Si innamorarono dieci volte senza saperlo

di CHAOSevangeline
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Indice ***
Capitolo 2: *** Di quando Yamuraiha perse il suo prezioso filtro d’amore ***
Capitolo 3: *** Una promessa va sempre mantenuta ***



Capitolo 1
*** Indice ***


Salve a tutti!
Questo primo capitolo mi servirà da indice per questa raccolta SharrYamu ~
Sono solita inserire note specifiche – se ce ne sono – in ogni capitolo, però preferirei elencare quelle generali qui: queste fan fiction non seguono alcun filo logico comune e dubito fortemente – molte idee sono ancora in cantiere, quindi non ho nessuna certezza! – che one-shot dello stesso genere saranno una il proseguo dell’altra.
In questa raccolta ho intenzione di inserire varie tipologie, ma comunque verranno segnalate sia qui ogni qualvolta aggiornerò che prima della fan fiction in un apposito specchietto, in modo che possiate capire subito se possono rientrare nei vostri interessi o meno.

Vorrei precisare che sono arrivata quasi alla fine della seconda serie dell’anime, ergo sono totalmente disinformata per quanto riguarda il manga attualmente, lo ammetto. Quindi, se verranno fatti accenni a questi due personaggi, almeno nelle prime storie che posterò, non li sfrutterò perché non ne sono a conoscenza!

Le AU saranno un po’ di tutti i generi; cercherò di ricreare ambienti che vadano bene per questi due personaggi!

Detto questo, a voi la lista delle storie attualmente postate:
  • Di quando Yamuraiha perse il suo prezioso filtro d’amore;
Raiting: Verde.
Generi: Fluff, romantico.
  • Una promessa va sempre mantenuta;
Raiting: Verde.
Generi: Fluff, romantico
, malinconico.
Avvertimenti: AU.

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Capitolo 2
*** Di quando Yamuraiha perse il suo prezioso filtro d’amore ***


Raiting: Verde
Generi: Fluff, romantico.



Di quando Yamuraiha perse il suo prezioso filtro d’amore
 
 
 
Sharrkan aveva l’insolita abitudine di sedersi sempre accanto Yamuraiha, intorno al lungo tavolo sempre riccamente carico di pietanze nel palazzo di Sindbad.
Potevano aver litigato la mattina, il pomeriggio o anche fino a pochi attimi prima di entrare nel salone: Sharrkan si sarebbe sempre seduto lì.
A Yamuraiha questo non sembrava dare particolarmente fastidio, o meglio, non lo manifestava più di quanto non facesse in reazione ad altri gesti del ragazzo.
Quella sera comunque, Sharrkan si stava dedicando a passeggiare per il lungo corridoio che conduceva al terrazzo, tenendo saldamente in una mano, furtivamente nascosta dall’ampia manica della sua casacca, una boccetta dalla forma particolare quanto il tappo che ne richiudeva il collo di vetro.
Aveva parlato con Pisti, più che altro scherzando, della possibile esistenza di un filtro d’amore; la ragazza sembrava essere particolarmente ferrata in merito e, quasi come se avesse voluto essere certa che Sharrkan ne sapesse il più possibile, aveva continuato a parlargliene fino allo sfinimento.
Non che normalmente si annoiasse ad ascoltarla, ma quella volta doveva aver manifestato un interesse particolarmente brillante ed era stato proprio questo a tradirlo.
Forse però, in un certo senso, era proprio quell’interesse ad essere degno di venire ringraziato; “Credo che Yamu abbia una di quelle pozioni nel suo studio! Se non hai nulla da fare potresti anche darci un’occhiata!”
Così ecco che, dopo aver controllato che la maga se ne fosse uscita con intenzioni che l’avrebbero tenuta lontana per diverso tempo, Sharrkan si era intrufolato nel suo studio.
Il panorama di libri, bastoni, leggii e altro l’aveva così disorientato che per un attimo Sharrkan aveva pensato bene di desistere e ritornare sui propri passi. Non c’era niente lì dentro che gli ricordava particolarmente un ambiente magico, ma trasudava la presenza di Yamuraiha ed era forse questa a metterlo così tanto in soggezione.
A dire il vero non sapeva che cosa cercare di preciso; non aveva mai saputo che i maghi fossero in grado di racchiudere un qualche effetto magico all’interno di un liquido – come immaginava fosse il filtro di cui gli aveva parlato Pisti –, ma non faticava a crederci considerando che con Yamuraiha nei paraggi anche un granello di sabbia avrebbe potuto accogliere dentro di sé un quantitativo spropositato di magia.
L’ordine della maga gli era fortunatamente venuto in aiuto e così, dopo aver spostato boccette e boccettine sapientemente riposte su uno scaffale, Sharrkan ne aveva individuata una che sul corpo di vetro portava un’etichetta sormontata da un’elegante calligrafia. “Filtro d’amore”.
Non c’erano le istruzioni e da bravo impulsivo qual’era, lo spadaccino non aveva la benché minima intenzione di perdere tempo a cercarle. Sistemò in tutta fretta le altre ampolle e uscì dalla stanza, attento a non rompere nulla.
Avrebbe tanto voluto sapere per quale ragione Yamuraiha avesse deciso di preparare e custodire tanto gelosamente – gelosamente era un’opinione che aveva aggiunto in tutta libertà Sharrkan, visto quanto aveva faticato a trovare quella boccetta perché nascosta – un filtro d’amore: che avesse bisogno di essere ricambiata da qualcuno?
Era stata proprio quella domanda a spingerlo a vagare verso il terrazzo per riordinare le confusionarie idee che si erano fatte largo nella sua mente: se doveva essere sincero, non sapeva quale forza l’avesse spinto ad inoltrarsi tanto coraggiosamente nello studio di Yamuraiha, né tantomeno cosa gli avesse fatto rubare quel filtro con l’intenzione di usarlo. Perché alla fine Sharrkan non si era impadronito della boccetta per semplice diletto: i sentimenti che provava per Yamuraiha gli erano ormai fin troppo chiari, ma anche se era lui il primo a celarli dietro il proprio comportamento perennemente infastidito e litigioso che mai negli anni era cambiato, non riusciva nemmeno a sperare nell’idea che per la maga valesse lo stesso.
L’impulsività gli avrebbe anche potuto impedire di pensare a cosa sarebbe potuto accadere usando quella boccetta, ma improvvisamente il pensiero che Yamuraiha potesse essere effettivamente innamorata di qualcun altro e che quel qualcuno sarebbe stato la fortunata vittima su cui usare quel filtro, gli aveva fatto realizzare quanto egoistico fosse il suo piano.
Avrebbe dovuto riportare indietro quell’oggetto, ma si rese conto di non poterlo fare quando una voce fin troppo familiare gli si rivolse in modo brusco.
« Hai anche bisogno di una balia che ti ricordi che è ora di cena, adesso? »
Riuscì a nascondere miracolosamente dietro la schiena la boccetta tanto rimirata, poco prima di voltarsi verso Yamuraiha.
« Non se la balia sei tu. »
Vide lo sguardo contraddetto della maga.
La vide fissarlo qualche attimo come per realizzare cosa gli aveva effettivamente detto e poi gonfiare le guance indispettita.
« E chi altri pensi voglia farti da balia?! » si tradì con quella frase e si morse il labbro, sperando che Sharrkan non se ne accorgesse.
« Le mie amichette, ovviamente! »
Perché Yamuraiha fosse tanto avversa al parlare delle sue ammiratrici, Sharrkan non lo capiva, troppo convinto di non avere speranze.
 
Sharrkan aveva l’insolita abitudine di sedersi sempre accanto a Yamuraiha anche un mese dopo aver rubato il filtro magico, intorno al tavolo del palazzo reale di Sindria.
Yamuraiha si era recentemente lamentata della sparizione di una delle sue misteriose boccette ed erano subito state avviate delle ricerche su dove potesse essere finita; fortunatamente il tutto si era concluso senza che qualche innocente venisse ingiustamente incolpato nonostante il filtro non fosse mai ricomparso.
In fin dei conti, non esisteva nemmeno più: aveva irrigato generosamente il vaso di una pianta la stessa sera in cui Sharrkan l’aveva sottratto dai meandri di uno degli scaffali della maga e ora ne rimaneva solo il contenitore, accuratamente custodito da Sharrkan in uno dei cassetti della sua scrivania.
L’aveva voluto tenere per ricordare meglio che il destinatario di quella pozione era lui e che probabilmente Yamuraiha l’aveva pensato tutto il tempo, mentre la preparava.
Tutti si chiedevano come mai quella sera i due fossero tanto calmi, perché non si stessero spintonando e pizzicando come due bambini.
In fin dei conti come avrebbero potuto, con le dita intrecciate e nascoste nell’ombra del tavolo?






Angolo~
E' il primo capitolo, quindi nonostante tutto credo che un piccolo angolino sia doveroso (?)
Ci tengo a dire che èla prima volta che pubblico qualcosa in questo fandom e su questa coppia (LA MIA OTP DI MAGI, L'ADORO DAVVERO) e spero di essere stata abbastanza brava da renderle giustizia ;__;
Spero tanto che vi piaccia e in un vostro possibile commento per sapere cosa ne pensate!
Conto di aggiornare al massimo la settimana prossima con la seconda shot della raccolta, comunque.

Alla prossima!
CHAOSevangeline

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Capitolo 3
*** Una promessa va sempre mantenuta ***


Raiting: Verde
Generi: Fluff, Romantico, Malinconico
Avvertimenti: AU


Una promessa va sempre mantenuta
 
 
 
La durezza dell’orgoglio di Yamuraiha era sempre stata paragonabile a quella di una pietra preziosa; se qualcuno avesse cercato di infrangerla, quasi certamente si sarebbe ferito per la sua resistenza. Eppure, quella volta, era stato diverso. L’uomo accanto a lei non era stato minimamente toccato dalla sua forza d’animo e anzi, l’aveva trascinata davanti a un bivio sconosciuto, l’aveva messa di fronte a una scelta che mai le era stata nemmeno proposta: seguire ancora le regole, o fare finalmente ciò che desiderava.
Era dovuta scendere da tempo a patti con l’idea che qualcuno fosse finalmente riuscito a giungere al centro del cuore della temeraria Yamuraiha e ne avesse tirato fuori la giovane che non si era mai concessa di essere per le pretese familiari.
Che in verità la cosa più appropriata da dire fosse un grazie?
La sedia della sala insegnanti non era mai stata scomoda come in quel momento, l’aula mai così fredda e i suoi occhi tanto appannati dalle lacrime.
Aveva scordato quand’era stata l’ultima volta che le erano diventati lucidi di fronte a qualcuno, forse non era nemmeno mai successo.
“Sii perfetta, non far trapelare nulla!”
Per questo la paura che le sue lacrime venissero scoperte le aveva fatto abbassare il capo verso la gonna della divisa che drappeggiava ordinatamente le sue gambe, mentre i capelli dall’insolito colore verde acqua le ombreggiavano il volto.
Che sciocca, e dire che con lui sapeva di poter essere se stessa.
Il disagio era palpabile quasi quanto l’aroma di caffè che si espandeva dal bicchiere di plastica tenuto da una mano dalla carnagione abbronzata che si stava rifiutando di guardare.
« Avanti Yamu, non smetteremo di vederci. » negare quell’eventualità fece più male. « Anzi, le cose potrebbero anche diventare più facili. »
Era ovvio che non sarebbe stato così, almeno in parte.
L’accademia dove Yamuraiha studiava apparteneva a suo padre e lei, in qualità di studentessa modello partecipava a ogni lezione, prendeva voti eccellenti, frequentava il massimo consentito di corsi pomeridiani e alloggiava nel dormitorio che aveva un coprifuoco alquanto rigido, anche per lei. Soprattutto per lei.
Aveva scordato da quanto tempo quell’indisciplinato fosse diventato un suo professore; ne doveva sostituire un altro, all’inizio pareva che sarebbe rimasto per qualche settimana e Yamuraiha aveva davvero tirato un sospiro di sollievo: le sue lezioni erano sì spiegazioni, ma anche tanto divertimento e battute che la gelida rappresentante di classe non sembrava né comprendere, né approvare.
“Ma lo fai perché sei così o ti costringono, Yamuraiha?”
Fu quella domanda – forse perché tanto inconsapevolmente attesa? – a farla riflettere. Aveva impiegato qualche nottata di ponderazione per decidere se buttare la disciplina di una vita per divertirsi di più e fortunatamente la scarsità di sonno sembrò portarle il giusto consiglio.
Per questo quell’uomo inizio a piacerle. Sempre di più.
Cominciò a sperare che quelle poche settimane diventassero mesi e fortunatamente, fu così.
« Stai mentendo. » un sussurro gelido sgusciò dalle sue labbra e Sharrkan non poté fare a meno di rendersi conto che forse non l’avrebbe ingannata tanto facilmente; se aveva preso seriamente ciò che stava accadendo con Yamuraiha era proprio perché era una delle ragazze più intelligenti tra tutte quelle che conosceva.
Sharrkan si lasciò sfuggire un leggero sospiro e si piegò in avanti, sorridendole appena. Sapeva perché le sarebbe stato così difficile rimanere lì sola, lo sapeva perché era stata proprio lei a confidargliene le ragioni.
Gli aveva detto che sarebbe tornata ad essere la ragazze perfetta che tutti volevano e di cui avevano bisogno, che non avrebbe più avuto nessuno in grado di farla ridere come faceva lui e Sharrkan aveva preso quelle parole per vere, perché una ragazza come Yamuraiha non se le sarebbe mai lasciate sfuggire se non fosse stata sincera.
« Le cose più belle non durano in eterno, ma possiamo fare in modo che nel nostro caso cambino senza finire. »
Yamuraiha sollevò solamente allora i suoi occhi lucidi, guardando in silenzio la mano di Sharrkan, tesa verso di lei.
Per qualche attimo pensò, a causa della loro insolita condizione amorosa, che gliela volesse semplicemente stringere come se stessero suggellando un accordo, ma le sue dita si ritrovarono ben presto rinchiuse in una stretta calda e confortante che per un attimo le fece dimenticare ogni problema.
La testa si adagiò sulla spalla del ragazzo accanto a lei e socchiuse gli occhi, lasciando che due gocce rotolassero sulle sue guance.
 
L’inizio del successivo anno scolastico fu più traumatico del solito, per Yamuraiha: era solita iniziare in modo molto più attivo ed entusiasta degli altri, ma in parte quella voglia era dettata unicamente dai suoi doveri.
Durante quell’estate i suoi genitori avevano avuto più volte il sentore che la figlia fosse in qualche modo cambiata, ma la ragazza aveva sapientemente sfruttato delle doti da attrice che non pensava di possedere riportando a proprio favore la situazione.
Fino alla fine del quadrimestre durante il quale Sharrkan se n’era andato erano riusciti a sentirsi unicamente per telefono, mentre il vero momento per incontrarsi fu quell’estate. Diceva sempre di uscire con le amiche – cosa che era solita fare, comunque – e fortunatamente la dea bendata decise di assisterla e di non farla scoprire.
Prima o poi avrebbe dovuto affrontare l’argomento, ma attualmente non era ciò che le premeva maggiormente fare.
La penna roteò tra le sue dita mentre fissava distrattamente fuori dalla finestra senza osservare nulla in particolare.
Il suono di alcuni passi che entravano nell’aula la raggiunsero, ma decise di concedersi qualche altro attimo per meditare sul nulla più totale.
Improvvisamente sentì le voci entusiaste dei propri compagni e, voltandosi, incontrò con lo sguardo una chioma bianca fin troppo conosciuta, come del resto lo era la pelle scura e gli occhi verde smeraldo.
« Buongiorno! Il vostro professore preferito è tornato, questa volta permanentemente! »
Gli occhi di Sharrkan corsero su tutti gli alunni, ma era chiaro su chi si fossero veramente fermati. Accennò un sorriso.
Improvvisamente Yamuraiha ricordò che quell’estate, Sharrkan le aveva promesso di farle una sorpresa che l’avrebbe certamente resa felice.
Il suo cuore perse un battito e gli angoli delle labbra si sollevarono in risposta.
Ora capiva perché era stato tanto certo di ciò che le aveva detto.







Angolo ~
Mi sento un po' una brutta persona a non aver aggiornato prima, tanto più che il capitolo era quasi pronto già da un pezzo, ma sono riuscita a finirlo solamente... la settimana scorsa?
A dire il vero avevo visto che la storia non aveva suscitato molto interesse, quindi avevo deciso di aspettare prima di aggiornarla e ora voglio ringraziare le persone che la stanno seguendo perché anche per merito loro mi è tornata la motivazione di aggiornare.
Che dire, questo capitolo è un'AU e non so perché, ma me li immaginavo troppo in queste vesti! Se avessi più tempo probabilmente ci avrei anche già iniziato una long perché credo che i caratteri e i ruoli ci stiano davvero bene.
Sia mai che quest'estate ci scappi una long!
A questo punto ringrazio ancora chi ha messo la storia tra le preferite e le seguite, chi la legge e mi auguro che anche questo capitolo vi piaccia e che, eventualmente, vogliate dirmi che cosa ve ne pare! *A*/
Alla prossima!

CHAOSevangeline

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