The O.C Se Marissa non fosse morta?

di Andrea__oc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 4x01 - Non andare. ***
Capitolo 2: *** 4x02 - Scampato Pericolo. ***
Capitolo 3: *** 4x03 - L'incontro. ***
Capitolo 4: *** 4x04 - Scoperte. ***



Capitolo 1
*** 4x01 - Non andare. ***


Queste ore sono volate.
 

Pensò Marissa mentre si trovava nell'auto insieme a Ryan.

"Spero che tornerai presto a trovarmi. Insomma non so quanto posso sopravvivere senza vedere il tuo sorriso." Furono le uniche parole di Ryan nel tragitto per andare all'aereoporto. Con quelle parole una lacrima cadette sul viso di Marissa fino ad arrivare alle sue labbra e bagnarle. Era giusto partire? Lasciare tutto.Ryan voleva dirle di non andare via. Come avrebbe fatto senza di lei? Come sarebbe stata la sua vita senza il suo grande amore? Non riusciva a credere che Marissa se ne stesse andando. Non riusciva proprio a pensare a una cosa simile...Però era li in quella macchina insieme a lei... E ormai mancava poco all'ultimo saluto.

"Ryan io non..." Marissa non ebbe il tempo di finire la frase. Qualcosa li fece andare fuori strada. La macchina fu capovolta sbattendo più volte sull'asfalto. Ryan riuscì in qualche modo a uscire e tolse Marissa dal vetro rotto. La prese in braccio,era zuppa di sangue sul viso. Lui aveva una ferita sulla fronte e il sangue arrivava fino al mento e le piccole gocce macchiavano la sua canottiera. Non riusciva a reggersi in piedi.. L'impatto fu cosi forte che perse tutte le sue forze.L'appoggiò per terra tenendole la testa.

"Marissa.. Marissaaa." urlava.. per farle aprire gli occhi. "Vado a cercare aiuto." "No,no.. resta qui." le rispose lei con un filo di voce.Non poteva restare li a guardarla morire. Ma anche volendo cercare,correre per trovare qualcuno.. era impossibile. TUTTO ERA DESERTO.

Si sedette al suo fianco e le loro dita si intrecciarono quando lui delicatamente le prese la mano. Urlava disperatamente:"Aiuto"con le poche forze che aveva.Ryan socchiuse gli occhi.

 

I ricordi.. la sua mente era piena di ricordi:

 La sua prima sera qui a New Port:
 

 "Chi sei?"

"Chiunque tu vuoi che io sia"
 

L'abitazione tipo:
 

 "Siamo di due mondi diversi."

"Non è vero."

 

Ryan sentiva soltanto la sua voce che piano piano inziava a cedere. Le forze lo stavano abbandonando ma doveva lottare.. lottare per lei. Doveva salvarla.  Poi una macchina si fermò ma proprio in quel momento che il tizio scese dall'auto i suoi occhi si socchiusero.. riuscì a intravedere solo un uomo molto familiare... e svenne come se si fosse addormentato in un sonno profondo. 

"Ryan apri gli occhi.. RYAN.. RYAN"

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Capitolo 2
*** 4x02 - Scampato Pericolo. ***


La sua mente era annebbiata,vedeva le persone sfuocate e dal calore che quell'ospedale emanava si abbioccava.. svenendo di continuo.
 
Gli occhi si aprirono piano piano,quasi quanto una lumanca e quando finalmente si spalancarono dal senza forze,al solo pensiero di marissa,Ryan le riprese in un lampo.
 
"MARISSA!!!!! MARISSAAA!!!"
 Urlava come un pazzo,voleva sapere dove era la persona più importante che lui abbia trovato qui a Orange County. Sandy lo teneva e mise una mano sulla sua nuca portando i suoi occhi alla sua attenzione.
 
"Ryan,stai calmo Marissa sta bene è nell'altra stanza. Non devi preoccuparti stai tranquillo e siediti,ora."
 
 Dall'euforia Ryan chiuse un momento gli occhi e dopo averli riaperti si accorse che il suo corpo era andato automaticamente sul ciglio della porta. 
 
Si voltava da tutte le parti e rivedeva tutto come in un film,le sue vene si fecerò più grosse e si notava tutto lo stress che aveva accumulato.
 
"Come..." A stento riusciva a parlare.
 
"Come sono arrivato qui?"
 
 I suoi occhi erano lucidi,schiena dritta e pugni duri.
 
Sandy mise una mano sul muro appoggiando il suo corpo,aggiustando la cravatta con l'altra mano.
 
"Volchock vi ha fatto andare fuori strada,come sai.. Luke stava venendo dall'aereoporto è lui che ti ha salvato. La polizia ha settacciato tutta la zona ma nulla da fare." 
 
Ryan sorrise quando sentì pronunciare il nome di Luke ma tornò serio,anche se un po' felice del fatto che Volchock fosse libero. 
 
Seth bussò alla porta e Ryan si alzò,i due si guardarono e con un solo sguardo entrambi sorrisero.. 
 
Erano davvero fratelli e Ryan lo capì,fece qualche passo e i due si abbracciarono.
 
"Ryan.. Quanto amore,mi lusinghi." Disse Seth 
 
"Dove è Luke? Vorrei ringraziarlo.."
 
 Chiese Ryan mentre usciva dalla porta
 
"E' proprio vicino alla porta della stanza di Marissa la numero 5 appena esci" 
 
Ryan uscì dopo aversi messo la sua solita canotta e camicia. 
Guardava intorno finchè non vide un dei lunghi capelli 
castani,era Luke. Si avvicinava a passo svelto e proprio in quel momento Luke alzò lo sguardo e sorrise.
 
"Ryan!" esclamò lui.
 
"Luke."
 
 Ryan gli strinse la mano e si avvicinò a lui come abbracciarlo e sorrideva.
 
"Volevo ringraziarti,non so cosa avrei fatto se non fossi arrivato tu.. Ora non sarei qui."
 
"Ryan.. Se becco quel psicopatico lo prendo a calci"
 
In quel momento la porta numero 5 si apri,Ryan la guardava ed era lei...
I due si abbracciarono come se finalmente la loro metà fosse finalmente unita e diventata un unico grande amore.
 
CONTINUA.

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Capitolo 3
*** 4x03 - L'incontro. ***


QUALCHE SETTIMANA PIU' TARDI.
 
La vita a NewPort era tornata normale ,diciamo. Ryan e Marissa erano finalmente usciti dall'ospedale e quell'incidente era ormai un brutto ricordo,almeno per loro. Ryan continuava a pensarci,nella sua casetta in piscina sdraiato sul letto..

Si girava e girava e parte delle coperte erano per terra e il suo sguardo alla fine era perso nel soffitto. Mise i palmi nel materasso e con forza si alzo ed uscì nel soggiorno. Seth e Kirsten stavano parlando della situazione e smisero di farlo prorpio quando Ryan apri la porta da fuori.
 
"Oh,Buongiorno.. Vuoi del caffè?" Disse Kirsten. Ryan annuì e basta senza fare uscire parole dalla bocca.
 
"Allora,come hai passato la notte?" Domandò Seth
 
"Magnificamente." Replicò lui.
 
"Bene,perchè dobbiamo assolutamente parlare dei miei problemi." Seth era abbonato alla casetta in piscina,per lui era come un tempio o una sorta di studio dove sfogare i suoi problemi. Ryan non era di buon umore e Seth lo notò così cambiò idea:" Senti facciamo così,chiamiamo Marissa e Summer e andiamo in spiaggia.. Che dici?"
 
Seth non sapeva cosa pensare,voleva che Ryan ritornasse quello di prima ma sapeva che l'unica cosa che voleva era trovare Volchock e dargliele di santa ragione. 
 
"Non posso.. Ho l'esame per l'ammissione all'università." Rispose Ryan un po' scocciato.
 
"Bene ti accompagniamo noi,però guido io." 
 
Le ragazze stavano aspettando fuori casa Roberts e proprio in quel momento,in quel gradino Marissa pensò e disse a Summer:" Ryan è strano in questo periodo,insomma siamo tornati insieme dopo l'incidente e ho lasciato perdere la storia di andare da papà."
 
"Coop!! Ha appena vissuto un tragico momento e stavi per morire ci credo che è cosi"
 
"No. Lo conosco troppo bene è cosi per V-." Non riuscì a finire la parola perchè in quell'istante il clacson suonò ed erano loro.
 
Le due salirono in macchia.. Ryan e Marissa dietro e Summer e Seth davanti.
 
"Allora Ryan sei pronto per il test?" Domandò Summer
 
"No,sinceramente non lo sono... Non ho studiato niente." Era pallido e nervoso.

Seth guardò Summer e i due si scambiarono dei pensieri come se fosserò telepatici ma comunque era come se stesserò parlando a bassa voce. Dallo specchieto si intravedeva Marissa che poco sorrideva e Ryan sembrava felice.

Seth aggiustò il retrovisore e notò che Ryan teneva la mano a Marissa,era spaventato ma lei era lì con lui e questo lo sapeva.
 
"Eccoci arrivati." Disse Cohen tirando il freno a mano.

La scuola era bellissima e fuori era pieno di gente che come lui dovevano fare il test. Gli alberi erano altissimi e verdi come il prato e il baretto dentro era strapieno di gente che ordinava caffè,avendo passato tutta la notte a studiare.
 
"Noi ti aspettiamo qui?" Domandò Marissa.
 
"Certo,ci vediamo dopo." Ryan se ne andò e lo videro scomparire girando l'angolo.
 
Summer si mise davanti ai due e disse:"Riuscirà a passarlo? Insomma io ci sono riuscita perchè non dovrebbe lui?"
 
"Summer... Non ha studiato niente è stato tutto il tempo nella casetta in piscina."
 
"Ma scusa che vuoi che sia? Non le aveva studiate tempo fa?" Domandò Marissa.
 
"A volte dimentico cosa mangio a pranzo figuriamoci lui."
 
In quel momento arrivò Luke era di corsa,sudato e i capelli tutti sugli occhi... aveva corso. Seth lo guardò con aria strana come per dire -che diavolo ci fa qui?- 
 
"Dov'è Ryan?" Aveva il fiatone e parlava con fatica.
 
"E' andato a fare il test.. Ehi ma dove eri? Puzzi come una capra." Le disse Summer.
 
Luke non aveva tempo e non era il momento di litigare con loro così corse nell'unico corridoio che c'era e soprattutto dove Ryan è passato ma mentre lo svoltava eccolo,lì tornando dai suoi amici.. Non poteva fare il test senza avere risolto con Volchock.
 
"Luke? Che ci fai q-qu..." 
 
"Aspetta non parlare.. Fermo. Ho visto Volchock stava parlando con un tizio in giacca e cravatta... credo fosse Sandy."

Il viso di Ryan torno serio e lucido come se fosse rinato.
 
"Dove è?"
 
"Ryan se te lo dico.. Io vengo con te. E' al Redondo beach al molo." 
 
Lui fu un razzo e Luke lo seguiva a ruota. Salì sul Pick Up e partirono.

I 3 che li videro andare via li rincorsero. Nella macchina di Seth si facevano molte domande.. COME? PERCHE'? Ma nessuno trovava la risposta anche se Marissa forse aveva capito.
 
Arrivati al molo Luke sgommò e proprio lì... Ryan vide quell'uomo.. Il tizio che aveva cercato di uccidere lui e Marissa..
 
"VOLCHOCK!!"

Urlò come se fosse Dio che punisce l'uomo per i suoi malefatti. Lui si girò e sorrise... ma non si mosse aspettò Ryan come se quel momento fosse stato la sua unica ragione di vita da quell'incidente.

 
Spazio: Spero che questo vi piaccia,il secondo ammetto che è un po' così e anche questo non è da meno.. Però ho delle grandi sorprese per voi quindi continuate a seguire. Saluti. Continua...

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Capitolo 4
*** 4x04 - Scoperte. ***


 
Ryan si avvicinava ferocemente e nemmeno Luke era da meno,forse Luke non era dentro tutta questa storia ma ha passato tanto tempo con Marissa ed è stato il suo primo amore.
 
Volchock non si muoveva anzi sorrideva e quando si spostò un pochetto Ryan vide Sandy ma non ci fece caso,anzi colpì in pieno viso Volchock che cadendo a terra continuava a sorridere.
 
Sandy cercava di fermare Ryan ma la sua ira era talmente grande che si mise su di lui e continuò a suonargliele. Il sangue schizzava dalla bocca di Volchock ma non sentiva dolore perchè in quel momento pensava solo a farsi uccidere per non avere i casini che avrebbe dovuto passare.

La gente che guardava e molti immaturi prendevano il telefono dalla tasca e filmavano tutta la situazione. In quel momento arrivò Marissa che non aveva mai visto Ryan in questo stato e per quanto sapeva che picchiare Volchock era sbagliato Marissa dentro una piccola parte della sua anima capì cosa provava Ryan.. ma non poteva fargli uccidere quel pazzo.
 
"Ryan,ti prego basta.. E' finita lui andrà in galera." Marissa strillava e Ryan si fermò improvvisamente. Luke fissava Marissa con occhi grandi come se volesse essere lui al posto di Ryan.
 
"Che c'è? Non vuoi continuare? Dai forza sono qui. CONTINUA." Volchock insisteva ma la voce soave e calda di Marissa fermava tutta l'ira che Ryan aveva dentro il corpo che pian piano andava via.
 
Si alzò in piedi e guardando in faccia Volchok disse:" Mi dispiace,ho sbagliato.. Spero tanto che non uscirai mai da quella cella che ti aspetta perchè se ti troverò a NewPort sappi che non ci sarà voce che ti salvi." 
 
Arrivò la polizia e Sandy spiegò tutto.. Volchock venne arrestato e Ryan ebbe fortuna essendo quei poliziotti vecchi amici di Sandy. Il mostro che stava dentro Ryan ormai era andato,svanito completamente e dopo tutto questo casino la sua mente si ricordò dell'ammissione.

Sia Ryan che Seth e Summer avevano scelto la stessa università che era  di poca distanza da NewPort,per stare insieme. La coppia aveva già fatto il test d'ammissiona però Ryan era in ospedale quindi la Preside aspettava solo lui. Mancavano solo 5 minuti.. Sandy cercò di andare veloce fin quanto poteva e proprio alla mancanza di 1 minuto...
 
TOC TOC.
 
"Avanti." 
 
"Sono Ryan. Ryan Atwood." 
 
"Wow,giusto in tempo. Forza siediti." Ryan si sedette nel banco e chiuse un secondo gli occhi e si sentiva bene.

Non aveva più quel malumore ora che aveva chiuso con Volchock. 
 
"Secondo voi come è andata?" Domandò Luke.
 
"Beh chiedilo a lui." Rispose Seth. Ryan uscì con una faccia triste e si avvicinò a loro.
 
"Allora? Non è andata bene?" Chiese Marissa.
 
"L'ho passato." Tutti sorrisero e si abbracciarono.. Dopo tempo finalmente erano felici per qualcosa.
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Luke era su di giri,forse provava qualcosa per Marissa? L'amava ancora? Non capiva i suoi sentimenti e si buttava da una parte all'altra e come era suo solito fare si portava i capelli all'indietro ogni 2 secondi.

Prese il cellulare e chiamò Marissa che però aveva la segreteria.
 
"Lasciate un messaggio dopo il BIP..... BIP."
 
"Marissa,senti io devo parlarti." 
 
Marissa era con Ryan nella casetta in piscina che festeggiavano baciandosi con foga,il suo letto ormai era disfatto e bollente dal caldo che i due corpi emanavano e con la luce sul comodino accesa l'atmosfera era ancora più dolce e sensuale. 
 
"Sono felicissima di essere qui con te e specialmente che tu abbia passato questo benedetto esame." disse Marissa a bassa voce.
 
"Già,tu che farai?"
 
"Credo che la cosa migliore per me sia cercare un lavoro dato che ho deciso di lasciare perdere l'università,non credi?" 
 
"Ma non trascureremo questi bei momenti spero." sorrise lui.
 
"Certo che no anzi.. forse forse potremmo anche.." 
 
Marissa mise una mano sotto la camicia di Ryan ma proprio in quel momento entrò Seth e i due si sedetterò come se nulla fosse successo ma si leggeva in faccia.
 
"Non si usa più bussare?" Domandò Ryan.
 
"Beh.. all'inizio volevo,sai? Sentivo tutto questo silenzio,questi mormorii.. ma poi la mia mente ha pensato -non saranno qui,saranno delle mosche che volano- e invece,beh è pronta la cena.
 
Andarono tutti a cena per festeggiare e proprio nel momento in cui dovevano iniziare a prendere le forchette
 
-DRIIIN DRINN- 
 
Il telefono di Sandy squillò.
 
"Pronto?" 
 
"Sandy,mio caro amico... Sono Smith."
 
 
 
 
-So che ora è un po' così la storia ma nella mia testa e sul foglio ho già messo qualcosa su e quindi continuate a leggere perchè spero diventerà qualcosa di grandioso.

Se avete consigli potete anche scriverli nella recensione.

Buona Lettura.

Saluti.

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