E' solo un sogno

di Nezuchan Sketch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dreams ***
Capitolo 2: *** Realtà ***



Capitolo 1
*** Dreams ***


E' solo un sogno

"Reinforce, posso chiederti un parere?" Hayate sporse la testa dal bagno comunicante con la camera, guardando la ragazza che stava sul letto a leggere.

"Certo, chiedi pure" Hayate sospirò e uscì dal bagno, indossando il vestito di Lamù... sempre se si potesse chiamare vestito, dato che lasciava gran parte del suo corpo scoperto. "Come sto?" Reinforce la osservò senza parole, deglutendo nervosamente e ricordandosi come respirare solo dopo un po' di secondi. Continuò a tenere lo sguardo fisso su di lei, facendo arrossire Hayate, che si era accorta dello sguardo pieno di desiderio di Reinforce. Questa deglutì di nuovo, mormorando con voce bassa: "Non sapevo che avessi intenzione di portare il cosplay di Lamù alla prossima fiera."

Per un attimo, Hayate ebbe l'impressione che il tono della ragazza dai capelli argentei fosse leggermente roco, ma non ci fece caso e distolse lo sguardo da lei, imbarazzata, anche se di solito non si era mai fatta problemi a mostrarle i suoi vari outfit per le fiere a cui partecipavano.

“Infatti non era in programma, ma… l’ho trovato ad un buon prezzo e così l’ho preso, pensando di conservarlo per la giusta occasione. Non mi hai ancora detto che ne pensi, Reinforce…” Hayate si sedette ai piedi del letto, guardandola con sguardo dolce. L’altra l’abbracciò, sentendo l’odore dello shampoo alla vaniglia della mora. Quest’ultima rabbrividì quando sentì il respiro della ragazza dai capelli argentei sul suo orecchio. “Penso che sia perfetto per te. Per curiosità, quale sarebbe la giusta occasione per indossare questo?” La nota maliziosa nella sua voce sorprese Hayate, che rispose timidamente: “Non lo so… Magari per un incontro amoroso, o per una persona cara” la mora non riuscì a trattenere un mugolio di piacere quando sentì Reinforce stuzzicarle il lobo dell’orecchio.  “Allora penso che questa sia davvero l’occasione buona per indossarlo”

Si sedette sulle gambe di Hayate, guardandola con sguardo malizioso, prima di avvicinarsi e darle un bacio. Era stato un bacio breve, troppo breve per loro, infatti Reinforce ripeté il gesto, ma questa volta non si staccò subito, assaporando quel breve momento tanto atteso.

Restò stupita quando Hayate le mise le braccia attorno al collo, attirandola di più a se e ricambiando il bacio, che poco dopo venne approfondito.

Si staccarono solo quando entrambe non ebbero più fiato, e Reinforce abbassò lo sguardo sulle labbra della giovane Master, arrossendo mentre pensava che non sembravano così morbide come erano.

“Non pensavo sapessi baciare così bene, Reinforce” Mormorò la mora, accarezzandole i capelli, attirandola a se per baciarla di nuovo. L’altra schiacciò le sue forme su quelle di Hayate, strusciandosi su di lei e facendola accaldare. “Reinforce… fammi tua, ti prego” 

A quelle parole la ragazza la spinse delicatamente sul letto per farla stendere e l’ammirò per un secondo: quello sguardo desideroso e timido, quelle guanciotte rosse e la sua espressione… Non pensò neanche per un secondo di rifiutare la sua richiesta, e così si chinò a baciarle il collo, mentre le stringeva la mano con la sua e con l’altra le accarezzava un seno.

I mugolii e i sospiri mal trattenuti di Hayate la spingevano a continuare, così scese con i baci, arrivando davanti alla fascia che le copriva i seni. La guardò per un secondo e solo quando vide il suo cenno di assenso gliel’alzò, deglutendo leggermente. Appena Reinforce iniziò ad occuparsi dei suoi seni i versetti di Hayate aumentarono, mentre facevano la loro comparsa anche dei gemiti mal soffocati.

“Non trattenetevi, Mio master.” Hayate sentì le mani dell’altra scendere ed accarezzarle l’interno coscia e…

 

 

 

Hayate guardò il pavimento, contenta che le coperte l’avessero salvata dal cadere a terra. Continuò a guardare le mattonelle, ascoltando il suo cuore battere a mille e il respiro regolare e tranquillo di Reinforce, che dormiva.

La mora si mise a sedere, mettendosi una mano tra i capelli, rossa in viso. In quel sogno lei e Reinforce stavano per… “Oh diamine” si girò a guardare il dispositivo unisono. Le sfiorò i capelli, cercando di capire cosa stesse sognando e un immagine le attraversò la mente, facendola avvampare ancora di più.
Improvvisamente, quel sogno aveva molto più senso.




Note dell'autrice: avevo detto che avrei scritto qualcos'altro in questa sezione ed eccomi qui! Questa fan fict doveva essere una oneshot, ma ho deciso di dividerla in più capitoli. In ogni caso, avrei un favore da chiedere a tutti coloro che leggono questa storia: potreste far approvare il personaggio di Dearche nella lista personaggi?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Alla prossima!

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Capitolo 2
*** Realtà ***


DA PUBBLICARE E' solo un sogno pt2

Hayate era in cucina a preparare il pranzo per lei e Reinforce, dato che gli altri erano usciti – nel caso di Signum e Vita – o erano assenti per altri motivi – come Shamal e Zaphira. Così la mora aveva mandato il device a comprare qualche ingrediente che le mancava, ma l’aveva fatta uscire anche perché non riusciva a non pensare al sogno che la ragazza aveva fatto. Aveva sempre saputo che Reinforce provasse per lei qualcosa di più del semplice affetto tra amiche, ma pensava che fosse qualcosa di normale, non di certo quello!

Sospirò, pensando che fosse un idiota. Le sue due migliori amiche stavano insieme da quando avevano nove anni e lei non aveva battuto ciglio quando avevano fatto coming out, mentre invece scoprire ciò che Reinforce provava per lei l’aveva fatta scandalizzare. “Diamine. Sapere di Shamal e Signum mi ha fatto preoccupare di meno che… questo” mormorò guardando fuori dalla finestra. Si ricordava ancora le parole che, da piccola, aveva detto a Nanoha e a Fate prima che loro cambiassero idea: “quando troverete qualcuno che amate al tal punto da fare di tutto per il suo bene, capirete.” Doveva comprenderlo allora che c’era qualcosa che non andava. ‘no, non c’è nulla che non vada. Sei tu che non vai, Hayate.’ Sospirò di nuovo. Non poteva dire che Reinforce fosse brutta, anzi, semmai era stupenda. Ed era sempre dolce ed affettuosa nei suoi confronti, talmente dolce che a volte si sentiva male quando capitava che discutevano.

Normalmente, l’avrebbe definita una persona da sposare… o meglio, l’aveva definita così, una volta che aveva bevuto troppo. Al ricordo avvampò, pensando che non si meritava Reinforce. Aveva avuto tante volte in cui era indifesa e avrebbe potuto approfittarne senza problemi, ma non le aveva fatto nulla, limitandosi a portarla a casa, o a consolarla a seconda dei casi.

Reinforce era troppo per lei. Sicuramente Hayate l’avrebbe fatta soffrire quasi sicuramente. Si mise una mano tra i capelli, sospirando per la terza volta. Una volta avevano fatto anche l’unione inversa – ovvero era stata Hayate a fare da Unison Device per aiutare Reinforce a sconfiggere il Material D –, conoscevano quasi tutto l’una dell’altra, ma la mora non si capacitava del perché Reinforce avesse scelto proprio lei  e non qualcun altro.

“Sono tornata” La voce di Reinforce eliminò tutti i suoi pensieri, facendola andare in panico. “B-ben tornata, Rein” le sorrise, insicura, mentre Reinforce le dava la busta con la spesa. “Vado a lavarmi le mani e vengo ad aiutarti, ok?” Hayate annuì, mentre andava in cucina con gli ingredienti.

Mentre lei e la ragazza dai capelli argentei preparavano il necessario per pranzare, Hayate disse, senza pensarci: “Hai fatto qualche sogno in particolare, Rein?” Il device scosse la testa, ma la mora notò il lieve rossore che si era fatto sul suo viso. “Sicura? Ti ho sentito mormorare il mio nome” Ora era avvampata e si voltò dall’altro lato, per nascondere il suo viso. “Non era nulla, Master” Hayate l’abbracciò da dietro, silenziosamente, pensando che erano quasi della stessa altezza ora. Le diede un bacio dietro all’orecchio, e continuò: “Sai, perché penso di aver sognato la stessa cosa che hai sognato tu… e di certo non si poteva dire che non fosse nulla" prese tra le labbra il lobo dell’orecchio di Reinforce, stuzzicandoglielo leggermente. “Ma-master… cosa stai facendo?” il tono di voce del device accese qualcosa dentro alla ragazza, la quale la strinse ancora di più a se, facendo in modo che le sue forme fossero schiacciate sulla schiena dell’altra, che emise un mugolio di piacere. Salì con la mano, fermandosi sul suo seno, accarezzandoglielo, mentre con le labbra si occupava del suo collo, contenta che per una volta non indossasse la solita maglietta a collo alto. Infilò la mano con cui le accarezzava il seno sotto la maglia, sentendo che la sua pelle era bollente, a confronto con la sua, che era fredda. Le palpò il seno, mordicchiandole il collo. “Posso?” le chiese, sfiorando il bordo del reggiseno con la mano, ottenendo in risposta solo un cenno affermativo della testa. Alzò le coppe, in modo da poterla toccare senza intoppi. Quando le stuzzicò il capezzolo tra due dita Reinforce emise un gemito, alzando leggermente la testa.

Non si accorse che Hayate le aveva sbottonato il pantaloncino fin quando la mora non infilò la mano, facendola avvampare. “Ma-master…” Reinforce non si trovava esattamente nelle condizioni per protestare, soprattutto quando Hayate iniziò a stuzzicarla da sopra la stoffa.

“Che c’è, Reinforce?” le chiese all’orecchio, con voce leggermente roca; non aveva mai immaginato che il solo sentire la voce dell’altra in quello stato potesse eccitarla così tanto. “F-fermati, Hayate! Ti prego…” Era raro che Reinforce la chiamasse per nome e così si fermò, limitandosi ad abbracciare l’altra, che appena si riprese si girò e la strinse a se. “Hayate, che cos’hai?”

Hayate sentì gli occhi farsi lucidi e iniziò a piangere. “E’ che… sei sempre così gentile… Non ti merito” i singhiozzi della mora si fecero più forti, mentre Reinforce la consolava. Appena si calmò la guardò con i suoi occhi blu, mormorando: “Scusa…” Il device rise, divertito dall’espressione del suo Master, e le accarezzò i capelli, rispondendole: “Ti amo”

“Nulla ti farà cambiare idea, eh?” – Sorrise divertita, scuotendo la testa.

“no, nulla.” Hayate sospirò.

“Ho capito, ho capito.” Reinforce la baciò, facendola arrossire, ma era felice: finalmente aveva la certezza che le serviva.

 


Note: E con questo è finita (mi tocca ricambiare il rating, tse) prima o poi farò degli spin off, oppure delle altre fan fict/oneshot su questa coppia, anche perché mi piacciono molto =w= Alla prossima!

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