Un bambino in arrivo.

di 24maggio2011
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benjamin McCall-Stilinski ***
Capitolo 2: *** Il primo bagnetto. ***
Capitolo 3: *** La prima luna piena. ***
Capitolo 4: *** Amore! Puro amore. ***
Capitolo 5: *** Mi fai una sorellina, papà? ***
Capitolo 6: *** Facciamo un bambino, amore? ***
Capitolo 7: *** Una bella sensazione. ***
Capitolo 8: *** La paura che diventa adrenalina. ***
Capitolo 9: *** Sfuriata e pace fatta. ***
Capitolo 10: *** Coccole. ***
Capitolo 11: *** E' femmina. ***
Capitolo 12: *** Tempo scaduto. ***
Capitolo 13: *** Sydney McCall-Stilinski. ***



Capitolo 1
*** Benjamin McCall-Stilinski ***


Piccole avvertenze: I personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Jeff Davis.
 
- Benjamin McCall-Stilinski.
 
Stiles e Scott, erano migliori amici fin dall'età di 2 anni, quando ne avevano 18 invece, qualcosa in loro cambiò, loro erano innamorati. Si sono messi insieme e Scott, grazie alla forza dell'amore, trasformò in lupo Stiles, pur non avendolo morso. Il lupo di Scott avevo riconosciuto Stiles come compagno per la vita, facendo trasformare anche Stiles in un Alpha. Il loro era vero amore e lo sceriffo e Melissa, non potevano chiedere altro di meglio per i loro figli. All'età di ventun'anni, si sposarono e diventarono la famiglia McCall-Stilinski! Stiles si era laureato ed era diventato un ingenere. Scott invece, un veterinario e lavorava con Deaton. Erano sposati da tre mesi. Era un martedì pomeriggio come tanti e Stiles, dovette lasciare il suo ufficio per tornarsene a casa perchè non si sentiva bene. Aveva dei forti crampi allo stomaco, nausea e giramento di testa. Si spaventò tantissimo perchè i lupi non stanno mai male. Mai. Con il massimo della debolezza preparò la cena per lui e per il suo dolce marito che vista l'ora, sarebbe arrivato di li a poco. Di solito, Scott, è sempre il primo a tornare a casa. Per quella sera invece, ci fu un eccezione. Stiles era già in casa e in viso era bianco cadaverico.
- Ciao amore. - Dice Scott entrando in casa.
- Ohi. - Dice Stiles.
- Come mai già qui? - Chiede Scott abbracciandolo da dietro e lasciandoli un dolce bacio sulla guancia.
- Non, non lo so amore, non mi sento bene e non è normale. - Dice Stiles girandosi per guardarlo negli occhi. E' terrorizzato e ha il cuore a mille.
- Hei. Che hai cucciolo? - Chiede Scott prendendogli il viso tra le mani per farlo calmare.
- Non lo so, ok? E' una sensazione strana. Come se fosse un influenza. Mi gira la testa, ho forti crampi allo stomaco e mi viene da rimettere. - Risponde Stiles continuando a cucinare. Scott lo ferma prima del tempo e lo fa sedere su una delle tante sedie della cucina.
- Scott devo cucinare. - Protesta con un lieve sorriso in volto Stiles.
- E che me frega a me? Cucino io, tu stai fermo li e non ti muovere. - Ordina dolcemente Scott.
Dopo cena, intorno alle 22:25 circa, erano già a letto, entrambi stanchissimi e mentre Scott era nel sonno più profondo, Stiles stava sempre più male. Il senso di nausea è improvvisamente diventato troppo forte, tanto che non resiste più, si alza e nella speranza che Scott non senta nulla, va in bagno a rimettere anche l'anima. Tutto si sarebbe aspettato, tranne di sputare sangue nero. Il lupo dentro lui sta cercando di guarirlo, invano naturalmente. Scott sente che suo marito sta male e si precipita subito da lui. Li tiene la testa e li assorbe il dolore e lo tranquillizza.
- Shh, sta tranquillo amore mio, tranquillo! - Poi prende il cellulare e chiama Deaton che a quell'ora, di solito è ancora in studio.
- Scott? - Dice Deaton.
- Deaton, dimmi che sei ancora in studio, ho bisogno di aiuto, Stiles sta male. Sputa sangue nero, ha forti crampi allo stomaco e giramento di testa. Che sta succedendo Deaton? - Chiede Scott più ansioso che mai mentre Stiles ha smesso di rimettere.
- Non lo so, venite qui se potete per favore. - Dice Deaton.
- Arriviamo subito. - Chiude la telefonata e si rivolge al marito. - Hei, amore, tranquillo. Tra poco starai bene. Andiamo da Deaton. Vieni! - Dice Scott facendolo aggrappare alle sue spalle, chiude velocemente casa e dieci minuti dopo è già da Deaton.
- Poggialo sul lettino. - Dice Deaton. Stiles è sempre più cadaverico.
Deaton lo controlla qualche minuto e poi giunge alla conclusione del problema. Prima però deve fare alcune domande imbarazzanti alla coppia di neo sposini.
- Ragazzi, scusate la domanda, recentemente c'è stata la stagione degli amore e avete, mh, ecco.. - Chiede Deaton.
- Tu che dici Doc? Siamo sposati da appena 3 mesi e fino a due settimane fa come hai appena detto tu c'era la stagione degli amori. - Risponde Stiles.
- Proprio a questo volevo arrivare. Bene, Stiles, mi serve un campione del tuo sangue, dammi il braccio per favore. - Dice Deaton prelevando il campione di sangue di Stiles, di cui necessitava. Lo va ad analizzare, prende degli integratori, torna da Stiles e Scott e risponde alle domande che i giovani licantropi, in pre dall'ansia, gli stanno ponendo.
- Allora? - Chiede Scott.
- Non lo so, i risultati arriveranno tra poco, intanto Stiles, prendi due di queste. - Dice Deaton.
- Cosa sono? - Chiede Stiles.
- Integratori. - Risponde Deaton.
- Mi dici cosa ci fa, mio marito, lupo, con degli integratori? - Chiede Scott sull'orlo di una crisi.
- Scott sta calmo. - Tenta di tranquillizzarlo Stiles.
- Scusa Deaton, sono solo preoccupato. - Dice Scott.
- Tranquillo Scott. Comunque gli integratori servono perchè è debole, evidentemente ha mangiato poco in questo periodo e per quanto lupi possiate essere, sempre umani siete. - Dice Deaton.
- Effettivamente quasi non ha mangiato niente. Stiles, giuro che come esci di qui, la prima volta che non tocchi cibo, te lo faccio toccare io con o senza la tua volontà.
- Scott. Piantala di parlare di cibo o giuro che ci rimetto l'anima un altra volta e cos'è sta puzza di pesce?! - Chiede schifato Stiles. Scott è confuso. Lui non sente tutta sta puzza di pesce. Deaton sorride, i suoi dubbi non erano infondati e ormai, i risultati potrebbero anche non arrivare che Deaton sa cosa Stiles ha. Sta di fatto però che passa ancora qualche minuto e i risultati arrivano. Stiles sta meglio. Deaton aveva ragione.
- Ragazzi, sedetevi perchè quello che sto per dirvi potrebbe scioccarvi. Sopratutto a te Stiles.
- Cosa c'è? - Chiedono all'unisono i neo sposini.
- Allora, Scott, tu sei un Alpha originale, tu Stiles, lo sei diventato grazie alla forza dell'amore. C'è una cosa che tre anni fa, mi sono dimenticato di dirvi. Gli Alpha originali, possono ingravidare il loro compagno per la vita, anche se questo è maschio e le possibilità aumentano nella stagione degli amori. - Spiega Deaton. Stiles è sconvolto quanto felice. Scott ha un sorriso enorme quanto una casa in volto.
- Fammi capire, tu mi stai dicendo che sono .. che sono incinto? - Chiede Stiles.
- Si. - Risponde Deaton. Scott grida di felicità e si è appena buttato addosso a Stiles.
- E' bellissimo vita mia, saremo genitori, ti amo amore mio ti amo da morire. Ti amo, mamma mia quanto ti amo. - Dice Scott. Ad ogni parola un bacio. Stiles scoppia a piangere e lo stringe forte.
- Ma perchè stai piangendo amore? - Chiede Scott.
- Perchè sono felice ma sono anche spaventato ok, perchè ti amo da morire ma ti odio, perchè adesso ingrasserò e poi tu mi lascerai per qualcun altro di più bello, farò schifo, diventerò obeso e tu non mi amerai più e io non posso vivere senza di te. Non tradirmi perchè giuro che quando nostro figlio verrà al mondo.. - Non riesce a continuare la frase Stiles alternando felicità, rabbia, paura e amore. Scott, adesso è decisamente confuso e cerca con lo sguardo Deaton in cerca di risposte.
- E' normale Scott, facci l'abitudine. Sarà così ancora per 9 mesi. Sono gli ormoni. Adesso Stiles, voglio farti un ecografia. - Dice Deaton. Stiles annuisce felice e Scott si allontana di qualche passo. Stiles lo afferra forte per una mano.
- Non mi lasciare Scott. Stiamo per conoscere nostro figlio, dove credi di andare? - Chiede Stiles allungando le labbra verso Scott, richiedendo un bacio da suo marito che non tarda ad arrivare.
- Non vado proprio da nessuna parte vita mia. - Dice Scott. 
Deaton fa l'ecografia che deve fare e consegna la foto ai futuri genitori che felici come una pasqua se ne tornano a casa. L'indomani avvisano i genitori che confusi per qualche minuto, poi scoppiano di felicità. Sono passati nove mesi ormai, è Agosto, Stiles e Scott erano nel lettone mentre Scott baciava e ribaciava in continuazione a Benjamin. O meglio, la pancia di Stiles.
- Amore piantala che scalcia. - Dice Stiles accarezzando i capelli di Scott.
- Ok brontolone. - Dice Scott catturando le labbra del marito.
- Vado in bagno. - Dice Stiles alzandosi dal letto e allontanandosi dalla stanza. Sono passati cinque minuti ormai e Stiles non ha ancora fatto ritorno. Scott sta iniziando a preoccuparsi e poi sente un urlo. E' Stiles che sta urlando forte dalla paura e dal dolore perchè gli si sono appena rotte le acque. Scott è felice come una pasqua, Stiles un pò meno che vorrebbe prendere a pugni nella faccia Scott, tanto non è lui che sente un dolore lancinante al basso ventre proprio adesso. Corrono da Deaton e qualche minuto dopo, tutto sta per avere inizio. Inevitabilmente il parto di Stiles, sarò parto cesario. Sta morendo dal dolore, i suoi occhi sono pericolosamente rossi e stringe forte la mano di Scott. Deaton ha appena fatto l'incisione e Stiles inizia a piangere. E' un misto di emozione le sue.
Paura. Angoscia. Amore. Felicità. Gioia. Dolore fisico. Tutto.
- Deaton dai muoviti, voglio vedere nostro figlio. - Dice Scott.
- A chi lo dici. - Dice Stiles.
- Ecco, ho fatto. - Dice Deaton. Un secondo dopo, si sente il pianto di un bambino. Il loro bambino. Adesso anche Scott sta piangendo.
- Ha gli occhi gialli. - Fa notare Stiles.
- Si, è un lupo come voi ragazzi. Tu e Scott siete Alpha originale ed è come se fossi nati così. Anche vostro figlio, è dunque nato con il gene della licantropia. - Spiega Deaton mentre Scott bacia in continuazione Stiles. Dopo aver lavato per bene Benjamin, con l'aiuto di nonna Melissa, che adesso è anche la quasi fidanzata dello sceriffo, il loro bambino viene finalmente stretto dalle braccia dei loro papà.
- Benvenuto al mondo Benjamin McCall-Stilinski. Io e papà ti amiamo da morire. - Dice Stiles stringendolo forte a se.
 
Piccolo spazio autrice:

Non chiedetemi perchè io abbia scritto una cosa del genere perchè proprio non lo so. E' demenziale. Lo so. Chiedo scusa ma avevo voglia di scriverla. Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e gradirei un commentino per sapere se vi è piaciuto o se per lo meno vi abbia fatto un pò ridere. Grazie ancora e alla prossima.

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Capitolo 2
*** Il primo bagnetto. ***


*Piccole avvertenze: Ragazzi, come avete capito, la storia prosegue! :D
Vi lascio al capitolo, pronti per la grande avventura? Buona lettura.
 
- Il primo bagnetto. 
 
Benjamin era nato da una settimana ormai e per ragioni di sicurezza, fu Melissa a lavarlo, ma adesso tocca ai papà, con Stiles nessun problema, Melissa ne è sicura, è un pò preoccupata per Scott, lo sanno tutti infondo che Stiles è il più intelligente e Scott il più tonto, ma tutto sommato è sicura che se la caverà bene pure lui. Lo sceriffo è al settimo cielo e ama Benjamin più di quanto ami Stiles, Scott e sua quasi fidanzata, Melissa. Se solo potesse, starebbe a coccolarselo ventiquattro ore su ventiquattro, ma a questo, ci pensano già Stiles e Scott. Non lo lasciano solo mai nemmeno un secondo, sempre a baciarlo e a coccolarlo e a dargli da mangiare. Si, Stiles è il solito e per lui, il suo bambino è in salute solo se mangia. E' nato il 13 Agosto, alle ore 19:25, con la luna che li dava il benvenuto, altezza di 53cm e 2.7 di chili. Bello paffutello insomma. Bianco quasi come il latte e uguale identico a Stiles. La prima cosa che Scott disse a Stiles una volta rimasti soli con il loro bambino, una settimana fa, fu esattamente questa: 
"è bello come il sole, è bello proprio quanto il mio grande amore." - Disse Scott catturando le labbra di suo marito.
I vestiti che indossa Benjamin, ovviamente sono stati scelti tutti categoricamente e senza discussioni da Lydia. Stiles lo sapeva che sarebbe andata a finire così. Lo sapeva eccome. Ma è felice, tanto. Benjamin è davvero bellissimo ed è il dono migliore che Dio, o chi per lui, gli potesse mai fare. Altro che Scott. A Scott mica lo ama come ama Ben. Si, già i soprannomi. Adesso sono nella loro bella villa, solo loro tre finalmente e Scott gli sta facendo il primo bagnetto.
- Amoreee, inizio a lavarlo. - Strilla felice Scott.
- Aspetta amore che arrivo. - Dice Stiles dal bagno.
- Guarda che so benissimo lavare mio figlio, non ho bisogno della guardia del corpo. - Fa quasi l'offeso Scott. Stiles si avvicina a lui e con un sorriso enorme in volto, lo abbraccia da dietro e inizia a parlare.
- Non ho mai detto che tu non ne sia in grado. E' che amo guardarvi. Siete bellissimi. Siete il mio sole, siete ogni singolo battito del mio cuore. - Dice Stiles.
- Si, io ti amo da morire. Ormai non c'è più dubbio. Anzi no, amo più lui, scusa. - Dice Scott mentre prende Ben in braccio per portarlo a fare il bagnetto e stritolandoselo tutto di baci e abbracci.
- Mamma mia quanto ti amo vita miaaa! - Dice ancora Scott baciando per l'ennesima volta il suo bambino. Ben, ingenuamente sorride.
- Ma va va che sono io ad amarlo di più, questo bimbo qui è mio. - Dice Stiles prendendo Ben in braccio e dando un bacio a Scott che tocca l'acqua per vedere che sia alla giusta temperatura.
- E' certo, perchè l'hai fatto tu vero? - Chiede Scott ridendo.
- Che domande, certo. No dai amore, papà ti ama proprio quanto ti amo io. - Dice Stiles, poi a Ben.
- Guarda che ancora non ti capisce amore. - Dice Scott.
- Ma si che capisce, guarda che lui è mio figlio, capisce eccome. E' intelligente quanto me oltre che bello quanto me. - Scherza Stiles.
- Sul bello, credimi amore mio grande, che non c'è dubbio. - Dice Scott iniziando a lavare Ben.
- Vuoi una mano? - Chiede Stiles. Scott per dirgli che non ha bisogno di aiuto gli allunga il braccio destro con la mano tesa mentre non lo degna di uno sguardo ma sorride sotto i baffi. Stiles inevitabilmente scoppia a ridere.
- E ride! Amore, credimi, tuo padre è tutto scemo. - Dice Scott a Ben.
- E poi dici a me che se gli parlo non capisce. - Dice Stiles.
- Questo lo capisce. Ahah. - Ride Scott.
Sono le 19:10 ormai e mentre Stiles è in cucina per preparare il biberon, Scott finisce di lavarlo poi lo porta nella sua bella cameretta per mettergli il pigiamino, ma Ben inizia a piangere.
- No amore, che c'è, uh? - Chiede Scott cullandoselo tra le sue braccia.
- Ha fame nanerottolo. Menomale che ci sono io in questa casa, li sto preparando il latte. Due minuti è pronto. - Dice Stiles dal piano di sotto. Tanto Scott avrebbe sentito.
- Hei lupacchiotto, da quando si origlia? - Chiede Scott scherzando.
- Ma io non stavo origliando. Ho solo sentito nostro figlio piangere. - Risponde Stiles iniziando a ridere. Si, stava origliando. Due secondi dopo, con la sua velocità lupesca, è già al piano di sopra.
- Stiles, quante volte ti ho detto di non usare i poteri senza motivo? - Lo riprende Scott.
- Sta zitto Scott, sta piangendo, ha fame. - Mette il broncio Stiles. Scott lo bacia.
- Ok, ti perdono solo per questa volta. - Dice Scott mentre li sta mettendo il pannolino.
- Scott sta attento. - Dice Stiles. Scott si è girato verso di lui per chiedere spiegazioni e Ben gli ha già fatto pipì addosso. Stiles sta morendo dalle risate, ha preso il cellulare che fortunatamente aveva nella tasca e sta riprendendo questo momento storico. Scott è quasi pietrificato mentre a stento trattiene le risate.
- Hai finito, si? - Chiede Scott a Ben. Stiles ride ancora di più e poi Scott si gira verso di lui guardandolo storto.
- Che cavolo vuoi? Te l'ho detto di stare attento. Vatti a cambiare lupacchiotto sexy. Che qui ci penso io. - Dice Stiles ridendo e finendo quello che stava facendo il marito. Scott li da un bacio tra i capelli e poi si avvicina a Ben per stampargli l'ennesimo bacio nella guancia della giornata e dirgli una cosa.
- Sei proprio figlio di tuo padre è amore mio. - Stiles sorride orgoglioso. Scott si allontana dalla stanza del figlio per andare in quella sua e potersi cambiare e inizia a chiamare suo marito.
- Stiles? - Lo chiama dolcemente Scott.
- Dimmi amore. - Dice Stiles.
- Ti amo da morire. - Dice Scott.
- Ti amo anche io. - Dice Stiles.
Piccolo spazio autrice:

Bella gente, eccoci qui, con il secondo capitolo, come avrete capito, non mi sono fermata ad uno solo e la storia ha continuato visto che è stata richiesta, eccovi subito accontentati .. Che dire, grazie a chi è arrivato fin qui. Grazie a chi ha inserito questa storia tre le preferite, le seguite e o le ricordate, ma sopratutto grazie a:
- Tallutina.
- Drarry80.
- MariannaTulli.
- AnnaMARIA1997.

per le splendide recensioni che mi avete lasciato. Spero di ritrovarvi anche qui.
Grazie mille ancora a tutti e alla prossima :-* Buon week-end! <3
A domani :-*

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Capitolo 3
*** La prima luna piena. ***


- La prima luna piena.
 
Benjamin è nato il 13 Agosto e un giorno prima, c'era la luna piena. Adesso è il 13 Settembre, ha un mese ed oggi è la sua prima luna piena. Stiles essendo capo, sta spesso a casa ad occuparsi di lui mentre Scott è a lavoro. Stiles vorrebbe tanto lavorare, ma Scott, praticamente non gli e lo permette. 
- Il bambino è ancora piccolo. - Dice sempre Scott quando iniziano una discussione su quell'argomento.
- Cosa centra. Possono benissimo tenerlo i nostri genitori per un paio d'ore. Non vedrebbero l'ora. - Si giustifica sempre Stiles.
- Questo lo so! Ma non è questo il punto. Qui stiamo parlando di mio marito e di mio figlio, io devo prendermi cura di voi. E poi lavori già da casa. - Dice Scott.
- Si vabbè va, Scott ci rinuncio. Giusto per curiosità, potrò mai tornare al mio lavoro o cosa? - Chiede Stiles. Scott sbuffa e lo va ad abbracciare.
- Io non voglio che lavori. Sono più tranquillo a saperti a casa al sicuro. E poi domani c'è la luna piena. La prima luna piena di Ben e sono sicuro che tu a differenza mia, sapresti calmarlo meglio. - Dice Scott.
- Ma cosa dici amore. Saresti capace di farlo anche tu. - Dice Stiles catturando in un dolce bacio, le labbra di suo marito.
- Sei arrabbiato. - Dice Scott.
- No. Non lo sono. Dai, scusa se ti ho risposto male prima, non volevo. E' che a volte sembra che tu non mi voglia capire. - Lo tranquillizza Stiles.
- No, non è questo. E' che non è giusto che tu lavora. L'hai tenuto nella pancia per nove mesi, ti devi riposare amore. - Dice Scott.
- Ma è passato un mese ormai amore, sto bene già da quando Ben aveva 2 ore, sono un lupo. Ancora ti ricordi cos'è? Guarisco in fretta. - Dice Stiles. Scott scoppia a ridere.
- Ok, ho capito. Dopo domani se vuoi puoi tornare al tuo lavoro e con Ben ci aggiusteremo. - Dice Scott.
- Non tornerò a lavoro, non ancora almeno. Ben è troppo piccolo. - Dice Stiles.
- Oh, sia ringraziato a Dio. - Esclama felice Scott.
- Ma tu sei scemo proprio. Andiamo a letto lupacchiotto? - Chiede Stiles.
- Si, tanto nostro figlio sta già dormendo. - Dice Scott catturando le labbra di suo marito.
Zitti zitti, sorridenti sorridenti, mano nella mano, felici felici, vanno a dare il bacio della buonanotte a Ben, nella speranza di non svegliarlo e se ne vanno nella loro stanza da letto. Intrecciano le gambe, uniscono le mani, si danno l'ultimo bacio di quella giornata e piano piano si addormentano risvegliandosi l'indomani, l'uno stretto a l'altro.
- Buongiorno lupacchiotto. - Dice Scott.
- Mh, giorno. - Mugugna Stiles con la faccia sul cuscino e completamente addormentato. Scott sorride e teneramente gli accarezza i capelli.
- Qualcosa mi dice che il mio amore ha sonno. Si può sapere perchè non mi chiami quando Ben piange? - Chiede Scott.
- Ma se ha dormito tutta la notte. - Dice Stiles.
- Mh, meglio così allora. Vado da lui, tu stai qui e dormi un pò che non stai chiudendo occhio. Tanto oggi sono di riposo, lo sai. - Dice Scott dandogli un bacio nella guancia e andando da suo figlio. Strano a crederci, ma è nella stessa posizione di suo padre. Pancia in giù, faccia schiacciata completamente contro il cuscino, una mano sotto di esso, un altra sotto la pancia e labbro inferiore in sporgenza. Scott sorride e si avvicina a lui. Ben apre gli occhi.
- Buongiorno amore mio. - Dice Scott prendendo in braccio. Lo bacia, lo coccola, lo accarezza, lo stringe forte a se, li cambia il pannolino e li da da mangiare.
Sono le 09:00 del mattino ormai e Stiles è già da loro. 
- Ma non ti avevo detto di dormire un pò a te? - Chiede dolcemente Scott.
- Ho dormito stanotte e poi mi mancava mio figlio. Vieni un pò da papà amore. - Si giustifica Stiles prendendo suo figlio in braccio.
- Tu, lo vizzi. - Dice Scott abbracciandolo.
- Non è vero. - Dice sorridendo Stiles.
- Si che è vero. - Dice Scott.
- Ok, è vero.
La giornata passa tranquilla. Sono le 16:25 e Melissa chiama Scott al cellulare ma risponde Stiles.
- Hei Mell. - La saluta Stiles.
- Ciao amore. Come state? - Chiede Melissa.
- Tutto bene, voi? - Chiede Stiles.
- Noi anche ma ci mancate da morire. - Dice Melissa. Stiles sente che è triste.
- Venite a trovarci. - Dice Stiles.
- Abbiamo tutti e due le macchine rotte. - Dice Melissa.
- Vi mando Scott. - Dice Stiles.
- Sicuro? - Chiede Melissa.
- Si si. Scotttt. Vai a prendere i super nonni che hanno la macchina rotta. - Dice Stiles dalla cucina mentre Scott è un attimo in bagno.
- Volo. Digli a mamma che arrivo. - Dice Scott.
- Sta arrivando Mell. - Dice Stiles.
- Maledetti sensi da licantropo. Stupidi lupi. Non è possibile che basta che bisbigliate e vi sentite comunque da una stanza all'altra. Va bene dai, allora a tra poco. Dai un bacio a mio nipote. - Dice Melissa . Stiles e Scott ridono.
- Tra poco gli e lo darai tu. - Dice Stiles.
- Mica solo uno. - Dice Melissa. Chiudono la telefonata e Scott li va a prendere, sono a due minuti da casa e Ben ha appena finito di mangiare. Scott, ignaro di tutto, come lo vede, la prima cosa che fa è fargli l'aeroplanino.
- Scott, no, ha appena finito di mangia.. - E no, Stiles non fa a tempo a finire la frase che Ben gli ha già vomitato tutto addosso un secondo prima di scoppiare a piangere.
- Oh no amore della nonna, vieni qui da me, vita mia che tuo padre è un cretino, un emerito cretino. - Dice Melissa prendendoselo in braccio per fermare il suo pianto. Stiles, assieme allo sceriffo non ha ancora smesso di ridere.
- Grazie mamma. - Dice Scott.
- Prego. - Risponde Melissa ridendo a crepa pelle.
- E prima mi fai la pipì addosso, adesso mi vomiti addosso, no ma fa pure vita mia, no problem. Tanto ci sono solo io come papà bersaglio. - Scherza Scott, parlando con Ben. Sono le 22:45 in casa e dopo cena, i nonni sono andati via, Ben, inevitabilmente con la luna piena alta nel cielo, inizia a piangere a più non posso. Stiles e Scott fanno a turno per tenerlo in braccio, cambiarlo e dargli da mangiare quando ha fame. Si calma solo intorno alle 3 del mattino, dove nel lettone dei suoi genitori, piano piano, si addormenta stretto a loro.
- Buonanotte vita mia. - Dicono all'unisono Stiles e Scott a Ben.
Piccolo spazio autrice:
 
Ragazzi, ho la febbre alta, non so perchè ho scritto una cosa del genere e quindi chiedo scusa se vi ho deluso. So che non è bello.. vado a nascondermi sotto le coperte. Grazie a chi è arrivato fin qui e al prossimo capitolo :-*
E ancora mille grazie a:
- Tallutina.
- Drarry80.
- MariannaTulli.
- AnnaMARIA1997.

per aver recensito anche lo scorso capitolo. Grazie davvero. :-*

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Capitolo 4
*** Amore! Puro amore. ***


*Piccole avvertenze: Ovviamente i personaggi non mi appartengono ma sono di proprieta di Jeff Davis. I personaggi di questa storia, sono li stessi di un altra mia storia. "Quando l'amicizia lascia il posto all'amore." ma cambia il contesto. Questa come avrete tutti capito ormai, è Mpreg, l'altra no. Ben nacque in un altro modo. Avevo messo una foto del probabile personaggio e la rimetto anche qui per chi si è già innamorato di questa famiglia e vuole dare un volto a Ben. Eccovi accontentati. L'immagine è stata presa da Google e io ovviamente non ci guadagno nulla.

Ben: Che dite, vi piace il lupacchiotto? Io personalmente, lo amo. Non trovate che assomigli tantissimo a Stiles?
Buona lettura bellezze mie. <3
- Amore! Puro amore.
 
Ben aveva due anni ormai ed era davvero il bambino più bello e dolce del mondo, sempre tranquillo, sorridente e felice, piange solo quando ha sonno e quando ha fame. Notte di luna piena a parte dove li piange davvero e quasi tutta la notte. Ha da poco iniziato a parlare si può dire a macchinetta proprio come il padre ed è un terremoto della natura. Sempre in movimento e non sta fermo mai un momento. Ama la nonna e il nonno che lo amano più della loro stessa vita e lo viziano fino all'invero simile e non vede l'ora di cominciare l'asilo. Ma manca ancora un anno per quello però. E' sera, sono in cucina e Stiles, assieme a Scott, stanno chiamando a raccolta tutto il loro autocontrollo per riuscire a farlo mangiare. Era primavera e lui era in giardino che correva a destra e sinistra.
- Ben, fermati un attimo e fila in casa che è pronta la cena. - Dice Scott.
- No. - Risponde lui.
- Si invece, muoviti. - Dice ancora Scott.
- Dai papà, non ho fame. - Dice Ben. Scott sospira, si avvicina a lui, lo piglia in braccio e anche senza la sua volontà lo porta in casa, in bagno a lavarsi le mani e poi a tavola mentre lui non la smetteva di dimenarsi nella presa del padre.
- Ben, piantala. - Dice Scott.
- Ma io non ho fame. - Piagnucola Ben.
- Non ha importanza Ben, devi mangiare lo stesso. - Dice Stiles mentre sta tagliuzzando la pasta del figlio, lo piglia in braccio, lo fa sedere sulle sue gambe e inizia ad imboccarlo ma lui si lamenta.
- Ben per favore. - Dice Stiles.
- No papà non mi va. - Dice ancora lui girando più e più volte la testa in segno di negazione.
- Ben, devi mangiare. Punto e basta. Stai mangiando poco e niente in questi giorni e non va bene. Non va bene per niente. Non mi piace questa storia. - Dice Stiles.
- A dire la verità non ha mangiato nemmeno ieri sera. - Confessa Scott certo che suo marito, dopo, quando saranno soli, lo sgriderà e non poco.
- E tu ovviamente gli e l'hai permesso. - Dice Stiles.
- Non voleva mangiare. Ho pensato che per una sera non sarebbe successo nulla. Gli avrei fatto il latte dopo ma poi si è addormentato. - Si giustifica Scott passandosi una mano tra i capelli.
- Non è per una sera Scott perchè neanche a pranzo aveva mangiato. - Dice Stiles.
- Che cosa? - Chiede stupito Scott.
- Proprio così. A quanto pare è da ieri mattina che non mangia. Non ha nemmeno fatto colazione, me l'ha detto papà. - Dice Stiles. Il giorno prima Ben era stato dai nonni.
- Benn, si può sapere cosa ti sta passando per la testa? Da quando non mangi? - Chiede Scott serio.
- Da quando non ho fame, lasciatemi stare. - Dice Ben tentando di scendere dalle gambe di Stiles ma Scott lo ferma per un braccio.
- Ora tu mi ascolti perchè non te lo ripeterò una seconda volta, non mangi da ieri mattina e adesso finirai tutta la pasta e mangerai anche il secondo e senza fare storie. Sono stato chiaro? - Chiede Scott forse fin troppo seriamente. Ben annuisce.
- Si. - Dice Ben. Non ha bisogno di poteri per capire che in questo momento i suoi genitori sono arrabbiati quindi, si rassegna e Stiles può finalmente dargli da mangiare, una volta finito, ovviamente passa il tempo a coccolarselo.
- Vita miaa! Quanto ti amoo! E quanto sono felice quando mangi. - Dice Stiles riempiendoselo di baci e stringendolo forte a se.
- Anche io vi amo papini. - Dice Ben baciando prima Stiles e poi scendendo dalle sue gambe per andare in quelle di Scott e baciare anche lui. Scott ride, lo piglia in braccio e lo soffoca di baci. Ben è felice. Passano il resto della serata a chiacchierare e coccolarsi quando intorno alle 22:00, Stiles lo manda a letto anche perchè sa, che seppur non lo dica, Ben, è stanco. Anche Scott lo sa, per questo, insieme al marito, lo porta nella sua stanzetta, gli leggono una storiella fin quando non si addormenta, gli rimboccano le coperte, gli danno il bacio della buonanotte e si allontanano dalla stanza del figlio.
Dopo una bella doccia calda, ognuno di loro si asciuga e se ne vanno nel loro bel lettone e si addormentano all'istante, stretti in un abbraccio. Intorno alle due del mattino però, un piccolo lupacchiotto di nome Benjamin McCall-Stilinski si alza dal suo lettino e quasi a gattoni sale nel lettone dei suoi genitori.
- Amoreeee. - Dice Scott terribilmente assonnato e accarezzandolo.
- Che succede amore? - Chiede Stiles, anch'egli assonnato e accarezzandogli i capelli.
- Voglio dormire con voi come quand'ero piccolo. - Dice Ben. Stiles e Scott scoppiano a ridere.
- Certo perchè ora sei grande vero vita mia? - Chiede Stiles.
- Sii, sei un lupacchiotto grande e forte come noi. - Dice Scott.
- Certo. E bello come voi anche. - Dice Ben. Stiles e Scott lo coccolano ancora un pò e poi lui è già crollato nel sonno più profondo.
- Incredibile, due anni e parla già più di te. - Dice Scott scuotendo la testa divertito. Stiles ride.
- E' nostro figlio Scott, che ti aspettavi? - Chiede Stiles.
- Più vi guardo e più vi amo. - Dice Scott dolcemente alternando lo sguardo tra il figlio che dorme beatamente e il marito che sorride dolcemente.
- Ti amiamo anche noi cuore mio. Il nostro è amore. Puro amore. - Dice Stiles. Si danno la buonanotte e finalmente, Stiles, Scott e Ben per quella notte, si addormentano l'uno stretto all'altro.
 
Piccolo spazio autrice:

Bellezze <3 Ciao lupacchiotti miei ! Come state? Grazie a chi è arrivato fin qui. Vi piace Ben? :D Tra due o tre capitoli entrerà in scena un altro personaggio ma non vi accenno nulla. Anche se so già che Talluttina sappia chi sia il nuovo personaggio. Ad ogni modo, ringrazio al mille per mille i miei fedeli recensori!
- Talluttina.
- MariannaTulli.
- Drarry80.

Questo capitolo è tutto per voi! <3
Alla prossima lupacchiotti.

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Capitolo 5
*** Mi fai una sorellina, papà? ***


- Mi fai una sorellina, papà?
 
Stiles era nervoso in questo periodo, molto, anzi, più che nervoso era preoccupato. Ben continuava a non mangiare e così non va bene. Non va bene per niente. Questa sera Scott si è trattenuto a lavoro e quindi Stiles si ritrova nella loro bella villa a pregare Dio, o chi per lui, per riuscire a convincere al suo piccolo angelo a mettere qualcosa sotto i denti.
- Ben, per l'amor del Cielo. Te ne prego. - Dice Stiles.
- Papà ma perchè non mi lasci stare? Non ho fame. - Dice con fare cuccioloso Ben.
- Vita mia, ascolta.. - Inizia Stiles prendendoselo in braccio.
- Mangiare è importante, ok? Sopratutto per te che sei un lupacchiotto. Non dici sempre di voler diventare forte come me e papà? - Chiede dolcemente Stiles riempiendolo di teneri bacini, mentre Ben nasconde il viso nell'incavo del suo collo.
- Certo che voglio diventare forte come te e papà. - Dice Ben.
- E allora per riuscire a farlo devi mangiare. Più mangi e più cresci in fretta e naturalmente più cresci e più diventi forte. Se non mangi però questo non succederà. E noi non vogliamo che accada, vero? - Chiede ancora Stiles col tono più dolce del mondo.
- Ma papà, veramente non ho fame. - Dice Ben.
- Ok, adesso basta. - Dice Stiles tenendo il figlio ancora in braccio e prendendo il suo cellulare per comporre una telefonata.
- A chi stai chiamando papà? - Chiede Ben.
- A papà. - Risponde Stiles.
- Perchè? - Chiede Ben preoccupato.
- Perchè si, devo parlare con Deaton. - Dice lui, mentre finalmente Scott risponde alla telefonata.
- Amore. - Dice Scott.
- Ohi, Scott, senti, Deaton è ancora li per caso? - Chiede Stiles.
- Si perchè? - Chiede Scott.
- Devo parlargli. Ben continua a non mangiare. Sono preoccupato Scott. Non possiamo andare avanti così. Non mangia da due giorni ormai. Non vuole nemmeno più il latte. - Dice Stiles.
- Portalo qui. Subito! Deaton gli farà una visita. - Dice Scott. Anche lui è preoccupato. Non è normale. Non per un bambino lupo di due anni che fino a qualche giorno fa mangiava di tutto. Chiude la telefonata con il marito e Stiles si affretta a mettere il giubbottino al figlio.
- No papà per favore. - Dice Ben iniziando a piangere. Chissà poi perchè ma Deaton, da quando a memoria, gli incute un certo strano terrore.
- Amore, mi dispiace, ok? Ma non mi lasci altra scelta. E' chiaro che c'è qualcosa. Deaton scoprirà cosa e lo risolverà. - Dice Stiles mentre ormai lo sta già sistemando nel seggiolino della sua macchina. Fuori è completamente buio ormai ma con i suoi infrarossi, riesce arrivare alla clinica in tempi record visto che dista si e no un dieci minuti da casa. Sono dentro e Ben inizia ad agitarsi. Scott lo sente, Stiles anche.
- Amore mio grande. - Dice Scott prendendo il figlio in braccio e coccolandoselo un pò con l'intento di calmarlo.
- Allora Stiles, qual'è il problema? - Chiede Deaton.
- Non mangia da giorni Doc. Prima almeno un pò di latte lo mangiava ed ero tranquillo, adesso nemmeno quello. - Dice Stiles.
- Abbiamo provato in tutti modi, ma niente. Ben così non va è però. Se adesso Deaton dice che tu non hai niente, da domani stesso ti imboccherò a forza se sarà necessario. - Dice Scott mentre il figlio stringe forte le sue manine nel petto del padre.
- Scott, portalo nel lettino, posso fargli un analisi. - Dice Deaton.
- No, no, non voglio. Lasciatemi andare. - Piagniucola Ben dimenandosi nella presa del padre tendando di scendere. Ovviamente Scott, lo tiene stretto a se.
- Vita mia, ascoltami, non sentirai niente. Sei o no un lupacchiotto? - Chiede Scott sorridendo dolcemente, facendolo sedere nel lettino e passandogli un ditino sul nasino.
- Si ma quello vuole farmi la puntura. - Dice Ben riferendosi a Deaton.
- Siamo preoccupati amore. Teniamo troppo a te. Ti amiamo e vogliamo assicurarci del fatto che tu stia bene. Non ti farà del male, promesso. Anche perchè non appena inizierà a fare quello che deve fare, io ti leverò il dolore e tu non sentirai nulla. - Dice dolcemente Stiles abbracciandolo da dietro. Scott annuisce e poi inizia a parlare.
- E se non sarà sufficiente, lo farò anche io. - Dice Scott. Ben, adesso sembra calmo. Per questo sorride ai suoi papà, appoggia il viso sul petto di Scott che
lo sta abbracciando e stringe la mano a Stiles. Deaton sta infilando l'ago nel braccino di Ben per il prelievo e Stiles è già pronto a levargli il dolore. Ben è terrorizato dagli aghi così inizia a piangere e nasconde il viso nel petto di suo papà Scott. Letteralmente. Una volta che Deaton ha finito, Scott lo piglia completamente in braccio lasciando che il figlio si sfoghi tranquillamente su di lui mentre aspettano in ansia i risultati degli analisi. Un quarto d'ora dopo sono ancora tutti e quattro li. I risultati sono arrivati. Contrariamente ad ogni aspettativa, i risultati sono buoni. O quasi.
- Allora, gli analisi dicono che non c'è nulla che non va. Non mangia perchè non vuol mangiare o non ha fame, li dipende da lui. Le analisi del sangue sono buone, fatta eccezzione per l'abbassamento dei globuli bianchi. E' chiaramente debole. Avrà bisogno di integratori alimentari se non riuscirete a farlo mangiare. Io adesso ve li do. E per due giorni non li userete. Scott tu mi farai sapere se mangia oppure no e ti dirò quando è ora di darglieli. Va pure a casa che qui ci penso io. Stavo giusto pensando di chiudere. Non obbligatelo più di tanto a mangiare però perchè poi starà ancora più male. - Spiega Deaton.
- Grazie Deaton, non sappiamo come ringraziarti. Ci hai tolto un peso. - Dice Stiles stringendoli la mano. Deaton sorride e gli da una pacca sulla spalla.
- Traquillo. E' il mio lavoro Stiles. Curare dei lupachiotti. - Sorride Deaton. Stiles e Scott lo ringraziano un ultima volta e poi portano Ben a casa, in macchina, iniziano a fargli un certo discorsetto e Ben sembra preoccupato. Sono a casa e mentre Stiles è in cucina a trafficare qualcosa, Scott è nella stanza di Ben che gli sta mettendo il pigiamino.
- Papà? - Dice Ben notando il silenzio del padre.
- Dimmi. - Dice Scott. E' ancora un pò arrabbiato, o meglio, preoccupato. E' Ben che non vuol mangiare e ancora non ha capito il perchè.
- Sei arrabbiato con me? - Chiede Ben mentre Scott gli sta mettendo la magliettina.
- No Ben, non sono arrabbiato, sono spaventato. - Dice Scott.
- E se adesso vado giù e gli chiedo a papà di farmi un pò di latte sarai ancora preoccupato? - Chiede dolciosamente Ben lasciandogli un bacio nella guancia.
Scott finalmente sorride.
- Davvero lo vuoi o lo stai facendo solo per farci contenti? - Chiede Scott.
- Lo voglio davvero.
- Bene, anche perchè se non l'avresti voluto, te l'avremo fatto lo stesso. - Dice Scott riempiendoselo di baci.
- Ahah. - Ride Ben.
- Dai, fila da papà che io vado un attimo in bagno. - Dice dolcemente Scott. Ben obbedisce e qualche secondo dopo è già da Stiles. Gli abbraccia le gambe per poi allungare gli occhi su quelli del suo papà e porgergli una domanda.
- Papà, mi fai un pò di latte per favore? - Chiede Ben allungando le braccia in una chiara domanda: "papà, che aspetti a prendermi in braccio?" come se Stiles leggesse nella sua mente, con un sorriso a treduedenti sulla faccia lo piglia in braccio, lo soffoca di baci e continuando a tenerlo stretto a se inizia a prepargli il latte. Nel frattempo Scott ha raggiunto il resto della famiglia.
- Che fate lupachiotti? - Chiede Scott.
- Papà mi sta facendo il latte. - Risponde Ben.
- E' si . - Dice Stiles felice.
- Finalmente il mio bambino ricomincia a mangiare. - Esclama Scott. Anch'egli felice come una Pasqua.
- Voglio berlo nel lettone con voi però e poi voglio anche addormentarmi con voi. - Dice Ben.
- Accontentato lupacchiotto. - Dice Scott strappandolo dalle braccia del marito.
- Ogni tuo desiderio è un ordine per noi. - Scherza Stiles e mentre aspettano che il latte si raffreddi quanto basta, entrambi i genitori erano già con il loro bel pigiama, nel lettone, con il figlio in mezzo. Beve il suo latte con tanto di biscotti, nel suo biberon preferito e una volta finito tutto, lo porge a Stiles.
- Papà? - Dice Ben.
- E'. - Dice Stiles sorridendo.
- Mi fai una sorellina, papà? - Chiede Ben.
 
Piccolo spazio autrice:

Emh-emh. Aahha. Ditemi, in questo momento, chiunque abbia avuto il coraggio di arrivare fin qui, vi state immaginando la faccia di Stiles visto e considerato
l'ultima esperienza di due anni fa? Ahaha. Volevo farmi perdonare con un capitolo che lasciava sopresi i lettori, verso la fine. Ce l'ho fatta? A voi farmi sapere. Grazie mille e alla prossima!

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Capitolo 6
*** Facciamo un bambino, amore? ***


- Facciamo un bambino, amore?
 
Alla domanda del loro bambino Scott divenne rosso in viso e a stento tratteneva le risate per la faccia del marito! Ben non era il solo che voleva una sorellina o un fratellino, quello poco importava insomma. Anche Scott voleva un altro figlio. La stagione degli amori è vicina, suo marito è sempre più bello e lo ama ogni giorno di più, il loro bambino è speciale e lo amano da morire, è già successo una volta, perchè non un altra volta ancora? Avrebbe voluto chiederlo al marito in questi giorni, ma con la preoccupazione di Ben che non mangiava e una cosa e l'altra, non avevano quasi mai un sol momento per loro. Ad evitargli "la tortura", ci pensò suo figlio, con quella domanda innocente che gli fece scoppiare il cuore di felicità. Un pò meno a Stiles però che erano passati già due minuti e continuava a fissare il figlio con la bocca semi aperta e la testa inclinata verso destra e un sopracciglio inarcato. Lui, Stiles Stilinski, l'uomo logorroico più logorroico della storia, adesso, era senza parole. Non che non volesse un altro figlio, per carità, ma non potevano semplicemente adottarlo? Fare un inseminazione? O meglio ancora, perchè non poteva essere Scott a rimanere incinto?
- Papà? - Dice Ben iniziando a preoccuparsi e agitandolo dolcemente per un braccio. Scott sta ancora tentando di non ridere mentre Stiles si risveglia appena dallo stato di trans in cui era caduto.
- Dimmi amore mio. - Dice Stiles. Ma è ancora perso nei suoi pensieri.
- Stai bene? - Chiede Ben.
- Si. - Risponde lui con poca convinzione.
- Sicuro amore, hai il cuore che impazza! - Scherza Scott certo che se Ben li lascerà soli, una cuscinata in faccia non gli e la leva nessuno. Infatti Stiles lo sta guardando ed è quasi furioso. E' li, Scott, che dopo essersi trattenuto per più di due minuti, scoppia a ridere.
- Cos'hai da ridere? - Chiede Stiles.
- La tua faccia! Scusa vita mia ma sei bellissimo. - Ride Scott
- Stilinski, ti odio. Sappilo! - Dice Stiles. Ma ovviamente non è vero. Lo sa lui, lo sa Scott e lo sa anche Ben che si è appena messo a ridere anche lui.
- Non è vero papà, le bugie non si dicono. Tu a questo brutto veter.a..gno qui lo ami. - Dice Ben. Adesso è il turno di Stiles di scoppiare a ridere per la faccia che ha appena fatto Scott.
- Primo, non sono brutto. Secondo, amore, che lavoro faccio? - Chiede Scott a Ben mentre a stento trattiene le risate.
- Il veter.a..gno, papà, perchè? - Chiede Ben. 
- Amore, papà fa il veterinario non il veteragno. - Dice dolcemente Stiles dandogli un bacio nella guancia e stringendolo forte a se.
- E io che ho detto scusa? veter.a..gno. - Contesta Ben.
- Si vabbè va, ciao amore. - Dice Scott ridendo e trascinando con se il marito
- Pazzi, siete due pazzi. Due completi pazzi. Io me ne vado. Buonanotte, vi amo. - Dice Ben esasperato baciando entrambi per poi andare nella sua stanza.
- Ma guarda te questo qui a due anni come parla. Ma da chi cavolo ha preso? - Scherza Scott.
- Da me ovvio. - Dice Stiles infilandosi sotto le coperte. Sa che adesso inzierà la conversazione con suo marito e sinceramente non ne ha voglia.
- Stiles.. - Dice Scott avvolgendo il marito con le sue forti braccia e lasciandoli dolci baci nel collo.
- Scott.. - Dice Stiles mentre il suo cuore è già a mille in meno di un secondo.
- Come stai? - Chiede Scott.
- Bene.  
- Sicuro?
- Sicurissimo perchè?
- Perchè sto per farti una domanda. - Dice Scott.
- Che guarda caso è la stessa che mi ha fatto nostro figlio. - Dice Stiles girandosi nell'abbraccio per poterlo guardare negli occhi. Scott annuisce sorridendo.
- Non gli hai risposto. - Dice Scott.
- Scott, ho sentito il tuo cuore. Ce l'avevi a mille per la felicità. - Dice Stiles
- E' vero. - Confessa Scott accarezzandogli il viso e i capelli.
- Da quanto tempo lo vuoi? - Chiede Stiles sorridendo.
- Da un pò. 
- Perchè non me l'hai detto prima? - Chiede Stiles.
- Sai, con la storia di Ben e tutto il resto, il fatto che non mangiava e così. E poi perchè avevo paura che mi odiassi. - Confessa Scott. Stiles ride di gusto riempiendolo di baci nella guancia. Scott sorride e lo stringe ancora di più a se.
- Ti amo troppo per poterti odiare stupido lupo. - Dice Stiles.
- Stiles, piantala di baciarmi nella guancia. Per la cronaca, non sono stupido e ti amo anche io. - Dice Scott. Stiles sa che quando dice così è perchè vuole che lo baci nelle labbra.
- Ma io ti bacio un pò dove voglio. - Dice Stiles provocandolo.
- Ma io non credo invece. Dammi un bacio come si deve, dai amore, per favore. - Dice Scott con il broncio.
- Ma scusa è. Se vuoi un bacio come si deve, dammelo tu. Che ti cambia se lo faccio io o tu. - Dice Stiles mentre a stento trattiene le risate.
- Se inizio a baciarti io poi potrei non smetterla più. Potrei baciare queste tue splendide labbra per un ora, due, tre, anche quattro o peggio, anche tutta la notte. - Lo informa Scott. Le labbra di Stiles, per lui, sono da sempre la sua migliore dipendenza.
- E chi ha mai detto che la cosa mi dispiaccia? - Chiede Stiles malizioso iniziando a leccarsi le labbra.
- D..
- Si, dobbiamo parlare. Ok! Parliamo! Senti Scott, per quanto io lo voglia un altro bambino, perchè lo voglio e tanto anche, perchè semplicemente non lo adottiamo, o facciamo un inseminazione o meglio ancora, perchè non rimani tu incinto? - Chiede Stiles. Scott scoppia a ridere iniziando a baciarlo.
- Per me va bene sai. La stagione degli amori è in arrivo. Magari capita a me questa volta. - Dice Scott.
- Sii! Col pancione, le nausee mattutine, gli sbalzi d'umore, la voglia di piangere per nulla, siii, sarà uno spasso amore. - Dice Stiles ridendo a crepa pelle.
- Sopporterò. Domani ne parliamo con Deaton, allora? - Chiede Scott felice.
- Si, domani ne parliamo con Deaton! Ma scusa però è, perchè mentre aspettiamo di parlare con Deaton, visto e considerato che nostro figlio è già nel sonno più profondo non.. 
- Su di me o su di te? - Chiede Scott interrompendolo anche se sa che questa volta, tocca a lui. 
- Direi su di te. Abbiamo detto che proviamo a vedere se anche tu puoi rimanere in.. - Stiles non fa a tempo a finire la frase che Scott gli ha già tappato la bocca con le sue labbra. Ben, davvero era già crollato nel sonno più profondo e 5 minuti dopo, provano con l'intento di allargare quella, già, splendida famiglia. Se qualcuno scoprirebbe questa cosa li farebbero rinchiudere in un manicomio come minimo, ma qui, siamo a Beacon Hills, la calamita del sovrannaturale. Qui siamo a Beacon Hills, la città dei lupi, qui siamo a Beacon Hills, la città dove i sogni più assurdi, spesso diventano realtà. 
 
Piccolo spazio autrice:

Tesorini grandi..<3 mi scuso per l'immenso ritardo ma sono stata iper impegnata! Ma come vedete, sono tornata ! Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento :) ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e soprattutto grazie a chi ha recensito come sempre questa storiella. Ovvero:
- Annamaria1997.
- Tallutina.
- MariannaTulli.
Vi adoro troppo. Grazie <3
Alla prossima. <3 <3 

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Capitolo 7
*** Una bella sensazione. ***


- Una bella sensazione.

Stiles e Scott, si addormentarono intorno alle 3 del mattino ma alle 4, furono svegliati dal pianto del loro bambino. Ben piangeva. Piangeva tantissimo!
- Ma che ha? Non c'è la luna piena in arrivo. - Ragiona Scott agitato mentre assieme al marito, in fretta, vanno da Ben. Il primo a prenderlo in braccio è Stiles.
- Amore mio. Cosa c'è?! - Chiede dolcemente Stiles stringendolo forte a se e accarezzandolo mentre Scott gli asciuga le lacrime e lo riempe di bacini. Ma Ben non sembra intenzionato a calmarsi. Continua a piangere. A piangere tantissimo! Ha gli occhi gonfi e tremendamente rossi per via del pianto. Stringe forte Stiles come fosse la sua unica salvezza.
- Ma hai fatto un incubo amore? - Chiede Scott.
- No. - Piagnucola Ben mentre piano piano si calma.
- E allora che c'è cucciolo?! - Chiede Stiles.
- Bua qui papà. - Dice Ben portandosi una mano sulla bocca. Stiles e Scott si guardano e sorridono. Hanno capito cos'ha il loro bambino e hanno anche capito perchè non mangiava in questi giorni. Ben, adesso, ha finalmente smesso di piangere e stufo delle coccole di Stiles allunga le braccia verso Scott per potersi godere le sue. Stiles e Scott scoppiano a ridere mentre Ben adesso è tra le braccia di Scott.
- Amore mio, dimmi una cosa no. In questi giorni, non mangiavi perchè ti faceva già male qui? - Chiede Scott. Ben annuisce e poi risponde.
- Si papà. - Dice Ben.
- Apri un attimo la bocca amore. - Dice Stiles.
- No papà mi fa male. - Dice Ben ricominciando a piangere. Questa volta silenziosamente però.
- No, amore, lo so. Voglio solo capire se la teoria che pensiamo io e papà sia giusta. Un secondo. Tanto adesso ti levo la bua. - Dice dolcemente Stiles. Ben apre la bocca e sia Stiles che Scott controllano. La loro teoria è giusta.
- Il mio ometto che sta crescendo. - Dice Scott soffocandolo di baci.
- Cos'ho papà? - Chiede Ben guardando entrambi i genitori.
- Ti stanno crescendo i dentini amore. E' per questo che ti fa male. - Dice Stiles mentre gli assorbe il dolore. Gli e lo sta prendendo quasi tutto. Le sue vene sono diventate nere fino a metà braccio quando Scott si trova costretto a fermarlo. Ben aveva davvero tanto male.
- Amore, finiscila. Lo sai che ti fa male levare tutto quel dolore. E non dirmi che guarisci subito perchè non mi interessa. - Dice Scott togliendo quasi bruscamente la mano di Stiles dalla bocca di Ben. Lo guarda qualche secondo e poi si rivolge al figlio.
- Hai ancora tanto male amore? - Chiede Scott a Ben.
- No. - Risponde Ben.
- Ok! Papà è un tonto sai?! Quando hai di nuovo male vieni da me. Ti leveremo il dolore una volta per un uno. Adesso l'ha fatto papà, la prossima volta io e la volta prossima ancora lo farà di nuovo papà. Mai due volte di seguito la stessa persona, ok amore? - Chiede dolcemente Scott.
- Ok. - Dice Ben.
- Ok? - Chiede ancora Scott questa volta rivolto al marito. 
- Si. - Risponde Stiles annuendo e sorridendo dolcemente.
- Papà ma adesso stai male per colpa mia? - Chiede Ben tristissimo.
- Ma no vita mia. Non lo vedi che sto benissimo?! - Chiede Stiles prendendoselo in braccio. Ben lo abbraccia forte.
- Ma papà ha detto che stai male. - Dice Ben.
- Ma no amore. Ho solo detto che non è un bene levare tutto quel dolore. Tutto qui. Ero un po arrabbiato con lui perchè lo sapeva e nonostante tutto lo fa. Io sono l'Alpha e quindi mi deve ascoltare. Ma papà sta benissimo. - Lo consola Scott. Stiles ride.
- Papà. Ma anche lui è un Alpha come te. - Fa notare Ben.
- Si, ma io comando di più. - Se la tira Scott. Adesso anche Ben ride di gusto appresso a Stiles.
- Si si prendetemi pure in giro. - Fa l'offeso Scott. Ben e Stiles lo baciano nelle guance. Scott sorride felice.
- Senti nanetto. Sono solo le 4 del mattino, adesso ce ne torniamo tutti e tre nel lettone e facciamo tanta ninna. Sei stanco vita mia. Hai voglia di dormire con i tuoi super papà?! - Chiede Stiles stampandogli l'ennesimo bacio nella guancia.
- Siii! - Strilla felice Ben.
Felici, tutti e tre se ne tornano nel lettone dove si svegliano solo l'indomani intorno alle 10 del mattino. Sia Stiles, sia Scott erano di riposo per quel giorno. Entrambi erano capi e quindi, potevano fare un po quel che volevano. Ben, ancora dormiva stretto a loro.
- Hei. - Saluta sorridendo Stiles.
- Buongiorno. - Sorride Scott.
- C'è qualcosa nell'aria amore! Ho una bella sensazione. Sta succedendo qualcosa di bello. - Dice Stiles guardando i raggi del sole penetrare dalla finestra e dare il buongiorno ad entrambi. Li sta scaldando! Alcuni raggi illuminano gli occhioni di Stiles e altri ancora quelli di Scott mentre alcuni illuminano il bel visino di Ben che dorme sereno.
- Anche io ho questa sensazione amore. Sono felice! - Dice Scott non levando gli occhi di dosso da quelli del marito.
- Oh mio dio. - Dice Stiles sgranando gli occhi mentre cerca il cellulare e lo trova poco dopo facendolo illuminare per leggere la data.
- Cosa? - Chiede Scott.
- E' iniziata la stagione degli amori. Stanotte! - Dice Stiles mentre Scott istintivamente ha portato gli occhi a guardare la pancia. Stiles scoppia a ridere.
- Oh mio dio! Non ci posso credere. E se fosse questa la bella sensazione che entrambi abbiamo? - Dice Stiles felice come una pasqua.
- Dobbiamo chiamare Deaton. - Dice Scott altrettanto felice.
- Andiamo da Deaton no? Tanto oggi non abbiamo niente da fare. - Dice Stiles. Scott è già sulle sue labbra. Si baciano qualche minuto ma poi Ben si sveglia.
- Parlate troppo voi due. - Dice Ben stiracchiandosi. 
- Noi! Tu allora che a due anni parli più di noi no è? Nemmeno tuo padre era così amore. - Dice Scott. Stiles ride ancora.
- Si ma io stavo facendo ninna. - Dice Ben mentre Stiles gli bacia la guancia destra e Scott quella sinistra per dargli il buongiorno! Ben sorride felice. Quanto ama i suoi papà. 
- Amore, ti va di andare un po dai nonni? Io e papà dobbiamo fare una cosa importante da Deaton! - Dice Scott.
- Una sorellina? Ok vado dai nonni. - Dice Ben. Stiles e Scott sgranano gli occhi. 
- Vado a chiamarli e ti faccio il latte. - Dice Stiles dileguandosi dalla stanza.
- Andiamo a vestirci lupacchiotto! - Dice Scott prendendolo in braccio e portandoselo nella sua stanza per vestirlo. Una volta vestito, mangiato il latte, messo il giubbotino, lo hanno portato dai suoi amatissimi nonnini e poi sono andati da Deaton. Hanno spiegato velocemente la loro folle idea. Deaton a stento trattenne le risate. Gli era praticamente impossibile credere che solo alla prima notte della stagione degli amori, Scott sarebbe rimasto incinto ma comunque non volle distruggere i sogni di tre lupacchiotti e fece un analisi del sangue. Scott e Stiles erano convinti. Stava succedendo qualcosa di bello e non avevano torto. Deaton un quarto d'ora dopo tornò da loro con i risultati delle analisi del sangue nelle mani. 
- Doc. Conosco quella faccia. - Dice euforico Stiles.
- Si anche io. L'ho già vista. - Dice Scott altrettanto euforico.
- Ragazzi. Stento a credere a quello che sto per dirvi, ma si, miracoli dei miracoli, Scott, sei incinto. - Dice Deaton. Stiles gli è appena saltato addosso. Scott lo stringe forte a se dicendogli all'infinito quanto sia felice e quanto lo ami. Abbracciano Deaton che gli da appuntamento per la prima ecografia tra due settimane e dopo averlo ringraziato, felici come una pasqua, mano nella mano, vanno dai genitori e dal figlio pronti a comunicare loro la lieta notizia. Li fanno sedere tutti al tavolo e iniziano a parlare.
- Ben, amore, ieri ci hai chiesto una sorellina e .. beh.. - Dice Stiles.
- Sei incinto papà? - Strilla felice Ben. Lo sceriffo sta per avere un capo giro. Melissa ha già un sorriso a trentadue denti sulla faccia.
- Io no.. - Dice Stiles. Lo sceriffo è rimasto impassibile. Sa che c'è dell'altro. Ben e Melissa sono diventati tristi.
- Ma io si! - Dice Scott con un sorriso che va da orecchio a orecchio.
- Avrai una sorellina Ben. Melissa, tu avrai la tua nipotina. E papà, anche tu ma questa volta non tocca a me. - Spiega velocemente Stiles. Un secondo. Un secondo soltanto e dopo aver metabolizzato la notizia, Scott si ritrova sotterrato dalle coccole e gli abbracci di Stiles, Melissa, Ben e lo sceriffo. E se al momento la famiglia McCall-Stilinski è composta da cinque persone, fra nove mesi, sicuramente sarà composta da sei.
 
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Amori. Io non commento. Non questa volta. Lascio a voi i giudizi. Ringrazio chiunque abbia recensito e letto lo scorso capitolo e nell'attesa di ricevere un vostro giudizio :) vi lascio con la consapevolezza che in arrivo, c'è una piccola lupacchiotta. O un altro lupacchiotto. Questo ancora.. non si sa ! Grazie a tutti e alla prossima.

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Capitolo 8
*** La paura che diventa adrenalina. ***


 
- La paura che diventa adrenalina.
 
Scott era incinto da due settimane ormai! E se prima Ben non si staccava da lui, adesso che sa della sorellina in arrivo, decisamente non si stacca più da lui. A differenza di Stiles, lui non ha ancora nessun sintomo! Ne giramenti di testa, ne nausea, ne crampi allo stomaco, niente! Stiles di questo ne è incuriosito ma comunque la cosa che gli interessa di più è che il suo amatissimo marito e il loro bambino, o bambina, questo ancora non si sa.. stiano bene! Infondo anche lui per due settimane non aveva alcun sintomo! E' un giorno normale, uno come tanti e Scott dopo essere andato a lavoro di nascosto di Stiles, è andato a prendere Ben dai nonni con l'intento di tornare in casa prima che il marito tornasse da lavoro. Spera proprio che Deaton non dica nulla a Stiles sul fatto che si sia recato a lavoro nonostante il suo divieto assoluto. Ebbene si. Stiles non voleva che Scott lavorasse. Non per il momento almeno! Era capo e aveva Deaton come assistente, non capisce per qual motivo debba farlo. E' incinto e ha bisogno di riposo!
- Sei andato a lavoro, vero papà? - Chiede Ben in macchina verso casa. Scott sospira rumorosamente.
- Si, solo qualche ora. Ma non lo dire a papà ok, amore? Per favore. - Dice Scott.
- Papà non vuole che lavori? - Chiede Ben.
- No. - Risponde lui.
- Perchè sei incinto e non ti puoi sforzare?
- Si. 
- Allora papà ha ragione. - Dice sicuro di se Ben!
- Cosa? - Chiede curioso Scott togliendo gli occhi dalla strada per guardare il figlio seduto di fianco a lui e rimetterli in strada. Ben scrolla le spalle ma non risponde come a dire al padre che la sua risposta è quella e non cambia. Scott sorride. Ben è proprio il figlio di Stiles. Due minuti dopo..
Accadde tutto in fretta. Troppo in fretta! I freni della macchina vengono meno. I respiri spezzati per la paura e l'incredibile puzza di morte. Poi un rumore! E' la macchina di Scott che si schianta ferocemente contro il garderail per poi fare testa coda e schiantarsi definitivamente contro un albero! Dopo qualche secondo di shock Ben sta bene, le sue ferite erano lievi e contando i suoi, al momento piccoli, poteri lupeschi, è già guarito! Chi non sta bene però è Scott. Perde sangue dalla bocca e trema. Ben è terrorizzato a morte ma riesce a prendere il cellulare del padre e chiamare il nonno!
- Scott? - Chiede lo sceriffo comodamente sdraiato nel divano con Melissa accanto.
- Nonnooo! - Piange Ben. Lo sceriffo sussulta.
- Ben, amore che succede?! - Chiede lo sceriffo.
- Intitente! Macchina poom con albero. - Biascica Ben.
- Aspetta, amore calmati. Non ho capito nulla. Tu e papà avete avuto un incidente? 
- Ti. - Dice Ben scoppiando ancora più in lacrime.
- Tanto sangue. Papà non parla. - Dice ancora Ben. Melissa è già in lacrime.
- No, ok, amore tranquillo! Non toccarlo! Non vedi mica fumo da qualche parte vero? - Chiede il nonno.
- No. - Dice lui.
- Ok! Io e la nonna stiamo arrivando. Facciamo la strada per venire verso casa?! 
- Si!
- Arriviamo subito amore mio! Tranquillo siamo già in macchina! -
Due minuti dopo lo sceriffo e Melissa hanno raggiunto il figlio e il nipote. Melissa si occupa di Ben. Lo sceriffo di Scott! Chiamano Deaton e in tempi record sono già alla clinica. Ben non la smette di piangere tra le braccia di Melissa. Scott non si sveglia. E' arrivato il momento di avvisare Stiles. Sta facendo una riunione in questo momento quando all'improvviso sente bussare alla porta. Da il permesso per entrare e accoglie la sua assistente.
- Signorina, sono in riunione. Cosa succede? - Chiede Stiles.
- Si, lo so signor Stilinski e di questo le chiedo scusa. Ma è un emergenza. Ha chiamato suo padre un minuto fa e ha detto che suo marito e suo figlio hanno avuto un incidente con la macchina! - Dice la signorina.
- Cosa? - Strilla Stiles scattando come una molla in piedi.
- Si! Mi dispiace. Ha detto suo padre di raggiungerli nello studio del Dottor D. Che lei sa chi è!
- Io.. io.. scusate ma devo andare! - Si scusa Stiles prima di partire a razzo verso la clinica veterinaria! Passa per i boschi, si trasforma per metà e poi, esattamente 5 minuti dopo è già dagli angeli della vita sua. Entra dalla porta come un fulmine a ciel sereno.
- Dov'è? - Strilla Stiles quando vede che il padre l'ha già raggiunto.
- Papààà! - Strilla Ben gettandosi al collo del suo papà iniziando a piangere, se possibile più di prima. Stiles lo stringe forte a se.
- Shh. Tranquillo vita mia! Tranquillo! Tu come stai? - Chiede Stiles.
- Bene ma papà no. - Dice lui nascondendo il viso nel collo del padre e continuando a piangere.
- Ok, ascolta amore, stai con il nonno, io devo aiutare papà a guarire! - Dice Stiles lasciando che il figlio vada tra le braccia del nonno.
- Vieni qui amore mio! - Dice lo sceriffo stringendo a se.
- Come stanno?! - Chiede Stiles perdendo un battito dietro l'altro vedendo il marito disteso su quel tavolo da lavoro.
- Lui così così. Non capisco come mai ancora non si sveglia. E' passata mezz'ora ormai! Il vostro bambino non lo so! Devo fare un eco per saperlo ma non posso farla se lui non si sveglia. - Spiega Deaton. Melissa piange silenziosamente accarezzando la schiena di Stiles per poi abbracciarlo da dietro per rassicurarlo. 
- Sta tranquillo amore. Ce la faranno. - Dice Melissa a Stiles.
- State zitti. Tutti quanti. - Urla Stiles sentendo il parlottare di Deaton, lo sceriffo e il pianto di Ben.
Aguzza le orecchie e si mette in ascolto. Gli altri hanno capito cosa sta facendo. Sta cercando di ascoltare il battito del cuore del figlio e del marito. Chiude gli occhi per mantenere un secondo la calma.
- C'è! C'è il battito del bambino! E' debole ma c'è! Ora, papà, ho bisogno che tu non faccia vedere niente di tutto questo a Ben. Sto per toglierli il dolore. Melissa, allontanati e se vi da fastidio qualche ringhio tappatevi le orecchie. O meglio. Uscite tutti di qui! Ho bisogno del massimo del silenzio. - Ordina Stiles.
- Sceriffo, Melissa, voi state fuori con Ben! Io sto qui con loro! - Dice Deaton! Sa che Stiles non si fermerebbe con poco e assorbire tutto quel dolore gli farà perdere il suo stato di Alpha e visto come lo è diventato, potrebbe essere un problema. Un secondo, un secondo soltanto! Stiles afferra la mano di Scott, la stringe forte e li leva tutto il dolore. Gli occhi rossi, pericolosamente rossi, le vene nere fino al collo, i canini in bella mostra e ringhi acuti escono dalla sua gola. Deaton lo richiama.
- Stilesss! - Urla Deaton riuscendo a staccare le loro mani unite. Stiles adesso ha bisogno di riprendersi! Si accascia sulla sedia più vicina e respira a fatica. Gli occhi ancora rossi e i canini ancora in bella mostra. Melissa gli è subito accanto accarezzandolo dolcemente e passandogli un bicchiere d'acqua. Cuore di mamma. Nonostante Stiles all'epoca era solo il migliore amico del figlio, dopo la morte di Claudia, era diventata lei la mamma di Stiles. Poi i figli si sono sposati ed è diventata la suocera di Stiles. Amava Scott e Stiles più della sua stessa vita. Li ama da morire. E vedere che uno è disteso su tavolo di lavoro in una clinica veterinaria e l'altro è distrutto dal dolore, fisico e emotivo, la sta facendo a pezzi. Stiles la abbraccia forte e inizia a piangere. Ha fatto il duro della situazione già abbastanza. Ha stranamente mantenuto la calma per parecchio ed ora inevitabilmente è crollato. Anche Melissa sta piangendo mentre lo sceriffo stringe Scott forte a se nonostante sembri una statua di marmo in questo momento. Per anni, Jonh ha amato Scott come se fosse suo e adesso che è sposato con suo figlio, non può non amarlo come tale. Nella clinica c'è silenzio, poi un colpo di tosse. E' Scott che si sta svegliando. Stiles e Melissa li sono vicini in un secondo. Stiles gli stringe la mano e leva ancora un pò del suo dolore.
- Stiles, amore, basta. Ti fa male, lo sai. - Dice Melissa.
- Non mi importa. - Dice Stiles.
- No ehi, si sta svegliando Stiles. Non ha più bisogno di te che li levi il dolore, adesso guarirà da solo. Ora la domanda più im.. - Dice Deaton ma Stiles lo interrompe.
- E' più forte. Ci sono due battiti che viaggiano regolari. Uno è Scott e l'altro il nostro bambino. - Dice Stiles. Melissa tira un sospiro di sollievo come lo sceriffo. Poi Stiles prende il figlio in braccio. Sente la sua paura. E' terrorizzato dalla paura.
- Stanno bene amore. - Lo tranquillizza Stiles.
- E allora perchè papà non si sveglia?! - Chiede Ben.
- Tra poco lo farà amore. Ma tu non devi piangere più sennò poi papà si arrabbia. Lo sai che non vuole che piangi per niente. - Spiega Stiles dolcemente riempiendolo di baci. Un minuto dopo, Scott, finalmente si è svegliato.
 
Piccolo spazio autrice:

Chiedo scusa se ve l'ho fatta credere ma un pò di tragedia ci va ogni tanto. Mica può essere sempre rose e fiori. Spero sia piaciuto! Siete pronti nel prossimo capitolo a godervi la sfuriata che Stiles farà a Scott per non averlo ascoltato ed essere andato a lavoro nonostante lui gli e l'avrebbe vietato!? Come si farà perdonare Scott? Cosa succederà i giorni successivi all'incidente? Scott vivrà in casa e uscirà solo in presenza del marito oppure passata la paura iniziale ritornerà tutto come prima?! Volete saperlo? Alla prossima allora.. <3 Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e a risentirci alla prossima ! Vi amo tutti.
Premetto a dire una cosa: non so cosa diamine centri il titolo con il capitolo di per se. E' comunque riferito a Stiles che ha mantenuto la calma in una situazione di pericolo perchè l'adrenalina ha preso il posto della paura. Forse avrei dovuto renderlo noto nel capitolo ma vabbèè  ^__^ ancora mille grazie a tutti e Alla Prossima.. <3

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Capitolo 9
*** Sfuriata e pace fatta. ***


- Sfuriata e pace fatta.
 
Poco prima che Scott aprisse gli occhi, Stiles chiese come fosse avvenuto l'incidente e tra una parola e l'altra ha scoperto che il marito l'aveva disobbedito nonostante gli avesse chiaramente proibito di andare a lavoro perchè aveva una brutta sensazione. Tutti, specie Scott, sanno che la sensazione del marito è solo una scusa bella e buona. Sta di fatto però che le sensazioni di Stiles spesso diventano realtà. Troppo spesso. Passata la fase coccole, Stiles lo sgriderà e questo Scott lo sa bene, per questo, una volta rimasto solo con la madre che gli dava una rinfrescata veloce e lo aiutava a rivestirsi, iniziò a dare chiari segni di eccessiva preoccupazione.
- Mamma.. 
- Amore.. - Dice dolcemente Melissa accarezzandogli il viso per poi riempirlo di tanti bacini. E' pur sempre il suo bambino.
- Torni a casa con noi per favore? Magari con la scusa di Ben. Perchè vedi, ti spiego una cosa che tu forse non sai. Tuo genero non appena saremo a casa, mi sgriderà e tanto anche! Mamma ti prego aiutami. - Bisbiglia Scott onde evitare di farsi sentire da Stiles.
- Perchè bisbigli? - Chiede curiosa Melissa.
- Perchè ci sente benissimo, ricordi? - Chiede Scott.
- Oh beh, scusa se a volte dimentico di avere due lupi in famiglia. - Sbotta Melissa.
- Tralasciando il tuo Alzheimer che avanza.. vieni? 
- St..
- Shh! Mamma non chiamarlo! Dai, scusa! Scherzavo! Sai che ti voglio bene! Vieni a casa? - Chiede ancora Scott.
- Hai paura? - Chiede Melissa sorridendo con fare furbo.
- Sono terrorizzato mamma! Vedi. Lui aveva questa sensazione e mi aveva chiaramente detto di non andare a lavoro.. e..
- E tu l'hai fatto perchè sei un cretino e un irresponsabile. Avresti dovuto ascoltare tuo marito. Siete gli Alpha di ognuno di voi. Tu sei il suo Alpha. Lui è il tuo Alpha e se il tuo Alpha ti aveva chiaramente detto di non andare a lavoro e tu non l'hai ascoltato con il risultato che ti sei ritrovato su di un tavolo di lavoro di una clinica veterinaria rischiando la vita tua e quella dei tuoi figli e di tuo marito anche se è impossibile che muoia d'infarto e quella di tua madre e di tuo genero, che stavano davvero morendo d'infarto, allora si.. il tuo Alpha farà più che bene a sgridarti perchè te lo meriti. E no Scott, non verrò a casa. Tra marito e marito, mai mettere il dito. Ti voglio bene amore mio. - Lo riprende dolcemente Melissa per poi poggiargli un delicato bacio sulla fronte.
- Ciao amore di nonna. Ti amo tanto! - Continua Melissa baciando la pancia di Scott per poi uscire dalla stanza e andare a coccolare il suo nipotino ancora stretto tra le forti braccia del nonno. Stiles sta parlando con Deaton e una volta prese tutte le medicine lupesche e non, entrò nella stanza dove sta il marito con il figlio per mano che non vede l'ora di abbracciare il padre.
- Heii. - Dice dolcemente Scott.
- Papààà. - Strilla Ben andandogli incontro allungando le braccia verso il viso del padre per essere preso in braccio.
- Vieni qui vita mia. - Dice Scott prendendolo in braccio. Ben lo stringe forte!
- Ben scendi, papà ancora non sta molto bene! - Dice Stiles.
- No. - Piagniucola Ben.
- No, Stiles, amore mio, tranquillo! Sto bene! - Dice Scott.
- Deaton ha detto che non devi fare alcuno sforzo. Adesso andiamo a casa e da oggi comando io. - Dice serio Stiles. Scott annuisce con fare colpevole.
- Posso darti un bacino amore? - Chiede Scott con fare cuccioloso.
- No! Prima dobbiamo parlare! Adesso andiamo a casa. Non voglio stare qui un minuto di più. - Ordina Stiles!
Marito e figlio obbediscono!! Salutano. Ringraziano e se ne vanno a casa con la macchina dello sceriffo! Ovviamente, Stiles alla guida.
Scott sa che il marito è esausto. Avergli assorbito tutto quel dolore lo ha reso debole. Ben è stravolto e Scott sconvolto e debole.
Entrambi hanno bisogno di riposo.
- Vieni in braccio a papà amore!! Per favore!! - Dice Scott allungando le braccia nei sedili a sedere dietro per prendere il figlio che sorride per poi accoccolarsi nel petto del padre.
- Scusa se ti ho fatto spaventare vita mia. Non volevo. - Dice Scott.
- Lo so papà. - Dice Ben dandogli un bacio nella guancia. Il traffico a quest'ora è intenso e nell'attesa di arrivare a casa Ben chiude gli occhi e si addormenta stringendo con una manina quella di Scott e l'altra sulla spalla destra di Scott.
- Am..
- A casa Scott! A casa! - Lo interrompe Stiles!
- Ok. - Dice Scott annuendo come un qualsiasi beta farebbe col suo Alpha.
Un quarto d'ora dopo, finalmente arrivano a casa.
Ben è ancora tra le braccia di Scott che lo sta portando nella sua cameretta per poter dormire almeno qualche ora!
Stiles invece sta girando l'inversa del loro letto.
- Mettiti a letto. Devi riposare! Io vado a fare da mangiare. - Dice Stiles.
- Amore non ho fame! E anche tu dovresti riposare. - Si azzarda Scott. Stiles lo guarda male.
- Cioè, volevo dire, ho fame! Molta fame! - Si corregge velocemente Scott! Stiles ride con fare nervoso e se ne va mentre Scott si mette a letto.
- Qualcosa in particolare lupacchiotto? - Chiede Stiles dalla cucina.
- Vorrei mio marito qui accanto a me. Vorrei che mi urlassi contro perchè me lo merito e poi fare pace. Ecco cosa voglio. - Dice Scott sorridente. Sa che il marito, piano piano, lo sta perdonando. Anche se sa benissimo che la strada è ancora lunga.
- Arrivo subito! E non ti preoccupare, ti sgriderò proprio come hai detto a tua mamma ma prima di tutto devi mangiare per riprendere le forze.
- E se ti dicessi che non ho tutta sta fame?! - Si azzarda ancora, Scott.
- E se ti dicessi che non me ne frega un accidente? Ti devo ricordare che adesso comando io? - Chiede Stiles.
- Ok. Alpha, ho afferrato il concetto! Ricevuto! Però ti amo. - Dice Scott.
- Io no Scott ok? Io sono arrabbiato perchè fai sempre di testa tua. Sono tanto arrabbiato! Non mi ascolti mai! Quando ero incinto io, mi pare che ti abbia ascoltato quando mi hai chiaramente ordinato di non andare a lavoro! Non vedo perchè tu non lo abbia dovuto fare.. - Strilla Stiles entrando nella stanza con la cena tra le mani. La paura che ha avuto è davvero tanta!
- Mi dispiace vita mia. Ti prego, scusami! Non volevo, te lo giuro! Mi dispiace ma ti prego perdonami. Hai ragione! Sono uno stupido, un irresponsabile e sono il marito e il padre peggiore del mondo ma io ti amo! Ho avuto paura di avervi perso per sempre! Tutti e tre. - Piange Scott portandosi istintivamente una
mano sul ventre.
- Oh, al diavolo! Vieni qui da me vita mia! - Dice Stiles sedendosi nel letto e lasciando che il marito si lanci addosso a lui. Letteralmente!
- Scusami amore. - Dice Scott stringendolo forte a se.
- Non lo sei amore mio. Non lo sei. Sei invece il padre migliore del mondo e sei un marito eccezzionale! Ma ti prego. Non farlo mai più! E ti dico di più, da oggi fino a che non mi sarà passata la paura uscirai di casa solo se io sarò al tuo fianco e non guiderai. - Ordina dolcemente Stiles asciugandogli le lacrime per poi riempirlo di bacini.
- Ok vita mia! Tutto quello che vuoi!
- Bene. Adesso voglio che mangi! - Dice Stiles.
- Oh, no ! Ti prego. 
- Scott, per l'amor di Dio non..
- Sta zitto Stiles! - Dice Scott un secondo prima di scappare in bagno e rimettere, se possibile anche l'anima. Stiles ride scuotendo la testa con fare divertito e poi raggiunge il marito con la consapevolezza che saranno i nove mesi più lunghi della sua vita!
 
Piccolo spazio autrice:

Ok! Ciao :) io.. emh-emh! Ecco, non so che dire! Mi scuso per questo orrore e ringrazio chiunque sia arrivato fin qui! Come al solito un grazie speciale anche
ai miei fedeli recensori! Alla prossima.. <3

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Capitolo 10
*** Coccole. ***


Piccolo avviso: Questo potrebbe essere il penultimo capitolo.
 
- Coccole.
 
Erano i primi giorni di Maggio e la gravidanza di Scott procedeva a gonfie vele. Era incinto di quasi due mesi ormai e per colpa di Stiles si poteva già vedere un leggero gonfiamento al basso ventre di Scott che in questo momento era comodamente addormentato nel loro letto con il sole a scandargli il viso! Era pomeriggio e mentre Ben era nella sua cameretta a giocare e sbuffare, giocare e sbuffare ancora, Stiles era di sotto in cucina che lavorava! Troppo concentrato sul lavoro non si accorse che il figlio era sceso e lo aveva raggiunto, bisognoso di coccole! Quando vide che il padre stava lavorando però, decise di non disturbarlo e salì al piano di sopra per raggiungere Scott. Se non c'era uno a fargli le coccole, c'era sempre l'altro. Oggi però, anche l'altro non poteva dargli le coccole che voleva perchè stava dormendo! Triste, nel massimo del silenzio, si allontana dalla stanza per rinchiudersi nella sua e lasciare che delle lacrime scendano libere sul suo viso. Tutta la voglia che aveva di avere una sorellina, sembra improvvisamente sparita del tutto. Adesso Ben teme che i suoi papà si dimenticheranno di lui per occuparsi del nuovo arrivo e se accade, sarà solo colpa sua perchè è stato proprio lui a chiedere un fratello o una sorella. Passa un quarto d'ora buona nei suoi pensieri quando poi, stufo, con il suo pupazzo preferito tra le mani ripete la scena di prima. Scende in cucina e va dal padre che sta ancora lavorando. Non dice nulla e sale dall'altro che sta ancora dormendo. Questa volta però, invece di ritornare nella sua stanza, si accascia sul pavimento e con il visino triste, poggia una manina sulla pancia di Scott e inizia a parlare.
- Ben, amore ma che fai? - Chiede dolcemente Scott accarezzandogli i capelli mentre piano piano riconnette il cervello con il resto del mondo dopo due ore di sonno.
- Mi sento tanto solo papà. - Confessa Ben con il broncio in procinto di piangere. Scott sente la sua tristezza.
- Oh no, vita mia! Vieni qui da papà! - Dice Scott prendendo il suo bambino in braccio per consolarlo. Lo fa sedere sulla sua bacia e inizia ad accarezzarlo.
- Come mai ti senti solo? - Chiede Scott.
- Tu dormivi, papà lavora e non lo voglio disturbare ma ho voglia di coccole! Anche quando nascerà la sorellina o il fratellino io sarò solo. - Dice Ben.
- Ma cosa dici Ben? Tu non sarai mai solo. Mai e poi mai! Hai me, papà, i nonni e avrai anche la tua sorellina! Tanto è femmina amore, te lo dico io. - Spiega Scott.
- Non è vero perchè poi passerete tutto il tempo a fare tutti quanti le coccole a lei e di me vi dimenticherete. - Dice Ben.
- Non potremmo mai dimenticarci di te vita mia! E poi, mi dici come faremo a non coccolare anche te?! Così dolce, così paccioccone, terremoto, così tutto, ahh vita mia. Non potremmo vivere senza di te. Tu sei il centro del nostro mondo, chiaro? L'unica cosa differente è che ti troverai a condividere questo mondo assieme alla tua sorellina! Vi ameremo allo stesso modo! Ti amo vita mia. Ti amo troppo. - Dice Scott riempiendo il figlio di baci che finalmente sorride. Adesso è calmo.
- Sai cosa facciamo tu e io adesso? - Bisbiglia Scott al suo orecchio.
- Cosa? - Bisbiglia Ben all'orecchio del padre.
- Al mio tre ci mettiamo a gridare papàààà! Così sale da noi e ci facciamo tante, tantissime coccole tutti insieme e poi io lo sgriderò perchè non ha sentito che sei sceso giù perchè troppo impegnato a lavorare. Ci stai? 
- Siii! - Annuisce felice Ben. Scott inizia a contare con le dita e al tre iniziano a gridare fortissimo.
- Papààààààààààààààààààààà! - Gridano Scott e Ben.
Stiles non risponde ma entrambi sentono che sta salendo le scale per raggiungerli.
- Che c'è lupacchiotti? - Chiede Stiles.
- Abbiamo voglia di coccole. - Confessano entrambi con il broncio.
- Ahahah ok! Vi accontento! Ben, in mezzo su! - Dice Stiles coricandosi al loro fianco.
- Ben, vita mia ma sei matto? Cos'è sta storia che sei a maniche corte?! Non fa tutto sto caldo ancora. - Dice Stiles coprendo il figlio con la coperta.
- E' infatti Ben, te lo stavo dicendo io! Non esageriamo è! - Dice Scott dandogli un bacio nella guancia.
- Ma io ho caldooo! - Si lagna Ben.
- Allora ti metti la giacchettina. Se non la vuoi stai sotto la coperta. - Dice dolcemente Scott.
- Ok sto qui sotto ma anche voi! - Ordina Ben.
- Agli ordini lupacchiotto. - Dicono all'unisono i genitori accontentando la richiesta del figlio.
- Tu, stupido lupo da quattro soldi, sei un pessimo Alpha. - Lo sgrida Scott.
- Prego? - Chiede Stiles confuso mentre Ben ride di gusto.
- Hai capito benissimo! Prima nostro figlio è sceso da te perchè aveva voglia di coccole ma ti ha visto impegnato con il lavoro e se ne è andato. Mi dici come hai fatto a non accorgerti della presenza di tuo figlio?! - Chiede Scott ma con lo sguardo gli sta comunicando che lo sta sgridando solo per Ben che ancora non la smette di ridere.
- Scusami vita mia ti prego. Sono un tonto, sai?! Scusami. Ti amo troppo te lo giuro! - Dice Stiles mettendoselo sopra la pancia e abbracciandolo forte. Scott si fa più vicino e con un braccio avvolge tutti e due. Marito e figlio.
- Da bacino a papà tuo, vita mia! - Dice dolcemente Scott allungandosi verso il viso di Ben richiedendo un bacio a stampo che non tarda ad arrivare. Poi bacia anche Stiles.
- Tidny. - Dice Ben.
- Cosa amore? - Chiede Stiles.
- Tidny. - Ripete Ben.
- Ma cosa? - Chiede Scott.
- Uffaa! Papàà! Tidney. - Sbuffa Ben. Perchè i genitori non capiscono?
- Ma cos'è? - Chiede Stiles mentre a stento trattiene le risate per la faccia di Scott.
- Chi è. - Dice Ben.
- Ahh! Ma allora è una persona. - Cerca di capire Scott.
- Certo che lo è. E' tua figlia stupido lupo e poi sgridi a papà per non avermi sentito! Tu sei stupido per non aver capito che parlavo di tua figlia. - Si arrabbia Ben per poi coccolare Stiles che scoppia a ridere.
- Abbassa la voce nanetto! - Lo riprende Scott scompigliandogli i capelli.
- Non sgridare a mio figlio. - Dice Stiles.
- E' anche mio se per questo e lo sgrido quanto voglio. - Dice Scott.
- Nooo. - Urlano all'unisono Stiles e Ben per poi ridere di gusto assieme a Scott.
- Beh ma amore ti posso assicurare che come nome Tidny non esiste. Magari Sydney. - Tenta Stiles.
- E io che ho detto?! - Protesta Ben dando quindi conferma del pensiero di Stiles.
- La vuoi chiamare così se è femmina? - Chiede Scott.
- Ti papà. Tidney! - Dice Ben.
- Sydney, Ben! Sydney non Tidney! - Dicono entrambi i genitori. Il figlio scrolla le spalle e si mette il ciuccio per poi mettersi tra i due genitori e godersi le loro coccole. Ben era stanco per questo dopo nemmeno un quarto d'ora si addormenta. Stiles e Scott lo guardano estasiati.
- Sydney McCall-Stilinski. - Dice Scott.
- E' deciso. Tra 7 mesi verrà al mondo Sydney McCall-Stilinski. - Dice Stiles sorridendo al marito. Chiudono gli occhi e anche loro si addormentano.

 
Piccolo spazio autrice:

Amori, come ho accennato sopra, questo è probabile sia l'ultimo capitolo ma non è ancora detta l'ultima parola. Ad ogni modo, grazie a chiunque sia arrivato a leggere fin qui. Spero che abbiate gradito il capitolo e cope al solito vi do appuntamento alla prossima! Un bacione.

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Capitolo 11
*** E' femmina. ***


- E' femmina.
 
Il tempo è passato, Stiles è felice come mai prima d'ora, Scott e il suo pancino crescono sempre più a dismisura! E' incinto di sei mesi e ancora qualcuno si nasconde visto che non si sa se la famiglia McCall-Stilinski aspetta un maschietto od una femminuccia! Ben è un vero e proprio terremoto. Ha iniziato l'asilo ed è il bambino più felice del mondo! Sa che non può dire di essere lupo e sa anche che quando gli altri gli chiedono se è figlio unico, deve rispondere che sta arrivando una sorellina grazie a zia Lydia. Non può di certo dire che la sorellina nascerà da papà Scott come non può dire di essere nato lui stesso da papà Stiles. Sono tutti stupidi umani e non capirebbero mai. Per quanto Stiles e Scott lupi, lo siano diventati col tempo, a differenza di Ben che ci è nato lupo, loro sentono che la loro vita sia iniziata esattamente il giorno in cui Peter Hale ha morso Scott McCall e per Stiles il giorno stesso in cui fù trasmormato senza morso, grazie alla forza dell'amore. 
"Avrei dovuto mordere anche te quella notte Stiles. Lo sapevo io che avevi il richiamo del lupo." - Disse Peter quando seppe che Stiles fu trasformato. Stiles e Scott avevano paura a mandare Ben all'asilo, non per il suo essere lupo ma per il fatto che lui, a differenza di altri bambini ha due papà. Ha insistito tanto che alla fine ce l'ha fatta. Ha convinto i suoi genitori dicendogli che lui se ne frega del giudizio degli altri, che lui li ama da morire e non vorrebbe altri genitori al mondo e che comunque con zia Cora a fargli da maestra, non avrebbe avuto problemi! Oggi è il suo primo giorno e Scott e Stiles sono agitati. Cora sente la loro ansia e si avvicina a loro.
- Ziaaaa! - Strilla Ben gettando le braccia al collo di Cora.
- Ciao amore mio. - Dice Cora prendendolo in braccio e abbracciandolo forte.
- Sono così felice zia. - Dice Ben.
- Si amore, lo sento. Sento anche che i tuoi genitori lo sono un pò meno. Vi calmate ragazzi per favore? - Chiede Cora.
- Hanno paura che mi offendano perchè ho due papà ma io me ne fregherò. - Dice Ben.
- Ecco bravo. Tu si che capisci tutto amore! - Dice Cora.
- Allora lo affidiamo a te Cora. Mi raccomando. Se vedi qualcosa di strano, sai come calmarlo no?! - Chiede Scott.
- Scott ci sono nata come lui, ricordi? Saprò benissimo calmarlo ma non ci saranno problemi. Ne sono sicura. E poi è troppo piccolo! Tra un anno circa, quando avrà quattro anni avrete del lavoro da fare perchè passerà il tempo a mordere chiunque e senza motivo nei giorni che precedono il plenilunio.
- Ecco, appunto. - Dice Stiles.
- Ahahha. - Ride Ben.
- Che ti ridi tu nanetto, vieni qui amore, fatti abbracciare. - Dice Stiles strappandolo dalle braccia di Cora.
- Ma vuoi proprio andare amore? Non hai voglia di tornare a casa con noi? Ci mettiamo nel lettone, facciamo una scorpacciata di coccole. - Tenta Scott.
- No. - Agita la testa in segno di negazione Ben sorridendo felice.
- Ci mangiamo tanta, tanta cioccolata. - Tenta Stiles.
- Papà, no! Non mi convincerete. Zia andiamo? - Chiede impazziente Ben. Cora ride divertita. Ben saluta i genitori e tutto felice se ne va. Cora lo ha presentato agli altri bambini dicendo che è il suo nipotino e tutto è andato bene. Ben ha già detto a tutti i suoi compagni di avere due papà e che è orgoglioso di loro e nessuno gli ha dato problemi. Come aveva previsto, "il problema" non gli ha toccati minimamente. I tempi sono cambiati e Ben non può essere più felice di così. Visto che Scott, adesso non poteva farsi vedere più tanto in giro, Stiles lavorava da casa per fargli compagnia. Tanto era capo e nessuno gli avrebbe detto niente. Poi era un periodo morto e da fare c'era ben poco, per questo passa il resto della mattina con suo marito. Si coccolano, si baciano, praparano il pranzo e intorno alle 11:45 Stiles e Scott erano già davanti scuola per riprendere il loro bambino e tutti insieme andare da Deaton per l'ennesima egografia. Sono le 12:00 puntuali e Ben esce mano nella mano con un nuovo amico e sotto lo sguardo attento di zia Cora. Corre ad abbracciare i suoi papà e gli presenta il suo nuovo amico. Salgono in macchina e ovviamente, la prima cosa che fa Ben, dopo essersi assicurato che nessuno lo avrebbe visto, dai sedili posteriosi schizza in quelli davanti, andando in braccio a Scott per poter baciare la sua pancia.
- Ahh! Dio! - Urla Scott.
- Benn amore fa piano. - Dice dolcemente Stiles.
- Papà scusa! Ma come ho fatto a farti male? - Chiede triste Ben.
- Non sei tu amore! Oh mamma mia che male! - Dice Scott piegando la testa e prendendo respiri profondi.
- Amore ma che hai? - Chiede Stiles mentre accosta dove può per occupparsi del marito! Ben, per preucazione è andato dietro.
- Non lo so. Scalcia? E' possibile? - Chiede confuso Scott. Stiles scoppia a ridere.
- Si si è possibilissimo perchè non ci ho pensato prima. - Dice Stiles tra le risate.
- Lo trovi divertente? - Chiede Scott tenendosi una mano sulla pancia.
- No è che.. mh, dai! Non è la fine del mondo. - Dice Stiles.
- Ma fa male. - Piagniucola Scott.
- Papà se ti do bacino la bua passa? - Chiede tenero Ben. Stiles ride.
- Si amore vieni qui a darmi un bacino. - Risponde Scott. Ben obbedisce ma non bacia mica Scott.
- Ma non al bambino a me lo devi dare il bacino! - Dice Scott.
- Ecco. Contento?! - Chiede Ben dopo averlo baciato. Scott annuisce sorridendo. Stiles li osserva felice.
- Beh?! - Chiede Scott al marito.
- Non ho detto una parola. - Dice Stiles.
- E non hai nemmeno fatto niente se per questo. - Fa notare Scott.
- Oh! Certo, vuoi un bacino anche da me così passa bua, vero? - Chiede Stiles sorridendo.
- Sii! - Esclama felice Scott. Ma quale bua e bua. Scott farebbe di tutto per farsi baciare da suo marito. 
Stiles lo bacia e finalmente arrivano da Deaton che li sta aspettando con tutta la roba pronta.
Scott si stende sul lettino e mentre Deaton fa la sua visita, Stiles tiene in braccio Ben, nella trepidante attesa di sapere se il bambino è maschio o femmina.
- Allora, ci sono delle novità. - Sorride Deaton.
- E' femmina? - Strilla Ben.
- Shh! Amore che urli. - Dice Stiles visto che gli ha urlato proprio vicino all'orecchio.
- Non dirmi shh devo sapere se è maschio o femmina. - Dice Ben. Deaton ride. Stiles è "sconvolto".
- Io ti dico shh quanto mi pare e piace e smettila di rispondere. - Lo riprende Stiles.
- Scusa. - Dice pentito Ben. Scott sorride girando la testa più e più volte divertito mentre vede che il marito ha già riempito di baci il figlio.
Ma non l'aveva appena sgridato?
- Beh Doc, avevi detto che c'erano delle novità! Quali sono?! - Chiede Scott.
- Il bambino si è messo in posizione per nascere. - Risponde Deaton. Stiles sorride. Ben non capisce e Scott va in panico.
- Cosa? No, non scherziamo Deaton. No. Non sono ancora pronto ok? No no no. - Strilla agitandosi Scott.
- Scott..
- Amore sta calmo! Non sta nascendo. Ha detto solo che si è messo in posizione per quando nascerà tra tre mesi. A dicembre. - Spiega dolcemente Stiles. 
- Oh! - Dice Scott stringendo la mano del marito.
- Messa. - Dice Deaton.
- Cosa? - Chiedono all'unisono Scott, Stiles e Ben.
- Messa non messo. E' femmina. - Risponde Deaton! Adesso è proprio Stiles ad urlare di felicità mentre Ben si è appena buttato letteralmente addosso a Scott abbracciandolo che sta trascinando anche il marito in quell'abbraccio. Lo sapevano fin dall'inizio che sarebbe stata femmina.
- Beh, adesso dovete solo decidere il nome e aspettare tre mesi per vederla.
- Sydney. - Dicono in coro tutti.
- Sydney McCall-Stilinski. - Dice Scott.
Ringraziano Deaton e vanno a casa da Jonh, dove si trova in compagnia di Melissa. Si attaccano al campanello e Melissa, agitata come mai prima d'ora va ad aprire la porta.
- Che succede? - Chiede sconvolta Melissa.
- Mell, datti una calmata. Hai il cuore che sta per uscirti dal petto. Respira. - Sorride Stiles lasciandogli un bacio nella guancia e entrando in casa.
- Perchè sorridi? - Chiede Melissa.
- Perchè è il più bel giorno della nostra vita mamma. - Dice Scott baciando anche lui la madre.
- Nonna! I miei papà sembrano fuori dal mondo. - Dice Ben allungando le braccia verso il viso di Melissa chiedendogli chiaramente di essere preso in braccio. Melissa ovviamente lo fa.
- Che succede amore? - Chiede Melissa sorridendo.
- Oh! Credo di aver capito io! Credo che Stiles, Scott e Ben quando la lupacchiotta crescerà avranno un bel da fare. E' femmina. Per questo siete felici! - Dice lo sceriffo uscendo dal bagno.
- Siiiii! - Gridano tutti.
Melissa scoppia di felicità così come lo sceriffo. Si abbracciano e sorridono felici.

 
Piccolo spazio autrice:
 
Tadààààà! E' femminaaaaaaaaaaaaa :D Lo sceriffo ha ragione. Stiles, Scott e Ben avranno un bel da fare con Sydney! Sopratutto nell'età adolescenziale! Dolcezze.. non vi trattengo oltre! <3 spero il capitolo sia piaciuto e ci vediamo alla prossima dove assisteremo alla 
nascita di Sydney McCall-Stilinski. Un bacione. Vi amo lupetti!

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Capitolo 12
*** Tempo scaduto. ***


- Tempo scaduto.
 
Una volta detto a zia Lydia che nel branco si aggiungerà presto una lupacchiotta, Aiden si maledì mentalmente per aver scelto una compagna così fissata con la bellezza e tutto il resto! Passavano quasi tutte le domeniche in giro per negozi a comprare vestititi di ogni genere e cambiare il guardaroba di Ben per poi passare a casa di Stiles e Scott e riempirli di regali.
- Ziaaa! Sei arrivata! - Strilla Ben mentre Lydia lo ha già preso in braccio per coccolarselo.
- Si amore mio! Ti sono mancata? - Chiede Lydia.
- Tantissimo! - Risponde Ben sorridendo felice e schioccandogli un bacio nella guancia.
- Ti ho portato un regalino! - Dice Lydia riempiendolo di baci.
- Uno solo? - Fa del sarcasmo Aiden gettandosi con non curanza nel divano degli amici, stravolto, non prima di averli salutati, ovviamente. Stiles e Scott ridono di gusto.
- Lydia, sei la solita! Tu così ce lo vizzi. - Dice Scott.
- Aspetta che nasca Sydney e poi vediamo. - Dice Stiles.
- Tu stai zitto e dammi un bacio. - Ordina Lydia in direzione di Stiles che l'accontenta subito.
- Ciao Scott. - Sorride Lydia baciando anche lui e raggiungendo il marito sul divano, con ancora il nipote tra le braccia.
- Cos'hai zio? - Chiede Ben.
- Cos'ho? Amore, tua zia ha qualche problema nel cervello, ecco cos'ho! Sono stanco. - Risponde Aiden. Ben ride assieme ai genitori mentre Lydia tappa le orecchie al bambino per non fargli sentire certe cose.
- Visto che ho qualche problema al cervello, stasera vai in bianco. - Sussura Lydia.
- Cosa? - Strilla Aiden.
- Lydia, per l'amor di Dio! Chiudi quella bocca per favore! - Dice Stiles.
- Cosa vuoi?! Gli ho attappato le orecchie. - Dice Lydia.
- Non parlo per il bambino ma per qualcuno che ha gli ormoni a mille. - Dice Stiles. Scott si lecca le labbra.
- Scott. Frena i tuoi istinti perchè anche tu stasera vai in bianco. - Dice serio Stiles.
- Non esiste. - Dice Scott.
- Si che esiste invece. - Dice Stiles.
- Non puoi farmi questo. - Dice Scott.
- E' proprio quello che sto facendo invece. La fine è vicina ed è pericoloso! Adesso basta! Da qui fino a quando non nascerà Sydney dimenticati di quella cosa. - Dice Stiles.
- Vuoi scherzare? - Chiede Scott.
- No! Tu l'hai fatto con me e io adesso lo faccio con te. Non è la fine del mondo! - Dice Stiles.
- Uffaaaa! - Si lagna Scott. La decisione dell'Alpha ormai è stata presa.
- Ahah non vorrei essere al tuo posto, Scott! - Dice Aiden.
- Lo sarai tra qualche mese al suo posto. - Dice Lydia fin troppo seriamente. Stiles sorride avendo capito tutto.
- Cosa? - Chiede Aiden. Lydia annuisce.
- Ok. Questo è un sogno. Dillo a parole! - Dice Aiden.
- Aiden, tra quattro mesi siamo tre. Sono incinta di 5 mesi ma l'ho scoperto solo ieri. - Confessa Lydia.
- Fatemi capire, ha detto che tra quattro mesi divento papà? - Chiede Aiden.
- Si! - Risponde felice Stiles andando ad abbracciare la sua migliore amica. 
- Giù le mani da mia moglie! - Strilla Aiden gettandosi dolcemente addosso a Lydia per riempirla di baci ovunque e di dolce carezze mentre a stento, trattiene le lacrime dall'emozione a differenza della moglie invece che ha già iniziato a piangere. Anche Scott vedendo Lydia piangere la sta seguendo a ruota. Ben è confuso. Ha capito che presto avrà una cuginetta o un cuginetto oltre a una sorellina ma non capisce tutte ste le lacrime. Stiles gira la testa più volte divertito quando vede che Aiden sta guardando più che confuso Scott che sta ancora piangendo come un bambino. Si sa, ormoni!
- Ormoni, Aiden! Ormoni! Benvenuto nel club amico mio. - Dice Stiles mentre a stento trattiene le risate e va a coccolare il marito.
Ben scende dalle gambe di Lydia e prende il telefono di casa chiamando il nonno.
- Nonno ciao, dov'è la nonna?! - Chiede Ben.
- A lavoro amore, perchè? Tutto apposto? - Chiede lo sceriffo.
- No, non credo! Papà piange come un bambino perchè anche zia Lydia piange. Zio Aiden consola zia Lydia mentre papà continua a ridere dicendo ormoni. Cosa sono gli ormoni, nonno? - Chiede Ben.
- Emh, nulla di che amore. Non preoccuparti!
- Ma staranno bene, nonno? 
- Certo amore mio. Tra poco passa. Ma perchè la zia sta piangendo?
- Perchè come papà, anche lei è incinta e tra quattro mesi avrò un cuginetto o una cuginetta per me e un nipote o una nipote per i papà. - Spiega Ben!
- Ah! Capito amore! Capito! Fa tanti auguri agli zii da parte mia, ok?! 
- Zii! Nonno vi fa gli auguri.
- Si amore, abbiamo sentito! Grazie. - Risponde Aiden.
Ben saluta il nonno e chiude la telefonata!
I mesi sono trascorsi ormai. E' dicembre! Il 10 di dicembre per l'esattezza e Ben, è esattamente dieci giorni che come ritorna dall'asilo, accompagnato dalla nonna, o dal nonno, o spesso e volentieri da zio Derek o zia Cora, corre incontro ai suoi papà e dopo aver salutato velocemente Stiles si occupa di Scott.
1° Dicembre:
- E' nata? - Chiede Ben.
- No!- Risponde dolcemente Scott.
2° Dicembre:
- E' nata? - Chiede Ben.
- Non ancora amore. - Risponde Stiles.
3° Dicembre:
- E' nata?
- Direi di no. - Dice Scott.
4° Dicembre:
- E' nata? 
- Ben, amore, no! - Dice Stiles.
5° Dicembre:
- E' nata?
- Amore, ma la zia Cora all'asilo ti ha insegnato solo questa parola? No, non è nata. - Dice Scott. E' cinque giorni ormai che va avanti questa storia.
6° Dicembre:
- E' nata?
- Tu che dici, Ben? - Chiede Stiles facendogli notare il pancione di Scott.
7° Dicembre:
- E' nata? 
- Oddio! Qualcuno mi aiuti. - Dice esausto Scott. Non tanto per la continua domanda di Ben ma tanto per la gravidanza in se. Stiles ride. Comprende benissimo il marito.
8° Dicembre:
- E' nata?
- Pare di no Ben. - Dice Scott. Ogni giorno che passa è sempre più stanco.
9° Dicembre:
- E' nata?
- Ben, vita mia, io ti amo ok? Ti amo tantissimo! Ma non chiedermelo più! No, non è nata! - Dice Scott.
- Ma quando nasce allora? Deaton ha detto che sarebbe nata a dicembre. - Si lagna Ben.
- Dobbiamo dargli tempo amore! Quando vuol nascere nasce. Sono sicuro che se la smetti di chiederlo magari tra qualche giorno nasce. E' così che funziona sai? Smetti di volere una cosa e alla fine quella arriva. - Dice Stiles dolcemente. Ben annuisce e si siede in braccio a Scott.
10 Dicembre:
- Te lo chiedo per l'ultima volta! E' nata? 
- No amore, non ancora! Se non è nata ieri non credo che nascerà oggi! - Spiega dolcemente Scott.
Il giorno dopo, stranamente, la fatidica domanda che si aspettavano non è arrivata. Come il giorno dopo ancora quando Ben era all'asilo e lui era disteso nel letto con il marito che lo coccolava sempre più, quando ad un tratto sente qualcosa di strano. Dice al marito che va un attimo al bagno ma non appena si richiude la porta alle spalle, Scott, entra nel panico più totale.
- Stilessssssssssssssssssssssssssssssss! - Urla Scott. Il marito lo raggiunge in un tempo che è pari all'immediato.
- Ti prego, dimmi che me la sono fatta sotto. - Dice Scott.
- Emh, si direi ti direi di si, ma sappiamo tutti che non è così! - Dice Stiles sorridendo felice.
Il tempo è scaduto.
 
Piccolo spazio autrice:

Emh, si, vi ho lasciato sul più bello, scusate ma l'intento era proprio quello! Dolce Lydia. Amo Ben ^_^ bene, io ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e vi do appuntamento al prossimo capitolo. Un bacione lupetti. E scusate per il ritardo.

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Capitolo 13
*** Sydney McCall-Stilinski. ***


- Sydney McCall-Stilinski.
 
Scoot è nel panico, nel panico più totale, ha paura e male, tanto male, Stiles con una mano gli assorbe il dolore e con l'altra tiene il volante mentre il più veloce possibile ed inimmaginabile tenta di arrivare alla clinica. Deaton è già stato avvisato. Melissa anche e visto che era nei paraggi, arriva alla clinica nel momento stesso in cui anche Stiles e Scott fanno il loro arrivo.
- Amoriii. Come state? - Chiede emozionata Melissa.
- Tu che dici mamma? - Strilla Scott ringhiando e mostrando gli occhi rossi.
- Stiamo bene Mell. Tranquilla! - Dice Stiles. Anche lui ha gli occhi rossi per il dolore che sta levando al marito.
- A me non sembra. - Dice Melissa sgrandando gli occhi. A volte davvero dimentica di avere due lupi in famiglia.
- Non sto bene infatti mamma, non sto bene! Ma perchè fa così male Deaton per l'amor di Dio fa qualcosa. Sono un lupo non dovrei sentire male. - Urla Scott.
- Amore, piantala di urlare. Ci sentiamo benissimo. - Urla Stiles. Lui soprattutto ci sente benissimo.
- Ben! Amore, Ben! - Dice Melissa a Stiles.
- Ho già chiamato Derek, tranquilla. Qualcuno ha avvisato papà? - Si chiede Stiles.
- Oddio! Che sbadata che sono. Non vorrebbe mai perdersi la nascita della sua nipotina. - Dice Melissa mentre chiama Jonh e gli da la lieta notizia.
- Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! - Urla Scott con le lacrime agli occhi.
- Sono qui amore. Quante storie fai però, accidenti. Tutti partoriscono ok? Io ho partorito, Stiles ha partorito. Non mi sembra abbia urlato così tanto. C'ero anche io. - Dice Melissa.
- Si Mell, lo sappiamo tutti che c'eri anche tu. Hai passato metà del tempo ad asciugarmi il sudore dalla fronte, stringermi la mano e riempirmi di baci proprio come stai facendo adesso con Scott. - Ricorda Stiles.
- Certo. Io vi amo da morire vite mie. - Dice Melissa baciando entrambi.
Scott ha smesso di urlare ma ha iniziato a piangere. Come per Stiles le sue lacrime sono un misto di emozioni. Amore, paura, gioia, dolore, felicità. Tutto.
- Dov'è? Dov'è la mia nipotina? - Strilla lo sceriffo entrando in scena.
- Non è ancora nata. - Spiega Melissa.
- Ciao amori miei. - Dice lo sceriffo baciando Stiles e Scott e salutando Deaton.
All'asilo nel frattempo Derek entra nella stanza dove si trova Ben e la sorella Cora.
- Derek? - Dice Cora sorpresa di vederlo li. Quando Ben nota Derek lascia i giochi e corre ad abbracciarlo.
- Zioooooooo! - Dice Ben gettandogli le braccia al collo.
- Ciao amore mio! - Dice Derek stringendo il nipote tra le braccia.
- Come mai sei qui? Manca ancora qualche ora prima della fine della scuola e poi oggi non dovevo tornare a casa con la nonna? - Chiede Ben con fare curioso.
- Si è vero, ma se tua zia ti da il permesso di uscire, adesso, io e te, piccolo lupacchiotto, andiamo a conoscere la tua sorellina. - Risponde Derek.
- E' nataaa? - Strillano felici e all'unisono Ben e Cora.
- Ci siamo quasi. Allora, zia? Me lo posso portare via? - Chiede Derek.
- Non se non mi dai un bacino prima, amore mio, vieni qui dalla zia. - Scherza Cora. Ben coccola velocemente la zia per poi tornare dallo zio e riempirlo di domande dal tragitto dell'asilo alla clinica. Derek sorride.
- Amore, non lo so. - Dice dolcemente Derek all'ennesima domanda di Ben.
- Avete avvisato zia Lydia? - Chiede Ben.
- No amore, lo faremo un pò più tardi. Sai che Nathan è nato prima del previsto no? E che ci sono state delle complicazioni con il parto? - Chiede Derek.
- Si! Ma adesso Nathan ha un mese zio. Sta ancora male? - Chiede Ben.
- No. Sta benissimo amore. - Dice Derek.
- E la zia? 
- Anche lei sta bene. Ti prometto amore, che appena arriviamo alla clinica, se Sydney sarà già nata, la chiamerò io stesso ok? Nessuno ha voglia di sentire le sue urla, vero? - Chiede Derek.
- Verissimo. Ti voglio bene zio. - Dice Ben schioccando un bacio nella guancia a Derek non appena lui lo piglia in braccio per entrare nella clinica.
- Anche io amore mio. Tantissimo. - Risponde Derek imitando il gesto del bambino.
Non appena mettono piede dentro la clinica si sente il pianto di una bambina.
- E' nata. - Dice Ben.
- Sii. - Risponde Derek.
Qualche secondo dopo Ben ha già raggiunto i genitori e la sorella e tutti sorridono felici.
- Benvenuta al mondo Sidney McCall-Stilinski. Io e papà ti amiamo da morire. - Dice Scott stringendola forte a se.
 
Piccolo spazio autrice:

E con questo, cari lettori, siamo arrivati alla fine di questa storia che personalmente, si può dire, ho amato più dell'altra.
No, scherzo, assolutamente! L'altra mia storia collegabile a questa:
Quando l'amicizia lascia il posto all'amore.
E' stato il primo amore. Non nego di aver amato anche questa, insomma, mi sono divertita tantissimo a scrivere entrambe le due
storie che a quanto pare, sembra siano piaciute. Io vi rinnovo i miei migliori ringraziamenti e vi do appuntamento alla prossima
storia. Un bacione. Vi amo lupetti! <3 Grazie a tutti.
Ringrazio in particolar modo
- Tallutina.
- Drarry 80.
- MariannaTulli.
- AnnaMARIA1997.
Grazie di cuore. Questa storia è per voi.

 

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