My real life is just begun

di NataLove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una madre ***
Capitolo 2: *** Ansie e paranoie ***



Capitolo 1
*** Una madre ***


Tu Sei l'unico di cui ho bisogno
La strada verso casa è sempre lunga
ma se sei vicino a me terrò duro
Sei l'unico di cui ho bisogno
La mia vita vera è appena cominciata
Perché non c'è niente come il tuo sorriso
fatto di sole
(Shakira - The One)

 


Era stata una giornata piena di impegni ed emozioni per Claudia. Il pensiero che fosse ancora incinta dopo tutto quello che era accaduto le martellava la mente. Era lì a ripetersi in continuazione “Sono incinta”, ma più se lo ripeteva, più non poteva crederci. Dopo che aveva abortito ai tempi dell’università, non aveva più neanche accarezzato l’idea di diventare madre un giorno, ma da quando Gabriel aveva scelto di stare con lei rinunciando al sacerdozio, il sogno di creare una famiglia con lui diventava sempre più prepotente. Dopo il lavoro aveva deciso di passare per il parco prima di tornare a casa. I suoi occhi erano come delle calamite che non si staccavano dagli sguardi di quei bambini così belli e innocenti. Guardava le loro madri con gli occhi colmi di gioia nel vederli giocare. Proprio lei, sempre scettica e intollerante, che non credeva si potesse provare un amore così grande per un figlio, adesso si ritrovava lì a comprenderlo. Sentì il cuore batterle forte, proprio come durante un colpo di fulmine: si era innamorata del suo bambino. Dopodiché, seduta su una panchina, cominciò a fantasticare “Magari sarà bello come il suo papà, avrà i capelli rossi e gli occhi azzurro cielo come i suoi... Di me vorrei che ereditasse la tenacia, la forza di non arrendersi mai, neanche nei momenti più cupi della vita… Di una cosa sono certa: Sarà un maschio, lo sento”. Ritornata alla realtà diede uno sguardo all’orologio e vide che si era fatto tardi. Poi prese il cellulare dalla borsa e trovò una chiamata persa da parte di Gabriel. Lo richiamò ma lui non rispose. S’incamminò verso casa e cominciò a pensare al modo in cui l’avrebbe detto a Gabriel. “Amore, sai sono incinta?! Ma no Claudia, non fare la cretina, non si annuncia così una gravidanza… Ma come si fa allora? Non posso essere troppo diretta, ma neanche troppo pedante.. odio i giri di parole! “. Mentre pensava a tutto ciò si ritrovò sotto casa, aprì il portone e salì le scale a piedi. Arrivata fuori la porta di casa sentì dei rumori: Gabriel era in casa. Prese la chiave e prima di inserirla nella serratura fece un respiro profondo. Dopo qualche secondo inserì la chiave ed entrò. “Claudia sei tu?” urlò Gabriel dalla cucina. “Amore che domande fai? Certo che sono io! Mica i ladri aprono la serratura con le chiavi?” gli rispose Claudia durante il percorso dal corridoio alla cucina. Poi si avvicinò a Gabriel gli diede un bacio sulle labbra. Poi disse: “Tu ai fornelli?! Non pensavo sapessi cucinare, ero convinta che fossi il tipo da ristorante sia a pranzo che a cena”. “Dottoressa Munari non mi sottovalutare, io sono l’uomo dalle mille risorse” le rispose Gabriel. “ E’ per questo che ti amo” affermò Claudia avvicinandosi per dargli un altro bacio, questa volta decisamente più passionale del precedente. Poi Claudia gli chiese: “Amore come mai non mi hai risposto prima?”. “Ho il cellulare in salotto, mi sto dando anima e corpo alla preparazione della cena” rispose lui. “Ma che bravo il mio chef!” asserì Claudia, che subito dopo si fece più seria e dopo un altro respiro profondo ricominciò a parlare: “Gabriel, non mi hai detto la cosa più importante… Com’è andata alla Congregazione?”. Gabriel si staccò dai fornelli e si volse verso Claudia dicendo: “Volevano che dirigessi il Direttorio… ma non ho accettato. Claudia, io ho fatto la mia scelta e non torno indietro. Voglio passare il resto della mia vita con te, voglio sposarti, voglio avere dei figli con te… Sempre se tu lo vuoi”. Claudia si avvicinò e gli diede un altro bacio. “Devo prenderlo come un sì?” chiese Gabriel. “Tu che dici?” rispose una Claudia sorridente come mai prima d’ora. Gabriel ricambiò il sorriso poi le chiese: “Non mi hai detto com’è andata in ospedale. Allora?”. Claudia: “Bene.. benissimo, il medico ha detto che sono sana come un pesce… Oh si sta bruciando il sugo!!”. Gabriel corse ai fornelli e intanto Claudia voleva prendersi quasi a schiaffi. Aveva avuto l’occasione per confessargli che era incinta e invece aveva pensato al sugo che stava bruciando. Dopo qualche minuto Gabriel l’avvisò che la cena era pronta, ma Claudia non aveva fame, solo una leggera nausea. Nonostante questo si sforzò di mangiare perché Gabriel era stato tutto il pomeriggio ai fornelli e non le andava di farlo rimanere male. Durante la cena parlarono del più e del meno, ma del lieto annuncio neanche l’ombra. Improvvisamente Claudia corse in bagno, colta da un attacco di nausea più forte del precedente. Gabriel si diresse verso il bagno e restando fuori disse: “Claudia, tutto bene?”. “Sì, sì, non preoccuparti, ora esco”. Dopo qualche minuto uscì e Gabriel le disse: “Era così male la mia cena?”. Claudia: “Ma no stupido, la cena era ottima. Secondo me è quest’influenza che gira in questi giorni”. Gabriel: ”Ah bene, adesso oltre allo chef devo farti anche da dottore?!”. “ Beh vedi il lato positivo, possiamo fare il dottore e l’ammalata” rispose Claudia con aria maliziosa. “Ah beh, se la metti così non posso rifiutare” affermò Gabriel mentre si avvicinava per baciarla. Si diressero verso la camera da letto e fecero l’amore. Prima di addormentarsi, Claudia passò qualche minuto osservando Gabriel che già dormiva. Era così bello… così dolce… era l’uomo che amava… era il padre del bambino che portava in grembo e questa cosa avrebbe dovuto dirgliela il prima possibile.

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Capitolo 2
*** Ansie e paranoie ***


“Amore svegliati.. è ora di alzarsi!” sussurrava dolcemente Gabriel alla sua donna. “Di già? Lo dico io che la notte passa troppo velocemente”, disse una Claudia ancora tanto assonnata. “Tesoro ma se stai dormendo tantissimo in questi giorni! Stai diventando un ghiro” le rispose lui. “Ehi ehi io un ghiro?! Bada a come parli!” disse Claudia facendo finta di essere offesa. Gabriel si avvicinò e le diede un bacio poi si alzò dicendo: ”Vado a preparare la colazione.. tu alzati però”.
Alla parola colazione Claudia sentì una forte nausea. Ebbe la forza di sedersi in mezzo al letto e cominciò a chiedersi fino a quando queste nausee l’avrebbero perseguitata, ma soprattutto quando l’avrebbe detto a Gabriel. Nel pomeriggio aveva appuntamento col dottore e l’avrebbe accompagnata la sua migliore amica e collega Teresa che sicuramente l’avrebbe consigliata e rassicurata.
“Amore la colazione è pronta, alzati!!” era la voce di Gabriel che la distoglieva dai suoi pensieri riportandola alla realtà. “Arrivo amore!” gli rispose lei mentre si alzava dal letto.
“Ma c’è qualcun altro a colazione con noi?” disse Claudia spalancando gli occhi. “No, siamo solo noi due, perché?” rispose Gabriel un po’ turbato. “No perché hai preparato tanta di quella roba da poter sfamare un intero reggimento!” controbatté lei. “Ma dai, adesso siediti e facciamo colazione” le ordinò Gabriel sorridendo. Claudia si sedette e iniziò a mangiare, ma dopo qualche boccone non riuscì a trattenere la nausea e corse in bagno.
Ancora una volta, come la sera precedente, Gabriel accorse fuori alla porta del bagno per chiederle se era tutto a posto. “Si tesoro è tutto ok, adesso esco” lo tranquillizzò Claudia.
Dopo qualche minuto Claudia uscì dal bagno e ad aspettarla c’era sempre Gabriel che non si era mosso di lì neanche per un secondo e che le chiese “Claudia non ti sembra il caso di chiamare il dottore?”. “Ma no dai, è solo influenza, tranquillo” rispose lei. “No Claudia, non sono tranquillo, è da giorni che stai così, oggi andiamo dal medico” affermò un severo Gabriel.
Claudia iniziò a pensare ad una scusa da dirgli e subito attaccò dicendo:” No oggi ho tanto lavoro, dopo lo chiamo da studio e ti faccio sapere che mi ha detto ok?”. “Ok allora aspetto la tua chiamata più tardi. Adesso corro in facoltà che è tardissimo, ti amo” rispose lui prima di darle un tenero bacio.
La mattinata di Claudia trascorse velocemente tra i vari appuntamenti coi suoi pazienti. Verso ora di pranzo chiamò Gabriel per dirgli che il medico le aveva prescritto un medicinale che in pochi giorni l’avrebbe fatta tornare sana come un pesce.
Durante la telefonata entrò nello studio Teresa. Quando Claudia staccò la chiamata, Teresa con aria di dissenso le chiese: “ Ma come, ancora non gliel’hai detto? Ma cosa stai aspettando Claudia?”. Claudia si alzò dal divano dicendo: “Teresa no, non gliel’ho ancora detto. E’ che non trovo il coraggio. Sono solo poche settimane che Gabriel ha lasciato il sacerdozio per me, anche se non lo da a vedere è frastornato, ancora deve abituarsi a questa nuova condizione. Dicendo questo non voglio biasimarlo, anzi… lo ammiro tanto perché ha avuto il coraggio di ribellarsi contro tutto e tutti per rendere possibile il nostro amore. Ieri sera quando sono tornata a casa mi ha detto che vuole sposarmi e avere dei figli, ma sarà davvero pronto per diventare padre?”. Teresa le si avvicinò, la prese per mano e le disse: “Claudia, se devo essere sincera non so che dirti, non posso immedesimarmi nella tua situazione, ma di una cosa sono certa: Gabriel ti ama e quando saprà del bambino lo amerà immensamente dal primo istante, proprio come è successo a te quando hai saputo di essere incinta. E adesso andiamo dal medico prima che si faccia tardi!”.
 “Signora il bambino sta benissimo, la gravidanza non potrebbe procedere meglio di così” affermò il medico a una Claudia ancora commossa dopo aver visto nel monitor il suo bambino.
Dopo la visita Claudia e Teresa andarono in un bar per prendere un caffè. Claudia non staccava gli occhi da quell’ecografia, la prima foto del suo bambino.. il bambino di Gabriel.
Tra una chiacchiera e l’altra all’improvvisò squillò il cellulare di Claudia: era Gabriel.
Gabriel: “Come ti senti amore?”.
Claudia: “Amore sto bene, tranquillo, adesso sono con Teresa, ci siamo prese una pausa e tra poco ritorniamo a studio. Mi vieni a prendere stasera?”
Gabriel: ”Tesoro ti ho chiamato anche per questo, stasera torno più tardi perché devo prima passare da Alonso che deve prestarmi alcuni libri, ma per le 9 dovrei essere a casa”.
Claudia: “Ah ok, allora a stasera. Ti amo”.
Gabriel: ”Ti amo anch’io. A stasera”.
Dopo di che Claudia ricominciò a guardare l’ecografia, poi guardò negli occhi Teresa e le disse: “Stasera glielo dirò, non posso più nasconderglielo.. non posso più nascondermi dietro queste paranoie. Hai ragione, Gabriel sarà un padre meraviglioso e amerà dal primo istante questo figlio, proprio come ho fatto io”.  Teresa le sorrise e disse: “Brava Claudia, vedrai che appena lo dirai a Gabriel ti sentirai molto meglio”. Claudia annuì.
Dopo qualche minuto le due colleghe si diressero al loro studio dove trascorsero le ultime ore del pomeriggio ad aiutare i loro pazienti.
Al termine della giornata lavorativa Teresa accompagnò Claudia a fare la spesa e poi a casa. La nostra psicoterapeuta aveva intenzione di preparare una cena romantica per quella che sarebbe stata una delle serate più importanti della sua vita, una serata che avrebbe cambiato radicalmente quella di Gabriel.

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