La scelta di Draco

di SignoraKing
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nave Durmstrang ***
Capitolo 2: *** L'aula vuota (o quasi) ***
Capitolo 3: *** Harry fa una sorpresa ***
Capitolo 4: *** Come ci si sente ad essere ignorati? ***
Capitolo 5: *** Passeggiata notturna ***
Capitolo 6: *** Riconciliazione ***
Capitolo 7: *** Hogsmeade ***
Capitolo 8: *** La stanza ***
Capitolo 9: *** Polisucco ***
Capitolo 10: *** La stamberga strillante ***



Capitolo 1
*** La nave Durmstrang ***


La nave Durmstrang


Draco era sotto ad un albero a guardare il vascello1 dei ragazzi di Durmstrang galleggiare2 sull'acqua del lago.
Fuori faceva freddo, vide Krum in costume sul ponte3 della nave, Draco solo a vederlo provò un freddo assurdo, molto più forte di quello che già provava.
Però oltre ai brividi e a quella sensazione di freddo pungente sentiva qualcos'altro, qualcosa che associò erroneamente al disgusto e succedeva da un po'.
“Che stupido essere.”
Quel pensiero era costante, ogni volta che lo vedeva provava schifo. 
Pensò che fosse solo patriottismo4 verso la propria scuola però quel disgusto aumentava quando lo vedeva circondato di ragazze quindi pensò che fosse una punta di invidia e non se ne preoccupò.
Ignorò quella sensazione anche quel giorno e si abbandonò alla contemplazione del cielo riflesso sull'acqua.

 

1 Per vascello intendo la nave su cui sono arrivati quelli di Durmstrang, solo che non sono sicura di cosa sia e allora ho scritto la parola che mi suonava meglio. (so che ci sono delle differenze ma sorvolate)
2 Non sapevo che verbo usare, le navi galleggiano?
3 Sono piena di dubbi e ho pochissima voglia di fare ricerche sulle navi adesso, ho messo ponte spero che si capisca cosa intendo.
4 Va bene anche in questo caso la parola 'patriottismo'?
 

Angolo scrittrice
So che è breve ma volevo proprio farla.
Ho già scritto i primi 3 capitoli e sono brevi.
Spero di farli più lunghi in seguito e di non far durare troppo la storia.
Penso di pubblicare un capitolo al giorno in modo di averne sempre di riserva in caso non potessi scriverne di nuovi.
Ho deciso di fondare in pratica la Drum
(con supporto da varie persone: 
___cLa e mary000.
La prima mi ha dato l'idea e la seconda ha detto che era un'ottima idea)
.
Spero che non diventi troppo comica e che  finisca in fretta.
A presto,
SK

P.S.: Lasciate un commentino qua sotto che mi fate tanto piacere.

 

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Capitolo 2
*** L'aula vuota (o quasi) ***


L'aula vuota (o quasi)
Da un po’ di giorni Draco frequentava in modo assiduo quell’albero1, ogni giorno dopo le lezioni si recava nel cortile e si metteva a fissare la grossa nave della scuola avversaria.
Quel giorno appena il biondo si sedette Krum uscì dalla nave e a grossi passi entrò nella scuola.
Il giovane sempreverde si rialzò e senza rendersene conto2  rientrò seguendolo.
Lo seguì per molti corridoi, sembrava che non andasse da nessuna parte ed effettivamente era così.
Il bulgaro si fermò di colpo per entrare in un’aula vuota.
Draco si avvicinò alla porta, sentendo una voce proveniente dall’interno, si affretta a nascondersi dietro ad una statua ma poi si accorse che la voce si sta rivolgendo a lui e parlava con un forte accento dell’est.
“Biondo entra qua.”
La voce ripeté la frase e a quel punto si rese conto che era inutile continuare a nascondersi.
Facendo l’espressione più impassibile che riuscì a trovare e ricomponendosi entrò con un po’ di timore per quello che stava per accadere.

 

1 So che sembra che lui abbia degli appuntamenti con l'albero ma la FF non sarà su loro due...
2 So che è simile al sogno ad occhi aperti di Hermione ma Draco non potrebbe mai fare una cosa del genere totalmente di propria volontà.



Angolo scrittrice
So che aspettavate questo capitolo, so che volete una bella scena di...
beh non si dice, fascia protetta e poi non credo che ci saranno scene spinte.
Che cosa succederà nell'aula?
Io lo so già
(ma dai? l'hai scritta tu 'sta roba - altra me)
Nessuno ha chiesto la tua opinione.
Ah, non sto diventando pazza, è tutto normale ;)
Alla prossima,
SK

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Capitolo 3
*** Harry fa una sorpresa ***


Harry fa una sorpresa


All’interno Draco trovò una strana sorpresa.
C’era Krum, alto e grosso, e c’era Potter, magro e gracile.
“Potter che cosa…?”
Non finì di fare la domanda che il bulgaro lo colpì facendogli cadere la bacchetta che aveva pronta in mano.
“Ehi scimmione potresti evitare?!”
Krum non sembrava contento dell’appellativo ma si ritrasse.
“E’ da un po’ che non ci vediamo, mi stai evitando. Ho notato che continuavi ad andare a vedere Viktor nuotare e quindi gli ho chiesto aiuto.”
“Sfregiato sei al livello di una stupida ragazzina.”
“Hai anche ricominciato con quel soprannome? Credevo che ci fosse…”
“Non c’era niente” disse con furia Draco prima che Harry potessere finire “Era una scappatoia, un modo per uscire dallo… dallo stress.”
Lo disse abbassando gli occhi per nascondere la verità.
Negli occhi del grifondono però c’era qualcosa, oltre alla delusione, sembrava aver capito la verità.
“Stupidi siete. Sembrate coppietta sposata.”1
La voce ricordò ai due ragazzi che nella stanza c’era anche un’altra persona.
“Comunque mentre tu eri intento a ignorarmi io ho…” Harry fece un lungo sospiro “Io ho visto un paio di volte Krum. Ma credo che fosse anche la tua idea o sbaglio?”
Finì la frase in modo tagliente.
 Draco arrossì leggermente e cercò di nasconderlo inutilmente. 
“Che ne sai di quali sono le mie idee?”
“Lo so bene, abbiamo passato abbastanza tempo insieme per capirti.”
“Voi avete finito? Io devo fare cose.”
Harry guardò a fondo negli occhi grigi del biondo che dopo un po’ non riuscì più a sostenere il suo sguardo e  posò il proprio sul pavimento.
Allora il grifondono se ne andò.
E Krum prima di seguirlo sussurrò a Draco:
“E’ arrabbiato forse.”
E lui rimase da solo in quella stanza buia a chiedersi cosa provava veramente.

 

1 Scusate ma su Wiki ho letto che ha un accento tedesco e comunque non so farlo come non so fare quello bulgaro.
 

Angolo autrice
Salve popolo di EFP, come ve la passate?
Ecco il capitolo, puntuale e un po' più lungo.
Credo che sarete delusi nel prossimo perché non trovavo modo di farlo durare molto,
ma si compensano.
Spero che il vostro interesse si accenda.
Il mio è alle stelle perché neanche io so come finirà.
Cooomunque vi lascio.
Alla prossima,
SK

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Capitolo 4
*** Come ci si sente ad essere ignorati? ***


Come ci si sente ad essere ignorati?

I giorni passavano ma Draco non riusciva togliersi di dosso la sensazione  che lo sguardo di Harry gli aveva provocato.
Krum aveva ragione, era arrabbiato e anche uno stupido come il bulgaro l’aveva capito.
Però anche lui sentiva la rabbia dentro, dopotutto Harry era andato con Krum, chissà cosa avevano fatto.
Pensava di essere il solo a poter ferire le persone però si rese conto che era ferito, amareggiato.
Lo guardava sempre, a lezione1, durante i pasti e per i corridoi. 
Lo guardava ma Harry sembrava che non lo notasse.
Si sentì uno schifo e si rese conto di cosa vuol dire essere ignorati.

Giorno dopo giorno il suo malessere peggiorò e Harry continuava la sua vita tranquillo.
Lo vedeva ogni tanto in cortile con il bulgaro e ogni volta sentiva dei pugnali di ghiaccio trafiggergli lo stomaco.
Doveva fare qualcosa e doveva farlo in fretta.

 

1 Ho un vuoto di memoria, i partecipanti al torneo facevano lezione vero?
 
 
Angolo autrice
So che questi capitoli sono vuoti però ci vogliono anche degli intermezzi.
Nel prossimo succederà qualcosa e spero che venga apprezzato.
Devo ancora scriverlo ma è penso che lo pubblicherò domani puntuale come sempre.
Inoltre ho delle altre idee,
così se i capitoli di questa non arrivano potete leggere qualcos'altro.
Alla prossima,
SK

 

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Capitolo 5
*** Passeggiata notturna ***


Passeggiata notturna


Era notte fonda, i passi di Draco risuonavano lugubri lungo il corridoio.
Non era riuscito a prendere sonno e aveva pensato che una passeggiata notturna avrebbe potuto giovargli.
Si sentiva osservato, si fermò vicino ad una finestra e si guardò intorno.
Non c’era nessuno apparentemente però sapeva che qualcuno aveva dei trucchi per non farsi vedere.
Trattenne il fiato cercando di sentire se c’era rumore di passi ma a c’era solo silenzio, se c’era qualcuno si era fermato a sua volta.
Stava per riprendere la sua passeggiata ma una mano gli afferrò il braccio.
L’unica cosa che lo trattenne dal gridare era la consapevolezza che avrebbe ricevuto una bella punizione per essere stato trovato in giro di notte.
Vide comparire un viso familiare dal nulla.
“Vieni sotto al mantello.”
Senza farselo ripetere due volte ubbidì.
Si ritrovò faccia a faccia con Harry, sentiva il suo alito caldo sulla bocca.
Il cuore cominciò ad accelerare i suoi battiti.
Cerco negli occhi del moro un appiglio ma guardandolo si sentì mancare.
“Non dovresti andare in giro di notte, rischi una punizione.”
Draco cercò le parole ma non c’erano motivazioni per andare in giro in quel modo a quell’ora.
L’unica cosa che riuscì a dire fu un timido scusa, ad un volume così basso che non si sarebbe sentito ma Harry afferrò subito quella parola e gli sorrise con una sincerità disarmante.
Sembrava che ogni problema si fosse risolto in quell’unico sorriso.
Anche Draco, nonostante non fosse da lui, sorrise.
“Ora dobbiamo trovare un posto in cui stare perché stare tutta la notte in piedi qui non è la cosa che desidero di più.”

 
 
Angolo autrice
Ecco il capitolo.
Chissà cosa succederà tra di loro...
Neanche io lo so con esattezza.
Spero che non stia diventando lenta,
però davvero tengo che la storia sia fatta in un certo modo e accelerare i fatti non mi va.
Lasciate una recensioncina che mi fate piacere.
Alla prossima,
SK

 

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Capitolo 6
*** Riconciliazione ***


Riconciliazione


Avevano trovato un’aula in disuso . Si sedettero uno di fianco all’altro sotto ad una finestra.
La luce lunare rendeva i capelli di Draco quasi bianchi e gli occhi di Harry luminosi.
“Come mi hai trovato?”
Lo disse con un tono sereno, felice che fosse successo.
“Un trucchetto.”
Dicendo così  tirò fuori da un tasca una vecchia pergamena apparentemente bianca e così gli spiegò la storia della mappa del malandrino.
“Ora si spiegano molte cose.”
Un sorriso malizioso apparve sul volto del serpeverde.
Rimasero in silenzio per qualche ora, seduti per terra sereni.
Era quasi l’alba quando si decisero ad alzarsi.
Draco accompagnò Harry al ritratto della Signora Grassa.
“Tieni pure il mantello, me lo ridai poi.”
Il moro uscì da sotto la protezione del mantello e si girò verso il ritratto della Signora ancora addormentata.
“Aspetta.”
Draco si scoprì e si avvicinò al volto di Harry.
Il loro occhi si incontrarono e i loro respiri si fusero.
“Cosa?”
“Niente, scusa.”
Il giovane serpeverde si rimise il mantello e sparì nel nulla mentre Harry svegliava la donna nel dipinto un po’ deluso.

 

Angolo autrice
Come va bella gente?
Ecco il capitolo.
Avrei voluto rendere di più l'ultima scena.
Avrei voluto che si capisse che entrambi volevano qualcosa (eheh).
Spero che comunque vi piaccia.
Nel prossimo si noterà di più la Drum, ma non voglio dirvi nulla a riguardo.
Alla prossima,
SK
P.S.: Domani cercherò di pubblicare due capitoli, per ringraziarvi del vostro supporto.
Stanno diventando più belli a parer mio, sono molto più simili a dei capitoli
e credo sia anche grazie a voi.

 

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Capitolo 7
*** Hogsmeade ***


Hogsmeade

Draco si trovava di nuovo nel cortile, sotto allo stesso albero di sempre a pensare a quell’incontro.
“Davvero credevo che lui volesse riprovarci?”
Si diede mentalmente dello stupido perdendosi nei suoi pensieri per così tanto tempo che non si rese neanche conto di chi si era avvicinato.
Vide la divisa rosso sangue dei ragazzi di Durmstrang e guardando il viso della persona che aveva davanti ebbe un tuffo al cuore.
Cercò di non mostrare emozioni ma intuì dallo sguardo del bulgaro che non ci era riuscito appieno.
“Andiamo a Osmed1?”
Draco provò una strana sensazione, ripensò a Harry e poi si riscosse.
“Non è il mio ragazzo, non gli devo fiducia. E poi è solo un’uscita.”
Si alzò, guardò negli occhi Krum e fingendo serenità gli disse:
“Vai pure avanti te.”
Cercò di fare un mezzo sorriso sperando che l’altro non notasse le sue emozioni.

###############

Rimasero in un silenzio quasi liturgico lungo il tragitto e non si guardarono mai in faccia.
Arrivati a Hogsmeade Draco decise che era meglio andare alla Testa di Porco perché non voleva che qualcuno li vedesse insieme.
“Il campione di Durmstrang con uno studente di Hogwarts, chissà cosa potrebbero pensare…”
L’insegna del locale dondolava al freddo vento invernale che però non sembrava turbare in nessun modo il due ragazzi.
Per un attimo Krum si fermò ad osservare il disegno sull’insegna, una testa di cinghiale accoltellato il cui sangue colava su di un panno bianco, ma non si sconvolse più di tanto.
Si sedettero in un tavolo semi nascosto e in ombra.
Il biondo vide sul volto dell’altro un espressione strana.
“Avresti preferito andare ai Tre manici di scopa o alla sala da te?”
L’espressione del bulgaro tornò neutra.
“No, va bene qui. Sala da te è per coppie…”
Lo disse in un modo strano ma Draco evitò di farci caso.
Ordinarono ma Krum non sembrava ancora intenzionato a dirgli niente.
“Perché mi hai chiesto di venire qui?”
“A scuola ci sono persone che potrebbero sentirci… o vederci…”
“Ma ha intenzione di dirmi qualcosa o almeno di finire le frasi?”
Draco era abbastanza infastidito dalla situazione.
“Cosa devi dirmi?”
“Niente, volevo conoscere te, anche sapere cosa c’è tra Harry e te.”
“Ah ecco. Vuole solo sapere se può scoparselo.” 
Non capì perché gli importasse tanto.
“Niente, tra me e lui non c’è niente.”
Cercò di non far sentire la delusione, di non far capire che avrebbe voluto che qualcosa ci fosse in realtà.
“Devo parlare in privato con te, qui c’è altra gente.”
Draco si guardò intorno e trattenne  a fatica una risata. Oltre a loro c’erano due persone e nessuna delle due sembrava intenzionata ad ascoltarli.
“Allora prendiamo una stanza…”

 

1 E' scritto volutamente sbagliato, non posso rendere bene il suo accento ma posso farvi pensare come stia parlando.
 
 
Angolo autrice
Salve a tutti.
Come ho detto nel capitolo scorso,
volevo pubblicare due capitoli oggi ma mi mancherà internet e non potrò connettermi sempre.
(potrò farlo solo se vado dove lavora mio padre e non è molto comodo)
Quindi dovrete attendere trepidanti i capitoli,
(lo so che in realtà non li attenderete con ansia)
Nel prossimo capitolo scoprirete che cosa succede nella stanza.
Io ho già scritto i capitoli 8 e 9 e andrò avanti anche se non potrò pubblicarli giornalmente.
Spero di tornare presto.
Alla prossima,
SK
P.S.: Non ho risposto alle recensioni perché sono anche un tantino di fretta.
Vi ringrazio tutti per aver letto il capitolo c:

 

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Capitolo 8
*** La stanza ***


La stanza

Alla richiesta dei ragazzi Aberforth li aveva guardati male, non capendo a cosa potesse servire ma alla vista delle monete aveva acconsentito a dargli l’unica che fosse presentabile in quel momento.
Le assi scricchiolavano mentre Draco entrava.
Si guardò intorno disgustato e desiderò con tutto il cuore di essere al suo maniero, nella pace dei suoi corridoi vuoti. Si sentì sporco pensando che lui, Draco Malfoy, era una locanda di bassa lega con un bulgaro che doveva dirgli chissà quale cavolata riguardo a Harry.
Il pensiero del rifondono lo fece sentire male e quindi scacciò il volto del moretto dalla testa, seppure non riuscì a scacciarlo del tutto dal cuore.
Si girò, accorgendosi che nella stanza era calato il silenzio e che Krum non si muoveva.
Lo guardava e nel suo sguardo vide qualcosa di strano.
Senza pensarci tirò fuori la bacchetta.
Poi Viktor si avvicinò a lui e gliela sfilò di mano buttandola insieme alla sua per terra.
Fu un attimo e poi sentì una scossa da dentro e seppe cosa stava per succedere.
“Questo vuole scopare me, non Harry.”
Ma non era allarmato, anzi era ben lieto di accontentarlo e si lasciò trascinare nel letto dal bulgaro.


###############

Draco era sdraiato di fianco a Krum, tutti e due completamente sudati.
Era ormai sera.
“Devo tornare a scuola. E’ tardissimo.”
Silenzio.
“Hai ragione.”
Il bulgaro si alzò e il serpeverde osservò la sua schiena nella penombra della stanza.
Si vestirono in silenzio e senza mai guardarsi.
“Posso chiamarti per nome?”
“Puoi sì.”
“Viktor, prima tu l’hai chiesto a me ma anche io voglio sapere cosa c’è tra te e Harry.”
“Amici. Parlavamo e basta.”
Nel cuore di Draco ci fu la pace dopo quella sicurezza.
Forse in fondo Harry gli piaceva.
Oppure gli piaceva quello che era successo con Viktor.
Non ci pensò su troppo.
Tornarono a scuola giusto in tempo per la cena.
Nessuno notò nulla e loro ne furono molto lieti.

 

Angolo autrice
Bon jour mon amis (?)
Tralasciando il francese, ecco il capitolo.
Spero che vi piaccia.
Voglio scusatemi per tutta questa attesa,
ma ho varie cose da fare e non ho sempre internet.
Alla prossima,
SK

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Capitolo 9
*** Polisucco ***


Polisucco
Qualcuno in realtà aveva notato qualcosa, ma non al loro ritorno.
Harry (ricerca Mappa del malandrino) aveva osservato a lungo il nome di Draco e ci era rimasto di sasso a vedere che era andato ad Hogsmeade con Viktor.
Per sua fortuna guardò la mappa solo fino a quando loro raggiunsero la locanda dato che Ron era deciso a farlo divertire un po’ e magari a capire perché fosse così giù.
Non ottenne niente, Harry gli chiese se poteva lasciarlo solo e Ron un po’ deluso che il suo migliore amico non volesse stare insieme a lui andò a divertirsi con i suoi fratelli e dimenticò ben presto Harry.
Il moro nel frattempo stava cercando con lo sguardo Draco, lo vide al solito posto nel cortile della scuola. Si nascose sotto il mantello e decise di fargli una sorpresa.
Pensò che il biondo aspettasse Krum, era ovvio che non prevedesse il suo arrivo.
Quindi ripiegò su un piano diverso, decise di andare nell’ufficio di Piton a rubare un po’ di pozione Polisucco in cui poi inserire i capelli del bulgaro1.


 ###############

"Che fai qui?"
Draco si voltò di scatto pensando di aver riconosciuto la voce, negli occhi la speranza che fosse Harry che poi si trasformò in delusione condita da un sorriso falso.
"Aspettavo qualcuno che probabilmente non arriverà."
"Chi?"
Cercò di rendere la sua voce simile alla persona di cui portava i panni ma non ci riuscì molto bene, sembrava però che a Draco non importasse.
"Harry."
Non si accorse neanche di aver risposto.
Una risata cristallina e molto familiare fece voltare di nuovo il giovane serpeverde.
"Allora dovrai aspettare un’ora perché la pozione finisca di farmi sembrare uno scimmione…"
Gli occhi di Draco erano un misto di rabbia, confusione e felicità. Si alzò di scatto, gli puntò il dito sul petto e accentuò ogni parola con un colpo: "Tu sei un deficiente, volevi fingerti Viktor per qualche strano motivo. Io ti dovrei tirare una di quelle fatture…"
Non riuscì a finire la frase perché tutti e due scoppiarono a ridere.
Il parco era vuoto nonostante il cielo fosse ancora chiaro e la temperatura sopportabile.
"Ma da quando lo chiami per nome?" Harry si fece serio per un momento nonostante fosse difficile non scoppiare di nuovo a ridere.
Dato che dall’altro non ricevette risposta e che comunque quel particolare non gli interessava chiese: "Che cosa è successo?"
"Niente."
"Contala a qualcun altro furetto."
Draco gli raccontò del pomeriggio prima sorvolando su quello che era successo nella stanza.
"Voleva solo chiederti quello?" Annuì semplicemente sedendosi di nuovo sull’erba ghiacciata.
"Meno male che non ha visto niente di quello che è successo nella locanda…"
Harry si sedette accanto a lui facendo scricchiolare il terreno, lo sguardo si perse tra gli alberi della Foresta Proibita.
Draco giocherellava con la bacchetta e creava piccole scintille rosse che facevano brillare l’erba coperta di brina.
"Sai Harry, noi non dovremmo neanche parlarci…" Draco iniziò a parlare adagio, cercando le parole per dire qualcosa che non aveva previsto di dire. "Nel senso, siamo diversi. Anche le famiglie e tutto. Però voglio essere sincero con te, e ovviamente voglio che tu lo sia con me, su i nostri sentimenti."
Vide lo sguardo stranito del moro e provò a spiegarsi meglio: "Sentimenti, emozioni, amicizia o no. Qualcosa di più o di meno. Voglio capire se tu pensi le stesse cose di me. Capisci?"
Aveva il cuore in gola, non capiva perché stava distruggendo quell’attimo di pace per una cosa che neanche lui capiva.
Il sole ormai era quasi tramontato, gli effetti della pozione su Harry erano svaniti e la divisa rosso sangue gli cadeva addosso facendolo sembrare allo stesso tempo enorme e microscopico.
"Parliamone domani, dopo le lezioni. Non voglio darti una risposta sbrigativa. Anch’io volevo parlarne, ma non sapevo come iniziare."
Si prese una piccola pausa e tornò per un attimo a guardare gli alberi scuri che si muovevano al vento invernale.
"Sai come entrare alla Stamberga?"
Il serpeverde annuì piano, perdendosi negli occhi di smeraldo dell’altro.
"Allora ci vediamo lì dentro. Ne parliamo con calma."
Harry gli sorrise, e in quel sorriso Draco si perse. Ripensò ai bei momenti, a quegli attimi rubati all’altro anche solo per guardarsi negli occhi senza parlare.
Ripensò ad un sacco di cose e desiderò di cambiare nome, solo per potersi far vedere in pubblico insieme a lui.
Si alzarono seppur contro voglia e rientrarono facendo finta di non accorgersi dell’altro per mantenere le facciate che tutti conoscevano.
Nessuno avrebbe potuto tollerare Draco Malfoy, figlio di un mangiamorte, amico di Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto a Lord Voldemort.


1non chiedetemi come e perché... non lo so nemmeno io. Credo però che sia un dettaglio trascurabile (vero?)

Angolo autrice
Ehi bella gente.
Come butta?
Eh sì sono ancora viva e mi ricordo ancora di questa storia.
Vi mancavo?
Vi mancava questa storia alla Romeo e Giulietta?
Cooomunque ecco il capitolo,
so che non è bello e che è passato un sacco di tempo ma è una cosa trascurabile.
Allora ciao.
SK

 

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Capitolo 10
*** La stamberga strillante ***


 

La stamberga strillante
Draco salì con passi malfermi la scala, presumeva di trovare Harry in una delle stanze di sopra. Il legno scricchiolava sotto alle sue scarpe lucide.
Arrivò al piano superiore e per un attimo si fermò cercando di capire se la persona che cercava era lì.
Il silenzio regnava sulle stanze come un’ombra cupa. 
“Lumos!”
Il corridoio fu illuminata da una fioca luce che bastava appena a vedere dove andava.
Sbirciò in un paio di stanze senza fare troppo caso all’arredamento distrutto,  poi arrivò all’ultima.
La porta sembrava bloccata, ma con un semplice incantesimo il biondo riuscì ad aprirla.
Arrivato dentro lo stupore lo bloccò per un attimo: la stanza era completamente diversa dalle altre, le pareti erano state riverniciate e i mobili erano stranamente nuovi.
“Ah, sei già arrivato. Scusa il ritardo.”
Draco si voltò di scatto e si ritrovò davanti un Harry che, a giudicare dal sorriso, era molto felice.
A quel punto anche il giovane serpeverde sorrise.
Si abbracciarono come se non si vedessero da anni, si abbracciarono come due vecchi amici, anche se amici non potevano esserlo.
Le loro facce erano ad un soffio di distanza, le loro bocche schiuse in dolci sorrisi e i loro occhi erano incastrati gli uni negli altri, quelli smeraldo di Harry e quelli coloro ghiaccio di Draco.
Si misero seduti comodi su un divano bianco e stettero per un attimo in silenzio a guardarsi, come se il mondo non contasse nulla.
“Sai, dovremmo deciderci. Dico…” Harry si prese una piccola pausa, fece un lungo respiro e poi riprese, un po’ a disagio, “Dovremmo smettere di parlarci, oppure vederci di nascosto come degli animali?”
Draco prese a giocherellare con un cuscino, dopo un paio di minuti però riprese a parlare: “Forse dovremmo smettere di vederci. È troppo complicato e ci stiamo male tutti e due. Potremmo stare con altri e poi un giorno, magari, ci rincontreremo e potremo parlarci senza nasconderci.”
“Sembra una bella idea.” Nonostante le sue parole il  grifondoro non sembrava felice. “Anche se ci starei male comunque.”
“Ti assicuro che con un po’ di buoni amici e magari qualcuno più importante.”
Harry lo guardò in modo strano. “Lo credi davvero?”
“Ehm, sì.” Draco tentennò un attimo rendendo la risposta inutile. “C’è Krum, ad esempio. Credo che tu sia diventato molto amico con lui.”
“Anche tu.”
“Mh, allora non saprei. Sono sicuro che comunque con il tempo non ti importerà più nulla della nostra relazione.”
“Mi sto convincendo. Con Krum ci potresti provare tu.”
Draco sorrise, anche lui si stava convincendo delle pazzie che aveva tirato fuori.
I ragazzi si addormentarono uno accanto all’altro, dopo aver girato un po’ per trovare la posizione giusta per stare comodi.

La stamberga strillante

 
Draco salì con passi malfermi la scala, presumeva di trovare Harry in una delle stanze di sopra. Il legno scricchiolava sotto alle sue scarpe lucide.

Arrivò al piano superiore e per un attimo si fermò cercando di capire se la persona che cercava era lì.

Il silenzio regnava sulle stanze come un’ombra cupa. 

“Lumos!”

Il corridoio fu illuminata da una fioca luce che bastava appena a vedere dove andava.

Sbirciò in un paio di stanze senza fare troppo caso all’arredamento distrutto, poi arrivò all’ultima.

La porta sembrava bloccata, ma con un semplice incantesimo il biondo riuscì ad aprirla.

Arrivato dentro lo stupore lo bloccò per un attimo: la stanza era completamente diversa dalle altre, le pareti erano state riverniciate e i mobili erano stranamente nuovi.

“Ah, sei già arrivato. Scusa il ritardo.”

Draco si voltò di scatto e si ritrovò davanti un Harry che, a giudicare dal sorriso, era molto felice.

A quel punto anche il giovane serpeverde sorrise.Si abbracciarono come se non si vedessero da anni, si abbracciarono come due vecchi amici, anche se amici non potevano esserlo.

Le loro facce erano ad un soffio di distanza, le loro bocche schiuse in dolci sorrisi e i loro occhi erano incastrati gli uni negli altri, quelli smeraldo di Harry e quelli color ghiaccio di Draco.

Si misero seduti comodi su un divano bianco e stettero per un attimo in silenzio a guardarsi, come se il mondo non contasse nulla.

“Sai, dovremmo deciderci. Dico…” Harry si prese una piccola pausa, fece un lungo respiro e poi riprese, un po’ a disagio, “Dovremmo smettere di parlarci, oppure vederci di nascosto come degli animali?”

Draco prese a giocherellare con un cuscino, dopo un paio di minuti però prese a parlare: “Forse dovremmo smettere di vederci. È troppo complicato e ci stiamo male tutti e due. Potremmo stare con altri e poi un giorno, magari, ci rincontreremo e potremo parlarci senza nasconderci.”

“Sembra una bella idea.” Nonostante le sue parole il grifondoro non sembrava felice. “Anche se ci starei male comunque.”

“Ti assicuro che con un po’ di buoni amici e magari qualcuno più importante starai bene.”

Harry lo guardò in modo strano. “Lo credi davvero?”

“Ehm, sì.” Draco tentennò un attimo rendendo la risposta inutile. “C’è Krum, ad esempio. Credo che voi siate diventati molto amici.”

“Perché con te no?”

“Mh, allora non saprei. Sono sicuro che comunque con il tempo non ti importerà più nulla della nostra relazione.”

“Mi sto convincendo. Con Krum ci potresti provare tu.”

Draco sorrise, anche lui si stava convincendo delle pazzie che aveva tirato fuori.

I ragazzi si addormentarono uno accanto all’altro, dopo aver girato un po’ per trovare la posizione giusta per stare comodi.

 


Angolo scrittrice

Tutto quello che sono riuscita a tirar fuori è questo obrorio.

Perdonatemi.

Spero che il seguito sarà migliore.

Alla prossima,

SK

 

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