Everything’s gonna be alright

di Summer11
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** AVVISO ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 - Parte 1 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 27 - Parte 2 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 35: *** AVVISO ***
Capitolo 36: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 37: *** Ultimo avviso ***
Capitolo 38: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 36 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 1


Non avrei mai pensato di finire in una situazione del genere. Ormai la mia carriera era decollata e non per vantarmi ma andava alla grande. Ero conosciuto in tutto il mondo, venivo amato ma anche tanto odiato. Ero Famoso con la F maiuscola ciò però comportava niente vita privata, l'unica cosa che mi dava coraggio era l'amore delle mie Beliebers. Vedere i loro sorrisi, le loro lacrime di gioia e sentirle cantare le mie canzoni mi rendeva orgoglioso e felice. Non avrei mai voluto deluderle perché a loro devo tutto. Ogni cosa. La scelta che stavo per fare però le avrebbe distrutte. Davvero stavo rinunciando alla mia carriera, alla mia fama e ai miei fan per lei? Ci avevo davvero pensato bene? Ecco che la paranoia tornava a bussare alla mia porta mentre salivo sul palco per dare l'annuncio ufficiale. Sarei riuscito a gestire quella grande responsabilità di cui mi stavo facendo carico? Ero sicuro al cento per cento di ciò che stavo per fare?! Mi posizionai al centro del palco e incrociai i suoi occhioni celesti, mi soffermai a guardarla. Teneva stretta stretta la manina di Jazzy, la mia sorellina, mentre Jaxon, il mio fratellino, era davanti a loro. In quel momento fui sicuro del mio istinto: Si, stavo facendo la cosa giusta. Credete sia matto eh? Sarebbe un ottimo scoop per i paparazzi, ormai manca solo questa da aggiungere alla lunga lista: "La superstar mondiale Justin Bieber è uscito fuori di testa". Vi assicuro che a tanta gente farebbe piacere. Beh tanto vale che vi racconti cosa, o meglio chi, mi ha portato a questo momento, su questo palco.
Tutto è iniziato due anni fa, verso il mese di gennaio, avevo diciannove anni e il mio compleanno era vicino. Quella sera dopo essere uscito con la mia "ragazza" Selena ed essere scappati dai paparazzi ci rifugiammo a casa mia. Accesi il riscaldamento, era una giornataccia a Los Angeles e pioveva a dirotto. Vidi Selena tremare e le accarezzai la guancia. "Ti conviene andare a farti una doccia, così almeno ti riscalderai." Lei mi guardò e annuì. Si alzò, andò in camera sua dove aveva un armadio con alcuni vestiti. La vidi uscire dalla stanza ed entrare in bagno con in mano una felpa e dei pantaloni caldi. Era congelata. Io chiesi al mio chef di prepararci una cioccolata calda e dei brownies, entrambi ne andavamo matti. Io e Selena avevamo tante cose in comune, mangiare fino a scoppiare, provare diversi tipi di cucina, adorare gli animali e naturalmente l'essere famosi e l'amore per la musica e per i nostri fan. Piacciamo molto come coppia, recentemente sono venuto a conoscenza dei "Team Jelena" ovviamente a nostro favore. Quando avevo più o meno tredici anni, prima di sfondare, avevo sentito parlare di un altro famoso team i "Zanessa", coppia formata da Vanessa Hudgens che tra l'altro è una grande amica di Selena e Zac Efron che ho incontrato personalmente. E' un grande, credo che farà strada. Questi mix di nomi tra le varie coppie lega i nostri fan a noi ancora di più. Non avrei mai immaginato che sarebbe successo anche a me e Selena. Il tempo stava passando decisamente troppo velocemente. Sentii il phon acceso, Selena aveva quasi finito e il mio maggiordomo poggiò sul tavolino del salone un vassoio con sopra due tazze di cioccolata fumanti e un piatto con una piramide di brownies. "Grazie James, sarei andato a prenderli io dalla cucina, non dovevi disturbarti". Glielo dissi sorridendo e anche lui mi guardò con un sorriso "Signor Bieber l'ho visto un po' sovrapensiero e non ho voluto scomodarla. Qualche problema l'affligge?" Mi piaceva James. Era un uomo sui cinquantacinque anni più o meno, sembrava mi conoscesse da una vita, anche se lavorava per me solo da qualche mese. "Per ora non ancora James!" Vidi Selena tornare in salone e sedersi sul divano prendendo la sua tazza di cioccolata calda e il primo brownie della piramide mentre James spariva nella mia grande, forse troppo, casa. Guardai attentamente Selena, qualcosa non andava. "Hei, tutto ok? La cioccolata ha qualcosa che non va?" Lei mi guardò. "No, la cioccolata è buonissima come sempre. E' tra noi che qualcosa non va e lo sai benissimo Juss!" Sapevo dove voleva arrivare, ne avevamo parlato tante volte. "Sel io.."  Non mi fece finire, interrompendomi e alzandosi poggiando la tazza di cioccolata sul tavolino. "Lo sai che non è per te Justin. E' la situazione, è questa gabbia che ci tiene rinchiusi e uniti a forza. A me piace stare con te, ma non così. Non voglio un rapporto del genere, siamo esseri umani e so che continuando così finirei per odiarti e non voglio odiarti.." Mi avvicinai a lei e la strinsi in un abbraccio mentre delle lacrime marcavano il suo viso. Gliele asciugai dolcemente. Io e Selena stavamo insieme per i media. Eravamo entrambi sponsor della "Neo Adidas" e ci convinsero che stando insieme, almeno per finta, le vendite e quindi il ricavato sarebbe stato maggiore. A me Selena è sempre piaciuta, fin dalla prima volta che la vidi. Anche io le piacevo, ma forse non abbastanza da avere una relazione seria e vera. Non volevo forzarla in nessun modo, non è un gioco stare con una persona che non si ama. Le accarezzai i capelli. "Lo so! So come ti senti. E' come se fossimo in trappola." Alzò lo sguardo per guardarmi. "Già. Ho deciso di mollare la Neo. Il contratto scade tra qualche giorno, non lo rinnovo." La guardai "Fai ciò che senti Sel! Se stai male è giusto che tu sia libera. Per quanto riguarda la nostra coppia..". Mi bloccò. "Io ti vorrò sempre bene Justin, sempre! Non sto dicendo che non possiamo rimanere amici o che non possiamo vederci, solo, smettiamola con questa pagliacciata del fidanzamento" Aveva pienamente ragione e continuai la sua frase "Si, finiamola di prendere in giro tutti i nostri fan e soprattutto di prenderci in giro a vicenda". Lei annuì sorridendo e si alzò, così mi alzai anche io. "Ti auguro tutto il meglio e tutta la fortuna di questo mondo Justin Drew Bieber". Mi riscaldò le labbra con un suo leggero bacio, prese la sua borsa e uscì da casa mia. Fu l'ultimo nostro bacio, o almeno così credevo.
La mattina seguente m'imbarcai su un aereo diretto per il Canada. Avevo bisogno di stare un po' di tempo con i miei amici e la mia famiglia, ma già dopo una settimana e mezzo ero su un volo per Los Angeles, insieme a mia madre Pattie. Lei rimase a Los Angeles mentre io partii per Miami con dei miei amici. Non mantenemmo la lucidità nemmeno per un'ora. Non pensavo che la decisione di Selena mi toccasse così tanto. Non facevo altro che pensare a lei a parte quando non ero in me. Tutti i drink scivolavano giù con una leggerezza pazzesca. Non ricordo molto di quei giorni ad essere sincero, giravamo di locale in locale senza mai fermarci fino a che non ci fermarono per forza. La polizia interruppe una corsa di macchine clandestina e finii dietro le sbarre. Nessuno era fiero di ciò che avevo fatto, insomma tra gare clandestine, alcool e fumo nessuno poteva giustificarmi. Inoltre grazie ai vari controlli, scoprirono pure che la mia patente era scaduta. Ok, me l'ero andata a cercare questa volta. Comunque riuscii a cavarmela con la cauzione, avere molti soldi aiuta eccome. 
Tornai a Los Angeles e riuscii ad andare avanti, grazie al supporto dei miei fan e della mia famiglia. Ripresi (o almeno ci provai) a lavorare al mio nuovo album, ma Selena non voleva uscire dai miei pensieri. Non volevo vederla, avrebbe peggiorato solo le cose. Non avevo sue notizie da due mesi ormai. Intanto, avevo compiuto vent'anni che vi assicuro festeggiai per giorni. Decisi di pendermi una giornata di vacanza dallo studio di registrazione, tanto non stavo combinando assolutamente niente. Quella mattina mi alzai tardi e feci colazione sul divano che mi sembrava avesse ancora il profumo di Selena. Si, stavo ufficialmente impazzendo. Accesi la mia super tv e feci partire il dvd in blue ray. Decisi di riguardarmi dalla prima puntata il telefilm "Smallville", avevo tutte le serie. Ma ormai iniziavano a diventare poche le cose che non avevo. L’unica cosa che mi mancava erano gli affetti sinceri, non contando la mia famiglia e i miei migliori amici che purtroppo non vedevo spessissimo. Mi mancava dare tutto me stesso a una persona, mi mancava amare, mi mancava Selena. Se solo lei me lo avesse permesso, l'avrei resa la ragazza più felice della terra ma purtroppo le sue insicurezze camuffate da convinzioni la tenevano lontana da me. A disturbare la mia giornata di relax fu mamma che entrò in casa e aprì tutte le finestre facendomi accecare dal sole. "MAMMA!!" Mi guardò arrabbiata e mi prese il braccio per farmi alzare dal divano. Mi dispiace per lei ormai non riusciva più neanche a farmi muovere un dito. Risi e mi alzai di mia spontanea volontà. "JUSTIN DREW BIEBER IL PANTOFOLAIO NON SI ADDICE ALLA TUA PERSONALITA', ESCI A PRENDERE ARIA" "Mamma andiamo, lasciami fare il parassita per un solo giorno, non chiedo altro" Ribattei. "So che stai male per la storia con Selena tesoro, ma non puoi avvelenarti la vita in questo modo" Prese dal tavolino la scatola di pop corn dolci che fino a qualche minuto prima stavo ingurgitando e continuò "Scherzi vero? Sono solo mezzogiorno meno un quarto e ti sei già fatto fuori due scatole di questi?" Agitò la scatola praticamente vuota e si corresse "Anzi tre scatole" Sbuffai riprendendomi la scatola e mangiandomi gli ultimi pop corn rimasti. "Mammina cara, rilassati e guarda Smallville con me. Giornata madre-figlio" In un primo momento ci pensò poi alzò il sopracciglio sinistro. "Non attacca! Alzati, lavati, vestiti ed esci o ti darò il tormento per tutto il giorno" Alzai le braccia in segno d'arresa. "D'accordo, d'accordo! Hai vinto tu. Esco!" Prima di andare in bagno mi avvicinai a lei "Sai, sei troppo fortunata e viziata, la gente pagherebbe oro per stare con me sdraiata sul divano a guardare Smallville" Mi stava per arrivare una manata leggera ma fui più veloce, le diedi un bacio e avviandomi verso il bagno le urlai "INIZIA A CHIAMARE LA MIA CONTROFIGURA!" Lei sorrise prendendo il telefono. Se volevo uscire di casa senza essere notato, quello era il mio unico modo. Sarei andato in periferia da solo, giusto a bere un drink. Non sapevo ancora in cosa mi stavo cacciando.

 

Angolo autrice
Hei people :) Sono Summer , ma potete chiamarmi tranquillamente Sum. E’ la prima storia che scrivo su un personaggio reale, perciò siate clementi con me :P Questa storia è diciamo un esperimento che non so se continuerò. Voi che dite? Siete un po’ curiosi? Vi è piaciuto questo primo capitolo? Spero di si!
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Se volete leggete le altre mie storie, “Quando il cuore comanda”, di cui proprio oggi pubblico il sequel “Quando il cuore comanda 2” e “The magic of being sisters”
Un bacio Sum <3 <3 <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 2



Decisi di indossare una felpa larga, dei jeans e delle adidas rosse. Avevo solo l’imbarazzo della scelta. Comunque tornai in salotto e con mamma trovai David, la mia controfigura. Mentre lui usciva circondato dalle mie guardie del corpo per attirare l'attenzione dei paparazzi, io sarei uscito dal cancello secondario sulla mia favolosa moto. David mi guardò. "Sai, è cool interpretarti" lo guardai sorridendo "E' cool anche essere me, però a volte mi sento soffocare." Mamma s'intromise "E ha bisogno di uscire per conto suo". David ci guardò "Posso solo immaginarlo. Allora che roba mi devo mettere?" guardai mia madre "Mamma lo aiuti tu?". Lei annuì io salutai e andai in garage, mi misi il casco e aspettai il segnale della mamma. Io e David dovevamo uscire nello stesso momento altrimenti tutti avrebbero capito il trucco. Non avevo mai frequentato la periferia di Los Angeles, in un certo senso ero anche curioso. Sentii il cellulare suonare, era il segnale, saltai sopra la moto e partii. Uscito da casa mi voltai velocemente e vidi la folla ammucchiarsi sulle mie guardie del corpo. In quel momento ero felice di non essere là. Feci chilometri, mi piaceva la velocità, mi piaceva la sensazione di libertà che provavo quando acceleravo. Arrivai in periferia e in quella strada in particolare non c'era anima viva. Parcheggiai, mi tolsi il casco e misi il cappuccio. Distrattamente entrai in un locale che cadeva letteralmente a pezzi. L'insegna penzolava da un lato, se si fosse staccata avrebbe ucciso qualcuno. Meglio entrare velocemente, non volevo essere il tizio tanto sfortunato. Da fuori non si riusciva a vedere ciò che c'era dentro seppur porte e finestre erano di vetro, infatti erano coperte di fango, polvere e altra roba a me sconosciuta. Entrando il panorama non migliorava, continuava ad essere sporco e buio. Funzionavano solo due lampadine che non erano neanche potenti. Subito la mia attenzione fu catturata da degli ubriaconi sdraiati sui tavoli. Ma in che razza di posto ero finito? Sicuramente non mi avrebbero mai trovato lì, perciò non era poi tanto male. Il mio volto a quella vista e a quell'odore si trasformò in smorfie schifate. Il barista mi vide entrare e mi salutò. "Salve ragazzo" "Salve" risposi semplicemente. Ero veramente sorpreso. Quell' uomo sapeva chi ero? Sembrava non conoscermi. Mi sedetti al bancone e lui continuò a fissarmi. "Cosa prendi?" "Una Red Bull". Non ci pensai molto, era da tanto che non ne bevevo una. Lui mi servì. Era un vecchio, avrà avuto più o meno 75 anni. Mi versò la Red Bull in un bicchiere col ghiaccio, poi riprese a fissarmi, il che mi fece innervosire. Aveva capito chi ero? Se si, perchè non me lo diceva e basta?! La sua voce ricatturò la mia attenzione. "Che cosa ci fa un bel giovanotto come te da queste parti?" Feci spallucce. "Non so. Volevo stare lontano dal resto del mondo" "Ci sei riuscito direi. Questo è un posto dimenticato da Dio" Non capivo perchè parlasse così. "Ma questo è il suo locale?" "Purtroppo lo è." Lo disse con un tono sprezzante, continuavo a non capire. "Come ha fatto a ridurlo in questo stato? Insomma è pietoso!" Lui rise probabilmente apprezzando la mia sincerità. "Non posso darti torto". Bevetti un sorso di Red Bull e lo guardai "Ma qui è sempre così? Cioè ogni giorno?" Io e il vecchio ci guardammo intorno, poi lui rispose "Si, a tutte le ore ragazzo" Che tristezza, pensai poi continuai " E lei non può fare qualcosa per migliorarlo?" "A quale scopo?" Rispose lasciandomi spiazzato e continuò "Qui non viene mai nessuno, non ne varrebbe la pena. Sarebbe soltanto un grosso spreco di tempo e di denaro." In quel momento mentre io bevevo un altro sorso di Red Bull qualcosa catturò l'attenzione del vecchio che guardò verso l'entrata, così mi voltai anche io. La porta faticava ad aprirsi ma dopo un ultimo sforzo si spalancò. Fu in quel momento che la vidi e per la prima volta vidi quei suoi occhioni celesti. Sembravano così tristi e arrabbiati allo stesso tempo. Il vecchio sorrise "Ciao girasole, il bagno è libero". Non era più alta di un metro e i capelli ricci color biondo cenere le arrivavano alle spalle ossute, come tutto il suo corpicino del resto. Non capii da dove prese la forza per aprire quella porta pesante. La bambina lo guardò senza sorridere e senza mostrare emozioni. Senza dire una parola si avviò verso quello che molto probabilmente doveva essere il bagno. Io guardai il barista senza dire nulla e lui mi spiegò "Non chiedermi chi sia ragazzo perchè non ne ho la minima idea. So solo che da circa un mese qualcuno la molla all'angolo della strada in modo che chieda le elemosina. Qui entra raramente, non cerca niente. Penso che venga qua dentro quando è al limite e le scappa. Entra senza dire una parola, va in bagno e riesce come un fantasma. Ho provato tante volte a parlare con lei, ma mi ignora!" Lo guardai "Dici che è una zingara?" "Probabilmente. Non so nemmeno quanti anni possa avere". Secondo me aveva un'età molto vicina a quella di Jazzy e Jaxon. Bevetti l'ultimo sorso di Red Bull e diedi il bicchiere al barista quando poi vedemmo la bambina uscire dal bagno e poi uscire dal locale. Mi passò più vicina e notai la sua carnagione un po' più scura della mia e i capelli non erano tanto puliti. Notai anche la sua pelle d'oca. Doveva congelarsi là fuori. Indossava solo una maglietta a maniche corte blu da uomo troppo grande per lei, infatti le arrivava alle ginocchia e poi dei leggings viola strappati sul ginocchio destro e al contrario della maglietta sembravano troppo piccoli per lei, infatti le arrivavano a fine polpaccio tenendo scoperte le caviglie e ai piedi portava delle infradito scolorite e piene di terra e sporcizia come i suoi piedini. Mi faceva una tenerezza incredibile, è proprio vero a volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati. Il vecchio ricatturò la mia attenzione. "La lasciano in questa strada ogni giorno dalle 7:00 del mattino alle 21:00 di sera." Lo guardai "Mi fa una pena" "La fa a tutti" rispose lui guardando gli ubriaconi nel suo locale. Erano in tre, uno in ogni tavolo poi continuò cambiando argomento “Quanti anni hai ragazzo?” “Venti” risposi. “Sei nel pieno della tua giovinezza. Studia e divertiti altrimenti finisci per diventare come me!” Soffocai una risata, lui non aveva la minima idea di chi io fossi e la cosa mi elettrizzava molto. Sarà stato pure un vecchio ma almeno potevo parlarci come una persona normale. Tutto sommato mi piaceva stare lì, togliendo il brutto odore e la scarsa pulizia. Pensavo proprio che ci sarei tornato. Lo guardai “Certo, lo farò. Lei però deve fare un’altra cosa” Mi guardò curioso. “Cosa?” “Si affretti a riparare quell’insegna. Potrebbe cadere in testa a qualcuno.” Risi e rise anche lui “Aspetterò che cada. Io sono troppo vecchio per ripararla e non ho un soldo per pagare qualcuno.” Ok, la mia bocca non era collegata al mio cervello in quel momento. Parlai senza pensare. “Gliel’aggiusto io se vuole!” Mi guardò. “Sei sicuro? Io non posso pagarti” No, non ero sicuro per niente, non sapevo nulla sul come riparare un’insegna. Mi diedi immediatamente dell’idiota, ma ormai il danno lo avevo fatto. Avrei trovato una soluzione. Sorrisi, i suoi occhi speranzosi mi fecero pena. “Non si preoccupi, non c’è bisogno di pagarmi. Lo prenda come un favore.” Lui sorrise “Grazie ragazzo!” “Si figuri” risposi. "Vuoi qualcos'altro da bere?" "No grazie, credo tornerò a casa ora. Ci vediamo presto." Mi alzai e presi il casco. "Arrivederci." Mi salutò il vecchio dalla barba bianca e gli occhi grigi. Uscii dal locale e vidi la bambina all'angolo della strada che seguiva un tizio alto che portava a spasso il cane che non era proprio buono. Lo vidi ringhiare alla bambina e corsi lì. Mi misi tra la bimba e il cane e urlai "VUOLE STARE ATTENTO AL SUO CANE?! C'E' UNA BAMBINA QUI." Il tizio si voltò scocciato "E' una zingara, peggio per lei che sta qua in mezzo alla strada." Stavo per rispondere di malo modo quando lui mi riconobbe. "Ma tu sei Justin Bieber" Subito lo guardai "No si sbaglia! Ci cascano tutti, gli assomiglio e basta. Non credo che il vero Justin Bieber passi per queste strade" Lui mi guardò riflettendoci un po'. "Beh allora fatti gli affari tuoi ragazzino, torna a fare i compiti." Decisi che non ne valeva la pena e lo lasciai andare via con il suo stupidissimo cane. Non potevo espormi di più, avrei rischiato troppo. Nessuno doveva sapere delle mie uscite private. Mi voltai verso la bambina e mi inchinai alla sua altezza "Tutto bene?" Lei mi guardò un po' spaesata e impaurita, indietreggiò fino a sbattere al muro di una casa. Si sentì in trappola i suoi occhi dicevano che voleva scappare. La vidi tremare. "Hai freddo? Vuoi la mia felpa?" La levai e mi avvicinai a lei. Pessima mossa. Lei completamente presa dal panico cercò di spingermi e corse via. La seguii dietro l'angolo ma non la vidi più, era sparita nel nulla. Mi rimisi la felpa, indossai il casco e tornai alla moto, ci salii e tornai a casa pensando ancora a quella bambina.
 

Heiii genteee :)
Eccomi qui con un nuovo capitolo! Che ne pensate? Adoro la premura di Justin. Ve lo dicevo che era una storia particolare :P
Scrivere questa storia è un po' difficile per me, ma mi ci sto abituando almeno un po'.
 Comunque so che è solo il secondo capitolo e magari avete un po' le idee confuse ma potreste lasciare qualche recensione? Che faccio la continuo questa storia? Ora mi dileguo, spero che il capitolo vi sia piaciuto :D
 Un bacio Sum <3 <3 <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 3



JUSTIN.


Quel pomeriggio tornai a casa e vidi i vestiti che avevo prestato a David lavati e stirati. Lo chef Lorenzo, preparò il pranzo e mentre mangiavo, chiesi a James di farmi compagnia. "Ti va di mangiare con me?" "Ho già mangiato signor Bieber" "Fammi compagnia almeno per il dolce. Andiamo non si può restistere a una buona fetta di torta" Sorrisi cercando di convincerlo. "Ho molte faccende da sbrigare, non posso fermarm.." Lo bloccai "Le farai dopo! Adesso rilassati un po'." Lui mi fissò qualche secondo poi cedette "D'accordo mi ha convinto!" Si sedette con me e arrivò il dolce. Lo guardai sogghignando "Non darmi del lei James, mi fai sentire vecchio" Lui mi guardò "Ma io non so come chiamarla altrimenti." "Chiamami solo.. Justin. Solo Justin. E' il mio nome in fondo." Lui mi sorrise e annuì poi riprese a parlare "Si è div- ehm cioè, ti sei divertito stamattina?" "Diciamo che mi sono svagato un po'" "Ti ha riconosciuto qualcuno?" Nella sua voce sentii una nota di preoccupazione così lo tranquillizzai "No, per fortuna no." Lo guardai poi mi venne in mente una cosa "James, sai come si aggiusta un'insegna?" Mi guardò curioso "Che genere d'insegna?" "L'insegna di un bar" "E' lì che sei stato?" Annuii poi continuai "Si, cadeva letteralmente a pezzi. Ho promesso al barista che l'avrei riparata, ma non ho la minima idea di come si faccia." Lui mi guardò pensieroso poi parlò "Io non ho mai aggiustato un'insegna, però posso procurarti uno dei migliori libri di fai da te" "Potrei leggerlo, almeno qualcosa potrei impararla" Dissi. Ci alzammo e portammo i piatti in cucina poi mi sedetti sul divano e accesi la playstation mentre James si informava per il libro. Quando chiuse la chiamata, continuavo a giocare e senza staccare gli occhi dalla tv parlai"Mamma ha lasciato detto qualcosa per me stamattina?" James mi guardò "Si, vuole cenare con te. Deve parlarti." "Ah ok" risposi semplicemente. "Justin il libro arriverà in serata" "Perfetto James, grazie" "Figurati, ora torno a lavoro" "Devi farlo per forza? Perchè non ti fai una partita con me?" Lui mi guardò sorridendo "Sei proprio un trascinatore! Se ti stai annoiando perchè non vai a lavorare?" "Oggi mi sono preso un giorno libero" James alzò gli occhi al cielo "Poveri noi, nessuno riuscirà a lavorare allora!" Ridemmo e lui tornò a lavorare mentre io continuavo a giocare ma dopo un'ora spensi tutto e decisi di andare in camera a dormire. Prima di arrivare in camera mia passai davanti alla stanza di Selena. Volevo proprio farmi del male così ci entrai. Subito sentii il suo profumo che mi causò una fitta al cuore. Aprii l'armadio e vidi alcuni dei suoi vestiti. Li aveva lasciati qui con la fretta di andare via. Presi un maglioncino e l'odorai, poi mi sdraiai sul letto. Avevo tanti ricordi in quella camera. Avevamo passato tante notti sdraiati su quel letto a parlare. Non c'erano dubbi, era la mia migliore amica ma l'amavo, l'amavo per davvero. Perchè non mi sono opposto alla sua decisione?! Beh perchè la sua felicità era la cosa più importante. Già, speravo fosse felice, anche se la sua lontananza mi distruggeva completamente. Solo in quelle ore al bar non pensai a lei. Chissà come se la cavava quel vecchio. E quella bambina? Avrei davvero voluto aiutarli, ma non sapevo proprio come fare. Con il vecchio non potevo semplicemente tirare fuori i soldi, non è normale che un ragazzo della mia età sia così ricco, mi avrebbe fatto delle domande e io non volevo assolutamente fargli sapere chi ero. Per quanto riguarda la bambina, era un mistero. Un mistero che mi attirava. Non riuscivo a smettere di pensarci e così mi addormentai senza nemmeno accorgermene.

SELENA.


Quell'anno era stato un vero schifo. L'unica cosa positiva fu mia sorellina Gracie, cresceva a vista d'occhio e diventava sempre più bella giorno per giorno. Quella sera a Los Angeles pioveva e il cielo era scurissimo, il tempo rispecchiava il mio umore. La mia amica Demi era in tour mondiale, avrei potuto chiamarla, ma non volevo disturbarla con i miei problemi di cuore. Mi sentivo dannatamente sola e purtroppo stavo male per l'unica persona che era in grado di consolarmi. Avevo fatto una vera idiozia con lui, mi sentivo in trappola ma in realtà non lo ero per niente, perchè con lui ero libera, spensierata e soprattutto me stessa. Mi mancava Justin, da morire. Chiamai Ashley Benson e Vanessa Hudgens, le mie sorellone per scelta. Sono le mie consulenti di vita, voglio un immenso bene a entrambe. Ashley purtroppo non potte' venire, doveva girare un nuovo episodio di "Pretty Little Liars" era già sul set, mentre Vanessa si fiondò a casa mia. Bevevamo una tisana ai frutti di bosco quando lei mi guardò. "Che ti prende Sel?" Adoravo Vanessa. Lei era molto diretta con le persone, figuratevi con le sue amiche e a volte era difficile rispondere alle sue domande perchè dovevo fare i conti con le mie vere emozioni e paranoie. Sentii il suo sguardo insistente osservarmi mentre io guardavo il pavimento cercando di non piangere. Lei si alzò dal divano e si inginocchiò davanti a me costringendomi a guardarla. Non volevo parlare di Justin, non volevo sentirmi uno schifo. "Nessa ti prego.." Lei alzò il sopracciglio destro "Nessa ti prego, niente Sel. Vuoi parlarmi?" Scossi la testa e lei si alzò. "Io sono venuta qui per te e tu neanche parli? Puoi urlare, puoi rompere qualcosa ma sfogati! Tira fuori ciò che hai dentro perchè ti sta corrodendo piano piano. Stai così per Justin vero?" Si sedette a fianco a me e mi asciugò le lacrime che mi scendevano sul viso. "Ho fatto una cazzata Nessa. Una vera cazzata. L'ho lasciato e abbiamo dato l'annuncio ufficiale" " Sel, l'annuncio ufficiale è l'ultimo dei tuoi problemi. La TUA PERSONA vale più della tua figura popolare ricordatelo sempre. Capisco che tieni da morire ai tuoi fan, però ci sarà sempre qualcuno che non accetterà mai la vostra rottura perciò mettiti l'anima in pace. Per quanto riguarda Justin credo che tu sia solo un po' nostalgica perchè non fai altro che pensare ai vostri momenti ed è normale. Tesoro siete cresciuti insieme, la fama vi accomuna è normale che ti stia a cuore. Se ti sentivi in trappola.." La interruppi "E se fosse stata solo una mia impressione? Insomma ho un casino in testa!" Lei mi accarezzò. "Lo so. Sai, quando io e Zac ci siamo lasciati è stato un colpo. E' stata così dura che abbiamo deciso di non  vederci più, neanche per sbaglio" La guardai confusa mentre i suoi occhi diventavano lucidi, lei continuò "Quello che voglio dirti è che certe ferite non guariranno mai. Il dolore si affievolirà ma sarà sempre presente perchè nei momenti più bui quei ricordi ti distruggeranno e ti assalirà la nostalgia, però le cose belle della tua vita ti faranno andare avanti portandoti tanta felicità" Si asciugò le lacrime e mi abbracciò "Sei riuscita a far piangere anche me visto?" La guardai e sorrisi " Se Ashley fosse qui non ce lo avrebbe permesso" dissi. "Già" rispose lei. Mi rifeci seria e la guardai "Ti manca qualche volta?" anche lei mi guardò "Zac?" annuii e lei continuò " Si, a volte mi manca, ma sono felice con Austin." Avevo capito ciò che voleva dirmi, probabilmente aveva ragione. Ogni notte vedevo gli spettri della mia storia con Justin. In quel momento in salotto arrivò Gracie gattonando, Vanessa non resistette e la prese in braccio "Ciao guanciotta!" La baciò e continuò "Ma diventa sempre più simile a te!" "Già" sorrisi. Vedere Vanessa mi aveva aiutato parecchio, il mio umore non era più nero ma era passato a grigio, era già qualcosa.

JUSTIN.


Mi svegliai di soprassalto quando mamma mi spinse giù dal letto. "MA SEI IMPAZZITA? A MOMENTI MI FAI PRENDERE UN INFARTO!" "Oh perdonami tesoro" mi disse ridendo poi continuò "A quest'ora dovresti essere pronto Justin! Sono le 20:00, ho prenotato per le 20:30" Mi avvicinai a lei "E che problema c'è? In venti minuti sono pronto! Con noi cena anche Jason?" Jason era il fidanzato della mamma. Lei rispose "No, oggi no!" Io sorrisi, non mi piaceva tanto quel Jason, non mi fidavo pienamente di lui. Diedi un bacio sulla guancia a mamma per farmi perdonare "Vado in doccia" Uscii dalla camera correndo e sentii mamma gridare "MUOVITI!". Alle 20:30 entravamo in ristorante, ovviamente in una sala privata. Mentre mangiavamo la bistecca mamma abbassò le posate e mi guardò "Devo chiederti un favore" La guardai anche io "Dimmi" Lei sospirò e continuò "Vedi, ho bisogno che tu passi del tempo con la figlioccia di Jason per qualche settimana" "Perchè? Sai che non posso uscire con chi.." "Lo so tesoro" mi bloccò lei e continuò "So che non puoi uscire con tutti. Ma lei non dirà niente, sarà muta come un pesce." Sbuffai "Ma perchè dovrei uscirci proprio io? Non c'è nessun altro a casa di Jason?" Lei mi guardò "Non vogliamo che si annoi. Jason non conosce ragazzini, l'unico con cui è in stretto contatto sei tu! Ti prego." Ed ecco che come tutte le donne mi fece gli occhi da cerbiatta. Mi ricordò Sel, lei me li faceva spesso. Quegli occhioni color cioccolato e quelle lunghe ciglia mi mandavano in paradiso. Mi riconcentrai sulla mamma e ci pensai un momento poi risposi semplicemente "Ok!" Lei subito felice mi ringraziò "Grazie tesoro!" "Quando arriverà e come si chiama?" "Arriva dopodomani e si chiama Chantal. Arriva dalla Francia" La guardai corrugando la fronte e finii di mangiare la mia bistecca "Ma sa parlare la nostra lingua?" "Se la cava abbastanza bene." La fissai ancora "Sia chiaro mamma, lo faccio solo per te!" Lei sorrise "Sarà per poco tempo, non preoccuparti, non interferirà con il tuo lavoro." Me lo auguravo vivamente anche perchè ero già abbastanza in ritardo di mio a causa del mio pessimo umore. Mi ci mancavano solo altre distrazioni.



 

Salve meraviglie :) 
Eccomi che finalmente posto il terzo episodio. 
Qui appare anche Sel visto? Abbiate fiducia in me e tanta tanta pazienza :P
Scusate per l'attesa ma purtroppo non ho tantissimo tempo, in più scrivo anche altre storie (leggetele se vi va), ma sappiate che faccio il possibile.
Ora, che ne pensate del capitolo? Vi incuriosisce la storia? E cosa ne pensate dei sentimenti che provano Justin e Selena l'uno per l'altra? 
Scrivetemi, io sarò felice di rispondere :) Tre recensioni per il prossimo capitolo?!
Buon week end a tutti e divertitevi :) 
Alla prossima settimana, 
un bacio Sum <3 <3 <3


 


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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 4



-Quella sera uscii dallo studio di registrazione alle 20:00. Ovviamente mi ritrovai circondato da telecamere e macchine fotografiche. Rimasi qualche minuto fuori, con il telefono in mano, a farmi fotografare facendo finta di niente. Era quello che tutti volevano, qualche foto e qualche video da vendere a qualche rivista o mettere su internet “Justin Bieber fuori dallo studio di registrazione”. Ogni giorno la stessa storia. Rimasi lì dieci minuti quando le mie guardie del corpo allontanarono i paparazzi e mi permisero di entrare in macchina. Agganciai la cintura e partii, accendendo anche lo stereo. Erano solo le 20:15, che cosa potevo fare? Non mi andava di tornare a casa perchè sicuramente mi sarei annoiato. Continuavo a guidare e mi fermai al semaforo rosso. In quel momento pensai al bar. Se non fosse così malandato e fosse dipinto di rosso avrebbe maggiore visibilità. Il semaforo si fece verde, inserii la prima e partii, sapevo dove andare. Arrivai in periferia alle 20:40, Los Angeles è una città abbastanza trafficata. Parcheggiai e scesi dalla macchina. Ed eccola lì, di nuovo seduta all'angolo della strada, con indosso gli stessi vestiti di quando la vidi per la prima volta. Si voltò distrattamente probabilmente annoiata ma quando mi vide sgranò gli occhi, forse per paura, forse per sorpresa. Non saprei dirvelo. Ci guardammo per tipo un minuto, entrambi non sapevamo come comportarci. Non volevo farla scappare ancora. Decisi di non insistere con lo sguardo e questa volta non mi sarei avvicinato. La lontananza tra me e lei le dava sicurezza probabilmente perchè non era ancora scappata. Forse era già qualcosa. La vidi alzarsi in piedi, io alzai il braccio e la salutai.-


Justin: Ciao! Beh io entro dentro dal vecchio. Sai mi prendo qualcosa da bere


-Lei mi guardò curiosa come per dire “Ma chi te lo ha chiesto?”. Probabilmente se avesse avuto il coraggio di parlare me lo avrebbe anche detto. Volevo sollecitarla un pò. Continuava a guardarmi con uno sguardo selvaggio, lei era selvaggia. Trattenni lo sguardo su di lei per un altro secondo e poi entrai al bar. Il vecchio mi guardò sorridendo.-


Barista: E' un po' tardi per riparare l'insegna ragazzo!


-Anche io risi.-


Justin: Mi scusi, ma stavo lavorando come un matto, davvero c'è da impazzire! Sono qui solo per una Red Bull con ghiaccio!


-Mi sedetti al bancone e l'uomo mi servì sempre con quel sorriso sulla faccia.-


Barista: Sii felice, è sempre positivo lavorare. Prendi questo posto per esempio, non entrano più soldi

Justin: Secondo me questo locale deve solo essere rimodernato un po'


-Mi voltai con il bicchiere in mano e vidi gli ubriaconi della volta precedente. Mi rivoltai verso il vecchio.-


Justin: Ma questi tizi non lavorano mai? Capisco che adesso è tardi però sembra che stiano qua tutto il giorno

Barista: Infatti è così. Sono stati licenziati due mesi fa. La loro fabbrica è stata chiusa


-Riuscii a dire solo..-


Justin: Oh!

Barista: Sai ragazzo, è un peccato, perchè tutti e tre hanno una famiglia e facendo così la stanno mandando a rotoli. Gli ultimi soldi li stanno spendendo qua per bere. Vedi quello lì poggiato all'ultimo tavolo?


-Io annuii e bevetti la Red Bull. Aveva i capelli scuri l'unica cosa che riuscivo a vedere dato che aveva la testa poggiata al tavolo, poi riguardai il barista che continuò.-


Barista: Qualche giorno fa ho impedito il suo suicidio


-Quell'affermazione mi colpì.-


Barista: Lui è davvero disperato, se non riesce a trovare un lavoro entro un mese gli porteranno via i figli. Sono l'unica cosa che ha, sua moglie è morta tre anni fa


Justin: E' una storia così triste!

Barista: Purtroppo è la sua realtà ragazzo. Perciò meglio essere strapieni di lavoro e tornare a casa distrutti che distruggersi come lui in un bar

Justin: Non possiamo fare niente per lui?


-Il vecchio mi guardò ridendo.-


Barista: E cosa mai potrebbero fare un vecchio che a mala pena si regge in piedi e un ragazzo di vent'anni che è appena entrato nel mondo del lavoro? Purtroppo non possiamo fare niente


-Stavo per rispondere, poi ricordai che lui non sapeva chi fossi e non volevo assolutamente dirglielo. Non potevo fare nulla, ero bloccato ma nello stesso tempo deciso. Avrei fatto qualcosa per quel posto e per quelle persone. Lo ripeto sempre alle mie Beliebers: "Insieme possiamo cambiare il mondo". Avrei iniziato con quel piccolo locale. Mi alzai e diedi al vecchio venti dollari.-


Justin: Scusi..


-Lui capì le mie intenzioni.-


Barista: Harvey! Mi chiamo Harvey


-Io risi.-


Justin: Che nome bizzarro!

Harvey: Beh sentiamo il tuo ragazzo!


-Rise anche lui. Ecco mi ero incasinato ancora di più la vita! Dissi il primo che mi venne in mente.-


Justin: Roy!

Harvey: Non puoi proprio permetterti di ridere Roy!


-Entrambi scoppiammo a ridere, dovevo stargli davvero simpatico e non perchè ero la popstar più conosciuta di questi tempi, ma perchè ero semplicemente me stesso, un ragazzo normale, più o meno. Recitare la parte di "Roy" mi piaceva. Lui mi guardò facendosi serio-


Harvey: Non ho resto per te Roy

Justin: Oh non preoccuparti. Tienilo pure! Senti, l'insegna è meglio ripararla questo fine settimana ok?

Harvey: E' in quelle condizioni da un anno ormai, può aspettare altri due giorni


-Sorrise e sorrisi anche io. Gli feci un cenno con la mano.-


Justin: Io vado. Ci vediamo questi giorni Harvey

Harvey: Roy?


-Mi voltai.-


Justin: Si?

Harvey: Grazie!

Justin: Figurati


-Uscii dal locale, ormai erano le 21:10. In quel momento sentii da un furgone delle urla.-


??: TU MUOVERE!! SALIRE SU FURGONE! NON PRENDERE NIENTE OGGI TU? PEGGIO PER TE!


-Vidi la bambina salire sul furgone che subito partì facendo tantissimo fumo e girò l'angolo sgommando. Dovevano essere dei pazzi furiosi. Avevo paura per quella creaturina, chissà cosa le avrebbero fatto, non osavo immaginarlo. Pensai a Jazzy e Jaxon. Loro erano dei bambini felici, avevano tutto e sopratutto una famiglia che li amava. La nostra era una realtà così distante da quella di questa bambina. Ero così arrabbiato per lo schifo di gente che esisteva al mondo. Mi avviai alla macchina e sentii il mio cellulare personale squillare. Vidi chi era, mamma. MERDA! Mi ero dimenticato che quella sera sarebbe arrivata quella Chantal. Sospirai e risposi senza dare a mamma il tempo di parlare e di sgridarmi per il ritardo.-


Justin: "Lo so. lo so! Sono in ritardissimo mamma. Sto arrivando dammi dieci minuti"


-La sentii sbuffare e sorrisi. Non ne poteva più dei miei ritardi, da una parte la capivo.-


Pattie: "La cena sta per arrivare! Raggiungici a casa di Jason. In fretta. Chantal è già qui"

Justin: "Arrivo arrivo!"


-Chiusi la chiamata, entrai in macchina e partii. Già immaginavo questa Chantal, mi avrebbe distrutto di domande. Una Belieber che voleva sapere tutto di me e che mi dava sempre ragione, su tutto. Non fraintendetemi, le amo, però a volte mi piacerebbe che qualcuno mi guardasse e accettasse per ciò che sono realmente. In dieci minuti arrivai, parcheggiai, chiusi la macchina e suonai il campanello. Mi aprì mamma e mi diede una manata sul collo. Io risi.-


Pattie: Sei sempre il solito Justin! Dov'eri finito?

Justin: In studio!

Pattie: La prossima volta finisci per tempo!

Justin: Si! La cena è arrivata?


-Entrammo in salotto e vidi Chantal. Diavolo era davvero carina! Aveva la carnagione un po' scura, ma non molto e i suoi scuri capelli ricci le scendevano sulle spalle. Poi mi concentrai sui suoi occhi grandi e scuri. Jason mi rispose.-


Jason: Si! Allora Justin, lei è Chantal. Chantal, Justin!

Chantal: Ciao!

Justin: Ciao!

Pattie: Jason mi aiuti ad apparecchiare?


-Lui annuì e seguì la mamma in sala da pranzo mentre io e Chantal rimanemmo in salotto. Se devo essere sincero ci rimasi un po' male per la freddezza di quella ragazza. Non mi saltava addosso, non mi chiedeva un autografo. Non era nulla di ciò che mi ero immaginato.-

Justin: Ciao!


-Ripetei.-


Chantal: Quante volte dobbiamo dirci ciao?! Non siamo bambini stupidi


-Corrugai la fronte. Acidina la tizia!-


Justin: Hei calmati, volevo solo essere gentile

Chantal: No, volevi solo vedere se ti saltavo addosso. Mettiamo in chiaro le cose, non sono una di quelle stupide che sbava per te per ogni cosa che fai! Non mi stai nemmeno simpatico


-Sgranai gli occhi. Ma come si permetteva? Le mie Beliebers non si toccano.-


Justin: La cosa è reciproca! Mi chiedo perchè non te ne sia rimasta in Francia


-In quel momento Jason si affacciò in salotto.-


Jason: Si cena!


-Lo guardammo e andammo in sala da pranzo dove ci sedemmo l'uno di fronte all'altra. Non riuscivo più nemmeno a guardarla in faccia, che smorfiosa. Mamma cercava di fare conversazione con Chantal che rispondeva a monosillabi. La sua maleducazione mi stava irritando. Anzi, lei come persona mi stava irritando.-


Pattie: Spero che tu sia felice di essere qua

Chantal: Nemmeno un po'


-Mamma non lo diede a vedere, ma la conoscevo bene. C'era rimasta malissimo.-


Justin: Se ti fa schifo stare qui, perchè sei partita?

Chantal: Tre dita di cazzi tuoi no?

Jason: Chantal! Per favore!!


-Jason mi guardò. Poi riprese a parlare.-


Jason: I genitori l'hanno fatta partire

Chantal: Per forza aggiungerei

Justin: E come biasimarli? Sei insopportabile

Chantal: Vaffanculo, coglione! Non ho più fame


-Si alzò da tavola e salii al piano di sopra, lasciandoci senza parole.-


Jason: Dovete scusarla

Pattie: E' bella tosta


-Jason sospirò.-


Jason: Già

Justin: Fatemi capire e io dovrei uscire con quella pazza psicopatica e addirittura portarmela dietro a lavoro? Ma anche no!

Pattie: Tesoro ti chiediamo solo di avere pazienza

Justin: Mamma mi ha appena dato del coglione

Pattie: ..pazienza, molta pazienza!


-Sbuffai, non potevo deludere mamma, potevo fare questo sacrificio per lei.-


Justin: D'accordo!

Pattie: Sei il migliore!


-Si alzò e mi baciò.-


Justin: Lo so!


-Mi alzai e abbracciai mamma poi salutai Jason.-


Justin: Torno a casa, anche io non ho più fame! Domani a che ora mi scaricate Chantal a casa?

Jason: Alle 8:00


-L'avrei dovuta portare in studio con me, bella seccatura. Annuii-


Justin: Ok, allora io vado. Ciao

Pattie e Jason: Ciao!


-Uscii e tornai a casa dopo quell'incontro bizzarro. Beato chi la sopporta. Mi manderà in terapia, poco ma sicuro. Parcheggiai la macchina in garage e mi avviai all'entrata di casa quando vidi la mia regina seduta sugli scalini con la schiena poggiata al muro. Subito corsi da lei.-


Justin: SEL! SEL!


-La svegliai subito. Lei alzò il volto. Vidi i suoi occhi bagnati e i segni delle lacrime sulle sue guance.-


Selena: Juss

Justin: Tesoro, sono qui! Cosa è successo?


-Aprii la porta con le chiavi poi la presi in braccio e la portai dentro poggiandola sul divano, lei non aveva forze.-


Selena: Ho bussato ma tu non c'eri

Justin: Scusami ma ora sono qui con te!


-Mi sedetti a fianco a lei e l'accarezzai.-


Selena: Juss

Justin: Dimmi

Selena:Tu mi vuoi bene almeno un po'?

Justin: Certo che ti voglio bene. Non immagini quanto te ne voglia. Raccontami cosa è successo

Selena: Si tratta di papà


-Diavolo no. Per Selena il suo vero padre è sempre stato un argomento difficile. Io sapevo tutta la storia. Da più di sei mesi suo padre non si faceva sentire, cosa poteva essere successo?-


Justin: Cos'ha fatto questa volta?


-Riprese a piangere senza sosta. Non riuscivo a calmarla nemmeno tendola tra le mie braccia.-


Selena: Lui, no, i-io, non s-sono abbastanza per lui. Non significo niente, sono solo un errore. Non gli importa chi io sia, che strada abbia fatto. Significo molto per tanta gente ma per lui non significo niente. Ho ingaggiato un investigatore privato il mese scorso per sapere che fine aveva fatto. Stamattina mi sono arrivate le risposte.


-Il suo respiro si fece più leggero mentre mi raccontava tutto.-


Justin: E..?


-L'ultima lacrima scese sul suo viso percorrendo il percorso segnato dalle altre.-


Selena: Ha una nuova famiglia. Ha dei nuovi bambini molto simili a lui. Con loro è un buon padre, non come lo è stato con me che mi ha abbandonata piano piano


-La strinsi a me e l'accarezzai.-


Justin: Non sa cosa si perde tesoro! Non lo sa davvero. Tu sei fantastica, è lui a perderci

Selena: No sono io a perderci. E lo odio! Lo odio

Justin: Sfogati, tira fuori ciò che hai dentro!


-Prese il cuscino a fianco a lei e con tanta rabbia lo lanciò.-


Selena: LO ODIO CAZZO


-Il cuscino arrivò fino al tavolino e colpì il vaso di fiori che c'era sopra facendolo cadere a terra. Si ruppe. Lei subito mi guardò un po' preoccupata.-


Selena: Io, scusami non..


-Io risi e lei mi continuò a guardare corrugando la fronte.-


Justin: Hai sempre avuto una pessima mira, adesso che non ci pensavi hai beccato il vaso in pieno!


-Lei sorrise. Dovevo farla ridere, ne aveva bisogno. Ma poi fece da sola-


Selena: Ricordi quando provavo a lanciarti i pop corn dritti in bocca?

Justin: Oh si, il pavimento adorava mangiare pop corn non vedeva l'ora che arrivassi tu!


-Scoppiamo a ridere e poi ci avvicinammo sempre più. Adoravo il suo modo di catturarmi con i suoi sguardi magnetici.-


Selena: Grazie Juss

Justin: Ci sarò sempre per te! Dovesse cascare il mondo


-Lei si avvicinò sempre più. Ormai avevamo qualche centimetro di distanza. Le presi le mani, l'avvicinai di più e la baciai. Mi mancavano quelle labbra così belle e carnose, mi mancava lei. Le nostre lingue s'intrecciarono e probabilmente anche i nostri cuori. Battevano insieme. Niente avrebbe cancellato ciò che sentivo per lei.-

 

 

HEILAAAA' SALVE BELLEZZE :)

Finalmente eccomi qui con un nuovo episodio. Ho deciso di pubblicarlo anche se non sono arrivata al numero di recensioni richiesto e questo mi dispiace un po'.

Allora come avrete sicuramente notato ho cambiato modo di scrivere. Mi hanno chiesto di trovare una soluzione perchè leggendo si perdeva spesso il segno. Ora vi chiedo, come lo preferite? Così o come i primi episodi? Fatemi sapere!

Per quanto riguarda l'episodio.. Un po' stronza questa Chantal no?! Justin impazzirà davvero seguendo i suoi capricci? In più dovrà pensare all'insegna del bar e a come non farsi riconoscere da Harvey. Deve stare attento a recitare bene la parte di Roy. In questo episodio abbiamo anche una fragilissima Selena, ma quanto sono teneri insieme?! E questo bacio improvviso? A cosa porterà?

Beh non vi chiedo il numero delle recensioni, spero solo che mi scriviate, io sono qui per voi e risponderò. AH ultima cosa! Volete che vi posti le foto dei vari personaggi?

Ora, spero che l'episodio vi piaccia.

Un bacione Sum <3 <3 <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 5

 

-Quella notte Selena era troppo sconvolta per tornare a casa da sola così rimase a dormire da me. Ci addormentammo insieme abbracciati. Riaverla tra le mie braccia mi rendeva felice. La mattina seguente la sveglia suonò alle 7:00, la spensi e molto lentamente mi svegliai. Mi poggiai alla testata del letto e vidi Selena sistemarsi davanti allo specchio. Lo spettacolo più bello a cui abbia mai assistito, ve lo posso garantire. Lei mi guardò dallo specchio e sorrise.-


Selena: Buongiorno dormiglione

Justin: Hei! Sei già pronta

Selena: Chi dorme non piglia pesci


-Sorrisi.-


Justin: Ma sentila!

Selena: Juss?

Justin: Si?

Selena: Grazie per ieri

Justin: Figurati, sai che ci sarò sempre per te


-La vidi incupirsi. Si sedette sul letto vicino a me.-


Selena: Forse è proprio questo il problema!


-Non capivo. La guardai corrugando la fronte e lei continuò.-


Selena: Forse è proprio perché tu sei così disponibile, così comprensivo nei miei confronti che non riesco a lasciarti andare


-Mi sedetti a fianco a lei.-


Justin: Ma tu non devi lasciarmi andare. Sel, ascoltami, sei tutto per me. Potrebbero portarmi via tutto quanto, ogni cosa, ma lasciandomi te a fianco sarei felice in ogni caso

Selena: Non rendermi le cose più difficili di quanto già non lo siano Juss

Justin: Cosa intendi dire? Sel ti prego


-La strinsi a me e vidi le sue lacrime scivolare giù.-


Selena: Devo smetterla di chiedere il tuo aiuto per ogni cosa. Devo smetterla di farmi consolare da te. Devo smetterla di prenderti in giro

Justin: Io capisco che tu possa essere confusa, a chi non capita? Noi in particolare siamo sottoposti a molto stress perché è come se vivessimo due vite, non ci possiamo fidare di nessuno


-Si asciugò le lacrime che continuavano a scendere senza sosta. Voleva mostrarsi forte, ma non ce la faceva.-


Selena: Sai, sei la persona che più mi capisce al mondo. Mi dai affetto e mi fai ridere..


-La guardavo accarezzandole la mano.-


Selena: ..e-e io non ti merito, meriti di più


-Subito si alzò così mi alzai anche io prendendole la mano e avvicinandola a me.-


Justin: Non sei tu a decidere ciò che merito o no! Io ho bisogno di te

Selena: No, tu andrai avanti anche senza me, ci riuscirai alla grande

Justin: Selena ti prego. Le tue paranoie ti stanno distruggendo

Selena: No Justin, è questa vita che mi sta distruggendo, è questa mancanza di sincerità e di affetto che mi sta distruggendo e io distruggo le persone intorno a me che mi vogliono bene. Guardati! Mi stai supplicando di restare

Justin: Che male c'è in questo?

Selena: Che male c'è? Sei Justin Bieber diavolo, puoi avere tutto ciò che vuoi e chiunque tu voglia con uno schiocco di dita. Sei decollato e adesso non ti ferma più nessuno a parte me. Io ti freno, ti freno continuamente e tu non te ne accorgi perché sei dentro quella bolla di sapone che hai creato per proteggermi, per proteggerci

Justin: Non è vero. Tu non mi freni affatto

Selena: Prendi le tue decisioni in base a me Justin! Questo cosa vuol dire? Siamo entrambi accecati dall'amore!


-Ciò che stava dicendo rimbombava nel mio cervello senza senso. Mi stavo arrabbiando.-


Justin: E' FORSE SBAGLIATO? E' FORSE SBAGLIATO AMARE UNA PERSONA PIU' DELLA TUA STESSA VITA SELENA?

Selena: NON DICO CHE SIA SBAGLIATO. MA IO TI STO FACENDO MALE, TROPPO MALE!


-Riprese a piangere e uscì dalla camera, io la seguii di corsa, la raggiunsi e mi piazzai davanti a lei.-


Justin: No! Mi rendi felice, tu mi rendi me stesso

Selena: No Juss, ti sbagli. Sei tu che mi rendi me stessa. Tu devi finirla di aiutarmi e di compatirmi e io devo finirla di correre da te. Non voglio continuare questa storia. Voglio una storia lontana dalle fotocamere, lontana dal mondo dello spettacolo

Justin: Partiamo allora! Partiamo insieme. Molliamo tutto e andiamocene lontano da tutto e da tutti. Ti amo, posso rinunciare a tutto


-Lei mi guardò sorpresa. Era la prima volta che glielo dicevo sinceramente. Spesso lo dicevamo davanti alle telecamere per reggere il gioco. Ma ci affezionammo l'uno all'altra, non potevamo stare separati. Dalla finzione nacquero dei veri sentimenti e credo che questo spaventasse Selena. Non aveva capito dove finiva la finzione e dove iniziava la realtà. Pensò alla mia proposta, glielo leggevo negli occhi.-


Selena: Anche io ti amo Justin..


-Mi accarezzò il viso.-


Selena: ..ma non so più se per finzione o realtà. Non posso chiederti di abbandonare tutto per me, non posso

Justin: Non me lo stai chiedendo tu

Selena: Si invece! Non mi farai cambiare idea e questa volta non tornerò


-Mi superò e prese la sua borsa dal divano.-


Justin: Sel, ti prego..


-Cos'era quella sensazione che provavo? Sentii gli occhi riscaldarsi e non riuscii a trattenere quella lacrima che scivolò sul mio viso. Non ebbi neanche la forza di asciugarla. Lei si avvicinò a me con gli occhi di nuovo lucidi e rossi. Mi asciugò dolcemente quella lacrima.-


Selena: Starai meglio senza di me! Te lo assicuro. Ciao Justin


-Mi diede un bacio sulla guancia e asciugandosi gli occhi si voltò per uscire. In quel momento il campanello suonò, si erano già fatte le 8:00. Nella mia mente il tempo si era completamente fermato. Selena aprì la porta per uscire e fece entrare Chantal.-


Selena: Ciao!


-La salutò e uscì, non solo di casa ma anche dalla mia vita.-


Chantal: Waoh Bieber, che spettacolo di merda! Vai a metterti una maglietta, non m'interessa il tuo fisico


-Mi voltai senza darle importanza e andai a prepararmi. Alle 8:20 dissi a James che stavo uscendo. Salimmo in macchina senza dare troppo nell'occhio, i paparazzi non si erano ancora appostati. Senza Selena tutto andava a rallentatore, tranne quella insopportabile voce di quell'insopportabile ragazzina ficcanaso.-


Chantal: Quella era Selena Gomez?

Justin: Non sono affari tuoi

Chantal: Sei proprio di buon umore stamattina eh? Andata male la scopata?


-Frenai la macchina di botto e le macchine dopo di me iniziarono a suonare il claxon.-


Justin: PERCHE' NON TI TAPPI QUELLA FOTTUTA BOCCA?!


-Ripresi a guidare e lei mi guardò.-


Chantal: Perché cazzo non ti calmi idiota? Solo perché la tua giornata è iniziata di merda non devi sfogarti sugli altri


-Forse aveva ragione ma non glielo dissi.-


Justin: Lasciami in pace, è meglio per tutti!

Chantal: Dove andiamo?

Justin: In studio. Ti siedi, non tocchi niente, non parli con nessuno e quando ho finito ti riporto da Jason

Chantal: Ma sei sempre così? Con tutti?

Justin: No, solo con le smorfiose!


-Quelle battute non erano da me ma me l'aveva servita su un piatto d'argento. Oltre ad essere rompipalle era anche stupida. Mi pizzicò il braccio mentre guidavo e sbandai con la macchina che andò a sbattere ad un palo. La mia povera macchina. Quel giorno la sfortuna non voleva proprio abbandonarmi. Scesi dalla macchina sbattendo lo sportello e feci scendere anche Chantal.-


Justin: MA QUANTO PUOI ESSERE STUPIDA? GUARDA LA MIA MACCHINA!

Chantal: Con tutti i soldi che hai te la puoi comprare nuova. Comunque non preoccuparti io sto bene

Justin: Ma chi se ne frega!

Chantal: SENTI UN PO' BAMBOCCIO, NESSUNO MI HA MAI TRATTATO COSI', NON TI PERMETTERE

Justin: Tratto come mi trattano! Dio adesso come ci arrivo in studio?!


-Sospirai e chiamai James, la mia salvezza. Arrivò dopo dieci minuti con la mia seconda macchina e insieme aspettammo il carro attrezzi che avevo chiamato. Arrivò, lo pagai e portò via la mia macchina fracassata sul davanti.-


Justin: Grazie James, mi hai salvato!

James: Figurati, ma come avete fatto?

Chantal: A quanto pare la superstar non sa guidare


-Ma che faccia tosta. Avevo raggiunto il limite e decisi di farmi scivolare i suoi insulti addosso. Io e James ci guardammo e ci capimmo all'istante mentre io accendevo la macchina e ripartii con quella smorfiosa sui sedili posteriori. Arrivammo in studio e diedi dei soldi a James.-


Justin: Grazie! Tieni prendi il taxi per tornare a casa. Ah stanotte devo parlarti


-James annuì curioso e prima di chiamare un taxi, guardò Chantal e poi me.-


James: Posso solo augurarti buona fortuna


-Sospirai.-


Justin: Ne avrò bisogno!


-Vidi Chantal entrare e la rincorsi fermandola.-


Justin: Capisco che il tuo istinto da ficcanaso sia forte ma devi stare vicino a me! Non andartene in giro

Chantal: Quanto sei palloso!! Come fanno le tue fan a starti dietro?

Justin: Grazie a Dio non sono tutte come te!


-Entrammo in studio e cercai di farla sedere il più lontano possibile dalle attrezzature. Oh non c'era niente da fare. Dopo qualche ora mentre facevamo una pausa si alzò e andò a toccare l'apparecchiatura. Mi avvicinai, le presi il braccio e la spostai.-


Justin: Questo non si tocca. Siediti e fai la brava

Chantal: Certo papà!


-Sbuffò e appena mi girai mi spinse facendomi inciampare sulla sedia. Stavo già di merda per Selena, ci mancavano solo le sue provocazioni del cazzo.-


Justin: MA QUANTI CAZZO DI ANNI HAI? DUE?

Chantal: E' TUTTA LA MATTINA CHE MI TRATTI COSI'. NON MI DAI FIDUCIA E IO MI ANNOIO

Justin: CERTO CHE NON TI DO FIDUCIA, MI HAI DISTRUTTO LA MACCHINA! FIGURATI COSA PUOI COMBINARE CON LE PICCOLE COSE

Chantal: E' STATO UN INCIDENTE! PER QUANTO ME LO DEVI RINFACCIARE? NON L'HO FATTO A POSTA

Justin: PENSA A CIO' CHE FAI ALLORA. SEI LA RAGAZZINA PIU' ROMPICOGLIONI CHE ABBIA MAI INCONTRATO E TI CONOSCO DA MENO DI VENTIQUATTRO ORE. GIA' NON NE POSSO PIU' DI TE! CAPISCO PIENAMENTE I TUOI GENITORI, CHI MAI VORREBBE UNA FIGLIA COME TE? FOSSI IN LORO MI SAREI GIA' SUICIDATO


-Forse ero stato troppo duro con lei. Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime che cercava di trattenere. Tirò su col naso e mi urlò..-


Chantal: VOLEVI DELLE SCUSE PER LA MACCHINA? SCUSA CAZZO! NON CI HO PENSATO E VAFFANCULO!


-Mi superò dandomi una spallata e uscì dalla stanza. La lasciai andare, ci avrebbero pensato le mie guardie del corpo a controllarla. Verso l'ora di pranzo arrivò in studio Austin Mahone, dovevamo lavorare insieme ad un pezzo. Era un ragazzo tranquillo.-


Austin: Justin!

Justin: Hei fratello!


-Gli diedi il cinque.-


Austin: Prima di iniziare mangiamo qualcosa?


-Io annuii e mi ricordai di Chantal. Anche lei non aveva mangiato.-


Justin: Si forse è meglio! Aspetta però, devo prima risolvere una cosa


-Lui annuii e chiesi a Kenny, la mia guardia del corpo più fedele, dove si fosse cacciata Chantal. Lui mi indicò lo sgabuzzino, la porta era chiusa, così mi avvicinai e bussai.-


Justin: Coraggio esci, dobbiamo pranzare

Chantal: FOTTITI!

Justin: Apri questa cazzo di porta Chantal!

Chantal: NON HO FAME, LASCIAMI IN PACE!

Justin: Ah sei così? Beh ARRANGIATI!


-Non avevo voglia di stare dietro ai suoi capricci. Non aveva fame? Peggio per lei. Mangiammo e poi ci rimettemmo a lavoro. Verso le 18:00 vidi Chantal rientrare in studio e sedersi su una sedia. Lei ci guardò e sorrise, perché diavolo mi sorrideva adesso?! Anche io sorrisi. Dopo qualche minuto sia io e Austin uscimmo dalla cabina di registrazione. Lei si alzò in piedi emozionata. Ma che diavolo le prendeva?-


Chantal: Dio non posso crederci!


-Si avvicinò a me pronta ad abbracciarmi, io tesi le braccia verso di lei che mi passò affianco andando da Austin.-


Chantal: Austin Mahone!! SEI PROPRIO TU?!

Austin: Ciao bella!


-Lui l'abbracciò. Dio quanto ero stato idiota. Era ovvio che non sorrideva e non veniva ad abbracciare me, ci odiavamo.-


Chantal: Mi puoi fare un autografo per favore?!

Austin: Certo!


-Prese una penna e gli fece un autografo, scattarono anche qualche foto insieme. Io mi sedetti sulla sedia guardandoli, Kenny si sedette a fianco a me.-


Kenny: Stai diventando verde d'invidia Justin! Dosa un po' la rabbia


-Mi voltai con la sedia verso lui.-


Justin: Io non la capisco cazzo! Cosa le ho fatto di male? Perché mi odia tanto e invece sbava per Austin?!

Kenny: Qui qualcuno è geloso!

Justin: No, non sono geloso. E' solo che non capisco perché mi tratti così di merda


-Kenny mi guardò ridendo.-


Kenny: E' una donna. Non riuscirai mai a capirla!


-Bella consolazione Kenny, davvero. Alle 19:00 finimmo di lavorare e io e Chantal salimmo in macchina velocemente per evitare più paparazzi possibili. Io guidavo in silenzio e lei non fiatava. A un certo punto sentii uno stomaco brontolare. Non era il mio. La guardai e lei mi guardò.-


Chantal: Non è niente!

Justin: A me sembra che il tuo stomaco stia brontolando

Chantal: Sto benissimo

Justin: E' tutto il giorno che non mangi. Apri il cassettino davanti a te. Ci sono degli spuntini, scegli quello che vuoi


-Sicuramente stava morendo di fame perché fece come le dissi. Prese un twinkies. Ottima scelta.-


Chantal: Piacciono anche a te?


-Mi mostrò la merendina. Io annuii sorridendo.-


Justin: Sono le migliori in assoluto

Chantal: Già!


-Aprì la merendina e iniziò a mangiarla.-


Justin: Come vedi sono un essere umano come tutti

Chantal: Non ho mai detto il contrario


-Per qualche minuto ci fu silenzio, poi mentre guidavo parlai.-


Justin: Mi dispiace per stamattina. Ho perso la testa

Chantal: Ho notato

Justin: Non sono così stronzo. Te lo assicuro, ma stamattina purtroppo non ho ricevuto una bella notizia perciò..

Chantal: Capisco


-La guardai per un secondo poi ripresi a guardare la strada.-


Justin: E così Austin è il tuo idolo?

Chantal: No, non lo è

Justin: Ah!

Chantal: Io non ho "idoli". Non ne ho bisogno, sono abbastanza forte da sola


-Che fosse forte l'avevo notato, non è da tutti tenermi testa. Era così diversa da tutte le persone che avevo incontrato. Quella ragazza mi incuriosiva tanto quanto mi faceva incazzare. Forse era arrivata nella mia vita al momento giusto, forse combattere contro di lei avrebbe tenuto i miei pensieri lontano da Selena e questa per il momento era una buona cosa. Decisi di vivere alla giornata, avevo smesso di fare progetti.-


 

HEEEIII RAGGI DI SOLE :)

Come state? Sono riuscita ad aggiornare prima di venerdì, visto?
Se riesco e se voi mi lasciate le recensioni aggiorno prima del fine settimana :)
Allora che dire dell'episodio? Non odiatemi per i Jelena, li amo anche io posso assicurarvelo, però questa è la storia, che naturalmente non finisce così :P 
Che ne pensate di Chantal? L'abbiamo conosciuta un po' meglio in questo episodio. Justin è stato troppo severo con lei?! Mah. E cosa dovrà dire a James?!
Beh continuate a seguirmi e se potete consigliate la storia :D
Ora vi posto le foto dei personaggi come promesso :)

Ovviamente Justin e Selena: 

La bimba, di cui scoprirete qualcosa di più nei prossimi episodi :)

           

Chantal:

 

Harvey e James

                                       


e Pattie e Jason


Vi piacciono? Fatemi sapere :) Baci Sum <3 <3 <3




 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 6




-Quella sera riportai Chantal da Jason e tornai a casa. Entrai e mi buttai sul divano, quando si avvicinò James.-


Justin: Hei

James: Sei tornato!

Justin: Si, grazie a Dio si. Non immagini quanto può essere pesante una ragazzina a cui devi fare da baby sitter e che non ti sopporta

James: Non è difficile da immaginare. Allora, cosa volevi dirmi?

Justin: Oh si, però non rimanere così in piedi davanti a me. Siediti qui!


-Diedi un colpo al divano nel posto a fianco a me. Lui si sedette perfettamente.-


Justin: James, rilassati. Sembri una statua di ghiaccio

James: Rilassarmi non fa parte del mio lavoro

Justin: Andiamo, sono io che ti pago, perciò decido io il tuo comportamento. Sii più naturale, più alla mano!


-Lui mi guardò scuotendo la testa e si appoggiò al divano quasi come una persona normale. Io sorrisi.-


James: Allora, cosa devi dirmi d'importante?

Justin: Mi servirebbe una consulenza

James: Di che genere?

Justin: Sto pensando di vendere questa reggia

James: Ma sei impazzito?

Justion: Lo so, lo so. Però non mi serve a niente, insomma sono solo qui e non verrà più neanche Selena


-Abbassai lo sguardo. Quella casa non faceva altro che ricordarmi i momenti con lei.-


James: E' questo il problema allora.. Ma voi vi..

Justin: Si, ci siamo lasciati. Anzi lei ha lasciato me, senza darmi alcuna possibilità. A quanto pare nella coppia, anche se finta, io non ho diritto di decisione. Non vuole più vedermi, ha detto che vuole una storia lontana dai riflettori

James: E' comprensibile Justin. Io mi chiedo sempre come tu faccia. Non hai un minimo di privacy..

Justin: E' anche per questo che voglio cambiare casa, non voglio che la gente sappia dove abito. Ok, lo scopriranno ovviamente, però terrò tutti a bada per un po'. Ne voglio una normale, non grande, due piani con giardino, piscina e due posti auto. Sai una casa adatta ad una famiglia. Non voglio dei castelli, sentirei troppo il vuoto che ho dentro

James: Capisco

Justin: Cosa ne pensi?

James: Penso che sia la cosa migliore che tu possa fare. Per staccare un po' da tutto e per cercare di andare avanti dopo Selena. Ti riprenderai alla grande tigre!


-Mi diede una pacca sulla spalla e io sorrisi. Avevo trovato un amico, un vero amico. Di James potevo fidarmi.-


Justin: Grazie James!


-Lui sorrise.-


James: Allora, mi hai descritto il tipo di casa. Ora, in che zona la vorresti?

Justin: Silver Lake! Insomma è a due passi da Hollywood, ma non è Hollywood. E' un posto tranquillo dove la gente si fa gli affari suoi. E poi è immerso nella natura. Da quando sono arrivato qui in California ho sempre pensato che in quella zona avrei messo radici. Sai avrei fatto nascere la mia famiglia


-Vidi James sorridere.-


James: Sai, sei davvero in gamba Justin, mi dispiace che non tutti lo notino

Justin: Non tutti possono notarlo!

James: Quando hai intenzione di trasferirti?

Justin: Il prima possibile!

James: Noi quindi dobbiamo iniziare a cercarci un nuovo lavoro?


-Aggrottai la fronte.-


Justin: Probabilmente gli altri si. Ma tu e Lorenzo no. Ho bisogno di un strepitoso chef e di una spalla forte ed esperta che mi aiuti a risolvere i miei problemi


-Lo vidi sorridere.-


James: Grazie!

Justin: No, grazie a te! Senti domani esco presto, verso le 7:00

James: Direzione..?

Justin: Insegna da riparare! Non so come farò davvero

James: Hai letto il libro?

Justin: L'ho quasi finito! Ma è un casino. Stanotte leggo gli ultimi capitoli, non so a quanto mi possano servire però

James: Ti vorrei vedere! Ma domani non passi la giornata con Chantal?

Justin: No, per fortuna farà una gita con Jason. Dato che è sabato io non vado neanche in studio, ho tempo libero.


-Ridemmo e ci alzammo dal divano.-


Justin: Puoi chiedere a Lorenzo se domattina mi fa trovare pronti due panini da mangiare fuori?

James: Certo! Tu vai a studiare, ti chiamo quando la cena è pronta!

Justin: Perfetto. A dopo!


-Mi voltai e andai in camera mia dove mi buttai a letto con il libro in mano, era un bel macello. Non ci avevo capito niente. Dopo aver finito quel libro andai a cena e poi decisi di andare a letto. Non riuscivo a prendere sonno così accesi la radio e cosa dovevano sentire le mie orecchie?-


Giornalista: "..a quanto pare la coppia che scoppia "Jelena" non era poi così forte. Fonti molto vicine alle due star dicono che di mezzo ci sia stato un tradimento. Chi dei due? Noi pensiamo che ad avere le fatidiche corna sia proprio Bieber, che troppo preso dall'amore verso la Gomez, non si è reso conto di ciò che lei stava combinando. Infatti è stata la stessa Gomez a confermare le voci riguardo la loro rottura dicendo solo "Ci siamo lasciati. E' finita. Ora sono single e voglio pensare solo a me stessa. Partirò per l'Italia tra qualche giorno senza biglietto di ritorno." Riguardo a Bieber non sappiamo nulla, non si è pronunciato riguardo questo argomento. Forse rosica per tutta la faccenda?! Chi non lo farebbe? Andiamo Justin, si vede lontano un miglio che non siete fatti per stare insieme! Non prenderla troppo male anche perché non vogliamo che il tuo prossimo album sia una lagna d'amore. Fai questo favore al mondo.."


-Avevo sentito troppo. Presi la radio e la lanciai con forza contro il muro.-


Justin: Fanculo!


-Era tutto così inventato, tutto così falso. Nessuno a parte me e Selena sapeva ciò che realmente era successo. L'unica cosa che mi domandavo era se realmente Selena fosse partita in Italia, così lontano dalla sua famiglia, dai suoi amici, da me. Pensavo che io e lei ci saremmo messi insieme per davvero, perché le cose andavano a meraviglia. Evidentemente non era destino. La mattina seguente mi svegliai alle 6:30, feci colazione e mi preparai, presi i panini, salutai James e andai da Harvey con una certa ansia. Entrai nel locale con degli attrezzi che mi aveva fornito James.-


Justin: Ciao Harvey!

Harvey: Roy, ragazzo, già sveglio?

Justin: Pronto per lavorare!


-Harvey sorrise e ci mettemmo a lavoro. Prima di tutto ri verniciammo l'insegna di blu elettrico. Harvey mi aiutava a spennellare, quando a un certo punto parlai.-


Justin: Come hai fatto a ridurre il bar in queste condizioni?

Harvey: Pensi che io dopo tutti i sacrifici e i soldi che ci ho messo avrei mai permesso che il bar finisse così?


-Feci spallucce, non sapevo cosa aspettarmi. Continuammo a verniciare l'insegna per qualche minuto in silenzio. Poi Harvey continuò.-


Harvey: Vedi ragazzo, ho dovuto lasciare che mio figlio gestisse il bar per circa un anno. Mia moglie stava male, così siamo partiti in Svizzera con la speranza della sua guarigione. All'inizio sembrava funzionare tutto bene ma poi ebbe una ricaduta e non ce la fece. Morì appena tornammo qui in America

Justin: Mi dispiace Harvey! Io non lo sa..

Harvey: Non preoccuparti. Comunque avevo lasciato il bar a mio figlio e successe il finimondo. Una volta si dimenticò di chiudere con la serranda ed entrarono i ladri, un'altra volta ruppe i freezer per i gelati, non riusciva ad allontanare gli ubriaconi che volevano picchiarsi a vicenda, quindi ogni giorno c'erano risse che finivano con la distruzione di sgabelli, tavoli e bottiglie. Vedi Roy, di queste cose potrei raccontarne per ore ed ore. Ma ciò che distrusse completamente il locale fu l' incendio


-Mi stava prendendo in giro? Quel locale era già stato abbastanza sfigato, ci mancava solo l'incendio. Aggrottai la fronte.-


Justin: L'incendio?


-Harvey annuì.-


Harvey: Mia moglie era morta da un mese e io non volevo riprendere subito a lavorare

Justin: Volevi dare un'altra possibilità a tuo figlio?

Harvey: Si.. Io gli avevo detto di far controllare i cavi dell'elettricità, ma lui non ne ha voluto sapere. Quella fu la causa dell'incendio che distrusse metà locale. Sai quale fu il dolore più grande? Che mia moglie adorava questo posto e vederlo in macerie fu come rivederla morta

Justin: Mi dispiace così tanto. Hai provato a risistemarlo?

Harvey: Si, questo che vedi è il risultato

Justin: Posso farti una domanda?

Harvey: Dimmi

Justin: Che fine ha fatto tuo figlio?

Harvey: Cosa poteva fare se non scappare?! Non so nemmeno dove sia sinceramente. So solo che ha abbandonato la moglie e il figlio

Justin: Sei nonno?


-Lui rise.-


Harvey: La cosa ti sorprende ragazzo?

Justin: A dire la verità un po' si


-Risi.-


Harvey: Non faccio molto il nonno se devo essere sincero

Justin: Perché?

Harvey: Nicholas ha sempre incolpato me per la fuga di suo padre


-Sbattei il pennello con forza sull'insegna.-


Justin: Ma non è giusto! Tu non hai fatto niente! Se tuo figlio fa il codardo..

Harvey: Roy, lo so. Ma purtroppo non è facile cercare di farlo capire ad un ragazzino di quindici anni che ce l'ha a morte contro il mondo


-Sospirai e Harvey mi guardò quasi leggendomi la mente. Finimmo di verniciare l'insegna e i problemi si presentarono quando arrivò il momento di montarla. Io ero sopra la scala fuori dal locale e Harvey cercava di passarmi l'insegna dal basso mente la solita bambina ci guardava con aria curiosa e secondo me divertita, vedendo due idioti come noi.-


Justin: Ok Harvey, sono pronto! Passami l'insegna

Harvey: Arriva!


-Me la passò e me la caricai sulla spalla. Stupida mossa! Mi ero dimenticato che prima l'avevamo presa in due e ovviamente il peso non era lo stesso. Mi stava letteralmente distruggendo la spalla. Il peso mi mandava verso giù, misi male il piede sulla scala e caddi con l'insegna sopra. Che dolore.-


Harvey: Roy stai bene??


-Subito mi tolse l'insegna dalla spalla e mi aiutò a rialzarmi quando con la coda dell'occhio vidi la bambina ridere e sorrisi pur avendo un dolore allucinante alla spalla.-


Justin: Non proprio! Fa male però non credo che sia qualcosa di grave. Hai del ghiaccio?


-Lui annuì ed entrammo dentro, lasciando l'insegna fuori. Ormai si erano fatte le 18:00 e con il ghiaccio ancora sulla spalla decidemmo di prenderci una pausa bevendo una birra, quando vedemmo la bimba entrare. Io la guardai e lei mi guardò.-


Justin: Ciao bimba!


-Mi alzai dallo sgabello e lei corse come un razzo verso il bagno. Non feci in tempo neanche a vederla praticamente. Harvey mi guardò-


Harvey: Sai questi giorni è entrata più volte al locale

Justin: Ah si?

Harvey: Si, credo che ti stesse cercando

Justin: Ma se appena mi avvicino scappa!!


-Harvey fece spallucce e finimmo di bere la birra, quando vedemmo la piccola uscire. Mi guardò e subito corse fuori senza dire una parola. Harvey mi guardò ridendo.-


Harvey: Non hai la minima idea di come si ripari quell'insegna giusto?


-Lo guardai sorpreso.-


Justin: E' vero. Io volevo aiutarti però

Harvey: Lo apprezzo Roy

Justin: Voglio che questo bar riprenda vita!

Harvey: Per fare ciò ci servono i soldi

Justin: Forse conosco qualcuno che ti può aiutare

Harvey: E chi sarebbe?


-Ci dovetti pensare un attimo.-


Justin: Un amico dei miei genitori. Vedi lui ha tanti soldi, potrebbe aiutarti

Harvey: Ne sei sicuro?

Justin: Certo! Chiederglielo non mi costa nulla. Potrebbe essere il tuo socio in affari no?

Harvey: Se mi aiutasse a far ripartire il locale ne sarei più che felice!


-Ci guardammo e sorridemmo.-


Justin: Quell'insegna può andare a farsi benedire! La ricompreremo nuova!

Harvey: Ricompreremo?


-Oh merda, ma perché diavolo non mi tappavo quella boccaccia?!-


Justin: Ricomprerete volevo dire! Scusa mi sono immerso nella parte. Ovviamente continuerò ad aiutarvi

Harvey: Sarà un onore figliolo!


-Sorridemmo e mi alzai ridandogli il ghiaccio.-


Justin: Io vado! Ti faccio sapere in questi giorni cosa dice l'amico dei miei

Harvey: Si, grazie! Ci vediamo presto


-Mi salutò e lo salutai, mi voltai sorridendo. "L'amico dei miei" era già pronto a tirare fuori i soldi. Uscii dal locale e vidi la bimba che girava intorno ad un palo annoiata. In quel momento il mio cellulare squillò. Strano, non era il mio cellulare personale, ma quello che utilizzavo per twitter, facebook, instagram e vari social network. Mai nessuno mi chiamava lì.-


Justin: "Pronto?"

??: "Juss, sono io!"


-Sentendo quella voce me la immaginai davanti a me, con quegli occhioni scuri che mi fissavano.-


Justin: "Selena dimmi! Perché mi chiami qua?"

Selena: "Hai dimenticato il cellulare personale a casa eh?"

Justin: "Si! Senti, ma è vero che parti per l'Italia?"

Selena: "Si domani!"

Justin: "Puoi ripensarci"

Selena: "Non lo farò Justin!"

Justin: "Io davvero non capisco cosa ti stia prendendo ultimamente. Io ci provo a non lamentarmi, a sostenerti sempre ma sta diventando pesante"


-La sentii prendere fiato.-


Selena: "CAZZO JUSTIN IN CHE LINGUA TE LO DEVO DIRE? MI STO STANCANDO DI RIPETERTELO SEMPRE! SAI COSA HO CAPITO IN QUESTI GIORNI? NON TI AMO, NON TI HO MAI AMATO OK? TI HO USATO DANNAZIONE! POSSIBILE CHE TU NON LO CAPISCA?"

Justin: "No Sel, non è vero!"

Selena: "E' VERO INVECE! IO ORA NON TI CERCHERO' PIU', MAI PIU'! METTITI L'ANIMA IN PACE"


-Ero stanco di venir trattato in quel modo. Ero stanco di non poter prendere delle decisioni e sinceramente ero stanco del vai e vieni di Selena. Non trattenni più e urlai anche io.-


Justin: "SAI CHE TI DICO? NON VUOI COMPRENSIONE? NON VUOI ESSERE AIUTATA? VUOI STARE SOLA? ALLORA STACCI SOLA! MI SONO STANCATO DEI TUOI COMPORTAMENTI, MI SONO STANCATO DI VENIR TRATTATO COME UN BURATTINO. VUOI ANDARE IN ITALIA? VACCI CAZZO, MA NON ROMPERMI PIU' I COGLIONI OK? LASCIAMI IN PACE, PERCHE' IO NON CI CAPISCO PIU' NIENTE! PRIMA MI AMI, POI NO. PRENDI UNA FOTTUTA DECISIONE SELENA! NON PUOI LASCIARMI DEFINITIVAMENTE E POI CHIAMARMI, COME SE NULLA FOSSE,PERCHE' QUESTO E' FARE LA STRONZA ED INFIERIRE SUI SENTIMENTI DI QUALCUNO"

Selena: "NON HO CHIAMATO PER UNA CHIACCHIERATA DI PIACERE. PATTIE MI HA CHIAMATA CHIEDENDOMI DOVE TU FOSSI FINITO! CHE CAZZO DOVEVO FARE?!"

Justin: "LASCIARE PERDERE PORCA PUTTANA!"

Selena: "LA PROSSIMA VOLTA LO FARO'! AH NO, NON CI SARA' UNA PROSSIMA VOLTA. USCIRE CON TE E' STATO LO SBAGLIO PIU' GRANDE DI TUTTA LA MIA VITA!"


-Quelle parole facevano più male di una sprangata in faccia. Avevo perso la voce dal nervoso e sussurrai.-


Justin: "Voglio dirti un'ultima cosa. Vaffanculo Selena!"


-In quel momento sentii il "Tu tu tu" del telefono occupato. Aveva chiuso la chiamata. I miei occhi si riempirono di lacrime, un'altra volta. Diedi un pugno al muro dalla rabbia e la mia pelle si spaccò. Mi accasciai a terra con la schiena appoggiata al cemento e abbassai la testa. Il mio cervello non reggeva tutto quello stress e i miei sentimenti non reggevano quella rottura. Mi sentii osservato e sollevai il viso, la bimba era molto vicina a me. Rimasi immobile per non spaventarla mentre una lacrima scendeva sul mio viso. Lei mi studiò per qualche secondo, poi si avvicinò sempre di più.-


Bimba: Piangere!


-Tirai su con il naso un po' imbarazzato e mi asciugai le lacrime. A quel mio gesto lei si allontanò un po'.-


Justin: No, io non piango!


-Cercai di sorriderle mentre lei continuava a guardarmi.-


Bimba: Tu piangere!

Justin: No..

Bimba: Si, tu piangere

Justin: Tu non piangi mai?


-Mi guardò scuotendo la testa.-


Bimba: No

Justin: Non ci credo. Tutti i bambini piangono

Bimba: Io no bambina! Io essere donna. Andrew dire così me

Justin: No, sei una bambina tu

Bimba: No donna io


-Era divertente vederla arrabbiata. In quel momento il vento soffiò forte e la vidi tremare.-


Justin: Senti ma non hai freddo? Vuoi la mia felpa?

Bimba: No. Tu essere strano!


-Ah io ero quello strano tra noi?! Parlare con lei mi faceva davvero tornare il buon umore.-


Justin: Perché sarei strano?

Bimba: Tu buco orecchia


-Mi indicò gli orecchini.-


Justin: Non ti piacciono?

Bimba: No! Tu strano, strani pantaloni.

Justin: Non ti piacciono neanche i miei pantaloni?!

Bimba: No. Essere tenda

Justin: Cosa?! Potrei anche offendermi sai?

Bimba: Poi tu piangere

Justin: Si, mi fai piangere tu

Bimba: A me fare chiudere occhi tuoi pantaloni-tenda

Justin: Ti fanno addirittura piangere?

Bimba: Io no piangere, chiudere occhi

Justin: Oh giusto dimenticavo! Però almeno prendi questa


-Gli diedi la felpa ma lei non mi toccò. La poggiai a terra.-


Justin: Io la lascio qui, così se hai freddo puoi usarla. Ora devo proprio andare


-Mi alzai e la guardai, anche lei mi guardava. Aveva smesso di parlare.-


Justin: Beh allora ciao!


-Le sorrisi e mi voltai tornando in macchina, l'accesi e partì. Dallo specchietto la vidi prendere la felpa e indossarla, al contrario, con il cappuccio davanti e i disegni dietro. Sorrisi. La prossima volta le avrei insegnato a mettersi la felpa. Quella bambina era sporca e non sapeva parlare la nostra lingua correttamente però parlare con lei mi aveva migliorato quella giornata di merda.-


 

Salve a tuttiiii :)

Eccomi qui!

Allora prima di tutto devo farvi mille scusee!

Avrei dovuto pubblicare sabato, ma sono dovuta partire e sarei dovuta tornare domenica sera, avrei finito di scrivere l'episodio e lo avrei postato. Purtroppo i miei piani si sono distrutti a causa dello sciopero grazie al quale sono stati soppressi i treni per il rientro. Così sono dovuta rientrare lunedì, ho finito di scrivere l'episodio e ora finalmente ve lo posto!!

Perciò PERDONATEMIII :)

Che ne pensate dell'episodio? Quanto è carina la bimba? Piano piano sta dando confidenza al nostro Justin:) Cosa succederà? Abbiamo conosciuto anche la storia di Harvey più o meno. Non ne ha passate delle belle e Justin lo aiuterà cercando di mantenere segreta la sua identità. Che dite dello scontro telefonico tra Justin e Selena? E' finito con un “Vaffanculo”. Cosa vi aspettate?

Fatemi sapere! Il prossimo lo pubblicherò domani se arrivo a 5-6 recensioni per questo episodio! Ora vado!

Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 7



Justin

-Mentre cenavo cercavo una soluzione per il problema che mi ero creato con Harvey. Cavolo che figata! In quegli ultimi giorni non avevo pensato nemmeno per un minuto a quanto fossi famoso. Avevo quasi una vita normale, quasi. Bevetti il bicchiere di Sprite mentre pensavo. Chi cavolo potrebbe essere l'amico dei miei? Non mi fido di nessuno. Non potevo chiederlo alla mamma perchè lei è una donna e ad Harvey ho detto che era un maschio. Uff ero nella merda questa volta. In quel momento vidi James entrare mentre mi guardava male e mi tolse da tavola la Sprite.-


Justin: HEII! E' IL MIO DIGESTIVO

James: Ti rovina lo stomaco!

Justin: Ma non è vero!

James: Non costringermi a informare Pattie

Justin: Ok hai vinto! Ma solo perché quella donna sarebbe capace di venire a vivere qui e controllare ogni mia minima mossa. Però, ti prego non buttarla

James: No, la conservo, non preoccuparti! Come è andata a finire con l'insegna?

Justin: Non ricordarmelo. Mi è caduta addosso, c'è mancato poco che mi distruggesse la spalla. Se no vallo a spiegare ai miei fan

James: No, se no sarebbe un problema per la tua persona, non per i tuoi fan!

Justin: Anche


-Sorrisi e lo guardai per qualche secondo. Di lui mi fidavo, era l'uomo giusto.-


Justin: Senti un po' James.. Ho un incarico per te..


-Lui mi guardò con aria preoccupata, sinceramente non potevo dargli torto.-


 

Selena


-Quella notte andai a letto presto, la mattina successiva sarei partita per l'Italia, la dolce Italia, insieme alla nonna. Saremmo state ospiti di un' amica di nonna. Continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto, non riuscivo a prendere sonno. Avevo detto delle cose orribili a Justin. Lo avevo distrutto completamente ma dovevo farlo per il suo bene. Non ero io la ragazza per lui. Mi ero meritata tutto ciò che mi aveva urlato al telefono, anzi era riuscito a resistere abbastanza. Lo scontro sarebbe stato inevitabile. Avevo parlato del mio problema con Justin alla nonna e lei mi disse che ero veramente innamorata di quel ragazzo. Io non avevo più alcuna certezza, ero completamente persa. La mattina seguente la sveglia suonò, la spensi e subito dopo la nonna aprì la porta di camera mia.-

 

Nonna: Coraggio raggio di sole scendi dal letto che abbiamo un aereo da prendere!

Selena: NONNAAAA!

 

-Ficcai la testa sotto il cuscino per non vedere la luce, quando sentii il gelo attaccarsi al mio corpo. Nonna aveva buttato giù le coperte. Per avere 70 anni è bella arzilla, ve lo assicuro.-

 

Nonna: Forza Selly, alzati e fila in bagno a farti una doccia

Selena: D'accordo, d'accordo!


-Mi alzai come uno zombie, nonna mi baciò e andai in bagno. Alle 7:00 dopo aver salutato tutti e aver dato un ultimo bacio a Gracie andammo in aeroporto, il volo sarebbe partito alle 7:45. Cosa volete che sia? Mi aspettavano solo 12 ore di viaggio, con nonna e con il mio cervello.-

 


Justin

 

-Quella mattina mi alzai verso le 11:00 con tutta la spalla indolenzita. La sera precedente riuscii a convincere James del mio piano. Doveva solo interpretare una parte. Verso le 13:30 andai a casa di mamma. Appena mi aprì mi prese a pizze sul collo.-


Pattie: Non ti smentisci mai Justin. Ti ricordo che hai una madre che si preoccupa per te

Justin: Aio! Mamma hai gli anelli, fai male

Pattie: Pensa tu è proprio quello il mio obbiettivo!


-Mi spinse in salotto e risi.-


Justin: Guarda, il tuo bel figlio è sano e salvo, anzi direi che oggi sono più bello del solito


-Scosse la testa.-


Pattie: Il solito cretino! Perché ci hai messo tanto ad arrivare?

Justin: Fai due più due. Justin Bieber + Paparazzi = Ritardo assicurato a qualsiasi evento o incontro. Non mi lasciavano partire con la macchina. Uno si è addirittura spiaccicato al mio finestrino


-Scossi la testa e mamma mi guardò seria.-


Pattie: Come stai?

Justin: Oh, molto bene. Quest'aria primaverile mi fa respirare meglio

Pattie: Tesoro?!


-Ci sedemmo e mi prese la mano accarezzandomela.-


Pattie: Cos'hai dentro?

Justin: Uno schifo! Mi ha lasciato definitivamente mamma. Si è fatta odiare. Io non ci credo a quello che mi ha detto. Dice che non mi ha mai amato e praticamente mai mi amerà

Pattie: So che è dura amore mio. Tutti abbiamo sofferto per amore

Justin: Fa schifo soffrire per qualcuno che ami ancora

Pattie: Lo so!


-Mi abbracciò e mi baciò sulla fronte.-


Pattie: Tu sei fantastico tesoro, troverai un'altra ragazza, la ragazza giusta che segnerà il tuo cuore

Justin: E' Selena quella ragazza, lo so

Pattie: Anche noi adoravamo Selena. Però si va avanti Justin, ti prometto che tra qualche tempo non penserai più a lei


-Sospirai e la guardai.-


Justin: Oh mamma! Grazie per esserci sempre


-Lei mi accarezzò e mi venne in mente una cosa.-


Justin: Ma domani Chantal sta con Jason giusto?

Pattie: Si!

Justin: Che fortuna! Mi tocca riprenderla lunedì

Pattie: Si e dovrai anche portarla in studio

Justin: Che Dio mi aiuti!


-Ridemmo poi mamma si fece seria.-


Pattie: Devo parlarti di una cosa. Volevo prima sapere cosa ne pensassi tesoro


-Mi sedetti bene sul divano e l'ascolta attentamente.-


Justin: Dimmi

Pattie: Vedi, mi piacerebbe avere un altro bambino


-Ero semplicemente sorpreso.-


Justin: Con Jason?


-La vidi annuire.-


Justin: Se per te lui è quello giusto, sono contento per te mamma

Pattie: Sicuro che non ci siano problemi?

Justin: Qui stiamo parlando della tua felicità. Se sei felice tu lo sono anche io. Vuoi avere un altro bambino? Per me non ci sono problemi. Credo che sia normale che tu ora abbia questo desiderio e io non voglio metterti i bastoni tra le ruote. Amerò questo bambino quanto Jazmine e Jaxon!

Pattie: Sei il figlio migliore del mondo!


-Si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.-


Justin: Se ce la fate preferirei una femminuccia

Pattie: Anche io! E poi senti che onore avrai, il tuo parere sul nome conta al 60%

Justin: Diavolo è davvero un'onore


-Ridemmo.-


Justin: Che ne dici se ora ti porto a pranzo fuori?


-Lei sorrise.-


Pattie: Con piacere! Ma guai a te se prendi la Sprite

Justin: Ok..

Pattie: O qualsiasi altra bevanda gasata!

Justin: Così non è giusto però. E dovrei bere della misera acqua?

Pattie: L'acqua è vitale per il tuo corpo e poi James mi ha detto che ha dovuto ritirarti la bottiglia ieri notte

Justin: Oh che traditoree! La pagherà


-Mamma scosse la testa.-


Pattie: Povero James!


-Ci alzammo e uscimmo di casa.-



Selena


-Quella giornata passata su un aereo non aveva fine. Mi voltai un momento mentre nonna dormiva ancora, notai lo sguardo insistente di un bambino. Lui sorrideva, sorrisi anche io e lo salutai facendolo diventare completamente rosso. Lui toccò il braccio della mamma che si voltò e mi guardò. Mi voleva parlare e ci sporgemmo dai nostri sedili.-


Signora: Selena Gomez?

Selena: Si, sono io!

Signora: Devi perdonare mio figlio. So che vorresti essere lasciata in pace e lui continua insistentemente a fissarti

Selena: Si figuri, non è un problema

Signora: E' che lui ti adora davvero

Selena: Oh che carino


-Guardai quel bambino con il caschetto biondino un momento, poi parlai.-


Selena: Come ti chiami piccolo?


-Lui arrossì di nuovo e la mamma lo incitò a parlare.-


Signora: Coraggio, dille come ti chiami. Poi scendiamo da questo aereo e non potrai vederla più tesoro

Gabriel: Mi chiamo Gabriel

Selena: Ma è un bellissimo nome! Senti Gabriel, ti va di sederti qui vicino a me così facciamo due chiacchiere?


-Subito annuì felice. La signora gli sganciò la cintura e mi guardò.-


Signora: Grazie!


-Sorrisi e Gabriel si sedette nel posto vuoto a fianco a me.-


Gabriel: Sei ancora più bella dal vivo

Selena: Grazie piccolo. Vai in Italia anche tu quindi?

Gabriel: Si! A me piace l'Italia e a te?

Selena: Si piace molto anche a me

Gabriel: Devi interpretare Alex Russo? Per quello vai in Italia?


-Risi. E' proprio vero, certi personaggi entrano nel cuore delle persone e non ci escono.-


Selena: No, ci vado in vacanza

Gabriel: Cavolo, hai visto quante cose abbiamo in comune? Ora possiamo sposarci e vivere felici in Italia


-La spontaneità di quel bambino mi divertiva.-


Gabriel: Io ti amo davvero!

Selena: Sai sei un bambino molto carino. Quando crescerai troverai la tua vera Selena

Gabriel: Chissà. Però posso darti almeno un bacio?

Selena: Certo!


-Si avvicinò, io mi abbassai e mi diede un bacio sulla guancia.-


Gabriel: Così potrò vantarmi di aver baciato la fidanzata di Justin Bieber


-Quel nome mi rimbombò nel cervello e tutto intorno a me sembrò fermarsi. Non riuscivo a togliermelo dalla testa. Alle 20:00 scendemmo finalmente dall'aereo. Speravo solo di ricominciare tutto da capo.-


Justin


-Quella domenica sera portai James al locale con me. In macchina aveva ripassato ciò che doveva dire, sarebbe filato tutto liscio. Parcheggiai e scendemmo dalla macchina. Mi voltai per vedere il solito angolo. Strano, della piccola non c'era nessuna traccia. Ci rimasi male, mi aspettavo di vederla con la mia felpa al contrario e di parlarle, possibile che mi stessi affezionando alla zingarella? Forse mi stavo solo abituando alla sua presenza. Entrai al locale per primo.-


Justin: Harvey! Come te la passi?


-Gli diedi una pacca sulla spalla.-


Harvey: Roy! Tutto bene

Justin: Guarda chi ti ho portato!


-Mi spostai per fargli vedere James che si avvicinò stringendogli la mano.-


James: Salve, sono James Callaway!

Harvey: Harvey Hall!

James: Justin mi ha parlato di questo locale e ora che lo vedo mi rendo conto della situazione. Mi andrebbe di essere il suo socio in affari e a lei?


-Harvey sorrise felice.-


Harvey: Certo che mi andrebbe. E' davvero molto gentile

James: Si figuri. Bene, ora da dove incominciamo?


 

Hei bellezze :)

Come promesso, anche se non ho raggiunto nemmeno le 5 recensioni ( :'( ), ho aggiornato.

Questo è un po' un episodio di passaggio, dove compare anche Selena, in modo da farvi capire cosa sente anche lei.

Allora, Pattie desidera un altro bambino e Justin le da la sua benedizione, anche se non è tanto convinto del fidanzato della madre.

Come mai la bambina non si trova al solito angolo? MMH MISTERII!

Non so voi, ma io adoro il modo paterno che James usa per rapportarsi con Justin, che lo trascina sempre in situazioni difficili :)

Coomunque, chi di voi se si trovasse in aereo con Selena non la fisserebbe per tutto il tempo? Ahahah :)

Ora, io vado! Dovrei aggiornare presto.

Aspetto le vostre recensioncine con ansia tesori! Riproviamo, 3-4??



Justin e Pattie <3

Un bacione Sum <3 <3

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 8



-La domenica io, James e Harvey, decidemmo di iniziare i lavori il lunedì pomeriggio, subito dopo pranzo, così io avrei fatto in tempo anche a lavorare in studio la mattina. Ormai avevo quasi finito il nuovo album per fortuna. Quel lunedì mattina alle 7:00 passai a casa di Jason a prendere Chantal. Mi fermai e suonai il claxon, dopo ben dieci minuti la vidi uscire di casa ed entrare in macchina.-


Justin: Finalmente ce l'hai fatta! Altri dieci minuti e sarei morto

Chantal: Cazzo potevo aspettare ancora un po' allora!

Justin: Ma vaffanculo

Chantal: Accompagnami idiota!


-Sbuffai, inserii la prima e ripartii. Stava ri iniziando un'altra lunga mattinata.-


Chantal: Lo sapevo, dovevo finire di guardare quella sfilata che..

Justin: Fammi capire un attimo. Tu stavi guardando la tv mentre IO ASPETTAVO QUA IN MACCHINA CHE TU USCISSI?!

Chantal: Ehm si! E per colpa tua non ho nemmeno finito di guardarla!

Justin: Ah e sarebbe colpa mia?!


-Non avevo mai incontrato prima di allora una ragazzina con quella faccia tosta. Era incredibile. Si superava di giorno in giorno.-


Chantal: Ovvio che è colpa tua


-Mi finsi dispiaciuto, cosa che non ero affatto. Mi piaceva solo prenderla in giro.-


Justin: Ma quanto mi dispiace

Chantal: Sei un egoista

Justin: Detto da te regina degli egoisti è un complimento

Chantal: Stai zitto e guida che la tua voce mi fa saltare i nervi. Perché diavolo non la perdi?


-Ma quella ragazzina era la sfiga in persona. Avrei voluto toccarmi voi sapete dove dopo quella maledizione, ma purtroppo guidavo.-


Justin: Perché non ti sei buttata dalla Tour Eiffel a Parigi? Fidati, nessuno avrebbe sentito la tua mancanza e io non ti avrei mai conosciuta. La mia vita sarebbe stata perfetta!

Chantal: Nemmeno mi conosci

Justin: Ti conosco abbastanza per dirti queste cose!

Chantal: Vengo in studio con te solo perché c'è Austin! Lui si che è una brava persona

Justin: Ma se lo hai visto una volta

Chantal: Non c'entra niente e comunque per colpa del tuo stupido lavoro, dovrò guardare la sfilata stanotte

Justin: Ma stai scherzando?! Lo hai pure registrato e mi stri facendo un casino per niente? Sembri la mia fidanzata!

Chantal: Ti piacerebbe

Justin: Ma anche no! Bravo chi ti sopporta, dovrebbero farlo santo


-Finalmente arrivammo in studio. Registrai qualche pezzo e a metà mattina arrivò Austin e Chantal si attaccò a lui. Quanto non li sopportavo, quanto non la sopportavo. Ma non poteva essere una mia fan?! Come al solito la sfiga delle sfighe! Mi avvicinai e sentii il loro discorso.-


Chantal: Grazie per seguirmi su twitter e instagram

Austin: Ti ho fatto solo un favore


-Lui sorrise e lei lo abbracciò. Mi intromisi nel loro discorso.-


Justin: Austin, non puoi seguire a merda tutti quelli che te lo chiedono


-Chantal mi lanciò la bottiglietta d'acqua vuota che aveva in mano, riuscii a schivarla.-


Chantal: FATTI I CAZZI TUOI!

Justin: Do solo un consiglio ad Austin, tutto qui!


-Presi la bottiglia da terra e gliela rilanciai. La presi in testa e io e Austin scoppiammo a ridere mentre lei urlava e si alzava avvicinandosi a me. Mi diede delle manate sul petto e io le presi le braccia, gliele incrociai bloccandogliele. I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza.-


Justin: Adesso cosa fai piccola psicopatica?

Chantal: VAI A FARTI FOTTERE

Justin: Già fatto!

Chantal: Si, da quella troia di Selena!


-Eh no, non dovevi dirlo. Le strinsi ancora più forte le braccia.-


Chantal: AIA IMBECILLE, MI FAI MALE, LASCIAMI

Justin: Non permetterti mai più!


-Le mollai le braccia spingendola lontano da me. Perse l'equilibrio e cadde seduta sulle gambe di Austin. Mi guardò furibonda. Proprio in quel momento entrò in sala di registrazione Madison Beer, una mia amica. Vide gli sguardi che io e Chantal ci lanciavamo.-


Madison: Bene.. Qualcuno mi spiega cosa è successo?

Chantal: Non sono affari tuoi. Fai un favore al mondo, torna all'asilo!


-Vidi Madison inarcare le sopracciglia.-


Madison: Scusa?!


-Guardai Chantal.-


Justin: Credo che sia tu la bambina Chantal

Chantal: Puoi pensare quello che vuoi. Ciò che mi dici non mi tocca minimamente. Torna a fare la tua musica di merda e non rompere i coglioni


-Mi voltai sbuffando verso Madison.-


Justin: Mi arrendo, non riesco a trattare con le bambine viziate di cinque anni!


-Madison rise mentre Chantal usciva dalla sala di registrazione con Austin. Non provai nemmeno a fermarli.
Guardai Madison-


Justin: Andiamo a registrare?


-Lei annuì e mi fermò.


Madison: Non mi saluti?


-Io sorrisi, l'avvicinai a me e l'abbracciai.-


Justin: Ciao piccola star!


-Lei mi diede un bacio sulla guancia.-


Madison: Diavolo ha un bel caratterino Chantal

Justin: Caratteraccio vorrai dire


-Lei sorrise.-


Madison: Coraggio andiamo a registrare


-Il suo sorriso mi trasmise allegria. Sorrisi anche io e andammo a registrare. Finimmo di lavorare e mentre andavamo via Austin mi prese il braccio fermandomi mentre Chantal saliva sulla mia macchina sbattendo con forza lo sportello. Glielo avrei sbattuto in faccia. Per colpa di Chantal iniziavo a non sopportare più anche Austin.-


Justin: Cosa vuoi Austin?


-Lui guardò Chantal seduta in macchina.-


Austin: Non dovresti trattarla in quel modo. Vacci piano, non se lo merita

Justin: Cosa?! E io mi merito tutti i suoi insulti secondo te?

Austin: Se tu non la provochi lei non scatta

Justin: Ma guarda che è lei che provoca

Austin: Non sai cos'ha passato, non sai perché è qui. Lasciala in pace per favore

Justin: Perché tu cosa sai? Cosa ti ha detto quando siete usciti dalla sala?

Austin: Io non posso dirti niente. Se vorrà e se se la sentirà te ne parlerà. Ma non trattarla più così. Te l'ho detto, non se lo merita!


-Lo guardai.-


Justin: Sono in ritardo, devo andare! Ciao

Austin: Ciao!


-Andai alla macchina e mi sedetti pensieroso. Nessuno dei due parlava. Mi chiedevo che cosa le fosse successo e anche perché ne aveva parlato con Austin e non con me. Lei interruppe quel beato silenzio, mentre mi fermavo ad un semaforo rosso.-


Chantal: Mi dispiace!


-La guardai sorpreso e lei continuò.-


Chantal: Potresti dirlo a Madison? Io non credo la rivedrò più. Avete finito con la canzone vero?


-Io annuii.-


Justin: Si, abbiamo finito


-Feci una pausa.-


Justin: E le farò le tue scuse

Chantal: Grazie

Justin: Di niente


-Ero stanco, non volevo discutere e non volevo sapere la sua storia. Non saremmo mai andati d'accordo tanto, dovevo solo stringere i denti e sopportarla fino alla fine del mese. La riaccompagnai a casa di Jason e andai al locale dove James e Harvey mi aspettavano prima di iniziare i lavori. Parcheggiai la macchina, scesi e la chiusi. Prima di entrare vidi la piccola seduta. Con cautela mi avvicinavo piano piano. Le parlavo per distrarla.-


Justin: Ciao bimba


-Lei mi vide e indietreggiò strisciando in terra.-


Justin: Che succede? Non ti ricordi più di me?


-Non parlò, si era di nuovo ammutolita. Era bella tosta, ma con lei non ero intenzionato a mollare.-


Justin: Ah non pensavo avessi la memoria così corta. Ricordi? I miei pantaloni ti facevano chiudere gli occhi


-Risi e lei si alzò di scatto seria. Si avvicinò un po' a me. Il mio sorriso sparì appena vidi la sua faccia furibonda e soprattutto pestata. Aveva un livido che le copriva tutto il volto sinistro.-


Bimba: ESSERE TUA COLPA!

Justin: Cosa ho fatto?

Bimba: TUTTA TUA COLPA. IO NON AVERE COLPA HO DETTO A ANDREW. MA LUI NON CREDERE ME

Justin: Di cosa stai parlando? E' stato questo Andrew a farti male?

Bimba: LUI VOLERE SOLDI, SOLO SOLDI. LUI BRUCIARE


-Non riuscivo a capire ciò che mi stava dicendo. Bruciare cosa? Chi diavolo era questo Andrew e soprattutto era stato lui a ridurla in quello stato? Più io mi avvicinavo e più lei indietreggiava. Era terrorizzata ma continuava a gridarmi contro. Voleva che sapessi.-


Bimba: TU PARLARE ME. IO NON POTERE PARLARE CON PERSONE E TU ESSERE PERSONA. IO PARLARE TE E ANDREW FARE QUESTO ME. E A ME FARE MALE. TANTO MALE

Justin: Cosa è successo? Puoi dirmelo. Non ti farò niente, te lo prometto. Non farò più qualcosa che poi ti faccia del male. Cosa ha bruciato Andrew?

Bimba: TUA MAGLIA BUTTATA AL FUOCO. FUOCO MANGIATO TUA MAGLIA E IO AVERE FREDDO TANTO FREDDO E FARE MALE QUI


-Si toccò la guancia con il livido. Soffrivo da parte sua. La felpa che le avevo dato le aveva causato tutti quei problemi. Mi sentivo uno schifo. Volevo aiutarla e le avevo solo peggiorato la vita.-


Bimba: IO ABITUARE A MAGLIA DI PERSONA STRANA E POI ANDREW SCHIAFFEGGIARE ME E BUTTARE MAGLIA AL FUOCO DAVANTI TUTTI. IO DORMIRE FUORI DA TENDA DUE NOTTI. DORMIRE SU UN SASSO SENZA MANGIARE NIENTE E AVERE FREDDO


-Mi avvicinai ancora di più mentre lei sputava tutte le mie colpe.-


Justin: Hai ragione piccola. E' colpa mia


-In quel momento la sua rabbia si placcò e anche la sua paura.-


Bimba: Persona strana dare me maglia per freddo


-La guardai e le sorrisi.-


Justin: La persona strana davanti a te si chiama Roy


-Lei mi studiò per qualche secondo.-


Bimba: Roy dare maglia me e io non avere chiesto

Justin: Lo so. Mi dispiace, non accadrà più. Hai fame? Puoi mangiare adesso. Andrew non saprà niente se tu non glielo dirai

Bimba: Mio stomaco brontolo


-Io risi.-


Justin: Il tuo stomaco brontola?

Bimba: Brontola?! Mio stomaco brontola?

Justin: Si, più o meno si dice così


-Risi.-


Bimba: Roy dare me cibo?


-Annuii.-


Bimba: Dove prendere cibo Roy?

Justin: Al locale

Bimba: Non dire che io mangiare. Tu dire loro che tu volere mangiare non io. Se Andrew sapere picchiare me

Justin: Ma chi è questo Andrew?


-Mi avvicinai a lei e mi inchinai alla sua altezza guardandola negli occhi. Il suo odore era insopportabile, ma il suo sguardo mi pregava di restare. L'avvicinai di più prendendole la manina così scheletrica e piccola. Le guardai bene la guancia con il livido. Per fortuna non era un livido gravissimo, altri due giorni e sarebbe sparito. Notai che non rispose alla mia domanda però non era scappata. Si faceva toccare da me, in un qualche modo si fidava. Mi guardò cambiando discorso.-


Bimba: Tu dire che cibo essere tuo


-Non volevo insistere. Non volevo perdere quella poca fiducia che aveva in me.-


Justin: Va bene! Dirò che è per me. Aspettami qui


-Le accarezzai l'altra guancia ed entrai nel locale.-


Justin: Heilàà

James: Alla buon ora Ju..


-Subito lo fulminai con lo sguardo.-


James: Roy! Volevo dire Roy

Justin: Sai com'è stavo lavorando! Hei Harvey hai qualcosa da mangiare?

Harvey: Sei affamato?

Justin: E non poco

Harvey: Ti vanno bene due panini?

Justin: Si, dammi anche due bottigliette d'acqua per favore.. e anche.. si quella tavoletta di cioccolata!


-Harvey mi diede tutto e lo pagai.-


James: Io e Harvey stavamo pensando che..

Justin: Il locale è vostro. Io posso consigliarvi solo una cosa?

Harvey: Dicci pure ragazzo

Justin: Assumete come camerieri quei tre ubriaconi. Questo lavoro dovrebbe aiutarli

Harvey: Sai hai ragione. Non ci avevo nemmeno pensato! Hai proprio un gran cuore

Justin: James rimettili in riga tu!


-Risi mentre mi avviavo verso l'uscita.-


James: Ma come, vai già via?

Justin: Si, ora che ci penso questo pomeriggio avevo un impegno importantissimo. Non posso mancare

James: Vai allora! Sparisci. Il locale è in buone mani

Justin: Lo so!


-Gli feci l'occhiolino e uscii dal locale con una busta. Feci cenno alla bambina di avvicinarsi e così lei fece. Le sorrisi.-


Justin: Vieni con me?

Bimba: Dove?

Justin: Sorpresa

Bimba: Se Andrew non trovare me qua uccidere me quando trovare me. Io non potere andare via da qua

Justin: Ti riporto qui prima delle 21:00. Promesso

Bimba: Se Andrew arrivare prima di 21:00?


-Mi inchinai alla sua altezza. Potevo immaginare il suo terrore.-


Justin: Ti riporterò qui alle 19:00 ok? Così Andrew non saprà niente va bene?

Bimba: Io chiedere soldi a persone, se loro non dare a me..


-Presi dalla tasca il mio portafoglio e buttai nella sua ciotolina tutte le monete che avevo. C'erano più di venti dollari. Lei guardò la scena a bocca aperta. Era scioccata e alzò il viso per guardarmi. Io sorrisi.-


Justin: Vanno bene? Adesso ci vieni con me?


-Lei mi guardò ancora incredula. Le allungai la mano e lei la fissò.-


Justin: Fidati di me piccola. Per favore


-Continuò a guardarmi indecisa. Pensavo di togliere la mano quando poi lei mise la sua manina sulla mia e sorrise. Sorrisi anche io e l'aiutai a salire sulla mia macchina. Era parecchio imbarazzata.-


Bimba: Essere macchina grande

Justin: Ti piace?


-Lei annuì. Dopo cinque minuti arrivammo in un parco abbandonato. Quella zona di Los Angeles era ridotta davvero male. Una zona dimenticata da Dio. Parcheggiai e andammo sul punto più alto del parco. La bambina lo guardava come se fosse oro. Era così felice di essere lì. Potevo solo immaginare cosa avesse passato se adorava quello schifo di parco.-


Bimba: Essere bello ed essere grande


-Vedemmo un procione correre verso un cespuglio e in quel momento sentii la sua manina prendere la mia. Sorrisi.-


Bimba: Cosa essere quello?

Justin: Quelli si chiamano procioni

Bimba: Essere cattivi?


-Ci sedemmo sotto un albero.-


Justin: Se non vengono provocati no

Bimba: Quindi essere cattivi loro

Justin: Se ti fanno arrabbiare anche tu diventi cattiva bimba


-Lei mi guardò aggrottando la fronte.-


Justin: Loro sono buoni ma è meglio non farli arrabbiare. Sai siamo fortunati 

Bimba: Perché?

Justin: I procioni sono animali notturni solitamente e noi lo abbiamo visto a quest'ora. Adesso, che ne dici di mangiare?


-Tirai fuori i panini e lei copiò ogni mio movimento mentre toglievo l'involucro. Mi guardava attentamente fino a che io diedi il primo morso. Lei mi guardò scettica e odorò il panino.-


Bimba: Cosa essere?

Justin: Si chiama Sandwich. Sono dei panini con dentro lattuga, uovo, una fetta di tacchino, bacon, maionese e pomodoro


-Lo odorò un'altra volta.-


Justin: E' buono! Coraggio assaggialo!! Fai come faccio io


-Diedi un altro morso al panino. Lei mi guardò incredula e tirò fuori la lingua. Leccò il pezzo di bacon che sporgeva dal suo panino. Lo assaporò e subito i suoi occhi brillarono. Era impazzita per quel panino. Lo mangiò velocemente come se non avesse mai mangiato niente di così buono e si sbrodolò tutta. La guardavo ridendo.-


Justin: E' buono vero?

Bimba: Essere cibo migliore di mondo!


-Si voltò verso di me con tutto il visino che gocciolava. Presi il fazzoletto e l'asciugai pulendola un po'. La sua faccia diventò bicolore. Avevo tolto anche tutto il nero che aveva nella pelle. Lei guardò il mio panino che era a metà. Glielo diedi, aveva davvero fame. Dopo aver finito anche il mio si appoggiò al tronco dell'albero.-


Bimba: Io non riuscire a muovere mio corpo


-Risi.-


Justin: Già, essere pieni come uova porta a questo


-Tirai fuori la barretta di cioccolato e gliene diedi un pezzo.-


Justin: Questo si chiama cioccolato, lo conosci?


-Lei scosse la testa e subito lo assaggiò. Rise.-


Bimba: Questo essere giorno più bello di mia vita. Sapere tu Roy?

Justin: Sono felice che ti stia divertendo! Senti ma tu come ti chiami? Tu sai il mio nome è giusto che anche io sappia il tuo

Bimba: Tu

Justin: Si, il mio lo sai. Io vorrei sapere il..

Bimba: Tu!

Justin: Ho capito però..

Bimba: Noo! Andrew chiamare me tu


-Rimasi scioccato da ciò che mi aveva detto. L'avevano privata anche del suo diritto ad avere un nome. Non potevo crederci. Rimasi senza parole e lei continuò come se fosse una cosa normalissima non avere un nome.-


Bimba: Io non avere nome. Non sapere mio nome. Io essere con Andrew e lui sempre chiamare me tu


-I miei occhi si riscaldarono da quanta pena provavo per lei. Ma non potevo piangere lì. Non sapeva quanto abusassero di lei, ma io stavo iniziando a farmi un'idea. Tirai su col naso.-


Justin: Non vorresti avere un nome con cui la gente ti può chiamare?

Bimba: Nessuno chiamare me

Justin: Io voglio chiamarti

Bimba: Ma io non avere nome

Justin: Perché non lo cerchiamo insieme?

Bimba: Tu dare nome a me

Justin: Insieme


-Sorrisi e sorrise anche lei. Dicemmo tanti nomi ma nessuno ci convinceva. Poi a un certo punto mi venne un colpo di fulmine.-


Justin: Ellie!

Bimba: Ellie?!

Justin: Non ti piace?

Bimba: Si piacere me. Roy chiamare me, chiamare me!


-Sorrisi. Era entusiasta di quel nome.-


Justin: Beh allora ti chiamo!

Bimba: Si tu chiamo me

Justin: Ellie si dice "Chiamami"


-Era troppo emozionata per correggere gli errori di grammatica. Appena sentì il suo nome si alzò in piedi e saltò di gioia. Non avevo mai visto una bambina così felice.-


Bimba: Chiamare me Ellie! Grazie Roy. Ellie essere bel nome per me

Justin: Si, ti si addice Ellie

Bimba: Tu chiamare me così adesso

Justin: Adesso e per sempre!


-Il suo e il mio cuore si riempirono di gioia. Lei felice si buttò sopra me abbracciandomi e io la strinsi a me. Sentivo che in qualche modo ci stavamo legando. Dovevo sapere la storia di questa creatura, ero ansioso di vedere quel pezzo di merda di Andrew. Di certo non sarei stato cordiale con lui. Alle 19:00 come promesso la riportai all'angolo per non rischiare. Mi ero appena guadagnato la sua fiducia, non volevo perderla.-


Ellie: Tu venire domani qui?

Justin: Certo! Ci vediamo domani pomeriggio piccola


-Mi guardò speranzosa.-


Ellie: Promesso?


-Aveva già capito il meccanismo delle promesse. Le avevo promesso delle cose quella sera e le avevo mantenute. Se io avessi promesso, lei era sicura che mi avrebbe rivisto il giorno successivo. La promessa le dava sicurezza. La guardai-


Justin: Promesso!


-Lei mi sorrise tornando all'angolo.-


Ellie: Noi vedere domani Roy

Justin: Si, a domani Ellie!


-Lei mi fece un altro enorme sorriso prima di voltarsi completamente per tornare alla sua postazione con il suo barattolino pieno di monetine. Mi sentivo stranamente felice dopo quel pomeriggio passato con lei. Risalii in macchina e partii per tornare a casa quando sentii un cellulare squillare, non era il mio. Lo vidi nel porta lattine della macchina. Mi fermai e lo presi. Guardai l'immagine, era Jason. Quello era il cellulare era di Chantal. Risposi per non far preoccupare Jason.-


Justin: "Pronto?"

Jason: "Justin allora il cellulare è da te!"

Justin: "Si era nella mia macchina. Lo ha lasciato qui e me ne sono accorto solo ora che hai chiamato. Ve lo riporto?"

Jason: "Si, grazie. Tua madre è qui da me"

Justin: "Perfetto. Allora arrivo"


-Chiusi la chiamata e ripartii cambiando strada. Il mio buonumore sarebbe scomparso grazie a Chantal. Avrei dovuto rivederla. Sbuffai e accesi la radio per non pensarci. Arrivai parcheggiai, suonai il campanello e Jason mi aprì. Diedi un bacio alla mamma.-


Justin: Ecco il telefono, ora posso andare?

Jason: Portaglielo tu per favore. Noi stiamo apparecchiando. Sali su, la sua stanza è l'ultima porta a destra


-Sbuffai e mi avviai alla camera di Chantal. Passando di lì sentii l'acqua della doccia scorrere. Mi fermai davanti alla porta e ascoltai quella voce. Quelle parole.-


Chantal: "Lately I’ve been thinkin’, thinkin’ ’bout what we had

I know it was hard, it was all that we knew, yeah.

Have you been drinkin’, to take all the pain away?

I wish that I could give you what you, deserve

‘Cause nothing could ever, ever replace you

Nothing can make me feel like you do.

You know there’s no one, I can relate to

And know we won’t find a love that’s so true.

There’s nothing like us, there’s nothing like you and me

Together through the storm..."


-Era Chantal a cantare sotto la doccia? Conoscevo bene quel testo. Era il mio. Andai a sedermi sul letto in camera sua. Avevo delle domande da farle. Non mi sarebbe sfuggita.-


 

HELLO PEOPLE! <3 <3

Come sono state queste vacanze? Ah a proposito, Buona Pasqua a tutti!

Allora, scusate se ci ho messo molto a pubblicare, ma tra vacanze e la lunghezza del capitolo il tempo è volato. Però questo è abbastanza lungo.

Allora che dire? Justin è incredibilmente dolce con Ellie. Si sta formando davvero un rapporto speciale, cosa che non accade con Chantal! Cosa pensate del suo comportamento?

Non fa altro che insultare Justin e poi canta le sue canzoni?!

Quale sarà la sua storia?

Beh se continuate a seguirmi capirete tutto!

Ora scappo, cercherò di caricare al più presto!

4-5 RECENSIONI PER IL PROSSIMO EPISODIO?!

Un bacione Sum <3 <3

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 

Everything’s gonna be alright

Capitolo 9

 

Selena.


-Finalmente dopo dodici ore di volo arrivammo in Italia. In aeroporto fui invasa dai fan. Mi aspettavano. Appena mi videro strillarono e mi vennero incontro chiedendomi autografi, baci e foto. Li accontentai anche se ero completamente distrutta. Molti di loro non mi avrebbero più rivista perciò assecondai i loro desideri. Dopo quasi due ore riuscimmo a lasciare l'aeroporto e finimmo quella stressante giornata in un hotel. La mattina seguente prendemmo il volo da Roma all'aeroporto di Catania, dove ci aspettava Agata, l'amica della nonna. Si, eravamo dirette in Sicilia. Sinceramente ero felice di lasciarmi alle spalle grandi città come Roma o Milano. Troppo grandi, troppo affollate, troppo chiassose, troppo tutto. Capitemi, vengo da Los Angeles, volevo solo un po' di pace. Non saremmo rimaste a Catania, infatti Agata ci avrebbe portate al suo paese "Grotte" che distava da Catania quasi due ore. Scendemmo finalmente da quell'ultimo aereo e di nuovo come la sera precedente e la mattina a Roma, ci fu l'assalto dei fan. Mi chiedevo sinceramente come facessero a sapere ogni mio movimento dato che non avevo pubblicato niente sui social network fino a quel momento. Cercai di accontentare più gente possibile quando mentre firmavo un autografo mi sentii trascinare lontano da tutti. Ovviamente accaniti com'erano ci inseguirono fino a che non prendemmo un ascensore privato che ci portò direttamente ai parcheggi. In quel momento mi venne un dubbio.-


Selena: Nonna ma i nostri bagagli?

Marie: Non preoccuparti tesoro!


-Uscimmo dall'ascensore e vidi nonna iniziare a correre. Giuro, era una scena spettacolare. Non l'avevo mai vista correre. Non so come feci a trattenere una lunga ed esplosiva risata. Sta di fatto che riuscii a controllarmi e con calma la seguii. Subito abbracciò la sua cara amica che non vedeva da diciassette anni. Entrambe piangevano e per mia fortuna riuscii a capire che Agata parlava la nostra lingua. Sia ringraziato il cielo. Dopo dieci minuti di loro pianto continuo nonna si ricordò della sua cara e dolce nipote. Si voltò per cercarmi.-


Marie: Selena?! Sele..

Selena: Nonna sono qui. Dietro di te


-Mi avvicinai ancora di più.-


Marie: Oh sei arrivata subito!

Selena: Anche una lumaca sarebbe riuscita ad arrivare prima che voi due vi staccaste!


-Risi e Agata, una donna bassottina e cicciotella, dai capelli precedentemente chiari, dato che la maggior parte erano diventati bianchi e dagli occhi azzurri, mi guardò sorpresa. Quella sua espressione mise in evidenza le sue rughe e anche qualche macchia chiara sulla sua pelle.-


Agata: Non posso crederci! Ma è davvero la piccola Selena? Non è che mi hai portato una stupenda modella al posto di tua nipote?!


-Mi abbracciò stringendomi forte. Io sinceramente non avevo suoi ricordi, ma non volevo essere scortese.-


Selena: Ciao Agata

Marie: Ti ricordi di Agata vero?


-Subito feci la faccia da "Mi dispiace, mi dispiace, non ammazzatemi per questo".-


Selena: A dire la verità non mi ricordo!

Agata: Beh è comprensibile! Aveva si e no cinque anni quando io e mio nipote Diego venimmo a trovarvi. Ora coraggio, abbiamo due ore di viaggio che ci aspettano. I vostri bagagli sono già sistemati in macchina

Marie: Oh perfetto! Adesso mi racconti tutto, ogni singola cosa!


-Sospirai mentre quelle due si prendevano a braccetto lasciandomi indietro. Mi aspettavano due ore di racconti sugli anni cinquanta e sessanta accompagnati dal divertente e particolare accento di Agata.-


 

Justin.


-Ero seduto sul letto di Chantal a pensare quando la vidi entrare in camera in pigiama. Appena mi vide urlò.-


Chantal: CHE DIAVOLO CI FAI IN CAMERA MIA? E SE FOSSI ENTRATA NUDA?

Justin: Non mi avresti fatto ne caldo e ne freddo, non c'è niente da guardare!


-La guardai ridendo. Adoravo dire idiozie per provocarla.-


Justin: Carino il pigiama con la mucca! MUUH


-Incazzata nera mi prese il braccio e lo tirò per farmi alzare dal letto con scarsi risultati.-


Chantal: SPARISCI DA CAMERA MIA!

Justin: Con calma. Tecnicamente questa è camera di Jason, tu ci stai momentaneamente e poi prima dobbiamo parlare di una cosa!

Chantal: Non voglio parlare con te! Vattene!

Justin: Me ne andrò via solo dopo aver parlato con te


-Lei sbuffò e si lasciò cadere sulla sedia arrendendosi.-


Chantal: Cosa cavolo vuoi sapere?!

Justin: Voglio solo capire la tua ridicola logica!


-Mi guardò storta e continuai.-


Justin: Tu non mi sopporti giusto? Né come persona e né come cantante

Chantal: Diavolo Bieber quanto sei perspicace!

Justin: Hai definito la mia musica..mm com'era?! Ah si, musica di merda!

Chantal: Non ti sarai mica offeso?

Justin: No, ma figurati! Sai quanti insulti sento ogni giorno?! Ma come mai dato che mi odi tanto, prima in doccia stavi cantando una mia canzone?!


-La vidi sgranare gli occhi e subito si mise sulla difensiva.-


Chantal: No guarda, sicuramente ti stai sbagliando!

Justin: Ho sentito forte e chiaro la canzone. E' la mia e si chiama "Nothing like us"

Chantal: Ti sbagli!

Justin: Ne dubito! Riconosco le mie canzoni, anche se vengono cantante dalla persona più stonata della Terra


-Le feci l'occhiolino e lei parlò velocemente.-


Chantal: Allora non sapevo che fosse tua! Pensavo fosse di Austin

Justin: Ma davvero?!

Chantal: Si, davvero! Anche se mi guardi in quel modo. Smettila di sorridere come un ebete e inarcare le sopracciglia!

Justin: Ti piace allora questa canzone!

Chantal: E' orecchiabile

Justin: Ah si?! Adesso vediamo un momento!


-Tirai fuori dalla mia tasca il suo cellulare. Lei subito s'irrigidì.-


Justin: Vediamo se dici la verità


-Mentre io cercavo nella sua playlist lei mi saltò addosso facendomi sdraiare sul letto. Ci guardammo per dei secondi che parvero infiniti. Dei secondi magici che furono interrotti da un'altra canzone familiare, più recente.-

"Mi amor started slow, got faster
She gon’ work some more, work some more
No stopping her now, no stopping her now

Then she started dancing, sexual romancing
Nasty but she fancy, lipstick on my satin sheets
What’s your nationality? I wonder if there’s more of you
She’s got my attention, she’s confident

Oh no no, oh no no
She’s confident
Oh no no, oh no no
And I’m down with it
Oh no no, oh no no
She’s confident
You could tell by the way she walks in the room”


(“Mi amor, ha iniziato lentamente, poi si è velocizzato
Lei mi farà innamorare, mi farà innamorare
Nessuno la può fermare, nessuno la può fermare

Poi ha iniziato a ballare, una seduzione romantica
Biricchina mi fa girare la testa, rossetto sulle mie lenzuola di raso
Qual è la tua nazionalità ? Mi chiedo se ci siano altre come te
Ha la mia attenzione, lei è sicura di sé

Oh no no , oh no no
Lei è sicura di sé
Oh no no , oh no no
E io sono cotto di lei
Oh no no , oh no no
Lei è sicura di sé
Lo capisci dal modo in cui cammina nella stanza.”)


-Tra noi scattò una specie di magia. Non riesco a trovare neanche le parole per spiegarlo. Continuammo a fissarci, quando poi lei mi prese il cellulare dalle mani e spense la musica. La guardai.-


Justin: Confident!

Chantal: Lasciami in pace!


-Si alzò dal letto e io la seguii riprendendole di mano il telefono.-


Justin: Perché mi hai mentito e continui a farlo anche di fronte all'evidenza?!

Chantal: Non sono affari tuoi ok?


-Si stava innervosendo anzi, oserei dire che stava diventando isterica mentre io la mettevo sempre più con le spalle al muro.-


Justin: Perché se mi odi ascolti le mie canzoni?

Chantal: Non le ascolto io, sono di una mia amica!


-Stavo iniziando ad arrabbiarmi.-


Justin: NON PRENDERMI PER RITARDATO CHANTAL! La canzone era a metà

Chantal: Cosa vorresti dire??

Justin: Che tu la stavi ascoltando prima di perdere il telefono. Qui non hai amici. Quindi dimmi la verità

Chantal: Vuoi la verità Justin?!


-Mi chiamò Justin per la prima volta. Era così disperata eppure il mio nome pronunciato da lei mi piaceva. Le presi il braccio.-


Justin: Si!

Chantal: Bene! Mi piaci d'accordo?! Mi piace tutto di te. Il tuo aspetto, il tuo comportamento e la tua voce. Dio impazzisco quando la sento. All'inizio quando eri più piccolo non ti sopportavo, ma poi con “Believe” è cambiato qualcosa. Ho iniziato lentamente ad ascoltare le tue canzoni e a leggere qualcosa sul tuo conto e ho iniziato a.. non so, a volerti bene. So che è da idioti dire una cosa del genere dato che tu non sapevi neanche della mia esistenza. Sei diventato la mia fissazione segreta. Quando ho scoperto che Jason stava con tua madre gli ho subito chiesto di farti firmare un autografo e poi lo ha spedito a me


-Lei continuava a guardare il pavimento imbarazzata.-


Justin: Perché non me lo hai detto da subito? Perché mi hai trattato di merda allora?

Chantal: Perché? C'è anche bisogno di chiederlo? Ma hai la minima idea di quante persone ti seguano su twitter? 51Milioni! Sono tutti tuoi fan, ne incontri in continuazione e non ti lasciano in pace. So che non potrò mai capire cosa si prova però posso provare a mettermi nei tuoi panni. Pensavo che mi avresti odiata se fossi stata la tua solita fan accanita. Pensavo che non saresti stato te stesso con me dato che ero una tua fan. Ecco perché ho fatto la stronza, per non costringerti ad essere gentile o a essere qualcuno che non sei


-L'avvicinai a me.-


Justin: E la tua testolina contorta ha pensato tutto questo?


-Lei annuì.-


Chantal: Si sa, le tue fans sono tue fans. Non vanno oltre

Justin: E chi lo dice scusa?


-Continuavamo ad avvicinarci lentamente. Da odiosa si era trasformata nella tenerezza in persona. Non potevo credere che si fosse fatta tutti quei problemi per me.-


Chantal: Nessuna star si è mai messa con un fan. E tu sei così famoso che sicuramente trovi altre belle ragazze famose con cui stare o anche solo baciare. Non ti interesseresti mai ad una fan in quel senso

Justin: Non sai quanto ti sbagli! Sono una persona come le altre Chantal e tu sei una ragazza davvero molto bella. Mi piacciono molto i tuoi tratti e comunque credo che abbiamo perso molto tempo odiandoci. Tu stai qui solo un mese.. potremmo fare qualcosa di più divertente che stare in studio


-Lei mi guardò sorridendo.-


Chantal: Grazie!

Justin: Per cosa?

Chantal: Per essere così speciale. Lo sapevo!


-Ormai i nostri visi si sfioravano. Quella ragazza mi attirava. Forse era troppo presto, forse pensavo ancora a Selena, ma l'unica cosa che volevo fare era baciarla. Il modo con cui mi sfidava e la sua dolcezza mi catturarono. Ero sul punto di baciarla quando mamma si affacciò in camera. Subito ci allontanammo l'uno dall'altra.-


Pattie: Ragaz..


-Ci guardò corrugando la fronte.-


Pattie: Ho interrotto qualcosa?!

Chantal: Ma scherzi? No, non hai interrotto niente! Mi stavo giusto riprendendo il telefono


-Mi strappò il telefono dalla mano sorridendo. Sorrisi anche io.-


Pattie: Beh, la cena è pronta! Justin ci degni della tua presenza?

Justin: Si, perché no!


-Mamma tornò giù e Chantal mi guardò.-


Chantal: Mi dispiace davvero per la tua macchina!

Justin: Adesso lo so!


-Sorridemmo.-


Chantal: Ti va di ricominciare tutto?


-La guardai.-


Justin: Ciao! Tu devi essere la figlioccia di Jason! Piacere Justin


-Lei mi strinse la mano ridendo. Che risata naturale e bella aveva.-


Chantal: Piacere Chantal! Sai io ti seguo sempre, impazzisco per te Justin, ti prego non andare viaa. JUSTINNN TI AMO, SPOSAMI!


-Mi abbracciò imitando le mie fan. Io risi e lei si allontanò.-


Justin: Una cosa di te si può proprio dire. Il senso dell'umorismo non ti manca!

Chantal: Si!

Justin: Coraggio, muoio di fame! Andiamo a mangiare

Chantal: Mi hai letto nel pensiero!


-La presi a braccetto e scendemmo giù a cena. Passammo una bella serata, Chantal si rivelò davvero simpatica con tutti. Forse quello era un nuovo inizio.-

 

Selena.


-Quella giornata era volata. Arrivammo a Grotte e Agata ci fece fare il giro del paese in macchina. Era davvero carino, così particolare e diverso. Così tranquillo, proprio ciò che mi serviva. Agata ci portò a casa sua dove poggiammo i bagagli. La casa era molto bella e antica, speravo che almeno ci fosse internet. Per prima cosa Agata fece vedere alla nonna la sua camera e poi dopo prese me per mano e mi portò davanti ad una porta chiusa.-


Agata: Questa sarà la tua stanza Selena. Scusa, ma purtroppo la mia casa non è una reggia come la tua e..

Selena: Agata non preoccuparti! Sono venuta qui proprio per staccare da tutto quel mondo!

Agata: Spero vi troviate bene qui

Selena: Non preoccuparti!

 


-Sorrisi e le accarezzai la spalla. Mi aspettavo una camera elegante, con letto matrimoniale dalle coperte raffinate con disegnati dei petali di rosa o delle margherite e un grande armadio e magari anche un bel tappeto ai piedi del letto. Quando Agata aprì la porta rimasi scioccata. Che stanza era quella?! Era per un ragazzo, maschio. Letto singolo con coperte che avevano raffigurata la bandiera di qualche squadra di calcio o di basket o hockey. In Italia si gioca a hockey? Ma che ne so! Continuai a guardarmi intorno, l'armadio aveva due ante e due cassetti e vi erano appesi, come su tutte le pareti d'altronde, dei poster di calciatori e di macchine. Ma in che posto ero capitata?! Agata mi guardò, probabilmente leggendo la mia delusione nella mia faccia.-


Agata: Questa è la camera di mio nipote Diego. Mi dispiace che non sia di tuo gradimento. Che stupida sono stata, era ovvio che non ti sarebbe piaciuta, sei una ragazza! Però dato che mio nipote non c'è perché oggi partiva per l'Inghilterra, ho pensato che sarebbe stato meglio che tu avessi la tua privacy piuttosto che dormire in camera con tua nonna..


-Quelle parole mi fecero sciogliere. Che carina, voleva solo il meglio per me. Non volevo che ci rimanesse male, apprezzavo il suo sforzo.-


Selena: Agata, non preoccuparti! Certo, sono rimasta un po' scioccata ma starò bene in questa camera. Hai fatto bene a pensare alla mia privacy. Grazie per essere così premurosa!


-L'abbracciai.-


Agata: Figurati! Fai come se fossi a casa tua, per quanto è possibile! Io vado a preparare la cena

Selena: D'accordo!


-Agata uscì dalla mia camera, io disfai i bagagli e dopo mi rilassai. Quando nonna e Agata finirono di cucinare mi chiamarono e cenammo tutte insieme. Ero distrutta, così decisi di andare a letto presto. Durante la notte mi svegliai con la gola secca. Morivo di sete. Guardai la sveglia, le 2.00. Mi alzai e andai in cucina a bere un bicchiere d'acqua al buio. Non avevo la minima idea di dove fossero le luci, altra domanda da fare ad Agata. Me le segnavo tutte nella mente. Mentre richiudevo il frigo sentii un rumore provenire dal salotto. Dio non sono mai stata coraggiosa, non fa parte del mio DNA. Cos'avrei fatto se fosse stato un ladro? Sentii un altro rumore, come un qualcuno che sbatte al muro. Ma che genere di ladri c'erano in Italia? Vidi una sagoma avvicinarsi e presi il primo mestolo che vidi sul lavandino. Ero pronta a colpire quando le luci si accesero e vidi un ragazzo con un grande borsone da viaggio. Lo poggiò a terra, ci guardammo e parlammo contemporaneamente solo che io non capii ciò che mi disse. Ovviamente parlava in italiano. Vai a capirlo. Lui però capì me e parlò la mia lingua con un accento buffo.-


Diego: Se fossi un ladro non credi che ti avrei già fatta fuori piuttosto che stare a guardarti?


-Si, gli avevo fatto la domanda più stupida della storia. “Sei un ladro?”. Idiota Selena, idiota!-


Selena: Hai ragione

Diego: Chi sei tu? E perché sei in casa mia?

Selena: Tu sei il famoso Diego allora?! Io e mia nonna siamo ospiti della tua

Diego: La signora Marie vero?


-Annuii.-


Diego: Nonna non fa altro che parlarne

Selena: Lo stesso mia nonna. Mi avrà raccontato le loro avventure non so.. tipo trentamila volte?!


-Lui rise. Alla luce notai i suoi capelli castani e i suoi occhi azzurri. Era piuttosto alto, ma detto da un tappo come me non credo valga.-


Diego: Quindi tu devi essere Selena! Ciao


-Mi tese la mano e la strinsi.-


Selena: Già, sono proprio io, in carne ed ossa. Tua nonna mi ha accennato che ci siamo già incontrati

Diego: E chi se lo ricorda!


-Ridemmo.-


Diego: Io ti conosco perché tutti ti conoscono

Selena: Non potrebbe essere altrimenti! Ma tu, non dovevi partire per l'Inghilterra?

Diego: Oh hai detto bene.. DOVEVO! Quel cretino del mio amico ha sbagliato il giorno di partenza. Il nostro volo è partito ieri alle 12:00

Selena: Mi dispiace..

Diego: E oggi abbiamo aspettato tutto il giorno come degli idioti all'aeroporto


-Diego si lasciò cadere sulla sedia.-


Selena: ..e ho anche un'altra brutta notizia per te


-Lui mi guardò rassegnato.-


Selena: Io ho preso la tua stanza

Diego: Oh no, non c'è mai fine al peggio!


-Mi guardò e scoppiammo a ridere.-


Diego: Non preoccuparti, mi accontento del divano

Selena: Grazie! Beh io ora torno a letto, sono parecchio stanca

Diego: Allora buonanotte

Selena: Buonanotte!


-Sorrisi e tornai in camera mia, o meglio di Diego. Era simpatico e gentile, proprio come sua nonna e senza accorgermene mi addormentai, pensando a loro e alla vita che avrei dovuto affrontare lì.-


Hei bellezze <3

Come state?

Allora, finalmente posto il nono episodio! Scusate ma sono stata molto indaffarata.

Justin scopre una nuova Chantal e si ricrede, è stato carino non credete?

Forse un po' troppo carino con lei :P

Inoltre in questo episodio abbiamo anche la bella Selena :)

E le sue avventure italiane!

Cosa pensate del cambiamento di Chantal? E dei nuovi personaggi? Come Diego e Agata?

Ah. Se ve lo state domandando... No, non sono siciliana. E' solo che la Sicilia come regione mi affascina, mi piacerebbe molto andarci. Qualcuno di voi è di quella zona per caso?!

Quindi se faccio qualche errore perdonatemi perché non conosco bene la zona, ma ci provo lo stesso ahahah :)

Beh non vi chiedo più il numero delle recensioni, mi arrendo, tanto non lo raggiungo mai! Ho capito :\

Comunque fate voi..

Aspetto vostri pareri tesori! Più recensioni ci sono e prima carico il nuovo episodio :)

Ora vado! Besos Sum <3 <3

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 10

 

Justin.


-La mattina seguente fu la mia ultima giornata di lavoro per il nuovo album, in un certo senso mi sentivo più leggero sapendo di aver finito. Amo il mio lavoro, ma quello era un momento particolare per la mia vita personale. Cercavo di riportare in vita un bar, di aiutare una piccola zingarella e cercare di conoscere Chantal. Tutto questo per fortuna mi impediva di pensare a Selena. Tutte queste persone erano arrivate nella mia vita al momento giusto. Dopo aver finito in studio andai al locale. Parcheggiai la macchina e scesi. Ellie era seduta per terra annoiata, appena mi vide si alzò con un sorriso. Forse avrebbe voluto correre ad abbracciarmi o baciarmi. Non lo so, so solo che rimase lì con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro, così mi avvicinai.-


Justin: Ellie ciao!


-Lei continuò a sorridere sempre più emozionata.-


Ellie: Tu ricordare mio nome!

Justin: Certo, te l'ho dato io


-Le accarezzai il visino. Era così carina.-


Ellie: Roy mantenere promessa. Roy essere tornato

Justin: Le promesse si mantengono sempre. Hai fame?


-La vidi annuire.-


Justin: Ti va di andare al parco di ieri?

Ellie: Si! Essere bel parco.

Justin:Vuoi entrare con me a prendere dei panini?

Ellie: No!

Justin: D'accordo!


-Mi voltai sorridendo per entrare al locale quando Ellie mi prese la mano.-


Ellie: Tu portare me di nuovo qui dopo parco?


-Mi inchinai alla sua altezza.-


Justin: Vuoi tornare subito qui?


-Lei scosse la testa.-


Justin: Allora ti farò fare un altro giretto prima

Ellie: Andrew però..

Justin: Ti riporto qui alle 19:00! Non preoccuparti. Adesso vado a prendere i panini aspettami!


-L'accarezzai e mi voltai mentre lei si risedeva per terra. Entrai nel locale e trovai Harvey e James seduti a mangiare.-


Justin: Hei ragazzi, come butta?!

Harvey: Che spiritoso! Usa il linguaggio dei giovani


-Risi.-


Justin: Mi dai due panini come quelli di ieri?

Harvey: Certo!


-Harvey mi servì.-


James: Stavamo decidendo il colore da utilizzare fuori


-Mi sedetti con loro.-


Justin: Secondo me ci vuole un bel colore forte e visibile che trasmetta sicurezza! Tipo un bel rosso fuoco

Harvey: Mi sembra troppo azzardato

Justin: Harv, fidati!


-Lo pagai con cinquanta dollari.-


Justin: Non è che puoi darmi il resto in monete?

Harvey: Sono quaranta dollari ragazzo! Non li ho


-Lo vidi corrugare la fronte.-


Harvey: No, si che li ho!


-Uscì dal bancone dandomi i panini e l'acqua e si avvicinò ad una macchinetta che aprì. Contò le monete e me le diede.-


Justin: Allora, quando iniziano i lavori?

James: Domani arrivano i muratori e decidiamo un po' il da farsi..

Justin: Se avete bisogno di me io ci sono!

Harvey: Lo terremo a mente figliolo.

Justin: Beh io ora vado


-Li salutai e uscii fuori. Ellie era seduta con il suo contenitore vuoto, gettai delle monete dentro e sorrisi.-


Justin: Coraggio piccola, è ora di andare!


-Lei sorrise e si alzò in piedi tenendo con una mano il contenitore e con l'altra prese la mia mano. La strinsi leggermente e attraversammo per salire in macchina. Arrivammo al parco e ci sedemmo sotto l'albero del giorno precedente. Mangiammo e parlammo. Ellie era diventata molto più loquace.-


Ellie: Essere pantaloni da femmina

Justin: Cosa? Ma non è vero! Sono particolari

Ellie: Non potere guardare io


-Si tappò gli occhi con le mani.-


Justin: Ma quanto sei spiritosa!


-Risi e le feci il solletico. Lo soffriva da impazzire e quanto rideva. Ormai era completamente sdraiata per terra mentre non le davo pace. La cosa che mi divertiva era che non si arrendeva, non la smetteva di insultare i miei pantaloni.-


Ellie: Essere orribilanti

Justin: Orribilanti? Lo sai che non esiste come parola?


-Quando la correggevo si offendeva. Era stupenda quando metteva il broncio e incrociava le braccia.-


Ellie: Non essere importante. Essere bella parola. Io inventare

Justin: Ma non è corretta, si dice orripilante Ellie

Ellie: Smettere tu Roy! Tu infastidire me


-Mi diede un colpo sulla gamba e iniziai a ridere e anche lei dopo qualche secondo non resistette e rise. Morivo dal caldo e mi tolsi la felpa. Lei sgranò gli occhi appena vide i miei tatuaggi.-


Ellie: Cosa essere?


-Si guardò le sue braccia.-


Ellie: Io non avere

Justin: Si chiamano tatuaggi. Me li fanno degli amici. Ti piacciono?

Ellie: NO!

Justin: Non avevo dubbi!


-Risi ma lei continuava a guardarmi seria.-


Ellie: Essere pelle colorata?

Justin: Si. Ne ho anche qui. Le feci vedere la scritta dietro il mio orecchio e la nota musicale nell'altro

Ellie: Essere brutti disegni

Justin: Ma non ti piace niente di me bimba! Io mi arrendo

Ellie: Tu piacere me. Tua voce piacere me e tuoi panini piacere me


-Sorrisi e lei si avvicinò a me. Probabilmente voleva del contatto fisico e così l'abbracciai e lei poggiò la testolina sul mio petto.-


Ellie: Tu piacere me Roy

Justin: Anche tu mi piaci Ellie. Sai io ho due fratellini quasi come te


-Lei alzò la testa con uno scatto e mi guardò.-


Justin: Si chiamano Jaxon e Jazmyne

Ellie: Anche loro avere brutti pantaloni e pelle colorata?

Justin: No, loro sono normali!


-Ridemmo. Un giorno glieli avrei fatti conoscere.-


Justin: Senti ti va di accompagnarmi in un posto?


-Lei annuì sorridendo.-


Justin: Coraggio andiamo!


-La presi per mano e risalimmo in macchina. Speravo solo che nessuno ci notasse.-


 

Selena.


-Quel pomeriggio dopo aver pranzato io e Diego ci sedemmo sul divano e guardammo la tv. Io non ci capivo un bel niente e iniziavo a non sopportare Diego che rideva. Lui mi guardò.-


Diego: Fastidioso eh?

Selena: Non immagini quanto!

Diego: Per gli italiani che non conoscono l'inglese è sempre così. Se nei programmi non ci sono i sottotitoli non capiamo niente di niente!

Selena: Ma tu conosci bene l'inglese

Diego: Lo devo a mia nonna. Ci teneva che lo sapessi

Selena: Immagino


-In quel momento Agata entrò in salotto.-


Agata: Diego ma perché tu e i tuoi amici non portate Selena da qualche parte?

Diego: Mmh nonna non credo sia una buona idea


-Lo guardai storto.-


Selena: Perchè? Qui ci annoiamo e basta


-Lo vidi sospirare.-


Diego: Vedi.. Qui in Italia non tutti cadrebbero ai tuoi piedi Selena

Selena: Io non voglio che cadano ai miei piedi infatti

Diego: Non so come spiegartelo. Allora, qui avete tanti fan ma allo stesso tempo ci sono tantissime persone che non vi sopportano

Selena: Anche in America è così

Diego: Si ma qui è diverso. Insomma tu sei la fidanzata di Justin Bieber e qui la moda è odiarlo ed insultarlo

Selena: Io non sto più con Justin

Diego: Questo però non cambia le cose. Se mi vedessero con..


-Sgranai gli occhi.-


Selena: Fammi capire una cosa. Ti vergogni di uscire con me?!

Diego: Senti non è così facile ok?


-Non riuscivo a credere alle mie orecchie. Ma come si permetteva? Cioè ero scioccata, non i era mai successa una cosa del genere. Quel ragazzo si vergognava di uscire con me quando la gente pagherebbe anche solo per vedermi due secondi! In realtà mi sentivo un po' umiliata. Mi alzai dal divano, presi la borsa e il giubbotto.-


Selena: D'accordo. Uscirò da sola se la cosa non ti imbarazza troppo!

Diego: Selena andiamo!


-Si alzò e mi afferrò il braccio.-


Selena: Ti vergogni? Molto bene, ne prenderò atto!

Diego: Non ti facevo così permalosa..

Selena: Nemmeno mi conosci. Quindi sei pregato di lasciarmi il braccio. Se permetti ho voglia di uscire


-Gli feci mollare la presa e mentre uscivo lo sentii dire..-


Diego: Sono stato solo sincero. Volevo avvisarti!


-Uscii dal portone di casa incavolata nera e seguii la strada che scendeva fino ad una piazza. Andai dritta mentre le parole di Diego rimbombavano nella mia testa. Non era voluto uscire con me, come se io fossi la cosa più inutile di questo mondo. Ma scherziamo?! Anche in America ci sono tante persone che non mi sopportano e chi se ne frega! Invece no, Diego non mi voleva portare con sé. Quelle sue parole mi avevano ferita. Stupido Diego, rovinata l'ennesima giornata. In quel momento mentre camminavo una pallonata mi colpì sul braccio. Mi voltai e vidi dei bambini in canottiera e pantaloncini avvicinarsi a prendere la palla. Non capii un accidente di ciò che mi dissero ma gli ridiedi la palla e loro risero. Se fossi stata a Los Angeles questo non sarebbe successo. Avevo le mie guardie del corpo e i miei fan che mi riconoscevano dappertutto. In quel paese sembravo invisibile. Provai a chiedere indicazioni ma nessuno riusciva a spiegarmi le strade. Ogni volta tutti ridevano, sembrava che avessi scritto in fronte “Idiota”. Iniziavo a non sopportare più l'Italia. Volevo staccare si, ma potevo andarmene alle Hawaii invece no, volevi fare la trasgressiva Selena? Ecco adesso ti prendi le conseguenze. Nessuno ti sa dire la strada, tutti ti ridono in faccia perché non li capisci, ti arrivano pallonate addosso e l'unica persona della tua età con cui ti potresti divertire, si vergogna di te, senza nemmeno conoscerti. La mia vacanza iniziava davvero magnificamente, sentii gli occhi riscaldarsi dalla disperazione. Mi trovavo in un luogo che non conoscevo e non avevo la minima idea di come tornare a casa per buttarmi a letto e finire quella giornataccia. Non riuscivo a fermarmi e camminavo fino a che non andai a sbattere contro una ragazza biondina e magra. Lei mi guardò per qualche secondo immobile.-


Selena: Scusami, non guardavo dove andavo!

??: Non preoccuparti!


-Dio grazie! Qualcuno che parlava la mia lingua. La ragazza mi sorrise.-


??: Ma sto sognando o sei Selena Gomez?

Selena: Si, sono io!


-Sorridemmo.-


??: Io mi chiamo Camilla! Posso solo abbracciarti? Io ti adoro


-Ero così felice di aver trovato qualcuno che mi apprezzasse. La strinsi forte in un abbraccio, probabilmente anche io ne avevo bisogno. Mi sentivo così sola.-


Camilla: Non ti lascerei mai davvero. Ma cosa ci fai in questo buco di paese? Sapevo che eri da qualche parte in Sicilia però non pensavo qui

Selena: Volevo solo un po' di pace. Però a quanto pare qui nessuno mi capisce e mi conosce e inoltre mi è stato detto che sono molto odiata.. che cosa eccitante!


-Sbuffai e ci sedemmo su delle panchine di pietra.-


Camilla: Non devi ascoltarli. Sono degli idioti. Nessuno ti conosce, sanno che sei la..


-Si corresse.-


Camilla: L'ex ragazza di Justin Bieber e ti odiano per questo. Non sanno che persona incredibile tu sia. A te devo tutto, davvero. Le tue parole, le tue canzoni e i tuoi esempi mi hanno aiutata a crescere. Dovresti esserne fiera!


-Le accarezzai i capelli.-


Selena: Lo sono infatti. Lo sono quando vi guardo, lo sono quando sento le mie canzoni cantate da voi, lo sono quando chiacchierate con me. Ho dei fan fantastici è a voi che devo tutto


-Sorridemmo.-


Camilla: Ti trattieni molto qui?

Selena: Sinceramente non saprei..

Camilla: Beh sappi che se ti dovesse servire qualcosa, hai trovato un punto d'appoggio


-Mi sorrise e la guardai.-


Selena: Direi più un'amica no?

Camilla: Che onore per me! Dio sono così emozionata! Non posso credere di averti incontrata pensavo che io fossi destinata ad ammirarti e sostenerti da lontano senza mai incontrarti


-Sorrisi e le asciugai le lacrime di gioia che sfuggirono al suo controllo.-


Selena: Hai visto le sorprese della vita?


-Lei sorrise.-


Camilla: Posso riabbracciarti?

Selena: Certo!


-La riabbracciai, poi la guardai.-


Selena: Senti non è che mi daresti il tuo numero?

Camilla: Certo!


-Subito mi diede il suo numero e io le diedi il mio nuovo che avevo a posta per l'Italia.-


Selena: Sai sei il mio quarto numero dopo mia nonna, l'amica e suo nipote

Camilla: Se ti dovessi sentire sola puoi chiamarmi

Selena: Lo farò. Ora sta iniziando a fare buio. Meglio tornare a casa!


-Lei annuì e mi spiegò gentilmente la strada per tornare. Ci salutammo e ognuna tornò a casa propria o almeno io ci provai, non avevo idea di dove mi stessi cacciando.-


 

Hei meraviglie :)

Ecco che posto un nuovo episodio, cortino lo so :P

Che ve ne pare? Justin dove porterà Ellie? Quanto sono teneri <3

Selena invece si è scontrata con una triste realtà e Diego non è stato tra i più simpatici.

Dove si starà cacciando?

Se voi mi lasciate tante belle recensioni posto il prossimo episodio domani, promesso!

Io vi aspetto!

Baci Sum <3 <3 <3

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 11



Justin.


-Io ed Ellie risalimmo in macchina e la portai in giro per Los Angeles fino ad arrivare alla zona di Silver Lake. Lei guardava fuori dal finestrino con gli occhi sognanti.-


Ellie: Essere bel posto, con tanto verde e tanti fiori! Come chiamare questo?

Justin: Questa è una zona di Los Angeles, si chiama Silver Lake

Ellie: Perché chiamare così?

Justin: Beh vedi c'è un lago qui!

Ellie: Essere belli laghi. Fare bagno in lago. Noi potere fare bagno in lago

Justin: Mi dispiace, credo non si possa fare il bagno bimba

Ellie: Peccato

Justin: Già!

Ellie: Perché essere venuti qua noi?

Justin: Volevo un tuo parere

Ellie: Perché?

Justin: Devo comprare una casa in questa zona

Ellie: Essere bel posto per bella casa

Justin: Lo penso anche io.


-Vidi un bar aperto e mi parcheggiai.-


Justin: Lo vuoi un gelato?

Ellie: Cosa essere?

Justin: Vieni ti faccio vedere!

Ellie: Scendere da macchina noi?

Justin: Si così puoi scegliere il gelato che più preferisci

Ellie: Io non volere scendere

Justin: Allora dovrò sceglierlo io per te


-Lei annuì. Non volevo forzarla a fare niente.-


Justin: D'accordo!


-Mi misi un capellino per coprirmi almeno in parte il volto, scesi dalla macchina, la chiusi e andai a ordinare i gelati. Dopo aver pagato tornai in macchina e subito partii così io e Ellie avremmo mangiato il gelato in santa pace. Tornai al locale e parcheggiai. Seduti in macchina presi le coppette e una la diedi a Ellie. Io subito iniziai il mio lei mi guardò scettica.-


Justin: Coraggio assaggialo

Ellie: Cosa essere?


-Continuava a guardare la coppetta con dentro il gelato che ormai iniziava a sciogliersi.-


Justin: Dato che ho capito che ti piace la cioccolata ho preso come gusti cioccolato e cookies. Ti assicuro che il cookies è la cosa più buona al mondo

Ellie: Questo cosa essere?


-Indicò il cioccolato.-


Justin: Cioccolato!

Ellie: Tu mentire me? Volere fare uno scherzo me? Non essere cioccolato

Justin: E cosa credi che sia?!


-In quel momento capii a cosa si riferisse.-


Justin: Oh! No Ellie, non è ciò che pensi tu

Ellie: Questo non essere cioccolato. Cioccolato essere quadrato


-Dovevo aspettarmelo. Non sapeva neanche cosa fosse la cioccolata fino al giorno prima. Io le presentai la cioccolata come tavoletta era normale che non le tornassero i conti.-


Justin: No il cioccolato ha tante forme bimba. Guarda come lo mangio io. E' cioccolato


-Con il mio cucchiaino presi un po' di gelato dalla sua coppetta e lo mangiai.-


Justin: Vedi? Lo mangio anche io! Che buono


-Mi guardò torva.-


Ellie: Tu imbrogliare me

Justin: Giuro! Non ti sto imbrogliando. Ti fidi di me?


-La vidi alleggerire lo sguardo e annuire. Prese coraggio e assaggiò ciò che rimaneva del gelato.-


Ellie: AAAAAAHHHH!


-Buttò la coppetta sul tappetino della mia macchina. No!-


Justin: Ellie cosa è successo?

Ellie: QUEL COSO GELARE MIA BOCCA. MIO DENTE E LINGUA


-Stupido Justin perché non l'hai avvisata?!-


Justin: Bimba è fatto a posta. E' così che deve essere, per questo si chiama gelato. Perché è freddo!


-Sorrisi e le pulii il visino.-


Ellie: IO NON SAPERE. ESSERE TUA COLPA. NON AVVISARE ME

Justin: Lo so, hai ragione! Tieni, mangia il mio


-Le passai la coppetta e dopo qualche secondo lo mangiò tranquillamente mentre io pensavo ancora al tappettino della mia macchina. A quanto pare le donne non avevano tanto feeling con le mie macchine che ci rimettevano sempre. Alle 19:00 feci scendere Ellie dalla macchina. Lei mi salutò con un bacio e mi gridò..-


Ellie: Domani vedere noi Roy?

Justin: Certo, te lo prometto!


-Lei sorrise e tornò al solito posto. La guardai per un po' poi ripartii. Dovevo prepararmi, sarei uscito con Chantal quella sera.-



Selena.


-Quella sera dopo aver incontrato Camilla, oh adoro dire quel nome, lo trovo meraviglioso! Comunque, mi trovavo davanti a una salita che non ricordavo di aver fatto prima in discesa. La feci e mi trovai a un punto morto. Ero stanca, avevo fame ed ero disperata, completamente giù di morale. Ma è normale che uno si deprima in vacanza?! Vagavo per quello stupido paese cercando di ricordare le indicazioni che mi aveva dato Camilla. Niente, non capivo dove fossi e non riuscivo a trovare una strada familiare. Decisi di chiamare Camilla, speravo mi avrebbe aiutata. Presi il telefono, non c'era campo. L'unica cosa che mi rimaneva da fare era pregare forse. Ormai era buio. Mi sarei dovuta accampare là fuori? Ma perché tutte a me?! Mi sedetti sul marciapiede senza speranza. Ma nonna che aveva per la testa? Non poteva allarmarsi? Venire a cercarmi?! Cercai di rilassarmi e accesi la musica del telefono. Dovevo smetterla di pensare. In quel momento sentii una forte presa sulle spalle e un chiassoso e spaventoso..-


Diego: BBUUUUUUUUUUH! TANA SELENA!


-A poco mi venne un infarto mi alzai e mi voltai. Senza che io riuscissi a controllarle, le mie lacrime scivolarono giù e urlai istericamente.-


Selena: MA QUANTO SEI COGLIONE?


-Diego si avvicinò e mi prese delicatamente il braccio avvicinandomi a sé.-


Diego: Hei! Non c'è bisogno di piangere.. Era solo uno scherzo innocente

Selena: FALLO A TUA MAMMA LO SCHERZO INNOCENTE CRETINO. E' TUTTA LA SERA CHE VAGO PER QUESTO POSTO, MI PERDO E NON CAPISCO LE INDICAZIONI STRADALI. NESSUNO MI AIUTA E MI RIDONO IN FACCIA

Diego: Ti avevo avvisata che questo non era il tuo mondo! E poi è impossibile perdersi qui andiamo

Selena: E' FACILE DA DIRE SE CI ABITI DA QUANDO SEI NATO! E' COME SE IO TI MOLLASSI AL CENTRO DI LOS ANGELES E ABITASSIMO IN PERIFERIA. VORREI PROPRIO VEDERTI

Diego: Io so parlare l'inglese, non avrei problemi e poi comunque questo non è un paragone valido. Tu sei voluta uscire da sola per forza!

Selena: COSA DOVEVO..

Diego: Dai non urlare!


-Quanto mi stava infastidendo?! Abbassai il tono della voce, non perché me lo chiedeva lui, ma perché iniziavo ad avere mal di gola.-


Selena: Cosa dovevo fare Diego eh? Tu mi vuoi tenere nascosta in casa tua!

Diego: Ma non è vero! Avremmo trovato una soluzione se tu non fossi scattata così

Selena: Non aspetto i tuoi comodi!

Diego: Infatti guarda cosa succede se fai la ribelle! Ti sei persa e sei spaventata a morte


-Nonostante fossi incazzata nera con lui, mi strinse in un abbraccio, che mi godetti a essere sincera. Almeno la paura era passata. Lo guardai quando ci staccammo.-


Selena: Qui questi stupidi cellulari non prendono!


-Lui rise.-


Diego: Lo so! Torniamo a casa

Selena: Come hai fatto a trovarmi?

Diego: Ho chiesto in giro se qualcuno avesse visto una ragazza strana

Selena: Io sarei strana?

Diego: Ai loro occhi si! Comunque mi sono fatto un giro e non ci ho impiegato molto a trovarti. Dai adesso andiamo, la cena è pronta. Ho la moto parcheggiata dietro quella strada


-Raggiungemmo la sua moto e tornammo a casa. Entrammo e poggiamo i giubbotti sul divano. Nonna e Agata mi accolsero a braccia aperte ma io non ero proprio dell'umore adatto.-


Marie: Com'è andata la passeggiata?

Selena: Uno schifo! Io non ho più fame, me ne vado a letto!


-Le guardai e me ne andai in camera dove sentii i loro commenti.-


Diego: Aia nonna! Ma perché ci devo passare io?

Agata: Devi aiutarla e sentirsi a casa!

Diego: Ma..

Agata: Non voglio sentire storie! Da domani cambi registro!


-Sentii Diego sbuffare. Mi sentivo ancora peggio sapendo che la nonna lo costringeva a essere cordiale con me. E' con quei pensieri che quella sera riuscii ad addormentarmi.-


 

Justin.


-Verso le 20:30 passai a prendere Chantal a casa di Jason. Eravamo seduti sul divano ad aspettarla.-


Pattie: Sono contenta che abbiate risolto

Justin: Si, anche io

Pattie: Ti stai preparando psicologicamente?

Justin: Si, non posso sempre nascondermi. I paparazzi non ci daranno pace

Pattie: Che film andrete a vedere?

Justin: Lo sai che a me vanno bene tutti. Tranne quelli super sdolcinati o troppo comici o horror che non fanno paura o storici o...

Pattie: Praticamente ne guarderete uno di avventura o azione

Justin: Già!


-Ridemmo, quando poi vedemmo Chantal scendere le scale. Dio era stupenda! Portava un bel vestitino corto a tema floreale e lo scollo a cuore metteva in risalto il suo piccolo seno. Ai piedi portava dei tacchi aperti color rosa antico e teneva in mano una pochette dello stesso colore. I suoi capelli scuri e piastrati erano tenuti da un bel cerchietto con un fiocco sulla parte sinistra. Rimasi a bocca aperta quando lei si avvicinò a me.-


Chantal: Che dici, può andare bene?

Justin: Mi lasci senza parole. Sei bellissima

Chantal: Beh, ho l'onore di uscire con Justin Bieber in pubblico. Non potevo mettere uno straccetto

Justin: Staresti bene con tutto!


-Sorrisi e lei mi guardò.-


Chantal: Anche a me piace come sei vestito. Finalmente un paio di jeans decenti


-Rise. Preparandomi presi in considerazione ciò che mi aveva detto Ellie così optai per un paio di jeans e una camicia a quadri neri e rossi e delle Vans con lo stesso motivo.-


Justin: Hei ma che avete tutte contro i miei pantaloni?

Chantal: Sono inguardabili JB!


-Scossi la testa e lei mi sorrise passandomi davanti e poi salutò Jason e mamma.-


Pattie: Divertitevi ragazzi!

Justin: Lo faremo


-Uscimmo e salimmo in macchina.-


Justin: Allora, come ti senti?

Chantal: Agitata a dire la verità

Justin: Faccio a tutti questo effetto


-Sorrisi e partii.-


Chantal: Che montato!


-Ridemmo.-


Chantal: Che film guardiamo?

Justin: Decidi tu


-Prese il cellulare e guardò sul sito del cinema che io avevo già controllato. Lo sapevo a memoria.-


Chantal: C'è "Ghost Movie 2"! Farà ridere

Justin: No è la solita commedia

Chantal: "Grace di Monaco"?

Justin: Biografico. Sarà una palla mortale


-Chantal ticchettò con le unghie nello schermo del telefono sospirando.-


Chantal: "Non dire altro"?!

Justin: Grazie per prendermi in considerazione eh!

Chantal: Idiota è il nome del film


-Scoppiò a ridere scuotendo la testa. Mi piaceva vederla ridere.-


Justin: Idiota? Ah si?


-Feci il broncio e lei mi accarezzò il viso.-


Chantal: Dovresti fare il broncio più spesso. Sei così carino!


-Ridemmo poi ripresi a parlare.-


Justin: Comunque no. E' drammatico. Non è l'ideale


-Lei mi guardò corrugando la fronte.-


Justin: Mi riferivo all'ultimo film che hai nominato


-Lei capì e sbuffò.-


Chantal: Mi arrendo con te! Non te ne piace nemmeno uno

Justin: Non hai nominato quelli che interessano a me

Chantal: E quali sarebbero? Te li sto elencando tutti signor "Scegli tu, ma scegli ciò che piace a me"

Justin: "Brick Mansions", "Parker", "X-Men"..

Chantal: Ma sono tutti e tre d'azione!

Justin: Appunto, non c'è niente di meglio


-La vidi incupirsi. Io avevo in mente già il mio bel piano. Sapevo cosa avremmo visto, sarebbe piaciuto sia a me che a lei. Ne ero sicuro. Continuai-


Justin: Altrimenti possiamo fare un compromesso


-Lei mi guardò speranzosa.-


Justin: Ti andrebbe di guardare "Maleficent"?

Chantal: Lo guarderesti davvero?

Justin: Si, perché no?! Mi ispira!

Chantal: Allora è andata! Juss?!

Justin: Si?

Chantal: Come faremo al cinema? Insomma tu mi hai chiesto cosa volessi fare e io non ho pensato a te. Cioè ho pensato solo a quanto a me piaccia andare al cinema senza pensare al casino che ci sarà. Con tutti i tuoi fan..

Justin: Dolcezza, non preoccuparti. Ho risolto tutto io!

Chantal: Mi dispiace!

Justin: E di cosa? Sei una ragazza normale è giusto che tu voglia fare cose normali. Renderò questa uscita il più normale possibile

Chantal: Dovevi decidere tu cosa fare

Justin: Mi piace anche fare cose normali Chantal. Io non le faccio mai, perciò ogni tanto ci vuole

Chantal: Grazie!


-Sorrise e continuò.-


Chantal: Ma la prossima volta scegli tu!

Justin: D'accordo! Opto per il paracadutismo allora


-Sgranò gli occhi.-


Chantal: Cosa?!

Justin: Scemina sto scherzando!


-Sorrisi e lei mi accarezzò il braccio. Arrivammo e parcheggiai dietro al cinema, passare dall'entrata principale sarebbe stato un suicidio. Tutti sapevano che sarei andato lì. Per fortuna non vedemmo nessuno così scendemmo dalla macchina e salutammo le guardie quando sentimmo delle voci.-


Ragazze: JUSTIN! JUSTIN TI PREGO!! ASPETTACI PER FAVORE


-Ci fermammo e le guardai. Chantal mi guardò e mi diede un bacio sulla guancia.-


Chantal: Vai da loro e accontentale. Io ti aspetto dentro ok?


-Davvero, era fantastica. Non mi sarei mai aspettato un comportamento del genere da parte sua. Le sorrisi.-


Justin: Grazie!


-La vidi entrare dentro e mi avvicinai alle ragazze. Firmai qualche autografo e feci qualche foto con loro.-


Justin: Ragazze però potete mantenere il segreto? Questa è la mia unica via di fuga

Ragazze: Certo certo! GRAZIE JUSTIN! SEI BELLISSIMO!

Justin: Grazie a voi dolcezze! Vi amo immensamente.. Ora però devo scappare

Ragazze: CIAOO!


-Feci l'occhiolino e mi allontanai entrando poi dentro il cinema. Chantal mi aspettava seduta sulle poltroncine. Ovviamente nessuno le saltava addosso. Ma appena entrai anche io tutti si fiondarono su di noi con cellulari che facevano foto e video. Chantal era impaurita cosa comprensibile. La strinsi in un abbraccio e protetti dalle guardie ci avviammo alla sala che avevo affittato per guardare il film. Ci sedemmo nei posti migliori.-


Chantal: Oh non abbiamo preso i pop corn però! Non c'è gusto così

Justin: Aspetta qualche minuto..


-Appena partì la pubblicità entrarono in sala dei camerieri che ovviamente avevo pagato. Ci portarono pop corn dolci e salati, nachos con tre tipi di salse e le nuvolette di drago il tutto accompagnato da delle sprite e dei té alla pesca per Chantal che rimase letteralmente a bocca aperta.-


Chantal: Grazie per aver fatto tutto questo per me Justin. Insomma la sala privata, il cibo, i tuoi pantaloni decenti..


-Risi di gusto poi la guardai seriamente.-


Justin: Grazie per avermi regalato una serata quasi normale. E grazie anche per avermi aspettato dentro mentre io ero con le ragazze

Chantal: Figurati. Le capisco


-Sorridemmo, le misi il braccio intorno alle spalle e lei poggiò la testa sulla mia e sussurrò-


Chantal: Vorrei solo che la gente vedesse il buono che c'è in te e quanto tu sia speciale. Non ti meriti tutte quelle prese in giro

Justin: Non preoccuparti, io sto bene e con te qui al mio fianco sto ancora meglio


-Ci guardammo per qualche secondo mentre sullo schermo apparivano i primi titoli del film. Sinceramente m'importava poco di perdermi l'inizio, i miei occhi erano già annegati in quelli scuri di Chantal. Mi avvicinai a lei lentamente fino a che le nostre labbra non si sfiorarono. Strofinai il mio naso contro il suo così piccolo e carino. Lei sorrise imbarazzata e si avvicinò ancora. Quello era un chiaro segnale. Sorrisi e la baciai. Le nostre labbra si toccarono dolcemente e anche le nostre lingue si incontrarono unendosi e intrecciandosi. Ci godemmo a pieno quel bacio per poi staccarci e guardarci con un sorriso. Non avevamo più niente da dire, quel bacio era bastato per chiarire tutto. Le accarezzai i capelli e ci voltammo a guardare il film. Quella serata fu davvero speciale.-


 


 

Hei bellezze <3

Ho per voi il nuovo episodio.

A me piace molto e soprattutto adoro il comportamento di Justin sia con Ellie che con Chantal.

A proposito, di quest'ultima cosa ne pensate? Avete un po' cambiato idea?

E Selena? Ahahahah poverina. Non dev'essere facile per lei

Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione..

Riusciamo ad aumentarle? Ho notato un piccolo calo :\

Comunque io vado

Buon fine settimana a tutti

Baci Sum <3 <3  

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 12

 

Selena.


-Quella mattina ci alzammo e facemmo colazione tutti insieme. Io e Diego neanche ci guardavamo ed evitavamo di passarci le cose, come latte, zucchero, fragole. Già, dovetti bere il caffè amaro. Che bello! Appena finito Diego si alzò.-


Diego: Io vado a lavarmi i denti e poi esco


-Non avevo dubbi. Mai una volta che aiutasse quella povera donna di sua nonna. Sussurrai mezzo borbottando.-


Selena: Oh non c'è pericolo che ti affatichi troppo per tutto l'aiuto che dai

Diego: Scusa? Perché non ripeti ciò che hai detto?


-Mi prese il braccio avvicinandomi a sé.-


Selena: Perché mai dovrei?

Diego: Senti superstar, qui ti conviene cambiare atteggiamento o ti rispedisco in Texas


-Mollai la sua presa e mi allontanai un po'.-


Selena: Rispediscimi in Texas, mi faresti un favore! Pur di non vedere più la tua faccia farei qualsiasi cosa


-In quel momento Agata e nonna ci fermarono.-


Marie: Hei hei, ragazzi piantatela! Selena non siamo mica venute qui per farci la guerra!


-Guardai la nonna sconvolta. Possibile che desse tutte le colpe a me? Vidi Diego ridere sotto i baffi. Stronzo! Poi sentii Agata.-


Agata: Non c'è proprio niente da ridere Diego!


-Agata guardò mia nonna.-


Agata: Marie non dare le colpe a Selena perché lei non ne ha. E' mio nipote che sembra non avere alcun tipo di educazione! Dovrebbe fare la persona ospitale e invece fa solo il cretino


-Diego sbuffò e cercai di non ridere ma in realtà ci godevo da matti.-


Agata: Se non ti dai una regolata signorino..

Diego: Nonna ho ventidue anni Dio

Agata: Puoi averne anche centocinquanta Diego


-Lui sbuffò di nuovo e non riuscivo più a trattenere una risata così parlai.-


Selena: Io vado a cambiarmi!

Agata: Vai pure cara


-Mi voltai praticamente ridendo e percorsi il corridoio quando Diego mi spinse leggermente facendomi sbattere al muro.-


Selena: Hei!!


-Lo spinsi anche io e ridemmo insieme.-


Diego: Scommetto che ti sei divertita prima, vero?

Selena: Divertita? Ma che dici.. Ci ho solo goduto da matti! Amo tua nonna

Diego: Infatti non capisco perché straveda così tanto per te. Sembri tu sua nipote!

Selena: Povero piccolo, sei geloso?


-Gli accarezzai il braccio facendo la faccia triste. Lui rise e mi ri spinse mandandomi in avanti verso la mia, anzi, sua camera. Io gli feci la lingua e lui entrò in bagno. Appena chiuse la porta entrai in camera e scelsi la roba che avrei indossato quel giorno. Qualcosa che non desse nell'occhio magari. Quella mattina sarei uscita con Agata a fare delle commissioni, ero così emozionata. Decisi di indossare una maglietta bianca a strisce nere dei semplici jeans e delle ballerine nere. Mi sembrava abbastanza normale mentre guardavo la mia scelta che stava sul letto. Presi dall'armadio l'accappatoio e andai in bagno, Diego probabilmente era già uscito. Aprii velocemente la porta e appena lo vidi presi fuoco e di scatto chiusi gli occhi mentre Diego si copriva con l'asciugamano.-


Diego: DIAVOLO NON SI BUSSA PIU'?


-Lo sentii urlare e con gli occhi ancora chiusi tornai indietro.-


Selena: Scusa, scusa, scusa! Non l'ho fatto a posta! Non pensavo ci fossi tu!


-Riaprii gli occhi e lui era davanti a me. Esclamò solo un..-


Diego: DIO!


-..prima di chiudermi la porta in faccia. Andai in salotto e mi sedetti con nonna e Agata pensando alla figuraccia che avevo appena fatto.-


Marie: Selena stai bene?

Agata: Già tesoro, sei porpora in volto

Marie: Abbiamo sentito delle urla..

Selena: E'.. E' s-solo.. Beh v-vedete.. Io..


-In quel momento un Diego vestito entrò in salotto.-


Diego: Dovremmo abituarci a chiudere la porta a chiave quando entriamo in bagno


-Volevo sotterrarmi, davvero.-


Selena: Si, emh.. Io sono entrata e lui stava uscendo dalla doccia!


-Nonna e Agata risero.-


Agata: Lo hai visto nudo?

Diego: Si nonna, non è così difficile arrivarci!

Selena: In mia difesa posso dire che non sapevo che ci fossi tu? Hai detto che ti saresti solo lavato i denti! Pensavo fossi già uscito

Diego: Uno non può cambiare idea all'ultimo?!


-Scossi la testa. Quelle due continuavano mentre io e Diego ci guardavamo perplessi.-


Agata: Come se fosse la prima volta!


-Le guardammo scioccati.-


Selena: Cosa?

Marie: Non è la prima volta! Oh Agata ti ricordi, quanto erano carini?


-Diego si sedette a fianco a me.-


Diego: Invece che ridere a crepapelle potete spiegarci questa storia?!

Agata: Ricordi quando a cinque anni ti portai in Texas?

Diego: Nonna come potrei mai ricordarmi?!


-Agata sbuffò.-


Agata: Sei sempre il solito! Beh, comunque, partimmo per il Texas e Marie ci ospitò.

Marie: Mi ricordo Diego che eri un bambino molto movimentato, a poco mi distruggevi la casa. Comunque in quei giorni portai Selena a casa mia per farvi conoscere, almeno non ti saresti annoiato. Diventaste inseparabili davvero

Agata: Si, era impossibile staccarvi. Dormivate nella stessa camera, mangiavate dalla stessa tazza o lo stesso panino, vi abbracciavate e vi baciavate!

Selena: Oh Gesù, io non mi ricordo.. Tu?


-Mi voltai verso Diego che parve scioccato quanto me.-


Diego: Niente di niente!

Marie: Ne avete combinato di guai.. Ma quel giorno.. Ti ricordi?


-Nonna diede un colpetto ad Agata.-


Agata: E come dimenticarlo! Quel giorno decideste di lavare la macchina di Marie, vi inzuppaste dalla testa ai piedi e noi vi guardavamo dalla finestra. La prima fu Selena


-Sgranai gli occhi.-


Selena: A fare cosa?!


-Avevo quasi paura della risposta.-


Agata: Ti tolsi la maglietta, i pantaloncini e le scarpe, rimanendo in mutandine

Marie: Ma ovviamente Diego non era da meno.. Lui si spogliò completamente senza vergogna e poi anche tu facesti la stessa cosa Selena. Cominciaste a schizzarvi con il tubo dell'acqua e con le bacinelle insaponate

Diego: State scherzando?!

Agata: No, certo che no!

Selena: Fatemi capire... E voi avete lasciato due bambini correre nudi in cortile completamente fradici?! Ma cosa vi diceva il cervello?

Marie: Eravate così carini tesoro

Selena: Me lo immagino!


-Io e Diego ci guardammo, poi lui sorrise.-


Diego: Beh sicuramente è stato divertente


-Io scossi la testa, ero l'unica veramente scioccata. Agata mi guardò.-


Agata: Allora Selena sei pronta per venire con noi?

Selena: Mi devo fare la doccia!


-Diego mi guardò.-


Diego: Dai lascia perdere, vieni con me. Ti porto io a fare un giro in moto!

Selena: Sicuro di non rovinarti troppo la reputazione?!

Diego: Piantala o cambio idea


-Sospirai inarcando le sopracciglia.-


Selena: D'accordo!


-Mi alzai e andai a farmi la doccia mentre Diego mi aspettava. Circa due ore dopo uscimmo di casa e salimmo sulla moto. Facemmo qualche giro e Diego mi spiegò alcuni punti di riferimento del paese, tipo la Chiesa, la piazza, la pizzeria e m'insegnò qualche parola in italiano, giusto per non essere terra terra. Verso mezzogiorno e mezza ci fermammo in un bar e mentre scendevamo dalla moto, dopo esserci tolti il casco, vidi una ragazza dal viso familiare. Era Camilla, io la salutai ma lei mi salutò di sfuggita. Guardai Diego.-


Selena: Ti dispiace se mi allontano un momento? Voglio solo avvicinarmi alle panchine

Diego: Vai, vai, io devo entrare al bar, devo dare una cosa ad una persona

Selena: Ok!


-Ci separammo e andai da Camilla.-


Selena: Hei!

Camilla: Ciao Selena!

Selena: Puoi anche avvicinarti se ci vediamo, non ti mangio


-Sorrisi ma lei continuava ad avere un aria impacciata.-


Camilla: S-si lo so.. Però non potevo avvicinarmi..

Selena: Perché?

Camille: Per caso ti sei fidanzata con..

Selena: Con Diego?! Cosa? NO! Assolutamente no, non c'è niente tra noi


-In quel momento la vidi sospirare con un sorriso.-


Selena: Io sono ospite di sua nonna perciò lo costringe a stare con me

Camilla: Come si può costringere qualcuno a stare con te? Insomma sei fantastica

Selena: Quanto sei dolce! Comunque, perché non ti sei avvicinata?

Camilla: Beh vedi lui.. Lui è Diego Di Stefano!


-Non capivo dove volesse arrivare.-


Selena: ...Quindi...?

Camilla: Non posso avvicinarmi a lui. E' il più figo dei fighissimi

Selena: Ma se è un deficiente!

Camilla: Non in questo paese Sel. E' figo quanto stronzo

Selena: Ah si?


-La guardai e i suoi occhi brillavano.-


Selena: OH OH.. Non dirmi che hai una cotta per lui!

Camilla: Cotta? No, ma quale cotta! Sono molto più nella merda. Sono completamente innamorata di lui

Selena: Oh che carini! Devi dirglielo Cami! Stareste così bene insieme!!

Camilla: Credo che non sia così facile..

Selena: Perché?

Camilla: Hai mai sentito parlare di “Amori Impossibili”?

Selena: Ma cosa stai dicendo? Niente è impossibile

Camilla: Forse per te!

Selena: Zitta!


-Vedemmo Diego uscire dal bar e trascinai Camilla con me fino alla moto.-


Selena: Diego devo presentarti una persona!


-Lui si voltò e scoppiò a ridere.-


Diego: Selena conosco Camilla dall'asilo. Non c'è bisogno che me la presenti. So già tutto di lei

Selena: Bene allora


-Sorrisi e Diego subito continuò.-


Diego: Sei la tipica sfigata, secchiona e sognatrice!Non è così Camilla?! Andiamo Sel se vedessero che sono con voi dovrei dare un bel po' di spiegazioni e non mi va. Tu Camilla torna a casa a studiare qualcosa così non c'è rischio di rincontrarti


-Sentii Camilla tremare, avrebbe pianto. La guardai, i suoi occhi erano fermi e freddi. No, non avrebbe pianto. Fulminai Diego.-


Selena: Certo che sei proprio uno stronzo eh?!

Camilla: Io vado Sel!

Selena: D'accordo e... mi dispiace Cami

Camilla: Oh non preoccuparti, sono abituata ad essere trattata così. Ora capisci perché dico “Amore impossibile?”


-Diego, già sopra la moto, ci interruppe.-


Diego: Selena ti lascio qua, non sto scherzando!


-Guardai Camilla.-


Selena: Scusami ancora! Ci sentiamo eh?


-Lei finse un sorriso e mi abbracciò.-


Camilla: Certo!


-Si voltò e andò via mentre io risalivo sulla moto. Tornammo a casa e io mi buttai sul divano a guardare la tv che ovviamente non capivo, però era meglio che guardare Diego che si sedette a fianco a me.-


Diego: Adesso perché non mi parli?


-Lo ignorai.-


Diego: Andiamo lo so che non capisci niente di ciò che stai guardando. Parlami

Selena: Parlarti per dire cosa Diego? Hai fatto lo stronzo con Camilla

Diego: Ma guarda che c'è abituata!

Selena: Idiota!

Diego: Andiamo Sel, perché te la prendi tanto?

Selena: Perché è una mia amica


-Lo vidi alzare gli occhi al cielo.-


Diego: Devi capire che gli sfigati..

Selena: Sfigata? Sfigata solo perché le interessa la cultura? Sei un bambino, cresci!


-Sbuffò.-


Diego: Andiamo, non puoi prendertela per quest...


-Lo interruppi.-


Selena: Stai zitto. Stai zitto un secondo e ascolta la tv, per favore!


-Diego si zittì e ascoltò la tv. In quel canale stavano dando una news di Justin. Dove diavolo era? E soprattutto con chi era? Non avevo mai visto quella ragazzina. La teneva così stretta a sé mentre si faceva strada tra i paparazzi. La stava proteggendo, come faceva con me. Justin. In Italia dovevo distrarmi e invece.. Aveva già voltato pagina. Capii solo il nome di Justin e di quella Chantal. Il servizio finì e Diego mi guardò.-


Diego: Morale della favola ha una nuova ragazza, ieri o meglio in America qualche ora fa, sono stati visti uscire dal cinema a quanto pare hanno guardato un film e mangiato schifezze


-Sospirai e mi misi seduta bene. Mi stavo per sentire male e Diego si preoccupò.-


Diego: Sel, stai bene? Ti vedo pallida

Selena: S-si sto b-bene


-In quel momento tutti i ricordi miei e di Justin si aprirono nella mia mente. Il nostro primo incontro, il nostro primo bacio, i nostri primi regali e la serata passata a guardare Titanic proiettato sullo schermo di un campo di baseball. Il nostro litigio e il suo vaffanculo. No, non ero emotivamente forte, quelle emozioni mi fecero crollare e iniziai a piangere sulla spalla di Diego che sorpreso mi accarezzò e mi strinse a sé cercando di calmarmi. Niente mi avrebbe potuta calmare, se non Justin stesso. Mi conoscevo troppo bene-

 

Justin.


-Era passato quasi un mese da quando io e Chantal ci scambiammo il primo bacio. Stavamo benissimo insieme e avevo detto di stare con lei anche nelle interviste. Ormai inutile nasconderlo, stavamo insieme. Chantal era molto impaurita perché la maggior parte delle mie fan diede di matto, ma io l'avrei protetta da quel mondo così cattivo con lei. Finalmente dopo Selena ero davvero felice, era così strano da credere. Mi presi una pausa dal lavoro, potevo permettermelo, avevo finito il nuovo album e così avevo più tempo da passare al locale. Non per vantarmi ma aiutavo parecchio. Per quanto riguarda Ellie ormai eravamo inseparabili, però tenni il segreto per me o almeno lo dissi solo a James e Harvey che ormai vedevano me ed Ellie tutti i giorni. Il nostro legame cresceva ogni giorno di più, inoltre lei iniziava anche a parlare più correttamente. Quella mattina arrivai al locale.-


Ellie: ROYYY! SEI IN RITARDOO


-Sorrisi avvicinandomi a lei e prendendola in braccio.-


Justin: E come fai a sapere che sono in ritardo?!

Ellie: Mi immagino questo. Sei in ritardo?


-Mi guardò con quegli occhioni celesti irresistibili.-


Justin: Solo un pochino però!


-La misi a terra.-


Ellie: Lo sapevo, lo sapevo! Harvey ti sgrida adesso

Justin: Sicuramente! Perché non entri con me così lo vedi?


-Lei scosse la testa. Non aveva ancora superato quel blocco. Parlava e toccava solo me ancora.-


Justin: Andiamo, parli tanto di James e Harvey! Ti fanno ridere


-Lei si imbronciò.-


Ellie: Si, ma io non volere entrare!


-Quando si sentiva offesa, ferita o arrabbiata riutilizzava il suo vecchio linguaggio. Mi inchinai alla sua altezza.-


Justin: Perché?


-Mi fissò per qualche minuto. Sembrava poco intenzionata a parlare. Quando decisi di arrendermi parlò.-


Ellie: Io avere paura

Justin: Di cosa?


-Le accarezzai il viso.-


Ellie: Io non sapere

Justin: Ellie ascoltami. Non devi avere paura ok? Non puoi avere paura se sei con me. Perché io ti proteggerò da tutto. Sarò sempre vicino a te e non permetterò a nessuno di farti del male. Finché sei con me puoi stare tranquilla, io non ti abbandono


-Lei mi studiò poi si guardò la solita maglietta sporchissima. Rialzò lo sguardo.-


Ellie: Promettere me?

Justin: Te lo prometto Ellie, per te ci sarò sempre!


-Lei allungò la manina e io la presi.-


Justin: Coraggio bimba, andiamo a farti conoscere al mondo!

 

 

Ciao bellezze! <3

In questo episodio vediamo tanto Selena! :)

Che ne pensate? Vi è piaciuto?

Scusate se posto così tardi ma purtroppo non ho avuto tempo oggi! E' un miracolo che sia riuscita a farlo.

Aspetto vostre recensioni sull'episodio

Ah e ultima cosa, con il prossimo episodio pubblicherò anche il Trailer..

Lo guardereste?

Baci Sum <3 <3 <3

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 13

 

Justin



-Presi la manina ad Ellie e dopo averla sentita fare un grosso sospiro entrammo nel locale che ormai era vuoto. Quel giorno avremmo dovuto imbiancare le pareti. James e Harvey ci guardarono sorridendo.-


Justin: Guardate chi vi ho portato?

James e Harvey: Ciao Ellie


-Sentii Ellie stringere la mia gamba, abbassai lo sguardo e lei mi guardava. Con il ditino mi fece segno di abbassarmi e così feci. Si avvicinò di più al mio orecchio.-


Ellie: Loro chiamato me Ellie


-Sorrisi accarezzandole i capelli.-


Justin: Certo, è il tuo nome. Gliel'ho detto io


-Vidi il suo viso accendersi con un grande sorriso. Mentre mi alzavo lei riguardò James e Harvey.-


Ellie: Grazie! Voi siete James e Harvey

James: Si, siamo proprio noi


-Ellie si avvicinò da loro. Lentamente ma si avvicinò.-


Ellie: Oggi Roy essere arrivato tardi!

Justin: Cosa?? Ma che spiona sei!


-Con uno scatto mi avvicinai e la presi in braccio facendola girare per tutta la stanza mentre l'eco della sua ristata rimbombava nel locale.-


Ellie: ROY METTERE GIU' ME! METTERE GIU' ME!

Justin: Solo se lo dici bene. So che lo sai dire!


-Continuavo a tenerla in alto e a farla girare. Era così leggera, sembrava un piccolo scheletro. Decisi che dovevo farle mettere su qualche chilo. Continuava a sbagliare le parole mentre io giravo più velocemente, quando poi..-


Ellie: ROY METTIMI GIU'! METTIMI GIU'


-Sorrisi.-


Justin: Oh finalmente ti ho capita!


-La misi giù e subito mi diede una botta ridendo. Non aveva tutti i torti però dovevo spronarla in qualche modo. Guardai James e Harvey.-


Justin: Allora possiamo iniziare?

Harvey: Potete vorrai dire. Stanno arrivando due imbianchini. Io e James andiamo a scegliere dei mobili ok?

Justin: Perfetto Harvey


-Appena arrivarono gli imbianchini Harvey e James uscirono e noi ci mettemmo a lavoro ed Ellie non stava a più di un metro da me, mi seguiva dappertutto. Mentre intingevo il pennello nella vernice la vidi inchinarsi e guardare dentro il barattolo.-


Ellie: Cosa stai facendo?

Justin: Adesso imbianchiamo

Ellie: Cosa vuol dire?

Justin: Vedi come stanno facendo loro?


-Le indicai gli imbianchini che spennellavano le pareti. Lei li fissò attentamente e annuì riprendendo a guardarmi.-


Ellie: Lo fai anche tu?


-Annuii e iniziai la mia parete. Ellie si sedette dietro di me e osservò ogni mio movimento. Ormai era seduta già da mezz'ora e io avevo quasi finito la mia parete. Mi voltai verso lei.-


Justin: Ellie, ti va di provare?

Ellie: SIIIIIIII


-Lei di scatto si alzò, si avvicinò a me e le diedi il pennello. Misi la mia mano sulla sua che era minuscola e l'aiutai a verniciare.-


Justin: Questo si chiama "Verniciare"


-Lei mi guardò.-


Ellie: Ver- verniciare!

Justin: Si, bravissima!


-Le diedi un bacio sulla guancia. Lei era così sporca e mi dispiaceva che vivesse in certe condizioni, mi dispiaceva davvero.-


Justin: Senti un po', io ho fame

Ellie: Anche io!


-Lasciammo il pennello a terra e la presi in braccio. Chiamai gli imbianchini.-


Justin: Ragazzi, noi facciamo una pausa


-Loro annuirono e portai Ellie in macchina dove mangiammo un sandwich, delle patatine fritte e bevemmo qualcosa. Scoprii che andava matta per il tè alla pesca, lo adorava però io non sapevo quali fossero le conseguenze, per esempio se poi non dormisse la notte. Glielo facevo bere perchè le piaceva ed era felice e io adoravo renderla felice. Purtroppo però l'odore che emanava non era dei migliori, non sapevo che fare da solo. Così mi arresi e decisi di chiedere aiuto. In quel momento Ellie mi fece distrarre dai miei pensieri indicando la radio della macchina e con la bocca piena di patatine parlò.-


Ellie: Che cosa è?

Justin: E' una radio!


-L'accesi e partì la musica lei sobbalzò sul sedile e risi. Lei mi guardò offesa.-


Ellie: Non ridere!

Justin: Perchè?

Ellie: Non ridere e basta. Io non rido

Justin: Oh si, tu ridi

Ellie: No!

Justin: Si si!


-Mi avvicinai, le feci il solletico e lei iniziò a ridere.-


Justin: Vedi che ridi?

Ellie: Non essere giusto

Justin: Cosa? Non ho capito

Ellie: Non essere giusto

Justin: Scusa ma non capisco quello che dici


-Lei più arrabbiata sbuffò.-


Ellie: NON E' GIUSTO!

Justin: Oh, adesso ti capisco!


-Sorrisi e spensi la radio. Dopo aver finito di mangiare tornammo dentro il locale e mi rimisi a lavoro mentre Ellie vagava per la stanza salterellando. Il mio cellulare vibrò e appoggiai da una parte il pennello. Tirai fuori il telefono dalla tasca. Un messaggio. Chantal.-


Chantal: "Tesoro stanotte usciamo?"


-Sorrisi e risposi.-


Justin: "Certo, ti passo a prendere alle 21:30. Mi manchi"

Chantal: "Anche tu, da impazzire. A dopo, baci <3"


-Sorrisi ancora, poi mi ricordai del problema "Ellie" e chiamai mia madre.-


Pattie: "Tesoro, ciao!"

Justin: "Ciao mamma! Senti, avrei bisogno di un favore"

Pattie: "Dimmi"

Justin: "Sei a casa tua da sola oggi?"

Pattie: "Si, Jason stacca da lavoro alle 22:00"

Justin: "Perfetto. Ti dispiace se questo pomeriggio passo da te con una sorpresa?"

Pattie: "No, certo che no tesoro. Allora a dopo"

Justin: "A dopo"


-Spensi la chiamata e rimisi il telefono in tasca quando vidi James e Harvey tornare e dare un ovetto di cioccolato a Ellie che lo divorò. Ripresi a lavorare e finii la mia parete. Mi voltai e mi trovai Ellie di fronte.-


Ellie: Roy ti puoi avvicinare?

Justin: Certo!


-Mi inchinai alla sua altezza quello sguardo mi preoccupava.-


Justin: Dimmi

-In quel momento fece un super sorriso pieno di soddisfazione e l'azione si svolse molto velocemente. Tirò fuori da dietro la schiena le sue manine e me le mise in piena faccia. Erano piene di vernice fresca. Harvey e James ridevano ed Ellie era davvero soddisfatta. Appena mi ripresi dallo shock..-

Justin: Cosa hai fatto tu??!!


-La presi in braccio e la misi a testa in giù.-


Justin: Eh no, non dovevi proprio farlo signorinella. Adesso mi diverto io a inzupparti nella vernice!

Ellie: NOOOOOO ROY NOOOOO


-Cercava di scalciare da tutte le parti, la mollai per poi riprenderla subito al volo. Ridevamo come matti quando Harvey si avvicinò.-


Harvey: Senti Roy, oggi hai fatto un bel lavoro


-Guardò me ed Ellie e continuò.-


Harvey: Andate a divertirvi

Justin: Grazie Harvey!


-Gli diedi una pacca sulla spalla e tenendo ancora a testa in giù Ellie mi avviai alla macchina. James mi seguì. Feci salire Ellie e chiusi lo sportello.-


James: Ci vediamo a casa?

Justin: Si, tornerò verso le 19:30

James: Perfetto, così ti farò vedere le case che ho trovato che potresti comprare

Justin: Va bene! Ah James, come sei messo con i soldi?

James: Quelli che mi hai caricato sulla carta stanno finendo con tutti questi lavori

Justin: Allora te ne caricherò altri al più presto, non vorrei che Harvey sospettasse qualcosa

James: D'accordo, a dopo!


-Sorrisi ed entrai in macchina con ancora le mani di Ellie stampate in faccia. Accesi l'auto e partii.-


Ellie: Sei buffo Roy!

Justin: Ah si? Non me ne ero accorto guarda!


-Ridemmo e arrivammo a casa di mamma.-


Ellie: Dove stiamo andando?

Justin: Vuoi conoscere mia madre?

Ellie: Hai una mamma?

Justin: Certo!

Ellie: Sei grande per avere una mamma

Justin: Non è vero! Bimba, tutti abbiamo bisogno della nostra mamma, anche Harvey!


-Lei scoppiò a ridere.-


Ellie: Harvey è un vecchietto


-Sorrisi anche io, parcheggiai e scendemmo dalla macchina. Suonai il campanello e subito entrammo. Mamma si affacciò dalla cucina.-


Pattie: Ciao tesoro, final..


-In quel momento appena vide Ellie si bloccò.-


Pattie: Mi spieghi cosa sta succedendo?!

Justin: Hai tempo?

Pattie: Tutto quello di questo mondo!


-Sospirai e ci sedemmo in salotto.Presi sulle mie ginocchia Ellie.-


Justin: Mamma lei è Ellie


-Mamma la guardò per qualche secondo e dopo lo shock iniziale la vidi sorridere mentre guardava Ellie.-


Justin: Ellie questa è mia madre


-Mamma le tese la mano.-


Pattie: Ciao Ellie io mi chiamo Pattie

Ellie: Ciao Pattie mamma di Roy


-Sgranai gli occhi. Cazzo, mi ero completamente dimenticato di avvisare mia madre di questo piccolo inconveniente.-


Pattie: La mamma di Roy?


-Lei mi guardò e io annuii. Mi tenne il gioco.-


Pattie: Si, sono proprio la mamma di Roy


-Io guardai Ellie e la misi a terra.-


Justin: Bimba se vuoi, fai pure un giro per la casa


-Lei sorrise, annuì e salì su per le scale. Mamma mi guardò.-


Pattie: Che diavolo stai combinando Justin?! O meglio Roy?

Justin: Ok mamma, preparati. E' una lunga storia


-Le raccontai tutto quanto, di come l'avevo incontrata, di come mi stavo affezionando a lei e di come aiutavo Harvey al locale. Quando finii lei mi guardò.-


Pattie: Tesoro, stai facendo davvero delle belle cose per queste persone, ma non puoi caricarti troppo peso addosso. Devi concentrarti più su di te come persona!

Justin: Mamma quello lo faccio già abbastanza. Io mi sento incredibilmente me stesso con tutte queste persone. Loro non sanno chi io sia e mi trattano come un comune cristiano. Quella bambina, non aveva un futuro mamma, non aveva neanche un nome


-Vidi mamma incupirsi. Era una cosa pesante da mandar giù.-


Justin: Veniva chiamata "Tu". Non immagini la sua felicità nell'avere un nome. Insomma trovami un bambino che..

Pattie: Ok tesoro, mi hai convita. Di cosa hai bisogno?


 

Hei bellezze :)

Eccomi qui con un nuovo episodio

Allora Justin ed Ellie sono agsfahdg *-*

Li amo, li amo! <3

Pattie è sconvolta, povera donna! Ahahah

Ho una sorpresina per voi, come vi avevo già mezzo detto ho creato il trailer della storia.

Passate a darci un'occhiata?


http://youtu.be/vcwHeE4kDxk

Spero davvero che vi piaccia.

Potete farmi sapere nella recensione cosa ne pensate sia dell'episodio che del trailer?

Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 14



Justin



-Sorrisi e poi mi feci serio.-


Justin: Hai visto quant'è sporca? Hai sentito il suo odore?

Pattie: Si, è difficile non accorgersene!

Justin: Potresti darle una ripulita? Farle un bagno? Io intanto vado a comprarle qualche vestito ok?

Pattie: Ma si farà fare il bagno da me?

Justin: Se ci lasci un momento soli provo a parlarle io


-Mamma annuì, si alzò e io recuperai Ellie dalla cucina.-


Justin: Hei bimba! Dobbiamo parlare

Ellie: Di cosa Roy?

Justin: Ti piacerebbe fare un bagnetto?

Ellie: Dove?

Justin: Nella vasca. Qui.

Ellie: Anche tu fai il bagnetto?

Justin: No, io no. Te lo farà mia madre

Ellie: Pattie?


-Mi guardò storta.-


Justin: Si! Sai lei è una donna è più..

Ellie: No!

Justin: Ellie ascoltami è bene che tu faccia il bagno

Ellie: Fallo anche tu. Mi vuoi fare il bagno perché sono sporca vero?

Justin: Tesoro ascol..


-Sfuggì dalla mia presa indietreggiando.-


Ellie: Anche tu lo sei. Hai la vernice in faccia

Justin: Infatti anche io mi farò la doccia mentre mamma ti fa il bagno


-Era spaventata, glielo leggevo negli occhi. Non potevo darle torto. Era tutto così nuovo per lei, tutto così strano. Forse sbagliavo io, mi stavo spingendo troppo oltre con lei. Volevo solo che si sentisse bene.-


Ellie: Io non avere mai fatto bagno. Non sapere cosa fare


-Mi avvicinai a lei lentamente e le presi la manina.-


Justin: Tu non devi fare niente piccola. Devi solo rilassarti, al resto ci pensa mia madre ok? Lo so che questa cosa ti spaventa ma tu hai detto di fidarti di me e io mi fido di mia madre. Ellie, lei non ti farà del male, te lo prometto


-La vidi sospirare. Era così difficile per lei, le veniva così in salita fidarsi di qualcuno. Renderla meno selvaggia era il mio obbiettivo.-


Ellie: Roy non lasciare me sola

Justin: Ti aspetto fuori dalla porta ok?


-In quel momento mi guardò con gli occhi lucidi e con uno scatto mi abbracciò. Mi abbassai e la strinsi a me accarezzandole i capelli.-


Justin: Andrà tutto bene principessa! La mia è una brava mamma, sono stato fortunato! Allora, fai questo bagnetto? Lo fai per me?


-Lei si staccò dall'abbraccio, mi guardò intensamente e poi lentamente annuì. Sorrisi e le ri accarezzai i capelli.-


Justin: Ti voglio forte bimba! Brava


-Mamma sicuramente ascoltò tutto e trovò il momento giusto per fare la sua apparizione.-


Pattie: Allora Ellie, vieni, ti faccio vedere la super vasca che abbiamo. Sembra una piscina! Sei mai stata in piscina?


-Ellie scosse la testa.-


Pattie: Oh..


-La conversazione andò a un punto morto quando poi Ellie mi sorprese ancora una volta allungando il braccio verso mamma.-


Ellie: Io avere visto lago però


-Mamma le fece un gran sorriso e le prese la manina.-


Pattie: Che fortuna allora! I laghi sono molto più belli e poi c'è tanto verde intorno di solito


-Le guardai salire le scale e sentivo Ellie parlare.-


Ellie: Si, essere tutto verde. Ma acqua non pulita e poi..


-Voltarono l'angolo del piano superiore e io andai a farmi una doccia. Dopo essermi lavato e preparato, salii le scale e davanti alla porta bussai.-


Justin: Posso entrare?


-Sentii la voce di Ellie gridare.-


Ellie: SIII ROYY!

Pattie: Entra pure


-Entrai e vidi Ellie dentro la vasca che era completamente piena di bolle grige a causa della sporcizia. La bambina era irriconoscibile.-


Justin: Allora, come va questo bagno?

Ellie: Bene!

Pattie: Si, Ellie è davvero brava

Ellie: Roy, Roy guarda cosa mi ha dato Pattie?!


-Mi fece vedere la paperella di gomma rosa.-


Justin: E questa da dove sbuca fuori?

Pattie: Jazmyn l'ha lasciata qui

Justin: Oh!


-Mi avvicinai alla vasca.-


Justin: Ellie ascoltami, io adesso vado a comprarti qualche vestito molto velocemente ok?

Ellie: Ma poi torni?

Justin: Certo che torno. Mamma metto questi vestiti sporchi di Ellie a lavare


-Mamma annuì.-


Pattie: Vai tranquillo, noi ti aspettiamo qui. Abbiamo ancora un po' di lavoro da fare

Justin: Perfetto! Allora a dopo

Ellie e Pattie: Ciaoo!


-Chiusi la porta e uscii di casa avrei fatto in un lampo.-




Selena



-Quel mese passato in Italia diciamo che non era proprio volato, grazie a quegli imbecilli degli amici di Diego. Io odiavo loro e loro odiavano me per non parlare della fidanzata di Diego, Sofia, che non faceva altro che lanciarmi sguardi assassini ogni volta che sfioravo il suo amoricino idiota. Ovviamente Diego non mi difendeva mai in nessuna situazione. Rimpiangevo la mia vita a Los Angeles, lì stavo da Dio non avevo nessun problema. Spaventata, preferii scappare piuttosto che affrontare la situazione come una ragazza matura. L'unica cosa che mi dava felicità e conforto era Camilla. Passavamo moltissimo tempo insieme. Quella sera nonna e Agata andarono al bingo, Diego invitò i suoi amici e io invitai Camilla. Ovviamente noi stavamo in camera mentre quegli idioti si rincoglionivano davanti alla playstation. Mi domandavo come facesse quella Sofia, era proprio la bambola di Diego. Utile solo per una cosa: Il sesso! Diavolo il sesso. Nell'ultimo periodo non facevo altro che pensare a come sarebbe stato farlo con Justin. Non avendolo mai fatto con lui era un mistero. Fingemmo quella stupida relazione per così tanto tempo... Possibile che i miei sentimenti per lui fossero veri? Quella lontananza da lui mi stava facendo aprire gli occhi. Mi mancava così tanto. Ero assorta tra i miei pensieri quando Camilla mi scosse il braccio.-


Camilla: Sel Sel!

Selena: Dimmi Cami!

Camilla: Posso tirare a indovinare cosa c'è in quel cassetto?


-Io risi guardando l'ultimo cassetto della cassettiera in camera mia, anzi continuava ad essere di Diego.-


Selena: Prova!

Camilla: Tu lo sai?

Selena: Non ho mai voluto guardare, ma posso immaginare

Camilla: Di sicuro ci sono i boxer di Diego

Selena: Apri e guarda!

Camilla: Dici che si può fare?

Selena: Ma certo! Chi se ne frega. Voglio dire, siamo confinate in questa stupida camera, il minimo che possiamo fare è frugare nei cassetti di quell'idiota mentre lui e i suoi amichetti si rincoglioniscono davanti alla tv

Camilla: Mi hai convinta!

Selena: Non avevo dubbi!


-Subito mi alzai dal letto e raggiunsi Camilla in fondo alla camera che apriva il cassetto. Prima di aprirlo del tutto mi guardò.-


Camilla: Ma lui dove dorme se tu hai preso la sua stanza?

Selena: Sua nonna lo obbliga a dormire sul divano. O sul divano o a letto con lei


-Scoppiamo immediatamente a ridere e subito Camilla aprì il cassetto. Cioè, aveva ogni tipo di boxer esistente sulla terra. Camilla ne prese un paio ridendo.-


Camilla: Questi Sofia li conoscerà a memoria, non faranno altro che scopare!

Selena: Vedila così, adesso li conosci anche tu!


-Ridemmo e Camilla mise i boxer dentro il cassetto quando io ne trovai alcuni rossi, con i pacchetti, i fuochi d'artificio disegnati e con su scritto "Buon Anno". Non potevo crederci. Li presi e li tirai su guardandoli bene e insieme a Camilla scoppiammo a ridere.-


Selena: Questi devono essere in versione natalizia

Camilla: Già!


-Ridevamo a crepapelle e mentre tenevo ancora i boxer in mano, Diego aprì di scatto la porta. Inutile dire che io e Camilla smettemmo immediatamente di ridere.-


Diego: Ma che cazzo state facendo?!


-Si avvicinò minaccioso, mi strappò i boxer dalle mani, li ributtò nel cassetto e lo chiuse, mentre noi lo guardavamo senza trovare una scusa valida.-


Diego: Selena ma porca puttana quanti anni hai?!


-Mi alzai di scatto seria.-


Selena: Senti un po', mi sono stancata di stare chiusa in camera solo perché tu inviti i tuoi stupidi amici!

Diego: Io lo dico per il tuo bene, è meglio che non ti vedano. Lo sai che ti farebbero battutine ogni secondo

Selena: Oh perciò secondo la tua mente contorta dovrei ringraziarti?! TE LO SCORDI CARINO! Io non ci sto più a questo gioco idiota

Diego: Fai come vuoi allora. Ma sappi che non ti difenderò


-Guardò Camilla e si corresse.-


Diego: Anzi non vi difenderò

Selena: Perché, quando mai lo hai fatto?


-In quel momento Camilla ci separò.-


Camilla: Ok, adesso finitela! Scusa Diego, abbiamo sbagliato a guardare tra i tuoi cassetti! Non succederà più

Diego: Voglio ben vedere miss secchiona!


-Proprio mentre stavo per dargli uno schiaffo, si voltò e tornò dai suoi amici mentre io guardavo furiosa Camilla.-


Selena: Ma perché diavolo ti fai trattare così?

Camilla: Semplicemente non mi va di fare i dispetti all'amore della mia vita!

Selena: Sei sprecata per quello stupido, te lo dico io!

Camilla: Io credo che si debba solo scongelare. E' abituato ad essere freddo. Dopo ciò che gli è successo, forse è il minimo

Selena: Perché, cosa è successo?

Camilla: Non ti hanno detto niente?


-Scossi la testa e lei continuò.-


Camilla: Quando aveva più o meno tredici anni i suoi genitori sono morti d'incidente stradale. Lui era in macchina con loro ed è sopravvissuto per miracolo. Finì in coma e si risvegliò dopo quasi un mese. Sai, sei la prima persona a cui lo dico Sel, ma io sono innamorata di lui da quando avevo dodici anni. Mi ricordo che quando mamma e papà mi dissero dell'incidente mi crollò il mondo addosso. Andai a trovarlo ogni giorno, fino a che non si riprese e lì smisi di andarci

Selena: Perché?

Camilla: Non volevo che mi vedesse. Si sarebbe preso gioco di me. Sai, lui è sempre stato un arrogante. Prima, quando i suoi genitori erano vivi, lo era ancora di più. Poi quell'incidente un po' lo ha fatto cambiare ma è rimasto sempre freddo. Comunque quando è uscito dal coma la nonna si è preso cura di lui, lo ha cresciuto e gli ha dato un tetto sotto la testa

Selena: Non parla mai di questa storia

Camilla: Beh c'era da aspettarselo

Selena: Già!


-Decisi di non uscire dalla camera. Ciò che mi aveva detto Camilla mi aveva scioccata e non poco. Da quel momento dovevo stare attenta a cosa dicevo.-




Justin



-Cosa avevo detto..? Che avrei fatto in un lampo?! Che illuso! Mi ero completamente dimenticato di essere Justin Bieber! Fu un incubo comprare i vestiti per Ellie. I paparazzi non mi facevano passare e quando finalmente riuscii ad entrare nel negozio fui invaso dai fan. Purtroppo non mi diedero altra possibilità. Chiamai le mie guardie del corpo. Mi dispiaceva per le fan ma avevo davvero fretta. Dopo essere riuscito a comprare un po' di roba le guardie mi scortarono fino alla mia macchina e così riuscii a tornare a casa di mamma. Entrai e appena le vidi sorrisi. Ellie sembrava avere preso mamma molto in simpatia, ne ero felice. Le vidi ridere, stavano giocando al gioco dell'oca. Ellie aveva ancora indosso l'asciugamano ma i capelli finalmente puliti e lucidi erano asciutti. Appena chiusi la porta Ellie si accorse di me.-


Ellie: ROYY!


-Subito scese dalla sedia e corse da me. L'abbracciai.-


Justin: Ciao bimba! Sei così bella e profumata che ti mangerei


-Lei rise e tirai su la busta.-


Justin: Ho portato i vestiti!


-Diedi la busta alla mamma che si alzò.-


Pattie: Finalmente! Coraggio farfallina andiamo a mettere i vestiti


-Ellie seguì la mamma e dopo dieci minuti tornarono. Era favolosa, nessuno avrebbe mai pensato che fosse una bambina di strada, anzi, sembrava una piccola principessa con quel cerchietto scintillante che le portava indietro i suoi mossi capelli biondo cenere. Sembrava una bambina normale, spensierata e felice. Purtroppo aveva una vita da cani che non sapevo ancora come migliorare, ma in quel momento vederla così felice, vedere quel suo fantastico sorriso mi riscaldava il cuore. Prima non parlava, non accennava sorrisi adesso il motivo della sua felicità ero io. Si fidava completamente di me e non potevo deluderla.-


 

Ciao meraviglie :)

Ho aggiornato in tempo record visto?

In questo episodio rivediamo anche Selena, siete felici? :)

La storia di Diego è abbastanza triste vero? Qualcosa per lui cambierà? Selena nei suoi confronti sarà più comprensiva?

Pattie e Ellie che carinee *-*

Comunque ho notato che sono calate le recensioni e le visualizzazioni.. La storia non vi piace più? :(

Aumentiamo le recensioni? Coraggio, non vi mangio mica eh :P

Ora posso farvi una domanda così giusto per? Quali sono le canzoni che più vi piacciono di Justin e Selena?

Spero mi scriviate in tanti! Baci Sum <3 <3 <3

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Everything’s gonna be alright

Capitolo 15

 
Justin.


-Dopo quella sera non vidi più Ellie all'angolo. Andai al locale tutti i giorni ma lei non arrivava. Dopo tre giorni iniziai a preoccuparmi e la mia mente non pensava ad altro. Quella sera Chantal venne a casa mia. Andammo in camera e cademmo sul letto baciandoci. Dopo qualche minuto lei si staccò da me.-

Chantal: Ma che ti prende oggi? Io sono qui davanti a te e tu pensi ad altro?
Justin: Scusami tesoro!

-Ci sedemmo bene e poggiammo la schiena alla testata del letto.-

Chantal: Mi hai pregato per rimanere qui e non tornare in Francia e adesso non mi guardi più?
Justin: Hai ragione. Scusa ma ho la testa affollata di pensieri
Chantal: Sei stressato per l'intervista di domani?
Justin: Anche. Sai essere una star ha lati positivi e negativi. Quello che odio di più è essere circondato da migliaia di persone e nello stesso tempo sentirmi così..
Chantal: Solo?
Justin: Già. E' come se mi mancasse qualcosa

-Non avevo parlato a Chantal di Ellie, mi avrebbe preso per pazzo quindi preferii rimanere vago con lei.-

Chantal: Anche a me è capitato dopo la morte di mio fratello ecco perché mamma e papà mi hanno spedita qua da Jason

-Sgranai gli occhi. Non me ne aveva mai parlato, ero contento che si sentisse pronta a farlo.-

Justin: Come è successo?
Chantal: Louis amava fare arrampicata, viveva per quello. Un giorno a una gara mise male il piede e scivolò giù
Justin: Scusa ma l'imbragatura?
Chantal: Lui non è caduto, è solo scivolato e dondolando è andato a sbattere di testa su una roccia. E' entrato in coma ed è morto una settimana dopo
Justin: Mi dispiace tesoro, i-io non lo sapevo

-Mi avvicinai e la strinsi a me.-

Chantal: E come potevi saperlo?

-Le scivolò una lacrima giù per il viso e gliela asciugai con un bacio delicato.-

Chantal: Ma da quando sto con te, non so, il mondo è cambiato, io sono cambiata. Tu mi rendi felice

-Sorrisi e la baciai di nuovo.-

Justin: Anche tu mi rendi felice
Chantal: Io ti amo

-La guardai. Non potevo deluderla. Lei mi piaceva davvero tanto, non volevo lasciarmela sfuggire. Era l'unica persona che mi stava davvero vicina dato che anche Ellie era scomparsa nel nulla.-

Justin: Anche io ti amo

-Lei sorrise e mi baciò.-

Chantal: Vedrai che domani la tua intervista andrà alla grande
Justin: Lo spero. Secondo te sto sbagliando ultimamente?
Chantal: In cosa?
Justin: A evitare i fans insomma lo faccio per stare più con te
Chantal: Amore stai solo vivendo la tua vita. Sei una persona normale di vent'anni è normale che tu voglia la tua privacy. Hai troppi fans e non potrai mai accontentarli tutti, quindi goditi la tua vita e la nostra relazione
Justin: Sai, hai ragione, mi faccio troppi problemi

-Sorridemmo, ci baciammo e ci coccolammo per il resto della serata. Volevo arrivare rilassato all'intervista del giorno successivo.-



Selena.


-Quella mattina Diego concesse a me e Camilla di andare al mare con lui e i suoi amici. Andammo ma solo per prendere un po' di sole. Arrivammo dopo tre quarti d'ora. Ci sistemammo e l'amico più idiota di Diego, Salvatore, aprì la sua boccaccia.-

Salvatore: Potete allontanarvi da noi? Ci rovinate la reputazione
Selena: Ma stai scherzando? E' la tua maleducazione che rovina la mia reputazione. Se sapessero con che persone sto uscendo perderei metà dei fans
Salvatore: Ma chi se ne importa. Immagino i che fans hai, degli idioti se seguono una cantante di merda come te

-Per la prima volta avrei voluto alzare le mani su qualcuno. So che è brutto pensarlo ma lo volevo MORTO! E Diego restava lì senza dire una parola. Mi controllai, non dovevo scattare. Non era da me. L'Italia mi stava cambiando e non doveva accadere. Feci un bel respiro.-

Selena: Sono i migliori di questo pianeta, te lo posso assicurare!

-Presi la mia borsa, il mio asciugamano e mi sdraiai lontano da loro, Camilla mi seguì.-

Camilla: Sei stata magnifica, con tanto di cappello!

-Si sedette a fianco a me.-

Selena: Sono abituata agli insulti e di certo non mi abbasso al livello di quello stupido
Camilla: E' il più idiota di tutto il paese
Selena: Non è difficile da credere
Camilla: Andiamo a toccare l'acqua?

-Annuii, ci alzammo e bagnandoci i piedi guardammo Diego allontanare Sofia da sé. Lei prese il suo asciugamano sbuffando e si sdraiò lontano da loro.-

Selena: Non mi farei mai trattare così dal mio ragazzo, anzi, da nessuno
Camilla: Pensi a Justin?
Selena: Si, è da un po' che ci penso. Mi manca da morire, era il mio migliore amico e l'ho distrutto. Adesso sta cambiando e non mi piace il suo atteggiamento. Qui in Italia posso guardare qualcosa di lui su internet
Camilla: Non sei costretta a parlarmi di lui o della vostra storia. So che può essere scomodo per te dato che sono anche una tua fan
Selena: Io non ti vedo come una mia fan
Camilla: Ma io ho una grande stima nei tuoi confronti
Selena: Anche io nei tuoi! Questo fa di me una tua fan? Bene, sono la tua prima fan

-Sorrisi.-

Selena: Una Camilletor

-Scoppiammo a ridere e in quel momento delle ragazzine si avvicinarono a noi.-

Alessia: Ciao mi chiamo Alessia e lei è Federica. Si, vedete ci stavamo chiedendo se tu sei una sosia, si, insomma.. una sosia..

-Io guardai Camilla la mia comprensione era finita con i loro nomi. Camilla mi guardò e tradusse. Io risi e le abbracciai. Poi Camilla riparlò con loro.-

Camilla: Si, è Selena Gomez in carne ed ossa!
Federica: Dioo ci ha appena abbracciate!

-Ridevano come matte anche se non capivo cosa dicevano.-

Alessia: Cosa ci fai in un posto sperduto come questo?

-Camilla mi fece da traduttore e io sorrisi. Cercai di parlare l'italiano o almeno mi sforzai.-

Selena: A-Alessia..

-Indicai la ragazza mora.-

Selena: E.. F-Fedirica giusti?
Federica: FedErica
Selena: F-Federica?

-Indicai la rossa e loro annuirono felici.-

Selena: S-sono qui per una pausa. Nuova esperienza. Non dite che sono qui. Segreto tra Selena e Selenators ok?

-Risero, erano davvero felici.-

Federica: Ti amiamo infinitamente e siamo sempre dalla tua parte

-Camilla dovette tradurre di nuovo. Io le guardai e le riabbracciai.-

Selena: Mie dolci Selenators. Vi amo anche io
Alessia: Possiamo fare una foto con te?

-Mi fecero vedere il telefono e capii.-

Selena: Si!

-Facemmo la foto e poi io e Camilla tornammo a sdraiarci.-

Camilla: Devono darti un sacco di soddisfazione i tuoi Selenators vero?
Selena: Si, sono la mia forza. Il mio tutto
Camilla: Non tutte le persone famose hanno la tua umiltà, lo sai?
Selena: Si, purtroppo anche Justin sta perdendo la sua
Camilla: Ti riferivi a quello prima?

-Annuii.-

Selena: Tu non devi metterti nessun problema a chiedermi qualcosa ok? Siamo l'una fan dell'altra e tu sei la mia migliore amica italiana

-Lei sorrise e mi abbracciò.-

Camilla: Ti voglio bene Sel
Selena: Anche io tesoro. Sei una persona fantastica e non vedo l'ora che Diego se ne accorga
Camilla: E' solo un sogno per me. Non sono alla sua altezza
Selena: Cosa sentono le mie orecchie?! Ma non ti ho insegnato proprio niente in tutto questo tempo che mi segui? Chi lo dice?!

-Lei mi guardò sorridendo e presi a cantare.-

Selena: "Who says; Who says you’re not perfect; Who says you’re not worth it; Who says you’re the only one that’s hurting; Trust me; That’s the price of beauty; Who says you’re not pretty; Who says you’re not beautiful.."

-La vidi ridere e anche lei iniziò a cantare insieme a me divertendosi.-

Camilla e Selena: "Who says; Who says you’re not start potential; Who says you’re not presidential; Who says you can’t be in movies; Listen to me, listen to me; Who says you don’t pass the test; Who says you can’t be the bes ; Who said, who said; Won’t you tell me who said that; Yeah, oh; Who says; Who says you’re not perfect; Who says you’re not worth it; Who says you’re the only one that’s hurting; Trust me; That’s the price of beauty; Who says you’re not pretty; Who says you’re not beautiful; Who says!”

-Ci guardammo e ridemmo abbracciate poi arrivarono altri ragazzi con cui chiacchierammo.-



Diego.


-Guardavo quelle due pazze cantare. Possibile che insieme sapevano fare solo le idiote? Nel guardarle sorrisi, idiote ma carine. La secchiona.. Dai Diego non puoi esserti dimenticato così il suo nome andiamo.. Carolina forse? Carlotta? Ah Camilla giusto. Però, carino come nome. L’influenza di Selena la stava rendendo.. Non so, più umana forse. Più ragazzina. Dalla loro parte era un via vai continuo di persone. Forse mi sbagliavo, forse Selena non era poi così sfigata come credevo. Sapeva tirare fuori gli artigli al momento giusto e con classe, lo dimostrava sempre quando rispondeva alle frecciatine di quegli idioti dei miei amici. Appena vidi che gli ultimi ragazzini andarono via, mi alzai con l’intenzione di andare da loro. Sofia mi bloccò.-

Sofia: Non starai mica andando da loro?!
Diego: Non sono affari tuoi
Sofia: Non mi puoi trattare così chiaro? Fai un altro passo e tra noi è finita

-La guardai sorrisi e continuai a camminare. Finalmente ero libero.-

Sofia: NON NE TROVERAI ALTRE COME ME
Diego: Lo spero!

-Arrabbiatissima si alzò e chiese a Salvatore di riaccompagnarla a casa. Lui, pronto a scoparsela, le disse di si. Begli amici eh?! Sospirai e mi avvicinai alle ragazze.-

Diego: Bel concerto, sono felice di averlo ascoltato gratis
Selena: Cosa vuoi Diego?
Diego: Posso stare un po’ con voi?
Selena: Vuoi una risposta seria?

-Alzò il sopracciglio destro ma Camilla l’anticipò.-

Camilla: Certo che puoi

-Vidi Selena dare un colpo a Camilla che appena mi sedetti diventò rossa.-

Selena: Perché stai perdendo il tuo “preziosissimo” tempo con noi?
Diego: Io e Sofia ci siamo appena lasciati!

-Le vidi voltarsi e guardare verso l’ombrellone dove erano rimasti solo Manuel e Tamara gli unici che non avevano nulla contro Selena anzi ci parlavano molto tranquillamente.-

Selena: Dov’è andata?
Diego: Probabilmente a scopare con Salvatore!
Selena: Scherzi?
Diego: Per niente. Sono felice di essermi liberato di lei, mi stavo stancando di andarci a letto e basta. Sentite, io entro in acqua, chi mi segue?
Selena: Io passo, adesso mi godo il sole. Però, sai che Camilla non sa nuotare?
Diego: COSA??

-Vidi Camilla dare un colpo a Selena che rise.-

Diego: E’ vero?
Camilla: Io, insomma.. Non è che non so nuotare..
Selena: Si, non sa nuotare!
Diego: Non è ammissibile! Coraggio vieni, ti insegno io!

-Le presi la mano. Era così morbida e così perfettamente liscia. Lei divenne color pomodoro, sicuramente il sole la stava cuocendo e si alzò. Poi guardai Selena.-

Diego: Gomez non te la scampi così, dopo voglio distruggerti con i racchettoni
Selena: Ti farò mangiare la sabbia tesorino

-Risi, trascinai Camilla verso il mare ed entrammo in acqua. Appena non toccammo più lei si attaccò a me, aveva davvero paura. Da quella distanza riuscivo a vedere ancora Selena che ci guardava dal suo asciugamano. Quella ragazza era incredibile. Mi riconcentrai su Camilla. La guardai bene, l’avevo a solo due centimetri da me. Non mi ero mai accorto di quanto fosse bella.-



Justin.


-Il pomeriggio seguente, all’ora di pranzo decisi di riandare al locale per controllare se Ellie fosse tornata. Niente, nemmeno l’ombra di quella bambina. Sconsolato entrai al locale e vidi Harvey e James mangiare e discutere sul da farsi. Quel posto stava venendo davvero bene.-

Justin: Ciao!
Harvey e James: Ciao
Harvey: Come mai qui ragazzo?
Justin: I-io. I-io volevo controllare se Ellie..
Harvey: Non l’abbiamo vista neanche questa mattina Roy

-Sospirai e mi sedetti con loro.-

Justin: Non so dove sia, non so cosa le sia successo. E se fosse nei guai?
James: Non puoi fare niente adesso
Justin: Lo so, questa cosa mi fa impazzire. E’ il quarto giorno che manca
Harvey: Non dovevi farti coinvolgere in quel modo ragazzo
Justin: Lo so, probabilmente ho sbagliato io. Spero solo che stia bene
James: Vedrai che è così

-Sospirai e Harvey cambiò argomento.-

Harvey: Roy da domani pomeriggio anche mio nipote Nicholas verrà a lavorare qui per qualche ora
Justin: Oh bene. Sarà un piacere incontrarlo. E poi magari lavorare qui con te migliorerà il vostro rapporto
Harvey: Lo spero!

-In quel momento sentimmo delle forti sgommate e uno sportello chiudersi rumorosamente. Di scatto uscimmo fuori, io fui il primo ad affacciarmi e a vederla, di nuovo irriconoscibile. Sporca, con i capelli arruffati, i vestiti che le avevo comprato stracciati e con dei lividi, dei tagli e delle cicatrici dappertutto. Non potevo credere che quella fosse la MIA Ellie, l’avevano ridotta peggio di prima. Chiunque fosse il bastardo, l’avrebbe pagata cara, poco ma sicuro!-
 


 

Hei bellezze <3 <3
Ri eccomi qui dopo la lunga pausa. Ho finito l’altra storia? No e non so quando la finirò così ho deciso di continuare questa. Che dite dell’episodio? Commentate? Siete ancora attive? Vi voglio sentire ragazze!
Devo continuarla o no questa storia?!
Facciamo 4 recensioni per il prossimo episodio!
Coraggio non deludetemi.
Mi avevate chiesto le foto di Diego e Camilla ed ecco che ve le posto :)




Che carini :) Allora io vi ri lascio il mio twitter:
 
https://twitter.com/Is_summer11

Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Everything's gonna be alright
Capitolo 16


Justin.


-Appena la vidi corsi subito da lei.-

Justin: ELLIE, ELLIE!

-Lei alzò lo sguardo perso, vuoto. La presi in braccio e poggiò la testolina sulla mia spalla.-

Ellie: Roy
Justin: Tesoro sono qui. Adesso ci sono io con te. Non ti lascerò più da sola, mai più. Promesso!
Ellie: Tu mancare me Roy
Justin: Anche tu mi sei mancata. Ma cosa ti hanno fatto?

-Le accarezzai il visino e le baciai la fronte, scottava. In quel momento tra le mie braccia chiuse gli occhi.-

James: Cosa vuoi fare?
Justin: Me la porto subito a casa. Spero che mamma possa aiutarmi. Ci vediamo
Harvey e James: Buona fortuna!

-Tenendo ancora in braccio Ellie andai alla macchina, l’aprii e poggiai la bambina sul sedile. Entrai anche io e guidai il più velocemente possibile. Arrivato ripresi Ellie in braccio ed entrai a casa della mamma, sicuramente non era un buon momento. Lei stava riprendendo fiato e Jason aveva il giubbotto tra le mani. Era pronto ad uscire.-

Pattie: Sparisci e non farti più vedere!

-Jason la guardò, poi guardò me e uscì di casa sbattendo la porta. Mamma appena ci vide si riprese e si avvicinò a noi.-

Pattie: Ma che succede?!
Justin: Non lo so mamma! Sta male e non so cosa fare. Credo abbia la febbre
Pattie: Vieni, portiamola in camera da letto. E’ di nuovo in pessime condizioni!

-La poggiai a letto e mamma le rimboccò le coperte. Vedere Ellie respirare a fatica mi distruggeva il cuore.-
Justin: Si, io non so chi l’abbia ridotta così. So solo che è tutta colpa mia. Non dovevo riportarla al locale, lo sapevo

Pattie: Tesoro calmati. Non potevi saperlo. Adesso la sistemiamo. Vediamo a quanto ha la febbre

-Mamma le misurò la febbre mentre io mi sdraiai a fianco a lei dall’altra parte del letto. Non riuscivo a smettere di accarezzarle la manina che spuntava da sotto le coperte. Mamma mi guardò.-

Pattie: Ha la febbre a 40
Justin: Cosa facciamo?
Pattie: Se non è niente di più della febbre se le diamo una tachipirina dovrebbe sfebbrare. Vado a prenderla

-Mamma uscì dalla stanza e io guardai Ellie. Le accarezzai i capelli.-

Justin: Coraggio bimba, dimmi che non hai niente. Sei forte, sei una tosta tu, mica come tutti gli altri bambini. Non puoi crollarmi così. Non puoi farmi questo brutto scherzo..

-La sentii sussurrare, evidentemente era ancora sveglia e cosciente.-

Ellie: R-Roy
Justin: Sono qui principessa. Sono qui

-Le baciai la fronte, lei con la manina cercò la mia e provò a stringere molto debolmente

Justin: Sono qui! Non puoi stare così male.. Ed è tutta colpa mia..

-Non riuscii a trattenere le lacrime. Ero disperato e mi sentivo così tremendamente in colpa.-

Justin: ..Ho bisogno di te..

-Sentii Ellie parlare debolmente.-

Ellie: Tu piangere Roy
Justin: No, io non sto piangendo bimba
Ellie: Sentire te. Tu piangere. Io no stupida

-Sorrisi asciugandomi il viso.-

Justin: No, non sei stupida, non lo sei per niente
Ellie: Tu piangere
Justin: Si, sto piangendo perché sono preoccupato per te

-In quel momento mamma tornò con la medicina che piano piano riuscimmo a fare bere a Ellie che si addormentò.-

Justin: E adesso?
Pattie: Adesso aspettiamo!

-Demmo un bacio ad Ellie e scendemmo giù in salotto.-

Pattie: Ma non avevi un’intervista?
Justin: Si, ma adesso disdico
Pattie: Così all’ultimo?
Justin: Si, all’ultimo. Ellie è più importante
Pattie: Hai ragione. Ma la gente parlerà dopo questo tuo gesto
Justin: Lo so e lasciala parlare. Piuttosto, ho interrotto qualcosa tra te e Jason?
Pattie: Tra me e lui è finita. Spero solo che Chantal non sia come lui, stai attento tesoro
Justin: Chantal è una bravissima persona. Cosa ti ha fatto Jason?
Pattie: Gli ho detto che volevo un altro bambino. Lui non voleva rovinarsi la sua vita perfetta che ovviamente ha grazie a me! Oooh quanto sono stata stupida
Justin: Credevi ti amasse
Pattie: Avevi ragione dall’inizio tesoro
Justin: Io voglio solo che tu sia felice

-L’abbracciai.-

Justin: Ti voglio bene mamma
Pattie: Anche io tesoro
Justin: Troverai sicuramente qualcuno che ti merita
Pattie: Speriamo! Rimani a dormire qui?
Justin: Si, non posso abbandonare Ellie di nuovo. Ora vado a disdire l’intervista
Pattie: Metto in forno la cena
Justin: Ok

-Presi il cellulare e chiamai Scooter il mio manager. Lui non fu tanto contento del cambio di programma.-

Scooter: “Ok Justin risolverò questo problema, ma non deve ripetersi ok?”
Justin: “Va bene Scoot! Grazie”
Scooter: “Figurati. Ci sentiamo”
Justin: “Perfetto! Ciao”

-Sentimmo il campanello suonare ed andai ad aprire. Lo guardai e sorrisi. Era Owen, uno degli amici più fidati della mamma. Io lo conosco da sempre. Lui mi diede una pacca sulla spalla.-

Owen: Tornato il figliol prodigo?
Justin: Ogni tanto capita!

-Ridemmo e ci abbracciammo.-

Owen: Dov’è la tua bellissima mamma?
Justin: In cucina

-Andammo e appena mamma si voltò e vide Owen corse da lui ad abbracciarlo. Dopo gli diede un colpo.-

Owen: E questo per cosa è?
Pattie: Non ti sei più fatto sentire! Volevo ucciderti
Owen: In Africa non prendeva il cellulare
Pattie: Sei stato in Africa?

-Vedemmo Owen annuire.-

Owen: E’ stato fantastico
Pattie: Mi piacerebbe andarci
Owen: Prometto che ti ci porto!
Pattie: Attento a quello che dici
Owen: Non lo direi se non volessi farlo

-Iniziavo a sentirmi veramente di troppo. Il modo in cui quei due si guardavano era affascinate. Credo fossero gli stessi sguardi che ci scambiavamo io e Selena, sguardi che scavavano nel profondo.-

Pattie: Finalmente sei rientrato! Mi sei mancato

-Lo riabbracciò.-

Owen: Anche tu

-Lui la strinse a sé. Owen era davvero una brava persona. Mi chiedevo perché non si mettessero insieme. Si vedeva lontano un miglio che in fondo erano innamorati l’uno dell’altra.-

Justin: Io vado al piano di sopra a controllare..

-Mamma annuì e mentre salii le scale li sentii parlare mentre si sedevano in salotto.-

Owen: Quel Jason come sta?
Pattie: E’ andato!
Owen: Anche lui? Possibile che debba fare sempre strage tu?
Pattie: Questa volta non è colpa mia
Owen: E’ per la storia del bambino vero?
Pattie: Si
Owen: Vedrai che troverai la persona giusta
Pattie: Lo spero..

-Mentre mi allontanavo sentivo le loro voci sempre più lontane. Entrai in camera di mamma dove dormiva Ellie. Mi sdraiai a fianco a lei, era un bagno di sudore. Andai in bagno presi un asciugamanino, lo bagnai, tornai da Ellie, lo piegai a metà e glielo misi sulla fronte. Quella notte sarebbe rimasta con me, anzi, non l’avrei più lasciata. Era così piccola e indifesa e doveva essere protetta.-



Selena.


-La mattina seguente mi alzai e andai a fare colazione. Passai per il salotto ovvero la nuova camera di Diego. Lui dormiva ancora a pancia in giù, bocca aperta e con una gamba che penzolava giù dal divano. Che posizione comoda. Dormendo sembrava anche carino e tenero. In quel momento si girò sul divano russando. Come non detto. Mi avvicinai e gli feci il solletico ai piedi. All’inizio non fece effetto, ma dopo un po’ si svegliò sobbalzando sul divano. Non potevo essere più divertita. Lui mi guardò con ancora gli occhi mezzo chiusi.-

Diego: Cosa ho fatto per meritarmi questa punizione divina?
Selena: Dai svegliati!
Diego: E’ l’alba!
Selena: Ma se sono le 10:00
Diego: Appunto, è l’alba!
Selena: Alzati o non ti darò tregua, lo sai?
Diego: Purtroppo!

-Si alzò come uno zombie e andammo in cucina. Mentre io prendevo i cereali Diego preparava il caffè.-

Diego: Ma le nonne?
Selena: Sono andate al mercato, hanno lasciato un biglietto. Stanotte devono andare al bingo
Diego: Loro si che se la stanno spassando

-Risi.-

Selena: Già

-Diego prese il telecomando e accese la tv. Mise ad MTV. Davano le classifiche, la top 10. Ci sedemmo e iniziammo a mangiare.-

Selena: Ieri tu e Camilla eravate davvero vicini
Diego: Certo, dovevo insegnarle a nuotare
Selena: Neanche ha imparato alla fine
Diego: Sai, pensavo che tu conoscessi il gioco dei racchettoni
Selena: Non avevo idea di cosa fosse ma non volevo dartela vinta
Diego: Si poi appena è iniziata la partita ho capito che non avevi mai preso una racchetta in mano
Selena: Però è stato divertente
Diego: Ma se alla fine hai fatto da raccata palle mentre io e Camilla ci sfidavamo!

-Scoppiammo a ridere.-

Selena: Ho solo bisogno di pratica
Diego: Tanta pratica, davvero tanta. Camilla mi ha tenuto testa, è brava
Selena: E’ brava in tante altre cose

-Lui mi guardò maliziosamente.-

Selena: Non in quel senso idiota! O almeno, in quel senso non so

-Ridemmo ancora.-

Diego: Diciamo che non è così terribile come mi aspettavo. E’ così, così semplice
Selena: E’ questo che la rende speciale
Diego: Già

-In quel momento in tv apparve il mio video “Come & Get It”.-

Selena: Waoh è ancora alla numero 4, è uscita un anno fa
Diego: Dev’essere figo avere tutti quei fans vero?
Selena: Sono la cosa migliore di questo mondo e sono dolcissimi
Diego: Ti rendi conto che potresti formare un esercito? Oh si!
Selena: Piantala!
Diego: Guarda che ammazzerebbero per te. Se avessi io tutti quei fans, qui ne ho, ma troppo pochi

-Scossi la testa.-

Selena: E’ un duro lavoro essere famosi. Tu non ce la faresti
Diego: No, hai ragione. Mi piace la mia vita tranquilla
Selena: Devi trovare solo la ragazza giusta
Diego: Non ne ho bisogno!

-Stavo per rispondere quando poi in tv dopo la pubblicità comparve il solito mini-notiziario. Cosa poteva catturare la mia attenzione se non un servizio su Justin? Diego ascoltò sapendo che la cosa mi interessava. Poi mi tradusse tutto. Io non potevo crederci.-

Selena: Non può dare buca a un’intervista in quel modo, così senza preavviso
Diego: Lo ha fatto qualche ora fa
Selena: Io andai a fare un’intervista anche senza voce. Non può fare lo snob in questo modo. Prima evita i fans, adesso salta le interviste.. Justin ma cosa stai combinando?!

-Scossi la testa, andai in camera e presi il cellulare, non avevo altra scelta.-



Justin.


-La mattina seguente mi svegliai a fianco ad Ellie che ancora dormiva beatamente e per fortuna aveva smesso di sudare. Mi alzai piano per non svegliarla. Presi il telefono dal comodino che continuava a lampeggiare. Uscii dalla camera e controllai il telefono, un messaggio vocale. Chi è che lasciava messaggi vocali alle 3:00 del mattino al mio numero personale?! Lo ascoltai e immediatamente il mio cuore accelerò i battiti mentre ascoltavo quella voce un po’ cambiata che non sentivo da tanto tempo. Selena. Il mio cervello smise di pensare.-

Selena: “Ciao Justin! Sono io, Selena. Non voglio incasinarti la vita davvero. Solo che qui arrivano tue notizie. Sono preoccupata per te. Che cosa ti prende ultimamente?! In che guai ti stai cacciando? Probabilmente ho sbagliato a chiamarti, poi a quest’ora, a Los Angeles sono le 3:00 più o meno. Comunque volevo solo avvisarti di non perdere te stesso d’accordo? Tu più di tutti sai che nel nostro mondo è molto semplice. Beh io ora..
Diego: “Andiamo Sel, ti muovi?”
Selena: “Aspetta Diego arrivo! Allora ciao Justin!”

-Chi diavolo era quel Diego? Selena se la spassava bene in Italia. Non le mancavo per niente. Buono a sapersi, ne avrei preso atto.-
 
 

Hei bellezze eccomi qui con il nuovo episodio :)
Riuscite ad attivarvi?
Mi piacerebbe solo sentire i vostri pareri
Non potete abbandonarmi quando la storia inizia a farsi interessante :P
Ringrazio di cuore chi mi ha recensito l’ultimo episodio
Vi adoro <3 <3
4 O 5 RECENSIONI PER IL PROSSIMO EPISODIO.
Dipende da voi quando lo caricherò, può essere domani come può essere tra una settimana.
Sorprendetemi <3
Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Everything’s gonna be alright
Capitolo 17

 

Justin.
 


-Scesi al piano di sotto per fare colazione. Mamma era già seduta a tavola.-

Pattie: Buongiorno!

-Sorrisi e la guardai.-

Justin: Non è proprio un buon giorno

-Mi guardò corrugando la fronte e le feci ascoltare il messaggio di Selena.-

Pattie: Ahi!
Justin: Già! Ma lei che ne sa di ciò che faccio io?! Niente! Mi ha lasciato? Ora perché non lascia che io viva la mia vita?
Pattie: Tesoro forse Selena non ha tutti i torti

-La guardai fulminandola e si affrettò a continuare.-

Pattie: Insomma da quando esci con Chantal sei un po’ cambiato. Torni ad essere te stesso solo quando ti occupi di Ellie
Justin: Il tuo discorso non ha proprio senso mamma. Io sono sempre me stesso! E poi io sto insieme a Chantal, non usciamo e basta
Pattie: Quando sei con lei il mondo intorno a te smette di esistere e questo tu non puoi farlo accadere perché non sei una persona normale. Non puoi fare la vita di una persona qualunque. I tuoi fan ti seguono dappertutto e tu non puoi ignorarli, perché loro per te ci sono sempre
Justin: Tu mi dici così solo perché non ha funzionato con Jason. Ma ciò non vuol dire che Chantal sia come lui! E comunque Selena non ha il diritto di lasciarmi determinati messaggi in segreteria dal momento che mi ha trattato come uno straccio. Per lei avrei fatto qualsiasi cosa mamma, lo sai. Sai che l’amavo da morire e sono stato sempre in silenzio riguardo i miei veri sentimenti mentre lei si divertiva a stare con me per finta

-Mamma mi guardò sospirando.-

Pattie: So quanto l’amavi ma sono certa che Selena non si è mai presa gioco dei tuoi sentimenti. Era la prima ad essere spaventata

-In quel momento una vocina familiare catturò la nostra attenzione facendoci girare.-

Ellie: Chi essere Selena?

-Subito sorrisi vedendola stabile in piedi. Mi avvicinai velocemente a lei e la presi in braccio dandole un bacio.-

Justin: Principessa ma cosa ci fai giù dal letto?!

-La sentii stringermi il collo e strofinare la testolina sulla mia spalla. Mamma si alzò e si avvicinò a noi. Ellie le diede un bacio sulla guancia.-

Pattie: Buongiorno girasole
Ellie: Ciao
Pattie: Come hai dormito?
Ellie: Bene! Avere caldo io
Justin: E’ normale! L’importante è che adesso tu stia bene
Pattie: Forse è meglio misurare la febbre, così vediamo se è passata

-Mamma prese il termometro e gliela misurò. Mentre aspettavamo l’avviso del termometro mamma mi guardò.-

Pattie: Mi stavo dimenticando! Mi ha chiamato tuo padre, con i bambini sono qui in zona. Mi ha chiesto se ci andava di tenerli oggi
Justin: Si certo! Per me va bene

-Guardai Ellie.-

Justin: Anzi benissimo. Principessa ti va di conoscere i miei fratelli?

-La vidi annuire. Era ancora debole a causa dell’influenza-

Ellie: Essere bravi?!
Justin: Si sono bravi e simpatici

-Riguardai la mamma.-

Justin: Ce li porta lui?
Pattie: Si, chiamalo tu
Justin: Ok!

-Sentimmo il termometro suonare, mamma lo guardò.-

Pattie: 37 e 2! Dai è scesa un bel po’, il pericolo è passato

-Accarezzai Ellie e la feci sedere su una sedia.-

Justin: Bimba hai fame?
Ellie: Si avere tanta fame. Io non mangiare e non dormire da due giorni

-Non volevo neanche immaginare cosa le avessero fatto. Mamma le preparò il latte e le fece scegliere biscotti e cereali. Ellie sembrava essere in paradiso. Era felicissima. Divorò tutto quanto anche se continuava ad essere un po’ stanca. Mentre io chiamavo papà, mamma la riportò in camera sua a letto, dove le avrebbe curato tutte le ferite.-

Justin: “Ciao papà! Si me lo ha detto.. Portali a casa della mamma.. Si sono qui.. Non preoccuparti, nessun problema.. Si, ok! Ci vediamo tra dieci minuti. Ciao!"-
 


Pattie.



-Mentre le mettevo la cremina su ogni piccola ferita mi chiedevo chi diavolo potesse fare una cosa del genere ad una bambina indifesa. La crema bruciava, lo sapevo perché l’avevo usata anche io, ma lei non mostrava alcun segno di dolore. Non faceva smorfie, non gridava, non piangeva, mi guardava e basta. Quei suoi occhietti celesti avrebbero fatto impazzire chiunque. Chissà cosa tutto avevano visto, potevo solo immaginare cosa avesse passato. Justin non l’avrebbe più riportata a quell’angolo e io ero d’accordo. Ma come avremo potuto aiutarla? La voce di Ellie interruppe i miei pensieri.-

Ellie: Allora è questo che fare!

-La guardai e fui sincera con lei.-

Pattie: Come? Tesoro scusa ma non ho capito

-Lei mi guardò e s’imbronciò. Non capii il perché fino a che lei non riparlò.-

Ellie: Tu essere come Roy!

-Incrociò le braccia portandosele al petto e spargendo la crema sulla sua maglietta sporca. O meglio, su quello che rimaneva della sua maglietta.-

Ellie: Anche Roy fare ripetere me parole per parlare giusto. Lui fare arrabbiare me quando fare così e anche tu fare arrabbiare me
Pattie: No tesoro! Io non l’ho fatto a posta come quello scemino di Roy

-La vidi ridere. Quanto era bella.-

Pattie: Non ho capito per davvero!

-Dopo aver smesso di ridere mi riguardò.-

Ellie: Tu fai questo! Allora le mamme fanno questo con i loro cuccioli. Gli mettono la crema quando stanno male

-Sorrisi per il suo modo bizzarro di esprimersi. Era una bambina davvero speciale.-

Pattie: I piccoli esseri umani si chiamano bambini tesoro, i cuccioli sono i piccoli degli animali. Comunque si, le mamme si prendono cura dei loro bambini e se stanno male li curano
Ellie: Tu stai facendo la mamma adesso con me

-Sorrisi guardando il suo visino speranzoso.-

Pattie: Si, sto facendo la mamma con te
Ellie: Lo sai che io non ho una mamma? Non l’ho mai vista. Andrew ha detto a me che mi ha trovata in una discarica quando avevo due anni e che lui mi voleva per fargli compagnia e poi mi ha mandata a lavorare. Mi dà da mangiare se porto i soldi alla tenda se no niente cibo e dormo fuori dalla tenda. Non mi piace dormire fuori dalla tenda. Fa freddo

-Io non sapevo davvero cosa dire. Ero scioccata. Mi aspettavo qualcosa del genere ma sentire Ellie parlarne così tranquillamente mi scioccò.-

Ellie: Andrew è bravo con me. Però se faccio brutte cose lui mi punisce con la sua frusta. Ha una frusta lo sai? Ma io non piango, io non piango mai

-Dovevo trattenere le lacrime ma non ce la faci e mi asciugai il volto.-

Ellie: Perché piangi? Anche Roy piange! Piangete tutti in questa famiglia

-Sorrisi per la sua innocenza.-

Pattie: Scusa piccola, è che mi è andata una cosa nell’occhio

-Continuai ad asciugarmi gli occhi. Poi parlai.-

Pattie: Non ti fa male?
Ellie: Si, mi fa male. Mi fa sempre male. Ma se piango Andrew continua. Se non piango dopo un po’ ride, mi fa portare la sua bevanda e poi mi dice di dormire sulla pietra

-La guardai, l’abbracciai e le diedi un bacio sulla fronte.-

Pattie: Non dormirai più su una pietra, te lo prometto

-Lei fece spallucce non dando importanza a quello che dissi.-

Ellie: Andrew mi trova. Mi trova sempre

-Sentimmo la porta principale chiudersi e le voci di Jazmyn e Jaxon. La sua ultima frase mi rimase impressa nella mente.-

 

Justin.



-Dopo aver salutato quelle due pesti e aver riaccompagnato fuori papà, li avvisai.-

Justin: Allora, Chip e Chop statemi bene a sentire. Qui in casa c’è un’altra bambina
Jazmyn: COSA?!
Justin: Jazzy non urlare. Sta un po’ male e mamma l’ha ospitata qui. Sentite, lei mi conosce come Roy ok? Potete chiamarmi Roy se proprio mi dovete chiamare?
Jaxon: Ma è un gioco?
Justin: Si, Jax! E’ un gioco! Chi mi chiama Justin perde ok?
Jazmyn e Jaxon: SIIIIIIIIIIIIIIIII!
Jaxon: Ma cosa vinciamo?
Justin: Se vinci tu ti compro il tappeto elastico che tanto desideri, se vince Jazzy le compro il super castello delle principesse! Va bene?
Jaxon e Jazmyn: SIIIIIIIIIII
Justin: Ora fate da bravi, accendete un po’ la tv mentre io parlo con Ellie ok?
Jazmyn: Si chiama così?
Justin: Si!

-Lei mi guardò, poi insieme a Jaxon si fiondò sul divano e accesero la tv. Io salii al piano superiore pensando che Ellie nemmeno sapeva accendere la tv. Entrai in camera della mamma e la vidi abbastanza scioccata. Si alzò dal letto, baciò Ellie e si avvicinò a me.-

Pattie: Ti devo parlare
Justin: Dimmi
Pattie: Andiamo fuori, è meglio

-Uscimmo dalla camera lasciando Ellie a odorarsi la crema. Mamma mi guardò seria.-

Pattie: Chi è questo Andrew?

-La guardai.-

Justin: Io non so chi sia, non l’ho mai visto. So solo che la maltratta e ho paura che abusi anche di lei anche in altri sensi. La cosa che più mi fa incazzare e che per lei quella è la realtà. Non si lamenta perché pensa che sia la normalità. Mi ha parlato spesso di questo Andrew e le fa paura, molta paura
Pattie: A chi non ne farebbe? La picchia Justin, la picchia con la frusta! Lei me ne ha parlato così tranquillamente… E io cos’ho fatto? Ho pianto davanti a lei
Justin: Brutta mossa, te lo rinfaccerà a vita. Si diverte a prenderci in giro così. Lei è forte!
Pattie: Molto forte. Penso che dovremmo portarla in ospedale per fare dei controlli. Vorrei sapere se..
Justin: Se l’ha toccata vero?
Pattie: Si! Quanti anni pensi che abbia? 5? Le do 6 anni al massimo
Justin: Lo so, è così piccola!
Pattie: Portiamola dal dottor White. Lui è un ottimo medico e possiamo contare sulla sua discrezione!
Justin: Si! La portiamo domani?
Pattie: Tu porta Ellie giù, io adesso chiamo il dottor White e vedo quando è libero
Justin: Perfetto! Mamma nessuno mi deve vedere con Ellie ok? La sua vita verrebbe stravolta e poi non abbiamo nessuna certezza. Sai, vorrei trovarle una casa con dei genitori che la amino perché ha bisogno di questo adesso
Pattie: Si, è senz’altro la scelta migliore! Ora scendete, conosci Jazmyn e Jaxon, si annoiano dopo dieci minuti!
Justin: Già!

-Sorrisi e rientrai in camera mentre mamma prendeva il cellulare.-

Justin: Allora bimba, vieni a conoscere i miei fratelli? Sei abbastanza in forze?
Ellie: SIII

-Si alzò dal letto e ricadde dopo praticamente un secondo. Era ancora stanca e debole anche se mostrava il contrario.-

Justin: Vieni qui

-La presi in braccio ridendo e scendemmo le scale. Appena ci videro, Jazmyn diventò rossa e corse verso di me trascinando giù Ellie.-

Jazmyn: QUELLO E’ MIO FRATELLO! SCENDI SCENDI SCENDII
Justin: Jazmyn calmati! Fermati!

-L’allontanai da me e misi a terra Ellie che la guardava probabilmente incuriosita dal suo comportamento. Appena Ellie toccò terra Jazmyn era già aggrappata a me.-

Jazmyn: Ma chi è quella?!

-Sentendo quella domanda Ellie si arrabbiò e io capii bene il motivo. Ovviamente quando si arrabbiava la sua grammatica andava a farsi benedire.-

Ellie: Io non essere quella. Me chiamare Ellie. Roy chiamare me Ellie!

-Jazmyn non poteva minimamente capire la situazione di Ellie e la sua gelosia peggiorava la situazione. Jaxon invece era tranquillo, guardava curioso Ellie.-

Jazmyn: Ma come parli? Sei un’indiana?

-Ellie mi guardò. Non aveva la minima idea di cosa significasse la parola “Indiano”.-

Justin: Jazzy basta. Ellie è influenzata, ti prego, non provocarla

-Lei mi guardò.-

Jazmyn: Io non ci gioco con lei. Tu sei il MIO FRATELLONE, non il suo. E che vestiti ha?

-Vidi Ellie abbassare lo sguardo verso la sua maglietta stracciata e i suoi pantaloni sporchi. Mi fece una tenerezza incredibile. Jazmyn non aveva ancora finito di dire cattiverie, lei è poco abituata alla povertà.-

Jazmyn: E poi puzza, mi viene voglia di vomitare

-Ellie perse completamente il controllo. Si fiondò su Jazmyn buttandola a terra.-

Ellie: TU SMETTERE, TU STANCARE ME! TU ESSERE CATTIVA

-Stava per mordere Jazmyn quando la tirai su stringendola a me.-

Justin: Bimba calmati! Schh
Ellie: IO NON POTERE FARE BAGNO
Justin: Lo so tesoro. Infatti non è colpa tua

-La misi a terra e se ne andò in cucina arrabbiata, Jaxon la seguì. Io guardai Jazmyn scuotendo la testa e mi avvicinai alla cucina. Senza farmi vedere li guardai.-

Jaxon: Non essere arrabbiata. Jazmyn non lo voleva dire
Ellie: Si invece

-Lui le prese la manina.-

Jaxon: Se sei simpatica a me non importa se puzzi o non sai parlare bene

-Ellie lo guardò ritirando subito la mano. Jaxon doveva avere pazienza, sarebbe stato difficile conquistare la fiducia di Ellie, soprattutto dopo il macello che aveva combinato Jazmyn.-
 

Hey bellezze :)
Eccomi qui con il nuovo episodio.
Che ne pensate? Non preoccupatevi avrete Selena nel prossimo che caricherò.. Non so, dipende da voi :)

5 RECENSIONI PER IL PROSSIMO EPISODIO
Aspetto con ansia
Baci Sum <3 <3 <3
 
 
 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Everything’s gonna be alright

Capitolo 18
 


Justin.



-In quella settimana tornai a casa mia pochissime volte dato che Ellie abitava a casa di mamma che sembrava anche una casa normale confronto alla mia ma per Ellie era una reggia. L’avevamo portata dal dottor White spiegandogli la situazione. L’aveva medicata e controllata. Per fortuna ci disse che stava bene e oltre a quei graffi e quei lividi era in ottima salute. Inoltre ci rilassammo appena il dottore ci disse che non avevano abusato di lei sessualmente. L’avevano picchiata ma questo non sarebbe più successo perché non l’avrebbero più vista. Adesso era una bambina stupenda, ben curata e con un guardaroba completamente nuovo. Si era abituata bene anche ai confort ma la televisione continuava a spaventarla e lo stesso la radio della macchina. Con il parlare era decisamente migliorata anche se spesso ricevevo colpi da parte sua. Aveva un bel carattere forte. Ce l’aveva ancora con Jazmyn mentre Jaxon continuava a calmare i due fuochi. Inoltre lui provava ad avvicinarsi ad Ellie ma niente, lei lo rifiutava sempre. Quella sera papà tornò a prenderli da casa della mamma. Jazzy stava salendo in macchina mentre Jaxon usciva di casa, io ero a fianco a lui.-

Justin: Jax non te la prendere. Vedrai che prima o poi cederà proprio come ha fatto con me. Non perdere la pazienza

-Gli accarezzai i capelli.-

Jaxon: Certo che no! Sono un Bieber io! Ci riprovo la prossima volta

-Risi scuotendo la testa mentre lo vidi correre verso la macchina. Papà ci salutò e io e mamma tornammo dentro da Ellie che corse verso di noi saltellando vicino alla mamma.-

Ellie: Pattie Pattie mi fai il bagno?

-Aveva preso gusto a stare nella vasca. Le avevamo comprato tanti giochi e dentro ci stava anche un’ora. Poi impazziva per il profumo del bagnoschiuma e degli shampoo. Mamma la guardò sorridendo.-

Pattie: Tesoro te l’ho fatto quattro ore fa
Ellie: Ma non profumo più

-Mamma si avvicinò e la odorò.-

Pattie: Profumi tantissimo invece

-Mi avvicinai anche io.-

Justin: Profumi così tanto che ti scambierei per del miele vero

-La vedemmo incrociare le braccia. Avere un brutto odore per tutto quel tempo l’aveva segnata. Era esageratamente fissata dalla pulizia personale. Si lavava i denti con il suo nuovo spazzolino, otto volte al giorno.-

Ellie: Ma io voglio fare il bagno
Justin: Io avrei un’altra idea in mente!
Ellie: Cosa?

-In quel momento sentimmo il campanello suonare, Ellie andò ad aprire. Era Owen.-

Ellie: CIAO OWEN!
Owen: Ciao lupetta!

-Le accarezzò i capelli, entrò e ci salutò. Lui era venuto spesso a casa in quei giorni ecco perché Ellie lo conosceva e le stava anche simpatico! Evidentemente ha dei problemi di socializzazione solo con i Bieber. Avevamo spiegato tutta la situazione ad Owen e lui fu d’accordo con noi. A parte sul mio nome. Secondo lui avrei dovuto dire ad Ellie chi realmente fossi ma non me la sentivo. Non volevo catapultarla in quel mondo. Ellie mi saltò addosso.-

Ellie: Cosa vuoi fare Roy?

-Owen mi guardò scuotendo la testa ma lo ignorai.-

Justin: Vieni!

-La presi per mano e andammo al piano di sopra mentre mamma e Owen avrebbero preparato la cena. Arrivammo in camera della mamma e mi tolsi le scarpe.-

Justin: Questo è un gioco che almeno una volta tutti i bambini hanno provato

-Salii sopra il letto e iniziai a saltarci sopra. Ellie mi guardava sorridendo, non resistette più, si tolse i sandaletti e salì sul letto saltando. Rideva come una matta. Solo l’idea di dovermi separare da lei mi distruggeva. Era meglio non pensarci. Dopo aver cenato io sarei dovuto uscire con Chantal e dal giorno successivo sarei dovuto tornare in studio, la mia vacanza era finita. Ellie era stanca, si vedeva da come giocherellava con il cibo, per lei era tardi. Guardai mamma.-

Justin: La porto a letto io

-La presi in braccio e la portai nella sua cameretta e la misi a letto. Era praticamente addormentata.-

Justin: Buonanotte principessa. A domani

-Le diedi un bacio, spensi la luce e tornai giù. Presi il portafoglio e lo misi in tasca.-

Justin: Io esco!
Pattie: Va bene! Torni qua?
Justin: No probabilmente torno a casa, domani devo parlare con James e andare in studio, ma sicuramente torno per cena
Pattie: A domani allora
Justin: Buon proseguimento!
Owen: Ciao e non combinare disastri

-Sorrisi e uscii di casa salendo sulla mia macchina. Andai a prendere Chantal che subito salì e mi baciò.-

Chantal: Allora, dove siamo diretti?
Justin: Andiamo a fare una partita a bowling!
Chantal: Si! E dopo?
Justin: Dopo..
Chantal: Potremmo andare a casa tua…

-Sorrisi e la baciai. Riaccesi la macchina e ripartì la radio. Dopo due semafori sentii di nuovo quella voce. Ma era nella mia testa continuamente? Capii che proveniva dalla radio. “If you want me I'm accepting an application; So long that we can k-e-ep this record on rotation; You know im good to mouth to mouth resuscitation; Breath me in breath me out so amazing!; Oh! Oh! Can we take this in; Slow! Slow!; Break it down and drop it; Low! Low! ; Cause I just want to party all night in the neon lights 'til you can let me gooooo!”
Era la canzone di Selena, Slow down. Immediatamente spensi la radio, la mia mente non riusciva a sopportare quella nostalgia.-

Chantal: Perché hai spento la radio in quel modo?
Justin: Quale modo?
Chantal: Di fretta. Pensi ancora a Selena?
Justin: No, certo che no! Ho solo pensato che potesse darti fastidio dato che Selena è la mia ex
Chantal: Oh ma quanto sei cucciolo!

-Mi ribaciò e la guardai.-

Justin: Sai che ti dico? Andiamocene a casa mia, il bowling può aspettare

-Cambiai strada e andammo a casa mia. Selena non pensava più a me perché io dovevo ancora sacrificarmi per lei? Che senso aveva? Mi aveva lasciato ero libero di fare ciò che volevo e quella notte volevo Chantal. Arrivammo e subito dopo aver aperto la porta di casa iniziammo a baciarci con passione percorrendo tutto il corridoio mentre ci spogliavamo. Entrambi eravamo già eccitati, ci buttammo sul letto di camera mia quando Chantal per un momento si fermò e mi guardò.-

Justin: Che c’è?

-Mi sorrise.-

Chantal: Non ci posso credere. Sto per fare l’amore con Justin Bieber

-Sorrisi e le spostai una ciocca di capelli dietro l’orecchio.-

Justin: E’ la tua prima volta?
Chantal: No! E la tua?
Justin: No

-Mentii. Era da due anni che aspettavo Selena perché con lei volevo fare l’amore e volevo godermelo. Purtroppo i miei piani furono distrutti e allora perché sprecare altro tempo?-

Chantal: Lo immaginavo!

-Sorrise e mi baciò il petto mentre io le sganciai il reggiseno e le levai le mutandine mentre lei mi tolse i boxer. Dopo qualche preliminare ed aver indossato il profilattico mi ritrovai sopra di lei a baciarle il seno, ormai la nostra eccitazione non poteva essere fermata così diventammo un unico corpo mentre gemevamo e respiravamo pesantemente e velocemente. Lei continuava a ripetere il mio cognome, il che non mi eccitava di certo. In quel momento esplose di piacere urlando.-

Chantal: MERDA BIEBER!

-Anche io ormai ero quasi vicino all’orgasmo. Lei era stanca, completamente senza più energie, per un momento pensai di non arrivarci quando poi quell' ondata di piacere travolse anche me.-

Justin: OH CAZZO!!

-Respiravo sempre più pesantemente quando rotolai giù da Chantal, che riprendeva fiato come me. Era stata un’ottima scopata e anche la mia verginità era andata. Durante tutta quell’ora e mezza non c’era stato un minimo segno di romanticismo. Niente. Avevamo scopato e basta e in fondo lo sapeva anche Chantal. Speravo solo che un giorno saremmo riusciti a fare l’amore. Dopo esserci ripresi, Chantal mise la sua roba a lavare e andò a farsi una doccia. La sentii cantare, non era niente male. Sentii la lavatrice suonare, mi vestii e andai a mettere gli abiti di Chantal nell’asciugatrice così avrebbe potuto ri indossarli subito. Io andai a farmi la doccia nell’altro bagno. Quando finii di prepararmi andai in salotto dove mi aspettava Chantal.-

Justin: Hei canarino!

-Mi sedetti sul divano a fianco a lei.-

Chantal: Oddio, mi hai sentita cantare?
Justin: Diciamo di si
Chantal: Che vergogna!
Justin: Perché?
Chantal: Perché sono stonata!
Justin: Stonata? Io non direi proprio
Chantal: Sei troppo buono
Justin: Davvero, non scherzo! Perché domani mattina non vieni con me in studio di registrazione? Vediamo se esce qualcosa di buono!

-Mi guardò e sorrise.-

Chantal: Scherzi?!
Justin: No, per niente!
Chantal: Non posso crederci. Sarebbe il mio sogno!

-Sorrisi e presi il cellulare, non quello personale però. Aprii twitter.-

Justin: Oh cavolo
Chantal: Che succede?
Justin: A quanto pare molte persone non hanno gradito il mio cambio di programma. Sapevano che saremmo andati al bowling ma noi..
Chantal: Abbiamo fatto cose più interessanti. A proposito, è stato pazzesco

-Sorrisi.-

Justin: Già. Comunque sono arrabbiati perché abbiamo dato buca e loro si sono precipitati lì a quanto pare

-La vidi sbuffare.-

Chantal: E che palle però! Non gli bastano le tremila foto che ci fanno ogni volta? Guai a te se ti senti in colpa!
Justin: E’ solo che..
Chantal: “E’ solo che” un cazzo! Tu non ti puoi distruggere la vita per questi qui. Si arrangiano, sai quante volte potranno vederti? Prendi in mano la tua vita Justin e pensa a cosa piace a te e cosa vuoi fare tu, non cosa vogliono i tuoi fan! Se ti amano come dicono saranno felici per te
Justin: Forse hai ragione
Chantal: Ne ho sicuramente! Ora o scrivi un tweet o lasci quel telefono
Justin: Scrivo un tweet!

-Sorrisi e scrissi. “Domani sarà una grande giornata, si torna in studio con un ospite speciale @chantalgerard. Nuova vita, nuova musica! Vi amo”. Subito iniziarono ad arrivare commenti e retweet e spensi il telefono. Guardai Chantal.-

Justin: Domani sarà una lunga giornata, perché non rimani a dormire qui? Andiamo in studio insieme
Chantal: Amo quest’idea
Justin: Per dormire posso prestarti una mia maglietta
Chantal: Non ce n’è bisogno, se non ti da fastidio posso dormire anche con l’intimo

-Risi e la baciai.-

Justin: Coraggio andiamo a letto!

-Mi alzai, la presi in braccio e la portai a letto baciandola. Quella notte avremmo fatto due su due.-



Selena.



-Era passata già una settimana da quando avevo lasciato quel messaggio in segreteria a Justin. Non mi richiamò e sinceramente ci rimasi male. Volevo sentirlo, volevo parlare con lui perché mi mancava da morire. Quella mattina presto mentre ero sdraiata sul letto ad ascoltare l’ultimo messaggio vocale che mi lasciò Justin, Diego aprì la porta di camera mia\sua.-

Diego: Dimmi che non sei nuda!
Selena: Son vestita Diego! Io avviso e soprattutto chiudo le porte a chiave quando mi devo cambiare. E comunque tranquillo eh, non chiudere gli occhi! Se fossi stata nuda mi avresti vista!

-Lo vidi sorridere.-

Diego: Per me non c’è problema, lo sai! E poi me lo devi! Tu mi hai visto nudo
Selena: Si, ma non l’ho fatto a posta. Peggio per te che non chiudi le porte a chiave
Diego: Non centra. Rimani lo stesso in debito con me!

-Scossi la testa.-

Selena: Si certo! Aspetta e spera!

-Lui si sedette sul letto a fianco a me.-

Diego: Che fai rinchiusa qui? Oggi non esci con Camilla?
Selena: Non sono dell’umore adatto

-Mi prese il telefono dalle mani e la registrazione partì di nuovo. “Hei principessa, stasera ci siamo divertiti tanto e anche Jazzy e Jaxon, ti adorano. Beh ti ho chiamato per darti la buonanotte anche se penso che tu sia già crollata. Io invece non riesco a prendere sonno, non faccio altro che pensarti. Non vedo l’ora che sia domani per riabbracciarti. Buonanotte Sel!”. Diego mi guardò, mi prese la mano e mi costrinse ad alzarmi.-

Diego: Forza! Mettiti il costume, andiamo al mare e ti insegno a giocare a racchettoni
Selena: Ma..
Diego: Niente ma! Hai dieci minuti per essere pronta

-Si allontanò da me.-

Selena: Non mi va di andare al mare..

-Stava uscendo dalla stanza.-

Diego: Sto iniziando il conto alla rovescia. 9:59, 9:58, 9:57, 9:56…
Selena: Ok mi preparo!
Diego: Muoviti!

-Prendendo il costume dall’armadio lo vidi finire il corridoio, chiusi la porta della camera e mi cambiai. Forse Diego mi avrebbe aiutato a non pensare. Forse gli importava di me. Presi la mia roba e lo raggiunsi fuori, salimmo sulla moto e ci avviammo per il mare. Dopo aver passato tutta la mattina con quelle racchette ci sedemmo in riva al mare con l'acqua che ci bagnava i piedi. Diego parlò.-

Diego: Cos'ha di tanto speciale questo Justin?

-Mi voltai e lo guardai.-

Selena: Con lui riesco a essere me stessa. Con lui non devo fingere un sorriso, se ho voglia di piangere posso piangere e lui mi consola o almeno mi consolava
Diego: Cosa è successo tra te e lui?

-Diego non si faceva alcuno scrupolo. Se voleva sapere qualcosa chiedeva senza mettersi problemi.-

Selena: L'ho lasciato
Diego: Perché?
Selena: Perché mentre giocavamo a fare i fidanzatini per la vendita delle adidas lui si è innamorato sul serio di me. Io ho avuto paura dei suoi gesti, delle sue premure. Ho preferito scappare da lui e venire qua
Diego: Lo ami?
Selena: Si, lo amo da morire. Peccato che me ne sia resa conto troppo tardi. Adesso sarà dura vivere senza di lui

-Si avvicinò a me e mi mise un braccio intorno alle spalle.-

Diego: Per quanto mi possa stare antipatico quel tizio.. Perché non vai a riprendertelo?
Selena: Per lui non esisto più. Si è fidanz..
Diego: Ah con quella sgualdrina
Selena: Magari è una brava ragazza, una che se lo merita più di me
Diego: Io credo di no. E poi fattelo dire da un esperto, tra te e lei non c'è paragone, non so se mi spiego! 

-Lo guardai sorridendo.-

Selena: Tu un grande esperto eh? 
Diego: Hai la minima idea di quante ragazze mi sia fatto?
Selena: Posso solo immaginare. E sentiamo.. Quante ne hai amato di quelle che ti sei portato a letto?
Diego: Nemmeno una

-Ridemmo.-

Selena: Perché ti comporti così?
Diego: Così come?
Selena: Come un menefreghista riguardo a tutto e tutte! Facendo così mi chiedo se riuscirai a trovare la ragazza giusta
Diego: Io l'ho già trovata la ragazza giusta, solo che non so chi sia. Perciò fino a che non l'avrò davanti mi divertirò

-Lo guardai aggrottando la fronte.-

Selena: Cosa vuol dire scusa?!

-Lui sospirò riprendendo a guardare il mare.-

Diego: I miei genitori sono morti d'incidente stradale nove anni fa ed è stata colpa mia. Completamente colpa mia...

-Lo guardai, gli presi la mano e gliela accarezzai. Mi stavo preparando psicologicamente per sentire la sua storia.-
 

Hei bellezze <3 Mi aspettavate?
Io non vedevo l’ora di postare.
Posso capire che questo episodio possa farvi un tantino incavolare
Non inseguitemi con i forconi, vi prego <3
So che vi sto facendo penare ma fidatevi di me
Mi lasciate le vostre belle recensioni?
Come sempre..

5 RECENSIONI PER IL PROSSIMO EPISODIO
Baci, Sum <3 <3

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 19



Selena.



-Continuavo a fissare Diego aspettando che lui continuasse. Sospirò per poi riprendere a parlare.-

Diego: Sai, al tempo ero solo un ragazzino viziato ed idiota. Mi ricordo quel giorno come se fosse ieri. Mamma e papà mi costrinsero a salire in macchina per andare a casa della nonna, ma io ovviamente avevo altri impegni



Diego.



<<< 
Diego: Io spero che voi scherziate! Non ci vado nemmeno morto dalla nonna. Devo andare in pizzeria con Salvatore e gli altri
Amedeo: Ci andrai un’altra volta Diego. Forza, sali in macchina

-Aprì la portiera.-

Diego: E perché mai dovrei?

-La richiusi sbattendola.-

Caterina: Perché tua nonna vuole vederci
Diego: Andiamoci un altro giorno
Amedeo: Ormai l’abbiamo avvisata. Ora entra in macchina se non vuoi che la tua playstation finisca negli scatoloni da dare in beneficenza!

-Mi riaprì la portiera.-

Diego: AHH! SIETE I SOLITI ROMPISCATOLE!

-Salii in macchina e continuai.-

Diego: I GENITORI DEI MIEI AMICI NON SONO COSI’ INCREDIBILMENTE INSOPPORTABILI. LORO TRATTANO I FIGLI COME MERITANO DI ESSERE TRATTATI. MICA COME VOI!
Caterina: Solo perché non ottieni tutto ciò che desideri non vuol dire che noi siamo pessimi genitori. Sappiamo cosa è meglio per te
Diego: Si certo! Potrei capirlo se fossimo poveri, ma diavolo i soldi non ci mancano!
Amedeo: Imparerai che i soldi non fanno la felicità di una persona Diego
Diego: Si certo, vai a dirlo a quei poveracci che vengono vestiti da schifo a scuola!
Caterina: Quelli che prendi in giro tu insieme ai tuoi amici?!
Diego: Si, esattamente quelli. Noi stiamo sputando su ciò che abbiamo. Siete così tirchi
Amedeo: Noi abbiamo buon senso. Ecco perché non potrai toccare i tuoi soldi fino a che non avrai ventuno anni. Magari imparerai qualcosa in questi prossimi anni
Caterina: Diego noi speriamo solo che tu un giorno crescerai e potrai renderci finalmente orgogliosi della persona che diventerai
Diego: Non m’importa cosa pensate di me. M’importa dei soldi che non mi fate spendere e di tutte le cose che mi proibite di fare
Caterina: Lo facciamo per il tuo bene Diego!
Diego: Ma non è vero! Siete solo degli idioti
>>> 

Diego: Sentendomi papà si voltò, probabilmente per darmi un colpo meritato. Purtroppo non mi arrivò. Sbandò con la macchina mentre dall’altra carreggiata arrivava una macchina grande in velocità. Mamma urlò e papà non fece in tempo a tornare nella nostra corsia. Ricordo solo l’urto e le loro grida



Selena.



-Lo guardai sentendo una lacrima bagnarmi il viso mentre lui fissava il mare con l’amaro in bocca e con un espressione fredda e distaccata. Poi continuò.-

Diego: Sarebbe dovuto capitare a me. Io meritavo di morire quel giorno

-Gli presi il braccio e glielo accarezzai.-

Selena: Non dire così Diego. E’ stato un incidente
Diego: Un incidente che ho provocato io. Se non fossi stato così arrogante, così maleducato, papà non si sarebbe voltato per darmi quel colpo, non si sarebbe distratto e probabilmente sarebbero ancora vivi. Sai, non ci ho più messo piede in quella casa. Non so più neanche in che condizioni sia. Tutti i loro soldi, l’azienda di papà.. E’ tutto bloccato
Selena: Ormai hai già ventidue anni
Diego: Lo so, ma rimarrà tutto bloccato. Io non voglio niente
Selena: Ma quei soldi, quella casa e quel futuro sono i tuoi Diego. I tuoi genitori hanno lasciato tutto a te pensando che saresti riuscito a controllare tutto
Diego: Preferisco vivere con i soldi che mi guadagno con i lavoretti che faccio. Non voglio confermare di essere una delusione per loro
Selena: Secondo me non lo sei

-Lo vidi sorridere.-

Diego: Oh, si vede che non mi conosci bene
Selena: Secondo me è proprio il contrario. Ti conosco fin troppo, aldilà delle apparenze. So che tu hai un cuore grande, ma ti piace nasconderlo. Ti piace essere quello forte e menefreghista, ma tu non sei così. Credo che quell’incidente ti abbia cambiato parecchio. E poi avevi tredici anni che probabilmente è l’età peggiore per un essere umano. So che sei buono sotto la tua corazza e so che nonostante la mia musica non ti piaccia, nonostante tu dica che io sia una rompiscatole, in fondo mi vuoi bene
Diego: Si, certo
Selena: Si, è così! Lo so
Diego: E come lo sai? Sentiamo!
Selena: Sesto senso
Diego: Si certo! Scommetto che dovrei anche ringraziarti per aver fatto scappare via tutti i miei amici
Selena: I tuoi amici sono degli idioti
Diego: Su questo non c’erano dubbi!

-Ridemmo, poi tornammo entrambi seri.-

Diego: Secondo te dovrei andare a vedere casa mia?
Selena: Ci stai pensando?
Diego: Si, da quando ho compiuto ventuno anni è un pensiero che non mi da pace. E’ anche per questo che volevo partire in Inghilterra quest’anno. Ma..
Selena: I tuoi piani sono stati distrutti. Secondo me è il destino
Diego: Dici?

-Annuii guardando le nuvole che coprivano il cielo.-

Selena: Hai delle cose da sistemare qui Diego. Questa è casa tua e non la lasceresti mai

-Lui sospirò.-

Diego: Già!
Selena: Prenditi un po’ di tempo per pensarci ok?

-Lui annuì.-

Diego: Comunque la storia non è finita. Volevi sapere di questa ragazza, giusto?

-Annuii impaziente.-

Diego: Dopo l’incidente finii in coma per delle settimane. Non potevo reagire in nessun modo ma potevo sentire, sentivo e capivo tutto. Sai, oltre a mia nonna, veniva ogni santissimo giorno a trovarmi una ragazza, che mi leggeva libri, mi raccontava gli avvenimenti del paese e tante altre cose. Non c’era giorno che non venisse e io l’aspettavo, tutti i giorni. Cercavo di reagire quando ero presente ma non potevo fare nulla. E’ come essere chiusi in una scatola di metallo e bussare, bussare forte e nessuno ti sente, nessuno riesce a tirarti fuori da lì. Sai, quella ragazza mi è rimasta nel cuore. Non so chi sia, sicuramente qualcuna di qui. Per un periodo ho provato a cercarla, ma niente da fare. Era scomparsa. Perciò ho deciso di divertirmi. Poi quando la troverò metterò a posto la testa.

-Imbecille ce l’hai sotto al naso! Non potevo credere a ciò che sentivo. Quella era Camilla! Mi aveva raccontato la stessa storia. Cioè questo idiota è innamorato di Camilla senza saperlo?! Ero troppo eccitata ma dovevo riuscire a controllarmi altrimenti sarei scoppiata. Per fortuna iniziò a piovere così prendemmo tutto, risalimmo in moto e tornammo a casa, dopo la doccia dovevo assolutamente vedere Camilla.-



Justin.



-Quella mattina mi alzai presto e andai a fare colazione quando James arrivò in cucina.-

Justin: Hei James, che si dice? Il locale tutto a posto?
James: Si, sta venendo una meraviglia! Dovresti passare sai? Harvey sente la tua mancanza
Justin: Oh davvero?! Sapete è che volevamo che Ellie si riprendesse
James: Come sta?
Justin: Alla grande. E’ così attiva, così intelligente e così dolce. Si, lei sta bene. Passeremo insieme al locale uno di questi giorni. Oh senti avevi cercato per la mia nuova casa?
James: Oh si certo. Ho qui una cartellina che mi ha dato un agente immobiliare con tutte le case disponibili. E’ nel tuo studio
Justin: Perfetto. Gli darò uno sguardo e ti farò sapere. Grazie mille James
James: Figurati, e vieni a trovarci Roy!

-Mi fece l’occhiolino e ridemmo. Feci colazione e anche Chantal si svegliò. Ci preparammo tra baci, carezze e provocazioni. Mentre lei finiva di sistemarsi io presi il catalogo e andai in macchina ad aspettarla. Lo sfogliai e c’erano davvero tante case belle. In quel momento Chantal entrò in macchina.-

Chantal: Oooh sono così emozionata per oggi.. Ma cosa stai facendo?
Justin: Nulla, guardo delle nuove case. Voglio vendere questa
Chantal: Ma sei impazzito? E’ stupenda. No, non puoi farlo. E poi dove vorresti comprarla?
Justin: Silver Lake
Chantal: Ma è un posto così.. Così noioso!
Justin: E’ proprio quello che cerco. Voglio poter essere tranquillo
Chantal: Secondo me non sei tanto lucido. Dai andiamo che si fa tardi

-Feci spallucce. Forse Chantal aveva ragione, i posti tranquilli non fanno per me. Insomma sono Justin Bieber, niente per me è tranquillo. Buttai il catalogo nei sedili di dietro e partii. Ci aspettava una mattina abbastanza pesante. Incidemmo vari pezzi di canzoni e andavamo veramente forte. Dopo aver pranzato rientrai in saletta da solo, quel giorno iniziai a incidere la canzone per Ellie. L’avrei chiamata “Sunflower” e avrebbe parlato di lei e del suo coraggio. Appena uscii dalla sala di registrazione guardai il cellulare. Due chiamate perse da mamma. La richiamai.-

Justin: “Pronto mamma?!”
Pattie: “Ciao tesoro! Ho parlato con Owen per la questione di Ellie. Mi ha detto che lui conosce tante famiglie che sarebbero felici di adottarla”
Justin: “Cosa? Ne avete già parlato senza di me?”
Pattie: “Justin ascolta, prima ci muoviamo e meglio è. Ellie ha bisogno d’affetto, ha bisogno di crescere in una famiglia che le voglia bene”
Justin: “Lo so! Certo che lo so! Ma potevate almeno avvisarmi”
Pattie: “Lo stiamo facendo Justin”
Justin: “No, perché a quanto pare avete già deciso. Non potete farla adottare così. Non sappiamo nemmeno in quali mani andrà a finire. Non la lascerò nelle mani dello Stato. Voi lo sapete, mamma tu più di tutti, lo sai che non è una bambina normale. Lo sai che le relazioni sociali non sono proprio il suo forte. Non puoi lasciarla nelle mani di estranei”
Pattie: “Justin sapevi che sarebbe andata a finire così. Sapevi fin dall’inizio che ne avremmo parlato con delle strutture specializzate”
Justin: “Quelli sono dei carceri mamma. Se entra in una di quelle case famiglie non ne uscirà più. La distruggerebbe. Non sono adatte alla personalità di Ellie. Sai che non può funzionare”
Pattie: “So che è la cosa più giusta per questa bambina Justin. Non possiamo tenerla con noi come una clandestina”
Justin: “Ma non potete sbatterla nemmeno in uno di quei posti”
Pattie: “In una casa famiglia ci starà solo temporaneamente finché non verrà adottata”
Justin: “Mamma non possiamo farle questo”
Pattie: “Tesoro, è per il suo bene”
Justin: “Non è vero, lo sai anche tu”

-La sentii sospirare al telefono, poi cambiò discorso.-

Pattie: “Stasera torni qua?”
Justin: “Certo, resto anche a dormire. Ellie ha chiesto di me?”
Pattie: “Per tutto il giorno. Non ha fatto che nominare Roy di qua e Roy di là”

-Sorrisi pensando a quel faccino furbetto. Poi risentii la voce di mamma.-

Pattie: “Vedi, lei non sa nemmeno chi tu sia in realtà Justin, non possiamo essere egoisti, merita il meglio”
Justin: “Appunto! Credi che non lo sappia? Non voglio che siate solo voi a decidere, anche io ho diritto di parola. Lei è mia… Mia.. E’ la mia trovatella!”
Pattie: “E’ meglio parlarne faccia a faccia ok? Ci vediamo stasera”

-Sospirai.-

Justin: “A dopo”
Pattie: “Ti voglio bene”
Justin: “Anche io”

-Chiusi la chiamata e tornai in sala. Pensando alla faccenda di Ellie ascoltai la canzone di Chantal. Mi piaceva la sua voce anche se dovevo ammettere che quella di Selena era mille volte meglio. Perché ogni minuto che non ero impegnato con Chantal lo sprecavo a pensare a Selena? Lei era andata avanti e anch’io lo stava facendo anche se comunque sapevo che Chantal non era l’altra mia perfetta metà e questo lo percepivo davvero molto bene. Il pezzo mancante del puzzle, l’ultimo anello della catena, la mia anima gemella era Selena, ne ero sicuro e nonostante non stessimo più insieme questo non sarebbe mai cambiato.-
 

Hei meraviglieee <3
Eccomi qui!!
Che mi dite di questo episodio? Le cose iniziano a movimentarsi parecchio no?
Aspetto vostre recensioni e scusatemi tanto per il lungo periodo d’attesa. Ma d’ora in avanti andrò spedita, non preoccupatevi :)
Grazie mille per le recensioni
A presto, che dovrebbe essere o venerdì o sabato pomeriggio
Baci <3 <3
 
 
 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 20




Justin.



-Quel giorno in studio facemmo molto tardi. Riportai Chantal a casa sua alle 23:30 e poi tornai a casa di mamma. Non era previsto che tornassi così tardi così entrai più silenziosamente possibile. Chiusi la porta ancora al buio e andai in cucina dove aprii il frigorifero. Morivo di fame. La luce del frigo mi accecò ma riuscii a prendere tutto il necessario per farmi un panino. Poggiai tutto nel bancone a fianco al frigo quando sentii una voce che mi fece sussultare. Mi voltai, notando la sagoma al buio.-

Ellie: Non sei venuto a cena! Perché?
Justin: Ellie tesoro! Che ci fai in piedi a quest’ora? Dovresti essere a nanna
Ellie: Ho fatto la domanda prima io. Perché non sei venuto a cena? Noi ti aspettavamo
Justin: Mamma sa che molte volte finisco tardi di lavorare
Ellie: A me non lo avete detto però
Justin: Mi dispiace!
Ellie: Io ti stavo aspettando
Justin: Lo so tesoro!

-La presi in braccio e la feci sedere sul bancone in modo da essere faccia a faccia e anche se eravamo ancora al buio riuscivamo a vederci bene.-

Justin: Anche io non vedevo l’ora di tornare a casa per giocare con te, mangiare e raccontarti la storia di Cenerentola. Mamma non te l’ha raccontata?
Ellie: Lo ha fatto Owen, ha cenato con noi! Mamma stava mettendo i piatti nel mostro

-Sorrisi pensando alla lavastoviglie. Gli elettrodomestici non li aveva ancora inquadrati bene. Ne aveva ancora paura. Notai anche che disse mamma. Forse sentendolo da me si era confusa. Le accarezzai il visino.-

Justin: Visto? Ci ha pensato Owen
Ellie: Ma non mi è piaciuta
Justin: Perché?
Ellie: Perché lui non fa le voci che fai tu quando parla il papà del principe..
Justin: ..Il duca..
Ellie: Si! E non fa la voce dei topini e del principe e della fata madrina. Tu sei più bravo!

-Si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. La ripresi in braccio.-

Justin: Ti va se te la leggo io adesso? Posso rimediare così?

-La vidi sorridere e annuire. Uscimmo dalla cucina e salii le scale con ancora Ellie in braccio. Entrammo in cameretta e la misi a letto. Mi sdraiai a fianco a lei prendendo il libro dal cassetto del suo comodino e iniziai a leggere. Verso metà storia, Ellie mi toccò il braccio sbadigliando.-

Ellie: Lo sai Roy? Questa è la mia storia preferita

-Sorrisi.-

Justin: Si, lo so!
Ellie: Io sono come Cenerentola vero? Perché la trattavano tutti male e doveva fare i lavori degli altri. Roy, ma io quando divento una principessa?

-La guardai fare l’ultimo sbadiglio e chiudere gli occhietti. L’accarezzai.-

Justin: Ma tu lo sei già. Sei la mia principessa!

-Mi alzai piano dal letto, le rimboccai le coperte e le baciai la fronte.-

Justin: Buonanotte mia piccola Cenerentola!

-Uscii dalla cameretta e tornai al piano di sotto, in cucina, dove accesi la luce e la tv mettendola a volume basso, poi tornai al mio panino. Lo preparai e mi sedetti a tavola. Di cosa poteva parlare la tv se non di me? Lasciai a quel programma, David Letterman Show. Come ospite c’era Taylor Swift, una delle migliori amiche di Selena.-

David: Si, credo proprio che Bieber si stia montando la testa, ma tu sicuramente lo conoscerai molto meglio di me
Taylor: Non credere. E’ vero, era il fidanzato di una delle mie migliori amiche, ma non andava oltre. Non siamo mai stati amici. Non ci siamo mai trovati.. Non so se mi spiego
David: Oh si, ti spieghi benissimo. Io spero solo che stia studiando. Dovrebbe concentrarsi un po’ di più sulla sua cultura e mettere da parte per un po’ la musica. L’ultima volta che è stato qui non ha fatto una grande figura! Vero Paul?
Paul: Oh no di certo!

-Più vedevo quei vecchi ridere alle mie spalle e più li odiavo.-

David: Da quella volta non ha più accettato un nostro invito!

-Continuavano a ridere tutti quanti. Idioti!-

David: Taylor credi che ci possa essere un’altra possibilità per i famosi “Jelena”?
Taylor: Onestamente credo di no. Selena è troppo matura per stare con un bambino come Justin
David: Credo che tu abbia trovato le parole giuste. Non si sta comportando affatto bene
Taylor: No, infatti!
David: Snobba le fans e da buca alle interviste da quando sta insieme a quella ragazza. Si ubriaca e solo Dio sa cos’altro fa!
Taylor: Già. Ciò che posso augurare ai miei fans e di non diventare come lui. Ragazzi vi prego, non prendetelo come modello!

-Dopo aver sentito quella frase spensi immediatamente la tv.-

Justin: Ma vaffanculo!

-Sospirai, finii di mangiare e me ne andai a letto. Avevo davvero bisogno di dormire. La mattina seguente fui svegliato dai saltelli di Ellie sul mio letto.-

Ellie: SVEGLIA ROY, SVEGLIAAA
Justin: Sono sveglio, sono sveglio! Giuro

-Alzai il braccio in segno di arresa.-

Ellie: SCENDI GIU’ DAL LETTOOOO

-Mi prese l’altra mano e cercò di trascinami giù senza molti risultati. Si stancò di tirare e cambiò tattica. La vidi allontanarsi dal letto, prendere la rincorsa e saltarmi addosso. Sentii una bella botta.-

Justin: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH

-Lei rise.-

Ellie: Ti alzi adesso?
Justin: Mi alzo, mi alzo!

-Mi misi seduto a letto, mentre Ellie scendeva e mi prendeva la mano.-

Ellie: Voglio mangiare con te e io ho fame!
Justin: Così hai pensato bene di svegliarmi giusto?

-La vidi annuire, sorrisi e mi alzai. Insieme scendemmo le scale e andammo in cucina dove mamma preparava la colazione. C’era anche Owen. Sia io che Ellie ci avvicinammo da mamma e le demmo un bacio poi Ellie corse a dare un bacio anche a Owen, io mi limitai a dargli un cinque.-

Justin e Ellie: BUONGIORNO
Pattie: Buongiorno tesori!
Owen: Buongiorno ragazzi!
Justin: Owen cosa ci fai qui?
Owen: Mi sono alzato presto e ho pensato di venire a scroccare la colazione qui

-Lo guardai.-

Justin: Hai fatto bene!

-Ridemmo poi Owen prese Ellie sulle sue gambe.-

Owen: Fame?
Ellie: Da morire!

-Dopo aver mangiato andammo a preparaci, io sarei dovuto andare in studio e mamma avrebbe ospitato Jazzy e Jaxon. Dopo aver salutato tutti e aver promesso ad Ellie che sarei rientrato di pomeriggio, uscii di casa e andai a prendere Chantal. Dovevamo finire la nostra canzone e lei altri due pezzi suoi. Mentre aspettavo in macchina che uscisse il mio telefono squillò, era Scooter.-

Justin: “Scoot ciao!”
Scooter: “Hei, ti porto delle belle notizie”
Justin: “Sono tutto orecchi”
Scooter: “Ellen DeGeneres ha invitato te e Chantal nel suo show per una chiacchierata”
Justin: “Me e Chantal?!”
Scooter: “Esattamente! Ha saputo che state insieme e che adesso lavorate anche insieme e poi mi ha detto che vorrebbe vedere Chantal di persona. Inoltre è da un po’ che tu non vai a farti una chiacchierata con lei!”
Justin: “Mmh, non so”
Scooter: “Potresti smentire tutte le cose orrende che stanno uscendo sul tuo conto”
Justin: “Già, hai ragione, credo che lo farò. Per quando è prevista l’intervista?”
Scooter: “Venerdì mattina, voi entrerete in studio verso le 11:30 e l’episodio andrà in onda il pomeriggio alle 16:00”
Justin: “Perfetto! Grazie Scoot”
Scooter: “Allora ci sarete?”
Justin: “Certo, Chantal impazzirà di gioia”
Scooter: “Allora ci risentiamo”
Justin: “Si, ciao”

-Chiusi la chiamata e aspettai che Chantal entrasse in macchina. La vidi correre, chiudere la porta e ricorrere per salire in macchina. Si sedette e chiuse la portiera con il fiatone.-

Chantal: Scusami, scusami per il ritardo!

-La guardai e sorrisi.-

Justin: Non preoccuparti piccola!

-Mi avvicinai a lei e la baciai.-

Chantal: Stanotte cosa facciamo?
Justin: Perché non andiamo a casa mia e stiamo soli soletti?
Chantal: Hai voglia di coccole eh?!
Justin: Non sai quanto!

-Lei mi baciò poi accesi la macchina e partii.-

Justin: Sai ho una bella notizia per te!
Chantal: Anche solo vederti per me è una bella notizia

-Ridemmo.-

Justin: Hai presente The Ellen DeGeneres Show?

-La vidi annuire interessata.-

Chantal: Adoro quel programma. In Francia lo guardavo sempre su youtube
Justin: Beh.. Vedi, Ellen non vede l’ora di chiacchierare con noi!
Chantal: COSA?!! CON NOI?
Justin: Già, me e te!

-Le feci l’occhiolino.-

Chantal: I-io non ci posso credere
Justin: Credici tesoro ed inizia a prepararti
Chantal: Sicuro che non sia uno scherzo?!
Justin: Non lo è

-Chantal impazzì di gioia, non riusciva a crederci e per tutta la mattinata non fece altro che chiedermi se era vero, dovetti rispedirla in saletta con una spinta. Non avrebbe parlato d’altro per giorni.-



Selena.


-Quella sera mi trovavo a casa di Camilla, avremmo fatto un pigiama party. Era un po’ imbarazzante dato che i genitori e suo fratellino non parlavano la mia lingua però riuscimmo lo stesso a comunicare grazie a Camilla che traduceva. Dopo mangiato salivamo le scale per andare nella sua camera e lì riprendemmo il discorso della sera.-

Selena: Ma perché non vuoi dirglielo?! Io non ti capisco
Camilla: Perché poi lui rimarrà deluso! Chissà che ragazza si aspetta
Selena: Ma lui è innamorato di te e tu di lui! Insomma non si è innamorato per il tuo aspetto, nemmeno ti ha visto, era in coma! Lui si è innamorato di te per le tue premure, per la tua gentilezza
Camilla: Fidati Sel, non funzionerà mai. Ora cambiamo argomento

-Sbuffai, non l’avrei avuta vinta con Camilla. Avrei dovuto fare tutto da sola, lo sapevo. Dopo aver fatto le scale ci fermammo davanti ad una porta. Era la prima volta che entravo in camera di Camilla e rimasi sbalordita.-

Camilla: Ecco, questa è la mia camera! Ora capisci perché vengo sempre da te?

-Sentii la sua voce preoccupata ma sorrisi avvicinandomi alle pareti.-

Selena: Diavolo, chi è questa tizia? Non l’ho mai vista!
Camilla: Oh ma davvero?!

-Scoppiammo a ridere toccando uno dei poster con me raffigurata.-

Selena: Mi piace davvero molto la tua camera
Camilla: Aspetta che accenda il computer. Era rotto e oggi l’assistenza me lo ha restituito. Avevo chiesto di non cancellarmi i dati. Non so cosa sia meglio a questo punto. Sapere che tutti i dati sono andati perduti o farti vedere il mio sfondo..
Selena: Dai, cosa vuoi che sia!

-Accese il computer e andò in bagno a mettersi il pigiama. Intanto il pc chiese la password. Urlai dalla sua camera.-

Selena: QUAL E’ LA PASSWORD?!

-Lei urlò in risposta.-

Camilla: DOVRESTI SAPERLA!

-Rientrò in camera facendosi una coda alta e mettendosi gli occhiali che aveva sopra la scrivania.-

Selena: Ora si che hai ristretto il campo eh!
Camilla: Dai spostati!

-Ridemmo mentre lei mi diede una fiancata spostandomi. Le feci posto con la sedia e la scrisse accedendo al suo computer che stava ancora caricando.-

Selena: Uffa ma adesso la voglio sapere!
Camilla: D’accordo, d’accordo! E’ “Stars Dance”
Selena: Oh che onore!

-Risi.-

Camilla: Domani staccherò tutti i poster, promesso!
Selena: Puoi anche tenerli tesoro, per me non c’è problema
Camilla: Adesso che siamo..
Selena: Dobbiamo ripassare per questa strada Cami?! Cedevo di avertelo fatto capire bene
Camilla: Si, lo so però..
Selena: Però un corno, siamo Amiche con la A maiuscola! Non aver paura di dirlo davanti a me
Camilla: Va bene! Comunque adesso che siamo amiche i poster non servono più, ho te in carne ed ossa! Non posso essere più fortunata
Selena: Lo stesso vale per me!

-L’abbracciai quando finalmente il computer smise di caricare. Aveva come sfondo una foto mia e di Justin. In un primo momento fu un colpo al cuore poi però la guardai bene, non eravamo niente male come coppia.-
 
 

Hei bellezze :)
Finalmente vi posto il nuovo episodio.
Che ve ne pare? :)
Mi fate sapere? Siete in tanti a seguire la storia ma in pochi mi scrivete
Prima eravate di più, non mi piace che la storia cali :(
Vi prego attivateviiiiiiiiii e scrivetemi cosa ne pensate della storiaaa :)
Beh io vado, baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 21
*** AVVISO ***


Ciao a tutti :)

Si, sono ancora viva. So che è da tanto che non aggiorno, mi dispiace farvi attendere così tanto, ma sto cercando di mettere la parola fine all'altra mia storia.
(Se volete, passate a dargli uno sguardo "The magic of being sisters")
Ho deciso di creare questo avviso per dirvi che riprenderò questa storia a Ottobre ok?
Spero non sia troppo per voi e spero che la storia continui a piacervi
Non voglio perdervi :(
Mi fate sapere se ci siete ancora? Volete che la continui o devo eliminarla direttamente?
Davvero, fatemi sapere con una recensione o anche un messaggio privato.
Per qualsiasi cosa io ci sono :)
Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Everything’s gonna be alright

Capitolo 21



Selena.



-Avevo passato un altro mese in Italia e vi dirò che iniziavo ad ambientarmi, ormai anche le persone del paese mi conoscevano e mi salutavano con un grande sorriso trattandomi come una persona normale più o meno. Stavo studiando l'italiano perciò riuscivo a fare un po' di conversazione. Ne ero felice e anche la nonna. Lei decise di tornare in Texas dal nonno, io invece decisi di trattenermi ancora in paese, anche se sapevo che non sarei potuta restare lì per sempre. Ero felice perché stavo riuscendo a far avvicinare Diego e Camilla. Diego aveva iniziato a scongelarsi e Camilla ad essere un po' più sicura di sé. Ero la loro fata madrina. Purtroppo Camilla mi aveva fatto giurare di non dire a Diego che lei era la ragazza misteriosa dell'ospedale perciò dovevo tenere la bocca chiusa. Comunque iniziavamo ad essere un bel gruppo eravamo solo all'inizio ma stava andando tutto bene. In quei giorni sembravamo tutti delle api operaie, eravamo super impegnati con i preparativi della festa di paese che tutti aspettavano per tutto l'anno. Mi raccontarono che il paese si accendeva in quella settimana. Noi decidemmo di organizzare un locale all'aperto con un palco musica e un bar. Diego e i suoi amici con l'aiuto del comune e del sindaco riuscirono ad invitare una famosa band italiana i "Dear Jack" a suonare l'ultimo giorno della festa. Quel pomeriggio portavamo gli scatoloni di bibite al locale teoricamente ognuno ne avrebbe dovuto portare una. Va beh Diego ne prendeva anche tre ma io e Camilla non avevamo mica la sua forza! Diego superò me e Camilla ridendo.-

Selena: Hai tanto da ridere?
Diego: Mi sto anche trattenendo! Andiamo non vi vergognate? State portando una scatola in due!
Selena: E' pesante!!
Diego: La verità è che siete delle scansafatiche. Dovreste fare un po' di palestra!

-Ok, lo disse guardando principalmente me.-

Selena: Perché guardi me?
Diego: Ma chissà come mai! Camilla gioca a pallavolo, si allena. Lei riesce a portare una scatola intera. Scommetto che l'hai supplicata per aiutarti
Selena: Cosa? Che oltraggio! No, non è vero, non le ho chiesto niente
Diego: L'hai messa nelle condizioni di aiutarti!
Camilla: Si è seduta sopra scatola disperata. Cos'avrei dovuto fare?
Selena: Traditrice!
Camilla: Sel, forse ha ragione Diego, dovresti iscriverti in palestra, vai con lui
Selena: Cosa? Ma io faccio già un sacco di movimento! 
Diego: Quale sarebbe scusa?
Selena: Uso le gambe?! Svegliaa
Camilla: E quello ti sembra movimento?
Selena: Certo!

-Diego guardò Camilla.-

Diego: A casa è già molto se si alza per andare dalla MIA camera al bagno. E' già troppo
Selena: Più movimento di così!
Camille: Si muore vero?!

-Qui due scoppiarono a ridere e Diego diede il cinque a Camilla mentre io li guardavo esterrefatta.-

Selena: Insieme vi odio!

-Risero poi Camilla parlò.-

Camilla: Coraggio, portiamo questa ultima scatola dentro

-Così facemmo e mi sedetti sul divanetto, presi il telefono e lo guardai. Ancora niente. Camilla si sedette accanto a me abbracciandomi.-

Camilla: Non tormentarti per Justin. E' grande e sa badare a se stesso. Ha deciso di stare con quella Chantal? Lascialo cuocere nel suo brodo. Insomma si vede lontano un miglio che..
Selena: Che lei se ne approfitta. Già, lo so. Dalla prima volta che sono stati da Ellen hanno iniziato ad essere ospiti di un sacco di programmi. A lei piace stare al centro dell'attenzione. Si vede dalle interviste. A me preoccupa Justin. Quando lui si innamora non vede niente. Diventa cieco e le cose che sono evidenti per tutti lui non le coglie. Non voglio che stia male perché gliene ho già fatto troppo io. Quando lui viene ferito smette di ragionare e fa solo stupidaggini
Camilla: Sel tu non puoi farci niente. Justin deve essere responsabile di se stesso. Essere maturi è anche questo
Selena: Spero solo non faccia stupidaggini
Camilla: Lo so!

-Mi accarezzò il viso e mi schioccò un bacio sulla guancia quando Diego si avvicinò a noi.-

Diego: Cami posso parlarti un momento?
Camilla: Certo!

-Lei mi ri accarezzò e si alzò seguendo Diego, io decisi di chiamare mamma e Brian. Volevo sentire anche Gracie che era diventata una gran chiacchierona.-



Diego.



-La portai al magazzino per avere un po' di privacy e la guardai.-

Camilla: Waoh quanto mistero!
Diego: Avrei bisogno di una tua consulenza
Camilla: A proposito di?
Diego: Dell'azienda di mio padre. Tu sei al terzo anno di giurisprudenza giusto?
Camilla: Si! Ma non credo di essere in grado..
Diego: Mi serve solo qualche consiglio, sicuramente ne capisci più di me
Camilla: Io non ti prometto niente
Diego: Tranquilla!
Camilla: Allora uno di questi giorni vieni a casa mia così controlliamo i documenti
Diego: Grazie, sei un angelo!

-La guardai per qualche istante poi parlai.-

Diego: Senti voglio scusarmi con te
Camilla: Scusarti?
Diego: Sono sempre stato uno stronzo con te, fin da quando eravamo bambini. Ti prendevo in giro con i miei amici e crescendo sono diventato anche arrogante
Camilla: Diego non c'è bisogno..
Diego: No, almeno le mie scuse te le devo. Non posso fare altro. Sai, sei una ragazza davvero in gamba, mai lo avrei detto!
Camilla: Perché l'aspetto inganna?
Diego: No, perché io sono sempre stato un ragazzino di cervello e solo ora mi rendo conto di star crescendo perché inizio a vedere al di là dell'apparenza. Per te l'apparenza non c'entra, insomma guardati, sei molto carina, solo un idiota non ti vorrebbe!

-La vidi arrossire e tirarsi su gli occhiali. Era così bella e timida.-

Diego: Sai ciò che prima definivo come tuoi "difetti", per i quali ti prendevo in giro con quegli idioti, ora noto che ti danno un tocco speciale e grazioso. Guarda per esempio le tue piccole lentiggini sugli zigomi..

-Le accarezzai dolcemente lo zigomo sinistro con il dito.-

Diego: .. Sono così carine. E un tempo potavi l'apparecchio, ma ora i tuoi denti sono perfetti e rendono il tuo sorriso contagioso e splendido. E i tuoi occhiali mostrano esattamente ciò che sei, una ragazza con una grande cultura e tanta voglia di imparare. Perdonami se queste cose non le vedevo prima dell'arrivo di Selena. Non dirglielo, ma essere suo amico mi ha cambiato in meglio, mi fa vedere le cose da un altro punto di vista e in fondo le voglio bene. Questo deve rimanere fra noi però

-La vidi scoppiare a ridere e si avvicinò a me.-

Camilla: Non devi preoccuparti Diego..

-Mi toccò il braccio e sentii una scossa. Era una sensazione strana. Era come se un angelo mi avesse colpito al cuore. Ripresi a guardarla.-

Camilla: Io ti ho già perdonato. Sono felice che noi siamo amici ora

-Sentire la parola "amici" mi fece perdere tutto l'entusiasmo stranamente.-

Diego: Finalmente inizio a circondarmi di giuste persone

-Le presi il braccio, l'avvicinai a me e l'abbracciai. All'inizio la sentii rigida ma poi si lasciò andare al mio affettuoso abbraccio. Dopo essermela goduta tra le mie braccia per qualche momento risi.-

Diego: Sai credo che sarà difficile per me accettare il tuo fidanzato
Camilla: Ma io non ho un fidanzato
Diego: Ma lo avrai. Stai uscendo dal tuo guscio e tutti lo noteranno

-Ci staccammo dall'abbraccio e lei sorrise.-

Camilla: Grazie Diego per avermi fatto le tue scuse
Diego: E' il minimo che possa fare. Grazie a te per avermi perdonato. Ora coraggio, torniamo da Selena o..
Camilla: O penserà male!
Diego: Già!

-Ridemmo e tornammo dalla nostra famosa, pazza, amica americana.-




Justin.



-Quella mattina io e Chantal finimmo con un altra intervista. Con lei andava tutto alla grande anche se iniziavo a stancarmi. Sembrava più attaccata alla fama che a me. Adesso pretendeva di fare un album da solista. Già, mi stava dando un mucchio di problemi, comunque fare uscire il nostro duetto era stata una cosa incredibilmente intelligente. Avevo riacquistato una certa visibilità, ma non avevo più tanto tempo per stare in giro con i miei fans. Dovevo occuparmi di Chantal, del lavoro e di Ellie anche. Oh Ellie. Quel girasole cresceva a vista d'occhio. In quel mese eravamo riusciti a farla andare d'accordo con Jazmyn e Jaxon. La cosa sorprendente è che aveva stretto più amicizia con Jazzy che con Jaxon! Quella bambina ci sorprendeva sempre. Chantal mi riportò alla realtà e mi riconcentrai sulla guida.-

Chantal: E' stato fantastico! Non vedo l'ora di iniziare a registrare
Justin: Non registrerai niente per ora Chantal! Te lo avevo detto. Eravamo d'accordo. La tua era solo un'idea. Non capisco perché tu durante l'intervista abbia annunciato questo nuovo album immaginario senza parlarne con me
Chantal: Perché non vuoi farmi registrare?
Justin: Penso che ti stia concentrando troppo sulla fama e poco su di me
Chantal: Non mi concentro su te? Facciamo continuamente l'amore
Justin: Ci vediamo solo per fare quello e per le interviste!

-Arrivammo e fermai la macchina davanti a casa di Jason dove abitava ancora Chantal.-

Chantal: Dio Justin e piantala! Sei così paranoico. E viviti la vita!

-Scese dalla macchina e chiuse lo sportello sbattendolo. Io aprii il finestrino.-

Justin: MA NON DOVEVAMO PRANZARE INSIEME?
Chantal: NON NE HO PIU' VOGLIA! VAI A FARTI UN GIRO. TI CERCO IO

-Sbuffai, probabilmente era meglio così. Ero nervoso. Decisi di tornare a casa, sicuramente non avrei risposto a Chantal per un po'. Entrai in casa e subito venni assalito da Ellie.-

Ellie: ROOOOYYYY FINALMENTE! HAI FINITO DI LAVORARE?
Justin: Certo girasole!

-Le diedi un bacio e andammo in cucina dove mamma e Owen a quanto pare mi aspettavano.-

Justin: Ciao!
Pattie e Owen: Ciao!
Owen: Allora, questa casa nuova l'hai trovata?
Justin: No e credo smetterò di cercarla sinceramente. Sto nella mia
Pattie: Eri così deciso a cambiare casa! Cosa è successo?
Justin: Chantal mi ha fatto cambiare idea.. Insomma ha ragione, la mia è una favola, perché dovrei cambiarla?
Pattie: Credo che Chantal stia avendo troppa influenza su di te!
Owen: Concordo pienamente!!

-Ellie si sedette a tavola per magiare.-

Ellie: Chantal è la tua fidanzata vero?
Justin: Si!
Ellie: Mi sta antipatica
Justin: Non la conosci neanche piccola
Ellie: Tu stai sempre con lei e poco con me

-Mi avvicinai e le diedi un bacio poi anche io mi sedetti a tavola.-

Justin: Oh tra un mese ci sarà l'apertura del nuovo bar di Harvey. Ieri sono passato era molto felice
Ellie: Posso venire anche io?
Justin: Certo, siamo tutti invitati!

-Tutti sorrisero, poi mamma mi guardò seria.-

Pattie: Tesoro stasera io, te e Owen dobbiamo parlare!

-La guardai. Sapevo di cosa volevano parlare. Di Ellie e della sua situazione. Mi feci freddo e sospirai.-

Justin: Ok
Ellie: Di cosa dovete parlare?
Owen: Di lavoro lupetta
Ellie: Aah che noia! Io posso andare a giocare in cameretta?
Pattie: Tu devi tesoro!

-Ellie sorrise e l'argomento cadde. Fummo distratti dal pranzo, morivamo tutti di fame. Purtroppo la chiacchierata tra me, la mamma e Owen, non sarebbe stata per niente leggera.-


Ehi bellezze rieccomi qui con finalmente il continuo!
Che dite? Devo continuare?
Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Everything’s gonna be alright

Capitolo 22





Justin.



-Aspettammo che Ellie salisse in cameretta poi mamma iniziò il discorso.-


Pattie: Vedi tesoro..

Justin: So già dove volete arrivare! Scordatevelo

Pattie: Justin, ascoltami. Ellie ha bisogno di crescere in una famiglia che le voglia bene!

Justin: Perché? Credi che io non le voglia bene?

Pattie: Non è questo il punto. Lei non può stare qui. Ha bisogno di crescere come una bambina normale, ha bisogno di uscire di fare nuove amicizie. Anche se sta molto bene con noi, qui non può restare. Le mentiamo in continuazione, sulla tua vita, sul tuo nome..

Justin: LO FACCIO PER PROTEGGERLA!

Owen: Ora calmati!


-Cercò di avvicinarsi ma lo bloccai.-


Justin: TU STAI ZITTO!


-Furibondo lo guardai puntandogli contro il dito.-


Justin: E' tutta colpa tua. Tu hai messo queste cose in testa alla mamma!


-Owen sembrò voler parlare ma rimase zitto. Probabilmente era la cosa migliore da fare.-


Pattie: Stai dando di matto Justin. Sapevo già cosa sarebbe successo. A Owen ho chiesto solo una consulenza dato che lui è nel mondo delle adozioni e dei servizi sociali

Justin: Ellie sta bene con me. Si fida di me!

Pattie: Avrà dei genitori di cui potrà fidarsi

Justin: Ma non diciamo cazzate! Lei non si fida di nessuno, solo di me e voi ma perché io le ho dato la mia parola che non le avreste fatto nulla di male

Pattie: Lo sapevi Justin, sapevi che Ellie non sarebbe potuta restare qui. Ragiona. Che vita puoi darle tu? Spesso sei in tour, sei invaso dai paparazzi, fai un'intervista dietro l'altra, hai orari impossibili

Justin: TU DOVRESTI AIUTARMI!

Pattie: E' quello che sto facendo tesoro. Tu vuoi che Ellie sia felice, lo so. Ma restando qui lei non lo sarà per sempre. Quello che voglio farti capire è che se rimane qui, vivrà in gabbia. Sarà come una clandestina perché nessuno deve vederla. Deve crescere come una bambina normale. Lei con il tempo dimenticherà la sua vita precedente perché fortunatamente è ancora piccola

Justin: Non posso lasciarvelo fare. Io le ho promesso che ci sarei sempre stato

Pattie: Fai una cosa molto più importante tesoro. Le darai un futuro felice se la lascerai andare


-Owen s'intromise e lo lasciai parlare.-


Owen: Inoltre non può restare qui ancora per molto. Qualcuno se ne accorgerà e i servizi sociali verranno a prenderla. E voi passerete molti guai. Justin so che sei abituato a fare come ti pare e ad ottenere tutto ciò che vuoi, ma con la vita delle persone non si scherza, non si scherza affatto, soprattutto con quella di una bambina

Justin: Tu credi che Ellie per me sia solo un capriccio?! Ti sbagli

Owen: Non l'ho detto e non lo penso. Sto solo dicendo che Ellie non potrà stare qui ancora per molto tempo


-Mi sedetti sulla sedia ormai praticamente rassegnato, loro avevano già deciso.-


Justin: In che famiglia andrà a stare? Io voglio conoscerli. Quando me la porterete via?

Owen: Vedi, lei potrà rimanere qui per massimo un mese e mezzo e non abbiamo ancora trovato la famiglia adatta

Justin: Dove starà allora se non avete ancora trovato una famiglia?


-Owen e mamma si guardarono e da quello sguardo capii. Infuriato mi alzai dalla sedia.-


Justin: NO, VOI NON LO FARETE. DOVRETE PASSARE SUL MIO CADAVERE PRIMA!

Pattie: Justin..

Justin: JUSTIN UN CAZZO! ELLIE NON ANDRA' IN UNA CASA FAMIGLIA!


-Furente uscii da casa sbattendo forte la porta. Il sangue iniziava a bollirmi nelle vene. No, non avrei permesso che il mio piccolo girasole venisse portato in una casa famiglia. Salii in macchina e iniziai a guidare. Mi fermai al semaforo rosso e fui invaso da fan e paparazzi che non mi lasciavano passare. Avevano scelto il momento sbagliato per infastidirmi. Suonai il claxon ma non erano intenzionati a spostarsi, erano tutti accalcati sulla mia macchina. Sempre più arrabbiato aprii il finestrino, mi sporsi e urlai proprio in faccia ad una mia fan, la quale mi porgeva il suo diario che scivolò dentro il finestrino per poi incastrarsi tra la portiera ed il sedile.-


Justin: CAZZO, MA VI VOLETE SPOSTARE? FATEMI PASSARE O GIURO CHE VI METTO SOTTO CON LA MIA MACCHINA!


-Richiusi il finestrino, risuonai il claxon e poi ripartii senza preoccuparmi. Loro si sarebbero spostati. Continuai a guidare fino al quel parco abbandonato in periferia, quel parco a cui sia io che Ellie eravamo tanto affezionati. Parcheggiai e andai a sedermi proprio sotto il nostro albero che era stato piantato in cima alla piccola collina, la quale permetteva di vedere tutto il parco che era in pessime condizioni. La mia mente mi riportò indietro nel tempo a quando portai lì Ellie per la prima volta e le diedi il suo nome. Tutti quei ricordi viaggiavano nella mia mente e non riuscivo più a controllare le lacrime che scivolarono giù per il mio viso. L'avrei delusa e questo mi distruggeva. Le avevo promesso che niente ci avrebbe separati ma la verità era che stava succedendo. Riguardai sul mio telefono le sue foto. Guardai la prima che le scattai. Sorrisi ripensando a quel giorno. Non capiva che magia io stessi facendo. Se lei era in un posto come poteva essersi spostata in quella scatola? Si, il mio telefono era una scatola! Tornai ancora indietro con le foto e BAAM, fu un colpo al cuore. Io tenevo stretta fra le mie braccia quel dolce angelo dai capelli corvini e dalle labbra carnose. Solo Dio sapeva quanto avevo bisogno di lei in quel momento. Uscii dalle foto e composi il numero senza curarmi della situazione, dell'ora e di come c'eravamo lasciati. La chiamai seguendo il mio cuore era tutto ciò che volevo fare mentre le mie lacrime non riuscivano a fermarsi.-




Selena.




-Quella notte fui svegliata dalla suoneria del mio telefono. Guardai la sveglia, erano le 2:00 del mattino. Chi era il malato di mente che mi chiamava a quell'ora? Risposi senza guardare chi fosse, ero troppo assonnata.-


Selena: "Pronto?"

Justin: "Ehi, sono io"


-Sentire la sua voce mi fece svegliare completamente. Mi misi seduta con la schiena poggiata alla testata del letto.-


Selena: "Justin!"

Justin: "Ti disturbo?"

Selena: "Qui sono solo le 2:00 di notte, ma no, tu non mi disturbi mai"

Justin: "Oh bene"


-Lo sentii tirare sul col naso. Piangeva probabilmente. Entrambi eravamo a disagio.-


Selena: "Bieber, non dirmi che piangi!"

Justin: "Sfido chiunque ad essere nella mia situazione e a non piangere"


-Sentire quella frase mi turbò.-


Selena: "In che casino ti sei messo?"

Justin: "Non si tratta di me"

Selena: "Di chi allora?"

Justin: "E' una storia molto lunga"

Selena: "La notte ancora è giovane. Ti ascolto!"


-Quella notte io e Justin passammo tre ore al telefono. Alle 5:00 del mattino mi risdraiai a letto ma niente, non riuscivo a prendere sonno dopo quello che mi aveva detto. Qualche secondo più tardi sentii arrivare un messaggio. Era Justin. Mi aveva mandato la foto della bambina. Quanto era carina, non potevo credere che dietro a quel sorriso e a quell'espressione così felice si nascondesse una storia così triste. Lessi il messaggio.-


Justin: "Ecco il girasole che sta illuminando la mia vita. Grazie per avermi ascoltato, avevo bisogno di te"


-Risposi al messaggio.-


Selena: "E' stato un piacere! Anche io avevo bisogno di ascoltare la tua voce"


-Avrei davvero voluto aiutarlo ma ero dall'altra parte del mondo. L'unica cosa che potevo fare era parlargli e per il momento questo bastava sia a me che a lui.
La mattina seguente, mi alzai e andai in cucina a fare colazione. Entrai e vidi Camilla seduta a tavola con Diego, guardavano dei fogli e per mia felicità erano seduti vicini, molto vicini. Appena mi videro mi guardarono.-


Diego: Alla buon ora dormigliona

Selena: Dormigliona? Che ore sono?

Camilla: Quasi mezzogiorno. Saremmo dovute uscire a comprare le decorazioni per il locale tipo tre ore fa!

Selena: Scusa! Mi sono completamente dimenticata. Stanotte praticamente non sono riuscita a chiudere occhio

Camilla: Tranquilla mi ha dato un passaggio Diego


-La guardai con uno sguardo malizioso e subito lei mi mimò un no con la mano mentre Diego continuava a leggere i fogli. Risi e mi sedetti a tavola con loro.-


Selena: Cosa combinate di bello?

Diego: Avevo dei dubbi sulle carte dell'azienda di papà e così ho chiesto a Camilla di aiutarmi

Camilla: E a quanto vedo non c'è nessun problema che impedisca a Diego di riaprire l'azienda

Selena: Ma è una notizia fantastica! Stai facendo la cosa giusta

Diego: Lo spero! Grazie Sel per avermi messo la pulce nell'orecchio

Selena: Non c'è di che!


-Gli feci l'occhiolino e sorridemmo.-


Selena: Ma tua nonna?

Diego: E' andata a trovare una sua amica

Camilla: Sentite, perché non usciamo per pranzo tutti insieme?


-Io e Diego guardammo sbalorditi Camilla. Lei non aveva mai avuto il coraggio di proporre un'uscita tutti insieme, specialmente con Diego davanti. Ero fiera di lei, stava iniziando a controllare la sua esagerata timidezza e probabilmente la sua autostima non faceva che aumentare, cosa che mi rendeva molto felice. Anche Diego si mostrò contento di quella sua idea.-


Diego: Si, io ci sto!


-La vedemmo arrossire. Dio quanto si notava che amava quell'idiota di Diego. L'unico a non accorgersene era proprio lui. Quei due dovevano essere aiutati con urgenza. Risposi anche io.-


Selena: Sii! Idea geniale, anche perché muoio di fame. Dove andiamo?

Camilla: Cinese

Diego: Cinese


-Entrambi si guardarono e risero. Diego la guardò come se stesse guardando una valanga d'oro.-


Diego: Non ti facevo una patita del cinese

Camilla: Oh beh, tante cose non conosci di me!


-Bang! Eh brava Camilla. Non poteva trovare risposta migliore per lasciarlo così, in sospensione. Stava diventando brava ad accalappiare Diego! Ero fiera di lei. Lui la guardò come per replicare ma la sua testolina non riusciva a pensare ad alcuna risposta, ecco perché rimase immobile a guardarla con la bocca semi aperta. Comunque chiamatemi pure capricciosa ma a me non andava di mangiare cinese.-


Selena: Io ho voglia di pizza

Camilla: Ti prego, non trascinarci in pizzeria di nuovo!

Selena: E' da tanto che non mangiamo pizza

Diego: Da ieri!

Selena: Naaah!

Camilla: Si invece!


-Sbuffai, quando il mio cellulare suonò. Guardai chi fosse. Justin. Il mio cuore accelerò i battiti. Subito mi alzai dalla sedia e andai a rispondere in camera mentre sentii la voce di Diego urlare..-


Diego: NON TI ASPETTEREMO PER UN'ORA! SE NON SEI PRONTA TRA DIECI MINUTI NOI ANDIAMO A MANGIARE SENZA DI TE!


-Sapevo che quel pomeriggio avrei mangiato da sola. Justin era più importante. Urlai in risposta.-


Selena: OOOK!


-Chiusi la porta, mi buttai sul letto e accettai la chiamata. Era con Facetime quindi riuscii a vederlo. Solo Dio sapeva quanto mi fosse mancato.-


Justin: “Wooh. Io non so che dire Sel, sei sempre bellissima”

Selena: “Mi sono appena svegliata”

Justin: “Appunto”

Selena: “Dimmi tutto”

Justin: “Non riuscivo a dormire e pensavo a te”

Selena: “Che onore”

Justin: “Ti ho pensata spesso da quando ci siamo lasciati”

Selena: “Mi dispiace per com'è andata a finire. Non volevo succedesse così”

Justin: “Nemmeno io. Comunque avevi ragione tu, non eravamo niente. Avevi tutto il diritto di volerti staccare da me. Fingevamo solo una relazione”

Selena: “Secondo te fingevamo davvero?”

Justin: “Io no!”


-Cercai di cambiare argomento, il suo sguardo intenso mi imbarazzava.-


Selena: “Sei uscito con Chantal ieri notte?”

Justin: “No, non avevo voglia di vederla. Ero ancora su di giri per aver parlato per ore con te”

Selena: “Già, lo stesso vale per me”


-Sentii Diego urlare dalla cucina.-


Diego: NOI ANDIAMO! BUON PRANZO!


-Urlai in risposta.-


Selena: CIAOOO! DIVERTITEVI


-Sentii la porta di casa chiudersi e mi riconcentrai su Justin.-


Justin: “Chi è questo Diego?”

Selena: “Geloso?”

Justin: “Si. Dato che io non posso averti spero che tu abbia trovato qualcuno alla tua altezza”


-Stavo per rispondere quando improvvisamente Justin si voltò e sentii una vocina squillante parlare. Vidi Justin alzarsi dal letto e poi tornarci con una splendida bambina in braccio.-


Justin: “Perché sei qui?”


-La bambina rispose sussurrando.-


Ellie: “Perché non riuscivo a dormire”

Justin: “Anche tu?”


-Lei annuì.-


Justin: “E' proprio una nottataccia. Senti un po' principessa Cenerentola, vuoi conoscere una mia amica speciale?”

Ellie: “Sii!”


-Justin l'avvicinò a sé in modo da farci vedere. Si vedeva lontano un miglio che lui stravedeva per lei. Era davvero bellissima.-


Selena: “Ciao piccola, io sono Selena”


-Lei scoppiò a ridede.-


Ellie: “Che nome buffalo il tuo”

Justin: “Buffo Ellie, si dice buffo”


-La vidi dare un colpo al braccio di Justin e sbuffare però poi si corresse.-


Ellie: “Che nome buffo!”

Selena: “Lo trovi buffo?”

Ellie: “Siiii”


-Scoppiò a ridere e sorrisi anche io.-


Selena: “Tu come ti chiami invece?”

Ellie: “Ellie! Roy mi ha chiamata così sai?”


-Guardai Justin.-


Selena: “Roy ha scelto proprio un bel nome per una bella bambina!”

Ellie: “Lo sai che io profumo di miele?”

Selena: “Io adoro il miele!”

Ellie: “Anche Roy! Hai un nome buffo ma sei bella e simpatica Selena”

Selena: “Grazie, anche tu piccola”

Justin: “Cosa??”


-Subito Justin prese a fare il solletico ad Ellie che scoppiò a ridere.-


Justin: “Con me e con il resto del mondo ci metti un'eternità per fare amicizia e con Selena due secondi?”

Ellie: “Si! Lei mi piace”


-Il mio cuore si sciolse ascoltando quella conversazione e vedendoli così felici.-


Ellie: “Cantiamo una canzone?”

Selena: “Quale?”

Ellie: “Quella di Cenerentola. Roy me l'ha insegnata”


-Sorridemmo e tutti e tre cantammo quella canzone e anche io e Justin tornammo bambini. Ellie volle cantarla per tre volte, ma verso metà della terza volta la vedemmo sbadigliare, chiudere gli occhietti e addormentarsi su Justin che l'accarezzò. Lui poi mi guardò attraverso la telecamera.-


Justin: “Come faccio ad evitare che me la portino via?”


-Sospirai guardandolo. Non volevo mentirgli.-


Selena: “Mi dispiace Juss, ma davvero non lo so. Se potessi aiutarti a risolvere questa faccenda lo farei di corsa”

Justin: “Si, lo so. Comunque Sel, vanne fiera. E' la prima volta che accetta qualcuno a prima vista”

Selena: “Ne sono onorata. E' davvero una bambina eccezionale Juss”

Justin: “Si, lo è davvero”


-Parlammo per un'altra mezz'ora buona poi anche lui iniziava ad essere stanco, gli diedi la buonanotte e chiudemmo la chiamata. Io avevo una giornata da vivere e grazie a loro avevo un umore stellare. Quel giorno niente avrebbe potuto rovinare la mia felicità.-


 

Ehi bellezze <3

Come state? Vi posto il nuovo episodio un po' più emozionante dell'ultimo!

Che mi dite? I Jelena sembrano riappacificarsi un po' <3

Fatemi sapere per favore. Se mi scrivete posterò lunedì :)

Oh per chi mi vuole seguire su twitter sono Summer11

ditemi che seguite la storia e vi seguirò!

Baci Sum <3 <3

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Everything’s gonna be alright


Capitolo 23



Selena.



-La sera, Diego decise di preparare una cena per me e Camilla, più per corteggiare Camilla in realtà, io sarei poi uscita a farmi un giro mentre loro restavano da soli. Io lo sapevo, lei era così sfuggente ai suoi occhi, ecco perché lui ne era ossessionato. Comunque volevo tenermi impegnata ma Diego continuava a cacciarmi via dai fornelli.-

Selena: Dai piantala! Voglio aiutarti
Diego: No, tu vuoi boicottare la mia cena aggiungendo ingredienti!
Selena: Io non voglio boicottare la tua cena, voglio solo migliorarla..
Diego: SPARISCI DA QUI!

-Mi spinse lontano dai fornelli mentre io tenevo ancora in mano il mestolo. Mi arresi e mi sedetti accendendo il computer. Avrei guardato i miei social, magari avrei sentito qualche fan. Guardai Diego alle prese con i fornelli.-

Selena: Hai bisogno di me!
Diego: Ti piacerebbe. Io sono un italiano, non mi serve mica l'aiuto di una texana

-Scossi la testa sbuffando.-

Selena: Vedrai!

-Scorsi il cursore del mouse scorrendo le notizie, quando ne vidi una riguardante Justin. Tornai indietro e l'aprii. Era un video fatto da uno dei paparazzi il pomeriggio precedente. Justin dava di matto ad un semaforo. Non potevo crederci, quello non era il vero Justin. Lui stava decisamente male, era stressato e spesso perdeva la pazienza. Anche se durante le interviste sembrava in pace con se stesso, io percepivo il suo tormento. Diego guardò il mio volto sconvolto.-

Diego: Che succede?

-Si avvicinò allo schermo del computer e feci ripartire il video, Diego lo guardò. Appena finì lui sogghignò.-

Diego: E tu stavi con un'idiota del genere?
Selena: Prima di tutto non è un'idiota, è un periodaccio ed è stressato. E secondo non ci stavo insieme veramente purtroppo..
Diego: Sei veramente innamorata se lo difendi così!

-Rimasi colpita dalla leggerezza con cui Diego disse quella frase. Io non ero ancora riuscita a essere chiara con me stessa definendo i miei sentimenti per Justin poi arriva questa specie di migliore amico che ho e mi dice che io sono innamorata di Justin? Incredibile. Lo guardai.-

Selena: Io non voglio difenderlo affatto. I suoi comportamenti sono sbagliati, anche se è stressato non può reagire in questo modo. Poi lui, sai, è così testardo, è così permaloso e conoscendolo non ha ancora dato il peggio di sé ma se continuerà così lo mostrerà presto al mondo. Tu credi davvero che io ne sia innamorata?
Diego: Perché, non è così?

-Lui tornò ai fornelli per scolare la pasta mentre io rimasi a bocca aperta.-

Selena: Non saprei..

-In quel momento sentii un forte rumore di una pentola che aveva sbattuto.-

Diego: AAH MA PORCA TROIA A ME CAZZO!

-Lo vidi buttare la pentola della pasta sul lavandino.-

Selena: Diego, più garbato per favore!

-Trattenevo a stento una risata.-

Diego: Mi sono bruciato Cristo! Non è il momento di essere garbati!

-Aprì il freezer e ci mise la mano.-

Selena: Io lo avevo detto che avevi bisogno del mio aiuto

-Lui mi guardò aggrottando la fronte.-

Diego: Sei stata tu!
Selena: A fare cosa?

-Sorrisi.-

Diego: Mi hai maledetto quando ti ho cacciato dai fornelli
Selena: Oh che oltraggio! Non è vero
Diego: Come se non ti conoscessi!
Selena: Zitto e tieni quella mano nel freezer! Piuttosto a che ora arriva Camilla?
Diego: Non so, guarda se mi ha risposto!

-Presi il suo telefono e guardai i messaggi. Aprii quello di Camilla e lo lessi. “Diego senti, io ci ho pensato bene, lasciamo perdere. Oggi non verrò a cena, non è la cosa giusta. Scusa, beh ciao” Ma che diavolo le era preso a Camilla?! Mi arrabbiai con lei e cancellai il messaggio sul telefono di Diego.-

Selena: Ops, ho cancellato il messaggio!
Diego: Almeno l'hai letto?!
Selena: Si, l'ho letto. Arriva alle 21:30, hai ancora tempo per rimediare al tuo casino. Io esco un po'
Diego: Grazie Dio per questa benedizione!

-Mentre lo superavo gli diedi un calcio.-

Selena: Oh scusa! Ci vediamo dopo!

-Uscii di casa e mi fiondai alla velocità della luce a casa di Camilla. Lei mi aprì in pigiama.-

Selena: Cosa ci fai conciata in questa maniera? Dovresti essere pronta per cenare con Diego!
Camilla: Non cenerò con Diego Sel. Ho già disdetto
Selena: Peccato che Diego non lo sappia e non lo saprà mai!

-Entrai in casa mentre lei corrugava la fronte.-

Selena: Ho letto io il messaggio e l'ho cancellato dal telefono di Diego. Gli ho detto che arriverai alle 21:30. Forza vai a prepararti, io ti aspetto qua!
Camilla: No Sel, non hai capito, non ci voglio andare. Lasciami in pace!
Selena: Ti piacerebbe che ti lasciassi in pace!

-La trascinai fino al piano superiore in camera sua.-

Camilla: SEEELLLLL LASCIAMII. LASCIAMIIIIIIIIII
Selena: Tu andrai a quella cena a costo di doverti vestire io!

-La buttai a letto e iniziammo a lottare.-

Camilla: NON-ANDRO'-A-QUELLA-CENA
Selena: Smettila di fare la cagasotto! TU CI ANDRAI!
Camilla: NOOOOOOOOOOOOO!

-Riuscii a toglierle la maglietta del pigiama.-

Selena: Sei peggio di una bambina capricciosa
Camilla: NON MI FARO' UMILIARE DA DIEGO!

-Mi fermai.-

Selena: Umiliare?

-Mi sedetti sul letto accanto a lei.-

Selena: Va bene. Adesso con calma mi dici che diavolo ha pensato quella tua testolina
Camilla: Non ha pensato niente
Selena: Cami??
Camilla: Che c'è?!

-Era così acida.-

Selena: Ok, come vuoi. Io me ne vado
Camilla: Ciao!

-La guardai, sospirai, mi alzai e uscii da camera sua. Appena chiusi la porta dietro di me, la sentii iniziare a piangere. Scossi la testa e rientrai in camera. Da quanto forte piangeva non aveva neanche sentito la porta riaprirsi e chiudersi. Mi sdraiai a letto a fianco a lei e le accarezzai i capelli.-

Selena: Schh tesoro, andrà tutto bene. Io sono qui con te

-Continuando a piangere si aggrappò a me e io la strinsi in un abbraccio facendola piangere sopra la mia spalla. La lasciai sfogare, evidentemente aveva bisogno solo di piangere. A chi non capita? Dopo qualche minuto iniziò a calmarsi e piano piano anche a staccarsi da me. L'avevo di fronte con quel viso completamente bagnato di lacrime e stanco, stanco di piangere. Lei mi guardava e dopo un respiro profondo parlò.-

Camilla: Dio, Selena Gomez che mi consola. Ancora non ci credo. Come diavolo hai fatto a interessarti e a fidarti di una sfigata come me? A Los Angeles mi avresti a ma la pena firmato un autografo!

-La guardai furibonda.-

Selena: Ma la vuoi piantare?! Adesso si che mi stai facendo arrabbiare. Certo che se tu pensi queste cose di te come credi che ti vedano gli altri Cami? Devi essere tu la prima ad essere sicura di te stessa. Sai, ero fiera di te perché ci stavi riuscendo! Quando parli con Diego è come se fossi una nuova Camilla e senti lo scoop.. Lui non fa altro che pensarti! Poi tu sei stata la prima ad essere gentile con me e a essere mia amica...
Camilla: ..Ci credo, sono una tua fan! Chi non sarebbe gentile con te essendo tuo fan? Non fate altro che farvi desiderare! L'Italia per voi vip non è altro che una penisola piazzata in Europa e per di più quando venite pretendete pure di essere lasciati in pace. Sai Sel, so che tu ti stai divertendo a giocare a fare la persona normale qui, ma voglio aprirti gli occhi, essere una persona normale FA SCHIFO!
Selena: Io non sto giocando Camilla, non gioco affatto!
Camilla: Perché sei qui allora? Sei qui perché ti sei stancata della tua vita da vip. Volevi uscire per un po' da sotto i riflettori. Ma sai cosa accadrà? Presto ti stancherai di fare la persona normale e tornerai a Los Angeles dimenticandoti di noi, dell'Italia e di tutti i tuoi fan al di fuori di Los Angeles!

-Mi alzai dal letto arrabbiata.-

Selena: Non osare! Non c'è cosa più importante dei miei fan per me
Camilla: Si, si è visto!
Selena: Sei decisa a farmi la guerra. Io non starò qui un minuto di più a sentire le tue idiozie. Sai che c'è? Volevo aiutarti, ma sembra che tu non voglia nessun tipo di aiuto

-Mentre uscivo da camera sua la guardai.-

Selena: Ah non scomodarti, dirò io a Diego che non verrai più! Tu si che stai riuscendo a rovinarti la vita!

-Lei non rispose e andai via da casa sua, tornando poi a casa da Diego.-



Justin.



-In quei giorni non riuscivo a guardare in faccia né mamma e né Owen. Sapere che mi avrebbero portato via Ellie mi tormentava, ma da una parte avevano ragione, con me avrebbe vissuto in una prigione. Quel pomeriggio, dopo essere tornato dallo studio di registrazione tornai a casa da Ellie con dei regalini per lei, dei libri da colorare. Mangiammo insieme e dopo ci mettemmo in salotto a colorare la sua principessa preferita, Cenerentola. Vide che io presi i colori con la mano sinistra. Io sono mancino.-

Ellie: Roy perché usi quella mano?
Justin: Io sono mancino. Mi viene male con la destra. Tu prova con l'altra mano!

-Prese un colore con la sinistra e non riuscì nemmeno a tenerlo sopra il foglio. Ridemmo appena le cadde. Poi lei mi guardò con un sorriso.-

Ellie: Quando usciamo a giocare fuori? O a comprare un gelato?

-Io la guardai.-

Ellie: Pattie mi ha detto che presto potrò uscire fuori ed essere felice in un'altra casa. Tu devi cambiare casa Roy?

-Non potevo credere che mamma avesse parlato con Ellie. Ero inferocito e mi alzai andando in camera di mia madre dove lei sistemava il letto.-

Justin: Come ti sei permessa di parlare con Ellie?! Come?!
Pattie: Sto solo iniziando a prepararla per non farla spaventare dopo
Justin: Lei non crede che ci separeremo. La stai facendo soffrire ancora di più
Pattie: CREDI CHE TU NON LA FARAI SOFFRIRE JUSTIN?! O DOVREI CHIAMARTI ROY? QUANTE COSE LE NASCONDI?! COME PENSI REAGIRA' QUANDO SCOPRIRA' TUTTO?

-La guardai ancora più furibondo.-

Justin: Andatevene al diavolo, tu, Owen e le vostre stupide idee!

-Sentii un forte schiaffo sul mio viso.-

Pattie: Non azzardarti a rispondermi così

-Mi voltai e me ne andai. Stavo uscendo di casa velocemente quando sentii delle manine prendermi le gambe. Mi voltai.-

Ellie: Dove vai Roy?

-Mi abbassai alla sua altezza e le accarezzai il visino.-

Justin: Devo riandare a lavoro piccola
Ellie: Ma tornerai?
Justin: Certo!
Ellie: Promesso?
Justin: Promesso!

-Lei sorrise e mi diede un bacio.-

Justin: Ora vado
Ellie: Va bene!

-Le accarezzai i capelli e uscii di casa ma non andai a lavoro. Andai a sfogarmi da Chantal. Lei mi aprì e mi guardò.-

Chantal: Cosa ti porta qua?
Justin: Una pazza voglia di te!
Chantal: Jason non c'è, andiamo pure in camera mia!

-Entrai in casa baciandola con.. Non passione, ma bensì decisione. Volevo dimenticarmi per un po' la faccenda di Ellie. Salimmo in camera sua e non ci volle molto prima di ritrovarci senza vestiti a letto. Arrivammo subito al sodo, senza romanticherie, senza carezze. Facevamo sesso per il piacere di farlo. Quando finimmo ci ritrovammo a letto e ci addormentammo.-

***
Selena: Sai, è così bello stare con te amore mio!

-La sentii accarezzarmi il petto mentre teneva la testa poggiata sulla mia spalla. Sotto le lenzuola di seta eravamo nudi. Le baciai la testa e poi il suo nasino perfetto.-

Justin: Ho sognato per tanto tempo questo momento
Selena: Anche io, non vedevo l'ora di tornare da te. In Italia mi sei mancato
Justin: Fosse per me ti sposerei seduta stante!

-Lei alzò leggermente la testa.-

Selena: Cosa?
Justin: Facciamolo. Facciamo questa pazzia

-Lei mi guardò sorridendo.-

Selena: Dici davvero?

-Io annuii.-

Selena: Facciamolo amore mio. Sono pronta!
Justin: Ti..
***

 

Justin: Ti amo!
Chantal: Anche io Bieber, ma ormai non credo ci sia più motivo di dircelo, si sa! Tu sei follemente innamorato di me!

-Sentire quella voce mi fece risvegliare di soprassalto.-

Justin: C-che diavolo?!
Chantal: Oh dormivi? Adesso mi sogni addirittura. Sono felice di essere la tua ossessione!

-La vidi pettinarsi i capelli davanti allo specchio. Non avevo sognato proprio lei. Meglio tenere quel segreto per me. Mi misi seduto a letto e mi rivestii mentre pensavo che la mia relazione con Chantal diventava sempre più di plastica.-

Chantal: Ti va di uscire un po'? Andiamo a mangiare da qualche parte così farai vedere alle tue fan che sei vivo e vegeto. Anche se dopo il video del semaforo non so in quante ti abbiano abbandonato

-Improvvisamente ricordai del giorno precedente. Mi avvicinai a Chantal dopo essermi vestito.-

Justin: Mi fai vedere il video?

-Lei accese il computer, lo cercò e lo fece partire. Mi riguardai. Dio quanto ero brutto in quei comportamenti. Vidi le facce sconvolte delle mie fan. Quanto ero stato stronzo, non potevo crederci. Avrei voluto chiedere scusa a quella ragazzina. Chantal chiuse la pagina e spese il computer.-

Chantal: Ora possiamo uscire!

-La guardai. Mi sentivo uno schifo, per Ellie, per Selena e per la faccenda del semaforo, ma cosa potevo fare? Presi la giacca e seguii di sotto Chantal. Uscire magari mi avrebbe distratto.-

 

Hei bellezze <3 <3

Finalmente eccomi qui.

Lo so, lo so scusate il ritardo ma mi sono trasferita in Inghilterra a Ottobre e sto ancora cercando di ambientarmi, che non è tanto facile :(

Poi sabato ho finito l'altra storia perciò ora ho tutto il tempo per questa!

Aggiornerò molto velocemente d'ora in avanti, se voi mi sosterrete!

Promesso <3

Che mi dite di questo episodio?

4-5 RECENSIONI se volete il prossimo episodio per venerdì

Ora vado, baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Everything’s gonna be alright


Capitolo 24



Justin.



-Io e Chantal quella sera andammo in ristorate e ordinammo dei piatti speciali, o meglio Chantal li ordinò.-

Chantal: Oggi non dovrai badare a spese tesoro! Voglio festeggiare
Justin: Cosa dobbiamo festeggiare scusa? Il sesso che abbiamo fatto qualche ora fa?

Chantal: Oh Bieber, sei così sciocco a volte. Non fare finta di non sapere. In tv la notizia è uscita duecento volte
Justin: Prima di tutto.. La pianti di chiamarmi con il mio cognome?! Ho un nome
Chantal: Mi piace più chiamarti con il tuo cognome

-Sbuffai, davvero non ne potevo più. Comunque continuai.-

Justin: Secondo.. Davvero, non so di cosa tu stia parlando. Non ho tempo di guardare la televisione ultimamente

-Lei scosse la testa poi parlò.-

Chantal: Sinceramente non capisco dove tu metta tutto il tuo tempo libero. Hai anche finito di registrare il nuovo album!

-Arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni, lo ringraziai e lui se ne andò. Ripresi a guardare Chantal.-

Justin: Ho molti impegni familiari e poi di certo non devo rendere conto a te di quello che faccio o non faccio

- Ok, ero psicologicamente pronto a venire preso a schiaffi e parolacce dopo quella mia affermazione. Selena per una frase del genere mi avrebbe dato uno schiaffo talmente forte da farmi girare la testa a 360° con conseguente rimprovero. Già la immaginavo la sua risposta “Ma cosa cazzo vuol dire Justin? Noi stiamo insieme, tutto ciò che fai tu mi riguarda, eccome se mi riguarda caro mio! Non azzardarti più a nascondermi qualcosa. Ora, che problemi hai in casa? Vediamo se riesco ad aiutarti”. Sorrisi pensando a lei e alla sua possibile reazione quando Chantal mi riportò alla realtà.-

Chantal: Perché ridi?
Justin: Niente, sto solo sorridendo

-Ok adesso mi avrebbe piazzato un bel casino. Avremmo litigato per quella mia frase. Lei mi guardò aggrottando la fronte e poi sospirò.-

Chantal: Senti un po', a me non interessano i tuoi problemi familiari. Ma non voglio che questi distolgano la tua attenzione da me!

-La guardai sbalordito. Non le importava niente della mia vita. Non potevo crederci.-

Justin: Dio!
Chantal: Che ti prende?
Justin: Sei così diversa da quando ci siamo incontrati, sei cambiata completamente!
Chantal: Ovviamente in meglio! Certo che sono cambiata, mi sto abituando alla fama ora e dovrò farlo anche in fretta dato che presto registrerò il mio primo album!
Justin: COSA?

-Sbattei il tovagliolo sul tavolo, facendo voltare delle persone che ci guardarono e dopo qualche secondo ripresero a mangiare.-

Justin: Com'è possibile?
Chantal: Diciamo che mi sono messa in contatto con la tua casa discografica
Justin: La Island Record non ti avrebbe mai permesso di registrare un album da sola
Chantal: Si, ma io ho già duettato con te, in più sono la tua ragazza ufficiale e poi diciamo che tu hai garantito per me
Justin: Ma io non ho garantito per te
Chantal: Questo lo sappiamo solo io e te

-Mi fece l'occhiolino mentre io iniziavo a incazzarmi sul serio.-

Justin: Come diavolo hai fatto?
Chantal: Ho parlato con Scooter e gli ho fatto capire quanto io ci tenessi a farti una sorpresa di cui saresti stato davvero felice. Scooter ha garantito per te e per me, è stato un tesoro! Inizierò a registrare domani!

-Mi alzai da tavola lasciando al centro del tavolo i soldi.-

Justin: Andiamocene da qui perché sto per scoppiare!

-Non aspettai nemmeno la sua risposta che già mi ero voltato verso l'uscita del ristorante. Chantal dietro mi seguiva. Salimmo in macchina e io iniziai a guidare in silenzio accumulando tutta la mia rabbia quando Chantal parlò.-

Chantal: Non capisco perché tu sia così incazzato!
Justin: Oh, non lo capisci?! Ma davvero? Ti rinfresco la memoria. Ti avevo già detto che non avresti registrato alcun album!
Chantal: Ops, inizierò domani!
Justin: Non ti conviene farmi incazzare ancora di più Chantal!
Chantal: Faccio quello che mi pare piace adesso! Non ho bisogno di te, ormai ho firmato il contratto
Justin: Hai fatto tutto ciò alle mie spalle..
Chantal: E vedendo la tua reazione lo rifarei altre milioni di volte!

-Fortunatamente arrivammo a casa di Jason, l'avrei lasciata lì e me ne sarei tornato a casa mia. Volevo stare da solo quella notte. Appena parcheggiai vedemmo Jason insieme a un altro ragazzo fuori casa. Subito Chantal sgranò gli occhi e sussurrò.-

Chantal: Oh merda!

-Io la sentii ma feci finta di nulla. La guardai.-

Justin: Chi è quel ragazzo?

-Rispose molto frettolosamente.-

Chantal: Un amico di Jason, ora devo andare! Ci vediamo domani

-Lei mi nascondeva qualcosa che ero intenzionato a scoprire. Scesi dalla macchina insieme a Chantal che mi urlò..-

Chantal: TORNATENE A CASA CAZZO!

-La stavo mettendo alle strette mentre quel ragazzo corse verso lei prendendola in braccio e facendola girare.-

???: Sorellina!! Finalmente ci rivediamo

-Avevo sentito bene? “Sorellina”? Vidi Chantal staccarsi da quell'abbraccio.-

Chantal: Smettila, smettila e vattene dentro con Jason!!

-Mi avvicinai, non volevo perdere quel momento. Presi il braccio del ragazzo e lo feci girare verso me.-

Justin: Non prima di aver fatto le presentazioni!

-Chantal mi guardò incazzata.-

Chantal: Vattene a casa tua!

-Quel ragazzo mi guardò stringendomi la mano.-

???: Allora è proprio vero, la mia sorellina sta davvero con Justin Bieber
Justin: Già, a quanto pare!
???: Io sono Louis il fratello maggiore di questa piccola acida ragazza

-Guardai prima lui e poi Chantal, le avrei dato un minuto per spiegarmi tutto. Dopo aver stretto la mano a Louis parlai.-

Justin: Sai è divertente, potresti dirmi com'è il regno dei morti?! Tua sorella mi ha raccontato che eri morto

-Lui sgranò gli occhi e Chantal lo guardò.-

Chantal: Louis per favore puoi entrare dentro? Arrivo tra poco e ti spiegherò

-Lui annuì e entrò dentro insieme a Jason, che continuavo a non sopportare. Chantal si avvicinò a me.-

Chantal: Posso spiegarti!
Justin: PUOI SPIEGARMI COSA CHANTAL? MI AVEVI DETTO CHE ERA MORTO! COME CAZZO PUOI GICARE COSI' CON LA VITA DELLE PERSONE? CON LA VITA DEI TUOI CARI? SEI PROPRIO UNA STRONZA, SMETTILA DI FINGERE! TRA NOI E' TUTTO FINITO, MI SONO ROTTO DI TE, DEI TUOI COMPORTAMENTI E DELLE TUE BUGIE

-Lei mi guardò.-

Chantal: Sai che c'è? Hai ragione smetterò di fingere. Mi hai lasciata?! Ma chi se ne importa! Ho ottenuto ciò che volevo fin dall'inizio, ovvero, un contratto discografico, fama e visibilità che le tue care e stupide beliebers mi hanno dato da quando siamo usciti insieme la prima volta. Sai, onestamente non sei mai stato il mio tipo, troppo sognatore, troppo appiccicoso, troppo tutto! Sei stato così sciocco Bieber. Perciò lasciami pure, mi fai solo un favore!

-La guardai sconcertato.-

Justin: Era tutto un tuo piano?!
Chantal: Certo! Io avevo bisogno solo di un buon contratto discografico, i tuoi soldi non mi sono mai interessati, anche perché la mia famiglia ne ha abbastanza
Justin: La storia delle canzoni.. Il telefono nella mia macchina..
Chantal: Era stato già tutto programmato! Sapevo che mi avresti riportato il telefono se lo avessi lasciato nella tua macchina. Qualche tua canzone, una storia commovente e boom abbindolato Bieber. C'è voluto veramente poco. Mi fai quasi pena, tu e la tua mammina che tanto credeva in me!

-Mi trattenni dall'attaccarla al muro.-

Justin: Mi fai schifo! Sei proprio una puttana!

-Lei mi fece l'occhiolino.-

Chantal: Me ne hanno detto di peggiori
Justin: Spero di non vederti mai più faccia a faccia. Sai che c'è? Vaffanculo insieme al tuo contratto discografico. Non riuscirai a sfondare, ne sono sicuro. Una stronza come te non potrà mai sfondare

-Mi voltai per andare via da quella casa quando sentii l'ultima frase di Chantal.-

Chantal: Oh Justin? Grazie di tutto!

-La vidi sorridere con quella faccia soddisfatta. Pensando a quanto fosse stronza entrai in macchina mentre lei entrava in casa. Diedi un pugno sul volante e respirai pesantemente per calmarmi. Ero stato un vero coglione, possibile che non ne combinassi mai una giusta? Guardai fuori dal finestrino e quando abbassai lo sguardo notai qualcosa di strano. Era qualcosa di rosa. Tirai fuori quel diario e lo aprii. In quel momento ricordai la ragazzina del semaforo a cui cadde il diario nella mia macchina quando mi chiedeva un autografo. Lessi gran parte di quel diario e la sofferenza e le speranze di quella ragazzina divennero anche le mie. Si chiamava Ingrid e aveva quattordici anni. Nel diario vi era scritto anche l'indirizzo di casa sua. Sorrisi, sapevo cosa fare per migliorare un po' quella giornata sia a me che a lei.-



Selena.



-Quella mattina mi svegliai pensando a Los Angeles. Ormai lì era notte, chissà cosa stavano combinando Justin ed Ellie, sicuramente la piccola sarebbe stata già a letto. Guardai la sveglia, le 7:30. Era ora di alzarmi. Quella sera sarebbe iniziata la festa del paese e dovevamo finire gli ultimi dettagli per il nostro piccolo locale. Mi alzai e mi preparai poi insieme a Diego uscii di casa. Salimmo sulla sua moto e andammo al locale. Ormai tutti ci riconoscevano e le persone del posto iniziavano ad apprezzarmi il che mi rendeva felice. Quella non era per niente una buona giornata, né per me e né per Diego, entrambi eravamo arrabbiati per il comportamento di Camilla. Diego si sapeva controllare meno di me purtroppo. Aprì la scatola della coca cola e iniziò ad urlare.-

Diego: MA CAZZO, STIAMO SCHERZANDO QUI? MAI NESSUNO CHE SVOLGA IL SUO LAVORO DECENTEMENTE!

-Mi avvicinai a lui accarezzandogli il braccio, sapendo quanto fosse ferito da Camilla. Lui ci teneva tanto a quella cena inoltre il suo orgoglio era quello che ci aveva rimesso di più, lui non era mai stato rifiutato da nessuna.-

Selena: Ehi, che succede?
Diego: Guarda cazzo! Questa non è coca cola! Noi avevamo ordinato coca cola, non pepsi!
Selena: Vorrà dire che venderemo pepsi
Diego: No, io voglio vendere coca cola! Ho ordinato coca cola!!

-Mi avvicinai ancora di più a lui e lo abbracciai, sapevo che ne aveva bisogno. Sussurrai..-

Selena: So che ti fa male Diego, lo so!
Diego: Spero di non vederla più. La sua opportunità l'ha avuta peggio per lei!

-Lo guardai, sinceramente non sapevo cos'altro dire se non..-

Selena: Serviremo la pepsi, andrà bene lo stesso. Non preoccuparti, qui stai facendo un ottimo lavoro

-Lui mi guardò prendendomi la mano e sorridendomi.-

Diego: Stiamo, noi due insieme

-Sorrisi e con i nostri sguardi ci scambiammo i nostri “Ti voglio bene” più sinceri. C'eravamo sempre l'uno per l'altra. Conoscendo Camilla pensai che non si sarebbe fatta via, invece la vedemmo entrare. Subito Diego se ne andò in magazzino per non vederla e io ripresi a compilare la mia cartellina. Lei si avvicinò a me con la sua solita timidezza.-

Camilla: C-Ciao

-Alzai lo sguardo, la guardai e poi ripresi a compilare la cartellina.-

Camilla: Vi serve una mano? Ho pensato che avreste avuto bisogno di aiuto dato che stasera si apre
Selena: No guarda, riusciamo a cavarcela benissimo da soli. Non preoccuparti, sei libera di tornare a casa

-Mi voltai per andare a prendere una cassa quando Camilla mi prese il braccio.-

Camilla: Possiamo parlare Sel?
Selena: Come puoi notare adesso sono molto impegnata
Camilla: Ah.. Senti, appena ti liberi puoi chiamarmi? Ho bisogno di parlarti
Selena: Appena mi libero.. Si, sicuro. Contaci
Camilla: Ok.. Beh allora ci sentiamo
Selena: Si

-Mi voltai non dandole importanza e la sentii andare via. Dopo qualche secondo mi voltai e la guardai mentre usciva dalla porta. Sospirai. Lei aveva ferito anche me. Cos'avrei dovuto fare?-



Justin.



-Mi trovavo di fronte alla casa quando suonai il campanello. Un alto uomo mi aprì.-

Justin: Salve!

-Lui mi guardò un po' sbalordito.-

Signore: Ma sei tu?
Justin: Se per "tu" intende Justin Bieber allora si!

-Sorrisi e quell'uomo fu invaso da una grande gioia.-

Signore: In questa casa tutti ti conosciamo, sei l'ossessione di nostra figlia! Vieni, entra pure in casa
Justin: Ho ritrovato il suo diario tra le mie cose e ho pensato di restituirglielo di persona
Signore: Grazie mille
Justin: Potrei farle una sorpresa?
Signore: Oh certo! La sua camera è la prima porta a destra dopo le scale

-Sorrisi e feci la strada indicata dal padre di Ingrid. Bussai alla porta e una vocina gracile rispose.-

Ingrid: Che c'è? Ho sonno adesso, papà lasciami in pace, non ti dirò cosa mi è successo!

-Aprii lentamente la porta della sua camera.-

Justin: ..E a me lo diresti?!

-Lei mi vide entrare e sgranò gli occhi. Qualche secondo dopo iniziò a piangere.-

Ingrid: Dio, non posso crederci! P-posso abbracciarti?
Justin: Certo, vieni qui!

-Allargai le braccia e appena arrivò la strinsi forte. La sentii sussurrare..-

Ingrid: Sei davvero tu?!
Justin: Si sono io!

-Rimasi qualche altro secondo ad abbracciarla, ne aveva bisogno. Appena ci staccammo cercò di smettere di piangere con scarsi risultati.-

Ingrid: Scusa, davvero! E' un'emozione troppo grande per me. Insomma tu, il mio idolo, tu sei qui.. Sei qui.. perché?
Justin: Posso chiederti una cosa io prima principessa?

-La vidi annuire.-

Justin: Questi giorni eri di cattivo umore per causa mia vero? Per come ho reagito al semaforo?

-Lei mi guardò.-

Ingrid: Si, mi hai distrutto il cuore
Justin: Sono qui per dirti che mi dispiace. Io.. Insomma è un periodo che sono molto stressato e ho perso la testa. Mi dispiace
Ingrid: Non hai bisogno di scuse!
Justin: Per fortuna hai perso questo..

-Le mostrai il suo diario, lei sorrise appena lo vide e poi mi guardò imbarazzata.-

Ingrid: Lo hai letto?
Justin: Si, scusa. So che è una cosa personale non avrei dovuto farlo, ma volevo sapere di chi fosse..
Ingrid: Oh, ora lo sai

-Le accarezzai il viso.-

Justin: Posso darti un consiglio?

-Lei annuì.-

Justin: Lascia perdere quello stupido di Roland. E' cieco se non ti apprezza. Tu meriti di meglio. Non stare male per quel cretino, ok? Trova di meglio, perché puoi!

-Lei mi guardò sorridendo.-

Ingrid: Grazie!
Justin: Me lo prometti?
Ingrid: Si. Mi hai cambiato la vita e migliorato questa giornata J-Justin
Justin: Anche tu a me! Ora però devo andare.. Oh ma prima.. Tieni.

-Le diedi il pass e lei lo prese.-

Justin: Questo è il pass che potrai usare per venirmi a trovare quando farò il mio concerto qui a Los Angeles. Ho letto che non sei riuscita a prendere il biglietto per “Believe Tour” perciò con questo pass non solo potrai goderti il prossimo concerto ma potrai entrare in camerino e aggiornarmi. Vorrò sapere se Roland non è più nei tuoi pensieri

-Lei rise riprendendo a piangere.-

Ingrid: Grazie, davvero grazie!
Justin: Che dici se facciamo vedere a tutti cosa sto facendo?

-Sorrisi, presi il mio cellulare e scattammo una foto che pubblicai su tutti i social, taggando Ingrid.-

Ingrid: Sei il migliore Justin, non farti mai abbattere da nessuno, perché tu sei la nostra forza!
Justin: Lo farò piccola!

-Ci abbracciammo ancora.-

Justin: Ora devo proprio andare. Mi raccomando, ti aspetto al concerto e continua a credere nei tuoi sogni. Ricorda, never say never!

-Stavo per uscire dalla stanza quando lei mi fermò.-

Ingrid: Justin?
Justin: Si?
Ingrid: Spero che tu sia stressato perché ti manca Selena

-La guardai e sorrisi.-

Justin: Anche! Sai le piaceresti!

-Le feci l'occhiolino.-

Justin: Ci vediamo principessa
Ingrid: A presto Justin e grazie di esistere!

-Sorrisi e uscii dalla camera e dopo aver salutato i genitori, uscii di casa andando in macchina e tornando a casa. Pensai a quanto Ingrid sarebbe stata felice appena avrebbe aperto il suo diario, sul quale le avevo scritto una dedica. L'amore che provavo per le mie fan mi avrebbe aiutato a uscire da questa situazione ma anche un'altra persona sarebbe stata fondamentale, avevo bisogno della persona che riusciva a leggermi dentro. Parcheggiai e al buio in macchina presi il telefono e composi il numero. Aspettai ascoltando i primi quattro squilli poi rispose.-

Selena: Pronto?
Justin: Ciao Sel, sono io!

 

Ciao tesori <3

Ed eccoci qui di venerdì come promesso:)

Siete state brave lasciandomi 4 recensioni ma so che potete fare di meglio

Che mi dite di questo episodio?? A me è piaciuto per tanti aspetti..

Se mi lasciate ALMENO 5 recensioni aggiorno lunedì, se ce la faccio anche Domenica

dipende tutto da voi

Coraggio, so che ci siete :)

Spero che grazie a voi possa aggiornare presto :P

Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


Everything's gonna be alright


Capitolo 25



Selena.

 

Selena: “Che stronza colossale!”

-Questa fu la mia reazione a ciò che mi raccontò Justin su Chantal.-

Justin: “Se lo pensi tu, figurati cosa sto pensando io. Sono un' idiota, pensavo fosse diversa”
Selena: “Juss non prendertela. Chiunque ci sarebbe cascato. Non buttarti giù per questo”
Justin: “Mi manchi”
Selena: “Anche tu”
Justin: “E' la verità?”
Selena: “Si”
Justin: “Quando tornerai?”
Selena: “Sinceramente non lo so ancora, forse a Novembre”
Justin: “Ma mancano tre mesi”
Selena: “Lo so”
Justin: “Ho bisogno di vederti e stringerti a me”
Selena: “Anche io Justin. Ti sto desiderando così tanto”

-In quel momento mi tappai la bocca. Non dovevo parlare così tanto. Lui fece una pausa, probabilmente stava sorridendo. Poi riprese a parlare.-

Justin: “Adesso posso andare a letto felice”
Selena: “Justin...”
Justin: “So che qualcosa tra noi è cambiato Sel. Non negarlo”
Selena: “Non voglio negarlo. Ma io non sono ancora sicura di ciò che provo per te. Ti prego, capiscimi”
Justin: “Hai tutto il tempo del mondo per pensarci. Io ho capito che tu sei l'unica per me perciò ti aspetterò! Ti aspetterò per tutta la vita se necessario. Però credo che entrambi abbiamo bisogno di vederci”
Selena: “Già. Potresti venire qui qualche giorno”
Justin: “Tu scherzi”
Selena: “No, sono seria”

-Lo sentii sospirare.-

Justin: “Lo farei, starei già andando all'aeroporto ma non posso. Devo prendermi cura di Ellie finché starà con noi”
Selena: “Non avete ancora trovato una soluzione?”
Justin: “Oh loro l'hanno trovata. Tra un mese se non avranno trovato una famiglia per lei la porteranno in una casa famiglia”
Selena: “Non possono farlo, Justin non puoi permetterglielo”
Justin: “Lo so! Lo so Sel, ma io cosa posso fare? Insomma lo sappiamo com'è la nostra vita. Io non posso tenerla rinchiusa in casa. Inizio a pensare che mamma e Owen facciano la cosa giusta per lei. So che Owen, una volta portata alla casa famiglia, farà di tutto per trovarle una buona famiglia”
Selena: “Come pensate di affrontare i suoi sentimenti? Sarà un trauma per lei”
Justin: “Non lo so Sel. Continuo a pensare che forse io dovrei aiutare mamma e Owen a preparare psicologicamente Ellie per una nuova casa. Guarda quanto io sono incasinato! Non posso tenerla nascosta per sempre”
Selena: “E' una questione molto delicata”
Justin “Già!”

-Lo sentii sbadigliare.-

Selena: “Perché ora non vai a farti una bella dormita?”
Justin: “Forse è il caso”
Selena: “Buonanotte Justin”
Justin: “A te buona giornata Sel. Grazie!”
Selena: “Figurati. Sai che per te ci sono!”
Justin: “So che tu non ricambierai ma.. Ti amo”
Selena: “I-Io non posso ancora..”
Justin: “Non puoi ancora dirmelo, lo capisco. Volevo solo che tu sapessi che i miei sentimenti per te sono chiari. Ora vado a letto. Buonanotte tesoro”

-Sorrisi ascoltandolo.-

Selena: “Buonanotte Justin”

-Chiudemmo entrambi la chiamata e io sorrisi stringendo il telefono tra le mani. Diego mi passò dietro con la cassa delle bibite da sistemare.-

Diego: Parlavi con il tuo fidanzato?
Selena: Non è il mio fidanzato!

-Gli diedi un colpo.-

Selena: ..E poi pensa alla tua di ragazza con cui non vuoi nemmeno parlare
Diego: Non abbiamo niente da dirci e poi non hai detto che vuole parlare con te?
Selena: Non ricordarmelo grazie! Non ho tanta voglia di parlarle. Questi giorni saremo impegnati con la festa e tutti dovremo lavorare
Diego: Credi che verrà?
Selena: Io e lei siamo due delle cameriere, penso verrà..

-Lo vidi alzare gli occhi al cielo poi mi guardò cambiando discorso.-

Diego: Scommetto che ti ha detto “Ti amo”
Selena: Come diavolo..
Diego: Si vedeva dai tuoi occhi, brillano pure adesso!

-Io sorrisi, lo stesso fece Diego.-

Diego: Lo sapevo! Anche se continua a starmi antipatico

-Mi fece l'occhiolino e riprese a lavorare. Io scossi la testa e ripresi a fare l'inventario. La sera era sempre più vicina e finalmente la festa sarebbe iniziata.-



Justin.



-Non potevo credere di aver dormito dodici ore. Mi risvegliai il pomeriggio a casa mia in solitudine. Avevo trovato un'altra casa che James e Lorenzo, il mio maggiordomo e il mio chef, avrebbero potuto servire, almeno fino a quando io non sarei tornato a vivere a casa. Ormai stavo tanto tempo dalla mamma per Ellie perciò non aveva senso che loro rimanessero a casa mia. In più James aiutava ancora Harvey con il locale. Spesso li chiamavo per sapere come procedevano i lavori. Tutto bene, mancava poco all'apertura. Comunque mi alzai, mi preparai e tornai a casa di mamma. Mi dovevo scusare con lei e Owen e avremo dovuto parlare. Entrai in casa e vidi Ellie scendere le scale. Mi sarebbe saltata addosso, poco ma sicuro.-

Justin: Ciao piccolaa!

-Lei mi guardò e lentamente continuò a scendere le scale ignorandomi completamente. Poi andò in cucina da mamma che preparava qualche panino per pranzo.-

Ellie: Pattie? C'è Roy a casa
Pattie: Grazie per avermi avvisata girasole. Adesso è ora di mangiare qualcosa

-Si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare mentre io entravo in cucina.-

Justin: Esisto anche io! Ciao!
Pattie: Cosa vuoi?

-La guardai.-

Justin: Mamma ho bisogno di parlare con te. Ti prego, è importante
Pattie: D'accordo

-Si alzò dalla sedia e guardò Ellie.-

Pattie: Tesoro finisci tutto ok?
Ellie: Ci provo!

-Mamma le sorrise e poi mi seguì in salotto. La guardai.-

Justin: Mi dispiace, mi dispiace davvero per quello che ho detto ieri
Pattie: Voglio ben vedere. Senti tesoro, noi non vogliamo portarti via Ellie. Stiamo passando per i cattivi della situazione
Justin: Lo so mamma, so che state facendo solo la cosa migliore per lei. So che Owen si prenderà cura di lei quando sarà lì, è solo che ci sono troppo affezionato
Pattie: Noi questo lo sappiamo. Però Justin devi aiutarci a prepararla. Si fida di te. Hai ancora un mese per stare con lei. Poi chissà, magari potrai vederla di tanto in tanto se la famiglia lo consente. Non essere così negativo
Justin: E' solo che non voglio illudermi
Pattie: So quanto questa cosa ti faccia soffrire. E' come se ti togliessero Jazzy o Jaxon

-Sospirai e mamma mi abbracciò.-

Pattie: Allora, ci aiuterai?
Justin: Si! Ma sappiate che per lei voglio il meglio del meglio. Una bella famiglia benestante e amorevole chiaro? Non le deve mancare niente, né amore, né soldi e né divertimento
Pattie: Vedrai che sarà così. Owen si impegnerà al massimo per lei. Anche noi le vogliamo un mondo di bene. Comunque prima o poi dovrai dirlo anche a Chantal
Justin: Oh non credo. Ieri notte l'ho lasciata. Quella famiglia fa proprio schifo
Pattie: Io lo posso dire di Jason! Cosa è successo con Chantal?
Justin: Nulla. Mi mentiva in continuazione e da me voleva solo un aiuto per un contratto discografico e c'è anche riuscita
Pattie: Chi se ne importa del contratto. E' stata una stupida a perdere un ragazzo come te
Justin: Lo è stata anche Selena?
Pattie: No, lei non ti ha perso e tu non hai perso lei. Credo che le cose tra voi non siano ancora finite
Justin: Già. Allora mi perdoni per come mi sono comportato?
Pattie: E come non potrei!

-Mi avvicinò a sé, mi abbracciò e appena ci staccammo..-

Pattie: Raggiungi il girasole, è arrabbiata con te
Justin: Perché?
Pattie: Ah non lo so

-Sorrisi e andai a sedermi a fianco ad Ellie.-

Justin: Allora girasole, sei arrabbiata?
Ellie: Vattene lontano da me
Justin: Wow cos'ho fatto per farti arrabbiare così tanto?
Ellie: Tu mi hai detto una bugia. Non hai mantenuto la tua promessa

-La guardai e lei continuò.-

Ellie: Non sei tornato a casa e mi avevi promesso di si brutto bugiardo
Justin: Ehi ehi, calmiamoci un momento. Non parlare con quel brutto tono, non mi piace
Ellie: E a me non piacciono le tue bugie

-La vidi incrociare le braccia contrariata.-

Justin: Ascoltami bene piccola. Io dovevo tornare a casa però poi ho avuto un problema e volevo stare da solo
Ellie: Avevi promesso!
Justin: Lo so, mi dispiace
Ellie: Non hai mantenuto la promessa Roy, non lo hai fatto
Justin: Non capiterà mai più Ellie, davvero
Ellie: Io per te sono più importante di tutto

-Sorrisi.-

Justin: Si lo sei e non volevo infrangere la promessa. Facciamo pace?
Ellie: Non lo so!
Justin: Ma guarda tu!! Non fare la preziosa

-Lei rimase seria, allora iniziai a farle il solletico e lei iniziò a ridere disperatamente e a lacrimare, era il suo tallone d'Achille. La presi sulle mie ginocchia.-

Justin: Mi perdoni?

-Lei annuì e poi parlò.-

Ellie: Ma non dirmi più bugie per favore. Niente più bugie

-Sorrisi ma dentro mi sentivo uno schifo. Le presi il mignolino per il giuramento.-

Justin: Niente più bugie, promesso. Giurin giurello!
Ellie: Giurin giurello!

-Ridemmo, poi lei mi guardò entusiasta mentre mamma mi metteva davanti un piatto con un panino.-

Justin: Grazie!
Ellie: Devo dirti una cosaaa!
Justin: Dimmi!
Ellie: Ho visto Pattie e Owen darsi i baci con la bocca! Che schifoo

-Subito sgranai gli occhi mentre mamma si congelò.-

Justin: Ah si?!
Ellie: Siii
Pattie: Tesoro ti sarai sbagliata, io e Owen stavamo..
Ellie: Facendo i fidanzati. Ho visto darvi i baci
Pattie: Ma tu non dovevi essere a letto a fare la nanna signorina?
Ellie: Aspettavo Roy!
Justin: Hai capito la mamma!

-Risi.-

Justin: E così tu e Owen..
Pattie: Non fare lo spiritoso!

-Risi ancora, mi alzai facendo alzare Ellie dalle mie gambe e andai ad abbracciare la mamma.-

Justin: Sono solo felice per te. Lo sapevo che tu e Owen.. Insomma credo sia quello giusto per te!
Pattie: Come fai a esserne così certo?
Justin: Perché quando non siete insieme state male, io l'ho sempre visto
Pattie: Perciò abbiamo la vostra benedizione?
Ellie e Justin: Si!
Pattie: Un problema in meno

-Tutti ridemmo. Forse lavorare di squadra avrebbe aiutato tutti quanti ad essere un po' più sereni. Era giusto goderci Ellie fino all'ultimo giorno.-



Selena.



-Ero riuscita ad evitare Camilla per tutta la settimana. Quella domenica la festa di paese si sarebbe conclusa. Avevamo incassato abbastanza bene e c'eravamo divertiti. Quella sera avrebbero cantato quei “Dear Jack” e avremmo avuto il pienone. Iniziammo la serata verso le 19:00. Il gruppo avrebbe suonato alle 22:00 e sarebbe dovuto arrivare alle 21:00. Stava andando tutto secondo i piani. Finii di servire un tavolo e mentre tornavo al bancone Camilla mi prese per il braccio.-

Camilla: Abbiamo sistemato tutti i clienti. Possiamo parlare adesso?
Selena: No guarda proprio ora sono molto incasinata devo portare..
Camilla: Eh no! Basta cazzo. Adesso mi ascolti!

-La vidi sbattere il suo vassoio sul bancone. Io la guardai scioccata, mi voltai e vidi Diego scioccato quanto me.-

Camilla: E' tutta la settimana che cerco di parlarti. Non voglio più essere evitata

-Sospirai anche se ammiravo quella sua presa di posizione. Le presi il braccio.-

Selena: Andiamo in magazzino!

-La trascinai fino al magazzino e mi sedetti su una cassa.-

Selena: Ti ascolto!
Camilla: Mi sono comportata come una bambina. Ho detto delle cose davvero stupide e avevi ragione, a quanto pare non volevo essere aiutata. Mi dispiace, so che tu e Diego adesso mi odierete per sempre ma era giusto chiedervi scusa

-Si voltò per andare via.-

Camilla: Dopo parlerò con Diego se me lo permetterà

-Le presi il braccio voltandola verso di me e vidi le sue lacrime scivolare giù per il suo viso. La guardai.-

Selena: Perché piangi?
Camilla: Perché sono una cogliona, ecco perché!

-In quel momento si lasciò andare abbandonandosi al pianto disperato.-

Camilla: Ho avuto il miracolo di incontrare il mio idolo da sempre, di stargli accanto, di essere sua amica e l'ho buttato al cesso! Tu, anche se a distanza e indirettamente, mi hai sempre tirato su il morale, mi hai sempre fatta andare avanti e a te devo tutto. In parte per come sono e in parte la felicità che mi hai regalato durante l'adolescenza e se solo penso a come ti ho trattato, a quanto posso averti delusa mi distrugge, mi distrugge completamente e non so più come andare avanti. Ti ho persa perché sono stata una bambina. Eri la mia unica amica e mi stavi aiutando a diventare qualcuno di più forte. Da quando sei qui hai mantenuto tutti i miei segreti, mi sei sempre stata accanto e io cosa faccio? Ti sputo addosso. Non posso nemmeno immaginare che cosa tu possa pensare di me, devo essere un totale fallimento.. I-Io..

-Cercò di riprendere fiato, a poco si affogava con tutte quelle lacrime. Mi alzai dalla scatola, l'avvicinai a me e l'abbracciai forte.-

Selena: Mi dispiace di averti ignorata così tanto. Volevo fartela pagare un po'. Anche il mio comportamento non è stato tra quelli più maturi. Se lo sapessero i paparazzi...
Camilla: Non lo saprà mai nessuno. Qui sei tra amici

-La strinsi ancora più forte.-

Selena: Mi sei mancata Cami
Camilla: Anche tu da morire. Mi sento un verme
Selena: Non ne hai più motivo e poi non mi hai delusa. Credo capiti a tutti di litigare. Sai come la penso
Camilla: E' bene dare una seconda possibilità?
Selena: Esatto!

-Ci abbracciammo ancora più forte.-

Selena: Adesso è tutto ok tesoro. Io sono qui per te

-Ci staccammo dall'abbraccio e ci sedemmo una a fianco all'altra.-

Camilla: Lo so. Ho bisogno di parlare con te perché il mio cervello non riesce più a contenere tutti questi miei pensieri negativi
Selena: C'entra con il fatto che tu non sia voluta andare alla cena di Diego?

-Lei annuì.-

Camilla: E' così imbarazzante. Mi sento così umiliata a parlartene..
Selena: Non devi. Io non ti giudico, lo sai
Camilla: Non posso uscire con Diego come qualcosa di più
Selena: Scusa Cami ma io non vedo il problema. Diego pende dalle tue labbra
Camilla: Sel tu non capisci. E se dovessi piacergli davvero?

-La guardai allibita.-

Selena: E' proprio quello l'obbiettivo!!
Camilla: Questo porterebbe ad un altro appuntamento e ad un altro, un altro, un bacio, un altro appuntamento e poi lui vorrà dell'altro..

-Le accarezzai il viso asciugandole le lacrime e alzandole leggermente la testa la guardai negli occhi.-

Selena: Parli di sesso?

-Lei tirò su con il naso e annuì.-

Camilla: Non so come diavolo affrontare questa situazione perché sono ancora vergine Sel!

-Riprese a piangere sempre più forte appoggiandosi sulla mia spalla e la strinsi a me.-

Camilla: Mi sento così in imbarazzo. Dio!

-L'accarezzai sospirando.-

Selena: Ehi tesoro. Non devi sentirti in imbarazzo
Camilla: Come no? Ho ventidue anni e ancora non ho consumato
Selena: Vuoi sapere cosa penso?

-Lei annuì.-

Selena: Penso che non ci sia niente di male. E' meglio aspettare piuttosto che farlo quando non si capisce ancora il vero significato. Evidentemente non hai trovato la persona giusta a cui cedere il tuo cuore

-Lei abbassò lo sguardo, probabilmente sentendosi meglio.-

Camilla: Fin da ragazzina ho amato Diego. Sono stata fidanzata una volta ma non ha funzionato. Pensavo sempre a Diego. Ho paura che mi ritenga ancora più sfigata
Selena: Io credo che proverà ammirazione come la provo io. Sei una bella ragazza e credo che le occasioni tu le abbia avute ma semplicemente non le abbia prese perché andavano contro i tuoi sentimenti e contro ciò che tu volevi. Ma adesso non puoi sprecare l'occasione di stare con l'amore della tua vita per queste tue idiote paranoie
Camilla: Ho paura che mi guardi diversamente dopo che saprà questa cosa
Selena: Potrà guardati solo con gli occhi di qualcuno che ammira qualcosa di prezioso Cami. Ti assicuro e ti prometto che Diego non ti umilierà. Lui è in cerca della persona giusta e questa non puoi che essere tu perché sei così meravigliosamente diversa da tutte le altre con cui è stato che ti vedrà come un gioiello da proteggere
Camilla: Ho paura
Selena: Lo so tesoro, ma è arrivato il tuo momento ora. Vai e parla con Diego! Io faccio il tifo per te e se qualcosa dovesse andare sfortunatamente storto, sappi che io sono qui per te. Non vergognarti mai di ciò che sei tesoro. Sii forte e sicura di te

-Lei fece un grande respiro e io le asciugai gli occhi.-

Camilla: O adesso o mai più
Selena: Così ti voglio! Vai a prenderti il tuo futuro fidanzato
Camilla: Preparati Diego che tu mi voglia parlare o no. Sto arrivando!

 

Ehi meraviglie <3 <3

Come state?? Allora come promesso ecco il nuovo episodio :)

Allora prima di tutto vorrei davvero ringraziare di cuore chi mi ha recensita e chi mi ha mandato dei messaggi :)

O a proposito, posso chiedervi una gentilezza? Se mi scrivete potete mettere più di 10 parole? Così mi arriva come recensione e a voi fa punti nel programma recensioni.

Mi piacerebbe anche che mi diceste cosa vi è piaciuto o no dell'episodio o le vostre impressioni.

Anche perché amo le vostre reazioni :)

Comunque dopo questo.. Volevo dirvi di andare su youtube e ascoltare le nuove canzoni di Selena e Justin perché sono molto belle. A me personalmente piace molto di più quella di Selena è stupenda!

I titoli sono:

-The heart wants what it wants (Selena)

-Home to mama (Justin ft Cody Simpson)

Era ora che entrambi facessero uscire qualcosa di nuovo.

Ciò dovevo scriverlo nel vecchio episodio ma con la fretta di pubblicarlo l'ho dimenticato :P

Comunque altre 5 o più (che sono sempre bene accette) recensioni per il prossimo capitolo per venerdì

Se lo posto venerdì dipende da voi :)

Allora spero a presto

Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


Everything’s gonna be alright


Capitolo 26




Diego.



-Vidi Selena e Camilla uscire dal magazzino e abbracciarsi per poi dividersi. Selena riprese a servire i clienti e Camilla.. Beh Camilla veniva verso di me.. COSA? VERSO DI ME? NO. Subito distolsi lo sguardo da lei e ripresi a caricare la lavastoviglie con i bicchieri. Mi sentii dannatamente osservato mentre svolgevo il mio lavoro. Lei arrivò e io la ignorai quando poi sentii la sua voce angelica.-

Camilla: Possiamo parlare Diego?
Diego: No, non possiamo!
Camilla: Per favore
Diego: Sono impegnato, non vedi?
Camilla: Sai che c'è? Rimarrò qui a fissarti fastidiosamente fino a quando tu non avrai un minuto libero per parlarmi
Diego: No, non lo farai
Camilla: Si, lo farò

-Iniziò a fissarmi e questo iniziava ad urtarmi.-

Diego: La pianti?
Camilla: Mi fai parlare?

-Sbuffai.-

Diego: Se ti faccio parlare poi ti levi di torno?
Camilla: Promesso!

-Uscii da dietro il bancone e la raggiunsi.-

Diego: Ok parla

-La vidi arrossire appena mi avvicinai.-

Camilla: Mi dispiace di non essere venuta alla tua cena
Diego: Beh è un po' tardi per essere dispiaciuta, non credi?
Camilla: Ero confusa e non sapevo che fare
Diego: E hai pensato bene di darmi buca. Nessuna mi ha mai dato buca, nessuna si è mai permessa!
Camilla: Forse è proprio per questo che sei così stronzo!

-La vidi voltarsi per andare via ma immediatamente le presi il braccio e la rivoltai verso me. Cosa mi aveva appena detto?-

Diego: Ma come ti permetti?!
Camilla: Mi permetto eccome. Mi sono stancata di starti dietro diavolo. Mi sono stancata di giustificare sempre il tuo comportamento da idiota imbecille, mi sono stancata di vedere in te una brava persona!

-La vidi iniziare a piangere. Non riusciva a trattenere le lacrime e io allentai la presa del suo braccio.-

Camilla: MI SONO STANCATA DI DIPENDERE DA TE!

-La guardai confuso.-

Diego: C-Cosa stai dicendo?

-La vidi tirare su con il naso.-

Camilla: Ancora non l'hai capito?! Sono anni che sono innamorata di te cazzo!

-Mollò la mia presa e scappò diriggendosi fuori. Subito Selena si affiancò a me.-

Selena: Ma sei scemo che la lasci andare via così? Corri da lei! Corri da lei e chiedile il motivo del perché non sia venuta alla tua cena! MUOVITI!

-Mi diede un colpo in testa con il vassoio e io subito corsi verso Camilla e le presi la mano prima di farla uscire dal locale. Lei si voltò verso me scuotendo il braccio.-

Camilla: Lasciami andare! Lasciami..

-Il suo pianto divenne ancora più forte e disperato mentre io non la lasciavo andare. Cercavo di guadagnare tempo mentre riflettevo sul da farsi, poi sentii quel suo tono.-

Camilla: TI PREGO DIEGO. TI PREGO

-Riconobbi quella voce e ricordai. Ricordai dopo anni.-

<<<

Nove anni prima.


-Ero lì, bloccato in quello stupidissimo letto, senza che nessuno mi sentisse, senza che nessuno capisse che io ero ancora lì e sentivo tutto, ero solo incapace di muovermi, di emettere dei suoni o semplicemente di aprire gli occhi. Sentii la voce della dottoressa sempre più vicina, ma non sentivo solo la sua. Appena sentii quell'altra voce così familiare non potei che provare felicità. Finalmente era arrivata anche quel giorno. Le sentii avvicinarsi.-

Dottoressa: Non devi preoccuparti piccola, il tuo amico oggi è stazionario. Nessun peggioramento
??: Oh ne sono felice!
Dottoressa: Cosa gli hai portato oggi?
??: Finirò di leggergli Harry Potter e l'ordine della fenice. Sa, lui ne va matto, adora Harry Potter e questo è l'ultimo libro che è uscito. Probabilmente avrebbe voluto leggerlo e perciò gli semplifico le cose, glielo leggo io
Dottoressa: Sono sicura gli farà bene sentire la voce di una delle sue più care amiche

-In quel momento ci fu silenzio, poi sentii i passi veloci della dottoressa allontanarsi e la voce angelica riprese a parlarmi.-

??: Ciao Diego, sono io. Ma dico, l'hai sentita?

-La sentii ridere.-

??: Mi ha scambiato per una tua cara amica. Se sapesse che nemmeno ci parlavamo mi prenderebbe per matta. Mah, forse lo sono davvero!

-Avrei voluto dirle che non era così. Che lei era una ragazza speciale. Ma tutto mi impediva di farlo.-

??: Come stai oggi? Per me sei in gran forma! Sei pronto per un nuovo capitolo con Harry, Ron ed Hermione? Oggi sono riuscita a finire i compiti prima per poter stare un po' di più con te, per poterti guardare da vicino senza sentire uscire dalla tua bocca delle cattiverie. So che tu non sei così Diego. So che tu non sei come Salvatore e spero che tu riesca a tirare fuori al più presto quella meravigliosa persona che sei in fondo

-Ci fu un'altra pausa poi iniziò a leggere.-

??: ““CAPITOLO 18 L'ESERCITO DI SILENTE

“La Umbridge legge la tua posta, Harry. Non c'è altra spiegazione”. “Credi che sia stata lei ad aggredire Edvige?” chiese lui, furente. “Ne sono quasi certa” rispose cupa Hermione. “Guarda, ti sta scappando la rana”. Harry puntò la bacchetta verso la rana toro che saltellava speranzosa verso l'altro lato del tavolo, disse “Accio!” e quella balzò con aria depressa nella sua mano. Incantesimi era una delle lezioni migliori per parlare tranquillamente; di solito c'era un tale movimento che il pericolo di essere ascoltati era minimo. Quel giorno, con l'aula piena di rospi gracidanti e corvi gracchianti, e la pioggia che batteva violenta contro i vetri delle finestre, i sussurri fra Harry, Ron e Hermione su come la Umbridge aveva quasi catturato Sirius passarono del tutto inosservati. “Lo sospettavo da quando Gazza ti ha accusato di aver ordinato Caccabombe: era una bugia così stupida” bisbigliò Hermione. “Insomma, una volta letta la tua lettera sarebbe stato evidente che non stavi ordinando nulla, e quindi non saresti stato affatto nei guai... è una cosa abbastanza scema, no? Ma poi ho pensato: e se qualcuno cercasse solo una scusa per leggere la tua posta? Quello sarebbe stato un modo perfetto per la Umbridge: mettere Gazza sull'avviso, fargli fare il lavoro sporco e confiscare la lettera, poi trovare un modo per sottrargliela o chiedergli di vederla... non credo che Gazza avrebbe avuto nulla da obiettare, quando mai ha difeso qualche diritto degli studenti? Harry, stai stritolando la rana”. Harry abbassò lo sguardo: in effetti stava stringendo la rana toro così forte da farle uscire gli occhi dalle orbite; la posò in fretta sul banco. “Ci è mancato davvero poco, stanotte” continuò Hermione. “Mi domando solo se la Umbridge sa quanto ci è andata vicina. Silencio”....””

-In quel momento sentii che qualcosa non andava. Iniziai ad avere degli attacchi.-

??: Diego, Diego! Che ti prende? Non farmi spaventare. Diego?? DIEGO!! AIUTO, AIUTO, QUALCUNO VENGA QUI

-Sentii i suoi passi allontanarsi e poi tornare. Sentii anche la sua voce tremolante e rotta dai singhiozzi. Mi accarezzò il viso.-

??: Non devi preoccuparti Diego. Adesso arrivano i medici. Resisti. Tu devi ancora darmi la possibilità di renderti felice. Resisti diavolo, non farmi brutti scherzi capito? Io so che tu sei forte e ce la farai. Hai tutta la vita da viverti ancora. So che mi senti e mi capisci, non lasciarti andare, lotta, lotta e fallo per me! Ti prego..

-Gli attacchi divennero sempre più forti e profondi e sentii la sua voce spaventata e disperata. Mi vennero a prendere i medici e mentre sentivo la mano della ragazza scivolarmi per il braccio sentii anche la sua voce urlare.-

??: TI PREGO DIEGO. TI PREGO!

>>>



-Da quel giorno non la sentii più fino a quel momento. Riconobbi in quelle note disperate le stesse di quella ragazzina spaventata che urlava e mi supplicava di resistere. La guardavo dimenarsi mentre tornavo lentamente alla realtà. Chiusi e riaprii gli occhi.-

Diego: Sei tu! Sei sempre stata tu

-Lei si calmò e mi guardò confusa mentre io fui invaso da una gioia improvvisa.-

Diego: Non posso crederci. Ti ho cercata per così tanto tempo e ti avevo sotto gli occhi. Ti ho cercata e finalmente ti ho trovata amore mio

-La strinsi subito a me. Quei miei gesti e parole furono completamente automatici. Lei riprese a piangere sulla mia spalla per poi staccarsi.-

Camilla: Ma cosa diavolo stai facendo? Smettila di prendermi in giro, smettila di umiliarmi!
Diego: Non ti sto prendendo in giro. Io ricordo ora! Eri tu
Camilla: Ero io a fare cosa?
Diego: Sei stata tu a starmi vicino durante il coma. Eri tu quella fragile ragazzina che passava il suo tempo in ospedale con me a leggermi Harry Potter..

-Lei sgranò gli occhi.-

Camilla: Diego..
Diego: Sono stato così coglione con te. Potrai mai perdonarmi?

-Le presi il viso guardandola negli occhi. Ero pronto a baciarla quando lei si tirò indietro.-

Camilla: No scusa Diego. Io non posso. Sono felice che tu abbia riacquistato la memoria ma non voglio basare il nostro rapporto sulla tua gratitudine. A te piace la ragazzina che si è presa cura di te a tredici anni. Io non ti interesso in questo momento. Ti interessa solo aver capito chi era la ragazza, ecco perché non te l'ho mai detto!
Diego: Ma ti sbagli! Ti sbagli di grosso Camilla
Camilla: Ah si? Allora spiegami come stanno le cose
Diego: I-io.. Oh tu non capisci Camilla. Tu mi stavi facendo innamorare con i tuoi sguardi e le tue battute sfuggenti. Mi stavi facendo innamorare dei tuoi occhi, del tuo sorriso e del tuo modo di essere timida e cervellona. Mi stavi facendo innamorare ma ero combattuto. Non potevo innamorarmi di te perché se mai avessi mai trovato la ragazza dell'ospedale sarebbe stato un vero problema. Ecco perché volevo andarci piano con te. Ma tu mi stavi facendo impazzire e sapere che sei tu quella ragazzina mi fa vincere la lotteria. Insomma sei tutto ciò che ho sempre cercato e io ti ho trattata di merda..
Camilla: S-Sei innamorato di me?
Diego: Si e ho paura che non sia un innamoramento passeggero. Ecco perché ero così arrabbiato. Ci tenevo alla nostra cena

-La vidi piangere e la strinsi a me sussurrandole..-

Diego: Ti amo come non ho mai amato nessun altra

-Lei si staccò dall'abbraccio per guardarmi con ancora le lacrime sul viso. Mi avvicinai per baciarla di nuovo ma lei si ri allontanò.-

Camilla: Non posso Diego
Diego: Come? Perché?
Camilla: Per lo stesso motivo per cui non sono venuta alla tua cena
Diego: Quale sarebbe?
Camilla: E' imbarazzate
Diego: Non aver paura di parlarmi di te. Non c'è niente che possa spaventarmi
Camilla: D-Diego..

-La sentii riprendere a piangere poggiandosi a me. La strinsi accarezzandole i capelli.-

Diego: Fidati di me, per favore!

-Tirò su col naso, avvicinò il suo viso al mio orecchio e sussurrò..-

Camilla: Sono ancora vergine!

-Lei subito si staccò da me per guardare la mia reazione. In quel momento il barman ci interruppe.-

Francesco: Diego, abbiamo un problema!
Diego: Ne possiamo parlare dopo?
Francesco: I “Dear Jack” hanno avuto un contrattempo, non verranno più!
Diego: Cosa?? Come facciamo adesso?
Francesco: Non lo so!

-Vidi Selena avvicinarsi sorridente, subito accarezzò il viso stanco e bagnato di Camilla.-

Selena: Che succede?

-La guardai e sorrisi. Avevo trovato la soluzione.-

Diego: I “Dear Jack” non vengono più. Hanno avuto un contrattempo!
Selena: Oddio! E adesso?
Diego: Sbaglio o tu sei un'artista mondiale?!
Selena: Cosa? Vuoi che canti io?
Diego: Si!
Selena: Ma.. Ma.. Io qui non piaccio
Diego: Dagli modo di cambiare idea Sel
Selena: Ma a te non piaccio come..
Diego: Dammi modo di ricredermi
Selena: Io non sono pronta..
Diego: Improvvisa. Ti prego, salva questa serata

-Vidi Camilla stringere la mano a Selena.-

Camilla: Coraggio, mostra la vera Selena sicura di sé, fai vedere a questi idioti chi sei. Io canterò con te sotto al palco
Selena: Io..
Diego: Ti prego..
Selena: D'accordo!

-Tutti sorridemmo felici, Selena si tolse il grembiule e appoggiò il vassoio al bancone, poi andò a mettersi d'accordo con il DJ mentre io riprendevo a guardare Camilla.-

Diego: Ritornando a noi..
Camilla: Lo avevo detto che era imbarazzante
Diego: Non lo è per niente. Sono felice che tu sia ancora vergine. Andremo a piccoli passi, te lo prometto. No ti metterò alcun tipo di pressione
Camilla: Stai dicendo che per te va bene e che..

-Selena intanto salì sul palco e iniziò il suo show mentre io e Camilla parlavamo.-

Selena: Ciao ragazzi, sono Selena Gomez! I “Dear Jack” non sono potuti venire perciò cercherò di fare del mio meglio per farvi divertire. Ho deciso di cominciare con una canzone tratta dal mio primo album..

-Interruppi Camilla e la guardai negli occhi.-

Diego: Sto dicendo che da ora in poi tu mi appartieni e che sarai la cosa più preziosa per me. Sto dicendo che sono felice che tu abbia aspettato me e che sono onorato di poter stare con una persona che abbia dei seri valori. Sto dicendo che..
Camilla: ..Ti amo

-Con uno scatto si avvicinò e mi baciò. Sorrisi tra il bacio e la strinsi a me mentre approfondivo quel dolce bacio che entrambi desideravamo. Sentimmo Selena in sottofondo che sicuramente ci stava guardando.-

Selena: Voglio dedicare “I promise you” ai miei migliori amici che finalmente ce l'hanno fatta a mettersi insieme. Perciò buttatevi tutti in pista!

“I know, that my love for you is real; It's somethin' true that we do; Just somethin' natural, that I feel; When you walk in the room; When you're near; I feel my heart skips a beat; The whole world disappears; And there's just you and me; Falling head over feet; Let's take a chance, together. I know, I know, I know, I know, we're gonna make it. 'Cause no one else can, make me feel the way that you do; I promise you; I know, I know, I know, I know; we're gonna get there; Today, tomorrow, and forever we will stay true; I Promise you

(So che il mio amore per te è reale; E’ qualcosa di sincero che facciamo, solo qualcosa di naturale che io provo; Quando cammini per la stanza, quando mi sei vicino, sento il cuore che mi sobbalza,
 il mondo intero scompare; E ci siamo solo io e te, che perdiamo la testa; Diamoci una possibilità di stare insieme; Lo so, lo so, lo so, lo so; Ce la faremo, perché nessun altro riesce a farmi sentire, come mi fai sentire tu; Te lo prometto; E lo so, lo so, lo so, lo so; Ci arriveremo; Oggi, domani e per sempre; Resteremo sinceri; Te lo prometto)”


Diego: Ti amo anche io!



Selena.




-Sorrisi mentre cantavo e vedevo quei due ballare abbracciati e baciarsi. Ormai la mia missione lì era conclusa. Quella serata si rivelò favolosa. Dopo il mio concerto in tanti vennero a chiedermi un autografo o una foto. Ero davvero piaciuta e questo mi rendeva felice ed appagata. Quella fu una serata magica per tutti.-



Justin.



-Era passata una settimana e mezzo da quando Selena mi aveva chiamato per raccontarmi del suo concerto improvvisato. Dio quanto era felice quel giorno. Sorrisi pensando a lei ma altri miei pensieri occupavano la mia mente. Chantal registrò il suo cd in cinque giorni, erano già passate due settimane e mezzo e finalmente il suo cd era uscito. Quel pomeriggio sarebbe stata ospite da sola all' Ellen Show e io e Selena decidemmo di guardarlo insieme, lei lo avrebbe visto dall'Italia in diretta streaming, io invece alla normale tv. L'intervista sarebbe andata in onda alle 16:00 da noi, mancava poco ormai. Io scendevo le scale con Ellie dietro..-

Justin: Secondo me sarebbe forte!
Ellie: Sei noioso Roy! Parli sempre della stessa cosa
Justin: Piccola dico solo che forse per te sarebbe bello avere una mamma e un papà che ti vogliano bene e perché no? Magari anche un fratello o una sorella
Ellie: Va beh tanto io starò con te per sempre no? Io sono felice qui

-La guardai e sospirai. Come avrei potuto dirle che ci avrebbero separato di sicuro? Neanche quella era la giornata più adatta per parlarne. Mi arresi, andai in salotto e accesi la tv mentre arrivarono a casa Jazzy e Jaxon per giocare con Ellie. Mi salutarono e subito corsero tutti in camera del mio girasole. “The Ellen Show” iniziò e subito venne presentata Chantal che entrò in studio con un super vestitino corto, super trucco e super capigliatura, tutto pur di farsi notare. Lei si sedette. Il mio cellulare vibrò. Un messaggio, Selena.-

Selena: “Io sono con te!”

-Risposi al messaggio.-

Justin: “Lo so <3”

-Ripresi a guardare l'intervista e iniziarono a parlare del disco.-

Ellen: “Wow ti stai davvero dando da fare ragazza. Ma hai un segreto? Insomma questo album è uscito molto in fretta..”
Chantal: “Vi svelerò il mio! Andate a letto con Justin Bieber e avrete un buon contratto discografico, ma non fatelo arrabbiare come è successo a me. Dio, diventa geloso e possessivo ecco perché mi ha lasciato”
Justin: MA CHE CAZZO STAI DICENDO BRUTTA...
Ellen: “Geloso del tuo successo? Io conosco Justin, ci siamo incontrati tante volte e credo che sia davvero una brava persona”



Selena.



Chantal: “E' bravo fino a che è sotto i riflettori. Perché credete che Selena Gomez lo abbia lasciato? Sarà pure un cantante che piace ma è un fallimento umano. Troppo troppo egoista e cocciuto.”
Ellen: “Quindi tu sei andata a letto con lui?”
Chantal: “Si, era così ossessivo, un pazzo”

-Mi diedi una manata sulla fronte sentendo quelle bugie. Chantal stava buttando addosso a Justin troppo fango. Sarebbe stato distrutto dalla stampa. Mi alzai dalla sedia e Diego e Camilla mi guardarono mentre erano abbracciati sul divano.-

Diego: Che fai?
Selena: Vado a fare le valigie
Diego: Perché?
Selena: Devo andare da lui, ha bisogno di me!

 

Ciao meraviglie <3 <3 <3

Come promesso ecco il nuovo episodio scoppiettante <3

A me piace molto <3

Allora, ringrazio infinitamente chi mi ha recensito

Vi adoro, vi adoro <3

Oh e scusatemi se vi ho risposto tardi ma questi giorni sono stata davvero impegnata :(

Allora 6 recensioni per il prossimo episodio lunedì

So che ci siete, perciò ce la facciamo a superare le cinque recensioni, si che ce la facciamo :)

Se pubblico lunedì dipende da voi.

Spero che l'episodio vi sia piaciuto nonostante sia un po' diverso dal solito.

Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 - Parte 1 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 27 - Parte 1

 

Selena.

 

-Diego e Camilla mi guardarono.-

Diego: Ma così? Cioè parti su due piedi? Come fai per gli orari aerei e i bagagli e..
Selena: Prendo il primo aereo per Roma e una volta lì il primo per Los Angeles

-Andai nella mia camera e iniziai a fare le valigie svuotando l'armadio mentre Diego e Camilla mi venivano dietro e mi guardavano.-

Diego: Ma non puoi. E' una cosa troppo stancante Sel!
Selena: Mi riposerò a Los Angeles, Diego. Io devo andare
Diego: Si ma non puoi partire così 
Selena: Si che posso

-Camilla si avvicinò a me prendendomi la mano.-

Camilla: Credo che Diego voglia dirti che ci mancherai. Ci mancherai da matti e noi non siamo pronti a vederti partire così velocemente

-La guardai.-

Selena: Ragazzi anche voi mi mancherete da morire, ma io devo andare. Devo andare da lui, è quello che sento. Non posso lasciarlo da solo in questo momento.. Io lo amo

-Camilla mi abbracciò.-

Camilla: Vai dai lui e sii felice con lui

-La strinsi forte a me.-

Selena: Grazie! Questo non è un addio ragazzi chiaro? Ci rivediamo presto

-Staccandomi dall'abbraccio di Camilla li guardai entrambi.-

Camilla: I nostri numeri li hai

-Sorrisi e annuii.-

Selena: Certo!

-Finii di chiudere l'ultima valigia e Diego mi guardò.-

Diego: Se ti dovesse mancare qualcosa te la spedisco, non preoccuparti
Selena: Grazie!
Diego: Coraggio, ti porto all'aeroporto

-Io annuii e guardai Camilla.-

Camilla: Vorrei poter venire anche io ma ho paura di non riuscire a lasciarti andare. Perciò salutiamoci qui

-Sorrisi e con le lacrime agli occhi la riabbracciai forte.-

Selena: Mi mancherai da morire! Ti aspetto a Los Angeles ok?
Camilla: Fosse così facile..
Selena: Tu non preoccuparti!

-La baciai sulla guancia e lei mi strinse forte a sé.-

Camilla: Ti sosterrò per tutta la vita. Selenator per sempre. Ora vai però o non troverai voli
Selena: Si hai ragione!

-Ci demmo un ultimo abbraccio e poi tutti uscimmo di casa. Diego baciò Camilla.-

Diego: Ci vediamo più tardi amore. Passo a prenderti a casa tua
Camilla: Perfetto!

-Si scambiarono un dolce bacio e Camilla si avviò per casa sua, mentre io e Diego salimmo in macchina, con la moto sarebbe stato difficile portare le mie valigie. Facemmo tutto il viaggio fino all'aeroporto in silenzio. Arrivammo, parcheggiammo e andammo a farmi il biglietto. Il mio volo sarebbe partito dopo un quarto d'ora. Diego mi guardò.-

Diego: Beh, è ora che tu vada se non vuoi perdere l'aereo

Selena: Già

-Ci guardammo. Di solito bastava uno sguardo per capirci ma questa volta l'emozione di entrambi era troppo grande.-

Diego: Fai buon viaggio

Selena: Grazie!

-Mi avviai verso il controllo bagagli per poi andare al gate con le lacrime agli occhi. Feci altri due passi.. Oh al diavolo! Mi voltai e corsi verso Diego. Lui appena mi vide aprì le braccia accogliendomi in un caloroso abbraccio mentre io scoppiavo in lacrime.-

Selena: Mi avresti davvero lasciata partire così scemo?!
Diego: No, era questione di secondi e ti avrei rincorsa. E' strano dirlo, ma mi mancherai Sel

Selena: Anche tu Diego! Grazie per avermi prestato la tua camera
Diego: Figurati! Non tutti hanno il privilegio di far dormire Selena Gomez a casa propria

-Sorridemmo.-

Selena: Grazie per avermi trattata come una persona normale. Anzi, fin troppo normale
Diego: Certo che ne abbiamo fatto di strada eh?
Selena: Già, tu mi odiavi per la mia musica
Diego: Non è vero che ti odiavo, semplicemente non ti riconoscevo alcun tipo di merito e avevo molti pregiudizi su te e il tuo fidanzato..
Selena: E ti sembra poco?!
Diego: ..E tra l'altro quel tizio ancora non mi piace
Selena: So che pensi che sia uno stupido, ma non lo è. Non lo è affatto e te ne accorgerai quando verrai a Los Angeles e te lo farò conoscere
Diego: Guarda che lo prendo come un invito ufficiale!

-Rise e io mi feci seria.-

Selena: Lo è Diego. Perciò venitemi a trovare
Diego: Lo faremo. Grazie di tutto Sel, davvero. Per me significhi tanto adesso
Selena: Wow! Detto da te che non sai tirare fuori le emozioni è un onore!

-Lo guardai e tornai seria.-

Selena: Anche tu Diego. Sei il fratello rompiscatole che non ho mai avuto e mi raccomando, non farti scappare Camilla. Perché torno qui e ti prendo a calci
Diego: No, non lo farò

-Ci guardammo per qualche secondo e mi lasciai andare alle mie emozioni.-

Selena: Ti voglio bene Diego, davvero tanto!
Diego: Anche io Sel! Fatti rispettare da quel pallone gonfiato

-Scossi la testa.-

Selena: Mi rispetterà
Diego: Lo spero per lui!

-Sorrisi e lo riabbracciai.-

Diego: Grotte sarà sempre la tua seconda casa
Selena: Lo so!

-Ci guardammo e io vidi delle lacrime sul suo viso che lui si asciugò mentre sentivo le mie scendere giù per il mio. Sentimmo delle voci gridare il mio nome, erano dei fan e allo stesso tempo sentimmo anche altoparlante annunciare il mio volo, dovevo sbrigarmi.-

Diego: Ora vai streghetta o perderai per davvero il volo
Selena: Ma dei fan..
Diego: Non preoccuparti, ci parlerò io e rimarranno contenti! Ora tu va..
Selena: Grazie!

-Lo riabbracciai per l'ultima volta e riprendendo le valigie scappai dai fan e andai a prendere il mio benedetto aereo. Diego sapeva quanto io ci tenessi ai miei fan e sapevo che lui non mi avrebbe delusa, avrebbe davvero fatto qualcosa per loro. Una volta arrivata a Roma dovetti aspettare quattro ore prima di prendere il primo aereo per Los Angeles. Anche lì la folla mi accerchiò. Firmai qualche autografo e feci qualche foto quando poi mi rinchiusi in un bagno con le mie valigie. In quel momento sentii arrivare una chiamata con facetime, era Diego.-

Diego: Abbiamo aspettato che tu arrivassi a Roma in questo aeroporto. Loro hanno aspettato qui per tutta l'ora. Te li passo uno ad uno ok?

-Diego mi riusciva a capire meglio di qualunque altro. Feci un grande respiro pronta a parlare con i miei fan che non avevo potuto salutare di persona. In quattro ore li avrei sentiti tutti. Sorrisi.-

Selena: E' perfetto!


 

Ciao meraviglie!! <3

Scusate se il capitolo è molto molto corto ma questi giorni sono super influenzata e oggi sono distrutta. Perciò spero riusciate a perdonarmi se posto solo mezzo episodio. Stavo per non postare ma poi ho pensato a voi e ho voluto fare ciò che potevo.

Presto arriverà la seconda parte, la volete?

Perdonatemi gli errori ma non l'ho riletto. Li correggerò appena starò meglio.

Ora vado, baci Sum <3

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Capitolo 29
*** Capitolo 27 - Parte 2 ***


Everything’s gonna be alright


Capitolo 27 - Parte 2

 



Justin.




-Dopo quella intervista l'unica cosa che feci fu quella di uscire di casa e andare in un locale dove mandai giù due birre e la terza era in arrivo. Ovviamente ero coperto da un cappuccio e me ne stavo in un angolo scuro del locale. La mia vita stava andando davvero da schifo. Al mio nuovo album mancava un mese per poter uscire ma sicuramente dopo l'intervista di Chantal avevo perso tanti fan. Avrei solo voluto bere e fumarmi una canna. Avrei potuto farlo, ma quel volto angelico mi apparve davanti guardandomi con disapprovazione. Oh già, Selena non me lo avrebbe mai permesso. Le avevo promesso che non avrei più fumato. Sospirai e senza neanche bere la terza birra mi alzai dal tavolo e pagai, poi uscii dal locale e decisi di andare in un locale più bello, dove potevo essere una persona normale. Salii in macchina e guidai per circa dieci minuti. Arrivai in periferia, Dio, quel posto continuava ad essere uno schifo, tranne che per una cosa.. Il locale di Harvey, era diventato stupendo e di gran classe. Parcheggiai, uscii dalla macchina ed entrai nel locale togliendomi il cappuccio. Subito Harvey, che sembrava essere ringiovanito, alzò lo sguardo dal bancone e parlò.-

Harvey: Non siamo ancora aperti!

-Appena mi vide sorrise e venne da me ad abbracciarmi.-

Harvey: Ciao Roy! Quanto tempo che non ci vediamo
Justin: Già, scusa. E' che ultimamente sto lavorando molto e poi con Ellie..
Harvey: Sta ancora con te?

-Sorrisi.-

Justin: Si per ora. Ma tra qualche settimana non potrà più stare con me e la mia famiglia, insomma ha bisogno di una vera famiglia che riesca a prendersi cura di lei. Io non ce la faccio, ho una vita troppo diversa da ciò che lei merita!
Harvey: Hai fatto una cosa veramente coraggiosa e bella Roy, l'hai portata via dalla strada
Justin: Non avrei mai permesso che vivesse ancora in strada

-Harvey mi guardò.-

Harvey: Coraggio, siediti pure. Cosa ti offro?
Justin: Se ce l'hai un panino, muoio di fame!

-Lui mi servì mentre io mi guardavo intorno.-

Justin: Però è diventato davvero un bel posto Harv! E tu sembri essere ringiovanito..
Harvey: Visto? Si è proprio un bel posto, poi finalmente sono felice
Justin: Si nota sai?

-Iniziai a mangiare il panino quando dal retro del locale entrò un ragazzino dai capelli corvini, gli occhi azzurri che dovevano essere uguali a quelli di Harvey che col tempo diventarono grigi, e degli spessi occhiali da vista neri.-

Nicholas: Ho finito. Me ne..

-Si bloccò appena mi vide. Andiamo, non poteva conoscermi, che sfortuna avevo? Harvey parlò.-

Harvey: Roy, finalmente riesco a presentarti mio nipote

-Lo guardai e sussurrai..-

Justin: Che fortuna!

-Mi alzai e mi avvicinai al ragazzino porgendogli la mano.-

Justin: Ciao, se non sbaglio sei Nicholas!
Harvey: Si, è lui. Nicholas, lui è..
Nicholas: Justin Bieber! So chi è. Tutto il mondo lo conosce

-Oh cazzo! Harvey mi guardò spaesato mentre io non sapevo che dire mettendo la mano in tasca.-

Nicholas: E' uno dei cantanti più famosi e ricchi di questi anni
Harvey: R-Roy...
Justin: Senti Harv, io posso spiegarti, davvero!
Harvey: Tu mi hai dato i soldi per il mio locale? Era tutta una messa in scena?
Justin: Si.. Mi dispiace, mi dispiace Harv di averti mentito, ma cosa dovevo fare? Cosa potevo fare?!
Harvey: Esci da questo locale!
Justin: Ti prego ascoltami
Harvey: Senti un po' piccolo bugiardo, io non mi faccio prendere in giro da nessuno. Ho settant'anni e i ragazzini come te dovrebbero portarmi rispetto. Mi sono fidato, sei una delusione ragazzo! E a pensare che mi stavo affezionando, che sciocco!
Justin: Harv non cambierà niente, io..
Harvey: Esci fuori da qui e non farti più vedere
Justin: Harvey..
Harvey: FUORI!

-Mi guardò con così tanto disprezzo e delusione che sentii lo stomaco rivoltarsi. Mi voltai decidendo di lasciare perdere, in fondo aveva ragione. Ero stato un'idiota. Lasciai il soldi del panino sul bancone e uscii dal locale. Mi sedetti in macchina e chiamai a casa di mamma per parlare con Ellie e avvisarla che non sarei tornato a casa quella notte, avevo bisogno di stare solo, solo con me stesso perché altrimenti avrei combinato davvero qualche casino. L'unica cosa certa era che avrei ripagato quella stronza di Chantal con la sua stessa moneta, poco ma sicuro. Dio quanto mi sentivo solo. Dopo qualche squillo sentii Ellie rispondere.-

Ellie: “CIAOO! CHI E'?”
Justin: “Ciao piccola, sono io, Roy!”
Ellie: “Ciao Roy! Jazzy e Jaxon sono andati via”
Justin: “Torneranno domani. Staranno qui una settimana prima di tornare in Canada. Vi potete vedere tutti questi giorni”
Ellie: “SIIIIIII. A che ora torni?”

-Amavo quella vocina squillante e mi dispiaceva dirle che non ci saremo visti il giorno dopo.-

Justin: “Vedi Cenerentola per qualche giorno non torno a dormire a casa”
Ellie: “Perché?”

-La sentii un tantino arrabbiata e scocciata.-

Justin: “Perchè devo lavorare, ma ci vediamo direttamente sabato, ok? Non preoccuparti”
Ellie: “Promesso?”
Justin: “Promesso girasole!”
Ellie: “Ti arrabbi se mi legge la storia Owen?”
Justin: “E' a casa?”
Ellie: “Si, rimane per cena”
Justin: “Sono molto contento!”
Ellie: “Anche Pattie”

-Sorrisi.-

Justin: “Allora Cenerentola, ci vediamo sabato. Buona notte e sogni d'oro”
Ellie: “Sogni d'oro Roy!”

-La sentii mentre mi inviava un bacio e risi poco prima di chiudere la chiamata. Ecco silenzio. Ero di nuovo da solo. Sbuffai, accesi la macchina e partii, sarei tornato a casa mia dove avrei dormito in solitudine. In realtà non dormii per niente pensando a tutti i casini che avevo combinato, con Ellie, Chantal, Harvey, Selena.. Con tutti, combinavo casini con tutti. Verso le 6:00 del mattino riuscii ad addormentarmi per poi risvegliami alle 16:00. Riuscii ad alzarmi dal letto e andai in bagno a farmi una doccia, ne avevo bisogno. Successivamente andai in cucina e composi davvero un piatto complicato. Presi una scodella, ci versai del latte e ci buttai i cereali riempendo completamente la tazza. Mi sedetti al bancone e mangiai in solitudine quando sentii il campanello suonare. Chi poteva essere? Nessuno mi veniva a trovare a casa, tutti sapevano delle mie guardie del corpo che ormai avevo solo quando uscivo in posti affollati. Il resto del tempo lo passavo a nascondermi dalla gente. Comunque mi alzai e andai ad aprire la porta e immediatamente sgranai gli occhi, non potevo crederci. Quel paffuto viso, quegli occhioni scuri e quel profumo. Non riuscivo a credere che lei fosse davanti ai miei occhi. Una Selena stanca e con le occhiaie mi accennò un sorriso e io subito l'abbracciai.-

Justin: Sei qui?! Non è un sogno?
Selena: Hai bisogno di me Justin, non posso lasciarti qui da solo mentre i media ti distruggono

-La feci entrare e lei poggiò la valigia in salotto.-

Justin: Grazie, sei l'unica che abbia voglia di vedere adesso

-Lei mi accarezzò il viso e mi prese la mano.-

Selena: Non devi preoccuparti, adesso siamo insieme e affronteremo ogni problema senza paura
Justin: Siamo una squadra?
Selena: Una squadra che funziona solo se non è separata!

-La tentazione di baciarla era così forte, ma resistetti, non volevo farla scappare ancora. La vidi sbadigliare.-

Justin: Sei stanca?
Selena: Da morire. Dopo aver passato sedici ore tra aerei e aeroporti sono distrutta. Ti dispiace se parliamo domani mattina con calma?
Justin: Si, meglio. Anche io sono abbastanza stanco. Andiamo a dormire?
Selena: Si, ne ho davvero bisogno

-Sorrisi accarezzandole il viso.-

Justin: La tua camera è sempre lì che ti aspetta
Selena: In realtà sento davvero freddo oggi
Justin: Si?
Selena: Si.. Magari se dormissimo insieme il letto ci metterebbe meno a riscaldarsi

-Subito sgranai gli occhi al solo pensiero di dormire accanto a lei.-

Justin: Ottima osservazione. Non ti pentirai del mio materasso
Selena: Oh lo so!

-Ridemmo e le presi la mano guidandola verso la mia camera. Entrammo e lei si buttò sul letto sdraiandosi. Era distrutta, quando la vidi darsi un colpo in fronte.-

Selena: Idiota Selena, idiota! Il pigiama è in valigia..
Justin: Non preoccuparti, tieni!

-Le porsi una mia maglietta e lei sorrise.-

Selena: Grazie! Faccio in un minuto

-Sorrisi e mentre lei andò a cambiarsi in bagno, io mi spogliai, feci buio in camera e mi misi a letto, iniziandolo a riscaldare e accesi la luce. Dopo qualche secondo la vidi rientrare in camera. Non potei fare a meno di guardare il suo corpo, in particolar modo il suo piccolo seno che non aveva più il supporto del suo reggiseno. Continuai a guardarla e mi fermai ad osservare le sue slanciate gambe. Mi faceva davvero impazzire. Anche lei si infilò a letto e subito sentii più calore. Spensi la luce e sentii Selena avvicinarsi sempre più a me così l'abbracciai e a lei parve piacerle. Si voltò verso di me mentre continuavo ad abbracciarla e mi guardò intensamente al buio della camera, si strinse ancora di più a me fino a quando non sentii le sue calde labbra sulle mie. Fu un dolce bacio.-

Selena: Buonanotte Justin!
Justin: Buonanotte tesoro!

-Lei si voltò dall'altra parte sempre tra le mie braccia. Aveva bisogno di quel contatto fisico, perché mise le sue mani sulle mie. La sentii sospirare, probabilmente stava chiudendo gli occhi. Sussurrai.-

Justin: Sono felice che tu sia tornata qui da me
Selena: Anche io

-Le diedi un leggero bacio sulla testa, prima di chiudere gli occhi e addormentarci.-

 

 

Ciao bellezzeeee <3 <3

Scusate il ritardo ma ora sono qui.

GRAZIE INFINITE PER LE NOVE RECENSIONI

VI ADORO DAVVERO!!

Allora, cosa ne pensate di questo episodio? Vi è piaciuto?

A presto, baci Sum <3 <3 <3

 

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Capitolo 30
*** Capitolo 28 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 28

 

Selena.

 

-Quella notte verso l'una mi svegliai e andai a prendere un bicchiere d'acqua, qualche minuto più tardi Justin mi raggiunse, tornammo a letto e lui mi chiese di parlargli del mio viaggio in Italia e così feci, fino a che non ci riaddormentammo insieme. La mattina ci svegliammo e rimanemmo a letto abbracciati in silenzio per qualche minuto a goderci il silenzio delle 6:00 del mattino. Solitamente non erano mai così tranquille per noi. Con il nostro lavoro tante volte ci alzavamo presto e in fretta e furia ci preparavamo, oppure non dormivamo direttamente. Justin continuava a tenermi tra le sua braccia e ad accarezzarmi il braccio quando poi finalmente lasciammo i nostri pensieri volare come dei palloncini. Lui mi guardò e parlò.-


Justin: E così dormivi nella stessa casa di quel Diego?


-Lo guardai e risi.-


Selena: Geloso?

Justin: Esattamente signorina Gomez!

Selena: E' solo un mio caro amico Justin. Non vedo l'ora di farteli conoscere!

Justin: Oh anche io


-Scossi la testa.-


Selena: Vi odierete fin dall'inizio, lo sapevo


-Lui rise.-


Justin: Ti prometto che farò di tutto per fare andare bene le cose con quel Diego, che poi, che nome strano

Selena: A me piace il suo nome! Comunque, grazie


-Mi accarezzò il viso.-


Justin: E così la famosa Camilla è una Belieber..

Selena: No, veramente è una Selenator

Justin: Da come me ne parli io non ne sarei così convinta fossi in te

Selena: E' una Selenator al cento per cento, te lo posso assicurare! Sulle sue pareti c'è attaccata la mia faccia, non la tua


-Lui rise e mi diede un bacio sul naso mentre io mettevo il broncio. Mi contagiò la sua allegria e gli passai la mano tra i capelli. Eravamo pronti a baciarci, ma lui non mi diede alcun segnale perciò lasciai perdere e parlai.-


Selena: Ho una fame da morire

Justin: Allora siamo in due! Andiamo in cucina


-Ci alzammo dal letto e per prima cosa andammo a svuotare l'intero frigorifero, morivamo davvero di fame. Cucinavamo insieme i pancakes. Io li cuocevo con la padella mentre Justin si occupava delle decorazioni con panna, frutta, sciroppo al cioccolato, ai lamponi e alla fragola. Oh mi scordavo il classico, lo sciroppo d'acero e il burro. Appena Justin finì di affogare un pancake di panna e sciroppo di fragole mi guardò serio.-


Justin: Però potremo cavarcela benissimo anche da soli!


-Lo guardai dopo aver girato l'ennesimo pancake.-


Selena: Cosa intendi?


-Lui distolse lo sguardo da me e riprese a decorare i pancakes mentre tirava fuori una delle sue paure più grandi.-


Justin: Nel senso, solo io e te, senza i domestici, senza tutte quelle persone intorno. Intendo solo noi due. Saremo capaci di mandare una casa avanti da soli


-Lo guardai, sapevo che era serio ma volevo alleggerire la tensione.-


Selena: Davvero riusciresti a pulire un bagno?


-Lui mi guardò sorridendo.-


Justin: Ci riuscirei, ma non voglio

Selena: Allora non ci riusciremo!


-Risi passandogli il pancake pronto.-


Justin: D'accordo signorina precisazione. Noi due soli con qualcuno che viene tre volte a settimana per fare grandi pulizie!

Selena: Tre? Due volte, tre volte è esagerato

Justin: D'accordo, d'accordo, due! Affare fatto


-Ridemmo, poi tornai seria, lo stesso lui.-


Selena: Si, ce la potremo fare!


-Mi guardò di nuovo poggiando la panna spray sul bancone.-


Justin: Lo credi davvero?

Selena: Perché non dovrei?

Justin: Non hai mai paura?

Selena: Di cosa?

Justin: Di essere un fallimento


-Sapevo che stava parlando di sé stesso. A volte era così insicuro. Spesi il fornello, gli presi le mani e ci sedemmo al bancone.-


Selena: Justin..

Justin: Sai, tante volte penso a come e cosa sarei se non fossi diventato famoso. Se adesso mi togliessero tutto quello che ho come, fama, lavoro e soldi, io non saprei davvero cosa fare. L'unica cosa che mi riesce è fare musica. Insomma lo sappiamo bene che la vita non è solo fama, prima o poi finirà anche se cerchiamo di tenerla in alto per il più tempo possibile. Io ho quest'ansia.. Cosa farò se un giorno tutto questo finisse? Se tutto questo ben di Dio andasse a puttane? Se tornassi ad essere povero? Non ho nessun tipo di piano B nella mia vita


-Gli presi il viso e lo costrinsi a guardarmi negli occhi.-


Selena: Tesoro ascoltami! Guardami e respira profondamente. Calmati, io sono qui con te!


-Lui mi strinse la mano e iniziò a fare dei respiri profondi.-


Selena: Davvero ti preoccupa tanto questa cosa?


-Lui annuì.-


Selena: Qual'era il tuo sogno da bambino? Cosa volevi fare nella vita?

Justin: Ma non lo so Sel. Sono diventato famoso che ero solo un ragazzino. Non sapevo nemmeno io cosa volevo

Selena: Prendiamola in un altro modo. Immagina di non essere famoso, come ti vedresti? Insomma, un lavoro normale come una persona qualunque

Justin: Non lo so

Selena: Si che lo sai

Justin: A me piacciono gli sport, probabilmente avrei fatto qualcosa che ha a che fare con lo sport. Forse mi sarebbe piaciuto avere una mia squadra da allenare. Forse mi sarebbe piaciuto insegnare.

Selena: Mettili insieme

Justin: Dici che avrei potuto insegnare educazione fisica?

Selena: Perché no?! Saresti il professore preferito di tante persone

Justin: Già!


-Vidi per un momento i suoi occhi brillare desiderando di avere una normale vita e un normale lavoro. Ma lo sapevamo bene, non sarebbe mai potuto accadere. Però lui dopo quella rivelazione sembrò più tranquillo.-


Justin: Se io fossi un allenatore di basket delle superiori probabilmente avremmo un canestro nel cortile sul retro della casa. Nostro figlio ci passerebbe tutto il tempo

Selena: Allora se io fossi una cuoca avremmo una bella e grande cucina e lo stesso la sala da pranzo

Justin: Tutto è concesso


-Lui sorrise, poi si fece improvvisamente serio.-


Justin: Mi sento in gabbia

Selena: Lo so, so che stai passando un periodo difficile. Hai davvero tante cose per la testa, è normale che tu voglia scappare. So cosa si prova e io l'ho fatto, ma per te non è la soluzione giusta, perché continueresti a tormentarti per Ellie amore mio


-Gli accarezzai il viso e lui mi prese la mano sorridendo.-


Justin: Ripetilo


-Lo guardai sorridendo.-


Selena: Continueresti a tormentarti per Ellie

Justin: Non quello!


-Mi sentii arrossire mentre lui continuava a fissarmi.-


Selena: Amore mio..

Justin: Come suona bene con la tua voce

Selena: Justin..

Justin: Tu sai quello che provo per te ormai, lo sai da tempo. Perché sei tornata per starmi accanto?

Selena: Lo sai..

Justin: No, non lo so Sel, non lo so proprio. Perché, tu, che hai ri iniziato a vivere in Italia, sei tornata qui e sei venuta subito a casa mia? Senza nemmeno passare per cas..

Selena: Perché ti amo Justin. Ti amo, Dio, e l'ho capito solo standoti lontana perché quando io ti vedevo mano nella mano con Chantal, un coltello mi lacerava dentro, mi faceva a pezzi, perché ho pianto per te in Italia e perché senza te per me è difficile vivere, non posso che starti accanto, perché..


-Non feci in tempo a finire la frase che lui subito si alzò e prendendomi il viso mi baciò con passione. Risposi al suo lungo, dolce e passionale bacio. Quello era il nostro primo sincero bacio. Lontano dalle telecamere, lontano dalla folla, lontano da tutto.-


Justin: Ti amo anche io. Sono convinto che insieme riusciremo a superare qualsiasi cosa

Selena: Si!


-Sorrisi e lui mi guardò.-


Justin: Ora che stiamo ufficialmente insieme possiamo fare colazione!

Selena: Stiamo ufficialmente insieme?




Justin.




Justin: Tu che pensi?

Selena: Non ancora!


-La guardai aggrottando la fronte. Lei si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio..-


Selena: Mi sei mancato e voglio fare l'amore con te


-La guardai scioccato.-


Justin: Ma come? C-cioè qui? Adesso? Io vorrei darti una serata romantica degna del sesso

Selena: Sai, pensavo anche io di volere una bella serata romantica, con rose rosse, champagne e cioccolatini a forma di cuore, ma mi rendo conto che la cosa più romantica del mondo è quella di desiderarti. Per rendere tutto romantico bastiamo solo tu ed io


-La guardai e sorrisi.-


Justin: Ti amo!


-La baciai dolcemente e le presi le mani portandola in camera da letto. A vicenda ci spogliammo molto lentamente, baciandoci e mordicchiandoci la pelle. Mi gustavo il sapore delle sue labbra come se fossero fatte di cioccolata. Ci buttammo a letto una volta rimasti in biancheria intima. Quella mattina Selena non indossava nulla di speciale o particolarmente decorato . Portava un reggiseno nero con delle mutandine nere. Semplici mutandine. Nonostante la semplicità di quegli indumenti vederla quasi nuda mi eccitava da morire. Quando fummo sotto le coperte insieme lei rise.-


Selena: Oh, qualcuno è venuto a farci visita!


-Risi anche io.-


Justin: Non può fare a meno di essere felice quando ti ha vicina


-Lei rise ancora per poi riprendermi a baciare e a provocare. Nonostante le sue carezze eccitanti iniziai io per primo a farla godere. Avevo sperato che questo accadesse tante di quelle volte che non potevo credere di essere veramente con lei in quel momento. Volevo veramente renderla felice. Le levai le mutandine buttandole giù dal letto e iniziai con delle leggere carezze e lei iniziò a desiderare di più. L'accontentai e il solo sentirla eccitarsi e gemere fece eccitare me ancora di più. Successivamente mi tolse i boxer e io le sganciai il reggiseno. Lei volle restituirmi il favore e quando finalmente fummo entrambi pronti e a nostro agio ci unimmo in un unico corpo. Una volta preso il ritmo giusto il nostro ansimare divenne più forte e gemevamo frequentemente mentre continuavamo a baciarci.-


Selena: Ti amo Justin, con tutta me stessa

Justin: Ti amo anche io amore mio. Questo si chiama romanticismo


-Io ero vicino al culmine del piacere, me lo sentivo, non resistevo più, ma dovevo farlo, dovevo resistere per lei. Volevo che per lei fosse perfetto. Sentii le sue unghie premermi la pelle sulla schiena mentre gemeva.-


Selena: Oh Justin, ti prego..


-Lei mi pregava addirittura, non potevo deluderla, non potevo lasciarmi andare proprio in quel momento, quando poi..-


Selena: AAHH JUSTIN


-La sentii mollare la presa e respirare a fatica, appena la sentii mi lasciai andare al piacere anch'io.-


Justin: OOHH DIOO!


-Senza più energie le diedi un leggero bacio sulla bocca e rotolai al suo fianco sul letto. Lei mi guardò respirando a fatica.-


Selena: E' stato davvero perfetto


-Cercai di rispondere, ma non avevo più fiato. Selena mi guardò sorridendo.-


Selena: Non preoccuparti, so che lo è stato anche per te!


-Sorrisi, le accarezzai la guancia, la strinsi a me e insieme ci riaddormentammo più felici che mai. Quando ci risvegliammo parlammo per tutto il giorno della mia situazione con varie persone, Chantal, Harvey ed Ellie.
La mattina seguente ero intenzionato a far conoscere Selena ed Ellie di persona. Io e Selena eravamo appena arrivati a casa di mamma, ma prima di entrare mi voltai verso Selena.-


Justin: Lascia entrare prima me, fidati, Ellie avrà bisogno di un momento per capire tutto

Selena: Va bene amore

Justin: Ooh adoro sentirtelo dire!

Selena: Io adoro dirlo


-Mi diede un dolce bacio poi entrai dentro mentre lei aspettava un momento fuori.-


Justin: SONO TORNATO CON UNA SORPRESA


-Subito dal piano di sopra, Ellie scese correndo sulle scale e sentii la voce di mamma.-


Pattie: Ellie non correre sulle scale per favore!


-La piccola non fece in tempo a scendere l'ultimo gradino che subito la presi in braccio stringendola a me. Lei mie diede tanti bacini.-


Ellie: FINALMENTE SEI TORNATO!

Justin: Come avevo promesso..

Ellie: SIIII


-La misi a terra e mamma mi salutò dal piano superiore. Ricambiai il saluto e ripresi a guardare Ellie.-


Justin: Tesoro, ho una sorpresa per te. Voglio farti conoscere una persona che a me sta davvero molto a cuore


-In quel momento la vidi aggrottare la fronte arrabbiata. Dio quanto era gelosa.-


Ellie: Solo io ti sto molto a cuore!

Justin: Anche tu mi stai tantissimo a cuore e questa persona lo sa già

Ellie: Io non voglio che tu vuoi più bene a un'altra persona. Io lo so già, la odierò. Anzi la odio anche adesso e niente mi farà mai cambiare idea

Justin: Oh Girasole, non fare così


-Lei mi guardò in tono di sfida. Si, avrebbe lottato per me e quel suo sguardo così freddo e distaccato mi fece tornare indietro nel tempo, alle prime volte che la vidi e quel suo comportamento feroce mi faceva sinceramente paura. Lei mi guardò prendendomi la mano.-


Ellie: Chi è?!

 

 

Ehi bellezze <3 <3 <3

Eccomi qui con il nuovo capitolo

A me piace molto, e a voi?

Scommetto che non vi è dispiaciuto un po' di semplice Jelena dopo tutti i capitoli in cui li ho tenuti lontani, giusto?

Scusatemi immensamente se posto con così tanto ritardo e ho risposto tardi alle vostre stupende recensioni ma ho avuto una settimana impegnativa e lo sarà anche quest'altra. Perciò dovrete aspettare alla prossima settimana per il nuovo capitolo se mi lasciate almeno 7 recensioni farò il possibile per caricare il prima possibile, altrimenti farò con calma.

Spero di sentirvi presto

Baci Sum <3 <3 <3

 

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Capitolo 31
*** Capitolo 29 ***


Everything's gonna be alright

Capitolo 29




Justin.

 

-In quel momento sentimmo la porta bussare e quella voce che mi riscaldava il cuore parlare.-


Selena: Posso entrare ora?


-Subito Ellie si voltò verso me prima che Selena entrasse.-


Ellie: E' lei vero?!


-Non feci in tempo a rispondere che Ellie urlò.-


Ellie: NO, NON PUOI ENTRARE!


-La presi in braccio e mi avvicinai alla porta aprendola.-


Justin: Certo che puoi entrare


-Selena entrò e richiuse la porta lasciando Ellie letteralmente a bocca aperta e con gli occhi sgranati. Qualcosa era scattato dentro quella piccola testolina. Me lo sentivo, l'entrata in scena di Selena aveva segnato Ellie. Selena la guardò sorridendo.-


Selena: Dal vivo sei ancora più bella piccolina. Ti ricordi di me?


-Ellie parve tornare alla realtà e rispose.-


Ellie: No!


-La tirai più su e le feci il solletico.-


Justin: Piccola bugiarda, certo che ti ricordi di Selena. Ne hai parlato per giorni


-Lei mettendo il broncio mi diede un colpo facendo ridere Selena. Ellie rimase quasi ipnotizzata dalla risata di Selena. Come tutti del resto.-


Justin: Ahia! Perché mi picchi adesso? Sai che non potrai picchiare chi ti pare all'asilo?


-Selena si avvicinò ma Ellie si rifugiò su di me appoggiando il viso sulla mia spalla e rifiutando Selena che capì le sue volontà e rimase ferma, un po' distante da noi.-


Selena: Oh andrai all'asilo?

Justin: Si, andrà all'asilo quando la sua mamma e il suo papà verranno a prenderla


-Cercai di far parlare Ellie ma non apriva bocca e non spostava la testolina dalla mia spalla, così io e Selena andammo a sederci sul divano mentre io tenevo ancora quel girasole in braccio.-


Selena: Roy non mi avevi detto che era così timidina

Justin: Certo, perché non lo è!


-Vedemmo mamma scendere le scale e appena vide Selena iniziò a correre e Selena fece lo stesso. Si abbracciarono.-


Pattie: OH NON DITEMI CHE VOI DUE...

Selena: Noi due...!

Pattie: Sono così felice! Bentornata a casa Selena

Selena: Grazie Pattie!


-Mamma diede un bacio sulla guancia a Selena poi si avvicinò a me e me ne diede uno sulla testa. Si rivoltò e guardò Selena.-


Pattie: Rimettimelo a posto!

Selena: Penso che già qualcun altra ci stia pensando!


-Con lo sguardo indicò Ellie e tutti sorridemmo mentre la bambina guardava mamma e Selena curiosa.-


Pattie: Eccome se lo ha cambiato!


-Mamma si avvicinò.-


Pattie: Ma che ti prende signorina? Il gatto ti ha mangiato la lingua?


-Mamma si voltò verso Selena.-


Pattie: Non è mai così silenziosa, nemmeno quando dorme!

Selena: Peccato che faccia così solo con me. Pensavo di poter cantare con lei tutte le canzoni di Cenerentola!


-Selena si sedette sul divano fingendosi delusa e sconsolata. Appena Ellie sentì la parola “Cenerentola” parve animarsi. Scese dalle mie gambe dirigendosi verso Selena ma a metà strada si bloccò. Potevo capirla. Era davvero combattuta. Aprire il suo cuore a Selena o no? Rimase ferma per qualche secondo e mentre decideva cosa fare mamma mi guardò. Selena guardava Ellie che ricambiava lo sguardo.-


Selena: Piccola avvicinati! Non avere paura, voglio essere tua amica


-Allungò il braccio verso la bambina che alla fine tornò verso di me spaventata. Vidi Selena sospirare un po' delusa. Mamma mi guardò.-


Pattie: Roy noi dobbiamo incontrare Owen..

Justin: Oh è vero! Dimenticavo


-Mamma prese Ellie in braccio.-


Pattie: Coraggio principessa, è ora di fare il riposino!


-Mamma la portò al piano di sopra e io mi sedetti a fianco a Selena.-


Selena: Pensavo davvero di farcela!

Justin: Tesoro non preoccuparti, per lei è difficile. Ha bisogno di tempo. Ma tu sei stata eccezionale, secondo me l'hai già conquistata

Selena: Dici?

Justin: Ne sono sicuro


-Le accarezzai il viso e la baciai dolcemente.-


Justin: Ti dispiace stare qui a controllare Ellie? Io e mamma dobbiamo vedere Owen, ha una famiglia da presentarci per Ellie

Selena: Andate, non preoccuparti! Tanto dormirà no?

Justin: Si! Di solito dorme due ore

Selena: Justin..

Justin: Non preoccuparti amore mio, faremo presto. Tanto ci metto poco a trovare dei difetti in quella famiglia


-Vidi Selena sorridermi dolcemente. Mi accarezzò il viso.-


Selena: Ricordati di pensare al suo bene, non alla tua gelosia


-Sorrisi sicuro.-


Justin: Voglio il meglio per lei

Selena: Lo so!


-In quel momento mamma scese le scale avvicinandosi a me.-


Pattie: Vogliamo andare?


-Annuii.-


Justin: Ci vediamo tra poco


-Lei annuì, la baciai e seguii mamma che mandò a Selena un bacio. Forse quel pomeriggio avremmo trovato la giusta casa per Ellie, in fondo al mio cuore lo speravo.-




Selena.


-Li vidi entrambi uscire e mi sedetti sul divano a leggere qualche news sul mio telefono quando poi mi ricordai. Non avevo chiamato mamma, non l'avevo avvisata del mio ritorno. Avevo una voglia matta di vedere la mia piccola Gracie. Presi il telefono, quando sentii un rumore provenire dal piano di sopra. Mi alzai dal divano e salii le scale, mi affacciai nella cameretta di Ellie, lei dormiva. Mi avvicinai al suo letto per vedere cos'era successo e lì a terra vidi la sua bottiglia di plastica grossa delle principesse. Sicuramente si era addormentata con quella e l'aveva poi, fatta cadere a terra con i suoi movimenti. Raccolsi la bottiglia, la misi sul comodino e osservai Ellie dormire. Sorrisi appena fece un grande sospiro nel sonno, le accarezzai quel visino riposato, le diedi un bacio e uscii dalla cameretta per poi riscendere le scale. Andai in cucina e mi preparai un panino accendendo la televisione mentre pensavo a una tattica da adottare con quella bambina che tanto mi respingeva. Mi sedetti e addentai con non tanta grazia il mio sandwich quando il mio telefono suonò. Sorrisi appena vidi il display. Tay.-


Selena: “Ehi tu!”

Taylor: “Fammi capire, sei rientrata in America e non mi dici niente? E soprattutto non hai fatto scalo a New York? Sappi che sono decisamente offesa”

Selena: “Chiedo umilmente perdono. Il punto è che sono tornata all'improvviso, ho preso il primo aereo disponibile”

Taylor: “Perché tutta questa fretta di tornare?”


-Indugiai un momento sulla risposta e Taylor capì immediatamente, non per niente era la mia migliore amica.-


Taylor: “Justin.. Non è così?”

Selena: “Si..”

Taylor: “Sel diavolo..”

Selena: “Senti Tay, so cosa pensi, davvero. So che non scorre buon sangue tra voi ma..”

Taylor: “Sei innamorata di lui? Innamorata per davvero?”


-Non mi aspettavo quella domanda però risposi dopo qualche secondo.-


Selena: “Si, lo amo veramente. Tay, siamo andati a letto insieme ieri”


-La sentii sospirare al telefono. La ramanzina stava per arrivare, me lo sentivo.-


Taylor: “Se ci sei andata a letto..”

Selena: “Non siamo semplicemente andati a letto insieme, abbiamo fatto l'amore”

Taylor: “Fammi finire. Ti conosco Sel e so che tu prima di prendere una decisione ci pensi su per giorni, mesi se ti è possibile. Se tu hai fatto l'amore con Justin è perché davvero ci tieni a lui e provi qualcosa di davvero forte nei suoi confronti”


-Non mi aspettavo quel discorso sinceramente ma risposi tranquilla.-


Selena: “Si, è così”

Taylor: “Se davvero le cose stanno così sono felice per te tesoro. Ma ti prego, non far si che il tuo cervello venga annebbiato dall'innamoramento”

Selena: “Non accadrà. Adesso Justin è nei casini, ha bisogno di me”

Taylor: “Ho visto l'intervista della sua ex. Ok, io e Justin non andremo d'accordo, ma lei è stata davvero stronza”

Selena: “Puoi dirlo forte. Mi dispiace di non aver fatto scalo da te è solo che..”

Taylor: “Non preoccuparti. Ho capito”

Selena: “Appena risolvo questa situazione ti prometto che passerò da te qualche giorno”

Taylor: “Brava ragazza. Io ti aspetto sempre. Ora però devo scappare, ci sentiamo nei prossimi giorni?”

Selena: “Certo! Ti mando un super abbraccio, mi manchi”

Taylor: “Anche tu tesoro. Tanti baci. Ciaoo”


-Sorrisi, chiudemmo la telefonata e ripresi a mangiare guardando la tv. Distrattamente mi voltai e di sfuggita la vedi fissarmi. Riamasi immobile facendo finta di non averla vista. Ma lei sapeva di essere stata vista e si rifugiò dietro il divano in salotto. Mi alzai e mi avvicinai. Alla faccia che dormiva due ore. Avrei volentieri ammazzato Justin. Continuavo ad avvicinarmi con calma al divano.-


Selena: Piccola, come mai non dormi? Hai fatto un brutto sogno?


-Non rispondeva e si rannicchiava sempre più dietro quel divano.-


Selena: Puoi parlare con me, già mi conosci. Abbiamo cantato insieme. Senti tesoro, hai fame? Vuoi un panino? O della cioccolata magari..


-Tentai di corromperla un'altra volta, tanto potevo fare solo quello.-


Selena: O magari un bel gelato


-Ormai ero abbastanza vicina da poterla toccare, cercai di sedermi a fianco a lei quando improvvisamente scoppiò in un urlo assordante. Dovetti allontanarmi perché le mie orecchie non reggevano quelle grida così forti. Non capivo cosa potevo averle fatto per allontanarmi così.-


Selena: Ok, ok. Hai vinto. Ti lascio in pace. Sei contenta ora?


-Lei smise di urlare e mi guardò con uno sguardo felino mentre mi allontanavo andando in cucina.-


Selena: Non vuoi che mi avvicini? Non vuoi che ti tocchi? Non vuoi parlarmi? Va bene. Se tu non mi parli io non ti parlo. Fai come se non ci fossi


-Mi sedetti in cucina facendo finta di usare il telefono, ma con la coda dell'occhio la guardavo. Mi stava ancora fissando. Piano piano usciva dal suo nascondiglio senza togliermi gli occhi di dosso. Dopo una buona mezz'ora la situazione non era cambiata. Lei mi continuava ad osservare dal divano. Decisi di chiamare mamma. Ci vedemmo su Skype e dopo averla informata del mio ritorno volli vedere Gracie. Mamma la portò davanti al computer. I miei occhi iniziarono a farsi lucidi, era davvero cresciuta ed era bellissima.-


Selena: “Oh eccoti qua patatina!”

Mandy: “Gracie, guarda chi c'è. E' la tua sorellona Selena”

Gracie: “Selena”

Selena: “Ciao amore mio, non vedo l'ora di vederti e darti tanti baci e abbracci”


-La vidi ridere. Poi mamma parlò.-


Mandy: “Tesoro dì a Selena dove siamo andati ieri con papà”

Gracie: “Dagli animali”

Selena: “Ah si? E che animali avete visto?”

Gracie: “Non lo so”

Mandy: “Come non lo sai?!”


-Entrambe scoppiammo a ridere e mamma continuò.-


Mandy: “Abbiamo visto i pappagalli, le scimmiette, le volpi. E poi quegli animali con il collo lungo lungo..”

Gracie: “Gaffe”

Selena: “Wow avete visto le giraffe amore? E ti sono piaciute?”


-La vidi annuire energicamente e risi. A tutti in famiglia piaceva stimolarla. In quel momento vidi con la coda dell'occhio Ellie più vicina a me. Possibile che si fosse avvicinata? Feci finta di niente e continuai a parlare con mamma e Gracie.-


Selena: “Di che colore sono le giraffe? Io non mi ricordo più”

Gracie: “Galle”

Selena: “Oh è vero, che smemorata. Sono gialle”

Mandy: “Gialle con le..?”

Gracie: “Ton le?”

Mandy: “Lo sai tesoro. Papà lo ha detto tante volte in macchina. Hanno le ma..”

Gracie: “Hanno le ma..”

Mandy: “Mac..”

Gracie: “Mat..”

Mandy: “Le macchie. Selena tu lo sapevi?”

Gracie: “Le mattie Selena!! No, non lo sa mamma”

Selena: “Oh giusto. Grazie stellina per avermelo ricordato!”


-Io e mamma ridemmo di nuovo. Con la coda dell'occhio continuavo a guardare Ellie che si era avvicinata di più. Mamma riprese a parlare.-


Mandy: “Allora, quando hai intenzione di venire a farci visita?”

Selena: “Qui ho un po' di lavoro da sbrigare. Poi ti spiegherò con calma quando verrò a trovarvi”

Mandy: “Non è successo nulla di grave vero?”

Selena: “No mamma, l'unica cosa è che ti devi fidare di me”

Mandy: “Lo sai che mi fido ciecamente”

Selena: “Si, lo so”


-Gracie riparlò.-


Gracie: “Ti voglio bene”

Selena: “Oh anche io ti voglio tanto bene stellina”


-Proprio in quel momento sentii una manina toccarmi il ginocchio. Non potevo crederci. Abbassai lo sguardo e vidi Ellie che mi guardava e mi toccava la gamba. Ci fissammo per qualche secondo poi lei finalmente mi parlò guardando il monitor del mio telefono.-


Ellie: Essere tua sorella?


-Fui un tantino sorpresa. Sapeva parlare abbastanza bene. Perché a me parlava in quel modo? Comunque sorrisi.-

Selena: Si, è la mia sorellina Gracie

Ellie: Gracie?! Lei essere piccola

Selena: Si, lo è. Ha quasi due anni. La vuoi vedere bene?


-La vidi annuire ma non sapevo che fare sinceramente. Non sapevo se si farebbe fatta toccare. Mi feci coraggio allungai un po' le braccia per poterla prendere in braccio, lei fece lo stesso lasciandomi sbalordita. La presi e la feci sedere sulle mie ginocchia. Dio quanto era leggera.-


Selena: “Gracie ti presento la mia amica Ellie. Ellie lei è Gracie.-


-Ellie non parlò ma rimase a fissare mia sorella che rideva. Mamma mi guardava curiosa.-


Mandy: “Ma..”

Selena: “Ti spiegherò tutto una volta a casa, promesso”

Mandy: “D'accordo”


-Mentre io e mamma chiacchieravamo Ellie rimase in braccio a me per tutto il tempo a fissare il telefono con mia madre quando a un certo punto sentii la sua manina sulla mia. Mi stava dando la sua fiducia? Speravo di si. Dopo circa dieci minuti chiudemmo la chiamata. Ellie mi guardò stando ancora seduta sulle mie ginocchia.-


Ellie: Essere tua famiglia? Lei essere tua sorella?

Selena: Si


-Scese dalle mie gambe.-


Ellie: Io non avere mai sorella. Io non avere famiglia. Io avere solo Andrew, poi prendere me Roy. Ma Roy non volere più me, mandare via da casa


-La guardai mentre diceva quelle cose. Non capiva che tutti lo facevano per il suo bene. Probabilmente nemmeno Justin sapeva di questi suoi pensieri. Le accarezzai il viso e le presi la manina avvicinandola a me.-


Selena: Roy cerca una buona famiglia per farti stare bene piccola. Lui ti vuole veramente tanto bene. Solo che in certe situazioni per il bene di una persona dobbiamo allontanarci facendola soffrire per la nostra lontananza, ma vedrai che Roy verrà a trovarti e non ti dimenticherà mai e poi mai e nemmeno 

Ellie: Non andare via da me? Tu lasciare me come Roy!

Selena: Oh vieni qui


-All'improvviso la presi in braccio e la strinsi forte in un abbraccio caloroso che lei si godette.-


Selena: Allora, vuoi essere la mia amichetta?


-La vidi annuire e la sentii riprendere a parlare normalmente. Era a suo agio e si fidava di me.-


Ellie: Mi prometti di non andare via?

Selena: Con tutto il cuore tesoro. E né io e né Roy permetteremo a qualcuno di farti del male


-Lei sorrise riabbracciandomi. La strinsi a me. Sentivo che il suo cuore si stava legando al mio. Avrei aiutato Justin e Pattie a trovare le persone giuste per quello splendore di bambina che meritava tutto il meglio.-

 

 

Ciao a tutti.

Aspettavo questo momento da un bel po'. Ho bisogno di “parlare” con voi.

Sarò davvero sincera. Questa storia è nata da un esperimento, all'inizio non doveva nemmeno continuare ma poi avete iniziato a seguirla sempre di più. La cosa buffa è che scrivere questa fan fiction per me non è facile, per niente, perché sono abituata a scrivere originali. E' passato più di un mese da quando ho aggiornato perché sinceramente se voi non avete tempo e voglia di lasciare una recensione io non ho tempo e voglia di aggiornare. In questo periodo ero proprio decisa a cancellarla, senza dare alcuna spiegazione, l'avrei direttamente cancellata. Ne ho parlato con la mia amichetta (<3) e mi ha, diciamo, condizionato e ho deciso di portarla a termine una volta per tutte. Non finirla sarebbe come un fallimento. Sono una persona che ha bisogno di venir motivata perché altrimenti perdo fiducia in me stessa e soprattutto nella storia e questo mi porta a non avere voglia di scrivere e aggiornare e mi dispiace per voi che seguite la storia e soprattutto per chi recensisce. Quindi posso chiedervi un favore? Potreste attivarvi? Amo leggere le vostre recensioni, voi potreste darmi consigli o fare semplicemente delle considerazioni. Io ne sarei più che felice. Aggiornerò presto. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, baci <3 <3 <3

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Capitolo 32
*** Capitolo 30 ***


Everything's gonna be alright
Capitolo 30




Justin.



-Neanche quel giorno avevamo trovato la famiglia adatta ad Ellie. Va bene, erano pieni di soldi, avevano tanto spazio in casa, un buon lavoro ma.. Ma mancava calore in quella casa, in loro mancava dolcezza e amore, cose di cui Ellie aveva senza dubbio bisogno. Quando tornammo fui felice di vedere Ellie dormire profondamente tra le braccia di Selena. Dio quanto erano belle, ed erano entrambe mie. Selena mi raccontò la giornata e capii che Ellie aveva solo bisogno di sbloccarsi. Da quando l'avevamo presa con noi, Ellie, aveva fatto degli enormi progressi a livello sociale. Ci aveva messo del tempo per fidarsi di me mentre per Selena era bastato un pomeriggio. C'è da riconosce però che è impossibile non affezionarsi a Selena e ai suoi modi di fare, specialmente con i bambini. Credo che Ellie l'abbia accettata subito anche perché vedeva della sintonia tra me e Selena, della felicità. Se io mi fidavo di Selena anche lei poteva fidarsi. Ciò che io facevo veniva osservato cautamente dalla bambina. Avevo senza dubbio un enorme influenza su lei. Dopo aver messo Ellie a letto di nuovo, io e Selena parlammo. Lei mi convinse a non arrendermi con Harvey.-


Selena: Dopotutto lo hai fatto per il suo bene. Capisco che tu ci tenga a lui e devi farglielo capire

Justin: Sai che c'è? Hai ragione, domani mattina andrò a parlargli e non me ne andrò finché non mi avrà perdonato

Selena: Bravo!


-Lei si avvicinò e mi diede un bacio sul naso.-


Justin: Ti va se ora torniamo a casa mia e ci ordiniamo una pizza?

Selena: Solo una?


-La vidi sogghignare.-


Justin: Quante tu ne desideri amore della mia vita


-Ridemmo, avvisammo mamma e tornammo a casa mia dove finimmo quella pesante giornata. La mattina successiva mi fiondai al bar di Harvey abbastanza motivato, Selena intanto sarebbe tornata a casa sua. Arrivai a destinazione con tanto di cappello, occhiali da sole e felpa. Entrai e vidi Harvey al bancone.-


Justin: Harvey hai un minuto?

Harvey: Dio santo Roy o come diavolo ti chiami, non sono stato abbastanza chiaro?! Ti ridarò i soldi ma non voglio avere nessun contatto con te

Justin: Justin, mi chiamo Justin. Senti Harv, so che ho sbagliato, non ho alcuna giustificazione. Ti chiedo solo di ascoltarmi. Solo cinque minuti..

Harvey: Non li ho cinque minuti. Ora, se vuoi scusarmi...

Justin: D'accordo. Aspetterò qui finché tu non ti libererai

Harvey: Aspetterai per tutto il giorno

Justin: Se è necessario aspetterò

Harvey: Alle 17:00 chiudo tutto e me ne torno a casa

Justin: Vorrà dire che tornerò anche domani e il giorno seguente e il giorno seguente ancora e il giorn..

Harvey: D'ACCORDO! Ti sto a sentire per cinque minuti, solo cinque. Poi ti leverai di torno?

Justin: Alla velocità della luce


-Harvey mi guardò senza speranza.-


Harvey: Hai cinque minuti a partire da adesso


-Sorrisi felice sedendomi sullo sgabello del bancone.-


Justin: Non ti chiedo altro

Harvey: Quattro minuti e trenta secondi..

Justin: Ok, senti.. Io ti ho mentito solo sul mio nome e sul mio lavoro

Harvey: E ti sembra poco? Mi hai mentito sulla tua intera vita

Justin: Si, ma non ti ho mentito su chi io sia dentro! Sono diventato famoso quando avevo quattordici anni e vengo perseguitato dappertutto. Non avevo più momenti per stare da solo o con persone che mi guardassero per ciò che sono veramente. Là fuori per me è come una vasca piena di coccodrilli pronti a sbranarmi per qualsiasi cosa io faccia. Quando ti ho conosciuto, per me era davvero un periodo critico. La mia fidanzata mi aveva lasciato, ero stato arrestato da poco..


-Lo vidi sgranare gli occhi.-


Justin: Guida in stato d'ebrezza e gare clandestine di macchine, patente scaduta e..

Harvey: Vai avanti!

Justin: Beh si, vedi, era un periodo di merda. Tutti non facevano altro che perseguitarmi e dirmi cosa fare, volevo davvero fuggire da tutto quel casino. Un giorno mia madre mi forzò a uscire di casa e così venni qui in periferia, dove nessuno mi avrebbe trovato. Entrai in questo vecchio locale e tu non mi conoscevi. Mi parlavi come se fossi una qualsiasi normale persona. Mi davi consigli su una normale vita e poi, poi ho incontrato Ellie! Sei stato un vero amico per me Harv. Mi guardavi come si guarda un qualsiasi ragazzo. Non mi guardavi con ammirazione o odio. Eravamo semplicemente Roy e Harvey.

Harvey: Ti avrei trattato normalmente anche se mi avessi detto che sei un cantante di fama mondiale. Ho chiesto a mio nipote di trovarmi tue informazioni

Justin: Potevamo esserne certi? Harv, mi dispiace averti mentito. Io sono stato davvero bene qui, ad aiutarti, a ridere e scherzare. Ho soldi da buttare, non mi interessa riavere indietro quelli per il locale perché tu mi hai ripagando dandomi affetto, lealtà e fiducia. Mi dispiace solo di non poter più avere un punto di riferimento. Per me sei una roccia Harv e so che per colpa della mia cretinaggine ho rovinato tutto. Volevo solo che tu lo sapessi e prima che tu mi sbatta fuori a calci in culo, beh non preoccuparti, me ne vado


-Mi rimisi gli occhiali, mi alzai dallo sgabello e mi diressi verso l'uscita quando poi sentii Harvey chiamarmi.-


Harvey: Ragazzo..


-Mi voltai.-


Harvey: Non prendi niente da mangiare?


-Lo guardai e sorrisi.-


Justin: Pensavo che questo locale non fosse ancora aperto!

Harvey: Potrei fare un eccezione per il ragazzo che ha reso possibile la ristrutturazione

Justin: Perfetto perché muoio di fame!


-Mi tolsi il cappello, gli occhiali e la felpa e mi sedetti al bancone mentre Harvey mi serviva il mio solito panino. Ero felice perché lo avevo convito e lui mi aveva perdonato.-


Harvey: Allora raccontami un po' della tua vita. L'hai riconquistata la tua ragazza?


-Risi.-


Justin: Diciamo che è lei che ha deciso di darmi una seconda occasione

Harvey: La voglio conoscere

Justin: Verrà con me ed Ellie all'inaugurazione. Oh, Ellie non sa niente di me ancora. Le vive principalmente con mia madre, con lei tutti mi reggono il gioco chiamandomi Roy. Sai Harv, ho una paura folle che la stampa scopra di Ellie

Harvey: Non la lascerebbero in pace vero?


-Sospirai addentando il panino.-


Justin: Già!

Harvey: Quella bambina ti vuole davvero bene, non puoi mentirle ancora per molto

Justin: Lo so. Sono fregato


-In quel momento entrò dal retro Nicholas in nipote di Harvey. Lo guardai sorridendo.-


Justin: Ciao

Nicholas: Ciao


-Aveva un'aria così abbattuta, così triste.-


Justin: Qualcosa non va amico?

Nicholas: Che cosa ci fa Justin Bieber in questo locale?

Justin: Tuo nonno è mio amico

Nicholas: Ma se non sapeva nemmeno chi fossi

Justin: Quelli sono dettagli. Ma quanti anni hai?

Nicholas: Sedici


-Harvey ci guardò.-


Harvey: Posso lasciarvi un momento il locale? Ho una faccenda da..

Justin: Vai pure, rimango io qui


-Harvey si mise il giubbotto e uscì dal locale. Io ripresi a guardare Nicholas.-


Justin: Perché odi così tanto tuo nonno?

Nicholas: E tu che ne sai?!

Justin: Ho notato una certa tensione nell'aria

Nicholas: In realtà non lo odio, o almeno, non più. Sto cercando di migliorare il mio rapporto con lui


-Si sedette sullo sgabello a fianco al mio.-


Nicholas: Stiamo cercando di andare d'accordo per il bene della mamma

Justin: State facendo la cosa giusta

Nicholas: Già. Sai, non sei poi così male

Justin: Ma grazie tante!


-Ridemmo e passammo il resto del pomeriggio a chiacchierare sulle nostre vite. Voleva davvero conquistare una ragazza della sua scuola che mi adorava, così gli diedi dei pass per il mio concerto. Era un ragazzo ok, solo in cerca di qualche attenzione. Come tutti gli adolescenti del resto. La settimana successiva io e Selena stavamo andando a prendere Ellie a casa di mamma per portarla al solito parco in periferia, dove nessuno andava. Io guidavo.-


Selena: Ti sei ricordato di mettere nello zainetto di Ellie il suo succo preferito?

Justin: Si! Tranquilla

Selena: Io ho preso quattro pacchetti di fazzoletti

Justin: La solita esagerata

Selena: Esagerata? Ma hai visto quanto è raffreddata? Appena torniamo ordiniamo lo sciroppo dal sito della farmacia. Ricordamelo per favore

Justin: Ci proverò!

Selena: Dovremmo prenderne uno adatto ai bambini di quattro-cinque anni?

Justin: Direi di si

Selena: Ellie è più sui quattro che sui cinque

Justin: Lo penso anche io


-Sorrisi leggermente e Selena mi guardò.-


Selena: A cosa stai pensando? Ti sento assente

Justin: Al tour!


-Selena sospirò insieme a me.-


Selena: Se siamo fortunati avremo già trovato una famiglia per Ellie e tu non dovrai preoccuparti

Justin: E se non la trovassimo? Come diavolo potrei partire in tour sapendo che Ellie sarà in una casa famiglia? Me lo spieghi?

Selena: Ora respira amore. Capisco la tua preoccupazione ma ti prometto che se ciò accadrà io starò accanto ad Ellie mentre tu starai in tour. So che ami Ellie ma milioni di persone aspettano questo momento, non puoi deluderle. La settimana prossima lancerai il nuovo cd, sii più rilassato, tutto andrà per il verso giusto. Quando tu partirai Ellie sarà al sicuro, in una casa accogliente con persone che la amano. Pensa positivo


-Lei prese dal sedile posteriore lo zainetto di Ellie e ci mise dentro i fazzoletti. La vidi raccogliere un libricino.-


Selena: Stai cercando casa?


-Sogghignai.-


Justin: No, o almeno, non più. Prima avevo questa idea di vendere la reggia e comprarmi una casa normale poi Chantal mi ha fatto cambiare idea e comunque con tutti i casini che ho adesso comprare una casa nuova è proprio l'ultimo dei miei pensieri

Selena: Comunque è una buona idea. La tua casa è troppo grande e fredda per te

Justin: Ma quando ci sei tu diventa più calorosa


-Sorrise e mi diede un bacio sulla guancia mentre guidavo. Arrivammo e scendemmo dalla macchina, suonammo il campanello e subito una Ellie felicissima ci aprì la porta. Subito saltò addosso a Selena e poi diede un bacio anche a me. La presi dalle braccia della mia fidanzata e la misi a cavalluccio, facendola sedere sulle mie spalle. Avvisammo mamma e uscimmo andando al parco. Una volta arrivati giocammo ad acchiapparello e non so come mai io finii a terra con Selena ed Ellie entrambe sopra di me. Mi misi seduto abbracciandole e baciandole. Pranzammo e una volta pieni, Ellie si sdraiò appoggiando la sua testolina sulla spalla di Selena, che l'accarezzava dolcemente mentre lei le toccava i capelli corvini rilassandosi. Credo che quello fosse un gesto di attaccamento nei confronti di Selena. Dopo qualche minuto vedemmo Ellie addormentata sopra Selena, le misi sopra la copertina.-


Justin: E' così perfetta!


-Diedi un bacio sulla testa ad Ellie e mi risedetti a fianco a Selena mettendole il braccio intorno alle spalle.-


Selena: Si, lo è! Era davvero stanca. Oggi hai dato il meglio di te

Justin: Oggi mi avete ucciso altroché


-Ridemmo e la baciai dolcemente. Decidemmo di stare lì per tutto il pomeriggio, dove nessuno ci avrebbe disturbati. Avremmo tenuto il ricordo di quella bella giornata nel nostro cuore per sempre. Qualsiasi cosa sarebbe accaduta.-

 

 

Ciao meraviglie <3

Prima di tutto grazie per le recensioni <3

Poi.. Scusate se questo episodio non è tanto bello e acceso e risulta essere noioso..

Ma con il prossimo episodio scatterà la miccia perciò questo “serviva”

Spero mi scriviate. Allora, preparatevi psicologicamente per il nuovo episodio

Baci <3 <3

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Capitolo 33
*** Capitolo 31 ***


Everything's gonna be alright

 

Capitolo 31

 



Selena.




-Quella sera Pattie e Owen, l'ormai suo fidanzato, stavano mettendo a letto Ellie mentre io cercavo di calmare il mio fidanzato, che era andato su tutte le furie.-


Selena: Justin calmati! Calmati per favore

Justin: Come diavolo faccio a calmarmi? Ormai siamo agli sgoccioli Selena. Ma lo capisci? Capisci che la settimana prossima me la portano via?! Non abbiamo trovato la famiglia giusta e andrà a stare in una casa famiglia. IN UNA FOTTUTA CASA FAMIGLIA!


-Mi alzai dalla sedia, mi avvicinai a lui e gli presi le mani cercando di calmarlo.-


Selena: Non urlare, potrebbe sentirti!

Justin: Tanto dovremo dirglielo per forza. E indovina di chi sarà il compito?! Mi spieghi come cazzo faccio a guardarla negli occhi e dirle che l'abbandono?

Selena: Non la stai abbandonando. Nessuno di noi lo sta facendo! Le stiamo dando un occasione migliore

Justin: Ma dove? In una casa famiglia?!


-Mi lasciò le mani allontanandosi.-


Selena: Sai anche tu che è una situazione temporanea. Owen ci sta mettendo l'anima per farla stare bene. Non sei l'unico a tenere a lei. So quanto per te possa essere difficile amore, ma devi capire che lo è anche per noi.

Justin: Non andrò in tour!

Selena: Cosa?!

Justin: Hai sentito

Selena: Justin, non puoi disdire il tour!

Justin: Oh, si che posso

Selena: Lei starà bene

Justin: Non me lo garantisce nessuno. Il tour è annullato

Selena: Justin ragion..


-Cercai di riprendergli il braccio ma lui si voltò di scatto con ira.-


Justin: CAZZO, MA VUOI TAPPARTI QUELLA BOCCA?


-Lo guardai completamente scioccata. Appena capii, il mio volto passò da scioccato a deluso. Veramente deluso. Subito lui si avvicinò a me mentre io non avevo nessuna parola da pronunciare.-


Justin: Tesoro scusami, scusami tanto. Io non avevo intenzione di..


-Mi prese le mani ma io mollai la presa.-


Selena: Hai bisogno di stare da solo ok, ho capito. Cerca di controllarti, perché se la bambina dovesse vederti così non so cosa penserebbe


-Mi avviai verso l'uscita prendendo il mio giubbottino e la mia borsa.-


Justin: Selena..


-Mi rivoltai verso lui.-


Selena: Volevo solo aiutarti. Scarica la tua rabbia su qualcun altro


-Lo guardai per qualche secondo e poi uscii lasciandolo lì. Aveva completamente perso la testa.-

 


Justin.




-Io e Selena non ci sentimmo per tutto il giorno successivo. Il sabato saremmo dovuti andare all'inaugurazione del locale di Harvey. Mamma e Owen sarebbero andati con Ellie il pomeriggio mentre io e Selena soltanto la notte quando la festa sarebbe finita. Io e lei non potevamo farci vedere in pubblico perché ci avrebbero sicuramente riconosciuto e non doveva accadere con Ellie là. La notte, preparandomi, pensai solo al casino che avevo fatto con Selena. Il solito coglione. Il mio cervello non mi dava pace. Presi il telefono e la chiamai. Non rispose, così le mandai un messaggio.-


Justin: “A che ora passo a prenderti per andare da Harvey? Io sono praticamente pronto”


-Aspettai solo qualche secondo prima di ricevere la sua risposta.-


Selena: “Ci vediamo lì. Prendo la mia macchina”


-Chiusi gli occhi e li riaprii sospirando. Era meglio lasciarle i suoi spazi.-


Justin: “D'accordo. Allora ci vediamo lì alle 22:00. Ti amo”


-Forse quel ti amo era di troppo, sapevo che non mi avrebbe risposto, era troppo arrabbiata. Però volevo ricordarle che l'amavo da morire. Non mi sorpresi di non aver avuto risposte. Mi finii di preparare e uscii di casa andando al locale. Arrivai, parcheggiai e aspettai Selena appoggiato al muro. Dopo dieci minuti la vidi arrivare, meravigliosa come sempre.-


Selena: Ciao

Justin: Ciao! Non pensavo che tu venissi

Selena: Infatti l'idea era quella, però avevo promesso e poi voglio conoscere Harvey. Sono andati tutti via?

Justin: Quasi. L'ultimo ospite sta per uscire. Credo che Ellie sia già addormentata

Selena: E' bello anche solo guardarla dormire o tenerla stretta a te

Justin: Si, lo so.. Senti Selena, per quanto riguarda ciò che ti ho urla..

Selena: Non voglio parlarne Justin ok? Perché se ne parliamo scateno il putiferio. Perciò per stasera fingiamo che tutto vada bene e poi ci penseremo

Justin: E' solo che.. Io non avrei dovuto

Selena: Esatto, non avresti proprio dovuto! La prossima volta sbattiti la testa al muro se sei arrabbiato o nervoso. Mi hai davvero..

Justin: Fatta incazzare.. Lo so!

Selena: No, tu mi hai delusa Justin, che è molto peggio! Oh guarda, l'ultimo è uscito adesso. Io entro


-Iniziò ad andare e io la seguii pronto a fingere, cosa che entrambi sapevamo davvero fare bene. Una volta entrati presentai Selena a tutti e subito Ellie si fiondò su di lei, trascinandola sulla pista da ballo. Io le guardavo mentre mi gustavo una buona fetta di torta al cioccolato. Quando Ellie fu stanca le mie ragazze tornarono a sedersi vicino a me, veramente Ellie sopra di me. Mi guardò.-


Ellie: Roy ma la mangi tutta?

Justin: Si, o almeno vorrei

Ellie: Me ne dai un po'?

Justin: Come faccio a risponderti di no?


-Sorrisi e la imboccai. Lei si gustò la torta e alla fine mi rubò il piatto mangiandosela tutta e sporcandosi tutta la bocca e il nasino. La guardai e scoppiai a ridere, lei si voltò verso Selena che rise come me. Mamma si avvicinò a noi con la sua borsa.-


Pattie: Oh amore, che pasticciona!


-Tirò fuori dalla sua borsa un pacchetto di salviettine e ripulì Ellie completamente, poi guardò Selena.-


Pattie: Quando si hanno bambini di questa età, in borsa non si ha più il rossetto ma le salviettine


-Ridemmo quando Ellie volle uscire fuori con me e Selena per fare una passeggiata. Camminavamo tranquillamente quando Ellie corse avanti a noi.-


Ellie: La mamma è così buona, vero?


-Io e Selena ci guardammo. Mi avvicinai e presi Ellie in braccio.-


Justin: Pattie non è la tua mamma girasole

Ellie: Si, lo è!

Justin: Ascoltami piccola. Tra poco avrai la tua mamma, ma Pattie non è la tua mamma

Ellie: Tu sei il mio fratellone, lei lo è

Justin: Ellie..

Ellie: E Selena è mia sorella, vero?


-Si dimenò per scendere e staccarsi dalla mia presa. La misi a terra e lei corse da Selena che le prese le manine abbassandosi alla sua altezza. Le raggiunsi e anche io mi inchinai.-


Selena: Noi siamo tanto amici tesoro. Possiamo essere tuo fratello e tua sorella, ma Pattie non è la tua mamma. Presto ne avrai una che ti vuole tanto bene

Ellie: Pattie mi vuole bene. Me lo dice sempre prima di addormentarmi

Selena: Si, ti vuole bene ma non è la tua mamma

Ellie: BUGIARDA! NOI SIAMO UNA FAMIGLIA!


-Si allontanò di scatto da noi mentre eravamo al buio. Io e Selena ci riavvicinammo a lei.-


Ellie: Anche Owen mi vuole bene. Me lo dicono sempre. Loro sono la mia mamma e il mio papà. Viviamo tutti insieme!


-La guardai.-


Justin: Piccola, vedi, tra qualche tempo andrai a vivere con un'altra famiglia e noi non ci vedremo tanto spesso. Non vedrai più Pattie e Owen e abiterai in un'altra casa


-Vidi nei suoi occhi celesti formarsi delle lacrime mentre la sua bocca diventava una smorfia dovuta al pianto.-


Ellie: No.. No!


-Cercai di prenderle la mano per avvicinarla a me ma lei si allontanò di più.-


Ellie: STARE LONTANO DA ME


-Risentire quella grammatica scorretta mi riportò indietro nel tempo e mi fece capire che le cose stavano andando a rotoli, quando in lontananza sentimmo il forte rumore di una macchina scassata. Qualche secondo più tardi vedemmo le luci dei fari voltare l'angolo e venirci incontro. Fummo tutti quasi accecati e Selena automaticamente, mentre Ellie era distratta, la prese e l'avvicinò a sé, attaccandosela alle gambe e incrociando le sue braccia sul suo corpicino. Io mi avvicinai a Selena mettendole un braccio intorno alle spalle, mentre la macchina, o meglio, furgone, si fermava davanti a noi. Non mi era nuovo, lo avevo già visto da qualche parte. Un uomo dai capelli lunghi e dalla puzza allucinante scese dalla macchina. Alla luce lo vidi meglio. Gli mancavano due denti, era vestito di stracci e teneva in mano un bicchiere di carta del McDonalds. Si avvicinò a noi con il bicchiere mentre Selena stringeva più a sé Ellie.-


??: Voi avere un dollaro? So che voi avere. Essere vestiti bene


-Abbassò lo sguardo verso la bambina, mentre io mi concentravo sulla sua voce. Non mi era nuova.-


??: Avere bella bambina. Io conoscere una bambina come essere tu!


-Lo vidi cominciare ad inchinarsi verso Elle e subito reagii. Gli presi il braccio alzandolo.-


Justin: Senti se ti do dieci dollari va bene?


-Lui mi guardò sorridendo.-


??: Essere buono!


-Sorrise e anche io e Selena sorridemmo sollevati. In quel momento di distrazione, Ellie si liberò dalla stretta di Selena avvicinandosi a quella macchina. Subito Selena gridò mentre io rimasi di sasso.-


Selena: ELLIE TORNA QUI!

Ellie: VOI ABBANDONARE ME! VOI ABBANDONARE ME. VOI PROMESSO ME DI STARE INSIEME PER SEMPRE. BUGIARDIII!!


-In quel momento il barbone sembrò prendere vita. Vidi i suoi occhi brillare. Subito scattò verso Ellie mentre io feci lo stesso di conseguenza.-


??: Essere tu!! Tu! Io cercare te ogni posto! E TU ESSERE CON RICCHI MENTRE IO DISPERARE PER TE!


-Mentre io mi mettevo tra lui ed Ellie, lei lo guardò bene e ricordò.-


Ellie: Andrew! Essere tu?

Andrew: Si! Io venire qui tutti i giorni per prendere tu. Ma tu non venire più qui. Io arrabbiare e disperare! Cattiva bambina

Ellie: Tu scusare me Andrew. Per favore, scusare me


-Guardai Ellie.-


Justin: Non avere paura piccola. Torna da Selena. VAI!

Andrew: Lei tornare con me in tenda nostra. Lei essere mia!

Justin: Azzardati ad avvicinarti a lei e ti distruggo. Te lo giuro. Tu l'hai picchiata, l'hai privata della sua infanzia!


-Lo spinsi allontanandolo da noi e lui tornò verso di me furibondo. Era ubriaco probabilmente.-


Andrew: ESSERE MIA. IO PRENDERE LEI E TORNARE A NOSTRA VITA E LEI PAGARE PER FARE CATTIVA BAMBINA. LEI SCAPPARE DA ME E IO RIVOLERE LEI. TU TOGLIERE DA PIEDI


-Lo placcai.-


Justin: Tu non le torcerai un solo capello!


-Lo vidi tirare fuori dalla sua tasca un coltellino affilato e sentii Selena gridare disperata.-


Selena: JUSTIN NOO!


-In quel momento ciò che mi fece più male fu la domanda di Ellie.-


Ellie: CHI ESSERE JUSTIN? ROY, TU ESSERE JUSTIN?!


-Tenendo ancora le braccia di Andrew per evitare che mi colpisse con il coltellino, risposi ad Ellie.-


Justin: Si, mi chiamo Justin, non Roy!

Ellie: BUGIARDI. VOI ESSERE CATTIVI CON ME. IO NON FIDARE PIU'

Justin: VAI DA SELENA. ELLIE VAI DA SELENA

Andrew: NO LEI STARE QUI MENTRE TU MORIRE!




Selena.




-Senza pensarci due volte corsi verso Justin sboccandomi dalla paura. Subito presi Ellie in braccio che si dimenava piangendo e mentre correvo allontanandomi, sentii la voce di Justin urlare.-


Justin: SCAPPA SELENA, PORTA VIA ELLIE! CORRI PIU' CHE PU.. AAAAHHHHHHHH


-Mi voltai e vidi Andrew togliere il coltello dal fianco di Justin che fu lanciato a terra. Cercò di rialzarsi mentre Andrew correva verso di noi. Mi raggiunse e mi spinse scaraventandomi a terra. Cercai di cadere di schiena per non fare male ad Ellie che tenevo ancora stretta. Subito dopo l'urto con l'asfalto Ellie si liberò di nuovo dalla mia presa e scappò lontano da me mentre sentii un calcio di Andrew arrivarmi dritto nello stomaco. Fu talmente forte da spostarmi dal marciapiede. Mi fece mordere le labbra forte e sputai sangue cercando di rialzarmi ma non ci riuscivo. Lo vidi avvicinarsi a Ellie.-


Andrew: LORO ESSERE BUGIARDI. TU NON POTERE FIDARE DI LORO. IO ESSERE SINCERO. IO CERCARE TU. IO AVERE VISTO TUA VERA MADRE

Ellie: Essere vero? Tu vedere mia vera mamma?

Andrew: Essere vero. Tu dovere solo seguire me. Noi divertire insieme con tua madre. Tu dovere solo salire in furgone per vedere tua madre




Justin.




-Riuscii a rialzarmi e appoggiandomi al muro, arrivai a Selena, ancora sdraiata sul marciapiede che mi sussurrò.-


Selena: Io sto bene Justin, vai da lei. Prendi Ellie. Le sta facendo il lavaggio del cervello


-Andai più avanti verso di loro.-


Justin: ELLIE TORNA QUI. LUI E' UN BUGIARDO! TI FARA' SOLO DEL MALE. VIENI QUI

Ellie: TU ESSERE BUGIARDO! TU MENTIRE ME. TUI PROMETTERE ME E NON MANTENERE PROMESSA. IO STARE MALE PER TUA COLPA. IO PIANGERE PER TUA COLPA. PIANGERE, PIANGERE TANTO. ESSERE TUTTA COLPA TUA. IO NON SENTIRE ME FELICE. NON ESSERE FELICE PIU'


-La vidi mentre non riusciva a controllare le lacrime che scivolarono giù per il suo viso. Continuò.-


Ellie: ANDREW ESSERE NO BUGIARDO. LUI ESSERE SINCERO CON ME

Justin: ELLIE NON SALIRE SU QUEL FURGONE!

Ellie: TU AVERE MENTITO ME ROY! TU ABBANDONARE ME. IO RICORDARE PER SEMPRE


-La vidi iniziare a salire e non mi importava del dolore, feci uno scatto e li raggiunsi. Mentre io arrivavo correndo, Andrew si voltò e mi diede un forte pugno in faccia e con un altro mi colpì la ferita. Non mi ressi in piedi e caddi a terra. Andrew mi guardò sputandomi addosso.-


Andrew: LEI ESSERE MIA! E IO RIPRENDERE QUELLO CHE ESSERE MIO SEMPRE!


-L'ultima cosa che feci fu vedere Ellie venire rinchiusa dentro quel furgone, Andrew risalire in macchina e partire, portando lontano da me la mia bambina.-

 

 

Ehii meraviglie <3 <3

Lo so che sono in ritardissimo! Mi dispiace da morire ma

ho avuto tre settimane super piene. Scusate :(

Allora, cosa ne pensate di questo episodio?

Scioccante?! :)

6-7 RECENSIONI SE VOLETE IL NUOVO LUNEDI'

Che dire? Spero mi perdoniate con il ritardo.. AH!

Probabilmente la storia finirà tra due episodi :)

E un'altra cosa.. Sono troppo curiosa di sapere la vostra opinione

Cosa ne pensate degli ipotetici

ZEDDLENA?

Io già li adoro <3

Mi dispiace che per i Jelena sia finita però sono anche molto felice

di vedere sia Selena che Justin felici e tranquilli

Aspetto le vostre opinioni :)

Baci Sum <3

 

 

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Capitolo 34
*** Capitolo 32 ***


Everything's gonna be alright 

Capitolo 32




Justin.



-Quella mattina mi risvegliai di soprassalto da quell'incubo. Sentii una fitta tirarmi il fianco sinistro mentre mi misi a sedere guardandomi intorno. Mi toccai il fianco e sentii la garza. No, purtroppo non avevo sognato. Era successo per davvero, mi avevano portato via Ellie. Sospirai e mentre mi risdraiavo delicatamente mi venne in mente Selena. Subito mi rialzai di scatto maledicendomi mentre la ferita continuava a tirarmi la pelle. Cercai di alzarmi dal letto, staccavo i fili dal braccio quando la sentii entrare. Era più bella che mai con la coda alta, una canottiera beige, jeans strappati e stivaletti beige con il tacco. Stava bene per fortuna.-


Selena: Cosa diavolo stai cercando di fare?!


-Scattai spaventato sul letto dopo la sua ammonizione. La ferita mi ritirò. Dolore. Lei si avvicinò.-


Selena: Anche se ti spaventi. Forza sdraiati e non muoverti


-Mi aiutò a ri mettermi a letto.-


Justin: Anche io sono felice di vederti

Selena: Ci hai fatto venire un colpo


-Mi sorrise accarezzandomi il viso. La guardai bene. Aveva una piccola garza sul labbro inferiore. Si sedette sul letto a fianco a me e prese una pillola dopo aver versato dell'acqua in un bicchiere.-


Justin: E quella?

Selena: E' solo un antidolorifico per lo stomaco. Mi fa ancora un po' male se faccio certi movimenti

Justin: Selena..

Selena: Non preoccuparti io sto benissimo in confronto a te. Pattie ti ha lasciato un momento per andare a prendersi un caffè. Sta tornando e vedrai la sorpresa ora che ti vedrà sveglio finalmente

Justin: Finalmente?

Selena: Sei qui dentro da quasi una settimana ormai

Justin: Cosa?? Così tanto?


-Lei annuì. Mamma tornò insieme a Owen e furono davvero felici e sollevati di vedermi sveglio mentre Selena continuava a stringermi la mano, come se non volesse lasciarmi andare.-


Pattie: Dobbiamo chiamare subito i dottori per vedere se stai bene

Justin: No mamma! Aspetta!! Io sono qui da una settimana, voglio sapere se..


-Owen mi guardò dispiaciuto.-


Owen: Non abbiamo notizie di lei Justin. Buio totale. L'abbiamo cercata per tutta la settimana per tutta Los Angeles. Sembra sparita nel nulla. Ellie non tornerà


-Non dissi niente ma sentii una lacrima scivolarmi giù per il viso. Il dito di Selena l'asciugò per poi asciugare anche le proprie lacrime.-


Justin: Non doveva finire così. Lei doveva essere felice


-Tutti ci guardammo davvero dispiaciuti. Avevamo perso la nostra bambina. Niente avrebbe sostituito quel vuoto.-

 


Selena.




-Erano passati due anni ormai dalla scomparsa di Ellie. La verità è che non ci pensavamo più ma ciò non vuol dire che ce ne dimenticammo. Durante quei due anni Justin conobbe Diego e Camilla. Ogni Pasqua e ogni estate ci vedevamo e anche quell'estate era arrivata. Sia io che Justin prendemmo familiarità con l'italiano, infatti nel suo ultimo tour aveva piazzato ben tre date in Italia. Milano, Roma e Palermo. Il suo successo più venduto e apprezzato fu la canzone “Sunflower”, esattamente quella dedicata ad Ellie. Ricordate la vecchia fidanzata di Justin? Chantal? Beh lei non ha semplicemente decollato. Justin raccontò tutto alla stampa spiegando il suo pessimo comportamento. Ero davvero fiera di lui. Per quanto riguardava me e Justin, la nostra relazione continuava abbastanza bene. Avevamo imparato a vivere la nostra storia anche davanti alle telecamere. Entrambi avevamo chiuso con il passato ed eravamo pronti ad andare avanti con il futuro. Eravamo pronti a crescere, cosa che stavamo facendo proprio quella mattina, lì a Silver Lake, una frazione di Los Angeles molto discreta, che ci permetteva di nasconderci. Infilai l'ultimo libro nella libreria e diedi lo scatolone vuoto a Justin che lo accartocciò e lo buttò nei cassonetti di fuori. Uscii anche io in cortile felice del nostro lavoro quando il nostro piccolo Shadow
                                                 
mi saltò addosso facendomi cadere e mettendomi le sue zampe pelose sulle mie spalle.-



Selena: Lo so che sei contento come noi, però fammi alzare monello!


-Dopo averlo abbracciato e coccolato mi alzai con l'aiuto di Justin e mi strinsi a lui mentre guardavamo la nostra nuova casa. Shadow si sdraiò ai nostri piedi e Justin mi diede un bacio sulla fronte. La casa era moderna e ben nascosta, soprattutto l'ingresso principale. L'unica cosa che dava alla strada era il posto auto. Eravamo immersi nella natura sopra una collina e dalla nostra veranda potevamo vedere il lago. Quella casa non era una raggia come le nostre vecchie abitazioni. Era una normale casa forse un po' più grande di una normale casa ma non grande come un castello. Io e Justin volevamo tutta la privacy necessaria per goderci la nostra nuova vita insieme e dimenticare il passato. Shadow adorava quel posto e adorava correre tra alberi e piante.
  
Quella casa era perfetta per noi.-


Justin: Sono davvero felice!

Selena: Anche io amore mio

Justin: Coraggio, entriamo a goderci la nostra nuova casa


-Sorrisi e tutti entrammo dentro, Shadow compreso. Shadow è il nostro cane, ovvero la nostra ragione di vita. Lo abbiamo adottato l'anno scorso, è un Australian Shepherd maschio. Lui è sempre stato affettuoso, combina guai, intelligente e molto leale. Io e Justin lo abbiamo sempre dietro, ora potete capire il perché del suo nome. Fu divertente decidere. Non gli demmo subito il nome perché volevamo conoscerlo, per dargli quello perfetto. Ancora ricordo quel giorno. Ci trovavamo a casa mia, Justin aveva già venduto la sua. Avevamo Shadow solo da qualche giorno ma lui ci osservava tanto, proprio quanto noi osservavamo lui. Preparavo la cena quando Justin entrò in cucina con dei fogli in mano e dietro sé Shadow lo seguiva felice con la sua linguetta di fuori. Justin si avvicinò a me con i fogli. Lo guardai.-


<<<

 

Selena: Allora? Come va?

Justin: Direi che ci sono.. Ma non ne sono abbastanza convinto. Ti canto questa parte così mi dici come ti sembra

Selena: Spara!

Justin: “You're stubborn, don't make me explain

I don't know, are we together? Are you my girl? (You should be)

We never talked about it (Oh no)

You're beautiful, smart, funny, sometimes sour

But you're all I want (I want)

You said you need to believe more

And I'll help you in this

I'll be there to protect you if ever you needed it

I'm completely crazy about you baby (Oh yeah, completely crazy about you)”

[Sei testarda, non mi fai spiegare; Non so, stiamo insieme? Sei la mia ragazza?; Non abbiamo mai parlato di questo (Oh no); Sei bella, intelligente, simpatica, a volte acida; Ma sei tutto ciò che voglio; Hai detto di aver bisogno di credere di più; E io ti aiuterò in questo; Ci sarò a proteggerti se mai tu ne avessi bisogno; Io sono completamente pazzo di te piccola (Oh si, completamente pazzo di te)] Che ne pensi?

Selena: Che a me piace davvero tanto

Justin: Beh.. Se lo dice la mia fan numero uno...


-Si avvicinò a me e mi baciò dolcemente. Sentimmo dei strani versi e abbassammo lo guardo. Il nostro cucciolo era lì che aspettava di essere coccolato. Mi inchinai e lo accarezzai, lui mi leccò tutta la mano.-


Justin: Dovremo trovargli un nome alla svelta

Selena: Lo soo!


-Justin rubò una carotina e andò a sedersi sul divano con i suoi fogli. Il cucciolo lo seguì e con il suo aiuto salì sul divano accucciandosi sul mio fidanzato.-


Justin: Cavolo ci segue dappertutto. Vuole entrare perfino in bagno con noi. E' imbarazzante

Selena: Già, lo è!


-Risi.-


Justin: Ieri quando tu sei andata da tua madre, io sono andato in bagno e ho chiuso la porta lasciandolo fuori. Ha..

Selena: Pianto? Ha fatto la stessa cosa con me. L'ho lasciato fuori da camera nostra prima di cambiarmi. E' impossibile resistere al suo pianto! L'ho fatto entrare alla fine

Justin: Io pure. Sono uscito dalla doccia, l'ho fatto entrare in bagno e sono rientrato in doccia mentre lui si sdraiava sul tappetino del bagno felice di essere dentro con me. E' come un'ombra!


-Guardai Justin super felice. Il mio cervello aveva elaborato il nome perfetto. Andai a sedermi a fianco a Justin.-


Selena: Ho il nome perfetto per questo piccoletto


-Lui mi guardò mentre accarezzavo quel batuffolo di peli.-


Justin: Sentiamo..

Selena: Shadow!

Justin: Sarebbe perfetto se non venisse usato per il sesso femminile

Selena: Può essere sia maschile che femminile. Io comunque lo trovo perfetto. Sei d'accordo con me Shadow?!


-Shadow dopo le mie carezze si spostò da sopra Justin a sopra me leccandomi tutte le mani e scodinzolando velocemente.-


Selena: Ti piace il nome che ti ha dato la mamma vero?


-Avvicinai il viso e lui che mi leccò in piena faccia. Sia io che Justin scoppiammo a ridere mentre mi ripulivo.-


Justin: Shadow.. Shadow Bieber.. Shadow.. Sai una cosa? Mi hai convinto. Gli sta davvero bene!

Selena: Allora che Shadow sia!

 

>>>



Justin.



-Rientrammo dentro casa. Selena andò a prendere la sua borsa con Shadow dietro di lei. Io entrai nello studio per prendere le chiavi della macchina e il portafoglio. Saremo andati a prendere Diego e Camilla all'aeroporto. Era passato davvero troppo tempo dall'ultima volta. Quasi un anno e Selena non stava più nella pelle. Le mancavano i suoi migliori amici. Ci volle un po' prima che Diego iniziasse a fidarsi di me ma poi diventammo grandi amici. Presi le chiavi e il portafoglio dalla scrivania e accanto notai un altro scatolone.-


Justin: Amore hai dimenticato uno scatolone!


-Selena si affacciò allo studio.-


Selena: No, non l'ho dimenticato. Ho solo pensato che tu volessi dargli un'occhiata da solo per pensare e decidere dove mettere quelle cose


-Guardai dentro lo scatolone e vidi tante cose rosa più le foto di quella bambina che avevo perso due anni prima.-


Justin: Ellie..


-Presi una foto e la guardai, poi alzai lo sguardo su Selena. Lei mi guardò sorridendo.-


Selena: Senti.. Tu.. Solo pensaci ok? Pensa cosa farci. Vado io a prendere Diego e Camilla all'aeroporto! Non vedo l'ora di abbracciarli. La camera degli ospiti è pronta vero?

Justin: E' perfetta

Selena: Ottimo!


-Lei si avvicinò, mi accarezzò il viso e mi baciò dolcemente prima di uscire di casa. Appena sentii la porta chiudersi presi la scatola e la poggiai a terra sedendomi a fianco. In quel momento Shadow arrivò sdraiandosi accanto a me con la testa poggiata sulla mia gamba. Lo accarezzai.-


Justin: Ho proprio bisogno della tua compagnia amico


-Guardai la foto di Ellie che tenevo ancora in mano.-


Justin: E' bella non è vero? Sai, io ho provato a salvarla. Davvero. Ma le ho solo peggiorato la vita. Non so nemmeno se sia viva. Probabilmente quel bastardo l'avrà picchiata a sangue. Non voglio nemmeno pensarci. Guarda che sorriso innocente aveva. Oh tu l'avresti amata davvero. Adesso dovrebbe avere all'incirca, sei/sette anni. Non so di preciso quanti anni avesse. Cosa dovrei farne di tutta questa roba?


-Guardai Shadow che abbaiò.-


Justin: Si, hai ragione!


-Sorrisi, mi alzai e presi la scatola. Lasciai qualche foto di Ellie sulla scrivania, una in salotto e misi il suo pupazzo preferito in camera mia e di Selena mentre Shadow mi seguiva attento. Quando la scatola fu vuota la portai fuori buttandola ai cassonetti. Rimasi in cortile a giocare con Shadow. Era un cane che aveva bisogno di muoversi e di allenarsi perciò spesso giocavamo fuori con la palla. Restammo tanto tempo fuori, così tanto da sentire la macchina di Selena tornare a casa con Diego e Camilla che avevano davvero una bella sorpresa. Subito io e Shadow scendemmo verso il posto auto vedendo Selena e Diego scendere dalla macchina e aiutare una Camilla con il pancione a scendere dalla macchina. Appena li vidi sgranai gli occhi e mi avvicinai a loro abbracciandoli.-


Justin: Ma.. Ma..

Camilla: Sorpresa!


-Selena mi accarezzò la schiena.-


Selena: Amore riprenditi adesso!

Justin: Ma.. Ma.. Aspetti un bambino?

Camilla: A quanto pare!


-Diego mi diede una pacca sulle spalle.-


Diego: Cerca di non trattarla come un alieno perché potrebbe mangiarti vivo!


-Io annuii. Intanto Selena e Camilla si presero a braccetto affacciandosi verso il vialetto dell'ingresso.-


Selena: E questa è la nostra nuova casa!

Camilla: Wow l'adoro! E' davvero ben nascosta, soprattutto l'ingresso


-Arrivammo all'ingesso e Diego e Camilla erano davvero sorpresi.-


Camilla: Guarda che cortile..

Selena: E aspetta di vedere dentro!


-In quel momento Shadow saltò addosso a Diego attirando l'attenzione.-


Diego: Oh amico, ciao!


-Si abbassò e lo accarezzò facendolo giocare.-


Camilla: Ma guarda quanto è cresciuto

Diego: Già, l'anno scorso era più piccolo di una scatola di scarpe!


-Anche Camilla lo accarezzò ma io mi avvicinai a lei allontanandola un po' da Shadow.-


Justin: Cami è meglio che stia un po' lontana da lui. Sai com'è. Gli piace saltare addosso alle persone e non vorrei che urtasse il bambino..

Camilla: La bambina veramente!

Justin: E' una femmina?

Diego: Eh si!

Justin: Sono contento per voi! Allora entriamo dentro?


-Tutti annuimmo. Diego abbracciò Selena.-


Diego: Allora signorina Gomez, cosa ci racconti?

Selena: In realtà sarò signorina Gomez ancora per poco


-Lei tirò su la mano facendo vedere l'anello di fidanzamento che le avevo regalato qualche mese prima. Avevamo deciso di sposarci.-


Camilla: Oh mamma mia!! Non ci credo!


-Subito Camilla abbracciò Selena e poi me mentre Diego faceva lo stesso.-


Diego: Congratulazioni ragazzi! Ormai siete la super coppia di Hollywood

Selena: Daremo la notizia tra qualche tempo

Justin: Già, non vogliamo affrettare le cose

Camilla: Fate bene. Anche perché state lavorando davvero tanto


-Entrammo dentro.-


Selena: Volete fare il giro turistico della casa?


-Diego guardò Camilla e insieme annuirono.-


Camilla: Prima volevamo parlarti Sel


-Vidi Selena aggrottare la fronte. Io feci lo stesso e ci sedemmo tutti in salotto sui divani.-


Justin: Sembrate preoccupati, mettetevi comodi

Selena: Ditemi tutto


-Diego sorrise.-


Diego: Sai che il tuo arrivo in Italia è stato sacro per noi. Insomma tu ci hai cambiati in meglio, ci hai dato la possibilità di conoscerci e di vivere la nostra storia d'amore. Se tu non fossi arrivata in Italia io sarei ancora un ragazzino insensibile, immaturo e stronzo e non sarei mai riuscito ad affrontare i fantasmi del mio passato, a sbloccare la mia attività e tornare a vivere nella mia vecchia casa. Io e Camilla non avremmo mai vissuto insieme e non sarebbe mai arrivato questo piccolo piacevole e meraviglioso incidente..


-Lui accarezzò dolcemente il pancione di Camilla mentre vedevo Selena sciogliersi per quel discorso. Camilla continuò.-


Camilla: Si, insomma.. Ciò che Diego vuole dire e che a te dobbiamo la nostra felicità...

Selena: Ragazzi io ho solo..

Camilla: Vorremmo dare alla bambina il tuo nome



Selena.



-Appena sentii quella frase rimasi scioccata sgranando gli occhi.-


Selena: Oddio, io non posso crederci. Ma state scherzando?

Diego: Per niente. Vorremmo che il suo nome fosse Selena Caterina Di Stefano

Selena: Caterina come tua madre vero?


-Diego annuì.-


Camilla: Allora, cosa ne dici?

Selena: Ne sono onorata!


-Subito li abbracciai entrambi mentre mi asciugavo le lacrime di gioia. Poi mi risedetti e Diego continuò.-


Diego: Vogliamo parlarvi anche di un'altra cosa molto più importante..


-Tutti diventammo incredibilmente seri.-


Diego: Vorremmo avervi nel nostro testamento

Justin: Cosa? Perché?

Diego: Sapete bene la mia storia. Sapete dei miei genitori. La vita è davvero imprevedibile e se mai ci dovesse succedere qualcosa..


-Lo vidi stringere la mano di Camilla.-


Diego: Vorremmo essere sicuri che nostra figlia sia in buone mani. Persone che abbiano dei valori e che le regalino sorrisi e una vita piena d'amore e di gioia e voi siete le persone che riteniamo giuste per questo compito


-Camilla continuò.-


Camilla: Vorremo nominarvi tutori legali di nostra figlia in caso dovesse succederci qualcosa

Selena: Non dovete nemmeno pensarla una cosa del genere ragazzi!


-Diego si alzò irritato.-


Diego: Secondo te i miei genitori sapevano che sarebbero morti a 37 e 38 anni? Secondo te avevano la minima idea che sarebbero morti lasciando il figlio tredicenne con solo la nonna?

Selena: Scusa Diego, hai ragione. Solo che mi sembra una cosa così lontana.. Insomma..


-Io non avevo più parole quando Justin continuò.-


Justin: E' una cosa importate sia per noi che per voi. Ma ci avete pensato bene?

Camilla: Benissimo Justin


-Justin sospirò e Diego riparlò.-


Diego: Sappiamo che è una cosa davvero grande, ma per noi è una sicurezza capite? Potete anche non sentirvela e non accettare. Penseremo a qualcun altro

Camilla: Già, non sentitevi obbligati. Vi chiediamo solo di pensarci e di parlarvi a proposito di ciò

Selena: Non preoccupatevi, lo faremo e vi faremo sapere al più presto


-Sia Diego che Camilla sorrisero sollevati, poi Justin si alzò dal divano. Shadow fece la stessa cosa dal pavimento.-


Justin: Allora! Chi vuole fare un giro turistico della casa?


-Tutti ci alzammo sorridendo ma sia io che Justin avevamo già iniziato a pensare alla proposta di Diego e Camilla. Era una scelta difficile, una responsabilità enorme. Dovevamo decisamente pensarci bene perché non si può tornare indietro.-

 

 

Ehi meraviglie!

Lo so sono in ritardo e vi chiedo mille volte scusa.

Allora cosa ne pensate di questo episodio?

Ormai siamo agli sgoccioli.

Mi farebbe davvero piacere il vostro parere :)

Ho messo le foto per farvi sembrare le cose più realistiche possibile

Spero mi scriviate. P.S Si, la canzone l'ho scritta io lol

Baci, Sum <3 <3

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Capitolo 35
*** AVVISO ***


Ragazzi, scusatemi scusatemi scusatemi tanto se ho abbandonato la storia da tanto tempo.
Purtroppo non ho avuto l'ispirazione e per me è stato un periodo abbastanza difficile.
Vi prego di perdonarmi. Non vorrei che per colpa mia e dei miei problemi ci rimettesse la storia e il vostro interesse per essa.
Comunque l'ultimo episodio sta prendendo forma. Datemi un paio di giorni e sarà pronto per voi. Questa volta dico per davvero.
Sono molto dispiaciuta che sia passato tutto questo tempo :(
Voi ci siete ancora? Vi piace ancora la storia? Volete l'ultimo episodio o la cancello? Che dite?

Baci Sum <3

PS. Scusate se non ho risposto alle vostre recensioni ma avrei dovuto dire a tutti la stessa cosa. Quindi ho preferito scrivere un avviso per non essere ripetitiva.

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Capitolo 36
*** Capitolo 33 ***


Everything's gonna be alright

 

Capitolo 33

 

 

Justin.



-Quel pomeriggio, io, Selena, Diego e Camilla eravamo al locale del nostro amico Harvey che ormai aveva quasi ceduo completamente il comando della nave a suo nipote. Avevano una sala vip, a posta per noi o qualche altra persona famosa che voleva essere lasciata in pace. Eravamo seduti sulle poltroncine mentre Selena e Diego ci portavano i gelati al tavolo. Selena tornò da noi quasi arrabbiata, con Diego dietro che la seguiva con il suo gelato e quello di Camilla.-


Selena: Voi due siete pazzi! Ma avete segatura al posto del cervello?


-Camilla guardò il fidanzato.-


Camilla: Cosa le hai detto?


-Diego stava per rispondere ma Selena fu più veloce.-


Selena: Dovresti partorire tra due settimane! Ma sapete quanto è rischioso farsi un volo di 12 ore per una donna al nono mese di gravidanza?

Camilla: Sel...

Selena: Voi siete dei PAZZI INCOSCENTI! Ve lo dico io!!

Diego: Ma volevam..

Selena: Tu stai zitto Diego! Perché scommetto che questa brillante idea sia venuta a te. Partire a quattro settimane al parto, voi non avete un cervello


-Io guardavo tutta la scena mentre mi guastavo il mio gelato, felice che Selena non ce l'avesse con me. Quando si arrabbiava era la fine per tutti. Camilla prese il braccio a Selena.-


Camilla: Sel calmati, io sto benissimo. Non nascerà prima del tempo prestabilito


-Selena si sedette sospirando e affogando la sua preoccupazione nel gelato.-


Selena: Tu questo non lo sai!

Camilla: Ma ne sono sicura al novanta per cento


-Camilla le accarezzò il braccio mentre Diego, capendo che il pericolo “Uragano Selena” si calmò, si sedette vicino a noi. Camilla continuò.-


Camilla: Volevo che mi vedessi mentre aspetto la nostra bambina. Non volevamo venire con la bambina già nata


-Io sorrisi al pensiero della piccola creaturina.-


Justin: Quando verrete qua in vacanza noi la chiameremo Katie

Diego: Mi piace. E' più moderno di Caterina e alla fine comunque potrebbe essere come un diminutivo


-Ridemmo.-


Selena: Come minimo ve la rubiamo per l'estate

Camilla: Se prende da me credo proprio che da adolescente non si opporrà minimamente al venir spedita a Los Angeles dai suoi zii preferiti


-Parlammo per un'altra ora poi decidemmo di tornare a casa. Selena prese la sua macchina e Diego salì con lei mentre Camilla sospettosa entrava nella mia.-


Camilla: Ma che bisogno c'era di prendere due macchine? Quei due nascondono qualcosa, me lo sento

Justin: Dovresti rilassarti! Adesso torniamo a casa, così potrai riposarti


-Camilla aveva proprio ragione. Selena accompagnava Diego a comprarle un bel anello di fidanzamento e io come al solito reggevo il gioco a quei due.-


Camilla: Te lo giuro Justin.. E' qualcosa di grande!

Justin: Grande quanto la tua paranoia mammina!


-Risi mentre lei sbuffava. Mi fermai al semaforo che era appena diventato rosso. Mi guardavo intorno annoiato quando poi, all'angolo della strada all'entrata di Starbucks, la vidi. O almeno mi sembrò di vederla. Un camion passò e appena lasciò libera la strada non c'era più nessuno in quell'angolo. Iniziavo ad avere le allucinazioni? Avevo rivisto Ellie o almeno, mi sembrò. Ma se fosse stata davvero lei? Non potevo rimanere con il dubbio. Mentre il semaforo tornava verde guardai Camilla.-


Justin: Cami, ti dispiace se ci fermiamo un secondo da Starbucks? Mi è sembrato di vedere una persona

Camilla: Per me non c'è nessun problema!


-Sorrisi e la vidi toccarsi la pancia mentre diventava rossa in viso.-


Justin: Ti senti bene?

Camilla: Si, si tranquillo. Ho solo bisogno di stendermi. Oggi la piccola scalcia un po' troppo, da questo pomeriggio. Ma tranquillo, sto bene. Scendi pure tu, io ti aspette...AAAAAAAHHHHHHH


-Non resistette più al dolore e scoppiò a urlare mentre vidi scendere dal sedile di pelle del liquido. Le si erano rotte le acque. La piccola Katie stava arrivando tra noi.-



Selena.



-Arrivammo alla gioielleria ovviamente parlando di Camilla.-


Diego: Ma figurati se non avrà dei sospetti!

Selena: Starà annoiando Justin


-Entrambi ridemmo e poi chiedemmo l'aiuto della commessa. Proprio quando Diego era sul punto di decidere io presi il cellulare per guardare l'ora. Vidi quindici chiamate perse da parte di Justin, avevo dimenticato di togliere il silenzioso. Diego non era nemmeno da considerare, lui aveva sempre il telefono in silenzioso. Subito in ansia richiamai Justin che subito rispose totalmente nel panico.-


Selena: “Justin?!”

Justin: “Amore correte in ospedale, Camilla sta per avere la bambina”

Selena: “Cosa? Ma mancano due sett..”

Justin: “Non credo proprio”

Selena: “Le si sono rotte le acque?”

Justin: “In macchina”

Selena: “Dille di stare tranquilla, io e Diego stiamo arrivando!”


-Chiusi la chiamata e subito Diego prese le chiavi della mia macchina. Lui guidava molto veloce normalmente, figuriamoci quanto avrebbe fatto per arrivare all'ospedale in tempo per vedere la sua bambina venire al mondo. Lasciammo gli anelli lì, corremmo alla macchina e poi in ospedale che raggiungemmo in dieci minuti. Mentre cercavamo la camera di Camilla, Diego parlò.-


Diego: Sono felice di sapere che se mai ci capitasse qualcosa voi vi prenderete cura di Katie


-Lo guardai.-


Selena: Diego, veramente non abbiamo ancora deciso, insomma è una cosa davvero grande per tutti e..


-Diego si bloccò all'improvviso.-


Diego: Ah, quindi la risposta è no? Buono a sapersi, troveremo qualcun altro allora

Selena: Non ti sto dicendo che la risposta è no Diego. Dico solo che ho bisogno di più tempo per pensarci


-Lui era davvero preoccupato per Camilla e per la piccola e scaricò su di me tutta quella preoccupazione.-


Diego: BEH NE AVETE AVUTO ABBASTANZA MI SEMBRA. E CHE CAZZO!


-Lo guardai mentre lui respirava pesantemente dopo quelle urla.-


Selena: Sta meglio adesso?


-Lui mi guardò.-


Diego: Un po'. Ora voglio trovare la mia ragazza!


-Annuii e lo seguii. Un po' si era sfogato ma sapevo che era ancora arrabbiato con me ma io non potevo ancora dargli una risposta certa. Finalmente vedemmo Justin fuori da una porta. Ci venne incontro.-


Justin: Tempismo perfetto la stanno portando in sala parto!


-Diego corse subito dentro la stanza e dopo qualche minuto vedemmo uscire lui e le infermiere che spingevano una barella con Camilla sopra. Lei mi vide e passando accanto a me mi prese la mano. Le accarezzai il viso.-


Selena: Coraggio tesoro fammi nascere una bellissima Selena Junior okay?


-Camilla sorrise prima di mollare la presa. L'infermiera guardò me e Justin.-


Infermiera: Andate pure in sala d'aspetto. Vi faremo sapere noi quando la bambina sarà nata


-Io e Justin annuimmo e facemmo come l'infermiera ci disse. Dopo tre quarti d'ora che passammo sfogliando le riviste, Justin parlò.-


Justin: Credo di aver visto Ellie oggi


-Appena lo sentii smisi di leggere e lo guardai mettendo a posto la rivista.-


Selena: Cosa?! Ma sei sicuro?

Justin: No, per niente, ma il mio istinto diceva che era lei

Selena: Dove l'hai vista?

Justin: Davanti allo Starbucks vicino al locale di Harvey

Selena: Oddio, Ellie. Sono passati già due anni da quando..

Justin: Già. Me lo sento, era lei. Stavo per entrare da Starbucks per vedere se avevo ragione ma a Camilla le si sono rotte le acque. Siamo subito corsi in ospedale


-Io gli presi la mano capendo quanto stesse male.-


Selena: Justin se è lei la rivedremo. Se è lei vuol dire che è ancora viva e ci sono delle possibilità per portarla via dalla strada

Justin: Questo è poco ma sicuro, farò tutto ciò che mi è possibile questa volta. Farò tutto di testa mia senza ascoltare nessuno

Selena: Justin...


-In quel momento l'infermiera tornò. Noi ci alzammo sorridenti ma la sua faccia era tutt'altro che felice, ci preoccupammo.-


Infermiera: Ci sono delle complicazioni

Selena: Che genere di complicazioni?

Infermiera: Il cordone ombelicale è attorcigliato al collo della bambina e potrebbe strozzarla


-Sentendo ciò non trattenni le lacrime pensando a quella piccola e indifesa creaturina che lottava per venire al mondo. Potevo solo immaginare come stessero Diego e Camilla. Mi appoggiai al petto di Justin mentre lui mi accarezzava. L'infermiera continuò.-


Infermiera: Si dovrà ricorrere al taglio cesareo per salvarla. I dottori stanno facendo tutto il possibile e la madre deve riuscire ad essere forte


-Alzai il viso ancora in lacrime per guardare l'infermiera.-


Selena: Anche la vita della madre è in pericolo?

Infermiera: Si spera di no. Tornerò per darvi altre informazioni


-Andò via e io piangendo mi riaccasciai su Justin mentre lui mi accarezzava.-


Justin: Andrà tutto bene amore. Tutto bene. Camilla è forte ce la farà e lo stesso la piccola


-Dopo aver passato un altro quarto d'ora d'inferno vedemmo Diego correre verso di noi togliendosi la cuffia e la mascherina mentre il camice sventolava per la sua corsa.-


Diego: E' NATA! E' NATA FINALMENTE E STA BENE. STA BENISSIMO


-Per la prima volta, da quando lo conoscevo, vidi Diego piangere. Subito lo abbracciammo sollevati.-


Selena: Non ci posso credere! Camilla come sta?

Diego: E' stanca ma se l'è cavata alla grande. Alla fine le hanno fatto il cesareo, un parto naturale era impossibile


-Lui si asciugò le lacrime staccandosi dall'abbraccio.-


Diego: E' bellissima. Dovete vederla. La stanno portando al nido per dare il tempo a Camilla di riposarsi. Infatti sta già dormendo. Potrete vedere la bimba lì e poi la porteranno in camera

Justin: Che stiamo aspettando allora? Andiamo a dare il benvenuto alla piccola!

Selena: Diego, portaci da lei


-Lui sorrise e ci portò al nido. Entrammo e Diego chiese all'infermiera di sua figlia. Subito lei ci mostrò la culla. E li la vedemmo per la prima volta muoversi con quegli occhietti ancora un po' chiusi. Me ne innamorai appena la vidi sbadigliare. Dire che era bellissima è riduttivo. Tutti rimanemmo senza parole nel guardarla per dieci minuti. Anche Justin sembrava essersene innamorato.-

  


Justin: Benvenuta al mondo principessa e tanti auguri al papà


-Tutti ridemmo e ci abbracciamo ancora. La bambina si addormentò e decidemmo di andare a cena in un locale difronte all'ospedale tanto sia Camilla che la bimba avrebbero dormito per qualche ora. Dopo aver mangiato tornammo tutti in ospedale a salutare Camilla che si era risvegliata.-


Camilla: E' bellissima vero?

Selena: E' un angelo arrivato dal cielo Cami. Tu stai bene?

Camilla: No per niente


-Sorrise.-


Camilla: Ma vederla e pensare a lei mi fa passare tutto il dolore. Sapete se è sveglia?

Selena: Se vuoi vado al nido e dico all'infermiera di portarla

Camilla: Si, grazie!


-Sorridemmo e mi diressi al nido. L'infermiera mi riconobbe.-


Infermiera: Vuole rivedere la bimba? E' sveglia adesso


-Ci avvicinammo e la guardai sorridendo.-


Infermiera: La vuole prendere in braccio?

Selena: Io.. Io..


-L'infermiera prese la bambina e me la mise tra le braccia. In quel momento una lacrima scivolò sulla mia guancia mentre l'infermiera andava a firmare dei fogli. Iniziai a cullare quella piccola bambolina.-


Selena: Ehi. Ciao piccola, è la zia Selena che ti tiene in braccio. Oh, guarda che begli occhietti che hai. Sei così piccola e indifesa, ma sei anche una combattente tu eh? Fin dalla nascita. Ti servirà tutta quella forza durante la tua vita bambina mia


-Le diedi un bacio sulla fronte.-


Selena: Non puoi immaginare quanto io mi senta legata a te. Non solo perché avrai anche il mio nome ma perché sei davvero speciale. Farò tutto ciò che potrò per evitare che tu soffra e mai, mai ti lascerò da sola. E' una promessa

 

Diego.



-Mi dirigevo anche io al nido per dare l'autorizzazione dello spostamento della bambina dato che ero il padre e prima di entrare mi fermai a vedere la scena. Selena teneva in braccio mia figlia e le parlava cullandola dolcemente. Percepivo tra le due già un legame speciale. Sorrisi poi entrai al nido e parlai con l'infermiera che preparò la bimba. Selena mi guardò.-


Selena: Scusa, è stato più forte di me. Averla in braccio è una sensazione magnifica

Diego: Già!


-Sorrisi e abbracciai Selena. Senti perché non vai in camera dagli altri? Noi arriviamo tra qualche minuto con questa principessa. Lei annuì e tornò in camera quando dopo qualche minuto noi la seguimmo. Entrammo e l'infermiera ci lasciò da soli. Presi in braccio mia figlia dalla culla e la sollevai facendola vedere a tutti.-


Diego: Vi presento la principessa Caterina Selena Di Stefano


-Tutti sorrisero, poi diedi la bambina alla mamma. Selena ci guardò e si alzò dalla sedia.-



Justin.



-Tutti guardammo Selena.-


Selena: Ho deciso ragazzi. Qualsiasi cosa accadrà io ci sarò per vostra figlia. Non dovete più preoccuparvi. Accetto di firmare i documenti per diventare la tutrice legale di Katie


-Sorrisi sentendo la sua decisione. Io e lei ci saremmo sposati e saremmo stati una squadra. Mi alzai anche io.-


Justin: Contate pure su di me!


-Entrambi ci guardarono felici.-


Diego e Camilla: Grazie ragazzi!

Selena: Grazie a voi di tale onore


-Mentre Camilla teneva stretta a sé la sua bambina sgranò gli occhi.-


Camilla: Dove starà la piccola? Qui non abbiamo niente, tutto ciò non era previsto!


-Tutti ci guardammo e Selena parlò.-


Selena: Chiamo subito mia madre. Dovrebbe ancora avere in soffitta la prima culla, il primo passeggino, il primo seggiolino per la macchina e il piccolo fasciatoio di Gracie! Tu starai qui in ospedale altri due giorni, no?


-Camilla annuì.-


Selena: Le chiedo se possiamo prendere tutto in prestito e portiamo tutto a casa nostra!


-Li guardai.-


Justin: Si, domani possiamo andare da Mandy, portiamo tutto a casa e montiamo la culla nella camera in cui dormite voi, il seggiolino nella macchina di Selena e il passeggino lo lasciamo in soggiorno a portata di mano

Diego: Grazie ragazzi!

Selena: Non preoccupatevi, tra due giorni troverete una casa a prova di bambino!


-Io e Selena sorridemmo abbracciandoci. Dopo quella lunga giornata io e Selena decidemmo di tornare a casa. Lasciammo la macchina di Selena a Diego, così più tardi ci avrebbe raggiunti. Eravamo in macchina e lei mi guardò.-


Selena: Domani ci aspetta proprio una bella giornata

Justin: Già!

Selena: Credi che Shadow sarà arrabbiato con noi? Siamo mancati tutta la sera

Justin: Due dei suoi biscotti preferiti e ci riamerà come tutti i giorni


-Selena rise. Mentre guidavo le presi la mano accarezzandogliela.-


Justin: Ti amo, lo sai?

Selena: Non potrebbe essere più chiaro di così. Ti amo anche io


-Sorrisi e continuai a guidare. Quella giornata ci aveva messo k.o. ma ne era davvero valsa la pena.-

 

Ehilàààààààààààààà <3

Come promesso ecco l'episodio cheeee, non è l'ultimo :P

Già, non sono riuscita a terminare.

Che ne pensate? Fatemi sapere per il prossimo episodio che avrete molto presto

4-5 RECENSIONI?

Baci Sum <3

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Capitolo 37
*** Ultimo avviso ***


Ciao bellezze del mio cuore <3

so che vorreste cavarmi gli occhi con una forchetta per tutto il tempo che vi sto facendo aspettare per gli episodi. Voglio spiegarvi il perché. Per quanto riguarda la storia “Quando il cuore comanda 2” probabilmente avrete un piccolo attacco di cuore. Qualche mese fa ho deciso di rielaborare la storia originale quindi “Quando il cuore comanda”. Non solo sto cambiando la modalità della scrittura e presentazione ma sto rivedendo anche la storia arricchendola nel migliore dei modi, almeno per la prima e per la seconda stagione che sono le più importanti. Quindi quando vi darò l'okay e pubblicherò di nuovo la storia sarei felice se voi prendiate del tempo per rileggerla perché vi prometto che non ve ne pentirete. Vedrete più Brittany, più Oliver, più Alex e Rachel. Insomma sarà decisamente molto più completa perché diciamolo, era abbastanza spoglia. Quindi tornando a noi , mi sto prendendo del tempo per rivisitare l'originale in modo da rendere migliore anche il sequel che state leggendo. Un altro motivo del perché io sia così lenta a pubblicare sia “Quando il cuore comanda2” che “Everything's gonna be alright” è che mi sto trasferendo di sito. Esatto, sono una pazza psicopatica a lasciare questo sito dove ho voi, mie adorabili lettrici per un altro. Adesso sto iniziando su Wattpad. Ho caricato solo “The magic of being sisters” anzi la sto ancora caricando perché anche per quella storia sto correggendo tutti gli errori. Anyway... Ho pensato ad un pianto e mi piace rendervi partecipi. Dato che ormai mancano uno o due episodi per la fine di “Everything's gonna be alright”, penso di finire questa storia qui su efp e ovviamente la ricaricherò su wattpad, mentre, per “QICC2” ho pensato di continuarla direttamente su wattpad. Il mio piano è quello di ricaricare prima “QICC” con tutte le modifiche che credo amerete alla follia e poi ripostare “QICC2” e finirla direttamente lì. Ora mi sento molto meglio avendovi spiegato tutto quanto. Scusate se non rispondo singolarmente alle recensioni, ma dovevo scrivere questo avviso per tutti. Risponderò nel modo migliore possibile :P

Intanto in questo lungo periodo più o meno sabbatico che mi sono ingiustamente presa, mi sono venute delle altre idee per altre belle storie originali. Però per quelle ci sarà da aspettare di più, probabilmente usciranno nel 2016. Vi farò comunque sapere se mi seguirete su wattpad perché non so per quanto continuerò ad usare efp. Anche se vorrei tanto, dato che su wattpad non mi calcola un anima. Faranno schifo le mie storie?! Mah.

Comunque dopo tutto ciò.. VI PREGOOOOOO! Seguitemi su wattpad così non vi perdo :(

Perché ho deciso di trasferirmi lì? Beh è un sito più interattivo e veloce. C'è sia il sito internet che un app per i cellulari e in più lettori e scrittori possono interagire molto di più. Per non parlare del fatto che potete commentare dove cavolo vi pare all'interno del capitolo e non per forza alla fine.

Comunque ho davvero bisogno dei miei sostenitori :(

Spero di aver spiegato in modo chiaro tutti i miei programmi e se avete qualche domanda da fare io sono assolutamente disponibile e felice di rispondere.

Spero davvero mi seguiate. Su wattpad io sono

 

Summer_11_

 

Un bacio Summer <3

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Capitolo 38
*** Capitolo 34 ***


Spazio Autrice.

Okay, non so da dove iniziare se non da un colossale

SCUSATE.

Scusatemi per non avere completato la storia e per avervi lasciato così in sospeso. Scusatemi per non avere avuto rispetto per voi.

Vorrei dirvi che le intenzioni per finire questa storia c’erano tutte e mi dispiace di non esserci riuscita.

Probabilmente questa lunga pausa che mi sono presa mi è servita. Infatti, mi sono sbloccata e questi giorni ho ripreso a scrivere per dare, finalmente un finale alla mia storia.

Spero che siate ancora disponibili a leggerla. Vi assicuro che non ve ne pentirete!

Beh, godetevi questo ritorno,

spero che mi perdoniate,

un bacio,

Sum <3

 

 

Everything’s gonna be alright

Capitolo 34

 

Justin.


-Passarono dieci giorni dalla nascita della piccola Katie che era bellissima e aveva rubato tutti i nostri cuori, soprattutto quello di Selena. Più la vedevo tenere dolcemente Katie in braccio e più diventavo sicuro del fatto di volere dei bambini con lei, anche se era troppo presto per noi. Entrambi eravamo concentrati sulle nostre carriere. Quella notte nessuno riusciva a far calmare Katie che piangeva disperatamente. Camilla e Diego erano davvero stanchi, così presi Katie in braccio.-

Justin: Vi dispiace se la porto a fare un giro con me in macchina?

-Camilla mi guadò.-

Camilla: Fai pure! Noi ne approfittiamo per ricaricarci

-Sorrisi e mentre Diego e Camilla andavano a letto, Selena mi aiutava a sistemare la bambina mentre Shadow ci guardava curioso.-

Selena: Non tornare lì Justin..

Justin: Io devo Sel!

Selena: No, non devi. Sei stato lì per dieci giorni. Sei andato lì tutte le sere da quando ti è sembrato di vederla

Justin: Era lei. E' viva Sel e non ci rinuncerò

Selena: E se ti fossi sbagliato?

Justin: Tentar non nuoce

Selena: Almeno stai attento, okay?

Justin: Promesso

-Sorrisi, presi la borsa di Katie e dopo aver baciato Selena andai in macchina sistemando la bambina per poi mettermi al voltante. Selena aveva ragione, forse stavo diventando pazzo. Però io quel giorno vidi una Ellie cresciuta. Non potevo essermi sbagliato. Da quel giorno passai da Starbucks tutte le volte che mi era possibile ma non la vidi più e sinceramente iniziavo anche a perdere le speranze ormai. Appena iniziai a guidare, Katie si calmò, stringendo con la sua manina la soffice copertina rosa che io e Selena le avevamo comprato. Sorrisi guardandola cadere nel sonno. Arrivai da Starbucks e parcheggiai. Aspettando, pensavo a delle buone parole per la mia nuova canzone. Passò un'ora e Katie stava ancora dormendo mentre io avevo buttato giù si e no una strofa che era anche da rivedere. Proprio in quel momento vidi qualcosa muoversi nel buio. Subito posai la matita e il piccolo blocknotes sull'altro sedile. C'era qualcosa vicino ai cassonetti o meglio qualcuno. Si arrampicò e ci entrò dentro. Mi misi seduto bene cercando di capire cosa quel qualcuno stesse facendo. Dopo qualche minuto lo vidi uscire da quello schifo. Accesi i fari della macchina per vedere di chi si trattasse. Era Ellie. Era Ellie e io avevo sempre avuto ragione. Lei, vedendo i fari della macchina, iniziò a correre ma questa volta non me la sarei fatta scappare. Spensi i fari pronto a scendere dalla macchina d'impulso ma poi mi fermai e ragionai. Katie era in macchina con me, non potevo lasciarla lì. A malincuore accesi la macchina e andai via tornando a casa. Ellie non mi aveva visto perciò sapevo al che sarebbe tornata in quel cassonetto e mi avrebbe trovato lì ad aspettarla. Tornai a casa e entrai in camera mia e di Selena con Katie ancora addormentata sul seggiolino. La poggiai sul letto e mi sedetti a fianco a Selena.-

Justin: L'ho vista amore! L'ho vista. Questa volta lo so, è lei, non c'è ombra di dubbio

-Lei mi guardò felice sgranando gli occhi.-

Selena: Ci hai parlato?

Justin: No, non potevo lasciare Katie in macchina, così sono tornato a casa

Selena: Non ci posso credere. Ellie!

Justin: Domani sera tornerò lì a costo di passarci tutta la notte!

-E così feci. La notte successiva mi riappostai nella stessa stradina dello Starbucks. Spensi la macchina, scesi e la chiusi. Nelle mie tasche avevo una tavoletta di cioccolato. Speravo potesse essermi utile in qualche modo. Andai vicino al cassonetto, nascosto dal colore scuro della notte. Mi appoggiai e aspettai.

Si, aspettai.

Aspettai un’ora, due ore, due ore e mezzo. Riguardai l’orario, le 22:30. Ero stanco di aspettare. Ellie non sarebbe arrivata. Era una bambina furba e sebbene non mi avesse riconosciuto la notte precedente, sapeva che non era prudente tornare nello stesso posto.

Decisi di tornare alla macchina. Percorrevo la stradina con le mani in tasca, quando poi lo sentii. Sentii il rumore del coperchio del cassonetto sbattere. Mi voltai di scatto e la vidi sotto la luce di un lampione mezzo fulminato. La vidi che mi fissava mettendosi sulla difensiva. Era come paralizzata. Voleva scappare, ma non ci riusciva. Qualcosa la tratteneva lì. Possibile che si ricordasse di me?

Anche io immobile non sapevo che fare. Non volevo spaventarla e tanto meno volevo farla scappare via. Non sapevo più chi avessi di fronte.

Mi guardò con aria quasi felina, fece uno strano verso. Pensai che sarebbe scappata a secondi ma lei mi sorprese. Mi sorprese come aveva sempre fatto.

Lanciò sulla strada un bicchiere di carta di Starbucks, tutto sporco e rovinato. Lo lanciò verso di me, mi guardò e parlò.-

Ellie: Posezi banii?

-La guardai. Cosa stava dicendo? Che lingua stava parlando? No, non si ricordava assolutamente di me. Se era stata così coraggiosa da parlarmi per prima sarebbe stata altrettanto coraggiosa da rispondermi. La guardai e provai ad avvicinarmi lentamente mentre lei indietreggiava.-

Justin: Non capisco che dici. Hai dimenticato la nostra lingua? Un tempo sapevi parlarla. Te la insegnai io Ellie!

-Sentendo quel nome lei si congelò. Fu come se ricordò, perché i suoi occhi si fecero più grandi. Li aprì di più per studiarmi bene e decise di avvicinarsi lentamente. Entrambi ci avvicinammo e il bicchiere di carta fu l’unica cosa che ci separava.

Oh si, era proprio Ellie. Il suo guardo felino era inconfondibile, il suo visino era inconfondibile.

Anche lei mi studiò meglio e io mi abbassai inginocchiandomi, in modo che lei vedesse totalmente il mio viso sotto la luce di quel lampione malandato. Si avvicinò di più e spostò il bicchiere con un calcio. Probabilmente era sorpresa perché io ero ancora lì, pronto a farmi toccare. Si chiedeva perché io non scappassi, dato che tutta la gente non faceva altro che stare alla larga dalle persone come lei.

Con mio totale stupore allungò le braccia e mi toccò il viso. Lo studiò. Non mi toglieva i suoi occhioni di dosso mentre vedevo le sue espressioni cambiare. Vide i miei tatuaggi e fece uno scatto all’indietro. Mi osservò per qualche altro secondo e poi parlò.-

Ellie: R-Roy?

Justin: Allora ti ricordi di me! Ricordi la nostra lingua? Mi puoi capire?

-Lei si limitò ad annuire e continuai.-

Justin: Che lingua parlavi? Cosa mi hai chiesto?

-Lei raccolse il bicchiere e me lo porse. Dentro c’erano solo pochi centesimi.-

Justin: Ti servono dei soldi? Li devi portare ad Andrew?

-Cercai di parlare il più normalmente possibile. Non volli parlare del modo in cui l’avevo persa e tanto meno volevo parlare di quel viscido Andrew. Lei mi guardò, poi parlò.-

Ellie: Andrew morto

Justin: A chi porti questi soldi allora?

Ellie: Octav

Justin: E’ il tuo nuovo capo?

-Lei annuì e parlò.-

Ellie: Volere lui morto!

Justin: Lo vuoi morto? Perché?

Ellie: Lui fare piangere fratello piccolo mio

Justin: Hai un fratellino più piccolo ora?

-Lei annuì.-

Ellie: Teo. Io dare nome lui mentre madre morire. Madre dire che volere Teo essere nome di cucciolo

-Mentre cercavo di trattenere le lacrime di fronte a lei, notai che era tornata al suo vocabolario originale. I bambini erano cuccioli. Non potevo credere che le fossero capitate tutte quelle cose brutte. Aveva visto sua madre morire probabilmente mettendo al mondo suo fratello. Aveva un fratellino adesso. Non potevo crederci. Non lo avrebbe mai lasciato. Ellie continuò. Aveva iniziato, e non riusciva a smettere di parlare. Fu come se si volesse sfogare.-

Ellie: Madre dire me: “Dalhia tu guardare cucciolo. Tu nutrire cucciolo, tu proteggere cucciolo. Questo essere tuo compito per intera tua vita. Madre volere bene voi cuccioli ma madre morire e tu diventare donna per cucciolo!” E io fare questo tutti giorni di mia vita. Chiedere soldi ogni giorno di mia vita, io non fare arrabbiare Octav o prendere punizione da lui. Io fare questo per madre e per cucciolo Teo.

-In quel momento non resistetti. Appena mi scese una lacrima sul volto le presi la mano e l’avvicinai a me stringendola in un abbraccio. Non scappò ma rimase rigida mentre io l’abbracciavo e si, piangevo. Piangevo per lei. Era colpa mia. Era tutta colpa mia se ora si trovava in quella situazione. La sentii parlare.-

Ellie: Tu non diverso. Tu piangere sempre e avere pelle colorata Roy

-Sorrisi e l’accarezzai.-

Justin: Quanto sei cresciuta Ellie

Ellie: Io essere donna

-Mi asciugai le lacrime mentre ci staccammo dall’abbraccio. Lei rimase molto vicina a me di sua spontanea volontà. La guardai.-

Justin: No, tu sei una bambina con tanti problemi sulle spalle

-Sentire di nuovo quel suo odore puzzolente mi stringeva il cuore sapendo quanto le piacesse essere pulita.-

Justin: Hai fame?

-Chiesi e lei annuì. Probabilmente moriva di fame.-

Justin: Ho della cioccolata in tasca. Ricordi la cioccolata?

-Lei subito sgranò gli occhi appena vide la tavoletta. Gliene diedi metà e prima di mangiarla, lei si sedette su di me che ancora stavo in ginocchio.-

Justin: Allora, ti piace?

-Lei annuì felice mentre si sporcava ancora di più di cioccolata.-

Justin: Era la tua preferita

-Lei si voltò e mi guardò.-

Ellie: Tu mancare me Roy

-La strinsi a me.-

Justin: Anche tu Ellie. Ti ho cercata dappertutto per tantissimo tempo

Ellie: Noi cambiare posto per vivere quando Octav prendere noi. Se potere io uccidere Octav con mie mani

Justin: Ha fatto del male a te e Teo?

-Ellie annuì e le diedi l’altra metà della cioccolata.-

Ellie: Octav bruciare me con fuoco in pancia

-Si alzò la maglietta e vidi le cicatrici della bruciatura. Non potevo crederci. Ellie continuò.-

Ellie: Sapere perché lui bruciare me? Perchè io difendere Teo. Lui volere uccidere Teo perché io provare a scappare. Octav volere tagliare gola Teo, ma io salvare lui. Octav graffiare spalla di Teo con coltello e dopo fare questo me. Bruciare mia pancia per punizione

-La guardai ancora con i brividi mentre sentivo quella storia. Ero distrutto per lei.-

Justin: Vieni con me stanotte. Non tornare là, vieni e stai con me per sempre. Questa volta non ti lascerò andare!

Ellie: Io non potere! Non potere lasciare Teo e altri bambini

Justin: Hai ragione. Senti, e se io proteggessi te, Teo e tutti gli altri bambini?

Ellie: Ma tu come fare?

Justin: Ho bisogno del tuo aiuto per aiutare tutti voi e sconfiggere Octav. Posso mandarlo dove non vi farà più del male. Tu ti fidi di me?

-Le porsi la mano e lei mi studiò. Non riuscii a capire a cosa stesse pensando. Era combattuta, questo lo capivo. Non sapeva se fidarsi o no ma forse sapeva che doveva tirare fuori dai problemi il suo fratellino. Mi strinse la mano.-

Ellie: Si, Justin!

-Mi sorprese. Mi aveva richiamato Roy prima, non pensavo si ricordasse della mia bugia riguardo a chi io fossi. Andai avanti comunque.-

Justin: Perfetto. Ora devi dirmi tutto. Cosa ti è successo? E dove vivete?

-Lei sospirò e parlò. Io l’ascoltai molto attentamente. Questa volta non me la sarei fatta scappare per nulla al mondo. Questo Octav meritava la prigione e ci sarebbe andato presto.-

 

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Capitolo 39
*** Capitolo 35 ***


Everything’s gonna be alright.

 

Capitolo 35

 

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Due anni prima..

 

-Ellie si trovava già sul furgoncino quando quel pazzo furioso di Andrew accelerò per scappare da quel posto. Se l’era vista brutta. Stavano per rubarle la bambina più preziosa. Ellie si sedette su uno dei sedili mentre una sgridata colossale stava per soffiarla via come avrebbe potuto fare un uragano. Subito Andrew urlò.-

 

Andrew: TU! COME POTERE FARE QUESTO ME? IO DARE TUTTO TE. CIBO, ACQUA, LETTO SU DORMIRE E DARE TENDA. IO DARE TE CASA DOPO CHE TUA MADRE SCOMPARIRE

 

-Ellie lo guardò. Dopotutto aveva ragione. Per lei Andrew era sempre stato una sorta di padre, nonostante i suoi modi, probabilmente in fondo le voleva bene. Lo sentì continuare.-

 

Andrew: IO PROMETTERE ADHILA PROTEGGERE SUA PICCOLA BAMBINA. IO PROMETTERE TEMPO FA E TU SCAPPARE. TU SCAPPARE DA RICCA FAMIGLIA E NON LAVORARE. TU NON LAVORARE PER ME!

-Ellie lo guardò ancora e parlò tranquillamente. Lei non aveva paura di Andrew, non più, almeno. Era concentrata ad odiare Justin e Selana in quel momento. Entrambi, anzi, tutti quanti le avevano mentito e Justin aveva promesso tante cose che non aveva mantenuto.-

Ellie: Adhila essere madre mia?

-Andrew annuì.-

Ellie: Essere vero, tu trovare Adhila?

Andrew: Si. Lei essere venuta per vedere te

Ellie: Tu dire me che trovato me dentro cassonetto!

Andrew: Adhila dire questo a me così io dire te quando bambina era cresciuta

 

-Anche Andrew, nonostante fosse arrabbiato, non resistette al tono della bambina. Lui aveva sempre amato la madre di Ellie e probabilmente la piccola, era figlia sua, ma questo nessuno lo avrebbe mai saputo. Lui era felice di aver ritrovato Adhila e di essersi ripreso Ellie, la quale fece un’altra domanda.-

Ellie: Tu piacere Adhila?

Andrew: Si! Io volere bene Adhila

-Mentre continuava a guidare Ellie fece la sua ultima domanda.-

Ellie: Io essere punita a casa?

Andrew: SI. TU DISUBBIDIRE ME PER LUNGO TEMPO

Ellie: Tu avere ragione. Io essere stata cattiva

-Lui sospirò riportando Ellie alle tende. Scesero dal furgone e camminarono fino all’accampamento, dove Ellie notò una donna seduta su un masso ad aspettare, mentre tutti erano già a letto. Andrew parlò avvicinandosi alla donna.-

Andrew: Io dire te che trovare bambina. Lei essere qui!

-La donna si voltò e guardò intensamente la figlia, proprio come fece la piccola. Erano una la fotocopia dell’altra. La donna, alta dai capelli lunghi sporchi che un tempo dovevano essere biondi e con i stessi lineamenti di Ellie, sorrise vedendo la sua bambina. L’unica cosa che Ellie non aveva preso dalla madre era il colore degli occhi. Se la nostra teoria è giusta, erano dello stesso colore di quelli di Andrew, un’altra coincidenza. Adhila parlò.-

 

Adhila: Dalhia…

 

-Ellie non fece in tempo a rispondere che Andrew la trascinò per il braccio.-

 

Andrew: TU PARLARE LEI DOPO. ORA TEMPO DI PUNIZIONE!

 

-Per quanto Adhila non volesse che venisse fatto del male alla sua bambina non poteva impedirlo. Quella era la vita degli zingari, quella era la loro cultura. Era così che crescevano i loro figli. E seppur per Adhila vedere quella punizione fu un dolore immenso, cercò di non piangere. Andrew intanto aveva spogliato Ellie di ogni suo vestito, che Justin e Selena le avevano comprato. Indicò alla bambina di doversi sdraiare sopra un masso e si tolse la cintura dai pantaloni. S’incamminò verso il grande fuoco e Adhila capì cos’aveva intenzione di fare. Cose da lui e lo bloccò.-

 

Adhila: NO, NON FARE QUESTO. NON BRUCIARE CINGHIA. SOLO COLPIRE LEI SENZA FUOCO

Andrew: NO, QUESTA ESSERE SUA PUNIZIONE. LEI ESSERE STATA MOLTO CATTIVA!

Adhila: TU AVERE RAGIONE ANDREW. MA SE TU COLPIRE LEI CON CINGHIA DI FUOCO LEI NON GUARIRE VELOCE E PERDERE TEMPO. SE TU COLPIRE LEI CON CINGHIA DI FUOCO LEI NON POTERE ANDARE A LAVORARE PER GIORNI E TU PERDERE MONETE

 

-Proprio quando Andrew stava per riscaldare la cinghia, si allontanò dal fuoco sentendo quelle parole. Adhila aveva ragione. Anche lui, doveva riconoscere che quella era una donna intelligente, anche se ammettere ciò andava contro la sua cultura. Inoltre Andrew provava una sorta d’affetto nei confronti di quella bambina. Si, voleva darle una bella lezione ma non sarebbe mai arrivato ad ucciderla. In un certo senso le voleva bene.-

 

Andrew: VA BENE! ADHILA CONVINCERE ME. TU ESSERE MOLTO FORTUNATA OGGI!

 

-Adhila lo guardò.-

 

Adhila: Suo nome essere Dalhia

 

-Lui borbottò qualcosa di incomprensibile e poi si avvicinò a Ellie che se ne stava ancora sdraiata su quel masso completamente nuda in quella notte così fredda. Adhila e Ellie si armarono di coraggio, una per guardare e l’altra per subire mentre Andrew alzava in alto la sua cinta. Ed ecco che la prima frustata con tanto di cinghia arrivò. Adhila urlò, Ellie si dimenò per un secondo per poi tirare su con il naso. Non avrebbe urlato e non avrebbe pianto. Ed ecco arrivare la seconda, la terza, la quarta e la quinta frustrata. Andrew iniziava a prenderci gusto e soprattutto ad arrabbiarsi dato che Ellie non emetteva alcun suono.

D’altra parte, Ellie sapeva di essere colpevole e non doveva permettersi di piangere anche se le frustrate diventavano sempre più forti. La sua schiena, comunque, iniziava ad abituarsi. Verso l’ottava frustata si ritrovò a pensare a Justin. Lui le aveva mentito. Era la persona di cui lei si fidava di più al mondo. Il suo Roy era il tesoro più prezioso che aveva. Non voleva più vederlo, lo odiava, lo odiava con tutto il cuore ma già le mancava. Le mancava Justin, le mancavano le dolci coccole di Selena e di Pattie. Le mancavano gli scherzi di Jaxon. Le mancava tutto quanto. Justin l’aveva tradita, aveva mentito sulla propria vita nonostante sapesse quanto Ellie ci tenesse alle promesse. Ripensava ai momenti felici che non sarebbero mai più tornati. Aveva perso Justin per sempre.

In quel momento arrivò la decima frustata ed Ellie urlò. Un urlo assordante accompagnato da un pianto di liberazione, che esprimeva tutto il dolore fisico e psicologico che quella bambina aveva subito quel giorno.

Passarono mesi da quella notte e Ellie riprese a lavorare in un’altra zona sempre sotto controllo. Tutto sommato la vita, però, non le andava male. Stava con la sua mamma che finalmente poteva conoscere. Nello schifo che era la sua vita, la sua mamma aveva portato un raggio di luce.

Quella notte, quando Ellie, o meglio Dalhia, tornò all’accampamento dopo una giornata di lavoro andò ad accoccolarsi sulla madre che la strinse a sé. Poi Adhila parlò.-

 

Adhila: Ieri notte io sentire te parlare in sonno Dalhia

Ellie: Cosa dire io?

Adhila: Dire nomi. Roy, Justin, Selena e tu dire: “Io chiamare Ellie no tu”

 

-Ellie sospirò. Voleva parlarne con sua madre che era di nuovo incinta. Probabilmente di nuovo di Andrew.-

 

Ellie: Tu sai madre perché io scappare da Andrew?

 

-Adhila scosse la testa.-

 

Adhila: No

Ellie: Io trovare amici. Io trovare famiglia per conto mio. Loro essere speciali e tanto bravi con me. Loro insegnare me parole nuove, loro lavare me e loro coccolare me. Loro volere vita bella per me. Loro volere mandare me scuola. Loro essere importanti anche se loro mentire me. Loro tradire promesse

 

-Adhila la guardò.-

 

Adhila: Tante volte grandi sbagliare. Grandi fare errori in loro vita. Tu amare loro?

 

-Ellie annuì.-

 

Ellie: Roy, anche se suo vero nome essere Justin, dare a me nome. Prima che tu tornare e prima conoscere Justin, io non avere nome. Io venire chiamata “tu”. Justin arrabbiare tanto perché persone trattare me male e non dare nome me. Io non sapere mio nome. E Justin dare me nome “Ellie” che io piacere. Io piacere tanto nome Ellie

Adhila: Stare bene su te nome Ellie. Tu cercare di nuovo questo Justin e sua famiglia?

 

-Ellie scosse la testa.-

 

Adhila: Tu dovere fare questo!

Ellie: Io avere te ora, madre buona. Io essere felice

Adhila: Tu ascoltare bene madre ora Dalhia

 

-La strinse sempre di più a sé guardandola negli occhi e continuò.-

 

Adhila: Se noi dovere dividerci ancora, se qualcosa accadere me, tu scappare da qui con il cucciolo in mio stomaco. Voi scappare da qui e andare a cercare questo Justin. Tu capire me?

 

-Ellie annuì un po’ spaventata.-

 

Ellie: Ma tu non abbandonare me ancora

Adhila: Io non volere, ma vita fare tante cose brutte a persone. Io volere che tu trovare Justin. Loro aiutare te ancora. Loro cercare te ora, io essere sicura

 

-Ellie l’abbracciò forte.-

 

Adhila: Io avere una cosa per mia piccola Dalhia. Io fare questo per te

Ellie: Cosa?

 

-La madre prese da sotto la sua coperta un braccialetto, fatto di fili e sassolini e lo legò al polso della bambina.-

 

Adhila: Questo essere tuo. Non importare dove io essere, dove tu essere. Se tu tenere questo in tuo braccio, io essere sempre con te in tuo cuore!

 

-Ellie rise di gioia e diede un bacio a sua madre.-

 

Ellie: Niente separare noi adesso e sempre!

 

-Anche Adhila sorrise accarezzando la figlia, ma sapeva che la vita che conducevano non avrebbe portato niente di buono a nessuno.

E infatti così fu.

Qualche tempo dopo, l’accampamento di Andrew fu invaso da un altro gruppo di zingari. Il loro capo, Octav, uccise Andrew a coltellate, proprio sotto gli occhi di Ellie.

Subito lei corse a perdifiato per andare alla tenda della madre che aveva appena avuto un bel maschietto. Purtroppo però il parto non andò come previsto senza l’aiuto di Andrew. Cosa mai avrebbe potuto fare una bambina di appena cinque anni con una madre morente di parto?

Ellie accarezzò la madre.-

 

Ellie: Madre, tu stare bene. Tu stare bene!

Adhila: Io morire Dalhia e a me restare poca vita

Ellie: NOOO!

 

-Senza pensarci due volte, Ellie corse fuori da quella tenda e andò ad avvisare il primo adulto che vide, lo stesso che aveva ammazzato Andrew. Andò a prendergli la mano disperata.-

 

Ellie: IO PREGARE TE, PREGARE TE. TU AIUTARE MIA MADRE! AIUTARE MIA MADRE

 

-Octav si fece guidare verso la tenda della madre di Ellie e subito capì la situazione. Si avvicinò alla donna che era terrorizzata e morente e sapeva che la sua morte era davvero vicina. La donna guardò il viso e gli occhi della figlia per l’ultima volta e parlò mentre quell’uomo si avvicinava.-

 

Adhila: Io volere bene te Dalhia. Tu essere cosa più importante di mia vita e io amare te per sempre. Tu curare questo cucciolo. Dalhia tu guardare cucciolo. Tu nutrire cucciolo, tu proteggere cucciolo. Questo essere tuo compito per intera tua vita. Io sperare che tu scegliere nome Teo per lui. Madre volere bene voi cuccioli ma madre morire e tu diventare donna per cucciolo! Tu venire vicino me

 

-Subito Ellie scattò e diede un bacio alla madre che continuò.-

 

Adhila: Madre amare tanto te e essere sempre con te. Promettere me di andare a cercare felicità

 

-Ellie che aveva il volto completamente bagnato di lacrime e gli occhi rossissimi accarezzò il viso della madre e poi prese in braccio suo fratello. Guardò la madre e con decisione disse..-

Ellie: Io promettere te!

 

-Madre e figlia si guardarono per l’ultima volta quando Octav prese il coltello e tagliò la gola alla donna.-

 

Ellie: NOOOOOOOOOOOO! COSA FARE TU? COSA FARE MIA MADRE?

 

-Octav la guardò. Vide quanto era bella quella bambina. Non voleva ucciderla. L’avrebbe resa sua in poco tempo. Guardò la bambina che teneva il fratellino appena nato stretto in braccio e parlò in una lingua incomprensibile per Ellie.-

 

Octav: Ea va muri oricum!

Ellie: Cosa dire tu? Io non capire!

Octav: Lei morire per parto lo stesso. Tu e essere piccolo ora essere miei e lavorare per me o io uccidere quell’essere

 

-Ellie strinse il piccolo a sé e continuò ad ascoltare Octav. Era terrorizzata ma doveva essere forte.-

 

Octav: Da oggi voi imparare lingua rumena. Vostra lingua. Vera vostra lingua. Se tu parlare in altro modo venire punita. Ora prendere tue cose e venire con noi insieme a altri piccoli esseri!

 

-Ellie, rassegnata e devastata dal dolore, fece come lui disse. Il suo unico obbiettivo ormai, era quello di di proteggere suo fratello. Lo guardò e sussurrò.-

 

Ellie: Io chiamare te Teo e proteggere te per tutta mia vita!

 

-Lo abbracciò per poi seguire Octav.

In quell’anno passato con il nuovo capo, Ellie provò a scappare tante volte e andò a cercare Justin tante altre. Avrebbe ricordato per sempre le parole della madre. Purtroppo, la ricerca di Justin si fece sempre più difficile. Il clan di Octav si era spostato e lei non sapeva più come raggiungere il locale di Harvey. Dopo essere stata punita tante volte, con il fuoco, con le botte, con l’affogamento in un fiume ghiacciato, Ellie smise di provarci quando Octav minacciò di tagliare la gola al suo fratellino al quale fino a quel momento aveva comunque fornito il latte per sopravvivere. Dopo un anno Ellie capì perché nonostante tutte le sue trasgressioni lei e suo fratello fossero ancora vivi. Lei sarebbe diventata la compagna di Octav e suo fratello il suo braccio destro quando sarebbe cresciuto. Questa era la ragione del perché erano ancora vivi.

Lei, però, decise di smettere di scappare perché se Octav avesse davvero perso la pazienza li avrebbe uccisi senza pietà.

In un anno la bambina imparò il rumeno e dopo tante punizioni smise definitivamente di parlare la sua prima lingua.

La loro vita era questione di sopravvivenza e proprio quella notte, in cui Ellie perse le speranze per una vita migliore con suo fratello, lei ritrovò Justin vicino a quel cassonetto, sotto la luce quasi fulminata di quel vecchio lampione.

>>>




Ehi bellezze :)
Ecco il nuovo capitolo. Non c'è nessun pov.
Ho voluto fare questo capitolo in modo che voi tutti conosciate la storia di Ellie fino a quel momento e il perché lei non scappi via da Justin.
A poco piangevo scrivendo questo capitolo.
Siete curiosi di sapere cosa succederà tra Justin ed Ellie?
Spero di si :) 
Se ci siete mi lasciate qualche recensione?
Cosa ve ne pare di questi nuovi capitoli dopo la mia lunga pausa?
Beh, a presto.
Baci Summ <3 <3 <3

 

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Capitolo 40
*** Capitolo 36 ***


Everything’s gonna be alright

Capitolo 36

 

Selena.

 

-Mi trovavo in camera. Io e Katie eravamo sdraiate a letto a scambiarci qualche coccola. Era ancora sveglia mentre Diego e Camilla si prendevano qualche ora di sonno. Quando sarebbero tornati in Italia mi sarebbero mancati da morire. Tutti e tre.

In quel momento sentii la porta aprirsi e chiudersi. Subito Justin entrò correndo in camera. Lo guardai. Era sconvolto. Subito parlò.

Justin: L’ho trovata Sel! Ci ho parlato. Avevo ragione, era Ellie!

-Subito mi alzai dal letto con Katie in braccio e subito la portai in salotto, dove avevamo sistemato la sua seconda culla. La misi dentro accendendole il carillon. Subito mi voltai verso Justin abbracciandolo. Non potevo crederci, aveva ritrovato Ellie. La nostra piccola Ellie. Gli diedi un bacio e lo guardai.-

Selena: Preparo due tazze di tè così mi racconti tutto!

-E così feci. Ci sedemmo in salotto e lui iniziò il suo racconto. Non riuscivo a crederci. Quella creaturina non poteva aver passato quell’inferno. Justin mi guardò.-

Justin: Fosse stato per me, l’avrei riportata subito a casa. Ma ha un fratellino ora e sono sicuro che non lo lascerà per niente al mondo. Domani io e lei ci rincontriamo allo stesso posto e porterà anche Teo

Selena: Teo.. Si chiama Teo?

-Justin annuì.-

Selena: Mi piace quel nome. Comunque cos’hai intenzione di fare?

Justin: Domani mattina per prima cosa chiamo mamma e la notte li porterò entrambi a casa sua, sia Ellie che Teo. Che poi.. Ellie.. Sai che lei aveva già un nome?

Selena: Glielo diede sua madre?

Justin: Già. Il suo nome è Dalhia

-Lo guardai pensando a quella povera creatura.-

Selena: Dev’essere devastante ritrovare tua madre, affezionarti e poi perderla. Vederla andarsene senza poter fare nulla. In questo momento l’unica cosa che vorrei è avere Ellie tra le mie braccia!

Justin: Non dirlo a me

-Bevemmo qualche altro sorso di tè quando poi Justin parlò.-

Justin: Rinuncerò alla mia carriera e adotterò Ellie e Teo

-Lo guardai scioccata.-

Selena: Juss!

Justin: Mi dispiace Sel, ma non voglio sentire ragioni. Questa volta non permetterò che me la portino via. Entrambi hanno bisogno di una vita migliore di questa. Ho sempre creduto di non poterla dare a Ellie a causa del mio lavoro. Ma sai che c’è? Amo quella bambina, sono stato davvero male e non ho mai perdonato me stesso per averla lasciata andare!

Selena: Tu non l’hai lasciata andare Justin. Mi hai capito? Non potevamo più reagire. Abbiamo lottato per non farcela portare via!

Justin: Beh, se le cose sono andate così è perché evidentemente io non ho fatto abbastanza. Tutto è meglio della vita di merda che ha lei. So che stiamo insieme e il fatto di adottare Ellie e Teo è una cosa molto importante e che probabilmente riguarda entrambi, ma io devo farlo Sel

-Lo guardai.-

Selena: Io ho bisogno di pensarci su Justin. Sono pur sempre due bambini molto piccoli. Comunque qual è il piano per domani?

Justin: Avverto mamma e la notte recupero Ellie e Teo e li porto a casa sua, poi vedrò

-Quando diceva così non voleva che le persone sapessero i suoi programmi. Sicuramente ciò che aveva per la testa non era nulla di buono.-

 

Justin.



-La mattina seguente, dopo aver parlato con la mamma, ricevetti una chiamata da parte di Scooter e ne approfittai.-

Justin: “Senti Scoot, mi dispiace, ma questa volta non posso dirti di che si tratta. Fai come ti ho detto, ti prego. Indici una conferenza per questo venerdì. Chiama tutti i giornali, raduna più associazioni musicali possibili. Ho un annuncio importante da fare”

Scooter: “Non ho modo di farti cambiare idea, giusto?”

Justin: “No”

Scooter: “Qualsiasi cosa sia, cercherò di fidarmi di te”

Justin: “Fai bene. Aspetto tue notizie allora”

Scooter: “Va bene!”

-Chiudemmo la chiamata e tornai in cucina da mamma. Lei mi guardava. Era al settimo cielo per la notizia di Ellie. Lei l’amava così tanto. Come me e Selena, ovviamente, era inorridita per ciò che le era successo. Però, davvero, sapere che Ellie fosse viva e che a poco l’avrebbe ristretta tra le sue braccia le scaldava il cuore. Si meritava un po’ di gioia dopo quei due anni molto difficili per lei.

Si sposò con il suo migliore amico, Owen, eravamo tutti felici. Provarono ad avere dei bambini, dato che mamma lo desiderava tanto. Forse però, non era destino. In due anni, due aborti spontanei. Dopo il secondo decisero di non provarci più. Era stato tutto troppo doloroso e non avevano né il coraggio e né la forza psicologica di provarci ancora. Era dura abituarsi all’idea per poi vederla sfumare proprio sotto i propri occhi.

Già, tante cose erano cambiate in due anni, non solo per Ellie.

Mamma parlò.-

Pattie: Questa volta non ce la porteranno via!

Justin: No, non permetterò che sparisca ancora

Pattie: Mi accompagni a comprare qualche giocattolo? Li mettiamo nella stanza in cui dormiranno per questo periodo

-Annuii. Mamma non aveva idea di cosa mi saltasse per la mente. Era ancora sicura che avrebbero dato Ellie e Teo a una famiglia perfetta che in due anni avevano conosciuto. Oh no. Questa volta Ellie sarebbe stata mia.

Quella notte io e Selena uscimmo di casa lasciando Diego e Camilla con quel piccolo angelo della loro bimba.-

Selena: Fate come se foste a casa vostra

Diego: Lo abbiamo sempre fatto!

-Ridemmo e facendogli un cenno, li salutammo chiudendo la porta dietro di noi. Guardai Selena.-

Justin: Allora tesoro, ci vediamo direttamente a casa di mia madre. Ok?

-Lei annuì, poi si fermò e mi prese il braccio.-

Selena: No. Non me la sento di farti andare da solo!

Justin: Sel, ne abbiamo già parlato…

Selena: Io non ho detto un bel niente!

Justin: Perché ora ti arrabbi? Cos’è quel tono?

Selena: E’ preoccupazione. Voglio venire anche io

-Alzai gli occhi al cielo. Si era puntata e quando lo faceva non c’era alcun modo di dissuaderla. Sbuffai pensandoci su, poi la guardai.-

Justin: D’accordo. Sali in macchina

-Lei subito sorrise dandomi un bacio sulla guancia. Adoravo la sua dolcezza. L’amavo profondamente anche se non sapevo come saremo usciti da quella situazione.

Salimmo in macchina e iniziai a guidare mentre Selena mi accarezzava la mano che tenevo poggiata sul cambio.

Dopo dieci minuti, lei ruppe il silenzio.-

Selena: Dovremmo passare a prendere del cibo. Credo che sia Ellie che Teo siano super affamati. So che mangeranno a casa di tua madre, ma è meglio che mangino il più presto possibile in macchina

Justin: Concordo!

-Ci fermammo in un McDrive e ordinammo quattro happy meal, poi ci rimettemmo in strada e dopo dieci minuti mi infilai in quella buia e stretta via dietro quel famoso Starbucks. Parcheggiai ma lasciai le luci accese.

Scendemmo dalla macchina e aspettammo. Aspettammo mezz’ora in silenzio, quasi al buio e niente. Di Ellie e Teo nemmeno una traccia.

Guardai Selena.-

Justin: E se non ce l’avessero fatta? E se quel Octav li avesse presi mentre scappavano?

-Selena si avvicinò e mi prese le braccia.-

Selena: Arriveranno! Abbi pazienza e fede

Justin: Solo Dio sa quanto io abbia pregato per loro

Selena: Lo so!

-In quel momento sentimmo dei rumori provenire dal cassonetto. Che idiota! Perché non ci avevo pensato subito?

Corsi con Selena che mi stava dietro, e, appena fummo davanti al cassonetto ci guardai dentro.

La vidi alzare la testa mentre tremava e cercava di scaldare quel piccolo fagotto. Lei mi guardò.-

Ellie: Io pensare tu non venire!

-Subito la presi tirandola su.-

Justin: Nessuno ti porterà più via da me!

-La strinsi a me per qualche secondo per poi poggiarla a terra. Lì, lei, notò un’altra figura. Intanto io presi in braccio il piccolo Teo che era congelato e impaurito. Lo strinsi a me cercando di scaldarlo. Ellie intanto camminava vicino a Selena, la osservava.-

 

Selena.

 

-Mi girava intorno come se mi stesse studiando. Quegli occhi glaciali penetravano il mio cuore e in quel momento iniziai a sentirmi come si era sentito Justin per tutto quel tempo, in colpa. Mi sentivo maledettamente in colpa. Sapevo che avevamo fatto il possibile, ma probabilmente quello non era abbastanza. Avremmo potuto fare di più, avremmo dovuto fare di più per quella creatura.

Continuava a fissarmi. Mi aveva riconosciuta? Si ricordava di me e di quanto l’abbia amata?

Alzai lo sguardo incontrando quello di Justin che stingeva il piccolo Teo a sé. Anche lui non sapeva come mi sarei dovuta comportare. Potevo fare il gesto più giusto, ma potevo fare anche quello più sbagliato e farla scappare via.

Decisi di provarci. Mi inchinai molto lentamente e lei fece un leggero scatto all’indietro. Si fermò in quel punto, senza togliermi gli occhi di dosso. Tirò su col naso per poi avvicinarsi un po’ di più chiudendo i suoi occhi come due fessure. In quel silenzio la mia mente diventava assordante. Non riuscivo più a reggere quell’ansia, quel senso di colpa e quella mia rabbia. Non riuscii a trattenermi e lì in ginocchio davanti a lei, al buio, iniziai a piangere. Prima solo qualche lacrima innocua, ma poi non riuscii a trattenere il tremolio delle labbra e dei piccoli versi di dolore echeggiavano al buio.

Subito lei si avvicinò addolcendo il suo sguardo, quasi preoccupato. Mi prese la mano e la guardò misurando la sua piccola e scheletrica manina con la mia ben curata.

Lei rialzò lo sguardo.-

Ellie: Tu non piangere!

-Sentire la sua voce, sentire quelle parole mi fece piangere ulteriormente e con la voce strozzata dai singhiozzi riuscii a dirle soltanto un..-

Selena: Mi dispiace tesoro!

-La presi e la abbracciai. La strinsi forte a me e di ricambio sentii le sue braccine stringermi più che potevano. Mi rialzai con lei ancora in braccio. Poggiò la testa sulla mia spalla, mi odorò il collo, fece un respiro profondo e poi sentii il suo ditino giocare con i miei capelli. Quella era la nostra coccola, era una cosa che era solo nostra. Continuavo a stringerla.-

Selena: Non ti lasceremo mai più Ellie. Dovessero prosciugarsi tutti gli oceani, dovesse cascare il mondo, dovesse restringersi l’universo. Te lo promettiamo. Non vi lasceremo più, né a te e né a Teo!

-La sentii sussurrare.-

Ellie: Voi portare Teo con noi? Voi promettere davvero ora? Io non credere vostre promesse più!

-La strinsi e la poggiai a terra. Non potevo di certo biasimarla dopo tutta quella storia. Lei si era fidata ciecamente e noi le avevamo mentito. Tutti quanti. Certo, non lo avevamo fatto con cattive intenzioni, ma intanto lo avevamo fatto. Aveva ragione a non fidarsi più.

Mi inginocchiai guardandola dritta negli occhi.-

Selena: Te lo giuriamo amore. Te lo giuriamo con una mano sul cuore

-Poggiai la mano aperta sul mio petto e Justin fece lo stesso con la sua. Ellie ci guardò spaesata.-

Ellie: Giuriamo? Cosa significare?

-Anche Justin si inchinò con ancora Teo in braccio.-

Justin: Vedi bimba, giurare è una promessa molto molto grande. Anzi, è più di una promessa. Giurare è un patto che non si può sciogliere

Ellie: Niente ragioni?

Justin: Per nessuna ragione, specialmente se mentre si giura ci si mette la mano sul cuore. Questa volta puoi fidarti. Sai tutto di noi!

-Lei con uno scatto si accoccolò tra me e Justin, la stringemmo forte e Justin mise a terra Teo. Io presi il piccolino e il mio ragazzo prese in braccio Ellie. Guardai Teo, così simile alla bimba, lo strinsi a me sorridendo mentre ancora tremava. Gli accarezzai quel visino sporco.-

Selena: Ciao Teo. Io sono Selena. Ci prenderemo cura di voi d’ora in avanti!

-Tutti ci avviammo alla macchina e Ellie parlò.-

Ellie: Lui non capire questa lingua. Lui non parlare ma lui capire rumeno

Selena: Oh. Puoi dire a Teo quello che ho detto per favore?

-Justin aprì la macchina e io mi sedetti sui sedili posteriori tenendo Teo in braccio e stringendo Ellie accanto a me. Non volevo lasciarli nemmeno per un minuto. Justin intanto si mise alla guida, accese la macchina e partì. Ellie accarezzò il braccio del fratello e parlò quella lingua totalmente diversa dalla nostra.-

Ellie: Teo, acestea sunt Selena și Justin. Ea spune că ei vor avea grijă de noi de acum încolo! Teo, nu-ți fie frică. Ei ne iubesc. Ei sunt bune

-Non so cosa Ellie disse al suo fratellino. L’unica cosa che sentii era la rigidezza del bambino crollare. Lui si accasciò su di me. Ne ero felice. Probabilmente Ellie lo tranquillizzò. Li vidi tenersi per mano. Erano la tenerezza in persona. In quel momento Justin parlò.-

Justin: Ellie, avete fame?

Ellie: Noi morire fame!

Justin: Abbiamo portato tanto cibo per voi!

-Tirai su la busta di McDonald’s e gli diedi panini e patatine. Ellie impaziente mi strappò tutto dalle mani, tolse gli involucri e si portò tutto ciò che poteva in bocca. Sorrisi. Presi le patatine e ne diedi una a Teo ma lui tenne la bocca chiusa scuotendo la testa.-

Selena: Tesoro, è buonissima questa!

-Ellie mi guardò.-

Ellie: Lui mangiare solo latte. Lui non conoscere cibo. Lui sempre mangiare latte!

Selena: Cavolo Juss, non ci avevamo pensato!

Justin: Mi fermo a una stazione di benzina, di solito il negozio lì è aperto 24 ore su 24. Avranno del latte spero!

Selena: Buona idea!

-Dopo qualche minuto Justin si fermò e scese dalla macchina mentre Ellie continuava a mangiare felicemente. Dopo qualche minuto vedemmo Justin tornare in macchina con una busta. Salì e ce la porse.-

Justin: Ho preso anche un biberon, spero che riesca a nutrirsi

-Annuii e versai il latte per bambini nel biberon. Una volta fatto Justin ripartì e io diedi il latte a Teo che aprì la bocca senza perdere nemmeno un secondo.-

 

Justin.

 

-Guidavo per quelle strade buie con le cose più importanti della mia vita sedute sui sedili posteriori. Ero molto sorpreso di come Ellie aveva reagito a Selena. Erano davvero molto legate, un legame che va oltre le parole.

Guardai dallo specchietto retrovisore Selena che dava il biberon a Teo che piano piano stava chiudendo gli occhi stanco. Quella era una delle scene più belle e dolci che io avessi mai visto. Vedere Selena così materna me la faceva amare ancora di più e la certezza di volere dei figli con lei era sempre più viva in me.

In quel momento mi ricordai la seconda parte del piano, quella che nemmeno Selena sapeva. Sentii Ellie sospirare, probabilmente troppo piena. Sorrisi, poi parlai.-

Justin: Bimba.. Da qui mi sai portare al tuo accampamento?!

-Subito sentii Selena. Era contrariata, c’era d’aspettarselo.-

Selena: JUSTIN!

 

Ehi bellezze!
Finalmente posto il nuovo episodio.

Che ne dite? Vi piace? Impressioni?
Manca sempre meno alla fine.

Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo.
Un bacio, Sum <3

 

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