You saved me again

di 21giulia94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rapimento ***
Capitolo 2: *** Preoccupazione ***
Capitolo 3: *** Colloquio ***



Capitolo 1
*** Rapimento ***


Era un lunedì mattina e come tutti i lunedì riprendeva la routine lavorativa. Si poteva dire essere una giornata tranquilla nessun omicidio o rapimento, c'era solamente un gran numero di scartoffie da compilare, lavoro che a nessuno piaceva fare.

“ Pivello ti do cento dollari se compili anche le mie scartoffie” propose Tony

“ Non ci pensare nemmeno, devo già fare le mie che sono rimasto indietro”

“ Non ci posso credere il nostro Mcpuntuale è diventato un Mcritadatario è incredibile”

“ Basta piantatela tutti e due, riprendete a lavorare o vi riempo di scappellotti” urlò Gibbs che era appena arrivato in ufficio con il suo bicchiere di caffè in mano.

Vedendo arrivare Gibbs arrabbiato ripresero a lavorare in silenzio, da quando Ziva se n'era andata era diventato più nervoso e si arrabbiava molto facilmente e persino gli scappellotti arrivavano più forti di prima, così per evitare dei traumi cranici permanenti avevano capito che era meglio assecondare il volere di Gibbs.

Tuttavia il silenzio che si era creato in ufficio fu nuovamente interrotto dall'arrivo di un messaggio sul telefono di Tony. Era un numero che non aveva salvato in rubrica e il prefisso non era certo americano, ed infatti...

 

- Appena sei solo chiama su questo numero è urgente. Orli Elbaz-

 

Cosa voleva il direttore del Mossad da lui? Se fosse stato per un caso congiunto avrebbe dovuto contattare Lion, il direttore dell'ncis non lui, aveva un cattivo presentimento, e poi quando c'era di mezzo il Mossad c'erano sempre guai in vista.

Avrebbe dovuto aspettare la sera per poter essere da solo e chiamare Orli, tuttavia la curiosità da un lato di sapere cosa voleva e la preoccupazione dall'altro perchè era conscio che non fosse una chiamata di cortesia, lo spinsero a trovare una scusa per poter uscire dall'ufficio.

 

“ Ehm capo devo uscire un attimo mi sono dimenticato di fare una commissione importante”

 

Gibbs che non era certo nato ieri e conosceva molto bene Tony aveva subito notato la sua preoccupazione dopo aver guardato il telefono, ma per il momento preferì non indagare, si limitò a fare un cenno con la testa per acconsentire a Tony di uscire.

 

Appena fuori dalla sede dell'ncis Tony fece partire subito la chiamata

 

“ Buongiorno agente Dinozzo ha chiamato prima del previsto”

 

“ Beh Direttore mi ha detto che era una questione urgente, ho pensato che fosse meglio chiamare subito”

 

“ Infatti, si tratta di Ziva è di nuovo in pericolo”

 

Lo sapeva che si trattava di lei se lo sentiva ma sperava tanto per una volta di sbagliarsi.Forse era per questo che non si era fatta più sentire e non rispondeva ai messaggi e alle chiamate semplicemente non poteva.

 

“ Cosa è successo di preciso?”

 

“ é stata rapita. I palestinesi accusano Eli per la morte del loro direttore non credono sia stato Bodnar e vogliono vendicarsi su tutta la famiglia David. Di più per ora non posso dirti, ho mandato un mio agente in America che si metterà in contatto con te e ti darà tutte le informazioni che abbiamo raccolto. Ho bisogno del tuo aiuto purtroppo quasi tutte le risorse del Mossad in questo momento sono impegnate in una missione segreta, ma io mi sento in dovere di fare qualcosa per Ziva e so che tu sei in grado di trovarla e di salvarla, ci sei già riuscito una volta puoi farlo di nuovo. Ora ti devo salutare agente Dinozzo shalom”

 

Ziva era stata rapita, era in pericolo doveva assolutamente fare qualcosa per aiutarla, da solo non ce l'avrebbe fatta, peccato che ora Ziva non era più nè un'agente dell'ncis nè del Mossad, si trovava fuori dal suolo americano per cui non rientrava minimamente nella giurisdizione dell'ncis, non poteva coinvolgere direttamente l'agenzia, doveva operare segretamente.

Avrebbe dovuto portarla in America, non avrebbe mai dovuto lasciarla in Israele da sola, anche se era quello che lei voleva non avrebbe dovuto lo stesso. Si sentiva in parte responsabile del rapimento di Ziva ed era profondamente preoccupato e arrabbiato con se stesso.

Decise di ritornare in ufficio per non dare troppo sospetto era già passata un ora da quando era uscito. Non avrebbe detto nulla della chiamata o di Ziva finchè non avesse avuto maggiori informazioni dall'agente in arrivo. Certo di istinto avrebbe preso il primo volo e sarebbe partito subito per cercarla ma sapeva che aveva bisogno di più informazioni per poterla trovare, per cui l'unica cosa che poteva fare era aspettare.

Prese l'ascensore cercando di ricomporsi e calmarsi prima di tornare alla sua scrivania, ma il nervoso che aveva dentro era troppo così bloccò l'ascensore e ci tirò due pugni per sfogarsi.

“ maledizione!” urlò “ maledizione al giorno in cui ti ho lasciata in Israele”

Note
Lo so dovrei scrivere l'ultimo capitolo dell'altra storia però mi è venuta l'ispirazione per una storia nuova ^.^ Spero vi piaccia :) cercherò di aggiornarla una volta a settimana, anche perchè in questo periodo ho altri esami per cui non ce la faccio ad aggiornarla più velocemente :)  Aspetto le vostre recensioni baci !!

 

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Capitolo 2
*** Preoccupazione ***


Arrivò in ufficio cercando di fare l'indifferente ma si vedeva lontano un miglio che c'era qualcosa che non andava, era diventato stranamente silenzioso e continuava a compilare le scartoffie senza lamentarsi.

 

“ Allora Tony quale era la commissione che dovevi fare?” chiese Mcgee

“ Non sono affari tuoi Mcimpiccione” rispose con un tono scocciato

 

Non era molto bravo a nascondere la sua preoccupazione, soprattutto quando si trattava di Ziva.

Credeva che la cosa migliore da fare per non dar sospetti fosse quella di evitare conversazioni e concentrarsi sul lavoro, invece era proprio questo atteggiamento che fece accorgere il resto del team che c'era qualcosa che non andava.

Così Gibbs diede a Tony il compito di aiutare Abby in laboratorio a mettere in ordine le prove di un caso risolto e di portarle poi in magazzino, in modo che rimanessero soli lui e Mcgee.

 

“ Capo ha qualcosa che non va Tony, non ce lo vuole dire ma da quando ha letto quel messaggio sul telefono si è stranito.. se ne è accorto anche lei capo vero?” chiese Mcgee

 

“ Oh certo che me ne sono accorto Mcgee, secondo te perchè l'ho mandato ad aiutare Abby?”

 

“Bella domanda perchè?” domandò Mcgee confuso

 

“ Controlla i tabulati del suo telefono, guarda chi gli ha mandato messaggi o chiamato nelle ultime tre ore”

 

“ Capo sul serio? Non mi sembra molto corretto se non vuole dire cosa ha forse è meglio rispettare la sua decisione”

 

“ Muoviti Mcgee”

 

Dato il tono che aveva usato Gibbs, Mcgee non se lo fece ripetere un'altra volta, e poi in fondo anche lui era curioso di sapere cosa aveva Tony anche se non gli sembrava corretto il modo in cui stavano per scoprirlo.

 

“ Ancora un secondo capo e ci sono... ecco ho trovato il numero che ha scritto a Tony mentre eravamo in ufficio ed è lo stesso numero che Tony ha richiamato poco dopo, la chiamata viene..”

Mcgee si bloccò un attimo, rimanendo sconvolto dopo aver letto da dove veniva la chiamata

“ Dove Mcgee?!”

“ Tel Aviv... sarà una chiamata di Ziva capo ecco spiegato il cambio di umore”

 

Non era certo una novità quanto Ziva influenzasse l'umore di Tony, era chiaro agli occhi di tutti anche se nessuno aveva mai detto niente. Nonostante questo però Gibbs non era ancora molto convinto, anche se in effetti l'unica persona con cui Tony potesse avere contatti in Israele era lei. C'era molta preoccupazione nei suoi occhi, Gibbs l'aveva percepita, sicuramente c'era qualcos'altro sotto che a loro sfuggiva, ma per il momento si accontentò di sapere questo,primo perchè Ziva era un tasto dolente anche per lui, non era stato certo facile accettare che avesse deciso di rimanere in Israele e secondo perchè Tony era appena tornato alla sua scrivania.

 

Continuarono a lavorare fino alle sei di sera, terminato l'orario lavorativo ognuno si diresse a casa propria, tranne Tony, che dopo aver finto una calma apparente per tutto il giorno aveva deciso di fare un giro con la macchina, per rilassarsi un po' e schiarirsi le idee, dentro di se era tutto tranne che tranquillo. Guidò senza una meta precisa, ma nemmeno la guida sembrava servire a qualcosa, così parcheggiò la macchina sotto casa sua ed entrò in un bar li vicino a prendere qualcosa da bere, o per lo meno l'idea iniziale era quella di prendere solo qualcosa da bere, perchè nel giro di poco si trovò davanti quattro o cinque bicchieri vuoti. Avrebbe continuato a bere ancora perchè si sentiva davvero a pezzi, ma le venne in mente un ricordo che lo fece smettere.

 

Flashback

 

“ Strano che tu ci abbia messo tanto, che il cielo benedica Ducky”

“ quindi il passato non ti ha insegnato niente”

“ sono trascorsi solo tre anni imparo lentamente”

“ e guarisci lentamente.. stai piangendo sul latte versato”

“ non è il latte che ho versato”

“ non devi farlo Tony”

 

Fine Flashback

 

Aveva ragione Ziva, non doveva farlo. Così smise di bere pagò il conto e andò a casa buttandosi sul letto e addormentandosi quasi immediatamente.

Alle 4.00 di notte dovette però svegliarsi sentendo suonare insistentemente alla porta

 

“ Salve Agente Di Nozzo ci vediamo di nuovo”

 

“ Con tutti gli agenti che mi potevano venire ad informare proprio tu Adam?.. Non importa aggiornami su Ziva”

Note
Scusate l'attesa per questo capitolo ma come ho detto in questo periodo sono molto impegnata con gli esami >.<
Spero vi sia piaciuto il capitolo.. aspetto le vostre recensioni !! :D baci

 

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Capitolo 3
*** Colloquio ***


Entrarono nell'appartamento di Tony e si accomodarono in cucina per poter parlare tranquillamente di tutte le informazioni e prove che il Mossad aveva raccolto..

 

“ Dopo che sei partito per tornare a Washington Ziva ha continuato a stare nella sua vecchia casa

per circa due mesi prima che venisse rapita. Abbiamo analizzato casa sua e cercato di raccogliere tutte le prove, sono entrati in cinque uomini, è riuscita ad eliminarne tre prima di essere sopraffatta e portata via”

 

“ Come fate a sapere che l hanno portata via e non uccisa? E come vi siete accorti che era sparita?”

“ Non hanno portato via i tre cadaveri, quello di Ziva non c'era cosa che ci ha fatto pensare che fosse ancora viva, poi tramite autopsia e il rilevamento delle impronte abbiamo scoperto che quelle persone sono palestinesi e il simbolo che tutti e tre hanno tatuato sul polso è il simbolo di una nuova associazione palestinese la DDF nata per vendicare la morte di Arash Kazmi. Ci siamo informati al meglio e tramite un amico che sta in Palestina sappiamo che il loro scopo è quello di far morire i rimanenti della famiglia David, infatti DDF sta per “ Death David Family”; il lato positivo se così lo vogliamo chiamare è che li vogliono uccidere tutti insieme contemporaneamente per questo pensiamo che Ziva sia loro prigioniera e quindi che sia ancora viva”

 

“ Ma lei è l'ultima della famiglia David !! ” rispose Tony arrabbiato

 

“ é qui che si sbaglia agente Di Nozzo c'è anche sua Zia, la Zia Nettie, che sicuramente stanno cercando, ma grazie al cielo l'abbiamo trovata prima noi per cui è sotto la custodia del Mossad. Ora quello che andrebbe fatto è appostarsi in casa di Nettie e aspettare che qualcuno si faccia vivo, cosa che prima o poi avverrà, ma come le avrà già detto il direttore momentaneamente le risorse disponibili sono pochissime e le ultime che ci sono servono a proteggere Nettie, per cui abbiamo bisogno del suo aiuto agente Di Nozzo per poter salvare Ziva”

 

“ Certo Nettie.. che stupido” mostrò un sorriso dato dalla speranza che allora Ziva potesse essere davvero viva, poi però si fece di nuovo serio “ Però non hai risposto all'altra mia domanda Adam come vi siete accorti della scomparsa di Ziva, mi ricordo dove era situata la casa, non era certo in una zona centrale e non penso che lei venisse tutti i giorni nella sede del Mossad a farvi visite”

 

“ Lei no sono io che andavo a fare visita in casa sua, per cui me ne sono accorto io della sua scomparsa”

 

La rabbia che gli era salita addosso in quel momento era indescrivibile, era partito da Tel Aviv con Ziva che in lacrime gli aveva fatto capire di essere innamorata di lui e subito dopo lei aveva iniziato a frequentare Adam?? Incredibile ferito per ben due volte dalla stessa persona. Si sentiva veramente stupido, lui era stato diverse notti senza riuscire a dormire, perchè aveva gli incubi, pensava a lei continuamente era stato mesi senza uscire con nessuno ad aspettare che lei si facesse sentire, che rispondesse alle chiamate, ai messaggi e alle e-mail che lui le inviava continuamente e lei invece era in casa a spassarsela con Adam.. fantastico.

Improvvisamente fu spinto da un irrefrenabile desiderio di tirare un pugno in faccia ad Adam cosa che fece, rimanendo poi con il braccio immobilizzato. Adam dopo aver ricevuto il pugno lo aveva bloccato, era un agente del Mossad dopo tutto, era più forte.

 

“ Non sono andato a letto con lei, dato che sicuramente è quello che hai pensato. Ci sarei voluto andare? Certo che si.. Ci ho provato? Si anche questa volta ma lei mi ha respinto per te!..cosa che non riesco a capire ma che ho accettato perchè io sono anche un amico di Ziva e tengo a lei a prescidere dal fatto che me la volessi portare a letto, per cui agente Di Nozzo ora lei si calma, io adesso uscirò da quella porta, lei sarà tentato a seguirmi per prendermi ancora a cazzotti ma poi ci penserà su e non lo farà perchè sa che io e lei dovremo lavorare insieme per salvare Ziva appena lei ci raggiungerà a Tel Aviv”

 

Finite queste parole Adam lasciò il braccio di Tony e si avviò alla porta per poi uscire da quella casa e andare in un albergo a riposare un po' prima di partire nuovamente.

 

Una cosa era chiara non poteva proprio vedere Adam, con che coraggio aveva detto di tenere a Ziva dopo che si era approfittato di lei quando era morto suo padre? Il pensiero di dover lavorare con lui gli dava il volta stomaco, ma lo doveva fare per Ziva. Certamente l'aver saputo che Ziva non avesse ceduto alle sue richieste aveva fatto scivolare via i brutti pensieri che gli erano passati prima per la mente. Probabilmente quello che Ziva gli aveva detto in quell'aereoporto era vero e probabilmente era stata male anche lei come lui. Anzi peggio di lui lei era rimasta lì da sola lui almeno aveva Gibbs, Mcgee, Abby, lei non aveva nessuno e chissà in che razza di posto la stavano tenendo ora prigioniera. Quel pensiero lo fece tornare indietro di qualche anno, alla Somalia

 

Flashback

 

“ Fra tutte le persone al mondo che potevano trovarmi proprio tu”

“ Che vuoi farci...contenta di vedermi?”

“ non saresti dovuto venire”

“ Ah se la metti così errore mio me ne vado subito.. già mi ero scordato che sono prigioniero”

“ Come stai Mcgee?”

“ Sono contenta che tu sia viva”

“ Voi mi credevate morta”

“ Oh si ne eravamo certi”

“ Allora perchè siete qui?”

“ Perchè Mcgee non credeva che tu fossi morta”

“ Tony vuoi dirmi perchè sei venuto?!”

“ Perchè non posso vivere senza di te”

 

Fine flashback

 

 

Lui, Mcgee e Gibbs l'avevano salvata dalla Somalia e dovevano salvarla anche adesso. Al diavolo i segreti, il Mossad e Adam , non sarebbe partito solo da Washington pensò Tony, prima di prendere il telefono e chiamare Gibbs

 

“ Capo scusa l'ora ma ti devo parlare”

 

Note

 

Finalmente è arrivato anche questo capitolo!! :) Abbiamo maggiori informazioni su Ziva e sul suo rapimento ;) Il dialogo tra Adam e Tony direi che è andato bene.. un pugno in faccia in fondo se lo meritava Adam u.u .. spero vi sia piaciuto questo capitolo :D commentate!! :)

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