Betty la Fea Un'altra dimensione

di stefystefyc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 2 ***
Capitolo 3: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 3 ***
Capitolo 4: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 4 ***
Capitolo 5: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 5 ***
Capitolo 6: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 6 ***
Capitolo 7: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 7 ***
Capitolo 8: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 8 ***
Capitolo 9: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 9 ***
Capitolo 10: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 10 ***
Capitolo 11: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 11 ***
Capitolo 12: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 12 ***
Capitolo 13: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 13 ***
Capitolo 14: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 14 ***
Capitolo 15: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 15 ***
Capitolo 16: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 16 ***
Capitolo 17: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 17 ***
Capitolo 18: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 18 ***
Capitolo 19: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 19 ***
Capitolo 20: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 20 ***
Capitolo 21: *** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 21 ***



Capitolo 1
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 1 ***


La mia fanfiction parte dalla sera prima del maledetto consiglio in cui Betty presenta il vero bilancio.

Lei  gli ha appena confermato di non aver mai smesso di amarlo e Armando rimasto solo confessa a sè stesso la verità sui suoi sentimenti....

 

Betty si voltò a guardarlo ancora un istante, come per impremersi per sempre nella memoria quel volto tanto amato,
poi se andò lasciando Armando solo nell'ufficio.

Una strana, intensa emozione lo riempiva in ogni fibra del suo essere... si tolse gli occhiali,
si sfiorò le labbra che fino a poco prima erano posate sulle dolci labbra della sua Betty  e parlò ad alta voce....  

"Armando Mendoza dovrai riuscire ad accettarlo. Dovrai riconoscere che ti sei innamorato per la prima volta nella tua vita
e ti sei innamorato di Beatrice Pinzon Solano. Non so come sia successo ma sono pazzo di lei... innamorato più che mai!"  

Sorrise tra sé e sé poi d'istinto allungò una mano e prese la cornetta ".... Wilson ..."

Quando Betty arrivò nell'ingresso vide che non c'era traccia del taxi che aspettava... cercò Wilson
"Dov’é il mio taxi? Non mi aveva detto che mi stava aspettando?"
"Dottoressa... ha chiamato il dottor Mendoza, mi ha detto di pagare il taxi e di farlo andare via perché l'avrebbe accompagnata lui a casa"

Betty rimase un momento interdetta poi, inquieta, cominciò ad avviarsi verso la fermata degli autobus
ma la macchina di Armando la affiancò subito, si fermò e lui scese raggiungendola.

"Betty... aspetti... dove va? La accompagno io" le disse guardandola con quegli occhi che sembravano
parlarle d'amore e che le facevano perdere ogni brandello di razionalità.

"Dottore la prego... eravamo d'accordo che sarei andata in taxi... lei deve riposare per l'impegno importante di domani!" ribattè stancamente

"Betty... mia dolce Betty" le sorrise lui dolcemente "Io non ero per niente d'accordo... ho bisogno di stare ancora un po' con lei...
ci siamo appena ritrovati dopo tante incomprensioni ... la prego.. la voglio accompagnare io a casa!"

"No dottore... no..."

"Betty...  perché no??? Perché non vuole stare con me... io non desidero altro che starle accanto..."

Bugie... ancora bugie... perchè perchè?? pensava Betty mentre il cuore le scoppiava dal dolore....

"Dottore adesso basta!" esplose "Le ho già dato il bilancio truccato, le ho già detto che l'aiuterò.. cos'altro vuole da me? "

Armando si bloccò stupito.... "Betty... cosa sta dicendo?"

Lo guardò dritto negli occhi... ormai era stanca di mentire... con voce rotta gli buttò addosso la dura realtà  
"Ho letto la lettera di istruzioni che le ha scritto il dottor Calderon... non c'è più bisogno di fingere...
so tutto e l'aiuterò lo stesso... però per favore... adesso la smetta di tormentarmi"
poi le lacrime cominciarono a scivolarle sulle guance.

Armando era sconvolto.... un pugno violento nello stomaco non avrebbe potuto stordirlo di più...
indietreggiò barcollando... gli occhi sgranati mentre fissava la sua Betty che piangeva silenziosa e disperata.

Le parole uscirono a fatica dalle sue labbra... "Betty....  come...  da quanto tempo... da quanto sa di quella lettera?"

"Cosa importa? Adesso la prego, mi lasci andare a casa.. ci vedremo domani per il consiglio e poi uscirò dalla sua vita per sempre!"

Uscire dalla mia vita? Uscire per sempre dalla mia vita?
No...pensò Armando in preda al panico...  non è possibile che stia succedendo davvero...  Betty....

"Betty... Betty mi ascolti... dobbiamo parlare.. "

"Non c'è niente da dire dottore!"

"Sì invece... dobbiamo parlare!" per la prima volta da quando era cominciato tutto quel casino era sicuro di sé e dei suoi sentimenti....  
"Dobbiamo parlare ADESSO!"

La prese per un braccio e la fece entrare con decisione nella sua macchina nonostante il suo rifiuto. 

 

.... continua 

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Capitolo 2
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 2 ***


Mentre guidava , Armando continuava a guardarla con la coda dell'occhio... tormentato dal dolore che gli procurava la sola vista delle lacrime che le rigavano il viso
e delle labbra che Betty continuava a mordersi in silenzio. Cosa ho fatto? Cosa ho fatto Dio mio? ... continuava a pensare...
Che razza di uomo sono... non mi sono nemmeno accorto del suo dolore...  così preso da me stesso, dalla mia rabbia, dalla mia gelosia... sono un mostro...

Quando finalmente parcheggiò Betty sembrò risvegliarsi e si guardò intorno... "Dove siamo?"

"Siamo... siamo a casa mia... "

"Che coosa? No dottore... potrebbe arrivare la signora Marcella, la prego, non voglio altri problemi per favore! Mi porti a casa o mi lasci chiamare un taxi!"

"No. Non posso. Non finché non mi avrà lasciato parlare. Dobbiamo chiarire tante cose... io e lei faccia a faccia, senza nessuno che ci disturbi... 
E non si preoccupi per Marcella...... le ho già detto che avremmo parlato domani...  Non verrà nessuno Betty..." e così dicendo la guidò fino all'ascensore.

Salirono senza guardarsi, senza parlare, entrambi preoccupati per quello che si sarebbero detti da li a poco....

Armando aprì la porta del suo appartamento e si fece da parte per far entrare Betty...  il cuore le batteva all'impazzata mentre un passo dopo l'altro varcava quella soglia,
guardandosi intorno... quante volte aveva sognato che lui la portasse li come sua fidanzata... ed ora eccoci... ad aspettare che lui le dicesse quanto era dispiaciuto di averla presa in giro
ma che l'azienda per lui era troppo importante come lo era il suo rapporto con la signora Marcella.

Lui chiuse la porta e vi si appoggiò... la guardò mentre osservava la sua casa muovendosi intimidita... Dio... come farò a farmi credere? Come???

Perse tempo versandosi qualcosa da bere e chiese a Betty se anche lei voleva qualcosa...

"Dottore... la prego, facciamola finita."

"Betty....  perché non mi ha detto che conosceva quella lettera?"

"La domanda la rivolgo a lei dottore!"  gli rispose guardandolo indignata  "Perché? Perché ha giocato così con il mio cuore?
Perché mi ha fatto questo se sapeva che le ero incondizionatamente fedele, che mi stavo giocando la vita al suo fianco?
Perché dottore non ha avuto un minimo di compassione e non si è fermato per un istante a pensare al dolore che stava causando?
Perché ha continuato a corteggiarmi dopo che le ho raccontato la tragedia della mia vita sentimentale? Perché mi ha trattata in questo modo???"

 Armando la guardava sconvolto "Betty la prego mi ascolti... non è come crede... mi lasci parlare!"

"No... è proprio come credo invece... come diceva la lettera del dottor Calderon…  ma ormai non importa domani le restituirò la sua azienda,
come le restituirò la Terramoda e tutto il resto e lei potrà tornare alla sua vita e al suo matrimonio come se tutto questo non fosse mai successo. E adesso mi lasci andare!"

Corse verso la porta ma Armando l'afferrò prima che potesse aprirla e la strinse in un abbraccio disperato come disperate furono le sue parole

"Betty amore mio non te ne andare, ti adoro, tu sei la mia vita, ti prego ascoltami!"

"Perché dottore? Perché continua a tormentarmi? Mi ha già uccisa quando ho scoperto quella lettera! Cosa vuole ancora??"

Ma lui non la lasciava, la teneva stretta tra le sua braccia forti, il suo viso premuto sui suoi capelli, la bocca vicina al suo orecchio che la supplicava di ascoltarlo...  
la riportò nel salone e la fece sedere su una poltrona, si inginocchiò davanti a lei e guardandola dritta negli occhi le chiese ancora una volta di lasciarlo parlare .

Betty sospirò e chiuse gli occhi, poi annuì, convinta che qualunque cosa le avesse detto non avrebbe cambiato la situazione.
Lui si alzò e come un'anima in pena cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza cercando le parole.

“Ha ragione…. ho iniziato ad uscire con lei solo perché Mario Calderon mi aveva messo in testa l’idea che potesse tenersi la mia azienda..”

Betty singhiozzò e le lacrime tornarono a rigarle in viso … lui si inginocchio di nuovo davanti a lei e le prese le mani... 
“Betty non pianga la prego … non riesco a sopportare di vederla piangere …. Mi ascolti.
Ho iniziato ad uscire con lei per questo motivo ma poi l’insofferenza che provavo mentre stavo con lei… si è trasformata in qualcos’altro …
mi sono lasciato affascinare dalla sua sensibilità, dalla sua dolcezza. Pensavo di essere io a condurre il gioco … e invece no…
a poco a poco mi sono abbandonato a questo sentimento e mi creda, ho fatto di tutto per lottare contro, per non confessarlo nemmeno a me stesso.
Però è stato inutile ….  non ce l’ho fatta. Quando abbiamo fatto l’amore l’ho sentita così dolce e innamorata e sono rimasto stupito da quello che ho provato...
non mi era mai successo di tenere tra le braccia una donna in quel modo …. E poi a casa di Mario... è stato meraviglioso....
Quando mi ha confidato quello che le era successo mi sono sentito un verme e avrei voluto rivelarle tutto … dirle che anche io come Miguel ero uno schifo d’uomo,
ma non riuscivo a tollerare l’idea di rivelarle di essere un uomo da poco ed ho taciuto."

Betty lo guardava incredula …..

"Poi lei è cambiata …. Ha iniziato ad evitarmi, ad uscire con le sue amiche o con Nicola Mora e io devo essere impazzito …..
Ho fatto cose assurde di cui mi vergogno immensamente ….. ma ero pazzo di gelosia ….
L’idea che lei potesse giocare con me solo per tenersi l'azienda mentre era innamorata di Nicola non mi faceva respirare …
Mario mi assillava con questa idea e io come uno stupido gli ho dato retta ….
Ma la verità è che io l’amo… l’amo come non ho mai amato nessun’altra donna glielo giuro."

"Dottore la prego… non giochi ancora con il mio cuore... " la voce di Betty era un sussurro...

Armando le prese dolcemente il viso tra le mani e la tirò verso di sé, appoggiando la fronte sulla sua....
"Amore mio…. non sto giocando, te lo giuro! Ti amo, ti amo… ti prego credimi!"  sussurrò guardandola negli occhi e lentamente avvicinò le labbra alle sue.....

 

... continua

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Capitolo 3
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 3 ***


Quando le sfiorò le labbra dolcemente, quasi timoroso, Betty trattenne il respiro... non poteva essere vero...
avrebbe voluto del tempo per pensare, avrebbe voluto capire se poteva fidarsi, ma come sempre, quando si trattava di Armando Mendoza,
i suoi pensieri si annullarono lasciando spazio solo alla sensazione meravigliosa di quella bocca morbida e calda sulla sua.
Senza rendersene conto socchiuse le labbra e ricambiò il bacio.

 

Le mani di Armando scivolarono delicate e allo stesso tempo decise sul suo collo e poi sulla nuca tirandola ancora più vicina mentre il bacio diventava sempre più profondo .
Sentire che Betty rispondeva al tocco delle sue labbra lo aveva acceso di desiderio...  non aveva mai provato niente di simile per nessuna delle tante donne con cui era stato.
Il desiderio fisico che aveva provato tante volte era niente confronto a quello che questa ragazza suscitava in lui... desiderava possederla anima e corpo, perché Betty era sua! Sua!

 

Le sue labbra le esplorarono avidamente la bocca, staccandosi solo per scendere con mille piccoli baci lungo il suo collo e finire nell'incavo delicato alla sua base....
Betty era incantata dalle reazioni del suo corpo... si sentiva bruciare ovunque  lui aveva posato le labbra.
Gli posò le mani sul petto e si stupì nel sentire sotto quei  muscoli forti il battito del suo cuore che galoppava impazzito.

 

"Dottore..." mormorò mentre brividi di piacere la facevano vibrare fin nel profondo.

"Non Dottore... Armando!" mormorò lui guardandola con gli occhi colmi di desiderio. "Dillo.." le ordinò

"Armando.... Armando... " sussurrò Betty mentre si aggrappava alle sue spalle per tirarlo più vicino.

 

Con un gemito roco Armando si impadronì nuovamente della sua bocca... Dio mio Betty... la mia Betty...

La fece alzare e con ardore le sue mani l'afferrarono per i fianchi per farla aderire stretta stretta al suo corpo,
mentre continuava a baciarla insaziabile... non sapeva come... non sapeva perché... ma non ne avrebbe mai avuto abbastanza di lei...
era come una cascata d'acqua limpida e pura mentre lui era assetato dopo anni di siccità... lo aveva fatto tornare alla vita e solo con lei si sentiva vivo!

 

Impaziente la fece indietreggiare sotto il dolce assalto dei suoi baci fino alla porta della camera da letto.
Betty si bloccò quando lui, per un istante, si fermò dandole il tempo di realizzare dove la stava portando.
Un'ondata di emozioni la travolse mentre lui con voce fremente e appassionata le disse  "Se ti vuoi fermare... dimmelo adesso....
perché non credo di riuscire a controllarmi ancora lungo... sto morendo dalla voglia di far l'amore con te... muoio per te...."

 

Per tutta risposta Betty fece scivolare una mano sulla sua nuca attirandolo nuovamente tra le sua braccia.
Aveva paura... ma era pazza d'amore per quell'uomo che le stava incendiando il cuore e il corpo .
Non avrebbe potuto respingerlo di nuovo.

 

Si spogliarono a vicenda con movimenti frenetici, tra respiri affannosi e baci sempre più intimi e profondi.

La fece sdraiare sul letto poi attenuò le luci... voleva guardarla mentre le sue mani la facevano rabbrividire di piacere,
mentrela sua lingua tracciava scie di fuoco sulla sua pelle e la sua bocca esplorava ogni centimetro del suo corpo...
lei gli passò tremante le mani sui muscoli della schiena, scendendo sempre più in basso e inarcandosi contro di lui...
desiderava non finisse mai questa lenta e dolce tortura.

 

Armando si sentì tremare... quelle mani delicate che si muovevano sul suo corpo lo portavano sull'orlo della pazzia
perché sentiva che non era solo la pelle bruciante che rispondeva alle sue carezze....  
era qualcosa che arrivava da ben più in profondità... lei riusciva a toccargli l'anima.

 

Era sopra di lei e si fermò un'ultima volta... la guardò intensamente, pieno d'amore e di desiderio quando le sussurrò "Betty... dimmi che mi credi"

Betty lo guardò con occhi colmi d'amore.... "Ti credo"

"E dimmi che mi ami"

"Ti amo Armando Mendoza... ti amo da sempre!"

 

Non riuscì a resistere oltre e stringendola come fosse l'unica cosa per cui valeva la pena vivere la fece sua,
anima e corpo si fusero in un solo essere trascinandoli in un paradiso dove non esisteva altro che il loro amore....

 

era sua... per sempre sua....  

era suo... per sempre .... suo....

 

...... continua

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Capitolo 4
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 4 ***


Si addormentarono abbracciati, la testa di Betty appoggiata al suo torace mentre lui la stringeva dolcemente a sé.... 
per la prima volta dopo tanto tempo, Armando riuscì a riposare senza pensieri, finalmente in pace.

 

Era quasi mattina quando Betty stiracchiandosi aprì gli occhi.... Armando era lì, appoggiato su un gomito che la guardava sorridendo
"Buongiorno principessa" ....  allungò una mano per accarezzargli il viso... era impossibile che fosse reale!
Ma lui era davvero lì, con quel sorriso meraviglioso, dolce ed innamorato.
Si baciarono dolcemente... al mondo esistevano solo loro... finché Betty non si rese conto di essere rimasta fuori tutta la notte... chissà suo padre!!!

 

"Dottore...."

"Betty!! Non mi chiamo dottore!! " la rimproverò lui scherzando.
Poi la baciò, la baciò e la baciò ancora… avrebbe passato tutta la giornata in quel letto, 
con quella donna tra le braccia… ma lei aveva altre idee in mente!

"Armando... dobbiamo andare adesso... c'è il consiglio... e devo passare a casa a cambiarmi...
e a prendermi una bella ramanzina da mio padre!" rispose ridacchiando

"Andremo insieme da tuo padre, Betty !" le disse lui sorridendo

"Noo... è meglio se vado da sola…  Ci vediamo direttamente in ufficio, va bene?"

“No, non va bene, perché non voglio staccarmi da te nemmeno un minuto …
ma hai ragione, come sempre…  faremo come dici tu.”

 

Si scambiarono un altro dolcissimo bacio, poi Betty andò in bagno a prepararsi.
Si guardò allo specchio incredula …  è successo davvero….  
Non ci posso credere…  è stato così appassionato e così dolce…. mi sembra di sognare.


Armando si alzò pigramente ... avrebbe voluto mandare al diavolo l’Ecomoda,
quel maledetto consiglio e tutti gli azionisti e passare ogni minuto di quella giornata
tra le braccia della sua dolce Betty… è un sogno…  non mi sembra vero!

 

Il suo telefonino squillò… guardò il display e storse il viso… Mario… uscì sul balcone e rispose...

“Calderon… che succede… già in piedi?”

“Presidente è da ieri sera che la cerco!! Dove cavolo sei sparito??”

“Sono nel mio appartamento.”

“Ma come, non sei passato da Marcella ieri sera? Devo dedurre che la serata con la racchia è andata bene?”

“Caderon… modera i termini… stai davvero cominciando a stufarmi e se non vuoi che ti prenda a pugni….”

“Su, dai, ti chiedo scusa, non ti arrabbiare… lo so che non devo toccare “la tua Betty” nemmeno a parole…
però dimmi… è tutto a posto? Ha finito il resoconto? Possiamo stare tranquilli ????”

“Mario… ti ho già detto ieri sera che era tutto a posto. Betty ha fatto il suo lavoro ed oggi finalmente la finiremo con questa storia!”

“Armando… non ti scaldare così tanto!! Cerca solo di ricordarti che dopo la riunione devi parlare a Betty… 
devi deciderti a mandarla via e liberarti di lei… vedrai che dopo qualche tempo capirà e la smetterà di infastidirti,
tu sarai sposato con Marcella e lei se ne farà una ragione!”

“Certo… su una cosa hai ragione… Betty se ne deve andare lontano da qui,
ma è un problema mio! Tu stai tranquillo… oggi risolveremo tutto!”

“Bravo il mio Presidente! Lo so che si può sempre contare su di te!”

 

Armando chiuse il telefonino… come aveva fatto in tutti quei mesi a comportarsi come gli suggeriva Mario… 
che diavolo stava pensando?? Ma ora nella sua testa era tutto chiaro…. era tutto semplice…
Quella sarebbe stata una giornata di follie…. ma qualsiasi cosa succeda....
alla fine lui avrebbe avuto vicino la sua Betty ed era solo questo che contava !

 

Betty senza farsi vedere tornò pian piano verso il bagno…. Chiuse silenziosamente la porta e si guardò di nuovo allo specchio…

“Idiota! Idiota idiota idiota idiota!!” lacrime di rabbia le riempirono gli occhi… Vigliacco!!!
Eppure le erano sembrate così vere le sue parole, così sinceri i suoi baci… come faceva a fingere così??? Come???
Ma no… stavolta non avrebbe pianto per lui! Quella era stata l’ultima sua canagliata!

Si lavò di nuovo il viso ed uscì…. Armando era di spalle sul balcone… quando la sentì arrivare si girò sorridendo…
“Betty…. Mia principessa... oggi è un giorno speciale… oggi la nostra vita cambierà…. “
si avvicinò e la tenne stretta stretta “Ti amo… non puoi sapere quanto mi rendi felice!”

“Lo so invece… lo so” rispose malinconica…  “Ma adesso dobbiamo muoverci o faremo tardi!”

“Non ho nessuna voglia di uscire da questo appartamento… 
ma ci aspetta una giornata importante e dopo avremo tutto il tempo che vogliamo solo per noi.”


Quando poco dopo uscirono, un taxi stava già aspettando Betty.

Armando la prese tra le braccia per baciarla un’ultima volta “Ci vediamo tra poco amore mio” 
poi la lasciò salire sul taxi e rimase a guardarla mentre si allontanava,
prima di salire in macchina e di partire alla volta dell’Ecomoda.

 

........ continua

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Capitolo 5
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 5 ***


Quando Betty arrivò a casa Hermes era già sulla porta che l'aspettava!

"Beatrice Aurora Pinzon!!! Sei impazzita per caso??? Dove sei stata fino a quest'ora?"

"Papà perdonami... ho lavorato fino a tardi per la riunione di stamattina e quando mi sono accorta dell'ora non ho voluto chiamare,
avevo paura di farvi spaventare... " rispose mentre andava di corsa al telefono.

"E secondo te non siamo stati in pensiero??? Ci hai fatto preoccupare da morire!!! 
Devi sempre avvisare quando c'è qualche contrattempo!!! Non ti ho educata a rispettare la famiglia??? "

"Hermes lasciala stare, non vedi che è stravolta! Ti ha detto che ha lavorato fino a poco fa!"

"Giulia stai zitta!!! Non devi andare a preparare la colazione? E allora vai! E cerca di non bruciare niente!
E tu.. si può sapere chi stai chiamando adesso?"

"Papà.. per favore.. ti spiegherò tutto tra poco... Pronto? Nicola? Ascoltami... ho bisogno che tu venga immediatamente qui..
ti prego ho fretta... molta fretta... sì, certo che la mamma sta già preparando la colazione!!! Muoviti!!!"

Hermes guardava la figlia come fosse impazzita... che cavolo stava succedendo in quella casa??? !

Betty riprese in mano  la cornetta e compose un nuovo numero.... "Insomma... possiamo sapere cos'è tutta questa agitazione???"

"Tra poco papà... tra poco!"

"Signora Caterina? Sono Beatrice Pinzon ... Scusatemi se vi chiamo a quest'ora ma.... "

"Beatrice stavo aspettando che arrivaste in ufficio per chiamarvi ... c'è stato un cambio di programma, devo partire per Cartagena.
Mi devo occupare del concorso di Miss Colombia e vorrei sapere se siete sempre disposta a partire con me!"

"Io ad un concorso di bellezza... non saprei proprio come essere d'aiuto... con la faccia che mi ritrovo!"

"Beatrice ma che dice... è un'occasione molto importante ma il suo lavoro non sarà complicato come quello che svolgeva in Ecomoda!”

“Io… se lei pensa che potrò esserle d’aiuto… allora va bene… accetto!”

“Benissimo!! Si parte oggi. Ci troviamo alle 11 in aeroporto, va bene?"

"Va bene.. certo!!! Grazie, grazie signora Caterina!!! A dopo!"

“Betty allora… hai finito con queste telefonate??? Posso sapere cosa sta succedendo?”

“Papà… come ti avevo detto ho terminato il mio lavoro all'Ecomoda... sono solo un po' triste....”

“Ancora non riesco a capire il perchè.... dimmi la verità!!! Qualcosa è andato storto??? E’ successo qualcosa con il tuo capo???
Ti ha trattata male?? Lo sapevo che quel tipo non era affidabile… se ha osato sgridarti io….“ cominciò ad alzare la voce…

“No papà… il Dottor Armando non c’entra! E’ una decisione mia. Ormai dall’Ecomoda ho imparato tutto quelllo che potevo imparare
ed ho bisogno di trovare nuovi stimoli, nuove prospettive… Mamma ti prego, aiutami con la valigia… mi serviranno abiti leggeri….
C'è un cambio di programma... parto per Cartagena!!”

“Coooosaaa??? Cartagenaaa.... cos'è questa storia degli abiti leggeri??? Non vorrai andare in giro in costume da bagno???
Lo sai che il diavolo è in agguato e bisogna stare attenti!!!”

“Ma no papà… e poi quale costume?? Al massimo a casa ho qualche tuta mimetica!!"

Tra un battibecco e l’altro riuscirono ad infilare in valigia qualche vestito che sicuramente non sarebbe stato adatto…
ma in fondo…  niente di quello che aveva era adatto per Cartagena!!

Poi Betty si mise a scrivere una lettera e nel frattempo arrivò anche Nicola…. che prima di tutto avrebbe voluto fare colazione…

ma Betty lo trascinò in camera sua.... aveva bisogno di parlargli in privato…

“Voi mi nascondete qualcosa!” sibilò Hermes mentre li guadava salire in camera.

Betty raccontò a Nicola di aver rivelato ad Armando  che conosceva il suo piano per farla innamorare.

Gli spiegò che aveva deciso di dimettersi e di lasciarlo da solo nella sua follia di imbrogliare il consiglio direttivo…
lei aveva preparato il falso bilancio… ma non si sarebbe prestata ad esporlo davanti a tutti…
l’avrebbe costretto a farlo lui stesso e a prendersi la responsabilità per questa decisione.

“Avrei voluto consegnargli stamattina la mia lettera di dimissioni… ma non voglio tornare all’Ecomoda e non voglio incontrarlo mai più…

ho bisogno che tu gli porti una busta con tutte queste carte… la mia lettera di dimissioni, le deleghe con cui potrà disporre
come vuole della Terramoda e della macchina e una lettera personale per lui… Ti prego… consegna tutto direttamente
nelle sue mani e cerca di fare presto! Devi arrivare prima che cominci la riunione!”

“Va bene Betty…. Ma non posso nemmeno fare colazione??”

“Insomma Nicola…. Ti prego… ho detto che è una cosa urgente!”

“E va bene! Quando tornerò…. Sarai già partita?”

“Sì Nicola… ho appuntamento con la signora Caterina in aeroporto alle 11.00 ….”

“Betty…. Mi mancherai....”

“Anche tu Nicola…. Anche tu… ma non posso più rimanere qui…  cosa ho ottenuto con questa follia?
Niente.. sono sola e disperata…. Però non voglio continuare così…. Ho bisogno di dare una svolta…
di dimenticarmi del Dottor Armando e del dolore che mi ha dato…. Ho bisogno di allontanarmi per raccogliere i cocci
di quello che resta della mia vita e cercare di ricostruirla… per quel poco che posso fare…”

Armando intanto era arrivato all'Ecomoda... Wilson si stupì di vederlo arrivare così presto...

"Non si preoccupi Wilson... oggi si riunisce il Consiglio di amministrazione... e voglio che sia tutto perfetto!" così salì e si chiuse in presidenza...
entrò nell'ufficio di Betty... cercò la copia del bilancio reale che lei aveva nascosto... e iniziò a farne una copia per ognuno dei Dirigenti...
le inserì nelle cartelline che Betty teneva nell'armadietto e che avrebbe portato alla riunione... ormai era deciso...
d'ora in avanti la sua vita non sarebbe più stata una menzogna... quella mattina avrebbe dato un calcio alle bugie
che aveva preparato con cura in tutti quei mesi e la verità sarebbe venuta a galla...
l'unica cosa che desiderava era di vivere felice con Betty... al diavolo tutto il resto!

"Betty amore mio... vieni presto da me... ho bisogno di averti accanto" sussurrò tra sé e sé...

non aveva idea che Betty non aveva nessuna intenzione di raggiungerlo e che non l'avrebbe rivista quella mattina ...

Betty era già arrivata all'aeroporto accompagnata da Giulia ed Hermes... I suoi genitori la guardavano con aria triste... la loro bambina... se ne stava andando....

"Non dimenticarti di noi... Signora Caterina... gliel'affido... " disse Hermes quasi piangendo...
si abbracciarono e Betty si voltò dando le spalle a Bogotà e alle menzogne che l'avevano accompagnata per tanto tempo...  per me inizia una nuova vita, pensò.

 

..... continua

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Capitolo 6
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 6 ***


Nicola arrivò all’Ecomoda… Doveva assolutamente entrare sfuggendo a Patrizia, il suo grande amore che sicuramente lo aspettava per avere quel maledetto assegno che lui non aveva più!

Alla reception si presentò ad Annamaria... le spiegò che Betty gli aveva dato un compito molto importante e che doveva parlare immediatamente con il Dottor Armando Mendoza. Le racchie lo aiutarono…  mentre Sandra distraeva Patty dicendole che aveva visto il dottor Valenzia tutto solo nell'ufficio di Marcella lui veniva fatto entrare in Presidenza.

Quando Armando lo vide strinse istintivamente i pugni... che ci faceva lì Nicola Mora?

"Sono venuto solo a portarvi questa... Betty mi ha chiesto di consegnarvela personalmente!"

Gli mise in mano la busta e raggiunse subito la porta....

"Cosa significa? Dov'è Betty?"

"Non sono autorizzato a rispondere a niente... è tutto lì dentro... ed ora se mi volete scusare..."

Nicola uscì veloce dalla Presidenza... se ne voleva andare prima che quel pazzo sfogasse su di lui la rabbia per quello che Betty gli aveva lasciato in quella busta... ma finì dritto tra le braccia di Patty...

"Nicola Mora... dove cavolo sei sparito con l'assegno??? Mi farai portar via la macchina... cosa succedeee???"

"Ehmmm... Patty amore mio.... purtroppo.... non ho più l'assegno.... è volato via... e non tornerà più!!!"

"Come... ma cosa.... disgrazzzzziaaaaaatooo... tu... tu... mi ha violentataaaa!!!!"

"Ma che dici... è stato solo amore.... una folle passione tra di noi!"

"Disgrazzzzziaaaaatooooo... anche questa umiliazione..... "

 

Armando intanto aveva aperto la busta e gli era cascato il mondo addosso... Betty gli aveva lasciato tutti i documenti e le deleghe necessari per riprendersi l'Ecomoda e la Terramoda.... e poi gli aveva scritto una lettera....  una lettera in cui gli spiegava che l'aveva sentito parlare al telefono con Calderon quella mattina... in cui gli spiegava che aveva capito che ancora una volta per lui era stata solo un burattino da usare per i suoi scopi.... senza rispetto per la sua persona... in cui gli diceva che ormai era tutto finito "Ho una tale rabbia addosso che d'istinto verrei lì solo per il gusto di portarvi via ogni cosa... per restituirvi una per una tutte le umiliazioni che ho subito... ma sapete una cosa... per me oggi inizia una nuova vita... una vita in cui non c'è posto per il rancore e per l'odio che provavo per voi... da oggi sono libera... libera da voi, dai vostri giochetti, dalla vostra meschinità... da quell'amore che sentivo solo io e che voi mi avete finalmente aiutato a distruggere.... addio Dottor Mendoza."

Maledetto Calderon... accidente a lui... accidenti a me.... riesco sempre a rovinare tutto con Betty!!! Ma stavolta no... maldita sea! Stavolta no!

 

"Dottor Mora!" Armando uscì gridando dalla Presidenza...  devo raggiungerlo... corse verso l'ascensore e lì trovò Nicola che tentava di scappare dalle grinfie di Patty che lo insultava senza ritegno e gli impediva di andarsene...  "Che cavolo succede qui? Patrizia sei uscita di testa??? Dottor Mora venga con me, le devo parlare in privato!"

"Io non ho niente da dirle... dovevo solo consegnare la busta  ed ora ho un appuntamento importante e..."

"Per favore.. ho bisogno di parlare con lei. Adesso."

"Va bene... però tenga a freno le mani altrimenti se la vedrà nera! Questa volta non mi farò prendere di sorpresa!"

"Non si preoccupi... non voglio litigare... voglio solo parlare."

Patrizia intanto non aveva ancora mollato la presa e Armando cominciò ad urlare "Patrizia Fernandez!!! Lascia immediatamente il Dottor Mora se non vuoi che ti prenda per i capelli!!!" 

"Ma Armandooo.... quest'uomo mi ha truffata!!!" protestò la bionda finta!

"Si vede che te lo meritavi... ed ora SPARISCIII...." e la guardò storto mentre si rifugiava dietro Berta e Sandra.

 

Nicola seguì poco convinto Armando in Presidenza.....  lo guardò mentre si sedeva alla poltrona e si toglieva gli occhiali massaggiandosi gli occhi con stanchezza...

Armando si rimise gli occhiali e si rialzò... Nicola si avvicinò istintivamente alla porta... quell'uomo sembrava un leone in gabbia.

"Sono innamorato di Beatrice!"

Cosaaaaa??? Che sta dicendo questo pazzo? "Dottor Mendoza.... ormai Betty ha scoperto la tresca con il vostro socio... non prendiamoci in giro!"

"Non sto mentendo Nicola... mi sono innamorato davvero di Betty mentre pensavo di salvare la mia azienda da lei! Solo che ho combinato un casino dopo l'altro... ed ora Beatrice non mi crede... non si fida... e non posso nemmeno darle torto... però lei mi deve aiutare!"

"No no no no no... non l'aiuterò a continuare questo gioco... crede di poterci prendere in giro in eterno con le sue arie da finto signore?"

"Nicola la prego... le chiedo solo un favore... poi deciderà se credermi o meno. Lo faccia per Beatrice se davvero siete così amici... lei deve sapere la verità.... "

Nicola era indeciso...  quell'uomo sembrava sinceramente dispiaciuto e Beatrice era andata via piena di risentimento ... in fondo doveva solo ascoltarlo... 

"Cosa devo fare? Però non pensi di convincermi con le sue parole ..."

"Beatrice non crederebbe mai alle mie parole... però crederà ai fatti se sarà lei a raccontarle tutto... voglio che venga in riunione con me... "

Nicola lo guardò preoccupato... che voleva fare... farlo assalire dai suoi amichetti in riunione?? Doveva fidarsi? Per Betty pensò...  Armando lo guardava con un misto di speranza e di ansia nel volto...  fa che accetti... fa che accetti... non posso perdere la mia Betty....

 

Qualche minuto dopo i due entrarono in sala riunioni.... delle facce stupite si girarono a guardare Nicola ed Armando chiedendosi cosa stava succedendo... ma prima che potessero parlare Armando spiegò..

"Il dottor Mora assisterà al Consiglio d'amministrazione al posto della Dottoressa Pinzon....  che...  non potrà  essere presente."

Daniele con la solita strafottenza si mise a ridere "Hai sostituito la tua orrida assistente con un altro orrido? Sei patetico Armando... ma sono curioso di sapere cosa vuoi dirci... perché poi sarò io a parlare...."

"Nessuno scambio... il Dottor Mora è qui come  Amministratore della Terramoda... " rispose Armando consegnando le cartelline "E come potete intuire leggendo nella prima pagina .... la Terramoda è attualmente padrona... "

fece un profondo respiro ....

".... padrona dell'Ecomoda..."

 

Un silenzio irreale riempì la sala....

 

Roberto e Margherita si guardarono sconvolti....

Marcella guardò incredula il fidanzato e si mise a leggere il foglio tra le sue mani...

Daniele e gli altri si misero a sfogliare il contenuto della cartellina cercando di capire cosa stava succedendo.....

Mario era a bocca aperta e osservava  il suo amico interrogandolo con lo sguardo...  ma Armando ormai era lontano da lui e dai suoi giochi...

Nicola era stupito... dove voleva arrivare quell'uomo.... vuoi vedere che.... 

 

Roberto, rosso in viso, si alzò in piedi urlando "Armando! Cosa diavolo significa tutto questo????"

 

..... continua

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Capitolo 7
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 7 ***


"Papà...  siediti... e ascoltami... per favore lasciatemi parlare poi deciderete cosa fare..... "

"Io penso che ti abbiamo dato fin troppe occasioni per parlare Armando... e guarda cosa hai combinato...
non abbiamo più questa azienda, vero?? L'azienda dei miei e dei tuoi genitori... dì a tutti di chi è adesso la nostra azienda!!!"
ribattè Daniele sbraitando e tirando fuori dalla borsa il registro della Camera di Commercio.

 

Armando chinò la testa....

 

"Hai perso l'azienda Armando?" chiese Roberto

"Non l'ho persa.... l'ho affidata....  a Beatrice...." mormorò....

Marcella spalancò gli occhi.... lo guardò come fosse impazzito.... "Beatrice? Armando cosa... e lei dov'è adesso?"

 

Si misero tutti a parlare... ognuno aveva qualcosa da dire, qualcosa per cui arrabbiarsi... ma soprattutto erano tutti davvero angosciati....

Daniele cominciò ad insultare Armando dandogli del fallito....

"Adesso basta Daniele!!! Tu mi devi comunque un minimo di rispetto!!!" gridò Armando alterandosi

"Ma quale rispetto... sei un incompetente, hai rovinato il nostro patrimonio!!!" e allungò una mano per dargli una spinta...

"Basta così!!!" gridò Roberto "Sedetevi tutti!!! Silenziooo!!!"  si mise una mano sul petto… sopraffatto
da un'angoscia mai provata prima d’ora.

Margherita si mise subito al suo fianco preoccupata  “Roberto calmati… siediti per favore… “

Lui si posò sulla sedia poi guardò il figlio come se fosse uno sconosciuto....
"Armando voglio sapere tutto!!! Spiegami cosa cavolo è successo!"

 

Con gli occhi di tutti puntati addosso, Armando cominciò a raccontare.... "Il progetto che avevo
presentato prima della mia nomina a Presidente... sapevate tutti che era progetto molto ambizioso
e molto molto rischioso....  per rientrare nel bilancio che avevo presentato.... abbiamo utilizzato dei materiali
meno costosi e di minor qualità....  le prime collezioni... sono state un disastro.."

"Un disastro?? Ma scusa... e i bilanci che abbiamo visto???" chiese Marcella

"Li ha truccati Marcella!!! Ci ha preso per i fondelli dall'inizio!!!" sbottò Daniele

"E' vero Armando??" chiese suo padre.

"E’ così... ho truccato i bilanci.... Ero accecato dall’ambizione... Sono stato sempre troppo orgoglioso
e non potevo ammettere di aver sbagliato... né che Daniele prendesse il mio posto! Da lì è iniziata la crisi...
debiti su debiti...  ho dovuto ipotecare l'Ecomoda per salvarla dai protesti delle Banche.."

"Quali protesti??" chiese ancora una volta Marcella.... non riusciva a credere che fosse tutto vero...

"Lo sapevate anche voi che le collezioni erano state un fiasco.... "

Roberto si mise le mani sul viso... "Continua ..."

"Poi anche l'ipoteca non bastava più... così ho creato una nuova società... la Terramoda e
l'ho affidata a Beatrice... L'Ecomoda è sotto sequestro per i debiti che ha contratto
con la Terramoda che in pratica ne è attualmente la padrona...."

 

“Quindi Beatrice…. È la padrona dell’Ecomoda?”  chiese Marcella con un filo di voce

“Sì…” confessò Armando mentre tutti lo guardavano sconvolti….

Ugo cominciò ad urlare… “Noooo…. Non è possibile…. Un’azienda di moda in mano ad una racchiaaaa….
Io non posso sopportare una notizia del genere… qualcuno mi dia della valerianaaaa.. chiamate Inesita….
mi sento male… mi sento svenire….  Marce aiutami tu… povera ragazza
con chi ti sei impegnata... con un cialtrone, con un irresponsabile isterico... ”

 

Marcella era sempre  più pallida….  “Hai lasciato tutto nelle mani di quella donna… nelle mani di un’estranea…. 
perché Armando? Perché non sei venuto da me… dalla tua fidanzata?
Dobbiamo sposarci... dovremmo condividere tutto io e te… perché lei?” 

“Perché mi fido di lei….”

“Ti fidi di lei…. Di me no allora???”

“Tu non mi avresti mai appoggiato in questa cosa….”

“Certo… non ti avrei mai appoggiato in questa truffa….  Invece lei… lei è abituata ad appoggiarti nelle tue tresche…
nei tuoi imbrogli… e adesso dov’è la tua preziosa Beatrice?”

“Io… credo che sia a casa sua… “ disse Armando… poi indeciso, guardò Nicola…. 

Ma lui stava scuotendo la testa…. “Betty… non è a casa…. È partita…. “

Armando spalancò gli occhi…. “Partita? Per dove? Dov’è andata?”

“Dottor Armando… non vuole far sapere a nessuno dov’è andata…. Vuol’essere lasciata stare…”

“Come??? Vuol’essere lasciata stare?? Si vuole tenere l’azienda???” si alterò Marcella

“No… non vuole tenersi niente… mi ha lasciato le deleghe per poter riportare tutto nelle mie mani” la difese Armando.

“Betty da voi non vuole niente, altrimenti sarebbe qui oggi a rivendicare i suoi diritti come padrona della Terramoda !!! “ continuò Nicola

“Dobbiamo parlare subito con gli avvocati” disse Roberto alzandosi…
"Bisogna capire come riprenderci l’Ecomoda e come sistemare tutto questo….” e così dicendo
lanciò un ultimo sguardo accusatorio al figlio e si allontanò per andare a telefonare.

 

“Io voglio vendere le mie quote… mi servono contanti per una nuova attività!” disse Daniele
“Non mi interessa sistemare niente… voglio liquidare l’azienda… sono venuto qui anche per parlare di questo!”

“Daniele… “ gli disse Marcella con voce mesta “finchè l’Ecomoda non tornerà in mano nostra…
non puoi vendere nessuna quota… non puoi liquidare nessun’azienda…. ”

“In che senso… le quote sono mie…”

“Già… ma l’azienda è di Beatrice…. “ gli rispose la sorella lasciandolo interdetto,
poi si alzò avvicinandosi alla porta   “Armando… vorrei parlarti….. in privato….” gli disse.

Armando fece per seguirla ma prima si girò verso Nicola…. Dov’era la sua Betty??
“Dottor Mora non se ne vada… ho bisogno di parlare ancora con lei dopo… per favore…”

Solo quando Nicola gli fece un cenno di assenso con la testa si decise a seguire Marcella.

 

Nel frattempo, ignare del terremoto che aveva scosso l’Ecomoda,
Caterina e Beatrice aspettavano la chiamata per l'imbarco.


.... continua

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Capitolo 8
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 8 ***


“Come si sente Beatrice? La vedo così triste”

Betty sospirò e decise di raccontarle tutto quello che era successo in quei mesi... 

"Voglio essere sincera con lei signora Caterina... io non sono una brava persona... sono solo una bugiarda... ho combinato un grande casino!" 
così le raccontò della sua storia con Armando... che lei aveva già intuito quando li aveva visti baciarsi in ufficio,
le raccontò della Terramoda e della truffa organizzata per sfuggire ai creditori,
le raccontò in lacrime del tradimento di Armando pensando di deluderla...

“Se adesso non vuole più che lavori per lei… capirò signora Caterina!” le disse in lacrime… 

ma come sempre Caterina fu dolce e comprensiva..."Betty, certo che deve lavorare per me!!
Lei è una brava persona... ha avuto solo la sfortuna di incontrare qualcuno che ha approfittato della sua ingenuità... 
ma ha saputo dire basta e questo è molto importante! Non si butti giù... vedrà che andrà tutto bene!"

Quando annunciarono l’imbarco Beatrice era un po’ più serena… aveva fatto bene a confidarsi con la signora Caterina….
Ora doveva solo far capire al suo cuore traditore che doveva dimenticare per sempre Armando  Mendoza.

 

Le ragazze della Banda intanto stavano facendo mille congetture... dov'era Betty? Perchè non si era presentata al lavoro?
E Nicola... perchè aveva mandato il suo fidanzato a parlare al Dottor Armando... e tutte quelle urla dalla sala del Consiglio... che diavolo stava succedendo???

Berta avrebbe voluto origliare ma Patrizia, come un cane da guardia, stava attenta ad ogni suo movimento...

Marcella uscì di corsa in corridoio...

"Marceeee... che succede là dentro??? Quando posso far servire il pranzo??"

"Patrizia non ci sarà nessun pranzo, disdici tutto!"

"Comeee??? Ma Marce io avevo prenotato un meravig..."

"Patriziaaaa.... fai quello che ti viene chiesto senza ribattere una volta ogni tanto!!!"  le urlò Marcella senza nemmeno fermarsi "E lasciami in pace!"

Patrizia e le altre segretarie rimasero a guardarsi a bocca aperta....  è stato bello vedere la Signora Marcella
trattar male la bionda finta, pensò tra sé Berta... ma qui dev'essere successo qualcosa di grave!!!

Anche Armando uscì  seguendo Marcella.... aveva un'espressione seria sul viso, come se si preparasse ad uno scontro,
ma allo stesso tempo sembrava sofferente, come se non volesse affrontarlo ... e le segretarie non ebbero il coraggio di infastidirlo....
mentre Patrizia lo apostrofò "Armandooo... insomma cosa devo fare con il pranzoo?"

"Ingozzati!!! Ma lasciami in pace!!!" le urlò lasciandola ancora a bocca aperta!!! Ma che stava succedendo si chiesero tutte!!!

 

Marcella lo aspettava nel suo ufficio. Armando entrò e chiuse la porta…. Si guardò intorno…
non sapeva come affrontarla… non voleva farle del male ma non poteva più mentirle.

"Armando.... io non so più chi ho di fronte.... come ti è venuto in mente di lasciare in mano ad un'estranea tutto il nostro patrimonio?
La nostra Azienda! Davvero ti fidavi così tanto di lei?? E adesso... è scappata... è la padrona di tutto!!! Come hai potuto essere così ingenuo!!!"

"Marcella smettila... Beatrice non ha rubato niente, mi ha lasciato le deleghe per riprenderci tutto, te l'ho già spiegato!"

"Continui a difenderla... cosa ti ha fatto quella donna? Non capisci che ti ha preso in giro?
Ha fatto la finta santarellina per arrivare fino a questo punto! Per portarci via tutto!!!"

"No Marcella!! Betty non è così... Betty è diversa... lei..." Armando strinse i pugni... si voltò e si allontanò da Marcella...

"Lei cosa?? Armando è scappata...  perché la difendi? Perchè ti fidi di lei e non di me??
Cos'è lei più di me??? Mi stai facendo impazzire con questo tuo atteggiamento!!! Guardami!!"

Armando si voltò a guardarla con un'espressione tesa, seria.... "Marcella... io non so cosa sia successo...
non so perché...  ma la verità è che Beatrice per me è molto importante... io .... " si fermò

Marcella lo guardava, nella mente un pensiero ridicolo... impossibile ....
"Tu cosa?" si mise a ridere nervosamente.... "Ora non mi dire che ti sei infatuato di Beatrice!"

Armando non negò... continuò a guardarla intensamente...  poi con le sue parole le fece gelare il sangue ...

"Io sono innamorato di Beatrice"

Marcella rimase per un lungo istante con un sorriso di scherno sulle labbra "Armando stai scherzando, vero?"

Lui mantenne alto lo sguardo... "No Marcella... io amo Beatrice."

Vedendo finalmente la verità in quel suo sguardo irruppe in un grido... "No... Noo!"
Marcella gli si avventò contro tempestandolo di pugni  "Come puoi dirmi una cosa del genere... com'è possibile che ti sia innamorato di Beatrice!!!"

Armando le prese i polsi per fermarla... "Non lo so Marcella... non so come sia successo... però è così... è così...."

Lei si divincolò, lacrime di rabbia le rigavano il viso...

"Allora era lei... quell'altra.... è sempre stata lei.... " continuava a ripetersi  "Come ho fatto ad essere così stupida... così cieca???
Sempre insieme, così affiatati, così complici.... Dio mio Armando!!! Che tu sia maledetto!!! Perché mi stai facendo soffrire così... perché???"

 

Margherita arrivò per chiedere loro di tornare in sala riunioni, ma si bloccò quando vide Marcella piangere "Cosa succede qui? Marcella perché piangi?"

"Chiedilo ad Armando!!! E' impazzito Margherita !!! Dice di essersi innamorato di Beatrice!!"

"Cosa?? Innamorato di quella??? Marcella cosa dici?? Armando dille che non è vero!"

"Invece è vero mamma! Sono innamorato di Beatrice e voglio stare con lei!"

"Armando... cosa vuoi da noi? Vuoi farci uscire di senno??? Perché ti comporti così? Ti devi sposare!
E' tutto pronto per il matrimonio!!! Stasera verranno i nostri amici a portarvi i regali!!!" gridò Margherita sconvolta

"No mamma!!! Non ci sarà nessun matrimonio.... non posso sposarmi con una donna che non amo!"

Marcella si avvicinò e gli mollò un ceffone in pieno viso "Potevi pensarci prima, bastardo!"

Armandò accettò lo schiaffo .... "Hai tutte le ragioni Marcella, sono stato un bastardo,
ho fatto mille errori per soddisfare il mio orgoglio... ma non farò anche quello di incastrare entrambi
in un matrimonio che ci porterebbe solo ad odiarci! Perdonami. Torno in sala riunioni..."

"Armando aspetta... dobbiamo parlare...." disse sua madre

"Non parlerò con te del mio amore per Beatrice...e  non cambierò idea mamma!" e così dicendo uscì dalla stanza.

 

A Cartagena era atterrato da poco l'aereo di Beatrice e Caterina... ad attenderle in aeroporto c'era un giovane francese molto carino,
grande amico di Caterina che lo abbraccio con affetto appena lo vide.

"Michel!!! Quanto tempo che non ci si vede!! Come stai?"

"Benissimo Caterina, e tu sei strepitosa come sempre!"

"Michel ti voglio presentare Beatrice Pinzon Solano, la mia collaboratrice!"

"Molto lieta" esordì Beatrice un po' intimidita

"Piacere mio signorina, mi chiamo Michel Doinel, al suo servizio!!! Vedrà quanto è bella Cartagena!! Ha fatto un'ottima scelta a seguire Caterina!!"

Beatrice rimase piacevolmente colpita da quel giovane che la trattava tanto gentilmente...
sembrava non notare quanto era brutta e sgraziata... in un attimo le aiutò a recuperare i bagagli e le scortò alla sua auto.

Seduta dietro, Beatrice ascoltava l'allegro chiacchierare dei due amici e osservava meravigliata il paesaggio;
quando intravide il mare si entusiasmò come una bambina... è meraviglioso qui, pensò...  e per un attimo un vento di serenità cullò dolcemente il suo cuore ferito.

 

L'albergo era meraviglioso e la sua stanza fantastica... le sembrava di vivere in un'altra realtà!
Caterina  e Michel l'avevano lasciata a sistemarsi un momento. Avrebbero iniziato a lavorare in serata e doveva trovare qualcosa di leggero da indossare.... certo.. come no...
la cosa più leggera che aveva... era sicuramente in lana!!! Però era lì... lontana da tutto... e dal suo terrazzino poteva vedere il mare che aveva su di lei un effetto calmante!


Chiamò casa per avvertire che era arrivata "Mamma è meraviglioso qui!!! Non vi preoccupate per me... Dì a papà di stare tranquillo"
le disse sentendolo borbottare in sottofondo qualcosa sul diavolo pronto a tenderle un agguato "Passami Nicola per favore, voglio sapere come è andata in Ecomoda"

"Figliola, Nicola non è ancora tornato."

"Ma come mamma... sono passate delle ore.... cosa può essere successo... va bene...
appena lo vedi digli che lo chiamo domani mattina, di non muoversi da lì..."

 

Mio Dio... forse aveva fatto male a mandare Nicola... forse Armando non aveva nemmeno voluto guardare dentro la busta
e l'aveva picchiato di nuovo!!! Che ansia il non sapere... 

 

... continua

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Capitolo 9
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 9 ***


Marcella e Margherita erano rimaste a guardarsi sconvolte...

"Figlia mia cos'è successo??? Armando è impazzito davvero...
cosa gli avrà mai fatto quella donna per ridurlo in questo stato?"

"Non hai sentito Margherita.... si è innamorato... "

"No... non è possibile... sarà una qualche perversione...
Dio Mio non ci posso nemmeno pensare... non può essersi innamorato di lei... "

"Non solo si è innamorato... sono sicura che sono stati anche a letto insieme!"

"Marcella cosa dici?? Mio figlio non potrebbe mai andare a letto con ... con quella!!!"

"Invece sì...  sono mesi che non mi tocca più... lo sapevo da tanto che si era innamorato di un'altra...
che desiderava un'altra perché non riusciva più a toccarmi...  però pensavo di poter risolvere tutto con il matrimonio...
saremmo partiti e lui l'avrebbe dimenticata... non pensavo però che si trattasse di Betty!"

"E così sarà! Vi sposerete, partirete e lui dimenticherà questa pazzia!!"

"No Margherita!!! Io non sposerò un uomo a queste condizioni...  non sposerò un uomo che non mi ama....
anche se lo amo da morire!!!"  disse lasciandosi andare ad un pianto disperato...

"Marcella... ma come faremo.. stasera c'è la festa per i regali... "

"Mi dovrai aiutare a disdire e ad avvisare tutti che non ci sarà nessun matrimonio.... "

"Marcella.... che tragedia!!!"

Rientrato nella Sala del Consiglio Armando trovò suo padre ad attenderlo "Dove sono tua madre e Marcella?"

"Sono in ufficio da Marcella..."

"Penso non sia necessario mettere ai voti la cosa... aspetto una tua lettera di dimissioni al più presto ...
domani mattina gli avvocati verranno qui a consultare tutte le carte e vedremo come sistemare al meglio
questa disgustosa faccenda, spero non dovremmo ridurci a liquidare l'Ecomoda... perché non te lo perdonerei mai Armando!"

"Papà non è necessario liquidarla... le ultime due collezioni sono andate benissimo,
sono state un successo e stiamo pian piano recuperando tutte le perdite... ci vorrà un po' di pazienza è vero, però.."

"Credo che tu debba finirla di dare consigli... se eri tanto bravo potevi sistemare tutto
dal'inizio!" sbottò Daniele "Io voglio liquidare l'Ecomoda!"

"Daniele... dobbiamo aspettare domani, è inutile che insisti su questo punto!" ribatté Roberto

"Armando ha ragione, stiamo recuperando...." disse Mario aprendo la bocca per la prima volta da quando si era seduto quella mattina

"Mario... penso che tu capisca che oltre alle dimissioni di Armando... aspetto al più presto anche le tue...
sicuramente eri a conoscenza di questi giri..."

Mario abbassò lo sguardo...  "Sì signor Roberto, ve le farò avere presto..." mormorò...

"Per il momento prenderò io in mano le redini della Presidenza... adesso... potete andare... ci ritroviamo qui domani mattina alle 9."

Ugo uscì, dopo aver espresso tutta la sua comprensione e la sua vicinanza a Roberto,
e non senza un'ultima battuta cattiva nei confronti di Armando. Gutierrez lo seguì.

Daniele salutò Roberto e augurò ad Armando una buona serata da ex Presidente.

Nicola aspettava in disparte Armando che intanto si avvicinava a Roberto ... "Papà... perdonami ti prego.."

"Armando sono terribilmente deluso... dimmi almeno... ne è valsa la pena?"

"No papà... ho perso tutto per colpa del mio orgoglio..."

"Già... hai perso tutto... non voglia Dio che tu perda anche l'amore di quella splendida donna..."

"L'ho già perso papà... ma lo riconquisterò... anche se non stiamo parlando della stessa donna...."
e lasciandolo interdetto lasciò la stanza seguito da Nicola.

Entrarono in presidenza... "Nicola si è convinto adesso?? Mi crede almeno lei?"

"Io... non pensavo... che casino che ha combinato dottor Armando!!! E in più tutti credono che Betty sia fuggita per tenersi l'Ecomoda!!!"

"Nicola.. la prego... non mi interessa dell'Ecomoda... mi crede?? Dirà a Beatrice che l'amo??
Che non la sto prendendo in giro?" gli chiese in tono di supplica

"Dottore le credo... le credo... oggi è stato un grande... un grande pazzo sì sì!!! Ma grande!!"

Armando si avvicinò d'impulso... Nicola spaventato fece per scappare ma si ritrovò stretto in un abbraccio
"Grazie Nicola grazie!! Mi perdoni per quello che è successo l'altra sera... ero pazzo di gelosia... mi perdoni... "

"Va bene dottore va bene... adesso mi lasci da bravo... mi lasci per favore... mi fa paura quando è così affettuoso.... "

"Ha ragione... scusi... ma adesso dov'è Beatrice?? Ha detto che è partita!! Devo raggiungerla!! "

"Non sarà così facile dottore... Beatrice è a Cartagena..."

"Cartagena? Beatrice??" Armando strizzò gli occhi già preda della gelosia " E' partita per dimenticarmi
definitivamente allora!! E' impazzita?? Dio mi scoppia la testa!!! Ma il signor Hermes!!!
Come ha potuto mandarla da sola!!! Spiaggia, mare, locali notturni ... "

"Dottor Armando... " lo interruppe Nicola ridacchiando... "ma che dice... parliamo di Betty se lo ricorda?
E' la mia migliore amica, è vero... ma non è proprio una donna da locali notturni, mare spiaggia e amanti segreti...
anche se.. una storia segreta con lei l'ha avuta... chissà... forse ci ha preso gusto..."

Con tanto d'occhi Armando lo guardava sconvolto... "Beatrice... devo raggiungerla prima che faccia qualche pazzia... o che qualcuno me la porti via..."

"Dottore... si calmi... Betty è partita per lavoro... collabora con la signora Caterina Angel..."

Caterina bussò alla porta della stanza di Betty. Quando aprì la porta la guardò un attimo stupita...

"Beatrice... è questo il vestito "leggero" che doveva indossare... non ha caldo?"

"Signora Caterina... eh eh eh... purtroppo il mio guardaroba non è molto fornito... mi devo accontentare..."

"Domani mattina dobbiamo andare a cercare qualcosa di più leggero in uno dei negozietti di Cartagena!"

"La ringrazio signora Caterina... ma forse non è il caso... "

"Ma che dice Betty, certo che è il caso! Lei deve imparare a valorizzarsi! Non è voluta partire per cambiare la sua vita?
La voglio aiutare.... si fida di me?"

"Certo che mi fido signora Caterina... è che ho paura dei cambiamenti..."

"Per questo deve lasciare che l'aiuti Beatrice, cambieremo giusto un po', iniziando da qualche abito più leggero!"

Uscirono dalla camera e Caterina la guardò... "Betty le devo dire una cosa... mentre ero in camera mi ha chiamata Marcella Valenzia"

"La signora Marcella??? Non le ha detto che sono con lei vero?"

"No Betty, non le ho detto niente... ma quello che mi ha lasciata perplessa è quello che lei ha detto a me...
questa sera c'era una cena per portare i regali ai futuri sposi, lo sapeva?"

"Sì, certo... lo sapevo!" disse Betty rabbuiandosi in volto...

"Beh... Marcella mi ha detto che la cena non ci sarà più..."

"Come?? Cosa sarà successo?"

"Mi ha detto che hanno annullato il matrimonio..."

Betty rimase impietrita... "Annullatooo?"
 
... continua

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Capitolo 10
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 10 ***


"Ma come è possibile???" Betty non ci poteva credere...
"Cosa sarà successo?? Signora Caterina non sarà stata colpa della mia lettera di dimissioni?
Il Dottor Armando avrà litigato con Nicola... l'avranno arrestato??
Nicola è sparito... i miei non lo vedono da questa mattina... è tutta colpa mia !!"


"Beatrice si calmi... lei potrebbe scrivere un romanzo con la fantasia che si ritrova... 
la voce di Marcella non era così angosciata al telefono.. sembrava triste, rassegnata... non so cos'è successo 
ma Armando non ha ammazzato di botte Nicola stia tranquilla!"

"Signora Caterina...."

"Lo so Betty, lo so che è preoccupata... ma la sua vita adesso è lontana dall'Ecomoda e dai suoi problemi...
si concentri su Cartagena e su questo lavoro, domani ci informeremo meglio, va bene?"

"Grazie signora Caterina... lei è così buona con me!"


Caterina le mise un braccio intorno alle spalle sorridendo e insieme raggiunsero
Michel per andare a conoscere le ragazze del concorso di bellezza...


Armando  chiamò Sandra in ufficio. Appena la ragazza lo raggiunse le chiese, lasciando a bocca aperta sia lei che Nicola,
di organizzare un volo per Cartagena appena possibile per lui e per il dottor Mora.
Sandra uscì di corsa per riferire alle amiche questa strana richiesta mentre Nicola non stava più nella pelle…

"Verrò anche io a Cartagena???? "

"Certo Nicola... senza la sua presenza Beatrice non mi crederebbe mai!"

"Wooooowww Cartagena... sole, mare... spiaggiaaaaa.... modelleeeee... costumiiiii... sarà un viaggio me.ra.vi.glio.so!!"

"Nicola... andiamo per Betty.... " gli disse Armando sorridendo...

"Certo certo... ma non credo che dopo esservi riconciliato con Betty...  mi vorrete ancora tra i piedi!!!" rispose strizzandogli l'occhio.

“Nicola…. Sei una bravissima persona… ma non sei il mio tipo!” gli rispose Armando ridacchiando.


“Sei impazzito per caso???” urlò Mario aprendo la porta ma si bloccò subito vedendo Nicola.

“Entra Mario, Nicola stava andando via… “ disse Armando tornando serio “Nicola, mi faccio vivo al più presto, lei si tenga pronto, mi raccomando…”

 

Quando Nicola uscì dall’ufficio, Mario tornò a guardare Armando…

“Posso sapere cosa diavolo sta succedendo? Sei diventato pazzo? Hai mandato all’aria tutto!”

“Mario… ti rendi conto che Daniele già sapeva? Avrebbe rivelato comunque tutto durante il consiglio… io l’ho solo anticipato!”

Mario rimase a bocca aperta… non aveva pensato a questo…  “Ma... tu come facevi a sapere che aveva scoperto della Terramoda?”

“Non lo sapevo…”

“E allora… Armando non ci capisco più niente… cosa cavolo è successo??”

“E’ successo che mi sono innamorato…  mi sono innamorato di Betty..”

Mario lo guardò un momento poi scoppiò a ridere come un pazzo….

“Oddio Armando… se volevi farmi dimenticare che sono stato appena licenziato… ci stavi quasi riuscendo….”

Armando era serio come non mai, ma Mario non si rese conto che non stava affatto scherzando
e continuò con la sua presa in giro… “Certo certo…. Ti sei innamorato della racchia… Mmmhhhh, un amore perverso…. “

Armando lo prese per la giacca e con tono minaccioso gli disse “Mi sono innamorato di Beatrice,
sono innamorato come non lo sono mai stato in vita mia… e spero di non doverti mai più sentire
mentre la prendi in giro, altrimenti sarò costretto a spaccarti la faccia!”

“Hei, hei… ho capito, ho capito…. Lasciami!”

Armando lo lasciò spingendolo sulla sedia e Mario rimase un momento interdetto….

“Cioè… tu hai fatto tutto questo casino per la rac… " si fermò vedendo lo sguardo minaccioso di Armando
"... per Betty… Betty volevo dire, non ti scaldare! E il tuo matrimonio?”

“Non ci sarà nessun matrimonio… ho detto tutto a Marcella…”

“Ma sei pazzo???”

“Già… dal tuo punto di vista sono sicuramente pazzo… ma non ho intenzione di legarmi per sempre ad una donna che non amo….”

"E l'Azienda? La tua presidenza?? Ed io??? Non hai pensato a me!"

"Mario... non hai capito che in un modo o nell'altro avrebbero scoperto tutto?
Adesso io mi sento libero e voglio pensare solo a me... Per la presidenza... credo che mio padre
per ora non si fidi di nessuno... se poi vorrà ripensarci... non so.. vedremo... ora mi interessa solo raggiungere Betty!
Tu .. che vuoi che ti dica... prenditi una pausa... quando torno vedremo come sistemare tutto..."

"Non ci posso credere... avevo ragione allora quando ti vedevo strano... quando ti dicevo
che quella ti stava cambiando... Armando sei sicuro di quello che fai?"

"Mai stato più sicuro... "

Sandra bussò alla porta.... "Dottore, volevo informarla che ho chiamato per quel volo...
ma prima di dopodomani non potrà partire... in aeroporto hanno indetto uno sciopero che durerà almeno 24 ore... "

"Cosaaaa?? No... no no no no no....!"

"Armando che succede?" chiese Mario "Dove devi andare? Dov'è Betty?"

"Succede che Betty ha letto quella maledetta lettera d'istruzioni che mi hai scritto!!!
Ed ora è convinta che io l'abbia presa in giro e se ne è andata da Bogotà per dimenticarmi !"

"Ma allora è tutto a posto!!! Se ne è andata!!! Puoi chiedere scusa a Marcella, chiedere scusa a tuo padre e far tornare tutto a posto!"

"Non capisco se sei mi prendi in giro o se sei il solito arido essere senza cuore!!
Mettiti l'anima in pace Calderon... io non chiederò scusa per aver fatto per la prima volta in vita mia la cosa giusta...
l'unica a cui chiederò scusa è Betty.. ed ora... se permetti... devo andarmene!" ed uscì,
lasciandolo a chiedersi come aveva fatto a non accorgersi che il suo amico era impazzito...
innamorato di una racchia... aveva i brividi al solo pensiero!!!

 

Beatrice intanto aveva scoperto quanto era difficile lavorare sapendo di aver lasciato il cuore a Bogotà..
anche se cercava di concentrarsi sulle ragazze che doveva seguire,  i suoi pensieri tornavano sempre là..
era troppo curiosa di sapere cos'era successo!!! Caterina l'aveva accompagnata a conoscere lo staff del concorso di Miss Colombia.
Le ragazze, che stavano facendo le prove di un balletto sul palco, erano così carine!
Venne presentata a tutti e tutti si mostrarono gentili, mai nessuno la prese in giro per il suo aspetto
e questo la fece sentire strana. Quando accompagnarono le ragazze con il pulmino
si sentì un pesce fuor d'acqua... ma benvoluta! E la sensazione era piacevole.

Quando le proposero di uscire tutti insieme per una festa non se la sentì...
era una situazione così diversa da quelle a cui era abituata... ma Caterina la prese da parte.. 
"Betty, si sforzi di uscire, di stare in mezzo alla gente. Vorrei che capisse che le persone non sono tutte
come quelle che ha conosciuto a Bogotà e all'Ecomoda... ci sono anche persone gentili, semplici come lei,
con cui parlare e confrontarsi. Non si precluda nessuna occasione Betty per vivere di ricordi e rimpianti... "

Le lacrime le scesero spontanee... "Signora Caterina lei è davvero troppo buona con me...
grazie per queste sue parole... va bene... mi sforzerò..."

Uscirono e andarono in un locale sulla spiaggia, Betty chiacchierò con alcune delle modelle e scoprì
che la signora Caterina aveva ragione.. anche loro, con tutta la loro bellezza, erano solo semplici ragazze
che desideravano amare ed essere amate, anche loro avevano avuto delusioni e avevano conosciuto la tristezza...
ma avevano superato con forza le loro paure e andavano avanti... Era quello che avrebbe dovuto fare anche lei...

 

... continua

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Capitolo 11
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 11 ***


Tra tutti il più gentile era senza dubbio Michel, l'amico di Caterina. Era simpatico, solare, sempre allegro e la trattava molto galantemente.
Non era davvero abituata a questo genere di attenzioni. Si trovarono a passeggiare sulla riva... lei, emozionata come non mai alla vista del mare,
sfiorava l'acqua con la punta delle dita. Lui le raccontò di come era arrivato a Cartagena,
che per amore aveva lasciato tutto, per poi essere lasciato dalla ragazza che amava.
Ma quel posto era ormai parte di lui e non se ne era più andato.
Anche lui aveva avuto una delusione d'amore... davvero non era la sola ad aver sofferto queste pene.

Quando alla fine tornarono tutti in albergo Betty ringraziò Caterina, aveva avuto ragione a trascinarla fuori... 
rimase un po' a guardare il mare dal terrazzino della sua camera e pensò a quanti cambiamenti c'erano stati in una sola giornata.. 
quella mattina si era svegliata felice tra le braccia di Armando Mendoza ed ora era di fronte al mare decisa a dimenticarlo per sempre.

 

A Bogotà Armando aveva raggiunto il suo appartamento... aveva preparato una valigia, pronto a partire appena possibile
poi aveva ricevuto la visita dei suoi genitori... avevano litigato per via del matrimonio... non potevano credere che fosse impazzito
per la sua segretaria, ma una volta accortisi che era irremovibile erano andati via con aria mesta... anche loro se ne sarebbero fatti una ragione.
Aveva promesso a suo padre di raggiungerlo l'indomani all'Ecomoda per la riunione con gli avvocati
e poi avrebbe fatto di tutto per riabbracciare finalmente la sua Betty.

Ora stava sdraiato nel suo letto...  libero dalle bugie e dai sensi di colpa che lo avevano tormentato per tutti quei mesi... 
non vedeva l'ora di parlare con Betty e che Nicola le raccontasse tutto... doveva assolutamente convincerla del suo amore... 
senza di lei niente aveva un senso... se ne accorgeva ora che l'aveva persa... doveva fare in fretta accidenti a questo sciopero!!!

Marcella era nel suo appartamento insieme a Patrizia... quest'ultima non riusciva a credere a quello che le aveva raccontato l'amica 
e le aveva chiesto il permesso di cercare quella brutta racchia per strapparle ad uno ad uno i capelli, ma Marcella l'aveva zittita....
"Si è presa qualcosa che in fondo... non è mai stata veramente mia... Armando non è mai stato innamorato di me come lo ero io... 
me ne devo fare una ragione perché non voglio sprecare nemmeno un solo giorno di più per un uomo che non mi merita. 
Fino ad ora mi ha solo fatto soffrire... Voglio andare a Miami a seguire la sede che abbiamo lì... non sopporterei di rimanere e vederli felici insieme..."
"Marceeee... e a me non hai pensato?? Io verrò con te... ti seguirò in capo al mondo!"

 

La mattina successiva Caterina accompagnò una titubante Beatrice in un salone di bellezza...

Betty era più tranquilla. Aveva chiamato sua madre che le aveva detto che Nicola la sera prima si era fatto vivo 
raccontando di aver lasciato le carte al dottor Armando e che non era successo niente di grave. Voleva parlare direttamente con lui, 
ma nemmeno quella mattina si era presentato a casa Pinzon... che stava combinando... sperava non si fosse fatto incastrare dalla bionda finta, 
ma tanto, ormai senza soldi... non sarebbe durata a lungo la loro storia.
Ora si poteva concentrare su sé stessa... ma non era troppo convinta...

"Signora Caterina... non sono sicura... io non ho mai oltrepassato la soglia di un salone di bellezza...
non è che farò rompere tutti gli specchi?" disse con la sua solita risatina ironica

"Beatrice... ma cosa dice... ragazza mia, coraggio... per oggi una cosa semplice.. sistemiamo solo i capelli,
un bello shampoo per dare un tocco di luce!" .... per ora... pensò Caterina tra sè e sè...

Entrarono ... Betty un po' impaurita si affidò al parrucchiere... chiuse gli occhi appoggiando la testa sul lavandino 
e stringendo con forza i braccioli mentre lui le toccava i capelli. Caterina intanto faceva chiari gesti al ragazzo....  "ELIMINI QUELLA FRANGIA!!!"

Un paio d'ore più tardi, dopo essere passata anche sotto le mani di un'estetista,  Betty si guardava allo specchio ridendo...

"Non è possibile... sembro un'altra!!!"

"Betty è favolosa!!! Mi dica, è contenta? Ho fatto bene a portarla qui?"

"Oh Signora Caterina... grazie, grazie... mi sembra di essere rinata!"

"Ed ora andiamo a cercare qualcosa di più leggero da indossare"

Quando arrivarono all'albergo sembrava una ragazzina nel suo abitino di lino azzurro, le scarpe chiare con un piccolo tacco e il sorriso raggiante!

Michel, che le stava aspettando, la vide e fece un lungo fischio d'ammirazione facendo ridere sia lei che Caterina ... 
"Caspita Betty!!! Cartagena le sta facendo proprio un bell'effetto!!! Cos'è successo? La vedo diversa... è il ritratto della felicità!"
"La Signora Caterina ha pensato che era ora di cambiare ed eccomi qua!"
"Caterina ha pensato bene! Mi fa piacere vederla sorridere, dovrebbe farlo più spesso! Ma ora corriamo... il lavoro e le ragazze ci aspettano!!!"

 

All'Ecomoda intanto gli avvocati erano giunti ad una conclusione ... la Dottoressa Pinzon doveva rimanere a capo della Terramoda
e prendere in carico anche l'Ecomoda... solo di lei si fidavano le banche e se non avesse accettato.. potevano dire addio all'Azienda e al capitale...

Avevano storto tutti il naso.... ma alla fine si erano convinti... non potevano far fallire l'Ecomoda. Roberto chiese ad Armando
dove si trovava la dottoressa Pinzon, di farla venire subito in Azienda per parlarle, ma lui rispose che era fuori città...
l'avrebbe raggiunta lui telefonicamente per riferirle tutto quello che era successo.

 

La riunione era finita...

Daniele se n'era andato a testa bassa... doveva accettare o perdere tutto... accidenti ad Armando... 

Marcella si era convinta ancora di più della sua decisione di andarsene... vedere i piccioncini felici... Beatrice presidente...
no no, assolutamente, doveva andarsene ma accettare la decisione perché l'Azienda dei suoi genitori potesse continuare ad esistere...
aveva convinto Ugo a non lasciare il suo posto, gli aveva chiesto di farlo per lei, per l'amicizia che li legava e per la memoria dei suoi genitori.

 

La sala del consiglio rimase vuota... solo Armando rimase seduto a pensare...

Era l'unico intimamente felice e soddisfatto... la sua Betty presidente.... non vedeva l'ora di vederla, di raccontarle tutto quello che era successo,
di chiederle di diventare la sua Presidente, la sua compagna per sempre... di stringerla di nuovo tra le braccia... Betty....

 

Sandra si affacciò alla porta... "Dottore... volevo dirle che hanno sbloccato la situazione in aeroporto prima del previsto...
se vuole c'è un aereo nel primo pomeriggio, che faccio.... prenoto?"

"Sandraaaaa... corra a prenotare subito...  immediatamenteeee!!!"

Sandra corse subito alla scrivania seguita da Armando. Le segretarie rimasero a guardare mentre Sandra
confermava il volo tramite l'agenzia e si faceva subito inviare i biglietti dal loro commesso.

"Dottore, arriveranno in meno di mezz'ora..."

Armando le prese le mani tra le sue... "Mi ricordi che le devo un aumento di stipendio!!!"  le disse con un sorriso raggiante poi corse a chiamare Nicola...

Sandra e le ragazze erano sconvolte.. che diavolo gli era preso a quell'orso??? Sofia e le altre lo inseguirono...

"Dottore... dottore la prego.. possiamo sapere cos'è successo a Betty? Come mai non è qui... abbiamo chiamato
a casa ma i suoi genitori ci hanno detto che non è a Bogotà... è successo qualcosa di grave?"

"So che siete sue amiche e siete preoccupate.. ma non è successo niente a Beatrice...
e con questo viaggio... sto andando a riprenderla per riportarla qua!" rispose...

Quanto avrebbero voluto chiedergli di più... ma Armando avvisò Nicola di farsi trovare pronto, perchè passava
a prenderlo per correre in aeroporto e le lasciò a bocca asciutta... a fare mille e mille congetture!

 

..... continua 

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Capitolo 12
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 12 ***


Betty e Armando passeggiavano sulla spiaggia mano nella mano ...... continuavano a sorridersi  innamorati persi,
finalmente lui poteva stringerla di nuovo tra le braccia. Quanto le era mancata, come aveva fatto a vivere anche solo 24 ore senza di lei?
Senza sfiorare le sue labbra dolci e morbide? Avvicinò il viso al suo ma lei si voltò all'improvviso "E' troppo tardi dottore!" e se ne andò, lasciandolo di nuovo solo... 
aprì gli occhi di scatto e vide il sedile davanti al suo... si era appisolato durante il volo verso Cartagena... "Non è troppo tardi!" pensò... "Mia dolce Betty, ti prego aspettami..."

Nicola non stava più nella pelle, Cartagena arrivo!! Non vedeva l'ora di vedere tutte quelle bellezze in spiaggia,
avrebbe sofferto meno cercando qualcuno con cui dimenticare la sua Patty.. aah Patty Patty....

Quando l'aereo atterrò, Armando chiamò subito un taxi con cui raggiungere l'albergo dove alloggiava Betty,
e dove Sandra gli aveva prenotato due camere. Era ormai tardi ma sperava di riuscire ad incontrarla quella sera stessa...
doveva spiegarle tutto, Betty non poteva continuare a pensare che l'aveva sempre e solo presa in giro.
Doveva rendersi conto che lui era disposto a tutto per stare insieme a lei!

Betty intanto era rientrata con le ragazze,  dopo un gita in barca in cui avevano posato per un servizio fotografico.
Aveva cenato con Caterina e Michel e adesso lei e il francese ascoltavano un po' di musica ai tavolini di un bar.

Arrivato in albergo, Armando chiese subito di Betty e di Caterina e alla hall gli risposero che le signore non erano in camera al momento.
Lui e Nicola salirono a sistemare i bagagli poi scesero di nuovo per aspettare il ritorno di Betty...
camminarono intorno all'albergo quando Armando si fermò di colpo sgranando gli occhi...
dall'altra parte della strada la sua Betty era seduta al tavolino di un bar, rideva spensierata....
Nicola seguì il suo sguardo e rimase a bocca aperta...

"E' Betty???"

Armando annuì rosso in viso....

"E' bellissima!" esclamò Nicola

"E' …. con un uomo!" sibilò Armando in preda ad un attacco di furibonda gelosia....

"Si, è con un uomo.... ma... cosa le avranno fatto per cambiare così?" continuò Nicola

"Non lo so... non so... è davvero cambiata... sembra felice.... felice... senza di me!"
strinse forte i pugni... chi era quel biondino che la faceva ridere di gusto?
Era passato solo un giorno e già un altro si era accorto di quando era meravigliosa la sua Betty...

Stava per avvicinarsi al tavolino quando qualcuno lo chiamò ...

"Armando!"

"Caterina!"

"Armando cosa ci fai qui... cos'è successo? Mi ha chiamata Marcella per dirmi che avete annullato il matrimonio!"

"Sì.... io ... non potevamo più sposarci perchè ... Io... ho bisogno di parlare con Beatrice."

"E sei venuto qui solo per parlare con Beatrice? Non potevi aspettare che tornasse a Bogotà?"

"Sono venuto per riportarla a casa Caterina, con me."

"Armando quella ragazza ha sofferto tanto per colpa tua.... se sei venuto per farla star male...."

Armando sorrise... "Io l'amo... voglio solo farla felice... per il resto della mia vita.... "

Caterina non rimase troppo sorpresa, chissà perché se l'era immaginato dopo aver saputo dell'annullamento del matrimonio... "Sei sicuro Armando?"

"Mai stato più sicuro!"

Caterina sorrise... si girarono per raggiungere Betty, ma lei e Michel non erano più al bar.

Betty stava ridendo con Michel quando aveva sentito delle voci dall'altro lato della strada e aveva visto Armando...
era sbiancata in volto. Michel si preoccupò "Betty tutto bene? Che le succede?"

"Michel la prego... andiamo via da qui!"

Così si erano allontanati rapidamente; raggiunta la macchina di Michel erano partiti girando per Cartagena fino a raggiungere il molo.
Parcheggiarono poi passeggiarono senza meta... Betty era silenziosa... continuava a pensare ad Armando,
cosa ci faceva a Cartagena? Come aveva fatto a scoprire dov'era?
Forse non lo sapeva, era lì per un altro motivo ed aveva incontrato casualmente Caterina... e adesso???

"Betty che succede? Siamo fuggiti come due ladri e non so ancora perché!"

"Ha visto quell'uomo che parlava con la signora Caterina? E' per lui che sono scappata da Bogotà...
non mi aspettavo di vederlo qui... non so se voglio incontrarlo..."

"Caterina mi ha detto che avete avuto una storia... che non è finita bene e che avevate bisogno di cambiare aria...
ma ora lui l'ha raggiunta qui... forse vuole parlarle..."

"Ma no.. non credo.... forse non sa nemmeno che sono qui... è un caso... avevo detto solo ai miei e a Nicola dove andavo ...
e di non dire a nessuno dove sono... loro non mi hanno sicuramente tradita... che pasticcio... e adesso che faccio?"

"Betty, ma lei non deve nascondersi da nessuno. Se davvero non sa che lei è qui, cercheremo un modo per non farvi incontrare,
Caterina non la tradirà di certo... Però se è qui per lei... forse è meglio se prova ad ascoltarlo..
a volte pur amando qualcuno lo si fa soffrire senza volerlo... oppure è pentito... ma se scappa... non lo scoprirà mai..."

"E' che ho paura... paura di soffrire ancora... "

"Betty ma non può scappare in eterno...  non si scappa dall'amore... l'amore va affrontato... a volte va bene, a volte no... ma non bisogna mai scappare!"

"Michel.... passeggiamo ancora un po'... per favore... ho bisogno di calmarmi..."

"Va bene Betty... stia tranquilla... ci sono io con lei..."

Armando intanto era quasi impazzito...

"Se n'è andata con quell'uomo!!!" continuava a ripetere incredulo camminando avanti e indietro...
"Caterina... con chi era Beatrice... chi è quel biondino, cosa c'è tra loro?"

"Armando calmati per favore! Quel ragazzo è un mio amico e collaboratore, lui e Betty sono semplicemente ... amici,
diciamo così... lavoriamo insieme... si conoscono da poche ore cosa vuoi che ci sia tra loro?!"

"Sì... però se l'è portata via... a quest'ora... dove saranno andati? La mia Betty... era felice... rideva come non la vedevo fare da tanto tempo!"

"Armando…. Betty stava cercando un po' di serenità e qui l'ha trovata... lei... è convinta che tu l'abbia presa sempre e solo in giro.
Se davvero non è così ti devi calmare e parlarle... lei è innamorata di te, sono sicura. Calmati e vedrai che sistemerete tutto!"

"Dici davvero? Sì.. mi devo calmare... qui c'è Nicola che le dirà che non sto mentendo....
a lui crederà... però.. perché non torna.... dove sono andati maldita sea!"

"Armando... è così che pensi di calmarti?"

"Hai ragione Caterina... è che l'idea di Betty con un altro uomo... non mi fa ragionare!"

"Eh già ... io ne so qualcosa..." disse Nicola... "Cerchiamo di non arrivare a quel punto!"

"No Nicola... lo prometto... non arriverò mai più a quel punto! Va bene... torniamo in albergo.. l'aspetteremo li... da bravi... "

 

..... continua

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Capitolo 13
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 13 ***


L'attesa lo snervò più di quanto pensasse... quanto tempo stavano passando insieme quei due... cos'avevano da dirsi...
Betty era una donna meravigliosa... era dolce, tenera, appassionata e coraggiosa, non aveva mai incontrato una donna in grado di suscitare
tutte le emozioni che Betty suscitava in lui... era stato un imbecille a non accorgersene subito... ma a quanto pare quel biondino non ci aveva messo troppo tempo... 

Adesso Betty era ferita, arrabbiata .. e se si fosse fatta consolare da quel Michel?
Non poteva nemmeno pensarci senza farsi prendere dalla voglia di strozzarlo... ma in fondo... di chi era la colpa di tutto questo?
Poteva incolpare solo sé stesso se lei avesse cercato consolazione tra le braccia di quell'uomo...
Ma non era  era possibile.. non voleva credere ad una cosa del genere... Betty lo amava, lo aveva detto anche Caterina...
lei era il suo amore, il suo destino... Betty poteva essere solo sua... e lui poteva essere solo suo ... non c'erano altre possibilità...

Quando alla fine Betty ricomparve davanti alla porta della sua stanza in compagnia di Michel, Armando si appostò dietro alcune piante...
li guardò geloso mentre si dicevano qualcosa che non riusciva a sentire, e sperò che il suo cervello non esplodesse
quando quello la salutò con una carezza sulla guancia che la fece arrossire.

Poi Michel si allontanò e Betty si girò ad aprire la porta...  in un attimo fu dietro di lei ...

 

"Buonasera... passato una bella serata? In buona compagnia?"

Betty si voltò di scatto portandosi una mano alla bocca. "Dottor Armando!"

"Eravamo passati al tu l'ultima volta che ci siamo visti, o sbaglio?" le disse con un sorriso angelico sulle labbra.

La mano poggiata sullo stipite della porta le bloccava l'ingresso, il viso così vicino al suo che sentiva il suo respiro sulla guancia,
gli occhi che non lasciavano un istante i suoi, che sembravano frugarle dentro in cerca di risposte ....

Arrossì... "E' vero... poco prima di scoprire di aver fatto, per l'ennesima volta, la figura della stupida ingenua!"

"Beatrice.... io non ricordo nessuna stupida ingenua... ricordo solo una donna appassionata e innamorata...
la stessa donna per cui ho lasciato in fretta e furia Bogotà... per poterla avere di nuovo al mio fianco..."

"Basta con questa prese in giro... pensa davvero che sia un'idiota? Che possa crederle ancora una volta?
Nicola non le ha portato la mia lettera di dimissioni? Le ho restituito l'Ecomoda e la Terramoda, la macchina, tutto.... cosa vuole ancora?"

"Te... io non desidero altro che te amore mio!" le rispose appassionato

I suoi occhi si spalancarono sorpresi ... istintivamente Armando si avvicinò. Moriva dalla voglia di baciarla ma Betty lo respinse... "No... per favore no!"

"No... certo... è che non resisto quando sei vicino a me..." le disse pieno di desiderio... "Forse il problema è che il biondino
potrebbe tornare e non desideri che ti veda con un altro, ho ragione?" cambiando tono improvvisamente geloso...

"Non le pare di esagerare? Piomba qui dopo avermi mentito per mesi e si permette di sindacare sulle mie uscite?"

"Hai ragione... scusami.... è che non sopporto di saperti così vicina ad un altro uomo....
Ho mentito per tanti mesi... ma ti giuro... mai sui miei sentimenti...  se non a me stesso... io ti amo Beatrice...
So benissimo che non puoi credermi.... per questo ho deciso di  portarmi dietro qualcuno di cui ti fidi e che sai non ti mentirebbe mai....
Ti prego aspettami un momento... almeno ascolta quello che ha da dirti...."

Le sfiorò il viso con la punta delle dita, sussurrando soltanto "Sei così bella...." , mentre avrebbe voluto stringerla forte,
poi scappò via lungo il corridoio lasciandola confusa sulla porta della sua camera.

 

Betty chiuse poi la porta e si buttò sul letto... il cuore le batteva forte, le gambe le tremavano... gli aveva tenuto testa....
ma non poteva certo mentire a sé stessa... dimenticare Armando Mendoza era già difficile a 800 km di distanza...
ma con lui così vicino la battaglia era persa in partenza...  

E quel vigliacco continuava a parlarle d'amore... a sfiorarla, ad avvicinarsi tanto... troppo...  perché continuava ad insistere con questa menzogna??

 

Nicola era nella hall... Stava cercando di rimorchiare, facendo lo stupido con un gruppetto di ragazze che non riuscivano
a trattenere le risate di fronte a quel tipo così buffo... Armando arrivò quasi correndo e scusandosi con le ragazze
lo trascinò via... Nicola gridò  "Ragazze aspettatemi... tornerò.... rimarrò a Cartagena per amor vostro!!"

 

"Cosa stavi combinando con quelle ragazze?? No! Non rispondermi.. non voglio saperlo! Nicola... 
Betty è tornata e adesso devi parlarle... devi raccontarle ogni cosa...."

 

Erano giunti davanti alla porta di Betty...

Armando lo guardò serio... " Hai la nostra felicità tra le mani.... Io... vado a fare quattro passi... aspetterò all'ingresso... "

"Sono nato per essere un eroe... si fidi di me!"

Armando non poté trattenere un sorriso... "Mi fido Nicola... Grazie!"

 

Qualcuno bussò alla porta della camera .... "Dottore se ne vada! Mi lasci in pace!"

"Betty... sono io, sono Nicola!"

Si alzò di scatto correndo a spalancare la porta... "Nicola!"

"Nicola cosa ci fai qui? Quando sei arrivato? Perché? Sei stato tu a dirgli dove trovarmi allora!!! Come hai potuto? Nicola! Parlami, dimmi qualcosa!"

"Betty... se mi lasci dire una parola..."

"Vieni dentro!"

 

Lo trascinò dentro la camera e si sedettero sul letto.... "Nicola... spiegami!"

"Un momento... spiegami tu... cosa ti è successo?? Hai fatto i bagni nel mare di Cartagena e ne sei uscita trasformata in una dea??"

Betty rise... "Una dea??? Che dici Nicola! Ho solo cambiato pettinatura e abiti!"

"No, dai... dimmi la verità... sei scappata perché avevi appuntamento con un chirurgo plastico!"

"Noo... Nicola... è stata la signora Caterina a portarmi in un salone di bellezza... mi sono tolta la pelle
come un serpente e me ne sono messa una nuova più bella hehehehehe...."

"Betty... mi ci devi portare in questo salone di bellezza!"

"Va bene!!! Va bene... però adesso mi vuoi spiegare perché sei qui con il Dottor Armando?? Cosa sta succedendo?"

"Succede che quel pazzo di Mendoza ha mollato tutto per amore tuo!"

"Coosaaa?"

"Hai capito bene! Quando gli ho portato la busta che mi avevi lasciato... gliel'ho consegnata e sono scappato... 
sai com'è... l'istinto di suonargliele dopo quello che mi aveva fatto era troppo forte... ma non volevo mortificarlo davanti ai suoi dipendenti... "

"Nicola..."

"E quindi cercavo di andarmene ma sono stato bloccato dalla mia Patty...  così lui mi ha raggiunto...
e mi ha riportato nel suo ufficio... mi ha detto che ti ama... e mi ha fatto assistere alla riunione..... "

 

Così Nicola le raccontò ogni cosa di quella mattinata e di come si fosse convinto della sincerità di Armando mentre lei,
incredula, continuava a bloccarlo facendogli mille domande.

Quando finì di raccontare tutto quello di cui era stato testimone, Betty lo abbracciò ridendo e piangendo....
le disse di smetterla di innaffiarlo con tutte quelle lacrime e di lasciarne qualcuna anche per il Dottor Mendoza che l'aspettava giù nell'ingresso.

"Nicola sei l'amico migliore del mondo!"

"Lo so.. sono irresistibile! Vai, prima di commettere qualche pazzia uahuahuahuahauhu!"

Betty corse fuori dalla stanza... percorse quel corridoio con le ali ai piedi e si ritrovò in cima alla scalinata...

 

Sotto di lei Armando camminava nella grande hall avanti e indietro... nervoso, in attesa....
poi, come se si fosse accorto della sua presenza, si fermò e alzò lo sguardo verso di lei.

 

....continua

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Capitolo 14
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 14 ***


In un attimo la raggiunse in cima alle scale...  il cuore impazzito, mentre la guardava intensamente in viso cercando di capire i suoi pensieri ...

Rimasero a fissarsi per un momento, poi, quando si rese conto che lei non lo stava respingendo, le parole uscirono da sole …

"Perdonami...  pensavo di averti convinto della mia onestà l'altra notte... non mi ero reso conto di quanto in realtà,
con i miei stupidi dubbi, con le mie bugie, sono riuscito a distruggere l'immensa fiducia che avevi in me...
ma ti giuro che, se me ne darai l'opportunità, passerò il resto della mia vita cercando di riconquistarla...
ti prego credimi Beatrice.... ti amo così tanto..."  

Lei si avvicinò con un timido sorriso, gli occhi che brillavano per l'emozione,
le gambe tremanti e il cuore che batteva così forte ... inciampò cadendogli dritta tra le braccia.

Armando la strinse a sé ... "Sei sempre la solita..." le disse con un sorriso dolcissimo.

"Ti dispiace?" mormorò Betty

"Affatto... così sono sicuro che ti avrò sempre tra le braccia, in un modo o nell'altro!" poi l'attirò ancora più vicina,
dolcemente, lentamente... quando Betty socchiuse le labbra, in attesa, la baciò riversando in quel bacio tutto l'amore che provava.

 

Rimasero abbracciati a baciarsi e a ridere felici poi s'incamminarono verso la spiaggia.

Seduti fianco a fianco sopra una banchina di legno, parlarono a lungo ....

"Se penso che stavo per perderti per una stupida telefonata! Ho detto quelle cose a Calderon solo per chiudere
in fretta la chiamata, mi stava innervosendo e non volevo dirgli la verità per telefono...."

"Mi sono sentita morire una seconda volta, Armando...  poi è subentrata la rabbia.... "

Armando le accarezzava la schiena mentre ricordava quel momento...
gli faceva male solo il pensiero di averla fatta soffrire così... "Perdonami amore... "

"Alla fine... è stato solo un malinteso.... ma adesso spiegami... hai davvero rinunciato all'Ecomoda per una fea come me?"

"Beatrice... io credo di non aver mai incontrato nella mia vita una donna meravigliosa come te... sono stato sempre circondato da donne bellissime,
è vero, con cui mi sono divertito, con cui ho fatto lo stupido... ma che mi lasciavano dentro solo un grande vuoto che non si colmava mai....
Poi sei arrivata tu... non so come hai fatto... piano piano, granello dopo granello, hai riempito quel vuoto con la tua tenerezza, la tua gioia di vivere,
il tuo amore incondizionato... io pensavo di giocare e invece mi innamoravo... quando Nicola mi ha dato la tua lettera... quando ho capito che non mi volevi più....
il vuoto è tornato ancora più grande di prima... mi stava inghiottendo completamente.... quella mattina ero già intenzionato a rinunciare all'Ecomoda...
ma dopo quella lettera ero più sicuro che mai... perché sei solo tu quello che conta.... solo tu dai un senso alla mia vita Beatrice!"

Si baciarono ancora, appassionati ed innamorati. Con le mani Armando continuava ad accarezzarle la schiena,
scendendo sui fianchi, tirandola più vicina, mentre Betty gli aveva buttato le braccia al collo, stringendosi forte alle sue spalle.

Poi Armando si staccò da lei sgranando gli occhi... "A proposito di belle donne... cosa ti è successo a Cartagena?
Eri qui per dimenticarmi... e ti ritrovo diversa.... sei ancora più bella... a chi dobbiamo questo cambio d'immagine? L'hai fatto per quel biondino?"

Beatrice scoppiò a ridere .... "Ma cosa dici? Io bella? Allora l'amore è proprio cieco!!!"

"Già... ma scommetto che il biondino ci vede benissimo... non ci ha messo troppo a puntarti gli occhi addosso!" rispose Armando serio

"No, ma che dici? Michel è un ragazzo così carino, così gentile... molto dolce e molto simpatico...."

"Mentre io sono un isterico, vero?"

"Noo.... beh... forse un po'.... un po' isterico e molto impetuoso!" rispose lei ridendo

"Beatrice.... devi dirmi qualcosa?"

"Ma stai scherzando? Sei veramente geloso?"

"Beatrice tu non ti rendi conto dell'effetto che puoi fare su di me.... son geloso, sì. Non riesco a pensare a te con un altro senza che mi vada in fumo il cervello.... "

"E allora non ci pensare... perchè per me ci sei solo tu!"

"Betty... la mia Betty... " sussurrò Armando stringendola a sé...  le baciò la fronte, pieno di tenerezza, poi scese sulle tempie, sulle guance, il naso...
si avvicinò agli angoli delle labbra e la stuzzicò con mille piccoli baci finché non sentì che sospirava desiderando di più...
si impossessò delle sue labbra baciandola appassionato ... era così dolce... voleva mangiarla di baci... le prese il viso tra le mani,
i pollici che le accarezzavano gli angoli della bocca,le dita che le accarezzavano il collo... com'era morbida...
profumava di fresco, di pulito, gli faceva perdere il controllo sentirla così arrendevole sotto di lui...

"Beatrice... mi farai impazzire..."

"Armando.... "

Si ritrovarono sdraiati, Betty distesa sotto il corpo di Armando che non riusciva a staccarsi da lei, dalle sue labbra...
con una mano cominciò ad accarezzarle una gamba, risalendo sulla coscia, scostando poco per volta il suo abitino leggero. 

Quelle mani la facevano impazzire davvero...  un intenso languore le si irradiava dal ventre mente lui le accarezzava i fianchi per poi risalire deciso fino al suo seno...

"Armando aspetta... dovremmo...." ma proprio in quel momento, le risate di alcuni ragazzi che si stavano avvicinando alla spiaggia lo fecero sedere di scatto, tirandosela dietro...

Si guardarono con il respiro ancora corto, i battiti impazziti, le labbra umide...
Armando scoppiò a ridere imbarazzato "Mi sento un ragazzino alle prima cotta... " poi la guardò serio, pieno di desiderio...
gli occhi correvano dai suoi occhi, alle sue labbra, al seno che si sollevava veloce, il respiro ancora accelerato...
"Non puoi sapere quanto ti desidero Beatrice... Voglio passare la notte con te...."

Poi si alzò e allungò la mano verso di lei... la fece alzare e la baciò di nuovo, stringendola forte a sè... si allontanarono dalla spiaggia, diretti all'albergo...

Arrivati alla camera Betty si rese conto che nella fretta aveva dimenticato dentro la chiave... 
"Per fortuna c'è la mia stanza  libera..." sussurrò Armando mentre le baciava le spalle ...
ma proprio in quel momento la porta della stanza di Betty si aprì e ne uscì fuori un Nicola mezzo addormentato...
"Finalmente siete tornati... mi sono addormentato mentre vi aspettavo!!! Avete finito di raccontarvi tutto? Tutto bene??"

Beatrice e Armando si guardarono sorpresi... "Sì Nicola... tutto bene...."

"Perfetto! Nella fretta ti sei dimenticata le chiavi della camera, così sono rimasto ad aspettarti!
E adesso... possiamo andare tutti a dormire! Domani avrete tutto il tempo per continuare a parlare! Buonanotte Betty! Andiamo dottore?"

Armando era ancora sconvolto...  "Ehm... sì... certo... Buonanotte Beatrice... ci vediamo domani mattina!"
le diede un casto bacio sulla guancia sussurrandole "Morirò d'amore questa notte... lo so!" mentre Betty ridacchiava...  anche se avrebbe fatto volentieri a meno della trovata di Nicola...

I due si allontanarono verso le loro camere.... "Ehm... Nicola..."

"Lo so dottore, lo so.. il diavolo è in agguato... per questo ci sono io qui con voi... per non farvi cadere in tentazione!
Se no cosa dirà il signor Hermes qando scoprirà che ero qui e non ho salvaguardato la virtù di Betty?"

 

... continua



Eccomi con un nuovo capitolo!!! Perdonate la lunga attesa... ma questo mese ho avuto un sacco di problemi e impegni e non sono riuscita ad aggiornare...
adesso sto scrivendo il prossimo.... ma ho un piccolo dubbio su come proseguire...
secondo voi......
Beatrice deve mantenere fede al suo impegno con Caterina e rimanere fino alla fine a Cartagena....
o tornare con Armando a Bogotà per diventare finalmente la Presidente dell'Ecomoda?
Mi intrigano molto entrambe le opzioni... 
accetto consigli!!!! 

Grazie mille a chi mi legge e si è appassionato a questa versione ritoccata di Betty la Fea, una telenovela che per me rimane UNICA!!!

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Capitolo 15
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 15 ***


Solo nel letto Armando non riusciva a riposare … Beatrice era così vicina, finalmente…  
ma lui, per sua sfortuna,  aveva come vicino di stanza l’uomo con un buco nero al posto dello stomaco …

Aveva provato a sgattaiolare fuori dalla camera dopo un’oretta ma aveva scoperto che Nicola non riusciva a dormire per colpa della fame!
Così aveva finto di essere affamato anche lui e avevano fatto le 4 in un locale, dove Nicola aveva mangiato come fosse a digiuno da mesi….

Ormai era troppo tardi per raggiungere Beatrice… poteva solo aspettare e desiderarla, continuando a girarsi e rigirarsi tra le lenzuola.

Beatrice invece si era addormentata quasi subito, Armando l’amava e questo le bastava per sentirsi immensamente felice e finalmente serena.
L’indomani sarebbe stato l’inizio di una nuova vita per loro due.


Alle sei Armando non ne poteva più di rigirarsi come un’anima in pena nel letto… si vestì ed uscì… avrebbe aspettato l’apertura del bar
dell’albergo per ordinare per lui e per Betty la colazione in camera…
poi l’avrebbe raggiunta per poter avere, almeno di prima mattina, la sua donna tutta per sè! 

Appena vide che aprivano il bar, ordinò la colazione per due da recapitare direttamente in camera,
poi salì di corsa verso la camera di Betty… si guardò intorno furtivo…

“Non si sa mai con quel Nicola!” pensava tra sé e sé….

Ma in giro non si vedeva nessuno, così bussò alla porta. Dopo pochi istanti gli aprì una Betty ancora assonnata,
ma appena lo riconobbe le si illuminarono gli occhi di gioia e sulle labbra le spuntò un dolce sorriso …

“Armando… sei qui!”

Dio com’è bella… voglio aprire gli occhi ogni mattina e trovarmi davanti questo sorriso... 

Allungò le mani e le prese il viso attirandola a sé…  le sfiorò le labbra carezzandole con le sue…. era così morbida, così dolce.
Chiuse la porta con un piede mentre le mani scendevano sui suoi fianchi attirandola sempre più vicina.


“Armando, mi sembra un sogno!” sussurrò Betty sulle sue labbra.
Allungò le braccia dietro le sue spalle e passandogli le dita tra i capelli lo attirò più vicino…
socchiuse le labbra e il bacio si fece più profondo.

“Mi amor” sussurrò roco Armando, labbra contro labbra, le lingue che si esploravano,
i respiri che si confondevano l’uno con l’altro. Raggiunsero il letto e Armando la fece stendere sotto di sé,
continuando a baciarla sulle labbra per poi scendere lungo la linea del collo, verso la clavicola, abbassandole le spalline del pigiama.

La sentì tremare sotto le sue mani, sotto i suoi baci…

“Ti prego amore, dimmi che abbiamo un po’ di tempo per noi…” le disse staccandosi per guardarla negli occhi.

Lei lo attirò di nuovo vicino,  facendogli appoggiare la testa e le labbra sul suo collo

“Devo incontrarmi con la signora Caterina tra un’oretta… “ mormorò persa nei suoi baci...

“Penso proprio che farai tardi amore….. “ bisbigliò mordicchiandole il lobo dell’orecchio …. “molto, molto, molto tardi…..”

Betty rise, poi sospirò … era in Paradiso…..


Qualcuno bussò … 

“Mhhhh…. Armando… chi sarà a quest’ora?” Betty si inarcò gemendo contro di lui… 

“Nessuno… non rispondiamo…. “ continuò ad accarezzarla abbassandole piano la maglietta “Mmhhhh… Betty amore mio…”

“Servizio in camera!” disse una voce fuori dalla porta

“Io non ho ordinato niente…. ” disse Betty accarezzando con le mani i muscoli tesi del suo torace

“Sarà un errore….” mormorò Armando, rabbrividendo di piacere mentre Betty continuava ad accarezzarlo ….

“Servizio in camera! Ho qui la colazione, prenotata dal Signor …. Mendoza”

“Nooo…. Mi ero dimenticato della colazione!” esclamò Armando staccandosi improvvisamente da lei “Volevo farti una sorpresa!”

Betty sospirò, frustrata dall’interruzione…

“Non muoverti!”  le disse Armando sorridendo e stampandole un bacio sonoro sulle labbra… “Torno subito!”


Aprì la porta facendo passare il cameriere con il carrello….

“Che puntualità” gli disse ironico….

“E’ un vanto del nostro Hotel… precisione e puntualità!” sorrise il cameriere allungando la mano.

“Me ne sono accorto… non potevate scegliere momento migliore!” rispose lasciandogli controvoglia la mancia "Lasci pure tutto qui... grazie... e arrivederci...."


Il cameriere uscì e Armando tentò di chiudere la porta.... ma qualcuno vi si era appoggiato e stava spingendo contro...
poi una voce, che non avrebbe mai voluto sentire in quel momento, lo salutò...

"Eccola qua dottore!!! Ho bussato alla vostra stanza ma non mi ha risposto nessuno... " disse Nicola spingendolo di lato
ed entrando nella camera di Betty "così sono venuto qui.... ed eccovi... ohhh che bella ideaaa! La colazione in camera!" 
si lanciò immediatamente verso il carrellino con i vassoi...  "Però avete ordinato poche cose... siete di poco appetito come Betty la mattina eh?
Meglio così... mangerò di più io, anche se dovrò aggiungere qualcos'altro quando usciamo di qui! Oh ciao Betty!!"

Betty li aveva raggiunti dopo essersi resa presentabile...

"Buongiorno Nicola, dormito bene?"

"Sì, benissimo, ma venite qui voi due, sedetevi a bere almeno un succo... " continuò prendendo in mano forchetta e coltello.

Betty ridacchiò mentre, dietro di lui, Armando roteava gli occhi al cielo e allungava le mani facendo segno di volerlo strozzare ....  
si sedettero tutti e tre al tavolino e mentre Nicola mangiava la loro colazione, Armando raccontò a Betty cos'era successo con gli avvocati
e che per il bene dell'Ecomoda avrebbe dovuto continuare ad essere lei la Presidente.

Betty rimase stupita da questa novità... 

"Armando, dopo  tutto quello che mi han fatto, come mi hanno trattata...  mi fa piacere che riconoscano le mie qualità....
però io ho preso un preciso impegno con la signora Caterina.... e vorrei rispettarlo... sento che da questo lavoro,
da questa esperienza sta nascendo una nuova donna... una Beatrice che mi piace e che non voglio scompaia per far tornare la vecchia Betty..."

"Beatrice cosa vuoi dire...." chiese Armando iniziando ad allarmarsi....

 

.....continua

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Capitolo 16
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 16 ***


"Armando cerca di capire... non voglio tornare ad essere la Betty che tutti credono sia un'idiota che possono sfruttare a loro piacere... "

Armando abbassò gli occhi... Betty non l'aveva detto con l'intenzione di ferirlo... ma era stata lo stesso una doccia fredda…
lui sapeva di essere il primo dei bastardi che l'aveva sfruttata per il proprio rendiconto personale... l'aveva presa in giro,
l'aveva sfruttata per la sua intelligenza, per la sua bravura, aveva trattato quella donna meravigliosa come uno zerbino
per tutto il tempo che era stata solo la sua segretaria e poi l'aveva fatta innamorare e usata per arrivare ai suoi scopi....
è vero, era cambiato tutto quando si era reso conto di amarla... ma non poteva cancellare quello che era stato....

"Armando non mi fraintendere" disse Betty spaventata dalla sua reazione, appena si rese conto di come potevano essere recepite le sue parole  "non sto parlando di quello che è successo tra di noi..."

Armando si alzò... "Lo so che non intendevi criticare me... però l'hai fatto,  non ti pare?”  si allontanò per raggiungere la porta e Betty gli corse dietro

"Ti prego non te ne andare... "

" Scusami Betty... ho bisogno di pensare... di mettere in ordine i pensieri... Ci vediamo più tardi, va bene?"  

Beatrice rimase impietrita mentre lui la salutò accarezzandole il viso e poi si allontanò...

Tornò al tavolo,  vicino a Nicola e cominciò a piangere silenziosamente .... "Non mi vuole... non vuole questa nuova Betty "

"Betty non ha detto questo... non piangere, dai... vedrai che risolverete anche questa...
Betty io l'ho visto alla riunione, ho visto quanto era sconvolto quando gli ho detto che non eri più a Bogotà ...
lui è innamorato, tu sei innamorata... quando ci si ama si supera tutto non credi?" disse Nicola abbracciandola.

"Lo spero Nicola, lo spero... un'altra batosta non la sopporterei davvero..."

Armando entrò in camera sua e si affacciò al balconcino… “Sei un perfetto idiota Armando Mendoza!” …  

Si era già pentito di averle risposto così… Betty aveva ragione.. voleva migliorare la sua autostima, voleva lavorare in un gruppo che l’apprezzava come si meritava,
non c’era niente di male in tutto questo e lui riusciva a comprenderla perfettamente… e invece di dirglielo e di stare dalla sua parte che aveva fatto?
Era scappato… e non per quello che Betty desiderava fare… era scappato solo perché aveva avuto paura… era geloso…
aveva visto come quel biondino l’aveva guardata l’altra sera…  doveva lasciarla lì, a lavorare al suo fianco per tanto tempo…
adesso che era così maledettamente bella e non aveva la minima consapevolezza di esserlo….
E aveva paura che una volta aperti gli occhi e passata l’emozione del momento Betty si rendesse conto di quanto l’uomo che amava
fosse egoista ed egocentrico, di quanto le parole che aveva pronunciato poco fa si potessero riferire proprio a lui che l’aveva sfruttata ed umiliata tante volte… 
e se si fosse resa conto che il biondino o qualsiasi altro uomo erano meglio di lui?

“Dio Betty mi farai diventare pazzo … io a Bogotà… tu così lontana… “

Questa nuova Betty, così sicura, così determinata... gli piaceva da morire. Non era una di quelle stupide oche che gli giravano sempre attorno,
era una donna con cui poteva parlare, confrontarsi, era una donna che allo stesso tempo sapeva essere umile, dolce e tenera,
che lo sapeva prendere e far ragionare, che lo sapeva tranquillizzare e riappacificare con il mondo…
una donna appassionata che non riusciva a smettere di desiderare, che voleva sempre vicino, per sempre al suo fianco.

Bussarono alla porta e quando aprì Nicola entrò come una furia...

"Le ho dato fiducia a Bogotà... ma dopo la sua sparata di stamattina penso di potermi ricredere tranquillamente, che dice?"

"Nicola... mi dispiace"

"Anche a me dispiace aver pensato che fosse davvero l'uomo giusto per Betty... quella poverina ha pianto fino a poco fa
quando è arrivata la signora Caterina per portarla dalle modelle... Non se la merita questo suo voltafaccia!
Se ha deciso che non la vuole più  la lasci in pace!"

"Certo che la voglio... non voglio nessun altra! Se è possibile la amo ancora più di quando mi ha lasciato solo a Bogotà!
L'hai vista? L'hai sentita? E' stata lontana da me e dall'Ecomoda per pochi giorni ed ha già aperto gli occhi su che razza di persona sono ...
so benissimo di non meritarmi una donna così... ed ho paura che la lontananza lo faccia scoprire anche a lei!
Mi lascerà quando capirà davvero chi sono..." rispose prendendosi la testa tra le mani

"La vuole lasciare prima che lo faccia lei  allora?"

"No " rispose Armando con un gemito... "Non posso lasciarla.... non voglio lasciarla... ho fatto una cretinata stamattina... "

"Beh... è bello sapere che si rende almeno conto di quanto può essere idiota..."

Armando lo guardò di traverso... "Hai ragione.. ma non esagerare.. ti ricordo che ho sempre un brutto carattere!"

"Va bene, va bene... " sghignazzò Nicola... "Quindi non vuole lasciare Betty... allora deve dirglielo perché lei è convinta del contrario!"
 
"Certo... devo raggiungerla e spiegarle tutto...."
 
"Sì, però... adesso come farete con l'Ecomoda? Se Betty per il momento non vuole rientrare... chi prenderà la Presidenza? Non potete farlo voi?"
 
"No Nicola... Hai sentito Daniele... non accetterebbe mai il mio ritorno alla Presidenza.. forse potrei convincere mio padre,
ma non sono sicuro nemmeno di questo... ho fatto troppi casini....  Beh.. dovranno aspettare Beatrice e tamponare come possono.. "

"Magari suo padre potrà decidere di sostituirla..si tratta di qualche mese al massimo in fondo..."

"Non so... ha lasciato l'Ecomoda perché era troppo stressato... mia madre non mi perdonerebbe mai.. "

Si guardarono sconsolati... non c'era soluzione... a meno che....

Armando fissò serio Nicola...

"Che le prende dottore?"

"Oddio... a vederti così non si direbbe che hai una mente geniale stramaledettamente portata per gli affari..."
si avvicinò e gli girò intorno continuando a fissarlo....

"... eppure.... con una bella ripassata.... e una delega da parte di Beatrice...."

Nicola non sapeva se spaventarsi o meno per come Armando lo fissava... forse era uscito definitivamente di testa....
adesso gli sarebbe saltato al collo e l'avrebbe malmenato di nuovo...

"Dottore si ricordi... mi ha promesso che non mi avrebbe mai più messo le mani addosso! Stia calmo!!"

Armando gli posò le mani sulle spalle.... sghignazzò e fissandolo negli occhi gli chiese

"Nicola... che impegni hai per i prossimi mesi?" lasciandolo a bocca aperta...

"Armando...." rispose passando a dargli del tu "a cosa stai pensando?"

"Nicola... tu sei la risposta! Tu sarai il sostituto di Beatrice!"


.... continua

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Capitolo 17
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 17 ***


"Io??? Noooo, come faccio a fare il Presidente? A parte che non credo accetteranno mai... ma non sono certo all'altezza di Betty!!!"

"Nicola, ma non sarai solo, ci sono io e Betty, anche se a distanza, ci darà una mano... e poi se io non sarò direttamente coinvolto...
potrò prendere l'aereo appena possibile per raggiungerla e tenerla lontana da quel biondastro!"

"Lasciandomi in mezzo a quei pazzi? E con la mia Patty come la mettiamo???"

"La tua cosa??? ... Patty?"

"Ehm... ci sono cose che non sai ancora... mentre tu pensavi ad una tresca tra me e Betty... io cercavo di rimorchiare la Fernandez... quella dea meravigliosa..."

"Quella gallinaaaaa? Nicola non mi dire che ti sei preso una cotta per quella!!! Lei vuole solo una cosa... soldi...
e quando li ha li spreca e li sperpera!!!! Non hai speranze con quella!"

"Oh, beh... qualcosina me la sono presa, a dirla tutta!"

Armando spalancò gli occhi "Oh Dio! Raccontami ti prego.... " esclamò accasciandosi sulla sedia

"Lei era convinta che fossi il Presidente della Terramoda, le avevano sequestrato la macchina e le servivano i soldi per riprendersela...
così mi ha invitato ad uscire un paio di volte... e una di queste... mi ha portato nel suo appartamento e ....
beh... lo sai.... pensava che le avrei dato un assegno e mi ha ... ehmmm.... ringraziato con i fatti.... "

"E tu le hai dato l'assegno?" Armando stava per strozzarsi

"No... avevo promesso a Betty che non le avrei dato soldi... così dopo... sono scappato... Per questo mi stava malmenando l'altro giorno all'Ecomoda!"

Armando lo guardò con tanto d'occhi... poi scoppiò a ridere come un pazzo...
"Oddio Nicola... immagino la reazione della bionda finta!!! Sarà rimasta sconvolta... quella sta pensando ad ucciderti, te lo dico io!!!"

"Beh... non è una cosa carina da dire, sai?"

"Hai ragione... ma... uhahauhauhauhuahauhuah... avrei voluto vederlaaaaa!!!" continuò tra le risate Armando,
mentre Nicola lo guardava storto...  poi, si fece improvvisamente serio..... "Però... in questo caso...
non ti potrò mai lasciare solo per venire qui da Betty, maledizione! Ti odio Nicola Mora... sappilo!" sibilò Armando guardandolo in cagnesco

Poi si passò una mano sul viso... l'idea di lasciare sola Betty lo terrorizzava...  "Adesso chiamo mio padre... sentiamo che dice e poi penseremo a cosa fare!"

Prese il telefono e chiamò Roberto … doveva assolutamente sistemare tutto prima di correre da Betty e chiederle scusa per la sua stupida fuga.
Doveva convincerla che su di lui avrebbe  sempre potuto contare, perché le sarebbe rimasto al fianco in ogni
battaglia che avrebbe deciso di combattere. L’amava più della sua vita… era solo questa la verità.

Roberto fu molto duro quando si rese conto che quello che si aspettava, cioè l'immediato rientro
di una Beatrice pentita e disposta a collaborare, non si sarebbe realizzato....

"Quindi cosa dovremmo fare in questo periodo? Le banche e i creditori ci daranno addosso!
Dobbiamo dire addio alla nostra Azienda?" esclamò improvvisamente irritato...
"E' grazie a te e alla tua segretaria se siamo nei pasticci e lei pensa di tirarsene fuori così?"

"Papà, non ho detto che Beatrice pensa di infischiarsene.... però ha preso altri impegni lavorativi  e vuole rispettarli...
mi sembra un comportamento onesto, non credi? Lei non sapeva di lasciare l'Ecomoda senza un Presidente quando ha lasciato Bogotà!"

Roberto rimase sorpreso.... in azienda tutti gli avevano fatto capire che quella ragazza era solo un'arrivista
il cui scopo finale era quello di tenersi Ecomoda e Terramoda..... scoprire che non era poi così interessata alla cosa
lo lasciava un po' perplesso... se non era per appropriarsi dell'azienda perché aveva aiutato Armando nella sua follia? Solo per non contraddire il capo?

Si ripromise di chiedere al figlio spiegazioni appena si fossero incontrati faccia a faccia...

"Praticamente... che cosa mi stai dicendo Armando? Se Beatrice non rientrerà a Bogotà cosa faremo?
Non penserai di riprendere la presidenza, vero? Perché è fuori questione!"

"Non ne avevo nessuna intenzione... anzi... se devo dirla tutta non vorrei nemmeno rimettere piede a Bogotà...
Beatrice, se ricordi, non era sola nella gestione della Terramoda, era affiancata da Nicola Mora che in poco tempo ne ha triplicato il capitale iniziale... "

"Quel Nicola Mora? Quello strano giovanotto presente durante il consiglio d'amministrazione?"

"Sì papà... quello strano giovanotto..." rispose sorridendo Armando, guardando la smorfia ironica di Nicola.

"Beatrice gli firmerà una delega e lui potrà lavorare in sua vece finché lei non sarà disponibile a rientrare.
Le banche non solleveranno obiezioni perché Nicola già era nella direzione della Terramoda e lo conoscono…  
e poi, lui è effettivamente una persona valida. Sarà comunque Beatrice la diretta responsabile, lui sarà un suo delegato, mi spiego?"

"Armando...  non so se si tratta di una buona idea...."

"Papà... questa è l'unica buona idea che ti posso dare... a meno che non la voglia sostituire tu in questo periodo….
ma parlane con gli altri... scommetto che Daniele avrà altre idee molto interessanti da proporti...
tipo cedere tutto e ritrovarci ancora più pieni di debiti... per me non c'è problema, ormai sono pronto a tutto...
Ti chiamo domani dopo pranzo, così mi farai sapere cosa avete deciso. Saluta la mamma."

Armando e Nicola rimasero a guardarsi mentre posava la cornetta concludendo la telefonata....

"Strano giovanotto?" chiese Nicola....

"Già... ma non ti preoccupare... siamo abituati ai tipi strani, noi dell’Ecomoda..."  sorrise Armando

“Non mi pare abbia fatto i salti di gioia…”

“Non importa Nicola…  l’hanno detto anche gli avvocati… l’unica soluzione è Betty. In sua assenza tu sei il solo che la può sostituire
senza mettere in mezzo mio padre…  altrimenti… che si arrangino…  ma ora pensiamo alle cose più serie… devo farmi perdonare da Beatrice!”

Beatrice e le ragazze si stavano ritirando in albergo dopo una giornata passata prima su di un set fotografico
per realizzare dei servizi per le riviste e poi a provare coreografie…. Uscivano chiacchierando allegramente dalla sala prove, B
etty chiudeva la fila e camminava a testa bassa mentre Caterina, al suo fianco, cercava di rincuorarla…
Armando non si era fatto sentire per tutto il giorno e lei si era convinta che ormai fosse tutto finito… 

Le ragazze intanto, ormai vicine ai pullman che le avrebbero accompagnate all’hotel, cominciarono a ridacchiare e ad ammiccare…
“Guardate com’è  dolceeee quel ragazzo!”
“Ma chi è? Chi starà cercando?”
“Speriamo sia per me…. quanto è sexy!!!”
“Ciao belloooo… “ 

Solo quando le ragazze iniziarono a diradarsi, man mano che salivano sul pullman, Betty si accorse che il bel ragazzo in jeans scuri e camicia bianca,
con una rosa rossa tra le mani e un sorriso dolce sulle labbra altri non era che Armando…
si fermò di colpo mentre il suo cuore cominciava a battere sempre più forte...  

Caterina la salutò sorridendo "Hai visto? Devi avere più fiducia in te stessa!"

poi si incamminò verso Armando ....  "Ciao Caterina.."

"Armando.... posso andare tranquilla?"

"Sì... se posso chiederti un favore, però... Nicola è rimasto solo in albergo... "

"Non preoccuparti, lo porto con me fuori a cena... a domani... e passate una bella serata!"

Armando guardò Betty che ancora non si era mossa... I loro occhi si incrociarono e rimasero allacciati mentre lui si avvicinava lentamente.

"Betty.... "

"Armando perdonami... non volevo assolutamente offenderti"

"Sei tu quella che mi deve perdonare... Io capisco le tue motivazioni... so che non sei più la vecchia Beatrice Pinzon Solano...
e quello che stai diventando mi piace.. mi piace da morire... mentre io sono solo un'egocentrico, isterico e collerico...
per questo ho avuto paura... paura che tu mi veda per quello che sono in realtà e che non mi voglia più, paura all'idea di te qui così lontana da me.... muoio di gelosia Betty!"

"Armando....  " sussurrò emozionandosi, mentre gli occhi le si inumidivano

"Ti amo Beatrice.. come non ho mai amato in vita mia...  perdonami ancora una volta, ti prego."

"Certo che ti perdono amore mio, ti amo tanto!"

Gli prese il viso tra le mani e avvicinò le labbra alle sue, si baciarono sorridendo, mentre lui la stringeva tra le braccia dolcemente.

Poi si staccò e la guardò e le chiese gongolando.. "Mi hai chiamato amore mio?"

"Hi hi hi" rise Betty "Così sembra!"

"Mi piace questa nuova audace Beatrice.... dillo di nuovo, ti prego!"

"Hi hi hi... Amore mio...."

"Adoro come lo dici... ti adoro mi amor... " le disse baciandola appassionato. Poi, quando si staccò da lei, le porse la rosa e la invitò a cena.

 

..... continua

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Capitolo 18
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 18 ***


Cenarono in un locale vicino al mare, seduti ad un tavolino appartato. Questa volta si isolarono consapevolmente, per il piacere di stare lontani dal mondo, solo loro due.

Armando le raccontò della sua idea di portare Nicola all'Ecomoda come sostituto del Presidente e Betty rimase piacevolmente sorpresa dal suo entusiasmo.
Era davvero lo stesso uomo orgoglioso che aveva quasi distrutto le loro vite solo per non perdere la Presidenza? Era stato il loro amore a compiere questo miracolo?

Lo guardava mentre ascoltava le sue parole e pensava di non essere mai stata così felice.

Cenarono per la prima volta senza fretta, godendosi la compagnia reciproca, sussurrandosi parole d'amore,
sfiorandosi le dita allungando le mani l'uno verso l'altra, guardandosi negli occhi, osservando la propria gioia riflessa nello sguardo dell’altro.

Usciti dal ristorante Armando le porse il braccio e, abbracciati, si incamminarono verso l’albergo, fermandosi continuamente per baciarsi

Arrivati  all’albergo Betty cominciò a guardarsi attorno nervosa. Armando la guardò sottecchi e rise
“Se ti aspetti di veder sbucare Nicola da qualche parte… sappi che lo vedrai solo domani mattina!”

Betty arrossì… “Stavo pensando proprio a Nicola… Mi sembra molto strano che non sia ancora venuto ad interromperci … “ continuò ridacchiando

“Nicola era impegnato con Caterina e le ragazze stasera…. E poi, credo abbia deciso di lasciarci un po’ di spazio tutto per noi!” proseguì abbracciandola.


Ripensò alla conversazione con Nicola quel pomeriggio…. Gli aveva chiesto un po’ di tempo solo per lui e Beatrice, ma l’amico era terrorizzato al pensiero del signor Hermes…

“Io negherò davanti al signor Hermes, se sarà necessario, di essere mai rimasto solo con Beatrice! Tu sei sempre rimasto con noi! Però ti prego, lasciaci un po’ di tempo da soli… ho bisogno di corteggiarla, di riconquistarla..”

“Armando… lo sai che il diavolo è in agguato… se il papà di Betty lo scoprisse….”

“Come vuoi…  Però, una volta tornati a Bogotà, potrei decidere di lasciarti solo con Patty inviperita per chiarirvi sulla questione assegno…”

“Ehm… sei un uomo molto convincente dottore…. Ok… Vada per la vostra serata libera… però non me ne fate pentire!”

Fino ad ora aveva rispettato il patto. Chiesero alla reception di Caterina e Nicola, ma gli risposero che erano usciti con le ragazze per la cena e poi sarebbero andati in un locale a ballare…

“Una notizia favolosa, non credi?” le sussurrò sensualmente Armando all’orecchio…. “Se non hai voglia di unirti a loro in discoteca…
vorrei proporti di riprendere dal punto in cui siamo stati interrotti questa mattina dal cameriere con la colazione…”

Beatrice lo guardò seria…. “Armando…” gli sussurrò dolcemente… “Io adoro le discoteche !!!”

Armando non potè trattenere la delusione, che apparve evidente sul suo viso…

Beatrice lo guardò sorridendo “Ma credo sia da maleducati interrompere certi discorsi…
per cui è sicuramente il caso di tornare in camera e riprendere da dove siamo stati interrotti stamattina…”

Armando la guardò stupito poi la strinse a sé cominciando a farle il solletico “Mostro!!!” le disse ridendo “Sei tremenda!!!”

Beatrice si mise a ridere mentre lui la sollevava quasi di peso trascinandola verso la camera.

Cercò di aprire la porta, mentre dietro di lei Armando le spostava i capelli per baciarla sul collo delicato.
Le sue braccia le circondarono la vita e con le mani iniziò ad accarezzarle il ventre e il seno facendola sospirare forte.
La fece girare e spingendola con la schiena sulla porta cominciò a baciarla appassionatamente, premendo il corpo contro il suo,
lasciandola senza fiato mentre rispondeva al bacio. Le tolse le chiavi di mano e le infilò nella serratura, senza staccare le labbra dalle sue.

La tenne stretta, mentre apriva la porta, per non farla cadere. La sospinse all’interno della stanza e con un piede richiuse la porta.
Le prese il viso tra le mani e appoggiò la fronte alla sua. Respiravano affannati.
Guardò rapito il viso di Betty… aveva sulle guance un lieve rossore, teneva gli occhi ancora chiusi e le labbra socchiuse in attesa dei suoi baci.

 “Armando… " sussurrò lei riavvicinando le labbra alle sue.

La tirò nuovamente a sè, baciandola avidamente, accarezzandole il collo con le sue mani dolci e prepotenti allo stesso tempo.

Le mani di Betty si posarono delicate sul suo petto, sfiorando i suoi muscoli tesi,
poi iniziò, quasi senza rendersene conto, a slacciargli i bottoni della camicia, timida e impaziente.

Quando sentì quelle dita posarsi sulla sua pelle calda, il cuore di Armando perse un battito...
si sfilò velocemente la camicia e lasciò il torace nudo sotto le mani di Beatrice.
Lei lo strinse forte, mentre gli accarezzava lentamente la schiena, la pelle morbida e muscolosa tesa sotto le sue mani.

Si baciarono a lungo...  profondamente, lentamente, avidamente....  

Erano in piedi davanti al grande specchio quando Armando la fece voltare e lentamente aprì la cerniera del suo abitino...
le dita delicate le sfioravano la pelle della schiena, mentre lui lasciava scie di fuoco baciandola sul collo, fino alle spalle ormai nude.

L'abitino di Beatrice finì a terra, lasciandola solo con l'intimo addosso.
Armando dietro di lei, la sua schiena morbida contro il suo petto. Le mani sulla pancia, sul suo seno la facevano sospirare di piacere.
Armando la guardava attraverso lo specchio.. gli occhi semichiusi, le labbra gonfie dei suoi baci,
la testa rovesciata all'indietro per lasciargli libero accesso al suo collo, alla sua gola... emise un gemito strozzato

"Bellissima... sei bellissima..." mormorò senza fiato

La prese tra le braccia, incapace di resistere oltre e la depositò sul letto, si sfilò i jeans, continuando a guardarla pieno d'amore e desiderio,
gli occhi legati ai suoi, poi la raggiunge sotto le lenzuola.

Fecero l'amore cercando di spegnere quel fuoco che bruciava dentro di loro, cancellando i dubbi e le paure che li avevano tormentati fino ad ora.
Si amarono pieni di passione,  perdendosi l'uno nel corpo dell'altra... esplorando, accarezzando, gemendo, sospirando....

"Ti amo Armando" mormorò poi Beatrice prima di scivolare nel mondo dei sogni e mentre Armando la teneva tra le braccia,
accarezzandole la schiena, si sentì amata come mai le era successo nella sua vita.

"Anche io ti amo Beatrice... sei la mia vita" rispose Armando, appagato finalmente non solo nel corpo, ma fin nel profondo di sè stesso.

 

.... continua 

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Capitolo 19
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 19 ***


Mentre Betty e Armando vivevano finalmente il loro amore, Nicola era seduto con Caterina al tavolino di una discoteca. In una sala privata, mentre le ragazze si scatenavano a ballare, Nicola confidava a Caterina i suoi dubbi e i suoi timori per la buona riuscita dell'idea di Armando...

"Diciamoci la verità, anche se accetteranno la proposta di Armando... nessuno mi accoglierà a braccia aperte! Odiano Betty, pensano che si sia appropriata di tutto volontariamente e scaricheranno su di me il loro rancore!"

"Nicola, avete ragione sul fatto che non sarà una situazione piacevole, però che gli piaccia o no, in questo momento la proprietaria di Ecomoda è Betty e saranno costretti a collaborare se non vogliono mandare a monte l'azienda!"

"Il padre di Armando mi ha chiamato lo strano giovanotto!! E immagino sarà l'epiteto più gentile che mi rifileranno quelle iene!"

"A questo proposito... Betty mi aveva chiesto un favore stamattina... e adesso stavo proprio pensando a questo.... che ne dite se invece dello strano giovanotto... si presentasse all'Ecomoda un affascinante sostituto della Presidente?"

"E dove lo troviamo dall'oggi al domani una persona che decida di collaborare con noi?"

"Lo troveremo non si preoccupi... domani mattina non prenda impegni... ho bisogno di lei per la mia idea!" rispose Caterina con un sorrisino a fior di labbra.

"Tutte queste idee mi stanno facendo preoccupare... ho bisogno di mangiare per scaricare la tensione!" borbottò Nicola alzando la mano per attirare l’attenzione di un cameriere.

 

La mattina successiva Roberto riunì i soci e insieme all'avvocato Santa Maria spiegò loro la situazione. Betty aveva preso un altro impegno di lavoro, ormai convinta di aver chiuso con l'Ecomoda, pertanto era impossibilitata a tornare. Al suo posto, sotto le sue direttive e aiutato anche da Roberto stesso, sarebbe arrivato il suo collega Nicola Mora.

Subito si alzò un brusio di proteste e di sorpresa da parte dei presenti.

Marcella strabuzzò gli occhi "Ah!!! Questa poi!! No, dico, ma siete davvero impazziti tutti quanti? Non posso credere ad una cosa simile! Non solo dovrei chinare la testa di fronte a quella stupida! Ora devo chinarla anche davanti a quell'idiota del suo amico? No! Io mi rifiuto assolutamente!"

"Marcella, purtroppo la situazione è questa. Hai altre soluzioni? Fai una proposta altrimenti dobbiamo accettare questo stato di cose e cercare di andare avanti. E' una situazione temporanea. Appena l'azienda avrà saldato i suoi debiti e torneranno in attivo gli utili... chiuderemo per sempre con Beatrice Pinzon Solano e il suo amico Nicola Mora!"

"Roberto come puoi pensare che chiuderemo con Beatrice?!"

"Ma certo Marcella! Una volta risolta la questione Ecomoda non avremo più nulla che ci lega a quella donna!"

Armando non gli ha ancora detto niente della sua storia con Beatrice .... realizzò Marcella in quel momento.

Si alzò e uscì dalla stanza scusandosi... "Non credo di farcela Roberto!"

Si rifugiò in Presidenza…  “Armando non ha detto a suo padre che è innamorato di Beatrice... perché? Cosa succede tra quei due… ” si alzò e si mise a camminare avanti e indietro, piena di dubbi e di domande senza risposta aprì la porta dello stanzino di Betty e guardò con odio la sua scrivania, immaginandola ancora su quella sedia… si avvicinò e si mise seduta prendendosi la testa tra le mani.

Lo sguardo finì su un cassetto non completamente chiuso… un sacco nero attirò la sua attenzione. Lo aprì e vi trovò bigliettini, cioccolatini, pupazzetti… quando iniziò a leggere rimase sconvolta… quelle erano lettere di Armando per Beatrice… erano lettere piene di passione, di amore… erano parole che a lei non aveva mai rivolto in tutti quegli anni… lacrime di rabbia le scesero lungo le guance… come aveva fatto ad essere così cieca, così stupida.. poi tra le mani si ritrovò una lettera… “Stimato presidente….” e mentre la leggeva la testa sembrò andarle in mille pezzi….


Beatrice era sveglia ormai da un po’ e continuava a guardare Armando che dormiva beatamente al suo fianco… era così felice che si fosse tutto risolto… però l’idea di mandarlo da solo a Bogotà….

“Cosa ti rattrista mi amor?” Armando si era svegliato e la guardava intensamente

“L’idea di lasciarti tornare tutto solo a casa …” sussurrò lei

“Allora torna con me… torniamo a casa insieme Beatrice ” le propose lui sorridendole dolcemente…

“Armando… sai che lo vorrei tanto.. però…”

“Lo so amore, lo so… non ti preoccupare, io ti aspetterò e se cambierai idea verrò a prenderti subito per riportarti a casa… ma adesso sorridimi ti prego…  non ti voglio vedere così… “ e prendendole il viso tra le mani la baciò teneramente facendole dimenticare tutte le sue paure.

 

Stavano facendo colazione al bar quando arrivò Nicola, come sempre affamato, seguito poco dopo da Caterina che informò Betty di un improvviso impegno che l’avrebbe tenuta lontana tutta la mattinata. Le strizzò l’occhio indicando Nicola e facendola ridacchiare sotto lo sguardo interrogativo di Armando .. “poi ti spiego!” gli sussurrò.

Beatrice e Michel, accompagnati da Armando, che non voleva lasciarli soli, andarono al lavoro, mentre Caterina si trascinava dietro un Nicola riluttante che avrebbe preferito continuare a mangiare ancora un po'.

Mentre Beatrice era impegnata, Armando riuscì a parlare con Michel e si rese conto che era proprio un bravo ragazzo, come aveva detto Caterina, ma rimase dell’idea che se non fosse arrivato in tempo, quel bravo ragazzo avrebbe avuto ben più di una chance con la sua Betty… insieme lavoravano bene, erano complici come se si conoscessero da tempo e lui era sempre estremamente gentile.... Armando si fidava di Betty… ma la gelosia era difficile da tenere a bada… soprattutto con quella grande distanza tra loro...  sospirò pensieroso osservandola da lontano... sarebbero stati dei mesi lunghi… molto molto lunghi.

 

.... continua 

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Capitolo 20
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 20 ***


Caterina aveva trascinato Nicola nel salone di bellezza e quando il ragazzo, dopo un paio d'ore di trattamenti,  si vide finalmente allo specchio rimase sconvolto… 
era sempre stato un adone e aveva sprecato tutti quegli anni senza accorgersene! E chi l’avrebbe più fermato d’ora in poi?
Si avvicinò ad ogni ragazza che gli passava accanto con fare spavaldo e gongolò nel vedere che per la prima volta non si allontanavano sconvolte!

 

Anche Betty e Armando, quando tornarono in albergo rimasero a bocca aperta!
Assomigliava tanto a quel cantante che andava di moda in quel momento… quel tale Mario Duarte!
Armando poi non stava più nella pelle… adesso presentare Nicola come sostituto della Presidente sarebbe stata una passeggiata!

 

A Bogotà Marcella portò nel suo ufficio il sacco nero e dopo averci pensato a lungo chiese a Mario di raggiungerla.

"Siediti Mario... ho bisogno che tu legga questa lettera per me e mi spieghi alcune cose..."

Quando Mario iniziò a leggere sbiancò in viso e si alzò di scatto. La guardò con gli occhi spalancati e la bocca aperta.... "Marcella... dove hai preso questa lettera?"

"Era tra le carte lasciate da Beatrice nella sua scrivania... che significa questa lettera Mario? L'hai scritta tu?"

"Marcella forse è meglio..."

"Forse è meglio che parli Mario... perché  in questo momento sento che potrei mettermi ad urlare come una pazza
se non capisco cos'è successo!!" ribattè Marcella alzando il tono della voce

"Non urlare... calmati, non urlare ti prego!" la supplicò Mario...

"Allora dimmi cos'è successo tra Armando e Beatrice... è andato a letto con lei per l'Azienda?"

"Sì Marcella, è così... ha fatto tutto solo per l'azienda, perché Betty ormai era la proprietaria e avevamo paura che insieme al suo amico Nicola Mora si portassero via tutto!"

"Armando però mi ha detto che è innamorato di lei! Ed ho avuto la netta impressione che fosse sincero quando me l'ha detto!"

"Armando crede di essere innamorato di Beatrice... si è sempre sentito in colpa per averla presa in giro,
lo sai com'è legato a lei, ma ti prego Marcella... come può amare quella specie di mostriciattolo?
Quando lei ha cominciato a uscire con Nicola Mora abbiamo avuto paura per  l'Azienda e abbiamo pensato a questa soluzione..."

"Che bella idea... e che bei consigli che hai sempre dato ad Armando! Come avete potuto? Ma che razza di uomini siete?"

"Cosa dovevamo fare?  Lasciarle l'Azienda? Ma lei ha scoperto tutto e se ne è andata, Armando non poteva più nascondere la cosa.. ed è successo quello che sai durante il Consiglio..."

"Già... e adesso non solo ne è la proprietaria... diventerà anche la Presidente dell'Ecomoda!"

"Marcella... ma non hai sentito Roberto? Beatrice non tornerà, Armando rientra da solo!! Io credo che tra loro sia tutto finito,
avranno parlato e hanno deciso di rimettere a posto le cose! Lei manda Nicola Mora perchè non ha intenzione di stare vicino ad Armando dopo tutto quello che ha scoperto,
non credo a questo improvviso nuovo impegno! Ma è una sempliciotta, non porta rancore... in fondo da Armando ha avuto ben più di quanto potesse sperare nella vita!
E quando i debiti saranno pagati l'Ecomoda tornerà ai suoi legittimi proprietari e di Beatrice non resterà che un brutto ricordo!"

"Che squallore Mario... ma quello che mi fa più schifo... è il modo in cui vi siete comportati tu ed Armando..." disse girandogli le spalle appoggiandole mani sulla scrivania... "Adesso vattene ti prego... "

"Marcella... pensa bene a quello che fai... Armando torna da solo... è vero, ha avuto un'avventura con Beatrice... ma ti ho spiegato bene le sue motivazioni... potrebbe tornare tutto come prima se solo tu lo volessi..."

Marcella si girò guardandolo con odio...

"Pensaci..." le sussurrò uscendo dal suo ufficio... Marcella crollò sulla sedi portandosi le mani sulle tempie... era in un incubo senza fine....

 

In sala riunioni intanto Roberto aveva sciolto il consiglio e si era deciso a parlare con Marcella.
Lei era l'unica che veramente teneva quanto lui e il suo defunto padre all'Ecomoda, così la raggiunse in ufficio e le parlò con il cuore in mano,
consolandola come poteva e facendo leva sul suo senso di appartenenza a quell'azienda che era tutta la sua vita.
Marcella in lacrime accettò di rimanere, o quanto meno di provare a lavorare con Nicola Mora per il bene dell'Ecomoda,
ma Roberto non si rese che le lacrime della ragazza non erano di commozione e che in realtà il suo era un malessere dovuto a tante altre cose.

 

Era quasi ora di pranzo quando uscì dall'Ufficio e chiamò Armando. Gli comunicò che accettavano la sua proposta:
Nicola Mora sarebbe stato il sostituto Presidente ed era necessario che si presentasse in Ecomoda appena possibile.

Armando riattaccò il telefono e guardò Nicola... "Hanno accettato... dobbiamo rientrare a Bogotà domani..."
poi si girò verso Beatrice, che lo guardava improvvisamente triste e si avvicinò per abbracciarla..

"E' solo per poco Betty, l'hai detto anche tu..."

"Lo so... solo che adesso è tutto reale... e sto male all'idea di non vederti per tanto tempo..."

"E' lo stesso per me, amore mio... ma ne abbiamo superate tante... supereremo anche questa!"
 

Li lasciò per andare a prenotare i biglietti per il viaggio di ritorno.
Questa volta non c’era nessuno sciopero ad impedire la partenza e in agenzia trovò un volo già per la mattina successiva.

Mentre tornava in albergo camminava a testa bassa, pensieroso… continuava a immaginare Betty così lontana da lui, per tutto quel tempo..
non era ancora partito e già si sentiva invaso dalla malinconia… la sua Betty….
“Devo fare qualcosa per farle capire quanto la amo… per togliere ogni dubbio dalla sua testa… qualcosa che la consoli in questo periodo in cui saremo lontani… ”
alzò la testa e una vetrina scintillante attirò la sua attenzione… il cuore cominciò a battere forte… se non era quello un segno del destino…

 

..... continua

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Capitolo 21
*** Betty la Fea Un'altra dimensione - cap. 21 ***


Le segretarie in Ecomoda continuavano a fare ipotesi su quel che era successo in riunione.
Sandra aveva provato ad origliare, ma non era brava quanto Berta (che era a casa in maternità) e aveva capito ben poco…
aveva sentito Marcella urlare e poi l’aveva vista uscire e dirigersi in presidenza… aveva sentito solo il nome di Nicola Mora..
che c’entrava in quella storia il fidanzato di Betty? E Betty che fine aveva fatto?

Patty intanto era preoccupata per Marcella. Era chiusa nel suo ufficio da almeno un’ora e lei  non sapeva più cosa pensare…
nessuno poi l’aveva informata di quel che era successo in riunione ed era davvero curiosa.

Bussò alla porta e trovò Marcella seduta alla scrivania che si massaggiava le tempie con le mani.
“Marceee… posso entrare? Mi stai facendo preoccupare!”
“Entra Patrizia.. ho la testa che mi scoppia… non hai idea di quello che è successo questa mattina!”
“Cos’è successo?? Oddio non mi dire che l’Ecomoda è definitivamente nelle mani di Betty! Questa è una tragedia Marceeeee!”
“Patty purtroppo è ancora peggio di così…  Beatrice non ha nessuna intenzione di tornare, ma ha pensato bene di mettere quell’idiota del suo amico a dirigerci tutti quanti!”
“Quale amico Marce? Cosa stai dicendo?”
“Nicola Mora! Sarà lui a sostituirla perché la signora è troppo impegnata per tornare!”
“Nicola Mora???” strillò Patty strabuzzando gli occhi
“Proprio lui! Ti rendi conto della tragedia?”

Patty ormai aveva preso il volo “Il mio Nicola Mora presidenteeeee?” stava pensando tra sé e sé… ma questa era una notizia fantastica!
Sarebbe diventata la donna del Presidenteeeee… oddio che emozione!!! Aveva deciso di mandarlo al diavolo dopo la storia dell’assegno.. ma questa notizia meravigliosa cambiava tutto!
“Patty mi stai ascoltando?”
“Eh, come? Oh Marce…  ma sei proprio certa di questa cosa?”
“Ne abbiamo parlato stamattina, certo che sono sicura! Ma che cos’hai? Sei tutta agitata!”
“Niente, niente Marce.. sto solo cercando di assimilare la notizia!”
“Non lo so… ti vedo.... strana…  comunque devo dirti anche altre cose… però non qui… adesso torna al lavoro. Ci vediamo nel mio appartamento questa sera insieme a Margherita… ho bisogno di sfogarmi con voi!”

Sandra fece appena in tempo ad allontanarsi dalla porta  che Patty uscì dall’ufficio di Marcella… doveva chiamare immediatamente  il 911.. quella era una notizia incredibile!
Le ragazze si riunirono nel bagno e Sandra sganciò subito la bomba...  “Nicola Mora è il nuovo presidente dell’Ecomoda”
“Coosaaa??” risposero in coro le ragazze
“Ma è impossibile!” replicò Sofia

Si interrogarono per 20 minuti su quello che poteva essere successo, ma l’unico punto su cui si trovarono tutte d’accordo era che il motivo della fuga di Betty era proprio quello.. sapeva che il fidanzato si sarebbe appropriato dell'Ecomoda e ne sarebbe diventato il nuovo presidente e non voleva trovarsi nei paraggi nel momento dell'arrivo della notizia! Ma la cosa che contava adesso era che Betty era la fidanzata del Presidente! Non sarebbe più stata solo la segretaria! Ecco perché il signor Armando la cercava con tanta insistenza! Le era corso dietro per convincerla a farsi restituire l'Ecomoda, ma non doveva aver concluso niente... oramai i giochi erano fatti! Betty fidanzata del presidente.. era una notizia fantastica per tutte loro! Era la loro riscossa!!! Finalmente quell’oca della bionda tinta avrebbe avuto quel che si meritava! Poi si divisero e corsero a dare la notizia a Freddy e Wilson.

Nello stesso momento Patty si stava già pregustando il suo ingresso in Ecomoda come fidanzata del nuovo presidente.
er prima cosa avrebbe messo al loro posto quelle galline delle segretarie e dato il benservito a Betty! Nicola in fondo amava lei, la sola e unica Patrizia Fernandez.
Finalmente avrebbe avuto il ruolo di assistente del presidente, almeno inizialmente, anche se poi avrebbe lasciato il lavoro per dedicarsi al loro nuovo appartamento! Non vedeva l’ora di trovarsi faccia a faccia con Nicola per prendersi il ruolo che le spettava!

Era sera quando  Marcella raccontò tutto quello che aveva scoperto su Armando e  Beatrice a Patrizia e Margherita. La madre di Armando non poteva credere che suo figlio si fosse abbassato a tanto con quella segretaria solo non perdere una gara di orgoglio con Daniele, perchè di questo di trattava alla fine. Però poi, si convinse che se era stato solo per quello che era andato con Beatrice, allora lui e Marcella potevano ancora avere un futuro insieme!
"Margherita come puoi pensare una cosa del genere?" le rispose offesa Marcella. "Non capisci fino a che punto mi ha preso in giro? Sono stata umiliata e tradita!" si sfogò
"Come puoi pensare che ci possa essere un futuro per noi?" ma tanto fecero Patrizia e Margherita che riuscirono a convincerla a parlargli,
a dargli l'occasione di spiegare il perché di questa messa in scena, perchè in fondo non era stata una scappatella di piacere... ma per un suo strano senso del dovere verso l'azienda.

Betty ed Armando, intanto,  passavano con i loro amici l'ultima serata insieme a Cartagena. Betty era malinconica, seduta ad un tavolino abbracciata ad Armando ed a nulla servivano le rassicurazioni di tutti... man mano che le ore passavano, era sempre più consapevole di quanto la lontananza sarebbe stata dura.

Ad un tratto si sentirono dei mormorii tra i clienti del locale... un artista famoso, ospite dell'albergo, si stava avvicinando al palco dove suonava un gruppo di  musicisti e chiese il microfono.
"Buonasera a tutti! Solitamente non faccio queste cose, ma una mia cara amica di Bogotà mi ha chiesto un grande favore per una giovane coppia di innamorati che si è appena ritrovata ed è costretta a separarsi per un po' di tempo... io canto l'amore... e l'amore voglio festeggiare questa sera! Un abbraccio alla mia amica Caterina e una canzone, una canzone d'amore che farà parte del mio nuovo disco, dedicata a te Betty, dal tuo Armando!"
Beatrice arrossì fino alla punta delle orecchie mentre tutti si giravano a guardarla...si voltò incredula verso Armando che la guardava con tutto l'amore che traboccava dal suo cuore. Si abbracciarono e insieme ascoltarono la bellissima canzone di  "Besame la bocca de tu lacrima de risa... besame la luna....

Un applauso scrosciante si levò alla fine di questa intensa interpretazione.
Armando si sciolse dall'abbraccio e dopo aver preso una scatolina dalla tasca si inchinò di fronte a Betty... le lacrime le riempirono all'istante gli occhi mentre Armando le chiedeva di sposarlo perché al mondo non esisteva nessun'altra donna che potesse toccare la sua anima e di farlo sentire vivo come aveva fatto lei.
Il pubblico era in silenzio, in trepida attesa, e quando Betty rispose con un emozionato "Sì!" ed Armando le infilò l'anello al dito, esplosero in un applauso gioioso!

Caterina e Nicola erano felicissimi ed emozionati, e alcune delle ragazze e dei presenti non trattennero le lacrime.

Armando e Betty invece erano ormai nel loro personalissimo Paradiso : continuavano a baciarsi e a guardarsi negli occhi,
a ridere e a guardare quel dito con un bellissimo anello sopra, a ridere di nuovo e ancora a baciarsi mentre il futuro all'improvviso era tornato roseo e pieno di felicità!

.... continua

Scusate se scrivo così a rilento e se vi ho fatto pensare che avrei abbandonato la storia!
Non so come e non so quando, ma di sicuro la finirò!

Grazie a chi ha la costanza di seguire nonostante i miei stop!

Un abbraccio!

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