora aperto? >>
<<
Sì, è aperto fino alle dieci. Se ci muoviamo, ce
la faremo. >>
<<
Andiamo subito allora. >>
<<
Perché c’è così tanta roba?
Come faccio a scegliere? >> domanda Valerie, guardando
tutti quei dolciumi, dentro il negozio di dolciumi.
<<
Ti piacciono i macarons? >> le chiede lui.
<<
Sì, ma preferisco le cose con il cioccolato.
>> risponde lei, con la bava alla bocca.
<<
Allora hai l’imbarazzo della scelta, Val. Prendi tutto quello
che vuoi. >>
<<
Inizio con i macarons, che è più facile.
>>
<<
Allora… me ne dia uno alla fragola, uno al cioccolato, poi
uno al lampone, un altro al caramello, e uno alla vaniglia, e un altro
al cocco. >> dice Valerie alla signora dietro al bancone
del negozio.
La signora
dietro al bancone le mette i sei macarons dentro una scatola, poi le
chiede se vuole altro.
<<
Sì. Tu cosa vuoi prendere Nathan? >> chiede
Valerie, voltandosi verso di lui.
<<
Pensavo un gelato e qualche pasticcino. Tu non vuoi il gelato?
>>
<<
No, preferisco qualcosa di non freddo, se fuori non è molto
caldo. >>
<<
Okay. >>
Si siedono da
uno dei tavolini e mangiano tutto quello che hanno preso, facendosi
delle foto.
Un quarto
d’ora dopo, escono dal negozio.
Valerie si ferma
a osservare un acquario a forma di cilindro, a pochi metri
dall’entrata del negozio. Quando nota Nathan accanto a
sé, dice:
<<
Ogni volta che vengo qui, mi fermo a guardare questi cilindri.
>>
<<
Sono belli. >>
<<
Non sono niente di speciale, ma mi attirano. >>
Mentre Valerie
guarda i pesci dentro l’acquario, Nathan si avvicina un
po’ a lei e le prende una mano. Lei si volta e si guardano
dritti negli occhi.
<<
Ti ricordi il nostro primo bacio? >> le chiede lui.
<<
Sì. >> risponde lei, mandando giù.
<<
Pensavo te le fossi già dimenticata. >>
<<
Perché avrei dovuto dimenticarmelo? >>
<<
Perché è successo nel periodo in cui non
t’interessavo neanche un po’, ma meno male che le
cose sono cambiate. >>
<<
Già. Meno male. >> dice lei, sorridendogli.
Valerie non vede
l’ora di essere baciata, e lui sembra sul punto di farlo, ma
all’improvviso le lascia la mano e si dirige verso
l’altro acquario a pochi metri.
Le sembra che
Nathan la stia prendendo in giro. Sembra sempre che la stia per
baciare, ma all’improvviso si tira indietro. Anche alla festa
di Halloween è successo e ci è rimasta un
po’ male. Ma stavolta sono nel bel mezzo di un appuntamento e
spera che finisca in modo diverso.
Valerie lo
raggiunge e gli chiede:
<<
Che ore sono? I miei mi hanno detto di essere a casa per le undici.
>>
<<
Le undici meno un quarto. >>
<<
Di già? >> chiede Valerie, con sguardo triste.
<<
Sì, di già. >>
Nathan la guarda
negli occhi e lei sembra quasi sciogliersi.
<<
Che c’è? >> le chiede lui.
<<
Che c’è? >> gli chiede lei.
<<
Sembra che tu stia… aspettando qualcosa. >>
<<
Cosa dovrei aspettare? >>
<<
Non lo so. Dimmelo tu. >>
Nathan le
riprende la mano, continuando a guardarla negli occhi. Solleva un
po’ il braccio, in modo di averlo davanti al petto, e poi le
dice di girare la mano, in modo da avere il palmo
all’insù. Con le dita dell’altra mano,
passa sopra le linee della mano di Valerie, avanti e indietro per
qualche secondo, guardandola negli occhi.
Valerie
è impaziente. Vuole essere baciata a tutti i costi.
<<
Sicura di non stare aspettando niente? >> le chiede lui.
<<
Sicura. >>
Nathan la guarda
dritto negli occhi per qualche secondo e poi si avvicina un
po’ al suo viso e le chiede:
<<
Neanche… questo? >>
Nathan si
avvicina ancora al suo viso e la bacia molto dolcemente. Mentre si
baciano, lascia andare la sua mano ed entrambe le braccia cadono, ma
poi cerca la mano di Valerie e le loro dita s’intrecciano.
Valerie
è al settimo cielo. Non aspettava altro che questo.
La bocca di
Nathan sa di gelato alla fragola e al limone.
All’improvviso
Valerie sente la lingua di Nathan, che cerca la sua, ed è
spaventata, così smette di baciarlo e si allontana.
<<
Che c’è? >> le chiede lui,
preoccupato.
<<
Hai usato la… >> risponde lei.
<<
Lingua? >>
<<
sì. >>
<<
Non hai mai baciato nessuno con la lingua? >>
<<
Veramente ho baciato solo te. >>
<<
Ah. Vuoi riprovarci? >>
<<
S-sì. >> dice Valerie, insicura e spaventata.
<<
Se vuoi, possiamo provare sennò no. Decidi tu, Val.
>>
<<
Voglio riprovarci. >> dice lei, decisa stavolta.
<<
Okay. >>
Nathan la guarda
negli occhi, si avvicina al suo viso e la bacia di nuovo. Poco dopo si
stanno baciando con la lingua e Valerie è un po’
impacciata com’è giusto che sia la prima volta.
Quando si
staccano, Valerie teme di aver fatto una pessima figura.
<<
Che hai Val? >>
<<
Niente. È che… ho paura di aver fatto una
figuraccia. >>
<<
Non l’hai fatta. E anche se l’avessi fatta, sarebbe
stato normale. La prima volta che ho baciato una ragazza è
stato un disastro. >>
<<
E quand’è successo? >>
<<
A tredici anni. Lei aveva la mia stessa età, ma eravamo
entrambi impacciati e non è stato proprio un gran bacio. Ma
con il passare del tempo tutto è andato meglio. È
solo questione di abitudine, piccola. >>
<<
Okay. >>
Valerie sembra
aver ignorato il nomignolo che Nathan ha usato per lei. Piccola.
Nathan le poggia
una mano sulla guancia e guardandola negli occhi le dice:
<<
Non preoccuparti, piccola. >>
<<
Mi hai chiamato piccola. >> dice lei, sorridendo.
<<
Sì. >>
Valerie gli
sorride e poi prova a dargli un timido bacio.
<<
Forse è meglio che andiamo, altrimenti farai tardi.
>>
<<
Sì. >>
Quando arrivano
davanti al cancello dell’entrata della villa, Nathan accosta
la macchina.
<<
Domani ti chiamo. >> le dice lui.
<<
Okay. >>
Si avvicinano
l’uno all’altra e si danno un bacio. Valerie gli fa
un sorriso e poi esce dalla macchina.
Dopo aver aperto
il cancello e aver percorso un po’ del giardino della villa,
sente degli schiamazzi e delle risate. Si guarda intorno e nota che
c’è qualcuno sotto il gazebo, accanto al campo da
tennis. Sono le sue sorelle: Marcie, Laurie e Annie. Si avvicina e vede
Marcie seduta sulla poltrona sotto una tv a schermo piatto, appesa
nell’angolo sinistro, sul soffitto del gazebo, mentre Laurie
e Annie sono sedute sul divano di fronte alla sorella maggiore.
<<
Ragazze! Cosa ci fate qui a quest’ora? >>
domanda Valerie.
<<
Valerie! >> esclama Marcie, vedendo la sorella.
Laurie e Annie
si voltano verso Valerie, che intanto è andata a sedersi sul
divano di fianco a Marcie.
<<
Allora com’è andato l’appuntamento?
>> le chiede Laurie.
<<
Benissimo. >>
Valerie fa una
pausa e, dopo aver guardato Marcie, Laurie e infine Annie, dice:
<<
Ci siamo baciati. >>
Le sorelle
urlano dalla gioia e Marcie dice:
<<
Wow, Val! Quindi state insieme ora? >>
<<
Credo di sì. Lui non mi ha chiesto di essere la sua ragazza,
ma siamo usciti due volte e ci siamo baciati, quindi credo di
sì. Credo che questa sia la volta buona. >>
confessa Valerie.
<<
Vedrai che lo è. >> le dice Laurie.
<<
Già. >> concorda Annie.
<<
Sicuro. Vi siete baciati. Che cosa tenera. >> dice Marcie.
<<
Con la lingua anche. >> dice Valerie, soddisfatta.
<<
Wow! Complimenti, sorellina. >> dice Marcie, sorridendole.
<<
Dammi il cinque, sorella! >> esclama Laurie, alzando il
braccio e dando il cinque alla sorella.
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Capitolo 16 *** Uscita a quattro ***
16
Uscita
a quattro
Sabato 16
novembre, Valerie e Laurie hanno organizzato un’uscita a
quattro, insieme ai loro ragazzi. Ceneranno in un ristorante italiano e
poi andranno al cinema.
Valerie e Laurie
vengono accompagnate da Marcie, e quando arrivano, i loro fidanzati non
ci sono ancora.
Due minuti dopo
Valerie vede arrivare Nathan. Nello stesso momento Laurie vede arrivare
Jonah.
I due ragazzi
arrivano uno da una parte e uno dall’altra. Jonah si guarda
intorno e vede Nathan. Un attimo dopo, Nathan vede Jonah e i due si
guardano malissimo.
Laurie e Valerie
se ne accorgono e si guardano confuse e preoccupate.
Mentre si
avvicinano alle due sorelle, entrambi capiscono. Jonah capisce che
Nathan sta con Valerie, mentre Nathan capisce che Jonah sta con Laurie.
Arrivati dalle
proprie ragazze, danno loro un bacio.
<<
Allora, Jonah… lui è Nathan, il ragazzo di mia
sorella Valerie. >> dice Laurie.
<<
Mentre lui è Jonah, il ragazzo di mia sorella Laurie.
>> dice Valerie.
I due si
stringono la mano e si guardano in cagnesco.
Laurie e Valerie
non fanno molto caso a entrambi ed entrano nel ristorante.
Mentre stanno
ordinando, Valerie e Laurie notano che nessuno dei due parla con
l’altro per iniziare a conoscersi, così
quest’ultima dice:
<<
Gli spaghetti con la carbonara! Prendo questi. Sono buonissimi,
dovresti provarli tesoro. >>
<<
Li hai già presi? >> le chiede Jonah.
<<
Sì e sono favolosi. Prendili, fidati. >>
<<
D’accordo, li prenderò. >>
<<
Tu cosa prendi, piccola? >> chiede Nathan a Valerie.
<<
Mi sa una bella pizza. Tu? >>
<<
Una pizza anch’io. La quattro stagioni. >>
<<
Io vado sul più leggero. Una con il prosciutto.
>>
<<
Vuoi prendere anche il dolce dopo? >>
<<
Dipende se mi andrà. >>
<<
Sicura che non è per paura di mettere su qualche chilo in
più? >>
<<
Beh… >>
<<
Smettila, piccola. Sei perfetta così come sei. Mi piaci
proprio per questo. E non sei assolutamente grassa. Sei perfetta.
>>
Valerie gli
sorride e i due si baciano.
Jonah li guarda
disgustato e Laurie si volta verso di lui, e gli chiede:
<<
Che hai Jonah? >>
Jonah si volta
verso Laurie e le risponde:
<<
Niente. Perché me lo chiedi? >>
<<
Perché hai guardato disgustato mia sorella e Nathan.
>>
Jonah non dice
niente.
<<
Si può sapere che hai? Hai qualcosa contro mia sorella? O
contro Nathan? >> insiste Laurie.
Ancora silenzio.
Nathan guarda
Jonah con uno sguardo da sfida.
Valerie guarda
preoccupata la sorella e il suo ragazzo.
Jonah, che ha
tenuto lo sguardo fisso sul tavolo, alza la testa e guarda Nathan.
<<
Diteci cosa succede, per favore. >> salta su Valerie.
Nessuno dei due
apre bocca.
<<
Vuoi proprio saperlo Laurie? >> le chiede Jonah.
<<
Sì. >>
Jonah fa un
respiro profondo e dopo dice:
<<
Nathan ed io ci conosciamo già. >>
Laurie e
Valerie, contemporaneamente, chiedono:
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >> risponde Nathan.
<<
Uscivamo con la stessa ragazza. >> confessa Jonah.
<<
Ah. >> dice semplicemente Valerie.
<<
Chi? >> chiede invece Laurie.
<<
Non credo che tu la conosca. L’anno scorso era al secondo
anno e si chiama Peggy. >> risponde Jonah.
<<
Mai sentita. >> dice Valerie.
<<
Neanch’io. >> dice Laurie.
<<
Quando l’abbiamo scoperto abbiamo fatto a botte.
>> continua Nathan.
<<
Già. >> conferma Jonah.
<<
Ah. >> dice semplicemente Valerie.
<<
E com’è finita? Chi è stato con lei
alla fine? >> chiede Laurie.
<<
Nessuno dei due. >> risponde Nathan.
<<
Beh… >> risponde invece Jonah.
<<
Beh cosa? >> domanda Nathan.
<<
Siamo usciti finché non si è trasferita, in
giugno. Abbiamo anche scopato. >> confessa Jonah,
soddisfatto.
Laurie non
riesce a credere a quello che sta dicendo Jonah. Sta ammettendo davanti
a lei di aver fatto sesso con un’altra ragazza, la sua ex.
<<
Cosa? >> chiede Nathan, iniziando a innervosirsi.
<<
L’ho scopata, Nathan. Io e lei. Sesso. E ci sapeva fare.
>> confessa Jonah.
Valerie ha la
bocca aperta e non riesce a dire niente.
Nathan si alza
dalla sedia e fulmina con gli occhi Jonah, che ha l’aria
molto divertita.
Laurie guarda
preoccupata il ragazzo della sorella e poi Jonah, che intanto si
è alzato anche lui dalla sedia e sta guardando Nathan con
aria di sfida.
<<
Non posso credere che tu l’abbia detto davanti a me, davanti
a mia sorella. >> salta su Laurie.
Jonah si volta
verso Laurie e le dice:
<<
Mi dispiace, tesoro. Non potevo mentire. >>
<<
Forse avresti dovuto, invece. Io me ne vado. >> taglia
corto Laurie, alzandosi dalla sedia e andando verso l’uscita
del ristorante.
Valerie
finalmente riesce a parlare.
<<
Laurie, dove vai? >>
Anche Valerie
fugge via e raggiunge la sorella.
<<
Laurie! Aspettami! >>
Quando Laurie
esce dal ristorante, si appoggia al muro davanti all’entrata.
<<
Non posso credere che l’abbia detto davanti a me, davanti a
te e a Nathan. Mi dispiace così tanto, tesoro.
>> dice Laurie, con le mani fra i capelli.
<<
Non è colpa tua, Laur. I ragazzi sono stupidi. Marcie ce lo
dice sempre, e anche Alice e Trixie ce lo dicevano sempre.
>> le dice Valerie.
<<
Già. >>
Valerie guarda
la sorella e le chiede:
<<
Vuoi tornare dentro? >>
<<
A dire la verità… non lo so. >>
risponde Laurie.
All’improvviso
sentono un gran rumore provenire da dentro il ristorante e si
preoccupano, così rientrano.
Trovano Nathan e
Jonah che stanno facendo a botte, accanto al loro tavolo e tutti stanno
guardando la scena.
<<
Oh mio Dio! >> esclama Laurie.
Laurie e Valerie
corrono verso i loro fidanzati.
<<
Smettetela! >> urla Valerie.
<<
Basta! >> urla invece Laurie.
Laurie prova a
separare i due ragazzi. Valerie, invece, prova a mettersi in mezzo e
urla di smetterla, ma viene colpita in piena faccia da Jonah, e crolla
a terra.
Laurie si china
subito verso di lei, preoccupatissima.
<<
Oddio! >>
Nathan guarda
con odio Jonah e gli urla:
<<
Guarda che cazzo hai fatto, idiota! >>
Nathan si china
su di lei e le accarezza i capelli.
Laurie alza lo
sguardo su Jonah, che è in piedi a un metro da loro, con le
mani davanti al viso, preoccupatissimo.
<<
Che cazzo hai fatto? >> esclama Laurie.
Laurie accarezza
la sorella e le tocca l’occhio destro, dove ha ricevuto il
pugno.
<<
Come ti senti tesoro? >> le chiede Laurie.
Valerie geme e
si tocca l’occhio.
<<
Piccola, rispondi. >> dice Nathan.
Valerie geme.
Laurie si volta
verso la folla che sta guardando tutto e dice:
<<
Qualcuno porti del ghiaccio o una bistecca fredda, per favore!
>>
<<
Piccola, come ti senti? >> le chiede Nathan.
<<
Mi fa malissimo l’occhio e vedo sfocato. >>
risponde Valerie.
<<
Dici che dovremmo portarla all’ospedale? >>
chiede Laurie a Nathan.
<<
No, non c’è bisogno. Basta che qualcuno ci porti
del ghiaccio. >>
Nathan si volta
verso la folla e chiede:
<<
Qualcuno è andato a chiedere del ghiaccio? >>
Una signora
risponde a Nathan dicendogli di sì.
Due minuti dopo,
qualcuno arriva con una bistecca ghiacciata e la passa a Laurie, che la
mette sull’occhio della sorella.
Mentre Valerie
prova ad alzarsi con l’aiuto della sorella, Nathan si alza e
parla, o meglio, urla, contro Jonah.
<<
Hai visto che cazzo hai combinato, razza d’idiota?
>>
<<
Mi dispiace, non l’ho colpita apposta. Io volevo colpire te,
ma lei si è messa in mezzo all’improvviso.
>> risponde Jonah, preoccupato.
<<
Non avresti dovuto farlo comunque, idiota! Ti conviene andartene.
>>
Jonah se ne va
con la coda tra le gambe e quando passa accanto alle due sorelle,
guarda Laurie, che lo fulmina con gli occhi.
<<
Mi dispiace. >> dice lui.
<<
Vattene! >>
<<
Mi dispiace, Valerie. >>
La povera
Valerie non dice niente e si tiene ben stretta all’occhio, la
bistecca ghiacciata.
Jonah guarda
un’ultima volta Laurie, e poi se ne va via con la testa bassa.
<<
Volete tornare a casa? >> chiede Nathan.
<<
Sì. >> risponde Laurie.
<<
Volete che chiami mia madre, così che vi porta a casa?
>>
<<
Se per lei non è un problema, sì. >>
<<
Non credo. Ora la chiamo. >>
Quando arrivano
a casa, Laurie apre con le chiavi di casa ed entrambe salgono in camera
senza fare rumore. Vengono beccate subito, mentre salgono le scale per
andare al piano di sopra.
<<
Ragazze! Già a casa così presto? >>
chiede loro la signora McHope.
Laurie e Valerie
si fermano subito, ma non si voltano.
<<
Ragazze? >>
Laurie si volta
e risponde:
<<
Sì. >>
<<
Come mai? >>
<<
Ehm… >>
<<
Valerie, tesoro, perché non ti volti? Cos’hai?
Stai male? >> chiede la signora McHope.
Laurie e Valerie
rimangono ferme nella stessa posizione, senza dire una parola.
La signora
McHope sale le scale e raggiunge le figlie. Fa voltare Valerie e appena
vede il suo occhio nero esclama:
<<
Oh mio Dio! Cos’è successo? >>
<<
I nostri ragazzi si conoscevano già perché
uscivano con la stessa ragazza. Hanno fatto a botte e Valerie si
è messa in mezzo per fermarli, ma Jonah per sbaglio
l’ha colpita. >> confessa Laurie, tutto
d’un fiato.
La signora
McHope guarda l’occhio della figlia e dice:
<<
È proprio nero. Non le avete messo sopra qualcosa di freddo?
>>
<<
Sì, una bistecca. >> risponde Laurie.
<<
Vieni che ti metto del ghiaccio. >>
Qualche minuto
dopo, sono tutti in cucina.
<<
Cosa cavolo…? Valerie, perché hai un occhio nero?
>> chiede Annie, arrivando in cucina.
<<
Jonah e Nathan si conoscevano già perché uscivano
con la stessa ragazza. Hanno fatto a botte dentro il ristorante e
Valerie si è messa in mezzo per fermarli, ma Jonah per
sbaglio l’ha colpita. >> confessa ancora una
volta Laurie.
<<
Mi dispiace tanto, Laur. >> salta su Valerie.
<<
Non è colpa tua, tesoro. È colpa di
quell’idiota di Jonah. >> le dice Laurie, per
rassicurarla.
<<
Wow. È proprio bello nero, eh? >> dice Annie.
Il signor McHope
arriva in cucina e appena vede la figlia con l’occhio nero,
la raggiunge subito e chiede:
<<
Che cos’è successo? Chi ti ha ridotto
così? >>
Laurie spiega di
nuovo l’accaduto e più tardi Valerie è
nel suo letto, con del ghiaccio sull’occhio e accanto a lei
ci sono Laurie e Annie.
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Capitolo 17 *** Il giorno del Ringraziamento ***
17
Il
giorno del Ringraziamento
È il
giorno del Ringraziamento, e in casa McHope sono già
iniziati i preparativi per il pranzo già alle 11 di mattina.
Il campanello
suona e Marcie, Laurie, Valerie e Annie si precipitano fuori dalle loro
stanze per andare ad aprire la porta.
Può
essere Trixie o Alice o entrambe, tornate a casa insieme.
Aprono la porta
e vedono Trixie. Altissima, con un paio di jeans, una maglietta a
maniche lunghe, una sciarpa e un paio di stivali ai piedi.
<<
Ragazze! >> esclama lei.
Marcie, Laurie,
Valerie e Annie si buttano su di lei e la abbracciano.
< Mi
siete mancate tantissimo. >> dice Trixie.
<<
Ci sei mancata anche tu, Trix. >> dice Marcie.
Mentre entrano
in casa, Trixie chiede:
<<
Cos’è successo dall’ultima volta che ci
siamo sentite? >>
<<
Tante cose. Vero, Val? >> dice Marcie.
Trixie sposta lo
sguardo su Valerie e le chiede:
<<
Cos’è successo, sorellina? >>
<<
Beh… >> dice lei.
<<
Avanti, sputa il rospo, sorellina! >> le dice Trixie.
<<
Mi sono messa con un ragazzo. >> confessa Valerie.
<<
Oh mio Dio! Davvero? Tu, la mia sorellina Valerie… con un
ragazzo? Devo assolutamente conoscerlo. Come si chiama?
>> esclama Trixie, tutta euforica.
<<
Nathan. >>
<<
Ah, quel ragazzo che abbiamo visto all’Apple e che fa scherma
con te? >>
<<
Sì, lui. >>
<<
Complimenti, sorellina. Dammi il cinque. >>
Le due sorelle
si danno il cinque, poi Trixie si volta verso Laurie e le chiede:
<<
E tu, Laurie? Come va con Jonah? >>
<<
Ehm… devo proprio rispondere? >> chiede lei.
<<
Cos’è successo di così brutto che non
vuoi dirlo? >>
<<
Un casino. Posso spiegartelo dopo con calma? >>
<<
Certo. >>
Trixie le
accarezza i capelli e la signora McHope arriva in sala, con il
grembiule addosso.
<<
Tesoro! Sei a casa. >> esclama la signora McHope.
La signora
McHope si toglie il grembiule e abbraccia la figlia, che chiede:
<<
Come stai, mamma? >>
<<
Benissimo, tesoro. Tu come stai? >>
<<
Benissimo anch’io, mamma. Stai già cucinando?
>>
<<
Sì. Hai sentito tua sorella Alice? >>
<<
Sì, ha detto che sarebbe arrivata verso le undici e mezzo.
>>
<<
Perfetto. >>
Una
mezz’ora dopo, mentre Trixie, Marcie, Laurie, Valerie e Annie
sono in sala a chiacchierare sul divano, suona il campanello. Stavolta
è per forza Alice.
Vanno tutte e
cinque ad aprire la porta e si trovano davanti Alice, più
bella che mai.
<<
Ragazze! >> esclama Alice, con un bellissimo sorriso.
Si buttano tutte
su di lei e la abbracciano.
<<
Mi state soffocando ragazze. >>
Si staccano
subito da lei, si guardano e poi si abbracciano di nuovo.
<<
Mi siete mancate tantissimo. >> dice lei.
Per
mezz’ora si raccontano tutte le cose successe e verso le 12
aiutano la madre in cucina.
Più
tardi, verso le 13:15, durante il pranzo, qualcuno suona alla porta.
<<
Chi cavolo è a quest’ora? >> chiede
il signor McHope, un po’ irritato.
<<
Non lo so tesoro. >> risponde la signora McHope.
Suonano ancora.
<<
Vado ad aprire io? >> si offre la signora McHope.
<<
Vado ad aprire io, se vuoi, mamma? >> si offre Trixie.
<<
Vado io, tesoro, non preoccuparti. >> dice la signora
McHope.
Quando la
signora McHope apre la porta, si trova davanti Jonah.
<<
Salve, signora McHope. C’è Laurie in casa?
>> domanda lui.
<<
Sì, e abbiamo iniziato a pranzare da poco. Ti sembra questa
l’ora di presentarsi a casa degli altri? >>
<<
So che è ora di pranzo, ma devo parlare con Laurie. La
chiamo e le mando sms da sabato, ma non mi risponde mai.
>> si giustifica Jonah.
<<
Non puoi ripassare più tardi? È il giorno del
Ringraziamento, non devi mangiare anche tu con la tua famiglia?
>>
<<
Sì, ma noi pranziamo tra minimo un’ora. La prego
signora, mi faccia parlare almeno cinque minuti con sua figlia. La
prego. >>
<<
D’accordo. Cinque minuti però, non un minuto di
più. E sempre se Laurie vuole parlare con te.
>>
<<
Grazie. >>
<<
È Jonah. Vuole parlare con te, Laurie. >>
esclama la signora McHope, entrando in sala.
<<
A quest’ora? Perché è venuto qui? Oggi
poi. >> chiede Laurie.
<<
Ci vuoi parlare? >>
Laurie non sa
cosa fare. Da una parte vorrebbe parlargli, ma dall’altra no.
Non si parlano da venerdì sera e un po’ gli manca.
<<
Ci parlerò. >> dice Laurie.
Laurie si alza
dalla sedia e raggiunge l’ingresso.
<<
Ciao. >> lo saluta.
<<
Ciao. >> la saluta lui, con un sorriso.
Si guardano
senza dire una parola, poi Jonah inizia a parlare.
<<
Mi dispiace, okay? Non volevo colpire tua sorella, lo sai. Mi sono
fatto figo solo per fare invidia a Nathan, ma nient’altro.
Non volevo dire quelle cose davanti a te e a Valerie, ma voi due
eravate lì. Mi dispiace, Laurie. Ti prego, parlami.
Dì qualcosa. >>
<<
Cosa dovrei dire, Jonah? >>
<<
Qualsiasi cosa. >>
<<
Okay. È finita. >> dice Laurie.
Laurie fa due
passi indietro e chiude la porta.
Jonah bussa come
un forsennato, ma Laurie sta già tornando in sala.
Tornata in sala,
si siede al tavolo e continua a mangiare. Tutti la guardano, aspettando
che lei racconti.
<<
Che c’è? >> chiede guardando la sua
famiglia.
<<
Che vi siete detti? >> le chiede Valerie.
<<
Oh, niente di che. Lui mi ha detto che gli dispiace, che non voleva
colpirti e dire quelle cose e bla bla bla. Io gli ho detto che
è finita e gli ho chiuso la porta in faccia. Stop.
>> confessa Laurie.
Trixie ridacchia
e Alice soffoca una risata. Valerie rimane a bocca aperta, con un
boccone di tacchino ancora in bocca. Marcie, invece, dice:
<<
Wow! >>
E Annie fa finta
di niente, nascondendo il viso dietro un bicchiere d’acqua.
<<
Tutto qui? >> chiede Valerie.
<<
Sì. >>
<<
Ma tra voi due non può finire così, per colpa
mia. Se io non mi fossi messa in mezzo, a quest’ora stareste
ancora insieme. >>
<<
No, tu non c’entri, tesoro. Ha fatto tutto lui. Lui ha detto
quelle cose davanti a me prima che io uscissi dal ristorante.
>>
<<
Ma io ho peggiorato le cose. >> insiste Valerie.
<<
No, tu non hai fatto niente, non preoccuparti. >>
Laurie stringe
la mano alla sorella per rassicurarla.
<<
Continuiamo a mangiare, per favore. >> dice Laurie.
Appena finiscono
di pranzare, si alzano per sparecchiare e il cellulare di Alice
squilla. Alice prende il suo cellulare da sopra il divano, a due metri
dal tavolo, e vede che sullo schermo c’è scritto
“Shane”.
<<
Pronto? >>
<<
Hey. >>
<<
Ciao. >>
<<
Buon giorno del Ringraziamento. >> le dice lui.
<<
Grazie. Anche a te, Shane. >>
<<
Come stai? >>
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene anch’io. Com’è andato il pranzo?
>>
<<
Bene bene. Mi è mancato non avere più tutte le
mie sorelle intorno. A te com’è andato?
>>
<<
Bene anche a me. >>
Per alcuni
secondi nessuno dice niente e sentono uno il respiro
dell’altro.
<<
Quando torni al campus? >> le chiede lui.
<<
Domenica sera. Tu? >>
<<
Penso anch’io domenica sera. Potremmo vederci e…
>>
Alice aspetta
che i suoi genitori e le sue sorelle si siano allontanati dalla sala e
poi dice:
<<
Scopare? Certo. Non vedo l’ora. Quattro giorni senza sesso
sono parecchi, ora che siamo abituati a farlo quasi tutti i giorni.
>>
<<
Già. Non sai quanto mi piacerebbe essere lì con
te ora e… spogliarti e fare sesso con te, nel tuo letto
magari. >>
<<
Piacerebbe anche a me. >> dice lei, sorridendo.
<<
Alice? >>
<<
Sì? >>
<<
Passa dei bei giorni con la tua famiglia. Ci sentiamo domenica, quando
saremo tornati al campus. >>
<<
Sì. Ciao, Shane. >>
<<
Ciao, Alice. >>
Alice interrompe
la chiamata e poi fissa lo schermo per qualche secondo.
E se Trixie
avesse ragione? Se quello che le ha detto alla festa di Halloween fosse
vero? Se Shane fosse davvero innamorato di lei? Ma fanno sesso, sono
scopamici, da appena due mesi.
Alice scaccia
via quei pensieri e continua a sparecchiare.
Trixie torna in
sala e le chiede:
<<
Chi era? >>
<<
Shane. >>
<<
Aah, il bell’innamorato. >>
<<
Non è innamorato di me. >> esclama Alice.
<<
Secondo me sì. Cosa ti ha detto? >>
<<
Mi ha augurato un felice giorno del Ringraziamento e mi ha chiesto se
domenica, quando torniamo al campus, ci vediamo per…
>>
<<
Scopare? >>
<<
Sì. Poi però sembrava volesse dirmi
qualcos’altro, ma alla fine ha cambiato idea. >>
<<
Appunto. >>
<<
Non iniziamo questo discorso di nuovo, Trix. Shane non è
innamorato di me. Punto e stop. >>
<<
Okay okay, come vuoi tu. >>
Nel primo
pomeriggio, dopo il pranzo, le sorelle McHope sono nella zona relax,
che consiste in due stanze, dove in una c’è una tv
a schermo piatto, un divano e il camino, mentre in quella accanto
c’è un tavolo da biliardo.
Trixie, Alice e
Marcie stanno giocando a biliardo, mentre Laurie e Annie stanno
guardando la tv e intanto controllano Facebook con un computer
portatile, e Valerie sta messaggiando con Nathan.
Nella stanza
dove si trova il tavolo da biliardo, Alice e Marcie stanno giocando una
partita, facendosi insegnare da Trixie, e all’improvviso il
cellulare della maggiore delle McHope squilla con una strana suoneria.
Alice e Marcie
si guardano confuse e Trixie risponde subito.
<<
Pronto? >>
<<
Ciao, straniera. Che fine hai fatto? >> le chiede Tori.
<<
Ciao. Sono tornata a casa per il Ringraziamento. Torno domenica sera.
Tu piuttosto che fine hai fatto? >>
<<
Sono a casa anch’io per il Ringraziamento, ma solo per oggi.
Domani devo lavorare. Anzi, perché non mi vieni a trovare
domani? >>
<<
Sì, perché no. A che ora ti andrebbe bene?
>>
<<
Vieni quando vuoi, tanto io faccio dalle nove alle cinque. Anzi, dopo
potremmo uscire per un aperitivo, se ti va? >> propone
Tori.
<<
Sì, ottima idea. Allora vengo verso le… quattro,
dai. >>
<<
Perfetto. A domani, allora. E, Trixie… buon giorno del
Ringraziamento. >>
<<
Anche a te. A domani. >>
<<
Chi era? >> le chiede Marcie.
<<
La signorina “sbavo dietro a Trixie McHope”?
>> domanda Alice.
<<
Alice! >>
<<
Che c’è? È vero che ti sbava dietro
Trix. >>
<<
Mi spiegate, per favore? >> chiede Marcie.
Laurie, Valerie
e Annie appaiono sulla soglia e quest’ultima chiede:
<<
Spiegare cosa? Spiegateci anche a noi, a sto punto. >>
<<
Oddio mio! Mi sembra di essere a un interrogatorio. Ora vi spiego
ragazze, state calme. >> esclama Trixie.
<<
Avanti, spiega spiega. >> dice Alice.
<<
Tori è una ragazza che ha un anno in meno di me e che ho
conosciuto a un karaoke party, il mese scorso. È la cugina
di Jessica, una delle mie coinquiline e amiche. Siamo uscite parecchie
volte da quando ci conosciamo e ci troviamo bene insieme. Tutto qui.
>> afferma Trixie.
<<
Sì, peccato che Tori è lesbica e ha una cotta per
Trixie. >> aggiunge Alice.
<<
Questo lo pensi tu, Ali. >>
<<
Lesbica? Cotta per te? >> domanda Laurie.
<<
È lesbica? >> domanda anche Valerie.
<<
Sì, è lesbica, ma non ha una cotta per me. Questo
lo pensa solo Alice. >>
<<
Se lo dici tu. >> dice Alice, alzando le sopracciglia e
spalancando gli occhi.
<<
Tu l’hai vista, Ali? >> chiede Marcie.
<<
Sì, alla festa di Halloween. È molto carina.
>> risponde Alice.
<<
Ah. Ma tu non stai con Mark? >> domanda Annie.
<<
Sì, certo che sto con Mark. Ve l’ho detto, Ali
pensa che Tori abbia una cotta per me, ma non è
così. >> risponde Trixie.
<<
Quindi domani devi uscire con lei? >> domanda Marcie.
<<
Sì. >>
<<
Come amiche? >> chiede Marcie.
<<
Sì. Che problema c’è? >>
<<
Nessuno. Era solo per chiedere. >>
Il cellulare di
Trixie squilla ancora, ma stavolta con una suoneria diversa.
<<
Pronto? >>
<<
Hey, piccola. >> la saluta Mark.
<<
Ciao, Mark. >>
<<
Buon giorno del Ringraziamento. >>
<<
Anche a te. >>
<<
Sei libera domani sera? >>
<<
Ehm… no. >>
<<
Ah sì? E con chi devi uscire? >>
<<
Immagina. >>
<<
Con Tori? Esci con Tori? >>
<<
Sì, esco con lei. Non alterarti tanto, per favore.
>>
<<
E dove andate? >>
<<
Ma che t’importa? Posso uscire con un’amica oppure
me lo vieti? >>
<<
No, non ti vieto proprio niente, ma questa tua amica ha una cotta per
te, quindi scusa se sono geloso. >>
<<
Ogni volta la stessa storia. Basta, Mark, ti prego. Ci sentiamo domani,
okay? >>
<<
Sì. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Alice apre la
bocca per dire qualcosa alla sorella, ma Trixie la ferma ancora prima
che una sola parola riesca a uscire dalla sua bocca.
<<
Non dire niente, ti prego. >> le dice Trixie.
Dal computer
portatile sopra il divano si sente un rumore. Annie va a controllare e
vede un messaggio di Jerry su Facebook.
<<
Oddio! Jerry mi ha scritto buon giorno del Ringraziamento!
>>
Marcie e Alice
riprendono la loro partita a biliardo, e Laurie e Valerie ritornano sul
divano, accanto a Annie.
<<
Rispondigli, dai. >> le consiglia Laurie.
Annie:“anche
a te, Jerry ”
Jerry:“ti
stai divertendo con le tue sorelle?”
Annie:“oh
sì, mi mancava non averle più tutte qui a
casa.”
Annie e Jerry
continuano a chattare per un po’, poi lui la saluta.
Da quando si
sono parlati per la prima volta, alla festa di Halloween, Jerry ha
chiesto l’amicizia ad Annie su Facebook e si sono parlati
alcune volte.
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Capitolo 18 *** L'ex ***
18
L’ex
Martedì
18 dicembre, Trixie si sveglia verso le 8:30 e quando apre gli occhi,
si trova davanti Jessica ed Eleanor con una torta al cioccolato in mano
con sopra delle candeline.
Le due ragazze
cantano “tanti auguri” e quando è il
momento di spegnere le candeline, avvicinano la torta a Trixie e lei
spegne tutte le ventuno candeline.
<<
Tanti auguri, Trix. >> le dice Jessica.
<<
Ventuno finalmente. >> dice invece Eleanor.
Le tre ragazze
si abbracciano e poi Trixie si alza dal letto.
Poco dopo, le
tre amiche stanno facendo colazione con una tazza di latte e una
generosa fetta di torta al cioccolato.
Il cellulare di
Trixie suona in continuazione.
<<
Chi è stato il primo a farti gli auguri? >> le
chiede Eleanor.
<<
Tori, stanotte a mezzanotte in punto. >> risponde Trixie.
<<
Wow. >> esclama Jessica.
<<
Ancora prima di noi due. >> dice Eleanor.
<<
Già. >>
Mentre inzuppa
la fetta di torta nel latte, legge gli sms di auguri.
Qualche minuto
prima delle 9, squilla il cellulare di Trixie e lei risponde subito.
Dall’altro lato del telefono, qualcuno canta:
<<
Tanti auguri a te
tanti auguri a te
tanti auguri a
Trixie
tanti auguri a
te! >>
E si sente
qualcuno che applaude.
Marcie, Laurie e
Valerie, contemporaneamente, urlano:
<<
“Tanti auguri, Trixie! >>
<<
Grazie. Mi fate commuovere così, però.
>> dice loro Trixie.
<<
Ti dobbiamo già salutare, perché dobbiamo entrare
in classe. Auguri di nuovo, sorellona. >> dice Marcie.
<<
Auguri! >> urla Laurie.
<<
Auguri, sorellona! >> urla anche Valerie.
Un attimo dopo
squilla di nuovo il cellulare e stavolta è Annie a fare gli
auguri a Trixie.
Più
tardi anche Alice la chiama per gli auguri.
Durante la
serata, Jessica ed Eleanor portano Trixie in un bar di Malibu che si
affaccia sul mare.
Quando arrivano
al bar, prendono un tavolo e lì trovano Tori e Sophie, la
sua amica che frequenta la Pepperdine. Appena Trixie vede Tori seduta
al tavolo, si volta verso le sue amiche e chiede loro:
<<
E loro due? Non dovevamo essere solo noi tre? >>
<<
Sì, ma abbiamo pensato di chiamarle e non volevamo dirti
niente. >> risponde Jessica.
<<
Avete fatto benissimo ragazze. Grazie. >> dice Trixie.
Chiacchierano,
stuzzicano qualcosa e bevono, finché non inizia la musica
suonata da un dj. Si alzano e vanno a ballare.
Più
tardi, Trixie si sta prendendo una pausa da tutto quel ballare. Tori la
vede e si avvicina a lei.
<<
Hey. >>
Trixie si volta
verso di lei e le dice:
<<
Hey. Anche tu ti prendi una pausa dopo aver ballato per più
di mezz’ora? >>
<<
Sì, sono stanchissima. >>
<<
Capisco. >>
Trixie guarda
l’oceano sotto di loro, poi si volta verso l’amica
e le chiede:
<<
Eri mai venuta in questo bar? >>
<<
Sì, alcune volte. È carino, vero? >>
<<
Sì, molto. E poi si affaccia proprio sull’oceano,
è uno spettacolo. >>
<<
Già. >>
Trixie guarda
l’oceano e Tori guarda il profilo dell’amica.
<<
Sei bellissima stasera, Trix. >> le dice Tori.
Trixie si volta
verso Tori, le sorride e dopo qualche secondo le dice:
<<
Sei bellissima anche tu, Tori. >>
Trixie non
specifica che Tori è bella stasera, ma che è
bella in generale, perché è proprio quello che
vuole dire.
Le due ragazze
si sorridono e si scrutano a vicenda.
Tori si avvicina
un po’ di più a Trixie e la guarda dritta negli
occhi. Nello stesso momento i loro visi si avvicinano l’uno
all’altro, ma prima che le loro labbra possano unirsi,
qualcuno le interrompe, facendole distanziare l’una
dall’altra.
Una ragazza
vestita tutta di nero esclama:
<<
Tori! >>
<<
Kristen. >> dice Tori.
<<
Come stai? >> le chiede Kristen, dopo averla abbracciata.
<<
Bene. Tu come stai? >>
<<
Benissimo. Cosa ci fai qui? >>
Mentre Tori e
Kristen parlano tra loro, Trixie scruta dalla tasta ai piedi la
ragazza. È bella, piuttosto alta, castana, magra, con gli
occhi verdi e tutta vestita di nero.
Kristen si volta
verso Trixie e le porge la mano.
<<
Piacere, io sono Kristen. >> le dice.
<<
Trixie. >> dice lei, stringendogliela.
<<
Trixie è una… mia amica. Siamo qui per
festeggiare il suo compleanno. >> esclama Tori.
<<
Ah, wow. E quanti anni compi? >>
<<
Ventuno. >>
< Ah sei
più grande. Io ne ho venti. >>
<<
Come Tori. >>
<<
Già. >>
Poco dopo un
gruppo di ragazze e ragazzi chiama Kristen e lei si allontana dopo aver
salutato Tori e Trixie.
<<
Chi è? >> chiede Trixie.
<<
La mia ex. >>
<<
Ah. >>
<<
Ma ci siamo lasciate mesi fa. Non la vedevo da allora. >>
confessa Tori.
<<
Da quanto? >>
<<
Da giugno. >>
<<
Ah. >>
Un attimo dopo
Jessica, Eleanor e Sophie raggiungono Trixie e Tori, e tornano al
tavolo.
Trixie
è consapevole che se non fosse arrivata Kristen, lei e Tori
si sarebbero baciate, ma pensa che forse sia stato meglio che lei sia
arrivata.
Decide di non
dirle niente a riguardo, facendo finta che il loro quasi bacio non sia
mai successo.
|
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Capitolo 19 *** Il ballo d'inverno ***
19
Il
ballo d’inverno
Venerdì
alle 21, c’è il ballo d’inverno della
Malibu High School e Middle School e si svolgerà
all’hotel Hyatt Westlake Plaza, a mezz’ora da
Malibu, nella Grand Plaza Ballroom.
Quando Marcie,
Laurie, Valerie e Annie arrivano nella sala da ballo, tutto
è agghindato come se fosse sceso l’inverno
improvvisamente.
A Los Angeles
l’inverno è mite e la temperatura minima non
scende sotto i 5-10°C.
Ci sono pinguini
giganti finti sparsi un po’ ovunque, luci natalizie, alberi
tutti bianchi con della neve finta sopra, un angolo dove potersi fare
delle foto in mezzo a della neve finta e degli alberi innevati, e tante
altre cose che ricordano l’inverno e il Natale.
<<
Wow! >> esclama Marcie, guardandosi intorno.
<<
Quest’anno la scuola si è proprio superata.
>> dice invece Laurie.
<<
Già. Non hanno badato a spese. >> concorda
Valerie.
<<
Basta guardare il posto in cui hanno deciso di fare il ballo. Questa
sala è… enorme. >> esclama Annie.
Marcie si volta
verso le sorelle e dice:
<<
Andiamo a divertirci un po’ sorelline! >>
E con
quest’ultima frase, le sorelle McHope s’inoltrano
nella sala e pian piano si sparpagliano. Marcie cerca Eddy o Elijah,
dipende chi dei due riesce a trovare prima, Valerie cerca Nathan,
Laurie le sue compagne di classe e Annie lo stesso.
<<
Amore! >> esclama Marcie, dopo aver visto Eddy.
Eddy si volta e
quando vede Marcie, rimane a bocca aperta. Si avvicina a lei e le
dà un bacio.
<<
Wow. Sei uno splendore, tesoro. >> le dice lui.
<<
Grazie, amore. >>
Eddy le porge la
mano e chiede:
<<
Mi concedi l’onore del prossimo ballo? >>
<<
Assolutamente sì. >>
Marcie afferra
la sua mano e vanno sulla pista da ballo, in mezzo alla folla.
Dopo aver
cercato Nathan, Valerie si rassegna e trova Tiffany che parla con delle
ragazze.
<<
Tiff! >> la chiama Valerie.
Tiffany si volta
verso l’amica e si abbracciano.
<<
Wow. Sei sempre più bella, Val. >> le dice.
<<
Non si dicono le bugie, Tiff. Tu sei sempre più bella.
>>
<<
Vuoi scherzare? Tu sei molto più bella di me.
>>
Tiffany saluta
le ragazze e si allontana di qualche metro da loro, insieme a Valerie.
<<
Hai già visto Nathan? >> le chiede Tiffany.
<<
No, non l’ho ancora visto. Tu l’hai visto, per
caso? >>
<<
No. >>
<<
Dovrà ancora arrivare a sto punto. >>
<<
Sì. Andiamo a ballare? >>
<<
Sì. >>
Mentre ballano,
Laurie si aggrega a loro e tutte e tre si scatenano sulla pista da
ballo.
Dopo una
mezz’oretta, si stancano e bevono qualcosa.
Osservano i
ragazzi e le ragazze che si fanno le foto nell’apposito
angolo “fai una foto nell’inverno
rigido”, a pochi metri da loro.
<<
Facciamo delle foto? >> propone Tiffany.
Senza neanche
ricevere una risposta, Laurie e Valerie sono già andate
avanti e Tiffany le raggiunge subito.
Mentre si fanno
le foto nell’angolo, “fai una foto
nell’inverno rigido”, passa da lì Jonah.
Laurie lo vede ma fa finta di niente. Jonah si ferma per osservarla, ma
lei lo ignora del tutto. Lui si avvicina per parlarle e le chiede:
<<
Laurie! Possiamo parlare? >>
<<
Non voglio parlare con te, Jonah. >> risponde lei.
Jonah fa qualche
passo verso di lei e dice:
<<
Avanti, Laurie, parliamo. Ti prego. >>
<<
Sto facendo delle foto con mia sorella e una sua amica. >>
<<
Okay, ma dopo parliamo. Per favore. >>
<<
Non lo so, Jonah, non so se ho voglia di parlare con te.
>>
<<
Non ti libererai di me finché non avremmo parlato.
>> insiste lui.
<<
D’accordo, dopo parliamo. >>
<<
Ti aspetto dal tavolo del punch. >>
<<
Okay. >>
Una decina di
minuti dopo, Laurie ha raggiunto Jonah.
<<
Hey. >>
Jonah si volta e
la guarda.
<<
Sei uno splendore, Laurie, lasciatelo dire. >>
<<
Sì sì, okay. Allora… cosa vuoi dirmi?
>> taglia corto Laurie.
<<
Andiamo in un posto più tranquillo. >> dice
lui, allontanandosi dalla sala insieme a Laurie.
Arrivano in un
corridoio e in una sala dove c’è una fontana di
marmo marrone chiaro, e si siedono sul bordo.
Prima di
iniziare a parlare, Jonah prende le mani di Laurie e la guarda negli
occhi.
<<
Mi manchi Laurie. Non immagini neanche quanto. È
più di un mese che non ci parliamo. Ce l’hai
ancora con me? >>
Anche a Laurie
manca moltissimo Jonah, ma lei preferisce non darlo a vedere.
Crede di averlo
perdonato, ma ce l’ha ancora un po’ con lui per
aver colpito sua sorella Valerie, anche se per sbaglio, e per aver
detto quelle cose davanti a lei. In fondo non ha fatto niente di male e
sa che lui ci tiene a lei.
<<
Un po’ sì. >> risponde lei.
<<
Come un po’ sì? >>
<<
Hai detto quelle cose, hai dato un pugno a mia sorella. Lo so,
l’hai fatto per sbaglio, ma è successo comunque. E
ti sei comportato malissimo con Nathan, il suo ragazzo. >>
<<
Quindi ancora non mi hai perdonato? >>
<<
Forse… non lo so. >>
<<
Sì o no, Laurie? >> chiede Jonah, deciso.
Laurie lo guarda
negli occhi e dopo qualche secondo, sorridendo, risponde:
<<
Sì. >>
Jonah le fa un
sorriso a trentadue denti, si avvicina a lei e si baciano.
Tornando nella
sala da ballo, Laurie gli chiede:
<<
Quindi ora abbiamo un nuovo mesiversario? >>
<<
Sì, il ventuno di ogni mese. >>
Laurie gli
sorride e si lascia baciare.
Valerie e
Tiffany stanno ballando come due pazze insieme a tutti gli studenti
della Malibu High School e Middle School. All’improvviso
arriva Nathan che si mette tra loro due, si rivolge a Tiffany e dice:
<<
Vorrei ballare con la mia donzella. >>
<<
È tutta tua. >>
Tiffany si
allontana e raggiunge alcune sue compagne di classe. Nathan sorride a
Valerie e dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. Finalmente sei arrivato. >> dice Valerie.
Nathan le
accarezza i capelli e poi la bacia dolcemente.
<<
Adoro il tuo vestito. E poi ti mette in risalto le…
>>
<<
Tette? >>
<<
Sì. >> risponde lui, sorridendo.
Il dj passa da
una canzone movimentata a un lento.
<<
Oh mio Dio! Little things. È una delle canzoni
più dolci che io conosca. >> esclama Valerie.
Nathan la prende
per i fianchi e si avvicina un po’ di più a lei.
<<
L’ho sentita, è davvero una bella canzone.
>> dice Nathan.
<<
Già. >>
Nathan la
stringe forte e Valerie non riesce a essere più felice di
così.
<<
I won’t let
these little things
Slip
out of my mouth. >>
canticchia Nathan.
<<
But
if I do it’s you (oh, it’s you)
They
add up to
I’m
in love with you
And all these little things.
>> cantano entrambi.
Mentre
continuano a ballare stretti stretti l’uno
all’altra, Valerie continua a cantare.
<<
You can’t go
to bed
Without
a cup of tea
And
maybe that’s the reason
That
you talk in your sleep
And
all those conversations
Are
the secrets that I keep
Though
it makes no sense to me
I
know you’ve never loved
The
sound of your voice on tape
You
never want to know how much you weight
You
still have to squeeze into your jeans
But you’re perfect to
me. >>
<<
Tu sei perfetta per me, Valerie. >> le dice Nathan.
<<
Non dovresti dirmi questo. >>
<<
Perché? >>
<<
Perché mi fai piangere. >>
Nathan le
sorride e poi la bacia.
Finita la
canzone, Nathan e Valerie si allontanano dalla pista da ballo.
<<
Senti, Val… dovrei chiederti una cosa. >>
esclama improvvisamente Nathan.
<<
Cosa? >>
<<
Mia madre mi ha chiesto se domenica vuoi pranzare a casa mia?
>>
<<
Oh. >>
Valerie ci pensa
un attimo e poi aggiunge:
<<
Sì, perché no. A che ora devo venire?
>>
<<
All’una, se per te va bene. >>
<<
Sì, all’una è perfetto. >>
<<
Grazie. >>
<<
E per cosa? >>
<<
Per aver accettato l’invito. >>
<<
Di nulla. >>
Annie sta
chiacchierando con le sue amiche, Danielle, Heather, Tess e Brittany,
quando si avvicina a lei Jerry. Lui le porge la mano e le chiede:
<<
Facciamo un giro sulla pista? >>
<<
Sì. >>
Annie gli
afferra la mano e vanno a ballare insieme a tutti gli altri.
<<
Sei molto carina stasera, Annie. >>
<<
Grazie. >>
Una
mezz’ora dopo, Jerry propone ad Annie di allontanarsi dalla
sala da ballo per restare un po’ da soli e chiacchierare.
Annie inizia ad
andare nel panico e, con la scusa di parlare con le sorelle, dice a
Jerry che deve andare al bagno, e di aspettarla all’entrata
della sala.
<<
Ragazze, e se mi vuole baciare? >>
<<
Ti bacerà. >> le dice Marcie.
<<
Avanti, non sto scherzando. Ho paura ragazze. Io non ho mai baciato
nessuno. >> dice Annie, preoccupata.
<<
Lo sappiamo. Ma in fondo hai solo dodici anni, è
comprensibile. >> dice Laurie.
<<
Già. Io l’ho dato qualche mese fa e ne ho
quattordici, quindi puoi anche ritenerti fortunata. >>
interviene Valerie.
<<
Infatti. Devi solo stare calma ed essere te stessa, il resto
verrà da se. È una cosa naturale, ricordatelo.
>> le consiglia Laurie.
<<
Mi hai tolto le parole di bocca, sorellina. Se hai paura per il primo
bacio, vedrai più avanti per la prima volta.
>> afferma Marcie.
<<
Meglio che non ci penso. >> dice Annie, sempre
più preoccupata.
<<
Beh, in ogni caso non stare troppo a pensarci. Se succede bene,
sennò pazienza. E se farai una brutta figura, è
anche normale, hai solo dodici anni, Annie. >> afferma
Marcie.
<<
Okay. Non avete una mentina o una caramella alla menta o una caramella
qualsiasi? >> chiede Annie.
<<
Forse io ho una mentina. >> risponde Marcie.
<<
Dammela che non si sa mai. >>
Marcie apre la
pochette ed estrae una scatolina di mentine e ne dà due ad
Annie.
Quando Annie
esce dalla sala da ballo, Jerry la sta aspettando appoggiato al muro.
Le fa un gran sorriso e poi le porge la mano, che lei afferra, e
s’incamminano fino alla fontana, la stessa dove si sono
seduti Laurie e Jonah.
<<
Mi piacciono molto i tuoi capelli, Annie. >>
<<
Ma ora sono legati. >>
<<
Lo so, ma quando li porti sciolti sono davvero molto belli.”
<<
Grazie. I capelli sono l’unica cosa che ti piace di me?
>> chiede Annie.
<<
Oh no. Credo che mi piaccia tutto di te. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Mi piacciono i tuoi occhi, le tue mani, il tuo sorriso,
il modo in cui sei così timida e dolce con me e con le
persone in generale, mi piaci quando indossi la divisa di pallavolo
della scuola… >> confessa Jerry.
<<
Ma i miei occhi sono semplicemente marroni e non mi piacciono per
niente. Il mio sorriso? Non mi piace per niente il mio sorriso.
>>
<<
Per me sono belli i tuoi occhi e anche il tuo sorriso. Per me, non per
qualcun altro. Solo per me. >>
<<
Grazie. >>
Annie arrossisce
e Jerry le accarezza una guancia, guardandola dritta negli occhi.
<<
Sei arrossita. Un’altra cosa che mi piace di te.
>> dice Jerry.
Annie gli fa un
timido sorriso e lui si avvicina a lei, al suo viso.
<<
Spero che non ti dispiaccia se ora ti do un bacio. >>
<<
Non mi dispiace. >>
<<
Perfetto. >> dice lui, sorridendole.
Jerry si
avvicina ancora un po’ al viso di Annie e qualche secondo
dopo si stanno baciando.
<<
Era il tuo primo bacio, vero? >>
<<
Sì. Era così evidente? >> domanda
Annie, preoccupata.
<<
No, però l’ho capito comunque. >>
<<
Ho fatto così schifo? >>
<<
No, assolutamente no. >>
<<
Ah, okay. >>
<<
Anzi, vorrei baciarti ancora. >>
Annie gli
sorride e lui la bacia di nuovo.
Intanto, nella
pista da ballo, Marcie sta ballando con Elijah, il suo migliore amico.
Quando finisce
la canzone, inizia un lento e i due si stringono.
Eddy, il ragazzo
di Marcie, li vede, e la sua espressione è quella del
diavolo in persona. Si dice di stare calmo, che sono solo amici che
ballano. Sì, che ballano un lento, ma sono solo amici e che
lei lo ama. Ma chi ama? Ama lui o il suo amico Elijah?
Marcie non ha
mai mostrato interesse per il suo migliore amico, ma Eddy pensa sempre
al peggio.
Decide di
lasciarli ballare, ma una volta finito, raggiunge Marcie e si
allontanano insieme.
<<
Dovevi per forza ballarci? >> le chiede lui.
<<
Con chi? Con Elijah? >>
<<
Sì. E con chi sennò? >>
<<
Tesoro, ma lui è il mio migliore amico. Lo conosco da molto
prima di te. Siamo solo amici, non devi neanche pensare che a me lui
possa piacere. >>
<<
Avete ballato un lento insieme. Due migliori amici non ballano un lento
insieme, Marcie. Mi dispiace, ma ultimamente vi vedo sempre
più vicini. Non hai mai pensato che lui possa essere
innamorato di te? >> le chiede Eddy.
<<
No, perché non lo è. >>
<<
Ne sei davvero sicura? >>
<<
Sì, ne sono sicurissima. Però mi piace che tu sia
geloso, vuol dire che mi ami veramente. >>
<<
Certo che ti amo, piccola. >>
<<
Ti amo anch’io, Eddy. E sarà sempre
così. >>
Eddy e Marcie si
baciano e tornano in mezzo alla folla.
Annie e Jerry,
che si sono visti tutta la scena, sbucano da un angolo e Jerry chiede:
<<
Non hai un migliore amico anche tu, vero? >>
<<
No, solo amiche femmine. E tu? Hai una migliore amica? >>
<<
No, mai avuta. >>
<<
Bene. >>
<<
Ti va di mangiare qualcosa con me domani? >> propone
Jerry.
<<
A che ora? Perché domani sera c’è la
festa di compleanno di mia sorella. >>
<<
Non so… nel pomeriggio. Tipo alle quattro-quattro e mezzo.
>>
<<
Non posso, perché mia sorella viene a casa, ci prepariamo e
poi andiamo alla sua festa tutte insieme. Ma volendo potresti venire
anche tu. >>
<<
In che posto la fa la festa? >> chiede Jerry.
<<
All’Avalon, a Hollywood. >>
<<
Ah, ma in un nightclub. Non credo che i miei mi lasceranno venire. Ma
quanti anni fa? >>
<<
Ventuno. >>
<<
Ah okay, è tua sorella più grande allora. E tu
puoi entrare? >>
<<
In teoria no, ma in pratica mi fanno passare perché mia
sorella conosce il buttafuori. >> risponde Annie, tutta
contenta.
<<
Ah okay. Allora potremmo vederci domenica pomeriggio, se ti va?
>>
<<
Sì. Alle quattro? >>
<<
Sì. Ci sentiamo poi su Facebook, WhatsApp o per sms per il
posto. >>
<<
Okay. >>
|
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Capitolo 20 *** Dì loro che è il mio compleanno ***
20
Dì
loro che è il mio compleanno
La sera del
giorno dopo, all’Avalon nightclub di Hollywood,
c’è la festa per i ventun anni di Trixie.
Quando Trixie
arriva al nightclub con le sue sorelle, vede Tori e altre persone
sedute a un tavolo, e sorride immediatamente.
Ormai
è quasi sicura che con Mark sia finita, ma continuano
comunque a fare sesso piuttosto spesso.
<<
Sorelline, lei è Tori, la mia… amica. Tori loro
sono le mie sorelle: Marcie, Laurie, Valerie e Annie. Alice deve ancora
arrivare, ma l’hai già conosciuta alla festa di
Halloween, alla Pepperdine. >> esclama Trixie, sorridendo.
Tori stringe la
mano a tutte e quattro e dice loro:
<<
È un piacere conoscervi finalmente. Siete tutte belle come
vostra sorella. >>
Marcie, Laurie,
Valerie e Annie sorridono un po’ imbarazzate.
<<
Credo che Trixie sia la più bella. >> esclama
Laurie.
<<
Non è vero, Laur. >> risponde Trixie.
<<
Andiamo a ballare? >> propone lei.
Mentre stanno
ballando, qualcuno prende per i fianchi Trixie e la stringe a
sé. Trixie si volta ed è Mark, che le fa un gran
sorriso. Poi la tira a sé e la bacia.
<<
Quando sei arrivato? >> gli chiede lei.
<<
Adesso. Tanti auguri, Trix. Di nuovo. >>
<<
Grazie. Ti presento le mie sorelle: Marcie, Laurie, Valerie e Annie.
Alice deve ancora arrivare, ma l’hai già
conosciuta. Ragazze, lui è Mark, il mio ragazzo.
>> esclama Trixie.
Mark stringe la
mano a tutte e quattro le sorelle e poi continuano a ballare.
Poco dopo,
mentre stanno ballando, il dj dice:
<<
E ora una canzone per una persona speciale in questa sala! Ha
festeggiato ventun anni quattro giorni fa! Buon compleanno, Trixie!
Questa è Scream & Shout di will.i.am feat. Britney
Spears! >>
<<
L’hai fatta mettere tu? >> chiede Trixie.
<<
No. >> risponde Mark.
<<
Siete state voi, ragazze? >>
Le sorelle fanno
no con la testa, così improvvisamente Tori esclama:
<<
Sono stata io! >>
Trixie si volta
e vede Tori che sta sorridendo.
<<
Davvero? >>
<<
Sì. È una delle tue preferite, ho pensato che
avresti apprezzato. >>
<<
Hai pensato bene. Grazie, Tori. >>
Trixie abbraccia
l’amica, che la stringe a sé, poi riprendono a
ballare e a cantare.
Poco dopo arriva
Alice, e dopo aver ballato mezz’ora, ritornano al tavolo per
chiacchiere e bere qualcosa.
All’improvviso
due cameriere arrivano con una torta a tre piani, con un bicchiere da
cocktail nella parte superiore, e la posano sul tavolino davanti a
dov’è seduta Trixie.
Tutti iniziano a
cantare “tanti auguri” e Trixie è a
bocca aperta.
<<
Spegni le candeline, Trix! >> esclama Marcie.
Trixie spegne le
due candeline a forma di ventuno e poi chiede:
<<
Chi è stato? >>
Alice, Marcie,
Laurie, Valerie e Annie contemporaneamente rispondono:
<<
Noi. >>
<<
Venite qui. >>
Le sorelle
McHope si danno un meraviglioso abbraccio, stringendosi l’una
all’altra il più possibile.
Più
tardi, mentre tutti stanno ballando, Trixie va al bagno e, una volta
uscita, va al secondo piano, in uno dei due balconi che danno sulla
pista da ballo. Dalla pista, Tori la vede e la raggiunge subito.
<<
Che ci fai qui da sola? Questa è la tua festa, non dovresti
stare sola neanche per un secondo. >> domanda Tori.
<<
Avevo voglia di venire quassù e di stare da sola per qualche
minuto. Tu piuttosto che ci fai qui? >>
<<
Volevo chiacchierare con te. Ti ho disturbato? >>
<<
Assolutamente no. >>
<<
Sicura? >>
<<
Sì, amo parlare con te, Tori. >>
Tori le fa un
sorriso e poi i suoi occhi cadono sul vestito di Trixie. Un vestito
nero, trasparente sul seno.
Tori fantastica
sul seno di Trixie, mentre lei la guarda.
<<
Questo vestito è… fantastico. Tu sei fantastica,
Trix. >> afferma Tori.
<<
Lo sei anche tu, Tori. >>
Le due ragazze
si guardano negli occhi, osservano il modo in cui sono vestite per
qualche secondo, finché i loro visi non si avvicinano e
all’improvviso si baciano.
Quando tornano
al piano di sotto, incontrano Mark. Mark guarda prima Trixie e poi
Tori, e chiede:
<<
Vieni a ballare, piccola? >>
<<
Sì. >>
Trixie si volta
verso Tori per guardarla e poi va a ballare insieme a Mark.
Quindi tutti
avevano ragione su Trixie e Tori. A Trixie piace Tori e a Tori piace
Trixie.
Ma Trixie non
è lesbica, ma nonostante questo è attratta da
Tori, altrimenti non l’avrebbe baciata. E ora vorrebbe
baciarla ancora e magari fare anche qualcosa di più, ma come
fa con Mark? Lo può scaricare oppure stare sia con lui che
con Tori.
Mentre balla con
lui, ha la mente completamente da un’altra parte e Mark se ne
accorge.
<<
Piccola, che hai? >>
<<
Scusami, Mark. >>
Trixie si
allontana dalla pista da ballo e si rinchiude nel bagno delle ragazze.
Qualche secondo
dopo entra qualcuno. Si volta ed è Tori. Trixie la guarda e
Tori dice:
<<
Voglio parlarti. >>
<<
Anch’io. >>
Invece
d’iniziare a parlare, all’improvviso si avvicinano
l’una all’altra e si baciano.
<<
Mi piaci da morire, Trixie. Mi piaci sin dalla prima volta che ti ho
vista. Sono attratta da te in una maniera assolutamente assurda. Sei
fantastica, meravigliosa e bellissima. >> confessa Tori.
Trixie la guarda
senza dire niente e poi parla.
<<
Mi piaci anche tu, Tori. In tutta la mia vita non avrei mai e poi mai
pensato di provare attrazione per una donna, ma…
evidentemente mi sbagliavo. Poi tu sei una ragazza meravigliosa, sei
davvero molto bella. >> confessa anche Trixie.
<<
Grazie. Tu lo sei molto più di me. Guardati. >>
Tori le
accarezza i capelli e poi il viso.
Trixie si
ridà il rossetto rosso e poi esce dal bagno insieme a Tori.
Tornate al
tavolo, Mark chiede a Trixie:
<<
Piccola, fino a che ora vuoi rimanere? >>
<<
Non lo so. Finché non chiude. Dì loro che
è il mio compleanno. Devo divertirmi, ho solo ventun anni.
Posso bere quello che voglio ora. >> risponde Trixie, con
una strana sicurezza.
<<
Perfetto. Allora, a questo proposito… >> dice
lui.
Mark prende il
suo bicchiere e lo alza in aria e dice:
<<
Voglio dedicare questo brindisi alla mai bellissima ragazza, Trixie
McHope, e ai suoi ventun anni. Auguri, piccola. >>
Tutti brindano e
poi bevono quello che hanno nel bicchiere.
Trixie e Tori si
guardano, ma fanno finta di niente.
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Capitolo 21 *** Il Natale in stile McHope ***
21
Il
Natale in stile McHope
Lunedì
24 dicembre, come da tradizione, la famiglia McHope fa
l’albero di Natale.
<<
Passami quella pallina, Trix. >> dice Marcie.
Trixie passa a
Marcie una pallina rossa con dei ricami dorati, da appendere
all’albero.
Nessuno sa del
bacio fra Trixie e Tori, tranne Trixie e Tori ovviamente.
<<
Sono pronte le cioccolate calde? >> domanda Annie.
Valerie arriva
in sala con un vassoio con delle tazze e dice:
<<
Ecco le cioccolate! >>
Ognuno prende la
propria e Valerie appoggia il vassoio sul tavolino davanti al divano.
Le tazze sono
con delle decorazioni natalizie e con i nomi di tutti i McHope, in
rosso.
Trixie e Marcie
bevono la cioccolata calda con la panna e un bastoncino di zucchero.
Laurie e Valerie con i marshmallow e un bastoncino di cannella. Il
signore e la signora McHope con solo i marshmallow, mentre Alice e
Annie con panna e caramello fuso.
<<
Non vedo l’ora che sia sabato. >> esclama
Trixie.
<<
Siamo in due. La Pepperdine è un’ottima
università, ma è pesante. Ho proprio bisogno di
un po’ di relax. >> afferma Alice.
<<
Come va con… Shane? >>
<<
Bene. >>
I signori McHope
sanno che Alice e Shane stanno insieme, ma non sanno che in
realtà sono solo scopamici.
<<
E tra te e Mark come va? >>
<<
Bene. >>
Per il momento
Trixie non vuole raccontare a nessuno del bacio con Tori,
perché deve prima dirlo a Mark e lasciarlo.
<<
Vi ricordate quando Annie ha aperto il suo regalo di Natale e dentro il
pacchetto c’era America? >> domanda Laurie.
<<
Sì, è stato due natali fa. >>
risponde Valerie.
<<
Già. Ma ora c’è Candy e lei mi ha fatto
tornare il sorriso. >> esclama Annie.
Annie si china
per prendere in braccio Candy e poi la accarezza.
È la
mattina di Natale e verso le 9:45 Laurie si sveglia e scende in cucina.
Il giorno prima,
dopo aver fatto l’albero di Natale, la famiglia McHope ha
fatto i cupcakes, i muffin e i brownies.
Quando arriva in
cucina, ci sono già Marcie e Alice che stanno mettendo un
po’ di cupcakes, di muffin e di brownies in un vassoio e
stanno facendo della cioccolata calda.
<<
Buongiorno. >> saluta Laurie.
<<
Laur! Buon Natale, sorellina. >> dice Marcie.
<<
Buon Natale, sorellina. >> dice anche Alice.
Le tre sorelle
si abbracciano e una decina di minuti dopo, bussano alla porta della
camera di Annie.
<<
Annie? Svegliati, è Natale. >> dice Marcie.
Le vanno vicino
e la svegliano. Lei apre gli occhi e si gira dalla parte opposta,
dicendo:
<<
Ancora cinque minuti, ragazze. >>
<<
Abbiamo le cioccolate calde, i muffin, i cupcakes e i brownies.
>> dice Laurie.
<<
Sì, Annie, non puoi dire di no a tutte queste cose buone.
>> dice Alice.
<<
Ma che ore sono? >>
<<
Le dieci. >> risponde Laurie.
<<
Okay, allora mi alzo. >>
Alice, Marcie,
Laurie e Annie svegliano Valerie e infine tutte svegliano Trixie.
Rimangono nel
letto della maggiore delle McHope a fare colazione e a chiacchierare
tutte insieme.
Dopo colazione
aprono i regali e stanno in famiglia a guardare la tv, ad ascoltare le
canzoni natalizie e Trixie canta qualcosa.
Per cena, Nathan
sarà a casa McHope.
Valerie
è un po’ agitata perché è la
prima volta che i suoi genitori lo conoscono.
Quando suonano
alla porta, Valerie scatta in piedi e va subito ad aprire.
<<
Hey. >> la saluta lui.
<<
Ciao. >> dice lei.
Si danno un
bacio e poi Valerie lo fa entrare.
<<
Ho portato questa. >>
Nathan mostra a
Valerie un vassoio coperto, dove dentro c’è una
torta. La portano in cucina e lì trovano i signori McHope.
<<
Mamma, papà. >>
I signori McHope
si voltano e dopo aver visto la figlia, guardano attentamente Nathan.
Nathan appoggia
il vassoio sull’isola della cucina e, porgendo loro la mano,
dice:
<<
Buonasera. Io sono Nathan, è un piacere conoscervi.
>>
La signora
McHope gli stringe subito la mano e gli sorride.
<<
Piacere mio, Nathan. Io sono Hilary. >>
<<
Piacere. È davvero una bella donna, signora, ecco da chi ha
preso Valerie. >>
<<
Sei troppo gentile, ragazzo. >>
Imbarazzata,
Valerie guarda Nathan, ma gli fa un sorriso.
Il signor
McHope, invece, sta squadrando Nathan dalla testa ai piedi, proprio
come un padre fa con il ragazzo della figlia.
Gli porge la
mano e dice:
<<
Io sono James, piacere. >>
Nathan gliela
stringe con forza e il signor McHope dice:
<<
Ottima stretta, ragazzo. >>
<<
Grazie, signore. >>
Dopo qualche
secondo d’imbarazzo, Nathan prende il vassoio con la torta e
dice:
<<
Ho portato questa. Spero vi piacerà. >>
<<
Uh. Cos’è? >> chiede la signora
McHope.
La signora
McHope toglie la carta che copre la torta ed esclama:
<<
Wow! Sembra davvero bella… e buona. >>
<<
Lo spero. >> dice lui, sorridendo.
<<
Tra quanto è pronta la cena, mamma? >> domanda
Valerie.
<<
Una decina di minuti, tesoro. Vi chiamo quando è pronta.
>>
<<
Non vuole una mano, signora? >> domanda Nathan.
<<
Non ce n’è bisogno, Nathan. E poi chiamami Hilary,
per favore. >>
<<
D’accordo. >>
I due
fidanzatini vanno al piano di sopra e lui saluta le altre sorelle, e
poi raggiungono la camera di Valerie.
Durante la cena,
chiacchierano del più e del meno, dei sogni, degli hobby e
di tante altre cose.
<<
Così partirete per le Hawaii sabato? >> chiede
Nathan.
<<
Sì. La maggior parte delle volte, per le vacanze di Natale,
partiamo per qualche meta lontana. Ci piace passare il Capodanno fuori
città. >> risponde la signora McHope.
<<
È il Natale in stile McHope. >> dice Laurie.
<<
Già. Partiamo per chissà dove e torniamo un
po’ prima che inizi la scuola. >> interviene
Marcie.
<<
Dev’essere bello. Non mi è mai capitato di passare
il Capodanno fuori città, da quel che ricordo io.
>> dice Nathan.
<<
È davvero divertente. E poi le Hawaii sono fantastiche.
>> afferma Valerie.
<<
Sei mai stato alle Hawaii, Nathan? >> chiede il signor
McHope.
<<
No, mai, ma tutti dicono che sono bellissime. >>
<<
Per noi è la prima volta, ma me le aspetto come un paradiso.
>> dice il signor McHope.
<<
Non vedo l’ora. >> salta su Annie.
<<
Io non sto più nella pelle. Voglio abbronzarmi un
po’. >> interviene Alice.
<<
Anch’io, sono così pallida. >>
concorda Trixie.
<<
Lei che lavoro fa, signore? >> domanda Nathan.
<<
Il dentista. >>
<<
Bel lavoro. E lei signora… Hilary? >>
<<
Da ragazza facevo la segretaria di un avvocato molto famoso qui a
Malibu, ma ho smesso quando è nata Marcie. Ora faccio la
casalinga e mi occupo delle ragazze, della casa e di mio marito.
>> risponde la signora McHope, sorridendo al marito e
stringendogli la mano.
<<
Si vede che siete davvero innamorati. Signore, le prometto che non
spezzerò il cuore di sua figlia. Ci tengo davvero tantissimo
a lei. >> confessa Nathan.
Nathan sorride a
Valerie e lei ricambia il sorriso.
<<
Sarà meglio, ragazzo, altrimenti ti stacco tutti i denti.
>> dice il signor McHope, scherzando.
Prima di
dormire, le sorelle sono tutte nella camera di Valerie.
<<
Ti ha praticamente detto che ti ama, Val. >> le dice
Laurie.
<<
Ma no. >> dice lei.
<<
Sì, invece. Vedrai che prima o poi te lo dirà,
devi solo aspettare un po’. >> insiste Laurie.
<<
Ma ci conosciamo da solo quattro mesi e stiamo insieme da un mese e
mezzo, è presto. >> afferma Valerie.
<<
No, non è presto, tesoro. Non c’è un
tempo per innamorarsi, succede e basta. >> le dice Trixie.
<<
Io non saprei, ma se lo dice Trixie allora credo che sia la
verità. >> interviene Annie.
<<
Concordo con Trix. In effetti, sembra davvero che ti ami da quello che
ha detto. >> salta su Marcie.
<<
Secondo me no. >> dice Valerie.
Valerie cambia
argomento in quattro e quattr’otto e poi parlano per
un’altra ora.
|
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Capitolo 22 *** Chiarire la situazione ***
22
Chiarire
la situazione
Venerdì
11 gennaio, il primo weekend dopo il ritorno dalle vacanze natalizie,
la facoltà di musica della Pepperdine organizza una festa al
Rockwell Dining Center.
Gli studenti
canteranno con il karaoke, ci saranno gare di canto, un buffet, da bere
e tanto divertimento.
Quando Trixie e
le sue amiche e coinquiline arrivano alla festa,
c’è già un gran movimento. Trixie si
guarda intorno mentre lei, Eleanor e Jessica vanno a sedersi a un
tavolo.
Trascorsa
un’ora tra gare di karaoke, chiacchierate, bevute e altre
cose, Trixie vede Sophie, l’amica di Tori, salire sul
palchetto per sfidarsi con un’altra ragazza. Pensa subito che
ci possa essere anche Tori, essendo amica di Sophie e non essendo la
prima volta che Tori partecipa a una festa della Pepperdine. Trixie la
cerca, ma invano.
Cinque minuti
dopo che Sophie e la sua sfidante scendono dal palco, con la vincita da
parte di Sophie, lei arriva insieme a Tori al tavolo dove ci sono
Trixie, Eleanor e Jessica, e dove le ha raggiunte da poco Mark.
<<
Ciao, ragazze. >> saluta Sophie.
Tori appoggia
una mano sulla spalla di Trixie e le due si guardano per alcuni istanti
senza dare nell’occhio.
Non si vedevano
dalla sera della festa di compleanno di Trixie, cioè dalla
sera del bacio.
Si sono solo
sentite tramite whatsapp per farsi gli auguri di Natale e Capodanno.
Trixie non ne ha
parlato con nessuno del loro bacio, neanche alle sue sorelle o alle sue
amiche. Tori, invece, potrebbe averlo raccontato a Sophie, ma non ne
è certa.
Trixie cerca di
evitare l’argomento perché non sa come andranno le
cose, non sa se lascerà Mark per stare con Tori oppure se si
frequenteranno mentre lei sta con Mark.
Più
tardi, Trixie esce per prendere una boccata d’aria e per
schiarirsi le idee, ma principalmente per cercare Tori che non vede da
una buona mezz’ora.
Uscita
dall’edificio percorre qualche metro e arriva
all’anfiteatro, dove trova Tori seduta sulle gradinate. Si
ferma un attimo e la osserva. Ha una birra in mano e ogni tanto ne beve
qualche sorso.
Pensa che sia il
momento di parlarle. Ora o mai più, pensa fra sé
e sé.
Si avvicina e si
siede accanto a lei.
<<
Pensi di berla tutta tu quella birra? >> le chiede Trixie.
Tori si volta e,
dopo averla guardata per un attimo, risponde:
<<
No. >>
Tori gliela
porge e Trixie la prende e ne beve un sorso.
<<
Molto meglio ora. >> dice Trixie.
Tori la riprende
e ne beve un sorso.
Qualche secondo
dopo, nello stesso momento, Trixie e Tori iniziano a parlare.
<<
Parla tu. >> dice Tori.
<<
Credo che dovremmo parlare del… >> inizia a
dire Trixie.
<<
Bacio? >>
<<
Sì. >>
<<
Lo credo anch’io. >> dice Tori.
C’è
qualche istante di silenzio, poi Tori continua a parlare, dicendo:
<<
Non mi pento di quello che ti ho detto la sera della tua festa. Le
penso davvero quelle cose, Trix, tu mi piaci davvero molto.
>>
Trixie si
avvicina a lei e le dice:
<<
Le penso anch’io quelle cose che ti ho detto.
L’unico problema è che non so cosa fare con Mark e
non so come andrà a finire tra noi due. Tu mi piaci davvero
molto, ma siamo anche amiche e non vorrei rovinare la nostra amicizia.
>>
<<
Non eri quella ragazza che correva i rischi? Non eri quella che non
aveva paura di niente? >> le domanda Tori.
<<
Lo sono, ma se rovinassimo la nostra amicizia mi dispiacerebbe molto.
>> risponde Trixie, guardando Tori negli occhi.
<<
Anche a me, ma non succederà, fidati. >>
<<
Come posso fidarmi? >>
Mentre Tori si
avvicina a lei e le fissa le labbra, le dice:
<<
Tu fidati e basta. >>
Trixie la guarda
qualche secondo e poi si baciano.
Tori appoggia la
bottiglia di birra accanto a lei e le loro labbra si staccano.
<<
Le tue labbra sanno di ciliegia, che strana sensazione.
>> salta su Trixie.
<<
Le tue di menta. >>
<<
Lo so, ho il lucidalabbra alla menta. >> dice Trixie,
sorridendole.
Tori le sorride
e riprendono a baciarsi.
<<
Trixie? Tori? >> esclama improvvisamente Eleanor.
<<
Ma che ca…? >> esclama invece Jessica.
<<
Lo sapevo! >> esclama infine Mark.
Trixie e Tori si
staccano l’una dall’altra e si voltano verso
Jessica, Eleanor e Mark che hanno visto tutto.
<<
Ci spiegate, per favore? >> chiede Jessica.
<<
Non credo ci sia niente da spiegare. È tutto chiaro. Io
l’avevo detto che erano attratte l’una
dall’altra. È finita, Trixie! >>
esclama Mark, andandosene subito dopo.
Trixie si alza
in piedi e urla:
<<
Mark, aspetta! >>
Mark, che aveva
già percorso qualche metro, si volta e risponde:
<<
Perché dovrei aspettare, Trixie? Tu sei attratta da lei e
lei da te. È così semplice. Io lascio te e la
facciamo finita. Addio, Trixie. >>
Trixie guarda
Mark andare via e poi sposta lo sguardo da lui alle sue amiche, in
attesa di una risposta.
<<
Che cosa volete che vi dica, ragazze? Non è già
chiaro? >> domanda Trixie.
<<
Mi chiedo perché tu non ci abbia mai detto niente.
>> dice Jessica.
<<
Me lo chiedo anch’io. >> dice Eleanor.
<<
Ragazze, non prendetevela solo con Trixie, ci sono anch’io in
tutto questo. Ci siamo dentro insieme. Siamo attratte l’una
dall’altra e ci siamo baciate due volte, fine della storia.
>> interviene Tori.
<<
Due volte? >> chiede Jessica.
<<
Una è questa, ma l’altra? >> domanda
Eleanor.
<<
Alla festa per il mio compleanno. >> risponde Trixie.
<<
Quindi prima di Natale? >> chiede Jessica.
<<
Sì. >> risponde Trixie.
<<
Grazie per non averci detto niente. >> dice Eleanor.
<<
Non sapevo come avreste reagito. Io non sono lesbica, mi sono sempre
piaciuti i ragazzi, lo sapete benissimo, ma ora mi piace Tori. Forse
sono bisex o forse no, non lo so. So solo che mi piace veramente Tori.
>> confessa Trixie.
<<
D’accordo. >> dice semplicemente Jessica.
<<
Va bene. >> dice invece Eleanor.
<<
Quindi non ce l’avete con me per non avervi detto niente?
>>
<<
No. >> risponde Eleanor.
Jessica si
avvicina a Trixie e aggiunge:
<<
Non potrei mai avercela con te per questo. E poi Tori è mia
cugina. >>
<<
Eleanor? >>
Eleanor
raggiunge Trixie e Jessica e dice:
<<
Tutto risolto, Trix. Sono felice per voi. >>
<<
Grazie, ragazze. >>
Se Trixie non
voleva lasciare Mark per Tori, alla fine si è risolto tutto.
Lui le ha scoperte e l’ha lasciata.
Trixie abbraccia
le sue amiche e poi tornano tutte insieme alla festa.
Prima di
entrare, Tori prende da parte Trixie, e Jessica ed Eleanor entrano
nell’edificio.
<<
Hai qualcosa da fare domani sera? >> chiede Tori.
<<
No. Cosa vorresti fare? >>
<<
Pensavo che potremmo tornare al Moonshadows, però per cenare
stavolta. >>
<<
Sì, va bene. A che ora? >>
<<
Ti vengo a prendere io alle otto e mezzo, okay? >>
<<
Sì. >>
Tori e Trixie si
guardano e prima di entrare si baciano.
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Capitolo 23 *** Spero che tra noi due funzioni ***
23
Spero
che tra noi due funzioni
Il giorno dopo,
cinque minuti prima delle 20:30, Trixie è davanti allo
specchio in camera sua che si sta pettinando i suoi lunghissimi capelli
biondi.
<<
Sei pronta? >> le chiede Eleanor.
Trixie si volta
e risponde:
<<
Quasi. >>
<<
Ma non ti fa strano? Uscire con una donna, dico. >> le
domanda Jessica.
<<
A dire la verità un po’ sì, ma Tori mi
piace davvero. Spero che tra di noi non crollerà tutto,
perché ci tengo davvero molto a lei. >>
confessa Trixie.
<<
Credi che stasera…? >> le chiede Jessica.
<<
Non me lo chiedere, Jess. Quello che succederà
succederà e sarà solo tra di noi. >>
<<
Ma non ti farà strano fartela leccare da una donna e
leccarla? >> le chiede Eleanor, senza peli sulla lingua e
tutto d’un fiato.
<<
Els? >>
<<
Scusa, Trix, ma dovevo chiedertelo. >> si giustifica
Eleanor.
Trixie passa al
lucidalabbra e intanto dice:
<<
Se la mettete sul piano del sesso, anche i ragazzi la leccano a noi
ragazze e noi facciamo a loro i pompini, quindi la nostra lingua entra
in contatto con il loro pene. In ogni caso, che differenza
c’è? Se due persone si vogliono bene o se
addirittura si amano, è la cosa più bella del
mondo. >>
<<
Non hai tutti i torti, Trix. >> le dice Jessica.
<<
Già. >> concorda Eleanor.
Suonano al
campanello e dopo due minuti Trixie esce di casa.
Più
tardi, Trixie e Tori stanno cenando al Moonshadows, un locale a Malibu
che si affaccia sull’oceano.
Trixie sta
guardando l’oceano e le luci che ci riflettono sopra.
<<
Ogni volta che ti guardo sei sempre più bella, Trix.
>> salta su Tori.
Trixie si volta
e sorride a Tori.
<<
Sei bella anche tu, Tori. >>
<<
Smettila, mi fai arrossire così. >>
<<
Sei tu che fai arrossire me. >>
Tori le afferra
una mano e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Sono contenta che alla fine sia stato più facile di quanto
pensavamo. >>
<<
Anch’io. >>
Le due ragazze
si guardano per alcuni secondi, senza dire una parola, e poi Trixie
aggiunge:
<<
Spero che tra noi due funzioni. >>
<<
Lo spero anch’io. >>
Tori si sporge
un po’ in avanti e lo stesso fa Trixie, e poi si baciano.
Dopo il bacio si
sorridono e si mettono ad ascoltare il dj che ha messo su una vecchia
canzone di Katy Perry, I kissed a girl.
Trixie e Tori si
guardano e ridono.
Al momento del
ritornello le due ragazze cantano:
<<
I kissed a girl and I liked it
The taste of her
cherry chapstick
I kissed a girl
just to try it
I hope my
boyfriend don't mind it
It felt so wrong
It felt so right
Don’t
mean I'm in love tonight
I kissed a girl
and I liked it
I liked it.
>>
Trixie e Tori
ridacchiano come due ragazzine.
<<
Ironia della sorte, eh? >> salta su Tori.
<<
Già. >> concorda Trixie, ridacchiando.
A fine serata,
Tori riporta a casa Trixie.
Davanti alla
palazzina, ferma la macchina e le due ragazze rimangono ferme e zitte
con la radio accesa.
<<
È stato bello stasera, mi sono divertita. >>
esclama Tori.
<<
Anch’io. >>
Trixie si guarda
intorno e poi si rivolta verso Tori e le chiede:
<<
Vuoi salire? Jessica ed Eleanor sono fuori. >>
<<
Sì. >>
Tori sperava che
Trixie glielo chiedesse, ma non era sicura che l’avrebbe
fatto.
Trixie
è piuttosto imbarazzata, perché non è
mai stata con una ragazza e non sa come gestire la situazione.
Poco dopo, le
due ragazze entrano in casa e Trixie offre qualcosa da bere a Tori e le
due amiche bevono insieme sul divano, chiacchierando.
<<
Accendo la musica, se vuoi? Oppure la tv. >> salta su
Trixie.
<<
La musica. >> risponde Tori, sorridendo.
Trixie si alza e
accende lo stereo e si risiede accanto all’amica.
Le due ragazze
si guardano per alcuni secondi e poi si baciano.
<<
Mi piaci da morire, Trix. >>
<<
Anche tu, Tori. Non immagini neanche quanto. >>
Tori le sorride
e poi riprendono a baciarsi.
Nella prima
mattinata, Jessica rientra e trova la casa in un silenzio assoluto, e
due bicchieri nel lavello. Gira per la casa e quando arriva nella
camera di Trixie, ha un sussulto. Trixie e Tori stanno dormendo sotto
le coperte e vicine.
Jessica tossisce
per farsi sentire. Tossisce una seconda volta, e più forte,
perché le due ragazze sono rimaste ferme immobili.
Qualche secondo
dopo, Trixie apre gli occhi e vede l’amica sulla soglia della
porta.
<<
Buongiorno. >> saluta Jessica.
<<
Hey. >> dice Trixie.
Trixie si guarda
intorno e si rende conto che Tori è nel letto con lei, sotto
le coperte.
<<
Vieni di là che parliamo? >>
<<
Sì. >>
Vanno in sala e
Jessica inizia a chiederle spiegazioni.
<<
Allora? Cos’è successo stanotte? Vi siete
divertite, eh? >>
<<
Non è come sembra. Ci siamo solo addormentate, non abbiamo
fatto sesso, lo giuro. >>
<<
Non mi devi dare spiegazioni, Trix. È solo che mi fa uno
strano effetto vederti a letto con una donna. >> le
spiega Jessica.
<<
Anche a me. Ma non è successo niente, ti giuro. Te lo direi
se avessi fatto sesso, fidati. >>
<<
D’accordo. >>
Intanto rientra
Eleanor e vede le due amiche parlare sul divano.
<<
Wow! Siete già sveglie? >> chiede Eleanor.
<<
Io sono appena rientrata, mentre… >> risponde
Jessica.
<<
Mentre? >>
<<
Vai un po’ a vedere chi c’è nella camera
di Trixie. >> le dice Jessica.
<<
C’è Tori, immagino. >>
<<
Immagini bene. >>
<<
Avete…? >> domanda Eleanor.
<<
No, non è successo niente. Ci siamo solo addormentate. Anzi,
forse ora è meglio che la vado a svegliare. >>
Poco dopo nella
camera di Trixie, la ragazza sveglia Tori. Trixie chiude la porta e
s’infila nel letto.
Trixie la guarda
dormire per alcuni minuti e pensa di aver fatto bene a lasciar andare
Mark per lei. Le osserva i capelli castano chiaro che le cadono sul
viso e pensa che tra di loro andrà di bene in meglio e che
faranno l’amore presto.
Cerca di
svegliarla dandole un colpetto sulla spalla e Tori
all’improvviso apre gli occhi e la guarda.
<<
Hey. Ma che ore sono? Ci siamo addormentate, mi sa. >>
<<
Sì. Sono le otto e un quarto. >>
<<
Lo immaginavo. Forse è meglio che torni a casa, i miei si
saranno preoccupati. Finché vivo sotto il loro stesso tetto,
devo almeno avvisarli se rimangono fuori a dormire. >>
<<
Okay. >>
Tori si tira su
e prende il cellulare, che ha lasciato sul comodino, e trova dieci
chiamate senza risposta da suo padre, sua madre e dal telefono di casa.
Li chiama subito e dice loro cos’è successo e di
non preoccuparsi.
<<
Allora io vado. Ci sentiamo, okay? >>
<<
Sì. >>
Tori si avvicina
al viso di Trixie e le dice:
<<
Sono contenta di avere una ragazza come te. Sei molto speciale,
Beatrice. >>
<<
Quindi stiamo insieme? >>
<<
Io direi di sì. Tu che dici? >> chiede Tori.
<<
Direi di sì anch’io. >>
Tori le sorride.
<<
Hey. Sbaglio o mi hai chiamata Beatrice? Non mi chiama nessuno
così. >>
<<
Non sbagli. Hai un nome bellissimo, credo che a volte lo
userò, anche se amo chiamarti Trix. >>
<<
Okay, Victoria. >> dice Trixie, sorridendo.
Tori le sorride
e poi si danno un bacio.
Più
tardi, Trixie, Eleanor e Jessica stanno facendo colazione.
Dopo alcuni
minuti di silenzio, Trixie salta su e dice:
<<
Sapete ragazze… credo che presto io e Tori faremo
l’amore. >>
<<
Sono felice per voi, Trix. >> dice Jessica.
<<
Anch’io, tesoro. Se te la senti, credo che dovresti farlo.
>> dice invece Eleanor.
<<
Lo credo anch’io. Non so cosa sarebbe successo se non ci
fossimo addormentate, però mi piace pensare che forse
l’avremmo fatto sul mio letto. >> confessa
Trixie.
Trixie prende
una cucchiaiata di corn flakes dalla tazza e, dopo aver mandato
giù, aggiunge:
<<
Perché non me l’hai mai presentata tua cugina,
Jess? >>
<<
Boh, non lo so. Non è mai capitata l’occasione.
>>
<<
Beh, l’importante è che almeno l’abbia
conosciuta. >>
Jessica le
sorride e le tre amiche continuano a mangiare.
|
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Capitolo 24 *** Senza di te ***
24
Senza
di te
In casa McHope
regna il silenzio.
La famiglia si
sta preparando per andare a un funerale. Il funerale del ragazzo di
Marcie, Eddy, morto in un incidente d’auto.
È
sabato 19 gennaio 2013 ed è una giornata piuttosto calda per
essere pieno inverno.
I primi a
ricevere la telefonata della morte di Eddy sono stati i genitori e in
seguito Marcie che, appena l’ha saputo, è crollata
a terra e ha iniziato a piangere disperatamente.
Nella sua
stanza, si sta finendo di preparare, ma è completamente in
lacrime, ed è tutta vestita di nero.
La signora
McHope bussa alla porta della figlia e poco dopo entra. La trova
davanti allo specchio mentre si sta pettinando i capelli e con due
occhiaie da far paura, e le lacrime che le rigano il viso.
<<
Tesoro, sei pronta? >>
Senza neanche
voltarsi Marcie risponde di sì.
La signora
McHope si avvicina alla figlia e appoggia le mani sulle sue spalle,
dicendole:
<<
Smettila di piangere, tesoro. Sono giorni che non fai altro che
piangere. >>
<<
Non ci riesco, mamma. >>
<<
Invece ci riesci. E, per favore, mangia qualcosa. Almeno un muffin.
>>
<<
Non ho fame, mamma. >>
La signora
McHope rimane in silenzio e poco dopo esce dalla stanza con la figlia.
Più
tardi, in chiesa, durante il funerale, i genitori di Eddy piangono e
Marcie piange insieme a loro e ad altre persone.
Marcie
è accanto alle sue sorelle, e il suo migliore amico, Elijah,
è dietro di lei. Elijah la chiama a bassa voce e lei si
volta.
<<
Smettila di piangere, ti prego. >> le dice lui.
<<
Non ci riesco. >>
Elijah le prende
la mano e lei gliela stringe forte.
<<
Se hai bisogno di me ci sono, okay? Qualunque cosa accada, ricordati.
>>
Marcie fa cenno
di sì con la testa, poi gli lascia la mano e si volta.
Poco dopo,
Marcie fa un discorso in onore di Eddy.
<<
Mi sono preparata un discorso in questi giorni. Non è niente
di che, ma… sono le uniche cose che ho potuto…
che sono riuscita a scrivere su di lui. >>
Marcie fa una
pausa e, mentre tira su con il naso e le lacrime le rigano il viso,
guarda le persone sedute, i genitori di Eddy, la famiglia e il suo
migliore amico Elijah.
<<
Eddy era davvero un ragazzo fantastico, ed io ero così
fortunata a essere la sua ragazza. La prima volta che lo vidi fu poco
più di due anni fa. Era il 28 settembre 2010, ed ero nel
giardino della nostra scuola. Mi è piaciuto sin
dall’inizio e speravo che gli sarei piaciuta
anch’io. E così è stato. Ci siamo messi
insieme un mese dopo e lui mi ha reso la ragazza più felice
del mondo. >>
Marcie inizia a
piangere disperata e ricorda tutti i bei momenti passati con lui.
<<
Con lui ho condiviso qualsiasi cosa e mi stava sempre vicino quando
avevo bisogno di lui. Non riesco ancora a credere che non sia
più qui con me, non riesco a credere che non
dormirà più nel suo letto. Era così
giovane, non è possibile che se ne sia andato via
così… >>
Marcie crolla a
terra e piange disperata, così sua madre la raggiunge e la
porta via.
Il parroco
riprende a parlare e ringrazia Marcie, che sta piangendo disperata tra
gli invitati al funerale.
Nel primo
pomeriggio, a casa dei genitori di Eddy, c’è la
veglia funebre.
Trixie sta
cantando una canzone triste e Marcie la sta guardando cantare, e
intanto piange.
All’improvviso
non regge più e scoppia a piangere disperatamente,
così sale al piano di sopra. Va in quella che era la camera
di Eddy, e chiude la porta dietro di sé.
La stanza
è rimasta esattamente com’era l’ultima
volta in cui c’era stata: un po’ in disordine e con
dei calzini e una maglietta sul letto.
Marcie passa una
mano sulla cassettiera e poi sulla coperta, e si siede sul letto. Si
guarda intorno con gli occhi gonfi e le lacrime che le rigano il viso.
Ricorda i bei
momenti che hanno passato insieme in quella camera: dalla prima volta
in cui c’è stata, alla prima volta in cui si sono
toccati veramente, dalla prima volta che hanno fatto l’amore,
alla loro prima litigata, fino all’ultima volta in cui
c’è stata, prima che lui morisse.
Riesce a vederlo
che cammina, riesce a vederlo che si veste, riesce a vederlo in boxer
che la accarezza dolcemente e riesce persino a sentire la sua voce.
Si sdraia e
continua a piangere disperata.
Qualche minuto
dopo, qualcuno entra nella stanza e sveglia Marcie, che si era
addormentata con gli occhi gonfi e le guance tutte bagnate dalle
lacrime.
<<
Marcie? >> la chiama Elijah.
Elijah si siede
accanto a lei, le asciuga le lacrime e la chiama di nuovo.
Marcie apre gli
occhi e lui le chiede:
<<
Perché sei venuta quassù? >>
<<
Dovevo trovare un modo per stargli più vicino. Questo
è l’unico modo che conosco. >>
risponde lei.
Elijah si sdraia
e dice:
<<
Ti fa male, sai? Non puoi venire quassù, nella sua stanza.
Ti farà tornare in mente tutte le cose che avete fatto qui,
insieme. Dovresti cercare di evitare queste cose, non andarci incontro.
>>
<<
Non ci riesco, è più forte di me. Devo averlo
vicino in qualche modo, in qualunque modo possibile e immaginabile. Non
riesco ad accettare che non ci sia più. >>
<<
Non ti risponderò, ma ti stringerò solo la mano
per farti capire che ci sono in qualsiasi momento, anche di notte.
>>
Elijah prende la
mano di Marcie e gliela stringe.
<<
Grazie. >> dice lei.
Una lacrima
scende sul viso di Marcie ed Elijah dice:
<<
Ti voglio bene, Marcie. >>
<<
Anch’io. >>
Quando Marcie ed
Elijah tornano al piano di sotto, Trixie sta finendo di cantare una
canzone tristissima.
<<
Questa è per te, sorellina. So che adoravi questa canzone e
anche Eddy la adorava. >> dice Trixie.
Parte la base
della canzone e Trixie inizia a cantare without you, nella versione di
Glee.
Marcie canta con
la sorella e intanto piange.
Marcie ricorda
la prima volta in cui lei e Eddy ascoltarono quella canzone. Era il 17
gennaio 2012 e stavano guardano la puntata di Glee insieme e
s’innamorarono subito di quella canzone, cantata da Lea
Michele.
Tutti guardano
Marcie, ma lei è in un mondo tutto suo. Non vede nessuno,
sente solo le parole della sorella mentre canta.
Elijah le
stringe una mano, ma lei non lo guarda, non si muove, è come
paralizzata.
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Capitolo 25 *** Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre ***
25
Non
puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre
Sono passate due
settimane dal funerale di Eddy e siamo al 2 febbraio, ma per Marcie il
tempo si è fermato a quando ha ricevuto quella telefonata,
al giorno in cui Eddy è morto.
Non mangia
più, non ha più fame, non esce più di
casa, non va più a scuola, non si cura più,
piange sempre, ha abbandonato la squadra delle cheerleader della
scuola. È diventata un vegetale.
I genitori e le
sue sorelle, ed Elijah compreso, sono molto preoccupati per lei.
Trixie e Alice
tornano a casa nei weekend per starle vicino, Elijah la va a trovare
praticamente tutti i giorni.
Nel pomeriggio,
Elijah va a casa McHope.
<<
Dov’è Marcie? >>
<<
Dove vuoi che sia? È sempre chiusa in camera sua a piangere.
>> risponde Laurie.
Quando Elijah
arriva davanti alla camera di Marcie, bussa e poi entra senza aspettare
una risposta.
Marcie
è sotto le coperte e sta ascoltando musica triste.
<<
Hey. >> la saluta lui.
Marcie non
risponde e lui si avvicina al letto e poi si siede. Solleva la coperta
e la vede che piange.
<<
Ogni volta che vengo qui stai piangendo e sei sotto le coperte. Sembri
un vegetale, tesoro. Devi tornare a vivere, devi uscire da questa
stanza. C’è puzza di chiuso qui dentro, sembra una
camera mortuaria. >>
<<
Perché sei sempre qui, Elijah? Perché non fai
altro che ricordarmi che è morto? Perché ogni
tanto non vivi anche la tua vita? >> gli domanda Marcie.
Elijah la guarda
e non dice niente.
<<
Da quanto tempo non esci di casa, Marcie? >>
<<
Cosa te ne frega? >>
<<
Rispondimi! >> urla lui.
Marcie si mette
a sedere e guarda l’amico senza dire una parola.
<<
Marcie, rispondimi! >> insiste lui.
<<
Vattene via! >>
Elijah le prende
le mani e, guardandola dritta negli occhi, le dice:
<<
Rispondimi! >>
<<
Non sono affari tuoi. Non sei il mio ragazzo, non sei mio fratello, non
sei uno di famiglia. Fatti una cazzo di vita, Elijah! >>
<<
Smettila di rispondermi come se mi odiassi! Smettila e ritorna in te,
Marcie! Smettila! >>
Elijah le prende
il viso tra le mani e le chiede:
<<
Da quanto non esci di casa, Marcie? Dal giorno del funerale? Da quanto
non mangi? Da quanto non ti lavi? Da quanto non vivi la tua vita
normalmente? Rispondimi! >>
<<
Sì, dal giorno del funerale. >>
Marcie stacca le
mani di Elijah dal suo viso, ed esclama:
<<
Ora vattene, per favore! Non voglio che mi ricordi che la mia vita
è finita quando è lui morto, non voglio che mi
ricordi che è morto, non voglio che tu mi venga
più a trovare. Vattene! >>
<<
Non mandarmi via! Sono il tuo migliore amico, devo starti vicino,
voglio starti vicino. Non respingermi. >>
<<
Non puoi ricordarmi ogni fottutissimo santo giorno che lui non
c’è più. >> dice Marcie.
<<
Ti voglio un bene dell’anima, non riuscirai a spingermi via.
>>
<<
Scommettiamo? >>
Elijah la tira a
sé e la abbraccia fortissimo.
<<
Non far piangere anche me, ti prego. Ti amo e non voglio perderti mai.
>> confessa Elijah.
Marcie non si
è neanche resa conto di quello che ha appena detto Elijah.
<<
Fottiti! Esci da casa mia! Vattene subito! >> urla
Marcie, staccandosi da Elijah.
Elijah la guarda
deluso, senza dire niente.
<<
Vattene da casa mia! >> insiste lei.
Elijah prende il
suo viso tra le mani e la bacia. Marcie si stacca da lui e gli tira uno
schiaffo in piena faccia e gli urla contro, dicendogli:
<<
Che cazzo fai? Perché mi hai baciato? >>
<<
Non mi hai neanche sentito. >> dice lui.
<<
Cosa? >>
<<
Prima, mentre ti abbracciavo, ti ho detto che ti amo, ma tu non hai
neanche sentito. Perché credi che sia sempre qui?
Perché credi che ti stia sempre accanto? >>
risponde Elijah.
<<
Perché sei il mio migliore amico. >>
<<
Sì, ma io ti amo, Marcia McHope. Ti ho sempre amato.
>> confessa Elijah.
<<
Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre. Ti odio! Ti odio!
Vattene, ti prego! >> gli urla contro Marcie.
<<
Che cosa stai prendendo, Marcie? Il tuo umore cambia di giorno in
giorno, di ora in ora. Dimmi cosa stai prendendo! Ti stai facendo del
male? Dimmelo, ti prego, perché non potrei sopportarlo.
>>
<<
Non sto prendendo proprio niente e ora esci da casa mia, o ti
farò portare fuori da mio padre. >>
<<
D’accordo, me ne vado. Ma non la passi liscia,
tornerò e non potrai respingermi. >>
Marcie non dice
niente ed Elijah se ne va deluso.
Il giorno dopo,
Elijah torna a casa McHope, ma stavolta consegna a una delle sorelle
una lettera per Marcie, che lei legge poco dopo.
“Cara
Marcie,
questa volta ho
preferito non vederti, ma scriverti, perché forse con le
parole scritte riuscirai a capire meglio.
Non respingermi,
non mandarmi via, non odiarmi, non far finta che non
t’importi di me. Sono il tuo migliore amico e ti voglio un
bene che neanche immagini. Ti voglio stare vicino perché ne
hai davvero bisogno ora come ora.
Voglio che
ritorni la Marcie che conosciamo tutti. Quella che balla nelle
cheerleader, quella che ride, scherza, si diverte, e non la Marcie che
sei diventata ora. Io rivoglio la mia migliore amica!
Non riesco a
vederti così, come stai ora, mi fa davvero male vederti
così. Il mio cuore va in mille pezzi ogni volta che ti vedo
piangere, il mio cuore si ferma quando ti vedo nella tua stanza, mentre
ascolti musica triste e hai quello sguardo inespressivo.
Spero con tutto
il cuore che non ti stai facendo del male, perché non
riuscirei a vivere con il peso che ti stai facendo del male. Non voglio
che tu ti punisca perché il ragazzo di cui sei innamorata
non c’è più. E scusami, scusami
davvero, se te lo ricordo ogni santo giorno e se te lo sto ricordando
anche ora, ma non posso, non riesco a fare a meno di farti capire che
hai solo diciassette anni e che la tua vita continua anche senza di
lui, che la tua vita è bella anche senza di lui. Hai me, hai
le tue sorelle, la tua famiglia, i tuoi amici, il ballo, e tante altre
cose.
E scusami per
ieri, non volevo dirti che ti amo, ma volevo solo farti distrarre. E
scusami anche per il bacio, non avrei dovuto farlo. Spero che tu mi
possa perdonare e spero che domani non mi respingerai.
Sono stato
completamente onesto in questa lettera.
Ti prego, domani
non respingermi quando verrò a trovarti. Se vengo
c’è un motivo e sai qual è.
Ti voglio bene.
Il tuo migliore
amico Elijah”
|
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Capitolo 26 *** Sono pronta ***
26
Sono
pronta
Febbraio
è già iniziato da tre settimane e il 15 Laurie ha
festeggiato i suoi sedici anni con una festa a tema film, dove tutti
gli invitati si sono vestiti come un personaggio di un film, e lei si
è travestita da Marilyn Monroe.
Marcie
è sempre più depressa per la morte di Eddy e non
esce di casa dal giorno del suo funerale.
Eddy va a
trovarla un giorno sì e un no, e solo da una settimana
è riuscito a portarla in giardino.
Teme che si stia
facendo del male e che prenda qualcosa e che addirittura voglia tentar
il suicidio, per questo è sempre con lei.
È il
21 febbraio e Laurie e Jonah festeggiano per il loro mesiversario a
casa di lui, dove cucineranno la cena insieme.
<<
Passami il sale, per favore, tesoro. >> le dice Jonah.
Laurie prende il
sale dal mobile della cucina e lo passa a Jonah, che condisce la Caesar
salad e la bistecca americana.
<<
Direi che possiamo iniziare a mangiare. >> dire Laurie.
<<
Sì. Portiamo tutto in tavola. >>
Mentre cenano,
chiacchierano del più e del meno, guardano la tv e si
baciano.
Quando hanno
finito la cena, mettono piatti e posate nel lavello.
<<
Vuoi anche il dolce, vero? >> le chiede Jonah.
<<
Sì. >>
Jonah apre un
cassetto e ne estrae una benda, che mette davanti agli occhi di Laurie
e le dice:
<<
Ho una sorpresa per te, piccola. >>
<<
Dici sul serio? >>
<<
Sì, altrimenti non ti avrei bendato. Stai ferma
lì e non ti muovere. >>
<<
Okay. >>
Jonah va davanti
al forno, lo apre e tira fuori una torta al cioccolato, con lo zucchero
a velo sopra e una dedica speciale, e la mette sull’isola
della cucina, proprio davanti a Laurie.
<<
Ora puoi aprire gli occhi, tesoro. >> le dice lui,
togliendole la benda.
Laurie abbassa
lo sguardo e vede la torta, sulla quale c’è
scritto “I love you, Laurie”. Si porta le mani alla
bocca e chiede:
<<
Oh mio Dio! L’hai fatta tu? >>
<<
Sì, mia madre mi ha aiutato, ma poco. >>
<<
Grazie. E… ti amo anch’io, Jonah. >>
<<
Ti amo, Laurie. >>
I due innamorati
si baciano e poi tagliano insieme due fette di torta e se le mangiano,
guardando un episodio di una nuova serie tv americana chiamata The
Carrie diares.
<<
È davvero buona la torta, tesoro. >> salta su
Laurie.
<<
Sono contento che ti piaccia. >> le dice lui,
sorridendole, e poi baciandola.
Jonah si stacca
da Laurie, prende i due piattini con i tovagliolini, dove
c’erano le fette di torta, e li appoggia sul tavolino davanti
al divano, dove sono seduti loro, e poi la riprende a baciare.
<<
Voglio che mi fai sentire bene come la sera dell’Homecoming.
>> dice lei.
<<
Come quando…? >>
<<
Sì. >>
I due innamorati
si guardano per alcuni secondi e poi Laurie esclama:
<<
Sono pronta, Jonah. >>
<<
Per… fare… l’amore? >> le
chiede lui.
<<
Sì. Voglio fare l’amore con te. >>
dice Laurie, decisa.
<<
Sei sicura? >>
<<
Sì, sono sicura, ma non qui, per favore. >>
<<
Andiamo in camera mia, allora. Ma prima voglio preparati qualcosa di
speciale, quindi aspetta qui. >>
<<
Okay. >>
Jonah sale
subito al piano di sopra e va diritto in camera sua e poi nel suo
bagno. Apre il rubinetto della vasca dalla parte dell’acqua
calda e mette il tappo, in modo da non far fuoriuscire
l’acqua. Quando l’acqua è quasi a
metà, ci mette un po’ di bagnoschiuma e va a
prendere dei sali da bagno nel bagno dei suoi genitori.
Mentre aspetta
che la vasca si riempi, controlla se Laurie è ancora in sala
a guardare la tv e la trova sempre sul divano.
Dopo circa dieci
minuti, la vasca si è riempita d’acqua e
c’è un po’ di schiuma e i sali da bagno
che usa la madre di Jonah.
<<
Eccomi! Possiamo andare su ora. >> esclama Jonah,
arrivando in sala.
Laurie si volta,
prende il telecomando e spegne la tv.
Quando arrivano
in camera di Jonah, lui la porta in bagno.
<<
Dove siamo? >> chiede lei.
Jonah le toglie
le mani da davanti gli occhi e lei rimane nuovamente a bocca aperta nel
giro di poche ore.
<<
Ecco perché ci hai messo così tanto.
>>
Jonah le va
davanti e le dice:
<<
Voglio che ti rilassi il più possibile e che non ti agiti.
>>
<<
Sei dolcissimo, Jonah. È uno dei motivi per cui ti amo.
>>
<<
Potrei dire lo stesso di te, signorina Laura McHope. >>
le dice lui, sorridendole.
Laurie ridacchia
e i due innamorati si baciano.
<<
Sei ancora sicura di volerlo fare? >>
<<
Sì. >>
<<
Okay. >>
Jonah si
avvicina a lei e inizia a baciarle il collo, a destra. Poi passa a
sinistra e lentamente le toglie la maglietta, che appoggia su un mobile
del bagno. Continua a baciarle il collo e poi la bacia sul petto.
Quando si stacca
da lei, Laurie gli toglie la maglietta e la lascia cadere a terra, e
poi si baciano.
<<
Scusami se sono un po’ impacciata. >> dice lei.
<<
Non fa niente. È normale, non preoccuparti. >>
la rassicura lui.
Laurie gli
sorride e poi lui le sfila la gonna e quando gliel’ha tolta,
la getta sul tappetto.
Jonah la guarda
un attimo e le dice:
<<
Sei bellissima, tesoro. >>
Poi le
dà un bacio e successivamente le toglie anche i collant.
Quando rimangono
entrambi in intimo, i due innamorati si guardano alcuni secondi prima
di baciarsi e di continuare a spogliarsi.
Dopo che Jonah
le ha tolto il reggiseno, nota la pelle d’oca sulla pelle di
Laurie.
<<
Scusami. È che… sono in imbarazzo e ho freddo.
>>
<<
Ti riscalderei in fretta, piccola. >>
Laurie fa un
piccolo sorriso, si morde il labbro e poi si lascia baciare sul seno.
Poco dopo Jonah
si allontana da lei e si toglie i boxer. Laurie lo guarda e deglutisce,
poi si toglie le mutande.
Si guardano per
un po’ e poi entrano nella vasca. Si baciano e si toccano,
poi Jonah le fa un ditalino. Si rilassano un po’ dentro la
vasca, baciandosi e toccandosi, e scoprendosi a vicenda.
Laurie gli
sfiora il pene e sente la sua erezione e un po’ si spaventa,
ma gli sorride e poi lo bacia.
Quando decidono
di uscire dall’acqua, stanno avvolti in un accappatoio,
stretti stretti.
<<
Ti amo, Laura Claire McHope. >>
<<
Ti amo anch’io, Jonah. >>
Si baciano e poi
raggiungono la camera da letto.
Jonah sposta la
coperta e le chiede ancora una volta:
<<
Sei proprio sicura? >>
<<
Smettila di chiedermelo. Sono sicura, amore. >>
<<
D’accordo. Vieni qui, allora. >>
Jonah la tira a
sé e la bacia, poi vanno sotto le coperte e si coccolano un
po’.
Jonah la guarda
sotto di sé e le accarezza il viso.
<<
Sei bellissima, amore. >>
<<
Non è vero. In questo momento starò morendo
dall’imbarazzo. >>
<<
Non mi sembri così imbarazzata. E certo che sei bellissima.
Sei davvero bellissima, Laurie. Mi piace un sacco il tuo seno. Non
è né troppo grande né troppo piccolo,
è perfetto. >> le dice lui.
<<
Mi fai arrossire così. >>
<<
È proprio quello che voglio fare, amore. >>
Laurie
arrossisce e gli sorride.
Jonah le
dà un piccolo bacio e poi le accarezza il seno e lo bacia.
<<
Ho paura. >>
<<
Anch’io, ma stai tranquilla, okay? Se ti faccio male,
dimmelo, d’accordo? >>
<<
Sì. >>
Jonah si sposta
da sopra Laurie e prende la bustina di preservativo che
c’è sul comodino e la strappa. Si infila il
preservativo e poi torna sopra Laurie.
<<
Senti male? >>
<<
Sì, ma… è sopportabile.
>>
<<
Okay. >> dice lui, sorridendole, poi baciandola, e
accarezzandola per farla sentire più a suo agio.
Va molto piano
con lei, anche se sa che sentirà male.
Più
tardi, i due innamorati sono davanti al portone della villa dei McHope.
<<
È stato bellissimo e magico stasera. Ti amo, Jonah.
>>
<<
Lo è stato anche per me, piccola. Ti amo anch’io.
>>
Si danno un
bacio e poi le entra in casa.
Quando sale in
camera sua, si sveste, si strucca, si lava i denti e si mette il
pigiama, e quando è sotto le coperte, al buio, sorride tra
sé e sé.
|
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Capitolo 27 *** La verità viene sempre a galla ***
27
La
verità viene sempre a galla
Marcie
è davanti allo specchio del suo bagno e si sta guardando.
Gli occhi gonfi per aver pianto troppo, il viso bagnato dalle lacrime,
i capelli tutti arruffati e spettinati, e dei tagli, dei tagli sui
polsi. Se li tocca come se fossero qualcosa di prezioso per lei, come
se fossero un modo diverso per sfogarsi, per distrarsi.
Ha iniziato a
tagliarsi dopo il funerale di Eddy e secondo lei è una
fortuna che Elijah non le controlli i polsi perché
altrimenti rimarrebbe scioccato.
Dopo aver
tamponato con un po’ di carta igienica altri tagli, se ne
torna in camera sua, sotto le coperte.
Dieci minuti
dopo, qualcuno bussa alla porta ma Marcie sta dormendo, con il viso
ancora bagnato dalle lacrime.
Elijah entra in
camera sua e chiude la porta, poi va a sedersi sul letto di Marcie.
<<
Marcie, sei sveglia? >>
Elijah la scossa
un po’ e lei si sveglia. Lui le asciuga il viso e le chiede:
<<
Andiamo a fare un giro in giardino? Oggi è piuttosto caldo.
>>
Marcie fa cenno
di sì con la testa e poco dopo sono a sedere sugli sdrai
sotto il gazebo, in piscina.
<<
Senti che caldo. Ci saranno quasi trenta gradi ed è il primo
marzo. >>
Anche se sente
caldo, Marcie non si toglie la felpa perché non vuole far
vedere i tagli, e guarda il giardino di casa sua con uno sguardo vuoto.
Poco dopo,
Laurie, Valerie e Annie arrivano in piscina ed entrano
nell’idromassaggio.
Elijah le guarda
e sorride loro, poi si volta verso Marcie e le chiede:
<<
Perché non fai un bell’idromassaggio anche tu,
Marcie? >>
<<
Non ne ho voglia. >>
<<
Avanti, raggiungi le tue sorelle. Ti farà bene riscaldarti.
>>
<<
Non voglio, Elijah! >> alza un po’ la voce
Marcie.
<<
Dai, Marcie, fallo per me almeno. >> insiste Elijah.
Marcie si altera
e gli urla contro:
<<
Non voglio fare l’idromassaggio, Elijah! Se devi venire qui
per rompere i coglioni, stattene a casa tua! >>
Marcie si alza
dallo sdraio e ritorna in casa, salendo in camera sua.
Elijah la
raggiunge subito e appena è in camera sua, sbatte la porta
dietro di sé e urla contro Marcie, dicendole:
<<
Mettiti il costume o stai in mutande e reggiseno, per me è
uguale, basta che vai a fare quell’idromassaggio! Ti rendi
conto che è dal 19 gennaio che non esci di casa? Vai solo in
giardino e deduco tu lo faccia solo quando ci sono io. Ti stai
distruggendo, tesoro, e tu neanche te ne accorgi. Sei diventata un
vegetale e mangi pochissimo. Avrai perso almeno otto chili in un mese e
mezzo. Sei diventata pelle e ossa. Io sono molto preoccupato per te.
>>
<<
Non mi urlare contro in questo modo. >>
<<
Lo dico per il tuo bene, Marcie. È un mese e mezzo che
è morto Eddy e tu hai smesso di vivere. Devi tornare a
vivere come prima. La vita va avanti anche senza di lui.
>>
<<
Me lo ripeti ogni santo giorno. >>
<<
Lo so, e non smetterò di farlo finché non lo
capirai. >>
Elijah si
avvicina a lei e la abbraccia.
<<
Non hai caldo con quella felpa? >> le chiede lui.
<<
No, sto bene così. >>
Marcie si tira
le maniche ed Elijah capisce che sta nascondendo qualcosa.
Elijah la guarda
per alcuni secondi e poi le dice:
<<
Dammi quella felpa, avanti. >>
<<
Sto bene così, Elijah. >>
<<
Dammi quella felpa, Marcie! Mi stai nascondendo qualcosa, me lo sento.
>>
<<
Non ti sto nascondendo niente. Non ho caldo, sto bene così,
quindi mi tengo la felpa addosso. >>
<<
Dammi subito quella felpa, Marcie! >> insiste Elijah.
<<
Smettila di urlarmi contro. >>
Elijah urla
ancora più forte di dargli la felpa ma Marcie si rifiuta,
così, dopo vari tentativi di aprirle la cerniera, le blocca
le mani in una delle sue e gliela apre.
La aiuta a
togliersela ed Elijah la butta sul letto e le dice:
<<
Fammi vedere le braccia. >>
<<
No! >>
Senza pensarci
un attimo, Elijah le gira le braccia e scopre l’enorme
segreto che Marcie ha custodito finora.
Elijah si porta
le mani al viso e chiude gli occhi.
Non ci crede che
Marcie si è fatta del male, non ci crede che la sua migliore
amica si è fatta del male, quella ragazza che amava tanto la
vita.
Elijah inizia a
piangere e le prende i polsi.
<<
Perché, Marcie? Perché l’hai fatto? Hai
me, la tua famiglia. Perché ti sei fatta del male?
>>
Anche Marcie
inizia a piangere e risponde:
<<
Perché sto male, Elijah! Non ce la faccio a continuare
così, non ci riesco senza di lui. La mia vita non ha
più un senso senza di lui, non riesco a fare niente senza di
lui. E tu non mi basti, nessuno mi basta. >>
Elijah le prende
il viso tra le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Ma lo vuoi capire che io ti amo, Marcie? Io ti amo da quando ci
conosciamo, ti amo per quello che eri e che sei. Ti amo da morire. Hai
me, avrai me per tutta la tua vita, da qui fino
all’eternità. Ti amo e tu non te ne accorgi
neanche. Ci sono io qui per te, in qualsiasi momento. Non riesco a
vederti così, mi fa un male tremendo. >>
Elijah le
dà un bacio e Marcie non si stacca da lui, così
continuano a baciarsi.
<<
Eddy è il tuo angelo custode su in cielo, io lo sono qui
sulla Terra. Non posso sopportare l’idea che tu stia male,
non posso sopportare che ti fai del male. >>
Elijah le prende
i polsi e le bacia i tagli. Alza lo sguardo e le dice:
<<
Non voglio che ti fai mai più del male.
Quand’è stata l’ultima volta che ti sei
tagliata? >>
<<
Prima che arrivassi tu. >>
<<
Cosa usi? Le forbici? Una lametta? O cosa? >>
<<
Le forbici, principalmente. >>
<<
Ti nasconderò qualsiasi cosa che taglia. >>
Elijah va in
bagno e prende le forbici, delle lamette e qualsiasi cosa possa usare
Marcie per tagliarsi, poi torna in camera e cerca altre cose che
potrebbe usare per tagliarsi.
<<
Lo dirai ai miei e alle mie sorelle? >> gli chiede lei,
preoccupata.
<<
Dovrei farlo, Marcie. >>
<<
Ti prego, non farlo. >>
Elijah si
avvicina a lei, le prende le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Dovrei dirglielo, invece. Sono la tua famiglia. >>
<<
Ti prego, non farlo. Promettimi che non glielo dirai. >>
<<
Te lo prometto, Marcie. >>
<<
Grazie. >>
<<
Stanotte dormirò qui con te. Ti prego, permettimelo.
>>
<<
Okay. >> dice lei, semplicemente.
Durante la
notte, Marcie si alza e va in bagno.
Mentre fa
pipì, guarda il pavimento con uno sguardo vuoto. Si guarda i
polsi con i tagli. Dopo essersi tirata su e aver tirato lo sciacquone,
cerca qualcosa per potersi tagliare.
Esce dal bagno e
in camera sua cerca nel posto in cui Elijah ha nascosto le forbici, le
lamette e le altre cose per potersi tagliare. Poi si ricorda di aver
nascosto una lametta dietro un mobiletto in bagno. Quando la trova, non
ci pensa un attimo di più e inizia a tagliarsi il polso
sinistro.
Intanto, in
camera, Elijah si sveglia e non trova Marcie nel letto accanto a lui.
Si alza subito e va in bagno, e la trova mentre piange e si taglia.
<<
Smettila! >> urla subito.
Elijah le
strappa di mano la lametta, gettandola a terra, e tira a sé
l’amica.
Iniziano a
piangere entrambi ed Elijah le dice:
<<
Perché l’hai rifatto? Se avevi paura, se ti
sentivi sola, triste, depressa, bastava che mi abbracciassi e mi
stringessi fortissimo. Io mi sarei svegliato e avrei capito, e ti avrei
detto che non me ne andrò mai, che ci sarò sempre
per te. >>
<<
Scusami, Elijah. Scusami. >>
I due amici
piangono disperati e più tardi si addormentano abbracciati.
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Capitolo 28 *** Me l'avevi promesso ***
28
Me
l’avevi promesso
La mattina dopo,
il primo a svegliarsi è Elijah.
Si tira su dal
letto e, dopo essere andato in bagno, passa dalla camera, e Marcie sta
ancora dormendo, così scende al piano di sotto. Trova i
signori McHope che stanno facendo colazione in cucina.
<<
Buongiorno. >> li saluta lui.
<<
Buongiorno. >> dice la signora McHope.
<<
Buongiorno. >> dice anche il signor McHope.
Elijah guarda i
signori McHope per qualche secondo e poi decide di parlare.
<<
Avrei bisogno di parlarvi, se è possibile. È
molto importante. >>
I signori McHope
si guardano e poi il signor McHope dice:
<<
Ti ascoltiamo. >>
<<
È una cosa piuttosto delicata, potremmo… andare
da un’altra parte? >>
<<
Certo. >> risponde il signor McHope.
I signori McHope
ed Elijah si spostano in sala e si mettono a sedere sui divani. Elijah
è davanti a loro e non sa come dire quello che deve dire.
<<
Da quando è morto Eddy, sono quasi sempre qui e sto
vicinissimo a Marcie. Ma ho fallito purtroppo. Il mio aiuto non
è servito a niente. >> inizia a dire Elijah.
<<
Che cosa vuoi dire? >> chiede la signora McHope.
<<
Voglio dire che Marcie… si fa del male. >>
<<
Cosa intendi per si fa del male? >> domani il signor
McHope.
Elijah rimane in
silenzio per qualche secondo e poi sputa il rospo:
<<
Si taglia. >>
La signora
McHope si mette le mani sul viso, disperata. Il signor McHope, invece,
non riesce a dire niente.
<<
Da quanto tempo? >> chiede il signor McHope.
<<
Non lo so, ma temo da subito dopo la morte di Eddy. Da quando non esce
più, in pratica. Io ho sempre avuto questa sensazione, ma
speravo di sbagliarmi. Non ho mai controllato i suoi polsi, ma ieri
sì e ho scoperto tutto. L’ho beccata tagliarsi in
bagno anche stanotte. Io le voglio un bene immenso e farò di
tutto per farla stare meglio, per farla stare bene. Per questo ne ho
parlato con voi. Marcie mi ha fatto promettere di non dirvi niente,
neanche alle sue sorelle, ma non potevo tacere. Ha bisogno
d’aiuto e ne ha bisogno subito. Ha smesso di vivere da quando
è morto Eddy. Sono quasi due mesi che non va oltre il
giardino di casa. >>
<<
Hai fatto benissimo a dircelo. Lei non ci permette neanche di entrare
in camera sua, non ci permette di dirle niente, di rimproverarla.
>> dice signora McHope.
<<
Ti ringrazio moltissimo per avercelo detto. Sei prezioso per mia figlia
e lo sei anche per noi, Elijah. >> dice invece il signor
McHope.
<<
È il minimo che potessi fare. Dato che… sono
innamorato di vostra figlia. >> confessa Elijah.
<<
L’avevo immaginato, ma da quando è morto Eddy e
sei sempre vicino a lei, ne ho avuto la conferma. >> dice
la signora McHope, sorridendo a Elijah.
<<
Vi prego di non svegliarla e di non dirglielo subito, perché
va trattata con un certo garbo, altrimenti si peggiorano solo le cose.
>> dice Elijah.
<<
Certo. >>
<<
Ovviamente. >>
<<
Sono sicuro che s’infurierà con me,
perché le ho promesso di non dire niente. >>
dice Elijah, visibilmente preoccupato.
<<
Sicuramene s’infurierà con te, ma più
avanti capirà che l’hai fatto solo per il suo bene
e lo apprezzerà moltissimo, vedrai. >> lo
rassicura la signora McHope.
<<
Lo spero, perché tengo moltissimo a lei. >>
Circa
mezz’ora dopo, Marcie arriva in cucina per bere un bicchiere
di latte.
<<
Non mangi neanche stamattina? >> le chiede la signora
McHope.
<<
No, mamma, non ho fame. >>
<<
Tesoro… potresti venire con me in sala? >>
<<
Per fare cosa? >>
<<
Tu vieni e non fare domande, per favore. >>
Marcie segue la
madre in sala e trova il padre ed Elijah seduti sul divano.
<<
Eccoti. Non ti trovavo. >> esclama lei, vedendo il suo
amico.
<<
Siediti sul divano, tesoro. >> le dice lui.
Marcie si siede
e guarda confusa la madre, che intanto si è seduta accanto
al padre e a Elijah, sul divano di fronte.
<<
Tesoro. Non so proprio da dove iniziare a dirtelo. >>
inizia a dire la signora McHope.
<<
Mi odierai sicuramente appena lo scoprirai. E mi odio anch’io
per averglielo detto, ma ho dovuto farlo per te, per farti stare bene.
>> salta su Elijah.
Marcie guarda
Elijah e i suoi genitori, e in pochi secondi capisce che il suo
migliore amico, il ragazzo che dice di amarla, ha svelato il suo
segreto.
<<
Come hai potuto farlo? >> gli chiede lei.
<<
Tesoro, hai bisogno d’aiuto. Non puoi continuare a vivere
così, rinchiusa in casa, in camera tua, a piangere, a non
mangiare, a… farti del male. >> dice la
signora McHope.
Marcie si alza
dal divano, e urla contro Elijah, dicendogli:
<<
Come hai potuto dirglielo? Me l’avevi promesso, Elijah, me
l’avevi promesso! Io mi fidavo di te! >>
La signora
McHope si alza e abbraccia la figlia.
<<
Tesoro, noi ti vogliamo bene, vogliamo il tuo bene. Devi continuare a
vivere. La vita va avanti anche senza Eddy, lo devi capire, amore.
>> le dice la signora McHope.
<<
Stammi lontano, mamma! >>
Marcie allontana
la madre da sé e inizia a piangere.
<<
Mi hai tradito, Elijah! Me l’avevi promesso, cazzo, me
l’avevi promesso! Ti odio, ti odio! Ti odierò per
sempre! >> urla Marcie al suo migliore amico.
<<
Ho dovuto farlo, Marcie. Col tempo mi ringrazierai e mi sarai
riconoscente. >>
<<
Ti odio! >>
Il signor McHope
abbraccia la figlia e dopo la tiene stretta, mentre la madre le
controlla i polsi. Quando vede i tagli, si mette le mani sul viso e
inizia a piangere.
<<
Oh mio Dio! Sono più di quanto pensassi. Mio Dio, James!
Guarda, sono tantissimi. Saranno almeno… una ventina.
>>
Il signor McHope
non ha parole. Non ci sono parole.
<<
Mi dispiace, Marcie, mi dispiace tantissimo, ma ho dovuto farlo e
più avanti capirai il perché. >>
<<
Ti odio! >>
Anche Elijah
inizia a piangere, quando vede Marcie scoppiare a piangere.
<<
Mi dispiace. >> dice Elijah, piangendo disperatamente.
<<
Ti abbiamo trovato una clinica qui vicino, tesoro. Vedrai che starai
benissimo, è specializzata proprio per gli adolescenti.
>>
<<
Non voglio andare in clinica, papà. >>
Il signor McHope
le prende il viso tra le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Tesoro, ne hai davvero bisogno. Ti verremmo a trovare tutti i giorni,
te lo promettiamo. >>
<<
Non mi fido più, papà. Elijah mi aveva promesso
di non dirvi niente, invece ve l’ha detto subito.
>>
Elijah si
avvicina a Marcie e la tira a sé.
<<
Hai bisogno di andare in quella clinica, Marcie. Non posso permettere
che ti autodistruggi. Ti amo troppo, non posso vederti che ti
autodistruggi pian piano. >> le dice lui.
Marcie piange
sentendo le parole di Elijah.
Lui le prende le
mani e le dice:
<<
Se hai bisogno che ti accompagni in quella clinica, lo farò
senza problemi. Ci sono sempre per te, tesoro mio, e ci sarò
per sempre. >>
Elijah la
abbraccia e piangono insieme.
<<
Sei fortunata, tesoro. Hai trovato un ragazzo che ti ama per quello che
sei già alla tua età. Tienitelo stretto
perché è davvero prezioso. >> le
dice la signora McHope.
<<
Concordo con tua madre, Marcie. Elijah è davvero prezioso
per noi e per te. >>
Intanto arrivano
in sala Laurie, Valerie e Annie.
<<
Cosa sta succedendo qui? Perché piangete tutti?
>> chiede Laurie.
Tutti si voltano
verso le tre sorelle e nessuno emette un suono, a parte i Marcie che
singhiozza mentre piange.
<<
Ci spiegate, per favore? >> domanda Valerie.
<<
Infatti. Vorremmo sapere. >> dice Annie.
<<
Venite qui, ragazze, e sedetevi che è meglio.
>> dice la signora McHope.
Quando Laurie,
Valerie e Annie si siedono sul divano, la signora McHope inizia a
raccontare tutto.
<<
Oh mio Dio. Non ci credo. Non può essere vero.
>> dice Laurie, dopo alcuni secondi di silenzio.
Valerie piange e
corre ad abbracciare la sorella.
Annie non dice
niente, è troppo scioccata.
Si alza dal
divano e raggiunge Marcie e Valerie, e le abbraccia entrambe, e subito
dopo si unisce a loro anche Laurie.
Nel pomeriggio,
viene raccontato tutto anche a Trixie e Alice che vengono a casa, dopo
che la signora McHope le ha chiamate.
|
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Capitolo 29 *** Tutto o niente ***
29
Tutto
o niente
Venerdì
8 marzo Alice festeggia i suoi diciannove anni (compiuti il giorno
prima), dando una festa aperta a tutti, nella sua stanza e quella di
Terry.
Alice
è seduta su uno dei divani del corridoio e sta
chiacchierando con alcune ragazze. All’improvviso Shane
arriva da dietro e le copre gli occhi con le mani.
<<
Chi sono? >> le chiede.
<<
Mmh, vediamo. Shane? >>
<<
Sì. >> dice lui, togliendo le mani dagli occhi
di Alice e sedendosi accanto a lei, porgendole poi un cofanetto.
<<
È per te. >>
<<
Per me? Mi hai fatto un regalo? >>
<<
Sì, è il tuo compleanno. >>
<<
Grazie. >>
Alice prende il
cofanetto e lo apre.
Dentro
c’è un bracciale color argento con un ciondolo
tondo con il segno zodiacale dei pesci, cioè quello di Alice.
<<
Ti piace? >>
<<
Sì, è molto carino. Grazie, Shane.
>>
Alice abbraccia
Shane, ma non si baciano, o meglio, Alice non lo bacia,
perché Shane si aspettava che lo baciasse.
Alice si mette
il bracciale e poi continua a chiacchierare con le ragazze con cui
parlava prima che arrivasse Shane.
Shane si sente
inutile, così se ne va dopo averla salutata. Cerca Terry e
quando la trova, insieme a Michael, le chiede:
<<
Hey. Possiamo parlare? >>
<<
Sì, certo. >> risponde lei, un po’
confusa.
Terry e Shane si
mettono in un angolo del corridoio e lui le chiede:
<<
Che cos’ha Alice? Prima sono andato da lei e le ho dato il
suo regalo. Non era minimamente entusiasta nonostante le sia piaciuto.
Le ho regalato un bracciale con il suo segno zodiacale. Se
l’è messo e poi non mi ha più
considerato. È successo qualcosa? >>
<<
che sappia io no, però ultimamente la vedo triste e diversa.
Non vorrei che fosse successo qualcosa a lei o a qualcuno della sua
famiglia. Spero nulla di grave. >>
<<
Infatti, è triste anche con me. Non facciamo…
sesso da un po’. Le devo parlare subito. >>
<<
Fammi sapere se scopri qualcosa. >>
<<
Sì. >>
Shane ritorna da
Alice e, dopo essersi avvicinato, le chiede:
<<
Possiamo parlare? >>
<<
Shane sto chiacchierando con queste ragazze, dobbiamo parlare proprio
ora? >>
<<
Sì. >>
La prende per
mano e raggiungono la sua stanza e quella di Michael.
<<
Mi dici che cos’hai? Sei strana e triste da qualche giorno,
sono preoccupato per te. >>
Alice lo guarda
per alcuni secondi e poi dice:
<<
Marcie si tagliava. >>
<<
Cosa? >>
<<
Mia sorella Marcie è un’autolesionista. Si fa del
male, si taglia. >>
<<
Oh mio Dio. >>
Shane la tira a
sé e la abbraccia.
<<
Mi dispiace tanto per tua sorella, Alice. >> le dice lui,
stringendola.
<<
Grazie. >>
Alice lo stringe
forte e inizia a piangere.
<<
Non ci siamo accorti di niente. Io sono qui alla Pepperdine, Trixie
anche, ma nemmeno le mie sorelle e i nostri genitori se
n’erano accorti. Lei non si faceva avvicinare, solo Elijah ci
è riuscito. >> dice lei, piangendo disperata.
Shane si stacca
da lei e le dice:
<<
Non piangere, ti prego. >>
<<
Non ci riesco. Ora è in una clinica qui a Malibu.
>>
<<
Vedrai che guarirà. Ma perché si tagliava?
>>
<<
Per la morte di Eddy, il suo ragazzo. >>
<<
Ah. È andata in depressione? >>
<<
Sì. Avresti dovuto vedere tutti quei tagli sui polsi. Io
stavo piangendo disperatamente quando me l’hanno detto e
quando ho visto i tagli. >>
<<
Vedrai che guarirà, Ali, vedrai. Starà in clinica
per un po’ e poi tornerà la solita Marcie.
>>
<<
Lo spero. >>
<<
Sarà così, vedrai. Vieni qui. >> le
dice lui, aprendo le braccia.
Alice lo
abbraccia e si stringono forte.
<<
Vuoi che faccio andare via tutti? >>
<<
No, ho bisogno di distrarmi. >>
<<
Sicura? >>
<<
Sì. >>
Shane le prende
le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Non preoccuparti, Ali, vedrai che Marcie si riprenderà.
>>
<<
Grazie. >>
<<
È il minimo.”
Shane si
avvicina a lei e va per baciarla, ma lei si volta da una parte e gli
dice:
<<
Ti prego, no. >>
<<
Okay. >>
<<
Torniamo alla festa. >>
Prima di aprire
la porta, Alice si ferma e rimane immobile per qualche secondo.
<<
Che c’è? >> le chiede Shane.
Alice si volta e
si butta su Shane, baciandolo. Si buttano sul letto e lui le dice:
<<
Vedo che hai cambiato idea. >>
<<
Sì. >>
Alice lo bacia e
pian piano si spogliano.
Shane le
accarezza i capelli e lei lo guarda, sorridendogli.
<<
Ti amo, Ali. >> confessa Shane, improvvisamente.
<<
Cosa? >>
<<
Ti amo. Io ti amo, Alice. Sul serio. Non voglio più essere
il tuo scopamico, voglio essere il tuo ragazzo. >>
confessa ancora Shane.
<<
Avevi detto nessun legame, nessun sentimento, niente romanticherie e
cose varie. Solo sesso. Perché ora te ne esci con
l’amore? >>
<<
Perché mi sono innamorato di te, Alice. >>
Alice si tira su
a sedere e gli chiede:
<<
Sei sicuro? >>
Anche Shane si
tira su a sedere e le risponde:
<<
Sì, sono sicuro, Alice. Non vuoi una storia
d’amore, una relazione anche tu? >>
<<
No, non la voglio, Shane. >>
<<
Come puoi dirlo se neanche ci provi? >>
<<
Non la voglio e basta. Perché hai rovinato tutto con
l’amore? Perché? Stavamo da Dio facendo solo
sesso. >>
Alice si alza
dal letto per rivestirsi e Shane la segue, dopo essersi messo i boxer.
<<
Tu forse stavi da Dio facendo solo sesso, ma io ho bisogno di altro,
Alice. È impossibile che tu non ne abbia bisogno? Tutti ne
hanno bisogno prima o poi. >>
<<
Beh, io no.”
<<
Non possiamo più essere scopamici, se non vuoi essere la mia
ragazza. >> dice lui, serio.
Alice si ferma e
gli dice:
<<
Ah. Quindi è così: tutto o niente?
>>
<<
Sì. >>
<<
Scelgo niente. >>
<<
D’accordo. Allora… addio, Alice. >>
<<
Addio, Shane. >>
Alice finisce di
rivestirsi e poi esce dalla stanza. Prima che riesca ad aprire la
porta, però Shane le chiede:
<<
Non l’hai sentita anche tu? >>
<<
Cosa?”
<<
Quella sensazione mentre facevamo l’amore. Era diverso dalle
altre volte. Non era sesso quello, Alice, era amore. >>
<<
Era solo sesso, Shane. Addio.”
Alice apre la
porta ed esce dalla stanza.
La sera
successiva, Alice e Shane stanno festeggiando la vittoria delle loro
squadre (quella di pallavolo femminile e quella maschile di pallanuoto)
al Rockwell Dining Center.
Con un bicchiere
di birra in mano, Alice esclama:
<<
Alla nostra vittoria, ragazze! >>
Scontrano tra di
loro i bicchieri e brindano alla vittoria della loro squadra di
pallavolo.
Mentre Alice
beve la birra, guarda Shane, che è a pochi tavoli da lei.
Ancora non
riesce a credere che la sera prima lui le abbia detto di essere
innamorato di lei. Non avrebbe mai immaginato che lui si sarebbe
innamorato di lei.
Trixie aveva
ragione, ma non le ha ancora detto niente per non darle soddisfazione.
Brooke, una sua
compagna di squadra, le chiede:
<<
Tra te e Shane va sempre nello stesso modo? Scopate e basta?
>>
Alice ci pensa
un attimo e poi risponde:
<<
Sì, siamo sempre scopamici. Dovresti provare anche tu, sai?
È davvero… gratificante avere uno scopamico.
>>
Alice ha deciso
di mentire perché non vuol far sapere niente a nessuno per
ora.
<<
No, non fa per me. Io sono più da ragazzo fisso.
>>
<<
Già, lo dici sempre. Come va con Max? >>
<<
Una domanda di riserva? >>
Alice ridacchia
e dopo le chiede:
<<
Va così male? >>
<<
Vuole solo scopare, non gli importa di avere una ragazza fissa.
>>
Alice ride
all’affermazione dell’amica e Shane la osserva
ridere, e sorride.
<<
Te l’ho detto che conviene avere uno scopamico. Si
è amici e si scopa, meglio di così.
>>
<<
Ma io ho avuto un solo ragazzo e, anche se ci ho perso la
verginità, alla fine non è durata neanche un
anno. Non voglio qualcuno solo per fare sesso. >>
<<
Ma che te ne frega? Vivi la tua vita e basta. Fregatene se sei rimasta
delusa, se è durata poco. >>
Un’altra
compagna di squadra, Keira, s’intromette nella conversazione
e dice:
<<
Alice non ha tutti i torti, sai Brooke? Abbiamo diciotto-diciannove
anni, dobbiamo vivere. >>
<<
Già, ma esistono tanti modi di vivere. Ognuno sceglie il
suo. >>
Alice rimane
zitta e non partecipa alla conversazione che pian piano coinvolge tutte
le sue compagne di squadra.
<<
Ali, come mai non dici più niente? >> le
chiede Grace, un’altra compagna di squadra.
Alice la ignora
completamente e Grace la richiama. La ignora una seconda volta,
così Grace le schiocca le dita davanti al viso e lei ritorna
in sé.
<<
Cosa? >>
<<
Come mai sei tra le nuvole? >>
<<
Niente, niente. >>
<<
Avanti, dicci. Che cos’hai? >> le chiede Julie.
Alice guarda le
sue compagne di squadra una a una e poi sputa il rospo:
<<
Shane ed io non siamo più scopamici. >>
<<
E perché non ce l’hai detto subito?
>> le chiede Brooke.
<<
Perché non volevo che si sapesse, è successo solo
ieri sera. >>
<<
E come mai non siete più scopamici? >> chiede
Julie.
<<
Lui mi ha detto che mi ama. Ma o stavamo insieme come coppia oppure
stavamo divisi. Tutto o niente, ragazze. >> risponde
Alice.
<<
Quindi tu hai scelto niente? >> domanda Jane.
<<
Già. >>
<<
E ti sei pentita? >> chiede Keira.
<<
A dire la verità non lo so. Shane mi piace davvero tanto. Ma
non lo amo. >>
<<
Ah. >> dice Julie.
<<
Sei proprio sicura di non amarlo oppure sei solo sicura di non volerlo
amare? >> le chiede Keira.
<<
Che differenza c’è? >> chiede Alice.
<<
Una bella differenza. Se sei sicura di non amarlo non lo ami e basta,
se invece sei sicura di non volerlo amare, preferisci non amarlo
perché non vuoi impegnarti, questo spiegherebbe il fatto
della tua scelta di essere la sua scopamica. >> risponde
Keira.
<<
Concordo con Keira. >> interviene Brooke.
<<
Anch’io. >> dice Julie.
Alice si volta
per guardare Shane.
<<
Secondo me sei innamorata di lui, ma non te ne rendi neanche conto.
>> le dice Keira.
<<
Eh già. >> concorda Jane.
Alice si volta
verso le sue compagne di squadra e dice loro:
<<
Ho bisogno di prendere un po’ d’aria.
>>
Alice si alza ed
esce dall’edificio.
Passa per
l’anfiteatro e per la Stauffer Chapel, fino ad arrivare
all’Alumni Park, il parco con due laghetti di fronte alla
Pepperdine, e si siede su una panchina.
<<
Perché sei corsa qui? >> chiede Shane,
improvvisamente, arrivando vicino a lei.
Alice si volta e
vede Shane.
<<
Mi manchi. >> risponde lei.
Shane si
avvicina a lei e si siede.
<<
Mi manchi anche tu, Ali. >>
<<
E allora perché hai deciso tutto o niente?
Insomma… prima stavamo da Dio. Facevamo sesso e parlavamo.
Cosa c’è di meglio? >>
<<
L’amore. Stare insieme come coppia, fare l’amore,
parlare di tutto e di più, aiutarsi a vicenda e tante altre
cose. >> risponde lui.
<<
Ma io non voglio innamorarmi. >>
<<
Lo so. Ma sei sicura di non essere innamorata di me solo
perché ti fa comodo così? >> le
chiede Shane.
<<
Non lo so, Shane, non lo so. Me l’hanno anche chiesto le
ragazze della squadra. >>
<<
Come fai a non saperlo? O senti di amarmi oppure no. >>
<<
Non lo so e basta. >>
<<
Potremmo andare avanti per chissà quanto. Questo
è ufficialmente un addio. >> dice lui.
Alice lo guarda
senza dire niente.
<<
Addio, Alice. E stavolta è per sempre. >>
Shane si
avvicina a lei e le dà un bacio.
<<
Addio, Shane. >> dice lei, a bassa voce, mentre lo guarda
tornare a piedi al campus.
|
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Capitolo 30 *** Spring Break ***
30
Spring
Break
Sono arrivate le
vacanze di primavera e molti studenti universitari le festeggiano
andando in località marittime, soprattutto in Florida o in
Messico.
Trixie, Tori,
Jessica ed Eleanor, insieme a Alice, Terry e alle ragazze della squadra
di pallavolo andranno al Coral Reef Beach Resort, a St. Pete Beach, in
Florida. Staranno via una settimana, dal 30 marzo al 6 aprile.
In spiaggia,
è il delirio più totale. Ragazzi e ragazze tutti
in costume da bagno, alcune ragazze persino senza il pezzo di sopra del
bikini, e gente con bottiglie e bicchieri di alcool in mano, che urlano
e cantano le canzoni di un gruppo hip pop sconosciuto.
<<
Uniamoci al delirio! >> esclama Alice.
Mentre cantano e
bevono, Alice nota qualcuno di familiare tra la folla. Si rivolge a
Terry e le chiede:
<<
Perché cazzo Shane è qui? >>
<<
È venuto con Michael. >>
<<
Stai scherzando, vero? >>
<<
No, sono venuti qui per una settimana, come noi. >>
Alice prende per
mano l’amica e si spostano dalla folla.
<<
Perché non me l’hai detto? >>
<<
Perché non saresti venuta sapendo che
c’è anche lui. >>
<<
Non è vero, sarei venuta comunque. >>
<<
Ragazze! Anche voi qui! >> esclama Michael, arrivando
insieme a Shane, accanto alle ragazze.
<<
Puoi smetterla di fingere, Michael. Terry mi ha detto tutto.
>> dice Alice.
<<
Ah. >>
<<
E ti dispiace che sia qui anch’io? >> le chiede
Shane.
<<
Mi è indifferente, sinceramente. >>
<<
Torniamo in mezzo alla folla. Abbiamo una settimana per fare baldoria,
non diventiamo monotoni e depressi. >> esclama Terry.
<<
Giusto! >> concorda Michael.
Michael e Terry
tornano in mezzo alla folla e, quando si fermano, guardano verso il
palco e cantano, e lui le mette un braccio intorno al collo e poi si
baciano.
Alice e Shane,
accanto a loro, si guardano imbarazzati e fanno finta di niente.
Durante la
serata, Alice, Terry e le ragazze della squadra di pallavolo vanno in
un nightclub insieme a Trixie, Tori, Jessica ed Eleanor.
<<
È la tua occasione di rimorchiare, Ali. >> le
dice Brooke.
<<
Andiamo a ballare allora! >> esclama Alice.
Alice, Terry e
le ragazze della squadra di pallavolo si buttano in pista.
Appena Alice
vede Shane sulla pista da ballo insieme a Michael, si volta verso Terry
e le dice:
<<
Shane è qui! >>
<<
Davvero? C’è anche Michael allora. >>
<<
Non lo so. >>
<<
Andiamo a vedere! Dove sono? >>
Dopo che Alice
gliel’ha indicato, Terry prende l’amica per un
braccio e raggiungono Shane.
Prima di
arrivare da lui, però, lo vedono che si sta sussurrando
qualcosa con una ragazza e Alice si ferma subito, facendo
così fermare anche Terry.
<<
Perché ti sei fermata? >>
Terry nota Shane
e la ragazza con cui sta parlando, poi guarda l’espressione
di Alice e le chiede:
<<
Sei gelosa? >>
<<
Sì. Dovrei essere io quella che gli sussurra qualcosa
all’orecchio, non quella troietta bionda. >>
<<
Dai, andiamo! >>
Arrivate da lui,
ancora intento a chiacchierare con la bionda, Terry gli chiede:
<<
Shane! C’è anche Michael? >>
<<
Ehm… sì, è al bar. >>
<<
Grazie. >>
Quando si
allontanano, Alice guarda per un attimo Shane e lui la guarda e la
osserva andare via con Terry.
Più
tardi, mentre stanno ballando, Alice nota ancora Shane insieme alla
bionda di prima, ma stavolta c’è anche Michael con
loro.
Appena Alice
vede Shane allontanarsi da solo, lo segue per potergli parlare.
Arrivano fino al
bagno degli uomini e, dopo che lui è entrato, lei esita un
attimo prima di raggiungerlo, ma alla fine decide di entrare.
<<
Che cavolo ci fai tu qui? >> le chiede lui.
<<
Non eri innamorato di me e bla bla bla? >>
<<
Sì, certo che sono innamorato di te, Ali, ma… non
posso aspettarti per sempre. Tu non cambierai mai idea. >>
<<
È vero, ma se fossi davvero innamorato di me, se tenessi
davvero a me, non andresti con la prima che passa. >>
<<
A chi ti riferisci? >>
<<
A quella troietta bionda. >>
<<
Aah, quella. È la cugina di Michael. Credo di piacergli un
po’. >>
<<
Direi un bel po’. >>
<<
Sei per caso gelosa, Alice? >>
Alice sta zitta
per qualche secondo e dopo risponde:
<<
Sì, sono gelosa. >>
<<
L’ho capito da come mi guardavi con lei, prima, mentre ti
allontanavi. >>
<<
Dovrei esserci io al posto di quella. >>
<<
Ci saresti, se solo tu non fossi così stupida, Alice.
>>
Detto questo,
Shane esce dal bagno e torna in mezzo alla confusione.
Intanto, Trixie,
Tori, Jessica ed Eleanor stanno ballando e un gruppo di ragazzi si
avvicina a loro, vedendo Trixie e Tori stare appiccicate, toccarsi e
baciarsi.
<<
Hey, ragazze, perché non facciamo un bel triangolo?
>> propone uno di loro.
Trixie lo guarda
fulminandolo e continua a ballare con Tori.
<<
Siete davvero sexy, ragazze, perché non andiamo da me?
>> propone un altro.
<<
Baciatevi ancora, ragazze, mi fate eccitare. >> dice un
altro ancora.
<<
Allontanatevi e non rompeteci le palle! >> esclama Trixie.
<<
Non ci piacciono i ragazzi stupidi come voi! >>
interviene Tori.
<<
Avanti, ragazze, andiamo tutti da me e facciamo qualcosina. Vedrete che
vi piacerà. >> dice il primo ragazzo che si
è rivolto a loro prima.
<<
Abbiamo detto di no! Cercatevi qualcun altro che è
interessato a fare un’orgia con tre stupidi! >>
esclama Trixie.
I ragazzi
provano a ballare con loro, ma Trixie e Tori gli allontanano e dopo un
po’ i tre ragazzi se ne vanno dando loro delle lesbiche.
Finita la
serata, nella stanza di Trixie e Tori, le due ragazze si stanno
preparando per andare a dormire.
La prima a
infilarsi a letto è Tori, che poco dopo viene raggiunta da
Trixie, che con i suoi lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri e una
camicia da notte sexy, sembra una dea.
Tori la guarda
come ipnotizzata mentre sposta le lenzuola e si mette sotto le coperte.
<<
Che c’è? >>
<<
Niente. >>
Tori si avvicina
a lei e le dice:
<<
Sembri… una dea. Sei bellissima, Trix. >>
Trixie le fa un
gran sorriso e poi dice:
<<
Sei bellissima anche tu, Tori. >>
Si danno un
bacio e poi scivolano sotto le coperte.
<<
Quando dico che sei bellissima lo penso davvero. >> dice
Trixie.
<<
Lo so. Lo penso davvero anch’io di te. >>
Trixie le
dà un bacio e poi Tori si tira su, sposta la coperta e si
toglie la camicia da notte. Anche Trixie si tira su e si toglie subito
la camicia da notte, e poi si baciano.
Mentre si
baciano, Tori accarezza i seni di Trixie e lei sussulta.
Le bacia i seni
e scende alla pancia e poi sempre più giù.
Più
tardi si addormentano nude, abbracciate l’una
all’altra.
|
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Capitolo 31 *** Barcellona! ***
31
Barcellona!
España!
È
arrivata la settimana di scambio culturale per la Malibu High School e
l’Escola del Treball.
La classe del
primo anno di Valerie e quella del secondo di Laurie andranno a
Barcellona dal 14 al 21 aprile e alloggeranno, a coppie, nelle case
degli studenti del terzo e quarto anno dell’Escola del
Treball.
Atterrati
all’aeroporto di Barcellona, la classe di Valerie e Laurie,
insieme alle quattro professoresse (due per classe), raggiungono la
sala d’attesa, dove le famiglie, con i loro rispettivi figli,
li stanno aspettando.
<<
Me lo sento, Tiff, ci divertiremo un sacco questa settimana.
>> esclama Valerie.
<<
Sicuro. >> concorda Tiffany.
Valerie e
Tiffany sono insieme, mentre Laurie è con Leigh, una sua
compagnia di classe.
In macchina,
Valerie e Tiffany guardano il panorama fuori dai finestrini.
La figlia della
famiglia ospitante si volta verso le due amiche e, in inglese, dice
loro:
<<
Vi troverete bene qui. Barcellona è bellissima.
>>
Valerie e
Tiffany si voltano verso la ragazzina e quest’ultima le
risponde:
<<
Sono sicura di sì. >>
<<
Io sono Tiffany comunque. >>
<<
Marta. >> dice lei.
<<
Io sono Valerie invece. >>
Marta dice
qualcosa d’incomprensibile per le due amiche e poi lo traduce
in inglese, facendo ridere le ragazze.
Quando la
macchina si ferma davanti ad un palazzo, Valerie e Tiffany capiscono di
essere arrivate a casa della loro famiglia ospitante, i Campos.
Marta si volta
verso di loro e, in spagnolo, dice:
<<
Siamo arrivati. >>
Cominciano a
scaricare le valigie e a portarle su e, quando entrano
nell’appartamento, è tutto molto accogliente. Un
appartamento moderno, con un ingresso, una sala, la cucina, tre camere
da letto, due bagni e il balcone.
Il signor Campos
porta le valigie di Valerie e Tiffany in quella che sarà la
loro camera per una settimana.
<<
Questa camera era di mia sorella, che ora vive con un’amica.
>> dice Marta.
<<
Quanti anni ha tua sorella? >> chiede Valerie.
<<
Ventiquattro. >>
<<
Come si chiama? >> chiede invece Tiffany.
<<
Filipa. Mi manca tanto. >>
Valerie e
Tiffany sorridono a Marta e poi lei si offre di aiutarle a sistemare le
loro cose in camera.
Chiacchierano un
po’ in spagnolo e un po’ in inglese, cercando di
capirsi il più possibile.
Intanto, Laurie
e Leigh sono arrivate nella casa della loro famiglia ospitante, i
Domínguez.
I signori
Domínguez hanno una figlia di sedici anni, Nina.
La famiglia
abita in una graziosa villetta in collina, un po’ fuori
Barcellona.
Nina
è un po’ indecisa: non sa se andare a parlare a
Laurie e Leigh oppure farsi i cavoli suoi.
Fa avanti e
dietro dalla sua camera a quella delle due ragazze per tre volte, poi
alla quarta arriva da loro e chiede:
<<
Volete qualcosa da mangiare, ragazze? >>
Le due amiche si
voltano verso la porta e Laurie risponde:
<<
Sì. >>
<<
Sì, grazie. >> risponde anche Leigh.
<<
Andiamo in cucina. >> dice Nina.
Poco dopo, le
tre ragazze stanno facendo merenda con dei churros, dei tipici dolcetti
spagnoli, fatti di una pastella fritta e spolverati di zucchero.
<<
Sono buonissimi questi dolcetti. Come si chiamano? >>
chiede Laurie, curiosa.
<<
Churros. Io ne vado letteralmente pazza. Sono dei tipici dolcetti
spagnoli. >>
<<
Sono davvero buonissimi. >> dice Leigh.
<<
Portiamoceli in camera, posso darvi una mano con i bagagli.
>> afferma Nina.
Mentre
chiacchierano (in spagnolo), sistemano i bagagli e mangiamo i churros,
e a Nina arriva un messaggio su whatsapp. Quando sblocca il cellulare,
Leigh nota che, come sfondo di blocco schermo, Nina ha Liam dei One
Direction.
<<
Oh mio Dio! È Liam dei One Direction! >>
esclama Leigh, in inglese.
<<
Ti piacciono i One Direction? >> chiede Nina, in spagnolo.
<<
Sì, e anche a Laurie. >> risponde Leigh.
<<
Qual è il vostro preferito? >>
<<
Niall. >> risponde Laurie.
<<
Harry. Il tuo? >> domanda Leigh.
<<
Liam, ovviamente. >> risponde Nina, sorridendo.
Mentre Nina
aiuta Laurie e Leigh a disfare le valigie, le tre ragazze chiacchierano
dei One Direction.
Quando Laurie e
Leigh si mettono a letto, c’è il silenzio
più assoluto ed è completamente buio.
<<
Sembrava timida Nina, ma da quando abbiamo mangiato i churros insieme,
è stata simpatica, non trovi? >> chiede Laurie.
<<
Sì, soprattutto da quando abbiamo scoperto che anche lei ama
i ragazzi. >> risponde Leigh, riferendosi ai One
Direction.
<<
Già. >>
Il giorno dopo,
tutti gli alunni del primo e del secondo anno della Malibu High, si
svegliano alle 8 per visitare la città insieme alle quattro
professoresse e agli alunni del terzo e quarto anno
dell’Escola del Treball, che faranno loro da guida insieme a
quattro professori della scuola.
In piena
mattinata, sono tutti a Las Ramblas, un viale pieno di negozi.
Alla Rambla de
Canaletes, trovano la fontana di Canaletes.
<<
Si beveu aigua de la font de Canaletes sempre mes sereu uns enamorats
de Barcelona. I per lluny que us n’aneu, tornareu sempre.
>> esclama Nina.
<<
Cos’hai detto, Nina? >> chiede Laurie.
<<
C’è una leggenda attorno a questa fontana, secondo
la quale chi beve la sua acqua, tornerà almeno una volta a
Barcellona. >> risponde Nina.
<<
Sul serio? >> chiede Leigh.
<<
Sì, guardate lì. >> dice Nina,
indicando loro un’incisione in bronzo con scritto quello che
lei ha appena detto in spagnolo.
<<
Se berrete l’acqua della fontana di Canaletes, sarete sempre
degli innamorati di Barcellona. E per quanto lontani ve ne andrete,
sempre tornerete. >> legge Leigh, in inglese stavolta.
<<
Se volete tornare, bevete. >> dice loro Nina.
<<
Puoi scommetterci. >> afferma Laurie.
Laurie e Leigh
bevono un sorso d’acqua dalla fontana e Valerie, curiosa
chiede loro:
<<
Sapete della leggenda, vero? >>
<<
Sì. >> risponde Laurie.
<<
Ce l’ha appena detta il prof. >>
Uno dei quattro
professori dell’Escola del Treball, il signor Hidalgo, dice:
<<
Quindi, se volete tornare in questa splendida città, bevete
l’acqua della fontana e tornerete sicuramente.
>>
Tutti si
catapultano alla fontana per bere la sua acqua.
Mentre camminano
lungo la Rambla, Marta si rivolge a Valerie e Tiffany e chiede loro:
<<
Sapete cosa disse di questa via un poeta e drammaturgo
spagnolo?”
<<
No. Cosa? >> chiede Valerie.
<<
È l'unica strada al mondo che vorrei non finisse mai.
>>
<<
E credo che avesse proprio ragione, perché qui
c’è di tutto e di più, come gli
uccelli. >> risponde loro Marta, indicando uno dei tanti
stand con delle gabbie con dentro uccelli di tutti i tipi.
<<
È il tradizionale mercato degli uccelli. >>
spiega Marta.
Valerie si
avvicina allo stand e Tiffany le va dietro.
<<
È pazzesco, vero? Un mercato degli uccelli. A Malibu o a Los
Angeles non ci sono cose del genere. >> esclama Laurie.
<<
Già. >>
Leigh, guardando
un uccellino dentro una delle gabbie, dice:
<<
Guardate questo com’è carino. Ha tantissimi
colori. >>
Laurie e Leigh
guardano incuriosite gli uccelli dentro le gabbie e poi continuano a
girare per la Rambla.
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Capitolo 32 *** Vi voglio bene ***
32
Vi
voglio bene
La mattina del
giorno dopo, Laurie e Valerie, insieme ai loro compagni di classe,
vanno all’Escola del Treball per seguire le lezioni con la
classe del terzo e quarto anno. Nel pomeriggio, invece, visiteranno la
Sagrada Família e il Parco Güell.
<<
Allora, che ne pensate? >> chiede Nina.
<<
È bellissimo questo posto. >> risponde Laurie.
<<
Sì, e la vista è da urlo. >>
risponde invece Leigh.
<<
Già. >>
Le tre ragazze
guardano il panorama e all’improvviso una delle quattro
professoresse della Malibu High dice loro:
<<
Avanti, ragazze, andiamo! Dai, dai! C’è ancora
così tanto da vedere. >>
<<
So c'mon c'mon,
Move
a little closer now.
C'mon
c'mon,
Ain't
no way you're walking out.
C'mon
c'mon,
Show me what you're all about.
>> canta Nina, improvvisamente, sorridendo a Laurie e
Leigh.
<<
Yeah, I've been watching
you all night
There's
something in your eyes
Saying
c'mon c'mon
And
dance with me baby.
Yeah,
the music is so loud
I
wanna be yours now
So
c'mon c'mon
And dance with me baby.
>> cantano anche Laurie e Leigh.
Le tre ragazze
ridono e poi raggiungono i loro compagni.
Girano per il
Parco Güell fino al tardo pomeriggio e fanno tantissime foto,
che la sera stessa caricano su Facebook.
Mercoledì
17 aprile inizia con una tipica colazione spagnola, poi visita alla
Casa Milà, e in seguito alla Casa Batlló. Dopo il
pranzo, visitano il Museu Picasso, il Castell de Montjuïc e il
Museu nacional d'art de Catalunya. Prima di cena, guardano i giochi
d’acqua della Font màgica de Montjuïc,
una fontana che usa circa trenta giochi d’acqua, basandosi su
cinque colori: giallo, azzurro, verde, rosso e bianco.
Nel tardo
pomeriggio del giorno prima di partire, Laurie e Leigh cercano Nina. La
chiamano al cellulare e la raggiungono in uno spazio verde vicino a
casa, in collina, dove si vede Barcellona dall’alto.
<<
Cosa ci fai qui? >> le chiede Laurie.
<<
Guarda! >> le dice Nina, mostrando loro il panorama, e le
due ragazze lo osservano e si rendono conto solo ora di non essersi
accorte di poter vedere la città dall’alto.
<<
Wow! >> esclama Leigh.
<<
Già. Wow! >> esclama anche Laurie.
<<
Tra poco tramonterà il sole, vedrete che ne varrà
la pena. >> dice Nina.
<<
Ne sono sicura. >> afferma Laurie.
Leigh osserva
Nina, seduta su un muretto, che appoggia le braccia a una ringhiera.
<<
Non hai paura a stare lì? Non c’è
niente di sotto. >> le chiede Leigh.
<<
Non c’è niente di cui avere paura. Sedetevi anche
voi. C’mon, c’mon. >> dice loro Nina,
sorridendo, e le due amiche si siedono accanto a lei.
<<
Mi sono divertita questa settimana. >> salta su Laurie.
<<
Anch’io. Abbiamo passato proprio una bella settimana.
>> dice Leigh.
<<
Mi sono divertita anch’io, ragazze. >> esclama
Nina.
<<
Mi piace come dici ragazze in spagnolo. >> dice Laurie.
<<
Ragazze. >> ripete Nina, ridendo subito dopo.
<<
Tra circa quindici minuti tramonterà il sole. Se volete fare
delle foto, vi conviene muovervi prima che venga buio. >>
aggiunge.
Laurie e Leigh
si alzano subito e iniziano a girare e a fare tantissime foto.
<<
Si vede la Sagrada Família! >> esclama
improvvisamente Laurie.
<<
Hai ragione, Laur. Wow, la vista da quassù è
davvero mozzafiato. >>
Quindici minuti
dopo, sono sedute di nuovo sul muretto, accanto a Nina, e stanno
ammirando il tramonto in silenzio.
Quando il sole
è tramontato, Nina inizia a cantare:
<<
The end of the night
We
should say goodbye
But
we carry on
While everyone’s gone.
>>
<<
Never felt like this
before
Are
we friends or are we more?
As
I’m walking towards the door
I’m not sure.
>> canta Laurie.
Le tre ragazze
cantano il ritornello insieme, ammirando le luci della
città, e agitando le braccia prima a destra e a poi a
sinistra.
<<
But baby if you say you
want me to stay
I’ll
change my mind
‘Cause
I don’t wanna know I’m walking away
If
you’ll be mine
Won’t
go, won’t go
So
baby if you say you want me to stay
Stay
for the night
I’ll change my mind.
>> cantano tutte insieme.
<<
Continueremo a sentirci, vero? >> domanda Nina.
<<
Certo. E poi il mese prossimo verrai una settimana a Malibu.
>> risponde Laurie.
<<
Già. >>
<<
Ma ci sentiremo comunque. Sei davvero una ragazza simpatica, Nina.
>> dice Leigh.
<<
Grazie. Anche voi siete simpatiche… ragazze.
>> dice Nina, ridacchiando dopo aver detto la parola
ragazze.
Laurie e Leigh
ridono per come Nina ha detto “ragazze”,
“chicas”, in spagnolo, poi Nina esclama:
<<
Vi voglio bene. Sembra strano dopo una sola settimana, ma lo penso
davvero. >>
<<
Aww, sei dolcissima, Nina. >> dice Laurie.
Nina e Laurie si
abbracciano e Leigh esclama:
<<
Hey! Vi voglio bene anch’io. >>
<<
Vieni qui anche tu, allora. >> le dice Nina.
Le tre ragazze
rimangono abbracciate per un po’ a guardare le luci di
Barcellona dall’alto, e più tardi tornano a casa.
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Capitolo 33 *** Ti devo la vita ***
33
Ti
devo la vita
È
arrivato il giorno del ballo di fine anno per gli alunni
dell’ultimo anno della Malibu High, che si
svolgerà alla Target Terrace, a Los Angeles, dalle 19 alle
23, il 24 maggio
Marcie
è uscita da una settimana dalla clinica,
dov’è guarita, ed Elijah la andava a trovare quasi
tutti i giorni.
Potrà
andare al ballo con lui e ritornare a vivere finalmente, ma durante
l’estate dovrà recuperare i due mesi di scuola
persi, in modo da poter frequentare l’università
in autunno.
<<
Comportati con naturalezza, tesoro. Non essere agitata, sei guarita,
ora puoi tornare a vivere la tua vita. >> le dice Elijah.
<<
Stringimi la mano. >>
Elijah le
afferra la mano e gliela stringe forte.
Camminano
vicini, a testa alta e mano nella mano, e tutti li guardano.
All’improvviso,
alcune ragazze raggiungono Marcie e una di loro le dice:
<<
Marcie, sei tornata! >>
Sono alcune sue
compagne della squadra delle cheerleader.
La ragazza
abbraccia Marcie e lo stesso fanno altre quattro ragazze.
<<
Sì, sono uscita dalla clinica una settimana fa e ho deciso
di venire al ballo. >>
<<
Si meritava un po’ di svago dopo due mesi. >>
interviene Elijah.
Elijah le
dà un bacio sulla guancia e lei gli sorride.
Rimangono un
po’ a parlare con le compagne della squadra e poi vanno a
ballare.
<<
Te l’ho già detto che sei bellissima?
>> salta su Elijah, durante un lento.
<<
Sì, ma mi piace quando me lo dici. Mi fa sentire ancora
più sicura di me. >>
Elijah si
avvicina al suo orecchio e le dice:
<<
Allora credo che te lo ripeterò spesso. >>
Marcie gli
sorride e lo stringe forte a sé.
<<
Non potrei vivere senza di te, Marcie. >> le dice lui.
<<
Potrei dire lo stesso, Elijah. Senza di te forse non sarei qui ora. Ti
devo la vita. >> confessa Marcie.
<<
Era il minimo che potessi fare per te. >>
<<
Ti amo, Elijah. E scusami se me ne sono accorta così tardi.
>>
<<
Non fa niente. Meglio tardi che mai, si dice. >>
<<
Già. >>
Elijah le
accarezza il viso e poi si avvicina per baciarla.
<<
Voglio fare l’amore con te. Voglio che mi tocchi, che mi
baci, che mi accarezzi, che entri dentro di me come nessuno ha mai
fatto, e voglio che i nostri corpi si uniscano come uno solo.
>> confessa Marcie.
<<
Voglio fare l’amore anch’io con te, piccola. Ma ora
pensiamo a goderci questa serata, perché stiamo per finire
il liceo e nessuno ce lo riporterà indietro. >>
<<
Hai ragione. >>
Alla fine della
serata, raggiungono la casa di Elijah e quando entrano,
c’è un’atmosfera piuttosto insolita.
<<
Dove sono i tuoi? >>
<<
Ho chiesto loro di andare via, in modo da poter stare da soli.
>>
<<
Hai fatto benissimo. >>
Elijah le
dà un bacio sulla guancia e poi salgono le scale.
<<
Spero che non rimarrai delusa, piccola. >>
<<
Non sarà così. >>
Elijah la porta
in camera sua, dove ha preparato il letto con petali di margherite e
tanti piccoli cioccolatini.
<<
Hai fatto questo per me? >>
<<
Sì. >>
<<
Grazie. >>
Marcie butta le
braccia attorno al collo di Elijah e gli dà un bacio.
<<
Vieni. >> le dice lui, tirandola verso il letto e
facendola sedere.
<<
Possiamo mangiarli questi cioccolatini, vero? >>
<<
Assolutamente sì, ma prima voglio fare una cosa.
>>
<<
Cosa? >>
Elijah prende il
suo viso tra le mani e la bacia.
Si stacca da lei
e si china per toglierle le scarpe, che lascia ai piedi del letto.
Le toglie le
mollette dai capelli e lascia cadere le due ciocche davanti al viso e,
accarezzandoglielo, le dice:
<<
Ti amo, Marcie. >>
<<
Ti amo anch’io, Elijah. >> dice lei,
sorridendogli.
Cinque minuti
più tardi, si ritrovano sul letto a mangiare i cioccolatini.
S’imboccano a vicenda e tra un cioccolatino e
l’altro si baciano.
Finiti i
cioccolatini, i due innamorati si guardano e lei gli dice:
<<
Voglio fare l’amore con te. Lo voglio davvero, lo dico
davvero. >>
Elijah si
avvicina a lei e le accarezza le braccia nude ed inizia a baciargliele.
<<
Non quanto lo voglio io. >> dice lui.
Elijah la bacia
e intanto le slaccia la cerniera del vestito.
Quando il
vestito scivola giù, i seni di Marcie vengono scoperti ed
Elijah li ammira come se fossero qualcosa di raro e sacro.
La aiuta a
sfilarsi il vestito e poi lo gettano a terra, e Marcie rimane con solo
gli slip addosso.
<<
Non aspettavo che questo momento. >>
Elijah la tira a
sé e i due innamorati si baciano. Si sdraiano sul letto e
lui si toglie la giacca, la camicia e le scarpe, gettandoli a terra.
Pian piano
inizia a baciarle tutto il corpo e lei freme.
Tra un bacio e
l’altro, lui le dice:
<<
Voglio toccarti anch’io, voglio baciarti anch’io,
voglio accarezzarti anch’io, voglio entrare anch’io
dentro di te come nessuno ha mai osato fare, e anch’io voglio
che i nostri corpi si uniscano come uno solo. Sono anni che aspetto
questo momento, il momento in cui io ti amo più di me stesso
e che anche tu mi ami come io amo te. Sono anni che aspetto tutto
questo, Marcie. >>
Elijah la guarda
e le chiede:
<<
Perché stai piangendo? >>
<<
Perché mi hai fatto piangere. Ti ho sempre avuto davanti
agli occhi e non me ne sono mai accorta. >>
Elijah le
asciuga le lacrime e le sussurra:
<<
Meglio tardi che mai, tesoro, te l’ho già detto.
>>
<<
Già. >>
Elijah le prende
le braccia e le bacia i polsi, dove fino a due mesi prima
c’erano dei tagli appena fatti.
Mentre fanno
l’amore per la prima volta insieme, i due innamorati si
baciano, si accarezzano e si sussurrano ti amo.
Marcie si sente
diversa con Elijah, si sente completamente diversa rispetto a come si
sentiva con Eddy.
Elijah
è diverso da Eddy, e l’ha amata sin
dall’inizio, ma l’ha aspettata, ha aspettato anni
per averla e ora che è sua, non la lascerà mai
andare.
Marcie deve la
vita a Elijah, gli deve tutto, qualsiasi cosa, e non lo
ringrazierà mai abbastanza per quello che ha fatto per lei.
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Capitolo 34 *** Non sai mai quello che hai finché non lo perdi ***
34
Non
sai mai quello che hai finché non lo perdi
È
arrivato il giorno della laurea per gli studenti dell’ultimo
anno della Pepperdine University, tra cui anche Trixie.
<<
Non posso credere che sei già laureata, Trix. Questi quattro
anni sono passati così in fretta. >> esclama
Alice.
<<
Già. >>
<<
Sono fiera di te, sorellona. >> le dice Marcie.
<<
Io lo sono ancora di più di te, Marcie. Venite qui e fatevi
abbracciare. >> afferma Trixie.
Le sei sorelle
si abbracciano in un meraviglioso abbraccio di gruppo, che viene
interrotto quando arriva Tori.
<<
Hey. >> la saluta Trixie.
Tori si fa
avanti per darle un bacio, ma in quel bacio c’è
qualcosa che non va.
<<
Congratulazioni, Trix, sono fiera di te. >>
<<
Grazie. Non mi sembra vero, ho la laurea. >>
Tori le sorride
e più tardi raggiunge un ristorante, insieme a tutta la
famiglia McHope.
Durante la
serata, per la fine delle lezioni e per i laureandi, l’intero
campus è in festa e nel delirio più totale.
Trixie sta
parlando con Jessica ed Eleanor, quando all’improvviso
qualcuno le macchia la maglietta di punch.
<<
Hey! Guarda cos’hai combinato, idiota! >>
esclama Trixie, irritata.
Trixie alza lo
sguardo e vede davanti a sé un ragazzo bellissimo. Alto,
biondo, magro e con gli occhi azzurri, praticamente la sua fotocopia al
maschile.
I due si
squadrano per qualche secondo e poi lui le dice:
<<
Mi dispiace, ma mi hanno spinto all’improvviso. Mi dispiace
davvero. Se vuoi, posso lavarti la maglietta? >>
Trixie lo guarda
senza dire nulla e poi risponde:
<<
Perché no? Andiamo in lavanderia! >>
Trixie prende la
mano del ragazzo e saluta Jessica ed Eleanor, e raggiunge la lavanderia
con il ragazzo.
Il ragazzo,
dietro di lei, le dice:
<<
Guardo che stavo scherzando, eh. Non dicevo sul serio. >>
Trixie si volta
e gli risponde:
<<
Io invece sono serissima. Ora andiamo in lavanderia e mi lavi la
maglietta. >>
Arrivati a
destinazione, Trixie si toglie la maglietta, mentre il ragazzo la
guarda stupito.
Trixie gliela
porge e gli dice:
<<
Ecco. Ora prendi il detersivo e mettila in lavatrice. Laggiù
c’è sempre un po’ di detersivo per le
emergenze e nel caso qualcuno lo abbia finito. >>
<<
Comunque io sono Teddy, piacere. >> le dice il ragazzo,
porgendole la mano.
<<
Trixie. >> dice lei, stringendogliela.
<<
Diminutivo di? >>
<<
Beatrice. >>
<<
Bellissimo nome, come te d’altronde. >>
Trixie gli
sorride e lo ringrazia, mentre si squadrano dalla testa ai piedi.
Mentre Teddy
prepara la lavatrice, le chiede:
<<
Resterei tutta la sera in reggiseno? >>
<<
Non ho problemi a starci, e credo di potermelo permettere.
>> risponde lei, soddisfatta.
Teddy, fissando
il seno di Trixie, risponde:
<<
Oh sì che puoi permettertelo. >>
<<
Non fissarmi le tette e pensa a fare questa lavatrice. Quella
è una delle mie magliette preferite, non mi rovinare il
giorno della mia laurea. >>
<<
Anche tu ti sei laureata? >>
<<
Sì. >>
<<
In cosa? >>
<<
Belle arti. Musica e canto, tu? >>
<<
Anch’io, ma teatro e canto. >>
<<
Interessante. >> dice lei, con uno sguardo perverso.
<<
Già. È strano che non ci siamo mai incontrati.
>>
<<
Forse sì, ma ci sono così tante persone qui che
è impossibile ricordarsi le facce di tutti. >>
<<
Già. >>
Trixie e Teddy
chiacchierano mentre la lavatrice è in funzione.
Trixie si siede
sulla lavatrice e gli chiede:
<<
Ora cosa farai? >>
<<
Pensavo di trasferirmi a Los Angeles e cercare di entrare in qualche
compagnia teatrale, e fare provini per i musical. Tu invece cosa farai?
>>
<<
Io e le mie coinquiline avevamo pensato lo stesso più o
meno, ma sarà difficile anche con una laurea in mano.
>>
<<
Già, sarà molto difficile. >>
<<
Sì. >>
Teddy si
avvicina un po’ a Trixie e appoggia le mani sulle sue cosce e
la guarda.
<<
Sei fidanzata, Trixie? >>
<<
Vuoi la verità o me lo chiedi tanto per sapere?
>>
<<
Voglio la verità. >>
<<
Sì, sono fidanzata. E tu, Teddy? Perché da come
mi guardi, non sembra che tu abbia una ragazza che ti sta aspettando
chissà dove. >>
<<
Non sono fidanzato. E chi è il fortunato? >>
<<
Fortunata. >>
Teddy si
allontana da Trixie e le chiede:
<<
Sei lesbica? >>
<<
Diciamo che non lo so. Forse sono bisex, ma mi sono sempre piaciuti i
ragazzi prima di Tori, la mia attuale ragazza. >>
<<
Ah. Ma è una cosa seria? >>
<<
Ultimamente non va più molto bene, non è
più come prima. >>
<<
Capisco. >>
Teddy si
riavvicina a Trixie e rimette le mani sulle sue cosce.
<<
E cosa vuoi fare ora, Trix? Vuoi continuare a fissarmi, aspettando che
la lavatrice finisca di lavarti la maglietta e poi andartene,
oppure… vuoi che continui a toccarti e che ti baci?
>> le chiede lui.
Trixie lo tira a
sé e i due si baciano con foga.
Si spogliano a
vicenda e fanno sesso sulla lavatrice.
Più
tardi, Trixie incontra Tori nel suo cammino e le confessa subito che
è meglio per entrambe se si lasciano, perché
ormai non va più bene tra di loro.
Tori sospetta
che l’abbia tradita e che abbia conosciuto un ragazzo, o
addirittura una ragazza, ma evita di chiederglielo, decidendo
così di restare amiche e di tenersi in contatto.
Alice sta
raggiungendo la sua stanza, quando viene bloccata da qualcuno.
<<
Shane! Mi hai fatto paura. >> esclama lei.
<<
Scusa. >>
<<
Entra, dai. >>
Shane entra
nella stanza e Alice chiude la porta dietro di sé.
<<
Dove andrai di bello quest’estate? >> le chiede
lui.
<<
A dire la verità non lo so ancora. Tu? >>
<<
Non lo so neanch’io. >>
<<
Come sono andati gli esami? >>
<<
Bene bene. A te? >>
<<
Bene. >>
<<
Allora… tua sorella Trixie si è laureata?
>>
<<
Sì, sono così fiera di lei. Sembra ieri che ha
iniziato a studiare qui. I prossimi tre anni passeranno così
in fretta che non ce ne accorgeremo neanche. >>
<<
Già. Il primo è volato. >>
<<
Sì, però tutto sommato è stato bello.
>>
<<
Sì. >> concorda Shane, avvicinandosi ad Alice,
che è davanti allo specchio a ritoccarsi il rossetto.
Le accarezza i
fianchi e poi le braccia.
<<
Potrò chiamarti durante l’estate, vero?
>> le chiede lui.
<<
Certo. >>
Mentre Shane la
osserva, Alice si controlla se c’è qualche traccia
di rossetto sui denti e ogni tanto butta l’occhio dietro di
sé.
Shane le
accarezza di nuovo i fianchi e lei si lascia andare, facendo cadere le
braccia lungo i fianchi.
<<
Mi sei mancato. >> gli dice Alice.
Alice si gira e
si ritrova faccia a faccia con Shane.
<<
Mi sei mancata anche tu. Quanto ti sono mancato? >>
<<
Molto. >>
Shane le
accarezza il collo e lei lo piega da un lato, chiudendo gli occhi.
<<
Mi sei mancata molto anche tu, Alice. Mi sono mancate le tue labbra, il
tuo collo, i tuoi occhi, i tuoi capelli, i tuoi seni, e tante altre
cose di te. >> confessa Shane.
<<
Non dirmi queste cose, Shane, perché potrei non resistere.
>>
<<
È proprio quello che voglio che tu faccia. Non voglio che mi
resisti, Alice. >>
Alice gli prende
il viso tra le mani e lo bacia e, senza pensarci un attimo di
più, Shane la tira a sé e la stringe.
<<
Quanto mi sono mancati i tuoi baci. >> dice lei.
<<
Spero che non ti siano mancati solo quelli di me? >>
Alice ridacchia
e risponde:
<<
No, assolutamente no. >>
<<
Perfetto. >>
Si lasciano
cadere sul letto e iniziano a spogliarsi.
Mentre Shane le
accarezza e le bacia i seni, ad Alice scappa qualcosa che non avrebbe
mai pensato di pronunciare così presto.
<<
Ti amo. >>
Shane si ferma
subito e la guarda confuso.
<<
L’hai detto davvero? >>
Ad Alice non
resta altro che confessare tutto, che dirgli tutto. Ormai
l’ha detto ad alta voce, non ha soluzione.
<<
Sì. >>
Alice si tira su
a sedere e confessa tutto:
<<
Ti amo, Shane. Mi sei mancato tantissimo in questi mesi, e vederti con
altre ragazze ha fatto scattare qualcosa in me che non mi sarei mai
aspettata. Ero gelosa, sono gelosa. Io ti voglio tutto per me, non
voglio condividerti con nessun’altra. Ho sbagliato a
scegliere niente, avrei dovuto scegliere tutto. Mi dispiace tanto,
Shane. Spero che riuscirai a perdonarmi e che i tuoi sentimenti non
siano cambiati, perché se così fosse…
>>
Shane le mette
un dito medio sulle labbra e le dice:
<<
Shh… non aggiungere altro. Ti amo anch’io, Alice.
Come puoi pensare che i miei sentimenti siano cambiati? Io ho
continuato ad amarti nonostante tu mi abbia detto addio.
>>
<<
Mi dispiace tanto, Shane. Mi dispiace essermene accorta solo quando ti
ho visto con le altre. Sai come si dice: non sai mai quello che hai
finché non lo perdi. >>
<<
Già, è verissimo. >>
Shane si
avvicina al viso di Alice e la bacia.
Trixie, Alice,
Marcie, Laurie, Valerie e Annie sono sdraiate sugli sdrai, in veranda,
in un pomeriggio di giugno.
<<
Ragazze, devo confessarvi una cosa. >> salta su Alice,
improvvisamente.
<<
Cioè? >> chiede Marcie.
<<
Cosa? >> domanda Valerie.
<<
Sputa il rospo! >> esclama Laurie.
<<
Parla, sorellina. >> dice Trixie.
<<
Sì, avanti, parla. >> dice anche Annie.
<<
Shane ed io stiamo ufficialmente insieme, come coppia ufficiale.
>> confessa Alice, tutto di un fiato.
<<
Alleluia, alleluia, alleluia! Era ora, sorellina. >>
esclama Trixie.
Alice sorride
alla sorella e ridacchia.
<<
Sì, era ora, Ali. >> dice Marcie.
<<
Era ora anche per te ed Elijah, Marcie. >> dice Alice.
<<
Concordo con Ali. >> afferma Laurie.
<<
Anch’io. >> interviene Valerie.
<<
Quindi fatemi capire, siamo tutte e sei fidanzate? Trixie con Tori,
Alice con Shane, Marcie con Elijah, Laurie con Jonah, Valerie con
Nathan ed io con Jerry. È un miracolo. >>
interviene Annie.
<<
A dire la verità… >> salta su
Trixie.
<<
Sì? >> dice Annie.
<<
Beh… io e Tori ci siamo lasciate. >> confessa
Trixie.
<<
Sul serio? >> chiede Alice.
<<
Sì, ma perché… ho conosciuto un
ragazzo perfetto per me. È la mia fotocopia al maschile
praticamente. Abbiamo già scopato… su una
lavatrice. >> confessa Trixie.
<<
Trixie, dai. >> dice Laurie.
<<
Posso vivere anche senza sapere i dettagli. >> interviene
Valerie.
<<
Io voglio saperli invece. >> salta su Marcie.
Le sei sorelle
ridono e Annie dice:
<<
Io preferisco di no, e in ogni caso non credo che tu me li dirai.
>>
<<
No, infatti, tesoro, sei ancora troppo piccola. >>
<<
Appunto. >>
<<
Ragazze, vi va un bel tuffo? >> propone Laurie.
Laurie si alza
dallo sdraio e, quando raggiunge la piscina, si butta in acqua.
Le altre sorelle
la seguono a ruota e anche la maggiore delle McHope si alza e raggiunge
la piscina, ma non si tuffa in acqua. Rimane a guardare le sorelle
ridere, scherzare, spruzzarsi e nuotare in piscina e spera che saranno
felici quando lei si trasferirà a Los Angeles in autunno,
spera che rimarranno sempre legate com’è sempre
stato finora, e spera che vivranno la loro vita da giovani donne.
<<
Non ti tuffi, Trix? >> le chiede Alice.
Trixie fa un
gran sorriso e risponde:
<<
Sì. >>
Trixie prende la
rincorsa e si tuffa in piscina.
Dopo essersi un
po’ spruzzate l’acqua tra di loro, Trixie dice:
<<
Ragazze, venite qui. >>
Alice, Marcie,
Laurie, Valerie e Annie raggiungono Trixie e la guardano con il sorriso
sulle labbra.
<<
Voglio che mi promettiate una cosa. >> dice lei.
<<
Cosa? >> chiede Alice.
<<
Voglio che mi promettiate che non ci separeremo mai, per nessuna
ragione al mondo. Voglio che mi promettiate che rimarremo sempre unite.
Voglio che mi promettiate che vivremo la nostra vita, sia nel modo
giusto che in quello sbagliato, basta che la vivremo. Me lo promettete?
>>
<<
Te lo prometto, Trixie. >> dice Alice.
<<
Promesso. >> dice Marcie.
<<
Promesso. >> dice anche Laurie.
<<
Te lo prometto, sorellona. >> dice invece Valerie.
<<
Promesso, Trix. >> dice infine Annie.
<<
Brave. >>
<<
Devi promettercelo anche tu, però. >> dice
Annie.
<<
Ve lo prometto, ragazze. >> dice Trixie, sorridendo alle
sue sorelle, con gli occhi pieni di gioia e quasi di lacrime.
Trixie spalanca
le braccia e dice:
<<
Venite qui. Voglio un bellissimo abbraccio. >>
Alice, Marcie,
Laurie, Valerie e Annie abbracciano Trixie e lei stringe loro
fortissimo, come a non volerle lasciare andare, come a non volerle far
crescere e rimanere sempre così, abbracciate e mai separate.
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