my missing piece

di lovingskillza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologue ***
Capitolo 2: *** chapter one ***



Capitolo 1
*** prologue ***


  



 
A Gloria,
senza la quale questa storia non avrebbe questo titolo
e senza la quale probabilmente questo capitolo
non sarebbe mai stato postato.
 
 

















 
 
PROLOGUE


 
 
Amber si risvegliò neanche troppo sorpresa di trovare le guance bagnate da lacrime salate, pesanti, legate a ricordi fin troppo dolorosi. L’aveva sognato ancora, stava diventando un’ossessione. Non aveva accettato il fatto che lui se ne fosse andato, che ora fosse famoso, che ora vivesse a Londra circondato da tantissime fans.. era cambiato tutto. Tutto da com’erano le cose in quei sogni.
Ancora sotto le morbide coperte, Amber prese il suo telefono e mandò un messaggio alla sua migliore amica, Sally, con semplicemente scritto “l’ho sognato ancora” sapeva che lei avrebbe capito a chi si riferisse. Infatti pochi secondi dopo le arrivò un suo messaggio in cui diceva che ne avrebbero parlato dopo a scuola.. la scuola! Cazzo se ne stava dimenticando, persa com’era nei particolari di quel sogno.
Si alzò di malavoglia dal letto, si stropicciò gli occhi e andò lentamente in bagno. Chiuse la porta a chiave dietro di sé e si guardò allo specchio.. due occhiaie abbastanza evidenti erano le prime cose che si notavano sul suo viso, seguite dai suoi occhi stanchi e dal labbro martoriato che era solita mordicchiare quando era nervosa, quindi praticamente sempre.
Si tirò su lentamente la manica sinistra del pigiama e rabbrividì. Tutto ciò che si vedeva erano cicatrici, cicatrici di battaglie perse, una marea. Gli occhi le diventarono improvvisamente lucidi, sapeva di fare una cosa sbagliata, ma non ne poteva fare a meno. Sospirò, si riabbassò la manica e si lavò la faccia, andò in camera sua e indossò dei jeans e una felpa blu, infilò le scarpe, prese lo zaino e si diresse verso il corridoio dove prese la sua giacca e un beanie, poi uscì senza avvertire nessuno, tanto i suoi genitori e suo fratello non erano ancora svegli.


Appena richiuse a chiave la porta una voce familiare le arrivò alle orecchie, era Zac, il suo migliore amico nonché vicino di casa.
“buongiorno principessa” le disse per poi avvicinarsi a lei e baciarle una guancia.
“ciao Zac” rispose stanca.
“successo qualcosa?” gli chiese lui premuroso.
“solo uno dei tanti sogni, niente di che” disse incamminandosi verso la fermata del pullman.
Cinque minuti dopo un pullman rosso un po’ malconcio si fermò e fece salire i due ragazzi che si sedettero vicini, Amber appoggiò la testa al finestrino e Zac le prese la mano, gliela strinse e una ragazza dall’altro lato, vedendoli, sorrise teneramente pensando che fossero fidanzati. Le guance di Amber divennero leggermente rosse, anche perché le ipotesi di quella ragazza erano totalmente sbagliate, ma sapeva che l’idea che davano lei e Zac insieme potesse essere questa, in realtà erano solo migliori amici e si volevano un bene dell’anima.. erano sempre stati così, almeno da quando ne avevano memoria, erano quella tipica coppia di amici da una vita, anzi in realtà erano un trio, prima che Conor decidesse di trasferirsi per seguire il suo sogno e dimenticarli. Sorrise amaramente e Zac se ne accorse, ma non fece domande.


Quindici minuti dopo scesero dal pullman e trovarono davanti ai cancelli Sally che abbracciò prima Zac e poi Amber, che piano piano iniziò a raccontare del sogno di quella notte. Inutile dire che terminò il racconto in lacrime mentre Sally le accarezzava dolcemente i capelli quando una voce terribilmente fastidiosa le disturbò: “Che succede Rosh? Ancora piangi per Maynard? Non ti ha mai voluta e ora si è dimenticato di te, fattene una ragione” era Monique, Monique Sanders, la “reginetta” della scuola, quella con la puzza sotto il naso che credeva di essere superiore a tutti.
“Sta zitta Sanders” intervenì Zac.
“Ohh, quindi la povera piccola Rosh ha ancora bisogno di essere protetta dal suo squallido migliore amico? Patetica.” rispose lei.
Questo era davvero troppo, un conto era prendere in giro lei, un altro prendere in giro i suoi migliori amici, così “Senti Sanders, l’unica patetica qui sei tu, quindi, muovi il tuo culo flaccido e vattene, grazie” disse per poi girarsi e incamminarsi con Sally e Zac verso la scuola.
 
 
 
 








 
 
 
CIEEEEEEEEU

Allora, questa è la prima storia che scrivo su Conor, uno dei miei idoli <3
E’ una storia a rating giallo perché tratta anche di una tematica molto delicata, l’autolesionismo, come si può capire da questo capitolo
Questo è solo il prologo, infatti i prossimi capitoli saranno decisamente più lunghi, però mi farebbe piacere ricevere una vostra recensione, fatemi sapere quello che pensate c:

Comunque, ora sono finalmente iniziate le vacanze quindi spero di aggiornare velocemente.
 
 

Ah, colgo l’occasione di ringraziare e scusarmi con le persone che seguivano le altre mie storie che ho cancellato, non mi piacevano e non avevo più ispirazione quindi ho preferito eliminarle, scusate.

 
Ora mi dileguo lol,
 
lovingskillza
 

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Capitolo 2
*** chapter one ***











CHAPTER 1
 
 
 
 
 









 
 
Non appena mise piede fuori di casa quella mattina Amber sorrise alla sensazione del sole sulla sua pelle, s’incamminò verso il più piccolo parco di Brighton dove doveva incontrarsi con Sally per passare una mattinata a fare niente in vista del pomeriggio ricco di studio che le aspettava.    
Era quasi metà giugno e questo poteva significare solo una cosa: esami.
La camera di Amber era un disastro, c’erano fogli e libri sparsi ovunque. Le sue giornate ormai erano dedicate quasi esclusivamente allo studio, o meglio, al ripasso della sua tesina e di ogni cosa fatta in quegli anni
Era incredibilmente tesa, non vedeva l’ora di finire sti cazzo di esami e passare l’estate più bella della sua vita.. lei e Sally sarebbero andate a vivere in un piccolo appartamento a Londra perché da settembre avrebbero iniziato a frequentare l’università lì.
 
Una volta arrivata al parco si sedette su una panchina e aspettò Sally.. passarono dieci minuti ed Amber iniziò a preoccuparsi, perché Sally non era mai in ritardo, finchè un quarto d’ora dopo le arrivò un suo messaggio in cui diceva che non sarebbe potuta venire perché aveva altro da fare. Sospirò delusa e mandò un messaggio a Zac chiedendogli se lui potesse raggiungerla al parco ma declinò il suo invito con un “ora sono impegnato”.
Si sentì frustrata e decise di andare a fare colazione in un bar poco distante da lì.



Si sedette in uno dei tavolini più appartati e aspettò che qualcuno prendesse la sua ordinazione; poco dopo arrivò un bellissimo ragazzo, uno di quelli che ti fanno mancare il fiato: era abbastanza alto, magro, aveva i capelli neri e mossi e gli occhi di un verde spettacolare.
Amber si ritrovò  a fissarlo finchè non si accorse che il ragazzo era arrossito, probabilmente in imbarazzo. Si costrinse a smettere di guardarlo, ordinò un cappuccino e aspettò il suo ordine.
Una volta che ebbe portato in tavola la tazza con il cappuccino, il ragazzo si allontanò sorridendole e lei arrossì lievemente, bevve in fretta, andò alla cassa per pagare, tirò fuori i soldi e li mise in mano al cameriere che la salutò con un “ci vediamo” mentre Amber usciva dalla porta arrossendo.

Era appena arrivata a casa quando suonò il suo telefono, guardò chi fosse ed era Sally.. rispose e dopo una ventina di scuse da parte dell’amica decisero che si sarebbero viste l’indomani mezzogiorno per una serata di puro relax in vista dell’esame di martedì.
Andò poi in camera sua e studiò tutto il pomeriggio.



Il giorno seguente Amber si svegliò con il sole che passava dalle tapparelle alzate precedentemente da sua madre. Guardò l’orologio e vide che erano le dieci, e senza neanche fare colazione, riprese in mano i suoi libri e ricominciò a studiare.
Incredibilmente si fecero le tre del pomeriggio ed Amber s’incammino fuori casa verso il bar; una volta lì vide i suoi amici, si sedette al tavolo con loro e con sua grande felicità rivide il cameriere del giorno precedente che si stava giusto avvicinando al loro tavolo.
“Cosa vi porto ragazzi?” chiese cordialmente senza riuscire a togliere gli occhi di dosso ad Amber.
“Per me e Sally birra e panini al prosciutto, per te Amber?” disse Zac.
In quel preciso momento il suo stomaco brontolò e si fece tutta rossa in viso dall’imbarazzo mentre Sally, Zac e il cameriere ridacchiavano.. che figura di merda.
“Emh, ecco si, una coca e credo che prenderò anch’io un panino al prosciutto” disse nascondendosi il volto tra le mani.
Il cameriere si allontanò con un “ve li porto subito” e i tre presero a parlare tra di loro.
“Sei un pochino affamata, non è vero Amber?” disse Zac ridendo.
“Non infierire” rispose lei.
“Zitto Zac” la difese gentilmente Sally “piuttosto parliamo d’altro.. quel cameriere non riusciva a toglierti gli occhi di dosso”
Amber arrossì  e “non è vero” rispose.
“Oh si invece” continuò Sally “vero Zac?”
“Mhmh” rispose lui annuendo con la testa.
“Smettetela di parlare di lui, sta venendo qui!” disse sottovoce Amber.
“Ma è così carinoooo” continuò invece Sally.
“Smettila!” sussurrò lei con tono isterico dando una sberla leggera sul braccio dell’amica.
“Ok, ok” rispose Sally alzando le mani in segno di resa.
Il ragazzo lasciò il cibo sul tavolino e si allontanò. Appena fu lontano dalla loro vista, Sally e Zac ammiccarono verso Amber la quale sorrise.

Mangiarono in fretta e poi Sally la pregò di andare a pagare al posto suo dicendo che né lei né Zac avevano voglia di alzarsi e anche perché così avrebbe potuto parlare con quel ragazzo. Sbuffando Amber si alzò dal tavolo e si diresse alla cassa, sorridendo al cameriere e perdendosi nei suoi occhi verdi.
“Sono 15,75£” disse poco dopo.
“C-come scusa?” chiese Amber distogliendo lo sguardo dai suoi occhi, un’altra figura di merda.
Il ragazzo ridacchiò leggermente e le ridisse il prezzo, così Amber pagò e si girò per tornare dai suoi amici quando “comunque piacere, sono Ben” disse presentandosi.
“Oh, piacere, io sono Amber” rispose lei sorridendogli per poi raggiungere i suoi amici che la stavano aspettando vicino alla porta.
“Spero di rivederti presto, Amber” disse Ben ad alta voce sorridendo.
“Lo spero anch’io” disse lei, sorridendo a sua volta.



Uscirono poi dal bar e, mentre Zac e Sally parlavano di quanto fossero stati adorabili, Amber sorrideva, si sentiva felice e pensava che magari, nonostante tutto, c’era una remota possibilità che lei dimenticasse e superasse l’argomento “Conor”.









                                                              
 
 


 
 
EHIIII

Inizio chiedendovi immensamente scusa.. avevo promesso che avrei aggiornato nelle vacanze di Natale invece ho aggiornato tre mesi dopo; e’ che durante le vacanze di Natale ero impegnata e poi è ricominciata la scuola ed era (ed è) un periodo pieno di verifiche ed interrogazioni e quindi non ho trovato il tempo. Scusate.

Comunque, la storia si sta evolvendo e tra qualche capitolo (forse due o tre) comparirà anche Conor.
Vi chiedo scusa anche per il fatto che il capitolo non è molto lungo, ma avevo fretta e voglia di aggiornare.. comunque i prossimi saranno più lunghi.

Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione per favore.

Grazie per aver aspettato a lungo, spero che il capitolo vi piaccia,
 

lovingskillza

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