3-La fine di un incubo

di Eldest93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La promessa ***
Capitolo 2: *** Alleanza ***
Capitolo 3: *** Monitoraggio ***
Capitolo 4: *** Preparazione al conflitto ***
Capitolo 5: *** La battaglia ***
Capitolo 6: *** Motivo di salvezza ***
Capitolo 7: *** La seconda vita di Bree Turner ***
Capitolo 8: *** Promessa di salvezza ***



Capitolo 1
*** La promessa ***


Caro diario, nel giorno ennesimo della mia eterna vita da vampiro, mi sono reso conto che Bella Swan non può fare a meno di me.
Non posso abbandonarla, senza ferire lei e me stesso, ma allo stesso tempo, non voglio che diventi come me, un mostro che è obbligato a nutrirsi di sangue.
Ero diventato zio da poco, ma sapevo che prima o poi sarebbe toccato a me diventare padre, ma cercavo di rimandare il più possibile quel momento.
Ero riuscito nel mio intento, ma Bella continuava a chiedermi di trasformarla, dicendo che non avremmo avuto problemi se lei fosse stata una vampira.
Ogni volta le rispondevo ciò che le avevo già detto e lei metteva il broncio per qualche giorno.
Un giorno Desirée, la vampira che Peter aveva cresciuto per un po' e che era fidanzata con il licantropo Jacob, venne a casa nostra e ci disse che il suo ragazzo, con i suoi compagni, aveva avvistato nei dintorni della città di Forks Victoria.
Decisi di parlare con Bella, ma quando la vidi lei mi venne incontro felice e mi disse:"Ho due biglietti per Jaksonville, andrò a trovare mia madre e tu puoi venire a conoscerla!"
Io non ebbi il coraggio di dirle di Victoria, rovinando la sua felicità, così mi limitai a dirle:"Scusa, dovrai andare da sola. Io devo rimanere quì per controllare la situazione. Puoi sempre farti accompagnare da Candice. Ti prometto inoltre, prima che tu possa chiedermelo, che ti trasformerò dopo il matrimonio."

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Capitolo 2
*** Alleanza ***


Decidemmo di sfruttare l' assenza di Bella per cercare di eliminare la minaccia, ma non ce la facemmo nonostante le forze unite di licantropi e vampiri.
Peter aveva la possibilità di frequentare entrambi i territori, ma non riusci nemmeno lui riuscì a distruggerla.
Infatti, il fratello di Bella era talmente veloce da poter raggiungere Victoria, ma ogni volta lei trovava un modo per sfuggirgli.
Era una lotta contro il tempo, dovevamo riuscire ad uccidere Victoria prima del ritorno di Bella, ma non ce la facemmo.
Fui obbligato a dirle la verità, ma Peter ci portò notizie ancora peggiori.
Il marito di mia sorella Alice ci disse:"Ho il brutto presentimento che Victoria stia creando un esercito di vampiri neonati per venire a distruggere la nostra famiglia. Ho anche il brutto presentimento che probabilmente avremo il bisogno di combattere fianco a fianco con i licantropi se vogliamo vincere."
Mio padre Carlisle disse:"Questa informazione ci è molto utile Peter. Avremmo bisogno quindi di qualcuno che possa andare nel territorio dei lupi per parlare con loro."
Guardammo tutti Peter, che fece finta di niente, ed Alice gli disse:"Tu sai bene come convincerli ad aiutarci, sai come parlare loro ed i licantropi ti considerano uno di loro. Devi convincere i Quileute ad aiutarci ok?"
Peter le diede un bacio sulle labbra e rispose:"Lo farò, ma solo perche me l' hai chiesto tu."
Il giorno dopo, verso mezzo giorno, Peter si presentò a casa nosta con tutti i licantropi e ci disse che ci avrebbe aspettati a casa sua per l' allenamento.
Quando arrivammo a casa di Charlie, Bella ci fece entrare e ci disse di scendere una scala che portava ad un seminterrato.
Raggiungemmo una porta ed entrammo. Rimanemmo esterrefatti allo scoprire che all' interno della stanza in cui entrammo, ci potesse essere un intero campo sportivo.

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Capitolo 3
*** Monitoraggio ***


Non so come o perché, ma ogni volta che penso di cominciare a capire Bella o Peter, accade sempre qualcosa che mi fa ricredere.
Eravamo nella palestra ad alle narci insieme ai licantropi quando uno di loro perse il controllo, ma Peter gli fu subito vicino, e, presolo per il collo, lo piantò saldamente al suolo.
Il ragazzo cercava di divincolarsi, ma era tutto inutile, il marito di mia sorella era completamente irremovibile.
Solo quando il licantropo si fu calmato, Peter lo lasciò andare senza scomporsi più di tanto.
Se da una parte ci allenavamo assiduamente per scongiurare la minaccia incombente, dall' altra ci impegnavamo a perlustrare il perimetro di Forks, per non essere colti alla sprovvista.
In un momento come questo, quando tutti eravamo nervosi, l' unico a mantenere il sangue freddo era lui Peter.
Riusciva sempre a trovare il modo per sdrammatizzare la situazione con qualche battuta..... non so ancora adesso come facesse.
Un giorno lo seguii nella camera che lui chiamava "elementare" e scoprii che sfogava la sua rabbia e tensione, accendendosi come un fiammifero.
Quando dico che si accendeva, intendo che prendeva veramente fuoco, una fiamma che piano piano si spegneva, consumando tutto il nervosismo.
Avvistammo un paio di volte Victoria non lontano da Forks, ma sapevamo che lei voleva solo assicurarsi che non ci spostassimo.
Ormai il clima tra noi e i licantropi si era rasserenato, anzi cerano alcuni rari momenti di allegria che spezzavano la tensione che rischiava di far impazzare tutti.
Poi un giorno l' attesa finì. Alice ebbe una visione e ci disse che sarebbero arrivati dopo tre settimane.....

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Capitolo 4
*** Preparazione al conflitto ***


Tre settimane e mezzo, questo era il tempo a disposizione per organizzare una difesa efficace contro la minaccia incombente.
Peter cominciò a perlustrare i boschi appena fuori da Forks dicendo che avrebbe portato lo scontro lontano dagli abitanti della città.
Pensammo attentamente al luogo dove far avvenire lo scontro, ma era tutto inutile, qualunque posto scegliessimo, il branco di neonati sarebbe passato troppo vicino alla città di Forks.
Poi mi venne in mente una cosa e dissi:"Non dobbiamo preoccuparci, non toccheranno nessuno. Il loro obiettivo sono Bella e Peter, quindi ignoreranno tutti se diamo loro una falsa pista da seguire. Dobbiamo solo occuparci di eliminare tutti i neonati prima che si accorgano della trappola."
Carlisle mi disse:"Hai ragione. Ormai siamo pronti e allenarci ancora sarebbe solo uno spreco di tempo. Dobbiamo prepararci nel migliore dei modi e, per farlo, abbiamo bisogno di due vampiri e due licantropi volontari."
Sam Uley, che aveva ascoltato tutto, disse:"Sono sicuro che per noi si proporranno Jacob e Leah, dovete solo scegliere tra voi vampiri."
Guardai Leah, unico licantropo donna nel branco e dissi:"Saremo Alice ed io a portare i due per dare la falsa pista nella foresta, ma poi li lasceremo ai licantropi, che li porteranno in un luogo diverso della foresta."
Jacob disse:"Daccordo, non perdiamo tempo."
Io presi Bella e mi diressi nella foresta, seguendo un percorso casuale, mentre Alice, preso suo marito, seguì uno dei loro percorsi di caccia abituali.... cioè andò pure lei a casaccio.
Una volta sicuri che le false tracce avrebbero funzionato, io consegnai Bella a Jacob ed Alice consegnò Peter a Lea.
Con mia sorella raggiunsi la meta finale, dove avevo già montato una tenda. 
Jacob e Lea arrivarono poco dopo e fecero entrare i due umani nella tenda.
Bella disse che aveva freddo, ma quando entrai, la vidi vicina al fratello dal quale proveniva una corrente d' aria calda.
Chiusi dietro di me la tenda e fissai negli occhi quel ragazzo, che mi disse:"Non dovresti essere così sorpreso, dovresti sapere chi sono. Nostra madre si fa chiamare Renée, ma in realtà è la dea della morte Persefone. Quindi, nonostante mia sorella sia umana, io sono nato con i poteri, Charlie non è mio padre biologico. Io sono il "giustiziere", colui che può determinare in positivo o in negativo il destino di ogni vampiro. Il calore che emano in questo momento, mi aiuta a non far morire di freddo mia sorella. Mi dispiace solo di non poter venire a combattere tra dodici ore, masono sicuro che potrete vincere facilmente anche senza di me."
Lo guardai allibito, non potevo credere che, di tutte le persone esistenti al mondo, mia sorella si fosse andata ad innamorare proprio del "giustiziere".
Non potei fargli un' alta domanda, perchè Alice fece capolino e mi disse che dovevamo andare, perché sarebbero arrivati in undici ore.

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Capitolo 5
*** La battaglia ***


Mancavano ancora due ore circa all' arrivo dei neonati quando raggiungemmo gli altri nel punto in cui avevamo deciso di far terminare le tracce.
Me l' ero presa comoda, per riflettere su cosa sarebbe potuto succedere se avessimo avuto l' idea di far partecipare Peter alla battaglia.
Pensai anche alla mia nipotina, che in quel momento era con Charlie, ignara del fatto che metà della sua famiglia stava rischiando la vita.
Poi arrivarono e non ci fu più tempo per pensare, dovevamo solo proteggerci ed uccidere quanti più neonati possibile.
Eravamo in netta inferiorità numerica, ma riuscivamo a tenerli alla larga dal nascondiglio di Bella e suo fratello.
Stavo giusto facendo quella osservazione quando vidi del fumo salire dalla loro radura.
Mi precipitai sul posto, seguito da un certo Seth dei licantropi, e vidi Peter che teneva per la gola un vampiro che si stava lentamente tramutando in polvere, la quale svaniva prima ancora di toccare terra.
Davanti a lui, con gli occhi sbarrati, c' era Victoria che non si muoveva.
Peter disse:"Era il tuo nuovo ragazzo?... Mi dispiace per lui, ma avevo voglia di sgranchirmi un po' le gambe. Spero non sia un problema per te."
Vidi Victoria gettarsi su Peter, ma in quel momento la licantropa Leah le saltò addosso e le staccò la testa. Le andai vicino e la aiutai a scomporre il resto del corpo, al quale poi diedi fuoco.
Peter aggiunse le fiamme infernali per assicurarsi che della vampira non rimanesse nulla.....

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Capitolo 6
*** Motivo di salvezza ***


Era finita, certo non come mi sarei aspettato, ma era finita ed avevamo vinto, la qual cosa era ancora più importante.
Bella fece timidamente capolino dalla tenda, ma vedendo che non c'era alcun pericolo, mi venne incontro e mi abbracciò felice, sollevata che non mi fossi fatto male.
Quando di Victoria non rimase nulla, tornammo dagli altri, che nel frattempo avevano sterminato tutti i neonati, tranne una.
La piccola e giovane vampira ci guardò appena arrivammo, lanciando un famelico sguardo a Peter, ma era legata e si limitò a guardarlo male.
Carlisle ci disse:"Questa neonata l' ha trovata Jasper dietro un cespuglio che tentava di non essere vista. Non so cosa potesse volere Victoria da una come lei, ma sicuramente non avrebbe mai combattuto di sua volontà. Era terrorizzata quando l' abbiamo trovata..."
Peter sorrise e disse:"Beh, allora cosa farà tra mezz' ora, quando Jane Alec ed il terzo vampiro saranno qui? Di certo non avrò tale soddisfazione! Alice, mi accompagneresti a casa vostra per lasciarci questa vampiretta?... saremo tornati prima ancora che arrivino i tre dei Volturi..."
Alice guardò male Peter, ma poi acconsentì ad accompagnarlo.
In effetti, neanche cinque minuti dopo, erano già tornati senza la neonata.
Venticinque minuti dopo, precisi precisi, arrivarono esattamente i tre vampiri dei Volturi che Peter aveva annunciato poco prima.
Jane, in testa al gruppo, guardò il "giustiziere" con uno sguardo indecifrabile e poi disse:"Siamo felici di sapere che stiate tutti bene e porto i complimenti di Aro a tutti voi."
Mentre Jane parlava, vidi che Alec la stava per uccidere, ma il vampiro cominciò a contorcersi senza che esternamente si notasse alcun cambiamento.
Solo qualche minuto dopo vedemmo la pelle del vampiro annerirsi come se fosse in preda alle solite fiamme infernali, e capimmo.
Peter aveva incendiato Alec dall' interno... non vorrei mai trovarmi a vivere un' esperienza del genere.
Jane, che si era bloccata e aveva visto il proprio compagno tentare prima di ucciderla e poi cominciare a contorcersi, si avvicinò a noi Cullen e disse al terzo vampiro:"Torna indietro dai Volturi, di loro che, per colpa di Alec, io resterò con i Cullen, se mi accettano tra loro, per sempre."
Carlisle disse:"Sii tu la benvenuta nella nostra famiglia!"
Il vampiro rimasto disse:"Certo, tanto sono io che verrò ammazzato perchè torno indietro da solo e con brutte notizie.", ma, senza aggiungere altro, se ne andò.

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Capitolo 7
*** La seconda vita di Bree Turner ***


Era andato tutto bene, ma ci mancava ancora qualcosa. Andammo a casa, dove trovammo la neonata, che avevamo risparmiato, rannicchiata in un angolino del soggiorno.
Peter arrivò poco dopo con un puma e lo depose ai piedi della piccola dicendo:"Bevi. Non vorrei doverti uccidere per futili motivi."
La vampira annusò diffidente l' animale e poi lo dissanguò completamente.
Essendo piccola, per lei era semplice sfamarsi anche con un solo animale, infatti i suoi occhi cambiarono subito colore dal rosso all' ambra.
Allora mi avvicinai a lei e le chiesi:"Come ti chiami? Come mai eri nascosta dietro un cespuglio?"
La vapira rispose:"Mi chiamo Bree Turner e mi stavo nascondendo perché, nonostante mi fosse stato ordinato, non vedevo per quale motivo avrei dovuto farlo. Voi non mi avevate fatto nulla di male. Tutti gli altri erano più infervorati di me, soprattutto le ragazze. La vampira che chiamate Victoria, diede ai maschi un pezzo di abito di una ragazza ed a noi ragazze un pezzo di abito di quel profumato ragazzo..... Quasi tutti persero la ragione, solo io ed un mio amico non ci facemmo abbindolare. Abbiamo però avuto idee diverse e, mentre lui ha abbandonato il gruppo prima di venire qui, io sono venuta con la speranza di trovare un mio amico vampiro..."
Peter disse:"In verità il vampiro che cercavi era stato ucciso la mattina stessa all' alba, ma ti hanno fatto credere che fosse ancora vivo."
Bree riprese dicendo:"Sì, è così. Arrivata qui, mi sono accorta della verità, ma era troppo tardi e rischioso tornare indietro."
Jane, che fino ad allora aveva tenuto sotto tiro Bree, disse:"Per prepararvi a combattere contro il "giustiziere" cosa vi hanno fatto fare?"
La povera vampira, che avrà avuto sì e no dodici anni(età reale), disse:"Per esempio io fui trasformata dal compagno di Victoria, lei voleva che lui mi uccidesse, ma lui non l' ha fatto. Ci torturavano e provavano gusto a staccarci gli arti, per farci soffrire. Avevamo occasione di sfamarci solo dopo che avessimo dimostrato di essere davvero dei vampiri. Mi portarono a casa mia ordinandomi di dissanguare la mia famiglia, ma io non lo feci. Uscii dalla casa ed andai a bere il sangue di alcuni barboni. Ogni notte ci portavano in una città nuova per sfamarci, ma io ero troppo incapace per trovare nutrimento a sufficienza per sfamarmi. Ti prego! Ragazza non farmi del male!"
Jane ebbe compassione e disse:"Sei fortunata che non faccia più parte dei Volturi, altrimenti sarei stata costretta a mettere fine alla tua breve seconda vita, ma, secondo me, puoi sempre migliorare."
Bree, con le lacrime agli occhi, disse:"Ti ringrazio!"
Peter disse:"Scusate se interrompo, ma avrei bisogno che Carlisle vada ad occuparsi delle costole di Jacob."
Solo quando lo disse ci ricordammo del fatto che il licantropo era stato stritolato da un neonato, così Carlisle andò nel villaggio dei Quileute, che avevano accettato di permettere l' accesso al loro territorio a noi Cullen, e si occupò di Jacob.

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Capitolo 8
*** Promessa di salvezza ***


Finalmente eravamo in pace, nonostante i nuovi arrivi, vampiri e Quileute andavano daccordo.
Candice, mia nipote, mi stressava in continuo, perché Peter, suo padre, non passava abbastanza tempo con lei.
Non avrei mai detto che essere zio fosse così faticoso, ma evidentemente mi sbagliavo.
Ne parlai con Peter, che decise di portarsi dietro la figlia ovunque, compreso nella sala elementare.
Quando lo dissi a mia sorella Alice, quasi non mi ammazò per l' idea che avevo suggerito a suo marito.
Andammo a controllare che tutto fosse a posto, ma, aprendo la porta, non vedemmo altro che due fiamme al centro della stanza.
Piano piano, le due lingue di fuoco presero sembianze umane, e, dopo pochi minuti, padre e figlia erano in carne ed ossa davanti a noi.
Candice, accortasi della nostra presenza, ci sorrise e disse:"Visto mamma cosa sono capace di fare? Sono brava eh?"
Alice annuì ed aggiunse:"Meno male che non sapevi farlo mentre ti portavo nel grembo!"
Ci mettemmo a ridere tutti e quattro per sdrammatizzare, ma ognuno di noi sapeva quanto fossero veritiere le parole di Alice.
Dovevamo esserci messi a ridere un po' troppo forte, perché Bella venne a controllare cosa stessimo facendo, accompagnata dal resto dei Cullen.
Jane chiese di poter parlare da sola con Peter, così li lasciammo nella stanza ed io trascinai via Alice e Candice.
Appena fummo fuori e chiudemmo la porta, sentimmo Jane chiedere a Peter se poteva proteggere una persona e Peter disse:"Mi stai chiedendo di proteggere tua sorella gemella Jade, vero?....
Tranquilla, non permetterò che la uccidano per la tua decisione di abbandonare il corpo di guardia dei Volturi. Fidati, se mi prometti che sarete entrambe dalla mia parte, tua sorella non avrà nulla
da temere...."
Jane disse:"Prometto che saremo entrambe dalla parte dei Cullen."
Peter disse:"Allora io giuro che proteggerò te e tua sorella dall' ira dei Volturi."
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A tutti coloro che hanno seguito i ricordi di Edward Cullen, dico un grazie per la pazienza dimostrata. Il prossimo libro, "Il valore dell' amicizia", è il quarto, ma non l' ultimo.
Spero che continuiate a seguirmi numerosi.
Grazie e a presto.

Eldest93

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