Counting Stars

di thetaming
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno - La (s)fortuna di incontrare un attore. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due - Come Vivian Ward ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre - Una falsa lontananza ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro - L' azzardo ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque - Il punto di vista di un attore. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno - La (s)fortuna di incontrare un attore. ***


Counting Stars

 

 

 

But baby, I've been, I've been playing hard, 
Sitting, no more counting dollars.
We'll be, counting stars.

 

One Republic - Counting Stars

 

 

 

«Per l' amor del cielo!»

urlo, rimanendo a fissare il tabellone dei voli.

Non ci credo.

CANCELLED.

Devo essere a Orlando in Florida, per un maledettissimo matrimonio!

E invece sono qua.

Mi affloscio sulla sedia tenendo sulle ginocchia la custodia del mio ukulele.

Si, ho un ukulele.

Potrei ingegnarmi stile MacGyver e fare una bomba con le corde, così da far esplodere l' aereoporto. Vendetta.

Senza neanche rendermi conto, sogno e sogghigno in un modo talmente ispirato, che non sento neanche il cellulare squillare e vibrare nella tasca della giacca.

«Pronto?» rispondo immaginandomi già chi sia.

« Kit kat!Ma dove diamine sei finita? Dovevi essere qui, ben due ore fa!»

Sospiro alzandomi dalla sedia (scomodissima) in plastica « Lo so Lils ma, qui hanno cancellato il volo per Orlando, non so quando sistemeranno la situazione».

« Merda» sussurra la mia migliore amica, che già immagino intenta a farmi venire a prendere dall' FBI, pittosto che farmi mancare al suo matrimonio.

« Tu sei la mia damigella! Non puoi mancare!»

«Non mancherò, Lils, abbi pazienza, fatti aiutare da Margareth».

« Mia cugina, è una deficente!» sbotta facendomi pensare a qualsiasi mezzo pur di arrivare a Orlando.

Poi, la sento sbuffare «L' unica cosa che mi consola è che anche il testimone sia misteriosamente scomparso».

«Ti consola?» domando incamminandomi verso un bar, desiderando ardentemente un caffè. Un espresso, magari.

«Si, il fratello di Connor» precisa pensierosa « L' attore, ti ricordi? Te ne avevo parlato».

Lilian dice sempre troppe cose, troppo velocemente e il mio cervello perde informazioni.

Appoggio il cellulare tra la spalla e la guancia « Vagamente Lils».

«Ma si che te ne avevo parlato Kath!L' idolo delle ragazzine, il protagonista maschile di 'Hunger Games'!»

« Un caffè» dico guardando il barista, poi sbuffo appoggiando la schiena al bancone « Non insistere, non ricordo! Sai che non vado al cinema da un secolo».

« Disse la donna stacanovista».

« Diligente» la correggo sorridendo di fronte al mio caffè fumante, lo prendo con entrambe le mani portandolo al tavolino più vicino.

Quando... non so come accade, giuro.

Anche perchè Lilian nelle orecchie non mi dà tregua.

Un tizio mi viene addosso, mi scaraventa il caffè sulla camicia, e mi fa cadere il cellulare facendolo aprire in due.

Io rimango inerme con la camicetta zuppa di caffè.

La tazzina rotta a terra.

Il cellulare ( che aveva già subito innumerevoli cadute e voli ) completamente distrutto.

Il tipo mi guarda, terrorizzato da una qualsiasi mia reazione.

Allargo le narici, dalla rabbia. Sono infuriata.E voglio la sua testa.

«Razza di coglione maleducato!» urlo in un modo talmento alterato, che neanche io stessa riesco a capire bene se è la mia voce.

«Scusa... io ecco... ero distratto».

« Lo vedo!» sbotto prendendo qualche fazzoletto dal bancone e strofinando ossessivamente la camicia. Non capendo l' inutilità della cosa.

«Posso pagarti la tintoria...» mi dice, togliendosi un assurdo e logoro cappellino rosso da baseball.

« L' unico favore che potrai farmi  scomparire dalla....»

Okay Kath, zitta.

Non dire altro.

E' carino. Un coglione maleducato, si. Ma carino.

Avrà sui venticinque anni, i capelli castano scuro spettinati , gli occhi di un caldo color nocciola, la barba di qualche giorno, perfettamente curata.

Non è molto alto, ma è carino comunque.

Sorride.

Cerco di rimanere ferma «Non voglio niente. L' unica cosa che vorrei è arrivare ad Orlando ad un orario decente».

«Solo questo?»

«Prego?» domando socchiudendo gli occhi.

Lo scemo continua a sorridere « Guarda caso anch' io andavo ad Orlando».

«Già, peccato che il volo sia stato cancellato!»

« Beh» dice lui grattandosi la testa « io ho un jet».

« Un che?»

« J-E-T» sillaba a pochi centimetri dalla mia bocca.

Un jet?

Naaaah. E' una scusa.

« Io non sono una che fa volantinaggio!»

Questa volta è lui a  socchiudere gli occhi, confuso « Prego?»

« Non farò sesso con te» bisbiglio in modo che senta solo lui.

Ma, invece di dirmi qualcosa, rimproverarmi, indignarsi o anche accettare, fa un smorfia.

E poi ride. Ride fragorosamente, mentre io arrossisco fino alla punta dei capelli.

«Ce l' ho davvero un jet, è che ogni tanto mi piace viaggiare in incognito» dice asciugandosi le lacrime dal troppo ridere.

Lo fisso offesa e con ancora un pò di rossore sulle gote « Cosa sei un agente segreto?»

« No» dice lui schiarendosi la voce « Sono un attore. E le ragazzine mi fanno paura. Ecco perchè viaggio in incognito».

«Sei talmente famoso che non ho proprio la più pallida idea di chi tu sia» commento acida e incrociando le braccia.

Lui posa lo zaino per terra e mi allunga la mano.

« Sono Josh Hutcherson».

Afferro la mano - eh... oh! - com'è calda.

«Kath Thomas» dico abbozzando un sorriso.

Solo sentendo la sua stretta di mano, mi sento più rilassata e tranquilla.

Inarca il sopracciglio « Allora... ti fidi?»

Sospiro guardando il resto del mio cellulare sparpagliato per terra, mi chino, raccolgo la sim e la metto in tasca.

« Dov'è che hai parcheggiato il tuo jet?»

 

Continua...

 

Allora questa storia è nata un molto tempo fa, 
Mr. Hutcherson non è di mia poprietà (ahimè!). Per esigenze della storia, Josh ha venticinque anni ed è il fratello minore (maggiore nella realtà) di Connor.
Katherine, Kath è inventata, sclerotica e impertinente. Non aspettatevi che cambi.
Spero che come inizio possa incuriosire.
Alla prossima!:)

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo due - Come Vivian Ward ***


You’ll see a side of love you’ve never known.
I can see it going down, going down.
 
Jason DeRulo - In my head
 






Non posso credere di essere davvero salita sul suo jet.

Un jet.

Un vero jet, di quelli dei film.

Mi sento un pò come Pretty Woman.

Solo che non sono una prostituta ( Grazie a Dio).

Solo che lui non mi sta portando a fare shopping a Rodeo Drive ( Ahimè!).

E lui non è Richard Gere ( A me va benissimo anche Josh, eh).

Comunque, dentro è bellissimo, arredato come una casa di lusso con tutti i comfort.

Josh, si toglie lo zaino e lo appoggia in un angolo, accanto alla poltroncina color caramello.

«E' di tuo gradimento?» domanda togliendosi anche la giacca in pelle nera, rimanendo in t- shirt.

Rimango un attimo imbambolata a guardare le sue braccia muscolose.

Solo un attimo.

«Kath?»

Okay!okay! Forse un di più di un attimo.

Scuoto la testa, cercando di dissimulare l' imbarazzo « Io... io non sono mai stata su un jet».

«Si...» afferma lui sedendosi sulla poltroncina « Come ti sembra?»

«Devi guadagnare bene» dico, sedendomi di fronte a lui.

Josh mi sorride sornione «Diciamo che è un periodo fortunato».

«Signor Hutcherson?»

Entrambi ci voltiamo verso un uomo, pelato, sulla quarantina e dall' aria amichevole.

« Jervis!» esclama Josh alzandosi e stringendogli energicamente la mano «Non eri in licenza?»

« Dylan mi ha bidonato».

« Le violiniste sono proprio inaffidabili» Jervis sorride, rivolgendomi uno sguardo incuriosito « Nuova conquista?»

« Naaah, parliamo più di compagna di viaggio».

Mi alzo « Sventurati compagni di viaggio» preciso, stringendogli la mano                   « Sono Kath, molto piacere».

« Jervis. Sarò il vostro pilota fino ad Orlando. Quindi, sedetevi e allacciatevi la cintura»

« Sarà fatto».

Jervis si congeda con un sorriso, mi allaccio la cintura, notando che Josh guarda distrattamente la custodia dell' ukulele.

Si schiarisce la voce « Non volevo essere categorico».

« Su cosa?»

« Sulle violiniste» ammette indicando la custodia.

Mi mordicchio il labbro inferiore, indecisa sul dirgli e meno che il mio non è esattamente uno strumento 'classico', ecco.

« Ukulele».

« Cosa?»

Prendo la custodia, faccio scorrere la cerniera e apro verso di lui.

«Suoni...» sorride, piacevolmente divertito « l' ukulele?»

« Ho ereditato la passione da mio padre» confesso, sentendomi in imbarazzo. A parte Lils, nessuno sa che suono l' ukulele. Non l' ho lasciato trapelare neanche con i miei ex.

 

« Dai, suonami qualcosa».

Ecco, cosa ho sempre voluto evitare.

« No».

«Come no?»

« No è no».

« Ti prego, Kath!»

« No, nada, nisba, Josh».

« Ti preeeego!» scongiura ancora, sorridendo in un modo talmente malizioso, da farmi titubare.

Diamine.

Sbuffo, cercando di accordare l' ukulele, sotto gli occhi vigili e sempre più curiosi di Josh.

«Posso suonare qualunque cosa, okay?»

« Sei tu l' artista».

Lo trucido con lo sguardo « Canterò la 'La vie en rose' di Edith Piaf».

« Vai Kath!» m' incoraggia lui , battendo teatralmente le mani.

Chiudo gli occhi.

Faccio scivolare la mano destra sulle corde.

C’est lui pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l’a dit, l’a juré pour la vie

Et dès que je l’aperçois
Alors je sens en moi
Mon coeur qui bat

Des nuits d’amour à plus finir
Un grand bonheur qui prend sa place
Les ennuis, les chagrins s’effacent
Heureux, heureux à en mourir

Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout ba 
Je vois la vie en rose


 

 

Sorrido, apprendo gli occhi e sentendomi trasportata dal viso incantato di Josh.

Non riesco neanche a sentirmi in imbarazzo.

Neanche quando finisco e lui rimane ancora imbambolato.

«Kath. E' stato stupendo».

«Dici?» chiedo arrossendo « Questa canzone me la cantava sempre mia madre, prima di addormentarmi. Era la mia preferita».

« Forse è per questo che sembri completamente a tuo agio quando la canti».

«Forse».

«Tua madre...»

Poggio l' ukulele sulle ginocchia « Faceva la cantante da piano bar. E' morta molti anni fa.» Sfioro lo strumento delicatamente « Ma... mio padre si è sempre occupato di me. A furia di pizze surgelate e vestiti di Halloween messi insieme dalle spille da balia. E' un tale casinista!»

Ci scambiamo un sorriso complice.

«E' .... facile parlare con te».

Merda!Che uscita è Kath?

Ora l' ho messo a disagio. Lo so.

« Solo perchè tu sei molto spontanea» Spontanea? Io? « e arrossisci sempre. E' da tanto che non vedo una ragazza arrossire così spesso come fai tu».

« Se tu non mi guardassi sempre con quel sorrisetto infantile che ti ritrovi, non arrossirei» mormoro , con la sensazione di andare a fuoco.

« Spontanea che rasenta l' isteria» si corregge « Mi piace comunque».

« Non devo essere approvata da te, Hutcherson».

Lui ride.

Ed è così bello...Oh!Oh!

Frena Kath, smettila, non lasciare che i tuoi neuroni vaghino nella lussuria.
Falli restare qui con noi.

« Inutile che fai la scontrosa Kath, abbiamo ancora quattro ore da passare insieme».

« E' una minaccia?» chiedo arricciando il naso, lui sorride « Se non ti va puoi sempre gettarti dal jet».

« Mi avresti sulla coscienza, poi».

« Forse».

Deve sempre avere l' ultima parola, sempre con quel sorrisetto infantile, poi.

« Credo che poi la mia migliore amica, ti ucciderebbe» replico seccamente.

Josh mi guarda interrogativo « Vai a Orlando a trovare la tua migliore amica?»

« Vado al suo matrimonio» spiego, rimettendo l' ukulele nella custodia « Tu cosa vai a fare? Un film?»

« No, anch' io un matrimonio».

« Che coincidenza!» esclamo sorpresa « Ci siamo incontrati per andare un matrimonio, non è incredibile?»

« Bah, il mio matrimonio sarà iniziato da un pezzo. Non che me ne importi tanto, comunque».

Mi sembra un pò infastidito.

Forse la sposa è una sua ex.

E lo sposo gli ha fregato la donna dei suoi sogni.

O forse non gli frega niente e basta.

Ma non mi sembra neanche un menefreghista per natura.

Sorrido conciliante, cercando di cambiare discorso « Vorrei mangiare qualcosa».

« Ho un frigo piena di roba buona» mi assicura slacciandosi la cintura, e tornando ad avere un aria un pò più rilassata.

« Spero che tu abbia, caviale e champagne».

« Ho di meglio» dice divertito « Abbiamo due pezzi di pizza fredda».

« Ma non hai un microonde nel frigo?» chiedo scioccata, Josh ride, prendendo due piatti di plastica in un armadietto sopra il frigo « Certo principessa, assieme a una cassetta di vino del 1920».

« Davvero?»

« Naaaah!» esclama « O questo, o aspetti un bel McDonald's ad Orlando».

Allungo la mano, terribilmente affamata « Dammi qua signor Hutcherson».

Lui mi da il piattino di plastica, per poi sedersi, ritrovando l' aria spensierata di prima che accennassi al matrimonio.

«Signorina Thomas» dice solenne guardandomi «Bon appétit».

Continua...


Sono tornata!
Grazie a luce_lu per la recensione.
Per chi mi segue.
Per chi ha solo letto il primo capitolo di "Counting Stars".
Grazie, grazie, grazie!

Alloooora...Nuovo capitolo, per introdurre un pò i personaggi.
Kath, non possiamo dire che tu sia una faina..."coincidenza".Ah. Si. Certo.
Prossimamente scopriremo di più su questa riluttanza di Josh per il matrimonio del fratello.
Ma soprattutto finalmente li vedremo approdare ad Orlando. E sarà solo l' inizio. Si, ma di cosa?
Per adesso vi saluto, e al prossimo capitolo.
Au Revoir!

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo tre - Una falsa lontananza ***


Lights will guide you home, 
And ignite your bones.
And I will try to fix you.



Coldplay - Fix you 

 




« Kath...».

Mugugno, sentendo la voce di  Josh incredibilmente vicina.

Apro gli occhi.

Batto le palpebre.

Lui è a pochi centimetri da me, potrei contargli le ciglia.

E perdere il mio autocontrollo.

« Josh» sussurro, guardandolo negli occhi color nocciola con qualche pagliuzza verde.

Ha gli occhi terribilmente gentili.

Mi sorride.

Ah si, e ha anche un sorriso provocante.

« Siamo arrivati».

« Davvero?» chiedo tirandomi su, un pò dispiaciuta.

« Già» dice prendendo lo zaino « Credo che tu debba andare, e anche alla svelta».

« Ti sei già stufato di me?» ironizzo, Josh senza proferire parola mi indica il finestrino.

Mi avvicino, notando uno stormo di flash e schiamazzi a cui non avevo fatto caso.

« Hai il sonno pesante, eh?»

«Come?»

« E' da un quarto d' ora che urlano, e tu dormivi come una viola».

Lo guardo interdetta « Come farò a scendere?».

« Scenderò prima io. E poi ti mischierai alla folla con Jervis».

« Sei sicuro?» chiedo, guardando Jervis avvicinarsi.

Josh sorride « Sono delle ragazzine, al massimo potrebbero violentarmi».

« Che peccaaaaato!» esclamo sarcastica, prendendo il trolley e l' ukulele.

« Mi raccomando, segui Jervis»

« Si» rispondo esitante « Josh, grazie di tutto».

« E di che? Ti ringrazio io».

« Per cosa?» domando sorridendo.

Lui si avvicina, dandomi un bacio leggero sulla guancia, per poi guardarmi intensamente negli occhi.

« Per essere stata un ottima sventurata compagna di viaggio».

Il mio cuore perde un battito.

Sorride.

Io ricambio, chiedendomi quand'è che è un sorriso può diventare così importante.

E chiedendomi soprattutto, se questo incontro assieme al bacio che mi ha dato sulla guancia, siano veramente esistiti.

Josh si infila il cappello da baseball, abbassando un pò la visiera e voltandosi.

Non si gira, neanche per guardarmi un ultima volta.

Mi sento un pò offesa. E anche sollevata.

Sento troppe sensazioni per una persona che conosco da qualche ora.

E mi fa paura.

Io e Jervis capiamo che Josh è arrivato tra la folla, dagli schiamazzi che si fanno più acuti, e i flash che si moltiplicano rispetto ai precedenti.

«Pronta?»

Mi mordo il labbro inferiore « Mi sento come in un documentario di National Geographic. Leoni vs gazzelle.Noi siamo le gazzelle».

Jervis ride « Non ti accadrà  nulla Kath, E poi la loro gazzella già ce l' hanno».

Faccio un segno di assenso con la testa, poi seguo Jervis, che si ferma un attimo davanti ad un piccolo armadietto accanto al frigo.

« Ho un idea».

Apre l' armadietto, tirando fuori un blazer blu oltremare con una piccola spilla a forma di aquila appuntata sul petto a sinistra, mentre a destra c'è una targhetta con un nome: April.

« Una giacchetta da hostess?» chiedo, mentre la infilo arricciando un pò il naso.

« Tranquilla, è un hostess che Josh chiama solo quando ha incontri importanti, così da portare da bere e da mangiare...»

« Non importa, chi è questa April, okay?»

Jervis ride divertito «Va bene, va bene».

Mentre scendiamo dal jet, nessuno ci presta particolare attenzione, scendo ogni scalino, cercando con lo sguardo Josh, che non riesco a trovare.

Improvvisamente mi sento un pò persa.

Dopo che Jervis mi lascia all' aereoporto e  chiama un taxi mi trovo terribilmente confusa dal fatto che sia stato tutto frutto della mia immaginazione.

Ma non faccio neanche in tempo a riepilogare tutto quello che ci siamo detti io e Josh che arrivo al 'Villas of Grand Cypress'.

Pago il tassista, scarico il trolley e mi avvio a grandi falcate verso la reception che è gremita di gente.

Sospiro esasperata.

« Kath?»

Mi volto, vedendo il viso sorridente di Connor, lo sposo.

« Ehi, Connor»

Lui mi abbraccia, contento e sollevato al tempo stesso « Lilian sta facendo il diavolo a quattro senza di te!»

« Sei sicuro di volerci vivere una vita insieme?» domando ridendo e lasciando che prenda il trolley.

« Amo le sfide» risponde facendo spalluce, ed entrando dopo di me nell' ascensore.

Pigia il tasto numero 6 e mi osserva di sbieco.

« Stai bene?»

« Giornata infernale».

« Lo credo bene, ti hanno cancellato il volo» dice appoggiandosi alla parete «Per fortuna il volo è stato ripristinato, no?»

Apro la bocca, la richiudo e sorrido,cambiando discorso «Tuo fratello è arrivato?»

« Hutch è un perditempo, se può fare una cosa all' ultimo secondo, stai certo che lui la farà. E' il più piccolo e lo trattiamo ancora come tale» confessa Connor guardando le porte dell' ascensore aprirsi.

Quando davanti a noi ci troviamo Lilian.

Con una vestaglia in ciniglia fucsia, le pantofole rosa shocking, bigodini in testa e trucco inesistente.

«Non ci credo! Kit Kat!» urla fiondandosi addosso e non facendomi cadere per un pelo, addosso al suo futuro marito.

« Sono arrivata Lils» la rassicuro sorridendo « Tu piuttosto, a tre ore dal ricevimento e sei ancora in vestaglia? Non è da te».

« Ho cacciato via Margareth» mi spiega, mentre Connor mi da il trolley, sorridendo verso Lilian « Tesoro, vado da Hutch. Mi ha mandato un sms poco fa».

Lilian gli si avvicina, scoccandogli un tenero bacio sulle labbra «Va bene tesoro, ma non fare tardi all' altare».

« Certo» la rassicura entrando nell' ascensore e sorridendogli fino alla chiusura delle porte.

Poi, si volta verso di me « Tesoro, hai una cera orrenda».

«Dici?»

« Il viaggio ti ha provata, ma stai tranquilla. La mia truccatrice ha messo le mani anche su Kate Moss. Sarai stupenda!» cinguetta entusiasta, mentre mi lascio prendere a braccetto « Stupenda, vorrai dire irriconoscibile».

 

Dopo ben un ora e quarantacinque ( ho cronometrato, visto che non avevo nulla da fare) di trucco e parrucco, mi sento davvero diversa.

Mi specchio, aspettandomi che qualcuno mi sbuchi dalle spalle urlando: «Kaaaaath ma ti ricordi come eri prima?»

Lilian mi guarda con un sorrisone a trentadue denti, sembra uscita da 'Cenerentola'.

Capelli rossi imprigionati in uno chignon tiratissimo, il vestito con bustino con tanto di gonna vaporosa.

Stupenda, come è sempre stata fin dai tempi dell' università.

« Non posso credere che sto per sposare Connor».

« Neanch' io ci avrei mai creduto, sai? Eri un tale spirito libero!» esclamo, lisciando la gonna dell' abito da damigella.

Che mi fa sembrare un bignè al limone.

Lilian guarda distrattamente il bouquet poggiato sul letto «L' importante è che io sia cambiata Kath. Voglio essere una moglie felice».

Dice sorridendo un pò mestamente.

« Sarai felice tesoro, te lo assicuro».

L' abbraccio tra l' imbarazzo del momento serio e un pò di commozione.

Quando, sentiamo bussare alla porta, Lils si alza, aprendo lentamente la porta.

« Tesooooori!» urla un uomo, sulla trentina, perfettamente abbronzato e vestito di tutto punto.

Lilian si volta verso di me « Kath, lui è Frank il mio wedding planner».

Mi alzo, tendendogli la mano, lui l' afferra delicato.

« Una damigella deliziosa, Lilian cara, tu si che sai scegliere».

« Oh, Frank, mi lusinghi!» esclama Lilian ridendo « Hutch si è visto? Dovrebbe essere lui l' altro testimone con cui Kath percorrerà la navata».

« Certo che è arrivato, così elegante con quell' abito! Me ne stavo innamorando» Frank batte le mani « Ma ora fanciulle, è il momento d' incamminarsi! Hop hop!».

Mi avvicino a Lilian, un pò intimorita « Perchè non sono stupita del fatto che tu abbia un wedding planner, per giunta gay?»

« Taci, è un ottimo organizzatore» mi rimbecca , mentre saliamo tutti e tre nell' ascensore e le porte si chiudono.

Con drammatico anticipo, Frank mette in riga invitati, Connor, me, Margareth e Luke ( il suo fidanzato, già pronto con lei a braccetto) e Lilian che è proprio dietro di me.

« Hutch dov'è?» chiede Lilian, stringendo convulsamente il bouquet.

Frank le mette una mano sulla spalla scoperta , rassicurandola.

« Sta scendendo» poi allunga il collo, sorridendo entusiasto « Toh, eccolo!»

Mi volto.

Rimango basita.

Anche lui mi guarda smarrito, o meglio, come se mi uscissero spighe di grano dalle orecchie.

« Kath?»

« Josh?»

Ci domandiamo all' unisono.

Lilian ci guarda entrambi, inarcando il sopracciglio « Voi due vi conoscete?»

« No!» rispondo io frettolosamente, mentre lui mi guarda accigliato « Invece si».

« No o si?» chiede Frank, con aria sospetta.

Josh sospira « Le ho dato un 'passaggio' con mio jet, contenta Lilian?»

« E' per questo che sei arrivata in tempo. Perchè non mi hai detto nulla?» domanda curiosa, io rimango interdetta « Fino a stamattina credevo si chiamasse Josh».

« Hutch, Hutcherson, mi chiamano così».

« Certo!» sbotto irritata, mentre Frank batte le mani, guardando Margareth e Luke che iniziano la camminata della navata « Su, Josh, Hutch , dai il braccio alla tua partner».

Io lo afferro, rimanendo comunque imbronciata.

Mi sento davvero stupida, a non aver capito che il Josh Hutcherson che ho conosciuto e il fratello di Connor sono la stessa persona.

Mentre cammino al fianco di Josh, mi sento avvampare improvvisamente.

« Sta calma» mi sussurra Josh avvicinandosi al mio orecchio.

« Zitto, non voglio parlarti ».

« Per cosa dovresti arrabbiarti, scusa?» domanda, guardandomi.

Io lo guardo di sbieco accorgendomi che in quattro passi stiamo già  per arrivare e separarci.

« Sono arrabbiata per il fatto di non essermi accorta che tu e Connor siete fratelli».

« Tutto qui?» chiede sconvolto, io sospiro « Si».

La passeggiata sulla navata è finita, lui mi sorride maliziosamente e sussura «Sono contento di averti incontrata ancora».

Avvampo definitivamente, andando verso il mio posto, dove presto arriverà Lilian.

E mi chiedo come farò per tutta la durata della cerimonia a non cedere a quel sorriso.



Continua...











Benvenuti al III capitolo di "Counting Stars"!
Ringrazio per le recensioni ( gentilissime e stra - ottimiste):
luce_lu;
a_lways;
giuyoipoi77.
Grazie per aver solo letto o messo la storia tra le preferite!:)

Beh, tornando alla ff...
vi avevo detto che Kath non è proprio una cima di ragazza.
Un pò persa nel suo, ecco.
Il capitolo è molto più lungo, ma ho dovuto spezzettarlo in modo da non rovinare un pò di suspance.
Della serie:
 "Cosa accadrà tra questi due?"
"Josh sputerà il rospo, prima, dopo o durante il matrimonio?"
"Kath sarà così furba da cogliere i segnali?"

Domande a cui solo i prossimi tre capitoli, potranno risponderci.
Per adesso, grazie ancora per le recensioni, le visite e aver messo tra le storie preferite "Counting Stars".
A presto, gente!:)

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro - L' azzardo ***


 

 

Here’s the thing
I was minding my own business doin’ what I do
I wasn’t tryina look for anything
All of a sudden couldnt take my eyes off you


Jennifer Lopez - Do it well 





« Joshua Ryan Hutcherson, fratello di Connor, figlio di Michelle e Chris Hutcherson, sono nato a Union nel Kentucky il 12 Ottobre del 1992.

Sono del se-»

« Stop!» sbotto portandomi nervosa il flute di champagne alla bocca « Ho capito di essere davvero un...»

Josh continua a sorridere, mentre  cerco di trovare un aggettivo che non penalizzi la mia intelligenza.

« Ingenua» aggiunge lui, posando nel vassoio del cameriere il flute di champagne vuoto e prendendone un' altro pieno.

« Ingenua, si , okay» mi autoconvinco, vedendo Josh diventare improvvisamente un pò inquieto « Cosa ti ha fatto cambiare idea?»

Rimane un attimo spiazzato « A proposito di cosa, Kath?»

« Il matrimonio, Josh. Cosa ti ha fatto cambiare idea sul venirci?»

Stringo il flute, mentre lui si mordicchia il labbro inferiore, forse, cercando di calibrare le parole.

« All' inizio ero molto...»

« Riluttante?» domando incalzandolo, lui beve un altro sorso, sovrappensiero.

« Si, però sentivo anche sarebbe accaduto qualcosa d' interessante».

« Dare un passaggio ad una sconosciuta?»

Lui inarca il sopracciglio « Dovevo pur farmi perdonare, ti ho rovinato una camicia».

« Puoi dirlo forte, l' ho comprata a Bologna, in Italia. Era la mia preferita».

« Ti ho portata su un jet!» esclama, mentre scoppio a ridere, poi alzo le mani in segno di resa « Hai ragione Hutch».

« No, dai».

« Cosa?» chiedo, smettendo di ridere.

Josh sospira « Non chiamarmi Hutch, mi piace quando mi chiami Josh», e nel dirlo incomincia a toccare tutte le tonalità di rosso.

«Va bene», sussurro improvvisamente interessata alle bollicine del mio champagne.

« Avete fatto amicizia!Bravi! » esclama Connor circondando le spalle del fratello minore, io sorrido rilassandomi un pò « Lilian è già fuggita Con?»

« Affatto» risponde lui indicando un punto imprecisato della folla poco distante da noi.

«Sta parlando con Frank, sul taglio della torta,le bomboniere da dare...

Cose che non mi riguardano neanche lontanamente».

Josh sospira pesantemente « Questo è solo un idea di quanto sarai un marito presente» Connor lo guarda in cagnesco « Non faccio la vita bella come te sai? Piuttosto...» il maggiore degli Hutcherson mi guarda sornione « Non farti incantare da Josh, è un Dongiovanni».

« Non è vero che lo sono. E lo sai, sono un imbranato».

« Se fossi veramente un imbranato, non avresti beccato un bocconcino come Kath» Connor mi fa gli occhi dolci, Josh si mette una mano sul viso imbarazzatissimo, e io cerco di sbrogliarmi dalla situazione.

« Mi ha gettato un caffè bollente addosso. Non oso immaginare come rimorchi normalmente».

Ecco.

Odio non filtrare il cervello con la bocca. Mi rende sarcastica. In un modo sbagliato e imbarazzante.

Grande Kath!

Josh, sorprendentemente, coglie la palla al balzo « Si, ma metti anche in conto Kath,che una volta iniziato , raggiungo il mio obiettivo».

Autoironia. Josh mi sorprende continuamente.

E poi... è solo autoironia?

«Bravo fratellino!» esclama Connor dandogli un buffetto sulla spalla « Kath, è un tipetto difficile, però, sai?»

« Non è vero, è piuttosto tranquilla. Le si legge tutto in faccia».

Rimango basita, mentre Josh nel dire quest' ultima frase, continua a fissarmi.

E il mio cuore sembra perdere battiti in un modo spaventoso.

Soprattutto da stamattina.

Connor fa finta di tossire, lasciando le spalle di Josh « Ragazzi, vi guardate così intensamente che mi sento a disagio».

Scoppio a ridere « Con, tranquillo, a proposito, vorrei andare a salutare Lilian, non lasciare Josh solo».

« Mi lasci qui, con mio fratello?» domanda con voce stridula, io mi allontano salutandolo e urlandogli tra la folla « Ci vediamo nel giardino sul retro!»

« Okay!» mi urla a gran voce, rifilando distrattamente una gomitata a Connor.

Sghignazzo raggiungendo Lilian, che mi sorride contenta e anche un pò brilla.

Saluta Frank e poi mi prende sotto braccio.

« Allora tu e Hutch, eh?»

Arriccio il naso « E' strano, fino a stamattina non sapevo neanche della sua esistenza e tutto a un tratto, sembraimportante, strano no?»

Lilian mi guarda, increspando le labbra rosate « Non stai correndo un pò troppo? E' un attore, lo conosci da un giorno e non sai nulla di lui».

« Ma se sei sempre tu, quella che mi dice che le cose le faccio con troppo giudizio».

« Si ma neanche a gettarti su Hutch, lui è ...»

La guardo inarcando il sopracciglio « E'... cosa Lils?»

Lilian agita la mano, cercando di scacciare qualcosa « Lascia perdere Kath, pensa solo a star tranquilla, okay?»

« Non posso star tranquilla se tu non mi dici cosa succede, Lilian» ammetto slacciando dalla presa del suo braccio « E' matto? Picchia le sue ragazze?Ha tradito tutte le tipe con cui è stato? Mi userà solo per andare a letto e basta?» domando alzando la voce e facendo in modo che un pò d' invitati si voltino verso di me, che mi sento totalmente paonazza.

Cerco di parlarmi, respirando profondamente.

Lilian serra le labbra, come per dirmi qualcosa.

« Voglio fidarmi di Josh, non di Hutch» dico decisa, forse perchè ho bevuto troppo champagne, e ho anche flirtato troppo con Josh, stasera «Lo conosco da un giorno e sento che di lui, mi posso fidare. E se qualcosa non va, voglio scoprirlo da sola. Non voglio che tu mi copra le spalle».

Ho sempre lasciato che Lilian mi desse delle 'dritte' sui ragazzi.

Mi sono fatta male più di una volta.

Perchè lei ne sapeva di più, perchè lei era la bellissima del campus, perchè lei era Lilianne Cordley.

Ora però, siamo cresciute.

Ma lei, deve dimostrare ancora di inculcarmi giudizi, mentre io devo dimostrare di cavarmela da sola.

« Ci vediamo dopo Lilian» sussurro congendandomi di fronte al suo viso, che mi fa pensare che debba dirmi qualcosa.

Lei mi saluta in un sussurro, mentre mi volto e spintonando un pò, cerco di andare nel giardino sul retro.

 

Gli invitati sono davvero tanti, sembra un eternità che spingo per passare.

Certo, il mio metro e sessantacinque non è di alcuno aiuto.

Comunque, nonostante la folla, raggiungo il giardino.

Mi viene quasi voglia di saltellare , dalla gioia di avercela fatta.

Mi guardo intorno, liscio la gonna del vestito da damigella e cammino, fino a sedermi su una panchina in pietra.

La pietra è talmente fredda che rabbrividisco, portandomi ad incrociare le braccia su cui ho la pelle d' oca.

« Stai congelando» sussurra Josh mettendo la giacca del completo nero, sulle mie spalle, sorrido mentre lo guardo sedersi « Sei stato assalito da un orda di fan? O hai semplicemente provato gusto a farmi aspettare?»

Josh ride, avvicinandosi un pò di più « Parenti» sillaba, facendo finta di sembrare serio.

« Peggio delle fan» ribatto molto meno seria di lui, per poi continuare « Quanto ti fermerai ad Orlando, Josh?»

Abbassa la testa e sembra pensarci un attimo.

« Tu quanto resti?»

« Tre giorni» sussurro avvicinandomi « Vuoi dirmi invece tu che farai, Mr Attore?»

« Tre giorni» dice ridendo di fronte alla mia espressione perplessa, aggiungendo     « Non ho impegni, Kath. Quindi, l' unico impegno che voglio avere in questi giorni è vedere una bella ragazza arrossire, suonare la 'Vie en rose' con l' ukulele e farmi rimproverare da lei su quanto io sia infantile. Okay?»

Ovviamente, non so più da quale parte del viso non sono arrossita.

Però, col buio, Josh non  può notare quanto sono imbarazzata da tutta la sua spavalderia e dalla sua vicinanza.

« Ho detto che hai un sorriso infantile» lo correggo.

Lui si fa talmente tanto vicino, che l' unica cosa che noto sono i suoi occhi nocciola.

« Josh...» sussurro respirando irregolarmente ( credo che mi stia prendendo per una maniaca da quanto respiro).

Forse non dovrei lasciarmi andare così tanto con lui.
Anche perchè fino a ieri, non sapevo neanche chi fosse.

Chissà quante ragazze sognano di lui, guardando i suoi poster, le sue interviste, i suoi film.

E poi ci sono io; Kath Thomas, che non sa neanche se baciarlo o meno.

Oddio si, voglio baciarlo.

Ma volevo anche farmi desiderare un pò, eh.

Solo che, ora come ora, non ci capisco più nà ceppa.

Il suo profumo mi inebria completamente, e mi decido sempre di più a baciarlo, anche perchè la sua mano sta risalendo lentamente dal mio fianco destro fino al collo.

Ci guardiamo insistentemente. La sua mano è proprio sul mio viso, che è bollente.

Se ne accorge, sorride.

Io mi inumidisco le labbra, che esitanti si avvicinano alle sue. Sento le sue labbra sfiorare le mie.

« Joshua Ryan Hutcherson!»

Entrambi sobbalziamo.

Io quasi cado dalla panchina.

Josh si stacca, come se avesse toccato una pentola bollente.

Una donna si avvicina, ha una cinquantina d' anni i capelli biondo miele, un vestito a tubino (magari un pò troppo stretto) color prugna, e un' aria oltremodo minacciosa.

« Josh! Quante volte ti ho detto di non...»

Faccio un 'ciao' con la mano. E' Michelle Hutcherson, e ci guarda come se avessimo quindici anni e fossimo preda degli ormoni.

« Ciao mamma» borbotta Josh alzandosi « Non mi pare il caso di essere ripreso da ultra maggiorenne!»

« Ma... ma... Katherine! Ma conosci Josh solo da due ore, non mi pare il caso ragazzi».

« Veramente da stamattina» preciso alzandomi e raggiungendo assieme a Josh, Michelle che ci guarda ancora incredula.

La signora Huctherson indica la festa, che procede con schiamazzi e brindisi a caso « Riunitevi alla festa, vi ricordo che Lilianne e Connor hanno il permesso di pomiciare a caso».

Josh mi prende la mano, io la stringo di rimando, sentendo un lungo brivido e, quel dolce tepore che ho provato quella stessa mattina, quando si è presentato e non sapevo chi fosse.

Aspettiamo che Michelle vada un pò più avanti.

Si avvicina al mio orecchio « Abbiamo ancora tre giorni,Katherine».

Sorrido gongolando al pensiero dei tre giorni insieme. Io e lui.

E dentro di me, sento di essere la persona più imprudente e più felice di tutte.




Continua...









Eccoci qui, di nuovo con 'Counting stars', pensavate scattasse il bacio, eh?
Kath, non sa nulla di Josh e sarebbe stato un pò prematuro.
Ringraziamo la mamma di Josh che i fatti suoi, proprio non se li sa fare, trattandoli come due adolescenti in piena tempesta ormonale *applaude*.
Lilian ( o Lilianne il suo nome per esteso ) non vi è sembrata strana, e un pò stronzetta   acida?
Lo scopriremo sempre prossimamente.
TATATATAAAAN.

Ringrazio:
luce_lu, giuyoipoi77.
A tutti quelli che seguono la ff, la leggono e la insieriscono nei preferiti.
Grazie!
A presto :)






 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque - Il punto di vista di un attore. ***


Feels just like I don't try,
l
ooks so good I might die.

All I know is everybody loves me.
 

One Republic - Everybody loves me 

 


Josh Hutcherson 
~ Il punto di vista di un attore.





Capelli lunghi e castano scuro, frangetta corta e disordinata, occhi piccoli e scuri con delle ciglia lunghissime, naso all' insù, bocca sottile, aria ostile.

Così mi è apparsa Kath, quando mi sono scontrato con lei all' aereoporto.

Irascibile e...diversa.

Non sapeva chi fossi.

Altri invece sanno solo chi ho interpretato;

Jess, Sean, Clapton, Peeta. Addirittura Hutch.

Invece per lei sono solo Josh, quello che le ha rovesciato addosso al caffè, che l' ha portata su un jet, che ha ascoltato la sua voce stupenda accompagnata all' ukulele,che ha scoperto essere il fratellino di Connor, quello che l' ha quasi baciata.

« Josh?»  mi chiede Kath, con aria divertita « Non mi stavi minimamente ascoltando, vero?»

Merda.

« Scusami» ammetto prendendo il bicchiere di chardonnay , lei si concentra su i suoi spaghetti con le polpette.

E' la nostra prima uscita insieme.

Mi sentò un pò agitato, mentre Kath sembra tremendamente a suo agio.

« Stamattina sul giornale che il cameriere mi ha lasciato sul vassoio della colazione, c' era una tua foto» dice studiandomi « Eri su la locandina di un film. Quasi non ti riconoscevo, ti photoshoppano troppo».

Sorrido, piacevolmente divertito e pronto a stuzzicarla « Stai dicendo che dal vivo sono meno avvenente?»

Kath, mastica lentamente la sua polpetta, pensierosa.

Ci pensa pure?

Una ragazza normale  - una mia fan, per l' esattezza - mi avrebbe già messo le mani dappertutto, venerandomi come un dio in terra. E lei, che fa? Ci pensa.

« No, ti rende meno...vero» confessa sincera, rimango immobile mentre aspetto che dica altro « Non è un pò triste, essere visto per quello che in realtà non sei?»

Kath sicuramente è stata mandata da qualcuno. E' così irreale da non sembrare vera.

E' timida, forte, acida e sorprendente al tempo stesso.

« Credo di si» sussurro spaesato, lei arrossisce  imbarazzatissima « Scusa, non volevo essere saccente».

La guardo attentamente « No, sei stata sincera. Lo apprezzo».

Un sospiro di sollievo le rilassa il volto, facendole scomparire poco a poco il rossore sulle guance.

 « Scusami, è che ho il brutto vizio di non usare filtri tra cervello e bocca, mio padre e Lilianne lo dicono sempre e io -»

« Tranquilla!» la interrompo ridacchiando « Giuro. Mi fa piacere che qualcuno sia stato sincero con me. Tu sei un pò brusca nella tua sincerità...ma a me va bene».

« Okay».

« Okay» ripeto, scatenando la sua risata.

Ha un bella risata, è leggera ma piena.

E non ride mai per niente. Questo l' ho capito dal primo sguardo. Ride quando è il momento opportuno, non riuscendo mai a fingere.

Mi osserva curiosa « Che stai pensando Hutcherson?»

« Penso che dovremmo andare a fare un giro sulla spiaggia».

Mento spudoratamente. Lei sorride, alza la mano e chiede il conto.

Paghiamo ognuno la sua parte « Ho un lavoro caro Mr. Attore» mi dice fiera.

« Che lavoro fai a proposito?» domando curioso, Kath sorrise entusiasta « Sono  una restautrice di libri antichi».

Ecco perchè veste sempre in modo un pò 'austero'.

Decido di tenerlo per me.

« Ecco perchè vesti sempre in tailleur».

Lei mi fa cenno di si con la testa, poi arriccia il naso, contrariata « Se fosse per me andrei in giro sempre in converse e jeans».

Guardo il mare, davanti a noi. Le prendo la mano.

Kath mi guarda, mordendosi il labbro inferiore « Ci rimangono solo due giorni Josh, poi tu tornerai a fare l' attore e io la restauratrice».

Non volevo pensare alla fine di questi tre giorni. Mi piace stare con lei.

« Potrei venire da te, ogni tanto».

« Non so la vita dell' attore, ma... riusciresti a trovare un momento libero, per me?»

domanda scettica, le guardo il viso, notando che sulla punta del naso ha delle graziose efelidi

« Non ho mai gestito una relazione veramente seria» ammetto stringendole la mano, dolcemente « Sono una frana nelle relazioni, e mi sono cacciato in un sacco di casini».

« Casini?» domanda scettica, deglutisco rumorosamente « Sono stato con persone. Con cui non avrei dovuto stare, ecco».

Inclina la testa.

Vorrei essere più chiaro, vorrei dirle la verità in effetti.

Perchè ero e sono contrario al matrimonio di Lilianne e Connor. E come mi sento male.

Ma non voglio neanche rovinare tutto. Non voglio mettere i bastoni fra le ruote a nessuno.

E se parlo, rovinerò un amicizia e un matrimonio. Non me la sento.

« Josh?» domanda Kath, scuoto la testa, facendo il tacito accordo con me stesso di tenere la bocca chiusa.

« Io, vorrei essere in grado di gestire tutto questo,con te».

« Cosa mi stai chiedendo , Josh?»

Le sorrido sfiorandole la guancia improvvisamente accaldata « Potremmo impegnarci in una relazione».

Kath sorride « Ci conosciamo da due giorni, Josh Hutcherson. E fra altri due ci separeremo, inevitabilmente».

« Sei pessimista».

« Sono realista».

« Sei troppo crudele!»

« Sei troppo romantico» ribatte ridendo, aggrappandosi alla mia giacca in pelle « Sei così tenero, da essere quasi irreale Josh».

« Ho tanti difetti, credimi» dico sarcastico « Sono un buon samaritano, accompagno sempre le belle ragazze sui jet e poi le costringo ad innamorarsi di me».

Kath scuote la testa « Non esagerare, ora!» mi schiocca un bacio sulla guancia e poi fugge, togliendosi le converse.

« Sei matta!» le urlo, rincorrendola, ormai a piedi nudi sulla sabbia dorata ,ride divertita  sventolando le scarpe « Dai, Hutcherson! Basta smancerie!».

La guardo, mentre corre e nello stesso momento, sentendomi in pace con me stesso.






Un piccolo POV Josh, ci voleva.
Non vi preoccupate nel prossimo capitolo ritroveremo l' imparanoiata Kath - a proposito di Kath! - ricorderete scena dell' ukulele, vero? Beh, guardatevi HIMYM (How I met your mother) 9x16 e capirete.
Josh si sbottona sul suo odio verso il matrimonio del fratello e di Lilianne , ma lo fa solo tramite i suoi pensieri.
La prova più grande, sarà dire la verità a Kath.
Solo che la loro non è una relazione vera e propria anche se il nostro Josh sembra preso no?
Beh, non voglio svelarvi altro.
Ringrazio come al solito le gentilissime luce_lu e giuyoipoi77.
Grazie!
A chi recensisce;
A chi legge solo;
A chi ha messo " Counting Stars" nei preferiti.
Grazie,  alla prossima!


 

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