L’ultimo mio cuore

di Astasia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° - e la neve cade … ***
Capitolo 2: *** 2° - … Il tempo del cuore ***
Capitolo 3: *** 3° - Pensieri nascosti ***



Capitolo 1
*** 1° - e la neve cade … ***


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L’ultimo mio cuore - 1° - e la neve cade …
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Camminava in testa al gruppo, di fronte a lui una immensa vallata colma di neve…al termine un fitto bosco…
Si era distaccato volutamente , non gli piaceva l’aria che respirava…specialmente quella che era imbevuta nell’essenza di lei…
Quegli occhi avevano il potere di scuoterlo, come nessuna ferita aveva fatto in precedenza…e non erano i soli…
Quelli di Artù che si posavano su di lei erano altrettanto pesanti…e per questo era fuggito avanti con la scusa della ricognizione…voleva evitare di far calare di nuovo la notte nei sui pensieri e di perdere la sua lucidità…
La battaglia era vicina, lo sentiva… Diede una strattonata al cavallo riportandolo sui suoi precedenti passi.
“Artù. Se proseguiamo in questa direzione gli andremo in bocca…”
“Lo so. Preparati alla battaglia…”
“Ma possiamo deviare sul sentiero ad est!”
“Lancillotto, guardati intorno,non abbiamo abbastanza provviste nemmeno per arrivare al castello seguendo il sentiero più breve…quello più scoperto…Il freddo incalza e se entro stanotte non raggiungeremo quella foresta ,morire per mano di Dio e non per quella dei Sassoni…”
Il cavaliere ascoltava il suo capitano,conoscendo già la risposta alle sue domande, era ovvia e lui lo sapeva. La loro vita se la sarebbero presa o i Sassoni o l’inverno di questa maledetta isola…
“La gente e’ stremata…e tu non sei stanco Lancillotto?”
“Stanco di combattere per una causa che non e’ la mia…sì Artù lo sono…”
Il capitano stava per rispondergli che era loro dovere proteggere quelle persone…ma il suo amico lo anticipò …
”Ma sono anche legato a te da qualcosa che va ben oltre la liberà personale…e quindi conta sempre su di me…”
Lei era lì, a pochi metri da lui…forse aveva sentito tutti i loro discorsi…il carrò dove era seduta camminava lentamente…quel ciondolare dava uno strano ritmo alla gonna del suo soprabito che sbatteva insistentemente su delle caviglie nude…
Nude e forse fredde…
Chissà se i woad erano abituati a patire il freddo…sicuramente lui sì … tutti gli anni trascorsi a combattere gli avevano insegnato che non c’era una giornata ideale per combattere…il nemico poteva capitare in qualsiasi condizione…con il gelo che ti blocca le mani e ti fa sentire rigido a contatto con l’armatura fredda come il ghiaccio…e anche con il sole ,quando il ferro si infiamma e ti brucia ogni goccia di sudore che ti cola addosso…

Ma lei era diversa…era decisa sì..sembrava che non avesse paura di nulla…nemmeno di quel freddo che le gelava le membra…nemmeno della battaglia a cui stavano andando incontro…
Si accorse che lo sguardo di Artù si era voltato a guardarlo…ripose i suoi occhi in orizzonti diversi .
“A cosa pensi lancillotto?”
“ Artù, la farai combattere se dovessimo incontrare i sassoni?”
“E’ una donna,amico mio, fosse per me non mi sfiorerebbe minimamente l’idea…ma e’ anche una woad…e non credo che se ne starà con le mani in mano…”
“Vedremo” rispose il cavaliere…pensando però che il corpo della ragazza era ancora debilitato dalla lunga prigionia…un conto era scagliare delle frecce come nella battaglia del lago un conto sarebbe stato un corpo a corpo…
“Maledetto tempo….”
Iniziò a nevicare…

La carovana si fermò sulla cima di una collina…
“Ormai ci siamo, cavalieri , sapete a cosa potremmo andare in contro… Noi faremo da esca e attraverseremo la valle mentre le donne e i bambini con i carri passeranno sul sentiero laterale…
Noi gli copriremo le spalle in modo da farli arrivare alla foresta…”
“Merlino sarà lì ad attenderci…”


Artù stava parlando ai suoi cavalieri…probabilmente stavano discutendo sulla migliore strategia da adottare per raggiungere la foresta…
Lui era lì…lo sguardo serio e fiero… combattere forse era quello che sapeva far meglio…pensò con aria sprezzante…
E il freddo intanto le stava gelando i piedi…nudi…anche le vesti non erano adatte al momento…ma erano l’unica cosa che avevano trovato da darle …
Si strofinò le gambe per cercare di scaldarle…nulla sembrava che il gelo le entrasse nelle ossa...
Un fiocco di neve le si posò sulla punta dei piedi…lo guardò sciogliersi e diventare acqua…si accorse di aver perso la sensibilità sia delle mani che dei piedi…
La notte non era ancora scesa..sicuramente il freddo sarebbe aumentato…
Mentre era assorta nei suoi pensieri ,Ginevra, senti un manto di calore ,scendere sulle sue spalle…
“Tenete io non ne ho bisogno”Lancilloto le si era avvicinato e con fare veloce si era tolto il suo mantello e glielo aveva posato sulle spalle…era ancora caldo del suo calore…
“Cosa vi fa pensare che ne ho bisogno ,cavaliere?”Gli rispose in modo sprezzante…se la sapeva cavare da sola…non avrebbe mai voluto accettare un riguardo da un cavaliere come Lancillotto…Era poco che si conoscevano…ma in lei era subito scattata una molla che le impediva di non entrare in competizione con quell’uomo…un uomo talmente sicuro di se da risultare antipatico anche ai sassi,pensò.
“Sicuramente dal modo in cui mi guardate,myladie…” così dicendo se ne andò…
In che modo lo stava guardando? Mentre si stava interrogando nel tepore di quell’abbraccio di lana udì ancora…
“Fatene ciò che ne preferite ,milady”
“Cavaliere!”Lo chiamò con voce ferma…
Lancillotto si girò a guardare la figura di Ginevra avvolta nel suo mantello…Da quel viso ,che aveva ritrovato un po’ di rosso calore, spuntavano due occhi sorridenti…
“Grazie”
Lo vide sorridere per un attimo…poi il suo sguardo torno serio come sempre …di sicuro in quel momento non c’era spazio nella sua mente per pensieri futili …
Il calore le permise di pensare con più razionalità…avrebbe combattuto anche lei…non avrebbe aspettato insieme agli altri nella foresta…avrebbe fatto la sua parte…

Iniziò a cercare qualcosa che si adattasse alla battaglia, presto avrebbe restituito il mantello a Lancillotto…l’unica cosa di non era sicura e’ se glielo avebbre restituito nero come la notte, o macchiato del sangue di qualcuno…
*******

Ok ecco la mia prima Fanfiction su KingArthur…fatemi sapere cosa ne pensate…^_^
Nel prossimo capitolo :
La battaglia e un fatale rapimento…

Questa ff e’ pubblicata anche su http://astasia.wordpress.com

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Capitolo 2
*** 2° - … Il tempo del cuore ***


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2° - … Il tempo del cuore
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Una freccia gli sfiorò il viso…
“Artu’ ci siamo”…Spronò il cavallo al galoppo incontro ad un mare di sassoni …
Tutte quelle armature a terra erano alla stessa stregua dei romani…gli si ponevano davanti per impedirgli di raggiungere la sua libertà… tutta la rabbia repressa in precedenza esplose all’improvviso…ed era intenzionato a sfogarla senza remore…
Artù scosse la testa, nessuno aveva detto che Lancillotto si doveva lanciare avanti per catalizzare l’attenzione del nemico…ma tant’e’…
“Bene , ce ne saranno appena un centinaio. Si vede che ancora non hanno fatto in tempo a recuperare le retrovie”
“Tristano!” Artù diede il via alla sua destra.
Tristano dal suo cavallo impugnò il suo arco verso il cielo,lo ruotò verso lo schieramento dei Sassoni e scagliò un fascio di frecce…
Lancillotto se le vide passare una dietro l’altra, come due corridoi paralleli con lui al centro…
Lo raggiunsero gli altri cavalieri…la sua battaglia era già iniziata…
“Tristano, amico mio, avevi intenzione di uccidermi?”disse sorridendo…
“Hai intenzione di morire per così poco?”Scese da cavallo e puntò un gruppo di soldati che gli si erano schierati intorno…
Sguinò la sua spada…
“Hey! Vai…” Liberò il suo falco…l’arma salda tra le due mani,lo sguardo fermo sulle sagome dei suoi nemici che si avvicinano lentamente, un giro su se stesso…Tre dei sassoni si ritrovarono senza spada…e anche senza un braccio…
Alla vista della sorte dei loro commilitoni gli altri si scagliarono sull’anomalo cavaliere, erano in 4…
“Bene iniziamo le danze” Videro la spada tracciare una croce su ognuno di loro…un gesto rapido e veloce…e poi non videro più nulla…
“Pensi di lasciarne qualcuno anche a noi, Tristano?” Lancillotto aveva appena estratto le sue due spade dal petto di un sassone…
“Credo che sia il caso che ti giri”
Non capì subito ,ma si girò comunque e vide una ragazza in mezzo al campo, senza armatura che stava combattendo a colpi di ascia…I capelli erano raccolti dietro il capo,il viso era coperto di linee blu,il corpo fasciato da qualcosa che forse prima era un mantello di lana…
“Ma dov’era?” L’aveva vista sul carro insieme agli altri attraversare il sentiero verso la foresta…
“Quella pazza”
Iniziò a correre verso di lei, ma un sassone gli si scagliò contro…procurandogli un fastidioso contrattempo…


Urlava… sentiva solo le sue urla e il terribile odore di sangue che si spandeva ad ogni sui movimento, nemmeno il freddo riusciva ad attutire le ferite che si era procurata…
Era riuscita a deviare dal percorso della carovana e a raggiungere di nuovo la valle dove si trovavano i cavalieri…
Il suo avversario era un po’ troppo ostinato…al terzo colpo di ascia ancora non cadeva a terra…e lei aveva iniziato a perdere troppo sangue…ma anche lui era arrivato al limite…
Si girò per guardarsi intorno…
Tristano sembrava stesse danzando, ogni suo fendente era mortale ,non c’era un movimento che non fosse calibrato per andare a segno…
Lancillotto stava ruotando le sue spade di fronte al suo nemico e con la testa stava facendo segno di avvicinarsi…era evidentemente spazientito…

Il suo nemico era lì, avrebbe dovuto risolvere presto la contesa, non aveva fatto bene i conti con il suo stato fisico…
“Ora o mai più. Aaaaaah!”
Si scagliò, puntando la gola del sassone, fissò la presa sull’ascia e ruotando su se stessa caricò il colpo sul braccio destro…
Sentì un dolore lancinante al braccio sinistro , l’aveva colpita con la spada…La bocca contratta in una smorfia di dolore, l’attenzione verso il suo nemico…
La sua ascia piantata nella gola del Sassone. Ce l’aveva fatta…

La vide cadere a terra…
“Nooooooo”Lancillotto diventò una furia…aveva di fronte a se ancora 2 Sassoni che gli si opponevano …
“Levatevi di mezzo” senza troppi complimenti li sbaragliò senza curarsi di pararsi da eventuali fendenti…
Iniziò a correre verso di lei…mancava poco e avrebbe capito se era ancora viva… o meno…

“Myladie, come vi sentite?” Vide una sagoma piegarsi su di lei…erano gli stessi occhi che aveva visto per la prima volta dopo quei lunghi giorni di prigionia…
Artù la prese in braccio e la portò sul suo cavallo al bordo della foresta
“Restate qui, il tempo di sistemare un conto in sospeso”

Lancillotto era fermo in mezzo al campo, le sue spade sporche di sangue erano un tutt’uno con le sue braccia, stese lungo il suo corpo…
Artù l’aveva salvata…
Era viva ,ferita ma ancora viva…
Questo gli bastava, ma quel peso sul cuore si riaffacciò prepotentemente…
Lui aveva compreso fin dall’inizio che sarebbe venuta anche lei.
Lancillotto ,invece, aveva creduto ai suoi occhi, vedendola con gli altri sul sentiero per la foresta…
Sentì uno spintone dietro le spalle, era un sassone…
“Voglio guardare in volto il viso dell’uomo che sto per uccidere”
“Se fossi in te non ne sarei sicuro” Era uno dei pochi sopravvissuti ormai la battaglia volgeva al termine…
Capì che il suo opponente era armato dalla forza della disperazione di chi si vede ormai solo…questo poteva essere molto pericoloso
Non aveva dubbi sul fatto che l’avrebbe sconfitto, ma non sarebbe stato così semplice..
Sentì un urlo di donna…
“Artu’”gridò
Il capitano si voltò verso di lui…
“La ragazza …”
Non se la sentì di chiamarla per nome ,in quel campo di sangue , era come mettersi a nudo…
Si liberarono velocemente dei loro contendenti,dirigendosi verso la ragazza che era stata intrappolata da due sassoni…
Non fecero in tempo…la videro sparire in mezzo alla foresta…
Si guardarono un attimo, Artù volse il suo cavallo al campo di battaglia.
Lancillotto si scagliò all’inseguimento dei due…
Vide una scia di macchie di sangue per terra. Qualcuno di loro doveva essere ferito e stava perdendo molto sangue…


Si erano addentrati nella foresta ma ad ovest… ormai iniziava già a non sentire più gli urli della battaglia…
Li sentiva parlare fra loro…
“Cinric deve essere impazzito, questi cavalieri sono peggio del demonio”
“Che ti importa divertiamoci un po’ con questa lurida woad e al termine della battaglia rientreremo con i superstiti…se ce ne saranno”

Raggiunsero una grotta nascosta da una fitta boscaglia…Era quasi svenuta, sentì le loro mani strapparle violentemente il suo abito improvvisato…
Si oppose ,iniziò ad urlare …
“Maledetti bastardi!”
Approfittò di un momento di distrazione e afferrò un pugnale nascosto nello stivale destro…
Erano in due e lei era molto debole…doveva tentare…
Si divincolò e riuscì a conficcare in pieno petto il suo colpo ad uno dei sassoni…
Ma il suo nemico non si accasciò…
“Perche’ non accusa il colpo?”
“Maledetta vipera, cosa credì, che vado a combattere senza armatura?”
Un dolore incredibile come non ne aveva mai provato, cadde a terra sotto una pioggia di calci e pugni con la disperazione nel cuore…certa della sua sorte…
C’erano ancora tante cose da fare…ma soprattutto avrebbe voluto rivedere quegli occhi neri come il buio che spaventa ,prima di morire…
Appena i due si accorsero che era svenuta si fermarono…
“Vai a prendere dell’acqua che non c’e’ gusto con una svenuta”

Galoppava come un forsennato, dov’era?
Artù le aveva salvato la vita, ma ora stava rischiando di riperderla di nuovo…era come morire due volte…
Aveva il vantaggio dalla sua parte, non si erano sicuramente accorti di essere seguiti…
Vide uno dei due cavalli fermo , fuori da una grotta…
Si avvicinò sguainando le sue spade…
Contò un solo uomo…
La vide a terra , in mezzo al terriccio,la parte sopra del vestito completamente strappata,le gambe coperte da brandelli di stoffa…la pelle nuda e sporca di sangue…
Era svenuta ,vide due profondi tagli sulle braccia e vari segni di contusione su tutto il corpo…
Quei bastardi l’avevano picchiata fino a farla svenire, gli ribollì il sangue nelle vene…

Fu un attimo , lo scintillare delle spade, gli urli del sassone, altro sangue a terra …
Lo trafisse in pieno petto…era ancora vivo…
“Bastardo , cosa pensavi di fare?”…
Non gli diede il tempo di rispondere ,ruotò la spada conficcata di 180 °, quindi la estrasse.
Il sassone cadde a terra che era già sulla strada dell’inferno.
Le si avvicinò, le scostò una ciocca di capelli che le ricadeva sul viso…
Doveva fare presto… quella creatura così forte giaceva priva di sensi vicino a lui…
Benché fosse abituato al sangue si sentì un nodo in gola a vedere tutte le ferite che aveva subito…
La prese in braccio…
la sentì come un peso morto…
ed allora ebbe paura…
“Quegli occhi…apriteli!”Glielo urlò…
Non lo desiderava solo…
lo pretendeva…
La doveva portare il prima possibile al castello…ma in quelle condizioni non ce l’avrebbe fatta a sopportare un viaggio a cavallo…
Un rumore…
“E tu chi sei?”
Il secondo sassone era rientrato… lo vide correre verso di lui armato di spada…
Liberò il braccio destro lasciando scivolare il corpo di lei sul suo, tenendo ferma la vita con il braccio sinistro…appena i suoi piedi sfiorarono terra estrasse una delle sue spade…
“Cosa pensi di fare con quel peso morto sul braccio sinistro cavaliere…lasciala e combatti con me”
Non l’avrebbe mai lasciata…non avrebbe mai voluto replicare lo stato in cui l’aveva trovata appena arrivato…non l’avrebbe più lasciata sola in quel luogo colmo di dolore e violenza…
“Per te può bastare un solo braccio”
Il sassone si scagliò contro il cavaliere che parò il colpo…certo con una sola mano poteva difendersi ma aveva problemi ad attaccare…
Fece due passi indietro…dopo di che ci sarebbe stato il muro che spietato gli si opponeva…
Nonostante ciò, la strinse a se ancora di più…
Parò un nuovo colpo ma questa volta si trovò veramente impossibilitato a muoversi…
Vide il sassone che con la mano libera stava estraendo qualcosa da dietro la cinta…
All’improvviso vide un pugnale piantato nella gola del suo avversario…e un sospiro da sotto il suo mento…
“Muori…bastardo”
Una mano femminile era all’estremo di quell’arma…la vide con il viso tremante per lo sforzo…con gli occhi di fuoco rivolti verso il suo nemico…
Il sassone cadde a terra…esanime…
Il braccio di lei ricadde pesantemente lungo la vita…
“Vedo che vi siete svegliata, Myladie” tentò di tenere il suo classico tono, ma dentro c’era un sole dopo la tempesta…
Lei rispose solo con un lieve sorriso quindi tossì…vide il suo viso contrarsi in una smorfia di dolore…

La riprese in braccio, gli occhi di lei si erano chiusi di nuovo , la testa era caduta indietro…
La stese vicino un albero, il suo corpo era ancora nudo …ora che la tensione si era allentata faticò a non indugiare su quelle curve…
Prese una coperta dal suo cavallo e gliela avvolse tutta intorno…
La sentì dire qualcosa con voce bassa…si avvicinò di più alle sue labbra…
“Acqua”
Le sollevo la testa la poggiò sul suo avambraccio e le guidò la borraccia alla bocca…
La vide bere avidamente, parte dell’acqua le scivolava via dalle labbra…andando a formare dei rigoli sul collo…
Li asciugò passandoci una mano sopra…la sua pelle era liscia con la seta…la mano indugiò su una ciocca di capelli che le copriva un occhio…gliela spostò…
Si sentì bruciare…quegli occhi di fuoco ,ora , lo stavano fissando…



“Benvenuto Artù”…i cavalieri erano finalmente arrivati alla foresta…
“Merlino, sono al sicuro le donne con i bambini?”
“Sì, sono stati scortati verso il lato ad ovest della foresta, in quel punto il freddo e’ più mite…passeremo la notte lì…”
Artù,non poteva essere felice…Lancillotto ancora non si vedeva…non aveva idea di quale sorte fosse toccata ne al suo amico ne alla ragazza di nome Ginevra…
“Artù, domani mattina partiremo di buon ora per cercali” Bors aveva compreso lo stato d’animo del suo capitano…
“Ma ora, la notte e’ scesa e la neve non accenna a smettere…sarebbe un suicidio”
Demorse…benché il suo cuore l’avrebbe spinto nel mezzo della tormenta…



“Myladie, riuscite a muovervi?Dobbiamo trovare un riparo per la notte”
Lei non gli rispose, vide solo che lentamente stava circondando il suo collo con le sue braccia…
La sollevò da terra, la sua presa si fece più salda…
Camminò per un po’, fino a quando non trovò una costruzione abbandonata in mezzo agli alberi…
Non era granche’ ma almeno era un riparo…
Trovò delle coperte, ce la stese sopra ed uscì a cercare qualche erba medicinale e della legna per accendere un fuoco…

Era persa nell’oblio del dolore…ogni parte del corpo le doleva…tranne il cuore…che continuava a battere nonostante la miseria del suo stato…batteva al tempo dei passi di un cavaliere che l’aveva salvata…



*****
Ok eccoci di nuovo…nel prossimo capitolo cercheremo di sopravvivere al freddo della notte britanna…

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Capitolo 3
*** 3° - Pensieri nascosti ***


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3° Capitolo – Pensieri Nascosti
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La sera era scesa…
Nella capanna il crepitio di un fuoco rompeva quel pesante silenzio…
Si era svegliata…ma era l’unica a saperlo…pensò
Lancillotto stava applicando un unguento sulla sua spalla destra…Il fuoco di fronte ,le spalle verso di lei…
La luce del fuoco danzava sui suoi dorsali, ogni tanto qualche riga rossa interrompeva le linee sinuose dei muscoli per rilevare profonde cicatrici…
La sua camicia era calata fino alla vita..

Si sentiva meglio…non sapeva quanto aveva dormito…si passò una mano sulla spalla ferita e scoprì qualcosa di unto che ricopriva la ferita…
Un improvviso rossore le colorò le guance… l’aveva medicata e vestita…quindi per tutto questo tempo l’aveva vista in tutto e per tutto…
Pensò di riprendersi la sua piccola rivincita continuandolo a spiare un altro po’…

“Per quanto tempo pensate di rimanere così Myladie?”
Trasalì…chiuse gli occhi e fece finta di continuare a dormire…
Lancillotto non si era girato mentre le aveva parlato…non poteva averla vista…
Sentì un rumore di passi avvicinarsi a lei…
L’odore di lui si fece più forte…
Era ancora con gli occhi chiusi…
Sentì un respiro vicino alle sue labbra….
“Ma cosa …” Se pensava di approfittare della situazione così facilmente si stava sbagliando di grosso…
Aprì gli occhi di scatto e se lo ritrovò vicinissimo alla sua bocca…
“Cosa stavate facendo cavaliere?”
“Controllavo i vostri riflessi, Myladie”lo disse senza spostarsi…il muoversi delle sue labbra così vicine alle sue ,scosse le sue corde interne…
“E ora che intenzioni avete?”La voce uscì roca…spezzata…

Era viva, era tornata la Ginevra di sempre e lo era anche grazie a lui…
Non sapeva come aveva fatto a reprimere i suoi istinti per tutto il tempo in cui le aveva curato le ferite…
Aveva scoperto quasi ogni centrimetro della sua pelle…lo aveva accarezzato con panni bagnati ,aveva spalmato unguenti e lo aveva ricoperto con degli abiti che aveva trovato in un armadio…
Tutto questo cercando di lasciare indelebilmente l’immagine del suo corpo nella sua mente… sapeva che presto questa loro intimità forzata sarebbe terminata…
“La mia camicia… la vorrei rimettere”Si allontanò…

“Suppongo che vi dovrei ringraziare per avermi salvato…”Gli occhi fissi su quelli di lui in tono di sfida…
Lancillotto si mise seduto vicino a lei , un braccio era appogiato ad un ginocchio rialzato , la camicia era ancora dove era caduta la prima volta…lo sguardo fisso su di lei…
“Myladie e’ mio dovere correre in aiuto delle dame in pericolo…”
“Anche se le dame sono delle woad …e si trovano in mezzo ad un campo di battaglia?”Accennò un sorriso e una certa sicurezza di sé…
“Suppongo che nessuno vi aveva detto che non eravate invitata…”
Era tornato serio…il suo tono non ammetteva dinieghi…
Ginverà ritirò il sorriso…
“Ma nemmeno a me avevano detto che sarei stato aiutato da una donna che nonostante le sue ferite , e’ riusciata a stendere un sassone con un solo colpo di coltello alla gola…”

“Questo e’ un male per voi cavaliere? Essere salvato da una donna?”
Ma cosa stava dicendo?Era lei ad essere stata salvata…
Ricordava ancora il sollievo che le aveva dato la vista di Lancillotto e l’impeto di rabbia che l’aveva pervasa quando si era trovata quel sassone così vicino…
Ma ora ,davanti a lui, riusciva solo a difendersi…ancora e ancora…non avrebbe ceduto un passo…il suo cuore non glielo permetteva…

“Per voi e’ così sconveniente ,per una volta ,deporre le vostre armi?”
Ginevra non si attendeva questa risposta…
La voce era decisa ma priva di astio…
“Qui non ci sono nemici…ci siamo solo io e voi…e nessuno dei due e’ in grado di ingaggiare un combattimento…”
Si alzò ed andò a riprendere la camicia…

“Vorrà dire che salverò il mio onore quando vi sarete ristabilita…”
Lei si mise a sedere sul letto, una manica del suo vestito le calò ,scoprendo abbondantemente una spalla…
“Spada , cavaliere?”
“Allora perderete, myladie”
“Siete troppo sicuro di voi, signore”

“Ah” Lancillotto si piegò e prese una straccio sporco da terra…
“Se non vi dispiace, ho pensato di riprendermi il mantello…”
Il cavaliere stava guardando quello straccio con un sopracciglio alzato …
Un impulso salì dalla gola fino alle sue labbra…che si piegarono in un fragoroso sorriso…
Rise …come non faceva da tanto…si portò una mano alla bocca…
Il viso di lei che sorrideva era qualcosa di divino…via il dolore e la tristezza per dover lottare ogni giorno per la proprio libertà…almeno per un solo momento nella vita di entrambi…
La casa si riempì delle loro risa…il sole era finalmente sorto…


Una porta si aprì all’improvviso…
Due occhi verdi apparvero sulla soglia…
“Artù!”Lancillotto corso incontro all’amico…
Artù non disse nulla, corse incontro all’amico e l’abbracciò…nella mente un turbinio di domande…specialmente su quel clima così confidenanziale e disteso…
“Ero in pensiero per voi, ma grazie a Dio siete salvi…”
“Non per il tuo Dio, Artù…”Sorrise e diede una pacca sulla spalla all’amico …
Ormai anche gli altri cavalieri erano arrivati…in un attimo era scoppiata una festa…i cavalieri parlavano fra loro…aiutavano Ginevra ad alzarsi…
“Lancillotto, pensa che l’abbiamo dovuto fermare. Vi sarebbe venuto a cercare in piena tempesta!”Bors mise una mano sulla spalla di Artù…
Lancillotto non disse nulla, conosceva il temperamento di Artù…era per questo che era diventato il suo migliore amico, i loro due animi erano leali l’un altro senza esclusioni.
“Si tratta pur sempre di un mio cavaliere, Bors!”

Si avviarono lentamente verso il punto della foresta in cui erano raccolti gli altri…Ognuno con i suoi pensieri nascosti…
Artù aveva scoperto nel suo cuore il dubbio…
Ginevra aveva scoperto l’impeto di una tempesta estiva…
Lancillotto aveva incatenato il suo cuore ad un sogno impossibile…
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Cosa ne pensate? Non mi dite che anche voi appartenete alla tribù RONR!(Read Only and Not Review)!!!! ^_-
Astasia

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