Primo Anno - MATRICOLE

di theprincegauss
(/viewuser.php?uid=632662)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il pentamestre può uccidere ***
Capitolo 2: *** Ore buche , interrogazione e la temibile prof di matematica. ***



Capitolo 1
*** Il pentamestre può uccidere ***


Salve , lasciate che mi presenti !
Il mio nome è Leonard , Leonard Friedrich Gauss per la precisione .
Sono un ragazzotto di 14 anni a cui piace fare casino e quelle cose lì , sapete come è , al giorno d’oggi siamo un po’ tutti così .
Sembra ieri che venivo promosso alle medie (dopo il duro esame) e che affrontavo i primi tre mesi del Liceo Scientifico Dante Alighieri (Sono italiano , dal nome non sembra) . Devo ammettere che il Liceo è forse un luogo meraviglioso , un luogo che tocca i confini tra l’immaginazione e la realtà !
Per fare un esempio , alle medie non mi sarei mai sognato di uscire durante l’ora e comprare uno spicchio di pizza o una parigina al bar , mai ! Qui invece lo puoi fare ! Inoltre se non ci sono i professori ti mandano a casa prima e meraviglia delle meraviglie , in classe ci sono i balconi … Forse in tutte le scuole non è così , ma la nostra ha questa piccola ma ottima peculiarità !
Ora basta ! Devo iniziare a parlare della storia che vi voglio raccontare , ovvero tutto quello che ho fatto , sto facendo e farò in questo pentamestre  finale !
Oggi è l’11 febbraio e come gli altri giorni mi accingevo ad andare a scuola a piedi , arrivato nell’ampio cortile della scuola (ampio tanto quanto un campo da calcio , se non di più) trovavo come sempre il mio amico Jim Hammet  (Suona in una band , un tipo fico ma allo stesso tempo profondo, con una fissazione per i sederi delle compagne) che parlava con il mio “fratello” Andrew Lucky (Lucky non solo di cognome , anche di fatto ) . Appena arrivai dinanzi i due Jim esclamò : “Fred ! Come al solito arrivi sempre dieci minuti prima , neanche un orologio svizzero manterrebbe questa puntualità per quasi sei mesi” – Di tutto canto gli risposi : “Sai Jim , non è precisione , è abitudine ! Hai studiato Storia dell’arte ? Mi sa che interroga !” –Allora Jimmy disse : “Conosci già la mia risposta , non ho studiato ,se mi interrogherà andrà male , se non mi interrogherà godrò e sarò contentissimo” – Andrew si intromise nel discorso : “Ragazzi , io ho studiato grosso modo , spero solo che non mi interroghi sui Greci e su quelle dannate anfore ! Non avevo voglia di impararmi cose di tale inutilità !” –Allora dissi : “Chiamala pure inutilità , ma intanto ti formano una cultura!” .
Decidemmo che il discorso si stava facendo troppo serio per i nostri gusti ed era giunto il momento di entrare in classe .
Appena varcai la porta trovai alla mia sinistra Alexia Atcher “Muso di ferro” per noi comuni mortali .
Era forse la ragazza più odiosa del circondario ! Manteneva sempre la stessa espressione , immagino che i muscoli del viso si siano atrofizzati . Inoltre era una gran lecchina , ma non con una professoressa , ma con tutte ! (Anche con il professore di educazione fisica!) .
Sorvolando questi particolari riguardanti ella e i suoi spregevoli comportamenti , lasciate che vi racconti l’inizio epico della lezione. Presi posto , e aspettai i compagni . C’erano tutti : Oltre ad Alexia , Jim , Andrew ed io , entrarono Erika , Emma , Sharon , Glenda , Mafalda , Jenna , Destra e Raffaella per le ragazze e James , Tobias , Gary , David , Mark , Ray , Françoi e Karim .
Fu lì che il corto fantozziano ebbe inizio !

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ore buche , interrogazione e la temibile prof di matematica. ***


C’eravamo tutti , eppure la professoressa d’arte non si vedeva ,ciò era strano , di solito non fa mai un’assenza nonostante tutte le imprecazioni , le suppliche , le preghiere e le bestemmie (Soprattutto da parte di Jimmy) . Allora decisi di avviarmi verso la porta con fare furtivo , quasi come se avessi in tasca delle gomme da masticare e non volessi condividerle con i compagni. Sbirciai dal piccolo spiraglio tra la porta e i saldi vincoli che le permettevano di girare , il corridoio era vuoto. Capii la situazione in cui ci trovavamo e camminai fino al centro dell’aula in maniera lenta , molto lenta , troppo lenta , credo che una lumaca avrebbe potuto superarmi . Una volta giunto alla meta alzai lo sguardo al cielo e gridai : “E’ probabile che la prof non venga!” Subito Jim si alzò , venne vicino a me e fece : “Buono , ora me la vedo io !” Avevo subito capito a cosa si riferiva il chitarrista e decisi di affidare a lui le redini dell’operazione F.B.S.B.P.T.S. (Fare Bordello Senza che i Bidelli o i Professori Ti Scoprano) , operazione fallita tante volte sotto il comando di valorosi membri della classe . Karim si alzò e andò a parlare con Tobias e Gary , Alexia cercò invano di fare la simpatica con Erika e Emma , io come solito andai a parlare con Glenda delle solite cose (Tuttalpiù discutevamo di doppi sensi e su allusioni sessuali , lei era una ragazza tutta d’un pezzo , non si scandalizzava se le ficcavi un ombrello nelle parti basse , però poi dovevi fare il record mondiale dei 100 metri , questo è ovvio !) . Jim e Andrew iniziarono a guardare il sedere formoso di Jenna , cosa che facevano sempre e avrebbero potuto fare per l’eternità , purtroppo la punzella se ne accorse e , ahimè, è meglio che non vi dica l’indegna fine del chitarrista e del fortunello. Destra andò alla lavagna insieme a Mafalda , la prima per scrivere o disegnare cose insensate l’altra per mostrare la sua bravura nel russo , lingua che padroneggiava pienamente. Ray andò da Jim che ancora si difendeva dagli schiaffi , simili a fendenti , di Jenna e urlò : “Cara , vedi di restituirmi il quaderno di Matematica , che devo copiare i compiti da Leo “ Io risposi strepitando : “Ray , se vuoi copiare i compiti di Mate sono 50 e passa euro” Lui mi guardò con occhi da cerbiatto e decisi che per questa volta passava gratis al botteghino , come le altre volte del resto . L’ora finì , l’operazione era riuscita … Stentavo a crederci , ma poi entrò la prof di Italiano , io la stimavo , era la migliore professoressa che avessi mai avuto , severa e simpatica allo stesso tempo. Tornammo tutti ai nostri posti e sussurrammo un “Buongiorno” eravamo tutti imbarazzati perché ci aveva colto sul fatto nonostante le avessimo promesso di non fare più baccano , cosa patologicamente impossibile per un ragazzo di 14 anni con poche monete in tasca e tanti sogni nel cassetto . Dopo che ci rimproverò tutti , chi più chi meno , iniziò a correggere i compiti e interrogare i malcapitati . Karim prese 3 , Jenna se la cavò con il 6 e Jim prese 7 , perché la prof lo acchiappò sull’argomento che aveva ripetuto meglio. Appena la gelida professoressa uscì dall’aula Jimmy si alzò , bestemmiò in lingua arcaica-giamaicana e esultò per i punti che aveva messo sul suo profitto annuo . Andai da lui , principalmente per parlargli , ma poi mi scappò il solito insulto da quattro soldi su quanto la desse sua madre sulla tangenziale . Incassò il colpo e me lo rispedì , ormai era sempre così. Tornai subito a posto , perché matematica era sull’uscio della porta . Tra tutte le professoresse lei era quella che più mi faceva andare sui nervi , nonostante la matematica fosse una tra le mie materie preferite…

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2449906