Un sogno che si avvera

di Sara_Damon_Milan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** La decisione di mia madre ***
Capitolo 3: *** L'arrivo in Argentina ***
Capitolo 4: *** Il primo giorno agli Studi ***
Capitolo 5: *** In giro a fare shopping ***
Capitolo 6: *** Una giornata un pò movimentata ***
Capitolo 7: *** Meglio se stai a casa! ***
Capitolo 8: *** Due sorprese inaspettate! ***
Capitolo 9: *** Una new entry nel cast! ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


Sto camminando in giro per Milano sempre con le mie fidate cuffiette, mi accorgo che la cartella si è aperta, così mi fermo per chiuderla, ma non faccio in tempo che qualcuno mi viene addosso < scusami > disse una voce maschile < di niente > dissi  alzando lo sguardo e vidi davanti a me Ruggero Pasquarelli < tieni, questi ti sono caduti. Wow sono bellissimi questi disegni > disse lui < grazie, li ho fatti io,comunque è un piacere conoscerti > dissi sorpresa < Anche per me e tu come ti chiami? > chiese Ruggero < io sono Sara > < ehi, comunque sono davvero belli i disegni, lo fai per passione o fai parte di una scuola? > chiese Ruggero < faccio una scuola di moda > dissi imbarazzata < ti va di venire a casa mia per parlare dei disegni? > chiese lui < certo, avviso mia madre > dissi. Avvisai mia madre e dopo pochi minuti mi ritrovai in macchina con Ruggero diretti a casa sua, una volta arrivati iniziammo a parlare dei miei disegni < si, sono vestiti che ho disegnato io per un compito di scuola! > dissi imbarazzata < ascolta, posso tenerli io? Voglio farli vedere alla mia agente, voglio vedere cosa ne pensa! > disse lui < si, va bene, ma perché li vuoi far vedere alla tua agente? > chiesi curiosa < perché se gli piacciono potremmo avere un lavoro per te > disse Ruggero < del tipo? > chiesi ancora più curiosa < questo non te lo posso dire, lo scoprirai presto, dai ti accompagno a casa > disse Ruggero.  Alcuni minuti dopo fummo sotto casa mia < lasciami il tuo numero così se ho qualche informazione potrò chiamarti > disse lui < si, 3460814279 > dissi mentre lui scriveva sul cellulare < e il tuo non me lo lasci? > chiesi < si, scusami, 3482549831 > disse lui mentre io scrivevo sul mio cellulare < allora ci si saluta > < si, alla prossima > disse Ruggero andandosene. Ero felicissima di averlo incontrato, spero che mi chiamerà presto per quel lavoro. I giorni passarono e non mi arrivò nessuna notizia da parte di Ruggero. Oggi sono a casa a studiare e suona il mio cellulare < ciao, sono Ruggero, ho bisogno di incontrarti per parlare un po’ della proposta di cui ti avevo accennato >  scrisse lui < okkey, dimmi quando ci possiamo incontrare! > risposi < anche oggi se ti va, ti vengo a prendere fra un’ora, aspettami giù > rispose lui < va bene, ci vediamo dopo > risposi e mi misi di nuovo a fare i compiti. Un’ora dopo mi ritrovai nell’appartamento di Ruggero  < Sara, lei è Giulia, la mia agente > disse Ruggero presentandomi Giulia < piacere Sara, Ruggero mi ha parlato tanto di te > disse lei stringendomi la mano < e lui mi ha parlato di te > dissi imbarazzata < allora, ti ho fatto chiamare perché ho una notizia da darti > disse Giulia < dimmi > risposi curiosa < la produzione di Violetta 2 ha deciso di usare i tuoi modelli per farli indossare hai protagonisti della serie, saresti disposta a trasferirti per un periodo di tempo in Argentina per lavorare con noi? > chiese Giulia < si, mi farebbe molto piacere, però non so se mia madre mi darà il permesso, è molto severa su queste cose > dissi preoccupata < vedrai che accetterà, perché in fondo è un modo per far conoscere il tuo stile nel mondo e così avrai più opportunità lavorative quando sarai più grande > disse Ruggero < va bene, potete venire domani a parlare con lei? > chiesi < certo, bene allora ci salutiamo qui > disse Giulia < Ruggero mi accompagni? > chiesi < si, certo > disse lui. Il giorno dopo qualcuno bussò alla porta < mamma vado io > dissi dalla cameretta < ciao > dissi facendo entrare Ruggero e Giulia < mamma, potresti venire qui un minuto? > chiesi a mia madre che era in camera da letto < dimmi > disse mia madre < loro sono Ruggero e Giulia vorrebbero parlare con te di una cosa molto importante per me > dissi molto seriamente < va bene, parliamo >. Io non c’è la facevo a stare lì, così me ne andai in cameretta, dopo mezz’ora mia madre mi chiamò < Sara vieni qui > disse mia madre dalla cucina < allora cosa hai deciso, riguardo alla proposta di trasferirmi in Argentina per lavorare con la Disney? > chiesi molto preoccupata della risposta di mia madre

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Capitolo 2
*** La decisione di mia madre ***


< io ho deciso che tu non andrai con loro > disse mia madre, quando mia madre disse questo il mondo mi stava crollando addosso < mamma, ma è un’opportunità unica, non so quando mi potrà capitare di nuovo un’esperienza simile > dissi quasi piangendo < ma tu sei pazza, non pensavi vero che io ti avrei lasciata da sola dall’altra parte del mondo, in un paese che non conosci nemmeno la lingua e poi dovevi anche mollare la scuola, tu se pazza, non chiedermelo nemmeno più, la discussione finisce qui! > disse mia madre andandosene, io mi misi a piangere, non ci credevo che mia madre mi avesse detto di no < stai tranquilla, riuscirai a fargli cambiare idea, ne sono sicuro > disse Ruggero abbracciandomi < ci proverò, ora andate, vi farò sapere al più presto > dissi aprendo la porta di casa e facendogli uscire. I giorni passarono lentamente, incomincia a non mangiare più troppo arrabbiata con mia madre, non faccio più i compiti, sto tutto il giorno a letto a piangere < mi spieghi perché è così importante andare in Argentina? > chiese mia madre entrando in camera mia < perché mi piace l’Argentina e poi sarebbe una bellissima esperienza lavorare con dei personaggi famosi della Disney e poi se faccio conoscere il mio stile in un altro paese molto probabilmente riuscirò a trovare lavoro più facilmente nel mondo della moda > dissi mettendomi a sedere < va bene, ci penserò, però tu studia che domani hai la verifica > disse mia madre uscendo < si mamma >. Oggi durante la lezione mi è arrivato un messaggio di Ruggero < ehi, lo so che non riesci a convincere tua madre, ma non posso restare qui ancora per molto, devo andare a registrare, hai tempo ancora un giorno per farmi sapere la tua decisione > scrisse < lo so, mi ha detto che ci penserà, ma ti prometto che entro oggi te lo farò sapere > dissi. Tornando a casa le cose mi sembravano strane dissi aprendo l’armadio, ma dentro non c’era niente < mamma, dove sono tutti i miei vestiti? > chiesi curiosa < sono qui > disse mia madre entrando in camera mia con una valigia < perché sono in una valigia? > chiesi ancora più curiosa nel sapere che cosa stava succedendo < ho parlato con tuo padre e insieme abbiamo preso una decisione, potrai andare in Argentina > disse lei, ero felicissima, così gli saltai praticamente addosso < grazie, non ve ne pentirete, vi prometto che farò la brava > dissi contentissima < partirai domani pomeriggio, così domani potrai salutare le tue amiche > disse lei abbracciandomi. Oggi sono arrivata a scuola strafelice e si notava molto < Sara ma che hai? > chiese Emanuela guardandomi un po’ perplessa < adesso te lo dico, scusi prof posso dire una cosa alla classe? > chiesi alla Prof Villani ( la prof di Disegno) < si, parla > rispose lei < ragazze so che con alcune di voi non ho legato subito e invece con altre è nato un bellissimo rapporto, la cosa che vi volevo dire era che io mi trasferisco in Argentina > dissi tutto d’un fiato < cosa? > chiese Emanuela sorpresa < si, l’altro giorno ho incontrato una persona che lavora alla Disney e ha visto i miei disegni e ha detto che potevo lavorare con loro alla produzione della seconda stagione di un programma > dissi felice < wow, sono contenta per te, mi mancherai molto Berry! > disse Edmea venendomi ad abbracciare < anche tu, le tue battute non me le potrò mai scordare > dissi iniziando a ridere e facendomi cadere qualche lacrima < ci mancherai molto Berry > dissero le ragazza venendomi ad abbracciare. Non avevo detto niente ad Alice (la mia migliore amica) sarei passata nel pomeriggio a Zibido per salutarla. Sono in macchina diretta a Zibido, gli dico di lasciarmi davanti all’oratorio < ciao Sara > disse Alice venendomi ad abbracciare < ciao, ascoltate devo dirvi una cosa importante > dissi cercando di non piangere < mi trasferisco in Argentina > disse Alice cercando di sdrammatizzare, ma quando vide la mia faccia capì che non stavo proprio scherzando < quindi è vero? > chiese Alessandro < si, la Disney mi ha offerto un posto di lavoro come disegnatrice di abiti per una serie tv! > dissi < e mi lasci così, lo sai che se tu sei lontano io non riesco a sopportarlo! >disse Alice venendomi incontro piangendo dissi abbracciandola < ragazzi facciamo una foto tutti insieme così mi ricorderò sempre di voi? > chiesi divertita < si > risposero tutti. Ci facemmo la foto e poi mi vennero ad abbracciare < ci mancherai Sara > dissero tutti dissi allontanandomi. Salgo in macchina e faccio un sospiro di sollievo < pronta a partire? > chiese Ruggero < un po’ nervosa, ma si, sono pronta! > dissi. Arrivati all’aeroporto facemmo il Checkin e poi ci ritrovammo in aereo < allora, è la prima volta che voli? > chiese Ruggero < in realtà si, non mi sono mai allontanata dall’Italia > dissi nervosa < vedrai è bellissimo volare > disse lui < speriamo > risposi < stiamo per partire se hai paura stringi la mia mano > disse lui porgendomi la sua mano < grazie, ma non credo che ne avrò bisogno > dissi, appena partimmo gli tenni subito la mano, mi girai e vidi che lui stava ridendo < okkey, forse ne avevo bisogno > dissi mettendomi a ridere. Ho preso per la prima volta l’aereo, sto andando in un paese che nemmeno conosco e di questo sono molto felice, incontrerò i miei idoli e potrò lavorare fianco a fianco con loro, non vedo l’ora di atterrare anche se ci vorranno 14 ore di volo, ma ne varrà la pena. Ciao, volevo dirvi, che ho cambiato un pò le date, le riprese di Violetta 2 sono iniziate quest'anno al posto dell'anno scorso e quelle di Violetta 1 sono iniziate l'anno scorso. Vi prometto che nel prossimo capitolo parlerò dei personaggi della serie

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Capitolo 3
*** L'arrivo in Argentina ***


Mi sono appena svegliata da un lunghissimo sonno < buongiorno > dissi sbadigliando < giorno, siamo quasi arrivati mancano ancore 4 orette > disse Ruggero < ragazzi devo darvi una notizia bella e una brutta, da quale comincio? > chiese Giulia da dietro < da quella bella > dicemmo io e Ruggero in coro < allora, Sara tu alloggerai nello stesso hotel dove si trovano gli altri ragazzi > disse Giulia < che bello, ma la notizia brutta? > chiesi preoccupata < quella brutta è che non ci sono più appartamenti a disposizione, quindi dovrai dividere la stanza con qualcuno! > < può dormire con me se lei vuole > disse Ruggero guardandomi chiese Giulia arrabbiata < scusa, era una proposta, ma allora dove dormirà? > chiese Ruggero in pensiero < calmati, stavo per dirgli di scegliere una compagna di stanza tra: Lodovica, Mercedes, Alba, Martina e Candelaria > disse lei aspettando la mia risposta < con Lodovica, almeno quando non so qualcosa in spagnolo posso parlare in italiano > dissi iniziando a ridere < va bene, ci vediamo dopo > disse Giulia lasciandoci da soli < peccato che non posso stare in stanza con te ci saremmo divertiti come dei pazzi! > disse Ruggero iniziando a ridere < queste sono le regole e non si discute! > dissi imitando la voce di Giulia alla partenza, dopo che mi ha detto un sacco di cose che non si possono fare < va che ti sento! > disse lei da dietro, io mi tappo la bocca e mi giro verso Ruggero che sta morendo dalle risate, così mi metto a ridere pure io. Finalmente mancano solo 10 minuti all’arrivo, sto già mettendo via le mie cose < ascolta, quando andiamo in aeroporto, ci saranno un sacco di ragazze urlanti che vogliono un mio autografo, tu continua ad andare avanti tanto non ne faccio molti e poi ti raggiungo in macchina > disse lui seriamente < okkey, però di giorno posso uscire con voi o nasce qualche pettegolezzo? > chiesi preoccupata < qualcuno nascerà, ma se noi lo smentiamo non succederà niente! > disse lui sorridendo < 2 minuti all’atterraggio!> disse il comandando dalla cabina. Sono così emozionata, sono in Argentina, come mi aveva detto Ruggero all’uscita dell’aeroporto c’erano un sacco di sue fan, io feci quello che mi aveva detto e ora sono in macchina ad aspettarlo < finalmente, pensavo di avessero rapito! >dissi divertita < molto spiritosa, ogni volta che mi muovo è così, ma non solo io anche gli altri ragazzi! > disse Ruggero mettendosi a ridere < andiamo > disse Giulia all’autista. Ogni volta che vedo un monumento di Buenos Aires mi metto a gridare < un giorno ti faccio fare il giro della città, promesso! > disse Ruggero guardando fuori dal finestrino < siii, non vedo l’ora! > risposi esultando, pochi minuti dopo arrivammo negli appartamenti < andiamo prima da Lodovica, così puoi lasciare la tua roba da lei > disse Ruggero, continuavamo a bussare, ma nessuno rispose < probabilmente non ci sarà, fa niente, lascia la tua roba da me! > disse Ruggero prendendo la mia valigia e scendendo al piano di sotto. Non appena aprì la porta ci fu un urlo fortissimo < Bienvenido > urlarono tutti e andarono ad abbracciare Ruggero < Ruggero, cosa significa Bienvenido? >chiesi alle spalle di Ruggero senza farmi sentire dagli altri < benvenuto > rispose Ruggero tornando poco dopo di fianco a me < e lei chi è? > chiese Lodovica in italiano < ragazzi, lei è Sara, da oggi lavorerà con noi come nostra stilista! > disse Ruggero presentandomi < molto piacere di conoscerti! > disse Lodovica venendomi a stringere la mano < ah, Lodo, lei starà in camera con te, perché Giulia, non ha permesso che lei dormisse con me! > disse Ruggero ridendo sotto i baffi < voglio vedere! > disse Lodo mettendosi a ridere < Entonces celebrar mi regreso? > disse Ruggero < ha detto se celebriamo il suo ritorno! > tradusse Lodo vedendo la mia faccia. Io mi misi in un angolo ha guardare gli altri che parlavano < Sara, loro sono Martina, Mercedes, Alba e Candelaria > disse Lodo < hola!> risposi in spagnolo, vedo che Martina dice qualcosa a Lodo < Tini,mi ha chiesto se segui Violetta? > chiese lei < si, mi sono subito innamorata di questa serie e sono contentissima di essere qui! > dissi emozionatissima. Qualche minuto dopo ero ancora da sola, così per sbaglio mi addormentai < Sara svegliati! > disse Ruggero, ma io non ci facevo caso, ero troppo stanza < sta dormendo Ruggero, lasciali qui! > disse Lodo < no, almeno fammela portare sul letto, così starà più comoda, povera si deve ancora abituare al fuso orario! > disse Ruggero prendendomi in braccio e portandomi in camera < notte! > disse lui baciandomi la fronte. Sto dormendo beatamente nell’appartamento di Ruggero, non ci credo ancora, finalmente il mio sogno si sta avverato. Grazie per aver letto il terzo capitolo aggiornerò al più presto

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Capitolo 4
*** Il primo giorno agli Studi ***


Mi sveglio e mi ritrovo nel letto di Ruggero, non mi ricordo come sono arrivata qui … ah già mi ha portato Ruggero in braccio < giorno > dissi andando in cucina < in realtà è sera! > disse Ruggero ridendo < che ore sono? > chiesi sbadigliando < sono le 18.00, ti sei addormentata per 1 ora > rispose lui < scusa ero troppo stanca! > dissi sedendomi sulla sedia < non ti preoccupare, però ti conviene andare su da Lodovica, che tra un’ora e mezza andiamo a cena con i produttori per parlare della seconda stagione! > disse Ruggero sedendosi anche lui < si, vado a prendere la mia valigia > dissi andando in camera e prendendo la mia valigia < in che stanza devo andare? > chiesi prima di uscire dalla porta < devi andare alla camera 17B > disse Ruggero. Uscì dalla porta e andai al piano superiore, bussai alla porta di Lodovica < ciao, vieni entra > disse lei facendomi entrare, avevo l’asciugamano in testa, si vede che si era appena lavata < grazie, dove posso appoggiare la valigia? > chiesi < puoi appoggiarla vicino alla finestra, quel letto va bene o preferivi stare dall’altra parte? > chiese lei molto gentilmente < no, va bene qui, grazie! > dissi appoggiando la valigia < lo sai che tra un’ora e mezza abbiamo la cena di presentazione con il direttore vero? > chiese pettinandosi i capelli < si, lo so, Ruggero me l’ho ha detto, comunque posso farmi una doccia? > chiesi spaesata < si, vai, io sono appena uscita! > disse Lodo accendendo il fon. Aprì la valigia e mi infilai in doccia, dopo pochi minuti dopo uscì dalla doccia < non so cosa mettere! > disse Lodo mostrandomi due magliette < quale mi consigli? > chiese lei < io ti consiglio quella > dissi indicando la maglietta bianca a mezze maniche < e poi mettiti questi > dissi indicando i jeans dietro di lei http://thumbs.ebaystatic.com/d/l225/m/mYHc0lRr0Uc8WP2CBhhp8Ag.jpg < si, mi piace, sei brava > disse lei vestendosi. Dopo un’ora ero quasi pronta, io indossai una bellissima maglietta con un leopardo sopra blu, con sotto dei fusò bianchi, suonano alla porta < vado io! > disse Lodo andando ad aprire, poco dopo entrarono Martina e Candelaria < hola > dissi < vuoi che ti trucchiamo noi? > chiese Lodo < si,grazie, di solito mi truccava la mia migliore amica! > ricordandomi di lei mi rattristai < Estàs bien? > chiese Martina < si, stavo pensando alla mia migliore amica, devo mandarle un messaggio, scusatemi un secondo > risposi mandando un messaggio alla mia migliore amica scrivendogli che mi manca un casino, poco dopo tornai dalle altre < allora, mi truccate?> chiesi alle ragazza < si > dissero in coro. Ci troviamo nel furgone per andare al ristorante, sento i ragazzi ridere e scherzare < vedrai che tra qualche settimana imparerai anche tu lo Spagnolo e sarà facile capire che dicono! > disse Ruggero che si era seduto di fianco a me < lo spero, a me piace lo Spagnolo però non l’ho mai imparato! > dissi guardando fuori dal finestrino < io ho dovuto fare un corso accelerato di due settimane per impararlo, se vuoi quando hai tempo e anche io te lo posso insegnare! > disse Ruggero < si, mi piacerebbe molto, grazie per essere così gentile con me! > dissi guardandolo negli occhi < figurati, sei una ragazza straordinaria e mi fa piacere! > disse lui. Pochi minuti dopo arrivammo al ristorante, entrammo e ci sedemmo < wow Lodo, sei bellissima! > disse Ruggero a Lodo < ti piace? L’ha scelto Sara! > disse felice lei della mia scelta < avevo detto che aveva buon gusto! > disse lui mettendosi a ridere. In fondo al tavolo un signore ha iniziato a parlare, ma io non ci capivo niente, poi sentì il mio nome, così Ruggero mi spinse ad alzarmi < hola > dissi per poi risedermi < sai dire solo questo? > chiese Ruggero ridendo < si, è l’unica cosa in spagnolo che so! > dissi mettendomi a ridere. Due ore dopo eravamo già tornati agli appartamenti < stanca? > chiese Lodo sedendosi sul letto < un po’, non mi sono ancora abituata al fuso orario! > dissi sdraiandomi < si, anche io all’inizio ci ho messo un po’ per abituarmi! > disse Lodo sdraiandosi nel letto < la sveglia ha che ora è? > chiesi < è alle 8.00 > disse lei < ah okkey, ora notte, ci vediamo domani! > dissi toccando il cuscino e crollando profondamente. Sono così felice che non riesco nemmeno a fare colazione < sicura che non vuoi niente? > chiese Lodo preoccupandosi < no, tranquilla, sono nervosissima e ho lo stomaco chiuso > dissi toccandomi la pancia, intanto qualcuno suonò al campanello < vado io, tu finisci di mangiare … però come si dice: chi è? > chiesi prima di andare ad aprire < si dice: quién es? > disse Lodo ridendo, io andai ad aprire < quién es? > chiesi cercando di non sbagliare < sono Ruggero > disse lui dall’altra parte, io aprì la porta < pensavo fosse Lodo, vedo che hai imparato qualche altra parola in spagnolo! > disse lui ridendo < si, ho anche imparato: buenos dìas > dissi mettendomi a ridere < bene, siete pronte? > chiese Ruggero < si, andiamo > disse Lodo chiudendo la porta dietro di noi. Siamo arrivati agli studi < wow, non me li immaginavo così grandi! > dissi sorpresa < si, sono molto grandi > rispose Lodo < hoy voy a mostrarles dònde se convertiràn las diversas escenas > (oggi, vi mostrerò dove saranno girate le varie scene) disse il direttore < ha detto che… > < ho capito solo scene per cui se non ho capito male ci farà vedere le varie scenografie giusto? > chiesi speando di aver capito bene < si esatto, stai iniziando a migliorare! > disse Ruggero dandomi una pacca sulla spalla < visto, pian piano imparo > dissi ridendo. Andammo da una parte all’altra della città, continuavo ad emozionarmi per qualsiasi cosa che vedevo, mi sa che Ruggero non ne poteva più delle mie urla, poi tornammo agli studi, ero con gli altri ragazzi nel camerino a cantare En mi mundo quando Giulia entrò < scusa Sara, mi servi un secondo! > disse lei < si, arrivo! > dissi uscendo dalla porta con lei < visto che sei la stilista dei ragazzi, dovresti andare con loro a comprare i vestiti per la serie! > disse Giulia < va bene, ma chi paga i vestiti? > chiesi < paga la produzione, darò ai ragazzi una carta di credito con soldi illimitati, dovresti trovargli almeno 5 outlet > disse lei < va bene, oggi pomeriggio ci andiamo > dissi felice, disse Giulia < a okkey, va bene, ora torno dagli altri ci vediamo dopo > dissi tornando dagli altri, finalmente avrei visitato un po’ l’ Argentina e poi in compagnia di Ruggero, sarebbe stata una giornata fantastica. Scusate, non so come si staccano i paragrafi, comunque spero vi sia piaciuta, scusa per il ritardo, ma avevo delle cose da fare importanti e non riuscivo a continuarla, aggiornerò il più presto possibile un bacio Sara

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Capitolo 5
*** In giro a fare shopping ***


Sono contentissima, finalmente visiterò Buenos Aires < allora sei pronta? > chiese Ruggero entrando in camera mia dissi uscendo dalla porta. Il tempo non era dei migliori, c’erano un po’ di nuvole nere, però non mi preoccupavo più del dovuto < allora, incominciamo subito a girare per i negozi, da dove vuoi iniziare? > chiese lui < non lo so, dimmi tu! > disse Sara < allora andiamo da questa parte > disse lui prendendomi la mano. Camminammo per un po’, poi vidi un completo bellissimo < guarda questi jeans, starebbero da dio per il tuo personaggio! > dissi trascinandolo letteralmente nel negozio, comincia a prendere cose dagli scaffali e a consegnarglieli per farglieli provare, dopo un po’ uscisse dal camerino < come sto? > chiese facendo il giro < no, quel cappello non ti sta bene! Prova questo! > dissi lanciandogli un cappello da rap < questo no, mi sta malissimo! > disse Ruggero ridendo < si, hai ragione, dai paghiamo i Jeans e le scarpe, il resto non mi convince > dissi andando alla cassa, uscimmo e camminiamo ancora un po’ < mi fai vedere qualcosa di Buenos Aires? > chiesi facendo gli occhi da cucciolo < va bene e comunque avrei detto di si anche senza i tuoi occhi da cucciolo! > disse lui ridendo e chiamando un taxi. Visitammo un po’ la città e comprammo tantissime cose, avevamo le mani pieni di buste, visto che eravamo stanchi ci sedemmo in un piccolo bar e ordinammo una cioccolata calda < allora, quando è iniziata la tua passione per la moda? > chiese Ruggero curioso < quando ero piccola sognava sempre di avere un negozio di abiti da sposa tutto mio e della mia migliore amica! > detto questo mi rattristai subito < ehi, non devi essere triste, vedrai che la rivedrai presto! > disse mettendo la sua mano sulla mia < non ne sono sicura, lavorando qui, non so quando potrò tornare in Italia! > < facciamo una promessa, ogni volta che devo tornare in Italia per promuovere Violetta o per qualche altra cosa, ti prometto che ti porterò con me, ci stai? > chiese lui ridendo < si, grazie, è difficile stare lontano dalla famiglia? > chiesi senza essere troppo invadente < un po’, perché non ho i miei amici e la mia famiglia, ma il legame che si crea sul set è una cosa bellissima e spettacolare, quando imparerai lo spagnolo te ne renderai conto! > disse lui pagando il conto. < Non ti conosco ancora bene, il tuo colore preferito? > chiese lui < rosso > < animale preferito? > < cane, delfino e cavallo > < wow, sei un’amante degli animali! > disse lui divertito. Sentì una goccia sulla guancia, però non ci feci caso e in meno di tre minuti scese una pioggia fortissima, noi ci riparammo sotto un portico < ora cosa facciamo? > chiesi preoccupata < dobbiamo correre! > disse lui < ma sei pazzo? Così ci bagniamo tutti e due! > dissi < l’albergo non è tanto lontano, non voglio spendere soldi per così pochi passi, ti fidi di me? > chiese lui tendendomi la mano < certo, ma resta sempre una pura follia > dissi accentando la sua mano, ci mettemmo a correre come dei disperati per le strade di Buenos Aires, ridendo come due pazzi cercando di non perdere i pacchetti in giro per strada. Dopo poco tempo arrivammo all’albergo < oddio, tu sei pazzo! > dissi mettendomi a ridere < si, lo so, ora sarà meglio andarci a cambiare altrimenti ci ammaliamo sul serio > disse lui accompagnandomi al piano, attaccata alla porta c’era un messaggio < scusa, sono dovuta andare via, apri tu > lessi quello che c’era scritto, provai a cercare le chiavi ma non le trovai < non trovo le chiavi, devo averle dimenticate dentro! > dissi tirandomi una sberla in fronte < fa niente, però ora ci vuole una bella doccia calda altrimenti ci ammaliamo, vieni da me a fare la doccia, ti presto qualche vestito! > disse lui. Entrammo nel suo appartamento e nessuno parlò < vado prima io, così dopo puoi metterci tutto il tempo che vuoi! > disse andando nell’altra stanza, dopo poco tempo uscì in accappatoio “ha un fisico bellissimo” pensai tra me e me < a cosa stai pensando? > chiese Ruggero interrompendo i miei pensieri < niente, posso andare io? > chiesi < si, puoi usare l’asciugamano che c’è sul lavandino! > disse lui indicandomi il bagno. Ci misi un po’, perché mi misi a pensare a tutto quello che era successo in questo periodo, da ritrovarmi a Rozzano, fino ad essere nella doccia di Ruggero, è così strano eppure è passato così poco tempo. Poco dopo uscì dalla doccia con l’asciugamano sopra al seno e sfregando l’altro asciugamano sui capelli < ehi, stanca ì? > chiese lui vedendomi sbadigliare < si, mi sento un po’ stanca! > dissi sedendomi sul divano < tieni questo, è il mio pigiama, è molto pesante ti terrà caldo! > disse lui tirandomi il pigiama. Andai a cambiarmi e tornai poco dopo da lui < cosa si mangia stasera? > chiesi curiosa < ho ordinato la pizza, per te va bene? > chiese lui gentile < certo, stasera non dobbiamo andare da nessuna parte vero? > chiesi < no, possiamo stare qui tranquilli, che ne dici se ci guardiamo un film? > chiese lui < si, va bene, decidi tu! > risposi < un film horror? > chiese < si, va bene e poi a me piacciono questi film! > dissi. Dopo mezz’ora è arrivata la pizza e poi ci siamo messi sul divano a guardare il film, in una certa scena non volevo guardare, così mi strinsi a Ruggero < ehi, se vuoi lo togliamo! > disse lui < no, scusa è che guardavo gli horror solo con la mia migliore amica e devo stringere qualcuno, mi dispiace > dissi mollando la presa < non ti ho detto che mi dava fastidio > rispose lui sorridendo. Pian piano non vidi più niente, mi sa che mi sono addormentata tra le braccia di Ruggero, che figura. Comunque oggi è stata una giornata fantastica e non la voglio proprio dimenticare.

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Capitolo 6
*** Una giornata un pò movimentata ***


Mi svegliai a causa del sole che mi arrivava in faccia, senza rendermene conto mi ritrovai con la testa sulla spalla di Ruggero < buongiorno dormiglione > gli dissi vedendolo sbadigliare < che ore sono? > chiese lui ancora addormentato, guardai il cellulare e mi misi ad urlare < sbrigati Ruggero, siamo in straritardo! > dissi alzandomi di colpo < perché che ore sono? > chiese lui < sono le 10.30 > dissi correndo in giro per la casa < oh merda, dobbiamo muoverci allora! Dovevamo essere al lavoro alle 9.30 > disse lui togliendosi la maglia davanti a me < Ruggero, abbiamo un problema! > dissi < del tipo? > chiese lui sorpreso < la mia maglietta non è asciutta, solo i miei pantaloncini lo sono, come facciamo? > chiesi < ti presto una mia maglietta e poi stasera me la dai, però sbrigati altrimenti non faremo in tempo! > rispose lui lanciandomi una sua maglia, la presi al volo e me la portai al naso, sapeva di un buon profumo, poco dopo mi girai e me la infilai. Dopo 10 minuti ci ritrovammo sul taxi che ci portava agli studi < non so cosa succederà, ma non credo qualcosa di buono! > disse lui divertito < sol perché abbiamo fatto un po’ di ritardo non credo ci licenzieranno! >risposi < non ne sono sicuro sai, il direttore su queste cose è molto severo, comunque siamo arrivati! > rispose aprendomi la portiera e prendendo alcuni sacchetti  < ma che fine avete fatto voi due? > chiese Lodo a bassa voce per non interrompere le riprese < ieri siamo usciti per fare shopping, solo che poi il tempo si è annuvolato ed ha iniziato a piovere, così c siamo messi a correre, solo che non avevo le chiavi, così Ruggero mi ha ospitato e sono rimasta a dormire da lui! > spiegai < voi due non me la raccontate giusta! > disse lei < Lodo sai dov’è Giulia? > chiesi < si, dovrebbe essere in aula costumi > disse < allora io vado a dargli questi, Ruggero vieni con me, così provi tutto! > dissi trascinandolo via < dove cavolo siete stai, siete in ritardo di un ora! > disse Giulia arrabbiata < scusaci, è una storia, ti ho portato i vestiti che abbiamo comprato ieri! > dissi dandogli i pacchetti  < va bene, ma tu perché indossi una maglietta da uomo? > chiese Giulia squadrandomi < è una storia lunga anche questa, comunque posso prendere una maglietta di scena di qualcuna? Gliela riporto domani! > dissi < si, vai, i vestiti delle ragazze sono sulla sinistra! > disse Giulia mandandomi nei camerini < e tu vieni con me a provarti i vestiti! > disse lei riferito a Ruggero. Entrai nel camerino ed iniziai a guardarmi in torno, negli abiti di scena non c’era niente che mi poteva piacere così continuai a girarmi in torno, però caddi e andai a sbattere contro qualcuno < scusami! > dissi imbarazzata < de nada! > (di niente) rispose Diego tranquillo, ci guardammo per alcuni minuti, poi mi sentì chiamare < arrivo, scusami! > dissi prendendo una maglia dallo stand di Lodo e uscì dalla stanza. Andai dove si trovarono Ruggero e Giulia per la prova degli abiti < questo mi piace, è un jeans sportivo ma molto nello stile di Federico! > disse Giulia complimentandosi < però a me non convince il cappello forse non lo dovevamo prendere, è troppo da rap! > dissi < fa niente lo daremo a Maxi, ha lui starà proprio bene! > disse Giulia mettendosi a ridere < allora, con lui abbiamo finito, ci serve che ci aiuti con gli altri ragazzi, sabato andrai con le ragazze a fare shopping e sabato prossimi ci andrai con il resto del gruppo, va bene? >mi chiese lei < si, però quando esco con i ragazzi, può venire anche Ruggero, così se non capisco qualcosa c’è lui ad aiutarmi! > dissi < si, va bene, ora io devo andare, tra 5 minuti ti voglio vedere nell’aula costumi dobbiamo parlare! > disse uscendo dalla porta < stai benissimo con questa maglietta! > disse lui < anche tu non stai male, ahaha! > dissi mettendomi a ridere < comunque volevo ringraziarti per avermi accompagnato a fare shopping, non mi sono mai divertito così tanto in giro per Buenos Aires! > disse abbracciandomi  forte, io risposi all’abbraccio < ora devo andare, altrimenti Giulia mi ammazza! > dissi dandogli un bacio sulla guancia e andandomene. Poco dopo fui in aula costumi < avevi bisogno? > chiesi entrando < si, sai cucire vero? > chiese lei ansiosa < ovvio, so fare tutto, che devo fare? > chiesi sedendomi sul divano < devi cucire questi bottoni e questa tasca che si è scucita, la nostra sarta di fiducia è malata! > disse Giulia in preda all’agitazione < calmati, ci metto poco, quando deve indossarlo? > chiesi < tra circa mezz’ora! > < cosa?? Non so se ce la faccio, ci provo! > dissi mettendomi al lavoro, poco dopo finì e portai il vestito nel camerino di Mercedes < Mercedes, ecco il tuo vestito cucito! > dissi porgendoglielo < gracias > rispose lei < de nada > risposi e uscì dalla porta. Giulia mi aveva detto di passare in direzione per parlare < posso entrare? > chiesi < si, prego vieni avanti! > disse Giulia < ditemi tutto! > dissi sedendomi sulla sedia < come sai già tu sei qui per creare gli abiti e gli abbinamenti per i nostri ragazzi, per cui avremmo pensato di farti lavorare come aiutante sarta, poi se migliorerai potrai fare quello che vorrai! > disse Giulia < lo so, però continuerei a stare con gli altri ragazzi vero? Mi stanno iniziando a stare tutti simpatici e comunque vorrei imparare meglio lo spagnolo! > chiesi facendo la faccia da cucciolo < va bene, adesso vedremo come accontentarti , ora puoi andare grazie! > disse Giulia accompagnandomi alla porta e facendomi uscire. Oggi è una giornata infernale, continuo ad andare avanti e dietro per lo studio come una pazza < Sara, non ti vedo da stamattina, non sei neanche venuta a pranzo! > disse Ruggero fermandomi per il braccio < si, sono stata troppo impegnata con il lavoro che non mi sono resa conto di non aver nemmeno mangiato > dissi traballando un po’ < ehi stai bene? Sei pallida! > disse < no, tranquillo, vai che ti chiamano! > dissi facendolo girare per fargli vedere che avevano bisogno di lui sulla scena. Mi sedetti sulla poltroncina dietro alle telecamere con i disegni che stavo preparando, ad un certo punto mi alzai e incominciai a vedere la stanza intorno a me girare, pochi minuti dopo mi ritrovai per terra, sentì solo le urla di Ruggero < Sara, ehi, avanti apri gli occhi! > disse cercando di farmi aprire gli occhi, poco dopo li aprì e vidi il suo volto sopra di me, sembrava spaventato < portala in infermeria! > disse Lodo dietro di lui < si, la porto subito > rispose lui portandomi in braccio < aggrappati forte a me! > disse tirandomi su, poco dopo arrivammo in infermeria < di cosa avete bisogno? > chiese l’infermiera < è svenuta! > rispose lui < appoggiala sul lettino, controlliamo la pressione > disse l’infermiera indicandogli il lettino < scusa principessa, ma ti devo lasciare giù > disse appoggiandomi al lettino < allora, la pressione è un po’ passa, deve aver avuto un calo di zuccheri, da quanto non mangi signorina? > chiese l’infermiera togliendomi l’affare della pressione < da stamattina, neanche abbiamo fatto colazione veloce e siamo dovuti subito venire qui! > rispose Ruggero prima di me < io ti consiglio di mangiare qualcosa ora e poi andare a casa a riposare! > disse l’infermiera < va bene, grazie > rispondemmo in coro io e lui e poi scoppiammo a ridere < ce la fai a camminare? Non è che mi svieni un’altra volta? > chiese Ruggero divertito < scemo, sto bene, comunque apprezzo che ti sia preoccupato per me! > risposi < figurati, siamo amici, ed è questo che fanno gli amici, comunque aspettami qui seduta,finisco di registrare una scena e poi arrivo subito! > disse facendomi sedere dove ero prima. Una cosa mi ha delusa mi considera solo un’amica, come considera un’amica Lodo, Martina e tutte le altre, pensavo che tra noi stesse nascendo qualcosa ma mi sbagliavo, forse è meglio così, così non ci sono gelosie e basta, un giorno di questi gli chiedo di essere il mio migliore amico vediamo cosa risponde, finite le mie riflessioni vedi Ruggero agitarmi una mano davanti alla faccia < ehi, bella addormentata svegliati, dobbiamo andare a mangiare qualcosa! > disse lui < eh, si scusa ero sovrappensiero! > risposi alzandomi e avviandoci alla porta < a chi stavi pensando? Al tuo ragazzo? > chiese lui, dal suo tono sembrava un po’ geloso < no, ma figurati, non ho il tipo e se lo trovo, tu sei la prima persona a cui lo dico! > risposi aggrappandomi al suo braccio < va bene, andiamo in questo bar, fanno un frullato buonissimo! > disse trascinandomi dentro. 
Il resto del pomeriggio passò tranquillamente, così la sera mi ritrovi a prepararmi  < allora come va con Ruggero? > chiese curiosa Lodo sedendosi sul letto < come dovrebbe andare? Siamo solo buoni amici! > dissi finendo di vestirmi < sicura, tra voi dure vedo un certo feeling! > rispose ridendo < no, figurati > dissi sedendomi sul letto < comunque ora andiamo che siamo in ritardo, non vedo l’ora di mangiare le lasagne fatte da Ruggero! > disse lei tutta contenta. Dopo pochi minuti ci ritrovammo nel suo appartamento < wow, sei molto elegante stasera! > disse Ruggero salutandomi dandomi un bacio sula guancia < anche tu lo sei, comunque dopo mi ridai i miei vestiti dell’altra sera? Oggi me li sono dimenticati qui > dissi ridendo < si dopo te li do, comunque sono un cuoco provetto, ti innamorerai delle mie lasagne! > disse portandomi in cucina. Dopo circa un’ora arrivarono gli altri e iniziammo a mangiare, la serata passò velocemente, mi sono divertita molto anche se è stata una giornata movimentata, ma non la vorrei mai scordare.  Scusate per l'attesa, ma non avevo un minuto libero neanche per me, aggiornerò il prima possibile. questo capitolo è un pò lungo ma spero che vi sia piaciuto un saluto Sara

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Capitolo 7
*** Meglio se stai a casa! ***


La mattina dopo la festa, mi svegliai con un po’ di mal di testa e Lodo se ne accorse < Sara sicura di stare bene? > chiese lei preoccupata < non lo so, ho molto freddo e mi gira la testa! > dissi nascondendomi sotto le coperte < aspetta provati la febbre! > rispose lei andando a prendere il termometro, poco dopo suonò < si, hai un po’ di febbre, hai 38.5, meglio se oggi stai a casa! Vado a vedere se qualcuno ha un po’ di tachipirina da darti! > disse lei, ma non fece in tempo ad aprire la porta che Ruggero entrò per primo nella stanza < Lodo, hai qualcosa per la febbre, sto male! > disse lui < bene, così siete in due, sdraiati nel mio letto e aspettami lì > disse lei uscendo dalla porta < ciao Sara > disse salutandomi < ciao, anche tu stai male? > chiesi < si, mi sa che la pioggia ci ha giocato un brutto scherzo! > disse lui mettendosi a ridere < noi siamo stati così stupidi da andare sotto la pioggia e poi è colpa tua e delle tue idee folli! > dissi iniziando a ridere < okkey, forse hai ragione, però ora siamo costretti a stare così tutto il giorno > rispose lui < lo so, peccato, oggi dovevo andare in giro con le ragazze per comprare i vestiti > dissi < molto gentile, preferisci le ragazze a me, non ti parlo più > disse voltandosi dall’altra parte < non intendevo quello, mi fa piacere stare qui con te, però volevo uscire un po’ con le ragazze! > dissi cercando di alzarmi per andare da lui, ma inciampai nel lenzuolo e finì proprio sopra di lui < scusami! > dissi cercando di alzarmi, ma non ci riuscì e qualcosa me lo impediva e quel qualcosa era la mano di Ruggero sul mio fianco < ecco, ho trovato il medicinale > disse Lodo entrando nella stanza < ho interrotto qualcosa? > chiese subito dopo < no > dicemmo in coro io e lui staccandoci < cosa dovresti aver interrotto? Stavamo solo parlando! > disse Ruggero molto nervoso < comunque, voi state chiusi qui altrimenti rischiate di contagiare qualcuno, mentre io vado nel tuo appartamento Ruggero,dammi le chiavi! > disse lei < tieni, non distruggermi la casa! > disse lui < si tranquillo, voi prendete la medicina mi raccomando! > disse lei uscendo di casa < certo mamma > rispose divertito lui < molto divertente > dissi iniziando a ridere e andando in cucina, preparai due bicchieri con la tachipirina e poi tornai nella stanza dove si trovava Ruggero < grazie > disse lui prendendo il bicchiere < di niente, sono abituata a prendere le medicine, di solito sto sempre male > dissi sdraiandomi < peccato, guardiamo un po’ la tv? > chiese lui < certo, accendila > dissi indicando il telecomando sul comodino di Lodo. Lui cercò di prenderlo ma non ci riuscì così lo fece cadere, così io mi sporsi per prenderlo e le nostre mani si sfiorarono e ci guardammo negli occhi < scusami > disse prima di prendere il telecomando < figurati, allora cosa guardiamo? > chiese lui < non lo so, che programmi ci sono qui in Argentina? > chiesi < tutti in spagnolo, quindi credo che non capiresti niente! > rispose divertito < prova, magari c’è un film che so a memoria! > dissi facendogli accendere la tv, cercavamo qualcosa da guardare ma non c’era niente, così spense la tv,volevamo mettere la musica ma non era il caso visto che entrambi avevamo mal di testa < cosa facciamo? Mi sto annoiando! > dissi girandomi verso di lui, ma ho notato che stava dormendo < Ruggero? Non ci credo si è addormentato! > dissi sbuffando e guardando il soffitto, andai a prendere dei fogli e inizia a fargli un ritratto, ci misi un po’ ma alla fine lo finì, così decisi di riposarmi anche io. Mi svegliai perché la luce del sole mi arrivò negli occhi, mi girai e non vidi nessuno al mio fianco < Ruggero? > chiesi, ma non rispose, sentivo l’acqua scorrere così andai in bagno a vedere e c’era lui che si stava insaponando il corpo < scusa! > dissi imbarazzatissima e uscendo dal bagno chiudendo la porta dietro di me, tornai a letto e mi misi al cellulare. Poco dopo tornò Ruggero solo con l’asciugamano sulla vita < scusa dovevo bussare prima di entrare > dissi < non ti preoccupare anzi, devo chiederti scusa io per non aver chiuso la porta a chiave! > disse lui diventando rosso, dopo si vesti e si mise a guardare il panorama fuori dalla finestra < hai fame? > chiese lui < si, che si mangia? > chiesi curiosa < non lo so, ordiniamo della pizza? > chiese < no, non ho tanta fame solo un po’, arrangiamoci con quello che c’è nel frigo! > dissi andando in cucina < vedo che vi sentite meglio! > disse Lodo alle nostre spalle facendoci prendere un colpo < non farlo mai più,stavo per morire > disse Ruggero iniziando a ridere < si, ci sentiamo meglio, però non ho voglia di andare a lavorare, per cui credo che resterò ancora qui! > dissi sedendomi sul bancone della cucina < anche io, quindi cara Lodo, ci puoi coprire per tutto il giorno? > chiese Ruggero con la faccia da cucciolo < si, va bene, vi coprirò, ora vado ciao > disse lei andandosene < allora che si mangia? > chiedo al cuoco < wustel e maionese > disse lui < ci sto! >. Mangiammo con calma e poi tornammo in camera < ehi, che bello questo disegno lo hai fatto tu? > chiese Ruggero vedendo il disegno sul comodino < si, mentre tu dormivi, mi stavo annoiando! > dissi < io però non ho il naso così grosso! > disse guardandolo meglio < invece nella posizione in cui eri sembrava proprio così! > dissi iniziando a ridere per la sua faccia < vuoi la guerra e che guerra sia! > disse lui prima di iniziare a tirarmi un cuscino in faccia. Iniziò così una lotta che durò un’oretta al massimo < basta ti prego, non riesco a respirare da quanto sto ridendo! > dissi io sedendomi sul divano < ora siamo pari! > disse Ruggero sedendosi di fianco a me < prometto che ti rifaccio il naso! > dissi guardandolo negli occhi < sai, sei la prima ragazza con cui mi diverto così tanto! > disse lui < e tu sei il primo ragazzo che mi fa correre così tanto! > dissi io mettendomi a ridere < mi piace quando ridi, mi piace il tuo sorriso, mi piaci tu! > disse Ruggero iniziando ad avvicinarsi a me, io non sapevo che fare.

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Capitolo 8
*** Due sorprese inaspettate! ***


 Ruggero si stava avvicinando sempre di più, ero in panico, non sapevo che cosa fare, mi stavo per avvicinare ma qualcuno dietro di noi tossì < ho interrotto qualcosa? > chiese Lodo < no, figurati, stavamo solo parlando! > disse Ruggero allontanandosi da me < si, ci stavamo mettendo d’accordo su cosa fare! > dissi imbarazzata < ok, sono venuta a dirvi che stasera abbiamo organizzato un’uscita al Karaoke, venite? > chiese Lodo < si, io mi sento meglio, tu Sara? > chiese lui < si, anche io mi sento meglio, stasera ci sarà da divertirsi! > dissi < allora Ruggero se ci vuoi lasciare sole, noi ci dovremmo cambiare > disse Lodo consegnando le chiavi a Ruggero < si, tranquille, ora me ne vado, a dopo ragazze > disse lui prima di lasciare la stanza < dimmi cosa è successo? > chiese Lodo mettendosi sul divano insieme a me < niente > risposi vaga < come niente? E’ la seconda volta che vi becco mentre state per baciarvi, dai avanti sputa il rospo! > disse Lodo tirandomi una cuscinata < va bene, ma promettimi che non lo dirai a nessuno! > dissi < si, tranquilla, sarà il nostro piccolo segreto! > disse lei < eravamo nel letto, lui stava dormendo, così mi sono messa  a fargli un ritratto, solo che dopo lui ha visto che il suo naso non era così grosso e mi ha iniziato a rincorrere per tutta la casa con i cuscini, poi ci siamo seduti qui e lui ha confessato che gli piaccio, mi stava per baciare ma io non sapevo che cosa fare e poi sei arrivata tu! > dissi < wow, sono così felice per voi, stasera devi essere bellissima! > disse lei < mi dai una mano tu vero? > chiesi < ovvio, su andiamo a spulciare nel tuo armadio > disse Lodo trascinandomi in camera. Passammo tutto il pomeriggio a decidere che cosa metterci, io alla fine misi un semplice abito rosso lungo fino a sopra le ginocchia con lo scollo a cuore e delle scarpe non troppo alte nere, mentre Lodovica mise una maglietta bianca e dei semplici jeans con una paio di scarpe da ginnastica < wow, sei bellissima > disse Lodo < anche tu non sei male > dissi iniziando a ridere < andiamo i ragazzi sono già andati, manchiamo solo noi! > disse Lodo chiudendo la porta. Il locale era molto grande, mi piaceva molto, appena siamo entrate abbiamo subito notato le altre e siamo andate a salutarle < hola chicas > dissi < hola, eres muy bonita > disse Martina < gracias > risposi sorridendo, cercai con lo sguardo Ruggero e lo vidi parlare con una ragazza < ehi Lodo, sai chi è la ragazza che sta parlando con Ruggero? > chiesi curiosa < no, non è una della serie, non so chi sia, andiamo a scoprirlo! > disse lei trascinandomi da lui e da lei < ciao Ruggero, come va? > ha chiesto Lodo < ciao Lodo, io sto bene, lo sai che sei molto carina! > disse lui < grazie, vedo quanto mi calcoli! > dissi ridendo < scusa, tu non sei carina, tu sei bellissima! > disse lui avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia < non ci presenti la tua amica? > chiese infine Lodo < si scusate lei è Ilaria, è una mia amica che viene dall’Italia! > disse lui ma venne interrotto da Ilaria < ma che amica, piacere io sono la sua ragazza! > disse lei, a sentire quelle parole sentivo il mio cuore andare in frantumi, sapevo che non avrei retto per questo sono scappata in bagno, ma era vicino per cui potevo sentire quello che dicevano < vado a vedere come sta! > disse Lodo prima di raggiungermi in bagno < ehi, tutto ok? > chiese < si sto bene, solo sapere che ha una ragazza mi ha sconvolto un po’! > dissi uscendo < mi dispiace, se vuoi andare a casa, ti accompagno subito! > disse lei < no, non preoccuparti godiamoci la festa, che ne dici di fare uno scontro tra ragazzi e ragazze? > chiesi tornando con un sorriso < si, ci sto andiamo a dirlo alle ragazze < che ne dite di sfidare i maschietti? > chiese Lodo < io ci sto! > disse Camilla e poi tutte salimmo sul palco, cantammo Veo Veo, una canzone che ci rappresentava molto. Quando abbiamo finito si sono esibiti i ragazzi, con una canzone scritto da Ruggero Lùz, Camara, Action. Tutti e due i gruppi volevano vincere, però i voti erano pari e non sapremo mai chi avrà vinto questa sfida, comunque dopo sono andata da Ruggero per parlare con un lui, ma quando l’ho visto si stava baciando con Ilaria, cosi sono corsa fuori dal locale ed ho iniziato a correre, poi mi sono sentita chiamare, ma non mi sono voltata e un attimo dopo ero incanta dagli occhi di Ruggero < fammi spiegare! > disse lui < cosa c’è da spiegare, a parte che hai una ragazza e non me lo hai detto? > dissi quasi con le lacrime agli occhi < non è la mia ragazza, lo è stata qualche tempo fa, ma ora tra noi non c’è più niente, solo che lei non lo vuole capire, pensa che io sia ancora interessata a lei, ma non è cosi. A me piace un’altra ragazza! > disse lui < chi? > chiesi < tu, mi piaci tu dal primo momento che ti ho vista, da quando ci siamo scontrati, mi credi? > chiese con la faccia da cucciola < dimostramelo che ti piaccio veramente! > dissi < chiudi gli occhi! > disse serio, feci quello ch emi aveva ordinato, poco dopo senti le sue mani sulle mie guancie e le sue labbra sulle mie, aveva le labbra soffice, era un bacio molto dolce, quando ci staccammo ci guardammo negli occhi < adesso mi credi? > chiese di nuovo lui < si ti credo > dissi alzandomi sulle punte e baciandolo < questo non me lo aspettavo > disse ridendo < so sorprendere anche io qualche volta! > dissi ridendo < si, allora Sara, vuoi essere la mia ragazza? > chiese < si e mille volte si! > dissi buttandomi fra le sue braccia possenti e baciarlo un’altra volta < rientriamo altrimenti rischiamo di ammalarci un’altra volta, anche se ci ammaliamo possiamo stare insieme! > disse lui < si, però preferisco andare a lavorare, su rientriamo! > dissi stringendogli la mano e avviandoci verso il locale. Appena arrivati tutti notarono subito le nostre mani intrecciate < non dirmi che è quello che penso io? > disse Lodo urlando < si, io Ruggero ci siamo messi insieme! > dissi < siiiiii! > urlò Lodo venendoci ad abbracciare < piano però, non voglio che me la ammazzi subito! > disse lui difendendomi < sentilo, si sente già il padrone! > disse Lodo facendo ridere tutti < si, perché lei è solo mia! > disse prima di mettermi una mano sul fianco e portarmi più vicina a lui. In quel momento mi sentivo la ragazza più felice del mondo, mi girai verso la porta per vedere chi arrivava e non l’ho avrei mai detto, ma ho visto un ragazzo di Zibido che mi piaceva un sacco il suo nome è Alessandro. Lui si accorse subito da me e mi raggiunse < ehi Sara da quanto tempo > disse abbracciandomi forte < si, un bel po’ di tempo! > dissi rispondendo all’abbraccio < ehi vacci piano è la mia ragazza! > disse Ruggero per difendermi < ah si, bhè non per molto, sono venuto qui per riconquistarti Sara! > disse Alessandro prima rivolgendosi a Ruggero e poi a me. Questa cosa non mi piace proprio per niente

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Capitolo 9
*** Una new entry nel cast! ***


L’aria tra tutti era tesa, tutti erano in silenzio così fui io a rompere quel silenzio imbarazzante < hai capito molto male Alessandro, è vero mi piacevi e siamo stati insieme per un po’ di tempo, ma ora io sono fidanzata e sono molto felice > dissi tornando vicino a Ruggero < se è così che la metti, me ne vado > disse lui andandosene, io tirai un sospiro di sollievo, ma ero comunque molto agitata e Ruggero se ne accorse < ehi, non ti preoccupare, nessuno ci separerà, te lo prometto! > disse prima di darmi un bacio sulla fronte < si è fatto tardi sarà meglio tornare a casa > disse Lodo < già, chiamiamo un taxi > dissi < più di uno, siamo in 13 > disse Lodo iniziando a ridere < si, scusa, non ci sto tanto con la testa > dissi. Aspettammo tutti insieme i vari taxi, poi ognuno si diresse nel proprio appartamento, io restai qualche minuto fuori dalla porta insieme a Ruggero < cosa facciamo con Giulia, glielo diciamo? > chiesi < non lo so, ma non credo accetterebbe la nostra relazione, forse sarà meglio tenerlo nascosto e poi più avanti glielo diremo > disse lui < sarà meglio che entri oppure Lodo si inizierà ad insospettire, buonanotte > dissi dandogli un bacio a fior di labbra < buonanotte e sogni d’oro! > rispose < allora sognerò te! > dissi prima di chiudere la porta e buttarmi di peso sul letto < allora cosa vi siete detti? > chiese la mia compagnia di stanza molto curiosa < niente, abbiamo deciso di non dirlo a Giulia, prima che si arrabbi > dissi < siete una coppia fantastica, state benissimo insieme! > rispose lei sorridendo < grazie, ora scusa ma voglio andare a dormire sono stanca > disse buttandomi sotto le coperte < ma dimmi un’ultima cosa chi è il ragazzo che è arrivato alla fine? > chiese lei < praticamente io gli andavo dietro, però lui non mi calcolava e per un certo periodo non l’ho visto, poi si è accorto di me e stavamo insieme, eravamo molto innamorati, ma il destino a deciso di non farci stare insieme, così ci siamo allontanati e da allora non lo più visto ed ora che è ricomparso inizio ad avere paura per la mia storia con Ruggero anche se stiamo insieme da neanche un giorno! > dissi < vedrai troverai una soluzione! > disse Lodo prima di spegnere la luce < ora dormiamo, notte > dissi chiudendo gli occhi. La mattina dopo, appena mi svegliai senti un buon odore di caffè < giorno > dissi entrando in cucina e sedendomi a tavola < giorno, pronta per un’altra giornata lavorativa? > chiese lei ridendo < si, anche se preferirei stare a letto, sono stanchissima! > dissi sbadigliando < lo so, ma dobbiamo andare e poi tu sei stata a casa già troppe volte! > rispose versandomi del caffè < basta così! > risposi < dai muoviamoci > disse lei, finendo la colazione e tornando in camera. Pochi minuti dopo ci ritrovammo sul pulmino che ci portava agli studi, non avevo ancora visto Ruggero, forse era già là. Stavo entrando nel camerino delle ragazze, perché dovevo aggiustare qualche orlo,ma qualcuno mi coprì gli occhi da dietro < chi sono? > chiese lui < fammi indovinare, il ragazzo più carino degli studi! > dissi girandomi e ridendo < anche tu sei la più bella! >disse lui salutandomi con un bacio < ehi, non qui, ci potrebbero vedere, vieni dentro! > dissi trascinandolo nel camerino e chiudendo la porta alle nostre spalle < qui qualcuno è molto malizioso! > disse lui ridendo < non è vero, voglio solo che non ci vedano insieme altrimenti gireranno delle voci! > dissi avvicinandomi a lui < stamattina volevo portarti la colazione a letto, ma non sapevo cosa ti piaceva! > disse lui < ma quanto sei tenero! Stamattina volevo scriverti, ma non sapevo se eri sveglio o se dovevi venire più tardi per cui non ho voluto rischiare! > dissi < neanche io sapevo cosa avresti fatto e infatti non ho voluto rischiare di svegliarti! > disse prima di prenderti tra le sue braccia e baciarmi < come iba diciendo…> (come ti stavo dicendo) disse Martina entrando nel camerino insieme a Giulia,noi ci staccammo subito < scusate abbiamo interrotto qualcosa? > disse Giulia < no, Ruggero era venuto qui per chiedermi dove fossi tu! > dissi agitatissima < è vero, e visto che mi ha detto che saresti venuta qui sono rimasto con lei a fargli compagnia! > disse lui nervosa < allora cosa dovevi dirmi? > chiese Giulia < che abito devo usare per la prossima scena! > disse Ruggero invitandosi una scusa < lo puoi trovare sulla sedia del tuo camerino mio caro, ora se hai finito, dovrei parlare con le ragazze! > disse Giulia cacciandolo < perfetto, me ne vado, ci vediamo dopo > disse dandomi un bacio sulla guancia e anche a Martina. < Ora che siamo sole, possiamo parlare, allora Sara dovresti accorciare un po’ la gonna di Martina, è un po’ troppo lunga dietro e poi devi stringere il corpetto di Mercedes perché è un po’ troppo grande! > disse dandomi le due cose < perfetto, visto che c’è Martina facciamogli provare la gonna così mi regolo!  Pruébalo> dissi consegnandola a Martina < bueno > disse Martina, qualche minuti dopo uscì e iniziai subito a mettermi al lavoro. La mattina ho lavorato più sulla gonna di Martina, perché serviva prima, si fece mezzogiorno e così andai a mangiare e incontrai gli altri < hola! > dissi sedendomi con loro < hola! > risposero in coro < posso sedermi vicino alla ragazza più bella del mondo? > chiese una voce alle mie spalle molto conosciuta < tu che ci fai qui? > chiesi alzandomi dalla sedia < faccio una stage per diventare regista > disse Alessandro < perfetto, ci mancava solo questo! > dissi sbuffando < e lui che ci fa qui? > chiese Ruggero appena arrivato < sono qui per lavoro > disse Ale < scusate ragazzi, devo tornare al lavoro, ci vediamo dopo! > dissi correndo fuori dalla mensa < non ti avvicinare a lei, chiaro? > disse Ruggero prima di raggiungermi < perché deve sempre andare tutto storto? > dissi piangendo < non lo so, ma ci sono io qui con te e nessuno ti farà del male capito? > disse lui prima di darmi un bacio a stampo < questa me la dovete proprio spiegare! > disse Giulia alle nostre spalle < non è come sembra! > dicemmo in coro io e lui < a me pare proprio di si, mi pare che voi due stiate insieme non è così? > chiese lei < si, allora è proprio come sembra > dissi < non te lo abbiamo detto perché avevamo paura che ti arrabbiassi! > disse Ruggero < io non sono arrabbiata, anzi sono contenta per voi due, solo una cosa spero che questa storia non intralci con il vostro lavoro, altrimenti saranno guai seri! > disse lei < no ti preoccupare faremo i bravi > disse Ruggero abbracciandomi < mi è venuta un’idea! > disse Giulia < quale? > dissi euforica < visto che mi avevi chiesto un tutor per imparare lo spagnolo, avevo pensato che poteva essere proprio Ruggero! > disse < l’idea mi piace molto, così potremo stare più vicini! > disse stringendomi la mano < già > risposi sorridendo < comunque domani dovrai andare con le ragazze a fare shopping, visto che l’altra volta eri malata! > disse prima di andarsene < stasera si festeggia! > disse < e dove vogliamo andare signor Ruggero? > chiesi divertita < in un posto molto speciale, solo io e te! > disse prima di trascinarmi fuori. Il resto della giornata passò abbastanza tranquillo, anche se qualche volte c’erano dei battibecchi tra Alessandro e Ruggero, non mi aspettavo proprio di trovarmelo anche qui, ora me lo dovrò sopportare per un bel po’ di tempo. --- Angolo autrice--- spero vi sia piaciuto, è un pò più lungo degli altri, spero che recensiate un bacio Sara

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