Tu non sei sola

di Piratessa1996
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli angeli: il ritorno ***
Capitolo 2: *** Io non perderò ***
Capitolo 3: *** Requiem per Rei (?) ***
Capitolo 4: *** Era solo un sogno... ***
Capitolo 5: *** Quel ragazzo... ***
Capitolo 6: *** La testa di Shinji, il cuore di Rei ***
Capitolo 7: *** Tu non sei sola ***



Capitolo 1
*** Gli angeli: il ritorno ***



Rei stava correndo ma non sulle sua gambe, ma su quelle del suo EVA 00, il primo angelo stava attaccando.

Quella mattina il segnale d’allarme era suonato in tutta Neo Tokyo 3 svegliandola. Prontamente due impiegati della NERV si erano presentati alla sua porta per portarla al quartier generale, nella città fortificata.                                      
Lei era la First Children ed in quel momento era anche l’unica speranza che rimaneva la genere umano.                            
 Gli angeli erano tornati e per fronteggiarli l’uomo aveva costruito gli EVA…già, gli EVA…cosa erano in realtà? Si sapeva poco di loro, della loro fase di progettazione e di sviluppo. La stessa Rei aveve cominciato a porsi domande sulla loro natura.   
  “ Non è il momento di chiedersi cos’è l’EVA e da dove proviene, a me spetta solo il compito di pilotarlo, è tutto ciò che mi viene chiesto ed io lo farò, non importa se a rischio vi è la mia vita, ne salverò molte altre…tuttavia non intendo morire, non oggi…io devo…”                                                                                   
Il filo dei pensieri di Rei si interruppe e la vista del quartier generale della NERV la riportò alla realtà.                                                            
Erano tutti in subbuglio, era il primo contatto con un angelo dopo il Second Impact e di certo le sue intenzioni erano tutt’altro che pacifiche.                                                                       “Perché sono tornati? Perché attaccare proprio Neo Tokyo?” I ragionamenti di Rei vennero nuovamente interrotti a causa dell’arrivo del maggiore Katsuragi e della dottoressa Akagi.                                                                                                                
“Rei quando sarai la fuori dovrai seguire i miei ordini, non fare di testa tua, non possiamo permetterci di perderti. Cercherò di trovare di trovare la strategia migliore e che preveda meno rischi per te e per l’EVA.”                                                                  
“Non è quello che chiedo maggiore, l’incolumità dei cittadini di Neo Tokyo 3 e di tutta l’umanità sono le priorità, farò tutto ciò che è in mio potere per salvarli.”                            
“Tutte queste parole…Rei non ha parlato così tanto….che il suo cuore sia finalmente infiammato dalla passione?” pensò Misato “ Ok Rei, però sii prudente, sei troppo importante per noi”. A questo punto prese la parola la dottoressa Akagi.                   
“Il tuo equipaggiamento è gia pronto negli spogliatoi, ti prego di affrettarti, l’angelo avanza, non possiamo più trattenerlo per molto tempo.”                                                                                   
Rei senza aggiungere altro si voltò e corse negli spogliatoi.
Entrò e vide che la sua plugsuit era lì che l’aspettava. La indossò e questa le aderì come un guanto. Si sentì un attimo stordita, era la prima volta che la indossava per scendere in battaglia e non per un semplice addestramento.                   
Era giunto il momento, non era più un gioco, non avrebbe avuto seconde opportunità, perché quella era la guerra. Ed il finale sarebbe dovuto essere la sua vittoria pena l’estinzione della razza umana. La testa di Rei era un turbinio di pensieri, si sentiva addosso la pressione di tutti, si sentiva schiacciata dal peso del suo dovere e cominciò a chiedersi se la fiducia che riponevano in lei fosse ben riposta. Sarebbe stata all’altezza della situzione?                                                             
“La mia prima battaglia, il mio primo angelo…”                        
Un lampo di determinazione attraversò gli occhi di Rei. Si alzò e con passo deciso si diresse al suo EVA. Era pronta
 

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Capitolo 2
*** Io non perderò ***


“Immissione LCL” 
“Fatto” 
  “Controllo parametri vitali”                                                                             
“Parametri vitali nella norma”                                                                   
“Controllo del tasso di sincronia”                                                                            
“Superiore al 80%”                                                                                                                       
“EVA 00, lift off”                                                                                                
“Rei, buona fortuna”                                                                                  
“Grazie comandante Ikari”                                                                                
Rei  all’interno dello 00 venne catapultata fuori dal quartier generale, sul campo di battaglia. Si mise a scrutare l’orizzonte per localizzare il suo bersaglio e lo vide. Il primo angelo…era spaventoso…aveva una forma umanoide, ma dove avrebbe dovuto esserci il volto vi era una maschera mostruosa. Al centro del torace vi era una sfera rossa pulsante…era a quella che doveva puntare  per porre fine alla vita dell’angelo.                                                                  
“Rei ti mando il Pullet Gun” la voce di Misato risuonò all’interno dell’EVA “proviamo con un attacco dalla distanza”                                                                                              
prese l’arma e svuotò contro l’angelo tutto il caricatore…lo vide cadere sotto i suoi colpi….per poi risorgere.                                                                                          
“Si rigenera maggiore! Le armi non hanno effetto, bisogna procedere con un corpo a corpo, stacco il cavo dell’alimentazione e…”                                                                          “No Rei ,è  troppo rischioso, avresti solo 5 minuti di autonomia, aspettiamo che si avvicini non rinuncerai all’alimentazione, intanto continuiamo con le armi da fuoco”                                                                                                                             
“Ma così portiamo il lupo in casa! Si avvicinerebbe troppo a Neo Tokyo 3, ai civili, ai…”                                                               
“E’ un ordine”                                                                                        
Rei accettò di malincuore l’ordine, non era quello che voleva, non era quello che il suo cuore le suggeriva. Fosse stato per lei si sarebbe lanciata all’attacco senza esitazione. Ma non era a capo dell’operazione, era solo una pedina in quel gioco mortale, anche se la più importante.
Rei continuò a svuotare un caricatore dopo l’altro invano. L’angelo cadeva trivellato dai suoi colpi e poi si rigenerva.                
Dopo poco tempo, anche se a lei sembrò un eternità, l’angelo arrivò in città.                                                                             
“No, no, no! Non ti permetterò di fare un passo di più. Non distruggerai  Neo Tokyo 3, non finchè ho ancora la forza di combattere.”                                                                                  
 Rei gettò a terra il Pallet Gun ed estrase il Pro Knife. Prima che l’angelo attaccasse, e che Misato glielo impedisse, si lanciò all’attacco. L’EVA 00 caricò il primo colpo ma l’angelo riuscì a schivarlo contrattaccando, la differenza fu che il suo colpo andò a segno, squarciando il fianco dello 00. Il dolore si propagò fino a Rei, la connessione neurale era attiva, era un tutt’uno con la sua unità e il dolore dell’EVA era anche il suo. Lanciò un grido che era un misto fra dolore e rabbia. Il fianco le pulsava ma Rei non si arrese, non era nella sua natura, avrebbe combattuto fino all’ultimo. Si alzò e riprese il suo attacco. Con il PRO Knife calò il colpo diretto al braccio del’angelo e riuscì a tranciarglielo di netto. Non si compiacque del suo successo e rapidamente diresse la lama al cuore dell’angelo ma questo sviluppo il suo AT field e riuscì a respingere il colpo. Rei perse un attimo la concentrazione e le fu fatale. L’angelo la afferrò per il braccio e la scaraventò contro il palazzo più vicino. Atterrando l’EVA si ruppe il braccio e le urla di Rei riempirono l’abitacolo e il centro della Nerv. “Ritirati! E’ troppo forte e lo 00 non può nulla, è anche un prototipo, non ha abbastanza forza!” Misato supplicò a Rei.          
“No! Se cado io, cade l’umanità! Non lo permetterò!”                               
“Rei no! Fermati” .                                                                                   
Rei ormai non ascoltava più, ormai aveva preso la sua decisione. Staccò il cavo di alimentazione perché non le fosse di impiccio, raccolse le sue ultime forze e impugnando il PRO Knife si lanciò in quello che sapeva essere il suo ultimo attacco, dritto al cuore dell’angelo.                                                     
“AT field sviluppo massimo”.                                                                         
L’At field dello 00 sembrò annullare temporaneamente quello dell’angelo. “Ce la posso fare, ce la devo fare”.                                 
Ma quando  sembrava che ormai per l’angelo fosse caduto, riuscì a contrattaccare  e scaraventò l’EVA lontano.                               
Cadendo sbattè violentemente la testa e Rei perse i sensi.                                     
Quando tornò alla realtà vide l’angelo incombere su di lei, sapeva cosa sarebbe successo, aveva perso, langelo stava per caricare il suo colpo mortale.                       
 “Quindi questa è la fine per me? Io ci ho provato, scusatemi sono stata un fallimento…addio”                                                                       
“Rei!” L’urlo di Misato si perse nella notte. Rei chiuse i suoi grandi occhi rossi e aspettò la sua fine.
 

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Capitolo 3
*** Requiem per Rei (?) ***


Fu proprio nel momento in cui Rei chiuse gli occhi che il miracolo che tutti attendevano al centro della NERV accadde.                                                                                                  
La lama di un PRO Knife tagliò il secondo braccio dell’angelo. Rei a sentire gridare di dolore quella mostuosa creatura riaprì gli occhi e lo vide…la sua salvezza era arrivata sotto forma di un altro EVA. Lo riconobbe, era lo 01.                                                                                                                                
“Non sapevo che l’avessero completato, pensavo che solo lo 00 fosse pronto per la battaglia….e a quanto pare hanno trovato anche il pilota….Misato, Misato rispondimi” Nessuna risposta e Rei vide che la comunicazione radio con il quartier generale si era troncata.                                                                  
“Poco importa chi è, mi ha salvato la vita….forza pilota dello 01”. Si ritrovò a pregare che quel qualcuno riuscendo dove lei aveva fallito, che annientasse una volta per tutte l’angelo.
Il pilota dello 01 non si perse in convenevoli. Sollevò di peso quella orrenda creature e la scaraventò lontano, così che non potesse più nuocere a Rei. Con un gesto rapido staccò il cavo dell’alimentazione perché non lo intralciasse e si lanciò in battaglia. L’angelo cercò di difendersi, ma avendo perso entrambe le braccia poteva contare solo sul suo AT Field. Cercava di difendersi, ma lo 01 lo attaccava senza sosta. Rei aveva capito che era finita, avevano vinto.          
Lo 01 era una macchina da guerra perfetta, ogni suo colpo andava a segno. Rei guardava ammirata quella danza mortale…era perfetta…non vi erano esitazioni…ogni mossa era calcolata alla perfezione….il pilota dello 01 e la sua unità erano perfetti. Sembrava che prendesse il combattimento come un gioco divertente e quando si fu divertito abbastanza decise di porre fine alla vita dell’angelo. Impugnò il Pro Knife a due mani,e sviluppando il suo At field ,lo  conficcò nel cuore della creatura, ponendo fine alla sua vita. Il pilota contemplò il cadavere dell’angelo e si voltò per tornare in città.
Fu in quel momento che il corpo dell’angelo esplose e l’onda d’urto investì lo 01.                                                                                                           
“No!!!” Rei si ritrovò a gridare la sua disperazione all’interno del suo EVA che era ormai un cumulo di carne e metallo.                                                                                             
Il suo urlo cessò quando vide avanzare attraverso le fiamme lo 01. Si ritrovò sollevata, non avrebbe tollerato la morte del suo salvatore. L’EVA 01 le si avvicinò e con dolcezza prese in braccio ciò che rimaneva dello 00.                                                              
“Io, non so come ringraziarti, mi hai salvato la vita, hai salvato tutti noi, sei riuscito dove io ho fallito”                                                                              
Con sua somma sorpresa il pilota dello 01 le rispose, la comunicazione fra gli EVA non era stata danneggiata.                                    
“Non ringraziarmi, avresti fatto lo stesso per me….non darti colpe che non hai, quell’angelo era troppo forte per lo 00 che è ancora un prototipo. Ma tu Rei, sei stata bravissima, d’ora in avanti non sarai più sola perche avrai me, ti aiuterò”
Rei rimase sorpresa, sapeva il suo nome, come faceva?                             
“Mi conosci? Sai chi sono? Sai il mio nome? Io non so niente di te…”                                                                                                       
“Giusto, che scortese che sono , non mi sono presentato, mi chiamo….”                                                                                           
Rei non riuscì a sentire la risposta, aveva perso nuovamente i sensi.
 

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Capitolo 4
*** Era solo un sogno... ***


Rei si svegliò in un letto di ospedale. Aveva il braccio sinistro ingessato, 2 costole incrinate, e un mal di testa allucinante lasciatole dal trauma cranico che si era procurata. Subito i suoi pensieri tornarono allo scontro.                 
“ Il pilota dello 01..chissà dove è?”                                                          
In quel momento entrò un infermiera della NERV per controllare i suoi parametri vitali. Prima di andarsene la guardò con fare materno e sorridendole le disse:                                  “Ti è andata bene, il comandante Ikari è riuscito a salvarti in tempo”                                                                                                                
La testa di Rei cominciò a rielaborare velocemente quella informazione: “ Il comandante Ikari? Possibile fosse lui a bordo dello 01?”.
L’infermiera se ne stava andando se ne stava andando ma la ragazza la trattenne “ Il comandante Ikari è stato molto valoroso oggi in battaglia, se non fosse stato per lui…” “Battaglia?Quale battaglia?”                                                                                     
“Come quale battaglia? Quella in cui sono stata coinvolta per salvare Neo Tokyo 3, quella dove ho riportato queste ferite!”                                                               
 “Ayanami, tu sei qui perché durante il test di attivazione il tuo 00 è andato in berserk. Durante l’incdente sei rimasta gravemente ferita. Il comandante Ikari ha dovuto estrati a forza dal tuo Eva. Non c’è stata nessuna battaglia Ayanami, non ancora almeno…”                                                    
Rei accolse quelle parole con sgomento. La sua battaglia…era stata soltanto un sogno? Era tutto così…reale..così vero…il suo EVA…lei…l’angelo…e le sue ferite corrispondevano a quelle della battaglia.                                               
“Avrai perso la memoria, non mi stupisce, hai avuto un trauma cranico. Adesso riposati, ti tonerà tutto in mente”E con queste ultime parole l’infermiera uscì lasciano Rei sola con i suoi pensieri.                                                                                   
“Un sogno? Non capisco, era tutto così reale, non riesco a togliermelo dalla testa! Io, lo 00, lo 01, il pilota dello 01…”                        
E la verità arrivò improvvisa e la investì completamente. Si era svegliata quella mattina, sì, era andata alla NERV, ma non per combattere ma per testare l’EVA.                                                                
Ed era andato tutto storto..era finito in berserk…si era ribellato a lei e aveva attaccato…l’avevano dovuto immobilizzare ed espellere la sua entry plug d’emergenza…il portello si era bloccato,il comandante Ikari aveva dovuto forzarlo, era riuscito così a salvarla…… “Eppure era così vero….” Rassegnata alla realtà Rei si lasciò cadere sul letto e si abbandonò ad un sonno senza sogni.
 
“Ayanami, Ayanami….Ayanami svegliati! E’ un emergenza”       
Rei ancora intontita dai farmaci aprì gli occhi e vide davanti ai suoi occhi l’infermiera che il giorno prima l’aveva visitata. Era tornata ma il suo sorriso era sparito sostituito da un espressione di puro terrore.                                             
Chiamata dì emergenza dalla NERV” e dicendo così le passò il cellulare.                                                                                       
Una voce fredda, da cui traspariva un certo cinismo raggiunse l’orecchio Rei. A le però risuonò famigliare.                      
“Rei, sono il comandante Ikari, siamo sotto attacco. Il pilota sostitutivo dello 01 si rifiuta di collaborare. Vieni tu” e senza aggiungere altro riattaccò                                                                     
Rei rimase senza parole. La sua prima battagli era finalmente arrivata….ma non sarebbe stata sulla sua unità e le sue condizioni non erano ideali. Era ancora dolorante ed intontita, i suoi riflessi erano lenti e sapeva che non avrebbe potuto permetterselo in battaglia. Non sapeva cosa sarebbe successo.                                      
 “Sono l’unica che può farlo…”                                                                                                                           
Rei chiamò l’infermeria e si fece aiutare ad indossare la sua plug suit. Le faceva male ogni singola fibra del corpo, le sue gambe non la reggevano, le costole rotte si facevano sentire e il suo cervello la implorava alla ragione. Ma lei ignorò tutto,doveva farlo. Un paio di impiegati arrivarono per portarla alla Nerv. Il suo inferno l’aspettava.
 

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Capitolo 5
*** Quel ragazzo... ***


Trovò il quartier generale in subbuglio come nel suo sogno. Il maggiore Katsuragi e la dottoressa Akagi erano ai loro posti ed il comandante Ikari sbraitava ordini.                                     
Senza una parola Rei venne condotta dallo 01, i convenevoli dovevano aspettare, l’angelo era ormai alle porte di Neo Tokyo 3.                                                                                          
Quando Ayanami entrò nella sala dove veniva tenuto lo 01 uno il sguardo corse rapido a quello che sarebbe dovuto essere il suo pilota.
Era un ragazzo della sua età, magra, indossava un semplice camicia bianca ed un paio di pantaloni di tela. Era voltato di spalle e Rei in un primo momento potè vedere soltanto la sua nuca. Quando si voltò la ragazza si ritrovò a fissarlo intensamente negli occhi.
Già, i suoi occhi….sembravano contenere tutta la tristezza di questo mondo. Da quegli occhi si levava un grido disperato di aiuto.                        

 “Allora Shinji sei sicuro? Non salirai a bordo dello 01?”                            
“No,io non posso! Io…”                                                               
“Basta così, sei un debole, lo sei sempre stato,sono stufo delle tue scuse! Settare i parametri dello 01 in modo da rendere Rei il pilota primario”                                                                             
“Agli ordini comandante Ikari”  .
Lo sguardo di Gendo vago nella sala fino ad incontrare quello di Rei                    
“ Preparati, non c’è più tempo”                                                                       
“Va bene”                                                                                                                           
Rei, o meglio quello che di lei restava, venne aiutata ad alzarsi con fatica. Le sue gambe le davano un equilibrio precario e da quando le erano stati sospesi il dolore era diventato sempre più intenso. Non era nelle condizioni di combattere, ma in quel momento era tutto ciò che rimaneva all’umanità.
Nel momento in cui si alzò ci fu una violenta scossa di terremoto, chiaro segnale che l’angelo stava avanzando. Rei cadde ma prontamente due braccia arrivarono a sostenerla, erano quelle di Shinji. I loro occhi si incontrarono e per quel breve istante riuscirono a condividere le proprie emozioni. Rei provò l’infinita tristezza e il senso di inadeguatezza di Shinji…e Shinji provò il dolore, la paura ma anche la determinazione di Rei.                                                                                                              
Quella scena era famigliare a Rei, era già stata tra le braccia del pilota dello 01, nel suo sogno…possibile che fosse stato una premonizione?                                                                        
“Non puoi andare, non in queste condizioni,andrò io….non voglio vederti soffrire, non a causa mia….hai sentito padre? Salirò io sullo 01. Non fuggirò, non stavolta.”                                           
“Bene, preparate lo 01 al lancio. Non c’è più tempo, sbrigati Shinji”                                                                                            
Il ragazzo posò dolcemente Rei a terra e si girò per andarsene. Lei avrebbe voluto dirgli qualcosa, ringraziarlo, ma non potè farlo, il suo corpo non le rispondeva più. Lo guardo andare via.                                              
“Fa attenzione” riuscì a mormorare. Non era sicura che l’avesse sentita.
 

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Capitolo 6
*** La testa di Shinji, il cuore di Rei ***


Rei si rifiutò di tornare nella su stanza, voleva vedere la battaglia di Shinji, voleva vedere il destino di quel ragazzo che era stato gentile con lei. In cuor suo sperava che l’epilogo fosse quello del suo sogno.                                                      
“Unità EVA 01, lift off!”                                                                            
Il maggiore Katsuragi avrebbe diretto le operazioni. Shinji era spaventato, Rei lo poteva, fino a quel giorno non sapeva niente di EVA, di angeli, della NERV, non era il suo mondo, non era la sua realtà, era stato a chiamato a combattere una guerra non sua.                                                                            
“Devi pensare a camminare Shinji,nient’altro deve interferire con i tuoi pensieri”                                                                          
“Va bene maggiore”                                                                                                    
Rei lo vide fare il primo passo e….poi cadere….l’angelo gli fu sopra in un secondo e cominciò ad attaccarlo. Gli spezzò il braccio e cominciò a colpire il cranio dell’unità con violenza. Shinji provava lo stesso dolore del suo EVA, le sue gride si facevano sempre più disperate, il dolore era insopportabile.                                                                          
 “Sospendere la connessione neurale, presto. La via del pilota è a rischio”                                                                                                           
“No, non possiamo permettercelo. Dobbiamo rischiare il tutto per tutto.”                                                                                                           
“Comandante Ikari, la prego…”                                                                                
“E’ un ordine maggiore Katsuragi”                                                                                     
Misato rimase scioccata. Come poteva un padre non capire il proprio figlio in quella maniera? Come avrebbe potuto sopportare la sua morte che lui stesso avrebbe provocato con il suo ordine? Sapeva che non era il momento di improvvisarsi psicologa ma la situazione era di per se ridicola. Quel ragazzo, Shinji, stava rischiando tutto per loro.                                                                                           
La mente di Misato venne riportata alla realtà dalla vista del campo di battaglia. L’angelo aveva fracassato il cranio dello 01 e aveva gettato l'unità lontano, aveva terminato il suo volo contro un palazzo, un ennesimo grido di dolore raggiunse le orecchie degli impiegati della NERV.                                                 
“Shinji reagisci, se non ti muovi sei morto. Non posso permetterti di fare questa fine, non finchè sei sotto i miei ordini” Gli incitamenti di Misato non sortivano nessun effetto. L’EVA 01 era ormai immobile, Shinji non rispondeva più, nessuno poteva dire con certezza che fosse ancora vivo.                      
Rei assisteva attonita alla scena “Non è così che doveva finire, nel mio sogno l’angelo veniva sconfitto….” Senza pensare a quello che faceva Rei si alzò a fatica e trascinando il suo corpo stanco si portò alla destra di Misato e le strappò il microfono per le comunicazioni con L’EVA.                                                            
 “Ikari reagisci! Sei sceso in battaglia per salvarmi da una morte certa, ma adesso dovrò portarmi io sulla coscienza il peso della tua morte se non ti alzi e combatti. Ikari vivi! Fallo per noi, fallo per me….”                                                                                              
L’unità 01 non reagì. Rei abbassò sconsolata il capo. La fine era ormai giunta.
 
Un gridò disumano attirò la sua attenzione. Rei alzò rapidamente gli occhi al monitor e lo vide. L’EVA 01 si era rialzato. Rigenerò il suo braccio e si preparò alla battaglia. I suoi occhi diventarono rosso sangue, era andato in berserk, aveva perso la sua umanità.                                                   
Come nel sogno di Rei lo 01 staccò il cavo di alimentazione e caricò l’angelo. Non estrasse nemmeno il PRO Knife, avrebbe combattutto  a mani nude.                                                       
Rei ebbe un deja vu, quella danza mortale era quella del suo sogno, anzi era ancora più spaventosa,l’EVA 01 era diventato una bestia. L’unità 01 cominciò a martellare di pugni il cuore dell’angelo che non ci mise molto a cedere. La sua vita cessò e immediatamente il corpo di quella mostruosa creatura esplose.          
  “Shinji no!”                                                                                         
L’EVA 01 apparì dalle fiamme e si spense, l’alimentazione era finita.
 

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Capitolo 7
*** Tu non sei sola ***


Prontamente una squadra di soccorso estrasse Shinji dall’EVA. Aveva riportato gravi danni e fu portato d’urgenza all’ospedale della NERV.                                                      
Rei non lasciò mai il suo fianco durante il periodo che Shinji passò nell’oblio. Quel ragazzo le aveva salvato la vita salendo al suo posto sull’EVA 01 e lei si sentiva in debito con lui. I medici non erano sicuri che c’è l’avrebbe fatta, i danni fisici erano estesi senza contare lo shock psicologico che aveva subito.                 
“Ikari svegliati presto, io sono sola adesso.Non lasciarmi,non ora...”
 
Dopo sette giorni di incoscienza Shinji aprì gli occhi. La prima cosa che vide fu Rei che stava leggendo un libro accanto al suo letto. Non volle disturbarla e rimase a contemplarla in silenzio. Seguì il suo profilo, vide i segni delle ferite che si era procurata durante il suo incidente, i suoi occhi, erano così belli….      
Rei si sentì osservata ,voltò lo sguardo e incrociò quello di Shinji. “Chissà da quanto mi sta osservando?” pensò                                                 “Bentornato”                                                                                                                              
“Grazie”                                                                                                                           
“Come stai?Provi ancora molto dolore?”                                                                                       
“Bene, sono ancora un po’ intontito e dolorante, ma almeno sono vivo, e tu?”                                                                                               
“Mi sono ristabilita…Ikari….grazie”                                                                                                
“Per cosa?”                                                                                                                       
“Per avermi salvata, se fossi salita sull’EVA la mia morte sarebbe stata certa. Tu nonostante non conoscessi nulla di questo mondo….”                                                                                                
“Shh, non ringraziarmi. Io dovevo. Non  avrei tollerato la tua morte per la mia codardaggine. Io sono sempre fuggito di fronte ai problemi, questa è la prima volta che li affronto. Ma sapevo di non essere solo. Tu sei rimasta al mio fianco e le tue parole mi hanno dato la forza necessaria”                          
Rei non sapeva cosa rispondere, era in imbarazzo per le parole di Shinji. Non era mai stata l’ispirazione di nessuno,nessuno faceva mai caso a lei, ai suoi problemi, alle sue paure. Lei era solo uno strumento da usare, nulla di più. Era sempre stata sola.                                                                                          
 “Io….devo andare”                                                                                           
Non ce la fece, Shinji l’afferrò per il polso e la attirò a se. La strinse al suo petto e le accarezzò i capelli. Rei trovò che quello era il posto più bello del mondo, fra le braccia di Shinji. Il ragazzo le sollevò dolcemente il mento e premette le labbra dolcemente sulle sue.                                                                          
Rei non era mai stata baciata ma le piaceva, le piaceva il sapore di Shinji, le piaceva sentirlo così vicino.                                       
Shinji non sapeva cosa gli era preso, non aveva mai fatto nulla del genere. Lui era timido, schivo e solitario. Si era ricoperto di una corazza. Ma quella corazza era stato spezzata il giorno in cui aveva conosciuto Rei. Sentiva che era simile a lui, lei lo capiva, lei era rimasta al suo fianco, era stata la sua ispirazione ma soprattutto lei era tutto ciò  che in quel momento voleva. Le sue labbra erano come un balsamo per lui.                                                                      
Rei si staccò e guardò Shinji intensamente. E li vide, i suoi sentimenti ,venivano riflessi nei grandi occhi di Shinji. Era come guardarsi in uno specchio. Loro si capivano, si completavano. Erano riusciti a troavarsi e anche se il mondo stava andando loro due sarebbero stati più forti di tutto e tutti perché potevano contare l’uno sull’altra.                                          
Shinji la strinse forte e accostò le labbra al suo orecchio                          
“Rei, tu non sei sola, ricordatelo sempre”                                                             
Il sole ormai stava tramontando su Neo Tokyo 3. Rei e Shinji tornarono ad abbracciarsi, come sfondo una città distrutta e i resti del cadavere dell’angelo
 

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