Love makes us better

di Carol2000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 2: *** 5 seconds of summer ***
Capitolo 3: *** Bad news ***
Capitolo 4: *** Cambiamenti ***
Capitolo 5: *** Il primo appuntamento ***
Capitolo 6: *** Alone in a crowded room ***
Capitolo 7: *** Tonight is my lucky night ***
Capitolo 8: *** How much I love you ***
Capitolo 9: *** Red roses and black lies ***
Capitolo 10: *** Pain ***
Capitolo 11: *** You're just a liar ***
Capitolo 12: *** I hate you ***
Capitolo 13: *** Party at Jim's house ***
Capitolo 14: *** Tears always win ***
Capitolo 15: *** Primo giorno di ricerca ***
Capitolo 16: *** Continuano le ricerche ***
Capitolo 17: *** I have loved you for a thousand years,I'll love you for a thousand more ***



Capitolo 1
*** Un incontro inaspettato ***


«L'AEREO STA PER ATTERRARE ALLACCIARE LE CINTURE»
"Ci siamo" 
Pensai.
Mi allacciai le cinture pronta all'atterraggio.
I contorni del suolo cominciavano a farsi sempre più nitidi finché l'aereo non atterrò.
Scesi ,presi l'unica valigia che avevo portato con me e mi incamminai verso l'uscita dell'aereoporto.
Una leggera brezza venne a contatto con la mia pelle e fu particolarmente piacevole.
Il sole splendeva  alto nel cielo;per la prima volta io ,Aleksandra Rogachov,ero in una terra sconosciuta DA SOLA.
Mi ero trasferita dalla Russia per andare a vivere a Sydney,in Australia.
Avevo cambiato città,paese,continente,emisfero...avevo lasciato i familiari e le amiche per cercare lavoro.
La mia avventura stava cominciando e ciò mi emozionava molto.
Era tutti tranquillo fino a quando non urtai contro qualcosa...anzi,qualcuno.
"Ehi stai più attento!"
"S-scusa non l'ho fatto apposta.."
Ignorai ciò che mi rispose e continuai per la mia strada,certo che quel ragazzo era davvero un imbranato.
"Ehi aspetta,hai dimenticato questo.."
Camminai velocemente verso di lui per riprendere il foulard che mi era caduto a terra.
"Grazie"
Fu l'unica cosa che riuscii a dire quando glielo strappai di mano.
Continuai per la mia strada fino ad arrivare alla casa che avevo affittato,non era molto grande ma comunque si poteva definire "accogliente".
Era arredata con mobili in stile anni '50,cosa che la rendeva molto vintage e particolare.
Disfai le valigie e sistemai tutte le mie cose nei rispettivi posti.
Passai davanti a uno specchio e mi guardai:gli occhi verdi erano gonfi per il sonno e i capelli castano chiaro erano sporchi come se non li lavassi da settimane.
Chissà che cosa poteva aver pensato la gente di me quando mi aveva vista in quello stato...d'altronde avevo pianto tutta la notte prima di andare in viaggio,quindi era normale che fossero gonfi...il solo pensiero di lasciare tutto mi aveva depressa in una maniera pazzesca.
D'un tratto sentii il campanello suonare...chi poteva essere?non conoscevo nessuno li.
Aprii l'uscio e mi ritrovai davanti un ragazzo dai capelli biondo scuro e gli occhi verdi.
"Piacere sono il tuo coinquilino,Ashton" 
Mi fece un sorriso a 32 denti e mi porse la mano,mi ero dimenticata che avrei dovuto condividere la casa con qualcuno.
"Piacere,Aleksandra"
"Però,sei molto più gentile di quello che sembri"
Lo guardai stupita,poi feci due più due e capii che era il ragazzo con il quale mi ero scontrata mentre mi i camminavo verso casa.
"Oddio scusami,non volevo...é solo che dopo tutte quelle ore di viaggio non ce la facevo più!"
"Ahahah tranquilla,non fa nulla"
Mi spostai per farlo entrare e andò a sistemare le sue cose nella camera da letto accanto alla mia.
Andai in cucina e mi feci un panino con formaggio e prosciutto per pranzo.
"Ashton vuoi anche tu un panino?"
"Chiamami pure Ash...comunque sì grazie"
Dopo averglielo preparato glielo porsi.
Da come lo divorava sembrava fosse molto affamato,mi lasciai scappare una risatina vedendo che in meno di un minuto lo aveva già finito.
"Che c'è?!" 
Esclamò arrossendo.
"Niente è solo che sembravi un assatanato mentre lo mangiavi Ahahaha"
Scoppiammo entrambi a ridere .
"Allora Aleksandra,cosa ti porta qui a Sydney?"
"Cerco lavoro...nel mio paese non riuscivo a trovarlo così sono venuta qui,mi hanno presa come barista in un bar qui vicino.
Tu invece?"
"Io sono qui con la mia band,abbiamo appena finito il liceo quindi siamo venuti a Sydney a cercare fama"
"Oh capisco e che genere di musica fate?"
"Pop con influenze punk,io suono la batteria e canto"
"Wow e gli altri componenti dove sono?"
"Vivono in appartamenti diversi qui in città e oggi pomeriggio ci riuniremo per suonare"
L'argomento mi incuriosiva molto...chissà se gli amici di Ash erano carini come lui.
"Tu hai detto che sei straniera giusto?da che paese vieni?"
"Russia"
"Oh interessante"
Evitai di rispondere a quella che non riuscivo a capire se fosse una battuta o un'affermazione,così cominciai a tempestarlo di domande.
"Quanti siete nella band?"
"Con me 4"
"Come si chiamano gli altri?"
"Luke,Calum e Michael"
Annuii distrattamente,ero curiosa di conoscerli.
"Se vuoi te li presento oggi stesso"
"Oh ehm certo,perché no?magari vi raggiungo quando suonate...verso che ora posso venire e soprattuto dove?"
"Ti porto io con la mia macchina verso le 4:30,che ne dici?"
"Perfetto"
Sorrise di nuovo,era veramente gentile.
"Bene,sarai la prima a sentirci cantare e suonare e non vediamo l'ora!"
Dopo la chiacchierata andai in camera da letto per fare un riposino,ero davvero esausta.

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Capitolo 2
*** 5 seconds of summer ***


Alle 4 e mezza del pomeriggio Ash venne a svegliarmi per dirmi di prepararmi perché saremmo andati in un luogo sperduto di Sydney (di cui non ricordavo il nome) dove avrei sentito la sua band cantare. Legai i capelli in uno chignon,mi misi un velo di trucco e ci avviammo verso la sua automobile. "Guidi sempre così piano?" Gli domandai. " sì è solo che da quando ho rotto la mia vecchia auto guido piano per evitare che si distrugga anche questa" Il viaggio durò 5 minuti e una volta arrivati mi trovai in un boschetto con pochi alberi. Un ragazzo dai capelli neri ci salutò e accanto a lui c'è n'erano altri due. "Ehi Cal" "Ciao Ash" si interruppe un attimo e mi guardò. "Uh e lei è la tua nuova ragazza?" "No Cal è la mia coinquilina,si chiama Aleksandra" Feci un sorriso forzato e strinsi la mano di Calum. "Piacere,Calum ma per gli amici Cal" "Aleksandra e per gli amici....Aleks" Spostai lo sguardo sul ragazzo dai capelli colorati. "Tu devi essere Michael...giusto?" "Esattamente" Mi girai verso quello che dedussi fosse Luke. "Ciao sono Luke" Mi disse una ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri porgendomi la mano. Il cuore mi batteva a mille e le gambe mi tremavano,temevo che tra un po' sarei barcollata a terra,ma che mi sta succedendo?non mi ero mai sentita così prima d'ora. "P-piacere,Aleksandra" Cercai di sorridere e mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio per apparire più carina. Era bellissimo,con quel piercing sul labbro inferiore e quel ciuffo di capelli all'insù. Ashton notò il mio evidente disagio e cercò di rompere l'imbarazzante silenzio che era piombato. "Ehi allora suoniamo?" Gli altri annuirono e si avviarono verso il bagagliaio della jeep con cui erano venuti e presero i loro strumenti. Partirono con la cover di teenage dirtbag. Gli strumenti si legavano fra loro in una melodia perfetta e la voce calda e sensuale di Luke dava ancora più carattere alla canzone. Mi feci prendere dall'entusiasmo e cominciai a tenere il ritmo con il piede. Una volta finita l'esibizione applaudii ai ragazzi e loro sembravano entusiasmati. "Fantastico!siete stati bravissimi dico davvero!quando avrete intenzione di fare un'esibizione in pubblico?" Si guardarono fra di loro e all'unisono risposero: "Presto." "Mi sono accorta adesso che non vi ho chiesto una cosa,come si chiama la band?" Rimasero a bocca aperta come se gli avessi chiesto di compiere chissà quale ardua impresa. "Non ditemi che non avete ancora scelto un nome!" Esclamai portandomi una mano sulla fronte. "In effetti no...che proponete?" Chiese Michael. "Ehm...4 boys 1 dream?" Propose Ash. "Nah banale...5 seconds of summer?" Dissi senza pensare. "Ci sta..ma da dove ti è uscito?per curiosità ahaha" Mi domandò Luke sorridendomi;adesso che lo guardavo bene potevo notare che aveva un sorriso mozzafiato. "Non lo so...ho detto il primo nome che mi è passato per la testa" "Però non è niente male...aspettate un secondo" Annunciò Calum portando con sè 5 bottiglie di coca-cola. "Facciamo un brindisi?ai 5 seconds of summer!" Aggiunse con entusiasmo. "Ai 5 seconds of summer!" Esclamammo tutti insieme. -Ashton's pov Il nome che aveva scelto Aleks per la band era perfetto,originale e intrigante allo stesso tempo. Nonostante l'imbarazzante incontro avvenuto in aereoporto adesso sembrava che fra me e lei ci fosse un buon rapporto,quella ragazza mi incuriosiva molto...non riuscivo a spiegare bene però che cosa mi incuriosisse. I miei pensieri furono interrotti quando Cal propose di andare a fare un giro della città,così avremmo approfittato dell'occasione per mostrare Sydney alla nuova arrivata. Da come si comportava sembrava avesse una cotta per Luke...beh d'altronde quasi tutte le ragazze sono innamorate di lui. La sorpresi a fissarlo mentre si toglieva la felpa per il caldo. "Eh porcellina che fai?" Le dissi scherzosamente appoggiando un braccio sulla sua spalla. "Nulla nulla nulla" Mi rispose arrossendo. "Ti piace Luke eh?" "No!adesso non posso nemmeno guardare un ragazzo che qualcuno pensa male?" "Dai scherzavo,non arrabbiarti Ahahaha" Dopo averle mostrato tutta la città in circa un'ora ritornammo tutti ai rispettivi appartamenti. "Oh sono stremata,questa camminata mi ha distrutta!" Accennai un sorriso mentre si buttava sul divano. "Ash mi tiri sù?ti prego" La presi per le braccia e la sollevai dal divano. "Magari un po' più dolcemente" "Scusami" Andai in bagno per lavarmi i denti e poi feci entrare anche lei,mi sorprese il fatto che uscì dal bagno in pochi secondi,di solito le ragazze sprecano ore e ore della loro vita al gabinetto. "Buona notte Ash" "Buona notte Aleks" Chiudemmo le porte delle camere a chiave e cominciammo a dormire. Prima di addormentarmi pensai a lungo alla bellissima giornata che avevo passato,al fatto che solo in un giorno io e la mia coinquilina eravamo diventati amici e alla band che finalmente aveva un nome. I miei pensieri terminarono quando il sonno finalmente di decise di prendermi con sè.

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Capitolo 3
*** Bad news ***


Aleksandra's pov Quella mattina mi svegliai alle 10 e mi ritrovai sola in casa. Girai per le camere in cerca di Ashton finché non trovai un bigliettino attaccato al frigorifero: “Sono andato un attimo a fare delle commissioni,torno verso mezzogiorno. Ash xx” Beh se non altro avrei avuto un po' di tempo da dedicare a me. Decisi di chiamare la mia amica Victoria per raccontarle come stava andando la mia esperienza in Australia;ah come mi mancava la mia migliore amica! Dopo alcuni beep finalmente sentii la sua voce dire: "Pronto?" "Ehi Vicki sono io,ti chiamo da Sydney" "Oh dio Aleks!come stai?" "Bene cara e tu?" "Bene grazie,come va la tua avventura all'estero?" "Oh benissimo,ho conosciuto quattro ragazzi" "Ma che combini?guarda che poi il tuo ragazzo si ingelosisce ehehe" Già il mio ragazzo...avrei dovuto telefonare anche lui. "Suvvia!non me li devo mica portare a letto,sono solo amici" "Ceerto e come li hai conosciuti?" "Uno di loro è il mio coinquilino e gli altri 3 sono i componenti della sua band" "Una band?wow e come si chiamano?" "5 seconds of summer...anzi a dire il vero il nome l'ho inventato io per loro" "Ehm io volevo sapere i loro nomi ma non importa" "Oh si certo,si chiamano Ashton,Michael,Calum e Luke" "E sono belli?" "Oh eccome se lo sono,soprattuto Luke cioè lui è qualcosa di perfetto" "Stai attenta a come parli,altrimenti tradisci il tuo ragazzo!" "Non è divertente Vicki." "Scusa,e com'è questo Luke?" "È biondo,alto,magro,ha gli occhi azzurri e ha un piercing sul labbro inferiore" "Ah però da come lo descrivi sembra un modello...quanti anni ha?" "Ha la mia stessa età" "Ma guarda un po' è figo,ha la sua età e vive con lei!ma quanta fortuna che ha questa ragazza" "No non è lui il mio coinquilino,Ashton vive con me" "Oh beh sei fortunata comunque" "Già e la tua vita sentimentale come va tesoro?" "Una merda...io e James ci siamo mollati perché lui mi tradiva" "Oh...James era il tuo ragazzo inglese,giusto?" "Scozzese a dire il vero...comunque sì è lui" Mi stupiva il fatto che Victoria fosse stata tradita dal suo fidanzato perché era sempre stata quel tipo di ragazza che piace a tutti:bionda,riccia,occhi verdi,sensuale... "Ehi sei ancora viva?" "Ah si scusa mi sono bloccata un attimo,comunque dove pensi di andare in vacanza?" "Vado alle Hawaii!sono così entusiasmata che non riesco a trattenermi" "Fantastico!io credo che rimarrò qui in Australia almeno per un anno" "Non immagini quanto sia dura la vita senza di te,mi manchi un casino" "Anche tu mi manchi...adesso vado a chiamare Vlad,ci sentiamo presto" "A presto" Schiacciai la cornetta rossa e misi il cellulare sul comò della mia camera da letto. In realtà avevo deciso di scrivergli su whatsapp,ultimamente non stavamo andando molto d'accordo. "Ehi come va?mi manchi :(" Un minuto dopo comparve il segno di visualizzato e quel messaggio non ottenne nessuna risposta. La giornata era già iniziata male. Passarono le ore e ancora lui non si fece vivo,dovevo dedurre che ce l'aveva con me per qualche motivo a me sconosciuto. Passai tutto il tempo guardando l'orologio in attesa che arrivasse il mezzogiorno. Aspettai finché l'ora fatidica non arrivò. "Ehi sono tornato" "Ciao" "Ti vedo strana,è successo qualcosa?" "No no assolutamente" Lui annuì e andò a posare le buste della spesa per mettere il cibo in frigorifero. "Sono andato a fare la spesa quando tu ancora eri nel mondo dei sogni" Accennai un sorriso e quando finì di sistemare tutto si accomodò accanto a me sul divano. "Che hai fatto di bello in mia assenza?" "Nulla...ho parlato al telefono con la mia migliore amica" Lo guardai negli occhi:erano di un verde acceso ed erano concentrati sul mio viso. "Hai un ragazzo?" Quella domanda mi spiazzò,ultimamente io e lui litigavamo sempre e dovevo dedurre che probabilmente tra poco ci saremmo lasciati. "Ehi ci sei?" "Si...forse...ormai litighiamo continuamente" "Oh mi dispiace,credo di aver toccato un tasto dolente" Feci cenno di sì con la testa e gli domandai se lui avesse la ragazza e mi rispose di no. "Luke è fidanzato?" Mi guardò con uno sguardo divertito e disse: "Ah allora lo vedi che ti piace eh?comunque sì è fidanzato e la sua ragazza vive in Nuova Zelanda" Quella notizia mi colpì come un pugno nello stomaco.

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Capitolo 4
*** Cambiamenti ***


Aleksandra's pov
Fantastico il mio ragazzo non mi rispondeva e Luke era fidanzato,cosa sarebbe potuto succedere ancora che avrebbe rovinato la mia giornata?
"Che cosa hai intenzione di fare di bello oggi?"
"Sinceramente non lo so"
Risposi con un tono freddo e distaccato,tutto ciò che volevo fare era chiudermi in camera a chiave e dare sfogo alla mia rabbia.
"Io credo che resterò in casa a guardare un film in TV,fuori sta piovendo a catinelle"
Se un minuto prima avrei bestemmiato per il cattivo tempo,in quel momento potevo solo ringraziare la pioggia per avermi dato una buona scusa per stare a casa senza che Ash avesse sospettato che fossi arrabbiata.
Tirai fuori il pc portatile dalla sua custodia e lo portai in camera mia per controllare un po' la bacheca di Facebook.
Nella home mi ritrovai una foto in cui Vlad,quello che avrebbe dovuto essere il mio ragazzo,baciava sulla bocca una tizia che non avevo mai visto prima di nome Anja.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso,spensi immediatamente il computer e presa da un impeto di rabbia lo scagliai sul letto.
Davvero pensava che fossi così stupida?era veramente convinto che io non lo avrei scoperto?
Presi il cellulare e composi il suo numero di telefono.
"Ehi ciao piccola"
"Non mi chiamare così!non sono un'idiota e per la cronaca ho visto la foto su Facebook mentre baciavi quella ragazza!tra noi è finita"
"Ma..ero ubriaco lasciami spiegare"
"Non devi spigare un bel niente,addio"
"No aspetta ti prego non riattaccare"
Ignorai ciò che mi disse e gli chiusi il telefono in faccia.
Affondai il viso sul cuscino e cominciai a piangere presa dalla disperazione,la mia vita sentimentale andava a rotoli.
Per far sì che Ashton non mi vedesse in quello stato mi asciugai gli occhi con un fazzoletto e cercai di calmarmi fingendo un sorriso.
"Ehi che guardi di bello?"
Chiesi accomodandomi accanto a lui.
"Scream 2,l'hai mai visto?"
"Ne ho sentito parlare ma no,non l'ho visto"
"Ok allora guardiamolo insieme,no?"
"Certo"
Il film iniziò con una coppietta  che andava al cinema per vedere un film dell'orrore ed entrambi venivano uccisi da un assassino vestito con un mantello nero e una maschera da fantasma.
Mi coprii gli occhi per non vedere tutto quel sangue e Ashton si mise a ridere.
"è solo un film"
"Lo so che è solo un film ma fa schifo comunque!"
"Te la senti di continuare a vederlo?"
"Sì"
In realtà non ce la facevo,ma fare la figura della cretina davanti ad Ashton era l'ultima cosa che desideravo in quel momento.
Il film durò circa un'ora e alla fine dovevo ammettere che mi aveva veramente 'presa',era coinvolgente perché non vedevo l'ora di scoprire chi fosse l'assassino.
"Ti è piaciuto?"
"Eccome!a te?"
"Anche a me"
Mi sorrise di nuovo.
"Comunque...ti ricordi che prima ti avevo detto che io e il mio ragazzo ci stavamo lasciando?bene ora non stiamo più insieme"
"Oh ti tradiva?"
"Indovinato"
"Quindi ora sei single?"
"Yes,single e libera come l'aria"
Ashton's pov
Non capivo il perché ma quella notizia aveva migliorato la mia giornata.
Stare con lei poi mi rendeva felice,forse perché per la prima volta nella mia vita avevo un contatto così ravvicinato con una ragazza.
Non sapevo dire cosa provavo vedendola ma di sicuro stavamo diventando ottimi amici e questo era già un passo avanti.
   


****
Passammo due settimane a guardare film in TV e a ridere come dei matti ad ogni singola battuta che uno dei due faceva.
In quel lasso di tempo nè io e nè lei ci sentimmo con i ragazzi e sinceramente a me non importava molto.
Ovviamente facevamo tutto durante il giorno e il primo pomeriggio perché poi dalle 6 di sera fino alle 3 del mattino lei lavorava al bar della discoteca.
Una sera,quando lei era al lavoro, ricevetti una telefonata da Luke,il quale mi disse che si era lasciato con Susan e che per quello stava malissimo.
"Non puoi capire Ash...mi ha mollato per un coglione!"
"Bro mi dispiace,hai tutte le tue buone ragioni per essere arrabbiato però devi riuscire anche a passarci sopra,come ha fatto Aleks col suo ragazzo"
Merda.
mi ero lasciato sfuggire qualche parola di troppo e ora sapevo che se fosse successo qualcosa ci avrei rimesso io.
"Aleks ha un ragazzo?"
"Ehm no cioè sì però si sono lasciati"
"Oh capisco...beh direi che non abbiamo più niente da dirci,passa una buona serata"
"Buona serata anche a te"
Per tutto il tempo mi sentii come se avessi un peso sullo stomaco,sapevo che Luke stava combinando qualcosa e quel qualcosa non prometteva nulla di buono.
Verso mezzanotte andai a dormire ancora agitato per ciò che sarebbe successo.

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Capitolo 5
*** Il primo appuntamento ***


Aleksandra's pov
Quella notte tornai a casa esausta,lavorare in discoteca era davvero orribile,era piena di gente ubriaca che non faceva altro che ordinare da bere.
Forse non avrei dovuto accettare quella proposta di lavoro.
Però c'era qualcosa che mi aveva turbata:mi era sembrato di aver visto Luke in discoteca.
Lo avevo visto appoggiato al muro con un piede alzato e la suola attaccata alla parete,teneva le braccia conserte e mi fissava.
D'un tratto una fila di ragazze gli passò davanti e lui scomparve.
C'erano solo due soluzioni:o ero una visionaria o lui mi aveva seguita fino lì.
Aprii la porta di casa ed entrai senza fare il minimo rumore,per evitare di svegliare Ashton.
Mi distesi sul letto,appoggiai la testa sul cuscino e in poco tempo caddi in un sonno profondo.
Il mattino seguente mi svegliai alle 12 e per la seconda volta Ash non era in casa,trovai un biglietto sul frigorifero che riportava le seguenti parole:
“Sono andato a fare le prove con la band
Ash xx „
Certo che quel ragazzo non si sprecava con le parole.
In quel momento avrei desiderato essere lì per sentire di nuovo la voce di Luke.
Era inutile che continuavo a mentire a me stessa:mi stavo innamorando di lui.
I miei pensieri furono interrotti quando Ash aprì la porta per entrare.
"Ciao Aleks sono tornato"
Senza pensarci corsi ad abbracciarlo.
"Ehi oggi qualcuno è in vena di abbracci a quanto vedo"
Disse sorridendo mentre ricambiava la mia stretta.
"Che cosa hai fatto in mia assenza?"
"Nulla mi sono appena alzata"
Si distolse dalla mia stretta e si diresse verso i fornelli per cucinare.
"Ti andrebbe un po' di pasta?"
"Certo,non la mangio molto spesso"
Aspettai e una volta pronta potei gustare il pranzo che aveva preparato.
"Però sei bravo a cucinare!chi ti ha insegnato?"
"M-mio padre"
Quando lo disse mi sembrò un po' titubante,cos'era successo a suo padre?
"Che hai?"
"Niente è solo che mi manca"
"È morto?"
"No ma è come se lo fosse"
Rispose deglutendo.
"Avanti racconta"
"I miei genitori sono separati e da quando ho detto a mio padre che voglio dedicarmi alla musica lui non mi parla più e dice che l'ho deluso profondamente,ha detto anche che non merita un figlio depravato come me"
Povero...in quel momento mi suscitò compassione,non immaginavo che suo padre fosse così meschino.
"Mi dispiace un sacco"
"No tranquilla non è nulla"
*3 ore dopo*
Improvvisamente sentii il telefono squillare,andai a vedere chi mi stesse chiamando e trovai un un numero sconosciuto.
"Pronto?"
"Ciao Aleks sono Luke"
Appena sentii quella frase cominciai a tremare tutta e il mio battito cardiaco accelerò.
"Ciao Luke ma che sorpresa!come mai mi hai telefonata?"
Rilassati Aleks,rilassati e pensa positivo.
"Volevo solo chiederti se stasera sei libera"
Uff io la sera dovevo andare a lavorare...che ingiustizia.
"Non posso...la sera lavoro al bar"
"Ti posso venire a trovare al bar e parliamo un po',ti va?"
"Ma certo!allora a stasera"
"A stasera tesoro"
Oh mio dio non potevo crederci!mi aveva chiamata anche tesoro!non potevo reggere tutte quelle emozioni insieme così mi lasciai prendere dall'entusiasmo e saltai fra le braccia di Ash.
"Ahahah che succede?"
"Stasera esco con Luke!non puoi capire sono al settimo cielo"
Mi sorrise e mi appoggiò a terra.
"stasera potrai fare colpo su di lui,allora mettiti qualcosa di sexy"
Mi fece l'occhiolino e arrossii leggermente.
Cominciai a rovistare nel mio guardaroba finché non trovai il vestito adatto:minigonna nera,maglietta senza spalline blu notte e tacchi vertiginosi.
Le ore passarono velocemente finché non si avvicinò l'ora del mio turno di lavoro.
Corsi ad indossare i vestiti scelti accuratamente da me,mi lasciai i capelli ricadere sul viso e mi misi un ombretto verde smeraldo che si intonava perfettamente con i miei occhi.
"Ehi Aleks allora sei pron-" appena mi vide rimase a bocca aperta.
"Wow sei uno schianto"
"Grazie"
"Corri,Luke ti aspetta"
Mi congedai con un bacio sulla guancia e mi dileguai verso la discoteca.
In meno di un secondo mi sistemai al bancone e aspettai Luke,il quale arrivò pochi minuti dopo.
Appena vidi la sua figura imponente varcare la soglia le guance mi andarono in fiamme e il cuore mi batté fortissimo nel petto.
"Ciao Aleks"
Mi disse sorridendo.
"Ciao Luke"
Cercai di apparire più disinvolta possibile,ma non ci riuscivo,il solo pensiero di parlare con lui mi agitava.
"Che mi racconti di bello?"
Gli chiesi.
"Nulla,cerco di dimenticare la mia ex"
La sua ex?quindi lui e quella tizia si erano lasciati!un punto in più per me...
"E tu bella?che mi racconti?"
"Anch'io mi sono lasciata con Vlad..."
Alzai lo sguardo e le mie iridi verdi incontrarono le sue azzurro cielo,mi sorrideva amichevolmente.
"Stai da dio vestita così"
Disse facendomi l'occhiolino.
"Grazie"
Sussurrai.
Parlammo per tutta la serata fino a quando non si fecero le 3 del mattino:il mio turno era finito.
"Io devo andare perché il mio turno al bar è finito,ci vedremo prossimamente"
"A presto"
Mi disse salutandomi con un bacio sulla guancia,in quel momento ero troppo emozionata per mettermi a dormire.
Una volta a casa mi misi il pigiama e saltai letteralmente sul letto.
La mattina dopo mi alzai presto e raccontai la mia avventura ad Ashton che ascoltava attentamente ogni singolo dettaglio.
"Credi che possa piacere a Luke?"
"Può darsi"
Quella risposta così vaga mi lasciò sulle spine.
   

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Capitolo 6
*** Alone in a crowded room ***


Aleksandra's pov
Era passato esattamente un mese dal mio arrivo in Australia così Ashton decise di organizzarmi una festa.
Invitò Luke,Calum e Michael e andammo tutti e 5 al ristorante cinese che si trovava a 5 minuti dal nostro appartamento.
I primi ad arrivare fummo noi due,subito dopo arrivarono Cal e Mickey seguiti da Luke,quest'ultimo mi salutò con un bacio sulla guancia.
"Ciao ragazzi"
"Ciao Aleks!allora come ti trovi in Australia?"
Mi domandò Mick.
"Bene,ho conosciuto voi che siete delle persone fantastiche,davvero mi avete cambiato la vita"
"Anche tu hai cambiato la nostra"
Intervenne Luke guardandomi intensamente negli occhi.
Abbassai lo sguardo e mi portai una ciocca dietro l'orecchio,facevo così ogni volta che mi sentivo in imbarazzo.
Andammo ad accomodarci al nostro tavolo e io mi sedetti in mezzo ad Ashton e Luke.
Ashton's pov
Ero vicino a lei ma vicino a lei c'era anche Luke,il che non prometteva nulla di buono.
"Ehi ragazzo mi rispondi?non ho intenzione di stare qui per tutta la sera"
Il cameriere interruppe i miei pensieri e senza pensarci ordinai degli involtini primavera e una coca cola.
Per tutto il tempo dovetti sorbirmi la conversazione fra Luke e Aleks.
"Io amo mangiare qui"
"Oh ma che coincidenza anch'io!"
E poi entrambi si mettevano a ridere,mi sembrava tanto un discorso fra due ritardati mentali.
Quando arrivò la mia ordinazione non mangiai nulla,non avevo fame e la troppa attesa per il cibo,che era anche freddo,mi aveva chiuso lo stomaco.
"Ash ma non hai mangiato nulla?"
Mi domandò Calum.
"No...non ho fame"
"Dammeli che te li finisco io"
Annuii e gli passai il piatto.
"Che hai?mi sembri pensieroso"
"Nulla assolutamente"
"Dimmi la verità"
"È la verità"
"Certo...ne riparliamo dopo"
"Ok"
Come potevo sentirmi bene se quella che ormai era diventata la mia migliore amica non mi considerava per tutta la serata per parlare con il ragazzo che le piaceva?potevo essere comprensivo,ma fino ad un certo punto.
Calum e Michael erano ubriachi fradici ed erano troppo impegnati a ridere e parlare fra di loro dicendo cose insensate per considerarmi,per un attimo credetti di essere l'unico normale in quel gruppo.
Appoggiai la faccia sulla mano destra e cominciai a sbattere le punte delle dita sul tavolo.
"Stai fermo con quelle mani,non sento cosa mi dice Luke"
Alzai gli occhi al cielo e obbedii ai suoi ordini,da quando cominciavano a frequentarsi la vedevo cambiata:era sempre con la testa fra le nuvole,quando le parlavo dovevo ripetere le cose almeno tre volte per far sì che mi ascoltasse e questo mi dava alquanto fastidio.
Anche quando le stavo proponendo la cena al ristorante rispondeva di sì a ogni cosa che le dicevo senza ascoltare cosa avessi detto realmente facendo quel fastidioso sorriso da ebete.
*flashback*
"Ehi visto che è un mese che sei qui a Sydney ti andrebbe di organizzare qualcosa?"
"Sì"
"Ti andrebbe il ristorante cinese?"
"Sì"
"Ehi ci sei?"
"Sì"
"Cosa preferisci?cinese o messicano?"
"Sì"
Le misi una mano davanti agli occhi e lei scosse la testa sbattendo gli occhi velocemente.
"Ma allora mi rispondi?"
"Scusa...ero distratta,cosa mi stavi dicendo?"
"Ti stavo chiedendo se stasera ti andava di andare al ristorante cinese qui vicino"
"Oh sì per me è un'ottima idea!chi viene oltre a noi due?"
"Ovviamente Luke,Calum e Michael"
"Benissimo,ci sto"
*fine del flashback*
Non ce la facevo più a stare in quel posto,mi sentivo come se fossi...solo in una stanza affollata.
Decisi di andarmene a casa.
"Ehi amico già te ne vai?"
Mi chiese Mick con la voce alterata dall'alcol.
"Sì scusa è che non sto tanto bene"
Speravo che se la fosse bevuta e mi dileguai.
Arrivato a casa mi misi a dormire.



***
Passarono tre ore e ancora non riuscii a prendere sonno,inoltre Aleks non era ancora tornata.
Sentii il mio cellulare vibrare e mi trovai un suo messaggio:
"Stanotte sto da Luke,buona notte Ash e grazie ancora per la bellissima serata 
Aleks xx"
Non le risposi nemmeno,non mi andava di sprecare il mio credito per un messaggio di cui non mi importava nulla.
Spensi il telefonino e lo appoggiai sul comodino,questa volta mi addormentai davvero.

Aleksandra's pov
Ancora non mi sembrava vero che Luke mi aveva chiesto di stare nel suo appartamento.
Mi tenne per mano per tutto il tragitto e flirtammo continuamente.
"Mi sono divertita un sacco stasera"
"E appena arriveremo a casa ti divertirai ancora di più"
Mi disse mordendosi il labbro,aveva uno sguardo particolarmente malizioso.
"Che hai in mente?"
Gli chiesi accennando un sorriso.
"Nulla,presto lo vedrai"
Dopo 15 minuti di camminata arrivammo al suo appartamento che si trovava al quarto piano.
Era davvero bello,sembrava una suite.
"Wow"
Rimasi a bocca aperta di fronte a tutto quel lusso.
Mi fece sedere sul divano e mi diede un bacio sulle labbra,un brivido percorse la mia schiena.
"Torno subito ok?"
"Ok"
Rimasi lì ad aspettare con ansia,non sapevo che cosa mi attendeva.

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Capitolo 7
*** Tonight is my lucky night ***


Aleksandra's pov 
Dopo poco tempo Luke tornò in soggiorno,emanava un profumo di menta.
Allora capii quali erano le sue intenzioni e per l'emozione mi lasciai scappare un gemito.
Mi girò con le gambe rivolte verso il bracciolo opposto del divano e avvicinò il suo viso al mio.
Il suo naso premeva contro il mio e le sue labbra soffici vennero a contatto con le mie.
Il contrasto fra il calore delle sue labbra e il freddo del suo piercing di metallo mi mise i brividi.
Le nostre lingue si toccarono e questo andò avanti per un bel po' di tempo.
Quando ci staccammo mi appoggiai al suo petto e lui mi strinse fra le sue braccia.
"Che ne dici se ci scattiamo una selfie?"
Quella proposta da un lato mi rese felice e da un lato mi deluse,ma comunque accettai.
Lui era bellissimo:sembrava un modello,io ero accettabile.
La pubblicò su Facebook,mi taggò e scrisse "serata con Aleksandra Rogachov,ti voglio bene bella xx"
In quel momento mi sentivo la ragazza più fortunata al mondo.
"Dove dormo stanotte?"
"Ho il lettone matrimoniale,possiamo dormirci insieme"
Accettai la sua proposta con piacere,anche se il pensiero di condividere un lettone con un ragazzo mi metteva in ansia:io e il mio ex non abbiamo mai dormito nello stesso letto.
"Non si muova da lì,la porto io signorina"
Disse con uno strano accento inglese.
Mi misi a ridere mentre lui mi sollevò dal sofà,mi portò in braccio fino alla camera e mi appoggiò sul letto.
Si posizionò accanto a me e mi strinse in un abbraccio,il suo profumo mi conciliò il sonno.
Mi addormentai fra le sue braccia con la testa appoggiata al suo collo,potevo percepire il suo respiro sulla mia fronte.

Ashton's pov
D'un tratto mi ritrovai sul ponte,davanti a me c'era Aleks che guardava verso il basso.
"Aleks ma che ci fai qui?"
Lei mi sorrise e mi disse.
"Non sono affari tuoi"
Le toccai una spalla ma lei si spostò bruscamente,attraversò la ringhiera del ponte e si buttò in acqua dove Luke la afferrò al volo.
"Addio Ashton caro"
"Non lasciarmi ti prego"
Dai miei occhi le lacrime cominciarono a sgorgare come fiumi fino a quando non mi svegliai.
"Per fortuna che era solo un sogno"
Mi passai una mano davanti agli occhi e sospirai,ero tutto sudato.
Guardai l'orario sulla mia radiosveglia sul comodino:6:30.
Era ancora presto ma comunque mi alzai e andai a fare colazione.
Mangiai un toast col burro e bevvi una spremuta,non avevo molta fame nemmeno quella mattina.
Passai tutta la mattinata a fare zapping selvaggio fino a quando non trovai un film decente.
In realtà non feci molto caso a ciò che i personaggi stavano dicendo,ero troppo impegnato a pensare ad Aleks e Luke.
Lei aveva passato la nottata a casa sua...per un attimo me li immaginai a fare 'giochini' non proprio sobri e mi misi a ridere,poi mi convinsi che probabilmente avevano fatto qualcosa di più innocente.

Aleksandra's pov
Quella mattina mi svegliai alle 11 e quando andai in cucina mi trovai davanti un tavolo apparecchiato ricoperto di pancakes alla nutella.
"Oh Luke grazie mille non dovevi"
Davanti a quella vista mi brillavano gli occhi,era da quando avevo lasciato il mio paese che non li mangiavo e da un po' di tempo desideravo di poterle gustare ancora.
"figurati,so che li adori me lo ha detto Ashton"
Già...Ashton...chissà come aveva passato la serata senza di me,di sicuro si era annoiato perché lo avevo lasciato solo in quel buco di appartamento e i sensi di colpa mi stavano divorando.
Finii di mangiare in un secondo e dopo andai a vestirmi,optai per una canotta bianca e semplice,shorts azzurri e converse dello stesso colore dei pantaloncini.
"Già te ne vai?"
Mi domandò mettendo il broncio.
"Sì...è meglio se vado,grazie di tutto Luke"
Gli diedi un bacio sulla guancia e lui mi accarezzò.
"Sentirò la tua mancanza,a presto bella"
"A presto cucciolo"
Gli scompigliai il ciuffo nonostante i suoi capelli fossero già in disordine.
Uscii dall'appartamento e chiusi l'uscio alle mie spalle,ero al settimo cielo:il ragazzo che mi piaceva mi aveva baciata e non potevo chiedere di meglio.
 Poi ad un tratto mentre Mì incamminavo verso casa un pensiero percorse la mia mente:e se Luke si fosse spinto oltre?lo avrei lasciato fare?riflettei a lungo su questo  ma poi mi convinsi che probabilmente capiva le mie esigenze e non lo avrebbe fatto.
O almeno così speravo.  

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Capitolo 8
*** How much I love you ***


Ashton's pov
Alle 12 in punto Aleks arrivò a casa.
"Ciao Ash"
Mi disse quasi cantando.
"Ciao"
Le risposi sorridendole.
"Allora come hai passato la mattinata?"
Avrei voluto risponderle che era andata male,ma mi sembrava che così dicendo avrei fatto la figura dell'idiota.
"Non ho fatto nulla di interessante...ho solo visto un film"
"Oh bello"
"Scommetto che tu hai fatto qualcosa di più entusiasmante eh?"
Lei arrossì e si portò un dito sulle labbra.
"Beh ecco sì cioè...non pensare male!"
"No no tranquilla"
Lei sorrise e abbassò lo sguardo.
"Vado un attimo in camera da letto,torno subito"
La lasciai entrare nella stanza e una volta dentro mi appoggiai alla serratura e cominciai ad origliare.
"Pronto Vicki?
Non riuscivo a sentire quello che diceva la ragazza dall'altra parte,però ascoltai ogni singola parola che usciva dalla bocca di Aleks.
"Non immagini cosa mi è successo!sono andata a casa di Luke dopo la festa al ristorante e poi lui mi ha baciata"
"Sì sì mi ha baciata,davvero!credo che fra un po' ci metteremo insieme...sono così emozionata,non hai idea!"
Così lei e Luke si erano baciati e lei non me lo aveva voluto dire...bene.
Per tutta la settimana non mi guardò nemmeno in faccia,mi ignorava praticamente,non capivo cosa le avessi fatto.
Un giorno mi alzai e non la trovai in casa,ci mettevo la mano sul fuoco che era uscita con Luke.



Aleksandra's pov
Quella mattina Luke mi aveva detto di incontrarci al parco,chissà cosa doveva dirmi.
Lo trovai seduto su una panchina intento a fissare il vuoto.
"Ehi Luke!"
Urlai salutandolo da lontano.
Ricambiò il saluto e quando lo raggiunsi mi accolse fra le sue braccia.
"Ciao principessa"
Che dolce che era quel ragazzo.
"Volevo dirti una cosa"
"Dimmi"
"Ultimamente mi sento molto vicino a te...così voglio chiederti....vuoi essere la mia ragazza?"
"Oh certo che sì!beh ma dopo il bacio pensavo che fosse sottinteso che stessimo insieme"
"Beh ma chiedertelo così mi sembrava romantico,poi con questa atmosfera da romanzo.."
Mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue ginocchia e riprese a baciarmi dolcemente per un tempo molto prolungato,lasciandomi così senza fiato.
"Ti amo"
"Ti amo anch'io tesoro"
Riprendemmo a baciarci e continuammo per un bel po' di tempo,fino a quando non arrivò mezzogiorno e me ne tornai a casa dopo averlo salutato con un bacio sulla guancia.
Non capivo il perché ma per tutto quel tempo mi ero sentita osservata...che lo fossi veramente?
A casa trovai il pranzo già servito in tavola e Ash mi aveva aspettata.
"Allora come vanno le cose con Luke?"
Arrossii a quella domanda,non parlavo molto di Luke con lui.
"Bene bene,ci siamo fidanzati"

Ashton's pov
"Bene bene ci siamo fidanzati"
Quella frase arrivò dritta come un pugno nello stomaco.

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Capitolo 9
*** Red roses and black lies ***


Ashton's pov
Anche un'altra settimana era passata e lei l'aveva trascorsa tutta con Luke.
Quel pomeriggio però mi aspettava una giornata da dedicare alle prove.
All'ora fatidica ci ritrovammo tutti al solito per posto per suonare e andammo alla grande,me lo sentivo:avremmo sfondato.
Finite le prove Calum prese Luke per un braccio e lo portò in un luogo isolato.
Io li seguii per tutto il tempo,senza farmi sentire,fino a quando non si fermarono.
Per evitare che mi vedessero mi nascosi dietro una grossa quercia.
"Vi ho visti quella volta al parco...che hai in mente?"
Gli domandò il moro.
"Che intendi dire?"
Rispose serio il biondo.
"Non mi sembri innamorato,dimmi la verità Luke,perché stai con lei?"
"Beh ecco,la sto usando per far ingelosire Susan e a quanto pare ci sto riuscendo"
Annunciò;lo disse come se fosse stata una cosa normalissima.
 "Cosa?ma ti sei bevuto il cervello?e se lo scopre che fai?"
Gli chiese Calum preoccupato.
"Quando vedo che è fatta la mollo e torno con Susan,lei mi perdonerà e tutto si sistemerà"
Ia sua sfacciataggine mi stava dando sui nervi.
"Stai attento a ciò che fai Hemmings,non si gioca con i sentimenti delle persone"
"Lo so...ma non ho altra scelta"
"Se lo dici tu.."
"Ah e fammi un favore,non dire nulla ad Ashton perché di sicuro glielo andrebbe a dire"
Lo minacciò il biondo.
 "Ok"
Mormorò Calum.
Il loro discorso continuò e mi dileguai immediatamente,ciò che avevo sentito mi bastava.
In quel momento ero schifato dal comportamento del mio amico,la stava solo usando,così senza pensare che anche lei era un essere umano e che così facendo le avrebbe spezzato il cuore.
Le ferite si possono curare,ma i ricordi no:questa cosa se la sarebbe ricordata per tutta la vita e probabilmente lei e Luke non si sarebbero mai più parlati.
Dovevo dire ad Aleks che lui la stava prendendo in giro,ma non sapevo come fare perché di sicuro non mi avrebbe creduto.
Se non avessi detto a Luke che Aleks e il suo ragazzo si erano lasciati probabilmente questo non sarebbe successo,accidenti a me!
"Dove sei stato?"
Mi domandò Michael quando ritornai lì.
"Da nessuna parte...mi sono fatto un giretto"
Annuì e mi diede una pacca sulla spalla.
"Andiamo amico,è ora di tornare a casa"
Riponemmo gli strumenti nel bagagliaio e ritornammo ai rispettivi appartamenti.
La conversazione fra Calum e Luke mi continuava a frullare nella testa e non riuscivo a rimuoverla,sapevo che non avrei trattenuto quel segreto per molto tempo e avrei combinato un guaio.

Aleksandra's pov
Ero assorta nei miei pensieri quando sentii suonare il campanello.
Andai ad aprire e mi ritrovai davanti il postino con un enorme mazzo di rose rosse e una scatola di cioccolatini a forma di cuore rosa.
"Una consegna speciale per la signorina"
"Grazie mille"
Presi il mazzo e chiusi la porta alle spalle,in basso c'era attaccato un bigliettino rosso,lo aprii e trovai questa frase:
"Ti amo amore mio,queste sono per te <3 "
Non c'era scritto nessun nome,ma diedi per scontato che fossero da parte di Luke.
I fiori emanavano un profumo buonissimo ed erano di una bellezza fiabesca.
"Aw ma che pensiero carino"
Sussurrai.
Le misi in un vaso pieno d'acqua e le appoggiai sul mio comodino,ci stavano particolarmente bene e davano un tocco di classe alla camera.
Quando Ashton arrivò andai subito a raccontargli tutto e lui mi ascoltò attentamente senza interrompermi mai.
"Hai visto?sono davvero bellissime,non pensavo che Luke fosse così romantico"
Fantasticavo già su come sarebbe stata la nostra vita se ci fossimo sposati.
"Già,ha fatto centro".
Non sapevo perché ma mi appariva strano,come se stesse tentando di nascondermi qualcosa.

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Capitolo 10
*** Pain ***


Ashton's pov
Ero ancora turbato per quello che avevo sentito dire da Luke,non pensavo che fosse così bugiardo.
Mi arrivò un sms da quest'ultimo che mi avvertiva che ci sarebbero state le prove della band.
Che strano...non ne ero al corrente.
Arrivai lì in macchina ma non trovai nessuno...mi aveva forse preso per il culo?
All'improvviso sentii dei passi provenire da dietro di me.
"Ciao Ashton"
Mi voltai,conoscevo troppo bene quella voce.
"Ciao Luke"
Risposi deglutendo,la sua espressione del volto non prometteva nulla di buono.
"Abbiamo dei conti in sospeso"
Mi squadrò da capo a piedi,aveva uno sguardo freddo.
"Che intendi dire?"
Chiesi stupito.
"Sai benissimo che intendo,ieri ho visto che stavi origliando mentre parlavo con Calum"
Si staccò dall'albero al quale era appoggiato e avanzò cupo verso di me.
Cominciai ad agitarmi e l'ansia prese il sopravvento,il cuore mi batteva forte nel petto e dissi la prima cosa che mi venne in mente,non era certo una bugia:lo pensavo davvero.
"Lasciatelo dire,sei un bastardo,mi fai schifo"
Dissi con tutto il fiato che avevo nei polmoni.
"Che hai detto?"
Mi si avvicinò e una volta faccia a faccia mi accorsi di quanto era più alto di me.
Improvvisamente un pugno colpì il mio volto lasciandomi un livido sull'occhio,caddi a terra per il dolore.
Lui cominciò a prendermi a calci e io lo supplicavo di smetterla,ma furono come parole urlate al vento.
Il dolore percorreva tutto il mio corpo e non riuscivo a difendermi e mi sembrava di essere tornato ai tempi del liceo,quando ero la preda preferita dei bulli.
Respiravo a fatica e vedevo tutto nero e quando le forze mi ritornarono tentai di tirarmi sù ma lui mi prese per la maglietta e mi ributtò a terra;il colpo finale fu lancinante,sentii un leggero 'crack' quando atterrai ed emisi un lamento.
"Penso che così possa bastare,arrivederci amico mio"
Rimasi lì accovacciato e le lacrime sgorgarono ininterrottamente dai miei occhi,stavo piangendo come un debole e probabilmente era questo il motivo per cui nessuna ragazza fino ad ora si era interessata a me,loro preferiscono i ragazzi duri e prestanti come Luke.
"Aleks dove sei quando ho bisogno di te?"
Urlai con la voce rotta dal pianto.
Tutto ciò che mi chiedevo era:perché?perché mi aveva fatto questo quando potevamo benissimo parlarne?come avevamo potuto cancellare anni e anni di amicizia così?io non me lo riuscivo a spiegare.
Dopotutto io non volevo che finisse così,volevo solamente parlare.
Smisi di pensare per un attimo e il rumore delle auto sull'asfalto mi riportò alla realtà e mi ricordò che dovevo andare a casa.
Il mio corpo era dolorante e le mie gambe non ne volevano sapere di tirarmi sù.
Mi alzai con tutta la forza che mi era rimasta e me ne andai a casa,ferito e sconsolato.
Respiravo affannosamente e non vedevo bene a causa degli occhi lucidi,giravo per le strade di Sydney con lo sguardo puntato verso il marciapiede e le mani in tasca per evitare che qualcuno si accorgesse che avevo pianto.
Cos'avrei dovuto dire a lei?di sicuro non la verità,non mi andava di fare altre cazzate e sacrificare la nostra amicizia che già da un po' di tempo era appesa ad un filo.
Salii le scale,mi asciugai gli occhi e presi un respiro profondo.
Quando varcai la soglia la trovai intenta a guardare la TV,corse verso di me e quando stava per abbracciarmi si fermò e spalancò gli occhi come se avesse visto un fantasma.
"Ashton ma che ti è successo?"
Mi domandò preoccupata indicando l'occhio nero.
"Nulla,ho sbattuto contro un cartello e mi sono fatto male"
Mentii cercando di apparire più naturale che potevo.
"Ne sei sicuro?non c'è nulla che mi stai nascondendo?"
Ribatté tenendo le braccia conserte e inarcando un sopracciglio.
"No assolutamente"
E con quelle parole me ne andai in camera da letto e mi chiusi a chiave prima che lei potesse seguirmi e farmi un interrogatorio.

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Capitolo 11
*** You're just a liar ***


Aleksandra's pov
Sapevo che Ashton mi mentiva,ma non capivo come avesse potuto farsi quei lividi.
Sentivo i lamenti provenire dalla sua camera da letto ma non osavo entrare,sapevo che tanto non mi avrebbe confessato nulla.
Sentii il telefono squillare e andai a rispondere.
"Pronto amore"
Mi disse una voce roca e allo stesso tempo dolce dall'altro capo.
"Oh ciao Luke"
Sospirai.
"Che c'è?qualcosa non va?"
Mi domandò preoccupato.
"No...è solo che Ashton è tornato a casa con un occhio nero e non mi vuole dire come se l'è procurato"
Confessai.
"Oh...povero mi dispiace"
Per un attimo calò il silenzio.
"Tu ne sapevi nulla?"
Gli chiesi anche se probabilmente se non me ne aveva parlato significava che non lo sapeva.
"No...digli che gli sono vicino"
"Certo,glielo vado a dire e penso che gli farà piacere"
"Grazie tesoro...adesso devo andare,a dopo"
Mi mandò un bacio e io rimasi lusingata dal suo gesto di amore.
"A dopo cucciolo"
Riattaccai e mi diressi verso la camera di Ashton,bussai alla porta e lui mi rispose.
"Eh?"
Disse seccato.
"Luke ha detto che gli dispiace per te e che ti è vicino"
Gridai per far sì che mi sentisse.
"Grazie"
 
Ashton's pov
«Luke ha detto che gli dispiace e che ti è vicino»
Non pensavo di aver mai sentito così tante bugie in una sola frase,quello stronzetto ci sapeva proprio fare.
In quel momento non volevo vedere nessuno e niente mi poteva tirare sù di morale,ma decisi comunque di telefonare a Michael.
"Pronto Mick"
Sussurrai.
"Ciao Ash...perché parli così piano?"
Gridò.
"Ssh!devo confessarti una cosa"
Mormorai.
"Cosa?"
Mi rispose abbassando il tono di voce.
"Io provo dei sentimenti per Aleks,la cosa va avanti dalla prima volta che l'ho vista ma non ho mai avuto il coraggio di confessarglielo"
"Me n'ero reso conto...cosa hai intenzione di fare?"
"Non lo so...aspetterò,aspetterò un miracolo che la porterà da me"
Sospirai.
"Ti auguro tutta la fortuna del mondo"
"Grazie...quello stronzo di Luke non potrà farla franca ancora per molto"
"Che c'entra ora Luke?"
"A lui non frega nulla di Aleks,la sta solo usando per riavere Susan,lo so perché ho sentito mentre lo diceva a Calum"
"Oh..."
Fu tutto ciò che Mick riuscì a rispondere,probabilmente anche lui era attonito.
"Adesso devo andare,fatti sentire se hai bisogno di me"
Disse il mio amico.
"Grazie Mick,lo sapevo di poter contare su di te"
Riattaccai e appoggiai la testa sul cuscino chiudendo gli occhi,questa volta però mi addormentai e quando mi risvegliai lei era già andata al lavoro.
Uscii dalla mia camera e mi diressi verso il salotto in cerca di qualche bel film da vedere.
Mentre passavo guardavo dalla finestra e vidi delle coppie di fidanzati tenersi per mano mentre giravano per la città.
Forse ero l'unico in tutto il mondo ad essere dannatamente single.

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Capitolo 12
*** I hate you ***


Aleksandra's pov
Un'altra settimana passò e Ashton ancora non mi aveva voluto dire come si era fatto quell'occhio pesto.
Stava tutto il giorno chiuso in camera sua a chiave e non ne voleva sapere di uscire,io ci stavo male perché era il mio migliore amico e non volevo vederlo in quello stato.
"Ashton apri immediatamente questa porta o sarò costretta a buttarla giù!"
"No"
"Ma che hai?perché non mi apri?ti prego"
Lo supplicai.
"E va bene...ti apro"
Sentii il rumore della chiave che girava nella toppa e mi ritrovai davanti Ash,il suo livido era meno evidente rispetto all'altra volta,anzi era quasi sparito del tutto.
"Vuoi dirmi come ti sei fatto quel livido?"
"Te l'ho detto,sono andato a sbattere contro un cartello e mi sono fatto male,se non mi vuoi credere non sono affari miei"
I suoi occhi non erano dolci come al solito,erano di un verde tempestoso che incuteva timore.
"Se lo dici tu...io non insisto"
"Grazie"
Dal tono di voce appariva seccato.
"Vado a chiamare Luke per chiedergli come sta,se vuoi te lo passo"
Però mi disse esplicitamente che non aveva voglia di parlare al telefono.
Composi il suo numero e mi rispose subito.
"Ciao Aleks,come mai mi hai chiamato?"
"Nulla,volevo solo sapere come stavi"
"Io bene grazie e tu?"
"Bene amore"
"Fra un po' a dire il vero ti avrei chiamata io"
"Perché?"
"Perché domani Jim Carter organizza una festa a casa sua e io e i ragazzi siamo stati invitati per suonare,quindi siccome sei la mia ragazza vorrei che tu mi accompagnassi" fece una pausa "allora,ci stai?"
"Aw ma certo che ci vengo tesoro"
"Bene allora a domani bellissima"
Per la prima volta io e lui saremmo andati insieme a una festa,che emozione!
Andai a sedermi vicino ad Ashton.
"Allora domani tu e i ragazzi suonate alla festa di Jim Carter?"
"Già"
Fu l'unica cosa che mi rispose,aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Qualcosa non va?"
"Nulla ok?è inutile che mi continui a chiedere,tanto se te lo dicessi non mi crederesti"
"Ashton ma di che parli?"
"Ma lo vuoi capire che Luke ti prende in giro?ti sta solo usando per far ingelosire la sua ex,tu per lui sei solo un giocattolo provvisorio che fra poco butterà via!"
Quelle parole mi colpirono,non capivo se fosse serio o se stesse scherzando.
"Ma che dici?!non è vero lui non lo farebbe mai!"
La rabbia si impadronì di me,avevo un tono di voce acido.
"Ma tu che ne sai?lo conosci da soli due mesi e non da 5 anni come me e credimi,per quanto sia un bravo ragazzo è capacissimo di fare una cosa del genere"
"Ti stai inventando tutto di sana pianta!dici così solo perché sei invidioso che io abbia una vita sociale e tu no!"
Le parole uscirono dalla mia bocca senza che me ne rendessi conto.
"Ma che stai dicendo?sei impazzita per caso?"
"Sei solo uno stronzo bugiardo"
"E va bene ma sappi che quando lui ti abbandonerà non sarò lì a consolarti"
Era palese che si fosse offeso,ma non mi importava in quel momento.
Lo spostai e mi chiusi in camera mia,non sapevo se credere o no a quello che mi aveva detto.
Non era possibile che Luke facesse tutto questo solo per fare ingelosire la sua ex,non ci volevo credere.
Decisi che però non avrei mai detto niente a lui,non volevo che litigasse con Ashton per colpa mia.
D'un tratto un presentimento attraversò la mia mente:e se lui avesse avuto ragione?se Luke era veramente come diceva lui?
Il solo pensiero di essere stata usata mi provocava una rabbia infinita,una rabbia mista a delusione e paura.
Mi portai le mani agli occhi e cominciai a piangere piano,per evitare di essere sentita.
Poi mi dissi che probabilmente tutto ciò non era vero e che dovevo stare calma,così smisi di piangere e mi sdraiai sul letto con le mani dietro alla testa e mi misi a fissare il soffitto.


Ashton's pov
Lei non mi credeva ma era prevedibile,anche se probabilmente se n'era accorta anche lei non lo avrebbe mai ammesso,a nessuno piace pensare che la persona amata possa tradirlo.
Volevo andare da lei e dirle di credermi,avrei voluto tanto abbracciarla e stringerla a me per dirle che se lui l'avesse fatta soffrire io ci sarei stato per lei,ma due cose me lo impedivano:una porta chiusa e l'orgoglio.
Già,che brutta cosa è l'orgoglio,fa perdere un sacco di occasioni e spesso è proprio lui che rovina i rapporti.
Sbuffai e tirai un calcio alla lattina vuota di aranciata che era finita per terra.
In quel preciso istante sentivo di odiare l'amore,perché era anche lui che aveva rovinato la nostra amicizia.
Mi passai una mano sul viso e mi sedetti sul divano con la testa appoggiata sulle ginocchia:non avevo voglia di uscire,volevo solo stare lì con le mie emozioni.


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Capitolo 13
*** Party at Jim's house ***


Luke's pov
"Quindi mi stai dicendo che hai invitato anche Susan?"
Domandai a Jim mentre quest'ultimo era intento a rileggere la lista degli invitati.
"Esattamente"
"Perfetto"
Fu l'unica cosa che riuscii a dire,il mio piano tra poco sarebbe cominciato.
"Che hai in mente?quello sguardo mi preoccupa"
Ammise.
"Oh nulla,aspetta e vedrai"
Caro Jim,tu non hai idea di cosa sono capace.
"Avanti spara,sono curioso"
"Dopo aver suonato prenderò Aleks,la porterò con me in un luogo in cui potrò essere visto da Susan e la bacerò davanti ai suoi occhi"
Annunciai,ero sicuro che il mio piano avrebbe funzionato.
"Però,astuto il ragazzo e dimmi quale sarebbe il fine?"
"Che stupido sei,ovvio che la voglio far ingelosire!io lo so che mi ama ancora perché la conosco fin troppo bene e so per certo che se mi vedesse baciare un'altra ragazza si incazzerebbe come non mai"
Lui annuì e mi lanciò un'occhiata maliziosa,per qualche minuto calò il silenzio e per l'ansia cominciai a mangiarmi le unghie e contemplai l'orologio finché non si avvicinò l'ora fatidica.
"Bene sono le 20:30,che la festa abbia inizio"
Jim andò ad aprire le porte di casa sua e una folla di ragazzi e ragazze urlanti entrò,erano tutti intenti a dire quanto sarebbe stata grandiosa la festa e qualche ragazza elogiava la nostra band dicendo che ci aveva sentiti ed eravamo grandiosi.
Era assolutamente assurdo perché nessuno oltre ad Aleks ci aveva sentiti suonare,probabilmente diceva così solo per darsi un tono.
Mi raggiunsero anche Ashton,Calum e Michael.
Ash non mi guardava in faccia e mi ignorava completamente,beh del resto come potevo dargli torto?mi rendevo conto dello sbaglio che avevo fatto,ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.
"Allora ragazzi siete pronti?"
Domandai e loro annuirono.
"È la nostra occasione per lanciarci e non dobbiamo lasciarcela scappare ok?"
Non feci in tempo a finire la frase che sentii la voce di Jim annunciare la nostra esibizione.
«ci siamo» 
Pensai.
Presi un respiro profondo e in meno di un minuto una pedana ci rialzò fino al palco.
Presi il microfono e cominciai a cantare,accompagnato dalle chitarre,dal basso e dalla batteria.
La scaletta prevedeva una serie di cover e un inedito intitolato "beside you",l'avevo dedicata a Susan.
Parlava di un ragazzo (io) che con la sua band era stato costretto a lasciare casa,abbandonando così la propria ragazza.
Tra la folla notai Aleks intenta a parlare al telefono,sicuramente dopo che avrebbe scoperto che era stata tutta una presa in giro non mi avrebbe più rivolto la parola e non potevo biasimarla,in quel momento mi facevo schifo io stesso.
Lei mi salutò con la mano e io le feci un occhiolino,ero proprio un bravo attore.
   

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Capitolo 14
*** Tears always win ***


Aleksandra's pov
I ragazzi erano stati fantastici,avevano fatto un'esibizione coi fiocchi e ora mancava solo l'inedito.
"E ora sono felice di presentarvi il nostro inedito,si intitola 'beside you' e l'ho dedicato alla mia ragazza,spero che vi piaccia"
Annunciò serio Luke.
 Speravo che dicesse il mio nome,ma non lo fece...probabilmente si vergognava.
Parlava di una ragazza che era stata costretta a non vedere il suo ragazzo per colpa del tour.
Non so perché ma avevo il presentimento che non fosse dedicata a me...scacciai quel pensiero dalla mia testa e ascoltai le bellissime parole della canzone.
«She sleeps alone,my heart wants to come home I wish I was I wish I was beside you.
She lies awake i'm trying to find the words to say I wish I was I wish I was beside you»
Che belle parole,erano veramente bravi a scrivere.
Incontrai lo sguardo di Ash e abbassai immediatamente la testa,non riuscivo a guardarlo in faccia per quello che gli avevo detto.
Avevo intenzione di scusarmi con lui,ma non sapevo come fare e se lui non avrebbe voluto più parlarmi lo avrei capito.
Una volta finita l'esibizione saltai in braccio a Luke che mi baciò sulle labbra.
"Siete stati bravissimi,ho amato in particolare 'beside you'" feci una pausa "vi faccio i miei complimenti,sono sicura che riuscirete a sfondare"
Mick e Cal mi sorrisero,si vedeva che le mie parole li avevano resi felici.
Poi mi resi conto che Ashton non era lì con loro.
«oh sì ma che mi importa di lui,tanto io ho Luke!»
Pensai.
"Amore vieni?voglio stare un po' da solo con te"
Mi prese per mano e mi portò in un luogo appartato ma non troppo.
Notai che una ragazza dai capelli neri legati in una coda di cavallo e due occhi azzurri come il ghiaccio ci fissava,ma che aveva da guardare?
Luke cominciò a baciarmi il collo dolcemente per poi passare alle mie labbra,le nostre lingue si incontrarono e un brivido mi percorse la schiena.
Il momento fu interrotto dal fischio del cellulare di Luke che annunciava l'arrivo di un sms.
"Torno subito ok?non muoverti da lì"
"Non mi muovo"
Mi diede un bacio sulle labbra e se ne andò verso la cucina.



Luke's pov
Il mio piano stava andando alla grande,Susan mi aveva chiesto di darle spiegazioni  e per mia fortuna Aleks era talmente ingenua che non mi chiese nulla.
Mi guardavo intorno ma non trovavo nessuno,stavo per andarmene fino a quando una voce non ruppe il silenzio.
"Allora Luke,cos'è questa storia?"
Mi domandò con un tono acido.
"Di che parli?"
"Sai benissimo a cosa mi riferisco" fece una pausa "quindi le ragazze russe sono la tua nuova passione eh?"
"Passione non direi"
Mi avvicinai a lei fino a quando non ci ritrovammo faccia a faccia.
"Senti Susy tu sei l'unica che amo,lo vuoi capire?lei l'ho solamente usata per farti ingelosire"
I suoi occhi si fecero pieni di collera.
"Sei uno schifoso idiota,sono contenta di essermi liberata di te e mi dispiace solo per quella povera ragazza che hai preso in giro così spudoratamente"
Mi avvicinai per baciarla ma lei si ritrasse e mi spinse via.
"Stammi lontano Hemmings,non osare toccarmi"
E con quelle parole si dileguò lasciandomi lì come uno stoccafisso,mi venne un groppo in gola.
Beh se non altro mi rimaneva Aleks.


Aleksandra's pov
Avevo origliato tutta la conversazione fra lui e quella che avevo dedotto fosse Susan,adesso capivo chi era quella tizia di prima e intuii anche perché ci fissasse.
Ashton aveva ragione e io non lo avevo ascoltato,come avevo potuto pensare che il mio migliore amico mi avesse mentito?
Mi ritrovai davanti Luke e lo guardai con disprezzo.
"Senti Aleks io...io...posso spiegarti tutto"
"Non c'è proprio nulla che devi spiegarmi"
"Ecco io"
"Tu mi hai illusa,mi hai chiamata amore,mi hai baciata,mi hai fatto credere che tu mi amassi e mi hai presa in giro nonostante io ti amassi veramente!ma non ti vergogni?mi hai persino regalato fiori e cioccolatini!"
Stavo urlando come non avevo mai fatto in tutta la mia vita attirando così l'attenzione di alcuni invitati.
"Io non ti ho mai regalato fiori e cioccolatini"
Mi bloccai per un secondo.
"Avrei dovuto ascoltare Ash...lui me lo aveva detto e io non gli ho dato retta...che stupida sono stata"
"Ashton è solo un debole ed è stato facile sottometterlo"
Quindi lui lo aveva picchiato e lo aveva ridotto in quello stato,non ci potevo credere.
"Tu..tu.."
"Io?"
"Dovresti solo vergognarti,sei un essere spregevole"
Ad un tratto cominciai a pensare e capii tutto,i fiori e i cioccolatini me li aveva regalati Ashton!lui mi amava e io lo avevo ferito,ero andata al largo per cercare il vero amore quando non mi ero resa conto che il principe azzurro che tanto desideravo era lì davanti ai miei occhi.
Girai i tacchi per andarmene quando una forte presa mi bloccò il braccio.
"Dove credi di andare?"
"Da qualcuno che merita davvero le mie attenzioni"
Risposi staccando il mio braccio e me andai via in cerca di Ash.
"Mick Mick Mick!hai visto Ash?"
"Ashton è partito per Adelaide,è andato a trovare sua madre lì e probabilmente ci rimarrà per sempre,il suo treno è partito pochi minuti fa ...pensavo te lo avesse detto"
Deglutii dopo quell'affermazione.
"Non me lo aveva detto...comunque grazie"
Presi il mio giubbotto e me andai da quel posto infernale,non avevo intenzione di stare lì un minuto di più.
Mi feci tutta la strada di corsa e una volta a casa mi richiusi la porta alle spalle e sprofondai a terra.
A quel punto non riuscii più a trattenermi e scoppiai a piangere,era un pianto isterico di disperazione,avevo perso la persona più importante,quella che più mi capiva in quel mondo crudele.
La casa era terribilmente vuota senza di lui.
Andai a controllare la sua stanza per vedere se quello che mi aveva detto Mick fosse vero e lì non trovai nulla,se non i mobili.
Rassegnata e affranta mi misi a dormire e dopo varie ore passate a piangere mi addormentai.
Quella notte feci sogni agitati,tentavo di abbracciare Ashton ma lui si scioglieva e quando mi risvegliavo ero tutta sudata.
Mi rimettevo a dormire e quando chiudevo gli occhi cominciavo a sognare e rivedevo Ashton che mi diceva «addio per sempre Aleks,ti ho voluto bene» e poi si tuffava in mare,nuotando verso il largo lasciandomi da sola.
Mi svegliai di nuovo,erano le 10 e mezza del mattino così decisi di aprire gli occhi.
Ero da sola e non c'era più la sua risata contagiosa ad illuminarmi la giornata.
Non feci colazione,non pranzai e non cenai,passai tutta la giornata a letto a piangere.
La cosa andò avanti per due settimane e quando qualcuno,chiunque egli fosse,tentava di telefonarmi riattaccavo:non volevo più avere contatti con nessuno.
Un giorno sentii il campanello suonare e andai ad aprire.
Mi ritrovai davanti Calum che entrò in casa senza che io gli dessi il permesso.
"Aleks ma come ti sei ridotta?sei pelle e ossa,che ti è successo?"
Mi chiese preoccupato.
"Nulla,sto bene"
"Non mentire tu non stai bene,hai un colore cadaverico e gli occhi sono gonfi"
"Non è nulla,davvero"
Risposi mentre altre lacrime uscivano dai miei occhi.
"Raccontami,io sono tutto orecchi"
"Ma chi voglio prendere in giro?sto male,malissimo e non mangio da due settimane!voglio Ashton ma lui non c'è e non tornerà mai perché io sono stata una stupida,l'ho ferito e ora lui se n'è andato,non lo rivedrò mai più"
Cal mi accolse fra le sue braccia e mi asciugò le lacrime.
"Lui non ti odia,è andato via perché credeva di esserti d'intralcio,se lo vuoi devi solo chiamarlo,lui non aspetta altro devi credermi"
Annuii e smisi di piangere,ormai non avevo nemmeno più lacrime da consumare.
"Ma prima mangia qualcosa,non posso vederti così"
Mi lasciò un bacio sulla guancia e uscì dal mio appartamento.
Mi feci un panino e bevvi un sorso d'acqua,mi sentivo già meglio.
Capii che l'unica cosa da fare se volevo riavere Ashton era seguirlo,e così feci:prenotai il primo treno per Adelaide che corrispondeva al giorno seguente.

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Capitolo 15
*** Primo giorno di ricerca ***


Quella mattina mi svegliai prestissimo,feci colazione e andai direttamente alla stazione.
Dopo aver timbrato il biglietto entrai nel mio vagone e appoggiai le valigie sul piano rialzato.
Per scaricare la tensione mi misi le cuffie e mi preparai la playlist da ascoltare durante il viaggio,abbassai il volume al minimo.
La prima canzone che misi fu falling fast di Avril Lavigne che col suo ritmo lento mi fece da ninna nanna,inoltre descriveva perfettamente la situazione in cui mi trovavo.
«I woke up and saw the sun today
You came by without a warning
You put a smile on my face,I want that for every morning
What is it I'm feeling?'cause I can't let it go
If seeing is believing then I already know 
I'm falling fast
I hope this lasts
I'm falling hard for you
I say let's take a chance 
Take it while we can
I know you feel it too,I'm falling fast»

«mi sono svegliata e ho visto il sole oggi
Tu sei arrivato senza avvisarmi
Hai fatto comparire un sorriso sul mio volto,vorrei fosse così ogni mattina
Cos'è che sto provando?perché non riesco a lasciarlo andare
Se vedere è credere allora lo so già che
Mi sto innamorando profondamente 
E spero che duri
Mi sto innamorando intensamente di te
Io dico di provarci,di resistere finché riusciamo
Lo so che lo senti anche tu,mi sto innamorando profondamente»
Non riuscii ad ascoltare il secondo pezzo e il secondo ritornello perché venni cullata dal ritmo calmo della canzone e mi addormentai.


***
Mi svegliai proprio quando il treno si fermò.
«eccomi qua» 
Pensai,finalmente ero ad Adelaide,l'adrenalina mi attraversò il corpo e il fatto che probabilmente avrei rivisto il mio migliore amico mi rendeva nervosa ed emozionata allo stesso tempo.
Mi avviai verso il mio albergo e durante il tragitto mi guardavo intorno con la speranza che il suo volto sorridente comparisse da un momento all'altro.
Dovunque andassi mi sembrava di sentire la sua risata e il suo profumo e quando mi giravo lui non c'era,stavo persino perdendo le staffe!
Una volta arrivata all'hotel andai alla reception a prendere  le mie chiavi e andai verso la mia camera.
Era la numero 707...7/07=7 luglio,come la data di nascita di Ashton....ormai qualsiasi cosa mi riportava a lui.
Quando varcai la soglia un profumo inebriante di vaniglia mi invase le narici e mi diede conforto.
Scaricai i bagagli,presi la mia borsa con il cellulare e le cose essenziali e cominciai le ricerche.
Girai per tutta la città ma non lo trovai da nessuna parte,solo un attimo ho creduto di averlo visto ma era solamente un ragazzo molto simile a lui e per poco non ho fatto una figuraccia.
Mentre ero seduta al bar dell'hotel un ragazzo mi si avvicinò e mi salutò,aggrottai un sopracciglio,non riuscivo a capire chi fosse costui.
"Scusami,ci conosciamo?"
Gli domandai stupita,alla mia domanda lui mi parve quasi deluso.
"Certo che ci conosciamo,abbiamo parlato alla stazione!sono Fletcher,ti ricordi di me?"
Oh ma certo,ci eravamo visti poco prima,il treno si è fermato e lui mi ha dato una mano con i bagagli,mi chiedevo come avessi fatto a dimenticarmi di lui.
Gli avevo anche detto che Fletcher era il secondo nome del mio migliore amico e gli avevo raccontato tutta la mia storia,lui mi aveva ascoltata attentamente.
"Ah certo!ciao Fletcher...adesso che ci penso mi ricordo di te"
Esitò un attimo e poi disse:
"Ti andrebbe di girare per la città insieme questo pomeriggio?"
Mi dispiaceva rifiutare il suo invito,ma non avevo altra scelta.
"No,scusa ma ho degli impegni...ricordi?te ne avevo parlato"
"Oh sì hai ragione...sarà per un'altra volta,non fa nulla"
Si allontanò immediatamente,forse non avrei dovuto rispondergli così male e avrei dovuto accettare la sua proposta.
Ma mi mancavano ancora 6 giorni per le ricerche e di certo non li avrei sprecati,il mio obbiettivo era trovarlo.
La sera mi addormentai in poco tempo,ero stanchissima dopo quella lunga camminata che non era servita a nulla,dato che di Ashton non c'era traccia.

Ashton's pov
Ero nel quartiere sperduto di Adelaide con mia madre e mi annoiavo da morire.
Avevo abbandonato l'appartamento per sempre,non avevo intenzione di tornare da lei,non dopo quello che mi aveva detto.
Le sue parole mi avevano fatto male e mi avevano ferito come delle lame taglienti.
In quel momento ero seduto sul divano del salotto a giocare ai videogames per distrarmi.
"Ashton caro ti vedo pensieroso,che hai?"
Mi domandò mia madre accarezzandomi la guancia.
"Nulla...è solo che ho mostrato affetto a persone che mi hanno tirato una pugnalata nel cuore"
Confessai.
"Tesoro...non me ne vuoi parlare?"
Esitai un attimo e poi risposi.
"No,non me la sento"
Lei annuì e tornò a sbrigare le sue faccende.
Mio fratello si sedette accanto a me e si mise a fissarmi.
"Cos'hai Harry?"
Gli chiesi.
"Niente,volevo solo chiederti se potevo giocare con la tua psp"
Mi scappò un sorriso,solitamente quando faceva così aveva bisogno di qualcosa,me n'ero scordato.
Gli cedetti la console e mi chiusi in camera,presi il pc ed entrai su Facebook.
Nella home trovai un nuovo stato di Aleks,riportava solo una faccina triste.
Sotto la sua migliore amica aveva commentato "sorridi tesoro,la vita è bella!"
e lei aveva risposto "vieni in chat".
Probabilmente era delusa perché Luke le aveva fatto capire che la loro relazione era una falsa,a lei non importava nulla di me.
Senza che me ne accorgessi una lacrima mi rigò il volto.
"Perché Aleks,perché sei così?"
Mormorai mentre me la asciugavo.
Non dormii per tutta la notte,pensavo a come sarebbe stata la vita senza di lei e sentivo come un vuoto dentro,mi sentivo incompleto.

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Capitolo 16
*** Continuano le ricerche ***


Aleksandra's pov
Mi svegliai abbastanza presto e per colazione mangiai solamente una barretta di cioccolato,ero impaziente e volevo assolutamente trovare Ashton.
Pensai che sarebbe stato inutile girare per il centro della città,così decisi di affittare un'automobile e sarei andata a cercarlo per la periferia.
Feci un giro in macchina della periferia ovest della città e fuori splendeva il sole.
Guardavo continuamente fuori dal finestrino per vedere se passasse di lì ma di lui nessuna traccia,la stessa cosa accadde per il terzo e il quarto giorno,quando visitai la periferia nord e quella sud della città.
Non rimaneva che quella est anche se stavo perdendo tutte le speranze.
Forse avrei dovuto smettere e rassegarmi perché il fatto che se ne fosse andato significava che non gli importava più di me,però non mi arresi e continuai.

****
Quinto giorno:
Avevo in programma la perlustrazione della periferia est di Adelaide,ma prima decisi di chiamare mia madre,era da secoli che non la sentivo.
"Pronto?"
Rispose una voce dolce dall'altro capo.
"Pronto mamma sono io,Aleks"
"Oh mio dio tesoro da quanto tempo non ci sentiamo!mi manchi tantissimo,lo sai?sono ben 3 mesi che lavori in Australia"
Sembrava felice di sentirmi ed io ovviamente ero felice di sentire lei.
"Già"
"Allora,come ti trovi?"
"Benissimo,ho conosciuto delle persone fantastiche...e altre un po' meno"
"Oh e perché altre un po' meno?è successo qualcosa?"
"No lascia stare,non fa nulla"
"Suvvia sono tua madre!racconta"
"Beh iniziò tutto quando incontrai Ashton fuori dall'aereoporto e..."
Le raccontai tutta la storia per filo e per segno e lei non mi interruppe nemmeno una volta,il che era molto strano.
"...e così adesso sono ad Adelaide per cercarlo"
"Qualunque cosa farai sappi che io credo in te"
"Grazie mamma...adesso devo proprio andare,salutami papà e Dimitri"
Nonostante mio fratello fosse un coglione mi mancava anche lui.
"Certo te li saluto"
"Ciao"
"Ciao"
Riattaccai e uscii dalla mia stanza,ero decisa a continuare le ricerche e nulla mi avrebbe fatto cambiare idea,nemmeno la grandine che stava cadendo giù.
Mi misi un giubbotto impermeabile nero col cappuccio per evitare di bagnarmi e in questo modo avrei potuto girare sotto la pioggia senza usare un fastidioso ombrello.
Guidai a malapena perché le gocce sul parabrezza mi coprivano la visuale.
Poi accadde tutto in un millisecondo:sentii un "boom" provenire dal retro della macchina.
Quando andai a controllare capii che il motore mi aveva abbandonata,ma che bella sorpresina.
"Maledizione!"
Dissi sbattendo con forza lo sportello.
Cercai di spostare la macchina fuori dalla strada e ci riuscii per miracolo,possibile che ogni cosa facessi andasse per il verso sbagliato?
Nonostante fosse pieno agosto stavo congelando,le labbra mi erano diventate viola per il freddo e battevo i denti.
Camminai a lungo per la strada,tanto di lì passava una macchina ogni mezz'ora; il cielo era grigio e non ne voleva sapere di smettere di piovere.
Probabilmente avevo tutto il mascara colato,ma in quel momento era l'ultimo dei miei pensieri.
Dopo venti minuti di camminata arrivai in un quartiere con poche case,speravo che Ashton abitasse lì,eccome se lo speravo.
Cercai invano fra i citofoni ma non trovai il cognome di sua madre da nessuna parte,ma dove diavolo abitava?
Ormai però non c'era più nulla da fare,avevo visto tutte le abitazioni della città e Ashton non era da nessuna parte,mi venne un groppo in gola.
Tutta agitata telefonai Michael per chiedergli se mi avesse detto una bugia.
"Pronto?"
Dal tono di voce potevo capire che lo avevo disturbato durante uno dei suoi sonnellini pomeridiani.
"Dio Michael è da ben quattro giorni che cerco Ashton e non è da nessuna parte,ma si può sapere dove cazzo vive?"
Urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni.
"Calmati Aleks e comunque non sono affari che ti riguardano"
Caro Mick,faresti bene a non provocarmi.
"Allora ascoltami bene,tu mi devi dire dove abita e nessuno si farà male ok?"
Replicai trattenendo la rabbia.
"Ok...è nella periferia est della città"
Stetti in silenzio per un attimo.
"Io sono nella periferia est e non c'è!"
"Ma sei sicura di aver guardato bene?"
"Sì!ho cercato il cognome di sua madre dappertutto e non è da nessuna parte"
"Oh ma lui non è da sua madre,è con lei dai suoi zii"
Ecco perché non lo trovavo.
"Oh...com'è fatta la loro casa?"
"Non puoi sbagliarti,è una villa verde scuro a due piani"
Mi segnai l'informazione a mente.
"Grazie mille"
"Di nulla,buona fortuna"
Riattaccai e mi girai per cercare la sua casa,questa volta mi sentivo che lo avrei trovato.

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Capitolo 17
*** I have loved you for a thousand years,I'll love you for a thousand more ***


Aleksandra's pov
Ero davanti alla casa che mi aveva descritto Michael.
Avrei voluto suonare al campanello ma non ne avevo il coraggio,così mi sedetti sul marciapiede lì davanti e appoggiai la faccia sulle ginocchia.
Avrei potuto aspettare anche delle ore ma non mi importava,avevo solo bisogno di lui,tutto ciò che mi serviva era vedere la sua figura varcare la soglia e tutto ciò che volevo sentire era la sua meravigliosa voce,non chiedevo altro.
Per come mi ero comportata nei suoi confronti in realtà non avrei meritato nulla,mi meritavo solo di stare lì a guardarlo mentre iniziava una nuova vita senza di me.
Ma io non potevo vivere senza di lui.


****
Erano passate 4 ore e ancora non si faceva vivo,stavo cominciando a perdere le speranze,dovevo rassegnarmi all'idea che non l'avrei mai più visto ma non ci riuscivo.
Non potevo lasciarlo andare così.
Diedi uno sguardo al cielo grigio e mi alzai in piedi per muovermi un po',per evitare di rimanere congelata.
Presi il primo sasso che trovai e lo scagliai con forza in una pozzanghera profonda che si era formata dopo la piovuta e quest'ultimo fece 5 salti.
"Bel lancio"
Disse qualcuno dietro di me,quell'affermazione mi fece sobbalzare.
"Grazie"
Mormorai con il battito cardiaco a mille,conoscevo quella voce fin troppo bene.
Mi voltai e mi ritrovai davanti Ashton con un'espressione serissima disegnata in volto.
Il cuore mi batteva all'impazzata per l'agitazione e faticai a tirarmi sù,per un attimo credetti di aver avuto un miraggio.
"Beh allora c'è qualcosa che devi dirmi?"
Mi chiese guardandomi negli occhi,era così algido nei miei confronti e non sembrava nemmeno lui.
"S-si"
Risposi mentre tremavo per il freddo.
"Ma tu stai congelando"
Mi disse chiudendomi la punta del mento fra il suo pollice e il suo indice,lui sembrava fosse a suo agio anche con una maglietta a maniche corte e aveva le mani calde.
Presi un respiro profondo e cercai di incrociare il suo sguardo,dovevo farmi coraggio se volevo che lui mi perdonasse e non potevo sprecare un'altra occasione.
Le parole mi uscirono senza che le controllassi,mi stavo sfogando.
"Io io...mi dispiace per tutto Ash,sono stata una stupida e vorrei solo che tu mi perdonassi per ciò che ho fatto e..."
Non feci in tempo a finire la frase che fui interrotta,mi ritrovai le sue labbra appoggiate sulle mie,che si erano unite in un bacio.
Gli infilai le mani tra i capelli e poi lui si staccò.
"Finalmente,era da una vita che aspettavo di farlo!"
Esclamò sorridente,mi prese in braccio e mi portò in casa.
"Ehi non fare nulla di anomalo,altrimenti i tuoi parenti pensano male"
Scherzai dandogli un bacio sulla guancia.
"Tranquilla,sono andati a trovare i miei cugini a pochi isolati da qui,quindi abbiamo del tempo da dedicare a noi due"
Mi posò sul suo letto e cominciammo a baciarci dolcemente,era un momento magico:mi diedi un pizzicotto per verificare se stessi sognando e con piacere notai che era tutto vero e così mi lasciai andare,facendomi coccolare da Ashton.
Mi riempiva di baci sul collo e poi io gli baciavo dolcemente le labbra.
"Credimi,è dalla prima volta che ti ho incontrata che aspetto questo momento"
Mi confessò.
"Mi dispiace di non averti creduto,non potevo pensare che Luke fosse così...così...falso"
"Lui non è falso e non è nemmeno un cattivo ragazzo,ma questa volta ha agito nel modo sbagliato.
Lui amava davvero Susan e voleva riconquistarla ma l'ha fatto nel modo sbagliato"
Annuii e riprendemmo a baciarci,probabilmente aveva ragione però in quel momento non mi importava,volevo solo godere il presente e il passato me l'ero lasciato alle spalle.
Mi strinse fra le sue braccia e appoggiai la testa sul suo collo.
"Ti amo Ashton Fletcher Irwin"
"Ti amo Aleksandra Irina Rogachov".



Epilogo:
In tutta la mia vita ho creduto più volte di aver trovato l'amore senza sapere cosa questa parola davvero significasse.
Crescendo ho capito che l'amore non è solo passione,ma anche affetto e fiducia e questi ultimi sono alla base di un rapporto.
Nelle favole è facile riconoscere il nemico:indossa un mantello nero e il principe azzurro è lì pronto a salvarti.
Ma nella vita reale è difficile distinguere il principe azzurro dal nemico e quest'ultimo non indossa un mantello nero ed ha un viso perfetto.
Il vero amore spesso si nasconde tra quei ragazzi ai quali hai detto "mi dispiace,ti vedo solo come un amico".

-Spazio autrice
Voglio solo dirvi che vi ringrazio per aver letto la mia storia e in particolare le persone che hanno recensito i vecchi capitoli lasciando ben 18 recensioni,le 14 persone che hanno aggiunto la storia alle preferite,la persone che l'ha aggiunta alle storie ricordate e alle 11 persone che l'hanno aggiunta alle seguite.
E poi vi volevo dire che se vi è piaciuta la mia storia non è finita qui!
Ebbene,sto pensando di scrivere una specie di trilogia,ovvero altre due fanfiction collegate a questa.
A presto e buon weekend a tutti!
-Carolina.

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