Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

di Justice Gundam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovi nomi nella leggenda ***
Capitolo 2: *** L'arrivo di Flappy e Choppy ***
Capitolo 3: *** La prima battaglia ***
Capitolo 4: *** Uno sguardo verso l'ignoto ***
Capitolo 5: *** Io sono Nanoha Takamachi! ***
Capitolo 6: *** Nuovi avversari ***
Capitolo 7: *** Maghi e Arcani ***
Capitolo 8: *** La prima battaglia di Nanoha ***
Capitolo 9: *** Di ritorno nel Giardino di Luce ***
Capitolo 10: *** Emergenza alla Verone Academy ***
Capitolo 11: *** Due generazioni di Pretty Cure ***
Capitolo 12: *** L'incontro con Nanoha ***
Capitolo 13: *** Nemici pericolosi, Parte 1 ***
Capitolo 14: *** Nemici pericolosi, Parte 2 ***
Capitolo 15: *** Addestramenti ***
Capitolo 16: *** Il Re dei Demoni ***
Capitolo 17: *** Occhi mortali ***
Capitolo 18: *** Vacanza alle terme ***
Capitolo 19: *** Battaglia su due fronti ***
Capitolo 20: *** Battaglia per il Jewel Seed ***
Capitolo 21: *** Buon compleanno, Honoka - Parte 1 ***
Capitolo 22: *** Buon compleanno Honoka, Parte 2 ***
Capitolo 23: *** Consiglio di guerra ***
Capitolo 24: *** Dark Fall all'attacco, Parte 1 ***
Capitolo 25: *** Dark Fall all'attacco, Parte 2 ***
Capitolo 26: *** Un genio alle elementari? ***
Capitolo 27: *** La battaglia della Tokyo Tower ***
Capitolo 28: *** La sfida della Maiden dell'Acqua ***
Capitolo 29: *** Tokyo Tower liberata! ***
Capitolo 30: *** Lavoro di squadra tra rivali ***
Capitolo 31: *** Oscure alleanze ***



Capitolo 1
*** Nuovi nomi nella leggenda ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-01

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure Max Heart / Splash Star, Magical Girl Lyrical Nanoha & Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

 

Ehilà, ragazzi! Eccomi qui, sono tornato!

Ma come, direte voi, mentre è ancora impegnato con le fanfiction di Digimon e di MegaMan NT Warrior? E mentre stiamo ancora aspettando che prosegua quella storia di Sonic X? Heheheee... che ci posso fare, se adoro scrivere fino a questo punto? E' la mia passione più grande, il mio modo di mettere la mia fantasia su carta. O, in questo caso, online! Scrivere permette di esprimere pienamente i propri sentimenti e le proprie emozioni, permette di creare nuovi mondi dal semplice pensiero...

Oh, cavolo, sto cominciando a fare un discorso filosofico... Meglio che mi interrompa, prima di partire per la tangente!

Comunque, questa volta mi voglio cimentare con un crossover... e più esattamente, si tratterà di un crossover tra alcune delle mie serie shoujo preferite! Di cosa si tratta?

Innanzitutto, Pretty Cure! Ebbene sì, sono diventato un patito delle "eredi spirituali" di Sailor Moon! Adoro a dismisura il coraggio e l'imbranataggine di Nagisa, e la dolcezza di Honoka... e la terza stagione, Splash Star, da poco andata in onda su Rai Due, non ha fatto altro che confermarmi come un fan di questa serie, anche senza che ci fossero le Pretty Cure originali! Saki e Mai si sono dimostrate delle degne sostitute, aiutate in questo anche dalle grandiose Michiru e Kaoru! E poi, ci sono la quarta e la quinta serie ancora inedite, che però mi ispirano molto... anche se hanno una formula più tradizionale, i personaggi sono parecchio interessanti!

Pretty Cure: ovvero, quando Sailor Moon incontra Dragon Ball Z! E' uno dei motivi principali per cui mi piace...

E poi, abbiamo il popolare (in Giappone) Magical Girl Lyrical Nanoha: sono sicuro che i lettori italiani si affezioneranno a questa coraggiosa bambina che lotta per il bene e la giustizia con un bizzarro connubio di magia e tecnologia. E' un anime molto bello, colorato e avvincente, con una caratterizzazione dei personaggi decisamente complessa: e ovviamente, ci sono dei combattimenti che vanno visti per essere creduti, e dai quali, incredibile ma vero, nascono spesso delle profonde amicizie! No, non sto scherzando! Pensate che, nel gergo dei fan di questo anime, quando Nanoha sconfigge un avversario, si dice che ha "fatto amicizia" con lui/lei! ^_^

E per finire, ma non certo ultimo, abbiamo Arcana Heart, uno spettacolare videogioco di combattimento uno contro uno - in stile Street Fighter, tanto per intenderci, ma più simile a Guilty Gear che altro - che vede come protagoniste undici ragazze dotate di strani poteri magici, e capaci di controllare il potere di misteriose creature magiche chiamate Arcani. Con l'aiuto di questi protettori soprannaturali, la protagonista Heart e le sue amiche Saki, Maori, Lilica e Ioriko cercano di impedire che si verifichi una catastrofe dimensionale...

Ma avrete modo di conoscere meglio questi personaggi e i mondi da cui provengono man mano che leggerete la mia storia! Intanto, giusto per collocarvi temporalmente, sappiate che la storia è ambientata poco dopo la conclusione di Pretty Cure Max Heart, pochi mesi dopo che Nagisa, Honoka e Hikari hanno fatto di Re Jyaku lo zimbello di tutti gli orrori cosmici! ^_^

(Seriamente, un essere come Re Jyaku, che rappresenta l'annientamento totale... che perde TRE volte contro due scolarette? Abbiamo fissato un nuovo record negativo, mi sa...)

Comunque, le nostre eroine si preparano ad affrontare il loro primo anno di liceo... e per Nagisa, questa è una grande notizia, in quanto significa poter vedere più spesso il suo amato sempai Fujipi! Nel frattempo, Hikari è passata in seconda media... e conosceremo delle nuove arrivate all'accademia Verone! Nel frattempo, forze misteriose si stanno avvicinando alla Terra... e nessuna di esse ha intenzioni particolarmente buone nei nostri confronti...

In particolare, faremo la sgradita conoscenza dell'Impero del Male di Dark Fall, guidato da un essere diabolico in grado di competere in potenza e crudeltà con Re Jyaku: il terribile Lord Akudaikahn, deciso a distruggere tutto e tutti! Le Pretty Cure, assieme a delle inaspettate alleate, dovranno fare fronte comune contro questi pericolosi nemici... e già che ci sono, scoprire qualcosa di più riguardo i Jewel Seed, il mai sentito prima Giardino degli Elementi, e la misteriosa organizzazione chiamata Dipartimento Amministrativo Spazio-Temporale, che già da tempo controlla gli eventi. C'è un bel pò di carne al fuoco, eh? Meglio, questo vuol dire che si prepara un'altra lunga e (spero) avvincente saga! Oh, e per chiunque fosse interessato... non preoccupatevi, più avanti nella saga (non in questa storia ma nei seguiti) entreranno in scena anche le Pretty Cure della quarta-quinta serie: Nozomi / Cure Dream e le sue allegre compagne!

Insomma, si prospetta una simpatica riunione di Pretty Cure e di altre eroine trasformabili!

Okay, fatta la prefazione, passiamo al disclaimer:

Pretty Cure e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Toei Entertainment

Magical Girl Lyrical Nanoha e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Sunrise

Arcana Heart e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Examu e della Atlus. Sì, proprio quelli che hanno fatto la spettacolare accoppiata di Trauma Center per Nintendo DS!

Tutti questi marchi sono stati usati senza scopo di lucro, a puro scopo ricreativo. L'autore non trae alcun profitto da questa storia... se non, forse, di allietare la giornata a qualche fan di anime!

Bene, detto questo... tuffiamoci nel mondo di queste grandiose eroine, e mi raccomando... allacciatevi le cinture di sicurezza, perchè sarà sicuramente una storia piena di azione ed emozioni!

Grazie mille della vostra gentile attesa... e buona lettura!

 

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Capitolo 1 - Nuovi nomi nella leggenda

 

Tokyo, la capitale del Giappone. Sinonimo di efficienza, affollamento, treni della metropolitana che andavano e venivano, traffico... e di chissà quante altre cose che normalmente si associano allo stile di vita giapponese! Una città sempre piena di vita, sempre interessante e affascinante, in cui tradizione e modernità convivono fianco a fianco.

Quel mattino di un giorno di primavera, la popolazione di Tokyo si era svegliata come al solito, e aveva subito iniziato le proprie attività quotidiane. In particolare, molti studenti e studentesse dell'accademia Verone, una delle più conosciute scuole della grande metropoli, si stavano godendo l'ultimo giorno di vacanza, prima che l'anno scolastico ricominciasse... e questa, per gli ammessi al primo anno di liceo, era occasione di grande emozione. Si apprestavano a vedere un nuovo mondo, ad affrontare nuove sfide... e ad affrontare un anno più impegnativo, che avrebbe iniziato a plasmare il loro futuro!

In quel momento, davanti all'ingresso del liceo Verone, stavano due figure ben conosciute tra gli allievi dell'istituto... due ragazze che, quasi volessero prepararsi psicologicamente per l'anno che stava per iniziare, si erano incontrate vicino alla loro scuola, e stavano in quel momento guardando con espressione emozionata le porte che il giorno dopo avrebbero varcato per la prima volta!

"Ancora mi riesce difficile crederci... stiamo per iniziare il nostro primo anno di liceo!" disse una bella ragazza dai lunghi e ben tenuti capelli blu notte, con occhi dello stesso colore, vestita con una graziosa maglietta a quadretti bianchi e verdi, una gonna dello stessocolore, e scarpe bianche. Dava l'impressione di una ragazza dolce e affabile e di una studentessa coscienziosa... e chiunque la conoscesse sapeva che l'impressione non era per niente ingannevole! La quasi sedicenne Honoka Yukishiro, infatti, si era creata la fama di piccolo genio tra e sue coetanee per la sua curiosità, la sua prontezza di pensiero e il fatto che sembrava sapere sempre tutto, soprattutto in fatto di scienze o di storia! E non era un caso che, alla fine del precedente anno scolastico, si fosse diplomata a pieni voti! Come se non bastasse, era anche popolare tra i ragazzi, grazie al suo fascino e alla sua gentilezza... insomma, era per molti versi la studentessa più ammirata e invidiata dell'accademia!

"Ne abbiamo fatta di strada da quando ci siamo conosciute, vero? A volte mi sembra quasi ieri..." continuò Honoka, voltandosi verso la sua migliore amica, che si trovava in piedi vicino a lei... e che rispose con uno dei suoi contagiosi sorrisi, e un cenno affermativo!

Nagisa Misumi, la migliore amica di Honoka, era una ragazza più o meno della sua stessa età... e le somiglianze tra le due finivano lì! Nagisa, infatti, non era straordinariamente bella, con i suoi corti capelli biondo scuro-rossicci, sempre un pò scompigliati, e i suoi occhi del colore dell'ambra... ma aveva un'aria simpatica e carismatica che le permetteva comunque di spiccare in una folla. Anche come carattere, le due erano le facce opposte della stessa medaglia. Dove Honoka era calma e posata, Nagisa era sempre entusiasta, e un'inguaribile ottimista. Dove Honoka era razionale, Nagisa era impulsiva. Dove Honoka era appassionata di scienza, Nagisa lo era di sport (a dispetto del fatto che non sapesse nuotare...). Ma, come aveva detto Honoka alla loro amica comune Hikari durante la gita a Kyoto del precedente anno scolastico, i valori che condividevano erano gli stessi... ed era anche per questo che ora, nonostante all'inizio avessero avuto qualche problema ad intendersi, erano così grandi amiche e passavano così tanto tempo assieme...

"Già... il tempo è proprio volato, Honoka!" rispose Nagisa, guardando i cancelli del liceo. In quell'occasione, indossava una maglietta rosa a maniche corte con i pantaloncini bianchi, e scarpe anch'esse bianche su calzini rosa, tenendo fede alla sua fama di sportiva. "E dire che sono passati quasi due anni dal giorno in cui ci siamo conosciute, e abbiamo fatto l'incontro che ha cambiato la nostra vita..."

Un oggettino bianco dalle bordature azzurre che la ragazza dai capelli più corti teneva appesa alla cintola si agitò improvvisamente, in risposta alle sue parole. "Sì, hai ragione... ancora mi ricordo di quando ci siamo incontrati per la prima volta, mepo!" disse una vocetta acuta che sembrava provenire dallo strano oggetto simile ad un cellulare... prima che una testa tonda dai grandi occhioni neri, lunghe orecchie simili a quelle di un cagnolino, e una corta pelliccetta dorata con dei segni azzurri sulle guance e sugli occhi spuntasse fuori dalla custodia, sorridendo come il gatto del Cheshire! "Tu eri là al balcone di camera tua... e io ti sono caduto proprio in testa! Certo che come incontro è stato abbastanza rocambolesco, vero, mepo?"

Nagisa alzò gli occhi al cielo, sorridendo con aria falsamente esasperata. C'era da aspettarselo che Mepple, l'eroe del Giardino della Luce, avrebbe preso parte a quella conversazione...

Già, Mepple e la sua amata Mipple... le creature provenienti dalla dimensione parallela conosciuta come Giardino della Luce che avevano conferito loro i poteri grazie ai quali, in due diverse occasioni, Nagisa e Honoka avevano salvato il mondo, e forse l'universo intero, dalla distruzione totale! Erano passati quasi due anni dal giorno in cui le due amiche avevano trovato le custodie in cui i due esserini erano fuggiti dal Giardino della Luce, minacciato dalle folli ambizioni di Re Jyaku, sovrano del mondo senza luce di Doutsuku, e detentore del potere dell'annientamento... due anni dal giorno in cui si erano trasformate per la prima volta nelle Pretty Cure, le guerriere leggendarie con il compito di proteggere il Giardino della Luce e le Prism Stones dalle mani delle forze del Male, e avevano affrontato Pissard, il primo dei servitori di Re Jyaku! E fin da quel giorno, escludendo un breve periodo tra la fine della seconda media e l'inizio della terza, Nagisa e Honoka avevano sempre vissuto assieme ai loro amici dell'altra dimensione, mantenendone segreta l'esistenza. Ora che Re Jyaku e la zona Doutsuku erano stati distrutti definitivamente, poi, potevano godere della loro compagnia ogni giorno, senza timore che all'improvviso le loro mascotte percepissero qualcosa di malvagio! E poi, non erano certo venuti da soli, visto che i due piccoli principi del Giardino della Luce, Pollun e Lulun, ora vivevano con Hikari...

"Già... certo, lo dici tu che è stato rocambolesco!" affermò Nagisa, ironica. "Prova a immaginare io come mi sono sentita, a ritrovarmi con un peluche parlante che mi diceva che ero una specie di supereroina che doveva salvare il mondo da un tizio grosso e cattivo che voleva farci fuori tutti! Non ci potevo credere, punto!"

Mepple storse il naso, e il suo grazioso musetto assunse un'espressione offesa. "Hey, bada a come scegli le parole, tu! Io non sono un peluche, mepo!" ribattè, accompagnando la frase con quello strano tic verbale che tutti gli esserini della sua razza sembravano avere. Per quanto il tempo fosse passato, Mepple continuava ad essere il solito, ironico, insostituibile brontolone e ruffiano...

Honoka guardò verso la custodia che teneva con sè, e proprio allora Mipple, la principessa della speranza, fece capolino da essa! Di aspetto, ricordava un pò la sua controparte maschile, ma era rosa con delle decorazioni rosse, e le orecchie avevano una forma molto diversa, oltre al fatto che aveva uno sguardo più dolce e un aspetto meno iperattivo del suo compagno. "Posso dire che questi che ho passato assieme ad Honoka sono stati i due anni più belli della mia vita, mipo! Quando ci sono arrivata per la prima volta, non credevo che il Giardino dell'Arcobaleno fosse un posto così bello, mipo! E invece, ho conosciuto delle persone fantastiche come te, Honoka... e ho potuto stare assieme al mio caro Mepple, mipo! Non so proprio come potremmo sdebitarci con voi, ragazze! Se non fosse stato per voi, chissà come sarebbe andata! Mipo!" esclamò con la sua vocetta simile al canto melodico di un usignolo.

"Heheee... addirittura, Mipple!" si schernì Honoka, sempre restìa ad accettare lodi eccessive. "Io... ho semplicemente fatto quello che pensavo fosse mio dovere... e poi, non potevamo certo non aiutarvi, visto che siete venuti da noi a chiederci una mano, e noi eravamo le uniche che potevano darvela! Anzi, è stato un piacere aiutarvi! Non c'è bisogno che voi ci ringraziate tanto!"

"Comunque, la mia Mipple ha ragione, mepo..." disse Mepple, guardando con affetto la sua bella, che arrossì come una scolaretta al primo appuntamento. "E' stato grazie a voi se tutto è andato a posto, alla fine... e anche se Nagisa continua a svegliarsi tardi la mattina, e ad abbuffarsi regolarmente come un aspirapolvere, posso dire che vi dobbiamo gratitudine, mepo!"

"Hahahaaa, di niente, Mepple, è stato..." iniziò a dire Nagisa, prima che il senso di quello che Mepple aveva detto le apparisse chiaro... e il suo viso assumesse improvvisamente un'espressione minacciosa! "HEY! Chi sarebbe quella che si abbuffa come un aspirapolvere e dorme fino a tardi, di grazia? Tu SAI Che sta rischiando grosso, vero?"

Mepple chiuse gli occhi e annuì con aria da saccente. "Heheee... non c'è bisogno che te la prenda tanto, Nagisa; io sto solo dicendo la verità, mepo!"

"Grrr... tu stai giocando col fuoco, Mepple, questo lo sai, vero?"

Mentre Nagisa guardava con comico furore il suo amichetto del Giardino della Luce, Honoka fece un mezzo sorriso e chiuse gli occhi, una goccia di sudore che le scendeva lungo i lisci capelli blu! "Eccoli, sono alle solite! Quei due non riescono proprio ad andare d'accordo senza litigare..."

Mipple sospirò, abituata a vedere questo lato canzonatorio del suo eroico - ed egocentrico - Mepple. "Già... ormai sono due anni che... mipo!"

Improvvisamente, la Principessa della Speranza si ritirò nella sua custodia, sorprendendo Honoka... e anche Mepple, che stava per ribattere a Nagisa con una delle sue battute sarcastiche, sobbalzò e si trasformò di nuovo in quella sorta di cellulare. Nagisa sbattè gli occhi. Se Mepple e Mipple si erano zittiti così rapidamente, voleva dire che stava arrivando qualcuno...

"Hey, Nagisa! Honoka! Salve, ragazze, che sorpresa vedervi qui!" esclamò una vivace voce femminile al lato delle due ragazze. Voltatesi in quella direzione, Nagisa e Honoka furono liete di vedere che si trattava di due delle loro compagne di classe alle medie: Rina Takashimizu e Shiho Kubota, che fin dalla prima media erano state le amiche e compagne di lacrosse di Nagisa, e che per estensione avevano accettato subito anche Honoka nella loro cerchia - per quanto, all'inizio, credessero che Honoka fosse una specie di computer vivente, per l'enorme mole di conoscenza che il suo cervello riusciva a contenere!

"Hey, Rina! Shiho! Anche voi da queste parti?" le salutò Nagisa, mentre Honoka faceva un educato inchino. Le sue compagne di classe erano vestite come ci si potrebbe aspettare da delle giapponesi di quell'età, in maniera graziosa ma non eccessivamente vistosa nè di cattivo gusto, e tutte e due portavano con sè una carica di entusiasmo che sembravano aver preso dalla loro compagna...

"Eh, già... avevamo deciso di andare a fare una passeggiata assieme, per goderci l'ultimo giorno di vacanza... e visto che c'eravamo, abbiamo fatto un salto qui, alla nostra cara vecchia scuola!" affermò Rina, alta e castana, con i capelli legati in due code laterali. "E per un incredibile caso, abbiamo incontrato anche voi! Certo che, quando si dice la fortuna..."

"E' vero, è vero, è vero!" esclamò Shiho come una mitragliatrice. Per qualche motivo, la ragazzina più bassa, dai capelli rossi a caschetto e appassionata di cinema - al punto che aveva già deciso che da grande sarebbe diventata una regista -, aveva l'abitudine di ripetere tre volte la stessa parola all'inizio di un discorso. "Allora, Nagisa, Honoka, voi che dite? Come pensate che sarà il nostro primo anno di liceo? Non vi sentite emozionate all'idea di entrare in un periodo così importante della nostra vita?"

"Heheheee... in effetti, non ti posso nascondere che la cosa mi mette un pò in ansia..." affermò Nagisa con una risatina nervosa e una mano dietro la nuca. "Dopotutto, questo sarà un anno più difficile... però, in effetti, sono contenta di iniziarlo! Credo che... sarà un anno molto interessante!"

A quella risposta, Shiho e Rina si guardarono entrambe negli occhi, con l'aria di chi la sa più lunga... e, con grande sorpresa di Nagisa e Honoka, sfoderarono un ghigno da furbette e si voltarono di nuovo, sghignazzando in maniera buffa, verso di loro!

"Hm?" chiese Honoka, sbattendo gli occhi con espressione interrogatica. "Che succede, ragazze? Abbiamo... detto qualcosa che non va?"

Rina ridacchiò tra sè. "Heheheee... no, no, niente, Honoka-san... è solo che mi è venuto da pensare che forse... ci è venuto in mente un altro motivo per cui a Nagisa piacerà molto quest'anno!" rispose, gettando un'occhiatina d'intesa all'ex-capitano della squadra di lacrosse.

Nagisa storse il naso. quando le sue compagne iniziavano con quelle frasi sibilline, voleva dire che stavano implicando qualcosa... "Ehm... voi due, cosa state cercando di dire?" chiese, a metà tra l'imbarazzato e l'infastidito.

La risposta fu che Shiho indicò dietro di lei, con un sorrisetto malizioso sulle labbra. "Beh... guarda un pò chi sta arrivando!"

Un pò confusa, Nagisa si voltò lentamente... e i suoi occhi si spalancarono fino a diventare delle dimensioni di piattini da tè, con le pupille ridotte a capocchie di spillo, il suo viso divenne più rosso dei capelli di Shiho, e il suo cervello passò immediatamente alla modalità risparmio energetico! Quando anche Honoka volse lo sguardo in quella direzione, il motivo della reazione della sua amica le apparve subito chiaro!

"Oh, ma che combinazione! Non immaginavo di incontrarvi tutte qui!" affermò un ragazzo di bell'aspetto, dai capelli castani scuri un pò lunghi e vestito sportivamente, con tuta grigia e scarpe da ginnastica, mentre si avvicinava a passo di jogging al gruppetto di ragazze. "Buongiorno, Honoka! Buongiorno, Misumi-san... Kubota-san e Takashimizu-san! Come mai tutte qui?"

"Buongiorno, Shogo!" rispose Honoka. Lei e le altre ragazze fecero un breve inchino, anche se quello di Nagisa sembrava piuttosto rigido. "Nessun motivo particolare... eravamo qui, e volevamo dare un'occhiata, visto che la scuola comincia domani!"

Ebbene sì, si trattava proprio del ragazzo che faceva battere il cuore a Nagisa: Shogo Fujimura, Fujipi per gli amici, stella della squadra di calcio del liceo Verone come Nagisa lo era della squadra di lacrosse delle medie. Un ragazzo socievole e tranquillo, un bravo studente, e amico d'infanzia di Honoka. Di recente, lui e Nagisa si erano avvicinati molto, ed erano in rapporti più stretti... ma la ragazza non era mai arrivata a confessare apertamente i suoi sentimenti, visto che ogni volta che lui si avvicinava, o comunque entrava nel suo campo visivo, la ragazza aveva un vero e proprio blocco psichico che le impediva di dire quello che doveva!

Accidenti, si disse Nagisa mentre giocherellava nervosamente con le dita delle mani, sperando che non si vedesse l'imbarazzo che minacciava di straripare da ogni poro della sua pelle... Era più che ovvio, e sul momento questo particolare le era sfuggito... ma il fatto di andare in prima liceo significava che avrebbe visto Fujipi più spesso, considerato che ora lui era in seconda!

"Capisco..." affermò Fujipi. Per un attimo, il suo sguardo si posò su Nagisa, rendendo chiaro alle osservatrici più attente che era a lei che il ragazzo riservava un'attenzione particolare. "Io stavo facendo un pò di jogging, giusto per tenermi allenato, e sono passato da queste parti un pò per caso... comunque mi fa piacere avervi incontrato, e vedo che siete già più o meno pronte per il nuovo anno..."

"Già, e speriamo che sia un buon anno per tutti!" rispose Rina. "Non so te, Fujimura-senpai, ma io sono un pò nervosa all'idea che adesso entrerò in un mondo... beh, non proprio nuovo ma sicuramente diverso da quello che conoscevo!"

"Ehm... a... a questo proposito..." si azzardò Nagisa, sfruttando l'occasione che la sua amica le aveva dato per iniziare un pò di conversazione e, sperabilmente, togliersi di dosso l'onnipresente imbarazzo che la prendeva in simili situazioni... "Fujipi-senpai... come è stato per te entrare al liceo, l'anno scorso? E' stato... ehm... difficile adattarsi al nuovo ambiente?"

Fujipi ci riflettè su un secondo prima di rispondere. "No, non particolarmente... certo, ci sono stati degli elementi diversi da come ero abituato, ma alla fine... beh, credo di essermi adattato abbastanza velocemente! Sono sicuro che anche per te andrà così, Misumi-san, visto che sei una ragazza così in gamba!"

Nagisa ridacchiò nervosamente, e abbassò la testa di appena qualche grado. "Ah... heheee... addirittura! Io... cerco solo di fare del mio meglio in ogni cosa che faccio..."

Nascosto nel suo "cellulare", Mepple fece fatica a trattenere una risata. "Hehee... sì, certo, tranne studiare! Mepo!" pensò tra sè.

Le quattro ragazze e il loro senpai rimasero là ancora qualche minuto, a discutere delle ultime novità, e di come si auguravano che andasse il nuovo anno, scambiandosi le opinioni del caso... poi, Fujipi si separò dal gruppo, salutando educatamente. "Beh, è stato molto bello rivedervi. Ora però devo proprio andare... allora ci vediamo domani a scuola, okay?" disse, per poi rivolgersi a Nagisa. "Oh, e Misumi-san..."

"Er... sì?" chiese la ragazza, scattando sull'attenti come un soldato davanti ad un suo superiore.

Shogo le fece uno dei suoi caldi sorrisi, mettendola più a suo agio. "Non ti preoccupare... sono convinto che quest'anno sarà davvero indimenticabile, per tutti noi!"

Il viso di Nagisa divenne, se possibile, ancora più rosso, e la ragazza cercò le parole per qualche secondo prima di dare la sua risposta. "Beh... lo spero anch'io, Fujipi-senpai... allora... ehm... ci vediamo domani, e buona giornata!" disse, cercando di ignorare il fatto che, subito dietro di lei, Shiho stesse ridendo sotto i baffi. Con quelle due avrebbe fatto i conti dopo...

"Va bene! Arrivederci, Honoka! Arrivederci, ragazze! Ci vediamo!" concluse Shogo, iniziando ad allontanarsi a passo di jogging, e voltandosi ancora indietro di tanto in tanto per salutare con la mano. Le ragazze ricambiarono il saluto, e in particolare Nagisa restò a guardarlo, con espressione trasognata, finchè il senpai non fu più visibile...

Nagisa sospirò, rilasciando un pò della tensione accumulata... e subito dopo, la voce canzonatoria di Shiho attirò la sua attenzione!

"Ma guarda, guarda, guarda..." cinguettò la rossa, scambiandosi uno sguardo di intesa con Rina. "Come hai detto tu, Rina, sembra che la nostra Nagisa abbia trovato un ottimo motivo per farsi piacere il liceo!"

Rina assentì, imitando il sorrisetto malizioso dell'amica. "Ah, puoi dirlo forte! Secondo me, l'incontro di oggi le ha dato proprio la carica che le serviva... vero, Nagisa-saaaan?" chiese, sporgendosi poi leggermente verso l'amica... la quale, abbastanza irritata dalle insinuazioni delle sue due compagne, si voltò verso di loro, il sopracciglio destro che guizzava verso l'alto come in un tic!

"Hey, voi due, che state insinuando?" chiese Nagisa, avvicinandosi alle sue compagne con aria falsamente minacciosa. Per nulla impressionate, le sue due compagne di classe proseguirono con la loro requisitoria!

"Oh, noi non stiamo insinuando niente..." rispose la ragazza più alta, puntando l'indice verso la sua amica. "Stiamo solo dicendo la verità! Incontrare il senpai Fujipi oggi è stato un buon auspicio per quest'anno, no? Ti si legge in faccia, Nagisa-san, non cercare di negarlo!"

"Già! Non sei mai stata brava a dire le bugie!" continuò Shiho.

Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Nagisa, e i suoi occhi si trasformarono in due comiche fessure senza pupille, indicando che la ragazza era giunta al culmine dell'imbarazzo e dell'irritazione. "Shiho... Rina... voi state rischiando grosso in questo momento, lo sapeteeee?" esclamò, prima di lanciarsi contro le sue due compagne...

...e fermarsi a pochi centimetri, per poi scoppiare a ridere assieme a loro!

"Hahahahaaa! Scusa, Nagisa-san, non volevamo offenderti!" si scusò Shiho. "Era solo un modo di fare un pò di ironia!"

Nagisa strizzò un occhio, e rivolse alle sue amiche uno dei suoi classici sorrisi a denti scoperti. "Tranquille, ragazze, non mi avete offeso per niente!" dichiarò. "Però... sì, lo riconosco, mi ha fatto piacere rivedere Fujipi-senpai!"

Honoka si mise una mano davanti alla bocca e sorrise educatamente. "E visto che ora siamo al liceo come lui, avrai modo di rivederlo ogni giorno! Che dici, Nagisa? Tra i tuoi propositi per quest'anno, c'è anche quello di...?" chiese, al che Nagisa scattò in piedi, con aria determinata, e strinse un pugno davanti a sè, con raggi di luce bianca e rossa che scaturivano da dietro di lei!

"Certo! Ormai è deciso!" esclamò la ragazza dai capelli corti. "Questo sarà l'anno decisivo! Quest'anno, mi sono fatta il proposito di prendere il coraggio a due mani, e dichiararmi a Fujipi-senpai! Sento che sarà la volta buona!"

"In questo caso..." affermò Rina. "In questo caso, tutto quello che posso dirti, Nagisa-san... è buona fortuna! E speriamo che vada bene!"

Honoka chiuse gli occhi e sorrise. Lui era sicura che sarebbe andata bene. Conosceva bene Shogo, e aveva intuito come i sentimenti suoi e di Nagisa si fossero approfonditi nel corso dei due anni in cui si erano conosciuti. Certo, magari Shogo non era ancora arrivati a quel punto... ma per quello che aveva visto lei, non mancava molto! Chissà, magari Nagisa aveva ragione... e sarebbe stato quello l'anno della svolta definitiva tra i due!

"In ogni caso, Nagisa, ti auguro anch'io buona fortuna!" pensò Honoka. "E sono sicura anch'io che sarà un buon anno per tutti noi!"

"Mi fa piacere vedere che certe cose rimangono le stesse, anche se passa il tempo, mipo!" commentò sottovoce Mipple dal "cellulare" di Honoka.

 

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Poco lontano, davanti alla sede delle scuole medie dell'accademia Verone...

"Evvivaaaa! Ecco di nuovo la nostra scuola!" esclamò con palpabile gioia una ragazzina sui quattordici anni, letteralmente piroettando davanti ai cancelli dell'istituto! "Domani si ritorna a scuola... e sono sicura che sarà un anno stupendo! Wow, non vedo l'ora!"

La ragazza in questione sarebbe immediatamente spiccata in mezzo ad una folla non soltanto per la sua aria allegra ed entusiasta, per niente ingannevole a giudicare dal suo comportamento, ma anche per i suoi capelli rosa a caschetto, pettinati in frange disordinate, e caratterizzati da uno strano ciuffo ribelle che saltava fuori dal centro della testa, sollevandosi per un pò prima di ricadere giù... e assumere una peculiare forma a cuore! La ragazza indossava l'uniforme rossa con il fiocco azzurro tipica delle medie della Verone Academy, con calze bianche alte fin sopra il ginocchio, e scarpe da ginnastica blu, e il suo volto dai grandi occhi castani e dalle graziose guance rotonde mostrava chiaramente a tutto il mondo un sorriso contagioso e pieno di vita. L'unica deviazione dall'abbigliamento standard delle studentesse dell'accademia era un lungo nastro rosso legato attorno alla mano e al polso destri, che ondeggiava liberamente con ogni movimento della sua proprietaria, sottolineandone ulteriormente la vivacità!

Una sua coetanea vestita più o meno allo stesso modo, ma con lunghi capelli azzurri tenuti fermi da un cerchietto giallo, e dall'aria molto più seria e distinta, alzò verso il cielo i suoi occhi marroni mentre si avvicinava con tutta calma ai cancelli delle scuole medie. "Tu sei l'unica persona che conosco, Heart, ad essere così entusiasta per il fatto che ricomincia la scuola. Un giorno mi dovrai spiegare dove trovi tutta quell'energia..."

La ragazzina dai capelli rosa di nome Heart piroettò un'altra volta su sè stessa, fino a ritrovarsi faccia a faccia con l'amica che aveva appena parlato. "Oh, ma è tutto molto semplice, Sa-Sa!" rispose, come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo! "L'amore dà una carica che tu non puoi credere! Ti rende in grado di affrontare qualunque cosa con entusiasmo! Dovremmo tutti credere un pò di più all'amore, così... saremmo tutti più contenti!"

Un sospiro. "Heart... ti ho detto tante volte che non mi piace essere chiamata Sa-Sa..." affermò la ragazza dai capelli azzurri, con l'aria di chi ha già detto la stessa cosa chissà quante volte. "Il mio nome è Saki Tsuzura... non è più semplice e normale chiamarmi semplicemente Saki?"

"Owww... Ma è così banale!" replicò Heart, facendo gli occhioni da cucciolotto indifeso. "Sa-Sa lo trovo più carino! E' per questo che, fin da quando eravamo bambine, ti ho sempre chiamato così!"

"E poi, se mi è consentito dire la mia, trovo che l'abitudine di Heart-chan di chiamarci con dei diminutivi sia indice dell'affetto che lei ha verso di noi, che siamo le sue amiche..." si intromise, con tono formale, una graziosa ragazza che rispondeva parecchio all'immagine tipica di una studentessa giapponese: aveva lunghi e lucidi capelli neri, tenuti sciolti e ordinatamente pettinati in modo che le scendessero lungo la schiena, e come le sue compagne indossava l'uniforme dell'accademia, meticolosamente pulita e ben tenuta. L'unica, lievissima concessione alla stravaganza erano due elastici gialli che tenevano ferme due ciocche di capelli che le scendevano sulle clavicole, e a parte questo, si portava con modestia e tranquillità. "Del resto, io trovo carino essere chiamata Mao-Mao!"

"Se lo dici tu, Maori-san..." rispose Saki. "Comunque, fatto sta che a volte trovo difficile capire come funzioni la mente della nostra amica..."

"E a proposito di amiche..." riflettè Heart, piazzandosi un indice sulla guancia. "Che fine avranno fatto Lili e Iori-poo? Avevo provato a mandare loro un messaggio, prima, ma non mi hanno risposto... Ragazze, voi ne sapete qualcosa?"

Saki scosse la testa, tenendo le braccia incrociate sul petto, e Maori aprì le braccia come per dire 'mi dispiace'. "No... non le abbiamo sentite, Heart-chan..." rispose la ragazza mora. "Anche se, considerando che..."

"Pistaaaaaa! Fate largo!"

Una sorta di grido di battaglia fece fare un salto alle tre ragazze, e un istante dopo, un rapidissimo lampo dai capelli biondi passò vicino a loro sfiorandole a velocità folle prima di frenare di botto e fermarsi con un'agile piroetta a breve distanza dal trio di amiche! Una testa bionda con due codini laterali, sorrisone a cinquantaquattro denti incorporato con tanto di canini superiori leggermente sporgenti, vivaci occhi violetti e l'uniforme della Verone accompagnata da un paio di rollerblades grigi dall'aspetto quasi futuristico alzò la mano e fece il segno di vittoria per salutare le sue compagne! Guardando meglio, si sarebbe visto che la biondina aveva una caratteristica fisica un pò strana... le sue orecchie erano a punta, come quelle di un elfo di un fantasy. "Yo, ragazze! Come butta? Scusate il ritardo, ma c'era questa nuova strada che volevo provare per arrivare qui..." esclamò, osservando le sue compagne con la faccia tosta di chi non crede di aver nulla da farsi perdonare!

"Hey, Lili! Benarrivata!" la salutò allegramente Heart, completamente dimentica del fatto che la sua amica bionda le aveva quasi travolte...

"Lilica-chan... sempre la solita!" la rimproverò bonariamente Maori, mentre Saki si spazzolava la gonna con una mano, con nonchalance, e salutava con un cenno della testa e un sorriso appena accennato. "Non dovresti andare così veloce, rischi di andare addosso a qualcuno. E poi, scusa, ma esattamente che 'nuova strada' hai preso? Ho un pò paura della risposta..."

La biondina di nome Lilica si mise le mani dietro la nuca e sghignazzò. "Heheheee... sempre con 'sta storia delle regole, eh, Maori-chan?" ridacchiò. "Perchè ogni tanto non ti rilassi un pò? E comunque... mah, ti dirò, non era nulla di particolare questa nuova strada. Ho semplicemente fatto un giro largo per i giardini pubblici!"

"Dove, guarda caso, pattinare è proibito." commentò Saki scuotendo la testa. "Lilica, dovresti smetterla con questi tuoi colpi di testa..."

"Appunto... che succede se poi ti prendono? Passeresti un bel guaio, lo sai?" chiese Heart... senza riuscire a scuotere granchè la vivace biondina, che accolse la prospettiva con una ironica risata a denti stretti.

"Heheheee... lo so che rischio di essere beccata! Ma è proprio lì il bello, no?" affermò. "E poi... finchè ho ai piedi questi roller, figurati se mi beccano! Sono la regina dei pattini in linea!"

Heart sospirò, soffocando a sua volta una risatina. Tipica di Lilica, una risposta del genere... "Heheee... vai davvero fiera di quei rollerblades che tuo padre ti ha regalato, vero? A proposito, Lili, non dovevi essere con Iori-poo? Dov'è finita?" le chiese, guardando dietro la biondina, che storse il naso con aria sorniona.

"Hmm... se parli di Ioriko-chan, dovrebbe essere qui a momenti... ah, eccola lì, guarda caso!" rispose, guardando nella direzione da cui era venuta. Una quinta ragazza con l'uniforme delle medie della Verone stava arrivando di corsa, evidentemente lasciata dietro dalla scatenata Lilica e dai suoi pattini... e dopo qualche secondo, frenò di botto davanti ad Heart e alle sue amiche e si appoggiò le mani sulle ginocchia, riprendendo disperatamente fiato!

"Ioriko-san!" esclamò Maori, spalancando gli occhi. "Mamma mia, sei completamente spompata..."

"Hanf... hanf... phew... wow... scu... scusate il ritardo... ragazze..." ansimò la nuova arrivata davanti agli sguardi increduli di Heart, Saki e Maori. Si trattava di una ragazzina piuttosto bassa (anche se Lilica, in effetti, era più bassa di lei), con lunghi capelli rosso sfumato che teneva legati in una grossa e buffa treccia lunga quasi fino a terra, e indossava un paio di occhali dalle lenti spesse, dietro i quali si vedevano un paio di grandi occhioni marroni, in quel momento chiusi mentre la loro proprietaria cercava di introdurre nuovamente un pò di ossigeno nei suoi polmoni! A guardarla così, dava l'impressione della classica studentessa diligente ma timida... e anche in questo caso, per chi l'avesse conosciuta bene, le prime impressioni erano accurate! "Uff... Lilica-chan si è messa a correre come una pazza... mentre stavamo passando attraverso... phew... i giardini pubblici... ho fatto una corsa... per raggiungerla..."

"Questo perchè non ti muovi mai, Ioriko-chan, lumaca che non sei altro!" la prese bonariamente in giro Lilica, raggiungendo la ragazza occhialuta e dandole una pacchetta sulla spalla. "Te lo dico sempre che devi fare un pò di moto, ma ru niente! Sempre chiusa in casa a studiare! Finiranno per atrofizzarsi, quelle tue articolazioni!"

Ora che aveva ripreso un pò di fiato, Ioriko si sollevò in piedi e si aggiustò gli occhiali. "Phew... e io, Lilica-chan, ti dico sempre che non studi abbastanza! Se devo essere sincera, mi chiedo come hai fatto ad essere promossa quest'anno... visto che hai marinato chissà quante volte!" rispose con evidente imbarazzo.

"Heheheee... la verità è che non possono fare a meno di me! Senza di me, questo istituto sarebbe un mattone unico!" fu la risposta, decisa e convinta della biondina.

Tutte risero, e anche la seria Saki sghignazzò a denti stretti... prima che Heart guardasse di nuovo verso i cancelli dell'istituto Verone. "Beh, scherzi a parte... domani ricominciano le lezioni, e io sinceramente non vedo l'ora! Sapete, ragazze, sono convinta che questo sarà un anno indimenticabile per tutte noi... sarà un anno pieno di gioia e di amore! Sììììì!" esclamò la ragazza dai capelli rosa, prima di mettersi in posa drammatica e puntare l'indice verso il sole! Maori e Ioriko rimasero un pò interdette, Lilica alzò gli occhi al cielo e ridacchiò tra sè, e Saki rimase lì, con espressione totalmente neutrale e le braccia incrociate!

"Magari se mi spieghi cosa c'entra l'amore, Heart, te ne sono grata." commentò la ragazza dai capelli azzurri...

Al che, senza perdere il suo sorrisone scintillante, Heart si girò verso la sua amica e diede la sua risposta. "Oh... L'amore c'entra sempre, Sa-Sa!"

"Sgrunt... di nuovo Sa-Sa..." brontolò la diretta interessata, tra le risate del resto del gruppo...

 

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Nel frattempo, in un campo da softball vicino alla Verone Academy, c'era una partita in pieno svolgimento... e la lanciatrice della squadra che stava conducendo era appena salita sul diamante, pronta ad effettuare il lancio decisivo. Dopo aver preso un bel respiro, e aver aggiustato il suo berretto arancione col frontino sui suoi capelli biondo-rossicci, Saki Hyuuga guardò attentamente l'avversaria che si apprestava alla battuta, come se volesse calcolare la traiettoria che avrebbe dovuto imprimere alla palla.

Quattordici anni, stella della sua squadra di softball, Saki Hyuuga avrebbe ricordato molto Nagisa, anche ad un attento osservatore: a parte il fatto che Saki era un attimo più carina, i suoi capelli erano un pò meglio pettinati, e ordinati in una frangia laterale che il berretto in quel momento nascondeva, e la faccia un pò più tonda, le due erano simili in maniera quasi inquietante... tuttavia, chi le avesse conosciute meglio probabilmente avrebbe detto che Saki era un pò più aperta e un pò meno con la testa tra le nuvole... e soprattutto, era chiaro che il suo sport preferito era un altro, rispetto alla neo-promossa al liceo Verone! E in quel momento, mentre ci stava giocando, era chiaro che Saki ci stava mettendo tutto il suo entusiasmo

Con un lieve sorriso, la giocatrice di softball tenne ancora un pò la palla nel guantone... poi, fece girare il braccio un paio di volte, e lanciò! La palla sfrecciò attraverso l'aria a velocità incredibile, e la ragazza alla battuta, nonostante il suo tentativo, se la vide passare a pochi centimetri dalla mazza, per poi concludere la sua corsa nel guantone della pitcher!

"Terzo strike! Battitore eliminato!" annunciò la giocatrice che stava dietro. Con entusiasmo, Saki alzò il pugno in aria e lanciò un grido di vittoria!

"Sìììì! Sono la più forte!" esclamò con voce acuta, per poi rivolgere un segno di vittoria ad un pubblico immaginario. "E con questo, siamo a nove battitori di seguito eliminati! Ancora uno strike out e avrò diritto ad un gelato!"

Con espressione perplessa, la giocatrice che aveva annunciato l'ultimo strike out sbattè gli occhi. "Uh... scusa, Saki-san, ma chi ti aveva promesso un gelato se..."

La pitcher si sollevò la maschera, rivelando il viso di una ragazza un pò sovrappeso. "Ehm... chiedo scusa, Hitomi, sono stata io... " affermò, facendo un sorrisetto imbarazzato. Indifferente alla discussione che si stava svolgendo vicino a lei, Saki Hyuuga alzò di nuovo l'indice verso il cielo, e fece un teatrale proclama ad alta voce!

"Sento che ce la farò! Coppa di gelato, aspettami!" esclamò Saki, per poi aprire gli occhi e guardare verso il cielo terso, percorso soltanto da qualche innocua nuvoletta bianca di passaggio. Sembrava quasi che il tempo atmosferico riflettesse il carattere della ragazza... non fosse stato per il fatto che, un istante dopo, Saki vide una strana ombra calare su di lei e sull'intero campo di gioco!

Perplessa, Saki guardò meglio... e, per qualche attimo, vide qualcosa che assomigliava ad un etereo sciame di insetti neri che si era spostato proprio davanti al sole, volando tutti verso una certa direzione... ma prima che lei potesse vedere altro, la visione scomparve così come era venuta, lasciando Saki con l'impressione di essersi sognata tutto. Scosse la testa, e si concentrò di nuovo sul gioco: aveva un ultimo battitore da far fuori, e un gelato da vincere... e nulla le si sarebbe potuto opporre!

"Hey, Saki, va tutto bene?" le chiese la ragazza di nome Hitomi. "All'improvviso, ti sei messa a guardare in alto..."

Il fatto che Hitomi e l'altra sua amica non avessero detto nulla dello strano fenomeno atmosferico convinse ulteriormente Saki di aver avuto un'allucinazione... così, l'asso del softball si scrollò di dosso la strana sensazione che aveva provato un attimo prima, e si rimise in posizione. "No problem, Hitomi! Forza, continuiamo pure! Che il prossimo battitore si faccia avanti!"

 

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"Da quando siamo partiti, cinque anni fa, sembra proprio che non sia cambiato niente, vero?" chiese un ragazzo moro sui diciotto anni, seduto sul sedile posteriore di un'automobile che procedeva a moderata velocità lungo una strada in leggera pendenza, diretta verso una zona residenziale. Era un giorno speciale per la famiglia Mishou, che stava tornando a Tokyo dopo esserne rimasta lontana per cinque anni... e per tutti loro, in particolare per la figlia minore che in quel momento guardava con commossa eccitazione il panorama che le si presentava davanti, era un momento di grande emozione!

"In effetti hai ragione, Kazuya..." rispose la signora Mishou, una donna dall'aspetto ancora giovanile, con lunghi capelli blu e occhiali da vista, vestita in maniera molto conservativa - come del resto anche gli altri membri della sua famiglia - mentre guardava fuori dal finestrino, tenuto aperto in modo da fornire un costante ricambio d'aria.

Il capofamiglia, al volante sul sedile anteriore di destra, disse la sua. "A dire la verità, io ci sono nato, da queste parti... e neanche da allora sembra cambiato nulla! Allora, Mai... te la ricordi un pò, la città?" chiese poi, rivolto alla figlia minore.

Mai Mishou, una ragazzina di quattordici anni vestita di azzurro, che sarebbe sembrata una perfetta copia di Honoka se non fosse stato per la pettinatura leggermente diversa, con i capelli legati in una coda e di un vivace colore viola, rispose prontamente. "Certo, papà... da qua comincio già a vedere la nostra casa!" affermò, indicando una grande costruzione dai muri gialli, sulla cui parte superiore spiccava un astrolabio a cupola, edificata sul versante di una collinetta vicina. "Quanti bei ricordi..."

"Hey, Mai, guarda là!" la chiamò subito dopo Kazuya, indicando un'area verde che si vedeva dai finestrini sul lato opposto. "Là in fondo... te lo ricordi?"

Incuriosita, la piccola di casa Mishou spostò il suo sguardo nella direzione che suo fratello maggiore le aveva indicato... e un sorriso le illuminò il volto quando vide le fronde di un grande albero che svettava tra la vegetazione, come un anziano saggio millenario. Un albero a cui erano legati molti dei suoi ricordi...

"Finalmente a casa..." disse tra sè Mai, respirando un profumo nostalgico di inizio primavera...

 

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Nel frattempo, ai giardini pubblici nei quali non si era ancora spenta l'eco di una misteriosa pazza dai capelli biondi che era schizzata a razzo attraverso la folla, una graziosa bambina di circa nove o dieci anni, da capelli castano-rossicci pettinati in modo da formare due buffe forme ad anello dietro la nuca, una a ciascun lato della testa, si alzò dalla panchina sulla quale si era seduta, e si stiracchiò. Anche per lei, dopotutto, questo era l'ultimo giorno di vacanza... e voleva essere sicura di goderselo fino in fondo!

In mezzo a tante persone, la piccola Nanoha Takamachi non sarebbe certo spiccata: in effetti, aveva l'aspetto di una qualunque bambina di quell'età, vestita di una maglia gialla scura dalle maniche ampie e lunghe, una graziosa gonna arancione, e scarpette marroni con calze nere alte fin sopra il ginocchio, e i suoi occhi blu scuro non erano in nulla diversi da quelli di una persona normale, per quanto riflettessero una maturità ben maggiore di quella che ha di solito una bambina di quell'età. In effetti, gli amici di Nanoha la conoscevano come una ragazzina molto seria e responsabile, dai buoni risultati scolastici e sempre pronta ad aiutare gli altri. Non che alla piccola Nanoha dispiacesse sentire queste cose di lei, ma a volte le sembrava che chi le stava attorno la stesse sopravvalutando. Lei, in fondo, non credeva di essere una persona tanto speciale... e soprattutto, sentiva di non riuscire a trovare una cosa che sapeva fare soltanto lei, qualcosa che sarebbe diventata il suo futuro. Forse era un pò presto per iniziare ad arrovellarsi su qeste cose, però guardandosi attorno, e vedendo che molte delle sue amiche avevano già le idee molto chiare in proposito - come del resto accadeva abbastanza spesso tra i bambini giapponesi -, non poteva fare a meno di provare un pò di invidia per chi aveva già le idee così chiare...

"Oh, beh... forse non è il caso di stare qui a pensare a queste cose, proprio oggi che è l'ultimo giorno delle vacanze invernali. E va bene..." disse tra sè Nanoha, riflettendo un pò sulle opzioni a lei disponibili. "Vediamo un pò cosa posso fare oggi pomeriggio... Accidenti, se solo ci fossero anche Arisa-chan e Suzuka-chan, sarebbe più facile pensare a qualcosa..."

Nanoha non lo sapeva ancora, ma gli eventi che si sarebbero succeduti di lì a pochi giorni le avrebbero fatto capire, anche se in maniera abbastanza brusca, che lei era molto più speciale di quanto non potesse credere...

 

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Ma mentre sulla Terra ognuno continuava la sua vita, tra alti e bassi... in un'altra dimensione, qualcun altro tramava per mettere fine per sempre ad ogni singola vita sul nostro pianeta! In un luogo misterioso, perduto nello spazio e nel tempo, un essere diabolico aveva messo gli occhi sulla Terra, l'ultimo ostacolo che si interponeva tra lui e il suo obiettivo di distruzione totale... e i suoi pensieri erano ancora più spaventosi del suo aspetto!

L'Impero del Male di Dark Fall: un posto orribile, dove regnano la morte e la stagnazione. Questo era il luogo che questo essere malvagio chiamava il suo regno; Lord Akudaikahn, un gigantesco umanoide tutto nero, avvolto da un mantello dalle ampie falde, e con una orribile maschera da oni e un elmetto simile a quello degli antichi samurai, ornato con la classica decorazione a falce di luna calante, sedeva sul suo trono, con espressione illeggibile, circondato da fiammelle blu che rimanevano innaturalmente sospese a mezz'aria, nel bel mezzo di una immensa caverna dalle pareti di roccia blu... e in quel momento, stava ricevendo il rapporto di uno dei suoi diretti servitori, inginocchiato servilmente su un pontile che dava su un grande specchio d'acqua chiara, posto proprio davanti al suo signore. L'atmosfera era gelida, e al tempo stesso carica di tensione... riflettendo in pieno i sinistri pensieri delle malvagie creature di Dark Fall.

"Lord Akudaikahn, vostra magnificenza..." disse il disgustoso esserino, chinato su un ginocchio davanti al suo signore. "Tutti i preparativi sono stati ultimati. Il Giardino dell'Arcobaleno, o meglio quel pianeta insignificante che i suoi abitanti chiamano Terra, è in vista... e i due fuggitivi del Giardino delle Sorgenti sono senz'altro qui, da qualche parte!". La creatura che aveva appena parlato era un esserino basso, obeso e rivoltante, tutto coperto da una porosa pellaccia verde e scivolosa come quella di un rospo, e vestito in una maniera reminiscente di un daimyo o di un alto funzionario del Giappone d'altri tempi: un vestito bianco di seta dalle ampie maniche e dal colletto esagerato, con sopra una sorta di gilet nero, pantaloni viola estremamente abbondanti, e sandali geta. La relativa raffinatezza del suo modo di vestire contrastava con il suo aspetto disgustoso, che non si limitava soltanto alla pelle o alla sua obesità: la sua testa porosa ricordava un'arachide, e la sua faccia, perennemente contorta in un espressione mielata, era composta da due piccoli e luccicanti occhietti rossi, un naso praticamente inesistente, e una bocca esageratamente larga con la mascella inferiore sporgente. Tutto considerato, dava l'idea del classico ruffiano che passa la maggior parte delle sue ore di veglia a leccare i piedi al suo padrone, e si vantava della protezione di cui godeva...

"Hm. Eccellente, Gooyan... finalmente, il nostro piano è ad un passo dal compiersi del tutto!" rispose Lord Akudaikahn, la cui voce inquietante riecheggiava tra i meandri della sua orrida spelonca come una cupa campana che annunciava una sentenza di morte. "Avvisa i nostri uomini di tenersi pronti... molto presto, i fuggitivi del Giardino delle Sorgenti cadranno nelle nostre mani, e non avranno altra scelta che rivelarci l'ubicazione della Sorgente del Sole!"

"Sarà fatto, mio sovrano!" rispose prontamente Gooyan. "Karehan, Moerumba, Dorodoron, Shitataare e Kintolesky sono tutti già pronti... darò loro la notizia che l'attacco decisivo sarà a momenti!"

"Ottimo..." ringhiò Akudaikahn, i cui occhi ricordavano molto due fornaci ardenti, o due finestre ovali che davano sull'inferno stesso, tanta era la rabbia e l'odio che si leggeva in essi. "Molto presto, tutto sarà compiuto... e l'Impero del Male di Dark Fall potrà finalmente cancellare per sempre quel repellente abominio che è la vita!"

 

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"Qual è la situazione delle barriere dimensionali?"

"Le analisi più recenti mostrano che si è creata una zona di instabilità sopra Tokyo, in prossimità della zona di Ginza. Coordinate 69, 43, 55. Flusso dimensionale in fase di modifica. Disturbo spazio-temporale debole ma stabile."

"E per quanto riguarda il passaggio di entità extradimensionali?"

"Confermata la creazione di un rift dimensionale sufficientemente grande. Entro poche ore dovremmo vedere i primi risultati."

"Eccellente. Continuate ad osservare la situazione, e se ci sono cambiamenti, fatene immediatamente rapporto a me."

"Sarà fatto. Può contare su di noi."

"Hm. Il fallimento non sarà accettato. Dobbiamo riuscire nel nostro intento, in nome di un mondo nuovo e migliore."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ed eccomi qua con la mia nuova storia! Pretty Cure, Arcana Heart e Nanoha, tutti in un unico pacchetto che spero divertirà i fan dei crossover, o anche di una qualsiasi di queste serie! Spero che la mia storia riesca ad essere all'altezza di questi piccoli capolavori, e spero che il capitolo introduttivo sia stato di vostro gradimento! Mi rendo conto che, almeno per ora, mi sono concentrato sui personaggi di Pretty Cure Max Heart (non preoccupatevi, Hikari ed altri appariranno nel prossimo capitolo!) e di Arcana Heart, ma abbiate pazienza... tutti avranno il loro posto, in questo crossover! Mi aspetto di scrivere una saga bella lunga, e mi auguro che sarà bene accetta come le mie storie precedenti!

Oh, già, dimenticavo... mi sono accorto che ci sono due Saki nella mia storia! La protagonista di Splash Star, e la co-protagonista di Arcana Heart... vabbè, è un problema facilmente risolvibile! Dopotutto, le iniziali dei loro cognomi sono diverse, e posso sempre usare quelle per distinguerle...

Questo è stato un capitolo introduttivo, quindi nulla di eclatante... comunque, già da qui si vede che ci saranno un bel pò di misteri da risolvere! In particolare, i misteriosi individui dell'ultimo paragrafo... cosa staranno architettando? Quali saranno le loro intenzioni? E l'Impero di Dark Fall riuscirà nei suoi intenti? Per saperlo, non vi resta che continuare a seguire la mia fanfiction... che spero di aggiornare presto, anche se ad un ritmo più lento rispetto ad altre!

Con questo, credo di aver finito. Saluto tutti i miei affezionati lettori, e vi do appuntamento alla prossima volta! Grazie a tutti... e arrivederci!

 

Justice Gundam

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Piccolo spoiler)

 

 

 

 

 

 

Temo, invece, di dover deludere i fan dello shoujo-ai, anche conosciuto come yuri: sinceramente, dopo essermi rivisto attentamente tutte e due le serie di Pretty Cure, anche in lingua originale, non ho visto nulla che possa far pensare ad un rapporto di quel tipo tra Nagisa e Honoka, o tra Saki e Mai... e preferirei rispettare la caratterizzazione originale della Toei! Comunque, prometto che mi rifarò... più avanti nella saga! Come? Lo vedrete... ho già delle idee in mente! ^_^

 

 

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Capitolo 2
*** L'arrivo di Flappy e Choppy ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-02

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati, fan dei crossover! E soprattutto, fan di Pretty Cure e di Magical Girls in generale... bentornati all'appuntamento, che spero diventerà consueto, con la mia storia, di cui il primo capitolo ha iniziato a gettare le basi! Abbiamo visto il ritorno delle eroine delle prime due serie di Pretty Cure (tranne Hikari, ma non preoccupatevi... lei, Pollun e Lulun entreranno in scena in questo capitolo!), e abbiamo assistito all'introduzione delle loro "eredi" Saki Hyuuga e Mai Mishou, le protagoniste di Pretty Cure Splash Star. Abbiamo dato un'occhiata di sfuggita ai personaggi di Arcana Heart e di Magical Girl Lyrical Nanoha, le altre due serie coinvolte nel crossover... e ci siamo anche tolti lo "sfizio" di assistere all'arrivo dei cattivi di Splash Star: l'Impero del Male di Dark Fall, composto da Lord Akudaikahn, il suo spregevole leccapiedi Gooyan, e i loro servitori! Ancora nessuna menzione di Michiru e Kaoru, ma non preoccupatevi... non posso certo dimenticarmi di due personaggi così importanti e interessanti!

Per non parlare del fatto che sembra esserci qualche altra minaccia senza volto ad incombere sopra Tokyo e sopra la nostra Terra... ma di cosa si tratterà? Le Pretty Cure ne avranno un piccolo assaggio in questo capitolo...

Comunque sia, vedo che questa storia ha avuto un discreto successo, e la cosa non può che rallegrarmi! Spero, in futuro, di fare ancora meglio, visto che, a mio modesto parere, il mio primo capitolo è stato piuttosto sottotono! D'accordo che dovevo introdurre la storia, ma a volte mi sembra di essere stato un pò frettoloso... mah, ad ogni modo, lascio che siate voi i giudici della mia creazione! Per adesso, rispondo alle vostre review... a proposito delle quali ringrazio caldamente tutti coloro che hanno recensito!

 

KillKenny: E benvenuto alla mia nuova storia, che spero di portare avanti il più possibile prima che cominci il periodo di studio! Sai, io sono convinto che quando Cthulhu e gli altri Grandi Antichi di Lovecraft vogliano farsi due risate, si leggano le "imprese" di Re Jyaku... Nell'ultimo episodio di Max Heart, era diventato grande più o meno quanto la Terra, e le due eroine sono riuscite lo stesso ad ucciderlo! E' vero che avevano la Regina dalla loro, ma il grosso del lavoro lo hanno fatto personalmente... come hanno dato loro il colpo di grazia!

Grazie ancora del voto, e prometto che si passerà all'azione molto presto!

Kura92: Anche a te, benvenuta al mio crossover! Mi fa piacere che la storia ti sembri interessante... e grazie per i complimenti sulle altre mie storie! In ogni caso, non ti preoccupare se non conosci molto le altre due serie, Nanoha e Arcana Heart... dal momento che sto riscrivendo dall'inizio tutte le vicende di queste due serie, avrai modo di conoscere approfonditamente i personaggi! Ti dico solo che Nanoha è uno dei migliori anime che io abbia mai visto, con delle caratterizzazioni dei personaggi davvero brillanti! Come puoi vedere, ho cercato di aggiornare il prima possibile, compatibilmente con i miei impegni quotidiani e con le altre storie che sto portando avanti! Grazie ancora, e spero che ti godrai anche questo capitolo!

Kari 89: Benvenuta, amica mia! Mi fa piacere che sia venuta a leggere questa storia, che prevedo di fare molto lunga e abbastanza complessa! Grazie dei complimenti, e stai tranquilla, perchè le coppie ci saranno! ^_^ Per adesso, aspettiamo che la trama inizi ad ingranare... già in questo capitolo, le nostre eroine se la vedranno con qualche imprevisto!

 

Bene, ora che ho risposto a tutte le recensioni, credo che sia il momento di reimmergerci nel mondo del mio crossover... e soprattutto, di dare una prima occhiata alle minacce che le Pretty Cure si troveranno ad affrontare! Molto presto, toccherà anche ai personaggi di Arcana Heart e di Nanoha scendere in campo... e allora sì che le cose inizieranno ad entrare nel vivo!

Si ricomincia!

 

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Capitolo 2 - L'arrivo di Flappy e Choppy

 

Il Giardino della Luce, sotto tutti i punti di vista, era quello che molti di noi definirebbero un paradiso: un mondo immerso nella radianza e nel colore, popolato da buffi animaletti - della cui razza Mepple e Mipple, gli 'spiritelli guardiani' di Nagisa e Honoka, facevano parte - e cosparso di piccole ed eleganti costruzioni, tutte dominate dal meraviglioso palazzo della Regina di Luce, l'entità benevola che manteneva l'equilibrio in quel mondo parallelo. A guardarlo così pieno di vita e gioia, sarebbe stato difficile immaginare che soltanto pochi mesi fa, anche questo mondo era sul punto di scomparire per sempre, come era già accaduto a tanti mondi travolti dall'immane potenza di Doutsuku. Nonostante, più di un anno prima, le Pretty Cure fossero riuscite a distruggere Re Jyaku per la seconda volta (dopo che gli Seeds of Darkness da lui gettati, Yuna, Regine e Belzei, lo avevano tradito e avevano immerso Doutsuku in una lotta intestina), l'antico terrore era riuscito, con il suo ultimo guizzo di vita, a danneggiare seriamente la Regina, costringendola a scindere la sua forza vitale e il suo stesso essere, e permettendo così al potere delle tenebre di ripristinarsi man mano. La vita della Regina si era reincarnata sulla Terra (o, per usare il nome datole nel Giardino di Luce, il Giardino dell'Arcobaleno), sotto forma di una misteriosa ragazzina bionda di nome Hikari Kujou... mentre la sua anima si era frammentata in varie parti, creando i dodici folletti chiamati Heartiel, dei quali la piccola Seekun era stata quella che più di tutti gli altri aveva aiutato le Pretty Cure nella loro ricerca.

Dopo una lunga ricerca, e innumerevoli battaglie con quattro nuovi soldati di Doutsuku - Circulas, Biblis, Uraganos e Valdez - alla fine tutte le parti dell'essenza della Regina erano state ritrovate... ma le Pretty Cure non avevano fatto i conti con il fatto che anche Re Jyaku aveva preparato un piano di emergenza molto simile, nascondendo la propria essenza all'interno di un bambino inconsapevole, che era poi stato accuratamente tenuto d'occhio dai quattro combattenti delle tenebre... e alla fine, il potentissimo Valdez si era rivelato essere la reincarnazione di Re Jyaku, e dopo essersi riunito con la sua essenza, aveva minacciato di distruggere l'universo! Ma, grazie anche al sacrificio temporaneo di Hikari e alla loro pura e semplice determinazione, le Pretty Cure erano finalmente riuscite ad annientare per sempre il loro antico nemico, liberando il creato dalla sua cieca sete di distruzione!

E ora che tutto era tornato a posto, il Giardino di Luce aveva ripreso la sua vita pacifica... come stavano constatando in quel momento due dei più fidati attendenti della Regina, l'anziano Gran Consigliere e il Guardiano delle Prism Stones Wisdom, impegnati in una delle loro interminabili partite a shougi sul terrazzo dove, ancora tanto tempo prima, Nagisa e Honoka avevano piazzato il Prism Hopeish, il contenitore delle prism Stones, per liberare il potere della creazione. Ora quei giorni di caos e di tensione sembravano solo un ricordo lontano, davanti alla serenità che regnava incontrastata...

E Wisdom aveva un motivo in più per sentirsi soddisfatto - quel giorno, per la prima volta dopo tanto tempo, stava per battere il Gran Consigliere a shougi! Gli bastavano solo poche mosse e...

"Ecco, Gran Consigliere, ho fatto la mia mossa!" affermò il Guardiano, un buffo esserino umanoide con una lunga veste violetta, capelli verdi e gli occhi quasi perennemente chiusi (tranne quando era sbalordito...), che aveva la particolarità di tenere continuamente il Prism Hopeish incollato ai piedi, cosa che gli dava un pò di problemi a muoversi. (anzi, a volte si chiedeva se non era proprio possibile una sistemazione più comoda...) "Ora tocca a lei!"

L'anziano del Giardino della Luce era un vecchietto basso e buffo con una barba bianca esageratamente folta che copriva quasi del tutto il suo viso, capelli e baffi dello stesso colore, e una tunica di colore neutro addosso, che portava sempre con sè un bastone da mago. Davanti al posizionamento delle pedine sulla scacchiera, si sfregò la barba con le dita della mano destra, cercando di pensare ad una strategia. "Hmmm. Un abile mossa, amico mio. Sei riuscito a cogliermi impreparato. Tuttavia... l'abilità di un giocatore di shougi non si misura soltanto da comeriesce a far funzionare una strategia che ha già elaborato in precedenza."

Con tutta calma, il Gran Consigliere appoggiò il dito rugoso su una delle pedine di legno... e la spostò avanti di qualche centimetro, in una posizione tale che quella che all'inizio poteva sembrare una situazione di vantaggio per Wisdom, si rivelò invece essere un pessimo posizionamento! Incredulo, il Guardiano delle Prism Stones si fece cadere la mascella, e i suoi occhi schizzarono comicamente fuori dalle orbite quando si rese conto della sua posizione! Come aveva fatto ad essere così ingenuo da spostare le sue pedine in uno schieramento tale che il suo avversario avrebbe potuto ribaltare la situazione in una sola mossa?

"Aaaaaah... questo non l'avevo previsto! Ed ero così vicino, accidenti... ehm... e va bene, adesso... vedo di rimediare... allora, vediamo un pò... cosa posso muovere?" esclamò Wisdom, cercando frettolosamente un modo di rimediare al suo grossolano errore... e facendone un altro, che l'anziano e più esperto Gran Consigliere non mancò di sfruttare. Wisdom emise un gemito di disappunto quando la pedina che l'anziano aveva mosso ne segnò l'ennesima vittoria consecutiva, proprio quando era convinto di avere finalmente il gioco in mano.

"Mi dispiace, Wisdom. Scacco matto." affermò il consigliere con tutta calma. "Come stavo dicendo, l'abilità di un giocatore di shougi deriva anche da come riesce ad elaborare delle strategie al volo davanti ad una situazione imprevista."

"Sigh... ha ragione, Gran Consigliere, temo di non essere ancora un giocatore alla sua altezza..." affermò, per poi sfoderare uno dei suoi sorrisetti vivaci. "Però... domani vorrei la rivincita! Questa volta sono sicuro di poterla battere!"

Il vecchietto rise giovialmente, mentre raccoglieva i pezzi per il gioco. "Hohohohoo... ma naturalmente, amico mio! Io sono sempre pronto! Soprattutto considerando che non c'è molto da fare in questo periodo..." affermò, mentre dava un'occhiata al cielo iridato che sovrastava le collinette coperte di fiori, e le stradine affollate di animaletti vivaci. Era uno spettacolo che riusciva sempre a mettere allegria, anche in considerazione della terribile crisi che soltanto pochi mesi fa aveva minacciato di far scomparire ogni cosa nelle tenebre eterne. "Questo mondo, e il Giardino dell'Arcobaleno, sono stati ad un passo dalla distruzione totale, ed è bello vedere che adesso sono al sicuro. Tutto grazie alle leggendarie guerriere... ehm... le leggendarie guerriere... hmmmm, aspetta... com'è che si chiamavano? Le Fretty Cure, o mi sbaglio...?"

Wisdom alzò gli occhi al cielo. Aveva perso il conto di quante volte quella scena si era ripetuta... "Uuuuugh... Gran Consigliere, non mi dica che dopo tutto queto tempo ancora non se lo ricorda! Sono le leggendarie guerriere Pretty Cure!" esclamò con un tocco di esasperazione.

Il vecchio saggio del Giardino della Luce alzò il dito indice, come se avesse appena avuto un'epifania! "Ah, ma certo! Le leggendarie guerriere Pretty Cure, come no! Le signorine Yoshiko e Keiko!" proclamò... al che Wisdom si afflosciò a terra desolato!

"Sigh... io ci rinuncio..."

"Guardiano Wisdom! Gran Consigliere!" si sentirono chiamare i due attendenti della Regina. Una piccola creatura, simile ad un procione dalla pelliccia dorata a striscie nere, e con un paio di piccole e colorate ali da farfalla fluttuò lentamente verso di loro, attirando l'attenzione su di sè con il movimento di una delle sue piccole zampe. "Perdonate se vi disturbo..."

"Oh, nessun disturbo, Pastel... anzi, dicci pure, c'è qualcosa che volevi da noi?" chiese il Gran Consigliere, voltandosi verso la creaturina alata... la quale, a sua volta, scosse la testa come per dire no, e proseguì, con una voce che ricordava molto i guaiti di un cagnolino.

"No, Gran Consigliere, non è per una cosa che volevo io che vi chiamo..." rispose Pastel. "La nostra Regina vorrebbe parlare con voi... e sembra che sia una cosa molto importante! Anche se non mi ha detto esattamente cosa..."

Delle espressioni dubbiose apparirono sui volti di Wisdom e del Consigliere. La Regina li stava convocando... per una cosa molto importante? Era dalla disfatta di Re Jyaku che non accadeva... e la cosa non poteva che sollevare qualche sospetto nei due! C'era forse qualche nuovo pericolo in vista? Difficile da credere, considerando che con la distruzione del Re delle Tenebre, tutto il suo impero si era sfaldato, e gli Zakenna, i mostri che lui usava per portare la distruzione, si erano dissolti nel nulla. Che altro pericolo ci poteva essere?

Comunque, nè Wisdom nè il Gran Consigliere erano gente che si faceva aspettare quando si parlava di un preciso ordine della Regina... e nel giro di qualche minuto, i due varcarono l'enorme soglia che portava alla familiare sala del trono avvolta nella luce...

La Regina della Luce apparve loro, come sempre, come una figura imponente, perennemente avvolta in un'aura di purezza che la faceva risplendere di luce propria, e in un lungo ed elegante abito impalpabile come la seta più soffice e pura. Lunghi capelli biondi, leggermente mossi, circondavano un viso dall'espressione stoica e al tempo stesso estatica, con unsorriso gentile e gli occhi perennemente chiusi. Con i suoi almeno trenta metri di altezza, la Regina riusciva ad incutere un senso di rispetto e soggezione anche stando seduta sul suo trono.

Il Gran Consigliere e Wisdom si inchinarono con deferenza alla loro sovrana, che fece loro cenno di alzarsi. "Grazie per avere risposto alla mia chiamata con tanta solerzia, fedele Wisdom e saggio Gran Consigliere." disse, con una voce melodica che non era in alcun modo intaccata dal fatto che le dimensioni la facessero risuonare con eco maggiore sulle pareti in marmo splendente della sala del trono. "Mi rincresce avervi convocato qui proprio adesso, nel momento in cui il Giardino di Luce si sta godendo un periodo di pace dopo la crisi provocata dalla Zona Doutsuku..."

"Nessun problema, mia regina!" affermò il Gran Consigliere. "Qualsiasi problema che la preoccupi al punto di farci convocare direttamente, sicuramente merita la nostra attenzione immediata! Ci dica, che cosa la tormenta?"

La Regina di Luce non rispose subito... ma sembrò quasi riflettere su quanto stava per dire, il che non mise a loro agio i suoi due attendenti più fidati. Wisdom e il Consigliere avevano sempre ritenuto la loro regina praticamente onnisciente, e vederla esitare davanti ad un problema - che, tra l'altro, non sapevano neanche esattamente cosa fosse - era... beh, abbastanza strano secondo il loro punto di vista...

"R-regina?" chiese Wisdom con tono preoccupato.

"La verità, amici miei... è che nemmeno io so con esattezza di cosa si tratti." affermò la Regina, con enorme sorpresa dei suoi due attendenti, le cui mascelle cascarono all'unisono. "Questa nuova minaccia che incombe su di noi... è qualcosa che io stessa non riesco a definire. Sono riuscita a percepire che è in qualche modo correlata con Re Jyaku, ma ancora non so in che modo, nè di cosa si tratti esattamente. Di sicuro, posso dirvi soltanto che ha preso di mira il Giardino dell'Arcobaleno... e che molto probabilmente, i suoi agenti si sono già messi in moto."

"C-cosa? Un potere... simile a quello della Zona Doutsuku?" esclamò il Gran Consigliere. "Ma... ma è terribile! Noi... credevamo che con la distruzione di Re Jyaku, il problema fosse stato risolto..."

"Purtroppo, a quanto sembra, eliminare Re Jyaku ha distrutto un sintomo del Male che ci minacciava... ma non il Male stesso." rispose la sovrana del Giardino di Luce, la sua preoccupazione palpabile nonostante il tono quasi serafico con cui parlava. "E purtroppo, non è questo l'unico problema. Ho anche cominciato ad avvertire qualcosa che ormai da ere non si verifica nel nostro universo... il Giardino dell'Arcobaleno si sta avvicinando pericolosamente ad un altro mondo, e se questo processo dovesse andare avanti, finirebbe per scontrarsi con esso."

Questa volta, Wisdom aveva gli occhi fuori dalle orbite! "CHE COOOOOSAAAAAA? A-aspetti un momento, mia Regina..." balbettò, quasi troppo incredulo per formare frasi coerenti. "Sta... sta cercando di dirci... che sta per avvenire una collisione dimensionale... e che un altro mondo sta per invadere lo spazio del Giardino dell'Arcobaleno? Ma... ma è una cosa incredibile!"

"Le possibilità che una cosa del genere si verifichi naturalmente sono talmente basse da essere praticamente nulle!" affermò il Gran Consigliere. "Se... se davvero sta per avvenire una collisione di questo tipo... vuol dire che qualcuno sta cercando deliberatamente di provocarla! Senza curarsi delle conseguenze disastrose che questo potrebbe avere per gli abitanti dei due mondi coinvolti!"

"E' proprio questo quello che temo, Consigliere..." proseguì la Regina. "Qualcuno sta cercando di far collidere il Giardino dell'Arcobaleno con un altro mondo, anche se purtroppo non sono ancora in grado di determinare chi e per quale motivo. Posso solo dirvi per certo che ancora non è dotato di abbastanza potere da forzare la collisione, ma che sta iniziando a lavorare per provocarla... e che, una volta che avrà ottenuto il potere di cui ha bisogno, non esiterà a smantellare i confini invisibili che separano i due Giardini... con conseguenze che lascio alla vostra immaginazione!"

Wisdom represse un brivido. Certo che sapeva quali sarebbero state le conseguenze di un gesto così criminalmente sconsiderato... e non aveva nessuna voglia di assistervi! "Brrrr... non riesco a credere che tutto questo stia accadendo... proprio al Giardino dell'Arcobaleno! E come se non bastasse... con esso, è in pericolo anche il nostro Giardino della Luce... e tutti gli altri mondi che ci circondano!"

"Infatti. Uno sconvolgimento di questa portata avrebbe gravissime ripercussioni anche sul resto dell'universo, e verrebbe a mancare l'equilibrio fondamentale tra le dimensioni." rispose la Regina. "Nel caso peggiore, questo potrebbe portare alla distruzione totale che Re Jyaku e i soldati di Doutsuku cercavano di ottenere, visto che la trama dell'universo potrebbe non reggere a tali disastri..."

"Quindi, adesso è a questo che mirano, i seguaci delle Tenebre..." concluse il Gran Consigliere... ma un gentile per quanto deciso movimento della testa da parte della Regina contraddisse quella che sembrava essere l'ovvia conclusione...

"E' questa la cosa più strana... non sono convinta che ci sia una correlazione tra questo fenomeno, e l'arrivo di questa nuova forza delle tenebre." rispose la sovrana. "Sembra che i due eventi siano scollegati tra loro... o comunque, se anche c'è un legame tra essi, non è necessariamente di causa ed effetto."

I due attendenti della Regina rimasero sbalorditi: quindi, in pratica, c'erano due minacce contemporaneamente, e ognuna poteva addirittura essere inconsapevole dell'esistenza dell'altra? Questo complicava le cose, senza dubbio... E per risolvere la situazione, l'unica possibilità era, per quanto la cosa li rammaricasse...

"Questo significa, temo... che si prospetta una nuova battaglia per le Pretty Cure..." concluse Wisdom. "Proprio adesso che erano convinte di poter tornare ad una vita normale... noi torniamo a chiedere loro di rischiare le loro vite per opporsi a qualche forza del male sconosciuta... capisco che non abbiamo nessun altro a cui poter affidare questa missione, però..."

La Regina annuì, comprendendo lo stato d'animo del Guardiano delle Prism Stones. Dopo aver vissuto tanto a lungo con le Pretty Cure sulla Terra - escludendo il periodo in cui era prigioniero di Belzei e dei suoi compagni - si era molto affezionato alle due ragazze, e si preoccupava per la loro incolumità ogni volta che dovevano affrontare un nuovo scontro con lo Zakenna di turno, o dovevano sventare qualche altro piano malvagio. Anche il Gran Consigliere non era molto contento di dover fare ricorso ancora una volta a quelle leggendarie guerriere di cui lui sbagliava regolarmente il nome... potevano anche essere le uniche ad essere in grado di opporsi alle forze delle tenebre, ma si sentiva comunque in colpa per il fatto che questo avrebbe ancora una volta interferito con le loro vite e le avrebbe messe in pericolo...

D'altronde, la verità era che non si poteva fare altro... soltanto sperare in bene, e avere fiducia nelle ragazze che, soltanto pochi mesi prima, avevano annientato Re Jyaku...

"Regina... posso farle una domanda, per curiosità?" chiese poi Wisdom, alzando appena lo sguardo. Quando la sovrana della luce rispose con un cenno affermativo, il Guardiano si schiarì la gola e proseguì. "Ehm... grazie, mia Regina... lei sa per caso qual è il mondo che rischia di collidere con il Giardino dell'Arcobaleno?"

"A questa domanda, almeno, posso dare una risposta sicura." affermò la Regina. "Si tratta del Giardino degli Elementi... sono sicura che ne avete sentito parlare anche voi..."

"Il Giardino degli Elementi?" si chiese tra sè Wisdom. "Accidenti, certo che ne ho sentito parlare... ma non credevo che sarebbe tornato alla ribalta così... e che il Giardino dell'Arcobaleno avrebbe di nuovo avuto a che fare con esso, dopo gli eventi di quell'era arcaica..."

 

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Una passeggiata per le vie di Ginza non era completa, almeno dal punto di vista di Nagisa Misumi, senza una fermata obbligatoria al Tako Cafè, il piccolo locale ambulante gestito da una vecchia conoscenza delle due Pretty Cure - la signorina Akane, l'energica ed estroversa proprietaria dello stand, conosciuta da praticamente tutto il quartiere per i suoi deliziosi takoyaki (i dolcetti di polpo per i quali Nagisa andava pazza) e per la sua disponibilità. Non solo questo dava loro l'opportunità di un gratificante spuntino pomeridiano, cosa a cui la più sportiva delle due amiche non avrebbe mai detto di no... ma anche la possibilità di scambiare due chiacchiere con la loro confidente, e con l'amica che avevano conosciuto l'anno passato, e con la quale avevano condiviso le esperienze della loro seconda battaglia contro Doutsuku.

"Ecco qua, ragazze! E buon appetito!" le salutò, con un sorriso allegro, Hikari Kujou. Bionda e minuta, con i capelli legati in una graziosa treccia laterale e grandi occhi verde-dorato, Hikari aveva incontrato le due eroine all'inizio del precedente anno scolastico. All'inizio, era sembrata una figura misteriosa e distante, ma dopo essersi trasformata in Shiny Luminous, ed essere stata un'indispensabile alleata nelle prime battaglie contro i nuovi soldati delle tenebre, era entrata ufficialmente a far parte del giro di amicizie delle Pretty Cure! Ben presto, si era rivelata essere niente altro che la manifestazione dell'energia vitale della Regina di Luce, costretta in quella forma dal colpo che Re Jyaku aveva indirizzato contro di lei dopo la sua seconda sconfitta... e che sarebbe stato necessario riunirla con i dodici Heartiel e con il - per riportare in vita la sovrana del Giardino di Luce. Inutile dirlo, Valdes e i suoi scagnozzi si erano subito dati da fare per eliminarla ed impedire il risveglio della regina... ma alla fine, le Pretty Cure erano riuscite nella loro difficile missione, e Hikari - ormai consapevole del suo destino - aveva scelto volontariamente di sacrificarsi per permettere alla Regina di rinascere e alle Pretty Cure di sferrare il colpo di grazia all'orrore ancestrale, ponendo fine per sempre alla minaccia di Doutsuku. Certo, era stato molto triste doversi separare da un'amica... ma con grande gioia di Nagisa e Honoka, non fu una separazione definitiva, visto che pochi giorni dopo Hikari si era reincarnata sulla Terra, grazie alla rinata Regina della Luce che aveva così voluto darle la possibilità di vivere al fianco delle sue amiche! A tutt'oggi, Hikari aveva ripreso a lavorare con Akane al Tako Cafè, come aiuto ai tavoli e nei necessari lavori di ogni giorno... e ora, le terribili battaglie di tanto tempo fa, e la confusione di cercare di capire quale fosse il suo posto, che significato avesse la sua esistenza, erano soltanto un triste ricordo del passato, sostituito da un presente gioioso!

Hikari appoggiò una porzione di dolcetti di polpo, guarniti con la salsa speciale del Tako Cafè, davanti a Nagisa e Honoka... e mentre la Pretty Cure più studiosa ringraziò con un formale mezzo inchino, i lunghi capelli blu che ondeggiavano appena per il movimento del suo corpo, la più sportiva delle due reagì in maniera decisamente più vistosa e meno decorosa: le pupille degli occhi di Nagisa si trasformarono in due stelline ambrate che brillavano per la gioia, e un rivoletto di bava le scese dall'angolo della bocca alla vista di quelle prelibatezze... che, come a questo punto è facile intuire, non ci misero molto a svanire nelle sue fauci affamate!

"Yuhuuu! Grazie mille, Hikari... e buon appetito!" esclamò Nagisa, afferrando i bastoncini e usandoli per infilarsi in bocca quattro polpette dolci tutte d'un colpo, masticandole poi con le guance dilatate per la difficoltà di tenerle tutte quante assieme in bocca! La più posata Honoka rise educatamente dei modi non proprio femminili della sua migliore amica, poi afferrò un takoyaki con le bacchette e, dopo aver ringraziato Hikari, se lo mise in bocca e iniziò a masticarlo lentamente. Inutile dirlo, il gusto fu gradito ad entrambe, come del resto era sempre stato, e dopo aver mandato giù il loro boccone (non senza un pò di difficoltà nel caso di Nagisa...), entrambe le ragazze non fecero attendere le congratulazioni!

"Aaaah! E' buonissimo come sempre! Soltanto Akane-san sa fare dei takoyaki così buoni!" fu il complimento di Nagisa, mentre la signorina Akane, una donna alta e slanciata dai capelli castani e con l'immancabile bandana rossa sulla testa, usciva per un attimo dallo stand e andava a dare un saluto alle sue clienti più affezionate.

Honoka guardò verso la proprietaria dello stand, con il vassoio dei takoyaki in una mano e le bacchette nell'altra. "E' proprio vero, Akane-san! Sono sempre buoni, ma... oggi le sono venuti particolarmente bene!"

"Oh, normale amministrazione! Posso fare anche di meglio!" rispose Akane, facendo un occhiolino alle due ragazze più grandi, per poi rivolgersi alla sua giovane collaboratrice. "A proposito, Hikari... se vuoi stare un pò con le tue amiche, prenditi pure un pò di pausa! Ci penso io allo stand, okay?"

"Va bene, Akane-san... grazie mille!" rispose la biondina, con un cenno della testa che indicava gratitudine e rispetto. Akane salutò con la mano e tornò ai fornelli del suo chioschetto, e Hikari si sedette vicino alle sue due amiche.

"Allora... come va il lavoro, Hikari?" chiese Nagisa prendendo fiato tra un boccone e l'altro. "E Hikaru, Pollun e Lulun? Come se la passano qui sulla Terra?"

La ragazzina bionda si mise un pò più comoda sul suo posto e rispose. "Beh, non ci possiamo lamentare... per quanto riguarda il lavoro, siamo abbastanza impegnate, ma prosegue molto bene! E il mio fratellino Hikaru, beh... heheh... direi proprio che si diverte! Guardate un pò là!"

Con una risatina divertita, Hikari indicò uno spiazzo nascosto tra gli alberi, all'imbocco di un sentierino che si addentrava nel parco... dove, ben nascosti tra i cespugli, si trovavano un paffuto bambino biondo dagli occhi viola, vestito un pò all'inglese con camicetta bianca, pantaloni beige e scarpe marroni scure, e le strane creaturine con cui stava giocando - due esserini simili a Mepple e Mipple, anche loro un maschio e una femmina, ma che davano l'impressione di essere soltanto dei cuccioli, il maschio di colore verdino vivace, e la femmina rosa sgargiante. Entrambi avevano delle piccole decorazioni, uguali a quelle delle loro versioni più adulte, sul bordo degli occhi, sulle orecchie e sulle guance, ed entrambi portavano una piccola corona dorata, non più grande di un ditale, sulla testa. Il bambino biondo e questi due esserini stavano giocando allegramente, nella maniera spensierata tipica dei bambini... anche se la creaturina verde sembrava un pò esasperata dal fatto che quella rosa cercava di stargli costantemente appiccicata, anche avvinghiandosi alle sue lunghe orecchie se necessario!

"Uuuh..." mormorò l'animaletto verde, con l'aria di chi ha ripetuto la cosa fin troppe volte. "Lulun, non è che potresti lasciarmi l'orecchio, per favore, popo? Non riesco a correre se ci sei tu attaccata, popo..."

Come temeva, Lulun non lo ascoltò, e anzi si avvinghiò ancora di più a lui! "Noooo! Io voglio stare assieme a Pollun, lulu!" esclamò con voce squillante. Il bambino biondo rise di gusto della buffa scenetta, e poco dopo la loro allegra gara a rimpiattino proseguì, con Pollun che cercava in qualche modo di correre con la fin troppo affezionata Lulun attaccata a lui!

"Come potete vedere... anche a loro piace molto il Giardino dell'Arcobaleno!" affermò Hikari, indicando il "fratellino" con lo sguardo. In effetti, anche quel misterioso bambino aveva avuto un ruolo fondamentale nel corso delle vicende dell'anno prima. Fin da quando era entrato in scena, era apparso chiaro che c'era un legame molto importante tra lui e Hikari... e in seguito si era scoperto che, come Hikari, anche lui ospitava in sè un'energia vitale molto potente... solo che nel suo caso, si trattava dell'essenza di Re Jyaku, la cui coscienza si era invece reincarnata in Valdes, il leader dei quattro soldati demoniaci! E anche Hikaru, al momento dello scontro finale, sarebbe stato destinato a scomparire per sempre una volta che l'entità che ospitava si fosse reincarnata... ma anche nel suo caso la Regina di Luce aveva deciso di concedergli un'esistenza sua e indipendente, in modo che potesse godere della vita che fino a quel momento gli era stata negata, e del mondo che gli era stato presentato solo tramite gli occhi dei guerrieri oscuri e dei maggiordomi Zakenna che lo avevano allevato.

"Su, coraggio, Pollun! Lulun! Giochiamo ancora!" esclamò Hikaru, ricominciando a correre dietro alle due creaturine del Giardino della Luce, mentre Hikari e le sue compagne li ossservavano sorridendo. Anche soltanto vedere quella scena così innocente serviva a ricordare loro quello che avevano fatto, e cosa avrebbero perso se non fossero riuscite a fermare Re Jyaku... ma non era quello il momento di pensare a ciò che avrebbe potuto essere e deprimersi! Il mondo era stato salvato di nuovo, e quello che dovevano fare ora era vivere la loro vita al massimo, senza doversi preoccupare di altri pericoli!

"Già... vedo che si divertono un sacco!" affermò Honoka. "E la cosa non può che farmi piacere..."

Vedendo che i due cuccioli erano impegnati nei loro giochi e che non c'era nessun estraneo che potesse vederli, Mepple e Mipple decisero di approfittare dell'occasione, e si materializzarono in uno sbuffo di fumo sul tavolo al quale Nagisa, Honoka e Hikari si erano sedute, per poi abbracciarsi allegramente.

"Visto che i bambini stanno giocando, mia cara Mipple... perchè non ne approfittiamo un pò anche noi per stare un pò assieme, mepo?" propose l'eroe del Giardino di Luce, accoccolandosi assieme alla sua amata. Nagisa e Honoka furono sicure di aver visto dei cuoricini rosa che svolazzavano in aria attorno a loro...

"Mi fa sempre piacere poter passare un pò di tempo con te, mipo!" rispose Mipple ricambiando il gesto di affetto. Nagisa rise a labbra strette e scosse la testa. Erano ormai due anni che era abituata ad assistere alle loro dimostrazioni di affetto piuttosto plateali, e ancora le faceva uno strano effetto l'idea di avere come ospite in casa sua uno di quegli strani esserini... ma in fondo, si disse, ormai Mipple, Mepple e gli altri abitanti del Giardino di Luce erano membri a tutti gli effetti del giro di amicizie delle Pretty Cure, e ormai era difficile immaginare la quotidianità senza di loro...

Mentre le tre amiche continuavano a chiacchierare tra loro, parlando dei loro programmi per il nuovo anno, e Mepple e Mipple riprendevano a coccolarsi come due fidanzatini al primo appuntamento, Hikaru e gli altri due esserini del Giardino della Luce continuavano con il loro gioco, rincorrendosi nello spiazzo nascosto tra gli alberi... almeno finchè Pollun non si bloccò di colpo, inchiodando in mezzo alla strada come se si stesse fermando di fronte ad un improvviso ostacolo ed emettendo un respiro strozzato dall'allarme. Lulun, che gli stava dietro come un'ombra, non riuscì a frenare in tempo e andò a sbattere contro la sua schiena, finendo seduta per terra... e Hikaru, a sua volta sorpreso e confuso, rallentò la sua corsa fino a fermarsi e guardò verso l'alto, i suoi occhi violetti che si perdevano nel cielo azzurro sopra di lui.

"Uuuuuh..." piagnucolò Lulun, facendo gli occhioni luccicanti. "Pollun, perchè mi hai fatto cadere, lulu? Potevo farmi male, lulu lulu... Huh?"

Il suo faccino triste passò quasi subito alla curiosità quando vide che il suo amichetto e Hikaru si erano fermati in mezzo alla strada, e stavano in piedi con espressione svagata in mezzo alla strada, come affascinati da qualcosa di misterioso che solo loro potevano vedere... e a loro volta, anche Nagisa, Honoka e Hikari si erano accorte di qualcosa che non andava dal fatto che l'allegro chiacchierare dei bambini si era improvvisamente arrestato. Desiderose di saperne di più, e che i loro piccoli amici stessero bene, le ragazze si alzarono dal loro posto, e andarono a vedere, seguite subito da Mepple e Mipple (anche se il "valoroso eroe" del Giardino di Luce si lagnava del fatto che non si potesse mai stare un secondo da soli con la propria ragazza a farsi un paio di coccole...).

"Hikaru, Pollun, Lulun!" esclamò la ragazzina bionda, raggiungendo il 'fratellino' e i due animaletti più piccoli. "C'è... qualche problema? Non vi abbiamo più sentiti..."

Con grande preoccupazione di Hikari, Hikaru non rispose subito, e anzi sembrò non accorgersi nemmeno del fatto che erano arrivate lei e le sue amiche. Continuò a guardare verso l'alto, verso qualcosa che lui solo poteva vedere... e infine rispose, in una maniera sibillina che Nagisa e Honoka sapevano non voler dire nulla di buono.

"Sta arrivando..." disse il bambino biondo. "Lo sento, è molto vicino..."

"Eh? Cosa? Cosa è molto vicino?" chiese un'allarmata Nagisa. Il suo istinto le diceva che la risposta non le sarebbe piaciuta, e i pensieri di Honoka erano più o meno gli stessi...

"Mipple... Pollun, Lulun, voi sentite qualcosa di strano?" chiese il piccolo genio, tenendo d'occhio Hikaru. Come temeva, anche Mipple guardò verso l'alto... e annuì silenziosamente.

"Sì, Honoka... sento qualcosa di strano..." affermò la Principessa della Speranza. "Non è qualcosa che viene da Doutsuku, però, mipo!"

Nagisa tirò un sospiro di sollievo. "Uff... meno male, per un attimo ho avuto paura che fosse qualcun altro di quei rompiscatole... ma aspetta un momento!" aggiunse poi, rendendosi pienamente conto di quello che Mipple stava dicendo. "Ma... ma se non viene da Doutsuku, allora di cosa si tratta?"

"Questo... non te lo so dire, mepo!" affermò Mepple, avvertendo anche lui la strana sensazione. Non era come quello che sentiva quando qualche combattente di Doutsuku si faceva vivo... non provava sconforto o paura, semplicemente percepiva in maniera confusa qualcosa che incombeva come l'ombra di un grattacielo... e non sapeva dire nemmeno lui con che cosa stavano avendo a che fare! "Posso solo dirti che è qualcosa di insolito... non è nè buono, nè malvagio... però è pericoloso, mepo!"

"Il cancello... si sta aprendo... due mondi... come uno..." affermò Pollun, che fino a quel momento non aveva parlato, come se fosse stato in trance.

Anche Lulun era rimasta come ipnotizzata, e stava cominciando a dire cose che apparentemente non avevano senso. "Luce e tenebra... destino e libero arbitrio... quando la paura proverrà da oltre il cielo..."

"Due mondi... come uno? La paura... da oltre il cielo?" chiese una sempre più stupefatta Hikari, le mani appoggiate sulle spalle di Hikaru. "Ma... ma che cosa vuol dire?"

"Vorrei poterti dare una risposta, Hikari-san!" esclamò Nagisa a denti stretti. Uno strano vento gelido iniziò a soffiare, colpendo Nagisa dritta nelle ossa. "Ma quello che sta succedendo... mi lascia perplessa quanto te!"

"Non vorrei sembrare il classico uccello del malaugurio, ma temo che stia per accadere qualcosa di molto brutto..." affermò Honoka, guardando le fronde degli alberi che si agitavano scompostamente...

 

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"Condizione verde, signora! Disturbo dimensionale sotto controllo, distorsione temporale stabile. Siamo riuscite ad amplificarla a sufficienza!"

"Ottimo lavoro, sorelle! Orario previsto per l'emersione?"

"Stimato tra cinque minuti. Entità di basso-medio livello in avvicinamento alla zona del disturbo."

"Tenetela d'occhio, e monitoratene gli spostamenti. Se diventa troppo pericolosa, invertite il processo e rimandatela da dove è venuta."

"Ricevuto, signora. Siamo in contatto empatico con l'entità... identificata come Elementale dell'Aria!"

"Prevedibile. Sono quelli più indisciplinati, e sono attratti per natura dal Giardino dell'Arcobaleno..."

 

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Finalmente, per la famiglia Mishou da poco tornata nella casa in cui abitavano, il trasloco era finito. Tutti i loro bagagli erano stati scaricati e messi a posto, e la casa era in procinto di essere riassettata. Per fortuna, il tempo e le famiglie che l'avevano presa in affitto durante la loro assenza erano stati generosi con essa, e si era mantenuta più o meno come Mai, Kazuya e i loro genitori la ricordavano. Una casa grande, spaziosa e ben arredata, che dava un senso di affetto familiare e accoglienza. Dopo aver ringraziato l'addetto della ditta di traslochi che aveva trasportato fin lì i loro bagagli ed effetti personali, e aver guardato il camion che si allontanava con un sommesso rombo di motore, i membri della famiglia Mishou restarono per qualche tempo in ammirata contemplazione della loro dimora... poi, la signora Mishou congiunse le mani tra loro, e richiamò l'attenzione a sè. "Bene... ora che ci siamo sistemati, che ne direste di rilassarci un pò e prendere un bel tè caldo?" chiese.

"Sì... mi sembra un'ottima idea!" rispose il marito.

Tuttavia, la figlia minore aveva avuto un'altra idea. "A dire la verità, mamma..." disse, con tono di cortese rifiuto. "Ti ringrazio, ma adesso volevo uscire a fare una passeggiata. Giusto per riambientarmi in questa città... non preoccupatevi, non starò via a lungo!"

"Una... passeggiata?" chiese Kazuya, il fratello maggiore, voltandosi interrogativamente verso di lei. Mai si voltò verso di lui e gli sorrise, annuendo ad occhi chiusi.

I genitori si guardarono, un pò confusi... poi, la signora Mishou alzò le spalle. "Mah... va bene, Mai, come vuoi tu! Mi raccomando, però, stai attenta per la strada!" si raccomandò. Mai, soddisfatta della risposta, annuì e iniziò a correre a passo sostenuto lungo la strada che portava su per la collina lungo i cui pendii sorgeva la sua casa, voltandosi per un attimo a salutare con la mano la sua famiglia.

"D'accordo, mamma! Non preoccuparti... e grazie mille!" esclamò, per poi riprendere la sua vivace corsa...

...senza minimamente sospettare che quella che era iniziata come una semplice passeggiata si sarebbe presto trasformata nella più grande avventura della sua vita!

 

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Mentre, vicino al Tako Cafè, le ragazze che avevano formato la squadra delle Pretty Cure avevano a che fare con una situazione imprevista e potenzialmente pericolosa... da tutt'altra parte di Tokyo, sotto le fronde di un gigantesco albero millenario che ricordava un'elegante ed imponente quercia, qualcun altro si stava godendo quell'assolata giornata di inizio primavera, l'ultima prima che la scuola ricominciasse...

E nel caso di Saki Hyuuga, godersi una giornata di vacanza voleva dire starsene seduta ai piedi di quel maestoso albero, a mangiare una barretta di cioccolato bianco dopo aver fatto ben dieci strike out di seguito durante una partita di softball!

"Wow! Oggi il cioccolato mi sembra ancora più buono del solito!" esclamò con aria estasiata dopo essersi riempita la bocca e aver mandato giù. Un refolo di brezza di inizio primavera le accarezzò i capelli, e Saki aprì gli occhi, guardando le fronde del grandealbero che si muovevano gentilmente. "L'Albero del Cielo... ogni volta che vengo qui, la brezza che soffia mi lascia incantata, come se fosse la prima volta..."

Saki si alzò dal suo posto sulla grande radice nodosa dell'albero, e rimase per un pò ad osservare le foglie mosse dal vento. Sembrava quasi di guardare un grande mare verde che si muoveva placidamente sotto il soffio del vento, e il fruscio ricordava molto il suono della risacca. Un'apertura scavata nel tronco dell'albero, e tenuta chiusa da un cancelletto, dava l'impressione di un ingresso verso qualche posto sconosciuto, e aumentava l'alonedi mistero che aleggiava attorno alla pianta millenaria. Distrattamente, Saki si portò di nuovo alla bocca la barretta di cioccolato bianco che stava mangiando...

E il suono di un rametto che si spezzava, proveniente da dietro di lei, attirò la sua attenzione. Voltandosi, con ancora il boccone tra i denti, Saki vide arrivare una ragazza della sua età, ma dall'aspetto completamente diverso, vestita di azzurro con pantaloni lunghi e giacchetta a maniche lunghe su una leggera maglietta gialla, scarpe bianche con il tacco un pò alzato, e lunghi capelli viola legati in una coda dietro la schiena, accompagnati da grandi occhi dello stesso colore che in quel momento la guardavano con curiosità, apparentemente chiedendosi cosa ci stesse facendo lei in un posto del genere...

E ora che Saki la guardava meglio, doveva ammettere che quella misteriosa ragazza aveva qualcosa di familiare...

"Ciao..." disse la ragazza dai capelli viola, forse nel tentativo di fare un pò di conversazione e interrompere quello strano silenzio che era sceso tra le due. Saki staccò un pezzo di cioccolato con i denti e lo ingoiò rapidamente, prima di rispondere alla nuova arrivata.

"Uhm... ciao! E' un pò raro vedere qualcuno da queste parti... devi essere nuova di qui, suppongo!" affermò, continuando a guardare Mai. Ad ogni istante che passava, aveva l'impressione di averla già vista... e questa impressione non fece che rafforzarsi quando notò che anche Mai la stava guardando con occhio indagatore.

"Beh... non esattamente. Io e la mia famiglia abbiamo abitato qui, fino a qualche anno fa, e siamo tornati soltanto adesso..." affermò. "Tuttavia... ho come l'impressione di averti già vista, da qualche parte..."

In effetti, anche Mai aveva qualche vago ricordo del volto tondo e vivace, e dei capelli arancioni pettinati a frangetta, di Saki, ma non era sicura al cento per cento di dove e quando li aveva visti. Le due ragazze continuavano a stare all'ombra del grande albero, che Saki aveva chiamato Albero del Cielo (nome appropriato, considerando che le fronde sembravano raggiungere la volta celeste...), a guardarsi l'un l'altra, e a cercare di capire cosa avessero visto di familiare nell'altra...

"In effetti, anch'io avevo questa impressione..." iniziò a dire Saki... ma qualcosa di ancora più imprevedibile le impedì di proseguire il discorso!

"Le abbiamo trovate, lapiiiii!"

Una vocina squillante, simile a quella di un bambino piccolo, provenne dalle fronde stesse dell'Albero del Cielo, sorprendendo Mai e facendo fare letteralmente un salto in aria a Saki! Le due ragazze alzarono contemporaneamente lo sguardo... e Saki strabuzzò comicamente gli occhi quando si vide arrivare addosso una piccola sfera di luce verdolina, grande non più del suo pugno! D'istinto, la ragazzina lanciò un grido d'allarme e si spostò, facendo sì che la misteriosa sfera di luce si schiantasse per terra e vi scavasse una piccola buca, con tanto di bordi anneriti e fumo grigio piombo che si sollevava dalla superficie! Sempre più stupefatte, Saki e Mai attesero un istante che il fumo di diradasse, e il rimbombo dello schianto cessasse, prima di andare a vedere di cosa si trattava...

E quello che videro le lasciò senza parole! "E... E questo che cavolo è?" esclamò Saki, quasi senza parole per lo stupore.

"Non ne ho idea..." mormorò Mai. "Credevo fosse una specie di meteorite, ma... ma questo è..."

All'interno della buca, era disteso uno strano esserino non più alto di una trentina di centimetri, che a Saki e Mai ricordò molto un coniglietto dalla pelliccia verde-azzurrina, e con le orecchie arrotolate sulla testa in maniera decisamente strana. Aveva dei piccoli segni azzurri sul bordo degli occhi e sulla fronte, corte braccia e gambe, e una coda decisamente strana, lunga e sottile, che terminava con un buffo ciuffetto a forma di cuore, e attorno al collo portava un laccetto rosso con una perla di cristallo gialla sul petto. Aveva un'aria stordita... e dopo il volo che aveva fatto, la cosa non stupiva di certo!

"Uuuuugh... mi sa tanto che davo ancora migliorare l'atterraggio, lapi..." mormorò, constatando l'ovvio. Saki e Mai continuavano a guardarlo a bocca aperta, senza sapere cosa dire... ma le sorprese, per la giornata non erano certo finite!

"Chopiiiii!" esclamò un'altra vocina, questa volta dal chiaro timbro femminile... Le due ragazze si scansarono appena in tempo per evitare un'altra strana sfera di luce, questa volta di colore giallo, che scese giù dal cielo... e cadde esattamente sul punto dove si era schiantato lo strano coniglietto azzurro, che ancora non era riuscito a spostarsi! Riuscì appena a spalancare gli occhioni neri con aria sbalordita, prima che la seconda sfera di luce gli atterrasse addosso e provocasse un'altra piccola esplosione... dopo la quale, le ragazze videro comparire, proprio sopra l'ancora più stordito esserino, una creatura molto simile! Le differenze erano il colore della pelliccia, giallo chiaro con segnetti rosa a forma di farfalla sul bordo degli occhi e sulla fronte; le orecchie per la maggior parte srotolate, ma comunque raccolte in due rotolini verso la fine... e la perla che portava allacciata al collo, che era di uno sbiadito colore verde. La sua espressione era decisamente più arzilla di quella del primo arrivato... che, in effetti, se ne stava disteso sotto di lei, con gli occhi trasformati in comiche spirali!

"Almeno io ho fatto un atterraggio morbido, chopi!" affermò la seconda creatura.

"Ma... stiamo avendo le allucinazioni?" esclamò Saki. "Questi... questi cosi parlano! Non sono animaletti di peluche!"

Mai sbattè gli occhi. "In effetti... sembrano proprio veri! Non stiamo sognando..." affermò, sempre più sbalordita. E la sua confusione non diminuì certo quando i due esserini si rialzarono di colpo - anche quello azzurrino che sembrava il più stordito dall'arrivo precipitoso - e cominciarono a fare una sorta di vivace danza di vittoria, saltellando qua e là per l'erba fresca e bagnata di rugiada! "E adesso che fanno? Sembra una specie di danza..."

"Le abbiamo trovate, chopi!" esclamò la creaturina gialla.

"Le abbiamo trovate, lapi!" fece eco la creatura azzurra. Ancora per un pò, i due esserini continuarono a ballare davanti alle sbalordite ragazze... poi, si fermarono di colpo e fecero le presentazioni, di punto in bianco! A Saki e Mai sembrava tutto così irreale che stavano cominciando a chiedersi se non stessero sognando tutte assieme...

"Il mio nome è Flappy, ragazze!" esclamò l'esserino azzurro, alzando vivacemente un braccio in aria. "Provengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo Spirito della Terra! Piacere di conoscervi, lapi!"

"Ed ora tocca a me presentarmi!" continuò la femminuccia. "Io mi chiamo Choppy, anch'io vengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo Spirito del Cielo! Molto onorata, chopi!". Entrambi avevano una strana cadenza verbale che inserivano alla fine di ogni frase, in maniera simile agli abitanti del Giardino di Luce...

Saki e Mai si chinarono un pò verso i due esserini. Più si andava avanti, meno ci capivano, di tutta quella confusione... "Avete detto... lo Spirito della Terra...?" chiese Saki, interrompendosi a metà.

"E lo Spirito del Cielo? E venite dal... Giardino delle Sorgenti?" concluse Mai. L'intera situazione ricordava tanto uno di quegli shoujo anime in cui le eroine erano delle ragazze di tutti i giorni chiamate a salvare il mondo da qualche catastrofe... e quello che Flappy disse poco dopo, continuando il discorso interrotto, non fece altro che rafforzare questa impressione.

"Sì! Siamo venuti fin qui perchè abbiamo bisogno del vostro potere! E' una cosa molto importante, lapi!" affermò Flappy, con un'espressione che improvvisamente si era fatta molto più seria di quanto era stata finora.

Choppy continuò a spiegare tutto per lui. "Noi siamo fuggiti dal Giardino delle Sorgenti, e siamo arrivati qui sul Giardino dell'Arcobaleno... proprio per trovare le leggendarie guerriere Pretty Cure, e per farci aiutare contro l'Impero del Male di Dark Fall, chopi!"

Animaletti parlanti, Giardini delle Sorgenti, leggendarie guerriere... e adesso anche un Impero del Male? Saki stava cominciando a covare un feroce mal di testa...

"Ehm... un... un momento, gente! Time out!" esclamò, mettendo le mani a T e assumendo una buffa espressione di frustrazione. "Non... non riesco neanche a seguirvi! Che vuol dire che avete bisogno del nostro potere? E... cosa sono il Giardino delle Sorgenti e il Giardino dell'Arcobaleno? E l'Impero del Male di... di come-si-chiama? Il mio cervello non riesce a gestire questo sovraccarico di informazioni!"

"Effettivamente, noi non sappiamo nulla di quello che ci state dicendo..." continuò Mai, più tranquilla ma altrettanto confusa. "Non abbiamo mai sentito parlare di queste cose... e, se è per quello, non abbiamo mai visto neanche creature come voi..."

Flappy sospirò. Come immaginava, le spiegazioni erano di rito... "Sigh... okay, okay, forse abbiamo corso un pò troppo, lapi!" affermò. "Allora... dovete sapere che questo pianeta su cui voi vivete, che voi credo chiamiate Terra, è conosciuto altrove come Giardino dell'Arcobaleno... e il Giardino delle Sorgenti altro non è che una... dimensione parallela... se così la vogliamo chiamare, come ne esistono infinite altre nell'universo! Il Giardino di Luce, il Giardino degli Elementi... ce ne sono un'infinità, lapi!"

"Dimensioni parallele?" chiese retoricamente Mai, mentre gli occhi di Saki sembravano sul punto di schizzare fuori dalle orbite! "Credevo che fossero pura fantascienza..."

"E invece, come puoi vedere, non lo è, lapi!" concluse l'esserino azzurro. "Ad ogni modo, quello che dovete sapere è che..."

Improvvisamente, Flappy si interruppe, e sia lui che Choppy cominciarono a guardarsi attorno con espressione spaurita e confusa. Sia Saki che Mai si alzarono un pò, allarmate, quando un vento insolitamente gelido per l'inizio della primavera iniziò a soffiare loro nelle ossa, e alcune foglie cadute ai piedi dell'Albero del Cielo iniziarono a muoversi in maniera strana, seguendo dei percorsi ad avvitamento attorno ad un asse invisibile...

"Attenti, chopi!" esclamò Choppy, cercando di proteggersi come poteva con le sue grandi orecchie. "Ho... ho un brutto presentimento! Qualcosa sta arrivando, chopi!"

Il cielo sembrò rannuvolarsi all'improvviso, e il chiarore del sole venne offuscato di punto in bianco da una strana cappa d'ombra... mentre le foglie turbinanti si raccoglievano attorno ad un unico punto, sul quale gli sguardi delle sempre più sorprese Saki e Mai andò a convergere. "Ma... ma cosa...? E adesso, cosa ci dobbiamo aspettare?" esclamò la campionessa di softball, reprimendo un brivido di freddo e paura.

"Nulla di buono, lapi..." rispose Flappy, teso come una corda di violino. "Sta arrivando... uno di Dark Fall..."

Le foglie che si erano riunite turbinarono ancora più velocemente, creando un vero e proprio vortice frusciante... e un istante dopo, il vento cessò, per far apparire in quel punto un essere come Saki e Mai non avevano mai visto prima! Al contrario di Flappy e Choppy, il nuovo arrivato sembrava un essere umano, ad un'occhiata distratta... ma a guardarlo un attimo meglio, si sarebbe subito capito che così non era! Alto e slanciato, dal fisico da atleta, era vestito di una tuta intera verde spento che sembrava fatta di foglie morte ancora umide, con delle venature giallognole sul torace... e le sue spalle erano decorate con dei mazzi di grandi foglie viola. Le sue mani erano bianche e artigliate, e sembravano abbastanza robuste da stritolare il collo di un uomo in un attimo... mentre la metà superiore del volto era celata da una maschera di foglie secche, anch'esse di colore viola, che faceva vedere soltanto la bocca dalle labbra sottili, le orecchie a punta, le guance bianco-azzurrine con dei segni violetti appena visibili, e i grandi occhi a mandorla, gialli e senza pupille! I capelli erano biondi, pettinati verso l'alto in maniera molto strana, anche se alcune ciocche scendevano sulle spalle, assieme ad un paio di treccine laterali... ma per il resto, il suo aspetto era estremamente selvaggio e crudele. Non si faceva fatica a credere che quel tizio provenisse da un luogo conosciuto come l'Impero del Male!

Con un ghigno sulle labbra, l'essere malefico fece un passo in avanti... e nel punto in cui poggiò il piede, l'erba sembrò contorcersi e rinsecchire, come se la natura stessa si ribellasse alla sua presenza!

"E... E... e tu chi sei? Cosa vuoi da noi?" esclamò Saki, cercando di prendere il coraggio a due mani. L'individuo vestito di foglie la ignorò completamente, volgendo invece lo sguardo ai terrorizzati Flappy e Choppy...

"Il mio nome è Karehan." si presentò. "E sono qui per farmi dire da voi due... dov'è la Sorgente del Sole!"

 

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Il momento era di grande tensione per Nagisa, Honoka, i fratellini Kujou e i loro amici del Giardino della Luce... sapevano che stava per accadere qualcosa, ma non avevano la più pallida idea di cosa dovevano aspettarsi, nè tantomeno cosa dovevano fare. L'unica cosa di cui Nagisa e Honoka erano sicure era un senso di oppressione, e il timore che le battaglie che speravano di essersi lasciati alle spalle stessero per ricominciare. Perchè, nella peggiore delle ipotesi, era questo che avrebbero dovuto fare... tornare ad essere le Pretty Cure...

"Guardate!" esclamò all'improvviso Hikari, puntando gli occhi spalancati davanti a sè. "Sta succedendo qualcosa, là davanti!"

Non c'era bisogno che Hikari lo facesse notare. La ragazzina bionda non aveva ancora finito di parlare, che una sorta di varco si aprì nell'aria a qualche metro davanti a loro: uno strano buco multicolore, che risplendeva di tutti i colori dell'iride e proiettava la sua luce in tutti i dintorni, colorando le fronde degli alberi e la strada... e uno stridio acuto, appartenente ad una forma oscura che si stava facendo strada nel passaggio dimensionale, raggiunse i timpani delle ragazze!

"Qualcosa sta arrivando, purtroppo..." mormorò Nagisa, guardando con trepidazione il cancello dimensionale... e il mostro che ne stava emergendo...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Il secondo capitolo è completato! E così, Saki e Mai incontrano Flappy e Choppy... e le vicende di Pretty Cure Splash Star si mettono in moto! Oh, e le nostre amiche di Max Heart stanno per fare la conoscenza di qualcosa che sicuramente non gli piacerà... che questo voglia dire che anche le vecchie Pretty Cure dovranno scendere di nuovo in campo? Proprio ora che si erano illuse di poter condurre una vita normale? Oh, e non dimentichiamo i personaggi di Arcana Heart e Nanoha... in questo capitolo non sono apparsi, ma più avanti avranno un ruolo sempre più importante! Ci sono molti elementi dietro le quinte, e molti misteri da svelare... e già dal prossimo capitolo, avremo un piccolo assaggio di cosa ci aspetta più avanti!

Non ho molto da dire, per adesso... spero che vi sia piaciuto questo capitolo, e vi prometto che nel prossimo comincerà l'azione! Alla prossima!

 

Justice Gundam

 

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Capitolo 3
*** La prima battaglia ***


Pretty Cure lyrical Arcana-03

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Dopo un pò di pausa, la mia fanfiction crossover comincia ad ingranare... e anzi, già alla fine dello scorso capitolo, abbiamo visto che le Pretty Cure di Max Heart e di Splash Star stanno per entrare in azione! Non solo, ma in questo capitolo inizieremo a vedere i personaggi di Arcana Heart e di Nanoha che assumono un ruolo più importante! Come rimarranno coinvolti nella vicenda? Cosa c'è dietro l'arrivo di una misteriosa e mostruosa creatura, che ora Nagisa e Honoka si trovano a dover affrontare, sulla Terra? E cosa vuole da Flappy e Choppy quell'essere malefico proveniente da Dark Fall, Karehan?

Per essere soltanto all'inizio, questa storia ne pone già un bel pò, di domande! E le risposte... beh, non necessariamente arriveranno tutte subito, altrimenti che fanfiction sarebbe?

Il solo problema, con questa fanfiction, è che a causa dei miei impegni, forse non riuscirò a dedicare ad essa tanto tempo quanto vorrei... Aggiungete a questo il fatto che in questo periodo non mi sono sentito molto bene - mali di stagione e tutto questo genere di cose -, e avete un quadro più o meno completo della situazione. In ogni caso, farò del mio meglio per proseguire, magari più lentamente del solito... ma mi sono gettato in questa impresa, e adesso non voglio tirarmi indietro! Non vi preoccupate per me, e pensate soltanto a godervi questa storia!

Allora, passiamo a rispondere alle recensioni... che è sempre una delle mie attività preferite!

 

KillKenny: Hmmm... vediamo un pò... forse, per sicurezza, dovresti assumere qualcun altro! Sai com'è, stiamo parlando di minacce soprannaturali provenienti da altri mondi, e non si è mai troppo al sicuro, con queste cose! L'hai detto, non credo che Re Jyaku sia mai riuscito a fare quello che poi è successo negli ultimi episodi di Splash Star... comunque, prenditi pure i pop-corn, perchè in questo episodio ci sarà un pò di pestaggio! Grazie del voto!

Kura92: Salve! Heheheee... quello di lasciare le cose sul più bello è un metodo di narrazione chiamato cliffhanger, in voga da che mondo è mondo! Ti invoglia a leggere il continuo, giusto? Considerando cosa sta dietro alle vicende della storia, credo proprio che il tempo sia proprio la prima cosa che manca a Flappy e Choppy... ma del resto, anche Nagisa e Honoka si sono trovate inghiottite nelle vicende senza avere il tempo di capire del tutto cosa stava accadendo! Credo che anche Saki e Mai se la caveranno altrettanto bene!

Kari89: Huhuhuuu... come ho detto, è una questione di mantenere un pò di suspence! Era necessario, poi, che Mai e Saki incontrassero Choppy e Flappy adesso, in modo da poterle far entrare in azione fin da subito! Heheee, e ovviamente non potevo tacere della partecipazione di Hikari in questa storia! Per vederla indossare di nuovo i panni di Shiny Luminous, però, dovrai aspettare un pochino... per il momento, spero che ti accontenterai di vedere Nagisa e Honoka scendere di nuovo in campo!

 

Allora, vediamo un pò... mi sembra che ci siano tutti! Non resta che cominciare a narrare... e assistere al primo vero e proprio combattimento della serie!

Buona lettura!

 

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Capitolo 3 - La prima battaglia

 

Nagisa deglutì, mentre osservava la grande figura che avanzava verso di lei e verso i suoi amici: un essere quadrupede, a giudicare dalla forma, grande come un cavallo e dotato di un paio di grandi ali piumate che gli spuntavano dalle scapole. Honoka tratteneva il respiro, non sapendo lei stessa cosa aspettarsi. L'unica cosa che le due amiche per la pelle sapevano, mentre si ponevano di fronte al gruppo in modo da proteggere i fratellini Kujou e le creature del Giardino della Luce, era che la pace che credevano di aver faticosamente conquistato, molto probabilmente stava per essere infranta di nuovo... e che nonostante la sconfitta di Re Jyaku, avrebbero loro malgrado dovuto vestire di nuovo i panni delle leggendarie guerriere Pretty Cure... per combattere contro una minaccia completamente sconosciuta...

"Eccolo, sta uscendo! Mepo!" esclamò Mepple... per poi sgranare gli occhi incredulo quando l'essere presa forma davanti agli occhi dei presenti! "E... ragazzi, non ho mai visto niente del genere! Mepo!"

In effetti, contrariamente a quanto Nagisa e Honoka si erano aspettate, l'essere uscito dalla porta dimensionale - che si richiuse subito dopo il suo passaggio con un lieve ronzìo - non aveva l'aspetto goffo, ingombrante o spaventoso che erano solite associare ad uno Zakenna... e anzi, appariva regale e maestoso, per quanto animalesco! Grande all'incirca come un elefante, aveva il corpo di uno splendido leone dalla pelliccia bruno-dorata, con tanto di coda con il ciuffo che si muoveva frustando l'aria dietro di lui... ma la sua particolarità più notevole era che la testa e le zampe anteriori erano quelle di un'aquila, con il piumaggio marrone scuro impeccabilmente liscio, gli occhi azzurri come il cielo più puro, scintillanti ed acuti, e becco ed artigli ricurvi, affilati come pugnali, che brillavano alla luce del sole! Un paio di ali piumate, dello stesso colore marrone scuro della testa, spuntavano oltre le zampe anteriori, acuendo il suo aspetto da predatore, e in quel momento erano spalancate, facendo sembrare lo strano essere ancora più grande di quanto non fosse in realtà. Mentre si avvicinava alle sbalordite ragazze, le sue unghie ticchettavano in maniera inquietante sul terreno, grattando l'asfalto e staccandone dei frammenti... a ulteriore prova di quanto fossero letali!

"Non credo ai miei occhi..." esclamò Honoka, guardando con stupore la strana creatura. "Quello... quello è un grifone!"

Nagisa, decisamente meno ferrata in fatto di mitologia greca, passò dalla tensione ad una vaga curiosità. "Un... un grifone?" chiese. "E... che cosa sarebbe?"

"Secondo... secondo la mitologia, i grifoni erano le creature che trainavano il carro di Apollo, il dio del sole!" spiegò la geniale ragazza dai capelli blu. "Anche se... stando a quanto vedo in questo momento... non si tratta più di una leggenda! Questa... questa creatura è vera come lo siamo tu od io!"

Il grifone stesso non sembrava molto interessato a dibattiti culturali, mitologici, o di qualsiasi altro tipo. Aprendo ancora un pò le sue magnifiche ali, la creatura aprì il becco e lanciò un verso acutissimo e stridente, che penetrava spietatamente nelle orecchie delle ragazze e dei loro amici! Nagisa e Honoka furono costrette a coprirsi le orecchie per un istante, tanto era acuto il suo stridio... poi, quando lo straziante suono cessò, il maestoso animale leggendario si acquattò sulle zampe anteriori, e cominciò a guardare con bramosia le ragazze. Ancora una volta, Nagisa deglutì... e fece un sorrisetto nervoso quando il grifone iniziò a muoversi verso di lei!

"Ehm... non conosco la mitologia bene quanto te, Honoka... e non so molto dei grifoni..." commentò. "Ma... da come ci sta guardando, credo di aver scoperto qual è il suo cibo preferito... hehehee..."

"Temo di doverti dare ragione..." mormorò Honoka con un gocciolone di sudore sulla testa. Il grifone continuava ad avanzare con decisione, gli artigli sfoderati e pronti a colpire...

 

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La giornata non sarebbe potuta proseguire meglio per Heart Aino: una passeggiata per Ginza con le amiche, una visita alla loro scuola, quattro chiacchiere in compagnia, il tutto in una bella giornata di marzo, con il sole brillante e il profumo della primavera che già aleggiava nell'aria.

A questo punto, molti potrebbero pensare che Heart Aino era una ragazza di ben poche pretese, e in effetti le cose stavano così! Lasciatele le sue amiche e la possibilità di cucinare, fantasticare e immergersi nel suo mondo, e la scolaretta dai morbidi capelli rosa è la persona più felice del mondo. Alcune delle sue amiche forse la consideravano un pò stravagante... ma apprezzavano il suo modo di godersi appieno ogni piccola cosa, di sorridere per delle piccolezze e di vivere la sua vita con tanto entusiasmo. Tutto questo, ovviamente, comportava doversi sorbire certi suoi discorsi appassionati sull'amore e sul fatto che esso fosse la cosa più forte del mondo... ma era un inconveniente che si poteva sopportare, anche soltanto per la gioia di vedere come scintillavano gli occhioni azzurri di Heart quando ne parlava!

E in quel momento, non c'era proprio nulla che potesse guastare la giornata di Heart. Poco prima, dopo la loro passeggiata, aveva salutato le sue amiche, e adesso si stava dirigendo con passo saltellante verso casa sua... e, per estensione, verso la pasticceria che sua mamma gestiva, la famosa (almeno, in quella zona del quartiere Ginza) Aino Sweet Tooth, un posto allegro e colorato come Heart amava vedere la vita, e meta abituale di molti ragazzi e ragazze dei dintorni. Muovendosi a zig-zag, evitando agilmente le persone che incrociavano la sua strada (anche se non riusciva ad evitare i loro sguardi stupiti, nè qualche domanda sussurrata di qualcuno che si chiedeva se era del tutto sana di mente...), Heart canticchiava un motivetto tra sè...

Un momento!

Heart inchiodò in mezzo al marciapiedi, quasi andando a sbattere contro un impiegato in giacca e cravatta che stava procedendo in senso opposto. Ignorando i brontolii dell'uomo, che si lamentava di quanto i giovani d'oggi non guardano mai dove mettono i piedi, la ragazzina dai capelli rosa si appartò al lato del marciapiede, mettendosi quasi rasente al muro... e rallentò misteriosamente il passo, facendo una faccia che tradiva un pò di ansietà Stranamente, nonostante non sembrasse cambiato nulla nell'atmosfera di quella giornata, Heart sentiva qualcosa di molto inusuale nell'aria... come se dovesse piovere da un momento all'altro, senza che nel cielo ci fosse una sola nuvola! Aveva come l'impressione di sentire un fischio lontano che diventava una sorta di melodia eterea, di sentire uno strano profumo di acqua piovana... che le tinte del cielo stessero diventando in qualche modo più vivaci, e le sensazioni più vivide...

Ma fu un attimo. Subito dopo, le cose tornarono alla normalità, lasciando Heart confusa e stupita...

"Piccola Heart..."

Heart sobbalzò. Una voce calda, materna, che per certi versi le ricordava quella di sua madre, risuonò nella sua mente, dandole un'idea di cosa fosse successo...

"Piccola Heart... riesci a sentirmi? Riesci a sentire la mia voce con il tuo cuore?"

La ragazzina dai capelli rosa, che non sembrava per nulla sorpresa da quella strana voce, come se fosse un evento di tutti i giorni, pensò quello che voleva rispondere, e riuscì a sentire i propri pensieri come se li pronunciasse ad alta voce, mentre conversava telepaticamente con la misteriosa (almeno, dal punto di vista di un estraneo) entità che l'aveva contattata. "Partinias? Partinias, sei tu? L'hai sentito, vero? E' successo... qualcosa di strano... non so cosa, ma... mi ha dato una sensazione molto piacevole, e al tempo stesso mi ha fatto capire che qualcosa non andava..."

"E' naturale, mia piccola Heart..." disse la voce femminile, appartenente all'entità che Heart aveva chiamato Partinias. "Quello che hai sentito era qualcosa che di solito non avviene in natura... due dimensioni che si sono avvicinate, e che per un istante sono entrate in comunicazione, permettendo ad una creatura dell'altro mondo di arrivare nel nostro. Tu... sai bene che queste potrebbero essere le avvisaglie di... vero?"

Per la prima volta in quella giornata, Heart deglutì e provò un brivido di paura. Certo che sapeva di COSA erano le avvisaglie, e la cosa non le piaceva per niente...

"Se le cose stanno così, Partinias..." pensò la ragazzina, mentre si legava ancora più strettamente il nastro rosso attorno alla mano destra. "Allora non ho più tempo da perdere! Devo andare là e sistemare la situazione, prima che degeneri! Partinias... è la prima volta che lo faccio, ma... potresti prestarmi il tuo potere, per un pò... giusto il tempo di respingere questa creatura?"

Riuscì quasi a sentire il sorriso gentile dell'entità senza corpo. "Ovviamente, mia piccola Heart... è per questo che sono diventata il tuo Arcano, non è forse così? So che adesso che hai raggiunto l'età giusta... sei più che qualificata per proteggere il Giardino dell'Arcobaleno da qualsiasi nemico! Comunque, piccola Heart, stai attenta, te ne prego... abbi cura di te!"

Heart sorrise... questa volta, un sorriso tinto da un pizzico di orgoglio. "Non ti preoccupare, Partinias... non vedo l'ora di cominciare!" esclamò telepaticamente, prima di correre nella direzione da cui proveniva quella sensazione...

 

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Anche Saki Tsuzura, in quel momento ferma sotto un albero per conto suo, aveva avuto la sensazione di qualcosa che non andava... ma la sua reazione era stata decisamente più preoccupata di quella di Heart! Non appena aveva percepito quei leggeri, ma inconfondibili segni che qualcosa stava cambiando... che qualcosa stava arrivando da chissà dove... la ragazza dai lunghi capelli azzurri era scattata all'erta, guardando verso il cielo che, almeno dal suo punto di vista, aveva assunto per un istante colori più forti e vividi. Gli occhi castani di Saki si spalancarono leggermente, e la sua bocca si torse in una breve espressione ansiosa, prima che la sua percezione tornasse normale... ma la consapevolezza che stava per accadere qualcosa di terribile era già radicata, e quello non lo si poteva cambiare...

"Questa sensazione..." mormorò la ragazza, la sua aria imperturbabile messa da parte per un momento. "E'... è la stessa dell'altra volta..."

"Purtroppo sì, Saki..." mormorò una voce femminile forte e decisa, che riecheggiò nella mente della giovane. "Come quando ci siamo incontrate... e purtroppo, in questo caso non si tratta di un evento naturale..."

"Bhanri..." rispose telepaticamente Saki dopo un attimo di sbalordimento. Era un pò di tempo che non sentiva più quella voce, e sapeva che quando il suo Arcano non le parlava per diverso tempo, era il segno che qualcosa stava andando male... "A-Aspetta un momento! Stai... stai cercando di dirmi... che c'è qualcuno che sta facendo avvicinare le nostre due dimensioni?"

"Purtroppo, non ho altra spiegazione plausibile..." rispose l'entità misteriosa. "L'incidente di due anni fa... era stato provocato da un intervento esterno, e adesso chiunque lo abbia scatenato... adesso ha intenzione di ripetere la cosa su vasta scala... le conseguenze potrebbero essere disastrose!"

Saki Tsuzura si strinse una mano vicino al cuore, sentendo un rivoletto di freddo sudore colarle lungo la tempia. "Oh, no... Questo vuol dire che... che anche Heart rischia di..."

 

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Il tempio shintoista sotto la tutela della famiglia Kasuga, vicino al centro di Ginza, era un luogo molto popolare tra gli abitanti di uno dei quartieri di Tokyo più tranquilli e pittoreschi, che spesso si fermavano a rendere omaggio agli spiriti o a farsi fare dalle miko le previsioni per il futuro. Il che voleva dire che, per gli addetti al tempio, era un obbligo tenerlo in ordine e pulito, in modo che mantenesse la sua tipica atmosfera sacrale e austera, e al tempo stesso fosse attraente per i turisti. Tale compito, in quel momento, era espletato dalle figlie maggiori della famiglia - ovvero, Maori e sua sorella maggiore Tsuzune, una ragazza alta e dal fisico atletico con corti capelli blu-azzurrino, che dava l'idea, al contrario della più calma sorella minore, di essere un tipo dinamico e dal polso fermo, ma altrettanto gentile. In quel momento, le due ragazze, vestite con i tradizionali abiti bianchi con larghi pantaloni rossi, calzini bianchi e sandali infradito delle sacerdotte shintoiste, erano impegnate a spazzare via foglie e altre tracce naturali dall'ingresso del santuario, al ritmo della musichetta che Tsuzune stava canticchiando tra sè. L'unica differenza di abbigliamento stava nel fatto che gli abiti di Tsuzune non avevano le maniche, e delle fasce bianche erano legate attorno ai polsi e agli avambracci della miko più grande, lasciando la parte superiore del braccio visibile.

"Aaaaah... niente di meglio, per passare un fresco pomeriggio di inizio primavera, che fare un pò di lavoretti!" esclamò allegramente la maggiore delle sorelle Kasuga, interrompendo per un istante la sua canzone, e usando quel breve momento per sgranchirsi un pò il braccio sinistro. "Un pò di attività all'aria aperta non può che fare bene... non sei d'accordo anche tu, sorellina Maori?"

La giovane miko chiuse gli occhi e annuì, sorridendo educatamente. Sapeva che probabilmente, ai pochi visitatori che erano lì in quel momento, stavano dando l'impressione di essere un pò all'antica... ma del resto, il Giappone è conosciuto per essere il paese in cui tradizione e modernità si intrecciano tanto strettamente, e a qualcuno - in questo caso particolare, la famiglia Kasuga - spettava pure il compito di far proseguire le prime! E poi, Maori trovava molto affascinante il suo compito di miko... anche perchè permetteva a lei e alle sue sorelle di fare qualcosa di utile per tutti. Qualcosa che andava ben oltre il semplice servizio turistico...

"Anche a me piace molto, Tsuzune-neesan... queste giornate di primavera ti danno davvero una sensazione di calma e serenità." affermò la ragazzina dai lunghi capelli neri, tenendo la scopa con entrambe le mani. "Adesso credo che qui posso fare da sola..."

"Tsuzune-neesan! Maori-neesan!" si sentirono chiamare all'improvviso da un paio di vocine che parlavano all'unisono. Due bambine praticamente identiche, senza dubbio gemelle, vestite allo stesso modo delle loro sorelle maggiori e con i capelli blu-verdini che fluivano lungo la schiena, ricadendo anche sulle spalle in due striscie ben pettinate, arrivarono all'improvviso dal cortile interno e si fermarono a riprendere un pò di fiato, prima di alzare lo sguardo verso le due sorelle maggiori. "Tsuzune-neesan, Maori-neesan, venite a vedere!" esclamò la prima indicando la strada da cui provenivano.

"E' successa una cosa incredibile! Davvero!" proseguì l'altra, eseguendo lo stesso gesto e completando la frase della gemella.

"Ma... Kouta-chan, Koito-chan!" esclamò Maori, con affettata severità. "Vi dico sempre che dovete mantenere un certo contegno nel tempio. Ci sono delle regole, dopotutto... e non è molto decoroso correre, per una miko..."

"E dai, sorellina, adesso non facciamola tanto lunga..." affermò Tsuzune, agitando la mano davanti a sè e facendo un sorrisetto. "Se Koito-chan e Kouta-chan sono venute di corsa, vuol dire che probabilmente avevano qualcosa di importante da dire! Allora, piccole, diteci pure... che cosa è successo di tanto incredibile?"

Tsuzune e Maori si aspettavano probabilmente che le due gemelline rispondessero qualcosa di semplice, una scoperta come un animaletto selvatico rimasto nel tempio, o un fiore strano e inusuale cresciuto nel giardino. Una di quelle cose che ai bambini sembra così meravigliosa e incredibile... e la risposta che invece le due sorelline diedero fu qualcosa di davvero allarmante!

"E' la statua di Otsuchi-sama!" esclamò Kouta, togliendosi una ciocca di capelli dagli occhi. "L'abbiamo vista muoversi!"

L'espressione tranquilla delle due sorelle maggiori lasciò immediatamente posto all'allarme. Quello che le due gemelle avevano detto, in effetti, era davvero allarmante... e Maori non poteva dare loro torto per essersi affrettate a comunicare loro quella notizia! "Cosa? Volete dire... che la statua di Otsuchi-sama si è mossa? L'ultima volta che questo è accaduto... è stato trecento anni fa, più o meno! E in quel caso... la confusione e la distruzione che si sarebbero potuti scatenare, sarebbero stati terribili! Se la Protettrice Millenaria non fosse intervenuta..." esclamò Tsuzune, stringendo il manico della scopa.

"Non posso crederci..." affermò Maori, guardando verso il terreno prima, e poi verso le sue sorelline. "Ascoltatemi, Kouta-chan, Koito-chan... cominciate a preparare il necessario per la divinazione, per favore? Dobbiamo iniziare a prendere dei provvedimenti... la situazione potrebbe essere già molto grave!"

"Subito, sorellona Maori!" esclamarono all'unisono le due ragazzine più piccole, facendo un cenno con la testa ed incamminandosi poi verso l'interno del santuario. Maori sospirò mentre osservava le sue sorelle più piccole che si allontanavano, chiedendosi cosa sarebbe successo in futuro.

"Otsuchi-sama..." pensò tra sè. "Di cosa vuole avvisarci questa volta? A quale rischio va incontro la nostra Terra?"

 

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"Hm? E questo che cos'era?" si chiese Lilica Felchenrow, facendo una figura ad otto sui suoi pattini tenendo le mani dietro la nuca, e poi fermandosi di botto vicino ad un ciliegio sul punto di fiorire, appoggiando la schiena sul grande tronco rugoso. La ragazzina bionda aveva percepito la stessa, peculiare sensazione che anche le sue amiche Heart e Saki avevano sentito... ma al contrario di loro, la sua reazione era stata molto più contenuta e tranquilla. Qualcosa a metà tra la curiosità e l'indifferenza, se una cosa del genere poteva esistere...

"Mah... per un attimo, mi è sembrato che fosse successo qualcosa... Hey, Tempestas, tu cosa ne dici? Era così, o sono io che la devo smettere con tutti quei dolcetti prima di andare a letto la sera?" si chiese, parlando a voce così bassa che lei stessa faceva fatica a sentire le sue stesse parole.

A risponderle, fu una strana voce sibilante che ricordava il vento che spirava tra gli alberi, in qualche modo modulato in modo da formare delle parole, e che le risuonava nella mente come una lontana eco. "Non ti è sembrato, Lilica-chan... il tuo sesto senso aveva ragione, quello che hai appena sentito è dovuto ad un breve varco che si è aperto tra il Giardino degli Elementi e il Giardino dell'Arcobaleno. E' un evento molto raro... e quando avviene, le creature di una dimensione si possono riversare nell'altra e viceversa. Come avrai capito, si tratta di un problema serio per tutti noi..."

"Mah... sarà, però da parte mia..." rispose Lilica, facendo un sorrisetto che scoprì un pò i suoi maliziosi canini appuntiti. "Da parte mia, penso che questo posto, tra non molto, diventerà molto più divertente! Creature del Giardino degli Elementi, dici? Wow, questo sì che darà una scossa a questo mortorio!". Con queste parole, la ragazzina bionda scattò a tutta velocità verso il punto da cui proveniva quella strana sensazione, i pattini in linea che quasi sollevavano le scintille per la velocità con cui si muovevano. "Reggetevi forte tutti quanti! La sottoscritta Lilica Felchenrow entra in scena... e non e ne andrà finchè non si sarà divertita abbastanza!"

Tempestas sospirò con l'aria di chi aveva già visto quella scena dozzine di volte. "Sigh... spero che ci andrà piano... non vorrei essere nei panni degli Elementali che si troverà davanti..."

 

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E nello stesso momento, seduta alla scrivania della sua camera, al piano di mezzo di un condominio in una zona residenziale di Ginza, Ioriko Yasuzumi levò istintivamente la testa dal libro che stava leggendo, le pagine illuminate dalla calda luce della lampada da tavolo. Chi avesse potuto essere presente in quel momento, si sarebbe accorto che la ragazzina occhialuta aveva sott'occhio un libro di occulto, le cui pagine erano alternativamente decorate con stelle a cinque punte, strane e complesse rune, e altri simboli magici in stile occidentale.

Tuttavia, quello che Ioriko aveva percepito in quel momento era qualcosa di più di un simbolo apparentemente insensato, o una serie di parole in greco o latino scritta su un foglio ingiallito... era qualcosa di più reale, di più tangibile... e al tempo stesso più misterioso, come se avesse sentito di colpo uno spruzzo di acqua gelida sul viso, e in quel momento se ne riscuotesse.

"Ah! E... e questo cosa... Cos'era questa strana sensazione che ho sentito?" si chiese la ragazzina con gli occhiali, in un misto di curiosità e paura. Le pareva quasi che, dal libro che stava leggendo, avesse potuto uscire qualcosa. Certo, era una supposizione priva di fondamento... ma per una tipa impressionabile come Ioriko, l'idea faceva abbastanza impressione.

Per un pò, la ragazzina continuò a guardarsi attorno, cercando di capire cosa potesse essere successo... e quando non vide niente attorno a sè, tirò un sospiro di sollievo, si rilassò, e riprese a leggere il suo libro. "Uff... meno male, era soltanto una mia impressione! Accidenti, ora riesco anche a farmi paura da sola... forse devo chiedere a Lilica-chan di smetterla di raccontarmi tutte quelle storie horror!"

 

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Il grifone continuava ad avanzare rabbiosamente, a testa alta, contro le ragazze che gli stavano davanti, schierate a muro nel tentativo di proteggere Hikari, Hikaru e le creature del Giardino della Luce. Del tutto indifferente, lo strano mostro ibrido, sbattè le ali una volta... e si fermò a pochi metri dalle ragazze, quasi avesse voluto avvertirle di non tentare nulla di strano. A Nagisa e Honoka, che erano più vicine ai suoi occhi azzurri che brillavano come zaffiri, sembrava che la creatura stesse dicendo loro che non avevano più scampo, e che sarebbero diventate la sua cena!

La campionessa di lacrosse e la studentessa modello arretrarono di un passo, probabilmente cercando di prendere tempo... ma era chiaro anche a loro che non stavano facendo che prolungare la snervante attesa. Non avevano nulla con cui opporsi all'animale mitologico... senza la possibilità di trasformarsi nelle Pretty Cure, loro due erano niente più che delle comuni studentesse liceali, e Hikari non ea più in grado di richiamare a sè il potere della luce, ora che era un'entità separata rispetto alla Regina.

Mepple e Mipple continuarono per qualche istante a guardare il grifone che si avvicinava famelico alle loro amiche del cuore... e la paura che provavano lasciò gradualmente il posto ad un sentimento di decisione. Dovevano proteggere Nagisa e Honoka, e impedire a quello strano essere di fare danni al Giardino dell'Arcobaleno... il che, ovviamente, poteva voler dire una sola cosa...

"Mipple..." affermò l'eroe del Giardino di Luce, voltandosi verso la sua fidanzatina. Non ci fu nessun altro scambio di parole. Mepple e Mipple si guardarono negli occhi, leggendo nel volto dell'altro la stessa determinazione a proteggere le ragazze che avevano fatto tanto per loro. E per farlo, l'unico modo era...

"E va bene, Mepple... mipo!" cinguettò la Principessa della Speranza. "Così sia!"

I due esserini si concentrarono per un attimo, prendendosi per mano... e sotto gli occhi stupiti di Hikari, Hikaru, Pollun e Lulun, si trasformarono in due scie di luce, una gialla e una rosa, che volarono verso le ragazze, atterrando nelle loro mani e trasformandosi nei dispositivi bianchi simili a cellulari che Nagisa e Honoka usavano portare con sè per celare la presenza dei due esserini nel loro mondo! Le due amiche per la pelle sobbalzarono, emettendo un breve grido di sorpresa quando sentirono il calore della luce nei palmi delle loro mani!

"M-Mepple!" esclamò Nagisa, mentre il grifone si ritirava con un gracchio di stupore simile al verso di un corvo. L'istante dopo, Mepple e Mipple erano nelle loro mani, trasformati nei loro 'cellulari'... e confermando alle ragazze che, con grande rammarico di tutti, era giunto il momento di trasformarsi di nuovo!

"Non ho idea da dove sia venuto questo scafandro volante, mepo!" esclamò Mepple, indicando il grifone con lo sguardo. "Ma... temo che l'unico modo di fermarlo sia quello di trasformarsi e combatterlo... anche se chiedervi di fare una cosa del genere non mi fa per niente piacere, mepo..."

Nagisa strinse i denti con un brivido, più di disappunto che di rabbia... e il grifone strinse gli occhi, emettendo un verso che ora ricordava molto il chiocciare di un gallo. Quasi l'animale mitologico volesse comunicare che si stava arrabbiando...

"Honoka, ascoltami, mipo..." affermò Mipple, chiaramente costernata. "So che... vi stiamo chiedendo molto, e che non abbiamo il diritto di fare una cosa del genere dopo tutto quello che avete fatto per noi... ma questa creatura viene da un altro mondo, e potrebbe essere estremamente pericolosa per chiunque abiti nel vostro, mipo! Honoka, amica mia... mi rendo conto che speravate di non dover più combattere, e lo stesso vale per noi..."

"Ma non abbiamo altra scelta, se vogliamo fermare questo animale... lo so, Mipple..." mormorò il piccolo genio, annuendo con espressione decisa. "Tranquilla, Mipple... non ce l'abbiamo con voi! Dobbiamo fare... quello che è necessario per proteggere la nostra Terra!"

Annuendo tra sè, Honoka si preparò ad attivare la trasformazione... e si voltò verso Nagisa, ancora in piedi al suo fianco. "Va bene, allora... io sono pronta! Nagisa, dobbiamo trasformarci di nuovo, se vogliamo fermare questo animale!" esclamò, per poi fermarsi un istante ad osservare l'espressione cupa della sua migliore amica. "N-Nagisa?"

Per un pò, la più sportiva delle Pretty Cure non disse nulla, e Mepple trattenne il fiato, temendo che volesse rifiutare...

"Quando abbiamo annientato Re Jyaku..." disse Nagisa, guardando davanti a sè. "Speravo che finalmente sarebbe finito tutto. Speravo che avrei potuto tornare ad essere una ragazza normale, che avrei potuto riprendere la vita di una volta... senza preoccuparmi di altri nemici che sarebbero potuti venire a turbare la pace..."

"Nagisa..." affermò con rammarico Mepple... ma, una volta di più, il maschiaccio lo colse di sorpresa, sfoderando un sorrisetto a mezza bocca! Il sorriso fermo, determinato, che il piccolo guerriero della luce era solito vedere sul volto della ragazza quando questa aveva preso una decisione!

"Ma immagino... di aver già rinunciato alla mia vita normale il giorno in cui io e Mepple ci siamo conosciuti. Io sono una Pretty Cure, e ho dei doveri ben precisi." proseguì. "E va bene, Honoka... visto che dobbiamo farlo, allora cerchiamo di darci da fare! Sei con me, giusto?"

Il viso di Honoka si illuminò, e il piccolo genio tese la mano alla sua migliore amica. "Certamente, Nagisa..."

"Grazie, Nagisa... sapevo di poter contare su di te, mepo!" esclamò Mepple, con un radioso sorriso di gratitudine.

Le mani delle due amiche si congiunsero... e prima di iniziare la trasformazione, Nagisa guardò verso Hikari, Hikaru e i cuccioli del Giardino di Luce, che restavano ad una certa distanza ad osservare con evidente timore. "Hikari! Tu porta al sicuro Hikaru, Pollun e Lulun! Noi pensiamo a questo cucciolotto!" esclamò, per poi gettare uno sguardo di sfida al grifone, che continuava a guardarle, non del tutto sicuro di quello che volevano fare. La ragazzina bionda, riscuotendosi dal suo stupore, annuì, e cominciò a guidare il fratellino e i due cuccioli verso un luogo in cui non rimanessero coinvolti nella battaglia, e in cui sfuggissero agli sguardi qualche passante.

"Va... va bene!" assentì la 'vita' della Regina di Luce. "Nagisa-san, Honoka-san... mi raccomando, state attente!"

"Fate del vostro meglio, popo!" si raccomandò Pollun.

"E tornate sane e salve, lulu lulu!" proseguì la piccola Lulun, stringendosi forte ad una delle lunghe orecchie di Pollun.

Le due ragazze annuirono con sicurezza, e rimasero a guardare mentre Hikari e i suoi compagni si allontanavano, per scomparire alla vista un istante dopo... poi, si girarono l'una verso l'altra e si scambiarono un cenno di assenso...

Con un semplice gesto del braccio, Nagisa e Honoka strisciarono le loro carte magiche negli appositi slot dei rispettivi 'cellulari', e alzarono poi la mano verso il cielo, esclamando in contemporanea la formula che dava inizio alla trasformazione!

"Dual Aurora Wave!"

Una colonna di luce iridata scaturì di colpo dal terreno attorno alle due ragazze, inghiottendole in un tripudio di effetti cromatici e cogliendo di sorpresa il grifone, che lanciò un acuto stridio e usò una delle sue zampe anteriori per coprirsi gli occhi! All'interno del vortice di colori, Nagisa e Honoka iniziarono a fluttuare senza peso, percorse dall'ormai familiare scarica di energia che sentivano ogni volta che si trasformavano nelle guerriere leggendarie... e i loro vestiti mutarono rapidamente, diventando le loro ormai consuete tenute da combattimento...

Dopo qualche secondo, gli effetti di luce cessarono, e Nagisa e Honoka atterrarono agilmente sul terreno, completamente cambiate rispetto a come erano prima! Ora erano di qualche centimetro più alte, e si sentivano anche molto più forti fisicamente, con dentro un'energia che non aspettava altro che di essere liberata!

Nagisa ora era quasi del tutto vestita di nero e rosa, una strana combinazione di colori apparentemente opposti che le dava un aspetto decisamente suggestivo: il suo top nero, simile ad un uniforme scolastica, si fermava allo stomaco, che veniva così lasciato scoperto, e aveva un grosso fiocco bianco-rosa legato all'altezza dello sterno, con un fermaglio a forma di cuore a tenerlo fermo, e presentava delle spalliere anch'esse nere, con il bordo orlato di fine seta rosa. Anche la gonna che portava era nera, fissata in vita con una cintura rosa dalla fibbia dorata a forma di cuore, e sotto di essa si vedevano di sfuggita un paio di pantaloncini neri aderenti, che bene si addicevano al carattere sportivo di Nagisa. La Cure nera indossava degli scaldamuscoli neri sugli avambracci e sui polpacci, anch'essi decorati con dei gioielli simili a cuori rosa, dei guanti neri che lasciavano scoperte le dita delle mani, e delle scarpe rosse scure, senza lacci, portava un paio di orecchini dorati sui lobi delle orecchie, e i suoi capelli erano un attimo più lunghi, pettinati in una frangetta che le dava un aspetto molto più ordinato dell'arruffato caschetto biondo-rossiccio in cui di solito li portava. Infine, il cellulare in cui Mepple si era trasformato era appeso al fianco destro...

Honoka era vestita in manera simile... eppure, per certi elementi, completamente diversa! Il suo vestito era bianco, un bianco talmente puro e splendente da diventare addirittura azzurrino in certi punti, ed era intero, ricoprendo completamente il corpo della ragazza senza far vedere molta pelle. La gonna era decisamente più lunga, con il bordo decorato da una striscia di elegante stoffa azzurra che pareva risplendere di luce propria, mentre il fiocco legato sul davanti era bianco, fissato con una fibbia azzurra, anch'essa a cuore, e indossava degli scaldamuscoli bianchi sulle braccia e sulle gambe, decorati con dei cuori azzurri sulle ginocchia e sul dorso delle mani. Le sue scarpe erano simili come forma a quelle di Nagisa, ma erano bianche... e i suoi capelli blu notte erano legati in una folta, elegante coda tramite una striscia di stoffa bianco-azzurrina, fissata in un grande fiocco. Portava degli orecchini bianchi, e il cellulare-Mepple appeso alla vita sul fianco sinistro...

Con una spettacolare evoluzione, le due amiche atterrarono sull'asfalto davanti al grifone, e si esibirono nella loro presentazione!

"Emissaria della Luce, Cure Black!" esclamò Nagisa.

"Emissaria della Luce, Cure White!" fece eco Honoka.

"Noi due siamo... le Pretty Cure!" esclamarono in contemporanea, mettendosi in posa, prima che Cure White puntasse un indice contro il grifone!

"Servitori del potere oscuro!"

Cure Black concluse il tutto imitando il gesto dell'amica. "Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"

Per un istante, le ragazze rimasero in posizione, con gli indici puntati verso l'animale mitologico saltato fuori dal nulla, che continuava a guardarle stupito... poi, le due ragazze rovinarono la tensione drammatica della situazione voltandosi l'una verso l'altra e sorridendo goffamente! "Heheheee... certo che dà un pò di nostalgia, trasfomarsi dopo tanto tempo e ripetere la nostra presentazione! Sono passati solo pochi mesi, e mi sembra già di non farlo più da una vita!" esclamò Cure Black.

"E' vero..." replicò Cure White... per poi essere richiamata alla situazione attuale da un acuto stridio di rabbia, quasi il grifone si sentisse dimenticato e volesse ricordare alle due eroine che dovevano prima pensare a lui! "Però... adesso abbiamo una questione un pò più urgente da sbrigare!"

"Puoi dirlo forte!" rispose Cure Black, mettendosi in posizione di guardia. "Okay, pennuto da strapazzo, fatti sotto! Nessuno viene sulla nostra Terra a fare quello che vuole senza risponderne a noi!"

Il grifone chiocciò inferocito, e si acquattò sul terreno, iniziando a camminare attorno alle ragazze per attaccarle non appena avessero abbassato la guardia...

 

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Era un momento di grande tensione per Saki, Mai... e anche per i due animaletti di nome Flappy e Choppy che erano piombati loro addosso dai rami dell'Albero del Cielo. Davanti ai loro occhi, quasi dal nulla, era comparso all'improvviso quello strano, minaccioso essere di nome Karehan, che in quel momento stava avanzando verso di loro, il suo aspetto selvaggio magnificato dalla sua altezza e dalla sua impressionante muscolatura. Le due ragazze, che ora cominciavano ad essere davvero spaventate - per quando la spavalda Saki Hyuuga cercasse di non darlo a vedere - vedevano la creatura misteriosa avvicinarsi, i muscoli che guizzavano agili sotto il suo vestito intero di foglie secche, gli occhi gialli e senza pupille che scintillavano di un feroce desiderio omicida. Non solo, ma la strana aura che circondava il suo corpo, un'energia fredda e crudele che sembrava nemica di ogni forma di vita, lasciava pochi dubbi sul fatto che quell'essere spaventoso provenisse dal luogo che Flappy e Choppy avevano chiamato "L'Impero del Male di Dark Fall"!

Karehan avanzò ancora di qualche passo, lasciando dietro di sè impronte circondate da erba rinsecchita e avvizzita... poi, ignorando del tutto le due ragazze, guardò verso Flappy e Choppy. Mentre l'esserino azzurro cercava in qualche modo di mostrarsi coraggioso, tenendo i pugni alzati davanti a sè, Choppy sembrava davvero spaventata, e teneva persino le lunghe orecchie attaccate al corpo, quasi volesse cercare disperatamente di coprirsi.

"Ma bene... a quanto vedo, oggi è la mia giornata fortunata!" esclamò Karehan, fissando Flappy e Choppy con espressione da predatore. Aveva una voce stentorea, distintamente fredda e crudele... e sembrava quasi un falco pronto a scendere in picchiata, e ghermire i due esserini indifesi nei suoi artigli. "Lord Akudaikahn sarà molto soddisfatto, quando mi presenterò da lui con i fuggitivi del Giardino delle Sorgenti, e l'ubicazione della Sorgente del Sole!"

"Che cosa...? Lord Akudaikahn?" mormorò Mai, ricordando il nome che i due animaletti avevano menzionato. "Tu... sei uno dei suoi uomini, non è vero?"

Se Karehan aveva sentito la domanda, comunque non degnò la ragazzina neanche di uno sguardo. Evidentemente, dal suo punto di vista, due esseri umani erano del tutto trascurabili... e la sua attenzione era tutta rivolta ai due esserini del Giardino delle Sorgenti. "Bene... ora, mi dite dove si trova la Sorgente del Sole con le buone, o devo ricorrere a dei metodi un pò più... come dire... convincenti?" chiese, anche se più che una domanda sembrava un ordine.

"Scordatelo! Noi non ti diremo niente, lapi!" gli rispose coraggiosamente Flappy. "Primo perchè non ne sappiamo nulla, e secondo, perchè anche se lo sapessimo, non aiuteremmo mai un essere malvagio come te e il tuo padrone! Lapi!"

L'espressione di Karehan non cambiò molto... tranne che per il fatto che l'angolo della sua bocca si sollevò di qualche grado, accennando ad un ghigno malefico. "Huh... ma guarda un pò, esserini così piccoli che vogliono tentare di opporsi a me... e all'infinito potere di Dark Fall!" esclamò, con sprezzante divertimento. "I vostri assurdi tentativi di resistenza sono divertenti, ma non sono certo qui per assistere ad uno spettacolo comico. Quindi, adesso voi mi date una risposta che io reputi più soddisfacente, altrimenti... lascio spazio alla vostra immaginazione, per quanto riguarda le conseguenze!"

"Aspettate un momento! Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo, qui?" esclamò Saki di punto in bianco. Evidentemente, la tensione doveva averla resa più audace, visto che, senza stare tanto a pensarci su, aveva fatto un passo in avanti, quasi volesse sfidare l'essere malvagio vestito di foglie. "Cosa sarebbe questa Sorgente del Sole di cui parlate? Chi è Lord Akudaikahn? E cosa volete... voi di Dark Fall da Flappy e Choppy? In ogni caso, non ti permetterò di fare loro del male, grosso prepotente! Mi sono sempre stati antipatici, i bulli come te!"

Flappy voltò lo sguardo verso la ragazza dai capelli aranciati, con espressione grata e quasi commossa. Per quanto non si conoscessero che da qualche minuto, Saki era stata pronta a difenderlo senza esitare... quello era un segno distintivo della nobiltà d'animo delle leggendarie guerriere!

"Saki..." mormorò Mai, per poi prendere fiato e farsi avanti a sua volta. "Saki ha ragione! Perchè minacci Flappy e Choppy? Non provi neanche un pò di vergogna a prendertela con chi non può difendersi?"

Choppy guardò Mai con la stessa espressione riconoscente di Flappy... ma Karehan sembrò più irritato che altro dal discorso delle due ragazze, e reagì alzando un braccio e muovendolo in un arco davanti a sè, con rapidità tale che Saki e Mai non riuscirono quasi a seguire il movimento! Un colpo di vento gelido, violentissimo, investì le due ragazze una frazione di secondo dopo, con una tale foga che Saki e Mai vennero sollevate da terra e scagliate, con un grido di paura e sorpresa, sul tappeto erboso dietro di loro, dove rotolarono per un breve tratto prima di fermarsi stordite.

"No! Saki, Mai!" esclamò Flappy.

"Stupide ragazzine... non vi ha mai insegnato nessuno a non impicciarvi degli affari degli altri?" tuonò Karehan, guardando le due che iniziavano a rialzarsi, macchiate di erba e polvere, come fossero state due formiche da schiacciare. "Ed ora, voi del Giardino delle Sorgenti... torniamo al nostro discorso! Mi dite dove si trova la Sorgente del Sole, ora che vi ho dato un assaggio dei miei poteri... o devo ricorrere agli stessi metodi che ho usato sulle vostre amiche?"

"Ti abbiamo detto che non ne sappiamo niente, chopi!" esclamò Choppy. "Noi siamo venuti qui per cercare le Pretty Cure, le leggendarie guerriere... e non sappiamo dove si trova la Sorgente del Sole, chopi!"

"Choppy..." mormorò Mai. Anche se l'aveva conosciuta solo da poco tempo, si stava già affezionando alla creaturina del Giardino delle Sorgenti, e non poteva stare là a guardare mentre Karehan minacciava lei e il suo amico.

Karehan voltò la testa quel tanto che bastava per guardare Saki e Mai, che si erano appena rialzata. "Huh... e quelle due mocciose sarebbero le famose Pretty Cure? Assurdo! Non sono assolutamente niente in confronto a me... e sperate che possano salvare il vostro ridicolo Giardino? Che idiozia!" affermò spocchiosamente. "Sono così deboli che potrei distruggerle in un attimo, con un solo gesto della mano..."

Mentre Saki e Mai si fermavano spaventate, e il crudele individuo si voltava verso di loro con studiata lentezza e crudeltà... Flappy e Choppy, tutt'a un tratto, si trasformarono di nuovo nelle sferette di luce che Saki e Mai si erano viste cadere addosso dall'alto, e sfrecciarono verso il guerriero di Dark Fall a tutta velocità, cercando di distrarlo. Ma il loro eroico tentativo ebbe lo stesso effetto che tentare di abbattere un carro armato con una fionda. Karehan si girò di nuovo con uno scatto quasi felino, e afferrò le sferette di luce tra le dita, come se fossero stati due giocattolini da schiacciare. Le due ragazze spalancarono gli occhi di fronte ad una tale crudeltà... soprattutto quando Karehan iniziò attivamente a stringere, mozzando loro il respiro!

"Volete proprio fare i duri con me? Vi accontento subito, miserabili creaturine!" esclamò il demone di Dark Fall. Soppesò Flappy e Choppy tra le mani per un attimo, poi li scagliò con brutale violenza contro il terreno, dove atterrarono con un breve grido di dolore e un impressionante schianto che sollevò una nuvola di polvere in aria! Saki spalancò gli occhi per l'orrore... e Mai, per un attimo, fu costretta a volgere lo sguardo altrove...

Poi, quando la polvere si fu un pò diradata, le due ragazze corsero verso il piccolo cratere che Karehan aveva creato nel terreno vicino al grande albero, e vi si chinarono sopra per vedere come stavano i due simpatici esserini. Entrambi sembravano storditi e piuttosto suonati, ed erano coperti di polvere... ma nonostante il dolore, cercavano comunque di rialzarsi e proteggere le due ragazze da quell'essere spregevole che continuava ad avvicinarsi a grandi passi.

"Ed ora mi direte dov'è la Sorgente del Sole, volenti o nolenti." affermò Karehan. "O la prossima volta non sarò così clemente..."

Saki sentì il sangue andarle alla testa. Con quale coraggio quel diabolico individuo poteva trattare così delle creature così piccole ed indifese? Come faceva a non provare neanche un pò di vergogna? L'idea che Karehan potesse continuare a prendersela con Flappy e Choppy per una cosa che loro stessi non sapevano le faceva ribollire il sangue...

"Hey, Flappy!" esclamò la campionessa di softball, chinandosi sull'esserino azzurro e raccogliendolo tra le mani con estrema attenzione, come se stesse prendendo in braccio un gattino indifeso. Sentendo il tocco gentile delle mani di Saki, Flappy sembrò riprendersi un pò, e riaprì gli occhi scuotendo la testa per liberarsi delle vertigini. Nello stesso momento, anche Mai stava facendo la stessa cosa con Choppy, accarezzandole la testa con un indice. "Flappy, stai bene, vero? Dì qualcosa!"

"Uuuugh..." mormorò Flappy, finalmente rialzandosi. "Saki, Mai... voi non dovreste restare qui! Siete... siete le Pretty Cure, dovete sopravvivere, lapi! Se... se moriste, non ci sarebbe più nessuno a..."

"Non diciamo sciocchezze!" esclamò la ragazzina dai capelli aranciati. "Non vi lasceremo in balia di questa canaglia!"

"Choppy, ascoltami..." mormorò Mai, rivolta alla piccola creatura rosa che si era appena rialzata, e che adesso lei teneva affettuosamente nei palmi delle mani. "Io... non so molto di questa storia del Giardino delle Sorgenti, della Sorgente del Sole, e delle Pretty Cure... però, se posso in qualche modo evitare che questo individuo vi faccia del male... io sono pronta a fare qualsiasi cosa! Dimmi soltanto... cosa devo fare!"

"Lo stesso vale per me, Flappy!" esclamò Saki. "Anche se ancora non ci capisco molto... sono pronta a fare il possibile!"

"Saki... Mai..." mormorò Choppy, con un tono di stupore... poi, con un breve sorriso, si voltò verso Flappy, che la rassicurò con un cenno del capo.

"E va bene, lapi!" esclamò il folletto azzurrino. "Allora, tenetevi forte! Lapiiii!"

Flappy si concentrò per un brevissimo istante, come fece anche Choppy... e i gioielli simili a perle che portavano al collo si illuminarono brevemente, cogliendo di sorpresa sia le due ragazze che Karehan, che fece un passo indietro con un grugnito di disappunto. Mai e Saki sentirono per qualche secondo un confortante calore nei palmi delle loro mani, e percepirono qualcosa di simile a piccoli pezzi di carta che appariva su di essi, mentre i due animaletti del Giardino delle Sorgenti cambiavano forma... e quando la luce si smorzò, le ragazze si ritrovarono con tra le mani una sorta di stranissimo cellulare bianco dai bordi rotondi, impreziosito da delle decorazioni floreali e orlato di azzurro per Saki e di rosa per Mai... che si aprì di scatto, rivelando i volti di Flappy e Choppy là dove doveva esserci lo schermo! E la sensazione di avere dei pezzi di carta tra le mani derivava proprio dal fatto che, vicino a quei piccoli cellulari, si trovavano dei piccoli cartoncini a forma di diamante, dal bordo rosato, su ognuno dei quali erano incisi degli strani disegni...

"Un... un telefono cellulare?" si chiese Saki ad occhi sgranati. Questa era una rivelazione abbastanza anticlimatica, considerata la situazione... "Ma... ma come avete fatto a..."

"Noi siamo gli Spiriti del Cielo e della Terra, chopi..." spiegò Choppy, senza perdere la sua espressione quasi serafica, mentre davanti a loro Karehan grugniva di rabbia. "Uno dei nostri poteri è quello di trasformarci in qualunque oggetto del periodo storico che visitiamo, chopi! E questi... cellulari vi serviranno a trasformarvi e a diventare le Pretty Cure! Chopi!"

"Non dovete fare altro che inserire le prime due Diamond Cards, lapi! Quelle che avete in mano!" precisò Flappy. "Il resto verrà da solo! Forza, ragazze, non c'è più tempo da perdere! Quel tizio, là davanti a voi, non aspetterà che voi vi riprendiate dalla sorpresa! Lapi!"

Saki e Mai guardarono rapidamente davanti a sè, verso Karehan che continuava ad avanzare furiosamente, rinsecchendo l'erba ovunque poggiasse i piedi. Poi, le ragazze guardarono di nuovo i dispositivi di trasformazione in cui Flappy e choppy si erano trasformati... e infine si guardarono negli occhi, facendosi la stesa, silenziosa domanda. Alla quale risposero con un cenno affermativo, dato in contemporanea! Era vero, si erano trovate invischiate in quella strana storia senza avere il tempo di capire cosa stesse accadendo... ma se volevano proteggere Flappy e Choppy, e sopravvivere abbastanza a lungo da sbrogliare quell'intricata matassa, dovevano tentare quell'impresa apparentemente folle!

"Sei pronta?" mormorò la piccola artista, con già le Diamond Cards di cui aveva parlato Choppy tra le dita.

La sua nuova amica, a sua volta, alzò le sue Diamond Cards. "Sì! Andiamo!"

Quello che accadde dopo, Saki e Mai lo videro quasi come se fossero spettatrici esterne. Con rapidità, le due ragazze inserirono le due Diamond Cards in uno scomparto apposito, posto in cima ai loro cellulari... E attivarono, per la prima volta, la loro trasformazione!

"Dual Spiritual Power!"

Le due ragazze disegnarono un semicerchio in aria con i loro 'nuovi cellulari', tracciando una scia di stelline luccicanti con il movimento del braccio... e immediatamente dopo, una sfera di energia iridata si sprigionò dagli apparecchi e avvolse le due ragazze, cogliendo di sorpresa Karehan, che fu costretto ad indietreggiare con un verso di disappunto. La sfera iridescente si sollevò in aria, portando con sè le due ragazze... e un istante dopo, si infranse in una nube di scintille luminose, facendo uscire Saki e Mai avvolte in un paio di bozzoli di luce! Le due nuove amiche si stavano ancora tenendo per mano, mentre fluttuavano verso il terreno e nuovi vestiti apparivano per magia sui loro corpi, sostituendo quelli che avevano addosso!

"Un fiore sboccia sulla terra!" esclamò Saki. Sul suo corpo stava già apparendo un elegante vestito di sgargianti coloro rossi e gialli...

"Le ali si aprono nel cielo!" proseguì Mai, il cui vestito da Pretty Cure, già da quel poco che si vedeva, sembrava essere bianco e azzurrino come quello di Cure White. Ancora per un pò, la trasformazione, andò avanti... e quando Saki e Mai atterrarono di fronte ad uno sbalordito Karehan, il loro aspetto era completamente diverso rispetto a quando erano arrivate!

I capelli di Saki si erano fatti più folti, più lunghi e più splendenti, con delle frangettine sulla fronte e un diadema dorato, decorato con una gemma rossa, che li teneva fermi dietro la testa. Il suo vestito dagli ampi risvolti era rosso fucsia, un rosso così sgargiante da sembrare risplendere di luce propria, completo di una corta gonna dello stesso colore, e accentuato da dei merletti gialli frastagliati e zigzaganti attorno al colletto, oltre che delle striscie di stoffa gialla ad ornarle la gonna. Indossava un paio di spalliere ornate con un orlo giallo che dava l'impressione dei petali di un fiore, degli scaldamuscoli rosa sgargiante sulle braccia e sulle gambe, con una gemma rossa intagliata come un fiore stilizzato sopra i dorsi delle mani e le ginocchia, dei guanti da combattimento che lasciavano scoperte le dita e le sue scarpe erano di colore rosso scuro... ma forse, gli elementi più visibili erano il grande fiocco rosa che portava sul colletto, e la cintura gialla con la fibbia rosa a forma di cuore legata in vita. Saki, o la guerriera nella quale si era trasformata, puntò il palmo della mano davanti a sè, e un grande girasole apparve dietro di lei, quasi a coronare la sua trasformazione!

"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!" si presentò.

Mai, a sua volta, aveva un aspetto molto più elegante e sgargiante. Il suo vestito, che ricordava un pò un abito da sposa, era bianco e azzurro, con una gonna un pò più lunga di quella di Cure Bloom... ma per il resto, assomigliava abbastanza a quello della sua nuova amica: la cintura azzurra era meno visibile di quella di Saki, e non indossava i guanti da combattimento... inoltre, le gemme incastonate sulle ginocchiere e sulla parte finale degli scaldamuscoli delle braccia erano azzurre splendenti, come il cielo sereno, e a forma di farfalla. I capelli viola di Mai erano diventati molto più lunghi, e una fascia di stoffa bianca, legata in un fiocco tenuto fermo da una spilla azzurra, li teneva legati in una folta ed elegante coda. Mettendosi di profilo, Mai puntò un braccio verso l'alto e uno verso il terreno, tenendo le mani aperte come ali... e al tempo stesso, una grande ala bianca e piumata apparve dietro di lei!

"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!" annunciò a sua volta.

Le due ragazze si misero infine schiena contro schiena, e si misero in posizione di combattimento! "Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!" esclamò Cure Egret, risultando quasi minacciosa se non fosse stato per il suo aspetto angelico e puntando un indice contro Karehan.

"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!" concluse Cure Bloom, completando la trasformazione.

Per qualche secondo, le due nuove Pretty Cure restarono ferme al loro posto, con gli indici puntati verso Karehan, che le guardava sbalordito e infuriato... poi, quasi si fossero svegliate da una trance, si guardarono confuse, chiedendosi da dove venissero quegli strani vestiti che indossavano, e cosa stessero facendo messe così!

"Aaaargh! A-Aspettate un momento! Da quando mi metto a dire delle cose così strane?" esclamò, per poi guardare negli occhi l'altrettanto confusa Cure Egret, forse in cerca di una risposta...

"Non chiederlo a me... anch'io mi sono messa a dire le prime cose che mi venivano in mente!" rispose con evidente imbarazzo.

A non divertirsi per niente era, logicamente, Karehan... la cui rabbia raggiunse il culmine nel momento in cui le due ragazze smisero di farsi domande sulla loro trasformazione, e si misero in guardia, affrontandolo con coraggio! "Beh, penseremo dopo a queste cose!" esclamò Cure Bloom. "Ora dobbiamo pensare a difendere Flappy e Choppy... uh, a proposito, dove sono finiti?"

"Proprio qui! Lapi!" esclamò la voce soffocata dell'esserino del Giardino delle Sorgenti... e Saki e Mai abbassarono lo sguardo verso le loro cinture, accorgendosi solo in quel momento che i loro cellulari erano appesi lì, e si muovevano quasi a saltelli, in accordo con la voce degli strani animaletti. "Ce l'avete fatta! Vi siete trasformate, come immaginavamo! Lapi!"

"Siete grandi, chopi! Eravamo sicuri che voi foste le leggendarie Pretty Cure! Chopi!" fece eco Choppy.

"Tsk..." grugnì Karehan, iniziando a fiutare che le cose non stavano andando per il verso giusto. "E così... voi due siete davvero le leggendarie Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, eh? Beh, poco male... due ragazzine inesperte come voi non potranno fermare l'infinito potere dell'Impero di Dark Fall!"

Con queste parole, Karehan alzò un braccio in aria e aprì la mano... evocando una cappa di minacciosa oscurità che oscurò il cielo come una coltre di nebbia nera.

"Vieni a me, Uzaina!" ringhiò il guerriero di Dark Fall, e l'oscurità scese con un ululato mostruoso...

 

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Il grifone continuò a muoversi in cerchio attorno a Cure Black e Cure White, continuando ad emettere, di tanto in tanto, un sommesso stridio di fame rabbiosa, mentre le sue grandi ali si muovevano con maestosa lentezza, come due vele piumate dietro la sua schiena. Le due amiche per la pelle restavano in guardia, osservando i movimenti dell'animale mitologico per cogliere anche il minimo cenno che sarebbe partito all'attacco... e nello stesso tempo, cercando un punto debole in quel muscoloso corpo felino che sembrava creato apposta per combattere! Sentivano i suoi artigli grattare il terreno polveroso, i suoi potenti muscoli spezzare i rametti dei cespugli circostanti man mano che si spostava... e un malcelato nervosismo strisciava nei loro cuori... nervosismo per il fatto che era da un pò di tempo che non combattevano, ed temevano che la loro abilità si fosse arrugginita.

Ma... sapevano che non potevano restare a preoccuparsene. Quello che dovevano fare ora, era impedire a quella strana bestia di vagare libera per il Giardino dell'Arcobaleno! Chissà quali avrebbero potuto essere le conseguenze se un essere proveniente da un altro mondo fosse stato libero di fare quello che voleva... e poi, se fino ad ora erano riuscite a respingere Zakenna di tutti i tipi, demoni e streghe... perchè non dovevano essere in grado di fare la stessa cosa con quel grifone? In fondo, per quanto impressionante fosse il suo aspetto, non poteva essere più potente di un Evil Seed...

"Black..." mormorò Cure White, avvicinandosi alla sua migliore amica. "Lasciamo che sia lui a fare la prima mossa, in modo da renderci conto di cosa può fare... e poi contrattacchiamo!"

"Ricevuto, White..." rispose Cure Black...

E proprio in quel momento, evidentemente credendo che le due ragazze si fossero distratte, il grifone si piegò sulle zampe anteriori e scattò in avanti come un fulmine! Le Pretty Cure videro le sue zampe scattare in avanti, ed estrarre una serie di artigli affilati come rasoi che brillavano alla luce del sole... ma erano troppo esperte per farsi cogliere impreparate da un attacco così diretto e brutale, e si scansarono in tempo. La zampa del grifone fendette l'aria al loro fianco, e le due paladine della giustizia sentirono dietro a quelle unghie ricurve una forza terrificante... ma non si fecero intimorire, e Nagisa per prima rispose all'attacco! Con un grido di battaglia, la Cure nera strinse il pugno destro e sferrò un diretto micidiale nelle costole del gigantesco animale mitologico, che strillò per l'improvviso dolore e venne scagliato di lato, finendo a terra tra due baffi di polvere! Si rialzò un attimo dopo, agitando le sue magnifiche ali e cercando di prendere quota... ma Cure White non gli permise di farlo, e dopo aver spiccato un agile balzo, ridiscese in picchiata su di lui, tendendo una gamba in avanti e piroettando su sè stessa. Il grifone venne raggiunto da un calcio sullo sterno, e barcollò nuovamente, mentre la Cure bianca faceva un salto mortale all'indietro e atterrava vicino alla sua compagna di mille avventure.

Le ragazze si guardarono per un attimo e annuirono allegramente, vedendo che il combattimento era iniziato bene e che la loro abilità non era venuta meno con il tempo... ma il grifone le richiamò all'ordine con un altro acuto strillo, prima di spiccare il volo con un unico colpo d'ali!

"Accidenti... ne ha di forza, in quelle ali, per alzarsi così rapidamente!" commentò Cure White mentre si rimetteva in guardia. "Credo che non sarà tanto facile tenere il passo con lui..."

"E' quello che vedremo!" rispose Cure Black, determinata come al solito. "Avanti, pennuto! Fatti sotto, che aspetti? Io sono qui!"

Il grifone non se lo fece ripetere... e si gettò in picchiata contro la Cure nera, che lo aspettava a piè fermo, decisa a schivare l'attacco all'ultimo momento e a colpirlo come aveva fatto prima. Ma questa volta, l'invasore fece una cosa che le due ragazze non si erano aspettate: anzichè gettarsi direttamente contro di loro, la bestia aumentò la velocità fino a diventare una sorta di proiettile armato di becco e artigli... e quando Cure Black era ormai pronta a scattare di lato per evitarlo, il grifone si sollevò nuovamente in volo, creando una poderosa folata di vento che si abbattè sulle due ragazze con la violenza di un'onda oceanica! Le Pretty Cure gridarono per la sorpresa, e la forza immane del vento le fece cadere entrambe sulla schiena, mentre il grifone saliva di nuovo di quota, e preparava un altro assalto. Con straordinario tempismo, Cure Black e Cure White si alzarono con un colpo di reni, e si misero di nuovo in guardia... ma il grifone, prevedendo la loro mossa, iniziò a volteggiare sopra le loro teste, descrivendo dei cerchi nell'aria e ritardando il suo assalto.

"Sta cercando di tenerci sulle spine..." affermò Cure White, tenendo costantemente d'occhio il grifone mentre il vento che si era scatenato le scompigliava i lunghi capelli blu. "Rimane in aria, e ritarda il suo attacco, in modo da non rendersi prevedibile. E' decisamente più intelligente di qualsiasi Zakenna abbiamo affrontato finora..."

"Già... se non altro, un pò di tattica la usa..." commentò con un certo fastidio Cure Black. "Comunque, dobbiamo cercare di sbarazzarcene in fretta, prima che accada qualcosa... o qualcuno si accorga di questa battaglia!"

Cure White annuì. Quello era un fattore con cui non erano abituate ad avere a che fare, e costituiva una minaccia in più... "Anche questo è vero... Quando combattevamo gli Zakenna, era come se il resto del mondo si fermasse intanto che lo scontro andava avanti, e riprendesse a scorrere quando vincevamo. Ma questa volta non è così... se non lo eliminiamo in fretta, si scatenerà il pandemonio qua attorno!"

"Eccolo! Sta scendendo, mepo!" esclamò Mepple dalla tasca di Cure Black... e immediatamente, le due guerriere si misero in guardia. La bestia stridette di nuovo ed eseguì un'altra, spettacolare picchiata, tendendo i suoi artigli da aquila contro le Pretty Cure e tenendo le ali spalancate in modo da rallentare almeno un pò la sua caduta. Cure Black e Cure White attesero, cercando di indovinare quale sarebbe stata la sua prossima mossa...

E quando il grifone fu sceso ad una certa altitudine, le due ragazze scattarono una da una parte e una dall'altra, in modo da confondere il predatore alato! Cure Black scattò in avanti e si portò esattamente sotto l'enorme corpo della bestia mitologica... mentre Cure White eseguì uno spettacolare salto che la portò sopra il grifone, e scese giù con un altro calcio volante, centrando la bestia alata sulla schiena per poi balzare via prima che questa potesse contrattaccare! Eseguì uno spettacolare volteggio a mezz'aria e puntò i piedi contro il tronco di un albero vicino, per poi darsi di nuovo lo slancio verso il nemico, colpendolo con un altro calcio mentre questo cercava di riprendere quota! Nello stesso istante, Cure Black spiccò un salto altissimo, ed estese un pugno contro il grifone, cercando di colpirlo al ventre...

Ma la bestia non si fece cogliere di sorpresa, e usò le sue zampe per afferrare la Cure nera, mentre con un rapido colpo d'ala sbatteva via Cure White, facendola atterrare tra i cespugli con un breve grido di dolore! Per un pelo, Cure Black riuscì ad evitare di essere ferita dagli artigli ricurvi simili a pugnali... ma si ritrovò comunque bloccata nella sua presa micidiale!

"Aaaaargh!" esclamò con un grido di rabbia. "Hey, lasciami andare, scafandro volante! Non sono cibo per uccellacci! Grrrr... E mollami! Mollami, ho detto!"

Cure Black fece appello a tutte le sue forze, e spinse con entrambe le braccia per costringere il grifone a mollare la presa letale. Per un pò, la ragazza rimase bloccata... ma finalmente, la sua forza sovrumana ebbe la meglio, e il grifone fu costretto ad allentare la presa quel tanto che bastò a Cure Black per liberare un braccio e afferrarsi salda alla pelliccia dell'animale mitologico! Con un altro, piccolo sforzo, Cure Black si aggrappò anche con l'altra mano e iniziò a scalare letteralmente la zampa del grifone, raggiungendo la sua schiena nonostante la bestia si agitasse freneticamente per buttarla giù... e nello stesso momento, Cure White si riprese e tornò all'attacco, balzando verso la groppa dell'invasore!

Con uno strillo indignato, il grifone si inclinò da una parte, cercando di nuovo di far perdere l'equilibrio a Cure Black... ma la guerriera si resse saldamente e, nonostante lo sballottamento, riuscì a restare aggrappata alla schiena dell'essere, mentre Cure White lo raggiungeva e lo colpiva con un micidiale doppio calcio volante! Il grifone stridette di nuovo, e fu costretto a riprendere l'assetto di volo più stabile che aveva prima... il che permise a Cure Black di raggiungere la testa del mostro, mentre la sua compagna volteggiava abilmente in aria e si aggrappava al ramo di un albero vicino, frenando la propria caduta con un paio di acrobazie degne di una stella del circo.

"Grazie, White! Ora ci penso io!" ringraziò Cure Black... poi, con un grido di battaglia, si inginocchiò sulla nuca del grifone, congiunse le mani sopra la testa... e le abbattè con forza sulla testa del mostro, sferrandogli uno spettacolare colpo! Con un grido strozzato, il grifone perse improvvisamente quota e pprecipitò, andandosi a schiantare contro il tronco di un albero per poi scivolare a terra stordito... e Cure Black scese dalla sua groppa con un balzo acrobatico, nello stesso momento in cui anche Cure White toccava di nuovo terra.

"Ottimo lavoro di squadra, Black!" si complimentò White raggiungendo la sua amica. Dopo aver ricevuto da Cure Black il segno dell'okay, la Cure bianca si voltò verso l'avversario finito a terra... e lo vide rialzarsi a fatica, evidentemente stordito e con le ali raccolte contro il corpo. Era evidente che il grifone stava perdendo le forze... "Che dici... credi che sia il momento?"

"Hmm..." rispose Black, osservando il mostro mitologico che cercava di rimettersi in piedi. "Sì, direi che adesso è cotto a puntino!"

Le Pretty Cure si prepararono al colpo di grazia, tenendosi di nuovo per mano, e ripetendo la sequenza che erano ormai solite fare al momento di distruggere uno Zakenna...

"Black Thunder!" esclamò Cure Black, puntando una mano davanti a sè.

"White Thunder!" continuò Cure White, un braccio sollevato in aria. Un paio di scariche elettriche, una nera e una bianca, scesero giù dal cielo e raggiunsero le mani delle due guerriere, i cui corpi iniziarono a risplendere di tutti i colori dell'iride! Una scarica elettrica di due colori le circondò e creò una sorta di aura attorno a loro, mentre si concentravano per sferrare il loro attacco finale...

"Le anime splendenti delle Pretty Cure..." esclamò Cure White.

"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!" fece eco Black... poi, entrambe le ragazze puntarono le mani davanti a sè, ed esclamarono in contemporanea il nome del loro attacco combinato!

"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"

Ognuna delle due strinse a pugno la mano libera, creando una scarica elettrica attorno ad esso per un istante... poi, con tutta la forza di cui erano capaci, portarono le mani in avanti... e spararono un enorme fascio di risplendente energia bianca e nera, che volò verso il grifone con potenza inaudita, e lo travolse in pieno mentre questo cercava di librarsi di nuovo in volo! Il grifone lanciò un ultimo, acuto strillo... e finalmente, il suo corpo si dissolse in una pioggia di luci colorate che turbinarono verso l'alto e si dispersero nel cielo mentre la luminosità del Marble Screw svaniva, immergendo di nuovo il parco nella calma! Quando le due guerriere tornarono a vedere, la fiera dalla testa d'aquila e dal corpo di leone era completamente scomparsa, lasciando dietro di sè solo delle lucette iridate che ben presto scomparvero a loro volta.

"Uff... ce l'abbiamo fatta!" commentò Cure Black con un sospiro di sollievo, abbandonando finalmente la posizione di guardia. Un istante dopo, per massima sicurezza, le due amiche sciolsero la trasformazione e tornarono in abiti civili. "Accidenti... ma da dove veniva, quella cosa? Non era di Doutsuku, questo è certo..."

"No, assolutamente! Mepo!" commentò Mepple dal suo nascondiglio. "Altrimenti, sono sicuro che l'avrei percepito! Quel grifone proveniva da un'altra dimensione ancora, mepo!"

Honoka sbattè gli occhi, un pò confusa. "Un'altra dimensione...? Quindi... un posto di cui non sappiamo ancora niente, immagino..."

"Temo di no, mipo..." rispose Mipple, scuotendo la testolina. "Ci sono un sacco di posti che non conosciamo... e persino la Regina di Luce non sa tutto di tutte le dimensioni che esistono. Anzi, ce ne sono alcune che lei stessa non conosce neanche, mipo..."

"Questo... è un problema." affermò Honoa. "Ma adesso, credo che sia il caso di tornare al Tako Cafè. Akane-san... avrà visto sicuramente le luci che provenivano da qui, e non è il caso di insospettirla oltre..."

"Certo, capisco... dobbiamo inventarci qualcosa, cavolo..." mormorò Nagisa, iniziando a pensare a qualcosa da dire alla loro amica mentre le due amiche e i loro spiritelli si affrettavano verso lo stand del Tako Cafè...

Senza vedere la misteriosa ragazzina dai capelli rosa, con il ciuffo a forma di cuore, che per tutto quel tempo le aveva osservate ben nascosta tra i cespugli e un grande albero lì vicino!

Heart Aino si ritirò ancora di più dietro il tronco del suo nascondiglio, cercando di sembrare il meno sospettosa possibile - senza riuscirci molto bene! Aveva... aveva visto bene? Quelle due ragazze si erano trasformate in guerriere magiche, come accadeva nei suoi anime preferiti... e avevano sconfitto quell'enorme grifone con quell'attacco spettacolare in perfetto stile Dragonball Z? E senza che lei e Partinias avessero modo di intervenire, tra l'altro! Ma... che cosa stava succedendo, là attorno? Chi erano quelle due... e da dove venivano? La ragazzina dai capelli rosa era ancora talmente incredula, e aveva così tante domande che le frullavano per la testa, che per un pò non riuscì a muoversi, sopraffatta dalla meraviglia...

"P-Partinias?" chiese telepaticamente. "Le... le hai viste anche tu, vero? Chi... chi erano, ne sai qualcosa? Mi... mi sembrava che fossero molto esperte, nel trattare con quel grifone... Lo hanno sconfitto senza problemi!"

Anche Partinias, la misteriosa creatura che accompagnava Heart, era chiaramente stupita. "Piccola Heart... io... certo che conosco quelle due guerriere, ne ho sentito parlare molto spesso quando ancora ero nel Giardino degli Elementi! Erano le guerriere leggendarie, le Pretty Cure del Giardino della Luce!" affermò la voce femminile senza corpo.

Heart corrugò la fronte. "Le... Pretty Cure... del Giardino della Luce?"

"Sì... narra una leggenda, che in tempi di grave pericolo, alcune ragazze del Giardino dell'Arcobaleno verranno scelte da spiriti del Bene provenienti da altri mondi per diventare le Pretty Cure, le guerriere preposte alla difesa dell'universo... ho sentito dire che ce ne sono almeno dieci... ma non so altro. Non so chi sia stato scelto, e dove si trovi... almeno, non lo sapevo fino ad adesso!" rispose la misteriosa donna fatata.

"Già... adesso sappiamo che due di loro sono la sempai Misumi e la sempai Yukishiro..." rispose Heart. Difficile, per un'iscritta alla Verone Academy, non conoscere i nomi dell'ex-capitano della squadra di lacrosse e dell'ex-presidentessa del club di scienze... "Sai, Partinias... ho come l'impressione che quel grifone fosse soltanto... come si dice... la punta del ghiacciolo!"

"Presumo tu voglia dire iceberg, Heart-chan..." la corresse Partinias. Heart scosse la testa, rimproverandosi lo scivolone verbale.

"Ehm, quello che è... quello che voglio dire, Partinias, è che credo che ci aspettino tempi duri..."

 

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"Signora! Il segnale dell'Elementale dell'Aria è sparito! Qualcuno lo ha soppresso!"

"Cosa? Ne siete sicure, sorelle? Controllate meglio! Non è possibile che degli esseri umani comuni riescano a distruggere un Elementale..."

"Sì, signora... ma direi che i risultati non lasciano dubbi! Due emissioni di energia extraplanare molto potenti sono apparse nella stessa zona in cui l'Elementale è approdato, e lo hanno distrutto!"

"Energie extraplanari, eh? Interessante... adesso sì che si spiega tutto..."

"Dobbiamo mandare un'equipe sul posto, signora? Potremmo dover prendere provvedimenti contro chi ha interferito..."

"Per rischiare di farci scoprire? No... gli esseri umani non sono ancora pronti ad accettare che il loro mondo diventerà un paradiso. Se ci esponessimo troppo, potrebbero sapere del nostro progetto, e cercare di mandarlo all'aria. No, limitatevi a raccogliere i dati su quelle due emissioni misteriose, e mantenete stabile la distorsione spazio-temporale. Dobbiamo agire a piccoli passi, se vogliamo che arrivi la nuova era."

"Certamente, signora... lo faremo senz'altro..."

 

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L'ombra nera che Karehan aveva evocato scese giù, immergendo la zona per un istante in una inquietante penombra... e ala fine venne assorbita da un albero vicino, che cominciò immediatamente a scurire sotto lo sguardo compiaciuto del guerriero vestito di foglie. Cure Bloom e Cure Egret si ritirarono di un passo, dubbiose, quando videro l'albero colpito iniziare a cambiare forma sotto i loro occhi e venire avvolto da una strana ed inquietante luce...

"Cosa? E adesso che sta succedendo?" chiese Cure Bloom, non sapendo più cosa aspettarsi. Stavano succedendo così tante cose assurde nel corso di una sola giornata, che la giovanissima campionessa di softball non sapeva proprio più cosa pensare...

"Karehan ha evocato il potere di Uzaina, lapi!" spiegò Flappy dalla sua tasca. "E' un'entità catastrofica che quelli di Dark Fall usano per seminare la distruzione... e può impadronirsi degli oggetti per trasformarli in mostri, lapi!"

"State attente, chopi... Gli Uzaina sono molto pericolosi!" avvertì Choppy.

Nel frattempo, l'albero che era stato avvolto dall'ombra evocata da Karehan si era letteralmente sradicato dalla sua sede.... ed ora, dopo che la luce che lo avvolgeva si era smorzata, aveva rivelato il suo nuovo aspetto! Si era trasformato in un enorme gigante di legno, alto almeno dieci metri... e i suoi rami si erano fusi in un paio di grosse braccia nodose, terminanti in tozze mani a tre dita! Le sue radici ora facevano da gambe, terminanti con grossi piedi di legno squadrati, e foglie e rametti spuntavano qua e là dal suo corpo legnoso... ma la caratteristica più notevole erano il suo volto, contorto in una smorfia quasi esagerata di rabbia e odio, con una mascella inferiore ipersviluppata dai denti triangolari ed affilati, gli occhi gialli e senza pupille, e uno strano segno sulla fronte, che ricordava molto delle vene emerse a fior di pelle per il nervoso! La creatura maligna si erse in tutta la sua ragguardevole statura, e lanciò un poderoso ruggito di battaglia, pronta ad affrontare le nuove Pretty Cure!

"UUUUUZAAAAINAAAAAA!"

"AH! Accidenti, che mostro!" esclamò Cure Egret. "E... e come facciamo ad affrontare quella... quella cosa?"

"Adesso, Uzaina!" esclamò Karehan. "Attaccale senza pietà! Distruggile!"

L'essere malvagio non se lo fece ripetere due volte, e obbedì con gioia sadica. Una delle sue enormi braccia-rami scattò in avanti, verso le due ragazze... e lo Uzaina iniziò a bombardarle con una raffica di foglie affilate come coltelli che si misero a sfrecciare attorno alle Pretty Cure come un violento scroscio! Con un grido di paura, Cure Bloom alzò la mano, in un tentativo apparentemente inutile di proteggersi...

...e uno schermo di luce arancione apparve dal nulla attorno a lei e a Cure Egret, intercettando tutte le foglie taglienti che sfrecciavano contro di loro, e distruggendole prime che queste potessero ferirle! Karehan spalancò gli occhi con disappunto... e la Cure della Terra li aprì con estrema esitazione, restando a sua volta sbalordita da quello che stava facendo! Stava... stava bloccando tutti quei dardi letali con un solo gesto della mano!

"Che... che mi sta succedendo?" esclamò. "Cos'è... cos'è questo potere?"

Fu Flappy, come prima, a far luce sulla questione. "Quella è la luce degli Spiriti, lapi!"

Con un grugnito frustrato, lo Uzaina-albero cessò l'attacco... poi, prendendo di mira Cure Egret, tirò indietro il pugno e sferrò un potente diretto davanti a sè, cercando di schiacciare al suolo la Cure del Cielo... che però reagì prontamente, spiccando un salto talmente alto che sembrò librarsi in aria senza peso, mentre il pugno del mostro di Karehan frantumava un'intera zolla di terra!

"Ma... ma cosa succede? Sto... sto volando!" esclamò Cure Egret, sbalordita lei stessa dalla facilità con cui riusciva a controllare movimenti che, fino a pochi minuti prima, lei avrebbe creduto impossibili.

"Stai imparando ad usare il tuo potere, chopi!" rispose Choppy dalla sua tasca, mentre Cure Egret atterrava con l'eleganza di un airone pochi metri dietro a Cure Bloom. Lo Uzaina, arrabbiato, si alzò di nuovo e si precipitò di nuovo alla carica, scuotendo la terra con il suo immane peso... e questa volta, il pugno che sferrò fu troppo rapido perchè le Pretty Cure potessero evitarlo! Cure Bloom e Cure Egret riuscirono appena a lanciare un'esclamazione di paura quando videro il gigantesco pugno nodoso e coperto di foglie scendere rapidamente verso di loro... e abbattersi su di loro con tale violenza da scuotere la terra!

"Tsk!" commentò Karehan con un ghigno malvagio. "Una missione così facile, da offendermi quasi! Le ho battute senza il minimo sforzo..."

Il ghigno di trionfo gli morì sulle labbra quando un bagliore dorato respinse il pugno del suo Uzaina-albero... e le Pretty Cure ricomparvero, completamente illese, sotto la cappa protettiva dello scudo di Cure Bloom! La Pretty Cure della Terra teneva i denti stretti mentre spingeva via il pugno dell'enorme mostro, affaticata ma chiaramente determinata!

"COSA?" esclamò Karehan, incredulo. "E... e come potete voi, stupide mocciose, resistere alla forza del mio Uzaina?"

Cure Bloom si concentrò ancora di più, e riuscì a spingere indietro lo Uzaina ancora di più. "L'ho promesso... ho promesso a Flappy e Choppy che li avrei protetti... ed è quello che farò!" rispose.

"Giusto! Non dobbiamo arrenderci!" proseguì una speranzosa Cure Egret. La Cure del Cielo corrugò la fronte, e alzò una mano, usando il suo potere per rafforzare lo scudo della sua compagna! "Dobbiamo mantenere la nostra promessa... e non sarai tu ad impedircelo!"

"Lapi..." mormorò commosso lo Spirito della Terra.

"Chopi..." gli fece eco lo Spirito del Cielo, altrettanto toccata e con le lacrimucce agli occhi.

Inutile dirlo, Karehan non era altrettanto ben disposto nei confronti del loro coraggio. Il guerriero di Dark Fall lanciò un ringhio di rabbia, e mosse un braccio verso lo Uzaina-albero, gridando a squarciagola! "Ne ho abbastanza di tutto questo! Uzaina, che aspetti? Schiacciale! Voglio vedere il loro sangue!"

Con un ululato, lo Uzaina cercò di fare ancra più pressione sulle due neo-eroine... ma queste ultime rafforzarono ancora di più il loro scudo, tenendo il pugno del mostro a distanza di sicurezza, con immensa frustrazione sia sua che di Karehan!

"Hai fatto male i calcoli, brutto mostro!" gli gridò dietro Cure Bloom.

"Noi proteggeremo Flappy e Choppy... ad ogni costo! HA!" esclamò Cure Egret... per poi rilasciare la sua energia in una potente scarica davanti a sè! L'attacco combinato delle due eroine fu sufficientemente potente da far perdere la presa al mostro e farlo scivolare per diversi metri all'indietro, prima che le Pretty Cure, con un sincronismo perfetto, balzassero verso il suo orribile volto! Cure Bloom e Cure Egret, con un breve grido, appoggiarono le mani sul volto dello Uzaina... e rilasciarono un'altra scarica di energia, e questa volta la potenza fu tale che lo Uzaina-albero si ribaltò letteralmente, finendo lungo disteso sul terreno in un caotico vortice di luce e foglie morte che volavano da ogni parte! Le Pretty Cure eseguirono uno spettacolare salto mortale all'indietro, per poi atterrare con estrema agilità sull'erba rinsecchita... e, con un certo stupore, quasi non riuscissero a credere di essere state loro a fare un simile miracolo, guardarono per qualche istante l'enorme Uzaina disteso al suolo!

"Wow... non posso crederci!" esclamò Cure Bloom. "Siamo... siamo davvero state noi ad abbattere quel colosso?"

"Avete visto di cosa è capace il potere degli Spiriti, lapi?" esclamò Flappy. "Ma non restate a congratularvi troppo a lungo! Quello Uzaina si rialzerà tra poco! Dovete distruggerlo adesso, mentre ne avete la possibilità!"

"Distruggerlo? E... e come facciamo? Abbiamo delle mosse che ci consentano di farlo?" chiese Cure Egret, con un moto di stupore.

Fu Choppy a rispondere. "Certamente! Dovete invocare il Twin Stream Splash delle Pretty Cure, e inondarlo con l'energia degli Spiriti, chopi! Solo così potrete salvare... gli spiriti che sono imprigionati dentro di lui! Chopi!"

"Stringetevi la mano, e fidatevi! Capirete da sole come fare, lapi!" concluse Flappy.

Cure Bloom strabuzzò nuovamente gli occhi, e fece una faccia confusa. "Uuuugh... ci capisco sempre meno..."

Ma non ebbe il tempo di pensarci su. In effetti, lo Uzaina sembrava essersi ripreso dallo stupore e dal tremendo colpo ricevuto, e stava cercando di rialzarsi per riprendere l'attacco. Cure Bloom e Cure Egret dovevano eliminarlo subito!

"Okay... credo proprio che non abbiamo altra scelta che tentare!" affermò la Cure del Cielo. "Cure Bloom, sei pronta?"

La sua compagna annuì, "Certamente, Cure Egret. Dimmi tu quando..."

Le due guerriere si misero l'una a fianco dell'altra, e si presero per mano, circondate da un piccolo sciame di fuochi fatui arancioni e argentati che si erano messi a fluttuare attorno ai loro corpi... e subito dopo, Cure Bloom alzò il braccio libero davanti a sè, mentre Cure Egret lo puntava verso il cielo.

"Spiriti della Terra..." invocò Cure Bloom.

"Spiriti del Cielo..." proseguì Cure Egret... e un istante dopo, le luci colorate si fecero più fitte, e si condensarono sulle mani delle due neo-guerriere, che aprirono di scatto gli occhi!

"Ora, assieme alle Pretty Cure..." esclamò Cure Egret.

"Mostrate il potere di un miracolo!" continuò Cure Bloom, prima che le due ragazze congiungessero per un istante anche le mani libere, e poi le facessero ruotare in aria davanti a sè, disegnando due cerchi di luce, uno arancione e uno azzurro!

"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH!"

In contemporanea, le nuove Pretty Cure portarono le mani in avanti, e dai loro palmi scaturirono due grossi raggi di energia simili a torrenti che fluttuavano a mezz'aria, dello stesso colore della Pretty Cure corrispondente! In uno spettacolare turbinio arancio e azzurro, i due raggi si fusero avanzarono verso il mostro di Dark Fall, che non potè fare altro che guardare impotente, emanando solo un ululato di disappunto! Il Twin Stream Splash si avvolse attorno al suo corpo, avviluppandolo in una crisalide di due colori sgargianti... e un istante dopo, un'ombra verde scura, con la stessa espressione crudele che aveva avuto l'albero mentre era posseduto, si materializzò!

"UUUUUUZAAAAAAINAAAAAAA!" gorgogliò l'ombra, il volto contorto dalla rabbia e dall'orrore... prima di esplodere letteralmente, come un palloncino gonfiato troppo! Il suo corpo si trasformò in una miriade di gocce smeraldine, che un istante dopo si rivelarono essere dei piccoli esseri a forma di goccia, con i volti sorridenti e delle minuscole ali ai lati del corpo!

"Graziegraziegraziegraziegrazie..." cinguettarono in coro i piccoli esseri, mentre svolazzavano in direzioni diverse... e ben presto, lo sciame si disperse del tutto, volando allegramente attorno alle nuove Pretty Cure, che osservavano con stupore il risultato del loro lavoro.

"E... e questi chi sono?" chiese Cure Bloom, stupita di fronte ai graziosi spiritelli che le passavano a pochi centimetri dal naso, e continuavano a ringraziare con le loro vocine squillanti. "Erano... erano dentro a quello... ehm... Uzaina..."

"Esatto! Quelli sono gli Spiriti degli Alberi che tornano alla libertà, lapi!" rispose Flappy. "Ora che avete distrutto lo Uzaina, loro sono liberi di tornare da dove provengono!"

La Pretty Cure associata alla Terra continuò a guardare gli spiritelli fluttuanti per un pò... poi, tornando alla realtà, si ricordò che c'era ancora una minaccia da affrontare. "Ehm... beh, siete voi gli esperti, quindi... mi fido della vostra parola! Ora, però, credo che ci sia un altro problema... e cioè quel Karehan!"

Il combattente di Dark Fall, che aveva assistito allo scontro delle Pretty Cure con il suo Uzaina da distanza di sicurezza, non sembrava però avere voglia di combattere: teneva infatti le braccia incrociate sul petto, e guardava con disdegno le due ragazze, chiaramente seccato del fatto che il suo mostro avesse perso. Le Pretty Cure iniziarono, sia pure con un pò di esitazione, ad avvicinarsi a lui... ma il guerriero vestito di foglie non fece una piega, e si sollevò in aria di qualche centimetro.

"Tsk..." commentò. "Non credevo che le Pretty Cure fossero così forti... Lord Akudaikahn non sarà contento..."

Poi, il suo corpo si trasformò in un vortice di foglie secche, che scomparve turbinando nel vento... e la piccola radura nella quale Saki e Mai si erano trovate, sulla quale iniziava ormai a calare la luce del crepuscolo, tornò normale: persino l'albero infettato dallo Uzaina era tornato al suo posto, e nulla faceva pensare che, pochi attimi prima, vi si fosse svolta una furiosa battaglia con un essere sovrannaturale!

Le due Pretty Cure, quasi automaticamente, sciolsero la trasformazione... e al loro posto riapparvero Saki e Mai, ancora molto confuse e non del tutto sicure di quanto fosse successo. Le due ragazze spesero un istante per guardarsi, come se i pochi minuti che avevano passato nei panni di Cure Bloom e Cure Egret fossero stati sufficienti a far loro perdere familiarità con le loro normali identità... poi, mentre gli ultimi spiriti degli alberi scomparivano in lontananza, si accorsero che Flappy e Choppy avevano ripreso la loro forma normale davanti a loro, e stavano festeggiando la loro vittoria!

"Ce l'avete fatta, lapi!" esclamò lo Spirito della Terra. "Io lo sapevo! Lo sapevo che voi due eravate delle persone speciali! Siete diventate le Pretty Cure... e avete liberato quegli spiriti dalla schiavitù di Dark Fall! Dovete essere orgogliose di voi stesse, lapi!"

"E' vero, chopi!" esclamò Choppy, in perfetto accordo. "Sarà grazie a voi che potremo liberare le Sette Sorgenti e salvare tutti i Giardini! Rappresentate la nostra più grande speranza, chopi!"

Saki non si era mai sentita così confusa, e al tempo stesso frustrata! Prima due strani esserini che le piombavano sulla testa, e si mettevano a fare una strana danza... poi un pazzoide vestito di foglie che si metteva a fare il prepotente, poi loro due... lei e quella sua nuova amica dall'aspetto familiare...che si trasformavano in due supereroine in stile Magical Girls, un mostro enorme che dovevano affrontare... e adesso, questa storia delle Pretty Cure e delle Sette Sorgenti? Le cose stavano accadendo più rapidamente di quanto a lei piacesse... mentre invece Mai, pur essendo altrettanto stupita, sembrava aver preso le cose con più calma.

"Aaaaargh! Non ci capisco più niente!" esclamò Saki, con una buffa espressione frustrata sul viso. "Qui è tutto così complicato!"

Flappy sorrise, come un gatto del Cheshire. "Non preoccupatevi, vedrete che col tempo vi sarà tutto molto più chiaro, lapi!"

"Voi siete le prescelte, chopi!" proseguì la sua compagna. "E noi vi aiuteremo con ogni nostro mezzo! Assieme, riusciremo a salvare il Giardino delle Sorgenti e quello dell'Arcobaleno! Chopi!"

Con queste parole, i due esserini si trasformarono di nuovo in cellulari... e, in uno sbuffo di vapore azzurro e rosa, tornarono nelle tasche della felpa di Saki e dei jeans di Mai. Dopo qualche istante di stupito silenzio, le ragazze si voltarono l'una verso l'altra, sbattendo le palpebre.

"Ehm... tu, per caso, ci hai capito qualcosa di più?" chiese la ragazza dai capelli arancioni.

La sua nuova amica scosse la testa. "In realtà... non credo di capirci molto più di te... però, ormai siamo coinvolte, no? Non credo che, a questo punto, possiamo tirarci indietro..."

"Sigh... temevo che l'avresti detto..." sospirò Saki, abbassando la testa. "E' proprio come negli anime che guardo io..."

 

----------

 

Nel frattempo, nella parte più interna del santuario shintoista di proprietà della famiglia Kasuga, le quattro sorelle miko erano inginocchiate davanti ad un piccolo altare, sul quale spiccava una grossa statua di terracotta che rappresentava quella che pareva essere una figura mitologica buddista, dall'espressione tranquilla e stoica, ma dall'aspetto maestoso. Con l'unica differenza che, in quel momento, gli occhi del suo volto da oni erano accesi di una luce verde innaturale... e, guardando con un minimo di attenzione, si poteva vedere che la statua si stava lentamente muovendo, emettendo un rombo sordo... quasi il bodisattva che rappresentava volesse avvertire i fedeli di un pericolo imminente!

Per persone legate al mondo spirituale come Maori Kasuga e le sue sorelle, tuttavia, non si trattava semplicemente di un fenomeno strano... era un vero e proprio segno di allarme, e voleva dire che l'equilibrio tra il Giardino dell'Arcobaleno e gli altri mondi, al di là delle barriere dimensionali... era stato sconvolto!

"Koito-chan, Kouta-chan... avete fatto bene ad avvertirci." disse Tsuzune alle sorelle più piccole, che chinarono il capo con modestia. "Quello che state vedendo adesso è un brutto segno... Ohtsuchi-sama ci sta avvertendo di una catastrofe imminente, e come membri della famiglia Kasuga, è nostro dovere risalire alla causa di questo squilibrio, e risolverla."

"Purtroppo, non abbiamo praticamente nulla in mano..." ricordò Maori, mentre la statua della figura sacra di nome Ohtsuchi rallentava gradualmente i suoi movimenti, fino ad arrestarsi del tutto. "Se... se solo sapessimo da dove iniziare a cercare, allora forse avremmo una possibilità..."

"In ogni caso, non dobbiamo perdere tempo." rispose Tsuzune, mentre le quattro sorelle, dopo aver fatto un ultimo, rispettoso inchino ad Ohtsuchi, tornavano verso il giardino. "Dobbiamo parlare immediatamente al Ministero di questi fatti, e magari cercare di sentire anche l'ammiraglio Graham. Se lasciamo che il problema si incancrenisca, molte persone potrebbero perdere la vita..."

"E ancora di più scomparirebbero nel Giardino degli Elementi... non è così, Maori-san?" chiese una voce femminile, dal tono deciso ma al tempo stesso sofferente, mentre le quattro sorelle uscivano in giardino. Maori per prima alzò lo sguardo, trovandosi di fronte, appoggiata con la schiena all'elegante ciliegio piantato al centro del giardino, una ragazza dai lunghi capelli azzurri che fluttuavano delicatamente nel vento di primavera, e i cui occhi marroni guardavano verso le sorelle Kasuga con ansia, ma anche con il desiderio di sapere cosa stava succedendo.

"Saki-san..." mormorò la giovanissima miko, mentre Saki Tsuzura chinava leggermente il capo, e le due sorelle più piccole si fermavano dietro Maori e salutavano con un inchino.

Saki sorrise amaramente. "Sono venuta non appena Bhanri mi ha avvertito... e immagino che anche Ohtsuchi si sia risvegliato, vero?"

 

----------

 

Hanf... hanf...

La foresta, attorno a lui, scorreva con fluidità innaturale, quasi non esistesse neppure... e i colori si erano ridotti a delle fugaci ombre nere e rosse che si avvicendavano rapidamente, senza soluzioni di continuità. Si sentiva sempre più debole e dolorante, soprattutto a causa della ferita alla spalla sinistra che in quel momento si stava comprimendo con la mano opposta, e che gli faceva scorrere fra le dita e sulla mantellina beige che indossava piccoli rivoletti di sangue caldo. Tuttavia, per quanto la stanchezza e il dolore si facessero sentire, sapeva che non poteva farsi fermare adesso... se fosse accaduto, se quel potere fosse finito nelle mani sbagliate... sarebbe stata la fine, per tutti!

Si guardò alle spalle, per maggiore sicurezza... e le sue orecchie sensibili colsero senza possibilità di sbagliare il suo frusciante delle foglie che si spostavano, per far passare un'ombra minacciosa dagli occhi rossi che puntava dritto verso di lui! Senza esitare, nonostante la ferita che lo rallentava, estrasse da una tasca della sua mantellina un piccolo gioiello rosso e sferico, e lo puntò contro l'essere malvagio che guadagnava terreno... e immediatamente, dei cerchi concentrici e delle strane rune apparvero a mezz'aria, formando una sorta di pentacolo verde brillante davanti a lui!

"Ethereal Echo... convertiti in luce!" esclamò, mentre il mostro, dopo aver spalancato gli occhi per lo stupore, continuava per la sua strada, apparentemente incapace di provare paura! "Mostruosa entità... entra in questo sigillo! Jewel Seed, sigillo!"

In quel momento, la bestia, poco più che un grosso ammasso di pelliccia nera con gli occhi fiammeggianti e due tentacoli prensili, schizzò verso di lui... ed entrò nel pentacolo, che reagì con violenza e la scagliò via in un lampo di luce rossa e azzurra! Il mostro gorgogliò orrendamente mentre il suo corpo si schiantava al suolo, perdendo frammenti di materiale rossastro e disgustoso... poi, strisciò via verso la salvezza, mentre il ragazzino dai corti capelli biondi restava in posizione di lancio per un pò, prima di cadere in ginocchio, vittima dell'esaustione. La fatica e lo sforzo gli avevano riaperto la ferita, che ora sanguinava copiosamente, e le forze gli vennero a mancare del tutto...

"M-Maledizione... mi è sfuggito..." mormorò, mentre il mostro che si dileguava, lasciandosi dietro un'orrida scia di bava purpurea, gli appariva sempre più sfocato. "Devo... inseguirlo..."

Ma i suoi propositi furono vani. Il ragazzino biondo si afflosciò al suolo senza più energia, facendo rotolare il gioiello circolare davanti a sè, e mentre perdeva i sensi ebbe appena il tempo di formulare un ultimo pensiero...

"Qualcuno... per favore... ascolti la mia voce... Mi... mi presti... la sua... forza..." implorò tra sè Yuuno Scrya, prima che la notte si chiudesse su di lui...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Che dire... un bel pò di misteri! Spero che questi due combattimenti vi abbiano soddisfatto, anche se, inevitabilmente, erano un pò brevi! Non preoccupatevi, le Pretty Cure affronteranno ben di peggio, in futuro! Questi... erano soltanto dei piccoli esercizi di riscaldamento! E come potete vedere, c'è ancora molta strada da fare, e molti segreti da svelare!

Chi sarà il misterioso ragazzino apparso alla fine, e di cosa stava parlando? E Maori e Saki... sanno qualcosa che le loro compagne non sanno? E poi... adesso Heart è a conoscenza del segreto delle Pretty Cure! La prima in assoluto a scoprirlo! Direi che ci sono tutti gli elementi per sperare in sviluppi eccitanti, da adesso in poi!

Non mi dilungo troppo, perchè adesso è tardi, e devo andare a dormire. Domani mi aspetta una giornata lunga... comunque, non preoccupatevi! L'appuntamento è sempre qui su EFP, con il mio crossover! Fatemi sapere come vi è sembrato questo capitolo... e alla prossima!

 

Justice Gundam

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Capitolo 4
*** Uno sguardo verso l'ignoto ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-04

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Salve a tutti, amici fan dei crossover!

Beh, credo sia passato un pò di tempo dall'ultimo capitolo che ho pubblicato... e ho avuto modo di vedere che anche questa storia sta ricevendo una buona accoglienza, nonostante riguardi serie che non sono esattamente il massimo della popolarità! Questo, come potete immaginare, mi fa molto piacere... e come potete vedere, mi sprona a scrivere ancora di più! E anche le mie attività quotidiane, che stanno riprendendo a pieno ritmo, stanno interferendo con le mie fanfiction... ma non preoccupatevi, suddividendo bene la mia giornata, posso trovare il tempo di fare tutto!

Allora, come eravamo rimasti, l'ultima volta...? Ah, sì, le nostre eroine hanno avuto i loro primi contatti con gli invasori provenienti dal Giardino degli Elementi, e con quelli dell'Impero di Dark Fall. Per non parlare del fatto che qualcun altro, a loro insaputa, sta seguendo la situazione con estremo interesse... ma per quali ragioni? Cosa sanno le giovani Maori e Saki di quanto sta accadendo? E come ne sono rimaste coinvolte Heart, Lilica e Ioriko? Inoltre... chi è quel misterioso biondino, Yuuno, che abbiamo visto alla fine dello scorso capitolo in una posizione niente affatto buona? La storia è appena iniziata, e già prevedo grossi, ma grossi guai!

In ogni caso... non aspettatevi grossi avvenimenti, nei prossimi due capitoli (questo compreso). Infatti, adesso dovrò mostrare qualche altro retroscena della trama principale... e introdurre decentemente le eroine di Arcana Heart e di Nanoha! Inoltre, Flappy e Choppy dovranno pur spiegare a Saki e a Mai cosa sta succedendo esattamente, e Nagisa e Honoka dovranno venire a patti con la loro nuova incombenza... che per certi versi, si preannuncia ancora più difficile della lotta contro Doutsuku! Spero che ai fan dell'azione questo non dispiaccia troppo... Vi chiedo solo di avere pazienza, e aspettare lo svolgersi degli eventi!

Intanto, vediamo cosa avete da dirmi in proposito dell'ultimo capitolo...

 

KillKenny: Guarda... credo sia proprio una buona idea! Il resto delle ragazze del Mahora non ci starebbero male, tutto considerato... ma lascio a te le conclusioni! Per il resto... beh, sì, ovviamente questi sono solo i primi KO... le Pretty Cure, vecchie e nuove, hanno solo vinto una battaglia, ma la guerra che le attende sarà molto più lunga ed aspra! Come si suol dire, hanno solo grattato la superficie!

Kura92: Ciao! Spero che l'attesa non sia stata troppo lunga per te... e mi auguro che ti godrai altrettanto anche questo capitolo, nonostante la mancanza di azione. Mi fa piacere che tu ti sia goduta i combattimenti dello scorso capitolo... e ti garantisco che quelli che vedrai più avanti saranno ancora più eccitanti! Il nemico - chiunque o qualsiasi cosa egli sia - ha numerosi assi nella manica! La tua suspence non sarà delusa!

Kari89: Heheheee... leggere i capitoli delle mie fanfiction preferite prendendo a scrocco i PC dell'università è una cosa che faccio anch'io! Quindi, abbiamo qualcosa in comune! Heheheee... A parte questo... grazie per la tua recensione, e cercherò di fare sì che i prossimi combattimenti siano ancora meglio! Intanto, credo che Karehan dovrà rassegnarsi a sentirsene dire quattro dal suo capo...

SmartGirl: Benvenuta a questa fanfiction! Heheheee... sì, devo dire, per essere del tutto sincero, che Pretty Cure è una delle mie serie maho shoujo preferite! Mi piace decisamente più di Sailor Moon, che pure dovrebbe esserne la fonte di ispirazione... Comunque... grazie dei complimenti, e vedrò di fare dei combattimenti ancora migliori in futuro! In effetti, anch'io spero di arrivare presto all'incontro tra le eroine... anche se, conoscendola, credo che Nagisa si lamenterebbe del plagio! ^_^

Sì, hai letto bene! Dieci Pretty Cure in tutto, contando anche Shiny Luminous! Le altre cinque, tuttavia, sono quelle della quarta-quinta serie, "Yes! Precure 5!", e in questa storia non appariranno se non come una rapida menzione. In ogni caso... più avanti nella saga vedrai anche loro! Per il resto... beh, in effetti ci sei andata abbastanza vicina, per quanto riguarda gli Arcani! Se volessi mandarmi un PM con il tuo indirizzo e-mail, potrei anche mandarti una piccola scheda su Arcana Heart, uno dei videogiochi giapponesi di maggior successo! E per quanto riguarda il ragazzino biondo... heheheee, per lui credo che le risposte dovranno attendere un pò, ma vedrai qualche retroscena già da questo capitolo!

Okay... direi che l'azione può riprendere! O meglio, l'esplorazione della trama... beh, spero comunque che sarete soddisfatti! Buona lettura!

 

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Capitolo 4 - Uno sguardo verso l'ignoto

 

Se c'era una costante che Nagisa Misumi aveva notato negli innumerevoli Zakenna che lei e Honoka avevano affrontato, pur in tutte le loro forme e dimensioni, era il fatto che il resto del mondo "si bloccava", per così dire, finchè la battaglia non era finita, in modo che le Pretty Cure potessero combattere indisturbate e senza mettere dei passanti in pericolo; il fatto che nessuno Zakenna brillava per particolare acutezza; e soprattutto, il fatto che sconfiggerli dava sempre un certo senso di soddisfazione. Adesso, mentre le due ragazze tornavano verso il chioschetto di Akane e andavano a vedere se Hikari, Hikaru, Pollun e Lulun stavano bene, dovevano riconoscere che nessuno di quegli elementi era stato presente nella loro battaglia con il grifone: già avevano notato che il tempo non si era fermato, e il mondo continuava il suo corso mentre il combattimento andava avanti... e poi, altra cosa che avevano notato, mentre gli Zakenna erano soltanto capaci di usare la forza bruta, il grifone aveva impiegato un minimo di tattica e di buon senso. Fin lì, c'erano già delle sostanziali differenze.

Ma quello che dava più da pensare alle due amiche, mentre si incamminavano verso il Tako Cafè sotto il sole di quel tramonto di primavera, era il fatto che sconfiggere quella creatura non aveva dato loro la soddisfazione di aver fatto il loro lavoro. Era fin troppo chiaro che quell'essere non era altro che un sintomo di qualcosa di ancora più grande, e che altre battaglie, sicuramente più difficili, avrebbero atteso le Pretty Cure in un futuro alquanto prossimo... tanto più che neppure Mepple e Mipple sembravano sapere cosa stava accadendo! Le due amiche camminavano l'una a fianco dell'altra, senza dire una parola, e cercando invece di pensare ad Hikari e al resto dei loro amici del Giardino della Luce. Tuttavia, data la situazione, non era facile... tra le Pretty Cure e le loro mascotte era sceso un silenzio poco confortante, rotto solo dal fruscio delle foglie e dal soffio del vento.

Tanto erano assorte nei loro pensieri, che quasi non si accorsero della ragazzina bionda, del suo "fratellino", e di Pollun e Lulun che facevano capolino da dietro un cespuglio vicino, con espressioni piuttosto sorprese. Vedere, dopo un istante di stupore, che tutti loro sembravano stare bene diede un pò di sollievo alle due amiche, che riuscirono a togliersi di dosso quella pesante cappa di inquietudine, e a parlare di nuovo, quasi come niente fosse successo.

"Hikari-chan! Hikaru-chan!" esclamò Nagisa. "State tutti bene?"

"Pollun! Lulun! Meno male, sembra che non sia successo niente di male..." commentò Honoka, mentre lei e la sua amica si avvicinavano al gruppetto dei loro amici. Anche Mepple e Mipple, tornati delle loro sembianze normali, andarono a vedere di Pollun e Lulun, che li tranquillizzarono subito dicendo che non era successo niente... e in effetti, i due bambini del Giardino della Luce sembravano avere soltanto avuto molta paura, e basta.

"Sì... noi stiamo bene!" rispose Hikari con un lieve sorriso. "Voi, piuttosto... siete riuscite a battere quel mostro molto velocemente!"

Nagisa ridacchiò e fece con la mano il gesto di schermirsi. "Heheheee... non per vantarci, Hikari-chan, ma tutti quegli Zakenna che abbiamo fatto fuori in due anni di onorato servizio sono pur serviti a qualcosa!" si vantò scherzosamente... per poi farsi più seria. "Piuttosto, temo che qualcuno abbia visto il grifone e abbia sentito tutto quel trambusto che abbiamo fatto..."

Hikari sbattè gli occhi, come se non capisse quello che la ragazza più grande voleva dire... e Hikaru, con grande sorpresa di entrambe le Pretty Cure, scosse la testa. "Ma... davvero, siete state velocissime! La mia sorellina mi ha detto che ci avete messo meno di un minuto..." disse, candidamente.

Honoka sgranò gli occhi. Meno di un minuto? Com'era possibile? Era sicura che la battaglia fosse andata avanti per molto più tempo... almeno una decina di minuti! Eppure, quando il piccolo genio guardò il suo orologio, si rese conto che quello che diceva il bambino biondo era verissimo... non erano passati nemmeno due minuti dall'inizio dello scontro con la strana creatura aliena!

"Oh, mamma mia, è vero!" esclamò Honoka, mentre anche Nagisa dava un'occhiata al suo orologio e restava spiazzata. "E' passato pochissimo tempo... eppure ci è sembrato che la battaglia fosse andata avanti molto più a lungo! Che sarà successo? Non ho visto nessuna distorsione del paesaggio... almeno, non come accadeva con gli Zakenna!"

"Ugh... non so cosa risponderti, Honoka!" ribattè Nagisa, sempre più confusa. "Questa storia sta facendo girare la testa anche a me! Non è che magari Mepple e Mipple ne sanno qualcosa?"

"Temo di no, mipo..." rispose la principessa della speranza. "Io e Mepple... non abbiamo percepito nulla di strano! Eppure, a quanto sembra, si è verificata una distorsione spazio-temporale... come abbiamo fatto a non sentirla, è un mistero! Mipo!"

La piccola Lulun scosse la testa. "Anche io e Pollun non abbiamo sentito niente, lulu..."

"Hmmm... tutto questo è molto strano. E se posso dare la mia opinione, non mi piace per niente." affermò Honoka, con aria molto seria. "Purtroppo, non abbiamo la minima idea di dove cercare... e nessun indizio su cosa stia accadendo, o come potremmo fermarlo. Temo che a questo punto, tutto quello che possiamo fare sia..."

"Nagisa, Honoka! Hikari, Hikaru!" li chiamò improvvisamente la voce della signorina Akane. I quattro esserini del Giardino della Luce scattarono per la sorpresa e, appena in tempo, si trasformarono di nuovo nei cellulari o nei computer portatili che usavano per non farsi notare nel mondo umano. A loro volta, le ragazze e il bambino biondo cercarono di sembrare il più normali possibile, e si diressero verso la voce, incontrando la giovane donna con la bandana proprio all'uscita dalla piccola macchia di alberi.

"Oh, eccovi qui!" disse Akane, non senza un pò di sollievo. "Ragazzi, ma dove eravate finiti? Ho sentito dei rumori provenire dagli alberi, come di rami spezzati... e ho temuto che vi fosse successo qualcosa..."

Nagisa e Honoka capirono da quelle parole che, nonostante tutto, la battaglia non era passata del tutto inosservata agli esterni... quindi, decisero di raccontare una rapida bugia. "Ah... ehm... beh, Hikaru-chan voleva farci vedere un nuovo gioco che si era inventato..." spiegò Honoka con un sorriso imbarazzato. "E mentre eravamo lì che guardavamo... beh... non sappiamo esattamente cosa sia successo, ma dei rami si sono rotti, e sono caduti! Per fortuna, eravamo abbastanza lontani... non si preoccupi, Akane-san, non ci è successo niente!"

"E' così, Akane-san, stia tranquilla!" la rassicurò Hikari, tenendo le mani sulle spalle di Hikaru. "Abbiamo solo preso un pò di paura, ma non è successo niente! Vero, fratellino?"

Il bambino biondo, con un'espressione un pò stupita, annuì. "Ehm... sì, è vero!"

"Beh, se lo dite voi..." rispose Akane, pur non del tutto convinta, mentre il gruppo tornava verso il chioschetto di takoyaki di sua proprietà. Più di una volta aveva avuto l'impressione che Nagisa, Honoka ed Hikari si comportassero in maniera strana, e questa era una di quelle occasioni... "Comunque... beh, adesso è quasi ora di chiudere! Vieni a darmi una mano a raccogliere le nostre cose, Hikari?"

"Sì, Akane-san! Vengo subito!" rispose la ragazzina bionda, per poi fare una gentile carezza sulla testa al fratellino. "Ora, Hikaru, resta qui con Nagisa-san e Honoka-san! Io e Akane-san finiamo in un attimo, poi torniamo a casa, okay?"

"Ehm... certamente..." fu la risposta di Hikaru, che continuava a mantenere un'espressione un pò stupita. "Ma... scusa, sorellina Hikari, non è una bugia quella che abbiamo detto alla signorina Akane?"

Hikari sospirò. In effetti, la logica del suo fratellino non faceva una piega, e lei gli aveva sempre insegnato che le bugie non vanno dette... "Sigh... sì, purtroppo sì, Hikaru, ma... in questo caso era necessario dirla! Vedi... gli abitanti della Terra non dovrebbero sapere delle Pretty Cure..." rispose. "In questo caso, è necessario dire una bugia per evitare qualcosa di peggio... mi spiego?"

"Hmmm... sì, credo di sì..." rispose il bambino biondo, ancora un pò dubbioso. Hikari gli diede un bacetto sulla fronte, con affetto fraterno, poi seguì Akane nel piccolo locale, per iniziare il lavoro. "D'accordo, Hikaru-chan! Allora, come ho detto, io faccio in un attimo! Abbi un pò di pazienza, okay?"

Hikaru annuì, e Hikari agitò la mano verso Nagisa e Honoka, che ricambiarono con un sorriso... prima che la loro amica bionda tornasse al lavoro.

Ancora una volta, un silenzio poco confortante calò sulle due prescelte, e questa volta non ci furono neanche le vocette allegre di Mepple, Mipple, Pollun o Lulun ad infrangere quella pesante cappa. Sia Nagisa che Honoka non sapevano cosa pensare di quell'improvvisa emergenza, nè cosa fare... soltanto che la loro missione di proteggere la Terra, e forse l'universo intero, stava per ricominciare...

"Se almeno sapessimo cosa dobbiamo affrontare, forse la situazione non ci sembrerebbe così difficile..." riflettè cupamente Nagisa. "Sgrunt... bel modo questo, di concludere l'ultimo giorno di vacanza! E va bene... credo proprio che l'unica cosa da fare sia aspettare e vedere cosa succede. In fondo, nemmeno Mepple e Mipple sembrano sapere qualcosa..."

Lei e Honoka si voltarono l'una verso l'altra, e lessero nei rispettivi occhi la stessa ansia. Ancora una volta erano chiamate al loro overe... e questa volta, le Pretty Cure avevano davanti quello che sembrava essere un totale mistero!

 

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Nello stesso tempo, poco lontano dal luogo in cui Cure Black e Cure White, avevano affrontato il grifone, una familiare ragazza dai capelli rosa, con un ciuffo ribelle a forma di cuore, si stava allontanando furtivamente, guardandosi nervosamente attorno come se temesse di essere scoperta da chissà chi. Heart Aino era ancora su di giri per quanto aveva visto poco prima... ed ora, sembrava quasi voler a tutti i costi evitare di incontrare qualsiasi sconosciuto. Forse era una paura irrazionale, ma non poteva fare a meno di pensare che, prima o poi, si sarebbe imbattuta in qualche agente del governo che avrebbe iniziato a farle il terzo grado sugli strani eventi accaduti al parco. Oh, sì, certo, come se le autorità avessero già potuto organizzarsi e dare inizio alla caccia... però, questo pensiero non riusciva a toglierselo dalla testa!

"Hey, dopotutto, nei manga e negli anime di solito vanno così le cose... o no?" si chiese a bassa voce la ragazzina, appassionata di quel genere di fiction. Stava cominciando a pensare che forse avrebbe dovuto parlare alle sempai Misumi e Yukishiro di quella loro incredibile trasformazione... quando qualcosa di piccolo, veloce e dai capelli biondi non la urtò, sbucando all'improvviso da un vicoletto laterale!

"Ow!" esclamò Heart, perdendo l'equilibrio e appoggiandosi ad un lampione vicino per non cadere a terra... mentre la colpevole di quello scontro faceva una buffa smorfia di sorpresa e iniziava ad agitare le braccia in aria, nel tentativo di mantenere l'equilibrio! Ci riuscì per un pelo, ed eseguì un'agile manovra con i roller-blades che indossava, arrivando vicino ad Heart per vedere se per caso non le avesse fatto del male.

"Ah! Cavolo, Heart, bel modo questo di trovarti sulla mia strada mentre sto pattinando tranquillamente a tutta velocità! Potevo farti male, lo sai?" chiese Lilica, con quel suo solito tono scherzoso con il quale diceva praticamente ogni cosa. "Allora, tutto okay?"

"Phew... Lili-chan, sempre con questa fissa della velocità!" esclamò Heart, spazzandosi la polvere dai vestiti. "Comunque, sì, nessun problema! Mi hai solo... ehm... un pò colto di sorpresa! Heheheeee... allora, Lili-chan, cosa ti porta da queste parti? E scusa il bisticcio verbale..."

Lilica storse il naso, cercando di esprimere noia. "Hmmm... non avevo niente di meglio da fare, e allora... eccomi qui!" rispose. "Tu, piuttosto... come mai da queste parti? Di solito non bazzichi molto questo parco... o sbaglio?"

"Questo... er..." iniziò a dire la ragazzina dai capelli rosa. Non si era aspettata quella domanda... e adesso, doveva inventarsi un modo per sfuggire all'interrogatorio di Lilica senza destare troppi sospetti. "Beh... er... sai com'è... heheheheee... fa sempre bene fare una passeggiata all'ombra degli alberi, no? Ora... ehm... scusa se ti lascio, ma credo che la mamma potrebbe avere bisogno di me in negozio! Ci vediamo, Lili-chan... e buona pattinata!"

Dopo aver sparato come una mitragliatrice una parola dietro l'altra, non riuscendo tra l'altro a convincere Lilica nemmeno un pò, Heart scattò via come una centometrista e cominciò a marciare verso casa a passo svelto. La ragazzina bionda la guardò andare via... e sorrise tra sè come una monella, lasciando intravedere uno dei suoi canini appuntiti dietro il labbro superiore.

"Mia cara Heart-chan..." disse tra sè Lilica. "Non sei mai stata brava a raccontare le bugie... tu hai visto qualcosa, questo mi sembra chiaro, e io - Lilica Felchenrow - scoprirò che cosa! Mi spiace, ma non ci si può liberare di me tanto facilmente!"

"Hey, Lilica!" si sentì chiamare telepaticamente dal suo Arcano, Tempestas. "Lilica! Mi senti? Qui c'è qualcosa che non va!"

La ragazzina bionda alzò gli occhi al cielo. Certe volte, Tempestas era troppo bramoso di attenzione... "Sì, Tempestas, guarda che lo so! Me l'hai già detto prima che c'era un disturbo... e ora vuoi dirmi che è scomparso! Guarda che l'ho già percepito anch'io! E' sparito nel nulla poco prima che arrivassimo, guarda un pò te!"

Riuscì quasi a percepire l'espressione poco convinta del suo spirito protettore. "Ehm... e non ti dà da pensare il fatto che sia scomparso senza alcuna traccia... e per opera di qualcun altro?" chiese... al che la giovanissima fanatica di roller-blades scrollò le spalle.

"No, in effetti la cosa non mi dà nessuna preoccupazione, se devo dire la verità." disse, con indifferenza. "Vuol semplicemente dire che, per questa volta, qualcuno ha fatto il nostro lavoro al nostro posto, e io posso tornare a fare la mia pattinata in santa pace. Tutto qui."

Tempestas grugnì esasperato, un suono che suonò a Lilica come un tuono lontano. "Sigh... perchè mi dovevo aspettare che avresti risposto così, Lilica? Bah, non importa... quello che volevo dire, in effetti, era tutt'altra cosa! E cioè... che appena adesso ho percepito, in quella tua amica di nome Heart, la presenza del potere di un Arcano!"

Questo risvegliò la curiosità di Lilica, e la ragazzina bionda spalancò un pò gli occhi. "Huh? Cosa? Vuoi dire che anche Heart-chan... sarebbe una Maiden come me, Saki-chan o Maori-chan?" chiese.

"Precisamente." rispose l'Arcano. "Tuttavia, non è stata lei a sconfiggere l'Elementale dell'Aria apparso in questo Giardino. Qualcunm altro lo ha fatto prima che lei arrivasse... qualcuno dotato di un'energia che, adesso come adesso, non riesco ad identificare... C'è qualcun altro che sta lavorando a questo strano caso, e non saprei dirti con esattezza di cosa si tratta..."

Lilica rimase per un pò a riflettere sulle parole del suo Arcano, sfregandosi il mento con un indice... poi, sorrise astutamente, eccitata al pensiero che, finalmente, qualcosa di davvero avventuroso stesse per spezzare la quotidianità della sua vita! "Hmmm... comunque, Tempy, quello che mi dici è mooooolto interessante!" affermò, e percepì l'Arcano fare un verso di confusione davanti allo strano nomignolo che la ragazzina gli aveva appioppato! "Questo Elementale che è apparso all'improvviso... vuol dire che ne seguiranno altri, no? E quindi... prima di venire a capo di questo mistero, ci saranno un bel pò di battaglie e avventure! Bene, bene... non vedo l'ora di cominciare!"

Se avesse potuto, Tempestas avrebbe alzato gli occhi al cielo... e anche così, nulla gli impediva di fare una breve risatina divertita. La sua compagna non era tipo da prendere molte cose sul serio... e infatti, sembrava molto più interessata alla confusione e alle stranezze che quegli eventi avrebbero comportato, che non al potenziale pericolo per il Giardino dell'Arcobaleno...

 

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Poco tempo dopo, sul marciapiede di una stradina che portava alla periferia di Ginza, due ragazze che, a loro insaputa, avevano ricevuto per seconde il gravoso incarico di Pretty Cure camminavano affiancate, ascoltando quello che Flappy e Choppy, i due strani esserini che avevano conosciuto solo qualche ora prima, avevano da dire. Per spiegare loro la situazione senza attirare sguardi troppo curiosi, i due abitanti del Giardino delle Sorgenti avevano assunto di nuovo l'aspetto di cellulari, in modo che sembrasse a tutti che Saki e Mai stessero usando un telefonino o un videogioco... ma in ogni caso, le ragazze e i folletti discutevano a voce bassa, cercando di non farsi notare troppo.

"O... Okay, aspetta un momento, e vediamo se ho capito!" disse ad un certo punto Saki, rivolta a Flappy. "Allora, voi ci state dicendo... che esistono altri mondi oltre al nostro... che voi chiamate Giardino dell'Arcobaleno, se non sbaglio... e che voi provenite da uno di questi. Il Giardino delle Sorgenti, giusto?" Quando Flappy annuì, Saki prese un pò di fiato e continuò. "Okay... fin qui ci siamo. E... nel vostro Giardino, esistono sette luoghi chiamati Sorgenti che mantengono l'equilibrio sia del vostro mondo che del nostro. Questo... Lord Akudaikahn, il capo dell'Impero di Datk Fall, ha già distrutto sei delle sette Sorgenti, e ora vuole trovare l'ultima, quella del Sole, per distruggere anche quella. Vediamo... ho fatto un riassunto decente?"

"Esatto, Saki! Hai proprio centrato il punto, lapi!" rispose il folletto azzurro, alzando la voce un pò più di quanto avrebbe dovuto. Allarmate, Saki e Mai gli fecero cenno di tenere la voce bassa, mettendosi un indice davanti alla bocca... e Flappy, dopo essersi tappato la bocca con una delle sue lunghe orecchie, riprese il discorso. "Lord Akudaikahn e i suoi scagnozzi hanno prosciugato sei delle sette Sorgenti, rendendone schiavi gli spiriti guardiani... come avete visto, li usano per creare i loro mostri, gli Uzaina come quello che avete affrontato, lapi..."

"Capisco..." affermò Mai, ripensando con un brivido di orrore a quello che era successo. L'idea che tutti quegli spiritelli inoffensivi fossero stati usati per creare una simile mostruosità, contro il loro volere, era francamente terrificante. "Ma... ditemi, cosa se ne fa questo Lord Akudaikahn delle Sorgenti? Per quale motivo le sta prosciugando?"

Choppy esitò un istante prima di rispondere. "Distruzione totale. Lord Akudaikahn vuole distruggere l'universo, chopi..."

La risposta piombò nel silenzio, un silenzio che durò qualche istante... prima che Saki, incredula, proseguisse il discorso, gli occhi diventati enormi con la pupilla come una capocchia di spillo! "Che... CHE COSA? Questo pazzoide vorrebbe... un... un momento, ragazzi!" esclamò la campionessa di softball. "Ma... a lui cosa gliene viene? Per quale motivo vuole distruggere..."

Flappy scosse la testa, con espressione estremamente contrita. "Purtroppo non serve andare a cercare tante spiegazioni, lapi... è nella sua natura, molto semplicemente. Lord Akudaikahn rappresenta la distruzione, la morte, il destino che attende ogni essere vivente... e cancellare ogni forma di vita è, semplicemente, la sua funzione, lapi..." spiegò.

"E quindi..." proseguì Mai, dopo aver represso un brivido di orrore. "Quando avrà trovato la Sorgente del Sole di cui parlate, potrà realizzare il suo piano..."

"Purtroppo si, chopi." rispose Choppy. "E' per questo che abbiamo bisogno del vostro aiuto... solo se riusciremo a proteggere la Sorgente del Sole, a non far scoprire all'Impero di Dark Fall dove si trova, e a ripristinare le altre Sorgenti, potremo impedire a Lord Akudaikahn di realizzare il suo piano... e voi siete le sole che possano farlo, chopi..."

Le due ragazze restarono ancora un pò in silenzio... prima che Saki riprendesse a parlare. "Beh... abbiamo già detto che faremo del nostro meglio per aiutarvi, quindi non preoccupatevi! Per quanto mi riguarda, io sono disposta a tentare! Anche se non so ancora bene cosa dovremo fare per riportare alla vita queste Sorgenti..." affermò, e Mai si disse d'accordo.

"Sì, anch'io... e poi, ormai credo che in ogni caso siamo coinvolte, e non possiamo tirarci indietro, giusto?" chiese retoricamente, facendo un breve sorriso alla fine. Dopo che Flappy e Choppy ebbero risposto con un gesto di incoraggiamento e gratitudine, la ragazzina dai capelli viola si voltò verso la sua amica. "A proposito, non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami! Sai, in tutto quel trambusto..."

"Ah! Già, è vero! Ce ne siamo completamente scordate! Heheheee..." rise Saki con aria imbarazzata, prima di schiarirsi la gola e presentarsi alla sua nuova amica. "Comunque, io mi chiamo Saki Hyuuga, ho quattordici anni, e frequenterò, a partire da domani, la seconda media all'Accademia Verone! Vivo con i miei genitori, quella peste della mia sorellina Minoru, e il mio gatto Korone... e i miei hobby preferiti sono il softball, e dare una mano nel negozio dei miei genitori!"

"L'Accademia Verone? E' quella a cui mi sono trasferita io, guarda che coincidenza!" rispose Mai. "Comunque, dicevi... i tuoi genitori hanno un negozio?"

"Sì! Una panetteria abbastanza popolare da queste parti! Eccola, è quella lì!" rispose Saki, indicando un negozio a poca distanza da loro. Si trattava di una piccola casa su due piani, il cui piano terreno era adibito a negozio con tanto di appariscente insegna in katakana sulla quale c'era scritto il nome del negozio, Pan Paka Pan "Un giorno dovrò fartelo assaggiare! Il pane che prepara mio papà è il migliore che si possa assaggiare in tutta Tokyo!".

Mai, si coprì la bocca con due dita. L'estroversa Saki Hyuuga, si stava rendendo conto, era una persona con cui era impossibile non trovarsi a proprio agio.. anche se continuava ad avere l'impressione di averla già vista da qualche parte... "Heheheee... va bene, Saki-san, se vorrai, per me sarà un vero onore assaggiarlo!"

"Aaaah... lascia perdere le formalità!" si schermì Saki, agitando una mano davanti a sè. "Se mi chiami Saki e basta, mi va più che bene...!"

"D'accordo, allora... Saki!" rispose Mai. "Beh, adesso tocca a me fare le presentazioni! Il mio nome è Mai Mishou, ho quattordici anni... e come ti ho detto, frequenterò la Verone Academy a partire da domani!"

"Forte! Questo vuol dire che magari saremo anche in classe assieme!" rispose Saki, interrompendo per un attimo la presentazione.

"Non sarebbe male..." commentò Mai. "Comunque, come stavo dicendo, la mia famiglia è composta da me, i miei genitori e mio fratello maggiore Kazuya! Mio padre è un astronomo, mentre mia madre è un'archeologa... quindi, sono cresciuta in mezzo ad un bel pò di libri! Oh, e i miei hobby preferiti sono l'astronomia... questa è una passione che credo proprio di aver ereditato dal mio papà... e soprattutto, il disegno! Disegnare è una vera gioia, per me!"

Saki annuì. Nonostante, a prima vista, le due ragazze sembrassero così diverse, entrambe sentivano che c'era già una certa intesa tra di loro. "Beh... è un vero piacere conoscerti, Mai... e spero che ci rivedremo presto a scuola! Ora... ti chiedo scusa, ma vedo che comincia a farsi tardi, e devo tornare a casa!" disse. "Allora... ci vediamo a scuola!"

"Certamente!" rispose Mai, tranquilla. "E non preoccuparti, in fondo anch'io dovrò tornare a casa tra poco... Grazie ancora, Saki... e a domani, spero!"

Anche i due folletti, Flappy e Choppy, si salutarono... per poi scambiarsi un'occhiata interrogativa. "Hey, Flappy... tu quanto credi che ci metteranno Saki e Mai per ricordarsene, chopi?" chiese la creaturina rosa.

Flappy storse il naso... o meglio, lo avrebbe fatto, se ne avesse avuto uno! "Non ne ho idea, lapi... speriamo non troppo!"

Dopo essersi salutate un'ultima volta, e aver permesso ai loro nuovi amici del Giardino delle Sorgenti di fare lo stesso, le due ragazze si separarono e iniziarono ad incamminarsi verso casa, rimuginando sugli eventi della giornata e sull'inconsueta missione nella quale si erano imbarcate. Certo, non capitava tutti i giorni di incontrare due esserini provenienti da un altro mondo, e diventare le prescelte che avrebbero salvato il mondo da una calamità, però... con i poteri che avevano come Pretty Cure, forse non sarebbe stata un'impresa titanica come a prima vista poteva sembrare! In ogni caso, ora come ora, Saki doveva risolvere una questione un pò più urgente... ovvero, cercare di non far scoprire il suo segreto alla sua famiglia!

Cercando di sembrare il più normale possibile, Saki si sistemò i capelli, controllò che Flappy fosse in forma di cellulare e ben nascosto nella tasca della sua felpa... e finalmente, dopo essersi assicurata che fosse tutto a posto, raggiunse la porta di casa sua e la spalancò con entusiasmo, giusto mentre i suoi genitori stavano mettendo a posto il negozio per la sera.

Il Pan Paka Pan, in effetti, era un negozietto rustico, un pò all'antica, con scaffali di legno sul quale erano messi in mostra i prodotti in vendita... e tuttavia, aveva un aspetto così rassicurante nella sua normalità che non c'era da stupirsi del fatto che fosse così popolare. Certo, il modo affabile dei due gestori del negozio, i genitori di Saki, era parte del motivo per cui aveva avuto così tanto successo...

"Ta-daaaan! Eccomi di ritorno!" esclamò la ragazzina, facendo la sua solita facciona sorridente mentre gettava di lato la porta scorrevole. "Ciao, mamma! Ciao, papà! Come va la vita?"

"Saki! Bentornata!" la accolse sua madre, una donna sulla quarantina d'anni ma dall'aspetto ancora giovanile, con una bandana legata sulla testa, e vestita di larghi abiti da panettiera. "Sei stata fuori un bel pò, oggi..."

"Hey, tesoro! Oggi mi sembri ancora più entusiasta del solito!" rispose il signor Hyuuga, un uomo robusto, dall'aspetto da bonaccione, con radi capelli neri un pò scompigliati e vestito con il completo e il gembiule infarinato che Saki gli aveva visto molte volte addosso. "Allora, com'è andata la partita di softball?"

Saki fece un segno di vittoria. "Alla grande, papà! Pensa che ho segnato ben dieci strike out! E' il mio record!" esclamò, mentre entrava e si toglieva le scarpe per infilarsi le ciabatte da casa. "E a voi, com'è andata la giornata? Tutto a posto? Minoru-chan non ha fatto storie?"

"Come al solito..." rispose la signora Hyuuga, con un sorriso materno. "A proposito, Saki, ben dieci strike out? Sei davvero brava!"

Saki si mise una mano dietro la testa, e sfoderò il suo ormai classico sorriso a cinquantaquattro denti. "Heheheee... che posso dire? Modestamente... ci so fare in questo sport! Oh, e poi ho conosciuto una nuova amica! Ci siamo incontrate lì all'albero del cielo, così, per caso... e abbiam cominciato a parlarci! Si chiama Mai Mishou, e la sua famiglia è appena tornata a vivere qui a Tokyo, dopo essere stata qualche anno fuori... comunque, è una ragazza molto simpatica, e da domani frequenterà la mia stessa classe all'Accademia Verone!"

Il signor Hyuuga stava per rispondere, quando la testa dai capelli castani scuri di una bambina di sette-otto anni vestita di rosa fece capolino dal corridoio che portava all'abitazione vera e propria. "Hey, sorellona Saki! Bentornata! Ho sentito che hai fatto una partita fantastica, complimenti!"

"Ciao, Minoru-chan!" esclamò Saki, voltandosi verso la sorella minore. "Com'è andata, la giornata?"

Minoru ridacchiò quando la sorella maggiore le mise una mano sulla testa, scompigliandole un pò i capelli. "Heheheee... tutto benissimo, sorellona Saki! Però... ecco... volevo chiederti se mi potevi dare una mano, dopo cena, con i compiti di matematica! Sai com'è, sono un pò difficili..."

Saki alzò leggermente gli occhi al cielo, continuando a sorridere. Era un pò un'abitudine, per la sua sorellina, chiedere a lei aiuto per i compiti... "Sigh... e va bene, Minoru-chan, dopo ti dò una mano!" affermò. "Intanto, però... devo andare a mettere giù il mio zaino e le mie cose! Torno subito, okay?"

"Va bene, sorellona!" rispose Minoru, strizzando un occhio. "Dopo, mi dovrai raccontare anche della partita di softball di oggi! Ho sentito che ne hai eliminati dieci, di battitori!"

"Hahahaaa! Contaci pure!" rispose Saki mentre saliva di corsa le scale e arrivava nella sua camera da letto. Era una cameretta abbastanza spaziosa, per una casa tutto sommato modesta come era l'abitazione della famiglia Hyuuga... ed era arredata in maniera abbastanza semplice, con una scrivania al lato opposto, subito a fianco del letto, e diversi scaffali su cui erano posti i libri di scuola, e altre cose che ci si poteva aspettare di trovare nella stanza di una quattordicenne giapponese. Nel momento in cui entrò, Saki si accorse che sul suo letto si era accomodato Korone, il gatto di casa, un grosso gatto dal lungo pelo grigio e bianco che portava molto bene i suoi sette-otto anni... e che in quel momento, era impegnato nella sua attività preferita: starsene acciambellato in un luogo caldo e morbido, e dormire, emettendo delle fusa talmente forti che Saki le poteva sentire anche dalla sua posizione!

La ragazzina si tolse lo zaino di spalla e lo appoggiò vicino alla sua scrivania, attrando per un attimo l'attenzione del felino. Korone aprì un occhio, che parve una lanterna azzurra... ma subito dopo lo richiuse, tornando al suo sonno del giusto, e Saki, dopo essersi assicurata che nessuno arrivasse all'improvviso, estrasse di tasca il cellulare nel quale Flappy si era trasformato, e lo aprì, rivolgendosi di nuovo alla creaturina del Giardino delle Sorgenti, che iniziò a guardarsi attorno con evidente curiosità.

"E così, Saki, tu vivi qui? E' un posto interessante, lapi!" commentò Flappy, affascinato dai dintorni. Era completamente diverso da qualsiasi cosa lui avesse mai visto nel suo mondo... In effetti, era talmente entusiasta che per un attimo si dimenticò che doveva tenere la voce bassa, e Saki glielo ricordò mettendosi un dito davanti alla bocca.

"Ssssh! Non alzare troppo la voce, Flappy!" si raccomandò. "L'hai detto tu, non dovete farvi scoprire finchè siete qui... Comunque... sì, e immagino che finchè io e Mai-san saremo le Pretty Cure, questa sarà la tua nuova dimora! Spero che la gradirai, e intanto... ti do il benvenuto!" Concluse la frase con un sorriso smagliante e chiudendo gli occhi, il che fece sembrare ancora più tondo il suo grazioso viso!

Con un cenno della testa, Flappy accettò gentilmente l'ospitalità. "Grazie mille, Saki, lapi! Cercherò di aiutarti quanto più possibile in questo compito!"

 

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Nello stesso tempo, anche Mai era tornata a casa sua... e si era trovata a dover spiegare ad una mamma abbastanza apprensiva cosa era successo nel periodo di tempo in cui era stata fuori (tralasciando ovviamente l'incontro con Flappy e Choppy, la trasformazione in Pretty Cure, e lo scontro con Karehan e il suo Uzaina). Dopotutto, aveva detto che sarebbe tornata presto... e invece, cominciava già a fare buio, e la famiglia Mishou non aveva neanche preso il tè che la mamma di Mai si era preposta di fare per festeggiare il ritorno a casa!

"Mi dispiace, mamma..." affermò la ragazzina dai capelli viola, in tono apologetico. "Come ti ho detto, volevo tornare a casa subito, ma... poi ho incontrato questa ragazza, ci siamo fermate a parlare, e ho perso la cognizione del tempo. Avrei dovuto avvertirvi..."

"Vabbè, non fa niente." concluse la signora Mishou, seduta su una poltrona dell'ampio, elegante soggiorno. "Anzi... se devo dire la verità, siamo contenti che tu abbia trovato già un'amica da queste parti! Ti aiuterà a riambientarti più rapidamente... e in ogni caso, è sempre una buona cosa avere un amico in più! A proposito, Mai, come si chiama questa ragazza?"

"Saki Hyuuga." rispose Mai, facendo un sorriso. "E' una ragazza molto diversa da me, per quanto ho potuto vedere... però, è piacevole stare con lei! E' una compagnia molto allegra! Non abita neanche molto lontano... i suoi genitori hanno un panificio poco distante da qui, e sembra essere anche un posto popolare! Tra l'altro, so già che sarà in classe con me alla Verone Academy!"

"Oh, molto interessante..." commentò il signor Hyuuga. "Questo vuol dire che domani la rivedrai, e potrete conoscervi meglio nel corso dell'anno!"

"Esatto, e ne sono molto contenta..." rispose Mai con un cenno affermativo e uno dei suoi sorrisi discreti... poi, con educazione, si alzò dalla poltrona e chiese ai suoi genitori e al fratello maggiore il permesso di congedarsi. "Ehm... scusate, ma dovrei tornare un secondo in camera mia! Devo... devo ancora controllare di avere tutto pronto per la scuola, domani mattina..."

"Va bene... non c'è neanche bisogno di chiedere il permesso!" rispose Kazuya. "Solo, ricordati che tra poco si cena, okay?"

Mai ringraziò, facendo cenno con la testa che sarebbe tornata subito, e andò in camera sua, estraendo il cellulare-Choppy dalla tasca quando fu sicura di non attirare più attenzioni importune. Con una piccola spinta, aprì la porta della sua camera ed entrò silenziosamente in una graziosa stanzina arredata nella stessa maniera sobria, e al tempo stesso formale, che caratterizzava il resto di casa Mishou. Sulla scrivania della sua camera, posta vicino ad un paio di tende azzurre meticolosamente pulite ed ordinate, si trovavano fogli e strumenti da disegno, assieme ad una scatola di pastelli e ad un righello millimetrato, evidenti prove di quale fosse la più grande passione di Mai...

"Ecco, Choppy!" disse Mai con un sorriso. "Questa è la mia camera... e questa è la casa dove abito io! Immagino... che sia un pò diversa dal Giardino delle Sorgenti, ma spero... spero che ti piacerà ugualmente!"

La creaturina rosa chiuse gli occhi e ridacchiò, per poi ammirare l'ambiente sconosciuto che la circondava. Era vero, in quelle condizioni si sentiva un pò come un pesce fuori dall'acqua... però doveva ammettere che era un bel posto, e poi era assieme alla sua nuova amica, quindi... sì, per essere lontana da casa, il suo periodo di soggiorno nel Giardino dell'Arcobaleno prometteva bene!

"Grazie, Mai! Sono sicura che mi troverò bene, chopi!"

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Nagisa si distese sul suo letto con un sospiro, intrecciando le mani dietro la nuca mentre guardava con espressione persa la lampada da soffitto che illuminava la sua camera da letto. Mepple, ancora in forma di cellulare, era appoggiato sul comodino vicino al letto, e aveva la stessa aria stanca e pensierosa della sua amica del Giardino dell'Arcobaleno. Lei, Honoka ed Hikari si erano salutate appena un'ora prima, dopo essersi accordate di incontrarsi a scuola il giorno dopo, per discutere di quello che era accaduto con maggior calma. C'erano troppo pochi elementi, al momento, per muoversi con sicurezza...

"Hey, Nagisa!" la chiamò all'improvviso una conosciuta voce di ragazzino. "Nagisa! Ci sei? Posso entrare?"

La ragazza dai capelli rossicci sospirò e si alzò dal letto con un colpo di reni, rimettendosi a posto i vestiti, e Mepple si richiuse, tornando a sembrare un semplice telefonino dalle strane decorazioni. "Uff... okay, Ryota, entra pure! Cosa c'è?" chiese, con l'aria di essere già passata per questa trafila già parecchie volte. C'era solo da sperare che Ryota, il suo rompiscatole fratellino minore, non la scocciasse troppo...

La porta della camera si aprì di scatto, e il ragazzino dai corti capelli nero-castani, rimasto più o meno lo stesso anche ora che aveva compiuto dodici anni, entrò, tenendosi comunque vicino alla soglia. "Niente, Nagisa... volevo solo avvisarti che la cena è quasi pronta, e quindi, se vuoi venire..."

"Ah... grazie, Ryota, arrivo subito." rispose lei, sfregandosi il viso con una mano. Questa strana svogliatezza non passò inosservata al ragazzino, che sapeva bene quanto la sorella maggiore amasse mangiare...

"Hmm? Hey, Nagisa, sei sicura di stare bene?" chiese Ryota, sospettoso. Quando la ragazza lo guardò, come a chiedergli cosa volesse dire, il minore dei fratelli Misumi alzò le spalle e proseguì. "Beh, la mia era solo una domanda... mamma e papà hanno visto che sembravi un pò stanca, e che te ne sei andata in camera senza dire nulla... non è che c'è qualcosa che non va, vero?" Senza lasciare a Nagisa il tempo di rispondere, Ryota sfoderò poi uno dei ghigni di presa in giro, quelli che usava sempre quando voleva dare fastidio a Nagisa! "O magari... heheheee... non è che stai pensando a quel ragazzo? Al tuo caro Fujipi-sempai? Ti h finalmente dato un appuntamento? Questo vuol dire che domani il Fujiyama erutterà..."

L'espressione di Nagisa passò immediatamente dalla stanchezza all'irritazionem e una venuzza pulsante stilizzata le apparve sulla fronte! "Hm? Hey, bada a come parli, moscerino! E fatti gli affaracci tuoi, una volta ogni tanto!" sbottò... prima di sghignazzare tra sè, e uscirsene fuori con la risposta perfetta! "E poi... heheheee... tu sei proprio l'ultimo che dovrebbe parlare di cronaca rosa! Non sei tu quello che ha una cotta per la mia migliore amica, eeeeeh?"

Ryota diventò scarlatto all'istante... e con grande soddisfazione di Nagisa, il suo viso espresse imbarazzo e frustrazione! "Cos... Nagisa! Questo è un colpo basso! Non lo dovevi fare!" esclamò.

Nagisa passò vicino a lui, sempre con le mani sulla nuca, e si diresse verso la cucina. "Heheheee... mio caro fratellino, tutto è valido in lite e in amore!" spiegò... al che la signora Misumi, dalla cucina, sospirò e corresse con aria stanca.

"Si dice, tutto è valido in guerra e in amore, Nagisa..." mormorò. La figlia maggiore aveva un modo tutto suo di storpiare i modi di dire...

 

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Honoka, dopo aver dato un'ultima occhiata alle strade ora meno trafficate di Ginza, varcò il cancello di legno di casa sua... e immediatamente, corse ad accoglierla Chuutaro, il grosso e amichevole cane dal mantello dorato di casa Yukishiro, che corse dalla sua padroncina dimenendo allegramente la coda! La geniale ragazzina, con un candido sorriso, si chinò e accarezzò il suo amico a quattro zampe, ringraziandolo come sempre per la calorosa accoglienza.

"Ehilà, Chuutaro!" esclamò, chinata in ginocchio, accarezzando il folto mantello del suo cane per qualche secondo prima di dirigersi verso l'ingresso di casa sua... vicino al quale la ragazzina vide un'esile vecchietta in kimono verde erba, che stava arrivando da un'altra parte della casa. "Allora, come va? Hai fatto il bravo mentre ero via, eh? Oh, ciao, nonna! Come è andata oggi pomeriggio? Tutto bene?"

La signora Sanae Yukishiro, una simpatica vecchietta dall'aria saggia e materna, che per qualche motivo teneva quasi sempre gli occhi chiusi, accolse la nipotina con un breve inchino, mentre quest'ultima si avvicinava accompagnata dal fedele Chuutaro. In effetti, casa Yukishiro era tutt'altro che un appartamentino di dimensioni ridotte: era una grande ed elegante casa in stile tradizionale, con un rigoglioso giardino interno e un laghetto di koi colorate che ricreavano ulteriormente l'atmosfera orientaleggiante. Honoka stava camminando su uno stretto sentierino di ciottoli, che scricchiolavano gentilmente sotto le suole delle sue scarpe.

"Bentornata, Honoka." rispose nonna Sanae. "Allora, ti senti pronta per ricominciare la scuola domani?"

"Certamente, nonna!" rispose con allegria la ragazza dai capelli blu, dando un'ultima carezza a Chuutaro prima di togliersi le scarpe e salire sui gradini di casa. "Io e Nagisa-san siamo andate a dare un'occhiata alla nostra nuova scuola, e devo ammettere che sono curiosa di vedere come sarà il nostro primo anno di liceo!"

"Heheheee... immagino!" rispose Sanae, accarezzando i capelli alla nipote. "Comunque, Honoka, se adesso vuoi andare a fare la doccia e metterti comoda, io intanto comincio a preparare la cena. Dopo mi racconti con tutta calma, okay?"

"Va bene, nonna! Grazie!" rispose Honoka, per poi dirigersi in camera sua. Aprì la porta scorrevole, entrando in una stanzetta meticolosamente pulita e ordinata, con numerosi libri disposti sugli scaffali, e una piccola scrivania a fianco dello spazioso letto bianco... e tirò fuori dalla tasca il cellulare rosa in cui Mipple era solita trasformarsi, per poi appoggiarlo sul tavolo. Quando Honoka richiuse la porta dietro di sè, il piccolo congegno si aprì lentamente, mostrando il grazioso musetto della Principessa della Speranza, che incrociò malinconicamente lo sguardo della sua amica umana.

"Mi dispiace tanto, Honoka, che sia successo tutto quello, mipo..." si scusò. "Davvero, io e Mepple speravamo che fosse tutto finito, e invece..."

Honoka, con una piccola carezza data con l'indice e il medio, le fece capire che non aveva niente di cui scusarsi. "Non è certo colpa vostra, dopo tutto... avete detto anche voi che è un problema di cui non sapete nulla, no? Non preoccuparti, in qualche modo... troveremo una soluzione!" affermò.

"Grazie, Honoka, mipo..." rispose Mipple, facendo un sorriso un pò forzato. Honoka le fece un'altra carezza, cercando di non dare a vedere che era in ansia anche lei...

"Sigh... è in questi momenti che mi piacerebbe avere un pò dell'ottimismo di Nagisa-san..." pensò tra sè, immaginando che la sua più irrequieta compagna fosse un attimo più tranquilla circa la situazione. "E va bene... in ogni caso, aspettiamo di vedere cosa accadrà più avanti, e speriamo di avere delle risposte..."

 

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Nello stesso tempo, a casa di Akane, Hikari era appogiata al muro di camera sua, vicino alla finestra, i lunghi capelli biondi sciolti dalla treccia nella quale di solito erano raccolti... e guardava assorta verso il cielo che iniziava a lasciare posto ai colori della notte. Anche lei, Pollun e Lulun erano molto preoccupati, e non sapevano cosa pensare di quegli strani avvenimenti... se solo Hikari avesse potuto trasformarsi ancora in Shiny Luminous, come faceva per aiutare Nagisa e Honoka contro Valdez e i suoi scagnozzi... ma il suo potere era scomparso quando la Regina di Luce l'aveva riportata in vita, ed ora non era niente di più e niente di meno che una comune studentessa delle medie... come avrebbe fatto a rendersi utile?

"Hey, Pollun..." disse Lulun, rompendo l'imbarazzante silenzio e aggrappandosi ad una delle lunghe orecchie del principino. "Cosa credi che fosse... quella creatura che è apparsa oggi, lulu?"

Pollun tirò un sospiro. Ora, le soffocanti attenzioni di Lulun si erano fatte più tollerabili, e la principessina non gli stava più appiccicata 24 ore su 24... però, in una situazione come quella, il principino sentiva quasi la mancanza di quelle plateali dimostrazioni d'affetto. Se non altro, avrebbero ravvivato l'atmosfera... "Non ne ho proprio idea, popo... Se solo la Regina potesse dirci qualcosa di più, popo..."

Alla fine, Hikari si staccò dalla finestra e, dopo essersi rimessa a posto i vestiti, iniziò a dirigersi verso la porta della sua camera...

"Sigh... credo che sia inutile arrovellarsi tanto..." affermò, per poi girarsi verso i due piccoli abitanti del Giardino di Luce e strizzare amichevolmente un occhio. "Cercherò di tenermi occupata, e vedo se Akane-san ha bisogno di aiuto in cucina! Allora, Pollun, Lulun... voi restate qui e fare i bravi, okay? Dopo vi porto qualche caramella, di quelle che vi piacciono!"

"Sì! Grazie, Hikari, lulu!" cinguettò Lulun, tornata improvvisamente del suo umore migliore. Hikari ridacchiò tra sè, il morale un pò sollevato, e socchiuse la porta, per poi dirigersi verso la cucina da cui già proveniva l'allegro canticchiare di Akane...

 

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Impero di Dark Fall, nello stesso momento...

"SEI UN BUONO A NULLA!"

Karehan strinse i denti quando la voce tonante del suo signore e padrone assalì i suoi timpani. Come aveva previsto, Lord Akudaikahn non aveva preso molto bene il fatto che uno dei suoi guerrieri scelti fosse tornato a mani vuote... e il governatore di Dark Fall era conosciuto per il suo modo quantomeno brusco di esprimere il suo dissenso. Cercando di minimizzare il danno, l'alto guerriero vestito di foglie si inchinò umilmente davanti all'enorme trono immerso nell'oscurità, appoggiando le mani sul legno della passerella e tenendo la testa bassa.

"Sono... sono mortificato, vostra Magnificenza Lord Akudaikahn..." mormorò con evidente timore. "Ero... ero convinto di avere in pugno i due fuggitivi del Giardino delle Sorgenti, e stavo per avere le informazioni che volevamo sulla Sorgente del Sole... quando si sono verificati degli inconvenienti!"

"Ahi, ahi, ahi... ma che peccato!" sghignazzò Gooyan per niente dispiaciuto, sfregandosi le mani con evidente soddisfazione. "Ci sono stati degli imprevisti, Karehan? Mi sembrava che tu avessi detto che la situazione era sotto controllo, e che avresti completato la missione senza problemi! Cosa può essere accaduto di tanto imprevedibile, mi domando..."

Karehan gettò un'occhiataccia al basso e disgustoso attendente di Lord Akudaikahn. Non gli era mai piaciuto quel suo modo di atteggiarsi... pur essendo considerato il più debole dei comandanti di Dark Fall, Gooyan si avvantaggiava spudoratamente della sua posizione! Nello stesso tempo, anche i compagni di Karehan, nascosti nelle ombre della caverna dietro di lui, cominciarono a mormorare.

"Non avrei mai creduto che Karehan avrebbe fallito la missione..." disse una voce bassa che sembrava appartenere ad un gigante enorme, ingombrante e muscoloso. Dal tono e dalla lentezza con cui parlava, si sarebbe detto che il suo proprietario non fosse granchè intelligente. "E' uno dei migliori guerrieri di Dark Fall..."

Un'acuta, spocchiosa voce femminile, appartenente ad una figura più esile avvolta in un elegante kimono, rispose al commento. "Heheheee... e cosa ti aspettavi, da un individuo così rozzo e privo di fascino? Ero sicura che non sarebbe riuscita a portare a termine l'incarico!"

"Ciò nonostante, questo ci dovrebbe mettere in allarme." affermò una terza figura nascosta nell'oscurità, che teneva le braccia conserte sul petto. Pur essendo anche lui alto e robusto, era più agile e longilineo del primo che aveva parlato, e anche la sua voce era più chiara. "Credevamo che il Giardino dell'Arcobaleno non avesse difese contro noi di Dark Fall, ma ci sbagliavamo. Dobbiamo stare in guardia."

Gli altri due, e un quarto individuo nascosto nelle tenebre, annuirono... e Karehan storse il naso con chiaro disgusto prima di tornare a parlare con il suo signore. "Il... il problema, mio signore, è che due ragazzine del Giardino dell'Arcobaleno hanno interferito, e..."

"Due ragazzine?" tuonò il terribile demone, con le fiamme che si accendevano nelle orbite della sua maschera da oni. "E tu, uno dei più potenti guerrieri dell'Impero di Dark Fall... ti sei fatto fermare da due insignificanti ragazzine umane? Come spieghi questo fallimento, Karehan? Mi auguro per te che tu abbia una giustificazione plausibile..."

Se Karehan avesse avuto sangue nelle vene, in quel momento si sarebbe probabilmente congelato del tutto. Il combattente di Dark Fall fece appello a tutto il suo autocontrollo per impedirsi di mostrare paura - cosa che probabilmente gli sarebbe valsa l'annientamento istantaneo: Lord Akudaikahn non tollerava dimostrazioni di debolezza nei suoi uomini - e diede la sua risposta. "Ecco... il fatto è che quelle due mocciose... beh... hanno... hanno ricevuto dei poteri dai due fuggitivi che stavamo cercando..." rispose. "E... un attimo dopo, hanno pronunciato una formula, e si sono trasformate in due guerriere! Due guerriere che si facevano chiamare Pretty Cure, per l'esattezza!"

Lord Akudaikahn corrugò la fronte... e anche l'espressione sardonica di Gooyan lasciò spazio ad un cipiglio dubbioso. "COSA? Stai parlando delle Leggendarie Guerriere Pretty Cure, le protettrici del Giardino delle Sorgenti?" ringhiò. "Vuoi dire che si sono materializzate davanti ai tuoi occhi?"

"Precisamente, mio signore..." confermò Karehan. "Hanno sconfitto uno dei miei Uzaina alla loro prima battaglia. I loro poteri sono notevoli..."

"Hmmm... questo non lo avevamo previsto..." riflettè Gooyan, grattandosi il mento con una delle sue piccole mani membranose. Nonostante il tono serio, continuava a mantenere quel suo tipico sorrisetto maligno. "E così, due delle Pretty Cure della leggenda sono qui, nel Giardino dell'Arcobaleno. Chi l'avrebbe mai detto? Lord Akudaikahn, mio signore, credo che questo volia dire che, da questo momento in poi, dovremo intensificare i nostri sforzi. Se quello che si dice di loro è vero, abbiamo di fronte delle avversarie pericolose..."

Il demone ammantato annuì. "Hm. Corretto, Gooyan. Le leggendarie guerriere non vanno sottovalutate... soprattutto adesso che ci manca solo la Sorgente del Sole per portare a termine i nostri piani, non possiamo permetterci errori." commentò. "Molto bene, Karehan. Alzati pure. Sei libero di andare."

Karehan accolse con sollievo la notizia che non sarebbe stato punito, ed espirò tutto d'un fiato l'aria che aveva nei polmoni... ma subito dopo, mentre iniziava a rialzarsi, assunse un'aria interrogativa. "Ehm... mi... mi perdoni, mio signore... se vuole che io torni nel Giardino dell'Arcobaleno ed elimini le Pretty Cure, posso farlo anche adesso..." si offrì, evidentemente cercando di recuperare qualche punto con il suo signore dopo quel fallimento.

Sfortunatamente per lui, Lord Akudaikahn sembrava avere altre idee. Senza muoversi di un dito dal suo trono, il governatore di Dark Fall ripetè l'ordine. "Non hai sentito quello che ho detto, Karehan? Non amo ripetermi... ritirati e attendi nuovi ordini! Qualcun altro, per adesso, si ocuperà delle Pretty Cure... qualcuno sperabilmente più competente! Allora, chi è il prossimo ad offrirsi per questa missione?" chiese poi, con tono imperativo, rivolgendosi alle quattro figure ombreggiate. Una di esse, un tizio alto e snello che fino a quel momento non aveva fatto alcun commento, si fece avanti con una breve risata, uscendo man mano dall'oscurità.

"Se permette, Lord Akudaikahn, vorrei occuparmi io di questa faccenda!" affermò, mentre il suo aspetto si svelava alla debole luce della caverna. Il nuovo individuo aveva un aspetto tanto vivace e sgargiante quanto Karehan era piatto: vestito di una tuta aderente intera di colore rosso cremisi, che ricordava il brillìo delle fiamme crepitanti, con delle complesse decorazioni verdi a forma di fiamma sugli avambracci, sulle ginocchia, sulle caviglie e su tutto il torso, era chiaramente un uomo, ma aveva qualcosa di femmineo nei gesti e nel modo di portarsi: folti capelli biondo-arancioni formavano una sorta di grande fiamata sopra la sua testa, e quel poco che si poteva vedere della sua pelle era di un colore violetto chiaro, quasi bianco, con occhi scarlatti senza pupille, orecchie a punta e labbra viola sghignazzanti. Portava inoltre un paio di stivali dal tacco alto, e mentre avanzava, delle fiammelle bianche accompagnavano ogni suo movimento. In effetti, gran parte dell'aspetto di quello strano individuo sembrava legato al fuoco...

"Oh, oooh... vedo che abbiamo un volontario abbastanza desideroso di mettersi alla prova..." commentò Gooyan, guardando con un certo occhio indagatore il nuovo arrivato. Karehan, da parte sua, si mosse di un pò, ma continuò a restare sulla passerella, fissando il suo 'collega' con antipatia.

"Tu? E cosa ti fa pensare di essere più qualificato di me per questa missione, ballerino da strapazzo?" lo apostrofò, senza ricevere da lui la risposta furiosa che sperava. Invece, il tizio vestito di rosso si limitò a sogghignare e a volgere appena la testa verso Karehan.

"Molto semplice, amigo..." rispose, infilando una parola di spagnolo nel discorso. "Il fatto che tu sia stato battuto significa che NON sei qualificato per questa missione! E... i commenti sardonici di chi non comprende la mia arte non mi fanno nè caldo nè freddo! Ed ora fatti da parte, foglia secca... è il mio turno!"

Una grossa vena pulsante apparve sulla fronte di Karehan quando il suo collega lo fece scansare con un gesto indifferente ella mano. "COSA? Foglia secca a chi?"

Il tizio vestito di rosso lo ignorò completamente e si inchinò di fronte a Lord Akudaikahn, che per parte sua osservò attentamente il suo seguace, prima di fare un cenno di assenso. "Hm. E va bene... affido a te questo incarico. Non credo che ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni, vero?" chiese infine... facendo sì che il suo seguace alzasse leggermente la testa, pur restando rispettosamente chinato.

"Può contare su di me, Lord Akudaikahn." rispose. "Io, Moerumba, sconfiggerò le Pretty Cure e tornerò da lei con l'ubicazione della Sorgente del Sole!"

Un discorso decisamente convincente, e fatto con la giusta carica ed intonazione... se non fosse stato per il fatto che il tizio di nome Moerumba lo concluse alzandosi di scatto, e rovinando la tensione drammatica con un breve ballo, e puntando l'indice e il medio della mano destra davanti a sè.

"Cha-cha-cha!" concluse, mettendosi in una posa da ballerino di tip-tap che fece scendere una grossa goccia di sudore dalla laga fronte di Gooyan.

"Ehm... beh... discorso molto ad effetto, Moerumba..." commentò il braccio destro di Lord Akudaikahn. "Spero solo che tu sappia quello che stai facendo..."

 

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"Ammiraglio Graham, abbiamo i risultati delle analisi che lei ci aveva chiesto."

Una mano passò una sottile risma di fogli stampati alla figura di un uomo di considerevole età e carisma seduto ad una scrivania, che iniziò immediatamente a visionarli con espressione critica, alla luce della lampada che illuminava il suo luogo di lavoro. Dopo qualche decina di secondi di attenta lettura, l'uomo, che indossava un'uniforme con numerose decorazioni di stampo militare, annuì seriamente. Si vedeva, anche nella modesta illuminazione di quel luogo, che quanto aveva letto lo aveva messo in stato di allerta.

"Hmmm..." commentò, dopo aver fatto una breve pausa per organizzarsi il discorso. "In effetti, quello che leggo qui non lascia molti dubbi. Il fatto che i confini dimensionali tra il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli Elementi stiano iniziando a fluttuare in questa maniera, non lascia che la possibilità che ci sia qualcuno che agisce su di essi in maniera da indebolirli. Questo può rappresentare un grave pericolo per tutti noi... se dovessero cedere, le conseguenze sarebbero inimmaginabili."

"Purtroppo è vero..." ammise il suo assistente, che si era posto a fianco della scrivania dell'ammiraglio Graham in maniera rispettosa. "E purtroppo, le cattive notizie non finiscono qui. Abbiamo riscontrato delle elevate concentrazioni di energia negativa nelle immediate vicinanze spazio-temporali del Giardino dell'Arcobaleno, e il diagramma d'onda corrisponde all'organizzazione identificata come Impero del Male di Dark Fall."

Graham guardò le carte ancora per qualche secondo, poi proseguì. "Certo... purtroppo, me lo ricordo bene." affermò, con un lento movimento della testa. "Il suo leader, Lord Akudaikahn, è classificato come un criminale di categoria S, e una minaccia a livello Universale. Purtroppo, fino a questo momento, non siamo stati in grado di precludergli l'accesso a sei delle sette Sorgenti... e gli manca soltanto la Sorgente del Sole per portare a termine i suoi piani. Tuttavia, sembrava essere entrato in uno stato quiescente, negli ultimi tempi... e adesso, pensa di trovare la Sorgente del Sole nel Giardino dell'Arcobaleno. Hmmm... sì, in effetti la cosa sarebbe anche plausibile..."

"Tuttavia, sappiamo per certo che non ha la minima idea di dove si trovi... e questo ci conferisce un certo vantaggio su di lui." continuò l'assistente. "Inoltre, in seguito all'apparizione di un Elementale nel Giardino dell'Arcobaleno, e all'incursione di un membro dell'Impero del Male di Dark Fall nella stessa zona, la sezione di monitoraggio ha identificato la presenza di quattro sorgenti energetiche di alto livello, riconducibili al Giardino della Luce e a quello delle Sorgenti."

Non fu difficile per l'anziano ammiraglio giungere alla logica concusione. "Le Pretty Cure, indubbiamente... Nella sfortuna, questa è una buona notizia. Il loro potere sarà indispensabile per respingere l'attacco di Dark Fall e degli Elementali ribelli. A proposito... il distorsore spazio-temporale è riuscito a nascondere la loro presenza?"

"Dato l'improvviso sorgere di questa emergenza, abbiamo fatto quello che potevamo..." fu la risposta. "Siamo riusciti ad isolare temporalmente la zona in cui le Pretty Cure hanno affrontato l'Elementale dell'Aria, e quella in cui le altre due hanno avuto a che fare con gli uomini di Lord Akudaikahn... ma temiamo che comunque qualcuno si sia accorto di qualcosa che non andava..."

Graham sospirò. "Hmm... immagino che fosse inevitabile, data la situazione. Non importa. Per adesso, abbiamo faccende più importanti a cui pensare. Avete comunque fatto un ottimo lavoro."

"La ringrazio. A questo proposito, ammiraglio Graham..." chiese l'assistente, che doveva essere un ragazzo di non più di dodici anni. "Lei crede che sia necessario coinvolgere anche le Pretty Cure del Giardino dei Sogni? So che in questo momento sono impegnate a combattere contro il Nightmare Group di Lady Despariah, ma... il loro contributo potrebbe essere utile."

"Nozomi Yumehara e le sue compagne?" chiese retoricamente Graham. "Hmmm, no, meglio di no, almeno per il momento... la rilocazione provocherebbe dei seri disguidi, e credo che, per quanto possibile, sia meglio cercare di circoscrivere l'emergenza il più possibile. Non dimenticare, Chrono, che le Pretty Cure del Giardino dei Sogni si trovano in Europa... per noi della Time-Space Administration Bureau, queste distanze sono relativamente brevi, ma per loro... non altrettanto. Per adesso, le Pretty Cure e le Maiden locate in Giappone dovranno cercare di risolvere il problema con le loro forze."

"Capisco, ammiraglio Graham." rispose il giovane di nome Chrono. "D'accordo. In questo caso, cercheremo di farci bastare quello che abbiamo. Per quanto riguarda la locazione di Yuuno Scrya..."

L'anziano ammiraglio fece un cenno di assenso, sperando tra sè che Chrono portasse buone notizie. "Sì... avete trovato qualcosa?"

Chrono storse il naso, ripensando a quanto gli strumenti avevano riportato sulla locazione del giovane mago. "Purtroppo... è difficile dire in che condizioni si trovi in questo momento, ammiraglio." rispose. "Dai nostri ultimi rilevamenti, pare che la sua energia magica abbia subito un brusco calo. E prima di perdere completamente le sue tracce, siamo riusciti a localizzarlo nei pressi di un portale per il Giardino dell'Arcobaleno. Ma... a parte questo, non sappiamo nulla delle sue condizioni. E' sperabile che sia ancora vivo, nel qual caso... cercheremo di recuperarlo con ogni mezzo."

Graham appoggiò i fogli sulla sua scrivania, e sospirò. Le cose stavano prendendo una brutta piega, con il recente avvicinamento dei due Giardini, il Nightmare Group attivo in Europa, e la minaccia di Dark Fall... ed ora, la scomparsa di uno dei loro maghi più abili arrivava a metterli ancora più in difficoltà. Tuttavia, si rendeva conto che gli addetti della Time-Space Administration Bureau stavano facendo del loro meglio, date le circostanze... e che non avrebbero risparmiato nessuno sforzo per giungere al capo di quella complessa situazione.

"Capisco..." concluse infine. "Comunque, continuate le operazioni di ricerca come avete fatto finora, e avvertitemi se ci sono aggiornamenti sulla situazione. Conto sul buon lavoro di tutti voi... e mi attiverò anch'io per cercare di venirne a capo. Puoi andare, Chrono. Per adesso può bastare."

"Sì, signore!" concluse il ragazzo, facendo un rispettoso saluto, e allontanandosi con educazione, per poi uscire dall'ufficio, e lasciare Graham solo con i suoi pensieri. Ancora una volta, il suo pianeta natale, il Giardino dell'Arcobaleno, era minacciato... e questa volta, era probabile che le Pretty Cure non sarebbero state sufficienti a combattere l'Impero di Dark Fall e la mano misteriosa che stava provocando il collasso dei confini dimensionali... In più, con la scomparsa di Yuuno e le notizie che gli erano giunte da Tokyo - tramite un messaggio telepatico di Maori Kasuga, una delle Maiden più potenti di cui il Time-Space Administration Bureau avesse notizia - la situazione si stava facendo drammatica.

"Gli Arcani si stanno risvegliando, e già Bhanri e Ohtsuchi hanno avvertito le loro Maiden del pericolo..." riflettè tra sè. "In più, quello che sta succedendo, e il problema dei Jewel Seeds... mi chiedo chi potrebbe essere interessato a demolire i confini dimensionali... pur sapendo a quale disastro sta andando incontro..."

 

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Il mattino dopo, una piccola casa in centro a Ginza...

I primi raggi di sole filtrarono gentilmente attraverso le tende della piccola camera da letto, illuminando la figura di una bambina di nove-dieci anni dai capelli castani chiari, un pò lunghetti, che in quel momento era placidamente distesa sul fianco destro sul suo letto e avvolta dalle ampie coperte rosa, con l'aria assolutamente innocente della sua infanzia. Lentamente, la luce naturale si spostò fino a toccarle lo zigomo sinistro, e il lieve calore e luce la costrinsero ad aprire, dapprima leggermente, poi del tutto, i suoi grandi occhi viola ancora impastati dal sonno. Con tutta calma, la ragazzina si svegliò del tutto e si mise a sedere sul materasso, sfregandosi gli occhi e soffocando un ultimo sbadiglio... per poi stiracchiarsi e togliersi di dosso l'intorpidimento della notte. Si rimise a posto il pigiama arancione che indossava, e finalmente scese dal letto e si infilò le pantofole, pronta ad affrontare una nuova giornata!

"Hmmm... bene! Oggi è il primo giorno di scuola!" affermò tra sè, con voce aggraziata. "Vediamo di cominciare bene l'anno..."

 

"Ciao! Immagino che voi non mi conosciate... in tal caso, mi presento subito! Allora... il mio nome è Nanoha Takamachi, ho nove anni, e sono una bambina giapponese come tante, che vive in una famiglia come potrebbe essere quella di uno qualunque di voi! Oggi, per me, è l'inizio del nuovo anno scolastico... beh, come lo è per tutti i ragazzi giapponesi, più o meno... e mi sto preparando ad affrontarlo! Non ho ancora idea di come andrà... però ho come la sensazione che sarà indimenticabile! Non chiedetemi perchè, ma ho questo presentimento... E ciò nonostante, continuo ad avere questo pensiero ricorrente..."

"Milioni di persone vivono sotto questo cielo infinito... e tutte loro hanno un gran numero di sentimenti e di desideri! Desideri che a volte si incontrano e si scontrano con quelli di altre persone... Certo, io non faccio eccezione, però... non so ancora esattamente cosa vorrei fare della mia vita! Lo so, lo so, forse è troppo presto per pensare a come andrà quando sarò grande... però, ecco... sto cercando di trovare qualcosa di particolare. Qualcosa che solo io posso fare... anche se non credo di avere alcun talento particolare..."

"Ehm, scusate, temo di essermi fatta trascinare! Comunque, una storia intensa, fatta di desideri e sentimenti, sta per cominciare! Se volete saperne di più... continuate a seguirmi!"

"Ciao, alla prossima!"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ebbene, finalmente anche questo paragrafo è completato! Non chiedetemi perchè, ma non riuscivo mai a mettermi dell'umore giusto per scrivere! Comunque, come avete visto, questo è stato un capitolo di transito, e forse anche il prossimo non sarà troppo ricco di azione. Comunque, intanto abbiamo visto un pò di retroscena... e quelli di Dark Fall cominciano, pian piano, a mostrare le loro facce! Intanto, il nostro ballerino di rumba preferito ha fatto il suo ingresso in scena... e se è lui a suonare il ritmo, potete stare certe che per le Pretty Cure ci sarà da ballare!

Ebbene sì, visto che in questa storia ci sono più supereroine in giro... ho pensato che sarebbe stato giusto, per equilibrare un pò le cose, far entrare subito in scena tutta la "squadra dei miniboss" di Dark Fall...

Avrete notato che ho citato le Pretty Cure della quarta serie, "Yes! PreCure 5!". Molti di voi, comunque, saranno rimasti un pò perplessi di leggere che si trovano in Europa. Ebbene, una motivazione c'è... il fatto è che in quella serie, le vicende sembrano proprio ambientate in Europa... anche se non viene MAI detto esattamente dove. E' un pò strano, considerando che le Pretty Cure di quella serie hanno comunque nomi giapponesi (Nozomi Yumehara, Rin Natsuki, Urara Kasugano, Komachi Akimoto e Karen Minazuki)... ma, in fondo, si tratta pur sempre di un'anime! Anche Splash Star, se ci pensate, non rende mai chiaro dove si svolgono le vicende... non credo di aver mai visto la Tokyo Tower una sola volta!

Oh, e finalmente, entra definitivamente in scena Nanoha! So che è un pò strano sentire una bambina di nove anni parlare in quel modo, ma... dovevo pur attenermi all'anime, no? In effetti, ho notato anch'io che Nanoha-chan sembra estremamente matura, da un punto di vista mentale, per la sua età...

Bene, credo di non avere altro da dire! Mi raccomando, lettori, aspetto le vostre opinioni!

 

Justice Gundam

 

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Capitolo 5
*** Io sono Nanoha Takamachi! ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-05

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Arcana Heart - Magical Girl Lyrical Nanoha) scritta da: Justice Gundam

 

Bentornati a tutti i fan dei crossover. Puntuali come sempre per il consueto appuntamento con il mio crossover! Vedo che, in questo periodo, sta avendo un discreto successo. Non tanto quanto altre mie storie, in particolare di Digimon, ma abbastanza da darmi la giusta carica per proseguirlo! Spero di continuare su questa strada...

Uff... Allora, che c'è da dire? Intanto, che forse tra non molto potrò dare la laurea, nella speranza che questi ultimi esami mi vadano bene (Comunque saranno a fine gennaio... ho ancora il mio bravo tempo per prepararmi!), e che sto arrivando ad un traguardo decisamente importante nella mia vita... Cavolo, certo che il tempo passa in fretta! Mi sembra ancora ieri quando ho pubblicato il primo capitolo della mia trilogia di Digimon Adventure! E invece, sono passati più di tre anni da allora!

Hmm... a parte questo, non credo di avere altri aggiornamenti sulla mia vita privata da darvi... le giornate si susseguono sempre come al solito, un pò monotone...

...

Ehm... okay, la smetto, prima di iniziare a disperdermi in pensieri di cui a nessuno credo interessi molto! Quello per cui voi siete qui adesso... è conoscere il prosieguo del mio crossover, giusto? E allora... sarò lieto di farvelo leggere! In questo capitolo, vedremo il primo giorno di scuola delle nostre eroine... e soprattutto, conosceremo meglio la piccola Nanoha, una delle maho shojo più amate dai giapponesi! Sì, probabilmente nemmeno questo capitolo avrà molta azione, ma... vi chiedo di avere pazienza! Gli eventi si velocizzeranno da qui in poi, e sia l'Impero di Dark Fall che gli invasori misteriosi cominceranno a sferrare attacchi sempre più violenti! Ora che sanno che qualcuno, nel Giardino dell'Arcobaleno, è in grado di opporsi a loro...

Ooookay, allora... diciamo che questo sarà un altro capitolo di ambientamento, e dopo inizierà l'azione vera e propria! C'è un certo focoso ballerino di rumba che non vede l'ora di far danzare un pò Saki e Mai...

Ma prima, le recensioni!

 

Kari 89: Ciao, e bentornata! Purtroppo, con l'intensificarsi dei miei impegni, ho dovuto iniziare a gestire in modo diverso il mio tempo, ed è per questo che di recente aggiorno con un ritmo diverso... comunque, grazie come sempre per i complimenti! E... grazie anche per avermi chiarito quel mistero su dove si svolgevano gli eventi di "Yes! Precure 5". Non viene mai reso molto chiaro nel corso della serie, e gli autori si sono presi un pò di licenze poetiche... Poi, per il resto: ovviamente Nagisa e Honoka incontreranno Saki e Mai... solo che ci vorrà un pò di tempo prima che sappiano di non essere più le uniche Pretty Cure in circolazione! E Nanoha... beh, inizia le sue avventure in questo capitolo!

Oh, già... i battibecchi tra Nagisa e il suo fratellino fanno sempre morire dal ridere... soprattutto quando Nagisa fa provare a Ryota la sua 'morsa del cobra'!

KillKenny: Heheheee... puoi dirlo, che i casini continuano! E prima che questa storia finisca, ne accadranno un bel pò... già Moerumba non sarà un avversario facile! Comunque... aspetta un pò, e vedrai anche la grande riunione di eroine! Oh, e poi... Starlight Breaker? Ma hai idea di quanto quella cosa faccia MALE? O_O. Non vorrei essere nei panni di chi se lo prenderà in faccia...

Kura92: Bene, bene... mi fa piacere che anche a te sia piaciuto l'ultimo capitolo! Ho cercato, appunto, di dare un'idea di quanto fosse vasto il problema che le nostre si trovano ad affrontare... e a quanto vedo ci sono riuscito! Lilica è, guarda caso, il mio personaggio preferito di Arcana Heart... e ti anticipo subito che non hai ancora visto tutto di lei! Ha un pò di sorpresine in serbo... e per quanto riguarda Mai, dico solo che sarebbe il mio sogno saper disegnare come lei! Oh, beh...

Per quanto riguarda Nanoha... beh, del resto si tratta di una ragazzina cresciuta - come vedrai - in un ambiente familiare molto sereno, ma che le ha anche mostrato l'importanza delle proprie responsabilità e della cortesia verso il prossimo, quindi... probabile che sia anche questo! E poi, per certe cose, i bambini sanno essere molto acuti, questo è vero! ^_^

SmartGirl: Bene, anche tu hai avuto il primo assaggio di Nanoha, anime di successo che spero arrivi in Italia un giorno o l'altro! Sì, sì, come ho detto... Nanoha spesso fa dei discorsi che i bambini di quell'età neanche si sognano! Soprattutto nella seconda serie... Comunque, una volta che passi sopra a questo particolare, è una serie estremamente godibile! Poi, per il resto... eh, sì, le serie di Pretty Cure sono davvero così tante! Le prime due serie con Nagisa e Honoka, la serie Splash Star, e le due serie Yes!, che hanno praticamente permesso a Pretty Cure di vivere una seconda giovinezza! Oh, e poi ho sentito dire che l'anno prossimo inizierà una sesta serie... cavolo, Sailor Moon, che può essere considerato il prototipo di Pretty Cure e di un sacco di altri anime di Magical Girls, è arrivata a cinque! Comunque, se volessi mandarmi un PM, potrei darti più informazioni sulle varie serie! Credimi, quello di Pretty Cure è un expanded universe davvero vasto! Digimon Zero riprenderà stasera, e spero di fare un buon lavoro anche lì!

 

Bene, direi che ci siamo tutti. Quindi, ancora una volta, vi auguro buona lettura! Le vicende di Mahou Shoujo Lyrical Nanoha stanno per incominciare!

 

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Capitolo 5 - Io sono Nanoha Takamachi!

 

Il risveglio era stato buono per la piccola Nanoha Takamachi... ed ora, mentre si preparava al suo primo giorno di scuola, pettinandosi ordinatamente i lunghi capelli castani in un paio di codini semicircolari ai lati della testa, intonava tra sè un motivetto allegro, controllando anche la sua bianca unifirme scolastica per vedere se era a posto. Soddisfatta, Nanoha si sistemò i nastrini verdi che le tenevano i capelli e andò a raccogliere il suo zainetto, controllando che tutti i suoi accessori per la scuola fossero al loro posto... e finalmente, se lo mise in spalla, accingendosi a scendere.

"Okay, ora sì che sono a posto!" disse tra sè, con una vocetta melodica e tranquilla. "Bene... come ho già detto, vediamo di iniziare bene la giornata! Non vedo l'ora di rivedere Arisa-chan e Suzuka-chan!"

 

"Allora, credo di essermi già presentata, vero? Comunque, per chi lo volesse, mi presento di nuovo. Il mio nome è Nanoha Takamachi, e sono una studentessa della scuola elementare Seishou Auxiliary. Nella famiglia Takamachi, sono la più piccola di tre figli..."

 

Con passo spedito, Nanoha discese le scale e arrivò nel salotto di casa, dove i suoi genitori stavano già preparando la colazione... e salutò con un gesto della mano mentre si avvicinava alla madre. "Mamma, papà, buongiorno!"

"Oh, Nanoha-chan! Buongiorno!" la salutò la madre, una sorta di versione adulta della sua figlia più piccola, con i capelli più lunghi e vestita con un maglione giallo e una corta gonna violetta, con sopra un grembiule da cucina nero. Alzò gli occhi dalla colazione che stava preparando, e accolse Nanoha con una carezza sulla testa, stando bene attenta a non scompigliarle troppo i capelli.

A sua volta, il padre - un uomo sulla prima quarantina dai corti capelli grigi e vestito di una camicia bianca, pantaloni lunghi blu e calze bianche con pantofole da casa - mise da parte il giornale e rispose al saluto della figlia più piccola. "Buongiorno, Nanoha! Vedo che ti sei svegliata da sola, stamattina... Sono ammirato!" disse, facendole un sorriso scherzoso, mentre la bambina riceveva dalla madre un vassoio da portare in tavola. I signori Takamachi, nonostante fossero già di una certa età, avevano ancora un aspetto abbastanza giovanile, e davano l'impressione di due persone socievoli e di mentalità aperta. Nanoha avrebbe detto che, nonostante fossero sposati da più di vent'anni, si comportavano ancora come due fidanzatini al primo appuntamento...

 

"Questi sono la mia mamma e il mio papà. Mio papà, Shiro Takamachi, è il proprietario di una caffetteria di fronte alla stazione ferroviaria Midoriya... e si può dire che sia il pilastro centrale della nostra famiglia! E la mia mamma, Momoko Takamachi, è la persona incaricata della vendita dei dolci a Midoriya. E, come potete vedere, è una persona bella e gentile!"

 

"La colazione sarà pronta tra qualche minuto." avvertì Momoko, voltandosi verso il tavolo a cui il marito e la figlia erano già seduti. "Nanoha-chan, non è che potresti andare a chiamare Kyouya e Miyuki? Credo che siano ancora nel dojo a fare pratica..."

"Va bene!" rispose la bambina, scendendo dalla sua sedia, e poi marciando allegramente verso il giardino interno della casa. Percorso un breve porticato, raggiunse la porta del dojo, separato dal resto della casa, e la scostò leggermente di lato. Proprio come immaginava, i suoi fratelli maggiori Kyouya e Miyuki erano al centro della grande sala vuota e, vestiti con delle tute azzurre dai pantaloni lunghi, stavano eseguendo dei fendenti di allenamento con delle bokken. Nanoha fece capolino dalla porta d'ingresso e li chiamò, attirando la loro attenzione.

"Onii-san, onee-san, buongiorno!" disse gentilmente. "La mamma mi manda a dirvi che la colazione è pronta!"

Kyouya, un ragazzo sui diciannove anni che sembrava il ritratto del signor Takamachi da giovane, con l'unica differenza che aveva i capelli castani, si voltò per primo verso la porta... seguito subito dopo da Miyuki, una graziosa ragazza di diciassette anni dai lunghi capelli grigio piombo legati in una treccia che le scendeva lungo la schiena, e tenuti fermi da un gosso fiocco giallo.

"Ah, ciao, Nanoha-chan!" dissero, quasi all'unisono, mentre la sorella minore entrava nel dojo agitando la mano, afferrava un piccolo asciugamano, e lo lanciava verso di loro. Miyuki, pronta di riflessi, lo afferrò al volo, fece un occhiolino e si asciugò un pò i capelli, ringraziando.

"Va bene, Miyuki, credo che per stamattina possiamo fermarci qui." affermò Kyouya, rimettendo a posto la sua spada di legno. La sorella mediana fece la stessa cosa, dopo essersi messa l'asciugamano sulla spalla.

"D'accordo." rispose. "Magari continueremo un pò quando torno da scuola, okay?"

 

"E questi, come avrete visto, sono il mio fratellone e la mia sorellona. Kyouya Takamachi, il più grande di noi tre fratelli, è una matricola all'università, ed è il successore di mio padre nella sua scuola di kendo. Adesso è il sensei di mia sorella Miyuki, che frequenta il secondo anno di liceo."

 

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Pochi minuti dopo, l'intera famiglia Takamachi era riunita attorno al tavolo della colazione, gustando le deliziose specialità per cui mamma Momoko era conosciuta! Come ogni mattina, la gentile signora si era data da fare... come testimoniavano le uova strapazzate, le insalate e il sushi che ogni membro della famiglia aveva davanti e stava mangiando!

"Aaaah, una colazione buonissima, mamma!" si complimentò Nanoha, dopo aver mandato giù un pezzo di omelette. "Soprattutto queste uova strapazzate!"

"Davvero?" chiese Momoko, lusingata. "Beh, sai, Nanoha-chan, ho voluto sperimentare un pò. Ci ho aggiunto pomodoro, formaggio e basilico per farne risaltare il sapore..."

"Immagino che i nostri ragazzi siano molto contenti di avere una mamma che è così brava a cucinare!" affermò il signor Takamachi... al che Kyouya annuì, dando uno sguardo alle sorelle minori.

"Infatti lo siamo tutti..." affermò Miyuki, ora vestita con la divisa scolastica grigia dal fiocco giallo del suo istituto, e con un paio di grandi occhiali da vista... mentre Momoko si sporgeva verso il marito e gli toccava una guancia con l'indice!

"Oooh, ma insomma, tesoro!" rise la signora Takamachi. "Tu mi lusinghi sempre!". I due coniugi risero tra sè come due ragazzini, mentre Kyouya rimetteva a posto il fiocco dell'uniforme di Miyuki, che si era un pò strapazzato. Nanoha, intanto, osservava la sua famiglia, contenta di farne parte...

 

"Papà e mamma, a volte, sembrano ancora dei ragazzi al loro primo appuntamento... stanno tanto tempo assieme, e si vogliono un mondo di bene! E i miei fratelli maggiori vanno molto d'accordo! Sì, la mia è davvero una famiglia in cui si riesce a percepire l'amore... e nonostante ciò, a volte io mi sento distante... come se avessi qualcosa di diverso dal resto della mia famiglia! Non chiedetemi perchè... beh, adesso credo di dovermi sbrigare! Scusate se mi interrompo qui, ma tra non molto, passerà lo scuolabus..."

 

Finita la colazione, Nanoha salutò la sua famiglia e augurò loro buona giornata, ricambiata quasi subito, prima di raccogliere il suo zainetto da sotto il tavolo, infilarsi le scarpe da esterno, ed uscire dalla porta d'ingresso dopo un ultimo saluto! Fece una piccola corsa fino alla fermata degli autobus, a circa una decina di metri di distanza, e arrivò poco prima che lo scuolabus si facesse vedere in lontananza. Con un cenno del braccio, la bambina fece cenno al conducente di fermarsi per prenderla su, e il piccolo autobus bianco e blu rallentò gradualmente, fino a fermarsi davanti a lei. Le porte si aprirono con un leggero sbuffo, e Nanoha, dopo aver salutato il conducente, salì a bordo, cercando con lo sguardo le sue amiche tra i già numerosi bambini che si erano accomodati sui sedili...

"Hey, Nanoha-chan! Siamo qui!" si sentì chiamare dai sedili posteriori. Sedute nell'ultima fila, l'una a fianco dell'altra, si trovavano due ragazzine della stessa età di Nanoha: una biondina con due simpatici codini ai lati della testa, e una ragazzina più alta, dai capelli di un bel violetto brillante. Entrambe indossavano, come del resto tutte le bambine sedute sull'autobus, un grembiule bianco uguale a quello di Nanoha, e stavano facendo cenno alla loro amica di venire a sedersi nel posto in mezzo a loro che le avevano appositamente tenuto.

"Arisa-chan! Suzuka-chan! Buongiorno!" disse Nanoha, avvicinandosi alle sue amiche. "Allora, come sono andate le vacanze? Spero bene!"

"Heheheee... siediti, che mentre andiamo a scuola abbiamo tutto il tempo di parlarne!" la esortò la biondina, che sembrava la più vivace delle due, mentre la ragazzina dai capelli violetti la invitava ad accomodarsi con un gesto della mano...

 

"Oh, già, quasi mi dimenticavo... queste sono le mie migliori amiche, Arisa Bannings - la bambina con i capelli biondi - e Suzuka Tsukimura - che è quella con i capelli viola! Arisa-chan è figlia di due dirigenti d'azienda, e la sua famiglia è molto ricca. Lei è un pò... l'anima della festa, nel nostro terzetto di amiche! Suzuka-chan, invece, è la più tranquilla di noi... a meno che, ovviamente, non stia giocando a qualche sport, nel qual caso diventa davvero competitiva! Siamo state amche fin da quando eravamo in prima elementare... anche se all'epoca Arisa era un pò più irrequieta, diciamo così... e anche quest'anno saremo in classe assieme! Non vedo l'ora di ricominciare! Chissà cosa accadrà quest'anno..."

 

Mentre l'autobus riprendeva velocità, Nanoha si sedette in mezzo ad Arisa e a Suzuka, e assieme incominciarono a parlare e a ridere tra loro, come stavano facendo un pò tutti i piccoli passeggeri dello scuolabus...

 

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Il primo giorno di scuola preannunciava un buon anno scolastico per l'accademia Verone - sia per le classi di scuola media che per quelle del liceo, i cui studenti si stavano raccogliendo vicino ai cancelli di ingresso. Numerosi alunni, vestiti della tradizionale uniforme rosso pallido con il fiocco azzurro e la gonna blu, passavano in quel momento lungo il viale di ingresso, colorandolo di innumerevoli voci mentre parlavano di questa o di quella cosa, e la vivacità della scena era messa in risalto dalla splendida giornata di sole. In effetti, il mese di Marzo era stato particolarmente soleggiato, per quell'anno... e dava l'idea di voler continuare così ancora a lungo!

Mentre gli alunni si incamminavano ordinatamente verso gli ingressi della scuola, due uomini di una certa età li osservavano con evidente soddisfazione, affacciati alla finestra dell'ufficio del preside. In effetti, si trattava proprio del preside del Verone e del suo vice, che come era loro abitudine all'inizio di ogni anno, stavano guardando la enorme mole di studenti che si riversava con compostezza dai cancelli, e passava vicino alla Statua del Domani, in pratica il simbolo di quell'accademia.

"Aaaah, è sempre un piacere vedere tutta questa gioventù così allegra!" affermò il preside, un ometto basso e un pò sovrappeso, con dei corti baffetti neri e la testa tonda come una palla da biliardo, con soltanto dei radi cespugli di capelli neri ai lati della testa, mentre si aggiustava gli occhiali da vista. Era vestito di un completo di colore scuro, quasi nero, sopra una camicia bianca, con scarpe dello stesso colore e una cravatta rossa. "E' proprio in questi momenti che apprezzo di più il mio lavoro, e mi sento onorato di essere preside di una scuola così prestigiosa!"

Il vicepreside, che gli stava a fianco con espressione leggermente leziosa, era molto diverso da lui: alto e magro, con addosso un completo giallo neutro e scarpe marroni, teneva le mani congiunte in maniera complimentosa davanti al petto, e il suo volto smunto, sul quale risaltavano gli zigomi prominenti, mostrava un sorrisone ossequioso che andava da un orecchio all'altro. Pur non avendo molti anni più del preside, non portava altrettanto bene la sua età, e i suoi capelli erano già diventati grigi. Sfortunatamente, non stava proprio mostrando il livello di maturità che ci si sarebbe potuti aspettare da una persona nella sua posizione...

"E' vero, signor preside! Lei ha assolutamente ragione, se posso esprimere il mio modestissimo parere!" esclamò, sempre mantenendo quel sorriso piuttosto stupido. "E come personale didattico dell'Accademia Verone, noi siamo qui per fare in modo che il suo lavoro dia i frutti desiderati! Disciplina e istruzione per questi ragazzi, prima di tutto... e poi, ovviamente, tenere alta la reputazione dell'istituto!" Concluse il suo discorso rizzandosi come un palo, mettendo una mano dietro la schiena e indicando verso l'alto con l'indice della mano opposta... evidentemente, nel tentativo non troppo riuscito di darsi un tono!

Non esattamente impressionato da quella teatrale sceneggiata, il preside si voltò verso il suo vice, guardandolo con espressione dubbiosa e una piccola goccia di sudore sulla testa calva! "Ehm... beh, certo, non nego che queste cose siano importanti..." affermò. "Però... io credo che quello che conti di più sia formare questi ragazzi, e aiutarli a scegliere la loro strada, dando loro i giusti requisiti per farlo..."

Come volevasi dimostrare, il vicepreside assunse nuovamente la sua espressione ossequiosa, si schiarì la gola, e cercò di rimediare a quella che, dal suo punto di vista, era un gaffe colossale! "Ah... Ehm... ma... ma certo! Ovviamente, signor preside! Era giusto quello che volevo aggiungere io! A questi giovani serve la giusta guida per scegliere il loro futuro, e noi siamo qui per dargliela! Non è così? Ovvio... che stavo per aggiungere questo!"

Il preside sospirò e scosse la testa. Certe persone non cambiavano proprio mai... "Sigh... e va bene, non stiamo a cercare il pelo nell'uovo..." disse, cercando di cambiare discorso. "Piuttosto, vicepreside, ha controllato la classi per quest'anno? Pare che ci sia una nuova alunna nella classe della signora Yoshimi-san... una certa Mai Mishou, trasferitasi a Tokyo con la sua famiglia soltanto ieri."

"Hmmm? Ah, sì, certo..." rispose il vicepreside, aggiustandosi i grossi e sottili occhiali da vista che portava. Dopo aver raccolto una risma di fogli di carta, l'uomo li sfogliò rapidamente, fino a giungere al documento che gli interessava. "Eccola qui, infatti... Mai Mishou, 14 anni, assegnata alla classe 2-B. Sì, è proprio una delle classi della signora Yoshimi-san..." Si ricordò di aggiungere l'onorifico giusto davanti al cognome della professoressa, che si era da poco sposata. "Hmmm... a leggere la sua scheda, pare che sia un'ottima studentessa. C'è solo da sperare che non combini troppi guai come una certa signorina Misumi di mia conoscenza..."

Il vicepreside terminò la frase guardando fuori dalla finestra con la coda dell'occhio, con espressione piuttosto irritata...

 

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"ET-CHUUUUUM!"

...e nello stesso momento, appena fuori dai cancelli, Nagisa si portò le mani davanti alla bocca e starnutì fragorosamente!

"Salute!" augurarono in contemporanea Honoka ed Hikari, mentre la ragazza dai capelli rossicci si sfregava il naso e ringraziava. Honoka, comunque, volle essere sicura che andasse tutto bene, e si inclinò leggermente verso la sua amica. "Nagisa, sicura che vada tutto bene? Non vorrei che fosse un'allergia di stagione, o cose di questo tipo..."

"Tranquilla, Honoka, nessuna allergia..." rispose Nagisa, guardando verso il secondo piano del complesso scolastico mentre si puliva le mani con un fazzoletto. "E' solo che ho avuto come la sensazione che qualcuno stesse parlando male di me... Oh, beh, eccoci arrivate! Hikari-chan, noi ci separiamo qui! Le nostre classi sono da quella parte... ci vediamo all'uscita, okay?"

La ragazzina bionda annuì, tenendo la cartella con entrambe le mani, mentre Nagisa indicava un edificio scolastico più lontano, verso cui si stavano dirigendo i ragazzi più grandi. "Va bene, Nagisa-san! Ci vediamo dopo... buona giornata!" augurò, salutando le sue amiche con la mano. Nagisa e Honoka ricambiarono il gesto e il saluto, prima di dirigersi verso l'entrata del liceo, dove ad attenderle c'erano già, oltre alle sempre presenti Shiho e Rina, anche delle altre vecchie conoscenze... in particolare, Yuriko, una ragazza dai capelli verdi scuro a caschetto, con grossi occhiali da vista, che era stata la presidentessa del club di scienze prima di Honoka, e il cui esperimento con l'elettricità, due anni prima, era ancora ricordato come uno dei più grandi successi della Verone Academy nella gara regionale di scienze.

Hikari guardò le sue amiche più grandi allontanarsi e salutarla un'ultima volta, prima di incamminarsi verso la sua classe, la 2-B. Non le ci volle molto a trovarla, visto che era abbastanza vicina alla classe che frequentava l'anno prima... e come si immaginava, già sedute sui loro banchi e in attesa del suono della campanella, c'erano le sue amiche Nao e Moe, che andarono subito ad accoglierla.

"Ehilà, Hikari-chan!" esclamò Nao, una morettina dai capelli corti, mentre correva incontro alla ragazzina bionda. "Che bello rivederti dopo tanto tempo! Allora, come sono andate le vacanze? Le hai passate bene?"

"Certamente!" rispose Hikari, accogliendo con affetto quelle che erano state le sue prime amiche in quella classe. Guardandosi un pò in giro, la biondina vide anche, seduta ad un banco con espressione annoiata, la campionessa del club di softball Saki Hyuuga - che conosceva di sfuggita, e che aveva notato più che altro per la sua grande somiglianza con Nagisa - e diversi altri volti noti... da una parte, c'era Kenta Hoshino, un ragazzino dai capelli neri e con un sorriso sardonico perennemente stampato sul volto, conosciuto nella classe per la sua abitudine a dire giochi di parole di dubbio senso; in quel momento, era intento a sottoporne uno alla malcapitata Hyuuga! Poi, vicino a Saki, c'erano le sue amiche del club di softball, la slanciata Hitomi e la più grassottella Yuuko, che probabilmente, in quel momento, stavano discutendo tra loro, ridendosela sotto i baffi, del 'crudele destino' capitato a Saki - la vittima designata dei discutibili bisticci verbali di Kenta! E poi, qualche banco più in là, ecco la timida e occhialuta Ioriko Yasuzumi, piccolo genio della scienza e - stranamente - fanatica di occulto; la bionda e scapestrata Lilica Felchenrow, che aveva tutta l'aria di essere lì solo perchè non voleva essere assente il primo giorno di scuola... e infine, la mora Maori Kasuga, che Hikari sapeva essere una miko di un tempio shintoista vicino alla periferia di Ginza. Queste ultime tre non le conosceva molto bene, se non per il fatto che, fin dal primo anno di scuola media, erano sempre state assieme e avevano formato un pò un 'terzetto dinamico'.

"Comunque... vedo che ci sono già quasi tutti!" affermò Hikari, andandosi a sedere ad un banco vicino alle sue amiche. "E a quanto sembra, Hoshino-kun dà ancora il tormento a Hyuuga-kun, come faceva l'anno scorso!"

Nao e Moe ridacchiarono brevemente. "Heheheee... sì, è vero! A quanto pare, certe cose non cambiano mai!" disse Moe, castana e più alta delle altre due, ma a parte questo dall'aspetto talmente normale che sarebbe potuta passare inosservata in qualsiasi folla. A quanto pare, le ragazze non avevano parlato a voce abbastanza bassa, dal momento che il diretto interessato, con espressione falsamente offesa, si girò verso di loro e storse il naso...

"Hey, ragazze... guardate che non state esattamente parlando sottovoce!" commentò Kenta, mentre cercava di rimettersi a posto i capelli neri... che, come avessero volontà propria, si ostinavano a starsene scompigliati sulla testa! "Non è molto carino fare questi apprezzamenti sui miei giochi di parole, lo sapete? Anche perchè... in fondo, potrei sempre fare di peggio, no?". Concluse la frase riprendendo il suo sorriso contagioso... e facendo spuntare un grosso punto interrogativo sulle teste delle ragazze... comprese Ioriko e Lilica, che stavano prestando orecchio alla conversazione!

"E in che modo, Kenta-kun, me lo spieghi?" chiese Saki, reggendosi la testa con l'espressione di chi non si aspetta niente di nuovo...

Kenta strizzò un occhio e ghignò in maniera volutamente drammatica, rivolto alla sua amica dalla faccia tonda. "Beh, se non altro faccio giochi di parole e non giochi di mano... che come dice il vecchio proverbio, sono sempre giochi da villano! Hahahahaaa! Questa era carina! Vero che non era male? Heheheheeee..."

Con un lungo sospiro di esasperazione, Saki toccò il banco con la fronte mentre Kenta rideva della sua stessa battuta... e in effetti, non era il solo, visto che anche Moe, Nao, Ioriko, Maori e qualche altro studente emisero qualche risatina... anche se era difficile capire se lo facessero per cortesia o perchè le battute di Kenta erano, in effetti, divertenti nella loro assurdità! Persino Hikari dovette coprirsi la bocca per un attimo... e Lilica, dal canto suo, si appoggiò le mani dietro la nuca e scosse la testa con espressione annoiata.

"Guarda, Hoshino-kun, voglio essere sincera con te..." affermò la biondina maestra di roller-blades. "Il suggerimento che ti posso dare per migliorare le tue battute è... di non farle e basta!"

"Heheheee... tutta invidia, cara la mia Felchenrow!" rispose lo specialista di giochi di parole, facendosi scivolare addosso la critica come acqua sulle piume di un'anatra. "Aspetta e vedrai... quando, in futuro, vedrai il mio spettacolo comico in televisione, vedrai quanto ti sbagliavi!"

"Sì, certo, come no... quando gli asini voleranno!" bisbigliò Saki, con gli occhi trasformati in due segmenti orizzontali! Mai una volta che Kenta non si vantasse del suo presunto talento di comico... chissà dove aveva preso, poi, questa passione per le battute, considerando che i suoi genitori erano pescatori...

Dopo aver riso tra sè della scenetta buffa, Hikari e le sue due amiche ripresero a parlare di questioni più immediate... e Nao, per prima, decise che era il caso di parlare di una voce che si era diffusa negli ultimi minuti tra gli studenti di quella classe. "A proposito, ragazzi... ho sentito dire che oggi conosceremo una nuova compagna di classe! E' una ragazza che si è appena trasferita qui..."

"Sì, è vero... ho sentito anch'io una cosa del genere." intervenne con educazione Maori. "Yoshimi-sensei dovrebbe presentarcela oggi, prima che le lezioni ricomincino, ma non ne so altro."

Sentire le sue compagne cambiare discorso in questo senso risvegliò l'interesse di Saki, che si alzò dal suo banco e sfoderò il suo classico sorrisone vivace! "Beh... io l'ho incontrata ieri, questa nuova alunna! Si chiama Mai Mishou, ed è una ragazza veramente in gamba! Vedrete, sono sicura che vi piacerà!" affermò. Avrebbe anche continuato il discorso, non fosse stato che per il suono della campana che annunciava l'inizio della prima lezione dell'anno... e immediatamente, tutte le ragazze sfrecciarono ai loro posti, in disciplinata attesa dell'arrivo dell'insegnante.

Puntuale come un orologio svizzero, la professoressa aprì la porta ed entrò, subito accolta dal saluto di rito guidato dalla capoclasse Kayo Andou, una ragazza castana con gli occhiali da vista, che diede al resto degli alunni il segnale di alzarsi e fare l'inchino. Dopo aver appoggiato sulla cattedra il registro e tutto il necessario, la signora Yoshimi - che, fino all'anno precedente, era stata anche l'insegnante di Nagisa e Honoka - si rivolse alla classe e ricambiò l'inchino.

"Buongiorno, ragazzi." esordì la giovane insegnante, una donna ben vestita dai lunghi capelli castani scuri, e dall'espressione gentile, anche se forse un pò ingenua. "Spero che abbiate passato tutti un buon periodo di vacanza, e mi auguro che questo nuovo anno scolastico sia anche migliore del precedente. Ora, sedetevi pure e mettetevi comodi. Ho una notizia molto interessante da comunicarvi."

Con un suono appena udibile di sedie che si spostavano, gli alunni tornarono ai loro posti... e la signora Yoshimi si sedette alla cattedra, con tutta l'eleganza discreta che le era ormai tipica. "Bene, ragazzi... da quest'anno, avremo una nuova alunna in classe con noi. La sua famiglia si è appena trasferita qui a Tokyo, dopo essere stata lontana per diversi anni... e quindi, avranno bisogno di un pò di tempo per riambientarsi. Quindi... spero che la farete sentire a suo agio, e che potrete presto diventare sue amiche!" disse. Dopo aver ricevuto i segni di assenso dei suoi allievi, la professoressa si voltò verso la porta, che era rimasta aperta durante tutto il discorso... e fece cenno alla nuova studentessa di entrare. "Prego, entra pure! Presentati ai tuoi nuovi compagni."

"Certamente, Yoshimi-sensei... con piacere!" disse, un pò timidamente, la nuova arrivata... che in quel momento si rivelò essere nient'altri che Mai! Saki sorrise di nuovo vedendo la sua nuova amica varcare la soglia della classe, e le inviò un breve saluto con la mano, che Mai ricambiò con un cenno della testa prima di andare alla lavagna, prendere il gesso, e scrivere il suo nome in eleganti kanji.

"Il mio nome è Mai Mishou... piacere di conoscervi! Spero... che andremo d'accordo!" si presentò, facendo un inchino a tutta la classe. Ancora una volta, gli alunni si alzarono dai loro banchi e si inchinarono, prima che la signora Yoshimi indicasse a Mai un posto vuoto, proprio davanti a Saki!

"Molto bene, Mishou... il tuo posto è quel banco vuoto, davanti a Hyuuga. Ho visto che voi due già vi conoscete un pò, quindi... credo che vi farà piacere stare vicine in classe. Va bene?" chiese la professoressa, sorridendo gentilmente alla sua nuova alunna... che, a sua volta, annuì tenendo gli occhi chiusi e le labbra incurvate leggermente, con espressione candida e tranquilla.

"Certamente, Yoshimi-sensei! La ringrazio!" concluse. Si inchinò un'altra volta davanti all'insegnante, e si diresse verso il banco che le era stato assegnato, venendo accolta da Saki e da alcuni dei suoi compagni vicini. "Buongiorno, Saki-san!"

"Buongiorno a te, Mai!" rispose la campionessa di softball, agitando la mano. "Quindi, a quanto vedo, saremo compagne di classe... e anche vicine di banco! Questa sì che è una bella sorpresa! Dopo ti farò conoscere i miei amici... comunque, loro sono Yuuko e Hitomi, e il ragazzo con i capelli neri seduto qui vicino è Kenta!"

Le due ragazze salutarono Mai con un cenno delle mani, e Kenta fece uno dei suoi sorrisoni smaglianti e un segno di vittoria rivolto a Mai. "E' un piacere!"

"Beh, Mishou... vedo che ti stai già ambientando!" disse la professoressa Yoshimi, guardando la scena delle due amiche che si saluavano. "Questa è già una buona cosa... comunque, adesso, credo che sia il momento di iniziare la lezione! Quindi, prendete i vostri quaderni, e cominciamo!"

 

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Nella classe 2-D, poco lontano, Heart Aino stava guardando fuori dalla finestra con espressione pensierosa, seduta al suo banco mentre attendeva la fatidica sequenza di rintocchi. La sua mente, in quel momento, era lontana mille miglia dall'istituto Verone... e stava ripensando all'incredibile incontro del giorno prima, quando aveva visto per caso le sempai Nagisa e Honoka, considerate due stelle dell'accademia, nella loro identità segreta di Pretty Cure! Come era facile immaginare, la ragazzina dai capelli rosa prova tutta una serie di emozioni contrastanti a riguardo... da un lato, era felice di aver visto con i suoi stessi occhi due supereroine come quelle degli anime che lei amava guardare... e la cosa che rendeva il tutto più emozionante, era proprio il fatto che si trattava di due celebrità locali... ma dall'altro, ripensando a tutto quello che il suo Arcano Partinias le aveva detto, sapeva che stava accadendo qualcosa di molto grave. Qualcosa contro cui, molto presto, lei stessa avrebbe dovuto probabilmente combattere. Il grifone uscito da quel passaggio dimensionale non era altro che un primo sintomo del vero male che era all'opera... e sicuramente, più avanti nel tempo, sarebbe venuto fuori qualcosa di molto più potente!

"Senti, Partinias..." disse telepaticamente al suo Arcano, mentre grattava con le dita sul banco. "Hai detto che... c'è questo disturbo nei confini dimensionali tra il nostro Giardino dell'Arcobaleno, e il Giardino degli Elementi in cui vivono quelle strane creature. Questo vuol dire che ce ne saranno altre che entreranno nel nostro mondo, giusto? E quel grifone non poteva certo essere una delle più potenti..."

La voce gentile e materna del suo Arcano riecheggiò nella sua mente. "Purtroppo, è proprio come pensi tu... per adesso, l'anomalia dimensionale è contenuta, e quindi non è potuto passare un Elementale più grande o più potente di quello. Ma col tempo, questi disturbi cresceranno sia in dimensioni che in quantità, e gli abitanti del Giardino degli Elementi potrebbero apparire in altre zone, in numero molto maggiore... e soprattutto, potranno emergere degli Elementali molto più forti. Temo... che per quanto possano essere potenti, le Pretty Cure non saranno in grado di tenere testa da sole a questa invasione. Heart, tu e le altre ragazze dotate del potere degli Arcani dovete cercare di dare loro una mano il più possibile..."

"Heart! Hey, Heart!" si sentì chiamare improvvisamente. La ragazzina dai capelli rosa scattò in piedi per la sorpresa, e per poco non sbattè un ginocchio contro lo spigolo del banco... poi si voltò, sperando di non aver sollevato troppi sospetti. Per sua fortuna, si trattava solamente della sua amica Saki, che sembrava voler sapere se stava bene...

"Oh! Ah... scusa, Sa-Sa! Stavo pensando... ehm... ah, sì, stavo pensando al nuovo anno scolastico, e mi sono persa un pò... heheheee... Sai, sono ancora molto eccitata per l'inizio delle lezioni! Heheheee..." rispose, ridacchiando goffamente. Per un attimo, temette irrazionalmente che Saki avesse in realtà capito cosa stava pensando, e cominciasse a farle domande poco opportune... ma, per fortuna, l'espressione della sua amica dai lunghi capelli blu rimase neutrale.

"Pensavi ancora al nuovo anno scolastico?" si chiese Saki, per poi alzare le spalle con espressione indifferente. "Mah... mi sembra un modo di fare un pò masochista, soprattutto considerando che i tuoi voti non sono neanche questo granchè, ma lasciamo perdere... Comunque, vedo che non hai problemi, quindi... niente, davvero, volevo solo assicurarmi!"

"Grazie, Sa-Sa! Sei davvero una grande amica!" rispose Heart, con il suo sorrisone smagliante che le tagliava praticamente in due la faccia! La sua espressione si fece più normale un istante dopo (con grande sollievo di Tsuzura, che in certe occasioni si sentiva un pò ridicola ad accompagnarsi ad una che mostrava le sue emozioni così platealmente...), e Heart rivolse una domanda alla sua migliore amica. "Ehm... senti, Sa-Sa... non è che per caso posso farti una domanda?"

"Nessun problema... a parte il fatto che continui ad affibbiarmi quel nomignolo, ma lasciamo perdere..." mormorò la ragazza dai capelli blu, aggiustandosi il cerchietto sulla testa. "Allora, Heart-chan, spara pure..."

"Ecco..." Heart si mise un indice sul mento, cercando di pensare al modo giusto di porre la domanda... poi, decisa e lapidaria, tagliò la testa al toro.

"Tu che cosa faresti se incontrassi delle eroine di un anime... e scoprissi di avere anche tu dei poteri?"

La domanda finì con Heart che guardava dritto negli occhi di Saki, e quest'ultima che si ritirava di qualchecentimetro, con gli occhi trasformati in puntini castani per la confusione!

Restarono così ancora per qualche istante, nel mezzo della classe che si stava riempiendo... poi, la tensione del momento completamente scemata, Heart si fece scendere una grossa goccia di sudore lungo la nuca e fece rapidamente marcia indietro, agitando una mano davanti a sè come per dire che aveva fatto una domanda stupida! "Ha... ehm... Hahahahahaaaa! Ma tu guarda che razza di domande che vado a fare! Heheheheee... come se una cosa del genere potesse accadere!" rise goffamente. "Hehehee... non ti preoccupare di questa domanda, Saki-chan! Ignorala pure, era soltanto una mia sciocca idea!"

Saki Tsuzura alzò le spalle, abituata alle stranezze della sua amica. "Ooookay, Heart-chan, come vuoi tu..." affermò mentre ritornava al suo banco - per ironia del destino, molto vicino a quello di Heart! - "Ora però, vedi di concentrarti sulla lezione, okay? L'anno scorso hai avuto problemi per la tua mancanza di attenzione, e non ti conviene perderti nelle tue fantasie come fai di solito..."

"Va bene, Sa-Sa! Va bene!" rispose ridendo Heart, proprio quando la malcapitata ragazza dai capelli azzurri aveva osato iniziare a sperare che quell'odiato nomignolo non si facesse più sentire! Saki grugnì con espressione rassegnata e si sedette sul suo banco, prendendosi solo un attimo di tempo per rimettersi a posto i lunghi capelli. Non che Saki fosse vanitosa, ma essendo cresciuta in una famiglia di alta levatura sociale, le era stato insegnato fin da bambina ad avere un bel portamento, e ci teneva a fare una buona figura con gli insegnanti. Dopodichè, diede un'altra occhiata agli accessori ordinati sul suo banco, in modo da essere sicura di non aver dimenticato nulla (in perfetto contrasto con Heart che, come al solito, si era messa a cercare freneticamente in cartella, all'ultimo secondo, quello che le serviva...), e si mise comoda, gettando di tanto in tanto qualche sguardo alla sua amica.

Heart non poteva certo sapere che Saki era già al corrente della faccenda degli Elementali... e quella domanda che Saki si era sentita fare un attimo prima non aveva fatto altro che farle suonare un campanello d'allarme nella testa. Il Giardino degli Elementi e il Giardino dell'Arcobaleno si avvicinano... e Heart si mette a chiedere cosa avrebbe fatto lei se avesse avuto i poteri di un eroina di un anime? Se quella era una coincidenza...

"Saki... Saki..." La ragazza non si sorprese quando si sentì chiamare telepaticamente dal suo Arcano, Bhanri... per qualche motivo, Saki immaginava già cosa volesse dirle.

"Sì, Bhanri... ti sto ascoltando! Dimmi pure, di cosa si tratta?" rispose. Fu convinta di aver sentito l'Arcano prendere fiato per organizzare il discorso.

"Avverto la presenza di un potere simile al mio... il potere di un Arcano decisamente potente! E' molto vicino... riesco a percepirlo chiaramente!" affermò Bhanri. "E... la cosa che forse ti lascerà più sorpresa è che molto probabilmente si tratta della tua amica, Heart... non posso esserne sicuro, perchè ci sono molti alunni in quest'aula... ma mi sembra che sia proprio lei ad emanare questa strana aura che percepisco..."

Saki non rimase così stupita come Bhanri aveva immaginato. Anzi, il sentirsi confermata l'ipotesi che la sua amica fosse in qualche modo coinvolta in quanto stava accadendo lasciò la ragazza dai capelli blu abbastanza tranquilla. Il fatto che Heart fosse dotata del potere di un Arcano, e fosse quindi una Maiden come lei, se non altro le dava la possibilità di difendersi nel caso qualche creatura del Giardino degli Elementi le fosse apparsa davanti... E forse, le avrebbe impedito di fare la stessa fine che aveva fatto...

 

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La mattina era volata, e dal momento che era il primo giorno di scuola, le lezioni erano state abbastanza rilassanti... ma questo non aveva impedito agli insegnanti della scuola elementare di Nanoha di sbizzarrirsi con i primi compiti! E infatti, soltanto un'ora prima che iniziasse la pausa pranzo, i piccoli alunni avevano già ricevuto il compito - in sè banale, ma per molti abbastanza seccante - di scrivere un breve tema su uno degli argomento forse più scontati nella storia dell'educazione.

Che genere di lavoro vorresti fare in futuro?

Sì, esatto... di tante tematiche che l'insegnante avrebbe potuto usare per trarre uno spunto interessante, era andata a pescare una delle più scontate e strausate! Certo, iniziare a pensarci già a quell'età non era una cattiva idea, soprattutto in una società competitiva come quella giapponese, però Nanoha e le sue compagne si aspettavano qualcosa di un pò meno prevedibile... e in quel momento, durante la pausa pranzo, ne stavano parlando sedute su una panchina sul tetto della scuola, attorniate da decine di altri bambini della loro età che chiaccheravano, mangiavano e facevano un pò di allegra confusione!

"Il futuro, eh?" si chiese Nanoha, infilzando un polipetto intagliato e mettendoselo in bocca. Lo masticò un pò, con espressione assorta, prima di mandarlo giù e di rivolgersi alle sue amiche, sedute al suo fianco sinistro con il bento sulle ginocchia. "Arisa-chan, Suzuka-chan... voi che cosa avete deciso di fare? Se avete già deciso qualcosa, ovviamente..."

"Hmmm... Nella mia famiglia, sia mio padre che mia madre sono dirigenti d'azienda..." rispose Arisa, dopo averci pensato su un momento. Anche lei, come Nanoha, sembrava aver preso abbastanza a cuore l'argomento, ma al contrario della sua amica, pareva avere le idee molto più chiare. "Quindi, se mi impegnerò e studierò duramente, sarò la loro erede. O almeno, questo è il progetto che mi sono fatta io... e tu, Suzuka-chan? Ci hai già pensato?"

"Effettivamente sì..." rispose la bambina dai capelli viola, appoggiando l'onigiri che stava per portarsi alla bocca. "A me piacciono molto le macchine, quindi... penso che studierò per diventare ingegnere."

Nanoha mosse la testa su e giù. "Capisco..." rispose. "Un pò vi invidio, ragazze... voi avete già le idee così chiare..."

"Perchè dici così, Nanoha-chan?" chiese Arisa, un pò perplessa. "Tu... non prenderai in gestione la caffetteria dei tuoi genitori?"

La ragazzina dai capelli castani sospirò, e guardò verso il pavimento, grando pensierosamente le bacchette nel suo pranzo in scatola. Magari le risposte fossero sempre state così semplici... "Beh... in effetti, sì, questa sarebbe una possibilità... ma, vedete, io sento che sono altre le cose che vorrei fare. Solo che adesso come adesso, non ho proprio idea di cosa potrebbero essere. Il fatto è che non ho nessuna particolare qualità o abilità..."

Non appena ebbe completato la frase, la bambina venne colta di sorpresa da una fetta di limone che le si spiaccicò sulla faccia! Un pensierino da parte di una Arisa Bannings decisamente irritata, il cui caratterino dinamico era stato solleticato dall'ultima affermazione della sua compagna!

"Scema!" le gridò dietro Arisa, mentre Nanoha guardava stupefatta la ragazzina bionda che si alzava, con una venuzza pulsante sulla fronte e le mani strette a pugno. "Non devi dire queste cose di te, è chiaro?"

Pur non assumendo lo stesso atteggiamento aggressivo di Arisa, Suzuka prese le parti della biondina. "Arisa-chan ha ragione, Nanoha-chan..." commentò gentilmente. "Io... sono sicura che ci sono delle cose che soltanto tu puoi fare, Nanoha-chan..."

Nanoha, ancora sbalordita, indietreggiò di qualche centimetro quando Arisa, in maniera abbastanza impropria per un giapponese, le puntò contro un indice... e la fettina di limone che aveva sulla guancia scivolò a terra quasi desolata! "E poi, i tuoi voti sono migliori dei miei!" esclamò Arisa, il cui viso si stava trasformando sempre più in una buffa smorfia di indignazione. "Quindi, se dici che tu non hai nessuna qualità speciale... di me cosa si dovrebbe dire, eh? Me lo spieghi?"

Tuttavia, Arisa non attese che Nanoha le rispondesse... e, con grande sbalordimento di Suzuka (i cui occhi, per l'occasione, si spalancarono e divennero del tutto bianchi, con un grosso cerchio nero tutt'attorno!), andò davanti alla ragazzina castana e iniziò ad allargarle la bocca!

"Ahia... ahiaaaaa..." si lamentò Nanoha, mentre Arisa le tirava le guance in direzioni opposte, e Suzuka restava là a guardarle sbalordita! "Ma io non shi haprei hahe home hirehhrihe d'ahienha... e hon ho hahe hahohi hon he mahhine... Ahiaaaaa... mi hai mahe, Ahiha-haaan!"

(Traduzione: "Ahia... ahiaaaaa... Ma io non ci saprei fare come direttrice d'azienda... e non so fare lavori con le macchine... Ahiaaaaa... mi fai male, Arisa-chaaan!")

Suzuka si guardò attorno freneticamente... e notò la folla di bambini che si era riunita là attorno per ammirare la lotta impari tra la dinamica Arisa e la tranquilla Nanoha! "Voi... voi due!" esclamò la ragazzina dai capelli violetti, agitando le braccia così velocemente che se ne vedevano soltanto le scie! "Smettetela! Non dovete fare queste cose..."

"Avanti, dillo, Nanoha-chan!" continuava imperterrita Arisa, mantenendo la sua morsa d'acciaio sulle guance di Nanoha. "Dillo, cosa volevi insinuare, con quel tuo discorso?"

"Hienhe... ahhhohuhamenhe hienhe! Ahio... bahhta, hi ahhenhooooh!" ("Niente... assolutamente niente! Ahio... basta, mi arrendooo!")

 

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Un primo giorno di liceo... passato senza che si verificassero strani eventi.

Ecco come Nagisa, Honoka ed Hikari avrebbero potuto riassumere la loro giornata, mentre camminavano per una piccola via della periferia di Ginza accompagnate da Shiho e Rina. Per fortuna, il ritorno a scuola era stato tranquillo, e anche il fatto di essere passate ad una classe superiore non sembrava aver avuto un grande effetto sul normale svolgersi della giornata. Non solo, ma le misteriose creature che avevano attaccato il giorno prima non si erano fatte nemmeno vedere, e visto che ormai si stava avvicinando la sera, le tre amiche potevano sperare che almeno per quel giorno non ci fossero strani incidenti.

"Devo ammettere che sono un pò preoccupata per il programma di algebra..." ammise Rina, mentre la conversazione andava avanti. "Sembra che quest'anno inizieremo a studiare dei concetti abbastanza difficili... derivate ed integrali!"

"Sono delle cose che anch'io non ho mai studiato, però devono essere interessanti!" commentò la sempre studiosa Honoka. "Per il resto, comunque, mi sembra che quest'anno non sia poi tanto male... Nagisa, tu cosa ne pensi?"

"Ehm... in effetti, non posso dire di pensarla allo stesso modo... però come primo impatto, il liceo non mi sembra tanto male!" rispose Nagisa, aggiundendo tra sè. "E poi, da oggi in poi, potrò vedere Fujipi-sempai praticamente tutti i giorni... è un altro bel vantaggio dell'essere in una nuova classe!" Il pensiero si concluse con uno dei suoi ghigni soddisfatti... e un leggero rossore che le colorò le guance!

Shiho gettò un'occhiata laterale alla sua amica e sorrise con aria saccente, ma decise di non dire nulla. "E poi... sono curiosa di vedere come saranno le attività!" affermò la ragazzina dai capelli rossi. "I club e i circoli dovrebbero iniziare la prossima settimana, e io non vedo l'ora di provare quello di recitazione... e ovviamente quello di lacrosse!"

"Heheheee... per quello, anche io e Rina siamo ansiose di provarlo!" commentò Nagisa, scambiandosi uno sguardo di intesa con la ragazza più alta. "E Rina stava pensando di dare un'occhiata a quello di biologia. E... per quanto riguarda te, Hikari-chan? E' andato bene il primo giorno di scuola?"

"Certamente!" rispose la biondina, sistemandosi un pò la treccia. "Oggi ho rivisto le mie compagne di classe... in particolare Nao, Miu e Saki... ho di nuovo sentito le battute di Kenta-kun..." E a questo punto, sia Hikari che Nagisa ridacchiarono un pò, ben consapevoli della fama che si era fatto Kenta Hoshino. "Oh, e poi, è arrivata una nuova compagna di classe! Si chiama Mai Mishou, è appassionata di disegno, e la sua famiglia si è appena trasferita qui. In effetti, se non ricordo male, sono arrivati proprio ieri!"

"Però, interessante!" disse Honoka. In effetti, nelle classi giapponesi, l'arrivo di un nuovo alunno è sempre qualcosa di abbastanza eccezionale. "E dimmi, Hikari-chan... che ti è sembrato di lei?"

"E' una ragazza in gamba, questo te lo posso dire subito!" rispose Hikari. "In effetti, Honoka-san, ti assomiglia molto! Un giorno ve la dovrò presentare, perchè credo che potreste diventare molto amiche!"

"Hey, che coincidenza... Se non ricordo male, mi avevi detto una volta che quell'altra tua compagna di classe, Saki Hyuuga, assomigliava molto a me!" proseguì Nagisa. "A parte il fatto che a lei piace il softball..."

Shiho e Rina si fermarono ad una strada laterale, e il gruppo arrestò la sua lenta marcia. "Beh, io e Rina siamo arrivate!" disse la rossa, dopo aver dato un'occhiata al suo orologio da polso. Le cinque e mezza. "Nagisa, Honoka, Hikari-chan... ci salutiamo qui, e ci vediamo domani a scuola, va bene?"

"D'accordo, ragazze! Buona serata!" le salutò Nagisa, agitando la mano verso di loro mentre le sue due amiche delle elementari si allontanavano in quella direzione, ricambiando il gesto. Anche Honoka e Hikari salutarono, per poi rivolgersi a Nagisa non appena Shiho e Rina ebbero girato l'angolo e furono scomparse alla loro vista. "Beh, direi che a questo punto, possiamo tornare a casa anche..."

"Attenzione! Ragazze, c'è qualcosa che non va, mepo!"

Nagisa gridò e fece un salto in aria per lo spavento quando Mepple la chiamò dalla cartella! L'espressione rilassata di Honoka si fece immediatamente più tesa, mentre la sua amica pescava il 'cellulare' e lo apriva. Come volevasi dimostrare, l'eroe del Giardino di Luce stava chiamando le guerriere prescelte, e sembrava anche abbastanza agitato! "Qui c'è qualcosa che non va! C'è qualcosa di malvagio che si stava avvicinando, mepo!"

"E' vero, lo sento anch'io, mipo! E' molto potente!" esclamò Mipple, mentre Honoka la tirava fuori dalla cartella... e, di sfuggita, entrambe le ragazze riuscivano a vedere i contorni del paesaggio che sfarfallavano, come immagini disturbate su uno schermo televisivo. L'anomalia durò soltanto un secondo, ma fu sufficiente a mettere tutti in allarme e a far capire loro che stava accadendo qualcosa di veramente pericoloso! "E si sta avvicinando sempre più, mipo!"

"Mepple, mi hai fatto venire un accidente!" esclamò Nagisa. "Lo sai che non devi metterti ad urlare in mezzo alla strada... bah, lasciamo perdere! Avete detto... che c'è qualche nemico che sta arrivando?"

"Esatto! Lo sento chiaramente, è un'energia negativa simile a quella della Zona Doutsuku, mepo!" rispose Mepple, con crescente allarme. "Anche se... ancora non riesco a capire da dove..."

"Guardate lassù! C'è qualcosa su quel lampione!" li avvertì Hikari, puntando l'indice verso un palo della luce a pochi metri da loro. Immediatamente, le altre due ragazze e le loro mascotte si voltarono da quella parte... e un istante dopo, una fiamma scarlatta si accese a mezz'aria proprio sopra il lampione, con uno sbuffo di fumo nero! Nagisa, Honoka e Hikari indietreggiarono di un passo, e le ragazze più grandi si piazzarono davanti alla loro amica per proteggerla... mentre la fiamma si espandeva, come se stesse bruciando l'aria stessa, e assumeva forma umanoide: una forma snella e slanciata, che nondimeno irradiava una palpabile aura di minaccia...

"Moooo-eeeeee-rumbaaaaaa!" esclamò una voce giovanile proveniente dalla massa di fuoco, che si espanse un istante dopo, e lasciò al suo posto un essere umanoide dai voluminosi capelli biondi e rossi, con addosso un aderente custome rosso, e delle decorazioni gialle e verdi che sembravano fiamme accese! Si era messo in una posa da divo, in piedi sul lampione con un braccio alzato verso il cielo e un altro posto trasversalmente sul petto, e l'espressione sul suo viso era di divertimento misto a cupa decisione! Non c'erano dubbi! Quello strano individuo... doveva essere uno dei responsabili dell'attacco del grifone, soltanto il giorno prima! E dire che Nagisa, Honoka e Hikari si erano già illuse di poter tornare a casa senza ulteriori complicazioni...

Moerumba, perchè di lui si trattava, rimase nella sua posizione e guardò verso il basso, incontrando le espressioni altrettanto decise di Nagisa e Honoka, che si stavano già preparando a trasformarsi... e il sorriso di trionfo che gli solcava il viso si fece più pronunciato!

"Bueeeeenas tardes, senoritas!" esordì il focoso guerriero di Dark Fall, in perfetto spagnolo. "Ma tu guarda che fortuna... vengo per la prima volta oggi in questa città, e già ho l'onore di conoscere le famose guerriere leggendarie, le Pretty Cure! Mi presento, io sono Moerumba, il miglior ballerino di cui l'Impero del Male di Dark Fall possa farsi vanto!"

Nagisa e le sue amiche passarono da una fredda determinazione ad un vago sbalordimento quando Moerumba si esibì in un breve numero di danza latino-americana in cima al lampione, terminando con un paio di rapidi passi sul posto, e puntando contro di loro l'indice e il medio di una mano! "Cha-cha-cha! Bene, bene... così, voi siete quelle che hanno sconfitto Karehan, non è vero? Non male, come esordio... ma sfortunatamente per voi, io sono tutt'altra cosa rispetto a lui!"

Okay, ora la situazione si faceva poco chiara. Prima quello strano individuo si metteva a ballare davanti a loro... e poi, tirava fuori quel nome che non avevano mai sentito prima! A parte il grifone del giorno prima... che non aveva detto una parola... non avevano ancora affrontato nessuno dei nuovi nemici! E, per qualche motivo, le ragazze dubitavano che Karehan fosse il nome del grifone! Honoka per prima assunse un'espressione interrogativa, e chiese spiegazioni. "Kare... han? Di cosa stai parlando? Io... non ho mai sentito di nessuno che avesse questo nome! Piuttosto, voi non siete quelli che hanno liberato quel grifone in centro a Ginza?" chiese la geniale ragazza dai capelli blu, con quella grinta che tirava fuori ogni volta che c'era da fare sul serio.

Questa volta, fu Moerumba a restare perplesso, anche se mantenne il suo sorrisetto perfido. "Hmmm? Di cosa stai parlando, senorita? Quale grifone? Noi dell'Impero del Male di Dark Fall non usiamo nessun grifone, abbiamo di meglio! E non cercate di fare le finte tonte, perchè con il sottoscritto non attacca! Vi ho riconosciuto dall'aspetto, Karehan mi ha descritto bene come erano le Pretty Cure che lo hanno sconfitto!"

Nagisa e Honoka, questa volta, rimasero senza parole. C'era veramente qualcosa di poco chiaro, in quella situazione. Non soltanto quel tizio di nome Moerumba sembrava non sapere dell'attacco del grifone del giorno prima... e aveva parlato di un certo Karehan come se le due ragazze lo avessero già incontrato in precedenza... Tuttavia, Moerumba non sembrò disposto a spiegare la situazione. Senza dare tempo alle ragazze nemmeno di proferire parola, il guerriero di Dark Fall alzò un braccio verso il cielo, che subito iniziò a coprirsi di nubi minacciose...

"E comunque, non credo che potrete permettervi di fare le finte tonte adesso!" concluse, schioccando le dita. "Vieni a me, Uzaina! E' ora di scaldare un pò l'ambiente!"

"Guardate lassù! Le nubi stanno..." esclamò Hikari, indicando il cielo rannuvolatosi all'improvviso. I nembi cominciarono a turbinare in maniera innaturale, creando un vortice di vapore nero dai riflessi violacei... che subito dopo, con un ringhìo innaturale, scese verso il terreno e si infilò in un'automobile rossa parcheggiata poco distante! Immediatamente, l'auto venne avvolta da una cupa aura violacea... e i suoi fari anteriori si accesero di rosso, mentre il suo cofano si spalancava e si trasformava in una orribile bocca piena di denti triangolari simili a quelli di uno squalo! Mossa da un potere ultraterreno, l'automobile si sollevò sulle ruote posteriori, e il suo tubo di scarico si allungò di colpo, avvolgendosi come un serpente attorno al bagagliaio, per poi puntare contro le due ragazze, a mò di cannone. Delle vene pulsanti apparvero, contro ogni logica, sul parabrezza dell'auto... e i suoi vetri laterali si infransero senza apparente motivo, frantumandosi in migliaia di piccole schegge che presero subito ad orbitare attorno al corpo del mostro! Nagisa, Honoka e Hikari si voltarono nella direzione dello Uzaina, mettendosi in guardia non appena la macchina posseduta si sollevò in tutta la sua statura e iniziò a ringhiare loro contro!

"UZAAAAINAAAAAAAA!"

"Oh, santi numi..." borbottò Nagisa. "La versione riveduta e corretta di uno Zakenna..."

Moerumba scoppiò in una risata a metà tra il gioviale e il crudele. "Hahahahahaaa! Siete sorprese? Questa... simpatica creaturina fa parte del mio programma di intrattenimento... programma di cui, modestia a parte, io sono l'elemento principale!"

Honoka sbattè gli occhi. "L'elemento... principale? Che stai dicendo?"

"Oh, nulla di speciale, chica..." rispose Moerumba, mettendosi a braccia conserte sul lampione... prima di estendere il braccio destro davanti a sè, e creare una fiamma nel palmo della mano aperta.

"Semplicemente, che io non sono come quell'incompetente di Karehan... Voi siete avversarie pericolose, e perciò ho tutta l'intenzione di combattere anch'io, al fianco del mio Uzaina!"

Nagisa e Honoka feero cenno ad Hikari di andare a ripararsi da qualche parte, mentre si apprestavano a trasformarsi. Si preannunciava uno scontro difficile... oltre al fatto che i punti oscuri, invece di diminuire, aumentavano...

 

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Ma a centinaia di metri di distanza da lì, beatamente inconsapevoli di quanto stava accadendo, Nanoha e le sue compagne stavano camminando tranquillamente attraverso un parco, discutendo della giornata... e, in particolare, di una partita di dodgeball che avevano giocato durante l'ora di educazione fisica. Nulla faceva presagire che, soltanto a qualche isolato di distanza, due supereroine si apprestassero a combattere una dura battaglia contro un invasore proveniente da Dark Fall e uno dei mostri che aveva evocato: l'atmosfera era estremamente tranquilla, grazie anche al colorito arancione che il sole al tramonto iniziava a gettare sulla città, e al fatto che fossero poche le persone che si incrociavano percorrendo quella strada. L'unico disturbo alla quiete era stato un petulante cagnolino vicino al quale le tre bambine erano passate appena qualche minuto prima: si era messo ad abbaiare in maniera irritante contro di loro... solo per essere prontamente zittito da un 'Be quiet!' strillato da Arisa in perfetto inglese!

"Heheheee... certo che oggi Suzuka-chan è stata davvero incredibile durante la partita di dodgeball, vero?" chiese Nanoha, mentre le tre amiche svoltavano un passaggio e si ritrovavano in una sorta di piccola macchia.

Arisa sghignazzò con soddisfazione. "Beh, del resto cosa ti aspetti? Suzuka-chan sarà anche tranquilla e gentile, ma quando si mette a fare sport... non vorrei mai essere nella squadra avversaria!"

"Andiamo, ragazze... davvero sono stata così forte?" chiese la modesta bambina dai capelli viola. Sembrava non avere idea di quanta decisione ci mettesse quando si trattava delle sue attività preferite. Le tre bambine risero allegramente, mentre continuavano ad addentrarsi nel piccolo bosco, senza nulla sospettare...

Almeno finchè Nanoha non inchiodò all'improvviso, iniziando a sentire uno strano suono, come di campanelli, nella propria testa. Era un suono strano, che sembrava essere venuto fuori dal nulla, senza che nei paraggi ci fosse qualcosa che lo potesse produrre... e la bambina castana ne fu sbalordita. Non sapeva bene come lo avrebbe spiegato a qualcuno che eventualmente glielo avesse chiesto... ma si sentiva come se quel suono la stesse chiamando...

"Hey, Nanoha-chan? Tutto okay?" chiese Arisa, fermandosi in mezzo alla strada e voltandosi verso di lei. Come riscossa da un profondo sonno, la bambina castana scosse la testa e sbattè gli occhi meravigliata, guardando le sue amiche che si erano fermate ad aspettarla.

"Ah? Ehm... scusate, ragazze... mi era sembrato di sentire una voce!" si scusò Nanoha, affrettandosi a raggiungere Arisa e Suzuka. "Ma... va tutto bene! Probabilmente era solo una mia impressione..."

"Ne sei sicura, Nanoha-chan?" chiese Suzuka. "Per un attimo mi è sembrato che non stessi bene..."

"Tranquilla, Suzuka-chan... sto benissimo!" affermò Nanoha, muovendo una mano davanti a sè per dire che era tutto a posto. "E' solo che..."

"Aiutatemi..."

Eh, no! Questa non poteva essere un'impressione! Questa volta, la voce risuonò chiara e netta nelle orecchie di Nanoha! Era una voce maschile, di un ragazzino che doveva avere più o meno la sua età, o magari un pò più grande... e soprattutto, sembrava davvero avere bisogno di aiuto, dal modo in cui parlava: rapidamente, quasi senza riprendere fiato, come se si sentisse male o fosse in pericolo... no, non c'era modi di sbagliarsi: quello era davvero un grido di aiuto!

Dopo un attimo di esitazione, che fece preoccupare nuovamente Arisa e Suzuka, Nanoha si portò una mano all'orecchio. "E' solo che... non avete sentito qualcosa anche voi?" chiese, inclinando un pò la testa nella direzione da cui le sembrava provenisse la voce. "Come... una voce che chiedeva aiuto..."

Arisa e Suzuka si guardarono, un pò spiazzate. "Ehm... veramente no..." rispose la bambina bionda. "Spero di non avere qualche problema di udito..."

"Non credo, Arisa-chan, perchè non ho sentito nulla nemmeno io..." proseguì Suzuka. "Hai detto... una voce, Nanoha-chan?"

"Sì... ero sicura che venisse da quella parte..." spiegò Nanoha, indicando un sentierino che si addentrava nel piccolo bosco. Eppure, dando un'occhiata, non sembrava che ci fosse nessuno... la strada era deserta, come lo era quella che le ragazzine stavano percorrendo in quel momento...

"Aiutatemi..."

La voce! Questa volta Nanoha era sicura al cento per cento di averla sentita! No, non era una sua impressione, c'era davvero qualcuno che la stava chiamando. Dopo essersi scusata, la bambina passò oltre le sue amiche e corse lungo la stradina deserta, seguita a breve distanza dai richiami di Arisa e Suzuka. C'era qualcuno in pericolo, da quelle parti...

"Nanoha-chan! Dove stai andando?" esclamò Suzuka, mentre lei si allontanava. Senza voltarsi, Nanoha continuò a correre in quella direzione, girandosi ora da una parte, ora dall'altra nel tentativo di vedere chi l'avesse chiamata in quello strano modo... eppure, sembrava non esserci davvero nessuno, e tra l'altro Nanoha non sentiva alcun rumore strano... ma com'era possibile? Eppure... quella voce era così reale... lei l'aveva sentita chiaramente! Non era un'impressione, ne era convintissima! E ciò nonostante, non si vedeva nessuno...

Nanoha proseguì la sua corsa ancora per qualche metro... poi, quando finalmente vide qualcosa sulla strada, rallentò gradualmente: in mezzo alla stradina si trovava un animaletto dalla corta pelliccia beige chiara, che se ne stava raggomitolato come a cercare di proteggersi dal freddo! Sembrava in difficoltà, e Nanoha si fermò vicino a lui per vedere come stava...

"Un... un furetto?" disse tra sè, una volta che fu arrivata abbastanza vicino da vedere che animale era. Nanoha non sapeva molto di furetti, ma ebbe comunque il buon senso di avvicinarsi lentamente, in modo da non spaventarlo e non provocare reazioni imprevedibili... e il piccolo animale alzò la testa, rivelando un musetto dall'espressione intelligente con grandi occhi neri che guardavano con curiosità la bambina. L'espressione del furetto aveva qualcosa di quasi umano... al punto che Nanoha quasi si aspettava che, da un momento all'altro, quello le parlasse!

Quando Nanoha si inginocchiò vicino a lui, notò un altro particolare - l'animaletto era ferito. Aveva un taglio abbastanza profondo su una spalla, dal quale stillava ancora qualche goccia di sangue. Per fortuna l'emorragia sembrava in procinto di arrestarsi spontaneamente, ma era altamente probabile che il taglio si fosse infettato, e Nanoha non aveva idea di cosa fare per dargli una mano...

Indecisa sul da farsi, la bambina allungò timidamente una mano, sperando che l'animaletto ferito non reagisse in maniera violenta... e proprio in quel momento, mentre il furetto iniziava ad annusarle i polpastrelli delle dita, la bambina vide un piccolo gioiello sferico di colore rosso, grande appena come una moneta, nascosto dal corpo flessuoso dell'animaletto, che iniziò in quel momento a leccarle le dita...

Che strano. Quel furetto... era tutto ciò che si trovava lungo quella stradina. Non c'era nessun altro, e Nanoha non sentiva più la voce che la chiamava. Quindi... chi poteva essere stato a chiamarla se non...

"Sei... sei stato tu... a chiamarmi?"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Uff... eccomi di ritorno! Scusate ancora il ritardo... gli impegni quotidiani e il blocco dello scrittore - che spero se ne vada presto, accidenti! - mi impediscono di andare troppo avanti! E poi, adesso sto cercando di scrivere una one-shot di Drakengard... Comunque, come potete vedere, gli eventi di Nanoha si sono avviati, e la nostra piccola eroina sta per fare l'incontro che le cambierà per sempre la vita! E Nagisa e Honoka... beh, loro avranno il loro bel da fare con Moerumba, che sembra averle scambiate per le loro 'eredi'... beh, questa sarà un'occasione per vedere cosa sanno fare le nostre contro gli scagnozzi di Lord Akudaikahn.

Hikari, invece, non ha ancora recuperato i suoi poteri... non vi preoccupate, tra non molto toccherà anche a lei! Cercherò di non dimenticarmi nessuno per la strada... oh, e poi, tra non molto, faranno il loro esordio anche le ragazze di Arcana Heart! Come vedete, c'è ancora molto che bolle in pentola... e ci vorrà un pò di tempo prima che tutti gli elementi si svelino! Spero che, nonostante mi sembri di essere un pò calato in qualità ultimamente, questo capitolo sia comunque ben accetto! Cercherò di pubblicare il prossimo il prima possibile... nonostante io debba razionare un pò il mio tempo!

Grazie ancora a tutti voi... e ci vediamo al prossimo capitolo!

 

Justice Gundam

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Capitolo 6
*** Nuovi avversari ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-06

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Salve a tutti, amici... e bentornati al consueto appuntamento con il mio crossover! Immagino che sia già passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato, e molti di voi, probabilmente, non vedevano l'ora che lo facessi! Bene, l'attesa è finita! Il capitolo 6 di questa storia epica è qui, sperabilmente per il vostro piacere di leggerlo!

In effetti, la volta scorsa, ci eravamo fermati in un momento un pò cruciale. Nanoha, la piccola protagonista che ho introdotto definitivamente nel capitolo 5, ha trovato un misterioso furetto che sembrava averla chiamata in qualche modo... Mai è entrata a far parte della classe di Saki, Hikari e di tre delle ragazze di Arcana Heart... e non solo, Nagisa e Honoka sono state aggredite da uno degli uomini di fiducia di Lord Akudaikahn, il focoso ballerino Moerumba, che ha scatenato la potenza del suo Uzaina contro di loro! La cosa più peculiare, ovviamente, è che Moerumba sembra averle scambiate per Saki e Mai (e come biasimarlo, dirà qualcuno di voi...), mentre le nostre due eroine credono che siano stati lui e i suoi colleghi a far apparire l'Elementale che loro hanno sconfitto il giorno prima... Questa confusione, tuttavia, servirà a far scoprire nuovi retroscena sia alle nostre eroine che a quelli di Dark Fall...

Bene, bene... con queste premesse, ci apprestiamo a dare inizio al capitolo! A molti di voi, forse, farà piacere sapere che, a partire da questo episodio, le ragazze di Arcana Heart saranno coinvolte nella storyline molto più di quanto non lo siano state finora... e già nel prossimo, le vedremo dare prova di sè! E anche Nanoha, molto presto, dovrà iniziare a combattere. La combinazione di nemici che si apprestano ad affrontare, tra l'Impero del Male di Dark Fall, e la misteriosa donna che sembra essere dietro all'apparizione degli Elementali nel Giardino della Luce... hehehehee, credo che qualunque Magical Girl avrebbe le mani piene!

Comunque, prima di fare questo, seguiremo la prima battaglia di Cure Black e Cure White contro gli uomini di Dark Fall. Riusciranno a raffreddare i bollenti spiriti di Moerumba e del suo Uzaina, o saranno costrette a ballare al loro ritmo? La risposta a molto presto... prima, devo rispondere ad un pò di recensioni!

 

KillKenny: Stai pur certo che vedrai uno Starlight Breaker usato contro alcuni dei personaggi più spregevoli mai visti in un anime! E sarà una bella soddisfazione, te lo garantisco io che già mi sto preparando la scenetta... heheheheee...

Per quanto riguarda Moerumba, beh... ho voluto un pò giocare sull'estrema somiglianza che c'è tra le Pretty Cure delle prime due serie, e quelle della terza! E il nostro ballerino di rumba preferito ha finito con il beccare quelle sbagliate! Vediamo se sarà così facile fermarlo, o se Moerumba si rivelerà un avversario all'altezza delle veterane! Nanoha-chan entrerà in azione a partire dal prossimo capitolo, quindi... preparati per i fuochi d'artificio!

SmartGirl: Il fatto che in questi giorni non possa più dedicare il tempo che vorrei alla scrittura influisce un pò anche sul mio modo di stendere i capitoli... per non parlare del fatto che sono appena uscito da un periodo in cui non riuscivo a trovare molta voglia di scrivere! Pubblicare la mia one-shot di Drakengard, comunque, mi ha aiutato a tirarmi fuori da questo periodo, e adesso credo di essere un pò più concentrato! A proposito, riguardo la mia offerta di scambio di informazioni... beh, ho cercato di rispondere il prima possibile, e spero di esserti stato utile! Nagisa e Fujipi? Hehehee... per loro due, temo che bisognerà attendere ancora un pò! Sai com'è, Nagisa può affrontare anche lo Zakenna più feroce, ma quando si tratta di dichiararsi...

Moerumba può sembrare strano, ma... ti garantisco che quando c'è da fare sul serio, sa essere MOLTO pericoloso! In effetti, più o meno tutti i membri della 'squadra dei miniboss' di Dark Fall, nonostante possano sembrare ridicoli, sono degli avversari di tutto rispetto! Aspetta di vedere in azione la signorina Shitataare... ^_^

Comunque, grazie della recensione! Farò in modo che questo capitolo non ti deluda!

Kari 89: Nessun problema, ognuno recensisce quando può! ^_^

Nanoha è un anime molto spettacolare, anche se secondo me gli scontri finali non sono proprio all'altezza del resto... bah, non stiamo a guardare le minuzie! Questo che stai per leggere sarà un episodio di... preparazione, per così dire... e Nanoha inizierà ad entrare in azione nel prossimo! Spero comunque che tu gradisca questo cap... e soprattutto, che ti piaccia lo scontro tra le Pretty Cure originali e Moerumba!

 

Bene, direi che ci siamo! Cominciamo pure con il capitolo 6... e vediamo come se la caveranno Nagi & Hono nella loro prima battaglia contro quelli di Dark Fall!

 

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Capitolo 6 - Nuovi avversari

 

"Nanoha-chan! Nanoha-chan!"

La voce delle sue amiche che la chiamavano ricordò a Nanoha che se le era lasciate dietro in tutta fretta, correndo nella direzione dalla quale era provenuta quella strana voce che solo lei riusciva a sentire... e la bambina si girò per vedere Arisa e Suzuka che correvano nella sua direzione, curiose di sapere cosa fosse preso alla loro compagna di classe. Suzuka fu la prima a raggiungerla, e dovette fermarsi per qualche secondo a riprendere fiato, mentre Nanoha teneva tra le braccia il furetto ferito che aveva trovato.

"Nanoha-chan, che succede?" chiese la bambina dai capelli viola. "Sei scappata all'improvviso, e pensavamo di averti persa di vista!"

"Si può sapere che ti è preso all'improvviso? Non è da te fare così!" le fece eco Arisa. "E poi ci dici di queste strane voci... noi non abbiamo sentito nulla!"

Dispiaciuta per aver piantato in asso le sue amiche, Nanoha abbassò un pò la testa. "Ehm... avete ragione, ragazze, vi chiedo scusa..." rispose. "Il fatto è che... davvero, mi era sembrato di sentire qualcuno che mi chiamava... e sono corsa di qua! Guardate chi ho trovato, poi..."

Arisa e Suzuka si chinarono per vedere cosa Nanoha aveva raccolto... e rimasero entrambe stupite di vedere la piccola creatura dalla morbida pelliccia bruno-dorata che alzava il musetto appuntito verso di loro, e annusava l'aria, evidentemente incuriosito. Poi, gli occhi di Suzuka iniziarono a luccicare come decorazioni di Natale, e delle stelline dorate si accesero attorno a lei, al punto che Arisa ne rimase abbagliata e fu costretta a retrocedere! "Oh, mamma mia, ma è così carino!" esclamò la bambina dai capelli viola, il cui tono di voce salì improvvisamente di qualche ottava! "E'... è un furetto! Nanoha... ma l'hai trovato qui, sulla strada?"

La ragazzina castana annuì. "Sì, Suzuka-chan... era qui sulla strada, rannicchiato, e mi sembrava in difficoltà... anzi, in effetti, è un pò in difficoltà. Guardategli la zampa..." affermò, indicando una spalla del piccolo animale. Arisa avvicinò un pò lo sguardo, e si rese conto del taglio che tingeva leggermente di rosso la pelliccetta dell'animale. Sembrava un graffio che si era fatto in una lotta con qualche altro animale, ma le bambine non potevano esserne sicure...

Quello di cui erano sicure, invece, era che quel furetto aveva bisogno di essere medicato, e alla svelta, prima che il taglio si infettasse. Fu Arisa, la più decisa del gruppo, a richiamare l'attenzione delle sue compagne su questa necessità. "Beh... comunque ci occuperemo dopo di dove viene. Per adesso, è più importante portarlo da un veterinario per farlo medicare! Suzuka-chan! Tu non sai per caso se ce n'è uno, da queste parti?"

"Ehm..." disse la bambina dai capelli viola, esitando per un istante mentre cercava di ricordare. "Sì, in effetti, ci dovrebbe essere uno studio a non più di qualche minuto da qui... aspettate, chiamo a casa e chiedo!"

"Fai più in fretta che puoi, Suzuka-chan!" la pregò Nanoha... mentre il furetto, tenendo stretta tra le zampe quella strana perla rossa con la quale la bambina castana lo aveva trovato, si accoccolava tra i palmi delle sue mani. Suzuka tirò fuori il suo cellulare e iniziò a comporre il numero di casa sua, mentre Nanoha si rivolgeva al piccolo animale cercando di rassicurarlo. "Stai tranquillo, piccolo... non è niente, vedrai che adesso ti portiamo da un bravo medico, e ti rimetterà a posto!"

Il furetto alzò il muso appuntito verso la gentile bambina, come se avesse capito per istinto le sue parole... e mentre Nanoha inclinava la testa da un lato e gli sorrideva tenendo gli occhi chiusi, il gioiello rosso risplendette per un attimo di una strana luce purpurea, che durò soltanto un batter di ciglia prima di spegnersi.

Se Nanoha avesse guardato bene (ma in quel momento, la sua preoccupazione non andava certo a quello che sembrava soltanto un ninnolo ornamentale...) avrebbe potuto vedere, oltre a questo, che l'espressione dell'animaletto si era fatta stranamente pensierosa, come se qualcosa, nella sua salvatrice, avesse attirato la sua attenzione...

 

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Il momento era critico. Nagisa e Honoka, strette attorno all'indifesa Hikari e messe schiena contro schiena, si stavano preparando a combattere contro lo stravagante ma pericoloso emissario di Dark Fall, Moerumba, e contro il mostro di nome Uzaina che lui aveva evocato, e che si era impossessato di un'automobile parcheggiata là vicino. Il loro nuovo e misterioso avversario era sempre in piedi sul lampione, in una posa plastica che rievocava un ballerino di danza latino-americana (cosa che, tra l'altro, andava a braccetto con l'abitudine dello strano individuo di mischiare ai suoi discorsi qualche parola in spagnolo...), e lo Uzaina, in piedi sulle ruote posteriori trasormate in zampe improvvisate, continuava a camminare in cerchio attorno al terzetto di ragazze, aspettando il momento giusto per lanciarsi all'attacco.

Tra l'altro, non era certo il solo fatto di essere state attaccate a preoccuparle. Dopotutto, di buffoni appariscenti come quel Moerumba, le due amiche ne avevano visti a bizzeffe durante le loro battaglie con gli abitanti della Zona Doutsuku! Era piuttosto il fatto che avevano più o meno capito che non erano lui e i suoi superiori i responsabili dell'attacco di quel grifone... il che voleva dire, molto probabilmente, che c'era qualcun altro dietro! Due minacce in una volta sola! E poi, aveva parlato di quel suo 'collega' di nome Karehan che, a suo dire, era stato sconfitto proprio dalle Pretty Cure... ma com'era possibile? Loro non avevano incontrato nessuno di nome Karehan...

Le riflessioni avrebbero dovuto attendere: Moerumba spezzò improvvisamente la sua posa e spiccò un agile salto giù dal lampione, eseguendo una spettacolare piroetta a mezz'aria per poi atterrare con incredibile eleganza sull'asfalto. Si rimise in piedi senza alcun problema e schioccò le dita di entrambe le mani, facendo apparire un paio di fiammelle rosse direttamente nell'aria. "Allora, mie care Pretty Cure, vogliamo cominciare a ballare?" le esortò, senza mai perdere quel tono vivace e sopra le righe. "Sapete, se non c'è movimento, io mi annoio... quindi, cercate di non deludermi, e mostratemi i vostri passi di danza migliori! Vamos, Uzaina!"

"UUUUZAAAINAAAAA!" ringhiò il mostro-automobile, aprendo le ruote anteriori trasformate in mani rudimentali, e spalancando ancora di più la bocca-cofano, mentre un misto di gas nocivi e puzzolenti usciva da vari tubi di scappamento che punteggiavano il suo corpo metallico. Nagisa, la più vicina alla mostruosa creatura, si portò una mano davanti alla bocca, disgustata dall'odore degli scarichi che già le arrivava in faccia.

"Non abbiamo altra scelta! Dovete trasformarvi e combattere, mepo!" esclamò Mepple. "Anche se non ho idea di chi sia questo strano tipo e da dove venga... Siete pronte, ragazze?"

"Quando vuoi!" rispose Nagisa, decisa come sempre.

Honoka annuì senza dire una parola, e si rivolse ad Hikari, esortandola a mettersi al sicuro. "Hikari-chan! Tu mettiti al riparo, ci pensiamo noi a questi due!"

"Va... va bene..." rispose la biondina, iniziando a separarsi dalle sue amiche con un pò di esitazione. "Ma state attente, mi raccomando!"

"Tranquilla, abbiamo affrontato gente più dura di una sottospecie di ballerino di salsa e merengue!" rispose Nagisa. "Non preoccuparti per noi, mettiti al sicuro... e goditi lo spettacolo!"

Hikari, dopo un secondo di esitazione, annuì e corse verso l'angolo della strada, in modo da allontanarsi il più possibile dalla scena dell'imminente combattimento... e Moerumba e il suo Uzaina, non sapendo chi fosse in realtà e non ritenendola un elemento importante, decisero di lasciarla fare. Nagisa e Honoka la guardarono per un istante, in modo da assicurarsi che la loro amica bionda fosse al sicuro... poi, si guardarono negli occhi e si scambiarono un segno di intesa, per poi prendersi per mano e iniziare la sequenza di trasformazione a cui erano ormai abituate!

"Dual Aurora Wave!"

"Emissaria della Luce, Cure Black!"

"Emissaria della Luce, Cure White!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"Servitori dell'oscuro potere!"

"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"

Qualche secondo e un caleidoscopio di luce iridata dopo, le Pretty Cure del Giardino della Luce si materializzarono davanti al fiammante ballerino dell'esercito di Dark Fall... che, al canto suo, aveva perso un pò la sua espressione strafottente, e sembrava anzi piuttosto perplesso! Quelle... quelle non erano le Pretty Cure che gli aveva descritto Karehan, ne era sicuro! Aveva sentito che si chiamavano Cure Bloom e Cure Egret, e anche le frasi che pronunciavano prima di iniziare il combattimento erano diverse! Eppure... eppure a guardarle così, in abiti civili... rispondevano in maniera impressionante alla descrizione che aveva sentito!

"Un... un momento, chicas, voi sareste le famose Pretty Cure?" chiese Moerumba, indicando le due ragazze che si erano messe in guardia, schiena contro schiena. Cure White sembrava essersi preparata a combattere lo Uzaina, che ancora continuava a camminare in circolo attorno a loro, aspettando il momento buono per attaccare... mentre Cure Black, con i pugni alzati davanti al viso, aveva selezionato come bersaglio Moerumba stesso. "Hey, qui i conti non mi tornano! Cure Black e Cue White? Karehan mi aveva fatto degli altri nomi!"

Benchè la situazione fosse di pericolo imminente, Cure Black e Cure White si ritrovarono a chiedersi, ancora una volta, di cosa stesse parlando il loro avversario. Adesso menzionava delle altre Pretty Cure, oltre a loro? Ma com'era possibile? Le Pretty Cure, le leggendarie guerriere del Giardino della Luce, erano loro e Shiny Luminous... o almeno, così era stato loro detto! Ed ora... venivano a scoprire che qualche collega di quel Moerumba aveva affrontato delle altre Pretty Cure? Questa no che non se l'aspettavano...

"Cosa, cosa, cosa?" esclamò Cure Black, sentendosi improvvisamente come la sua amica Shiho. "Come sarebbe a dire che il tuo amico ti aveva fatto altri..."

"Karehan mi aveva detto che le Pretty Cure si chiamavano Cure Bloom e Cure Egret... e adesso, invece, io mi ritrovo con Cure Black e Cure White!" rispose Moerumba, corrugando leggermente la fronte, ma senza perdere il suo ghigno sardonico. "Il che può voler dire solo due cose... o che Karehan ha raccontato una frottola colossale, il che sinceramente mi sembra improbabile... oppure, in alternativa, che ci sono altre Pretty Cure in giro, per quanto la cosa possa sembrare improbabile. Avevamo sentito parlare delle Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, ma a quanto pare ne esistono altre... e noi non lo sapevamo!"

Giardino delle Sorgenti? Cure Bloom? Cure Egret? La situazione si faceva sempre più complicata ad ogni istante che passava, e le Pretty Cure del Giardino della Luce rimasero per un attimo impalate là dove si trovavano, troppo stupite per fare un qualsiasi commento. Ma Moerumba e il suo Uzaina non sembravano altrettanto perplessi... o se lo erano, non diedero segno di esserlo, visto che il fiammeggiante guerriero di Dark Fall schioccò le dita, estinguendo una delle fiammelle che danzavano magicamente sopra di essa, e rivolse alle guerriere della luce un ghigno di superiorità. "Oh, beh... in ogni caso, non importa! Quello che noi di Dark Fall vogliamo... è sapere dove si trova la Sorgente del Sole. Se me lo dite, potrei... dimenticarmi di avervi incontrato, richiamare il mio Uzaina e lasciarvi andare! Allora, che ne dite?"

"A parte il fatto che fino ad adesso non avevamo neanche sentito parlare di questa... Sorgente del Sole, come la chiami tu..." gli rispose Cure White, voltando lo sguardo verso Moerumba quel tanto che bastava per non perdere di vista lo Uzaina. "Anche se sapessimo dove si trova, non lo diremmo certo ad uno come te!"

Moerumba alzò le spalle, con estrema nonchalance. "Oh, beh... la mia era solo una pregunta! Ma visto che la vogliamo mettere su questo piano... allora, vamos!" esclamò. In una frazione di secondo, puntò l'indice e il medio della mano sinistra contro Cure Black, e dalle punte delle dita scaturì una fiamma scarlatta che si diresse a tutta velocità contro la più mascolina delle due amiche! Con un grido d'allarme, Cure Black e Cure White si separarono, in modo che la fiammata passasse in mezzo a loro senza ferirle... ma subito dopo, lo Uzaina-automobile caricò Cure White, usando una delle sue braccia-ruote per sferrarle un manrovescio e gettarla sulla strada con un breve strillo di dolore!

"White!" esclamò Black... prima di essere colta di sorpresa da Moerumba, che le arrivò davanti ad una velocità incredibile e, con un movimento che sembrava davvero un passo di capoeira, le sferrò un calcio in pieno stomaco, che la fece piegare in due e le tolse il fiato. Le Cure nera cadde in ginocchio sull'asfalto, e Moerumba ne approfittò per colpirla di nuovo, questa volta con un calcio alla testa che la fece cadere a terra in malo modo! Cure Black grugnì di dolore, e si rialzò un istante dopo, passandosi il dorso della mano sul labbro inferiore. Quel tizio poteva anche sembrare strano, ma come combattente ci sapeva fare...

Le Pretty Cure si alzarono in breve tempo, e Cure Black passò al contrattacco, sferrando una rapidissima raffica di pugni contro l'emissario di Dark Fall... che però, per nulla impressionato, sorrise come se fosse stato divertito e cominciò ad evitare gli attacchi della Cure nera con estrema agilità. Frustata, Cure Black intensificò ulteriormente l'attacco... e questa volta, Moerumba fu costretto a mettersi in difesa e parare i colpi, assumendo un'espressione più concentrata. Ora che le Pretty Cure veterane stavano facendo sul serio, aveva capito che non era il caso di abbassare la guardia...

"Che cosa siete, voi di Dark Fall, eh? Da dove venite? E cosa diamine è questa Sorgente del Sole di cui parli? E soprattutto... cosa significa che ci sono delle altre Pretty Cure e che voi non c'entrate niente con la bestiaccia che abbiamo sconfitto ieri?" esclamò la Cure nera, gettando di tanto in tanto un'occhiata a Cure White per vedere come se la cavava. La sua amica più femminile sembrava aver preso le misure dello Uzaina, e ora i suoi attacchi erano più potenti e precisi, anche se la Cure bianca cercava di non esporsi troppo e di non dare all'essere malefico la possibilità di coglierla con la guardia abbassata.

Moerumba bloccò un diretto sferrato dalla mano destra di Cure Black, ma la violenza del colpo riuscì comunque ad intorpidirgli le braccia per qualche istante... ma prima che Cure Black potesse approfittare di questo momento, il combattente di Dark Fall retrocedette con un'agile piroetta e si portò a distanza di sicurezza, sferrando un calcio acrobatico attorno a sè per impedire alla sua avversaria di avvicinarsi troppo... poi, senza mai perdere quell'aria sardonica, rispose alla domanda che gli era stata posta.

"Hmmm... siamo un pò impazienti, eh? No hay problema, risponderò a tutte le tue domande!" esclamò. "Noi veniamo dalla dimensione scura di Dark Fall, e il nostro scopo è quello di dominare questo mondo, e tutto ciò che esiste! Per fare questo, ci serve l'energia delle Sette Sorgenti... e di queste, già sei sono nelle nostre mani! Non ci rimane che quella del Sole per completare l'opera! Dopodichè, il vostro mondo scomparirà nel nulla come è destino di tutto ciò che vive!"

"Ah, sì? Non se prima ve lo impediamo noi!" rispose all'istante Cure Black. Dopo aver preso una breve rincora, la ragazza spiccò un salto altissimo e ridiscese su Moerumba cercando di colpirlo con un calcio volante, che il guerriero di Dark Fall appassionato di ballo evitò con una piroetta...

Lo Uzaina-automobile ringhiò tutta la sua rabbia e spalancò la sua bocca-cofano, per poi sparare contro Cure White una potente raffica di pezzi di metallo... ma l'agilità della Cure bianca la salvò da un duro colpo: la ragazza balzò via dal punto dove si trovava e, con un salto mortale, si portò a distanza di sicurezza per poi scattare verso il mostro di Dark Fall e attaccarne il ventre, in quel momento scoperto. Cure White fece un balzo e colpì il suo avversario con un poderoso calcio che ammaccò la sua armatura e lo fece barcollare, con un assordante clangore di lamiere piegate... e per un attimo, Cure White si permise di prendere fiato...

Ma fu un errore. Non appena la vide atterrare dall'attacco, lo Uzaina si rimise in piedi, apparentemente illeso... e uno sbuffo di fumo nero, denso e puzzolente uscì dai numerosi tubi di scarico sparsi sul suo corpo corazzato. In breve tempo, l'allarmata Cure White si ritrovò immersa in una nube di nero gas velenoso e fu costretta a coprirsi il naso e la bocca con le braccia per non respirare il micidiale monossido di carbonio. Indietreggiò, tossendo senza potersi controllare, e lo Uzaina cercò di attaccarla estendendo di nuovo una delle sue braccia-ruote e cercando di schiacciarla contro l'asfalto! Per fortuna, Cure White si accorse in tempo del pericolo, anche attraverso la soffocante nube nera, e riuscì a portarsi lontano quel tanto che bastava per ridurre l'effetto del colpo e respirare normalmente... ma l'impatto del pugno dello Uzaina fu sufficiente a farle perdere la presa e sbalzarla via, facendola atterrare di schiena sul duro asfalto. Cure White lanciò un breve grido di dolore, ma per fortuna il colpo non era stato molto forte, e riuscì a rialzarsi in breve tempo.

"Questo tipo di mostri è più forte degli Zakenna che usavano quelli di Dark Fall..." disse tra sè il piccolo genio. "E' meglio stare attenti... e non fare la prima mossa!" Quando lo Uzaina tirò di nuovo indietro il braccio e poi scattò in avanti, nel tentativo di centrarla con un altro pugno, la Pretty Cure bianca evitò il colpo con un salto altissimo e ridiscese sul mostro, sferrandogli un doppio calcio volante che lo colpì in pieno cofano e lo costrinse a richiudere la bocca con un pesante tonfo! Lo Uzaina indietreggiò con un gorgoglìo di rabbia e sorpresa, mentre Cure White eseguiva una spettacolare capriola in aria ed atterrava in piedi vicino allo stesso punto da cui era partita!

"Comunque, sembra che le stesse strategie funzionino, più o meno..." affermò tra sè, guardando lo Uzaina che barcollava davanti a lei. Il mostro, tuttavia, si riprese in breve tempo e le puntò di nuovo gli occhi contro, illuminandoli in maniera inquietante. Capendo che la battaglia era appena cominciata, Cure White si rimise in guardia e si mise ad attendere l'attacco successivo, tendendo i sensi al massimo in modo da evitare di essere colta impreparata...

Nel frattempo, lo scontro tra Cure Black e Moerumba stava proseguendo, con esito alquanto incerto. Per quanto la Pretty Cure nera fosse forte ed esperta, il focoso ballerino di rumba non sembrava essere da meno, e quello che perdeva in forza fisica, lo recuperava in velocità e prontezza di riflessi... al punto che nessuno dei due riusciva a sferrare un colpo come si deve all'altro. Sembravano bilanciarsi alla perfezione... e tuttavia, in quanto a pazienza, erano su due livelli completamente diversi, nel senso che quella situazione di stallo dava non poco fastidio a Cure Black!

"Adesso smettila con i tuoi balletti!" esclamò Cure Black, atterrando dopo un calcio volante che Moerumba aveva evitato senza tanti problemi. "Combatti seriamente, o non combattere affatto!"

Il combattente di Dark Fall sghignazzò con espressione di superiorità. "Huhuhuuu... siamo un pò di cattivo umore stasera, eh? Non lo sai che ballare allontana ogni pensiero e aiuta a rilassarsi? Comunque, vedo che ti sei un pò stancata di questo giochetto del gatto col topo... e detto in tutta franchezza, lo stesso vale per me! Quindi, vediamo di imporre a questo ballo un ritmo diverso! Vamos!"

Moerumba mosse un braccio davanti a sè... e Cure Black gridò allarmata quando delle lingue di fuoco scarlatto apparvero dal nulla e saettarono verso di lei con un sibilo, cercando di coglierla da varie angolazioni diverse! La ragazza fu costretta ad un ubriacante slalom, piegandosi in diverse direzioni per evitare le fiammate che le passavano vicine, facendole sentire delle vampate di soffocante calore. Quanto a Moerumba, la danza improvvisa a cui aveva costretto Cure Black gli era sembrata molto coreografica!

"Hahahaaaa! Te l'avevo detto, no? Ballare è divertente e allontana i pensieri! Baila, senorita!" esclamò nuovamente, questa volta muovendo entrambe le braccia davanti a sè e creando delle spirali di fuoco che volteggiarono verso una Cure Black sempre più sotto pressione. La Cure nera strinse i denti e spalancò gli occhi per la paura... poi, con una serie di passi acrobatici che si era inventata sul momento - e che in effetti sembravano più ridicoli che altro - evitò l'attacco, solo per vedersi arrivare addosso ancora più prioettili infuocati!

"Hahahaaa! Che succede, non ti piace il mio ritmo?" esclamò Moerumba, con il suo solito tono allegro e quasi festoso. "Se non ti piace la mia rumba, possiamo sempre cambiare! Che ne dici di una samba, una conga o un tamurè?"

Cure Black evitò un'altra scarica di fuoco... poi, eseguendo un agile salto con una capriola all'indietro, si allontanò dal potente getto infuocato che Moerumba aveva cercato di spararle contro dalla punta degli indici, e atterrò appoggiando una mano a terra e riprendendo fiato per qualche istante. Quel frenetico dribbling la stava mettendo a dura prova, e cominciava a sentire i primi segni di stanchezza... il che voleva dire che ben presto, Moerumba sarebbe stato in vantaggio!

"Hanf... hanf..." ansimò Cure Black, rialzandosi e rimettendosi in guardia. "Se devo proprio essere sincera... di questo passo, credo che finirò per preferire un lento!"

Moerumba fece finta di essere offeso da quel commento. "Oooow... ma andiamo, senorita, non dirmi che non apprezzi il pensiero! Oh, beh... visto che la mettiamo su questo piano, vorrà dire che dovrò essere un pò meno galante! Vediamo come eviti questo!"

Il ballerino di rumba congiunse di nuovo le mani e sparò una grossa palla di fuoco dalle punte dei suoi indici connessi, mirando direttamente alla guerriera del Giardino della Luce, che riuscì a rimettersi in piedi in tempo ed evitò l'attacco con uno scarto laterale... ma Moerumba se l'era aspettato, e con un elegante gesto aprì le braccia e scagliò un paio di alte fiammate rosse dai palmi delle sue mani, facendo in modo che seguissero una traiettoria arcuata e prendessero l'eroina da entrambi i lati mentre questa atterrava dalla sua schivata! Vistasi presa tra due fuochi, nel vero senso della parola, Cure Black spalancò gli occhi allarmata... poi, in un impeto di determinazione, strinse i denti e si scagliò a tutta velocità contro il suo avversario, cercando di passare in mezzo alle fiammate prima che queste si avvicinassero troppo. Il calore e le lingue di fuoco rendevano difficile mettere a fuoco ciò che le stava davanti, ma la coraggiosa guerriera della luce si limitò a stringere un pò gli occhi e ad accelerare il passo...

Le fiamme di Moerumba si scontrarono a pochi metri dalla sua schiena, provocando una potente esplosione la cui onda d'urto colpì la ragazza alla schiena, scagliandola in avanti anche sotto la spinta della rincorsa che lei stessa aveva preso. Una vampata di calore le provocò qualche scottatura sulle parti esposte della schiena, ma Cure Black ignorò il dolore e tirò indietro il pugno, pronta a sferrare un colpo tremendo a Moerumba, la cui espressione si era fatta improvvisamente più seria vedendo che la sua avversaria era riuscita a rivoltargli contro la sua stessa tecnica! Storcendo il naso per la frustrazione, il guerriero di Dark Fall si preparò ad accogliere la Pretty Cure nera quando questa fosse arrivata a tiro... ma Cure Black, andando contro ogni sua previsione, atterrò a pochi metri da lui anzichè andargli direttamente contro! Spiazzato, Moerumba ebbe un istante di esitazione che determinò il ribaltamento della situazione: infatti, con una rapidissima manovra a sorpresa, Cure Black scivolò alle sue spalle e lo afferrò, congendogli la vita con entrambe le braccia e stringendo con tutta la forza di cui era capace! Al guerriero di Dark Fall mancò il fiato per un istante... poi iniziò a dibattersi nel tentativo di liberarsi, ma la forza fisica della Cure nera era al di là di ogni sua previsione, e la guerriera mantenne salda la presa nonostante i colpi che Moerumba le sferrava!

"Ugh..." grugnì Moerumba. "Accidenti, mi hai giocato! Mollami! Mollami, ti dico! Che hai intenzione di fare, eh?"

Dopo aver assorbito senza troppi problemi alcuni colpi del suo avversario, Cure Black sfoderò un ghigno sicuro che non lo lasciò presumere per il meglio. "Ma come, non lo sai? E sì che sei tu l'esperto di ballo!" esclamò... per poi spiccare un balzo enorme, con Moerumba ancora saldamente bloccato! Senza che il suo avversario potesse fare nulla per fermarla, la guerriera nera eseguì una capriola all'indietro a mezz'aria, proprio nel momento in cui toccò l'apice del suo salto... e ridiscese come un proiettile, completando la frase che aveva prima iniziato!

"Il ballo finisce col caschè! Yaaaaaah!"

Con un grido di battaglia, Cure Black ritornò al suolo ed eseguì una spettacolare quanto devastante suplex, aiutandosi con la velocità che aveva preso durante la discesa, e si piegò all'indietro con un'elasticità da fare invidia ad una ginnasta, sempre tenendo Moerumba nella sua presa d'acciaio! Il combattente di Dark Fall fece appena in tempo a vedere il mondo ridursi ad un confuso marasma di colori rossi e grigi... prima di essere mandato a sbattere con la testa contro l'asfalto, con una tale forza da aprirvi una crepa e da sollevare in aria pezzi di carreggiata!

"Aaaaargh!" Moerumba ringhiò di dolore mentre Cure Black lo teneva in quella scomoda e dolorosa posizione capovolta, poi, quando la guerriera della Luce mollò la presa, si afflosciò a terra stordito, e Cure Black si rimise in piedi con un colpo di reni e riprese fiato, restando per un attimo ad osservare il suo avversario atterrato.

"Hanf... hanf... sembra che questo balletto che volevi offrirmi... sia stato un fiasco completo!" ribattè con sarcasmo la Pretty Cure nera. "Beh, non è colpa mia se sono negata per la danza! E la prossima ricordati che QUESTO è quello che capita a chi mi fa arrabbiare! Beh, tu sei sistemato! Adesso vediamo di dare una mano a White..."

Per fortuna, non sembrava che Cure White avesse davvero bisogno di una mano. Ormai, la più razionale delle due paladine della giustizia aveva preso le misure dell'avversario, ed era riuscita a rendersi conto dei suoi punti deboli, al punto che il combattimento, che prima era sembrato alquanto incerto, ora pendeva decisamente a favore di White! Con un ringhìo frustrato, lo Uzaina prese un altro bel respiro e spalancò la bocca-cofano, sparando contro la sua avversaria pezzi di ferro e bulloni, fitti come una raffica di mitragliatrice... ma Cure White evitò l'attacco con agilità, e tutti quei velocissimi pezzi di metallo colpirono l'asfalto, aprendoci dei buchi di notevoli dimensioni! Cogliendo il momento giusto, la guerriera bianca si spostò in una zona che lo Uzaina-automobile non poteva raggiungere con il suo attacco e balzò verso il ventre della malvagia creatura, tempestandolo di una raffica di calci volanti che riuscì a farlo piegare in due e a togliergli il fiato! Per qualche secondo, che allo Uzaina probabilmente sembrò non dover finire mai, la ragazza continuò l'assalto, martellando le parti più vulnerabili del suo avversario... per poi concludere con un potente calcio sferrato con entrambe le gambe, che servì allo scopo di far perdere del tutto l'equilibrio al mostro e farlo ribaltare con un ululato di disappunto! Un tremendo clangore di acciaio ammaccato e di vetro rotto accompagnò l'impatto dello Uzaina, e Cure White eseguì un paio di capriole a mezz'aria in modo da amortizzare la caduta. Finalmente, toccò terra con i piedi e si rimise in guardia, proprio mentre la sua compagna arrivava di corsa ad assicurarsi che andasse tutto bene.

"Cure Black! Sei riuscita a sconfiggere quello strano tipo?" chiese la geniale ragazza, a sua volta preoccupata per la sua amica.

In risposta, Cure Black annuì energicamente. "Tranquilla! Gliele ho suonate come si deve... ma non credo resterà a terra ancora a lungo!" rispose, gettando uno sguardo dietro di sè e vedendo che Moerumba, pur con qualche difficoltà per la potenza del colpo preso, stava iniziando a rialzarsi. "Dobbiamo approfittarne adesso, e far fuori questo rottame ambulante prima che il suo capo si unisca di nuovo alla festa!"

"E allora, non perdiamo altro tempo!" rispose prontamente Cure White, tendendo la mano verso la sua migliore amica. Cure Black non aveva bisogno di farselo ripetere, e un attimo dopo, le loro mani erano congiunte, e le due paladine della giustizia erano pronte ad eseguire il loro attacco decisivo!

"Black Thunder!"

"White Thunder!"

"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."

"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"

"PRETTY CURE MARBLE SCREW... MAX!"

Un accecante raggio di energa bianca, solcato da venature e scariche elettriche nere, partì dai palmi delle mani delle ragazze e investì in pieno lo Uzaina mentre questo si stava rialzando, inghiottendolo in un caotico barbaglio di luci di colori opposti! La creatura del Male lanciò un ruggito terrificante, e il suo corpo cambiò per un istante di colore, passando ad un rosso-arancione acceso... prima che lo spirito maligno che si era impossessato del veicolo uscisse, il volto contorto dall'orrore e le grandi mani che afferravano inutilmente l'aria, come se questo avesse potuto salvarlo...

"UUUUUZAAAAAINAAAAAA!" fece in tempo a gemere lo spirito del male, prima di gonfiarsi ed esplodere letteralmente! Il suo corpo si scisse in centinaia di piccole creaturine alate a forma di goccia, dello stesso colore rosso-arancione dello Uzaina e con delle fiammelle ai lati del corpo a fare da ali improvvisate. In un attimo, le creaturine iniziarono a disperdersi, volando tutte in direzioni diverse e creando degli spettacolari motivi rossi fluttuanti per qualche istante.

"Graziegraziegraziegraziegrazie..." esclamarono in continuazione le piccole creature, mentre si disperdevano davanti agli sguardi di Cure Black, ure White e di Hikari, che aveva assistito alla battaglia da una posizione di sicurezza. Era molto diverso da quello che di solito accadeva con gli Zakenna, che si frammentavano in piccoli esseri neri a forma di stella che scappavano via chiedendo profusamente scusa...

In breve tempo, riempiendo l'aria delle loro vocette squillanti, le creaturine a forma di goccia volarono via... e nello stesso momento, le due ragazze videro, talmente di sfuggita da non essere sicure che fosse vero, una strana distorsione apparire e poi sparire nel cielo. Nessuna delle due sapeva esattamente cosa fossesuccesso... comunque, lo Uzaina, o come si chiamava era stato eliminato, e ora restava soltanto il guerriero di Dark Fall...

Il quale, dimostrando di essere più robusto di quanto non lasciasse intendere il suo fisico agile e longilineo, si era già ripreso dalla proiezione di Cure Black e si stava rialzando, massaggiandosi la testa nel punto in cui aveva colpito il terreno... Cure Black e Cure White si voltarono di scatto verso di lui, pronte a combattere di nuovo nel caso fosse stato necessario.

"Owww... Certo che il vostro concetto di spettacolo è un pò diverso dal mio, senoritas..." commentò Moerumba. "Non credevo sareste riuscite a sconfiggere il mio Uzaina in questo modo! Non siete le Pretty Cure di cui parlava Karehan... ma siete comunque delle avversarie pericolose!"

"Tsk..." disse Cure Black, per niente lusingata. "Nel caso tu non ne sia abbastanza convinto, possiamo concederti il bis... tanto per usare un termine legato alla danza!"

Moerumba incrociò le braccia sul petto e sghignazzò, non sembrando troppo turbato dalla sua sconfitta. "Huhuhuhuuu... temo che non succederà, visto che per adesso mi ritiro... ma non temete, perchè avete visto soltanto un assaggio di quello di cui siamo capaci noi di Dark Fall! Vi lascio con questa promessa, sentirete ancora parlare del sottoscritto! Hasta luego, senoritas!"

Detto questo, Moerumba scomparve in una fiammata che avvolse il suo corpo per un attimo prima di dissolversi nel nulla, e le due ragazze rimasero sole in mezzo alla strada. Sciolsero la loro trasformazione, tornando normali, e guardarono il punto in cui il guerriero di Dark Fall era scomparso, sul quale si vedeva un'inequivocabile ammaccatura, a testimonianza della potenza del colpo di Nagisa. La lotta era stata breve, ma violenta... e soprattutto, non aveva risposto nemmeno un pò alle molte domande che ancora aleggiavano nelle menti delle due amiche per la pelle...

Dopo essersi assicurata che tutto fosse tornato sotto controllo, Hikari uscì dal suo nascondiglio e corse verso le sue amiche, sincerandosi che stessero bene. "Nagisa-san! Honoka-san! Come va, tutto a posto?" chiese la biondina. "Quel tipo, e il mostro che evocato..."

Honoka annuì e sorrise gentilmente. "Non ti preoccupare, Hikari-chan... stiamo bene, e siamo riusciti asistemarli tutti e due! Quello che ci preoccupa, però, è che non sappiamo assolutamente niente di chi sia, e soprattutto di chi siano i suoi superiori..."

"Per non parlare del fatto che, a quanto pare, non ci sono solo questi nuovi nemici... Dark Fall, se non ricordo male..." proseguì Nagisa. "Pare che loro non avessero nulla a che fare col pennuto di ieri... così ora abbiamo due minacce di cui preoccuparci, anzichè una sola!"

"E poi, c'è questa storia... delle nuove Pretty Cure!" disse Honoka, non riuscendo a nascondere una certa perplessità. "Quel Moerumba ha detto che... erano altre le Pretty Cure che il suo 'collega' ha affrontato, e si chiamavano Cure Bloom e Cure Egret. Solo che noi non abbiamo mai sentito parlare di queste due! Mipple, tu per caso... non ne sai qualcosa?"

Dalla custodia-cellulare nella tasca di Honoka, la principessa delòla speranza scosse la testa. "Mi dispiace, mipo... anche a me e a Mepple giungono nuovi, questi nomi!" rispose. "Pensavo che voi... foste le uniche Pretty Cure esistenti, mipo!"

"E questo significa che ci sono elementi, nella leggenda delle Pretty Cure, di cui persino noi del Giardino della Luce non siamo a conoscenza, mepo..." disse Mepple, a metà tra il pensieroso e l'irritato. All'eroe del Giardino della Luce dava non poco fastidio essere l'ultimo a sapere le cose. "Temo che non ci sia nient'altro da fare, dobbiamo aspettare e sperare che la Regina ci ricontatti... forse lei ne sa qualcosa più di noi, mepo!"

Nagisa storse il naso, visibilmente infastidita. Ancora una volta, le loro mascotte che pure in passato erano state di aiuto, si ritrovavano del tutto impreparati davanti a quell'inaspettata situazione... e la risoluzione dei già numerosi misteri si faceva sempre più un miraggio! "Accidenti, non posso crederci... Se anche Mepple e Mipple non ne sanno niente... e va bene, vorrà dire che aspetteremo! Sperando di non dover aspettare troppo tempo per avere una risposta..." borbottò la campionessa di lacrosse. "Bah, a questo punto... credo che non abbiamo più niente da fare qui! Forza, Honoka, Hikari, riprendiamo il cammino. Meglio che..."

Nagisa stava per aggiungere qualcosa... quando, voltandosi verso la strada, lei, le sue amiche, e gli animaletti del Giardino della Luce videro che l'automobile in precedenza posseduta dallo Uzaina di Moerumba non era tornata esattamente normale come accadeva di solito con gli Zakenna: il veicolo era rimasto ribaltato, con le ruote rivolte verso l'alto, i finestrini sfondati, le portiere ammaccate... e il cofano semiaperto dal quale uscivano fuori inquietanti nuvole di vapore nero! Per qualche motivo, i colpi presi durante la battaglia e il Pretty Cure Marble Screw finale avevano avuto ripercussioni sull'oggetto posseduto...

"Ehm..." propose Honoka dopo un istante di scioccato silenzio. "Forse... è meglio che ci allontaniamo di qui il prima possibile! Temo... che il proprietario di quell'auto non sarà spiritoso come quel Moerumba, quando la troverà in questo stato!"

"Sono... perfettamente d'accordo con te, Honoka!" affermò Nagisa, mentre le tre amiche iniziavano a marciare alla massima velocità possibile lontano dal luogo del combattimento.

"Allora siamo in tre..." concluse Hikari, seguendo le sue compagne. Tre minuti e una corsa a ritmo sostenuto dopo, le ragazze erano finalmente arrivate vicino alla casa della signorina Akane, e si apprestavano a salutare Hikari e darle appuntamento per il giorno dopo...

Quando sentirono l'urlo disumano che riecheggiò per tutto il quartiere!

"AAAAAAAAARGH! LA MIA POVERA MACCHINAAAAAAAA!!!!"

"Ohi, ohi, ohi..." mormorò Nagisa, afferrandosi la fronte e facendosi scappare un gocciolone di sudore da dietro la nuca. "Già... meno male che non eravamo lì..."

 

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Poco più in là, nella sala d'aspetto del veterinario da cui avevano portato quel furetto trovato per strada, Nanoha, Arisa e Suzuka stavano aspettando notizie, e nessuna delle tre faceva mistero di una certa ansia. Certo, quando lo avevano trovato sembrava in condizioni abbastanza buone, a parte quella ferita sulla spalla, ma non si poteva mai sapere, con gli animali. Le tre bambine potevano, a quel punto, soltanto attendere notizie da parte della dottoressa e sperare che fossero buone...

Il silenzio della sala d'attesa venne bruscamente interrotto dal suono di una porta che si apriva... e le tre bambine si girarono verso di essa, vedendo la dottoressa che usciva dalla sala operatoria, pulendosi le mani con un asciugamano. Nanoha per prima si alzò dal suo posto per andare a chiedere come stava il piccolo animale. "Oh, dottoressa... ha finito? Allora... come sta quel furetto?"

Il sorriso della veterinaria tranquillizzò le tre ragazzine, prima ancora di sentire la risposta. "Non vi preoccupate, ragazze, se la caverà." rispose la giovane donna, vestita del classico camice bianco da dottore, e con i capelli biondi a caschetto. "La ferita non è grave, anche se lo ha indebolito abbastanza... è probabile che sia rimasto da solo per molto tempo."

Nanoha e le sue amiche tirarono un sospiro di sollievo. "Meno male... per un attimo, ho avuto paura per lui, lo ammetto!" rispose la ragazzina castana. "Dottoressa, la dobbiamo ringraziare!"

"Giusto... grazie di cuore!" rispose Suzuka, facendo un breve inchino, imitata poco dopo da Arisa. La veterinaria chiuse gli occhi e sorrise in risposta.

"Di niente, prego... anzi, se volete venire a vederlo..." propose, indicando la sala più interna, appena dietro la porta che era rimasta aperta. Le ragazze, ovviamente, risposero tutte di sì, e la dottoressa le fece entrare nella stanza, permettendo loro di riunirsi attorno alla brandina sulla quale era disteso il piccolo paziente, ancora sedato e con una fasciatura sulla spalla a coprire la ferita. Nanoha, Arisa e Suzuka lo guardarono per un pò, come a volersi assicurare che stesse davvero bene... e infine la ragazzina bionda alzò lo sguardo e fece una domanda.

"Dottoressa... questo è un furetto, giusto?" chiese. "Secondo lei, è un animale domestico?"

La veterinaria si avvicinò a sua volta alla brandina, e guardò il piccolo animale con espressione leggermente incerta. "Hmmm... A guardarlo così, si direbbe un furetto dai piedi neri... però, se lo è, è sicuramente unico! Ha diverse caratteristiche che non corrispondono alla specie... per non parlare del fatto che il furetto dai piedi neri è praticamente estinto allo stato selvatico! E anche questa perla rossa che gli stava vicino..."

La giovane donna indicò lo strano gioiello rosso semitrasparente che Nanoha e le sue compagne avevano trovato assieme al furetto... e di cui ancora non si era capita la funzione! Di certo non poteva essere molto prezioso... anzi, sembrava proprio fatto di niente più che vetro colorato! "Guardandolo così, sembrerebbe un rnamento di qualche tipo..." proseguì la dottoressa, avvicinando una mano al furetto...

...che prontamente si svegliò e aprì gli occhi, alzando la testa come allarmato!

"Ah! Si è svegliato!" esclamò Suzuka, facendo un piccolo salto per la sorpresa. Anche la dottoressa rimase un pò stupita, davanti a quell'inaspettata reazione del paziente. Era convinta che sarebbe rimasto privo di sensi ancora un pò, e invece si era ripreso dalla medicazione con rapidità...

"Strano... ero convinta che per un pò non si sarebbe svegliato..." disse tra sè, mentre il piccolo animale la guardava per qualche istante, muovendo delicatamente le vibrisse che ornavano il suo musetto appuntito... poi si voltò verso Nanoha e le sue compagne, trovandosi di fronte prima l'espressione allegra di Arisa... poi quella adorante di Suzuka, che era stata completamente rapita dall'aspetto carino del piccolo animale!

Infine, dopo un istante di esitazione, il furetto passò a guardare Nanoha, che manteneva un'espressione un pò confusa. Per qualche motivo, la bambina castana provava una sensazione simile a quella che aveva percepito poco prima, quando aveva seguito quella strana voce che l'aveva portata al furetto... e adesso, mentre il piccolo animale la guardava, con una tale intensità da fare addirittura pensare che fosse dotato di intelligenza, Nanoha sentiva qualcosa di simile... come se la graziosa bestiolina la stesse chiamando...

"Hm? Hey, Nanoha-chan!" le fece notare Arisa. "Sembra che ti stia fissando... e tu lo stai fissando a tua volta!"

"Ehm..." rispose la ragazzina castana, colta di sorpresa. Non si era nemmeno resa conto di cosa stesse facendo, finchè la sua amica non glielo fece notare. "Ecco... mi era sembrato che... beh..."

Con un pò di esitazione, Nanoha avvicinò un dito al muso del furetto... che, dopo averla annusata per un istante, sembrò quasi sorridere e cominciò a leccarle il polpastrello con aria affettuosa, come se l'avesse riconosciuta come la sua padroncina! L'espressione della bambina si fece raggiante, mentre la misteriosa creaturina continuava con la sua piccola dimostrazione di affetto... e alla fine, dopo aver mandato a Nanoha quello che sembrava essere uno sguardo di intesa, si adagiò di nuovo sul lettino, le zampe ben strette attorno al piccolo gioiello rosso che portava con sè.

"Forse è meglio lasciarlo qui a riposare per un pò... perchè non lasciate che ve lo guardi io, almeno fino a domani?" chiese la giovane donna, accarezzando il furetto con un indice mentre parlava alle sue piccole amiche. "Se volete, domani potete venire a vedere come sta!"

Le ragazze si guardarono a vicenda, e si dissero d'accordo. "Beh... sì, grazie, dottoressa! Le saremmo molto grate!" affermò Suzuka. "Ora, dobbiamo proprio andare... e non credo proprio potremmo portare a casa un furetto così, di punto in bianco!"

"La ringraziamo, ancora, dottoressa!" conclusero le tre ragazze in simultanea, mentre si avviavano verso l'uscita dopo aver fatto un inchino. La dottoressa le salutò con un gesto della mano, mentre si allontanavano per tornare a casa...

Sfortunatamente, mentre le tre amiche si incamminavano discutendo tra sè della inusuale situazione, si rendevano conto che, effettivamente, era un pò più complicata di quanto sembrasse all'inizio. Per quella sera, il loro piccolo amico sarebbe stato al sicuro, ma poi? La dottoressa, con tutti gli animali feriti o malati che aveva ogni giorno per le mani, non avrebbe potuto tenerlo per molto tempo... e sia Arisa che Suzuka avevano i loro problemini...

"A casa mia abbiamo diversi cani, quindi... non sarebbe il benvenuto, di sicuro!" affermò Arisa, dopo aver riflettuto un attimo.

"E io ho un gatto... quindi, temo di non poter essere d'aiuto..." rispose Suzuka. "Mi sa tanto che sei tu l'unica a poterlo tenere, Nanoha-chan... Oltretutto, mi sembra che si sia anche affezionato a te..."

"Già... ma i miei genitori hanno una caffetteria, quindi..." riflettè la bambina castana ad alta voce, mettendosi le mani dietro la nuca. "Mah, non lo so, ragazze... devo chiedere a loro..."

 

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Un paio d'ore più tardi, la famiglia si era riunita per la cena, e la piccolina di casa Takamachi aveva pensato che quello fosse il momento ideale per parlare ai suoi genitori di quanto era successo quel giorno.

"E così, papà... visto che la situazione è questa..." spiegò Nanoha, giocherellando nervosamente con le mani e guardando con una certa apprensione il piatto mezzo pieno davanti a lei. "Mi chiedevo se... insomma... se non potevo tenere io, quel furetto... Ovviamente, papà, sempre che tu sia d'accordo..."

Shiro Takamachi attese che la figlia più piccola terminasse la sua spiegazione... poi, dopo essersi schiarito la gola, incrociò le braccia davanti a sè, dando l'impressione di stare riflettendoci su molto seriamente. Nanoha non aveva nessun elemento per tentare di indovinare quale avrebbe potuto essere la risposta...

"Hmmm... un furetto, eh?" ripetè il signor Takamachi. Per un attimo, rimase in silenzio, facendo salire un pò la tensione - al punto che anche Kyouya e Miyuki, seduti a fianco della sorella minore, trattennero involontariamente il fiato - poi...

"Già che ci troviamo, che cos'è un furetto?" chiese Shiro, con tutta la serietà di questo mondo! Nanoha sbattè una testata sul tavolo per il disappunto...

I fratelli maggiori ridacchiarono brevemente, prima che Kyouya rispondesse. "E dai, papà, non dirmi che non lo sai!" disse, con tono di amichevole presa in giro, mentre allargava le mani in modo da far vedere le dimensioni dell'animale di cui si parlava. "E' un animaletto della stessa famiglia della faina o del tasso, grande più o meno così... ed erano molto richiesti come animali domestici, almeno fino a un pò di tempo fa!"

Mamma Takamachi si avvicinò al tavolo, portando una pietanza. "Un furetto è un animale abbastanza piccolo, giusto?" chiese gentilmente. "Beh, Nanoha-chan... non vedo perchè no! Se lo tieni in una gabbietta e ci stai attenta... non dovrebbe esserci un problema! Kyouya, Miyuki... voi che cosa ne dite?"

"Non ci vedo nulla di strano." rispose la ragazza con gli occhiali. "E tu, Kyouya-niisan?"

Il ragazzo più grande scosse la testa. "Nemmeno io... ricordati però, sorellina, che un animale domestico non è un giocattolo. Devi prendertene cura... anche se un pò ti aiuteremo noi!"

Anche papà Takamachi ne fu convinto. "Okay, allora..." concluse. "Va bene, Nanoha-chan, hai il nostro permesso!"

La bambina sorrise allegramente e annuì un paio di volte. "Grazie, papà! Grazie mille!"

 

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"Allora, vediamo un pò... se non sbaglio, Sa-Sa e Mao-Mao mi hanno dato appuntamento qui..." riflettè ad alta voce Heart Aino, guardandosi intorno mentre scendeva dalla sua bicicletta e la incatenava ad un lampione acceso. Nonostante l'ora tarda - erano quasi le otto e mezza - e il buio della notte, c'era ancora un discreto numero di persone per le strade di Ginza, cosa che non stupiva se si considerava che, in effetti, Tokyo è una delle metropoli con il tasso di criminalità più basso del mondo, e la gente si fidava ad uscire anche a quell'ora. Dopo aver messo a posto la sua bicicletta, Heart guardò verso i cancelli della scuola... e lì, proprio come immaginava, si trovavano le sue amiche, Saki e Maori, in piedi vicino al cancello, evidentemente in attesa che lei arrivasse...

Heart agitò una mano verso di loro mentre le raggiungeva. "Hey, Sa-Sa! Mao-Mao! Come va, ragazze? E' una serata adorabile per fare un giretto fuori, ma... come mai mi avete chiesto di incontrarci qui, e in questo momento?" chiese, sempre con quell'aria allegra ed ingenua che la caratterizzava. "Ve lo chiedo perchè ho dovuto promettere a mia mamma che l'avrei aiutata a fare le pulizie del negozio, in questo weekend, prima che lei si convincesse a farmi uscire!"

"Buonasera, Heart-chan!" rispose gentilmente Maori, con un inchino da perfetta Yamato-Nadeshiko. "Hai ragione, in effetti non è proprio il nostro solito orario, per incontrarci... ma credo che Saki-san potrà spiegarti le cose più nel dettaglio..."

Heart notò che il tono della giovane miko si era fatto in qualche modo più ansioso, come se ci fosse un problema di cui voleva disperatamente parlare... ma prima che potesse chiedere cosa c'era che non andava, Saki prese la parola, non prima di essersi schiarita la voce.

"Beh... intanto, buonasera anche a te, Heart-chan..." esordì la ragazzina dai capelli azzurri. "Come diceva Maori-san, questo è in effetti un orario un pò strano per incontrarci... e in effetti, non avrei fissato proprio questo orario, se non fosse stato per il fatto che... beh, c'è un problema urgente di cui non potevamo parlare davanti a tutti."

Heart sbattè gli occhi, cominciando a preoccuparsi. Cosa poteva esserci di tanto grave da costringere le sue amiche a parlargliene così, in privato? "Ehm... non... non so se ho capito benissimo, Sa-Sa... però, se mi dici che hai un problema, io sono sempre pronta a darti una mano! Che è successo? Hai avuto problemi con dei bulli, ti sei fatta male da qualche parte, o i tuoi voti sono diminuiti? Dimmi, Sa-Sa... di qualunque cosa si tratti!"

Nonostante tutto, Saki Tsuzura non potè impedirsi di sorridere. Era pur sempre la solita, ingenua e generosa Heart che lei conosceva fin da quando erano bambine... "Heheee... no, no, Heart-chan, non è questo il problema..." rispose. "E'... qualcosa di un attimo più complicato... E non saprei esattamente come iniziare il discorso..."

"Beh..." Heart esitò un istante. "Dillo con parole tue! Di cosa si tratta?"

Saki-T prese un leggero respiro e si organizzò il discorso... poi fece una domanda, a bruciapelo.

"Heart-chan... hai anche tu un Arcano, vero? Sei una Maiden, giusto?"

Gli occhi di Heart si spalancarono ancora più di quanto Saki e Maori avrebbero ritenuto possibile, e persino il ricciolo ribelle a forma di cuore dei suoi capelli si spiegazzò leggermente per sottolineare la sorpresa della sua proprietaria. Per qualche istante, Heart rimase a bocca aperta, non riuscendo a trovare le parole per rispondere...

"Sa... Sa... Saki-chan? Maori-... chan?" sussurrò la ragazzina dai capelli rosa. "Voi... come... come fate a sapere che ho un Arcano? Voi... per caso siete..."

"Ci dispiace di non avertelo detto subito, Heart-chan..." rispose Maori, evidentemente dispiaciuta. "Ma... sì, la verità è questa... anche se mi chiedo come mai tu il tuo Arcano non abbia ancora percepito la presenza dei nostri... sì, noi... noi siamo delle Maiden. Anche noi abbiamo degli Arcani, come te! Ora... ti mostro cosa vogliamo dire..."

Mentre Heart continuava a guarare stupita le sue due amiche, queste ultime chiusero gli occhi e iniziarono a concentrarsi... e ben presto, delle strane scintille luminose apparvero attorno ai loro corpi e iniziarono a danzare loro attorno, per poi condensarsi e formare delle figure eteree ed evanescenti vicino a loro. Accanto a Saki-T, si materializzò una figura spigolosa, dall'aspetto femmineo, quasi del tutto coperta da un'armatura di cristalli blu dalle venature azzurre, che risplendeva come una debole lampada al neon ed era percorsa da piccole scariche elettriche del colore degli zaffiri! Il suo volto era sereno, e guardava Heart con intensità... al punto che alla ragazzina dai capelli rosa sembrava quasi di perdersi nel blu intenso delle sue iridi...

Invece, l'Arcano di Maori assomigliava molto ad un incrocio tra una statuetta Shakko, con gli occhi enormi e la bocca ferma in un'espressione di assoluta calma... e un robot gigante come quelli degli anime che Heart amava guardare! Alto come due persone poste l'una sulle spalle dell'altra, scolpito in un unico blocco di pietra nera, l'essere aveva un torace muscoloso e perfettamente levigato, con decorazioni a linee curve azzurre che decoravano i pettorali e delineavano le costole, e portava una collana di perle nere. La figura scolpita indossava soltanto un paio di pantaloni lunghi da monaco, tenuti fermi in vita da una corda che faceva da cintura, e i suoi enormi pugni sembravano in grado di stritolare un uomo in pochi secondi... e tuttavia, irradiava una sensazione di calma e gentilezza che contrastava con il suo aspetto battagliero.

"Ecco, Heart-chan... questi che vedi sono i nostri Arcani..." disse Saki-T... prima che la figura lampeggiante al suo fianco prendesse la parola!

"Dunque, Saki... questa è la tua amica di cui mi parli spesso." affermò. Quando la ragazza dai capelli azzurri annuì, l'evanescente donna in armatura blu annuì e si rivolse alla stupita Heart. "In tal caso... piacere di conoscerti, Heart. Il mio nome è Bhanri, e sono l'Arcano protettore della tua amica Saki. Il mio elemento è il Fulmine."

"PER QUANTO RIGUARDA ME, INVECE..." esordì il gigante di pietra, la cui voce era potente e rimbombava come un tuono. "IO SONO OHTSUCHI, ARCANO DELLA TERRA. HO SERVITO LA FAMIGLIA KASUGA PER GENERAZIONI, E MAORI E' LA NUOVA MAIDEN CHE E' MIO COMPITO PROTEGGERE."

Heart non sapeva cosa dire, davanti a quell'inaspettato colpo di scena. Quindi... anche le sue amiche avevano degli Arcani... e probabilmente conoscevano il suo segreto da più tempo di quanto lei non immaginasse! Tuttavia, la sua emozione durò solo pochi secondi, prima che l'entusiasmo che la ragazzina metteva in tutte le cose tornasse a farla da padrone!

"Ehm... beh... oh, cavolo, cosa si dice in casi del genere?" mormorò Heart, cercando di trattenersi per non scoppiare a ridere di gioia. "Pi... Piacere di conoscervi, Bhanri e Ohtsuchi... heheheheee... e così... anche le mie amiche sono delle Maiden! Sono... estremamente onorata di conoscervi, e... e... ehm..."

La ragazzina si bloccò, cercando di pensare a cosa doveva fare dopo... e, per fortuna, ci pensò Partinias, l'Arcano a lei associato, a venire in suo soccorso, facendo sentire la propria voce nella mente della sua Maiden.

"Beh, Heart... visto che ci siamo, una cosa che potresti fare è permettermi di prestarmi alle tue compagne, no?" chiese gentilmente. "Dopotutto, visto che ora avete un segreto in comune... tanto vale spartirlo, non è così?"

Heart si diede un pugnetto sulla testa e tirò fuori la lingua, criticando la propria sbadataggine davanti alle stupite Saki-T e Maori. "Heheheheee... giusto, Partinias, hai perfettamente ragione! E va bene..." disse telepaticamente, prima di concentrarsi come avevano fatto le sue compagne poco prima. Dopo un breve susseguirsi di effetti speciali, l'Arcano di Heart si manifestò, prendendo la forma di una donna angelica dai capelli biondi e vestita di una toga bianca immacolata, con un paio di ali piumate che si spiegavano magnificamente dietro la sua schiena, e un copricapo blu dai cui lati spuntavano altre due ali da angelo in miniatura. Aveva un'aria da guerriera, ma la sua espressione serena, calda e quasi materna lasciava ben pochi dubbi circa il fatto che si trattasse di una creatura del Bene.

"Quello... è l'Arcano di Heart-chan?" si domandò Maori, guardando con interesse la donna angelica che appariva davanti ai suoi occhi. "E' davvero stupendo..."

Partinias aspettò di aver preso completamente forma prima di aprire gli occhi, rivelando un paio di pupille verdi dallo sguardo puro e cristallino, e iniziare a parlare. "E' un onore per me conoscervi. Io sono Partinias, Arcano dell'Amore... e Heart è, come già sapete, la Maiden a cui sono legata. Voi siete le sue amiche Saki e Maori, vero? Heart mi ha parlato molto bene di voi..."

"Partinias..." rispose Bhanri. "Avevo sentito parlare molto di lei, ma non credevo che ci saremmo incontrati in questo modo. Sono estremamente lusingata."

"I MIEI OMAGGI, LADY PARTINIAS." rispose a sua volta Ohtsuchi, chinandosi davanti alla donna angelica, che si schermì con un gesto della mano. Mentre gli Arcani riprendevano la loro posizione, Heart sorrise e si rivolse di nuovo alle sue compagne di scuola.

"Heheheee... sembra che i nostri Arcani abbiano già fatto amicizia!" ridacchiò. "Comunque, Sa-Sa... Mao-Mao... era per questo che volevate che io venissi? Volevate... dirmi che anche voi siete delle Maiden, giusto?"

Maori sospirò. Finora, le cose erano andate bene, ma ora veniva la parte più difficile... "Ehm... in realta, Heart-chan, il problema è un attimo più complicato di così..." affermò Maori, suscitando un'espressione confusa da parte della Maiden dai capelli rosa. "Vedi... c'è qualcosa di più dietro a..."

"ASPETTATE." tuonò improvvisamente Ohtsuchi, voltandosi di scatto verso la propria destra, e verso un gruppo di alberi. "C'E' UN DISTURBO DIMENSIONALE... LO PERCEPISCO CHIARAMENTE! QUALCHE ELEMENTALE... ELEMENTALI DELLA TERRA... STA CERCANDO DI EMERGERE NEL GIARDINO DELL'ARCOBALENO!"

"Cosa? Elementali della Terra?" esclamò Saki-T, mettendosi in guardia come per riflesso condizionato. Nello stesso momento, un suono vibrante, come quello di una corda di chitarra che veniva pizzicata, iniziò a farsi sentire, e il paesaggio si distorse leggermente sotto gli occhi delle tre ragazze. "Maledizione... questa non ci voleva proprio! Heart-chan! Stai attenta, gli Elementli della Terra non sono gente che scherza, quando c'è da combattere! Se non sei sicura di farcela, riparati dietro di noi!"

"Neanche per sogno, Sa-Sa!" esclamò Heart. "Io vi do una mano, e non si discute! Non preoccupatevi... io e Partinias ce la faremo!"

"Ne sei convinta, Heart-chan?" chiese Maori, mentre i tre Arcani si smaterializzavano, tornando ad essere piccole sfere di luce che fluttuarono nell'aria per un istante, danzando come lucciole, prima di rientrare nei corpi delle rispettive Maiden. "Hai... già combattuto contro degli Elementali? Sai come vincolare il tuo Arcano a te stessa e usarlo per combattere?"

Heart strinse le mani a pugno e tenne le braccia in una posizione di guardia che suggeriva che non fosse per niente estranea alle arti marziali. "Beh... in realtà, non ho mai combattuto contro un Elementale, Mao-Mao... ma ho una cintura arancione di karatè, vorrà pur dire qualcosa, no? E per quanto riguarda vincolare il mio Arcano... non preoccuparti, Partinias mi ha già spiegato come fare!" rispose.

"E va bene, Heart... se proprio ne sei convinta, allora puoi restare a darci una mano!" terminò Saki-T. In quello stesso momento, un cancello dimensionale si aprì dal nulla, a pochi metri da loro... e dei grugniti feroci provenirono dalle sue profondità oscure, come voci spettrali che riecheggiavano in una buia catacomba... "Ma stai attenta... non voglio che tu rischi la pelle, okay? Se vedi che sono troppo forti, scappa, e non pensare a noi!"

Mentre parlava, Saki-T sentì un brivido correrle lungo la spina dorsale. Heart non avrebbe ascoltato quel consiglio... sarebbe rimasta a dare loro una mano anche a costo di morire! Le sue amiche potevano solo sperare che la fortuna fosse dalla sua parte, e che lei e Partinias se la sapessero cavare...

"Bhanri..." disse telepaticamente la ragazza dai capelli blu. "So che ti sto chiedendo un grosso favore, ma... per favore, cerca di fare del tuo meglio! Più di quanto tu non faccia di solito! Questa volta... voglio proteggere anche Heart, oltre a tutto il resto!"

Percepì il suo Arcano che faceva un segno di assenso con la testa, mentre ombre minacciose si profilavano già all'interno del passaggio dimensionale. "Certamente, Saki... farò tutto il possibile per proteggere te e le tue amiche, compresa Heart! Non voglio che ti accada la stessa cosa di due anni fa..."

"MAORI... IO SARO' AL TUO FIANCO! FAI DEL TUO MEGLIO, COME SEMPRE... E NON PREOCCUPARTI PER ME! PROTEGGERO' TE E LE TUE AMICHE AL MEGLIO DELLE MIE POSSIBILITA'!" tuonò Ohtsuchi.

La giovanissima miko chinò leggermente il capo e sorrise. "Grazie, Ohtsuchi-sama!"

"Okay, piccola Heart... adesso dovrai dare prova di quello che sai fare!" affermò Partinias. "Io sarò al tuo fianco, ti concederò il mio potere, e combatterò con te... ma sarai tu ad essere sulla linea di fuoco, quindi... stai molto attenta!"

"Nessun problema, Partinias... è la prima volta che affronto degli Elementali, ma sono sicura di farcela!" rispose Heart. "Heheheee... dopotutto, noi usiamo la forza dell'Amore, no? E l'Amore vince sempre!"

Le tre ragazze si misero in guardia... e un istante dopo, con un tremendo ruggito, un arto muscoloso e grosso come il tronco di un piccolo albero emerse dal portale, seguito da un corpo enorme e muscoloso, e da altre creature più piccole, ma dall'aspetto altrettanto brutale...

 

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Nel frattempo, a casa Takamachi... e più esattamente, nella cameretta di Nanoha...

"E così, alla fine, abbiamo deciso di tenere noi il furetto!" disse Nanoha, parlando al cellulare con Arisa. "I miei genitori mi hanno detto che dovrò prendermene cura, e che dovrò starci attenta... ma a parte questo non dovrebbero esserci problemi!"

"Oooh, very good!" esclamò la biondina dall'altro capo della chiamata. "Allora, Nanoha-chan... che ne dici se domani andiamo a prenderlo tutte assieme dopo la scuola?"

"Hm, hmmm! Sì, Arisa-chan, è un'ottima idea!" rispoose Nanoha. "Adesso chiamo Suzuka-chan e le dico tutto! Allora... noi ci vediamo domani, Arisa-chan!"

"All right, Nanoha-chan! A domani, ciao!"

"Ciao, Arisa-chan! A domani!"

Nanoha interruppe la chiamata, e stava accingendosi a comporre il numero del telefonino di Suzuka... quando una strana sensazione la prese, manifestandosi come uno strano brivido che, partendo dalla nuca, le si diffondeva in tutto il torace come una minuscola scarica elettrica. Stupita, la bambina castana si fermò con le dita sui tasti del telefonino... e chiuse gli occhi, guidata da una sorta di istinto che nemmeno lei sapeva definire... Le sembrò, per un attimo, di stare osservando le proprie azioni standosene fuori dal proprio corpo... poi, uno strano reticolo di linee diagonali verdi che si intersecavano si illuminò per un istante, seguito a breve da una serie di cerchi concentrici rossi scuri...

"Riesci... a sentirmi? Riesci a sentire... la mia voce?"

Nanoha trasalì, e quando aprì gli occhi, si ritrovò immersa in un vuoto senza fine, in piedi sopra un pavimento di luce bianco-rosata e circondata da un paesaggio di cupe luci verdi smeraldo...

"Un... un momento!" esclamò la bambina, la cui voce si perse in lontananza. "Questa... è la stessa voce che ho sentito oggi pomeriggio! Chi... chi sei? Che cosa... stai cercando di dirmi?"

"Ti prego, ascoltami... Tu che puoi sentire la mia voce... Ti prego! Donami un pò della tua forza... Ti prego, Nanoha... vieni da me! Oggi pomeriggio... quando ci siamo incontrati... ho percepito la tua forza! Tu sei l'unica... che possa aiutarmi in questo momento... l'unica!"

Nanoha spalancò gli occhi a quella rivelazione. Aveva avuto quella strana sensazione, ma l'aveva considerata troppo fantasiosa per darci retta... ma adesso, era l'unica che risultava plausibile!

"Tu... tu sei... il furetto che ho incontrato oggi?" chiese incredula.

"Ti prego, vieni da me... Il tempo che ci è rimasto... il pericolo... è già... troppo tardi..."

Senza alcun preavviso, il contatto telepatico si interruppe, il paesaggio innaturale svanì sotto gli occhi di Nanoha... e la bambina si ritrovò nella sua stanza, con ancora il suo cellulare rosa in mano, e la sensazione che stesse per accadere qualcosa di terribile!

"Che... che cosa... sta succedendo?"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Beh, ci ho messo un pò di tempo... ma per fortuna, sono riuscito ad aggiornare! Chiedo scusa per il ritardo, ma in questi tempi non riesco proprio a scrivere tanto quanto vorrei! Beh, adesso... tocca alla mia storia di Digimon Frontier e Savers, quindi mi concentrerò su quella finchè non avrò pubblicato il prossimo capitolo! E poi, tocca a Digimon Tamers... comunque, non vi preoccupate, perchè con l'inizio delle vacanze di Natale, dovrei essere in grado di lavorare di più alle mie storie... almeno spero! Sigh, la vita reale è davvero una padrona inflessibile...

Nagisa e Honoka hanno avuto il loro primo assaggio del potere di Dark Fall, e lo scatenato Moerumba si è rivelato un avversario piuttosto valido... ma le nostre amiche sono riuscite a sconfiggerlo, almeno per stavolta! Oh, e finalmente sembra che le ragazze di Arcana Heart faranno mostra dei loro poteri! Chissà come andrà contro gli Elementali della Terra... e chissà cosa accadrà alla piccola Nanoha, che finalmente sta per fare il suo ingresso definitivo in scena! Oh, avrete notato che ho deciso, per distinguere tra le due Saki (quella di Arcana Heart e quella di Pretty Cure Splash Star), di designarle con l'iniziale del loro cognome... è un modo come un altro per tenere il segno di quella di cui sto parlando, che tornerà utile quando i personaggi appariranno assieme!

Attendete con pazienza il prossimo episodio, in cui le eroine di Arcana Heart e Nanoha affronteranno il loro primo combattimento... e mi raccomando, attendo le vostre opinioni!

 

Justice Gundam

 

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Capitolo 7
*** Maghi e Arcani ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-07

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno, amici lettori!

Allora, come vanno le cose? Per quello che mi riguarda, non mi posso lamentare... queste vacanze di Natale erano proprio quello che serviva per ricaricarsi, in vista degli esami di fine Gennaio... e per continuare con le mie storie, tra cui questo crossover che ormai mi ha preso! E come avete potuto leggere voi stessi, gli eventi stanno prendendo una brutta piega! Ora la Terra è sotto assedio sia da parte dei malvagi di Dark Fall che da parte degli Elementali...

E di questi ultimi, tra l'altro, non sappiamo assolutamente nulla, se non che qualcuno non meglio identificato sta facendo sì che si riversino sulla Terra, provocando un bel pò di caos! Nello scorso capitolo, abbiamo visto che alcuni di loro stanno per arrivare, proprio nel punto in cui si trovano Heart, Saki e Maori! Il che significa che per le nostre amiche sarà presto il momento di mettersi all'opera! Molto bene... questo vuol dire che i personaggi di Arcana Heart entrano in azione, una volta per tutte, e cominciano a rivestire un ruolo più importante nella saga!

Anche Nanoha, ovviamente, sta per ricevere i suoi poteri... e state pur certi che, come nell'anime a lei dedicato, farà scintille! O, come dicono i fan dell'anime, farà amicizie a suon di colpi energetici e gigantesche esplosioni! Oh, se non capite di cosa sto parlando... aspettate e vedrete, lo scoprirete col tempo! Mentre, dal canto loro, anche le Pretty Cure - sia le vecchie che le nuove - hanno le loro brave gatte da pelare. Ora Nagisa e Honoka sanno dell'esistenza di Cure Bloom e Cure Egret... anche se non delle loro vere identità... e quelli di Dark Fall, anche se grazie ad un equivoco da parte di Moerumba, verranno presto a sapere che ci sono quattro Pretty Cure e non due, come avevano ipotizzato...

Una miscela altamente esplosiva, se permettete un mio commento!

Bene, bene... allora, rispondiamo alle vostre recensioni, e poi vediamo di seguire le vicende delle nostre amiche mentre cercano di fermare gli Elementali! Allora, vediamo un pò cosa mi dicono i miei lettori:

 

KillKenny: Hehehee... già, il povero Moerumba non sapeva affatto con chi aveva a che fare... e ha imparato a sue spese! Sfortunatamente, questo vuol dire che adesso quelli di Dark Fall sanno di avere per le mani qualcosa in più di quello che credevano, e si regoleranno di conseguenza! E poi, se le nostre eroine credono che Karehan e Moerumba abbiano già fatto vedere il massimo di cui sono capaci... beh, temo che avranno una dolorosa delusione! In ogni caso... spero che il pestaggio con gli Elementali non si sia fatto attendere troppo... e soprattutto, goditelo!

SmartGirl: Eccomi di nuovo, e scusa se ti ho fatto aspettare a lungo! Beh, in effetti, Moerumba non è stato esattamente all'altezza delle ragazze... ma come ho detto, non ha ancora dato il meglio di sè! Per quanto riguarda le Maiden... beh, sì, ci hai azzeccato abbastanza, ma le Maiden, come le Pretty Cure, combattono più sul piano fisico che altro... comunque, Heart, Saki e Maori sosterranno presto il loro primo combattimento, e avrai modo di renderti conto delle loro capacità! E Nanoha... beh, non è esattamente un anime per bambini, nonostante le apparenze, quindi è ovvio che certe parti appaiano inquietanti! Comunque, preparati, perchè adesso vedrai anche lei in azione!

Kura92: Heheheee... grazie mille, troppo gentile! Davvero, questo è l'unico punto un pò a sfavore dell'anime di Nanoha... la protagonista (e, se è per quello, anche le sue amichette) non si comporta esattamente da bambina di nove anni, a volte sembra quasi un'adulta! Ma vedrai che saprà farsi apprezzare anche per questo! E Heart, Saki e Maori... beh, le vedrai in azione già adesso! Oh, e ovviamente Nagi & Hono... dovevano pur fare la loro figura! E c'è andato di mezzo il ballerino...

 

Okay, direi che ci siamo tutti... e allora, riprendiamo! Credo proprio che questo capitolo sarà molto interessante, per chi entra adesso per la prima volta in contatto con il mondo di Arcana Heart e di Nanoha!

Buona lettura!

 

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Capitolo 7 - Maghi e Arcani

 

"Molto bene, sorelle... qual è la situazione? Gli Elementali... stanno arrivando nel Giardino dell'Arcobaleno?"

"Affermativo, signora. Al momento, abbiamo rilevato un Elementale della Terra di livello medio-basso, e quattro di livello basso... e stanno tutti per emergere nella zona in cui abbiamo isolato le tre Maiden."

"Perfetto. Gli Elementali della Terra sono proprio quello che ci voleva per mettere alla prova quelle ragazze. Mantenete stabile la distorsione dimensionale, in modo che gli Elementali possano approdare senza ulteriori disturbi. Voglio proprio vedere di cosa sono capaci queste Maiden... potrebbero essere molto utili per i nostri scopi!"

"Ricevuto, signora. Gli strumenti sono già tutti pronti... e la Maiden stanno chiamando a sè i loro Arcani! Il combattimento sta per iniziare!"

La 'signora' si permise un lieve sorriso, che rimase celato dalle ombre nella quale la donna misteriosa era avvolta. "Bene, molto bene... per adesso, sta andando tutto come previsto..."

 

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Con crescente tensione, Heart, Saki-T e Maori osservavano il varco dimensionale che si stava aprendo dinnanzi a loro... e, in particolare, le muscolose creature ringhianti che si apprestavano ad attraversarlo, emettendo dei ruggiti di rabbia e bramosia. Quei misteriosi e massicci esseri non vedevano l'ora di combattere... e loro tre sarebbero state le prime creature sulle quali gli Elementali della Terra avrebbero posato lo sguardo!

"Sa-Sa... Mao-Mao..." mormorò Heart, alzando un pò la guardia. "Eccoli, stanno arrivando! Oh, mamma mia, quello è davvero un colosso! Guardate che roba!"

Con un grugnito, il primo degli Elementali della Terra uscì dal portale e appoggiò un piede... o meglio, uno zoccolo duro come l'acciaio... sul terreno, sbriciolando un sasso che si trovava proprio in quel punto, con la stessa facilità che avrebbe incontrato un rullo compressore... e un istante dopo, il gigante emerse del tutto, e le tre ragazze si trovarono davanti uno spaventoso essere umanoide alto non meno di quattro metri, con il corpo umano e la testa di toro, che stringeva tra le mani una terrificante ascia bipenne in stile cretese! Indossava una consunta armatura di cuoio che riusciva a malapena a trattenere i suoi terrificanti muscoli pettorali, e uno strano gonnellino simile a quello dei guerrieri minoici del secondo millennio avanti Cristo, mentre la sua testa dalle affilate corna lunate, e le sue robuste braccia e gambe erano coperte da una corta ed ispida peluria bruna. Le poche parti del suo volto non coperte dalla pelliccia, vicino al naso e alle orecchie a sventola, erano di un colore rosato... e portava al naso un grosso anello dorato, che acuiva il suo aspetto selvaggio! Tuttavia, nonostante la sua aria di bruto senza cervello, nei suoi occhi rossastri brillava un terrificante lampo di intelligenza... e da come si guardava attorno, in parte spaesato per il viaggio dimensionale, in parte bramoso di lottare, si poteva capire che stava studiando attentamente la situazione, prima di lanciarsi all'attacco!

Dietro di lui, arrancavano degli esseri mostruosi simili a dei rettili con il portamento di un gorilla, alti poco più di un essere umano ma molto più muscolosi, con le braccia esageratamente lunghe i cui artigli uncinati grattavano sul terreno. Non indossavano nulla se non degli stracci attorno ai fianchi, e l'espressione dei loro volti scimmieschi e schiacciati era di ferocia e stupidità, con le bocche ghignanti che perdevano abbondante saliva e gli occhi completamente neri e luccicanti di odio! Uno alla volta, i terribili umanoidi si riversarono fuori dal passaggio dimensionale biascicando frasi incomprensibili... e si schierarono, obbedienti, dietro all'uomo dalla testa di toro, che ghignò con aria soddisfatta e soppesò tra le mani la sua spaventosa ascia, mostrandone il filo alle tre ragazze che gli stavano di fronte! Con un breve gemito di timore, Heart deglutì e indietreggiò di un passo...

"Hmmmm..." grugnì il mostro dalla testa di toro, parlando in maniera sorprendentemente fluente. "Bene, bene... e così, questo sarebbe il Giardino dell'Arcobaleno, eh? Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di meglio, dopo tutto... e che cosa vedo, qui? Tre ragazzine umane che pensano di poterci ostacolare? Andatevene a casa prima di farvi male, piccolette!"

La voce dell'essere era profonda e roca, e suonava come un tuono lontano, quasi facendo vibrare la terra sotto i piedi delle tre Maiden... che comunque, mantennero la loro posizione, nonostante Heart fosse abbastanza impaurita da quel colosso animalesco che la sovrastava di più di due volte! Di fronte a quell'essere, i suoi pugni sarebbero sembrati massaggi inoffensivi...

Maori eseguì un fluido movimento con le braccia e cambiò posizione, per poi rivolgersi alle sue amiche e spiegare esattamente con che cosa avevano a che fare. "Okay, ragazze... come ha detto Ohtsuchi-sama, questi sono Elementali della Terra! Il tipo che eccelle in forza fisica!" spiegò, mentre i quattro esseri verdi continuavano a sghignazzare e a biascicare frasi smozzicate da dietro il gigante dalla testa di toro, a malapena tenuti a freno dall'ascia lucciante del loro leader. "Un minotauro... e quattro goblin! Non sono particolarmente potenti, ma... non fatevi agguantare, e cercate di mantenere le distanze!"

"Elementali della Terra, eh? Proprio quello che volevo per concludere bene la giornata." affermò Saki-T con sarcasmo. il suo Arcano, basato sull'elettricità, non sarebbe stato particolarmente utile contro quel tipo di Elementali... avrebbe dovuto affidarsi più alla sua agilità e alla sua prontezza di pensiero per avere la meglio su quei mostri! "Bah, a questo punto, inutile recriminare... e diamoci da fare? Heart-chan, sei pronta?"

La ragazzina dai capelli rosa deglutì, mandando via l'apprensione che si era sentita addosso da quando si era resa conto che il minotauro aveva rivolto la sua attenzione soprattutto a lei! Tuttavia, si ricordò delle parole che il suo Arcano, Partinias, le aveva detto un attimo prima che l'emersione avesse luogo, e prese coraggio. Toccava a lei e alle sue amiche impedire a quei bruti di fare troppi danni... non potevano permettersi di avere paura o di tentennare!

"Certo, Sa-Sa... sono prontissima!" esclamò Heart, il nastro rosso legato attorno alla mano che volteggiava fieramente nella brezza serale. "Adesso... ehm... dobbiamo invocare i nostri Arcani... e chiedere loro di fornirci il loro potere, giusto?"

"Sì, Heart-chan..." rispose Maori, continuando a tenere d'occhio i minacciosi Elementali della Terra che si avvicinavano, lenti e minacciosi, al terzetto di amiche. "Sai già come fare, immagino..."

Prima che gli Elementali potessero avvicinarsi oltre una certa distanza di sicurezza, le tre amiche Maiden decisero di rompere gli indugi, chiusero gli occhi, e si concentrarono intensamente, visualizzando nelle proprie menti l'immagine dei loro soprannaturali protettori! Il minotauro, che si stava apprestando a chiudere le distanze e a mettersi all'opera con la sua letale ascia, indietreggiò con un grugnito quando delle scintille di luce bianca si accesero attorno alle tre ragazze... mentre i goblin, più bestiali e meno intelligenti, reagirono con dei ruggiti inarticolati di rabbia e incredulità! Heart, Saki-T e Maori, in piedi all'interno di altrettante colonne di luce bianca che si sollevavano in aria da sotto i loro piedi, tenevano gli occhi chiusi e le mani congiunte sul petto, mentre scintille di energia colorata gialla, rosa e blu splendevano attorno a loro...

Un istante dopo, le tre ragazze aprirono gli occhi contemporaneamente, ed esclamarono la vera formula di convocazione dei loro Arcani!

"Per favore, potente Angelo... Combatti al mio fianco!" esclamò Heart aprendo leggermente le braccia, e facendosi piovere addosso una cascata di lucine rosa, che crearono un'aura dai colori gentili attorno al suo corpo.

Saki si mise in guardia a sua volta, i lunghi capelli azzurri che svolazzavano fieramente. "Grande Arcano, ho bisogno di te! Sii la mia spada e il mio scudo!" dichiarò, avvolta da uno schermo di scariche elettriche azzurrine.

E per finire, Maori concluse l'evocazione congiungendo le mani davanti al viso, come in meditazione. "Prego gli dei che vegliano sul nostro mondo... per favore, concedetemi il vostro potere!"

Le tre colonne di energia che avvolgevano le ragazze si accesero di vivaci colori, e per un istante, vicino a loro apparvero le maestose figure di Partinias, Bhanri e Ohtsuchi... che un istante dopo vennero assorbite dai corpi delle giovani Maiden, le quali riaprirono gli occhi e si prepararono allo scontro! La luce che le circondava svanì... e le tre amiche, non più protette dalle energie magiche che avevano richiamato a sè, si videro arrivare addosso l'intero gruppo di Elementali della Terra infuriati! Con un terribile, isterico grido di battaglia, i goblin si scagliarono contro Saki-T e Maori, sfoderando i loro artigli taglienti come rasoi... e un istante dopo, anche il loro capo, il minotauro, si gettò nella mischia brandendo la sua terribile ascia da guerra contro Heart! Il mostro dalla testa di toro muggì infuriato e sollevò l'arma sopra la testa con entrambe le mani... ma Heart, dimostrando una prontezza di riflessi insospettabile, si gettò di lato nel momento in cui il mostruoso Elementale della Terra calò il primo fendente, e la lama ricurva morse il terreno, sollevando in aria una pioggia di detriti! Heart fece una capriola e atterrò elegantemente in piedi, nel momento in cui le sue amiche scansavano gli attacchi dei goblin...

E fu Saki la prima a rispondere, sferrando un potente calcio circolare che centrò il goblin più vicino alla nuca e lo gettò a terra con uno strillo di dolore. Con eleganza letale, la ragazza dai capelli azzurri evitò il fendente dell'altro mostriciattolo, mentre Maori, con la maestria di un'esperta di aikido, afferrava i polsi dei due goblin e li faceva cadere a terra con un abile movimento delle braccia. Dal canto suo, Heart colse il momento in cui il minotauro era impegnato a raccogliere la sua terribile ma pesante arma... e, scattando verso di lui con rapidità, gli sferrò un pugno al fianco, centrandolo in pieno!

L'uomo-toro grugnì di dolore e si piegò leggermente in avanti, allentando appena un pò la presa sulla sua ascia... ma non restò stordito a lungo, come invece la ragazzina dai capelli rosa aveva sperato! Mentre Heart assumeva un'espressione stupefatta e delusa, la bestia taurina staccò una mano dal manico della terribile arma e afferrò Heart tenendole le fronte, per poi sollevarla in aria come se non pesasse nulla!

"Heart-chan, attenta!" esclamò Saki-T, distraendosi per un attimo... e quasi permettendo ad un goblin di colpirla con i suoi artigli. Si scansò appena in tempo, e le temibili armi naturali della bestiolina verde falciarono una ciocca dei suoi capelli... poi, Saki reagì sferrando un poderoso calcio laterale che centrò la creatura in pieno petto e la fece cadere a terra, dandole un pò di tempo per correre in aiuto alla sua amica... o meglio, così avrebbe fatto, se non fosse stato per l'altro goblin, che le montò sulla schiena e cercò di farle cadere a terra con il suo peso! Con un grido di rabbia e disappunto, Saki-T iniziò ad agitarsi per farsi cadere quella cosa di dosso... e nel frattempo, anche Maori veniva messa alle strette dai due goblin che si erano diretti verso di lei! La Maiden di Ohtsuchi se la stava cavando bene, colpendo i mostriciattoli con precisi colpi di palmo e tenendoli a bada... ma quei piccoli mostri erano troppo testardi per abbandonare la partita! E intanto, il minotauro aveva Heart alla sua mercè...

"Hmph! E così, credi di essere una dura, eh, stupida ragazzina del Giardino dell'Arcobaleno?" tuonò il mostro dalla testa di toro, continuando a tenere Heart per la fronte. La Maiden dai capelli rosa lanciò un breve strillo, e iniziò a calciare il braccio con il quale il mostro la teneva sollevata, provocando al gigantesco minotauro un lieve ma fastidioso dolore. La bestia grugnì, stringendo i denti per l'irritazione... poi, con un ruggito di battaglia, abbassò il braccio e scagliò Heart sul terreno, facendola atterrare con la schiena! La ragazzina dai capelli rosa lanciò un breve gemito di dolore e si contorse a terra, mentre il minotauro abbrancava di nuovo la sua ascia, la strappava via dal terreno, e la sollevava di nuovo sopra la testa, pronto ad usarla per finire Heart una volta per tutte...

"Oh, no! Heart-chan!" esclamò Maori, dopo aver allontanato da sè un goblin con un pugno. L'altro dei due mostriciattoli che le stava addosso si lanciò nuovamente su di lei, con un ruggito animalesco, ma la miko riuscì a deviare il suo attacco e, piroettando su sè stessa, gli si portò su un fianco e lo colpì con la mano aperta in un punto scoperto, facendolo rotolare a terra. Temporaneamente libera, Maori cercò di correre in soccorso di Heart, mentre l'Elementale della Terra di rango più alto si preparava a far calare la lama ricurva su di lei...

Ma Heart dimostrò di non avere bisogno di aiuto. Riprendendosi da quella dura caduta con una velocità che Maori non avrebbe ritenuto possibile nemmeno in una Maiden, la ragazzina aprì gli occhi di scatto ed eseguì una spazzata con una gamba, colpendo la caviglia del minotauro e facendolo incespicare! La bestia taurina grugnì e perse l'equilibrio per un istante... giusto il tempo necessario ad Heart per rialzarsi, con un'elegante capriola, ed eseguire un altro attacco!

"Perfetto! Ed ora, brutto mostro, beccati questo!" esclamò Heart, balzando verso di lui e stringendo il pugno destro... per poi sferrare un potente colpo dal basso erso l'alto, alla maniera del celeberrimo Shoryuken di Street Fighter-iana memoria! "Heartful Punch!"

Il minotauro, che stava sollevando la sua arma sopra la testa cornuta, venne colto di sorpresa dall'inaspettato attacco di Heart, e non fece in tempo a difendersi! Il pugno della ragazzina lo colse sulla mascella inferiore, facendogli strabuzzare gli occhi prima di scagliarlo all'indietro con un muggito di dolore! Heart volteggiò a mezz'aria con il pugno sollevato e circondato da un'aura rosa a forma di cuore per un istante... poi, con eleganza degna di una ballerina, atterrò in piedi, mentre l'Elementale della Terra si schiantava al suolo con un tremendo boato, l'ascia da battaglia che atterrava poco lontano nella polvere!

"Heart!" la chiamò Saki-T, vedendo la sua amica atterrare... e subito dopo, i goblin che le stavano addosso tornarono alla carica, cercando questa volta di prenderla da entrambi i lati! Ma la Maiden dai capelli blu non si fece cogliere impreparata, e si guardò i fianchi con un paio di calci... poi, mentre i goblin cercavano di retrocedere e di riorganizzarsi, alzò il braccio destro e puntò l'indice verso l'alto, concentrandosi per un istante...

"Tintreach!" esclamò Saki-T, pronunciando ad alta voce quella che sembrava essere una parola magica. Una frazione di secondo dopo, delle scariche elettriche azzurre simili a fulmini in miniatura discesero sui goblin che la minacciavano, colpendoli con precisione letale! Le bestiacce strillarono di rabbia e dolore quando le scariche li attraversarono e martellarono i loro corpi, lasciandoli storditi e incapaci di difendersi... poi, senza perdere tempo, Saki-T si scagliò contro i goblin, e sferrò un calcio micidiale, la gamba circondata da un'aura di energia azzurra!

"Ed ora... prendete questo! Brionac!"

Con una velocità incredibile, la ragazza dai capelli azzurri si fiondò sui goblin e li colpì in pieno con la gamba tesa, spedendoli lontano e facendoli atterrare in disordine sull'asfalto! Le malefiche bestioline si contorsero per un attimo... poi, sconfitte, si dissolsero in una pioggia di scintille colorate che si sollevarono senza peso nel cielo notturno, per poi scomparire come bolle di sapone! Due degli avversari erano stati battuti, e Saki-T si permise un piccolo sorriso. Adesso le sorti della battaglia si stavano facendo più equilibrate...

E stavano per pendere ulteriormente a favore delle tre Maiden, visto che in quel momento Saki-T si voltò verso Maori giusto in tempo per vederla estrarre due trottole di legno da chissà dove... e scagliarle come dei frisbee contro i due goblin che ancora la minacciavano! Le due armi improvvisate centrarono in pieno le bestioline malvage, facendole incespicare con un breve stridìo di dolore... poi, come se fossero state telecomandate, tornarono verso la loro proprietaria, collegate ai suoi polsi da un paio di stringhe energetiche verdi! Maori recuperò le sue trottole e indietreggiò di un passo, giusto il tempo di prendere meglio la mira... e infine scagliò di nuovo le sue trottole verso il nemico, questa volta facendo sì che i fili fatti di pura energia si avvolgessero attorno ai corpi degli Elementali di basso rango!

Maori fece un sorriso appena accennato nel vedere i suoi avversari avvinghiati dalle corde fluorescenti, poi esclamò il nome di un'altra formula magica! "Ouka Nage!" esclamò, tirando i fili incorporei verso di sè in modo da trascinare con essi gli Elementali della Terra! In un istante, i goblin vennero strattonati verso di lei con delle brevi grida di rabbia... e la Maiden dai lunghi capelli neri non perse tempo a colpirli con delle rapide mosse di aikido che li fecero cadere nuovamente a terra! Poi, prima che potessero rialzarsi, Maori sciolse i fili e richiamò a sè le trottole... e infine, mise le mani davanti a sè e si concentrò brevemente, evocando di nuovo i poteri del suo Arcano!

"Kaichimon!" esclamò... e un gigantesco pugno di brillante energia dorata si materializzò davanti a lei e sfrecciò verso i goblin, centrandoli in pieno mentre questi cercavano di rialzarsi! Si sentì uno schianto fenomenale quando l'attacco andò a segno... e i goblin strillarono mentre i loro corpi si dissolvevano come quelli dei loro compagni che Saki-T aveva sconfitto un attimo prima, lasciandosi dietro soltanto un breve spettacolo di luci iridate! Il pugno di energia scomparve subito dopo, e Maori tirò un breve sospiro di sollievo, prima di rivolgersi ad Heart e a Saki e fare un breve sorriso di congratulazioni!

"Sei stata grande, Mao-Mao!" esclamò Heart alzando un pugno in aria, mentre Saki si limitava a mettersi una mano sul fianco e annuire. "Ormai li abbiamo in pugno! Siamo forti!"

Un grugnito sordo, proveniente dall'enorme ammasso di muscoli che lei stessa aveva scagliato a terra un istante prima, distrasse Heart dalla sua celebrazione... e la ragazzina dai capelli rosa si voltò nella direzione da cui proveniva quel suono minaccioso, giusto in tempo per vedere il minotauro che si rialzava furente, sbuffando due nuvolette di vapore dalle narici! Infuriato per essere stato messo a terra da una comune ragazzina del Giardino dell'Arcobaleno, il gigante dalla testa di toro si scrollò la polvere di dosso... poi, flettè i suoi enormi muscoli, alzò la testa e lanciò un muggito terrificante che riecheggiò tutt'attorno! Un brivido di paura attraversò la schiena di Heart, ma la ragazzina si fece forza e si convinse a mantenere la posizione, fiduciosa che anche in quell'assalto, il potere del suo Arcano sarebbe venuto in suo aiuto!

"Piccola Heart, adesso è il momento..." sentì la voce di Partinias che la chiamava nella sua mente. "Devi concentrarti bene, e incanalare l'energia che ti trasmetterò nelle tue mani. Solo così potrai sferrare il colpo decisivo a quel mostro!"

"Lo so, Partinias... fidati di me, sono sicura che ce la farò!" le rispose la graziosa Maiden, assumendo di nuovo una posizione di guardia. In quel momento, Saki e Maori si avvicinarono a lei, evidentemente per intervenire contro il minotauro... ma Heart si girò verso di loro, e con un cenno della mano, fece loro segno di aspettare. "Sa-Sa! Mao-Mao! Non preoccupatevi per me, posso sistemarlo io questo ammasso di muscoli! Lasciate fare a me e a Partinias!"

"Heart-chan! Ne sei sicura?" chiese Maori con ansia, mentre vedeva che il minotauro abbassava la testa e puntava le sue corna acuminate contro il cuore di Heart! Si stava preparando a caricare... ma Heart non sembrò troppo preoccupata, e si limitò a rassicurare le sue compagne con un occhiolino!

"In ogni caso noi restiamo qui..." rispose Saki-T, concentrandosi e iniziando a caricare un piccolo fulmine globulare sulla punta di un indice, nel caso ce ne fosse stato bisogno. "Mi auguro comunque che tu sappia quello che stai facendo..."

"Fidati di me, Sa-Sa!" rispose Heart con un sorrisone. "Io non posso perdere! Ho l'Amore dalla mia parte! Ed ora... a noi due, torello! Aca, toro, aca!"

Heart accompagnò la sua esortazione sventolando il nastro rosso che portava legato attorno alla mano destra... forse credendo, scioccamente, di stuzzicarlo con il colore! Nonostante la situazione, Saki-T e Maori non trattennero una breve risatina divertita: anche in quella posizione così difficile, Heart rimaneva sempre il suo ottimismo e la sua incrollabile fiducia nell'amore...

"E va bene, Heart-chan... fagli vedere quanto vali!" esclamò Saki-T... e, un istante dopo, il minotauro muggì di nuovo e partì di corsa verso Heart, pronto ad infilzarla con le corna! Il terreno iniziò a tremare sotto i suoi passi, e in breve tempo, la sua massa sgraziata e la nuvola di polvere che sollevava con i suoi passi coprirono del tutto la visuale della ragazzina dai capelli rosa... che però, apparentemente immune alla paura, chiuse gli occhi, iniziò a concentrarsi intensamente... e fece apparire una luminosa aura rosa attorno al suo corpo! Il suo ricciolo ribelle a forma di cuore iniziò ad agitarsi, mosso da un vento invisibile... e dei fuochi fatui sgargianti presero ad orbitarle attorno e a concentrarsi vicino alle sue mani! Il minotauro aveva ormai coperto più di metà strada e si avvicinava sempre di più, muovendo il terreno sotto i piedi della ragazzina...

"Heart-chan! Attenta!" esclamò Maori in un impeto di paura.

Ma la sua amica aveva fatto bene i calcoli! Proprio quando sembrava che l'Elementale della Terra avrebbe colpito in pieno il suo bersaglio, Heart sentì che la concentrazione di energia attorno alle sue mani aveva raggiunto il livello critico, e aprì di scatto gli occhi, che per un istante risplendettero di una luce rosata soprannaturale...

E, prima che il mostro taurino potesse tentare una difesa, Heart agì, rapida come un fulmine!

"Ourano Toxo!" gridò a squarciagola, ripetendo le parole che le sorsero spontaneamente alle labbra... e portò entrambe le mani illuminate di rosa davanti a sè, con le palme puntate verso il gigantesco Elementale della Terra! Il minotauro, incapace di interrompere la sua carica, ebbe appena una frazione di secondo per accorgersi di essere nei guai... prima che un potente raggio di energia rosa si dipartisse dai palmi delle mani di Heart e lo centrasse in pieno, spezzando il suo terrificante impeto! Il minotauro muggì di nuovo, questa volta un suono di dolore e rabbia impotente... e la travolgente potenza del raggio sparato da Heart lo trascinò indietro per diversi metri, facendo in modo che i suoi zoccoli scavassero dei profondi solchi nel terreno. Un lampo di luce rosata illuminò i dintorni, costringendo Saki-T e Maori a schermarsi gli occhi con un braccio per non restare abbagliate... e alla fine, lo Ourano Toxo di Heart fece schiantare il feroce Elementale della Terra addosso ad un albero, scuotendone i rami, e facendo cadere numerose foglie! Con un ultimo grido di rabbia, il minotauro alzò la testa, e si dissolse in una pioggia di scintille come avevano fatto i goblin prima di lui. Quando anche le ultime luci si furono dissolte, il raggio di energia rosa di Heart si affievolì fino a cessare... e la ragazzina ricongiunse tra loro le mani, emettendo un sospiro di sollievo mentre l'ultimo grido del minotauro si perdeva nella notte, e il silenzio tornava a regnare, interrotto solo dal lieve rumore vibrante del passaggio dimensionale che si chiudeva.

"Heart-chan!" esclamò Saki, mentre lei e Maori correvano verso la loro amica per assicurarsi che stesse bene. Terminato il combattimento, Heart si stava rilassando e si stava spazzando via la polvere dai vestiti. "Heart-chan, tutto a posto? Abbiamo visto come combattevi... non credevamo che fossi così abile!"

Heart tirò un sospiro di sollievo e si passò una mano sulla fronte, tergendosi quel pò di sudore che vi si era formato. "Phew... beh... modestamente... sì, non me la sono cavata male, Sa-Sa! Ma anche voi siete state davvero in gamba!" rispose allegramente. "Uff... e così... quelli sarebbero gli Elementali che si stanno riversando nel nostro mondo, non è così? Se non ricordo male, ce n'è stato uno anche l'altro giorno..."

"Esattamente, piccola Heart..." affermò Partinias, facendosi sentire di nuovo. "E' lo stesso Elementale di cui ti parlavo ieri... solo che quello era un Elementale dell'Aria..."

Heart annuì, per poi rivolgersi alle sue amiche. "Già... a proposito, Sa-Sa, Mao-Mao... anche voi avete sentito quell'Elementale che è arrivato, vero? Chi può essere stato a fermarlo?" chiese. "Credete... cge ci sia qualcun altro, oltre a noi Maiden, che sa della loro esistenza e del fatto che le barriere dimensionali si siano affievolite?"

"Non ne ho idea, se devo dire la verità..." affermò Maori, scuotendo la testa. "Quando è successo l'incidente di ieri, ho sentito... o meglio, ho percepito... che l'energia dell'Elementale è apparsa all'improvviso, assieme ad un'altra energia che non sono riuscita ad identificare... e pochi minuti dopo, l'Elementale è scomparso! Posso solo ipotizzare che il possessore, o i possessori, di quella strana energia non identificata sia riuscito a sopraffare l'intruso... ma non ho idea di chi possa trattarsi o di che natura siano i suoi poteri."

"ED E' PROPRIO PER QUESTO..." si fece sentire Ohtsuchi. "...CHE ABBIAMO INVIATO UN MESSAGGIO ALLA TIME-SPACE ADMINISTRATION BUREAU, PER CHIEDERE MAGGIORI INFORMAZIONI. FORSE LORO SANNO QUALCOSA IN PIU' DI QUESTI STRANI FENOMENI..."

Heart inclinò la testa da un lato, perplessa da quel nome che era uscito dalle labbra dell'Arcano della Terra. "Heh? Che... che hai detto, scusa, Ohtsuchi-chan? Time-Space... ehm... Admi... qualcosa... Buro? Di cosa si tratta, è una specie di sito on-line?" chiese ingenuamente, strappando un sorrisetto a Saki-T.

"No, no... cosa hai capito, Heart-chan?" rispose la ragazza dai capelli azzurri. "Si chiama Time-Space Administration Bureau, o TSAB se ti piacciono gli abbreviativi... ed è, in pratica, un'organizzazione a cui io e Maori-san facciamo regolarmente rapporto. Il suo compito è controllare il continuum spazio-temporale, e correggere qualsiasi disturbo vi possa essere... e, ovviamente, il fatto che le creature di qualche altra dimensione arrivino sulla Terra... che, nei loro registri, è conosciuta come Giardino dell'Arcobaleno... rientra tra queste emergenze!"

"Nei registri della TSAB sono contenuti i nomi di tutte le Maiden finora conosciute..." riprese Bhanri, l'Arcano di Saki-T. "Alcune di esse, come appunto Saki e Maori, sono al corrente dell'esistenza di questa organizzazione, e lavorano per essa volontariamente. Mentre altre... beh, ancora non ne sanno nulla, ma stanno comunque assolvendo al suo compito combattendo gli Elementali che attraversano la barriera interdimensionale, così come hai fatto tu in questo momento! Comunque... fino a poche ore fa, nemmeno io e Saki sapevamo che tu fossi una Maiden, piccola Heart... i tuoi poteri devono essersi risvegliati solo di recente..."

"Ehm..." rispose Heart, ancora un pò incerta. Stava ancora cercando di capire come gestire tutta quella situazione che improvvisamente le si rivelava... prima invasori provenienti da un'altra dimensione, e adesso la scoperta che due delle sue migliori amiche erano a loro volta Maiden e agenti di un'organizzazione segreta... in più, il suo primo combattimento contro degli Elementali... il tutto stava contribuendo a mandarla un pò in confusione! "A... a dire la verità, Bhanri-chan... io e Partinias ci conosciamo fin da quando avevo sei anni! So che può sembrarti impossibile, ma è così... non è vero, Partinias?"

"E' proprio così, anche se la cosa è effettivamente inusuale." rispose con voce morbida Partinias, materializzandosi evanascente dietro la schiena della sua amica umana. "E' da quando Heart aveva sei anni che io e lei siamo legati... ma, per motivi che a me sfuggono, non siamo mai stati contattati dalla Time-Space Administration Bureau, e non ci è mai stato offerto di farne parte!"

Saki-T corrugò la fronte, mentre Maori sbatteva gli occhi in segno di meraviglia. I loro Arcani, manifestatisi in forma di apparizioni traslucide dietro di loro, non avevano modo di esprimersi... ma per qualche motivo, Heart fu sicura di percepire la loro sorpresa.

"Questo... questo è effettivamente strano, Partinias... Heart-chan..." affermò Maori, senza perdere il suo fare elegante. "Quindi... tu eri una Maiden dall'età di sei anni... e per tutto questo tempo, la TSAB non ti ha contattato... e non si è mai accorta dei tuoi poteri?"

Heart confermò, aprendo le braccia e scuotendo il capo con fare innocente. "Molto strano... Heart-chan, credo che dovremmo parlarne all'ammiraglio Graham... sempre che tu sia d'accordo, ovviamente!" affermò Saki-T. "Se... se quello che ci hanno detto dal quartier generale è vero, allora ci troviamo di fronte ad un problema molto serio... e la TSAB avrà bisogno di tutte le Maiden che le sarà possibile radunare per fare fronte al problema..."

"L'ammiraglio Graham?" chiese Heart, guardandosi in giro. Per chissà quale motivo, tutto il trambusto che c'era stato non aveva attirato nessun curioso. Il che era davvero strano, considerando che un combattimento come quello avrebbe senz'altro attirato l'attenzione di molti, nella relativa calma di quella serata...

"SI', HEART... L'AMMIRAGLIO GIL GRAHAM... E' UNO DEGLI UFFICIALI DI PIU' ALTO RANGO DELLA TIME-SPACE ADMINISTRATION BUREAU..." spiegò Ohtsuchi. "ED E' QUELLO A CUI SAKI E MAORI FANNO RAPPORTO... E' STATO LUI A SCOPRIRLE E A RECLUTARLE NELLA TSAB, ED E' A LUI CHE SI SONO RIVOLTE PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA CRISI ATTUALE."

"Sfortunatamente, neanche lui ha saputo dirci molto..." disse Maori, con un'alzata di spalle e un sospiro. "Per il momento, sappiamo che c'è questo problema con gli Elementali... e non solo, visto che qualcuno sta preparando un'invasione della Terra in piena regola... ma credo che sarà meglio spiegarti un pò per volta come stanno le cose..."

"Wow..." mormorò la ragazzina dai capelli rosa, passandosi una mano sui vestiti per rimetterli ancora un pò a posto dopo il combattimento. "Mi sembra sempre più di essere in un anime di eroine combattenti! Questo... questo... è così eccitante! Non vedo l'ora di cominciare! Allora... quand'è che andiamo a conoscere questo signor... Graham, giusto? Quando?"

Saki-T storse il naso. Come immaginava, heart era entusiasta anche all'idea di diventare una specie di supereroina, e non pensava minimamente a come questo le avrebbe cambiato la vita... e ai rischi che avrebbe dovuto correre! Saki-T aveva già avuto qualche assaggio di come sarebbero andate le cose in seguito... e quello cheaveva visto non le era piaciuto affatto!

Comunque, era ancora troppo presto per dire le cose come stavano... e così, la ragazza dai capelli blu si limitò ad avvisare la sua entusiasta amica. "Sigh... già, capisco che possa sembrare una gran bella cosa, Heart-chan... ma stai attenta, perchè ogni medaglia ha il suo rovescio..." affermò, incrociando le mani dietro la schiena e guardando verso l'alto. Per un istante, le parve di scorgere, tra le stelle che apparivano nel cielo, un grazioso volto di bambina, incorniciato da lunghi capelli castani chiari...

Heart inclinò la testa da un lato, non del tutto sicura di aver capito quello che aveva detto la sua amica. "Hm? In... in che senso, Sa-Sa? Cosa vuoi dire che ogni medaglia..." chiese.

Saki-T scosse la testa, e un lieve sorriso le apparve sulle labbra. No, non era ancora il momento di dire tutto... "Niente, niente, Heart-chan... solo, c'è un'altra cosa che dovresti sapere... e cioè che anche Lilica-chan è una Maiden, e fa parte della TSAB!" disse. Come immaginava, un'espressione di sorpresa si dipinse sul volto della sua amica, alla notizia che anche la scolaretta bionda combinaguai faceva parte della loro organizzazione. "Sì, so che può sembrarti incredibile, indisciplinata com'è..."

"Ma ha detto che non le sarebbe dispiaciuto unirsi a noi, visto che lo trovava divertente..." ridacchiò Maori, ripensando a quanto entusiasta era stata Lilica quando le era stato proposto di unirsi ai controllori dello spazio-tempo. Certo, aveva aggiunto che avrebbero dovuto considerarla una sorta di libero agente, per quanto riguarda gli ordini... ma in fondo, Lilica era sempre stata libera come il vento!

Heart restò un attimo in silenzio, a riflettere su quello che le avevano detto... poi scosse la testa. "O... Okay... wow, accidenti! Non credevo che... beh, sì, insomma... questa proprio non me l'aspettavo! Heheheee..." ridacchiò. "E quindi... adesso farò parte di questa organizzazione assieme a voi e a Lili-chan... e vi aiuterò a salvare il mondo! Wow! Favoloso! Sono sicura che la forza dell'Amore trionferà anche questa volta! Non vedo l'ora di cominciare! Allora... quand'è che andiamo a conoscere questo signor Graham? Quand'è che entro a far parte di..."

Mentre Heart iniziava a tempestare la malcapitata Saki-T di domande, e gli Arcani ridacchiavano sommessamente per l'energia dimostrata dalla giovane Maiden dai capelli rosa, Maori tirò un breve sospiro. Heart sembrava davvero molto eccitata... e come darle torto? Considerato il suo carattere energico e sognatore, una faccenda del genere, con magie, misteri e segreti da svelare non avrebbe potuto che accattivarla! Maori sperava solo che la sua vivace amica non si facesse trascinare troppo... e soprattutto, che non perdesse mai di vista il fatto che si apprestavano ad affrontare una missione molto pericolosa!

 

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"E allora, Moerumba? Che scuse hai per il tuo fallimento?" tuonò Lord Akudaikahn, squadrando con rabbia a malapena trattenuta il suo servitore, piegato su un ginocchio sul pontile di legno sconnesso davanti a lui. Il resto dei seguaci del signore di Dark Fall, Gooyan compreso, stava in disparte ad osservare il loro fiammeggiante compagno che restava inchinato in tono di scusa... e non aspettava altro di sentire come avrebbe risposto Moerumba a quella requisitoria...

Il ballerino fiammeggiante non sembrava troppo preoccupato... e, dopo essersi rialzato dal suo inchino, arrivò persino ad improvvisamente qualche vivace passo di danza latino-americana davanti al suo signore. "Heh... sono spiacente, mio signore Lord Akudaikahn, ma ci sono stati... degli imprevisti, per così dire! E... ho scoperto delle cose muy interessanti, nonostante non sia riuscito ad eliminare le Pretty Cure! Cha-cha-cha!"

Gooyan, rimasto in disparte con espressione scettica, si fece avanti e interpellò Moerumba, dando l'impressione di essere un pò confuso. "Ehm... Moerumba, non è per fare il guastafeste... ma... credevo saresti stato più spaventato, all'idea di dover fare rapporto del tuo fallimento a sua magnificenza Lord Akudaikahn... e invece, ti vedo qui che balli!"

Moerumba si girò con un elegante passo di danza, e delle fiammate scarlatte seguirono la scia da lui tracciata nell'aria. "Ma è proprio così, caballero! Io ballo perchè ho paura... non c'è niente di meglio, per scaricare il nervosismo!" affermò con tono allegro. "Dovreste provarci anche voi, così sareste meno tesi!"

Una gocciolona di sudore scese dalla fronte dello sbalordito Gooyan... e Karehan, che si trovava lì vicino, scosse la testa in segno di disapprovazione. Non gli era mai andato giù il modo di fare frivolo di Moerumba... e ancora si stupiva del fatto che fosse stato mandato proprio lui al suo posto, per eliminare le Pretty Cure...

"Ehm... se... se lo dici tu, Moerumba..." affermò Gooyan, sorridendo nervosamente. "Certo che a guardarti così..."

Comunque, a Lord Akudaikahn non importava nulla di cosa Moerumba stesse facendo. La cosa che lo premeva di più, in quel momento, era farsi dire dal suo servitore che cosa avesse scoperto di tanto interessante... forse, anche nel fallimento, Moerumba aveva combinato qualcosa di utile...

"Dici di aver scoperto... delle cose interessanti, eh?" ringhiò il demone nero dalla maschera da oni, grattando con le sue lunghe unghie sulle maniglie del suo trono. "E dimmi, Moerumba... di cosa si tratta, esattamente? Hai scoperto qualche indizio sulla Sorgente del Sole, o su dove si trovano quei patetici esserini del Giardino delle Sorgenti, per caso?"

Moerumba smise di ballare, e fece un altro inchino, rispettoso ma elegante come era nel suo stile sempre un pò sopra le righe. "Beh... sfortunatamente no, Lord Akudaikahn, mio signore..." rispose. "Però, per puro caso, ho scoperto che abbiamo degli altri nemici! Le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti non sono le uniche avversarie che abbiamo davanti... ce ne sono altre due!"

"Cosa?" tuonò Lord Akudaikahn, con evidente stupore. Anche Karehan e Gooyan sembravano essere rimasti interdetti... non avevano idea che esistessero altre Pretty Cure oltre alle leggendarie protettrici del Giardino delle Sorgenti, e il fatto che il loro 'collega' se ne uscisse ora con una notizia così sconvolgente era del tutto imprevisto...

"Quello che stai dicendo... corrisponde alla verità, Moerumba?" tuonò il signore di Dark Fall, sporgendosi appena un pò verso il suo servitore. "Stai dicendo... che esistono delle altre Pretty Cure, e che sei stato sconfitto proprio da loro?"

"E' esattamente questo che volevo dire, mio signore..." rispose il fiammeggiante guerriero dell'oscurità. Ormai, tutti gli altri servitori di Lord Akudaikahn gli stavano prestando orecchio, stupefatti da quell'inaspettata notizia. "Due guerriere leggendarie di nome Cure Black e Cure White... che, guarda caso, assomigliano molto alle Cure Bloom e Cure Egret che hanno sconfitto Karehan l'altro giorno!"

Il diretto interessato, il guerriero vestito di foglie, fece una smorfia, ma non protestò. Dopotutto, era pur vero che il suo Uzaina aveva perso...

Dal canto loro, Lord Akudaikahn e Gooyan non risposero subito. Il governatore di Dark Fall restò per un pò di tempo a riflettere, cercando di pensare a come gestire quell'evento inaspettato. Se era vero che c'erano più Pretty Cure in circolazione di quante lui e Gooyan avessero previsto, allora questo voleva dire che era necessario moltiplicare i loro sforzi, e che non sarebbe più bastato utilizzare un solo Uzaina alla volta. Inoltre, l'attacco diretto non era più il metodo d'attacco più indicato, era necessario giocare più d'astuzia... ma soprattutto, era necessario procurarsi quante più informazioni possibili sulle due nuove Pretty Cure. Se erano riuscite a sconfiggere Moerumba, non erano gente da prendere alla leggera...

"Questa situazione è effettivamente imprevista... e abbiamo bisogno di quante più informazioni possibili su queste nuove Pretty Cure!" esclamò il signore di Dark Fall. Poi, con un rapido scatto, si voltò verso il suo consigliere dalla pelle verdognola, indicandolo con un dito. "Gooyan! Affido a te il compito di ricercare i nomi di Cure Black e Cure White negli archivi di Dark Fall! Raccogli ogni informazione, anche la più insignificante, e riferiscila direttamente a me! Per quanto riguarda voi... Moerumba, tu ritorna pure al tuo posto. Per questa volta, sei dispensato da ogni punizione... e per quanto riguarda gli altri... che Dorodoron e Shitataare si facciano avanti!"

Per la prima volta, il signore di Dark Fall aveva chiamato due dei suoi sottoposti contemporaneamente... e i diretti interessati, non senza un pò di stupore, si fecero avanti. Moerumba indietreggiò dopo essersi inchinato al suo signore, e fece passare i suoi due colleghi, il cui aspetto venne rivelato dalla tenue luce della caverna. Il primo dei due era un bestione enorme e muscoloso, che ricordava per certi versi un ragno umanoide: alto almeno due metri e mezzo, con un corpo muscoloso e sformato, indossava una tuta intera che aderiva perfettamente alle sue forme minacciose, e una testa relativamente piccola, con il volto composto solamente da tre paia di occhi rossi di forma ellittica, posti sulla fronte in file parallele. Non aveva capelli, e al loro posto, la sua testa era decorata soltanto da dei corti "tentacoli" violacei che si sollevavano per un breve tratto, e poi scendevano di colpo, come le zampe di un ragno mostruoso. Tuttavia, le braccia e le gambe erano esageratamente esili nella loro parte finale, e terminavano con mani e piedi un pò troppo piccoli rispetto al resto del corpo. La sua tuta era quasi del tutto di colore blu, ma in certe parti, sembrava che gli fosse stata versata addosso della vernice arancione, che ricopriva completamente le sue spalle e la sua testa, "gocciolando" sul petto, sull'addome e sulla parte superiore di braccia e gambe. L'unico altro indumento che indossava era un panno rosso attorno alla vita, e il suo modo di muoversi dava tutta l'impressione del bruto goffo e senza cervello...

Il suo aspetto rozzo e sgraziato appariva ancora più evidente se confrontato con quello dell'altro sottoposto che lo accompagnava: era una donna bellissima, dal fascino ipnotico e fatale, con la pelle scura e gli occhi di un blu profondissimo, del tutto privi di pupille... e indossava un kimono blu e azzurro di seta impalpabile, che fluiva come un ruscello lungo il suo corpo sinuoso e sembrava quasi risplendere di luce propria, mentre delle decorazioni bianche sulle maniche e dietro la nuca davano l'impressione della schiuma di mare. Le sue ampie maniche toccavano quasi il pavimento, muovendosi con eleganza ad ogni passo, e sotto la stoffa dello stupendo abito, legato in vita da un ampio obi viola, si vedevano di tanto in tanto, mentre la donna avanzava, due gambe coperte da collant viola e calzate di scarpe gialle dal tacco alto. I suoi capelli color lilla erano tenuti fermi in una complessa pettinatura, con due "spirali" di capelli che scendevano sulle spalle e le arrivavano fino alla vita, e dietro la sua nuca, si vedevano spuntare un paio di fermacapelli dorati. La donna aveva dei segnetti azzurri triangolari sugli zigomi, e sul suo bellissimo viso era dipinto un sorriso truffaldino.

Ignorando del tutto Moerumba, i due scagnozzi di Lord Akudaikahn raggiunsero il loro signore e si inchinarono al suo cospetto...

"Ai suoi ordini... Lord Akudaikahn..." mormorò il colosso muscoloso, lentamente e con una voce alquanto strana e risonante, che dava l'idea della sua scarsa intelligenza. "Dorodoron è al suo servizio..."

La donna dalla pelle scura, più posata e con maggiore eleganza, si chinò a sua volta, e le maniche del suo kimono toccarono il pavimento, adagiandosi su di esso con grazia. "Io, la signorina Shitataare, sono ai suoi ordini, Lord Akudaikahn... ci dica, e noi eseguiremo!"

Lord Akudaikahn corrugò la fronte, mentre Gooyan sghignazzava rocamente, e si accingeva a dare istruzioni. "Oh, bene, bene... vi vedo determinati, e sappiate che questo vi sarà indispensabile!" ridacchiò il mostriciattolo verde. "Allora, il vostro compito è attaccare le due coppie Pretty Cure, e metterle fuori combattimento con un attacco ben coordinato! Pensate di potercela fare?"

Dorodoron, il muscoloso uomo-aracnide si grattò la testa con un indice. "Ehm... beh, a dire la verità, signor Gooyan... non sappiamo quanto forti siano queste Pretty Cure, e non abbiamo idea di come... però, Dorodoron può assicurarle che farà del suo meglio per eliminarle!" esclamò.

"Il problema non si pone..." replicò la donna di nome Shitataare, facendo un gesto noncurante con la mano destra. "Vedrai che quando torneremo, le Pretty Cure non saranno che un ricordo del passato... caro il mio Go-chan!"

Shitataare si coprì la bocca con una mano e ridacchiò a labbra serrate quando Gooyan passò dalla strafottenza ad una buffa espressione di offesa! "Co... COSA? Go-chan...? Ma... ma che diavolo...?"

Prima che potesse rispondere, Shitataare si era già alzata, aveva fatto riverenza a Lord Akudaikahn... e, ad un segnale del suo signore, si era allontanata e, pur non troppo contenta di fare coppia con lui, aveva trascinato con sè Dorodoron, che ancora stava cercando di spiegarsi! Con un sospiro rassegnato, Gooyan si appoggiò una mano sulla fronte e scosse la testa, sperando che i suoi sottoposti sapessero quello che stavano facendo...

Bah, per il momento, non ci poteva fare molto. Questi erano gli ordini di Lord Akudaikahn... Ora, quello che doveva fare era vedere cosa dicevano gli archivi di Dark Fall sulle Pretty Cure Black e White...

 

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Dopo essersi rivestita ed essersi inventata la scusa di voler fare due passi giusto per prendere una boccata d'aria - cosa che era sembrata un pò strana ai signori Takamachi, visto che la loro figlia più piccola non amava stare fuori tardi... -, Nanoha si era messa a correre alla massima velocità che le era possibile verso l'ufficio del veterinario dove lei e le sue amiche avevano portato il misterioso furetto di quel pomeriggio. Nella sua testa, numerosi pensieri, uno diverso dall'altro, si avvicendavano con rapidità fulminea... il senso di colpa per aver detto una bugia, per quanto innocua, ai suoi genitori; la fretta di arrivare in tempo... e l'incredulità per quello che stava succedendo! Fino a quel pomeriggio, era una comunissima ragazzina di nove anni... e poi, all'improvviso, si mette a sentire delle strane voci, si imbatte in quello stranissimo animaletto, e lo sente addirittura parlarle telepaticamente! Ma cosa stava succedendo? Come mai, all'improvviso, la sua vita si stava trasformando in un carosello di stranezze tutt'asttorno a lei? L'unica cosa che lei poteva fare era giungere in fondo a questo mistero... e senza neanche rendersene conto, la ragazzina si ritrovò davanti allo studio veterinario, con le mani appoggiate sulle ginocchia, a riprendere fiato dopo quella corsa pazzesca!

"Uff... uff... accidenti, non mi lamenterò più dell'ora di educazione fisica..." sospirò, per poi iniziare a guardarsi attorno alla ricerca del misterioso animaletto... e del pericolo a cui lui aveva accennato. La serata sembrava tranquilla, e in giro non si vedeva niente e nessuno... ma la cosa non rassicurò molto Nanoha, che anzi sentiva un senso di minaccia incombente ancora più forte. In quella semioscurità, era come se da un momento all'altro potesse saltare fuori qualcosa di terribile e agguantarla all'improvviso... "A-Allora... furetto? Dove sei, furetto? Sono... sono arrivata! Che... che sta... succedendo...? Ehm..."

Un colpo di vento agitò le fronde degli alberi, facendone frusciare le foglie... e Nanoha sentì un brivido gelido attraversarle le ossa quando i suoi occhi, ora abituati al buio, scorsero qualcosa che si muoveva tra i cespugli, sgattaiolando fuori da una finestra laterale...

Nanoha si voltò di scatto, trattenendo un'esclamazione di sorpresa alla vista del furetto... che, nonostante quel pomeriggio fosse ferito, ora si muoveva con grande agilità e disinvoltura, quasi come se non si fosse fatto niente! Un istante dopo, Nanoha sentì un'orribile suono, come di unghie che grattavano sulla lavagna, che le penetrò dolorosamente nel cervello... e, con una smorfia, si portò le mani alle orecchie nel tentativo di soffocarlo. Ma fu un tentativo inutile, in quanto il solo risultato che ottenne fu di sentire quel suono ancora più forte, più fastidioso e più inquietante...

Poi, per un istante, i contorni degli oggetti sfumarono...

E una gigantesca, muscolosa ombra nera dotata di grandi ali membranose, atterrò sul giardino su quattro terrificanti zampe da leone, armate di artigli ricurvi e affilati come falci, con una tale violenza da scuotere il terreno sotto i piedi della bambina, che gridò per lo spavento e perse la presa sul terreno! Il furetto, spaventato da quell'orrore senza volto, corse su un albero vicino... ma il mostro, senza pensarci su due volte, tirò una micidiale zampata al tronco, che quiasi spezzò l'albero a metà, e scagliò il grazioso animaletto in aria, più stupefatto che veramente danneggiato! Con orrore, Nanoha restò a guardare lo squarcio che la bestia alata aveva aperto nella corteccia, con una facilità che aveva dell'agghiacciante... ma si riebbe subito e scattò in avanti, prendendo in braccio il furetto prima che questo potesse andare a sbattere per terra!

Per un istante, la ragazzina e il piccolo animale si guardarono negli occhi... e Nanoha notò con un certo stupore he lo strano gioiello rosso di forma sferica che il furetto portava con sè quel pomeriggio, ora era attaccato ad un collarino che lei non ricordava di avergli visto addosso...

Ma, un secondo dopo, Nanoha alzò impaurita gli occhi verso la terrificante creatura che, fino ad un attimo prima, stava prendendosela con il piccolo animale... e i cui occhi fiammeggianti e accesi d'odio erano ora fissi su di lei! Un ringhìo feroce provenne dalla gola del mostro, che ignorò del tutto l'albero semidistrutto - il cui tronco si abbattè sul terreno con grande frastuono di rami spezzati - e iniziò ad avanzare verso di lei. Le sue ali da pipistrello si aprirono, e la bambina riuscì a vedere, pur di sfuggita, una coda simile a quella di un leone, ma ricoperta di lunghi aculei, grandi come i dardi di una cerbottana e altrettanto affilati!

"Che... che succede?" balbettò Nanoha, indietreggiando. "Che... che cos'è quello?"

Il furetto, ripresosi dal breve volo, alzò lo sguardo verso di lei... e poi, giusto per aggiungere un'altra sorpresa ad una serata già folle, iniziò a parlare, con la stessa calma voce da ragazzino che Nanoha aveva sentito poco prima!

"Tu... sei venuta per me..."

Gli occhi violetti di Nanoha passarono istantaneamente dal mostro davanti a lei, al furetto... e si spalancarono ancora!

"Ah! Tu... tu... hai... hai appena... PARLATO?" esclamò, con delle comiche gocce di sudore che schizzavano tutt'attorno alla sua testa. Riprese la calma un attimo dopo, e cercò di ricomporsi, mentre il furetto si schiariva la voce... ma il mostro alato, deciso a non farsi ignorare, ruggì di nuovo e avanzò verso le sue vittime, gli artigli sfoderati e pronti a colpire! Nanoha sapeva bene che un solo colpo di quelle terribili armi avrebbe voluto dire morte sicura... "Ma... ma che succede? Che sta succedendo... E... e cos'è... quel... quel mostro? Mi... Mi spieghi che... significa..."

Il furetto strinse i denti. "E'... è un pò lungo da spiegare..." affermò. "Per ora, ti posso dire soltanto... che quello è un Elementale del Fuoco... e che tu hai le giuste qualità!"

 

CONTINUA...

 

Nota dell'autore: Beh, anche se ci è voluto un pò di tempo... e di questo, potete dare la colpa ai miei esami... alla fine sono riuscito ad aggiornare anche questa storia! Come potete vedere, Heart, Saki-T e Maori hanno affrontato il loro primo combattimento... e anche abbastanza bene, se devo esprimere il mio parere! Certo, questo vuol dire che le Pretty Cure passano un pò in secondo piano... ma abbiate un pò di pazienza! La storia sta entrando nel vivo solo adesso, e le eroine si incontreranno tra qualche capitolo per combattere assieme!

Oh, e come potete vedere... ho fatto entrare in scena anche il goffo Dorodoron, e l'elegante signorina Shitataare... o, per usare il nomignolo che Saki le dà nella serie, la "Signorina Esci-Dal-Mare"! Ora manca solo Kintolesky... e lo squadrone di Dark Fall è al completo!

Nel prossimo capitolo, la piccola Nanoha riceverà i suoi poteri... e vedremo il suo primo combattimento contro un Elementale! Un Elementale del Fuoco, per giunta! A giudicare dalla presentazione, non sarà un'impresa facile tenerlo a bada... ma questo vuol dire anche che avremo presto il piacere di vedere Nanoha-chan che scardina di mazzate e colpi energetici qualche cattivone! Ovviamente, non ci vorrà molto prima che arrivi qualcuno a darle del filo da torcere... e il legame tra gli Elementali e i Jewel Seed apparirà sempre più chiaro in futuro!

Beh, questo è quanto! Non mi resta che augurarvi buon proseguimento, e darvi appuntamento al prossimo capitolo, che sarà pubblicato il prima possibile!

Alla prossima!

 

Justice Gundam

 

 

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Capitolo 8
*** La prima battaglia di Nanoha ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-08

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati, amici fan dei crossover! Dopo un periodo di lavoro intenso, in cui ho dovuto studiare parecchio mattina, pomeriggio e sera, ora finalmente ho tutto il tempo che voglio per dedicarmi alle mie storie! Oddio, diciamo non proprio tutto questo tempo, ma è sicuramente un miglioramento rispetto a qualche settimana fa! Ho visto, con gran piacere, che anche se sono spesso assente a lungo, i miei lettori restano comunque fedeli, e seguono i miei aggiornamenti... allora, credo che posso saltare tutti i preamboli e passare direttamente a presentarvi il nuovo capitolo!

Beh, a quanto pare gli eventi si stanno mettendo in moto di brutto! Heart, Saki-T e Maori ne sanno qualcosa, visto che nello scorso capitolo si sono trovate ad affrontare un nutrito gruppo di Elementali della Terra, dando una prima prova dei poteri dei loro Arcani, e uscendone brillantemente! Ma le nostre amiche hanno avuto soltanto un assaggio della potenza degli Elementali... e della pericolosità del complotto che si sta formando loro attorno. Heart, poi, non sembra ancora avere ben presente quali saranno le responsabilità che si dovrà assumere come Magical Girl... Saki sembra nascondere qualcosa sia a lei che al resto delle Maiden, e Maori, pur essendo probabilmente la più affidabile del gruppo, non sa esattamente cosa stia succedendo...

Inoltre, adesso abbiamo visto che l'Impero del Male di Dark Fall, grazie anche all'errore di Moerumba, sa che esistono più di due Pretty Cure! Ora, Lord Akudaikahn e i suoi sgherri si faranno più pericolosi, e hanno già cominciato a mandare più di un membro della 'squadra dei mini-boss' alla volta. Dorodoron e la signorina Shitataare hanno fatto il loro ingresso in scena... sarà trionfale oppure no? Mah, conoscendo l'imbranataggine di Dorodoron, e il fatto che la "signorina Esci-Dal-Mare" non è esattamente la cattivona più competente su cui Dark Fall possa contare... per quanto, indubbiamente, faccia morire dal ridere...

Oh, e Nanoha sta per ricevere i suoi poteri! Il che vuol dire... che una delle eroine più forti, simpatiche e popolari della storia degli anime sta per scendere in campo al fianco delle mitiche Pretty Cure! Certo, magari ci vorrà un pò prima che si incontrino, però tutto fa! Per adesso, l'abbiamo lasciata davanti allo studio veterinario nel quale si trovava il suo amico furetto... che poi, si è visto, non è un furetto normale... e alle prese con un Elementale particolarmente grosso e cattivo! Vediamo se la nostra, già alla sua prima trasformazione, sarà abbastanza in gamba da fermarlo!

Come vedete, la carne al fuoco c'è... abbastanza da fare indigestione, a mio modesto parere! Comunque, visto che ora Nanoha sta scendendo in campo... preparatevi ai fuochi d'artificio! Altro non vi dico...

E anzi, passo a rispondere alle recensioni che mi avete lasciato!

 

KillKenny: Sembra che Lord Akudaikahn e Gooyan abbiano letto qualcosa della Lista del Perfetto Signore del Male... e infatti, credemi quando ti dico che d'ora in poi sarà raro che ne mandino uno solo alla volta! Sono convinto che appariranno anche più pericolosi di quanto fossero nella serie. E per lo scontro... beh, intanto spero che il pestaggio degli Elementali della Terra da parte di Heart e compagne ti sia piaciuto. E ora tocca a Nanoha-chan dare prova di sè! Questo vuol dire un sacco di legnate ai cattivi! ^_^

 

Okay, ragazzi... da questo capitolo in avanti, Nanoha-chan diventa parte integrante - e importante! - della storia. Spero che vi piacerà leggere delle sue avventure... e, in generale, vi auguro buona lettura come al solito!

 

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Capitolo 8 - La prima battaglia di Nanoha

 

Nanoha continuò ad indietreggiare, confusa e spaventata, mentre il mostro che aveva appena cercato di fare un boccone del suo amico furetto avanzava sulle sue enormi zampe artigliate, emettendo di tanto in tanto un ruggito sommesso che assomigliava molto a quello di un leone! Le sue ali da pipistrello si mossero un paio di volte e sollevarono una raffica di aria fredda... mentre il terribile mostro finalmente si rivelava in tutto il suo aspetto spaventoso! Più grande e più robusta di qualsiasi felino, il suo corpo da leone era straripante di muscoli, ricoperti da una corta, lurida pelliccetta fulva che sembrava tesa fino quasi al limite sul suo corpo ripugnante, e dalle articolazioni delle zampe fuoriuscivano degli uncini ossei dall'aspetto crudele, che facevano il paio con lunghi artigli neri e ricurvi e con lunghe zanne che sporgevano dalla mascella superiore di almeno un paio di centimetri! Il suo dorso era percorso da lame ricurve che formavano una sorta di cresta lungo la sua spina dorsale, passando in mezzo alle sue ali membranose, e la sua coda da leone terminava con una selva di lunghi aculei neri che davano l'impressione di essere pericolosi almeno quanto gli artigli. Ma la parte peggiore era sicuramente la testa della mostruosa creatura, in quanto, su quel corpo da belva feroce e da perfetta macchina per uccidere, stava una testa dall'aspetto quasi umano, con un'espressione di odio e furore perennemente stampata sul volto, gli occhi rossi senza pupille, i denti ipersviluppati, e una orribile barba unta e nera che si avvolgeva attorno al collo della bestia e le faceva da criniera! Disgustata dall'aspetto di quell'orrore, Nanoha si portò una mano davanti alla bocca e spalancò gli occhi, cercando di lottare contro il panico che minacciava di sopraffarla!

"Oh... mamma... mia..." balbettò. "Che... che mostro orribile! Che... che cos'è? Da... da dove viene?"

"Quello che vedi è un Elementale... per l'esattezza, è una manticora, un Elementale del Fuoco particolarmente violento e feroce!" spiegò il furetto, la cui voce mostrava a sua volta segni di paura. Percependoli, la spaventosa bestia alata aprì la bocca in un ghigno predatorio, mostrando i canini lunghi come dita umane!

Nonostante l'evidente paura, Nanoha cercava quanto più possibile di mantenere il sangue freddo e ragionare... anche se ogni suo tentativo di pensare ad un modo per fuggire risultava inadeguato, data la situazione! Quella creatura dava l'impressione di poterla raggiungere in un paio di falcate, non importa quanto veloce lei corresse... e in ogni caso, poteva volare e lei no! "Ehm... non... non credo di aver capito bene cosa sta succedendo, ma..." disse, rivolta al furetto. "Una... manticora? Un... Elementale del fuoco? Da... da dove viene, e cosa è venuta a fare qui quella... quella cosa?"

"Come stavo dicendo..." affermò il furetto, mentre la bambina si rialzava tenendolo tra le braccia. "Tu hai le giuste qualità... ed è per questo che volevo chiederti se potevi concedermi un pò della tua forza. Vedi... io vengo da un altro mondo, e sto cercando una cosa molto importante. E' una missione da cui dipende il futuro di tutti quanti noi, ma temo di non riuscire a portare tutto questo peso da solo. Quella manticora viene da un luogo chiamato Giardino degli Elementi, che di recente si è avvicinato pericolosamente al tuo mondo... il mondo che da voi è chiamato Terra, e che dalle mie parti è invece conosciuto come Giardino dell'Arcobaleno... attenzione, sta arrivando!"

Nanoha alzò lo sguardo allarmata... e un istante dopo, la mostruosa creatura spiccò un balzo enorme, divaricando le ali in modo da sembrare ancora più possente, e si scagliò contro la bambina, le fauci irte di zanne che puntavano dritte alla sua gola! Si muoveva con una velocità incredibile, per un essere così grande, e soltanto una pura reazione istintiva salvò la più piccola dei fratelli Takamachi: con un gridolino, Nanoha si abbassò di scatto e si gettò a terra in ginocchio, usando le braccia per proteggere il furetto parlante! Sentì un violento colpo d'aria che le scompigliò i capelli quando l'enorme corpo della manticora le passò sopra, ad appena una decina di centimetri dalla testa... e subito dopo, la bestia si schiantò fragorosamente contro il muro dietro Nanoha, aprendovi una breccia! Nanoha si spostò rapidamente, guardando con terrore l'Elementale del Fuoco che, scrollatisi di dosso la polvere e i detriti, cercava di rialzarsi e girarsi verso di lei... Per fortuna, i detriti la stavano impacciando, e il furetto capì che era il momento giusto per agire! Ora o mai più...

"Capisco di essere un problema per te..." continuò il furetto. "E... immagino che dopo aver visto quella bestia, tu abbia paura... ma, credimi, hai davvero le giuste capacità per aiutarmi! Ti ripagherò, lo prometto! Se vuoi sperare di contenere quell'Elementale, devi usare il potere che è nascosto dentro di me! Il mio potere magico! Le vite di milioni di persone... forse dei nostri due mondi... dipendono dal fatto che gli Elementali vengano fermati!"

Nanoha continuava a non essere molto sicura di quello che stava succedendo... ma l'alternativa era essere fatta a pezzi dagli artigli e dei denti della manticora, che le sembrava ancora meno allettante! Quindi, fece l'unica cosa che poteva fare, e annuì. "Immagino... che a questo punto non abbia molta scelta! E... e va bene, dimmi tutto. Cosa devo fare per fermare quella creatura?"

"Intanto prendi questo..." disse il furetto. Con una zampetta, si staccò dal collarino la perla rossa che portava, e lo porse alla sua nuova amica tenendolo tra le mandibole. "Stringilo nella tua mano..."

Trattenendo il respiro, Nanoha allungò la mano e ricevette lo strano gioiello, che iniziò quasi subito ad emettere una strana luce scarlatta e ad irradiare un lieve calore, come se reagisse alla presenza della ragazzina...

"Bene. Ora chiudi gli occhi e concentrati, soltanto per un attimo." continuò a spiegare l'animaletto, percependo già la reazione del suo strano amuleto al potere magico latente in Nanoha. "E poi ripeti quello che ti dico... Io, che ho accettato questa missione..."

"I-io... che ho accettato questa missione..." ripetè Nanoha, dopo aver vinto le sue ultime reticenze.

"Grazie all'antico patto, ti ordino di liberare il tuo potere!"

"Grazie all'antico patto... ti ordino di liberare il tuo potere!". Ci fu un'altra reazione, e pur tenendo gli occhi chiusi e la perla stretta nella mano sinistra, Nanoha sentì il gioiello luminoso pulsare, come dotato di vita propria!

"Il vento è nel cielo, e le stelle sono in paradiso."

"Il vento è nel cielo, e le stelle sono in paradiso." Una serie di cerchi concentrici di luce rossa si sprigionò dalla perla, e si diffuse attorno alla ragazzina.

"E un cuore risoluto batte nel mio petto!"

"E un cuore risoluto batte nel mio petto!" concluse Nanoha. Un istante dopo, l'energia giunse al culmine, e una sorta di scarica elettrica percorse il corpo della ragazzina, diffondendosi in ogni suo muscolo e facendola sentire incredibilmente forte... forte abbastanza da combattere la bestia, che ormai si era rialzata e la guardava con astio! Il resto della formula sorse spontanea alle labbra di Nanoha, che alzò verso il cielo la mano che stringeva la perla rossa, e terminò l'invocazione!

"Questa magia nella mia mano! Raging Heart... SET UP!"

Immediatamente dopo, una serie di raggi di luce purpurei si sprigionarono dalla perla, sulla qule apparve una scritta in caratteri talmente piccoli da essere quasi invisibili: SET UP. Una colonna di luce avvolse Nanoha, sollevandosi dal terreno sotto i suoi piedi, e salendo fino al cielo notturno con un potente suono di risucchio... e la manticora lanciò un gemito d'allarme e si ritirò di appena un passo. La sua aggressività era stata temperata da un vago accenno di allarme, e i suoi occhi rossi fissavano la silhouette di Nanoha che si intravedeva all'interno della colonna di luce, il braccio ancora sollevato!

"Che... che enorme forza magica!" esclamò il furetto, ancora in braccio alla ragazzina. "Avevo... avevo percepito che questa ragazza aveva un grande potenziale... ma questo supera anche le previsioni più ottimistiche... Forza, continua a concentrarti, e immagina! Ciò che ti farà usare la tua magia, cioè un bastone magico... e ciò che proteggerà il tuo corpo!"

"Ma... ma come faccio ad immaginare cose così... all'improvviso..." affermò Nanoha, ancora spaesata. Ma si rese subito conto che non aveva senso esitare, e restare troppo a pensarci su, quindi cercò di concentrarsi sulla prima cosa che le veniva in mente. In fondo, si disse, non poteva essere poi così difficile... bastava pensare a qualche anime e ispirarsi a quelli... almeno, così lei sperava... "Allora... vediamo... sì, così potrà andare, per adesso..."

Non appena Nanoha ebbe preso la sua decisione, il suo piccolo corpo venne avvolto del tutto dalla luce, e i suoi vestiti scomparvero per lasciare il posto alla sua nuova tenuta da combattimento: quando i giochi di luce cessarono, depositando Nanoha sul terreno, la ragazzina indossava un grazioso completo bianco che la ricopriva dal collo alle caviglie, con la gonna orlata da merletti triangolari e da piccole scollature che permettevano di vedere degli scorci di tessuto blu vivace, e un nastro grigio scuro legato in vita. Sopra di esso, portava una giacchetta a maniche lunghe anch'essa bianca, decorata di eleganti motivi blu sulle spalle e sul colletto, così come blu erano le maniche e l'orlo dell'abito, e aveva un fiocco rosso legato sul petto. I suoi capelli erano raccolti in due "anelli" ai lati della testa, e ai piedi indossava un paio di corti stivaletti bianchi dalle orlature blu, con i calzini neri e una targhetta dorata sulle caviglie. Dei piccoli gioielli rossi erano intarsiati sulle maniche, circondati da dei grecali dorati, e tra le mani, Nanoha stringeva ora un bastone magico dall'aspetto abbastanza inusuale, bianco con delle decorazioni rosa ad entrambe le estremità, e che terminava con una sorta di pomo rosso semitrasparente, posto all'interno di un rafforzamento di metallo dorato a forma di falce di luna... e nonostante l'aspetto piuttosto ingombrante, Nanoha lo sentiva leggero e maneggevole.

La bambina riaprì gli occhi di scatto e si guardò meravigliata. Il cambiamento era stato davvero radicale e inaspettato, e la differenza rispetto a quando era una comune ragazzina delle elementari si sentiva fin troppo bene... e, Nanoha doveva ammetterlo, la sensazione di energia che la pervadeva era gradevole... ma sarebbe stato sufficiente quello strano trucco, per respingere l'orrore che le stava davanti, e che ora la guardava con risentimento e un vago senso di allarme?

"Eeeeeh? Ma... ma cosa...?" si chiese Nanoha, guardandosi con una buffa espressione confusa. "S-signor... furetto... questa... questa sarebbe... la mia tenuta da... combattimento?"

"Sì, esatto!" confermò il simpatico animaletto, indicando con gli occhi il bastone di forma peculiare che Nanoha teneva nella mano sinistra. "E' quello che hai immaginato tu, e i tuoi pensieri hanno dato forma alla tua arma e alla tua armatura! Accidenti, avevo ragione a dire che hai le qualità giuste! Non ricordo di aver mai percepito un'aura magica altrettanto potente in un terrestre!"

"Anzi, oserei dire che soltanto l'ammiraglio Graham, Lotte e Aria le sono superiori..." riflettè tra sè, dopo aver fatto un pò di mente locale. Il ruggito della manticora, che aveva superato il breve momento di confusione successivo alla trasformazione di Nanoha, ricordò sia a lui che alla sua amica umana del pericolo più immediato... e con un rapido scatto, la ragazzina si girò verso il mostro e, pur con un pò di titubanza, si mise in guardia e afferrò il suo bastone magico con entrambe le mani.

L'espressione della manticora si fece ancora più feroce, come se l'orribile fiera si sentisse insultata all'idea che una ragazzina così piccola osasse sfidarla... e le sue fauci si spalancarono, permettendo a Nanoha e al suo piccolo amico di vedere, ancora una volta, due file di zanne lunghe e gialle, prima che una fiammata si accendesse in fondo alla sua gola! Un suono rombante annunciò il pericolo... e Nanoha si ritirò di un passo, non sapendo cosa aspettarsi...

"Attenta!" esclamò il furetto, riconoscendo il preavviso di quel particolare attacco. "Sta per soffiare una fiammata..."

La manticora aprì ancora di più le fauci, e una grossa palla di fuoco scarlatta scaturì dalla sua bocca, dirigendosi a tutta velocità contro Nanoha, che gridò per la paura e, senza riflettere, tenne il bastone fermo davanti a sè con entrambe le mani, in un apparentemente futile tentativo di bloccare l'attacco. Stava già vedendosi tutta la sua breve vita scorrerle davanti... quando sul pomo della sua arma apparve una scritta, accompagnata da una voce metallica che ripeteva la stessa parola...

PROTECTION

Nella frazione di secondo prima che la palla di fuoco raggiungesse Nanoha, un baluginante scudo energetico apparve attorno al suo piccolo corpo... e il proiettile si schiantò su di esso, esplodendo con gran fragore ma senza riuscire a penetrare la barriera invisibile, la quale si colorò di riflessi rosso-arancioni per appena un istante! Nanoha, stupefatta, aprì di nuovo gli occhi... e rimase senza parole nel vedere che le fiamme si stavano già diradando, con grande rabbia e stupore dell'Elementale del Fuoco!

"Cosa... ma... ma cosa... è successo? Pensavo... che mi avrebbe arrostito!" esclamò la ragazzina. "I-Insomma... come è successo? Sono... sono stata io?"

Il furetto ci mise un attimo per rispondere, visto che anche lui era rimasto molto colpito da come si era sviluppata la faccenda. "Direi... direi proprio di sì! Gli oggetti magici usano un particolare sistema di programmazione che consente alla magia di prendere forma, e affinchè questo sistema funzioni, ha bisogno di attingere all'energia spirituale di chi lo usa."

Nanoha ascoltò con un certo interesse la spiegazione... ma lo scudo magico, non più sorretto dalla sua energia magica, scomparve un istante dopo, e la manticora, frustrata per l'attacco andato male, prese lo slancio e questa volta si scagliò direttamente su Nanoha, sfoderando i suoi artigli e tenendo spalancate le ali da pipistrello! La ragazzina si vide sovrastare dall'immensa ombra della bestia, e si gettò di lato per evitare l'enorme zampa che calava su di lei con rapidità raggelante! Per fortuna, riuscì a scansarsi in tempo, e rotolò a distanza di sicurezza prima che la manticora potesse attaccarla di nuovo! Il mostro si girò rapidamente verso di lei, e fece scattare in avanti i suoi artigli, ma Nanoha, con una rapidità che lei stesse non pensava di avere, alzò la sua arma e parò il colpo, venendo solo fatta retrocedere di un pò.

"Attenta alla coda di quel mostro!" sentì esclamare l'animaletto che le stava facendo da guida. "Può staccare i suoi aculei da essa e scagliarteli contro! L'ho già visto fare diverse volte!"

La manticora prese il volo con un unico colpo d'ali, e Nanoha, seguendo i consigli del suo amico, tenne d'occhio la sua coda, che si muoveva a destra e a sinistra come una sorta di macabro pendolo...

E, come il furetto aveva previsto, il mostro alato diede una frustata in aria con la coda, scagliando contro la ragazzina una salva di aculei lunghi almeno un dito, a velocità pazzesca! Nanoha gridò per la sorpresa e si gettò rapidamente a terra, evitando i letali proiettili... ma uno di essi le fischiò vicinissimo all'orecchio, e la bambina sentì dietro a quel proiettile un impeto spaventoso! Quando gli aculei si conficcarono per terra, o andarono a piantarsi nel muro dietro di lei, penetrando terreno e cemento come se fossero stati di burro, Nanoha seppe che la sua impressione era, sfortunatamente, corretta!

"Ugh... grazie... per avermi avvertito!" balbettò la ragazzina, mentre si rimetteva in posizione. La manticora non era atterrata, volendo mantenere il vantaggio della posizione sopraelevata, e anzi restava sospesa in aria a qualche metro da terra, solevando un vento impetuoso con ogni battito delle sue grandi ali. L'Elementale del Fuoco stava cominciando a sentirsi frustrato. Quella che sembrava essere un'umana insignificante si era invece trasformata sotto i suoi occhi, aveva bloccato la sua palla di fuoco con uno scudo energetico eretto all'ultimo momento... e adesso, era riuscita ad evitare senza troppi problemi anche i suoi aculei. Quel combattimento non sarebbe stato un fuoco di paglia come aveva ritenuto...

La manticora, tuttavia, non si fece scoraggiare e decise di prendere di nuovo l'iniziativa. Con un potente colpo d'ali, la bestia scese di quota e si gettò in picchiata, sfoderando i suoi letali artigli e preparandosi ad affondarli nel corpo esile della sua avversaria. Nanoha si difese istintivamente, vibrando un colpo con il suo bastone e colpendo l'Elementale del Fuoco alle zampe anteriori. Il colpo rimbalzò sugli artigli del mostro con un forte clangore di metallo su metallo, ma la manticora usò di nuovo la sua mortale coda, e questa volta Nanoha riuscì per un soffio ad evitare di essere ferita, facendo un passo indietro proprio all'ultimo momento. Il mostro prese quota di nuovo ed eseguì un paio di volteggi sopra il campo di battaglia, quasi volesse far capire a Nanoha che era in suo potere, e che l'avrebbe potuta finire in qualsiasi momento...

E, in effetti, nonostante fosse partita bene, con delle tattiche difensive che avevano sorpreso lei stessa, Nanoha si rendeva bene conto che non sarebbe potuta andare avanti così a lungo. Senza un modo per combattere contro quella bestia, non avrebbe potuto fare altro che proteggersi... e presto o tardi, la sua difesa avrebbe ceduto, e sarebbe diventata cibo per Elementali!

"Uhm..." disse Nanoha, brandendo di nuovo la sua asta magica a due mani, in attesa del nuovo attacco del mostro. "Non... non vorrei sembrare pedante, signor furetto, ma... adesso come faccio a fermare quella... quella cosa? Ora ho i mmiei poteri magici... ma non so come usarli!"

"Ascoltami... quelle che hai usato finora erano delle capacità basilari di difesa e attacco, che hai attivato semplicemente desiderandolo con tutta te stessa..." spiegò il grazioso animaletto. "Ma... per ottenere abbastanza potere da fermare quel mostro, avrai bisogno di un incantesimo d'attacco abbastanza potente."

"Un incantesimo?" chiese Nanoha, i cui occhi si spostavano rapidamente dal suo piccolo amico all'avversario ancora sospeso in aria sopra di lei. Doveva essere pronta, nel caso la bestia avesse deciso di gettarsi nuovamente all'attacco... "E... come faccio a lanciare un incantesimo?"

La risposta data dalla creatura magica fu alquanto semplice e, al tempo stesso, sibillina. "Ascolta il tuo cuore. Sono sicuro che un incantesimo ti verrà in mente."

Nanoha non sapeva esattamente cosa pensare, in una situazione così concitata... ma, considerando che fino a quel momento il furetto l'aveva consigliata bene, decise di fidarsi di nuovo e hiuse gli occhi, cercando di concentrarsi ed ignorando l'inquietante suono che le ali della manticora facevano mentre sbattevano con violenza sempre maggiore. Il mostro stava lentamente scendendo verso di lei, e questa volta doveva essere sicuro di essersi procacciato la cena, visto che la sua avversaria non si muoveva nè cercava più di difendersi...

Con un ghigno sadico, l'Elementale del Fuoco ripiegò le ali contro il corpo e si gettò a capofitto... ma Nanoha continuava a tenere gli occhi chiusi e a cercare di mantenere la calma, nonostante la paura. Il sibilo del corpo della manticora che fendeva l'aria sopra di lei era particolarmente snervante, ma la ragazzina cercò di cancellare ogni pensiero e concentrarsi esclusivamente sull'incantesimo...

Ormai soltanto pochi metri la separavano dagli artigli dell'essere malefico...

Ma quando la manticora era ormai sicura di vincere, gli occhi violetti e splendenti di Nanoha si aprirono di scatto, e la ragazzina posizionò l'asta magica davanti a sè, alzando di nuovo il suo scudo energetico! Lanciata com'era, e a quella distanza, la manticora non aveva nessuna possibilità di evitarlo, e andò a sbatterci contro con tutto il suo peso, scatenando un tripudio di luci bianco-azzurrine quando le sue unghie si abbatterono su di esso... poi, venne scagliata indietro dalla reazione energetica e atterrò con un tonfo assordante, rimanendo per un attimo stordita, e dando a Nanoha tutto il tempo di scagliare il suo attacco! Infuriata, la bestia cercò di soffiare un'altra palla di fuoco, ma la sua avversaria fu più veloce di lei!

"Divine Shooter!" esclamò Nanoha, sempre tenendo il bastone puntato contro l'Elementale. La sfera rossa posta in cima all'arma si illuminò, e da essa partì una raffica di piccole sfere di energia bianche, che si diressero a tutta velocità, come uno sciame di lucciole indiavolate, contro la manticora! Il mostro spalancò gli occhi in un impeto di sorpresa e panico... e cercò di prendere di nuovo il volo per sottrarsi all'attacco, ma ormai era troppo tardi. Alcuni degli strali di luce la mancarono, ma la maggior parte penetrò la sua pelliccia irsuta e trafisse il suo corpo!

"RAAAAAAARGH!"

La manticora esplose in un ultimo, terrificante ruggito di rabbia, e delle luci iridate si dipartirono dal suo mostruoso corpo, prima che esso svanisse nel nulla in una spettacolare esplosione di colori vivaci che proiettò sfumature rosse, gialle e verdi nel cielo notturno! Ci fu un lampo abbagliante, accompagnato da un suono sibilante... e un attimo dopo, il mostro svanì completamente, lasciandosi dietro soltanto una piccola biglia di vetro rosso che, dopo essere rimasta in aria per un istante, cadde sulla stradina asfaltata con un suono cristallino appena percettibile. La prima battaglia di Nanoha si era conclusa con la sua vittoria... e Nanoha stessa faceva ancora fatica a crederci!

Dopo qualche attimo di stupefatto silenzio, la ragazzina parlò di nuovo, attenta nel caso ci fosse qualche altro pericolo. La scarica di adrenalina che quell'incontro imprevisto le aveva provocato non aveva ancora esaurito il suo effetto, e il silenzio che era sceso sulla strada le sembrava per questo ancora più inquietante. "Ehm... è... è finita... davvero?" chiese, con percettibile incertezza. "Quel mostro... sono riuscita... a sconfiggerlo, vero?"

"Sì... è finita, grazie a te..." affermò il furetto... poi, accennò con il muso al piccolo oggetto rosso caduto a terra, nel punto in cui la manticora era stata annientata. "A proposito... quell'oggetto è un Jewel Seed, ed è estremamente importante! Non deve cadere in mani sbagliate, quindi... è meglio se lo assorbi nel tuo Rising Heart!"

"Huh? Un Jewel..." ripetè Nanoha. Dopo aver dato una rapida occhiata al terreno, la ragazzina individuò il gioiello rosso e lo raggiunse, toccandolo con l'estremità più grande del suo bastone magico... e ancora una volta, l'arma magica emanò una brillante luce che costrinse la ragazzina a distogliere lo sguardo per un secondo. Ma questa volta, fu soltanto un flash... e quando Nanoha riaprì gli occhi, scoprì che la sua tenuta da combattente e la sua arma erano scomparsi, lasciandola con addosso i suoi abiti civili... e, nel palmo della mano sinistra, teneva la strana perla rossa che il furetto le aveva consegnato, ancora pulsante di luce e calore!

"Okay, il Jewel Seed è stato assorbito nel Raging Heart... Uff... bene, e questa è fatta..." disse tra sè il furetto... prima di adagiarsi per terra per la stanchezza. In un attimo, Nanoha fu al suo fianco.

"Huh? Hey, tutto bene?" chiese, senza badare allo strano effetto distorsione che, per un istante, sembrò far vibrare il paesaggio attorno a lei. Soltanto allora, Nanoha si ricordò di un particolare abbastanza importante: ora lei si trovava in mezzo ad un campo di battaglia, e sicuramente, entro breve, sarebbe arrivato qualcuno a fare domande... e non era proprio il caso di farsi trovare lì, quando questo fosse successo!

"Ehm... accidenti, se mi trovano qui, potrei finire nei guai..." affermò la ragazzina tra sè. Muovendosi in fretta, Nanoha raccolse il furetto tra le braccia e corse via, voltandosi di tanto in tanto per assicurari che nessuno la stesse seguendo, e badando di imboccare le stradine più strette, dove avrebbe corso meno il rischio di essere notata.

La fuga di Nanoha non durò troppo a lungo. Quando fu sicura di aver seminato ogni eventuale curioso, la piccola di casa Takamachi si sedette su una panchina e si assicurò di mettere il Jewel Seed che aveva appena raccolto in una tasca della sua gonna, per poi adagiare il suo amico furetto sulle proprie ginocchia. Con suo grande sollievo, vide che l'animaletto si era già ripreso, e i suoi occhi neri erano di nuovo vispi.

"Uff... meno male che è andata bene!" affermò la piccola creatura. "Mi scuso di nuovo per averti coinvolto..."

Dopo aver ripreso fiato, Nanoha rispose con un cenno rassicurante della mano. "No... non c'è bisogno che tu ti scusi! Piuttosto, come ti senti? La tua ferita va un pò meglio?" gli chiese, notando la benda che era ancora avvolta attorno alla sua spalla.

Il furetto strizzò un occhio e sorrise. "Va già molto meglio! Anzi, direi che mi sono ripreso del tutto!" rispose. "Credo che sia stato grazie alla vicinanza a te... in qualche modo, la tua spiccata attitudine per la magia mi ha permesso di recuperare abbastanza energie da curarmi rapidamente." Con queste parole, il furetto si scrollò, e le bende caddero al suolo, rivelando la pelliccia completamente liscia sotto di esse, senza nemmeno una cicatrice.

Nanoha prese delicatamente tra le mani il piccolo animale parlante, e lo guardò con curiosità. "Hmm... è vero! Quel taglio che avevi è sparito senza lasciare traccia... è davvero incredibile!" commentò. "Oh, già, a proposito... non ci siamo neanche presentati! Che ne dici se lo facciamo adesso?"

"Beh... hai ragione, nella concitazione del momento non ci avevo nemmeno pensato!" rispose l'animaletto, piazzandosi una zampina sulla testa e tirando leggermente fuori la lingua, come se si stesse rimproverando per la sua sbadataggine. "Allora... ehm... prego, prima tu!"

"Grazie... allora, io mi chiamo Takamachi Nanoha, ho nove anni e sono una studentessa delle elementari!" si presentò la ragazzina. "Puoi chiamarmi anche soltanto Nanoha, se vuoi. Vivo con i miei genitori e i miei fratelli maggiori, non molto lontano da qui. E... hmmm... beh, in effetti non c'è molto da dire di me... sono una bambina come ce ne saranno chissà quante, qui in Giappone..."

Il furetto ridacchiò brevemente, poi si presentò a sua volta. "Piacere, Nanoha. Il mio nome è Yuuno Scrya... Yuuno è il nome, e Scrya il cognome... e come ho detto, vengo da un altro mondo, e mi è stata affidata una missione molto importante... recuperare tutti i Jewel Seed, prima che cadano in mani sbagliate. Purtroppo, le cose non sono andate come io e i miei superiori avevamo previsto... e io mi sono ritrovato nella situazione in cui mi hai trovato! Non avrei voluto coinvolgere qualcuno del Giardino dell'Arcobaleno, ma così non è stato... e tu ti sei ritrovata a dover combattere per me..."

"Ehm..." iniziò Nanoha, non del tutto sicura di quello che avrebbe dovuto dire. "Beh... diciamo che sono successi degli imprevisti! E poi... confesso che la cosa potrebbe anche piacermi! Quindi... ehm... tu devi recuperare questi... Jewel Seed... e riportarli da dove vengono, vero?"

"Sì... c'è qualcuno che li sta cercando per scopi malvagi, e devo impedire che se ne impossessino." rispose Yuuno. "Comunque... per adesso, uno di loro ce l'hai tu, e dovrebbe essere al sicuro. Ti racconterò più avanti la storia... adesso, credo che faresti meglio a tornare a casa. I tuoi genitori e i tuoi fratelli saranno preoccupati, visto che te ne sei andata senza dire niente, ad un'ora così tarda..."

Nanoha diede un'occhiata all'orologio del suo cellulare, che effettivamente segnava quasi le nove e mezza, e strinse i denti, assumendo una buffa espressione di disappunto. "Ehm... beh, in effetti... comunque, Yuuno-kun, visto che sei nuovo di queste parti, e ancora non ti sei proprio ripreso del tutto... che ne diresti di fermarti a casa mia, finchè non avremo risolto questo problema dei Jewel Seed?" chiese Nanoha. "I miei genitori e i miei fratelli sanno già che ti avrei portato a casa, quindi credo che non ci saranno problemi. Allora, che ne dici?"

Yuuno corrugò la fronte... poi, si rilassò di nuovo e il suo musetto si mosse su e giù in segno di assenso. "Va... va bene, Nanoha-san, se non ti do disturbo..." rispose. "Credo che mi farà piacere conoscere la tua famiglia!"

Nanoha chiuse gli occhi, inclinò la testa da un lato e sorrise con allegria. "Benissimo! Allora è deciso, ti darò una mano a cercare i Jewel Seed!"

Nessuno dei due fece caso alla piccola sfera luminosa che restava sospesa sopra le loro teste, ben mimetizzata con la luce proveniente da un lampione appena dietro la panchina... e quindi, nessuno dei due la vide dileguarsi nel cielo notturno, e confondersi tra le stelle e le luci della città in meno di tre secondi...

 

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"Hmmm... molto interessante... quindi, gli agenti della Time-Space Administration Bureau hanno mandato Yuuno Scrya per mantenere al sicuro i Jewel Seed, ma a quanto pare qualcuno ha avuto un'idea diversa... Ancora non so di chi si tratta, ma è un altro elemento che conviene tenere d'occhio."

"Signora... abbiamo i risultati delle analisi, se lei volesse darci un'occhiata..." disse una delle operatrici, voltandosi leggermente verso l'alta figura femminile dai capelli corti, e mostrando lo schermo del computer al quale stava lavorando. Con un cenno di assenso, la donna misteriosa si avvicinò alla postazione di lavoro, e lesse rapidamente i rilevamenti che vi scorrevano. Ad un occhio non allenato, tutti quei simboli sarebbero sembrati nient'altro che una raffica di scarabocchi senza senso... ma la donna non sembrava avere questo problema, e anzi, dopo aver scorso per bene l'intero testo, si permise un lieve ghigno che esprimeva tutto il suo interesse...

"Ma guarda... quella ragazzina, Nanoha Takamachi, non è una Maiden, ma il suo potenziale magico è enorme. Non è da tutti sconfiggere un Elementale del Fuoco alla prima trasformazione, e non ricordo di aver mai visto prima un simile potenziale in un terrestre... E ora che ha incontrato Yuuno Scrya, e che anche lei è coinvolta nel caso dei Jewel Seed, sicuramente giocherà un ruolo molto importante..." commentò. "Bene... la situazione si complica, ma non è nulla che non possiamo gestire..."

"Lei... che cosa suggerisce di fare, signora?" chiese un'altra operatrice. "Dobbiamo tenere d'occhio anche Nanoha Takamachi, immagino..."

"Ovviamente. Considerata la natura imprevedibile degli Elementali, e l'aggressività dell'Impero del Male di Dark Fall, è meglio avere da parte quante più armi possibile." affermò la 'signora'. "Nanoha Takamachi non ha ancora idea di cosa si nasconda dietro la storia dei Jewel Seed, e in queste condizioni sarà più facile da manipolare, e usare per i nostri scopi. Piuttosto, avete continuato a tenere d'occhio le Pretty Cure, sia quelle del Giardino della Luce, che quelle del Giardino delle Sorgenti?"

"Certamente, signora." rispose la prima agente. "Solo poche ore fa, le Pretty Cure del Giardino della Luce hanno affrontato e sconfitto uno Uzaina, e uno degli agenti di Lord Akudaikahn... e i rilevamenti che abbiamo fatto su di loro indicano che anche loro potrebbero essere delle utili pedine. Non abbiamo motivo di ritenere che, nonostante la loro minore esperienza, le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti siano diverse da loro..."

"Ottimo." concluse la donna misteriosa, iniziando ad allontanarsi dagli schermi. "Allora, proseguite su questa linea, e informatemi di ogni possibile sviluppo. I Jewel Seed potrebbero essere poprio quello che ci serve per realizzare il nostro scopo... e non possiamo permettere che i seguaci di Lord Akudaikahn vengano a sapere della loro esistenza. Sarebbe... un imprevisto alquanto sconveniente."

"Certamente, signora. Lo sappiamo bene." fu la risposta. "Per adesso, due Jewel Seed sono nelle mani della Time-Space Administration Bureau, e siamo sicuri che Dark Fall non sappia comunque della loro esistenza."

La donna annuì. "Perfetto. Inoltre, indagate su chi potrebbe avere interesse ai Jewel Seed. Potremmo giungere a... un interessante compromesso!" affermò, con un sorrisetto tranquillo. "Il nostro progetto sta entrando nella sua fase decisiva."

 

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"Honoka-chan, tesoro, posso disturbarti un secondo?" chiese nonna Sanae, dal porticato di legno che portava alla stanza della sua nipotina. Nonostante l'ora tarda, era ancora possibile vedere la luce della scrivania acesa, e la figura aggraziata della geniale ragazza seduta davanti ad essa, intanta a leggere un libro. La voce della nonna riuscì comunque a distogliere Honoka dal suo passatempo preferito, e lei si alzò dal suo posto e andò ad aprire.

"Certamente, nonna... prego, entra pure!" rispose Honoka, mentre scostava la porta. "Dimmi... c'è qualche problema, per caso?". Grazie al recente attacco dell'Impero di Dark Fall, all'apparizione degli Elementali, e al fatto che i due eventi sembravano essere solo i sintomi di qualcosa di più grave, la ragazzina dai capelli blu non riuscì a mantenere un tono del tutto tranquillo, e percepì un cenno di esitazione nella sua voce... che, ovviamente, non poteva passare inosservato alla signora Sanae. Sempre tenendo gli occhi chiusi, come faceva quasi sempre, l'anziana donna inclinò di un pò la testa da un lato, e guardò la nipote per assicurarsi che fosse davvero tutto a posto.

"Hmmm... Honoka-chan, sei davvero sicura che vada tutto bene? Stasera, a cena, non hai mangiato un granchè..." disse. "E poi, mi sembravi meno vivace del solito. Davvero non è successo nulla?"

Nonostante tutto, Honoka non potè impedirsi di sorridere. Come sempre, era impossibile nascondere qualcosa a sua nonna... anzi, a volte Honoka aveva addirittura l'impressione che sua nonna, a lungo andare, avrebbe intuito il fatto che lei, Nagisa e Hikari conducevano una doppia vita come Pretty Cure! Rimaneva soltanto da vedere quanto tempo ci sarebbe voluto, e se le minacce alla Terra si fossero susseguite a così breve distanza l'una dall'altra, sicuramente non molto...

"Ehm..." Con sua grande costernazione, Honoka sentì ancora quel cenno di esitazione nella propria voce, e l'irrazionale paura che sarebbe stato l'indizio necessario a tradire le identità segrete sua e delle sue amiche. Comunque, decise di continuare a far finta di niente e sperare che sua nonna non facesse troppe domande. "No, davvero, nonna... non è successo niente! Semplicemente... ehm... stasera mi sentivo un pò stanca, e così ho pensato di dare un'ultima ripassata a quello che ci hanno spiegato a scuola, e poi andare a letto. Tutto qui, davvero..."

Anche così, Sanae non sembrò troppo convinta. "Ah... davvero? Però... credevo che i primi giorni di scuola, i professori non dessero tanti argomenti da studiare. Hanno cominciato presto con il programma?"

"Eh, sì... sembra che quest'anno abbiano davvero fretta! Hehehee..." scherzò Honoka. "Però... non ti preoccupare, nonna, non è successo niente! Io sto bene... e anzi, non vedo l'ora che tornino mamma e papà! Tra un pò sarà il mio compleanno, e quindi passerò la giornata con loro!"

Sanae sorrise gentilmente. Il compleanno di Honoka era l'unica occasione in cui la sua nipotina poteva vedere i suoi genitori e stare con loro tutta la giornata. Non c'era da stupirsi che, quando si avvicinava quel particolare momento dell'anno, Honoka fosse emozionata...

"Hai ragione, tesoro... beh, se mi dici che non c'è nulla che non va, allora mi fido della tua parola!" concluse Sanae. "Solo, ricordati di non andare a letto troppo tardi! Adesso che sei al liceo, dovrai studiare di più, e quindi è meglio se il tuo cervello è ben riposato."

"Lo so... Grazie comunque, nonna!" rispose Honoka. "Va bene... allora finisco questa parte e poi vengo a darti la buona notte!"

"Va bene, Honoka-chan... allora, ti lascio ai tuoi studi!" rispose Sanae, cominciando ad allontanarsi lungo il porticato. Honoka la guardò con affetto mentre l'anziana signora tornava verso l'interno della casa. Pochi secondi dopo, Honoka sospirò con un pò di malinconia, e tornò in camera, sedendosi di nuovo alla sua scrivania e guardando, senza grande entusiasmo, il libro che pure fino a quel momento stava divorando. Davanti a lei, era appoggiato il cellulare rosa che Mipple utilizzava come forma alternativa per mimetizzarsi nel mondo umano... che, un attimo dopo, si trasformò, in uno sbuffo di fumo viola, nella vivace Principessa della Speranza.

"Ah, Mipple..." la accolse Honoka alzando la testa dal libro.

L'abitante del Giardino della Luce alzò una zampetta per salutare la sua migliore amica. "Ciao, Honoka, mipo!" esclamò, con la sua classica vocina squillante. "Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere se ti avessi tenuto un pò di compagnia, mipo... Con tutto quello che è successo di recente, ti vedo piuttosto in ansia..."

Inutile negarlo, si disse Honoka tra sè. Lei non era per niente brava a dissimulare i suoi sentimenti. Quindi, non potè fare altro che sospirare di nuovo, tenendo gli occhi chiusi, e riconoscere che la sua amica aveva ragione. "Sigh... sì, purtroppo... tra quel grifone che è saltato fuori all'improvviso, e quello strano ballerino che ci ha attaccato oggi, abbiamo scoperto che ci sono due minacce alla Terra, non una sola..." affermò. "Ma dimmi, Mipple, tu hai mai sentito parlare di questo... Impero di Dark Fall? Perchè... era da lì che proveniva quel Moerumba..."

Mipple ci pensò su per un attimo. A dire la verità, non era che quel nome non le dicesse proprio nulla... anzi, ora che ci pensava bene, doveva riconoscere che era sicura di averlo già sentito, una o due volte. Ma, sul momento, non le veniva proprio in mente niente. "Hmmm... no, Honoka, mi dispiace, mipo! Sono sicura di aver già sentito il nome di Dark Fall, però... non credo di ricordare bene di cosa si tratti, mipo! Forse... dovremmo parlarne alla regina, lei sicuramente saprà cosa sta succedendo. Almeno, spero, mipo..."

"Capisco..." affermò Honoka, grattando la sua amica dietro un orecchio. "Beh, non importa, non fartene una colpa... in qualche modo, parleremo con la regina, e chiariremo il problema! Per adesso... come Pretty Cure, io, Nagisa e Hikari interverremo ogni volta che sarà necessario, e metteremo al loro posto quei criminali! Stai tranquilla, abbiamo sconfitto re Jyaku e gli abitanti della zona Doutsuku... e possiamo fare lo stesso con l'Impero di Dark Fall! E poi... beh, a quanto pare ci sono delle nuove Pretty Cure in circolazione! Sperabilmente, potremo parlare con loro e convincerle ad unire le loro forze con le nostre!"

"Noi abbiamo sempre fiducia in voi! Mipo!" rispose la Principessa della Speranza, con un sorriso rassicurante. Honoka ridacchiò gentilmente, poi guardò verso la finestra, riflettendo sugli ultimi avvenimenti. Sperava con tutta sè stessa che, chiunque fossero quelle nuove Pretty Cure di cui quel Moerumba aveva parlato, fossero disposte a collaborare...

E comunque, ben presto la Cure bianca e le sue compagne avrebbero ricevuto una risposta ad alcune delle loro domande. Se queste avrebbero sollevato ulteriori domande, era ancora tutto da vedere...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Chiedo scusa per la brevità di questo capitolo, ma la situazione, per quanto riguarda i miei tempi di scrittura, non è migliorata tanto quanto pensavo. Riesco a malapena a conservae quell'oretta e mezza al giorno per andare avanti quanto più possibile, e cerco di ritagliarmi tutto il tempo che ho a mia disposizione... ma la situazione non è delle migliori. Comunque, state tranquilli! Continuerò a scrivere, non c'è nulla che mi fermerà!

In ogni caso, nel prossimo capitolo avremo qualche chiarimento, direttamente della Regina di Luce! E per adesso, abbiamo visto Nanoha sostenere la sua prima battaglia! Credo che da questo momento in poi, con tutte queste eroine in campo, ci sarà da divertirsi!

Beh, questo è tutto... per adesso! Mi raccomando, attendo di sentire i vostri commenti... e mi scuso ancora per la brevità e la scarsa qualità del capitolo! Spero di fare meglio la prossima volta!

Justice Gundam

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Capitolo 9
*** Di ritorno nel Giardino di Luce ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-09

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Come sempre, dopo un periodo di attesa più o meno lungo, finalmente mi degno di presentarvi il prossimo capitolo del mio crossover! Mi dispiace se vi faccio aspettare tanto a lungo, ma i miei impegni sono quello che sono, e scrivo quando posso... comunque, spero che questo non influenzi troppo la qualità del mio lavoro! E poi, come se non bastasse, ho anche Avatar The Last Airbender e le saghe di Type-Moon (primo tra tutti, il meraviglioso Tsukihime / Melty Blood...) a farmi spendere un pò del mio tempo libero... bah, in ogni caso, il tempo per voi c'è sempre!

Allora, qual è la situazione? Beh, nel capitolo precedente, abbiamo visto per la prima volta Nanoha in azione, e credo che ci abbia dato una bella prova! Questo, ovviamente, ha fatto sì che la nostra piccola amica rimanesse coinvolta nella complessa situazione che si sta delineando... e soprattutto, che venisse a conoscenza, da parte del mago-furetto di nome Yuuno, dell'esistenza dei Jewel Seed, artefatti dotati di poteri misteriosi che qualcuno vuole per i suoi scopi nefasti! E qualcuno che fino a questo momento si è mosso nell'ombra ha assistito a tutto... ed è interessato al potere di Nanoha!

Come se non bastasse, adesso le Pretty Cure e le Maiden non si sono avvicinate neanche di un passo alla soluzione dell'intrigo... però, in questo capitolo, le cose potrebbero cambiare. Alle ragazze non farà molto piacere sapere che cosa minacci la Terra, ma almeno sapranno qualcosa in più su quello che le aspetta! E perchè no, magari questo vuol dire che l'incontro tanto atteso tra le due generazioni di Pretty Cure sta per avvenire...

O forse anche con il resto delle eroine! Vi sto già facendo venire l'acquolina in bocca? Riuscite già ad immaginare i fuochi d'artificio? Bene, perchè era proprio quello il mio intento! Quando i tre mondi si incontreranno, e forse si scontreranno, ne vedremo delle belle! Ma... già in questo capitolo accadrà qualcosa di importante, e Hikari tornerà ad avere un ruolo importante nelle vicende! Per saperne di più, non vi resta che far scorrere il testo verso il basso, e vedere come si sviluppa la mia storia...

Oops, dimenticavo! Prima ci sono le vostre recensioni!

 

KillKenny: Contento, eh? E questo è soltanto un assaggio, sai già di cosa è capace in realtà Nanoha... anche se, devo ammetterlo, di recente la mia passione per il suo anime è un pochino calata. Sarà perchè non trovo che la protagonista sia poi così interessante... Bah, questione di opinioni! In ogni caso... no, la voce misteriosa non è esattamente benevola... e Nanoha non può certo sospettare di essere una pedina in mano sua! Cosa accadrà di qui a poco? Basta restare collegati per saperlo, quindi... buona lettura!

Kari 89: Non preoccuparti, come sai io non sono uno che vuole recensioni a tutti i costi! ^_^ Piuttosto, mi fa piacere sentirti di nuovo! E aspetta di vedere di cosa sarà capace Nanoha-chan in futuro! Questo capitolo darà qualche risposta, o almeno così vorrei sperare... e soprattutto, farà rientrare in scena Hikari, e introdurrà due degli scagnozzi di Lord Akudaikahn! Vediamo un pò se le Pretty Cure saranno in grado di fermarli!

 

Okay, non mi sembra che ci sia nessun altro. Quindi, per l'ennesima volta... buona lettura, e sappiatemi dire cosa ne pensate!

 

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Capitolo 9 - Di ritorno nel Giardino di Luce

 

Nel frattempo, nella casa nella quale si era da poco trasferita la famiglia Mishou, Mai si stava godendo una serata tranquilla dopo aver terminato i compiti per il giorno dopo... e, in quel momento, si era immersa nel suo hobby preferito: il disegno. Seduta alla sua scrivania, illuminata solo da una lampada da tavolo, la ragazzina dai capelli violetti stava ponendo gli ultimi ritocchi ad un grazioso disegno che rappresentava sè stessa assieme alle ragazze che aveva conosciuto a scuola... in particolare, Saki-H e le sue compagne Yuuko e Hitomi, oltre che il simpatico Kenta...

Choppy, la piccola creatura rosa del Giardino delle Sorgenti, era seduta vicino a lei, ed osservava con grande interesse il lavoro che Mai stava portando avanti, ammirando l'esperienza e la sicurezza con cui la mano della sua amica umana faceva scorrere la matita sul foglio, aggiungendo ombreggiature, piccoli dettagli che a prima vista potevano sembrare insignificanti, e che invece per un'esperta come la più piccola dei fratelli Mishou avevano la loro importanza. In particolare, la graziosa creaturina stava ammirando il modo di disegnare di Mai... ci metteva qualcosa di speciale e unico, come se il disegno non fosse semplicemente un tratteggiare un contorno dopo l'altro... ma dovesse anche trasmettere qualcosa di intimo e difficilmente spiegabile a parole. Questa era l'impressione che Choppy stava avendo di quello che Mai stava facendo...

"Vedo che ti piace molto disegnare, Mai, chopi..." cinguettò la piccola creatura, avvicinandosi al foglio ma cercando di evitare di fare ombra alla sua amica umana. "Quelle sono Saki e le sue compagne di classe, vero?"

La domanda, stranamente, non ottenne risposta, e dopo qualche secondo, Choppy alzò lo sguardo incuriosita verso Mai, e notò che lo sguardo della ragazzina era rimasto fisso sul foglio esprimendo massima concentrazione. La sua espressione era serena e tranquilla, e muoveva la mano con una fluidità incredibile... e tuttavia, sembrava non avere nemmeno sentito la domanda di Choppy, che sbattè gli occhi con espressione abbastanza sorpresa.

"Mai? Mai, mi hai sentito, chopi?" chiese la piccola creatura rosa, avvicinandosi di un altro passo al foglio sul quale Mai stava disegnando. Questa volta, la nuova Pretty Cure si accorse dei tentativi che Choppy stava facendo per richiamare la sua attenzione, e staccò la matita dal foglio, voltandosi poi verso la sua amica extraterrestre.

"Oh, Choppy... scusa, non mi ero nemmeno accorta che mi stavi chiamando, che sbadata..." si scusò, sfregandosi la tempia con la mano libera e sorridendo goffamente. "Scusami ancora, è che quando mi metto a disegnare, poi perdo il contatto con il mondo esterno! Heheheee..."

Choppy si mise una mano davanti alla bocca e ridacchiò divertita. "Huhuhuuu... sì, Mai, lo avevo notato, chopi... comunque, come stavo dicendo, ho notato che ti piace molto disegnare. Ci metti sempre tutta te stessa... in particolare questo disegno, chopi! Vedo che ti sei subito affezionata a Saki e ai suoi compagni!"

"Già... Saki-san, in particolare, è stata la prima con cui ho stretto amicizia, da quando io e i miei genitori ci siamo trasferiti..." rispose Mai. "E le sono molto grata per avermi presentato al suo gruppo di amici! Anche se il modo in cui ci siamo incontrare è stato un pò... inusuale!"

Choppy ridacchiò di nuovo, ma si fece più seria un attimo dopo, quando Mai le fece una domanda. "A proposito, Choppy... tu pensi che gli uomini dell'Impero di Dark Fall si faranno rivedere? Oggi, di loro non abbiamo visto traccia..."

"Sì, non c'è alcun dubbio, chopi..." rispose Choppy, guardando con malinconia verso la superficie del tavolo. "Quella non è gente che abbandona tanto facilmente, e soprattutto ricorreranno a qualsiasi mezzo pur di scoprire dove si trova la Sorgente del Sole e portare a termine la loro opera di distruzione totale. Se oggi non si sono fatti vedere, è solo perchè si stanno riorganizzando e stanno tramando qualcosa di terribile, chopi..."

Mai depose la matita, allungò una mano verso Choppy, e le fece una carezza sulla testa con due dita, pentendosi un pò di averle fatto questa domanda. Dopotutto, era stato proprio l'Impero di Dark Fall a costringere lei e Flappy a fuggire dalla loro terra e a rifugiarsi nel Giardino dell'Arcobaleno. "Scusa, Choppy... immagino di aver fatto una domanda inopportuna, vero?"

Choppy scosse la testa, accompagnando ogni movimento con uno svolazzo delle sue grandi orecchie. "Hm, hm. No, Mai, non ti devi scusare. Visto che vi abbiamo coinvolte in questa vicenda, è giusto che tu mi faccia tutte le domande che vuoi... Comunque, come stavo dicendo, l'Impero di Dark Fall tornerà presto all'attacco. Finchè non avremo liberato le Sorgenti e sconfitto Lord Akudaikahn, non si arrenderanno. E, purtroppo, quello che avete affrontato era solo il primo e il meno potente dei loro uomini."

Mai rimase in silenzio per un pò, ripensando a quello che aveva da dire... ma proprio quando stava per aprire bocca e dare una risposta, sentì qualcuno che bussava alla porta della sua camera. Choppy, allarmata, si trasformò nuovamente in un cellulare per non attirare l'attenzione, e Mai si voltò in direzione dell'ingresso, cercando di sembrare più normale possibile.

"Mai-chan!" sentì la voce di sua mamma che la chiamava dall'esterno. "Mai-chan, posso entrare?"

La giovanissima disegnatrice si schiarì la gola, in modo da non far notare l'imbarazzo. "Ehm... sì, mamma, entra pure! Scusa, stavo disegnando e non mi sono accorta..."

Con un leggero clic, la porta della camera di Mai si aprì, facendo entrare la signora Mishou con in mano un piccolo bloc-notes. La giovane madre sorrise divertita, ben sapendo quanto la figlia minore riuscisse a restare concentrata quando era intenta al suo hobby preferito, e si avvicinò alla scrivania per dare un'occhiata al suo disegno. "Sì, capisco... quelle nel disegno sono le tue nuove compagne di classe, vero? Mi fa piacere che tu ti sia fatta delle nuove amiche così in fretta!"

"Hehee... già, e un giorno te le dovrò presentare!" rispose Mai, mentre tra sè riprendeva a rimuginare su un dettaglio che le era rimasto in mente fin da quando aveva incontrato Saki-H il giorno prima. Ancora una volta, c'era quella strana sensazione di deja vu, quasi avesse già incontrato la vivace campionessa di softball in passato, e non se lo ricordasse bene. I dettagli erano ancora confusi, ma il ricordo sfumato c'era...

"Comunque... ero venuta perchè mi era sembrato di averti sentito parlare, e mi chiedevo cosa stesse succedendo." disse la signora Mishou, prima di scorgere il piccolo e grazioso cellulare bianco e rosa nel quale Choppy si era trasformata. "Eri al cellulare con qualcuna delle tue amiche, immagino..."

"Ehm..." Con un certo senso di colpa per il non poter dire la verità a sua mamma, ma allo stesso tempo grata che la forma alternativa scelta da Choppy le permettesse di tenere meglio nascosta la sua presenza. "Sì... Saki-san voleva chiedermi di uscire a fare una passeggiata con lei e le sue amiche, domani pomeriggio dopo la scuola... tu, mamma, non vai a dormire? Io stavo per raccogliere le mie cose e andare a letto, visto che comincia a farsi tardi..."

"Io, invece, ho dei reperti sui quali devo ancora stendere un resoconto, quindi temo che anche stasera dovrò fare le ore piccole..." spiegò la signora Mishou. "Comunque, non ti preoccupare, cercherò di finire il prima possibile, e di riposarmi a sufficienza!"

Mai fece un verso di comprensione, separando appena un pò le labbra. Considerando il lavoro di archeologa e catalogatrice che sua madre faceva per conto di importanti enti di studio, a volte sua madre era costretta a fare quei turni che avrebbero massacrato una persona normale... e la mancanza di riposo, a volte, si vedeva nella vita di tutti i giorni, visto che non erano rare le occasioni in cui la signora Mishou commetteva qualche goffaggine...

"Cerca di non sforzarti troppo, mamma, okay?" si raccomandò Mai, appoggiando finalmente i suoi strumenti di disegno e iniziando a raccoglierli con la cura di una vera esperta, prima di rimettere a posto la sua scrivania. "Io... comincio ad avviarmi! Quindi, ti auguro buon lavoro, e ti raccomando ancora di non stare alzata a lungo, okay?"

"D'accordo, Mai-chan! Ma non preoccuparti, la tua mamma è ancora piena di energia!" affermò scherzosamente. Dopo essersi scambiate un abbraccio, ed essersi augurate la buonanotte, madre e figlia si salutarono agitando la mano, e quando sua madre scomparve dietro la porta, Mai si passò una mano tra i capelli e tornò a guardare la sua scrivania, dove il cellulare rosa ancora giaceva in un angolo, dando l'impressione, ancora una volta, di non essere niente più che un utile congegno elettronico dall'aspetto carino. Mai diede un'occhiata all'orologio posto sul suo comodino, notando l'ora, e decise che, effettivamente, era il caso di iniziare a prepararsi per la notte.

"Okay... vediamo di arrivare a scuola ben riposati, domani... Choppy pensa che l'Impero di Dark Fall attaccherà di nuovo, e se è come temiamo... allora non ci lasceranno in pace finchè non avranno saputo dov'è questa... Sorgente del Sole di cui parlava Karehan!"

 

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"Okay, Hikari... Hikaru... credo che per stasera possiamo anche avviarci!" affermò Akane, alzandosi dalla poltrona e stiracchiandosi pigramente. "Oggi è stata una buona giornata, ma abbastanza lunga e faticosa... e anche voi, è meglio che andiate a letto presto, visto che domani avete la scuola!"

Il piccolo Hikaru, tuttavia, sembrava non averne ancora avuto abbastanza... e del resto, molti bambini di quell'età sembrano avere un'energia inesauribile! Con passo rapido, il bambino biondo raggiunse la sua "zia adottiva" e si aggrappò alla sua gonna, guardandola con occhioni azzurri imploranti. "Akane-okaasan, aspetta..." la pregò. "Prima di andare a dormire, potresti raccontarmi una storia? Sei così brava a raccontarle..."

Akane sorrise e guardò verso Hikari con un'espressione che sembrava voler dire 'e che ci vuoi fare'... "E va bene, Hikaru-chan, d'accordo! Ma mi devi promettere che farai il bravo, e dopo andrai a dormire subito, okay! Allora, che ne dici, ti va di ascoltare la storia di Momotaro, il bambino che nascque da una pesca gigante?"

Hikaru sembrò illuminarsi come il suo nome implicava. "Sììì! Grazie, Akane-okaasan! Ti prometto che dopo mi addormenterò subito! Grazie, grazie! Sorellina Hikari... tu non vieni ad ascoltare le storie di Akane-okaasan con me?"

Hikari accarezzò la testa al suo 'fratellino'. "Hehee... no, Hikaru-chan, mi dispace, ma io devo andare a letto prima! Domani la professoressa ci dovrà spiegare qualcosa di molto importante, e devo andare a dormire prima, se voglio stare attenta in classe!" rispose. "Ma ti prometto che la prossima volta vengo anch'io a farti compagnia, okay? Buona notte, Hikaru-chan, e sogni d'oro! Buona notte, Akane-san!"

"Ciao, sorellina! Sogni d'oro!" rispose Hikaru, mentre Akane si limitava a salutare la bambina bionda con un occhiolino e un gesto della mano. Dopo che l'insolita famiglia si fu scambiata i saluti di rito, Hikari si avviò verso la sua stanza, decisa a farsi una bella dormita per mettere da parte, almeno per quella sera, i numerosi misteri che si infittivano giorno per giorno. Se solo avesse ancora potuto trasformarsi in Shiny Luminous, avrebbe potuto dare una mano, almeno un pò, a Nagisa e Honoka, che invece così erano ridotte a cavarsela da sole. Per adesso, si erano dimostrate all'altezza del nuovo nemico, ma... per quanto ancora sarebbe durato? E invece lei... lei era costretta a starsene in disparte e a limitarsi a fare il tifo, visto che i suoi poteri rano svaniti quando lei si era reincarnata sulla Terra, dopo la sconfitta definitiva di Re Jyaku...

"Inutile starci tanto a pensare... quello che è fatto, è fatto." disse tra sè Hikari. "Magari, domani ne parlerò con Nagisa-san e Honoka-san, e vedrò se riusciamo a trovare un modo per..."

Nel momento in cui aprì la porta della sua cameretta, i suoi pensieri furono interrotti da una vocina allegra proveniente dall'interno... e da un'altra, che sembrava appartenere a qualcuno non altrettanto contento! Abituata a quelle cose, Hikari ridacchiò tra sè ed entrò nella sua camera... e come da programma, ecco Pollun e Lulun che, dopo essersi arrampicati sul suo letto, erano là sopra che giocavano a rincorrersi. O meglio, Lulun stava giocando, e si stava divertendo un mondo, mentre Pollun le arrancava dietro con il fiato corto e una faccia che sembrava chiedersi quando sarebe finito tutto questo...

"Phew... non credevo... che giocare a rimpiattino... potesse essere così stancante, popo..." ansimò il piccolo principe, che si rendeva conto solo in quei momenti di quanta pazienza avessero dovuto avere Mepple e Mipple quando era lui a fare i capricci. "Senti, Lulun... che ne dici se per stasera ci fermiamo, popo? Io sono stanco..."

"Awwwww!" piagnucolò la principessina rosa, facendo gli occhioni da cucciolo indifeso che di solito avevano l'effetto di permetterle di fare quello che voleva. "Io voglio giocare ancora, lulu..."

"Su, su, Lulun, non fare i capricci..." la esortò gentilmente Hikari, raggiungendo il proprio letto e prendendo Lulun in braccio, nel cavo delle mani. "Pollun è stanco, e anche tu hai fatto un pò tardi, stasera... domani riprenderete, va bene? E magari, quando sarete più freschi e riposati, vi divertirete di più! Adesso, però, è il momento di andare a dormire..."

Lulun piegò le orecchie, e fece una faccia delusa, ma si rassegnò... e Pollun non potè fare altro che tirare un sospiro di sollievo: almeno per quella sera, la "tortura" di dover stare dietro alla vivace (e un pò viziata) principessina era finita... "Sigh... e va bene, lulu... ma domani sera giochiamo ancora, vero, Pollun? Lulu!" Un istante più tardi, ritrovata la sua solita vivacità, Lulun saltò giù dalle mani di Hikari e si avvinghiò a Pollun in un abbraccio quasi soffocante... che per fortuna del piccolo principe durò solo un paio di secondi, prima che Lulun si trasformasse di nuovo nella forma che usava per mimetizzarsi nel mondo umano. Dopo aver guardato Hikari con aria di estrema gratitudine, anche Pollun salutò, si scambiò la buona notte con lei, e si trasformò di nuovo in un cellulare, ed Hikari, con attenzione, spostò entrambi i suoi amici e li appoggiò sulla credenza vicino al suo letto, uno vicino all'altro. Poi, con calma, si mise il pigiama e si infilò sotto le coperte, decisa a godersi una notte di riposo...

"Pollun... Lulun... buona notte di nuovo. Vedrete che verremo a capo di questo mistero... prima o poi..." pensò tra sè, prima di girarsi su un fiianco, chiudere gli occhi, e addormentarsi...

 

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Hikari non sapeva bene quanto tempo fosse passato. L'ultima cosa che ricordava per certo era che si era addormentata poco prima... forse un'ora, forse due, chi poteva dirlo... dopo aver dato la buona notte a Pollun e a Lulun... e di aver ripensato alla complicata situazione che si era venuta a creare, tra quei nuovi invasori e l'Impero di Dark Fall... e adesso, invece, senza sapere come, si ritrovava in piedi su una strada fatta di pura luce dorata sospesa in mezzo al vuoto più assoluto, vestita con i suoi abiti civili, e con i capelli legati nella sua solita treccia. Cosa ancora più strana, le sembrava di muoversi in avanti senza neanche camminare, spinta unicamente da una forza invisibile...

Tuttavia, non si sentiva strattonata, e non le sembrava che questa forza misteriosa fosse ostile nei suoi confronti. Anzi, le sembrava addirittura familiare...

"Heh.. ma certo, come ho fatto a non pensarci prima..." disse tra sè, rimproverandosi per la sua sbadataggine. "So benissimo anch'io di cosa si tratta... certo, che questi abitanti del Giardino della Luce hanno dei modi piuttosto originali di trasportarci fin dove vivono loro. Divertenti, ma originali... Oh, Pollun, Lulun, ci siete anche voi?"

Voltandosi al proprio fianco, la ragazzina bionda vide fluttuare accanto a sè proprio i due piccoli folletti del Giardino della Luce, entrambi con delle espressioni non troppo sicure. "Sì, Hikari, ci siamo anche noi, popo..." rispose Pollun, ormai affiancato ad Hikari e con una mano che teneva saldamente quella di Lulun (con grande gioia della piccola principessa rosa). "Sembra che la Regina ci stia chiamando... ma non so neanch'io per cosa, popo..."

"Non vi preoccupate, ragazzi, credo di saperlo io..." affermò Hikari. "A proposito... se è come penso io, tra non molto dovremmo vedere anche Nagisa-san e Honoka-san..."

"AAAAARGH! Che diamine è questo, un tapis-roulant versione viaggio dimensionaleeeee?"

Questo urlo inconfondibile annunciò l'arrivo frettoloso del maschiaccio appassionato di lacrosse, anche lei vestita con la sua uniforme da studentessa del liceo Verone, che cercava goffamente di mantenere l'equilibrio sul terreno che le scorreva sotto i piedi come una sorta di nastro trasportatore! In qualche modo, pareva che lei venisse spinta con maggiore velocità rispetto ad Hikari... soltanto per poi "frenare" a mettersi al passo con Hikari nel momento in cui le due furono affiancate!

"Ow! Che cavolo..." borbottò Nagisa, agitando ancora un pò le braccia in modo da stabilizzarsi. "Per essere un sogno, questo è veramente realistico... hey, Hikari-chan... Pollun, Lulun, anche voi da queste parti?"

"Nagisa-san..." rispose Hikari. "Sì, sembra proprio che stiamo facendo lo stesso sogno... se di un sogno si tratta, ovviamente! Io mi sono già fatta l'idea che la Regina abbia deciso di convocarci per discutere dei problemi recenti."

"Lo credo anch'io. Probabilmente ha pensato di contattarci mentre stavamo dormendo, in modo da non dover intervenire direttamente sul nostro pianeta..."

Nagisa fece un salto per la sorpresa quando Honoka sembrò letteralmente apparire dal nulla al suo fianco, tranquilla e rilassata come se non fosse successo nulla!

"Wah! Honoka, mi hai fatto prendere un colpo! Anche tu qui?" esclamò Nagisa. La sua migliore amica si girò verso di lei, senza nemmeno scomporsi e salutò con la mano.

"Ciao, Nagisa, ciao, Hikari-chan!" salutò. "Sembra che stiamo facendo tutte e tre lo stesso sogno, o - più probabilmente - che questo non sia affatto un sogno! Certo che questa è la prima volta che la Regina ci convoca in questo modo... è un sistema alquanto originale!"

"Stavamo dicendo appunto la stessa cosa, mepo!" rispose Mepple, sbucando fuori dalla tasca dell'uniforme di Nagisa. "Chissà, magari la Regina ha deciso di chiamarci per avvertirci di quello che sta succedendo... e per spiegarci cos'è questo Impero di Dark Fall!"

"Ugh... adesso anche le mascotte sono comprese nel sogno! Le ho proprio viste tutte!" esclamò Nagisa, con gli occhi trasformati in comici puntini neri, e un grosso gocciolone di sudore che le penzolava da dietro la nuca!

Non c'era comunque molto da fare se non aspettare di vedere dove li avrebbe condotti quella strada di luce... e, non molto tempo dopo, i loro sensi furono abbagliati da una grande luce che le inghiottì, costringendo ragazze e mascotte a coprirsi gli occhi. Nagisa, Honoka, Hikari e i folletti del Giardino della Luce sentirono per un attimo un colpo di vento... poi, lo scenario si fece più chiaro, e il gruppo riconobbe lo splendente Giardino della Luce, ormai tornato ai fasti di una volta dopo che i malvagi della Zona Doutsuku erano stati sconfitti per sempre! Le ragazze si trovavano in piedi su una piattaforma di marmo colorato, molto vicina al cristallino Palazzo Reale... e tutt'attorno a loro, il mondo parallelo da cui provenivano Mepple, Mipple, Pollun e Lulun sembrava brulicare di vita e colore! Strani e simpatici animaletti alati che saltellavano di qua e di là, prati del colore dello smeraldo con fiori colorati che spuntavano su ogni centimetro quadrato della loro superficie... e persino un grande arcobaleno che attraversava tutto il cielo: il Giardino della Luce era davvero tornato la meraviglia che Nagisa e Honoka ricordavano...

Tuttavia, la loro meraviglia era davvero niente in confronto a quella di Hikari. La biondina si guardava attorno con espressione rapita, come se cercasse di registrarsi nella mente tutti i particolari... "Quindi.. questo è il Giardino della Luce?" si chiese, mentre Pollun e Lulun le svolazzavano vivacemente attorno. "E'... è stupendo... non credo di aver mai visto niente di simile..."

"Hikari-chan?" chiese Nagisa. "Ah, già, dimenticavo... Hikari-chan non ha mai visto davvero il Giardino della Luce prima d'ora... questa è la prima volta che viene qui, da quando... è rinata sulla Terra!"

Mipple, nel frattempo, era sbucata fuori dalla tasca di Honoka e si era arrampicata sulla spalla della Pretty Cure bianca, ammirando il modo in cui il suo pianeta d'origine fosse tornato ai fasti di una volta... e Mepple, inutile dirlo, in un attimo fu accanto a lei, e i due piccioncini iniziarono a coccolarsi come era loro abitudine, ignorando quasi del tutto le loro amiche umane! La scenetta, completa di cuoricini rosa che apparivano dal nulla attorno ai due animaletti, fece tirare un sospiro esasperato a Nagisa... mentre Honoka chiuse gli occhi e ridacchiò gentilmente!

"Hai visto, Mepple? Il Giardino della Luce è tornato com'era una volta! Mipo!" esclamò la Principessa della Speranza, tenendo le zampette del suo innamorato.

"E' ancora più bello quando lo guardiamo assieme, mepo!" rispose lui...

Mentre le ragazze stavano ancora guardandosi attorno, sentirono qualcuno avvicinarsi... e una voce familiare, distintamente squillante e pacata, diede loro il bentornato nel Giardino della Luce! "Bentornate, leggendarie guerriere Pretty Cure!" si sentirono dire. "Per noi, è una grande gioia vedervi di nuovo, dopo tanto tempo! Anche se mi sarebbe piaciuto che le circostanze fossero più favorevoli..."

"Wisdom-san! Da quanto tempo!" esclamò Honoka, voltandosi in quella direzione. Come da programma, il custode delle Prism Stones stava avanzando verso di loro, come sempre tenendo gli occhi chiusi, e con una mano sollevata... e dietro di lui, ecco arrivare l'Anziano, con la sua folta barba bianca e il suo bastone! Entrambi erano, comprensibilmente, molto felici di rivedere le tre ragazze che avevano salvato il loro mondo, e l'universo intero, dalla distruzione totale.

"Wisdom! E lei è l'Anziano!" esclamò Nagisa. "E' vero, è passato un sacco di tempo dall'ultima volta!"

L'Anziano si fermò a metà strada e, con un sorriso appena celato dalla sua folta barba, salutò le due eroine alzando la mano. "Anche per noi è un piacere rivedervi, signorine... ehm... signorine Yoshiko e Keiko, giusto?" chiese, non del tutto sicuro di ricordarsi i nomi. Come da programma, Wisdom cascò con la faccia a terra per il disappunto, Nagisa e Honoka si fecero scappare un grosso gocciolone di sudore da dietro la fronte, Mepple e Mipple afflosciarono le orecchie in segno di comica desolazione... e Pollun e Lulun si guardarono straniti!

"Ugh... Anziano, perdoni se glielo dico così... ma anche se è passato molto tempo, certe abitudini non sono cambiate!" mormorò Wisdom. "Le Pretty Cure si chiamano Nagisa e Honoka! Non mi dica che se l'è scordato di nuovo!"

"Oh... è vero! Hohohohooo! Perdonate, l'età gioca brutti scherzi!" si giustificò il buffo vecchietto, passandosi una mano dietro la nuca... per poi riprendere la sua compostezza e schiarirsi la gola. "Ah-ehm... comunque... come stavo dicendo, siamo molto felici di rivedervi tutti quanti! E vedo che anche i principini Pollun e Lulun sono qui con voi..."

"Ciao, Anziano, lulu!" cinguettò la principessina rosa. "Noi stiamo bene, lulu! E' così bello stare sulla Terra, lulu!"

"Hehehee... non faccio fatica a crederlo, principessina Lulun!" rispose Wisdom, che si era rialzato in quel momento. "Comunque... purtroppo, la situazione che ci troviamo ad affrontare non ci permette di disperderci troppo in convenevoli. Immagino... che sappiate già che la Regina vi ha convocato, e per quale motivo lo abbia fatto."

Hikari annuì. "Sì, effettivamente... di recente ci sono stati degli strani avvenimenti, a Tokyo. Prima è apparso un mostro alato, e poi abbiamo avuto a che fare con uno strano individuo che diceva di venire... dall'Impero di Dark Fall!" affermò. "Speravamo... che la Regina potesse dirci di cosa si trattava..."

"Oltretutto, non erano neanche collegate, le due cose..." ci tenne a precisare Honoka. "Quando l'agente di Dark Fall è venuto ad affrontarci, ci ha fatto capire che non sapeva nulla dell'altra creatura... e, come se non bastasse, ci ha scambiato per altre due Pretty Cure..."

"Sì, capisco..." disse l'Anziano, facendosi più serio. "La Regina potrà darvi maggiori informazioni a riguardo. Prego, seguiteci... vi porteremo a conferire con lei direttamente."

"Ehm... grazie, perchè se avessimo continuato per conto nostro, credo che non avremmo cavato un ragno dal mare..." ringraziò Nagisa, non senza un certo imbarazzo.

"Guarda che si dice un ragno dal buco, Nagisa!" la rimbeccò Mepple. "Possibile che tu faccia sempre confusione coi modi di dire?"

"Hmph... tu devi sempre fare il puntiglioso, eh?" rispose la ragazza, tirando in fuori le labbra e facendo una faccia offesa. "Insomma, il senso è quello!"

L'anziano consigliere ridacchiò sommessamente. Quei due erano proprio come se li ricordava... "Hehehee... sì, capiamo qual è la situazione!" affermò, dopo essersi schiarito la voce. "Va bene... allora, signorine, se voleste essere così gentili da seguirmi, io e Wisdom vi condurremo dalla nostra sovrana."

"Va bene!" rispose Hikari. "Prego, consigliere... Wisdom... ci affidiamo a voi!"

Le ragazze e le loro mascotte seguirono i due attendenti della Regina nel labirinto di corridoi luminosi con il quale erano ormai familiari... con in sottofondo, le vocette di Pollun e soprattutto di Lulun che svolazzavano vivacemente attorno al malcapitato Wisdom! I due principini del Giardino della Luce sembravano aver eletto il Guardiano delle Prism Stones a loro baby-sitter, con grande disappunto del diretto interessato, che ora si trovava a fare da balia non ad uno, ma a due folletti scatenati con l'argento vivo addosso! Per sua fortuna, il tragitto fino alla sala del trono non durò troppo a lungo... e poco dopo, quando il gruppetto si trovò davanti alle grandi porte dorate, il consigliere appoggiò il suo bastone a terra e annunciò l'arrivo delle loro ospiti alla sua sovrana.

"Mia regina, le leggendarie guerriere Pretty Cure e la signorina Hikari sono arrivate, come lei aveva richiesto." disse educatamente. "Quando lei vuole, sono disposte a conferire con lei."

"Grazie, buon Anziano. Potete accomodarvi, tutti quanti." rispose, con la sua voce autoritaria e morbida al tempo stesso la sovrana del Giardino di Luce. "Nagisa, Honoka, Hikari... sono molto lieta che siate potute venire. Prego, venite avanti."

"Col suo permesso, Regina..." rispose Honoka, mentre le porte si spalancavano spontaneamente, con un movimento lento ed elegante, rivelando l'immensa e luminosa sala del trono inondata di raggi luminosi, al centro della quale sedeva l'immensa figura della Regina di Luce, il viso sereno nonostante tutto, e come sempre immobilizzata in quella posizione tranquilla, la testa appoggiata su una mano...

"Maestà..." salutò Nagisa con palpabile emozione. Mepple, Mipple, Pollun e Lulun le fecero eco subito dopo, mentre Hikari sembrava troppo emozionata per parlare...

Le tre ragazze presero un bel respiro ed entrarono nella sala del trono, seguite a breve distanza dall'Anziano, da Wisdom, e dalle creaturine del Giardino della Luce. Anche se non era la prima volta che si trovavano lì, di fronte alla sovrana della Luce, era comunque un'esperienza affascinante ogni volta, e in particolare Hikari sentì il suo battito cardiaco accelerare sensibilmente. Dopotutto, quella che aveva davanti era l'entità di cui lei una volta aveva fatto parte, e che le aveva dato la vita alla fine della grande guerra con la Zona Doutsuku... era comprensibile che, alla luce di tutto questo, la ragazzina provasse un pò di soggezione.

Lentamente e con educazione, le Pretty Cure arrivarono davanti al trono di cristallo e fecero un elegante inchino davanti alla Regina, che come al solito non si mosse, e accolse le paladine della giustizia con un cenno gentile della testa. "Benvenute, Nagisa, Honoka e Hikari. Per me è fonte di grande gioia rivedervi, anche se, come i miei fedeli qui presenti, avrei preferito che le circostanze fossero più favorevoli. E do il bentornato nel Giardino di Luce anche a voi, coraggioso guerriero Mepple, dolce principessa Mipple, e a voi, piccoli principi Pollun e Lulun. Spero che tutti voi stiate bene, e che il vostro periodo di soggiorno nel Giardino dell'Arcobaleno sia stato gradevole."

"Lo è stato, vostra maestà, mepo!" rispose Mepple, inchinato con grazia su un ginocchio accanto alla sua amica umana. "E le siamo ancora infinitamente grati per averci concesso di restare al fianco di Nagisa e Honoka dopo la fine della guerra contro Doutsuku. Anche se Nagisa è sempre la solita distratta e a volte sono costretto a richiamarla, mepo... heheheee..."

"Mepple! Lo sai che non sta bene dire queste cose, mipo!" lo rimproverò Mipple, dandogli una leggera gomitata. L'eroe del Giardino di Luce, con fare apologetico, si massaggiò la fronte e chiese scusa, e i due bambini e Wisdom ridacchiarono a denti stretti... come fece anche, non senza una certa soddisfazione, Nagisa...

La Regina accolse quel piccolo siparietto comico con una sommessa risata a bocca chiusa, per poi passare all'argomento del quale voleva parlare con urgenza. "Mi fa piacere vedere che state tutti bene... e sono molto spiacente di quello che è successo di recente. Seravo che, dopo la distruzione di Valdes e di Re Jyaku, tutti voi poteste trascorrere le vostre vite senza altri pensieri. Non avevo previsto che una nuova minaccia... anzi, purtroppo più di una... avrebbe finito per incombere, una volta di più, non soltanto sul Giardino dell'Arcobaleno e sul Giardino della Luce, ma anche su tutti i mondi e le dimensioni esistenti."

"Allora... è proprio come temevamo, maestà..." affermò Hikari, sentendo confermati i suoi peggiori timori. "Non c'è soltanto un nuovo nemico a minacciare la sicurezza dei nostri mondi... abbiamo avuto a che fare con minacce provenienti da due luoghi diversi, in questi ultimi gioni..."

"Precisamente. Quando voi vi siete di nuovo trasformate nelle Pretty Cure, avete dovuto affrontare un grosso mostro alato, se la memoria non mi inganna..." affermò la Regina. Quando Honoka annuì e confermò le sue supposizioni, la sovrana della Luce abbassò leggermente la testa e proseguì. "Come immaginavo... quella creatura era un essere proveniente da un mondo chiamato Giardino degli Elementi... una dimensione popolata da creature che, nel vostro mondo, appartengono soltanto al mito e alla leggenda. Per esempio, il vostro avversario dell'altro giorno era un grifone, animale mitologico appartenente alla mitologia greca. Creature del genere - o, per usare il termine tecnico, Elementali - sono cosa di tutti i giorni, nel Giardino degli Elementi."

"Ma... mi scusi, Regina, come mai sono arrivati soltanto adesso?" chiese Nagisa. "Fino ad ora... non avevamo mai neanche sentito parlare del Giardino degli Elementi."

"Questo perchè, fino a pochi giorni fa, ero convinta che il Giardino degli Elementi fosse separato dal vostro mondo da barriere dimensionali troppo potenti perchè fosse il caso di preoccuparsene." rispose la Regina. "E a questo punto, credo che vi sia dovuta una spiegazione. Vedete, in tempi molto remoti... parlo di milioni di anni fa, forse ancora prima che la vita sul vostro pianeta iniziasse a muoversi sulla terraferma... il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli Elementi erano una cosa sola. Due mondi uniti... e le creature che ora vivono nel Giardino degli Elementi dominavano il vostro pianeta."

"Cosa?" esclamò Honoka, estremamente stupita. "Ma... se è davvero così, perchè non ne sono mai state trovate tracce, come ad esempio fossili? Se... se ci sono rimaste testimonianze dell'esistenza anche di creature primitive come le trilobiti e le ammoniti, avrebbe dovuto essere la stessa cosa anche per questi... Elementali, come li ha chiamati lei!"

"Come sempre, la tua logica non fa una piega, Cure White..." fu la risposta, accompagnata da un piccolo sorriso. "Effettivamente, avrebbe dovuto essere come dici tu. Se non che, per motivi che al momento non sono chiari nemmeno a me, il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli Elementi si separarono, e ogni traccia degli Elementali venne confinata assieme ad essi al di là della barriera dimensionale che si è spontaneamente innalzata. Questo fenomeno provocò immensi sconvolgimenti... ma dal momento che, in quell'era remota, la vita come voi la conoscete non era ancora migrata sulla terraferma, ed era ancora a livelli evolutivi molto primitivi, gli effetti furono limitati. Molte forme di vita riuscirono a sopravvivere indenni, e per milioni di anni, il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli Elementi restarono separati, senza che ci fosse più alcun contatto se non qualche breve, sporadico Elementale fuggito sulla Terra a causa di qualche incidente dimensionale."

Le espressioni di Honoka, Hikari e delle mascotte era di rapito interessamento... mentre Nagisa era rimasta letteralmente a bocca aperta, con gli occhi che le schizzavano fuori dalle orbite! "A... Accidenti, questa sì che è una sorpresa! Ma... ma allora, Regina... quello che lei vuol dire è che il nostro mondo e il... Giardino degli Elementi... si stanno avvicinando di nuovo, o sbaglio?"

"Purtroppo, mia cara Nagisa, vuol dire qualcosa di ancora più grave. Il motivo per cui gli Elementali hanno cominciato ad entrare nel vostro mondo con così allarmante frequenza è che... le due dimensioni stanno per abbattere completamente le barriere dimensionali, e stanno per diventare nuovamente una cosa sola."

Cadde il gelo, mentre le tre ragazze e i piccoli folletti del Giardino della Luce digerivano il significato delle parole della sovrana. I due mondi stavano per collidere. Stavano per fondersi nuovamente. Giardino dell'Arcobaleno e Giardino degli Elementi... come in quell'era perduta! Quali... quali potevano essere le conseguenze di un evento di tale portata?

"Stanno... per fondersi nuovamente, mepo?" chiese Mepple, non riuscendo a nascondere il tremitìo della voce. "Ma... ma... questa... è una notizia terribile, mepo! Se... se dovesse accadere... non oso pensare allo sconvolgimento che ne verrebbe fuori! E questa volta... gli effetti non sarebbero limitati come milioni di anni fa, mepo!"

"Succederebbe un disastro, e morirebbero milioni di persone, mipo..." mormorò sconvolta Mipple. "La vita nel Giardino dell'Arcobaleno... sarebbe sconvolta per sempre, ed è molto probabile che ci sarebbero ripercussioni anche sulle altre dimensioni!"

I due folletti poterono giurare di aver sentito il sospiro preoccupato della Regina, del Gran Consigliere, e di Wisdom, prima che la sovrana della Luce riprendesse il discorso. "Vedo che avete afferrato il problema, miei piccoli amici. Sì, purtroppo è così... ma non è questo l'unico problema. Vedete... il fatto è che lo stabilire una barriera dimensionale o, come sta accadendo in questo caso, l'abbatterla, non è una cosa che può avvenire spontaneamente. Ci vorrebbe una tale quantità di energia, e indirizzata in maniera tale, da rendere questo evento praticamente impossibile, a meno che non sia manovrato dall'esterno. In pratica, questo vuol dire che qualcuno sta volontariamente cercando di abbattere le barriere e provocare la collisione dimensionale, per motivi che al momento non posso nemmeno immaginare..."

"Ma chi potrebbe essere così pazzo da tentare una cosa del genere?" esclamò Hikari. "Sicuramente... una persona dotata di abbastanza potere da fare una cosa simile... sarà al corrente di cosa accadrà se il suo piano dovesse riuscire!"

"E' vero... ma per qualche motivo, vuole tentare ugualmente..." rispose desolata la Regina, scuotendo la testa. "Ancora non ha tutti i pezzi del puzzle, e non ha potere sufficiente da intraprendere il rituale che porterà alla fusione dei due mondi... ma ha sicuramente iniziato ad indebolire le barriere, come testimoniano le recenti emersioni di Elementali nel Giardino dell'Arcobaleno."

A questo punto, Nagisa e Honoka passarono dall'allarme ad una vaga confusione. "Hm? Mi... mi scusi, Regina, cosa vorrebbe dire quando parla di 'emersioni'? Vuol dire che, in altre parti del mondo, sono apparsi altri Elementali?" chiese il piccolo genio.

"Non in altre parti del vostro mondo, valorosa Cure White..." fu la risposta. "Altri Elementali sono apparsi proprio nella vostra città, in due occasioni distinte. Ma sono stati già sconfitti, prima che voi vi accorgeste della loro presenza. Infatti, penso che vi farà piacere sapere che non siete le uniche ad essere ora a parte dell'esistenza degli Elementali. La Time-Space Administration Bureau, un'organizzazione interdimensionale che si occupa del mantenimento della pace e dell'ordine nelle varie dimensioni, sapeva già da tempo della loro esistenza, e ha già iniziato a prendere le dovute contromisure."

"Esiste un'organizzazione del genere?" chiese una stupefatta Nagisa Misumi. "Oh, santo cielo... la faccenda è già molto più complessa di quanto immaginassi! E... allora, se ci mettessimo in contatto con questa... Time-Space... come accidenti si chiama... magari loro potrebbero darci una mano a... ma, mi scusi, Regina, come faremo, esattamente, a sapere dove andarli a cercare?"

"La Time-Space Administration Bureau... o TSAB, per usare la sigla... ha già informato molti dei suoi agenti nel Giardino dell'Arcobaleno di quello che sta accadendo, e si sono già messi all'opera. In particolare, tra le fila della TSAB si trovano delle ragazze, chiamate Maiden, che hanno la dote più unica che rara di essere in rapporti di amicizia con un Arcano... una creatura spirituale del Giadino degli Elementi, che tramite il legame con la ragazza da essi scelta, è in grado di manifestarsi nel Giardino dell'Arcobaleno. Quattro di queste Maiden sono già attive nella vostra città, e tre di loro hanno fermato un gruppo di Elementali di basso rango che si è manifestato poche ore fa."

"Incredibile..." commentò Hikari. "Però, maestà... la spiegazione che lei ci ha dato soddisfa alcune delle domande che ci siamo posti, ma non tutte... Sto parlando, come forse lei saprà già, dell'Impero di Dark Fall, un altro nemico che ha cominciato ad agire di recente, e sembra non avere nessun collegamento con il complotto di cui lei ci ha parlato. Abbiamo affrontato proprio oggi uno dei loro combattenti..."

"Ugh... già, quel ballerino con qualche rotella di meno nel cervello..." borbottò Nagisa, ben memore della strana, ma intensa, battaglia che lei e Honoka avevano sostenuto contro Moerumba. "Hanno anche parlato di nuove Pretty Cure..."

"E' vero. Quando abbiamo affrontato quel Moerumba, siamo venute a sapere che, a quanto pare, esistono altre due Pretty Cure, che rispondono ai nomi di Cure Bloom e Cure Egret..." affermò Honoka. "Maestà, lei per caso può dirci qualcosa di più circa queste nuove Pretty Cure? Pensavo che io, Cure Black e Shiny Luminous fossimo le uniche..."

La Regina esitò un attimo, prima di rispondere a quella particolare domanda. "Sì, ho sentito anch'io la presenza di entità maligne, di natura simile a quella dei nativi di Doutsuku, il cui scopo è la distruzione di tutto ciò che esiste, e di ridurre il creato allo stato di nulla assoluto, esattamente come voleva Re Jyaku... ma sfortunatamente, nemmeno io so molto dell'Impero del Male di Dark Fall. Sapevo, invece, che esistevano altre Pretty Cure, in quanto molte delle dimensioni esistenti hanno le loro leggendarie guerriere che appaiono nel momento del bisogno... ma non credevo che voi le avreste mai incontrare, considerate anche le politiche della TSAB e il fatto che è altamente improbabile - ma, come purtroppo è questo il caso, non impossibile - che le necessità di due o più Giardini si sovrappongano. Cure Bloom e Cure Egret, a quanto ne so, sono le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, un luogo da cui hanno origine molti tipi di energia vitale... e a quanto pare, è attiguo al Giardino degli Elementi, il che suggerisce che le due minacce non siano proprio del tutto slegate. Ma... se qualcuno può darvi maggiori informazioni in merito, sono proprio gli appartenenti alla TSAB, motivo in più per cui contattarli vi potrebbe essere utile. Mi rincresce davvero non potervi essere più utile in merito... tuttavia credo di potervi offrire un contributo più concreto. Ma questo dipende unicamente dalla volontà di Hikari..."

"Dalla... mia volontà?" chiese la ragazzina bionda, un pò confusa, mentre gli sguardi di Nagisa e Honoka andavano a lei. "E... esattamente, di cosa si tratterebbe, maestà?"

"Se ti concedessi nuovamente i tuoi poteri come Shiny Luminous, è probabile che potresti offrire maggiore supporto in battaglia a Cure Black e Cure White, e le vostre possibilità di respingere queste nuove minacce aumenterebbe in maniera sostanziale." spiegò la Regina. "So che di recente, ti sei sentita di troppo, nelle battaglie sostenute dalle tue amiche... ed è innegabile che Shiny Luminous al loro fianco aggiungerebbe un elemento in più, che potrebbe far pendere l'ago della bilancia a vostro favore nell'imminente conflitto. Tuttavia... non è una decisione da prendere con leggerezza. Conferirti nuovamente i tuoi poteri di Pretty Cure, significherebbe infatti creare un legame empatico tra me e te... in altre parole, se una di noi due dovesse morire, anche l'altra farebbe la stessa fine. Da parte mia, io sono pronta ad assumermi questo rischio... ma non voglio decidere nulla al posto tuo, visto che alla fine sarai tu ad essere maggiormente coinvolta. Fai la tua scelta secondo la tua coscienza."

Hikari abbassò lo sguardo e si sfregò il mento con un pollice, riflettendo sulla scelta che si trovava di fronte all'improvviso. Effettivamente, quello di cui parlava la Regina era un grosso rischio... se lei fosse caduta in battaglia, anche la Regina avrebbe cessato di esistere, e la sua morte avrebbe significato, molto probabilmente, la scomparsa di tutto il Giardino di Luce. Ma al tempo stesso, se l'Impero di Dark Fall o il misterioso potere del Male che stava cercando di abbattere le barriere dimensionali l'avessero avuta vinta... le conseguenze sarebbero state disastrose anche per il Giardino della Luce. Il risultato, alla fine, sarebbe stato lo stesso, comunque si vedessero le cose...

Hikari dibattè con sè stessa per diverso tempo, non del tutto sicura sul da farsi... ma alla fine, scosse la testa, come a rimproverarsi per essersi fatta tanti timori nel momento in cui ci poteva essere bisogno di lei... e, con espressione più risoluta, alzò la testa.

"Regina, ho preso la mia decisione..." affermò. "Io... accetto. Tornerò ad essere Shiny Luminous e aiuterò Cure Black e Cure White, le mie amiche, al meglio delle mie possibilità!"

"Hikari-chan..." iniziò a dire Nagisa... per poi sorridere con gratitudine, e ricevere in cambio lo stesso gesto da parte della biondina. "Grazie... lo so che possiamo contare su di te!"

"Bentornata in squadra, Hikari-chan!" continuò Honoka. "Anche noi ti aiuteremo quanto più potremo, e respingeremo gli Elementali e l'Impero di Dark Fall!"

Anche la Regina e i suoi attendenti sembravano soddisfatti di quella decisione. La sovrana della Luce alzò lentamente una delle sue enormi ma aggraziate mani, e attorno ad essa si accese una calda luce dorata che, lentamente, si posò sulla ragazzina bionda, avvolgendo il suo corpo in un bozzolo scintillante. Hikari provò una sensazione di calore e di energia che si diffondeva in tutto il suo corpo, in maniera molto simile a quello che accadeva quando si trasformava... ma questa sensazione non durò molto, prima che la luce venisse assorbita dal suo corpo, e si concentrò in una piccola sfera all'altezza del suo cuore, che la ragazzina restò ad ammirare per un istante prima che anche questa venisse assorbita come acqua in una spugna. Qualcosa era cambiato in lei, in quei pochi istanti... ora si sentiva come quando si trovava sulla Terra per recuperare gli Heartiel!

"Ecco. Ho ripristinato i tuoi poteri come Shiny Luminous." disse la Regina, quando il breve spettacolo di luci fu del tutto concluso. "Ora, sarai in grado di trasformarti di nuovo, e di aiutare le tue compagne in questa difficile battaglia. Mie valorose amiche... è un rammarico per me che siate di nuovo rimaste coinvolte in questa battaglia, quando ormai anch'io mi illudevo che la pace sarebbe durata. Ma sappiate che non sarete da sole. Molti, mentre stiamo parlando, si stanno opponendo a questi folli piani... e se combatterete unite e al loro fianco, sono sicura che ne uscirete vincitrici!"

"E così... le Pretty Cure sono di nuovo in tre, lulu..." cinguettò Lulun. "Sono emozionata..."

"Anch'io, piccola Lulun..." rispose il Gran Consigliere. "Sembra quasi di essere tornati indietro di tanto tempo. E pensare che invece sono solo due anni... per noi del Giardino della Luce, è un tempo brevissimo!"

"Le Pretty Cure sono tornate in scena, mepo!" esclamò un deciso Mepple. "Faremo vedere noi, all'Impero di Dark Fall e agli Elementali, chi sono le eroine ufficiali, mepo!"

"La ringrazio, Regina... farò anch'io del mio meglio per aiutare Cure Black e Cure White!" affermò Hikari, una volta che fu sicura che il suo potere fosse tornato. "Nagisa-san, Honoka-san... io sono pronta a combattere ancora! So che non sarà facile, ma potete contare su di me! Assieme, sconfiggeremo l'Impero di Dark Fall!"

"E a noi fa molto piacere poter contare sul tuo aiuto, Hikari-chan!" rispose Honoka, e le appoggiò gentilmente una mano sulla spalla. Nagisa non disse nulla, ma fece il suo ormai tipico ghigno da maschiaccio e il segno dell'okay con il pollice.

"Bentornata a bordo, Hikari-chan!" disse. "Maestà... la ringraziamo ancora per quello che lei sta facendo per noi... e prometto che combatteremo per difendere il nostro pianeta e il Giardino della Luce! Gli Elementali, o come diavolo si chiamano... e quei pagliacci di Dark Fall non avranno vita facile!"

"Ben detto, Nagisa! Così si parla!" esclamò Wisdom in un impeto di entusiasmo... e quando si accorse degli sguardi piuttosto stupiti che il Gran Consigliere, Mepple, Mipple, Pollun e Lulun gli rivolgevano, si schiarì la gola e si calmò di colpo. "Ah... Ehm... sì, insomma... volevo dire... lo sapete cosa volevo dire!"

"Esibizionista..." borbottò Mepple, incrociando le braccia e facendo il broncio... mentre, con sua grande irritazione, Mipple ridacchiava della buffa figura che il guardiano delle Prism Stones aveva fatto...

"Lo sappiamo, fedele Wisdom... e ti siamo grati per il tuo supporto!" affermò la Regina, mentre abbassava delicatamente la mano. "Pretty Cure, amiche mie... per adesso, non posso fare altro che augurarvi la migliore delle fortune e sperare che tutto si concluda al meglio per voi. Ma ci vedremo di nuovo, e farò sì che voi possiate sapere di più sulla minaccia che incombe su tutti noi. Arrivederci a presto, ragazze mie... e abbiate cura di voi!"

"Grazie, Maestà... altrettanto a lei!" rispose Honoka con un inchino. Un pentacolo di luce iniziò ad apparire sul pavimento attorno alle tre ragazze, e alle loro quattro mascotte, e da esso si sprigionò una luminescenza dorata che avvolse lentamente il gruppo.

"E voi... coraggioso Mepple, dolce Mipple e piccoli principi Pollun e Lulun... come empre, mi affido a voi per guidare e aiutare le Pretty Cure!" concluse la sovrana della Luce. "So che farete un ottimo lavoro come sempre..."

"Grazie, Maestà, popo!" rispose Pollun.

"Faremo il nostro dovere, e aiuteremo le Pretty Cure nella loro nuova missione! Mepo!" concluse l'eroe del Giardino della Luce. "La ringraziamo, Maestà!"

"E grazie anche a voi, Gran Consigliere... Wisdom... stateci bene, mi raccomando!" salutò Mipple, rivolta ai due attendenti della Regina, mentre teneva per mano la piccola Lulun, che a sua volta salutava. "Spero di rivedervi presto!"

"Hohohooo... altrettanto, principessa Mipple... e buona fortuna a tutti voi!" disse il Gran Consigliere, con una risata benevola.

"Grazie a tutti! Alla prossima!" fu l'ultima cosa che riuscì a dire Nagisa, prima che il pentacolo di luce si formasse del tutto, e l'aura luminosa avvolgesse completamente le due ragazze. La Regina e i suoi attendenti riuscirono a vedere, ancora per qualche secondo, le tre ragazze e i folletti che agitavano le mani, e allo stesso tempo questi ultimi riuscirono a cogliere i loro auguri di buona fortuna...

Prima che la luce si espandesse, e coprisse completamente la loro visuale. Poi, lentamente, la luce svanì, trasformandosi nell'oscurità più completa...

E Hikari Kujou si risvegliò nel suo letto, avvolta dalle coperte!

"Ugh... è... stato un sogno?" mormorò, sbattendo un paio di volte le palpebre per riportarsi alla realtà. Ancora non era del tutto sicura che quello che aveva visto fosse reale, e si mise seduta sul letto per istinto, guardandosi attorno come a cercare una conferma visiva che quello che aveva visto non era una semplice illusione. Sembrava tutto a posto... i suoi quaderni, i suoi libri... anche gli accessori che Pollun e Lulun usavano come forma alternativa per passare inosservati nel Giardino dell'Arcobaleno... anche nella parziale oscurità, Hikari riusciva a vedere che non sembrava essere cambiato nulla. Era... era stato solo un sogno, oppure...

No, quello che aveva percepito era troppo reale per essere un sogno. Era accaduto, Hikari Kujou sarebbe stata pronta a scommetterci...

E fu allora che la ragazzina bionda sentì di nuovo qualcosa di caldo e rassicurante pulsare all'interno del suo petto, come la fiamma di una candela che bruciava lentamente ma con vigore. Ancora stupita, Hikari si toccò lo sterno con la punta della dita...

E, per un breve istante, una luce dorata e pulsante si accese all'altezza del suo cuore. Era tutta la conferma di cui Hikari aveva bisogno, e la biondina sorrise mentre guardava lo strano bagliore che sfarfallava sul proprio corpo.

"Grazie, Regina... farò buon uso del suo dono." disse infine, prima di adagiare nuovamente la testa sul cuscino.

 

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La mattina dopo...

Come ogni giorno, gli studenti della Verone Academy si stavano preparando ad un'altra giornata di studio, interrogazioni, esercizi... e tutto il resto delle "seccature" che ci si può aspettare da una tipica giornata di scuola. Come sempre, frotte di ragazzi e ragazze stavano varcano i cancelli dell'istituto, discutendo tra loro di mille argomenti diversi, e anche scambiandosi le soluzioni degli esercizi fatti a casa. Si preannunciava una giornata come tutte le altre, e in effetti non c'era nulla che facesse pensare che non fosse così...

Se non fosse stato per il fatto che, a solo qualche decina di metri dall'edificio scolastico, qualcosa di massiccio e inquietante stava scavando sotto terra, lasciando dei solchi in superficie, come se una talpa gigante stesse muovendosi nel sottosuolo. Quando la misteriosa creatura si fermò, una testa mostruosa, simile ad un ragno gigante con gli occhi rossastri, emerse lentamente, guardando la scuola come un bersaglio appena inquadrato...

E nessuno, d'altro canto, poteva vedere la misteriosa giovane in kimono azzurro che fluttuava in aria, a decine di metri da terra, guardando il panorama dall'alto nell'atteggiamento di un predatore che non aspetta altro che di scendere in picchiata. Un sorrisetto malefico danzava sulle labbra di Shitataare, mentre lei e Dorodoron si preparavano all'attacco...

"Bene, bene... penso che possiamo iniziare da qui!" affermò la guerriera di Dark Fall. "Con un pò di fortuna, le Pretty Cure di cui ci hanno parlato Karehan e Moerumba si presenteranno assieme, e allora vedremo di cosa sono davvero capaci! Spero solo che Dorodoron non faccia l'idiota come al solito, e non mi ostacoli..."

I due scagnozzi di Lord Akudaikahn erano pronti. Non dovevano fare altro che aspettare il momento giusto...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Sì, lo so, non è successo molto in questo capitolo... per compensare, il prossimo sarà ricco di azione e, molto probabilmente, vedrà l'incontro tra le prime due generazioni di Pretty Cure e le Maiden! E ora che anche Hikari si è riunita alla compagnia, le cose non potranno che farsi più eccitanti! Ovviamente, sperando che Hikari non faccia la figura che ha fatto nel primo film...

Beh, in effetti non ho molto dadire per questo capitolo... cercherò di mettere on-line il prossimo il prima possibile, quindi attendete con pazienza... e buon proseguimento! Attendo i vostri commenti!

 

Justice Gundam

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Capitolo 10
*** Emergenza alla Verone Academy ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-10

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Ed eccomi di ritorno! Ho cercato di velocizzare il più possibile la pubblicazione di questo nuovo capitolo, in accordo con i miei impegni quotidiani... e spero di non avervi fatto aspettare troppo a lungo! Ancora una volta, ci tuffiamo nell'immenso mondo dei crossover, e più esattamente del mio crossover tra Pretty Cure, Arcana Heart e Magical Girl Lyrical Nanoha!

Nel capitolo precedente, abbiamo fatto un salto nel Giardino di Luce, il luogo in cui l'intera storia della Pretty Cure ha avuto inizio... e non solo Nagisa e Honoka hanno avuto qualche delucidazione su quanto sta accadendo, con annesa spiegazione di da dove vengano esattamente gli Elementali, ma Hikari ha anche riottenuto i suoi poteri di Shiny Luminous. Il gruppo è di nuovo al completo, ma basterà a respingere un attacco combinato di Dorodoron e di Shitataare, che ora hanno unito le forze e si preparano ad attaccare la Verone Academy? In completo spregio alla tradizione di Pretty Cure, che di solito vuole che i membri della "squadra dei miniboss" attacchino uno alla volta...

Ovviamente, però, le Pretty Cure non saranno sole, anzi: questo capitolo vedrà l'incontro tra le prime due generazioni di Pretty Cure! Esatto, avete letto bene! Nagisa, Honoka e Hikari conosceranno finalmente le loro "eredi" Saki e Mai... e non solo, perchè accadrà qualcosa che costringerà anche le Maiden all'azione! Sì, so che ne verrà fuori un discreto caos... e pensate che questo sarà niente, in confronto a quello che accadrà più avanti! L'Impero di Dark Fall, per adesso, è la minaccia principale... ma questo non vuol dire che gli abitanti del Giardino degli Elementi debbano essere trascurati!

Inoltre, a partire da questo capitolo, altri personaggi inizieranno, pur lentamente, a fare il loro ingresso in scena... Maiden, altri membri della TSAB, e anche altri personaggi di Pretty Cure Splash Star! Se conoscete la terza serie di Pretty Cure, forse vi sarete già fatti un'idea di chi potrebbero essere...

Beh, a dopo i suggerimenti! Per adesso, quello che devo fare è rispondere alle vostre recensioni...

 

Kari 89: Sapevo che non aspettavi altro che questo momento... ora bisogna vedere quando Hikari potrà dare una mano nella battaglia contro gli Elementali e l'Impero di Dark Fall! Ebbene sì, in questo capitolo vedremo finalmente due... anzi, tre... gruppi di eroine che si conosceranno. Ovviamente, si spera che possano anche collaborare efficacemente! E per quanto riguarda Pollun e Lulun... mah, ti dirò, sono due personaggi che non piacciono molto ai fan della serie, più che altro perchè fanno un pò la parte dei principini viziati... però, sì, a modo loro sono carini! ^_^

KillKenny: Sì, forse è un pò overkill, però la cosa sarà giustificata da quello che accadrà più avanti nel capitolo! Hikari è senza dubbio la bentornata nel gruppo, ma bisognerà vedere che differenza riuscirà a fare, visto che le sue capacità combattive sono piuttosto limitate... e nel primo film ha fatto proprio una magra figura! Hmm... un Naruto ad 8 code? Tipo quello che... no, sto zitto per non fare spoiler! ^_^

Grazie del voto, e buona lettura!

 

SmartGirl: Accidenti, mi accorgo della tua recensione solo ora... comunque, grazie mille per la tua attenzione e le tue lodi... e non ti preoccupare, immagino che anche tu abbia avuto il tuo da fare come l'ho avuto io! Spero che questo capitolo sia degno dei precedenti... e nel prossimo, ci sarà la battaglia vera e propria!

 

Okay, ci siamo tutti... possiamo ricominciare!

 

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Capitolo 10 - Emergenza alla Verone Academy

 

Separate dal resto degli studenti, nell'ampio giardino della Verone academy, quattro studentesse del secondo anno si erano riunite vicino ad un grande albero, e in quel momento sembrava che fossero impegnate in una delle tante conversazioni sul più e sul meno che altri loro compagni stavano sostenendo in quel momento.

Sembrava. Ma, in effetti, non era così, visto che le quattro ragazze in questione altre non erano che Heart, Saki-T, Maori e Lilica. Al momento di entrare a scuola, le prime tre avevano preso da parte la loro compagna dalla testa bionda, affermando di dover discutere con lei di qualcosa di molto importante. Lilica aveva già una mezza idea di cosa poteva essere... ma in ogni caso, non le dispiaceva perdere un pò di tempo a chiacchierare con le sue compagne prima di una noiosa giornata di scuola! Perciò, aveva accettato addirittura con entusiasmo...

"Lilica-chan, ci dispiace molto disturbarti proprio adesso che mancano cinque minuti al suono della campanella..." si scusò Maori, dando un'occhiata al suo orologio da polso. "Ma quello di cui volevamo parlarti è una cosa piuttosto importante..."

"No problem, zero disturbo!" le assicurò la vivace biondina, per poi eseguire una piroetta sul punto dove si trovava. "Anzi, avevo giusto voglia di scambiare due parole con voi, ragazze! Sempre meglio che starsene là sui banchi a ripassarsi quelle cavolo di lezioni prima che il prof interroghi!"

"Sai già come la pensiamo sul tuo modo di prendere gli studi, quindi... non mi prendo nemmeno la briga di ripetertelo." disse Saki-T, abituata ai modi di fare della sua amica. "Comunque... sì, al momento abbiamo a che fare con qualcosa di un pò più importante dei compiti a casa o delle interrogazioni. E'... una cosa che va avanti già da un pò di tempo, ma soltanto ieri sera abbiamo capito che la situazione stava precipitando."

"Perciò, Sa-Sa e Mao-Mao hanno pensato di parlarne prima a me, e poi anche a te, e vedere cosa si poteva fare!" concluse Heart. "Ehm... comunque, Lili, avrei una domanda da farti, se permetti..."

Lilica alzò le spalle, con le mani sulla nuca. "Spara."

"Okay..." rispose Heart, con un indice appoggiato sulle labbra, come se stesse pensando al modo migliore di porre la domanda... poi, decise di affrontare la questione di petto.

"Lili-chan, è vero che sei una Maiden anche tu?"

La biondina non cambiò posizione, ma i suoi occhi violetti si spalancarono leggermente, lasciando trasparire un pizzico di confusione. La reazione di Maori fu più o meno la stessa, mentre Saki-T si limitò ad incrociare le braccia sotto il seno e a fare un sorrisetto. "Diretta e senza preamboli, eh, Heart-chan?" chiese la ragazzina dai capelli blu...

"Una... Maiden?" rispose Lilica, come se non fosse del tutto sicura di cosa dire. "Beh... se devo dire la verità, IO sapevo già dall'altro giorno che tu eri una Maiden... e questo dovrebbe dirti tutto. Sì, in effetti io sono una Maiden. Come le qui presenti Saki e Maori... e prima che tu me lo chieda, sì, faccio anch'io parte della TSAB, anche se non esattamente per mia scelta!"

"Lilica-chan, lo sai che la TSAB non approva molto di una Maiden che non segua le regole... non avresti potuto mantenere il tuo Arcano senza entrare a far parte dell'organizzazione." spiegò Maori con pazienza. "E poi, non è che l'ammiraglio Graham ci tiene al guinzaglio... puoi accontentarti, no?"

"Sì, sì, lo so... ma lo stesso non mi piace essere una specie di sbirro!" brontolò la biondina, riavviandosi i capelli... che sembravano essere ribelli e caotici quanto la loro proprietaria! "Comunque, come stavamo dicendo... sì, Heart-chan, io sono una Maiden... e il mio Arcano si chiama Tempestas, ed è dotato di poteri collegati al vento. Ma... immagino che ci sia un motivo ben preciso se voi ragazze mi portate qui Heart-chan e mi fate il terzo grado così all'improvviso! Allora, sputate il rospo... è successo qualcosa che ha a che fare con il Giardino degli Elementi, non è vero?"

Heart si portò un indice alle labbra, come se stesse pensando a come spiegare il tutto... ma Saki-T la precedette, spiegando ogni cosa a Lilica con la stessa calma che avrebbe usato parlando della condizioni del tempo. "Per farla breve, Lilica... ieri sera si è verificata un'infrazione delle barriere dimensionali da parte di un gruppo di Elementali della Terra, e a quanto pare anche un Elementale dell'Aria e uno del Fuoco - almeno, stando ai rapporti della TSAB - hanno cercato di entrare illegalmente. Questo fenomeno è un sintomo del fatto che le barriere tra il Giardino dell'Arcobaleno e quello degli Elementi si stanno assottigliando... ma non credo di dovertelo ripete, visto che come Maiden avrai già percepito il disturbo dimensionale."

"Sì, ma non ci ho fatto molto caso." rispose Lilica con un'alzata di spalle, come se fosse la cosa più naturale del mondo! "Comunque... sì, ho perceputo anch'io che ci sono degli Elementali a spasso per il nostro pianeta. Vi dirò, la cosa non mi dispiace neanche, ci voleva giusto un pò di movimento per dare una scossa a questo mortorio di città!"

"Ehm... non so se sono esattamente d'accordo con te, Lili-chan..." mormorò Heart, con una risatina imbarazzata e un gocciolone di sudore dietro la nuca. "Comunque... per proseguire il discorso di Sa-Sa, ieri sera lei e Mao-Mao mi hanno chiamato per una... riunione d'emergenza, per così dire... e mi hanno parlato di questa TSAB, che mi sembra conosca anche tu, e di quello che sta succedendo con gli Elementali. Anzi, se devo dire la verità... già prima che me ne parlassero avevo visto un Elementale emergere... era un grosso mostro che sembrava un incrocio tra un'aquila e un leone. Un grifone, mi pare che si chiamino..."

"Già, a proposito di quello..." interruppe Maori, improvvisamente pensierosa. "Heart-chan, non hai per caso visto cosa gli sia successo in seguito? Dalla mia posizione, ho soltanto percepito che la sua reazione energetica nel Giardino dell'Arcobaleno è scomparsa all'improvviso..."

Il visetto di Heart si illuminò di colpo, ricordando quello che era successo il giorno in cui Partinias l'aveva informata del pericolo incombente. "Oh, beh, ragazze, questa sì che è una cosa da raccontare!" esclamò. "Partinias mi aveva appena parlato delle Maiden, dei vari Giardini che ci sono... e io stavo andando là per affrontare l'Elementale, quando..."

Prima che Heart potesse partire per la tangente e sommergere le sue amiche con un fiume di parole sulla sua esperienza di un paio di giorni prima, un'altra ragazza passò vicino al gruppetto, ricordando loro che la campanella stava per suonare! "Ragazze! Lilica-chan, Heart-chan! Scusate se vi disturbo, ma sta per suonare!" esclamò l'occhialuta Ioriko, passando vicino al gruppo con espressione frettolosa. "Dobbiamo andare in classe adesso... altrimenti, poi chi la sente Yoshimi-sensei?"

"Hey, Iori-poo! Buongiorno!" esclamò Heart, voltandosi verso la ragazzina occhialuta senza prestare troppa attenzione a quello che aveva appena detto.

"Hey, Ioriko-chan!" la salutò Lilica. "Stavamo giusto finendo il discorso e stavamo per venire in classe! Ma tu non ti preoccupare, e vai pure avanti per conto tuo! Ti raggiungiamo appena finiamo qui!"

Ioriko, dopo aver ripreso fiato, si aggiustò gli occhiali con aria interrogativa. "Hm? E... scusate se sono troppo indiscreta, ma... di cosa stavate parlando? Ovviamente, sempre che vogliate dirmelo..."

"Oh, nulla di particolare, Ioriko-chan..." rispose Maori, accomodante. "Heart-chan e Lilica-chan ci hanno parlato di un evento un pò insolito che hanno visto l'altra sera... sai di quegli strani fenomeni che qualcuno dice di aver visto vicino all'ufficio di quella veterinaria, giusto? Heart-chan e Lilica-chan ci hanno ci stavano dicendo che anche loro erano da quelle parti, e... hanno visto un pò di quello che era successo!"

"Ah... sì, ho letto anch'io sul giornale che sono accadute delle cose strane, da quelle parti..." rispose Ioriko, ripensando alle notizie che aveva letto. "Quello che è successo... non lo sanno con esattezza, ma sanno che ci sono stati danni alle proprietà, e anche abbastanza importanti... non hanno però idea di cosa possa averli provocati."

"Già... ho sentito che hanno trovato tracce di bruciature... e varie sezioni di muri ed edifici sono state demolite come se fossero state colpit da un fulmine o da una cannonata..." rispose Saki-T. "Quello che lascia più perplessi è il fatto che sembra essere accaduto tutto in un paio di secondi... un attimo andava tutto bene, e l'attimo dopo era tutto in briciole... Ma credo che tu abbia ragione, Ioriko-chan, adesso è il momento di andare in classe. Sbrighiamoci, non vorrei finire nel corridoio con un paio di secchi tra le mani..."

"Hey! Aspetta un momento, Sa-Sa!" la richiamò Heart, mentre la ragazza dai capelli blu cominciava a marciare verso l'ingresso dell'Accademia... Le altre ragazze seguirono a ruota, con Ioriko in coda a cercare di attaccare un pò di conversazione con la vivace Lilica. La biondina iniziò immediatamente a tempestare la quattrocchi di domande, curiosa di sapere cos'altro avesse sentito Ioriko degli strani eventi dell'altra notte... ma Ioriko stava ascoltando con un orecchio solo, visto che una parte di lei stava ripensando a quella inusuale notizia con un misto di timore... e fascino!

"Quindi... è successo tutto all'improvviso, e nessuno sa con esattezza da cosa sia stato provocato..." pensò, iniziando già a farsi qualche idea. "Accidenti, devo ammettere che anche se la cosa mi fa un pò paura... la trovo anche affascinante. Che si tratti di un fenomeno paranormale? Ho sempre desiderato assistere ad uno..."

Tanto Ioriko era lontana dall'immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco, e quanto sarebbe cambiata la sua vita per quell'unico evento...

 

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"Signora, abbiamo gli ultimi rilevamenti. Sono stati rilevati tre varchi dimensionali in costante espansione nelle vicinanze della Verone Academy, nel quartiere di Ginza. Sembra che siano sul punto di aprirsi... anzi, signora, mi correggo, si stanno già aprendo! Credo che sarà questione di un paio d'ore al massimo..."

"Vicino alla Verone Academy? Interessante... agite su quelle, e tenete d'occhio l'eventuale emersione di Elementali. Dovete restare pronte a stabilizzare di nuovo i confini dimensionali e tagliarli fuori dal Giardino degli Elementi nel caso si facciano troppo pericolosi." rispose l'alta figura in piedi dietro alle postazioni di lavoro. "Non abbiamo bisogno che gli Elementali provochino troppi danni... almeno per adesso."

"Sarà fatto, Milady!" affermò l'operatrice seduta davanti allo schermo più vicino. "Oh, abbiamo anche rilevato delle reazioni energetiche di altro tipo in avvicinamento all'accademia... crediamo che si tratti dell'Impero di Dark Fall. Per qualche incredibile coincidenza, loro e gli Elementali hanno scelto lo stesso bersaglio."

"Già... una coincidenza davvero singolare!" replicò la "signora" dopo un breve istante di riflessione, con l'aria di essere molto divertita da quegli sviluppi. "Molto interessante... forse questo ci permetterà di valutare meglio le capactà combattive delle Maiden e delle Pretty Cure! Molto bene... questo era un imprevisto, ma non modifica il nostro piano: tenete monitorata la situazione, e intervenite solo se l'Impero di Dark Fall minaccia di prevalere. Le Pretty Cure e le Maiden ci servono ancora..."

"Certamente, signora. Siamo già in status di allarme giallo." rispose un'altra operatrice, iniziando a digitare alcune stringhe di comandi sul suo terminale. La donna misteriosa alzò lo sguardo verso i monitor, e si spostò con la mano una ciocca di capelli che le scendeva sul viso, con un sorrisetto sul viso che la semioscurità della grande sala impediva di vedere bene.

"Ottimo... se giochiamo bene le nostre carte, il nostro progetto avrà successo ancora prima del previsto." affermò la donna. "Pretty Cure, Maiden... e quella ragazzina di nome Nanoha... saranno tutte delle utili pedine, finchè riusciremo a dirigerle dove vogliamo..."

 

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Mezz'ora dopo, le lezioni erano in pieno svolgimento, e la signorina Yoshimi stava spiegando la lezione del giorno, senza che nulla facesse presagire quello che sarebbe successo di lì a poco. Saki Hyuuga, non troppo interessata a tutte quelle spiegazioni, nonostante ammettesse lei stessa che Yoshimi-sensei fosse la sua insegnante preferita, gettava di tanto in tanto qualche occhiata fuori dalla finestra, per poi guardare con la coda dell'occhio ora le sue amiche Yuuko e Hitomi... ora Kenta, il buffone della classe, che sembrava ancora più annoiato di lei... e ora Mai che, al suo esatto contrario, era seduta al suo posto e prendeva diligentemente appunti. A guardarla così, seduta ordinata e con quell'espressione assolutamente tranquilla sul viso, sembrava davvero una studentessa modello, e Saki si chiese come faceva ad essere così pimpante anche davanti alla prospettiva di una lunga giornata di scuola...

E tuttavia, c'era qualcosa in più che a Saki-H continuava a tornare in mente. Quella strana sensazione della prima volta in cui si erano incontrate... la sensazione che quella, in effetti, non fosse per niente la prima volta. Mai Mishou aveva qualcosa di molto familiare, e in certi istanti Saki-H aveva l'impressione di essere sul punto di ricordare esattamente cosa...

Alzò le spalle, decidendo che la cosa, in fondo, non era poi così importante, e guardò verso il resto delle sue amiche. Maori e Ioriko erano concentrate sui loro appunti e sulla lezione almeno quanto Mai... mentre Lilica, come c'era da aspettarsi, teneva la testa tra le mani senza scrivere assolutamente nulla, con la faccia di una che avrebbe preferito essere da tutt'altra parte! Insomma, quello che ci si poteva aspettare da una classica mattinata di scuola... tutte scene a cui Saki-H era abituata dall'anno precedente!

La campionessa in erba di softball sospirò e tornò al suo lavoro, ogni tanto lanciando un'occhiatina al "cellulare" nascosto nella sua cartella. La noia era tale che, per un attimo, desiderò che succedesse qualcosa di pericoloso... tipo, per esempio, che quelli di Dark Fall tornassero alla carica e costringessero lei e Mai ad intervenire!

"Cavolo, so che forse dovrei stare attenta a quello che desidero... visto che potrebbe avverarsi..." pensò tra sè, avendo già un'idea di come andavano le cose quando ci si metteva a pensare a quello... "Ma... davvero, preferirei che accadesse qualche imprevisto, invece di starmene seduta qui per due ore! Oggi non è proprio giornata..."

 

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Una situazione simile si stava verificando in un'altra classe, dove Heart Aino e Saki Tsuzura si stavano sorbendo una lezione di una delle materie che più terrorizzano gli studenti di ginnasio - ovvero, la temuta matematica! Non che alla ragazza dai capelli blu questa materia desse problemi, sia ben chiaro. Ma... certo non si poteva dire la stessa cosa della povera Heart, che stava guardando le formule sul suo libro di testo come se fossero state scritte in qualche lingua arcaica e dimenticata!

"Uuugh... non posso crederci, queta roba è micidiale! Il mio povero cervello è troppo piccolo per farcela stare tutta!" si lamentò a bassa voce la ragazzina dai capelli rosa, il cui ciuffo ribelle a forma di cuore si era deformato e aveva assunto una strana andatura a zigzag per esprimere la frustrazione della sua proprietaria! "Sa-Sa, un giorno mi dovrai spiegare come fate tu e Mao-Mao a ricordarvi tutte queste cose! A me sembra di leggere un'altra lingua!"

Saki-T sospirò e alzò ironicamente gli occhi al cielo. "Credo, Heart-chan, che questo tu me l'abbia già detto l'anno scorso... più di una volta... e credo anche ti risponderò la stessa cosa dell'altra volta, ovvero che non ti sembrerebbe poi questa mostruosità se solo tu ci stessi un pò dietro e non pretendessi di capire tutto subito... ti suona familiare?" rispose, senza nascondere un fitto sarcasmo che era, ormai, il suo modus operandi davanti alle stravaganze delle sue compagne...

Heart fece gli occhi da cucciolo, come se questo potesse convincere Saki a darle la soluzione a tutte le domande che si era fatta in ambito matematico. "Awww... ma insomma, Sa-Sa, lo sai che io non sono mai stata portata per queste cose! Insomma, qual è il vostro segreto? Mi piacerebbe saperlo... lo avrei chiesto a Iori-poo già da tempo, se non fosse per il fatto che anche lei è negata in matematica!"

"Consiglierei intanto di prestare un pò più di attenzione a quello che il prof sta spiegando, Heart-chan..." ribattè la ragazza dai capelli blu, senza perdere un colpo e senza mostrare il minimo segno di impazienza. "Sai, mi sembra che in questo momento ti abbia notata che chiacchieri con me..."

Un'allarmata Heart Aino sobbalzò sulla sedia e si girò di scatto verso la cattedra... per constatare, con grande disappunto, che il professore era in piedi accanto ad essa, e la stava puntando con sguardo quasi minaccioso, così come facevano diversi dei loro compagni di classe! La ragazzina strinse i denti, con una buffa espressione di imbarazzo, e una goccia di sudore le scese lungo la fronte!

"Aino-san... sarei curioso di sapere cosa lei stava dicendo a Tsuzura-san che fosse tanto più interessante della mia lezione." affermò, con quel tono glacialmente calmo che aveva sempre l'effetto di far venire un brivido di paura alla sua vittima designata. "Visto che si trattava di un argomento così... ricreativo... forse non le dispiacerà condividerlo con il resto della classe."

"Ugh... beccata in pieno!" pensò tra sè Heart... prima di alzarsi in piedi come un soldatino, e rispondere con una risatina imbarazzata e una mano dietro la nuca. "Ah... Hehehehee... no, no, sensei, non era niente! Mi scusi... è che avevo qualche dubbio su un argomento, e quindi stavo chiedendo a Sa-... ehm, volevo dire a Saki-san se lei me lo poteva spiegare meglio... hehehehee..."

Stava per usare il solito nomignolo che ormai Saki avrebbe dovuto essere abituata a sentirsi affibbiare da Heart, ma si trattenne all'ultimo momento sentendo lo sguardo bruciante della ragazza dai capelli blu (che si sarebbe vergognata come una ladra se quel soprannome fosse diventato pubblico dominio). Saki-T si sbattè una mano sulla fronte e scosse la testa quando Heart smise di ridere, vedendo l'espressione vagamente divertita - qualcuno avrebbe potuto definirla sadica - del professore!

"Molto bene, signorina Aino... se lei non ha capito la spiegazione, credo che sarò lieto di ricominciare da capo! Visto che siamo in anticipo con il programma, perdere una mezz'oretta non sarà un problema. Allora, la lezione era iniziata con un'esposizione delle proprietà del seno e del coseno, della tangente e della cotangente, e abbiamo detto che..."

Gli occhi di Heart si ingrandirono comicamente, e divennero totalmente bianchi con il contorno nero, mentre una cupa aura blu di sventura appariva attorno a lei... e la classe le rivolgeva qualche sguardo poco rassicurante! Saki, dal canto suo, sospirò, fece un sorrisetto divertito e alzò le spalle come per dire che non c'era niente da fare...

"Heart-chan... ho già detto che non cambierai mai?" disse tra sè.

 

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Mentre le lezioni continuavano, e gli studenti della Verone Academy proseguivano ignari la loro routine, i due generali dell'Impero di Dark Fall si erano appostati... e, sulla collinetta dalla quale poteva tenere sotto controllo l'intera fronte dell'edificio, Dorodoron si stava preparando a scagliarsi all'attacco al momento giusto. Già pregustava l'istante in cui Shitataare gli avrebbe detto di muoversi, e di scatenare il suo Uzaina contro l'edificio scolastico...

Si bloccò e corrugò la fronte, a causa di un dubbio che gli era balenato in mente proprio in quell'istante. Già, muoversi al momento giusto... quando la sua collega glielo avesse ordinato... sì, fin qui tutto bene... ma allora, perchè Shitataare non si decideva a dargli il via libera? Che cosa stava succedendo?

"Hmm... Ancora Shitataare non si fa sentire..." borbottò, deluso e sul punto di perdere la pazienza. "Ma insomma, quanto ci mette a dirmi di andare all'attacco... Io qui sto davvero mettendo radici! Ne ho abbastanza, se non si decide lei, ci penso io ad attaccare!"

"Fermo, tu!" lo sorprese la voce acuta di Shitataare. La donna dalla pelle scura e in kimono azzurro era apparsa dietro di lui, con le braccia conserte e i pedi che fluttuavano a qualche centimetro da terra... e quando Dorodoron si voltò con un sobbalzo di sorpresa, vide che l'espressione della sua collega era di leggera, ma comunque evidente, disapprovazione. Anzi, si sarebbe potuto dire con una certa tranquillità che lo stava guardando dall'alto in basso... non solo per il fatto che lui era mezzo sepolto!

"Argh! Sei... sei tu, Shitataare?" esclamò il muscoloso guerriero di Dark Fall, i cui occhi rossi e compositi si erano spalancati per l'allarme. "Mi... mi stavo giusto preparando ad attaccare con i miei Uzaina, visto che tu non ti decidevi a darmi l'ordine..."

"Sei il solito zuccone, Dorodoron..." lo rimproverò Shitataare, dopo aver emesso un grugnito frustrato. "Non ti è venuto in mente che, se non ti ho ancora dato nessun ordine, è per un motivo ben preciso? E cioè, che abbiamo più da guadagnarci se aspettiamo, prima di attaccare?"

Confuso, il muscoloso guerriero pirgò la testa da un lato e fece sporgere una mano dalla galleria che aveva scavato, per grattarsi la testa. "Ehm... scusa, Shitataare, ma non capisco cosa vuoi dire. Potresti essere più precisa?" chiese, sentendo improvvisamente ridicolo.

"Sgrunt... ma perchè sono costretta a lavorare con questo bestione tutto muscoli e niente cervello?" brontolò la donna, cercando di non far vedere la vena che le stava affiorando sulla fronte. "Usa la testa, no? Se ancora non ho detto di attaccare ci sarà un motivo ben preciso... e questo motivo è il fatto che ho percepito una strana energia in rapido avvicinamento! Se tu fossi stato più attento, magari l'avresti sentita anche tu... comunque, non mi è sembrato il caso di gettarsi all'attacco senza prima capire bene di cosa si tratta... e se possiamo usarla a nostro vantaggio! Soprattutto considerando quello che ci ha raccontato Moerumba..."

"Ehm... parli di quelle altre due Pretty Cure di cui diceva?" chiese Dorodoron. "Sì, mi pare di ricordare... avevano parlato di una creatura che era uscita fuori dal nulla, e credevano che fossimo stati noi a farla arrivare nel Giardino dell'Arcobaleno... quando poi non era così..."

"Esatto. Come vedi, ci sono diversi elementi da prendere in considerazione, in tutta questa storia." affermò Shitataare. "Intanto, possiamo finalmente vedere cosa sono queste strane creature di cui si accennava, e determinare se possono tornarci utili in qualche modo. E poi, in questo modo le Pretty Cure saranno costrette ad affrontare qualcun altro, oltre ai nostri Uzaina... così, abbiamo maggiori probabilità di metterle con le spalle al muro, non ti sembra?"

"Un ottimo piano, Shitataare!" esclamò Dorodoron. "Bene, allora facciamo così!"

"E ci arrivi soltanto adesso, zuccone?" lo sgridò la donna in kimono, mentre ricominciava a prendere quota. "Bah, lasciamo perdere... allora, aspetta che ti dia un segnale, e poi parti all'attacco! Mi raccomando, ricordati che probabilmente avremo a che fare con quattro Pretty Cure, anzichè con due... mi aspetto che tu riesca a tenerne a bada una coppia, mentre io sistemo le altre due!"

"Ricevuto, Shitataare..." rispose il gigante dalla testa di ragno. "Ma... scusa, come farò a capire quando dovrò muovermi? E a riconoscere il tuo segnale?"

Shitataare ghignò freddamente, e mosse le dita di una mano come se fossero state artigli. "Oh, lo capirai... sono sicura che anch uno corto di cervello come te potrà riconoscere il mio segnale all'istante!"

 

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Durante l'ora della pausa pranzo, su un balcone dell'edificio del liceo, quattro ragazze si erano riunite per passare assieme quell'oretta di sospensione delle lezioni... e Saki-H, amichevole ed espansiva com'era, non aveva perso tempo a cercare di far avvicinare Mai alle sue compagne. E quale modo migliore per iniziare, aveva pensato la giovane campionessa di softball, che mostrare alle sue amiche gli stupendi disegni di Mai?

"Wow! Mai-san, questo è un disegno che hai fatto tu? Ma è fantastico!" esclamò Saki-H, in visibilio davanti allo spettacolare ritratto che Mai le stava facendo vedere. Ritraeva lei e il gruppetto dei suoi amici in una posa del tutto naturale, quasi si fosse trattato di una fotografia... e soprattutto, mostrava un senso delle proporzioni e un'attenzione ai piccoli dettagli davvero incredibile. Anche Hitomi e Yuuko, che stavano guardando il disegno da dietro le spalle di Saki-H, erano altrettanto sbalordite dall'abilità di Mai. "Dico sul serio! Quando hai imparato a disegnare così bene?"

"Ma... a dire la verità non ne sono molto sicura..." si schermì Mai, grattandosi una guancia con aria di modestia. "Io... mi limito a mettermi davanti al foglio, penso a quello che voglio disegnare... e il resto, è come se venisse da solo! Ammetto che sono abbastanza brava a ricordarmi i dettagli!"

"Una memoria fotografica, come si suol dire..." affermò Yuuko, la ragazza più in carne. "Aaah, Mai-san, non sai cosa darei per avere metà della memoria che hai tu! Mi aiuterebbe un sacco nei compiti!"

"Mi hai tolto le parole di bocca, Yuuko-chan!" affermò Saki-H mentre restituiva il disegno a Mai, maneggiandolo con estrema cura. "Con il cervello che hai tu, Mai, studiare dev'essere una passeggiata! Comunque... sai, penso che dovresti iscriverti al club di disegno del nostro liceo! Sono sicura che lì ti faresti un bel pò di amici, e avresti anche la possibilità di mostrare a tutti quanto sei brava!"

"Beh... ma io non disegno per dimostrare il mio talento, Saki-san... a me piace disegnare, semplicemente! Lo faccio perchè mi rilassa e mi diverte..." affermò la giovane artista, ricevendo il suo disegno dalle mani della sua nuova amica. "Ehm... e voi, ragazze? Voi fate già parte di qualche club?"

"Certamente! Io, Saki e Yuuko facciamo tutte parte del circolo di softball..." affermò Hitomi, indicando il diamante. "E tra non molto ricominceranno gli allenamenti in vista del campionato! Quest'anno abbiamo a che fare con delle squadre temibili... quindi dovremo darci da fare!"

"Però, interessante..." affermò Mai. "E... dall'altra parte del campo sportivo, che cosa c'è? Mi sembra che ci sia già qualcuno che si sta allenando..."

"Ah, loro... loro sono la squadra di lacrosse del liceo!" affermò Saki-H, guardando in quella direzione. "L'anno scorso hanno raggiunto una grande vittoria nel campionato ufficiale, grazie anche al capitano Misumi! Quella ragazza è un vero astro nascente della lacrosse, ve lo dico io che l'ho vista giocare, quando ero al primo anno! Un giorno dovrò portarvi a vedere una delle sue partite... lei e le sue amiche Shiho e Rina sono dei veri fenomeni!"

"Beh... sarei molto curiosa anch'io di vederle!" affermò Mai. Stava per aggiungere qualcos'altro, quando la sua vista acuta le permise di rendersi conto che c'era qualcosa che non andava... un tremolìo quasi invisibile che percorse la volta celeste, facendo sfarfallare le nuvole e annebbiare la visuale per un istante. Allo stesso tempo, la prese uno strano sentore, difficile da spiegare a parole... come se qualcosa di impalpabile stesse cercando di avvertirla che stava per accadere un disastro!

Saki-H si accorse dell'espressione improvvisamente ansiosa di Mai, e si voltò verso di lei con aria interrogativa. "Hmm? Hey, Mai-san, sicura di stare bene? All'improvviso ti vedo che guardi in lontananza..."

Mai, con educazione ma anche con fermezza, si portò un dito alle labbra per chiedere il silenzio a Saki-H. "Sssh! Aspettate, Saki-san... ragazze, non avete visto anche voi qualcosa di strano?" disse, indicando in lontananza. "E' come se all'improvviso... il cielo avesse tremato! So che è assurdo, ma è quello che mi è sembrato..."

Yuuko e Hitomi guardarono nella direzione che Mai aveva indicato, ma per quanto si sforzassero non riuscirono a vedere nulla di strano. "Hmm... ne sei sicura, Mai-san? Io non vedo proprio niente. Magari ti sarà sembrato... sai com'è, a volte la luce può fare brutti scherzi..."

Mai si sfregò il mento, pensando che Yuuko non aveva tutti i torti, e che forse le era soltanto sembrato di vedere qualcosa che non c'era... ma quello che accadde dopo, con suo immenso rammarico, non fu un'illusione! Improvvisamente, il tempo sembrò rallentare rapidamente fino a fermarsi del tutto, i colori si spensero tutt'attorno a loro, il cielo passò dall'azzurro terso ad un inquietante colore violetto... e le due ragazze con cui Saki-H e Mai stavano parlando rimasero come congelate, come immagini su un video sul quale era stato premuto il pulsante di pausa! Dal punto di vista di Mai, era come se tutto si fosse bloccato, lasciando soltanto lei... e Saki-H... libere di muoversi!

"Huh? E... e adesso cosa succede?" esclamò Saki-H, mentre ancora Mai guardava confusa davanti a sè. "Yuuko, Hitomi, mi sentite? Ragazze, dite qualcosa... ah, cavolo, è tutto inutile, non mi sentono!" sbottò, dopo aver provato a richiamare l'attenzione delle loro amiche paralizzate sventolando una mano davanti a loro. "Mai-san, tu stai bene? Non sei bloccata anche tu, vero?"

"Sembra... sembra di no! Però tutto il resto della scuola è..." rispose Mai, guardandosi attorno e vedendo che praticamente tutto il resto dell'edificio scolastico era caduto vittima di quella specie di stasi. "Non ditemi che sono tornati quelli di Dark Fall!"

"Mai! Mai!" squillò la vocetta di Choppy dalla tasca della sua uniforme... e anche Saki-H si ritrovò con il suo "cellulare" che la chiamava con urgenza, con la vocetta di Flappy! I due folletti del Giardino delle Sorgenti balzarono fuori dalle tasche nelle quali stavano rintanati e assunsero la loro forma naturale in uno sbuffo di fumo colorato.

"Saki! Ragazze, c'è un pericolo, lapi! Ho avuto appena adesso un brutto presentimento, c'è qualcosa che si sta avvicinando alla scuola!" esclamò il folletto azzurro tenendosi vicino alla sua compagna.

Saki-H, passato il primo istante di paura, strinse un pugno davanti a sè. Era soltanto la seconda volta... ma si sentiva pronta ad affrontare qualsiasi cosa! "Sono quelli di Dark Fall, vero?" esclamò. "Bene, che si facciano avanti! Io sono pronta a tutto!"

"A dire la verità... non ne siamo sicuri, chopi..." rispose Choppy, con grande meraviglia delle due amiche. "Sentiamo una forte energia magica ma... siamo convinti che sia diversa da quella dell'Impero di Dark Fall, chopi! Non chiedeteci di chi si tratti, perchè non ne abbiamo idea..."

"Cosa? C'è qualcun altro che minaccia la Terra... oltre all'Impero di Dark Fall? E... e come mai tutti i nostri compagni si sono bloccati? Sembrano congelati!" chiese Mai, continuando a voltare il capo da una parte e dall'altra. Sembrava che il tempo si fosse fermato, mentre il cielo continuava ad assumere quegli strani colori violacei...

"In ogni caso, dobbiamo tenerci pronte!" affermò Saki-H, che nonostante la paura riusciva a mantenere un sangue freddo invidiabile. "Che si tratti o meno dell'Impero di Dark Fall... noi siamo le uniche, qui attorno, che possano fare qualcosa per fermarlo!"

"Saki ha ragione, lapi!" esclamò Flappy. "Scendiamo giù, al piano terra. Lì avrete più spazio per combattere!"

Le due nuove amiche si dissero d'accordo, e dopo aver raccolto le loro mascotte, corsero di nuovo nel corridoio e verso l'uscita della scuola...

 

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Poco più in là, nel campo d'allenamento di lacrosse, erano in corso gli allenamenti... e Nagisa Misumi, Rina Takashimizu e Shiho Kubota, le stelle della squadra del liceo, stavano dando mostra della loro abilità: un passaggio rapidissimo a Shiho da parte di Rina colse di sorpresa il pubblico, e da lì la palla sfrecciò con incredibile precisione verso la racchetta di Nagisa, che la afferrò al volo e scagliò un tiro micidiale, andando a segno!

"Ottimo lancio, Misumi!" esclamò il capitano della squadra. "Vedo che non ti sei guadagnata il titolo di capitano della squadra delle medie soltanto per caso! Quello era un tiro davvero difficile!"

Nagisa si scambiò un cinque con Shiho e Rina, poi ghignò e fece il segno di vittoria rivolta al capitano. "Hehehee... modestamente, capitano, posso dire che me la cavo... ma Shiho-chan e Rina-chan fanno la loro brava parte! E' grazie a loro se mi riescono questi tiri! Giusto, ragazze?"

"Giusto, giusto, giustissimo!" esclamò Shiho, con la sua classica parlata a mitragliatrice e con la racchetta da lacrosse sollevata in aria con entusiasmo. "E' tutta questione di lavoro di squadra!"

"Okay, ragazze, adesso non montiamoci troppo la testa..." ridacchiò Rina, decisa a fare da voce della ragione. "Questa era soltanto una partita di allenamento, e..."

Vedere Shiho alzare gli occhi al cielo, attirata da qualcosa che a Rina e a Nagisa era sfuggito, interruppe il discorso, e le due ragazze si voltarono con espressione interrogativa verso la loro compagna di squadra più bassa. "Aspettate un momento, ragazze, guardate là! Non vi sembra che sia successo... qualcosa di strano?" chiese Shiho, indicando verso l'alto. Incuriosite, Nagisa, Rina e un paio di altre giocatrici che si trovavano nei paraggi alzarono lo sguardo... ma l'unica che riuscì a cogliere, soltanto per un istante, la strana sfumatura biancastra che attraversò la volta celeste fu Nagisa stessa, che spalancò gli occhi per la sorpresa!

"Oh, cavolo..." mormorò tra sè, avendo capito che c'era qualcosa che non andava. "Ehm... scusate, ragazze, non è che potreste... Ragazze?2 Hey, ragazze, mi sentite?"

Ma fu come parlare ad un muro. Shiho, Rina e le altre giocatrici erano rimaste ferme ed immobili come statue, con ancora gli occhi rivolti verso il cielo in un'espressione di meraviglia... e un'istante dopo, il cielo si rannuvolò, e un inquietante colore violaceo si diffuse su di esso come una gigantesca macchia d'inchiostro! Nagisa restò ammutolita a guardare il cielo che cambiava colore: era un segno sicuro che stava per accadere qualcosa di brutto...

"Nagisa! Nagisa!" si sentì chiamare dal bordo del campo, e la ragazza si girò per vedere Honoka che la chiamava.

"Honoka!" esclamò, raggiungendo la sua migliore amica. "Tutti gli altri sono rimasti bloccati. Tu pensi che si tratti di... quelli di Dark Fall o di qualcun altra di quelle bestiacce?"

"Non lo so, ma dobbiamo essere pronte, mipo!" rispose Mipple, già trasformata in cellulare. "Sento che si sta avvicinando qualcosa di potente... e molto pericoloso, mipo!"

"Sì, capisco..." rispose Honoka. "Dobbiamo ritrovare Hikari, e prepararci a..."

"Ragazze! Ragazze, sono qui!" esclamò la vocetta di Hikari... e quando Nagisa e Honoka si voltarono in quella direzione, videro che la loro amichetta bionda si stava avvicinando a passo rapido, con Pollun e Lulun tra le braccia. Hikari raggiunse le sue amiche più grandi e riprese fiato, poi alzò lo sguardo verso di loro. "Stavamo facendo lezione, e all'improvviso si sono fermati tutti! Non so esattamente di cosa si tratti... ma sono sicura che si tratti di qualcosa di pericoloso! Quindi ho pensato che sarebbe stato meglio riunirmi a voi..."

"E hai pensato bene, oserei dire..." rispose Honoka, con gli occhi alzati verso il cielo tinto di viola. L'oscurità si stava espandendo, e ora si riuscivano a vedere degli strani effetti, come dei tremori, che la attraversavano. Il pericolo era sempre più vicino...

E pochi istanti dopo, infatti, eccolo apparire! Alcune forme mostruose scesero fluttuando dalla cappa di oscurità, strane creature che Nagisa, Honoka e Hikari capirono subito essere provenienti dallo stesso luogo da cui era saltato fuori il grifone di qualche giorno prima... Si trattava di giganti dala pelle squamosa, uomini-lucertola con un occhio solo e la coda simile ad una grossa mazza ferrata... e un'enorme bestia dalla pelle di pietra, vagamente somigliante ad un lupo mostruoso, con gli artigli esageratamente lunghi e due ampie ali da pipistrello che gli si aprivano dietro la schiena! Si sentì un verso simile ad uno strillo quando l'ultimo arrivato, il mostro con le ali, si librò in aria... e nello stesso tempo, gli altri mostri atterrarono con agilità insospettabile, facendo tremare il terreno sotto i loro enormi piedi! Nagisa deglutì a vuoto quando si accorse che il più piccolo di quei mostri non doveva essere più basso di due metri, con mascelle inferiori sporgenti, orecchie appuntite, canini luccicanti e delle clave strette nelle mani nodose... e soprattuto che, dopo essersi guardati attorno, forse nel tentativo di capire dove si trovavano, stavano iniziando ad avanzare verso di loro!

"Ehm... okay, ora immagino che sappiamo chi abbia provocato tutto questo..." disse Nagisa. "Ora... abbiamo un altro problemino, ovvero cercare di fermarli! Sono un bel pò..."

"Lo vedo bene, mepo!" rispose Mepple. "Ma non dimenticate che siete voi le uniche in grado di fermarli! Quindi... trasformatevi, presto! Mepo!"

"Subito!" esclamò Nagisa. "Honoka, sei pronta?". La ragazza dai capelli blu annuì quasi subito, e le due ragazze ripeterono, una volta di più, il rituale di trasformazione, strisciando le carte apposite nella fessura dei loro "cellulari".

"Dual Aurora Wave!"

"Emissaria della Luce, Cure Black!"

"Emissaria della Luce, Cure White!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"Servitori dell'oscuro potere!"

"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"

I mostri, ora completamente concentrati sulle due eroine, esitarono per un istante... poi, quando il bestione alato ringhiò un paio di volte ed emise un altro stridìo di battaglia, ricominciarono ad avanzare verso di loro... ma vennero colti di sorpresa quando si resero conto che le loro avversarie non avevano ancora finito con le sorprese! Infatti, Hikari e Pollun si misero in moto, e la ragazzina bionda, dopo aver attivato il piccolo computer portatile in cui il principino si era trasformato, alzò la testa verso il cielo ed esclamò la sua formula di trasformazione!

"LUMINOUS SHINING STREAM!"

Il corpicino di Hikari venne avvolto da una colonna di luce dorata che si espanse attorno a lei, inondando l'intero paesaggio e facendo sì che gli Elementali si fermassero di colpo! Gli uomini-lucertola ringhiarono, e picchiarono la coda per terra per la frustrazione, come se la luce stessa provocasse loro dolore fisico. Lo spettacolo luminoso durò soltanto pochi secondi, prima che la ragazzina bionda riemergesse dal fascio luminoso, trasformata nella sua versione potenziata! Ora, Hikari indossava un lungo, elegante abito bianco dai riflessi dorati, e i suoi capelli si erano allungati ed erano diventati molto più folti, legati in due code ai lati della testa, oltre che degli stivaletti e dei paramano simili a quelli delle sue compagne!

"La forza scintillante della vita, Shiny Luminous!" esclamò la biondina. "Perchè i Cuori di Luce e lo Spirito della Luce... tornino ad essere una cosa sola!"

Le creature malefiche ringhiarono di nuovo quando l'aura luminosa si espanse attorno a Shiny Luminous, abbagliandole per un istante... e la terza Pretty Cure ad entrare a far parte del gruppo si mise in posizione, pronta a riprendere finalmente il suo posto a fianco delle sue compagne! Cure Black e Cure White, a loro volta, sorrisero a Shiny Luminous per darle il bentornato in squadra!

"Eccomi qui, Nagisa-san... Honoka-san..." affermò Shiny Luminous. "Sono pronta a combattere anch'io!"

"Sì, Shiny Luminous!" la accolse Cure White. "Ci fa molto piacere poter contare di nuovo su di te! Bentornata in squadra!"

Con un cenno del pollice, Cure Black indicò il piccolo esercito di mostri dietro di lei, e schivò con nonchalance il colpo di coda di uno dei mostruosi uomini-lucertola ciclopi. "Anche a me fa piacere, Shiny Luminous! Ora... vediamo di dare una ridimensionata a questi mostriciattoli, okay? Sarà un modo per... celebrare, per così dire, il tuo ritorno!"

"Certamente, Nagisa-san! Sono con voi!" affermò Shiny Luminous, e le tre ragazze si lanciarono tutte assieme contro gli Elementali! La bestia alata che stava al comando della marmaglia lanciò un sinistro ululato, come se stesse ordinando ai suoi sottoposti di ritornare nei ranghi... e nello stesso momento, Cure Black sferrò il primo colpo, colpendo con un pugno uno dei giganti squamosi, che volò per qualche metro, e si accasciò al suolo davanti ad uno degli uomini-lucertola ciclopi!

 

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"Avete visto, ragazze? Un attacco di Elementali, in piena regola!" esclamò Heart, con le mani e il viso incollati alla finestra della sua aula, e affiancata dalle sue amiche Saki-T, Maori e Lilica, mentre il resto delle loro compagne rimaste nell'aula erano congelate nella stessa immobilità che aveva bloccato ogni essere umano non dotato di poteri particolari. "Mi sembrano ancora... Elementali della Terra, giusto?"

"Sì... per la maggior parte sono Elementali della Terra!" disse Maori, controllata nonostante la situazione caotica. "Orchi e Fimir... ma... c'è un Elementale di tipo doppio tra di loro! Quella creatura alata..."

"Cosa? Un Elementale di tipo doppio?" chiese Heart, confusa. "Ma, scusate... gli Elementali non dovrebbero essere composti da un unico elemento? Insomma, lo dice il nome stesso... o mi sbaglio?"

"Non è esattamente così, Heart-chan..." rispose Saki-T. "Esistono degli Elementali particolari che combinano due elementi in un unica entità. Quella creatura alata che vedi è un Gargoyle, ed è un Elementale misto di Terra ed Aria... e, sfortunatamente, gli Elementali di tipo misto tendono ad essere avversari più pericolosi di quelli normali..."

"Che importa, ragazze? Qui ci sono degli Elementali in cerca di guai, e noi siamo qui per fermarli e dare loro una lezione, giusto?" esclamò Lilica, mentre si avvicinava alla finestra... e, con un gesto quasi casuale, la spalancò, facendo entrare una ventata di aria tiepida, e salì sul cornicione con l'agilità di una monella di strada! Davanti alle sue stupefatte compagne, Lilica indicò i mostri in avvicinamento con un indice, e si afferrò al cornicione con la mano libera. "Allora, ragazze? Come mai mi guardate così? Sembra quasi che non abbiate mai visto una che prende una scorciatoia! Andiamo, gente, scendere le scale sarebbe stata una perdita di tempo unica! Facciamo un bel saltino da qui, e siamo già sul campo di battaglia!"

"Hey, aspetta! Lilica-chan, vuoi calarti da lì! Guarda che la scuola dice che..." iniziò a dire Heart, ma non fece in tempo a finire prima che la biondina si gettasse giù dal cornicione come se niente fosse! Poi, dopo essersi concentrata per una frazione di secondo, Lilica evocò il suo Arcano!

"Vieni a me, Tempestas! Mostra il tuo vero potere!" esclamò Lilica... e un istante dopo, una gigantesca forma fatta di aria solidificata, simile ad un maestoso e gigantesco uccello rapace, si materializzò attorno a lei, tingendo l'atmosfera di un magico colore azzurro prima di essere assorbito dal corpo della giovane Maiden! La discesa di Lilica rallentò bruscamente, e lei si fermò delicatamente a terra, come una foglia portata dal vento, prima di alzare lo sguardo verso le sue compagne, ancora affacciate alla finestra dell'aula!

"Lili! Ma che ti è saltato in mente, potevi farti male!" esclamò Heart, il cui ciuffetto ribelle aveva assunto una comica forma a zig-zag. Ancora una volta, la risposta della monella bionda fu un sorrisone a denti scoperti e una lieve alzata di spalle, come per dire che non era il caso di preoccuparsi per così poco...

"Ma non mi sono fatta niente, giusto? E' questo l'importante!" rispose. "E ora forza, non perdiamo altro tempo! Abbiamo un pò di mostri a cui dare il benvenuto nel Giardino dell'Arcobaleno! In marcia, lumache! Chi prima arriva prima si serve!". Un attimo dopo, stava già correndo verso il luogo in cui gli Elementali erano emersi, e aveva già adocchiato la creatura alata che le sue compagne avevano identificato come Gargoyle...

"E così, un Elementale di due tipi, eh? Meglio così!" disse tra sè. "Non vedevo l'ora di fare a botte con un avversario degno! Fatevi sotto, mostri!"

"Ugh... a volte, il suo modo di pensare mi sfugge completamente... Lili è un tipo un pò strano!" mormorò Heart, affacciata alla finestra e con la mano tesa verso la sua amichetta bionda.

Saki-T decise che era il momento di interrompere i discorsi e intervenire. "Ci penseremo dopo, a questo, Heart-chan... intanto, dobbiamo sistemare quegli Elementali! Lilica avrà problemi, da sola contro un Elementale misto!"

"Hai ragione, Saki-san... andiamo!" concluse Maori. Anche Heart si disse d'accordo, e le tre amiche, in contemporanea, evocarono i loro Arcani, e attivarono i loro poteri di Maiden...

"Per favore, potente Angelo... combatti al mio fianco!"

"Grande Arcano, ho bisogno di te! Sii la mia spada e il mio scudo!"

"Agli dei che vegliano sul nostro mondo... per favore, concedetemi il vostro potere!"

...per poi scendere giù dalla finestra, prima su un cornicione sottostante, e poi sul terreno del cortile. Immediatamente, tutte e tre si diressero verso il campo di lacrosse, dove si era diretta anche Lilica... ma degli strani rumori di battaglia, provenienti da quella direzione, fecero loro capire che stava accadendo qualcosa di imprevisto! Un Orco, colpito da un potente attacco, volò in aria per diversi metri, andandosi a schiantare al suolo con un tonfo che fece tremare la terra... e Heart, Saki-T e Maori rallentarono, incuriosite e stupefatte.

"Ma... ma cosa sta succedendo, ragazze? Il combattimento, lì, è già iniziato... e Lili-chan non è ancora arrivata!" affermò Heart, che si stava sgranchendo le nocche delle mani.

Anche Saki-T e Maori, che di solito erano quelle più calme e padrone di sè, furono sinceramente stupefatte da quello che avevano visto accadere. E poteva voler dire soltanto che non erano le sole a conoscenza del pericolo che il Giardino degli Elementi rappresentava...

 

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"Ma cosa sta succedendo, là al campo di lacrosse?" chiese Mai, bloccando la sua nuova amica proprio mentre le due si apprestavano a correre in quella direzione, e a trasformarsi in Pretty Cure. "Guarda lì, Saki-san! Sembra che ci sia già qualcuno a combattere!"

"Cosa? Da qui non riesco a vederlo..." rispose la giovane campionessa di softball, voltandosi in quella direzione e aguzzando lo sguardo. Per un istante, si chiese come aveva fatto la sua amica a vedere cosa stava accadendo da quella distanza, mentre a lei sembrava ancora tutto confuso... "Huh? Hey! Hey, un momento! Sì, adesso sì che lo vedo! Ma che cosa... chi è che sta combattendo, da quelle parti? E cosa sono quei mostri là? Non assomigliano neanche un pò a quello dell'altro giorno..."

"Non lo so, ma è meglio se vi trasformate anche voi, lapi!" esclamò Flappy. "Ce ne sono molti, di quei mostri... e temo che, chiunque li stia affrontando, non ce la farà senza il nostro aiuto, lapi!"

"Mi raccomando, ragazze, state attente, chopi!" si raccomandò Choppy. Saki-H e Mai risposero con un cenno rassicurante della testa, per poi guardarsi l'un l'altra, quasi a rassicurarsi a vicenda per il combattimento che stavano per sostenere. Era soltanto la loro seconda battaglia, e già si preannunciava molto più difficile di quella che avevano vinto contro Karehan. E, a dire la verità, Saki-H aveva ancora un pò di dubbi circa la possibilità che avevano di uscire vittoriose da tutta quella storia.

Ma ormai, riflettè Saki, il dato era tratto... e non restava altro da fare che combattere e cercare di portare a casa la pelle!

Flappy e Choppy si trasformarono, ridiventando due cellulari... e Saki e Mai inserirono le Diamond Card come i due folletti del Giardino delle Sorgenti avevano insegnato loro, attivando così la trasformazione!

"Dual Spiritual Power!"

"Un fiore sboccia sulla terra!"

"Le ali si aprono nel cielo!"

"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"

"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti..."

"...che i vostri atti malvagi si fermino qui!"

"Ugh... cavolo, mi abituerò mai a dire queste cose così ridicole?" borbottò Cure Bloom, in riferimento al grido di battaglia che era uscito spontaneo dalle bocche sue e della sua amica. "Bah, immagino che sia un pò un obbligo, per delle combattenti trasformabili... piuttosto, ora che siamo trasformate, andiamo a dare una mano!"

Con rapidità, le due nuove Pretty Cure schizzarono verso il luogo della battaglia, fluttuando a qualche centimetro da terra con le gambe scintillanti di energia spirituale...

 

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"Hm, hmm... ma guarda, e così... non ci sono soltanto le Pretty Cure del Giardino della Luce e di quello delle Sorgenti, ma anche alcuni agenti della TSAB..." mormorò Shitataare, godendosi lo spettacolo dalla sicurezza della sua posizione sopraelevata. "Molto interessante... vorrà dire che per adesso aspetterò un attimo. Se conosco quello sciocco di Dorodoron bene come credo, tra non molto si getterà anche lui nella mischia... e allora sì che ci sarà da divertirsi!"

Si riavviò una ciocca di capelli con una mano, decisa a presentarsi al meglio quando fosse venuto il momento di entrare in scena. "E con un pò di fortuna, magari scoprirò anche dov'è la famosa Sorgente del Sole... bene, bene, Pretty Cure, sono proprio curiosa di vedere cosa saprete fare!

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Accidenti, il capitolo mi stava venendo troppo lungo, e quindi ho dovuto troncarlo... comunque, reggetevi forte, perchè nel prossimo vedremo finalmente il tanto atteso incontro tra le Pretty Cure (di entrambe le generazioni) e le Maiden... oltre ad un bel combattimento contro il gargoyle, gli orchi, i fimir... e gli scagnozzi di Lord Akudaikahn!

Huh? Chi ha detto "skaven" là nel pubblico? ^_^

Bah, non importa... piuttosto, restate sintonizzato, e aspettate con pazienza il prossimo capitolo, sul quale comincerò a lavorare già domani! Alla prossima, ragazzi! Ciao!

 

Justice Gundam

 

 

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Capitolo 11
*** Due generazioni di Pretty Cure ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-12

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno! Come ho promesso, ho iniziato a scrivere questo capitolo non appena pubblicato il precedente, nel tentativo di pubblicare qualcosa prima di quanto sono riuscito a fare in precedenza. E spero che questo nuovo capitolo non sia giunto troppo in ritardo...

Okay, come probabilmente avrete già capito, questo è un capitolo di pura azione. Non solo le nostre se la devono vedere con un gruppo di Elementali usciti da un varco dimensionale... e tra i quali c'è anche un Elementale di doppio tipo, considerato più pericoloso... ma dovranno anche vedersela con i due scagnozzi di Dark Fall, Shitataare e Dorodoron, che non stanno aspettando che il momento giusto per attaccare! Credo proprio che, tra una cosa e l'altra, avrete di che divertirvi, in questo capitolo! E tutto questo, non considerando nemmeno quello che avverrà in futuro... molto presto...

Spero solo di non disperdermi troppo, visto che mi sto trovando a gestire un bel pò di personaggi...

Bene, credo che adesso sia venuto il momento di rispondere alle vostre recensioni!

 

Kari 89: Oh, non hai idea del caos che sta per scatenarsi! E in confronto a quello che verrà fuori più avanti, questo è ancora ben poca cosa! Hehehee... sì, finalmente le Maiden e le Pretty Cure delle prime due generazioni si stanno per incontrare. Credo che la miscela che ne verrà fuori sia parecchio esplosiva! Anche se non avranno vita facile, con tutti i nemici che stanno arrivando...

AIR? Proverò a darci un'occhiata. Il fatto è che in questo periodo sto seguendo - nel poco tempo che mi è disponibile - Toradora, Eureka Seven e Overman King Gainer... comunque, una volta finito uno dei tre, darò un'occhiata anche ad AIR! ^_^

KillKenny: Heheheee.. ma questa superiorità numerica non durerà a lungo, stanne pur certo! Qualcun altro sta per aggiungersi alle fazioni nemiche... e poi, i nemici sono in superiorità numerica (anche se questo non ha mai creato problemi alle nostre...). Per quanto riguarda la tua domanda... beh, in realtà no, non si tratta di lei... comunque, credo sia superfluo dire che anche Precia apparirà in questa storia. Se hai un pò di pazienza, tra pochi capitoli dovrebbe già vedersi Fate...

SmartGirl: All'inizio avevo pure intenzione di descrivere la battaglia, ma con tutto quello che sarebbe successo, mi sono reso conto che ci sarebbe voluto troppo tempo, e avrei prolungato troppo il capitolo! Beh, se non altro, posso dire di aver sfruttato bene il vecchio trucco dell'interrompere sul più bello, così i mie lettori saranno ancora più impazienti di leggere il capitolo successivo! Gargoyle? Beh, quelli della Disney (intendi dire Goliath e compagni, giusto?) assomigliano abbastanza... ma nel mio caso ho un pò rielaborato la leggenda, come accadrà anche per molti altri Elementali che appariranno nel corso della storia! L'incontro con le eroine avverrà molto presto, quindi... goditelo!

 

Se ci siamo tutti, io darei anche inizio al nuovo capitolo. Quindi... buona lettura, e soprattutto buon divertimento!

 

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Capitolo 11 - Due generazioni di Pretty Cure

 

Nel campo di lacrosse, in mezzo alle alunne paralizzate dallo strano effetto magico che si stava verificando, Cure Black e Cure White stavano continuando a combattere contro gli Orchi e i Fimir, che pure le superavano di gran lunga in numero... mentre Shiny Luminous, che non era una combattente, si limitava ad usare i suoi poteri per difendere le sue compagne, e distrarre e tenere lontani i mostri che le stavano assediando da ogni parte. Per il momento, le tre Pretty Cure se la stavano cavando bene, e avevano già messi fuori combattimento diversi Orchi e un paio di Fimir... ma la continua interferenza del Gargoyle, che regolarmente scendeva in picchiata per attaccarle, rendeva il tutto più difficile, e ogni volta che una delle tre ragazze cercava di rispondere, la bestia alata si rivelava troppo veloce per loro, e le lasciava con un palmo di naso.

Inutile dirlo, la meno paziente Cure Black trovava tutto questo molto irritante... e dopo aver tentato, senza successo, di dare un pugno sul muso al Gargoyle dopo aver evitato le sue zanne affilate, la Cure nera proruppe in un poco femminile torrente di imprecazioni all'indirizzo dell'Elementale alato!

"Grrrr... quanto odio quando fanno così!" esclamò Cure Black, rimettendosi in guardia dopo che i suoi pugni avevano tagliato l'aria nel punto in cui il mostro si trovava fino ad un attimo prima. "Allora, brutto ammasso di pelliccia, perchè non vieni giù e non ti batti da uom... anzi, da mostro? Non dirmi che hai paura!"

"Ehm... non credo che ti ascolterà, Black..." le rispose Cure White, prendendosi un attimo di stanca dal suo combattimento. Un gigantesco Fimir le si avvicinò ed eseguì un giro su sè stesso, cercando di colpirla con la sua terribile coda, ma la Cure bianca si abbassò rapidamente, e l'attacco sfrecciò qualche centimetro sopra la sua testa... poi rispose con una veloce raffica di calci che mise a terra il mostruoso uomo-lucertola. Shiny Luminous, nel frattempo, si era ritrovata in mezzo a due Orchi, e cercava di schivare i loro attacchi zigzagando da una parte all'altra. Per sua fortuna, la biondina era molto più agile di quei bestioni...

Il Gargoyle eseguì un altro volteggio sopra il campo di battaglia... poi, quando ritenne che fu il momento giusto, lanciò un altro grido di battaglia e si gettò in picchiata, cercando di afferrare una delle due Pretty Cure nei suoi affilati artigli! Cure White si girò nella sua direzione, e rendendosi conto di essere lei quella che il mostro aveva preso di mira, cercò di spostarsi e contrattaccare...

Ma non le fu data la possibilità di farlo. Un altro grido di battaglia si sovrappose a quello del feroce Elementale... e un istante dopo, qualcosa di piccolo e agile andò a sbattere con violenza contro il fianco destro della bestia, che ringhiò per il dolore e la sorpresa, e venne scagliato via, in mezzo agli altri Elementali!

"Huh? Ma cosa..." esclamò Cure White. Era successo tutto così in fretta che nè lei nè le sue compagne avevano capito molto bene di cosa si trattasse... e la loro sorpresa non diminuì di certo quando videro esattamente cosa aveva colpito il mostro: una ragazzina bionda che sembrava avere più o meno la stessa età di Hikari, con l'uniforme delle medie, i capelli legati in due buffi codini ai lati della testa, e le orecchie leggermente appuntite, che in quel momento, dopo aver attaccato il Gargoyle con un calcio volante degno di un esperto di arti marziali, era atterrata con un'agile capriola all'indietro, piegando un pò un ginocchio e appoggiando una mano a terra. E non era tutto qui: dietro di lei, stavano arrivando altre tre ragazze...

Anzi, no, altre cinque! Ce n'erano altre due, un pò più in lontananza, che si stavano dirigendo verso il luogo della battaglia, e la cui apparizione aveva fatto fermare il combattimento... due ragazze che assomigliavano in maniera quasi inquietante a Nagisa e ad Honoka, ed erano addirittura vestite in maniera molto simile, con dei costumi eleganti e pieni di fronzoli!

"Ta-daaan! Eccomi qui!" esclamò la biondina, alzandosi e facendo un segno di vittoria. Il suo ghigno metteva in mostra uno dei suoi graziosi canini triangolari. "Non mi avevano avvertito, i pezzi grossi della TSAB, che avremmo avuto delle colleghe, ma non importa! Piacere di conoscervi, signore... Lilica Felchenrow, al vostro servizio!"

Ora, l'espressione sui volti di Cure Black e Cure White era di assoluta incredulità - mentre Shiny Luminous, riconoscendo la sua compagna di classe, ebbe invece una reazione di sorpresa che comunque sfuggì alla biondina, troppo impegnata a presentarsi nella sua maniera teatrale. Le altre tre ragazze (chiaramente, Heart, Saki-T e Maori) giunsero un attimo dopo...

"Ehm... perdonate l'intrusione, Cure Black-san e Cure White-san..." esordì Maori con un inchino. "Abbiamo visto che eravate impegnate in un combattimento con degli Elementali, e abbiamo pensato di darvi una mano... e vedo che c'è anche qualcun altro che vuole partecipare..."

"C-come?" chiese Cure Black, guardando ora l'una, ora l'altra delle Maiden... e riconoscendo tra esse alcune ragazze di cui aveva sentito parlare di sfuggita. "Voi... voi non siete... ehm... volevo dire... voi non siete state congelate come gli altri studenti? Com'è possibile... e chi sono quelle altre due che stanno arrivando?"

Cure Bloom e Cure Egret erano arrivate in quel momento, rallentando il passo mentre osservavano stupite il nutrito gruppo di combattenti riunite sul campo di lacrosse... in particolare, le tre che assomigliavano così tanto a loro due, e non sono come foggia dei costumi! A parte il taglio dei capelli più maschile, e il colore diverso della divisa da combattimento, Cure Black era identica a Cure Bloom... mentre le differenze tra Cure White e Cure Egret erano ancora meno pronunciate!

"C... Cure Egret, hai visto?" esclamò Cure Bloom. "Quelle ragazze sono... e... e poi ci sono quelle due che ci assomigliano molto! Che significa tutto questo?"

"Altre Pretty Cure? Quelle di cui ci aveva parlato la Regina..." mormorò Cure Black, mentre guardava le due nuove arrivate, notando la loro incredibile somiglianza... e poi ricordandosi delle parole che avevano detto prima Moerumba nell'incontro della sera prima, e poi la Regina del Giardino di Luce! Questo voleva dire che adesso avevano qualche altro pezzo del puzzle... "Ma... aspettate un momento... voi due non siete per caso..."

"Anche... anche voi siete delle Pretty Cure?" chiese una stupita Cure Egret. I mostri sembravano passati in secondo piano... anche per il fatto che l'apparizione improvvisa di così tanti avversari aveva scosso e snervato le creature soprannaturali, che stavano rientrando nei ranghi.

"Ehm... sì, e voi dovete essere... se non ricordo male... Cure Bloom e Cure Egret, le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti!" disse Cure White. "Abbiamo sentito parlare di voi..."

Nel frattempo, tra le Maiden, le reazioni all'arrivo delle nuove Pretty Cure erano tra le più svariate. Maori e Lilica sembravano molto contente di vedere delle nuove alleate inaspettate, visto che il gruppo di Elementali che dovevano affrontare era decisamente nutrito... mentre Heart, come se il suo cervello non riuscisse a gestire tutta quella pioggia di eventi inaspettati, si guardava attorno leggermente confusa. Saki Tsuzura, dal canto suo, non sembrava condividere nessuno di questi stati d'animo - era soltanto piuttosto irritata del fatto che le due generazioni di Pretty Cure si fossero fermate a chiacchierare nel bel mezzo della battaglia! Erano queste le famose "guerriere leggendarie" a cui era affidato il mantenimento dell'equilibrio tra i Giardini, sembrava chiedersi.

"Hey!" esclamò Saki-T, massaggiandosi la fronte con due dita e facendo una faccia un pò alterata. "Non per essere fastidiosa, ma... quando avete finito di fare salotto, avremmo degli Elementali da sistemare! E non credo che quelli se ne staranno fermi a prendere il tè!"

"Non è necessario essere così brusca, Sa-sa..." mormorò Heart...

"Huh? Ehm, già, a momenti ce ne dimenticavamo..." affermò Cure White. "Ma... aspettate un momento, voi... voi dovete essere le Maiden, dico bene? Abbiamo sentito anche di voi... siete le ragazze che lavorano per la Time-Space Administration Bureau!"

"Quelle sono Heart, Saki, Maori e Lilica... due di loro sono mie compagne di classe!" bisbigliò Shiny Luminous a Cure Black, che le aveva comunque riconosciute già da prima. "Non credevo che fossero proprio loro, le Maiden di cui parlava la Regina..."

"Beh, nemmeno io... questa è davvero la settimana delle sorprese!" bisbigliò la Cure nera in risposta.

"Huh? Sapete anche voi della TSAB?" chiese Heart... per poi tornare al suo solito tono entusiasta. "Beh, allora siamo dalla stessa parte! Non è adorabile, tutto questo? Sì, siamo proprio noi, le Maiden! E io ci sono entrata a far parte meno di ventiquattro ore fa! Heart Aino, piacere di conoscervi!"

Anche Cure Bloom e Cure Egret erano rimaste sorprese - del resto, anche loro erano in classe con due Maiden, e ne venivano a conoscenza soltanto adesso! Comunque, il fatto che le bestie, superato lo stupore iniziale, avessero ricominciato a muoversi, spostandosi in modo da cercare di circondare il gruppo, le convinse a rimandare a dopo le presentazioni e a seguire il consiglio di Saki-T. "Piacere... nostro!" affermò Cure Bloom con un certo imbarazzo. "Dopo mi dovrete spiegare cos'è questa TSAB... ma per il momento, se potete darci una mano a combattere contro queste bestie, ve ne saremo molto grate!"

"Sicuro! Non aspettavo altro!" affermò un'entusiasta Lilica, rimettendosi in guardia dopo essersi sgranchita le nocche delle mani. "Okay, ammassi di lardo squamosi! Sono qui, chiunque voglia farsi avanti... non faccia complimenti!"

Il piccolo esercito di guerriere si guardò attorno, mentre gli Elementali della Terra si sparpagliavano nel tentativo di tenerle sotto tiro da più direzioni... ma per loro sfortuna, le ragazze se ne accorsero subito, e dopo essersi date un pò di indicazioni, si suddivisero in gruppi più piccoli e attaccarono i mostri mentre questi erano ancora disorganizzati! Cure Black e Cure Bloom da una parte, Cure White e Cure Egret dall'altra... mentre le Maiden si infilavano in mezzo alle due coppie e attaccavano il grosso della formazione nemica! Cure Bloom spiccò un salto enorme e ridiscese giù, colpendo uno dei Fimir con un calcio, e mandando il mostruoso uomo-lucertola al suolo con un ruggito di dolore, ma un altro Fimir sbucò improvvisamente fuori da dietro il suo compagno, e cercò di colpire Cure Bloom con la sua coda a mazza! Cure Black gridò un avvertimento alla sua controparte del Giardino delle Sorgenti, che lanciò un'esclamazione di allarme e puntò entrambe le mani davanti a sè, creando una barriera di energia arancione attorno ad esse...

Inaspettatamente, la coda del mostro si schiantò contro lo scudo energetico... e rimbalzò indietro, facendo perdere l'equilibrio al mostro! Il Fimir stridette, per poi finire a terra come quello prima di lui, e Cure Bloom si guardò per un attimo le mani illuminate di arancione, chiedendosi come avesse fatto a respingere un attacco così potente...

"Cavolo... e questo? E'... un altro potere da Pretty Cure?" chiese Cure Bloom, rivolta a Cure Black che aveva appena finito di mettere al tappeto un paio di Orchi.

"Ehm, temo di non poterti rispondere... Hey! E stai giù, bestione!" rispose la Cure nera. Si interruppe soltanto per sferrare un pugno in faccia ad un Orco che si stava rialzando, e il bestione grugnì e si accasciò a terra, dissolvendosi in tante scintille luminose. "Io e Cure White non abbiamo mai avuto un potere del genere... anche se ricordo che Shiny Luminous una volta ha usato una cosa simile..."

"Ve lo spiego io, lapi!" esclamò la vocetta di Flappy. "L'energia magica delle Pretty Cure ha permesso a Cure Bloom di respingere quell'attacco! Cure Bloom non ha dovuto fare altro che concentrarsi sulle mani, in modo da indirizzare l'energia e creare una barriera!"

"Oh, santo cielo..." mormorò Cure Black. "Sembra che quando si diventa una Pretty Cure, il peluche chiacchierone sia un bonus!"

"Guarda che ti ho sentito, mepo!" esclamò Mepple.

"Wow... forte! Questa storia delle Guerriere Leggendarie diventa sempre più interessante ad ogni secondo che passa!" affermò Cure Bloom. Ridacchiando nervosamente tra sè, Cure Black pensò che tra non molto, la sua nuova "collega" si sarebbe ricreduta amaramente su questa affermazione... ma al momento, la cosa a cui le andava di pensare di più, era di sistemare quei mostri!

"Dopo dovremo fare un piccolo discorso, Cure Bloom... ma per adesso, vediamo di togliere di mezzo queste cose!" esclamò Cure Black. Con un grido di battaglia, sferrò una potente gomitata nello stomaco di un uomo-lucertola ciclope, facendolo piegare in due, poi lo proiettò sopra la spalla e si girò di scatto verso il resto dei nemici...

Anche Cure White e Cure Egret se la stavano cavando bene: la Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, in particolare, schizzava da un avversario all'altro, atterrandoli con movimenti rapidi e precisi, e schizzando fuori dalla loro portata prima che questi potessero riorganizzarsi. Cure White, negli istanti di pausa tra un avversario e l'altro, notava le differenze nella tecnica di combattimento delle due nuove Pretty Cure - una di loro, Cure Bloom, restava sul terreno, e si basava più che altro sulla forza fisica, mentre Cure Egret si manteneva in movimento, preferibilmente in volo, e usava soprattutto la sua velocità superiore per attaccare il nemico. La cosa le rendeva abbastanza diverse da lei e Cure Black, che invece più o meno si equivalevano come abilità e tecnica di combattimento...

Cure White interruppe le sue riflessioni quando la pesante coda di un Fimir si alzò verso di lei - e la Cure veterana reagì con abilità, spostandosi di lato per evitare il colpo e afferrando la coda per poi proiettare via l'uomo-lucertola, che si schiantò al suolo con un grugnito! Cure Egret non potè fare a meno di spalancare gli occhi per lo stupore...

"Wow, che forza..." affermò, dopo aver messo a terra un paio di Orchi con una scarica di energia emessa dai palmi delle mani. "Non credevo che noi Pretty Cure fossimo capaci di fare cose simili... anche se, in effetti, io sono una principiante..."

Quando il Fimir atterrato, dopo essersi contorto per un istante, scomparve nel nulla come avevano fatto tutti gli Elementali sconfitti fino a quel momento, Cure White si voltò verso la sua nuova compagna e fece un sorriso un pò ingenuo, con la mano sulla nuca. "Ehm... beh, se la cosa può esserti di conforto, devo confessare che anch'io, a tutt'oggi, mi stupisco di quello che riusciamo a fare noi Pretty Cure! Ma... immagino che ti ci abituerai, col tempo! Piuttosto... come se la stanno cavando Luminous e le Maiden? Stanno combattendo loro, contro quel mostro alato?"

"Sì, e mi sembra che se la stiano anche cavando bene!" rispose Cure Egret, indicando il gruppetto di Maiden e Shiny Luminous. Il Gargoyle, affiancato da un gruppo di Orchi, stava lanciando una serie di attacchi rapidi e furiosi contro le quattro ragazze e la rimanente Cure... che però, grazie ad un abile gioco di squadra diretto da Saki-T e da Maori, riuscivano a reggere l'assalto e a rispondere! Il Gargoyle discese di nuovo, ma Shiny Luminous creò una barriera di luce davanti a lui, e lo costrinse ad alzarsi di nuovo in volo... poi, la Pretty Cure bionda si girò verso le Maiden, tenendo attiva la protezione.

"Adesso, ragazze! Presto, prima che attacchi di nuovo!" esclamò. Non aveva nemmeno finito la frase, comunque, che Saki-T stava già ricorrendo ai poteri del suo Arcano per lanciare un contrattacco!

"Croich!" La ragazza dai capelli blu esclamò una parola magica dal significato sconosciuto, e dal cielo sopra di loro cadde un luminoso fulmine azzurro che investì la bestia alata, colpendola alla schiena e inviando una scarica elettrica lungo tutto il suo corpo! A giudicare dallo stridìo che il mostro emise, la Maiden dai capelli azzurri era finalmente riuscita ad infliggere dei danni all'Elementale misto!

"Bel colpo, Sa-sa! Ed ora aggiungo qualcosa io!" si complimentò Heart... per poi prendere la carica e balzare contro il Gargoyle, tenendo un pugno sollevato! "Hey, brutto mostro! Anch'io ho qualcosa per te! Il mio favoloso... Heartful Punch!"

Un'aura di energia rosa avvolse il pugno dell'energica Maiden dai capelli rosa un attimo prima dell'impatto, che colse il Gargoyle in pieno stomaco e gli fece prendere un pò di quota prima di spedirlo verso il terreno, confuso e stordito. Heart atterrò con una capriola all'indietro e appoggiò un ginocchio per terra, facendo svolazzare maestosamente il nastro rosso che portava legato alla mano. Nel frattempo, Maori e Lilica stavano tenendo a bada il resto degli Elementali: tra lo stile di combattimento fluido e improntato sulla difesa della giovane miko, e quello rapido, irriflessivo della biondina, stavano facendo un ottimo lavoro!

"Lilica-chan, dobbiamo tenere questi Elementali lontani da Heart-chan e Saki-san!" affermò Maori. Dopo aver evitato il colpo di mazza di un Orco, la giovane miko tirò fuori dalle sue maniche un paio di trottole e le lanciò come shuriken contro i mostri squamosi, colpendoli in pieno. "Lilica-chan, mi senti? Riesci a farcela da sola?"

"Non è un problema, Maori! Anzi, mi sto persino divertendo!" esclamò l'agile biondina. Un pugno di un Orco andò a vuoto quando Lilica si accucciò... e un istante dopo, il bestiale Elementale venne mandato a gambe all'aria da un calcio circolare rasoterra! Subito dopo, quando un altro Orco e un Fimir le corsero incontro, Lilica estese un braccio davanti a sè, e un vortice argentato soffiò attorno al suo corpo, facendolo risplendere di una strana aura luminosa.

"Hey, Lilica, cerca di non esagerare..." sentì una voce familiare parlare nella sua mente. "Capisco che tu ti diverta a combattere contro questi ammassi di carne... e ammetto che lo stesso vale per me... ma non usare troppa energia o finirai per provocare dei danni!"

"Awww, Tempestas, e lasciami divertire un pò! Quand'è che capita un'altra occasione come questa?" rispose Lilica ad alta voce, con la voce di una che faceva finta di essere offesa. Un istante dopo, Lilica chiuse la mano e pugno, e la riaprì di scatto, creando una raffica di piccoli vortici argentati davanti a sè. "Soffia, vento! Vertex!"

I mulinelli di vento magico si schiantarono ad altissima velocità contro i mostri dell'elemento Terra, che grugnirono per il disappunto e vennero gettati indietro. L'Orco si dissolse nel nulla come altri Elementali prima di lui, sfoltendo così i ranghi degli invasori... e Lilica lanciò un breve grido di vittoria e alzò un pugno in aria. "Yu-huuu! Evvai! Ce l'ho fatta! Uno a zero per me!"

Il Fimir si rialzò furiosamente e cercò di attaccarla mentre lei celebrava la sua vittoria... ma venne bloccato prima ancora di fare metà strada da una scarica di fulmini che Saki-T gli scaricò contro! "Sì, sì, abbiamo visto, Lilica... ora, per favore, parla di meno e concentrati di più! Abbiamo ancora un bel pò di mostri da affrontare!"

"Guastafeste." la criticò la biondina, con un occhiolino e la lingua mezza tirata fuori. Insomma, che c'era di male se si metteva un pò in mostra?

Il combattimento stava proseguendo bene per le Pretty Cure e le loro nuove alleate. Nonostante l'inferiorità numerica, ora erano comunque in un numero sufficiente da teneretesta agli avversari, e il Gargoyle che prima aveva dato tanto fastidio, ora si trovava di fronte una resistenza molto più accanita e non riusciva più ad eseguire i suoi temuti attacchi mordi-e-fuggi. Ancora un pò, e il numero degli Elementali nemici si sarebbe ridotto a sufficienza da non cosituire più una minaccia...

"Okay, ragazze, ce la stiamo facendo!" esclamò una festante Cure Bloom, zigzagando in modo da evitare l'ennesimo attacco degli Elementali nemici... che poi vennero attaccati e colpiti da una potente, precisa raffica di pugni da parte di Cure Black. "Ottimo lavoro di squadra! Direi che adesso non abbiamo più da... Huh? Ma cosa..."

Si bloccò di colpo, sentendo improvvisamente qualcosa emergere dal terreno sotto di lei e afferrarle le caviglie con una tale forza da quasi bloccare la circolazione sanguigna! Anche Cure Black e gli altri mostri, accortisi di quanto stava succedendo, fecero un passo indietro sorpresi... e videro due enormi mani guantate, attaccate ad avambracci muscolosi e guizzanti... e un istante dopo, con un cupo rombo di terra smossa, emerse una testa dagli enormi occhi rossi compositi, che ricordava molto un ragno, con quei suoi "capelli" grossi e pendenti, e un volto quasi completamente privo di lineamenti, senza naso e senza bocca!

"Aah! E... e questo qui che cosa...?" esclamò Cure Bloom, mentre il resto del corpo imponente emergeva dal terreno, sempre tenendole strette le caviglie! Tutte le altre combattenti, distraendosi dalle loro battaglie, si voltarono in quella direzione...

E per poco alcune di loro non vennero colpite da una raffica di taglienti lame di ghiaccio che piovvero dal cielo, evitando gli Elementali con precisione fenomenale! Cure White, pur colta di sorpresa da quegli attacchi inaspettati, si rese conto che quello voleva essere solo un attacco di avvertimento, e che se l'attaccante avesse voluto, le avrebbe colpite in pieno! L'idea le fece venire un brivido, ma si riscosse subito e, assieme alle altre sue compagne, alzò lo sguardo per vedere chi fosse stato...

"Hohohohooo! E così, voi sareste le famose Pretty Cure, eh? Beh, a giudicare da come la vostra compagna è finita nelle mani di Dorodoron, non siete poi questo granchè! Non mi spiego come abbiate fatto a sconfiggere Karehan e Moerumba!" esclamò, dopo un'acuta risata, una voce altezzosa, appartenente ad una bellissima donna dalla pelle scura e dal kimono azzurro fluente che fluttuava in aria a molti metri sopra il gruppo, l'ampia manica di un braccio davanti alla bocca in modo da rendere la sua risata un attimo più educata. "Oh, e vedo che avete invitato anche delle amichette... questa non me l'aspettavo! Oh, beh, non importa, quello che ci interessa è che vi siate fatte vedere!"

"Cosa? E tu chi sei? Sei una dell'Impero di Dark Fall, non è vero? E anche questo bestione qui!" esclamò Cure Bloom, i cui tentativi di sembrare minacciosa erano alquanto danneggiati dal fatto che, in quel momento, era sospesa a testa in giù, tenuta per le caviglie dal gigante in tuta aderente di nome Dorodoron. Cure Black, nel frattempo, aveva cercato di correre in aiuto della sua nuova "collega"... ma un paio di Elementali della Terra erano riusciti a bloccarla, tenendole le braccia.

La donna vestita di azzurro si riavviò i suoi capelli bianco-azzurrini, in modo da darsi un tono da nobildonna. "Non vado molto fiera di essere stata costretta a fare coppia con Dorodoron, ma gli ordini sono ordini... avete l'onore di conoscere la stupenda Miss Shitataare!" si presentò. "E... visto che avete già conosciuto i miei compagni, immagino che saprete già che cosa vogliamo sapere da voi. Dove si trova la famosa Sorgente del Sole? Credo che i vostri amichetti tascabili lo sappiano, Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti!"

"Sorgente del Sole?" si chiese Maori, mentre faceva danzare una delle sue trottole sulla punta di un indice, pronta a lanciarla contro Shitataare nel caso questa avesse attaccato. "Non ho idea di cosa stia parlando... ma dev'essere qualcosa di molto importante. Meglio che contatti il quartier generale e chieda informazioni, quando questo combattimento sarà finito..."

Il "cellulare" di Cure Egret si agitò furiosamente, e la vocetta di Choppy si affrettò a negare le affermazioni della guerriera di Dark Fall. "Noi non sappiamo dove si trova la sorgente, chopi!" squittì la creaturina rosa. "E anche se lo sapessimo, non lo diremmo mai ad una come te!"

"Hey, un momento, e io cosa sono, carne macinata?" si lamentò Dorodoron. "Oh, beh, non importa... tanto, alla fine sono sempre io quello che viene ignorato! E comunque, ho un sistema infallibile per farvi parlare..."

"Ah, sì, brutto ammasso di muscoli senza cervello?" lo sfidò Cure Bloom, facendo una smorfia al suo indirizzo. "Voglio proprio vedere come farai... illuso!"

Si pentì di aver messo in moto la bocca senza collegare il cervello un istante dopo, quando Dorodoron, sempre tenendola a testa in giù per le caviglie, iniziò a scuoterla come un tappeto che aveva bisogno di una spolverata! Cure Black cercò di correre in aiuto della sua compagna... ma gli Orchi che la circondavano, e che continuavano a tenerle le braccia, le impedirono di avvicinarsi abbastanza da minacciare Dorodoron! "Ugh... e toglietevi di mezzo, brutti bestioni! Fatevi un pò gli affaracci vostri..." esclamò la Cure nera. Anche le altre Pretty Cure e le Maiden erano impossibilitate ad intervenire, grazie all'interferenza degli altri Elementali e del loro capo, il Gargoyle, che avevano ripreso l'attacco in quell'istante... stranamente ignorando gli uomini dell'Impero di Dark Fall!

"Ugh... attente, ragazze, ci sono di nuovo addosso!" esclamò Heart, per poi ritirarsi appena in tempo per evitare un colpo d'artiglio del Gargoyle, che arrivò a pochi centimetri dallo sfregiarle un braccio. La ragazzina dai capelli rosa finì per terra, ma si rialzò con una perfetta capriola all'indietro e sparò un paio di colpi energetici rosa mentre si tirava su. Sfortunatamente, il Gargoyle si era già ritirato a distanza di sicurezza... e gli Elementali di rango inferiore lo stavano coprendo e impedivano alle altre Maiden di attaccarlo!

"Piccola Heart, stai bene?" chiese telepaticamente Partinias. "C'è mancato poco... a momenti quel Gargoyle non ti feriva!"

Heart annuì, mentre tirava un sospiro di sollievo e alzava i pugni chiusi davanti al viso. "Sì, Partinias, sto bene... ma la situazione si è parecchio complicata! Adesso sono arrivati anche quelli di Dark Fall... e che cosa cavolo è questa Sorgente del Sole di cui parlano? Partinias, tu ne sai qualcosa?"

"Ne ho sentito vagamente parlare..." rispose l'Arcano dell'Amore. "Ma non credo di poterti dire molto. Se però sono quelli di Dark Fall a cercarla... allora vuol dire che vogliono usarla per fare qualcosa di terribile!"

"Non accadrà! Io e le ragazze glielo impediremo!" esclamò Heart, per poi scagliarsi di nuovo contro gli Elementali. Saki-T la coprì con una scarica di fulmini, e allo stesso tempo Lilica attaccava un Fimir e un Orco che minacciavano Shiny Luminous.

Nel frattempo, Cure Bloom non se la stava cavando molto bene... ma anche se si sentiva come uno straccio gettato in lavatrice grazie agli scrolloni che Dorodoron continuava a darle, la nuova Pretty Cure non sembrava decisa ad arrendersi... e neanche il suo animaletto-mascotte!

"A-a-a-a-a-r-r-r-g-g-g-h-h-h!" balbettò Cure Bloom. "N-n-n-n-o-n-n c-r-edere... che te lo d-d-d-d-irò, br-r-r-r-utto m-m-m-mostro! A-a-a-a-a pa-a-a-rte il fa-a-a-atto che n-n-n-o-n-n-n so n-n-n-nien-n-n-te..."

"N-n-n-non-n-n-n ti d-d-d-iremo m-m-m-mai d-d-dov'è... U-u-u-u-urgh-h-h-h... l-l-l-l-a-p-i!" proseguì Flappy, i cui occhi si erano trasformati in spirali azzurre per il capogiro! Dorodoron cominciava a sentirsi frustrato... e il fatto che Shitataare, un pò più in là, non stesse avendo altrettanta fortuna con Cure White e Cure Egret non faceva che esacerbarlo!

La donna dal kimono azzurro, indisturbata dagli Elementali che ora si concentravano più sulle Maiden, era atterrata vicino alle due Pretty Cure più tranquille... e, probabilmente credendo che sarebbero state più arrendevoli, aveva creato una lama di ghiaccio sopra la punta di un indice, facendo capire che sarebbe stata solo la prima ad essere lanciata contro di loro nel caso la risposta non fosse stata soddisfacente. "Okay, ragazze... vediamo di fare alla svelta e tolgo subito il disturbo. Ora, voi o i vostri peluche ci dite dov'è la Sorgente del Sole, e noi ce ne andiamo senza disturbarvi oltre! Ovviamente, nel caso voleste complicare le cose..."

Nella sua tasca, Mipple fece il broncio. "Hmph... ma come si permette, quella donna, di chiamarci così? Io e Mepple non siamo due animaletti di pezza!"

Cure White e Cure Egret, comunque, non erano tipe da farsi intimorire da un ghiacciolo sospeso in aria... e Cure White, in particolare, dimostrò subito alla guerriera di Dark Fall di non essere la ragazza fragile ed indecisa che avrebbe potuto sembrare a prima vista: si parò davanti a Shitataare, le braccia alzate in una posizione di guardia, e la guardò negli occhi, notando solo in quel momento l'inquietante blu senza pupille che riempiva le orbite della donna di ghiaccio.

"Da noi non lo saprai mai." le disse, chiaro e netto. "Voi di Dark Fall volete usare quella sorgente per fare del male, non è vero? Allora, potete scordarvi che noi collaboriamo!"

"Lo stesso vale per me! Ho giurato di proteggere Choppy, e io le mie promesse le mantengo!" ribattè Cure Egret.

Un'ombra di rabbia e disappunto attraversò il volto di Shitataare, turbando per un istante la sua glaciale bellezza, e un paio di vene pulsanti le affiorarono sulla fronte. "Ugh... perchè dovevo immaginarlo, che avreste risposto così? Beh, non ha importanza!" aggiunse poi, calmandosi altrettanto rapidamente. "Abbiamo altri modi per sapere quello che ci serve! Dorodoron! Molla quella mocciosa, ed evoca immediatamente il tuo Uzaina! Ora sistemiamo le Pretty Cure e quelle altre mocciose, e ci facciamo dire tutto dai loro animaletti!"

"Subito, Shitataare!" bofonchiò il bestione dalle sembianze di insetto, smettendo di scuotere Cure Bloom, e poi mollandole di colpo le caviglie, in modo da farla cadere a terra come un sacco di patate! La Cure dei fiori andò a sbattere con il fondoschiena per terra, ed emise una breve esclamazione di dolore, per poi usare una mano per massaggiarsi la testa... e nello stesso momento, Cure Black riuscì finalmente a liberarsi degli Orchi che la stavano trattendo, a farli indietreggiare a pugni, e a raggiungere la sua nuova compagna, inginocchiandosi vicino a lei per controllare se stava bene.

"Hey, Cure Bloom!" esclamò, tenendole le spalle. "Cure Bloom, stai bene? Non sei ferita, vero?"

Cure Bloom fece una buffa espressione sconvolta, e guardò Cure Black con gli occhi che giravano come trottole! "Uuuuuuh... ciao... Cure Black... uuuh... scusa... gira il mondo... o giro io?" le chiese. La reazione di Cure Black fu, abbastanza ovviamente, un grosso gocciolone di sudore...

I due scagnozzi di Lord Akudaikahn, Dorodoron e Shitataare, non si fermarono molto a minacciare oltre. Era il momento di passare a dimostrazioni pratiche...

"Hmm, a quanto vedo, voi siete gente a cui non piace fare le cose nella maniera più facile..." disse la donna dalla pelle scura, con un sorrisetto sensuale. "Poco importa, eravamo preparati a questa eventualità. Dorodoron, è il momento!"

"Subito, Shitataare!" rispose il bestione... ed entrambi i guerrieri di Dark Fall alzarono un braccio verso il cielo, ed evocarono gli spiriti maligni che anche Karehan e Moerumba avevano utilizzato!

"A noi, Uzaina! Fai vedere alle Pretty Cure e a queste mocciose cosa succede a chi osa sfidare l'Impero di Dark Fall!" esclamò Shitataare, mentre il cielo si faceva ancora più nero e cupo.

"Quello che ha detto lei!" rispose Dorodoron. Le Pretty Cure si ritirarono di un passo, avvicinandosi un pò le une alle altre, e iniziarono a guardarsi attorno mentre delle forme mostruose iniziavano a solidificarsi sopra le loro teste, alla ricerca di qualcosa che lo spirito malvagio di Dark Fall avrebbe potuto possedere... e un attimo dopo, due Uzaina, con degli ululati spettrali che fecero ghiacciare il sangue nelle vene a più di una Maiden, scesero giù, andando ad intrufolarsi nelle porte del campo di lacrosse! Un'aura nera le avvolse immediatamente, e i due oggetti ora controllati aumentarono di dimensioni a vista d'occhio, spuntarono loro un paio di esili braccia e gambe, e una sorta di casco da lacrosse apparve sulle loro traverse... mentre la rete si estendeva dietro di loro, in modo da formare un rudimentale paio di ali! All'interno della porta, apparvero due volti mostruosi dagli occhi di fuoco e dalle fauci digrignanti... e i due mostri si sollevarono, torreggiando sulle eroine!

"Ah! E quello che cos'è?" esclamò una spaventata Heart Aino, mentre cercava in qualche modo di difendersi dai rimanenti Elementali.

"Roba da non credere... hanno evocato due spiriti maligni, e li hanno usato per animare due oggetti e trasformarli in mostri!" commentò Saki-T. "Avevo già sentito parlare di questo loro modo di fare... ma non lo avevo mai visto in azione!"

"E' un'altra la cosa che mi dà fastidio..." borbottò Cure Black. "E cioè... che stanno usando il campo del mio sport preferito per creare i loro mostri!"

"Heheheheee... allora, che ve ne pare? I nostri Uzaina non sono niente male, eh?" chiese Dorodoron, indicando le due porte che avevano appena preso vita.

Shitataare, le braccia incrociate sul petto, annuì elegantemente. "Lo direi anch'io. Ora, mentre voi vi occupate dei nostri Uzaina, io e Dorodoron abbiamo da fare con quei mostri con cui le altre mocciose stanno giocando. Se non vi dispiace, potete occupare il vostro tempo in un altro modo..."

"Hey, aspetta un momento, signorina..." iniziò Cure Bloom... per poi essere interrotta quando uno dei due Uzaina, con un ruggito furibondo, sparò contro di lei una raffica di palline da lacrosse ad altissima velocità, come se fossero stati proiettili! Con un grido di allarme, Cure Bloom e Cure Black si ritirarono, e i proiettili dello Uzaina colpirono il suolo con una tale violenza da rimanerci conficcati dentro!

"Shitataare. Il mio nome è Shitataare. E farai bene a non dimenticarlo." rispose la guerriera di Dark Fall, senza scomporsi... per poi mettersi di nuovo la mano davanti alla bocca e scoppiare in una fragorosa risata. Mentre i due Uzaina avanzavano verso le Pretty Cure, i due seguaci di Lord Akudaikahn, indisturbati, si diressero verso le Maiden e Shiny Luminous, ora impegnate più che mai contro tutti gli Elementali rimasti.

"Hey, Shitataare, dimmi... cosa ne pensi di quelle strane creature?" chiese Dorodoron, tenendosi a debita distanza dagli Elementali che, comunque, non gli prestavano attenzione. "C'è qualcosa di strano in loro... anche se non riesco a capire esattamente di cosa si tratti..."

"Vengono da un'altra dimensione, è ovvio che ti sembrino diversi!" disse la donna, un pò irritata dalla testa dura del suo compagno. Perchè, si chiese una volta di più, si ritrovava sempre a fare coppia con il più testone dei suoi compagni? "Piuttosto, cerchiamo di catturarne uno! Lord Akudaikahn potrebbe essere interessato ad usare queste creature... non si sa mai, meglio prevedere ogni eventualità!"

"Ehm... io ci provo, ma in questa mischia sarà un pò difficile..." disse il muscoloso guerriero. Davanti a lui, la lotta tra le Maiden (e Shiny Luminous) e gli Elementali si era trasformata in una caotica sequenza di colpi energetici ed effetti speciali che sfrecciavano da tutte le parti... ma Dorodoron alzò le spalle, e si apprestò a prendere la mira. "Bah, in fondo, basta prenderne una qualsiasi, no? Aspetta che mi capiti l'occasione..."

"Uno vale l'altro, Dorodoron! Prendi il primo che ti capita e andiamocene!" rispose Shitataare... ma anche lei si rendeva conto che, con tutta quella confusione, era dura scegliere un bersaglio e inquadrarlo...

Nel frattempo, le Pretty Cure dei Giardini della Luce e delle Sorgenti si ritrovarono sotto il fuoco incrociato dei due Uzaina-porte, che avevano preso a mitragliarle con raffiche velocissime di palle da lacrosse non appena giunti ad una distanza alla quale potevano mirare meglio. Black e White, non essendo dotate dei poteri difensivi delle loro nuove compagne, cercavano di schivare gli attacchi meglio che potevano... mentre Cure Bloom ed Egret facevano del loro meglio per deviare quanti più attacchi possibile grazie agli scudi di energia che avevano eretto attorno a sè. Ciò nonostante, il fatto che non fossero ancora molto esperte significava che qualche attacco passava oltre...

"Ugh!" esclamò Cure Bloom quando una palla superò le sue difese e la colpì alla spalla, facendole perdere l'equilibrio per un istante. Altri proiettili seguirono a raffica, e lei e Cure Egret non poterono fare altro che ritirarsi sotto il fuoco insistente. "Ragazze, dobbiamo inventarci qualcosa per passare al contrattacco! Se continuiamo a difenderci, finiremo per esaurire le forze!"

"E' una parola, continuano a bombardarci..." affermò Cure White, che però cercava comunque di pensare ad un modo di avvicinarsi di più ai due mostri. "Se solo riuscissimo a bloccarli, almeno per un istante... allora avremmo una possibilità! Ma... aspettate un momento, forse mi è venuta un'idea!"

"Sei grande, Cure White, le hai sempre tu le idee migliori!" esclamò Cure Black, che ormai sentiva di non riuscire più a schivare quella raffica di colpi. "Ora... non è che puoi dirla in fretta? Qui sto cominciando a perdere il ritmo!"

Cure White evitò una raffica che le stava arrivando addosso, e si rivolse a Bloom ed Egret. "Voi due... Cure Bloom, Cure Egret, giusto? Riuscite a distanziarci abbastanza? Dobbiamo dare più bersagli a quelle creature!" esclamò. "Se non restiamo troppo attaccate, alcune di noi potranno evitare completamente l'attacco e approfittarne per rispondere!"

"E' più o meno quello che avevamo pensato noi..." rispose Cure Egret, riuscendo appena in tempo ad alzare il suo scudo per respingere una nuova scarica di colpi. "Ma gli attacchi di questi Uzaina sono troppo veloci! Non riusciamo a trovare un momento per staccarceli di dosso!"

"Provate ad usare la vostra energia magica per attaccarli a distanza, chopi!" arrivò, quasi inudibile a causa del frastuono, la vocetta di Choppy. "Esattamente come la usate per proteggervi e per spiccare dei salti più alti... potete proiettarla davanti a voi e colpire il nemico da distanza di sicurezza! Provate a fare così, chopi!"

Cure Bloom e Cure Egret restarono stupite per un istante... ma la più energica Bloom si riscosse all'istante e, abbassando la sua protezione magica quel tanto che bastava per non essere travolta dai colpi degli Uzaina, strinse un pugno al proprio fianco e iniziò a concentrarsi il più possibile... per poi sferrare un colpo davanti a sè! Dal suo pugno chiuso partì una grossa sfera di energia luminosa che si intrufolò tra i proiettili, e colpì in pieno uno dei due Uzaina, facendolo cadere a terra con un grugnito! Immediatamente, anche l'altro cessò di attaccare, come se fosse rimasto stupito da quello che la sua avversaria era riuscita a fare... e questo diede alle Pretty Cure il tempo necessario a mettere in atto la loro strategia!

"Adesso, ragazze! Dividiamoci e attacchiamoli da più direzioni!" esclamò Cure Black. Agendo in perfetta sincronia, le guerriere leggendarie del Giardino della Luce schizzarono in due direzioni diverse... mentre quelle del Giardino delle Sorgenti, dopo essersi scambiate un segno di assenso, presero il volo e si librarono agilmente sopra gli avversari, che si trovarono ad affrontare non più un gruppo compatto e facile da tenere a bada... ma quattro bersagli agili e scattanti, molto più difficili da colpire!

"Grazie mille del consiglio, Choppy!" disse Cure Egret alla sua mascotte, che sorrise con modestia nella sua tasca. "Ed ora, Cure Bloom, cerchiamo di togliere di mezzo questi due mostri, e andare ad aiutare le altre ragazze! Sei pronta?"

"Non hai neanche bisogno di dirmelo, Cure Egret!" rispose Cure Bloom... prima che le due guerriere volassero in opposte direzioni, confondendo ulteriormente il loro avversario, e poi scendessero in picchiata su di lui con due calci volanti che centrarono gli angoli della porta e gli fecero perdere l'equilibrio! Sbattendo disordinatamente le ali, il primo Uzaina finì a terra mentre Cure Bloom e Cure Egret riprendevano il volo e si portavano a distanza di sicurezza...

Dimostrando di non essere da meno delle loro nuove compagne, Cure White e Cure Black attaccarono su due fianchi lo Uzaina rimanente, che si girò spasmodicamente ora da una parte, ora dall'altra, e sparò delle palline da softball completamente a caso, nel tentativo di fermarle entrambe. Sfortunatamente per lui, la strategia di Cure White si rivelò efficace, e il mostro non riuscì ad evitarsi un attacco da entrambi i lati! Con un sincronismo che veniva da mesi di combattimenti assieme, e dal loro affiatamento, le due guerriere colpirono lo Uzaina sui fianchi con un potente pugno... e poi proseguirono, scaricando una raffica di pugni e calci che colpirono i pali della "porta" con una tale potenza da far rientrare il metallo e scuotere la bestia soprannaturale. Per concludere l'attacco, Cure Black e Cure White spiccarono un salto altissimo, e poi scesero in picchiata, imitando la mossa che Cure Bloom e Cure Egret avevano usato in precedenza, un potente calcio volante in simultanea che fece cadere a terra anche il secondo Uzaina! Il mostro ruggì di disappunto, e andò a schiantarsi contro il suo "compagno" che stava per rialzarsi, intrappolando entrambi in un groviglio di reti annodate tra loro! Entrambi gli Uzaina sbatterono le ali e cercarono di prendere quota... ma erano così vicini tra loro che finirono per intralciarsi a vicenda e rovinare di nuovo sul terreno con un frastuono di metallo piegato!

"Per essere dei mostri apocalittici venuti da chissà dove... non hanno fatto una gran figura!" commentò un'ironica Cure Bloom, mentre lei e Cure Egret atterravano vicino alle Pretty Cure originali. I due Uzaina continuavano a contorcersi e a cercare disperatamente di districarsi, ma tutto quello che riuscivano a fare era peggiorare la loro già difficile situazione! "Allora, ragazze, che ne dite? Credete che possiamo dargli il colpo di grazia?"

"Ottimo lavoro, voi due! Per quanto riguarda quei due bestioni..." rispose Cure Black, guardando gli Uzaina atterrati. "Sì, direi che è meglio sistemare la questione in fretta! Eliminiamoli ora!"

"Ricevuto! Sappiamo già come fare!" rispose Cure Bloom. Le due coppie di Pretty Cure si presero per mano, e iniziarono la sequenza di preparazione dei loro attacchi finali...

"Spiriti della Terra..."

"Spiriti del Cielo..."

"Ora, assieme alle Pretty Cure..."

"...mostrate il potere di un miracolo!"

"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH!"

"Black Thunder!"

"White Thunder!"

"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."

"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"

"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"

Cure Bloom e Cure Egret lanciarono due torrenti di energia, uno azzurro e uno dorato, che si avvitarono l'uno sull'altro fino a formare un vortice a mezz'aria... e allo stesso tempo, Cure Black e Cure White scagliarono l'ormai familiare lampo di energia bianca e nera dai palmi delle loro mani! I due micidiali colpi finali sfrecciarono contro gli Uzaina ora atterrati, che non poterono fare nulla per difendersi, e vennero travolti in pieno da quella forza dirompente! Si dissolsero quasi subito, accompagnati solamente dal suono degli attacchi energetici che sfrecciavano... e dal loro ultimo ululato di rabbia!

"UUUUUZAAAAINAAAAAA!" esclamarono... prima che gli spiriti maligni uscissero dai loro corpi e si frantumassero in centinaia di piccoli esseri alati a forma di goccia, alcuni di colore azzurro e altri di colore giallo, che si dispersero in tutte le direzioni ringraziando le Pretty Cure con le loro vocette cinguettanti! Le porte da lacrosse scomparvero da dove erano rimaste... e riapparirono nel punto esatto in cui erano all'inizio, facendo sì che il campo restasse come era prima!

Le Pretty Cure tirarono un sospiro di sollievo, permettendosi un attimo di relax ora che quella minaccia era stata sventata, e le due veterane si rivolsero alle loro nuove colleghe del Giardino delle Sorgenti. "Uff... e questa è fatta!" commentò Cure White. "A proposito... Cure Bloom, Cure Egret, giusto? Ci avete veramente sorprese! Avete un sacco di abilità che io e Cure Black non abbiamo!"

Anche Cure Bloom tirò un sospiro, per poi mettersi una mano dietro la testa e ridacchiare con modestia! "Beh... heheheee... adesso non esageriamo! Questo... è soltanto il nostro secondo intervento! E poi, abbiamo sempre avuto Flappy e Choppy a darci una mano!" rispose. "Credo... che abbiamo ancora molte cose da imparare!"

"Comunque, per essere le prime volte, ve la cavate davvero bene!" concluse Cure Black. "Ed ora, forza, andiamo ad aiutare Shiny Luminous e le altre ragazze! Hanno ancora quei due buffoni di Dark Fall a cui badare!"

"Già, per non parlare degli Elementali..." affermò Cure Egret, mentre il gruppetto si voltava e correva dall'altra parte del campo da softball per aiutare le loro compagne...

 

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Il combattimento, per Shiny Luminous e le Maiden, non si era fatto poi così difficile, per fortuna. Shitataare e Dorodoron ne erano rimasti fuori, lasciando che fossero loro, e soltanto loro, ad occuparsi degli Elementali. Ancora una volta, per qualche strano motivo, gli Orchi, i Fimir e il Gargoyle non prestavano la minima attenzione agli invasori di Dark Fall, e concentravano i loro attacchi quasi esclusivamente sulle Maiden, e qualche volta su Shiny Luminous (che, evidentemente, era stata ormai classificata dagli Elementali come una minaccia secondaria...).

Con un grido di battaglia, Heart spezzò la guardia di un Fimir e colpì l'uomo-lucertola ciclope con una ginocchiata nel ventre, facendolo piegare in due... e poi, approfittò del suo stordimento per sferrargli un colpo a mani unite sulla nuca, facendolo finire a terra prono! Un Orco sbucò da dietro il lucertolone, agitando una mazza chiodata dall'aspetto letale, ma Heart reagì con prontezza, e scagliò un raggio di energia rosa che centrò l'Elementale in pieno petto!

"Ourano Toxo!" esclamò la ragazzina dai capelli rosa. Un istante dopo, l'Orco grugnì e cadde al suolo per poi dissolversi nel nulla, mentre il Fimir che Heart aveva messo a terra si tirava su e cercava di colpire la sua avversaria con gli artigli...

"Claiohm Solais!" si sentì la voce di Saki-T, che scese in picchiata sul Fimir con un calcio, la gamba avvolta da un'aura elettrica azzurra e scintillante, prima che il mostro potesse attaccare la sua amica! La bestia gettò indietro la testa e ruggì... poi scomparve nel nulla a sua volta, riducendosi in tante lucette colorate che presero il volo verso il cielo!

"Phew, c'è mancato un pelo!" sospirò Heart, per poi fare un sorriso alla sua amica. "Grazie mille, Sa-sa! Sei sempre la mia migliore amica!"

"Sì, sì, di niente..." tagliò corto la Maiden dai capelli blu. "Ora, cerchiamo di fermare quei due di Dark Fall. Non so perchè vogliano catturare un Elementale, ma non dobbiamo permettergli di farlo!"

"Ugh... temo di non potervi aiutare!" esclamò Maori, impegnata ad affrontare due Orchi e il Gargoyle. L'Elementale misto restava sospeso a pochi metri da terra, e usava le sue grandi ali membranose per frustrare la giovane miko e impedirle di invocare i suoi poteri. "Non... non preoccupatevi per me, ragazze! Fermate quei due di Dark Fall, e impeditegli di catturare gli Elementali!"

"Aspetta! Adesso mi occupo io di quel mostro alato!" esclamò Shiny Luminous. "Heart-san, Saki-san, Lilica-san... voi andate a fermare quei due! Ci penso io ad aiutare Maori-san!"

"Cosa?" chiese Lilica, dopo aver messo a terra un Fimir. Ormai, i ranghi del nemico erano stati enormemente sfoltiti, ma anche quei pochi che rimanevano continuavano ad attaccare senza sosta. "Sei sicura? Non mi sembra che i tuoi poteri siano molto utili, scusa se te lo dico!"

"Non preoccuparti, Lilica-san, credo proprio che ci riuscirò!" la assicurò la Pretty Cure bionda. "Voi andate, qui ci penso io!"

Le tre Maiden restarono a pensarci su per un istante... poi decisero che, in effetti, valeva la pena di seguire il consiglio di Luminous e si diressero verso Shitataare e Dorodoron... i quali, con loro somma frustrazione, non erano ancora riusciti ad ingabbiare un Elementale nella confusione della battaglia!

"Insomma, ti vuoi decidere o no, razza di somaro?" esclamò con acredine la donna in kimono, con tanto di vena pulsante sulla fronte. Il suo meno sveglio collega non sembrava decidersi ad agire. "Lord Akudaikahn non ci ha mandato qui per fare gli spettatori... quindi sbrigati a catturare una di quelle cose!"

Dorodoron sembrò stringere i denti... e sicuramente lo avrebbe fatto, se solo avesse avuto una bocca! "Ugh... io... sto facendo tutto il possibile, Shitataare! E' solo che non riesco a prendere la mira... se solo restassero un pò fermi, ce la farei!"

Shitataare alzò gli occhi al cielo. "Oh, già, come no... restare fermi durante un combattimento, che idea favolosa..." disse, sarcastica. "Senti, non perdere altro tempo! Scegline uno a caso, prendilo, e andiamocene!"

"Hey, dolcezza! Chi ti dice che ve lo lasceremo fare?" esclamò improvvisamente Lilica, per poi lanciarsi a tutta velocità contro Shitataare, ed esibirsi in uno spettacolare calcio volante! Sorpresa, la donna si girò in quella direzione, appena in tempo per vedersi arrivare addosso la biondina e alzare uno scudo attorno al proprio corpo! Un'enorme lastra di ghiaccio apparve dal nulla davanti a lei e bloccò il calcio di Lilica, che fece un verso di disappunto e saltò all'indietro, riunendosi ad Heart e a Saki-T.

"Tsk... ancora voi in mezzo? Non bastavano le Pretty Cure?" grugnì la guerriera di Dark Fall. "Credo che dovrò insegnarvi a stare al vostro posto! Prendete questo!" esclamò, per poi lanciare un enorme getto d'acqua contro le ragazze, che riuscirono per un pelo ad evitare l'attacco. Poi, Heart e Saki iniziarono a scagliare raggi di energia rosa e scariche elettriche contro i due seguaci di Lord Akudaikahn, e Shitataare riuscì solo con un pò di fatica a bloccare la raffica di colpi, spostando rapidamente il suo schermo di ghiaccio in modo che gli attacchi non raggiungessero Dorodoron.

"Continua ad attaccare, Heart! Non devono sfuggirci!" esclamò Saki-T. Il suo attacco successo sfiorò la spalla di Shitataare, che strinse i denti per il bruciore.

"Ugh... accidenti! Sbrigati, Dorodoron! Non riesco più a tenerle occupate!" esclamò la donna... ma si rese conto che non c'era bisogno di ricordarlo. In una mossa che avrebbe richiamato subito le vicende del celeberrimo Uomo Ragno, Dorodoron aveva scagliato una sottile ma robusta ragnatela appicciosa dalle mani, ed era riuscito a colpire con quella l'ultimo degli Orchi che stavano impedendo a Shiny Luminous di andare ad aiutare Maori. Prima che le Maiden o le Pretty Cure potessero impedirglielo, il muscoloso essere aveva "riavvolto" la sua ragnatela e aveva afferrato l'Elementale, ancora troppo sorpreso per reagire! In men che non si dica, la forza sovrumana di Dorodoron aveva avuto ragione persino di quella dell'Orco!

"Shitataare, ce l'ho fatta! L'ho preso!" esclamò Dorodoron.

La donna dalla pelle scura, pur mantenendo alzato il suo scudo di ghiaccio, si girò verso il suo compagno, e sorrise con soddisfazione. "Perfetto! Ora non perdiamo altro tempo, Dorodoron! Andiamocene da qui!" esclamò... e prima che Heart, Saki-T e Lilica potessero fare qualcosa per fermarli, i due agenti di Dark Fall si teletrasportarono via, portandosi dietro il loro prigioniero, che emise un grugnito di sorpresa e frustrazione, come se ancora non si fosse reso conto di cosa lo avesse catturato! Da un secondo all'altro, i due di Dark Fall erano scomparsi, lasciando le Maiden e le Pretty Cure nel campo di battaglia che si era improvvisamente svuotato.

"Aaaaah, cavolo! Non siamo riusciti a fermarli!" si lamentò Heart. "Questo no che non è adorabile!"

"Già..." borbottò Lilica. "Credo che per questa volta, ci sono proprio scappati sotto il naso! Bah, niente da fare, inutile recriminare! Ora andiamo a sistemare il resto degli Elementali, e..."

Nel frattempo, però, Shiny Luminous aveva avuto tutto il tempo di organizzarsi e attaccare il Gargoyle, che continuava a sferrare attacchi toccata-e-fuga contro Maori. La biondina alzò la testa, e iniziò la sequenza d'attacco!

"Potere della Luce, concedimi il coraggio!" esclamò la biondina. "Sii la mia forza e la mia speranza!"

Un cuore di luce dorata si accese sotto i piedi di Shiny Luminous, che alzò una mano verso il cielo e fece apparire una sorta di braccialetto rosa e bianco a forma di cuore nel proprio palmo, lo fece roteare per una frazione di secondo, staccando le congiunzioni che lo tenevano unito, e poi lo puntò davanti a sè, facendolo volteggiare come le clavette di una ginnasta. Con notevole abilità, Shiny Luminous lanciò poi il braccialetto in aria, dove rimase sospeso sfidando la forza di gravità... e si acquattò sul terreno, tenendo le braccia aperte. Un istante dopo, lo strano oggetto aumentò di dimensioni ed eseguì un altro volteggio in aria, mentre le sue estremità disegnavano in aria un cerchio dorato!

"Luminous Heartiel Action!" esclamò Shiny Luminous, alzandosi da terra e poi unendo le mani in modo da formare un rombo immaginario con i pollici e gli indici, il Gargoyle inquadrato come se fosse stato all'interno di un mirino! Il disco di luce schizzò in avanti, e il Gargoyle non ebbe il tempo di schivarlo, venendo investito in pieno! Il colpo non gli inflisse nessun danno, ma passò attraverso il suo corpo lasciandolo completamente di stucco... e non solo, visto che l'Elementale misto si bloccò letteralmente, congelato a mezz'aria e percorso da bagliori di luce iridata!

Maori si liberò dell'ultimo assalitore con un preciso, potente colpo a mano aperta nello stomaco, facendolo dissolvere... e poi guardò verso l'alto, restando sorpresa nel vedere il Gargoyle paralizzato e incapace di attaccarla. Tuttavia, non si fece scappare l'occasione... e dopo aver guardato verso Shiny Luminous, e averla ringraziata con un inchino, la miko congiunse le mani e sembrò immergersi in meditazione. Non era così, comunque, e la cosa apparve chiara quando un varco luminoso si aprì un metro sopra il Gargoyle, un varco che non presumeva nulla di buono per il feroce Elementale!

"Fai presto, Maori-san!" esclamò Shiny Luminous. "Quel mostro non resterà fermo a lungo!"

Dopo aver pronunciato sottovoce qualche parola che probabilmente apparteneva a qualche invocazione buddista, Maori aprì di scatto gli occhi, separò le mani... e sferrò un pugno al terreno con tutte le sue forze!

"Kaichimon!" esclamò lei... e subito dopo, dal "buco" che si era spalancato sopra il Gargoyle scese un gigantesco pugno fatto di pietra, che colpì in pieno l'Elementale ancora paralizzato, e lo schiacciò contro il terreno con uno schianto assordante! Il mostro lanciò un ultimo, acutissimo stridìo, prima di dissolversi nel nulla, frantumandosi in una pioggia di scintille multicolori. Il gigantesco arto di roccia, che aveva colpito il terreno con tale violenza che Shiny Luminous e le Pretty Cure si stupirono del fatto che non avesse lasciato alcuna crepa, scomparve pochi istanti dopo, venendo risucchiato nuovamente nel buco da cui era provenuto. Il combattimento era finito.

Le ragazze presenti rimasero lì ancora per un pò, quasi non credendo di essere riuscite a cavarsela così... e finalmente, Cure Bloom tirò un sospiro di sollievo, e si afflosciò sul terreno con espressione volutamente esagerata! "Uuuugh... cavolo, ragazze, questo sì che è stato un combattimento tremendo!" mormorò la Pretty Cure dei fiori. "Almeno adesso se ne sono andati... peccato, però, che siano riusciti a prendere qualcosa di quello che stavano cercando..."

"Già... ce ne siamo accorte! Bah, non ci pensiamo, adesso, e piuttosto ringraziamo che non dovremo trovarceli più tra le scatole per un pò!" disse Lilica, il cui proverbiale buon umore le impediva di restare troppo a dilungarsi sul problema. "Piuttosto, voi cinque... così, voi siete le Pretty Cure di cui abbiamo sentito parlare, eh? Siamo molto felici di conoscervi... e ammetto che non mi sarei mai aspettata un simile onore!"

"Hehehee... lo stesso vale per me!" proseguì Heart. "Voi siete le leggendarie guerriere che hanno battuto re Jyaku, il signore di Doutsuku, un anno fa! Troppo bello! Siete considerate delle vere eroine, tra il personale della TSAB!"

L'entusiasmo di Heart e Lilica, e il fatto di essere tempestate da termini che non conoscevano e lodi che non credevano di meritare, confusero non poco le due guerriere leggendarie del Giardino delle Sorgenti, che indietreggiarono usando le mani per schermirsi. "Huh? Hey... hey, aspettate un momento, ragazze! Potete spiegarci cosa significa, tutto questo?" chiese Cure Egret. "Cos'è questa TSAB di cui parlate? E... e come fate, poi, a sapere della nostra esistenza?"

"Credevamo che nessuno, nel Giardino dell'Arcobaleno, sapesse dell'esistenza delle Pretty Cure, lapi!" proseguì Flappy dal suo 'marsupio'. "Quindi... come avete fatto a sapere che..."

"Credo che a questo punto, sia giusto darvi delle spiegazioni." affermò Saki-T, riavviandosi i lunghi capelli color cobalto. "Immagino abbiate visto che noi... beh, non siamo esattamente delle ragazze comuni. Noi siamo delle Maiden, ragazze dotate di poteri speciali che ci vengono dal legame che abbiamo con i nostri Arcani."

"Arcani? Questa è un'altra novità!" affermò Cure Egret, notando che le reazione delle due "veterane" indicava meno sorpresa di quanto lei si sarebbe aspettata. "E... e di cosa si tratta, esattamente?"

"Beh, non pretendo di essere un'esperta in materia... dato che sono entrata a far parte dell'organizzazione di Sa-Sa, Mao-Mao e Lili soltanto da poco..." affermò Heart, con un sorrisetto imbarazzato. "Comunque, dal momento che è da quando ero piccola che ho un legame con il mio Arcano, Partinias, vi posso dire che gli Arcani sono spiriti particolarmente potenti provenienti da un mondo chiamato Giardino degli Elementi... lo stesso da cui provenivano quei mostri che abbiamo appena affrontato."

Cure White annuì. "Sì, ne abbiamo già sentito parlare... è quel mondo parallelo che ora si sta avvicinando al Giardino dell'Arcobaleno, e minaccia di fondersi con esso, dico bene?" chiese retoricamente. Le Maiden non nascosero un pò di sorpresa davanti al fatto che le Pretty Cure veterane sapessero già tante cose, ma Saki-T si limitò ad annuire e a fare cenno di continuare. "Ce ne avevano già parlato, anche se non sappiamo neanche noi chi ci sia dietro. E... abbiamo anche già sentito parlare della TSAB, quell'organizzazione a cui avete accennato poco fa. La Time-Space Administration Bureau, dico bene?"

"Huh? A... Aspettate un momento, rallentate un pò! Sto cominciando a perdermi completamente!" esclamò un'allarmata Cure Bloom, con gli occhi che quasi schizzavano fuori dalle orbite. Erano un pò troppe informazioni, tutte in una volta sola... "Un'organizzazione? Un mondo parallelo? Elementali? Arcani... non è che si può spiegare il tutto con un pò più di calma? Io e Cure Egret non ne sappiamo assolutamente nulla!"

"Ehm, credo che la signorina Cure Egret abbia ragione..." affermò Maori. "E... sarebbe giusto che noi spiegassimo le cose fin dall'inizio! Del resto, mi pare di capire che Cure Bloom e Cure Egret, fino a poco fa, non sapessero neanche dell'esistenza di altre Pretty Cure..."

"E sarei perfettamente d'accordo con voi, mipo!" affermò Mipple dalla sua tasca, attirando l'attenzione su di sè. "Solo che... c'è un piccolo problema a cui dovremmo pensare, prima di tutto... non vi sembra strano che il cielo non sia ancora tornato normale?"

Quest'affermazione fece corrugare la fronte un pò a tutti... e quando Heart per prima alzò lo sguardo, si accorse che quello che Mepple diceva era assolutamente vero! Per quanto gli Elementali e gli Uzaina fossero stati sconfitti, e i due guerrieri di Dark Fall avessero abbandonato il combattimento... il cielo non era tornato normale, e il tempo non aveva ripreso a scorrere attorno a loro, segno che c'era ancora qualcosa che non andava!

"Oh, ma guarda un pò, è vero..." affermò Lilica tenendo le mani sui fianchi, e non sembrando troppo preoccupata. "Okay, gente, i casi sono due... o alla TSAB si stanno impigrendo, e si sono dimenticati di disattivare la rifrazione temporale... o c'è ancora da menare le mani! Non che la cosa mi dispiaccia, beninteso..."

Adesso fu Cure Black a fare un'espressione stupita. "Rifrazione temporale? Cos'è quest'altra novità?"

"Ehm... temo che le spiegazioni dovranno attendere ancora..." rispose Saki-T, guardandosi attorno alla ricerca di qualsiasi cosa potesse sembrare anomala. "Piuttosto... so che vi sto chiedendo molto, ma sareste disposte ad aiutarci ancora? Il problema non è ancora risolto, e potremmo avere di nuovo bisogno di una mano."

Le Pretty Cure si dissero tutte d'accordo. "Sì, per noi va bene!" rispose Cure Bloom. "Allora, andiamo a vedere cosa sta succedendo! Diteci voi dove andare!"

Saki-T prese posizione in testa al gruppo, e guidò le ragazze verso i cancelli del liceo... ma prima che potesse iniziare a dare le dovute spiegazioni, il gruppo si fermò di botto a pochi metri dall'uscita, guardando quello che c'era fuori con stupore agghiacciato: da dove si trovavano loro, era possibile vedere che un intero quartiere di Ginza era soffocato da un groviglio di rampicanti giganteschi che lo avevano trasformato in una sorta di foresta in miniatura!

"E... E... e quello che cavolo è?" esclamò Cure Black. Altro lavoro da sbrigare...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ecco fatto, finalmente abbiamo visto l'incontro tra le prime due generazioni di Pretty Cure e le Maiden! Chiunque abbia visto Magical Girl Lyrical Nanoha, poi, avrà probabilmente già capito che l'incontro con il piccolo diavolo bianco (come la chiama Vita) è qui, dietro l'angolo...

Ancora una volta, i miei impegni quotidiani mi hanno imposto di tardare la pubblicazione. Purtroppo, a mia difesa, non posso dire altro che... che sarà solo dopo il 25 giugno che potrò dedicare più tempo alla scrittura, e che per adesso posso soltanto fare con quello che ho. Ho già previsto che la prossima storia che aggiornerò sarà il mio crossover Digimon Frontier - Digimon Savers, quindi... tenete d'occhio quella storia! Mi auguro di aggiornarla entro una decina di giorni a partire da domani.

Parlando di argomenti più tranquilli... quanti di voi hanno dato un'occhiata alla nuova serie di Pretty Cure, "Yes! Pretty Cure 5!" in onda su Rai Due a giorni alterni al posto di Winx Club? Nozomi è un'adorabile tontolona ! ^_^

Posso solo augurarmi che questa serie abbia successo anche qui in Italia: in Giappone è stata ai vertici delle classifiche per molto tempo!

Ecco, credo di non dovervi dire altro. Vi auguro buon proseguimento!

 

Justice Gundam

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Capitolo 12
*** L'incontro con Nanoha ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-12

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

 

Bentornati, anime-fan!

Dopo una lunga interruzione dovuta ai miei impegni universitari, anche questa fanfiction riprende in quarta! E immagino che molti di voi abbiano atteso a lungo per vedere come sarebbero proseguite le vicende di Nagisa, Honoka, le nuove Pretty Cure e le altre nuove alleate che si uniranno a loro nel corso della storia. Bene, non avete da attendere più oltre. Ho ripreso a scrivere, e non ho intenzione di fermarmi tanto presto. Almeno, non finchè non cominceranno ad avvicinarsi gli esami di settembre-ottobre...

Quindi, come potete vedere, c'è ancora un bel pò di tempo che posso dedicare a voi! E quindi... non perdiamone altro, e riprendiamo la narrazione!

Un gruppo di Elementali della Terra, guidati da un Elementale misto, sono sconfinati nel Giardino dell'Arcobaleno, ma hanno trovato ad accoglierli non soltanto Nagisa, Honoka, Saki e Mai... ma anche le nostre quattro Maiden, tra cui Lilica, che non hanno perso tempo a dimostrare la loro abilità alle eroine! Sfortunatamente, la situazione apparentemente positiva è stata funestata dall'intervento di Dorodoron e Shitataare, che sono riusciti a catturare un Elementale e a portarlo a Lord Akudaikahn, che sicuramente intende sfruttarlo per scopi non proprio edificanti...

E non appena quella minaccia (e i due Uzaina che gli agenti di Dark Fall si sono portati dietro) è stata neutralizzata, le nostre si sono trovate a che fare con un'altra strana situazione, quando un'intera sezione del quartiere di Ginza è stata sommersa da una giungla spuntata fuori dal nulla! Non c'è un attimo di riposo per le nostre Pretty Cure e per le Maiden, vero? E in tutto questo, c'è ancora la misteriosa signorina che le sta osservando...

Ma andiamo con ordine, e vediamo di risolvere per primo il problema della giungla: le nostre potrebbero scoprire che c'è qualcun altro disposto a dare loro una mano! Sì, avete capito bene, questo capitolo segnerà il primo incontro tra Nanoha e il gruppo delle Pretty Cure! Con una simile riunione di Magical Girls, credo che possiamo stare tranquilli! Almeno finchè non si presenterà qualche minaccia peggiore!

Bene, immagino che tutti voi non aspettiate altro che la storia prosegua, giusto? E allora... spazio recensioni!

 

Kari89: In effetti, non vedevo nemmeno io l'ora che le due generazioni di Pretty Cure si incontrassero, e conoscessero le Maiden! Peccato solo che non hanno avuto molto tempo per discutere, visto che c'è stata questa emergenza, a cui ne è seguita subito un'altra! Eh, sì, sarà una bella lotta... e sì, in questo capitolo conosceranno anche Nanoha e combatteranno al suo fianco! Preparati, perchè fra poco entreranno in scena nemici molto più seri!

Per quanto riguarda Yes! Pretty Cure 5... Sì, in effetti non sono molto d'accordo nemmeno io sulla voce di Karen, ma le altre non sono niente male! Io mi punto il registratore ogni volta per potermelo godere la sera, e per adesso trovo che sia molto divertente! Ah, a proposito, grazie per gli auguri per gli esami! Sono serviti, visto che ce l'ho fatta!

KillKenny: Hehehee... non male come battaglia, eh? E non hai ancora visto niente, perchè tra non molto gli scontri si faranno molto più seri! E allora sì che ci sarà bisogno di lavoro di squadra!

SmartGirl: Tu dici? Io invece spero che alcuni dei prossimi capitoli saranno ancora meglio di questo che ho appena scritto! Tra poco entreranno in scena avversari che saranno in grado di mettere in difficoltà persino la coalizione Pretty Cure - Maiden - Nanoha! Per quanto riguarda Cure Bloom e Cure Egret... beh, in effetti sono discretamente forti! Non so se lo siano quanto Nagisa e Honoka, che hanno praticamente battuto un orrore cosmico tre volte... ma sicuramente sono degne di paragonarsi a loro! Sì, il momento delle presentazioni vere e proprie dovrà attendere, visto che c'è una nuova emergenza! E anche Nanoha farà la conoscenza delle nostre eroine, quindi stai pur certa che ci sarà da divertirsi!

 

Okay, ci siamo! Riprendiamo le danze... ehm, volevo dire, il mio crossover! Spero che vi godrete questo capitolo, e mi saprete dire com'è andata! Grazie della vostra attenzione, e a risentirci a fine capitolo!

 

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Capitolo 12 - L'incontro con Nanoha

 

Il panorama era quantomeno sconcertante: un'intera sezione del quartiere di Ginza si era trasformato in un cumulo di rampicanti giganteschi, che avevano avvinghiato case, strade, veicoli... ed ogni cosa, in pratica... in un intricato labirinto naturale! Le piante erano talmente grandi che già da quella distanza si vedeva che un essere umano avrebbe trovato abbastanza spazio da stare in piedi su una foglia, e l'effetto sconcertante era accentuato da degli enormi fiori tropicali che sbocciavano sulle cime dei rampicanti. Non assomigliavano a nessun fiore che le ragazze conoscessero, ma ricordavano degli strani, per quanto eleganti, incroci tra un giglio, una violetta e un girasole, dai colori profondi che spaziavano lungo una vasta gamma di azzurri.

Sì, uno spettacolo davvero suggestivo... peccato soltanto che lì, nel bel mezzo di quel quartiere, non ci dovesse essere!

"Non... non so da dove sia venuta fuori tutta quella vegetazione!" esclamò una sbalordita Cure White. Cure Bloom e Cure Egret erano rimaste a bocca aperta, troppo scioccate per dire qualunque cosa. "Non sono certo piante che crescono sulla Terra! Mipple, non credi che possa essere un altro trucco dell'Impero di Dark Fall?"

La Principessa della Speranza scosse la testa, confusa quanto i suoi compagni. "Mi dispiace, Cure White, ma non ho avuto nessun brutto presentimento, questa volta... quelli di Dark Fall non c'entrano, c'è qualcos'altro che ha provocato questo strano fenomeno, mipo!"

"Anch'io non sento nulla di anomalo, lapi!" continuò Flappy. "Se ci fosse stato qualche altro scagnozzo di Dark Fall nelle vicinanze, me ne sarei già accorto, lapi... quelle piante vengono da un'altra parte!"

"Ma c'è comunque una forte concentrazione di energia magica nelle vicinanze..." affermò Heart, reiterando quello che tutte avevano capito fin dall'inizio. Cure Black corrugò leggermente la fronte e borbottò una battuta sarcastica a denti stretti, e come risultato Cure White le diede una leggera gomitata esortandola a non essere scortese con la Maiden dai capelli rosati...

Saki-T si mise una mano sul fianco e sospirò. "Sigh... e va bene, sembra proprio che non potremo fare tutte le presentazioni del caso. Non importa, per adesso dobbiamo cercare di capire cosa succede da quelle parti, e risolvere il problema. Se la vegetazione si espande troppo, saranno guai per tutti..."

"Fantastico! Questo significa che si picchia ancora un pò!" esclamò Lilica. "Bene, bene... non potevo chiedere di meglio, per concludere in bellezza la giornata! Allora, io sono pronta! Dove sono i cattivoni?"

"Ehm... con calma, Lilica-san, con calma!" esortò la più riflessiva Cure Egret, un pò spiazzata dall'entusiasmo con cui la Maiden bionda si gettava nella mischia. Anche nella battaglia da poco conclusa con gli Elementali, era stata quella che, più volentieri di ogni altra, arrivava allo scontro fisico con gli Orchi, i Fimir e le altre bestiacce... "Non è il caso di gettarci a testa bassa in questa situazione... dopotutto, finora non siamo state attaccate, no? Meglio non combattere, se non ne siamo costrette."

"Sono d'accordo con Cure Egret... anche perchè, sinceramente, non mi va di combattere contro un mostro vegetale che si sta mangiando mezza Ginza!" proseguì Cure Bloom. "Okay, ragazze, se qualcuna di voi ha una strategia da proporre, io sono tutta orecchie, perchè per quanto mi riguarda non ho proprio idee..."

Maori si appoggiò un indice sul mento e cercò di pensare. Come si poteva fare per avvicinarsi in maniera sicura ad un ammasso di piante mobili di provenienza sconosciuta e delle quali era impossibile prevedere la reazione? Certo, con molta prudenza, questo era poco ma sicuro... ma come avrebbero potuto fare a combinare i loro poteri in modo da non rischiare di essere catturate dalla pianta gigante? Innanzitutto, come avrebbe potuto, ciascuna Maiden, influire sul mostruoso vegetale?

"Hmmm... aspettate un momento, ragazze, dobbiamo agire con circospezione." affermò la giovane Miko. "Sto pensando a come potremmo fare per avvicinarci a quella pianta... anche se è così grande, deve per forza avere un punto debole che possiamo colpire per distruggerla. In fondo, il punto in cui si è radicata è uno solo..."

"Questo è ovvio." disse freddamente Saki-T. "Ma saperlo non ci serve a nulla se non riusciamo ad avvicinarci. Maori-san, il tuo Arcano, Ohtsuchi, rappresenta la Terra, giusto? Non può... che so, cercare il punto in cui la pianta ha messo radici? Quello sarebbe un inizio..."

"Sì, infatti è quello che pensavo anch'io..." replicò Maori. "E potrebbe servire anche per eliminare le radici... ma sicuramente quella pianta è dotata di difese magiche che noi non conosciamo, e non ci lascerà fare... qualcuno ha qualche idea per avvicinarci?"

"Hmm... non lo so... sparpagliarci potrebbe essere proprio la cosa peggiore da fare..." riflettè Cure White. "La pianta non si farebbe distrarre da tanti bersagli separati, e sarebbe in grado di seguirli tutti assieme... almeno, questo è quello che credo di poter ipotizzare. Quindi, per adesso, è meglio se ci avviciniamo assieme..."

Shiny Luminous, che fino a quel momento non aveva detto nulla e si era limitata ad osservare la situazione con aria sbalordita, ebbe un breve scatto di sorpresa nel percepire una strana energia provenire dal luogo in cui la pianta gigante era apparsa. "Hm? Aspettate... aspettate un secondo! C'è qualcosa di strano da quelle parti... mi sembra che ci sia una nuova emanazione di energia... e come se non bastasse, è di tipo diverso da quelle di un Elementale, o di quelle dell'Impero di Dark Fall. Non sono sicura di cosa possa essere. Ma è potente, molto potente!"

"Non sarà un nuovo nemico, spero... sarebbe proprio l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno!" si lamentò Cure Bloom, mettendosi una mano sulla fronte.

"In ogni caso, non possiamo restarcene qui a riflettere troppo a lungo. Se non ci sbrighiamo, quella specie di edera troppo cresciuta si mangerà Ginza come spuntino di mezzanotte..." fu Lilica ad esortare le sue vecchie e nuove compagne.

"Lilica-chan ha ragione, dobbiamo sbrigarci!" affermò Heart. "Sa-sa, tu hai un piano per caso? Perchè... sai com'è... io non sono esattamente la migliore quando si tratta di strategia!"

"Lo so, lo so... e non chiamarmi sempre Sa-sa, tanto per incominciare!" brontolò la Maiden dai lunghi capelli celesti. "Allora, vediamo un pò... Maori-san, tu ti occuperai di individuare le radici di quella pianta gigante. Lilica-chan, io e te cercheremo di tenere a bada i tralci. Sono sicura che ci attaccherà non appena saremo alla sua portata, quindi prepariamoci ad essere colpite da più angolazioni... e mi raccomando, usa il tuo potere sul vento per respingerla! Heart, tu evoca il tuo Arcano e cerca di creare una barriera attorno al gruppo... e voi, Pretty Cure, restate vicino a noi e fate da supporto, nel caso gli attacchi della pianta siano troppo rapidi per noi. E... vorrei dire che Cure White aveva ragione, prima, quando raccomandava di non disperdersi troppo. Se è come penso, finchè siamo alla sua portata, quella pianta ci può attaccare ovunque siamo, e da sole riusciremmo soltanto a renderci più vulnerabili."

"D'accordo..." rispose Cure Egret. "Flappy, Choppy... voi restate nascosti, e state tranquilli! Ci pensiamo noi a respingere quella pianta!"

"Lo stesso vale per voi, Mepple, Mipple, Pollun e Lulun..." affermò Shiny Luminous, rivolta ai folletti del Giardino di Luce. Mepple rispose per tutti con un cenno deciso della testa... poi il gruppo, cercando di rimanere il più coeso possibile, iniziò a dirigersi verso il misterioso vegetale alieno, e le Maiden iniziarono a concentrarsi sui loro Arcani...

"Ohtsuchi-sama... Ohtsuchi-sama..." chiamò telepaticamente Maori. "Riesce... riesce a dirmi qualcosa su quella strana pianta? Abbiamo bisogno di trovarne le radici, se vogliamo estirparla..."

"CI STO GIA' PENSANDO, GIOVANE MAORI..." affermò il potente Arcano dall'aspetto di statuetta shako. "E' UN PO' DIFFICILE ANCHE PER ME, VISTO CHE QUELLA COSA NON E' DI QUESTO MONDO, NE' DEL GIARDINO DEGLI ELEMENTI... MA STAI PUR CERTA CHE LE TROVERO' ENTRO BREVE, LE SUE RADICI..."

"Grazie, Ohtsuchi-sama... il suo aiuto ci sarà indispensabile!" rispose la miko dai fluenti capelli neri. "Grazie, la ricontatterò tra poco, adesso... Oh, no, ci ha già trovate!"

Il gruppo si era avvicinato rapidamente al terribile groviglio di materia vegetale che minacciava di inghiottire il quartiere... e la pianta aliena, in qualche modo, era riuscita a percepire la loro presenza e stava allungando verso di loro numerosi tralci robusti e flessibili come le spire di un anaconda! Ma ci voleva ben altro per cogliere di sorpresa delle guerriere così abili, e Heart e Saki-T furono le prime a rispondere all'attacco!

"Ourano Toxo!" esclamò Heart, e un raggio di energia rosa partì dai palmi delle sue mani, puntate contro il vegetale, e disintegrò le liane che si avvicinavano a loro. Saki-T alzò un braccio verso il cielo ed evocò un fulmine che colpì una sezione della pianta, incenerendone una notevole porzione, e costringendo il vegetale alieno a ritirarsi, almeno un pò... ma altre liane si stavano già facendo strada ai lati e dietro il gruppo!

"Attente, ragazze! Come temevamo, è in grado di colpire da più lati nello stesso momento!" avvertì Cure Egret. La nuova Pretty Cure raggiunse il lato destro del gruppo e alzò uno scudo invisibile sul quale i tralci andarono a sbattere senza alcun effetto. Cure Bloom si unì alla sua compagna e, concentrandosi su di essa, intensificò la protezione invisibile. Nello stesso tempo, Cure Black, Cure White e Shiny Luminous si diressero sul fianco opposto, respingendo altre liane con attacchi fisici.

"Grazie, ragazze! Mi avete fatto un grosso favore!" ringraziò Lilica, con un ghigno che metteva in mostra i cui canini. "Ed ora, signore e signori... ecco a voi il mio prossimo numero! Lilica Axel Kick!"

Evocando di nuovo i poteri del suo Arcano, la ragazzina bionda spiccò un salto altissimo, creando un piccolo tornado sotto i propri piedi in modo da restare sospesa in aria... e volò letteralmente fino ad un tralcio di dimensioni maggiori, dal quale prese rapidamente lo slancio! Si diresse a tutta velocità verso un gruppo di liane mobili che offuscavano la vista alle ragazze... e dopo aver eseguito una spettacolare capriola in aria, la biondina calò un potente calcio volante, dall'alto verso il basso, che sfrondò letteralmente il muro di fogliame e tranciò le liane! La vegetazione cadde a terra con un fruscio secco, mentre Lilica atterrava e volteggiava su sè stessa una volta, come una pattinatrice, prima di atterrare su un ginocchio, in posa dinamica!

"Ta-daaan! E per questo incredibile numero di agilità, corrdinazione e prontezza di riflessi, la campionessa Lilica Felchenrow si merita un bel 10 netto!" affermò la biondina. "Un applauso al merito, prego!"

"Ehm..." Cure Black, che era riuscita a respingere l'attacco dei rampicanti, guardò la ragazzina bionda con una grossa goccia di sudore che le scendeva dalla testa, mentre Cure White, un pò imbarazzata ma comunque decisa a stare al gioco, applaudiva lentamente. "Beh, sì... non è stato male, in effetti, ma c'era bisogno di tutta quella scena?"

"Un pò di spettacolo non guasta mai, tutto sommato!" si giustificò la biondina. Sì alzò e si spazzò le foglie e i semi dalla divisa scolastica, mentre Cure Bloom, anch'essa riuscita a fermare l'attacco della pianta aliena, indicava verso avanti, verso la via che Lilica aveva liberato.

"Aspettate un momento, là davanti!" esclamò la nuova Pretty Cure. "Quell'energia magica che abbiamo sentito prima si sta avvicinando! Riesco a percepirla più chiaramente..."

Non sapendo cosa aspettarsi, le ragazze si riunirono in una formazione più compatta e, muovendosi con una certa prudenza per evitare altri attacchi a sorpresa della pianta mostruosa, iniziarono ad avanzare con circospezione. Finora non avevano subito alcun attacco, il che voleva dire che forse c'era la possibilità di evitare un combattimento... ma con tutto quello che stava accadendo, non si poteva mai essere troppo tranquilli...

"Occhi aperti... non abbiamo idea di cosa possa essere!" si raccomandò Saki-T. Si scostò una ciocca di capelli azzurri, poi portò le braccia davanti al volto, pronta a scattare se fosse stato necessario...

Le ragazze attesero ancora qualche secondo, cercando di restare fuori portata delle liane viventi...

"Aspettate! Non voglio combattere! Voi... voi chi siete?" si sentì una vocetta provenire da un cespuglio a larghe foglie, poco lontano da loro. Le fronde si spostarono da sole, cercando di respingere l'intrusa... e nello stesso momento, le presenti fecero tutte un'espressione abbastanza stupita. Non c'era dubbio, a sentire la voce, che la persona che aveva parlato non poteva avere più di otto o nove anni...

Un colpo di bastone, sferrato con precisione, costrinse le foglie a separarsi... e dal cespuglio apparve la persona che aveva parlato poco prima: una graziosa bambina vestita di un completo bianco, coi capelli castani chiari legati in due anelli ai lati della testa, e grandi occhi violetti che fissavano il gruppo di Pretty Cure e Maiden con meraviglia. Anche se teneva in mano quella strana arma, dava tutta l'impressione di non aver nessun desiderio di usarla contro di loro... e la sua espressione innocente, sbalordita e forse anche un pò impaurita fece abbassare la guardia a quasi tutte. L'unica che rimase sulla difensiva fu Saki-T, che corrugò la fronte quasi si stesse chiedendo cosa ci faceva una bambina così piccola in mezzo ad una situazione tanto pericolosa... A meno che non fosse una maga molto potente - e a quell'età, la cosa era davvero MOLTO difficile, per non dire impossibile - non si sarebbe dovuta trovare lì. Ma... i loro sensi sovrannaturali non potevano sbagliare - l'immensa energia magica che avevano percepito era emanata proprio da quella graziosa bambina, e ora che ce l'avevano davanti, questa impressione aveva trovato conferma...

"Ah! E... e voi... voi chi siete?" esclamò la bambina, senza ancora mostrare alcun segno di ostilità. No, era troppo nervosa e spaesata per essere una potenziale nemica. "Come... come siete arrivate qui? Io... pensavo di essere l'unica a..."

"Guarda caso, noi pensavamo la stessa cosa." rispose Cure Black con una mano dietro la testa. "Abbiamo... percepito la tua energia magica soltanto poco fa... Ma... tu come mai sei qui? Sei... sei una combattente anche tu, lo vediamo, ma..."

La bambina schioccò le labbra, in un'espressione di rammarico. "Ecco... è una storia un pò lunga, e forse dovrei raccontarvela dopo che abbiamo tolto di mezzo questa pianta. Ma... vi basti sapere che sono qui perchè è soprattutto colpa mia se questo vegetale sta invadendo Ginza, e voglio rimediare al mio errore." spiegò, sperando segretamente che le ragazze più grandi non avrebbero fatto altre domande.

In effetti, le Pretty Cure e le Maiden trovarono un pò strana la risposta della piccola... ma furono d'accordo sul fatto che non era ilcaso di perdersi in disquisizioni. Quella bambina, da ovunque venisse, era una combattente molto forte, nonostante la giovanissima età... e sicuramente avrebbe potuto dare loro una mano ad estirpare la pianta aliena! Perciò, Heart sorrise e fece un segno dell'okay alla bambina, invitandola a nome di tutti ad unirsi al gruppo. "Non mi è tutto molto chiaro, ma... va bene, piccolina, sei in squadra! Hey, lo sai che sei davvero kawai? Dico davvero!"

Con grande imbarazzo della bambina, la ragazza dai capelli rosa le accarezzò la testa come ad un cucciolo, mantenendo un'espressione trasognata! "Ah... ehm... heheheee... grazie, signorina, troppo gentile... comunque... il mio nome è Nanoha. Nanoha Takamachi. E... e voi siete..."

"Giusto, non ci siamo neanche presentate!" rispose Cure Egret. "Beh... il mio nome di battaglia è Cure Egret, e questa è la mia compagna Cure Bloom."

"Piacere nostro!" continuò Cure Bloom, con un sorriso a denti scoperti e un segno di vittoria.

Fu il turno delle Pretty Cure originali. "Allora... ci presentiamo anche noi!" affermò Cure Black. "Io sono Cure Black, e queste sono le mie compagne, Cure White... e Shiny Luminous!" indicò prima la Cure bianca e poi l'incarnazione della Regina di Luce, ognuna delle quali si inchinò compostamente.

"E per finire, ma non certo per ultime... ci siamo noi, le Maiden al servizio della TSAB!" riprese Heart, con tanto entusiasmo da dimenticarsi che non avrebbe dovuto parlare della Time-Space Administration Bureau con tanta leggerezza. "Io sono Heart Aino, e queste sono le mie compagne: Saki Tsuzura, Sa-sa per gli amici... Maori Kasuga, alias Mao-mao... e infine Lilica Felchenrow, o Lili, come la chiamo io!"

"Ugh..." borbottò Saki-T, con una mano sulla fronte. "Heart-chan, a parte il fatto che io non sono Sa-sa per gli amici... hai sbandierato ai quattro venti l'esistenza della nostra organizzazione ad una che non conosciamo neanche! Ti sembra la cosa più sveglia da fare?"

"Non si può dire che Saki-san abbia torto, Heart-san..." intervenne Maori. "E' vero che Nanoha-chan non ha cattive intenzioni... ma lo sai che le persone normali non dovrebbero sapere dell'esistenza della TSAB..."

"Per quello non ci sarà problema, sappiamo già della TSAB... visto che io ne faccio parte!" esclamò un'altra voce, anch'essa acuta, ma distintamente maschile. Alcune delle ragazze più grandi fecero un piccolo salto quando un grazioso furetto dalla pelliccia color bruno chiaro e il musetto acuto fece capolino dalla spalla di Nanoha. "E voi... voi siete Maiden, non è vero? Saki Tsuzura, Maori Kasuga e Lilica Felchenrow. Ho già sentito i vostri nomi, ma non credevo vi avrei mai incontrato!"

Inutile dirlo, Heart iniziò immediatamente ad osservare lo sbalordito furetto con espressione adorante, e dei cuoricini rosa attorno alla testa! "Kyaaaa! Ma... ma... tu... sei troppo kawaii!" strillò la Maiden dell'Amore. "Ooooow! Sei adorabile, furetto! Sei il familiare di questa bambina? Sei un folletto venuto dal Giardino degli Elementi? Racconta, racconta! Voglio sapere tutto!"

Mentre Yuuno cercava inutilmente di scrollarsi di dosso le amorevoli, ma pur sempre spiazzanti, attenzioni dell'ingenua Maiden, e Nanoha guardava stupita i due, le altre Maiden più equilibrate ripresero il discorso. "Hey, quindi siamo su un bel pò di registri della TSAB, eh? Le nostre imprese eroiche sono già arrivate così lontano!" scherzò Lilica. "Ma... scherzi a parte, piccolina, anche tu sei una della TSAB? Non credevo reclutassero persone così giovani..."

"Ehm... in effetti Nanoha è stata un pò un eccezione dovuta alle circostanze... ma ha già dimostrato di saper fare bene il suo lavoro!" spiegò Yuuno, cercando di dibattersi nell'abbraccio di Heart! "Ugh... non... non è che potresti lasciarmi, per favore? Ho... bisogno di ossigeno... per... vivere..."

"Ah! Scusami, è che quando vedo qualcosa di carino come te... hehehee..." ridacchiò la Maiden dai capelli rosa. "Comunque... sì, volevo chiedere più o meno la stessa cosa di Lili-chan. Quindi... sei anche tu con la TSAB, giusto?"

Nanoha annuì sorridendo leggermente. "In un certo senso... Yuuno-kun è finito qui, nel Giardino dell'Arcobaleno come lo chiama lui, nel corso di una missione che stava eseguendo... e io ho accettato di aiutarlo fino a che non recupererà le forze! Solo che... in questo caso non sono state molto brava... Se questa pianta gigante sta invadendo Ginza, è anche colpa mia... avrei dovuto intercettarla prima!"

"Hm? Che vuoi dire?" chiese Shiny Luminous. "Neanche noi ci eravamo accorte che questa strana pianta stava crescendo e stava cercando di invadere il nostro quartiere... non c'era nulla che noi potessimo fare per fermarla."

La bambina vestita di bianco, appoggiando Raising Heart sull'asfalto, guardò verso il terreno. "Ehm... a dire la verità, la situazione è un pò più complicata di così... però, temo che per darvi tutte le spiegazioni necessarie, dovremo aspettare che questo problema sia stato risolto. Quindi... se potessimo collaborare, io e Yuuno-kun ne saremmo molto felici."

"Certamente! Potete contare sul nostro aiuto!" esclamò Cure Bloom. "Dopotutto... abbiamo lo stesso problema, e sarebbe da sciocchi non darci una mano a vicenda! Voi, ragazze, siete d'accordo?"

"Mi sembra ovvio di sì." affermò Saki-T. "Allora, stavamo dicendo che dobbiamo individuare le radici della pianta, se vogliamo estirparla. E Maori-san, qui presente, le stava giusto localizzando."

"Allora forse io e Nanoha possiamo darvi una mano." disse Yuuno, il furetto. "Questa pianta è stata originata da un Jewel Seed, e quindi ha senso pensare che l'artefatto che l'ha fatta nascere si sia fuso con le radici. Se vogliamo sigillarlo, dobbiamo arrivarci vicino."

"C-cosa? Addirittura un Jewel Seed?" esclamò Maori. Anche Saki-T e Lilica sembravano piuttosto disturbate da questa rivelazione, e Heart e le Pretty Cure se ne chiesero il perchè... "Allora... non c'è altro tempo da perdere! Dite pure... che cosa dovete fare per fermare questa pianta?"

"E' meglio se fate un pò in fretta... credo che questo bonsai troppo cresciuto stia tentando qualcosa!" li esortò Cure Black. Lei e Cure White avevano alzato lo sguardo verso i rami più alti della pianta, insospettite dal fatto che il vegetale non avesse più tentato altri attacchi... e avevano notato, appesi lì e in procinto di schiudersi, degli strani bozzoli pulsanti di cellulosa. Inutile dirlo, non avevano una gran voglia di scoprire che cosa potessero nascondere...

"Avete ragione... presto, Nanoha! Concentrati su Raising Heart ed esegui una ricerca su vasta area! Sai già come fare, immagino..." affermò Yuuno. Le Pretty Cure, Heart, Saki-T e Lilica si disposero attorno a Nanoha e a Maori, in modo da proteggerle mentre eseguivano la ricerca... e i bozzoli pulsanti, con un disgustoso suono di fluido sgocciolante, cominciarono a muoversi lungo il fusto della pianta titanica, strisciando come bruchi rigonfi...

"Sì, Yuuno-kun... mi hai già spiegato come fare! Lyrical Magical... Search!" rispose la bambina. Con un mezzo giro su sè stessa, Nanoha creò un pentacolo di luce rosata sotto di sè, e fece volteggiare Raising Heart un paio di volte, prima di puntarlo in una certa direzione. Al tempo stesso, Maori si concentrò e invocò mentalmente l'aiuto di Ohtsuchi, chiedendogli di individuare il punto debole del vegetale alieno...

E in quel momento, prima che la ricerca fosse completa, uno dei bozzoli si squarciò con un forte rumore di carta lacerata, e dal suo interno uscì una pioggia di denso liquido verdognolo che scorse verso il terreno, formandovi una disgustosa pozzanghera puzzolente! Shiny Luminous, la più vicina, si ritirò disgustata, mentre una strana e repellente creatura umanoide, alta poco più di un metro e mezzo e composta di cellulosa marcescente, senza altre caratteristiche fisiche se non un paio di fosse vuote sul viso, là dove avrebbero dovuto essere gli occhi! L'essere, con un gorgoglìo agghiacciante, alzò le braccia ancora gocciolanti di liquido nutritivo... poi, sotto gli occhi disgustati delle ragazze, si fece cadere a terra, dove piombò come un sacco vuoto... e si rialzò un istante dopo, avanzando lentamente verso il bersaglio più vicino!

"Ma... ma cos'è questo essere?" si chiese Cure White. "La... la pianta lo ha creato... come sistema di autodifesa?"

Per fortuna, lo zombi vegetale non riuscì ad avanzare oltre prima che una scarica elettrica evocata da Saki-T lo colpisse in pieno! L'essere disgustoso emise un mormorìo indistinto, e un forte odore di cellulosa bruciata pervase l'aria mentre esso si accasciava a terra senza vita. Il suo corpo si dissolse subito, trasformandosi in una pozza di liquido... ma altri due bozzoli cominciarono a pulsare più velocemente, e altri stavano avanzando lungo i tralci della pianta madre...

"AREA SEARCH." disse finalmente la voce computerizzata di Raising Heart, e nello stesso momento Maori aprì gli occhi, sicura di aver individuato il punto esatto dove si trovavano le radici. A ulteriore conferma della fine della ricerca, una scritta luminosa appparve sul pomo di Raising Heart, e anche Nanoha abbandonò la sua posizione di concentrazione...

"L'abbiamo trovato!" affermò la bambina. "Per fortuna non è molto lontano da qui... Maori-san, l'hai visto anche tu, vero?"

"Più esattamente, sono riuscita a percepirlo." rispose la miko, tenendo un occhio sui mostriciattoli vegetali che stavano in quel momento uscendo dai bozzoli. "E non erano esattamente le radici... hai visto una specie di cristallo nel quale erano racchiusi un ragazzo e una ragazza, non è vero?"

"Sì, esatto... proprio quei due ragazzi che..." iniziò a dire Nanoha, sentendo di nuovo quel senso di colpa che la rodeva. "Oh, non importa. E' lì che dobbiamo andare per fermare la pianta... ma credo che dovremo fare prima i conti con questi mostri!"

Gli "anticorpi" creati dalla pianta avevano infatti iniziato a muoversi per circondare il gruppo di eroine, e avevano creato una sorta di muro di cellulosa vivente per impedire loro di raggiungere il Jewel Seed che aveva creato la pianta madre. C'era bisogno di aprirsi un varco in quella formazione... il più in fretta possibile!

Per fortuna, le Pretty Cure e parte delle Maiden erano già al lavoro. Con un grido di battaglia, Heart caricò per prima la barriera vivente di nemici e ne colpì uno con un calcio ben assestato, facendolo cadere a terra in un ammasso di materia vegetale! Un vortice in miniatura seguì a ruota, e colpì un altro dei mostri vegetali, che stava cercando di avvicinarsi alla Maiden con i capelli rosa, e Lilica, il mittente di quel proiettile di vento impetuoso, ghignò maliziosamente quando vide il suo bersaglio volare via e schiantarsi contro un tralcio della pianta principale.

"E questo viaggio è stato offerto, in via del tutto eccezionale, dalla Tempestas Airlines, prima classe tutto incluso!" scherzò la biondina, mostrando i suoi graziosi canini appuntiti! "Forza, Nanoha-chan! Maori-chan! Mentre noi teniamo occupate queste caccole giganti, voi andate a sistemare questo bonsai!"

"Non è un modo molto elegante di definirli, ma devo ammettere che hai reso l'idea..." ammise Cure White, prima di stendere un mostro vegetale con un calcio, e poi voltarsi verso altri tre che le si stavano avvicinando. Cure Black, Shiny Luminous, Cure Bloom e Cure Egret si erano disposte tutt'attorno, in modo da fronteggiare i nemici da tutte le direzioni, mentre Heart, Saki-T e Lilica restavano ad una certa distanza e bombardavano i mostri con attacchi energetici, scariche elettriche e lame di vento. In breve tempo, si era già creato nella formazione nemica un varco abbastanza grande da permettere a Maori e a Nanoha di passare... ma la pianta continuava afar nascere germogli umanoidi dalle sue gemme, nel tentativo di tappare nuovamente il buco.

"Adesso! Presto, ragazze, non riusciremo a tenerli a bada per sempre..." esclamò Heart. Le sue preoccupazioni si rivelarono infondate, in quanto la miko e la bambina vestita di bianco, non appena avevano visto un'apertura abbastanza grande nel muro vegetale, erano scattate in avanti ed erano riuscite ad intrufolarsi nell'apertura che le loro compagne avevano creato, per poi scattare verso il tralcio principale prima che gli "anticorpi" restanti potessero impedirlo loro. Vedendo che comunque il numero di nemici era considerevole, Maori decise di non correre rischi e, dopo essersi fermata per un istante, toccò il terreno con una mano ed invocò a bassa voce l'aiuto del suo Arcano, Ohtsuchi. Un istante dopo, la terra tremò brevemente, e due alti muri si sollevarono ai lati delle due ragazze, impedendo ai mostri di raggiungerle! Si sentirono dei grugniti e dei gemiti rabbiosi al di là dei muri, ma almeno per il momento Maori era riuscita a guadagnare abbastanza tempo, e sorrise tra sè, soddisfatta.

"Grazie, Ohtsuchi-sama..." disse telepaticamente. "Ancora una volta, i tuoi poteri sono stati immensamente utili!"

"MI FA PIACERE..." rispose l'Arcano della Terra. "MA NON TI DISTRARRE... TEMO CHE QUESTA MISURA PROTETTIVA NON REGGERA' TROPPO A LUNGO, E TU E LA TUA COMPAGNA DOVETE CERCARE DI ELIMINARE QUELLA PIANTA PRIMA CHE I SUOI ANTICORPI RIESCANO AD AGGIRARE L'OSTACOLO."

"Certamente..." rispose Maori, continuando a correre accanto a Nanoha. Ormai, il punto che Ohtsuchi e Raising Heart avevano indicato loro era visibile, come un piccolo frammento cristallino che spiccava in mezzo a delle fronde sul fusto della pianta. Man mano che le due ragazze si avvicinavano, riuscivano a vedere il frammento cristallino sempre più chiaramente... in effetti, era una formazione cristallina simile ad un gigantesco diamante sfaccettato, all'interno dal quale la vista acuta di Nanoha riuscì a distinguere due ragazzi abbracciati... un ragazzo e una ragazza, per l'esattezza, entrambi vestiti in tute da ginnastica che alla bambina castana riuscivano familiari...

"Quelli sono... i due ragazzi che ho visto prima..." mormorò tra sè Nanoha, sentendosi ulteriormente in colpa. "Se solo avessi agito prima, anche loro non si troverebbero in questa situazione..."

"Vorrei chiederti cosa è successo, Nanoha-chan, e perchè ti dai la colpa di qualcosa su cui non avevi controllo... ma a questo punto non è importante." affermò Maori. Le due ragazze si erano fermate ad alcuni metri dal fusto principale della pianta, e mentre le loro compagne, dietro di loro, tenevano occupati i mostri vegetali - che comunque continuavano a scendere dai tralci - loro si erano preparate a sferrare il colpo fatale alla pianta aliena che stava soffocando Ginza. Il vegetale mostruoso, in un frenetico tentativo di togliere di mezzo i corpi estranei, ritrasse alcune liane per poi farle scattare contro le due ragazze, che furono costrette ad una frettolosa difesa.

"Protection!" esclamò Nanoha, alzando Raising Heart davanti a sè. Le liane tentacolari con cui la pianta cercava di catturare lei e Maori rimbalzarono contro uno scudo di energia trasparente che la ragazzina aveva eretto attorno a sè e alla sua compagna... dopodichè fu il turno di Maori, che estrasse un paio di trottole di legno dalla manica della sua uniforme e le lanciò come se fossero stati degli shuriken contro la pianta. L'attacco colpì le liane e ne tranciò diverse, dando a lei e a Nanoha un altro pò di tempo per preparare l'attacco finale.

"Nanoha-chan! Dobbiamo concludere adesso, prima che la pianta attacchi di nuovo! Le nostre compagne non riusciranno a trattenere quei mostri ancora a lungo!" esclamò Maori. La giovane miko si concentrò per un istante, in modo da trovare il punto vulnerabile della pianta... e, grazie ai suoi sensi sovrannaturali, riuscì a vedere un punto luminoso rosso, poco più grande del pugno di uomo, in prossimità della prigione di cristallo in cui i due ragazzi erano stati sigillati. Era quello il punto da colpire!

Maori e Nanoha agirono tempestivamente: la Maiden legata all'Arcano della Terra colpì il terreno, già provato dalla pressione esercitata dalla gigantesca pianta, con un pugno ben assestato, facendo staccare da esso dei grossi pezzi d'asfalto che poi, con un gesto della mano, scagliò contro il tronco. Quasi tutti colpirono, incidendo la corteccia con i loro bordi affilati, e finalmente rivelando il punto debole a Nanoha, che imbracciò Raising Heart e caricò il suo più potente incantesimo offensivo!

"Divine Buster!" esclamò la piccola guerriera-maga. Come nel suo scontro con la manticora della sera prima, un potentissimo raggio luminoso partì dal pomo di Raising Heart e centrò in pieno il nucleo vitale della pianta aliena, provocando una spettacolare esplosione di luce! I mostri-germoglio generati dalla pianta lanciarono quello che sembrava essere un sordo gorgoglìo di rabbia e disperazione, prima di sfaldarsi letteralmente sotto gli occhi delle Pretty Cure e delle Maiden, e trasformarsi in pozzanghere di liquido verdognolo e puzzolente! Nello stesso tempo, il cristallo cavo che teneva prigionieri i due ragazzi si infranse, depositando i due malcapitati sul terreno... e dalla mano del ragazzo cadde, con un lieve tintinnìo, una pietra di forma romboidale che ricordava molto un lapislazuli.

Colpita mortalmente, la pianta gigante si dissolse nel nulla, riducendosi ad una pioggia di sferette luminose dorate che cadde delicatamente attorno alle eroine trionfanti ed esauste, come neve luminosa. Ognuna delle ragazze, visto lo scampato pericolo, si permise un sospiro di sollievo prima di andare a controllare se le loro compagne stessero bene.

"Maori-san, Nanoha-chan!" le chiamò Cure Bloom. "Congratulazioni per come avete eliminato quella pianta! State bene, vero?"

"Già... siete state fantastiche, dico davvero!" esclamò Heart. "Anche tu, Nanoha-chan! Quel colpo era stato fenomenale! Un giorno me lo insegnerai, vero? Per favore, dì di sì..."

"Senza un oggetto magico come quello... sarà un pò difficile che tu lo impari, Heart." ci pensò Saki-T a sgonfiare l'entusiasmo spropositato di Heart. Da parte loro, anche Cure Black, Cure White e Shiny Luminous erano rimaste ammirate dalla combinazione di potenza e controllo dimostrata dalla piccola Nanoha.

"Questa bambina, anche se è così giovane, sa già usare i suoi poteri in maniera così efficace..." pensò tra sè Cure White. "Quasi non oso immaginare a quali livelli Nanoha-chan potrebbe arrivare col tempo e l'esperienza... credo che potrebbe facilmente diventare più forte di me e Cure Black messe assieme!"

Le due ragazze si girarono verso le loro compagne, e accettarono i loro complimenti con un cenno di assenso... prima di riportare il discorso su un problema un attimo più pressante. "Ehm... grazie, ragazze, ma credo che prima di discutere ancora di quello che è successo dovremmo aiutare quei due ragazzi..." affermò Maori, indicando il ragazzo e la ragazza privi di sensi sull'asfalto. Prese dalla situazione, le eroine si accorsero a malapena dello strano effetto di ondulamento che attraversò il cielo tinto della luce del tramonto...

...e raggiunsero le due vittime, accertandosi che non fossero ferite. Per fortuna, erano del tutto illese, anche se erano privi di sensi... e lo strano gioiello azzurro giaceva a terra poco lontano da loro, ancora brillante di energia.

"Quello... quel piccolo gioiello avrebbe creato quella pianta gigantesca?" chiese Cure Black, osservando incredula lo strano talismano. "Ma... di cosa si tratta, per l'esattezza?"

Yuuno, il furetto, sbucò fuori dalla veste bianca di Nanoha mentre la ragazzina castana si avvicinava al Jewel Seed azzurro. "Quello... come immaginavo, si tratta di un Jewel Seed, un oggetto magico di grande potere che è andato perduto sulla Terra a causa di un malaugurato incidente... E' una storia lunga, a dire la verità, ma vi basti sapere che io e Nanoha-chan stiamo lavorando per conto della TSAB per recuperare questi oggetti e sigillarli, prima che provochino qualche catastrofe."

Come a voler dare una dimostrazione pratica di quello che Yuuno stava dicendo, Nanoha si avvicinò al gioiello azzurro e disse una semplice parola in inglese. "Sealing!" esclamò, toccando il gioello azzurro con la punta della sua arma magica. Il Jewel Seed azzurro, come reazione, brillò ancora di più per un secondo, e infine si trasformò in una saetta di luce che schizzò verso l'alto e venne riassorbito dal bastone un istante dopo. "Jewel Seed Serial X sigillato."

Nanoha fece un cenno con la testa e sorrise gentilmente. "Grazie mille, Raising Heart..." mormorò, prima che l'arma tornasse normale. Nello stesso momento, sia Nanoha che le Pretty Cure sciolsero le trasformazioni, permettendo a tutti i membri dell'alleanza di guerriere magiche di vederle nei loro "abiti civili".

"Uff... finalmente è fatta..." commentò Cure Bloom, ora tornata ad essere Saki-H, passandosi una mano sulla fronte. Poi, alla vista di chi fossero in realtà le Pretty Cure della 'generazione' precedente, i suoi occhi si fecero ancora più grandi di quello che già erano. "Hey! Ma... ma... un momento! Voi... voi siete... Hikari-chan, anche tu sei una Pretty Cure? E... e voi siete la sempai Misumi e la sempai Yukishiro! Due celebrità, alla Verone Academy!"

"E' vero..." affermò Mai, inclinando un pò la testa e guardando le due Pretty Cure più 'anziane'. "In effetti, la somiglianza l'avevo notata anch'io, ma non ho voluto dire niente senza prove..."

Hikari, che meglio conosceva Saki-H e Mai, rimase altrettanto stupita nel vedere le sue compagne di classe dietro i brillanti customi delle nuove Pretty Cure. "Voi... voi siete... Saki-chan e Mai-san! Non... non mi aspettavo che anche voi foste..." affermò, prima di voltarsi verso Nagisa e Honoka. "Sono due mie compagne di classe... non so se vi ricordate, ma vi ho parlato spesso di Saki-chan... e Mai Mishou-san è una nostra nuova compagna di classe!"

"Mi sono da poco ritrasferita a Tokyo, a dire la verità..." rispose Mai, un pò imbarazzata. "E poi, proprio il primo giorno ho incontrato Saki, e... beh, il resto ve lo spiegheremo quando avremo un pò più di tempo!"

"Ma guarda che combinazione, anche tra le Pretty Cure ce n'è una che si chiama Saki..." pensò Saki-T con un sorrisetto ironico, prima di ricordare al resto del gruppo che forse era il caso di muoversi. "Beh, tutto questo è molto interessante, ma la vostra compagna ha ragione. Meglio andarcene di qui prima di dare nell'occhio... non c'è bisogno di preoccuparsi per quei ragazzi, le loro reazioni vitali sono buone. Non hanno subito danni dalla reazione del Jewel Seed."

"Mi fa piacere saperlo..." disse Nanoha, sollevata. "Anche se questo non diminuisce la mia responsabilità per quello che è successo oggi..."

Mentre le ragazze iniziavano ad allontanarsi, Nagisa si trovò a chiedersi come mai Nanoha pensasse che l'attacco di quella pianta gigante fosse anche colpa sua... ma decise che la discussione eventuale sarebbe stata rimandata a dopo, a quando avessero potuto parlare senza distrazioni...

 

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E pochi minuti dopo, trovato un angolo di parco in cui avrebbero potuto parlare senza timore di essere scoperte, le Pretty Cure avevano permesso ai loro animaletti-mascotte di materializzarsi... e di fare conoscenza, dal momento che Flappy e Choppy avevano mostrato praticamente da subito interesse e curiosità nei confronti dei piccoli abitanti del Giardino della Luce. E questi ultimi a loro volta - in particolare i piccoli principi Pollun e Lulun - sembravano molto contenti di fare delle nuove conoscenze. Anche se ovviamente, Mepple aveva cercato di mettersi un pò in mostra...

"E non dimentichiamo che sono stato io a tenere a bada gli Zakenna mentre io e la mia Mipple fuggivamo dal Giardino di Luce, mepo!" stava dicendo lo strano animaletto. "Sfortunatamente, erano troppi e troppo forti anche per me, ma questo non mi ha impedito di dare loro del filo da torcere, mepo! Beh, non per niente mi considerano un prode guerriero del Giardino di Luce! E sotto la mia guida, Ngisa alias Cure Black è diventata una Pretty Cure a tutti gli effetti, mepo!"

"Le hai consigliato davvero bene, devo dire, lapi!" affermò Flappy, impressionato dal racconto di Mepple. "In effetti, la tua compagna se l'è cavata molto bene contro quegli Elementali, quegli Uzaina, e quella pianta gigante, lapi."

Mepple ridacchiò ironico. "Heheheee... sì, bisogna dire che anche lei ha saputo fare il suo lavoro, mepo. Certo, all'inizio era talmente imbranata ed inaffidabile che nemmeno io ci avrei scommesso nulla, ma si può dire che anche lei ha fatto i suoi progressi, mepo!"

"Hey, peluche... guarda che io sono seduta proprio qui vicino!" lo rimbeccò Nagisa, con una comica espressione irritata sul volto. Honoka e Mai ridacchiarono educatamente delle lamentele di Nagisa, mentre il maschiaccio si voltava borbottando verso il resto del gruppo, e le mascotte, tra cui anche Yuuno, continuavano a chiacchierare allegramente tra loro.

"E così... da quanto ho capito, Nanoha-chan, hai incontrato per caso Yuuno-kun ferito, e quella notte lui ti ha chiamato telepaticamente e ti ha detto di avere bisogno del tuo aiuto per recuperare questi Jewel Seed... uh... che sono... hmmm... Sa-sa, non è che me lo potresti ripetere, per favore? Non riesco a tenere traccia di tante cose nello stesso momento!"

"Perchè questo non mi stupisce?" si chiese Saki-T fra sè, ormai abituata al fatto che la sua amica d'infanzia non fosse esattamente una cima. "Allora... i Jewel Seed sono degli artefatti magici dotati di enorme potere, e facenti parte dei Lost Logia, reperti archeologici di provenienza sconosciuta e dotati di poteri la cui comprensione sfugge tuttora anche ai più esperti scienziati della Time-Space Administration Bureau. In tutto ce ne sono ventuno... e ognuno di questi, posto a contatto con un essere vivente, può avere degli effetti imprevedibili. La pianta gigante che stava soffocando Ginza, e che hai potuto vedere in azione poco fa, non è che un esempio dei poteri di queste misteriose reliquie."

"Stando a quanto ci ha detto Yuuno-kun, qualcuno vuole impossessarsi dei Jewel Seed e usarli per scopi tuttora sconosciuti." proseguì Lilica. "Bah, che cosa se ne faccia... non riesco ad immaginarlo, e francamente poco me ne frega. Ma... questo non toglie che se li avesse in mano tutti quanti, potrebbe fare un bel casino! E quindi... beh, è consigliabile raccogliere i Jewel Seed prima di lui, o lei, e sigillarli di nuovo. Ma dimmi, piccola, come mai dicevi che era anche colpa tua se quella pianta ha aggredito il nostro quartiere?"

Nanoha prese un bel respiro e guardò verso terra. Ammettere il suo errore era piuttosto imbarazzante... "Beh... vedete, tutto questo risale ad oggi pomeriggio, sul presto. Mio papà è un insegnante di educazione fisica, vedete... e stamattina, la squadra di calcio da lui allenata ha vinto una partita molto importante, quindi hanno deciso di andare a festeggiare tutti al caffè Midoriya, quello gestito da mia mamma."

"Ah, già, il Midoriya..." affermò Heart, la cui memoria sembrava molto migliore quando si trattava di qualche delizia zuccherata. "Ogni tanto ci passo anch'io... è un bel posto, e la signora Momoko è davvero molto gentile! Ma guarda che combinazione, e quindi tu sei sua figlia!"

"Ehm... sì, esatto..." affermò Nanoha, con un sorrisetto timido. "Comunque, tornando al nostro discorso... erano presenti anche le mie migliori amiche, Arisa e Suzuka, e stavamo festeggiando assieme a tutti i ragazzi della squadra, quando ad un certo punto ho percepito, giusto per un attimo, la presenza di un Jewel Seed. Mi sono voltata e guardata in giro per capire da dove veniva questa sensazione... e ho visto uno dei ragazzi della squadra che si incamminava per tornare a casa, accompagnato dalla sua fidanzata. E... beh, credo che ormai lo avrete capito... erano proprio i due ragazzi che abbiamo visto intrappolati nel centro vitale di quella pianta. Evidentemente, il ragazzo lo aveva raccolto per strada, per puro caso, il Jewel Seed che ho assorbito nel mio Raising Heart, e pensava di regalarlo alla sua ragazza. Il Jewel Seed ha reagito ai sentimenti dei due ragazzi, e... beh, questi sono i risultati!"

"Se ha dato vita ad una pianta così colossale, doveva essere davvero un amore molto saldo..." disse Heart... per poi stringere i pugni davanti a sè e assumere un'aria sognante, con tanto di stelline luminose che le brillavano attorno! Si era toccato proprio il suo argomento preferito... "Aaaah, che romantico! E' davvero come dico io, l'amore è la forza più grande del mondo! E' commovente vedere che esistono dei sentimenti in grado di fare cose così prodigiose!"

"Non so te, Honoka, ma io non ci ho visto nulla di prodigioso in quel bonsai troppo cresciuto... soltanto una gran rottura di scatole!" borbottò Nagisa, meno portata per i sentimentalismi.

Honoka, più diplomatica, fece un sorrisetto nervoso, cercando di ignorare la goccia di sudore stilizzata che le scendeva dalla testa. "Beh, se non altro Heart-chan è riuscita a vedere il lato positivo della situazione..."

A quel punto, gli occhi di quasi tutti si erano girati verso Heart... le uniche eccezioni erano le altre tre Maiden, ormai abituata a queste uscite da parte della loro amica dai capelli rosa! Per qualche secondo, Heart rimase là in posa drammatica, con i capelli spostati dal vento, gli occhi chiusi e il naso fieramente alzato verso l'alto... poi, si ricordò della situazione attuale e uscì dal suo sogno ad occhi aperti, ridacchiando con imbarazzo. "Ah... ehm... scusate, scusate! Heheheheheee... è che quando si parla di amore, io parto per la mia strada... e se qualcuno non mi ferma, non la smetto più!" affermò. "Comunque, Nanoha-chan... stavi dicendo, quindi, che questo ragazzo aveva con sè un Jewel Seed senza saperlo, e tu ne avevi percepito la presenza?"

Nanoha annuì, piuttosto delusa di sè stessa. "Sì, è così... anche dopo aver sentito che c'era un Jewel Seed, ho lasciato perdere perchè credevo che fosse stata soltanto la mia immaginazione." rispose. "Se invece fossi intervenuta prima, tutto questo non sarebbe successo, quei due ragazzi non avrebbero rischiato la vita, e non avrei neanche dato fastidio a voi con problemi che avrei dovuto risolvere io... Mi dispiace, e vi prego di scusarmi..."

"Beh... non si può dire che non abbia preso coscienza dei suoi poteri e di cosa comportano..." disse tra sè Saki-H, impressionata dal livello di maturità dimostrato dalla ragazzina più piccola, per poi parlarle direttamente. "Però, Nanoha-chan, non penso sia il caso di essere così dura con te stessa. In fondo... anche tu, da quanto ci hai raccontato, hai appena ricevuto i tuoi poteri, no? E' ovvio che tu non sia ancora molto pratica."

"Sì, lo so... ma non è comunque una buona scusa!" affermò Nanoha. "Per colpa della mia sbadataggine, ho causato problemi a molte persone e non voglio che questo accada mai più."

A questo punto, Heart ritenne opportuno prendere la parola. Nanoha era davvero troppo dura con sè stessa, dal punto di vista della Maiden neofita. "Non dirlo mai, Nanoha-chan, neanche per scherzo! Va bene, hai fatto un errore. E allora? Sei diventata una Magical Girl da poco tempo, è ovvio che tu non sia ancora pratica e commetta degli errori! Guarda me... io faccio errori tutto il tempo! Nei compiti di matematica, in quelli di calligrafia... ne ho da dirtene, che se mi mettessi a parlartene non finirei neanche tra un mese!" affermò.

"Ehm... ma... Heart, io non penso che Nanoha-chan volesse dire quel tipo di errori..." affermò Saki-T.

"Lo so, Sa-sa, lo so..." rispose Heart, muovendo una mano in direzione della sua amica dai capelli azzurri. "Ma... era un'altra cosa quella che volevo dire! Nanoha-chan, hai fatto un'errore, su questo non possiamo discutere. Però... ti sei anche presa la responsabilità del tuo errore e hai cercato di rimediare. Voglio dire, date le circostanze, mi sembra che anche tu stia facendo del tuo meglio, come tutte noi. E alla fine, il tuo aiuto è stato determinante per sconfiggere quella pianta mostruosa! Quindi... non arrovellarti troppo sulla tua responsabilità. Ormai, quello che è successo, è successo, e stare a rimuginarci su non servirà a niente."

"Quelle di Heart-chan sono delle sagge parole, Nanoha-chan." proseguì Maori, sistemandosi i lunghi capelli neri. "Darsi la colpa di quello che è successo non aiuta. Invece, trarre esperienza dagli errori commessi, e fare del proprio meglio per non ripeterli in futuro... quello sì che è utile per diventare una persona migliore! E sono sicura che ormai l'hai capita anche tu la lezione, giusto?"

"Beh, forse è un pò strano che io lo dica... ma in quello che ha detto, sono assolutamente d'accordo con Heart-chan." disse a sua volta Saki-T. "Gli errori si fanno. L'importante è cercare di non ripeterli..."

"E io ho già fatto un errore che non voglio ripetere..." pensò cupamente tra sè. "Se questo caso del Giardino degli Elementi e dei Jewel Seed mi permetterà di trovare una soluzione, allora andrò fino in fondo. A qualsiasi costo."

Nanoha restò in silenzio per qualche istante, a ripensare alle parole di Heart, Saki-T e Maori... poi annuì lentamente, la delusione che lasciava il posto ad una cauta determinazione. "Hmmm... immagino... immagino che abbiate ragione anche voi..." disse lentamente, per poi alzare lo sguardo verso le Pretty Cure e le Maiden. Quanto le avevano raccontato nell'ultima mezz'ora era preoccupante, e voleva dire che non c'era solo il problema dei Jewel Seed da risolvere. "Comunque, ricapitolando... allora, avete detto che ci sono, oltre agli Elementali che emergono dai passaggi dimensionali... e io ne ho affrontato uno quando mi sono trasformata per la prima volta... e ai Jewel Seed da recuperare... Ci sarebbero anche questi tipi provenienti dall'Impero del Male di Dark Fall? E cercano un luogo chiamato Sorgente del Sole?"

"Esattamente..." rispose Mai, mentre Flappy e Choppy si avvicinavano a lei e a Saki-H con espressione solenne. "E' l'unica Sorgente che gli manchi per realizzare il folle piano del loro capo, Lord Akudaikahn... e hanno già cominciato a farci attaccare dai loro mostri, gli Uzaina, e dai loro scagnozzi. Flappy e Choppy ci hanno dato il potere di trasformarci in Pretty Cure proprio allo scopo di respingerli e proteggere la Sorgente rimasta... e poi, per puro caso, abbiamo incontrato le Pretty Cure del Giardino della Luce, Nagisa-san, Honoka-san e Hikari-san... e le Maiden della TSAB. Quando siamo venute ad affrontare la pianta, avevamo appena concluso un combattimento con due scagnozzi di Lord Akudaikahn..."

"E anche noi Pretty Cure del Giardino di Luce abbiamo dovuto vedercela con uno dei loro uomini... per conto nostro, per giunta." raccontò Hikari. "Sì, era un tipo un pò stravagante... si chiamava Moerumba, e si atteggiava a ballerino, o cose del genere... però era parecchio forte! Quindi... avere qualcun altro al nostro fianco per combattere contro quei pericolosi criminali non ci starebbe neanche male."

"Beh, mi pare di capire che abbiamo a che fare con un gruppo di nemici veramente pericoloso..." affermò Saki-T, dopo solo un attimo di considerazione. "Dobbiamo respingere l'Impero di Dark Fall, contenere gli Elementali, e fare in modo che i Jewel Seed non facciano troppi danni e non finiscano nelle mani sbagliate. Quindi... sì, direi che abbiamo un bel pò di lavoro davanti! E unire le nostre forze... non può che convenirci, a questo punto. Quindi... sì, penso di parlare a nome di tutte le mie compagne se vi dico che accettiamo il vostro aiuto e siamo pronte a dare il nostro. Voi, ragazze, cosa ne dite?"

Il suo Arcano, Bhanri del Fulmine, approvò la decisione di Saki-T, ma volle comunque mettere le mani avanti. "Penso che tu abbia preso una decisione ragionata, Saki... ma ricordati di non agire spinta soltanto dai tuoi scopi personali. Posso capire che tu voglia rifarti per quello che è successo quella volta. Ma fai in modo che questo non offuschi i tuoi ragionamenti."

"Lo so bene, Bhanri. Me ne ricorderò." tagliò corto Saki-T nella comunicazione telepatica... non senza un pò di stizza. Non c'era bisogno che il suo Elementale le ricordasse un passato che lei stessa sentiva tornare continuamente a galla.

Inutile dirlo, Heart fu immediatamente entusiasta dell'idea. "Ma certamente, Sa-sa! E' sempre stato il mio sogno, quello di essere una supereroina, e adesso che posso combattere al fianco delle mitiche Pretty Cure, non mi tiro indietro!"

"Hey, Partinias... anche tu sei d'accordo, vero?" chiese telepaticamente al suo Arcano subito dopo. Sentì Partinias fare un sorriso gentile, e parlare con voce tranquilla.

"Sì, penso che sia una buona idea, piccola Heart... anche perchè, se devo dire la verità, non credo che i problemi che ci sono stati elencati siano poi così tanto separati l'uno dall'altro. Hai visto anche tu come gli uomini dell'Impero di Dark Fall fossero interessati agli Elementali, vero? E sono disposta a scommettere che anche i Jewel Seed potrebbero avere qualcosa a che fare con l'avvicinamento del Giardino dell'Arcobaleno e di quello degli Elementi. Indubbiamente c'è una grande forza all'opera, dietro tutti questi avvenimenti... e più alleate avremo, meglio sarà."

"Io e Ohtsuchi-sama siamo disponibili." disse educatamente Maori. "E... Lilica-chan, ora manchi soltanto tu. Che cosa dici? Sei disposta a dare una mano anche tu?"

La ragazzina bionda fece un giro su sè stessa, come a mettersi in mostra, e si mise le mani sulla nuca. "Heheheee... e voi credete che io e Tempestas ce ne staremo qui buoni buoni, e lasceremo a voi tutto il divertimento? Certo che siamo in gioco anche noi! Abbiamo due cosette da dire anche a quelli di Dark Fall... per questa volta si sono dileguati, ma la prossima non saranno tanto fortunati!"

"Sigh... immagino, quindi, che toccherà a me fare in modo che tu non ti cacci nei guai, vero, Lilica?" chiese Tempestas, l'Arcano del Vento, con l'espressione di uno che ormai sapeva cosa aspettarsi dalla sua amica umana. "E comunque, cerca di ricordarti che questo non è un gioco... è una situazione in cui si può rischiare molto. Anche la vita."

Lilica fece mentalmente una linguaccia a Tempestas e strizzò un occhio come una monella. "Guastafeste. Una si può anche godere l'occasione, no?"

"Anche a me, sinceramente, piace l'idea." affermò Mai. "Ci... farebbe molto piacere potervi aiutare nella vostra impresa. E poi, questo ci permetterebbe di contrastare meglio i piani dell'Impero di Dark Fall e fare in modo che le sei Sorgenti che loro hanno conquistato ritornino in vita. Tu che ne pensi, Saki-san...?"

"E c'è bisogno di chiederlo? Certo che accettiamo! Tra l'altro, lavoreremo con delle colleghe Pretty Cure... anzi, con la sempai Misumi e la sempai Yukishiro, quindi... accettiamo anche noi! E' nata la nuova squadra delle Pretty Cure! Forze del Male, attenti a voi!"

"Ehm... sì, credo proprio che questo gli farà una grande impressione..." mormorò Nagisa con un pizzico di sarcasmo. Anche se la nuova Pretty Cure le assomigliava molto come aspetto, il carattere era molto diverso... Nagisa non era mai stata così espansiva, anche nei suoi momenti di maggiore entusiasmo, mentre Saki sembrava una palla di fuoco scoppiettante! "Comunque... grazie mille, ragazze, sono sicura che potremo darci una mano a vicenda."

"E tu, Nanoha-chan? Che ne dici, ti va di unirti alla compagnia?" chiese gentilmente Honoka. "Da quello che abbiamo visto, anche tu sei un'ottima combattente, e anche tu vuoi aiutare Yuuno-kun e proteggere la nostra Terra. E anche se ancora non sei molto esperta, possiamo darti una mano noi... io, Nagisa, Hikari e le Maiden della TSAB. Che ne dici, Nanoha-chan? Ti va l'idea?"

"Beh, se la mettete su questo piano..." mormorò Nanoha, sorridendo debolmente prima di decidersi una volta per tutte. "Va bene, contate anche su di me. Spero soltanto di non ripetere gli errori che ho fatto oggi, e di imparare bene!"

Hikari fece un occhiolino alla ragazzina. "Tranquilla, Nanoha-chan, sono sicura che andrà tutto bene! Benvenuta in squadra!"

"Stupendo! E' nata una vera squadra di Magical Girls!" esclamò entusiasta Heart, il cui ricciolino ribelle a forma di cuore sembrava quasi fremere per l'emozione. "Sento già che la forza della nostra amicizia ci permetterà di sconfiggere l'Impero di Dark Fall! Fermeremo gli Elementali, e recupereremo i Jewel Seed, questa è una promessa!"

In disparte, le mascotte delle Pretty Cure e di Nanoha guardavano con un misto di incertezza ed ammirazione il gruppo di eroine appena formatosi. Sembravano tutte determinate, e nessuna di loro aveva avuto problemi a fare squadra con le altre, quindi se non altro, si poteva dire che ci sarebbe stata collaborazione. E senza dubbio questo era un bene, data la complessa e pericolosa situazione che si trovavano davanti...

"Sembra che siano pronte a collaborare, mipo..." affermò gentilmente Mipple, avvicinandosi al suo amato Mepple. "Sono sicura che faranno un buon lavoro assieme, mipo!"

"Beh, sarebbe il minimo, mepo..." affermò Mepple, accoccolandosi con la sua principessina del cuore! "E stai pur certa che ne vedremo delle belle! Chiunque stia minacciando i nostri Giardini, non potrà spuntarla contro le nostre Pretty Cure e le loro compagne, mepo!"

"Sono sicura che ce la faranno, chopi... sconfiggeranno Lord Akudaikahn e l'Impero di Dark Fall!" rispose Choppy.

"Forza, Pretty Cure, popo!" fece il tifo il piccolo Pollun.

Yuuno, un pò in disparte rispetto al resto delle mascotte, guardò con approvazione il gruppo di eroine. Grazie a quel colpo di fortuna inaspettato, adesso le probabilità di recuperare i Jewel Seed e porre fine all'invasione degli Elementali erano aumentate drasticamente!

 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ancora una volta, questa fanfiction è stata rallentata dalle altre che sto portando avanti. E di questo, mi scuso ancora una volta. In più, non sapevo molto bene come andare avanti con questo capitolo... e avete un quadro completo della situazione! Comunque, mi auguro di aver rimediato, e che l'incontro tra le eroine vi sia piaciuto!

Heh... Heart non sarà proprio la ragazza più sveglia del mondo, ma non credo ci sia nessuno che conosca i meccanismi degli anime di Magical Girls come lei. Quindi... sì, potrebbe essere proprio lei ad avere le idee giuste su come gestire questa emergenza!

Lo scontro con la pianta gigante è reminiscente dell'episodio 3 di Magical Girl Lyrical Nanoha, e in effetti la narrazione che Nanoha ha fatto di come sono accadute le cose rispecchia esattamente quello che è avvenuto in quell'episodio. Ripeto comunque che Nanoha è troppo matura e responsabile per essere una bambina di nove anni... non che questo sia un difetto, beninteso!

Okay, questo è tutto per questo capitolo! Come sempre, le vostre recensioni saranno ben accette... e buon proseguimento di vacanze!

 

Justice Gundam

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Capitolo 13
*** Nemici pericolosi, Parte 1 ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-13

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

 

Eccomi di ritorno! E spero di non aver fatto attendere troppo i fan di questo crossover! Adesso che sono in periodo di ferie, sto cercando di andare avanti il piu possibile, in accordo con la mia preparazione per gli esami finali. Beh, non e comunque male, come sistemazione... adesso che non devo piu fare su e giu dall'ufficio tutti i giorni della settimana, ho un attimo piu di tempo di cui disporre a mio piacimento, e ne approfitto un po! Poi, le cose torneranno piu o meno come prima attorno ad inizio settembre... ma non preoccupatevi, non ho mai smesso di scrivere, e non ho intenzione di smettere adesso!

Lo scorso capitolo ha segnato un momento molto importante per questa fanfiction. Il gruppo delle Pretty Cure e delle Maiden, mentre combatteva contro una pianta gigante creata da un Jewel Seed che Nanoha si era ingenuamente lasciata sfuggire, ha incontrato proprio la piccola eroina e la sua mascotte Yuuno, e dopo essersi scambiate i convenevoli del caso, e aver ricevuto le dovute spiegazioni, le ragazze hanno deciso di comune accordo di unire le forze per opporsi alle numerose minacce che incombono sulla Terra! Ora il gioco si farà piu duro per l'Impero di Dark Fall, gli Elementali, e i "burattinai" che stanno dietro a tutto questo...

O forse no. Perche, come vedrete in questo capitolo, anche il nemico ha degli assi nella manica niente male, e non si fara scrupoli ad usarli. In particolare, Nanoha avra a che fare con una rivale molto agguerrita... e a questo punto, i fan dell'anime hanno probabilmente gia capito di chi si tratta... Ovviamente, questo non vuol dire che anche le Pretty Cure non avranno le loro brave gatte da pelare, e l'Impero di Dark Fall gliene darà una moooolto presto... heheheheee...

Beh, credo che come anticipazioni possa bastare cosi. Adesso passiamo alle recensioni!

 

Anonimo9987465: Certo che sono contento se, oltre a leggere la mia storia, la recensisci pure! Anzi, devo darti il benvenuto a questa fanfiction crossover! Si, ho avuto modo di vedere che i crossover ti piacciono molto, e anche a me, effettivamente! Deve venimi l'ispirazione giusta per scriverli come si deve, ma trovo che scriverli, e immaginare come interagiscono tra loro i vari personaggi, sia molto affascinante! E... beh, in effetti ho cercato di prendere delle serie che stessero abbastanza le une con le altre: sono tutte e tre serie di Magical Girls con una punta di post-modernismo e una visione piuttosto originale sul genere, quindi... si, ho pensato che, fatti i dovuti adattamenti, non sarebbe stato difficile scrivere una storia con questo crossover! Quindi... non preoccuparti, non hai buttato via cinque minuti della tua vita! Piuttosto, invece, grazie per la dritta che mi hai dato su Rising Heart. Come vedi, me la sono gia stampata in mente... Grazie della recensione, e spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento!

KillKenny: Grazie anche a te! Hmm... a dire la verita, credo che sia una coincidenza fortuita, dal momento che prima d'ora non ho mai sentito parlare della serie che citi. Comunque, mi fa piacere vedere che lo scontro ti e piaciuto. Adesso poi che il nemico mandera in campo avversari piu seri, puoi stare tranquillo che ne vedremo delle belle! E... si, la mail che mi hai spedito mi e arrivata... e anzi, credo che ti sia arrivata anche la mia mail di risposta! Allora, che te ne e parso delle mie idee?

 

Perfetto! Adesso, non mi rimane altro da fare che dare inizio al prossimo capitolo... in cui daremo un'occhiata da vicino anche a quello che succede nell'Impero di Dark Fall... e augurarvi una buona lettura e buon divertimento!

 

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Capitolo 13 - Nemici pericolosi, Parte 1

 

Impero di Dark Fall. Luogo e tempo imprecisato... anche perche il concetto di tempo non era tanto facile da applicare ad un luogo in cui tutto era perennemente immerso nell'oscurita, e nel quale tutto sembrava eternamente sospeso e in stasi. Non appena tornati dalla loro missione nel Giardino dell'Arcobaleno, la prima cosa che Dorodoron e Shitataare avevano fatto, ovviamente, era stata fare rapporto a Lord Akudaikahn e Gooyan... in particolare, per far loro sapere quello che avevano scoperto e come questo avrebbe potuto essere loro utile.

La cosa non era stata propriamente facile, anche per il fatto che l'Elementale della Terra che si erano portati dietro non era molto deciso a collaborare. Alla fine, Shitataare si era vista costretta ad usare il suo metodo piu persuasivo... che nel suo caso, voleva dire semplicemente rinchiudere il malcapitato Elementale in un enorme blocco di ghiaccio e presentarlo cosi com'era a Lord Akudaikahn e Gooyan. Non la soluzione piu elegante, doveva ammettere la donna, ma in quel caso lo stile poteva passare in secondo piano.

"Ehm... che ti devo dire, Shitataare... il tuo modo di presentarci quello che hai trovato e quantomeno... originale, se mi e permesso fare un commento personale." disse Gooyan con la sua vocetta stridula, osservando il bestione muscoloso e dalle zanne sporgenti che Shitataare aveva presentato, completamente surgelato e con un'espressione di rabbia furiosa sul muso. "E... se non sono troppo indiscreto, potrei sapere di cosa si tratta, esattamente?"

La donna in kimono, con tono altezzoso, si mise a posto le maniche e rispose. "Aspettavo proprio che tu mi facessi questa domanda, caro il mio Gooyan-chan!" disse, ben sapendo che quel nomignolo dava a Gooyan un fastidio tremendo. "Vedi... per quanto questo bestione possa sembrare grezzo e poco interessante, e in realta un Elementale, una creatura proveniente da una dimensione chiamata Giardino degli Elementi... che guarda caso, proprio in questo periodo sembra essere in rotta di collisione con il Giardino dell'Arcobaleno."

Lord Akudaikahn, fino a quel momento in silenzio seduto sul suo trono, sembro abbastanza interessato dalla notizia che Shitataare gli stava dando. Finalmente, per la prima volta da quando erano arrivati nel Giardino dell'Arcobaleno, i suoi scagnozzi avevano fatto buon uso dei poteri a loro assegnati, e avevano riportato alla base qualcosa di interessante, anche se non riguardava direttamente le Sorgenti...

"Il Giardino degli Elementi, eh?" tuono il demone dalla maschera da oni. "Si, ho sentito parlare spesso di quel luogo... e di come, una volta, fosse un tutt'uno con il Giardino dell'Arcobaleno... questo potrebbe tornarci utile, anche se dovro verificare un po di cose prima di considerare questa alternativa. In ogni caso, riconosco che tu e Dorodoron avete fatto un discreto lavoro. Qualcun altro dei miei uomini potrebbe imparare da voi."

Lord Akudaikahn volto lo sguardo verso Karehan e Moerumba, che si trovavano al fianco degli altri due... ma mentre Karehan grugni per la rabbia e abbasso lo sguardo per la vergogna, il ballerino fiammeggiante non sembro eccessivamente preoccupato del fatto che il suo signore lo avesse rimproverato, e si limito ad alzare le spalle con aria strafottente, come se volesse dire 'E cosa ci vuoi fare..'

"Hmm... beh, per questa volta siete riusciti a soddisfare Sua Magnificenza Lord Akudaikahn... devo congratularmi con voi, lo ammetto..." disse Gooyan, pur riluttante ad ammettere i meriti di quelli che tecnicamente erano i suoi sottoposti. "Va bene... vorra dire che terremo questo ammasso di muscoli sotto controllo e lo studieremo per bene per sapere di piu di questi... Elementali. Magari potremo scoprire qualcosa di interessante, visto che il Giardino degli Elementi sembra strettamente connesso a quello dell'Arcobaleno. E perche no, ci potrebbe portare anche alla Sorgente del Sole."

"Heheheee... grazie, ci fa piacere saperlo!" ridacchio Dorodoron con aria ingenua. Shitataare gli diede una leggera gomitata e lo guardo severamente per farlo stare al suo posto.

Con un gesto del suo braccio corto e semi-atrofizzato, Gooyan punto il palmo della mano contro il blocco di ghiaccio nel quale era rinchiuso l'Orco, e lo sollevo con la semplice forza del pensiero, trasportandolo con la dovuta attenzione fino ai piedi del trono di Lord Akudaikahn. A sua volta, il tiranno di Dark Fall afferro il blocco di ghiaccio in una delle sue enormi mani artigliate e lo guardo con attenzione. Persino l'Orco imprigionato al suo interno sembrava un topolino in confronto alle immense dimensioni del demone nero.

Una volta esaminato il prezioso "reperto" da ogni lato, Lord Akudaikahn lo piazzo ad un lato del suo trono e si rivolse nuovamente ai suoi uomini. "Molto bene... Dorodoron, Shitataare, per adesso siete congedati. Quello che avete scoperto ha solleticato la mia curiosita, e vedro come sfruttarlo per realizzare i nostri obiettivi. Piuttosto, adesso ho una missione da affidare a qualcun altro tra voi... Vieni a me, Kintolesky!"

"Si, mio signore." rispose una voce potente e fiera proveniente dall'oscurita dietro a Dorodoron e a Shitataare. I due scagnozzi di Lord Akudaikahn si spostarono per far passare quello che era appena stato chiamato. Era un individuo che avrebbe fatto paura ad un lottatore di wrestling: un gigante alto piu di due metri dalla pelle dorata e dal fisico che sembrava scolpito dal piu abile degli scultori, con muscoli guizzanti e robusti e neanche un filo di grasso superfluo, vestito soltanto di un paio di pantaloni blu lunghi e attillati, con stivali e paramano da combattimento. I suoi capelli arancioni erano a cresta, ordinatamente pettinati sulla testa altrimenti calva, e aveva un paio di baffoni leggermente arrotolati dello stesso colore. Avanzava verso il suo signore con un incedere rispettoso, e al tempo stesso con l'aria di uno che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.

"Hmph..." mormoro tra se Shitataare, guardando con un po di sdegno il muscoloso guerriero dorato di nome Kintolesky. "Ma perche finisco sempre con questa gente che non ha un minimo di finezza?"

Dimostrando grande professionalita, Kintolesky ignoro il commento della donna e raggiunse il pontile di legno che dava verso il trono di Lord Akudaikahn, per poi inginocchiarsi rispettosamente. "Sono ai suoi ordini, Lord Akudaikahn. Mi dica pure."

"Kintolesky, il tuo compito, come quello dei tuoi compagni, e quello di andare nel Giardino dell'Arcobaleno e cercare di scoprire dove si trova la Sorgente del Sole. Abbiamo gia visto che le Pretty Cure non ne sanno niente, e che i fuggiaschi del Giardino delle Sorgenti non sono minimamente disposti a collaborare... quindi, dovrai trovare un altro sistema. Confido che saprai come muoverti. Dopotutto, sei pur sempre il mio luogotenente piu abile."

"Sara fatto, mio signore." rispose Kintolesky, senza aggiungere altro. Manteneva sempre un'espressione stoica, ma in fondo non poteva nascondere di essere contento che quella missione toccasse a lui.

"Bene... adesso tocca a me affrontare le leggendarie Pretty Cure." penso. "Credo che questa battaglia sara molto piu interessante di quelle che ho sostenuto finora..."

 

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La luna piena era oscurata da delle cupe nuvole di colore blu-nero, che si muovevano lentamente sotto il soffio del vento, lasciando intravedere le stelle solo di tanto in tanto. Le luci della citta, in qualche modo, riuscivano a rendere lo spettacolo ancora piu strano... come se ci fosse qualcosa di innaturale in quel paesaggio, qualcosa che non era al suo posto...

Ed effettivamente, se qualcuno avesse visto la misteriosa bambina in piedi sul tetto di un grattacielo, tutta sola a guardare il mare di luci artificiali, il mantello nero svolazzante nel vento e i capelli biondi legati in due graziosi codini, avrebbe pensato che non era quello il posto per una ragazzina. O forse, meglio ancora, che quella ragazzina era l'elemento che dava all'insieme quel tocco di stranezza. Se qualcuno avesse potuto vederla bene, assisa sul tetto del grattacielo, avrebbe sicuramente notato l'inusuale misto di tristezza, rabbia e determinazione che brillava negli occhi della biondina... e che in qualche modo traspariva anche dal suo inusuale modo di vestire, un completino nero con guanti e stivali dello stesso colore, e una sorta di gonna bianca che arrivava alle sue ginocchia, due fiocchetti neri a tenere ferme le sue code... e, cosa forse piu notevole in assoluto, un lungo bastone da combattimento molto simile, tranne che nel colore piu scuro, al Rising Heart di Nanoha! Per farla breve, quella misteriosa bambina sembrava la copia speculare di Nanoha, ma senza l'aria allegra e spensierata della protetta di Yuuno. Aveva l'espressione triste e determinata di una che portava un grande peso sulle spalle...

"E cosi..." disse tra se. "I Jewel Seed si trovano in questa citta."

Una strana creatura simile ad un incrocio tra un cane ed un leone, avvolta da una morbida pelliccia bruno-rossiccia e con una folta coda simile a quella di una volpe, raggiunse la ragazzina e comincio a fiutare l'aria... poi, si volto verso la biondina e fece un cenno di assenso.

"Capisco. Allora, i rapporti che la TSAB ha ricevuto sulle loro manifestazioni corrispondevano alla verita." prosegui lei, senza spostare lo sguardo dalla citta neanche per un istante. La luce lunare filtro da un'apertura tra le nuvole, e illumino gli occhi della bambina, le cui iridi erano di un rosso vivo, luccicante e intenso...

"I Jewel Seed... gli artefatti perduti..." affermo lei, alzando la sua arma verso la luna piena, come se fosse stata una falce. "Devo impossessarmene io. Solo mia madre... e degna di possederli. Lei e nessun altro."

 

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Sabato mattina. Il weekend che gli studenti tanto aspettano dopo una settimana di studio... e Saki Hyuuga non aveva assolutamente nessuna idea su come passarlo, se si escludono i compiti che la signorina Yoshimi non aveva mancato di assegnare alla classe! La nuova Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti sospiro sconsolata, prima di affondare la faccia nei fogli che gia tappezzavano la sua scrivania. Anche se aveva avuto la signorina Yoshimi come insegnante anche in prima liceo, non si era mai abituata a tutta quella mole di lavoro!

"Siiigh... ma perche hanno inventato i compiti per casa?" si lamento Saki-H, con melodramma volutamente esagerato. "In una cosi bella giornata di primavera, una avrebbe soltanto voglia di uscire a fare una passeggiata... o meglio ancora, incontrarsi con le sue amiche per una partita di softball... e invece deve restarsene qui a sgobbare!"

Saki-H alzo la testa e, decidendo che i compiti non si sarebbero fatti da soli, inizio a lavorarci su, per quanto quegli inquietanti simboli matematici che infestavano le pagine del suo quaderno sembrassero quasi prenderla in giro con la loro semplice presenza. Parentesi graffe e quadre, esponenziali, radici quadrate e cubiche... no, decisamente non il tipo di argomento che alla giovane campionessa di softball faceva piacere trattare...

"Almeno avessimo potuto incontrarci con le altre ragazze per discutere della situazione... ma anche Mai e le sempai Misumi e Yukishiro sono bloccate a casa con una marea di compiti... e Nanoha-chan aveva appuntamento con le sue amiche per prendere il te a casa di una di loro." disse tra se Saki-H. "Bah, sara per un'altra volta. Se non altro, Heart, Saki, Maori e Lilica mi hanno assicurato che sarebbero andate loro un po in ricognizione, per vedere se appaiono altri Elementali, Jewel Seed o invasori di Dark Fall. Certo che ne abbiamo di cose a cui pensare... Ugh! Hey, Korone! Proprio il momento giusto per venirmi a disturbare, eh?"

L'ultima affermazione fu dovuta al fatto che, mentre Saki-H era persa nei suoi pensieri, Korone, il grosso gatto a pelo lungo di casa Hyuuga, era entrato silenziosamente nella sua stanza, si era avvicinato alla scrivania sulla quale la ragazza stava lavorando, ed era balzato su di esso, coprendo i fogli con la sua dolce stazza! Miagolo pacificamente, come se la cosa neanche gli importasse, e si acciambello sui compiti di Saki-H, addormentandosi come un sasso un attimo dopo. La punta della sua folta coda si mosse lievemente, come se il grosso gatto volesse dirle che non gliene importava nulla dei compiti che doveva fare...

"Ugh... ti addormenti sempre nei posti dove non dovresti, eh, Korone?" borbotto la ragazzina, apprestandosi a raccogliere il grosso gatto e accompagnarlo fuori dalla sua camera. La reazione di Korone quando Saki-H si alzo dalla sedia per prenderlo in braccio fu soltanto quella di muovere un po le orecchie e aprire uno dei suoi occhioni verdi, in maniera del tutto strafottente! Si mostro un attimo piu interessato al "cellulare" nel quale, a sua insaputa, era nascosto Flappy, e avvicino il muso allo strano congegno per annusarlo...

"Hey, Saki-neesan!" si senti chiamare dalla vocina di sua sorella Minori. La bambina piu piccola era apparsa dal corridoio, con la vivacita di un grillo, e stava zampettando allegramente nella parte di camera della sorella maggiore. "Korone e da queste parti? E' un po che lo cerco... oggi tocca a me dargli una spazzolata!"

"Sei capitata a proposito, Minori..." affermo Saki-H, spostandosi un po e indicando il gattone che ronfava beatamente sopra la sua scrivania. "Korone si e appena accomodato sopra i miei compiti... e anche se non mi dispiacerebbe lasciarlo li e non disturbarlo, non credo che Yoshimi-sensei accetti come scusa il fatto che il mio gatto ha usato il mio quaderno come cuscino!"

Minori ridacchio della battuta della sorella maggiore, poi si avvicino alla scrivania e comincio a chiamare Korone, che immediatamente drizzo le orecchie e alzo la testa, evidentemente piu recettivo alla minore delle sorelle Hyuuga. "Ehila, Korone... vieni qui, micione, e ora di una bella spazzolata!"

Il grosso gatto miagolo pigramente, si alzo dal suo giaciglio e si diede una leccata con tutta calma, poi scese giu e inizio a strusciarsi sulle gambe della bambina, facendo le fusa a tutto spiano! Minori, soddisfatta, si chino a raccogliere Korone (con un po di difficolta, data la sua corporatura minuta e la taglia non indifferente del felide...), e comincio ad avviarsi. "Okay, sorellona! Allora, se mi cerchi, sono giu in bagno! Korone ha davvero bisogno di una pulitina, guarda quanto pelo lascia in giro..."

"Hahaaa... il mio quaderno puo testimoniarlo..." rispose Saki-H, notando i lunghi peli grigio-marroncini che Korone si era lasciato dietro. "Non oso pensare a quello che ci lascera in giro quest'estate... Mi raccomando, Minori-chan, dagli una bella pulita."

"Certo, sorellona! Sara fatto!" rispose la piu piccola delle due sorelle, facendo una specie di buffo saluto militare con la mano libera, mentre Korone continuava a guardare la maggiore con indifferenza tipicamente felina e a fare le fusa. Minori si allontano poco dopo, e Saki-H, dopo aver chiuso la porta e spazzato via i peli dal suo quaderno, si sedette di nuovo, rassegnata al duro lavoro della studentessa, e riprese a scrivere.

"Uff... allora, vediamo un po... secondo il teorema di Pitagora, la somma dei quadrati costruiti sui cateti e uguale al quadrato costruito sull'ipotenusa... se poi qualcuno mi spiega chi e il genio che li va a costruire, potremmo anche dargli un premio Nobel..." borbotto con sarcasmo, mentre cercava di risolvere le operazioni. Non duro a lungo, tuttavia, prima di distrarsi a guardare il cellulare in cui Flappy era trasformato. Qualsiasi cosa, a quel punto, pur di infrangere quella noia mortale...

Dopo aver appoggiato la penna sulla scrivania, Saki-H tocco la superficie del "cellulare" con il polpastrello di un'indice, come sopra pensiero. Il loro lavor era soltanto all'inizio... e anche se Flappy e Choppy erano stati contenti dell'aiuto insperato che avevano trovato nelle due Pretty Cure piu "anziane", nelle Maiden e in Nanoha, Saki-H si chiedeva quando sarebbe arrivata la prossima emergenza, e da parte di chi sarebbe scattata. Qualche altro Elementale, altri scagnozzi dell'Impero di Dark Fall, oppure un Jewel Seed apparso all'improvviso. Saki-H spero almeno che una nuova emergenza non fosse cosi improvvisa...

Scuotendo la testa e costringendosi a pensare a qualcosa di piu tranquillizzante, Saki-H raccolse il cellulare e lo apri, sorridendo con maggiore tranquillita quando si trovo davanti Flappy che dormiva beatamente, con una bollicina trasparente che gli usciva dal naso! Sembrava non avere preoccupazioni... e invece Saki-H sapeva benissimo che anche lui doveva pensare costantemente al suo Giardino, e al fatto che ripristinare le Sorgenti fosse l'unico modo per salvarlo...

"Hmm..." mormoro il simpatico folletto azzurro, mentre apriva gli occhi. "Ciao, Saki, lapi... Come va?"

"Ciao, Flappy... diciamo che andrebbe meglio se non avessi da fare tutti questi compiti..." rispose Saki-H, guardando verso la porta per assicurarsi che nessuno entrasse di sorpresa. "Ma non importa... piuttosto, Flappy, volevo chiederti se non hai fame. Di solito, a quest'ora..."

Lo stomaco del folletto azzurro emise un'inequivocabile rumore, mentre una gocciolona di sudore gli scendeva dietro la testa. "Ehm... si, in effetti... heheheee... di solito, a quest'ora ho fame in ogni caso!" rispose, con un pizzico di imbarazzo. Saki-H alzo gli occhi al cielo per una frazione di secondo, poi tiro fuori dal cellulare una strana carta di forma pentagonale, inserendola in uno slot posto nella parte inferiore dello strano oggetto e facendola girare.

"Okay, Flappy... ecco che arriva il pranzo! Dritto dalle Diamond Card, come sempre..." affermo, mentre dei piccoli globi di luce iridata apparivano dalla carta. Due strane creaturine stilizzate, che assomigliavano ad un contenitore di sale e ad una polpetta di riso con braccia e gambe, si materializzarono sopra il cellulare e fecero dei gesti con le mani nell'aria... e un istante dopo, in uno sbffo di fumo azzurrino, Flappy riprese la sua forma di animaletto kawaii, con una ciotola di ramen davanti a se e un paio di bacchette in mano!

"Yeah! Grazie, Saki, ne avevo proprio bisogno, lapi!" esclamo allegramente il folletto del Giardino delle Sorgenti... prima di iniziare a divorare quello che aveva nella ciotola! Risucchio un po di spaghetti, poi si puli la bocca con un tovagliolo che aveva tirato fuori da chissa dove, e guardo Saki-H con gratitudine. "Aaaah! Sempre deliziosi, questi spuntini delle Diamond Card, lapi! Grazie di nuovo, Saki!" esclamo. "Allora... a parte i compiti che hai da fare, com'e la situazione la fuori? E' tutto calmo come al solito, lapi?"

"Beh, poco fa ho sentito Mai e Choppy, e mi hanno detto che sembra tutto nella norma..." rispose la Pretty Cure della Terra. "Anche le sempai Misumi e Yukishiro sono occupate con i loro compiti, e Nanoha-chan e a prendere il te da una sua amica. Se non altro, Heart, Saki, Maori e Lilica si sono offerte personalmente di dare un'occhiata in giro e di avvertirci se c'e qualcosa che non va... quindi, in caso di pericolo, saremo informate in tempo."

"Mi fa piacere saperlo, lapi..." rispose Flappy, dopo aver risucchiato un altro po di spaghetti di soia. "Comunque, spero che non accada nulla di strano, lapi. I guerrieri di Dark Fall dell'ultima volta erano pericolosi, e sinceramente non ho una gran voglia di vedere cosa potrebbe avere in serbo per noi Lord Akudaikahn, lapi..."

"Sigh... tu parli cosi perche non hai idea di quanto possono essere terribili i compiti di aritmetica..." si lamento scherzosamente Saki-H, tornando al lavoro sotto lo sguardo incuriosito della sua mascotte...

 

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"Heart-chan... non vorrei fare la guastafeste, ma ti ricordo che siamo in missione di perlustrazione..." borbotto Saki-T, mentre guardava con un pizzico di preoccupazione la sua migliore amica dai capelli rosa che zampettava allegramente lungo il marciapiede, saltellando come una bambina in viaggio verso il parco giochi! Come facesse Heart a mettere sempre tanto entusiasmo in tutto quello che faceva, Saki-T non riusciva a spiegarselo in alcun modo... "Non e esattamente un compito di tutto riposo... dobbiamo stare attente che non salti fuori all'improvviso qualche Elementale, Jewel Seed, o qualcuno di Dark Fall... sarebbe un guaio se capitasse, ora che siamo anche a corto di personale!"

Heart, imperterrita, intreccio le mani dietro la schiena e piroetto su se stessa, neanche stesse facendo un numero di danza! "No problem, no problem, Sa-sa!" disse, sempre con quel suo contagioso sorrisone smagliante. Un'altra cosa che Saki-T non si spiegava era come facesse Heart a non perdere mai l'abitudine di chiamarla con quel fastidioso nomignolo... "D'accordo che dobbiamo stare attente a quello che succede... ma che c'e di male se mi godo un po questa adorabile giornata di primavera? E' la stagione dell'amore, come dico sempre!"

"Heh... perche mi aspettavo che sarebbe venuto fuori questo discorso?" ironizzo Lilica, usando un mignolo per grattarsiuna delle sue orecchie appuntite. "Ogni volta, te ne esci con qualcosa sull'amore, Heart-chan... sicura di non essere imparentata con una certa Flonne?"

"Parla la sosia di Etna..." borbotto Saki-T, ormai abituata a quegli scanzonati scambi di battute. Maori si porto una mano davanti alla bocca per soffocare una risatina, e decise di intervenire nel discorso.

"Su, su... adesso, non sottovalutiamo questo compito, ma non e neanche il caso di essere cosi tese." esorto. "Dopotutto, l'ansia e cattiva consigliera... e proprio perche abbiamo un compito cosi importante, non dobbiamo prendere decisioni troppo impulsive o affrettate. Tu, in particolare, Lilica-chan... cerca di ricordare che dobbiamo riservare il combattimento come ultima risorsa... tendi a gettarti nella mischia senza riflettere troppo, scusa se te lo dico. E' vero che il quartier generale della TSAB ci da copertura in caso di bisogno... ma se possiamo evitare di combattere, e meglio, non trovi?"

"Mah, come vuoi... io pero non mi diverto se non c'e un po di movimento..." rispose Lilica, un po svogliatamente. "Insomma, io sono una ragazza d'azione, che diamine... non mi piace starmene con le mani in mano mentre da qualche parte ci potrebbe essere qualche mostro che ci vuole mangiare a colazione..."

"Lo sai bene che non e cosi, Lilica..." senti la voce profonda ed autorevole del suo Arcano, Tempestas, che le parlava telepaticamente. "Io mi sarei gia accorto che c'erano dei disturbi nell'equilibrio energetico di questa dimensione... ricorda che la maggior parte degli Elementali, inclusi quelli misti, non e assolutamente in grado di mascherare la propria presenza a noi Arcani..."

"Va bene, Tempy, un punto per te." rispose Lilica, e un lieve ghigno le apparve sulle labbra quando percepi la confusione di Tempestas nel sentirsi appioppare quel nomignolo. "Heheheee... cosa credi, che qui in giro sia Heart l'unica che sa dare i nomignoli alle sue compagne? In tal caso, spiacente di dirti che anch'io sono un'eminente autorita in campo!"

"La Maiden a cui e stato abbinato Tempestas e un tipo alquanto... originale, per usare una parola adatta." affermo telepaticamente Bhanri, l'Arcano del Fulmine legato a Saki-T, facendo in modo di farsi sentire anche dalle altre Maiden. "Se posso essere sincero, sarei un po scettico se non avessi visto come se l'e cavata contro quegli Elementali all'istituto... davvero, non mi aspettavo che fosse cosi forte..."

"La TSAB non l'ha reclutata per niente, dopotutto..." rispose Maori. "Lilica-chan ha dato prova di saper controllare bene i suoi poteri, e di essere un'abile combattente, anche se non e molto disciplinata. Ammettilo, Lilica-chan, qualche volta potresti essere un po meno impulsiva..."

"Heheee... e che ci posso fare? Io sono fatta cosi, e sono contenta cosi!" rispose l'impertinente Maiden bionda. "Okay, okay... messaggio recepito, Maori-san. Faro quello che posso, ma non vi garantisco nulla se qualche Elementale col cervello grande come un granello di sabbia viene ad attaccare briga con me!"

"Comunque, per adesso non abbiamo percepito nulla..." disse Partinias, l'Arcano di Heart, mentre la Maiden a cui era legata si guardava vivacemente in giro, antenne drizzate e pronta ad ogni evenienza. "E anche se abbiamo la conferma che ci sono dei Jewel Seed in questa citta, dopo quello dell'altro giorno non se ne e attivato nessuno. Quindi, per adesso la situazione e..."

Partinias si interruppe all'improvviso, e dal brevissimo, quasi impercettibile singulto di sorpresa che emise, Heart capi che il suo Arcano aveva parlato troppo presto. E anche le altre Maiden e gli altri Arcani drizzarono le orecchie davanti all'improvvisa reazione di Partinias... poteva voler dire soltanto che c'era qualche potenziale problema in arrivo!

"Partinias?" chiese Saki-T. "Hai... hai sentito qualcosa, vero?"

"C'e... un mostro di Dark Fall da queste parti? O... qualche Jewel Seed? Un Elementale?" chiese Heart, la cui vivacita aveva lasciato rapidamente posto ad una risoluta convinzione. Aveva gia alzato le braccia e stretto i pugni, come a volersi mettere in guardia...

Partinias non rispose subito. Ancora per qualche secondo, l'Arcano dell'Amore continuo a concentrarsi sull'ambiente che la circondava, cogliendo ogni minima vibrazione e ogni emissione di energia. Solo quando fu sicura di sapere di cosa si trattava rispose alle ragazze. "Jewel Seed... si, non ci sono dubbi... questa emissione energetica e di tipo diverso rispetto a quelle che ho sentito finora. Non e un Elementale... e non e un membro dell'Impero del Male di Dark Fall. Non resta che una sola opzione..."

"SI', ADESSO LO PERCEPISCO ANCH'IO..." rispose Ohtsuchi, inserendosi per la prima volta nella conversazione. "PERO'... SONO DUE LE EMISSIONI CHE PERCEPISCO, E A VOLTE MI SEMBRA CHE SI SOVRAPPONGANO... HO COME LA SENSAZIONE CHE CI SIANO DUE JEWEL SEED QUI ATTORNO. UNO DI ESSI, ANZI, E' TERRIBILMENTE VICINO... MAORI, PUOI CONDURRE LE TUE COMPAGNE NEL PUNTO DOVE L'HO INDIVIDUATO?"

"Certamente, Ohtsuchi-sama! Ci occupiamo subito di tutto quanto!" replico prontamente la giovanissima miko, per poi indicare alle sue compagne Maiden la direzione che il suo Arcano le stava suggerendo telepaticamente. "Pare che il Jewel Seed piu vicino sia da quella parte, ragazze! A proposito, ma li non c'e per caso..."

"Siamo vicini alla villa della famiglia Tsukimura..." rispose Saki-T corrugando la fronte. "La figlia minore di quella famiglia e amica di Nanoha-chan... e proprio oggi Nanoha-chan e un'altra sua amica si fermavano li a prendere il te... quindi forse Nanoha-chan sa gia di questo problema."

"In ogni caso, faremmo meglio a darle una mano!" rispose Heart. "Non mi va di lasciar fare da sola Nanoha-chan..."

Saki-T alzo una mano. "Con calma, Heart-chan... con calma! Ohtsuchi ha pure detto che ci sono due Jewel Seed da queste parti... quindi credo che sia meglio dividerci! Intanto, raggiungiamo il piu vicino... poi Lilica-chan e te raggiungerete il Jewel Seed piu lontano, visto che siete le piu veloci tra noi. Io e Maori-san andremo ad aiutare Nanoha-chan in caso ce ne fosse bisogno. Spero che quelli della TSAB abbiano gia provveduto alla schermatura..."

"Bene, allora smettiamola di fare tanti discorsi, e andiamo a fare un po di sfracelli!" esclamo Lilica, con entusiasmo forse un po eccessivo. Senza prestare ulteriore attenzione a quello che le sue compagne stavano cercando di dirle, la biondina inizio a correre nella direzione che Maori aveva indicato un attimo prima, costringendo tutte le sue compagne ad affrettare il passo per riuscire a starle dietro...

 

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Nel frattempo, nel grande giardino di casa Tsukimura...

Nanoha si chino per accarezzare un gattino tigrato che stava andando a strusciarsi contro le sue caviglie, passandogli il palmo della mano sulla schiena e sentendolo emettere delle energiche fusa. Lei, Arisa e Suzuka erano sedute attorno ad un grazioso tavolino in stile vittoriano, in un gazebo appena fuori dal salone principale della villa, e stavano aspettando che una delle cameriere di casa Tsukimura arrivasse con il loro te. Yuuno era accoccolato sulle gambe di Nanoha, con un caldo raggio di sole che gli batteva sulla schiena, e di tanto in tanto si godeva le carezze e i richiami delle due amiche.

"Aaaah... e davvero una bella giornata, oggi, per prendere il te all'aperto con le amiche!" affermo Suzuka, guardando verso le cime degli alberi e spostandosi i capelli dagli occhi con un elegante gesto della mano. "E con tutti questi simpatici gattini a tenerci compagnia, poi... Non sembra anche a voi che sia un modo stupendo di passare il fine settimana?"

"Tu di pure quello che vuoi, Suzuka-chan, ma io preferisco i cani..." borbotto Arisa, e nonostante cio continuava a grattare un gattino pezzato dietro le orecchie. Le tre ragazzine erano letteralmente circondate da un piccolo branco di gatti di varie razze, taglie ed eta, che si aggiravano pigramente attorno al tavolo, e di tanto in tanto balzavano sul grembo di una delle bambine per farsi accarezzare. Evidentemente, gli Tsukimura erano un'intera famiglia di gattofili...

Nanoha ridacchio brevemente della battuta della sua amica. "Hehee... e strano, Arisa-chan, che tu lo dica mentre continui ad accarezzare un gatto!" affermo. "Non sarai mica una tsundere, per caso?"

"Per me, tu guardi troppi anime, Nanoha-chan..." borbotto la biondina, incrociando le braccia come per darsi un contegno, e alzando il naso in aria. Le sue compagne ridacchiarono della scenetta, proprio mentre una delle cameriere della famiglia Tsukimura, una graziosa ragazza dai lunghi capelli violetti e con addosso la tipica tenuta elegante da inserviente domestica, portava loro un vassoio con diverse tazzine piene di te fumante.

"Suzuka-ojousama... signorine Arisa e Nanoha... ecco il vostro te." disse educatamente Farin, la cameriera personale di Suzuka. "Volete che vi metta un po di zucchero in piu, o magari..."

Ma proprio in quel momento accadde l'imprevisto. Uno dei gatti di casa Tsukimura, che era rimasto a giocherellare attorno al tavolo, si allontano un po, andando a curiosare tra l'erba alta del giardino... e scostando alcune fronde con la zampina, si trovo ad osservare uno strano oggettino simile ad una gemma azzurra a forma di prisma, che scintillava debolmente di una strana luce...

Nello stesso momento, sia Nanoha che Yuuno percepirono la stessa, inconfondibile sensazione che indicava la presenza di un Jewel Seed nelle vicinanze... e, inutile dirlo, Nanoha penso che la cosa non poteva capitare nel momento peggiore. Proprio quando era con le sue amiche! E adesso, che cosa poteva inventarsi per andarlo a recuperare senza destare sospetti? Gia in quel momento Arisa, Suzuka e Faren si erano accorte che Nanoha aveva un'espressione strana...

"Ehm... signorina Nanoha, va tutto bene?" chiese la giovane cameriera, premurandosi di appoggiare il vassoio sul tavolo per evitare spiacevoli incidenti. "Ha freddo... oppure si e ricordata di aver dimenticato qualcosa, per caso?"

Nanoha sbatte gli occhi, riportata alla realta, e cerco di pensare ad una scusa plausibile... "Ah... ehm... no, no... chiedo scusa, Faren-san, e solo che... niente, mi sembrava che..."

Per fortuna, Yuuno ebbe una buona idea per toglierla da quella imbarazzante situazione. Alzandosi di scatto dalla sua posizione, il furetto-mago proietto il suo pensiero alla ragazzina. "Nanoha! Lo... lo sento anch'io, e molto vicino! Ascoltami, faro finta di scappare nel boschetto qui vicino... tu vienimi dietro, e di alle tue amiche che ci metterai un attimo, okay?"

"Va... va bene, Yuuno-kun!" rispose telepaticamente la ragazzina. Il grazioso animaletto annui e balzo agilmente giu dalle gambe della sua amica, per poi scattare verso il boschetto del giardino degli Tsukimura, infilandosi tra l'erba alta con la grazia e l'agilita tipica dei mustelidi. Nanoha, recitando la parte in maniera convincente, si alzo di scatto e guardo nella direzione dove era andato Yuuno.

"Yuuno! Dove vai?" esclamo, per poi voltarsi verso le sue amiche e Faren. "Ehm... scusatemi, a volte Yuuno e un po troppo vivace... vado subito a riprenderlo e torno, okay?"

"Va bene..." rispose Arisa. "Vuoi che veniamo con te?"

Nanoha scosse gentilmente la testa. "Non e necessario, ragazze... tanto ci mettero un attimo!" rispose. "Aspettatemi qui, okay?"

Mentre le sue amiche e Faren la guardavano un po meravigliate, Nanoha si addentro nel boschetto dietro a Yuuno, sentendo gia il segnale del Jewel Seed che si intensificava. Poteva voler dire soltanto una cosa, e cioe che il pericoloso artefatto si era gia attivato! Un istante dopo, uno strano effetto di luce distorse la percezione della bambina e di Yuuno per un istante... e il furetto parlante ringrazio tra se il fatto che la TSAB fosse cosi efficiente nell'isolare i fenomeni paranormali! Ancora una volta, questa efficienza avrebbe impedito che si verificassero effetti collaterali...

La distorsione della luce duro soltanto un paio di secondi, prima che Nanoha e Yuuno potessero di nuovo mettersi alla ricerca del Jewel Seed attivato... e non dovettero neanche cercare troppo a lungo: all'improvviso, sentendo un fruscio di foglie e il rumore dei rami che si spezzavano, i due amici frenarono di colpo, e Nanoha si preparo ad invocare il potere di Rising Heart e della sua Barrier Jacket...

E la minaccia emerse dal fogliame...

...

...sotto forma... di un gigantesco gattino grigio con il collarino e la campanella al collo!

Nanoha e Yuuno rimasero completamente spiazzati, con gli occhi trasformati in puntini neri e dei grossi goccioloni di sudore che colavano loro lungo la fronte, mentre il gigantesco, ma completamente inoffensivo, felino iniziava a passeggiare come niente fosse tra gli alberi, quasi non si fosse reso conto di essere diventato talmente grande che ora una sua zampa era grossa come il tronco di un albero! Miagolo candidamente, passo vicino a Nanoha e Yuuno ignorandoli completamente... poi si fermo in mezzo agli alberi e comincio a leccarsi la pelliccia!

"Yu... Yuuno-kun... quello... quello e..." balbetto Nanoha, completamente incredula.

Yuuno non riusci a rispondere per qualche secondo. "Ehm... mi... mi sa di si, Nanoha... quel gattino... e entrato in contatto con il Jewel Seed, e questo ha dato forma al suo desiderio... quello di diventare grande!" disse il furetto, per poi tornare serio. "Pero... e pericoloso ugualmente. Se restasse di queste dimensioni, potrebbe provocare un sacco di problemi!"

"E' vero..." assenti Nanoha. "E... non credo che Suzuka-chan possa tenere un gatto di queste dimensioni, tra l'altro! Va bene, allora cerchero di sigillarlo subito!"

La ragazzina inizio a concentrarsi per eseguire la sua trasformazione...

"Bardiche. Photon Lancer, Electricity!"

Una voce interruppe la concentrazione di Nanoha... e subito dopo, un raggio di energia gialla piovve letteralmente dal cielo e colpi in pieno il gattino gigante, che miagolo di dolore e cadde di lato, facendo cadere anche un paio di alberi! Nanoha ebbe un sobbalzo di sorpresa, e quando si volto per capire di cosa si trattava, rimase sbalordita nel veder scendere giu dal cielo una ragazzina bionda della sua stessa eta, con i capelli biondi legati in due lunghe code, un elegante mantello, vestita tutta di nero con una minigonna bianca e stivaletti alti fin sopra il ginocchio... e con in mano uno scettro identico al suo Rising Heart, non fosse stato per il colore nero con il gioiello giallo incastonato sulla punta! Con uno svolazzo del suo mantello, la biondina atterro su un ramo e, ignorando completamente Nanoha, punto nuovamente il suo bastone contro il gattino gigante.

"C-Cosa?" esclamo Nanoha. "E... e tu chi sei?"

"Nanoha-chan!" si senti chiamare. Questa volta, anche la ragazzina bionda si distrasse un attimo, senza pero mai perdere la sua aria distante e un po triste... e quando lei e Nanoha si voltarono, videro arrivare di corsa Saki-T e Maori, che in qualche modo erano riuscite ad introdursi nel boschetto! "Nanoha-chan! Che sta succedendo qui? Tutto bene?"

"Ah! Saki-san! Maori-san! Ci siete anche voi... avete percepito la reazione di quel Jewel Seed, immagino..." chiese la ragazzina, mentre le sue amiche piu grandi la raggiungevano e si mettevano in guardia. Per quanto quella biondina potesse sembrare inoffensiva, l'attacco che aveva appena usato voleva dire tutt'altra cosa!

"Si, certo..." rispose Maori. "Ma... pensiamo dopo al Jewel Seed. Per adesso... credo che abbiamo qualcun altro con cui trattare..."

Tuttavia, la bambina bionda non sembro interessata a conversare con le ragazze, e neanche a combattere con loro. Attivo nuovamente la sua asta da combattimento, e scaglio una raffica di fulmini globulari contro il gattino gigante, strappandogli un altro lamento.

"Quella... quella ragazza usa energia magica molto simile a quella di Nanoha!" esclamo Yuuno. "Presto, ragazze, dobbiamo fermarla!"

"Ricevuto!" esclamo Saki-T. Lei e Maori invocarono i loro Arcani, e Nanoha si concentro per materializzare Rising Heart e la sua Barrier Jacket, facendo in modo che la misteriosa biondina vestitadi nero interrompesse il suo attacco e si voltasse nella loro direzione. Nanoha si era trasformata in un lampo, e delle brillanti aure di energia ora circondavano i corpi di Saki-T e Maori... ma per quanto percepisse una forte emanazione energetica, la ragazzina bionda non sembrava molto preoccupata, e continuava a starsene in piedi sul ramo, in attesa di un attacco che tardo ad arrivare. Yuuno, nel frattempo, stava continuando ad osservare con attenzione la strana biondina... e aveva riconosciuto la sua aura come quella di un abitante del suo stesso mondo! Quella bambina bionda non era solo una maga... e anche molto potente... ma anche una sua compaesana, per cosi dire! E c'era qualcosa di particolare in lei... qualcosa che Yuuno non riusciva bene a definire in quel momento...

La bambina bionda finalmente interruppe il silenzio, brandendo la sua arma con la perizia di un'esperta di arti marziali. "Hm. Vedo che tra voi c'e una maga come me... e raro che un abitante del Giardino dell'Arcobaleno sia dotato di un simile potenziale magico." disse, e la sua voce suonava stranamente fredda per una bambina dell'eta di Nanoha. "E voi, invece, siete due Maiden della TSAB. Ho sentito parlare di voi. Anche voi cercate i Jewel Seed, come me."

"E tu, invece, chi saresti?" chiese Saki-T, per niente disposta a perdere tempo.

"E perche cerchi anche tu i Jewel Seed? Perche hai attaccato cosi, all'improvviso?" riprese Maori.

La biondina non rispose. Con un breve comando mentale, fece trasformare il suo bastone da combattimento in una minacciosa falce dalla luminosa lama dorata e si mise in guardia. "Anche se ve lo dicessi, non cambierebbe nulla." taglio corto. "Non ho nulla contro di voi, ma i Jewel Seed devono essere miei."

Saki-T alzo le braccia, e si mise in guardia, mentre Nanoha stringeva Rising Heart con entrambe le mani, e Maori estraeva un paio di trottole di legno dalle maniche. "Neanche noi vorremmo litigare... ma i Jewel Seed non sono dei giocattoli." affermo. "Non possiamo lasciarli a te... se li vuoi, dovrai combattere contro di noi!"

"Saki, stai molto attenta." la avverti Bhanri con un messaggio telepatico. "Non so come sia possibile, ma quella bambina possiede degli enormi poteri... e non e di questo Giardino! Dobbiamo trattarla con prudenza."

"Me ne ricordero, Bhanri. Grazie dell'avvertimento." rispose Saki-T.

Nanoha, nel frattempo, stava soppesando la misteriosa avversaria. c'era qualcosa in lei che la colpiva, in qualche modo... da una parte, Nanoha si chiedeva che motivo potesse avere quella biondina per volere i Jewel Seed anche a costo di combattere contro di loro... e dall'altra... Nanoha stessa era un po confusa. Non si spiegava come una ragazzina della sua eta potesse avere uno sguardo cosi serio... e con quella luce di tristezza...

Ma la bambina bionda mise fine ad ogni riflessione. Muovendosi con una velocita che colse di sorpresa anche una combattente esperta come Saki-T, scatto in avanti e raggiunse in un lampo le sue avversarie, per poi sferrare un ampio colpo di falce! Per loro fortuna, le tre agenti della TSAB reagirono in tempo, e riuscirono ad evitare l'attacco facendo un lungo balzo in aria e disperdendosi al momento dell'atterraggio. Per niente impressionata, la bambina bionda decise di continuare con l'attacco finche era in vantaggio, e roteo la sua face davanti a se, scagliando contro le sue avversarie una raffica di fulmini globulari gialli. La maggior parte vennero evitati, ma alcuni andarono a segno, e fecero cadere a terra Nanoha e le due Maiden. Per fortuna, non era stato un attacco molto potente, e Saki-T si rialzo un istante dopo con un colpo di reni, per poi invocare il suo Arcano.

"Non sei l'unica a saper giocare con i fulmini, biondina." esclamo. Con un indice alzato verso il cielo, fece apparire una sorta di pentacolo sotto i piedi della biondina, poi scaglio il suo attacco. "Eccotene una dimostrazione! Fearg Lorg!"

La biondina fece appena in tempo ad alzare la testa, vagamente preoccupata, prima che un portale scintillante si aprisse poco sopra di lei e facesse cadere su di lei una breve raffica di fulmini azzurri! Si senti una breve esclamazione di disappunto prima che la misteriosa piccola avversaria fosse del tutto avvolta da un lampo azzurro, e Saki si permise un sorrisetto di cupa soddisfazione... ma rialzo subito la guardia, sapendo bene che un'avversaria cosi forte non poteva certo essere sconfitta con cosi poco...

E infatti, un istante dopo, ecco riapparire la bambina bionda, con i vestiti un po segnati dall'attacco, ma a parte questo illesa... anche grazie ad un trasparente scudo di energia che aveva eretto appena in tempo attorno a se. La sua falce era ancora sollevata, e non aveva perso nulla della sua combattivita...

"Come temevo... non e un'avversaria da poco." commento Maori.

Nanoha agi immediatamente, volando contro la bambina bionda e cercando di colpirla con una raffica di raggi laser dal pomo di Rising Heart. Questa volta, ritenendo piu saggio non mettere troppo alla prova le proprie difese, la misteriosa maghetta indietreggio, evitando ogni attacco... ma distraendosi quel tanto che basto alla maghetta terrestre per avvicinarsi e bloccare la falce con un colpo di Rising Heart, fino a costringere la lama contro il terreno. La biondina inizio subito a tirare nella direzione opposta, ma Nanoha incanalo un po di energia nella sua arma, in modo da aumentarne il peso e rendere piu difficile il lavoro alla sua avversaria. Maori volle aggiungere qualcosa... e dopo aver nuovamente invocato il suo Arcano, Ohtsuchi, fece scaturire dal terreno delle piccole colonne di roccia tutt'attorno alla maghetta bionda, in modo da renderle difficile la fuga.

"A... Ascoltami un momento, per favore!" prego Nanoha, rivolta alla sua avversaria. "Tu... sei una maga, come me. E anche tu cerchi i Jewel Seed... per motivi tuoi... perche non proviamo a discuterne? Magari riusciamo a trovare un accordo..."

Per un attimo, la biondina guardo negli occhi di Nanoha... e infine rispose, un'appena percettibile ombra di rammarico nella voce. "Lo sai? Hai tutta l'aria di essere una brava ragazza... ma purtroppo, non ci puo essere dialogo tra noi. Ti consiglierei di abbandonare, finche ti e possibile."

Nanoha, confusa, si distrasse un attimo... permettendo alla sua avversaria di liberarsi dalla presa e sferrare un colpo di falce contro di lei! Nanoha evito la lama laser ricurva, che prosegui in una traiettoria ad arco e taglio di netto le rocce che Maori aveva fatto innalzare dal terreno... poi, accorciando le distanze, cerco di colpirla di nuovo con un raggio laser giallo sparato dal suo bastone magico.

"Bardiche! Photon Launcher, Electricity!" esclamo nuovamente. Tre scariche elettriche partirono dal pomo dell'arma e sfrecciarono verso Nanoha, che alzo a sua volta una barriera protettiva!

"Protection!" disse la voce computerizzata di Rising Heart. Una bolla di energia difese Nanoha dal colpo della sua avversaria, ma l'impatto la costrinse comunque a fare due passi indietro. La bionda avrebbe approfittato dell'occasione per continuare a tenere Nanoha sotto pressione, se solo Saki-T non avesse interferito...

"Fragarach!" esclamo la Maiden dai capelli blu. Saki-T salto, arrivando a diversi metri di quota, poi scese giu con un calcio volante circondato da un'aura elettrica scintillante, puntando dritta contro la biondina. Quest'ultima apparve, per un attimo, leggermente allarmata... ma reagi con rapidita e riusci ad evitare l'attacco di Saki-T con un salto mortale all'indietro! La Maiden colpi il terreno, provocando una piccola esplosione che riusci in ogni caso a sbilanciare la maghetta bionda grazie alla sua onda d'urto, e a farla atterrare sul tappeto erboso con un ruzzolone. La biondina si rialzo un istante dopo, senza mostrare traccia di fatica o di difficolta, e afferro nuovamente la propria falce con entrambe le mani, mentre Nanoha, Saki-T e Maori si schieravano davanti a lei e si preparavano ad un nuovo attacco.

"Come preferite." affermo la biondina. "Se volete ostacolarmi, non ho altra scelta che usare tutta la mia forza contro di voi. Nulla di personale."

"Accidenti, quindi finora non aveva fatto sul serio..." penso Maori. "Mi sa tanto che anche in tre contro una, dovremo darci da fare per uscirne vittoriose..."

"Questa ragazzina e piu tosta di quanto pensassi... ma non possiamo permetterle di avere i Jewel Seed! Ci sono gia troppi problemi, qui sulla Terra, senza che si aggiunga anche questo!" penso Saki-T.

Tuttavia, i pensieri di Nanoha erano un po diversi... "E' una ragazza cosi bella e cosi forte... ma allora perche ha degli occhi tanto tristi?"

 

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"Hmm... certo che e una teoria molto audace. Contraddice molte delle ipotesi che si sono fatte finora..." disse, sopra pensiero, Honoka Yukishiro, mentre leggeva un articolo di una rivista scientifica seduta alla sua scrivania. Il piccolo genio aveva gia finito i compiti... e dal momento che Nagisa si era presa in ritardo come al solito, a lei non restava molto da fare se non dedicars ad una delle sue attivita preferite, la lettura.

"Che cosa e molto audace, Honoka, mipo?" chiese con vocina squillante Mipple, guardando a sua volta la rivista che la sua amica stava sfogliando. C'erano un sacco di simboli che lei non riusciva a capire... e su un angolo della pagina, si vedeva la foto di una strana ragazzina dai capelli blu scuri a caschetto con addosso un camice da laboratorio bianco, e un'espressione sicura di se, al punto da risultare arrogante, sul viso.

"Oh, scusa, Mipple... mi e sfuggito un commento ad alta voce..." rispose Honoka. "Stavo... leggendo questo servizio. Parla di una scienziata che si e affermata di recente, la dottoressa Kira Daidoji, che ha da poco concluso un viaggio di ricerca negli Stati Uniti. Pare che le scoperte fatte da questa scienziata potrebbero aprire nuovi orizzonti nella produzione di energie pulite. Sembra addirittura che il principio sul quale si basa questa nuova fonte di energia sollevi degli interrogativi su certe nozioni scientifiche che finora non era stato possibile dimostrare."

"Sembra molto interessante, mipo... anche se io probabilmente non ci capirei nulla!" rispose la Principessa della Speranza, dando un'occhiata alla foto della dottoressa Kira... e rimanendo perplessa quando vide che si trattava di una ragazzina che non poteva aver superato i dodici anni! QUELLA era la scienziata cosi brillante di cui si parlava? Doveva avere finito da poco le elementari...

Honoka capi al volo quello che Mipple pensava. "Heheee... si, effettivamente sono rimasta stupita anch'io quando ho letto che la dottoressa Kira Daidoji, in realta, ha soltanto undici anni... pero, pare che sia davvero una ragazzina prodigio! Ha un quoziente intellettivo stimato attorno ai 200 punti, anche se, per motivi personali, ha cominciato a dare notizia di se soltanto adesso... e pare che gia da un anno lavori a fianco di una famosa ricercatrice cinese, la dottoressa Mei Ling Hua, specializzata in robotica e informatica. Non si sa esattamente cosa stiano cercando di realizzare, ma pare che la dottoressa Daidoji ne parlera al suo ritorno in Giappone, previsto tra due settimane."

"Hmmm... sembra davvero una persona speciale, mipo..." disse la creaturina rosa. "Per essere riuscita a fare cosi tanto a quest'eta..."

"Beh, questo non te lo so dire, Mepple..." affermo Honoka, prudentemente. "Anch'io penso che debba avere delle grandi qualita, e non metto in dubbio la sua intelligenza... pero, da quanto ho letto su certi articoli su di lei, Kira Daidoji sembra essere anche una persona piuttosto antipatica e presuntuosa. Poi, ovviamente, non e certo da quello che si legge in un articolo che bisogna farsi un'opinione di una persona..."

Improvvisamente, Mipple si irrigidi, e le sue grandi orecchie iniziarono a tremare visibilmente, mentre la Principessa della Speranza iniziava a guardarsi attorno allarmata. "Huh? Honoka! Ho... ho un brutto presentimento, mipo! C'e... qualcosa che si sta avvicinando!"

Immediatamente, la geniale ragazzina scatto in piedi. "Cosa? Sta arrivando...? E' qualche agente di Dark Fall, immagino..." esclamo.

"S-si... sono sicura che sia..." comincio a rispondere Mipple... ma si blocco un attimo dopo, smise di tremare, e si guardo attorno confusa. "Huh? Adesso non lo sento piu, mipo! E' come se... fosse passato di qui e fosse andato avanti per la sua strada! Pero era di Dark Fall, di questo sono sicura! Mipo!"

Il che voleva dire che, anche se non si era fermato li, era comunque qualcosa che riguardava le Pretty Cure! "Va... va bene, Mipple... adesso chiamo Nagisa e le altre, e andiamo a vedere cosa succede." rispose Honoka, raggiungendo il telefono e apprestandosi a fare il numero della sua migliore amica. "Speriamo che non faccia troppi danni nel frattempo..."

 

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"C... Come? Si... d'accordo, faremo il prima possibile, Yukishiro-sempai..." affermo Mai Mishou pochi istanti dopo, attaccata al telefono di camera sua. "Contattero Saki-san immediatamente, e le diro cosa sta succedendo. Lei... informa Misumi-sempai e Hikari-chan? Si... va bene, vi raggiungo subito!"

Mai appoggio il telefono non appena la chiamata fini, e quando Choppy guardo verso di lei con espressione interrogativa, la giovane artista confermo le sue supposizioni con un cenno della testa. "C'e... un'emergenza, Choppy... sembra che qualche altro seguace di Lord Akudaikahn sia arrivato sulla Terra... ma non sappiamo ancora dove sia diretto."

"Va bene, Mai, chopi! Chiamiamo Saki e Flappy, e chiediamogli di venire al piu presto!" rispose la creaturina rosa del Giardino delle Sorgenti, trasformandosi di nuovo nel 'telefono cellulare'. Mai stava gia facendo il numero della sua nuova amica, sperando di trovarla a casa...

 

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"Un... guerriero di Dark Fall in circolazione?" chiese Nagisa, incredula e irritata al tempo stesso, quando Honoka le comunico la novita al telefono. "Uuuugh, ma questi scagnozzi delle forze del male non potrebbero scegliere un altro momento per attaccare? Che so, quando non dobbiamo fare i compiti? Sigh... e va bene, immagino che questo sia un altro lavoro per le Pretty Cure... a proposito, sai se c'e gia qualcun altro del nostro gruppo che si sta occupando di questo problema?"

"Ho parlato a Mai-chan, e mi ha detto che ci raggiungera il prima possibile..." rispose Honoka. "Pensera lei a contattare Saki-chan, e ora chiedero anche ad Hikari-chan di venire. Intanto, pero, e meglio che ci sbrighiamo noi... prima di perdere le tracce di quell'emissario di Dark Fall!"

"Ricevuto, Honoka! Arrivo subito!" concluse Nagisa. Riappese il telefono e si volto verso Mepple... che in quel momento era in forma di telefonino e, come niente fosse, stava dormendo, con una grossa bolla trasparente che gli usciva da una narice! La ragazza scosse la testa, e gli tocco la bolla con un indice, facendola scoppiare e svegliandolo di soprassalto!

POP!

"Uh? AH! Che cos...? Che succede, mepo?" esclamo la creaturina, quasi in panico. "Un uragano? Un terremoto? Una catastrofe? Mepo mepo!"

"No, moscardino... solo una chiamata di Honoka che ci avvisa di qualche impiastro di Dark Fall. Sono venuti di nuovo a fare i grossi e cattivi!" rispose sarcastica Nagisa, mentre l'improbabile eroe del Giardino della Luce si ripuliva la faccia! "Honoka ha detto che informera anche Hikari-chan... ma intanto, e meglio che iniziamo a muoverci! Non credo che quel tizio sia qui per ammirare il panorama!"

"No, infatti..." rispose Mepple, completamente sveglio dopo aver sentito parlare di Dark Fall. "Allora forza, Nagisa, sbrighiamoci!"

 

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Heart e Lilica avevano fatto una corsa fino al parco del quartiere, seguendo le indicazioni dei loro Arcani Partinias e Tempestas... ed ora, stavano giungendo nel bel mezzo di un grande prato, tra la cui erba alta gli occhi acuti di Lilica avevano colto un bagliore scarlatto, appartenente ad un oggetto piccolo e tondo che sembrava emettere luce propria. Anche Heart non ci mise molto a fare due piu due e a capire che si trattava di un Jewel Seed... e, fortuna delle fortune, non sembrava ancora essersi attivato!

"Guarda la, Lili!" esclamo la ragazzina dai capelli rosa, puntando un indice verso l'erba alta e indicando cio che la biondina aveva gia notato. "Mi sa tanto che l'abbiamo trovato! Prendiamo quel Jewel Seed, prima che si attivi e causi qualche problema!"

"Sono gia a lavorare sul caso!" esclamo allegramente Lilica. "A proposito, Tempestas, Partinias... grazie dell'aiuto! Se non altro, cosi abbiamo risolto il problema senza tante complicazioni!"

Tempestas, appena visibile sopra Lilica come una sagoma traslucida dall'aspetto simile a quello di un colossale rapace dalle piume blu notte, ricevette i complimenti della sua Maiden con un lieve movimento del becco, e Partinias fece un sorriso appena accennato... che pero si trasformo in un'espressione allarmata non appena Lilica inizio ad avvicinarsi al Jewel Seed! Qualcosa l'aveva fatta scattare... il sentore di un particolare tipo di energia negativa, che si stava avvicinando sempre di piu al punto in cui si trovavano!

"Abbiamo fatto solo il nostro..." stava iniziando a dire l'Arcano dell'Amore, prima di interrompersi e guardarsi in giro. "Huh? Ma cosa... aspettate un momento, ragazze! Tempestas, lo senti anche tu? Sta... arrivando qualcos'altro! Ed e ostile..."

"Si... lo sento anch'io, Partinias! Un combattente di Dark Fall..." disse telepaticamente l'Arcano del Vento, mentre le due Maiden si fermavano di botto.

"Sta... sta arrivando qualcuno di Dark Fall? Come quelli a scuola, l'altro giorno?" chiese Heart. "Ohi, ohi... questo non e molto adorabile! Infatti, mi sa tanto che siamo nei guai!"

Ma Lilica non era tipo da farsi intimorire da una notizia del genere. Dopo un breve istante di perplessita, la Maiden piu piccola e piu vivace ghigno, e si mise in guardia, i pugni sollevati davanti alla faccia. "Heh... e cosi, sta arrivando qualche altro buffone come quelli dell'altro giorno? Che venga pure! La sottoscritta Lilica Felchenrow lo accogliera come merita!"

"Attenta a quello che desideri, Lilica... perche potrebbe avverarsi!" la ammoni Tempestas...

Un istante dopo, una figura massiccia sembro piovere letteralmente dal cielo e atterro davanti alle due Maiden, tenendo loro le spalle voltate! Con un balzo di sorpresa, Heart e Lilica fecero un passo indietro, e anche la Maiden dai capelli rosa si preparo a combattere... nonostante il fatto che ad apparire davanti a loro era stata l'alta, muscolosa e minacciosa figura di Kintolesky, i suoi occhi severi fissi sul gioiello magico nascosto tra l'erba!

"Quello... e uno di Dark Fall?" mormoro Heart. "Ugh... peggio che mai! Adesso dobbiamo vedercela con questo gigante... e magari anche con un paio di Uzaina!"

 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: E anche questa storia viene aggiornata! Scusate, ma non ho molto tempo per scrivere ancora... quindi vi saluto direttamente e vi do appuntamento all prossima volta, per la conclusione dello scontro con la biondina, e la prima battaglia di Maiden e Pretty Cure contro il fortissimo Kintolesky!

 

Justice Gundam

 

 

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Capitolo 14
*** Nemici pericolosi, Parte 2 ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-14

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati al mio crossover! Allora, amici lettori, come va la vita? Spero bene... io sono parecchio impegnato in questi giorni, tra l'uni, le mie storie e il resto... ma come vedete, cerco di tenervi aggiornati sugli sviluppi delle mie storie piu che posso! E in questo caso, la fanfiction che ho aggiornato e quella dedicata alle mie mahou shoujo preferite, impegnate in una pericolosa battaglia contro i misteriosi invasori che minacciano la Terra!

Proprio adesso, mentre stiamo parlando, Nanoha, Saki e Maori sono alle prese con una misteriosa bambina bionda dotata di poteri simili a quelli di Nanoha, e che si e anche dimostrata una maga molto potente! Oddio, misteriosa... in realta, chi conosce la serie di Nanoha sa benissimo chi e... Fate Testarossa, forse il personaggio piu popolare della saga, e una guerriera con la G maiuscola! Sta riuscendo a combattere ad armi pari con Nanoha e le due Maiden... e come se non bastasse, e anche lei alla ricerca dei Jewel Seed, per scopi che ancora non sono molto chiari. E giusto perche i problemi non vengono mai da soli, adesso Heart, Lilica e le Pretty Cure devono vedersela con un nuovo agente di Dark Fall, il baffuto e fortissimo Kintolesky. Che, guarda caso, e anche lui interessato ai Jewel Seed! Non credo ci sia bisogno di immaginare quanta distruzione potrebbero causare quei potenti artefatti in mano a Lord Akudaikahn...

E in questo capitolo vedrete la fine di questi combattimenti... riusciranno le nostre eroine ad avere la meglio, o questa volta hanno a che fare con avversari piu pericolosi di quanto loro possano gestire? Lo scoprirete presto... e conoscerete anche un nuovo personaggio, anche se non posso garantire per il fatto che vi piaccia... Forse qualcuno di voi sa gia di chi sto parlando...

Intanto, vediamo un po le vostre recensioni... e rispondiamo adeguatamente!

 

KillKenny: Hehehehee... gia, posso capire la tua ammirazione per i "professionisti"! E prima che il capitolo finisca, Fate dara ampia prova di esserlo! A proposito... in quel gruppo di privilegiati sono per caso presenti anche un certo Kenpachi Zaraki, un certo Jack Rakan e un certo Sanger Zonvolt? La serie di cui mi parli... beh, in effetti l'ho sentita nominare, e forse l'avro anche vista, ma in questo momento mentre scrivo ho ricordi piuttosto vaghi...

Kari 89: E bentornata! Non ti preoccupare, capisco che tu sia stata impegnata... e comunque, sentirti di nuovo mi fa molto piacere! Ebbene si, ecco arrivata la mitica Fate Testarossa! Anche se dovra passare un po di acqua sotto i ponti prima che Nanoha e Fate diventino amiche... prima bisognera risolvere qualche problemino non troppo banale...

Anonimo9987465: Me ne sono accorto anch'io, dopo che ho messo on-line il nuovo capitolo. Non so come sia successo, ma il mio programma di creazione di pagine web si e mangiato tutti gli accenti! Comunque grazie per la buona recensione... cerchero di dimostrarmi all'altezza anche nel seguito! A proposito, se ti e arrivata la mail che ti ho spedito, dovresti gia sapere di qualche progettino che ho in mente...

 

Direi che ho risposto a tutti - e con questo, possiamo iniziare il capitolo 14 della storia! Heheheee... bene, vedo che il 13 non mi ha dato problemi!

 

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Capitolo 14 - Nemici pericolosi, Parte 2

 

Il momento sembrava difficile, per Heart e Lilica. Proprio quando credevano di poter catturare un Jewel Seed senza tante complicazioni, ecco arrivare quel gigante dorato e mettersi in mezzo... e se l'aspetto fisico non era ingannevole, quel tipo doveva essere un avversario di tutto rispetto anche per delle Maiden. Senza contare lo Uzaina che avrebbe sicuramente evocato...

Kintolesky, comunque, non rivolse subito l'attenzione alle due ragazze, e anzi, sulle prime non sembro neanche accorgersi che erano li. Era concentrato unicamente sul Jewel Seed che Heart e Lilica erano arrivate per recuperare, e lo stava guardando con un certo interessante, sfregandosi il meno con una mano guantata. "Hmm... quindi era questa la fonte di energia non identificata che avevo percepito un attimo fa... chissa perche, fino a questo momento ci era sfuggita. Beh, rimedio subito." disse tra se il gigante dorato, chinandosi e raccogliendo il Jewel Seed tra il pollice e l'indice di una mano per poi osservarlo con attenzione. "Non sembra emettere la stessa energia di quella creatura... quell'Elementale... e un tipo di magia diverso. O meglio, tra le tracce energetiche di questo strano gioiello, ci sono anche quelle del Giardino degli Elementi. Questo potrebbe voler dire molto... anche per noi di Dark Fall..."

I sensi acuti di Kintolesky colsero, appena un istante dopo, qualcosa che gli si avvicinava da dietro la schiena... e il muscoloso guerriero di Dark Fall, con agilita insospettabile per un essere di quelle dimensioni, esegui uno scarto laterale, evitando un tornado in miniatura che Lilica aveva scatenato e gli aveva lanciato contro. Con una sorta di curiosita infastidita, Kintolesky si giro verso le due ragazze, e le vide gia schierate e in posizione di combattimento!

"Hey, hey! Un momento, muscolone! E noi qui cosa saremmo, carne macinata, per caso?" lo richiamo Lilica, facendo un occhiolino e agitando un indice come per dire di no. "Senti... so che magari tu hai i tuoi ordini e tutta questa specie di cose, ma quel Jewel Seed l'avremmo visto prima noi! Quindi, se non ti dispiace, adesso ce lo vorremmo anche riprendere! Tu daccelo senza tante storie, e nessuno qui si fara male, okaaay?"

"Non possiamo lasciarti quel Jewel Seed!" continuo Heart, meno propoensa a scherzare. "Ne va della sicurezza di questa citta e tutti i nostri amici! Daccelo, o saremo costrette a prendercelo con la forza!"

Kintolesky, non molto preoccupato dall'improvvisa apparizione di quelle ragazze, le guardo con freddo occhio indagatore, volendo farsi un'idea di quali potevano essere le loro capacita combattive. In effetti, anche se non si trattava delle Pretty Cure, quelle due avevano un notevole potenziale... ma un guerriero esperto come lui sapeva bene che non basta una prima impressione per giudicare un combattente. Beh, se non altro, quella missione si stava rivelando meno facile e meno noiosa di quanto avesse pensato...

"Non so chi voi due siate." disse, concedendo alle ragazze la sua totale attenzione. "Ma... a quanto pare il nostro obiettivo e lo stesso. Questo ci rende avversari, immagino. Quindi... datemi prova delle vostre capacita con questo. Uzaina, vieni a me!"

Kintolesky schiocco le dita della mano libera, facendo in modo che il cielo venisse coperto all'improvviso da una coltre di nubi. Immediatamente dopo, Heart e Lilica rividero, ancora una volta, quello strano effetto di distorsione che ormai era solito apparire, per una frazione di secondo, ogni volta che accadeva qualcosa di soprannaturale... e le nuvole iniziarono a turbinare sinistramente, mentre una forma nebulosa scendeva da esse e si intrufolava come un fantasma in un cespuglio di erba alta. Lilica e Heart si voltarono in quella direzione quando le fronde cominciarono ad agitarsi selvaggiamente... e un istante dopo, una enorme forma umanoidecompletamente ricoperta di gramigna, con un paio di tentacoli spinosi al posto delle braccia, e il volto contorto nella smorfia malefica di uno Uzaina emerse dal terreno, pronto a combattere!

"UZAINAAAAA!" ululo il mostro vegetale, mentre iniziava ad avanzare verso le disgustate Heart e Lilica a passi pesanti, trascinando sul terreno le braccia a forma di frusta.

"Ugh... e io che speravo di non dover avere piu a che fare con le piante, dopo quello che e successo l'altro giorno..." borbotto Lilica, memore dell'evento in cui avevano incontrato Nanoha. "E va bene, vediamo di potare un po questo cespuglio troppo cresciuto... hey, e il simpaticone, la davanti, che cosa sta facendo? Se ne sta la a guardare lo spettacolo?"

Il guerriero dorato di Dark Fall, infatti, non sembrava avere intenzionedi prendere parte al combattimento, ma neanche di ritirarsi. Semplicemente, se ne stava in disparte, a braccia conserte e con il Jewel Seed ben stretto in una mano, ad osservare lo scontro che stava per iniziare.

"Esattamente." rispose, avendo sentito la domanda che la biondina si era posta. "Come ho detto, voglio farmi un'idea di quello di cui voi siete capaci. Non fuggiro, ne mi nascondero. Prima di affrontare me, pero, dovrete dimostrare di essere avversarie degne sconfiggendo quello Uzaina. Bene, abitanti del Giardino dell'Arcobaleno... combattete!"

Lo Uzaina-pianta scatto in avanti e allungo uno dei sui tentacoli prensili contro le ragazze, avvolgendolo attorno alle caviglie di Heart per poi trascinarla a terra con un breve grido di sorpresa. Nello stesso momento, altre liane piu piccole e piu sfuggenti strisciarono via dal corpo della mostruosita di Dark Fall e corsero verso Lilica alla massima velocita loro possibile. La biondina, con un breve gemito d'allarme, schivo con un passo laterale le liane e attacco lo Uzaina-pianta scagliandogli contro un piccolo vortice di energia, che raggiunse il tentacolo con cui aveva afferrato Heart! La bestia gemette di dolore e mollo la presa, facendo rotolare sull'erba la ragazzina dai capelli rosa, che si riprese in un istante e si mise di nuovo in guardia!

"Grazie, Lili! Me la stavo vedendo brutta!" ringrazio Heart.

Lilica ghigno e fece un occhiolino. "No problem! Se vuoi ringraziarmi, magari dammi una mano con questo ammasso di rovi troppo cresciuto! E magari, quando avremo finito qui, potresti ricordarmi di dare una chiamata al servizio di taglio dell'erba! Non hanno fatto un gran bel lavoro, l'ultima volta..."

"Hehehee... D'accordo..." ridacchio Heart. Poi, tornando al combattimento, Heart scanso una frustata che lo Uzaina-pianta sferro con l'altro tentacolo, e rispose scagliandogli contro una breve raffica di sfere di energia rosa, che esplosero a contatto con il suo enorme corpo! Lo Uzaina ruggi di nuovo e barcollo, allontanandosi dalle due Maiden, che ne approfittarono per pensare ad un'altra strategia da usare...

"Yu-huuu! Perfetto, ha funzionato!" esclamo Heart, mentre atterrava. "Questo bestione sara anche grosso, ma per me questo significa soltanto che e piu facile da colpire!"

"Hihihiii... chissa perche, Heart, e la stessa cosa che ho pensato anch'io!" rispose la biondina, tenendosi in movimento per evitare gli attacchi del mostro. "Comunque, vediamo di non abbassare la guardia, dopo dovremo vedercela con quel tizio dorato!"

"Lo so!" concluse Heart, per poi iniziare a correre verso lo Uzaina, sollevando un pugno e lanciando un grido di battaglia.

"Sa-Sa... Mao-Mao... dovunque voi siate in questo momento, spero che ve la stiate cavando meglio di noi..."

 

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Un clangore assordante risuono per la sezione di giardino isolata, mentre il Raising Heart di Nanoha e il Bardiche della ragazzina bionda si scontravano per l'ennesima volta. Alcune scintille scaturirono dal punto in cui le due potenti armi si erano incontrate, mentre le due combattenti si guardavano negli occhi ancora una volta. In apparenza, sembravano essere alla pari... ma il fatto che Nanoha avesse gia il fiato corto, laddove la biondina restava tranquilla e rilassata, quasi distaccata dallo scontro, faceva capire che questa situazione di stallo era soltanto apparente. Si sarebbe risolta in breve tempo a sfavore di Nanoha e delle Maiden, se non avessero pensato ad un altro modo di affrontare quella misteriosa bambina...

E per tutto il tempo in cui le loro armi si incrociavano, ogni volta che Nanoha guardava la sua avversaria si acuiva quello strano sentore. Non riusciva proprio a vedere quella maghetta bionda come una nemica... una persona con degli occhi cosi tristi non poteva essere cattiva, o almeno questo era quello che la maghetta terrestre voleva credere con tutte le sue forze, anche mentre la biondina spingeva con tutte le sue forze contro di lei...

Le due combattenti si separarono un istante dopo e si allontanarono per riorganizzarsi... ma la bionda venne immediatamente attaccata da un paio di trottole di legno che Maori aveva lanciato a mo di shuriken, e dovette difendersi con due rapidi colpi del suo bastone. Questo diede a Saki-T un istante di tempo, piu che sufficiente per scattare in avanti e giungere a ridosso della sua avversaria... e questa volta, non ci fu niente che quest'ultima riusci a fare per difendersi prima che la Maiden dai capelli blu attaccasse!

"Claiohm Solais!" esclamo Saki-T. Spicco un salto altissimo e scalcio con entrambe le gambe, colpendo la sua avversaria al torace mentre eseguiva una spettacolare capriola in aria, per poi atterrare elegantemente, i lunghi capelli azzurri che scendevano con grazia sulla schiena. La biondina emise un breve verso di dolore... ma, con grande sorpresa di Saki-T, riusci ad atterrare in piedi, con Bardiche ancora stretto tra le mani. Tuttavia, la Maiden non perse un colpo ed evoco nuovamente il suo Arcano, che si materializzo per mezzo secondo dietro di lei come una figura femminile ricoperta di cristalli azzurri; Saki-T alzo le braccia in aria, creo un grosso fulmine globulare tra i palmi delle mani, e lo scaglio contro la sua avversaria, colpendola in pieno! La maghetta extraterrestre emise un breve grido di dolore quando l'elettricita attraverso il suo corpo... ma in una sorprendente dimostrazione di resistenza, riusci a restare in piedi...

"Ed ora... Divine Buster!" esclamo Nanoha. Senza dare alla biondina il tempo di riprendersi, Nanoha scaglio un potente raggio di energia bianca che colpi la misteriosa biondina prima che questa potesse rimettersi in guardia e alzare uno scudo. Il colpo fu abbastanza potente da sollevare da terra la biondina e farla volare per diversi metri... e un attimo dopo, per la prima volta da quando lo scontro era iniziato, la misteriosa maghetta rotolo a terra in una temporanea sconfitta, per poi fermarsi accanto ad un grande albero.

"Bel colpo, Nanoha-chan!" esclamo Saki-T, girandosi verso la bambina il tempo necessario per farle un occhiolino, e poi voltandosi di nuovo verso la biondina, con altre scintille elettriche che crepitavano sulle punte delle dita. "Okay, signorina, adesso vorremmo delle risposte da te. Chi sei, e per chi lavori? Ti consiglierei di parlare, o potrei essere invogliata a usare metodi un po piu violenti."

Sorprendentemente, la misteriosa biondina non sembrava molto perturbata da questa momentanea defaillance. Si alzo' da terra con tutta calma e si spazzo' la polvere dal mantello con un gesto controllato della mano, per poi imbracciare di nuovo la sua falce di luce dorata e mettersi in guardia. "Vi ho gia' risposto. La situazione non cambierebbe, anche se vi rivelassi il mio nome. E comunque, il nostro obiettivo e' lo stesso - impadronirci di quel Jewel Seed. Non ci puo' essere accordo pacifico tra noi."

"Ma... perche' lo vuoi tanto?" chiese Nanoha, ancora sperando di poter indurre la sua avversaria alla ragione. "Forse, se ci spiegassi il motivo per cui hai bisogno dei Jewel Seed, potremmo trovare una soluzione che accontenti tutti. Non sarebbe molto meglio cosi', invece che combatterci inutilmente?"

Ma, ancora una volta, la maghetta bionda non mostro' alcuna esitazione nel rifiutare la proposta. "Non e' possibile, dovresti averlo gia' capito." rispose lapidariamente. "E ti consiglierei di non distrarti, visto che il combattimento non e' ancora finito."

Detto questo, la biondina alzo' la falce verso il cielo, e un intricato pentacolo di luce dorata si illumino' di colpo sotto i suoi piedi, irradiando di luce l'intera area! Le Maiden, Yuuno e Nanoha percepirono chiaramente un netto innalzamento dell'energia magica della loro avversaria, e si resero conto con disappunto che la bambina bionda non aveva ancora mostrato tutte le sue capacita'! Il combattimento si stava per fare ancora piu' intenso... e Saki-T, in particolare, capi' che questa nemica poteva essere ben al di la' delle loro capacita'...

"Accidenti, non ci voleva..." mormoro' la Maiden di Bhanri, i lunghi capelli blu che si agitavano selvaggiamente nel vento. "Maori-san, Nanoha-chan, state molto attente! Ora dovremo impegnarci piu' di prima..."

Maori richiamo' a se' le sue trottole-shuriken, e Nanoha afferro' ancora piu' saldamente Rising Heart... ma la consapevolezza di essersi messe in una situazione ingestibile era comune anche a loro due! Prima di quanto a loro facesse piacere, la maghetta bionda aveva terminato l'evocazione, e un grosso varco si apri' nel cielo sopra di loro, irradiando una minacciosa luce gialla...

Un istante dopo, una fittissima pioggia di strali scese giu' dal varco dimensionale e cadde come un bombardamento a tappeto sul campo di battaglia! Saki-T riusci' soltanto a spalancare gli occhi per la sorpresa! Era un attacco talmente rapido e fitto che tentare di schivarlo sarebbe stato inutile, come cercare di schivare la pioggia... e come se non bastasse, il gattino gigante che aveva ricevuto il Jewel Seed era all'interno dell'area d'azione!

Non ci fu il tempo di fare nulla. Nanoha, Maori e Saki-T vennero investite in pieno dalla raffica di strali di luce, che le costrinsero in ginocchio in un tripudio di esplosioni dorate tanto fitte quanto dolorose! L'attacco ad area duro' ancora qualche secondo, sempre con la stessa intensita'... e quando finalmente cesso' e il bagliore si affievoli' quel tanto che bastava per vedere, tutto quello che si pote' vedere nella radura furono Nanoha, le due Maiden e il gattino di Suzuka, ora ridotto alle dimensioni normali, distesi a terra privi di forze... e il Jewel Seed che il gattino aveva raccolto giaceva a terra vicino a lui, debolmente risplendente e pronto per essere raccolto.

"Uuuugh..." mormoro Saki-T, cercando di fare appello alle sue ultime forze per rialzarsi, pur sapendo che era una battaglia persa. "Non... non posso crederci... chi... chi diavolo e'... quella biondina? Come fa... ad essere cosi' potente?"

La maghetta, dal canto suo, abbasso' lentamente la falce, senza dare alcun segno di orgoglio per quella che ormai poteva essere tranquillamente considerata la sua vittoria. Disattivo' la lama luminosa della sua arma, e inizio' a dirigersi verso il Jewel Seed caduto a terra, e il gattino nero che giaceva li' vicino, illeso ma senza forze. Si fermo' per un attimo solo quando, mentre passava vicino a Saki-T, la Maiden dai capelli blu allungo' una mano verso di lei e le afferro' stretta una falda del mantello, per impedirle di andare avanti!

"Ugh... ferma li', tu... non ti permetto di... prendere quel... Jewel Seed!" ringhio' Saki-T, mentre cercava di compiere un ultimo, disperato attacco contro la maghetta dai capelli dorati. La Maiden tiro' indietro un pugno e cerco' di colpire l'avversaria al volto, ma un attacco cosi' basilare era fin troppo semplice da evitare per lei, e la bionda sposto' la testa di lato quel tanto che bastava per deviare il colpo... poi, prima che Saki-T potesse rendersi conto di cosa stava accadendo, il manico della falce la colpi' in pieno stomaco, in un punto molto sensibile! Saki-T si piego' con un gemito di dolore, e cadde in ginocchio, portandosi entrambe le mani all'addome mentre la maghetta bionda, quasi con indifferenza, proseguiva per la sua strada e si avvicinava al Jewel Seed ormai inerte.

"Bene. Un Jewel Seed in piu'. Procedo subito a sigillarlo." affermo'. Pronuncio' qualche parola in un linguaggio sconosciuto, e tocco' il gioiello con la punta del suo bastone magico, facendo in modo che il Jewel Seed si illuminasse per qualche istante... e poi venisse assorbito dall'arma magica, come aveva fatto Nanoha tempo prima! Lo spettacolo di luci e colori duro' soltanto pochi secondi prima di svanire del tutto, e la bambina bionda si guardo' attorno per verificare se c'era qualche altra possibile minaccia...

No, sembrava proprio di no. Le Maiden e la maghetta rivale erano state delle avversarie valide, ma non abbastanza da mettere a rischio la sua missione. Getto' un'ultima occhiata al gattino nero che fino a pochi istanti prima era un gigante piu' grande di un elefante, e annui' soddisfatta quando si rese conto che, a parte la stanchezza, era illeso. Bene, a questo punto non c'era piu' niente da fare. Poteva anche riprendere il volo e tornare a...

"A-Aspetta! Aspetta... un momento!"

Una voce ansimante chiamo' la misteriosa bambina bionda proprio mentre questa si apprestava a prendere il volo. Con appena un accenno di sorpresa, la maghetta bionda si volto' in quella direzione giusto in tempo per vedere Nanoha che, ormai esausta per il combattimento sostenuto, era riuscita a malapena a rialzarsi, usando il suo Raising Heart come sostegno. I segni del combattimento, come lividi e macchie di polvere, erano visibili sul viso e sul vestito della bambina castana... e cio' nonostante, la biondina continuava a vedere in lei qualcosa di peculiare... che aveva notato anche nel corso del combattimento, e che ancora non sapeva bene come definire...

Nanoha mosse un paio di stentati passi in avanti e riprese fiato... poi, senza mostrare segno di rancore verso colei che l'aveva sconfitta in maniera cosi' schiacciante, le fece una semplice domanda. "Vorrei... vorrei soltanto... sapere come ti chiami..."

La fronte della biondina si aggrotto' lievemente, per esprimere la sua confusione. Non era esattamente questo che si aspettava da chi aveva sconfitto... E tuttavia, non vedeva motivo per non rispondere. Era come se quel qualcosa di indefinito che aveva gia' percepito in precedenza la invogliasse a sapere chi aveva di fronte... e a farlo sapere anche a lei.

Dopo un attimo di silenzio carico di riflessione, la biondina si decise. "Il mio nome e' Fate. Fate Testarossa. Posso sapere il tuo?" chiese poi, cercando comunque di tenersi un po' a distanza.

Nanoha, nonostante la stanchezza e il dolore, riusci' a sorridere. "Il mio nome e' Nanoha... Nanoha Takamachi..." riusci' a sussurrare, prima di scivolare a terra senza piu' forze. Il suo piccolo corpo brillo' per un istante mentre la trasformazione si scioglieva... e un istante dopo, Nanoha era tornata normale.

Fate rimase ancora per un secondo ferma sul posto, a guardare la sua avversaria tramortita... poi, senza dire altro, prese il volo e scomparve nel varco dimensionale che aveva aperto, lasciandosi dietro un campo di battaglia ormai silenzioso. Il portale si chiuse poco dopo, e anche il peculiare effetto di rifrazione che aveva circondato fino ad un attimo prima la zona in cui il duello si era svolto venne a mancare... e il giardino di casa Tsukimura torno' normale, come se nulla fosse accaduto.

Tranne, ovviamente, per le tre ragazze stese a terra senza forze... e il gattino nero che, proprio in quel momento, si alzo' da terra e si scrollo' energicamente, per poi guardarsi attorno confuso ed emettere un miagolio che suonava quasi come una domanda.

"Meow?"

 

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Lo Uzaina vegetale ringhio' ferocemente, mentre parava con il suo enorme braccio una raffica di proiettili di energia rosa che Heart gli aveva scaricato contro... poi, rispose estendendo il braccio sinistro e cercando di colpire la neo-Maiden con un pugno, mancandola soltanto grazie all'agile capriola all'indietro che Heart aveva eseguito. Il pugno del mostro di Dark Fall la manco' e colpi' invece il terreno, aprendovi una fenditura!

"Hey, vacci piano, amico!" lo consiglio' Lilica, che ancora non sembrava prendere lo scontro molto sul serio. "Guarda un po' cosa hai combinato! E adesso chi li paga, i danni?"

"Da che pulpito viene la predica, Lilica..." borbotto' un sarcastico Tempestas, mentre chiudeva le sue ali attorno alla sua Maiden per proteggerla da una raffica di foglie affilate che lo Uzaina le lanciava contro. "Se non sbaglio sei tu quella che non si preoccupa tanto dei danni collaterali, quando combatte..."

"Dettagli, Tempestas, dettagli!" affermo' la vivace biondina, spostandosi agilmente da una parte all'altra per evitare i colpi dello Uzaina vegetale. Spicco' un salto altissimo, esegui' un salto mortale a mezz'aria e scese giu' con un calcio dall'alto verso il basso, diretto al torace del nemico... ma uno dei pesanti arti tentacolari del mostro la intercetto', facendola volare a terra con un breve grido di dolore! "Aaagh! Ugh... accidenti, questo non faceva esattamente parte del piano..."

"Brutto mostro! Non ti permetto di fare del male alle mie amiche... Prendi questo!" esclamo' Heart, indignata per il trattamento riservato a Lilica. Porto' le mani davanti a se' e scaglio' un raggio laser rosato dai palmi, riuscendo a colpire la bestia vegetale alla spalla e facendola barcollare... ma lo Uzaina si rimise in guardia quasi subito, dando a Lilica giusto il tempo di rialzarsi con un colpo di reni.

"Heart-chan, non andiamo da nessuna parte cosi'!" affermo' la detentrice dell'Arcano del Vento. "Dobbiamo cercare di sferrargli un colpo decisivo, o questo combattimento andra' avanti troppo a lungo... non che a me dispiaccia, beninteso, ma abbiamo ancora il signor baffone, la', a cui pensare! Meglio non stancarsi troppo!"

Heart guardo' con la coda dell'occhio dietro di se'. In effetti, Kintolesky non se n'era andato, per quanto ne avesse l'occasione, e non aveva neanche mosso il Jewel Seed trovato da dov'era. Da quando il combattimento con il suo Uzaina era iniziato, si era limitato a restare fermo al suo posto, a braccia conserte, e a valutare l'abilita' delle sue avversarie, come se fosse piu' interessato ad un bel combattimento piuttosto che a portare a termine la sua missione. Heart fu costretta a riportare la sua attenzione al combattimento quando un'altra raffica di foglie taglienti le piovve attorno, facendole delle piccole scalfiture sulle braccia... e poi, a saltare indietro quando lo Uzaina cerco' di colpirla con un pugno! La Maiden dai capelli rosa colpi' l'appendice sferzante con un calcio, distraendo lo Uzaina da Lilica per un secondo... e la biondina scaglio' contro di lui un piccolo vortice, facendolo barcollare!

"Hmm... due avversarie di considerevole abilita', non c'e' che dire." disse tra se' Kintolesky. "Non si tratta delle Pretty Cure, ma potrebbero essere loro le avversarie che mi daranno il combattimento che cerco. Sono ancora un po' acerbe, ma... Huh?"

I sensi soprannaturali di Kintolesky lo avvertirono di un'aura apparsa senza preavviso vicino a lui... e, con riflessi fulminei, il guerriero dorato salto' all'indietro, evitando una raffica di sfere di energia azzurre che si abbatterono sul punto dove lui stava in piedi un attimo prima! Il Jewel Seed, che si trovava li' vicino, rotolo' per qualche metro prima di fermarsi contro una roccia, mentre Kintolesky atterrava con agilita' e alzava lo sguardo per vedere di chi si trattava...

"Fermo li', ammasso di muscoli!" gli arrivo' la voce squillante di Cure Bloom. La Pretty Cure del Fiore Dorato Splendente, accompagnata da Cure Egret, Shiny Luminous, Cure Black e Cure White, era emersa da un boschetto vicino, e stava correndo verso Kintolesky per fermarlo. Il guerriero di Dark Fall alzo' la testa, leggermente infastidito... ma la sua irritazione si trasformo' quasi subito in un sorriso di trionfo: non c'era modo di confondersi, quelle erano proprio le leggendarie Pretty Cure, le guerriere che lui aveva tanto sperato di incontrare e affrontare in combattimento! Erano venute come lui aveva sperato!

Anche Heart e Lilica si distrassero per un istante dal combattimento con lo Uzaina, indietreggiando quel tanto che bastava per non farsi colpire dalla terrificante creatura. Heart sorrise allegramente riconoscendo le nuove alleate. "Hey! Le Pretty Cure sono venute a darci una mano! Grazie, ragazze, ne avevamo giusto bisogno!"

"Siete venute tutte, vedo..." affermo' Lilica. "Che fortunata coincidenza!"

"Gia', puoi dirlo forte..." fu la risposta di Cure White, che si fermo', assieme al resto del gruppo, a qualche metro da Kintolesky e dal Jewel Seed. "E' una fortuna che i nostri amici siano stati in grado di percepire la presenza dei seguaci di Dark Fall... perche' sono stati loro ad avvisarci!"

"E mentre io e Mai ci precipitavamo, abbiamo incrociato le sempai Yukishiro e Misumi, e Hikari-chan... e quindi eccoci tutte qui!" concluse Cure Bloom. "Allora... e' questo qui il guerriero che quelli di Dark Fall ci hanno mandato contro, questa volta?"

Kintolesky rispose al loro posto, alzandosi da terra ed ergendosi in tutta la sua ragguardevole statura. "Sono io. Il mio nome e' Kintolesky." rispose. "E sono stato mandato qui per una missione di ricognizione, per cosi' dire... ma anche per soddisfare un mio desiderio che sento ormai da molto tempo."

"Un... desiderio?" si chiese Mepple, dal suo nascondiglio nel cellulare di Cure Black. "E che cosa potrebbe volere uno di Dark Fall dalle Pretty Cure, mepo?"

Come se avesse sentito la domanda a bassa voce di Mepple, Kintolesky avanzo' di un passo e indico' Cure Black e Cure White, squadrandole come se stesse lanciando loro una sfida... cosa che, in effetti, stava facendo! "Voi due! Voi siete Cure Black e Cure White, del Giardino di Luce... non e' forse cosi'?" chiese retoricamente, ben sapendo quale sarebbe stata la risposta.

Cure Black, non esattamente la ragazza piu' paziente del mondo, comincio' a sentirsi irritata. "Beh? E se lo fossimo? Questo che cosa comporta per te?"

Un sorriso appena accennato si materializzo' sul volto di Kintolesky. "Comporta molto, effettivamente. Sono venuto qui per sfidarvi in combattimento!" rispose, senza tanti preamboli. Quando vide le espressioni insospettite delle sue avversarie, diede una rapida spiegazione. "E' da molto che sento parlare della vostra forza e della vostra abilita', guerriere leggendarie... ed e' mio desiderio affrontare delle avversarie che riescano a mettere alla prova tutte le mie capacita'. Percio', desidero combattere contro di voi, e verificare da me se quello che si dice di voi e' vero!"

"Cosa?" chiese Shiny Luminous, stupefatta. Quello non era il tipo di discorso che era abituata a sentire da un servitore delle forze del Male... e quando lo facevano, di solito era perche' stavano tramando qualche inganno! "Aspetta... aspetta un momento! Perche' dovremmo fidarci di quello che dici tu? Che cosa c'e' sotto?"

Kintolesky reagi' quasi con indignazione a quella domanda, inchiodando Shiny Luminous con uno sguardo severo. "Sotto? Io non mi abbasserei ad usare questi mezzi ridicoli per ingannare le mie avversarie!" esclamo' con vigore. "Non ho bisogno di questi trucchetti da quattro soldi. Io chiedo solo un leale combattimento con Cure Black e Cure White... mentre le altre possono combattere contro lo Uzaina che ho appositamente evocato! Finora, le Pretty Cure del Giardino di Luce hanno sconfitto gli Uzaina e gli Elementali che si sono presentati qui... e, cosa ancora piu' notevole, sono riuscite a sconfiggere Moerumba. Non e' cosa da poco... il che mi ha convinto che siano avversarie degne di me, e che valga la pena di combattere contro di loro! Allora, Pretty Cure del Giardino di Luce? Qual e' la vostra risposta?"

Pur sorprese dal comportamento insolito di Kintolesky, le due amiche non si fecero intimorire... e Cure Black per prima avanzo' per accettare la sfida. "Se e' un combattimento che vuoi, Mister Muscolo, saro' ben lieta di dartelo! Io e Cure White abbiamo affrontato avversari ben piu' solidi di te, e li abbiamo battuti tutti! Non credere di fare eccezione! Cure White, sei pronta?"

"Stai attenta, Cure Black..." le consiglio' la piu' riflessiva delle due guerriere. "Questo seguace di Dark Fall non e' come gli altri... non farti ingannare dalla sua stazza, questo guerriero non e' il classico bruto tutto muscoli e niente cervello... sa quello che sta facendo!"

"In ogni caso, non possiamo lasciarlo andare!" affermo' Heart, che si stava muovendo con prudenza attorno allo Uzaina evocato da Kintolesky, senza perdere di vista il guerriero di Dark Fall. "Ha trovato un Jewel Seed... e se dovesse impadronirsene, la situazione si complicherebbe molto di piu' di quanto non lo sia gia'!"

"Un Jewel Seed?" esclamo' Cure Egret, allarmata. Questo voleva dire che era ancora piu' urgente impedire che Kintolesky se la filasse! "Capisco... allora, sempai, voi che cosa..."

"Facciamo cosi', Cure Egret... voi e Shiny Luminous affronterete quello Uzaina..." rispose Cure White. "Io e Cure Black... beh, visto che quest'uomo vuole combattere contro di noi, faremo come desidera! Voi non preoccupatevi... e pensate ad eliminare quel mostro!"

"Sara' fatto, sempai!" esclamo' Cure Bloom. "Vieni, Cure Egret! Shiny Luminous! Dobbiamo dare una mano ad Heart e a Lilica!"

Cure Egret e Shiny Luminous annuirono, e le Pretty Cure piu' giovani si sollevarono fluttuando a pochi centimetri dal suolo per scagliarsi contro lo Uzaina, che aveva ripreso l'attacco contro Heart e Lilica. In breve tempo, le due Maiden e le Cure avevano dato il via ad un feroce combattimento contro il mostro vegetale, lasciando Kintolesky ad affrontare le due Pretty Cure piu' esperte. Il gigante dalla pelle dorata avanzo' senza esitazione, facendo scricchiolare il collo e le nocche delle mani come un lottatore professionista... mentre, in sottofondo, gia' cominciavano a sentirsi i rumori della battaglia contro lo Uzaina.

"Voi mi avete fatto un grande favore, Pretty Cure del Giardino della Luce... e io ricambiero' affrontandovi lealmente, ma con tutte le mie forze!" commento' il guerriero di Dark Fall.

Cure Black strinse gli occhi, non seguendo molto bene la strampalata logica di quell'individuo... e un attimo dopo Kintolesky scatto' in avanti, cosi' velocemente che alle Cure del Giardino della Luce sembro' di vederlo scomparire e riapparire davanti a loro! Cure Black si vide arrivare contro un enorme pugno guantato, e riusci' giusto in tempo a mettersi in guardia... ma anche cosi', l'attacco la colpi' al polso intorpidendole la mano, e la fece scivolare indietro di diversi metri!

"Cure Black!" esclamo' White. Con rinnovata determinazione, la Cure bianca attacco' Kintolesky, cercando di colpirlo mentre non era in guardia, ma il gigante dorato si rivelo' piu' pronto di riflessi di quanto la ragazza non immaginasse, e blocco' senza problemi un calcio circolare diretto al fianco. Cure White incalzo' ancora, facendo retrocedere Kintolesky... ma non riusci' a mandare a segno nessun attacco decisivo. Cure Black, nello stesso momento, scatto' in avanti di nuovo e sferro' un tremendo pugno di destro, che sfortunatamente venne deflesso dall'impressionante difesa del loro avversario. Kintolesky si stava proteggendo dai loro attacchi con l'abilita' di un vero esperto di arti marziali, e leggeva il linguaggio corporeo delle Pretty Cure come un libro aperto...

Il guerriero di Dark Fall decise che era giunto il momento di passare all'attacco: paro' un altro calcio da parte di Cure White, le afferro' saldamente la caviglia, e utilizzo' la sua stessa forza per scagliarla lontano, facendola atterrare con un tonfo sull'erba, dove rotolo' per qualche metro. Poi, con un pugno rapidissimo, colpi' Cure Black alla spalla e la fece barcollare! La Cure nera strinse i denti e si porto' la mano alla spalla per il dolore, scoprendosi e permettendo a Kintolesky di colpirla con un calcio che la mando' a terra. Le due guerriere cercarono di rialzarsi... ma erano gia' abbastanza stanche, mentre il loro avversario rimaneva fresco come una rosa!

"Non male, Pretty Cure." le lodo' comunque Kintolesky, senza dare l'impressione di volerle prendere in giro o sminuire. "Non male davvero. Siete forti, e siete anche determinate. Due qualita' che un vero combattente dovrebbe avere. Ma fate troppi movimenti inutili, e cosi' facendo sprecate le forze. Questo va a vostro svantaggio."

"Ugh..." Cure Black si alzo' in piedi e corse di nuovo verso il guerriero di Dark Fall, questa volta spiccando un salto altissimo e scendendo giu' con un calcio volante, roteando su se' stessa come una perforatrice. "Adesso te lo faccio vedere io un movimento utile, canaglia! Prendi questo!"

"Attenta, Cure Black!" la avverti' la sua compagna. Aveva visto che Kintolesky non si era lasciato intimorire... e infatti, quando Cure Black scese giu', il suo attacco venne intercettato dal braccio muscoloso del gigante, che poi fece un brusco movimento e scaglio' lontano la sua avversaria. Questa volta, per fortuna, Cure Black riusci' ad atterrare in piedi, appoggiando solo una mano a terra per stabilizzarsi.

"Oh, e un'altra cosa..." prosegui' Kintolesky. "Siete troppo prevedibili. Questo attacco l'ho previsto nel momento stesso in cui hai iniziato a muoverti. Ma un vero combattente non deve mai lasciare che il suo avversario preveda i suoi movimenti."

"Cavolo..." sibilo' Cure Black. Lei e la sua compagna erano di nuovo in guardia, e questa volta sembravano aver optato per un approccio piu' difensivo, muovendo in cerchio attorno a Kintolesky. "Avevi ragione tu, Cure White, questo tipo e' un osso duro. Come diavolo facciamo a fermarlo?"

"Non ne ho idea... Sto cercando di farmi venire in mente qualcosa..." rispose la Pretty Cure bianca. Sfortunatamente per loro, fu Kintolesky a farsi venire in mente qualcosa prima: strinse i pugni davanti a se', poi li punto' ognuno contro un'avversaria e li apri' di scatto, rilasciando due sfere di luce nero-violetta che sfrecciarono contro le ragazze! Entrambe riuscirono a schivare, grazie ai loro ottimi riflessi... ma ad entrambe divenne chiaro fin da subito che Kintolesky non aveva sferrato quell'attacco per colpirle direttamente, ma per fare in modo che si muovessero e abbassasero la guardia! Cure Black, questa volta riusci' ad anticipare l'attacco... e quando Kintolesky tento' di attaccarla direttamente con un pugno, riusci' ad abbassarsi e a fare si' che la pesante mano dell'avversario le sibilasse sopra la testa, senza farle del male. La velocita' di reazione di Cure Black fu provvidenziale: Kintolesky si ritrovo' fuori guardia per un istante, e venne raggiunto da un poderoso calcio nell'addome, che riusci' questa volta a fargli emettere un grugnito di dolore!

"Bel colpo!" esclamo' White. "Ora provo a tenerlo sotto pressione!"

La Cure bianca balzo' in aria e scese giu' di colpo, sferrando un calcio volante che raggiunse Kintolesky allo sterno! Ancora una volta, la forza sovrumana del guerriero dorato gli permise di stare in piedi, mentre Cure White balzava via e atterrava elegantemente al fianco di Cure Black. Finalmente, sembrava che qualcosa riuscissero a fare... ma entrambe sapevano che cosi' era troppo poco.

L'espressione stupita di Kintolesky duro' solo un attimo, prima di trasformarsi in soddisfazione. "Hmm... bene, cosi' andate gia' molto meglio." affermo'. "Ora si' che date l'impressione di guerriere leggendarie. Mostratemi cos'altro sapete fare."

"Cure White, avevi ragione tu... questo bestione e' molto piu' che un semplice tirapiedi!" sussurro' Cure Black. "Dobbiamo pensare ad un'altra tattica, se vogliamo batterlo..."

"Intanto, spero che Luminous e le altre se la cavino bene contro quel mostro..." rispose White, preparandosi ad un nuovo attacco...

 

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"Cure Bloom, cerca di distrarre quella cosa!" esclamo' Cure Egret, mentre si allontanava dal mostro vegetale con una rapida capriola all'indietro. Le Maiden stavano cercando di tenerlo a bada con degli attacchi energetici a distanza, e stavano facendo anche un buon lavoro... ma i tentacoli prensili dello Uzaina, allungandosi a dismisura, stavano dando problemi alle nuove Pretty Cure e a Shiny Luminous!

"Ci sto provando, Cure Egret... ma non e' facile, ci bombarda in continuazione!" rispose Cure Bloom, al riparo dietro uno scudo di energia che lei e Shiny Luminous avevano alzato per proteggersi. Heart e Lilica, invece, sfruttavano la loro velocita' superiore per tenersi fuori dalla portata dello Uzaina... ma cosi' facendo era difficile mettere a segno un colpo decisivo, e lo sapevano bene!

"Aino Tekken Punch!" esclamo' Heart a squarciagola. Una gentile aura rosata avvolse il suo pugno destro, e la giovane Maiden si getto' contro lo Uzaina per colpirlo con la mano risplendente. Ma lo Uzaina non venne colto di sorpresa, e frusto' la ragazzina con il suo braccio tentacolare, interrompendo la sua mossa e facendola cadere a terra!

"Heart-san!" esclamo' Shiny Luminous... un attimo prima che un'altra raffica di foglie taglienti colpisse il suo muro difensivo e la costringesse a concentrarsi di nuovo. Cure Egret e Lilica reagirono inviando due colpi energetici contro il mostro, e prendendo di mira i suoi tentacoli...

"Flax!" esclamo' la biondina. Con un gesto della mano, Lilica invio' contro lo Uzaina una raffica di lame di vento, talmente potenti da creare una rifrazione nell'aria mentre sfrecciavano... mentre Cure Egret attacco' con uno sciame di piccoli proiettili energetici azzurri. La bestia venne colpita in pieno e ringhio' ferocemente, vedendosi costretta ad interrompere l'attacco contro Cure Bloom e Shiny Luminous... e la bionda Pretty Cure ne approfitto' subito per evocare il potere della Luce e paralizzare l'essere malefico. Non appena lei e Cure Bloom abbassarono la barriera, Luminous alzo' la testa verso il cielo e comincio' a recitare la formula...

"Potere della Luce, conferiscimi il coraggio!" esclamo'. "Sii la mia forza e la mia speranza! Luminous Heartiel Action!"

Luminous formo' una struttura a diamante con i pollici e gli indici delle mani, e scaglio' un proiettile a forma di cuore che splendeva di tutti i colori dell'iride, colpendo in pieno il mostro di Dark Fall! L'essere malefico si irrigidi' di colpo, ringhiando per il disappunto, quando il proiettile entro' nel suo corpo e lo coloro' di un mosaico di luci, paralizzandolo sul posto!

"Grande, Shiny Luminous!" esclamo' Heart. "E adesso... beccati questo, brutto mostro! Trio Sphaira!"

La Maiden dai capelli rosa creo' un terzetto di sfere energetiche rosa, che fece volare contro il suo avversario. Le sfere si separarono percorsa meta' strada e si diressero sullo Uzaina da tre direzioni, colpendo la creatura malvagia in varie parti del corpo e facendola cadere a terra con un tonfo assordante! Con un ghigno, Lilica strinse il pugno davanti a se': ormai il combattimento era nelle loro mani... e non dovevano fare altro che concludere!

"Perfetto! Forza, ragazze, tocca a voi! Rispedite questo ammasso di cellulosa da dove e' venuto!" esclamo' la biondina, rivolta alle Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti. Cure Bloom annui', e afferro' la mano di Cure Egret, che ricambio' il gesto prima che l'energia cominciasse a raccogliersi attorno ai loro corpi!

"Spirito della Terra, vieni a me!"

"Spirito del Cielo, vieni a me!"

Le scintille luminose si raccolsero attorno alle due guerriere leggendarie, immergendole in una splendente aura... e in contemporanea, Cure Bloom e Cure Egret inquadrarono lo Uzaina!

"Ora, assieme alle Pretty Cure..." inizio' Cure Egret.

"...mostrate il potere di un miracolo!" concluse Cure Bloom. Le due ragazze unirono le mani, per poi separarsi e muovere le mani in una traiettoria circolare...

"Pretty Cure... Twin Stream Splash!" esclamarono ad una sola voce. Dai palmi delle loro mani puntate scaturirono due potentissime fiumate di energia, che travolsero lo Uzaina e lo annientarono! Lo spirito malvagio venne forzato fuori dal corpo del mostro, e grido' il suo nome per un'ultima volta prima di esplodere, riducendosi ad un fitto sciame di esserini alati a forma di goccia, che se ne andarono cinguettando e ringraziando allegramente!

"Graziegraziegraziegrazie..." esclamarono gli spiritelli, mentre volavano via... e le ragazze tirarono un momentaneo sospiro di sollievo. La battaglia con lo Uzaina era vinta, e ora potevano pensare al nemico principale... il gigante dalla pelle dorata contro cui Cure Black e Cure White stavano combattendo senza eccessivo successo...

"Ottimo... lo abbiamo sconfitto!" commento' Heart. "Forza, ragazze, andiamo a dare una lezione a quel baffone!"

 

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Il diretto interessato, sfortunatamente, non sembrava stare avendo molte difficolta' a tenere testa a Cure Black e Cure White. Le due amiche non stavano facendo molti progressi... grazie alla sua maggiore esperienza, Kintolesky riusciva a respingere i loro attacchi e a rispondere con i suoi, costringendo le due ragazze ad un ubriacante dribbling. La differenza tra le due fazioni era palese... quando Cure Black e Cure White si raggrupparono, mettendosi l'una a fianco dell'altra, avevano gia' il fiato corto, e Kintolesky sembrava soltanto essersi riscaldato.

"Non mi direte che e' tutto qui, quello che sapete fare..." affermo' il combattente di Dark Fall. "Le Pretty Cure che hanno sconfitto Re Jyaku dovrebbero essere capaci di ben altro... non ho ragione, per caso?"

"Hanf... hanf... Cure White, qui non stiamo andando da nessuna parte!" ansimo' Cure Black, massaggiandosi un livido. "Dobbiamo colpirlo con il Marble Screw, o non riusciremo mai a sconfiggerlo!"

Cure White non era sicura al cento per cento che anche la loro tecnica piu' potente avrebbe funzionato... ma nella situazione in cui si trovavano, non vedeva come altro fare. Quindi, annui' e si preparo' a scagliare il colpo, afferrando la mano della sua compagna. Kintolesky corrugo' un po' la fronte, avvertendo la attorno alle sue avversarie si stava raccogliendo una grande quantita' di energia. Non poteva trattarsi di altro che della loro mossa decisiva. Bene, questo voleva dire che adesso avrebbe visto tutta la loro forza!

"Black Thunder!"

"White Thunder!"

"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."

"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"

"Pretty Cure... Marble Screw!"

L'attacco combinato di Cure Black e Cure White si diresse a tutta velocita' contro Kintolesky, che splalanco' per un attimo i suoi occhi, in un'espressione di allarme... poi, lancio' un grido di battaglia e porto' entrambe le mani guantate davanti a se', afferrando letteralmente l'onda di energia nel momento in cui questa arrivo' alla sua portata! La violenza dell'attacco lo fece indietreggiare di diversi metri, e il guerriero dorato strinse i denti mentre cercava con tutte le sue forze di opporsi alla pressione. Allo stesso tempo, Cure Black e Cure White diedero ancora piu' potenza, nel tentativo di sopraffare il loro avversario... e per diversi secondi, lo stallo continuo', senza che nessuna delle due parti riuscisse ad avere il sopravvento!

"Uuuuugh... questo... questo tipo... sta resistendo anche al Marble Screw!" esclamo' Cure White, i nervi tesi come corde di violino.

"Dobbiamo metterci piu' forza, Cure White... Piu' forza! YAAAAAH!". Con un grido di decisione, Cure Black invio' un impulso di energia nel Marble Screw, e Cure White fece la stessa cosa, potenziando al massimo la scarica di energia! Questa volta, Kintolesky non fu in grado di opporsi, e il colpo finale delle Pretty Cure lo investi' in pieno, facendo sparire per un istante in un baluginio di luci nere e bianche. Ci fu un'esplosione, che inghiotti' il guerriero di Dark Fall... e Cure Black e Cure White si coprirono gli occhi con le braccia libere, abbagliate dai lampi!

"Ce... ce l'abbiamo fatta, questa volta?" si chiese Cure Black guardando il polverone sollevato dall'esplosione. L'attacco era andato a segno e aveva colpito in pieno Kintolesky... ma la forza del gigante dorato non faceva presumere che sarebbe stato sconfitto tanto facilmente, e anche Cure Black non era del tutto sicura che il loro attacco finale avrebbe funzionato...

E infatti, quando la polvere si dirado', le due ragazze si trovarono davanti l'alta figura di Kintolesky, percorsa da alcune scariche elettriche nere e bianche, nel bel mezzo di un piccolo cratere fumante che i loro attacchi avevano scavato nel terreno! Il Marble Screw lo aveva danneggiato, senza dubbio... ma non era stato ancora sufficiente a metterlo fuori combattimento!

"E' ancora in piedi..." affermo' Cure White, con un sospiro rassegnato, mentre Cure Black si chiedeva di cosa mai fosse fatto quel tipo...

Kintolesky, da parte sua, non si era minimamente scomposto... e dopo essersi rimesso in guardia, si ripuli' con qualche spazzata del dorso della mano. "Questo attacco mi ha fatto dei danni. Dei danni non trascurabili, potrei aggiungere... a quanto pare, avevo proprio visto giusto! Voi si' che potrete offrirmi una battaglia come si deve... anche se al momento non siete ancora pronte! Perche'... quello era il vostro colpo piu' potente, giusto?"

Non era esattamente cosi', visto che, se Shiny Luminous fosse stata con loro, avrebbero potuto attaccare con lo Extreme Luminario... ma la loro compagna era impegnata con lo Uzaina, in quel momento.

"In ogni caso, anche se questa battaglia per adesso mi ha soddisfatto, non posso prolungarla ulteriormente." concluse Kintolesky. "Sono stato mandato sul Giardino dell'Arcobaleno per una ragione ben precisa, e non posso attardarmi oltre, quindi... alla prossima!"

Kintolesky alzo' un pugno in aria, e lo abbatte' sul terreno con tutta la sua forza, provocando delle crepe nel terreno, e scatenando una potente raffica di onde d'urto che investirono Cure Black e Cure White, sollevandole da terra e scagliandole lontano come foglie al vento! Le due ragazze, con un breve grido di dolore, caddero a terra vicino alle Maiden e alle nuove Pretty Cure, e restarono distese a terra senza fiato!

"Cure Black! Cure White!" esclamo' Shiny Luminous.

"Mamma mia..." esclamo' Cure Egret. "Non posso crederci, le ha battute?"

Lilica si volto' verso Kintolesky, e vide come il guerriero di Dark Fall si stava di nuovo ergendo in tutta la sua statura: le Pretty Cure non erano riuscite a stancarlo granche', e la bionda Maiden, in un raro momento di paura, strinse i denti...

"Uuuugh..." mormoro' Cure Black, cercando di rialzarsi con grande fatica. "Maledizione... quel tizio... e' troppo forte... come diavolo..."

"La prossima volta che ci incontreremo, confido che sarete piu' forti." termino' Kintolesky, stoicamente, mentre andava a recuperare il Jewel Seed, rotolato a diversi metri di distanza. "Per il momento, vi lascio a riflettere sulla vostra sconfitta..."

"Hey, ammasso di muscoli! E noi cosa siamo, carne macinata?" grido' Cure Bloom. Con grande sorpresa di tutte le sue compagne, la Pretty Cure della Terra scatto' verso Kintolesky, volando a pochi centimetri da terra, e porto' avanti un pugno, nel tentativo di intercettarlo prima che raggiungesse il Jewel Seed! Il guerriero dorato non si era aspettato un tentativo cosi' avventato, e non riusci' ad alzare la guardia in tempo, prima che Cure Bloom lo raggiungesse... e il pugno della ragazzina lo colpisse in pieno sotto l'ultima costola! Kintolesky strabuzzo' leggermente gli occhi per l'improvviso dolore, e le ginocchia gli cedettero appena un po', mentre guardava con stupore quella novellina che aveva dimostrato cosi' tanta grinta e determinazione.

"Illuso!" lo insulto' Cure Bloom. "Non credevi davvero che ti avremmo lasciato prendere quel Jewel Seed senza combattere, vero? Non li lasceremo mai a voi di Dark Fall!"

Ma Cure Bloom aveva sottovalutato la resistenza di Kintolesky. Il muscoloso lottatore si riprese piu' rapidamente di quanto la nuova Pretty Cure potesse prevedere, si alzo' in piedi e la colpi' con un poderoso pugno che la sollevo' da terra e la fece letteralmente volare, facendole percorrere una traiettoria arcuata a mezz'aria, per poi sbatterla a terra vicino a Cure Egret. Cure Bloom grugni' di dolore, e cerco' di rialzarsi per un attimo, ma poi scivolo' a terra tramortita.

"Cure Bloom, no!" grido' Heart. "Brutto mostro, come ti sei permesso?"

"Hmm... un tentativo niente male, ragazzina. Forse farei bene a tenere d'occhio anche voi nuove Pretty Cure. Il potenziale c'e', anche se vi manca esperienza." Senza badare troppo ad Heart, Kintolesky raggiunse il Jewel Seed, si chino' e lo raccolse... poi, senza che nessuna delle ragazze potesse fermarlo, si teletrasporto' lontano, e scomparve dal campo di battaglia. Heart cerco' di scagliargli contro una sfera di energia rosa, ma quando il colpo lascio' le sue mani, il seguace di Dark Fall era gia' scomparso, e il proiettile esplose a vuoto, schiantandosi nel punto dove Kintolesky era in piedi un attimo prima.

Il combattimento era finito... e le Pretty Cure e le Maiden si ritrovarono a contemplare scioccate una pianura deserta e segnata dalla battaglia, senza essere riuscite a fare nulla per recuperare il Jewel Seed...

Il silenzio regno' sovrano per diversi secondi... e venne spezzato solo quando Cure Bloom, rialzatasi con il fiato corto, sbatte' il pugno a terra per la frustrazione!

"Aaaah! Accidenti, CHE RABBIA!"

 

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"Non mi sembra... che abbiate avuto un'esperienza molto positiva..." commento' cinicamente Saki-T, guardando le espressioni cupe di Heart e delle Pretty Cure, e quella di Lilica che ostentava un'indifferenza che non era sua. Non che lei e Maori stessero molto meglio, effettivamente. Erano piene di lividi, e i loro vestiti erano impolverati come se si fossero rotolate per terra!

Nagisa si tocco' la fronte con una mano e scosse la testa. "Ugh... guarda, il sarcasmo e' proprio l'ultima cosa che ho voglia di sentire, adesso come adesso!" grugni'. "Stavamo per recuperare quell'accidenti di Jewel Seed, quando e' saltato fuori quel fanatico delle battaglie, e ci ha fatte nere tutte quante! Non sto esagerando, dovevi vederlo! Si batteva come una furia... e si permetteva anche di darci dei consigli su come migliorare la tecnica, accidenti a lui!"

"Purtroppo, la sempai Misumi ha ragione... quel combattente di Dark Fall era piu' forte degli altri!" rispose Mai. "Il suo Uzaina non era niente di speciale, ma... lui si e' dimostrato molto piu' forte del previsto, e ha battuto Cure Black e Cure White. Ci ha lasciate andate soltanto perche'... a quanto pare vuole che noi diventiamo piu' forti, e diventiamo una sfida adeguata per lui."

"Fortuna nella sfortuna, oserei dire..." disse Maori con un sospiro. "Beh, non fatevene una colpa... se vi puo' consolare almeno in parte, anche noi non siamo riuscite a recuperare il Jewel Seed a noi affidato. Noi e Nanoha abbiamo fatto del nostro meglio per catturarlo... ma e' arrivata all'improvviso una strana ragazzina bionda e ce lo ha sottratto. Abbiamo provato a combattere contro di lei, ma era davvero troppo forte... siamo riuscite a malapena a tirarle qualche colpo."

Non ci voleva... questo voleva dire che c'era qualche altro nemico alla ricerca dei Jewel Seed, e un nemico davvero formidabile! No, decisamente non era quella la giornata migliore che le ragazze avessero vissuto...

"Quindi... ci sono altri che vogliono i Jewel Seed, chopi..." disse Choppy dal suo cellulare. "Ma... non sapete chi fosse quella ragazzina? Non era di Dark Fall, ne siete sicure?"

Saki-T scosse la testa. "Assolutamente. Non era una di Dark Fall, aveva qualcosa di molto diverso da quella gentaglia... Ha detto di chiamarsi Fate, a proposito... Fate Testarossa... un nome che non ho mai sentito prima d'ora, anche se Yuuno-kun sembrava avere qualche reminescenza..."

"E a proposito di questo..." disse Honoka. "Dov'e' Nanoha-chan adesso? Sta bene, spero..."

Maori sospiro' di nuovo. "Beh, quando l'abbiamo lasciata stava bene, anche se era esausta per la lotta..." replico'. "Ma non potevamo restare a lungo. Se ci avessero scoperto nella tenuta degli Tsujimura... ci saremmo trovate a che fare con una denuncia per violazione di domicilio. In ogni caso... Nanoha-chan sta bene, almeno a quanto abbiamo potuto vedere. E penso che ora stara' anche tornando a casa. Non si puo' dire lo stesso del nostro entusiasmo, comunque..."

"Gia'..." rispose Saki-H. "Tu guarda in che mani del cavolo ci ritroviamo... sembra che tutte le minacce dell'universo abbiano deciso di darsi appuntamento qui a Tokyo, santi numi!"

 

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Quella sera, in una piccola camera da letto in casa Takamachi...

"Allora, Nanoha, come ti senti? Non sei ferita gravemente, spero..." disse Yuuno, guardando la sua amica umana che, con aria sconsolata, si guardava una fasciatura che le avvolgeva il polso destro. Dopo la sua sconfitta per mano di Fate, la ragazzina era stata ritrovata semisvenuta nel boschetto di casa Tsukimura dalle sue amiche e da suo fratello maggiore (Kyouya l'aveva accompagnata all'andata, anche per passare un po' di tempo con la sua fidanzata Shinobu, la sorella maggiore di Suzuka). Per fortuna, si era ripresa presto... anche se le aveva fatto male, piu' che il dolore fisico della battaglia, l'aver fatto stare in pensiero la sua famiglia e le sue amiche.

"No... non mi fa neanche piu' male..." rispose la bambina, chiaramente depressa. "Pero'... sento di non essere stata all'altezza del mio compito. Se fossi stata un po' piu' abile, forse saremmo riuscite a recuperare quel Jewel Seed... e a ragionare con quella ragazza..."

Il furetto parlante scosse la testa. "Non devi fartene una colpa, Nanoha..." affermo', ormai conoscendo bene il senso di responsabilita' a volte eccessivo della sua amica. "Non potevamo sapere che sarebbe saltata fuori quella ragazza... e soprattutto, nessuno di noi poteva immaginare che fosse cosi' potente. Anche io sarei stato sconfitto, anche se fossi stato nel pieno delle mie forze. Abbiamo a che fare con un'avversaria temibile."

Nanoha sospiro' e si sedette sul letto. "Sara'... comunque, mi piacerebbe sapere di piu' di quella ragazza." concluse. "C'era... qualcosa che voleva nascondere, questo l'ho percepito con certezza. Non so esattamente cosa, pero'... Ha detto di chiamarsi Fate Testarossa..."

Yuuno si gratto' la mascella inferiore con una zampina artigliata. In effetti, gli sembrava di aver gia' sentito quel nome, di sfuggita... ma dove, in quel momento non era sicuro di ricordarlo...

 

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"Madre. Ho recuperato un Jewel Seed."

Fate, ora inginocchiata davanti ad un'alta figura femminile in una stanza oscurata, stava tenendo la sua arma, Bardiche, leggermente sollevata, in modo che la donna davanti a lei potesse vedere il risultato dei suoi sforzi: una donna dall'aspetto misterioso, ancora bella nonostante non fosse piu' molto giovane... ma era una bellezza tragica, segnata da una gelida rabbia senza nome e compromessa da chissa' quale tragedia passata. Lunghi, mossi capelli corvini, che avevano cominciato da poco ad ingrigire, incorniciavano il suo volto pallido, e due occhi grigi e luccicanti, uno dei quali parzialmente coperto da una frangia di capelli, che guardavano Fate con un sentimento difficile da indovinare... ma non si trattava certo di amore o di gratitudine. Le sue labbra sottili erano congelate in un'espressione gelidamente neutrale, ed era vestita di lunghi, eleganti abiti scuri dal fascino dark e decadente.

La donna misteriosa continuo' a guardare Fate senza dire una parola... poi ruppe il silenzio, parlando con freddo distacco. "Ci sono stati problemi?"

"Un imprevisto durante le operazioni di recupero." affermo' la biondina. "Ma sono riuscita ad averne ragione."

La "madre" non rispose nulla. Alzo' una mano, mostrando le unghie pitturate di smalto grigio, e tocco' la punta di Bardiche, estraendone il Jewel Seed catturato con un lieve suono di risucchio e un piccolo lampo di luce rossa. Poi, lo strinse nella sua mano pallida e se ne ando' lentamente, senza dire una sola parola a Fate... che, da parte sua, attese in ginocchio finche' non se ne fosse andata, poi si alzo' e usci' dalla stanza, sedendosi su una poltrona nel corridoio appena fuori da essa con un sospiro tormentato. Una strana creatura, simile ad un grosso lupo dal pelo fulvo e dalle orecchie lunghe, si avvicino' alla bambina bionda, uggiolando affettuosamente, e Fate rispose sorridendogli lievemente e facendogli una carezza sulla testa.

"Va tutto bene, Arf. Mia madre e' stata soddisfatta." disse Fate. "Quando avro' recuperato tutti i Jewel Seed, lei potra' tornare a sorridere..."

Fate tiro' fuori un piccolo medaglione e lo apri', rivelando al suo interno una fotografia di se' stessa e di sua madre... una foto in cui la donna, anziche' quell'aria di fredda crudelta', aveva un sorriso gentile...

 

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"Hmm... e cosi', anche Testarossa si sta muovendo. Molto bene. Questo significa, sorelle, che d'ora in poi potremo intervenire piu' direttamente. Restate in standby e attendete ordini. Il piano sta per passare alla sua prossima fase..."

 

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E finalmente anche questa storia riparte! So di averci messo molto... ma il prossimo aggiornamento arrivera' con maggiore anticipo, okay?

(Ehm... Tanto ormai lo so che nessuno ci crede piu'...)

Le Pretty Cure, le Maiden e Nanoha hanno subito una sonora sconfitta in questo capitolo... ma del resto, era necessario per far loro capire con chi stanno trattando! Sara' compito loro, adesso, farsi venire in mente un modo per ottenere almeno un po' di vantaggio sui nuovi avversari. E a proposito di nuovi avversari... entra in scena anche la madre di Fate, della quale finora non sappiamo molto, ma che sembra essere stata molto diversa, in passato... Cosa si nascondera' dietro il suo atteggiamento?

Beh, adesso credo di dover concludere. Ci vediamo al prossimo capitolo, e mi raccomando, sappiatemi dire cosa ne pensate!

 

Justice Gundam

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Capitolo 15
*** Addestramenti ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-15

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Come potete vedere, mi sono rimesso a lavorare sulla mia fanfiction crossover non appena ne ho avuto la possibilita'! Ho delle buone idee per come continuarla... e comincero' subito a farle venire fuori!

Cominciamo innanzitutto col dire che l'ultimo capitolo non e' stato esattamente un buon momento per l'alleanza Pretty Cure - Nanoha - Maiden. Nanoha, assieme a Saki e a Maori, e' stata sconfitta da una rivale saltata fuori all'improvviso, tale Fate Testarossa, che vuole recuperare i Jewel Seed per conto di sua madre (che, gia' a guardarla cosi', non sembra il massimo come figura materna...). Mentre le Pretty Cure e le restanti Maiden se la sono dovuta vedere con un nuovo guerriero di Dark Fall, Kintolesky, che ha dimostrato ampiamente la sua abilita', e ha preso per se' e per i suoi padroni un altro Jewel Seed! Le ragazze ancora non sembrano essere all'altezza di questi nuovi rivali... e se vogliono riuscire nella loro missione, dovranno studiare un modo per compensare il loro svantaggio.

E cominceranno gia' da questo capitolo, in cui Heart, Saki-T e Maori si faranno venire un'idea per dare una mano alle Pretty Cure. E anche Nanoha avra' un'idea simile, per recuperare un po' del terreno che ha perduto contro Fate...

Ma forse la cosa piu' interessante e' che... tra non molto, una nuova Maiden si unira' al gruppo, anche se con non poca riluttanza! Un membro in piu' nel gruppo potrebbe voler dire molto, dopotutto... ma chi sara' questa nuova Maiden? Qualcuno di voi si e' gia' fatto un'idea?

In ogni caso, non voglio spoilerarvi troppo, quindi... per adesso, mi dedico alle vostre recensioni, e sento cosa avete da dirmi!

 

Anonimo9987465: Ehm, gia'... questo problema degli accenti mi si e' presentato all'improvviso, e quando me ne sono accorto, gia' non potevo fare molto per rimediarci! Comunque, per adesso, immagino che questa soluzione andra' bene... Grazie mille per la recensione positiva! Si', mamma Testarossa non vincera' esattamente il premio di Genitore dell'Anno - si puo' dire che questo sia sfruttamento minorile vero e proprio! Per quanto riguarda la mail... beh, adesso dovrebbe esserti arrivata, giusto? Daro' un'occhiata anche a quel forum di crossover... e ti sapro' dare mie notizie! Okay, okay, aspetto tue notizie... e mi preparero' a riceverti!

KillKenny: Gia', avrei dovuto immaginarlo che ricoprivano una carica elevata... Beh, come si suol dire, non si puo' vincere sempre, e se i nemici vincono qualche volta, immagino che questo mantenga un po' di tensione nella storia! Ora, forse, anche l'impero di Dark Fall si interessera' ai Jewel Seed, e questa non e' una buona cosa! Scaglietti e i suoi Numbers di Striker S? Hmm... non e' escluso che si facciano vivi! Piu' avanti, pero'...

Kari 89: Bentornata! Heheheee... beh, a quanto pare ti ho fatto scoprire la serie di Nanoha! Mi fa molto piacere! E... si', la serie A's e' la piu' popolare in assoluto, forse anche grazie alla presenza dei Wolkenritter (Signum, Vita e gli altri...), pero' anche la Striker S e' interessate! A proposito, come puoi vedere, ci sono gia' dei personaggi di A's in scena, come l'ammiraglio Gil Graham e le sue aiutanti... Si', tratto dall'episodio 4 della prima serie! E non faccio fatica a darti ragione su Precia...

 

Okay, ci siamo tutti. Allacciatevi le cinture di sicurezza, e preparatevi ad un nuovo viaggio nel mondo di Pretty Cure, Nanoha e Arcana Heart! Il bello deve ancora venire!

Buona lettura!

 

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Capitolo 15 - Addestramenti

 

L'ammiraglio Gil Graham sospiro' stancamente, mentre leggeva i rapporti che gli arrivavano dalle varie sottosezioni delle Time-Space Administration Bureau. La situazione, in Giappone, si era complicata molto piu' del previsto: gli invasori di Dark Fall avevano dimostrato di essere piu' potenti di quanto fosse stato previsto, e uno dei loro scagnozzzi era riuscito a sconfiggere le Pretty Cure del Giardino della Luce. Come se non bastasse, adesso era saltata fuori quella misteriosa maghetta bionda di nome Fate Testarossa... quest'ultima notizia era quella che gli dava piu' da pensare, in effetti: non era certo cosi' che si aspettava di sentire nuovamente parlare della famiglia Testarossa, nota per il fatto di avere fornito alla TSAB una linea di abilissimi maghi e scienziati. Almeno fino a quell'incidente...

"Cosa significa questo, Precia? Nessuno sapeva che tu avessi un'altra figlia..." mormoro' l'anziano comandante. "E adesso, la stai mandando a cercare i Jewel Seed? Dovresti essere bene a conoscenza dei rischi..."

"Graham-sama?" lo chiamo' una rispettosa voce femminile dalle sue spalle. Graham appoggio' il foglio che stava leggendo sulla sua scrivania, e si giro' leggermente verso la fonte della voce. "Perdoni il disturbo, Graham-sama. Io e mia sorella siamo venute a controllare che non le servisse qualcosa. E' tutto il giorno che sta lavorando su quelle carte, e non e' mai uscito dal suo ufficio."

"Abbiamo pensato che avrebbe gradito almeno una visita..." affermo' la voce di un'altra figura femminile, molto simile alla prima.

L'ammiraglio Graham mostro' di gradire quell'interessamento. "Aria, Lotte... vi ringrazio per la vostra premura, ma non sara' necessario. E' un lavoro che deve essere fatto, dopotutto, e la situazione attuale, in particolare, richiede un intervento rapido ed efficace. Avete gia' sentito parlare di Precia Testarossa... e delle sue ricerche riguardanti la dimensione chiamata El-Hazard, giusto?"

"Tutti nella TSAB ne hanno sentito parlare almeno una volta..." rispose una delle due ragazze. "Prima di quell'incidente... lei sa, ovviamente, a cosa mi sto riferendo... Precia Testarossa era considerata una delle utenti di magia piu' potenti mai affiliate alla nostra organizzazione. E anche le sue ricerche erano tenute in grandissima considerazione... se le avesse proseguite restando nella TSAB, avrebbe potuto portare a delle scoperte rivoluzionarie."

Graham annui. "Certo... mi ricordo bene di lei e della sua genialita. Se fosse rimasta nella TSAB, ora sarebbe sicuramente ai ranghi piu' alti. E' un peccato che sia finita cosi'..." riflette' ad alta voce. "Ma... lasciando da parte questo discorso, sapete per caso se sono state rivelate anomalie in altri settori sotto la tutela della TSAB? Non sono arrivati altri rapporti, spero..."

Una delle due figure femminili scosse la testa. "No, almeno cosi' non sembra, Graham-sama..." rispose. "Invece, sembra che altre ramificazioni della TSAB sulla Terra stiano prendendo dei provvedimenti riguardo cio' che sta accadendo in Giappone. Graham-sama, ha per caso controllato la sua casella delle comunicazioni nelle ultime due ore?"

"Ehm..." rispose l'anziano ammiraglio, un po' stupito. "No, a dire la verita' no... ero troppo preoccupato a delineare quello che era successo alla maga in prova Nanoha Takamachi e al mago archivista Yuuno Scrya per controllare... c'e' per caso qualche novita' da parte delle sezioni terrestri della TSAB?"

"Sembra di si'..." rispose l'altra ragazza. "Per l'esattezza, pare che si tratti di una comunicazione proveniente dalla sezione inglese della nostra organizzazione, e che il mittente sia proprio Lady Mildred in persona. La comandante in capo della TSAB inglese."

Con una rara espressione di sorpresa, Graham si rivolse allo schermo del suo computer e clicco' su un'icona. Era una notizia di grande interesse per lui... non soltanto perche' si trattava della branca della TSAB che operava nel suo paese natale, ma anche perche' la comandante di quella sezione, Mildred Avalon, si era occupata in precedenza di un caso, non ancora archiviato, riguardante la misteriosa scomparsa di una scolara inglese di nome Fiona Mayfield. Da quanto la TSAB inglese aveva scoperto, pareva che tale scomparsa fosse dovuta proprio ad una malaugurata interferenza del Giardino degli Elementi su quello dell'Arcobaleno...

"Capisco... quindi, pensate che la TSAB inglese voglia offrirci il suo appoggio per la risoluzione di questo caso?" chiese Graham, finalmente raggiungendo la sua casella di posta personale e aprendo un messaggio che gli era arrivato non piu' di due ore prima. Mentre le due ragazze annuivano, il comandante della TSAB inizio' a leggere il messaggio con attenzione, e verifico' che, effettivamente, era proprio come aveva ipotizato lui. Beh, questo voleva dire una boccata di ossigeno. Questa crisi era piuttosto complessa, e non dava l'impressione di poter essere risolta tanto facilmente... "Hmm... si', infatti, si tratta proprio della comandante Mildred Avalon... i rapporti che le sono arrivati dei recenti incidenti verificatisi in Giappone l'hanno convinta a prendere provvedimenti, e ad offrire il suo appoggio per il recupero dei Jewel Seed e la risoluzione dell'invasione degli Elementali. Afferma che i dati relativi alla scomparsa di Fiona Mayfield, avvenuta tre anni fa nei pressi di Londra, potrebbero offrire degli indizi in piu' su quanto sta accadendo."

"Fiona Mayfield..." riflette' ad alta voce una delle due ragazze. "Se la memoria non mi inganna, e' stato l'incidente in cui e' rimasta coinvolta anche una delle quattro Maiden giapponesi attualmente a noi note, giusto?"

Graham corrugo' la fronte. Si', era proprio quell'incidente... ormai, per gli agenti della TSAB non era piu' un mistero che fosse stato durante quella incredibile evenienza che una delle Maiden giapponesi aveva incontrato il suo Arcano e ricevuto i suoi poteri... E a quanto pareva, ora questo evento assumeva di nuovo una certa importanza. Graham doveva ammettere di essere curioso di sapere cosa aveva scoperto la TSAB inglese... era un caso sul quale non era mai stata davvero fatta chiarezza.

"Di qualunque cosa si tratti, Aria... spero che possa esserci utile in qualche modo." concluse l'Ammiraglio, finendo di leggere la mail. "In ogni caso, Lady Mildred Avalon ha annunciato che, tra qualche giorno, verra' in Giappone per incontrarsi con altri membri della TSAB, e offre il suo appoggio per la risoluzione di questo caso. Non posso che esserne contento... anche se speravo che saremmo stati in grado di venirne fuori da soli..."

 

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Nel frattempo, nelle viscere del cavo di Lord Akudaikahn, il potente Kintolesky era tornato a fare rapporto al suo signore... e a consegnare il potente artefatto che era riuscito a strappare alle Pretty Cure. In quel momento, il guerriero dorato era inginocchiato sul pontile che portava verso il trono del signore di Dark Fall, e stava tenendo stretto nella mano destra il prezioso gioiello, sotto lo sguardo ribollente d'ira di Lord Akudaikahn e quello divertito di Gooyan.

"Hmmm... Molto bene, Kintolesky... cosi', tu dici di aver trovato qualcosa di interessante, durante la tua incursione nel Giardino dell'Arcobaleno." tuono' il malvagio demone mascherato. "Mostrami le prove del tuo successo. Vedro' io se sono meritevoli."

"Si', mio signore." rispose Kintolesky, senza scomporsi. Con un lento movimento del braccio, porse il Jewel Seed a Lord Akudaikahn, e Gooyan fluttuo' lentamente davanti a lui e prese il piccolo gioiello rosso dalla sua mano, per guardarlo con l'espressione tipica di un gioielliere intento a valutare una gemma preziosa, e determinato a non sbagliare.

"Hmmm... pero', certo che questo piccolo oggettino e' interessante, per quanto possa sembrare insignificante..." gracchio' il braccio destro di Lord Akudaikahn, mentre Kintolesky restava rispettosamente al suo posto, e gli altri scagnozzi di Dark Fall osservavano la scena con un misto di curiosita' ed invidia. Per un po', sembro' che nulla si dovesse muovere... poi, Gooyan emise un sussulto di sorpresa e allontano' il viso dal Jewel Seed che stava esaminando, con espressione esterrefatta che fece venire qualche curiosita' anche all'impassibile Lord Akudaikahn. Sentendo lo sguardo truce dell'imperatore di Dark Fall che gli incombeva addosso, il mostriciattolo verde si volto' verso di lui, e gli mostro' il Jewel Seed, spiegando il motivo del suo stupore.

"Mio signore... le energie magiche che ho percepito da questo strano oggetto sono strabilianti!" affermo'. "Non so esattamente come sia possibile... ma questo piccolo artefatto contiene una magia molto potente, che potrebbe facilmente essere utilizzata per i nostri scopi!"

"Cosa?" tuono' Lord Akudaikahn. "Sei davvero sicuro di quello che stai dicendo, Gooyan?"

"Non mi sognerei mai di mentirle, mio signore..." rispose l'esserino verde. "Se riuscissimo a capire come funziona la magia di questo oggetto... allora potremmo usarla per individuare la Sorgente del Sole e completare la nostra missione! Forse ci vorra' un po' di tempo per capirne il funzionamento, questo non lo nego... pero', dal momento che non abbiamo particolari limiti di tempo, e possiamo permetterci di dedicare una parte delle nostre energie a questa ricerca... beh, perche' no? Sarebbe comunque qualcosa che andrebbe a nostro vantaggio!"

"Hmmm..." Ora Lord Akudaikahn e gli altri suoi uomini cominciavano ad essere veramente interessati alla scoperta di Kintolesky. "Se quello che dici e' corretto, Gooyan... allora l'Impero di Dark Fall ha trovato qualcosa di veramente molto prezioso! Bene, bene... sara' una cosa su cui varra' la pena fare ulteriori ricerche! Kintolesky! Hai per caso altre informazioni su come funziona questo oggetto?"

"Le Pretty Cure e le abitanti del Giardino dell'Arcobaleno contro cui ho combattuto lo chiamavano Jewel Seed, mio signore..." rispose il guerriero dorato. "E a quanto mi e' dato di sapere, esistono diversi esemplari di questi oggetti, alcuni dei quali sono gia' in mano al nemico. Forse, se riuscissimo a recuperarli tutti e a metterli assieme... il loro potere ci sarebbe rivelato."

"Huhuhuhuuu... molto interessante!" sghignazzo' il demone con il mascherone da oni. "Ero un po' seccato per l'interferenza delle Pretty Cure e di quelle combattenti del Giardino dell'Arcobaleno, ma le notizie che mi rechi mi rallegrano non poco. Sei andato oltre le mie aspettative, Kintolesky. Molto bene, per adesso sei congedato. Rimani comunque pronto, potrei richiamarti molto presto."

"La ringrazio delle sue lodi, mio signore..." affermo' educatamente Kintolesky, per poi alzarsi e allontanarsi lentamente dal pontile, tornando tra i suoi colleghi. Non manco' di notare l'espressione irritata di Karehan, e quelle vagamente beffarde di Moerumba e Shitataare, mentre passava loro vicino per tornare ai suoi duri allenamenti quotidiani.

"Heh... sembra che il nostro caballero si sia fatto lodare da Lord Akudaikahn, verdad?" chiese Moerumba, mischiando qualche parola in spagnolo al discorso. "Se era tua intenzione metterti in mostra, sappi che ci sei riuscito muy bene... ma che qualcuno potrebbe non aver gradito!"

"Quello che tu pensi non fa nessuna differenza per me." rispose secco Kintolesky, rifiutando di raccogliere la provocazione, e lasciando Moerumba leggermente deluso. Lui, Karehan e Shitataare rimasero la' a guardare Kintolesky che si ritirava verso le sue stanze per riprendere il suo quotidiano regime di allenamento... e Karehan per primo fece un commento invidioso.

"Tsk, goditi pure il tuo trionfo per oggi, ammasso di muscoli..." grugni' il guerriero vestito di foglie. "Perche' la prossima volta che andro' nel Giardino dell'Arcobaleno, saro' io ad avere il mio momento di gloria! Ritrovero' questi Jewel Seed... e distruggero' quelle mocciose che mi hanno umiliato, assieme ai loro bambolotti di peluche! Sara' la fine, per le Pretty Cure!"

 

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"Hm? Come dite? Vorreste... prendere lezioni di arti marziali... da noi?"

Una perplessa Heart Aino rispose cosi' alla richiesta che era stata fatta a lei e alle sue compagne da Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai, ancora memori della sconfitta che era stata inflitta loro da Kintolesky. Le ragazze erano vicine ai cancelli del liceo, e prima di prendere ognuna la propria strada e andare in classe, si erano fermate un attimo a discutere. Era il momento migliore per fare la proposta che alle Pretty Cure frullava in mente gia' da un po'...

"A dire la verita'... si', e abbiamo pensato di rivolgerci a voi per questo." rispose Hikari. "Visto che voi siete le uniche del nostro gruppo ad aver ricevuto un allenamento vero e proprio..."

"Abbiamo pensato, io e le mie compagne, che avrebbe potuto essere un modo per affinare la nostra tecnica di combattimento." affermo' Honoka. "Mi rendo conto che forse e' una richiesta un po' invadente, e io stessa non ritengo di avere alcun talento per le discipline sportive... pero' se questo puo' servire a darci un vantaggio contro i seguaci di Dark Fall, anche considerando i recenti rovesci di fortuna che abbiamo avuto..."

"E' una decisione che abbiamo preso tutte assieme..." continuo' Saki-H. "Certo, se voi non avete la possibilita' di darci lezioni, possiamo sempre andare a vedere da qualche altra parte, non vogliamo essere di disturbo..."

Heart, Saki-T e Maori si guardarono, un po' perplesse... poi, la Maiden dai capelli blu alzo' le spalle, aggiustandosi il cerchietto che teneva ferma la sua chioma. "Beh, no, per noi non e' affatto un problema." rispose. "E' solo che... non ci aspettavamo una richiesta del genere... comunque, se la cosa vi fa piacere, possiamo farvi da sensei. Ma dovete assicurarmi che vi presenterete puntuali alle lezioni, e non accamperete scuse per non fare del vostro meglio, mi sono spiegata? Quella che avete preso non e' una decisione di poco conto, spero che lo sappiate."

"Certo che lo sappiamo..." rispose Nagisa, con un sospiro. "Ma sappiamo anche che e' il modo piu' sicuro per migliorare la nostra tecnica, e acquisire un po' piu' di esperienza. Quel Kintolesky non e' un avversario che puo' essere battuto con la forza bruta..."

"Ooookay..." rispose Heart, avvinghiandosi una ciocca di capelli rosa su un indice. "Allora per noi va bene! Io e Sa-Sa facciamo karate, e qualche lezione possiamo darvela benissimo! Mentre Mao-Mao e' un'esperta di un'altra arte marziale... ehm... ju... juj... Mao-Mao, com'e' che si chiamava?"

"Jujitsu, Heart-chan. Jujitsu." rispose la giovane miko, con la sua accomodante tranquillita'. "E' uno stile un po' basilare, ma molto facile da imparare... e credo proprio che le nostre compagne qui presenti lo troveranno molto utile!"

"Grazie! Ci fa molto piacere poter contare su di voi!" rispose Saki-H, sfoderando il suo sorrisone a denti scoperti che quasi tagliava in due il suo viso a luna piena! "Okay, allora la prossima volta che ci incontreremo, quel Kintolesky avra' pane per i suoi denti!"

"Forse e' meglio non correre troppo, Saki-san..." affermo' Mai, prudentemente. "Non credo che queste lezioni faranno una differenza stratosferica. Pero', senza dubbio ci saranno utili!"

"La tua compagna ha detto una cosa molto giusta, Hyuuga-san." affermo' Saki-T. "Non sperate di fare tutto questo progresso in cosi' poco tempo. Per diventare campioni di arti marziali sono necessari tempo e costanza nell'allenamento. E non abbiamo esattamente tutto questo tempo. Comunque... si', quello che vi possiamo insegnare vi puo' sempre tornare utile. Allora... se vi va, possiamo incominciare anche oggi, dopo la scuola."

"Hmmm..." riflette' Mai. Dopo la scuola... in effetti, non c'erano molte altre opportunita', e in fondo, visto che i semestri erano iniziati da poco, le attivita' del doposcuola non le avrebbero tenute impegnate troppo a lungo... "Per me va bene. Saki-san, Misumi-sempai, Yukishiro-sempai, siete d'accordo anche voi?"

Nessuna delle Pretty Cure ebbe nulla da ridire. "Per me va bene... dovro' tagliare qualche minuto di allenamento di lacrosse, ma ci puo' stare!" rispose Nagisa. "Anche se ovviamente ne devo parlare con Rina e Shiho..."

"Anch'io sono d'accordo, e mi sembra di vedere che anche Hyuuga-san e' d'accordo." concluse Honoka. Al che Saki-T annui' soddisfatta ed estrasse un biglietto da visita dalle sue tasche, porgendolo alle Pretty Cure.

"E va bene, allora... possiamo incontrarci a casa mia, e fare un po' di allenamento nel dojo di casa nostra." disse la Maiden dai capelli blu. "Dalle cinque alle sei e mezza, questo e' l'orario in cui possiamo fare lezione. Vi va bene?"

Nagisa ricevette il biglietto da visita e lesse l'indirizzo di casa Tsuzura, rimanendo leggermente stupita quando constato' che si trattava di un grande appartamento al decimo piano di un palazzo di Shinjuku. "Huh? Hey, un momento, Saki-san... ma questo... non e' un indirizzo corrispondente a un quartiere degli affari?" chiese, per pura e semplice curiosita'.

Saki-T stava per rispondere, ma Heart si fece avanti per prima, strizzando un occhio vivacemente. "Si', quello e' il suo indirizzo! La famiglia di Sa-Sa e' molto ricca, non lo sapevate?" esclamo', a voce un po' troppo alta perche' alla sua migliore amica facesse piacere.

"A voce un po' piu' bassa no, eh, Heart-chan?" chiese Saki-T con sarcasmo. "Comunque... si', diciamo che la mia famiglia non se la passa male. Mio padre e' un uomo d'affari abbastanza noto... ma questo non e' importante al momento. Allora, siamo d'accordo per quanto riguarda le lezioni. Vi aspetto alle cinque, all'indirizzo che avete visto. Io, Heart-chan e Maori-san vi insegneremo il piu' possibile."

"Grazie mille, omonima!" rispose allegramente Saki-H. "A proposito... non vedo in giro Lilica-chan e Ioriko-chan, sapete dove sono finite?"

"Prima che voi arrivaste, Ioriko-san ha chiesto a Lilica-san se le poteva parlare di qualcosa... adesso non so esattamente cosa..." rispose Maori, indicando il cortile del ginnasio. "Speriamo che non si attardino troppo, visto che tra un po' suonera' la campanella... anzi, e' meglio se ci avviamo anche noi..."

Le ragazze annuirono, e si diressero verso l'edificio scolastico...

 

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"Ooookay, Ioriko, spara! Sono tutta orecchie!" stava dicendo Lilica, tenendo una mano su una delle sue orecchie leggermente appuntite. "Di cosa mi volevi parlare di bello?"

La ragazzina con gli occhiali sfrego' timidamente gli indici tra loro, cercando le parole giuste per dire quello che doveva alla vivace biondina. Sperava che Lilica non si sarebbe messa a ridere, una volta che avesse sentito la sua richiesta... che, effettivamente, era piuttosto strana! "Ehm..." esordi', chiaramente insicura. "Ecco... e' una cosa un po' complicata, Lilica-chan... o meglio, neanche tanto complicata, ma... oh, santi numi, non so nemmeno io cosa dire!"

"Con calma, con calma!" disse Lilica battendole una mano sulla spalla. "In fondo, chi ci corre dietro? Prenditi tutto il tempo che vuoi!"

Ioriko sapeva che non era esattamente cosi', dal momento che mancavano pochi minuti al suono della campanella... ma non poteva certo aspettarsi che Lilica prendesse sul serio queste cose! "Sigh... Lilica-chan, qualche volta potresti anche essere un po' preoccupata del fatto che arriverai tardi a scuola... oh, lasciamo perdere!" affermo' la ragazzina con gli occhiali. "Allora, vedi... e' una cosa... che ho trovato per caso in un armadietto di casa mia, e non ho saputo resistere alla curiosita'. Insomma... leggendolo, ho scoperto che si trattava di un libro di... ehm... antichi rituali magici... occidentali! Cose che... venivano utilizzate dalle streghe e dagli stregoni nel Medioevo... ancora nel sesto-settimo secolo! E... ehm... beh... tu lo sai, no, che io sono un'appassionata di occultismo... di fantasmi... di storie di magia... e cose di questo genere..."

"Beh, tu sei la mia migliore amica, Ioriko-chan! Se non lo sapessi, cosa saremmo amiche a fare?" chiese Lilica retoricamente, senza perdere il suo ghigno da monella. "E... vediamo se faccio centro! Vuoi che la sottoscritta... ti dia una mano a fare una di queste magie! Ci ho preso, Ioriko-chan?"

"Er..." balbetto' Ioriko. "Beh... si', in effetti si'... so che... ehm... puo' sembrare ridicolo, ma... ecco... volevo provare... cosi', per curiosita'... e... speravo che tu non mi ridessi dietro, perche'... ecco... e' una storia un po' strana, lo riconosco!"

"Strano? Io direi piuttosto... fico!" rispose la biondina. "Storie di streghe, di magie, di fantasmi... io ci sguazzo in queste cose! Dimmi soltanto che cosa vuoi che faccia, e io ti rispondo subito!"

Ioriko sorrise gentilmente, ringraziando per il fatto che Lilica si fosse rivelata ragionevole e disposta a dare una mano, e continuo'. "Phew! Grazie, Lilica-chan, mi fa molto piacere! Ecco... in realta' non ti volevo chiedere nulla di particolare, solo... ehm... se... se potevi darmi una mano col rituale! Sai, credo... che saro' piuttosto emozionata quando... lo... er... eseguiro', e quindi..."

"E quindi volevi qualcuno che ti tenesse un po' la mano, giusto?" chiese Lilica. "Beh, l'hai trovata! Stai tranquilla, Ioriko-chan, con la sottoscritta a fare daspalla, nessuna magia puo' andar male! Conta pure sul mio aiuto! Allora... quando lo fai, questo incantesimo?"

"Stasera, a dire la verita'..." rispose l'aspirante maga. "Il... ehm... il libro diceva... che era meglio eseguire il rituale... di sera, durante una notte di luna nuova. E'... ehm... un rituale per evocare un famiglio... hai presente, quelli che usavano le streghe..."

"Ah, si', si'... quelli che facevano per procurarsi un gatto nero, un gufo o un rospo! Certo, ne so abbastanza di queste cose!" rispose la sua amica, cercando di farsi vedere piu' informata di quanto non fosse. "Tranquilla, Ioriko-chan, andra' tutto liscio!"

"Mi fa piacere saperlo, Lilica-chan..." inizio' a dire Ioriko... prima che la campanella della scuola la riportasse alla realta', e la nervosa ragazzina con gli occhiali salto' su in preda al panico! "AAAAARGH! Ma questa... e' la campanella dell'inizio delle lezioni! Andiamo, Lilica-chan, dobbiamo correreeeeee!"

E mentre Ioriko si affrettava verso la classe, Lilica se ne resto' li' calma e tranquilla, come se la cosa non la riguardasse minimamente! "Hmm... certo che si fa troppi problemi, Ioriko-chan... che sara' mai un po' di ritardo? Yoshimi-sensei ci dira' due parole, e amici come prima..."

Il suo Arcano, Tempestas, sospiro' telepaticamente. "Sigh... forse sei tu, Lilica, che dovresti prendere le cose un po' piu' seriamente..."

 

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E anche nell'aula di scuola elementare frequentata da Nanoha stavano per cominciare le lezioni... non prima, pero', che le migliori amiche di Nanoha, Arisa e Suzuka, si sincerassero delle condizioni dell loro compagna. Erano state piuttosto in ansia per lei, fin da quando l'avevano ritrovata priva di sensi nel giardino di casa Tsukimura, a fianco del gattino che lei era andata a recuperare.

"Ma adesso stai bene, vero, Nanoha-chan?" le stava chiedendo Arisa. Le tre bambine erano sedute ai loro banchi, in attesa che la lezione cominciasse, e sia Arisa che Suzuka erano desiderose di sapere se Nanoha avesse ancora degli strascichi da quello che le era successo la sera prima.

Per dimostrare che andava tutto bene, Nanoha mostro' il polso destro, dal quale aveva gia' tolto le bende, e sul quale non si vedeva niente piu' che un livido gia' scolorito. "Certo, Arisa-chan, stai tranquilla!" rispose la bambina castana. "Semplicemente, sono caduta mentre stavo cercando quel gattino, e ho preso una botta in testa... ma ora sto bene. Non mi fa piu' nemmeno male..."

"Scusa se continuiamo a chiedertelo, Nanoha-chan, ma abbiamo preso un po' paura quando abbiamo visto cosa ti era successo..." rispose Suzuka. "E anche tuo fratello e Shinobu-neesan si sono allarmati."

"Pero', se tu dici che stai bene..." concluse Arisa. "Solo, stai attenta a quello che fai, e assicurati di esserti ripresa del tutto. Non vogliamo che tu ti faccia male, okay?"

"Hehehee... Tranquilla, Arisa-chan, so bene che non devo strafare!" rispose Nanoha, ridacchiando per assicurare la sua amica che andava tutto bene. "Ma davvero, state tranquille, ragazze, si e' trattato di un piccolo incidente di poco conto! Gia' oggi non me lo ricordo quasi piu'!"

Finalmente Suzuka sorrise, segno che le parole di Nanoha l'avevano tranquillizzata. "Meno male... siamo tutti molto contenti di saperlo, Nanoha-chan!" rispose. "Ora pero' e' meglio che torniamo ai nostri posti... la lezione sta per incominciare!"

E infatti, non appena la bambina dai capelli viola ebbe finito di parlare, i quattro rintocchi della campana annunciarono l'ingresso in classe della professoressa, e tutti gli alunni, rapidamente scattati ai loro banchi, si alzarono per fare l'inchino di benvenuto. Quando l'insegnante rispose con un cenno della testa, tutti si sedettero, pronti ad iniziare la lezione... tranne per il fatto che la mente di Nanoha, nonostante l'immagine di tranquillita' che lei cercava di proiettare, continuava a tornare al combattimento con Fate, la misteriosa maghetta bionda che l'aveva sconfitta il giorno prima...

E non era solo la delusione per essere stata sconfitta cosi' facilmente. Quello sguardo misterioso, profondo e vagamente triste continuava ad apparirle davanti, riempiendola di domande... e senza darle nessuna risposta.

Nanoha sospiro', ma si riscosse rapidamente... e si propose che, la prossima volta che lei e Fate si fossero incontrate, avrebbe ottenuto delle risposte. Non bastava quell'imprevisto a farla desistere dal suo scopo di recuperare i Jewel Seed... e sia Yuuno che le sue compagne Maiden e Pretty Cure avevano bisogno del suo aiuto.

 

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La giornata era passata in tranquillita', senza particolari emergenze... e come da programma, alle cinque esatte di quel pomeriggio, le Pretty Cure, Heart e Maori si erano ritrovate nel quartiere di Shinjuku, vicino all'indirizzo che Saki-T aveva lasciato loro: si trattava di un alto grattacielo, i cui appartamenti erano sicuramente di proprieta' di famiglie molto altolocate! Nagisa non riusciva a credere che la loro compagna potesse vivere in un posto del genere...

"A Sa-Sa non piace molto che la gente venga a saperlo, ma il suo papa' e' un affarista molto affermato." stava spiegando Heart, mentre suonava il campanello dell'appartamento Tsuzura. "E' una famiglia molto ricca, e so che Sa-Sa andava ogni anno in vacanza all'estero durante i mesi estivi... che invidia, anche a me piacerebbe molto poter viaggiare come fa lei! Dev'essere una cosa davvero adorabile!"

"Interessante..." rispose Hikari, mentre il gruppo oltrepassava le porte dell'altissimo condominio e iniziava a salire le scale. "Wow, certo che... non ho mai visto un posto simile in vita mia! Non faccio fatica a credere che qui vivano alcune delle famiglie piu' ricche del Giappone!"

"Gia'..." rispose Maori, per poi ricollegarsi al discorso di prima. "Pero'... e' da un paio di anni, ormai, che Saki-san non parte piu'. Da quando... i suoi poteri di Maiden si sono risvegliati, ha perso interesse a viaggiare. Non chiedeteci perche', neanche Saki-san ha voluto rispondere a questa domanda."

"Ed e' stato proprio da un paio di anni fa che Sa-Sa e'... cambiata in maniera inspiegabile." continuo' Heart. "Oddio, siamo sempre amiche e tutto il resto... pero' e' da allora che mi sembra piu' chiusa, e si rifiuta di parlare con me di quello che e' successo. Vi confesso che la cosa mi da' un po' di preoccupazioni..."

"Mi dispiace, Heart-san... non so proprio che dire..." rispose Honoka. "Spero che un giorno tu riesca a spiegarti con la tua amica... oh, ma mi sembra che siamo arrivati! Heart-san, e' questa la casa della tua amica, vero?"

Il visetto di Heart si illumino' all'istante. "Certamente! Bella come casa, non vi sembra?" rispose, strizzando un occhio mentre indicava l'ampio portone d'ingresso, affiancato da due vasi in cui stavano delle piante tropicali dalle foglie smeraldine. Non appena Heart ebbe concluso la frase, la porta si apri' cigolando leggermente, e ne usci' fuori Saki-T, il cui viso incorniciato da lunghe ciocche blu era leggermente contratto in un sorriso sarcastico.

"Puntuale, Heart." la saluto' la Maiden dai capelli blu. "Non mi sorprenderei se domani il Fujiyama eruttasse."

Heart si lascio' scendere una goccia di sudore dalla fronte e si sfrego' la nuca imbarazzata. "Ehm... heheheee... e invece, Sa-Sa... come puoi vedere, questa volta sono stata puntuale! Anche se Mao-Mao mi ha un po' trascinato... ma siamo tutte qui, e siamo pronte a cominciare!"

Con un sospiro, Saki-T apri' del tutto la porta di casa. "E allora cominciamo, sempre che tu non mi chiami ancora con quel nomignolo del cavolo..." affermo'. "Misumi-sempai, Yukishiro-sempai... Hikari, Saki e Mai... benvenute in casa mia. Prego, accomodatevi pure."

Lo spettacolo che accolse le Pretty Cure non appena ebbero varcato la soglia di casa Tsuzura era davvero sorprendente, almeno per loro: a guardare il grattacielo da fuori non sembrava possibile che un appartamento potesse essere cosi' grande, spazioso, elegantemente arredato (con uno stile reminescente dell'euopeo del diciannovesimo secolo, noto' Mai tra se') e ben riscaldato: si vedeva ancora meglio che si trattava dell'abitazione di una famiglia ricca, e a sottolineare questa impressione pensavano particolari come il pavimento di marmo lucidato, il lampadario di cristallo che pendeva dal soffitto del soggiorno, e i tappeti finemente ricamati disposti per terra. Le Pretty Cure erano come ipnotizzate da quello spettacolo... anche Honoka, che pure era di famiglia facoltosa, e abitava in una casa molto grande, ma in stile tradizionale e senza tanti fronzoli!

"Woooow!" esclamo' Saki-H, guardandosi in giro. "Ragazze, questo posto si' che e' tremendamente fico! Avercela, una casa cosi'... non che il panificio della mia famiglia mi dispiaccia, beninteso, ma a chi non piacerebbe una casa come questa?"

La sua omonima Maiden non sembro' troppo impressionata dai complimenti. "Beh, se ti piace tanto, avremo tempo un altro giorno di vederla. Ora, non avevate detto che volevate allenarvi? Siamo gia' in ritardo di un paio di minuti... quindi, seguitemi. Vi porto al dojo, ci cambiamo, e iniziamo."

"Accidenti, che precisina..." bisbiglio' tra se' Nagisa, mentre lei e le altre ragazze seguivano Saki-T verso la palestra.

 

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In breve tempo, erano tutte pronte: mentre Hikari, non essendo una combattente, si era messa seduta in disparte ad osservare gli allenamenti delle sue amiche, le altre Pretty Cure, Heart, Saki-T e Maori si erano cambiate mettendosi dei vestiti piu' adatti ad un allenamento. In particolare, Maori si era messa una hakama da combattente di aikido, mentre Heart e Saki-T avevano addosso delle gi con tanto di cintura blu legata in vita...

Cintura blu, noto' Honoka, mentre si metteva un po' a posto la tuta grigia intera che aveva portato per quell'allenamento. Erano davvero molto esperte, per avere gia' quel rango...

"Ehm... non e' per fare la guastafeste, Heart-chan..." disse Nagisa, vestita di canottiera nera e pantaloncini corti rosa, mentre guardava perplessa l'abbigliamento della giovane Maiden. "Ma... non e' un colore un po' strano, per una divisa da karate?"

Heart inclino' la testa da un lato, non capendo bene perche' la ragazza piu' grande dovesse dire una cosa del genere. "Hm? Che c'e' di strano? A me piace cosi'... e' il mio colore preferito!" rispose, guardandosi la gi rosa confetto, dello stesso colore dei suoi capelli, sulla quale risaltava ancora di piu' la sua cintura blu! Per contrasto, la tenuta di Saki-T era di un piu' tradizionale bianco puro... e la Maiden di Bhanri non perse occasione per far notare ad Heart certe sue idee stravaganti.

"Beh, non per essere offensiva, Heart, ma capirai che e' un colore un po' difficile da prendere sul serio." rispose Saki-T seccamente. Heart fece una faccetta comicamente offesa, ma decise di lasciar perdere e si mise in posizione, mettendosi davanti alle "allieve".

"Insomma, se a me questo colore piace, che ci devo fare?" si chiese... poi, si schiari' la voce e inizio'. "Allora, ragazze... benvenute alle lezioni pratiche di arti marziali di Heart, Sa-Sa e Mao-Mao! A partire da oggi, vi insegneremo tutto quello di cui avete bisogno per diventare delle versioni femminili di Bruce Lee, Jackie Chan e Steven Seagal! Allora, siete tutte pronte?"

"Non saremmo qui, se non lo fossimo..." rispose Saki-H... per poi ricordarsi di un particolare e voltarsi verso Hikari, presso la quale erano stati depositati tutti i cellulari delle Pretty Cure. "Hey! A tutte le mascotte, la' davanti ad Hikari-chan! Ora potete uscire, non c'e' piu' rischio che qualcuno vi veda!

Saki-H aveva appena finito la frase, che i cellulari si trasformarono nuovamente nelle loro forme originali, emanando ciascuna una nube di fumo vivacemente colorato... e ciascuno dei folletti si stiracchio' allegramente, felice di essere finalmente fuori dal suo "contenitore".

"Aaaah! Finalmente, lapi! Non vedevo l'ora di potermi sgranchire un po'!" esclamo' Flappy. "E cosi'... questo e' uno dei luoghi in cui vi allenate voi umani, eh? Sono proprio curioso di vedere come se la cavano Mai e Saki, lapi!"

"Heheee... allora stai attento anche a come si destreggia la mia Nagisa, mepo!" esclamo' Mepple, con le braccia incrociate sul petto e l'espressione fiera, quasi fosse stato il manager di un pugile! "Lei e Honoka hanno tanta di quella esperienza, che sono sicuro che resterai stupito, mepo!"

"Sgrunt... Da quando in qua quel peluche sarebbe il mio manager?" si chiese Nagisa, per poi scuotere la testa e mettersi in posizione di guardia. Le mascotte iniziarono a tifare per le rispettive Pretty Cure... tutte tranne Lulun che aveva approfittato della situazione per appiccicarsi un po' ad un poco convinto Pollun!

"Beh, prima di cominciare..." disse Heart, mettendosi a posto la divisa rosa con espressione stranamente seria. "E' bene che vi ricordi la mia regola fondamentale! Quella che io definisco la regola "numero zero" delle arti marziali, e per la quale non ammetto eccezioni."

Le Pretty Cure sbatterono le palpebre, chiedendosi che regola potesse essere e perche' Heart gli desse tata importanza... e subito dopo, Heart inclino' la testa da un lato, sfodero' un sorrisone enorme e strizzo' un occhio, con tanto di cuoricino che le appariva vicino! "Ricordatevi sempre... che combattere e' come cucinare: l'ingrediente fondamentale e' l'AMORE!"

*CRAAAAAASH!*

Il rumore di Nagisa e delle due Saki che si schiantano a terra a faccia in giu' per il disappunto.

"Mbeh? Che ho detto di male?" si chiese Heart, sinceramente confusa, mentre guardava le ragazze distese a terra, con delle grosse vene pulsanti sulla testa. Honoka e Mai erano rimaste stupite, e guardavano la loro "sensei" con gli occhi sgranati, mentre Maori, serafica come sempre, si limito' a sorridere e a ridacchiare a labbra serrate. Andava sempre a finire cosi' con Heart...

"Beh... ho come l'impressione che questo addestramento non sara' per niente noioso! Non credi anche tu, Yukishiro-sempai?" chiese Mai ad Honoka.

E la piu' grande delle Pretty Cure non poteva che essere d'accordo. "Gia'... poi Heart-chan dovra' spiegarmi cosa c'entri l'amore con le arti marziali..." disse, tornando alla sua solita calma razionale.

 

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Da un'altra parte, mentre le lezioni di arti marziali in casa Tsuzura andavano avanti, pur con un po' di incertezza... altre due amiche si stavano preparando ad un esperimento abbastanza singolare. Nella camera da letto di Ioriko Yasuzumi, al secondo piano di un condominio di classe media, la ragazzina con gli occhiali e la sua migliore amica Lilica Felchenrow, stavano disegnando per terra, con un paio di gessetti bianchi, un pentacolo dall'aspetto abbastanza classico, con una stella a cinque punte all'interno di un cerchio perfetto, con vari segni magici stilizzati sparsi tutt'attorno del suo perimetro, e in corrispondenza di ogni punta, si trovava una candela rossa accesa. Un grosso libro aperto su una pagina di formule magiche, era posto sul letto di Ioriko, e le luci erano state smorzate al punto da diventare niente piu' che dei lumicini che rendevano l'atmosfera ancora piu' misteriosa. Ioriko stava guardando la scena con espressione vagamente preoccupata... mentre Lilica sembrava divertirsi molto, a giudicare dal ghigno soddisfatto con cui osservava il pentacolo disegnato sul terreno!

"Heheheee... e finalmente, tutto e' pronto!" esclamo' la biondina, riavviandosi le code laterali in cui i suoi capelli dorati erano legati. "Allora, Ioriko-chan, che dici? Vogliamo cominciare? Prima che tornino i tuoi genitori dal lavoro, possibilmente... certo, a me non farebbe alcuna differenza essere scoperta e potrebbe anche essere divertente, ma immagino che non valga lo stesso per te!"

Ioriko degluti' nervosamente. Per eseguire questo rituale, si era messa addosso una graziosa mantellina beige e un cappello a cono, a larghe falde, simile a quello di una strega delle favole... ma a quanto pareva, il costume non era servito a darle sicurezza! "Ehm... beh... si', io credo... di essere piu' o meno pronta, Lilica-san..." mormoro', cercando di ignorare le ginocchia che battevano tra loro. "Pero'... ehm... ecco... non sono ancora... Ti... ti dispiace se vado un attimo in bagno? Avrei... er... bisogno di prepararmi psicologicamente ancora un po'! Non... non so cosa potrebbe accadere, e..."

"Beh, potrebbe accadere che salta in aria la casa, o che si apre un cancello dimensionale e arrivano torme di Elementali!" ridacchio' Lilica, facendo rabbrividire un po' la sua compagna meno audace. "Hehehehee... tranquilla, fifona, non succedera' un bel niente! Vedrai che andra' tutto liscio... ma se vuoi andare a darti una rinfrescata alle idee o non vuoi correre rischi durante la cerimonia... prego, vai pure! Intanto io resto qui e controllo che sia tutto a posto!"

"Uff... grazie, Lilica-san!" esclamo' rapidamente Ioriko, per poi affrettarsi verso la porta e dirigersi verso la toilette. Lilica la guardo' allontanarsi, tenendo le mani sulla nuca... e quando Ioriko si fu chiusa in bagno, la biondina torno' ad osservare il pentacolo disegnato sul terreno. Le candele erano tutte accese, e gia' un po' di cera scarlatta cominciava a colare dalle loro punte, e il cerchio bianco disegnato sul terreno sembra luccicare leggermente alla luce fioca delle lampadine e delle candele. Lilica guardo' attentamente il simbolo magico per qualche secondo... poi, un'altra delle sue idee folli le baleno' in testa, e la biondina sghignazzo', mostrando uno dei suoi canini affilati, e brandi' nuovamente il gessetto, come se fosse stato un'arma!

"Chissa' cosa succede se modifico un po' il pentacolo..." ridacchio' la biondina. "Hehehee... cosi', giusto per vedere un po' cosa succede..."

 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: E cosi', cominciano a muoversi un po' di cose... e speriamo che gli allenamenti delle Pretty Cure vadano bene, considerando anche che le loro insegnanti di arti marziali possono essere un po' strampalate! Beh, se le aiutera' a combattere meglio la prossima volta che incontreranno Kintolesky, credo che qualche disturbo ce lo si potra' anche prendere! Ma... prima che se la vedano ancora con Kintolesky, mi sa tanto che Karehan vorra' una rivincita per la sua prima sconfitta! Quindi, aspettatevi che sia lui il prossimo a scendere in campo!

E che cosa avra' in mente di fare quella testa matta di Lilica? Qualcuno ha gia' il presentimento che la povera Ioriko ne subira' le conseguenze? Nel frattempo, veniamo a conoscenza del nome di un altro membro della TSAB, tale Mildred Avalon... e assieme ad esso, qualche indizio che tempo prima si e' gia' verificato qualcosa di poco simpatico riguardante il Giardino degli Elementi...

Beh, allora appuntamento al prossimo capitolo! Ci vorra' un po' prima che lo pubblichi, comunque, dal momento che fino al 27 Dicembre saro' in vacanza studio in Giappone... ma abbiate fiducia, ho gia' un sacco di idee in mente!

Nel frattempo, spero che vi sia piaciuto questo capitolo! Mi raccomando, recensite! ^_^

 

Justice Gundam

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Capitolo 16
*** Il Re dei Demoni ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-16

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati!

Anche il mio crossover riprende con la stesura! In data odierna, 28 dicembre 2009, ho ripreso a lavorarci e adesso ho intenzione di completare almeno un capitolo prima che riprenda il lavoro di tutti i giorni! E se vi puo' interessare, anche per questo crossover ho delle buone idee su come andare avanti!

L'altra volta, avevamo lasciato le Pretty Cure a prendere lezioni di arti marziali da Heart, Saki-T e Maori... anche se con qualche tentennamento grazie alle "geniali" uscite di Heart sull'amore. (Giuro, Heart ha preso tutto da Flonne di Disgaea...) Mentre, da tutt'altra parte, Ioriko e Lilica si preparano a portare a termine un rituale che in teoria dovrebbe essere innocuo... ma che in pratica, grazie all'intervento di Lilica, potrebbe avere conseguenze imprevedibili. Di cosa si trattera'?

Nel frattempo, sembra che anche le alte gerarchie della Time Space Administration Bureau si stiano mobilitando... e a quanto pare, la direttrice della branca inglese dell'organizzazione, tale Mildred Avalon, ha deciso di interessarsi personamente del caso. Forse ci sono un po' di risposte che potra' dare al gruppo... e forse, questo potrebbe riportare alla luce una parte di passato che Saki-T non ama rivelare... perche', ve lo dico subito, quello che e' successo tempo fa e di cui i membri della TSAB hanno parlato riguarda anche lei.

Per quanto riguarda Nanoha... beh, lei non si fara' certo fermare dalla sconfitta che ha subito da Fate, giusto? Lei e' Nanoha Takamachi, una delle piu' grandi eroine della storia degli anime, e non si abbattera' per un piccolo scivolone!

Insomma, pare che per la prosecuzione della mia storia, ci saranno un bel po' di elementi da usare! Se siete curiosi di sapere come andra' a finire, non avete che da continuare a seguire questa storia, e vedere cosa succede! Vi prometto che non resterete delusi. Prima, comunque, do un'occhiata alle recensioni che mi avete lasciato...

 

Anonimo9987465: Ehila'! Eccomi di ritorno! Purtroppo, non ho avuto la possibilita' di fare quella cosa di cui dicevamo... come ti ho gia' detto su MSN... pero', la prossima opportunita' che mi si presenta, vedo se ci riesco! Alle tue domande... beh, mi sembra di aver gia' risposto anche a quelle via MSN, comunque, nel caso ce ne fosse bisogno, le risposte sono:

1- Ci vorra' un po' di tempo prima che Nozomi e compagne entrino in scena! Aspetta con pazienza e le vedrai!

2- Ci saranno pairing... e forse un po' di yuri! Ma non riguardera' personaggi di Pretty Cure...

3- No, mi spiace...

Comunque, spero che anche questo capitolo sia riuscito bene... e ti auguro buona lettura! Nella speranza di non aver perso troppo la mano, in questo mese di vacanza...

Kari89: Hehehee... lo so, lo so, c'e' voluto un po' di tempo perche' questo capitolo venisse fuori... comunque, ora che e' qui, mi auguro che sia di tuo gradimento! Gli allenamenti di arti marziali... beh, diciamo che non sono esattamente la cosa piu' rilassante del mondo, ma che le nostre li troveranno molto utili, la prossima volta che si scontreranno con quelli di Dark Fall! Per quanto riguarda Lilica e Ioriko... beh, questo dovrai vederlo da te! Ti lascio il piacere di vedere i risultati della bella idea di Lilica!

KillKenny: Si', lo riconosco, e' un GROSSO guaio... perche' no, in fondo in questa fanfiction sono accadute un bel po' di cose strane, e continueranno ad accaderne altre! Heheheee... ma per adesso, non credo che accadra'. Ci sono altri accadimenti che aspettano solo di essere raccontati! E tra questi... beh, uno lo leggerai in questo capitolo! Buona lettura!

 

Terminato di rispondere alle recensioni, concludo questa introduzione... e vi do appuntamento a fine capitolo! Godetevelo!

 

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Capitolo 16 - Il Re dei Demoni

 

Dopo essersi rinchiusa in bagno e aver chiuso a chiave la porta dietro di se', Ioriko prese un paio di respiri nervosi, si tolse il cappello da strega che si era messa, e i suoi spessi occhiali da vista, appoggiando il tutto vicino al lavandino... poi, nonostante la vista le si fosse annebbiata un po', raggiunse il rubinetto dell'acqua fredda e lo apri', lasciando che l'acqua scorresse per un istante. Ne raccolse un po' nel cavo delle mani e se la getto' in faccia, rabbrividendo un po', ma riuscendo nel contempo a calmare il nervosismo.

"Uff... uff..." sospiro' la ragazzina, sfregandosi il viso con una mano. "O... Okay, Ioriko... lo hai voluto fare, questo incantesimo? E allora... non prendere fifa come al solito, e vai! Lo hai studiato bene, no? E poi... questo rituale non fa niente di pericoloso, giusto? Evoca un famiglio... un animaletto innocuo che tutte le streghe avevano una volta! E poi, c'e' la tua migliore amica a darti una mano, giusto? Quindi... nulla di cui preoccuparsi, giusto?"

Non immaginava certo che il fatto che ci fosse Lilica a darle una mano... era probabilmente il motivo principale per cui avrebbe dovuto preoccuparsi!

 

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E infatti, nella sala in cui lei e Ioriko si apprestavano a lanciare l'incantesimo, Lilica stava sghignazzando tra se' mentre, con un pennarello nero, aggiungeva qualche simboletto a casaccio al pentacolo sul pavimento. Non si trattava di modifiche troppo radicali - si stava limitando ad aggiungere qualche segno qua e la', in modo che anche le aggiunte sembrassero fare parte del pentacolo - ma anche cosi', era evidente che la vivace biondina si stava divertendo piu' di quanto avrebbe dovuto...

"Heheheee... e se Ioriko si accorge degli... aggiustamenti... che ho fatto al suo circolo magico, allora ha davvero la vista di un'aquila!" sghignazzo', mentre si rialzava, metteva via il pennarello, e se lo nascondeva nell'uniforme scolastica, assumendo poi la sua migliore faccia da innocentina prima che Ioriko arrivasse. Un minuto dopo, Lilica senti' i passi della sua amica che tornava dal bagno, e poco dopo, Ioriko apri' la porta ed entro', senza sospettare che nulla fosse fuori posto.

"Ehila', Ioriko! Ce ne hai messo di tempo, tartaruga!" la accolse scherzosamente Lilica, mentre la sua amica occhialuta si rimetteva a posto la mantellina, gli occhiali e il cappello da strega. "Mi pare di capire che tu abbia preso non poca fifa, all'idea di fare questo rituale!"

"Er... scusa, Lili, ma... e' che ero tanto nervosa che avevo bisogno di rinfrescarmi un po' le idee... e per evitare di andare in panico!" ammise Ioriko. "So che... insomma... in fondo si tratta di un rituale innocuo, soltanto di evocare un famiglio... pero'..."

Lilica tranquillizzo' la sua amica con un gesto della mano. "Hehehee... tranqui, Ioriko, tranqui! No problem! Anch'io sono un po' emozionata, e non vedo l'ora di vedere cosa succede quando terminiamo l'evocazione!" rispose. "Ora forza, prendiamo armi e bagagli, e cominciamo! Bisogna prima tenersi le mani, giusto?"

Ioriko prese un respiro e, resa piu' calma dalle parole della sua amica, inizio' a spiegare il procedimento. "Esatto... ora, mettiti davanti a me, qui di fronte al circolo magico..." spiego'. "E... concentrati bene. Devi svuotare la testa da tutti i pensieri superflui, altrimenti, la magia non si attiva neanche..."

"D'accordo." rispose Lilica, prendendo posizione. Le due compagne di scuola si presero le mani a vicenda e iniziarono a concentrarsi... poi, passato qualche secondo di completo silenzio, Ioriko continuo' la spiegazione. "Oookay... fin qui va bene... ed ora, Lilica, cerca di ripetere le mie parole... Lateat... Adeat... Nequeat..."

"Hmm... com'e' che queste formule magiche devono sempre essere in questo pseudo-latino? Oh, beh..." commento' sarcastica la biondina. "Lateat. Adeat. Nequeat."

Un sibilo argentino, quasi del tutto inaudibile, segui' alle incomprensibili parole delle due, e Ioriko riconobbe quel suono come il segno che il rituale era cominciato per davvero. Soffocando un moto di nervosismo, la ragazzina con gli occhiali inizio' a recitare un'altra formula. "Ed ora... Vis. Ratio. Coordinatio."

"Vis. Ratio. Coordinatio. Cavolo, ma chi le scrive, queste formule?" prosegui' Lilica. Il pentacolo disegnato per terra inizio' a brillare, diffondendo una fioca luce azzurrina nella stanza semibuia.

"Er... Il prossimo passo era..." continuo' Ioriko. Per un attimo, la battuta di Lilica le aveva fatto perdere la concentrazione, ma per fortuna si ricordo' subito di cosa veniva dopo. "Ah, giusto! Allora... forza, Lilica, un'ultima frase... Cave obscuritas, vitam cepit!"

"Cave obscuritas, vitam cepit." termino' Lilica. Il cerchio magico, la cui luce stava gia' cominciando ad espandersi, si illumino' ancora di piu', e Ioriko mollo' le mani di Lilica ed estese le sue sopra il cerchio, muovendo leggermente le dita per completare il rituale.

"Grande! Sta funzionando! Grazie, Lili-chan, ora posso terminare da sola!" esclamo' eccitata. Chiuse brevemente gli occhi, e mormoro' qualche altra parola in una strana lingua che Lilica non riusci' ad identificare. "E per finire... Nous, Soma. Dikastes."

Per un secondo, sembro' che non accadesse nulla. Ma poco dopo, la luce azzurrina proveniente dall'iscrizione magica si fece piu' tenue e cambio' colore, fino a diventare un viola brillante. Ioriko sorrise eccitata. Stando a quanto aveva letto sul suo libro di agia, questo voleva dire che l'evocazione era stata portata a termine con successo!

"Allora, Ioriko? E' andata?" chiese Lilica, sporgendosi un po' verso il circolo magico, come per vedere meglio cosa stesse accadendo.

Ioriko rispose annuendo con gioia. "Si', si'! E' andato tutto a meraviglia! Grazie mille, Lili-chan, senza il tuo aiuto non sarei riuscita a completarlo! Sarei andata in panico e... avrei rovinato tutti i preparativi!"

"Hehehee... normale amministrazione!" rispose Lilica, passandosi un indice sotto il naso. "Ho semplicemente fatto quello che..."

Ma, mentre Lilica parlava, accadde qualcosa che fece subito capire alle due scolarette che c'era qualcosa che non andava. Il bagliore emesso dal pentacolo, che fino a quel momento si era mantenuto su un viola tenue e non invadente, all'improvviso muto' in un acceso, sanguigno colore rosso che inondo' la camera con un sibilo pauroso, come il vapore di una pentola a pressione, e abbaglio' per un istante Lilica e Ioriko! La maga in erba fece un salto per la paura e si copri' gli occhi con un braccio, cercando di vedere, nonostante la luce accecante, cosa stesse succedendo all'interno di quel cerchio!

"Ah! E... e questo cosa..." esclamo' Ioriko. "Come mai... il cerchio ha cominciato a brillare cosi'? In teoria... il famiglio doveva apparire senza tanti effetti speciali!"

"Lo chiedi alla persona sbagliata, Ioriko!" rispose Lilica, piu' tranquilla di quanto Ioriko si sarebbe aspettata. "Io mica l'ho letto, il tuo libro di magia! Hmm? Hey, un momento... sniff... sniff... non senti anche tu uno strano odore?"

Ioriko, perplessa, annuso' l'aria un paio di volte... e il suo viso si contorse in una smorfia disgustata quando la puzza di incenso e zolfo assali' i suoi sensi, al punto che per un istante credette di svenire! "Uuuugh! Mamma mia, che puzza! Che... che sta... succedendo? Io ero convinta di aver fatto tutto quello che c'era da fare senza errori..."

"Non so che dirti..." rispose Lilica. "Hey, aspetta! Adesso sta succedendo qualcosa, vediamo un po'..."

In effetti, ora la luce rossa si stava raccogliendo al centro del pentacolo, e stava brillando con un'intensita' sempre maggiore, fino a formare una sfera di luce dele dimensioni di un pugno... che, subito dopo, inizio' a cambiare forma davanti agli occhi stupiti di Ioriko e a quelli perplessi di Lilica. La sfera di luce si allungo' verso l'alto, allo stesso tempo comprimendosi ai lati, e assunse la forma di un esile e lungo cilindro di luce... e subito dopo, delle grandi nuvole di vapore nero apparvero dal nulla attorno ad esso, soffocano la luminescenza rossa ed impedendo alle due ragazze di vedere cosa stesse accadendo...

"A... Aspettate un momento!" protesto' Ioriko, rivolta a nessuno in particolare. "Che cosa... Qualcuno mi spiega che sta..."

Le nuvole nere vennero attraversate da delle scariche di energia rosse, e un rombo di tuono fece vibrare la stanza, costringendo Ioriko e Lilica a coprirsi le orecchie con le mani per non rimanere assordate. E mentre la spaventata maghetta dilettante cercava di capire dove diavolo avesse sbagliato e cosa avesse ottenuto invece di un famiglio... una voce potente e tonante riecheggio' dalla nuvola nera, ridendo in maniera trionfante e sguaiata!

"BWAHAHAHAHAHAAAAAAA!" tuono' la cosa che stava apparendo sopra il pentacolo. Due grandi occhi rossi, con pupille nere da felino, si spalancarono nella nube nera e guardarono minacciosi le due amiche. "ECCOMI, FINALMENTE! TREMATE DAVANTI A ME, MISERI UMANI! IO SONO... MICHELANGELO, GRANDE RE DEI DEMONI!!! MUHAHAHAHAHAHAAAAAA! SONO VENUTO PER FARVI CONOSCERE... LA PIU' NERA DISPERAZIONE! PRESTO... TUTTI VOI TREMERETE DAL TERRORE DI FRONTE AL SIGNORE DEGLI INFERI!"

"Aaaaaah! Che... che cosa abbiamo combinatoooooo?" strillo' Ioriko, quasi in panico. Lilica, invece, non sembrava troppo spaventata... piuttosto, pareva imbarazzata, e non dava l'impressione di stare dando troppo peso a quello che stava dicendo la creatura che stava apparendo.

Grattandosi una tempia con un indice, Lilica inizio' a vuotare il sacco, dopo aver fatto cenno alla sua amica di fermarsi un attimo e stare ad ascoltare. "Ehm... okay, okay, Ioriko, se vuoi te lo spiego io... anche se... beh, e' una cosa un po'...come dire..." inizio', non troppo sicura. Poi, decise di mandare al diavolo il tatto e la prudenza, e di farsi uscire subito tutto il fiato. "Insomma... mentre tu eri in bagno a rinfrescarti le idee, io ho fatto qualche aggiunta al tuo cerchio magico! Ho aggiunto qualche segno qua e la', giusto per vedere cosa sarebbe successo! Era uno scherzo, tutto qui... non immaginavo che sarebbe venuto fuori questo tizio."

Il modo con cui Lilica aveva confessato il suo scherzo, con assoluta nonchalance, come se fosse una cosetta di tutti i giorni, fece andare ulteriormente in panico la nervosa Ioriko, che si fiondo' davanti a Lilica con gli occhi sgranati. "Che... che... che COOOOOSAAAAAA? A... Aspetta un momento, Lili, tu mi stai dicendo che hai cambiato tu il disegno del circolo di evocazione! Anche i maghi dilettanti sanno che non si deve fare! Guarda cos'hai combinato! E... E... E adesso, cosa dovremmo fare, me lo spieghi? Io non so come annullare questo incantesimo! Aaaaargh! Che facciamo? Che facciamo?"

"Beh, se non sai annullare questo incantesimo, che te la prendi a fare?" rispose la biondina, con tutta la faccia tosta di questo mondo! "Non c'e' nulla che noi possiamo fare, no? Quel che e' fatto e' fatto. Punto."

Inutile dirlo, questo non ebbe un effetto calmante su Ioriko. "Aaaaaargh! Lilica! Non posso crederci! Come fai ad essere cosi' tranquilla! Questo e' un re dei demoni!"

"NON UN RE DEI DEMONI, BAMBINA! IO SONO MICHELANGELO, IL GRANDE RE DEI DEMONI!" tuono' l'essere soprannaturale, enfatizzando le ultime quattro parole in maniera quasi comicamente teatrale. "E ORA CHE MI HAI EVOCATO, IO POTRO'... OH, MA COSA VEDONO LE MIE FOSCHE PUPILLE! LA FIGLIA DI FELCHENROW! HAHAHAHAAAA, COS'E', ADESSO FAI LA BRAVA SCOLARETTA E TI METTI I VESTITINI ALLA MARINARETTA? QUANTO IN BASSO SIAMO CADUTI, BIONDINA!"

Mentre Ioriko, distraendosi per un attimo dal suo panico, rivolgeva uno sguardo confuso a Lilica, chiedendosi cosa volesse dire "Michelangelo" con quelle parole, la biondina storse il naso, leggermente infastidita. "Hey, amico, non e' molto carino quello che hai detto. E poi, non e' che io mi diverto ad andare a scuola!" brontolo'. "Fare la brava scolaretta va contro il codice comportamentale dei demoni, no? E mi piace di piu' gironzolare in roller-blades per la citta'!"

"Ehm... Lilica... di cosa state..." cerco' di chiedere Ioriko, prima di essere interrotta dal demone che si stava materializzando.

"HUHUHUHUUUU... VEDO CHE ALMENO QUALCOSA TI E' ENTRATO..." tuono'. "MA... ORA COME ORA NON IMPORTA PIU'! RAGAZZINE TERRESTRI, PREPARATEVI AD OSSERVARE ME, MICHELANGELO, GRANDE RE DEI DEMONI, IN TUTTA LA SUA MAGNIFICENZA! ECCOMI A VOIIIIII!"

La nuvola nera inizio' a turbinare in maniera inquietante, e gli occhi rossi e felini di Michelangelo si spalancarono, brillando come due lanterne! Scariche elettriche rossastre avvolsero del tutto la massa di fumo, che si condenso' con rapidita' incredibile davanti alle due ragazze. Ben presto, il fumo inizio' a solidificarsi, creando il corpo di Michelangelo...

"Aaaaah! Hey, aspetta! Aspetta un momento!" Kyaaaaaaah!" cerco' di fermarlo Ioriko, senza successo. Un lampo avvolse completamente la stanza, costringendo lei e Lilica ad indietreggiare... e poco dopo, quando la luce si fu smorzata, entrambe le ragazze aprirono timidamente gli occhi per vedere qualcosa che emergeva dal fumo, proprio sopra il cerchio magico ora spento! L'infernale odore di zolfo si era fatto piu' intenso, e ora permeava anche alcuni oggetti della camera di Ioriko. Tuttavia, spiegare ai suoi genitori il perche' di quell'odore era proprio l'ultimo dei suoi problemi, dal momento che Ioriko era molto piu' preoccupata per la creatura che, in quel momento, stava emergendo dalla coltre di fumo...

Ma, quando Michelangelo inizio' a parlare, il suo timore si trasformo' in sorpresa...

"Hahahahahaaa! Eccomi, finalmente! Ho ottenuto un corpo fisico... e ora posso scorrazzare indisturbato per il Giardino dell'Arcobaleno! Non vedevo l'ora che questo accadesse, e... Huh? Ma... cosa...?" disse il demone. La sua voce non era piu' potente e rimbombante come lo era un istante prima, e Ioriko corrugo' la fronte perplessa. Che stava succedendo?

La risposta arrivo' mezzo secondo dopo. Qualcosa cadde dalla nube di vapore nero e rimbalzo' per terra, con un fastidioso rumore di legno secco che sbatte sul pavimento... ed entrambe le ragazze poterono vedere in che razza di corpo si fosse incarnato il "grande re dei demoni"! Ora, Michelangelo aveva assunto l'aspetto di un lungo bastone magico, di circa un metro e mezzo di lunghezza, tutto ricoperto di robusto avorio bianco e terminante in un pomolo dalla forma molto simile a quella del teschio di un leone o di una tigre, con due lunghi canini appuntiti, e orecchie appuntite simili a quelle dei gatti. Un terzo occhio, anch'esso rosso con la pupilla nera ed ellittica, si apriva verticalmente in mezzo alla fronte, e l'espressione sul suo volto era un ghigno feroce. Tuttavia, per quanto minaccioso potesse sembrare il suo aspetto a prima vista, c'era un piccolo particolare che rendeva la situazione alquanto surreale... e che fece in modo che il sorriso sicuro scomparisse dal volto del demone...

Il bastone nella cui forma Michelangelo si era materializzato non aveva arti... e, a giudicare da come il malcapitato demone stava cercando di dibattersi, non era in grado di volare o fluttuare... il che voleva dire che senza un aiuto esterno, Michelangelo era fermo la' come impalato!

Per diversi secondi, non si mosse una foglia. La situazione era talmente ridicola che nessuno di loro sembrava in grado di articolare una sola parola. Fu Lilica a spezzare il silenzio, con un commento sarcastico.

"Bah. Alla fine, tanto rumore per nulla." commento' la biondina.

La rabbia del demone, imprigionato in quel corpo ridicolo senza poter fare nulla, esplose tanto violenta quanto inutile. "AAAAAAAAAAAARGH! NON CI POSSO CREDERE! Io, il grande Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!" tuono'. Anche ora che si era incarnato, ogni volta che pronunciava il suo titolo sembrava che un eco di sottofondo lo sottolineasse teatralmente! "Imprigionato in questo ridicolo pezzo di legno! In compagnia di due mocciose che non sanno apprezzare la mia bellezza e il mio fascino! QUESTA E' UN'UMILIAZIONE! AAAAAAAAARGH!"

Lilica sospiro', e si sfrego' la fronte come se le stesse venendo il mal di testa. "Sigh... ma si', ciancia, ciancia... alla fine, sei tutto chiacchiere e niente sostanza! Papa' me lo dice sempre che sei uno spaccone..." borbotto', per poi rivolgersi alla stupita Ioriko. "Beh, Ioriko-chan, pare che il rituale abbia avuto successo! In un certo senso... Okay, magari ti aspettavi un gatto nero, o un gufo, o cose del genere, ma l'importante e' che abbia funzionato, no?"

"Uuuuugh..." mormoro' Ioriko, con un grosso gocciolone di sudore sulla fronte. "Certo che tu, Lilica-chan, hai una definizione piuttosto ampia di 'funzionare'. E ora io che ci faccio con questo tizio trasformato in un bastone?"

Quelle parole sembrarono dare un'idea a Michelangelo. Il "grande re dei demoni", riuscendo in qualche modo a spostare qua e la' il suo corpo improvvisato, si avvicino' strisciando a Ioriko. "Tu, ragazzina! Sto parlando con te! Sei tu quella che mi ha evocato, vero?" ringhio'. Nonostante sembrasse impotente, il tono con cui parlava non ammetteva repliche, e Ioriko si ritrovo' a stare sull'attenti davanti a lui.

"Ah... ehm... si', signor Michelangelo, sono stata io!" rispose nervosamente. "Voglio dire, io volevo evocare un famiglio... un gatto, un corvo... qualcosa di questo genere, insomma! Poi la mia amica ha modificato il pentacolo..." getto' un'occhiataccia a Lilica, che rispose guardando dall'altra parte e fischiettando allegramente. "E... beh, il risultato e' stato quello che lei ha visto! non era mia intenzione..."

"Questo non mi interessa!" ringhio' Michelangelo. "Adesso che mi hai evocato, e mi hai costretto a starmene rinchiuso in questo bastone da quattro soldi, devi assumertene le conseguenze! Adesso tu sarai la mia assistente, finche' non avro' trovato un modo di tornare nel Giardino degli Elementi e recuperare il mio bellissimo corpo originale! Sono stato chiaro, quattrocchi?"

Per un attimo, Lilica temette che gli occhi di Ioriko schizzassero fuori dalle orbite e rompessero le lenti dei suoi occhiali! "Huh? Un... un... un momento, signor Michelangelo! Io... la sua... assistente? Ma... ma... io ho soltanto letto qualche libriccino di magia, cosi', nel tempo libero! Sono... una semplice scolara con la passione per l'occulto! Non... so cosa devo fare per essere la sua assistente!"

Per la prima volta da quando era stato evocato, Michelangelo sorrise, un ghigno astuto. "Hehehee... eppure, bambina, percepisco una notevole forza in te! Sei un essere umano particolarmente dotato magicamente... e te lo dico subito, non si trovano tanto spesso, nel Giardino dell'Arcobaleno, persone dotate come te! Anzi, la dico tutta: sei abbastanza dotata da poter ricevere un Arcano!"

In breve tempo, la ragazzina con gli occhiali aveva sentito fin troppe parole di cui non sapeva il significato. Giardino degli Elementi? Giardino dell'Arcobaleno? Arcano? Di cosa stava parlando, quello strano tizio? E... come mai Michelangelo sembrava conoscere Lilica e suo padre? C'era... qualcosa che le sfuggiva, e aveva intenzione di vederci chiaro... e il fatto che Lilica fosse passata da un sorrisetto astuto ad un'espressione vagamente preoccupata davanti alle parole di Michelangelo, le faceva sospettare che la biondina ne sapesse qualcosa...

"Un... Arcano? Il Giardino degli Elementi... e dell'Arcobaleno? Di cosa sta parlando, signor Michelangelo?" chiese Ioriko. "E... Lilica, per caso, tu ne sai qualcosa? Il signor Michelangelo parlava di te e di tuo papa'..."

"Immagino che, a questo punto, l'unica sia dirlo chiaro e netto..." affermo' Lilica, storcendo il naso e con una mano sul fianco. "Okay... allora allacciati le cinture di sicurezza, Ioriko-chan, perche' quello che stai per vedere potrebbe essere... inaspettato, per dire poco."

"Inaspettato? Di cosa..." inizio' a chiedere Ioriko, mentre Lilica si voltava di tre quarti. La biondina non le fece finire la domanda... e prima che Ioriko potesse dire altro, due piccole e nere ali da pipistrello si spiegarono inaspettatamente dietro le sue scapole!

"Ah!" Ioriko emise un gridolino di sorpresa e sobbalzo', mentre Michelangelo annuiva tra se'. Esattamente come si era aspettato... "Li... Li... Lilica... quelle... quelle... sono due ali..."

La biondina sorrise, mettendo in mostra un paio di canini acuminati. "Hehehee... beh, non mi sembra che siano attaccapanni!" scherzo'. "Il qui presente Michelangelo, autonominato re dei demoni, e' una vecchia conoscenza di mio padre, lord Dmitri Felchenrow. Un nobile decaduto di una dinastia di demoni proveniente dal Giardino degli Elementi. Che, guarda caso, e' lo stesso posto da cui viene Michelangelo!"

"Tsk..." grugni' il demome trasformato in bastone. "I Felchenrow erano dei duri, una volta... gente che ci sapeva fare! Ammetto anch'io che sarebbero stati dei seri contendenti al titolo di GRANDE RE DEI DEMONI che io detengo! Poi, hanno deciso d andare a vivere nel Giardino dell'Arcobaleno, con il benestare di quei pivellini della TSAB! O tempora, o mores..."

Ignorando le parole in latino buttate la' da Michelangelo, Lilica prosegui' il discorso. "Per farla breve... il Giardino dell'Arcobaleno non e' altro che il nome che viene comunemente dato alla Terra dalle creature provenienti da altre dimensioni. Mentre il Giardino degli Elementi e' il mondo da cui provengono Mike, mio padre... e un sacco di altre creature che molti pensano appartenere soltanto ai miti e alle leggende. Creature che vengono comunemente chiamate Elementali dagli esperti del settore, e che ogni tanto vengono portate sulla Terra da qualche strano incidente. Tra queste... beh, ce ne sono alcune che sono in grado di legarsi ad un essere umano e conferirgli poteri straordinari... e questi sono conosciuti come Arcani. Per qualche motivo, gli Arcani si legano soltanto a ragazze e bambine... e queste persone vengono chiamate Maiden! Anch'io sono una Maiden, e il mio Arcano, Tempestas, e' l'Arcano del Vento!"

Ioriko stava ascoltando queste parole, che Lilica stava dicendo con estrema nonchalance, sentendosi come in un sogno. Quindi... la sua amica era un essere umano solo in parte... e ora, le rivelava, con tutto il candore del mondo, di essere legata ad un Arcano! E, a quanto pareva, non era finita li'...

"E non solo... anche Heart-chan, Saki-san e Maori-san sono delle Maiden come me!" prosegui' la biondina mezza-demone. "Siamo affiliate ad un'organizzazione interdimensionale chiamata TSAB, Time Space Administration Bureau, che si occupa del mantenimento dell'ordine nelle varie dimensioni parallele, e della correzione di eventuali problemi dovuti all'avvicinamento eccessivo di due - o piu' - di esse."

"Anche Heart... Saki e Maori?" ripete' Ioriko, sempre piu' sbalordita. "E quindi... loro sapevano gia' che... ma... Lilica-chan, come mai non mi hai mai detto che in realta' eri..."

Il ghigno vivace e disarmante di Lilica apparve di novo sul viso della biondina. "Beh, non me l'hai mai chiesto! Semplice, no?"

Iorio si sbatte' una mano sulla fronte, interdetta... mentre Michelangelo sghignazzava divertito. "Heheheheee... sempre cosi', questi Felchenrow! Vedo che anche se sei una mezzosangue, anche tu hai ereditato certi loro modi di fare! Non cambierete mai, voi! Hehehee..." disse sarcastico. Lilica gli diede un'occhiataccia, ma il demone-bastone non si curo' molto del rimprovero silenzioso e prosegui' il discorso di Lilica. "E per quanto riguarda te, bambina... come ho detto, tu hai abbastanza potenziale magico per diventare una Maiden. E come Maiden, mi potrai aiutare meglio a trovare un modo per riportarmi nel Giardino degli Elementi! Quindi adesso, mia cara, preparati a ricevere il regalo piu' grande della tua vita! HAH!"

Gli occhi di Michelangelo si illuminarono brevemente, e da essi scaturi' una scia di luce argentea che inizio' a svolazzare attorno a Ioriko, come una grossa lucciola... e infine, dopo aver fatto un giro attorno all'aspirante strega, entro' letteralmente dentro il suo corpo, trasmettendole una breve scarica elettrica. Ioriko senti' i capelli muoversi come da soli una volta che la misteriosa energia la attraverso'... e poi, uno strano calore, come se si fosse messa davanti ad una stufetta accesa. Le punte delle dita delle mani iniziarono a formicolare leggermente, e la ragazzina guardo' stupita delle piccole stelline luminose che la circondavano, fluttuando leggere nell'aria attorno a lei...

E poi, quando Michelangelo esclamo' un ordine in una lingua gutturale che lei non riusci' a riconoscere, una nera nube turbinante si materializzo' sopra le due amiche, e anche Lilica, colta di sorpresa, indietreggio' di un passo. La sagoma maestosa di Tempestas, il suo Arcano, prese forma dietro di lei, e il suo occhio di falco guardo' con un certo astio la coltre color piombo che aleggiava attorno a Ioriko e a Michelangelo.

"Hey, un momento... io riconosco questa sensazione!" sussurro' Tempestas alla sua Maiden. "Questo sentore lo riconoscerei tra mille altri! E non mi fa per niente piacere provarlo di nuovo..."

"Come?" chiese telepaticamente Lilica. "Tempestas, conosci gia' l'Arcano che quel demone esaltato sta evocando?"

L'Arcano dell'aspetto di uccello rapace mosse su e giu' il suo becco uncinato. "Si', Lilica, lo conosco bene quel furfante... e' Dieu Mort, uno degli Arcani piu' svitati che ti possano capitare. Temo proprio che la tua amica si sia ficcata in un brutto guaio..."

La ragazzina con gli occhiali si guardo' attorno confusa per qualche istante... poi, sgrano' gli occhi quando le apparve davanti una spettrale figura vestita di nero, la cui faccia era un teschio sghignazzante nelle cui orbite vuote scintillavano due puntini di luce rossa che facevano da occhi! Indossava un'ampia tunica nera, con degli inquietanti riflessi blu e scarlatti, che copriva quasi tutto il suo corpo, tranne la faccia e le dita ossute... e teneva tra le mani una terrificante ascia a due lame ancora sporca del sangue rappreso delle sue vittime! Era una figura imponente e minacciosa, e Ioriko si senti' congelare il sangue nelle vene davanti al suo volto beffardo...

"Huhuhuhuu... e cosi', tu saresti la Maiden a me assegnata?" sghignazzo' l'essere che Tempestas aveva identificato come Dieu Mort, torreggiando sopra Ioriko. "Ti diro', ragazzina, non sei esattamente una che mi da' l'impressione di saperci fare... ma se il qui presente Michelangelo riconosce il tuo potenziale, vuol dire che tu il potenziale ce l'hai... quindi, ti permetto di usarmi come tuo Arcano!"

"Huh? Hey... hey... aspettate un momento! Io non ho ancora accettato di essere una Maiden!" esclamo' la povera Ioriko, con dei piccoli spruzzi di sudore tutt'attorno al viso! "Insomma, avete fatto tutto da soli! E... e poi tu mi fai paura! Non oglio uno cosi' come Arcano!"

"Ti faccio paura?" chiese sarcastico Dieu Mort... poi, stacco' una mano dalla sua ascia da giustiziere, e se la mise sul cuore, come se qualcuno lo avesse offeso gravemente! "Oooh, ma che cosa cattiva da dire! Offende i miei sentimenti... davvero, mi si spezzerebbe il cuore, se ne avessi uno! Hahahahaaaaa! Fantastico! Io adoro far paura alla gente! Vuol dire che sono proprio terrificante e cattivo come devo essere! Haaaahahahahaaa! E comunque, ragazzina, guarda che non c'e' bisogno di fare tanto rumore quando mi parli... basta che tu pensi quello che mi vuoi dire, e io ti sento! Mai sentito parlare di telepatia, tu che sei cosi' esperta di soprannaturale?"

"Ehm...io... ehm... si', certo... un messaggio... telepatico... Va... va bene, signor Dieu Mort, me... me ne ricordero'... spero..." balbetto' Ioriko, sempre piu' interdetta. Con un ultimo sghignazzo compiaciuto, Dieu Mort si dissolse, iniziando la sua "carriera" di accompagnatore invisibile della sua nuova Maiden, e Michelangelo annui' compiaciuto.

"Bene, bene... con quell'Arcano a seguirti, diventerai senz'altro una Maiden con i fiocchi, anche se per ora mi dai un po' l'impressione della smidollata." affermo', non proprio educatamente, il demone del Giardino degli Elementi. "E adesso, mia cara Ioriko... sei pronta ad iniziare! Anzi, credo che faremmo meglio a parlare dell'esistenza di una nuova Maiden a quelli della TSAB. Sai, saranno anche dei piedipiatti, ma non e' consigliabile dare loro fastidio! E a loro non piace che ci siano in giro Maiden non registrate."

"Uuuugh... io... non... riesco... a... crederci..." mormoro' desolata la nuova Maiden, raccogliendo il demone-bastone e guardandolo negli occhi con ariia quasi supplicante. "Devo proprio fare tutto questo? Io volevo solo provare a lanciare un innocuo incantesimo per evocare un famiglio... non volevo diventare una specie di supereroina degli anime!"

Lilica, faccia tosta come al solito, sbatte' amichevolmente una mano sulla spalla di Ioriko. "Tranqui, Ioriko-chan! Per quanto riguarda parlare alla TSAB, ci penso io! Maori e le altre saranno ben felici di averti in squadra. E anche l'ammiraglio Graham sara' contento di avere una Maiden in piu'! Penso che dovresti rallegrarti, perche' stai per vivere l'avventura della tua vita!"

Inutile dirlo, queste parole non fecero altro che aumentare la frustrazione della ragazzina occhialuta! "Aaaaargh! Ti devo ricordare, Lilica-chan, che e' colpa tua se mi trovo in questa situazione?" strillo', quasi isterica. "Sei stata tu a modificare il simbolo magico! E ora mi ritrovo con uno scheletro svitato che mi fa da 'protettore'... e penso che invece dovrei essere io ad essere protetta da lui... e sono costretta ad aiutare un bastone parlante a tornare a casa!"

"HEY!" ringhio' Michelangelo. "Non sono un bastone parlante, santi numi! Io sono Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!"

"See, see..." lo zitti' Lilica. "Senti, Mike, dacci un taglio, okay? Non siamo sorde, abbiamo capito chi sei... E comunque, Ioriko-chan, non ti preoccupare Si dice spesso che non tutto il male viene per nuocere, no? Vedrai, sono sicuro che alla fine mi ringrazierai di aver cambiato quel cerchio!"

Mentre "Mike" restava la' a borbottare in preda alla frustrazione per il nomignolo ridicolo che Lilica gli aveva appioppato, Ioriko si sbatte' la mano libera sulla fronte e inizio' a strillare a pieni polmoni!

"Aaaaaargh! Non vedo come tutto questo potra' andare a finire bene, Lilica-chaaaaaan!"

 

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"YAAA-HA!"

Nagisa Misumi lancio' un breve grido di disappunto quando Heart, dimostrando una forza notevole per la sua corporatura minuta, la sollevo' quasi di peso e la sbatte' sul tatami, dove la Pretty Cure rimase stordita per un istante. Scosse la testa per un attimo, poi tiro' un sospiro rassegnato. Del resto, non poteva aspettarsi nulla di diverso, contro una che si era allenata praticamente tutta la vita...

Chi, invece, sembrava essersi aspettato un esito diverso, era Mepple che, ai lati del tatami, stava sbraitando dietro a Nagisa e la stava rimproverando per le sue scarse prestazioni! "Ma che stai combinando, Nagisa, mepo?" esclamo', gli occhi trasformati in fessure e i denti in zanne. "E queste sarebbero le Pretty Cure che hanno sconfitto Re Jyaku tre volte? Guarda che macello! Che disonore, mepo! E tu questo me lo chiamo stare unita, mepo?"

"Ehm... non so se te ne sei dimenticato, ma quando la Pretty Cure non sono trasformate, sono uguali a una qualsiasi ragazza terrestre, lapi..." gli ricordo' Flappy. "Non dovresti stupirti del fatto che le hanno sconfitte, lapi..."

"Mepple si fa prendere la mano a volte, mipo..." commento' Mipple, e il "valoroso guerriero" del Giardino dell'Arcobaleno guardo' verso il pavimento della palestra, borbottando qualcosa di incomprensibile.

"Comunque, e' pur sempre vero che Nagisa-san, Honoka-san e le altre sono state battute abbastanza facilmente..." fu il commento di Hikari.

In effetti, neanche Honoka, Saki-H e Mai avevano fatto una gran bella figura... le ragazze erano inginocchiate sul tatami, con il fiato corto e la fronte imperlata di sudore, mentre le Maiden non sembravano essersi affaticate piu' di tanto. La differenza di abilita' era evidentissima...

"Uff... uff... non credevo che fare pratica di arti marziali potesse essere cosi' faticoso..." disse Mai, mentre si alzava lentamente da terra e tendeva la mano verso Honoka. Il piccolo genio accetto' l'aiuto e afferro' la mano di Mai, per poi farsi tirare su. "Non credo... di aver mai fatto tanta fatica in vita mia!"

"Uuugh... a chi lo dici..." mormoro' Saki-H. La campionessa di softball si appoggio' una mano sulla spalla, e fece ruotare il braccio per sgranchirselo."A me fanno male tutte le articolazioni! Questa e' quella che chiamo... una terapia d'urto!"

"Non parlatemi di urti, per favore..." si lamento' Nagisa, ancora distesa per terra ai piedi di Heart. "Mi sento come se fossi appena scesa dalle montagne russe! Meno male che non ho mangiato niente prima di iniziare l'allenamento..."

"Hehehee... beh, questo e' l'effetto tipico della prima lezione! E poi, dovevamo pure fare una full immersion!" rispose candidamente Heart, mentre Honoka andava da Nagisa e le dava una mano ad alzarsi. "Visto che non abbiamo molto tempo per darvi le lezioni, era meglio se vi insegnavamo quanto piu' possibile mantenendoci nei limiti!"

"E non ve la siete neanche cavata male, devo dire..." affermo' Saki-T, dopo essersi riavviata i lunghi capelli blu. "Voglio dire, per essere la vostra prima lezione, avete dimostrato di avere i numeri. Sara' che combattendo contro tutti quei mostri, un po' di esperienza sul campo l'avete fatta."

"Okay, credo che per oggi possiamo terminare qui." conclude Maori. Dando un'occhiata alle loro allieve, la giovane miko si rendeva facilmente conto che erano troppo esauste per andare avanti con successo. "Per adesso, abbiamo fatto le basi, e mi sembra che ve la siate cavata bene. La prossima volta, cercheremo di fare qualcosa di piu' impegnativo, quindi... cercate di venire ben riposate!"

"Qualcosa di ancora piu'..." esclamo Saki-H, strabuzzando gli occhi. "Volete dire che quello che verra' piu' avanti sara' ancora piu' tremendo? Sigh... comincio gia' a rimpiangere di aver preso questa decisione!"

"Non e' che abbiamo molta scelta..." affermo' Nagisa, dopo essersi sgranchita un po' la spina dorsale. Anche se era lei la piu' sportiva del gruppo, non era abituata a tutte quelle botte e quelle proiezioni... ed era sicura che le avrebbe sentite tutte l'indomani, o anche dopo cena! "Anzi, a ben pensarci forse avremmo dovuto chiedere anche a Nanoha-chan se voleva partecipare... ma dal momento che lei vive da tutt'altra parte della citta', e anche lei ha i suoi impegni il pomeriggio... beh, probabilmente non era il caso di disturbarla!"

"In ogni caso, probabilmente non sara' necessario... se quello che ho sentito dire dei maghi da combattimento della TSAB e' vero..." disse Saki-T. La parte finale della frase era stata mormorata a mezza bocca, come se la Maiden di Bhanri non volesse far sentire quella parte alle sue compagne di squadra. "Beh, per stasera e' tutto. Rivestitevi, raccogliete le vostre cose... e ci vediamo domani a cuola, okay? Li', magari, fisseremo un'altra data per gli allenamenti."

"D'accordo, Tsuzura-san... e grazie di tutto!" ringrazio' educatamente Honoka, facendo un lento inchino, imitata subito dopo dalle altre Pretty Cure. Ancora meno abituata delle altre sue compagne agli sforzi fisici, Honoka era quella che piu' di ogni altra sentiva la fatica e le ossa indolenzite, ma cercava di nasconderlo meglio che poteva.

"E' stato un piacere, e voi siete delle ottime allieve!" rispose Heart. Anche lei e le altre due Maiden si inchinarono, a significare che la lezione era ufficialmente terminata.

"Grazie anche da parte nostra..." affermo' Hikari, alzandosi dal posto dove era rimasta ad osservare le lezioni. "Grazie al vostro aiuto, sara' piu' facile respingere tutti i nemici che ci troviamo ad affrontare."

Con ordine, le ragazze raccolsero tutto il loro equipaggiamento, e si diressero verso lo spogliatoio per rivestirsi. Stava iniziando a farsi tardi, e soprattutto per Nagisa e Honoka era il caso di sbrigarsi e andare a prendere il treno che le avrebbe riportare a casa...

"Ooookay, allora cominciamo a muoverci anche noi, mepo!" concluse Mepple, mettendosi via la sconfitta di Nagisa, per poi richiamare Hikari e tutti gli altri abitanti dei Giardini...

 

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Nel frattempo, in casa Takamachi, anche Nanoha aveva avuto un'idea simile a quella delle sue compagne piu' grandi... e ne stava discutendo con la sua famiglia, che pur essendo rimasta un po' sorpresa dalla decisione presa dalla bambina, stava comunque ascoltando con attenzione.

"Hmm? Ho... sentito bene, Nanoha-chan? Vorresti... imparare un po' di kendo anche tu?" chiese il signor Shiro Takamachi, con espressione alquanto stranita. Anche gli altri membri della famiglia, mamma Momoko e i fratelli maggiori Kyouya e Miyuki, stavano partecipando alla discussione, seduti su un divano nel salotto di casa.

"Si', papa'... lo so che e' una richiesta un po' strana..." rispose Nanoha, un po' imbarazzata. Yuuno, il maghetto che tutta la famiglia Takamachi credeva in realta' essere un furetto, si aggirava vicino alle gambe della bambina, drizzandosi di tanto in tanto in piedi sulle zampe posteriori, e Nanoha penso' tra se' che il suo piccolo amico era davvero bravo a fare finta di essere un animaletto qualsiasi. "Pero'... ecco, ho pensato che conoscere un po' di autodifesa non poteva certo farmi male, no? E'... come si suol dire, impara l'arte e mettila da parte, no?"

Kyouya si sfrego' il mento con il pollice e l'indice di una mano. "Hmm... beh, se vuoi, Nanoha, potremmo darti delle lezioni io e Miyuki... se anche a te va bene, Miyuki..." disse, per poi rivolgersi alla sorella di mezzo, che annui' in segno di assenso.

"Anche a me va bene... mi sembra un po' strano, visto che Nanoha non e' mai stata interessata al kendo prima d'ora, pero' se e' questo che Nanoha vuole..." rispose la ragazza con gli occhiali. "Comunque, Nanoha-chan, e' bene che tu sappia che se vuoi praticare kendo, o arti marziali in genere, devi essere disposta a fare fatica e ad impegnarti seriamente. Non sono una cosa che si puo' fare cosi', come passatempo. Possono essere faticose, e richiedono molta autodisciplina e concentrazione. E' il caso che tu lo sappia fin da subito."

"Va bene, sorellona Miyuki!" rispose Nanoha, con un mite sorriso. "Ma non preoccupatevi, ho intenzione di impegnarmi seriamente anche in questo! Non ve l'avrei chiesto, se non fossi stata sicura al cento per cento!"

"Da parte mia, non avevo dubbi!" affermo' Momoko, per poi rivolgersi al marito. "Dopotutto, tesoro, lo sai che Nanoha-chan e' una bambina coscienziosa, e non fa mai una richiesta senza sapere a cosa va incontro..."

"Anche questo e' vero..." ammise Shiro, sorridendo gentilmente. "Va bene... allora, Kyouya, se tu sei disposto a dare qualche lezione anche a Nanoha... e magari, qualche volta mi ci metto anch'io. Sono pur sempre l'attuale maestro del dojo, in fondo..."

Kyouya annui'. "D'accordo, per me non ci sono problemi." affermo'. "Tuttavia, Nanoha, e' bene che tu sappia che faremo lezione tra le sei e le sette del mattino, e questo significa che dovrai svegliarti presto... e che la sera dovrai andare a letto prima. Quindi... pensaci bene, e pensa se riesci a gestire tutti i tuoi impegni quotidiani. Se la risposta e' si', allora non ci sono piu' problemi!"

"Va bene, Kyouya-niisan!" rispose prontamente Nanoha, contenta che la sua richiesta fosse stata accettata. "Allora... vedro' in questi giorni se riesco a far stare tutto nella mia giornata, e poi ti dico se... possiamo incominciare! Okay?"

Mentre Kyouya e Miyuki annuivano in segno di assenso, Nanoha sospiro' di sollievo tra se' e se', e invio' un messaggio telepatico a Yuuno. "Beh, se non altro questa e' andata... ed e' stato piu' facile del previsto."

"Lo vedo..." rispose il mago-furetto. "E spero che un po' di allenamento possa esserti utile per affrontare quella Fate. Eppure sono sicuro che il suo nome l'ho gia' sentito da qualche parte, ma non riesco proprio a ricordare dove."

"Okay... allora, questa questione e' risolta." disse Shiro. "Per quanto riguarda questo weekend... vi ricordate cosa si fa questo weekend, ragazzi, vero?"

Per un attimo, Nanoha rimase spiazzata da quella domanda... ma subito dopo, si ricordo' di cosa stava parlando suo padre! Ma certo! Come aveva fatto a dimenticarsene? In quel weekend, ci sarebbe stata una ricorrenza importante per la famiglia Takamachi... ogni anno, trascorrevano quei due-tre giorni in un ryokan appena fuori dalla provincia di Tokyo, con tanto di onsen e bagno termale! Era un'occasione che tutti i membri della famiglia aspettavano con grande impazienza, quando si avvicinava quel periodo dell'anno!

"Oh... ma certo!" esclamo' la bambina, schioccando le dita. "Questo... e' il weekend in cui si va alle terme, giusto? Tra una cosa e l'altra, mi era completamente sfuggito!"

"Esatto, tesoro..." rispose Momoko, gentilmente. "E... proprio perche' e' un'occasione molto speciale, ho pensato che avresti gradito se avessi avuto la possibilita' di invitare le tue amiche con te! Arisa-chan e Suzuka-chan, intendo!"

Piacevolmente sorpresa, la bambina sfodero' un sorrisone raggiante. "Cosa? Invitare anche... Dici davvero, mamma? Possono venire anche Arisa-chan e Suzuka-chan?"

"Ma certamente!" rispose Shiro, serafico. "Anzi, ti diro' di piu', Nanoha... questa volta abbiamo pensato di fare una bella uscita di gruppo! Ci saranno anche Shinobu, la sorella maggiore di Suzuka-chan..." E qui, il capofamiglia fece un occhiolino di intesa a Kyouya che, innamorato della maggiore delle sorelle Tsukimura, rivolse lo sguardo al pavimento e arrossi' leggermente. "...e anche le signorine Noel e Faren. Insieme, e' piu' divertente, non ti pare?"

Nanoha corse ad abbracciare il suo papa', ridendo di gioia. "Hahahaa! Grazie, papa'! Questa si' che e' una bella sorpresa!" esclamo'. "Ho i migliori genitori del mondo!"

"Hehehee... Hey, tesoro, capisco che tu sia contenta..." rise Shiro in risposta. "Ma... non stringere troppo forte... Ow! Cavolo..."

Allarmata e dispiaciuta, Nanoha mollo' subito la presa. "Ah! Scu... Scusa, papa', quella era per caso... scusami, me n'ero dimenticata! Ti ho fatto male?"

"No, no, figurati..." rispose papa' Takamachi, massaggiandosi la spalla destra. "E' solo che... accidenti, cominciare a sentire acciacchi alla mia fresca eta' di quarantadue anni e' un po' una fregatura!"

"E' per via di quella cicatrice, caro..." rispose Momoko, chinandosi sul marito per esaminare il punto dolente. "Stai bene? Non ti serve qualche impacco, o cosa del genere?"

"Heheee... tranquilli, tranquilli!" rispose Shiro, che gia' cominciava a sentirsi meglio. "Ci vuole ben altro per mettermi fuori uso! E' solo un attimo, poi mi passa!"

"Comunque, e' meglio se ti fai un po' vedere quella spalla, papa'..." disse Miyuki. "Sai che non si puo' mai essere troppo prudenti, con queste cose..."

"Ehm... scusa, Nanoha, mi rendo conto che forse e' una domanda un po' indelicata..." affermo' telepaticamente Yuuno. "Ma... che cos'ha tuo padre su quella spalla? Come mai... gli fa cosi' male?"

"E' una cicatrice di una vecchia ferita, che si e' fatto prima ancora che io nascessi..." rispose la bambina. "Non so i dettagli... papa' non vuole mai parlare di quell'incidente... ma e' legato al lavoro che faceva prima di passare a gestire la nostra caffetteria, e so che ha rischiato di morire, per quello che e' successo... Come puoi vedere, le conseguenze di quell'incidente le sente ancora oggi..."

"Ah... capisco... scusa se ho fatto una domanda cosi' personale..." rispose il furetto. "Beh, tornando al discorso che stavate facendo tu e la tua famiglia... questa e' una buona notizia, direi! Almeno per questo weekend potrai distrarti un po' e non pensare a questa storia dei Jewel Seed e a quella Fate Testarossa..."

"Gia'..." rispose la bambina... ma tra se', Nanoha si stava gia' incupendo per la questione che le stava tornando alla mente. Ancora non riusciva a togliersi dalla testa la misteriosa biondina dai profondi occhi tristi che l'aveva sconfitta e le aveva sottratto quel Jewel Seed.

"Sigh... accidenti, di tanto in tanto, i miei pensieri tornano a Fate-san..." si rimprovero' Nanoha. Immaginava che non fosse troppo sano continuare a rimuginare su quell'episodio, eppure... "Yuuno-kun ha ragione, almeno per quei due-tre giorni che staremo alle terme, non devo pensare a queste cose. Per quel periodo di tempo, voglio soltanto divertirmi con le mie amiche, ed essere una bambina come tutte le altre!"

Yuuno annui', in perfetto accordo. "Hai ragione, Nanoha... essere sempre in tensione non fa bene."

 

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"Uff... che giornata... sono davvero esausta!" sospiro' Mai, mettendosi seduta sul suo letto... e poi lasciandosi cadere a braccia aperte sul materasso. Tra la scuola, il circolo di disegno e l'allenamento di arti marziali, la giovanissima artista si sentiva come un panno strizzato. "Mi sa tanto che ci aspettano dei giorni piuttosto duri... ora capisco come si sente la mamma dopo una giornata di lavoro... spesso e' costretta a fare le ore piccole, per terminare!"

"La tua mamma e' una studiosa di archeologia, se non ricordo male, chopi..." disse Choppy, dopo aver ripreso la sua forma normale ed essersi materializzata sul letto di Mai in una nuvoletta di fumo rosa.

Voltando un po' la testa verso la sua nuova amica, e sorridendo gentilmente, Mai rispose. "Si'... e' un lavoro piuttosto stancante, anche se fino ad ora non avevo idea di come ci si sentisse a fare cosi' tanto lavoro. Spero almeno che questi allenamenti ci facciano migliorare un po'... altrimenti non so se riusciremo a far rinascere le sorgenti e ad impedire a quel Lord Akudaikahn di recuperare i Jewel Seed..."

"Se l'Impero di Dark Fall dovesse mettere le mani su quegli artefatti, sarebbe un guaio, chopi..." affermo' la creaturina rosa, muovendo le lunghe orecchie con aria sconsolata. Ma si riprese subito, e cerco' di sembrare positiva riguardo alla situazione. "Ma sono sicura che voi e le Pretty Cure del Giardino di Luce riuscirete a fermare loro, e anche gli Elementali, chopi! Non preoccuparti piu' di tanto!"

"Grazie mille, Choppy! Beh, ora e' meglio che mi rimetta al passo con il lavoro, e faccia un po' di compiti!" rispose Mai. Allungo' una mano e diede una carezza sulla testa alla creaturina del Giardino delle Sorgenti, poi, dopo aver ripreso un po' fiato, la Pretty Cure del Cielo si alzo' in piedi e si stiracchio' per mandare via l'indolenzimento che sentiva nelle vertebre e nelle articolazioni. Giusto in tempo, visto che poco dopo si senti' qualcuno bussare alla porta di camera sua! Choppy sobbalzo' per la sorpresa e si trasformo' di nuovo in un cellulare... mentre Mai si drizzava in piedi, si rimetteva a posto il vestito, e si rivolgeva alla persona che aveva bussato. "Ah! Ehm... avanti!"

"Mai? Sono io, Kazuya!" le rispose la voce del fratello maggiore, che apri' la porta soltanto di qualche centimetro. "Scusa, sorellina, volevo vedere come stavi. Posso... entrare?"

"Certamente, fratellone... entra pure!" rispose Mai, dopo aver rapidamente nascosto il cellulare in cui Choppy si era trasformata. Kazuya entro' un istante dopo, e accese la luce che Mai si era dimenticata di accendere al suo ingresso. Quando vide la sorella in piedi vicino al letto, con l'aria di chi voleva dare l'impressione di non avere alcun problema malgrado in realta' fosse stanca morta, non pote' fare a meno di provare un minimo di preoccupazione.

"Ciao, Mai... ero venuto giusto a vedere perche' mi sembravi un po' svagata, quando sei entrata..." affermo' il maggiore dei fratelli Mishou. "E adesso vedo che hai gli occhi cosi' stanchi... sicura di stare bene?"

"Ah... grazie per l'interessamento, Kazuya... lo apprezzo davvero!" rispose Mai gentilmente. "Ma... va tutto bene, davvero! Sono rincasata tardi perche'... ehm... mi sono fermata a chiacchierare con alcune mie amiche, e ho perso la cognizione del tempo! Avrei dovuto starci piu' attenta, lo so..."

"Beh, se si tratta di questo..." rispose Kazuya. "Comunque... parli di quella Saki Hyuuga che hai conosciuto di recente, vero?"

"Beh... si', ma non solo di lei!" fu la risposta di Mai, accompagnata da un sorriso e da un breve cenno del capo. "Mi sono fatta molte amiche anche tra le mie compagne di classe, e anche con due ragazze del liceo... la sempai Misumi e la sempai Yukishiro, che sono un po' delle celebrita' nella nostra scuola! Sinceramente, non credevo che sarei riuscita a trovare cosi' tante amiche in cosi' poco tempo!"

"Non posso che essere contento per te, sorellina!" affermo' Kazuya, visibilmente soddisfatto. "Quando abitavamo nell'altra citta', era raro vederti uscire con qualcuno o fare nuove amicizie. Restavi tutto il giorno in casa a studiare o a disegnare..."

Mai si mise una mano dietro la nuca e ridacchio' goffamente. "Hehehee... si', mi ricordo bene! Mi fa piacere che adesso ho trovato qualcuno con cui parlare liberamente, e con cui posso passare il tempo! Ma... dimmi, Kazuya, anche stasera la mamma lavora fino a tardi?"

"Purtroppo si'..." dise il fratello maggiore, con un'alzata di spalle. "L'universita' le ha mandato altri pezzi da esaminare, e temo che ci vorra' un po' di tempo prima che possa finire e scrivere una relazione..."

A Mai venne un'idea sull'impulso del momento - non una cosa che le accadeva tanto spesso, era vero, ma qualche volta anche lei aveva queste trovate. "Hmmm... allora senti, Kazuya... magari, stasera, quando ho finito i compiti, pensi che alla mamma farebbe piacere se venissi ad aiutarla un po' con il lavoro? Per quello che sono in grado di fare, si intende..."

Questa richiesta lascio' un po' interdetto il fratello maggiore. Certo, in precedenza Mai si era gia' offerta di aiutare la mamma nel suo lavoro, ma non direttamente - piuttosto, si era offerta di portarle del te', o comunque di fare qualche altro servizio. Era la prima volta che Mai chiedeva invece di partecipare al lavoro. "Hmm... beh, penso che... si possa fare. Ovviamente, se stai molto attenta a quello che fai, dal momento che i reperti che la mamma maneggia possono essere alquanto fragili... Ma... toglimi una curiosita', sorellina, come mai chiedi una cosa del genere cosi', all'improvviso?"

"E' che di recente mi sono trovata spesso a pensarci... e credo di capire come possa sentirsi affaticata la mamma alla fine di una giornata." rispose mai. "Quindi... insomma, diciamo che mi sono messa nei suoi panni, e percio'... beh, capisci cosa voglio dire, vero, Kazuya?"

"In effetti, non posso neanche darti torto..." ammise il ragazzo, ridacchiando gentilmente. "Va bene, Mai, si puo' fare. Ora, pero', e' quasi pronta la cena, quindi e' meglio se ci laviamo le mani e veniamo a tavola. Okay?"

"Ricevuto!" rispose allegramente la giovane artista. Gia' adesso sentiva un po' meno la fatica...

 

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La mattina dopo, grazie ad una buona notte di sonno ininterrotto (e, nel caso di Nagisa, talmente profondo che aveva rischiato di farla arrivare in ritardo...), le Pretty Cure erano pronte per un'altra mattinata di studio... e cosi' anche le Maiden, che in quel momento stavano salutando Nagisa, Honoka, Hikari, Saki-H e Mai mentre queste si avvicinavano ai cancelli della scuola.

"Ehila', Misumi-sempai! Yukishiro-sempai! Buongiorno a tutte!" esclamo' Heart, non appena il quartetto di guerriere leggendarie raggiunse lei, Saki-T, Maori e Lilica. "Oggi e' davvero una giornata adorabile, non e' vero? Sole, aria fresca e il profumo dei fiori!"

"Gia'... e le mie ossa che scricchiolano..." borbotto' Nagisa, sarcastica, mentre muoveva il braccio destro per sgranchirselo. L'allenamento era stato parecchio duro... "Comunque... buongiorno, ragazze, va tutto bene?"

"A proposito, grazie ancora per le lezioni... vi dobbiamo un favore!" prosegui' Saki-H.

"Di niente..." rispose Saki-T con un'alzata di spalle... per poi rivolgersi a Lilica, prima che questa potesse chiedere di cosa stessero parlando. "Le sempai, Saki-san e Mai-san ci hanno chiesto di dar loro qualche lezione di arti marziali, in modo da essere pronte ad affrontare gli scagnozzi di Dark Fall quando ne verra' il momento. Ci siamo messe d'accordo per incontrarci al dojo di casa mia."

"Ooookay..." rispose la biondina, riavviandosi un po' i codini ai lati della testa. "Non e' male come idea. Piuttosto, gente, c'e' una cosa di cui vi vorrei parlare. Con una certa urgenza, se possibile."

"Hm? Adesso?" chiese Honoka, interdetta. Conosceva Lilica abbastanza da sapere che alla biondina non interessava molto di essere in ritardo per le lezioni, e che qualche volta incoraggiava anche le sue amiche a fare la stessa cosa... ma non per questo aveva intenzione di farsi convincere! "Mi dispiace, Lilica-san, ma non si puo' rimandare a dopo... magari alla pausa pranzo? Adesso manca poco alla campanella... E a proposito, come mai Ioriko-san non e' con voi, stamattina?"

"No, adesso, signorina genio!" rispose Lilica con giocosa sfacciataggine. Afferro' la mano di Honoka e comincio' a trascinarla verso un punto in cui la vegetazione ornamentale dei giardini della Verone Academy si faceva piu' folta. "E credimi... quando avrai visto di cosa si tratta, mi ringrazierai di averti fatto arrivare in ritardo! E' una notizia sensazionale!"

"Hey! Aspetta un momento!" esclamo' Saki-H, mentre il gruppo cominciava ad inseguire la biondina. "Non voglio prendermi una sgridata sensazionale da Yoshimi-sensei, ed essere costretta a tenere i secchi in corridoio! Che ti salta in mente...?"

"Lo vedrai, lo vedrai!" disse Lilica, imperterrita. "Per adesso... guardate un po' chi e' che ha da darvi questa notizia fenomenale!"

"Lilica-san, posso capire che queste cose ti piacciano tanto, ma adesso non e' esattamente il momento giusto per questi scherzi..." affermo' garbatamente Maori... prima che il gruppo raggiungesse Lilica dietro il tronco di un grande albero, dietro il quale trovarono anche qualcosa che fece rimanere stupite le Pretty Cure e le Maiden - nascosta dietro il tronco, con espressione terribilmente imbarazzata e un grosso bastone magico bianco, decorato con un minaccioso tescho felino a tre occhi ad un'estremita', c'era Ioriko Yasuzumi, la cartella appoggiata per terra con tutto l'ordine che le era possibile in una situazione del genere.

"Buongiorno..." mormoro' la ragazzina con gli occhiali, sperando in bene...

"Ehm... Lili... Iori-poo? Mi potete dire cosa sta succedendo?" chiese Heart, confusa. "Come mai ci chiedete di venire qui... e cos'e' quella specie di bastone che ti porti dietro, Iori-poo?"

La Maiden dai capelli rosa fece un salto quando il bastone corrugo' la fronte e le ringhio' rabbiosamente dietro. "Hmmm... per essere una Maiden, hai le fette di prosciutto sugli occhi, bambina!" esclamo', la fronte segnata da una venuzza pulsante salita in superficie. "Come fai a scambiarmi per un misero pezzo di legno dipinto? Io sono Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI! E non tollero che una piccola umana mi manchi di rispetto, mi sono spiegato?"

"Ah! Il bastone ha parlato!" esclamo' Heart, gli occhi che schizzavano fuori dalle orbite, e il ricciolo ribelle a forma di cuore che si agitava come dotato di volonta' propria! "Ma... ma che succede, Iori-poo? Dove... dove hai trovato quel tipo? E... cosa c'entra Lili con..."

"Aspetta, piccola Heart..." disse Partinias, ancora una volta parlando telepaticamente alla sua Maiden. "Aspetta un momento... riesco a percepire la presenza di un Arcano... anche se fino a ieri non la sentivo! Pare che... la tua amica sia diventata una Maiden come te e Saki!"

Bhanri e Ohtsuchi stavano dicendo le stesse cose alle loro Maiden, e sia Saki-T che Maori sembravano abbastanza interdette da questo sviluppo. Ioriko sembrava proprio l'ultima persona che avrebbe potuto attirare un Arcano, nonostante la sua passione per l'occulto... e non sembrava comunque il tipo di persona capace di combattere contro i mostri provenienti da Dark Fall o dal Giardino degli Elementi... e comunque, in quel momento c'era qualcos'altro che a Saki-T interessava sapere.

"Ma... che significa tutto questo, Lilica-san?" chiese la Maiden dai capelli blu, non senza una notevole dose di severita'. "Mi spiegate com'e' possibile che Ioriko-san sia diventata una Maiden... e chi e' esattamente questo... Michelangelo... che lei tiene in mano? Lilica-san, se non ricordo male, tu e lei, ieri pomeriggio, avete fatto chissa' quale esperimento a casa sua, mentre io, Heart-chan e Maori-san davamo lezioni alle sempai, a Hyuuga-san e a Mishou-san. Quindi... ti faccio una domanda. C'entri qualcosa, tu, con tutto questo?"

Ci voleva ben altro che uno sguardo severo per mettere in riga l'indisciplinata Maiden di Tempestas, che sghignazzo' con aria da innocentina e si sfrego' la nuca. "Hehehee... direi che hai fatto centro, mia cara Saki! In pieno!" rispose. "E... spiegare questa cosa richiedera' un pochino di tempo! Allora, vi spiego, tutto e' cominciato quando..."

 

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"I rapporti parlano di un nuovo Arcano, assegnato ad una ragazza terrestre..."

"Allora era vero quello che si diceva... Questo potrebbe essere un fattore importante, sorelle... ma come dobbiamo comportarci in proposito?"

"Lo sai quali sono gli ordini. Eseguiamoli e vediamo di cosa e' capace la nuova Maiden."

"Hmm... che si sappia, c'e' qualche Elementale disponibile, nelle vicinanze?"

"Credo proprio di si'... e' un Elementale particolarmente pericoloso, pero', e non so se valga la pena di..."

"Hm. Non importa. Se quella nuova Maiden muore, significa che non era all'altezza del suo compito. Procediamo."

"Ricevuto. Interferenza dimensionale isolata. Iniziare apertura passaggio dimensionale..."

 

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"Wow. E cosi', avete finito per evocare un demone al posto di un normale famiglio... e guarda caso, lo avete fatto materializzare sotto forma di quel bastone!" esclamo' Nagisa, esterrefatta come tutte le altre Pretty Cure davanti alla storia che Lilica e Ioriko avevano raccontato. "Accidenti, questa storia diventa sempre piu' incredibile ogni giorno che passa..."

"E poi, Michelangelo ha assegnato un Arcano... un tipo piuttosto irrequieto, mi pare di capire... a Ioriko..." continuo' Honoka. "Il che significa che adesso anche Ioriko e' una Maiden... che cosa avete intenzione di fare, a questo proposito?"

"Beh, intanto sara' necessario parlare di questi sviluppi alla TSAB. Probabilmente l'ammiraglio Graham ne ha gia' ricevuto notizia, ma e' il caso di fare rapporto comunque." suggeri' Maori, accomodante come sempre. "Per quanto riguarda..."

"Aspettate! Questo cos'e'?"

Michelangelo corrugo' improvvisamente la fronte e interruppe la discussione con questa domanda a bruciapelo. "Sento... che qualcosa si sta avvicinando. E' potente... un avversario di tutto rispetto..." disse il demone trasformato in un bastone magico. "Non so pero' se sia un Elementale, o... qualcos'altro! State attente!"

"Cosa? Sta arrivando qualcuno? Qui, in questo momento?" esclamo' Hikari, alzandosi di scatto. Non ci voleva... proprio li' e in quel momento! Difficilmente sarebbe potuto capitare in una situazione peggiore...

"Lo... lo sento anch'io, ragazze!" esclamo' Heart. "E anche Partinias mi dice che c'e' qualcosa che si sta avvicinando..."

Uno stridio pauroso, accompagnato dallo strano effetto di rifrazione che accompagnava sempre l'emersione di un Elementale, fece da sfondo alle parole della giovane Maiden... e mentre le ragazze vedevano il cielo azzurro tingersi di un cupo colore violaceo, si apri' una fenditura nell'aria davanti a loro, e una forma rettiloide striscio' fuori da essa, sibilando orrendamente...

 

CONTINUA...

 

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Note dell'autore: E cosi', in maniera non troppo convenzionale, Ioriko diventa una Maiden... e i suoi poteri appena risvegliati vengono subito messi alla prova! Il prossimo capitolo sara' dedicato a questo scontro... e intanto, spero che questo vi sia piaciuto, e vi do appuntamento alla prossima volta! A presto!

 

Justice Gundam

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Capitolo 17
*** Occhi mortali ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-17

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Ta-daaaan!

Bentornati, signori e signore fan di crossover! Ecco a voi il nuovo capitolo della mia storia... che ormai sto veramente prendendo gusto a scrivere! Ho messo assieme un gruppo di anime e videogiochi che, ho scoperto, funzionano sorprendentemente bene nello stesso contesto narrativo... e ormai sono lanciato! Non mi ferma piu' nessuno!

Ma prima, facciamo un po' di riassunto: abbiamo visto, nel capitolo precedente, che la nostra Lilica ha giocato un brutto scherzo a Ioriko... con il bel risultato che la nostra amica si e' ritrovata per le mani, invece che un semplice famiglio come avrebbe desiderato, un arrogante individuo di nome Michelangelo che si autodefinisce il GRANDE RE DEI DEMONI (*con tanto di effetto sonoro di sottofondo*), e un Arcano non troppo raccomandabile di nome Dieu Mort... del quale gli altri Arcani, Tempestas in modo particolare, non sembrano avere un'opinione molto elevata! In pratica, Ioriko e' diventata una Maiden, volente o nolente, e adesso e' dentro fino al collo nella caccia ai Jewel Seed, e nella lotta contro gli Elementali e Dark Fall. Non mi sembra esattamente l'ambiente adatto a una quattrocchi secchiona come lei, ma chissa' che l'Arcano che ha con se' non le dia una mano...

E anche nanoha sembra aver preso sul serio la minaccia costituita dalla sua controparte, Fate Testarossa. Magari, la prossima volta che le capita di affrontarla se la cava un po' meglio, se Kyouya e Miyuki le danno qualche lezione. Lezioni che anche le Pretty Cure hanno deciso di farsi dare dalle Maiden, con risultati per ora un po' incerti...

Ma mentre Lilica e Ioriko stanno spiegando la loro situazione alle altre ragazze al momento del ritorno sui banchi, un nuovo Elementale emerge per attaccare! Sara' una buona occasione per far vedere i nuovi poteri di Ioriko... o sara' uno scontro piu' pericoloso di quanto si possa prevedere, che mettera' a serio rischio il nostro gruppo di eroine? Gia' il titolo di questo capitolo dovrebbe farvi capire di che creatura leggendaria stiamo parlando... e chi la conosce, sa gia' cosa aspettarsi!

Okay, questo e' tutto per quanto riguarda il riassunto del capitolo precedente e la preview di questo. Non mi resta che rispondere alle recensioni che mi avete lasciato, e poi lasciarvi alla lettura di questo nuovo combattimento!

Anonimo9987465: Si', un'altra Maiden... soltanto la prima di un nutrito gruppo che si verra' ad aggiungere alle eroine principali, e che ci riservera' delle sorprese niente male! E il suo Arcano... beh, si', e' un tipo quanto meno originale, come del resto lo e' anche Michelangelo! Credo che Ioriko, e in una certa misura anche Lilica, avranno il loro bel da fare a tenere a freno il loro ego! Ma cosi' e' anche piu' divertente, in fondo... Bene, bene, l'attesa e' finita, come puoi vedere! Sappimi dire se anche questo scontro ti e' piaciuto!

KillKenny:

Mayuri: *si frega le mani tutto contento*: Oh oooh, che bello! Finalmente un soggetto del tutto nuovo da vivisezionare! Un vero regalo di compleanno! Non vedo l'ora di scoprire com'e' fatta una mezza-demone, sono troppo curioso!

Ehm... si', lo scienziato pazzo della Soul Society apprezza il gesto...

Michelangelo, anche nel gioco originale, ha una personalita' chiaramente ispirata a quella del nostro Overlord preferito! Chissa' se si incontrassero che tafferuglio ne verrebbe fuori! Ma credo che anche Michelangelo verrebbe messo al tappeto se avesse la cattiva idea di fare commenti sulle forme di Etna o di Flonne...

Grazie del voto, e spero che anche questo capitolo meriti un giudizio simile! Alla prossima!

Bene, non credo ci sia altro da dire! Terminati i preamboli... passiamo al novo capitolo e alla battaglia che ci aspetta! Buona lettura!

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Capitolo 17 - Occhi mortali

Qualcosa stava strisciando fuori dal cancello dimensionale... una forma rettiloide e guizzante, dalle forme repellenti, che irradiava attorno a se' un terrificante odore di marciume e zolfo che costrinse alcune delle ragazze a mettersi le mani davanti alla bocca per non perdere la colazione. Nagisa, Honoka, Hikari, Saki-H e Mai erano gia' pronte a trasformarsi, mentre le Maiden avevano gia' evocato i loro Arcani, che si erano materializzati accanto a loro. Dieu Mort, in particolare, sembrava molto desideroso di combattere... e quando una seconda e una terza creatura simili alla prima strisciarono fuori dal portale e si affiancarono alla loro "compagna", l'Arcano del Veleno sghignazzo' e sollevo' la sua ascia da boia con fare minaccioso!

"Aaaah... carne fresca!" sibilo' ferocemente, un sussurro crudele che fece venire i brividi a Ioriko. "Sono alcuni secoli che non mi tengo in allenamento... non vorrei essermi arrugginito! Venite avanti, ammassi di squame! La mia ascia reclama a gran voce le vostre teste!"

Gli altri Arcani lo ascoltarono con disgusto, mentre le Pretty Cure e le Maiden retrocedevano di un passo, non sentendosi troppo tranquille accanto a quello psicotico! e di tutti gli Arcani, fu Tempestas, dopo aver spiegato le sue magnifiche ali blu notte, a biasimare il demone scheletrico. "Chiacchiera meno tu, razza di furfante! E vedi di far sopravvivere la tua Maiden! Quei lucertoloni non mi piacciono per niente... se la memoria non mi inganna, quelli sono..."

"Ah! Che schifo, guardate!" esclamo' con orrore Hikari, nel momento in cui il primo dei giganteschi rettili rivelo' finalmente il suo aspetto.

Era una sorta di gigantesco varano dalle squame verdi smeraldo, lungo piu' di quattro metri e alto alla spalla come un cavallo da tiro... ma assomigliava ad una lucertola soltanto nel senso piu' lato del termine, visto che in realta' il suo corpo era un orrido amalgama di rettile e uccello. La testa era quella di un gallo, con bargigli rossi e un becco stranamente acuto e uncinato, e occhi completamente verdi e luccicanti dai quali esalava lento un fumo verde che di naturale aveva ben poco. Il suo corpo dava piu' l'idea di un rettile... ma alle squame erano commisti dei ciuffi di piume rosse e dorate che crescevano sulla sua pellaccia in maniera irregolare, dando all'essere un aspetto malato e quasi sofferto. Due piccole, oscene ali vestigianali fuoriuscivano dalla schiena del mostro, troppo piccole e striminzite per tenerlo in aria, e tra di esse passava una lunga cresta di aculei variopinti che partiva dalla base del cranio e percorreva tutta la spina dorsale fin quasi alla coda. Tuttavia, la caratteristica piu' strana, e per certi versi inquietante, del mostro rettiloide era il fatto che aveva soltanto le zampe anteriori: in questo modo, soltanto la meta' anteriore del suo corpo era sollevata da terra, mentre quella posteriore strisciava come un serpente. Nonostante questa deformita', le creature si muovevano con fin troppa agilita' e naturalezza, e si riusciva facilmente a capire che erano molto piu' agili e veloci di quanto un essere di quelle dimensioni sarebbe stato normalmente!

"Oh, cavolo..." mormoro' Saki-H, mentre storceva il naso per la puzza disgustosa emesse dalle orrende bestie che strisciavano verso di loro. "Questi mostri li si puo' annusare molto prima di vederli! Cosa... cosa diamine sono? Hanno degli occhi che non mi piacciono!"

"E fanno bene a non piacerti..." rispose la sua omonima Maiden, scintille elettriche che gia' crepitavano sulle punte delle dita delle mani. "Quei mostri sono dei basilischi... Elementali della Terra, rettili velenosi che sono in grado di trasformare qualsiasi cosa in pietra con i raggi mortali che sparano dai loro occhi! Non restate troppo a lungo vicino a loro... e state sempre attenti ai loro occhi!"

"Cosa? Raggi dagli occhi? Da dove vengono, da un film di sentai di serie B?" esclamo' Nagisa.

I basilischi non semrarono apprezzare la battuta. Uno di loro giro' rapidamente la testa verso la piu' impulsiva delle due Pretty Cure originali, e Nagisa vide, per un istante, gli occhi della bestia squamata illuminarsi. Il suo istinto le disse, correttamente, che stava per arrivarle contro un attacco... e non appena lei si getto' di lato per evitarlo, un raggio di luce verde chiaro scaturi' dagli occhi del mostro, mancandola di pochissimo e colpendo un albero dietro di lei! Immediatamente, i rami si irrigidirono, e il colore della corteccia passo' ad un inquietante grigio spento... e un secondo dopo, tutto l'albero era diventato di pietra friabile, come se fosse stato una statua scolpita alla perfezione! Nagisa degluti' al pensiero che sarebbe potuta toccare a lei una fine simile, e anche le altre ragazze sembrarono abbastanza impressionate!

"Cavolo, questo non e' adorabile per niente!" si lamento' Heart. "E quel povero albero non aveva fatto niente, brutto lucertolone!"

"Ugh... preoccupati dell'albero, tu, fanatica dell'amore, mentre noi qui rischiamo di diventare tante belle statuine di pietra!" grugni' Michelangelo.

"In effetti, credo che il Re dei Demoni abbia ragione... piccola Heart, concentrati sul combattimento, e cerca di non farti colpire da quei basilischi! Muoviti in continuazione, e non dare loro un bersaglio troppo stazionario!" la consiglio' Partinias.

"O... Okay, ragazze, non so voi... ma io non ho una gran voglia di passare il mio tempo trasformata in una decorazione da giardino!" esclamo' Saki-H. "Trasformiamoci, ragazze... e facciamo vedere a quei dinosauri venuti male quanto valiamo!"

"D'accordo!" rispose Mai. Tutte le Pretty Cure estrassero i loro "cellulari" e iniziarono la trasformazione!

"Double Aurora Wave!"

...

"Emissaria della Luce, Cure Black!"

"Emissaria della Luce, Cure White!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"Servitori dell'oscuro potere!"

"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"

"Dual Spiritual Power!"

...

"Un fiore sboccia sulla terra!"

"Le ali si aprono nel cielo!"

"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"

"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!"

"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!"

"Luminous Shining Stream!"

...

"Vita splendente... Shiny Luminous!"

"Perche' il Cuore della Luce e lo Spirito della Luce... tornino ad essere una cosa sola!"

E, come ormai era prassi, le Pretty Cure apparvero in un vortice di colori sgargianti! Ioriko, nonostante fosse terrorizzata dall'aspetto dei basilischi, riusci' comunque a distrarsi dalle bestie rettili quel tanto che bastava per ammirare la magnificenza della trasformazione... mentre Michelangelo non sembrava condividere l'opinione della sua "protetta"!

"Hai visto che roba, Mike? Si sono trasformate! Come negli anime!" esclamo' la ragazzina occhialuta. "Non sono meravigliose?"

Il demone-bastone grugni' antipaticamente. "Tsk! Come sarebbe a dire che sono meravigliose? Ma le hai viste? Si sono trasformate cosi' lentamente che mi e' venuta voglia di chiedere un rimborso del prezzo del biglietto!" commento' sarcastico. "Bah, queste trasformazioni non sono piu' efficienti come lo erano una volta!"

"Hmph, ma senti se dobbiamo farci fare la paternale da un pezzo di legno troppo cresciuto, mipo!" gli rispose Mipple, con lingua altrettanto tagliente.

"Scusa tanto se le trasformazioni delle nostre ragazze non sono di tuo gradimento, mepo! Magari vuoi andare a parlarne con la nostra Regina, mepo?" le fece eco Mepple.

"Efficienti o meno, consiglierei di smetterla di parlare di queste idiozie, e concentrarsi su quelle bestiacce li'!" li richiamo' all'ordine Saki-T, irritata da quelle discussioni a vuoto. "Nel caso voi non ve ne siate accorti, ci stanno puntando di nuovo contro il loro sguardo pietrificante!"

Un altro dei tre basilischi, prendendo in parola la Maiden dai capelli blu, spalanco' di nuovo i suoi terrificanti occhi, e scaglio' un altro raggio pietrificante contro le ragazze, che si dispersero in tempo per evitare il letale proiettile laser! Poi, Pretty Cure e Maisen si dispersero in modo da non offrire ai mostri rettili dei bersagli altrettanto facili... tattica che si rivelo' azzeccata quando il terzo basilisco spalanco' il becco, mostrando dei terribili denti che ne ornavano il bordo, e spruzzo' un getto di veleno liquido verde che annaffio' il terreno vicino a Cure Bloom, Cure Black, Heart e Saki-T, mancandole di pochissimo! Un sibilo malefico sali' dal punto colpito, e l'erba avvizzi' all'istante, accartocciandosi come un tappeto di foglie bruciate!

"Uuuugh..." esclamo' Heart, ripugnata dal terrificante odore del vapore bianco che si levava dal punto colpito. "Che schifo... quei mostri non scherzano affatto!"

"Ha! Stai scherzando, vero, fanatica dell'amore?" esclamo' Michelangelo. "Questi lucertoloni piumati sono poco piu' di un giochetto da bambini per il sottoscritto! Andiamo, Ioriko, fagli vedere di cosa siamo fatti!"

L'autonominato "grande re dei demoni" ghigno' sicuro, aspettandosi che la sua Maiden si lanciasse all'attacco... e invece, contro le sue aspettative, Ioriko rimase ferma al suo posto, e Michelangelo senti', da come la Maiden lo stava tenendo, che stava tremando per la paura!

"Ioriko? Ioriko! Che stai combinando?" ringhio' Michelangelo, alzando lo sguardo. "Ioriko! Non restare li' impalata, fai qualcosa!"

Non c'era molto che la parola di Michelangelo potessero fare per la riluttante Maiden... che in quel momento fissava con orrore le bestie che strisciavano fameliche verso il gruppo, con i piedi inchiodati a terra per la paura e gli occhi dilatati! Lilica strinse i denti, riconoscendo i sintomi... era un attacco di panico! Comprensibile, dal momento che la sua amica si trovava, tutt'a un tratto, in una situazione in cui rischiava la vita...

"Uuuh... io... io... non... riesco a..." balbetto' Ioriko. I basilischi riconobbero immediatamente la preda piu' vulnerabile, e uno di essi punto' gli occhi verso di lei per pietrificarla con il suo raggio... e solo un rapido intervento di Lilica e Maori salvo' Ioriko da questa fine ingloriosa!

"Lasciala stare, bestiaccia!" esclamo' la giovane miko. Estrasse dalle maniche del suo kimono due trottole di legno e le scaglio' contro il basilisco come fossero state shuriken... una delle trottole arrivo' davanti alla bestia proprio nell'istante in cui questa scagliava il suo raggio pietrificante, e venne trasformata immediatamente in pietra ma riusci' ad evitare questa fine a Ioriko... mentre l'altra colpi' il becco del mostro e lo stordi' per un istante, di cui Lilica approfitto' immediatamente: la bionda mezza-demone salto', esegui' uno spettacolare avvitamento a mezz'aria, e scese giu' in picchiata con un calcio volante che respinse il basilisco e lo fece cadere a terra! Gli altri due basilischi cercarono di caricare, ma le Pretty Cure avevano previsto questa mossa e riuscirono a prenderli ai fianchi! Un calcio da parte di Cure White fece barcollare il basilisco di destra... mentre il lucertolone di sinistra si ritrovo' a doversi ritirare sotto una pioggia di pugni sferrati in rapida successione da Cure Bloom! Poi, con maestria, Cure Black e Cure Egret saltarono e attaccarono dall'alto, colpendo i due mostri con dei poderosi quanto spettacolari calci dall'alto verso il basso, mentre Heart e Saki-T scagliavano alcuni colpi energetici per tenere a bada il terzo basilisco.

Finalment mostri decisero di indietreggiare e andarono ad infilarsi in uno stretto passaggio tra il muro dell'edificio scolastico e un altro locale, in modo da rivolgere sempre il loro sguardo mortale alle ragazze e impedire loro di attaccarli ai lati. Heart si concentro' e scaglio' un altro proiettile rosato, ma uno dei lucertoloni lo intercetto' con un raggio ottico e lo fece svanire a mezz'aria! Poi, i mostri scagliarono una raffica di quei pericolosi laser oculari, pietrificando parti di muro e di terreno, e costringendo le ragazze a ritirarsi. Anche Ioriko, di fronte a quella tempesta di raggi, riusci' a scuotersi abbastanza dal suo terrore da trascinarsi a nascondersi dietro un altro, dove si affloscio' a terra con un sospiro che suonava quasi come un gemito di paura!

"Aaaah... ho... ho... ho avuto... una paura tremenda!" esclamo' Ioriko, la mano libera che afferrava quella della sua amica Lilica, che l'aveva raggiunta per vedere se stava bene. "Perche'... perche' mi trovo qui, in questo momento? Voglio tornare a casa! Qualcuno mi svegli... questo... questo e' un incubo!"

"Ioriko! Ioriko, svegliati! Non puoi farti prendere dal panico adesso!" esclamo' Lilica, afferrando la sua amica per le spalle e scuotendola per farla reagire un po'. Il tono della ragazzina mezza-demone era, al contrario del solito, vagamente inquieto e preoccupato... ma la Maiden di Dieu Mort non sembrava neanche accorgersi di lei, e continuava a fissare il vuoto in preda al panico, almeno finche' Michelangelo non decise che ne aveva avuto abbastanza, e le diede un colpo su un ginocchio con la parte terminale. L'improvviso dolore fece sobbalzare Ioriko, che torno' alla realta' e afferro' stretto il bastone con entrambe le mani, guardando il re demone con stupore misto a paura! "M... Mike! Mi... mi hai fatto male!"

"Tsk, preferivi che ti avessi lasciato a guardare nel vuoto?" rispose bruscamente. "Se quei basilischi ti avessero preso con il loro sguardo, allora no che non potresti piu' lamentarti del dolore! Ma venendo a noi... ti sembra questo il modo di fare di una Maiden? Della MIA Maiden, per tutti i diavoli? Io non ti ho scelto perche' tu ti mettessi a tremare come una codarda al primo cenno di pericolo, non ti ho affidato il mio amico Dieu Mort per questo! Quindi ora alza il tuo posteriore da terra e va a combattere! Fatti una borsetta di pelle di basilisco! Muoversi!"

Ioriko era rimasta interdetta ad ascoltare la sfuriata di Michelangelo. In effetti, non e' che potesse dargli del tutto torto... era pur vero che lei si era fatta cogliere dal panico e si era congelata nel momento in cui la battaglia era iniziata... neanche alla vista dei basilischi, per quanto spaventosi potessero essere... nel momento in cui era stato sferrato il primo colpo, una soffocante paura della morte le si era avvinghiata addosso, e l'aveva completamente paralizzata! Eppure... eppure, si stava dicendo, cosa si aspettava Michelangelo da una streghetta inesperta che aveva soltanto fatto un incantesimo per evocare un famiglio?

Ma quello che Ioriko non riusciva a dire, lo dissero Lilica e altre ragazze, apostrofando duramente il demone. "Hey, adesso che ti credi, Mike?" esclamo' la biondina mezza-demone. "Ioriko e' diventata una Maiden solo da ieri... e non ha mai combattuto prima d'ora!"

"Non puoi costringerla a combattere se lei non vuole!" prosegui' Cure White. "Ioriko-chan! Se non vuoi combattere, non sei obbligata a farlo! Cerca di ritirarti, e resta al sicuro finche' non abbiamo finito! Se non te la senti, combattere sarebbe solo un suicidio!"

"Io provo a coprirti con il mio scudo di luce!" si offri' Shiny Luminous, muovendosi con prudenza verso le due Maiden nel caso i basilischi avessero ripreso il loro bombardamento. Heart, Saki-T e Maori restavano all'erta, pronte a rispondere con una raffica di proiettili nel caso i feroci rettili avessero tentato di attaccare la Pretty Cure bionda.

"Ma adesso, dobbiamo pensare ad un altro problema!" ricordo' Cure Egret. "Ora quei lucertoloni si sono barricati in quel tunnel, e non siamo piu' in grado di prenderli ai fianchi... dobbiamo per forza attaccarli frontalmente, con tutto cio' che questo comporta! Qualcuno ha un'idea su come fare per coglierli di sorpresa?"

"Bella domanda, Egret... ci stiamo pensando anche noi!" rispose Cure Black. "Cavolo, e' in momento come questi che mi rode non avere qualche attacco a distanza come quei personaggi degli stupidi videogiochi di mio fratello... Huh? Hey, aspetta un momento! Forse ci sono!"

"Hai un'idea, Cure Black?" chiese Cure White alla sua compagna. I basilischi, vedendo che Shiny Luminous si era mossa verso Ioriko, avevano indirizzato i loro sguardi verso di lei, ma non erano riusciti a sparare che due laser, prontamente bloccati da una barriera dorata che la piccola Pretty Cure aveva innalzato davanti a se'. Saki-T invoco' di nuovo il potere di Bhanri, e scaglio' un fulmine globulare che investi' il muso di una delle bestie, trasmettendogli una potente scossa elettrica che lo costrinse a ritirarsi con un ruggito di dolore.

"Uff... meno male, per adesso siuamo riuscite a respingerli!" commento' Shiny Luminous, raggiungendo Ioriko e Lilica. "Ma... Ioriko-san, come diceva Nagisa-san, questo posto e' troppo pericoloso per te, se non sai ancora usare i tuoi poteri... non e' un combattimento che puoi affrontare! Forse e' davvero meglio se ti ritiri!"

"State scherzando?" ringhio' Michelangelo. "Ioriko ha avuto solo una defaillance, tutto qui! Adesso lei si rialza e combatte... non e' vero, Ioriko?"

Heart, infastidita dal modo di fare del demone, lo rimprovero' aspramente. "Hey! Smettila di decidere al posto di Iori-poo, gattaccio!" esclamo'. "Se lei non vuole, non vuole! Punto!"

Una venuzza pulsante apparve sulla testa di Michelangelo. "C-come mi hai chiamato? Come osi darmi del gattaccio, bimbetta?"

"Ugh... non importa, adesso ci provo io!" esclamo' Cure Black, dando un taglio a quel diverbio. La Cure nera strinse la mano destra a pugno, si concentro' per un attimo, e poi, quando fu sicura di poter attaccare senza esporsi troppo allo sguardo dei basilischi, balzo' fuori dal suo nascondiglio! Immediatamente, i feroci rettili iniziarono a puntarla, ma Cure Black non diede loro il tempo di prendere la mira!

"White! Bloom! Egret! Adesso e' il momento! YAAAAAAH!" esclamo'. Mettendoci tutta la sua forza, la Pretty Cure abbatte' il pugno sul terreno e provoco' una gigantesca onda d'urto che viaggio' verso il nascondiglio dei mostri dallo sguardo assassino, scivolo' sotto le loro zampe artigliate... e infine esplose, scagliando i tre Elementali della Terra in aria in disordine, con lunghi ruggiti di rabbia e dolore! Cure White, Cure Bloom e Cure Egret colsero al volo l'occasione e si scagliarono contro i mostri mentre erano ancora in caduta... e tutte e tre riuscirono a mettere a segno un potente colpo! Cure White sferro' un calcio volante al ventre di uno dei basilischi, Cure Bloom congiunse entrambe le mani sopra la testa e sferro' un colpo a pugni uniti al suo bersaglio, e infine Cure Egret afferro' la coda del terzo, fece un breve giro su se' stessa, e mollo' la presa scagliandolo sul terreno! Ma i basilischi, dimostrando maggiore resistenza di quanto le ragazze avessero previsto, si rialzarono poco dopo... e Cure Bloom si ritrovo' puntati contro i loro occhi letali! Con la fretta della disperazione, la Pretty Cure della Terra alzo' uno scudo energetico attorno al proprio corpo, e respinse i colpi... e quattro delle cinque Maiden uscirono dai loro nascondigli e attaccarono nel momento in cui i basilischi cominciavano a voltarsi verso di loro!

"Grazie comunque per averli distratti, ragazze!" esclamo' Saki-T. La Maiden dai capelli blu invoco' il suo Arcano e spicco' un salto altissimo, per poi scendere giu' in picchiata con la gamba circondata da una scarica elettrica azzurra e crepitante! Il basilisco che aveva preso di mira riusci' per un pelo a schivare l'attacco e frusto' Saki-T con la sua coda, facendola cadere a terra... ma Heart gli fu addosso in una frazione di secondo, e inizio' a prenderlo a pugni in faccia!

"Non ti permetto di fare del male a Sa-Sa, brutto mostro!" esclamo'. "Prendi questo! Aino Tekken Punch!"

Il pugno destro di Heart si circondo' di un'aura di energia rosa, e Heart sferro' un attacco con tutte le sue forze contro il mostruoso rettile prima che questo potesse riorganizzarsi e usare il suo sguardo! Nello stesso momento, anche Saki-T si era rialzata, e aveva caricato un nuovo attacco, facendo cadere una raffica di fulmini in miniatura addosso al basilisco! Poi...

"Garbh Dagda!" Dopo aver ripreso fiato per un istante, Saki-T si produsse in una mossa spettacolare quanto devastante! Spicco' un salto e calcio' il basilisco con entrambe le gambe, sollevandolo in aria, poi salto' verso di lui ed esegui' una serie di calci in rovesciata in rapidissima successione, ad ogni colpo salendo un po' piu' in alto... per poi concludere con un potente calcio circolare a mezz'aria, che scaglio' l'Elementale della Terra contro un muro con un boato assordante! Il basilisco stridette orrendamente e si contorse per un attimo prima di cessare ogni resistenza e scivolare a terra stordito, mentre Saki-T atterrava con una capriola e si metteva in posizione di guardia!

"Grande, Sa-Sa! Questo era il tuo colpo migliore, vero? Il Garbh Dagda!" esclamo' la Maiden dai capelli rosa, correndo verso la sua amica. Con un lieve sorriso sulle labbra, Saki-T alzo' una mano ed estese il palmo verso Heart, che rispose dando il cinque che la sua amica chiedeva.

"Esatto! Vedo che almeno per queste cose hai memoria, Heart-chan!" disse con tutta calma la Maiden di Bhanri. "Ora pero' e' meglio se andiamo ad aiutare le altre ragazze. Ci sono ancora due basilischi a cui mettere il guinzaglio!"

"Ricevuto!" rispose Heart, voltandosi verso le sue compagne...

Ma era chiaro che Maori e Lilica non avevano bisogno di molto aiuto per affrontare i due basilischi ancora attivi: la miko e la mezza-demone si stavano difendendo abilmente dagli artigli e dall'acido mortale dei due mostri, e non davano loro il tempo di usare lo sguardo pietrificante, muovendosi continuamente per non offrire un bersaglio fisso e colpendo non appena i mostri davano loro un'apertura. Un colpo di palmo, uno di gomito e un calcio da parte di Maori fecero barcollare uno dei basilischi, che poi venne colpito da una trottola di legno volante... e infine, Maori invoco' brevemente l'aiuto di Ohtsuchi e colpi' il terreno con un pugno, facendo sollevare da esso una grossa roccia che poi indirizzo' contro il volto dell'orribile rettile-uccello. L'attacco non colpi' in pieno il mostro, dal momento che quest'ultimo si protesse con una zampa anteriore e attuti' l'impatto... ma Maori non si fece scoraggiare e torno' alla carica, questa volta infilandosi in un punto scoperto delle difese del mostro, e colpendolo in pieno con un pugno. Mentre il mostro barcollava, Maori tiro' indietro la mano, che venne immediatamente ricoperta da uno strato di terra e roccia in modo da formare una sorta di guanto da pugile attorno ad essa... e poi colpi', centrando il basilisco in pieno petto! La terra attorno alla mano di Maori si infranse, e il mostruoso rettile emise un verso strozzato mentre veniva gettato a terra di schiena, si contorse ancora per un attimo, poi giacque a terra sfinito.

"Ecco fatto!" esclamo' Maori, voltandosi verso Heart e Saki-T e sorridendo loro dolcemente mentre faceva un segno di vittoria. "Un altro basilisco di cui non dobbiamo piu' preoccuparci, ragazze! E mi sembra che Lilica-chan stia sistemando il suo!"

Infatti, la ragazzina mezza-demone si stava divertendo da morire a schivare gli attacchi del lucertolone, allontanandosi con una serie di capriole all'indietro ogni volta che la bestia si avvicinava troppo, e poi schizzando di lato ogni volta che questa cercava di usare il suo raggio pietrificante. Diverse sezioni di terreno erano state trasformate in pietra, ma Lilica continuava a danzare allegramente attorno al lucertolone, prendendosi gioco di lui mentre evitava i suoi colpi.

In tutto questo, Ioriko e Shiny Luminous continuavano a restare nascoste. La nuova Maiden era troppo spaventata per prendere parte alla battaglia, e Shiny Luminous restava con lei per proteggerla nel caso i nemici fossero arrivati fin li'... e anche per farle un po' di coraggio, visto che le frecciate che Michelangelo le stava sbraitando contro non servivano granche' allo scopo...

"Ioriko! Sono deluso da te! Sei una codarda! Una Maiden da quattro soldi!" stava ringhiando il demone-bastone. "Non ti ho concesso i poteri di Dieu Mort per startene qui impalata a tremare come una foglia! Non mi sto lasciando usare da te per vedere il tuo potenziale sprecato in questo modo! Quindi adesso alzati e combatti! Fai vedere di cosa sei fatta!"

"Io... io..." balbetto' Ioriko, tenendosi ancora piu' stretta al bastone vivente che pure la biasimava cosi' aspramente. "Non... non ce la faccio a combattere, Mike! Quei mostri mi fanno paura... e... e... poi... non... non so neanche come si fa! Io... non conosco le arti marziali come Heart, Saki o Maori... e non ho il coraggio di Lilica!"

"Come fai a pretendere che lei rischi la vita quando e' cosi' spaventata?" esclamo' Shiny Luminous, rivolta al bastone demoniaco. "E' facile per te parlare, visto che non fai niente... ma lei si espone a tutti i rischi per te! Come puoi essere cosi' insensibile nei suoi confronti?"

Gli occhi di Michelangelo si strinsero pericolosamente. "Non ci arrivi, biondina? Io sono un demone! Sono Michelangelo, il GRANDE RE DEI DEMONI!" ribatte', e Shiny Luminous fu costretta a tapparsi le orecchie, a causa del rimbombo provocato dall'eco di sottofondo! "Noi demoni siamo malvagi! Calpestiamo le aiuole! Non attraversiamo sulle strisce! Scriviamo sui muri! Mettiamo il sale nel caffe'! E pretendi che degli esseri di pura malvagita' come noi si mettano ad aiutare qualcun altro? Ioriko mi serve soltanto perche' tramite lei potro' tornare nel Giardino degli Elementi! E non puo' farlo se non diventa piu' potente come Maiden e non impara le magie giuste!"

"Ma... ma come faccio? Non so nemmeno come si fa a usare la magia!" esclamo' Ioriko, sull'orlo di una crisi di nervi. "Io... sono solo una studentessa che ha la passione dell'occulto, e che ha voluto provare una magia cosi', tanto per gioco! Non credevo che mi sarebbe capitato un Arcano... un re dei demoni... e tutto questo! Qualcuno... qualcuno mi dica cosa devo fare!"

"Calmati, Ioriko-san!" la esorto' Luminous. "Ormai, le nostre compagne ce l'hanno quasi fatta, e..."

Un breve strillo di dolore e di disappunto interruppe la frase della bionda Pretty Cure, e sia lei che la coppia Maiden-bastone stregato si voltarono nella direzione del combattimento per vedere che l'ultimo dei basilischi era riuscito a trovare un varco nella difesa di Lilica e le aveva afferrato una caviglia con la lunga coda prensile, per poi strattonarla e tenerla sospesa a mezz'aria, a testa in giu', incapace di spostarsi! La biondina si dibatte' con ferocia, cercando di liberarsi... sapeva bene che, in quella posizione, non aveva nessuna possibilita' di sfuggire al laser pietrificante della bestia o al suo soffio di acido velenoso!

"Argh! E lasciami, brutto bestione!" strillo' Lilica, che gia' sentiva il sangue andarle alla testa non solo per la rabbia. "Lasciami, ti ho detto! Non mi va di diventare una statuina ornamentale! E neanche di sciogliermi, grazie tante!"

"Lilica-chan!" esclamo' Maori. Le altre Maiden e le Pretty Cure si prepararono ad intervenire...

"Lilica-chan!" si senti' di nuovo una voce che chiamava disperatamente la biondina... ma questa volta non proveniva dalle Maiden, ne' tantomeno dalle Pretty Cure... ma da Ioriko, che si era alzata da terra e, brandendo Michelangelo con entrambe le mani, si era fatta avanti per affrontare il basilisco, nonostante fosse chiaramente terrorizzata! Le Pretty Cure e le Maiden, per conto loro, stavano guardando Ioriko con stupore... e anche il basilisco si era fermato per un attimo, sorpreso dalla dimostrazione di coraggio (o era pura e semplice disperazione?) della timida ragazzina con gli occhiali. Michelangelo, invece, sembrava essersi calmato un po' ed essere un po' meglio disposto nei confronti della riluttante Maiden.

"Hm. E' gia' un inizio." grugni' il demone-bastone.

"Iori-poo? Che stai facendo, scappa!" esclamo' Heart. "Non puoi affrontare quel mostro senza saper usare i tuoi poteri di Maiden!"

"Per quello non stare a darti tanta pena, fanatica dell'amore!" ribatte' Michelangelo, infastidito. "Le dico io cosa deve fare! Tu, Ioriko, resta concentrata... e pensa intensamente al tuo Arcano e a quello che vuoi fare con il suo potere! Il resto verra' da se', mi sono spiegato?"

"O... Okay..." balbetto' Ioriko, non ancora del tutto sicura. Riusciva a sentire l'inquietante presenza di Dieu Mort dietro di lei, e l'ascia macchiata di sangue del suo Arcano che si alzava, pronta ad abbattersi sul basilisco...

"Finalmente! Hehehee... credevo che non sarebbe piu' venuto il momento di divertirsi!" esclamo' telepaticamente il feroce Arcano... "Avanti, quattrocchi, fammi vedere che il mio amico non si e' sbagliato a sceglierti come mia Maiden! Fammi fare un po' di borsette di basilisco!"

"Faro'... quello che posso!" mormoro' la Maiden occhialuta, deglutendo nervosamente. Il demone-bastone che teneva tra le mani sembrava crepitare di energia... e Ioriko non era sicura che sarebbe riuscita a fare molto, contro quelle bestie squamose... tuttavia, considerando che la sua migliore amica era in pericolo, sarebbe stato folle da parte sua non fare almeno un tentativo...

"Sì, certo... come e' stato folle gettarsi a capofitto senza sapere come usare un Arcano!" penso' tra se', ben sapendo che Dieu Mort poteva sentirla. L'Arcano del Veleno si limito' a sghignazzare telepaticamente...

E un istante dopo, il basilisco attacco'! Spalanco' il suo orribile becco, e schizzo' un fiotto di acido velenoso contro Ioriko, che strillo' per la paura e sollevo' la sua arma vivente in aria, come sperando che questa potesse proteggerla!

"Ioriko-san! Spostati, presto!" esclamo' Maori.

Ma non ce ne fu bisogno. Michelangelo spalanco' tutti i suoi occhi, compreso quello verticale posto sulla fronte, ed esclamo' una breve formula magica! "Ensis! Scutum! Revertere!" ringhio'. Una sfera di luce nera si formo' dal nulla e si avvinghio' attorno a Ioriko e al suo Arcano... e con grande sorpresa del basilisco rimasto in piedi, il suo veleno evaporo' a contatto, trasformandosi in niente piu' che una nuvoletta di puzzolente vapore verde! La barriera si dissipo' un istante dopo... e Ioriko urlo' per la sorpresa quando Mike, con un potente strattone, la trascino' con se' in una folla corsa verso la bestia squamosa!

"Kyaaaaaah!" grido' la Maiden. "Che... che stai facendo, Mike? Fermooooooh!"

"Chi si ferma e' perduto, ragazza mia! Guarda come si fa!" esclamo' l'autonominato re dei demoni. "Punishment!"

Un'aura di energia bluastra avvolse la testa del demone, che investi' il basilisco con tutta la forza accumulata nella sua corsa, infliggendogli un potente colpo! La bestia velenosa strillo', un verso acuto e penetrante che sembrava perforare il cervello alla Maiden, e poi venne scagliato a terra come un sacco di riso, mentre lei e il suo stravagante compagno si fermavano quasi di botto nel punto in cui un attimo prima si trovava il loro avversario, mentre Lilica, liberata dalla stretta dell'orribile serpente-gallo, atterrava con una capriola in aria e appoggiando le mani a terra. Contorcendosi furiosamente, il basilisco si rialzo'... ma Michelangelo se l'era aspettato!

"E adesso Ioriko, fai come dico io!" comando'. "Concentrati sulle tue mani e su di me, pensa intensamente al tuo Arcano... e incanala la tua energia magica! Vedrai che riuscirai a sistemare quella bestiaccia!"

"C-Cosa?" esclamo' Ioriko. "Mi... mi stai chiedendo di fare delle cose che non capisco, Mike! Che cosa vuoi dire con concentrarsi sulle mani, e incanalare..."

"Senti, piccola, non mi sembra che tu abbia molto tempo per discutere!" esclamo' Dieu Mort nella sua mente. "Fallo e basta! Non dev'essere tanto difficile per una sveglia come te, no?"

"Ugh... questo non mi e ' molto utile... e va bene, io ci provo!" concluse la novella Maiden. Chiuse gli occhi, si sistemo' gli occhiali sul naso... e inizio' a pensare intensamente a Michelangelo, a Dieu Mort e alle amiche che voleva difendere. Le altre ragazze videro una strana aura violacea accendersi attorno al corpo di Ioriko... e Dieu Mort, materializzandosi per un momento, sghignazzo' ferocemente e sollevo' la sua ascia bipenne. Un pentacolo lucente apparve attorno al basilisco ancora stordito, e la bestia strillo' come un'aquila infuriata quando si rese conto che non era in grado di uscire dal circolo che gli era apparso attorno!

"Guardate! Che sta facendo Iori-poo?" esclamo' Heart, incredula. Riusciva a percepire una grande quantita' di energia che si stava raccogliendo attorno alla sua amica, ma non capiva cosa aveva intenzione di fare quel terrificante Arcano...

"Quello che stai vedendo, piccola Heart..." affermo' Partinias, materializzatasi per un attimo sopra la sua amica umana. "Altro non e' che l'incantesimo che ha reso Dieu Mort, l'Arcano della tua amica, cosi' temuto nel Giardino degli Elementi. Nessun Elementale che l'abbia mai sperimentata e' piu' stato visto... e per questo, ad un certo punto, Dieu Mort e' stato emarginato da molti di noi! Io... sono una dei pochi che ha accettato di rimanere sua amica... e credimi, anche se puo' sembrare cosi' feroce e spietato, posso assicurarti che Dieu Mort non e' cattivo. Gli piace recitare la parte del cattivo..."

"Capisco..." rispose Heart, che non era mai stata tipa da giudicare dalle apparenze...

Subito dopo, Ioriko apri' gli occhi, che brillarono per un istante di una strana luce viola... e punto' il palmo della mano libera contro il basilisco, mentre recitava una nuova formula! Sembrava quasi che, ora chhe si accingeva a sferrare il colpo decisivo, la ragazzina occhialuta si fosse fatta piu' animo e avesse deciso di sfoderare tutta la grinta! "Ed ora... Venenum! Cauda... NECATOR!" esclamo' la ragazzina, e una colonna di luce violetta si levo' dal pentacolo, avvolgendo completamente il basilisco, che emise un verso simile al canto di un gallo mentre delle mani di energia si levavano dal terreno in maniera inquietante...

"Sacrifice!" ringhio' Michelangelo, con gli occhi illuminati sinistramente. Le mani si avvighiarono attorno al basilisco e cominciarono a trascinarlo verso il basso, mentre la bestia si agitava e si contorceva per opporsi alla trazione. Ma era una battaglia persa in partenza. Altre mani sorsero dal terreno e afferrarono il terribile rettile, e subito dopo, con un ultimo strillo di rabbia impotente, l'Elementale della Terra venne trascinato giu', e scomparve nel "buco" lucente in cui il pentacolo si era trasformato! Ci senti' ancora qualche strano, acuto rumore provenire da quell'abisso innaturale... e poi il buco si chiuse, intrappolando il basilisco nel vuoto! Alcune lucine viola brillarono per qualche istante nel punto in cui il mostro era scomparso... poi, tutto si concluse, e Ioriko si affloscio' al suolo in ginocchio, tenendosi stretta al suo bastone-demone.

"Ioriko! Come stai, tutto bene?" chiese Saki-T, mentre le Maiden andavano a soccorrere la loro amica. Ioriko prese fiato un paio di volte... poi abbozo' un sorriso e si alzo' lentamente, con l'aiuto di Shiny Luminous.

"Iori-poo! Accidenti, Iori-poo, ci hai fatto prendere paura! Credevamo che quel lucertolone ti avrebbe trasformato in pietra!" esclamo' Heart. "Ma... accidenti, ci hai veramente sorprese! Poi dovrai raccontarci come hai fatto! Sei stata fantastica!"

"HEY! Chi e' che ha fatto la maggior parte del lavoro, testolina rosa?" la redargui' Michelangelo, punto sul vivo. "Ti ricordo che senza di me, la tua amichetta qui sarebbe diventata una bella statuetta ornamentale! Anche se... beh... ammetto di aver visto di peggio. Non sei poi tanto male, Ioriko!"

"Uff... beh... immagino... che questo, da parte tua, conti come un ringraziamento, Mike! Hehehee..." sussurro' Ioriko, con un sospiro di sollievo. Poi, ricordandosi che c'erano altri due basilischi in giro, la novella Maiden inizio' a rimettersi in piedi. "Pero'... adesso ci sono altri due di quei mostri, vero? Dobbiamo combattere anche quelli..."

"Tranquilla, Ioriko-san! Mi sembra che le mie amiche si siano gia' occupate di quei due!" la rassicuro' Shiny Luminous... e in effetti, quando le Maiden si volsero in quella direzione, videro che le due generazioni di Pretty Cure si stavano preparando a sferrare i loro colpi decisivi contro i basilischi, che ancora non si erano rialzati!

"Black Thunder!"

"White Thunder!"

"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."

"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"

"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"

"Spirito della Terra, vieni a me!"

"Spirito del Cielo, vieni a me!"

"Ora, con l'aiuto delle Pretty Cure..."

"...mostrate il potere di un miracolo!"

"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH!"

Cure Black e Cure White scagliarono un enorme raggio di energia nera e bianca, mentre Cure Bloom e Cure Egret fecero comparire dal nulla due vortici d'acqua, uno azzurro e uno dorato, che si avvinghiarono attorno al basilisco da loro puntato e lo avvolsero in una stretta mortale! Allo stesso tempo, l'attacco combinato di Cure Black e cure White travolse l'ultimo dei terribili rettili-uccello, che si dissolsero nel nulla in uno spettacolare gioco di luci e colori. Dopo qualche istante di frastuono, il silenzio calo' nuovamente sul cortile della Verone Academy... e, con loro grande sollievo, le ragazze videro che le parti di terreno e di giardino che erano state pietrificate dallo sguardo dei basilischi stavano tornando normali.

"Uff... e' stata un po' dura, ma alla fine abbiamo vinto!" commento' Cure White, passandosi una mano sulla fronte. "E per fortuna che l'effetto di pietrificazione non e' permanente! Sai il vicepreside che vespaio avrebbe sollevato se fosse venuto a scoprire che degli alberi, nel cortile della sua scuola, erano stati trasformati in pietra?"

"Conoscendo quell'ometto isterico, credo che non se ne sarebbe piu' vista la fine..." rispose Cure Bloom. "Ma... quanto meno, il pericolo e' sventato ancora una volta! Abbiamo sconfitto quelle specie di lucertoloni venuti male, e abbiamo salvato la Verone Academy! E poi... beh, Ioriko-san ha dimostrato anche lei di essere una Maiden capace, non e' vero?"

"Gia', sei stata impressionante, Ioriko-chan!" commento' Lilica, con un grosso sorrisone sul viso. "Hai fatto un ottimo lavoro con quei bestioni! E sinceramente, non credevo che Dieu Mort fosse capace di fare magie cosi' toste!"

"Hmph!" grugni' Michelangelo. "Cosa credi, che io mi scelga dei buoni a nulla come compagni? Dieu Mort e' uno dei pochi che ho l'onore di chiamare amico! Non sarebbe cosi', se lui non avesse dato piu' volte prova del suo valore!"

"Heheheheee... puoi dirlo forte, amico mio! Non c'e' Arcano piu' malvagio e spietato di me!" sibilo' Dieu Mort, materializzandosi per un istante. Partinias scosse la testa e ridacchio' a labbra strette, mentre Tempestas, Ohtsuchi e Bhanri fecero tutti delle espressioni di disgusto.

"Certo che te li scegli bene i tuoi amici, tu..." affermo' sarcastica Cure Black.

Ioriko rimase ferma al suo posto, rossa in viso e con un sorrisetto imbarazzato sulle labbra. Non avrebbe mai creduto di essere capace di fare quello che aveva appena fatto... nel suo primo combattimento, malgrado il panico iniziale, era riuscita ad usare i poteri che le erano stati conferiti da Michelangelo e da Dieu Mort e a sconfiggere un Elementale particolarmente letale. L'idea di essere riuscita a compiere un'impresa simile nonostante fosse spaventata a morte la riempiva di un sentimento che non ricordava di aver provato molto spesso - orgoglio e sicurezza in se' stessa! E mischiati a questo, tuttavia, c'erano la consapevolezza che adesso era dotata di poteri che superavano di gran lunga la sua immaginazione, e che potevano rivelarsi estremamente distruttivi; e soprattutto, che questi stessi poteri di cui ora andava fiera le avrebbero cambiato la vita in maniera sostanziale - adesso che era una Maiden, che cosa avrebbe dovuto fare di questi doni? Come si sarebbe dovuta regolare? Cosa avrebbe fatto con lei la TSAB, l'organizzazione di cui Lilica le aveva parlato? C'erano tante di quelle domande che le venivano in mente, in quel momento... e aveva paura di sapere le risposte!

Ma le sue riflessioni vennero interrotte quando Lilica le porse una mano facendole l'occhiolino, per congratularsi con lei della sua vittoria. "Hey, Ioriko-chan, tutto okay? Sei stata una bomba, appena adesso! Gli hai dato una lezione, a quel lucertolone malefico!" esclamo' la biondina. "Ero sicura che come Maiden te la saresti cavata bene! Su, qua la mano!"

"Ehm... grazie, Lilica-chan..." rispose Ioriko, mentre afferrava la mano della sua migliore amica e veniva tirata su. "Anche se... ehm... a dire la verita' non so come abbia fatto a fare una cosa del genere... immagino... che sia stato un po' un caso, non e' vero?"

Michelangelo storse il naso. "Hey! Io non apprezzo molto queste insinuazioni, Ioriko, e tu dovresti saperlo!" ringhio' l'autonominato re dei demoni. "Se parli cosi', fai quasi sembrare che io ti abbia scelto perche' non avevo niente di meglio a mia disposizione! E' un po' un affronto alle mie capacita', non ti sembra?"

"Ah! Ehm... scusa, Mike, non volevo dire questo... e' solo che... beh... insomma, devo un po' farci l'abitudine a questa cosa... Anzi, se devo essere sincera, spero di dover combattere il meno possibile..." rispose la Maiden occhialuta. Michelangelo sospiro', sempre piu' convinto che gli conveniva abituarsi a sentirsi chiamare con quel nomignolo e al comportamento un po' disfattista della sua "protetta".

"Sgrunt... e va bene, va bene..." affermo' il demone-bastone. "Dovro' farci un po' il callo anch'io, in fondo... non vado pazzo nemmeno io per la prospettiva di passare tutto questo tempo in questa forma ridicola, invece che nel bellissimo e potentissimo corpo che avevo nel Giardino degli Elementi... quindi direi che siamo pari!"

"Hai una concezione di parita' un po' strana, se mi e' concesso, chopi..." commento' Choppy.

Le ragazze videro di nuovo quello strano fenomeno di rifrazione che avevano visto all'inizio dello scontro, e decisero che era meglio sciogliere la trasformazione prima che il tempo tornasse a scorrere normalmente. Non appena tutte furono tornate ai loro abiti civili, Honoka si schiari' la voce e, dopo essersi assicurata che fosse tornato tutto normale, richiamo' le altre ad un problema altrettanto urgente. "Beh... immagino che abbiamo sconfitto il nostro Elementale giornaliero. Pero'... adesso e' meglio che ci affrettiamo! La campanella sta per suonare, e dobbiamo essere in classe tra due minuti al massimo!"

"Cosa?" esclamo' Saki-H, spalancando gli occhi. "Oh, cavolo! Con tutto questo caos, mi ero quasi scordata che avevamo scuola! Presto, ragazze, sbrighiamoci!"

"Hey! Aspetta, Hyuuga-san, non correre tanto!" esclamo' Maori, raccogliendo la cartella per poi seguire la nuova Pretty Cure verso l'ingresso della scuola. Anche le altre ragazze fecero altrettanto... tranne Lilica che rimase la', come niente fosse, raccolse la sua cartella e si incammino' con aria svogliata nella stessa direzione. Non sembrava per niente preoccupata dal fatto di essere in ritardo... e d'altronde, per chi la conoscesse, questa non era una sorpresa!

"Uff... io non capisco cos'hanno tanto da correre, quelle..." sbuffo' Lilica. "Tanto, a scuola ci arriviamo comunque in ritardo... Anzi, se volete la mia, credo che faremmo meglio a fare manca per oggi! Mah, valle a capire, quelle secchione..."

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Su un aereo della British Airways che in quel momento stava sorvolando l'Europa dell'Est, molti dei passeggeri erano gia' addormentati, in previsione del lungo volo che si sarebbe concluso soltanto una mezza giornata dopo, con l'atterraggio all'aeroporto di Narita. Solo il rumore dei motori in piena attivita', smorzato dalle lamiere del velivolo, sembrava scandire il trascorrere del tempo. Tuttavia, alcuni passeggeri, per qualche motivo, erano ancora svegli. Tra questi, una giovane ed elegante donna bionda seduta nell'accogliente Business Class, con a fianco una bambina dai capelli castani vestita in maniera non troppo dissimile. Mentre la piccola ascoltava un po' della musica trasmessa sui canali della radio di bordo, due cuffiette infilate nelle orecchie, la donna stava leggendo un libro con grande interesse, quasi completamente assorbita dall'argomento trattato. Quasi non si accorse della hostess che le si stava avvicinando, e anche quando se ne accorse, alzo' lo sguardo solo all'ultimo momento, quando l'inserviente di bordo era davvero troppo vicina per essere ignorata.

"Perdoni il disturbo, signorina..." disse la hostess, educatamente. "Volevo chiederle se va tutto bene... a lei e alla sua bambina."

"Nessun disturbo, si figuri. Si', va tutto bene, questo volo e' molto confortevole, e il servizio e' ottimo." rispose la donna bionda. "Pero', mi permetta di correggerla - Fiona non e' mia figlia. E' la figlia di alcuni miei amici, che partecipera' ad un programma di studenti di scambio organizzato dalla sua scuola. Io sono solo l'accompagnatrice e la tutor provvisoria."

"Ah, capisco." rispose la hostess. "Perdoni l'equivoco. Volete... ehm... desiderate qualcosa? Posso esservi utile in qualche modo?"

La bambina castana di nome Fiona si tolse una cuffia da un orecchio e guardo' verso la hostess, mentre la sua accompagnatrice annuiva gentilmente. "Se fosse possibile, gradiremmo due bicchieri di succo d'arancia." rispose la bionda, con un lieve sorriso.

"Certamente, signorina. Arrivano subito." concluse la hostess, per poi inchinarsi e dirigersi verso il magazzino delle provviste di bordo. La bionda ringrazio', soddisfatta, per poi voltarsi verso la bambina.

"Ho pensato che avresti gradito anche tu qualcosa da bere, Fiona." affermo'. "Sara' un volo lungo e stancante, quindi... e' meglio bere regolarmente."

Fiona sorrise a sua volta, timidamente. "La... la ringrazio, miss Mildred. Lei e'... davvero troppo gentile con me! Addirittura... portarmi con se' in questo viaggio. Spero... di non esserle troppo di disturbo..."

"E perche' dovresti?" rispose Mildred, sorridendo dolcemente alla piccola. "Sai che a me fa sempre piacere passare un po' di tempo con te, quando il lavoro me lo consente. E visto che c'era questa possibilita', non ho visto motivo per non portarti con me adesso. Credo proprio che il Giappone ti piacera'."

"Lo credo anch'io, miss Mildred!" disse Fiona, illuminandosi in viso. "Mi sarebbe piaciuto tanto poterlo vedere prima che... che... si'... insomma... lei sa di cosa sto parlando, immagino..."

Mildred, facendosi un po' piu' seria, accarezzo' la testa alla piccola. "Non devi rimuginare su cose che ti rendono triste, Fiona." la consiglio'. "Abbi fiducia, e ti prometto che quando questa crisi sara' risolta, questi ricordi tristi svaniranno come bolle di sapone."

Fiona annui'. "Si', miss Mildred. La ringrazio ancora... di tutto!"

Mildred Avalon, capo della sezione inglese della TSAB, accolse le parole di Fiona con un occhiolino rassicurante. Si', c'era un bel po' di lavoro da fare, una volta arrivati in Giappone... ma era un lavoro che non le dispiaceva, in fondo.

"Sono molto curiosa di conoscere di persona questa... Nanoha Takamachi e queste... Pretty Cure." disse tra se' la donna bionda. "La TSAB si e' trovata delle alleate di tutto rispetto. Posso solo sperare che diventi all'altezza di affrontare gli uomini di Lord Akudaikahn e dell'Impero di Dark Fall. Se cosi' non fosse, la situazione si complicherebbe non poco..."

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CONTINUA...

Note dell'autore: E finalmente, anche questa e' aggiornata! Devo ammettere che il combattimento con i basilischi e' stato piu' difficile da scrivere del previsto, forse anche per il gran numero di combattenti presenti. Il prossimo episodio dara' piu' spazio a Nanoha e alle Pretty Cure originali, oltre che fornirci uno scorcio della TSAB... e forse, riportare in scena qualcuno della banda di Dark Fall! Attendete con pazienza, comincero' a scriverlo il prima possibile!

Justice Gundam

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Capitolo 18
*** Vacanza alle terme ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-18

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Ed eccomi di ritorno, con un altro capitolo del mio crossover! Ho iniziato a scriverlo il prima possibile, per non avere rogne... e credetemi, in questo periodo mi sto ritagliando tutto il tempo possibile per continuare a scrivere le mie storie! La vita si e' fatta indaffarata, ora che sto cercando lavoro...

Ma non preccupatevi, per voi ho sempre un po' di tempo!

Allora, dove eravamo rimasti... ah, si'! Ma certo! Eravamo rimasti al combattimento tra le Pretty Cure e le Maiden... e un branco di basilischi che non ha trovato niente di meglio da fare che saltare fuori dal nulla nel bel mezzo del cortile della scuola e cominciare a pietrificare a destra e a sinistra! Ma questo imprevisto ha dato a Ioriko e al suo nuovo "compagno" Mike la possibilita' di mostrare i loro nuovi poteri! Certo, Ioriko ha avuto un attimo di incertezza, ma in fondo non si puo' certo pretendere che sia un'esperta come Nagisa, Honoka, Heart o Saki! E poi, dal momento che lei e Dieu Mort sono riusciti ad eliminare uno dei lucertoloni, direi che hanno dato una buona prova di se'!

Ma il capitolo precedente non e' stato di solo combattimento. Infatti, nella parte finale, abbiamo visto di sfuggita due di una lunga serie di nuovi personaggi - la misteriosa Mildred Avalon, capo della sezione europea della TSAB, e Fiona, una ragazzina che la accompagna nel suo viaggio in Giappone. Chissa' che ruolo svolgeranno nel corso della storia... in ogni caso, fa ben sperare il fatto che la branca giapponese dell'organizzazione non sia da sola, a cercare di risolvere questo caso!

E questo e' il riassunto della situazione. Con tutte le novita' che inizieranno ad entrare in scena a partire da questo capitolo, comunque, potete stare certi che tutto diventera' parecchio piu' complicato, prima della scoppiettante conclusione!

Ed ora, prima di vedere cosa stanno facendo le nostre eroine, prendiamoci un minuto per rispondere ai miei lettori...

Anonimo9987465: Davvero? Grazie, mi fa molto piacere sentirtelo dire! Ho cercato di fare del mio meglio, considerando che avevo un bel po' di personaggi da muovere, e dei nuovi poteri da mostrare... e come puoi vedere, quando Ioriko decide di fare sul serio, non scherza per niente! Hehehee... anche a me piacciono questi momenti di gloria, soprattutto se sono per i personaggi secondari! E... si', Fiona e Mildred sono anche loro degli elementi interessanti, e credo che riserveranno un po' di sorprese!

Grazie mille per il voto... ed ecco il nuovo capitolo! Buona lettura!

KillKenny: Hehehee... e le battaglie si faranno sempre piu' interessanti d'ora in poi! Mi basti dire che fino a questo momento, le ragazze hanno quasi sempre avuto la superiorita' numerica dalla loro! Oh, wow! Credo che anche Mike si sentira' un po' intimorito da cotale minaccia! Oltretutto, non credo che Mike sarebbe un soggetto sperimentale molto interessante per Mayuri...

Grazie del voto... e alla prossima! Dovrebbe arrivarti una mail, tra pochi giorni...

Okay, eccoci pronti a ripartire! Che la festa ricominci!

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Capitolo 18 - Vacanza alle terme

Saki-T stava correndo. Non sapeva esattamente dove, da cosa... e neanche da quanto tempo stesse fuggendo... il paesaggio era letteralmente scomparso attorno a lei, lasciandola sola in mezzo ad un enorme spiazzo vuoto, nero come l'inchiostro fin dove l'occhio poteva vedere e oltre. Non c'era nulla, tranne il pavimento nudo, a malapena visibile, sul quale battevano le sue delle scarpe della Maiden. Lunghi capelli blu frustavano disperatamente l'aria, esprimendo la rabbia, la paura, l'ansia e la frustrazione della bella Tsuzura, che nondimeno continuava a stringere i denti e a costringere i muscoli doloranti delle sue gambe a spingerla avanti...

"Saki-chan! Saki-chan!"

Una voce di bambina, debole ma udibile, spinse Saki-T a correre ancora piu' velocemente... e la Maiden, dopo un ultimo sprint disperato, raggiunse quello che sembrava essere un enorme gorgo luminoso sospeso in aria, circondato da lampi di luce violetta che emettevano inquietanti bagliori... e il paesaggio, come una macchia che si espandeva, apparve attorno a lei - una radura nel bel mezzo di un boschetto! In quel momento, Saki-T non aveva ne' il tempo ne' la voglia di guardarsi attorno... ma non aveva bisogno di prestare molta attenzione per rendersi conto di dove era: era lo stesso luogo in cui, durante una vacanza in Inghilterra due anni prima, aveva fatto una gita con le sue compagne di scuola, durante un programma di scambio studenti!

Ma l'attenzione della Maiden dai capelli blu era concentrata su tutt'altro, in quel momento: il gorgo luminoso sospeso a mezz'aria... e la bambina dai capelli castani che si stava tenendo stretta ad un ceppo d'albero, nel disperato tentativo di non farsi risucchiare da quel vortice! Con il cuore in gola, Saki-T corse verso di lei ed estese una mano in avanti, in modo che la ragazzina potesse afferrarla e salvarsi... ma proprio in quel momento, la malcapitata mollo' la presa quel tanto che bastava per cedere... e venire aspirata verso l'alto!

"Saki-chaaaaan!" grido' disperatamente. In un ultimo tentativo di salvarla, senza pensare neanche per un attimo a se', Saki-T balzo' in avanti... ma ormai, la bambina castana era troppo distante, e in breve tempo scomparve urlando nel vortice dimensionale, mentre la Maiden dai capelli azzurri gridava senza che dalle sue labbra uscisse alcun suono! Il risucchio la trascino' in alto, verso il vuoto senza fine, che in breve tempo occupo' tutto il suo campo visivo...

E nel miasma oscuro che si contorceva nel vortice, prima che i suoi sensi venissero del tutto sopraffatti, Saki-T riusci' a vedere un volto di donna dai lineamenti affilati e dalla carnagione blu cobalto, che la guardava con una compassione distantemente percettibile... e attorno alla quale si vedevano scintillare dei piccoli fulmini globulari... una voce lontana, a malapena udibile, sembrava chiamarla, e due grandi mani si protrassero in avanti per salvarla dall'oblio in cui era caduta la sua amica...

...

"AH!"

E un istante dopo, Saki Tsuzura apri' gli occhi di colpo... e si ritrovo' nel suo comodo e morbido letto, nella sua stanza piena di peluche. La ragazzina resto' per un attimo ferma li' dov'era, con il fiato corto per l'incubo da cui si era appena svegliata. Un incubo che, a distanza di quasi tre anni dall'evento che aveva cambiato per sempre la sua vita, ancora continuava a tormentarla... e il ricordo di quei momenti era impresso indelebilmente nel cuore e nella mente della giovane Maiden.

Cercando di calmare il suo respiro affannoso, Saki-T si mise a sedere sul suo letto e si rimise a posto la camicia da notte bianca che indossava. Adesso, per un po', non sarebbe piu' riuscita a prendere sonno... quindi, tanto valeva alzarsi e muovere due passi giusto per sfogare un po' la tensione nervosa. Scivolo' silenziosamente giu' dal letto e si infilo' le pantofole, per poi camminare verso la finestra e dare un'occhiata all'esterno, verso le luci della citta' che scintillavano anche attraverso le tendine occultanti che mantenevano il buio nella camera.

"Saki?" si senti' chiamare telepaticamente da Bhanri, il suo Arcano. Con un sospiro, Saki-T si stacco' dalla finestra oscurata e si appoggio' al muro con la schiena, tenendo gli occhi semichiusi.

"Immagino che non ti si possa nascondere quello che sento in questo momento, eh, Bhanri?" chiese la Maiden, con una egual misura di sarcasmo e rassegnazione. "Purtroppo, e' cosi'... immagino di non essermi mai completamente tolta dalla testa quello che e' successo tre anni fa."

"E non sarebbe giusto aspettarsi che tu te lo sia tolto dalla testa, Saki..." affermo' l'Arcano del Fulmine. "E' stato un momento molto tragico, lo immagino... e' per questo che ho promesso di aiutarti e assisterti finche' non saremo riusciti a ritrovare la tua amica."

Saki riusci' a sorridere leggermente. Anche se la situazione la preoccupava e la metteva in ansia, sapere di poter contare sul suo Arcano era di conforto... "Lo so... e di questo ti ringrazio, Bhanri. Heart-chan, Maori-san e le altre sono tutte in pericolo, considerato quello che sta succedendo, e non voglio che loro facciano la stessa fine." spiego' la Maiden dai capelli blu, attorcigliandosi una ciocca attorno ad un indice. "E' vero che anche Heart-chan e le altre sono delle Maiden, pero'... sigh... lo so, lo so, e' una paura irrazionale, ma non voglio che accada loro nulla di male! Soprattutto ad Heart-chan..."

Incuriosita da come il discorso di Saki-T tornasse abbastanza regolarmente sulla sua amica dai capelli rosa, Bhanri decise che era il caso di chiedere qualcosina di piu'. "A proposito, Saki... ti posso chiedere qualcosa sulla tua amica? La ragazza che adesso e' diventata la Maiden di Partinias? E' lei Heart, giusto?"

Saki annui' lentamente. "Si', Bhanri, e' proprio lei! Che cosa vorresti sapere di lei?"

"Che tipo e' questa Heart? Voglio dire, che cosa ne pensi tu di lei?" chiese l'Arcano del Fulmine, senza tanti preamboli. "Certo, come tuo Arcano, io posso leggere i tuoi pensieri, anche quelli piu' reconditi... ma ho scelto volontariamente di non farlo. Heart e' una persona troppo importante per te perche' io mi possa prendere simili liberta', mi pare..."

Saki-T resto' stupita per un breve momento. Questa no che non era una domanda che lei si sarebbe aspettata da Bhanri - aveva sempre visto il suo Arcano come un tipo riservato, esattamente come lei, e forse era questo uno dei motivi per cui loro due andavano tanto d'accordo. Tuttavia, doveva ammettere che anche lei, in quel momento, aveva un po' voglia di parlare con qualcuno... e soprattutto con qualcuno che non corresse il rischio di spifferare le cose a qualcun altro, anche in buona fede. Quindi, con un lieve sorriso, la Maiden si tolse una ciocca di capelli color cobalto dagli occhi e comincio' a conversare telepaticamente con la sua amica soprannaturale.

"Che ti posso dire di Heart, in realta'? Tu l'hai vista... la conosci gia' abbastanza!" disse Saki-T. "Ma... tu stai chiedendo la mia opinione, vero? Beh, allora posso riassumere Heart-chan molto brevemente dicendo che e' una svampita, una distratta, una dormigliona e una inguaribile idealista che pensa che il mondo si divida in bianco e nero e che l'amore sia la soluzione a tutti i problemi... anche se, come hai potuto vedere, non lesina di tirare qualche pugno quando ce n'e' bisogno..."

"Sei piuttosto rigida nei confronti della tua amica, Saki. Questo lo ammetterai anche tu..." rispose Bhanri, non senza un accenno di divertimento. Il modo in cui Saki-T aveva articolato il suo pensiero voleva dire che l'opinione di Saki-T sulla sua amica andava ben oltre tutte le critiche che le aveva mosso.

La Maiden dai capelli blu ridacchio' tra se'. "Bhanri, guarda che queste cose le dico anche quando Heart e' presente! E ogni volta lei mi guarda con quei suoi occhioni da cucciola, e mi risponde, con quella sua vocetta acuta: 'Oooow! Sei cattiva, Sa-Sa! Un po' piu' di amore per la tua migliore amica!'. Heh, mi sembra quasi di sentirla! Questo nomignolo me lo porto dietro fin dalle elementari, e ancora non riesco a farci il callo."

Questa volta, a Bhanri scappo' una risatina a denti stretti. "Hehehee... si', l'ho visto! Immagino che per te sia un po' frustrante, ma in fondo e' il modo che ha Heart di dimostrare il suo affetto verso di te, immagino." affermo'. "E non e' solo quello, mi pare di capire..."

Saki-T si fece piu' seria ma il sorriso resto' sulle sue labbra. "Gia', anche questo e' vero. Immagino che tu mi conosca troppo bene per non capire certe cose, eh, Bhanri?" rispose. "Si', effettivamente... la verita' e' che voglio molto bene ad Heart-chan... e' stata mia amica fin da quando andavamo all'asilo assieme, e non siamo mai state tanto distanti l'una dall'altra, a parte quando andavo in vacanza da qualche parte all'estero..."

E stavolta, Saki-T si incupi' per davvero. Aveva toccato un tasto che la faceva ancora stare male. "Heart-chan e' una ragazza d'oro, dico sul serio... nonostante i suoi difetti, e' una che mette anima e corpo in tutto quello che fa, ed e' sempre pronta a correre in tuo aiuto se ce n'e' bisogno. Anche questa storia di essere una Maiden... questa minaccia proveniente da Dark Fall e dal Giardino degli Elementi... l'ha presa con fin troppo entusiasmo, e non voglio che questo le costi caro... come e' gia' successo in passato."

"Si', ti capisco... e hai ragione a pensarlo, ma abbi un po' di fiducia anche in Heart." si raccomando' Bhanri. "Dopotutto, se e' diventata una Maiden, un motivo c'e'... e non credo che Partinias abbia scelto la prima che capitava. Sono sicura che Heart e' capace di badare a se' stessa."

"Ti ringrazio, Bhanri... faro'... il possibile per non stare in ansia per lei..." rispose Saki-T, per poi guardare malinconicamente fuori dalla finestra, verso le luci brillanti che sembravano festeggiare incuranti del suo stato d'animo.

"Non voglio che ad Heart-chan succeda la stessa cosa..." penso' tra se'. "Ho gia' perso Fiona-chan. Non voglio perdere nessun altro... e nessuno merita questa fine."

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Quel pomeriggio, nella sede giapponese della TSAB, l'ammiraglio Gil Graham stava, come d'abitudine, passando in rassegna alcuni rapporti provenienti da altre parti del mondo, dalle divisioni dell'organizzazione dislocate in altre nazioni. E quello che stava leggendo, in effetti, confermava che anche le TSAB di altre nazioni avevano le mani abbastanza legate. In Europa, in particolare... la TSAB inglese era stata l'unica a potersi permettere di inviare la sua rappresentante, Mildred Avalon. La TSAB francese, dal canto suo, era impegnata a tenere d'occhio l'espansione di un'organizzazione criminale extraplanare chiamata Nightmare Company, e finora, grazie all'inconsapevole collaborazione delle Pretty Cure di quel paese - un gruppo di cinque ragazze la cui leader non ufficiale era una certa Nozomi Yumehara - erano riusciti a tenerla sotto controllo... ma la leader di quell'organizzazione, Desparaia, stava mandando in campo servitori sempre piu' pericolosi, il che voleva dire che la TSAB francese non poteva permettersi di dividere le sue forze. Mentre la branca tedesca sembrava impegnata a tenere sotto controllo le attivita' di un'altra organizzazione collegata alle Maiden, ma i dettagli erano ancora molto nebulosi...

Il suono di un campanello di avvertimento riscosse l'anziano ammiraglio dalle sue riflessioni, e Graham si volto' verso un dispositivo di comunicazione posto al suo fianco. "Si, qui ammiraglio Graham. Dite pure."

"Ammiraglio Graham. Qui e' Chrono Harlown." gli rispose la voce sicura del suo assistente. "Lady Mildred Avalon, della sezione inglese della TSAB, e' arrivata e chiede di parlare con lei."

Questa si' che era una buona notizi, in mezzo ad una situazione cosi' testa... e l'ammiraglio Graham riusci' finalmente a fare un sorriso. Con un'alleata cosi' dalla loro parte, sicuramente la TSAB giapponese sarebbe riuscita a trovare piu' facilmente il bandolo della matassa. "Okay, Chrono. Comunicatele che sono nel mio ufficio, e sono pronto a riceverla. Grazie mille." rispose. Senti' Chrono fare un verso affermativo, e la comunicazione si interruppe... poi, Graham si alzo' dalla sua scrivania e si sistemo' un po', in modo da essere perfettamente in ordine nel momento in cui fosse arrivata la rappresentante della TSAB inglese...

Cinque minuti dopo, si senti' qualcuno bussare leggermente alla porta del suo ufficio, e Graham annui' leggermente mentre dava la sua risposta. "Avanti."

"Se mi e' permesso, ammiraglio Graham..." rispose un'educata voce femminile. La porta si apri' lentamente, e da dietro di essa apparve una bellissima donna dai corti capelli biondi e dalle forme generose, vestita di un'elegante completo blu scuro, quasi nero, da donna d'affari, con una lunga gonna che arrivava fino ad oltre le ginocchia, scarpe dal tacco alto anch'esse nere, e giacca e cravatta di marca, che si portava con un incedere nobile e quasi regale. I suoi occhi, di un colore verde brillante, contribuivano a dare l'impressione di una bellezza elegante, discreta e quasi angelica, resa ancora piu' evidente dalla dignita' del suo comportamento. Cio' nonostante, la donna sembrava abbastanza giovane, e non dimostrava piu' di venticinque o ventisei anni.

Lentamente, la donna entro' nell'ufficio di Graham e si inchino', porgendo al capo della TSAB giapponese un biglietto da visita. "E' un onore per me incontrarla in questo momento, ammiraglio Gil Graham, per quanto avrei preferito che il nostro incontro avvenisse in circostanze piu' favorevoli." inizio' la giovane donna bionda, mentre l'ammiraglio riceveva da lei il biglietto con entrambe le mani e lo leggeva attentamente. "Il mio nome e' Mildred Avalon. Magus di classe S, a capo della sezione inglese della TSAB, e sono qui in risposta alla richiesta di aiuto che la TSAB giapponese ha recentemente inoltrato. Mi auguro che la mia collaborazione serva a risolvere questa crisi."

"Il suo aiuto... non avrebbe potuto essere meglio accetto, Lady Mildred!" rispose Graham. Mise il biglietto da visita dell'inglese sulla sua scrivania, poi estrasse da una tasca della giacca il suo e lo porse a Mildred, anche lui inchinandosi rispettosamente. "Ammiraglio Gilbert Graham, comandante della sezione giapponese della TSAB e magus di classe S. Le sono molto grato per aver risposto cosi' rapidamente... e mi auguro che il viaggio sia stato di suo gradimento."

Mildred sorrise educatamente, mentre leggeva il biglietto di Graham. "Posso dire che il servizio e' stato ottimo. Io e òa mia... accompagnatrice, diciamo cosi'... non abbiamo avuto nulla di cui lamentarci, e anzi dobbiamo encomiare la British Airways per l'ottimo servizio reso, e i vostri agenti per essere stati efficienti, educati, ed esaurienti nella loro spiegazioni." affermo'. "Ci siamo trovate molto bene... e io posso dire di avere anche gia' superato il problema del jet lag! La mia accompagnatrice... beh, visto che era molto stanca per il viaggio, per oggi ha preferito restare nel nostro appartamento a riposare."

"Gia', posso immaginare..." rispose l'ammiraglio, sorridendo a sua volta.

Mildred si schiari' la voce dopo aver messo il biglietto da visita di Graham in una tasca frontale della sua giacca. "Bene... stando cosi' le cose, ammiraglio Graham, io preferirei concludere qui i preamboli... e iniziare a discutere del problema attuale." disse. "Dai rapporti che mi sono giunti, e' chiaro che la linea di demarcazione tra il Giardino dell'Arcobaleno... ovverosia, la Terra... e il Giardino degli Elementi, si sta facendo sempre piu' sottile. Alcuni Elementali, in particolar modo Elementali della Terra, sono gia' riusciti ad attraversare le barriere dimensionali e a giungere nella nostra realta'... e solo l'intervento delle Maiden e delle Pretty Cure dei Giardini della Luce e delle Sorgenti ha impedito il peggio. Come se non bastasse, il super-criminale conosciuto come Lord Akudaikahn, leader supremo dell'Impero di Dark Fall, ha cominciato a lanciare il suo attacco alla Terra, alla ricerca dell'ultima delle sette Sorgenti della Vita. Se se ne impadronisse, potrebbe annientare ogni creatura dell'universo e rimpiazzare il creato con il nulla eterno."

"E' questo il motivo per cui deve essere trovata una soluzione il prima possibile." affermo' Graham. "E purtroppo, non sono solo questi, i nostri problemi. Immagino che anche lei avra' ricevuto dei rapporti circa la misteriosa Fate Testarossa, la maga apparsa pochi giorni fa alla ricerca dei Jewel Seed."

"Si', anche se fino ad adesso non ho avuto molto tempo per leggere quei rapporti con l'attenzione che avrebbero meritato." affermo' la donna. "E di questo mi dispiace. Comunque, ne ho memorizzato i punti piu' importanti, e posso dire con sicurezza che e' un altro problema che non va sottovalutato. Anche se, devo ammettere, ci sono delle cose che mi lasciano perplessa. Non mi risultava, fino a poco tempo fa, che l'ex-maga Precia Testarossa avesse un'altra figlia. Dopo quello sfortunato incidente di alcuni anni fa."

"Quello e' stato un colpo per tutti noi." ammise Graham. Ricordava benissimo quel tragico giorno, e la reazione di Precia davanti a quei terribili eventi... "E... nemmeno noi sapevamo dell'esistenza di Fate, fino a che non si e' rivelata pochi giorni fa, e ha affrontato in combattimento la neo-maga Nanoha Takamachi. Ne' abbiamo idea del motivo per cui lei e Testarossa vogliono i Jewel Seed."

"In ogni caso, non possiamo lasciare che cadano nelle loro mani." disse Mildred, sapendo di dire un'ovvieta'. "I Jewel Seed non sono degli artefatti che possono essere controllati tanto facilmente senza essere corrotti dal loro potere. Ogni volta che sono stati usati, ne sono seguiti cataclismi e gravi perdite di vite umane. Dobbiamo recuperare i Jewel Seed e sigillarli prima che lo faccia Testarossa. E a questo scopo, io forniro' tutto l'appoggio di cui sono capace."

Graham fece un piccolo sorriso. "Sapere di poter contare sul suo appoggio, Lady Mildred, mi fa molto piacere. Nonostante io sia un mago di classe S, temo che nemmeno io sarei all'altezza di Precia Testarossa, nel caso decidesse di scendere in campo di persona." affermo'. "E la TSAB giapponese stava avendo dei seri problemi a gestire tutte queste emergenze."

"Stia tranquillo. Faro' in modo che i Jewel Seed vengano recuperati per tempo, e la minaccia di Dark Fall venga tenuta sotto controllo." affermo' Mildred. "Prima di tutto, pero', credo che dovremmo cercare di far riunire le Pretty Cure, le Maiden e la maga da combattimento Nanoha Takamachi direttamente nel nostro quartier generale. Al momento le ragazze, pur avendo molta coesione, non hanno una direzione ben precisa in cui andare per risolvere questo problema, e credo che farebbero un miglior lavoro di squadra se fossero sotto la nostra direzione. Quindi... ho pensato che sarebbe una buona idea fare loro questa proposta, e lasciar loro decidere se accettarla o meno. A lei come sembra, come proposta?"

"Non male, signorina Mildred... e confesso che non mi era venuto in mente, considerando il fatto che la nostra organizzazione opera ad un notevole livello di segretezza... ma la gravita' della situazione potrebbe renderla una soluzione più che fattibile." rispose Graham. "Ovviamente, dovremmo trovare il modo di riunirle tutte assieme e combinare l'incontro, ma quello di fornire loro la nostra leadership potrebbe essere un passo significativo."

La donna bionda annui' gentilmente. "Ne ero sicura, ammiraglio Graham. Allora... beh, immagino che dovro' lasciare a lei l'organizzazione di questo incontro, e il resto delle procedure. Del resto, io non sono mai stata molto brava a combinare questi eventi..." ammise, con un pizzico di imbarazzo. "So che lei e il suo assistente, Chrono Harlown, saprete fare un lavoro migliore di quanto non sappia fare io."

"La ringrazio per le lodi, miss Mildred, anche se non credo siano cosi' giustificate come lei pensa..." si schermi' l'anziano magus. "Molto bene, allora. Su questo siamo d'accordo. Ne parlero' anche al consiglio supremo della TSAB, ma non credo che solleveranno obiezioni. Ora, per quanto riguarda il resto delle questioni in sospeso..."

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Il weekend era arrivato stranamente in fretta... e per la famiglia Takamachi, questo voleva dire che era finalmente arrivato il giorno in cui tutta la famiglia, accompagnata dalle inseparabili amiche di Nanoha, Arisa e Suzuka, si sarebbe presa un paio di rilassanti giorni di vacanza alle terme. L'auto guidata dal signor Shiro Takamachi, che portava a bordo la moglie Momoko, le due figlie Miyuki e Nanoha, Arisa e Suzuka, e il furetto di famiglia Yuuno comodamente accucciato in un cestino da pic-nic, era seguita a ruota da quella del figlio maggiore di casa Takamachi, il giovane Kyouya, che trasportava con se' anche la fidanzata Shinobu (la sorella maggiore di Suzuka) e le due cameriere della famiglia Tsukimura, Noel e Farin. L'idea era di lasciarsi alle spalle le preoccupazioni della vita quotidiana, almeno per un paio di giorni, e rilassarsi tutti assieme.

Ma si sa, con il senso della responsabilita' che si ritrova, Nanoha non puo' fare a meno di preoccuparsi di molte cose... in particolare, di come le Pretty Cure e le Maiden se la sarebbero cavata con i problemi che gia' avevano. Sapeva che Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai si stavano facendo dare un po' di lezioni di arti marziali da Heart, Saki-T e Maori, e che ora che anche Ioriko Yasuzumi, una compagna di classe di Lilica, si era rivelata essere una Maiden, i problemi si erano fatti un po' piu' leggeri... D'altro canto, pero', non erano ancora stati trovati altri Jewel Seed, e questa non era una buona notizia. Nanoha sperava soltanto che questo non volesse dire che erano caduti nelle mani di Fate o - peggio ancora - di Dark Fall...

Ed ecco che, come un riflesso spontaneo, le ritornava in mente Fate... accidenti, non riusciva a fare a meno di ritornare a lui col pensiero. Quella maghetta bionda che l'aveva sconfitta pochi giorni fa era diventata un chiodo fisso. Nanoha immaginava che non fosse molto salutare rimuginare su certe cose, ma l'aura di mistero e... avrebbe osato dirlo... fascino che quella misteriosa biondina emanava era quasi una calamita per lei. La ragazzina castana scosse furiosamente la testa, rimproverandosi il fatto di pensare ancora a queste cose quando la sua famiglia si era ripromessa di rilassarsi! Decise che era il caso di parlare un po' con le sue amiche, che al suo fianco stavano allegramente parlottando tra loro e guardando fuori dai finestrini.

"Hey, Nanoha-chan? Allora, cos'e' quest'aria silenziosa e preoccupata? E' un po' che ti vedo fiacchina, mi pare!" la sprono' la bionda Arisa, prendendo Nanoha per un braccio e tirando verso di se' con tono un po' invadente. "Perche' non dai un'occhiata fuori anche tu? E' bellissimo! C'e' cosi' tanto verde!"

"Il posto in cui stiamo andando e' immerso nella natura, Nanoha-chan..." affermo' Suzuka, distraendosi dall'impressionante spettacolo di alberi e strade di campagna che sfrecciava ai lati dell'automobile. "Ci avevi gia' parlato del posto dove tu e i tuoi genitori andavate in vacanza, ma non mi ero immaginata che fosse cosi' bello!"

"Hehehee... modestamente, ho scoperto questo posto gia' molti anni fa, quando avevo ancora il mio vecchio lavoro!" rispose il signor Takamachi. "Gia' allora, vi si trovavano delle sorgenti termali che avevano la loro popolarita' tra gli abitanti di questa provincia. Cosi', mi sono ripromesso che prima o poi, ci sarei tornato con la mia famiglia... e il resto e' storia! Io e Momoko-chan siamo venuti qui qualche anno dopo..."

"E da allora, e' diventata un po' una tradizione di famiglia!" concluse mamma Takamachi, avvicinando affettuosamente il viso a quello del marito. Ancora una volta, i due affettuosi coniugi non perdevano tempo a scambiarsi un po' di sguardi dolci e sorrisini, cose che Suzuka trovava molto romantiche, Nanoha e Miyuki un po' imbarazzanti, e Arisa... beh, alquanto fuori luogo, per dire poco!

"Certo che i tuoi genitori sono proprio una bella coppia, Nanoha-chan!" esclamo' allegramente la bambina dai capelli violetti, con le mani congiunte davanti a se' e l'espressione adorante. "E' cosi' dolce vedere due persone adulte che si vogliono cosi' bene!"

"Ah, come no... credo che mi servira' una dose extra di fluoro..." ribatte' sarcastica Arisa.

"Comunque, papa', un giorno dovrai raccontarci qualcosa del lavoro che facevi prima di dedicarti alla nostra caffetteria!" disse Miyuki gentilmente. "Mi da' l'impressione di essere stato un lavoro molto eccitante... e avventuroso, soprattutto!"

"Hehehee... sottolinea pure quell'ultima parte, Miyuki-chan! Avventuroso, e' la parola giusta!" rispose il signor Takamachi. "Comunque... un giorno ve lo raccontero', ragazze, quando sara' il momento giusto! Per adesso... vi consiglio di prepararvi a scendere, perche' la nostra meta e' a non piu' di dieci minuti di strada!"

"Ricevuto, signor Takamachi!" esclamo' vivacemente Arisa.

Nanoha ridacchio' tra se'. Si', in fondo per adesso poteva anche permettersi di rilassarsi e non pensare a cose che la preoccupassero. Le Pretty Cure e le Maiden erano piu' che in grado di cavarsela da sole, e poi quante possibilita' c'erano che un Jewel Seed si trovasse proprio nella sua localita' di villeggiatura preferita?

"Per questi due giorni, mi limitero' a rilassarmi, e a comportarmi come una normale ragazzina della mia eta'!" si ripromise Nanoha. "E credo che anche a Yuuno-kun piacera' questo posto!"

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"Aaaah! Niente di meglio che un week-end in mezzo alla natura, per rinfrancare un po' lo spirito!" esclamo' la signorina Akane, proprietaria di quello che Nagisa Misumi aveva definito il miglior stand di takoyaki dell'intera citta' di Tokyo, facendo qualche passo fuori dal suo furgone-stand per sgranchirsi un po' le gambe dopo il lungo viaggio. E non scese da sola, visto che era seguita a ruota dalla sua giovane "assistente" Hikari Kujou, dal fratellino di quest'ultima Hikaru... e dalle sue clienti piu' affezionate, Nagisa Misumi e Honoka Yukishiro!

"E' stata una buona idea fare un salto in questo posto!" commento' la giovane donna, sistemandosi un po' la bandana sulla testa. "Questo posto e' un bagno termale molto popolare... non solo ci potremo rilassare un po', ma immaginate quanti clienti verranno al mio stand! Non c'e' niente di meglio che un bel piattino di takoyaki, dopo un bagno rilassante!"

"Ehm... per quanto io sia perfettamente d'accordo sulla storia dei takoyaki, Akane-san, ancora mi stupisce un po' che siamo venuti qui nel bel mezzo del nulla..." affermo' una leggermente interdetta Nagisa Misumi. "Non che non apprezzi il posto, sia ben chiaro, ma mi sento un po' sperduta..."

"Ti capisco, Nagisa-san, in effetti e' un po' isolato come posto." rispose Honoka, mentre osservava Hikari ed Hikaru che, non appena presa un po' di familiarita' con il luogo, avevano subito iniziato a giocare a rincorrersi, senza farsi tanti problemi. "Ma sono sicura che alla fine ci piacera'! E poi, chissa' che non facciamo qualche incontro interessante! Sai com'e', e' una cosa che ci accade spesso, di recente!"

"Ah, questo puoi dirlo forte! Hehehee..." ridacchio' Nagisa, apprezzando la sottile ironia nella parole della sua migliore amica. "Si', in effetti sono due anni che tutti i nostri incontri si rivelano qualcosa di inaspettato... hehehee..."

La campionessa di lacrosse concluse la frase gettando un'occhiata al cellulare appeso al proprio fianco, in modo che anche Mepple sentisse la battuta... poi si sgranchi' un po' le ossa, intorpidite per il lungo giro in furgoncino, e comincio' a guardarsi attorno, immaginando che fosse il caso di prendere anche loro due un po' di confidenza con il posto. Nagisa ed Honoka dovevano ammettere che nonostante si trattasse del classico ryokan in mezzo alla natura incontaminata, sembrava davvero un posto accogliente, e anche se non c'erano tutte le comodita' del suo appartamento, dava comunque l'impressione di essere comodo e confortevole. Probabilmente, riflette' Nagisa tra se', anche quella piccola peste di Ryota si sarebbe trovato a suo agio li', soprattutto considerando che avrebbe potuto stare accanto ad Honoka. Con una certa gioia sadica, Nagisa ripenso' al muso che Ryota aveva piantato quando gli era stato detto che avrebbe dovuto restare a casa e studiare per rimediare ad un rutto voto in matematica... per una volta, non era lei quella che veniva rimproverata per i voti.

"Wooow! Guardate che belle!" stava esclamando in quel momento il piccolo Hikaru, chinato su un laghetto di acqua cristallina nelle vicinanze del ryokan. Stava osservando rapito delle carpe dai coloro sgargianti che nuotavano tranquille. "Questo posto e' bellissimo, sorellina!"

Hikari ridacchio' e accarezzo' la testa al suo fratellino. "Lo so, lo so... e speriamo che anche tu ti trovi bene qui!" rispose. "Dobbiamo approfittarne per divertirci il piu' possibile, intanto che possiamo! Credo che anche Nagisa-san e Honoka-san siano d'accordo, vero?"

"Giusto!" rispose la geniale ragazza dai capelli blu notte, facendo un occhiolino. "Pero' prima credo che abbiamo un po' di lavoretti da fare! Oggi pomeriggio Akane-san avra' molti clienti, quindi dobbiamo preparare per bene lo stand, non trovate?"

"Gia'... questa e' una cosa da fare!" fece notare Akane. "I clienti non vengono se non li si invoglia un po'... e soprattutto se non c'e' nessuno stand a cui venire! Quindi, forza, ragazze, non appena vi siete sgranchite un po'... iniziamo il lavoro!"

"Ci stiamo gia' organizzando, Akane-san!" replico' con convinzione Nagisa. Lei e Honoka stavano gia' inizando a tirare fuori i tavoli e gli accessori necessari a rendere accogliente lo stand di takoyaki, e la giovane donna con la bandana si sgranchi' le mani e ando' ad aiutarle. In breve tempo, tutti i tavoli erano stati messi a posto, e le ragazze decisero di passare al resto dei preparativi. Con la coda dell'occhio, Honoka vide arrivare un paio di automobili, che parcheggiarono nell'apposito spiazzo non molto lontano dal ryokan, ma sulle prime non ci fece caso, pensando che fossero semplicemente altri di una serie di turisti, percio' le due ragazze tornarono al loro lavoro. Fu soltanto in seguito, quando un gruppo di turisti si avvicino' al chiosco di takoyaki in allestimento, che Nagisa, Honoka, Akane e Hikari volsero ad essi la loro attenzione.

"Oh, benvenuti!" esordi' la giovale proprietaria del chiosco. "Fa piacere vedere una famiglia che passa un weekend assieme in un posto cosi' bello! Spero che vi fermerete anche allo stand di takoyaki di Akane! Non c'e' niente di meglio, per godersi appieno un posto come questo!"

"Buongiorno anche a voi!" ricambio' il saluto la voce del capofamiglia. "Grazie per l'offerta, signorina, sicuramente verremo a farle visita quando il suo stand sara' pronto! E ci fa piacere vedere dei giovani che si danno tanto da fare!"

Nagisa e Honoka si stavano voltando per dare a loro volta il benvenuto alla famigliola... e ovviamente, rimasero sbalordite quando videro che si trattava della famiglia Takamachi e delle amiche di Nanoha! Anche la bambina castana, che assieme al resto della sua famiglia si stava scambiando convenevoli con la signorina Akane, si accorse della presenza delle sue compagne piu' grandi in quel momento, e si volto' verso di loro, piacevolmente stupita!

"Nanoha-chan! Che sorpresa, non ci aspettavamo di vederti qui!" esclamo' Honoka, mentre finiva di mettere a posto un tavolo. "E ci sono anche la tua famiglia e le tue amiche, vedo!"

"Nagisa-san! Honoka-san, Hikari-san!" esclamo' la ragazzina castana, per poi rivolgersi alla sua famiglia e alle sue amiche e spiegare loro di chi si trattava. "Vi avevo parlato di Nagisa Misumi, Honoka Yukishiro e Hikari Kujou, vi ricordate? Quelle ragazze che ho conosciuto qualche giorno fa? Sono proprio loro!"

"Piacere di conoscervi, signori Takamachi... il mio nome e' Hikari Kujou, e sono la cugina di Akane!" si presento' la ragazzina bionda, con un inchino... per poi mettere una mano sulla spalla di Hikaru, che guardava un po' confuso e intimorito l'allegra famigliola. "E lui e' il mio fratellino, Hikaru! Su, Hikaru-chan, lo sai come si dice, giusto? Non essere timido!"

"Ehm... piacere... signori... io sono Hikaru!" disse, con un po' di esitazione, il bambino biondo.

Anche Nagisa fece la stessa cosa, e si presento' a dovere. "Il mio nome e' Nagisa Misumi... piacere mio, signori Takamachi!"

"E infine, il mio nome e' Honoka Yukishiro." disse la geniale ragazza dai capelli blu. "Siamo tutte molto onorate di conoscervi!"

"Delle amiche di Nanoha sono sempre ben accette!" rispose Shiro Takamachi, con impeccabile gentilezza, per poi passare a presentare la sua famiglia. "Il mio nome e' Shiro Takamachi, e sono il papa' di Nanoha... e dei suoi fratelli maggiori Kyouya e Miyuki! E... questa bella signora che e' con me e' mia moglie Momoko! E poi... ci sono anche le amiche di Nanoha - Arisa Bannings e Suzuka Tsukimura - la signorina Shinobu Tsukimura che e' qui per accompagnare Suzuka-chan, e le signorine Noel e Farin. Piacere di conoscervi."

"Hmmm... pero', vedo che siete davvero un bel gruppetto!" commento' Akane, dando un'occhiata alla famiglia Takamachi e ai loro compagni di viaggio. "Non credo possiate essere capitati in un posto migliore per passare un weekend tranquillo, quindi... vi auguriamo buon proseguimento di giornata, espero che vorrete passare di qua, piu' tardi!"

"Hehehee... Su questo non ci sono dubbi!" rispose papa' Takamachi. "E... se poi voi volete fare un salto al ryokan per rilassarvi un po' nelle onsen, consideratevi pure nostri ospiti! Arrivederci!"

"Arrivederci! A dopo!" salutarono Akane e le ragazze, osservando il gruppo di Nanoha che iniziava lentamente ad imboccare la strada per l'albergo.

"Aaah, e chi l'avrebbe mai detto? Certo che il mondo e' davvero piccolo!" esclamo' con ironia Akane, mentre ancora salutava la famiglia Takamachi che, di tanto in tanto, si voltava indietro per agitare ancora la mano. "E cosi', al nostro primo giorno di lavoro da queste parti, incontriamo una vostra piccola amica... quando si dicono i casi della vita!"

"Hehehee... gia', oserei quasi dire che siamo legate a livello karmico..." rispose Honoka, sorridendo tra se' dell'ironia della sorte. Pe conto suo, Nagisa si limito' a sperare che non accadesse nulla di fuori dal comune, mentre la famiglia Takamachi era li'... anche se, per esperienza personale, sapeva bene che non c'erano molte possibilita' che fosse cosi'...

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Nel frattempo, a Tokyo...

"Bellooooo! Mai-chan, tutti i tuoi disegni sono incredibili!" esclamo' entusiasta Saki Hyuuga, davanti al bellissimo disegno di un cagnolino che Mai le aveva fatto vedere. "Ma trovo che questo in particolare sia stupendo!"

"Grazie mille, Saki-san! Piace molto anche a me, se devo dire la verita'... e pensavo anche di farne una versione su tela dipinta ad olio!" commento' Mai, seduta sul letto della sua amica. Per quel pomeriggio, le due ragazze si erano incontrate a casa Hyuuga, e per l'occasione Mai aveva pensato di portare un blocco di fogli contenente alcuni dei disegni di cui andava piu' fiera. Disegni che in quel momento stava mostrando a Saki...

"Hmmm, questa si' che e' una bella idea!" rispose la campionessa di softball. Si senti' qualcuno bussare alla porta di camera di Saki, e un istante dopo la porta si apri' per far entrare la piccola Minori, la piu' giovane delle sorelle Hyuuga, con tra le mani un vassoio contenente dei biscotti e tre bicchieri di succo d'arancia.

"Scusate il disturbo!" esordi' allegramente la piccola. "Ho pensato che avreste gradito uno spuntino!"

"Grazie, Minori-chan, che bel pensiero!" ringrazio' Saki-H, mentre la sorella minore si avvicinava alle due amiche. "Guarda un po' che bel disegno che ha fatto Mai-chan!"

Minori si chino' leggermente per osservare il disegno in bianco e nero dello Yorkshire Terrier che sembrava quasi uscire dal foglio... e sgrano' gli occhi per la meraviglia! "Woooow! E' stupendo! Sei davvero bravissima, Mai-san! Vuoi un po' di succo d'arancia?" esclamo', porgendo uno dei bicchieri alla ragazzina dai capelli violetti, che lo accetto' con gratitudine.

"Grazie, Minori-chan! Molto gentile!" ringrazio' Mai, mentre appogiava per terra il suo blocco da disegno.

"Bene... allora, visto che ci siamo tutte e tre, mangiamo!" rispose Saki-H. Le tre ragazzine si misero tutte in ginocchio attorno al tavolino della camera di Saki, e Minori appoggio' il vassoio dei biscotti al centro, prima di prendere il suo bicchiere di aranciata e sollevarlo in aria come per fare un brindisi!

"Alla nostra salute! Cin ciin!" esclamo' la piccola, vuotando poi il suo bicchiere di aranciata in un sorso. Mentre Saki-H e Mai si accinevano a bere i loro, tuttavia, la bambina si guardo' attorno... e vide, appoggiati sul letto della sorella maggiore, il guanto e la palla da softball che lei usava per gli allenamenti. La sua curiosita' e vivacita' ebbero la meglio in un attimo, e Minori, sotto gli occhi leggermente allarmati della sorella maggiore, sali' sul letto e si infilo' il guanto sulla mano sinistra. "Ta-daaan! Guardate qua!"

"Mettilo giu', Minori-chan. Lo sai che con quelli non si puo' giocare in casa!" la avverti' Saki-H, con l'aria di una che aveva gia' ripetuto quelle cose un sacco di volte. Sfortunatamente, in quel momento Minori era troppo eccitata per darle retta, e balzo' giu' dal letto con una risatina, sempre tenendo il guanto sulla mano.

"Hehehee... eddai, sorellona, soltanto un momento!" rispose... per poi mettersi nella posizione del lanciatore e sfoderare la sua espressione piu' competitiva! "Tre ball e due strike! Vediamo sul campo la grande giocatrice Minori Hyuuga che si prepara a lanciare!"

Mai sembrava divertita dal modo di fare della piccola... ma certo non si poteva dire la stessa cosa di Saki-H! "Adesso smettila, Minori-chan! Dico sul serio!"

"La lanciatrice tira indietro la palla..." esclamo' drammaticamente Minori, portando indietro il braccio destro. "E... LANCIA! Ma il grande battitore Micchan tiene gli occhi sulla palla... la segue con attenzione... e la ribatte indietro! Ahi, ahi, ahi, questa non e' giornata per Minori Hyuuga, la nostra lanciatrice preferita! Quella che doveva essere la sua piu' grande partita e' finita con..."

"Sigh... non posso crederci!" sospiro' goffamente Saki-H, rubando senza saperlo la frase a Nagisa, mentre Minori cominciava a mimare le varie fasi di una partita di softball assumendo tutte le espressioni piu' strane di questo mondo! "Guardala come si sbraccia..."

"Si diverte, e' naturale!" rispose Mai con un sorriso. Nel frattempo, Minori aveva quasi finito il suo "home run" fittizio, e stava dando l'annuncio dell'adrenalinia conclusione della partita...

"Corri, corri, corri, Micchan, dai che ci sei... E TORNA IN CASA BASEEEE!" esclamo' Minori, per poi sollevare il braccio sinistro in aria in segno di trionfo!

Solo che quando poi lo tiro' giu', si accorse di non avere piu' il guanto.

"Huh? Dove...?" si chiese la bambina, con gli occhi trasformati in puntini neri, mentre si guardava la mano. Stupite, Saki-H e Mai guardarono verso l'alto... e videro il guantone, sfuggito dalla mano fin troppo piccola di Minori, che volteggiava in aria... e atterrava vicinissimo ai bicchieri di aranciata delle ragazze piu' grandi, rovesciando quello di Mai!

E l'irreparabile accadde - il bicchiere rovescio' il suo contenuto sul disegno di Mai e, di conseguenza, su tutto il suo blocco.

Per un istante, le tre restarono a guardare con sgomento la macchia arancione che si espandeva sui fogli bianchi... e quando Saki-H si precipito' verso il blocco per cercare di asciugarlo in qualche modo, si rese conto che ormai il danno era fatto. La carta aveva gia' assorbito il succo d'arancia...

L'apprensione di Saki-H si trasformo' quasi subito in rabbia e frustrazione, mentre si voltava severamente verso la sorella minore. "Minori-chan!" esclamo'. "Ti ho detto mille volte che non si gioca a softball in casa! Tu non mi ascolti mai! Guarda come hai ridotto il disegno che Mai-chan aveva fatto!"

Anche se, dentro di se', Mai era rimasta anche lei un po' male per quello che era successo al suo disegno, cerco' comunque di minimizzare la cosa... anche perche' Minori era evidentemente costernata e dispiaciuta per quello che aveva fatto. "Va... va tutto bene, Saki-chan! In fondo, posso sempre rifarlo, il disegno..." disse. "Tranquilla, Minori-chan, non e' niente di cosi' grave..."

Ma Saki-H non si accontento' di questo. "No, non va affatto bene. Minori-chan, io ti dico sempre di fare attenzione e di non giocare in camera, ma anche questa volta hai voluto fare di testa tua! E ora guarda che cosa e' successo. Lo sai quanta fatica ha fatto Mai per fare questo disegno?"

"Ehm..." cerco' di intervenire Mai, vedendo che Minori se ne stava in piedi vicino alla porta, con lo sguardo basso e gli occhioni luccicanti di lacrime. "Pero'... adesso non e' il caso di prendersela tanto, Saki-chan. In fondo Minori non l'ha fatto apposta!"

"Questo lo so, pero' non la smette mai quando le si fanno le raccomandazioni." prosegui' Saki-H. "E ogni volta succede un guaio, non e' cosi', Minori? Bene, visto che non ascolti mai quando ti si dicono le cose, non giochero' piu' con te, hai capito?"

Quella fu la classica goccia che fece traboccare il vaso. Dopo aver fatto un tentativo di trattenersi, Minori si afferro' la gonna con le piccole mani e scoppio' in lacrime... cosa che spinse Mai ad intervenire in sua difesa. "A-Aspetta un momento, Saki-chan. Non ti sembra di esagerare un po'? Pensa a come si sente Minori..."

Mentre parlava, la giovane artista allungo' una mano verso Saki-H per appoggiargliela su una spalla... e rimase scioccata quando Saki-H, presa dalla rabbia, la schiaffeggio' via.

"Non sono affari tuoi, Mai, quindi non ti immischiare." taglio' corto Saki. Ma un attimo dopo, vedere l'espressione scioccata di Mai e il pianto disperato di Minori le fece pensare che forse, questa volta, aveva davvero esagerato...

Per diversi secondi, Saki-H e Mai restarono a guardarsi senza dire nulla, con soltanto i singhiozzi di Minori in sottofondo... e all'improviso la piccola cesso' di piangere e guardo' le due amiche con aria stranita, lasciando cosi' che l'unico suono che si sentisse fosse il ticchettio dell'orologio da camera. Poi, con lentezza, Mai diede un'occhiata all'ora e si alzo'.

"Ecco... io devo andare... adesso si e' fatto un po' tardi..." mormoro' quasi stancamente. Si alzo' dal suo posto e si incammino' verso la porta, voltandosi solo un attimo per salutare. "Ciao, Minori-chan... Ciao, Saki... ci vediamo..." disse, per poi lasciare le due sorelle da sole nella loro camera. Minori guardo' verso il pavimento in moquette, sentendosi terribilmente in colpa... e dopo qualche secondo parlo' a sua volta.

"Scusami sorellona... vado anch'io..." mormoro' prima di andarsene a sua volta. Senza quasi rendersene conto, Saki-H era rimasta sola in camera...

Dopo aver fatto trascorrere ancora qualche secondo in completo silenzio, la nuova Pretty Cure si sedette sul suo letto con un lungo sospiro. "Siiigh... ma che cosa mi e' preso? Mi sento cosi' stupida per aver trattato cosi' Mai-chan..." disse tra se'. "Ho aperto la mia boccaccia senza collegare il cervello..."

Flappy, in quel momento in forma di cellulare e appoggiato sul tavolino, apparve in una nube di fumo verdino. "Non stare qui a rimuginare, allora, lapi!" la consiglio'. "Se parli a lei e a Minori-chan, e chiedi scusa, vedrai che andra' tutto bene e ti scusera', lapi."

Saki-H sospiro' di nuovo, prima di alzarsi dal suo letto. "Spero proprio che tu abbia ragione, Flappy..."

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Alle onsen, mentre i ragazzi stavano godendosi il bagno termale, i coniugi Takamachi stavano passando il loro tempo passeggiando lungo la riva di un placido ruscello, mano nella mano come due adolescenti al loro primo amore. Dopo essersi fermati davanti ad un laghetto popolato da carpe colorate, Shiro e Momoko restarono li' fermi per qualche minuto, in un perfetto silenzio che la giovane mamma interruppe con un breve sospiro.

"Certo che vacanze di questo tipo sono davvero rilassanti, vero?" chiese Momoko. "Fa piacere poter staccare ogni tanto e godersi la vicinanza dei propri cari."

"Hai ragione. E i nostri ragazzi sono pieni di buona volonta'." rispose Shiro, mettendole una mano attorno alle spalle.

Momoko sorrise dolcemente e si volto' verso il marito. "Anche tu, se e' per quello." commento', con una punta di malinconia che a Shiro non sfuggi'.

Il signor Takamachi, intuendo cosa stava preoccupando la moglie, si giro' verso di lei e le passo' dolcemente una mano tra i lunghi capelli castano-rossicci. "Lo so, e' passato molto tempo da... quella volta." disse, guardandosi la spalla sulla quale aveva la cicatrice che ogni tanto gli doleva ancora. "Ma... tu e i ragazzi non avete piu' motivo per essere in ansia per me... perche' adesso sono semplicemente Shiro Takamachi, il proprietario del negozio Midoriya. "

"Grazie, tesoro..." concluse Momoko, prima che i due si abbracciassero teneramente...

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"Heheheee... e cosi', alla fine, la squadra di Suzuka-chan ha vinto 6 a zero?" chiese Nanoha con una risata gioviale, quando Arisa gli racconto' lo svolgimento della partita di dodgeball di qualche giorno prima. Non era un segreto che Suzuka si infervorasse sempre quando giocava a qualchesport... e in quei casi, passava da una ragazzina tranquilla e gentile ad una furia inarrestabile!

"Gia', dovevi vederla!" rispose Arisa, tenendo Yuuno tra le braccia. "Quando Suzuka-chan ci si mette, non c'e' nessuno che possa fermarla! Le ragazze della squadra avversaria erano tutte stravolte, alla fine della partita! Sembrava fosse passato un ciclone!"

La piu' imbarazzata, in tutto questo, era proprio Suzuka, che stava giocherellando nervosamente con gli indici. "Ehm... non e' una cosa di cui vado molto fiera, Arisa-chan... e' solo che... beh, quando gioco a qualche sport cerco sempre di fare del mio... huh?"

Suzuka si fermo' di colpo. Mentre le tre ragazzine stavano passeggiando lungo il portico, un'altra persona si era parata loro davanti - una giovane donna, molto alta e formosa, dai lunghi capelli di uno strano colore arancione chiaro, vestita dello stesso yukata bianco a fiori porpora che Nanoha e le sue compagne indossavano. Aveva un segno viola sulla fronte, che somigliava ad una piccola gemma ovale lunga e sottile, i suoi occhi erano azzurri e penetranti... e, cosa ancora piu' strana, aveva un canino sporgente dall'arcata superiore, che le dava un aspetto a meta' fra lo sbarazzino e il predatorio. Con espressione interessata, quasi divertita, la giovane squadro' il terzetto di ragazze, finche' il suo sguardo non si fermo' sulla perplessa Nanoha.

"Ehm... buonasera, signorina." esordi' Nanoha, un po' incerta. "C'e'... qualche problema, per caso?"

La sconosciuta scosse la testa, tranquilla. "Hmmm. No, nessun problema, piccola. La mia era pura e semplice curiosita'... dimmi, sei tu la ragazzina di cui lei mi ha parlato?"

Yuuno e le bambine drizzarono le antenne, Nanoha in modo particolare, mentre la ragazza piu' alta si avvicinava alla bambina castana e si piegava fin quasi al suo livello. A Nanoha e a Yuuno era chiaro, a sentire il modo in cui aveva parlato, che quella donna sapeva piu' di quanto avrebbe dovuto...

La ragazza dai capelli arancioni osservo' Nanoha per un po', con aria quasi di sufficienza. "Ti diro'... non mi sembri ne' molto forte, ne' molto sveglia." affermo', senza mezzi termini. "Anzi, parlando fuori dai denti, mi sembri proprio una mocciosetta qualsiasi. Non capisco perche' lei si preoccupi tanto di te."

Nanoha spalanco' la bocca davanti alle parole arroganti della ragazza. Era sempre piu' la conferma che non era una personaqualsiasi... ma prima che la bambina castana potesse rispondere a tono, Arisa si mise tra lei e la sconosciuta, a muso duro, e guardo' quest'ultima negli occhi, senza farsi intimorire dalla differenza di eta' o di statura!

"Hey, Nanoha... tu conosci questa donna, per caso?" chiese la biondina, sostenendo lo sguardo della misteriosa ragazza. "Beh, in ogni caso... a parte il fatto che non ho la piu' pallida idea di cosa lei sta dicendo, le sembra quello il modo di parlare alla mia amica? E poi, mi scusi, lei chi sarebbe?"

La sconosciuta si ritrasse un po', sempre mantenendo la sua aria arrogante... poi, come niente fosse, scoppio' a ridere di cuore davanti alle tre ragazzine, sempre piu' perplesse! Questo improvviso cambio di personalita' le aveva lasciate senza parole...

"Hahahahahaaa! Scusate, scusate! Temo di aver fatto un piccolo errore di persona!" rise, sfregandosi la nuca con la mano sinistra. "E' che... la vostra amica assomigliava ad una che conosco. C'e' stato un malaugurato errore di persona, tutto qui!"

Arisa e Suzuka corrugarono la fronte, non troppo convinte, mentre Nanoha tirava un sospiro di sollievo. "Uff, meno male..." rispose, senza accorgersi del fatto che Yuuno, anche tra le braccia di Arisa, stava osservando la giovane donna dai canini sporgenti con aria sempre meno convinta...

"A proposito, piccola, il tuo furetto e' davvero carino!" disse la sconosciuta, avvicinandosi ad Arisa e grattando Yuuno sulla testa... anche se il mago-furetto non sembrava molto tranquillo. "E' il tuo, morettina?"

"Heheheee... si', e' il mio! Si chiama Yuuno-kun!" rispose Nanoha, ormai del tutto tranquillizzata.

La donna continuo' ancora per qualche secondo a grattare Yuuno dietro un orecchio... poi si stacco' dal terzetto di amiche e si scuso' ancora per il disturbo. "Beh... allora, mi scuso per avervi interrotto, e vi auguro buon proseguimento! Mi raccomando, rilassatevi, e divertitevi piu' che potete!"

"Certamente, signora! Altrettanto a lei!" rispose Suzuka. Le bambine salutarono la sconosciuta, mentre questa le superava, e quando quest'ultima fu scomparsa dietro un angolo, le bambine decisero di lasciarsi quel banale incidente alle spalle, e andare avanti con i loro affari. Tranne Yuuno che continuava a guardare con sospetto la sconosciuta...

Nanoha e le sue compagne stavano per proseguire sulla loro strada... quando la voce della ragazza di prima, questa volta sotto forma di una comunicazione telepatica, risuono' ancora una volta nella sua mente, facendole fare un salto per la sorpresa!

"Questo era stato un semplice saluto da parte mia. Ma... ora lascia che io ti dia un avvertimento. Le bambine dovrebbero fare le bambine e starsene buone buone a casa a giocare con le bambole. Se cercherai di ostacolarci ancora, ti faro' a pezzi. Mi sono spiegata?"

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Mai Mishou camminava lentamente lungo le strade del quartiere residenziale di Ginza, tenendo lo sguardo verso il marciapiede con aria terribilmente colpevole. Non ricordava di avere mai avuto una reazione simile con nessuno... pero', questa volta, Saki-H l'aveva proprio fatta arrabbiare. Insomma, aveva ragione a dire che Minori non doveva mettersi a giocare a softball in casa, ma da qui a dirle che non avrebbe piu' giocato con lei... beh, ne passava, a suo parere!

Le strade di Ginza, a quell'ora del pomeriggio, erano stranamente deserte, e questo non migliorava molto l'umore della giovane artista, che continuava a passeggiare malinconicamente per conto suo. "Sarebbe stato meglio se avessi tenuto la bocca chiusa." mormoro' tra se'. "Saki-chan aveva ragione, in fondo... non erano cose che mi riguardavano. Pero'... in quel momento ho agito senza pensare, e ho finito per fare questa stupidaggine..."

"Tu e Minori-chan avete qualcosa in comune, in fondo, chopi..." affermo' Choppy, dal suo "rifugio". Quando Mai, chiedendosi cosa volesse dire la creaturina del Giardino delle Sorgenti, guardo' verso lei, Choppy prosegui' con il discorso. "Dopotutto, sei una sorella minore anche tu, vero, chopi? E' per questo che sei riuscita a capire subito come si sentiva Minori-chan, chopi."

"Beh, anche questo e' vero..." riflette' Mai ad alta voce. Dopotutto, anche lei aveva fatto le sue marachelle da piccola, e aveva ricevuto qualche lavata di capo da suo fratello maggiore Kazuya. Nel momento in cui Saki aveva sgridato Minori, Mai si era messa al posto della bambina e aveva compreso come ssi era sentita... tanto piu' che era evidente quanto Minori ci fosse rimasta male per quello che aveva fatto...

"Sigh... domani dovro' andare da Saki-chan e parlare con lei. Abbiamo litigato per un motivo davvero futile." sospiro' Mai, mentre si dirigeva verso casa.

Choppy sorrise tra se', fiduciosa che le due nuove Pretty Cure avrebbero presto ricucito quel piccolo strappo. "Beh... e' un buon primo passo, chopi!"

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"Minori-chaaan!" Qualche minuto di riflessione dopo, Saki-H aveva deciso che non valeva la pena di starsene con le mani in mano, e aveva deciso di parlare con la sorella minore e scusarsi per aver esagerato un attimo prima. Il che, in teoria, sarebbe stato anche facile a farsi, se non fosse stato per un piccolo inconveniente - Minori non si trovava da nessuna parte!

"Minori-chan, smettila di giocare a nascondino..." la richiamo' Saki, mentre apriva la porta di una stanza e guardava all'interno... senza trovare traccia della piccola. "Ascolta, Minori-chan... prima ho esagerato, okay? Sia con te che con Mai-chan... ero arrabbiata e non ho pensato a quello che stavo dicendo! Vieni fuori e parliamone..."

Ma per quanto Saki-H cercasse di chiamare la sorella minore, non riusciva a trovarla da nessuna parte. La maggiore delle sorelle Hyuuga cominciava ad essere seriamente preoccupata - dove si era andata a nascondere?

La nuova Pretty Cure stava per andare al piano terra, per vedere se per caso Minori fosse andata a nascondersi da qualche parte laggiu', quando senti' i passi dei suoi genitori che salivano rapidamente le scale... e un attimo dopo, i coniugi Hyuuga, in evidente stato d'ansia, apparvero dalle scale che portavano al piano inferiore del loro panificio! Saki-H si volto' verso di loro, con un brutto presentimento...

"Mamma, papa'!" li chiamo'. "Che sta succedendo? Come mai siete cosi'..."

"Non troviamo piu' Minori-chan!" esclamo' la signora Hyuuga. "Saki-chan, non e' che per caso e' tornata qui di sopra e noi non ce ne siamo accorti? Perche' l'avevamo vista giu' da basso, ma sulle prime non ci abbiamo proprio fatto caso..."

A Saki-H balzo' il cuore in gola. Questo non poteva voler dire che una cosa... Minori era uscita di casa senza dire nulla a nessuno, presa dallo sconforto, e ora chissa' dov'era finita! "Che COSA? Mamma, papa'... siete davvero sicuri che non sia da nessuna parte? Avete... avete guardato bene?" chiese.

"Purtroppo si'... e non l'abbiamo trovata! E' uscita senza che noi ce ne siamo accorti!" rispose il signor Hyuuga. "Ma... che cosa e' successo, Saki-chan? Tu e Minori-chan avete litigato, per caso?"

"Ehm..." balbetto' Saki-H, quasi stupita dalla perfetta intuizione del genitore. "A dire la verita', si'... vi posso spiegare tutto dopo. Adesso credo che la cosa migliore sia cercare Minori-chan e riportarla a casa!"

"Giusto!" rispose l'uomo, mentre lui e Saki-H si precipitavano al piano terra e verso l'uscita del panificio. "Tesoro, tu resta qui e occupati del negozio! Noi torneremo presto, e con Minori-chan!"

"Va... va bene!" esclamo' la signora Hyuuga, mentre il marito e la figlia maggiore si allontanavano. "Mi raccomando, state attenti... e tornate presto!"

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Nel frattempo, a centinaia di metri di quota sopra il quartiere di Ginza, qualcuno che aveva atteso il momento giusto per colpire colse l'occasione... e una strana fiamma scarlatta si accese a mezz'aria, bruciando senza bisogno di combustibile! Una voce chiara e gioviale, indubbiamente appartenente all'appariscente servitore di Dark Fall chiamato Moerumba, accompagno' l'espandersi della fiamma, che prese forma fino a diventare umanoide e pochi secondi dopo, con un brillante lampo scarlatto, fece apparire il focoso ballerino di rumba, gia' pronto a causare guai!

"Eccomi di ritorno, senoritas!" disse tra se', guardando verso le vie di Ginza. "Sono venuto per concedervi il bis!"

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E nello stesso tempo, nel profondo dei boschi che circondavano il ryokan nel quale la famiglia Taamachi si stava godendo il weekend, un turbine di foglie si levo' inaspettatamente dal terreno e comincio' a roteare su se' stesso, formando per qualche istante un piccolo vortice... prima che le foglie che roteavano al suo interno si unissero le une alle altre creando una forma umanoide. Quando il vento cesso', le foglie morte aderirono l'una all'altra, e il corpo di Karehan si formo'! Lo scagnozzo di Dark Fall poggio' i piedi a terra con un verso di disgusto... e poi guardo' verso la costruzione in stile tradizionale che si riusciva ad intravedere tra le fronde degli alberi. Ne era sicuro, era da queste parti che doveva cercare le sue vittime e il Jewel Seed. Questa poteva essere una buona occasione per riabilitarsi agli occhi di Lord Akudaikahn...

E questa volta, le Pretty Cure, che fossero di un Giardino o dell'altro, non gli sarebbero potute sfuggire!

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La misteriosa donna dai capelli arancioni che aveva telepaticamente minacciato Nanoha poco prima, si stava in quel momento godendo un bagno caldo in una delle stanze piu' interne delle onsen, un asciugamano avvolto attorno al suo corpo, e la mente concentrata unicamente sul relax... almeno finche' una comunicazione telepatica non la riporto' alla realta', ricordandole la sua missione.

"Arf... Arf, riesci a sentirmi?" risuono' nella sua mente una voce cristallina ben conosciuta.

"Ehila', Fate! Forte e chiaro! Qui la situazione e' completamente sotto controllo... ho dato un'occhiata a quella ragazzina in bianco di cui mi avevi parlato. Guarda caso, e' anche lei qui alle terme!" rispose la donna, sollevando un po' gli angoli della bocca e mostrando un po' i suoi canini.

"Davvero? Cosa te ne e' sembrato?" chiese la maghetta bionda, per pura curiosita'.

Arf ridacchio' un po' tra se'. "Aaah, non e' poi un granche'. Non e' una degna avversaria per te, Fate."

"Hm. Per quanto riguarda me, sono riuscita a trovare un Jewel Seed da queste parti, anche se non so ancora di preciso dov'e'." affermo' Fate. "Entro stasera lo avremo trovato e sigillato."

"Grande, Fate! Ma non mi aspettavo niente di meno dalla mia padrona!" rispose Arf. "Bene... allora ci incontriamo stasera per portare a termine il colpo, okay? Ci si vede, Fate!"

"Grazie, Arf. A dopo."

La comunicazione telepatica si interruppe, lasciando ad Arf la possibilita' di rilassarsi come voleva. Con un sospiro, la donna dai capelli arancioni si lascio' scivolare un altro po' nell'acqua calda, godendosi la sensazione di calore sulla pelle.

"Aaah... che delizia! Magari se ne trovassero di onsen cosi', su Mid-Childa!" commento' tra se'... e un attimo dopo, il suo prosperoso seno sobbalzo' lievemente e un paio di orecchie da volpe le spuntarono ai lati della testa! Arf assunse un'espressione leggermente confusa per un istante... poi, ringraziando che non ci fosse nessun altro oltre a lei in quella vasca, si copri' le orecchie imbarazzata!

"Oh, accidenti! Devo imparare a camuffarmi meglio..." commento'...

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CONTINUA...

Note dell'autore: Ed eccomi qui a rapporto! Posso dire con tranquillita' che e' stato un capitolo per me molto interessante da scrivere... si sono gettate le basi per un bel po' di combattimenti, che gia' nel prossimo potrete godervi! Ed e' anche entrata in scena Arf, la familiare di Fate. Chi di voi pensa che le nostre eroine abbiano per le mani uno scontro epico? Sara' tutto da vedere...

Ma per fortuna, pare che Mildred stia organizzando tutto come si deve - e tra poco, l'alleanza di mahou shoujo non dovra' piu' brancolare nel buio! E si scopre qualcosa di piu' su Saki Tsuzura... mentre l'altra Saki, grazie alla sua impulsivita', ha finito per ferire Mai e Minori senza volerlo davvero. Insomma, sono successe un bel po' di cose... e ne succederanno altre molto presto, quindi tenete d'occhio la sezione crossover, perche' il prossimo capitolo sara' stracolmo di azione... e probabilmente sara' molto piu' lungo!

Alla prossima!

Justice Gundam

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Capitolo 19
*** Battaglia su due fronti ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-19

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Ehilà! Eccomi di ritorno, finalmente!

La vita continua tra alti e bassi, e la notizia piu' interessante è senz'altro che molto probabilmente tra poco iniziero' il mio primo lavoro! Un passo importante nella vita di un neolaureato, senza dubbio! Ma vuol dire anche che potro' razionarmi meglio la giornata e scrivere un po' di piu' per il mio affezionato pubblico! Almeno, spero di avere un pubblico abbastanza affezionato... ^_^

Ricapitolando, nello scorso capitolo abbiamo lasciato Nanoha, la sua famiglia e le sue amiche in una localita' termale dove i Takamachi si stanno godendo un po' di riposo... sfortunatamente, per la nostra, la pausa durera' molto poco! Fate Testarossa e il suo famiglio Arf sono sul posto, e hanno individuato un Jewel Seed! E anche se Nagisa, Honoka ed Hikari, per una fortunata coincidenza, sono anche loro sul posto... forse non saranno in grado di dare una mano, visto che sta arrivando anche Karehan, uno degli scagnozzi di Dark Fall! Si preannuncia una battaglia senza esclusione di colpi per le nostre amiche... come anche per Saki e Mai, che si trovano a dover cercare la piccola Minori, scappata dopo un diverbio con la sorella maggiore. Moerumba le sta attendendo al varco, e non ha intenzione di andarsene senza un successo!

Quindi, in questa situazione, iniziamo il nuovo capitolo - e spero di riuscire a fare scintille con il combattimento che verra'! In ogni caso, voi avrete un bel po' di azione a cui assistere... non credo che l'adrenalina vi manchera'!

E come sempre, prima di iniziare il capitolo, le risposte alle vostre recensioni! Non sono molte, ma sono di due miei lettori affezionati...

KillKenny: Si', hai riassunto bene la situazione! La spada che fende il male potrebbe essere una buona idea... a proposito, lo sai che molto probabilmente certi attacchi di Fate nelle serie successive di Nanoha sono stati presi proprio dagli attacchi di Zengar Zonvolt-sama, il Chuck Norris del Giappone?

Hmm... se Zengar è il Chuck Norris del Giappone, allora Kenpachi Zaraki chi potrebbe essere? Una mia curiosità personale che non ha niente a che fare con il resto...

In ogni caso, grazie della tua recensione! Questo capitolo fara' tutto il possibile per soddisfare il tuo desiderio di risse e fuochi d'artificio!

Anonimo9987465: Sai com'e', da che fiction e' fiction, ci sono sempre state queste incredibili coincidenze... a dire la verita', sono molto utili per preparare i momenti piu' memorabili! E... i collezionabili in vacanza sono un must per ogni turista serio! Non parliamone male! ^_^

Mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo (anche se non capisco cosa c'entri FLCL con tutto questo...), e... beh, se vuoi prendertela con qualcuno, forse dovresti prendertela con Fate o con Precia. E' una di loro ad aver scelto il nome come famiglio di Arf! ^_^

Grazie ancora, e ci sentiamo a fine capitolo!

Molto bene, allora preparatevi i popcorn, abbassate le luci per concentrarvi meglio... e iniziate pure a leggere! Questo sara' uno scontro di quelli come si deve, potete scommetterci!

Buon divertimento!

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Capitolo 19 - Battaglia su due fronti

"Hmmm... cavolo, certo che abbiamo lavorato un bel po' oggi pomeriggio!" commento' Nagisa Misumi, stiracchiandosi mentre si sgranchiva un po' le scapole e la spina dorsale. "Mettere su un chiosco e lavorare ai tavoli non e' esattamente il lavoro piu' rilassante del mondo... e la cosa peggiore e' sentire il profumo di quei deliziosi takoyaki e non poterli mangiare!"

"Hehehee... lo sappiamo, Nagisa, che tu vivresti di takoyaki!" rispose la signorina Akane, dopo aver fatto una risata ironica. "Beh... comunque per stasera, il lavoro e' finito! Che ne dite se qui chiudi armi e bagagli, e andiamo a rilassarci un po' alle terme? Non c'e niente di meglio per ritemprare il fisico, dopo una giornata di lavoro! E poi, c'e' quella vostra amica, no? Credo che le fara' piacere vedervi!"

"Si'! Non vedevo l'ora di andare alle terme!" esclamo' festosamente il piccolo Hikaru. Il bambino biondo aveva gia' preso sottobraccio la sorella maggiore Hikari, e le stava dando qualche piccolo strattone per convincerla ad affrettarsi verso il ryokan. Con molta pazienza, Hikari rispondeva raccomandando al fratellino di non essere cosi' precipitoso e di aspettare anche le altre...

"Penso anch'io che sia una buona idea!" rispose Honoka spazzandosi un po' il grembiule di servizio con una mano, per poi slacciarselo di dosso e ripiegarlo ordinatamente. "Sapete, non ricordo piu' quando e' stata l'ultima volta che sono andata ad una onsen in stile tradizionale."

"Bene, allora questa sara' l'occasione per andarci tutte assieme!" rispose Nagisa facendo il segno dell'okay. "Forza, ragazzi, Nanoha-chan e le sue amiche ci staranno aspettando!"

"Evviva! Finalmente!" esclamo' il piccolo Hikaru, impazientedi vedere il posto. Le tre ragazze, le loro mascotte in forma di cellulari, e il biondino si incamminarono verso il ryokan, ma la signorina Akane resto' ferma al suo posto, salutandole con la mano.

"Akane-san, lei non viene? Dopo una giornata di lavoro, pensavo che anche a lei avrebbe fatto piacere..." affermo' Honoka, mentre le ragazze si voltavano verso le loro amica piu' grande. Ma la giovane donna rifiuto' gentilmente, scuotendo la testa.

"Naaah, io non sono tipo da questo tipo di ambiente! Preferisco cenare per conto mio! E poi, immagino che vogliate stare con le vostre amiche, e io sarei di troppo! Mi raccomando, ragazze, divertitevi! Soprattutto voi, Hikari-chan e Hikaru-chan, buon divertimento per stasera!"

"D'accordo, Akane-san! Grazie mille!" rispose Hikari. Le ragazze salutarono di nuovo, poi ripresero ad incamminarsi verso la piccola locanda, e Akane resto' a guardarle finche' non furono troppo lontane... dopodiche' si stiracchio' e si sgranchi' le ossa con un movimento laterale della schiena. Doveva ammetterlo, quella giornata era stata piuttosto dura anche per lei... cucinare takoyaki e altre golosita' per tutti quei turisti, per quanto divertente e remunerativo, non era il lavoro piu' rilassante del mondo...

"Aaah... mi dispiace per le ragazze e Hikaru, ma se fossi venuta con loro, credo che mi sarei addormentata sul tavolo!" disse tra se'. "Magari domani, tanto ci sara' il tempo... per adesso, credo che mangero' qualcosa, e poi mi stendero' a fare un bel riposino! Domani voglio essere bella fresca!"

Soffocando uno sbadiglio, la giovane donna si slaccio' la bandana dalla testa e, dopo essere entrata nel suo furgone, la appoggio' vicino al banco. Poi, con aria rilassata, comincio' a tirare fuori qualcosa per prepararsi la cena, del tutto inconsapevole del temporale che le si stava addensando sulla testa...

Infatti, a diversi metri di altitudine, lo scagnozzo di Dark Fall chiamato Karehan stava osservando con compiacimento la scena. Aveva visto le tre ragazze allontanarsi, e il furgoncino restare li' nel bel mezzo della radura... e un ghigno crudele si formo' sulle sue labbra sottili, mentre una liana si attorcigliava come un serpente attorno al suo braccio destro, per sottolineare le sue intenzioni crudeli... Anche da quella distanza, il suo occhio acuto aveva visto bene Nagisa e Honoka... e anche se non erano perfettamente uguali alle Pretty Cure che lui aveva affrontato, ci assomigliavano in maniera impressionante! Si', non c'era possibilita' di errore... quelle erano le Pretty Cure del Giardino della Luce, quelle che Moerumba aveva descritto! Beh, questa si' che era un'ottima opportunita' per spazzarle via e ritornare da Lord Akudaikahn pieno di gloria!

"E va bene... vorra' dire che usero' quello per distruggere le Pretty Cure! Non devo fare altro che aspettare il momento giusto... e quando quelle mocciose torneranno da me, avranno una bella sorpresa ad attenderle!" disse tra se', prima di scomparire nella notte con uno sghignazzo a denti stretti e un rapido turbinio di foglie secche, come un ninja...

Quel ryokan in mezzo alla campagna, che per il momento sembrava immerso nella pace e nella tranquillita', stava diventando una polveriera pronta ad esplodere...

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...ma Nagisa, Honoka, Hikari e Hikaru erano ben lontani dall'immaginare una cosa del genere, mentre si avvicinavano all'ingresso del ryokan. Dopo essersi presentate come delle amiche di un gruppo di loro ospiti, le ragazze e il loro piccolo amico si guardarono attorno alla ricerca di Nanoha e delle sue piccole amiche... e Nagisa, un po' troppo assorta nei suoi pensieri, fini' per urtare con la spalla contro una ragazza dai lunghi capelli arancioni che in quel momento proveniva dalla direzione opposta, anche lei apparentemente assorta nei suoi pensieri!

"Ow!" esclamo' Nagisa, con evidente imbarazzo. "Mi... mi scusi, signorina! Ero con la testa tra le nuvole e... non l'ho vista arrivare! Mi scusi!"

"Oooh, figurati, per cosi' poco!" rispose la donna dai capelli arancioni, muovendo una mano davanti a se'. Nagisa e le sue amiche furono sicure di aver visto un canino sporgere appena un po' dal labbro superiore della signorina, e per qualche motivo, il piccolo Hikaru spalanco' un po' gli occhi... aveva la sensazione che ci fosse qualcosa di strano in quella donna, anche se non era sicuro di cosa potesse essere... "Anzi, sono io che mi dovrei scusare! Anch'io stavo andando in giro senza pensare... Arrivederci, e scusate ancora!"

Con un sorriso sornione, la donna saluto' e se ne ando', gli zoccoli di legno che facevano un sordo rumore sul terreno. Nagisa, Honoka, Hikari e Hikaru la guardarono allontanarsi, pensando che era una tipa un po' strana... almeno finche' Mepple e Mipple, dai loro nascondigli, non si fecero sentire, scuotendosi lievemente per attirare l'attenzione.

"Nagisa! Mepo! C'e' un problema, mepo! Ascoltami, mepo!" si senti' chiamare Nagisa. Il valoroso guerriero del Giardino della Luce si stava agitando come un'anguilla, nel tentativo di attirare l'attenzione della sua amica terrestre.

"Ugh... che succede, moscardino? Guarda che siamo in un ryokan! Qualcuno potrebbe vederti!" lo rimprovero' Nagisa.

"Che succede, Mipple? C'e' qualche problema? C'e'... un mostro di Dark Fall qui vicino?" chiese Honoka, sperando che cosi' non fosse ma saapendo bene che, quando la sua amica si agitava cosi', di solito era soltanto per quel motivo.

"No, mipo! Non e' Dark Fall... e' quella donna, mipo!" rispose la principessa. Un po' stupite, Nagisa e Honoka fecero cenno ai fratellini Kujou di venire con loro, e si rifugiarono dietro un grande albero di ciliegio, in un punto dove sarebbe stato difficile vederle, prima di farsi uscire di tasca Mepple e Mipple, che riassunsero subito le loro sembianze originali.

"Uff... finalmente, mepo! Non ne potevo piu' di stare la' schiacciato come una sardina, mepo!" commento' Mepple, per poi scuotere la testa e guardare Honoka e Nagisa con espressione terribilmente seria. "Ascoltatemi, ragazze, mepo! non so come questo sia possibile, ma quella donna con i capelli arancioni che avete incontrato adesso possiede una strana energia magica, mepo! Non e' quello che vuole far credere di essere, mepo!"

"Cosa? Mepple, ne sei sicuro?" chiese Hikari. Anche Pollun e Lulun apparvero in un piccolo sbuffo di vapore verde e rosa, e la piccola principessa della Speranza indico' la direzione nella quale la donna misteriosa si era allontanata, assumendo un'espressione vagamente agitata.

"Anche noi! Anche noi l'abbiamo sentita, popo!" esclamo' Pollun. "Quella signorina... non so come faccia... ma ha degli strani poteri. Non e' un essere umano, lo sembra soltanto!"

"Cosa? E... e se non e' un essere umano, che cos'e'? Un Elementale, per caso?" chiese Honoka, piuttosto spiazzata. "Ma... non mi risultava che potessero assumere un aspetto umano, almeno... la maggior parte non possono farlo!"

"Infatti non crediamo che sia un'Elementale, mipo!" rispose Mipple. "Ma sappiamo per certo che ha dei poteri sconosciuti. Non e' malvagia, questo almeno ve lo possiamo confermare... ma e' pericolosa, mipo! Non so cosa faccia qui, ma e' meglio non sottovalutarla, mipo! Potremo trovarcela di fronte da un momento all'altro."

Nagisa sospiro' sconsolata. Certo che i loro doveri di Pretty Cure non le lasciavano sole un secondo... proprio adesso che loro due si erano fatte l'idea di potersi rilassare senza tanti pensieri in qualche sorgente termale e divertirsi un po' assieme alle loro piccole amiche, ecco che capitava un imprevisto nella maniera piu' banale possibile, e questo voleva dire che era di nuovo il momento di prestare attenzione ed essere pronte a trasformarsi...

"Beh, se non altro, non e' detto che quella donna ce l'abbia proprio con noi... chi puo' dirlo, magari sta con la TSAB." propose Honoka, cercando di mantenere un po' di ottimismo, nonostante la situazione non apparisse proprio simpatica. "Anche se... beh, non si puo' dire che tendiamo ad avere fortuna in casi del genere... magari questa volta non c'e' bisogno che interveniamo..."

Nagisa sospiro'. "Sigh... invidio il tuo ottimismo, Honoka... io invece temo che anche questa volta succedera' qualcosa... diciamo pure che ho esperienza in merito..." mormoro', gia' rassegnata ad un'emergenza che si sarebbe presentata da un momento all'altro. "Spero soltanto che Akane-san non ne rimanga coinvolta... abbiamo gia' fin troppe preoccupazioni per la testa..."

Il piccolo Hikaru stava guardando le ragazze e i loro compagni del Giardino della Luce con espressione vagamente stupita... almeno finche' Hikari non si volto' verso di lui e non gli arruffo' affettuosamente i capelli con un gesto della mano. "Tranquillo, Hikaru-chan... non ti preoccupare per noi, sono sicura che non succedera' niente! Questo... ehm... e' solo un piccolo problema che risolveremo con tutta calma!"

Hikaru guardo' verso terra, non del tutto convinto... e la ragazzina bionda si rimprovero' per aver detto al "fratellino" una cosa di cui lei stessa non era sicura al cento per cento... in effetti, anche lei aveva i suoi buoni motivi per non pensare che tutto fosse cosi' semplice...

"Beh... forse e' meglio se ci pensiamo dopo." affermo' Nagisa, cercando di tirare su il morale del gruppetto. "Adesso... dobbiamo vederci con Nanoha-chan e i suoi amici... e non saremmo proprio una buona compagnia se restiamo qui a preoccuparci, giusto?"

"Presumo che tu abbia ragione, Nagisa..." rispose Honoka, rimettendosi a posto i vestiti e cercando di dare un'impressione di nonchalance. Cio' nonostante, a quel punto un po' di danno era gia' stato fatto, e le ragazze si apprestavano a partecipare alla serata con le loro amiche con nella testa il pensiero di una possibile minaccia incombente...

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"Aaaah... cavolo, e' proprio adorabile distendersi un po' sul proprio letto dopo aver finito i compiti!" esclamo' Heart Aino con un sospiro, facendosi cadere con un sospiro di sollievo sul suo morbido letto dalle coperte rosa. I numerosi peluche che teneva sul suo letto, tra cui diversi Doraemon, Hello Kitty, My Melody e altre mascotte di questo tipo, sobbalzarono lievemente, e la ragazzina dai capelli rosa si stiracchio', in modo da eliminare la sensazione di blocco che le pervadeva le ossa dopo una serata passata a studiare. "Cavolo, magari non ci fossero i compiti di matematica! Il mondo sarebbe un posto molto piu' adorabile! E poi, scusate, ma a che serve la matematica a una come me? Lo dico sempre, che l'amore e' la cosa piu' importante. Questo basta e avanza, no?"

Senti' la risata bonaria di Partinias che le riecheggiava nella testa, e si acciglio' leggermente, chiedendosi cosa trovasse l'Arcano dell'Amore di tanto strano nelle sue riflessioni. "Hehehee... piccola Heart, lo sai anche tu che, per quanto i sentimenti umani siano la cosa piu' importante per voi esseri umani, non potete ignorare l'istruzione, soprattutto alla tua eta', in cui la mente e' ancora fresca e capace di imparare meglio." rispose l'Arcano. "La matematica, poi, e' una delle materie piu' affascinanti da studiare, a parere mio. E' l'ordine con l'apparenza del caos. Grazie alla matematica, riusciamo a capire meglio molte cose del mondo attorno a noi, anche se certo l'amore e i sentimenti in generale non possono essere quantificati in questo modo. Non credi anche tu, mia piccola Heart, che ci sia qualcosa di affascinante in tutto questo?"

La Maiden dai capelli rosa struscio' i piedi coperti dalle sue alte calze bianche contro il copriletto, storcendo ancora un po' il nasino a punta. "Hmm... sinceramente, Partinias, non credo di essere d'accordo con te su questo punto. Anche se devo ammettere che la matematica mi fa venire un po' di domande a cui gradirei una risposta - per esempio, chi cavolo e' che se ne va in giro a costruire quadrati sulle ipotenuse?"

L'involontaria battuta di Heart fece ridere brevemente Partinias, e la Maiden decise che era meglio lasciar perdere il discorso. Questa era una delle poche cose - forse l'unica - su cui lei e Partinias non si sarebbero mai trovate d'accordo. "Bah, in ogni caso, per oggi ho finito. Stasera voglio farmi una bella doccia, guardare l'episodio di oggi di Shinkenger... e poi andare a nanna! Spero tanto che non salti fuori qualche altro Jewel Seed, Elementale o scagnozzo di Dark Fall..."

Il telefono posto sulla scrivania di Heart squillo' sonoramente, e la ragazzina, con un breve mormorio di disappunto, si alzo' dal letto con un colpo di reni e ando' a rispondere. "Uff... pronto? Qui casa Aino, parla Heart... oh, sei tu, Hyuuga-chan! Dimmi pure!" disse, una volta sollevata la cornetta.

La voce di Saki Hyuuga, dall'altra parte della linea, rispose con un tono di ansia che alla sensibile Heart non sfuggi' certo, e la Maiden dai capelli rosa corrugo' la fronte preoccupata non appena la Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti inizio' a spiegare... e alla fine, le si spalancarono gli occhi e il suo ricciolino ribelle a forma di cuore si deformo', segno che Heart era davvero molto preoccupata!

"Che... che cosa? Minori-chan e' scomparsa? Avete... avete litigato, e ora non riuscite piu' a ritrovarla?" esclamo' Heart. "Va... va bene, Hyuuga-chan! Chiamero' immediatamente Sa-Sa e le altre, e chiedero' se possono darci una mano a cercare! Si'... si', non ti preoccupare! Arriviamo subito! Stai tranquilla, troveremo Minori-chan in men che non si dica! Okay! Ciao!"

Heart mise giu' il telefono e corse subito a prendere i numeri di telefono di Saki-T e Maori, in modo da cominciare subito la ricerca. Si stava avvicinando la sera, e meno si aspettava in questi casi, meglio era... "Accidenti... Partinias, c'e' stato un cambio di programma! La sorellina di Saki-chan e' scomparsa, e dobbiamo cercarla! Non vorrei che le succedesse qualcosa..."

"Sarebbe in grave pericolo se arrivasse qualche Elementale o qualche membro dell'Impero di Dark Fall..." assenti' Partinias, capendo al volo la situazione. "Mi dispiace non poter fare molto per aiutarti adesso, Heart-chan, ma... in tutta onesta', spero che in questo caso il mio aiuto non sia necessario!"

Heart annui'. "Non ti preoccupare, Partinias... anch'io mi auguro che non accada niente del genere!" rispose, mentre componeva il numero di casa Tsuzura. Si mise il ricevitore all'orecchio e attese risposta... che per fortuna non tardo' ad arrivare. "Sa-Sa? Sei tu? Meno male, avevo bisogno urgente di parlarti!"

"Hmm... normalmente, a questo punto avrei sollevato una lamentela circa il fatto che non mi piace essere chiamata Sa-Sa... ma dimmi, Heart-chsn, qual e' il problema? E' successo qualcosa?"

"Si', purtroppo... la sorellina di Hyuuga-chan e' scomparsa! Dobbiamo ritrovarla, c'e' il rischio che si imbatta in un Elementale o qualcosa di peggio!" spiego' Heart. "Dobbiamo dirlo anche a Mao-Mao, a Lili e a Iori-poo! Potrebbero darci una mano nelle ricerche!"

Saki-T aveva preso sul serio l'allarme lanciato da Heart, per fortuna... e la ragazzina dai capelli rosa la senti' annuire dall'altro lato della conversazione. "Va bene, Haert-chan! Tu aspettami, che arrivo subito!"

Heart tiro' un breve sospiro di sollievo - se non altro, non sarebbe stata da sola con l'altra Saki a cercare quella bambina per tutta Ginza. Ma i problemi, sfortunatamente, erano solo all'inizio, con quello che la piccola rischiava uscendo da sola in quella situazione...

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Bisognava dire, ammise tra se' Nagisa Misumi, in quel momento inginocchiata davanti ad un tavolino lungo e basso assieme ad Honoka e ai fratellini Kujou, che stare un po' con una compagnia allegra come quella di Nanoha-chan e delle sue amiche faceva delle grandi cose, quando si trattava di allontanare le preoccupazioni. L'incontro con la misteriosa ragazza di prima, e gli allarmati avvertimenti che Mepple, Mipple, Pollun e Lulun avevano dato, adesso non facevano piu' tanta impressione, e cresceva la speranza che, in effetti, non si trattasse che di quello - semplici avvertimenti in nome della prudenza. La famiglia Takamachi e i loro amici erano un bel gruppo, bisognava dire, e sapevano come rendere divertente una serata che pure non era iniziata sotto le migliori aspettative... l'unica del gruppo che sembrava un po' assorta era Nanoha stessa, ma del resto, le Pretty Cure del Giardino della Luce conoscevano la piccola abbastanza da sapere che era una che si assumeva un po' troppe responsabilita'. Non che la si potesse biasimare, tutto sommato.

In ogni modo, Honoka penso' che fosse il caso di parlarle un po'... e dopo aver terminato una breve conversazione con Miyuki, la geniale Pretty Cure dai lunghi capelli blu guardo' verso la piccola maga in apprendistato. "Ehm... Nanoha-chan, va tutto bene?" chiese con educazione. Questa domanda attiro' l'attenzione di Nanoha, che guardo' la ragazza piu' grande con l'espressione tipica di una che si stupisce della domanda fatta, e si schiari' la gola.

"Ah... ehm... si', Honoka-san, va tutto bene!" rispose la bambina, un po' troppo rapidamente perche' Honoka non pensasse che stava cercando di nascondere la sua ansia. "E' solo che... ehm... non ricordo di essere mai stata con cosi' tante persone... e io non sono una a cui piace essere al centro dell'attenzione..."

"Va bene, Nanoha-chan, se lo dici tu..." rispose Honoka. "Ma... dimmi, per caso non hai incontrato qualche persona un po' strana, da queste parti? Per esempio... una ragazza con i capelli lunghi e un canino sporgente?"

La bambina castana corrugo' la fronte. Anche le Pretty Cure avevano incontrato quella misteriosa signorina che l'aveva minacciata telepaticamente soltanto qualche minuto prima? Questa era una coincidenza di cui era il caso di discutere con le sue compagne piu' grandi...

"Honoka-san... forse... e' meglio se ci appartiamo per un attimo, voi ed io... e ne discutiamo un attimo... perche' se state parlando di chi penso io, allora forse ci sara' qualche problema..."

"Hm? Va... va bene!" rispose Honoka, facendo cenno anche a Nagisa e ad Hikari. "Ehm... signori Takamachi... Suzuka-chan, Arisa-chan... vi preghiamo di scusarci, ma dobbiamo assentarci per un momento. Torneremo entro breve."

"D'accordo. Cercate solo di non andare troppo lontano." rispose Momoko, benche' sembrasse un po' sorpresa dell'insolita richiesta. Nagisa, Honoka, Hikari e Nanoha ringraziarono con un inchino, e Hikari si rivolse al fratello minore, chiedendogli di restare li' per quache minuto e aspettarle.

"Scusa, Hikaru-chan, ma adesso io e le mie amiche abbiamo da fare un discorso tra noi..." disse la biondina. "Puoi... ehm... aspettare qui un momento? Non ci metteremo molto, stai tranquillo!"

"Okay..." rispose Hikaru, dopo un breve istante in cui sembrava confuso. Hikari fece un cenno con la testa, sorridendo gentilmente, e lei e le sue tre amiche, dopo essersi scusate nuovamente, si diressero verso il corridoio esterno, uscendo nel porticato e fermandosi a qualche metro dal salone, in modo da non rischiare che qualvhe parola di troppo arrivasse alle orecchie dei Takamachi o di chiunque altro. Era una serata gradevole, con una temperatura mite e ancora qualche raggio di sole che dava al cielo delle suggestive sfumature azzurre e arancioni, e tutt'attorno sembrava non esserci altro che il silenzio della natura... percio' le Pretty Cure del Giardino della Luce e la loro piccola amica pensarono che fosse il posto giusto per mettersi a discutere di quello che era successo.

"Va bene, Nanoha-chan, dicci pure..." inizio' Nagisa, appoggiandosi con la schiena al muro. "Hai incontrato anche tu una strana ragazza con dei lunghi capelli aranciati... e con un canino di fuori? Una che... dava una strana impressione, per cosi' dire?"

Nanoha annui' senza esitazione. "A dire la verita', si'... io, Arisa-chan e Suzuka-chan l'abbiamo incrociata oggi pomeriggio." rispose la bambina castana. "E' venuta da me, mi ha detto che non ero una degna avversaria per "lei"... e immagino che si riferisse a quella Fate che ho incontrato qualche giorno fa... e mi ha avvertito con un messaggio telepatico di non immischiarmi nelle loro faccende... altrimenti ne avrei pagato le conseguenze."

"Capisco..." disse Honoka. "Quindi... si tratta di un'altra nemica... E' un bel problema, visto che ne avevamo gia' un bel po' di problemi a cui pensare. Ma... vuol dire che da queste parti c'e' un Jewel Seed, molto probabilmente... Altrimenti, non mi spiego come mai lei si sia presa il disturbo di venire fin qui..."

"E ' vero..." rispose Nanoha. "Ma... finche' non si risvegliera', non ho modo di individuarlo."

"E io stesso non sono in grado di percepirlo, finche' esso non rivelera' il suo potere... Per allora temo che Fate e quella ragazza... se davvero Fate Testarossa e' nei paraggi... saranno gia' a ridosso del Jewel Seed." affermo' Yuuno, che fino a quel momento era stato in braccio a Nanoha, facendo finta di essere un normale furetto addomesticato.

"In tal caso, vorra' dire che le affronteremo assieme!" Nagisa si rifiutava di darsi per vinta. "Questa volta, quella Fate non se ne andra' a buon mercato... la affronteremo, e le impediremo di prendere quel Jewel Seed!"

Nanoha si schiari' la voce. "Ehm... a dire la verita', Nagisa-san, io vorrei avere la possibilita' di parlare con quella ragazza, e scoprire il perche' vuole i Jewel Seed... insomma, avra' i suoi motivi per fare quello che sta facendo, no?" chiese, prendendo un po' di sorpresa le Pretty Cure. In effetti, le guardiane del Giardino della Luce avevano sempre affrontato nemici con i quali discutere era impossibile... pero', riflettendoci, forse quella Fate sarebbe stata piu' disposta ad ascoltare... e sicuramente risolvere il problema con le parole sarebbe stato piu' conveniente per entrambe le parti. Da come Nanoha ne parlava, non sembrava davvero cattiva...

"Pensi... che riusciremo a convincere Fate a dirci le sue motivazioni, Nanoha-chan?" chiese Hikari. "Sono d'accordo anch'io, beninteso... e penso che faremmo meglio a parlare con lei invece che combatterla... ma... temo che potrebbe essere piuttosto complicato. Sara' un'impresa convincerla a rivelare le sue ragioni..."

"Di questo... me ne rendo conto anch'io. Pero'... credo che faremmo bene a tentare, almeno finche' non avremo altra scelta che affrontarla in combattimento." rispose la bambina, guardando oltre il bordo del terrazzino, verso i boschi di conifere che circondavano il ryokan...

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Il piccolo parco giochi nel bel mezzo di Ginza era ormai deserto e solitario, e le giostre giacevano abbandonate... ma nello stato d'animo in cui si trovava in quel momento, Minori Hyuuga era piu' che disposta ad accontentarsi di un posto come quello per starsene da sola. Fin da quel pomeriggio, si era sentita malissimo per quello che aveva fatto, pur senza averne l'intenzione... e aveva bisogno di non vedere sua sorella maggiore per un po'. Se avesse incontrato Saki-H in quel momento, non avrebbe saputo ne' cosa fare, ne' cosa dire... e sentiva che avrebbe potuto anche scoppiare di nuovo in lacrime senza riuscire a dire nulla...

Minori sospiro' di nuovo, e uso' i piedi per darsi una spinta sull'altalena sulla quale era seduta. Era un modo per distrarsi e non restare a pensare a quello che era successo... in modo da non deprimersi ulteriormente...

Perche' doveva sempre andare cosi'? Perche' lei non stava mai ad ascoltare la sorella maggiore? Lei... voleva soltanto far ridere un po' Mai... e guarda cosa era successo... Saki-H aveva ragione... forse lei davvero non si meritava che la sorella maggiore giocasse piu' con lei. E quello che era peggio, aveva fatto litigare sua sorella e Mai. La frittata era completa...

Minori si diede un'altra spinta... ma subito dopo si stanco' e si fermo' lentamente, strisciando con le scarpette nella fredda sabbia del parco giochi.

"Ma insomma... Che cosa ci sto facendo qui?" si chiese subito dopo, a bassa voce. "Adesso a casa... si staranno preoccupando per me? O forse... sono una tale imbranata e stupida che stanno meglio senza di me...?"

Per fortuna, prima che potesse andare oltre con i suoi cupi pensieri, la bambina si senti' chiamare da una conosciuta voce femminile... era quella di Mai, e Minori si volto' in quella direzione per vedere la giovanissima artista che si dirigeva a passo svelto verso di lei, preoccupata e al tempo stesso sollevata. "Minori-chan! Come mai sei qui? E gia' tardi..." esclamo' Mai, raggiungendo la bambina... che sulle prime non rispose nulla e si limito' a guardarla con aria quasi sperduta...

"Sei... triste per quello che e' accaduto oggi, vero?" chiese Mai, appoggiando una mano sulla schiena della piccola. Minori annui' lentamente, facendo un versetto di assenso con la voce, e striscio' ancora il piede nella sabbia. "Ti capisco... so che non e' colpa tua, Minori-chan, e che stavi cercando solo di fare qualcosa di divertente..."

"Questo non cambia niente, Mai-san..." mormoro' tristemente la piccola. "Ho bagnato quel bel disegno che avevi fatto con tanta pena, e ti ho fatto litigare con Saki-neesan..."

"Ehm..." Mai si schiari' la voce con aria un po' impacciata, rendendosi conto di aver toccato un tasto falso. Dopo aver lasciato che trascorresse qualche secondo senza che nessuna delle due dicesse nulla, Mai si sedette sull'altalena a fianco di quella di Minori, e la fece ondeggiare lentamente, alla ricerca della frase giusta da dire.

"Sai... e' molto bello questo parco giochi. Ci vieni spesso?" chiese Mai, cercando di portare il discorso verso un argomento un po' piu' sicuro. Minori, senza neanche alzare la testa, annui'.

"Oggi pero' sei uscita senza neanche avvertire... e scommetto che a quest'ora Saki-san e la tua famiglia saranno molto in pensiero per te..." continuo' la giovane artista, sperando di ottenere una reazione migliore dalla sua piccola amica.

Se non altro, questa volta Minori sembro' piu' disposta a parlare senza troncare tutto. "Non lo so, Mai-san... io sono sempre cosi' imbranata, faccio tutto sempre di testa mia... poi ci credo che la sorellona Saki si arrabbia con me. Oggi hai anche litigato con Saki-neesan per colpa mia... e a me ha fatto male, perche' tu per me sei come un'altra sorella..." disse, guardando verso Mai con grandi occhioni nocciola ancora brillanti di lacrime.

Mai, dopo un primo istante in cui si trovo' a non sapere cosa dire, sorrise gentilmente e accarezzo' la piccola sulla testa, arruffandole un po' i capelli. "Non dire cosi', Minori-chan... non e' proprio vero che abbiamo litigato... E' che ho capito come ti sentivi, e non sono riuscita a stare zitta."

Minori spalanco' un po' gli occhi per la sorpresa, mentre Mai proseguiva il discorso. "Vedi, Minori-chan... Un giorno, quando avevo piu' o meno la tua eta', ricordo che ruppi il prezioso telescopio di mio fratello Kazuya, a cui lui teneva moltissimo." spiego' Mai, guardando verso il cielo che inizia a rabbuiare. "Kazuya-niisan si arrabbio' davvero molto con me, quella volta... e io ebbi moltissima paura, lo ammetto... perche' pensai che Kazuya non mi avrebbe piu' voluto bene... Capisci? Ho pensato che tu stessi provando la stessa sensazione che avevo provato io quel giorno... Ma ora basta piangere, Minori-chan! Sono sicura che Saki-san non ti vuole meno bene di prima... vedrai, ora torniamo dalla tua famiglia, e spieghiamo tutto con le parole! Vedrai che capiranno!"

"Ne... ne sei proprio sicura, Mai-san?" chiese la piccola, ancora non del tutto convinta...

All'improvviso, l'espressione malinconica, ma cautamente speranzosa, di Minori si trasformo' in una di sorpresa e terrore, mentre fissava qualcosa alle spalle di Mai! Colta alla sprovvista, Mai si volto' per cercare di capire cosa avesse spaventato cosi' Minori... e si protesse il viso con un braccio appena in tempo quando un muro di fiamme rosse e gialle si accese letteralmente dal nulla a qualche metro da loro, investendole con un'ondata di calore!

"AH!" esclamo' la giovane artista. "E... e ora... che sta succedendo?"

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Lilica Felchenrow di solito non vedeva alcun motivo per affannarsi tanto... e chiunque non la conoscesse bene, poteva avere l'impressione che fosse una ragazza superficiale ed egoista. Percio', molti sarebbero stati sorpresi di vedere che, in quel momento, la sbarazzina mezza-demone dava qualche lieve segno di ansia ed irritazione. Era gia' passato del tempo da quando aveva ricevuto la telefonata di Heart... e non appena aveva saputo quello che era successo a Minori, Lilica non aveva esitato ad infilarsi i suoi amati pattini in linea e partecipare alle ricerche, che pero' avevano tutte dato esito negativo. Con uno sbuffo di preoccupazione, la biondina pattino' fino all'angolo di un incrocio, dove erano gia' riuniti Saki-H, Flappy e le altre Maiden - Ioriko e Mike compresi, anche se l'autonominato "grande re dei demoni" non aveva partecipato di buon grado alla ricerca. Lilica freno' con un'abile manovra e si fermo' davanti ad Heart e alle due Saki... e prima che queste potessero dare una risposta, la mezza-demone scosse la testa desolata.

"Nada, ragazze. Zero. Vuoto totale." affermo'. "Minori-chan sembra sparita nel nulla... mi spiace!"

"Accidenti..." mormoro' Saki-H, sentendosi sempre piu' il cuore in gola. "Minori-chan, dove sei finita? E' colpa mia, se non fossi stata cosi' dura con lei, forse tutto questo si sarebbe potuto evitare..."

Maori scosse la testa. "Hyuuga-san, restare a tormentarti per quello che e' gia' successo non portera' a niente di buono." disse, calma ma ferma. Ancora una volta, la giovane miko cercava di essere la voce della ragione, anche quando chi le era attorno iniziava a perdere la calma. "Innanzitutto, cerca di pensare. Dov'e' che Minori-chan potrebbe essere andata, depressa com'era? Cercare alla cieca non ci portera' da nessuna parte..."

"Guardate che se e' questo il problema, io posso semplicemente caricare Ioriko in groppa e farla volare in alto!" esclamo' Michelangelo all'improvviso, facendo fare un salto a Saki-H e ad Heart, che gli stavano vicino. "Cosi' la trovate subito, la mocciosetta che state cercando, no?"

"Hey, guarda che quella "mocciosetta" e' la mia sorellina e ha un nome! Si chiama Minori, pezzo di legno!" esclamo' Saki-H, irritata. "E poi, c'e' un po' troppa gente per le strade, in questo momento! Cosa credi, che non si accorgerebbero di un bastone che svolazza a mezz'aria portandosi una ragazza in groppa? Non vogliamo mica farci notare cosi'!"

"Ehm... non vorrei sembrare presuntuosa, Mike, ma Hyuuga-san ha ragione..." mormoro' Ioriko. "So che adesso ho... ehm... questi... poteri magici... pero'... usarli senza prestare attenzione potrebbe essere... come dire... deleterio!"

Michelangelo grugni' irritato e stava per sbottare che lui non era un pezzo di legno, bensi' il potente "grande re dei demoni"... quando il cellulare in cui il piccolo Flappy era trasformato comincio' ad agitarsi allarmato, segno sicuro che c'era qualche serio pericolo in avvicinamento!

"Lapi! Ho un brutto presentimento, lapi!" esclamo' il folletto dalle orecchie da coniglio. "E' l'Impero di Dark Fall! Stanno tornando alla carica, lapi!"

"L'Impero di Dark Fall! Non ci voleva! Proprio in un momento come questo..." esclamo' Saki-H, che minacciava di cadere vittima di un attacco di panico.

"Gia'... non e' affatto adorabile, tutto questo!" esclamo' Heart. "Come se gia' non avessimo abbastanza problemi!"

"Da che parte sono?" chiese Saki-T al folletto. "Mi sa che adesso dovremo dividerci in due gruppi, e suddividerci i compiti..."

Flappy si concentro' per qualche istante... poi, muovendosi come poteva, indico' una strada in discesa. "Da quella parte, lapi! Ne sono sicuro! Quelli di Dark Fall stanno per arrivare da qualche passaggio dimensionale in quella direzione, e..."

Prima che potesse terminare la frase, Saki-H e le Maiden videro una tremenda fiammata rossa sprigionarsi da un punto non meglio definito, pochi metri piu' in la' rispetto alla fine della rampa, con un tremendo rumore di legna che prendeva fuoco! Il crepuscolo si illumino' di scatto di una terrificante luce arancio sanguigno, e un grido di terrore, che a Saki-H suono' orribilmente familiare, squarcio' l'aria e fece gelare il sangue nelle vene alla Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti!

"Oh, no... quella e' Minori-chan!" esclamo' Saki-H, guardando con terrore verso il punto da cui era scaturita la fiamma...

Lilica fu la prima a riscuotersi dallo stupore. "Allora, non c'e' tempo da perdere! Quelli di Dark Fall sono apparsi proprio dove c'e' Minori-chan... e noi dobbiamo salvarla!" esclamo'. "Andiamo, ragazze, seguiteci!"

"Ricevuto!" rispose Heart, e tutto il gruppo si affretto' lungo la strada in discesa, cercando disperatamente di raggiungere il luogo indicato da Flappy prima che accadesse qualcosa di irreparabile...

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"Aaaah... accidenti, la giornata e' stata piu' stancante di quanto avrei creduto!" affermo' Akane, dopo essersi sgranchita un po' le ossa. "Sono venuti un sacco di clienti... beh, comunque devo dire che sono soddisfatta! Ora, finiamo di chiudere il chioschetto, e aspettiamo che arrivino le ragazze e Hikaru-chan! A proposito, adesso che ci penso... dove saranno finite quelle annotazioni che ho fatto l'altro giorno?"

Akane, ricordandosi in quel momento di quel particolare, diede un'occhiata negli sportelli del suo chiosco e frugo' brevemente al loro interno... senza trovare quello che cercava. Storse il naso e ando' a cercare in un altro scompartimento, poi in un altro... e in un altro ancora... finche' non si arrese e sospiro' esasperata. "Sigh... stai a vedere che le ho lasciate a casa... bah, chiedero' a Nagisa e Honoka se per caso le hanno viste da qualche parte... per adesso, credo che l'unica cosa da fare sia chiudere la bottega. Andiamo a dare un'occhiata fuori, giusto per scrupolo..."

La giovane donna usci' dal suo chiosco e si diede un'occhiata attorno, giusto per sicurezza... e noto', anche se solo di sfuggita, uno strano fenomeno nel cielo, come se all'improvviso la sua superficie si fosse increspata. Un po' incuriosita, Akane guardo' con maggiore attenzione, ma decise che, alla fine, era stato soltanto uno scherzo della sua vista, forse dovuto alla stanchezza, e si accinse a tornare al suo chiosco...

Solo per andare quasi a sbattere contro l'alta, inquietante e minacciosa figura vestita di foglie di Karehan, e incrociare i suoi terrificanti occhi a mandorla senza pupille! Il guerriero di Dark Fall era apparso dietro di lei senza neanche un suono, letteralmente dal nulla... e adesso Akane, spaventata e sorpresa, aveva finito per sedersi a terra con un breve grido di sgomento, e cercare di allontanarsi da lui...

"Ah! Che cosa... e... e tu chi sei? Da... da dove salti fuori?" esclamo', prima di notare l'aspetto innaturale dell'individuo e fare una domanda alquanto piu' pertinente... "E... e... che COSA sei? Non ho mai visto nessuno con..."

Karehan non si degno' nemmeno di rispondere. Senza minimamente cambiare la sua espressione gelida e spietata, il guerriero di Dark Fall allungo' un braccio verso la donna e la afferro' per il collo, sollevandola di peso da terra! Akane emise un breve verso strozzato e cerco' di divincolarsi per sfuggire alla presa... ma la mano di Karehan sembrava una morsa d'acciaio!

"Tu!" esclamo' il demone, senza smettere di guardare Akane con i suoi terribili occhi. "Tu sei un'amica delle Pretty Cure del Giardino della Luce, non e' cosi'? Ti ho visto con loro! Non puoi negarlo!"

Akane cerco' di allargare le dita con cui Karehan le teneva la gola, senza successo, e tossi' un paio di volte. "Cough... cough... che cosa... che cosa stai... dicendo? Pretty... cosa? Non so... ugh... ti cosa tu stia..."

"NON MENTIRE!" tuono' Karehan, stringendo ancora un po' la presa e impedendo alla giovane donna di dire altro. "Ti ho visto con quelle tre mocciose, poco fa! Non e' possibile che mi sbagli! Ebbene... visto che sei una delle persone a cui quelle mocciose tengono... diventerai la mia arma da usare contro di loro! Avanti, Uzaina! Fai il tuo lavoro... e trasforma questa umana in qualcosa di adeguato!"

Attorno a Karehan si accese una minacciosa aura nera, che poco dopo si solidifico' in una figura oscura dal volto contorto in una smorfia malvagia, le cui mani ad artiglio si estesero verso la terrorizzata Akane, che non poteva fare nulla per evitare di essere afferrata. La vista della giovane si annebbio', mentre i suoi pensieri si confondevano tra loro, e ognuno di essi si trasformava in un irrefrenabile desiderio di distruzione... con orrore, Akane si rese conto che quella cosa che Karehan aveva evocato, in qualche modo, le stava sottraendo il controllo del suo corpo!

"U-ugh... che... diavolo e'... questa cosa..." riusci' a pensare Akane, prima che la sua coscienza svanisse. "Nagisa... Honoka... Hikari... Hikaru... dovete... scappare... ugh..."

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Nel frattempo, terminato l'incontro con Nanoha, la sua famiglia e le sue amiche, Nagisa, Honoka, Hikari e Hikaru avevano dato la buonanotte alla loro nuova compagna, e in quel momento si stavano dirigendo nuovamente verso la radura nella quale Akane aveva piazzato il suo chioschetto. Dopo aver discusso un po' con Nanoha dei problemi attuali, le ragazze si sentivano un po' piu' tranquille... e dal momento che ormai la giornata si stava avviando alla fine, c'era da sperare che non sarebbe successo nulla di male...

"In ogni caso, meglio tenere gli occhi aperti..." si raccomando' Honoka, mentre le due ragazze raggiungevano gli ultimi gradini della scalinata che portava al ryokan, e iniziavano a percorrere la stradina di terra battuta ai piedi dell'hotel in stile tradizionale. "Sappiamo che quella ragazza di nome Fate potrebbe essere nei dintorni... e dove c'e' lei, c'e' sicuramente anche un Jewel Seed..."

"Gia'... dopo quello che e' successo l'altro giorno, preferirei evitare che un altro finisse nelle mani dei nostri avversari." disse Nagisa con un sospiro. Ricordava ancora la battaglia con Kintolesky di qualche giorno prima, e si augurava che loro tre fossero migliorate almeno un po' da quel giorno. "Beh, magari siamo fortunate, e stasera non accade nulla..."

"GRAAAAAAARGH!"

Un potente ruggito di rabbia fece saltare le tre ragazze e il bambino biondo, che si voltarono immediatamente nella direzione da cui era provenuto. Evidentemente, quella di Nagisa era una speranza destinata a rimanere frustrata... e a confermare il tutto, ci pensarono Mepple, Mipple, Pollun e Lulun, che iniziarono ad agitarsi e a contorcersi, per segnalare l'allarme alle loro amiche terrestri.

"Nagisa! Honoka! C'e' qualcuno di Dark Fall qui vicino! Mipo!" esclamo' Mipple.

"Ed e' apparso proprio dove si trova la signorina Akane, mepo!" continuo' Mepple, sempre piu' allarmato. "La signorina Akane e' in pericolo!"

"Che cosa?" esclamo' Hikari spalancando gli occhi. "Oh, no! Dobbiamo intervenire subito! Hikaru-chan... tu resta vicino a me finche' non arriviamo... poi trova un posto dove nasconderti e resta li' finche' non e' tutto finito, okay?"

"Va... va bene..." mormoro' il bambino biondo, mentre la sorella maggiore lo prendeva per mano, e tutte e tre iniziarono a correre lungo la stradina spianata. Arrivati li' vicino, Hikaru segui' il consiglio di Hikari e ando' a nascondersi dietro un arbusto vicino... mentre Nagisa, Honoka e Hikari facevano irruzione nella radura per affrontare la minaccia che si era presentata! Karehan, che era rimasto nel bel mezzo della piazzetta, le accolse con un duro sorriso di trionfo... affiancato da un gigantesco mostro Uzaina simile ad un gigante di legno vestito di un abito di foglie morte, alto almeno tre metri e con braccia grandi e potenti come mazze ferrate, una chioma di foglie e rami aggrovigliati, numerosi tralci di edera che scendevano dalle spalle... e il volto dagli occhi luminosi e dalla bocca digrignante del tipico Uzaina! Aveva un aspetto del tutto disumano, eppure per qualche motivo Hikari ebbe uno strano presentimento a guardarlo... non fosse stato che per il fazzoletto rosso legato attorno ad uno dei rami che spuntavano dalla tempia del mostro...

"Hehehehee... piacere di conoscervi, Pretty Cure del Giardino della Luce! Il mio nome e' Karehan, e sono un servitore del sommo Lord Akudaikahn, sovrano dell'Impero di Dark Fall!" sghignazzo' Karehan, tenendo le braccia conserte sul petto mentre fluttuava a qualche centimetro da terra. "Cosi'... voi siete quelle che Moerumba ha scambiato per le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti! In effetti, devo ammettere che vi assomigliate molto... ma in ogni caso, io riusciro' a fare quello in cui quell'incapace ha fallito!"

"Voi di Dark Fall non ci lasciate mai in pace, eh?" esclamo' Nagisa, stringendo i denti. "Non ci interessa chi tu sia! Dov'e' la signorina Akane? Che cosa le hai fatto, brutto mostro?"

"La signorina... Ah, state parlando di quell'umana con cui siete venute qui!" rispose Karehan con un altro ghigno malvagio, prima di scoppiare a ridere. "Hahahahaaa! Ma come, non la vedete? E' proprio qui, davanti ai vostri occhi! Strano che non la riconosciate, visto che siete tanto amici! Hahahahahaaaa!"

Il sangue si gelo' nelle vene delle ragazze, mentre osservavano il colossale Uzaina di legno che si avvicinava a loro con tremendi ululati di battaglia... e Hikari, con un moto di orrore, riconobbe finalmente il fazzoletto rosso che aveva visto su uno dei rami dello Uzaina! Ma certo, come aveva fatto a non riconoscerlo prima! Quello... quello era la bandana che Akane indossava sempre quando era al lavoro! Questo... non poteva voler dire che una cosa!

"Che... che COSA? Tu... tu hai trasformato la signorina Akane... in uno dei tuoi mostri?" esclamo' la biondina, sostenendo la vista dello Uzaina che ora avanzava verso di loro, ringhiando minacciosamente. "Come... come hai potuto fare una cosa simile?"

"E' stato molto semplice, in realta'." rispose Karehan, alzando le spalle con totale indifferenza. Per lui, non c'era alcuna differenza tra quello che aveva fatto e il modo in cui trasformava in mostri gli oggetti inanimati. "Mi e' bastato fare come faccio di solito. I miei Uzaina sono molto versatili, quando si tratta di creare mostri! Ma... ora la cosa che ha piu' importanza... e' che questo Uzaina, ottenuto dalla vostra amica, sara' la causa della vostra distruzione! Vai, Uzaina! Distruggi quelle inutili Pretty Cure... per la gloria dell'Impero di Dark Fall!"

Lo Uzaina che fino a poco prima era stato Akane getto' indietro la testa e ruggi' orrendamente, per poi sollevare in aria entrambe le sue braccia a forma di maglio e scagliarsi a tutta velocita' contro le tre ragazze, che fecero appena in tempo a scansarsi prima che uno dei pugni della creatura malefica si abbattesse pesantemente sul posto in cui si trovavano. Nagisa, Honoka ed Hikari si gettarono tutte dallo stesso lato, arrivando sul fianco del gigantesco mostro per poi rialzarsi mentre i loro beniamini le incitavano a trasformarsi mentre ne avevano la possibilita'.

"Presto, lulu! Trasformatevi adesso!" esclamo' Lulun. "Dovete salvare la vostra amica, lulu!"

"Non abbiamo bisogno di farcelo dire due volte!" rispose Nagisa. "Honoka, Hikari! Siete pronte?"

"E ce lo chiedi? Certo che lo siamo!" rispose il piccolo genio dai capelli blu. "Andiamo!"

"Dual Aurora Wave!"

"Emissaria della Luce, Cure Black!"

"Emissaria della Luce, Cure White!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"Servitori dell'oscuro potere!"

"Tornate nelle tenebre da cui siete venuti!"

"Luminous... Shining Stream! Vita splendente, Shiny Luminous! Perche' il cuore della Luce e la volonta' della Luce... tornino ad essere una cosa sola!"

Le Pretty Cure del Giardino della Luce apparirono davanti a Karehan e allo Uzaina che fino ad un attimo prima era stato Akane... e quest'ultimo, con un pauroso ruggito, si lancio' di nuovo all'attacco e cerco' di schiacciare le ragazze con le sue braccia simili a mazze. Cure Black, Cure White e Shiny Luminous si dispersero e iniziarono a muoversi attorno al mostro, cercando di confonderlo. Mentre Karehan si sollevava di quota, tenendo le braccia conserte come uno spettatore che si stava divertendo ad osservare il combattimento, il suo Uzaina si guardo' attorno con espressione spiazzata, come se fosse indeciso su quale Pretty Cure attaccare per prima... e un istante dopo, scelse a caso e si lancio' contro Cure Black, che questa volta non riusci' ad evitare il colpo e venne scagliata a terra con un breve urlo di dolore. Questo, pero', diede il tempo a Cure White di contrattaccare, lanciandosi in una spettacolare acrobazia aerea contro il mostro e colpendolo al fianco con un calcio rotante. Il demone ringhio' e incespico' visibilmente, mentre Cure Black si rialzava rapidamente e si rimetteva in guardia. L'attacco di Cure White non sembrava aver inflitto grandi danni all'essere malefico... ma se non altro sembrava averlo rallentato un po', e aver permesso alle ragazze di prendere un po' di fiato...

Almeno finche' non vennero colte di sorpresa da una raffica di foglie taglienti come rasoi che piovvero loro addosso dal punto in cui Karehan si trovava! Il guerriero di Dark Fall aveva deciso di interferire nella lotta, scagliando uno dei suoi attacchi contro le ragazze nel momento in cui pensavano di essere in vantaggio! Solo grazie ai loro riflessi pronti, le Pretty Cure del Giardino della Luce riuscirono ad evitare danni seri, e ricevettero soltanto qualche graffio assieme alla risata di scherno di Karehan.

"Hehehehee... cosa succede, Pretty Cure? Adesso che dovete combattere contro una volstra amica, non siete piu' tanto dure?" chiese il guerriero di Dark Fall, questa volta sicuro della sua vittoria. "A quanto pare, quando si arriva alla prova dei fatti, anche le migliori guerriere del Giardino dell'Arcobaleno non sono altro che due femminucce sentimentali!"

Cure Black strinse i denti e alzo' lo sguardo verso di lui, squadrandolo con ferocia. "Ah, si'? Vedrai un po' quanto saro' sentimentale quando verro' lassu' a romperti i denti a pugni!" esclamo'. "Se fossi in te, richiamerei il tuo mostro e libererei Akane-san in questo momento!"

Karehan grugni' con disprezzo. "Tsk! Se vuoi minacciarmi, dovrai fare meglio di cosi'... e in ogni caso, dovrai prima sconfiggere il mio Uzaina! Senza fare del male alla tua amica, si intende, perche' non e' cosi' che agiscono le... eroine come voi, vero? Hahahahaaa!"

Lo Uzaina-Akane ululo' di nuovo, con furia sempre maggiore, e si scaglio' di nuovo contro le eroine... questa volta spalancando la bocca e scagliando una ruggente fiammata dalle fauci contro le ragazze! Shiny Luminous, agendo d'istinto, alzo' le mani e creo' uno scudo di luce davanti al terzetto, bloccando le fiamme appena in tempo! La ragazzina bionda strinse i denti per il calore e si concentro' ancora di piu', cercando di respingere il terribile colpo... e alla fine, con un grande sforzo di volonta', riusci' a dissolvere la fiammata, un attimo prima che lo Uzaina si scagliasse di nuovo contro le ragazze, scagliando indietro Cure Black e Cure White con un colpo delle sue enormi braccia. Le due ragazze rotolarono sul terreno, mentre Shiny Luminous si allontanava dal mostro con una capriola... e immediatamente dopo, veniva bersagliata dalle foglie-lama che Karehan le scaglio' contro, deciso a non concedere loro il minimo vantaggio. Un po' doloranti, ma ancora capaci di combattere, le due Pretty Cure si rialzarono, cercando di recuperare lo svantaggio... e allo stesso tempo di trovare un modo di salvare Akane. In quel momento c'era una sola possibilita' che veniva loro in mente...

"Cure Black, dobbiamo usare la Pretty Cure Rainbow Therapy!" esclamo' Cure White. "Potrebbe essere in grado di espellere lo Uzaina dal corpo di Akane-san senza farle del male! Ti ricordi di quella volta che l'abbiamo fatto con il vicepreside?"

Cure Black annui'. "Certo... me lo ricordo bene, e' stata l'unica volta che abbiamo usato quell'attacco!" esclamo' la Pretty Cure nera. "Dobbiamo eseguirlo di nuovo... e alla perfezione, se vogliamo salvare Akane-san... e quella foglia secca lassu' non ci rende piu' facili le cose!"

Shiny Luminous si alzo' con un colpo di reni e punto' le braccia verso Karehan, che si giro' verso di lei nel tentativo di lanciare di nuovo le sue foglie taglienti. "Non preoccupatevi, ragazze! A lui ci penso io! Potere della Luce, ora concedimi il coraggio! Sii la mia forza e la mia speranza! Luminous Heartiel Action!"

Dopo aver eseguito una serie di acrobazie con il suo ciondolo a forma di cuore, e aver puntato le mani congiunte contro il suo avversario, Shiny Luminous scaglio' un proiettile a forma di cuore che risplendeva di tutti i colori dell'arcobaleno contro il combattente di Dark Fall, che fu costretto ad interrompere il suo attacco per schivarlo. Questo lo distrasse quel tanto che bastava alle Pretty Cure del Giardino della Luce per congiungere le mani e scagliare il loro attacco purificatore contro lo Uzaina che si lanciava nuovamente contro di loro!

"Black Pulsar!" esclamo' Cure Black.

"White Pulsar!" le fece eco la sua compagna, mentre entrambe ripetevano gli stessi movimenti che facevano quando si apprestavano ad usare il Pretty Cure Marble Screw. Due raggi di luce, uno bianco e uno nero, discesero dal cielo sopra di loro e atterrarono sui palmi sollevati delle mani delle ragazze, i cui corpi iniziarono a scintillare di tutti i colori dell'arcobaleno, mentre iniziavano a pronunciare la formula magica...

"Tu che sei prigioniero del potere oscuro..." inizio' Cure White.

"Spezzeremo le catene che ti vincolano!" concluse Cure Black... prima che entrambe puntassero le mani contro lo Uzaina, che si fermo' allarmato. Troppo tardi, ormai per lui non c'era piu' scampo!

"Pretty Cure... RAINBOW THERAPY!" esclamarono in contemporanea le Pretty Cure del Giardino della Luce. Una spirale bianca e nera scaturi' dai palmi delle loro mani, accompagnata da una gentile sfumatura iridata, e avvolse completamente lo Uzaina, che ululo' per la rabbia prima che il suo corpo iniziasse a restringersi e a cambiare sembianze! In pochi istanti, la terrificante creatura era tornata ad essere nient'altro che la signorina Akane, e lo spirito malvagio che l'aveva posseduta venne costretto a separarsi dal suo corpo e scagliato in aria, dove si dissolse con un ululato disperato!

"UUUUUZAINAAAAAA!" Il corpo della malvagia essenza si infranse, e i pezzetti si trasformarono nello stormo di piccole creature alate che svolazzarono via nella notte, ringraziando profusamente le loro salvatrici con le loro vocine cinguettanti. Resosi conto di cosa era successo alla sua creatura, Karehan strinse i denti e i pugni per la rabbia... il suo piano per distruggere le Pretty Cure del Giardino della Luce non era andato come si aspettava, ma nulla gli impediva di terminare lui stesso il lavoro!

"Tsk... non mi aspettavo che aveste... una tecnica come questa!" grugni' il feroce guerriero di Dark Fall, mentre Cure Black correva a vedere se la signorina Akane stava bene. "Ma non importa... siete riusciti a sconfiggere il mio Uzaina perche' avevo fatto male i miei calcoli, ma con me non avrete la stessa fortuna!"

Cure White, che si trovava a fianco della sua compagna, si volto' di scatto verso il guerriero di Dark Fall che discendeva, e lo fulmino' con un'occhiata gelida che raramente Cure Black e Shiny Luminous potevano dire di aver visto sul volto del piccolo genio! "Basta con le chiacchiere!" ingiunse lei, mentre si voltava per affrontare il suo nemico. "Tu hai cercato di fare del male ad una nostra amica... e noi questo non te lo perdoneremo mai!"

"Hah. E io dovrei avere paura di te, ragazzina?" Karehan minimizzo' la minaccia. "Le tue parole mi fanno solo capire che non sai con chi hai a che fare... faresti meglio a tenere a freno la lingua, se non sai queste cose!"

Dopo essersi sincerata che Akane stesse bene - e in effetti, a parte aver perso conoscenza, non sembrava aver subito altre conseguenze - Cure Black si alzo' a sua volta e punto' un indice contro Karehan, sbattendogli in faccia il fatto che aveva fatto un errore madornale! "Sei tu quello che non sa di cosa sta parlando, secondo me! Hai fatto arrabbiare Cure White, e questo e' un errore di cui non farai in tempo a pentirti... ma lo sai che, tra le poche cose di cui io ho paura, una di queste e' proprio Cure White quando si arrabbia! Bravo, genio! Ti meriti proprio un applauso, clap clap!" esclamo' la Cure nera, sbattendo tra loro i palmi delle mani nell'imitazione di un applauso.

Karehan non si curo' della minaccia. "Tsk... tutte parole al vento!" sentenzio'. "Sono sicuro che non siete in grado di..."

Cure White non gli lascio' il tempo di terminare la frase. Prima che Karehan potesse attaccare, la guerriera bianca scomparve... e riapparve esattamente davanti a lui una frazione di secondo dopo, trasformando il suo ghigno arrogante in un'espressione di rabbia incredula! Il pugno destro della Cure bianca si chiuse al suo fianco e scatto' in avanti con velocita' disarmante, colpendo Karehan allo zigomo con una tale violenza che il guerriero di Dark Fall venne scagliato all'indietro e atterro' di schiena sul selciato, strisciandovi sopra per diversi metri. Si rialzo' quasi subito... ma ora si era reso conto di avere gravemente sottovalutato le sue avversarie, e che non ce l'avrebbe fatta da solo a sconfiggerle tutte e tre. Quindi, ribollendo di rabbia, Karehan cerco' di allontanarsi, fluttuando di nuovo in aria e preparandosi a rispondere a qualsiasi attacco le Pretty Cure si apprestassero ad usare contro di lui... attacchi che non arrivarono mai, con sua grande sorpresa.

"Tornatene dal tuo capo, e non ripresentarti mai piu' davanti a noi." minaccio' Cure White, con le sue due compagne al fianco a fare da supporto. "Se proverai di nuovo a fare una cosa del genere, ti rispediremo nelle tenebre da cui sei venuto."

"Ugh... che voi siate maledette, Pretty Cure del Giardino della Luce! Ma non crediate di avermi visto per l'ultima volta! Gloria all'Impero di Dark Fall!" esclamo' Karehan, scomparendo un attimo dopo in un vortice di foglie secche. Rapidamente come la battaglia era iniziata, la quiete torno' sulla radura, e le Pretty Cure tirarono un sospiro di sollievo. Era stata una battaglia breve, ma era valsa loro una bella scarica di adrenalina.

"Uff... meno male che e' andata bene..." disse Cure Black, sciogliendo la trasformazione e tornando ad essere semplicemente Nagisa Misumi. "Akane-san non ha subito conseguenze, per fortuna... certo che appena adesso gli hai dato un bel cazzottone a quella foglia secca di Dark Fall, eh? Bel colpo, Honoka, sei stata fantastica!"

Honoka scosse la mano che aveva usato per colpire Karehan, mentre il piccolo Hikaru, terminata la bagarre, usciva timidamente dal cespuglio nel quale si era rifugiato. "Ah... non me ne parlare, Nagisa! Ho provato una tale rabbia, che non sono riuscita a trattenermi... avevo una gran voglia di dargli un pugno in faccia, a quella canaglia!" rispose. "Ma ora Akane-san sta bene, vero? Siamo... siamo riuscite ad eseguire la Rainbow Therapy alla perfezione, per fortuna!"

"Gia'..." disse Hikari, china sul corpo privo di sensi della giovane. "Ah, guardate! Mi sembra che si stia gia' riprendendo..."

Nagisa, Honoka e Hikaru raggiunsero la biondina e si chinarono attorno ad Akane, mentre quest'ultima emetteva qualche verso inarticolato e apriva lentamente gli occhi, come se si fosse svegliata da un lungo sonno. Ci mise un pochino a mettere di nuovo a fuoco le cose, tra l'oscurita' e il resto... ma qualche secondo dopo, riusci' a vedere le facce delle sue giovani amiche che la assistevano preoccupate, e si mise in una posizione semiseduta, con una mano appoggiata a terra e un'altra che le sfregava il viso.

"Akane!" esclamo' Hikari, cercando di sostenerla. "Akane, tutto bene?"

"Uuugh... cavolo... mi sento la testa come se me l'avessero sbattuta in un frullatore... ma a parte questo sto bene..." mormoro' la donna, una volta che ebbe recuperato abbastanza lucidita' mentale da parlare. "Ma... ma che e' successo? Per un attimo... ricordo di aver provato una rabbia indescrivibile... e poi tutto e' confuso... ho visto rosso, nero... non ho capito bene nemmeno io cosa e' successo..."

"Stai tranquilla, Akane-san... qualsiasi cosa sia, sono sicura che e' tutto finito!" cerco' di rassicurarla Nagisa, facendo un sorriso gentile. "E' stato... soltanto un mancamento, ne sono convinta! Devi solo riguardarti un po', e metterti distesa..."

Akane, adesso gia' un attimo piu' sveglia, si passo' una mano sulla faccia... e corrugo' la fronte mentre restituiva lo sguardo a Nagisa, Honoka e ai fratellini Kujou. Non era ben sicura di quello che era successo, era vero, ma c'era una cosa che ricordava benissimo... e che in quel momento piu' che mai le tornava in mente! Una sequenza quasi cinematografica, che era rimasta quasi incisa nella sua mente... no, era sicura di non sbagliarsi! Era un istinto che le diceva che era cosi'...

"Un... un momento, ragazze! Aspettate un momento..." disse, la voce gia' piu' sicura. "Io... non ricordo molto bene che e' successo... ma mi ricordo bene che stavo facendo qualcosa... come contro la mia volonta'! Come se... il mio corpo si muovesse, senza che fossi io a comandarlo! E... ricordo benissimo che stavo facendo qualcosa contro di voi... e che ad un certo punto voi tre vi siete trasformate e siete diventate una specie di supereroine da anime shojo! Pretty... o qualcosa del genere! Cosa... cosa significa tutto questo?"

Per un attimo, Nagisa, Honoka e Hikari restarono come impalate al loro posto, ascoltando senza rendersi conto di quello che sentivano, mentre il piccolo Hikaru sbatteva le palpebre confuso, e le mascotte del Giardino della Luce, al sicuro nei loro cellulari, strinsero i denti per il rammarico. Poi, il senso di quello che avevano sentito le colpi' come una tonnellata di mattoni - anche se era stata posseduta dallo Uzaina e trasformata in un mostro, Akane aveva mantenuto abbastanza consapevolezza di se' da vedere Nagisa, Honoka e Hikari mentre si trasformavano... e quindi, da scoprire la loro identita' segreta!

"Ah... ehm... come... er..." balbetto' Nagisa dopo qualche istante di silenzio, cercando di uscirsene con una scusa che potesse convincere Akane che era stata tutta soltanto una sua allucinazione. "A... Akane-san, sei... sei sicura di quello che dici? Noi... noi non ci siamo trasformate in nessuna Pretty Cure, o qualsiasi altra cosa! Noi... hehehee... siamo soltanto due studentesse del liceo e..."

Honoka storse il naso e diede una leggera gomitata a Nagisa per rimproverarla del suo lapsus. "Ehm... Nagisa, guarda che ti sei appena tradita da sola." disse seccamente il piccolo genio. "Hai detto il nome... hai praticamente confermato tutto ad Akane-san..."

Imbarazzata, Nagisa strabuzzo' gli occhi e strinse i denti... per poi cominciar a darsi dei comici colpetti sulla testa, maledicendo la propria imbranataggine! "AAAAARGH! Me e la mia lingua lunga!" esclamo'. "Stupendo lavoro, Misumi! Apri ancora quella tua boccaccia e ficcaci dentro uno zoccolo!"

Inutile dirlo, questo confermo' le supposizioni di Akane, che si mise seduta per terra, ora decisamente piu' scattante di prima, e sorrise come una persona che capisce di aver fatto contro! "Hahaaa! Allora non era solo una mia impressione! Qualcosa di strano mi e' davvero successo... e voi siete davvero diventate delle specie di eroine e mi avete salvato!" esclamo'. "Ma... ma come e' possibile tutto questo? Che scherzo e' questo? E poi, cosa mi e' successo... e cosa sta succedendo, qui in giro? Insomma, ragazze, voi tre cosa sapete di tutto cio'?"

"Er..." fu Hikari a tentare di dare una risposta, sfregandosi il mento mentre cercava le parole. Guardo' verso Nagisa e Honoka, e le vide annuire seriamente, dicendole che a quel punto tanto valeva essere chiare del tutto...

"E'... una storia un po' lunga, Akane..." affermo' la biondina, sistemandosi la treccia come per guadagnare un po' di tempo. "Ecco... credo che faremmo meglio a parlarne nel furgone... qui fuori... potrebbe esserci ancora qualche pericolo..."

"Va... va bene..." rispose Akane, un po' incerta, mentre Nagisa e Honoka la aiutavano a tirarsi su e la sostenevano perche' non perdesse l'equilibrio...

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Spaventata, Minori indietreggio' davanti all'elegante figura in rosso che emergeva dalle fiamme, e Mai si mise davanti alla piccola in modo da proteggerla, mentre Moerumba, con una piroetta da ballerino, si materializzava davanti a loro in una posa da vera stella del cabaret!

"Piacere, senoritas! Il mio nome e' Moerumba!" esclamo' il focoso combattente di Dark Fall, prima di indicare Mai. "E cosi', tu saresti una Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, eh? Adesso mi spiego come ho fatto a scambiare le vostre colleghe per voi, vi assomigliate come gocce d'acqua! Ma questo non importa, adesso! Consegnami i due animaletti che tenete con voi, e non avrete guai!"

"Ora basta!" esclamo' la voce di Saki-H. Contrariato, Moerumba si volto' verso la strada che portava al piccolo parco giochi, e vide arrivare la seconda Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, accompagnata dal gruppo delle Maiden al completo. Saki-H fece un cenno ad Heart e alle sue compagne, che subito annuirono e si disposero attorno all'ingresso del parco in modo da poter tenere Moerumba sotto tiro da piu' direzioni, mentre lei arrivava a fianco di Mai e si parava davanti alla sorella minore per proteggerla!

"S-sorellona Saki!" esclamo' Minori. "Come... come mai sei venuta qui?"

Dopo aver ripreso fiato per la corsa, la maggiore delle sorelle Hyuuga sorrise, senza staccare gli occhi da Moerumba. "Beh... mi sembra ovvio, no? Sono venuta a cercarti!" rispose semplicemente.

"Senti un po', tu! Si', tu, specie di ballerino!" esclamo' Lilica, puntando l'indice contro Moerumba. "Non so se te l'hanno detto, ma qui intorno non c'e' nessun cabaret club, quindi vedi di smammare, prima che noi ti facciamo il contropelo!"

"E ti avvertiamo che non possiamo perdere! Abbiamo l'amore dalla nostra parte!" continuo' Heart. Immediatamente, Michelangelo storse il naso e contorse la bocca in una smorfia.

"Ugh... hey, Ioriko, quella tua amichetta e' sempre cosi' stupida, o solo quando ha davanti qualcuno che vuole ucciderla?" borbotto' il demone-bastone. Ioriko si limito' a sospirare e a scuotere la testa, cercando di far cadere la' la cosa...

"Heart-chan non e' stupida, Mike..." cerco' di difenderla. "E' solo un po'... ecco... svagata, tutto qui!"

Moerumba, passato un primo attimo di spiazzamento, si ricompose e guardo' le Pretty Cure e le Maiden con aria di superiorita', facendo apparire delle fiamme in aria attorno alle proprie mani. "Hehehee... ma bene, vedo che e' arrivato un bel po' di pubblico per il mio spettacolo!" affermo'. "In tal caso, cosa aspettiamo? Che la fiesta abbia inizio! Uzaina, a voi!"

Uno sciame di spiriti maligni si materializzo' dalle fiamme ed entro' nelle giostrine dal parco, trasformandole in mostri ringhianti! Lo scivolo si sradico' da terra e, dopo aver sfoderato un paio di braccia tentacolari, inizio' a dirigersi verso le Maiden, che si misero in guardia. Una giostra girevole si stacco' a sua volta e prese il volo, ruotando come il rotore di un elicottero mentre un volto spaventevole emergeva dalla sezione centrale... e un cavallino di legno si trasformo' rapidamente in un gigantesco mostro che torreggiava su tutti i presenti dall'alto dei suoi almeno dodici metri di altezza e si muoveva rimbalzando su una molla di metallo fissata alla sua parte inferiore! Minori lancio' un grido di raccapriccio mentre gli Uzaina si scagliavano all'attacco... la maggior parte andando contro le Maiden, che evocarono i loro Arcani e si prepararono a riceverli... ma il gigantesco giocattolo rimbalzante prese lo slancio e salto' verso Saki-H, Mai e Minori, minacciando di schiacciarle sotto il suo peso!

"Ah! Attente!" esclamo' Mai, vedendo il colosso che scendeva a tutta velocita' verso di loro! Moerumba stesso lancio' un breve grido di disappunto quando si rese conto che, nella posizione in cui si trovava, anche lui rischiava di essere travolto dal suo mostro, e si getto' di lato appena in tempo per evitare di essere ridotto ad una piadina! Lo Uzaina-cavalluccio atterro' con un potente schianto, e l'onda d'urto generata fu tale che sia diversi degli altri Uzaina che le ragazze persero la presa sul terreno e finirono distesi! Saki-H, Mai e Minori vennero scagliate tra i rami di un cespuglio, e la piccola perse i sensi per lo shock improvviso.

"Ugh... vediamo di sconfiggerle, e di fare un lavoro fatto bene, verdad?" disse tra se' Moerumba, appiattito contro il muro di una costruzione vicina. Le Maiden si rialzarono di scatto e iniziarono ad attaccare gli Uzaina che sciamavano loro attorno, e il ballerino vide uno dei suoi mostri impegnato in una zuffa corpo a corpo con Heart, che cercava di farsi strada con i suoi pugni avvolti da un'aura rosata. "Andate, Uzaina! Schiacciate quelle insolenti Pretty Cure, adesso!"

"Minori-chan! Minori-chan!" Saki-H si era rialzata e stava cercando di scuotere la sorella piu' piccola per farle riprendere i sensi... ma non ci riusci' prima che lo Uzaina piu' grande si chinasse verso di loro, ululando sinistramente!

"Saki, Mai! Trasformazione, presto! Lapi!" esclamo' Flappy dal taschino in cui Saki-H lo aveva infilato.

"Dovete sbrigarvi, chopi!" continuo' Choppy. Le due ragazze non esitarono e, dopo aver fatto in modo che Minori non corresse rischi, iniziarono la loro sequenza di trasformazione!

"Dual Spiritual Power!"

"Un fiore sboccia sulla Terra!"

"Le ali si aprono nel cielo!"

"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"

"Scintillante ala d'argento, Cure Egret!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"A coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!"

"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!"

"Ha! Ridicolo! E c'era bisogno di fare tanta scena e di dire tutte quelle parole per una trasformazione?" commento' sarcastico Michelangelo, che stava usando il suo testone per suonarle ad un Uzaina, contorcendosi da solo mentre era ancora tra le mani della riluttante Ioriko. "Se avessero avuto davanti me, le avrei colpite nel bel mezzo di tutti quei giochetti di luce!"

Lo Uzaina stesso non sembrava molto impressionato dalla scena, e lo dimostro' aprendo la sua boccaccia enorme e scagliando contro le ragazze una raffica di sfere infuocate! Con un grido di spavento, Cure Bloom e Cure Egret corsero via per schivare il bombardamento, facendo in modo che le sfere infuocate si schiantassero al suolo senza fare del male a nessuno... ma la bestia provo' di nuovo, riuscendo ad arrivare ancora piu' vicino!

"Cure Bloom! Cure Egret!" esclamo' Saki-T, cercando di andare a dare loro una mano... prima che lo Uzaina-scivolo le tagliasse la strada. Con un ringhio di irritazione, la Maiden dai capelli blu si scaglio' contro il mostro e lo colpi' con un calcio, facendolo barcollare ma senza ancora sconfiggerlo...

"Saki! Non puoi sconfiggere questi mostri solo con le arti marziali!" esclamo' telepaticamente Bhanri. "Devi usare i tuoi poteri di Maiden per battere un essere soprannaturale!"

"Ugh... lo so, Bhanri, non ti preoccupare!" replico' lei, mentre schivava di un soffio i pugni della creatura.

Cure Bloom e Cure Egret, nel frattempo, si erano riorganizzate... e dopo essersi separate per un attimo, in modo da confondere il colossale Uzaina, iniziarono a corrergli incontro, avvicinandosi sempre di piu' tra loro. Il mostro sputo' un'altra raffica di palle di fuoco, ma i colpi andarono a vuoto... e quando riprese fiato per attaccare di nuovo, le due Pretty Cure erano gia' arrivate troppo vicine!

"Okay, Cure Egret... senti, mi dispiace per come ti ho risposto prima! Avrei dovuto tenere la bocca cucita!" esclamo' Cure Bloom, mentre entrambe le Pretty Cure saltavano sulla "molla" che lo Uzaina usava per spostarsi e cominciavano letteralmente ad arrampicarsi su di essa!

"Lo so, Cure Bloom! Non importa!" cerco' di rassicurarla Cure Egret... anche perche' non pensava che fosse quello il momento per mettersi a parlare di queste cose!

Ma Cure Bloom non aveva intenzione di farla finire cosi', senza dare una spiegazione per il proprio comportamento. "Mi dispiace per quello che ho detto... ma Minori stava sbagliando! Come sorella maggiore, dovevo dirle qualcosa!"

"Sono sicura che e' rimasta molto male, sentendoti parlare in quel modo!" ribatte' Cure Egret. "E' convinta che tu non le voglia piu' bene... per questo se n'e' andata senza dire niente!"

"Come? Sarebbe questo il motivo?" ribatte' Cure Bloom.

"Ugh... ma que demonios stanno dicendo? E che razza di impertinenti... non mi prendono abbastanza sul serio!" si lamento' Moerumba. "Avanti, Uzaina, que estas haciendo? Sbarazzati di quelle due!"

Lo Uzaina si guardo' attorno confuso. Non sembrava essere abbastanza sveglio da pensare ad un modo di liberarsi di quelle seccatrici, ora che ce le aveva addosso... e non riusci' a scrollarsele prima che raggiungessero l'innesto della molla con il suo corpo e gli balzassero sul dorso!

"Ricordati che sei pur sempre la sua sorella maggiore, Saki!" stava dicendo in quel momento Cure Egret. "Dovresti pensare un po' di piu' ai sentimenti di Minori-chan!"

"Che stai dicendo? Io ci penso eccome!" ribatte' Cure Bloom. In perfetta sincronia, le due ragazze balzarono verso la testa dello Uzaina e colpirono con un doppio pugno, mandando a terra il mostro per poi atterrare elegantemente sulla sabbia del parco giochi. Lo Uzaina scaglio' una raffica di fiammate alla cieca, tentando di difendersi in qualche modo, ma tutti i colpi andarono ampiamente a vuoto. "E poi, Minori non ascolta mai quando le parlo! Le dico sempre di non toccare quel guantone!"

"Si', hai ragione, pero' non ti sembra di avere esagerato? Ti assicuro che ci e' rimasta molto male, per questa storia! In fondo era soltanto un disegno, lo posso sempre rifare!" disse Cure Egret... prima che lo Uzaina si alzasse di nuovo e ripetesse il suo attacco. Le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti si spostarono appena in tempo per evitarlo... ma si accorsero che una palla di fuoco, scagliata alla cieca, stava in quel momento ricadendo sul punto in cui si trovava Minori!

"MINORI!"

Non c'era tempo di pensare a come fare... Cure Bloom, agendo puramente d'istinto, scatto' verso quel punto e arrivo' appena in tempo per evitare l'irreparabile, mettendosi di fronte alla sorella minore e creando uno scudo di energia attorno a se' per fare da scudo ad entrambe! La meteora infuocata piombo' addosso a loro, ma si infranse sulla barriera invisibile... ma con tale violenza che, anche se il colpo era stato amortizzato, fece comunque cadere in ginocchio Cure Bloom con un gemito di dolore!

"Cure Bloom!" esclamo' Cure Egret... mentre Moerumba, ora piu' sicuro di vincere, si teletrasporto' sulla testa del suo Uzaina piu' grande con uno sghignazzo compiaciuto, e osservo' dall'alto le sue avversarie. Le Maiden erano ancora impegnate con gli Uzaina minori, quindi non c'era possibilita' che interferissero...

"Huhuhuhuuu... complimenti per aver resistito cosi' a lungo, senoritas! Ma temo che ora sia giunto il momento di dirci... adios!"

Moerumba schiocco' le dita... e lo Uzaina-cavallo spicco' un salto altissimo, arrivando ad offrire al guerriero di Dark Fall una vista panoramica del quartiere! Poi, Moerumba si acquatto' sulla testa del mostro ed emano' un'aura infuocata che si espanse e avvolse del tutto il suo Uzaina, che inizio' a roteare su se' stesso a mezz'aria e scese giu' in picchiata, trasformandosi in poche frazioni di secondo in una gigantesca palla di fuoco diretta contro Cure Bloom e Minori! Cure Egret corse a fianco della sua compagna, cercando di sostenerla... "Cure Bloom! Come va? Sicura di stare bene?"

"Sto bene... e credo che anche Minori non si sia fatta niente." rispose Cure Bloom mentre riprendeva fiato. Le Maiden erano ancora impegnate contro gli Uzaina minori, e anche se stavano vincendo, nessuna di loro era in grado di abbandonare il combattimento per aiutarle... e la palla infuocata nella quale lo Uzaina piu' grande si era trasformato si avvicinava sempre di piu'! La temperatura si era gia' alzata sensibilmente...

"Cure Egret... ti va di farmi un favore?" chiese Cure Bloom, guardando il proiettile infuocato in avvicinamento. Quando Cure Egret si volto' verso di lei, la Pretty Cure della Terra prosegui'. "Per favore... aiutami a proteggere mia sorella. In questo momento... ha bisogno di me! Te la senti di combattere al mio fianco?"

Cure Egret non esito' a lungo. Con un sorriso gentile, la Pretty Cure del Cielo tese una mano alla sua compagna, che la afferro' prontamente... e poco prima che l'attacco di Moerumba e del suo Uzaina andasse a segno, le due ragazze crearono un potente scudo di energia attorno ai loro corpi con uno sforzo di volonta'! Un terrificante schianto rimbombo' ovunque al momento dell'impatto, e la zona in cui si trovavano le due Pretty Cure venne avvolta da un'immensa fiammata scarlatta che inghiotti' le due ragazze... e la bambina che stavano cercando di proteggere!

"Hahahahaaa! Alla fine, non ho neanche dovuto sforzarmi tanto per distruggerle! Quelle due veterane erano piu' toste, ma queste sono delle novelline!" commento' Moerumba, sicuro di avere eliminato le sue avversarie. Il suo disappunto quando il fumo si dirado' e Cure Bloom e Cure Egret uscirono quasi del tutto indenni dall'esplosione, avvolte da una traslucida barriera luminosa, fu palpabile...

"Adesso si' che ti stai comportando da vera sorella maggiore!" disse Cure Egret, facendo un occhiolino alla sua compagna. "E poi... lo sai che sono sempre pronta a combattere al tuo fianco!"

Cure Bloom rispose con un sorrisetto di vittoria... e subito dopo, un'aura di luce avvolse completamente le due Pretty Cure, cogliendo di sorpresa persino Flappy e Choppy con la sua intensita'! Lo Uzaina grugni' e cerco' di indietreggiare... ma le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti non gliene lasciarono il tempo e si scagliarono all'attacco contro di lui, in perfetto unisono! Un doppio pugno sul collo, poi un doppio calcio alla mascella... e sia il mostro che il suo padrone vennero spediti in aria con violenza! Approfittando del momento, Cure Bloom e Cure Egret si strinsero di nuovo la mano e iniziarono a recitare la formula del loro attacco finale!

"Spirito della Terra, vieni a me!"

"Spirito del Cielo, vieni a me!"

"Ora, assieme alle Pretty Cure..."

"...mostrate il potere di un miracolo!"

"Pretty Cure Twin Stream... SPLASH STAR!"

I due torrenti d'acqua, uno azzurro e uno dorato, si avvilupparono attorno allo Uzaina, lasciando a Moerumba appena il tempo di teletrasportarsi al sicuro! Un istante dopo, la mostruosa creatura ululo' per l'ultima volta il suo nome e scomparve nel nulla in una pioggia di scintille colorate, che ancora una volta si trasformarono nello stormo di strani esserini alati a forma di goccia che volarono via in tutte le direzioni, riempiendo l'aria con il loro cinguettio!

"Bel colpo, ragazze!" esclamo' Heart da terra, vedendo la fine dello Uzaina piu' grande. "Forza, Maiden, completiamo il lavoro! Aino Tekken Punch!"

"Claiohm Solaihs!" esclamo' Saki-T, circondando la propria gamba di energia elettrica e sferrando un poderoso calcio allo Uzaina che stava affrontando.

"Tumuji Gake!" Maori creo' delle garrotte di pura energia che fuoriuscirono dalle maniche della sua hakama da sacerdotessa e si avvinghiarono attorno al mostro a lei affidato... dopodiche', la Maiden di Ohtsuchi sollevo' lo Uzaina in aria e lo sbatte' a terra con violenza, togliendolo di mezzo!

"Speed Blade!" Lilica scivolo' sotto il suo Uzaina e si sollevo' di colpo, sferrando un potente calcio dal basso verso l'alto e sollevando in aria la creatura, che emise un breve mugolio prima di disintegrarsi a sua volta, e lasciare che la Maiden mezza-demone atterrasse con una spettacolare piroetta, le braccia sollevate in aria come se volesse chiedere gli applausi di un pubblico immaginario! "Hahaa! Et voila'! Per questo numero, la grande Lilica Felchenrow si merita un dieci unanime!"

"Punishment!" Michelangelo creo' un'aura di tenebre attorno a se' e a Ioriko, e poi si scaglio' a tutta velocita' contro l'ultimo Uzaina, rimasto, che fece presto la stessa fine dei suoi compagni, mentre Moerumba osservava la scena dall'alto con una certa delusione. Che peccato, e lui che sperava di togliere di mezzo almeno una di quelle seccatrici o di ripescare un Jewel Seed...

"Bah, come si suol dire, non si puo' vincere sempre. E poi, poteva andare peggio! Alla prossima, senoritas!" esclamo', prima di dissolversi in una fiammata spiraleggiante. Gli oggetti posseduti dagli Uzaina riapparvero intatti al loro posto, e le ragazze si rilassarono mentre Cure Bloom e Cure Egret scioglievano la trasformazione.

"Uff... un'altra battaglia vinta, per fortuna!" commento' Saki-T, togliendosi una frangetta di capelli azzurri dagli occhi. "State tutte bene, ragazze?"

"Tranquilla, Sa-Sa! Siamo tutte vispe come grilli!" rispose allegramente Heart, mentre anche Maori faceva un cenno affermativo. "E... vedo che anche Hyuuga-san e Mai-Mai ce l'hanno fatta! Hanno battuto quel mostro enorme!"

"Mai-Mai?" chiese Ioriko, confusa.

Heart alzo' le spalle, sorridendo da un orecchio all'altro. "E' il soprannome che mi sono appena inventata per Mishou-san. Per Hyuuga-san, ci devo ancora pensare, ma mi sto orientando verso Sa-Sa Due!"

Saki-T si sbatte' una mano sulla faccia. "Ugh... fantastico. Il mio... favoloso soprannome... appiccicato anche alla povera Hyuuga-san. Non so se dispiacermi per lei o per me..."

Nel frattempo, Saki-H e Mai erano andate da Minori, ancora priva di sensi, e con loro grande sollievo avevano visto che la piccola non si era fatta niente. Saki-H sospiro' mentre faceva una carezza sulla fronte alla sorellina piu' piccola. Adesso che sarebbero tornate a casa assieme, ne avrebbero avute di cose di cui parlare...

"Hmmm..." mormoro' la piccola Hyuuga, aprendo lentamente gli occhi. La prima cosa che riusci' a vedere quando pote' mettere a fuoco meglio fu il volto sorridente della sorella maggiore.

"Ehila', Minori. Mi hai fatto stare in pena, lo sai, sciocchina?"

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La notte era calata sul ryokan nel quale soggiornavano i Takamachi assieme ai loro amici... e, in una piccola camera riservata, Nanoha, Arisa e Suzuka si erano addormentate nei loro futon, dopo aver ascoltato una storia raccontata dalla giovane cameriera Farin. Ma il fatto che tutti gli altri stessero dormendo non voleva dire che Yuuno non fosse attivo: il furetto-mago, fin dall'incontro con la misteriosa donna dai capelli arancioni di quel pomeriggio, era tato sul chi vive, in attesa di una qualsiasi reazione che gli annunciasse la presenza di un Jewel Seed... e ora che tutti stavano dormendo, la sensazione si stava facendo sempre piu' chiara...

Si', non c'erano dubbi: c'era un Jewel Seed che stava per attivarsi! E questo voleva dire che, purtroppo, per Nanoha sarebbe stato di nuovo il momento di combattere contro Fate...

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CONTINUA...

Note dell'autore: E cosi', il segreto delle Pretty Cure del Giardino di Luce non e' piu' tale! Beh, ogni supereroe ha bisogno di qualcuno che custodisca i suoi segreti... e per qualche motivo, ho pensato che Akane sarebbe stata perfetta per questo scopo! E poi, Saki e Mai hanno respinto un altro Uzaina e sembrano essersi riconciliate... ma il pericolo non e' cessato, perche' adesso tocca a Nanoha combattere per strappare un Jewel Seed dalle mani di Fate! E molto probabilmente, anche Nagisa, Honoka e Hikari dovranno tornare in scena...

Beh, non ho molto da dire per questo capitolo! Se non che... beh, nel prossimo vedrete per la prima volta dei nuovi personaggi! Alla prossima... e mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!

Justice Gundam

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Capitolo 20
*** Battaglia per il Jewel Seed ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-20

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Eccomi qua! Sono tornato... ed eccomi pronto con il nuovo capitolo di questo crossover! Spero di non avervi fatto aspettare troppo, perche' questo e' un capitolo davvero eccitante!

Se ricordate, infatti, nel capitolo precedente avevamo lasciato le ragazze in un momento clou: Saki-H, Mai e le Maiden sono riuscite a sconfiggere Moerumba e i suoi Uzaina, ma Nagisa, Honoka e Hikari hanno dovuto salvare la loro amica, la signorina Akane, da un Uzaina possessore inviato da Karehan. Sono riuscite a far scappare Karehan con la coda in mezzo alle gambe... ma a quanto pare, anche sotto l'influsso dello Uzaina, Akane era abbastanza cosciente da rendersi conto di quello che stava succedendo, almeno in parte... e il risultato e' stato che ha visto le ragazze trasformarsi, e adesso sa del loro segreto!

Non sara' questa la cosa piu' importante, tuttavia... perche' tra non molto, comincera' un altro scontro, a dispetto delle speranze che le ragazze avevano di farsi un tranquillo week-end in campagna! C'e' un Jewel Seed qui vicino, e Fate lo vuole! Questo vuol dire che tra non molto ci sara' un'altra battaglia tra lei e Nanoha... e questa volta, si spera che la nostra eroina sia in grado di reggere il confronto con la biondina!

Certo, un po' di aiuto da parte delle Pretty Cure non fa mai male... chissa' se questo pareggera' un po' i conti!

Comunque, voglio darvi una notiziola - entro un certo tot di tempo (ancora non posso darvi le specifiche, ma cerchero di fare il prima possibile) iniziero' una nuova fanfiction crossover... e probabilmente sara' un bel crossover di Bleach, Yu Yu Hakusho e Soul Eater! Che ci posso fare, io adoro questi anime... magari Bleach e' un po' scaduto di recente, con la svergognata invincibilita' di Aizen... pero' non potete dirmi che non starebbero bene in un crossover! Dopotutto, sono tutti ambientati in una sorta di aldila', anche se quello di Soul Eater e' un po' piu' allegro degli altri...

Beh, in ogni modo... rimandiamo questi discorsi al momento di iniziare il nuovo crossover... e meravigliatevi del fatto che la mia immaginazione continua a correre per conto suo... Per adesso, mi limitero' a rispondere alle vostre recensioni, e a comunicarvi le mie impressioni! Come sempre, vedo che il mio ultimo capitolo e' stato bene accetto!

KillKenny: Che ti devo dire, hai proprio ragione! Sono ben pochi i personaggi che possano superare Zengar Zonvolt e Kenpachi Zaraki in fattore Badass! Comunque... si', Karehan non ha avuto molta fortuna, e come sempre Nagisa, Honoka e Hikari ci hanno saputo fare! Anche se adesso, hanno il problema della loro identita' segreta. E Moerumba... beh, in effetti non era proprio in inferiorita' numerica, dal momento che le Maiden erano impegnate con altri Uzaina, e soltanto Cure Bloom e Cure Egret hanno potuto combattere contro di lui. Comunque, non ha avuto fortuna lo stesso. Per adesso, quelli di Dark Fall non interferiranno nella battaglia tra Nanoha e Fate... anche se non so quanto durera'... e comunque, non sono cosi' stupidi da rischiare di attirarsi contro l'ira di quelle due E delle Pretty Cure! Per quanto riguarda le tue domande... beh, Arf / Zafir non lo so, dovrei considerare un po' meglio i personaggi. E per quanto riguarda il triangolo Yuuno / Nanoha / Fate... probabilmente stasera riceverai una mia mail! Quella spiega un bel po' di cose! ^_^

Grazie del voto, e arrivederci!

Anonimo9987465: Si', immagino... vedere Karehan costretto a scappare come un coniglio dopo averle prese da Nagi & Hono e' molto soddisfacente! E Moerumba... beh, e' uno dei miei villain preferiti di Splash Star, ma e' giusto che anche lui le prenda quando alza troppo la cresta! Per quanto riguarda Fate... non so se verra' presa a mazzate, perche' e' ancora un'avversaria di tutto rispetto! Certo, con Cure Black, Cure White e Shiny Luminous in zona, sara' un po' piu' difficile anche per lei... Ebbene si', un sacco di botte! La tua attesa e' finita, ecco a te i nuovi personaggi! Spero che ti piaceranno, perche' saranno piuttosto importanti da questo momento in poi! Grazie della recensione... e alla prossima!

Siamo pronti? Vi sentite carichi? Bene, allora tenete le cinture di sicurezza allacciate, perche' questo sara' un combattimento ben movimentato!

Buona lettura!

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Capitolo 20 - Battaglia per il Jewel Seed

"Hmm... percepisco la presenza di grandi fonti di potere, qui attorno..."

Un'alta figura femminile, vestita della classica divisa alla marinaretta, con lunghi capelli legati in una coda e una spada da samurai dall'aspetto pericoloso rinfoderata al suo fianco, era in piedi sull'orlo di un crepaccio, vicino alla zona dove si era appena concluso il combattimento tra le Pretty Cure del Giardino della Luce e Karehan... e stava guardando, apparentemente senza intenzione di intervenire, il paesaggio... come se stesse ponderando su qualcosa di molto importante che non le permetteva alcuna distrazione. La sua elegante mano scivolo' verso il fodero della sua spada, accarezzandolo con fare tranquillo, ma al tempo stesso con tutto il piglio di una vera guerriera, rotta a tutte le esperienze. Un'impressione alquanto strana, considerando che non dava l'impressione di avere piu' di sedici o diciassette anni...

Una figura piu' piccola, ma anch'essa immediatamente riconoscibile come femminile, arrivo' improvvisamente al fianco della ragazza con la spada e si inchino' rispettosamente su un ginocchio, facendo si' che la sciarpa che portava attorno al collo ondeggiasse brevemente nel lieve vento della notte. La prima ragazza non si mosse di un centimetro dalla sua posizione e si limito' ad alzare la testa. "Sei tornata in perfetto orario, Konoha-chan. Dimmi pure... hai trovato notizie interessanti circa gli eventi che stanno trasparendo in questa zona?"

"Woof! Certamente, Kamui-sama! Konoha ha scoperto delle cose molto interessanti!" rispose la ragazzina piu' piccola, abbaiando come un cagnolino e, per qualche strano motivo, riferendosi a se' stessa in terza persona. In quel momento, si pote' vedere, anche se solo di sfuggita, che aveva, ai lati della teste, delle strane orecchie a punta simili a quelle di un Akita-Inu (la razza di cani di cui faceva parte anche il famoso Hachiko, il cane la cui statuetta e' ancora oggi visitabile davanti alla stazione dei treni di Shibuya), e dietro di lei, agitava festosamente una corta coda. "Konoha ha visto un agente di Dark Fall combattere contro le Pretty Cure del Giardino della Luce usando un Uzaina che possedeva le persone... E poi, Konoha ha fiutato la presenza di entita' altamente magiche provenienti da una dimensione alternativa. Esattamente come ci era stato comunicato dai signori della TSAB... oh, e Konoha pensa che ci sia un Jewel Seed nelle vicinanze, e che il nemico si stia muovendo per catturarlo."

"Capisco... ecco perche' ho sentito la presenza di una fonte di potere. Grazie per avermelo confermato, Konoha-chan..." rispose l'alta ragazza di nome Kamui, per poi raggiungere la piccola ragazza-cane e darle un'affettuosa grattatina dietro le orecchie. Konoha uggiolo' in segno di gratitudine e mosse la coda con ancora piu' entusiasmo. Ricevere queste gratificazioni dalla sua senpai era la parte che a lei piaceva di piu' del suo lavoro!

"Sei stata brava, Konoha-chan... adesso penso che tu ti sia meritata un po' di riposo." affermo' la spadaccina. "Lascia a me il resto. Cerchero' di raggiungere il Jewel Seed e catturarlo prima che ci arrivino i nostri nemici."

"Woof! Kamui-sama! Konoha vuole ancora darle una mano!" esclamo' Konoha, abbaiando un paio di volte. "I ninja del mio clan hanno da sempre il compito di aiutare la Protettrice Millenaria nei suoi incarichi! Konoha non vuole essere da meno! Ruff!"

Kamui fece un sorriso appena accennato e diede una carezza sulla testa alla ragazzina-cane, ma cerco' comunque di rifiutare gentilmente l'offerta. "Apprezzo molto la tua abnegazione, Konoha-chan, e invero una virtu' cardinale del guerriero e' la fedelta' al suo incarico e il senso del dovere." affermo'. "Cio' nondimeno, Konoha-chan, come in tutte le cose, la ragione sta nel mezzo. Il guerriero deve anche prendersi cura di se' stesso, e non spingersi oltre i propri limiti ove questo non sia necessario. Affaticarsi eccessivamente, in effettiu, preclude al guerriero le condizioni fisiche ottimali per lo svolgimento della sua missione. In questo caso, ritengo che tu abbia fatto gia' piu' della tua parte, considerando che e' da oggi pomeriggio che pattugli incessantemente questa zona. Immagino che a questo punto sarai un po' stanca."

"Konoha sa quello che voi dite, Kamui-sama!" fu la risposta. "Ma Konoha non e' stanca, davvero! Konoha e' ancora in forma e vuole darvi una mano! Woof!"

Kamui guardo' silenziosamente la sua compagna per qualche secondo, poi annui' seriamente. "Se questa e' la tua volonta', Konoha-chan, non e' nel mio diritto interferire." rispose. "Ti chiedo solo di considerare attentamente la tua attuale condizione, e non sforzarti eccessivamente. Detto questo, direi che possiamo muoverci anche adesso. Evoca il tuo Arcano, prevedo che molto presto ci saranno delle battaglie da affrontare."

"Yu-huuu! Subito, Kamui-sama, woof!" rispose Konoha, per poi chiudere gli occhi e concentrarsi brevemente, muovendo le mani in modo da creare delle "figure" con le dita. Termino' tenendo l'indice e il medio della mano destra alzati davanti alla maschera che le copriva la bocca... e il suo piccolo corpo venne immediatamente avvolto da un'aura luminosa verde, attorno alla quale fluttuavano delle foglie fatte di luce dello stesso colore. E una voce profonda, simile a quella di un uomo vecchio ma ancora bene in salute, risuono' nella mente della ragazzina.

"Mi hai evocato, Konoha. Sono pronto a mettere i miei poteri a tua disposizione e a combattere al tuo fianco." disse il misterioso Arcano. "Sii salda. Ci apprestiamo ad affrontare nemici formidabili, e avremo piu' che mai bisogno di unire le forze."

"Woof! Konoha lo sa bene, Moriomoto-san!" rispose Konoha. "Konoha e' pronta a combattere! Rawrrrr..."

A sua volta, Kamui tenne la sua spada ancora rinfoderata davanti a se' e passo' il palmo della mano libera sul fodero, facendo apparire attorno ai suoi piedi un pentagramma simile al quadrante di un orologio, con delle strane scritte viola fosforescenti che apparivano a mezz'aria e le aleggiavano attorno misteriosamente...

"Anutpada, mio Arcano... la Protettrice Millenaria invoca il tuo favore e la tua protezione per il compito che sta per assumersi..."

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La prima sensazione che Minori Hyuuga senti' poco dopo aver perso i sensi fu qualcosa di fresco e morbido sotto il proprio corpo, e il vento freddo della notte che aleggiava attorno a lei... oltre che un'antipatica emicrania che la faceva sentire come se la sua testa pesasse una tonnellata! Lentamente, e con un po' di incertezza, la piccola di casa Hyuuga apri' gli occhi, vedendo tutto sbiadito per un'istante... e poi trovandosi di fronte sua sorella maggiore Saki, che la guardava con il sollievo che segue ad una grande preoccupazione.

"Ehila', Minori-chan... tutto bene?" chiese Saki-H...

E un istante dopo, la piu' piccola della sorelle Hyuuga scatto' in piedi come un soldatino, guardandosi attorno con una buffa espressione spaventata che fece venire un colpo anche alla sorella maggiore e alla sua amica che stava li' vicino! "Aaaaah! Aiuto, aiuto... dov'e' finito il fantasma? Era qui un attimo faaaaa!"

"Ugh... che... che dici, Minori-chan? Di... di quale fantasma parli?" chiese Mai, temendo per un attimo che la piccola avesse scoperto il loro segreto... "Avrai... ehm... avrai fatto semplicemente un brutto sogno!"

"Ma certo, lo sai bene che i fantasmi non esistono! Heheheheee..." ridacchio' nervosamente Saki-H. Le due Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti fecero una breve risatina, mentre Minori si guardava attorno con un misto di confusione e delusione. Certo che sarebbe stato un po' piu' eccitante se ci fosse stato davvero un mostro o cose simili...

"Oh... allora era soltanto un sogno?" disse, notando solo in quel momento il gruppo di ragazze piu' grandi che si trovavano in piedi vicino al parco giochi: una con i capelli rosa e il ricciolino ribelle a forma di cuore, una con lunghi capelli azzurri... ma tutte e cinque guardavano con sollievo in direzione sua e di Saki-H.

La Pretty Cure della Terra si schiari' la voce e si fece piu' seria. "Ehm... comunque, Minori-chan... non saresti dovuta andartene senza dire niente. Io, mamma e papa' eravamo molto in pensiero per te, e lo erano anche le nostre amiche." affermo', indicando con lo sguardo le Maiden raccolte attorno al parco giochi. Lilica, la biondina, stava facendo finta che non le importasse nulla, e Saki-T cercava di non farsi coinvolgere troppo, ma le altre ragazze avevano tutta l'aria di persone che, dopo aver cercato a rotta di collo, erano riuscite a ritrovare qualcuno di molto importante.

Minori abbasso' la testa, vergognandosi di quello che aveva fatto. "Scusami, sorellona, hai ragione... ma dimmi, come avete fatto a trovarmi?" chiese, per poi alzare di nuovo la testa e guardare negli occhi la sorella maggiore.

Dapprima un po' spaesata, Saki-H si alzo' in piedi e mise una mano sulla spalla di Minori. "Beh, dopotutto questo e' sempre stato il tuo posto preferito, no? Fin da quando eri piccola..."

"Senti, sorellona... davvero, mi dispiace per quello che ho fatto... davvero, non volevo farlo!" mormoro' subito dopo Minori, continuando a tenere la testa bassa. Non si aspettava che la rabbia della sorella maggiore fosse sbollita cosi' presto, e sapendo quanto Saki-H potesse essere testarda, probabilmente era anche ovvio che fosse cosi'. Quindi, non riusci' a nascondere la sua sorpresa quando Saki-H scosse affettuosamente la testa e le accarezzo' i capelli, scompigliandoglieli un po'.

"Tranquilla, Minori-chan, non ci pensare piu'." rispose. "E' stata anche colpa mia. Ho esagerato, e ho detto cose che non avrei dovuto dire."

Gli occhi castani della bambina si spalancarono per lo stupore. "Davvero?" chiese. "Allora... vuoi dire che giocherai ancora con me? Non dicevi sul serio, poco fa?"

Saki-H sfodero' uno dei suoi sorrisi a cinquantaquattro denti, altro elemento che la faceva assomigliare in maniera quasi inquietante a Nagisa! "Ma certo che giochero' ancora con te! Non ti preoccupare!" rispose. Al sentire questa affermazione, Minori si illumino' per la gioia e spicco' un salto, alzando le braccia al cielo!

"EVVIVA! Sorellona Saki, sei la sorellona piu' super del mondo!" esclamo' la bambina... prima che Saki-H frenasse il suo entusiasmo con un altro colpetto di tosse.

"A proposito, Minori-chan..." disse con affettata severita'. "Non ti sembra di dover dire qualcosa anche alla sorellona Mai e alle mie amiche? Anche loro si sono date pensiero a cercarti, dopotutto..."

"Ehm..." mormoro' la piccola Minori. Un po' imbarazzata per aver involontariamente dato tanto disturbo alle compagne di sua sorella, Minori si guardo' attorno: Mai e le Maiden erano tutt'attorno a lei, come se volessero accertarsi che la ragazzina stesse davvero bene... e piu' che mai, Minori si senti' in colpa per il caos che aveva provocato. "Hai ragione, sorellona Saki... chiedo scusa, ragazze, mi sono comportata male, e vi ho fatto venire a cercarmi... mi dispiace, davvero! E tu, Mai-san... ti chiedo ancora scusa per aver rovinato il tuo disegno!"

"Non ci pensare piu', Minori-chan. L'importante e' che tu stia bene." rispose Maori, come sempre accomodante. "E... per quanto riguarda me e le mie amiche, non e' stato un problema! Tua sorella aveva bisogno di una mano, e noi... siamo venute!"

"Beh, non guardate me, io ero qui solo per la compagnia..." borbotto' Lilica, cercando di far credere che a lei non importava granche' di tutto questo.

Michelangelo, il bastone magico / re dei demoni di Ioriko, scosse la testa, stando attento a non farsi vedere da Minori. "Non guardate nemmeno me... venire qui a perdere tempo con una mocciosa quando invece potrei formulare qualche piano per conquistare il mondo! Bah..." brontolo' tra se', in maniera non del tutto convincente...

Ioriko, dal canto suo, non pote' fare a meno di sorridere. Conosceva troppo bene Lilica per credere davvero che fosse cosi' insensibile, e qualcosa le diceva che in fondo, anche per Michelangelo era cosi'...

"Il piacere e' stato tutto nostro, Minori-chan!" esclamo' Heart con tono entusiasta. "E ancora una volta, l'Amore ha trionfato! Yu-huuuu!"

Le sorelle Hyuuga e Mai guardarono Heart con espressione sbalordita, chiedendosi cosa mai c'entrasse l'amore con la situazione in cui si erano venute a trovare... ma colsero subito il lato divertente della situazione e si misero a ridere! Anche la severa Saki Tsuzura, che stava cercando di mantenere un po' di distanza dalla stravaganza generale, si mise una mano davanti alla bocca per trattenere una risatina. Le faceva piacere vedere che una situazione simile a quella che aveva vissuto lei tre anni prima aveva avuto un lieto fine, tanto per cambiare...

"Beh..." disse poi Mai, smettendo di ridere, ma mantenendo un'espressione allegra. "Come ho detto, non e' necessario ringraziarmi per quello che ho fatto, e' stato mio dovere. E per quanto riguarda il disegno, lo posso sempre rifare! Pero'... beh, Minori-chan, se proprio tu e la tua sorellona insistete, c'e' un modo in cui potete sdebitarvi..."

Mai si frego' il mento con aria arguta, e le due sorelle Hyuuga si chiesero cosa avesse in mente...

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"Huh! E questo cosa..."

Un'improvvisa sensazione, come una scarica elettrica che gli penetrava nel cervello, sveglio' il piccolo Yuuno dal sonno profondo in cui era immerso... e al suo fianco, anche Nanoha spalanco' improvvisamente gli occhi e si mise a sedere sul suo futon, gettando via le coperte. Quella sensazione era inconfondibile... esattamente come avevano temuto, c'era un Jewel Seed nelle vicinanze... e questo voleva dire che, molto probabilmente, Fate non era molto lontana! Bisognava a tutti i costi intervenire, e appropriarsi del Jewel Seed in tempo!

"Nanoha! L'hai sentito anche tu, vero?" chiese telepaticamente il mago-furetto, voltandosi verso la bambina che, facendo molta attenzione a non svegliare Arisa e Suzuka, stava cercando di prendere i suoi vestiti e sgattaiolare fuori dalla stanza senza farsi vedere da nessuno. Le loro famiglie, in teoria, avrebbero dovuto essere a loro volta nel mondo dei sogni, ma non si poteva mai essere troppo sicuri, in casi del genere...

"Sì, Yuuno-kun. Quello era un Jewel Seed, ne sono sicura! Dobbiamo arrivare li' prima che ci arrivi quella ragazza... presto, non abbiamo molto tempo!"

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"A... Allora, aspettate! Fatemi fare il riassunto..." esclamo' una sbalordita Akane non appena Nagisa, Honoka e Hikari ebbero terminato la loro parte del racconto. Le ragazze e la loro accompagnatrice erano sedute con la schiena appoggiata al chiosco, mentre vicino a loro sedevano il piccolo Hikaru e le creature del Giardino della Luce, tutte in ansiosa attesa di quale sarebbe stata la reazione della giovane donna. Hikaru, per parte sua, si limitava ad ascoltare meravigliato...

"Allora, c'era un tizio che si chiamare Re Jyaku, giusto? E voleva conquistare l'universo facendo uso di queste... ehm... Prism Stones per stabilizzare la propria forma, ho capito bene? Qualsiasi cosa questo voglia dire..." prosegui' Akane. "E... e un giorno, vi capitano per le mani questi... ehm... questi cellulari che sono in realta' creature provenienti dal... Giardino della Luce? Quelle che... ehm... vedo davanti a me in questo momento?" La ristoratrice termino' la frase guardando Mipple, Mepple e i due principi della Luce... e la mascotte di Nagisa si fece avanti, petto altezzosamente in fuori e pugno sollevato in aria in segno di vittoria!

"Indovinato, signorina Akane, mepo!" esclamo'. "Ho l'onore di essere Mepple, il guerriero prescelto del Giardino della Luce, e il fidanzato della mia amata Mipple! Piacere di conoscerla, mepo!"

"E io sono Mipple, la Principessa della Speranza, mipo!" prosegui' la piccola creatura rosa, tenendosi abbracciata stretta al suo amato! "E' gia' da un bel po' che viviamo qui sulla Terra... cioe', in quello che noi chiamiamo il Giardino dell'Arcobaleno... pero' ci fa sempre piacere conoscere persone nuove, mipo!"

E, detto questo, Mepple e Mipple cominciarono ad accoccolarsi tra loro, emanando una luccicante aura di cuoricini rosa tutt'attorno a loro, il tutto davanti allo sguardo incredulo di Akane... che poi si sposto' sui due abitanti piu' piccoli del Giardino di Luce! "Ah... ehm... molto... molto interessante, tutto questo!" affermo'. "E... immagino che anche voi bambini siate del Giardino di Luce, vero? Voglio dire, assomigliate cosi' tanto a..."

Pollun annui' entusiasta. "Si', e' proprio cosi', popo!" esclamo'. "Io sono il principe Pollun, e la mia amica e'... ugh!"

Non fece in tempo a finire prima che la troppo eccitata Lulun lo abbracciasse sia con le braccia che con le orecchie, limitando seriamente il suo apporto di ossigeno! "La sua amica e la sua fidanzata, lulu! Il mio nome e' Lulun, piacere di conoscerla, lulu!"

"Lulun... cosi'... mi soffochi... popo..." mormoro' il malcapitato principino, cercando gentilmente di scuotersi da quell'abbraccio fin troppo affettuoso!

Akane sbatte' gli occhi e annui', impressionata... prima di rivolgersi nuovamente alle Pretty Cure. "Accidenti... beh... che posso dire, piccoli, sono felice anch'io di conoscervi! Chi l'avrebbe mai detto che da qualche parte esistevano delle creature come voi?" Fece una pausa per schiarirsi la gola prima di continuare. "Ma... tornando a noi, Nagisa e Honoka... vi hanno dato questi poteri magici, che vi hanno permesso di trasformarvi nelle... ehm... nelle guerriere che ho visto prima... e dopo un bel po' di peripezie siete andate a prendere a calci nel sedere questo Re Jyaku! Ma... la storia non e' finita li', giusto?"

"Ehm... si', e' vero... ed e' qui che la storia, in effetti, si fa piu' strana!" rispose Honoka, un po' incerta. "Vede, Akane-san... durante lo scontro finale, Re Jyaku era riuscito a ferire gravemente la Regina della Luce, e lei non sarebbe riuscita a mantenere il suo potere... dando cosi' modo ai rimanenti guerrieri di Doutsuku di resuscitare il loro leader e passare al contrattacco indisturbati. Per evitare tutto questo, la Regina suddivise il proprio potere in varie frazioni, e le disperse per il Giardino della Luce... prima di reincarnarsi in esso sotto forma di Hikari-chan, la nostra amica che... ehm... ha vissuto con lei per cosi' tanto tempo!"

Un certo senso di colpa si impadroni' delle ragazze, mentre Honoka faceva questa rivelazione. Era una bugia a fin di bene, certo, ma non riuscivano comunque a scrollarsi di dosso la sensazione di aver in qualche modo manipolato Akane. "E... per questo, credo che ci dovremmo scusare con lei, Akane-san. Avevamo... ehm... bisogno di un luogo dove Hikari-chan potesse stare, non avevamo altre possibilita'... e non potevamo certo dirle chi fosse in realta' la nostra amica, giusto?" chiese Nagisa, grattando con un indice per terra. La serata punteggiata di stelle, in quel momento, le sembrava terribilmente silenziosa...

Per fortuna, Akane sembro' prendere abbastanza bene tutte queste rivelazioni, e non diede l'impressione di essersela presa con le ragazze o con i loro amichetti extraterrestri. "Beh... non posso certo farvene una colpa, ragazze! Dopotutto... hehehee... non credo che sarei stata in grado di concedervi il beneficio del dubbio se mi foste arrivate davanti all'improvviso e mi aveste detto queste cose cosi', di punto in bianco!" cerco' di ironizzare lei. "Comunque... allora, c'erano altri tizi che volevano resuscitare re Jyaku... e come intendevano fare, visto che il loro capo era scomparso?"

"Tramite questo bambino..." rispose Hikari mestamente, accarezzando i capelli al fratellino. "Vede... cosi' come io ero l'incarnazione del corpo della Regina, lui era, senza saperlo, la reincarnazione di Re Jyaku stesso... e i suoi tre servitori Uraganos, Biblis e Circulas volevano fare si' che il suo potere si accumulasse man mano, fino a permettere loro di realizzare questo obiettivo! Nel frattempo, l'altro loro compito era quello di eliminare me e le Pretty Cure, che costituivano ovviamente la piu' grande minaccia al ritorno di Re Jyaku..."

"Alla fine, pero', tutto e' andato come doveva andare, mepo!" esclamo' Mepple, staccandosi finalmente dal suo appassionato abbraccio con Mipple. "Le Pretty Cure hanno riunito tutti i frammenti dello Spirito della Regina, e hanno affrontato il piu' forte dei servitori di Re Jyaku... Valdez, colui che era stato scelto per diventare il nuovo corpo del nostro nemico, mepo! Non e' stato facile, e per un attimo abbiamo temuto che fosse la fine, mepo..."

"Ma Nagisa, Honoka e Hikari sono state piu' forti di Re Jyaku e dei suoi scagnozzi, mipo!" concluse allegramente Mipple. "E cosi', sia il Giardino della Luce che quello dell'Arcobaleno sono stati salvati, Hikari e Hikaru si sono reincarnati sulla Terra... e tutto si e' concluso felicemente, mipo!"

"Almeno fino a quando non vi sono stati ridati i poteri di Pretty Cure, immagino..." affermo' Akane, rivolgendo di nuovo lo sguardo a Nagisa e Honoka. Il piccolo genio dai capelli blu annui' gentilmente, e riprese a raccontare la storia.

"Effettivamente... si', e' proprio cosi'." disse Honoka. "E' successo alla fine delle vacanze di inizio primavera, quando siamo venute a sapere dell'esistenza di altri invasori provenienti da un'altra dimensione... sto parlando dell'Impero di Dark Fall, il cui sovrano Lord Akudaikahn adesso sta cercando un luogo chiamato la Sorgente del Sole per i suoi scopi..."

"E non e' tutto, perche' questa volta abbiamo a che fare con una minaccia in piu'..." continuo' Nagisa. "Vede, Akane-san, abbiamo scoperto che il Giardino della Luce e quello dell'Arcobaleno non sono esattamente gli unici Giardini qui attorno."

"Cosa?" esclamo' incredula Akane. "Wow... davvero pazzesco! E io che pensavo che certe cose accadessero solo negli anime... ma allora, qual e' quest'altra minaccia che incombe su di noi?"

"Si tratta di un luogo chiamato Giardino degli Elementi, mepo... ed e' senz'altro uno dei Giardini piu' importanti di tutto il creato! Mepo!" spiego' Mepple. "In questo momento, mentre stiamo parlando, il Giardino degli Elementi si sta avvicinando sempre di piu' al nostro, indebolendo le barriere dimensionali che tengono separati i due mondi, e..."

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"Ah, bene, bene, Fate!" esclamo' allegramente Arf, seduta sul bordo di un ponticello di legno, affiancata dalla sua bionda partner, mentre dal piccolo torrente davanti a loro si levava una piccola colonna di luce azzurra, nella quale fluttuava una pietra azzurra di forma romboidale. "E cosi', questo sarebbe un Jewel Seed, giusto? Sinceramente, a me sembra una pietruzza come tante altre... non capisco come mai a tua madre interessino tanto queste cose." Il tono allegro della ragazza si incupi' leggermente mentre pronunciava l'ultima parte, e non serviva prestare molta attenzione per percepire la rabbia presente nella sua voce.

Fate rimase in silenzio per qualche istante, osservando il Jewel Seed fluttuante con un'espressione indecifrabile. "Non lo so nemmeno io, Arf... ma se mia madre vuole i Jewel Seed, io glieli devo procurare. Non e' mio compito indagare oltre, mi basta sapere questo."

Arf alzo' le spalle, cercando di apparire indifferente. In quel momento, la misteriosa ragazza indossava dei vestiti molto piu' stravaganti - per non dire provocanti - del kimono tradizionale che indossava al ryokan: oltre al fatto che le sue orecchie da lupo erano chiaramente visibili, portava un top abbastanza attillato con una sorta di elaborata giacca da combattimento in sgargianti colori rossi, viola e arancioni, un paio di pantaloncini neri aderenti, e stivaletti bianchi con delle graziose decorazioni dorate, il tutto contribuendo a darle un'aria da guerriera. "Beh, se a te va bene cosi', Fate, io non sono nessuno per dissentire. Allora, forza, sigilliamo questo Jewel Seed e riportiamolo alla base. Prima finiamo, meglio e'."

Fate annui' e afferro' saldamente il suo bastone magico, Bardiche, per poi pronunciare la frase di attivazione. "Bardiche. Sealing Form."

"YES, SIR." rispose una voce computerizzata proveniente dall'arma magica, che immediatamente aumento' di dimensioni fino a trasformarsi nella micidiale falce dalla lama dorata luminosa che Nanoha, Saki-T e Maori avevano affrontato soltanto pochi giorni prima. Fate brandi' con decisione la sua arma e si accinse a sigillare il misterioso artefatto... quando un movimento improvviso, proveniente dalla parte opposta del ponte, attiro' la sua attenzione! La biondina si volto'... e vide, con sua grande sorpresa, che la stessa ragazza dai capelli castani e vestita di bianco che aveva affrontato il giorno prima era in piedi a pochi metri da lei, con Raising Heart ben stretto tra le mani... e ora, uno strano animaletto simile ad un furetto era accanto a lei. Fate assunse che si trattasse del suo famiglio, e che la volta prima le fosse semplicemente sfuggito.

"Nanoha Takamachi. Mi sembrava di averti detto di non interferire ulteriormente." disse Fate, senza perdere neanche una parvenza della sua incredibile calma. Nanoha rispose facendo un passo in avanti, decisa a discutere con la sua rivale e appianare le loro posizioni... ma in quel momento, Arf fece una risatina a bocca chiusa e scese dalla ringhiera del ponte, mettendosi tra la sua padrona e la sua avversaria.

"Oh, mamma mia... eppure mi sembrava di averti detto che se avessi fatto la brava bambina, non ti sarebbe successo nulla." affermo' la ragazza-lupo. "Poi non devi dare la colpa a me se ti accadra' qualcosa di brutto... perche', vedi, quando ho detto che ti avrei fatto a pezzi se tu avessi insistito, non lo dicevo cosi', tanto per dire. Lascia che ti dimostri cosa volevo dire."

"Aspettate!" esclamo' Nanoha, ancora decisa a risolvere quel conflitto con le parole piuttosto che con la forza. "Quello e' un Jewel Seed! E' un oggetto molto pericoloso! Che cosa avete intenzione di farne?"

Arf alzo' il naso in aria. "Beh, io non lo so... e anche se lo sapessi, non vedo alcun motivo per dirtelo." rispose. "In ogni caso, non dovresti preoccuparti di questo... bensi' di difenderti!"

Nanoha afferro' saldamente Raising Heart, pronta a rispondere all'attacco della donna... che pero', un istante dopo, fece qualcosa che colse la giovanissima maga-guerriera di sorpresa! Le pupille dei suoi occhi divennero ellittiche, le sue mani si trasformarono in terribili zampe artigliate, e la sua faccia si allungo' fino a diventare un muso allungato con zanne affilate che spuntavano dalle mascelle, mentre i suoi capelli rosso-arancioni si allungavano fino a formare una folta pelliccia che copri' completamente il suo corpo! I vestiti di Arf sparirono magicamente, mettendo in mostra un muscoloso corpo da quadrupede con una folta coda... e un istante dopo, dove un attimo prima si trovava la ragazza, si ergeva un possente animale simile ad un lupo, con due folte striscie di pelliccia che si dipartivano dalla scapole e si sollevavano leggermente in aria, a pochi centimetri dalla spina dorsale. Un ululato spaventoso si levo' dalla sua gola, e sia Nanoha che Yuuno indietreggiarono impressionati! Certo, non raggiungeva il livello di Fate... ma quella belva era senz'altro un avversario pericolosissimo, a giudicare dall'aura magica che ora emanava! Come se vedersela con Fate non fosse gia' abbastanza...

"Come... come temevo!" esclamo' Yuuno. "Quella donna e' un famiglio!"

"Esatto. Sono una creatura magica che Fate-sama ha creato personalmente." rispose telepaticamente Arf, acquattandosi sulle zampe anteriori, pronta al balzo, mentre Fate scendeva a sua volta dalla ringhiera e alzava la sua falce luminosa. "In cambio della vita che lei mi ha donato, io usero' la mia vita e la mia forza per proteggerla. Fai pure quello che devi, Fate. Io saro' piu' che sufficiente per questi due."

"Va bene, Arf. Cerca di non essere imprudente." disse Fate, per poi voltarsi di nuovo verso il Jewel Seed, accingendosi a sigillarlo.

Yuuno agi' con prontezza. Non appena Arf inizio' a darsi lo slancio per scagliarsi addosso a Nanoha, il mago-furetto schizzo' davanti alla sua amica terrestre e mormoro' una breve formula magica... e nell'istante in cui la donna-lupo balzo' verso la sua preda, uno schermo sferico di luce azzurra apparve attorno a Nanoha e a Yuuno, impedendo ad Arf di portare a termine il suo attacco! Arf ringhio' per il disappunto quando i suoi artigli grattarono sulla barriera energetica senza scalfirla neanche un po'... e delle scariche energetiche azzurre si sollevarono dallo scudo, levandosi fino al cielo in uno spettacolare gioco di luci...

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"E... quindi, adesso il nostro compito e' di recuperare questi Jewel Seed e impedire agli Elementali di provocare danni nel nostro mondo... Oltre al fatto che dobbiamo evitare che l'Impero di Dark Fall raggiunga la Sorgente del Sole." termino' di raccontare Hikari. "E... l'individuo che l'ha attaccata poco fa e ha cercato di trasformarla in uno Uzaina, era appunto un soldato di Dark Fall... sappiamo che... beh, in effetti e' una storia piuttosto difficile da credere, e ci dispiace di averla coinvolta in tutto questo... ma e' la verita', Akane-san. Purtroppo... in questo momento stiamo combattendo assieme alla TSAB per la salvezza dell'intero universo."

Akane prese un po' fiato, cercando di processare tutto cio' che aveva sentito. Era davvero incredibile pensare che tutte quelle cose fossero capitate a due ragazze come Nagisa e Honoka, che pure sembravano niente piu' che delle studentesse liceali come tante altre... ed era altrettanto incredibile che per due anni almeno lei non avesse sospettato nulla di tutto questo! Solo ora che glielo stavano rivelando, Akane si rendeva conto della verita'...

"Wow... davvero pazzesco!" affermo' la giovane donna. "E in tutto questo... beh... io sono l'unica finora ad aver scoperto la vostra identita' segreta! Mi sento sempre piu' come in un anime... anche se mi rendo conto che deve essere un compito molto pericoloso! Non so se io sarei in grado di fare una cosa del genere..."

"Non si preoccupi, signorina Akane, non possiamo certo farle torto, mipo..." rispose Mipple. "In fondo, anche noi avevamo i nostri dubbi su quanto fosse giusto coinvolgere due ragazze terrestri in questa storia, quando siamo arrivati nel Giardino dell'Arcobaleno due anni fa, mipo. Pero'... huh?"

Improvvisamente, i quattro animaletti del Giardino di Luce si irrigidirono in preda all'allarme, e Mepple si volto' nella direzione del ryokan nel quale si trovavano Nanoha, la sua famiglia e le sue amiche... era uno dei suoi classici brutti presentimenti, e l'origine era proprio la locanda in stile tradizionale! "Un... un momento, mepo! C'era un problema! Sta succedendo qualcosa da quella parte, mepo!"

"Cosa? Che succede, c'e' qualche tizio di Dark Fall o qualche Elementale da quelle parti..." cerco' di chiedere Akane, prima che dei fulmini azzurri, sfidando ogni legge della fisica a cui la ragazza era abituata, salissero dalla foresta vicino al ryokan e si disperdessero nel cielo sopra di essa! "AH! Accidenti, sta davvero accadendo qualcosa di grosso, da quelle parti!"

Nagisa, Honoka e Hikari si voltarono in quella direzione... e sentirono il sangue ghiacciarsi nelle vene! Sapevano fin troppo bene cosa volesse dire quello strano spettacolo... e non era niente di buono ne' per loro, ne' tantomeno per la loro piccola amica!

"Oh, no... Nanoha-chan!" esclamo' Nagisa.

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"Nanoha!" esclamo' a squarciagola Yuuno, mentre nel contempo cercava di mantenere la barriera che aveva creato attorno a se' e a Nanoha. "Io... io cerchero' di trattenere questa tipa! Tu... occupati di Fate! Sei l'unica che sia in grado di fermarla... e devi prendere il Jewel Seed prima di lei, a qualunque costo!"

"Ugh... piccolo illuso!" ringhio' la donna-lupo, cercando inutilmente di aprirsi un varco nella barriera con i suoi artigli. "E... pensi davvero che ti permettero' di fare una cosa del genere? Fate-sama ha trovato quel Jewel Seed per prima! Chi trova tiene, e chi perde piange!"

"Davvero? Allora... mi dispiace dirtelo, ma ti costringero' a permettermelo!" rispose a tono il mago-furetto, aumentando ancora di piu' la potenza della sua barriera. Nanoha resto' per un attimo a guardare il suo amico che cercava in qualche modo di trattenere il famiglio di Fate... ma si ricordo' del pericolo piu' immediato, e si rimise in posizione, giusto nel momento in cui Yuuno serro' gli occhi e fece apparire un complesso pentacolo azzurro e luminoso sotto di se'! Arf riconobbe immediatamente il tipo di magia, e per la prima volta da quando Nanoha l'aveva incontrata, mostro' autentico allarme!

"Cosa? Magia cinetica?" esclamo' "Questa... questa non ci voleva!"

Ebbe soltanto il tempo di pronunciare questa frase, prima che la barriera magica che Yuuno aveva eretto attorno a se' e a Nanoha cambiasse forma, trasformandosi in un imbuto attorno ai due famigli e inghiottendoli in una colonna di luce e un sibilo assordante, per poi teletrasportarli in qualche punto lontano dal ponte... e lasciare Nanoha e Fate in piedi sulle assi in legno, l'una davanti all'altra. Nanoha, stupita della magia usata dal suo amico, si guardo' attorno confusa... ma Fate non diede alcun segno di agitazione se non un appena percettibile luccichio nei suoi occhi.

"Una magia che manipola le barriere e le adatta alla situazione." commento' con tranquillita', costringendo Nanoha a prestarle tutta la sua attenzione. "Devo ammettere che il tuo famiglio e' molto forte."

"Yuuno-kun non e' un famiglio, e' un mio amico!" rispose Nanoha, Raising Heart ben stretto tra le mani e puntato contro la sua avversaria. La ragazzina castana sapeva di non essere ancora all'altezza della misteriosa biondina, ma sperava ancora che la situazione potesse essere risolta con il dialogo. "Ascoltami, Fate-san... non e' proprio possibile mettersi d'accordo? Io non credo tu sia una persona cattiva, i tuoi occhi non sono quelli di una malvagia... e' per questo che vorrei sapere a cosa ti servono i Jewel Seed!"

Questa frase sembro' fare qualche effetto a Fate, la cui espressione si fece meno tesa per un istante... ma poco dopo, la maghetta bionda rispose con altrettanta determinazione. "Il motivo per cui sto facendo tutto questo non ti riguarda, te l'ho gia' detto." rispose. "Il mio compito e' quello di recuperare gli artefatti perduti, i Jewel Seed. E se questo e' anche il compito tuo e della TSAB, vorra' dire che saremo nemiche e ci combatteremo per il loro possesso."

"E' questo che voglio dire!" rispose Nanoha. "Simili affermazioni... non vanno fatte con tanta noncuranza!"

"Le tue parole non cambieranno nulla... e non riuscirai a convincermi!" taglio' corto Fate. Senza preavviso, la maghetta bionda sollevo' Bardiche e fece un rapido passo in avanti...

Nanoha spalanco' gli occhi in preda all'allarme quando Fate, in una frazione di secondo, spari' dalla sua posizione e si materializzo' alle sue spalle, la falce luminosa sollevata e pronta per un colpo micidiale! Per fortuna, Nanoha riusci' ad agire con rapidita' e si abbasso', facendo in modo che la lama ricurva tagliasse soltanto una ciocca dei suoi capelli... poi, la bambina castana si concentro' brevemente e fece apparire delle piccole ali di luce sui suoi stivaletti. Si alzo' in volo un istante dopo, facendo andare a vuoto un altro fendente... ma Fate non si scompose e segui' la sua avversaria in aria, preparando la sua arma magica ad un altro attacco.

"Come ho detto, parlare sara' inutile." affermo' la biondina, la falce luminosa puntata contro Nanoha. "Sii pronta a mettere in gioco te stessa. Alla vincitrice andra' il Jewel Seed che ho trovato. Photon Lancer!"

Un raggio di energia dorato parti' dal pomo della falce e si diresse verso Nanoha, che fortunatamente riusci' ancora una volta a schivare. Il Photon Lancer di Fate si disperse in lontananza, mentre Nanoha eseguiva una spettacolare virata e si scagliava con tutto il suo impeto contro Fate, cercando di ribaltare la situazione e costringerla alla difesa. Fate, troppo esperta per essere colta di sorpresa da una tattica cosi' elementare, si mise in guardia... e Raising Heart e Bardiche si scontrarono a mezz'aria, sprigionando una raffica di scintille bianche e gialle! Nanoha premette con tutte le sue forze, e questa volta riusci' a costringere Fate ad indietreggiare, sia pure di qualche centimetro.

"Se la metti su questo piano, allora ti affrontero'!" esclamo' Nanoha. "Ma... non ho ancora rinunciato! Io... ti convincero' a dirmi cosa sta succedendo!"

Fate non rispose nulla e, mantenendo la sua espressione distaccata, inizio' a lottare a mezz'aria contro la maghetta terrestre...

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Nel frattempo, nella foresta vicino al ryokan, Yuuno stava correndo con tutte le sue forze, sperando di guadagnare abbastanza distanza da Arf... che sfortunatamente, grazie alle sue maggiori dimensioni e alla sua agilita', stava rapidamente recuperando terreno!

"Non credi che sia il momento di arrendersi? Cosi' complichi le cose e basta!" ringhio' la donna-lupo, cominciando seriamente ad irritarsi. L'idea di aver lasciato Fate a battersi da sola contro quella ragazzina la metteva un po' in ansia, anche se non credeva che Nanoha fosse all'altezza di Fate...

Yuuno non la ascolto', e continuo' a correre, facendo un abile zig-zag tra gli arbusti per confondere la sua piu' veloce avversaria. Se Arf era in grado di raggiungerlo in pochi passi, Yuuno cercava di compensare con l'astuzia e improvvisi cambi di direzione che la donna-lupo faceva fatica a seguire. "Cosa ci fa qui nel Giardino dell'Arcobaleno... una maga abbastanza potente da essere riuscita a creare il suo famiglio personale?" chiese. "E cosa ne sapete dei Jewel Seed? A cosa vi serviranno?"

"Ti ho detto che non c'e' alcun motivo per cui io debba dirtelo!" rispose Arf, spazientita. Con un balzo enorme, il famiglio di Fate si sollevo' in aria e salto' oltre il sorpreso Yuuno, atterrandogli proprio davanti! Colto di sorpresa, il mago-furetto non riusci' a frenare e ando' a sbattere contro la zampa artigliata di Arf, finendo per rotolare all'indietro per qualche metro e fermarsi stordito vicino al tronco di un albero. Scosse la testa per mandare via le vertigini, e alzo' di nuovo lo sguardo verso Arf, che cominciava ad avanzare minacciosa verso di lui. "Mi sembrava di essere stata corretta, oggi alle terme. Vi avevo detto che non avrei tollerato che voi interferiste. Ma visto che avete scelto di non ascoltarmi, non mi resta altro da fare che togliervi di mezzo."

"Fermo li'!" esclamo' un'improvvisa voce femminile proveniente dal lato destro di Arf. Colta di sorpresa, la donna-lupo volto' di scatto la testa in quella direzione, appena in tempo per vedere Cure White che le si lanciava contro con un calcio volante! Arf spalanco' gli occhi, impossibilitata a schivare l'attacco... e un istante dopo, venne colpita in pieno petto e scagliata lontano da Yuuno, emettendo un acuto ringhio di disappunto! La Cure bianca esegui' un'elegante capriola all'indietro e atterro' in piedi pochi metri piu' in la'... mentre anche Cure Black e Shiny Luminous arrivavano sulla scena, riprendendo un po' fiato dopo la folle corsa a cui erano state costrette!

"Uff... meno male, siamo arrivate in tempo!" esclamo' la Pretty Cure bionda, mettendosi rapidamente in guardia. Come le ragazze avevano immaginato, Arf non rimase a terra a lungo, e si rialzo' con un colpo di reni, affrontando le nuove arrivate!

"Pretty Cure! Meno male che siete arrivate, non sarei riuscito a resistere a lungo..." le ringrazio' Yuuno.

"Di niente, Yuuno-kun! Siamo arrivate non appena abbiamo visto che stava accadendo qualcosa..." rispose Cure Black, mentre lei e le altre Pretty Cure del Giardino di Luce si voltavano verso di lui con un sorriso accomodante. "Ma... dov'e' Nanoha-chan? Non eri con lei?"

"In questo momento, Nanoha sta affrontando Fate... credo che siano qualche centinaio di metri piu' ad ovest, su un ponte che oltrepassa un ruscello!" rispose Yuuno.

"Hmm... e cosi' voi sareste le famose Pretty Cure del Giardino di Luce, eh?" commento' Arf, guardando con attenzione le tre nuove arrivate. Gia' da un primo esame disattento, la donna-lupo percepiva che quelle tre erano avversarie piu' pericolose di Nanoha, soprattutto se fossero rimaste in gruppo. Meglio guadagnare un po' di tempo, prima di lanciarsi all'attacco... "Serata di sorprese, questa... immagino che anche voi siate qui per sottrarci quel Jewel Seed. Ho ragione?"

"Se tu e la tua partner Fate siete qui, e' perche' avete trovato un Jewel Seed di cui volete impadronirvi." affermo' Cure White. "Mi dispiace... non so che cosa vogliate fare con quell'artefatto, ma non possiamo permettervi di averlo per voi. La TSAB e la Regina di Luce ci hanno dato il compito di impedire che vengano usati in maniera avventata."

"Dispiace anche a me..." rispose Arf. "Ma Fate e sua madre lo vogliono a tutti i costi, e tutto il resto per me e' secondario. Quindi, se volete andare a dare una mano alla vostra amica, dovrete passare oltre a me!"

"Potere della Luce, ora conferiscimi il coraggio! Sii la mia forza e la mia speranza! Luminous Heartiel Action!"

Shiny Luminous agi' con una rapidita' che colse di sorpresa il famiglio di Fate, ripetendo la mossa con cui aveva immobilizzato Karehan soltanto pochi nimuti prima! Il cuore di energia iridata sfreccio' contro la donna-lupo e la investi' in pieno, immobilizzandola all'interno di un bozzolo di mille colori... Arf ringhio' per il disappunto e cerco' di muoversi, ma nonostante tutti i suoi sforzi non riusci' a spostare neanche un artiglio!

"Cure Black! Cure White! Voi andate ad aiutare Nanoha-chan!" esclamo' Shiny Luminous. "Quella donna non restera' bloccata a lungo! Non preoccupatevi per me, io e Yuuno-kun ce la caveremo!"

"Shiny Luminous..." disse Cure White... ma sia lei che la sua amica si convinsero che non c'era tempo da perdere, e dovevano correre ad aiutare Nanoha nella sua battaglia. "E va bene! Ma stai attenta, questa tipa non scherza!"

"Tranquille, lo so... e ho anch'io i miei trucchi!" affermo' Shiny Luminous, mentre osservava Arf che, dopo un breve momento di difficolta', si liberava dalla paralisi indotta dal Luminous Heartiel Acton e si rimetteva in guardia. "Presto, Cure Black e Cure White, non c'e' tempo da perdere!"

"Ha ragione, mepo!" esclamo' Mepple. "Percepisco che una grande forza magica assieme a quella di Nanoha... quella Fate non e' un'avversaria con cui Nanoha puo' competere al momento!"

"Va... va bene!" esclamo' Cure Black. "Buona fortuna, Shiny Luminous!". Poi, le due guerriere del Giardino di Luce iniziarono a correre verso il punto in cui Nanoha e Fate stavano combattendo, lasciandosi dietro Yuuno, Luminous... e Arf, che stava scuotendo la testa e si apprestava a scagliarsi contro di loro!

"Ugh... non male come trucco, biondina, lo ammetto." disse Arf, riprendendo il suo tono affabile e al tempo stesso minaccioso. "Ma... lascia che ti dica una cosa. Questa storia non riguarda voi del Giardino della Luce. Quindi, perche' complicarvi la vita interferendo nei nostri affari? Ognuno vada per la sua strada, e amici come prima, non e' semplice?"

"Mi dispiace, ma non funziona come dici tu." rispose Shiny Luminous. "I Jewel Seed... quei gioielli che tu e Fate state cercando... sono artefatti molto pericolosi, e non possiamo lasciare che voi vi impadroniate di loro con tanta leggerezza. Potrebbero provocare una catastrofe che sconvolgera' per sempre il Giardino dell'Arcobaleno, e forse anche quello della Luce!"

"Chi lo sa? Io non posso certo dire se sia vero o no..." rispose la donna-lupo. "Ma una cosa ti posso dire per certo... che nulla di quello che tu dirai mi fara' cambiare idea a proposito. Fate deve raccogliere i Jewel Seed per sua madre... e io la aiutero' fino al'ultimo!"

Detto questo, Arf piego' le zampe e balzo' in avanti, cercando di colpire Yuuno e Shiny Luminous con i suoi letali artigli. I due reagirono in temo, gettndosi di lato e lasciando che il micidiale colpo falciasse l'erba attorno a loro... poi, Shiny Luminous atterro' con una capriola e si rialzo' di scatto, rimettendosi in guardia mentre Arf si rimetteva in guardia e si scagliava contro di lei...

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Il combattimento tra Nanoha e Fate stava proseguendo, piu' violento che mai... e le due maghe schizzavano in aria come due fulmini, scambiandosi colpi magici e attacchi fisici nel tentativo di cogliere l'altra alla sprovvista. Sfortunatamente, nessuna delle due sembrava in procinto di cedere, e lo scontro minacciava di durare troppo a lungo per i gusti di entrambe...

Nanoha riusci' a parare ancora una volta la falce di Fate, e rispose spingendo via la maghetta bionda e creando alcuni proiettili di luce bianca attorno a se', per poi scagliarli contro l'avversaria. Per niente impressonata, Fate si protesse creando uno scudo energetico invisibile attorno al suo corpo, sul quale le sfere di luce esplosero senza farle nulla... poi, imbracciando con decisione la sua arma magica, indietreggio' un altro po' e punto' il palmo della mano sinistra contro la sua avversaria, facendo apparire un pentacolo di luce dorata attorno a se'. Non c'era dubbio che stesse per lanciare un incantesimo molto potente...

"Thunder Smasher!" esclamo' Fate, circondata da crepitanti scintille elettriche. Ci sarebbe voluto ancora un atimo di tempo prima che l'attacco della biondina partisse, e Nanoha lo sfrutto' saggiamente per preparare a sua volta un attacco devastante...

"Divine Buster!" esclamo'. Afferro' saldamente Raising Heart con entrambe le mani, lo punto' contro la sua avversaria... e sparo' un enorme raggio energetico bianco, nello stesso momento in cui uno sfrigolante fulmine dorato parti' dall'arma di Fate! I due attacchi sfrecciarono in cielo, illuminando a giorno la notte attorno alle due maghette... e poi, con un boato spaventoso, si scontrarono e iniziarono a premere l'uno contro l'altro, mentre ognuna delle due tentava di fare del suo meglio per dissipare il colpo dell'avversaria! Fate, per un breve momento, sbatte' gli occhi e assunse un'aria vagamente preoccupata... stava facendo piu' fatica del previsto a tenere a bada il Divine Buster di Nanoha, e doveva ammettere che la sua avversaria era migliorata sensibilmente dalla prima volta che si erano affrontate. Si doveva forse alle capacita' speciali dei maghi terrestri? Fate aveva sentito dire che, in qualche modo, erano capaci di "allenarsi mentalmente" in ogni momento della giornata, anche se non conosceva i dettagli... e le prestazioni di Nanoha, superiori rispetto alla volta precedente, sembravano confermare questa teoria...

Ma in quel momento non aveva importanza. Doveva sbarazzarsi di Nanoha e portare il Jewel Seed a sua madre... e se poi avesse avuto la possibilita' di catturare anche i Jewel Seed che Nanoha aveva gia' con se', tanto di guadagnato. Concentrandosi ulteriormente, gli abiti neri e i capelli biondi che svolazzavano nel vento, Fate immise ancora piu' energia in Bardiche, intensificando la scarica elettrica e facendo retrocedere di un po' il Divine Buster... ma anche Nanoha non era tipa da perdersi d'animo cosi' facilmente, e ance lei potenzio' al massimo l'emissione energetica di Raising Heart...

"Raising Heart... per favore..." mormoro' la bambina castana... e l'energia del Divine Buster esplose in maniera spettacolare, creando un raggio ancora piu' grande che sopraffece il Thunder Smasher di Fate! La bambina bionda spalanco' un po' gli occhi quando vide il suo attacco perdere potenza, e il raggio di luce bianca avvicinarsi a lei sempre piu' velocemente...

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Il cielo venne inghiottito da un'esplosione accecante, che costrinse Arf, Yuuno e Shiny Luminous ad interrompere il loro combattimento (che, per la verita', fino a quel momento era consistito in niente piu' che schivare gli attacchi di Arf e respingerla con le loro barriere magiche) e ad alzare lo sguardo in quella direzione, sbalorditi dallo spettacolo! Yuuno stesso, nonostante la sua esperienza, non ricordava di aver mai visto un attacco cosi' poderoso scagliato da una principiante come Nanoha... e Arf, per un istante si fece sopraffare dalla paura.

"Fate! No!" esclamo' la donna-lupo.

"E'... e' incredibile!" commento' Shiny Luminous, usando una mano per schermarsi gli occhi. "Non credevo... che Nanoha-chan fosse capace di fare tanto!"

Yuuno annui', anche lui sbalordito. "Fantastico... sei davvero un prodigio, Nanoha!"

Seppur a malincuore, Arf dovette dirsi d'accordo con il mago-furetto. "Si'... e' vero... nemmeno io ho mai visto un mago terrestre arrivare a simili prestazioni..." riconobbe, dopo una breve pausa. "Pero'... la vostra amica ha pur sempre un punto debole. E' ancora troppo innocente per poter vincere contro Fate."

"Che cosa?" chiese Yuuno. "Oh, no... Nanoha!"

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"Aaaaargh! Che... che potenza!" esclamo' Cure Black, cercando a sua volta di schermarsi dalla luce dirompente. "Non... non credevo che Nanoha-chan fosse capace di tanto! Cure White! Mepple, Mipple... ragazzi, state tutti bene?"

"Si'... credo di si'!" esclamo' Cure White, cercando di opporsi al vento furioso che minacciava di buttarle a terra. "Spero... che anche Nanoha-chan se la sia cavata..."

"Non credo ai miei occhi, mepo... ne ho viste di cose incredibili, in vita mia, ma questa e' sicuramente uno dei casi piu' estremi! Mepo!" commento' Mepple... mentre finalmente, dopo alcuni secondi che secondo le due guerriere erano durati anche troppo, la luce si diradava e permetteva di vedere il risultato di quello scontro. Cure White per prima alzo' lo sguardo e apri' gli occhi, vedendo come prima cosa Nanoha che imbracciava ancora Raising Heart, la Barrier Jacket che svolazzava ancora un po' nel vento. Sembrava che lo scontro si fosse risolto a suo favore...

Ma mezzo secondo dopo, sia lei che Cure Black videro la figura ammantata di Fate Testarossa che, riuscita a scansarsi all'ultimo momento dal percorso del Divine Buster, ora scendeva giu' in picchiata come un uccello da preda, la falce sollevata minacciosamente e pronta a calare su Nanoha!

"A... Attenta, Nanoha-chan! E' sopra di te!" esclamo' Cure Black, pregando tra se' di avere fatto in tempo. Per fortuna, la giovanissima maga la senti' e alzo' di scatto la testa... ma Fate era gia' partita all'attacco!

"Non... non e' possibile! L'ho mancata?" esclamo' la bambina castana... un attimo prima che la falce scendesse su di lei!

"Nanoha-chan! No!" urlo' Cure Black, cercando disperatamente di intervenire...

Ma accadde qualcosa che nessuno si aspettava. Raising Heart inizio' a muoversi di sua iniziativa, e si sposto' sulla traiettoria della falce, bloccandone la lama a pochi centimetri dal collo di Nanoha con un acuto clangore metallico. L'espressione di Fate rimase imperturbabile, mentre quella di Nanoha passava dal terrore ad un vago stupore... e le Pretty Cure del Giardino della Luce si fermavano a meta' strada, guardando la scena senza sapere cosa fare...

"R... Raising Heart... che cosa..." inizio' a dire Nanoha, prima che l'arma senziente prendesse una decisione sull'impulso del momento...

"PULL OUT." disse la voce metallica. Il pomo scarlatto e sferico di Raising Heart si illumino' e fece emergere dalla propria superficie uno dei Jewel Seed che la ragazzina aveva da poco sigillato, facendolo fluttuare verso Fate!

"Posso solo ipotizzare che fosse preoccupato per te e volesse in qualche modo proteggerti." disse la maghetta bionda senza fare una piega. "Per me e' lo stesso. La mia missione non richiede la tua morte, quindi... mi limitero' a prendere il tuo Jewel Seed." Poi, alzo' una mano guantata, e attivo' uno strano dispositivo simile ad un triangolino dorato posto sul dorso del suo guanto, nel quale il Jewel Seed da poco catturato da Nanoha scomparve. Poi, mentre la sua avversaria sembrava ancora stupita e scioccata per la sconfitta, Fate scese a terra, ritornando al ponte di legno sul quale lo scontro era iniziato, e si avvicino' al Jewel Seed nascosto nel fiume, con tutta l'intenzione di catturare anche quello...

"Hey, un momento! Non ti conviene voltarci le spalle!" esclamo' Cure Black, intervenendo al volo. Fate fece un passo indietro quando le due Pretty Cure le tagliarono la strada, impedendole di raggiungere il Jewel Seed, e si misero in guardia. "Tu sei Fate, non e' vero? Fate Testarossa... beh, tanto spiacente, piccola, ma non possiamo permetterti di catturare anche quello! I Jewel Seed non sono cose che si possono usare cosi' alla leggera!"

"Voi siete... le Pretty Cure." affermo' Fate mentre imbracciava di nuovo Bardiche. "Mia madre mi ha parlato di voi... Ma questa storia non vi riguarda. Andatevene. Io non ho nulla contro di voi, ma non vi permettero' di interferire."

"Mi dispiace... ma dobbiamo interferire!" rispose prontamente Cure White. "Non mi piace l'idea di combattere contro una bambina, e neanche noi abbiamo nulla contro di te... ma anche noi abbiamo un dovere da compiere."

Fate indietreggio' ancora un po', cercando di soppesare la situazione. Inutile negarlo, quelle due erano avversarie piu' pericolose di Nanoha, e il fatto che Fate avesse gia' usato parte delle sue forze nel combattimento precedente non la favoriva certo... ma non poteva neanche farsi scappare quel Jewel Seed! Se fosse riuscita a portarlo a sua madre... sua madre ne sarebbe stata felice! Sarebbe stato un'importante passo in piu' verso la realizzazione del suo scopo... e Fate voleva disperatamente che sua madre fosse contenta!

Senza una parola, Fate sollevo' la sua falce laser e si preparo' ad attaccare le due guerriere del Giardino della Luce, che corrugarono la fronte e si tennero pronte a respingere il suo attacco...

Ma la tensione venne spezzata all'improvviso da qualcosa di enorme, alato e ricoperto di piume che, silenzioso come un ninja, plano' contro le Pretty Cure del Giardino della Luce e le attacco' di sorpresa, lanciando un acuto stridio roco al momento dell'assalto! Con un grido di disappunto, Cure Black cadde a terra di lato, cercando di scacciare a pugni la cosa alata che la stava attaccando... e Cure White, altrettanto sorpresa. indietreggio' e venne afferrata alle spalle da un altro di quei volatili! Fate stessa sembrava non essersi aspettata quello sviluppo improvviso, e resto' ferma sul posto, notando che i mostri alati non sembravano interessati a lei...

"Gah! E... e adesso che succede?" esclamo' Cure Black. Riusci' ad assestare un pugno al mostro alato che la stava impegnando e si rialzo', proprio mentre anche Cure White si liberava dalla stretta del suo nuovo avversario...

Erano creature dall'aspetto decisamente ripugnante e innaturale, senza alcuna della maesta' che di solito contraddistingueva gli Elementali - perche' di questo si trattava. I loro corpi erano quelli di enormi avvoltoi, con le piume nere e untuose, e un paio di zampe dotate di lunghi artigli ricurvi, affilati come pugnali... ma le loro teste erano simili a quelle di donne particolarmente brutte, con denti acuminati simili a quelli degli squali, lunghi capelli scarmigliati e occhi gialli dalle pupille nere ed ellittiche. Un paio di braccia stranamente muscolose usciva dal petto delle spaventose creature, e ciascuna di esse terminava con mani dotate di luridi artigli abbastanza affilati da poter fare a pezzi un uomo senza problemi! Una puzza disgustosa, come di pesce marcio, circondava gli orrendi volatili... cinque in tutto, che stavano sciamando attorno alle Pretty Cure attaccandole senza sosta, e senza neanche degnare la loro avversaria di un'occhiata!

"Che diavolo..." mormoro' Cure Black, assestando un pugno tremendo ad uno dei mostruosi esseri e scagliandolo lontano. "Che razza di robe sono questi Elementali? Puzzano come dopo l'ora di ginnastica! E da dove sbucano, tra l'altro?"

"Ugh... sono arpie!" esclamo' Cure White, liberandosi dalla stretta di uno dei mostri alati e mandandolo a terra con un calcio. "Sono... altri mostri della mitologia greca! Ma perche' ci attaccano proprio adesso... e perche' non hanno attaccato Fate?"

Le arpie non sembravano interessate a chiarire i dubbi di Cure White... e, con un acuto stridio, si gettarono di nuovo all'attacco, sfoderando i loro letali artigli. Le ragazze cercarono di proteggersi come meglio potevano, evitando di farsi toccare da quelle lame mortali! Con rabbia e determinazione, le Pretty Cure del Giardino della Luce contrattaccarono, e Cure Black riusci' a sferrare un pugno in faccia all'arpia piu' vicina, che cadde a terra sbattendo disordinatamente le ali... ma si rialzo' rapidamente e torno' all'attacco, facendo in modo che Cure Black e Cure White fossero costantemente impegnate...

"Ugh... se continua cosi'... Fate avra' campo libero per prendere quel Jewel Seed!" esclamo' Cure White, cercando di smarcarsi da una delle arpie, soltanto per ritrovarsi con un'altra delle bestiacce alate che le si parava davanti, stridendo dissennatamente! Fate, ancora un po' stupita dall'intervento degli orrendi Elementali, ma decisa a non farsi scappare quell'occasione, decise di aggirare la battaglia e si avvicino' di nuovo al Jewel Seed abbandonato, cercando di sigillarlo... almeno finche' un'ombra non scivolo' verso di lei, che si accorse appena in tempo del pericolo!

"Rawrrrrr!" La figura avvolta nelle tenebre ringhio' come un cagnolino arrabbiato prima di scagliarsi contro Fate, cercando di colpirla con un calcio volante che la maghetta bionda riusci' a malapena a deviare con il manico di Bardiche! Indietreggio' di due passi, mentre la sua nuova attaccante faceva un salto acrobatico all'indietro, atterrando perfettamente in piedi in una posa da autentica ninja!

"Woof! Konoha ti proibisce di toccare quel Jewel Seed... e anche Lady Kamui!" esclamo' la strana ragazzina apparsa all'improvviso, dopo essersi rapidamente messa in posizione di guardia. Con vaga irritazione, Fate corrugo' la fronte nel momento in cui un'alta figura armata di spada katana usci' dall'oscurita' della notte, piazzandosi a fianco della ragazzina ninja!

"Io, Kamui Tokinomiya, la Protettrice Millenaria, non ti permetto di prendere quel Jewel Seed!" esclamo' la misteriosa guerriera, usando la mano libera per riavviarsi i lunghi capelli smeraldini. Immediatamente, le arpie stridettero di rabbia, come se l'apparizione delle due misteriose Maiden fosse per loro un'offesa personale, e tre di loro si levarono in volo per aggredirle, lasciandone due a tenere occupate le Pretty Cure. Immediatamente, la ragazza samurai di nome Kamui afferro' saldamente la sua spada e si preparo' a ricevere le orrende creature...

"Divine Buster!"

Un raggio di luce bianca, proveniente da dietro le arpie, colpi' alla schiena una delle mostruose donne-uccello, che si irrigidi', spalancando la bocca in un orrendo stridio, prima di trasformarsi in una cascata di scintille luminose azzurre che si dispersero nel nulla un istante dopo. Immediatamente, Fate si giro' in quella direzione e vide Nanoha che, pur ancora un po' stordita ed ansimante per lo scontro appena sostenuto, aveva puntato Raising Heart contro gli orribili Elementali... e ne aveva centrato uno in pieno!

Fate fece un rapido calcolo... e si rese conto di essere ormai in una posizione di svantaggio! La cosa piu' saggia da fare, per quanto le seccasse ammetterlo, era ritirarsi e accontentarsi di quell'unico Jewel Seed che era riuscita a sottrarre a Nanoha... dopo aver richiamato Arf, si intende!

"Arf!" esclamo' la biondina, alzandosi in volo. "La situazione si e' complicata un po' troppo... dobbiamo scappare, e in fretta!"

La donna-lupo emerse da un gruppo di arbusti li' vicino e galoppo' per un breve tratto verso Fate, per poi assumere al volo la sua forma umana. "Eccomi qui, Fate! Non ho fatto in tempo a liberarmi di quei seccatori, ma intanto un Jewel Seed ce l'abbiamo!" esclamo'. "Ma da dove vengono quelle arpie? Chi le ha mandate?"

"Non lo so. E al momento non e' importante." taglio' corto Fate. "Dobbiamo andarcene di qui, ora!"

"Aspetta un momento!" esclamo' Kamui, ora impegnata in un duello corpo a corpo con una delle arpie rimanenti. "Hai ancora delle domande a cui rispondere!"

"E' vero!" esclamo' Nanoha, tentando ancora di capire il perche' delle azioni di Fate. "Perche' vuoi i Jewel Seed? A cosa ti servono? Perche' dici che non possiamo trovare un accordo?"

Fate non ci bado', e rivolse a Nanoha un ultimo sguardo di avvertimento. "Per questa volta va cosi'. Non ripresentarti piu' davanti a me. O la prossima volta, non so se potro' trattenermi." disse minacciosamente prima di scomparire nel nulla. Arf sospiro' e alzo' le spalle, come per dire che non c'era piu' nulla da fare.

"Oh, beh... ti consiglio di ascoltare Fate, piccolina! E' un consiglio per il tuo bene! Ciao, ciao!" disse la donna-lupo, prima di svanire nel nulla. Kamui corrugo' la fronte per il disappunto... e colse il momento in cui l'arpia che stava affrontando aveva abbassato la guardia, sollevando la sua spada per poi abbatterla con grazia e potenza sul disgustoso volatile, che stridette orribilmente quando la lama la taglio' in due verticalmente, facendola scomparire nel nulla in un tripudio di lucette azzurre un istante dopo! Una terza arpia ringhio' e, con un colpo d'ala, scaglio' una raffica di piume taglienti contro Konoha, che si mise in una posa da ninja e scomparve in uno sbuffo di fumo, lasciando al proprio posto soltanto un tronchetto di legno nel quale i letali proiettili si piantarono inutilmente. L'arpia si guardo' attorno incredula... e un istante dopo, alcune liane ricoperte di foglie verdi sorsero dal terreno, crescendo ad una velocita' incredibile, e si avvinghiarono attorno alla bestia alata, che stridette per la paura e l'indignazione! Un istante dopo, Konoha riapparve in uno sbuffo di fumo e scese giu' con un tremendo calcio che centro' in pieno il mostruoso uccello, con una tale potenza da farlo scomparire nel nulla come gli altri due...

E mentre questa battaglia andava avanti, le Pretty Cure del Giardino della Luce stavano finendo le ultime due arpie. Entrambe le ragazze colpirono con una raffica di pugni e calci, costringendo i mostruosi Elementali ad indietreggiare... e subito dopo, congiunsero le mani e scagliarono il loro attacco decisivo contro di loro!

"Black Thunder!"

"White Thunder!"

"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."

"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"

"PRETTY CURE MARBLE SCREW... MAX!"

Il raggio energetico bianco e nero investi' in pieno le arpie, che emisero un lungo, lacerante stridio e vennero cancellate a loro volta, trasformandosi in tanti piccoli puntini di luce che si dispersero nella notte dopo pochi secondi. Per un po', le guerriere rimasero ferme al loro posto, forse temendo che ci fosse qualche altra sorpresa e non osando abbandonare la posizione di guardia... poi, quando Shiny Luminous e Yuuno emersero dai cespugli dai quali era emersa anche Arf, tutte si permisero di rilassarsi, e Kamui rinfodero' la spada con nonchalance, mentre le liane verdi che Konoha aveva evocato vennero riassorbite nel terreno e scomparvero sottoterra come se non fossero mai esistite.

"Cure Black! Cure White!" esclamo' la Pretty Cure bionda. "Ci dispiace, non siamo riusciti a trattenere quella donna... ma che cosa e' successo qui? E... quelle due chi sono?"

"Nanoha! Ragazze, state tutte bene?" chiese il furetto. Quando Nanoha lo guardo' malinconicamente, Yuuno capi' che qualcosa doveva essere andato male...

"Bene. Direi che per adesso non ci sono piu' pericoli. Konoha-chan, ancora una volta hai fatto un ottimo lavoro." concluse Kamui, prima di rivolgersi alle Pretty Cure e a Nanoha. "Immagino che vi stiate chiedendo chi siamo noi due, e ne avete il pieno diritto."

"Effettivamente..." rispose Cure White. "E' proprio quello che ci stavamo chiedendo. Siete delle Maiden? E come mai siete da queste parti? Sapete qualcosa di quello che sta succedendo... e di quella Fate Testarossa, per caso?"

"Per rispondere ad una delle tue domande... si', noi siamo delle Maiden." rispose Kamui, tranquilla. "Il mio nome e' Kamui Tokinomiya, e la mia compagna e amica qui presente... e' Konoha." Al sentire il suo nome, la ragazzina-cane mosse allegramente la coda, drizzo' le orecchie e alzo' una mano come un cane quando vuole dare la zampa a qualcuno. Inutile dirlo, le Pretty Cure e Nanoha notarono subito l'aspetto inusuale della piccola ninja. "Siamo state mandate qui dalla TSAB per fare da supporto. Altro non ho facolta' di risponderti, ne' so molto piu' di voi circa la maga di nome Fate Testarossa."

"Un momento... come sarebbe a dire che non potete rispondere ad altre domande?" esclamo' Cure Black, piuttosto irritata dalla segretezza dei modi di Kamui. "Credo che abbiamo il diritto di sapere un po' di piu', visto che anche noi combattiamo per la TSAB... anche se finora non abbiamo visto nessuno dell'organizzazione!"

"Hey! Non contraddire Kamui-sama! Ruff!" abbaio', quasi letteralmente, Konoha. "Kamui-sama sa quello che dice, ed e' molto piu' esperta di quanto vuoi potrete mai essere! Woof!"

Kamui, con un gesto gentile ma fermo della mano, fece cenno alla ragazzina ninja di non dire altro. "Non serve, Konoha-chan, grazie... e comunque, lo sai che certe cose non dovrebbero essere dette a degli estranei." disse, con tutta tranquillita'. Konoha guardo' verso la sua compagna, e abbasso' lo sguardo imbarazzata, con le orecchie che si afflosciavano leggermente... e Kamui, per non farla deprimere, le accarezzo' la testa prima di rivolgersi nuovamente alle sue interlocutrici. "Mi rincresce per la segretezza... ma ho degli ordini dall'alto, e piu' non vi posso dire. Tuttavia... tu sei Nanoha Takamachi, giusto? Io e Konoha-chan abbiamo letto dei files su di te."

La bambina castana, vedendo che Kamui si era voltata verso di lei, sobbalzo' leggermente e indico' se' stessa. "Ah? Ehm... si'. Si', io sono Nanoha Takamachi." disse, un po' insicura. Dal tono che Kamui aveva usato era abbastanza evidente che non era molto contenta delle prestazioni di Nanoha in quello scontro, e la neo-maga si aspettava di ricevere una lavata di capo... cosa che puntualmente avvenne.

"Le tue prestazioni in questo scontro sono state, per mancanza di un termine migliore, alquanto deludenti." disse la giovane samurai. "Si', hai dimostrato di saper usare la tua magia, e hai dato una notevole dimostrazione di potenza... ma il tuo modo di fare e' ancora troppo ingenuo, e non hai combattuto con la giusta determinazione. Anche mentre Fate ti attaccava, il tuo pensiero principale e' stato quello di indurla alla ragione e farla smettere di combattere. Di conseguenza, non ti sei concentrata abbastanza sul vincere il combattimento. E il risultato e' stato che Fate si e' impadronita del tuo Jewel Seed. Spero che tu rifletta su questo tuo fallimento."

"Hey, aspettate un momento!" protesto' Yuuno, vedendo che Nanoha non dava l'impressione di voler rispondere a queste accuse. Quando Kamui si volto' verso di lui, il furetto si alzo' sulle zampe posteriori, cercando di darsi un certo tono nonostante le piccole dimensioni. "Non potete certo pretendere che Nanoha combatta come un'esperta! Per vostra informazione, fino a quando e' comparsa Fate, Nanoha e' sempre riuscita nel suo compito, e ha saputo combattere anche contro Elementali molto potenti! Quella Fate Testarossa non e' certo un'avversaria alla portata di tutti, e Nanoha sta facendo del suo meglio!"

Kamui resto' indifferente alla rampogna. "Il suo meglio non e' sufficiente, visti i risultati." affermo'. "Devo ricordarvi cosa c'e' in gioco? Stiamo pur sempre parlando dei Jewel Seed, e la TSAB non accettera' un fallimento. Questo lo dovreste sapere, per lo meno."

"Anche cosi', non potete certo pensare che..." cerco' di dire Yuuno, ma Nanoha alzo' una mano per dirgli che non c'era bisogno di difenderla, con grande stupore del furetto parlante.

"Non importa, Yuuno-kun... in effetti, Kamui-san ha ragione, non sono stata capace di fermare Fate-san..." rispose la bambina castana. "E... qualsiasi cosa dica per giustificarmi sarebbe una scusa, vista la situazione in cui ci troviamo."

"Come?" chiese Cure White. "Ma... Nanoha-chan, non devi addossarti tutte queste responsabilita'! Tu hai fatto tutto il possibile, e la tua avversaria era molto forte... abbiamo visto come hai combattuto, non devi fartene una colpa!"

Nanoha sorrise gentilmente e scosse la testa. "Grazie per le tue buone parole, Honoka-san, ma... non posso certo pensare che vada tutto bene soltanto perche' adesso state cercando di rassicurarmi... Kamui-san, Konoha-san... e' vero, non sono stata all'altezza del mio compito, e per questo vi chiedo scusa. Cerchero'... di rimediare alle mie mancanze, nelle prossime occasioni."

Le due Maiden annuirono, mentre Kamui dava uno sguardo al Jewel Seed che Fate non era riuscita a sigillare. "In ogni caso... se non altro, un Jewel Seed non e' finito nelle mani del nemico. Ti consiglierei di sigillarlo, prima che qualcun altro cerchi di appropriarsene." affermo' la spadaccina.

Nanoha, ricordandosi quel particolare che, tra una cosa e l'altra, le era sfuggita dalla mente, annui' rapidamente e si mise al lavoro, usando Raising Heart per sigillare l'artefatto. Il Jewel Seed scompave all'interno del pomo dell'arma magica... e un istante dopo, Kamui e Konoha voltarono le spalle al gruppetto e iniziarono ad allontanarsi, solo per essere trattenute da Cure Black, che le richiamo' con decisione.

"Aspettate un momento, voi due!" affermo' la Pretty Cure nera, a cui la ragazza samurai non era riuscita molto simpatica. Kamui si fermo' e si volto' leggermente verso di lei. "Vi dobbiamo ringraziare per averci aiutato contro quelle arpie... o qualunque cosa fossero... ma fare tanto le misteriose non vi fara' guadagnare molti punti, spero che questo lo sappiate."

Kamui e Konoha restarono ferme per un attimo... poi, senza dire una sola parola, la ragazza samurai e la ninja-cane ripresero la loro strada e si dileguarono nella notte, sotto lo sguardo delle Pretty Cure, di Nanoha e di Yuuno. Quando ormai furono sicure che era tutto finito, le ragazze sciolsero la trasformazione, e Nagisa tiro' un sospiro... difficile dire se per il sollievo o la stanchezza.

"Cavolo... e cosi' altri pezzi si aggiungono al puzzle..." affermo' la Pretty Cure nera. "Ci mancavano anche quelle strane Maiden... se non altro, un Jewel Seed non e' caduto in mano a quella Fate..."

"Gia'..." rispose Hikari, tenendo in braccio Yuuno mentre si avvicinava a Nanoha. La neo-maga aveva un'espressione alquanto abbattuta, e non si faceva fatica a capire che era dovuto alla sconfitta appena subita da parte di Fate. Bisognava trovare un modo di combattere sullo stesso piano, o la storia si sarebbe ripetuta...

"Nanoha-chan, non devi fartene una colpa." affermo' Yuuno, balzando sulla spalla della sua amica umana che, un po' rallegrata, si volto' verso di lui e lo gratto' sulla testa. "Tu... hai resistito molto piu' di quanto avrebbero fatto moltissimi al tuo posto. Non credo che io stesso sarei riuscito a tenere il passo con Fate tanto a lungo. Sono sicuro che la prossima volta andra' diversamente."

"Si', sono d'accordo anch'io..." rispose Honoka. Lei, Nagisa e Hikari si erano avvicinate a Nanoha per farle coraggio a loro volta. "In fondo, per adesso Fate ha solo due Jewel Seed, giusto? Ce ne sono ancora molti che dobbiamo raccogliere, e abbiamo tutto il tempo di rifarci! Tranquilla, Nanoha-chan!"

"Grazie, Honoka-san, grazie, Yuuno-kun..." rispose Nanoha. "Pero'... questo non cambia il fatto che non sono riuscita a parlare a Fate-san come volevo. La prossima volta... mi piacerebbe scoprire che cosa la spinge ad agire cosi'..."

Nagisa sospiro'. Quello, in effetti, era un problema che loro, come Pretty Cure, raramente avevano dovuto gestire. I loro nemici erano sempre stati incarnazioni del Male con cui non era possibile discutere... ma questa avversaria era un essere umano, o almeno ci si avvicinava moltissimo... e doveva avere un motivo comprensibile per quello che stava facendo...

"Spero proprio che la prossima volta ne avrai l'occasione, Nanoha-chan..." rispose Nagisa. "In fondo, anche a me piacerebbe sapere cosa si cela dietro a quella bambina..."

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"Madre. Ho recuperato un altro Jewel Seed."

Inchinata davanti all'alta, inquietante figura di sua madre, il cui volto pallido e crudele era come sempre nascosto per meta' dai suoi lunghi capelli corvini, Fate stava porgendo alla donna il Jewel Seed che aveva catturato... e Precia, senza dire una parola, lo accetto', afferrando il gioiello nella sua mano. Lo guardo' per qualche istante, come se volesse assicurarsi che fosse vero... poi, senza perdere nulla della sua freddezza, rivolse di nuovo lo sguardo alla figlia.

"Fate. So che nella zona in cui tu e Arf vi trovavate c'erano due Jewel Seed." disse, con calma agghiacciante. "Tu ne hai recuperato uno. Dov'e' l'altro?"

La biondina sembro' irrigidirsi in maniera quasi impercettibile a quella domanda. Temeva che sua madre gliel'avrebbe chiesto, e non aveva altra scelta che dirle la verita'...

"Mi... mi rincresce infinitamente, madre." rispose. "Ho fatto tutto il possibile per recuperarli tutti e due... ma ci sono stati degli imprevisti... prima la nuova maga combattente della TSAB, poi le Pretty Cure del Giardino della Luce, e due Maiden che sono intervenute all'improvviso..."

Precia non voleva sentire altro. Con un gesto brusco e brutale, afferro' la spalla di Fate e le diede una spinta, facendola cadere sul pavimento! Fate senti' un forte dolore ad un polso nel momento in cui atterro', ma non emise un verso... e si limito' a guardare, con un misto di tristezza e rassegnazione, la donna che diceva di essere sua madre... e che in quel momento, con una breve formula magica, aveva fatto apparire nella propria mano una lunga, guizzante frusta di energia bianco-azzurrina, circondata da crepitanti scintille elettriche. Fate sapeva fin troppo bene cosa questo volesse dire...

"Non so cosa farmene delle tue scuse." sentenzio' Precia, spietata. "Io non tollero gli incapaci... quindi, ora sai quello che ti aspetta."

Impaurita, ma incapace di opporsi, Fate annui' senza dire una parola... e si morse le labbra per non gridare quando quella orribile donna alzo' la frusta e gliela abbasso' sulla schiena, mordendola in mezzo alle scapole e facendole sentire un'acutissima fitta di dolore! Precia, non ancora soddisfatta, alzo' di nuovo la sua arma e colpi' di nuovo... due, tre, quattro volte... e ad ogni schiocco, Fate doeva fare appello a tutta la sua forza di volonta' per non gridare, nonostante le fitte che la percorrevano. Finalmente, quando Precia la ebbe colpita per la dodicesima volta, la tortura cesso', e Fate si affloscio' ansimante sul freddo pavimento di marmo, cercando di riprendere fiato. Sua madre riavvolse la frusta e la fece scomparire con un semplice pensiero, poi si avvicino' a Fate per minacciarla ancora.

"Che questo ti serva di monito. Non osare mai piu' deludere le mie aspettative, o la prossima volta non mi fermero' tanto presto." disse Precia, ancora piu' spaventosa per il fatto che non alzava mai la voce. Fate annui' senza dire una parola, ancora troppo dolorante per rispondere propriamente... e sua madre, finalmente soddisfatta, serro' gli occhi fino a farli diventare una fessura, e prosegui'. "Per quanto riguarda il resto... sai qualcosa di quegli Elementali che sono venuti all'improvviso ad aiutarti nella battaglia e a distrarre Cure Black e Cure White? Quelle arpie, per essere precisi?"

Fate si contorse debolmente e alzo' un pochino la testa per rispondere a sua madre. Tossi' un paio di volte prima di riuscire ad articolare le parole. "Cough... cough... n-no... purtroppo no, m-madre..." ansimo'. "Quelle arpie... sono... cough... arrivate all'improvviso, e non ho avuto modo di scoprire... cosa ci facessero li'. Forse... e' stato un caso... ma... anche se fosse... la coincidenza e' alquanto... strana, bisogna dire."

Precia sembro' riflettere un attimo sulla risposta che le aveva dato Fate... poi, senza dire una parola, si giro' e se ne ando', lasciadosi dietro Fate ancora stesa a terra. Dopo aver atteso un po', per essere sicura che sua madre se ne fosse andata, Fate cerco' di alzarsi, lottando contro il dolore delle frustate... e Arf, in quel momento in forma di lupo, le si avvicino' per farle da appoggio.

"Fate..." disse Arf. "Tutto... tutto bene? Ti fa male, vero?"

"Arf..." mormoro' la biondina, con tono decisamente addolcito. "No... no, non preoccuparti... ho visto... di peggio... Mia madre e' severa, ma tutti i genitori lo sono con i loro figli... e poi, quando avremo recuperato tutti i Jewel Seed... mia madre ne sara' contenta, e tornera' quella di una volta!"

Arf sospiro', provando pena per la sua amichetta, e disgusto verso quella donna che la maltrattava cosi' crudelmente. Con un pochino di difficolta', Fate riusci' ad alzarsi e si appoggio' alla sua fedele amica, che la sostenne mentre la ragazzina si avviava barcollando verso l'uscita...

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Il mattino dopo, nel giardino di casa Hyuuga...

"Resta un po' piu' naturale, Saki-san... cosi' sei troppo tesa!" disse Mai, continuando a disegnare sul suo nuovo blocco di fogli mentre guardava le sue modelle che cercavano di restare in una posa decente! Saki-H e Minori, dal canto loro, cercavano di restare piu' ferme possibile... ma stavano scoprendo a loro spese che non era molto facile mettersi in posa per un disegno e restare come statue!

"Hehehee... cosi' sono piu' naturale che posso, Mai-san!" ridacchio' la giovane campionessa di softball, in piedi accanto alla sorella minore, che a sua volta aveva una buffa espressione imbarazzata sul viso! "Se... se solo ci puoi dire quando possiamo scioglierci... perche' mi stanno venendo un po' di crampi..."

Mai traccio' ancora qualche linea, guardo' il risultato... e finalmente, alzo' la testa dal suo blocco e sorrise a Saki e a Minori. "Okay, ragazze, potete rilassarvi! Io qui ho finito, devo solo colorarlo quando torno a casa!" disse. "Grazie per aver posato per me!"

"Uff... tranquilla, Mai-san, mi ha fatto piacere darti una mano! Era il minimo che potessi fare per scusarmi..." replico' Minori, spazzandosi la gonnellina con le mani. Poi, alzando la testa e illuminando gli occhi come un cucciolotto eccitato, la bambina si avvicino' a Mai. "Sorellona Mai, me lo faresti vedere, il tuo disegno, per favore? Sono cosi' curiosa!"

"Si', potrei vederlo anch'io?" chiese Saki-H. "Voglio vedere come siamo venute io e Minori-chan..."

"Certamente, nessun problema!" rispose Mai, dando rapidamente gli ultimi ritocchi... e finalmente mostrando il suo capolavoro alle sorelle Hyuuga, che dopo un istante in cui rimasero a guardarlo, fecero entrambe un sorriso di meraviglia!

Lo stesso sorriso che Mai aveva disegnato sui loro volti nella sua opera...

CONTINUA...

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Capitolo 21
*** Buon compleanno, Honoka - Parte 1 ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-21

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno! Immagino che qualcuno di voi dira' che era ora che io aggiornassi questa storia, e come darvi torto? Tra tutti gli impegni che ho, il mio crossover e' finito un po' nel dimenticatoio, ma come potete vedere, non me ne sono dimenticato, e sono pronto a riprenderne la stesura! Credo proprio che mi divertiro' a scrivere questo capitolo, anche perche' si sono verificati molti eventi inaspettati in quello precedente, e adesso le nostre eroine si trovano ad avere a che fare con le conseguenze... e con delle nuove conoscenze che potrebbero essere degli alleati come degli ostacoli!

Ma cosa e' successo, esattamente, nello scorso capitolo? Beh, facciamo come sempre un breve riassunto: mentre le Pretty Cure originali e il gruppetto di Nanoha si prendevano un meritato weekend di riposo in una stazione termale, hanno avuto a che fare con due attacchi inaspettati - uno da parte di Karehan, uno degli scagnozzi di Lord Akudaikahn, e uno da parte di Fate e del suo famiglio Arf. Il risultato e' stato che Akane, grazie ad una serie di circostanze fortuite, e' venuta a conoscenza della doppia identita' di Nagisa, Honoka e Hikari... e Fate e' riuscita ad impadronirsi di un altro Jewel Seed, sottraendolo a Nanoha! In realta' stava per catturarne due, ma due misteriose Maiden - una ragazza samurai di nome Kamui, e una strana bambina-cane di nome Konoha - l'hanno fermata, costringendola a ritirarsi.

Ovviamente Precia, la dispotica madre di Fate, non ha preso molto bene il fatto che la figlia non sia riuscita a prendere tutti e due i Jewel Seed...

Saki, Mai e le Maiden, invece, hanno dovuto vedersela con un bel gruppetto di Uzaina... e con Moerumba, un altro combattente di Dark Fall! Alla fine, dopo un po' di peripezie, le nuove Pretty Cure sono riuscite a sconfiggere il ballerino... e Saki e Minori si sono riappacificate! Ma credo che il momento di pace durera' poco. L'Impero di Dark Fall e' ancora in circolazione, e non aspettera' molto prima di sferrare il suo attacco successivo... anzi, credo proprio che tra non molto Lord Akudaikahn e Gooyan tireranno fuori uno dei loro assi nella manica! Avete gia' un'idea di che cosa sto parlando?

La TSAB non restera' a guardare, comunque... e infatti, Mildred e l'ammiraglio Graham si faranno presto sentire per coordinare meglio l'alleanza - per adesso un po' raffazzonata - di Magical Girls...

Okay, questo e' quanto, per adesso! Prima di lasciarvi al nuovo capitolo, come sempre, rispondo alle recensioni che mi avete lasciato...

Killkenny: Non sei l'unico ad odiare Precia, stai tranquillo... e' solo che lei, in questa storia, sara' tra i principali antagonisti, e quindi, almeno per un po', dovremo sopportarcela! E sconfiggerla non sara' tanto facile, lo anticipo subito! (Un difetto delle varie serie di Nanoha? Gli scontri finali non sono mai un granche'...) E gli elementali continueranno a dare problemi, quindi... ma forse la spada di Kamui bastera', in fondo lei ne ha di esperienza nell'affrontare bestiacce provenienti da altri mondi! Comunque... grazie della recensione, e spero che questo nuovo capitolo non arrivi troppo tardi!

Anonimo9987465: Ebbene si', Akane e' ufficialmente diventata la depositaria ufficiale del segreto delle Pretty Cure! Anche se, da parte mia, credo che anche nonna Sanae abbia una mezza idea... comunque, si', come si suol dire, ripetere le cose giova, lo dicevano pure i latini! Si', Konoha e' un personaggio piuttosto originale, anche se e' un po' una presa per i fondelli di Naruto... e Kamui e', effettivamente, un personaggio un po' cliche, ma ti assicuro che cerchero' di farla funzionare nella storia! Dopotutto, lei ha molta piu' storia dietro di quanta possa sembrare a prima vista... Precia la odiano tutti, chissa' perche', poi... >_<

Ma ora che il segreto delle Pretty Cure non e' piu' loro esclusivo, potrebbe esserci qualcun altro che verra' a sapere delle loro doppia identita'... chi potrebbe mai essere? Hehehee...

Okay, con questo abbiamo concluso con le recensioni... e vi lascio al nuovo capitolo che iniziera' tra poche righe! Mi auguro che sia accettabile, dopo tutto questo tempo in cui avete dovuto aspettare... e vi auguro buon proseguimento di lettura!

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Capitolo 21 - Buon compleanno, Honoka! - Parte 1

Lord Akudaikahn emise un respiro roco, mentre osservava con rabbia i suoi due scagnozzi, che gli si erano ripresentati davanti dopo aver collezionato entrambi un clamoroso fallimento. Il signore di Dark Fall non era conosciuto per la sua pazienza, e il fatto che i suoi piani stavano subendo una batuta d'arresto grazie alle Pretty Cure, alle Maiden e alla nuova maghetta combattente della TSAB non lo metteva certo di umore migliore. Finora, il loro impero era riuscito a collezionare soltanto un Jewel Seed...

"La vostra incompetenza si e' fatta vedere una volta di piu'! Avevate quelle mocciose in pugno, e ve le siete fatte scappare... e come se non bastasse, non sapete nulla di piu' sui Jewel Seed o sulla posizione della Sorgente del Sole!" tuono' il tiranno, due fiamme sacrileghe che ardevano nelle orbite del suo mascherone da oni. "State abusando della mia pazienza... cosa avete da dire a vostra discolpa, eh?"

"I-io... sono mortificato, Lord Akudaikahn, mio signore..." cerco' di giustificarsi Karehan, visibilmente intimorito in contrasto con Moerumba che, pur restando rispettosamente in ginocchio vicino al suo signore, restava abbastanza tranquillo e forse addirittura spensierato. "Non... non so darle una spiegazione per questi ripetuti fallimenti... ero convinto che sarei riuscito ad eliminare le Pretty Cure del Giardino della Luce senza problemi, questa volta..."

"E hai scoperto che non eri all'altezza nel modo piu' rapido e brutale, non e' vero, Karehan?" lo rimbecco' Gooyan in tono sarcastico, sfregandosi le mani come se avesse sentito la cosa piu' divertente di questo mondo. "Mi sembra che questa non sia la prima volta che succede... almeno, Moerumba e gli altri hanno dato prova di essere molto piu' competenti. Al momento, tu sei l'unico che non ha fatto proprio nulla per la nostra causa! Mi sbaglio, forse?"

Karehan fu costretto a masticare amaro: per quanto gli avrebbe fatto piacere rispondere a tono a quella specie di cetriolo ambulante, non poteva farlo davanti a Lord Akudaikahn, a meno che non avesse voluto tornare al nulla da dove era venuto... "Mi... Mi dispiace... vi assicuro che faro' del mio meglio per rimediare e catturero' presto un Jewel Seed!"

"Alle parole, devono seguire i fatti, Karehan!" lo rimprovero' Kintolesky, che dei cinque era quello che piu' di tutti poteva vantare successo nelle sue missioni. "Tu ti sei adagiato sugli allori e hai pensato che bastasse elaborare un piano semplicistico per avere la meglio sulle Pretty Cure. Quelle ragazze sono una minaccia molto grave per noi. Non basta avere una buona idea per sconfiggerle, bisogna essere capaci di pensare rapidamente e sapersi adattare alle loro strategie."

"Kintolesky ha centrato il punto." tuono' Lord Akudaikahn, posando per un attimo lo sguardo sul muscoloso wrestler dalla pelle dorata. "Non basta attaccare le Pretty Cure direttamente e sperare che vada bene, dobbiamo studiare bene il loro comportamento, sapere quali sono i loro punti deboli, e sapere bene dove colpirle per fare loro piu' del male."

Shitataare, dopo essersi sfregata il mento per un attimo, decise di fare una proposta. "Lord Akudaikahn, mio signore... se posso fare un suggerimento..." disse la donna dalla pelle scura, attirandosi lo sguardo di tutti i presenti. Shitataare si schiari' la voce e comincio' a parlare. "Se si tratta di osservare piu' da vicino le Pretty Cure, perche' non affidiamo questo compito a... loro due? Sarebbero perfette per infiltrarsi nella societa' degli esseri umani e darci tutte le informazioni che ci servono, senza che noi ci esponiamo in prima persona!"

"Hmmm..." Gooyan ci penso' un po' su, e dovette ammettere che, effettivamente, la proposta della glaciale guerriera di Dark Fall aveva senso... "Stai dicendo che potremmo mandare Michiru e Kaoru sulla Terra a spiare le Pretty Cure? In effetti, direi che potrebbe funzionare! Lord Akudaikahn, mio signore... lei che cosa ne dice?"

Il colossale demone emise uno dei suoi rochi, profondi respiri, mentre considerava la proposta dei suoi sottoposti. Finalmente, dopo alcuni secondi di tensione, Lord Akudaikahn accese di nuovo i suoi occhi e rispose. "Hmm... potrebbe essere una buona idea. Quelle due sono un po' troppo indipendenti per i miei gusti, e tendono a fare di testa loro... ma un incarico come spie dovrebbe dare loro tutta la liberta' di azione che vogliono. Quindi... penso che potrebbe essere l'idea che ci serve per sapere di piu' sulle Pretty Cure! E va bene! Shitataare, tu occupati di Michiru e Kaoru, e mandale sulla Terra. Dorodoron!"

Mentre la donna dai capelli bianchi sorrideva e si inchinava al suo padrone, per poi allontanarsi con spocchia ed eleganza al tempo stesso, il gigante dal volto da ragno si mise sull'attenti davanti al suo signore. "Ehm... si'! Si', mio signore, mi dica!" esclamo'. "Che... che cosa posso fare per lei?"

"Mentre Shitataare esegue il compito che le abbiamo affidato... tu vai sulla Terra e vedi di catturare anche tu un Jewel Seed!" esclamo' Lord Akudaikahn. "Cerca anche di scoprire quanto piu' puoi sulle altre fazioni che desiderano i Jewel Seed, e sottraigliene quanti piu' possibile non appena ne avrai l'opportunita'. Mi sono spiegato? Cerca di non deludermi come Karehan e Moerumba..."

"Stia... stia tranquillo, supremo Lord Akudaikahn, non falliro'!" esclamo' Dorodoron, battendosi un pugno sul petto muscoloso. "Le portero' le Pretty Cure e i Jewel Seed su un piattto d'argento, le do la mia parola!"

"Bene, bene..." commento' Gooyan, continuando a sfregarsi le mani tutto soddisfatto. "Sembra che finalmente i nostri uomini abbiano deciso di mettersi a fare sul serio. Credo proprio che mi divertiro', da adesso in poi... heheheee..."

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Liceo Verone, tardo pomeriggio.

Un pallone da calcio solco' l'aria in direzione della porta ad uno degli estremi dal campo da calcio e, con un soddisfacente fruscio, si infilo' nella rete, eludendo il tuffo del portiere che si era buttato per afferrarla. I ragazzi della squadra che aveva segnato esplosero in un grido di esultazione e applaudirono il loro capitano, Shogo Fujimura, che era riuscito a segnare quel goal!

"Ottimo tiro, Fujimura-senpai!" esclamo' uno dei ragazzi della squadra. "Non per niente sei il nostro capitano!"

"Grazie, ragazzi... ma e' stato tutto grazie al gioco di squadra! Avete eseguito lo schema che avevamo proposto alla perfezione, e ognuno ha fatto la sua parte per fare in modo che andasse tutto come doveva andare!" rispose Shogo Fujimura, Fujipi per gli amici, asciugandosi qualche rivoletto di sudore che gli colava dalla fronte. "Quindi... il merito e' mio solo in una certa parte! Complimenti, ragazzi, bel lavoro! Se continuiamo ad allenarci cosi', quest'anno ci aggiudichiamo il campionato scolastico!"

"Gia', sarebbe un sogno..." rispose il portiere che aveva appena mancato la palla, rialzandosi da terra per poi passare il pallone a Fujipi. "Ci siamo allenati a lungo per questa occasione, e adesso mi piacerebbe proprio arrivare fino in fondo!"

"Sono convinto che adesso abbiamo delle buone possibilita'!" affermo' Fujipi, per poi dare un'occhiata all'orologio. "Hmm... pero', mi sa che adesso dobbiamo interrompere. Tra un po' la scuola chiude, e dobbiamo cambiarci e tornare tutti a casa. Comunque, ottimo lavoro, ragazzi! Mi raccomando, appuntamento domani qui alla stessa ora! Cerchiamo magari di rivedere i punti deboli del nostro nuovo schema, e coprirli adeguatamente, d'accordo?"

"Va bene, capitano!"

"A domani!"

"Buona serata, arrivederci!"

I ragazzi si scambiarono i saluti di rito, inchinandosi l'uno all'altro, prima di andare a raccogliere le loro borse e dirigersi verso gli spogliatoi. Fujipi si mosse per ultimo, incamminandosi verso una panchina ai lati del campo... e vide, seduta su di essa, una persona che non si aspettava, e che gli fece molto piacere vedere! Infatti, Nagisa era seduta sulla panchina, con l'aria di stare aspettando la fine della partita... e quando Fujipi le si avvicino' per salutarla, la campionessa di lacrosse alzo' una mano e la scosse timidamente, sperando di non vedere che era un po' arrossita.

"Ah... buonasera, Misumi-san!" disse Fujipi, avvicinandosi a Nagisa. "Non mi aspettavo di vederti qui... e mi fa molto piacere!"

"Hehee... buonasera, Fujimura-senpai!" rispose Nagisa, ringraziando tra se' il fatto di essersi almeno preparata un po' di discorso prima di presentarsi davanti al ragazzo per cui aveva una cotta. Sai che figura se fosse andata li' senza poi riuscire neanche a spiccicare parola a causa della sua timidezza? Mepple non l'avrebbe mai finita... "Stavo... ehm... stavo uscendo di scuola dopo gli allenamenti di lacrosse, e ho pensato di venire un po' qui... guarda, ti ho portato questa, nel caso ti faccia piacere..."

Nagisa frugo' nel suo zaino e ne tiro' fuori una bottiglietta di acqua minerale ancora fresca, che porse a Fujipi... e quest'ultimo, pur vagamente stupito, la accetto' con gratitudine. "Oh... grazie, Misumi-san, e' stato molto gentile da parte tua!" la ringrazio'. "Davvero, non c'era bisogno che ti disturbassi per questo!"

Sentendosi gia' un po' piu' decisa, Nagisa ridacchio' e si sfrego' la nuca con una mano. "Hehehee... tranquillo, Fujipi-sempai, ero qui vicino per caso, e quindi ho pensato che ti avrebbe fatto piacere!" rispose, sperando che il suo imbarazzo non si vedesse.

Nascosto nel suo 'cellulare', Mepple trattenne una risata. Si', si trovava li' attorno per caso. Come no. E lui doveva crederci? Nagisa era davvero negata per dire le bugie...

"Beh, grazie! L'ho molto apprezzato, Misumi-san!" affermo' Fujipi. Stappo' la bottiglietta e ne prese un sorso, spegnendo la sete, prima di rivolgersi di nuovo a Nagisa. "A proposito, Misumi-san... tu sai che giorno e' dopodomani, vero?"

"Certo che me lo ricordo, e' il compleanno di Honoka!" affermo' Nagisa. "E questo significa che vedra' i suoi genitori... povera, mi dispiace per lei, questa e' l'unica volta in tutto l'anno che ha l'occasione di vederli. A questo proposito, per quel giorno vorrei anhe andare a fare un giro per Shibuya, a vedere se trovo qualcosa di carino da comprarle come regalo..."

"E' un pensiero carino da parte tua, Misumi-san..." rispose Fujipi. "E a questo proposito... che ne diresti se quel giorno andassimo assieme a prendere qualcosa per Honoka-san?"

Nagisa ebbe la sensazione che, per un attimo, il suo cervello fosse andato in black out. Aveva sentito bene quello che il suo sempai aveva detto? Le... le aveva davvero chiesto di uscire con lui per scegliere un regalo per Honoka? Certo, non poteva parlarsi di un appuntamento romantico, pero' era quanto di piu' ci si avvicinava date le circostanze! Per qualche secondo, Nagisa si ritrovo' a cercare le parole giuste per rispondere, mentre i suoi occhi si spalancavano comicamente e il suo viso diventava del colore di un pomodoro maturo! "Huh? C... C... Come? Fu... Fu... Fujipi-sempai, mi stai davvero chiedendo di... di... uscire con te a fare acquisti a Shibuya?" balbetto', fallendo miseramente nei suoi tentativi di mantenere una certa nonchalance!

Fujipi, dal canto suo, rimase tranquillo, anche se un po' stupito della reazione di Nagisa. "Beh... si', mi farebbe molto piacere... anche perche' sinceramente, sono un po' indeciso su cosa prenderle, e magari se potessi avere un consiglio in piu', avrei meno possibilita' di sbagliare." affermo', a sua volta un po' incerto. "E dal mmento che tu sei la migliore amica di Honoka-san, ho pensato che sarebbe stata una buona idea chiedere a te. Ci... sono problemi, per caso?"

Nagisa riusci' finalmente a ricomporsi e tossi' per allontanare l'imbarazzo. "Ah-ehm... no, Fujipi-sempai, assolutamente no! Anzi... mi fa piacere che tu abbia chiesto a me! Heheheee... d'accordo, allora, se vuoi che... ehm... ti accompagni a Shibuya, per me va bene! immi... ehm... solo l'orario in cui vorresti che noi... ci incontrassimo, e io ci saro' senz'altro!"

"Beh... potremmo trovarci alle tre del pomeriggio alla stazione di Shibuya, vicino alla famosa statua di Hachiko!" propose Fujipi, scegliendo un punto d'incontro che era noto praticamente a tutti coloro che vivevano in Giappone. "Chiedo scusa per la mancanza di originalita' nella scelta del ritrovo, ma non e' che mi venissero in mente molti altri luoghi!"

"Heheheee... figurati, Fujipi-sempai, non e' certo la scelta del luogo che mi da' problemi!" rispose Nagisa. "Comunque... per me va bene! Allora... alle tre li' davanti? Cerchero' di essere puntuale, sai com'e', con la mia solita sbadataggine..."

Fujipi fece un sorriso rassicurante. "Hehee... tranquilla, Misumi-san, in caso ti aspetto o ti mando un messaggio sul cellulare se ci sono problemi!" rispose. "D'accordo, allora... va bene alle tre li' davanti! Ci vediamo, Nagisa-san! A presto!"

"Ci... ci vediamo, Fujipi-sempai..." rispose Nagisa, muovendo un po' la mano per salutare il ragazzo mntre quest'ultimo raccoglieva la sua borsa e si dirigeva a sua volta verso gli spogliatoi. Ancora per qualche istante, la ragazza rimase come impalata sul posto con espressione trasognata, come se si stesse chiedendo se quello che aveva appena visto e sentito era vero... e Mepple, per un istante, temette che si fosse davvero incantata!

"Hey, Nagisa? Pronto? Terra chiama Nagisa, mepo!" disse il piccolo guerriero del Giardino di Luce. "Nagisa, mi senti, mepo? Tutto okay? Fujipi ti ha chiesto di accompagnarlo..."

"Mepple...?" chiese Nagisa, restando con lo sguardo fisso nel vuoto. "Puoi... puoi darmi un pizzicotto, per favore?"

"Come?" chiese Mepple, materializzandosi dal suo 'cellulare' in uno sbuffo di fumo azzurro. "Nagisa, sei sicura di stare bene, mepo?". Quando Nagisa non gli diede altra risposta che un cenno affermativo della testa e un mormorio indistinto, la piccola mascotte sospiro', alzo' le spalle e cammino' fino alla gamba della sua amica umana, per poi pizzicarla con tutta la forza di cui era capace, strappandole un breve grido di dolore!

"Ow!" esclamo' Nagisa, scuotendosi improvvisamente dal suo sogno ad occhi aperti e guardandosi attorno. Con sua grande felicita', si rese conto di non essersi svegliata nel suo letto o da qualche altra parte... era ancora nel campo del liceo, e quell'invito che si era sentita fare da Fujipi era autentico! Con un grido di gioia, la ragazza raccolse Mepple e lo abbraccio' stretto, volteggiando su se' stessa come se avesse appena ricevuto una buona notizia! Cosa che, in effetti, era vera...

"Aaargh! Nagisa, ma che stai facendo, mepoooo?" esclamo' la piccola mascotte, sentendosi come se lo avessero sbattuto in una centrifuga!

La ragazza era cosi' estatica che per un attimo non si fermo' e continuo' a volteggiare! "Woo-hooo! Hai sentito, Mepple? Hai sentito anche tu, vero? Finalmente Fujipi-sempai mi ha invitata ad uscire con lui! Ci pensi, era da quando ho iniziato le superiori che aspettavo questo momento... e adesso si e' avverato! Va bene che non e' proprio un appuntamento romantico, ma e' gia' qualcosa, no?"

"Uuuugh... adesso mi gira la testa, mepo mepo..." mormoro' il simpatico animaletto, scuotendo il capo con gli occhi trasformati in spirali. "Sempre cosi' indelicata, eh? Comunque..." si scrollo' del tutto le vertigini di dosso, e sfodero' un largo sorriso, congratulandosi con la sua amica per il suo colpo di fortuna! "Beh, sono comunque molto contento per te, Nagisa, mepo! Tra il compleanno di Honoka e questo appuntamento, credo proprio che questo sabato sara' un giorno da ricordare, mepo!"

"Heheheee... hai ragione, Mepple, sara' una giornata stupenda!" esclamo' la ragazza, raccattando rapidamente lo zaino e i suoi effetti personali. "Ora, beh... credo sia il momento di andare! Honoka e Hikari ci stanno aspettando, e abbiamo le lezioni di arti marziali da Saki-chan..."

"Bene, bene, mepo! Magari stavolta prendi meno facciate sul pavimento, mepo!" la prese bonariamente in giro Mepple. "Immagino che da quando hai ricevuto la prima lezione tu abbia fatto qualche miglioramento, no?"

"Piu' di quanti tu non immagini, moscardino!" lo rimbecco' Nagisa, mentre cominciava a dirigersi verso l'uscita della scuola. Con una risatina, Mepple si trasformo' di nuovo in cellulare e torno' al suo posto appeso alla cintola di Nagisa, e quest'ultima sospiro' e comincio' ad incamminarsi verso il cancello d'uscita, dove le sue amiche la stavano gia' aspettando da un po'. Nonostante tutto, la ragazza riusci' a sfoderare un sorriso di gioia mentre si avviava... malgrado la situazione con i Jewel Seed non fosse ancora giunta alla conclusione, e malgrado gli scagnozzi di Dark Fall e gli Elementali stessero rendendo la vita difficile a tutti, c'erano elementi che facevano pendere l'ago della bilancia almeno un po' a suo favore...

"E va bene... vediamo come andra' questo nuovo atto della commedia!" disse tra se'. "Honoka, Hikari, eccomi qui! Scusate il ritardo!"

"Non sei poi cosi' in ritardo, Nagisa-san!" rispose gentilmente Honoka. "Anzi, direi che sei proprio in orario! Allora, com'e' andata con Shogo-kun?"

"Alla grande, Honoka!" rispose Nagisa, ghignando e facendo il segno dell'okay. "Pensa che ho... una sorta di appuntamento con lui, uno di questi giorni! Proprio il giorno del tuo compleanno... e credo proprio che riceverai una sorpresa favolosa!"

Honoka rise allegramente, e anche Hikari sembro' contenta di sentire le notizie. "Hehehee... davvero, Nagisa? Bene, allora sono sicura che anche questo sara' un compleanno indimenticabile!" affermo', ricordando bene il fatto che, nei precedenti due compleanni, era sempre successo qualcosa di strano, accompagnato da un attacco degli uomini di Doutsuku... c'era da sperare che questa volta non sarebbe stato cosi'!

"Beh, allora dovro' ricordarmi anch'io di prenderti un bel regalo, Honoka-san!" affermo' Hikari. "Io e Hikaru-chan non vediamo l'ora di festeggiare un po' con te!"

E cosi', chiacchierando tra loro, le tre amiche cominciarono ad avviarsi verso il loro consueto appuntamento con i faticosi allenamenti di Saki-T ed Heart, pronte ad affrontare le loro nuove sfide...

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Altrove, un gruppo di ragazzine delle elementari che stava rincasando non sembrava avere la stessa spensieratezza... e in particolare Nanoha, che camminava un po' in disparte rispetto ad Arisa e a Suzuka, tenendo la cartella davanti a se', con entrambe le mani, e rimuginando sulla sconfitta che aveva subito per mano di Fate durante quel soggiorno alle terme. Anche se l'inizio della sua avventura era stato promettente, quelle due sconfitte, e in particolare il fatto di essersi lasciata sottrarre un Jewel Seed gia' catturato, avevano inflitto un serio colpo alla sua sicurezza, e le parole che le erano state rivolte a quelle due misteriose Maiden, Kamui e Konoha, non aiutavano certo a farla sentire meglio...

"E' inutile, proprio non riesco a togliermela dalla testa..." disse tra se', a bocca voce, la ragazzina castana. "Quella ragazza bionda con quegli occhi cosi' belli e profondi, e che sembra avere giusto la mia eta'... sono sicura che se ci incontrassimo ancora, finiremmo per combattere di nuovo, eppure io... vorrei persistere nella mia intenzione, e vorrei continuare a cercare di parlare con lei... non posso credere che dobbiamo per forza essere nemiche..."

"Okay, Nanoha-chan, adesso mi spieghi tutto!"

Una voce familiare fece sobbalzare la ragazzina castana, che venne repentinemente riportata al mondo reale da Arisa - la biondina si era fermata in mezzo alla strada, con Suzuka che le stava dietro, e si era piantata davanti a Nanoha con le mani sulle anche, decisa a farsi spiegare, una volta per tutte, cosa avesse la loro amica che non andava!

"Ah! A... Arisa-chan, mi hai fatto prendere un colpo! Che... che succede, Arisa-chan, Suzuka-chan? Che... che cosa vi dovrei spiegare?"

"Ooooh, non fare la finta tonta con me, Nanoha-chan! E' da quando siamo tornate dalle terme che tu non fai altro che estraniarti dalle nostre discussioni e fissare il vuoto come un'ebete, non importa di cosa si parli!" protesto' Arisa, con quel suo classico modo di fare diretto e senza fronzoli.

Nanoha rimase in silenzio per un po' e rivolse lo sguardo verso il terreno, cercando di far cadere l'argomento. Mica poteva dire alle sue amiche che cosa stesse accadendo... "Mi... mi dispiace, Arisa-chan, Suzuka-chan, dico davvero..."

"E smettila di chiedere scusa cosi' tante volte, accidenti!" la rimprovero' Arisa, ulteriormente irritata. "Se parlare con noi e' davvero cosi' noioso, allora vattene pure per conto tuo a guardare nel vuoto! Andiamocene, Suzuka-chan!"

Con grande sorpresa della bambina dai capelli viola, Arisa si volto' improvvisamente, e inizio' ad andarsene quasi a passo di marcia! "A... Aspetta un momento, Arisa-chan!" cerco' di richiamarla, prima che Nanoha la trattenesse con un cenno della mano.

"Lascia perdere, Suzuka-chan..." disse la bambina castana, facendo un sorrisetto un po' triste. "In effetti, questa volta e' stata colpa mia... non avrei dovuto estraniarmi cosi' tanto!"

"Io non credo, Nanoha-chan, e comunque penso che Arisa-chan abbia un po' esagerato, questa volta!" rispose Suzuka, scuotendo leggermente la testa. "Aspetta, ora vado a parlare con lei..."

Prima che Nanoha potesse rispondere qualsiasi cosa, Suzuka inizio' a correre dietro ad Arisa, richiamandola piu' volte finche' la biondina non si fermo' davanti ad una piccola rampa di scale, che portavano ad un tempietto in stile shintoista. Era chiaro, dall'espressione immusonita di Arisa, che quest'ultima era rimasta molto offesa dal comportamento di Nanoha, e in effetti Suzuka non poteva neanche fargliene un torto... pero' a qui a piantare in asso Nanoha cosi', senza neanche fermarsi a discutere...

"Arisa-chan! Aspetta un momento!" esclamo' Suzuka, piazzanosi a fianco della sua amica. "Uff, finalmente ti fermi un attimo! Insomma, Arisa-chan, che ti prende? Insomma, posso anche capire perche' te la sei presa, ma arrabbiarsi per una cosa del genere mi sembra un po' eccessivo, non credi?"

Arisa si rifiuto' categoricamente di retrocedere, e riaffermo' la sua posizione. "Hmph! Beh, affari tuoi se la pensi cosi'... ma a me l'atteggiamento di Nanoha-chan da' molto fastidio! E' chiaro che Nanoha-chan e' preoccupata per qualcosa, ce l'ha praticamente scritto in faccia... ma per quanto noi glelo chiediamo e richiediamo, lei continua a negare e fa finta che non le stia succedendo niente! Ti rendi conto che sta dicendo una bugia a noi, che siamo le sue migliori amiche?"

"Ehm..." mormoro' Suzuka, non del tutto sicura di cosa dire per placare un po' la sua poco diplomatica compagna. "Posso... posso capire quello che pensi, Arisa-chan, pero' anche lei ha dei segreti che non vuole rivelare a nessuno, neanche a noi che siamo le sue migliori amiche... non pensi che se Nanoha-chan non vuole dircelo, noi dobbiamo accettare la cosa e aspettare che sia lei a raccontarcelo, quando e se lo vorra'?"

"E' proprio questo che mi da' piu' fastidio, di tutta questa storia!" sbotto' Arisa. "Io sono sicura che potremmo aiutarla, almeno un po', se lei si fidasse di noi! Anche se non potessimo fare niente sul momento, almeno potremmo darle un po' di supporto, non credi?"

Suzuka si trovo' a riflettere su quanto Arisa aveva appena detto. In effetti, bisognava ammettere che non aveva tutti i torti... anche se loro due non avessero potuto fare nulla per il problema di Nanoha, forse ascoltarla e starle vicino sarebbe stato gia' qualcosa, e avrebbe risollevato il morale alla loro amica! Suzuka stava pensando a quale sarebbe stata la cosa giusta da dire in quella circostanza, quando con la coda dell'occhio vide arrivare due bambine della loro eta', sicuramente gemelle a giudicare dall'incredibile somiglianza fisica, vestite con l'abito tradizionale delle sacerdotesse shintoiste, con una veste bianca, degli ampi pantaloni rossi e dei sandali infradito su calze bianche. Entrambe avevano i capelli neri e lunghi, che scendevano fino alla schiena in una classica pettinatura da donna giapponese tradizionale. Le due bambine raggiunsero Arisa e Suzuka, che continuavano a guardarle incuriosite, e si inchinarono in perfetto unisono!

"Buonasera! Benvenute al tempio di Ohtsuchi!" salutarono cordialmente. Anche il modo in cui parlavano era perfettamente sincronizzato, cosa che lascio' abbastanza di stucco le due amiche di Nanoha.

"Siamo due delle accolite del tempio! Siamo ancora piccole, ma facciamo del nostro meglio per diventare delle sacerdotesse a tutti gli effetti!" esclamo' la ragazzina sulla sinistra. "Il mio nome e' Koito Kasuga..."

"...e io sono Kouta Kasuga, la sorella maggiore di due minuti!" rispose l'altra, riprendendo il discorso dallo stesso punto in cui l'altra lo aveva lasciato. "A cosa dobbiamo questa visita?"

"Ehm..." Una gocciolina di sudore scese lungo la nuca di Suzuka, che in effetti non aveva prestato attenzione a dove lei e Arisa stavano andando. Solo ora che si guardava attorno, si rendeva conto di essere capitata proprio ai piedi di un'alta rampa di scale che portava ad un piccolo e grazioso tempio shintoista, il cui cancello si ergeva maestosamente in mezzo al verde da cui erano circondate. "A... a dire la verita', siamo arrivate qui per caso!" ammise la bambina dai capelli viola. "Pero'... ora che ci penso, in effetti, potremmo avere bisogno di un consiglio! Sia per noi che per una nostra amica, che adesso come adesso mi sembra un po' nei guai..."

Arisa sospiro' e annui'. Non che lei avesse chiesto consigli, ma a quel punto, tanto valeva...

"Oh, questo non e' un problema per noi!" affermo' Kouta, la gemella di destra. "Le nostre sorellone sono esperte nel dare consigli a chi ha dei problemi! Poi, se volete, potete anche fare una piccola offerta e prendere un onmikuji della fortuna! Ohtsuchi-sama e' sempre benevolo nei confonti delle persone pure di cuore!"

"Va bene, va bene..." rispose Arisa, cercando di non mostrarsi maleducata nonostante fosse parecchio irritata. "A questo punto, un consiglio non puo' che farci bene!"

"Su, su, non essere scorbutica, Arisa-chan!" la consiglio' gentilmente Suzuka, mentre le due gemelline le precedevano sulle scale che portavano al tempio. "In fondo, queste ragazzine sono state cosi' gentili da accorgersi che avevamo dei problemi, e offrirsi di darci una mano! Dopo averne parlato con qualcuno di piu' grande di noi, magari sapremo come comportarci anche con Nanoha-chan, no?"

"Se lo dici tu..." rispose Arisa, con un'alzata di spalle. Non poteva fare altro che rassegnarsi e sperare che almeno il consiglio fosse valido...

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"Hmm... no, purtroppo al momento Maori-chan non c'e'... ricordate, oggi doveva andare a dare lezioni di arti marziali assieme ad Heart-san e a Saki-san." disse una ragazza alta e dai corti capelli azzurri, mentre spazzava il terreno attorno all'edificio in stile tradizionale che circondava il tempio. "Comunque, se c'e' bisogno, posso occuparmi io di... beh, ditemi, qual e' il problema?"

"Noi non abbiamo nessun problema, sorellona Tsuzune, ma queste ragazze... credo che ne abbiano qualcuno!" rispose Koito, indicando con lo sguardo Arisa e Suzuka. "Le abbiamo viste che discutevano li', davanti alle scale... e abbiamo visto che avevano qualche problema!"

"Cosi', abbiamo pensato di dire loro di rivolgersi a te!" continuo' Kouta. "Sappiamo che tu saprai consigliare loro al meglio per il problema che hanno!"

Tsuzune appoggio' la ramazza sui gradini piu' vicini a lei, e si schiari' la gola, guardando con curiosita' le due ragazzine che sembravano avere la stessa eta' delle sue sorelle piu' piccole. Quella con i capelli viola sembrava piu' pacata e tranquilla, mentre la biondina dava l'impressione di una persona che ha il fuoco nelle vene. Per un attimo, sembro' pensare a cosa poteva dire, poi si sfrego' la nuca e fece un piccolo sorriso. "Beh, noi sacerdotesse siamo anche dei consiglieri spirituali, quindi faro' tutto il possibile per rendermi utile! Allora, piccole, ditemi pure... di cosa vorreste parlarmi? Sempre se volete parlarmene, si intende..."

"La ringraziamo, signorina!" rispose Suzuka. "Beh, vede... prima, quando le sue sorelle ci hanno incontrato, stavamo discutendo perche' eravamo preoccupate per una nostra amica in comune, che di recente ha cominciato a comportarsi in maniera strana..."

"Si estranea, e' diventata improvvisamente cupa, e non presta attenzione quando le parliamo! E' una cosa che mi irrita moltissimo!" prosegui' Arisa. "E la cosa che mi da' piu' fastidio e' che lei non vuole dirci nulla di quello che le sta succedendo! Se almeno si confidasse con noi, potremmo almeno capire che problema ha, e fare il possibile per aiutarla, ma cosi'..."

"Pero', allo stesso tempo, se Nanoha-chan... cosi' si chiama la nostra amica, ha dei segreti che vorrebbe tenere per se', io credo che abbia anche il diritto di farlo, e che noi non dobbiamo interferire piu' di tanto... e' per questo che discutevamo prima, perche' non riuscivamo a metterci d'accordo su questo..."

Tsuzune annui', comprendendo bene il problema delle due amiche. Non era nulla di veramente eclettico, pero' poteva immaginare perche' una situazione del genere potesse essere pesante per due bambine di quell'eta'. "Hmmm... capisco, ragazze, capisco... mi pare di capire che questa... Nanoha-chan... e' un'amica a cui tutte e due tenete molto, vero?"

"Certo che teniamo a lei!" rispose Arisa di scatto, con un tono quasi offeso. Come poteva quella ragazza mettere in dubbio il legame che c'era tra loro due e la loro amica. "Cavolo, se non fosse stato per lei, io a quest'ora sarei ancora una prepotente viziata che crede di poter fare tutto quello che vuole!"

Tsuzune e le due gemelle assunsero un'espressione vagamente interrogativa, e Arisa, rendendosi conto di essere partita per la tangente, si mise una mano davanti alla bocca e borbotto' qualcosa di incomprensibile, arrossendo vistosamente. Suzuka ridacchio' gentilmente, e provvide a spiegare alle due accolite e alla giovane sacerdotessa cosa voleva dire la sua irritabile amica. "Beh... Arisa-chan si stava riferendo a quando noi e Nanoha-chan ci siamo conosciute! E' stata un'occasione davvero particolare! Quando io e Arisa-chan avevamo sei anni, beh... io ero una bambina molto timida e solitaria, e mi facevo maltrattare da tutti quelli che erano piu' forti di me..."

"E tra questi c'ero io!" affermo' Arisa, decidendo di tagliare la testa al toro. "Io... facevo la prepotente con Suzuka-chan, lo ammetto, e mi nascondevo dietro la scusa che i miei genitori erano raramente a casa e io mi sentivo sola... finche' un giorno, Naanoha non ha deciso di intervenire, ha difeso Suzuka-chan, e mi ha dato uno schiaffo... il primo schiaffo che io abbia mai ricevuto in vita mia!"

"Gia'... da li', sono successe tante cose in breve tempo... e prima che ce ne rendessimo conto, siamo diventate tutte amiche!" concluse Suzuka. "Non credevo che le cose sarebbero potute andare cosi', eppure... Nanoha-chan e' stata il ponte che ci ha permesso di stringere legami, e' per questo che adesso noi vorremmo fare qualcosa per lei!"

Tsuzune sorrise, trovando quella storia molto bella nel suo piccolo. "Gia'... vi capisco, ragazze, e' bello avere delle amiche cosi'!" rispose la giovane sacerdotessa. "Beh, che vi devo dire... indubbiamente e' un problema abbastanza spinoso, ed entrambe avete la vostra parte di ragione. Sapete, io penso che in casi come questi, la ragione stia nel mezzo, come si suol dire: nel senso, non fate pressione alla vostra amica affinche' vi racconti tutta la verita', potrebbe essere una cosa che lei vuole tenere per se'... ma al tempo stesso, fatele sentire che siete con lei, e non lasciatela sola. Credo che, se le ricorderete che ha comunque delle amiche al suo fianco, che sono disposte ad ascoltarla, si tirera' almeno un po' su di morale!"

"Hmmm..." mormro' Arisa, mentre cercava con lo sguardo il consenso di Suzuka... e la bambina dai capelli viola, con tutta calma, sorrise e annui'. "Beh... proveremo a seguire questo consiglio, signorina. Comunque... grazie per averci ascoltato, adesso mi sento gia' piu' tranquilla... e tu, Suzuka-chan?"

"Si', anch'io!" rispose Suzuka. "Signorina Tsuzune, Koito-chan, Kouta-chan, vi ringraziamo per averci ascoltato e per averci dato questi consigli... la prossima volta che vedremo Nanoha, sapremo come comportarci! Grazie mille!"

"Heheee... abbiamo solo fatto il nostro dovere!" rispose Kouta. "E ci fa piacere esservi state d'aiuto!"

"Vi auguriamo buona fortuna con la vostra amica!" continuo' Tsuzune, facendo il segno dell'okay. "Spero che si renda conto che e' una ragazza molto fortunata, ad avere un'amica come voi!"

Finalmente, Arisa riusci' a sorridere, e fece un cenno affermativo con la testa. "Gia'... sono sicura che se ne rende gia' conto!" affermo'. "Non per niente lei e' Nanoha... una persona molto speciale!"

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"Uff... accidenti, e' stata una lezione dura..." commento' Saki-H, sgranchendosi un po' la spina dorsale. Anche quella sera, tra capriole, ruzzoloni, proiezioni e altre mosse di arti marziali, le ragazze avevano faticato non poco... "Maori-san, non c'e' che dire, sei davvero una maga con quel jujitsu! Credo che le ossa mi faranno male anche domani..."

"Pero' siete state molto brave anche voi!" rispose Maori, congratulandosi con il quartetto di Pretty Cure, che davanti a lei e alle sue due compagne Maiden si stavano rilassando dopo l'intenso allenamento. In quell'occasione, anche Heart e Saki-T si erano ritrovate a fare piu' fatica del previsto... sara' stato per tutte le battaglie che avevano affrontato come Pretty Cure, sara' stato perche' avevano tutte un po' di talento innato, fatto sta che sia Nagisa e Honoka, sia Saki-H e Mai avevano fatto un bel po' di progressi, nel breve tempo in cui si erano allenate con loro... "Oggi ci avete anche dato un po' difilo da torcere, lo dobbiamo ammettere!"

"E' vero, Mao-Mao!" affermo' Heart, rimettendosi a posto quella buffa gi rosa che indossava! "Da quando frequentano i nostri corsi, Nagi, Hono, Sa-Sa2 e Mai-mai sono diventate molto piu' brave! Quando arrivera' qualche altro Elementale o scagnozzo di Dark Fall, sono sicura che loro sapranno accoglierlo come si deve!"

Le espressioni delle Pretty Cure davanti a quella sfilza di nomignoli che Heart si era inventata sul posto andarono da un pizzico di imbarazzo al piu' totale sbalordimento... mentre Saki-T, prima "vittima" di questa strana abitudine di Heart, si appoggio' una mano sulla fronte e scosse la testa. "Accidenti, Heart-chan, ma come ti vengono questi strani nomignoli? Giuro che a volte faccio fatica a capire quello che ti passa per la testa..." affermo' la Maiden dai capelli blu, per quanto segretamente divertita da queste uscite...

"Beh... certo mi fa piacere sapere che siamo un po' meglio preparate per i nostri avversari futuri!" affermo' Mai, iniziando a raccattare la suaroba e a porla ordinatamente nella sua borsa. "Vi ringraziamo ancora per il tempo che ci avete dedicato... e immaginiamo che magari vi puo' essere di disturbo, a volte..."

"Figurati, Mai-mai! Io adoro le arti marziali, e insegnarle e' divertente!" rispose Heart. "Oh, a proposito, Hono... ho sentito che tra non molto e' il tuo compleanno!"

Honoka, all'inizio un po' sorpresa che Heart lo fosse gia' venuta a sapere, sorrise gentilmente. "Oh... si', infatti! Fra pochi giorni compio sedici anni... e non vedo l'ora soprattutto perche' quel giorno lo passero' con i miei genitori, che non vedo da tanto tempo!"

"Ah... si', ho sentito, Honoka-san... i tuoi genitori lavorano all'estero, vero?" chiese Saki-H, cercando in qualche modo di rimettere a posto il caos che regnava sovrano all'interno della sua borsa da palestra! "Beh... mi fa piacere che possiate passare la giornata assieme, una volta tanto! Io vivo con i miei, quindi non immagino come possa essere... pero' immagino che ti debba fare molto piacere, dopo tanto tempo che siete lontani!"

"Infatti!" rispose Honoka con un sorriso. "Ora c'e' solo da sperare che non salti fuori qualche problema, come e' successo in questi ultimi due anni..."

Mipple, che stava guardando l'allenamento attaccata al muro, in compagnia delle altre mascotte e di Hikari, annui'. "E' vero, mipo... gli anni scorsi, e' sempre successo qualcosa di imprevedibile, ogni volta che il papa' e la mamma di Honoka venivano in Giappone... ogni volta era qualcosa di collegato alla loro posizione come Pretty Cure, mipo!" affermo'. "Sigh... considerando quanto sono pericolosi i nostri nuovi nemici, e il fatto che ce ne sono diversi, vorrei sperare che quest'anno non capiti, mipo..."

"In ogni caso, anche se dovesse capitare, noi saremo pronte ad intervenire!" affermo' Saki-H. "E... che capiti qualcosa o meno, sono sicura che sara' un compleanno bellissimo, e spero che te lo godrai al meglio!"

Honoka si mise un asciugamano sulle spalle e raccolse la piccola Mipple dal pavimento, facendole una piccola carezza sulla testa. "Grazie, grazie... ora pero' e' meglio che ci muoviamo! La lezione di oggi e' durata piu' a lungo del previsto, e abbiamo fatto tardi. Meglio che ci rivestiamo e torniamo a casa, abbiamo anche un po' di compiti da fare..."

"Giusto!" concluse Flappy. "Non vorrei mai che Saki... voglio dire, la mia Saki, qui presente... adduca la scusa che si sente troppo stanca per studiare, lapi!"

"Sigh... tu sai come incoraggiare una ragazza, vero, Flappy?" mormoro' sconsolata Saki-H, iniziando a sua volta a prepararsi. Se non altro, con la primavera che stava avanzando, c'era ancora abbastanza luce...

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Su un volo diretto a Tokyo, nella business class, i problemi che qualcun altro stava sperimentando erano di tutt'altro tipo... ed erano problemi che, probabilmente, molte ragazze avrebbero voluto avere!

"Huff... certo che ci si annoia, su questi voli... non c'e' assolutamente niente di interessante da fare! E pensare che abbiamo pure preso la classe business! Tsk, non c'e' proprio piu' decenza, a questo mondo!" borbotto' con acredine una ragazzina dai capelli blu a caschetto, vestita di un camice bianco da laboratorio che sembrava fin troppo lungo per il suo piccolo corpo, un paio di pantaloncini corti blu da mare, e un paio di sandali. Al suo fianco, sedeva un'alta ragazza dai lineamenti cinesi e dalla carnagione pallida, con i capelli blu legati in due bigodini ai lati della testa e un grazioso vestito rosso in stile cinese, con un kanji dorato ricamato sul suo ampio seno. Mentre la bambina aveva un'espressione molto irritata e annoiata, la ragazza piu' grande non sembrava essere in alcun modo disturbata dal lungo viaggio.

"Sono spiacente che il volo non sia di suo gradimento, signorina Kira." disse la ragazza cinese, senza scomporsi. "Forse gradirebbe che io chiami una hostess e le permetta di dare voce alle sue rimostranze?"

Kira mosse una mano davanti a se' come per dire che non era necessario. "Aaaah, lascia perdere, Mei-Ling! Tanto tra qualche ora arriviamo in Giappone, no? Mi sfoghero' andando in qualche parco acquaico, tanto li' ce ne sono di scelte possibili! E poi... mi consola l'idea che finalmente, quando presentero' i miei meriti alla TSAB, potro' ottenere l'esenzione dalla frequentazione della scuola dell'obbligo! Hehehee, se c'e' qualcuno che merita questo onore, sono io, la grande dottoressa Kira Daidoji, genio e luminare della teoria elementale e dell'etere!" disse la bambina dai capelli blu, ridacchiando quasi malignamente verso la fine. L'espressione stoica della ragazza cinese si sciolse un pochino, e un sorriso appena accennato le apparve sulle labbra.

"Mi fa piacere che i suoi meriti vengano riconosciuti, signorina Kira." affermo', al che la ragazzina in camice bianco rise di nuovo, questa volta una sguaiata risata a bocca aperta, e calcio' il sedile.

"Hahahahaaaa! Ma e' ovvio, no, Mei-Ling? Io sono la grande dottoressa Kira Daidoji, e presto saro' conosciuta, rispettata e temuta in tutto il mondo!" esclamo' lei, senza badare agli sguardi increduli che stava attirando addosso ad entrambe. Per loro fortuna, la maggior parte delle persone si limitava a scuotere la testa e a chiedersi come mai i bambini di oggigiorno fossero cosi' maleducati e viaggiassero cosi' tanto con la testa...

"Hmmm? Tutto bene, tesoro?" chiese una signora di mezza eta' al marito, che si era girato per qualche secondo nella direzione da cui era provenuta la risata di Kira. "Chi e' quella ragazzina che parla a voce cosi' alta?"

"Hehee... guarda caso, cara, siamo capitati nella stessa business class di Kira Daidoji, quella famosa scienziata bambina che ha fatto delle scoperte rivoluzionarie nella... ehm... teoria dell'etere, credo che si chiami, o una cosa di questo tipo..." rispose il marito, aggiustandosi gli occhiali da vista. "Immagino che tu abbia gia' letto di lei, vero?"

"Si', dicono che e' veramente una bambina prodigio, anche se e' piuttosto antipatica e chiassosa..." rispose la moglie... per poi storcere il naso quando dal sedile di Kira provenne un sonoro starnuto, segno che la scienziata bambina aveva la sensazione che stessero parlando di lei. "Ehm... e hanno detto anche che di recente ha vinto un riconoscimento speciale per le sue ricerche, e che adesso sta tornando in Giappone. Pero' davvero non immaginavo che saremmo finiti nel suo stesso volo."

Il marito sospiro' e si appoggio' allo schienale, cercando di rilassarsi. "Beh, in ogni caso, non importa. Dopotutto, stiamo tornando in Giappone per rivedere la nostra piccola Honoka. Il fatto che sul nostro volo ci sia anche la dottoressa Daidoji, credimi, mi interessa relativamente, in questo momento." affermo', per poi fare un sorriso alla moglie. "Adesso, cara, perche' non provi a rilassarti un po' anche tu? Abbiamo ancora qualche ora di viaggio prima di arrivare in Giappone, e visto che passeremo la giornata con Honoka, tanto vale essere freschi e riposati, giusto?"

"Hai ragione, caro! Cerchero' di prendere un po' di sonno anch'io..." risposse la signora Yukishiro, per poi tirare fuori da sotto il sedile un piccolo cuscino e metterselo dietro la nuca, in modo da stare il piu' comoda possibile. Il marito fece la stessa cosa, ignorando Kira che, qualche fila piu' indietro, stava guardando con acredine la coppia, tenendo le braccia incrociate sul petto.

"Hmph... certo, certo, ignoratemi pure, finche' potete! Perche' quando avro' presentato alla TSAB tutti i miei meriti, il mondo intero parlera' di me!" mormoro' tra se', pregustando il momento della sua vittoria...

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E, qualche ora dopo, all'aeroporto di Narita...

"Mamma! Papa'! Bentornati, sono cosi' felice di vedervi!" esclamo' Honoka, correndo incontro ai suoi genitori nel momento stesso in cui questi ultimi varcarono l'uscita del terminal, trascinando con loro un paio di valligie dall'aria piuttosto ingombrante! Immediatamente, i signori Yukishiro abbandonarono li' i bagagli, e corsero ad abbracciare la loro bambina, che si ritrovo' - come ormai era usanza in quel particolare giorno dell'anno - avvinghiata in un affettuoso quanto soffocante abbraccio! "Ack... ugh... papa'... mamma... sono... contenta che... ma... avrei bisogno di... ossigeno..."

"Honoka, tesoro, quanto tempo e' passato!" esclamo' la signora Yukishiro, quasi non sentendo sua figlia. "E mamma mia, quanto sei diventata grande in questi tempi! Allora, come vanno le cose? Va sempre bene, li' a casa?"

"Siamo felicissimi di rivederti, piccola mia!" riprese il signor Yukishiro. "Buon compleanno, e tanti auguri! Accidenti, compi gia' sedici anni, Honoka-chan! Non sai quanto siamo commossi!"

"G... Grazie... mamma... papa'..." rispose Honoka, con un grosso gocciolone di sudore sulla nuca, mentre cercava di raccogliere quanta piu' aria possibile!

Nonna Sanae ridacchio' bonariamente mentre si avvicinava al gruppetto, tenendo al guinzaglio il cane Chuutaro. "Hohohoo... vedo che siete sempre molto entusiasti, ragazzi miei!" affermo'. "Pero' adesso forse fareste meglio a lasciar andare la povera Honoka, altrimenti la farete diventare blu, con tutti questi abbracci!"

"Ah... ehm... giusto, chiediamo scusa!" rispose il papa'. Immediatamente, i signori Yukishiro mollarono la presa, e Honoka si mise una mano sul petto e comincio' ad inspirare comicamente, cercando di riprendere fiato! "Scusa, Honoka-chan, ma ogni volta che ti vediamo, non riusciamo a resistere e ti abbracciamo!"

"Hehehee... tranquilli, vi capisco... e anch'io sono felicissima di vedervi!" rispose il piccolo genio. "Comunque state tranquilli... a casa, con la nonna, va sempre tutto bene... e anche Chuutaro sta bene, come potete vedere!" Si chino' verso il suo affettuoso cane, che si mise seduto vicino a lei, tenendo la lingua fuori dalla bocca e ansimando. "Mamma e papa' sono tornati, Chuutaro! Saluta, dai!"

Il simpatico cagnone, come se avesse capito cosa stava dicendo la sua padroncina, abbaio' un paio di volte, e la signora Yukishiro si chino' su di lui per grattarlo dietro l'orecchio. "Hehehee... anche noi siamo molto contenti di rivederti, Chuutaro! E... grazie anche a te, per aver tenuto compagnia alla nostra bambina mentre noi eravamo via!"

"Beh... ma adesso non restiamo qui troppo a lungo, abbiamo tutta una giornata davanti!" disse il signor Yukishiro, mentre andava a riprendere le sue valigie. "Allora Honoka-chan, hai gia' un'idea di dove potremmo andare oggi? Puoi scegliere il posto che vuoi!"

Honoka si sfrego' la guancia, un po' indecisa. "Ecco... a dire la verita' non ne sono ancora molto sicura, papa'..." rispose. "Qualunque posto mi va bene, se devo essere sincera!"

"Beh, in effetti un posto ci sarebbe, che potrei suggerire!" disse Sanae, avvicinandosi ai genitori di Honoka con una mano vicino alla bocca, come se volesse sussurrare loro nell'orecchio. "Vedete, ci sarebbe questa mostra scientifica ad Asakusa, e penso che ad Honoka-chan piacerebbe molto andarla a vedere... voi che ne pensate, potrebbe essere un'idea?"

"Un'idea fantastica, oserei dire!" affermo' il signor Yukishiro. "Allora e' deciso, Honoka-chan! Per festeggiare il tuo sedicesimo compleanno, andremo tutti assieme a questa mostra! Che ne dici, ti va l'idea?"

Immeditamente, il grazioso viso di Honoka si illumino', al punto che delle comiche stelline cominciarono a scintillarle attorno! "Certo che mi va l'idea, papa'! E magari, quando abbiamo finito, vi porto al mercato della Nakamise Dori! Immagino che vi fara' piacere comprare qualcosa di tipicamente giapponese, dopo essere stati all'estero per cosi' tanto tempo!"

"Hohohoo... beh, allora non restiamo qui ancora tanto a lungo!" suggeri' nonna Sanae. "Forza, ragazzi, abbiamo un giorno intero per stare assieme, e dobbiamo godercelo il piu' possibile!"

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Quel pomeriggio, davanti alla stazione di Shibuya...

"Ehm... bene, e adesso che siamo qui... com'e' che mi comporto?" si chiese Nagisa, in quel momento davanti al suo amato sempai Fujimura proprio di fronte alla statua di Hachiko, in perfetto orario. Sfortunatamente, per quanto la stella della lacrosse si fosse preparata un bel discorso, sicura di fare colpo, ora che si trovava al momento del dunque si rendeva conto di non avere fatto i conti con la sua solita timidezza, che le impediva di fare dei sostanziali passi avanti per dichiararsi a Fujipi. Lo stesso Fujipi, dal canto suo, dava l'impressione di essere un po' imbarazzato e non troppo sicuro di cosa dire... e per diversi secondi, i due adolescenti rimasero in silenzio l'uno davanti all'altra, senza sapere come rompere il ghiaccio. Era una situazione alquanto imbarazzante... che, per fortuna, si risolse quando Fujipi decise che era il caso di sciogliere gli indugi, e dire qualcosa che potesse far rilassare un po' anche Nagisa...

"Beh... ti trovo molto bene, Misumi-san!" affermo' il ragazzo. "Quella maglietta che ti sei messa ti sta molto bene, sai? Non ricordo di averti mai visto metterla..."

"Ah, questa?" rispose Nagisa, arrossendo un po' mentre si guardava la maglietta... un grazioso vestito rosa che diventava piu' scuro sulle maniche, e sulla cui parte frontale era disegnata una vignetta di Hello Kitty. "Hehee... Si', in effetti, l'ho comprata da poco, e... l'ho conservata per le occasioni speciali come oggi! Mi... mi fa piacere che la trovi carina! Hehehee..."

"Ugh... fantastico, Misumi... congratulazioni, dovevi proprio spalancarla, quella tua ciabatta di bocca..." penso' tra se' con sarcasmo. Doveva proprio dirlo cosi', apertamente? Magari Fujipi si sarebbe fatto l'idea sbagliata... anzi, no, in realta' era l'idea giusta, ma non era certo questo il momento per dirla!

Per fortuna, Fujipi non sembro' prenderla nella maniera che Nagisa non voleva. "Certamente! Allora, Misumi-san, hai gia' idea di dove andare per prendere quel regalo per Honoka-san?" chiese, iniziando a guardarsi in giro. "Ci sono... un sacco di negozi qui a Shibuya, e c'e' solo l'imbarazzo della scelta..."

"In effetti... non avevo ancora deciso per un regalo in particolare, e pensavo che, se avessimo dato un'occhiata in giro, magari ci sarebbe venuta qualche idea..." ammise Nagisa, per poi puntare lo sguardo verso un gruppo di negozi vicino alla stazione. Era gia stata da quelle parti, anche se li aveva visti solo di sfuggita, e c'erano delle ottime possibilita' che, tra quelli, si potesse trovare un negozio in cui comprare un regalo adatto per Honoka... "Beh, per esempio, potremmo provare di la'! Credo che troveremo tutto quello che ci serve, e anche di piu'!"

"Hmmm... in effetti, sembra che quella catena di negozi sia ben fornita!" affermo' Fujipi. "E va bene, allora... vada per quella! Andiamo, Misumi-san?" Concluse la frase con un cenno della testa e uno dei suoi sorrisi caldi e gentili, che riuscivano sempre a far andare in visibilio Nagisa...

"Va... va bene, Fujipi-sempai!" rispose, mentre i due cominciavano ad incamminarsi verso i negozi vicini alla stazione, restando fianco a fianco. Probabilmente, penso' Nagisa, in quel momento davano davvero l'impressione di essere due fidanzatini alla loro prima uscita! Non che la cosa le desse fastidio, ovviamente...

"Non riesco a crederci... sto camminando fianco a fianco con Fujipi-sempai... e' quasi un appuntamento!" disse tra se'. "Ehm... okay, Misumi, non dimenticarti del perche' sei qui... la tua migliore amica compie sedici anni oggi, e il regalo che le prendi deve essere speciale! Quindi, fai del tuo meglio!"

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"Wow... Non me lo ricordavo cosi' grande, il mercato di Asakusa!" disse Mai, cercando di destreggiarsi tra la folla, con Saki-H che le faceva da guida in mezzo alle bancarelle e ai negozi in stile tradizionale. Anche le due nuove Pretty Cure avevano pensato che sarebbe stata una buona idea andare a prendere un regalo per la loro "sempai" Honoka, e in quel momento stavano girando per le bancarelle di uno dei piu' famosi mercati di Tokyo in cerca di qualcosa che potesse piacere ad Honoka... e che rientrasse nelle loro disponibilita' economiche! "Accidenti, restare cosi' tanto tempo lontano dalla tua citta' ti fa davvero dimenticare tante cose!"

Saki-H rise divertita. "Hehehee... tranquilla, Mai, ti capisco! In effetti, a volte nemmeno io e i miei compagni riusciamo a credere quanto grande sia, e ci passiamo regolarmente! E per giunta, si puo' trovare praticamente di tutto! Mi sa che abbiamo soltanto l'imbarazzo della scelta, per quanto riguarda scegliere il regalo per Honoka-san!"

"Gia', ci sono tutti i negozi che si possano immaginare, da queste parti..." commento' Mai. "Vediamo un po', cosa potremmo prendere per lei...? Pensi che possa interessarle... hmmm... uno di quei ventagli?"

La giovanissima disegnatrice indico' un negozio a pochi metri da loro, nelle cui vetrine erano esposti dei graziosi ventagli di vari colori. In effetti, Saki-H non poteva negare che fossero eleganti e belli da vedere... pero', il suo sesto senso le diceva che non fossero quelli il regalo giorno per Honoka. "Hmm... non ne sono sicura, Mai-san... sinceramente, non credo che ad Honoka-san interessino troppo queste cose, anche se in effetti penso che siano molto carini. Forse faremmo meglio a cercare da un'altra parte, troveremo qualcosa di piu' interessante..."

"Va bene..." rispose Mai. Le due ragazze si avviarono verso una strada laterale, ma si fermarono quasi subito quando Saki-H inciampo' su qualcosa che sporgeva dal marciapiede e barcollo' in avanti, afferrando stretta Mai per non finire con la faccia per terra!

"Ah!" esclamo' la campionessa di softball, mentre Mai sgranava gli occhi allarmata e cercava di sorreggere la sua amica. "Owww... scusa, Mai, stavo cadendo e mi sono aggrappata a te... tutto okay?"

Mai annui' e guardo' verso il terreno, stupendosi del fatto che ci fosse qualche crepa, leggermente visibile, nel punto dove Saki-H aveva da poco messo il piede. "Si'... si', Saki, stai tranquilla. Ma... mi sembra un po' strano che tu sia incampata qui... queste crepe nel terreno mi sembrano un po' strane..."

"Gia', di solito lo tengono meglio, il marciapiede, da queste parti..." commento' Saki, guardando con fastidio il punto in cui era inciampata. "Stupide crepe..."

"Non e' questo il punto, Saki... non trovi un po' strane, queste irregolarita' nel terreno?" chiese Mai, notando dei particolari un po' fuori posto in tutta la faccenda. "Mi ricordano vagamente la galleria scavata da una talpa... c'era un leggero sollevamento del terreno, come se qualcosa fosse spuntato da sottoterra e avesse smosso le mattonelle. Ma ci vorrebbe una forza enorme per aprirsi un varco in un terreno cosi' resistente. Saki, non so te... ma a me tutto questo non piace per niente."

"Cosa?" esclamo' Saki-H, scioccata da questa rivelazione. "Vuoi dire che qualcosa ha scavato un buco in questo pavimento cosi' resistente? Che si tratti di un elementale o di uno di Dark Fall?"

"Non lo posso dire per certo, ma... e' altamente probabile!" affermo' Mai, prima che la sua attenzione fosse attirata dal "cellulare" in cui Choppy si era trasformata. Anche Flappy sembrava altrettanto allarmato, e si stava agitando per avvertire Saki-H... cosa che praticamente confermo' alle due nuove Pretty Cure che c'era qualcosa di cui preoccuparsi sul serio!

"Saki! Saki! Qui c'e' qualcosa che non va, lapi!" sussurro' il foletto azzurro.

"Lo sento anch'io, Mai... dobbiamo allontanarci da qui, prima che si faccia vedere, chopi!" mormoro' Choppy. "Se si facesse vedere qui, in questo momento... rimarrebbero coinvolte troppe persone, chopi!"

Saki-H e Mai annuirono contemporaneamente e iniziarono a svincolarsi tra la folla, alla massima velocita' che fosse loro possibile, senza al contempo dare l'impressione che ci fosse qualcosa di allarmante in giro... e sottoterra, nello stesso punto in cui Saki-H era quasi inciampata un attimo prima, Dorodoron corrugo' la fronte irritato. Aveva fatto tanta fatica per seguirle fin li', e ora se le stava facendo scappare per uno stupido errore!

"Ugh... accidenti a voi, Pretty Cure! Ma non crediate che io abbandoni cosi' la partita..." borbotto' tra se', nascosto a diversi metri sotto i piedi dei numerosi passanti. "Per fortuna, riesco a sentirvi molto bene, anche da qui... hehehee, grazie alla mia percezione delle vibrazioni, sarei in grado di percepire un gatto che cammina ad un chilometro di distanza! Non crediate di potermi scappare!"

Il combattente di Dark Fall corrugo' la fronte, e inizio' ad usare le sue muscolose braccia per aprirsi un varco attraverso il terreno, nella direzione verso la quale erano andate le nuove Pretty Cure. Nonostante non fosse esattamente il piu' sveglio tra i guerrieri di Dark Fall, lo era abbastanza da immaginare che Saki-H e Mai volessero attirarlo in un posto dove avrebbero potuto combattere piu' agevolmente, e non avrebbero corso il rischio di essere scoperte. Beh, che facessero pure... lui le avrebbe comunque raggiunte e fatte fuori! E la cosa migliore era... che questa volta non potevano neanche contare sull'appoggio delle loro compagne! Questa si' che era l'occasione giusta per regolare i conti con loro una volta per tutte... e una volta che lui avesse eliminato quelle due mocciose, Lord Akudaikahn gli sarebbe stato sicuramente grato!

"Hehehee... aspettate e vedrete, mocciose! Scappate pure, scappate... tanto, non potete sfuggire ai miei sensi ipersviluppati! Si scovero' e vi annientero', una volta per tutte! E gia' che ci sono... mi faro' dire anche dov'e' la Sorgente del Sole! Due piccioni con una fava, non potrebbe andarmi meglio!"

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Nello stesso momento, nei pressi di un negozio vicino alla stazione di Shibuya, un gruppo di ragazzine delle elementari era seduto su una panchina, appena dentro il centro commerciale, e stavano mangiando assieme la loro merenda... un gruppo di tre ragazzine, composto da una castana, una biondina e una ragazza dai capelli violetti, che in quel momento stavano sedute in assoluto silenzio, ognuna di esse sgranocchiandosi la propria merenda. Yuuno, il furetto di Nanoha, stava appostato sulla spalla della sua apparente padroncina, aspettando con un certo timore che una delle tre facesse la prima mossa. Mentre Nanoha e Suzuka sembravano imbarazzate, e quasi temevano cosa sarebbe stato detto come prima frase, Arisa manteneva la sua quasi classica espressione accigliata, picchiettando di tanto in tanto con l'indice della mano destra sulla panchina. C'era un'atmosfera abbastanza tesa, e il mago-furetto non poteva fare altro che aspettare e sperare che qualcuna di loro si decidesse a parlare e a rompere il ghiaccio...

"Ehm..." inizio' Nanoha, che sopportava altrettanto male la situazione che si era venuta a creare. "Ragazze... Arisa-chan, Suzuka-chan... se... se c'e' qualcosa che volete dirmi... prego, io sono tutta orecchie!"

Arisa sospiro', imponendosi di mantenere la calma. Non sarebbe stato producente se avesse perso la pazienza proprio in quel momento, anche se aveva voglia di dirne quattro a Nanoha. "Ooookay, Nanoha-chan, lo sai che io sono esattamente il tipo da fare tanti giri di parole... quindi, verro' subito al punto: in questo periodo, abbiamo visto che ti estranei e che in piu' di un'occasione ti sei come persa nel tuo mondo... e la cosa, lo avrai gia' capito, non mi ha esattamente fatto piacere!"

"Lo so, Arisa-chan, e mi dispiace..." disse la ragazzina, abbassando la testa. "Pero', vedi, e' una cosa che..."

Arisa alzo' una mano, interrompendo Nanoha prima che questa potesse addentrarsi troppo nel suo discorso. "Un momento, Nanoha-chan... stavo giusto iniziando il mio discorso!" affermo', alzando la voce appena un po'. "Allora, senti, se e' unacosa che non ci puoi dire, che devi mantenere segreta per qualche motivo... allora va bene, possiamo accettarlo. Pero', quello che non ci va bene e' che tu non ci consideri neanche, quando sei la' che rimugini sui tuoi problemi! Noi siamo le tue amiche, santi numi, e anche se non possiamo fare nulla per aiutarti in questo momento, vorremmo almeno che tu ti ricordassi che puoi sempre contare su di noi, quando sei in difficolta'!"

Nanoha sgrano' leggermente gli occhi... e anche Yuuno, pur intrappolato nel suo corpo di mustelide, assunse un'espressione vagamente sorpresa. Non si aspettavano che Arisa sarebbe retrocessa dalla sua posizione cosi' facilmente... e a rincarare la dose ci penso' Suzuka, che dopo essersi schiarita la voce, volle dire la sua.

"Sai, Nanoha-chan, ci rendiamo conto che anche tu hai i tuoi segreti, ed e' giusto che tu voglia tenerteli per te." affermo'. "Ma... non dimenticare che se vuoi qualcuno a cui appoggiarti puoi sempre contare su di noi. Dopotutto, tu sei stata la nostra prima vera amica, e se non fosse stato per te, chissa' dove saremmo in questo momento... quindi e' giusto che adesso anche noi ti offriamo il nostro supporto, no?"

Arisa incrocio' le braccia sul petto e mosse la testa su e giu', per dire che era d'accordo anche lei. "Giusto, Nanoha-chan!" rispose. "Ci basta che tu ricordi che noi siamo sempre al tuo fianco. Se... se noi fossimo in grado di aiutare te, anche soltanto con la nostra presenza, come tu hai aiutato noi, allora la cosa non potrebbe che farci piacere. Ma... non ci evitare piu', da questo momento in poi, okay? A noi dispiace essere messe in disparte..."

Dopo qualche secondo di sbalordimento, la neo-maga si sfrego' la nuca con una mano e annui', sentendosi un po' sciocca. In effetti, avevano ragione... lei le aveva messe da parte, credendo che loro non potessero aiutarla con il problema con cui si trovava a che fare... ma non aveva pensato che, a modo loro, anche Arisa e Suzuka avrebbero potuto darle una mano. "Ehm... si', e' vero, lo riconosco... avrei potuto essere un attimo piu' fiduciosa nei vostri confronti!" affermo'. "Il fatto e' che, beh... non volevo farvi preoccupare per niente, e cosi' ho fatto finta che le cose mi andassero bene lo stesso... e non ve ne ho parlato! Ma a quanto pare, sono davvero una pessima bugiarda, vero?"

"In effetti, Nanoha, non sei per niente brava a fingere..." le sussurro' Yuuno all'orecchio, badando che fosse lei l'unica a poterlo sentire.

"Hehehee... comunque... scusatemi tanto, ragazze, avete ragione. D'ora in poi... cerchero' di essere piu' aperta nei vostri confronti!" concluse Nanoha. Per fortuna, le sue amiche accettarono le sue scuse senza fare troppe domande, e Suzuka anzi annui' in segno di approvazione.

"Di niente, Nanoha-chan! Anzi, ci dispiace di essere state un po' ficanaso, ma... davvero, eravamo preoccupate per te, e ci sentivamo impotenti... in particolare Arisa-chan, non e' vero?" affermo', facendo poi un occhiolino alla focosa biondina... che, dal canto suo, rispose con un'espressione vagamente irritata e un cenno affermativo della testa.

"Mi sembra naturale, no?" rispose. "Ad ogni modo, adesso che ci siamo chiarite, non parliamone piu', e pensiamo invece a goderci questo pomeriggio!"

Nanoha sorrise e si disse d'accordo... ma come se avesse sentito i progetti del gruppo di scolarette, e volesse in qualche modo gettarci dentro un po' di fango, il destino interferi' proprio in quel momento, in forma di un'improvvisa sensazione di pericolo che la neo-maga senti' come una scarica elettrica che le attraverso' il corpo, e un improvviso peso nella mente! Nanoha spalanco' gli occhi, con un improvviso scatto di paura. Ormai sapeva benissimo cosa voleva dire... voleva dire che c'era un pericolo imminente, anche se non era sicura di cosa fosse...

"Yu... Yuuno-kun, lo senti anche tu, vero?" chiese telepaticamente Nanoha, rivolgendosi al suo compagno. "Si sta avvicinando qualcosa... anche se non so che cosa..."

"Lo sento, Nanoha... e credo che si tratti di un Elementale..." rispose il furetto, concentrandosi per cercare di capire di che tipo di elementale si trattasse esattamente. "Hmm... c'e' qualcosa che non mi convince, in tutto questo... questo Elementale ha qualcosa di diverso dagli altri, e non mi stupirebbe se ci fosse qualcosa di piu' dietro... Nanoha, stai attenta, temo che questa volta non sara' per niente facile..."

Non era esattamente quello che la ragazzina sperava di sentirsi dire, soprattutto considerando che il ricordo delle sue sconfitte contro Fate era ancora fresco... ma non c'era molto altro che lei potesse fare a riguardo, e poi, se lasciato fare, quell'elementale sarebbe potuto diventare molto pericoloso per tutti i suoi amici. Doveva cercare di far allontanare Arisa e Suzuka da li', e poi, una volta che fossero al sicuro e non rischiassero di essere coinvolte, tornare a sistemare quell'elementale..

"Okay, Yuuno... ascoltami, cerchero' di far allontanare Arisa-chan e Suzuka-chan da questo posto..." disse telepaticamente. "Sperando che quell'elementale non si sia ancora fatto vedere... ma che cosa avrebbe di diverso questo Elementale rispetto agli altri?"

"Ancora non ne sono sicuro... ma percepisco chiaramente che questo elementale emana un'energia diversa da quella degli altri che abbiamo visto. E' come se... beh, per usare un termine tecnico, fosse su una lunghezza d'onda diversa. So che non e' molto facile da spiegare, ma... insomma, credo di aver reso l'idea, no?"

Nanoha annui', per poi alzarsi dalla panchina e rimettersi a posto il vestito. Prima che le sue amiche potessero chiedersi cosa aveva in mente, Nanoha indico' un corridoio vicino a loro, facendo loro cenno di avviarsi in quella direzione. "Arisa-chan, Suzuka-chan... scusate, ma adesso temo che sia sorto un piccolo problema. Ascoltatemi, ragazze... avrei bisogno che noi ci allontaniamo un po' di qui... e' sempre quel mio problema di cui ho... preferito mantenere il segreto con voi."

"Come?" chiese Arisa, alzandosi a sua volta. Suzuka fece la stessa cosa un istante dopo, e le due bambine iniziarono a seguire Nanoha nel corridoio che lei aveva indicato, sperando che non si trattasse di nulla di grave...

"Mi dispiace, ragazze, se potessi spiegarvi tutto... ma non vi preoccupate, dovete solo allontanarvi un po' di qui, e aspettarmi, io sistemero' questa faccenda e tornero' subito!" spiego' Nanoha.

Le due amiche di Nanoha, per un attimo, rimasero sorprese... ma non duro' a lungo, e ben presto si convinsero a fare come aveva chiesto la loro compagna di classe e darle fiducia. "Hmm... va bene, Nanoha-chan! Noi ci fidiamo di te... quindi, fai del tuo meglio, e sappi che noi tifiamo per te!" commento' Arisa.

"Grazie, Arisa-chan, Suzuka-chan... sapere questo mi rassicura!" affermo' Nanoha, mentre guidava le sue amiche verso un posto sicuro...

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"Hmmm? Elementali? Hanno cominciato ad apparire con maggiore frequenza, qui a Tokyo?" chiese Kira, seduta davanti ad un PC di ultima generazione... in un piccolo garage che la ragazzina sembrava aver equipaggiato di tutti i comfort! In quel momento, la giovanissima scienziata si stava sgranocchiando dei popcorn, mentre scorreva un file dove si potevano leggere tutte le ultime notizie. Mei-Ling era al suo fianco, in piedi come un soldato, e stava a sua volta aggiornando Kira su quello che era successo e su cosa ci fosse dietro.

"Si', signorina Kira." disse la ragazza cinese, senza cambiare espressione. "Gli attacchi degli Elementali si sono moltiplicati in questo periodo, e come se non bastasse, sono stati ricevuti rapporti dell'attivita' dei Jewel Seed, nei dintorni di Tokyo. Pare che sia coinvolta Precia Testarossa, ex-maga di classe S della TSAB, ma la cosa non e' confermata. Inoltre, l'Impero di Dark Fall sta sferrando attacchi sempre piu' violenti contro il Giardino dell'Arcobaleno... e il fatto che siano state scoperte due nuove Pretty Cure e una nuova maga combattente sta facendo ben poco per alleviare la pressione posta sulla TSAB."

"Hmmm..." disse Kira, sfregandosi il mento con un sogghigno di superiorita'. "Ma guarda... questa potrebbe proprio essere l'occasione che attendevo con ansia!"

Mei-Ling la guardo', con sorpresa vagamente percettibile, mentre Kira si alzava dalla sua sedia... e si dirigeva verso un alto cilindro di vetro, fiocamente illuminato, in un angolo del garage. Sembrava completamente vuoto, a parte il liquido azzurro e denso, quasi gelatinoso, che lo riempiva, e alcune bolle che, di tanto in tanto, si levavano dal pavimento e risalivano verso la superficie, con lentezza quasi inquietante.

"Signorina Kira..." chiese Mei-Ling. "Allora e' quello il progetto di cui parlava. Come sta andando?"

Kira diede un'occhiata ad alcuni strumenti sul lato destro del cilindro e sghignazzo' astutamente. "Hehehee... tutto come da programma! Mentre ero via, le mie macchine hanno fatto il loro dovere... mancano solo pochi giorni, e la mia nuova arma sara' completa! Dopodiche'... non dovremo piu' preoccuparci di Dark Fall, degli Elementali, ne' di qualunque altra cosa! Vedrai, Mei-Ling, sara' il giorno del mio trionfo! Heheheee..."

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CONTINUA...

Note dell'autore: Accidenti, questo capitolo si' che e' stato difficile da scrivere... non avevo ispirazione, e cosi' ho finito per tagliarlo proprio quando stava per iniziare l'azione. Spero di riuscire a completarlo presto, e che per adesso vi sia piaciuto!

Non ho molto da dire, se non... alla prossima volta, e mi raccomando, lasciatemi un commento!

Justice Gundam

 

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Capitolo 22
*** Buon compleanno Honoka, Parte 2 ***


Lyrical_Arcana_022

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati, amici fan dei crosssover! Bentornati a questo fin troppo tardivo aggiornamento della mia saga crossover, riguardante gli anime Pretty Cure e Nanoha, e il videogioco Arcana Heart! Purtroppo, ad un certo punto, la mia ispirazione per la stesura di questo crossover e' andata scemando, e mi sono ritrovato a non sapere piu' come proseguire... e cosi' ho finito per perdere tempo mentre altre storie per le quali ero piu' ispirato reclamavano la mia attenzione. Ma adesso spero di essermi tolto da questa antipatica posizione, e di essere in grado di proseguire la stesura del mio crossover senza che ci siano altri intoppi.

Quindi, giusto per fare un riassunto di quello che e' successo, vediamo un po' qual e' la situazione... innanzitutto, quelli di Dark Fall stanno cominciando a muoversi sul serio, e Lord Akudaikahn ha approvato un'idea della sua sottoposta Shitataare: mandare due spie di nome Michiru e Kaoru (le conoscete, vero?) sulla Terra per controllare quello che le nostre eroine stanno facendo, e poterle cosi' anticipare in tutto quello che fanno. Nel frattempo, Dorodoron e' andato a sua volta sulla Terra e sta cercando i Jewel Seed... se Dark Fall dovesse impadronirsi di quei pericoloso artefatti, lasituazione diventerebbe davvero molto seria, quindi c'e' solo da sperare che le nostre eroine, Saki e Mai prima di tutte, riescano a mettergli i bastoni tra le ruote!

Nel frattempo, si sta per verificare un lieto evento: ebbene si', la nostra Honoka Yukishiro, la preferita di tutti (o almeno, lei e' sempre stata la piu' popolare tra i fan delle prime due serie di Pretty Cure...), festeggia ora il suo sedicesimo compleanno! E questo vuol dire che questa è la giornata in cui lei puo' rivedere i suoi genitori... e che per Nagisa e Shogo (a proposito, come andranno poi le cose tra quei due?) e' il momento di pensare ad un regalo come si deve. Per la nostra Nanoha e per le Maiden, sfortunatamente, il lavoro non ha mai fine... e infatti tra non molto la nostra maga-bambina preferita dovra' affrontare un Elementale molto pericoloso, che sta mettendo in pericolo Tokyo, mentre Saki-H e Mai se la dovranno vedere con Dorodoron, che ormai ha deciso di eliminarle... e non si fermera' davanti a niente pur di raggiungere il suo obiettivo!

Beh, stanno accadendo un bel po' di cose tutte assieme, eh? Credo che per questo capitolo avremo molto da leggere, quindi non perdo ulteriore tempo, e mi dedico immediatamente a rispondere alle vostre recensioni!

KillKenny: In effetti, credo che tu abbia riassunto la situazione in maniera concisa e precisa... per quanto riguarda Reinforce, non credo di poter dire molto... ma ti posso anticipare gia' che piu' avanti vedremo un po' di personaggi di StrikerS, e anche un po' della gentaglia di Force! (Gli Huckebein, i cattivi piu' antipatici della saga di Nanoha, che potrebbero dare lezioni di odiosita' ad Aizen stesso...). Grazie del voto, e a risentirci!

Anonimo: Hehehee... per qualche motivo, ero sicuro che Kira ti sarebbe piaciuta! E aspetta di vederla piu' avanti, perche' dara' prova del suo genio folle tra non molto! Quelli di Dark Fall, in effetti, sono abbastanza monotematici, ma in effetti tutti i cattivi di Pretty Cure lo sono sempre stati... hehehee, ormai conosci i miei trucchi letterari, eh? Mi dispiace solo che mi ci sia voluto tanto tempo per scrivere questo capitolo, ma finalmente e' pronto! Buona lettura!

KonanKohai: Ehilà, benvenuta alla mia fanfiction! Beh, in effetti nè Arcana Heart ne' Nanoha sono molto conosciuti in Italia... Arcana Heart e' un videogioco giapponese, mentre Nanoha e' un anime di magical girls con un tono piu' adulto e decisamente piu' serio, a cui ti consiglierei di dare un'occhiata! Comunque... mi fa piacere che questa storia ti sia piaciuta, e spero adesso di non dovermi piu' fermare! Hehehee... pensa te, io invece, per qualche motivo, ho pensato che Akane sarebbe stata perfetta come depositaria del segreto delle Pretty Cure! Comunque grazie, e spero che anche il resto di questa storia ti piaccia!

Okay, mi sembra che non ci sia piu' nient'altro da dire... quindi, vi lascio al resto di questa storia, e vi auguro buona lettura! A presto, e sappiatemi dire cosa ne pensate!

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Capitolo 22 - Buon compleanno, Honoka - Parte 2

"Ehm..." disse Nanoha, scrutando il cielo grigio sopra di lei alla ricerca di un indizio che le permettesse di scoprire la presenza di un Elementale. "O-Okay, Yuuno-kun, adesso Arisa-chan e Suzuka-chan sono abbastanza lontane da non essere in pericolo... ma questo Elementale ancora non si vede! Cosa proponi di fare, Yuuno-kun? Cerco un posto dove trasformarmi, e poi faccio uno scan completo dell'area?"

"Credo che sia l'idea migliore..." affermo' il furetto. "Non ho idea di dove possa essersi nascosto quell'Elementale, ma non e' il caso di farsi cogliere impreparati... non sappiamo neanche di cosa sia capace!"

La ragazzina annui' e si preparo' a trasformarsi, cercando un posto dove potesse farlo senza essere vista da occhi indiscreti... e lo trovo' quando scorse un piccolo vicolo vicino a lei, dove si infilo' un istante dopo. Invoco' Raising Heart e, in breve tempo, i suoi vestiti di tutti i giorni scomparirono in un lampo di luce, sostituiti dalla candida ma robusta Barrier Jacket e dagli stivaletti bianchi che le arrivavano alle caviglie. Poi, tenendo stretto il suo bastone magico tra le mani, e Yuuno sulla sua spalla, la ragazzina si libro' in volo sopra la citta', usando l'opzionedi Wide Area Search di Raising Heart per individuare l'Elementale nascosto.

Sfortunatamente, anche con l'aiuto di quel bastone magico, non si preannuciava una ricerca molto semplice. Sembrava quasi che l'Elementale in questione si fosse dissolto nell'aria, e fosse al di la' persino delle capacita' di ricerca del manufatto magico. Nanoha cerco' di concentrarsi di piu', ma anche cosi', Raising Heart non riusciva a captare che sprazzi dell'energia della creatura extradimensionale, e non era in grado di rivelarne la locazione precisa... ne' tantomeno identificare di che tipo di Elementale si trattasse! Yuuno stesso era abbastanza sorpreso da questo volgere degli eventi... e non lo nascose alla sua amica umana!

"Accidenti... persino Raising Heart ha problemi a trovare quella creatura?" esclamo' incredulo il furetto. "Hmmm... c'e' qualcosa che non mi piace, in tutto questo, il fatto che gli Elementali comincino anche a celare la loro presenza significa che... un momento! E quello che cosa..."

Nanoha e Yuuno, dalla loro posizione sopra i tetti dei grattacieli piu' alti di Shibuya, riuscirono a vedere, anche se solo per un paio di secondi, una scia argentata che sfrecciava attraverso il cielo, e alcune piume bianche apparire praticamente dal nulla e scendere lentamente verso terra, facendosi cullare dal vento di primavera. Incuriosita, la giovanissima maga combattente punto' Raising Heart in quella direzione e si concentro' brevemente... spalancando gli occhi quando, un attimo dopo, l'aspetto dell'Elementale le apparve per qualche secondo: era un magnifico stallone bianco, grande il doppio di un cavallo normale, con un paio di candide ali simili a quelle di un cigno, le criniera selvaggia che risplendeva di vari colori, che galoppava in aria su zoccoli argentati. Il suo mantello era così chiaro che sembrava fatto di luce pura... ma nei suoi occhi, anoha riusci' a vedere, anche se solo per un istante, delle lingue di fuoco che saettavano minacciosamente in varie direzioni. Un singolo corno di colore grigio piombo, lungo come l'avambraccio di un uomo e affilato come una trivella, che contrastava in maniera quasi inquietante con l'aspetto glorioso dell'Elementale, spuntava dalla fronte dell'equino, dando subito l'impressione che fosse un avversario molto pericoloso!

"Nanoha! Non ci posso credere, quello e' un Pegaso! E' un Elementale dell'Aria molto raro..." affermo' Yuuno. "Pero'... c'e' qualcosa di strano in lui, non e' normale che un Pegaso si comporti cosi'! Di solito questi Elementali non sono cosi' turbolenti..."

"Non ne ho idea, Yuuno-kun..." mormoro' spaesata Nanoha. "Sei tu l'esperto di Elementali e creature fatate..."

Yuuno corrugo' la fronte, gli occhi fissi sul punto verso cui lo stallone alato stava cavalcando, mentre Nanoha iniziava a volare nella sua direzione. Per fortuna, sembrava che la TSAB si fosse accorta dell'emersione di quell'Elementale, in quanto la ragazzina senti' la ormai familiare sensazione di sfarfallamento che accompagnava il momento in cui veniva alzata la zona franca, all'interno della quale le ragazze potevano combattere senza essere viste da nessuno. Dando un po' piu' di potenza, Nanoha ridusse la distanza che la separava dal Pegaso, cercando di non perderlo mai di vista... cosa che non era troppo facile, considerando che l'Elementale dell'Aria sembrava mimetizzarsi nel vento stesso, i suoi contorni che ondeggiavano e scomparivano a tratti mentre galoppava. Piu' Yuuno lo guardava, piu' di convinceva che c'era qualcosa di strano, in quel pur magnifico animale... non era decisamente quello il comportamento tipico di quella specie di Elementali!

"Si sta dirigendo verso la stazione di Shibuya..." commento' Nanoha, senza nascondere la sua preoccupazione. "Non capisco cosa abbia intenzione di fare, ma non possiamo permettere che causi il panico tra le persone..."

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La giornata era stata, fino a quel momento, molto piena ed eccitante per Honoka Yukishiro e la sua famiglia... e adesso, tutti assieme su un taxi preso a noleggio, stavano proseguendo lungo la strada principale di Shibuya, parlando allegramente di tutto quello che era successo nel lungo periodo in cui non si erano visti.

"E cosi', per puro caso, ho scoperto il motivo per cui quell'esperimento non funzionava, e ho risolto il problema!" stava dicendo in quel momento Honoka, riferendosi ad una relazione su un esperimento di chimica che aveva presentato alcuni giorni prima - e che, come e' facile immaginare, aveva preso il massimo dei voti!

"La chimica è davvero una delle tue più grandi passioni, vero, tesoro?" chiese giovialmente il signor Yukishiro, accarezzando la testa alla figlia e scompigliadole un po' i luccicanti capelli blu notte! Honoka ridacchiò imbarazzata, cercando di mantenere la propria pettinatura quanto più possibile in ordine. "Beata te... io sono sicuro che mi perderei tra fiale, fialette e formule strane..."

"Non è poi così complicato, papà... E' tutta questione di tenere a mente quali sono le combinazioni possibili, ricordare quali associazioni atomiche danno determinati risultati e... ehm... scusate, mi rendo conto che adesso mi sto mettendo ad usare termini tecnici!" affermò Honoka, rendendosi conto che si stava disperdendo in vocaboli che per un profano erano incomprensibili. "Comunque... sì, per me è una vera passione, è per questo che mi riesce facile! Come sai... la scienza in generale mi è sempre piaciuta... Hm?"

Honoka si bloccò di colpo, con evidente stupore, quando il "cellulare" che portava al fianco iniziò a muoversi e ad agitarsi... il che voleva dire che c'era qualcosa che non andava nelle vicinanze! Ormai era successo tante di quelle volte che Honoka ne aveva perso il conto...

"Hm? Cosa succede, tesoro? C'è... qualche problema, per caso?" chiese la signora Yukishiro, notando l'improvviso cambio di umore della figlia. Honoka, cercando di non far vedere troppo il proprio "cellulare", alzò lo sgardo verso la sua mamma, e cercò di pensare ad una scusetta sul momento...

"Ehm... in effetti, adesso che mi ricordo, ci sarebbe un piccolo problema..." affermò il piccolo genio, provando un'antipatica sensazione di colpa. Essere una Pretty Cure era molto bello, su questo non si poteva discutere... ma qualche volta diventava pesante, soprattutto per il fatto di essere costretta a mentire ai propri genitori e agli amici che non ne sapevano niente... "Ecco... avevo promesso ad una mia amica che avrei dovuto fare una commissione, qui a Shibuya... ed è una cosa a cui proprio non posso mancare! Ehm... so che il momento è un po' inopportuno, ma... scusate, mamma e papà, ma potrei scendere qui per un attimo? Ci metterò solo qualche minuto, vedrete che non vi farò aspettare a lungo..."

Nonna Sanae aprì leggermente gli occhi e guardò con empatia la nipotina. Sapeva già che quando Honoka faceva questi discorsi, era perchè stava accadendo qualcosa di serio... Honoka non era certo tipo da andarsene così, per capriccio, da un momento importante come il ritrovo annuale con i suoi genitori...

"Beh..." disse il signor Yukishiro dopo un attimo. "Se non ci metti tanto, alllora... non ci sono problemi, per noi, vero, cara?"

"Certo che no... ma mi raccomando, fai in fretta, tesoro... altrimenti non avremo il tempo di fare tutto quello che ci siamo proposti!" rispose mamma Yukishiro. "Autista, può fermarsi alla prossima piazzola di sosta? Ci fermeremo una decina di minuti, nostra figlia ha un impegno urgente..."

"Va bene..." rispose il tassista, per poi accostare il marciapiede, fermarsi nella prima piazzola adibita che gli si presentò davanti, e spegnere la macchina, in modo da permettere ad Honoka di scendere. La ragazza chinò la testa in segno di scusa e gratitudine e, dopo aver ripromesso che avrebbe fatto il più in fretta possibile, scese e si mise a correre lungo il marciapiede, tirando fuori il suo cellulare mentre correva. Come immaginava, il faccino spaventato e nervoso di Mipple apparve davanti a lei...

"Mipple, cosa succede? Hai avuto... un altro brutto presentimento?" chiese Honoka alla sua amica del Giardino della Luce, che annuì rapidamente.

"Sì, Honoka, mipo... ma è qulcosa di diverso, questa volta, mipo!" esclamò la graziosa creaturina. "Non so esattamente come spiegarlo, ma... si tratta di un Elementale, ma ha qualcosa di diverso, mipo! Emana un'aura maligna molto simile a quella degli uomini di Dark Fall, mipo!"

"Come sarebbe?" chiese Honoka, un po' dubbiosa. "Accidenti, non mi vorrai dire che... quelli di Dark Fall hanno tirato fuori l'idea di corrompere gli Elementali per assoggettarli al loro controllo?"

"Non posso escludere nulla, mipo..." rispose Mipple. "Percepisco che Nagisa e Mepple sono qui vicino, e anche Nanoha sta inseguendo quella creatura, ma... non so cosa potrà fare da sola!"

"Certo, capisco... interveniamo anche noi, presto!" concluse Honoka, scambiandosi un cenno affermativo con la sua amica del Giardino della Luce, mentre si affrettavano verso il grande centro commerciale, seguite a distanza dallo sguardo preoccupato dei signori Yukishiro e di nonna Sanae...

"E' una cosa un po' strana, tesoro... e ti confesso che sono un po' preoccupato." affermò l'uomo, sistemandosi i capelli con un sospiro. Quando sua moglie gli rivolse uno sguardo interrogativo, l'uomo si schiarì la voce e spiegò quello che voleva dire. "Beh... hai notato, cara, che da un po' di tempo a questa parte, ogni volta che veniamo in Giappone per fare visita ad Honoka, succede qualcosa di strano? Due anni fa, c'è stata quella rapina..."

"Ora che mi ci fai pensare, è vero..." disse la moglie. "Ho come la sensazione che ci sia qualcosa di strano nell'aria. Non lo so, Honoka non è il tipo da nascondere le cose, ma... se ci fosse qualcosa che lei sente di non poter dire nemmeno a noi? Che sia quello il problema?"

"Non ne ho idea, cara..." rispose Sanae, cercando di coprire un po' la nipotina. "Ma... sono convinta che Honoka non ha intenzione di ingannarvi. Quando penserà che sia il caso di rivelarvelo, sono sicura che non esiterà. Datele tempo..."

I genitori di Honoka annuirono dopo un attimo di riflessione, pensando che l'anziana signora parlasse a ragion veduta...

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"Ecco, credo che questo sia quello giusto per Honoka!" esclamò Nagisa trionfante, tenendo in mano un libro sull'astrofisica scritto da un luminare europeo... esattamente il tipo di libro che poteva interessare ad un piccolo genio come la sua migliore amica!

Fujipi diede un'occhiata al libro, e dopo averci riflettuto su per un attimo, si disse d'accordo, e i due ragazzi si diressero verso la cassa per pagare il loro acquisto e farselo incartare... quando all'improvviso Nagisa sentì vibrare il cellulare che portava appeso al fianco, e il suo sguardo scattò in quella direzione per la sorpresa. Non c'era possibilità di errore, Mepple stava cercando di dirle qualcosa di molto importante... probabilmente che c'era qualche Elementale o qualche rompiscatole di Dark Fall in arrivo.

"Ehm..." affermò la Pretty Cure veterana, richiamando a sè l'attenzione di Fujipi. "Fujipi-senpai, c'è... er... un problema improvviso! Devo... assentarmi per un momento, ma torno tra poco! Ecco... ti do la mia parte dei soldi per il regalo, e... mi scuso ancora! Arrivo subito!"

"Ah... aspetta un momento, Misumi-san..." cercò di richiamarla Fujipi, mentre Nagisa gli consegnava la metà del prezzo del libro. "Aspetta, Misumi-san, c'è qualche..."

"Non ho tempo di spiegare adesso, mi dispiace!" esclamò Nagisa, sperando di non sembrare troppo brusca con il ragazzo per cui aveva una cotta. "Ti prometto che tornerò molto presto, stai tranquillo!"

Con uno scatto da centometrista, la ragazza schizzò fuori dal negozio, e corse fuori nel corridoio del centro commerciale, ignorando Fujipi che cercava di richiamarla. Tirò fuori il cellulare in cui Mepple si era rifugiato e lo aprì, trovandosi davanti il viso contrito del suo piccolo amico. "Mepple, che succede... hai sentito qualcosa di strano, vero?" chiese, aspettandosi già quale poteva essere la risposta.

"Certo che l'ho sentito, mepo!" esclamò il guerriero del Giardino di Luce. "Io... ho sentito che si sta avvicinando qualcosa di strano... non sembra essere nè un Elementale, nè un membro di Dark Fall, mepo. Sembra essere... qualcosa a metà tra le due cose, mepo!"

"Che cosa? Mepple, puoi spiegarti meglio?" chiese Nagisa.

La simpatica creaturina scosse la testa, non sapendo bene cosa rispondere. "Non so che dirti, Nagisa, mepo! Percepisco l'energia del Giardino degli Elementi e anche quella di Dark Fall... e la nostra amica Nanoha lo sta inseguendo in questo momento. Sta per arrivare qui vicino..." affermò. "Oh, e percepisco che anche Mipple e Honoka si stanno avvicinando."

"Meno male, temevo che sarei dovuta cavarmela da sola..." disse Nagisa con un sospiro di sollievo. "Allora, da che parte? Devo incontrare Honoka prima di incontrare il nemico... chiunque esso sia!"

"Tranquilla, Nagisa, ho la situazione sotto controllo, mepo!" esclamò Mepple, cominciando ad indicare alla sua amica del Mondo Reale la strada per l'uscita. Adesso Nagisa cominciava anche a sentire quella strana sensazione che avveniva ogni volta che la zona in cui lei e le altre guerriere si accingevano a combattere veniva isolata dal resto del mondo... "Allora... continua di qua, poi scendi le scale fino al piano terra e..."

"E da lì dovrei essere in grado di uscire... d'accordo, Mepple, farò in un lampo!" rispose Nagisa. "Accidenti, spero soltanto che Fujipi-sempai non se la sia presa troppo... accidenti, perchè doveva capitare proprio adesso chestavo passando un pomeriggio con lui..."

"Il nemico non aspetta mica i tuoi comodi per attaccare, mepo!" ribattè Mepple un po' stizzito. "Dobbiamo raggiungere Honoka, Mipple e Nanoha per affrontarlo. Peccato solo che Hikari non ci sia, in questo momento..."

"Doveva andare a prendere un regalo per Honoka per conto suo..." rispose Nagisa, iniziando a scendere le scale mentre si faceva largo tra un nutrito gruppo di persone che la guardavano con stupore. "Non importa, faremo da sole, per stavolta..."

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Nanoha stava dietro allo strano Elementale dell'Aria che era emerso già da diversi minuti... e non riusciva a capire esattamente quali fossero le sue intenzioni. Il Pegaso volava in maniera irregolare, ora accelerando, ora rallentando, e non sembrava aver deciso quale fosse il suo bersaglio, e la ragazzina non aveva intenzione di attaccare per prima, senza almeno essersi sincerata che la creatura fosse un pericolo per gli abitanti di Tokyo.

"Ancora non capisco... è evidente che a questo punto dovrebbe essersi già deciso su dove andare e cosa fare, e invece resta lì senza fare nulla... vola solo in giro, qua e là..." disse tra sè la ragazzina, cercando di pensare a come fare per sbrogliare la situazione. "Che stia cercando un Jewel Seed, o cose del genere?"

"Mi sembrerebbe strano... anche perchè, se così fosse, dovremmo avere quella Fate ad inseguirci..." rispose Yuuno. Nanoha storse un pochino il naso, ricordando le cocenti sconfitte che aveva subito ad opera della misteriosa biondina, ma non si fece distrarre e continuò a seguire il cavallo alato del colore del petrolio da distanza di sicurezza, pronta ad intervenire nel caso ci fossero stati problemi. Finalmente, giunto nei pressi di un centro commerciale, vicino alla famosa stazione di Shibuya, il Pegaso scese giù in picchiata dopo aver emesso un nitrito assordante, gli zoccoli che si muovevano freneticamente come se stesse galoppando nell'aria! Nanoha non perse tempo e lo seguì all'istante, usando la sua magia per spingersi alla massima velocità possibile. Forse era il momento di trovare qualche risposta al mistero... o almeno, capire cosa cercasse quell'Elementale, e quale fosse il suo problema.

Nella concitazione del momento, Nanoha non avrebbe potuto accorgersi dello strano, repellente esserino dalla pelle verde e dalla testa a forma di cetriolo, vestito come un dignitario, che si stava godendo lo spettacolo dalla cima di un alto grattacielo, ben nascosto da una spessa coltre di nubi grigiastre che per qualche strana magia non gli impedivano di guardare all'esterno. In effetti, doveva ammettere Gooyan, l'idea di contaminare un Elementale con l'energia maligna di Dark Fall, e fargli il lavaggio del cervello in modo che trovasse i Jewel Seed per loro, non era affatto male. E come da programma, si era fatta vedere soltanto la mocciosetta vestita di bianco della TSAB... la biondina con la falce non era presente.

"Hehehee... proprio una bella idea ho avuto!" affermò tra sè. "Ci vorrà un po' di tempo prima che quella guastafeste si faccia vedere, e intanto il mio Elementale contaminato ha tutto il tempo di trovare il Jewel Seed e sistemare quella marmocchia. In ogni caso, sarà un modo per vedere fino a che punto possiamo controllare gli Elementali, e anche se non avrà successo, avremo comunque un bel po' di dati utili per il nostro prossimo attacco! Piuttosto, adesso vediamo le cose come vanno, e godiamoci lo spettacolo. Magari avessi un po' di popcorn con me... allora sì che sarebbe il massimo del divertimento!"

Con un risolino maligno, la creaturina di Dark Fall tenne lo sguardo fisso su Nanoha mentre quest'ultima continua il suo folle inseguimento. Gooyan era ansioso di vedere come se la sarebbe cavata quel Pegaso contaminato... e poi, da tutt'altra parte, c'era Dorodoron che stava distraendo le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti. E nessuna Maiden si era fatta vedere. La situazione prometteva bene, per il momento...

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SAki-H e Mai si guardarono attorno con una certa ansia, mentre attendevano che l'emissario di Dark Fall emergesse per attaccare, e tenevano pronti i loro dispositivi di trasformazione per usarli non appena fosse stato necessario. In quel momento, le due Pretty Cure novizie si trovavano vicine ad un tempietto in stile tradizionale, in un piccolo giardino con tanto di laghetto pieno di carpe, e per fortuna sembrava che non ci fosse nessuno nei dintorni. Quando, una volta di più, le due ragazze videro la lieve distorsione visiva che si accompagnava al momento in cui la zona veniva isolata dimensionalmente dal resto del Giardino dell'Arcobaleno, entrambe tirarono un sospiro di sollievo all'idea che, almeno, adesso avrebbero potuto combattere senza preoccuparsi di coinvolgere altri.

Ora, però, veniva la parte difficile... e cioè, riuscire a tenere testa al combattente di Dark Fall che molto presto si sarebbe fatto vedere. Anzi, ora che le due ragazze ci pensavano bene...

"Mai, hai detto che questo tipo è sottoterra, giusto?" chiese Saki-H, tenendo costantemente d'occhio il terreno per cogliere un qualsiasi indizio che potesse preannunciare l'arrivo del nemico. "Allora... facciamo così, arrampichiamoci da qualche parte e aspettiamolo lì."

"Buona idea, Saki..." rispose Mai, trovando subito una pietra un po' più alta delle altre dove si arrampicò. Sperava solo di non fare troppi danni... "Se restiamo a terra, quel tizio avrebbe potuto emergere all'improvviso da sotto di noi e afferrarci entrambe..."

Saki-H riuscì ad arrampicarsi su una staccionata mentre la terra continuava tremare, e ben presto, una collinetta di terra smossa emerse in sperficie, come se una talpa gigantesca stesse per uscire allo scoperto! Come le due ragazze avevano previsto, Dorodoron emerse dal terreno, guardando le due amiche con rabbia frustrata.

"Accidenti..." si lamentò il mostro muscoloso. "Avrei voluto emergere da sotto di voi e afferrarvi prima che vi trasformaste! Siete troppo furbe, voi due!"

"Non siamo così sciocche da farci prendere alla sprovvista." affermò Mai. "Tu piuttosto... che cosa sei venuto a fare qui? Vuoi i Jewel Seed, o vuoi che ti consegnamo Flappy e Choppy? In entrambi i casi, la risposta è no."

"Davvero?" rispose Dorodoron corrugando la fronte e mostrando i muscoli. "In tal caso, non mi resta che prendermeli con la forza! Vieni a me, Uzaina! Fagli vedere chi siamo noi di Dark Fall!"

Il cielo si oscurò mentre l'incorporea forza del male gettava la sua oscura influenza sul paesaggio, e le due Pretty Cure novizie rabbrividirono quando sentirono un gelo innaturale percorrere il giardino. Una figura di ombre sfuggenti emerse dal terreno, dal buco scavato da Dorodoron, e si sollevò in aria, volteggiando in essa per qualche istante per poi scendere in picchiata verso il laghetto delle carpe! Saki-H e Mai si spostarono quando un enorme getto d'acqua si sollevò dallo specchio, infradiciandole... e una delle carpe, contaminata dallo Uzain, si alzò, trasformata in un gigantesco e disgustoso pesce umanoide dalle squame bianche screziate di rosso e nero, con delle lunghe vibrisse attorno alla bocca e le pinne affilate come rasoi. Il muso ora assomigliava alla faccia di uno Uzaina, perennamente contorta in un inquietante espressione rabbiosa, e una puzza di alghe e acqua stagnante aleggiava attorno alla creatura.

"Uuuugh..." esclamò Saki-H turandosi il naso. "Mi sa tanto che qualcuno ha lasciato andare a male il pesce..."

"Hohohohooo! Vediamo quanto farai la spiritosa, quando il mio Uzaina ti avrà ridotto ad una frittata!" ridacchiò il muscoloso guerriero di Dark Fall, sfregandosi le mani dalla contentezza. "Avanti, Uzaina, schiaccia quelle due, e cattura i fuggiaschi del Giardino delle Sorgenti! Lord Akudaikahn sarà lieto, quando tornerò con le prove della mia vittoria!"

"E' quello che credi tu, buffone!" lo sfidò Flappy. "Ragazze, è il momento di trasformarsi!"

Non c'era certo bisgno di dirlo... e infatti, prima ancora che Flappy avesse finito di parlare, le due ragazze stavano già facendo tutte le procedure del caso per trasformarsi nelle leggendarie guerriere!

"Dual Spiritual Power!"

"Un fiore sboccia sulla terra!"

"Le ali si aprono nel cielo!"

"Fiore dorato splendente, Cure Bloom!"

"Ala d'argento scintillante, Cure Egret!"

"Noi due siamo... le Pretty Cure!"

"A tutti coloro che vogliono contaminare le Sette Sorgenti!"

"Che i tuoi atti malvagi si fermino qui!"

Dorodoron sospirò. Era sempre la stessa tiritera, ogni volta che si trasformavano... "Okay, okay, avete detto la vostra parte... ora si può cominciare? Vai, Uzaina, e distruggile!"

"UZAINAAAA!" ringhiò il gigantesco uomo-pesce, mentre usciva dal laghetto sollevando delle enormi ondate e cercando di schiacciare sotto i piedi le due coraggiose guerriere. Con agilità, Cure Bloom e Cure Egret schivarono il poderoso colpo che il mostro sferrò con il braccio sinistro e cercarono di attaccarlo da due lati, facendolo barcollare! Cure Bloom sorrise con sicurezza, pensando che la battaglia fosse iniziata bene... ma venne subito contraddetta quando un filo di seta appiccicosa si avvolse attorno al suo braccio destro! Sorpresa, la Pretty Cure della terra si voltò e vide Dorodoron che, dopo aver emesso il filo di ragnatela dalla sua bocca, lo stava tenendo come un lazo per trascinare al suolo la sua avversaria!

"Mi voltate le spalle, Pretty Cure? Non è molto furbo, da parte vostra!" disse Dorodoron, prima di strattonare la corda di filo appiccicoso e far cadere a terra Cure Bloom con un breve urlo di sorpresa. In effetti non si era aspettata che il guerriero di Dark Fall prendesse a sua volta parte allo scontro... di solito quella gente se nestava in disparte e aspettava che i loro mostri si occupassero delle loro avversarie! Evidentemente, Dorodoron aveva abbastanza buon senso da non commettere quell'errore!

"Ugh... questa non me l'aspettavo, ma non credere che mi faccia fermare da questo, illuso!" esclamò Cure Bloom, per poi fare una linguaccia al muscoloso guerriero di Dark Fall. Poi, tirando con tutte le sue forze, la ragazza riuscì a trascinare il sorpreso Dorodoron verso di sè, spostandolo dalla sua posizione. Sorpreso, il bestione non riuscì a tirare verso di sè con forza sufficiente, e venne trascinato per terra con un grugnito, permettendo alla Pretty Cure della terra di spezzare il filo appiccicoso e lanciarsi all'attacco contro lo Uzaina pesce... questa volta, però, senza mai perdere d'occhio il suo avversario, che già si stava rialzando!

"Ugh... un momento, ragazzina! Non ho finito con te!" esclamò Dorodoron, cercando di raggiungerla mentre le due ragazze iniziavano un frenetico corpo a corpo con il gigantesco mostro-pesce, che ringhiò inferocito e cercò di colpirle con le sue enormi mani dalle dita palmate. Cure Bloom e Cure Egret crearono appena in tempo uno scudo di energia attorno ai propri corpi e assorbirono l'attacco senza problemi, ma vennero costrette ad atterrare, e Dorodoron ne approfittò per coglierle alla sprovvista. Il suo braccio muscoloso scattò in avanti, e un colpo fenomenale, sferrato con una traiettoria circolare, spedì le due Pretty Cure dall'altra partedel giardino, dove si accasciarono con un tonfo sordo. Ma, per fortuna, le due amiche riuscirono a rialzarsi quasi subito e si rimisero in guardia...

"Non vi lascio scappare, questa volta!" esclamò Dorodoron, dopo aver spiccato un salto incredibile ed essere atterrato sulla spalla del suo obbediente Uzaina. "Dovete dirmi dove si trova la Sorgente del Sole, o ve la vedrete molto brutta!"

"Ti abbiamo già detto che non lo sappiamo, e comunque non lo diremmo mai a voi di Dark Fall!" ribattè Cure Egret. "Quindi, vattene di qui e lasciaci in pace!"

"Risposta sbagliata, ragazzina! Schiacciale, Uzaina!" esclamò il gigantesco guerriero di Dark Fall, spronando il suo mostro. Cure Bloom e Cure Egret restarono al loro posto, in attesa del nuovo attacco, mentre lo Uzaina-pesce riprendeva ad avanzare verso di loro...

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"Nagisa e Mepple sono qui vicino, mipo! Sento la loro presenza!" affermò Mipple mentre lei ed Honoka si avvicinavano alla piazzetta del centro commerciale. Honoka si guardò attorno, alla ricerca della sua migliore amica nel bel mezzo di quel caotico marasma di persone, e per fortuna riuscì a trovarla pochi minuti dopo, mentre usciva dall'edificio del centro commerciale. Senza perdere tempo, Honoka raggiunse Nagisa e attirò la sua attenzione con un rapido gesto della mano.

"Nagisa! Nagisa, siamo qui!" esclamò il piccolo genio, muovendo una mano sopra di sè. Nagisa riuscì a sentirla, e si voltò nella sua direzione, raggiungendola pochi attimi dopo.

"Honoka! Meno male che ti ho trovata... ma dove sono i tuoi genitori e la tua nonna?" chiese la campionessa di lacrosse, tirando un breve sospiro di sollievo.

"Tranquilla, Nagisa... sono al sicuro, ho fatto in modo che non si avvicinassero troppo a questo posto!" rispose Honoka, per poi guardare verso l'alto, verso il cielo ingrigito che sovrastava il quartiere alla moda di Tokyo. "Ma... ora dobbiamo trovare la creatura che ha fatto allarmare Mepple e Mipple! Ragazzi, riuscite a trovarla?"

"Mi sa tanto che è sopra di noi, mepo!" rispose Mepple, che ora riusciva a percepire più chiaramente l'energia emanata dal nemico che era da poco emerso. "Ancora non riesco a capire quale sia il problema... ma sento che è in volo sopra Shibuya, e Nanoha sta già cercando di affrontarlo! Dobbiamo raggiungere la cima di uno di quei palazzi e cercare di raggiungere il nemico da lì!"

"Cosa? Vorresti dire che dobbiamo farci tutta una tirata fin lassù?" esclamò con disappunto Nagisa, strabuzzando gli occhi mentre guardava la cima di uno dei palazzi più vicini. "Accidenti, Mepple, non potevi accorgerti prima del fatto che il mostro era lassù? Adesso dobbiamo farci tutta quella strada..."

"Non è colpa mia se riesco a sentire la posizione precisa del mostro solo adesso..." protestò l'esserino del Giardino di Luce. "E in ogni caso non c'è il tempo di discutere di queste cose, mepo! Dobbiamo andare lassù e raggiungere il nemico! Su un ascensore avrete tutto il tempo di trasformarvi senza attirare troppo l'attenzione!"

Con un sospiro, Nagisa borbottò qualcosa sotto i denti, poi si scambiò un cenno di assenso con Honoka, e le due corsero alla massima velocità possibile verso il palazzo più alto che potevano trovare nelle vicinanze. Dovevano fare in fretta, se volevano dare una mano a Nanoha...

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A questo proposito, Nanoha stava continuando a seguire il Pegaso nero che stava in quel momento girando nervosamente attorno ad un palazzo, alla icerca di qualcosa... e Nanoha e Yuuno non avevano bisogno di sforzare troppo l'immaginazione per capire di cosa potesse trattarsi! Le possibilità erano ben poche, e nessuna di queste era troppo rassicurante.

"Mi sa tanto... che c'è un Jewel Seed da quelle parti!" esclamò il furetto-mago. "Il Pegaso sta cercando di impadronirsene... adesso sì che dobbiamo intervenire! Presto, Nanoha, devi bloccarlo!"

La ragazzina vestita di bianco non aveva bisogno di farselo dire. Concentrandosi per un istante, Nanoha aumentò la propria velocità e si gettò in picchiata verso il Pegaso, che si accorse appena in tempo della minaccia e si voltò appena in tempo per accorgersi dell'avversaria che gli piombava addosso! Con uno scarto improvviso, il nero cavallo alato evitò il raggio di energia bianco che Nanoha aveva indirizzato contro di lui, che comunque riuscì a sfiorarlo su una zampa... poi, nitrendo infuriato, eseguì una perfetta evoluzione a mezz'aria, quasi rovesciandosi di 360 gradi, e puntò il suo corno affilato verso Nanoha! La bambina spalancò gli occhi allarmata quando vide la tremenda arma naturale allungarsi di scatto, raggiungendo la lunghezza del braccio di un uomo, e l'affilatura e la resistenza di una lancia di ferro!

"Attenta, Nanoha... se quell'affare ti colpisce, è finita..." la avvertì, abbastanza inutilmente, Yuuno. Il Pegaso nero nitrì di nuovo e iniziò letteralmente a galoppare in aria, puntando il suo corno allungato verso l'avversaria e preparandosi ad infilzarla... ma Nanoha reagì in tempo, afferrando Raising Heart con entrambe le mani. Yuuno, al tempo stesso, si afferrò stretto alla spalla della sua protetta e iniziò a concentrarsi...

"Raising Heart, per favore... proteggimi!" esclamò Nanoha, pensando con tutte le sue forze a difendersi dall'attacco che stava arrivando. Per fortuna, l'arma empatica reagì con prontezza, e il suo pomello risplendente lampeggiò un paio di volte, prima che la sua voce computerizzata attivasse il sistema di difesa.

"AREA SEARCH. PROTECTION."

Uno schermo di energia invisibile apparve attorno al corpicino di Nanoha un attimo prima che ilcavallo alato potesse raggiungerla con il suo corno affilato... e nello stesso momento, Yuuno terminò quello che sembrava essere un nuovo incantesimo, creando una serie di barriere di forma quadrangolare tutt'attorno al Pegaso nero, che nitrì per il disappunto quando il suo corno rimbalzò sullo schermo di Nanoha, e il suo corpo andò a sbattere diverse volte contro gli scudi invisibili che Yuuno aveva alzato! La creatura perse quota, mentre Nanoha tirava un sospiro di sollievo...

"Phew, stavolta c'è mancato poco... ma, Yuuno-kun, come ci sei riuscito? Non ti ho mai visto lanciare un incantesimo prima d'ora..." chiese Nanoha al suo amico, che riprese fiato prima di rispondere.

"Non mi aspettavo nemmeno io di essere in grado di farlo..." affermò. "A quanto pare, in qualche modo, stare con te ha ripristinato parzialmente la mia energia magica. E la mia specialità sono le magie di protezione, in particolare i muri di energia. Ma ti avverto... non ho ancora ripreso del tutto la mia energia, e quindi la mia barriera non è in grado di reggere quanto potrebbe in circostanze normali. Quell'Elementale si libererà tra non molto, e tornerà all'attacco!"

In effetti, le barriere che trattenevano il Pegaso stavano già cominciando a cedere: il terrificante cavallo alato si stava gettando contro di esse con tutto il suo enorme peso, indebolendole sempre di più. Se non altro, mentre cadeva verso il tetto di uno dei palazzi che stavano sotto di loro, il Pegaso stava perdendo tempo prezioso, che Nanoha sfruttò per caricare un nuovo attacco.

"E va bene..." disse la bambina vestita di bianco tra sè. "Allora... Divine Buster!"

L'attacco venne scagliato al momento giusto. Con un ultimo sforzo, l'Elementale dell'Aria impazzito aveva infranto le barriere che Yuuno aveva eretto attorno a lui, mandandole in frantumi con un penetrante rumore di vetro rotto... e nello stesso momento, un enorme raggio energetico scaturì da Raising Heart e centrò in pieno l'avversario, spedendolo contro il cemento con un nitrito rabbioso! Un forte boato e un folto polverone accompagnarono l'atterraggio del Pegaso nero, e Nanoha si permise un piccolo sorriso nel vedere che il suo attacco stava avendo successo. Non si aspettava però di aver sconfitto l'avversario, e planò con prudenza verso il tetto, Raising Heart alla mano nel caso ce ne fosse stato bisogno.

"Bel colpo, Nanoha! Ma non abbassare la guardia, gli Elementali dell'Aria sono imprevedibili!" affermò Yuuno. Come se avesse sentito le parole el mago-furetto e volesse confermarle, il Pegaso nero si rialzò di colpo, scrollandosi di dosso pezzi di cemento e polvere, e fissò Nanoha con occhi scarlatti e ardenti di desiderio di rivincita, mentre delle fiamme scarlatte cominciavano a scaturire dalle sue narici! Yuuno sgranò gli occhi... quello no che non era previsto! Un Pegaso non avrebbe dovuto, in teoria, possedere poteri legati al fuoco!

Ma non era quello il problema più urgente... "Nanoha, attenta! Devi schivare quel colpo, a tutti i costi!" esclamò.

Il Pegaso prese fiato e soffiò una enorme fiammata rossa contro la bambina-maga che riuscì appena in tempo, grazie all'avvertimento del suo piccolo amico, ad evitare la fiammata. Il Pegaso, irritato, nitrì ancora una volta e sbattè per terra i suoi zoccoli duri come il diamante, scheggiando il cemento mentre si preparava a caricare di nuovo la fiammata...

"Yaaaaaah!"

Un grido di battaglia risuonò nell'aria allorchè Cure Black, con una presa volante degna dei migliori film d'azione, si gettò sul nero cavallo alato e gli afferrò il collo con tutte le sue forze, facendogli sbagliare la mira! La lingua di fuoco che il Pegaso stava per indirizzare contro Nanoha andò da tutt'altra parte, disperdendosi in lontananza. Con tutte le sue forze, come se stesse partecipando ad un rodeo soprannaturale, Cure Black si tenne ancorata al collo dell'Elementale dell'Aria, cercando di domarlo... ma la forza dello stallone alato si rivelò troppa anche per lei, e ben presto la ragazza venne disarcionata e scagliata sul tetto con un grugnito di disappunto. Eseguì un'agile rotolata laterale e si rialzò, mettendosi inguardia mentre anche Honoka si schierava al suo fianco.

"Tutto ok, Cure Black?" chiese la Cure bianca. Quando Cure Black le rispose con un cenno affermativo e un segno dell'okay, Cure White annuì a sua volta e alzò lo sguardo verso Nanoha, che fluttuava ancora a pochi metri dal tetto del palazzo. "Siamo venute a darti una mano, Nanoha-chan! Questo Elementale ha qualcosa di strano... meglio se lo affrontiamo assieme!"

"Grazie, ragazze, vi sono grata!" ringraziò Nanoha con un sorriso. "Dobbiamo fare in fretta, mi sa che qui attorno c'è un Jewel Seed o qualcosa che vuole ottenere a tutti i costi!"

"E non è solo quello il problema..." affermò Cure Black, mentre il Pegaso nero riprendeva quota con un potente e secco battito d'ali, pronto a gettarsi nuovamente in picchiata. "Mepple e Mipple ci hanno detto che questo Elementale ha qualcosa chenon va... e in effetti anche a me sembra un po' strano!"

"A quanto pare, in lui è stata riversata parte del potere di Dark Fall..." fu la volta di Cure White. "Dobbiamo cercare di purificarlo, sevogliamo contenere la sua rabbia. Solo poi potremo sigillarlo e rimandarlo da dove viene."

Il Pegaso non sembrava assolutamente d'accordo con quello che aveva detto la Cure bianca... e, con uno sbuffo che sembrava quasi un ruggito, prese di nuovo il volo, evitando Nanoha, e si mise a volare in cerchio attorno alle sue prede, come un avvoltoio! Le tre ragazze (più il mago-furetto che le accompagnava...) si tennero pronte, aspettando che il cavallo alato facesse un altro tentativo...

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La battaglia con Dorodoron e il suo Uzaina-carpa era in pieno svolgimento, e Cure Bloom e Cure Egret stavano facendo del loro meglio per tenere a bada entrambi gli avversari. Non era certo facile... una sola di loro due non poteva fare molto, ma non appena cercavano di concentrarsi entrambe su un unico bersaglio, l'altro nemico si gettava subito all'attacco e le metteva alle strette. Le due Pretty Cure di nuova generazione si erano trovate a dover alternare gli attacchi tra l'uno e l'altro... ma così facendo, stavano rapidamente scaricando la loro energia!

Lo Uzaina colpì Cure Egret con la sua enorme coda, scagliandola a diversi metri di distanza e facendola atterrare dolorosamente vicino ad una bassa staccionata. Poi, con un gorgoglio agghiacciante, il mostruoso pesce spalancò la bocca e scagliò una grossa sfera d'acqua ad altissima pressione contro Cure Egret, che si riprese appena in tempo dallo stordimento, e concentrò la propria energia nelle mani, creando uno scudo con cui riuscì a proteggersi. Il proiettile si infranse con uno sciabordio assordante sulla barriera invisibile, e dopo un breve istante in cui cercò di rimettersi a posto, Cure Egret si rialzò e si preparò ad attaccare di nuovo...

Cure Bloom, nel frattempo, evitò con agilità i pugni di Dorodoron, eseguendo una serie di capriole all'indietro che la portarono a distanza di sicurezza dall'avversario. Frustrato, il guerriero di Dark Fall dalle sembianze di ragno scattò in avanti, cercando di prendere Cure Bloom con un colpo a mani unite che la Pretty Cure della terra evitò agilmente, rispondendo poi con un calcio circolare alle caviglie che spezzò il contatto di Dorodoron con il terreno, facendolo cadere con un tonfo poderoso. Ma il vantaggio di Cure Bloom non durò a lungo: il demone di Dark Fall appoggiò il palmo della mano per terra e si fuse letteralmente con il terreno, scomparendo sotto il manto erboso sotto gli occhi di Cure Bloom.

"Cosa? E adesso dove..." esclamò la Cure della terra, prima che una robusta mano emergesse dal terreno e le afferrase una caviglia con abbastanza forza da farle addormentare il piede! Dorodoron si sollevò in tutta la sua impressionante statura, e Cure Bloom, con un breve grido di paura e sorpresa, venne sollevata e rovesciata a testa in giù, penzolante nelle mani del suo avversario!

"Ora mi sono proprio stancato di voi, Pretty Cure!" esclamò il bestione. "Di voi e delle vostre amichette del Giardino della Luce! Siete troppe per i miei gusti!"

"Davvero? Credo che... potrei dire io la stessa cosa di te e dei tuoi amichetti di Dark Fall, bestione!" esclamò Cure Bloom, dibattendosi a testa in giu' nella presa d'acciaio dell'avversario. Con un brusco movimento, Dorodoron scagliò la Cure della terra lontano e la mandò a sbattere dolorosamente contro un muro, nel quale Cure Bloom aprì un'indentatura prima di scivolare stordita al suolo. Dorodoron strinse gli occhi in un'espressione trionfante, e si infilò nuovamente sottoterra per poi scavare nella direzione di Cure Bloom con tutta la velocità che gli era possibile, come una sorta di squalo sotterraneo! Per fortuna, la Pretty Cure riuscì a riprendersi in tempo e, dopo aver calcolato il tempo che Dorodoron ci avrebbe messo a raggiungerla, spiccò un salto acrobatico che la portò oltre l'avversario... e Dorodoron, troppo lanciato per frenare in tempo, andò a sbattere contro il muro dietro Cure Bloom, provocando un tonfo assordante e lasciando Dorodoron stordito e semisvenuto... giusto per il tempo necessario alla Pretty Cure novizia per andare ad aiutare la sua amica!

"Hehee... lo sapevo che ci sarebbe cascato!" disse tra sè Cure Bloom. "Aspettami, Cure Egret, sto arrivando! Resisti ancora un po'!"

La Cure del cielo, dal canto suo, se la stava cavando abbastanza bene, almeno per il momento, contro il terrificante Uzaina, cercando di evitare per quanto possibile le sue zampate e i suoi colpi di coda. Con un salto avvitato su sè stessa, Cure Egret evitò un altro proiettile d'acqua che il nemico cercò di scagliarle contro, poi scese giù con un calcio volante che fece barcollare un po' il mostruoso Uzaina, mentre la Cure del cielo atterrava vicino a lui con grande facilità e la grazia di un cigno. Mentre lo Uzaina si rimetteva in guardia, le due Pretty Cure si schierarono l'una a fianco dell'altra e si prepararono al nuovo attacco.

"Cure Egret!" esclamò Cure Bloom. "Vedo che te la sei cavata bene anche senza di me... beh, adesso siamo in due, quello Uzaina non ha più nessuna speranza!"

Cure Egret fece un occhiolino alla sua amica. "E vedo che tu hai sistemato quel bestione... significa che possiamo concentrarci meglio sul suo mostro! Attenta, adesso sta cercando di attaccare!"

Lo Uzaina prese fiato, alzò la testa... e poi spruzzò fuori dalla bocca un getto d'acqua ad altissima pressione, che avanzò pericolosamente verso le due Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti. Con rapidità quasi inumana, le due amiche spiccarono un salto altissimo, evitando il getto d'acqua che proseguì dritto e demolì uno steccato dietro di loro... poi, in perfetto sincronismo, scesero giù e attaccarono! Cure Bloom sferrò un pugno poderoso che colpì lo Uzaina-pesce in mezzo agli occhi, facendolo barcollare, mentre Cure Egret eseguì un paio di capriole in aria e scese giù con un calcio dall'alto verso il basso, centrando la spalla del gigantesco mostro. Con un ruggito, la creatura dell'oscurità perse l'equilibrio e si accasciò al suolo, usando la sua mano artigliata per aggrapparsi ad un albero e cercare di stare in piedi. Ma fu inutile - il suo peso e la violenza con cui cadde al suolo furono tali che l'albero secolare venne sradicato come se fosse stato una carota, e lo Uzaina piombò a terra con uno schianto assordante, provocando una breve scossa tellurica. Il mostro ruggì rabbiosamente e si rialzò un'altra volta, tendendo le sue braccia muscolose verso le due Pretty Cure nel tentativo di afferrarle, mentre le sue fauci si aprivano per rivelare file di denti piccoli, triangolari ed acuminati. Ilmostro fece scattare la mano in avanti e cercò di chiuderla su Cure Bloom, ma quest'ultima riuscì a spostarsi all'ultimo momento e afferrò il polso delllo Uzaina con tutte le sue forze. Cure Egret si unì a lei, e ben presto lo Uzaina pesce si ritrovò a cercare di divincolarsi dallla presa di quelle due ragazze tanto più piccole di lui che, avvolte da due aure luminose di colori sgargianti, lo tenevano fermo e lo tiravano sempre di più verso di loro. Un gorgoglio infernale uscì dalla gola del mostro quando le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti iniziarono a sollevarlo...

"Adesso, Cure Bloom!" esclamò Cure Egret. Con un ultimo sforzo, le due amiche eseguirono un movimento perfettamente sincronizzato e scagliarono in aria lo Uzaina, che ruggì per il disappunto e la sorpresa nel momento in cui le sue avversarie spezzarono il suo contatto con il terreno! Una frazione di secondo dopo, il mostro stava già volando in aria a diversi metri da terra, e le Pretty Cure erano già in posizione per sferrare il loro attacco finale, con le mani congiunte e gli occhi chiusi!

"Spirito della terra, vieni a me!"

"Spirito del cielo, vieni a me!"

L'energia si raccolse attorno alle Pretty Cure, concentrandosi sui palmi delle loro mani...

"Ora, con l'energia delle Pretty Cure..."

"...mostrate il valore di un miracolo!"

"Pretty Cure Twin Stream!"

Cure Bloom e Cure Egret portarono avanti le mani e scagliarono due getti d'acqua dirompenti, uno azzurro e uno dorato, che volteggiarono in aria, avvitandosi l'uno sull'altro, prima di abbattersi sullo Uzaina-pesce, che ringhiò un'ultima volta mentre veniva avviluppato dall'energia positiva! L'ombra maligna venne forzata fuori dal corpo del pesce che aveva usato per manifestarsi, ed esclamò il suo nome prima di frantumarsi, una volta di più, in un piccolo sciame di graziosi esserini fluttuanti a forma di goccia, che volarono via ringraziando in continuazione le Pretty Cure per averli liberati!

"UUUUUZAAAAAINAAAAAAAA...!

"Graziegraziegraziegraziegrazie..."

Cure Bloom e Cure Egret si rilassarono per un attimo, mentre la carpa dalle squame variopinte, ora libera dall'influenza maligna, ripiombava nel laghetto e tornava a nuotare come se non fosse successo nulla. "Uff... e uno è sistemato! Bel colpo, Cure Egret!" si complimentò Cure Bloom. "Certo che ormai ce la caviamo bene, no?"

"Eh, già..." rispose Cure Egret, per poi volgere lo sguardo verso il punto dove Dorodoron era scomparso, e dal quale non era ancora riemerso. "Però... non è ancora finita, c'è ancora quel tipo a cui dobbiamo pensare."

Cure Bloom annuì, e le due ragazze si misero ancora una volta in guardia, attendendo che il muscoloso guerriero di Dark Fall uscisse da sottoterra e le affrontasse di nuovo... in effetti, ci stava mettendo un po' di tempo a riemergere, anche considerando che era rimasto stordito quando aveva sbattuto contro il muro, e le due Pretty Cure si chiesero se non aveva per caso intenzione di fare come aveva cercato di fare prima, cioè di riemergere appena sotto di loro...

Cure Egret stava per suggerire di mettersi in un punto più alto, quando la collinetta di terra smossa che Dorodoron aveva sollevato andando addosso al muro si mosse... e, con uno scatto esplosivo, il gigante dall'aspetto aracnoide scaturì fuori dal terreno con un balzo da atleta olimpionico, salendo per diversi metri mentre teneva in mano qualcosa! Nonostante fosse stato da poco umiliato da Cure Bloom, sembrava essere molto contento...

Dorodoron atterrò agilmente su un muretto vicino e sollevò in aria il pugno sinistro chiuso... dal quale le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti videro uscire dei raggi di luce scarlatti! "Hohohohohoooo! Tanto spiacente, Pretty Cure! Siete riuscite a sconfiggere il mio Uzaina, ma io ho già trovato qualcosa di meglio! Non sapete che un Jewel Seed era nascosto qui sotto? Guarda caso, ho avuto la fortuna di trovarlo!"

"Cosa? C'era un Jewel Seed da queste parti?" esclamò Cure Bloom, spalancando gli occhi alla vista dei raggi luminosi che filtravano tra le grosse dita del gigantesco guerriero. "Accidenti, non posso crederci... ecco perchè non riemergevi, stavi scavando alla ricerca di quell'affare!"

"Già, e ora che l'ho trovato, potrò almeno salvare la faccia davanti a Lord Akudaikahn!" esclamò Dorodoron. "Non ho più bisogno di stare qui a combattere con voi, quindi... ciao, ciao! Alla prossima!"

"Fermo! Tu non vai da nessuna parte..." Cure Bloom si lanciò in avanti per bloccare Dorodoron, ma quest'ultimo, mostrando più buon senso di quanto poteva sembrare dal suuo aspetto fisico, si teletrasportò via e tornò a Dark Fall, sfortunatamente portandosi dietro il Jewel Seed. Cure Bloom emse un verso di frustrazione quando il suo pugno colpì l'aria nel punto dove il muscoloso guerriero si trovava fino ad un attimo prima. "Aaaah! Accidenti, ci è scappato! Che rabbia, ancora un po' e lo prendevo!"

Cure Egret sospirò e si avvicinò alla sua amica. "Beh, ormai non c'è molto che possiamo fare... se non altro, quello è soltanto un Jewel Seed, e hanno bisogno di molti di più per realizzare i loro piani. Almeno, questo è quello che ho sentito da Yuuno-kun, e lui conosce meglio di noi come funzionano queste cose... Diciamo che abbiamo perso una battaglia, ma la guerra è ancora aperta!" affermò.

"Non prendertela, Saki... avremo la possibilità di recuperarli, in ogni caso, chopi!" Choppy volle dire la sua, e Cure Bloom non potè fare altri che darle ragione, vista la situazione in cui si trovavano...

"Immagino che tu abbia ragione..." affermò la Cure della terra. "Beh, a questo punto non è che possiamo fare molto, da queste parti... quindi, sciogliamo la trasformazione e andiamo! Dobbiamo ancora prendere il regalo per Honoka-san, dopotutto..."

"Hai ragione..." rispose Cure Egret. Le due sciolsero la trasformazione, mentre la zona di interdizione che era stata innalzata attorno a loro scompariva con la stessa rapidità con cui era stata innalzata. Riapparse nei loro abiti civili, Saki-H e Mai controllarono che anche Flappy e Choppy fossero a posto e, lasciandosi per il momento alle spalle ogni pensiero riguardante Dark Fall e i Jewel Seed, si diressero nuovamente verso la zona più interna di Asakusa, in cerca di qualcosa che potesse piacere alla loro sempai. In ogni caso, si fecero una nota mentale di parlare di quello che era successo alle loro compagne. Presto o tardi, quei due Jewel Seed rimasti in mano a Dark Fall avrebbero dovuto essere recuperati...

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Il Pegaso nero nitrì di nuovo e soffiò un'altra fiammata, spazzando il tetto del grattacielo e minacciando di investire Cure Black e Cure White durante la sua picchiata. Per fortunaa, le due Pretty Cure veterane avevano visto arrivare l'attacco, e non ebbero problemi a spostarsi di lato con due agili balzi, facendo in modo che il fuoco annerisse solo il cemento sotto i loro piedi. L'Elementale dell'Aria scalciò furiosamente, poi tentò un altro attacco in picchiata e cercò di calpestare Cure Black con i suoi zoccoli... ma non aveva fatto i conti con la forza sovrumana della ragazza, che gli afferrò le zampe anteriori e cercò di tenerlo fermo.

"Okay, cavalluccio... non stai facendo molto per essermi simpatico, lo sai?" esclamò Cure Black, per poi scagliare via il nemico e costringerlo a riprendere quota. Nanoha atterrò, Raising Heart ben stretto tra le mani, e prese la mira, prima di scagliare un altro attacco Divine Buster... ma questa volta, anzichè un raggio di energia, sparò delle sfere energetiche grandi come palloni da basket che si dispersero attorno all'avversario, muovendosi a velocità incostante econfondendo non poco il cavallo alato. Con un gesto del braccio, la bambina-maga fece in modo che le sfere di luce convergessero... e si fiondassero tutte assieme contro il nemico!

"Divine Buster... Spreader Shot!" esclamò Nanoha, mentre il Pegaso veniva bombardato da tutti i lati dai proiettili di energia. Grazie alla sua agiità, l'Elementale dell'Aria riuscì ad evitarne una buona parte... ma alcuni di essi riuscirono comunque a raggiungerlo ed esplosero fragorosamente su di lui, danneggiandolo seriamente! Con un altro acuto nitrito, il Pegaso perse quota e sembrò in procinto di andae a schiantarsi sul tetto... ma riuscì a riprendere quota appena in tempo, e soffiò una raffica di palle di fuoco contro le sue avversarie, costringendole a disperdersi.

"Cure Black, così noi due non riusciremo a fare molto..." affermò Cure White, dopo aver eseguito una ruota per evitare un ultimo proiettile infuocato. "Ascoltami... credo di avere un'idea per raggiungerlo! Nanoha-chan, puoi cercare di distrarlo ancora un po'?"

"Sì, non c'è problema!" rispose Nanoha, sollevandosi di nuovo in aria mentre il furioso animale mitologico galoppava in aria, eseguendo una cabrata e preparandosi ad una nuova carica. Cure White annuì e fece un piccolo sorriso prima di rivolgersi a Cure Black.

"Va bene, Cure Black... ora tutto dipende dalla nostra sincronia!" affermò. Le due ragazze iniziarono a correre verso il loro avversario che scendeva in picchiata, cercando di spostarsi da una parte all'altra in modo che il Pegaso avesse difficoltà a prevedere dove avessero intenzione di andare. "Ascoltami... quando ti do il via, avviciniamoci, e tu scagliami con tutta la tua forza verso quell'Elementale! Cercherò di trascinarlo a terra, dove potremo colpirlo più facilmente con la Rainbow Therapy!"

"D'accordo, Cure White, mi sembra una buona idea..." affermò Cure Black. "Ma... sei sicura di potercela fare? Quel ronzino volante mi sembra un po' troppo veloce!"

Cure White, passando vicina a Cure Black mentre il Pegaso si avvicinava sempre di più, strizzò un occhio in segno di intesa. "Tranquilla, Cure Black, ho pensato anche a questo! Basta che resti fermo per un attimo... adesso, Nanoha-chan!"

Il Pegaso stava volando a pochi metri dal tetto, il corno affilato che puntava dritto al cuore di Cure White... ma Nanoha reagì in tempo, e dopo aver caricato ancora una volta Raising Heart, scagliò un terzo attacco Divine Buster che colse di sorpresa l'Elementale dell'Aria, costringendolo a virare improvvisamente per non essere centrato in pieno! Il cavallo alato nitrì quando il raggio energetico gli sfiorò il fianco, facendolo barcollare e costringendolo a restare fermo in aria per un attimo, un tempo più che sufficiente affinchè Cure Black e Cure White entrassero in azione! La Cure nera si avvicinò alla sua amica e la fece salire sulle sue spalle, per poi scagliarla con tutta la sua forza contro il Pegaso! Non c'era nulla che l'Elementale corrotto potesse fare per fermarla... e un attimo dopo, Cure White si aggrappò al collo del Pegaso e gli montò in groppa come una vera cavallerizza, cercando di trascinarlo a terra! Il cavallo alato nitrì e scalciò, cercando di scrollarsi di dosso la Cure bianca, che però non desistette e tenne duro, afferrandosi con tutte le sue forze alla scompigliata criniera della creatura! Cure White sferrò un paio di calci con i talloni, in modo da guadagnare qualche istante di tempo... e la sua attenzione venne attirata da qualcosa di verde che fece capolino proprio in quel momento tra il fitto crine nero del Pegaso: un piccolo oggetto, delle dimensioni di un fagiolo ma a forma di cetriolo, e di colore verdognolo, che pulsava lentamente, con delle ripugnanti venuzze che uscivano dalla sua superficie e si infilavano nel collo muscoloso del Pegaso. Ci volle un attimo ad Honoka per capire che quell'oggetto, qualunque cosa fosse, stava influenzando negativamente l'Elementale... ma non riuscì a fare nulla per distaccarlo, perchè il furioso animale alato ricominciò a saltare e ad agitarsi scompostamente, nel tentativo di gettarla giù dalla sua groppa! Sapendo di non poter durare a lungo aggrappata là sopra, Cure White strinse una mano a pugno e colpì lo strano oggetto, provocndo una bruciante fitta di dolore all'Elementale... poi, Cure White eseguì un agile balzo e scese giù, atterrando vicino alla sua compagna di mille avventure!

"Grazie, Nanoha-chan! Sei stata provvidenziale!" esclamò Cure White facendo un segno dell'okay alla bambina, che rispose con un gesto uguale mantre il Pegaso, stordito, atterrava vicino alle Pretty Cure, indifeso ed esposto alla loro mossa successiva!

"Grazie, Honoka-san! Ma adesso è meglio che vi sbrighiate, non resterà stordito a lungo!" Nanoha avvertì le sue compagne, che si voltarono l'una verso l'altra, e si tennero per mano, preparandosi ad usare la tecnica che avevano usato solo un paio di volte prima d'allora...

"Adeso, Cure White! Black Pulsar!"

"White Pulsar!"

"Tu che sei posseduto dai poteri oscuri..."

"...spezzeremo le catene che ora ti vincolano!"

"Pretty Cure Rainbow Therapy!"

Un raggio di energia iridato partì dalle mani puntate di Cure Black e Cure White e travolse il Pegaso nero, che non potè fare nulla per evitarlo, e nitrì di rabbia mentre la luce lo avvolgeva completamente, e lo strano oggetto a forma di cetriolo posto sul suo collo iniziò a tremare e si distaccò, per poi scoppiare come una bolla di sapone a mezz'aria e spargere in giro pezzi di materia verde e molliccia. Il Pegaso si impennò e spiegò le ali, e il nero cominciò a sbiadire dal suo corpo, lasciando l'animale mitologico con uno scintillante manto bianco come la neve... mentre attorno a lui apparivano degli strani esserini verdi, anch'essi a forma di cetriolo, con una faccia contorta in una smorfia di disappunto, che iniziarono immediatamente a disperdersi e a scomparire nel nulla dopo aver fatto solo qualche metro.

"Gooyan gooyan gooyan gooyan..." ripeterono le strane creature mentre si allontanavano tremolando come gelatine, e il Pegaso, ora libero dall'influenza negativa di Dark Fall, appoggiava gli zoccoli a terra e tirava il fiato. Una battaglia era vinta... ma adesso, c'era ancora il problema di rimandare l'animale mitologico da dove era venuto, e il Pegaso, nonostante fosse stato liberato, non sembrava provare troppa gratitudine nei confronti di Cure Black, Cure White e Nanoha. Lo sguardo rabbioso che il cavallo alato rivolse loro lasciava adito a ben pochi dubbi...

Tuttavia, Nanoha era già pronta ad intervenire, e si mise di fronte al Pegaso brandendo Raising Heart. "Yuuno-kun... riesci ad intrappolarlo di nuovo con le tue barriere? Se riesci a tenerlo fermo per un po', il resto lo faccio io!"

"Ricevuto, ce la posso fare!" affermò il furetto, iniziando a lanciare un nuovo incantesimo mentre il cavallo alato grattava irritato lo zoccolo per terra. Non fece in tempo a scagliarsi di nuovo alla carica, per fortuna, in quanto Nanoha e Yuuno lo anticiparono!

Con un gesto della zampina destra, il furetto-mago eresse una barriera invisibile davanti al cavallo alato, che nitrì infastidito quando percepì la presenza di una magia e retrocesse di qualche passo... soltanto per andare ad urtare con i garretti posteriori contro un altro muro di forza. I suoi sensi soprannaturali lo avvertirono del fatto che altri muri stavano apprendo attorno a lui, e il cavallo alato dovette desistere dall'idea di caricare direttamente, e cercò di prendere il volo...

Il che era esattamente quello che Nanoha voleva! Non appen gli zoccoli del Pegaso si staccarono da terra, la bambina vestita di bianco puntò Raising Heart contro di lui e caricò per un attimo... poi, delle sfere di luce bianca apparvero tutt'attorno a lei, formando un circolo attorno al suo corpo! Il Pegaso rimase stupito, e ritirò la testa come per chiedersi cosa avesse in mente di fare...

"Divine... Shooter!" esclamò Nanoha.

E subito dopo, una scarica di raggi di luce bianca partirono da tutti e sei i punti di luce, colpendo in pieno l'Elementale dell'Aria e sballottandolo con violenza, provocando diverse esplosioni a mezz'aria prima di sbatterlo a terra senza più forze. Il Pegaso sbuffò ancora una volta, prima che il suo corpo si trasformasse in una nuvola bianca e salisse verso il cielo, segnalando che la battaglia era giunta al termine.

"Bel colpo, Nanoha! Ancora una volta, hai superato tutte le mie aspettative!" affermò Yuuno. "Non ti preoccupare per quell'Elementale... ha semplicemente perso la sua consistenza fisica, e adesso sta andando verso un passaggio dimensionale, in modo da tornare al Giardino degli Elementi. Non tornerà a dare fastidio a nessuno."

"Bene, mi fa piacere..." disse Nanoha, per poi fare un piccolo salto di sorpresa quando Raising Heart, lampeggiando di rosso, iniziò a muoversi verso un agolo del tetto. Cure Black e Cure White, che non avevano ancora sciolto la trasformazione guardarono a loro volta in quella direzione...

E Nanoha spalancò gli occhi, rendendosi conto di cosa Raising Heart stava cercando di dire...

"Un momento, Yuuno-kun, questa... non è la reazione di un Jewel Seed?" chiese Nanoha con evidente stupore. Ormai aveva imparato a riconoscere i segni...

Yuuno, inutile dirlo, era altrettanto stupefatto. "Certo che lo è! Ora capisco cosa stava cercando quel Pegaso! Anche mentre era sotto il controllo mentale... stavacomunque cercando quello per portarlo a chi lo aveva schiavizzato!" esclamò il furetto. "Nanoha, trovalo e sigillalo, presto!"

"Subito!" rispose la bambina, per poi puntare la sua arma verso l'angolo del tetto e attivarla. Immediatamente, un piccolo buco luminoso si spalancò nella parte interiore dello spigolo, e da esso uscì un cristallo sferico rosso ormai molto familiare alle Pretty Cure e alla loro giovanissima alleata!

"Evviva, è proprio un Jewel Seed!" esclamò Cure Black. Nanoha sorrise tra sè, poi attivò la funzione di sigillo di Raising Heart, e inglobò il pericoloso artefatto, segnando un altro passo in avanti per l'alleanza!

"SEALING." disse la voce computerizzata dell'arma magica. Ci fu un breve gioco di luci scarlatte, e il Jewel Seed scomparve all'interno di Raising Heart, mentre il mondo esterno cominciava a scorrere normalmente, e le ragazze sciolsero la trasformazione.

"Accidenti, non credevo che la giornata sarebbe stata così movimentata..." sospirò Honoka, passandosi una mano sulla fronte. "Ero venuta qui a Shibuya per accompagnare i miei genitori... e invece la lotta contro Dark Fall e contro gli Elementali non ci lascia mai un giorno di libertà... comunque, ragazze, tutto ok?"

"Certamente..." Disse Nanoha, guardando Yuuno con gratitudine. "Se non altro, aver trovato questo Jewel Seed mi dà un po' più di fiducia... almeno, è uno di più in mano nostra!"

"Mi fa piacere saperlo..." affermò Nagisa. "Solo che... adesso dobbiamo sbrigarci e tornare dove eravamo prima! Io... ehm... avevo una commissione da svolgere qui a Shibuya e... ehm... non è che posso mancare!" Honoka si rese conto che Nagisa stava cercando goffamente di coprire qualcosa, ma decise di non indagare oltre...

"Anch'io ho da fare, ora che ci penso..." disse Nanoha. "Arisa-chan e Suzuka-chan mi aspettano, e non posso certo piantarle in asso..."

Honoka sorrise tra sè, e si riavviò un po' i capelli. "Beh... immagino che si possa dire lo stesso di me!" affermò. "I miei genitori e la nonna mi aspettano giù, al piano terra... quindi... beh, ragazze, ci vediamo presto! Io devo proprio scappare!"

"Anche noi..." risposero all'unisono Nagisa e Nanoha, e le tre ragazze si salutarono cordialmente, per poi tornare ognuna da dove era venuta...

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"Mamma... papà... nonna... eccomi qui, sono tornata!" esclamò Honoka, avvicinandosi di corsa al taxi che li stava portando in giro per Tokyo. Si sedette dove era prima e riprese fiato, per poi alzare lo sguardo e rivolgere un sorriso di scuse ai suoi genitori. "Mi dispiace di aver sottratto tempo alla nostra gita, ma... ora è tutto a posto! Era una cosa che non poteva aspettare..."

"Tranquilla, tesoro, tranquilla!" affermò il signor Yukishiro. "In fondo, sei stata via sono una decina di minuti... e noi abbiamo tutto il tempo che vogliamo per proseguire la nostra gita! E poi... non dimenticare che stasera abbiamo la festa di compleanno a casa tua! Anche quella sarà un'occasione per stare assieme!"

Honoka spalancò gli occhi, quasi non osando credere a quello che aveva sentito. "Come? A-Aspetta un momento, papà, vuoi dire che... resterete per la notte? Non partirete con l'aereo di stasera?" esclamò entusiasta. "Non... non avevo sentito che..."

"Che papà e mamma sarebbero rimasti, eh? Papà è sempre il solito dimenticone..." disse bonariamente Sanae, facendo un cenno di intesa al signor Yukishiro. "Però... sì, papà e mamma sono riusciti a trovare il tempo di prolungare la loro visita in Giappone! Resteranno con noi ancora per un po'! Non sei felice di saperlo?"

La risposta di Honoka fu quanto mai esplicita: con un gridolino di gioia, la ragazza dai lunghi capelli blu abbracciò i suoi genitori e si tenne stretta a loro! "Yuhuuu! Felice? Altrochè se sono felice! Grazie, mamma, grazie, papà! Vi voglio bene!"

"Hehehee... anche noi, tesoro, anche noi!" rispose la signora Yukishiro. "E... buon compleanno ancora! Era il minimo che potessimo fare per i tuoi sedici anni!"

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Nagisa Misumi si guardò attorno freneticamente mentre cercava Shogo tra la folla, sperando che il ragazzo non si fosse stancato di aspettarla. Con tutta quella calca, c'era da temere che si fosse perso da qualche parte, e questo avrebbe complicato non poco le cose... il regalo per Honoka non poteva attendere, e poi sarebbe stato un peccato non potersi godere il resto della giornata con Shogo...

Ormai, Nagisa era quasi tornata nel punto dove lei e Shogo si erano lasciati, e ancora non riusciva a vedere traccia del suo amico... ma non si diede per vinta e continuò a cercare, nel tentativo di trovare un ciuffo di capelli castani scuri in giro...

"Misumi-san! Misumi-san, meno male, pensavo ti fossi persa!"

Nagisa emise un gridolino di sorpresa nel momento in cui la voce di Shogo la raggiunse alle sue spalle... e la ragazza si voltò di colpo, strabuzzando gli occhi, per vedere Shogo che stava dietro di lei con espressione preoccupata, tenendo tra le mani il regalo che loro due avevano scelto per Honoka, già incartato e infiocchettato. "Ah! Ehm... ah... Fujipi-sempai, non mi ero neanche accorta che eri lì! Ehm... tutto... tutto okay?" chiese Nagisa, cercando inutilmente di non far vedere il rossore sul suo viso. Per fortuna, Fujipi non sembrò fare caso a questo...

"Ehm... sì, Misumi-san, tutto okay! Piuttosto, ero preoccupato che tu non riuscissi più a trovarmi..." disse con una certa preoccupazione. "Tutto a posto, ora? Sei riuscita a fare quello che dovevi?"

Nagisa si mise una mano dietro la testa e rise nervosamente. "Hehehee... sì, tranquillo! Tutto sotto controllo! E... ehm... vedo che hai già provveduto al regalo per Honoka! Adesso... ehm... possiamo... proseguire?"

Shogo sorrise leggermente e si sfregò il mento con una mano, come se fosse indeciso. "Beh... a dire la verità, Misumi-san... prima di andare avanti, volevo chiederti... perchè non ci fermiamo a prendere qualcosa ad un bar, da qualche parte? Sarebbe... una buona occasione per rilassarci un po' e... passare un po' di tempo assieme..."

Aveva sentito quello che le era sembrato di aver sentito? Fujimura... Shogo Fujimura... la stava invitando a prendere qualcosa assieme da qualche parte? E lei che... non osava neanche ipotizzarlo! Dopo tutti quegli imprevisti... era una notizia grandiosa! Delle comiche lucine dorate si accesero tutt'attorno alla ragazza, e delle alucce bianche e un'aureola le apparvero addosso da chissà dove... per poi scomparire un istante dopo, quando Nagisa recuperò abbastanza presenza di spirito da rispondere al ragazzo per cui aveva una cotta, che la stava guardando con una certa meraviglia.

"Ne... ne sarei felice, Fujipi-sempai!" esclamò Nagisa... e, con sua somma felicità, Shogo estese una mano verso di lei in un gesto di invito.

"Allora, beh... non perdiamo tempo e andiamo... va bene?"

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"Accidenti, Nanoha-chan, alla buon ora! Stavamo per mettere radici, qui!" esclamò con irritazione Arisa Bannings nel momento in cui la sua migliore amica assieme a Suzuka si ripresentò davanti a lei, che era seduta su una panchina vicino al santuario dove Arisa e Suzuka erano andate a chiedere consiglio alle sorelle Kasuga. Nanoha era giunta di corsa e a rotta di collo, sperando di non aver perso troppo tempo...

"Sono... sono terribilmente spiacente, ragazze! Speravo di fare prima..." si scusò la bambina castana... e, con sua grande sorpresa, Arisa sembrò lasciar perdere il tutto, alzando le spalle e facendo un gesto conciliatorio verso la sua amica.

"Hmm... va bene, Nanoha-chan, abbiamo capito." tagliò corto la biondina. "Comunque, c'è una cosa che io e Suzuka vorremmo dirti a proposito, e cioè... ce non ci va di restare indietro senza sapere nulla mentre tu vai chissà dove, okay? Ci rendiamo conto che si tratta di qualcosa di personale e non è il caso di essere troppo curiose..."

"...ma ricordati che puoi sempre contare su di noi, in ogni momento!" affermò Suzuka, finendo il discorso. "Quindi... non nasconderci le cose solo perchè hai paura che noi restiamo coinvolte! Ci siamo sempre noi al tuo fianco, e non lo scordare mai!"

Nanoha tirò un piccolo sospiro di sollievo, lieta di sapere che le sue compagne non ce l'avevano con lei, e diede uno sguardo di intesa a Yuuno, che lerispose con un sorriso e un occhiolino astuto.

"Grazie, Arisa-chan, Suzuka-chan... me ne ricorderò sempre!"

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CONTINUA...


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Capitolo 23
*** Consiglio di guerra ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-23

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Questa volta, ho proprio voluto fare in modo che la mia storia non restasse troppo tempo a fermentare, e come ho intenzione di rimettere presto mano alle storie di Digimon che ho un po' mollato, farò la stessa cosa anche con questo crossover, e con un altro che non aspetta che il momento di essere messo su carta! Purtroppo, anzichè diminuire, i miei impegni si sono moltiplicati, e devo ritagliarmi tutto il tempo che posso, se voglio fare qualche progresso per scrivere le mie storie... ma non mi arrendo tanto facilmente, e sono convinto che, magari anche con un po' di supporto da parte vostra (e per supporto intendo le vostre recensioni e l'affetto che continuate a mostrarmi), riuscirò a fare tutto quanto, e a superare questo difficile periodo.

Comunque, riassumendo la situazione... negli scorsi capitoli, le Maiden non hanno visto molta azione, e a questo si rimedierà molto presto, nella saga che sta per iniziare! Infatti, ora che la minaccia di Dark Fall e del Giardino degli Elementi si fa sempre più pressante, le nostre eroine avranno bisogno di qualcuno che possa dirigerle, guidarle e organizzarle meglio... e quel qualcuno lo vedremo in questo capitolo, sperando che il suo appoggio possa dare un po' di necessario ossigeno alle nostre. Ovviamente, questo non senza prima festeggiare i sedici anni della nostra amica, Honoka Yukishiro, alla quale vanno i migliori auguri di tutti noi appassionati di Pretty Cure! Eh, sì, non è facile la vita di una supereroina, ma ha anche i suoi lati positivi. Sempre, ovviamente, che l'idea di diventare una Magical Girl non ti sia stata data da un grazioso animaletto bianco dai tondi occhioni rossi che sembra sorridere in continuazione... e credo che su questo, il mio amico KillKenny mi darà ragione!

D'accordo, allora... per adesso un altro Jewel Seed è caduto nelle mani dell'Impero di Dark Fall, che con questo è arrivato a quota due. Per fortuna, anche Nagisa, Honoka e Nanoha sono riuscite a catturarne un altro, senza che stavolta Fate interferisse, anche se hanno dovuto affrontare un Elementale modificato dai poteri di Dark Fall... come potete vedere, il nemico si fasempre più pericoloso, e non sarà facile restare al passo! Comunque, anche Saki-H e Mai hanno fatto bella figura... e chissà che presto non possano recuperare anche loro un Jewel Seed!

Detto questo, prima di lasciarvi al nuovo capitolo e al necessario consiglio di guerra che si terrà tra Magical Girls vecchie e nuove... rispondo come sempre alle vostre recensioni, che come sempre mi danno un po' di carica in più per proseguire!

Anonimo9987465: E' verissimo, in entrambe le serie di Futari Wa Pretty Cure, è successo qualcosa di pericoloso proprio in corrispondenza del compleanno di Honoka... ma anche quello di Nagisa sembra attirare abbastanza guai! E... sì, per fortuna le nostre hanno comunque riportato un successo - sembra che, almeno per adesso, la situazione sia di stallo. Hehehee... e da quanto ho potuto vedere dall'anime, Dorodoron è sempre stato quello che si dava più da fare, tra quelli di Dark Fall. Ho pensato che sarebbe stato sensato che anche lui si gettasse nella mischia assieme al suo Uzaina!

Grazie mille per la tua recensione... e sta pur certo che il prossimo capitolo non dovrà attendere così a lungo! A presto!

KonanKohai: Ehm, hai ragione... chiedo scusa ancora per la lunga attesa, ma davvero non riuscivo più a scriverci nulla. Mi era venuto un blocco dello scrittore pazzesco per questa storia, e non avevo più ispirazione... ma ora posso dire che è tornata! Come ho detto... sì, il compleanno di Honoka è sempre un'occasione movimentata, e non è facile la vitta di una Magical Girl... ma per fortuna che ci sono gli amici, come Arisa e Suzuka, o anche il buon Fujipi, che riescono a dare loro ancora più motivazione per combattere! Come hai potuto vedere... di tempo ne è passato di meno, e stavolta cercherò di essere più rapido ad aggiornare, nonostante tutti i miei impegni! Ciao, e a presto!

KillKenny: Direi che era anche ora che qualche villain si facesse furbo... hanno passato così tanto tempo ad affrontare le Pretty Cure, che qualche trucco devono averlo per forza imparato anche loro! Per quanto riguarda la scena di cui parli... sì, direi che ci sono serie possibilità che si veda una cosa del genere! E lo Starlight Breaker... farà anche quello la sua apparizione! Ugh, gli Huckebein... meno si parla di loro, in special modo di Cullen, meglio è per tutta la fandom di Nanoha! Ora che ci penso, in effetti... hehehee... sai che forse mi hai dato un'ideaccia? Grazie mille!

Okay, con questo ci siamo! Preparatevi a tuffarvi di nuovo nel mondo delle Magical Girls... e spero che anche questo capitolo vi piaccia come gli altri! A presto!

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Capitolo 23 - Consiglio di guerra

"Ah, è stata proprio una giornata divertente! Grazie, mamma... e grazie, papà! Non avrei potuto chiedere di meglio per oggi!" esclamò felice Honoka Yukishiro, mentre assieme ai suoi genitori e a sua nonna si incamminava verso l'ingresso di casa sua, e il sole ormai quasi scomparso all'orizzonte faceva spazio al cielo notturno punteggiato di stelle. Non era un'esagerazione: malgrado l'imprevisto della battaglia con il Pegaso, e l'inaspettato stratagemma usato da Dark Fall per tenere sotto controllo l'Elementale, Honoka sembrava davvero essersi goduta la giornata... e adesso, pur non mostrandolo, era un po' triste per il fatto che stesse finendo...

"Siamo felici che ti sia piaciuta tanto, tesoro!" affermò la signora Yukishiro, sorridendo garbatamente. "Sarei stata molto felice anch'io se avesse potuto durare un po' di più, e avessimo avuto la possibilità di stare assieme più a lungo... ma sono contenta già così, è sempre bello poterti rivedere, anche solo per questa volta durante l'anno..."

"A volte ci sembra davvero di non esserti mai troppo accanto, cara..." disse, un po' malinconico, il marito. "Sempre in giro per il mondo, di qua e di là... forse dovremmo davvero prenderci almeno un periodo di riposo e prenderci il tempo di stare un po' di più con te."

Honoka scosse gentilmente la testa. "No, non dovete farvene una colpa... a me va già benissimo così!" rispose la ragazzina dai lunghi capelli blu. "E poi, anche se siete lontani, so che comunque mi volete bene, e questo per me è più che sufficiente! Non voglio che voi vi sentiate in colpa, perchè... io e la nonna siamo felici così!"

Honoka, arrivata per prima davanti al portone di casa, lo aprì con un gesto del braccio... e immediatamente Chuutaro, il grosso e docile cane di casa Yukishiro, corse ad accogliere i suoi padroni, abbaiando festosamente. "Ehilà, chi si rivede!" esclamò il signor Yukishiro, mentre Honoka cercava di non farsi lavare il viso dalle leccate del simpatico cagnone. "Vedo che anche tu stai molto bene, Chuutaro! Fai sempre buona guardia, eh?"

Chuutaro si staccò per un attimo dalla sua padroncina, abbaiò un paio di volte come se volesse salutare i signori Yukishiro, poi corse verso l'ingresso della casa di Honoka, fermandosi appena davanti ai gradini... quasi volesse dire qualcosa, con notevole stupore di Honoka e dei suoi genitori. Nonna Sanae, invece, non dava l'impressione di essere stupita, e anzi ridacchiò bonariamente. "Oh, ma guarda... sembra che il nostro Chuutaro oggi sia particolarmente di buon umore! Chissà cosa vuole dire, ragazzi... perchè non lo andiamo a scoprire da noi?" disse, e Honoka colse una vena divertita nella sua voce... come se nonna Sanae si apprestasse a fare loro una sorpresa! Il piccolo genio sbattè gli occhi, un po' perplessa, e guardò verso i suoi genitori, che le restituirono uno sguardo che sembrava voler dire che neanche loro avevano idea di cosa aspettarsi...

Al che, genitori e figlia decisero che a quel punto l'unica cosa da fare era togliersi la curiosità, e raggiunsero Chuutaro vicino all'ingresso di casa. Honoka si chinò per accarezzare il suo amico a quattro zampe sulla testa, e gli chiese di aspettare un attimo, visto che la cena sarebbe stata pronta entro breve... poi, dopo aver fatto cenno ai suoi genitori e alla nonna di seguirla, Honoka aprì lentamente la porta di casa...

...

...

"BUON COMPLEANNO, HONOKA!"

Le luci si accesero di botto, e Honoka spalancò gli occhi stupefatta quando davanti a lei si presentò uno spettacolo incredibile: Nagisa, Hikari, Fujipi e alcuni dei ragazzi del club di calcio, Saki-H, Mai, Kenta e altri vecchi volti del liceo Verone erano tutti schierati lì, in prima linea, e avevano lanciato in aria alcuni coriandoli e stelle filanti per rendere ancora più colorata l'atmosfera! Sotto un grande festone con sopra scritto, a caratteri cubitali e colorati, "HAPPY BIRTHDAY", si trovavano Nanoha e le sue amiche, con Yuuno in piedi sulla spalla della bambina castana, e tutti e quattro stavano salutando allegramente! E non molto più in là, c'era anche il gruppo delle Maiden, con Heart in testa, che accoglieva la Pretty Cure bianca e i suoi genitori! Inutile dirlo, la scena che le si presentò davanti lasciò Honoka completamente spiazzata e con gli occhi spalancati!

"Una... una festa di compleanno?" esclamò il piccolo genio, guardandosi attorno quasi confusa, e incrociando gli sguardi congratulanti di Nagisa e Shogo. "Non... non mi direte che avete organizzato tutto questo per farmi una sorpresa!"

"Esatto! E' proprio cosi'!" affermò Nagisa, con il suo sorrisone a denti scoperti. "Beh, non vedo cosa ci sia di strano, dopotutto... sedici anni si compiono una volta sola, nella vita, e volevamo che fosse un'occasione indimenticabile!"

"E poi era giusto che festeggiassimo un'occasione speciale per la nostra sempai!" affermò Heart, staccandosi dalle altre Maiden e mettendo una mano sulla spalla di Honoka. "Questa giornata doveva avere una conclusione spettacolare, quindi... eccoci tutti qui! Una serata piena di gioia e di amore!"

"Diciamo pure che avremmo organizzato qualcosa di più terra terra, se non ci fosse arrivato il suggerimento della signora Sanae, qui presente." volle precisare Saki-T. La Maiden dai capelli blu si avvicinò alla sua migliore amica e indicò con lo sguardo l'anziana signora, che fece un sorriso arguto nel momento in cui gli sguardi stupiti di Honoka e dei suoi genitori si voltarono verso di lei.

"Oh, è stata solo un'idea che mi è venuta..." affermò, come se la cosa non fosse di grande importanza. "Una giornata così speciale per la mia nipotina e per i miei ragazzi meritava una conclusione altrettanto speciale, giusto?"

"Ma... ma... questa è... un'idea fantastica!" esclamò il signor Yukishiro, passando dalla confusione ad una gioia incontenibile, con tanto di sole dai raggi bianchi e rossi che spuntava dietro di lui! "Una festa di compleanno in piena regola per la nostra piccola Honoka! Da quanto tempo desideravamo organizzarne una!"

"Beh, allora non indugiamo tanto!" affermò Shogo, presentandosi con il regalo che lui e Nagisa avevano comprato quel giorno. "La festa deve incominciare, e Honoka-san deve ancora scartare i suoi regali, quindi..."

"Addirittura? Avete preso anche dei regali? Non... non ce n'era bisogno, davvero..." rispose Honoka, che ormai riusciva a fatica a trattenere l'emozione. "Ragazzi, io... non so cosa dire, sono... felicissima! Grazie, amici... grazie a tutti voi!"

Saki-H, con un gesto amichevole della mano, disse che non c'era bisogno di essere così lusingate. "Ah... Di niente, sempai Yukishiro! Per noi è stato un vero piacere! Piuttosto, visto che abbiamo ancora tutta una serata a disposizione... godiamocela quanto più possibile! Forza, ragazzi, si comincia!"

La festeggiata e tutti gli invitati non se lo fecero dire due volte, iniziando a festeggiare quella giornata indimenticabile...

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"E... allora che cosa dico quando qualcuno non ci sa fare con i giochi di parole? Ma è semplice, gli dico che deve giocare bene, con i giochi di parole!"

La battuta, pronunciata da Kenta Hoshino, riuscì a far ridere diversi degli invitati, e il ragazzo, con un sorriso convinto, si passò l'indice sotto il naso e lanciò uno sguardo obliquo a Saki-H. "Hehehee... visto che le mie battute hanno successo, signorina Hyuuga? Vorrei vedere se tu sapresti fare di meglio!"

Saki-H storse il naso davanti alle vanterie dell'aspirante comico. "Hmmm... sta a vedere che hanno riso perchè era una battuta talmente stupida che non se ne può fare a meno!" disse acidamente, senza però riuscire a strappare il sorriso dalle labbra del compagno di classe!

"La tua è tutta invidia, mia cara Saki Hyuuga!" affermò, le mani intrecciate dietro la nuca. "Si sa che molti vorrebbero essere bravi come me a far ridere la gente!"

Scegliendo, forse saggiamente, di ignorare le spacconate dell'amico, Saki-H sospirò e si sfregò la fronte, mentre si avvicinava al gruppo delle Pretty Cure e delle Maiden, che stavano discutendo di quello che era successo quel giorno, senza lasciarsi troppo distrarre dall'atmosfera festosa. Le Maiden, Maori e Saki-T in modo particolare, sembravano aver preso la cosa molto sul serio, e ascoltavano con un certo timore quello che Nagisa e Honoka stavano dicendo sull'attacco del Pegaso infettato dal potere di Dark Fall.

"Allora... è proprio così... quelli di Dark Fall stanno iniziando ad usare gli Elementali e piegarli al loro volere. Tutto per facilitarsi la ricerca dei Jewel Seed..." disse la Maiden dai capelli blu, sfregandosi il mento. "Capisco... beh, adesso non è esattamente il momento giusto per parlarne, ma... potremmo andare fuori qualche minuto? Credo che dovremmo informarvi di qualcosa che io e le altre Maiden siamo venute a sapere mentre voi combattevate l'Elementale e quello scagnozzo di Dark Fall. Una cosa molto importante."

"Capisco..." rispose Hikari. "Va bene, io penso a chiamare Nanoha-chan, e poi arrivo. Aspettatemi fuori, okay?"

Le altre ragazze annuirono, e Hikari si avvicinò a Nanoha, che stava parlando con Arisa e Suzuka poco più in là. La bambina dai capelli castani si voltò verso di lei, e quando Hikari le chiese se poteva venire con lei un secondo, Nanoha rivolse uno sguardo un po' preoccupato alle sue compagne, evidentemente temendo che si sentissero messe da parte ancora una volta. Per fortuna, in questa occasione, non ci fu questo problema, e prima Suzuka, poi Arisa fecero cenno alla loro amica che avrebbero aspettato. Nanoha ringraziò e seguì Hikari fuori da casa Yukishiro, facendosi guidare verso un angolo del giardino, dove le altre ragazze si stavano già radunando attorno ad Heart e a Saki-T per sentire le novità. Quando anche Nanoha ed Hikari si unirono al gruppo, Saki-T fece un cenno affermativo con la testa e si schiarì la voce.

"Bene, visto che ci siamo tutte... credo proprio che possiamo iniziare." disse la Maiden dai capelli blu. "Allora, ragazze, queste sono le notizie che ho ricevuto... pare che la TSAB abbia intenzione di organizzare una riunione di tutti i suoi migliori operativi in Giappone, in modo da organizzare meglio la nostra difesa contro gli Elementali e l'Impero di Dark Fall... oltre che contro le terze persone che stanno in questo momento cercando di interferire con il recupero dei Jewel Seed."

"Davvero?" chiese Nanoha, tenendo Yuuno sul palmo delle mani aperte, in modo che anche lui potesse ascoltare senza problemi. "Allora immagino che ci saranno un bel po' di persone in gamba ed esperte... chissà che non possano darci una mano anche loro."

"In effetti, parteciperanno anche due personalità molto importanti della TSAB..." ci tenne a precisare Maori. "L'ammiraglio Gil Graham, e la comandante Mildred Avalon, entrambi della branca inglese della TSAB. Sono coloro che stanno seguendo più da vicino questo caso... e credo abbiano già anche una strategia su come risolverlo. Tuttavia, è necessario che anche noi siamo presenti, dal momento che questa strategia non potrà essere implementata senza il nostro aiuto."

"Capisco..." affermò Mai, pensandoci un po' su. "Beh, in effetti non può che farci comodo poter contare su persone così abili... a proposito, Flappy, Choppy... potete uscire, qui non c'è il rischio che qualcuno vi veda!"

"Finalmente... lapiiii!" esclamò il piccolo abitante del Giardino delle Sorgenti, apparendo in uno sbuffo di fumo azzurro assieme alla sua amica Choppy. Anche Mepple, Mipple, Pollun e Lulun seguirono, uno dopo l'altro. "Accidenti, è una bella seccatura dover restare bloccati in quelle specie di scatolette quando tutt'attorno a te la gente balla e festeggia, lapi! E' una cosa che mi riesce difficile sopportare!"

"D'altra parte, chopi... non possiamo fare diversamente, o finiremmo per farci scoprire." disse Choppy, sgranchendosi un po' le ossa mentre faceva qualche passetto sull'erba. "Se non altro, credo che potremo farci vedere benissimo a questa riunione della TSAB. Visto che lì saranno riuniti alcuni dei maghi più esperti dell'organizzazione, la nostra presenza non sarà qualcosa di tanto straordinario."

"No, hai ragione, mepo!" disse Mepple, per poi rivolgersi alle ragazze. "Allora, immagino che non c'è bisogno che dica quale sarà la nostra prossima mossa, mepo? Parteciperemo tutti a questa riunione, e vedremo che cosa propongono i nostri superiori della TSAB!"

"Io conosco molti di loro, vi posso dare una mano per orientarvi!" affermò Yuuno. "L'ammiraglio Graham e Lady Mildred sono entrambi due persone eccezionali, e io li considero un po' dei maestri! Credo proprio che sarai felice di conoscerli!"

Nanoha si rimise un po' a posto i capelli. "Beh... devo ammettere che sono un po' nervosa all'idea di conoscere così, fin da subito, delle persone così importanti. Però... d'accordo, parteciperò anch'io a questa riunione! Tra l'altro, sarà meglio che siamo tutti presenti, dal momento che c'è la possibilità che Dark Fall o qualche Elementale attacchi."

"Hey, la piccolina non ha la testa vuota..." commentò Lilica, i codini biondi che si muovevano vivacemente dietro la testa. Quando qualcuno si voltò verso di lei con espressione interrogativa, Lilica non fece altro che alzare le spalle e dire quello che per lei era una completa ovvietà. "Andiamo, ragazze, non mi direte che non ci avete pensato? Una riunione della TSAB è un'occasione molto ghiotta per chi vuole i Jewel Seed!"

"Lilica-chan ha ragione... è più che probabile che Dark Fall sospetterà che ci siano dei Jewel Seed nelle vicinanze... o magari tutti i Jewel Seed che abbiamo preso finora." osservò Ioriko, dopo essersi sfilata gli occhiali per un attimo ed esserseli puliti con un fazzoletto. "Se siamo tutte assieme, ci saranno meno possibilità che attacchino... o comunque, se dovessero proprio attaccare, si troveranno di fronte molti più avversari."

"Oh... capisco... che sciocca, non mi era neanche venuto in mente..." affermò Heart... per poi essere distratta da Mepple, Mipple, Flappy, Choppy, Pollun e Lulun che andavano a giocare a nascondino tra i cespugli. "Hey, ragazzi, state attenti a non perdervi! Non è che staremo qui tanto a lungo, quindi... fate i bravi, okay?"

"Tranquilla, mipo, ci penserò io a controllare che non facciano disastri come al..." Mipple iniziò adire... prima che tutte le altre piccole mascotte si bloccassero con gli occhi comicamente sbarrati ad osservare qualcosa di grosso, incattivito e spaventoso che si era alzato all'improvviso dai cespugli, e li stava guardando con un paio di rossi occhi felini! "Ehm... e questo cosa... mipo..."

"AAAAAARGH!" ringhiò la creatura, saltellando fuori dal cespuglio e parandosi proprio davanti agli stupiti animaletti del Giardino di Luce e del Giardino delle Sorgenti. E rivelandosi finalmente per quello che veramente era: niente più che un grande bastone magico con un teschio dai lineamenti vagamente felini come pomo, che in quel momento stava saltellando indignato su e giù per il cespuglio, allo stesso tempo mantenendo l'aria di uno che si era appena svegliato da un sonno del giusto!

"AAAAAAGH! E questo qui cosa ci faceva qui, mepoooooo?" esclamò il "coraggioso" guerriero del Giardino di Luce, arretrando davanti alla figura di Michelangelo, il demone trasformato in bastone magico che Ioriko aveva evocato "grazie" alla complicità di Lilica!

"Cosa significa questo oltraggio al GRANDE RE DEI DEMONI, per la miseria?" esclamò Michelangelo, fissando con comica rabbia il gruppo di Pretty Cure e Maiden (più una maga cadetta e un mago trasformato in furetto...) che stavano davanti a lui, guardandolo esterrefatte! "Ioriko! Esigo una spiegazione per questo! Hai aspettato che il sottoscritto si addormentasse per andare a goderti la festa tutta da sola, eh? Confessa, fellona! Non la si fa al grande Michelangelo!"

Saltellando sul troncone che costituiva il suo corpo, Michelangelo arrivò faccia a faccia con la malcapitata Ioriko, che cercò di mettere le mani avanti per formare una barriera tra sè e il suo contrariato bastone magico! "Er... A... Aspetta! Aspetta un momento, Mike! Io non... ehm... io non volevo mica escluderti!" disse frettolosamente, cominciando a sudare. "Ma... ehm... insomma, cerca di metterti nei miei panni! Non... non credo che i genitori e la nonna della sempai Yukishiro sarebbero passati sopra vedendoti, e... er... avrebbero... fatto un po' troppe domande! Sai come vanno le cose, nei manga e nei film..."

"Mi sa che l'hai fatto arrabbiare... e adesso non ti ascolta..." disse Saki-T, scuotendo la testa come l'unica persona normale in mezzo a quel branco di dementi! Michelangelo restava addosso a Ioriko, senza dare l'impressione di volersi accontentare di una scusa qualsiasi... e Ioriko, con un grosso gocciolone di sudore che le scendeva lungo la testa, si mise una mano in tasca e ne tirò fuori qualcosa che si era presa dal buffet della festa... per puro caso, si trattava di una piccola ciambella alla crema avvolta in un tovagliolo bianco!

"Aspetta, Mike, ora vedo di farmi perdonare!" esclamò l'apprendista Maiden, mettendo il delizioso dolcetto davanti al volto felino dell ex-re dei demoni. Michelangelo, non riconoscendo quello strano cibo terrestre, corrugò la fronte e iniziò ad annusarlo, insospettito.

"E... questo che cosa sarebbe?" chiese con tono rude. "Non ci si può mica aspettare che il sottoscritto mandi giù la prima cosa che gli viene messa sotto il naso!"

"Si chiama 'ciambella', Mike... non dirmi che non ce l'avete, nel Giardino degli Elementi!" esclamò Heart. "Mia mamma le fa buonissime! Un giorno tu e Iori-poo dovreste passare per il suo negozio e farvene dare un po'! Sono la fine del mondo!"

Michelangelo alzò gli occhi al cielo, pregando che quella smorfiosetta dai capelli rosa la smettesse prima di iniziare a parlare di cose come "l'amore"! Quelli erano i discorsi che gli facevano venire l'orticaria... "E va bene, va bene! La mangio, giusto per essere educato! Siete contente?"

Prima che qualcuna delle ragazze potesse rispondere, Michelangelo si protese in avanti e, con un morso vorace, addentò la ciambella che Ioriko gli stava porgendo, facendo cadere qualche goccia di crema alla vaniglia sul tappeto erboso. Poi, iniziò a masticare con l'aria di stare assaporando con la massima attenzione, deciso a trovare anche la più piccola imperfezione. Per diversi secondi, le ragazze rimasero in attesa del suo giudizio... e quando finalmente Michelangelo mandò giù il pezzo di ciambella, le più vicine delle ragazze poterono vedere l'espressione stupita e meravigliata che si disegnava sulle sue fattezze feline!

"Hmm... beh... come posso dirlo... non era male! Non era male davvero!" esclamò l'ex sovrano demoniaco. "Ciambella, eh? Potrebbe diventare il mio nuovo cibo preferito... anzi, sapete che vi dico? Quando tornerò nel Giardino degli Elementi, il primo ordine che darò ai miei sudditi sarà di istituire questa ricetta come nuovo piatto nazionale! Sarà un successo, non c'è ombra di dubbio!"

Ioriko tirò un sospiro di sollievo. Meno male che era stata perdonata... "Phew... sono contenta che ti sia piaciuto! Allora, Mike... mi scusi per averti lasciato fuori?"

Michelangelo alzò boriosamente la testa. "Hmmm... sì, essendo in fondo un sovrano magnanimo, penso che questa volta te la posso far correre." disse. "Si intende, purchè ogni giorno io ne riceva almeno una come colazione. Offerta di tuo pugno!"

"Er..." Immediatamente, Ioriko strabuzzò gli occhi, rendendosi conto di essersi ficcata nuovamente in un guaio! "Ma... ecco... non so sarà possibile, io... insomma, la mia paghetta settimanale è quella che è, e poi non è che passo molto davanti a casa di... aaaargh! Ma perchè mi succedono queste coseeeeee?"

"Hey, Iori-poo, calma! Respira profondo... conta fino a dieci..."

"Tranquilla, Ioriko, sono sicura che in qualche modo te la caverai!"

Heart e Lilica cercarono immediatamente di tranquillizzare la loro amica occhialuta, per quanto la seconda non sembrasse eccessivamente preoccupata... e mentre le altre ragazze osservavano con dei grossi goccioloni di sudore dietro la nuca, le varie mascotte uscirono dai loro nascondigli.

"E io che mi aspettavo chissà cosa, mepo..." borbottò Mepple. "Invece questo re dei demoni è soltanto uno scroccone e un pallone gonfiato..."

Nagisa scosse la testa, con una venuzza pulsante che affiorava sulla fronte. "Ugh... hai presente il bue che dà del cornuto all'asino, Mepple?"

"Comunque ha ragione, popo... questo Michelangelo è molto infantile..." disse il piccolo Pollun. Il risultato fu un altro gocciolone di sudore dalle teste dei presenti... e Nanoha si grattò una guancia e ridacchiò tra sè. A volte aveva l'impressione di essere l'unica, a parte Honoka, con la testa sulle spalle, in una situazione come quella...

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"E... questo è quanto, grande Lord Akudaikahn! Mi dispiace di non aver scoperto nulla sulla Sorgente del Sole, ma in compenso... le ho portato questo, dovrebbe farle piacere, immagino..." Dorodoron, con voce intimorita, terminò il suo rapporto al sovrano di Dark Fall chinandosi in avanti e appoggiando il Jewel Seed che aveva catturato sul pontile, davanti al trono del suo signore e alla pozza d'acqua mortalmente calma che separava il trono dal resto della tana.

Gooyan fluttuò lentamente fino al suo sottoposto inginocchiato, e ricevette da lui il misterioso artefatto, poi lo osservò per un attimo, in modo da assicurarsi che fosse l'articolo vero e proprio, poi si voltò verso il suo signore e, sogghignando, fece un cenno affermativo. "Sì, mio signore, le posso confermare che questo è un Jewel Seed a tutti gli effetti! Con questo, sono già due Jewel Seed in nostro possesso!"

"Bene..." affermò Lord Akudaikahn, con un cenno del capo. "Devo riconoscere che ero piuttosto irritato dal fatto che non sei riuscito a scoprire nulla sulla Sorgente del Sole, ma l'aver portato qui un Jewel Seed compensa ampiamente la tua mancanza. Sei andato oltre le mie aspettative, Dorodoron."

"Ehm..." affermò Dorodoron, un po' imbarazzato, ma comunque contento che il suo operato fosse stato riconosciuto. "La... la ringrazio delle sue lodi, grande Lord Akudaikahn! Ho... cercato di fare del mio meglio!"

Con un gesto della mano, Lord Akudaikahn ordinò al suo scagnozzo di ritirarsi, poi guardò verso il gruppo dei suoi cinque servitori diretti, che erano tutti riuniti sotto di lui in attesa di ordini. "Molto bene. Il possesso di questo Jewel Seed ci dà un po' di vantaggio sulle Pretty Cure. Ma questo non toglie che ci siano ancora molti elementi di disturbo, che ci stanno causando non pochi problemi. L'interferenza della TSAB e delle cosiddette Maiden, per esempio, ci sta rallentando in maniera considerevole, ed è per questo che ho preso una decisione molto importante. Richiamerò Michiru e Kaoru, in modo che esse possano fare da nostre infiltrate nella società umana, e riferirci tutti gli spostamenti e le tattiche dei nostri nemici."

Nessuno dei cinque scagnozzi sembrò avere nulla da ridire... tuttavia, sia Lord Akudaikahn che Gooyan si accorsero, guardando con un minimo di attenzione i volti dei loro sottoposti, che non erano proprio entusiasti della decisione. "Se siete preoccupati del fatto che Michiru e Kaoru potrebbero togliervi il piacere di combattere contro quelle mocciose, vi tranquillizzo subito... il loro compito non sarà certo quello di annientarle, ma solo di spiarle e riferirci i loro punti deboli, così sapremo dove colpirle in modo da fare loro più male! Tutto qui!" disse, senza mai perdere quel sorrisetto borioso che più di un membro della nebulosa organizzazione avrebbe voluto strappargli dalla faccia.

Il muscoloso Kintolesky, tuttavia, non sembrò troppo rassicurato da questa notizia. Comprendeva che la missione di Dark Fall veniva prima dei suoi desideri personali, ma non gli piaceva l'idea di affrontare le Pretty Cure, le Maiden e i membri della TSAB sfruttando i loro punti deboli. Lo riteneva scorretto e vile, e lui ci teneva a combattere alla pari con un avversario stimolante...

"Lord Akudaikahn, se mi fosse concesso..." si pronunciò Shitataare, l'unica donna del quintetto, alzando una mano educatamente. "Io... non credo che Michiru e Kaoru siano tanto affidabili. In fondo, hanno già declinato di accompagnarci fino al Giardino dell'Arcobaleno, per motivi che sono noti soltanto a loro. Perchè dovremmo fidarci di loro in questo frangente?"

Le fiamme infernali che danzavano nelle orbite della maschera di Akudaikahn si ravvivarono di colpo, dando al signore di Dark Fall un aspetto ancora più spaventoso. "E' molto semplice, Shitataare... sono stato io a concedere la vita a quelle due insulse creaturine, e come tale, io ho anche il potere di sottrargliela, quando voglio!" tuonò ferocemente. "Non oseranno rifiutare di adoperarsi per la causa di Dark Fall, pena l'oblio eterno! Ma... prima di richiamarle, ho intenzione di fare un altro tentativo con voi. Due di voi andranno nel Giardino dell'Arcobaleno per un breve perodo, e cercheranno di scoprire cosa sta cercando di fare la TSAB... mentre altri tre cercheranno di radunare altri Jewel Seed. Shitataare, tu sarai una dei due a cui affido la missione di ricerca e spionaggio."

La donna in kimono, lusingata, si riavviò i capelli candidi come la neve con un elegante gesto della sua ampia manica. "Ne sono molto onorata, Lord Akudaikahn..." disse, per poi storcere il naso al pensiero che, in ogni caso, il suo signore le avrebbe affiancato uno di quegli impiastri dei suoi colleghi maschi. Non restava che attendere e sperare che almeno le capitasse quello più sopportabile...

"Kintolesky. Tu ti unirai a Shitataare nella sua missione. Dovrai appoggiarla in qualunque situazione, soprattutto in combattimento, nel caso si dovesse rendere necessario. Voi due, quindi, avrete il compito di scoprire quale sarà la prossima mossa della TSAB... mentre Karehan, Moerumba e Dorodoron proseguiranno con la ricerca dei Jewel Seed. Tutto chiaro?" tuonò subito dopo Lord Akudaikahn... stritolando definitivamente tutte le speranze che Shitataare aveva di fare coppia con qualcuno di sopportabile! Proprio quel maniaco dei muscoli e del fitness doveva capitarle?

Kintolesky stesso non sembrava troppo entusiasta dell'idea, ma non era certo tipo da discutere gli ordini del suo signore, e fece un inchino rispettoso. "Certo, mio signore Lord Akudaikahn. Sarà fatto."

"Oooh... finalmente una missione interessante, caballero!" esclamò allegramente Moerumba, aprendo di scatto una mano e creando una fiammella scarlatta a mezz'aria, per poi estinguerla subito. "Ritrovare quei ninnoli non dovrebbe essere poi tanto difficile... può stare certo che gliene riporterò quanti più possibile, mio signore!"

"Tsk, non darti troppe arie, tu!" ringhiò Karehan, ancora irritato dal fatto di essere, dei cinque, quello che deteneva il record negativo di sconfitte. "Questa è la mia occasione di rifarmi agli occhi di Lord Akudaikahn, e se pensi che me la lascerò scappare, sei fuori strada!"

"Ma davvero?" lo sfidò Moerumba. "Molto interessante, amigo... perchè non lo proviamo una volta per tutte, chi è il migliore tra noi due? Vince chi prende più Jewel Seed, te gusta?"

"Certo che sono pronto! E parla in modo che si possa capire, una volta tanto!" ringhiò Karehan, sostenendo l'espressione beffarda del focoso ballerino.

Shitataare, nel frattempo, non si era fatta scrupoli di dare sfogo a quello che pensava di essere stata messa in coppia con Kintolesky... "Tsk... ma tu guarda se dovevo capire proprio con quello più rozzo e privo di grazia... dopo Dorodoron, si intende!" affermò, con uno sguardo di disapprovazione a Kintolesky... che però non la degnò nemmeno di uno sguardo, superiore ai suoi insulti.

"Beh, non lo considero nemmeno io un privilegio, se può consolarti." disse semplicemente. "Non amo fare coppia con una che passa più tempo a guardarsi allo specchio che ad allenarsi."

"Che cosa? Ma come ti permetti, razza di montagna di muscoli?" esclamò Shitataare, una venuzza pulsante di rabbia sulla fronte. "Ti faccio vedere io, che in combattimento non sono da meno rispetto a te! E non sottovalutarmi solo perchè sono una donna, potresti pentirtene amaramente!"

"Sei brava a parlare, ma io guardo ai fatti." tagliò corto Kintolesky. "Voglio proprio vedere se al momento del dunque sei in grado di dimostrare quello di cui ti vanti."

"Non hai che da metterti seduto e guardare, razza di zoticone!" ribattè la donna. Probabilmente il litigio sarebbe andato ancora avanti se non fosse stato per Gooyan, che attirò l'attenzione su di sè con un colpo di tosse.

"Ehm... per quanto apprezzi l'entusiasmo che state mettendo nel vostro compito... vorrei ricordarvi che siete ancora di fronte a Lord Akudaikahn..." disse l'esserino verde con affettazione. "Se volete dirimere i vostri contrasti, io vi suggerirei di farlo in modo da non recare disturbo a Sua Magnificenza."

Immediatamente, Shitataare e Kintolesky smisero il loro battibecco e si voltarono verso il loro signore, inchinandosi per chiedere scusa del loro comportamento. Con un cenno della testa, il tiranno di Dark Fall diede ai suoi uomini il permesso di andare, e ognuno di essi si dileguò per eseguire gli ordini che avevano appena ricevuto... e quando Lord Akudaikahn e il suo braccio destro furono rimasti i soli nella grande sala del trono, Gooyan prese di nuovo la parola. "Prego che li vorrà scusate, Vostra Magnificenza. I nostri sottoposti sono validi, come ha potuto vedere, ma a volte il loro entusiasmo gioca qualche brutto scherzo. Non intendevano mancarle di rispetto, spero che lo vorrà credere."

"Finchè eseguono la loro missione, e portano a termine la mia ambizione di riportare ogni cosa al nulla, non mi interessa altro." tuonò Lord Akudaikahn, senza neanche voltare la testa verso il suo braccio destro. "Piuttosto... Gooyan, com'è andato l'esperimento che avevi in mente? E' possibile fare degli Elementali nostri servitori come avevi suggerito tempo fa?"

"La risposta a questa domanda, mio signore, è... sì e no." fu la risposta, effettivamente ambigua. "Mi spiego meglio... per quanto sia stato possibile controllare, entro certi limiti, un Elementale usando un particolare congegno da me creato, non è stato possibile ottenere risultati molto stabili. Il nostro soggetto non è diventato apprezzabilmente più potente, e in ogni caso... il controllo che possiamo esercitare su di lui è subordinato al fatto che il congegno rimanga attaccato alla vittima. Non sapevo che le Pretty Cure del Giardino di Luce avessero una tecnica che permettesse loro di purificare gli influssi negativi dagli esseri viventi. In pratica, quello che le sto dicendo è che questa strategia richiede alcune messe a punto, prima di essere utilizzabile."

Akudaikahn non cambiò espressione. "In tal caso, trova le falle nel progetto iniziale e correggile il prima possibile." ordinò. "Gli Elementali sono una potenziale fonte di pedine e di utili forze sacrificabili, e ho intenzione di sfruttarli fino in fondo. So che non mi deluderai, Gooyan, quindi affido a te questo progetto."

Gooyan si inchinò. "Oh, certamente, Vostra Magnificenza. I risultati non tarderanno ad arrivare, su questo può contare."

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Il giorno tanto atteso era arrivato... e dopo un viaggio in pullman di circa mezz'ora, Nagisa, Hikari, Honoka, Saki-H e Mai si trovavano davanti al palazzo in cui si trovava la sede centrale giapponese della TSAB, meravigliandosi non solo della grandezza e della maestosità dell'edificio, ma anche del fatto che la sede riuscisse a restare occulta a coloro che non erano versati in magia e problemi dimensionali...

"Un giorno, Nanoha-chan egli altri della TSAB mi dovranno spiegare come fanno questi maghi a restare ignoti a tutti..." affermò Saki-H, scendendo dall'autobus con Flappy sulla spalla. Per fortuna, le loro mascotte non sarebbero dovute restare nascoste durante la riunione straordinaria, e le ragazze avevano potuto tranquillamente spacciarle per peluche normali durante il viaggio in pullman.

"Beh, lo chiederemo quando sarà il momento, lapi!" affermò Flappy, stiracchiandosi in modo da sgranchirsi un po' le ossa indolenzite. "Per adesso, sono contento di essere in un posto dove non devo preoccuparmi di restare nascosto, lapi! A proposito, meglio che ci sbrighiamo, o arriveremo in ritardo all'appuntamento!"

"Va bene..." rispose Mai, dandosi un'occhiata attorno alla ricerca del luogo che Heart e le altre ragazze avevano indicato come luogo dell'appuntamento, il portico appena fuori dall'ingresso del palazzo. Da quanto la Pretty Cure appassionata di disegno poteva vedere, si trattava di un posto di alta classe. "Credo che sia quello lì... anzi, mi sembra anche di vedere qualcuna di loro che è già presente!"

"Allora andiamo, non sarebbe carino farsi aspettare, mipo!" concluse Mipple, facendo un occhiolino e muovendo la testa per spronare gli altri a seguire lei ed Honoka. In effetti, avvicinandosi al portico, le Pretty Cure riconobbero subito Nanoha e Yuuno, oltre che quattro delle Maiden: Lilica, Ioriko (accompagnata, com'era giusto aspettarsi, dall'ormai inscindibile Michelangelo), Saki-T e Maori... il che voleva dire che Heart era l'unica a mancare all'appello.

"Oh, eccole! Sono arrivate!" esclamò Nanoha, voltandosi verso Nagisa, Honoka e le loro compagne. "Buongiorno, sempai... va tutto bene? Speriamo di sì!"

"Ciao, Nanoha-chan! Ciao, ragazze!" rispose Nagisa, mentre le altre Pretty Cure e le Maiden si scambiavano i saluti di rito. "Sì, tutto a posto... siamo arrivate da qualche minuto, e stavamo giusto aspettando voi... e Heart-san, che ancora non si è fatta vedere..."

Saki-T non sembrava troppo preoccupata dell'assenza della sua amica, come se per lei fosse una cosa del tutto normale... e in effetti era proprio così. "Oh, state pure tranquille. Heart-chan è sempre in ritardo... è una sua prerogativa!" affermò con un mezzo sorriso. "State pur certe che tra non molto arriverà qui a rotta di collo... tre, due, uno..."

...

...

"SONO IN RITARDOOOOOOO!"

Nagisa e Mepple fecero appena in tempo a sgranare gli occhi per la sorpresa prima che una specie di missile dai ribelli capelli rosa piombasse loro addosso, accecata dalla fretta! Honoka, Mipple, Hikari e i due principini del Giardino di Luce strinsero i denti quando videro Nagisa, Mepple ed Heart finire a terra, l'una addosso all'altra... e rimanere lì stordite per un po', con gli occhi trasformati in spirali!

"Hmm, in perfetto orario!" disse Lilica, dando un'occhiata al suo orologio.

Saki-T alzò le spalle mentre andava a dare una mano a rialzarsi ad Heart. "Come volevasi dimostrare. Hey, Heart-chan, tutto okay? Vedi cosa succede a piombare qui come una furia?" commentò.

"Owww... scusa, Sa-sa, è che ho finito per svegliarmi tardi, con la scusa che oggi era sabato... mi sono praticamente dimenticata che c'era la riunione, e me ne sono ricordat giusto in tempo per prendere l'autobus che passava più vicino a qui... chiedo ancora scusa, ragazze... soprattutto a te, Nagi!"

Nagisa, aiutata da Honoka e Hikari, si alzò massaggiandosi la fronte, sulla quale era apparso dal nulla un grosso cerotto! "Owww... che craniata... scuse accettate, Heart-chan! Anche se ho come la sensazione che dovrò farci l'abitudine, a queste cose..."

"Finalmente abbiamo trovato qualcuno che è peggio di Nagisa in quanto a ritardi, mepo..." fu il commento, per metà sarcastico e per metà desolato, del povero Mepple, che era finito praticamente a testa in giù nello scontro tra Nagisa e Heart, e adesso si stava rialzando con delle stelline che orbitavano attorno alla sua testa!

"In compenso, adesso ci siamo tutti..." disse Yuuno dalla spalla di Nanoha, dopo aver dato un'occhiata attorno a sè e aver verificato che tutte le ragazze fossero presenti. "Allora... meglio che ci avviamo e prendiamo posto! Tra non molto inizierà la riunione, e alla TSAB non sono tanto di manica larga, per quanto concerne i ritardatari!"

"Allora non è proprio l'organizzazione che fa per me..." fu il commento di Saki-H, mentre le ragazze entravano dalla porta principale, per trovarsi in una grande e lussuosa hall dai pavimenti di marmo lucido, decorata con fontanelle e grandi piante ornamentali, e delle enormi finestre dalle quali si poteva godere una stupenda vista dei quartieri sottostanti, oltre che del monte Fuji che si stagliava in lontananza. Saki-T fece cenno alle sue compagne di aspettarla un momento dopo che il gruppo fu passato sotto i metal detector, e andò alla reception, dove una segretaria stava prendendo i nominativi di tutti coloro che avrebbero partecipato. La Maiden dai capelli blu estrasse alcune tessere da una tasca della sua uniforme e le presentò alla segretaria, una giovane donna vestita di un abito blu che sembrava la tonaca di una suora, che diede ad esse una scrupolosa occhiata prima di riconsegnarle a Saki-T e dare a lei e alle sue compagne l'autorizzazione per passare.

"Decimo piano, sala B." diede indicazioni la segretaria. "Mancano poco più di dieci minuti all'inizio, quindi vi consiglierei di fare veloci."

"Certamente, signorina. Non ce lo perderemmo per niente al mondo." rispose Saki-T, rimettendosi le tessere nella tasca dell'uniforme con un sorriso di circostanza. Odiava ammetterlo, ma c'era un motivo decisamente più personale per cui stava partecipando a quella riunione. Forse quella poteva essere la sua occasione per avere qualche notizia in più su un problema che l'aveva assillata per molto tempo...

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Per fortuna, non fu difficile trovare la sala riunioni. Dopo aver raggiunto gli ascensori ed essersi suddivise tra le due cabine, le ragazze raggiunsero il decimo piano e si ritrovarono con la sala B a pchi metri alla loro sinistra: era un po' come Nanoha ed Heart se l'erano immaginata, una grande sala conferenze con un palco dalla parte opposta rispetto a quella da cui lei e le sue amiche erano entrate. C'erano alcune persone sedute nelle prime file, su alcune sedie ricoperte di raso rosso, e molti dei presenti non sembravano essere molto più grandi delle Pretty Cure del Giardino di Luce, almeno come età. Ovviamente, visto che alcuni di loro, molto probabilmente, venivano da qualche altro pianeta o da un'altra dimensione, l'età apparente contava solo fino ad un certo punto...

Dietro invito di Lilica - che non aveva perso tempo a far notare che erano arrivate tutte le più barbose "mummie" della TSAB, tanto per non smentirsi - le ragazze andarono verso le prime file, scegliendosi ciascuna un posto, le une vicino alle altre. Non ci fu molto da attendere, per fortuna, e ben presto le voci che si sentivano tutt'attorno cominciarono a smorzarsi, e la sala piombò nel silenzio quasi totale, segno che la riunione stava per iniziare.

"Molto bene, piccola Heart... adesso cerca di stare attenta, e non disperderti troppo nei tuoi pensieri." Heart sentì la voce del suo Arcano, Partinias, che parlava alla sua mente, e annuì con convinzione. Sapeva anche lei che quello che l'ammiraglio Graham e Lady Mildred avrebbero detto sarebbe stato molto importante...

"E' da parecchio tempo che non sentivamo più parlare di Lady Mildred Avalon, vero, Saki?" chiese Bhanri, l'Arcano del Fulmine di Saki-T. "Da quando la tua compagna... ehm... da quel giorno, voglio dire... non ha più dato molte notizie di sè, vero?"

"Quasi per niente..." ribattè Saki-T, ascoltando il suo Arcano con un orecchio solo. "Anche se... mi auguro che abbia scoperto qualcosa in più sui varchi dimensionali, da allora... forse quelli sarebbero l'unico modo di ritrovare Fiona-chan..."

"Okay, eccola qui..." Disse Tempestas, l'Arcano del Vento di Lilica. "Stanno arrivando... sono l'ammiraglio Gil Graham, e Lady Mildred Avalon..."

Con un brusio indistinto, tutti i presenti si alzarono, subito imitati dalle Pretty Cure e da Nanoha... e sul palco, ecco apparire con passo lento e cadenzato due persone che molti dei presenti avevano già visto diverse volte: un uomo di una certa età, con baffi e barba argentati, e capelli ben pettinati dello stesso colore, con addosso un'elegante uniforme blu, stivali neri, e diverse decorazioni militari; e una giovane donna dai capelli biondi tagliati corti, che indossava un vestito elegante da donna d'affari, di colore grigio neutro, con scarpe nere dal tacco alto, e i cui occhi verdi e acuti fissavano con interesse il pubblico riunito. Nagisa, Honoka, Hikari, Saki-T, Mai e Nanoha restarono a guardare con grande interesse i due capi della TSAB che si avvicinavano al centro del palco e si schiarivano la voce... poi, quando tutti furono di nuovo seduti, l'ammiraglio Graham iniziò a parlare.

"Vedo che siete tutti intervenuti per questo importante evento... e vi sono grato per la vostra partecipazione." disse, con voce calma ma decisa. "Mi presento, per quanti di voi non mi conoscessero. Io sono l'ammiraglio Gil Graham, e con me c'è Lady Mildred Avalon, comandante della branca inglese della TSAB. Apprezziamo molto che vi siate sentiti così coinvolti nella vicenda attualmente in corso. E vedo con piacere che molti collaboratori, che non ho mai avuto modo di conoscere personalmente, ma le cui azioni sono a noi della TSAB molto note, stanno spontaneamente collaborando. Detto questo, credo che sia il caso di passare al problema attuale."

Graham guardò il pubblico con attenzione, poi rivolse lo sguardo verso Mildred come se volesse assicurarsi che la sua collega non avesse nulla da dire. Quando la giovane donna, con un educato cenno del capo, gli disse di andare avanti, l'anziano ammiraglio ringraziò, e proseguì con la sua spiegazione.

"Di recente, si sono verificati molti eventi anomali concernenti le barriere dimensionali che separano la Terra, ovvero il Giardino dell'Arcobaleno, da altre dimensioni, in particolare il Giardino degli Elementi. Questo ha permesso a numerose creature provenienti da altri mondi di raggiungere il nostro, provocando caos e panico, e mettendo in forse l'equilibrio energetico non solo del Giardino dell'Arcobaleno, ma anche di tutte le dimensioni adiacenti. Le nostre Maiden, le Pretty Cure e gli altri membri della TSAB hanno fatto un ottimo lavoro nel trattenere questi invasori, ma le loro manifestazioni si sono fatte sempre più frequenti e pericolose, e temiamo che la TSAB non sarà in grado di arginarli a lungo. Tanto più che non siamo ancora riusciti a determinare la causa di questi problemi dimensionali. Se le barriere dovessero indebolirsi troppo, questo permetterebbe a interi eserciti di Elementali e creature simili di arrivare sulla Terra, creando disordini ancora peggiori. O, nella peggiore delle ipotesi, i due Giardini finirebbero per andare l'uno incontro all'altro e scontrarsi, provocando un cataclisma dimensionale che creerebbe un nuovo Giardino a partire dai due appena citati, con una perdita di vite valutabile nell'ordine delle decine di milioni."

"Inoltre, si è verificato un secondo problema." proseguì Mildred, prendendo la parola nel momento in cui Graham si interruppe e le fece un cenno. "Lord Akudaikahn, governatore della dimensione oscura di Dark Fall e criminale di classe S, ha individuato sulla Terra la locazione della Sorgente del Sole, un perno sul quale poggia l'equilibrio di tutti i mondi esistenti, assieme ad altre sei sorgenti. Sfortunatamente, sei delle sorgenti sono già cadute nelle mani di Dark Fall, e se la stessa cosa dovesse accadere alla Sorgente del Sole, l'universo intero verrebbe sepolto dal nulla e dal silenzio eterno. Peggio ancora, recenti nostre osservazioni hanno confermato che Lord Akudaikahn ha trovato un modo di convertire gli Elementali, gli abitanti del Giardino degli Elementi, in creature delle tenebre, e Dark Fall ha tutta l'intenzione di usare questa trovata contro di noi, in modo da creare un esercito di macchine di distruzione instancabili, potenti e sacrificabili. Inutile dirlo, questi fattori combinati rappresentano un rischio spaventoso per tutto l'universo. E' per questo che abbiamo deciso, di comune accordo, di usare i Jewel Seed, artefatti facenti parte dei famosi Lost Logia, per cercare di risolvere questa situazione."

Questa notizia fece levare qualche mormorio allarmato dal pubblico, prima che Gil Graham si schiarisse di nuovo la voce e richiamasse l'attenzione di tutti.

"Ci rendiamo conto che è stata una grave decisione, signori..." affermò l'anziano mago combattente. "E il fatto che è stata questa la decisione che abbiamo preso, dovrebbe dirvi molto sulla gravità dell'attuale situazione. E le brutte notizie, purtroppo, non sono finite qui: attualmente, i Jewel Seed sono sfuggiti al nostro controllo, e sono attualmente dispersi nel Giardino del'Arcobaleno, esposti alle attenzioni sgradite di Dark Fall e di altri antagonisti sconosciuti. Il compito della TSAB è di recuperare tutti i Jewel Seed e usarli per risolvere il problema della possibile collisione tra i mondi, e molto probabilmente anche il problema degli attacchi di Dark Fall."

"Per fortuna, almeno da questo punto di vista, abbiamo delle buone notizie." affermò Mildred, rivolgendo alle Maiden, e in particolare a Saki-T, un piccolo sorriso che la ragazza dai capelli blu non seppe bene come interpretare. "La TSAB e i nostri agenti si sono già mobilitati per recuperare i Jewel Seed, e abbiamo già raggiunto quota quattro... escludendo quelli che sono stati ritrovati dalle Pretty Cure, dalle Maiden e dalla nostra agente onoraria Nanoha Takamachi, che ha dimostrato grande spirito di abnegazione e notevole abilità nella ricerca di questi preziosi artefatti. E a questo proposito, inviterei la signorina Nanoha Takamachi e il mago-archeologo che le ha conferito i poteri, Yuuno Scrya, ad alzarsi e presentarsi a questa assemblea!"

"E' il nostro momento, Nanoha!" disse Yuuno all'orecchio della ragazzina, che aveva già spalancato gli occhi imbarazzata, e il cui viso era già diventato rosso e incandescente per l'emozione! Con movimenti un po' legati, la neo-maga si alzò, tenendo Yuuno nelle mani... e, dopo che Saki-H, Mai ed Heart le ebbero fatto cenno di farsi coraggio e andare avanti, Nanoha deglutì e salì sul palco, sentendosi addosso lo sguardo di tutti. Anche Yuuno si sentire piuttosto imbarazzato, anche se per tutt'altro motivo - non si aspettava che un giorno si sarebbe presentato davanti ad una tale assemblea sotto forma di un furetto dai piedi neri!

Dopo qualche secondo, passato a guardare con espressione alquanto intimorita il pubblico che la fissava con curiosità, Nanoha riuscì finalmente ad organizzarsi il discorso. "Ehm... sono... molto onorata di... presentarmi a quest'assemblea, signori!" affermò. "Io... ehm... mi chiamo Nanoha Takamachi, ho nove anni e... beh... posso dire che mi sono trovata in questa situazione per puro caso, quando ho trovato Yuuno-kun ferito... e ammetto che sulle prime l'ho scambiato per un furetto qualsiasi... comunque, da quando ho saputo che c'era questo problema, ho cercato di fare del mio meglio per recuperare tutti i Jewel Seed e aiutare Yuuno-kun a recuperare i suoi poteri. Anche se... beh... temo di non aver fatto un gran bel lavoro ultimamente..."

Vedendo che la piccola maga era in difficoltà, Graham ebbe la gentilezza di venirle in aiuto. "Non è il caso di essere troppo severa con te stessa, Nanoha-chan. In fondo, sei entrata da poco nel mondo dei maghi, e per quanto io percepisca che tu abbia un grande potere magico, non hai ancora ricevuto l'addestramento necessario a controllarlo come si deve. Sono comunque sicuro che imparerai presto. Yuuno Scrya, qui presente, è uno dei nostri migliori istruttori." affermò, per poi rivolgersi al gruppo. "Grazie alla sua abnegazione e alla sua abilità, possiamo aggiungere tre Jewel Seed a quelli che abbiamo recuperato di recente, e anche se altri sono finiti nelle mani del nemico, almeno da questo punto di vista possiamo stare tranquilli."

"Al momento, sappiamo che due Jewel Seed sono nelle mani dell'Impero di Dark Fall." proseguì Mildred. "E altri sono stati catturati da una terza fazione, della quale sappiamo molto poco. Sappiamo solo che una misteriosa maga combattente di nome Fate Testarossa sta a sua volta cercando i Jewel Seed... per conto, questo siamo riusciti a scoprirlo solo di recente, di un ex-membro della TSAB, Precia Testarossa."

Diversi dei presenti emisero esclamazioni di sorpresa, ma le Pretty Cure, Nanoha e olte delle Maiden non avevano mai sentito questo nome, a parte il fatto che aveva lo stesso cognome della misteriosa biondina che già aveva sconfitto Nanoha due volte. Per fortuna, ci pensò l'ammiraglio Graham a dare le dovute spiegazioni.

"Per quanti non la conoscessero... tempo fa, Precia Testarossa era una delle maghe più potenti e più rispettate della nostra organizzazione." spiegò l'anziano mago. "Era una ricercatrice e una scienziata molto brillante, e la TSAB deve a lei molte scoperte che l'hanno resa la principale organizzazione di pubblica sicurezza nel multiverso. Ma... dopo un malaugurato incidente, diversi anni fa, è scomparsa, e non se ne è più saputo nulla."

"In questo incidente, ha sfortunatamente perso la vita Alicia Testarossa, la giovanissima figlia di Precia." continuò Mildred, con espressione contrita al ricordo di quei giorni. "Da allora, Precia si è ritirata in assoluta solitudine, e non ha più dato nessuna notizia di sè... adesso, pare che sia alla ricerca dei Jewel Seed, e non credo di sbagliare se dico che il suo obiettivo sia quello di resuscitare sua figlia. Lei meglio di chiunque altro dovrebbe sapere quali sono i rischi dell'utilizzo dei Jewel Seed, ma a questo punto, non credo che le interessi qualcosa di questo... effetto collaterale."

Nagisa annuì, vedendo la sua stessa espressione contrita sui volti di Honoka, Hikari e delle sue compagne. Comunque stessero le cose, non potevano certo non comprendere la disperazione di una madre che aveva perso la propria figlia...

"Questo, chiaramente, fa sorgere la domanda delle origini di Fate, dal momento che non ci risulta che Precia non avesse altri figli oltre ad Alicia..." proseguì Graham. "Ma questa è una questione secondaria, al momento quello che ci interessa è recuperare i Jewel Seed per impedire la collisione dimensionale e per tenerli lontano dalle grinfie di Dark Fall. E a questo scopo, sapendo che avremmo avuto a che fare con nemici molto pericolosi, ho pensato fosse il caso di richiamare in Giappone alcune delle migliori Maiden su cui la TSAB ha mai potuto contare. Siamo convinti che saranno più che disponibili a dare una mano a tutte voi in questa difficile battaglia. Prima di tutto, vorrei presentarvi una luminare della teoria dell'etere, e una geniale scienziata che siè già ampiamente distinta nei suoi studi per la TSAB, malgrado la giovanissima età. Signore e signori... la dottoressa Kira Daidoji!"

Honoka spalancò un po' gli occhi, sentendo che la scienziata di cui aveva letto molti articoli era a sua volta una Maiden... ma non ebbe molto tempo per restare sorpresa, in quanto una risata chioccia e trionfante, appartenente ad una bambina di non più di dodici anni, risuonò nella sala... e subito dopo, la "dottoressa" fece il suo ingresso in pompa magna!

"Hohohohohoooo! I miei saluti a tutti voi! Mi fa piacere che siate venuti qui ad assistere al ritorno in Giappone della grande Kira Daidoji, la più geniale scienziata di tutti i tempi!" esclamò Kira, mentre camminava sul palco pavoneggiandosi: di altezza media per una bambina della sua età, ma dal fisico sorprendentemente ben allenato, aveva i capelli blu a caschetto lunghi fino alle spalle, con gli occhi di colore ambrato che le davano un aspetto quasi felino... e non indossava nient'altro che un costume da bagno intero blu, dello stesso tipo di quelli che vengono usati nelle scuole giapponesi per l'ora di piscina, e un camice da laboratorio bianco tenuto aperto sul davanti. Il ghigno a denti scoperti che aveva sfoderato non dava alcun dubbio circa il fatto che la ragazzina era convinta che tutto il pubblico lì presente la stesse guardando con stupore e meraviglia... quando invece eran soltanto molto sorpresi! "Lo so, lo so... non c'è bisogno di fare quelle facce da pesci lessi, so che siete molto stupiti dal mio ingresso in scena trionfale, e che non vedete l'ora di vedermi all'opera! Vi assicuro che ogni cosa verrà a suo tempo, ma per adesso... prego, sotto con le lodi!"

"Ehm... non è esattamente come me l'aspettavo..." affermò Honoka a bassa voce, con un gocciolone di sudore che le scendeva dalla fronte.

Lilica scosse la testa. "Fantastico. La conosco da, quanto, cinque secondi? E già mi è antipatica. Un bel record."

Anche Graham e Mildred sembravano un po' stupiti dall'entrata in scena della scienziata-bambina, e il vecchio mago combattente, con aria imbarazzata, fece cenno a Kira di mettersi vicino a Nanoha. Kira fece un altro inchino al pubblico, e si avvicinò alla neo-maga, senza risparmiarle uno sguardo altezzoso.

"Hmm... e così tu sei la famosa Nanoha Takamachi, la nuova maghetta che hanno trovato quelli della TSAB?" chiese Kira, sghignazzando. "Mah... cosa ci vedano in una mocciosa come te, non lo capirò mai. Comunque, impara da me, e forse ti avvicinerai al mio livello!"

Nanoha si lasciò scivolare una gocciolona di sudore dalla fronte. Non era esattamente quello che si aspettava come benvenuto da una sua collega...

"E... ehm... le altre due Maiden che vi volevo presentare..." continuò Mildred, ignorando l'imbarazzo che Kira le stava procurando. "Si tratta di Kamui Tokinomiya, e della sua guardia del corpo Konoha, provenienti da clan che per molto tempo hanno vegliato nell'ombra sull'equilibrio dimensionale del nostro pianeta. Siamo sicuri che il loro aiuto sarà di vitale importanza per la risoluzione di questo caso."

Questa volta, non ci furono declamazioni stentoree o grandi fanfare, ma lo stupore di Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai, per non dire di Nanoha e Yuuno, all'ingresso in scena delle Maiden in questione fu altrettanto grande: infatti, si trattava delle stesse due Maiden che avevano incontrato alle terme dove Nanoha si era scontrata con Fate per la seconda volta. Nessuna delle due era stata molto amichevole nei loro confronti... soprattutto Kamui, che aveva criticato l'ingenuità di Nanoha.

Per fortuna, le due non sembravano interessate a sputare sentenze, per il momento... e si limitarono a inchinarsi e a presentarsi al pubblico. "Il mio nome è Kamui Tokinomiya. Come Maiden legata ad Anutpada, l'Arcano del Tempo, farò tutto il possibile per aiutarvi a risolvere questa situazione." disse la giovane spadaccina, la katana legata dietro la schiena e i capelli ben legati in una coda dietro la nuca. Aveva una voce calma, ferma e decisa, esattamente come Nagisa, Honoka, Hikari e le loro amiche ricordavano...

"Woof!" esclamò Konoha, la bambina-cane che accompagnava sempre Kamui. "E Konoha, come guardia del corpo di Kamui-sama e con l'aiuto di Moriomoto, Arcano delle Piante, farà del suo meglio per supportare Kamui-sama nella sua missione! Woof!"

"Beh, è proprio vero che chi non muore si rivede, eh?" affermò Nagisa, guardando con sospetto la spadaccina e la piccola ninja. "L'ultima volta non è andata tanto bene... quindi non parto con le migliori aspettative!"

Kamui e Konoha si piazzarono accanto a Kira e Nanoha, e attesero che l'ammiraglio Graham riprendesse il suo discorso. "Molto bene. Queste saranno le Maiden che si uniranno alle squadre di intervento, e che sperabilmente porteranno la vicenda ad una felice conclusione... Che succede?"

Mildred alzò una mano, guardando verso un angolo della stanza e facendo segno di aspettare, mentre il resto del pubblico si guardava attorno stupito, e Kamui metteva mano alla spada. Konoha scattò in posizione di guardia, e Kira storse il naso irritata. "Lady Mildred, che sta succedendo? Ha percepito qualcosa che non va?"

La giovane donna bionda annuì, senza staccare lo sguardo dal punto interessato. "Sì, ammiraglio Graham... le misure di sicurezza non sono bastate. Qualcuno... o qualcosa... si è infiltrato e sta cercando di attaccarci..."

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CONTINUA...

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Capitolo 24
*** Dark Fall all'attacco, Parte 1 ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-24

FUTARI WA PRETTY CURE LYRICAL ARCANA

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati a tutti! Era anche ora che io aggiornassi questa storia, prima di ricadere in un altro vuoto di ispirazione come quello che me l'ha fatta interrompere per tanto tempo... per fortuna, questa volta avevo già una buona idea di come fare, e quindi posso riprendere a scrivere senza ulteriori problemi! Dunque, vediamo un po' dove siamo rimasti...

Esato, avevamo lasciato le nostre eroine alla riunione straordinaria della TSAB, dove hanno ricevuto un bel po' di notizie inaspettate, e hanno fatto la conoscenza di altre Maiden... in particolare, del piccolo genio Kira Daidoji, e - ma in questo caso si è trattato di un nuovo incontro - della misteriosa spadaccina Kamui e della piccola ninja Konoha. Oltre a questo, hanno avuto modo di conoscere due pezzi grossi della TSAB: l'ammiraglio Gil Graham e Mildred Avalon, della branca inglese dell'organizzazione... che sembrano essere coinvolti in questo caso in maniera molto più profonda di quanto non si potrebbe credere...

Comunque, per adesso, le nostre si trovano a dover affrontare un problema di ben altra portata: la località nella quale si doveva tenere la riunione è sotto attacco, e sarà il caso di muoversi in fretta, se non si vuole che finisca male! Beh, non è poi una cattiva notizia, tutto sommato... semplicemente, vorrà dire che le nostre nuove Maiden avranno tempo e modo di mostrare di cosa sono capaci! Saranno in grado di respingere l'attacco nemico e salvare la situazione? Non ho dubbi sulle nostre amiche!

Bene, detto questo, è ora di rispondere alle vostre recensioni...

Anonimo9987465: Beh, il compleanno di Honoka ha sempre fatto parte della storyline di Pretty Cure, sia nella prima che nella seconda serie... quindi, era giusto che io dessi ad esso un posto anche in questa mia storia, come accadrà anche con quello di Nagisa! E le battute orrende, beh... è lo stile di Kenta, dopotutto! Mike, ovviamente, non sarebbe Mike se non facesse un po' di casino... e a quanto sembra, ha anche scoperto il suo nuovo cibo preferito! Sai com'è, in tutti gli episodi di Arcana Heart, la povera Ioriko usa sempre le ciambelle per ammansirlo...

Eh, già, Dark Fall è una fazione molto pericolosa, anche se non è certo la più competente! E adesso, sembra che le nostre dovranno vedersela sia con Kintolesky che con Shitataare... non sarà facile, lo so! E no, non manca molto alla prossima battaglia con loro!

Hehehee, immagino anch'io che ci siano distributori automatici anche lì, e anche un po' di altre comodità! Dopotutto, stiamo parlando dell'elite dei difensori dell'universo! Ma come hai visto, la collaborazione non è sempre rose e fiori... soprattutto se consideri che alcune delle Maiden non sono troppo propense a collaborare! Bene, l'azione la vedrai presto, molto presto! Spero che ti piacerà!

Killkenny: Heheheee... già, il buon vecchio Gil Graham, uno dei più grandi sostenitori della teoria delle perdite accettabili nella storia degli anime! Quelli di Dark Fall faranno bene a stare in guardia... e per quanto riguarda la tua domanda su Yes! Pretty Cure 5... beh, per vedere la risposta, magari, potresti dare un'occhiata alla mia nuova fanfiction crossover, che incorpora quella serie di Pretty Cure, e anche Bleach, Rosario + Vampire, e il meno conosciuto ma non inferiore Princess Resurrection! Devo dire, comunque, che l'idea è ottima!

Gloria ad HomuHomu! Anche se, in effetti, la mia Puella Magi preferita resta Kyoko...

Okay, e questa è fatta! Mi raccomando, godetevi il combattimento, e recensite!

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Capitolo 24 - Dark Fall all'attacco, parte 1

"Non siamo soli... c'è qualcun altro qui!"

Queste parole di Mildred fecero drizzare le orecchie a tutti i presenti, e per prime, le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti si alzarono dai loro posti e si guardarono attorno, alla ricerca di una possibile minaccia. Il fatto che Flappy e Choppy si fossero messi a tremare, le orecchie dritte e la bocca contorta in una buffa espressione di inquietudine, non aiutava certo la situazione... e Mepple, Mipple, Pollun e Lulun seguirono a ruota.

"Ho un pessimo presentimento... sono troppo vicini per i miei gusti, lapi!" esclamò l'animaletto del Giardino delle Sorgenti, tremando come una foglia.

"Li sento anch'io, mipo!" esclamò Mipple. "Sono quelli di Dark Fall, sono venuti a prendere noi e i Jewel Seed, mipo!"

"Ma non si era detto che nessuno sarebbe stato in grado di scovarci, in questo posto?" esclamò allarmata Nagisa, mentre una strana ombra violacea cominciava a coprire il cielo sopra il grattacielo. "Come hanno fatti quei rompiscatole a trovarci?"

"Ignorante, evidentemente quelli di Dark Fall possiedono dei modi di individuare la nostra energia, o magari quella generata dai Jewel Seed che per noi sono completamente sconosciuti!" la biasimò Kira, tirando fuori una bottiglietta di latte da una tasca del suo camice e prendendone un sorso, con un distacco che aveva dell'incredibile. "Nessun sistema di protezione è perfetto al cento per cento... tranne quelli inventati da me, la grande Kira Daidoji-sama!"

"Se sei tanto intelligente e sai costruire dei sistemi di protezione così perfetti..." rispose Saki-T, ricorrendo al suo proverbiale sarcasmo. "Allora perchè non lo hai sviluppato tu il sistema di protezione di questo posto?"

L'espressione altrezzosa di Kira si sciolse subito in una di rabbia e disappunto... ma non ebbe il tempo di litigare con la Maiden prescelta di Bhanri, visto che Graham e Mildred richiamarono a sè l'attenzione con un battito di mani. "Per favore, signorine... non è questo il momento di mettersi a discutere! Ricorreremo alle misure di emergenza. Per favore, seguiteci tutte nel corridoio, e andiamo a rifugiarci nelle sezioni più interne di questo edificio. Lì saremo più al sicuro."

"Speriamo in bene..." mormorò Yuuno, mentre il gruppo cominciava a seguire i due comandanti della TSAB lungo il corridoio. Mildred si fermò giusto un attimo per verificare di non aver lasciato dietro qualcosa che potesse essere di interesse per l'impero malvagio che li stava attaccando, poi si affrettò dietro al resto del gruppo, con Kamui e Konoha a chiudere la fila in caso di attacco a sorpresa. La piccola ninja-cane drizzò le sue orecchie a punta e annusò l'aria in cerca di odori strani, poi si voltò verso Kami e fece un cenno di assenso, accompagnato da un guaito di determinazione.

"Brava, Konoha..." disse con gentilezza Kamui, lasciando da parte la sua espressione da stoico samurai per grattare la sua piccola amica dietro le orecchie. Poi, la Maiden tirò fuori una lunga spada katana dal suo fodero e chiuse la fila, restando dietro tutte in modo da fare da retroguardia. "Fate presto. Non ci metteranno molto a raggiungerci. E seguite le indicazioni che vi danno."

"Hmph..." mormorò Saki-T, piuttosto seccata dal tono della spadaccina. "Comincia a darmi sui nervi qesto suo modo di fare. Che cosa crede, che non sappiamo cosa dobbiamo fare?"

Heart cercò di essere più moderata. "Su, andiamo, Sa-Sa, non te la prendere... stanno solo cercando di darci una mano in modo che non succeda niente di male! Poi vedrai... quando sarà il momento di combattere, lotteremo fianco a fianco, e faremo a pezzi quei buffoni di Dark Fall! Un pugno caricato di amore dritto in fronte! Bam!"

"Stiamo calmi, per favore..." mormorò Nanoha, un po' spaventata dall'entusiasmo vagamente inquietante della Maiden dai capelli rosa. "Per adesso... vediamo di metterci al sicuro, e se dovessero arrivare lo stesso, beh... allora combatteremo!"

"La piccola Nanoha ha ragione, mia cara Heart..." si raccomandò Partinias. "Non attaccare per pima, vediamo se riusciamo a sfuggire a quelli di Dark Fall senza dover ricorrere alla forza. Se dovesse essere necessario, li affronteremo."

"Va bene, Partinias... mi fido del tuo giudizio!" rispose Heart telepaticamente.

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Appena fuori dal grattacielo dove si teneva la riunione, sotto un cielo che si stava facendo sempre più scuro e nuvoloso, i due agenti di Dark Fall inviati ad ispezionare la situazione stavano tenendo d'occhio i movimenti dei loro bersagli... e mentre Kintolesky manteneva la calma, tenendo le braccia incrociate e lo sguardo fisso nella direzione verso cui prevedeva che le ragazze sarebbero andate, Shitataare sembrava molto contenta di poter fare questo gioco del gatto con il topo.

"Hohohohooo... ma bene, guarda un po' come scappano quelle marmocchie!" ridacchiò con arroganza la donna dai capelli bianchi. "E così, pensano di riuscire a fregarci, eh? Lo vedremo chi di noi è il più furbo..."

"Non è il caso di sottovalutarle. E non perdere tempo a vantarti della nostra presunta superiorità, potresti pentirtene amaramente." consigliò Kintolesky. "Ricordati qual è la nostra missione... scoprire quanto più possibile sulle nostre avversarie, e se possibile recuperare i Jewel Seed. Per adesso ne abbiamo solo due, del tutto insufficienti ai nostri scopi."

Shitataare sospirò e si massaggiò una tempia. Mai che si potesse fare una battuta, con quel guastafeste di mezzo... "D'accordo, d'accordo... accidenti, certo che tu sei di un rigido... comunque, ammetto che hai ragione, la missione è più importante che starcene qui a divertirsi." disse. Lei e Kintolesky, un istante dopo, cominciarono a concentrarsi, e vennero circondati da un'inquietante aura nero-violacea che proiettava strane ombre tutt'attorno a loro, mentre delle facce demoniache, contorte di espressioni di crudeltà, apparivano dal nulla...

"Andate, miei Uzaina... e portateci i Jewel Seed e le vite di quelle marmocchie intriganti!" ordinò Shitataare... e, con una sequela di terrificanti ululati, gli spettri d'ombra penetrano nelle pareti del grattacielo, ciascuno alla ricerca di un oggetto da possedere...

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La porta di emergenza si chiuse con un pesante tonfo, e Kamui la assicurò con un lucchetto in modo che non ci potessero essere sorprese. Poi, dopo aver controllato che tutto funzionasse come si deve, la guerriera samurai si voltò verso Graham e Mildred, annuendo.

"Grazie, signorina Tokinomiya, ottimo lavoro." disse Mildred, per poi riavviarsi i capelli con una mano e parlare a tutte le eroine lì riunite. "Questo rifugio reggerà, almeno per un po'... ma non possiamo aspettare che gli uomini di Lord Akudaikahn vengano a prenderci. Se li conosco bene come credo, presto ci saranno addosso con un intero esercito dei loro demoni, gli Uzaina. Inoltre, cercano i Jewel Seed. Sicuramente si metteranno a passare in rassegna l'intero edificio per trovarli, e potrebbero non metterci molto tempo."

"Miss Mildred ha ragione." proseguì Graham. "Inoltre, sanno che molte personalità importanti della TSAB sono presenti. Cercheranno di scovarci e annientarci... a meno che, ovviamente, noi non giochiamo d'anticipo su di loro."

"Capisco..." disse Honoka. "Dobbiamo trasformarci qui, mi pare di capire." Quando Mildred diede un cenno affermativo, le Pretty Cure si guardarono a vicenda e si diedero un segno di intesa, mentre Nanoha stringeva un pugno, prendendo un bel respiro, e le Maiden iniziavano a concentrarsi per evocare i loro Arcani. Quando le ragazze attivarono i loro poteri, il rifugio venne avvolto da un caleidoscopio di raggi energetici multicolori... e anche Kira, Kamui e Konoha evocarono i loro Arcani, tenendosi pronte ad affrontare il nemico che si stava avvicinando.

Con un ghigno, Kira si sfilò il camice da laboratorio e lo gettò dietro di sè, facendolo finire in un angolo della stanza e restando con addosso il suo costume da bagno intero... poi, una strana forma traslucida, vagamente simile come forma ad una balenottera azzurra, appare sopra di lei. Non c'era bisogno di un genio per capire che si trattava del suo Arcano...

"Niptra, Arcano dell'Acqua!" esclamò Kira, con un tono di comando che decisamente non assomigliava ad un'evocazione convenzionale. "Non fare domande e dammi il tuo potere!"

L'Arcano dell'Acqua, Niptra, emise un suono basso e melodioso che ricordava molto il canto di una balena, per poi emettere un'aura di luce azzurra che avvolse completamente il corpo della scienziata bambina... e immediatamente, dal pavimento appena sotto di lei, apparve una strana creatura che assomigliava ad una sfera di gelatina azzurra delle dimensioni di un'automobile, con un paio di braccia muscolosse che terminavano con un paio di pugni nodosi! Con un ghigno di superiorità, Kira si adagiò sul corpo di quella strana creatura, e rimase per metà immersa nella strana materia gelatinosa, simile come aspetto ad acqua, ma con la consistenza di un denso sciroppo... poi, battè le mani un paio di volte, e il colosso di gelatina fece la stessa cosa, imitando alla perfezione il movimento della sua padrona! "Hehehee... allora, che ve ne pare della mia creazione più geniale? Un organismo composto di acqua ed etere, le cui molecole sono state accelerate e modificate sfruttando i miei sulla teoria dell'etere! Sono riuscita a creare un essere che mi assiste in combattimento, dando potenza e precisione ai miei colpi... mentre io distruggo i miei avversari con la mia magia dell'acqua! Solo il mio genio eclettico poteva dare vita ad un tale trionfo della scienza! Hahahahahaaaa!"

L'atteggiamento decisamente sopra le righe di Kira provocò più di qualche goccia di sudore che scivolò dalle fronti delle ragazze, mentre la strana creatura gelatinosa sembrava stabilizzarsi un pochino e assumere una forma un po' più fissa. Graham e Mildred, dal canto loro, sembravano abituati a simili esibizioni di follia da parte della piccola scienziata, e non ci badarono più di tanto... anzi, l'anziano ammiraglio ne approfittò anche per fare una domanda, spinto dalla curiosità. "Beh... tutto questo è molto interessante, dottoressa Kira Daidoji." affermò. "Devo ammettere che, anche se è molto tempo che lavoro per la TSAB e ho visto molte cose interessanti nel corso di tutti questi anni... una simile invenzione mi lascia stupito. Come possiamo chiamare questa creatura che lei ha creato?"

"Eh? Come sarebbe a dire, come possiamo chiamarlo?" domandò Kira, un po' più contenuta ma comunque altezzosa. "Ammiraglio Graham, con tutto il dovuto rispetto... i nomi si usano per differenziare l'una dall'altra le creature della stessa specie! Ma dal momento che la mia creatura è unica nel suo genere, perchè dovrebbe aver bisogno di un nome? Io lo chiamo semplicemente "il blob", e tanto basta!"

"Molto interessante." dissse Kamui, tenendo la spada sollevata in una posizione di guardia davanti a sè. "Ma le spiegazioni possono attendere. Per adesso, concentriamoci sul togliere di mezzo gli Uzaina che i sicari di Dark Fall ci manderanno contro. Saranno qui a momenti."

"Anche prima, se noi li anticipiamo." affermò Cure Bloom. Mildred annuì e premette un pulsante su un pannello posto sul muro accanto a lei, facendo in modo che si aprisse un'uscita segreta: una sezione di muro, nel lato destro della sala, scivolò di lato e diede accesso ad un corridoio dalle pareti quasi perfettamente lisce e spoglie, che portava ad altre parti dell'edificio.

"Caspita... certo che voi della TSAB siete proprio bene organizzati, eh?" affermò Shiny Luminous impressionata.

Graham diede le spiegazioni. "Molto bene, ragazze... questo passaggio segreto, più avanti, si ramifica in diverse direzioni, e vi permetterà di raggiungere le altre zone del nostro edificio senza problemi. Gli Uzaina cercheranno in lungo e in largo, quindi sarà meglio dividervi in gruppetti e affrontare i nemici man mano che li incontrate. E' sicuramente più pratico che riunirli tutti in un unico posto, col rischio di danni collaterali."

"Va bene, ammiraglio Graham..." rispose Nanoha. "Faremo del nostro meglio!"

"Qualsiasi cosa succeda, non permettete agli Uzaina di raggiungere i Jewel Seed!" si raccomandò Maori, dopo aver tirato fuori dalla manica del suo vestito le sue immancabili trottole.

"Non c'è problema, faremo in modo che non si avvicinino nemmeno!" rispose Saki-T. "Heart, Maori... voi due con me, andremo verso i piani inferiori, e faremo piazza pulita!"

"Oki-doki!" rispose allegramente Heart.

"Questo vuol dire che io, Ioriko e Mike ci divertiremo un po' ai piani superiori... magari sul tetto!" rispose Lilica, rivelando le sue ali da pipistrello. "Che ne dici, Ioriko? Sarà una battaglia al cardiopalma!"

"Io preferirei qualcosa di più calmo... ma lasciamo perdere!" mormorò Ioriko, per niente convinta dal modo di fare della sua amica più estroversa! Ovviamente, Mike sembrava molto entusiasta all'idea di mostrare il suo potere a quei demoni di baasso rango!

"Non fare la pusillanime, Ioriko!" ringhiò il re demone trasformato in bastone magico. "Questa è la mia occasione per dimostrare a questi esserini insignificanti chi è il loro vero signore, e non me la farò scappare!"

"Hahahahahaaa! E mettici anche me, amico!" esclamò telepaticamente il terrificante Dieu Mort, l'Arcano di Ioriko, apparendo sotto forma di scheletro ammantato, con tanto di falce tra le mani, dietro la giovane Maiden, e facendole venire un brivido per la paura. "Quegli sciocchi di Dark Fall credono di poter essere più malvagi espietati del sottoscritto, il grande Dieu Mort! Sarò ben felice di dimostrare loro il contrario, quando li avrò ridotti in polvere! Bwahahahahaaa!"

Kamui scosse la testa, per poi rivolgersi alla sua guardia del corpo. "Konoha, tu ed io andremo ad un'altra ala del palazzo." affermò. "So che con la tua abilità come ninja, farai un ottimo lavoro."

La ragazzina-cane drizzò le orecchie e mosse festosamente la coda, felice di poter partecipare al contrattacco assieme alla sua signora. "Ruff! Certamente, signorina Kamui! Konoha farà del suo meglio! Woof!"

"Aspettate! So che non è molto educato fare una richiesta del genere, ma vorrei venire anch'io con voi!" chiese Nanoha, rivolta alla Maiden spadaccina e alla sua guardia del corpo. La giovanissima maga combattente, già vestita con la sua Barrier Jacket e con Raising Heart in mano, si presentò davanti alle due Maiden, che la guardarono con un certo sospetto, quasi volessero dirle di non immischiarsi in cose che non la riguardavano. "Voi siete da sole, e potreste avere bisogno del mio aiuto. Mi rendo conto che di recente non ho fatto una gran bella figura nei miei combattimenti con Fate Testarossa, ma sono convinta di aver fatto dei progressi da allora! Per favore, permettetemi di accompagnarvi."

"Ruff! La signorina Kamui e Konoha bastano e avanzano da sole!" brontolò Konoha, la cui coda era ora tenuta dritta dietro di lei, in segno di superiorità. "Non ci servono palle al piede!"

Tuttavia, per quanto non fosse troppo convinta delle capacità di Nanoha, Kamui fece cenno alla sua guardia del corpo di non saltare alle conclusioni. "Aspetta, Konoha. Non possiamo rifiutare il suo aiuto a priori. Suppongo che non ci sarà indispensabile, ma voglio comunque dare a Nanoha Takamachi la possibilità di dimostrarci quello che vale." affermò, sorprendendo abbastanza sia la Maiden ninja che Nanoha stessa, che non pensava che sarebbe stata così facile da convincere. "Puoi venire. Ma a patto che tu non ci sia d'ostacolo."

"Ma... signorina Kamui! Gniiiit..." mormorò Konoha, facendo il mugolio di un cagnolino triste... al punto che Nanoha fu tentata di andare da lei e grattarla dietro l'orecchio! Fu dissuasa solo dal fatto che Konoha, come Nanoha le si avvicinò, cominciò a ringhiare comicamente!

"Ehm... mi sa che ci vorrà un po' di tempo per fare amicizia..." commentò tra sè la giovanissima maga, ritirando indietro la mano con una risatina nervosa...

"Okay, immagino che questo significhi che noi Pretty Cure ci occuperemo del resto..." osservò Cure Egret, ben sapendo di dire un'ovvietà... e non lesinando uno sguardo un po' minaccioso a Kamui e Konoha, quasi ad avvertirle di non fare le prepotenti con Nanoha solo perchè erano più esperte. "E Kira? Non va con nessuno?"

"Dottoressa Kira, prego! Apprezzerei di più se venissi appellata con la deferenza che merito!" protestò Kira, tenendo le braccia incrociate sul petto... cosa che fece anche il suo mostro di gelatina! "E in ogni caso... come ha detto Kamui, qui presente, a me non servono palle al piede! Sono capacissima di fare tutto da sola!"

"Come preferisci. Non dare la colpa a noi se ti fai ammazzare." commentò sarcastica Lilica, prima che lei, Ioriko e Mike imboccassero il corridoio segreto che Mildred aveva rivelato. "Okay, andiamo a fare un po' di festa! Ho già le mani che mi prudono!"

"Aspetta un momento, Lilica!" Ioriko esclamò, correndo dietro la piccola mezza-demone. A quel punto, non restavano che le Pretty Cure e Shiny Luminous, che fecero gruppo tra loro, e dopo essersi scambiate qualche commento sul fatto di avere a che fare con un gruppo alquanto stravagante di compagne, seguirono anch'esse il passaggio segreto.

"Lady Mildred..." disse Graham, rivolto alla sua collega, che a sua volta corrugò la fronte e annuì.

"Sì, ammiraglio Graham. I Jewel Seed saranno la nostra priorità." rispose lei, prima che i due si teletrasportassero via...

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"Bene, vediamo un po' chi sono i farlocchi che osano sfidare la sottoscritta, la grande Kira Daidoji!" affermò Kira con strafottenza, tenendo le braccia incrociate mentre il blob azzurro che la trasportava strisciava all'interno di quella che sembrava essere una sala riunioni deserta. Non sembrava esserci un'anima viva da quelle parti... ma la bambina scienziata era fin troppo esperta per pensare di essere al sicuro. "Hmm... nessuno in vista, eh? Lo so che state cercando di fregarmi, stupidi Uzaina... ma cosa credete, di avere a che fare con una comune mocciosetta idiota? Fatevi avanti, buffoni, non vedo l'ora di farvi a fettine!"

Immediatamente, un lungo e cupo ringhio risuonò nella stanza vuota, e Kira vide alcuni tavoli e sedie che si spostavano da soli dalla loro posizione e cominciavano a muoversi a quattro zampe, con un volto dall'espressione feroce e ringhiosa. Un armadio, possseduto anch'esso dagli spiriti malvagi di Dark Fall, fece irruzione nella sala da una porta laterale, e aprì le sue ante, rivelando oggetti di vario tipo che fluttuavano al suo interno, mossi da qualche forza invisibile che li usava come armi improvvisate. Tuttavia, lo spettacolo non fu sufficiente ad intimorire Kira, che invece sfoderò un ghigno di superiorità e fece cenno agli Uzaina di farsi avanti con la mano destra... gesto che il blob imitò prontamente!

"Bene, vedo che avete finito di fare i conigli!" esclamò Kira. "Ed ora... fatevi sotto, se ne avete il fegato!"

"UZAAAAINAAAAAA!" ringhiarono in un terrificante coro i mostri di Dark Fall, iniziando a galoppare verso la piccola Maiden dell'Acqua. Ghignando, Kira tirò indietro il pugno sinistro... e il suo blob fece la stessa cosa, caricando un pugno micidiale! Poi, la bambina sferrò un poderoso colpo davanti a sè, e il pugno destro del suo blob scattò in avanti con la velocità di un'automobile lanciata in quinta! Ci fu uno schianto terrificante quando il pugno raggiunse un Uzaina-tavolo e alcuni Uzaina-sedia, che vennero scagliati via come foglie nel vento, e atterrarono, ridotti ad ammassi di legno e plastica senza forma, diversi metri più in là!

"Hahahahaaa! Visto cosa è capace di fare, il mio blob?" rise Kira, per poi sferrare un calcio laterale, nella direzione di un altro Uzaina che cercava di coglierla da lato. Immediatamente, una grossa gamba muscolosa, calzata di quello che sembrava essere un pesante stivale da combattimento, spuntò fuori dalla parte inferiore della creatura semisolida e colpì in pieno il nemico, distruggendolo all'istante. "Hehehee... non cercare di prendermi da lì, perdente!"

La bambina dai capelli blu si mise in guardia, irritata, quando lo Uzaina-armadio aprì le proprie ante e scagliò vari oggetti, soprattutto appendini e soprammobili, contro di lei. Il blob alzò un braccio, imitando il gesto della sua creatrice, e deviò tutti gli attacchi... poi, quando Kira urlò un ordine, si avvicinò di scatto allo Uzaina più grande.

"Ora sei mio, buffone di Dark Fall!" esclamò Kira, tendendo le mani in avanti. Ancora una volta, l'essere di gelatina fece la stessa cosa... e quando Kira strinse i pugni, il blob riuscì ad afferrare lo Uzaina-armadio e sollevarlo sopra di sè, come se non pesasse nulla! Il mostro ruggì in preda all'ira e si contorse per sfuggire alla presa di Kira, ma la creatura semiliquida era più forte di lui, e lo trattenne, sollevandolo ancora di più sopra di sè!

"Ed ora... lasciate che vi dia un assaggio della mia abilità come Maiden!" esclamò Kira, sghignazzando ferocemente. "Questa è la mia specialità, perdente! Kira-sama Bomber!"

La ragazzina spiccò un salto enorme, sempre tenendo lo Uzaina nemico alzato sopra la testa, e poi iniziò a roteare a mezz'aria assieme al suo blob! Con un rapido movimento delle braccia, l'essere semiliquido piazzò lo Uzaina-armadio direttamente sotto di sè, e continuò a roteare mentre scendeva a tutta velocità... e il risultato fu che la creatura del Male venne letteralmente ficcata nel pavimento come se fosse stata una vite sulla punta di un trapano! Lo Uzaina lanciò un cupo ululato mentre il peso del blob creato da Kira - che, improvvisamente, sembrava essere diventato molte volte superiore - lo schiacciava contro il pavimento come una formica! Una frazione di secondo dopo, l'armadio si sfasciò con un tremendo rumore di legno sfondato, e lo spirito malvagio sconfitto volò indispettito fuori dai rottami, ululando di nuovo il uo nome! Con un ghigno, Kira fece rimettere a posto il suo blob e si preparò al nuovo attacco che gli Uzaina avrebbero scagliato da un momento all'altro...

Ma qualcosa di imprevisto accadde, portando l'esito del combattimento, che già era abbastanza scontato, ancora di più dalla parte della giovanissima Maiden! Mentre gli altri Uzaina cercavano di circondarla, uno strano rumore, simile ad un rapido bip bip, sovrastò per un istante il frastuono della battaglia... e subito dopo, una figura umanoide apparve in mezzo agli Uzaina, apparentemente dal nulla! I demoni di Dark Fall si spostarono stupefatti, mentre una ragazza alta e dal fisico ben allenato, con addosso un costume aderente bianco con i bordi arancioni, che faceva ben poco per nascondere il suo ampio seno, e un paio di schinieri con delle scarpe blu in stile lottatore di wrestling. Aveva i capelli blu a caschetto, con un paio di bigodini in stile cinese ai lati della testa e una lunga treccia che scendeva quasi fino a terra dietro la nuca, e i suoi occhi erano verdi e stranamente inespressivi, come anche l'aspetto del suo viso pallido e innaturalmente sereno.

Senza perdere tempo a presentarsi, la ragazza iniziò immediatamente a scatenarsi contro gli Uzaina che cercavano di attaccare Kira, e iniziò subito ad esibirsi in una spettacolare dimostrazione di arti marziali cinesi, colpendo i mostri con le mosse di un'autentica campionessa di kung-fu e mandandoli in pezzi! Un calcio ben assestato distrusse uno Uzaina che le si era avvicinaato troppo... poi, quando un altro dei mostri cercò di afferrarla, la ragazza puntò contro di lui entrambi i pugni chiusi, che mezzo secondo dopo si staccarono dagli avambracci, spinti da alcuni piccoli propulsori, e colpirono il bersaglio! Lo Uzaina crollò con un ringhio, mentre i pugni della ragazza cinese tornarono a posto con un clangore metallico, su un lungo cavo d'acciaio flessibile! Non c'era alcun dubbio, quella che sembrava essere "semplicemente" una campionessa di kung fu, in realtà era questo e un'adroide al tempo stesso!

Kira, tuttavia, non sembrò troppo sorpresa dell'apparizione di quella ragazza, e le rivolse un sorriso amichevole... decisamente una cosa insolita, per una come Kira! "Hehehee... mi stavo giusto chiedendo quando ti saresti unita alla festa, Mei-Fang!" le disse. "E vedo con piacere che i tuoi nuovi dispositivi di occultamento funzionano alla perfezione! Nemmeno io mi sono accorta del tuo arrivo!"

Mentre gli Uzaina si disperdevano confusi, la ragazza androide di nome Mei-Fang si voltò verso Kira e, sempre mantenendo la sua espressione stoica ed illeggibile, si inchinò in segno di rispetto, coprendo il pugno destro con la mano sinistra aperta. Un Arcano, somigliante ad un enorme lupo dal pelo scarlatto solcato da lingue di fuoco, e con un corno che gli spuntava dalla fronte, aparve per un istante accanto a Mei-Fang e gettò indietro la testa, ululando fieramente!

"L'unità Mei-Fang è a sua volta lieta di incontrarla di nuovo, dottoressa Kira Daidoji." disse tranquillamente l'androide femminile. "Le nuove direttive di programmazione inserite dalla dottoressa Mei-Ling indicavano che il punto critico era la sede della riunione della TSAB. Mi sono diretta sul luogo, e sono rimasta in attesa, ben nascosta, finchè il nemico non ha scagliato il suo attacco. Ora i miei circuiti preposti al combattimento sono ampiamente funzionanti, come anche i miei circuiti magici. Pronta a combattere con efficienza al 100%"

"E vedo che il tuo Arcano Lang-Gong è a sua volta pimpante! Perfetto..." sghignazzò Kira, guardando con sufficienza gli Uzaina che si rialzavano e si preparavano a tornare all'attacco. "Allora, combattiamo assieme, Mei-Fang! Sistemeremo questi buffoni, e torneremo alla sala riunioni prima di tutti gli altri!"

"Affermativo." disse Mei-Fang, mettendosi in posizione di guardia davanti agli Uzaina. Le due si scambiarono uno sguardo di intesa, poi si scagliarono assieme contro i demoni di Dark Fall, aprendo degli enormi varchi nelle loro file! Con una risata di trionfo, Kira scagliò un altro pugno, subito imitata dal suo enorme blob, e Mei-Fang iniziò a dare dimostrazione della sua abilità nel kung-fu... tutto a spese degli Uzaina nemici, che non potevano fare nulla per fermarle!

"Hehehehee... avete scelto male la vostra avversaria, miseri esserini inferiori!" sghignazzò la Maiden dell'Acqua. "Perchè io sono la grande Kira Daidoji, e presto tutti conosceranno il mio nome! Hahahahahaaa!"

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"Hmmm, un bel po' di mostriciattoli, vedo..." disse tranquilla Lilica, di fronte al terrificante sciame di Uzaina di varie forme e dimensioni che ostruivano il corridoio in cui lei e le Maiden sue amiche si erano ritrovate. Si trattava di una marmaglia urlante che stava creando un vero e proprio muro di esseri deformi davanti alle malcapitate Maiden, impedendo loro di raggiungere le lobby più interne, dove avrebbero potuto avere più spazio per combattere. "Quelli di Dark Fall non badano a spese, quando si tratta di partecipare ad una festa, eh?"

"Meglio così!" ringhiò Michelangelo, con un ghigno feroce stampato sulla sua faccia da felino. "Vuol dire che ci divertiremo di più! Peccato solo che non ci siano i loro capi, in tutto questo, mi sarebbe piaciuto mostrare loro di cosa è capace il grande Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!"

Le ultime parole vennero pronunciate con la voce esageratamente stentorea e teatrale che il re demone era solito adoperare quando voleva vantarsi del suo potere... e Saki-T, un po' esasperata dalle sue continue vanterie, si appoggiò la mano sulla fronte e sospirò per tenere lontano un galoppante mal di testa! "Siamo messe bene... adesso abbiamo anche il Re dei Demoni con il Dolby Surround incorporato!" borbottò

"Miiiiike!" esclamò spaventata Ioriko, mentre le sue ginocchia battevano l'una contro l'altra per la fifa! "Vorrei che la prendessi un po' più seriamente, tutta questa storia! Siamo di fronte ad un'orda di mostri spaventosi che vogliono farci la pelle! Non so come tu faccia ad essere così tranquillo!"

"Forse perchè sa che noi abbiamo l'amore dalla nostra parte!" esclamò convinta Heart, mettendosi in guardia e preparandosi ad una battaglia che si prospettava molto interessante! "Anche i demoni sanno bene... che contro l'amore non c'è proprio niente che possa resistere!"

La risposta di Michelangelo fu quanto mai eloquente: il re demone trasformato in bastone magico voltò la testa dall'altra parte e starnutì fragorosamente, come se la parola che Heart aveva pronunciato gli desse l'allergia! "Et-chuuuum! Accidenti a te, mocciosa! Dovevi proprio pronunciare quella parola, eh? Io sono un re demone, santi numi! Per un essere malvagio come me, è proibito anche solo pronunciarla!"

"E anche per me!" tuonò ferocemente Dieu Mort, apparendo sopra Ioriko e facendole fare un altro salto per la paura! A volte la giovane aspirante strega aveva l'impressione che quell'Arcano avesse scelto lei proprio per il gusto di farle venire un infarto! "Chi me l'ha fatto fare di unirmi ad un gruppo in cui c'è anche Partinias, la femminuccia che fa da rappresentante a questa svenevolezza da bambini! Qualcuno mi porti una bacinella, mi si rivolta lo stomaco... se ne avessi uno, si intende!"

Sentendosi chiamata in causa, Partinias apparve accanto ad Heart e rispose telepaticamente alle insolenze dell'Arcano oscuro. "Hmm... sì, Dieu Mort, io li conosco quelli come te, sempre così pieni di sè e aggressivi. Ma in fondo, so bene che anche voi avete un cuore, avete solo timore di usarlo!" disse, con una voce talmente calda e comprensiva, che fece rabbrividire l'Arcano dall'aspetto di scheletro!

"Bleeaaaah! Brrrrr! Mi verrebbe la pelle d'oca, se avessi la pelle!" esclamò Dieu Mort, tenendosi stretto alla sua falce comme un naufrago ad un salvagente!

In tutto questo, gli Uzaina erano rimasti praticamente ignorati... e soltanto il loro ruggito collettivo, lanciato da alcuni di essi che avevano accorciato le distanze, ricordò ad Heart e alle sue amiche del problema più immediato! Le ragazze e i loro Arcani interruppero immediatamente la strana conversazione che stavano sostenendo, e si misero in guardia per affrontare i demoni di Dark Fall, circondati da aure energetiche di vari colori!

"Io... penso che sia meglio rimandare a dopo certi discorsi." disse, calma ma ferma, Maori, facendo roteare una delle sue trottole, sovrastata da una proiezione semitrasparente del suo Arcano Ohtsugi. "Per adesso... concentrimoci sugli Uzaina, e magari cerchiamo di evitare che raggiungano i Jewel Seed!"

"Sono d'accordo! Ho giusto voglia di far provare i miei poteri a questi esseri immondi..." disse, con una voce telepatica tranquilla e cristallina, l'Arcano del Vento Tempestas, mentre la sua Maiden Lilica faceva rumore con le nocche con una sicurezza che non sarebbe stata fuori luogo in un episodio di Ken il Guerriero! Dopo un attimo di tensione, gli Uzaina più vicini si scagliarono contro le ragazze, agitando nell'aria i loro terribili artigli... e Maori li contrastò efficacemente, tirando un pugno al suolo e provocando una piccola onda d'urto. Una frazione di secondo dopo, un pugno di roccia scaturì dal soffitto e schiacciò letteralmente gli Uzaina sul pavimento, trasformandoli in frammenti d'ombra che si dileguarono frettolosamente!

"Brava, Mao-Mao!" rispose Heart, dopo aver parato il colpo di uno Uzaina, e aver risposto con una gomitata rapida e poderosa che fece barcollare il mostro! "Ma aspetta di vedere cosa sono capace di fare io! Guardate un po'! Aino Tekken Punch!"

Heart scattò in avanti e, spiccando un salto altissimo, sferrò un colpo dal basso verso l'alto con il pugno avvolto da un'aura di energia rosa! Lo Uzaina barcollante venne centrato in pieno e scagliato via, per poi infrangersi in tante particelle d'ombra al momento di schiantarsi sul pavimento!

"Bel colpo, Heart!" esclamò Saki-T, prendendo a calci un altro nemico. "Ma se pensi che sarò da meno... ti sbagli! Prendi questo, bestiaccia!"

Alcuni fulmini globulari uscirono dai palmi delle mani aperte della Maiden del Fulmine, e volteggiarono in aria, trascinandosi dietro un penetrante odore di ozono, per poi schiantarsi contro i demoni più vicini. Gli Uzaina ulularono disperatamente prima di dissolversi nel nulla, e la Maiden dai capelli blu sorrise con una certa spocchia prima di unirsi di nuovo alla lotta... giusto in tempo per vedere Lilica spiccare il volo sulle sue piccole ali da pipistrello, e abbattere un altro Uzaina con un attacco preciso e potente. Ioriko, dal canto suo, cercava di tenere a bada i mostri prendendoli a randellate... e usando Mike allo scopo!

"AAAAAARGH!" ringhiò il re demone, oltraggiato. "Ioriko, questa è una violazione dei miei termini di servizio! Io non sono inteso per questo utilizzo!"

"Scusami, Mike!" esclamò Ioriko, mentre continuava a prendere a legnate la figura oscura. "Scusa, scusa, scusaaaaaaa!"

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Kamui e Konoha, pur essendo in numero ancora inferiore rispetto ad Heart e alle sue amiche, sembravano cavarsela ancora meglio contro il gruppo di Uzaina che le aveva aggredite mentre cercavano di raggiungere le parti più esterne del palazzo. La spadaccina si muoveva con l'agilità di una faina, schivando gli attacchi dei mostri come niente fosse, e trafiggendoli con fendenti rapidi e precisi nella frazione di secondo in cui questi abbassavano la guardia. Uno dei mostri, un colosso di cemento dall'aspetto squadrato e goffo, agitò il suo enorme pugno contro di lei, cercando di schiacciarla contro il pavimento, ma Kamui se ne accorse e, con un semplice pensiero, attivò il potere ddel suo Arcano, Anutpada del Tempo. Immediatamente, i movimenti dello Uzaina si fecero più lenti, e Kamui riuscì a schivare il pugno senza alcuna difficoltà facendo un salto all'indietro e poggiando i piedi contro il muro dietro di lei. Da lì, semplicemente flettendo le gambe, si diede una spinta e si scagliò contro il mostro, sferrando un fendente micidiale che separò la testa del mostro dal resto del corpo. La spadaccina atterrò elegantemente dietro lo Uzaina, che si dissolse un secondo più tardi.

"Woof! Hai visto com'è brava la signorina Kamui?" esclamò Konoha, approfittando di un momento in cui gli Uzaina non erano molto concentrati su di lei. Non che facesse molta differenza, visto che la ragazzina-cane aveva già eliminato un bel po' di quei mostri senza fatica. "Tu e le tue compagne avete tutto da imparare da lei! Soprattutto tu, che ti sei lasciata scappare tutti quei Jewel Seed!"

La destinataria di questa frecciata poco gentile era, ovviamente, Nanoha, che si stava battendo a fianco delle due Maiden... e stava anche facendo un buon lavoro, riuscendo ad eliminare diversi di quei mostri. Tuttavia, erachiaro che la bambina-maga era abbastanza lontana dal livello di Kamui, che stava facendo sembrare la cosa fin troppo facile! Nanoha non fece commenti... ma Yuuno, che stava assistendo al combattimento da distanza di sicurezza, volle dire la sua e difendere la sua amica. "Hey, un po' di rispetto, che diamine!" esclamò il furetto dalle zampe nere. "Prima che quella Fate saltasse fuori dal nulla, Nanoha ha catturato diversi Jewel Seed da sola! Non sottovalutatela solo per qualche intoppo!"

"Woof! Alla signorina Kamui servo solo io come servitrice! E a Konoha e alla signorina Kamui non serve nessun altro per recuperare tutti i Jewel Seed e sconfiggere gli Elementali e Dark Fall!" abbaiò la ragazzina-ninja, la coda dritta dietro di lei! Tuttavia, Nanoha non si stava facendo distrarre da quelle chiacchiere, e si concentrava invece sul distruggere gli Uzaina che le sciamavano attorno. Con uno scarto laterale, la bambina-maga evitò gli artigli di un Uzaina di tre metri che stava cercando di attaccarla da lato, poi rispose con un raggio energetico a bruciapelo che passò il demone da parte a parte, e lo fece dissolvere nel nulla!

"Forse... ma un po' di aiuto non fa certo schifo, vero?" rispose Yuuno, rivolgendo a Konoha uno sguardo acuto. La ragazzina-cane storse il naso infastidita... e non riuscì a vedere in tempo uno Uzaina fatto di sabbia che le si stava avvicinando, fuso con il pavimento. Un arto di sabbia compatta scattò verso Konoha, che lanciò un grido di sorpresa e paura quando le venne afferrata la caviglia!

"Ah! Signorina Kamui, ho bisogno di aiuto!" esclamò, cercando di divincolarsi dalla presa letale! Kamui spalancò gli occhi e cercò di intervenire... ma prima che potesse farlo, altri tre Uzaina le si misero davanti, bloccandola! La spadaccina afferrò la sua katana con entrambe le mani e cercò di farsi largo tra le bestie di Dark Fall, in modo da salvare la sua guardia del corpo.

"Toglietevi di mezzo." esclamò con fredda calma, iniziando a concentrarsi per invocare i poteri di Anutpada...

"Aspetta, Kamui." disse la voce atona e metallica dell'Arcano del Tempo. "Non credo ci sarà bisogno di usare i miei poteri. Osserva quella maga combattente, e mi darai ragione."

Un po' stupita, Kamui guardò in direzione di Nanoha... giusto in tempo per vedere un raggio di energia bianca scaturire da Raising Heart e sfrecciare dritto in direzione del mostro di sabbia, centrandolo in pieno mentre cominciava a emergere del tutto dal pavimento! "Divine Buster!" esclamò la giovanissima maga, e un istante dopo, il suo attacco andò a segno, sparpagliando la sabbia che componeva lo Uzaina per ogni dove quando il corpo del mostro si sfaldò come un castello di sabbia percosso dalle onde! Konoha si liberò in un attimo, e guardò con stupore la nuova alleata, che si limitò a sorridere con un po' di nervosismo...

"Hey..." mormorò Konoha, mentre si allontanava dall'ammasso di sabbia che era il suo nemico... e notò che la sabbia si muoveva ancora, molto probabilmente per ricompattarsi in un'altra forma e riprendere l'attacco! "Hai salvato Konoha... Konoha non credevache fossi così brava, deve ammetterlo! E ti deve ringraziare per l'aiuto, woof!"

"Di niente!" rispose Nanoha, per poi notare a sua volta che la sabbia si stava muovendo ancora, in maniera alquano inquietante! "Oh! Attenta, quel mostro non è ancora stato sconfitto!"

La ragazzina ninja drizzò le orecchie, e una strana luce smeraldina avvolse il suo piccolo corpo. "Woof! Konoha lo sa bene! Per questo Konoha vuole ricorrere al potere del suo Arcano! Osserva un po'! Moriomoto, Arcano della Foresta... la tua Maiden, Konoha, invoca il tuo aiuto!"

"E il mio aiuto avrai, giovane Maiden..." rispose l'Arcano-pianta, la cui voce profonda e misteriosa si addiceva bene al suo aspetto: un globo fluttuante sulla cui sommità cresceva un albero secolare dalla rigogliosa chioma verde, con un paio di profondi occhi scarlatti che sembravano guardare verso l'infinito, verso orizzonti sconosciuti che un essere umano poteva soltanto immaginare. Era circondato da una sorta di aureola di luce verde, e foglie e fiori si muovevano attorno a lui in una sorta di danza soprannaturale, ad un ritmo che solo l'Arcano stesso poteva sentire...

"E' bellissimo..." mormorò Nanoha, stupita tanto dall'aspetto dell'Arcano della Foresta quanto dal profumo di resina di pino che si diffuse tutt'attorno... ma tali considerazioni vennero immediatamente interrotte quando qualcosa emerse dal terreno: un ammasso di tralci vegetali e cellulosa di infiniti colori sgargianti, con delle grandi foglie a fareda arti... e una gigantesca bocca spalancata, aperta sopra lo Uzaina che si stava rigenerando! Ad un semplice cenno di Konoha, la gigantesca pianta carnivora si abbassò e richiuse le fauci sopra l'ammasso di sabbia, ingoiandolo in un solo boccone! Poi, la sua furia distruttiva ancora immutata, si voltò verso il resto degli Uzaina, e fece emergere dal terreno delle grosse radici nodose che cominciò ad usare per frustrare i nemici e scagliarli via!

Kamui sorrise ammirata, vedendo i risultati dell'evocazione... poi, vedendosi circondata dagli Uzaina, corrugò leggermente la fronte e si preparò alla sua prossima mossa. Uno Uzaina dall'aspetto truce e scimmiesco, fatto di mattonelle di marmo incastrate tra loro, avanzò verso di lei, tendendo le braccia per afferrarla e stritolarla... ma la Maiden dell'Arcano del Tempo riuscì a sfuggirgli con fluidità sorprendente, muovendosi giusto quel tanto che bastava per sfuggire alla presa... e poi, semplicemente chiudendo gli occhi, invocò il suo Arcano!

"Fedele Anutpada, custode del Tempo... io, come Protettrice Milleniaria, chiedo il tuo sostegno." disse, alzando la voce soltanto di poco. Il suo Arcano si materializzò per un istante sopra di lei, e Nanoha fu stupita di vedere che si trattava di un enorme ingranaggio dentato che usava altri due ingranaggi più piccoli, piazzati ai suoi lati, come mani, e i cui occhi erano due vetrini colorati sferici piazzati sulla sua superficie piatta. L'Arcano era semitrasparente, e attraverso la sua corazza esterna si potevano vedere dei complessi macchinari che operavano senza sosta al suo interno...

"Che il Tempo obbedisca al mio comando." disse telepaticamente Anutpada... e subito dopo, il tempo sembrò rallentare, e gli Uzaina iniziarono a muoversi più goffamente attorno a Kamui, come se fossero stati delle immagini al rallentatore! Kamui, che non sembrava avere lo stesso problema, sguainò nuovamente la spada e sferrò una raffica di fendenti davanti a sè, colpendo con incredibile potenza e precisione in quei pochi istanti in cui il tempo si era rallentato! Nel momento in cui la katana della Maiden spadaccina colpì per l'ultima volta, lo scorrere del tempo riprese regolarmente... e Kamui atterrò su un ginocchio mentre gli Uzaina si sgretolavano attorno a lei.

"Grazie, Anutpada." ringraziò Kamui, con tutta tranquillità, mentre delle lucine rosa a forma di petali di ciliegio volteggiavano attorno a lei!

Inutile dirlo, Nanoha era alquanto ammirata dall'abilità dimostrata dalle due Maiden... ma quando un ultimo gruppetto di Uzaina cercò di circondarla, la bambina-maga si riscosse dal suo stupore, e iniziò a caricare Raising Heart, volando in aria sopra le teste dei mostri, che cercarono di allungare gli artigli verso di lei per afferrarla. Nanoha riuscì ad evitare la loro presa mortale librandosi ancora un po' più in alto... e subito dopo, delle sfere di luce bianca si accesero tutt'attorno a lei, come una serie di stelle luminose... e anche Konoha, che era stata la più scettica circa le capacità di Nanoha, sbattè gli occhi stupita quando si rese conto che la ragazzina stava preparando un attacco potentissimo contro gli Uzaina!

"Auuuu... signorina Kamui, che cos'è quello?" uggiolò Konoha. "Non... Konoha non credeva che quella dilettante fosse capace di fare una cosa simile..."

"E' per questo che mi stavo riservando di non sottovalutarla, almeno finchè non l'avessi vista in azione con i miei stessi occhi." spiegò Kamui. "Ammetto che forse, sono stata un po' troppo frettolosa io stessa nel giudicarla, durante quel nostro intervento alla sorgente termale. Avrei dovuto prendere lezini dal mio Arcano, Anutpada, e dare tempo al tempo."

Gli Uzaina indietreggiarono preoccupati quando videro che le sfere di luce bianca che stavano apparendo attorno a Nanoha avevano formato una sorta di costellazione scintillante tutt'attorno alla bambina-maga... e continuavano ad apparire senza sosta! Dopo qualche secondo passato a caricare ancora più energia, Nanoha aprì gli occhi e puntò Raising Heart contro i mostri, esclamando il nome di quel nuovo incantesimo d'attacco!

"Raising Heart... Starlight Shower!"

L'attacco esplose letteralmente contro i mostri che ora stavano indietreggiando, e innumerevoli sfere energetiche color bianco latte partirono a raffica contro gli Uzaina, colpendoli con la precisione di un bisturi chirurgico! I mostri facevano appena in tempo a spalancare gli occhi, sbalorditi, prima di infrangersi, e tornare ad essere tanti esserini alati che volavano via ringraziando le ragazze con vocine acute e vivaci! In pochi secondi, la tempesta di attacchi cessò... e l'esercito di Uzaina era stato ridotto a tante macchie di cenere sul pavimento! Nanoha atterrò con attenzione e tirò il fiato, stancata dall'enorme quantità di energia che aveva dovuto impiegare per quello spettacolare colpo... e una volta ripresasi abbastanza, la bambina-maga alzò lo sguardo verso Kamui e Konoha e fece un sorriso rassicurante, come per dire che stava bene!

"Woof! Woof! Impressionante! Konoha non ha mai visto niente di simile!" affermò la ragazzina-cane, con le orecchie dritte e la coda che si muoveva freneticamente dietro di lei!

Anche Kamui fece un cenno di assenso, e sul suo volto normalmente duro e scostante apparve un piccolo sorriso. "Notevole. Ora riesco a capire come mai la TSAB ripone tanta fiducia in te, Nanoha Takamachi. Molto raramente ho visto un'umana capace di un simile talento magico... sicuramente, se tu avessi la possibilità di allenarti regolarmente, potresti eclissare la maggior parte degli alti graduati della TSAB... molto interessante, dico davvero!"

"Grazie, signorina Kamui... ma io cerco soltanto di fare il possibile per darvi una mano!" rispose la bambina vestita di bianco con modestia, mentre si rimetteva a posto. "Comunque, grazie... quella che ho appena usato, a dire la verità, è una magia che non avevo mai provato prima d'ora... l'avevo solo provata nelle simulazioni cerebrali che Raising Heart mi fa fare regolarmente!"

"Auuuu? Simulazioni, cosa? Signorina Kamui, Konoha non capisce questi termini..." uggiolò la ragazzina-cane, questa volta tenendo le orecchie basse e lo sguardo implorante!

Kamui si sfregò il mento. "E' una cosa di cui avevo sentito parlare..." affermò la ragazza samurai, mentre rinfoderava la spada con un gesto fluido ed elegante. "Ma fino ad adesso avevo dei dubbi sulla sua veridicità. A quanto pare, invece, è così... armi magiche come Raising Heart sono in grado di attivare delle routine di allenamento pre-programmate e farle girare direttamente nella mente del possessore, in modo che questo possa allenarsi in qualsiasi momento, 24 ore su 24. Il risultato è che i possessori di queste armi empaatiche sono in grado di imparare nuove cose e di diventare più forti, pur continuando nelle loro attività giornaliere. Lo svantaggio, però, è che questo finisce per erodere le riserve di energia del possessore, e quest'ultimo finisce per sentirsi confuso e spossato quando meno se lo aspetta. Comunque, i risultati sono ottimi... come abbiamo potuto vedere!"

"Stavo per rispondere io..." mormorò Yuuno, piuttosto irritato dal fatto che Kamui avesse invaso la sua area di pertinenza... "Comunque... ecco, questo è quanto, Nanoha! Come hai potuto vedere, queste simulazioni si dimostrano molto utili, alle fine!"

"Grazie, Yuuno-kun... e grazie anche a voi, signorina Kamui, Konoha-chan!" rispose Nanoha. "Vi sono molto grata per l'aiuto che ci state dando, e spero che potremo collanborare, d'ora in poi!"

Konoha guardò verso Nanoha... e dopo un po', drizzò le orecchie e la coda, mettendosi in una posa da ninja con l'indice e il medio davanti al viso! "Woof! Konoha pensa ancora che lei e la signorina Kamui sono perfettamente in grado di cavarsela da sole... ma adesso pensa che Nanoha potrebbe essere una preziosa alleata! Grazie mille... e Konoha si augura che sia l'inizio di una bella amicizia!"

Nanoha si sentì molto fiera e sollevata nel sentirsi dire queste parole. Se non altro, le Maiden più esperte ora erano dalla loro parte... "Lo spero anch'io, Konoha-chan! Ed ora forza... dobbiamo andare ad aiutare le altre!"

"Aspetta, Nanoha! Non c'è fretta..." disse Yuuno, tracciando un circolo magico per terra con la zampina, e poi visualizzando l'intero edificio tramite un incantesimo di Area Search. "Allora... sembra che Heart e le sue compagne abbiano eliminato un bel po' di Uzaina ai piani superiori... e poi, la dottoressa Kira e... ehm... un'altra Maiden di cui non riconosco la traccia... hanno portato la situazione sotto il nostro controllo in un'altra zona dell'edificio."

"Una Maiden che..." disse Kamui. "Hmm... dev'essere Mei-Fang, l'assistente della dottoressa Kira. Quelle due non vanno mai in giro l'una senza l'altra, e formano una squadra molto affiatata. Anzi, direi che Mei-Fang è l'unica con cui la dottoressa Kira si degna di fare squadra senza protestare..."

Nanoha sbattè gli occhi incuriosita. "Ma... allora, perchè non si è presentata assieme alle altre Maiden durante la conferenza?" chiese, per legittima curiosità. "Ci è capitata così, tra capo e collo..."

"Mei-Fang è una Maiden un po' particolare..." rispose Kamui con tutta tranquillità. "Lo capirete quando la incontrerete... per adesso... a proposito, in che situazione sono le Pretty Cure e Shiny Luminous?"

"Hmmm..." Yuuno corrugò la fronte mentre si concentrava su una zona ristretta della mappa magica tridimensionale che gli era appaarsa davanti. "Eccole, le ho trovate. In questo momento sono nell'ala est dell'edificio... e ad esse si stanno avvicinando due potenti emanazioni energetiche... oh, mamma, questa non ci voleva! Temo che siano finite nel mirino degli agenti di Dark Fall... che sono di tutt'altra classe rispetto ai mostri che abbiamo annientato un istante fa!"

"Cosa?" esclamò Konoha. "Allora dobbiamo andare, ruff! Le ragazze potrebbero avere bisogno del nostro aiuto contro di loro, woof!"

"Sono d'accordo." rispose Kamui, mettendo di nuovo mano alla spada. "Yuuno-kun, dove si trovano, di preciso? In che settore?"

"Sono un po' lontane da qui..." rispose il furetto. "Quindicesimo piano, settore F. E le due emanazioni energetiche... accidenti, non promettono nulla di buono! Confermo che sono due comandanti di Dark Fall, e si stanno avvicinando alle Pretty Cure in questo momento!"

oooooooooo

"Eccoci, ci siamo quasi..." mormorò Flappy, con un brivido di disgusto. La familiare sensazione di repulsione e disagio che indicava la presenza di qualche emissario delle forze oscure non lo aveva mai abbandonato fin da quando l'allarme era iniziato, e ora più che mai si faceva sentire... sia pe lui che per le altre mascotte! "Li sento, lapi, sono sempre più vicini!"

Shiny Luminous, i lunghi capelli biondi che scintillavano leggermente alla fioca luce della stanza dove si trovavano, tenne ben stretti a sè i principini Pollun e Lulun mentre si guardava attorno alla ricerca di un luogo da cui sarebbe potuta provenire la minaccia. Cosa ben difficile da decidere... l'esperienza le aveva inssegnato, dopotutto, che quando si aveva a che fare con certa gentaglia proveniente da dimensioni oscure, non c'era nessun posto sicuro. "State tranquilli, non ci faremo cogliere impreparati..." affermò la reincarnazione della Regina della Luce. "Ragazze, tutto bene?"

"Per adesso sì... gli Uzaina stanno attaccando altre parti dell'edificio, perchè finora non ne abbiamo incontrato nessuno..." commentò Cure Egret, entrando con attenzione in un ufficio deserto. "Mi sembra quasi che vogliano farci abbassare la guardia..."

"Probabilmente è così... quindi, occhi aperti, ragazze!" avvertì Cure Black. "Ci sono quelle finestre che non mi dicono niente di buono..."

Le Pretty Cure e i loro piccoli amici guardarono nella direzione delle grandi finestre che la Cure nera stava indicando... grossi lastroni di vetro che permettevano un'ampia vista sul quartiere sottostante, ma che ora non mostravano che oscurità e nuvole nere. E fu una fortuna che fossero state attente alle finestre - un istante dopo, qualcosa di oscuro e minaccioso si avvicinò ad esse, qualcosa che assomigliava a due figure umanoidi...

E una di esse sferrò un tremendo pugno, mandando in frantumi la finestra e spedendo una micidiale raffica di frammenti di vetro contro le ragazze! Con un grido di allarme, Cure Bloom afferrò un tavolo vicino e lo piazzò davanti a sè e al resto del gruppo, in modo che facesse da scudo, ma anche così, alcuni pezzi di vetro arrivarono vicini alle ragazze, trapassando il legno e restandovi impiantati! "Aaah! Cavolo, ragazze, questa volta sì che ci è mancato poco! A momenti ci restavamo secche! Ma chi è stato?" esclamò la Pretty Cure dei fiori.

"Non c'è bisogno di sforzare troppo l'immaginazione per saperlo, ragazze... Eccoli là, sono due di quelli di Dark Fall!" esclamò Cure White. La guerriera vestita di bianco e azzurro indicò le due figure che stavano fluttuando attraverso l'apertura che si erano creati nel vetro, precedute da un vento gelido e sferzante... erano due individui che le Pretty Cure avevano già incontrato prima, e di nessuno dei due avevano dei ricordi troppo piacevoli! Kintolesky e Shitataare, con studiata lentezza, fluttuarono nella stanza... e mentre il gigante dalla pelle dorata si mise in guardia, alzando i pugni guantati davanti al viso, la donna aprì un elegante ventaglio piumato e se lo mise davanti al viso, osservando le ragazze con un sorriso poco rassicurante.

"A quanto pare, ci si rivede, eh, ragazze?" disse Shitataare, con una risatina a mezza bocca. "Bene, bene... immagino che siete molto contente di rivedere me, la grande Shitataare! Farò in modo di trattenermi un po' di più con voi, questa volta!"

Cure Black strinse i denti, mentre Cure Bloom gettava via il tavolo ormai inservibile e si preparava all sfida. "Ugh... ci mancava... la tizia in kimono, e il maniaco del fitness!" mormorò, tenendosi mentalmente pronta alla sfida.

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CONTINUA...

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Capitolo 25
*** Dark Fall all'attacco, Parte 2 ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-25

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Ta-daaaan! Eccomi qui, sono tornato! Ed era anche ora, oserei dire, questa fanfiction languiva da un po' di tempo... ma ora sono tornato, e sono più che deciso a portarla avanti! Molto bene... e allora, visto che la situazione è questa, facciamo un po' un riassunto della situazione: abbiamo già visto che le nostre eroine sono impegnate ad affrontare gli scagnozzi di Dark Fall su più fronti, e in particolare, le nostre Pretty Cure sono faccia a faccia con i due generali che Lord Akudaikahn ha mandato per far saltare il congresso della TSAB... ovvero Shitataare e Kintolesky, che a parte le loro differenze, hanno il potenziale di rivelarsi degli avversari molto validi e pericolosi!

Per fortuna, non sono da sole... come avete potuto vedere, altre Maiden si sono unite al gruppo, in particolare le già conosciute Maori e Konoha... e soprattutto, la misteriosa e arrogante Kira Daidoji, e la sua assistente robotica Mei-Fang, rispettivamente le Maiden dell'Acqua e del Fuoco! Come potete ben vedere, in questa epica battaglia tutte le fazioni stanno cominciando a sfoderare le loro carte migliori... e da questo momento in poi, la guerra tra Dark Fall e i difensori dell'universo si farà molto più accesa!

Ma prima di lasciarvi al proseguimento di questa sfida, meglio che risponda alle recensioni che mi avete lasciato! E come sempre, ho molto apprezzato i vostri commenti!

Anonimo9987465: Sì, decisamente le nostre sono molto, molto occupate. Dark Fall ha organizzato bene questo attacco, e le stamettendo sotto pressione... ma puoi stare certo che le nostre daranno a quei marrani non poco filo da torcere! Kira e Mei-Fang stanno già dando ottima prova di sè, e anche le altre Maiden e Nanoha hanno fatto un bel po' di vittime! Beh, sì... questo particolare sistema di allenamento è sicuramente utile, anche se ha i suoi svantaggi. Svantaggi di cui Nanoha ha risentito, ad un certo punto tra A's e StrikerS...

Comunque sì, le Pretty Cure hanno per le mani due avversari niente male! Bisognerà vedere, adesso, se saranno in grado di tenere testa a Kintolesky e Shitataare! L'ultima volta, contro Kintolesky, non è andata troppo bene a Nagi e Hono... ma chisssà che questa volta non vada meglio! Buona visione!

KillKenny: Magical Girls. Chi ha detto che non possono essere Badass?

No, che io sappia, la più giovane scienziata pazza della storia dei picchiaduro ad incontri, e la migliore amica della collezionista di carte più famosa dell'universo non hanno nessun grado di parentela. Cosa di cui forse dovremmo essere grati... A proposito, come mai Kyoko sarebbe la figlia di...

...ah, giusto. Fate Stay Night. Lancer. Gae Bolg. Tutto chiaro!

Grazie ancora per il voto, e arrivederci a presto! Spero che questo capitolo non arrivi troppo tardi! ^_^

Ci siamo tutti, quindi... diamo pure inizio al nuovo capitolo! Buon divertimento!

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Capitolo 25 - Dark Fall all'attacco, Parte 2

"Bene..." affermò Kintolesky, sgranchendosi le nocche delle mani mentre avanzava con sicurezza verso le Pretty Cure e Shiny Luminous, pronto a combattere. "L'ultima volta, voi Pretty Cure del Giardino della Luce mi avete offerto una sfida stimolante, anche se nella vostra tecnica c'era ancora spazio per qualche miglioramento. Sono curioso di vedere se avete preso a cuore i miei insegnamenti."

"Un momento, ragazzone..." lo interruppe Shitataare, con una piccola vena pulsante che affiorava sulla sua fronte. "Ti ricordo che non siamo qui per perdere tempo per la tua mani di incontrare un avversario forte! Lord Akudaikahn ci ha affidato il compito di disturbare quanto più possibile la riunione della TSAB e recuperare i Jewel Seed!"

"Non l'ho dimenticato. E intendo portare a termine la nostra missione." rispose il gigante dalla pelle dorata. "Ma questo non significa che non posso godermi una sfida con delle avversarie alla mia altezza."

La donna in kimono alzò le spalle. "Mah, fai un po' come vuoi tu, a me non interessa... allora, vorrà dire che mi occuperò di voi, Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti!" affermò, mentre si voltava per affrontare Cure Bloom e Cure Egret. "Allora, che ne dite? Avrete l'onore di affrontare me, la grande Shitataare! Fatevi sotto!"

Con un ampio gesto del braccio, la guerriera di Dark Fall creò una raffica di lame di ghiaccio intagliato, e le scagliò contro Cure Bloom e Cure Egret! La Cure della terra fece appena in tempo ad accorgersi del pericolo e, con un'esclamazione di sorpresa, alzò uno scudo di energia dorata davanti a sè, sul quale le lame di ghiaccio si infransero, spargendo schegge tutt'attorno ma lasciando illese le guerriere magiche e i loro compagni. Cure Egret attese che la raffica di ghiaccio terminasse, e prima che Shitataare potesse tentare un altro attacco, puntò il palmo di una mano verso la guerriera di Dark Fall e scagliò una sfera di energia bianca... ma Shitataare non si fece cogliere di sorpresa, e con un altro gesto della mano, fece salire un muro di acqua davanti a sè. Si sentì il rumore di un'ondata che si infrangeva sugli scogli, e l'attacco di Cure Egret venne assorbito dalle acque e annullato, un attimo prima che Shitataare scattasse verso di loro per passare al corpo a corpo.

"Hehehehee... niente male, Pretty Cure! Ma sfortunatamente per voi, non sarà abbastanza!" esclamò la donna dai capelli bianchi, scagliando un getto d'acqua ad alta pressione contro le sue avversarie, che si scansarono e si avvicinarono a lei. Cure Bloom sollevò un pugno, avvolto da una splendente aura dorata, e cercò di abbatterlo su Shitataare, ma quest'ultima si scansò abilmente, facendo qualche passo indietro per prendere meglio le misure delle sue avversarie...

Nel frattempo, le Pretty Cure del Giardino della Luce si erano spostate dalla parte opposta della stanza, in modo da poter affrontare Kintolesky come lui voleva. Il gigante dorato teneva alta la guardia, osservando ora Cure Black, ora Cure White, nel caso avessero cercato di attaccarlo di sorpresa... ma le due guerriere sembravano tenersi sulla difensiva, formando una sorta di barriera divisoria per impedire a Kintolesky di avvicinarsi a Shiny Luminous.

"Non dovete preoccuparvi per la vostra compagna. Non ho intenzione di attaccarla." disse Kintolesky, intuendo le intenzioni di Cure Black e Cure White. "Non amo perdere tempo con avversari che non costituiscono una sfida adeguata per me, mi interessate solamente voi due."

La più impulsiva Cure Black corrugò la fronte, facendo un passo in avanti per attaccare per prima. "Ugh... davvero? Bene, allora non farò complimenti e attaccherò per prima! Fatti sotto!" esclamò, per poi ridurre le distanze, e sferrare una rapida serie di pugni di destro, tenendo il sinistro sollevato. Rendendosi conto che si trattava di semplici attacchi di disturbo per saggiare le sue difese, Kintolesky si limitò a parare con tutta calma, senza mancare di notare la migliore tecnica adottata dalla sua avversaria. Stava adottando un approccio decisamente più accorto... evidentemente, le sue parole erano state ascoltate.

"Brave, voi due, davvero niente male!" esclamò Kintolesky. "Ci sono ancora delle imperfezioni nei movimenti, ma nel complesso i miglioramenti si vedono!"

"Grazie, ma credo che dovremmo farti vedere nella pratica quanto più forti siamo adesso!" esclamò Cure White. Con un agile balzo, avvittandosi su sè stessa, Cure White balzò alle spalle di Kintolesky e cercò di colpirlo con un calcio circolare al fianco. Tuttavia, il guerriero dorato era sorprendentemente agile, rispetto alla sua mole, e riuscì senza eccessivi problemi a spostarsi e a minimizzare i danni, per poi colpire Cure Black con un pugno di destro e scagliarla a terra con un breve grido di dolore. Cure White raddoppiò gli sforzi e attaccò Kintolesky con una raffica potente ma precisa di calci, stando bene attenta a non lasciare punti scoperti nella propria difesa. Il combattente di Dark Fall alzò nuovamente la guardia e indietreggiò per sottrarsi all'attacco, mentre Cure Black si rialzava con un colpo di reni.

Cure White attaccò ancora un paio di volte... e poi, quando fu sicura che Kintolesky non si aspettava una mossa simile, si acquattò a terra ed eseguì una spettacolare spazzata con la gamba sinistra, colpendo le caviglie di Kintolesky e facendogli perdere l'equilibrio! Con un grugnito, il gigante dalla pelle dorata cadde a terra, appoggiandovi entrambe le mani in modo da limitare i danni. Poi, con determinazione, il guerriero dorato rotolò su un fianco e si rialzò agilmente, scattando di nuovo verso le Pretty Cure e cercando di colpirle al collo con le braccia tese mentre passava in mezzo a loro. Cure Black e Cure White attesero fino all'ultimo momento, poi si abbassarono in perfetto sincronismo e scansarono la doppia clothesline! Prima che Kintolesky potesse voltarsi per difendersi, le Pretty Cure del Giardino di Luce si rialzarono e attaccarono il loro avversario con due poderosi pugni nella schiena, facendogli emettere un grugnito di dolore e scagliandolo ancora una volta a terra, a faccia in giù! Il pavimento si scosse per un breve istante quando l'immane peso del combattente di Dark Fall si abbattè su di esso... e Cure Black e Cure White restarono per un attimo ferme dov'erano, quasi non riuscendo a credere di essere riuscite a mettere a terra il loro avversario!

"Brave, ragazze!" esclamò Shiny Luminous. "Gliel'avete fatta vedere!"

Un sorrisetto sicuro apparve sulle labbra di Cure Black mentre lei e la sua compagna si rimettevano in guardia. "Grazie, Shiny Luminous! Ma non credo sia finita... questo tipo non si farà sconfiggere tanto facilmente... non è così, Kintolesky?" esclamò, per poi voltarsi verso l'avversario, che si stava rialzando massaggiandosi la schiena. Era piuttosto sorpreso di come le Pretty Cure lo avessero messo a terra... ma anzichè essere infuriato, il gigante dallla pelle dorata sembrava molto impressionato e contento... e sotto i suoi lunghi baffi arancioni apparve un sorriso quasi raggiante!

"Hehehee... allora avevo visto giusto! Siete davvero... delle avversarie ddegne! Era da tanto che qualcuno non mi metteva a terra così velocemente!" esclamò. "Brave davvero... questo scontro sì che è interessante! Vedete di non deludermi!"

"Faremo del nostro meglio! Eccoti servito! Yaaaaaaah!" esclamò Cure Black. La Cure nera strinse a pugno la mano destra e la abbattè sul terreno, avvolta in una crepitante sfera di elettricità nera! Il pavimento si spaccò nel punto in cui la guerriera leggendaria aveva colpito, e la crepa sfrecciò verso Kintolesky, facendo scaturire dalle profondità del terreno alcuni crepitanti fulmini neri... ma Kintolesky, senza lasciarsi impressionare, scansò l'attacco con uno scatto laterale e bloccò il calcio di Cure White quando questa provò ad attaccarlo approfittando del momento. Poi, quando Cure Black cercò di avvicinarsi di nuovo e di colpirlo con i suoi pugni elettrificati, il guerriero di Dark Fall si difese con il braccio libero e cominciò ad indietreggiare, riparandosi quanto più poteva dall'assalto. La battaglia stava entrando nel vivo, e questa volta, le Pretty Cure del Giardino della Luce erano riuscite a mantenere il controllo della situazione, e a spingere il loro avversario all'angolo! O almeno, questo era quello che sembrava, fino a quel momento...

"Vai così, Nagisa! Dacci dentro! più forte, più forte, mepo!" la incoraggiò Mepple dal suo nascondiglio nel "telefonino" che lui usava come travestimento nella vita di tutti i giorni.

E, con sua grande sorpresa, anche Mipple si unì al tifo, sbracciandosi quanto più poteva! "Anche tu, Honoka! Forza! Ce la potete fare, ragazze! Dategli una lezione!"

E, in disparte, mentre Shiny Luminous osservava lo scontro senza interferire, pregando silenziosamente che le sue amiche avessero la meglio sul guerriero di Dark Fall... i principini Pollun e Lulun sbucarono fuori all'improvviso e si misero seduti per terra vicino alla biondina, con un secchiello di popcorn in mezzo a loro, e assistevano alla battaglia come se fosse stata su uno schermo cinematografico!

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"Hmmm, certo, devo ammettere che non siete male... ma adesso provate a difendervi da questo!" esclamò Shitataare, retrocedendo dopo essere stata raggiunta da alcuni colpi energetici che Cure Bloom e Cure Egret avevano lanciato contro di lei. Facendo svolazzare le ampie maniche del suo kimono, Shitataare lanciò una scarica di energia congelante sul pavimento, e questo si congelò all'istante, formando una sorta di pozzanghera di ghiaccio sotto i piedi delle due amiche. Cure Egret gridò di sorpresa e iniziò a scivolare... ma reagì in tempo e concentrò un po' della sua energia spirituale attorno ai piedi, in modo da fluttuare a pochi centimetri dalla trappola, e afferrò la sua compagna prima che anche lei potesse cadere!

"Uff... grazie, Cure Egret!" disse Cure Bloom. "Senti... non è che potresti darmi un passaggio rapido? Avrei una consegna da fare a una signorina di nostra conoscenza..." Cercò di nascondere il fatto che non aveva ancora capito come pronunciare il nome di Shitataare...

Cure Egret fece un occhiolino. "Basta che tu lo dica! Tieniti forte, adesso si vola!" esclamò, per poi concentrare la propria forza nelle mani e far fare un giro a Cure Bloom come se non pesasse nulla! Quando fu sicura di aver accumulato un momento sufficiente, Cure Egret mollò la presa e scagliò la sua compagna verso la stupefatta Shitataare... e Cure Bloom, lanciando un grido di battaglia, tirò indietro un pugno e lo fece scattare in avanti, centrando l'avversaria in pieno volto!

"Aaaargh!" esclamò Shitataare, venendo staccata da terra e scagliata via con violenza! Cure Bloom atterrò agilmente sul terreno, e Cure Egret la raggiunse fluttuando un istante dopo... mentre Shitataare restava a terra in una poco elegante posizione prona! Le due amiche si voltarono l'una verso l'altra, e Cure Bloom sfoderò il sorrisone a cinquantaquattro denti che era il suo marchio di fabbrica anche quando erano in abiti civili... prima di voltarsi verso una stupefatta quanto irritata Shitataare, che si stava rialzando in quel momento, passandosi il dorso di una mano sul labbro inferiore per ripulirlo da un pochino di sangue...

"Accidenti a voi, mocciose... come vi permettete di rovinare il mio bellissimo viso?" ringhiò Shitataare, con un gelido lampo di rabbia che danzava nei suoi occhi azzurri e senza pupille. "E va bene, visto che l'avete voluto voi... da questo momento, la smetto di fare la gentile! Vediamo un po' se riuscite a sopravvivere a questo!"

Prima che le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti potessero fare qualcosa per impedirglielo, Shitataare alzò uno scudo energetico azzurro attorno al proprio corpo, e le due guerriere sentirono improvvisamente una poderosa folata di vento gelido schiaffeggiarle in pieno volto, facendole barcollare! Dei cristalli di ghiaccio iniziarono a scendere attorno alla guerriera di Dark Fall, formando delle trame ipnotiche in aria... e sul terreno apparvero altre pozzanghere di ghiaccio, che in breve tempo si espansero... e si trasformaarono in figure umanoidi fatte di ghiaccio sfaccettato, ciascuna di esse con in mano una lancia scolpita nel ghiaccio più puro! Sembravano antichi guerrieri greci, con l'elmo con il pennacchio e lo scudo circolare... ma le lance che avevano in mano erano di foggia europea medievale! Con degli inquietanti scricchiolii, i guerrieri di ghiaccio si alzarono e puntarono le loro lance verso le Pretty Cure del Giardino delle Sorgenti, formando una gelida barriera attorno alla loro creatrice... la quale, a sua volta, aveva recuperato la sua sicurezza ed era esplosa in un'acuta risata!

"Hohohohohoooo! Allora, ragazzine? Cosa pensate dei miei fedeli soldati di ghiaccio?" esclamò la donna. "Forza, miei guerrieri... fate a pezzi le leggendarie Pretty Cure!"

Il soldato che si trovava davanti al gruppo alzò la testa, rivelando il volto di uno Uzaina contorto in una smorfia di rabbia e dolore! "Uzainaaaaa..." ringhiò, la lancia sollevata e puntata verso i suoi bersagli.

"Cos...?" esclamò stupefatta Cure Bloom, cercando di ritirarsi di qualche passo assieme alla sua compagna. "Oh mamma... qui qualcuno ha visto un po' troppi film con gli spartani!"

"E non ha neanche prestato tanta attenzione..." commentò Cure Egret. "I greci del quinto secolo A.C. non avevano lance di quella foggia... e la forma dell'elmo era leggermente diversa, per non parlare della foggia dell'armatura..." si fermò per un attimo, e si voltò verso Cure Bloom, che la stava guardando stupefatta, e con un grosso gocciolone di sudore sulla testa! "Beh... insomma, non sia mai detto che avere una mamma archeologa non ha i suoi vantaggi! Qualcosina sulla storia dell'Europa l'ho imparata guardando la mamma al lavoro!"

"Ooookay..." mormorò Cure Bloom. Poco avvezza allo studio com'era, faceva fatica ad immaginare come qualcuno potesse appassionarsi così tanto...

Shitataare non prese molto bene il modo in cui le due ragazze si stavano distraendo... e lo fece subito presente! "Hey, voi due! Quando una vi sta minacciando, sarebbe buona norma non ignorarla!" strepitò, con una vena pulsante che affiorava sulla fronte. "Ugh... al diavolo! Forza, guerrieri Uzaina di ghiaccio! Sono tutte vostre!"

"UZAINAAAAA!" esclamarono all'unisono i mostri di ghiaccio, scagliandosi tutti assieme contro le due amiche e puntando le lance di ghiaccio verso di loro.

Cure Bloom non si fece intimorire, e scansò con prontezza l'affondo dello Uzaina più vicino, per poi rispondere con un destro tra torace e addome, abbastanza potente da mandare in frantumi il guerriero di ghiaccio e spargerne i frammenti in una vasta area! "Dite sempre la stessa cosa, voi mostri di Dark Fall? Dovreste saperlo che in questi casi, si deve urlare "Questà E' Sparta!". Non ditemi che non seguite le novità al cinema!" li prese in giro. Nel frattempo, altri due mopstri di ghiaccio attaccarono Cure Egret, che evitò un affondo e afferrò il braccio con cui il nemico l'aveva attaccata, eseguendo una spettacolare proiezione e scagliando via uno degli aggressori. L'altro, tuttavia, riuscì a farle perdere l'equilibrio con un calcio circolare alle caviglie, e la Pretty Cure del cielo lanciò un breve grido di disappunto prima di cadere a terra, rotolando di lato per evitare di offerire un bersaglio facile al nemico. Si rialzò di scatto e si mise schiena contro schiena con Cure Bloom... e le due compagne si guardarono e si sorrisero a vicenda prima di rimettersi in guardia, circondate dai rimanenti guerrieri di ghiaccio. Shitataare, tuttavia, decise che non era il caso di lasciare che riprendessero troppo fiato, e si sollevò in volo sul campo di battaglia, aprendo le braccia e si preparò a scatenare un'altra tempesta di stalattiti di ghiaccio contro le Pretty Cure!

"Dorodoron sarà anche uno stupido, ma su un punto gli devo dare ragione: mai lasciare che gli Uzaina facciano tutto il lavoro... quando posso unirmi alla festa e darvi un po' di filo da torcere in più!" commentò. "Prendete queste!"

Con un semplice gesto delle braccia, Shitataare scagliò un autentico bombardamento di proiettili di ghiaccio contro le due ragazze, che si scansarono appena in tempo... e questa volta fu Cure Egret ad alzare uno scudo protettivo per evitare che alcuni attacchi le raggiungessero comunque. Cure Bloom si spostò rapidamente di lato, colpeno il terreno con un pugno e spedendo un impulso di energia contro gli Uzaina prima che questi potessero avvicinarsi troppo... e come risultato, una lucente sfera arancione solcò il terreno, aprendovi una specie di trincea, per poi impattare sui nemici, facendone a pezzi diversi! Tuttavia, rimanevano ancora tre soldati di ghiaccio, che cercavano di restare quanto più attaccati possibile alle ragazze, quanto bastava per incalzarle con le loro lance.

"Stai attenta, Cure Bloom! Questi vogliono metterci sotto pressione in modo che le nostre difese prima o poi cedano!" avvertì Cure Egret. Cure Bloom rispose annuendo, per dire che aveva già capito quale fosse il loro scopo, e si preparò a difendersi da un altro attacco furioso di Shitataare e dei mostri di ghiaccio...

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Kintolesky sferrò un altro pugno di destro, questa volta colpenddo Cure White e facendola finire contro un tavolo che ancora era rimasto in piedi. Il tavolo si spezzò in due con uno schiocco assordante, e la Cure bianca cadde sul pavimento in una pioggia di schegge di legno... ma Kintolesky venne subito attaccato da Cure Black, che afferrò il braccio con cui il gigante dorato aveva colpito la sua amica e tirò verso di sè, sfruttando l'impeto di Kintolesky e rivoltandolo contro di lui. Ma l'esperto lottatore non si fece trarre in inganno così facilmente: con un abile gioco di gambe, Kintolesky frenò la propria avanzata e si fissò a terra, poi sollevò il braccio e scagliò via anche Cure Black, che lanciò un grido di sorpresa e volò verso una delle finestre rotte da cui erano entrati i due scagnozzi di Dark Fall. Ma la tenace guerriera non era decisa a mollare: strinse i denti ed eseguì una spettacolare capriola in aria, interrompendo il proprio volo e atterrando in piedi a pochi centimetri dalla finestra, evitando così di cadere nel vuoto!

"Phew..." mormorò. "Meno male, ancora un po' e avrei dovuto dare forfeit per essere uscita dal ring... immaagino che questo non ti sarebbe andato a genio, vero, mister Muscolo?"

"Hmph..." disse Kintolesky, tenendo d'occhio Cure White che si rialzava, scrollandosi di dosso ciò che rimaneva del tavolo. "Diciamo che anche questo era un mio test. Se ti fossi lasciata sconfiggere da un trucchetto così banale, avrebbe voluto dire che non eri poi all'altezza di essere una mia avversaria! Invece vedo che oltre ad aver sviluppato la tecnica, sapete usare il cervello... complimenti!"

"Grazie... ma non ci va di perdere altro tempo, Kintolesky!" affermò Cure White con decisione. Il gigante dorato si era messo in mezzo, tra lei e Cure Black, e la Cure bianca non potè non immaginare che il suo scopo era quello di impedire loro di raggiungersi, in modo da evitarsi un Marble Screw. "Cure Black, sei pronta?"

"Quando vuoi tu, Cure White!" esclamò la sua controparte, alzando i pugni e mettendosi in guardia. Dovevano trovare un modo di riavvicinarsi e usare il Marble Screw contro Kintolesky... ma il guerriero di Dark Fall era tutt'altro che uno stupido, e aveva già capito quali eranoo le loro intenzioni. In quel momento, si stava spostando in modo da essere sempre e comunque davanti a loro, e teneva anche le gambe abbastanza strette in modo tale che le sue avversarie non potessero sgusciargli sotto... "Hmm, vediamo un po'... accidenti, mi sa tanto che questo tizio non cascherà due volte nello stesso tranello..."

"Allora? Non vi fate sotto? Mi sembravate molto decise, un attimo fa." commentò il gigante dalla pelle dorata. Cercava di provocarle, ma senza attaccare, in modo da mantenere alta la guardia.

Cure Black strinse una mano a pugno, e si sentì un breve crepitio quando delle scariche elettriche iniziarono a percorrerle le nocche delle mani... ma questa volta, la Cure nera resistette alla tentazione di attaccare subito, in modo da tenere il suo avversario sulle spine... e nello stesso momento, Kintolesky corrugò la fronte, immaginando che le Pretty Cure stessero per tentare qualcosa, ma senza avere idea esattamente di che cosa. Una delle sue sopracciglia si sollevò in segno di allarme quando Cure White fece la stessa cosa, caricando una sfera elettrica sulle punte dell'indice e del medio di una mano.

"Hmm..." disse tra sè. "Vogliono prendermi in mezzo? No, sarebbe troppo prevedibile... hanno in mente qualcos'altro, devo tenermi pronto..."

Per diversi secondi, le Pretty Cure continuarono a tenere caricato il loro attacco, in modo che Kintolesky continuasse a non sapere cosa aspettarsi... e il gigante dorato continuò a tenere alta la guardia, i suoi occhi che andavano ora all'una, ora all'altra. Un combattente esperto come lui sapeva bene che non era il caso di farsi prendere la mano dalla foga... tuttavia, il rumore inquietante delle scariche elettriche che Cure White e Cure Black stavano caricando sulle loro mani gli faceva desiderare che le sue avversarie la smettessero di tenerlo in sospeso...

E poi, quando le Pretty Cure del Giardino della Luce furono sicure che il loro avversario non si aspettava l'attacco, alzarono le braccia in aria... e scagliarono i loro attacchi elettrici verso l'alto, in una traiettoria diagonale! Kintolesky alzò un po' la testa, chiedendosi il senso di quell'attacco... e la risposta gli fu subito più che chiara, quando i colpi energetici si incontrarono e provocarono una potente esplosione di luce! Il guerriero di Dark Fall venne investito da una potente onda d'urto che lo costrinse ad indietreggiare... ma peggio ancora, la luce sprigionata dal colpo lo abbagliò, facendogli perdere la concentrazione per un secondo, e consentendo alle Pretty Cure di approfittare dell'occasione e avvicinarsi nuovamente l'una all'altra!

"Ugh..." grugnì con rabbia Kintolesky, rimproverandosi di essersi fatto cogliere alla sprovvista così. "Davvero... niente male! Un diversivo... per farmi venire dei dubbi su quello che stavate per fare... e poi questo!"

"Esatto!" esclamò Cure White, mettendosi anche lei schiena contro schiena con la sua compagna di mille avventure. "Era uno stratagemma semplice, ma ognuno fa con quello che ha, giusto? Adesso, Cure Black!"

"Perfetto, non aspettavo che questo momento!" rispose la Cure nera. Un istante dopo, le due combattenti si presero per mano, concentrandosi il più possibile nel tentativo di accumulare energia...

"Black Thunder!"

"White Thunder!"

"Le anime splendenti delle Pretty Cure..."

"...sconfiggeranno il tuo cuore malvagio!"

"Pretty Cure Marble Screw... MAX!"

Kintolesky riuscì a rimettersi in guardia appena in tempo, grazie ai suoi riflessi affinati da secoli di battaglie... e si chiuse in una posizione di difesa nel momento in cui le due ragazze, accumulata abbastanza energia, puntarono i palmi delle mani verso di lui e scagliarono una poderosa ondata di energia bianca e nera, due ondate di colori diametralmente opposti che invasero rapidamente tutto il campo visivo del gigante dorato! Kintolesky si preparò all'impatto... ma fu comunque costretto ad indietreggiare di diversi passi quando il Marble Screw delle due amiche lo travolse come un'ondata di marea! Deciso a non farsi sconfiggere tanto facilmente, Kintolesky cominciò a camminare nella direzione opposta, quasi stesse risalendo la corrente di un fiume, tenendo le braccia ben alzate davanti a sè. Ogni passo era difficile... la fiumata di energia sbatteva con incredibile violenza contro di lui, e solo grazie al suo allenamento speciale, Kintolesky riusciva a non farsi scagliare via!

"Uuuuugh... allora avevo visto giusto, Pretty Cure! Siete voi... siete voi quelle che mi offriranno la battaglia che ho atteso per tanto tempo!" esclamò, quasi estasiato di aver conosciuto delle combattenti così valide! Cure Black e Cure White non condividevano tutto quell'entusiasmo, e avevano soltanto voglia di togliersi di mezzo quel pericoloso avversario il prima possibile... quindi, diedero ancora più potenza al Marble Screw, scagliando un'ulteriore ondata di energia verso l'avversario! Ci fu un boato assordante quando Kintolesky venne sommerso dal fascio energico bianco e nero, e una luce abbagliante cotrinse le Pretty Cure, Shiny Luminous e le mascotte a ripararsi gli occhi e ad indietreggiare. Il caos durò diversi secondi, accompagnato dal rumore di pezzi di soffitto che cadevano e frammenti di mobili che volavano da tutte le parti, prima di quietarsi e far precipitare di nuovo nella calma quella metà del salone.

"Ce... ce l'abbiamo fatta?" mormorò Cure Black, riprendendo fiato mentre la vista tornava normale. Rimase alquanto rammaricata quando vide un'alta e muscolosa figura stagliarsi in controluce, le braccia incrociate davanti a sè e i pugni chiusi in una posizione di difesa. "Ugh... mi sa tanto di no... diavolo, ma cosa ci vuole per buttarlo giù, quello lì?"

"Mi sa che ci manca ancora qualcosa..." affermò Cure White con un sorrisetto nervoso.

Kintolesky apparve davanti agli occhi delle due guerriere leggendarie, che si resero conto, con un minimo di sollievo, che il loro attacco di coppia aveva comunque sortito qualche effetto tangibile: la sua pelle dorata e splendente era ricoperta, in diversi punti, di macchie nere di fuliggine, e il suo respiro era più rapido e faticoso, segno che in ogni caso aveva sentito quell'attacco.

"hanf... hanf... davvero... stupefacente, leggendarie Pretty Cure!" affermò Kintolesky, sorridendo gioiosamente. "La vostra forza è aumentata un bel po', ultimamente! Ne è passato di tempo dall'ultima volta che qualcuno mi ha fatto impegnare seriamente... ma se pensate che questo sia il mio limite, temo di dovervi dare una delusione!"

"Accidenti, ancora non è al massimo della sua forza?" esclamò spaventata Shiny Luminous. "Mamma mia, ma che razza di mostro è questo tipo?"

"Certamente non uno con cui si può scherzare..." affermò Cure Black. Le due ragazze si misero nuovamente in guardia, e Kintolesky le squadrò per un attimo, volendo essere sicuro che non stessero tentando qualcos'altro, prima di concentrarsi di nuovo. Per un attimo, Cure Black e Cure White riuscirono a vedere una strana aura energetica dorata apparire attorno a lui... e poco dopo, con loro grande allarme, il guerriero di Dark Fall iniziò ad aumentare di dimensioni, e i suuoi muscoli presero ad espandersi e ad apparire ancora più minacciosi di quanto già non fossero...

"Dobbiamo inventarci qualcosa, Cure Black... questo tipo non ha ancora dato il meglio di sè, mentre noi cominciamo a perdere colpi..." commentò Cure White.

"Lo vedo, White..." fu la risposta preoccupata della Pretty Cure nera. "Però... il fatto è che non riesco proprio ad immaginare cosa potremmo fare..."

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"Yaaaah! Accidenti, questi mostri di ghiaccio non scherzano affatto..." esclamò Cure Bloom, dopo aver evitato un affondo da parte di uno degli Uzaina creati da Shitataare e aver risposto con un calcio che fece cadere a terra il guerriero glaciale. Con agilità magistrale, la Pretty Cure della terra eseguì un salto mortale oltre un altro avversario che cercava di prenderla di fianco, avvitandosi su sè stessa come un'acrobata da circo, e poi atterrando con un calcio dall'alto verso il basso che colpì il mostro alla spalla destra, mandandola letteralmente in frantumi e facendogli cadere il braccio corrispondente, che si infranse al contatto con il terreno. Non essendo in grado di sentire dolore, il mostro di Dark Fall non ebbe altra reazione che quella di indietreggiare di qualche passo, spalancando gli occhi sui frammenti di ghiaccio appuntiti che ora avevano preso il posto della sua spalla.

Cure Egret, nel frattempo, stava cercando di tenere a bada Shitataare e il combattente di ghiaccio rimasto, usando delle folate di vento ben piazzate per far perdere loro la concentrazione e confonderli. Sembrava funzionare con lo Uzaina... ma Shitataare era senz'altro molto più abile ed intelligente, e non si fece prendere alla sprovvista, respingendo ogni attacco con scariche di vento gelido misto a stalattiti di ghiaccio. "Ugh... puoi dirlo forte, Cure Bloom!" esclamò la Cure del vento, stringendo i denti quando una lama di ghiaccio le sfiorò il braccio sinistro, aprendovi un taglio superficiale ma comunque doloroso! "Mi sa che non riuscirò a trattenere quella donna a lungo! Cerca di non farti prendere alla sprovvista!"

"Hehehee... ma come, ragazze, tutta qui la vostra forza?" ridacchiò Shitataare, deflettendo senza alcuna preoccupazione una potente folata di vento con la quale Cure Egret aveva cercato di colpirla in piena faccia. "E pensare che prima mi stavate dando del filo da torcere! State perdendo colpi, per caso?"

"Adesso ti faccio sentire io, i colpi che stiamo perdendo, brutta strega!" esclamò Cure Bloom, scagliandosi contro la sua avversaria, che si difese ancora una volta creando un lastrone di ghiaccio davanti a sè e parando il pugno della Pretty Cure della terra. Poi, con l'altra mano, Shitataare lanciò una raffica di vento gelido che centrò la guerriera al torace, con abbastanza forza da scagiarla di nuovo indietro con un grido di dolore e sorpresa... e mandarla verso le lance acuminate dei due Uzaina! Per fortuna, Cure Bloom riprese il controllo della situazione appena in tempo e alzò di nuovo il suo scudo energetico, facendo rimbalzare su di esso le punte delle micidiali armi! I due mostri di ghiaccio fecero qualche passo indietro, e cercarono di riorganizzarsi e ripartire all'attacco, ma Cure Bloom non gliene diede il tempo e creò una sfera di energia dorata sul suo pugno chiuso... poi, sferrando un fendente a vuoto, scagliò la sfera contro lo Uzaina che era già stato danneggiato prima, centrandolo al torace! La creatura malefica venne fatta letteralmente a pezzi dalla violenza del colpo, e venne ridotta in innumerevoli frammenti di ghiaccio che si spansero in giro... ma l'altro Uzaina di ghiaccio si avvicinò di colpo e colpì la guerriera della terra con un poderoso colpo di scudo, facendola finire supina! Cure Bloom lanciò un piccolo grido nel momento in cui finì schiena a terra... ma si riprese appena in tempo per vedere il suo avversario che sollevava la lancia, deciso a piantargliela nel cuore!

"Ugh... eh, no, amico... io non farò la fine di una toffoletta arrostita!" esclamò Cure Bloom. Lo Uzaina di ghiaccio fece scendere la lancia... ma Cure Bloom reagì prontamente e ne afferrò la punta tra i palmi delle mani, protetti da un manto di energia dorata! Il mostro glaciale emise un breve ringhio di sorpresa e cercò di ritirare la sua arma, ma la sua avversaria lo tratteneva con determinazione e gli impediva di fare un altro tentativo! Poi, stringendo i denti e concentrando tutta la sua energia nelle mani, Cure Bloom eseguì un piccolo movimento rotatorio con le braccia e spezzò la lancia, lasciando soltanto un troncone scheggiato nelle mani dello sbalordito Uzaina!

"UZAINAAAA?" tuonò la creatura malefica, gli occhi sgranati e la bocca spalancata davanti alla sua arma rovinata. Prima che il mostro di Dark Fall potesse riaversi dalla sorpresa, Cure Bloom partì di nuovo all'attacco e iniziò a prenderlo a pugni, concludendo con un poderoso sinistro al torace che fece sgretolare il mostro di ghiaccio! Ormai ne restava soltanto uno... e Cure Egret, per fortuna, sembrava essere riuscita a riorganizzarsi quel tanto che bastava per tenere a bada Shitataare e sferrare un contrattacco contro l'ultimo dei mostri di ghiaccio rimanenti. Con agilità, la Pretty Cure del vento schivò una raffica di dardi di ghiaccio che la guerriera di Dark Fall scagliò contro di lei... e, approfittando del momento i cui quest'ultima non era in guardia, scagliò contro di lei una sfera di energia simile ad un vortice in miniatura, colpendola in pieno petto con abbastanza forza da toglierle il fiato. Mentre Shitataare barcollava, Cure Egret dedicò tutta la sua attenzione allo Uzaina che stava cercando di prenderla alle spalle, e con la coda dell'occhio lo vide sollevare la sua lancia e prepararsi a trafiggerla alla schiena. Per fortuna, la ragazzina schivò la lancia senza eccessivi problemi, e rispose con un calcio circolare al fianco, facendolo barcollare! Poi, senza perdere tempo, Cure Egret eseguì un salto acrobatico oltre il corpo del mostro di ghiaccio... e mentre gli passava sopra, afferrò il collo dello Uzaina tra le caviglie, toccò terra con le mani... e, con un breve e secco movimento del corpo, scagliò via lo Uzaina! Con un lungo ruggito di rabbia, lo Uzaina atterrò sul pavimento e si infranse come tutti gli altri prima di lui... lasciando Shitataare sola sul campo di battaglia, davanti a due Pretty Cure decise e pronte a combattere!

"Ugh... accidenti, dovevo immaginarlo che quegli stupidi mostri non sarebbero stati in grado di fare nulla contro le Pretty Cure! Devo sempre fare tutto da sola..." ringhiò la guerriera di Dark Fall, ritirandosi in modo da elaborare una nuova tattica al volo. Sfortunatamente per lei, ora non aveva più niente da mettere tra sè stessa e le sue avversarie, e Cure Bloom e Cure Egret riuscirono a piazzarsi una vicino all'altra e a prendersi per mano, iniziando il loro attacco finale!

"Spiriti della terra, venite a me..."

"Spiriti del cielo, venite a me..."

"Ora, con l'energia delle Pretty Cure..."

"...mostrateci il potere di un miracolo!"

"Pretty Cure... Twin Stream... SPLASH!"

"Ugh... questa non ci voleva..." esclamò Shitataare. "Ma non crediate che io mi faccia sconfiggere tanto facilmente! HAH!"

La donna si concentrò al massimo e, dopo aver puntato entrambe le mani in avanti, scagliò una potente ondata, molto più forte di quelle che aveva usato in precedenza, che si scontrò con fragore contro il Twin Stream delle Pretty Cure, dando inizio ad una incredibile battaglia a mezz'aria, mentre entrambe le parti spingevano il più possibile per sopraffare l'altra! Con rabbia, Shitataare iniziò a creare dei blocchi di ghiaccio all'interno della sua stessa mareggiata, e le scagliò contro le Pretty Cure nel tentativo di indebolire il loro Twin Stream... ma Cure Bloom e Cure Egret strinsero i denti e resistettero!

"Accidenti... certo che voi mocciose siete resistenti, eh?" esclamò Shitataare, cercando di incrementare la pressione dell'acqua e di creare altri blocchi di ghiaccio. "Ma... sarà inutile darsi tanto da fare! Lo volete capire o no, che non c'è nulla che possa resistere al potere di Dark Fall? Fareste meglio a vuotare il sacco e a rivelarci dov'è la Sorgente del Sole... vi risparmierete molte inutili sofferenze!"

"Dillo a qualcuno a cui importa qualcosa!" ringhiò Cure Bloom, rifiutando di farsi intimorire da vuote minacce. "Noi abbiamo promesso a Flappy e Choppy che avremmo salvato la Sorgente del Sole, ed è quello che faremo!"

"Ben detto, Cure Bloom!" ribattè Cure Egret. "Forza, ancora un piccolo sforzo! Gliela facciamo vedere, a questa strega, di cosa siamo fatte!"

"Questo si chiama parlare! Haaaaa!" Cure Bloom lanciò un grido di battaglia, concentrandosi quanto più poteva per incrementare l'energia del suo attacco... e finalmente, quando ormai la fatica cominciava a farsi sentire, il Twin Stream delle Pretty Cure infranse la marea di acqua e ghiaccio di Shitataare e, pur indebolito dal contrasto, proseguì dritto verso la guerriera di Dark Fall, minacciando di travolgerla! Gli occhi azzurri e vuoti di Shitataare si spalancarono, e la donna riuscì a malapena ad evitare il grosso del colpo, che sicuramente l'avrebbe annientata all'istante se fosse andato a segno, e salì di quota improvvisamente. Ma anche così, venne colpita da delle scariche di energia periferiche, che la martellarono come una raffica di grandine e per poco non la fecero cadere! Riuscì a riprendere l'equilibrio e rimettersi in guardia, ma era chiaro che ormai il vantaggio era perso, e non poteva fare altro che ritirarsi...

Finalmente, il Twin Stream delle Pretty Cure si dissolse, e le due guerriere leggendarie poterono vedere che fine aveva fatto Shitataare: la donna in kimono era chiaramente stata danneggiata dal potente attacco, e stava in piedi davanti a loro due, tenendosi una spalla e respirando affannosamente. Cure Bloom storse il naso... sperava che la loro avversaria non se la cavasse con così poco...

"Hanf... hanf... accidenti a voi, Pretty Cure..." mormorò Shitataare. "Siete molto più forti di quanto pensassi... per stavolta mi devo ritirare, ma non pensate che finirà così! Questa umiliazione me la pagherete, o il mio nome non è più Shitataare! Vi consiglio di godervi la vostra vittoria finchè durerà! Tanti saluti!"

La donna alzò una delle ampie maniche del suo kimono e scomparve in un vortice di petali di ghiaccio azzurri e bianchi, che fluttuarono attorno a lei come una coltre di neve prima che i contorni della guerriera di Dark Fall sbiadissero, e lei scomparisse nel nulla, mentre Cure Bloom tirava un sospiro di sollievo... e si levava la soddisfazione di lanciare contro un'ultima frase di sfida!

"Hmph... fatti avanti, bellezza, quando vuoi! Tanto da noi non saprai mai dove si trova la Sorgente del Sole! Illusa!" esclamò la Pretty Cure della terra.

Cure Egret si passò una mano sulla fronte. "Uff... certo, è stata un po' più dura del previsto... ma per fortuna, è andata bene! Ora però, dobbiamo andare a dare una mano a Cure Black e Cure White... loro sono ancora impegnate con Kintolesky!" affermò...

Ma rimase piuttosto sorpresa quando, voltandosi nella direzione delle loro colleghe più esperte, videro che Cure Black e Cure White sembravano essere almeno in grado di gestire la situazione. Kintolesky era aumentato di dimensioni, e stava attaccando con dei rapidi e poderosi pugni che stavano letteralmente aprendo degli squarci nel pavimento... ma le Pretty Cure del Giardino di Luce riuscivano a schivare quasi tutti gli attacchi, mantenendosi in difesa e facendo perdere tempo al possente lottatore. Dopo aver cercato di atterrare Cure Black con una clothesline, che la Cure nera riuscì ad evitare abbassandosi e sferrando un calcio circolare al fianco del gigante dorato, Kintolesky si staccò dalle sue avversarie con un balzo e si mise in guardia... ritrovandosi poco dopo con davanti tutte e quattro le Pretty Cure pronte a combattere ancora!

"Cure Bloom! Cure Egret!" esclamò Cure White, voltandosi verso le compagne più giovani... che sembravano quasi una fotocopia di lei e di Cure Black! "Vedo che siete riuscite a battere quella strega! Bel colpo... noi siamo ancora prese con questo tipo, anche se mi sembra che la situazione sia abbastanza sotto controllo!"

"Sì, lo abbiamo visto!" affermò Cure Egret. "Ma immagino che non vi dispiacerà avere un po' di aiuto, giusto?"

"Certamente no!" fu la risposta della Cure bianca. "Quando volete, possiamo riprendere l'attacco!"

Kintolesky corrugò la fronte. Per quanto fosse forte e sicuro di sè, non credeva di essere in grado di affrontare tutte e quattro le Pretty Cure messe assieme, e immaginava che, a questo punto, la missione fosse fallita, dato che anche Shitataare si era ritirata. E Kintolesky non era certo tipo da combattere alla cieca e senza criterio... quindi, riconoscendo di essere in una posizione di inferiorità, abbandonò la posizione di guardia. "Hm. Contro voi quattro messe assieme, affettivamente, sono in svantaggio. Credo che per questa volta dovremo rimandare la risoluzione di questo scontro." affermò con tutta tranquillità, come se non gli importasse nulla della punizione che avrebbe ricevuto da Lord Akudaikahn. "Comunque, sono soddisfatto per ora. Avete dimostrato di avere ancora più potenziale di quanto mi sarei mai aspettato... e spero di combattere ancora con voi molto presto! Non fatevi sconfiggere da nessun altro prima di allora!"

"Cos...? Hey, aspetta un momento!" esclamò Cure Black, cercando di raggiungere il guerriero dorato prima che scomparisse... ma non fu abbaastanza veloce, e un istante dopo, Kintolesky scomparve nel nulla, lasciando le Pretty Cure, Shiny Luminous e le loro mascotte da sole nella stanza devastata, tra armadi rovesciati e mobili infranti. "Ugh... ci è scappato, quel fanatico... e adesso, chi li paga, tutti questi danni? Questa stanza, ormai, è solo un ricordo..."

Mentre, all'esterno, il cielo tornava normale, le Pretty Cure sciolsero la trasformazione e si guardarono attorno: in effetti, era difficile pensare che quella stanza, soltanto un'ora prima, fosse un ordinato e pulito ufficio della TSAB: non solo erano stati rovesciati molti mobili e distrutti parecchi pezzi di arredamento, ma la foga della battaglia aveva aperto numerosi squarci nel pavimento, per non parlare delle finestre infrante dalle quali entrava una folata di vento gelido, e dei lampadari semidistrutti che penzolavano dal soffitto. Nel punto dove Cure Bloom e Cure Egret avevano affrontato Shitataare, si vedevano anche i danni che il ghiaccio e l'acqua avevano fatto... molto probabilmente, ci sarebbero voluti diversi giorni per rimettere tutto a posto da quelle parti.

Tuttavia, la situazione aveva anche il suo lato positivo, che Flappy non mancò di far notare. "Beh, guardate le cose anche da questo punto di vista, lapi!" affermò. "Adesso quelli di Dark Fall non sono riusciti ad impadronirsi di nessun Jewel Seed, e ancora non hanno la più pallida idea di dove si trovi la Sorgente del Sole. Quindi, la situazione è ancora in mano nostra, no? Lapi!"

"Sì, è vero, chopi..." rispose la sua compagna rosa, Choppy. "Ora però dobbiamo andare a vedere se gli altri se la sono cavata... non vorrei che qualche scagnozzo di Dark Fall avesse appofittato della confusione per trafugare i Dark seed mentre noi non eravamo là per custodirli!"

"Beh, per questo potete stare tranquille, ragazze." disse una voce profonda, che le Pretty Cure riconobbero come quella dell'ammiraglio Gil Graham. L'anziano mago della TSAB, accompagnato da Mildred, stava entrando nella stanza, i vestiti completamente integri e senza neanche un accenno di stanchezza sul viso malgrado avesse dovuto farsi strada attraverso un esercito di Uzaina. Nessuno dei mostri di Dark Fall, a prescindere dal numero, aveva speranze contro la superiore potenza magica dei due comandanti. Dietro di loro, stavano arrivando anche Nanoha, Yuuno e alcune Maiden... tra cui una ragazza dai capelli blu, con i capelli legati nella classica pettinatura a "polpettine" associata ai cinesi, e con addosso con costume da lottatrice alquanto succinto! E assieme a loro c'erano anche Kira Daidoji, che stava cavalcando uno strano essere sferico fatto di gelatina blu, e le due Maiden che avevano aiutato Cure Black, Cure White e Nanoha durante le loro vacanze alle terme. "Ormai l'invasione degli Uzaina è stata arginata, e quei pochi che sono rimasti non dureranno a lungo contro le nostre Maiden e i nostri maghi combattenti. I Jewel Seed sono al sicuro, e non abbiamo perso nessuno dei nostri."

"Hehehehee... un attacco così mal coordinato, e sferrato così alla rinfusa... quelli di Dark Fall sono degli autentici idioti!" affermò Kira Daidoji, passandosi un indice otto il naso con tono arrogante. "Cosa si aspettavano, che li accogliessimo a braccia aperte? Beh, io sì... ma soltanto per fargli una bella power bomb sul pavimento! Così!"

La ragazzina scienziata si diede un pugno sul palmo della mano, e il blob che stava cavalcando ripetè lo stesso movimento, mentre Mei-Fang, al fianco di Kira, fece un inchino coprendosi il pugno destro con la mano sinistra. "Oh, a proposito, è il caso che vi presenti... la mia assistente e braccio destro, Mei-Fang Hua, androide, Maiden ed esperta di arti marziali! E' grazie anche a lei che ho potuto portare avanti le mie ricerche sull'etere!"

"Onorata di conoscervi." disse Mei-Fang, mentre tutti sgranavano gli occhi alla notizia che si trattasse di un androide - un robot identico come forma ad un essere umano - e una Maiden al tempo stesso! "Io sono affettivamente un androide, e la Maiden dell'Arcano del Fuoco Lang-Gong. Conosco anche numerose arti marziali cinesi, tra cui il Kempo, il Wu Shu, il Torou-Ken e lo Hakkyoku-Ken. Conto di rendermi il più utile possibile nel corso di questa crisi."

"Ah... ehm... piacere... di conoscerla!" affermò Nanoha, riscuotendosi per prima dallo stupore e inchinandosi a sua volta a Mei-Fang. "E quindi... è stata la signorina Kira a costruirla?"

Kira incrociò le braccia sul petto e scoppiò in una fragorosa risata... imitata istantaneamente dal suo blob azzurro! "Hahahahaaaa! Beh, con mio grande rammarico, devo riconoscere che non sono stata io a costruire Mei-Fang! Anche se, con il mio grande genio, sono sicura che sarei in grado di creare un robot altrettanto perfetto in pochi mesi..." affermò con boria. "A dire la verità, a costruire Mei-Fang è stata la dottoressa Mei Ling Hua, luminare nel campo della cibernetica e dell'intelligenza artificiale! Nonchè una mia stimata collega, e una delle poche persone che considero mie pari."

"Si può dire che la dottoressa Mei Ling è mia madre." rispose la ragazza androide, con un piccolo sorriso sulle labbra. Era una delle rare volte che Kira vedeva Mei-Fang sorridere... e le altre ragazze lì presenti non riuscivano a credere che un androide potesse essere così avanzato da provare anche dei sentimenti propri!

"Wow... non riesco a crederci!" affermò Ioriko. "Quindi... quella ragazza robot è davvero in grado di provare gioia e tristezza come un normale essere umano!"

"Sembra quasi magia..." affermò Michelangelo, allungandosi giusto un po' per guardare bene Mei-Fang... e finendo, forse inevitabilmente, per fissare il suo enorme seno! "Nel Giardino degli Elementi noi siamo in grado di creare macchine animate e autocoscienti a partire da materiali grezzi... noi li chiamiamo Golem... ma questa è la prima volta che ne vedo una realizzata con la tecnologia! E ha delle forme che farebbero invidia a qualsiasi Succube! Hehehee..."

"Mike! Questo è sconveniente!" esclamò Ioriko.

Lilica sghignazzò e si mise le mani dietro la nuca. "Heheheee... chi l'avrebbe mai detto? Il Grande Re dei Demoni, in realtà è un vecchio guardone!"

"Un robot capace di provare emozioni... dopo questa le ho proprio sentite tutte..." affermò Saki-T. "Hai idea di che programma ci vorrebbe, per simulare una cosa del genere?"

Heart, disinteressata a queste discussioni scientifiche, congiunse le mani davanti a sè, e delle scintille rosa si accesero tutt'attorno a lei! "Che importa, Sa-Sa? In fondo, questo è un altro miracolo dell'Amore!"

"Ugh... di nuovo quella parola..." esclamò Mike rabbrividendo comicamente!

"Sono disgustato... bleaaaah!" fu il commento di Dieu Mort, accompagnato da un verso abbastanza disgustoso che voleva simulare un conato di vomito.

"Beh... certo che oggi, le sorprese sono state molte, mepo!" disse Mepple. "Mi sa che faremmo meglio a riorganizzarci e a discutere di quello che è appena successo."

"Già..." rispose Hikari. "Abbiamo un sacco di cose da dire... edobbiamo fare un bel resoconto dei danni..."

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"Hmph... tutta quella preparazione... e non siete neanche riusciti a riportare indietro un misero Jewel Seed? Mi aspettavo di meglio, da voi due!" tuonò irritato Lord Akudaikahn, nel momento in cui Kintolesky e Shitataare, inchinati di fronte a lui, terminarono il loro rapporto. "Come giustificate questo fallimento? Soprattutto tu, Kintolesky... sei sempre stato il migliore dei miei uomini, e non mi aspettavo risultati così scarsi da te!"

Appena dietro, gli altri tre seguaci del signore di Dark Fall restavano in piedi senza dire nulla... anche se Karehan e Moerumba erano segretamente soddisfatti del fatto che i loro compagni avessero fallito: era un'occasione in più per mettersi loro in mostra all'occasione successiva!

"Ce ne rendiamo conto, Lord Akudaikahn..." rispose Kintolesky, senza cercare scuse. "Le nostre preparazioni sono state inadeguate. Cercheremo di essere meglio forniti per la prossima volta."

"C'è anche da dire che abbiamo trovato più resistenza del previsto..." rispose Shitataare a sua volta. "C'erano delle Maiden che non conoscevamo, e ci hanno messo i bastoni tra le ruote... se solo lo avessimo saputo, può starecerto che non ci sarebbe stato nessuno in grado di ostacolarci!"

Gooyan, in piedi sul pontile che conduceva al laghetto e al trono di Lord Akudaikahn, sghignazzò con cattiveria davanti alle scuse della donna. "Hehehee... ma guarda, questa non la sapevo, Shitataare!" disse, con una risatina acuta. "Sai... a me risulta, in effetti... che tu e il tuo compagno avete affrontato semplicemente le Pretty Cure! E nessuna Maiden è arrivata a dare loro man forte nel corso del combattimento... quindi questa non ti può valere, come scusa! Sono nel vero o no, Kintolesky?"

Dopo un attimo di esitazione, il lottatore dalla pelle dorata annuì con la testa.

"Heh... esatto, come dicevo io!" disse Gooyan, soddisfatto. "Shitataare, Kintolesky... non dovreste adagiarvi sugli allori solo perchè le vostre prime missioni hanno avuto un certo successo. Dobbiamo sapere dove si trova la Sorgente del Sole... oppure recuperare quanti più Jewel Seed possibile! E non possiamo permetterci di restare indietro, lo capite bene, vero?"

Non ci fu molto che Kintolesky e Shitataare poterono fare se non annuire.

"Quindi cercate di sbrigarvi. La mia pazienza si affievolisce, e non sarò tollerante nei confronti di eccessivi ritardi. Ora andatevene." tuonò il signore di Dark Fall. Kintolesky e Shitataare si alzarono e si inchinarono, per poi andarsene lentamente e con educazione, passando vicino agli sguardi di dileggio di Karehan e Moerumba... e a quello indifferente di Dorodoron... senza degnarli di uno sguardo, e ritirandosi nelle caverne più interne del loro tetro maniero, in assoluto silenzio. Shitataare stava per andarsene per conto suo... ma si fermò quando Kintolesky si fermò in mezzo alla strada, a braccia conserte, e la chiamò.

"Shitataare!" esclamò, e la donna si voltò verso di lui con aria irritata... che si addolcì un po', in un'espressione stupita, quando il gigante dorato fece un cenno affermativo con la testa. "Devo ammettere che sei forte. Ti avevo sottovalutata, e meriti il mio rispetto."

Shitataare sbattè gli occhi, meravigliata da una reazione che non credeva possibile da Kintolesky... e poi, con aria altezzosa, si mise la mani sui fianchi e alzò il naso in aria, tenendo gli occhi chiusi. "Heh. Mi sembra naturale, no? La sottoscritta Shitataare non si fa mettere i piedi in testa da nessuno... è il caso che te lo ricordi anche tu!"

Per qualche motivo, anche se Shitataare non sapeva esattamente di cosasi trattasse, sentiva una strana sensazione nel petto, che non aveva mai provato prima...

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Quella sera, in un lussuoso appartamento in centro a Tokyo...

Per Fiona Mayfield, era stata una giornata come tante altre... in effetti, non era cambiato molto da quando lei e Mildred si erano trasferite in quella nuova città, e lei stessa era molto stupita di come era riuscita ad adattarsi al nuovo fuso orario e a proseguire la sua vita come se nulla fosse cambiato.

Già... Fiona sospirò tristemente. In effetti, da quando era successo quell'incidente di anni fa, da quando era stata separata da Saki... per lei le cose non erano mai cambiate. Era sempre rimasta la stessa... sempre con il suo corpo di bambina che non invecchiava di un giorno... e sempre impossibilitata a tornare alla sua vita normale... chissà cos'avrebbe fatto, se non fosse stato per Mildred... e adesso, tutto quello che poteva fare per sdebitarsi era cercare di rendersi utile a lei, finchè non fosse arrivato il giorno giusto...

Passandosi una mano sulla fronte per togliersi un po' di sudore, la bambina dai capelli castani ammirò con una certa fierezza il letto che lei aveva rifatto e i vestiti che lei aveva lavato, asciugato e ripiegato, mettendosi a posto il vestitino da cameriera che indossava. Doveva ammettere, pensò tra sè, permettendosi un pizzico di vanità, che aveva fatto undiscreto lavoro. Sicuramente Lady Mildred ne sarebbe stata contenta... con tutti gli impegni che aveva, la sua benefattrice apprezzava molto il modo in cui Fiona si rendeva utile, e per quanto Fiona a volte fosse maldestra, Mildred era sempre stata comprensiva e non l'aveva mai rimproverata...

Sì, non era male vivere con Lady Mildred, e Fiona doveva ammettere che si era molto affezionata a lei... ma il desiderio di rivedere le sue vecchie amiche e di tornare normale era forte, e in quel periodo, con tutti quegli incidenti che riguardavano il Giardino degli Elementi, questo desiderio si faceva sentire sempre di più...

Il suono della porta di casa che si apriva riscosse Fiona dai suoi pensieri, e la bambina castana corse verso l'ingresso, giusto in tempo per vedere Mildred rientrare e chiudere la porta dietro di sè. Con un sorriso affettuoso, Fiona si inchinò davanti alla maga della TSAB e le accolse festosamente. "Milady! Fiona è molto contenta che siate tornata così presto! Mi dica... com'è andata la riunione della TSAB? Ci sono stati... sviluppi importanti?"

"Ciao, Fiona cara! Anche per me è bello rivederti, dopo una dura giornata di lavoro!" rispose Mildred, sorridendo e facendo una carezza sulla testa alla piccola cameriera. "Beh, non è andato esattamente tutto come previsto. Sai, siamo stati attaccati dagli scagnozzi di Lord Akudaikahn, il capo di Dark Fall, che volevano impadronirsi dei Jewel Seed... ma contro di me, e contro tutte le nostre collaboratrici lì riunite, non hanno avuto scampo. Si è tutto risolto per il meglio!"

"Ne sono felice, Milady!" rispose Fiona. "Ma in fondo non ho mai dubitato di lei... è una delle maghe più forti della TSAB, in fondo!"

Mildred fece una risata a mezza bocca, accettando con un po' di imbarazzo le lodi della sua protetta... che dopo qualche istante di esitazione, giocherellando un po' con le dita, formulò la domanda che la stava assillando da un po'. "Milady... spero di non essere troppo indelicata, rivolgendole questa domanda..."

"Nessun problema, Fiona... chiedimi pure." disse Mildred. "Tutto quello che vuoi."

"Grazie..." rispose la piccola cameriera, vincendo il nervosismo. "Ecco... signora, volevo solo chiedere se... beh... se con tutto quello che è successo di recente, ecco... lei sa di cosa parlo, no?"

Mildred continuò a sorridere, ma c'era qualcosa di triste nella sua espressione. "Sì, Fiona cara, lo so..." rispose la donna bionda, mettendo una mano sulla spalla di Fiona, che alzò la testa e la guardò speranzosa con i suoi grandi occhioni nocciola. "So quanto vuoi rivedere la tua amica Saki... e tutti i tuoi cari... e sto facendo del mio meglio per realizzare questo tuo sogno. Tuttavia, Fiona... temo che non sia ancora il momento. Ci sono ancora molte cose da fare... lo capisci, vero?"

Anche se dai suoi occhi si capiva che Fiona era un po' delusa, la ragazzina accettò la spiegazione di Mildred. "Sì, Milady... me ne rendo conto, e so che lei fa del suo meglio per aiutarmi..." disse, interrompendosi quando Mildred le accarezzò la testa, cercando di consolarla.

"Su, non pensare a cose tristi, per adesso..." rispose Mildred, sentendosi in pena per la sua protetta. "Lo sai che io ho promesso che ti permetterò di rivedere la tua amica Saki... e tutti gli altri... e io manterrò la mia promessa, vedrai! A proposito... che ne dici se stasera cuciniamo qualcosa assieme? Magari un po' di porridge di Scarborough, che a te piace tanto! Ti va?"

Il visetto di Fiona si illuminò a quelle parole. "Sì... sì, Milady, ne sarei molto felice se lei potesse! Grazie... mi fa molto piacere che lei abbia avuto questa premura!"

"Di niente, cara..." rispose infine Mildred, dando una piccola arruffata ai capelli della piccola. "Allora... forza, cominciamo a prepararci! Questa sarà una serata che passeremo insieme, solo noi due!"

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CONTINUA...

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Capitolo 26
*** Un genio alle elementari? ***


Pretty-Cure-Lyrical-Arcana-026

FUTARI WA PRETTY CURE LYRICAL ARCANA

Una fanfiction crossover (Futari Wa Pretty Cure / Pretty Cure Splash Star / Magical Girl Lyrical Nanoha / Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno, ragazzi! Immagino che fosse ora che anche questa storia venisse aggiornata, vero? E infatti... io sono qui per fare esattamente questo, dopo una pausa che è stata dovuta ai miei numerosi impegni e alle tante storie che sto cercando di aggiornare nel frattempo! Adesso credo che sia il turno anche delle nostre amiche Magical Girls di divertirsi un po', anche se questo sarà un po' un capitolo di transizione. Ci sarà una nuova minaccia all'orizzonte, anche se credo che molti non se l'aspetteranno! E non sarà neanche una gran cosa, rispetto a quello che le nostre affronteranno più avanti... ma immagino che sarà una piacevole diversione, almeno per i capitoli che durerà!

Beh, in effetti, non ho molto da dire... prima si farà un po' di riassunto della situazione, in modo da visualizzare la situazione in cui si trovano le tre fazioni in lotta (Precia, Dark Fall e la TSAB)... e poi, una delle Maiden ci riserverà la sorpresa di cui vi parlavo! Preparatevi ad una bella battaglia! Ma ovviamente, prima bisogna rispondere alle vostre recensioni, cosa che farò con celerità!

Anonimo9987465: Bentornato al mio crossover, e grazie della tua recensione! E le mazzate ci sono state in abbondanza... ma stai tranquillo che non sono finite, e ce ne saranno un bel po' tra pochissimo! Quindi, ci sarà da divertirsi! Sì, in effetti devo ammettere che da quando ho visto l'ultimo episodio di Splash Star in cui sono apparsi, sono stato un discreto shipper di Kintolesky e Shitataare!

Più che la tecnologia, diciamo che... beh, capirai in questo capitolo a cosa si deve il livello tecnologico della nostra Mei-Fang! Del resto, beh... in fondo non c'è una gran differenza tra Golem e Androidi, sono entrambi due tipi di macchina, a tutti gli effetti... con l'unica differenza che i Golem sono animati dalla magia! Per quanto riguarda Mike, beh... cosa ci si può aspettare da uno che si autodefinisce il Grande Re dei Demoni? Non certo un esempio di virtù! ^o^

Bene, il prossimo capitolo è qui, spero che ti piacerà! Grazie ancora, e a presto!

Killkenny: Bene, eccoti qui anche tu! Sì, mi rendo conto che come coppia è alquanto strana... il fatto è che è praticamente canon (uno dei pochi esempi in Pretty Cure), come il loro ultimo episodio può dimostrare. Gooyan? Heheheee... sì, ci sono un bel po' di piani su di lui, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima che vengano alla luce! Comunque, grazie per il voto, e a presto!

Perfetto, ci siamo tutti! Non mi resta che augurarvi buona lettura... e buon divertimento! A presto, e lasciatemi una recensione!

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Capitolo 26 - Un genio alle elementari?

La giornata era stata piuttosto impegnativa... e per Mildred Avalon, comandante della branca inglese della TSAB, il lavoro non era ancora finito, dal momento che in quel preciso istante, quando ormai tutta la città di Tokyo cominciava ad avviarsi verso il meritato riposo, l'elegante donna bionda era seduta davanti al suo computer, intenta a fare qualche calolo e a tirare le somme della loro situazione attuale. In effetti, si poteva dire che la TSAB e i nemici contro cui stava combattendo fossero più o meno in una situazione di parità, o almeno di stallo. La TSAB aveva al suo attivo otto Jewel Seed, tra quelli che erano stati recuperati da Nanoha, e quelli che i loro maghi cercatori erano riusciti a ritrovare. Era confermato che l'impero di Dark Fall ne aveva due, mentre Precia Testarossa ne aveva sei. Tutto sommato, ne restavano ancora sei da ritrovare, e probabilmente erano dispersi chissà dove attorno alla conta di Tokyo. Per il momento, la priorità doveva essere quella di respingere gli attacchi degli Elementali e di Dark Fall, e poi cercare di recuperare i Jewel Seed mancanti.

Mildred salvò le modifiche che aveva fatto ai suoi file e annuì tra sè, con un sorriso soddisfatto sul suo volto sereno. Tutto sommato, la situazione era buona. Ora, era tutta questione di intensificare le ricerche e cercare di trovare quei Jewel Seed mancanti, prima che il nemico riuscisse a metterci mano. Comunque, con l'aiuto delle Pretty Cure, di quella nuova maghetta combattente di nome Nanoha, e delle Maiden, la cosa sembrava più che fattibile.

"Molto bene..." disse tra sè Mildred, mettendo a schermo una mappa della contea di Tokyo. "Possiamo dire che per adesso è tutto sotto controllo. Vediamo un po' dove potremmo concentrare le nostre ricerche..."

"Ehm... mi scusi, milady? Non la disturbo, spero..." disse una timida voce di bambina dall'ingresso del suo studio. Mildred, per niente contrariata e anzi contenta che fosse venuto qualcuno ad interrompere la monotonia del lavoro, alzò la testa dallo schermo e si voltò, sorridendo gentilmente a Fiona, che era in piedi sulla soglia con tra le mani un vassoio sul quale erano poste due tazzine di porcellana bianca e una teiera fumante. "Perdoni il disturbo, milady, ma... mi sono permessa di pensare che le avrebbe fatto piacere interrompere un po' il lavoro per prendere una tazzina del suo tè preferito. Qualità Earl Grey, come sempre..."

"Certo che mi fa piacere, Fiona. Ancora di più se ti vuoi trattenere un po' con me." rispose Mildred, facendo cenno alla sua protetta di entrare. Fiona annuì e mosse un passo all'interno dello studio... solo per inciampare un attimo dopo e incespicare in avanti, con il vassoio del tè ancora tra le mani!

Ma Mildred non si scompose nemmeno. Prima che il tè caldo potesse rovesciarsi sul pavimento o sui mobili, la donna fece un gesto con la mano, facendo apparire davanti al palmo un cerchio magico... e il vassoio, con tazzine e teiera, si bloccò a mezz'aria come se la forza di gravità avesse improvvisamente deciso di ignorarlo! Persino il liquido contenuto nella teiera si fermò, creando unostrano effetto a mezz'aria... e mentre Fiona si alzava imbarazzata, sfregandosi il naso dolorante con una mano, Mildred fece un altro gesto, e il vassoio tornò indietro come se il tempo stesse andando al rallentatore, finendo di nuovo tra le mani della piccola cameriera come se nulla fosse successo!

"Stai più attenta, Fiona." disse Mildred, con tono di rimprovero bonario. "Non vorrei che tu ti facessi male. Questo tè è molto caldo."

Per un attimo, Fiona guardò stupefatta il vassoio che le era di nuovo finito tra le mani, con gli occhi spalancati dalla meraviglia! Certo, sapeva che Mildred era una maga molto potente... ma fino a quel momento non l'aveva mai vista fare davvero un incantesimo, e ora che era in grado di vederlo, beh... doveva ammettere che era davvero incredibile! Tuttavia, il senso di colpa per aver quasi mandato all'aria il servizio da tè per colpa della sua distrazione si fece sentire quasi subito, e la ragazzina si avvicinò a Mildred a testa bassa, come un cane bastonato. "Uuuuuh... chiedo scusa, milady, sono davvero un'imbranata!" esclamò. "Mi... mi dispiace, cercherò di stare più attenta, la prossima volta... anche quando vivevo qui sulla Terra ero sempre un disastro!"

Mildred, comunque, non sembrava essersela presa per il momento di goffaggine della sua protetta. Dopo essersi alzata dalla sua sedia, ricevette il vassoio da Fiona e lo appoggiò sul tavolo accanto a sè, poi appoggiò una mano sulla testa della ragazzina per rassicurarla. "Non importa, Fiona, non te la prendere tanto. L'importante è che tu faccia del tuo meglio e impari dai tuoi errori." affermò. "Sono sicura che anche la tua amica Saki ti direbbe la stessa cosa. L'ho vista, sai, alla riunione della TSAB. E devo dire che mi sembra una ragazza molto forte e gentile. Esattamente il tipo di persona che farebbe subito amicizia con te."

Il viso di Fiona si illuminò a quelle parole. "Beh... sì, milady, Saki è sempre stata così! Un po' mi rimproverava perchè ero sempre così imbranata, però era sempre comprensiva... e devo dire che mi manca molto..." mormorò, incupendosi verso la fine.

Mildred le sorrise, facendole un cenno affermativo con la testa. "Non essere triste, Fiona. Non appena questa crisi sarà risolta, come ti ho promesso, farò in modo che tu e la tua amica Saki possiate rivedervi. Credo che sarà un giorno memorabile, non solo per te! Quindi... abbi solo un po' di pazienza, e vedrai che tutto si sistemerà!" affermò.

"Grazie, milady!" esclamò allegramente la bambina castana. "Sì, ha ragione... io ho fiducia in lei, milady, sono sicura che troverà un modo!"

"Brava, Fiona. Sei davvero una brava ragazza." concluse Mildred, per poi indicare le tazze di tè fumante con un cenno del capo. "Ora, però... credo che sarebbe il caso di dedicarci un po' al tè che tu hai preparato, giusto? Sarebbe un peccato berlo freddo."

"Ehm..." mormorò Fiona, per poi guardare le tazzine... e accettare quella che Mildred le stava porgendo. "Sì, ha ragione, milady! Grazie infinite, lei è sempre così gentile con me!"

"Non c'è di che, Fiona cara." rispose tranquillamente la donna bionda, prima che entrambe prendessero la loro tazzina e se la portassero alle labbra, bevendo un sorso del delizioso tè dal gusto dolce e aromatico. Con un cenno di assenso, Mildred deglutì e si complimentò con la sua giovanissima cameriera. "Ottimo come sempre. Grazie per il pensiero, Fiona, apprezzo molto le tue premure."

"Grazie, milady!" rispose Fiona, dopo aver preso a sua volta un sorso di tè. "E' davvero il minimo che io possa fare per ripagarla..."

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"Aaaah... sono sfinita!" mormorò una stravolta Saki Hyuuga, afflosciandosi sul suo letto come un sacco vuoto non appena fu tornata nella sua stanza. Morfeo, il suo grosso gatto Maine Coon, che in quel momento si stava godendo un momento di relax sul cuscino del letto della sua padroncina, alzò gli occhi con espressione vagamente infastidita sentendo qualcosa che disturbava il suo sonno del giusto, ma si addolcì quasi subito vedendo che si trattava pur sempre di Saki-H, e decise che per quella volta poteva anche lasciar correre. Tanto più che la promessa del softball sembrava davvero molto stanca... chissà cosa era successo...

Del resto, Saki Hyuuga aveva molto a cui pensare in quel momento. L'attacco di Dark Fall alla sede centrale della TSAB giapponese aveva fatto stancare molto sia lei che le sue compagne, e non era stato per niente facile respingere quei due comandanti... se non altro, le cose erano andate bene, e nessuno dei Jewel Seed già in mano alla TSAB era stato trafugato. Ma una cosa era certa, quella gente non si sarebbe arresa tanto facilmente, e sarebbero presto tornati all'attacco.

"Spero solo che alla TSAB riescano a trovare presto quei Jewel Seed che ci mancano... e che riusciamo a trovae queste Sorgenti e a liberarle dall'influsso di Dark Fall!" mormorò Saki, riuscendo ad alzarsi, seppur un po' intorpidita, dopo essere rimasta distesa e aver ripreso fiato per un po'. Solo allora si accorse del grosso gatto dalla vaporosa pelliccia che stava beatamente accoccolato sul suo cuscino. "Uuugh... hey, Morfeo, so che mi vuoi bene, ma ti ho già detto di non metterti a dormire sul mio cuscino. Non per niente, ma non è che mi piaccia molto avere tutto il pelo di gatto in faccia mentre dormo..."

Il Maine Coon guardò la sua padroncina, muovendo leggermente la coda... e dopo essersi dato un'energica scrollata, si rimise disteso come niente fosse, e iniziò a fare le fusa! Capendo che a quel punto nulla avrebbe impedito al gattone di godersi il suo sonnellino sul suo cuscino preferito, Saki-H sospirò e decise che a quel punto tanto valeva alzarsi e cercare di tenersi un po' occupata... magari facendo i compiti per il giorno dopo. Anzi, ora che ci pensava...

"Hey, Flappy, tutto okay dalle tue parti?" chiese, ad occhi semichiusi, tirando fuori il piccolo congegno elettronico in cui l'abitante del Giardino delle Sorgenti si era trasformato. "Ehi, Flappy, tutto bene?" chiese Saki, tirando fuori quella sorta di cellulare in cui il suo "animaletto" si trasformava solitamente, e aprendolo per vedere come stava Flappy. Ridacchiò divertita quando si accorse che il simpatico folletto si era addormentato, e stava anche russando in maniera alquanto sonora! Non si sarebbe mai detto, considerando le sue ridotte dimensioni, che l'abitante del Giardino delle Sorgenti fosse in grado di produrre un rumore simile a quello di una segheria a pieno regime! "Ehm... direi di sì, tutto bene! Cavolo, immagino che anche per te e Choppy sia stata una giornata piena di emozioni forti!"
Flappy non diede segno di aver sentito il commento di Saki, e si limitò ad agitarsi un po' nel sonno, mormorando qualcosa tra i denti. "Hmm... Choppy, ti voglio bene... no, così è troppo scontato... zzz..."

"Oh, mamma... non ho mai sentito di uno che si prepara la confessione nel sonno..." disse tra sè Saki-H, con una piccola goccia di sudore che le scendeva dalla nuca per lo stupore! Morfeo, da parte sua, si limitò ad alzare la testa e a darsi un'energica grattata con la zampa...

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Nanoha Takamachi non era mai stata una che si lamentava se c'erano da fare i compiti - anche nella sua classe, era conosciuta come una delle alunne più diligenti. Tuttavia, doveva ammettere che concentrarsi sul suo lavoro e completare i problemi che le erano stati dati diventava un po' difficile quando era da poco tornata da una riunione delle più importanti personalità della TSAB, e per giunta aveva dovuto impegnarsi in un difficile scontro con le forze di Dark Fall, che avevano cercato di impadronirsi dei Jewel Seed che lei e le sue compagne d'avventura erano riuscite con tanta fatica a racimolare. Per adesso, i Jewel Seed che lei era riuscita a catturare erano al sicuro... ma molto presto, sicuramente, il nemico sarebbe tornato all'attacco e avrebbe di nuovo cercato di impadronirsene. E Nanoha non sapeva neanche da dove aspettarsi l'attacco. Sarebbe stato un altro Elementale, di nuovo quelli di Dark Fall... o quella misteriosa ragazzina di nome Fate? Per certi versi, Nanoha sperava di incontrare quest'ultima ancora una volta... non aveva ancora rinunciato all'idea di parlare con lei e comprendere la sua situazione, malgrado il buon senso consigliasse di non preoccuparsi queste cose e di concentrarsi unicamente sull'affrontarla e impedirle di prendere i Jewel Seed. Sicuramente, ci doveva essere un motivo per cui lei voleva quegli artefatti...

"Hey, Nanoha, tutto bene?" chiese Yuuno, zampettando rapidamente su una gamba della scrivania e mettendosi in piedi sulle zampe posteriori accanto al quaderno a quadretti sul quale la sua amica terrestre stava scrivendo. Nanoha, distratta dai suoi pensieri, si voltò verso il simpatico mago-furetto e sbattè gli occhi un paio di volte, per poi sfregarseli con una mano.
"Sì, Yuuno-kun, nessun problema... è solo che tutto quello che sta succedendo, beh... devo ammettere che sono un po' stanca, ma per il resto sto bene! Davvero!" affermò la ragazzina, per poi grattare il suo amichetto dietro l'orecchio. Yuuno arrossì leggermente - dopotutto, nonostante il suo aspetto, rimaneva pur sempre un ragazzino della stessa età di Nanoha - e accettò il gesto di affetto, per poi tirare un sospiro.
"Sì, ti capisco... e poi, il fatto che tutti quei programmi di addestramento stiano girando nella tua testa mentre tu sbrighi le faccende di ogni giorno sottrae anch'esso qualcosa dalle tue riserve magiche." spiegò il furetto. "Le mie riserve magiche, dal canto loro, si stanno ricaricando pian piano, ma non sono ancora arrivato al punto di poter riprendere la mia forma normale. Comunque, in qualche modo, stare accanto a te è servito a migliorare la mia condizione."
"Mi fa piacere saperlo, Yuuno-kun..." rispose la ragazzina castana. Diede un rapido sguardo alle operazioni tra frazioni che erano scritte sul suo quaderno e ne verificò l'esattezza, prima di riprendere la conversazione. "E spero che ti riprenderai presto... anche se forse questo vorrà dire che non avrai più bisogno del mio aiuto."
Yuuno sbattè a sua volta le palpebre, un po' sorpreso da quello che la sua piccola amica aveva detto. Nonostante le grosse difficoltà del compito che lui le aveva temporaneamente affidato, Nanoha sembrava quasi dispiaciuta che non avrebbe più avuto la possibilità di aiutarlo nella sua ricerca... ed era curioso di saperne il perchè. "Hmm... Nanoha, non c'è bisogno che tu ti dispiaccia per questo, e tu lo sai. Io... sono capitato all'improvviso nella tua vita, e ti ho scaricato addosso questa grave incombenza senza neanche chiederti che cosa ne pensavi, per il semplice motivo che tu eri l'unica che poteva darmi una mano in quel momento. E poi... stai rischiando molto per questa situazione, e lo sai bene. Come mai... dici che vorresti continuare a darmi una mano anche dopo che i miei poteri saranno stati ripristinati?"

Nanoha si appoggiò al suo schienale, con un piccolo sospiro. "Beh... è un po' difficile per me spiegarlo, Yuuno-kun. Ma... è una cosa che i miei genitori mi hanno insegnato, e che posso dire di aver preso a cuore." rispose. "Quando mi si presenta un problema, io sento che è una mia responsabilità, e non mi va di lasciarlo perdere a metà. E... questa storia dei Jewel Seed, e di quella ragazza di nome Fate... ora li considero un mio problema, e non me la sento di ignorarli e fare finta che non esistano più. Anche quando ti sarai ripreso... vorrei continuare a combattere al tuo fianco. Capisci cosa voglio dire?"

Yuuno annuì, impressionato dal senso di responsabilità dimostrato da una bambina così piccola. Non l'avrebbe certo biasimata se avesse deciso di restarne fuori, e invece eccola qui che sembrava quasi dispiaciuta di abbandonare la partita prima che tutto fosse concluso. "Beh... che ti posso dire, Nanoha-chan, mi fa piacere che tu sia così decisa! Va bene... intanto, vediamo cosa succede quando saltano fuori i rimanenti Jewel Seed, poi si vedrà. Grazie ancora, amica mia, mi fa molto piacere che tu voglia aiutarmi."

"Di niente, Yuuno-kun!" rispose allegramente Nanoha, facendogli un occhiolino per poi tornare alle sue operazioni. "Farò del mio meglio per concludere questa missione... e scoprirò una volta per tutte cosa si nasconde dietro a quella ragazza..."

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Da un'altra parte, su una collinetta che dominava il quartiere di Nerima, due sfuggenti figure nascoste dall'oscurità scivolarono nelle ombre - una figura femminile dai lunghi codini, con tra le mani una minacciosa falce ricurva... e una creatura che sembrava un elegante lupo, entrambe alla ricerca di qualcosa. Sembrava che stessero cercando in lungo e in largo nella zona, senza eccessivo successo...

"Hai trovato qualcosa, Fate? Io, purtroppo, non riesco a fiutare nulla..." chiese Arf, alzando la testa dopo aver dato un'occhiata tra alcuni cespugli.

Fate, che si trovava solo qualche metro più in là, fece un salto e, usando la sua magia per sostenersi in aria, fluttuò fino al punto dove si trovava il suo famiglio, per poi scuotere leggermente la testa, senza pronunciare una parola. Con un sospiro rabbioso, Arf abbassò la testa e cercò di rimettersi al lavoro.

"Accidenti... e pensare che questa volta la traccia l'avevamo percepita chiaramente! C'è di sicuro un Jewel Seed da queste parti, perchè adesso non riusciamo più a sentirlo?" ringhiò il famiglio dall'aspetto canino, preoccupata per il trattamento che Precia avrebbe riservato a Fate se quest'ultima fosse tornata a mani vuote. Piuttosto, avrebbe preferito restare fuori tutta la notte, e anche il giorno dopo... "Comunque, non credo possa essere andato tanto lontano, ce ne saremmo acorte se fosse stato così..."

"Continuiamo a cercare qui per un po'. Poi, eventualmente, cambieremo zona." propose Fate, con tutta tranquillità. "Siamo in svantaggio rispetto alla TSAB, e dobbiamo cercare di recuperare terreno."

"Certamente..." rispose Arf, sapendo in cuor suo che, effettivamente, quello che a Fate importava davvero era portare almeno un nuovo Jewel Seed a Precia, nella speranza di fare un passo verso il riallacciare i rapporti con lei. Il famiglio si rimise all'opera, annusando qua e là alla ricerca di qualcosa che potesse assomigliare a un Jewel Seed... mentre Fate si fermava un attimo, per volgere lo sguardo in maniera enigmatica alle mille luci della città, che anche a quell'ora tarda sembrava brulicante di vita.

Sembrava quasi che la misteriosa biondina si stesse chiedendo come potessero vivere tutte quelle persone, sapendo bene che quel tipo di vita le sarebbe stata per sempre preclusa... il suo scopo era quello di rendere felice sua madre e fare in modo che lei tornasse la donna dolce e gentile che era un tempo...

Ciò nonostante, il suo pensiero tornò a Nanoha Takamachi, e alle due volte in cui l'aveva affrontata. C'era qualcosa di veramente inusuale in quella ragazza... Fate doveva ammetterlo, per certi versi sperava di poterla incontrare di nuovo. Magari dopo che i Jewel Seed fossero stati tutti nelle mani di sua madre...

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La mattina dopo...

Il sistema scolastico giapponese è conosciuto per essere particolarmente irregimentato, e per non consentire agli studenti di fare i furbi o di saltare anni scolastici. Anche Honoka Yukishiro, che pure era considerata un genio per la sua età, non aveva avuto la possibilità di passare ad una classe superiore, pur avendone tutte le capacità. E del resto, lei non era neanche tipo da cercare scorciatoie...

Ma lo stesso non si poteva dire di una certa Maiden dai corti capelli blu a caschetto, che aveva avuto la faccia tosta di presentarsi al municipio vestita del suo lungo camice da laboratorio... con sotto nient'altro che un costume da bagno intero di colore blu scuro! Diversi sguardi si erano voltati nella sua direzione mentre parlava con gli addetti, con tutta la supponenza che le era propria... ma Kira Daidoji non era certo tipo da badare ai giudizi delle persone comuni!

"Aspettate un momento, voi microcefali!" stava dicendo Kira in quel momento, sbracciandosi di fronte agli impiegati del municipo. Si teneva sollevata sulle punte dei piedi , e aggrappata con le mani alla scrivania, cercando di sembrare più minacciosa di quanto in realtà non fosse... riuscendo, tutto sommato, soltanto ad essere ridicola! "Come sarebbe a dire che non posso passare immediatamente ai master? Io sono la grande dottoressa Kira Daidoji-sama, luminare della teoria dell'etere, e genio della meccanica! Non posso certo mischiarmi al basso popolo in un'aula di sesta elementare! Io protesto! Esigo che siano rispettati i miei diritti!"

Mentre le persone borbottavano dietro di lei, chiedendosi dove fosse andata a finire l'educazione nei bambini moderni, uno degli impiegati sventolò un documento davanti lei, con tutta calma, ribadendo quello che stava dicendo fin dall'inizio. "Mi dispiace, dottoressa... ma la legge è legge, e non possiamo certo fare eccezione per lei! Magari negli Stati Uniti, il sistema scolastico è un attimo diverso... ma qui, non si possono saltare gli anni! Per legge, lei che adesso ha undici anni, deve frequentare la classe che le compete."

"Ma questo è... ridicolo! Vergognoso! E' un insulto al mio genio!" strepitò Kira, con delle venuzze pulsanti che le affioravano sulla fronte, e delle nuvolette di vapore che si sollevavano dalla sua testa, come se fosse stata una teiera in ebollizione! "Io... farò ricorso! Non è questo il modo di trattare una Maiden al servizio della TSAB! Avrete presto mie notizie, statene pur certi!"

L'addetto allo sportello sospirò stancamente, mettendo in mano a Kira le carte che attestavano quanto le sue richieste fossero prive di fondamento. "Va ben, va bene... per il momento, però, si accomodi fuori e faccia il favore di lasciare che anche gli altri clienti facciano il loro turno. Prego, signora... in cosa posso esserle utile?"

"Ora, aspetta un momento, razza di..." cercò di protestare l'arrogante Maiden dell'Acqua, ma l'impiegato aveva già provveduto ad ignorarla e stava ora parlando con la donna immediatamente dietro Kira nella fila! "Grrr... e va bene! Il valore di un genio non viene mai riconosciuto, eh, razza di babbei dal cervello più piccolo di un fagiolino? Come volete, per stavolta me ne vado! Ma non lascerò che questo affronto alla mia mente superiore resti impunito! A presto, babbei!"

Con un grugnito indignato, Kira Daidouji voltò le spalle allo sportello e, con i documenti in mano, marciò verso l'uscita come un lupo tra le pecore, guardandosi sdegnosamente attorno. Ma come si permetteva, quello? Trattare lei, la grande Kira Daidouji, come una qualsiasi mocciosa delle elementari? E poi, quella legge del cavolo che non permetteva a nessuno di saltare anni scolastici... chi è che aveva inventato una cretinata simile? Davvero inconcepibile...

Kira era ancora di pessimo umore quando arrivò al suo laboratorio... o meglio, alla casa che le era stata data in affitto per il corso della sua permanenza in Giappone - un piccolo appartamento per due persone, posto guarda caso proprio nelle vicinanze di un parco acquatico, una delle più grandi passioni della giovanissima scienziata.

Mei-Fang, la sua assistente androide, si rese subito conto che qualcosa non andava nel momento in cui Kira, al momento di entrare nel laboratorio, sbattè rumorosamente la porta dietro di sè, con tanta foga che i muri della stanza sembrarono tremare per una frazione di secondo. Ciò nonostante, l'androide dall'aspetto di ragazza cinese non si scompose neanche un po', e si volto' verso la giovanissima scienziata con espressione neutrale.
"Non è andata bene, oserei dire, dottoressa." disse, trovandosi di fronte l'espressione furente, con tanto di venuzza affiorante sulla fronte, della ragazzina dai capelli blu. "Il mio sensore di vibrazioni ha rilevato che la forza usata per sbattere la porta eccedeva il quantitativo necessario, e il mio scanner oculare rivela l'ingrossamento delle vene nella parte superiore del capo."
Kira, dopo aver grugnito qualcosa di incomprensibile, si avviò verso il frigorifero con tutta la grazia di un rinoceronte, ne tirò fuori una bottiglietta di latte, e ne bevette metà in un fiato. "No che non è andata bene, accidenti a quel branco di cervelli da protozoi!" strepitò la Maiden dell'Acqua. "Puoi immaginarti l'umiliazione che ho dovuto sopportare, Mei-Fang? Io, la grande Kira Daidouji, costretta a tornare sui banchi di scuola come una comunissima mocciosa? Soltanto perchè in questo cavolo di paese non si possono saltare gli anni scolastici? Questa è un'autentica presa in giro, un insulto!"
Mei-Fang sospirò, senza perdere la calma. "Tuttavia, dottoressa Kira, lei immaginava già che sarebbe potuta andare così." affermò. "Non può certo lamentarsi se ora si trova in questa situazione..."

"Sgrunt... no, certo che no... avevo già una vaga idea del fatto che quei microcefali avrebbero cercato di ostacolare l'ascesa della grande Kira-sama!" rispose Kira, adesso un attimo più tranquilla, dopo aver finito di bere il latte. Fece una pausa, forse raccogliendo le idee, prima che un ghigno poco rassicurante apparisse all'improvviso sul suo volto. "Beh, in fondo è chiaro. Dovevo aspettarmelo. Quella gente sa bene della mia intelligenza stratosferica, e vuole impedirmi di proseguire la mia scalata, per il semplice motivo che sono invidiosi! Heheheee... ma non importa, non sarei certo dove sono adesso se non avessi pensato ad ogni minima eventualità! Ed ora, grazie al mio genio, so già come rispondere a questa umiliazione!"
Mei-Fang sbattè gli occhi, il che, per la stoica ragazza robot, voleva dire che era meravigliata. "Computazione non effettuabile. Prego ripetere."
"Hehehee... farò di meglio che ripetere, mia cara Mei-Fang! Seguimi, e vedrai!" rispose Kira, facendo cenno alla ragazza robot di seguirla lungo una rampa di scale che scendeva nei sotterranei del laboratorio. Dopo aver percorso un lungo e stretto corridoio, le due Maiden appartenenti ai due elementi diametralmente opposti raggiunsero una grande porta automatica con tanto di telecamera di sorveglianza, al cui lato si trovava un pannello con sopra disegnata l'impronta di una piccola mano. Kira appoggiò il palmo della sua mano su di esso, e un segnale acustico segnalò che le sue impronte digitali erano state riconosciute. Mezzo secondo dopo, la porta si aprì con un cigolio sinistro, dando accesso ad una grande sala che sembrava persino troppo grande per potersi trovare appena sotto un qualsiasi edificio di Tokyo!

Davanti agli occhi di Kira e Mei-Fang si presentò uno spettacolo incredibile: sembrava di essere all'interno di una enorme fabbrica dove pezzi di metallo venivano trasportati da macchine automatizzate da un posto all'altro, posti sui nastri trasportatori, lavorati in modo da assumere precise sembianze... e alla fine della linea di produzione, veniva fuori una figura delle stesse dimensioni e fattezze di un essere umano! Per l'esattezza, si trattava di androidi dall'aspetto femminile, vestite di un costume aderente identico a quello di Mei-Fang, tutte uguali in maniera quasi inquietante, con capelli neri legati in una coda, tirapugni montati sulle nocche delle mani, e grossi stivali da combattimento! Per il momento si potevano già contare circa una ventina di unità, schierate di fronte all'uscita della linea di produzione come tanti soldatini in attesa di ordini... e in quel momento, l'assemblaggio di un'altra di esse stava per essere completato, in mezzo al frastuono di metallo sagomato, saldature e rumori di macchine in moto!
"Questa è la linea di produzione di massa di cui lei mi diceva, dottoressa." affermò Mei-Fang. "Quindi, lei ha deciso di attivarla, alla fine."

Kira ghignò e, con un gesto della mano, fece apparire un pentacolo sul pavimento, dal quale venne emanato un lampo di luce azzurra. Un istante dopo, l'enorme creatura fatta di gelatina azzurra, che Kira aveva già usato per combattere contro gli invasori di Dark Fall soltanto il giorno prima, apparve davanti a lei, e Kira vi entrò dentro e si mise a fluttuare al suo interno, emergendo da esso soltanto dalla vita in su.
"Esattamente, mia cara Mei-Fang!" rispose Kira, gonfia di orgoglio. "Certo, queste bamboline non sono perfette come te. Non essendo alimentare da circuiti magici o da fonti di energie eteree, non sono in grado di avere intelligenza autonoma o di provare sentimenti... ma saranno più che sufficienti al mio scopo di impadronirmi di questo paese! E... posso dirti con mia grande gioia che tutto quanto è già stato predisposto! Oggi pomeriggio, la produzione in serie del mio esercito di androidi sarà già completata, e noi due daremo alla nazione un messaggio dalla Tokyo Tower, per far sapere a tutti che il Giappone è ora sotto il controllo della geniale Kira Daidouji-sama! E che presto, lo sarà anche il mondo intero! Hehehee... chissà che faccia farà Catherine quando vedrà che io... IO... sono riuscita a mettere a frutto il mio genio per qualcosa di produttivo, mentre lei sprecava il suo tempo ad assemblare giocattolini inutili!"
"Ricevuto." rispose Mei-Fang, apparentemente indifferente alle intenzioni della sua giovane amica. "Tuttavia, le ricordo che la TSAB non resterà a guardare, mentre metteremo in atto questo piano."
Kira non sembrò farci caso. "Oh, beh, affari loro!" affermò. "Se a loro non piace quello che voglio fare, che vengano a dirmelo in faccia! Non sarò certo io ad impedirglielo! Certo, sarò io... o meglio il mio blob... a tirare loro un pugno in faccia per aver osato disobbedirmi. Ma un genio come me non bada a queste piccolezze! Una volta che avrò in mano questo paese, le regole le detterò io, e non dovrò più farmi infilare in una classe delle elementari assieme ad un branco di stupidi mocciosi! Hohohohoooooo!"

La giovanissima scienziata incrociò le braccia sul petto e scoppiò in una risata di trionfo, già pregustando una vittoria che riteneva certa, mentre Mei-Fang osservava impassibile le altre donne-robot che venivano sfornate dal centro di produzione...


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Quel pomeriggio...

"Aaaah, cavolo... certo che comincia davvero a fare caldo..." mormorò Nagisa Misumi, sventolandosi con una mano mentre, assieme alla sua inseparabile amica Honoka, alle due nuove Pretty Cure e al quintetto delle Maiden, percorreva il marciapiede di una delle strade principali di Tokyo. In effetti, era primavera inoltrata, e tra non moltissimo, sarebbero cominciate le vacanze estive... ma questo non esonerava lei e le sue compagne dal doversi riunire periodicamente per discutere quello che si doveva fare per cercare di risolvere i problemi di Dark Fall, degli Elementali e dei Jewel Seed. "Scusate, ragazze? Non sapete per caso se viene anche Nanoha-chan, oggi pomeriggio?"

"Ha detto che lei e Yuuno proveranno a raggiungerci, più avanti..." rispose Ioriko, dando una rapida e nervosa occhiata a quella che sembrava una spada da kendo avvolta in una sorta di coperta... e che in realtà era un bastone magico / re dei demoni non troppo contento di essere scarrozzato qua e là sotto quelle mentite spoglie. "Ow! Stai attento, Mike! Devi restare nascosto!"

"Capisco..." rispose Heart, gironzolando allegramente qua e là con le mani giunte dietro la nuca. "Allora... beh, che ne dite se la riunione di guerra la facessimo nella pasticceria di mia mamma? Così magari lei ci offrirà anche un po' dei suoi deliziosi pasticcini!"

L'idea strampalata di Heart fece scendere più di una goccia dalle fronti delle altre ragazze, e Saki-T, che cercava di seguire Heart a breve distanza, scosse la testa e si massaggiò la fronte, come se stesse covando un forte mal di testa. "Accidenti, Heart-chan... ma tu hai una vaga idea di cosa significhi una riunione di guerra, o stai solo usando le parole che ti sembrano più d'effetto? A volte non ti capisco..."

"Hehehee... scusami, Sa-sa, è che volevo fare un po' d'effetto!" disse la Maiden dai capelli rosa, voltandosi verso la sua migliore amica... che fece una faccia vagamente irritata al sentire il suo nomignolo! "Però, il resto dell'offerta è ancora valido! Se volete fermarvi alla pasticceria Aino, vi possiamo offrire una buona merenda!"

Inutile dirlo, questa offerta fece venire subito le bave alla bocca alle golose Nagisa e Saki-H, che schizzarono in avanti con una mano alzata, dicendosi favorevoli! "Senza dubbio! Contate pure su di noi!" esclamò la campionessa di softball. A guardarle così, Nagisa e Saki-H sembravano quasi due gemelle che si trovavano d'accordo su qualcosa che le rendeva entusiaste! "Se si tratta di dolci, io sono la prima che non sa resistere!"

"Dì pure la seconda!" affermò entusiasta Nagisa.

Mentre le due Pretty Cure e Heart riprendevano il cammino parlando allegramente tra loro, Mai e Honoka si guardarono stupite per un'istante... poi, entrambe si misero una mano davanti alla bocca, soffocando una risatina! Evidentemente, le somiglianze non erano soltanto estetiche...

"Mamma mia... sono proprio capitata in una banda di svitate..." commentò Saki-T... senza però riuscire a nascondere un piccolo sorriso davanti alla loro allegria!

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Risultato, pochi minuti dopo le ragazze erano tutte sedute attorno ad un tavolo, con davanti un vassoio di paste che la mamma di Heart aveva preso dalla scorta per la giornata. Il gruppetto delle Pretty Cure e delle Maiden si era già messo comodo, e anche Mike sembrava aver preso in simpatia la cucina terrestre... in particolare quei deliziosi dolcetti a forma di anello che Ioriko gli aveva offerto, e che in quel momento stavano scomparendo nella sua bocca vorace!

"Hmmm... ciambelle di prima qualità!" esclamò soddisfatto, dopo averne mandata giù la terza di fila. "Davvero niente male... degne di un GRANDE RE DEI DEMONI quale sono io!"

"Cavolo, Mike... puoi evitare di fare l'eco?" borbottò Lilica, massaggiandosi una delle sue orecchie a punta. "Capisco che voi pezzi gross dobbiate fare un po' la voce grossa, ma vorrei ricordarti che finchè non troveremo un modo di farti tornare come prima, dobbiamo tenerti nascosto. Non che me ne freghi tanto, tutto sommato..."

"Ugh... Lilica-chan, e secondo te, di chi è la colpa se dobbiamo far tornare Mike come prima?" mormorò Ioriko con una grossa gocciolona di sudore sulla testa. Lilica reagì voltando la testa da un'altra parte e fischiettando in tono innocente, per poi afferrare un cannolo che Hikari aveva già adocchiato, e iniziare a mangiarselo di gusto!

"Hey, quello lo stavo prendendo io..." mormorò un po' delusa la ex-reincarnazione della Regina di Luce, per poi sospirare ed emettere una nuvoletta di vapore dalla bocca.

Heart, che in quel momento era impegnata a mangiarsi un grosso pasticcino al cioccolato, canticchiò senza curarsi tanto di quello che si stavano dicendo le sue compagne. "Hmhmhmm... tranquille, ragazze, risolveremo anche il problema di Mike! Con l'amore, si può fare qualsiasi cosa, e io ce ne metterò più che posso per venire in fondo a questo problema!" affermò con convinzione.

"Beh... molto ammirevole da parte tua, Heart-chan!" commentò Mai dopo aver preso un sorso di tè. "Però... beh, resta il fatto che abbiamo un bel po' di cose a cui pensare! Tra Dark Fall, gli Elementali e quelli che vogliono i Jewel Seed, siamo un bel po' impegnate."

"Concentriamoci su un problema alla volta. Disperdere troppo la nostra attenzione sarebbe un grave errore." disse Maori, mettendosi un po' a posto l'uniforme scolastica. "Allora, io direi che la cosa più urgente è appunto trovare i Jewel Seed. Sicuramente sono la minaccia più immediata, ed è quasi sicuro che chiunque stia dietro al problema degli Elementali voglia usarli per far avvicinare ancora di più i due Giardini."

"Sì, ma per quale motivo? So che non abbiamo una risposta, e che possiamo solo fare ipotesi..." affermò Honoka. "Ma chi potrebbe avere interesse a fondere assieme i due mondi? Voglio dire, che cosa gliene viene in tasca?"

"E' un problema..." ammise Saki-T, mettendosi a posto i lunghi capelli azzurri. "Al momento, non ho proprio idea di cosa potrebbe..."

La Maiden del Fulmine si arrestò di colpo quando una strana sensazione la pervase... una specie di piccola scarica elettrica che le si diffuse nel petto, facendola scattare per una frazione di secondo. C'era qualcosa che non andava... e aveva come l'impressione che Bhanri, il suo Arcano, la volesse avvertire di questo!

"Sa-sa? Cosa sta succ..." chiese Heart... un attimo prima che un tuffo al cuore le desse lo stesso presentimento che Saki-T aveva avuto un attimo prima. Nello steso momento, i "cellulari" delle Pretty Cure si attivarono da soli, e le ragazze fecero un piccolo salto di sorpresa quando Mepple, Mipple, Flappy, Choppy, Pollun e Lulun apparvero dal nulla davanti a loro in altrettante nuvolette di fumo colorato, con le stesse espressioni contrite che avevano quando c'era qualche scagnozzo di Dark Fall nelle vicinanze...

"Flappy, Choppy!" esclamo Saki-H allarmata. "Ragazzi, cosa sta succedendo?"

"Non lo so, Saki, lapi!" rispose incerto il piccolo animale azzurro. "Ho uno strano presentimento, lapi, ma non è come quando c'è uno di Dark Fall in giro! C'è qualcosa di diverso, lapi!"

"Ha ragione, mipo! Anch'io sento che è un po' diverso..." rispose Mipple, guardando negli occhi prima Mepple, e poi Pollun e Lulun. Prima che il mistero potesse infittirsi ulteriormente, Lilica attirò l'attenzione di tutte su una televisione che si trovava montata vicino ad un angolo ella sala da tè, e sulla quale era apparso prima un segnale di statico... e ora, il volto di qualcuno che le ragazze ricordavano bene!

"Hey, ragazze! Guardate là, alla tele!" esclamò la biondina mezza-demone, l'indice puntato verso lo schermo. Non appena le ragazze guardarono in quella direzione, sgranarono gli occhi al momento di riconscere la figura apparsa sullo schermo - una bambina dai capelli blu a caschetto, vestita soltanto di un costume da bagno blu intero, e con un'espressione di boriosa superiorità dipinta sul viso! Stava seduta a gambe accavallate su una poltrona che sembrava fatta di gelatina azzurra, e in una mano teneva una bottiglietta di latte semivuota, mentre con l'altra si sorreggeva la testa, giusto per far capire a tutti che per lei, quello che stava accadendo era ordinaria amministrazione!

"Hey, ragazze, ma quella non è... Kira-chan?" esclamò Heart, riconoscendo la giovane scienziata che aveva visto alla riunione della TSAB. "Che ci fa in tv?"

"E soprattutto, perchè le trasmissioni si sono interrotte?" chiese Hikari. Un istante dopo, sullo schermo televisivo, Kira si schiarì la voce e cominciò a parlare.

"Hehehee... salve a tutti, stupida gente!" esclamò con boria. "Chi vi parla è la grande Kira Daidouji-sama, Maiden dell'Acqua e la più geniale scienziata di tutti i tempi, passati, presenti, futuri, imperfetti, aoristi e trapassati remoti! Se me ne importasse qualcosa, vi chiederei scusa per aver interrotto i vostri programmi... ma questo messaggio va ora in onda in tutto il Giappone, su tutte le reti, dalla Tokyo Tower, dove ho stabilito la mia nova base operativa!"

"Come?" esclamò eterrefatta Nagisa. Fuori dalla pasticceria, si vedeva già un po' di confusione. "Ma... ma che le salta in mente, a quella lì? Cosa sta cercando di dire?"

La risposta, ancora una volta, non si fece attendere.

"Ho l'onore e il piacere di annunciarvi..." proseguì Kira dopo essesi presa un sorso di latte. "Che da questo momento in poi, io, la grande Kira Daidouji-sama, mi autoproclamo imperatrice del Giappone!"

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CONTINUA...

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Capitolo 27
*** La battaglia della Tokyo Tower ***


Heart Soul Adventures-060

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Come potete vedere, ho rimesso mano anche a questa fanfiction! Era anche ora, del resto... è da un po' che l'ho lasciata in sospeso, e credo sia il caso di fare il punto della situazione, prima di procedere con la continuazione. Allora...

Nello scorso episodio, abbiamo visto che la nostra Maiden dell'Acqua, Kira Daidouji, non è molto contenta del fatto che non può saltare anni scolastici semplicemente con la scusa che ha già un dottorato... e ha deciso di prendere in mano la situazione occupando la Tokyo Tower - sapete come vanno le cose, quella è sempre il primo obiettivo di ogni megalomane in un anime - e annunciando che da questo momento in poi, sarà lei la nuova imperatrice del Giappone! E con lei c'è anche la sua androide attendente, Mei-Fang... oltre che un nutrito esercito di ragazze androidi che daranno probabilmente non poco filo da torcere alle nostre eroine! Ovviamente, però, stiamo pur sempre parlando delle Pretty Cure, delle Maiden e del Diavolo Bianco delle Magical Girls, quindi potete stare certi che non se ne staranno zitte a permettere che una mocciosa qualsiasi faccia quello che vuole!

Che ve ne pare? Vi dà già l'impressone che sarà una battaglia epica, vero? Bene, in tal caso, non vi annoierò ulteriormente con la mia presentazione del capitolo, e passerò direttamente ai commenti alle vostre recensioni!

Killkenny: Ad occhio e croce, non darei a Kira più di un paio di capitoli. Non credo ci sarà neanche bisogno che le parti da te citate intervengano, visto che c'è già qualcuno in scena, e pronto a dare una lezione a Kira e al suo branco di ammassi di metallo! Quindi a noi non resta altro che metterci comodi e goderci i fuochi d'artificio! Buona visione!

Anonimo998465: Tranquillo, so bene cosa significhi avere un sacco di roba da fare... e in ogni caso, come puoi vedere, i nuovi capitoli, ogni volta che li metto su, sono lì e non scappano! Detto questo, vediamo un po' i tuoi commenti... beh, ogni tanto, in effetti, ci vuole un capitolo in cui non ci si picchia, soprattutto se pensiamo che le scene di azione si faranno sempre più frequenti e caotiche man mano che gli eventi continueranno a succedersi. Ho voluto dare un po' di risalto al rapporto quasi tra madre e figlia che c'è tra Mildred e Fiona, anche perché svolgerà un ruolo abbastanza importante, ad un certo punto della storia… e Nanoha non sarebbe Nanoha se non avesse la sua classica smania di fare del bene agli altri! Ora, comunque, c’è una moccio setta presuntuosa che ha bisogno di imparare qual è il suo posto… quindi preparati, perché ci sarà da menare mazzate! Buon divertimento!

E con questo, auguro buon divertimento anche ai miei lettori… e mi raccomando, recensite, se potete! A presto!

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Capitolo 27 – La battaglia della Tokyo Tower

"Io, la grande Kira Daidoji-sama, mi autoproclamo imperatrice del Giappone!"

L’annuncio fu di una tale presunzione e assurdità, che per qualche secondo, nessuno disse nulla… le Pretty Cure e le Maiden si limitarono a guardare incredule lo schermo, chiedendosi se questo non fosse che uno scherzo… ma la bambina dai capelli blu che in quel momento troneggiava sulla sua poltrona di gelatina azzurra fece una risatina a mezza bocca e proseguì il suo discorso.

"Heheheheee… lo so che pensate che sia tutta una messinscena, popolo bue!" sghignazzò, muovendo un indice come per dire di no. "Ma vi posso assicurare che non c’è assolutamente nulla di fasullo in quello che sto facendo! Vedete… la persona che ho al mio fianco, la mia fidata assistente Mei-Fang, è a sua volta una Maiden, legata all’Arcano del Fuoco Lang-Gong… mentre il mio Arcano, Niptra, corrisponde all’Acqua! Già questo dovrebbe farvi capire che siamo due tipe che non scherzano… e non è certo finita qui! Hey, incapace di un cameraman, perché non ti sbrighi ad inquadrare il mio esercito?"

La telecamera si spostò, inquadrando un piano inferiore della torre più rappresentativa di tutto il Giappone… e lì, su una terrazza posta qualche piano in basso rispetto a Kira e a Mei-Fang, gli spettatori furono in grado di vedere una quantità sterminata di quelle che davano l’impressione di essere un gruppo di ragazze vestite tutte allo stesso modo, con la stessa tuta aderente arancione e bianca di Mei-Fang, gli stessi capelli azzurri con la medesima pettinatura in stile cinese… e persino la stessa espressione stoica ed impassibile, di soldatesse in attesa di ricevere ordini. Anzi, più che soldatesse, a molte delle spettatrici davano l’impressione di essere macchine!

"E quelle chi sono?" si chiese Hikari. "Come… come fanno ad essere tutte uguali?"

A risponderle, in senso figurato, fu la risatina trionfante di Kira. "Hahahaaa! Perfetto, così sì che si ragiona! Quelle che vedete sono le mie guerriere, il mio esercito personale! Per adesso non ce ne sono poi così tante… un centinaio, più che sufficienti a sottomettere questa città! Ma non appena avrò le risorse necessarie, il mio esercito crescerà sempre di più, finchè non diventerà abbastanza potente da permettermi di conquistare il mondo!"

"Mamma mia, che originalità." Disse Saki-T con pesante sarcasmo, scuotendo la testa. "Un piano che non è mai stato tentato finora. Sono impressionata. Chi l’ha ideato è davvero un genio."

"Sono sicura che alcuni di voi hanno dei cervelli leggermente meno regrediti, e si chiederanno quali siano i progetti della sottoscritta Kira Daidoji-sama, giusto? Bene, in tal caso sarò ben lieta di comunicarveli!" riprese l’aspirante padrona del mondo. Con aria da conquistatrice, si mise in piedi sulla massa di gelatina che usava come trono e puntò un indice verso l’alto, ghignando e cercando di darsi un tono… ma riuscendo solo a sembrare ridicola. "Quello che farò prima di ogni altra cosa… schiacciare i capitalisti e rovesciare i comunisti! Il tempo dell’esitazione è finito! Questo è il MIO momento, e ora più nessuno può fermarmi! La mia conoscenza nel campo delle statistiche e del calcolo algebrico avanzato mi conferma che sarò padrona di questo paese in una settimana! E dopo, sarà la volta del mondo intero! Io e i miei fedeli seguaci marceremo su tutto il globo… e le mie preziose aiutanti, Mei-Fang e la dottoressa Mei-Ling Hua, avranno l’onore di essere le mie collaboratrici più strette e potranno godersi lo spettacolo mente schiaccio i miei oppositori! HAHAHAHAHAAA! Diritti civili? Vorrete dire, TORTI civili! D’ora in poi, questo sarà il governo di Kira-sama, da Kira-sama e per Kira-sama! HAHAHAHAAAAA!"

Dopo aver riso per quasi mezzo minuto, la giovanissima Maiden dell’Acqua si prese cinque secondi per riprendere fiato… e poi si sedette sulla sua poltrona improvvisata, ritrovando la calma tutt’a un tratto, ma senza mai perdere la sua aria di superiorità. "Bene… adesso, se qualcuno ha da ridire sulle mie idee, può venire alla Tokyo Tower, la mia reggia personale, a dirlo in faccia a me, a Mei-Fang e al mio esercito! Non sia mai detto che la grande Kira Daidoji-sama non ascolta le opinioni dei suoi sudditi! Hahahahaaa!"

"Oh, santo cielo, non posso crederci…" mormorò Nagisa, più irritata che veramente preoccupata. "Non bastava avere gli Elementali, Dark Fall e il resto… adesso dobbiamo vedercela anche con una mocciosa dell’asilo con manie di grandezza!"

"Non che me ne freghi molto del fatto che voglia conquistare il mondo…" affermò Lilica, mentre si grattava un orecchio con un mignolo con espressione disinteressata. "Ma mi frega del fatto che si sia presa la Tokyo Tower. E’ il miglior posto in tutta Tokyo per fare pattinaggio, e mi seccherebbe non poco se se lo prendesse lei."

"Comunque, dobbiamo andare a fermarla, non credete?" esclamò Heart… una delle poche che sembrava veramente preoccupata per quello che stava accadendo. "Non possiamo permetterle di fare quello che vuole, no? Noi siamo paladine della giustizia e dell’amore!"

Saki-H sfoderò uno dei suoi contagiosi sorrisi a denti scoperti e strizzò un occhio. "Certo che non possiamo! Allora, ragazze, quante sono con me? Visto che Kira-chan ci ha invitato alla Tokyo Tower per esprimere il nostro dissenso, chi siamo noi per deluderla?" affermò.

"Direi che ci stanno tutte…" affermò tranquillamente Maori, dopo aver dato un’occhiata attorno a sé. "Ora, però, c’è il problema che Kira-chan non ci permetterà di avvicinarci tanto alla Tokyo Tower prima di mandarci contro le sue guerriere. Avete qualche idea di come fare per raggiungerla?"

"Beh, io un’idea ce l’avrei!" disse Honoka con un sorriso arguto. "Immagino che abbiate già sentito parlare della strategia del ‘dividi e conquista’, giusto?

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"Sigh... in realtà immaginavo che sarebbe potuta andare così, ma non credevo proprio che sarebbe successo così presto..." sospirò l'ammiraglio Gil Graham. Nel suo ufficio, davanti al suo computer, l'alto graduato della TSAB e le sue attendenti Aria e Lotte avevano assistito al discorso di Kira Daidoji, e la loro reazione era stata esattamente quello che ci si sarebbe potuti aspettare: un misto di incredulità e rassegnazione.

"Una Maiden davvero arrogante, se mi è concesso dire la mia." disse una delle due gemelle, sfregandosi la fronte. "Questo potrebbe infuire in maniera negativa sui nostri sforzi per recuperare i Jewel Seed."

L'altra ragazza scosse il capo. "Graham-sama, vuole che andiamo noi ad occuparci di lei? Tra me e mia sorella, non credo proprio che quella bambinetta sarà in grado di tenerci testa. Le promettiamo che non faremo del male alla dottoressa Daidoji. Almeno, non troppo! Hehehee..." disse, terminando il discorso con una risatina allegra ma vagamente inquietante.

Graham si schiarì la voce, poi rispose, calmo ma fermo. "Non sarà necessario, Lotte. La situazione non è certo tale da rendere necessario il vostro intervento. L'unica cosa che dobbiamo fare, per il momento, è tenere d'occhio i dintorni di Tokyo, per vedere se si manifesterà un nuovo Jewel Seed, oppure se un altro Elementale dovesse giungere dal Giardino degli Elementi." affermò. "Preferirei piuttosto... dare un'occhiata e rendermi conto di persona delle capacità delle nostre Maiden, e delle nostre maghe combattenti. Diciamo che per loro sarà... una piccola prova d'esame. Limitiamoci ad attivare la zona di interdizione attorno alla Tokyo Tower, e osservare come se la cavano le nostre ragazze."

"Una prova d'esame, eh? Molto interessante..." affermò Aria con un sorriso arguto. "E va bene, io e mia sorella ce ne staremo buone, e ci godremo lo spettacolo! Credo proprio che ci sarà da divertirsi!"

"Oh, sì! Voglio proprio vedere se quelle ragazze hanno la stoffa delle guerriere!" rispose Lotte, osservando con curiosità le immagini che si susseguivano sullo schermo.

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Una scena simile si stava verificando nel lussuoso appartamento di Mildred Avalon, dove la comandante della branca inglese della TSAB stava assistendo agli eventi comodamente seduta su una poltrona, con la fedele Fiona seduta a fianco. E anche in questo caso, Mildred non sembrava eccessivamente preoccupata di quanto stava accadendo. L'unica che stava prendendo sul serio il discorso di Kira era proprio Fiona...

"Milady... che sta succedendo? Come mai quella Maiden ha deciso di fare una cosa così terribile?" mormorò la ragazzina castana, sfregandosi nervosamente le mani, mentre teneva gli occhi incollati allo schermo dal quale Kira stava facendo il suo annuncio. "Insomma... pensavo fossimo tutti dalla stessa parte, perchè adesso quella ragazza ha deciso di mettersi contro di noi? Non capisco..."

Come sempre, ci pensò Mildred a tranquillizzare la sua nervosa assistente. "Beh... in effetti trovo anch'io che quella Maiden stia facendo una cosa piuttosto sciocca." disse con calma, girando un po' la testa verso Fiona. "Immagino... che tutto quello che posso dirti è che, soltanto perchè facciamo tutti parte della stessa organizzazione, questo non significa che siamo sempre tutti d'accordo. Kira Daidoji... è sempre stata una Maiden molto arrogante. La troppa fama, troppo presto, può ubriacare una ente giovane ed inesperta. Ma non preoccuparti, le altre maghe combattenti e Maiden della TSAB sono già pronte ad intervenire, e sono convinta che riusciranno a fermarla prima che possa fare troppi danni. Se per caso dovesse essere troppo forte per loro... ma non credo proprio che sarà così, visto quello che sono state in grado di fare finora... allora interverremo io e il signor Graham. Ma come ho detto, non sarà un problema per le nostre maghe combattenti e le nostre alleate. Tranquilla, Fiona, questa crisi, se la si può chiamare così, si risolverà prima di quanto tu immagini."

"Lo spero proprio, milady..." rispose Fiona. "E... devo ammettere che mi piacerebbe vedere le Pretty Cure e le Maiden in azione! Me ne ha parlato sempre molto bene..."

"Davvero?" chiese Mildred, con un certo tono divertito. "Bene, in questo caso, non hai che da stare seduta e goderti lo spettacolo! Sono sicura che lo troverai molto interessante!"

Fiona sorrise leggermente e si mise comoda sulla poltrona, decisa a non perdersi neanche un istante dello spettacolo...

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"E va bene... da qui dovremmo avvicinarci alla Tokyo Tower, e distrarre un po' l'esercito personale di Kira..." affermò Saki-H, mentre il gruppetto delle Pretty Cure si avvicinava al simbolo di Tokyo, facendosi strada con attenzione tra la folla che si era raccolta tutt'attorno, e facendo del loro meglio per sembrare semplici passanti. "Nel frattempo, Lilica e Ioriko interverranno dall'altra parte, in modo da fare sì che Kira sia costretta a dividere il suo esercito in due... e Heart, Saki e Maori ne approfitteranno per fare irruzione nella... sala del trono, giusto? Mi sembra una tattica semplice ma efficace, se volete la mia!"

"Beh... a giudicare da come si comporta, quella Kira Daidouji è molto intelligente, ma manca completamente di buon senso!" commentò Honoka, mentre dava un'occhiata in giro per assicurarsi che tutto andasse bene. Nagisa, Mai e Hikari seguivano a ruota, tutte pronte a trasformarsi non appena fosse sorto qualche problema. "Probabilmente, è convinta che noi lanceremo un attacco frontale, e invece noi la distrarremo, in modo che lei finisca per dividere le sue truppe, e si esponga all'attacco delle nostre compagne!"

"Hehehee... chissà che faccia farà quando si accorgerà del suo errore!" sghignazzò Nagisa. "Però... per fare in modo che il piano riesca, dobbiamo assicurarci che tutte quelle guerriere di cui Kira si è circondata, o almeno la maggior parte, vengano addosso a noi. A proposito... non avete idea di dove si trovi Nanoha-chan? Nonsiamo ancora riusciti a metterci in contatto con lei?"

"E' quello che stiamo cercando di fare al momento... ma sembra che ci sia qualche interferenza!" affermò Hikari, armeggiando con il suo cellulare. "Non riesco a chiamarla... spero solo che si accorga di quello che è successo e intervenga il prima possibile!"

"Beh, per adesso dobbiamo fare senza di lei, mepo!" esclamò Mepple. "Allora, ragazze... mancano soltanto cinque minuti all'ora sulla quale ci siamo messi d'accordo! Avviciniamoci alle barricate, e cerchiamo di intrufolarci all'interno, mepo!"

Mai storse il naso, guardando i posti di blocco che delimitavano l'intera zona della Tokyo Tower. Numerosi poliziotti tenevano d'occhio la zona, tenendo lontani i civili e stando attenti che non accadesse nulla dai piani superiori. "Sarà un po' difficile passare oltre quei poliziotti... ragazze, voi avete qualche idea?"

Hikari ci pensò un attimo su... poi schioccò le dita quando le venne in mente un'idea! Un'idea che aveva i suoi rischi, ma che comunque poteva funzionare. "Ascoltate, ragazze, forse ho un'idea! Ma per questo avremo bisogno della collaborazione dei nostri piccoli amici... non preoccupatevi, sono sicura che se andrà tutto bene, i poliziotti saranno troppo impegnati con tutto il resto per occuparsi di loro!" affermò la biondina, attirandosi dietro lo sguardo di tutte le altre, che sembravano chiederle cosa avesse in mente.

"Che cosa vuoi dire, Hikari, chopi?" chiese Choppy. "Io... credo di avere già un'idea di cosa vuoi dire, ma vorrei avere una conferma, chopi!"

Hikari annuì. "Quello che vorrei chiedervi, amici... è di uscire per un attimo e distrarre i poliziotti, poi cercate di tornare da noi il prima possibile!" spiegò. "Noi cercheremo di approfittare della confusione per entrare nella Tokyo Tower e affronteremo l'esercito di Kira e Mei-Fang! Sperando che Lilica e Yoriko arrivino in tempo per darci una mano..."

Inutile dirlo, l'idea lasciò tutte le Pretty Cure abbastanza interdette, per non dire sbalordite! Hikari stava suggerendo... quello che loro avevano capito che stava suggerendo?

"Come? Vuoi dire che... vuoi lasciare che dei normali esseri umani vedano i nostri amici?" esclamò Saki-H, con gli occhi completamente spalancati, al punto da strabuzzare fuori dalle orbite in maniera assolutamente comica! "Ma... ma ti rendi conto di quello che stai suggerendo?"

"E' una pazzia... sai che cosa succede se l'esistenza di Mepple, Mipple e di tutti gli altri diventa nota al pubblico?" esclamò Nagisa.

Un attimo dopo, le mascotte provenienti dai Giardini della Luce e delle Sorgenti apparvero davanti alle ragazze, ognuna in uno sbuffo di fumo colorato. "Però a questo punto non abbiamo molta scelta, mipo!" rispose Mipple, prendendo la parola a nome di tutti gli altri. "Non vi preoccupate, ragazze, noi sapremo come cavarcela, e non ci lasceremo acchiappare!"

"Ben detto, mepo! Non sarei certo il guerriero prescelto del Giardino dell'Arcobaleno se mi facessi intimorire da un branco di energumeni, giusto? Mepo!" disse Mepple, mettendosi le mani sui fianchi e assumendo una posa imperiosa. "TRanquilli, farò in modo che anche alla mia cara Mipple non accada niente! Mepo!"

La creaturina rosa, Pollun e Lulun guardarono Mepple con aria poco convinta... e il guerriero prescelto si voltò verso di loro come per chiedere una spiegazione. "Mbeh? Che avete da guardarmi con quell'espressione dubbiosa, mepo?"

Nagisa sghignazzò a denti stretti. "Sai una cosa, Mepple? Le tue declamazioni sarebbero molto più impressionanti... se non ti tremassero le gambe!" disse, indicando le gambe di Mepple... e non appena le altre mascotte guardarono a loro volta in quella direzione, videro che le ginocchia del "coraggioso guerriero" stavano sbattendo tra loro come un paio di sonagli!

"Mepple ha fifa, lulu?" chiese la piccola Lulun, facendo assumere alla faccia di Mepple un interessante colorito scarlatto!

Imbarazzato, Mepple si guardò attorno, quasi a cercare una scusa per la figura poco elegante che stava facendo... e un istante dopo, incrociando lo sguardo di Flappy e Choppy, deglutì e cercò di salvare il proprio orgoglio come poteva. "Ugh... e va bene, lo ammetto, mepo! Ho un po' di fifa! Anzi ce ne ho molta, mepo! Non mi sono mai trovato a dover passare sotto il naso a degli omaccioni grandi e grossi!"

"Neanche noi, se è per quello, lapi..." affermò Flappy, guardando Choppy come per approvazione. "Ma... dobbiamo pur renderci utili anche noi, no? Abbiamo trascinato Saki e Mai in questo affare, ed è giusto che cerchiamo di rendere loro le cose più facili, lapi!"

"Giusto! Quindi, contate su di noi, chopi!" rispose la sua compagna. "Vedrete che non ci prenderanno mai... e poi torneremo prima di quando voi possiate immaginare, chopi!"

"Grazie, amici!" rispose Mai, accarezzando Choppy sulla testa. "Okay, allora ecco cosa faremo..."

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Pochi minuti dopo, davanti ad uno degli ingressi della Tokyo Tower, un gruppo di poliziotti si sava prendendo un attimo di pausa, mangiando del ramen istantaneo mentre tenevano d'occhio i piani superiori, dai quali non era ancora saltato fuori nulla di sospetto. Sembrava che dopo aver fatto quell'annuncio assurdo, Kira Daidoji si fosse semplicemente accontentata di restarsene là seduta, in attesa di risposte da parte del governo o di altri organi competenti. Comunque, per quello che concerneva quegli agenti, l'intera faccenda era assolutamente ridicola.

"E' già passata quasi un'ora... e ancora non stanno facendo niente." disse uno degli agenti, dopo aver succhiato alcuni spaghetti di soia dalla sua tazza di ramen. "Mi chiedo quanto durerà ancora, questa buffonata. Abbiamo delle cose un po' più importanti da fare che fare da baby sitter ad una marmocchia che si è messa in testa che vuole essere la nuova imperatrice del Giappone."

"Una marmocchia che ha con sè un piccolo esercito e che, a quanto pare, è dotata di strani poteri... ovviamente, per quanto io ci possa credere, a queste fandonie." rispose il suo compagno. "Quindi... forse facciamo bene a starci un po' attenti. Non abbassiamo la guardia, e stiamo attenti che nessuno si avvicini alla Tokyo Tower senza permesso. Poi... si spera che decidano in fretta cosa fare, perchè anche a me questa storia non piace più di quanto piaccia a te."

L'altro poliziotto alzò le spalle e fece per tornare al suo ramen... quando qualcosa di piccolo, leggero e batuffoloso gli apparve sopra la testa, facendogli quasi scivolare il berretto dalla testa, e sorprendendolo a punto che si dimenticò di soffiare sugli spaghetti prima di metterli in bocca! Il risultato fu una lingua scottata e una serie di esclamazioni di disappunto e rabbia, prima che con la mano libera cominciasse a cercare a tentoni la cosa che gli era caduta in testa...

"Yuhuuu! Ehilà, branco di imbranati! Cercate di prendermi, se ci riuscite, lapi!" esclamò Flappy, mettendosi in piedi e sbracciandosi per attirare l'attenzione.

"Eh? E quello che cavolo... cosa ci fa un peluche parlante da queste parti? Da dove salta fuori?" esclamò l'altro poliziotto, restando del tutto sgomento davanti all'apparizione del folletto del Giardino delle Sorgenti. Almeno finchè non sentì la stessa cosa sulla sua testa, e si ritrovò con Mepple che cercava di calargli il cappello sugli occhi.

"Noi non siamo dei peluche parlanti. Un po' di rispetto, mepo!" Il malcapitato agente si ritrovò con un altro folletto che lo rimbeccava in piedi sulla testa. A quel punto, tutti gli altri agenti si erano accorti che c'era qualcosa che non andava, e si erano voltati verso i loro compagni, soltanto per ritrovarsi a loro volta con una delle mascotte sulla testa, ognuna intenta a distrarli nella maniera più disarmante che potesse loro venire in mente. Mipple, Choppy, e anche Pollun e Lulun scelsero ognuno un poliziotto e apparvero sulle loro teste, distraendoli quel tanto che bastava.

E quando furono sicure che gli agenti di guardia fossero sufficientemente distratti, le ragazze sfruttarono quei pochi secondi per intrufolarsi oltre il posto di blocco e drigersi con rapidità e furtività verso l'ingresso della torre. Fu questione di pochi secondi... e non appena anche l'ultima delle ragazze fu passata, Flappy diede un segnale, e le mascotte iniziarono a sparire una ad una in una nuvoletta di fumo colorato, lasciando gli agenti inebetiti e stupefatti! Era successo tutto così rapidamente che alcuni di loro non erano nemmeno sicuri che fosse successo...

"Ugh... ma che cavolo..." esclamò uno di loro. "Che è successo, qui? Le abbiamo viste davvero, quelle strane cose?"

"Non lo so, e a questo punto preferisco non saperlo... ugh, devo smetterla di bere quei bicchierini di sakè prima di andare a letto..." rispose un altro. "E a proposito... non si sarà introdotto qualcuno, mentre eravamo distratti?"

"Non essere ridicolo, Kazuhiko! Vorresti dire che quei follettini sarebbero stati mandati per distrarci mentre altri passavano il posto di blocco?" lo rimbeccò uno dei suoi compagni, che evidentemente non aveva la più pallida idea del tipo di storia in cui si trovava. "Tu sei troppo paranoico, te lo dico io!"

"Mah... sarà, ma io non sono molto tranquillo..." borbottò Kazuhiko, non riuscendo a scrollarsi di dosso quello strano presentimento.

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"Dottoressa Kira..." disse Mei-Fang, guardando un video preso da una delle telecamere di sorveglianza. "Sembra che abbiamo degli ospiti indesiderati. Le Pretty Cure del Giardino della Luce e di quello delle Sorgenti hanno appena fatto irruzione dall'ingresso est, e in questo momento si trovano al piano terra."

"Hmm... e così, alla fine si sono fatte vive, quelle troglodite! Era anche ora!" commentò Kira, senza muoversi dal suo trono improvvisato. Prese un altro sorso di latte e fischiettò un motivetto tra sè, per nulla agitata. "Bene, bene... allora, Mei-Fang, facciamo loro vedere cosa succede a chi si mette in testa di opporsi al nuovo ordine della grande Kira-sama! Mandamogli contro tutto l'esercito dei nostri androidi! Hehehee... voglio proprio godermi lo spettacolo."

"Mi permetta di esprimere parere sfavorevole, dottoressa Kira." rispose Mei-Fang, senza alzare la voce di un solo ottavo. "Sarebbe un'imprudenza mandare subitol'intero esercito contro di loro. In primo luogo, negli spazi angusti della Tokyo Tower, i nostri androidi finirebbero per intralciarsi a vicenda, perdendo efficacia in combattimento. In secondo luogo, le mie schede di memoria registrano che le Pretty Cure sono solo alcune delle combattenti in forza alla TSAB, e ritengo quantomeno peculiare che non abbiamo mandato subito in campo l'intera forza combattente. E' mia opinione che questo faccia parte di una strategia per farci commettere un passo falso, ed esporci ad un contrattacco."

Entrambe obiezioni che avevano una loro logica... ma Kira Daidoji non era tipo da farsi convincere da queste piccolezze.

"E quando mai ho chiesto il tuo parere, eh?" esclamò la giovanissima Maiden, con una vena pulsante che affiorava sulla fronte. "Ricordati che tu sei la mia subordinata, e i subordinati esistono perchè i geni criminali come me possano gridare loro dietro quanto vogliono! Ora, raduna tutte le truppe e mandale contro quelle marmocchie microcefale! E' un ordine! Marsch!"

"Obbedisco." rispose la Maiden androide, non battendo ciglio di fronte alla prepotenza della sua superiore. Mei-Fang si diresse verso una console di comando e aprì una comunicazione con uno dei piani più bassi, dove si trovava l'intero esercito delle guerriere androidi. "Attenzione, a tutte le unità. Intrusi individuati al piano inferiore. Intercettare ed eliminare immediatamente. Adottare formazione Beta per assicurarvi contro attacchi ai lati."

Immediatamente, gli occhi delle guerriere androidi si spalancarono e si accesero di una inquietante luce rossa, e con un cigolio di arti meccanici che si attivavano, le macchine umanoidi iniziarono a muoversi e si diressero verso gli ascensori, pronte ad affrontare la minaccia alla loro padrona...

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Le Pretty Cure avevano preso un attimo di tempo per ricevere i loro piccoli amici, che per fortuna non si erano fatti attendere troppo, e per trasformarsi... e adesso, mentre si aggiravano per i piani più bassi della Tokyo Tower, completamente deserti, si stavano tenendo pronte a qualsiasi attacco potesse arrivare da qualsiasi direzione. Dovevano ammettere che lo scenario era vagamente inquietante... la Tokyo Tower, normalmente un luogo così pieno di persone e di attività, ora era completamente desolata e solitaria, e il silenzio che regnava nei negozi e nei ristoranti al piano inferiore era spiazzante.

"O-okay... allora, dove sarebbero queste famigerate guerriere di cui quella Kira si vanta tanto?" chiese Cure Bloom, tenendo alta la guardia e guardando a destra e a sinistra. Un piccolo rumore alla sua sinistra attirò la sua attenzione, e quella di tutte le altre Cure... e il gruppo si voltò in quella direzione, giusto in tempo per vedere che gli ascensori della Tokyo Tower si erano messi in funzione tutti assieme, e stavano scendendo verso il piano terra partendo tutti dallo stesso piano... la terrazza panoramica!

"Guardate, popo!" esclamò il piccolo Pollun, indicando le porte degli elevatori. "Stanno arrivando tutti assieme, popo!"

"Già, e tutti dalla terrazza panoramica... che è il luogo dove erano schierate tutte quelle guerriere in uniforme!" affermò Cure White. "La dottoressa Daidoji ha deciso di accoglierci con tutti gli onori, ma non credevo sarebbe stata così avventata. Sta andando persino meglio di quanto immaginassi!"

"Meglio di quanto pensassi, White-chan?" esclamò esterrefatta Cure Black. "Ehm... non so se te lo ricordi, ma siamo di fronte ad un esercito di decine di guerriere, e sono sicura che nessuna di loro è scarsa! Come mai dici che..."

Si sentì un suono acuto quando gli ascensori raggiunsero il piano terra tutti assieme... e le loro porte si aprirono con un cigolio sinistro, rivelando intere squadriglie di ragazze combattenti in tuta aderente e capelli blu elettrico, con un'acconciatura in stile Chun-Li! Le Pretty Cure e Shiny Luminous si misero tutte in guardia, mentre le guerriere dell'esercito di Kira scendevano dagli ascensori, sempre mantenendo quella loro inquietante aria distaccata... e si preparavano a combattere!

"Okay, ragazze... eccole che arrivano!" esclamò Cure White. "Ora, tutto dipende da come ci muoviamo! Seguite le mie indicazioni, e credo andrà tutto bene!"

"Credo di avere già capito cosa vuoi dire, White-sempai!" disse Cure Egret, mentre la prima delle guerriere di Kira avanzava verso di lei e si preparava a colpire...

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Sul lato opposto della Tokyo Tower, stava succedendo qualcosa di altrettanto strano... e il gruppo di poliziotti che era stato assegnato al posto di blocco si era visto arrivare una strana coppia di ragazze, composta da una bionda sbarazzina in roller-blades, e una strana tipa con gli occhiali vestita da strega, con tra le mani un grosso bastone magico con tanto di teschio mostruoso in cima! Dovevano essere delle cosplayer che non si erano ancora rese conto della situazione... e l'agente più vicino alla biondina si fece avanti per consigliare loro di restare lontano dalla zona pericolosa, credendo che sarebbe stato un semplice lavoretto di routine.

"Scusate, signorine..." disse, mentre Lilica continuava a guardarlo senza dare l'impressione di essere preoccupata, e Ioriko teneva stretto Mike come se da lui dipendesse la sua vita. "Ma non è possibile entrare nella Tokyo Tower, almeno finchè questa crisi non sarà risolta. Siete quindi pregate di tornare indietro e andare da un'altra parte."

Lilica non ebbe alcuna reazione... se non sfoderare un disarmante sorrisetto che mise in mostra i suoi canini da vampira! "Davvero? Beh... peccato, perchè pensavo che andare a fare una pattinatina alla Tokyo Tower mentre una mocciosetta psicopatica cerca di conquistare il mondo sia un modo molto originale di passare il tempo! E io sono tutta per l'originalità... vai, Ioriko-chan!"

"Uuuuh... spero di non dovermene pentire..." mormorò spaventata la graziosa Maiden-strega. "E... e va bene! Tocca a te, Mike!"

"Tsk... che mi tocca fare... e va bene! Latet brachium in terra usta!" esclamò il demone trasformato in bastone magico, che Ioriko poi calò sul terreno fino a toccare l'asfalto. Immediatamente, la dura scorza che copriva la terra si riempì di crepe, allarmando i poliziotti... e un istante dopo, dalle fenditure uscirono dei lunghi tentacoli neri simili a quelli di una sorta di piovra gigante, che si avvinghiarono attorno alle caviglie degli agenti... e li sollevarono di peso, facendoli finire a testa in giù ad un paio di metri d'altezza! Lilica sghignazzò divertita, mentre i malcapitati cominciavano ad agitarsi e a sbraitare.

"Hehehee... e bravo Mike! Vedo che anche in forma di bastone, non hai perso nulla della tua abilità nella magia!" commentò la ragazzina mezza-demone.

"Ovviamente, non dimenticare che ci ho messo anch'io del mio!" esclamò la voce inquietante di Dieu Mort, l'Arcano oscuro di Ioriko, nella mente di entrambe le Maiden. "Io e il mio vecchio amico Michelangelo siamo davvero un'ottima squadra, e questa è una delle cattiverie più divertenti che io abbia mai commesso! HAHAHAHAAA! Adesso sì che quei babbei di sbirri sapranno cosa significa farsi venire... il sangue alla testa! BWAHAHAHAHAAA!"

La povera Ioriko si calò il cappello sulla faccia, desiderando più di ogni altra cosa, in quel momento, sprofondare nella terra, tentacoli o non tentacoli.

Per fortuna, prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente, Tempestas provvide a richiamare tutti all'ordine. "Scusate..." disse telepaticamente, creando un effetto simile ad un soffio di vento. "So che detto da un Arcano come me suona strano, visto che io rappresento il mutevole vento... ma adesso dobbiamo entrare nella Tokyo Tower e dare una mano alle Pretty Cure. Dobbiamo fare in modo che, quando arriveranno, le Maiden di Partinias, Bhanri e Ohtsuchi abbiano facile gioco su quelle di Niptra e Lang-Gong."

"Giusto! Stai tranquillo, Tempestas, non mi perderei mai un'occasione di menare un po' le mani!" rispose allegramente Lilica, per poi prendere lo slancio e scattare verso l'ingresso della Tokyo Tower, sentendosi quasi le ali ai piedi! "Yuhuuuu! Preparati, mocciosetta! Ora la paghi per avermi fregato la Tokyo Tower!"

Ioriko sospirò, mentre si avviava per raggiungere la sua migliore amica. "Sigh... Lilica-chan non imparerà mai quali dovrebbero essere le sue priorità..."

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La battaglia infuriava ai piani più bassi della Tokyo Tower. Da un latto, le cinque Pretty Cure, con il contribuito praticamente nullo delle loro mascotte... e dall'altra, le almeno cento guerriere che componevano l'esercito personale di Kira. Una disparità numerica nettissima... ma nonostante ciò, la battaglia stava rapidamente volgendo a sfavore delle guerriere meccaniche. Le Pretty Cure si muovevano con agilità, evitando di affrontare le loro avversarie in spazi troppo ampi dove avrebbero potuto essere circondate, e invece attirandole in corridoi, arcate ed ingressi di negozi, dove le androidi erano costrette ad entrare una o al massimo due alla volta. Il loro numero, in tali circostanze, contava ben poco, e le Pretty Cure, più agili e svelte di pensiero, riuscivano a mettere a segno colpi decisivi.

Cure Bloom e Cure Egret si lanciarono in perfetta sincronia contro due guerriere androidi che stavano cercando di entrare nel fast food abbandonato in cui loro si erano rifugiate... e sferrarono un doppio calcio volante che mise a terra le loro avversarie, mandandole ruzzoloni contro un tavolo, mentre le guerriere del Giardino delle Sorgenti atterravano sul bancone. Cure Black, invece, aveva appena bloccato i polsi di un'altra androide, e la stava spintonando contro il muro, sferrando un calcio all'indietro per coprirsi le spalle da un'altra guerriera robot che stava cercando di afferrarla.

"La tua strategia ha funzionato, Cure White! Gli stiamo tenendo testa!" esclamò Cure Black, per poi mollare i polsi dell'avversaria ed eseguire una spettacolare capriola all'indietro, colpendo l'androide con un calcio durante la rovesciata. Cure White evitò il pugno di un'altra nemica e, dopo averle afferrato il braccio, la condusse a terra con ua perfetta proiezione da aikido. Si sentì un potente boato quando il corpo, in apparenza leggero, della guerriera androide cadde sul pavimento, lasciando delle evidenti crepe! "Accidenti, però... certo che queste tipe non scherzano! Sembrano fatte d'acciaio!"

"Lo so, Cure Black!" spiegò Cure White, ritirandosi un po' per evitare un altro attacco. "Queste non sono esseri umani, ma androidi... robot dall'aspetto umano! Sono fatti molto bene, e anch'io me ne accorgo solo adesso... ma sono tutte macchine da combattimento!"

"Davvero?" chiese Cure Black, scivolando sotto il calcio di un'altra nemica. "Beh, questo da un lato complica le cose... ma dall'altro le semplifica! Non abbiamo bisogno di farci scrupoli!" Detto questo, la Cure nera scivolò alle spalle della sua avversaria e la afferrò, torcendole poi il collo in un unico, fluido, letale movimento. L'androide, senza neanche cambiare espressione, ebbe un ultimo spasmo prima di afflosciarsi al suolo e cessare di funzionare... e poco più in là, Shiny Luminous teneva lontani gli altri robot con uno schermo di luce. Lo scontro stava andando molto bene, e non era ancora arrivato il momento che Lilica e Ioriko intervenissero...

"Attenzione. Attenzione. A tutte le unità." intervenne una voce femminile dagli altoparlanti, facendosi sentire oltre il fragore del combattimento. "Due nuove intruse sono entrate dall'ingresso 2, eludendo i posti di blocco. Formate una squadriglia e andate a fermarle."

"Beh, sono arrivate proprio al momento giusto!" rispose Cure Egret, prima di evitare per un soffio di essere afferrata da un'altra androide. Le Pretty Cure del cielo si accucciò a terra e fece un movimento circolare con la gamba, colpendo le caviglie dell'androide e facendola cadere a terra. "Adesso, le nostre avversarie si divideranno in due gruppi... e per noi e per le nostre amiche sarà molto più facile affrontarle! Non che non lo fosse già!"

"Hehehee... si vanta tanto, questa Kira Daidoji... ma la lista del perfetto signore del male non l'ha mica letta!" scherzò Cure Black, mentre le androidi già si separavano, formando due gruppi per cercare di respingere l'attacco...

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Kira non stava prendendo molto bene il fatto che il suo esercito fosse in difficoltà. In effetti, si può tranquillamente dire che fosse arrabbiata nera! In quel momento, la giovanissima e arrogante Maiden era in piedi sulla sua poltrona-blob azzurra, scuotendo rabbiosamente il pugno ogni volta che una delle sue androidi veniva messa a terra, mentre Mei-Fang restava impassibile e in piedi accanto alla sua compagna.

"Aaaaargh! Ma che cavolo fanno, quelle mezze cartucce? Io non ho creato un esercito di robot malvagi perchè se le facessero dare così da un brnco di marmocchie dal cervello più piccolo di un fagiolino!" strillò Kira, ormai fuori di sè dalla rabbia. "Alzate e combattete, stupidi ammassi di latta! Quelle ficcanaso, le voglio mangiare a colazione spalmate sul pane!"

"Tuttavia, dottoressa, io la avevo avvertita che mandare le nostre androidi comuni tutte assieme avrebbe potuto essere un graveerrore." commentò tranquilla Mei-Fang. "E i risultati sono sotto i nostri occhi. Le Pretty Cure e le Maiden della TSAB avevano già calcolato questa nostra reazione, e si sono preparate di conseguenza."

"Aaaaargh! Chiudi un po' il becco, Mei-Fang!" strepitò Kira, pestando i piedi sul blob, e riuscendo solo a sembrare ancora più ridicola. "Io sono la grande Kira Daidoji-sama, la più geniale scienziata di tutti i tempi! Devo solo pensare un attimo, e troverò un modo di ribaltare la situazione!"

*CRAAAAAASH!*

Sia Kira che Mei-Fang fecero un salto quando qualcosa di grosso e veloce sfondò una delle finestre del piano in cui si trovavano... una gigantesca gru di carta, che era volata lì da chissà dove, portandosi in groppa tre Maiden piuttosto irritate - nient'altri che Heart Aino, Saki Tsuzura e Maori Tsuzura, che scesero come niente fosse dal gigantesco uccello di carta e si misero in guardia davanti alle due Maiden nemiche, che ora non avevano più nulla da opporre loro!

"Scusate se ci intromettiamo..." disse Heart, con espressione insolitamente arrabbiata. "Ma siamo qui perchè c'è una bambina prepotente che ha bisogno di essere messa in castigo."

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CONTINUA...

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Capitolo 28
*** La sfida della Maiden dell'Acqua ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-028

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Futari wa Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 28 - La sfida della Maiden dell'Acqua

Kira Daidoji non poteva credere ai suoi occhi. Quella era la sua sala del trono, la sella da dove lei avrebbe comandato e governato il Giappone... e poi il mondo intero! Come si permettevano quelle tre marmocchie dal cervello più piccolo di un fagiolino di invadere la sua proprietà e minacciarla? Saranno anche state delle Maiden della TSAB come lei... ma questo non le autorizzava a rovinare i suoi geniali piani!

"Dottoressa Kira Daidoji, ho completato la scansione delle tre intruse." affermò laconicamente Mei-Fang, in piedi come una fedele guardia del corpo accanto alla scienziata-bambina. "Identificate come Heart Aino, Maiden dell'Arcano dell'Amore Partinias. Saki Tsuzura, Maiden dell'Arcano del Fulmine Bhanri. E Maori Kasuga, Maiden dell'Arcano della Terra Ohtsuchi. Ognuna di esse rappresenta una minaccia sostanziale in combattimento."

Heart si fece avanti, alzando i pugni in una posa di combattimento. "Mi dispiace, Kira-chan, ma hai già combinato abbastanza guai." affermò. "Noi Maiden della TSAB abbiam il compito di fare sì che nessuna di noi abusi dei poteri che le sono stati donati. Quindi adesso smettila di fare i capricci, e rimetti tutto a posto, okay? Altrimenti, saremo costrette a darti una sculacciata!"

Una venuzza pulsante apparve sulla testa di Kira, che storse il naso e digrignò leggermente i denti davanti a quello che lei considerava un oltraggio inaudito! "Tu? Tu, mocciosetta dal cervello di un paramecio ubriacio... vorresti fare il predicozzo alla grande Kira-sama, la futura sovrana del mondo intero? La più grande mente che il mondo abbia mai conosciuto? Hah! Certo che ne hai, di fegato! E va bene... sembra proprio che certe persone non capiscano le cose a meno che non gli vengano spiegate con la forza! E allora... Mei-Fang!"

"Sì, dottoressa Kira." rispose tranquillamente la ragazza androide dai lineamenti cinesi. Con un fluido movimento delle braccia, Mei-Fang si mise in posizione di guardia, piazzandosi davanti a Maori che era già pronta con le sue fidate trottole di legno, mentre Kira, schioccando le dita, dava un ordine al suo mostro di gelatina azzurra, che si trasformò da trono e sfera con le braccia nella quale la bambina dai capelli blu stava immersa fino alla vita. Kira tenne i pugni alzati davanti a sè... e il suo blob personale imitò l'azione della sua creatrice, piazzandosi minaccioso davanti ad Heart e a Saki-T. "E' con rammarico che faccio questo, Maori Kasuga. Preferirei risolvere i diverbi con le parole, ma le mie direttive di proteggere la dottoressa Kira mi impongono di usare la forza." proseguì Mei-Fang. "Offro le mie scuse, per quello che possono valere."

Mei-Fang evocò il suo Arcano, il fiammeggiante Lang-Gong, che apparve per un attimo accanto alla ginoide, sotto forma di un enorme lupo dalla pelliccia composta di fiamme vive... e Maori scosse la testa desolata, mentre si preparava al combattimento che appariva inevitabile. "Capisco che anche tu nutri dei dubbi per quanto stai facendo, Mei-Fang. Sento che non sei convinta che la tua amica stia facendo la cosa giusta... quindi perchè vuoi affrontarci ugualmente? Dovresti cercare di convincere la dottoressa Kira a cessare le ostilità."

"Maori Kasuga... mettere in discussione gli ordini della dottoressa Kira non è compreso come opzione nella mia programmazione." rispose Mei-Fang. "Tichiedo quindi di combattere con me, e di non risparmiare alcuno sforzo."

La giovanissima miko sospirò, capendo che non c'era modo di evitare lo scontro... mentre Heart e Saki-T si preparavano ad affrontare Kira, che aveva appena evocato il suo Arcano, Niptra dell'Acqua... un enorme animale marino simile ad una maestosa balenottera azzurra dalle pinne stoccate di decorazioni dorate, e la coda ornata con piume bianche che le davano un aspetto misterioso e magico. La bambina dai capelli blu e dall'ego smisurato stava fissando le due Maiden più grandi con arroganza, sicura che non fossero avversarie degne di lei...

"Sentite... visto che io, nonostsnte tutto, sono infinitamente buona, ho pensato di offrirvi una possibilità di salvarvi." disse Kira, togliendosi vanitosamente una ciocca di capelli dalla fronte. "E'chiaro che voi siete delle Maiden molto forti. Certo non siete al mio livello, ma sicuramente siete molto più forti di un sacco dei microcefali che infestano il mondo al giorno d'oggi. Quindi... ho pensato di darvi la possibiltà di unirvi a me e diventare le mie guardie del corpo. Che ne dite? Pensateci, avrete l'onore di servire la più grande scienziata di tutti i tempi... e se me la sento, e ve lo meritate, potrei anche concedervi le ferie! Che ve ne pare della proposta, eh?"

Saki-T alzò le spalle con indifferenza. "Non è male, ma io ne ho una migliore." affermò. "E sarebbe, rimetterti il guinzaglio e trascinarsi di fronte alla TSAB, in modo che ti diano la punizione che meriti per aver fatto questo casino. Sì, penso che sceglierò questa, alla fine."

"E anch'io!" rispose Heart con entusiasmo.

La risposta di Kira fu quanto mai eloquente: la Maiden dell'Acqua incrociò le braccia sul petto e scoppiò in una risata acuta e sguaiata, che riecheggiò in tutto l'osservatorio della Tokyo Tower. "Hahahahahaaa! E quindi, voi pensate davvero di potermi detronizzare e di rimettermi in riga? Magari per farmi tornare a fare le tabelline con i mocciosi della mia età? Beh... scordatevelo! Io sono la grande Kira Daidoji-sama, la scienziata più geniale di tutti i tempi... e ho tutta l'intenzione di dimostrarvi che non sono più forte di voi solo come cervello, ma anche come Maiden! Avanti, Niptra! Concedimi il tuo potere!"

"CERTAMENTE, KIRA. COME SEMPRE." rispose mentalmente l'Arcano dell'Acqua, con una voce che Kira, e Kira soltanto, sentiva come profonda e melodica. "MA TI DEVO AVVERTIRE DI NON SOTTOVALUTARE QUESTE RAGAZZE. PERCEPISCO CHE ANCHE I LORO ARCANI SONO MOLTO POTENTI, E HANNO DELLE AMICHE AI PIANI INFERIORI CHE STANNO TENENDO OCCUPATO IL TUO ESERCITO."

"Hah! Capirai, non significa niente che abbiano degli Arcani forti come il mio!" esclamò Kira, ancora non del tutto convinta che avrebbe dovuto prendere queste avversarie sul serio. "Ci vuole anche cervello per saper sfruttare come si deve i poteri del proprio Arcano, e mentre io ho questo vantaggio, loro non ce l'hanno di certo! Quindi... fatevi pure sotto, microcefale! La grande Kira Daidoji-sama sarà lieta di impartirvi una lezione di rispetto!"

La bambina tirò indietro il pugno destro e sferrò un diretto in aria... e il blob azzurro nel quale fluttuava fece la stessa cosa, facendo partire un colpo rapidissimo e potente contro Heart e Saki-T! Le due Maiden non riuscirono a veder arrivare l'attacco in tempo, e il dirompente pugno le centrò in pieno, scagliandole sul pavimento e facendole strisciare su di esso per diversi metri prima che si fermassero doloranti al centro dell'osservatorio. Si rialzarono rapidamente e si rimisero in guardia, vedendo Kira che si avvicinava a loro con fare presuntuoso. "Hohohohohoooo! Ma come, tutto qui quello che sapete fare? Insomma, cercate di impegnarvi di più! Io mi annoio, se non ho validi avversari!"

"Heart-san! Saki-san!" esclamò Maori, vedendo che le sue amiche sembravano nei guai. Mei-Fang non si fece scappare quell'occasione e, approfittando della distrazione di Maori, si avvicinò di scatto e la colpì con una potente mossa di kung-fu, sferrando una carica con la spalla e parte della schiena. Maori venne colpita e scagliata a terra, ma si rialzò poco dopo e si rimise in guardia, dandosi della sciocca per aver abbassato la guardia. Malgrado il peso, la ragazza robot era davvero molto agile e veloce...

"Pensavo di averti detto di impegnarti." disse Mei-Fang stoicamente. "Non prestare attenzione all'avversario è il modo più sicuro di perdere una battaglia."

"Hai ragione. Farò in modo che non accada più." rispose Maori, rimettendosi in guardia. Lei e le sue amiche evocarono i loro Arcani, prendendone in prestito i poteri per affrontare questo impegnativo scontro...

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"Perfetto, ragazze! Continuate così, li abbiamo in pugno!" esclamò Cure Bloom, eseguendo un salto acrobatico oltre la ragazza robot che la stava attaccando, e poi scagliando un impulso di energia dalle mani che centrò in pieno l'avversaria in mezzo alle scapole, mandandola a terra. Le Pretty Cure erano riuscite ad eliminare gran parte delle combattenti robotiche dell'esercito di Kira, e adesso non c'era che da togliere di mezzo le ultime resistenze. A quel punto, i piani inferiori della Tokyo Tower sarebbero stati liberati, almeno dalla loro parte... sicuramente, dalla parte opposta, Lilica e Ioriko stavano facendo la loro parte, visto che non avevano incontrato molte avversarie. Le truppe di difesa dell'aspirante imperatrice del Giappone si erano trovate spiazzate davanti all'attacco delle Pretty Cure e della Maiden su entrambi i fronti... e l'impulsività di Kira, che aveva fatto sì che si scoprissero, non aveva certo dato loro una mano.

Cure Egret evitò un pugno di una delle poche guerriere androidi rimaste, eseguendo una piroetta laterale, e poi scagliò una raffica di piccole sfere di energia dai palmi delle mani aperte, colpendo in pieno entrambe le avversarie, e lasciando campo libero a Cure Black e a Cure White per finirle: la Cure nera strinse una mano a pugno, e sferrò un potente colpo contro la sua avversaria, il pugno circondato da scintille crepitanti di energia nera... mentre Cure White alzò un braccio in aria e poi lo puntò contro la ginoide rimanente, sparando un raggio di energia bianca che trapassò il robot da parte a parte come se la sua armatura fosse stata di carta! L'androide dall'aspetto femminile non cambiò neanche espressione, e fece un altro passo in avanti, con delle scintille che sprizzavano dal buco che Cure White aveva aperto nel suo corpo meccanico... poi si afflosciò inerte al suolo e si disattivò con un cupo suono di circuiti che si spegnevano.

"Perfetto. Questa era l'ultima, almeno per quest'ala della torre." affermò Cure Black. "Spero solo che le nostre amiche se la stiano cavando altrettanto bene, dalla loro parte. Che ne dite, andiamo a dare loro una mano?"

"Credo che sia una buona idea." disse Shiny Luminous, indicando il corridoio puù vicino dal quale proveniva ancora qualche suono di lotta. "In effetti, loro erano solo in due, e temo che potrebbero aver trovato qualche difficoltà in più..."

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Shiny Luminous non aveva tutti i torti: per quanto Lilica e Ioriko non fossero sul punto di essere sopraffatte, stavano avendo un po' più di difficoltà a tenere a bada tutte quelle guerriere robot che sciamavano loro addosso da tutte le parti... e Ioriko si stava facendo cogliere dal panico, non abituata a trovarsi in una situazione così caotica. La giovane strega stava cercando come poteva di difendersi, mentre Mike e il suo Arcano Dieu Mort cercavano di spronarla a darsi più da fare.

"Aaaaargh!" gridò Ioriko, ritirandosi in uno stretto corridoio per evitare un tremendo pugno che una guerriera meccanica le stava sferrando, che la mancò di pochissimo e sbriciolò il muro vicino alla sua testa. "Qualcuno mi aiutiiiii! Lilica-chan, fai qualcosa! Io non ce la faccioooooo!"

Lilica parò una serie di colpi che un gruppo di ginoidi le stavano indirizzando contro, ed eseguì una rapida spazzata con la gamba destra, che mandò a terra una delle nemiche... ma altre due si piazzarono davanti a lei, impedendole di andare ad aiutare la sua compagna. La ragazzina mezza-demone strinse i denti, cercando in qualche modo di intrufolarsi tra le avversarie e andare in soccorso di Ioriko... ma le ragazze robot avevano formato una sorta di muro mobile davanti a lei, e le impedivano di andare avanti. "Ugh... cavolo, sto facendo del mio meglio, Ioriko-chan!" esclamò, creando un vortice davanti a lei nel tentativo di respingere le ginoidi. Alcune di esse retrocessero, ma la muraglia mobile si rinsaldò ancora davanti a Lilica, che riprese a cercare di farsi strada a calci e pugni.

"LILICA, COSI' NON PUOI ANDARE AVANTI." la consigliò il suo Arcano Tempestas telepaticamente. "DEVI USARE IL MIO POTERE PER SPAZZARLE VIA, O NON RIUSCIREMO A CAVARCELA."

"Ci sto provando, Tempestas, ma non è così facile! Mi stanno addosso e non riesco a concentrarmi!" esclamò la biondina. Riuscì a cogliere un momento in cui le sue avversarie si erano allontanate un attimo, e fece una capriola all'indietro, poi un volteggio in aria, e si portò alle spalle delle guerriere robot... con tutto il tempo di cui aveva bisogno per evocare il suo Arcano! "Ah, bene! Adesso sì che ci siamo! Scateniamoci, Tempestas!"

"BENE! NON CHIEDEVO DI MEGLIO!" esclamò telepaticamente l'Arcano dall'aspetto di uccello mitologico. Lilica attivò il suo potere e creò un potente vortice di vento davanti a sè e lo scagliò contro le ginoidi dell'esercito di Kira, colpendone diverse in pieno e mandandole a terra, per poi cercare di farsi strada verso Ioriko, che cercava ancora di proteggersi in qualche modo.

"Insomma, Ioriko, un po' di spina dorsale!" esclamò Mike, muovendosi da solo per parare i colpi che le guerriere robot sferravano contro la Maiden ormai in panico.

"CHE RAZZA DI MAIDEN MI HAI AFFIBBIATO, MICHELANGELO?" disse irritato l'Arcano oscuro, Dieu Mort. "ERA DIVERTENTE SPAVENTARLA ALL'INIZIO, MA ORA VEDO CHE E' SOLTANTO UNA FRIGNONA CHE SI FA SPAVENTARE DALLE PRIME LATTINE VAGANTI CHE AGITANO I PUGNI CONTRO DI LEI!"

"Ma non è colpa mia! Io non ho chiesto di diventare una Maideeeeen!" piagnucolò Ioriko, ormai costretta a strisciare per terra alll'indietro per sfuggire agli attacchi delle guerriere robot. "Io volevo soltanto fare un piccolo esperimento con la magia! Non ho chiesto di evocare un re dei demoni e di farmi seguire da uno spirito che si prende gioco di me e cerca di farmi paura!"

"Ma adesso sei in questa situazione, e ti devi tirare fuori in qualche modo!" ringhiò Mike. Una ginoide era giunta a portata di tiro, e il demone trasformato in bastone magico morse il pugno che stava per raggiungere Ioriko, e scagliò lontano la ragazza robot a cui apparteneva, mandandola contro una vetrina e frantumandola con un rumore assordante! "O vorresti farmi credere che sono bloccato qui, in questo mondo che non conosco, con una codarda di prima categoria?"

"Io non ce l'ho il coraggio, e non me lo posso dare!" esclamò la strega riluttante, cercando di allontanarsi quanto più possibile dal gruppetto di ragazze androidi che le stava addosso. Un'altra guerriera meccanica era sbucata fuori da dietro, e stava cercando di afferrare Ioriko alle spalle... cosa di cui Lilica si accorse appena in tempo, usando i suoi roller-blades per scattare verso la nuova minaccia e salvare la sua migliore amica.

"Attenta, Ioriko-chan! Ne hai una proprio dietro!" esclamò la ragazzina mezza-demone, aprendo le sue corte ali e spiccando il volo per raggiungere la sua migliore amica e darle una mano... ma non fece in tempo a raggiungerla prima che un lampo metallico attraversasse l'aria dietro la guerriera robot, e la lama affilata di una katana trafisse da dietro il corpo della ginoide, trafiggendole la schiena, passando attraverso circuiti e giunture d'acciaio, ed emergendo dal torace. Lilica, Ioriko e Mike spalancarono gli occhi per la sorpresa, mentre la misteriosa assalitrice ritirava la sua spada, e il robot scivolava a terra e si spegneva, rivelando chi era stato ad attaccare - una bella ragazza dall'aria distaccata, vestita di una divisa da scolara blu con il cravattino bianco, calze nere alte con leggere scarpe bianche, e i capelli verdi legati in una lunga coda dietro la schiena. Teneva in una mano una lunga spada katana dalla lama scintillante che maneggiava con fare esperto, e sulla sua schiena era legato un fodero nero decorato finemente ma senza troppi fronzoli.

"Chiedo scusa. Un attacco alle spalle non si addice ad un samurai." disse Kamui Tokinomiya, la misteriosa Maiden che aveva aiutato Nanoha e le Pretty Cure durante il loro soggiorno alle terme, diversi giorni prima. Lilica e Ioriko sbatterono gli occhi, chiedendosi con chi avessero a che fare... mentre Mike, che sembrava invece riconoscerla, corrugò leggermente la fronte. "Ma in questo caso, era necessario."

"Hey! Stavo per sistemarlo io, quell'ammasso di fili e bulloni!" protestò Lilica, mentre andava a controllare che Ioriko stesse bene. "Tu chi saresti, poi? Vieni qui a rubarci la scena, e non ti presenti neanche?"

"Hey, attenta a come parli tu, mezza demone! La signorina Kamui non ti deve nessuna spiegazione, ruff!" esclamò una vocetta acuta che terminò, stranamente, con un versetto simile all'abbaiare di un cane. In un vortice di foglie verdi che sembrava essere apparso dal nulla, ecco materializzarsi davanti a loro una strana ragazzina vestita di una tuta da ginnastica bianca, con bloomers rossi, maschera sulla bocca e scarpette da ginnastica con le calze bianche... e soprattutto, particolare che attirò subito l'attenzione di Lilica e Ioriko, un paio di corte orecchie da cane drizzate sulla testa. Era circondata da un'apparizione diafana che dava l'impressione di un groviglio di fiori, liane e foglie, e nonostante le piccole dimensioni - non superava il metro e mezzo di statura - dava l'impressione di essere un'avversaria di tutto rispetto!

L'apparizione della misteriosa ragazzina-cane sembrò dare a Mike la conferma che cercava. "Hmm... e così, la leggendaria Protettrice Millenaria, Kamui Tokinomiya... e la sua pupilla Konoha... fanno il loro ingresso in scena. Davvero interessante." disse con velato sarcasmo, mentre le ginoidi di Kira di schieravano davanti alle quattro ragazze, come se volessero elaborare un nuovo schema di combattimento per far fronte alle due inaspettate avversarie. "A cosa dobbiamo questo intervento?"

"Per quanto rispetti l'abilità dimostrata dalla signorina Felchenrow, temo che la signorina Yasuzumi abbia ancora molto da imparare prima di essere una Maiden della TSAB a tutti gli effetti." rispose la spadaccina, mentre silenziosamente evocava il suo Arcano, Anutpada del Tempo. La misteriosa creatura apparve sotto forma di un complesso congegno meccanico, pieno di ingranaggi circolari che sembravano girare senza bisogno di alcuna spinta dall'esterno, e poi svanì, ma la misteriosa ragazza samurai aveva già attivato i suoi effetti, e sia Ioriko che Lilica ebbero l'impressione che Kamui si stesse muovendo con maggiore velocità. "Quindi, lasciate a me e a Konoha-chan il compito di rispondere alla crisi attuale. Konoha, sei pronta?"

"Konoha è pronta quando Kamui-sama vuole! Bau!" esclamò la ragazzina ninja. "Moriomoto, Arcano della Vegetazione... vieni ad aiutare Konoha a sconfiggere i suoi nemici! Ruff!"

L'Arcano della Vegetazione apparve dietro Konoha per un breve momento, somigliante ad una grande pianta sferica che si reggeva in piedi su innumerevoli liane che le facevano da gambe, ed era decorata da una quantità innumerevoli di foglie smeraldine e fiori di tutti i colori... e prima che le guerriere robot potessero reagire, Kamui scattò in avanti e sferrò un colpo con la katana, talmente veloce che se Ioriko e Lilica avessero sbattuto gli occhi se lo sarebbero perso! Tutto duro soltanto mezzo secondo, prima che la ragazza riapparisse dietro il gruppetto di robot, con la spada sollevata... e poi, con grazia ed eleganza degne di un samurai d'alto lignaggio, Kamui si rimise in piedi e rinfoderò la sua micidiale arma... e subito dopo, con un lieve cigolio metallico, le metà superiori delle guerriere robot scivolarono via dal resto del corpo, staccate via con un netto fendente diagonale che aveva tagliato il metallo come fosse stato carta! Incredule, Lilica e Ioriko restarono a guardare le cinque ragazze androidi - ora divenute dieci - che crollavano al suono e cessavano di funzionare.

"Oh... cavolo..." mormorò Lilica. "Chi si aspettava che quella tipa fosse così forte?"

"Beh, credo che dovremo aspettare dopo, per meravigliarci dell'abilità della Protettrice Millenaria. Anzi, dopo dovrò spiegare a voi e alle altre con chi abbiamo a che fare. Questa Kamui, lo avrete notato anche voi, non è una ragazza come tutte le altre." spiegò Mike.

Lo sguardo della strega in erba e della sua amichetta mezza-demone andò ai resti delle guerriere robot che Kamui aveva fatto a pezzi con facilità spaventosa, dai quali stavano ancora usando olio e scintille. "Accidenti, puoi dirlo forte che non è una come tutte le altre!" esclamò Lilica. "Voglio dire, noi eravamo qua che stavamo facendo fatica a tirare giù questi giocattolini, e adesso arriva lei e li affetta tutti come niente!"

"Infatti questo è niente per Kamui-sama! Woof!" esclamò Konoha. Le ragazze robot di Kira rimaste si erano di nuovo lanciate all'attacco, cercando di compensare con il numero la differenza di potenza, ma Kamui, muovendosi tra le sue avversarie come se stesse danzando, non dava loro il tempo di sferrare più di uno o al massimo due colpi prima di eliminarle con un rapido, mortalmente preciso fendente della sua spada! "Comunque, anche se Konoha non è forte come Kamui-sama, anche lei è molto brava! Guardate un po'! Woof!"

La bambina-ninja dalle orecchie da cane si mise l'indice e il medio della mano destra davanti alla bocca coperta dalla maschera, e mise le dita in varie posizioni, una dopo l'altra, in rapidissima successione. Un secondo dopo, tre sbuffi di fumo si levarono improvvisamente al suo fianco, e altre tre Konoha, perfettamente identiche all'originale, apparvero e si scagliarono contro le guerriere robot, sommergendole in una pioggia di calci, pugni, shuriken, kunai e altre armi ninja che Ioriko non immaginava neanche esistessero - e avrebbe preferito non saperne nulla! Le guerriere robot, che avrebbero dovuto essere la punta di diamante con cui Kira si sarebbe impadronita della Terra, si trovarono a retrocedere ancora davanti alla micidiale scarica di colpi, mentre Ioriko, Lilica e Mike osservavano increduli la scena.

Tuttavia, l'incredulità di Lilica durò ben poco. Decidendo che la situazione si era fatta soltanto più divertente ora ch avevano due alleate così potenti al loro fianco, la biondina mezza-demone ghignò allegramente, mettendo in mostra i suoi appuntiti canini! "Heheheheee... e così, la Protettrice Millenaria vorrebbe tenersi tutta la gloria per sè? Non sia mai detto che la sottoscritta Lilica Felchenrow se ne sta buona e zitta mentre qualcuno le ruba il divertimento. Non sei d'accordo anche tu, Tempestas?"

"PIU' CHE GIUSTO, LILICA. A ME NON PIACE SFIGURARE DAVANTI A QUEL BARBOSO DI ANUTPADA." affermò l'Arcano del Vento. "QUINDI COSA ASPETTIAMO? LANCIAMOCI NELLA MISCHIA ANCHE NOI!"

"Grande, Tempestas! Questo sì che è parlare!" esclamò Lilica, aprendo di nuovo le sue ali da pipistrello e gettandosi a capofitto nella mischia, verso il robot più vicino. Presa abbastanza velocità, Lilica si gettò a terra e fece una spettacolare scivolata, sgambettando il robot per poi alzarsi di scatto e centrarlo con un poderoso calcio circolare che lo spedì contro una porta, scardinandola! Kamui, che aveva appena atterrato un'altra ginoide con un fendente micidiale, si girò con espressione interrogativa verso la ragazzina bionda, che sghignazzò soddisfatta. "Heheheee... ho pensato che questi giocattolini troppo cresciuti potessero essere un problema per voi, quindi ho deciso di darvi una mano a disfarli! Visto che anima buona che sono? Prego, non c'è di che!"

"Sei strana forte, lo sai? Woof!" abbaiò Konoha, per poi schivare l'attacco di una guerriera robot scomparendo in una nube di fumo... e poi riapparendo giusto sopra la sua avversaria, mettendosi in posa da ninja mentre la gettava a terra con un doppio calcio! In breve tempo, la battaglia ricominciò, ancora più furiosa di prima... e Mike iniziò a trascinare con sè Ioriko, che pure tentava senza successo di trattenerlo e di convincerlo a non rischiare!

"A... Aspetta! Aspetta un attimo, Mike, per favoreeeee!" strillò la ragazzina con gli occhiali... con Mike che la tirava come un mulo testardo, e Dieu Mort che, semi-materializzato alle sue spalle, cercava di spingerla verso la battaglia! "Io ho troppa paura, non ce la faccio a stare in quel caos! Non voglioooooo!"

"Aaaaah, quante storie, Ioriko!" esclamò Mike, continuando a tirare. "Sei una Maiden, o no? E hai anche con te uno degli Arcani più potenti che io conosca! E soprattutto non mi va che quella smorfiosa d'una Protettrice Millenaria faccia bela figura... mentre il sottoscritto Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI, se ne resta fermo a guardare!"

"HAHAHAHAAAA! E DAI, MARMOCCHIA, SARA' DIVERTENTE, VEDRAI!" la spronò, a modo suo, Dieu Mort. "SOPRATTUTTO, MI FARO' DUE BELLE SGHIGNAZZATE A VEDERE COME TE LA FAI SOTTO DALLA PAURA! HAHAHAHAAAA! SONO O NON SONO L'ARCANO PIU' CATTIVO DI TUTTI? SI' CHE LO SONO!"

"Ueeeeeeh! Ma io che ho fatto di maleeeeeee..." si lamentò la malcapitata Maiden occhialuta, con dei comici fiumi di lacrime che le scendevano lungo le guance mentre il suo bastone magico e il suo Arcano la spingevano nel bel mezzo della mischia...

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"Yaaaaaa-ha! Prendi questo! Aino Tekken Punch!" esclamò Heart, facendo ruotare il braccio destro e poi lanciandosi in avanti per sferrare un tremendo diretto a Kira e al suo blob. Ma la Maiden dell'Acqua non si fece cogliere impreparata, e dopo aver bloccato l'attacco, sollevando un braccio del suo blob da combattimento e trasformandolo in uno scudo, restituì il favore afferrando Heart per le caviglie con le enormi mani della sua creatura, trascinandola a terra, e poi iniziando a farla girare!

"Aaaaaaargh!" urlò la Maiden dai capelli rosa. "Adesso so come si sente un vestito messo in lavatrice a ciclo pesanteeeeeee!"

"Attenta, Heart!" esclamò Saki-T, per poi scagliarsi con rabbia contro Kira, sferrando un micidiale calcio dal basso verso l'alto con entrambe le gambe, mentre al contempo spiccava un salto altissimo! "Lasciala andare, piccola farabutta! Claiohm Solais!"

Questa volta il colpo andò a segno, e Kira strinse i denti, facendo un verso di rabbia e disappunto, mentre il suo blob mollava la presa, e Heart cominciava a volare verso il centro dell'osservatorio. Ma la ragazzina dai capelli rosa, senza scomporsi, eseguì una spettacolare acrobazia a mezz'aria e atterrò in piedi sul pavimento, mentre la sua amica si portava rapidamente fuori dalla portata di Kira e scagliava contro di lei un proiettile elettrificato che la megalomane Maiden dell'Acqua scansò per un pelo. Poco lontano, Maori era ancora impegnata con Mei-Fang, che si stava rivelando un osso molto più duro delle sue copie: la giovanissima miko riuscì a bloccare una lunga combinazione di attacchi alti e bassi, e una volta colto il momento giusto, afferrò il braccio sinistro di Mei-Fang e la mandò a terra con una proiezione di judo. La ragazza androide cadde pesantemente al suolo, ammaccandolo con il suo peso, e Maori riuscì a mandare a segno un altro colpo con il pugno destro, prima che si rialzasse. Poi, Mei-Fang si rimise in guardia e creò attorno a sè una srie di piccole colonne di fuoco, che scottarono Maori con una vampata di calore, e la costrinsero a farsi indietro. La Maiden della Terra spense rapidamente una manica del suo vestito che era andata a fuoco e, non appena la protezione infuocata scomparve, scagliò le sue trottole di legno come shuriken contro la sua avversaria, che non riuscì a sottrarsi in tempo e venne colpita!

Maori indietreggiò ancora, e cercò di attaccare di nuovo... ma questa volta, Mei-Fang non si fece cogliere di sorpresa: puntò il pugno destro contro la sua avversaria... e un attimo dopo, l'avambraccio corrispodente si staccò all'altezza del gomito, collegato al resto del corpo solo da una serie di robusti cavi estensibili, e sfrecciò verso Maori grazie a dei piccoli propulsori montati su di esso! Maori non si era aspettata un attacco simile, e fece appena in tempo a spalancare gli occhi prima di essere colpita in pieno e scagliata a terra dal pugno a razzo, che poi ritornò alla sua proprietaria.

"Heart, così non si può andare avanti. Questa mocciosetta ha un vantaggio tremendo su di noi!" esclamò Saki-T, raggiungendo la Maiden dai capelli rosa, mentre la loro avversaria, per nulla preoccupata da un colpo isolato, avanzava verso di loro a braccia conserte, sempre semi-immersa nella gelatina azzurra di cui era composta la sua creazione. La sua espressione trionfante e sicura di sè non era cambiata, e il ghigno che troneggiava sul suo viso sembrava essere là apposta per farsi beffe delle sue avversarie. "Ascoltami... ho bisogno di avvicinarmi a quela specie di caramella ambulante, ma anche con la mia velocità, non credo di potercela fare prima di essere colpita da quelle sue braccia enormi! Potresti distrarle un po' mentre io preparo il mio attacco decisivo?"

"Nessun problema, Sa-Sa!" rispose Heart, tenendo d'occhio anche Maori e Mei-Fang. Ora, la Maiden della Terra si era rialzata, e aveva ripreso lo scontro con la sua avversaria, riuscendo ad arrivare al corpo a corpo. Sembravano più o meno alla pari, almeno al momento... "Dimmi solo cosa devo fare, e io te la sistemo!"

"Hahahahahaaaa! Cosa state confabulando, voi due incubi di Darwin?" le prese in giro Kira. "State pensando ad una nuova strategia da usare contro di me? Fate pure, per me non ci sono problemi! Nulla che voi tentiate potrà fermare la grande Kira Daidoji-sama, perchè io sono il più grande genio di tutti i tempi! Non saranno delle mentecatte come voi a fermarmi!"

Senza farsi intimorire dalle spacconate di Kira, le due amiche si avvicinarono, e Saki-T bisbigliò qualcosa nell'orecchio di Heart, che annuì con espressione decisa. Poi, non appena Kira diede l'impressione di voler attaccare di nuovo, la ragazzina dai capelli rosa si spostò rapidamente verso la propria sinistra, e iniziò a caricare una grossa sfera di energia nella mano sinistra, mentre nello stesso tempo si muoveva per far credere a Kira che stava cercando di fare tutt'altra cosa. Senza preoccuparsi troppo di quale potesse essere la strategia di Heart - e in effetti, Kira dubitava che Heart conoscesse anche solo il significato della parola 'strategia' - Kira continuò imperterrita ad avanzare, con Saki-T che restava indietro...

"Vediamo se riesci a fermare questo, Kira-chan!" esclamò Heart, dopo aver finito di caricarsi. "Coraggio, Partinias, facciamo vedere a questa tipa che non scherziamo!"

"PUOI CONTARE SU DI ME, HEART. PRENDI LA MIA FORZA." affermò l'Arcano dell'Amore. Heart sorrise e puntò i palmi di entrambe le mani contro la sua avversaria, e un enorme raggio distruttivo di energia rosa si diresse a tutta velocità contro Kira e il suo blob... ma la giovanissima scienziata pazza non si fece intimorire e alzò le braccia in aria, facendo sì che il suo blob la imitasse. Le braccia della creatura gelatinosa si trasformarono in un unico, enorme scudo e bloccarono il raggio di energia che Heart le aveva scagliato contro... ma questa volta, la potenza del colpo fu tale che il gigantesco ammasso di gelatina e la sua creatrice vennero spinti indietro di diversi metri. L'espressione sicura svanì per un attimo dal volto di Kira, che questa volta temette davvero che la sua avversaria sarebbe riuscita a superare le sue difese e colpirla! Kira strinse i denti e si concentrò, trasferendo al suo blob quanta più energia magica possibile... e qualche secondo dopo, il bombardamento di energia di Heart terminò, e la ragazzina dai capelli rosa abbassò le braccia e riprese fiato, guardando il risultato del suo attacco...

Sfortunatamente, si rese conto che non era stato un granchè. Kira e il suo blob avevano subito dei danni, ma non tanti quanti la Maiden dell'Amore aveva sperato. La gelatina vivente abbassò le braccia, imitando la posizione di guardia in cui Kira si era messa... e la giovanissima scienziata, con una risata trionfante che venne dopo un paio di secondi di esitazione - detestava ammetterlo, ma stavolta aveva davvero avuto paura di non farcela -, puntò l'indice contro Heart e riprese a prenderla in giro. "Heheheheeee... hahahahahaaaaa! Ma come, tutto qui, marmocchia? E io che speravo che avresti almeno fatto fare un po' di fatica alla sottoscritta Kira-sama! Bah, che mi aspettavo, in fondo? Il mio blob d'acqua è un'arma praticamente perfetta!"

Heart scivolò nuovamente in una posizione di guardia, preparandosi a sostenere un altro attacco della ragazzina dai capelli blu... ma, guardandosi attorno, si rese conto che Saki-T non c'era più! Nei pochi secondi che Heart aveva impiegato per scagliare il suo attacco, la sua compagna era riuscita a scivolare alle spalle di Kira... e in quel momento, stava caricando contro la loro avversaria! Un forte rumore di energia elettrica crepitante risuonò nell'osservatorio della Tokyo Tower, accompagnato da una luce abbagliante e da un penetrante odore di ozono... e quando la sbalordita Kira Daidoji si voltò per cercare di contrattaccare, era già troppo tardi! Saki Tsuzura, la mano avvolta da una potente aura elettrica, le era già addosso!

"Un blob d'acqua, eh? Allora non è poi un'arma tanto perfetta!" esclamò la Maiden del Fulmine. "Colpisci, Bhanri! ADESSO!"

Kira spalancò gli occhi per la paura e il disappunto... e mezzo secondo dopo, Saki-T abbattè il pugno caricato ad energia elettrica sul blob azzzurro, spingendolo indietro di un po'...

"Evvai, Sa-Sa! Bel colpo!" esclamò Heart, aspettandosi che da un momento all'altro Kira e il suo blob sarebbero stati investiti dalla scarica elettrica e messi fuori causa...

...

...

Ma... non successe nulla.

Il mezzo sorriso di vittoria di Saki-T si spense all'istante, sostituito da un'espressione di incredulità e disappunto... Heart sbattè gli occhi, come a chiedersi perchè non fosse successo nulla... e Kira, dopo un istante, tirò un sospiro di sollievo e ricominciò a ridere. Dapprima una risatina sommessa... poi, non appena fu sicura che il pericolo era stato scampato, gettò indietro la testa ed esplose in una risata sguaiata e trionfante!

"Cosa? Ma... ma che significa?" esclamò Saki-T, ritrovandosi improvvisamente con la mano semiaffondata nell'arma semisolida di Kira. Perquanto la Maiden del Fulmine si sforzasse, non riusciva a liberarsi da quella presa! "Ugh... accidenti, non capisco! Come mai la mia scarica elettrica non ti ha raggiunto?"

"Sa-Sa!" esclamò allarmata Heart. "Che... che sta succedendo?"

"Heheheheheeee... HAHAHAHAHAHAAAAAA! Ma è ovvio! Lampante! Chiarissimo! Un cervello grande come un fagiolino come il tuo non potrà mai comprendere la mia genialità!" esclamò la Maiden dell'Acqua, al settimo cielo! "E' tutto calcolato! Fin dall'inizio non avevi nessuna possibilità! Fammi capire... tu ti eri messa in testa che, dal momento che il mio blob è composto principalmente d'acqua, H2O, idrogeno ed ossigeno... che tu avresti potuto usare una scarica elettrica che si diffondesse attraverso il coro della mia creatura e mi investisse! E' così, vero? Eh? E' così?"

Saki-T strinse i denti per la rabbia. "Lo sanno anche i bambini che l'acqua è un ottimo conduttore elettrico!" esclamò.

Questa rivelazione lasciò Heart piuttosto sorpresa. "Huh? Davvero? Questa non la sapevo!" affermò con aria melensa. "Ecco perchè la mamma mi dice sempre di non usare l'asciugacapelli quando sono nella vasca da bagno..."

"Lasciamo perdere..." mormorò Saki-T.

Kira scosse la testa con un ghigno di sufficienza. "Heheheheee... certo... ma quanti sanno PERCHE' l'acqua è un ottimo conduttore elettrico?" chiese retoricamente. "Ve lo dico il perchè! E' grazie a tutti i minerali che sono disciolti nell'acqua! Sono quelli a fornire all'acqua la sua conducibilità! E io, nel caso ve ne siate dimenticate, cosa che è alquanto facile con le menti limitate che vi ritrovate... sono la Maiden dell'Acqua, e ne controllo ogni aspetto!"

"Cosa?" esclamò Heart stupita. "A... Aspetta un momento, Kira-chan! Vorresti dire che... che appena adesso tu hai... tolto tutti i minerali dal tuo mostro d'acqua?"

"Bingo! Vedo che almeno l'intuizione non è da primitiva!" esclamò la Maiden dell'Acqua. "E' stato un attimo, e ammetto che il vostro attacco a sorpresa è stato QUASI efficace! Se ci avessi messo una frazione di secondo in meno, mi sarei presa una bella scossa! Ma ha funzionato! In un attimo, ho tolto tutti i minerali dalla composizione del mio blob, trasformandolo in una creatura fatta di acqua ultrapura! E quindi, mia cara Saki Tsuzura... i tuoi poteri sono del tutto inefficaci contro di me, in questo momento! Comunque, giusto perchè sono una che paga i suoi debiti... Kira-sama Driver!"

Saki-T venne repentinamente afferrata dalle possenti braccia del blob, che poi fece un salto in aria, eseguì una rotazione su sè stesso, e scagliò via la Maiden del Fulmine, che andò a sbattere con violenza contro il muro dell'osservatorio, al punto da lasciarvi un'ammaccatura e far cadere alcuni pezzi di acciaio e cemento dal soffitto. Poi, stordita, la ragazza dai capelli blu scivolò a terra, rimanendo stordita e dolorante.

"Sa-Sa!" esclamò Heart, correndo ad aiutare la sua migliore amica. "Stai bene? Accidenti, mi dispiace... era un bel piano, ma non mi aspettavo che sarebbe riuscita a fare una cosa del genere!"

"Già, dillo a me..." rispose Saki-T, massaggiandosi la testa e cercando allo stesso tempo di rialzarsi. "Ora dobbiamo inventarci qualcosa, se vogliamo battere questa marmocchia con manie di grandezza! Se qualcuno ha idee, io sono tutta orecchie!"

Kira rise di nuovo, e riprese ad avanzare contro le due amiche, pavoneggiandosi per il suo vantaggio. "Heheheheee... ancora non volete arrendervi? Eppure dorebbe essere chiaro chi è la più forte!" esclamò. "Avanti, idiote! Mettetevi in ginocchio davanti a me!"

"Questo mai!" rispose Heart, decisa a resistere fino alla fine. "Io non mi posso arrendere! L'Amore è dalla mia parte! Ora abbandona i tuoi piani, Kira-chan! O sperimenterai il mio Pugno dell'Amore!"

Saki-T sorrise lievemente, mentre si rialzava e si rimetteva in guardia. Heart riusciva sempre a suonare convincente, quando faceva questi discorsi che pure sembravano ridicoli e scontati...

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La battaglia tra Maori e Mei-Fang stava andando avanti già da un po', senza che nessuna delle due riuscisse a passare in vantaggio. La Maiden robotica scagliò una fiammata spiraleggiante, che Maori bloccò toccando terra con una mano, e facendo sollevare un muro di pietra che venne disgregato dal colpo, ma raggiunse lo scopo di proteggere la giovane miko. Subito dopo, Maori usò la telecinesi per sollevare da terra alcuni pezzi della sua improvvisata protezione, e li scagliò contro Mei-Fang, che li fece a pezzi a pugni senza alcuna fatica. Le due ragazze si avvicinarono di nuovo l'una all'altra, cercando di colpirsi a vicenda... e finirono per sferrarsi un pugno in faccia a vicenda, barcollando poi all'indietro! Maori scosse la mano indolenzita, e poi se la passò sul labbro inferiore per pulirsi un po' di sangue, mentre Mei-Fang si limitò a rimettersi in guardia, e prepararsi allo scontro successivo...

"Accidenti..." Disse tra sè Maori. "Non sta andando molto bene, e Heart-san e Saki-san sono in difficoltà. Devo concludere in fretta e andare ad aiutarle... se solo sapessimo dov'è Nanoha-chan, forse potremmo chiedere aiuto anche a lei, ma perchè non è qui? Spero non ci sia un'emergenza da un'altra parte..."

Le due ragazze presero nuovamente la misura l'una dell'altra, mentre vicino a loro stava per riprendere la lotta di Heart e Saki-T contro Kira...

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CONTINUA...

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Capitolo 29
*** Tokyo Tower liberata! ***


Pretty Cure Lyrical Arcana-029

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 29 - Tokyo Tower liberata!

"Sembra che la nostra amica Kira avesse qualche altra sorpresa in serbo per noi, eh?" chiese allegramente Lilica Felchenrow, eseguendo una spettacolare capriola all'indietro per sottrarsi all'attacco di un'altra soldatessa androide che era apparsa apparentemente dal nulla vicino a lei, seguita da un gran numero di altre combattenti. "Beh, non che la cosa mi dia fastidio. Come si dice, più ce n'è, meglio è, vero?"

"Ehm... in realtà il modo di dire dovrebbe essere che più siamo meglio è..." affermò Ioriko, mentre con un incantesimo di difesa creava una barriera magica per proteggersi dall'attacco di un'altra ginoide. "E qui invece non siamo abbastanza per fermare tutti questi terribili robot!"

"Hah! Non fare la femminuccia, Ioriko!" esclamò Michelangelo, sghignazzando con espressione quasi di sufficienza quando il pugno filoguidato di una delle androidi si schiantò contro la barriera che lui aveva creato senza fare nulla. "Ammetto che queste bambole meccaniche non sono costruite per niente male. Quella marmocchia che dice di essere la Maiden dell'Acqua non è tutta fumo e niente arrosto. Ma comunque, non può sperare di competere con la maestria di Michelangelo, GRANDE RE DEI DEMONI!"

"Woof! Ma c'è l'eco, qui?" si chiese la piccola Konoha con un latrato sommesso. Due ragazze androidi avanzarono verso di lei, cercando di colpirla con i loro pugni possenti, e la bambina ninja reagì appena in tempo, alzando le mani davanti a sè e facendo una rapidissima serie di simboli con le mani, per poi scomparire in uno sbuffo di fumo e lasciare al suo posto un pezzo di legno cilindrico vestito come lei! Un istante dopo, rilevando qualcosa che si avvicinava dall'alto, le androidi alzarono la testa... e videro non una ma ben quattro Konoha che si lanciavano su di loro, sferrando dei calci volanti a piedi uniti in contemporanea! Tutti i colpi andarono a segno, spedendo le guerriere meccaniche a terra in un groviglio di metallo e scintille elettriche... e subito dopo, quando altre due avversarie cercarono di attaccare, Kamui intervenne, gettandosi in mezzo ad esse e sferrando un rapido, fluido colpo di spada che tagliò il braccio del robot più vicino. Senza cambiare espressione, la guerriera meccanica indietreggiò, guardando le scintille che spruzzavano dai cavi elettrici tranciati... ma l'altra combattente robot non sembrò per niente preoccupata, e attaccò sferrando un pugno davanti a sè, che sembrava in procinto di colpire Kamui. Fortunatamente, la spadaccina Maiden di Anutpada si accorse in tempo dell'attacco e si concentrò per un istante, e dal suo punto di vista gli eventi cominciarono a scorrere al rallentatore, permettendole di evitare il pugno della sua avversaria senza alcuna difficoltà semplicemente spostandosi di lato. Poi, si spostò dietro la guerriera robot e il tempo riprese a scorrere come prima - dal punto di vista di Lilica, Ioriko, Michelangelo e Konoha, la spadaccina si era semplicemente velocizzata per un attimo ed era scivolata con estrema facilità alle spalle della sua nemica!

"Cavolo, che scatto!" esclamò Lilica, appena scesa da una breve ma artistica acrobazia a mezz'aria che si era conclusa con un poderoso calcio dall'alto verso il basso sulla spalla di una ginoide, mettendola definitivamente a terra. "Accidenti, perchè non è capitato a me l'Arcano del Tempo? Grazie a quello... beh, vi immaginate le acrobazie che sarei in grado di fare?"

"Lilica! Guarda che ti ho sentito!" esclamò telepaticamente Tempestas, l'Arcano del Vento. La ragazzina mezza-demone ridacchiò allegramente della reazione offesa del suo Arcano, e lo rassicurò.

"Stavo scherzando, Tempestas! Lo sai che non mi unirei mai a nessun altro Arcano! Sei tu il più figo di tutti!"

"Hey! Queste insinuazioni mi offendono!" tuonò telepaticamente Dieu Mort, mentre Michelangelo apriva le fauci e soffiava una potente fiammata che mise fuori uso un'altra guerriera robot. "Lo sanno tutti che il migliore di tutti gli Arcani sono io, che diamine!"

"E' davvero il caso di litigare per queste cose, in questo momento?" mormorò l'Arcano della Vegetazione di Konoha, Moriomoto. Anutpada, l'Arcano del Tempo di Kamui, si era invece astenuto dal fare qualsivoglia commento, e lui e la sua Maiden si erano limitati a riprendere a demolire le poche androidi rimaste... e in breve tempo, a terra rimasero solo un gruppo di carcasse metalliche dalle quali uscivano olio e scintille. Kamui ripulì la sua spada con un fazzoletto e la ripose elegantemente nel fodero, per poi rimettersi a posto la lunga coda di capelli e indicare la parte più interna della torre con un cenno della testa.

"Ci occuperemo più tardi di queste cose. Per il momento, la nostra priorità è raggiungere il piano superiore e mettere fine al piano della Maiden dell'Acqua." affermò. "Anche se non ho esperienza con lei, vi posso dire che è un'avversaria molto valida, malgrado la sua opinione di sè fin troppo elevata. E la Maiden del Fuoco che la affianca, Mei-Fang, non è da sottovalutare neanche lei."

"No problem! Intanto, noi siamo in quattro, e loro sono in due, quindise la matematica non è un'opinione, abbiamo i numeri dalla nostra parte!" affermò Lilica, sgranchendosi le nocche mentre il quartetto si dirigeva verso gli ascensori che portavano ai piani superiori. Non furono sorprese di vedere che lì, ad aspettarle, c'erano già le Pretty Cure, sia le più anziane che le nuove arrivate. Sembravano un po' stanche, e sicuramente avevano appena finito di sostenere una battaglia piuttosto dura con il resto dell'esercito di Kira e Mei-Fang... ma tutto sommato, davano l'impressione di essere ancora fresche e combattive!

"Ehilà, ragazze! Scusate se vi abbiamo precedute!" disse Cure Black con una risata gioviale, non appena vide arrivare Lilica e Ioriko... ma subito dopo, il suo umore si fece più cupo quando riconobbe Kamui e Konoha, le due misteriose Maiden che si erano trovate davanti quando Nanoha e Fate si erano scontrate alle sorgenti termali. "Eh? E... e voi due che ci fate qui? Da dove siete saltate fuori?"

"Conosci queste due, capitano Black?" chiese Cure Bloom, guardando con aria stupita Konoha e Kamui. La Cure nera assunse un'espressione imbarazzataquando si sentì chiamare in quel modo... e Cure White rispose per lei.

"Sì... le abbiamo incontrate una volta, quando siamo andate con Nanoha-chan e gli altri alle sorgenti termali... non erano quello che si dice due simpaticone, ma ci hanno aiutate contro un gruppo di Elementali che era venuto a rovinare l'atmosfera vacanziera." spiegò Cure White. "Ora... come mai siete qui? Se siete anche voi delle Maiden, dovete per forza essere delle agenti della TSAB, o mi sbaglio?"

"Non sbagli, Cure White." rispose con calma Kamui, mentre Konoha drizzava le orecchie e la coda in un atteggiamento di minaccia. "Siamo venute qui per tenere sotto controllo l'elemento ribelle, Kira Daidouji, e la sua complice Mei-Fang. Se volete darci una mano, siamo disposte ad unirci a voi, purchè non siate d'intralcio."

"Hey! Un momento, miss samurai! Per tua informazione, noi siamo le Pretty Cure! Io e Cure White abbiamo la nostra esperienza e abbiamo già sconfitto quelli di Doutsuku tre volte! E Cure Bloom e Cure Egret hanno già dimostrato di essere in gamba! Quindi, non crediate di essere chissà chi solo perchè siete delle Maiden più esperte!" esclamò un'irritata Cure Black. Shiny Luminous cercò in qualche modo di calmarla, appoggiandole una mano sulla spalla e ridacchiando nervosamente.

"Ehm... su, non te la prendere, Cure Black! Sono sicura che Kamui-san non intendeva offendere..." mormorò la biondina.

Tuttavia, nè Kamui nè Konoha sembrarono badare troppo al commento un po' iracondo di Cure Black. "Al momento, le Maiden Heart Aino, Saki Tsuzura e Maori Kasuga stanno combattendo contro la dottoressa Daidouji e la sua complice Mei-Fang al piano superiore. Andremo lì e ci uniremo alla battaglia." disse laconicamente la spadaccina.

Uno schianto inquietante seguì immediatamente dopo, e le ragazze guardarono verso l'alto, verso il piano in cui Heart, Saki-T e Maori stavano affrontando Kira e Mei-Fang. "Credo che sia il caso di sbrigarsi, in questo caso." affermò Cure Egret, premendo rapidamente il pulsante dell'ascensore più vicino. Con loro grande sollievo, le ragazze non dovettero attendere molto, e la cabina dell'ascensore era abbastanza ampia da farle stare tutte e nove, quindi entrarono nell'elevatore e lasciarono che le porte si chiudessero, venendo rapidamente trasportate verso l'alto...

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"Hah! Tutto qui, quello che sai fare, cervellino da lepisma?" esclamò Kira, colpendo Heart con un tremendo pugno da parte del suo blob d'acqua, e spedendo la Maiden dai capelli rosa a terra, dove rotolò per un lungo tratto e si fermò con un grugnito di dolore. Tuttavia, Heart si rialzò in fretta e si rimise in guardia, decisa a non mollare. Un altro pugno dell'enorme blob scattò in avanti, costringendo Heart e Saki-T a saltare indietro per non essere colpiti, e il pesante arto centrò il pavimento aprendovi delle profonde fessure!

Maori e Mei-Fang, nel frattempo, sembravano in perfetta parità... o almeno, riuscivano a tenere il ritmo l'una dell'altra, ora scambiandosi attacchi magici a distanza, ora impegnandosi in un frenetico corpo a corpo che faceva mostra della loro abilità nelle arti marziali. Tuttavia, la giovane miko si rendeva conto che non sarebbe andata avanti così a lungo. Il lungo combattimento la stava facendo stancare, mentre Mei-Fang, proprio per il fatto di essere un robot, non sentiva la fatica e sembrava ancora fresca come una rosa.

"Accidenti, così non può proprio andare avanti..." disse tra sè la Maiden della Terra, toccando il terreno con le punte delle dita e facendo sorgere da esso un solido muro di roccia che bloccò Mei-Fang mentre questa stava caricando. La ginoide, evitando di perdere tempo a demolire l'ostacolo, lo aggirò rapidamente, ma anche così, Maori era riuscita a guadagnare abbastanza tempo da rimettersi in guardia e studiare un'altra strategia. I colpi di Mei-Fang erano molto potenti, e Maori non poteva restare a lungo in difesa... se avesse continuato troppo a lungo, avrebbe finito per rompersi qualche osso sotto i tremendi colpi della ragazza robot. Quindi, a questo punto, era necessario un cambio di tecnica... che per fortuna la giovane miko era più che capace di adottare.

Mei-Fang attaccò di nuovo, sferrando un pugno diretto al torace di Maori... che non fece nulla per evitarlo e invece restò al suo posto, afferrando l'arto con un movimento fluido e sicuro! Per un attimo, Maori fu sicura di aver visto l'espressione distante di Mei-Fang distorcersi leggermente in un accenno di meraviglia... poi, sfruttando la potenza della sua avversaria contro di lei, Maori eseguì una spettacolare proiezione da aikido e fece volare la guerriera robotica per un breve tratto, facendola infine cadere a terra di schiena con un pesante schianto! Il pavimento vibrò sotto il peso del robot dall'aspetto femminile, che rimase a terra qualche secondo prima di rialzarsi e controllare che tutti i suoi sistemi funzionassero correttamente. Non appena fu sicura che non ci fossse nulla fuori posto, Mei-Fang si rimise in guardia, ma ora Maori fu convinta di vedere in lei una vaga espressione di curiosità.

"La tecnica che hai usato era aikido, immagino." affermò la ragazza robot. "Devo ammettere che sei abile. Non mi aspettavo che tu fossi capace di usare una tecnica simile con tale maestria."

"Beh, noi miko del santuario Kasuga ci alleniamo con queste arti marziali non letali che possono essere molto utili per affrontare avversari che normalmente sarebbero molto pericolosi in corpo a corpo." spiegò Maori. "L'aikido e il judo, essendo basati sull'assecondare la forza dell'avversario e ritorcerla contro di lui, sono particolarmente adatte contro nemici dotati di una grande potenza fisica."

"Comprendo." affermò Mei-Fang, mettendosi di nuovo in guardia, con delle fiammelle rosse che si accendevano attorno alle mani senza bruciarla. "Le mie direttive mi impongono di combattere per proteggere la dottoressa Kira e aiutarla a realizzare i suoi obiettivi, per quanto io stessa possa avere delle riserve riguardo ad essi. Tuttavia, adesso ho una motivazione in più per combattere contro di te. Sono curiosa di mettere a confronto le nostre tecniche. Spero che la cosa non ti crei problemi."

"Nessun problema... anche se mi sembra un po' strano che tu mi faccia questa richiesta adesso... dopotutto, le arti marziali non dovrebbero essere un modo per sopraffare gli altri, ma un modo per conoscere sè stessi e migliorarsi sempre di più. E quale modo migliore che un confronto amichevole per rendersi conto del proprio livello rispetto agli altri? Bene, in tal caso, accetto la tua sfida, Mei-Fang."

"Ti ringrazio. Sarà un vero onore." rispose educatamente la Maiden del Fuoco, un sorriso appena visibile dipinto sul suo viso. "Lang-Gong, per questo combattimento preferirei fare affidamento soltanto sulle mie abilità di praticante di arti marziali. Vorrei per favore chiederti di ritirarti per adesso."

"Ohtsuchi-sama... non voglio sembrare arrogante, ma anch'io vorrei combattere contro Mei-Fang senza il tuo aiuto." chiese Maori al suo Arcano. "Vorrei offrire alla mia avversaria un confronto ad armi pari."

"VA BENE, MAORI. SE E' QUESTO CHE DESIDERI." rispose telepaticamente l'Arcano della Terra. Allo stesso tempo, le fiamme magiche che circondavano i pugni di Mei-Fang si estinsero come se non ci fossero mai state, e la Maiden robotica ringraziò il suo Arcano con un cenno della testa prima che lei e Maori riprendessero a studiarsi con attenzione. Si avvicinarono l'una all'altra con attenzione e sferrarono qualche fendente a vuoto, giusto per testare le difese dell'avversaria... e ben presto, la loro battaglia riprese, in una spettacolare sequenza di mosse e contromosse che ricordava quasi una danza! Mei-Fang non si era mai sentita così... mentre si concentrava sulla sua avversaria, parando i colpi e cercando di mandare a segno i propri, la Maiden del Fuoco sentiva una strana emozione - si sentiva nervosa e al tempo stesso eccitata, e tutta la sua attenzione era rivolta alla battaglia. C'era qualcosa di divertente in quel confronto privo di animosità... era come se lei riuscisse a mettere da parte tutti i suoi calcoli e mettere tutta sè stessa nella battaglia!

Dall'altro lato, lo scontro con Kira e il suo blob non stava andando troppo bene per Hart e Saki-T. Le due Maiden, cercando di guadagnare un po' di tempo per pensare ad una nuova strategia. I pugni dell'ammasso di gelatina azzurra arrivavano sempre più vicini alle due ragazze, mentre Kira sembrava divertirsi a tenerle sulla corda, giusto per far loro capire che avevano a che fare con un'avversaria superiore a loro.

"Hahahahaaaaa! Allora, perchè non vi arrendete? Credetemi, non farete altro che rendervi le cose più facili!" esclamò Kira con una risata sguaiata. "Due povere galline con il QI di un paramecio non possono competere con la grande Kira Daidoji-sama, la più grande scienziata di tutti i tempi e futura padrona del mondo! Hahahahahaaaa!"

"Ugh... comincio veramente a stufarmi di questa mocciosa che soffre di manie di grandezza!" esclamò Saki-T, scagliando un proiettile elettrificato contro Kira, che la piccola scienziata parò alzando il braccio del suo blob e assorbendolo, dopo essersi ovviamente premurata di eliminare tutti i minerali disciolti nell'acqua. "Okay... a quanto pare non possiamo usare l'elettricità per attaccarla. E i tuoi attacchi sono un po' troppo prevedibili per funzionare... ma ci deve per forza essere un modo per batterla, e noi dobbiamo scoprire come!"

"Hai ragione, Sa-Sa!" rispose Heart con testarda determinazione. "Facciamole vedere che non c'è niente di più forte dell'amore e dell'amicizia! Se ci mettiamo in due, sono sicura che possiamo vincere!"

"Beh, non tirerei in ballo l'amore ogni due e due quatto, Heart-chan... ma hai ragione, dobbiamo fare le cose in collaborazione se vogliamo battere questa marmocchia!" affermò la Maiden dai capelli blu, facendo crepitare delle scintille elettriche sulle punte delle dita. "Ascoltami, Heart... tu cerca di distrarla. Ho solo bisogno che tu la tenga occupata per una manciata di secondi. Voglio vedere come farà a contrattaccare quando avrò usato questo trucchetto che ho in mente su di lei!"

"Beh? Cos'è, state cercando di formulare qualche nuova strategia? Ovvero, qualche nuovo modo per perdere? Fate pure, tanto per me non fa nessuna differenza! La mia vittoria è assicurata in ogni caso!" esclamò Kira, flettendo i bicipiti in modo tale che il suo blob facesse la stessa cosa. "Forza, fatevi sotto, povere ochette! Vi dimostrerò che la sottoscritta Kira Daidouji non tollera nessuna opposizione al suo regno!"

"Non credere di potertela cavare, Kira-chan! Sei stata molto cattiva, e adesso noi siamo qui per metterti in castigo! Haaaaaa!" esclamò Heart, scagliandosi rapidamente verso la Maiden dell'Acqua con il pugno destro chiuso e avvolto da una luminosa aura rosa. Kira sghignazzò e alzò la guardia, usando le possenti braccia del suo mostro gelatinoso per bloccare senza eccessivi problemi gli attacchi di Heart, mentre la Maiden dai capelli rosa cercava faticosamente di farsi strada per raggiungere la sua avversaria, ancora mezza immersa nel mostro di gelatina. Un potente pugno di Heart, potenziato dall'energia rosa conferitale da Partinias, centrò in pieno il polso del mostro gelatino e lo scagliò indietro con violenza, facendo perdere per un attimo l'equilibrio a Kira.

"Ugh... non sei niente male, Heart Aino, questo, anche se di mala voglia, te lo devo riconoscere. Ma non credere che vincerai!" esclamò la piccola scienziata, stringendo i denti frustrata. Secondo i suoi calcoli, quella mocciosetta dai capelli rosa non avrebbe dovuto costituire un simile problema, e invece eccola che resisteva ancora! Doveva ammettere che la cosa le dava parecchio fastidio, ed era ora di rettificare tutto questo! "Ora... ti farò vedere il mio potere come Maiden dell'Acqua! Avanti, Niptra, ti ho permesso di dormire abbastanza! Risvegliati e aiutami ad eliminare i miei nemici!"

Heart fece un passo indietro quando sentì un forte rumore provenire dalle mani protese di Kira, come quello di una grossa onda che minaccia di travolgere un frammento di costa... e un attimo dopo, due grosse sfere di acqua turbinanti apparvero nei palmi delle mani, formando un grosso muro d'acqua che la giovane scienziata era in procinto di scagliare addosso ad Heart e a Saki-T. Prendendo un bel respiro, Heart iniziò a concentrare tutte le sue energie nelle mani, sperando di riuscire a creare uno scudo per proteggersi dall'attacco di Kira...

Ma la Maiden dell'Amore era già riuscita a far guadagnare abbastanza tempo a Saki-T. Una volta che la Maiden del Fulmine ebbe accumulato abbastanza energia, spiccò uno spettacolare salto acrobatico oltre Heart e scese in picchiata su Kira, estendendo le braccia circondate di scintille elettriche che sfrigolavano minacciose! Dapprima allarmata per l'attacco improvviso, Kira si ritrasse e sghignazzò con arroganza, ritenendo che quell'attacco non costituisse una minaccia per lei.

"Hah! E cosa pensi di fare con quei tuoi giochi pirotecnici, ochetta blu?" esclamò Kira, preparandosi allo stesso tempo per ogni evenienza. "Ti ho detto, posso estrarre i minerali dall'acqua per fare sì che la tua scarica elettrica non mi raggiunga! Il tuo tentativo di attaccarmi sarà del tutto inutile!"

"O forse no! Heart-chan, adesso!" esclamò Saki-T, per poi sbattere i pugni tra loro... e far scaturire da essi un'abbagliante lampo di luce che investì in pieno Kira e il suo mostro d'acqua, illuminando l'osservatorio della Tokyo Tower come se fosse esplosa una bomba accecante! Chiaramente, il blob di Kira non aveva nulla da temere da un attacco del genere... ma non si poteva dire altrettanto della sua creatrice, che fu costretta a mettersi le mani davanti agli occhi quando la luce abbagliante le colpì la retina!

"AAAARGH!" urlò Kira, tenendosi gli occhi irritati dalla luce accecante. "Che... che cavolo vi salta in mente, a voi decerebrate? Come osate fare questo alla grande Kira Daidouji-samaaaaaa?"

Saki-T atterrò elegantemente sul pavimento e accanto ad Heart, circondata da un'aura di scintille elettriche, mentre Kira annaspava nel tentativo di riorientarsi ed attaccare di nuovo... ma la tattica semplice quanto efficace di Saki-T l'aveva colta completamente di sorpresa, e la giovanissima Maiden dell'Acqua non riusciva a riaprire gli occhi.

"Brava, Sa-Sa! Questa volta l'abbiamo in pugno! Ora tocca a noi contrattaccare!" esclamò Heart. Prima che Kira potesse tornare a vedere normalmente, Heart scattò nuovamente verso di lei, e si caricò quanto più possibile di energia, circondando di nuovo il suo pugno destro di energia distruttiva di colore rosa. Fece ruotare il braccio un paio di volte, poi saltò e si gettò in picchiata contro la sua avversaria, colpendola in pieno con il pugno caricato di energia! "Credo che sia il momento di darti una lezione, Kira-chan! Aino Tekken Punch!"

L'impatto fu tremendo, e l'enorme blob nel quale Kira combatteva venne sollevato da terra come un fuscello e scagliato contro uno dei muri dell'osservatorio, mentre la piccola Maiden dell'Acqua mormorava un'imprecazione strozzata. Con un rumore agghiacciante, i vetri dell'osservatorio andarono in pezzi, provocando una pioggia di schegge affilatissime, da cui Kira riuscì a malapena a proteggersi sollevando il braccio del suo blob a mò di ombrello. Heart e Saki-T si rimisero in guardia, mentre Kira scuoteva la testa per schiarirsela e fissava con rabbia le due Maiden che la stavano mettendo all'angolo. Sfortunatamente per lei, la vista ci stava mettendo un po' tornarle - il lampo di luce creato da Saki-T era davvero molto intenso, e i suoi occhi ne avevano risentito più di quanto a lei avrebbe fatto piacere ammettere.

"Ugh... voi due, dannate microcefale..." ringhiò. "Mi avete colpita... avete osato alzare le vostre mani da barbare regredite contro la stupenda Kira Daidouji-sama, la più grande scienziata di tutti i tempi e futura regina del mondo? La vostra punizione sarà tremenda! Vi legherò come salami e vi farò fare bungee jumping in mutande! Vi dipingerò un centro sul sedere e lo userò per fare pratica di tiro con l'arco!"

"Siamo terrorizzate." disse Saki-T, con lo stesso entusiasmo che ci avrebbe messo se avesse detto che tempo faceva. Una grossa gocciolona di sudore scese dalla fronte di Heart, mentre Kira, imbarazzata al punto che non riusciva più a ragionare lucidamente, borbottò tra sè qualcosa di incoerente e cercò di pensare a delle punizioni ancora peggiori per aver sfidato la sua autorità!

"Ugh... allora... allora vi rinchiuderò in una stanza buia e vi farò leggere 'My Immortal', la peggiore fanfiction del mondo, per un mese di fila!" esclamò, sempre più arrabbiata! "Ma prima vi farò bere tanta di quell'acqua che vi scambieranno per due dirigibili! Niptra, non dormire! La grande Kira-sama esige il tuo aiuto! Vieni in mio soccorso e sommergi quelle due ribelli sotto un muro d'acqua! Water Tower!"

Kira alzò i pugni in aria e li calò giù di colpo... e il suo blob azzurro fece la stessa cosa, colpendo il pavimento e provocando un terremoto in miniatura! Due colonne d'acqua scaturirono dal punto in cui la creatura gelatinosa aveva colpito, e si diressero ruggendo verso Heart e Saki-T, le quali restarono al loro posto senza farsi prendere dal panico, e attesero che quegli enormi proiettili d'acqua straripante fossero alla giusta distanza! La Maiden del Fulmine si preparò e piegò leggermente le ginocchia, sicura che il prossimo attacco sarebbe stato quello decisivo. Si trattava ora di coordinare il loro attacco... e per la loro avversaria non ci sarebbe stato scampo!

"Heart-chan, tu sai come fare davanti ad un attacco del genere, vero?" chiese Saki-T alla sua migliore amica, la quale sogghignò con aria sicura e alzò i pugni davanti al viso, mentre le torri d'acqua si avvicinavano sempre di più, al punto che ormai era impossibile conversare senza urlare.

"Ovvio, Sa-Sa! Non possiamo perdere! L'amore è con noi... e questa tecnica d'attacco non vale nulla, tanto per dire!" esclamò Heart. Non appena l'attacco di Kira fu giunto a pochi metri da loro, le due Maiden scattarono di lato all'improvviso, e fecero in modo che le colonne d'acqua sfrecciassero loro accanto, inzuppandole con gli spruzzi ma lasciandole illese. Saki-T caricò una raffica di energia elettrica sulla punta delle dita e toccò la scia d'acqua che le colonne si erano lasciate dietro... ma non rimase troppo sorpresa quando la scarica si esaurì dopo pochi centimetri. Malgrado la rabbia, Kira aveva mantenuto abbastanza presenza di spirito da ricordarsi di demineralizzare l'acqua per non cadere vittima dello stesso trucco che Saki-T aveva cercato di usare prima. Tuttavia, questa volta la cosa non lasciò esterrefatta la Maiden del Fulmine, che si era aspettata una mossa simile e attaccò di nuovo prima che Kira potesse rimettersi in guardia!

"Ora to sei scoperta su entrambi i lati, Kira-chan!" esclamò la Maiden dai capelli blu, alzandosi e scattando verso l'avversaria su un lato, mentre Heart la prendeva dall'altro. Rapidamente, Kira alzò i pugni del suo blob e cercò di bloccare entrambi gli attacchi, ma non riuscì a prestare abbastanza attenzione a tutte e due al tempo stesso, e nonostante i suoi tentativi, non riuscì ad impedire a Saki-T di avvicinarsi con un'abile scivolata, e poi colpire con un devastante calcio laterale, la gamba circondata da un'aura elettrica scintillante! Il blob acquatico vacillò sotto i colpi della Maiden del Fulmine, e Kira fu costretta ad indietreggiare, perdendo di vista anche Heart, che ne approfittò immediatamente!

"Grazie, Sa-Sa! Sei stata grande! Ed ora, chiudiamo questa storia assieme!" esclamò Heart, pronta a sferrare un nuovo attacco. Saki-T annuì e creò un'aura di crepitante energia elettrica attorno al proprio corpo, per poi scattare in avanti e intrufolarsi abilmente nella difesa della scienzata-bambina. Heart saltò in alto , e il nastrino rosa legato attorno alla sua mano e al suo braccio si drizzò come se fosse stato magnetizzato, caricandosi di energia rosa. Heart prese la mira per un attimo, per poi sparare una raffica di raggi di energia, rigorosamente rosa, alla sua avversaria! "Ribbon Beam!"

"Liath Flail!" esclamò Saki-T, scandendo delle strane parole in lingua celtica. I raggi di energia scagliati da Heart andarono a segno, facendo barcollare il blob azzurro di Kira... e prima che quest'ultima potesse rimettersi in guardia, Saki-T la raggiunse e si produsse in una spettacolare serie di calci rovesciati, eseguendo delle capriole in aria e colpendo la sua avversaria con i piedi mentre saliva! Un colpo tremendo, eseguito alla fine della spettacolare acrobazia, spedì Kira e il suo blob contro il muro, provocando un'ammaccatura! La gigantesca creatura gelatinosa scivolò a terra inerte, assieme ad una Kira Daidouji stordita e dolorante, che scosse la testa per schiarirsela e cercò di rimettersi in guardia, ancora decisa a non arrendersi. Heart e Saki-T erano già davanti a lei, di nuovo in posizione di guardia, e sembravano invitarla ad arrendersi semplicemente guardandola con decisione.

"AAAAARGH! Non è possibile, non è giusto! Io sono la grande Kira Daidouji-sama, non mi potete trattare così!" esclamò Kira, in preda all'indignazione. Mentre la giovanissima Maiden dell'Acqua si rialzava e sembrava in procinto di riprendere a combattere, uno degli ascensori raggiunse l'osservatorio e si fermò con un acuto segnale acustico. Le porte si spalancarono, e il gruppo delle Pretty Cure, seguito da Kamui, Konoha, Lilica, Ioriko e Michelangelo, entrò nella grande sala, tutti in guardia e pronti a combattere... anche se restarono un po' sbalordite quando videro che ormai la situazione sembrava essere sotto controllo, e Heart e Saki-T sembravano aver quasi sconfitto Kira!

"Ragazze! Va tutto bene, qui?" esclamò Cure Bloom, uscendo per prima dall'ascensore, affiancata subito da Cure Egret.

Maori e Mei-Fang interruppero per un attimo il loro combattimento, e la giovane Maiden della Terra sorrise allegramente quando vide arrivare le sue compagne d'avventura. "Lilica-chan, Ioriko-chan! Meno male che state tutte bene, ragazze!" esclamò, ricevendo in cambio un pollice in alto da Cure Black.

"C'era da dubitarne, secondo te?" esclamò la Pretty Cure nera. "Un branco di soldatini giocattolo troppo cresciuti non può certo competere con noi! Hey, Kira, ti consiglierei di costruirle meglio, le tue guerriere robot! Adesso vanno bene solo come pezzi da ferramenta!"

"CHE COSAAAAA?" ringhiò Kira, con del vapore che usciva fischiando dalla testa. "AAAAAARGH, voi... voi, come osate prendevi gioco della grande Kira Daidouji-sama! Io dovevo diventare la dominatrice del mondo! Non è giusto che finisca così!"

"Eppure, temo che sia proprio così che finisce." disse con tutta calma Cure White. "Spiacente, Kira, ma non potevamo certo fartela passare liscia dopo che hai creato così tanti problemi! Spero che imparerai a non fare la prepotente, da questo momento in poi."

"Giusto! Non è corretto prendersi la Tokyo Tower come palazzo imperiale." affermò Lilica con un sogghigno astuto. "Lo sanno tutti che è il mio posto preferito, per allenarmi con i roller-blades!"

"Non era esattamente questo che voleva dire, Lilica-chan..." rispose Ioriko con un risolino esasperato.

"Ma il senso è chiaro, marmocchia! I tuoi capricci finiscono qui!" esclamò Michelangelo, sghignazzando quasi ferocemente davanti all'espressione indignata di Kira. "Ora, ti consegni a noi della TSAB, e ti diamo la punizione che meriti!"

"Hah! E... pensate davvero che i vostri cervellini da sottosviluppati possano decidere il destino della grande Kira Daidouji-sama? Avanti, Mei-Fang, fagli vedere chi siamo! Attacca questi idioti!" esclamò la Maiden dell'Acqua, rivolta al suo braccio destro... che aveva interrotto il combattimento con Maori e stava in piedi accanto alla sua avversaria, che aveva anche lei deposto le armi all'arrivo della cavalleria.

"Temo di non poter eseguire questo ordine, dottoressa Kira." rispose la ragazza robot con tutta calma. "Secondo i miei calcoli, le possibilità che voi vinciate un combattimento contro tutti questi avversari messi assieme sono prossime allo zero per cento. E anche nell'improbabile ipotesi che doveste vincere, dovremo vedercela con il resto della TSAB, che interverrebbe sicuramente per ostacolarla. E senza il nostro esercito di guerriere robot, non possiamo sperare di affrontare le forze della TSAB. Quindi, l'opzione migliore, in questo caso, è la resa."

"Ma neanche per idea! IO, la grande Kira Daidouji-sama, dovrei arrendermi a questi sottosviluppati?" esclamò Kira, pestando un piede e facendo fare la stessa cosa al suo blob. "Grrr... ringrazia che tu sei la migliore amica! Altrimenti non ci penserei su due volte a licenziarti, pusillanime che non sei altro!"

"Ho l'impressione che la situazione non le sia molto chiara, dottoressa Kira Daidouji." affermò Kamui, avanzando verso la piccola scienziata, una mano sull'elsa della spada. "In tal caso, cercherò di spiegarmi meglio. Il suo piano è fallito. Tutto quello che le resta è consegnarsi alla TSAB e attendere giudizio."

"Sarà meglio per te che tu ti arrenda, scienziata pazza! Woof!" esclamò Konoha. "Kamui-sama sa quello che dice! Non provare nemmeno a ribellarti!"

Kira rimase per un attimo in silenzio, ribollendo di rabbia impotente... poi, però, un ghigno si dipinse sul suo volto, e la Maiden dell'Acqua esplose in un'altra delle sue risatacce. "Hahahahahaaaa! Ma certo! Certamente! E' tutto chiaro!" esclamò. "Voi volete tenermi al guinzaglio perchè vi siete resi conto della mia superiore intelligenza e delle mie infinite capacità, e volete tenermi al guinzaglio, costringendomi a sedere su un banchetto assieme ai mocciosi delle elementari! Così io non potrei più usare la mia superiore intelligenza per mettervi in ombra! Heheheheee... e va bene, immagino che per adesso dovrò adattarmi a fare quello che volete voi... ma badate a voi, perchè non sarà certo questo a mettere a terra la grande Kira Daidouji-sama! Per stavolta avete vinto voi... ma io tornerò, la prossima volta, il mio piano sarà ancora più perfetto, e voi non potrete fare nulla per fermarmi! IO diventerò la padrona del mondo, che voi lo vogliate o no! Hahahahahaaaaa!"

"Ugh... ho come l'impressione che questa marmocchia non abbia ancora capito con chi ha a che fare..." mormorò una stizzita Lilica.

"Forse qualche cazzotto avremmo dovuto darglielo noi..." fu il commento di Cure Black.

"Per quanto non mi piaccia l'idea di prendere a schiaffi una bambina di sesta elementare, temo che in questo caso devo darti ragione, Cure Black..." disse Cure White con un sospiro.

Heart scosse la testa, si avvicinò all'insospettita Kira... e dopo essersi chinata verso di lei, sfoderò un sorrisone radioso e le fece un buffetto sulla fronte! "Sciocchina che non sei altro, Kira-chan... Dominare il mondo? E l'amore in tutto questo dove lo mettiamo? Sciocchina, non vale la pena di dominare il mondo se l'amore non c'è!"

"Au! Razza di..." mormorò Kira, massaggiandosi la fronte. "Non l'hai mai sentito? Non si può dare una frittata senza rompere qualche dozzina di uova e schiacciare qualche migliaio di cretinetti come voi!"

Uno strano suono, come quello di un razzo, sovrastò per un attimo tutti gli altri... e una voce femminile distintamente vivace e trionfante intervenne nella conversazione, cogliendo tutti di sorpresa! "Ahi, ahi... sembra che qualcuno qui stia facendo i capricci." disse la nuova arrivata, apparendo con grande stupore di tutti da una delle finestre sfondate dell'osservatorio! Una giovane donna dai capelli bluetti a caschetto, con addosso un camice da laboratorio bianco sopra una maglietta rossa, una gonna nera lunga fin sotto le ginocchia, e un paio di scarpe nere con il tacco un po' alto, entrò dalla finestra apparentemente fluttuando in aria, e muovendo la mano verso il gruppo della TSAB come se niente fosse! Dapprima incredule, le ragazze si resero conto che la donna portava sulle spalle uno strano aggeggio simile ad uno zaino, che però era stato modificato in modo da includere una specie di razzo e un piccolo motore cilindrico che produceva un cupo rumore ronzante. Ad una vista un po' più attenta, si poteva dire che quella donna era una versione umana di Mei-Fang, solo che aveva un'espressione molto più vivace, e non era altrettanto formosa... anzi, Saki-T notò che era anche piuttosto piatta per la sua età!

"Huh? E questa qui chi è?" si chiese Cure Bloom, vedendo la donna che atterrava pian piano e disattivava il dispositivo che le permetteva di fluttuare nell'aria. Mei-Fang cominciò ad avvicinarsi alla nuova arrivata, e una volta giunta vicino a lei, sorrise e le fece un inchino, chiaramente contenta di rivederla!

"Dottoressa Mei-Ling." disse. "Sono molto felice che lei sia tornata in Giappone. Confido che il viaggio sia andato bene."

"E' andato tutto benissimo, mia cara Mei-Fang!" rispose allegramente la donna, accarezzando sulla testa l'androide come se fosse stata una bambina! "Piuttosto, vedo che Kira-chan ha fatto un po' la matta, mentre ero via... anche se tu hai fatto bene il tuo lavoro e non hai nulla da rimproverarti."

"Troppo buona, dottoressa." affermò la Maiden del Fuoco. Poi, si voltò verso il gruppo delle Maiden e delle Pretty Cure, e presentò loro Mei-Ling. "Signore... ho l'onore di presentarvi la dottoressa Mei-Ling Hua, luminare della cibernetica e dell'informatica, nonchè mia creatrice."

"E' un piacere immenso conoscervi!" esclamò la giovane donna, sfoderando un sorrisone smagliante mentre salutava le Maiden e le Pretty Cure... molte delle quali, non conoscendo la persona con cui avevano a che fare, rimasero alquanto interdette dal suo comportamento! Per essere una scienziata così abile, aveva un comportamento molto spensierato... e soprattutto, era completamente diversa dalla sua creazione!

"Cavolo... e quindi, quella sarebbe..." esclamò Cure Bloom stupefatta.

Kamui annuì, senza mostrare segni di stupore. "Esattamente. Noi della TSAB abbiamo il massimo rispetto della dottoressa Mei-Ling Hua." spiegò. "E' stato anche grazie alle sue invenzioni rivoluzionarie se siamo riusciti a proteggere la Terra e il Giardino degli Elementi."

Kira sembrava essersi fatta più audace alla vista di Mei-Ling, e dopo essersi messa le mani sui fianchi, fece una risatina e avanzò tranquillamente verso le Maiden, come se volesse sfidarle a fermarla! "Heheheee... già, avete di fronte la seconda mente più brillante di tutti i tempi... io sono la prima, ovviamente!" esclamò. "E visto che io sono una stretta collaboratrice della dottoressa Mei-Ling, a lei basterà mettere una parola sul mio conto per impedirvi di trascinarmi su un banco di scuola a far ammuffire il mio fertile cervello!"

Mei-Ling si voltò verso Kira, senza perdere il suo sorrisone radioso! "Temo che le cose non funzionino così, Kira-chan!" disse. L'espressione rimaneva tranquilla e gioviale, ma questa volta c'era qualcosa nella sua voce che fece quasi venire i brividi a Cure Black e Cure Bloom! "Vedi... la legge giapponese impone che non si possano saltare anni scolastici, e tu, come scienziata al servizio della TSAB, non sei esentata dal rispettare le leggi di questo paese! Quindi, mia cara Kira-chan... ora tu ed io andiamo a presentare la tua domanda di iscrizione alla sesta elementare!"

Mentre Kira restava come pietrificata, con tanto di righine blu della desolazione sopra la testa, Lilica scoppiò a ridere al punto che si piegò in due per gli spasmi! "HAHAHAHAHAHAAAA! Ma dai! Ma fai davvero? Ah, questa no che non me la scordo!" esclamò la biondina mezza-demone, ogni frase inframezzata da risate roboanti. "Cioè, fammi capire bene, mocciosa... tu hai fatto tutto questo casino perchè non volevi andare a scuola, e adesso scopri che ci devi andare lo stesso? Hahahahahaaaa, che niubba che sei! Questa è quella che io chiamo la classica figura di emme!"

"Ho come l'impressione che tutta questa faccenda abbia preso una piega un po' ridicola..." mormorò Cure Bloom sfregandosi la fronte e guardando le reazioni delle sue compagne. Ioriko si stava sfregando una guancia con l'indice con aria melensa, Michelangelo scuoteva la testa, Lilica si stava rotolando per terra dalle risate, Saki-T stava guardando da un'altra parte, come per dire che non voleva avere niente a che fare con quella storia, Mei-Fang non faceva commenti... e le altre, in pratica, restavano là come ipnotizzate a guardare quella scena surreale!

"In pratica... tutto questo è successo perchè questa montata non voleva andare a scuola?" mormorò stizzitta Cure Black. "Ci siamo spezzate le mani a fare a botte con un branco di cyborg zoticoni... perchè quella lì voleva bigiare?"

"Così sembra..." sospirò una rassegnata Shiny Luminous.

"A... A... Aspettate un momento!" esclamò Kira. "Do... Dottoressa Mei-Ling Hua, lei non può farmi questo! Io merito di sedere al parlamento, anzi sul trono del Giappone! Non dietro un banco di scuola! Ci ripensi! Mi aiuti a sfuggire a questa persecuzione... e io le prometto che quando avrò conquistato il mondo, la farò diventare la mia seconda in comando! Con Mei-Fang a fianco!"

"Kira-chan..." rispose Mei-Ling... brandendo un grosso ventaglio di carta che era apparso praticamente dal nulla! "Non sono una a cui piace ripetersi. Quindi... vogliamo andare a scuola con le buone, o con le cattive?"

"Temo di dover dare ragione alla dottoressa Mei-Ling." affermò Mei-Fang con tutta serietà. "Non sarebbe saggio provocarla."

Dopo aver sbattuto gli occhi per un paio di volte, Kira abbassò la testa, mentre dei fiumi stilizzati di lacrime le scendevano lungo le guance! "Ugh... non posso crederci... le grande Kira Daidouji-sama, futura padrona del mondo, che siede ad un banco di scuola come una stupida scolaretta qualsiasi! Quale umiliazione..." mormorò.

Saki-T scosse la testa, con un sospiro irritato. "In pratica, tutto questo è successo perchè una mocciosa si è fatta venire qualche grillo di troppo in testa..." borbottò. "Siamo noi quelle che dovrebbero lamentarsi..."

"Qualcuno mi spiega cosa diamine è successo?" sospirò desolata Heart.

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Da un'altra parte, ben nascoste tra le fronde di un albero, le mascotte delle due squadre di Pretty Cure guardavano con una certa impazienza la Tokyo Tower, dalla quale non provenivano più segni di lotta.

"Hey, ragazze... non per essere pedante, mepo..." borbottò Mepple.

Flappy sospirò e scose la testa. "...ma potreste per favore ricordarvi di venirci a prendere, lapi?"

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CONTINUA...

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Capitolo 30
*** Lavoro di squadra tra rivali ***


Lyrical Arcana-030

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 30 - Lavoro di squadra tra rivali

Nanoha Takamachi, in quel preciso momento, non poteva dire di non sentirsi sotto pressione. Del resto, non capita tutti i giorni di sentire di dover aiutare i propri migliori amici ad affrontare una bambina Maiden assetata di potere, ma al tempo stesso di essere impegnate ad impedire alla propria rivale e al suo famiglio combattente di raccattare un altro Jewel Seed...

Ed era esattamente questo che stava accadendo, mentre la battaglia della Tokyo Tower andava avanti. Nanoha era impegnata a sostenere una estenuante battaglia con Fate per la possessione di un Jewel Seed che si era manifestato appena un po' fuori dal quartiere di Shibuya, in un giardino pubblico che ora - grazie soprattutto alle magie di occultamento che la TSAB si era premurata di usare - era diventato lo scenario della loro ultima sfida. Non che alla bionda maga combattente la cosa interessasse molto. La sua priorità, in quel momento, era semplicemente quella di recuperare il Jewel Seed e portarlo a sua madre.

Raising Heart e Bardiche si scontrarono a mezz'aria per l'ennesima volta, e una pioggia di scintille si sprigionò dal punto in cui le due potenti armi si erano incontrate... ma Nanoha fu costretta a staccarsi prima di poter dire qualsiasi cosa, dal momento che Arf, nella sua forma animale, si lanciò contro di lei per cercare di morderla. La bambina castana evitò il balzo vorace, e Arf atterrò in piedi pochi metri più in là, per poi riassumere la sua forma umana con rapidità sorprendente. La donna-lupo ghignò con espressione sicura e creò dei piccoli cilindri di luce tutt'attorno a sè, per poi spararli verso Nanoha con precisione letale.

"Photon Lancer!" esclamò Arf. Nanoha schivò i primi due colpi, ma gli altri erano troppo veloci, e la piccola maga fu costretta ad alzare uno scudo per proteggersi. Questa distrazione le costò, comunque, dal momento che Fate approfittò di quel momento per scivolare alle spalle della sua avversaria e colpirla alla schiena con un poderoso colpo sferrato con il manico di Bardiche. Con un breve grido, Nanoha venne scagliata a terra, e per un istante Arf credette che la battaglia fosse finita... venendo effettivamente colta di sorpresa quando Nanoha si rialzò e rispose creando una serie di proiettili di luce bianca, per poi scagliarli ripartendoli in egual misura tra le sue avversarie. Fate, al contrario, sembrava esserselo aspettato, e riuscì ad alzare uno scudo in tempo, al contrario di Arf che fu costretta a scansarsi rapidamente per non essere colpita.

"Mi dispiace, so che dovete per forza avere le vostre ragioni per volere a tutti i costi questo Jewel Seed..." affermò Nanoha, preparandosi ad affrontare un nuovo scontro che si preannunciava anche più arduo del precedente. "Ma se voleste dirmi per quale motivo vi servono i Jewel Seed a tutti i costi, forse potremmo trovare una soluzione che accontenti tutti! Non credete che sarebbe meglio così, piuttosto che batterci inutilmente?"

"Smettila di confondere le idee a Fate, ragazzina! Tu che cosa vuoi sapere di noi, per credere di avere la soluzione?" esclamò Arf. La donna passò rapidamente ad una forma ibrida, di aspetto principalmente umano, ma con orecchie, coda e artigli da lupo e scattò verso Nanoha per attaccarla frontalmente... o almeno questo è quello che a Nanoha sembrò fino all'ultimo momento, quando Arf scattò lateralmente e cominciò a muoversi attorno a Nanoha in rapidi scatti che avevano lo scopo di confonderla. Questa volta, però, Nanoha non ci cascò, e alzò Raising Heart appena in tempo per parare l'attacco di Fate un istante dopo! Arf cercò di approfittare di quell'istante e di colpire Nanoha da lato, ma i suoi artigli colpirono soltanto uno scudo invisibile che Nanoha aveva alzato due secondi prima, e scivolarono su di esso con uno stridio acuto.

"Io non ho mai detto di sapere qualcosa di voi, nè di avere la soluzione ai vostri problemi!" ribattè Nanoha fermamente. "Io... penso solo che sia giusto sentire anche quello che volete fare voi con i Jewel Seed. Dopotutto, credo che se li volete, ci debba essere un motivo ben valido. Non credo che li vogliate soltanto per fare un dispetto alla TSAB. E... mi hanno sempre insegnato che le soluzioni ai vari problemi si trovano assieme."

Fate aggrottò la fronte, pur continuando a tenere Nanoha sotto pressione. Doveva ammettere che quello che la castana diceva aveva anche senso... chi lo sa, forse seavss parato dei suoi problemi... se avesse detto il motivo per cui voleva i Jewel Seed... chi lo sa, magari sarebbe stato possibile ottenere il resto senza dover combattere, e senza esporre Arf o altre persone ad eccessivi rischi...

Ma...

No... no, purtroppo questo era impossibile. Non importa quanto lei lo desiderasse, quanto sarebbe stato bello se fosse stato possibile far sorridere di nuovo sua madre in questo modo... non era una soluzione praticabile. Provando un improvviso sentimento di rabbia verso Nanoha, colpevole ai suoi occhi di averla fatta illudere per un secondo, Fate spinse via la sua avversaria e scagliò contro di lei una raffica di Photon Lancers, decisamente più fitta e potente di quella usata da Alf qualche istante prima. Nanoha venne colpita più volte e gettata a terra con un breve urlo, ma riuscì a rotolare di lato e a rimettersi in piedi un attimo prima che la lama energetica di Bardiche si abbattesse su di lei. Fate aveva ripreso a combattere, ma questa volta non c'era più il distacco di prima... la bambina bionda era presa dalla rabbia - una rabbia fredda, ragionata, ma non meno devastante.

"Te l'ho detto. Questo è impossibile. Quindi smettila di illudermi con le tue parole." disse la biondina. "Tra di noi non ci può essere intesa o collaborazione. Io ho il mio compito. Devo catturare tutti i Jewel Seed. Soltanto così lei potrà sorridere di nuovo!"

"Lei?" chiese Nanoha. Senza volerlo, Fate si era lasciata scappare almeno un accenno delle sue motivazioni. "Allora c'è davvero un motivo per cui stai raccogliendo i Jewel Seed. Lo dicevo io, che non poteva essere per puro e semplice egoismo!"

"Fai silenzio, una buona volta!" esclamò Arf, ora veramente infuriata. Cercò di saltare nuovamente addosso a Nanoha, ma la bambina castana riuscì ad evitare il suo attacco e si sollevò agilmente in aria, cercando di fare in modo che la donna-lupo non potesse raggiungerla così facilmente. Fate corrugò la fronte e fece cenno ad Arf di lasciar perdere Nanoha e concentrarsi sul cercare il Jewel Seed che si trovava da quelle parti... e la cosa non sfuggì alla sua avversaria.

"Raising Heart, puoi seguire i movimenti di quella donna?" chiese alla sua arma. "Se dovesse raggiungere il Jewel Seed mentre io e Fate stiamo combattendo, vorrei almeno cercare di intercettarla."

"AFFIRMATIVE. PINPOINT SCAN." rispose la voce elettronica di Raising Heart, che cominciò a seguire i movimenti di Arf mentre Fate si lanciava nuovamente all'attacco. Questa volta, però, Nanoha decise di fare qualcosa che la biondina non si aspettasse, e caricò a sua volta in modo da intercettarla a mezz'aria! La tattica funzionò - Fate non si era aspettata quell'improvvisa aggressività da parte della sua avversaria, e fu costretta a chiudersi in difesa e bloccare gli attacchi di Nanoha, che cercava di tenerla sotto pressione. Fate si ritrovò a non riuscire a trovare un'apertura nell'assalto di Nanoha, e fu costretta ad indietreggiare, lasciando a Nanoha qualche momento per prendere fiato.

"E va bene, Fate. Se tu e la tua compagna non volete proprio dirmi nulla, allora mi costringete ad usare le maniere forti. Anche la mia pazienza ha un limite." esclamò Nanoha, decisa a non farsi più mettere i piedi in testa dalla sua avversaria. Fate alzò la guardia, rendendosi conto che la sua avversaria stav per fare sul serio, e che questa volta lei non se la sarebbe cavata tanto a buon mercato: era quasi sbalordita del fatto che quella illustre sconosciuta che lei aveva considerato appena un fastidio nel loro primo incontro avesse fatto tanti passi da gigante e ora fosse ad un passo dal combattere ad armi pari con lei... ma non importava. Lei doveva a tutti i costi prendere quel Jewel Seed, e riportarlo a sua madre! Non c'era posto per le esitazioni o i rimpianti...

"Come desideri, Nanoha Takamachi. Vorrà dire che nemmeno io mi farò più tanti scrupoli." affermò Fate, per poi iniziare a creare quelli che sembravano essere dei circoli magici dorati attorno a sè, avvertendo Nanoha che il successivo attacco non sarebbe stato tanto semplice da contrastare quanto quelli che Fate aveva usato finora...

"Arc Saber!" esclamò Fate, sferrando un poderoso fendente circolare con la sua falce e scagliando contro Nanoha un proiettile energetico a forma di arco che si espanse attorno a lei. Nanoha si spostò appena in tempo, evitando di poco la lama di luce che sfrecciò sotto di lei e si dissipò in lontananza, poi scagliò una raffica di raggi di luce bianca contro Fate, costringendola a spostarsi da dove si trovava, e difendersi come poteva. Nanoha annuì, essendo riuscita a portare Fate dove voleva... e poi sparò un raggio di energia concentrata, più grande e più potente di qualsiasi altro attacco avesse usato prima d'allora! Questa volta, Fate spalancò gli occhi per la sorpresa, e non fece in tempo a difendersi prima che il potente raggio di luce la colpisse, facendola cadere a terra con un breve grido di dolore!

"Fate! No!" esclamò Arf, correndo a fianco della sua amica, che si rialzò poco dopo, scuotendo la testa e scrollandosi la fatica di dosso. Nanoha si abbassò verso la sua avversaria, tenendo ben stretta la sua arma nel caso Fate si fosse lanciata di nuovo all'attacco, ma non facendo nulla per attaccare.

Arf inquadrò Nanoha con un'espressione carica di rabbia. "Tu... perchè non la smetti di tormentare Fate? Hai già ficcato abbastanza il naso nei nostri affari, quand'è che sarai soddisfatta? NOi non abbiamo chiesto il tuo aiuto, e non lo vogliamo neanche!" esclamò, sfoderando gli artigli mentre si preparava a lanciare un altro attacco. Nessuna delle contendenti fece la prima mossa, e si limitarono a squadrarsi con espressione tesa, pronte a scattare al minimo cenno di pericolo.

"A me non sembrava che voi non voleste aiuto... e le parole di Fate-chan mi hanno convinto ancora di più che invece vorreste parlare con qualcuno e chiedere aiuto! Dite di no con la voce, ma i vostri occhi dicono di sì!" cercò di insistere Nanoha. "Ascoltatemi, per favore... so di sembrare insistente, ma... i miei genitori mi hanno insegnato che esiste sempre un modo pacifico di risolvere tutti i contrasti. Se cercassimo di venirci incontro a vicenda, forse potremmo risolvere sia i vostri problemi che i nostri! Perchè non fare almeno un tentativo? In fondo... cosa avete da perdere?"

Nanoha concluse il suo breve discorso sorridendo e tendendo la mano verso Fate, che restò per un attimo senza parole e quasi stupita. Anche Arf fu colpita dalla reazione di Nanoha, e anzichè accusarla di voler ingannare o illudere Fate, restò ferma dov'era accanto alla sua amica, ascoltando quello che Nanoha aveva da dire.

Dopotutto, quello che Nanoha diceva aveva la sua parte di merito... e anche Arf, per quanto cercasse di non pensarci, aveva i suoi dubbi su quanto fosse giusto eseguire gli ordini di Precia senza stare a pensarci su... Doveva ammettere che anche a lei sarebbe piaciuto che ci fosse una possibilità di risolvere il problema in un altro modo...

Ma non ebbero la possibilità e soprattutto il tempo, di pensarci su. Una fiammata apparve dal nulla e sfrecciò verso le due ragazzine e la donna-lupo, e soltanto grazie ai loro riflessi fulminei le tre riuscirono a sfuggire all'attacco, che proseguì per un breve tratto e si schiantò sul terreno, provocando un piccolo falò a pochi metri da loro. Immediatamente, Nanoha, Fate e Arf si voltarono nella direzione da cui era provenuto l'attacco, giusto in tempo per vedere chi era stato - un individuo dall'aspetto decisamente sopra le righe, con un costume intero rosso decorato con delle strane fiamme verdi sul petto, sui gomiti e sulle gambe, e forti capelli biondi che sembravano una enorme fiamma sulla sua testa. I suoi occhi erano completamente rossi e privi di pupilla... e dalle descrizioni che Nagisa, Honoka, Saki-H e Mai le avevano fatto, Nanoha si rese conto di avere di fronte uno dei generalli di Dark Fall, il buffo ma pericoloso Moerumba.

"Bueeeeeenos dias!" esclamò Moerumba, mescolando al discorso qualche parola in spagnolo come era sua abitudine. "Avevo sentito che c'era un Jewel Seed qui attorno, e sono venuto a dare un'occhiata. A quanto pare avevo ragione! Diablos, e qui ci sono soltanto due ninas e una senorita! Sarà un lavoretto facile facile prendervi il Jewel Seed e portarlo a su majestad, Lord Akudaikahn!"

"Ah, è così? Quindi tu devi essere uno di quelli dell'Impero di Dark Fall, specie di ballerino da quattro soldi!" esclamò Arf, già in guardia nel caso Moerumba decidesse di attaccare all'improvviso. "Beh, mi dispiace deluderti, ma io e Fate non ci lasceremo scappare questo Jewel Seed, non così facilmente! E certo non abbiamo intenzione di darlo ad uno come te!"

Fate non disse nulla, ma si era già messa in guardia e stava tenendo la sua arma, Bardiche, dritta davanti a sè, e in modo da poter sferrare un rapido fendente se il combattente danzante di Dark Fall si fosse avvicinato entro un raggio pari alla lunghezza della falce. Per nulla impressionato, Moerumba fece un passo in avanti, e tra le dita di una delle sue mani si accesero delle fiammelle scarlatte.

"Vaya, vaya, lo que tengo que hacer..." disse, quasi annoiato. "Oh, beh, visto che voi senoritas non volete arrendervi tanto facilmente, non mi rimane che costringervi a farlo. E comunque, non dite che non vi avevoo avvertito! Vieni a me, Uzaina, diamo una lezione a queste marmocchie! Vamos!"

Un'ombra minacciosa emerse da dietro Moerumba, infilandosi come uno spettro nel primo oggetto che aveva a disposizione: un lampione posto a pochi metri da Fate. Immediatamente, il lampione venne avvolto da una minacciosa aura oscura, e sulla sua lampada apparve il volto di uno Uzaina, contorto in un'espressione rabbiosa e furente. Si sradicò da solo dal terreno, rivelando un paio di gambe metalliche che erano apparse spontaneamente, e dai suoi lati uscirono fuori un paio di robuste braccia armate di artigli, prima che l'essere malefico gettasse indietro la testa e ruggisse!

"UZAAAAAINAAAAAAA!" ringhiò, prima di scagliarsi all'attacco contro Nanoha, Fate ed Arf, non badando al fatto che le due ragazzine fossero l'una contro l'altra. Appena in tempo, le bambine-maghe e la donna-lupo riuscirono a separarsi, e gli artigli dello Uzaina scavarono una profonda trincea nel punto in cui si trovavano prima. Ma Nanoha si ritrovò immediatamente dopo sotto il tiro di Moerumba, che la bersagliò con una raffica di fiammate e la costrinse a zigzagare rapidmente per evitare di essere colpita!

"Forza, chica, perchè non mi fai vedere come balli bene?" esclamò Moerumba, intensificando il bombardamento mentre Fate ed Arf cercavano di vedersela con lo Uzaina-lampione. Il mostro creò una sfera luminosa nella propria lampada e la scagliò contro la bambina bionda e la donna-lupo sotto forma di un potente raggio di energia distruttiva che bruciò il terreno in mezzo a loro, riducendolo ad una spianata ricoperta di cenere. Fate e il suo famiglio avevano evitato di fare la stessa fine soltanto perchè erano riuscite a saltare di lato al momento giusto, e Arf indietreggiò per qualche metro, per poi mettersi in guardia e guardare la strana creatura con un misto di rabbia e confusione.

"Fate, ma che cos'è questa... questa cosa?" esclamò. "Non ho mai visto una creatura come questa... come ha fatto quella specie di ballerino a crearla?"

"Non lo so, Arf. Non conosco molto bene l'Impero di Dark Fall." rispose Fate. "So per certo che usano gli Uzaina, delle strane creature senza corpo, per trasformare oggetti inanimati... ma non ho idea dei dettagli."

"Poco importa. Finchè non abbattiamo questa cosa, non potremo prendere il Jewel Seed, non è vero?" esclamò Arf. "E allora diamoci da fare, Fate! Prima sistemiamo questo mostro, prima possiamo portare il Jewel Seed a tua madre."

Fate sentì una nota amara nel tono di voce del suo famiglio quando quest'ultima pronunciò l'ultima frase, ma non ci fece caso e si mise in guardia, tenendo Bardiche con due mani mentre Nanoha cercava ancora di sfuggire a Moerumba. Il focoso guerriero di Dark Fall intensificava sempre più i suoi attacchi, costringendo la piccola maga combattente vestita di bianco a dare maggiore potenza ai suoi scudi per respingerlo. Ma restare in difesa non le sarebbe servito a nulla - prima o poi, il nemico sarebbe riuscito a cogliere un punto debole nella sua protezione, oppure le avrebbe fatto esaurire l'energia, e questo avrebbe potuto esserle fatale! Doveva scambiare le posizioni e fare in modo che Moerumba fosse costretto a chiudersi in difesa, prima che fosse troppo tardi...

Con un pensiero, Nanoha approfittò di un istante di stanca negli attacchi di Moerumba per raccogliere un po' di energia attorno ai suoi scudi... e si lanciò contro il guerriero di Dark Fall, avvolta da un'aura di luce bianca che si era accumulata sui suoi scudi! Moerumba non si era aspettato un attacco così diretto, e la sua espressione allegra e gioviale si trasformò in una smorfia di sorpresa prima che il proiettile umano in cui Nanoha si era trasformata lo centrasse in pieno, facendolo cadere a terra con violenza! Nanoha si fermò a pochi metri di distanza e tirò un sospiro di sollievo, poi si voltò rapidamente verso Fate ed Arf, vedendole che avevano cominciato a combattere contro lo Uzaina di Moerumba. Prima che il generale di Dark Fall potesse riprendersi e attaccarla di nuovo, Nanoha volò verso le sue due avversarie e coprì in breve tempo la distanza che la separava da esse... per poi sferrare un poderoso colpo con Raising Heart alla testa dello Uzaina-lampione, che non si aspettava un simile attacco da quella direzione! Il colpo lo raggiunse sul vetro della lampada, mandandolo in pezzi con un acuto rumore di cristallo infranto, e il mostro venne scagliato a terra con violenza, davanti agli occhi sbalorditi di Fate e Arf, che non si aspettavano questo aiuto!

"Fate-chan! Arf-san! State bene?" chiese Nanoha, atterrando con leggiadria accanto a loro... che sembravano ancora un po' indecise e combattute tra ringraziarla e chiederle perchè mai avesse fatto una cosa del genere... "Ascoltatemi, se quelli di Dark Fall sono anche vostri nemici, perchè non proviamo a combattere assieme contro di loro? Penso che avremo più possibilità di respingerli... e comunque, non possiamo permettere che si impadroniscano dei Jewel Seed, dico bene?"

Fate corrugò la fronte, ma era abbastanza pragmatica da sapere bene che non era il caso di guardare in bocca a caval donato. Sicuramente, combattere a fianco di Nanoha, anche soltanto per questa volta, le avrebbe permesso di riportare il Jewel Seed alla base... e i piani di Dark Fall contrastavano con quelli di sua madre in ogni caso. Quindi, tanto valeva collaborare... tanto, sarebbe stato solo per questa volta, giusto?

"Hm. Mi sta bene. Arf, per adesso dobbiamo collaborare con l'agente della TSAB." affermò Fate, rivolta al suo famiglio, che non fece discussioni e annuì. Lo Uzaina nemico si rialzò e si preparò ad attaccare di nuovo, mentre Moerumba fluttuava verso le due ragazzine con un'espressione divertita sul viso.

"Ooooh, muy divertido! Quindi avete intenzione di combattere assieme contro di noi, eh? Beh, per me no hay problema! Potete mettervi tutte assieme, se volete!" le sfidò. Con un gesto di provocazione, Moerumba fece cenno alle tre di farsi avanti, mentre il suo Uzaina illminava di nuovo la sua lampada elettrica e scagliava un bruciante raggio di energia. Nanoha alzò nuovamente il suo scudo e bloccò l'attacco, che però la costrinse ad indietreggiare sotto la pura e semplice pressione... e un attimo dopo, quando il raggio di dissipò, Fate scagliò di nuovo il suo attacco Arc Saber, girando su sè stessa ed eseguendo un fendente con la sua falce di energia, scagliando poi un raggio di energia a forma di arco verso i suoi avversari! Moerumba spalancò gli occhi, colto di sorpresa per un secondo, ma riuscì a schivare l'attacco grazie ai suoi riflessi fulminei.

"Ah! Accidenti, ce l'avevi quasi..." mormorò Nanoha... ma in quel momento, il proiettile ad arco cambiò direzione, descrivendo un'ampia parabola a mezz'aria, e tornò indietro verso i suoi bersagli come un boomerang! Questa volta, lo scagnozzo di Dark Fall e il suo Uzaina non se ne accorsero in tempo per evitarlo, e il boomerang di energia li centrò in pieno entrambi, esplodendo addosso a loro con uno schianto tremendo, e scagliandoli entrambi a terra! Arf ghignò, lieta di poter approfittare di questa occasione, e passò rapidamente alla sua forma animale per scagliarsi addosso a Moerumba mentre questo si rialzava. Le fauci voraci del lupo si chiusero sul braccio destro del combattente di Dark Fall, che lanciò un breve grido di sorpresa e dolore, e si liberò agitando il braccio e scagliando via Arf, che riprese forma umana a mezz'aria e atterrò in piedi, rimettendosi in guardia.

"Ah, vedo che qui abbiamo delle ballerine niente male! E allora... uno, dos, tres! Vaya!" esclamò Moerumba, per poi lanciare verso Arf tre palle di fuoco grandi come palloni da basket, una dietro l'altra! La donna-lupo reagì con rapidità e fece una capriola di lato, evitando i proiettili infuocati che si abbatterono sul terreno ed esplosero uno dietro l'altro, creando delle chiazze infuocate sul terreno ma lasciando illesa Arf, che poi caricò di nuovo verso Moerumba. Ma stavolta, il combattente di Dark Fall non si fece cogliere di sorpresa ed eseguì un salto acrobatico oltre Arf, aterrandole alle spalle e poi colpendola con un agile calcio circolare! Arf grugnì di dolore e finì a terra, ma si rialzò quasi subito, pulendosi la bocca con il dorso della mano.

"Però, sai ballare meglio di quanto pensassi, senorita!" commentò Moerumba. "Interessante... mi diverto di più quando anche il mio partner sa tenere il passo di danza! Ma ti consiglio di stare attenta, o questo sarà il tuo ultimo tango!"

"Tu preoccupati di tenere il passo con me, ballerino!" esclamò Arf, cercando il corpo a corpo e scagliando una raffica di pugni potenziati magicamente contro il suo avversario, solo per vederseli tutti abilmente evitati. "E ti avverto che io non rallento per nessuno!"

Mentre la donna-lupo e il guerriero fiammeggiante continuavano una spettacolare danza di attacchi e schivate, Nanoha e Fate erano impegnate a tenere sotto attacco lo Uzaina-lampione, che stava scagliando contro di loro un raggio di energia dietro l'altro, costringendole a restare separate per la maggior parte dello scontro in modo da costituire un bersaglio meno facile. Mentre lo scontro andava avanti, le due giovanissime maghe cercavano di evitare il più possibile gli attacchi del mostro, attaccandolo solo quando abbassava la guardia con dei rapidi colpi energetici che non scaricassero troppo le riserve di Nanoha e Fate. Stavano tenendo sotto scacco la creatura in maniera impressionante, e difficilmente si sarebbe detto, guardandole in azione, che quelle due fossero state nemiche fino a pochi minuti prima!

"Cerca di tenerlo occupato dalla tua parte." disse Fate. "Io raccoglierò la mia energia e cercherò di eliminarlo con un unico colpo."

"Aspetta, Fate-chan! Non crederai che ti faccia fare tutto da sola! Ho un'idea migliore, perchè non proviamo ad imprigionarlo con un incantesimo di vincolamento e non lo colpiamo poi con i nostri attacchi migliori?" propose Nanoha, tenendosi in volo vicino a Fate. La biondina si voltò verso Nanoha, come se si stesse chiedendo cosa avesse in mente... ma decise, dopo un breve istante di riflessione, che poteva essere una buona idea.

"Hmm... va bene. Io lo distrarrò, tu comincia a lanciare il tuo incantesimo." affermò, mentre lo Uzaina si rialzava e si scagliava nuovamente verso di loro!

"UZAINAAAAAA!" ringhiò la creatura oscura. Le sue braccia artigliata scattarono con rapidità sorprendente verso Nanoha, che riuscì a schivarle per un pelo, rimettendoci solo un lembo della sua Barrier Jacket. Tuttavia, vedere la sua resistente veste protettiva che veniva strappata così facilmente, come se fosse stata di carta velina, fece correre un brivido lungo la schiena della piccola maga. Riportandosi alla realtà, Nanoha alzò Raising Heart in aria e cominciò a tessere il suo incantesimo di blocco, mentre Fate caricava da lato e sferrava un poderoso fendente con la sua falce. Lo Uzaina-lampione ringhiò di nuovo, questa volta per la rabbia, quando la lama luminosa tracciò un solco lungo il suo fianco, e la creatura barcollò, per poi rispondere sferrando un colpo con tutto il suo corpo. Attorcigliandosi come un mostruoso serpente dal corpo metallico, lo Uzaina avvolse Fate nelle sue "spire", cogliendo di sorpresa Fate, che non si aspettava una simile agilità da una creatura come quella. Fate spalancò gli occhi allarmata e cercò di liberarsi, ma lo Uzaina-lampione cercò immediatamente di strotilarla, e soltanto grazie ad un rapido utilizzo delle sue difese magiche Fate riuscì ad evitare di essere soffocata nella presa del mostro... ma le sue spire metalliche riuscirono comunque a negarle la possibilità di muoversi come voleva!

"Attenta, Fate-chan!" esclamò Nanoha, interrompendo il suo incantesimo per intervenire e salvare la sua coetanea. "Lasciala andare, mostro! Prendi questo!"

Con tutta la forza di cui era capace, Nanoha sferrò un colpo fenomenale che raggiunse lo Uzaina tra capo e collo, facendolo vacillare e costringendolo a mollare la presa su Fate, facendo sgusciare via la maghetta bionda. Poi, Nanoha si caricò per un istante e scagliò un lampo di luce bianca che abbagliò lo Uzaina! Il mostro ringhiò in preda all'ira e indietreggiò, cercando in qualche modo di tenere d'occhio le due maghette malgrado fosse abbagliato, ma Nanoha e Fate riuscirono a sgusciare via e a porsi a distanza di sicurezza, prima che la terribile creatura si riprendesse. Si scambiarono un cenno d'assenso, e cercarono di raccogliere di nuovo le loro energie per attaccare l'essere oscuro... ma non riuscirono a caricarsi abbastanza prima che una raffica di fiammate piovesse attorno a loro, costringendole a separarsi!

"Momentito, senoritas!" esclamò allegramente Moerumba, il mittente della scarica fiammeggiante, scagliando altri strali incandescenti verso le due bambine, che furono costrette ad alzare i loro scudi. "Non volevate certo che la festa finisse senza che io mi fossi esibito nella mia danza migliore, vero? Non è una cosa molto carina, verdad?"

"Ancora tu?" esclamò Fate, mettendo da parte la sua facciata di ragazzina fredda e priva di emozioni, e facendo trasparire un pizzico di irritazione. "E dov'è finita Arf? Che cosa le hai fatto?"

"Oh... temo che la senorita non fosse poi questo granchè come ballerina." disse Moerumba, indicando verso il terreno con aria falsamente dispiaciuta. Arf era a terra, e si stava rialzando lentamente, massaggiandosi la testa... ed era chiaro che Moerumba era riuscito ad avere la meglio su di lei. "Peccato, perchè stava davvero cominciando a divertirmi. Oh, beh... no hay problema, por supuesto. Posso tranquillamente continuare a ballare con voi!"

"Non ti perdonerò per aver fatto del male ad Arf." rispose freddamente Fate, imbracciando Bardiche. Ma fu Moerumba a fare la prima mossa, scagliando una raffica di fiamme contro le due ragazzine e poi avvicinandosi di scatto a loro, girando su sè stesso come una trottola. Le due maghette si ritrovarono a doversela vedere con un avversario agile ed imprevedibile, che combatteva in maniera molto diversa da quella di qualsiasi avversario avessero incontrato fino a quel momento. Un attimo sembrava volteggiare attorno a loro senza attaccare... e l'attimo dopo, eccolo arrivare loro davanti, circondato da fiammate rosse!

"Attenta, Fate-chan!" esclamò Nanoha... solo per ritrovarsi costretta a schivare quando lo Uzaina scagliò un raggio di energia contro di lei, e la centrò in pieno, facendola cadere a terra con un breve grido di dolore! La maghetta vestita di bianco rimase faccia a terra stordita, e cercò di rialzarsi, mentre Fate faceva del suo meglio per tenere a bada Moerumba, volteggiando Bardiche nelle sue mani e colpendo con un poderoso fendente. Tuttavia, il guerriero di Dark Fall non poteva certo essere messo a terra da questi attacchi di poco conto... e infatti, un attimo dopo, Moerumba riuscì ad infilarsi tra gli attacchi di Fate e a colpirla con un potente calcio, mandandola verso terra e facendola schiantare vicino a Nanoha! Con un rapido volteggio, Moerumba atterrò vicino alla biondina, mettendosi in posa come se fosse stato un atleta!

"Hahahaaa! Ma come, ninas, tutto qui quello che sapete fare?" esclamò il ballerino di Dark Fall, abbandonando del tutto la posizione di guardia. "Oh, beh, in fondo non è che mi aspettassi molto da delle maghette della TSAB da quattro soldi! Il potere di Dark Fall è inarrestabile!"

"UZAINAAAAA!" ringhiò il mostro di Dark Fall, come se volesse dirsi d'accordo con quello che diceva il suo padrone. Nanoha cercò di rialzarsi, appoggiandosi a terra con Raising Heart e usandolo per tenersi in piedi... e davanti agli occhi di Moerumba, la maghetta castana si rimise in guardia, anche se stava barcollando.

"Non... non credere che te lo lasceremo fare! Tu... e il tuo capo... non avrete mai i Jewel Seed!" esclamò Nanoha. "A me servono... per aiutare Yuuno-kun e i suoi amici... e Fate... ha i suoi buoni motivi per volerli!"

"Oh... sei ancora in grado di reggerti in piedi? E anche la tua amichetta, eh?" chiese retoricamente Moerumba, vedendo che le sue avversarie si stavano rialzando. "Notevole... a quanto vedo, non siete poi così scarse! Ma... anche noi di Dark Fall abbiamo i nostri buoni motivi per volere i Jewel Seed, senoritas! Grazie a loro, potremo mettere in ginocchio l'intero universo! Nessuno potrà opporsi a noi, men che meno voi della TSAB o le Pretty Cure! Vi consiglierei di arrendervi finchè siete in tempo..."

"Questo mai... ho promesso che non avrei smesso di cercare i Jewel Seed finchè la mamma non fosse tornata a sorridere... ed è esattamente questo che farò! No mi lascerò fermare da te!" esclamò Fate, con decisione. Le due maghette si concentrarono, e delle aure di luce, una bianca e una gialla, si accesero attorno ai loro corpi, cogliendo di sorpresa Moerumba, che spalancò leggermente gli occhi quando percepì che la forza di quelle due stava aumentando a dismisura...

"Que... que pasa?" si chiese, mentre il suo Uzaina indietreggiava confuso. Nanoha e Fate si voltarono l'una verso l'altra e annuirono, poi presero il volo con un agile scatto, e si scagliarono contro i rispettivi avversari con un impeto che Moerumba non si era aspettato! Nanoha colpì il combattente di Dark Fall con tutto il suo peso, che pur essendo esiguo poteva contare sui potenziamenti magici e sull'aura energetica che circondava la bambina castana... e un attimo dopo, Fate si scagliò contro lo Uzaina e cominciò a colpirlo incessantemente con la sua falce! Moerumba cercò di chiudersi in difesa, ma Nanoha tornò subito all'assalto con ancora più decisione, sferrando una raffica di affondi con Raising Heart e riuscendo a mandare a segno diversi colpi, mentre Fate parava un fendente da parte dello Uzaina-lampione e contrattaccava con un incantesimo Photon Lancer, bombardando il suo avversario di strali di luce esplosivi! Frustrato e confuso per l'incredibile salto di qualità fatto dalle sue avversatie, Moerumba alzò un braccio in aria, circondandosi di uno scudo infuocato che impedì a Nanoha di avvicinarsi, e poi facendo piovere una raffica di piccole sfere di fuoco contro la giovanissima maga combattente, che eseguì un rapido slalom e riuscì ad evitare il grosso dell'attacco, anche se alcuni colpi la raggiunsero ugualmente, facendole perdere quota!

Rendendosi conto che non era il caso di avvicinarsi troppo, Nanoha si fermò a mezz'aria e si concentrò, puntando Raising Heart contro il suo avversario che stava cominciando ad avvicinarsi a lei, come una sorta di trottola fiammeggiante. Prese la mira, affidandosi alla capacità di auto-guida di Raising Heart... e una sfera di energia bianca si formò sulla punta del Device, caricandosi per qualche secondo prima che l'energia esplodesse verso Moerumba!

"Divine Buster!" esclamò Nanoha, e un raggio di energia bianca partì ruggendo verso il guerriero di Dark Fall, che non potè fare nulla per evitarlo, e venne intercettato a mezz'aria, venendo travolto dalla terrificante scarica di energia, che lo sollevò e lo scagliò brutalmente al suolo. Moerumba strinse i denti mentre veniva investito dal torrente di energia distruttiva, per poi finire a terra con un terrificante boato ad una enorme distanza dal punto in cui avevano iniziato a combattere, lasciando sul suolo una fossa di almeno due metri di diametro! Il colpo era stato tremendo... e Moerumba non potè fare altro che restare lì senza fiato... mentre Fate scattava verso il suo avversario e cominciava a colpirlo senza tregua con la sua falce! Lo Uzaina nemico cercava di reagire, ma la sua avversaria era talmente veloce e aggressiva che il mostro di Dark Fall non riusciva ad opporre nessuna resistenza!

"Photon Lancer!" esclamò Fate, scagliando un altro attacco dello stesso tipo che aveva usato in precedenza contro Nanoha... ma questa volta, anzichè una breve scarica di luci, ne scaturì un'autentica pioggia di laser che rovinò addosso al mostro senza lasciargli scampo!

"UUUUUZAINAAAAAAA!" si lamentò la terribile creatura, per poi disintegrarsi e trasformarsi in uno sciame di graziosi esseri rossi le cui ali sembravano fatte di fuoco, che si dispersero un attimo dopo ringraziando Nanoha e Fate con le loro vocette acute. Moerumba si rialzò e scosse la testa, vedendo che il lampione che aveva usato per creare il suo mostro era tornato al suo posto - tranne per il vetro che era andato in pezzi.

"Ugh... non ci posso credere... sono stato battuto da queste marmocchie! E ora me ne devo andare senza il Jewel Seed... Lord Akudaikahn non sarà contento..." mormorò tra sè, per poi teletrasportarsi via in una vampata di fuoco scarlatto. "Per questa volta avete vinto voi, ma non crediate che finisca così! Per ora vi saluto! Hasta luego, senoritas!"

La fiammata nella quale Moerumba si era trasformato si dilatò e scomparve in un lampo di luce rossa... e dopo aver tirato un piccolo sospiro di sollievo, Nanoha si voltò verso Fate e le tese la mano. "Beh, ce l'abbiamo fatta, Fate-chan! Grazie, sei stata fantastica! Lo sapevo io che non eri una persona cattiva!" esclamò... e Fate restò per qualche secondo a guardare Nanoha, come se fosse confusa dal suo comportamento.

"Il tuo modo da fare è strano." disse, mantenendo la sua espressione distaccata. "Ci stavamo combattendo fino a poco fa, anche se tu insistevi a parlare con me. E poco dopo, tu hai iniziato a combattere seriamente. Come mai adesso riprendi a rivolgerti a me come se fossimo amiche?"

"Beh, è molto semplice!" rispose Nanoha, sorridendo come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo. "Perchè sono sicura che noi due possiamo diventare amiche! Anzi... penso che questo Jewel Seed lo posso lasciare a te. Voglio che tu capisca che io ho fiducia in te, e so che non ne farai un uso sbagliato."

Fate esitò per qualche secondo, stupita dalle parole di Nanoha... e poi voltò lo sguardo verso Arf, che le guardava da terra con aria di attesa. La donna-lupo indicò a Fate un albero vicino, e la maghetta bionda, dopo un attimo di esitazione - evidentemente, aveva ancora paura che Nanoha volesse attaccarla alle spalle - fluttuò fino all'albero e lo toccò con Bardiche, assorbendo il Jewel Seed che era nascosto al suo interno. Poi, Fate ed Arf guardarono verso Nanoha un'altra volta, e la maghetta castana riuscì a percepire la gratitudine e quel pizzico di confusione che regnavano nel loro animo, prima che entrambe si teletrasportassero via. Riuscì a cogliere il loro cenno di gratitudine quando le due scomparirono... poi, tirando un piccolo sospiro di sollievo, scese a terra e sciolse la trasformazione, tornando una comune bambina di 9 anni.

Vide la piccola ed agile figura di Yuuno che le si avvicinava con espressione allarmata, e si chinò per raccoglierlo, sorridendogli un po' malinconicamente. "Ciao, Yuuno-kun. Scusa, come puoi vedere non sono riuscita a recuperare il Jewel Seed... sarà per la prossima volta, te lo assicuro."

"Nanoha-chan..." disse Yuuno, alzandosi sulle zampette posteriori. "Ma... hai lasciato a Fate il Jewel Seed, di tua volontà... come mai? Eppure... sai che il nostro scopo è recuperarli..."

"Lo so, Yuuno-kun... mi rendo conto che è stato un colpo di testa da parte mia. Me ne assumo tutta la responsabilità..." affermò Nanoha. "Ma... io volevo far vedere a Fate-chan che si può fidare di noi... e che noi siamo disposti ad aiutarla, se lei lo vuole. Io... sono sicura che alla fine riusciremo a venirci incontro."

"Lo spero davvero, Nanoha-chan..." disse tra sè Yuuno, sperando in cuor suo che la notizia non giungesse mai alle orecchie di Gil Graham o di qualche altro membro di alto rango della TSAB...

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CONTINUA...

Scusate il ritardo con cui aggiorno. Ho avuto un blocco dello scrittore, e non riuscivo ad iniziare questo capitolo. Comunque, spero che vi sia piaciuto... e sappiate che da questo momento in poi, la battaglia si farà sempre più aspra ed ardua! Da qualche parte, una sinistra alleanza sta per nascere...

Al prossimo capitolo!

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Capitolo 31
*** Oscure alleanze ***


Lyrical Arcana-031

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 31 - Oscure alleanze

Fate Testarossa poteva dire di essere contenta di come fossero andate le cose, almeno per quanto concerneva il recupero dei Jewel Seed. Con quello che Nanoha le aveva concesso, lei, Arf e sua madre erano finalmente arrivate a sei... era un risultato che dava speranze, anche se sicuramente ne sarebbero serviti molti di più per raggiungere lo scopo che si erano prefissate. Finalmente, una volta raggiunto un numero adeguato di Jewel Seed, sua madre sarebbe tornata la donna buona e gentile che era una volta...

Tuttavia, un particolare di quel recupero continuava ad affiorare nella mente della maghetta bionda. Nanoha le aveva permesso di prendere quel Jewel Seed per sè stessa per il semplice fatto che lei l'aveva aiutata nello scontro con quell'agente di Dark Fall... o c'era qualcosa di più? Si trattava di pura e semplice gratitudine da parte della giovanissima maga della TSAB, oppure c'erano dietro delle intenzioni più profonde? E se era così... allora perchè Nanoha era disposta a fare una cosa del genere, e mettersi nei guai con i suoi superiori? Erano cose che la biondina non si spiegava, e sulle quali continuava a tornare con il pensiero.

"Hey, Fate... tutto okay?" chiese Arf, in quel momento in forma animale, mentre camminava a fianco della sua compagna. "Fammi indovinare... stai ancora pensando a quella ragazzina della TSAB che ti ha concess di prendere il Jewel Seed?"

Senza dire una parola, Fate annuì, e la sua familiare sospirò, lei stessa un po' perplessa dalle azioni di quella che doveva in teoria essere una loro avversaria. "Posso capire. Neanch'io mi aspettavo che quella marmocchia sarebbe stata disposta a lasciarci il premio così, senza neanche opporre resistenza. Voglio dire, se i suoi superiori lo venissero a sapere, lei passerebbe senz'altro qualche guaio..." affermò. "Ma... per il momento non preoccupiamoci di questo, avremo tempo dopo per pensarci. Piuttosto, adesso dobbiamo consegnare il Jewel Seed a tua madre..."

Fate mosse la testa per dire di sì... e con passo lento e tranquillo, la biondina e la donna-lupo entrarono in un salone fiocamente illuminato, che ricordava per certi versi un giardino posto all'interno di una grande volta oscura, illuminato in maniera cupa, opprimente da una serie di colonne luminose verdi piazzate in alcuni punti strategici della grande sala. Malgrado la semioscurità, Fate ed Arf riuscirono a vedere Precia in piedi al lato opposto della grande sala, il vestito dark ed elegante che ondeggiava lievemente mentre lei continuava un misterioso rituale che lei stava portando avanti di fronte ad una console che ricordava vagamente un altare altamente tecnologico. Con un po' di esitazione, sapendo quando Precia detestasse essere interrotta quando aveva da fare qualcosa di importante, Fate ed Arf si avvicinarono, fermandosi solo quando giunsero a pochi metri di distanza. Apparentemente ignara della loro presenza, Precia mosse le mani pallide davanti a sè, le labbra che si muovendo pronunciando delle formule inaudibili... e per un attimo, Fate ed Arf riuscirono a vedere il suo volto dalla bellezza tragica e glaciale che si contorceva in un'espressione di fatica. La luce smeraldina irradiata dalle colonne si intensificò per un attimo, immergendo l'inquietante sala nel suo bagliore... che durò qualche secondo prima di smorzarsi e tornare normale, lasciando solo qualche lampo di luce verdina che guizzava tra le colonne portanti della sala. Precia tirò un sospiro e si stropicciò gli occhi con una mano, poi si voltò lentamente verso Fate ed Arf, guardandole freddamente. Entrambe ebbero 'impressione che la potente maga oscura stesse spronandole con lo sguardo a dire quello che avevano da dire... e Fate per prima fece un passo avanti e si mise su un ginocchio in segno di sottomissione.

"Madre." disse la maghetta bionda, appoggiando Bardiche davanti a sè. "Ho recuperato un Jewel Seed. Con questo, sono sei i Jewel Seed in nostro possesso."

Precia non disse una parola, neanche per ringraziarla... si avvicinò a Bardiche e puntò una mano verso di essa, revocando il Jewel Seed da essa, e afferrandolo con fredda soddisfazione. Un Jewel Seed in più per lei, che significa soltanto un passo in più verso il raggiungimento del suo obiettivo. Finalmente avrebbe potuto riavere quello che aveva perso...

"Fate." disse infine, con tono distaccato e contemporaneamente minaccioso. "Al momento, devo ricevere degli ospiti che hanno chiesto di conferire con me. Non desidero essere disturbata finchè la riunione non sarà terminata. Mi sono spiegata?"

Fate pensò che la cosa era alquanto inusuale. Nessuno veniva mai lì, in quel luogo sperduto e sconosciuto ai più... e soprattutto, non venivano a parlare con Precia, che era ormai considerata una seria minaccia ed era stata schedata come una pericolosa criminale dalla TSAB... tuttavia, ebbe il buon senso di non chiedere nulla, temendo che l'eccessiva curiosità sarebbe stata ripagata con altre frustrate. Si limitò ad abbassare la testa e accettare la spiegazione che le era stata data. Quando Precia le fece cenno con una mano di andarsene, la biiondina non se lo fece ripetere due volte, raccolse la sua arma, e se ne andò seguita a breve distanza da Arf, che resistette alla tentazione di gettare a Precia uno sguardo di disprezzo. Quando la donna-lupo fu sicura che Precia non poteva più sentirle, toccò la spalla della sua amica con la punta del naso, e Fate si voltò verso di lei per ascoltare quello che Arf aveva da dire.

"Non ti sembra strano, Fate? Non ricordo che tua madre abbia mai voluto lavorare con qualcun altro..." disse la donna-lupo. "E sicuramente non è il tipo di persona che si fida del primo che incontra. Non pensi che ci sia qualcosa sotto?"

"Forse." disse Fate, che non sembrava dell'umore di mettere in discussione le decisioni di Precia. "Immagino che effettivamente non sia una cosa usuale per mia madre. Ma non siamo nella posizione di criticare le sue decisioni. Se questo la può aiutare, io sono d'accordo."

"Come preferisci... io dicevo soltanto che è una cosa alquanto strana, tutto qui." affermò Arf, alzando le spalle. Tuttavia, si ripromise che avrebbe tenuto d'occhio Precia e i misteriosi individui con i quali si stava incontrando. Per qualche motivo, l'idea non la lasciava per niente tranquilla...

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Con studiat lentezza, Precia si diresseverso una porta a scorrimento posta al termine di un lungo corridoio oscuro e appoggiò la mano sul pannello di riconoscimento, che emise un paio di suoni acuti prima di illuminarsi di luce verde, segno che la padrona di quel complesso era stata riconosciuta. La porta si aprì con un leggero sibilo, e Precia entrò nella nuova sala... una stanza circolare dalle pareti meticolosamente pulite, al centro della quale si trovava un grande tavolo al quale erano sedute delle figure femminili che Precia non aveva mai visto prima: quasi tutte erano vestite di un abito blu con tanto di cappuccio dall'orlo bianco decorato con rune dorate sulla testa e sulle maniche, e sembravano quasi delle suore... ma una di esse era chiaramente più giovane, e ava l'impressione di una bambina di non più di dieci anni, malgrado la sua espressione cupa e fredda. Avvicinandosi un po' di più, la maga vide che quella bambina era una tipetta dai corti capelli argentati, quasi bianchi, che indossava un elegante completino da gothic lolita con le maniche ampie e la gonna voluminosa, oltre che un paio di stivaletti neri alti fino al ginocchio. Due lunghi nastrini rossi decoravano il cappellino nero simile ad una cuffietta che portava in testa, e i suoi occhi dalle pupille ambrate guardavano con passività Precia, facend vedere che la bambina era indifferente alla presenza della potente ex-maa della TSAB malgrado la fama che quest'ultima si era fatta. La pelle pallida della bambina creava uno strano contrasto con il nero dei suoi vestiti... ma sicuramente il particolare più inusuale era la strana, inquietante bambola senza gambe che portava sulle spalle. Era una bambola dinoccolata di colore neutro, con due fessure come occhi in un volto del tutto privo di altri connotati, e lunghi capelli rossi che cascavano sulla fronte, nascondendo una metà del viso. C'era qualcosa di veramente strano in quella bambola... dava l'impressione che da un mmento all'altro si sarebbe potuta animare, e avrebbe potuto saltare addosso al primo malcapitato che si trovava davanti.

E come se non bastasse, Precia riusciva a percepire una strana aura attorno alle "suore" e alla bambina vestita di nero. Era una sensazione alquanto strana... le giovani donne incappucciate emanavano una lieve energia che a Precia ricordava non poco le creature Elementali che avevano cominciato ad apparire in quelle ultime settimane. Invece, la bambina dai capelli argentati le ricordava molto una di quelle Maiden che aveva visto combattere contro gli Elementali e i mostri di Dark Fall. Certo, non erano avversarie degne di lei, ma erano comunque un fastidio che andava tolto di mezzo. Adesso, come mai una di loro era lì a discutere con lei di una questione così importante?

Una delle suore, più ardita o forse solo più frettolosa delle altre, fece un passo in avanti e si inchinò umilmete di fronte a Precia, imitata subito dopo da tutte le altre. "Milady Precia, siamo venute come secondo gli accordi con la nostra signora." affermò. "Veniamo noi in sua rappresentanza... e portiamo con noi un'agente della nostra signora che è stata ingaggiata per aiutare la nostra alleanza."

La bambina dai capelli argentati si fece avanti, chinando leggermente la testa in un gesto di saluto scostante. "Mio nome ezzere Lieselotte Achenbach. Io ezzere Maiden legata a Gier, Arkano del Feleno, yah!" disse, con un fortissimo accento mitteleuropeo. Con un leggero movimento delle braccia, scosse la bambola senza gambe che teneva tra le braccia, le cui giunture scricchiolarono in maniera snervante. "E qvezta... ezzere mia partner, Elfriede. Zalutare, Elfriede, prego."

Gli occhi della bambola si accesero, e si trasformarono per un paio di secondi in due puntini rossi e luminosi, facendo corrugare la fronte a Precia. Era un tipo di magia con la quale lei, malgrado tutta la sua esperienza, non aveva molta familiarità... e dovette ammettere tra sè di essere alquanto impressionata quando vide che la bambola alzò un braccio e mosse la mano, sempre emettendo il penetrante scricchiolio di prima. Nello stesso tempo, a Precia sembrò di vedere una grande ombra nera, percorsa da riflessi blu e viola e dalla forma vagamente simile a quella di una lumaca gigantesca, scivolare fuori dall'ombra di Lieselotte... ma durò solo un secondo rima che la forma oscura venisse riassorbita, e l'ombra della misteriosa bambina tornasse normale.

Precia restò per qualche secondo a guardare gli strani "ospiti" che si erano presentati, poi annuì e li accolse con freddezza. "Bene. Sembra che la vostra superiore abbia mantenuto la parola." affermò. "Dunque ditemi... per quale motivo la vostra padrona vorrebbe stringere un'alleanza con me, sapendo chi sono? Che cosa spera di guadagnare, e cosa ci guadagnerei io dal metterle a disposizione le mie invenzioni e magie?"

Lieselotte, la Maiden prescelta dall'Arcano del Veleno, fece un passo indietro e andò nuovamente ad affiancarsi alle ragazze incappucciate, che giunsero le mani come in preghiera prima che una di esse riprendesse la parola. "La nostra signora ha osservato con molto interesse le sue attività, ed è convinta che, unendo le nostre capacità, sarebbe possibile raggiungere entrambi i nostri obiettivi, venendoci incontro invece che combattendoci a vicenda." affermò una delle suore. "I Jewel Seed sono la chiave del successo, per il suo obiettivo, e potrebbero esserlo anche per noi."

"E quale sarebbe questo vostro... progetto?" chiese Precia, il cui sospetto non veniva certo dissuaso da delle semplici enunciazioni. "Per quale motivo dovrei collaborare con voi mettendo a disposizione i miei Jewel Seed? Potreste benissimo tradirmi."

"Ci aspettavamo questa domanda. E le possiamo assicurare che, se il nostro progetto andrà in porto, lei potrà riavere sua figlia Alicia Testarossa, che le è stata strappata da uno sfortunato incidente." affermò un'altra ragazza incappucciata. Normalmente, Precia avrebbe risposto ad una proposta del genere strangolando l'incauta che aveva osato mettere il dito su quello che era un tasto dolente per la maga crudele... ma in questo caso, la curiosità della scienziata-maga era ormai stata solleticata, e non se lasarebbe messa viasenza prima capire in che cosa consistesse questo piano di cui le ragazze incappucciate continuavano a parlare...

"Quello che desideriamo è che il Giardino dell'Arcobaleno e il Giardino degli Elementi si uniscano, e che il potere infinito degli Elementali fluisca nell'umanità che sopravviverà allo sconvolgimento dimensionale." spiegò un'altra ragazza. "Questo darà il via ad una nuova evoluzione del genere umano, trasformandolo in una razza superiore che continuerà a vivere in una nuova età dell'oro, salvando la Terra dal suo destino. Grazie a questo, la Terra diventerà un autentico paradiso... e grazie al potere degli Elementali, anche sua figlia Alicia potrà tornare in vita. Ma perchè il piano riesca, dobbiamo tenere a bada coloro che non vogliono che si realizzi - e queto significa, le Pretty Cure, la TSAB e le Maiden."

Per un attimo gli occhi ormai quanti spenti di Precia si illuminarono di qualcosa di rapido ed impetuoso, come se avesse appena ricevuto la più grande notizia del mondo... ma altrettanto rapidamente, Precia tornò al suo stato normale e annuì freddamente, facendo cenno ai suoi imprevisti ospiti di andare avanti. "E va bene. Sono disposta ad ascoltare le vostre idee. Se si tratta di un trucco, però, sappiate che non vivrete per pentirvene."

"Non c'è nessun trucco nella nostra offerta, Lady Precia Testarossa. La nostra offerta è del tutto sincera." assicurò un'altra delle "suore". "Ma perchè il piano riesca, è necessario tenere a bada in qualche modo le nostre avversarie. Dare loro dei bersagli sui quali concentrarsi, in modo che le sue e le nostre attività passino il più possibile inosservate."

"L'impero ti Tark Fall zarà zikuramente un'ottimo zpekkietto per allotole, yah." affermò Lieselotte. La sua bambola, Elfriede, mosse le dita delle mani, sollevando un tremendo suono scricchiolante. "Zapiamo ke qvelli della TSAB zono cià impegnati kon loro, e non zarà difficile far rikadere zu ti loro qvalke anomalia ke infece zarà kauzata da noztre attifità, yah.

Precia prese un respiro profondo e guardò le sue "alleate" con sufficienza. "Ma non sarà sufficiente. Quelli della TSAB non sono stupidi... e non ho certo voglia di attirare su di me la loro attenzione con azioni troppo eclatanti. Sanno già che sono una possibile minaccia, e se non hanno ancora mosso contro di me, è perchè non sanno dove mi trovo, e perchè non credono di avere la potenza di fuoco necessaria ad affrontarmi. Ma se dovessi tirare troppo la corda, mi attirerei dietro tutti i loro agenti."

"Corretto. Vedo che la sua fama di maga potente ed abile non è dovuta soltanto alla sua pura e semplice potenza magica, ma anche ad una rimarchevole astuzia." affermò una ragazza incappucciata. La follia non sembrava aver intaccato troppo le capacità intellettive di Precia. "Tuttavia, non dimentichi che c'è anche un altro problema che la TSAB si trova ad affrontare in questo periodo. L'emersione di Elementali nel Giardino dell'Arcobaleno è aumentata di moltissimo in questi ultimi tempi, e se dovesse aumentare ulteriormente, la TSAB sarebbe costretta a concentrare tutti i loro sforzi su di loro, e non potrebbe badare troppo a quello che facciamo noi. Sarebbe un ottimo modo per portare avanti i nostri piani senza che qualcuno ci ostacoli."

"Dopotutto, la TSAB non za ki ci zia dietro l'apparizione ti Elementali in Ciardino di Arkobaleno." proseguì la piccola Maiden del Veleno, aprendo un ombrellino nero e tenendoselo sopra la testa malgrado fosse all'interno.

Precia riflettè per un attimo. Era vero, in effetti. E nemmeno lei sapeva chi si nascondesse dietro l'apparizione di tutti quegli Elementali. Sicuramente, se la TSAB si fosse ritrovata a dover improvvisamente affrontare un'orda di Elementali, avrebbe pensato che la mente dietro a quell'invasione aveva semplicemente deciso di affrettare il completamento dei suoi piani. Non avevano certo gli elementi necessari per dire che ci fosse la possibilità di un'alleanza tra le varie fazioni. Quindi, se all'improvviso fosse apparsa una quantità maggiore di Elementali nel Giardino dell'Arcobaleno, sarebbe servita ottimamente come distrazione. Tuttavia, c'era una cosa che non le tornava...

"Sì, la vostra idea ha senso. Ma... che mi dite dei Jewel Seed? Sono quelli che a me interessano." affermò la donna. "Se i Jewel Seed non fanno parte dell'accordo, allora non ci sarà nessun accordo."

"Non si preoccupi, Lady Precia." affermò una delle messaggere. "I nostri superiori ci mandano appunto per dirvi che la cattura dei Jewel Seed, gli artefatti che la TSAB sta cercando di recuperare, fa parte del nostro progetto."

"Grazie ad essi, entrambi i nostri obiettivi potranno essere realizzati." affermò un'altra ragazza incappucciata. "Garantiamo che la loro cattura sarà una delle nostre priorità... e cercherem anche di recuperare i Jewel Seed che sono rimasti nelle mani dell'Impero di Dark Fall. Tuttavia, lasceremo a lei la decisione finale, Lady Precia. Ci basti dire che noi siamo la sua migliore possibilità di racimolare tutti i Jewel Seed e riportare in vita Alicia."

"E... a voi va bene che io usi i Jewel Seed per questo scopo?" sibilò Precia, stringendo gli occhi come un felino che punta la sua preda. "Se state cercando anche voi i Jewel Seed... allora dovete avere anche voi una motivazione per usare il loro potere."

"Vero. Ma le nostre motivazioni e le sue, Lady Precia, non sono mutuamente esclusive." affermò la messaggera che aveva parlato per prima. "Possiamo assicurarle che potrà realizzare il suo obiettivo senza che il nostro venga danneggiato, e viceversa."

"Capisco..." dissse Precia, incurvando poi le sue labbra in un sorriso inquietante. "Molto bene. Sono disposta a dare una possibilità a questa alleanza. Dopotutto, non mi interessa nulla di cosa succede a questo mondo, purchè io possa riavere la mia Alicia. Sia ben chiaro, però, che non mi appagherò di chiacchiere, e che voglio vedere risultati. E come ho detto, se si tratta di un inganno, non sopravviverete."

"Stia tranquilla, Lady Precia. Non abbiamo nessuna intenzione di ingannarla. Sarebbe controproducente anche ai nostri progetti." venne la risposta.

Lieselotte, senza cambiare la sua espressione tranquilla e distaccata, alzò leggermente la mano libera per chiedere la parola. "Tuttafia... ze pozzo, dofrei fare una rikiesta." affermò la piccola Maiden dai capelli argentati. "Kieto il permezzo ti agire in maniera intipendente per ezeguire una mizzione ke mi è ztata affitata dai miei zuperiori."

"Purchè questa tua... missione non vada ad ostacolarmi, allora hai il mio permesso." affermò Precia con sospetto. "Di che cosa si tratta?"

Un sottile sorriso apparve sul volto pallido di Lieselotte. "La mia mizzione... è katturare Heart Aino, una delle Maiden della TSAB... ziamo t'akkorto?" chiese, ricevendo in cambio un cenno di assenso. "Sehr gut... in qvezto kazo, io mi okkuperò di katturare Heart Aino per i miei zuperiori, mentre foi kontinuate aziona ti tisturbo zu TSAB."

"Con il suo permesso, Lady Precia... noi dovremmo tornare dai nostri superiori. SAranno lieti di sapere che lei ha accettato la nostra proposta." affermò la rappresentante delle ragazze incappucciate. Il gruppetto di messaggere si radunò attorno a Lieselotte, che chiuse il suo ombrellino con espressione neutrale, e lo tenne tra le mani, appoggiandone la punta sul terreno mentre la sua bambola animata si avvinghava alle sue spalle, rimanendo ferma lì in attesa. Tutte assieme, le ragazze congiunsero le mani come in preghiera, e cominciarono ad intonare una lenta, ritmata litania che riecheggiò cupamente nella grande sala...

"O sacri Elementali... voi che avete le ali per esplorare i cieli... voi che siete coronati dall'aureola eterna... sacri Elementali, guidateci verso il Vero Mondo..."

La lenta e ritmata preghiera continuò a farsi sentire per diversi secondi, anche mentre le ragazze e Lieselotte svanivano davanti agli occhi di Precia... e la ex-maga della TSAB restò ferma dov'era, guardando le sue ospiti che sparivano come fumo al vento. Per un po', Precia non ebbe nessuna reazione... poi, un sorriso ferale si fece strada sul suo volto, acceso dalla folle sicurezza che ormai il suo scopo fosse ad un passo dall'essere raggiunto...

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Ma mentre tali progetti sinistri venivano discussi, le Pretty Cure si stavano godendo una giornata di relativa tranquillità... e Saki-H e Mai volevano approfittare di quell'occasione per far vedere a Nagisa, Honoka ed Hikari un luogo che a loro era molto caro... e in quel momento, le quattro ragazze, assieme alle loro mascotte, osservavano meravigliate il grande albero dalle ampie fronde che dominava tutta la scena, in cima alla collina vicino alla quale Saki-H aveva la sua casa.

Honoka sembrava la più affascinata da quello spettacolo maestoso, sia da un punto di vista personale, che per quanto riguardava la sua curiosità scientifica. "Che bello... certo, non è da tutti i giorni vedere un esemplare così meraviglioso!" disse, appoggiando una mano sulla ruvida corteccia del grande albero, e passandola delicatamente come se avesse paura di danneggiarlo. "Dev'essere un albero secolare, senza ombra di dubbio... non ricordo di averne mai visto uno simile in tutta la mia vita!"

"E'... sicuramente impressionante..." affermò Nagisa, evitando per un pelo di inciampare su una radice sporgente. Vicino a lei, Mepple e Mipple stavano a loro volta guardando con grande interesse e meraviglia l'Albero del Cielo - così Saki-H aveva chiamato quell'immenso albero. "Quindi, Saki-chan... tu dici che tu e Mai-chan avete qualche ricordo legato a questo albero?"

"Sì... l'Albero del Cielo ritorna spesso anche nella mia memoria..." affermò Mai. La giovanissima artista aveva appoggiato i suoi strumenti su una roccia vicina, e ora stava passeggiando assieme alle sue amiche attorno al grande albero, come ipnotizzata dalla sua bellezza. "Per qualche motivo... è stato una delle prime cose che mi sono ricordata, quando sono tornata in questa città... e quando ho incontrato Saki-san, mi è tornato alla mente ancora una volta."

"E' curioso, Mai-chan, lo sai?" chiese la piccola campionessa di softball. "Quando ti ho incontrata, ho avuto anch'io... come posso dire... un flashback che mi ha riportato alla memoria l'Albero del Cielo! Non so bene per quale motivo, ma è stato il primo ricordo che mi è tornato in mente. Come se noi fossimo legate da questo albero..."

Flappy, che stava passeggiando assieme a Choppy attorno al grande albero, come se stesse cercando di farsi coraggio e dichiararsi alla sua amica, si schiarì la voce. A quanto pareva, era giunto il momento di dare loro una bella rinfrescata alla memoria... "Insomma, voi due, proprio non ve lo ricordate, lapi?" escamò il folletto azzurro. "Lasciate che vi dica come mai vi è tornato in mente questo albero... è stato qui che vi siete incontrate per la prima volta, diversi anni fa! Davvero non vi ricordate più niente?"

La notizia lasciò alquanto stupite tutte le Pretty Cure, che sgranarono gli occhi per l'incredulità! "COSAAAA?" esclamò Saki-H, con gli occhi divenuti grandi come fondi di bicchiere con tanto di pupilla ristretta! "Come... come sarebbe a dire, Flappy? Vorresti dire... che io e Mai-chan ci siamo viste per la prima volta QUI, davanti all'Albero del Cielo?"

"Certamente, chopi!" rispose con tutta calma Choppy, raggiungendo Flappy e facendolo arrossire leggermente. "E' stato durante una vostra festa, non ve lo ricordate? Provate a pensare..."

"Una festa... una festa..." mormorò Mai, cercando di tornare indietro con la mente a quando viveva con i suoi genitori e suo fratello a Tokyo. I ricordi di quell'epoca erano sbiaditi, e non poteva farsi tornare in mente tutti i particolari... ma si concentrò sull'Albero del Cielo e cercò di pensare. Per quale motivo era quello l'elemento in comune che aveva con i ricordi che si erano risvegliati anche nella mente di Saki-H? Doveva sicuramente esserci un nesso... "Aspettate un momento... forse... forse ricordo qualcosa! Saki-chan, tu... ricordi per caso di essere stata qui, vicino all'Albero del Cielo, nel corso di una celebrazione?"

"Beh... io vengo così spesso a vedere questo albero, che mi riesce difficile ricordare un'occasione in particolare..." affermò la ragazzina dai capelli corti, sfregandosi la fronte quasi cercasse di dare una smossa ai propri ricordi. "Quand'è che avrei incontrato qualcuno qui...? Huh? As... Aspetta un momento, credo di ricordare qualcosa... qualcosa che è accaduto circa... sei o sette anni fa! Mai-chan, quand'è stato che tu e la tua famiglia di siete trasferiti?"

"E' stato... circa sei anni fa, in effetti. Dopo la festa di Tanabata..." rispose Mai, cominciando a visualizzare un po' meglio i ricordi del suo passato... e per un attimo, le tornò in mente la notte di sei anni prima, poco prima di trasferirsi...

Un momento!

"Aspetta... Ma sì! Certo! Adesso ricordo bene!" esclamò, schioccando le dita come se le fosse appena venuta un'epifania, cosa che in effetti era vera! "Saki-chan... ricordo che ci siamo incontrate qui davanti, quando avevamo circa otto anni tutte e due! Mi ricordo bene... era durante la sera di Tanabata, e indossavi un kimono arancione! Ti ho vistaqui davanti che guardavi l'albero... ci siamo avvicinate e ci siamo salutate!"

"Adesso... adesso sta tornando in mente anche a me qualche ricordo..." affermò Saki-H, per poi trasalire e guardare Mai dritta negli occhi! "Ma... ma certo, adesso ricordo bene! Allora... eri tu la bambina che ho incontrato quel giorno! Non posso crederci... questa è... una coincidenza incredibile! Verrebbe quasi da pensare che fosse destino che noi ci incontrassimo qui di nuovo!"

"Heheheheee... già, è davvero incredible!" affermò Mai, abbracciando la sua amica ritrovata, mentre Nagisa, Honoka, Hikari e le loro mascotte restavano in disparte per non disturbare il momento.

"Davvero incredibile... mi viene da pensare che non sia stato per niente un caso se sono state scelte loro due per essere le nuove Pretty Cure!" affermò Hikari, sfregandosi la nuca. "Beh, certo non mi stupirebbe sefosse così. Sapete, ragazze, sento una strana energia provenire da questo albero. Non è certo un albero come tutti gli altri... in qualche modo, sento che è legato al Giardino di Luce, anche se non saprei dirvi in che modo..."

"Una cosa è certa, non mi stupirebbe se i nostri nemici lo prendessero di mira, se sapessero della sua esistenza." disse Honoka. "Dobbiamo fare in modo che l'esistenza di questo albero rimanga un segreto tra noi. Non voglio pensare a cosa potrebbero fare quelli di Dark Fall, gli Elementali, o i nemici che cercano i Jewel Seed se sapessero della sua esistenza."

"Purtroppo, mi rendo conto che abbiamo a che fare con un bel po' di problemi, lapi." affermò Flappy, osservando la corteccia dell'albero con espressione pensierosa, non soltano per i problemi più immediati... "Per adesso, siamo riusciti a cavarcela, ma potete stare certe che da questo momento in poi, le battaglie non potranno che farsi più difficili."

"Beh... per adesso non pensiamo a queste cose, che ne dite? Per oggi, godiamoci la giornata, e occupiamoci dei nostri problemi man mano che si presentano, okay?" affermò Nagisa, sorridendo e facendo il segno dell'okay alla mascotte di Saki-H. "Tra l'altro, abbiamo scoperto che le Pretty Cure novelline sono amiche di vecchia data! Heheheee... certo hanno cominciato con il piede giusto!"

"Noi abbiamo avuto qualche difficoltà all'inizio. A volte i nostri caratteri ci portavano a qualche contrasto..." affermò Honoka... e Mepple non perse l'occasione per dire la sua.

"Per non parlare del fatto che Nagisa è una pigrona e una tontolona! Chiunque avrebbe difficoltà a lavorare con lei, mepo!" affermò, tenendo le braccia incrociate sul petto... e scatenando l'ira della giovane campionessa di lacrosse, che si voltò verso di lui con tanto di occhi minacciosi e denti trasformati in zanne!

"Hey, bada a come parli, peluche!" ringhiò, scatenando l'ilarita di molti dei presenti... esclusi Pollun e Lulun che in quel momento passarono di corsa vicino al gruppetto. Sembrava che stessero giocando a rincorrersi, e in effetti la verità non era molto diversa...

"Vieni, Pollun, fatti abbracciare, lulu lulu!" esclamò la principessina del Giardino di Luce, correndo con tutta la sua agilità dietro al piccolo principe, che cercava invece con tutte le sue forze di scappare alla sua fin troppo entusiasta ammiratrice!

"Avevamo detto di giocare a rincorrerci, popo!" esclamò. "Non che tu avresti cercato di accalappiarmi, popo!"

"Sto facendo tutte e due le cose, lulu!" rispose prontamente Lulun, continuando a correre dietro al suo amato principino per avvinghiarlo in uno dei suoi famosi abbracci! Nagisa, Saki-H e le loro compagne ridacchiarono della scena, e Honoka guardò verso la città che si estendeva sotto la collina sulla quale si trovavano. Dopo la battaglia della Tokyo Tower che si era conclusa il giorno prima, era bello potersi godere qualche giorno di tranquillità...

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"E questo conclude il mio rapporto sull'incidente provocato dalla Maiden ribelle Kira Daidoji e sulla Ribellione dellaa Tokyo Tower, come tale episodio è stato schedato nei file della TSAB." affermò Kamui Tokinomiya, appoggiando un fascicolo sulla scrivania dietro la quale sedeva l'ammiraglio Gil Graham, che lo accettò con un cenno della testa e cominciò a leggerlo con attenzione. Dietro di lui, le sorelle Liese restavano in piedi come due fedeli guardie del corpo, dando anche loro una scorsa ai documenti presentati dalla ragazza samurai. "Grazie all'intervento delle Pretty Cure e delle Maiden assegnate alla zona di Tokyo, i danni sono stati estremamente contenuti. La dottoressa Mei Ling Hua, creatrice di Mei-Fang e collaboratrice della dottoressa Daidoji, si è messa a nostra disposizione per rimediare al disturbo provocato dalla sua collaboratrice. Penso che l'incidente si possa dire concluso."

L'anziano ma ancora acuto comandante della TSAB annuì, continuando a leggere i rapporti ancora per un minuto. Poi, con calma, appoggiò i file sulla sua scrivania e guardò in direzione di Kamui e della piccola ninja dalle orecchie da cane che stava accanto a lei. "Molto bene. Signorina Tokinomiya, lei e la signorina Konoha avete fatto un ottimo lavoro, finora. Tuttavia, temo di dovervi dire che da questo momento in poi, le Maiden assegnate a questa regione dovranno affrontare delle sfide molto peggiori di questa. Il nemico molto probabilmente intensificherà i suoi attacchi, e prenderà di mira tutti coloro che in questo momento stanno lavorando alle indagini. In particolare, oltre alle Maiden e alle Pretty Cure, la nuova maga combattente sotto la nostra tutela, Nanoha Takamachi."

"E a questo proposito, non dobbiamo dimenticare di tenere d'occhio l'ubicazione del giovane mago ricercatore della TSAB scomparso di recente, Yuuno Scrya." disse Mildred Avalon, presentandosi sulla soglia dell'ufficio. "Chiedo scusa per l'intrusione, ammiraglio Gil Graham. La situazione è abbastanza seria che ho ritenuto fosse necessario sottolineare che la nostra priorità, ovvero recuperare i Jewel Seed, non deve comunque eclissare il fatto che dobbiamo recuperare contatto con il nostro agente disperso. Nessuno meglio di lui conosce l'enorme potere distruttivo dei Lost Logia, e può darci meglio di lui indicazioni utili per ritrovarli e neutralizzarli."

"Nessun disturbo, Lady Mildred. Stavo giusto per richiedere la sua presenza." affermò Graham, mentre le sorelle Liese, Kamui e Konoha si mettevano sull'attenti davanti all'elegante direttrice della TSAB inglese. "In effetti, mi sembra di capire che i nostri superiori abbiano intenzione di intensificare la ricerca dei Jewel Seed, in modo da sottrarli al nemico. In particolare a Dark Fall."

"Precisamente." disse Mildred, annuendo lentamente, per poi rivolgersi a Kamui e Konoha. "Per questo motivo, vorremmo chiedere a voi due di ricercare più attivamente i Jewel Seed, aiutando anche le Maiden e le agenti della TSAB ad individuarli e metterli in sicurezza. E' necessario affrettarsi, prima che i nostri nemici recuperino lo svantaggio che hanno rispetto a noi... che non è neanche tanto grande, tutto considerato. Siete in grado di eseguire questo delicato compito?"

"Ruff! Kamui-sama e Konoha non avranno problemi, Mildred-sama... Gil-sama!" esclamò la ragazzina-cane, drizzando le orecchie e muovendo vivacemente la coda, esattamente come un cagnolino entusiasta! "Ritroveremo tutti i Jewl Seed, e faremo in modo che non cadano in mani sbagliate! Woof!"

Kamui annuì formalmente. "Eseguiremo questo compito con la massima dedizione, signori." affermò, mettendosi su un ginocchio e tenendo la spada ben salda davanti a sè. "Sulla mia spada e sul mio onore, io, Kamui Tokinomiya, faccio voto che ritroverò tutti i Jewel Seed, e aiuterò i nostri alleati a risolvere questa difficile situazione."

"Molto bene. Apprezziamo molto la vostra collaborazione..." disse l'ammiraglio Graham, annuendo di nuovo. "A questo proposito, Lady Mildred... siete in grado di fare una stima di dove si trovano i Jewel Seed che ancora non sono stati individuati? Dovrebbero essere cinque, se la memoria non mi inganna. Aria, Lotte, me lo potete confermare?"

"Certamente, ammiraglio Graham..." disse Aria, dando una rapida occhiata ad un laptop che teneva tra le braccia. Consultò alcuni file da poco aggiornati, e annuì tra sè."Sì, posso confermarle che altri cinque Jewel Seed non sono stati ancora trovati. Nove sono nelle nostre mani, due in quelle di Dark Fall, e altri sei sono attualmente in possesso della maga rinnegata Precia Testarossa. Questa è la situazione attuale."

"Con abbastanza Jewel Seed in loro possesso, i nostri nemici potrebbero mettere in serio pericolo la sicurezza del Giardino dell'Arcobaleno." affermò Graham. "Ecco, questo è quanto. Lady Mildred, sapete già dove trovare i Jewel Seed mancanti?"

"Stiamo raddoppiando i nostri sforzi per individuarli." affermò la giovane donna. "Posso dirle con relativa sicurezza che li troveremo entro la fine di questa settimana. Probabilmente anche prima."

"Questa è una buona notizia, Lady Mildred." affermò Graham. "E... giusto a titolo di informazione personale, so che la sua branca della TSAB non ha mai archiviato il caso della scomparsa di Fiona Mayfield, avvenuto circa due anni fa in Inghilterra. Avete fatto qualche passo avanti?"

Mildred fece un piccolo sorriso. "Riteniamo che tra non molto Fiona Mayfield potrà rivedere i suoi amici e la sua famiglia." affermò. "Tra qualche giorno, non credo ci vorrà molto di più."

"Bene! Woof! Konoha spera che anche questo incidente si risolva bene! Tutto grazie a noi della TSAB!" esclamò la piccola ninja. Kamui si mise in piedi e annuì, rinfoderando la sua katana, e facendo un inchino ai suoi superiori.

"Questo è tutto, signorine. Potete congedarvi." cominciò a dire Graham, fermandosi quando vide che Aria e Lotte sembravano spalancare leggermente gli occhi, come se fossero allarmate e avessero percepito qualcosa di pericoloso. "Hm? Che succede, Aria? Lotte? C'è qualcosa che non va?"

"Qualcosa di strano, signor Graham..." disse Lotte, corrugando la fronte. "Non so cosa stia succedendo, ma... abbiamo percepito una strana energia provenire dall'intera regione di Tokyo."

"Abbiamo ragione di credere che stia per iniziare una massiccia emersione di Elementali." disse Aria, provocando l'allarme di tutti i presenti, per quanto Mildred e Kamu sembrassero più controllate. "Non possiamo permettere che questo accada... le vittime tra i civili sarebbero innumerevoli!"

"Questa non ci voleva..." mormorò Graham, alzandosi rapidamente dalla sua sedia. "Accidenti, ora vedo chiaramente cosa voleva dire quando diceva che il nemico avrebbe intensificato i suoi tentativi, Lady Mildred."

"Già..." rispose la donna bionda, con espressione pensierosa. "E credo che questo sia solo l'inizio. La fusione tra i due mondi si fa pericolosamente vicina."

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All'esterno, la situazione stava rapidamente diventando caotica il cielo sopra Tokyo si era scurito all'improvviso, come se sulla capitale del Giappone si stesse addensando una terribile tempesta... e poi, aveva cominciato a cambiare colore, passando dal rosso acceso di un tramonto estivo, ad un giallo pallido... e poi, uno stranissimo verde smeraldo, avvolto in un turbine di nubi temporalesche tra le quali guizzavano lampi rossi e blu! Le persone che si trovavano all'esterno in quel momento avevano pensato bene di rifugiarsi all'interno del primo edificio che capitava loro a portata... e tra di questi, c'erano anche Heart e le sue colleghe Maiden, che in quel momento stavano per uscire dalle attività dei loro club scolastici e tornare a casa! Le cinque Maiden si fermarono sotto la tettoia della loro scuola, e guardarono con crescente allarme la volta celeste che cambiava rapidamente colore... era uno spettacolo davvero inquietante, e non aiutava il fatto che i loro Arcani stessero percependo una grande quantità di aure energetiche addensarsi sopra la città, appartenenti alla miriade di creature che si preparava ad aggredire l'umanità!

"Mamma mia! Avete visto che roba, ragazze? Cosa sta succedendo qui? Perchè il cielo sta cambiando colore così?" esclamò Heart. "Questo... questo non è per niente adorabile, nossignore!"

Saki-T corrugò la fronte,sentendo dei ricordi sgraditi riaffiorare alla sua mente. Era successa più o meno la stessa cosa quando, durante la sua vacanza studio in Inghilterra, quel portale si era aperto e aveva risucchiato Fiona al suo interno... "Questo non è bene... è esattamente come quella volta..." affermò la ragazza daicapelli blu, stringendo un pugno al proprio fianco, e stando bene attenta a non farsi sentire dalle sue compagne. Poi, scuotendo la testa e riportandosi alla realtà, Saki-T cercò di richiamare tutte all'ordine. "Ragazze, non possiamo perdere tempo. Si sta per verificare una massiccia emersione di Elementali di vario tipo!" esclamò la Maiden del Fulmine. "Bhanri, puoi confermarmelo?"

"Sì, Saki... e ci sono anche diversi Elementali misti tra di loro!" affermò telepaticamente l'Arcano del Fulmine. "Non credo di aver bisogno di ricordarvi che gli Elementali misti tendono ad essere più pericolosi!"

"No, lo sappiamo più che bene..." affermò Saki-T. "Elementali misti... temo che sarebbe un disastro se li lasciassimo fare! Dobbiamo andare a dare una mano! Sono sicura che le altre ragazze si stiano già preparando!"

"Bene! E allora che cribbio facciamo qua a girarci i pollici e a stare sedute sulle nostre chiappe?" disse Lilica, facendo rumore con le nocche delle mani. "Andiamo là, e diamo una mano al resto della ghenga! Non vedo l'ora di far fare un po' di ginnastica ai miei pugni!"

"Non... posso dire di essere altrettanto entusiasta, ma sono d'accordo con Lilica-chan!" affermò Maori, tirando fuori le sue trottole di legno dal suo zaino. "Dobbiamo fare presto, prima che gli Elementali si riversino in una zona abitata!"

"Vi guideremo noi Arcani al luogo dove il pericolo si sta addensando." affermò Partinias. "Presto, giovani Maiden, non c'è tempo da perdere... sono convinta che le Pretty Cure e Nanoha-chan arriveranno a breve."

Heart annuì con decisione. "Okay! Presto, ragazze, andiamo a dare una mano anche noi! Partinias... avremo bisogno dell'aiuto di tutti per uscirne vive, questa volta!"

"Non morirà nessuno... lo giuro sulla mia vita!" esclamò Saki-T, decisa a non lasciare che si ripetesse la tragedia di Fiona, alcuni anni prima...

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"Allora, Yuuno-kun, come sta andando?" chiese Nanoha al suo amico, ancora sotto forma di furetto, alzando gli occhi dai compiti che stava terminando. "Stai recuperando le energie che avevi perduto?"

IL mago-furetto annuì, dandosi un'occhiata alla pelliccia. "Finora, non ho incontrato problemi." affermò. "Ancora un paio di giorni, e dovrei essere in grado di riassumere le mie sembianze normali... e di questo devo ringraziare te, Nanoha-chan. Se non fosse stato per te, credo che adesso sarei davvero nei guai!"

"Hehehee, di niente, Yuuno-kun! Anzi, mi fa piacere che tu stia riprendendo le forze, e ti devo ringraziare per avermi dato la possibilità di dare una mano, ora che c'è questo grosso problema." disse la bambina castana, strizzando un occhio. "Piuttosto... che strano, ho come l'impressione che il sole stia sbiadendo. Non so perchè, ma mi sembra che illumini meno..."

"Sarà soltanto qualche nuvola di passaggio. Ora vado a controllare." rispose Yuuno, balzando agilmente giù dal tavolo dove si trovava, e andando a dare un'occhiata alla finestra. Scostò un po' la tenda... e gli cascò la mascella quando vide che cosa stava accadendo! "AH! Na... na... Nanoha-chan! Abbiamo un problema, vieni a vedere! Non ho mai visto niente del genere!"

"Yuuno-kun, che succede?" esclamò la bambina, alzandosi dalla sua sedia e correndo alla finestra per vedere di cosa si trattasse... e rimase altrettanto sconvolta quando si accorse del cielo multicolore che si stava espandendo sopra Tokyo! "Cos... Oh, mamma mia, ma cosa...? Cosa sta succedendo qui?"

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"Ho un brutto presentimento, mipo! Un bruttissimo presentimento!"

"Lo sentite anche voi, lulu? Sta per accadere qualcosa di terribile, lulu!"

"IN effetti, credo che sia un po' difficile non accorgersene, lapi!" esclamò Flappy, guardando il cielo che cambiava colore sotto gli occhi di tutti i presenti. Nagisa, Honoka, Hikari, Saki-T e Mai erano come ipnotizzate a guardare il terrificante fenomeno, sapendo che questo non poteva che essere il preludio a qualcosa di terribile...

"Non posso crederci... e adesso cosa succede?" esclamò Nagisa. "Gli Elementali... stanno tentando un attacco in massa?"

"Temo di sì..." rispose Hikari. "L'Albero del Cielo... sembra volermi dire che sta per arrivare un'ondata di creature che non appartengono a questo mondo! Non può trattarsi che di Elementali!"

"Allora... sbrighiamoci!" concluse Mai. "Le altre ragazze saranno già pronte, mentre noi siamo qui a discutere!"

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CONTINUA...

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