I Don't Know How To Love Him

di saitou catcher
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I seem like someone else ***
Capitolo 2: *** He's just one more ***
Capitolo 3: *** Should I speak of love? ***
Capitolo 4: *** It's rather funny ***
Capitolo 5: *** I wouldn't want to know ***



Capitolo 1
*** I seem like someone else ***


I don't know how to love him.
What to do, how to move him.
I've been changed, yes really changed.
In these past few days, when I've seen myself,
I seem like someone else.

 

A volte, mi guardo allo specchio e non mi riconosco. La donna che vedo ora, questo relitto generato dalla miseria e dalla corruzione, non c'entra nulla con la ragazza giovane e spensierata che ero un tempo. La ragazza che rideva e cantava, e credeva di avere il mondo in pugno, la ragazza che aveva l'oro in testa e le perle in bocca.

Il mondo attorno a me è cambiato. Io sono cambiata.

Un tempo, amare era semplice.

Ora non lo è più.

Adesso, il mio cuore è confuso, e arretra di fronte allo struggimento che lo coglie ogni volta che lo guardo.

Monsieur Madeleine mi ha salvata. Mi ha sottratto dalle grinfie di quell'ispettore e mi ha promesso che mi riporterà la mia bambina. Nel suo sguardo c'è tutta la dolcezza che nessuno mi riserva da tempo. E io vorrei amarlo. Vorrei poterlo ringraziare, vorrei potermi di nuovo potermi rifugiare nel calore di un abbraccio e nella tenerezza di uno sguardo sincero. Vorrei poter credere che l'amore esiste, e che mi salverà da tutte le brutture del mondo. Ma non posso.

Vorrei amarlo.

Ma non so come fare.

 

L'ho fatto. Oddio, l'ho fatto.

Ho osato imporivi questo aborto di natura. Allora, signore e signori, questa schifezza ltro non è che una raccolta di flash-fic sulle note della canzone “I Don't Know How To Love Him” dal musical Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber. La raccolta parla di cinque personaggi femminili tratti da vari musical. Questa era su Fantine, dal musical Lés Miserables, ed è incentrata sulla coppia Valjean/Fantine, che io ADORO.

E niente. Spero che vi piaccia. VI prego, recensitemi.

Saitou

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Capitolo 2
*** He's just one more ***


 

I don't know how to take this.
I don't see why he moves me.
He's a man. He's just a man.
And I've had so many men before,
In very many ways,
He's just one more.

 

Spesso mi chiedo cosa mi spinge a vendere il mio corpo a uomini che nemmeno conosco, ad abbassarmi ad un livello di squallore che non avrei mai creduto possibile. E, ogni volta, la risposta è sempre la stessa.

Lo faccio per lui. È per lui che soffoco la mia dignità e il mio orgoglio, che vendo il mio corpo come se non valesse molto più di una bambola. Lo faccio per lui, perché lo amo.

Ma perché lo amo?

Ecco una domanda a cui non so mai dare una risposta.

Lui non è che un uomo. Un uomo come tanti. Più, intelliggente, più bizzarro, più geniale, certo. Ma sempre un uomo. E ne ho avuti tanti, negli anni, più belli e affascinati di lui, più dolci, o forse solo più galanti.

Ho avuto tanti uomini, ma non amo nessuno come amo lui. Perché per nessun altro ho accettato l'umiliazione che ho accettato per lui. Mi sono venduta ad altri uomini, sì, ma ogni volta lo facevo per lui.

Perchè lo amo.

È solo un uomo, certo.

Ma io lo amo più di quanto potrò mai amare qualsiasi altro uomo.

 

Confesso che mi sto facendo schifo da sola. Non mi piace per niente come la storia sta venendo, ma ormai sono in ballo e devo ballare.

Come spero alcuni di voi abbiano capito, il capitolo è incentrato sulla figura di Meg Giry, come ci appare nel musical “Love Never Dies” dove si prostituisce per procurar al Fantasma i soldi per il suo Luna Park. Insomma, Meg non mi piace granché, ma sentivo il bisogno di darle un po' di spazio. E quindi me ne sono uscita con questo obbrobrio.

Un bacio,

Saitou

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Capitolo 3
*** Should I speak of love? ***


 

Should I bring him down?
Should I scream and shout?
Should I speak of love,
Let my feelings out?

 

Cammina in silenzio tra le strade di Parigi, i piedi che calpestano morbidi il selciato scintillante. All'esterno è calma, solo le lacrime che le solcano il viso rivelano il suo dolore.

Dentro di sé, però, sta urlando a squarciagola.

Ripensa a lui, che in piedi di fronte al cancello sussurra parole d'amore alla sua amata Cosette, e vorrebbe gridare per il dolore e la frustrazione. Perché lei lo ama, Marius. Lo ama più di lei e da più tempo di lei. Lo ama dalla prima volta che l'ha visto, dalla prima volta che lui le ha rivolto un sorriso distratto.

Sì, lo ama.

Ma cosa dovrebbe fare, lei, Eponine Thénardier?

Dovrebbe rivelargli i suoi sentimenti? Rivelargli il suo amore solo per poi essere respinta? Parlare d'amore, sì, e a chi? A lui, che non la ricambierà mai?

Tutto sommato, non ne vale la pena.

Meglio soffrire nel silenzio delle strade di Parigi e lasciare che sia la notte a prendersi le sue lacrime per un amore che non verrà mai rivelato.

 

Ed eccomi di nuovo qui, amici e vicini! Come sicuramente avrete capito, questo capitolo parla di Eponine, uno dei miei personaggi preferiti in assoluto. Spero che non sia venuto una schifezza.

Un bacio,

Saitou

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Capitolo 4
*** It's rather funny ***


Don't you think it's rather funny,
I should be in this position?
I'm the one who's always been
So calm, so cool, no lover's fool,
Running every show.

 

Sorride e lo specchio ricambia il suo sorriso, riflettendo in ogni dettaglio l'immagine del suo viso perfetto.

Lei è Satine, la signora del Moulin Rouge, la regina di cuori mai disposta ad innamorarsi, mai vittima di quella sciocca illusione che è l'amore. Lei è la padrona del gioco, e tale rimarrà fintanto che non permetterà ai suoi sentimenti di prendere il sopravvento. Questo le dice lo specchio.

Ma il suo cuore, adesso, le dice un'altra cosa. Il suo cuore, adesso, le parla di Christian, di quel poeta timido e ingenuo che ha illuminato la sua notte con canzoni d'amore. Il suo cuore gioca con le immagini di Christian, riportando alla sua memoria ora il viso pulito, ora i morbidi capelli neri, ora i limpidi occhi azzurri. Quegli stessi occhi che la fanno tremare nel profondo, in quel luogo dell'anima in cui nessuno riesce mai ad arrivare.

L'immagine nello specchio sembra soriderle, con una punta d'ironia: davvero un ragazzetto ingenuo è sufficiente perché il cuore di ghiaccio della regina si sciolga, e la sua calma venga meno?

Satine non lo sa.

Lei che è sempre stata così fredda, così calma, ora non sa più nulla. Solo che quel giovane candido di nome Christian ha sapute scaldare quel cuore che lei stessa credeva congelato per sempre.

 

Allora, parliamoci chiaro: io adoro, adoro, ADORO Moulin Rouge, ed era da tantissimo tempo che volevo scrivere qualcosa su di esso. Per chiunque non lo abbia visto, lo consiglio vivamente, perché è uno dei musical più belli e commoventi che abbia mai visto (e poi, Ewan McGregor canta da dio).

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo sartà l'ultimo.

Un bacio,

Saitou

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Capitolo 5
*** I wouldn't want to know ***


 

Yet, if he said he loved me,
I'd be lost. I'd be frightened.
I couldn't cope, just couldn't cope.
I'd turn my head. I'd back away.
I wouldn't want to know.

 

Lui è accanto a te, da sempre. Da che tu ricordi, non c'è stato momento della tua vita in cui tu non abbia sentito la sua presenza, alle tue spalle, ad osservare e valutare ogni tuo gesto. Ignori se sia vero o illusorio, se sia un uomo in carne ed ossa o una proiezione della tua coscienza: tutto ciò che sai è che lui ti è stato accanto, sempre, che ti ha visto crescere, e che è l'unico che ti conosce interamente. Nessuno sa davvero chi sia Eva Peron, chi nasconda la maschera che hai deciso di mostrare al mondo. Ma lui lo sa. E ti disprezza. E anche tu, in fondo, disprezzi lui.

Ma anche se lo disprezzi, non puoi lasciarlo andare, perché tra te e lui esiste un legame profondo, un filo sottile che vi lega più strettamente di tutti quelli che tu potresti mai intrecciare. È un legame fatto di disprezzo, di ostilità, ma anche di un'unione che nessuno dei due riesce a comprendere.

Eppure, se lui dicesse di amarti, tu lo rifiuteresti. Se rivelasse di volerti, tu lo fuggiresti, non vorresti saperne. Perché tu non potresti mai ammettere quel sentimento, che pure esiste. Perché quel legame che esiste tra voi non può essere rivelato, e forse è più facile esprimerlo attraverso l'odio e il disprezzo.

Perché, in fondo, lui ti spaventa, proprio perché ti ama, proprio perché ti è più vicino di quanto chiunque potrà mai essere.

Non sai se lo ami.

Sai che lo odi.

Sai che lui non ti lascerà mai.

E ne hai paura proprio per questo.

Lo ami proprio per questo.

 

Ed eccoci giunti all'ultimo capitolo, che è quello più folle e pure quello che desideravo più fare. Il capitolo è incentrato sul personaggio di Eva Péron, protagonista del musical “Evita” di Andrew Lloyd Webber, e su un improbabile storia d'amore tra lei ed il Che, interpretato nel film da Antonio Banderas. Ora, non sarò io ad aprire il dibattito sul fatto che Che sia Che Guevara (e quindi un personaggio realmente presente nell'ambito della trama) o una proiezione della coscienza di Evita. Ho solo voluto esprimere quest'idea, che non sta ne' in cielo ne' in terra ma mi affascinava.

Spero che questo piccolo esperimento vi sia piaciuto.

Un bacio,

Saitou

 

 

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