Winter's Daughter

di Anel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Roxane ***
Capitolo 2: *** Lavori? ***
Capitolo 3: *** Pensare e Ascoltare ***



Capitolo 1
*** Roxane ***


Eccomi qui! Ve l'ho detto che sarei tornata! Lo so perdonatemi ancora se scrivo altre fic, ma per colpa di mio nipote adoro Milla Jovovich e per colpa mia amo Matthew McFayden! Non ci posso fare niente. Volevo scrivere qualcosa su un altro argomento, ma non riesco a prendere ispirazione e mi vengono in mente fic solo sui Tre Moschettieri! Adesso però vi devo dire una cosa molto importante!!! Questa fanfiction, è la truaduzione di un'altra che trovate su Wattpad (The intruder in the night) che mi è piaciuta molto, ma pultroppo non l'hanno finita, quindi io copio quella fic per i primi capitoli all'incirca (la modifico un po, per non farla uguale) , e poi la continuo io con la mia fantasia, anche se penso che non avrà molti capitoli.

Buona lettura e vi dico subito che non la farò molto "pensierosa" come la precedente.

Ultima cosa e poi non vi disturbo più. La storia in sè viene cambiata un po, e se non capite qualcosa o inventatevi voi a piacere oppure chiedete a me.


Winter's Daughter


I Moschettieri erano ormai degli eroi famosi in tutta la Francia e oltre, e quasi tutte le sere venivano invitati a lussuosissimi banchetti, dove erano presenti tutte le persone più illustri e famose di tutto lo Stato.

Dopo una serata passata a corte si dirigettero verso la loro dimora che non era cambiata di una virgola. Pur essendo diventati dei nobili, loro non vollero rinunciare alla loro catapecchia che aveva condiviso mille avventure e delusioni con loro.


D'Artagnan, diciamoci la verità, quella ragazza non ha fatto altro che guardarti per tutta la serata! -Disse ridendo Aramis, che non sembrava quasi più lui.


Ma che dici! Non vedevi che guardava me! - Disse Porthos offenso, ma allo stesso tempo divertito.


Sarà... Ma il mio cuore è stato rubato ormai da parecchio tempo - Disse lui, mostrandosi sognante.


Ecco incomincia a fare il poeta sdolcinato! - Disse poi, Porthos, semore ridendo.


Dopo qualche minuto giunsero alla propria casa e dopo aver aperto notarono una figura nel buio.


Athos tirò fuori la spada e chiese fortemente - Chi sei? -


La figura non rispose.


Quella persona accese una candela e disse - Indovina? -


Athos fissò quella ragazza per qualche secondo, finché non disse -  Io non vi conosco signora -


Così mi offendi, io ti ho rintracciato così velocemente e tu non mi riconosci neanche. Poi non sono così vecchia da esser chiamata signora... Papà - Disse lei, mettendo un finto broncio.


Athos sbianchì di colpo e disse - Roxane? -


Si, in persona! - Disse lei, facendo un piccolo inchino e sorridendo.


E adesso rispondimi! Perchè mi hai rinchiusa in un convento di monache? - Disse lei, traformandosi da allegra e divertita, a arrabbiata e seria.


Io l'ho fatto per te! Per la tua felicità! - Rispose lui difendendosi, anche se era consapevole che non aveva scuse.


Di che felicità mi stai parlando! - Disse lei , fuori di sè.


Di quella che potevi avere stando lontano da questa vita! Io non potevo permettermi di avere una figlia. Per colpire noi, avrebbero fatto del male a te! - Risposi io.


E comunque ti sarei venuto a trovare spesso! - Continuò Athos.


Quando? Ho aspettato sette mesi in quel posto e tu non sei mai venuto! Mi pare ovvio che sarei scappata! - Rispose lei, ancora più arrabbiata.


Hai ragione! Ho sbagliato tutto sono un pessimo padre! - Disse l'uomo senza più forze per difendersi.


Roxane guardò per qualche secondo il padre e poi continuò - Tu non sei stato un padre cattivo, solo che non mi hai più considerata. Io penso che tu abbia ragionato 'la tengo finchè non è grandicella e poi la lascio in un convento'. Io mi sono sentita per tutto questo tempo solo un grande sbaglio -.


Tu sei stata la cosa più bella che mi sia mai capitata! - Dissi io, con un piccolo sorrsio.


Papà io sono qui per una motivazione molto più importante! La mamma mi ha mandato una lettera per te!- Rispose lei, cambiando argomento.


Ma no, è impossibile. Lei è morta! - Disse Porthos confuso.


No, se no non mi avrebbe mandato questa lettera - Disse dando lettera a Athos.


Lui la aprì e lesse ad alta voce:

"Cara bambina mia, voglio informarti che Buckingham ha delle truppe aeree e marine e presto attaccherà la Francia. Finora non ti ho detto niente di tuo padre, ma voglio che lo trovi e che gli dici di prepararsi per una grande guerra. Con affetto la tua mamma

P.S.= Va di moda il rosa "

Ma è terribile! - Esclamò D'Artagnan.


E tu chi sei? - Chiese Roxane con un sorriso sul volto.


Sono D'Artagnan Guascone. Mi fa piacere conoscerti, ma ti avviso che è inutile che fai sorrisini, io sono già occupato! - Disse lui, fiero.


No! Ma che schifo! Sei vecchio per me e hai dei capelli orribili! Sembrano quelli di una vecchia scopa! - Esclamò lei disgustata.


Molto gentile! - Disse lui, contemporaneamente alle risata degli altri tre moschettieri.


Io la mia parte l'ho fatto. Per me è stato molto bello riincontrarvi. Buona fortuna per salvare la Francia - Disse lei, prendendo il suo mantello.


Aramis e Porthos guardarono Athos, inviando lo stesso messaggio.


Aspetta... Se vuoi puoi rimanere qui - Disse Athos, quasi implorante.


Mmm... Va bene - Rispose lei, pensandoci un pochino.


Ok, allora io dormo sulla poltrona. Prendi pure il mio letto - Disse Athos, indicando la poltrona.


Grazie. Ma che fine ha fatto il mio letto? - Chiese lei, curiosa.


Ora è il letto di D'Artagnan! - Disse Aramis.


Ok, sono felice che non l'abbiate buttato via! - Disse lei, mostrando un sorriso sincero.


Signori e ragazza io con vostro permesso mi ritiro - Disse Porthos, incamminandosi verso le scale, seguito poi dagl'altri.


Finito il primo capitolo, che ne dite? Scrivete una recensione perfavore!!!

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Capitolo 2
*** Lavori? ***


Secondo capitolo! Non ho niente da dirvi a parte Buon 2014 e Buon rientro a Scuola!



Che buono! Ma che cos'è? - Chiese D'Artagnan pregustando il piatto.


Grazie, e comunque non vi dirò cos'è. Questa è una mia ricetta personale, acquisita negl'anni - Disse lei fiera.


Ma non avevamo del cibo "vero" in casa, dove l'hai preso? - Chiese Athos, interrumpendo il discorso.


In giro - Si limitò a dire lei.


Ma l'hai pagato? - Domandò serio Athos.


... No, ma è il minimo che le altre persone possono fare per voi... - Disse la ragazza.


Ma noi non lo facciamo per nostro vantaggio! - Esclamo quasi arrabbiato l'uomo.


E dai papà! Non mi posso permettere tante spese... E poi i soldi li tengo da parte se sono consapevole che non riuscirò a rubar qualcosa - Rispose lei, innocente.


E i soldi dove li prendi? - Domandò Aramis scendendo dalle scale.


Qualche volta la mamma mi da qualcosa per posta. Io non rubo soldi, io rubo solo per vivere e anche perchè... Mi diverte - Disse lei.


Mi sembra incredibile, Milady condivide soldi con qualcuno! Che miracolo! - Esclamò D'Artagnan divertito, differentemente da tutti.


Almemo lei ci pensa a me - Disse Roxane, guardando male Athos.


Ci furono secondi di silenzio, ma poi Porthos, disse sorridendo - Vedo che hai un vestito rosa -


Si, mi sono cambiata a palazzo - Disse lei, sorridendo debolmente.


Perchè eri a palazzo? - Domandò Aramis, curioso.


Diciamo che io lavoro là... Anche se non ufficialmente - Rispose lei, piano.


E che lavoro fai? - Domando poi Porthos, divertito.


Dipende dal giorno, qualche volta sono una cameriera, altre una dama, e altre ancora sono una spia. L'ultimo lavoro è il più divertente, non sapete quanti segreti ci sono dietro quelle mura - Rispose divertita.


Lo sappiamo... E hai mai conosciuto un certo Richelieu? - Domandò Athos, senza un briciolo di felicità.


Si... Ma non ci ho mai parlato tanto. Invece sono molto amica di sua nipote, ha un'anno più di me, ma è davvero simpatica - Rispose lei.


A proposito, quanti anni hai adesso? - Domandò Porthos


Sedici - Disse Roxane, sorridendo.


Porthos face una piccola risata e continuò - Athos è inutile, ha preso tutto da sua madre! -


Tutti risero, anche Athos che non era per niente divertito da quella battuta. Dopo qualche risata Roxane disse - Grazie, mi piace pensare così -


Non penso che era un complimento - Disse D'Atagnan ancora ridendo.


Roxane smise di sorridere e disse secca - La potresti smettere di fare battute orribili su mia madre! -


D'Artagnan non parlò, e per interrompere il silenzio Athos disse - Allora come va a palazzo -


Bene bene... Anche se c'è una biondina che crede di comandarmi solo perchè è la dama preferita della regina! - Disse lei, alzando gli occhi.


I moschettieri si guardatono negli occhi e infine D'Artagnan chiese - Ma quella biondina si chiama Costanza? -


Mi sembra di si - Rispose lei, sicura.


Lei è la mia fidanzata - Disse D'Artgnan secco.


Ah... - Disse lei, anche se non le cambiava molto.


Si fissarono con astio per qualche momento, finchè Roxane non annunciò - Va bene, io devo andare a palazzo, a far finta di lavorare. Arrivederci -


Ma dopo torni, vero? - Chiese Athos, senza essere aiutato dai propri amici.


... Certo - Disse facendo un piccolo sorriso.



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Capitolo 3
*** Pensare e Ascoltare ***


Terzo capitolo! Come avete notato, non aggiorno molto uniformemente. Nel senso che posso aggiornare per due giorni di fila, ma anche dopo una settimana. 
Avrei aggiornato ieri, ma, appena finito di scrivere apro internet, e a un certo punto il computer si blocca e si spegne. Non immaginate la mia faccia! 
Adesso sto riscrivendo tutto con l'iPad. Scusate per il mio piccolo sfogo. Ora vi lascio al capitolo. Buona lettura.




Mentre Roxane andava a palazzo, i moschettieri decisero di fare una passeggiata per la città, pensando alla nuova scoperta. Tutti ovviamente, tranne Athos.


Athos' POV


Non avevo voglia di andare a fare una passeggiata con loro, non é colpa mia, é solo il mio carattere. E loro lo sanno bene. 
Un altro motivo é che penso meglio da solo, non riesco a pensare e ad ascoltare qualcun'altro.

Pensai per qualche minuto, ma la mia attenzione si spostò verso una sacca marrone, che    molto probabilmente apparteneva a Roxane.
Lo so che non dovrei spiare la sua roba, ma sono pur sempre suo padre. Ne ho il diritto.

Aprii lentamente la sacca e trovai delle lettere e dei gioielli, probabilmente rubati a palazzo.

Lessi qualche lettera e notai che tutte le lettere erano scritte dalla stessa persona:Milady De Winter. O come dice Roxane, la mamma.

Ce n'erano dentro cinque, le più importanti presuppongo.

Aprii la prima:
                                                                                                                                       Londra, 29 aprile 1525
Auguri bambina mia!
Anche se non ti dovrei chiamare più bambina, io ti chiamerò lo stesso così. Ricordati che noi abbiamo fatto un patto: io ti chiamo bambina, e tu mi chiami mamma!
Non mi sembra vero che hai già 15 anni! Chissà come sarai bella!! Mi raccomando, trova un buon fidanzato! Io ti do il mio permesso con tutti, basta che non sia bugiardo, superbo, ecc... In pratica basta che ti ami più della sua stessa vita!
Seriamente... Spero che tu cresca bene, e mi dispiace tanto non riuscire a vederti! Ti ho lasciato una collanina, spero che ti piaccia.
Un grande abbraccio,
La tua mamma.


Mi stupii tantissimo, di quanto Milady cambiasse nelle sue lettere verso la figlia. Sembrava la donna di cui mi ero innamorato.

Rilessi la lettera e notai un altro piccolo particolare. Roxane era fidanzata? Spero tanto di no!

Lessi le altre tre velocemente, tra cui c'era anche quella che avvisava della nuova guerra.
Le altre due parlavano solo della vita da lavoratrice di Roxane a palazzo. Spero che non prenda una brutta strada.

Notai l'ultima lettera. Era sicuramente nuova - era ancora sigillata.
                                                                                                                                Londra, 2 giugno 1526 
Cara bambina mia, 
Ti devo dare una notizia bellissima! Tra qualche giorno sarò in Francia... E nel palazzo dove "lavori". Ormai sappiamo come siamo fisicamente, e penso che non faremo fatica a incontrarci. In queste sere cerca di venire a tutti i banchetti, poi ti dirò io con precisione fino a quando starò lì. 
Non vedo l'ora di vederti, anche Lord Buckimgham... Ma lui non é importante. La cosa importante é che ci vedremo.
A presto,
Mamma.


Fissai la lettera per una decina di secondi, fino a quando mi accorsi che non ero solo.

Mi girai molto lentamente.
Per fortuna erano i moschettieri e non Roxane... Anche se non era lo stesso una fortuna.

Che é successo? - chiese D'Artagnan confuso.

Leggete - Dissi contemporaneamente a D'Artagnan. Pensavo e basta. Non riesco a pensare e ad ascoltare.


Fine terzo capitolo! Spero che vi piaccia! E se volete, lasciate una recensione che mi fa molto piacere ; )

Scusate se è venuto tuto in corsivo, ma con l'ipad si fa molta fatica a modificare.

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