s.o.s bellezza superiore alla norma

di NickJonas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** presentazione personaggi e prologo ***
Capitolo 2: *** Arrivo a Satan City ***
Capitolo 3: *** Tutti alla festa ***
Capitolo 4: *** L'incontro ***
Capitolo 5: *** Tutto grazie ad un topolino ***
Capitolo 6: *** Una notte insonne ***



Capitolo 1
*** presentazione personaggi e prologo ***


S.O.S BELLEZZA SUPERIORE ALLA NORMA:

 

NAOMI (significato: bellezza superiore a quella di chiunque altro)= è una ragazza di 16 anni dotata di una bellezza mai vista; ha degli occhi azzurri che non appena li guardi ti sembra di toccare il cielo con un dito ereditati dalla madre, i suoi capelli sono molto lunghi, ondulati e castani chiari, inoltre sono sempre profumatissimi, ha una boccuccia meravigliosa che fa venire a tutti la voglia di baciarla, il suo nasino è perfetto, ed infine il suo fisico, perfetto per una ragazza di 16 anni, altezza giusta, né troppo alta, né troppo bassa; magra, seno prosperoso, sedere a mandolino, pancia piatta e gambe snelle e slanciate; insomma fisicamente è perfetta. La sua storia è un po' complicata: i suoi genitori vivevano nel pianeta Vegeta, fino a quando non fu attaccato, disperati non sapevano cosa fare, quindi presero una navicella e ci misero dentro la loro piccola figlia, Naomi, e la spedirono sulla Terra, sapendo che anche il principe Vegeta, fratello del padre della piccola, stava tornando sulla Terra dalla sua famiglia (Vegeta era tornato sul suo pianeta d'origine per cercare di aiutare il suo popolo, però non c'erano molte speranze, quindi il re, suo padre, gli ordinò di tornare sulla Terra da sua moglie Bulma e da suo figlio Trunks di appena 2 anni). Il fratello di Vegeta sperava che quest'ultimo avrebbe potuto prendersi cura di sua figlia, però per un problema delle navicelle, i due si ritrovarono in due parti opposte del pianeta Terra, non riuscendo a conoscersi. La piccola non ce l'avrebbe mai fatta a sopravvivere se non fosse stato per l'aiuto di un vecchietto che la trovò e si prese cura di lei (lui seppe il suo nome per una medaglina che la bambina aveva al collo con inciso sopra “Naomi”). Gli anni passarono fino a quando, pochi giorni prima del sedicesimo compleanno di Naomi, il nonno, come lo chiamava lei, morì; lei era disperata, soffriva moltissimo. Il suo carattere dopo quel giorno cambiò radicalmente; prima era una ragazzina solare ed allegra, sempre con il sorriso sulle labbra, dolce e molto sensibile, mentre dopo la morte del suo adorato nonnino divenne più cupa e il sorriso che tanto la caratterizzava sparì per sempre, si isolò, divenne una ragazza ribelle e scontrosa con tutti e piangeva molto spesso. Dopo questo triste fatto verrà mandata in un orfanotrofio per un breve anco di tempo perchè dopo andrà a vivere con suo zio Vegeta. Per la sua bellezza tutti i ragazzi le corrono dietro, e quando si iscriverà all'Orange Star High School a Satan City, farà una strage di cuori. Ha una passione segreta per il canto, il primo a scoprirla sarà Goten. Ha una voce davvero meravigliosa.

GOTEN= è un ragazzo di 18 anni ed è veramente bellissimo: alto, magro ma con un fisico d'atleta, pettorali scolpiti, braccia muscolose, occhi grandi e profondi color pece, sempre con il suo sorriso perfetto sulle labbra, capelli all'insù sempre neri. È un ragazzo carismatico, dolce, gentile e molto simpatico, sempre con la battuta pronta. I suoi genitori sono Goku e Chichi, ha un fratello maggiore di nome Gohan. Appena vedrà Noemi ne rimarrà colpito e cercherà in tutti i modi di aiutarla a superare questo brutto momento della sua vita. È molto geloso di Noemi, la difenderà sempre e comunque. È il migliore amico di Trunks, cugino della ragazza. È un supersayan mezzosangue, pratica le arti marziali ed è fortissimo.

TRUNKS= è un ragazzo di 18 anni anche lui bellissimo: alto come Goten, magro e anche lui ha un fisico scolpito, occhi dolci colore del cielo, un sorriso magnifico e capelli lilla a caschetto. È un ragazzo un po' timido con chi non conosce, è dolcissimo e molto simpatico, ma sopratutto molto geloso e iperprotettivo nei confronti della cugina, alla quale vuole un gran bene. I suoi genitori sono Vegeta e Bulma. Il suo migliore amico è Goten, con lui avrà molti litigi per Noemi. È anche lui un mezzosangue, pratica le arti marziali ed è anche lui fortissimo.

VEGETA= è un uomo di 45 anni: non molto alto (poco più basso di suo figlio), prima aveva i capelli a fiamma all'insù mentre adesso ce li ha corti, neri sempre all'insù, occhi grandi, freddi e neri. Lui è un tipo freddo, insensibile, in passato era cattivo ma grazie a Bulma e a tutti gli altri è cambiato. È sposato con Bulma e ha un figlio, Trunks. 16 anni fa nel suo pianeta d'origine, di cui è il principe, ci fu una grande guerra, Freezer e i suoi seguaci contro il popolo sayan; lui tornò sul pianeta Vegeta per aiutare il suo popolo, però non essendoci più speranze suo padre, il re Vegeta, lo obbligò a tornare sulla Terra. È il combattente più forte insieme a Goku, lui e quest'ultimo sono gli unici Sayan puri rimasti. Quando conoscerà sua nipote le vorrà da subito molto bene, anche se non lo dimostrerà per il suo orgoglio. È molto geloso e protettivo nei confronti di Naomi.

BULMA= è una donna di 44 anni molto attraente per la sua età: abbastanza alta, magra, capelli turchini lunghi fino alle spalle, occhi blu. È una scienziata molto famosa, crea sempre oggetti ingegnosi. È una donna isterica ma molto buona e solare. È sposata con Vegeta ed ha un figlio, Trunks. Quando conoscerà sua nipote Noemi le vorrà da subito molto bene; sarà come una madre per lei, la aiuterà spesso e le darà molti consigli.

GOKU= è un uomo di 45 anni: alto e con un fisico perfetto, ha una strana capigliatura a forma di palma color nero, occhi dello stesso colore. È uno dei due Sayan rimasti. Lui è molto solare, allegro e buono, ma sopratutto molto ingenuo, ha la mentalità di un bambino di 6 anni appena. È sposato con Chichi, ed ha due figli, Gohan e Goten.

CHICHI= è una donna molto bella: non molto alta, mingherlina, con due occhi neri come i capelli, sempre raccolti in un chignon. È isterica, di buon cuore, la tipica donna di casa, cucina dei manicaretti deliziosi. Vuole un gran bene a suo marito ed ai suoi figli.

Ci sono molti altri personaggi: Gohan, Crilin, C-18, Maroon, il maestro Muten, Tensing, Rif, Yamcha, Junior, Videl, Ub e molti altri.

Prologo:

Naomi è una ragazza bellissima che ha da poco perso il nonno adottivo, il suo carattere è cambiato da quel tragico giorno, ed è diventata una ragazza ribelle e scontrosa, però la sua nuova famiglia riuscirà ad aiutarla in particolare due ragazzi, Trunks e Goten.

 

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Capitolo 2
*** Arrivo a Satan City ***


Capitolo 1:
Arrivo a Satan City:

Suo nonno, il suo adorato nonno, non c'era più, era morto proprio davanti ai suoi occhi. Lei non era più la stessa, senza il suo nonnino la sua vita era cambiata completamente, traformandola, cambiando il suo carattere da dolce e sensibile, a ribelle e scontroso, ma sopratutto, aveva perso il suo fastastico sorriso.
Questa tragedia successe qualche giorno prima del sedicesimo compleanno di Naomi, e lei fu portata in un orfanotrofio, essendo minorenne e senza la tutela di un adulto, contro la sua volontà.
Lei, con il nonno, viveva alla città del nord, in un piccolo paesello di montagna, a contatto con la natura, come lei adorava. In quel momento, due uomini che si occupavano della tutela dei bambini/ragazzi, la stavano portando in un orfanotrofio nella grande città di Satan City. In questo orfanotrofio i bambini e ragazzi vengono maltrattati, picchiati e fatti lavorare; inoltre il “capo” era uno scostumato, che guardava e toccava troppo le belle ragazze della sua fondazione.
Dopo aver opposto un po' di resistenza, Naomi salì in macchina e quei tipi la portarono nella sua nuova casa; ma loro non conoscevano la nuova Naomi, non sapevano quanto ribelle era diventata.
Arrivati a Satan City, davanti all'orfanotrofio, i due tizi la scortarono all'interno della grande casa nella quale sarebbe stata costretta a vivere.
Takumi: (il padrone dell'orfanotrofio) bene bene, tu saresti Naomi giusto? Benvenuta! Complimenti, sei proprio una bella ragazza! - ammirandola dalla testa ai piedi con sguardo malizioso e malvagio.
Naomi lo guardò male, poi distolse lo sguardo e si guardò attorno; vide un gruppo di bambini e ragazzi, principalmente maschi, che la guardavano curiosi di conoscerla.
Takumi: ehy! Sto parlando con te mocciosa! Guardami quando ti parlo maleducata! - disse lui alzando la voce. Naomi lo guardò peggio di prima, e mentre lui si stava avvicinado a lei per farle capire chi è che comanda, lei gli fece lo sgambetto. L'uomo, che tra l'altro era basso e grasso, cadde di bocca per terra. Tutti, compresi i due aiutanti di Takumi, soffocarono una risata. La ragazza rimase impassibile, con sguardo freddo ed a braccia incrociate pensando: “chissà, forse non sarà così male stare qui.”.
Intanto, alla Capsule Corporetion, la vita trascorreva normalmente: Bulma alle prese con un nuovo marchingegno, Vegeta ad allenarsi nella sua amata Gravity Room e Trunks in camera sua a giocare alla play station con il suo migliore amico, Goten.
Goten: tanto non mi batterai mai!
Trunks: si certo vedremo!
Andarono avanti così per una buona mezz'ora, fino a quando Bulma non li chiamò, avvisandoli che era pronto il pranzo. I due sayan si precipitarono in cucina, dove vi trovarono Vegeta già seduto al suo solito posto aspettando da mangiare. Bulma aveva cucinato una montagna di cose, che furono divorate subito dai tre sayan.
Bulma: caspita! Si vede proprio che siete sayan eh! Comunque, sabato sera ci sarà una festa nella villa dei Jefferson, e ci hanno invitati ad andare. È una festa a beneficienza, saranno presenti alcuni orfanotrofi, sarebbe bello andare e donare qualcosa, non credi caro? - chiese guardando Vegeta.
Vegeta: tsk! - rispose impassibile continuando a mangiare.
Bulma: uff, sei sempre il solito! Ovviamente Goten anche te e la tua famiglia siete invitati; si terrà sabato sera alla villa dei Jefferson alle 20:00.
Goten: va bene Bulma. Lo dirò alla mamma, a lei piacciono questo genere di feste. - rispose sorridente.
Nessuno immaginava che quella serata avrebbe cambiato la vita a molti.

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Capitolo 3
*** Tutti alla festa ***


Capitolo 2 – Tutti alla festa:

 

Sabato mattina era arrivato, Bulma era a dir poco elettrizzata per la festa che si sarebbe tenuta quella sera, come Chichi d'altronde, mentre gli uomini sembravano indifferenti al fatto. Vegeta e Goku speravano solo di trovare tanto cibo, Goten di rimorchiare qualche ragazza, data la sua fama di dongiovanni, e Trunks, Trunks aveva la sensazione che quella sera avrebbe trovato qualcuno di molto speciale.

Nel frattempo, nella fondazione, Naomi stava scontando una punizione per la sua indisciplina e ribellione. Era solo da poche ore in quel posto e già ne aveva combinate di tutti i colori: aveva rovesciato il brodo bollente sulla testa di Takumi, stappando la bottiglia di vino da servire al “capo” lanciò il tappo sull'occhio di un aiutante di quest'ultimo, aveva liberato e fatto scappare le galline che si trovavano sul retro della casa e, per finire, aveva “accidentalmente” tirato un calcio sulle parti intime di Takumi. Quest'ultimo era furioso (e dolorante), quindi decise di fargliela pagare a quella mocciosa che aveva osato sfidarlo. La rinchiuse nel sotterraneo della casa e la lasciò senza cibo e acqua per l'intera giornata. Quel posto metteva i brividi, non era grande, non aveva finestre ed era senza luce, completamente buio, chissà quanti insetti e ragnatele erano presenti in quel lugubre posto; ma a Naomi non importava, ormai non le importava più niente, era convinta che senza il suo nonnino niente aveva più senso. Era seduta al centro di quella piccola stanza da ormai tutta la notte e tutta la mattinata del giorno seguente, era lì, impassibile, non piangeva, non urlava, non lasciava trasparire nessuna emozione. La porta si aprì di colpo facendo entrare Takumi, più calmo rispetto la sera prima, che, con un sorriso malefico, la prese per il collo non facendole toccare più terra.
Takumi: hai imparato la lezione mocciosa? Mai mettersi contro Takumi Mori! - stringendo sempre più forte la presa al collo.
Takumi: adesso vai a prepararti, dobbiamo andare ad una festa alla villa dei Jefferson. Vedi di non farmi fare figuraccie! Fai una faccia da cane bastonato e non combinare guai. Siamo intesi?! - lanciandola al suolo. Detto questo uscì e dopo poco la ragazza raggiunse gli altri suoi compagni, tutti riuniti nella stanza delle ragazze.
Daisuke: - un ragazzo sui 17 anni, molto bello, alto, muscoloso, capelli sui toni del blu scuro, e dei bellissimi occhi verdi. - ehy tu! - disse rivolto a Naomi. - certo che hai fegato a trattare in quel modo il capo. Complimenti! - era veramente stupito, nessuno, mai, aveva avuto il coraggio di fare quello che aveva fatto quella ragazzina a sole poche ore dal suo arrivo.
Naomi: non me ne faccio niente dei tuoi complimenti. - impassibile e indefferente a quel che le era stato detto.
Daisuke: sei tosta eh. Bene, andremo d'accordo io e te. - e sul suo viso comparve un mezzo sorriso.
Naomi non lo badò più di tanto.
Daisuke: io sono Daisuke. Ho 17 anni. - e diede il via alle presentazioni.
Si avvicinò a loro un altro ragazzo, un po' più basso e mingherlino rispetto a Daisuke, ma sempre di bell'aspetto, con i capelli corti e biondini, e gli occhi verdi/grigi.
Kaito: io sono Kaito. Ho 16 anni.
Fu il turno di una ragazza, alta, un po' in carne, capelli corti fino a sopra le spalle e neri, con occhi scuri e freddi. Misaki: io sono Misaki. Ho 16 anni. - Misaki guardò male Naomi.
Dopo si avvicinò un ragazzo più basso, capelli castani/biondi, occhi marroni.
Riki: ehy bellezza, io sono Riki. Ho 13 anni, quasi 14. - sorridendo e facendole l'occhiolino. Gli arrivò subito una sberla in testa da parte di Daisuke. A Naomi scappo una piccola risata, che però non fece notare a nessuno, e tornò alla sua indifferenza.
Si avvicinarono infine tre bambini, due maschi e una femmina. Erano veramente dolcissimi.
Kei: piacere, il mio nome è Kei. Ho 9 anni. - e sorrise cominciando a far sciogliere il cuore freddo della ragazza. Era un bambino davvero adorabile: era il più alto tra i tre, magro, capelli biondi/arancioni e degli occhi dolcissimi color verde.
Shinici: io invece sono Shinici, e ho 8 anni. - facendo un sorrisone a trentadue denti. Quel bambino era dolcissimo: un po' più basso di Kei, magrolino, capelli neri, mossi e lunghi fino a poco sopra le spalle, e occhi da cerbiatto dello stesso colore.
Ami: e io sono Ami. Ho 7 anni. - il suo sorriso era timido a differenza di quello dei suoi amici. Era proprio una bella bambina: bassetta per la sua età, mingherlina, mora e con i capelli lunghi e lisci, e gli occhi color pece. - e tu? Come ti chiami? - chiese dolcemente la bambina.
Naomi: Naomi, tra pochi giorni avrò 16 anni.
Ami: davvero?! Che bello! Io ne ho compiuti 7 da poco.
Alla ragazza scappò un piccolo sorriso.
Daisuke: bene le presentazioni sono finite, andiamo a prepararci che tra poco dobbiamo andare alla festa dei riccaccioni. - aveva una faccia schifata mentre parlava di quella festa.
Kei: dobbiamo proprio andare Daisuke? - facendo una faccia da cucciolo.
Daisuke: si dobbiamo purtroppo. Forza prepariamoci. Misaki aiuti tu Ami?
Ami: no! Può aiutami Naomi no? Sempre se lei vuole. - lo sguardo di tutti si posò sulla ragazza.
Naomi: ehm... si okay. - la bambina le sorrise, tutta la timidezza di prima sembrava scomparsa all'improvviso.
Misaki dedicò uno sguardo pieno di odio e rabbia a Naomi, che la ragazza ricambiò con uno sguardo del tutto indifferente.
Daisuke: Takumi ha detto che in armadio abbiamo i vestiti che ci sono stati donati dalla famiglia di riccaccioni. Ha detto che dobbiamo prepararci molto bene e fare delle faccie da cani bastonati quando saremo in villa. - tutti, ad esclusione di Naomi, annuirono. Lei li guardò sorpresa.
Naomi: e voi fate tutto quello che vi dice quel tipo? Voi siete pazzi.
Misaki: sai, non vogliamo fare la fine che hai fatto tu questa notte ragazzina! - disse lei in malo modo guardandola dalla testa ai piedi. Naomi stava iniziando ad innervosirsi.
Naomi: meglio fare la mia fine che essere una codarda. - guardandola altrettanto male.
Kaito: calme calme ragazze. Discuterete in un altro momento adesso siamo in ritardo. - disse mentre le due continuavano a guardarsi in cagnesco. Ognuno iniziò a prepararsi. Naomi aiutò Ami. I ragazzi erano già pronti da un bel pezzo, stavano aspettando le ragazze, quando entrò Misaki con un vestito lungo rosa acceso, camminado su delle scarpe col tacco coperte dal lungo vestito, i capelli cortissimi erano sciolti e spettinati, il viso truccato, forse un po' troppo pesantemente. I ragazzi la guardavano stupiti e un po' spavantati da tutto quel trucco.
Misaki: bhe, perchè mi guardate così? Non sto benissimo? - facendo un giro su se stessa, rischiando di cadere per terra. I ragazzi trattennero una risata.
Daisuke: Naomi e Ami? Dove sono?
Misaki: boh. - fece l'indifferente.
Dopo pochi minuti d'attesa entrò Ami correndo, era molto carina, Naomi l'aveva sistemata davvero bene.
Ami: come sto ragazzi? - aveva un vestito lungo fino a poco sopra le ginocchia verde smeraldo con ai piedi delle ballerine bianche. I capelli raccolti in una treccia al lato.
Kaito: sei bellissima piccola. - sorridendo.
Ami sorrise ampiamente.
Daisuke: e Naomi dov'è Ami? - Misaki sbuffò per tutto l'interesse che Daisuke dedicava alla nuova arrivata.
Ami: stava facendo storie per indossare il vestito, ma sono riuscita a convincerla. - sorridendo compiaciuta. - si sta sistemando i capelli tra poco dovrebbe essere qua.
E detto questo, arrivò Naomi in tutto il suo splendore, indossava un vestito corto fino a sopra il ginocchio celeste con ai piedi delle scarpe col tacco dello stesso colore dell'abito. I capelli erano sciolti e le cadevano ondulati lungo le spalle, il suo viso non era truccato, non ne aveva bisogno, era bellissima, come sempre. Era veramente stupenda, di una bellezza mai vista. I ragazzi la guardavano a bocca aperta, erano stupiti da tanta bellezza.
Riki: oh mamma. Sei davvero uno schianto piccola. - facendole l'occhiolino.
Naomi: taci piccolo. - disse lei facendo ridere gli altri.
Daisuke: sei... - ma fu interroto da Misaki che, gelosa ed invidiosa, disse che dovevano muoversi ad andare nel salone dove c'era Takumi che li aspettava. Dopo le raccomandazioni che il capo fece ai ragazzi su come comportarsi alla festa, tutti si recarono alla villa.
Intanto, anche Bulma e Chichi con le loro rispettive famiglie erano davanti all'entrata della grande casa.

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Capitolo 4
*** L'incontro ***


Capitolo 3 – L'incontro:

 

Trunks e Goten guardavano estasiati quell'enorme villa. Il giardino era gigantesto, con al centro di esso una fontana; c'era una scuderia con dei cavalli puro sangue al suo interno, una piscina con trampolino e chi più ne ha più ne metta. Però, la cosa veramente magnifica, era l'interno della casa: appena entrati dalla porta si trovarono in un salone enorme, dove si trovavano la maggior parte degli invitati, al fondo del salone c'erano delle scale che portavano al piano di sopra, dove si trovavano i due orfanotrofi invitati, la fondazione TM (Takumi Mori), e la fondazione BB (Big Boys, fondazione solo maschile). Loro erano al piano superiore perchè avrebbero dovuto fare un'entrata trionfante dopo la presentazione della famiglia Jefferson.
Intanto i nostri amici Sayan erano, come al loro solito, ad ingozzarsi al buffet; fino a quando furono interroti dalla signora Jefferson che li andò a salutare.
Signora Jefferson: oh Bulma cara! Come stai? - dandole due baci sulla guancia in modo molto altezzoso. Vegeta la guardava schifato.
Bulma: Charlotte, che piacere rivederti. Io sto molto bene grazie te?
Charlotte Jefferson: oh benissimo! Sai, adesso che sto aiutando questi due orfanotrofi mi sento molto bene. - dandosi molte arie, lei li “aiutava” solo per farsi pubblicità.
Bulma: è un bellissimo gesto quello che stai facendo. Dopo anche noi lasceremo una donazione per quei poveri ragazzi. - realmente dispiaciuta per loro. - approposito, dove sono? Non li ho visti.
Charlotte Jefferson: sono al piano di sopra, adesso farò una piccola presentazione e loro verranno giù. - sorridendo in modo falso.
Nel frattempo i ragazzi erano in una stanza degli ospiti e Takumi era sceso a parlare con i signori Jefferson, non senza prima raccomandare ai ragazzi di non combinare guai, in particolar modo a Naomi. Quest'ultima si sedette su uno dei due letti, e venne subito imitata dagli altri.
Ami: uffa! Io mi sto annoiando, quando ci fanno scendere alla festa?
Daisuke: meglio stare qua, che in compagnia di quei riccaccioni.
Ami: dai non dire così. Sono stati gentili con noi, ci stanno aiutando. - disse ingenuamente la bambina.
Kaito: non essere ingenua Ami. Ci stanno solo usando per farsi pubblicità.
Ami: davvero? - si poteva vedere la delusione nei suoi occhi.
Naomi la guardava dispiaciuta, così decise di cambiare discorso.
Naomi: però la piccola ha ragione. Mi sto annoiando anch'io a stare chiusa qui dentro.
Shinici: purtroppo però non possiamo uscire.
Naomi: questo lo dici tu. - alzandosi dal letto.
Daisuke: dove vai? Resta qui non possiamo uscire, se ci beccano finiamo nei guai! - disse bloccandola per il braccio.
Naomi: voglio solo fare un giro! Non succederà niente. - togliendosi dalla presa del ragazzo.
Daisuke: non te lo permetterò! - era preoccupato che le succedesse qualcosa.
Naomi: non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare!
Kaito: Naomi ascolta Daisuke per piacere. Lo diciamo per il tuo e per il nostro bene. Finiamo tutti nei guai se esci da quella porta.
Naomi li guardò tutti, non potevano essere così codardi, erano realmente terrorizzati da quel tipo; decise di ascoltarli e sedersi nuovamente sul letto.
Al piano di sotto arrivò il momento delle presentazioni, la signora e il signor Jefferson presero un microfono a testa e iniziarono a parlare.
Charlotte Jefferson: un attimo d'attenzione prego. Sono veramente felice che siate venuti tutti a questa festa a beneficienza. Come avrete sicuramente sentito dire io e mio marito Charles stiamo aiutando due orfanotrofi che adesso vi presenteremo. Ho comprato personalmente gli abiti che hanno addosso i ragazzi. - sentendosi fiera del suo gesto.
Charles Jefferson: prima vi presenteremo i ragazzi della fondazione maschile BB. Allora: questi tre bambini sono: Miguel, Manuele e Federico. - e dalle scale scesero tre bambini di 8/9 anni in smoking. Tutti applaudirono. - proseguiamo, questo ragazzo è Martin. - e scese un ragazzino di 12 anni, sempre in smoking. Altri applausi. - poi abbiamo Thomas. - un ragazzo sui 16/17 anni. E ancora applausi. - ed infine abbiamo Franco. - e arrivò un ragazzo di 17 anni più o meno, molto bello, biondo e occhi azzurri, in smoking. Ancora applausi.
Sato: - il “capo” di questa fondazione. - salve a tutti signori e signore. Il mio nome è Sato, e sono realmente riconoscente ai signori Jefferson per l'aiuto che stanno dando alla mia fondazione. Ringrazio tutti voi della vostra presenza e del vostro aiuto. Grazie. - tutti i presenti applaudirono.
Charlotte: bene continuiamo e Takumi, il presidente della fondazione TM, vi presenterà la sua bella famiglia.
Takumi: salve a tutti. Volevo ringraziare tutti voi presenti e dirvi che sono veramente onorato ed emozionato di essere qui insieme ai miei piccoli. - fingendo di provare affetto per quei poveri ragazzi. I presenti però ci cascarono alla sua messa in scena e applaudirono sonoramente. - bene, grazie, vi ringrazio davvero. Allora, questi tre fiorellini sono: Kei, Shinici e la piccola Ami. - e dalle scale scesero i tre bambini per manina con addosso i vestiti che la signora Jefferson ha gentilmente regalato. Al vedere quei tre tutti i presenti si addolcirono e diedero il via agli applausi. - lui è Riki. - e scese il ragazzo in smoking. Ancora applausi. - lei è Misaki. - e scese la ragazza rischiando di cadere su quei trampoli, provocando una risata generale.
Trunks: e questa? Ahaha ma hai visto com'è truccata? Ahahah.
Goten: si, se tutte le ragazze in questa fondazione sono così è meglio quella maschile ahahah.
I due ricevettero una gomitata dalle rispettive mamme.
Takumi: proseguiamo con Kaito. - e scese il bel ragazzo in giacca e cravatta. Applausi. - poi c'è Daisuke. - arrivò quest'ultimo, anche lui in smoking. E ancora applausi. - ed infine la nostra ultima arrivata, Naomi. - e dalle scale scese la bellissima ragazza, con i capelli che le ondeggiavano a tempo della sua camminata lenta, gli occhi azzurri come il cielo non guardavano nessuno, la bocca schiusa in una smorfia di disappunto, con quell'espressione era ancora più bella. La sua bellezza lasciò tutti i presenti a bocca spalancata, perfino i più anziani la guardavano facendo pensieri inadatti. Vegeta la fissò per un momento, in lei riconosceva qualcuno, quella ragazza aveva quel qualcosa che lui aveva già visto in un'altra persona; anche lui era rimasto stupefatto della sua bellezza, ma si mantenne distaccato a braccia incrociate facendo finta di niente.
Trunks, lui sapeva, era convinto, che la persona speciale che si sentiva di trovare quella sera, era proprio lei, quella misteriosa ragazza dalla bellezza sconvolgente.
Goten aveva la bocca letteralmente aperta, quella ragazza era magnifica, era stupenda, veramente stupenda; lui la guardava mentre scendeva le scale, sperando di incrociare quei suoi bellissimi occhi azzurri. Appena arrivò alla fine degli scalini e si fermò, ebbe l'occasione di ammirare meglio le sue magnifiche curve. Quella ragazza era dotata di una bellezza fuori dal comune. Sembrava un angelo. Questi erano i pensieri di tutti, in particolare di Goten. E un'altra ondata di applausi invase la stanza.
I nostri Sayan non le toglievano gli occhi di dosso. Avevano l'impressione che quella sarebbe stata una serata interessante.

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Capitolo 5
*** Tutto grazie ad un topolino ***


Capitolo 4 – tutto grazie ad un topolino:

 

Charlotte Jefferson: ecco, questi sono i ragazzi che io e mio marito stiamo aiutando, non sono adorabili? - accarezzando la testa del piccolo Shinici. Daisuke fece una smorfia di disgusto; Naomi era curiosa di sapere perchè il ragazzo provava tanto ribrezzo per i “riccaccioni”, come li chiamava lui. Takumi: grazie a questa bellissima famiglia oggi i miei ragazzi si sono potuti vestire come dei veri signori, non sentendosi a disagio tra tutti voi. Grazie davvero. - un'enorme quantità di applausi invase la sala. Naomi era schifata, loro non avevano di certo bisogno di vestiti costosi e alla moda, loro necessitavano cibo, giochi, ma sopratutto amore; invece le uniche cose che avevano erano lividi, tristezza e solitudine.
Charles Jefferson: bene ora continuate a divertirvi signori e signore. - e ancora applausi.
Bulma: - parlando con la sua famiglia e con quella di Chichi. - che bei ragazzi non trovate?
Chichi: mi sembra che loro abbiano notato una ragazza in particolare no? - dando una gomitata a suo figlio.
Goten sembra essersi svegliato da una stato di trans, era ancora incantato a guardare quella misteriosa ragazza.
Goten: ma no mamma che dici? - grattandosi la nuca, gesto ereditato dal padre.
Bulma: e credo proprio che tuo figlio non sia l'unico ad averla notata Chichi. - guardando a braccia incrociate Trunks.
Trunks: ehm, no no mamma non è come credi. Io... - si bloccò non sapendo come spiegare che in quella ragazza vedeva una persona speciale, l'avrebbero
sicuramente preso per pazzo.
A pochissimi metri di distanza da loro si trovavano Naomi e gli altri ragazzi della fondazione TM che parlavano.
Naomi: questa festa è uno strazio. - sbuffando.
Kaito: già, ma non possiamo muoverci da qui altrimenti saranno guai.
Naomi: - sbuffò. - vabbè a me non interessa. Vado a farmi un giro. - alzandosi dalla sedia in cui era seduta.
Daisuke: ferma qui. Finiamo tutti nei guai se te ne vai. - anzandosi anche lui, seguito da tutti gli altri, per fermarla.
Naomi: non me ne vado mica, resto in questa casa, voglio solo farmi un giro. - allontanandosi dal gruppo, seguita dallo sguardo dei suoi compagni.
Quella breve conversazione con le loro madri era bastata a fargli perdere di vista quella bellissima ragazza. Goten e Trunks la cercavano con lo sguardo ma niente, non la trovavano. Ad un certo punto le urla isteriche di una signora attirarono la loro attenzione.
Signora: ahhhhhhhhhhhhh! Un topo, un topo! Ahhhhhhh! - questa frase riuscì a scatenare il caos; tutte le signore che si trovavano alla festa iniziarono ad urlare in preda al panico.
Takumi capì immediatamente che quella era opera di quella combina guai di Naomi; ma questa volta non l'avrebbe passata liscia. La cercò con lo sguardo e non appena la trovò le andò incontro con una faccia infuriata.
Takumi: sei stata tu vero mocciosa?! Sei stata tu a mettere un topo vicino al tavolo di quella signora?! - prendendola brutalmente per un braccio.
Naomi: non ha le prove. Non può incolparmi. - con un sorriso beffardo sul volto. Questo fece infuriare ancora di più l'uomo, il quale strinse la presa al braccio di Naomi. La ragazza rimase impassibile, anche se il dolore iniziava a farsi sentire.
Takumi: ora vai subito a prendere quel topo e lo porti fuori da qui! E a casa faremmo i conti! - la guardò minacciosamente. Naomi ubbidì solo perchè, altrimenti, avrebbero ucciso o fatto del male a quell'adorabile topolino.
Naomi: calmi tutti è solo un piccolo topolino. Non fa del male a nessuno. - chinandosi e prendendo in mano la piccola bestiolina.
Trunks e Goten furono ipnotizzati da quella voce melodica e sensuale.
Signora: oh cara grazie, mi hai salvato la vita! - esagerando. - ma ora porta quella bestia schifosa fuori da qua! Su, muoviti!
Se c'è una cosa che Naomi non sopporta è che le diano degli ordini.
Naomi: nessuno mi da degli ordini! - mettendole il topo nella profonda scollatura del vestito.
Signora: ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!! - dimenandosi come un pazza.
Tutti i ragazzi che guardavano la scena scoppiarono a ridere, compresi Goten e Trunks, perfino Vegeta emise una breve risata, tornando subito alla sua indifferenza e freddezza.
Takumi: - si avvicinò infuriato. - oh signora mi dispiace molto, si lasci aiutare! - pronto a mettere le mani all'interno della scollatura della signora, ma fu bloccato da uno schiaffo in pieno viso.
Signora: ma come si permette! Non mi tocchi, maleducato!
Il topino sbucò fuori dal vestito della donna che sospirò sollevata.
Signora: brutta mocciosa maleducata! Non hai idea di che spavento mi hai fatto prendere! Come ti sei permessa di mettermi quel sorcio dentro il vestito! - sull'orlo di una crisi di nervi.
Intanto la ragazza riprese tra le mani il topolino.
Takumi: - appena ripreso dal dolore dello schiaffo. - sono desolato per questo “incidente” signora Smith. Prenderò provvedimenti con la ragazza. Scusi ancora. - guardando in modo minaccioso Naomi. - e ora porta fuori quel ratto e non combinare altri guai!
La ragazza uscì dalla casa con il topolino, non vedeva l'ora di uscire da lì, non sopportava quella casa piena di gente falsa che farebbe di tutto per i soldi e per farsi pubblicità. Senza che lo sapesse era seguita ed osservata da un ragazzo, da Goten.
Naomi: tutto questo casino per una creaturina piccola ed indifesa come te. Quei tipi credono che tu possa fargli del male, pff, che idioti.
Sai, ti devo ringraziare. Grazie a te sono uscita da quella casa piena di falsi e ipocriti; non ce la facevo più a stare lì dentro. - parlando con il topolino. - pff, adesso parlo con un topo; troppo contatto con quei riccaccioni mi sta facendo male. - a Goten, noscosto dietro un'albero, dopo aver sentito quest'ultima frase, scappò una piccola risata.
Naomi: bhe, ti lascio libero, vai. - e il piccolo topo corse via.
La ragazza non aveva voglia di tornare dentro, quindi decise di perlustrare quell'enorme giardino. Goten osservava ogni suo minimo movimento, tutto quello che faceva quella ragazza le sembrava perfetto.
Naomi arrivò davanti alla scuderia, lei adorava gli animali, così decise di entrare e guardare quegli splendidi cavalli puro sangue. Goten la seguì. La ragazza accarezzava quei magnifici cavalli, aveva tanta voglia di cavalcarne uno.
Goten: ti piacciono molto gli animali no? - chiese lui entrando e continuando a osservarla con un sorriso stampato in volto. Naomi si girò sorpresa.
Naomi: e tu chi sei? E perchè sei qui? - chiese con freddezza lei.
Goten: piacere Goten. Tu ti chiami Naomi giusto? - sempre sorridendo.
La ragazza lo osservò per un attimo, era davvero un bel ragazzo, le piaceva quello sguardo profondo e quel sorriso dolce, ma di certo non glielo avrebbe fatto notare.
Naomi: si. Perchè sei qui? - ripetè.
Goten: bhe, in realtà non lo so neanche io. Volevo complimentarmi con te per aver messo quel topo all'interno della scollatura della signora Smith ahahahah è odiosa quella tipa. Ahahaha.
Naomi però rimase impassibile, non rideva, ormai era da tempo che non sorrideva nemmeno.
Goten smise di ridere. Goten: ehm, bhe perchè non facciamo un giro sul cavallo?
Naomi: - lo guardò sorpresa. - lo faresti? Non hai paura di finire nei guai?
Goten: nah, ormai ci ho fatto l'abitudine ahaha. - Naomi trattenne un sorriso. - allora, sali? - già sopra un bellissimo cavallo nero, tendendole la mano per aiutarla a salire. La ragazza afferrò la mano di Goten e salì davanti a lui. Al ragazzo, al tocco di Naomi, vennero i brividi; aveva la pelle così morbida e perfetta. Goten teneva le redini del cavallo, circondando la ragazza con le sue braccia forti e muscolose. I due fecero un romantico giro al chiaro di luna per il campo, rimasero zitti tutto il tempo, volevano godersi in pieno il vento tra i capelli, e il magnifico suono del silenzio.

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Capitolo 6
*** Una notte insonne ***


Capitolo 5 – Una notte insonne:

 

Goten la osservava, dio quant'era bella, i suoi lunghi capelli fluttuavano a ritmo del vento e lasciavano un'aroma delizioso, un profumo che Goten non potrebbe mai dimenticare, i suoi occhi azzurri splendevano ancora di più al chiarore di luna, e la sua bocca, solo dio sa quanta voglia avesse quel ragazzo di assaporarla.
Anche Naomi lo guardava senza farsi notare, doveva proprio ammettere che era un bellissimo ragazzo, e adorava quella protezione che sentiva essendo circondata dalle sua possenti braccia, inoltre quegli occhi neri così profondi e dolci la facevano sentire bene, la facevano sentire al sicuro come non si era mai sentita.
Goten: forse è meglio andare a mettere il cavallo nella stalla e tornare alla festa, ormai siamo via da più di mezz'ora. - fermando il cavallo, ma continuando a circondare la ragazza. Lui non voleva che quel momento finisse, sarebbe voluto rimanere così vicino a Naomi per il resto della sua vita, ma purtroppo non era possibile. Sua madre si sarà messa a cercarlo come una pazza e Goten immaginava che anche Takumi, il tutore della ragazza, fosse preoccupato per lei.
Naomi annuì, non facendo notare che era dispiaciuta che quel magnifico momento fosse finito. Non voleva tornare alla festa, non voleva rientrare in quel mondo falso e frivolo, voleva restare lì, sotto il cielo stellato, con Goten. Questi erano i suoi pensieri, ma non lo avrebbe mai ammesso apertamente per il suo orgoglio. Se c'è un difetto che ha questa ragazza è proprio il troppo orgoglio.
Goten scese da cavallo tendendo la sua mano a Naomi, per aiutarla a scendere. Quest'ultima la prese e scese da quel puro sangue. Dato che la ragazza aveva i tacchi ai piedi, quando scese, non riuscì a stare bene in equilibrio, quindi Goten la prese per i fianchi e la sorresse, perdendosi nei suoi occhi.
Naomi lo guardò per un secondo, ma distolse subito lo sguardo e si incamminò, affianco al cavallo, verso la stalla. Fu subito seguita dal giovane.
Dopo aver messo apposto quel magnifico puro sangue, i due uscirono dalla scuderia e andarono in casa. Davanti alla porta, prima di entrare, Goten la fermò per un braccio e la fece girare.
Goten: mi sono divertito molto questa sera con te. - essendo sincero.
Naomi lo guardò e trattenendo un sorriso entrò nella villa; seguita, dopo un istante, da Goten.
Trunks, vedendo entrare quei due insieme, sospettò qualcosa, quindi andò dall'amico a chiedere spiegazioni, approffitando che la ragazza si stava dirigendo verso il suoi compagni.
Trunks: ehy Goten! Dove ti eri cacciato? E sopratutto, perchè sei rientrato con quella ragazza? - indicandola.
Goten: qui fuori. - con un sorriso da ebete sul volto. Trunks, innervosendosi, si scompigliò i capelli e sbuffò.
Trunks: a fare?
Goten: un giro. - rimanendo appositamente sul vago. Trunks ci rinunciò e sbuffò sonoramente.
Intanto, lì vicino, Naomi stava avendo una conversazione molto simile con Daisuke e gli altri.
Daisuke: si può sapere dov'eri finita? E perchè sei rientrata con quel tipo? - indicando con disprezzo Goten. Naomi: e a te che ti importa? - e dopo aver sbuffato se ne andò.
Takumi: eccoti qua mocciosa! Finalmente ti ho trovata. Adesso andiamo a casa, e lì faremo i conti io e te. - con fare minaccioso. Ma Naomi sembrava non aver paura di lui, aveva sempre quel suo sguardo indifferente, che non lasciava trasparire nessun emozione.
Takumi: - avvicinandosi al signore e alla signora Jefferson. - Charles, Charlotte, io e i ragazzi torniamo a casa. È stato un enorme piacere venire alla vostra festa, e sono desolato per il guaio che ha combinato Naomi. - guardando male la giovane. Quest'ultima roteò gli occhi e sbuffò.
Charlotte Jefferson: tienila a bada la prossima volta. Non voglio che si ripeta una cosa del genere, tanto meno in casa mia. - guardando con ribrezzo la ragazzina. Naomi però non si scoraggiò e la guardò altrettanto male.
Charles: bene, un attimo d'attenzione signori e signore. I ragazzi della fondazione TM stanno tornando a casa. Ringraziano molto per le vostre donazioni e la ragazza si scusa con la signora Smith per quell'increscioso incidente.
Naomi: non è vero. Lui si è scusato non di certo io. - indicando Takumi, dal quale ricevette un'occhiata infuocata, piena di rabbia.
Signora Smith: oh, che ragazza maleducata! Sono notevolmente scioccata! - mettendosi una mano davanti alla bocca con fare esagerato.
Naomi: io sono scioccata dai chili di trucco che ha in viso, altrochè.
I ragazzi presenti in sala scoppiarono in una fragorosa risata, ad esclusione di Misaki.
Takumi: ora basta signorina mi hai stancato! Chiedi immediatamente scusa alla signora!
Signora Smith: signorina!
Naomi: pretende ancora di essere chiamata signorina? Ormai si vede che è ha superato la mezza età eh. - provocandola volontariamente. Questa frase provocò altre risate da parte dai ragazzi e da Goku, infondo lui è un eterno bambinone, anche Chichi, Bulma e Vegeta riuscirono a stento a trattenere una risata.
Takumi: ora basta! Mi scuso per il suo comportamento irrispettoso. Vedrò di farle passare la voglia di fare la simpatica. - minacciandola indirettamente. - ora andiamo a casa, arrivederci e scusate ancora.
Mentre si dirigevano alla porta, Goten e Naomi si scambiarono un ultimo sguardo, o almeno, loro credevano che quello fosse l'ultimo.
Arrivati alla fondazione, Takumi fece mettere tutti i ragazzi in fila, uno affianco all'altro, dopo averli fatti cambiare vestiti, e iniziò a far loro una predica.
Takumi: bene bene bene. Vi è piaciuta la festa ragazzi? - apparentemente calmo, questo suo atteggiamento incuteva ancora di più i ragazzi. Quasi tutti annuirono. Lui stava camminando avanti e indietro lentamente. - ne sono felice. - sorridendo falsamente. - ciò di cui non sono altrettanto felice è del comportamento che ha tenuto una persona tra voi. - bloccandosi di colpo. - immagino che tutti voi sappiate di chi sto parlando no? - dopo un secondo di esitazione. - Naomi. Piccola e ribelle Naomi. Lo sai che non mi piace affatto il tuo atteggiamento vero? Quindi vedi di cambiarlo al più presto se non vuoi passare le prossime notti della tua vita come quella che passerai oggi. - a due centrimetri dal suo viso, sorridendo malvagiamente, mentre un tuono rimbombava all'interno della casa, mettendo paura alla piccola Ami.
Daisuke: che le farà sta notte? - preoccupato per la ragazza.
Takumi: oh, le farò scavare la sua propria tomba! - un altro tuono. Prese Naomi per il braccio in malo modo e la portò sul restro della casa, sotto la pioggia.
Takumi: ti pentirai amaramente del tuo comportamento mocciosa! - buttandola per terra in mezzo al fango ed alla pioggia. - passerai la notte qui fuori al freddo, e farai quello che stai facendo da quando sei entrata in questa casa, ti stai scavando la tua tomba ragazzina. - lanciandole addosso una pala. - fai pure con calma, hai tutta la notte per scavare. Ah dimenticavo, non puoi scappare qui ci saranno Eichi e Gekko a controllarti in ogni secondo. - ridendo con cattiveria, indicando i suoi due leccapiedi che si trovavano però seduti al caldo dentro una piccola casetta in giardino.
Eichi: muoviti ragazzina inizia a lavorare!
Naomi era ormai fradicia e, non potendo fare altro, iniziò a scavare. Tutta la notte a scavare, se si fermava uno dei due uomini si alzava e andava a picchiarla. La ragazza era stanca e infreddolita, la piaggia non accennava a fermarsi, anzi sembrava aumentare sempre di più.
Nelfrattempo, Goten si girava e rigirava sul suo letto. Non riusciva a dormire, continuava a pensare a Naomi, a quella bellissima ragazza che le aveva rubato il cuore. Aveva un brutto presentimento, credeva che le stava accadendo qualcosa di brutto, non era l'unico a pensarlo, anche Trunks e Vegeta avevano questa sensazione che non li lasciava dormire.

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