Diamond

di IBelieveInMySelf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** Now you've got me ***
Capitolo 3: *** Liberty sensation ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


C'è una bambina che piange. Ha appena assistito a una scena tremenda. 
Il suono del campanello.
Il padre che apre la porta.
Due spari.
Poi, il vuoto.

Mi sveglio di soprassalto, con la pioggia che entra dalla finestra. Non mi aspettavo l'arrivo di un temporale, quando mi sono addormentata in cielo c'erano le stelle. Per fortuna sta arrivando l'estate. Mi alzo, chiudo la finestra e poi mi guardo intorno: 6 anni. 6 anni che sono rinchiusa qui. Ma non sono pazza. Io so quello che ho visto. 
Ritorno sconsolata nel mio letto, consapevole che non uscirò mai di qui, almeno non troppo presto. Mi giro su un fianco, guardando il muro bianco a cui il mio letto è appoggiato e pensando all'incubo che ho appena fatto. Tutti i miei sogni centrano con quel maledetto giorno in cui i miei genitori (quelli veri) sono stati uccisi da un uomo "senza volto", o almeno io non me lo ricordo. Chiudo gli occhi e poco dopo cado in un sonno popolato da urli, spari e uomini senza faccia.

-Diamond- sento una voce lontana chiamarmi -Forza, è ora di svegliarsi-
Apro gli occhi e scopro che si tratta di Trucy, la mia infermiera
-Buongiorno...- mormoro
Lei sorride -Dormito bene?-
-Non molto...- rispondo
-Il solito incubo?- chiede
Annuisco, prima di spostare le lenzuola dal mio corpo e alzarmi. Trucy, intanto, prende dei vestiti dall'armadio e li mette sopra il letto
-Ti aspetto qui fuori, poi ti porto a fare colazione- dice prima di chiudersi la porta alle spalle.
Vado in bagno per lavarmi il viso e quando mi guardo allo specchio, mi accorgo delle occhiaie, per fortuna non molto evidenti, sotto i miei grandi occhi azzurri. Sospiro, prendendo un asciugamano per asciugarmi il viso, poi spazzolo i miei lunghi capelli biondi. Torno in camera, mi vesto ed esco. Trucy mi sta aspettando appoggiata al muro di fianco alla porta.
Raggiungiamo la mensa e, guardando verso il grande orologio appeso alla parete opposta all'ingresso, scopro che sono le 8.40. Dopo aver deciso cosa mangiare, mi siedo al solito tavolo con Trucy davanti.
-Dopo vuoi andare dalla signora Smith?- mi domanda
-Certo!- esclamo contenta
La signora Smith è una simpatica donna della casa di riposo vicina, nella quale i pazienti del mio manicomio possono ricominciare a relazionarsi con le persone, se vengono considerate idonee. Kate (questo è il suo nome ed è così che io la chiamo) mi tratta come se fossi sua nipote e io la considero parte della mia famiglia, insieme a Trucy. 
Finita la colazione, torno in camera per prendere la spazzola, perchè lei adora acconciarmi i capelli. Poi, con Trucy, ci avviamo verso la casa di riposo. è praticamente attaccata al mio ospedale, non dobbiamo nemmeno attraversare il grande cancello il grande cancello d'ingresso (cosa che, comunque, io non ho mai fatto da quando sono qui). Dobbiamo solo sorpassare il piccolo cancelletto che divide il giardino del manicomio da quello della casa di riposo. Quando entriamo la signora che c'è all'ingresso ci saluta, perchè qui ci veniamo molto spesso. Raggiungiamo la sala comune, che è un soggiorno nel quale stanno tutti gli ospiti della casa. Quando vedo la signora Smith sorrido. è seduta su una sedia, con uno scialle rosso sulle spalle. I capelli, ancora lunghi, sono raccolti in uno chignon molto ordinato, mentre gli occhi marroni sono coperti da un paio di occhiali rotondi. Mi accorgo che sta ridendo con un ragazzo. Le assomiglia molto: la sua pelle è uguale a quella di Kate, cioè di un colore simile a quello del cioccolato, ma non troppo scuro; gli occhi sono marroni e stupendi; i capelli sono corti ai lati, mentre sopra sono un po' più lunghi e ricci. Le braccia, lasciate scoperte dalla maglia a maniche corte bianca che indossa, rivelano che deve fare molto sport perchè sono muscolose. Sembra più grande di me, ma solo di un anno o due. Senza dubbio è un ragazzo bellissimo.
-Diamond!- esclama la signora Smith quando mi vede -Stavo sperando che venissi qui! vieni cara, ho una persona da presentarti-
Mi tende la mano, cos' mi avvicino per poterla afferrare
-Lui è mio nipote, Jaden- indica il ragazzo di fronte a me
Così è lui il famoso nipote di cui lei mi parla sempre...

JADEN
Allora è lei Diamond, la ragazzina di cui mia nonna mi ha tanto parlato. 
Mi alzo e le porgo la mano -Piacere, io sono Jaden-
Lei la stringe. La sua mano è più piccola della mia e la sua pelle è molto più chiara e fredda.
-Diamond- si presenta
-So bene chi sei, nonna mi parla tantissimo di te- dico
-E a me parla un sacco di te- sorride
Un piccolo sorriso, quasi timido, me è il più dolce che io abbia mai visto.
-Cara, mi hai portato la spazzola?- le chiede nonna
-Certo- risponde Diamond, mantenendo quel sorrisetto
Le porge una spazzola, per poi sedersi davanti a lei, così la nonna può iniziare a giocare con i suoi capelli
-Sono bellissimi, non è vero?- domanda rivolta a me
-Sì, sono meravigliosi- concordo
Non posso negarlo, i capelli di Diamond sono stupendi: lunghi, lisci, color biondo chiaro, con qualche ciocca ancora più chiara. Sembrano morbidissimi. 
-Tu non hai idea di quanto nonna parli dei tuoi capelli- le dico facendola ridere
Anche la sua risata è dolce, proprio come il suo sorrido
-Lei è Trucy, la sua infermiera- nonna indica la giovane donna che l'ha accompagnata
Stringo la mano anche a lei -Piacere-
Torno a guardare Diamond. Ha lo sguardo perso fuori dalla grande finestra che copre quasi tutta la parete, mentre mia nonna sta intrecciando i suoi capelli. Aveva ragione, è proprio bella. Ma la domanda che mi pongo è: perchè si trova rinchiusa in un manicomio? La nonna dice che non è pazza e se lo dice lei, che di pazzi ne ha visti molti, io ci credo. Mi ha solo detto che ha subito un grave trauma psicologico da piccola, ma non mi ha detto di cosa si tratta. 
Diamond, con i capelli ora acconciati in una treccia perfetta, si sposta, in modo da non dare più le spalle a mia nonna.
-Ti vedo stanca cara, ancora quell'incubo?- le domanda
La ragazza annuisce tristemente, il dolore prende possesso dei suoi occhi, mentre nonna e Trucy sospirano.
-Lo sai che è la principessa di questo posto??- chiede nonna a me, cercando di rallegrarla
-Sì, me l'hai già detto non so quante volte- rispondo
Diamond arrossisce, facendo comparire di nuovo il sorriso sul suo volto. è dolce questa ragazza. Il fatto che non parli molto e che tenga gli occhi bassi per la maggior parte del tempo mi fa pensare che sia un po' timida. Ma ha qualcosa, sembra avvolta da una bolla di mistero. Così, per tentare di farla parlare, mi alzo e vado a sedermi di fianco a lei
-Allora, sei affezionata a mia nonna quanto lei lo è a te?- le chiedo
Annuisce -Lei fa parte della mia famiglia-
Ora che ci sono più vicino, mi accorgo che i suoi occhi non sono semplicemente azzurri. Il contorno è più scuro, mentre verso il centro, hanno un cerchio di colore simile all'oro, che è quasi invisibile se non li si guarda da vicino e attentamente.
-Il resto dov'è?- domando
-Qui- indica Trucy
-E la tua mamma? il tuo papà?- chiedo
-Jaden!- mi riprende mia nonna
-Stai tranquilla, lui non può saperlo- dice Diamond
In quel momento mi accorgo della tristezza che è tornata a popolare i suoi occhi. Ops... Forse ho fatto la domanda meno opportuna. Anzi, quella completamente sbagliata.
-I miei genitori non ci sono più- mi spiega
-Scusami... non lo sapevo, sennò...- inizio
-Tranquillo, va tutto bene- mi interrompe
Mi rivolge un sorrido, molto dolce, ma pur sempre triste. Sospiro, maledicendomi mentalmente, ma poi ricambio.
-Kate- chiama mia nonna -Come faccio a essere una principessa se non ho una corona??- chiede
-Piccola, non tutte le principesse hanno una corona- le dico
-Davvero? che principessa?- domanda
Rido alla sua ingenuità -Per esempio tu-
-Diamond, dovremmo tornare- dice Trucy
Diamond sospira, non sembra molto contenta.
-Tornerai presto da me- la tranquillizza
-Ok, andiamo...- dice sconsolata
Non mi piace vedere le persone tristi
-Posso farti vedere come saluto le mie amiche?- le stringo delicatamente un braccio
Annuisce, così mi alzo, le metto le braccia intorno ai miei fianchi e la stringo (ma non troppo) in un abbraccio. Lei, un po' incerta, avvolge le braccia intorno al mio collo. è più bassa di me, quindi è costretta ad alzarsi in punta dei piedi. Questa cosa mi fa sorridere, è talmente piccola.
-Spero di vederti ancora- mormora
-Mi vedrai tranquilla- dico allontanandomi un po', ma tenendo le mani sui suoi fianchi
Sorrido e lei ricambia, facendo comparire quell'espressione dolce sul suo viso ancora una volta. Va vicino alla nonna e le stampa un bacio sulla guancia. Poi lei e Trucy salutano e se ne vanno.
-Quanto è carina?- mi domanda la nonna
-Molto- rispondo mantenendo lo sguardo sulla porta dietro alla quale Diamond è sparita
-Diamond è un nome azzeccato- dice
-Già, sembra un piccolo diamante- mi siedo accanto a lei -Perchè è rinchiusa in quell'ospedale psichiatrico?-
Sospira -Ora la conosci, credo che tu possa saperlo... ma non da me, te lo dirà lei-
-Perchè dovrebbe farlo?- le chiedo
-La conosco e capisco se si fida o no di qualcuno, se fosse diffidente nei tuoi confronti non si sarebbe lasciata abbracciare- mi spiega -E comunque sei il primo ragazzo della sua età che vede-
-Non ce ne sono dove sta lei?- domando
-Sì, ma sono tutti pazzi e lei non lo è- risponde
La guardo senza dire niente, perchè voglio capire perchè si trova lì
Nonna sospira -Ha visto i suoi genitori venire uccisi quando era piccola-
-Che cosa?!- esclamo
-Shhhh...!- mi rimprovera
-Come?- chiedo abbassando la voce
-Se tornerai da lei te lo dirà- risponde
-Allora domani, dopo aver salutato te, vado a farle visita- dico
-Bravo- dice accarezzandomi la guancia -Inoltre lei è molto più bella, simpatica ed educata della tua attuale fidanzata- 
-Nonna!- la riprendo
Lei ride -Scherzavo! comunque tu non immagini quanto Diamond abbia bisogno di qualcuno che la salvi dall'inferno in cui sta sprofondando-

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Capitolo 2
*** Now you've got me ***


DIAMOND
Sono piuttosto contenta dell'incontro che ho avuto ieri con Jaden. Finalmente qualcuno che mi tratta normalmente. Perchè, esclusi Kate, Trucy e gli altri ospiti della casa di riposo, che mi considerano una persona qualunque, tutti gli altri dottori e infermieri del mio ospedale credono che sia pazza. Lo so, i miei incubi non sono del tutto normali, ma io so quello che ho visto. 
Comunque, Jaden, oltre ad essere il primo ragazzo della mia età sano di mente che vedo, mi ha trattata come fa sua nonna e questo me lo fa piacere ancora di più. Vorrei tanto che venisse da me, ma dubito fortemente che lo farà. Insomma, che motivo avrebbe di tornare da una ragazzina conosciuta il giorno prima, che sta in un manicomio??
Sento bussare alla porta della mia stanza. Sicuramente è Trucy, solo lei bussa, gli altri dottori entrano e basta (poi dicono a noi pazienti che dobbiamo essere educati, li odio tutti).
-Avanti!- dico
La porta si apre un po' e vedo Trucy spuntare da dietro di essa -Diamond, c'è una visita per te- sembra molto felice.
Però è strano, io non ho mai ricevuto una visita. 
Quando la porta si apre completamente e vedo il mio visitatore comparire da dietro il muro, non posso fare a meno di essere felicissima.

JADEN
 Sono appena stato da mia nonna e, come le ho promesso ieri, ora sto andando da Diamond. Dire che quella ragazza mi incuriosisce tanto quanto è grande l'universo è dire poco. Appena entro trovo Trucy all'entrata
-Hey Trucy!- la saluto
Si volta verso di me -Jaden!- esclama -Non mi aspettavo di vederti qua-
-Avevo voglia di vedere Diamond- dico
-Che dolce che sei, sarà super contenta di vederti- mi sorride -Vieni con me, ti accompagno da lei-
Mentre percorriamo i corridoi mi viene in mente una domanda. Non so se è il caso di farla, ho paura di sembrare troppo invadente o cose così.
-Ma è vero... che ha visto i suoi genitori morire??- domando all'improvviso
Trucy sospira -Sì, almeno da quello che ricorda- risponde -Te lo spiegherà lei-
-Sei sicura che si fidi di me?- chiedo insicuro
Anche nonna me l'ha confermato ieri, ma come può una persona fidarsi così, al primo colpo?
Sorride -Certo che si fida- dice -Lei non conosce molto il mondo, è arrivata qui quando aveva solo 8 anni- continua -Se sapesse com'è forse non si sarebbe lasciata toccare da te, ma sei l'unico ragazzo normale che abbia mai visto, è ovvio che si fida come se fossi il suo migliore amico-
-Il ragionamento non fa una piega- osservo facendola ridere
-Siamo arrivati- indica una porta bianca, uguale alle altre che ci sono in questo corridoio, che è uguale agli altri corridoi.
Bussa e quando Diamond risponde, la avvisa che ha una visita. Poi apre del tutto la porta e io stacco la schiena dal muro a cui mi ero appoggiato, per farmi vedere da quella piccola ragazza
-Ciao principessina- dico
Il suo viso si illumina e un sorriso compare sul suo volto -Jaden!- esclama contenta

DIAMOND
Non ci posso credere, è tornato per davvero! 
-Allora, come stai?- mi domanda
-Bene- rispondo
-Io vi lascio da soli- dice Trucy
-Ciao!- diciamo insieme io e lui
-Perchè sei qui?- gli chiedo quando lei si chiude la porta alle spalle
-Perchè mi incuriosisci- si siede sul mio letto -Mi racconti qualcosa di te?- picchietta con una mano lo spazio di fianco a lui
Mi siedo -Allora... cosa vuoi sapere?-
-Lo sai cosa voglio sapere- dice
Probabilmente perchè sono qui, ma penso lo sappia già
-Per qual motivo sono rinchiusa qui?- sussurro
Annuisce
Rimango stupita -Nessuno te l'ha ancora detto?- 
Scuote la testa -Io so solo cosa hai visto da piccola-
-Tu mi credi?- domando insicura
Nessuno, tranne Trucy e Kate, mi crede. Nemmeno quelli che erano i miei genitori adottivi.
-Certo che ti credo!- mi risponde -Adesso, mi racconti cosa successe quel giorno?-
-Ok...- mormoro
Mi appoggio al muro, tiro le gambe al petto e le abbraccio -Non ricordo molto...-
-Lo so- si sposta vicino a me -Dimmi quello che ricordi-
Sospiro -Quel giorno stavo giocando a nascondino con mio padre- inizio -Mamma stava dormendo, allora per non farmi scoprire sono andata a nascondermi sotto il loro letto-
Faccio una pausa, perchè sta per venire la parte più brutta
Jaden deve averlo capito -Stai tranquilla, ci sono io qui con te- dice
-Sentivo i passi di papà avvicinarsi alla porta della stanza, ma quando stava per aprire la porta hanno suonato al campanello. lui mi ha detto "arrivo subito Diamond!" e queste sono le ultime parole che mi ha detto- la mia voce viene scossa da un singhiozzo
Jaden sospira -Stai calma, non piangere- 
Appoggio la testa sulla sua spalla e faccio un respiro profondo, prima di continuare -Quando ha aperto la porta ha detto qualcosa che non ricordo e poi ho sentito il rumore di due spari. ero terrorizzata da quel rumore, quindi sono rimasta nascosta. poi qualcuno è entrato nella stanza, mia madre non l'aveva sentito, perchè aveva il sonno pesante. ma chiunque fosse appena entrato non era mio padre. poi altri due spari.- 
La prima lacrima solca la mia guancia, ma Jaden la asciuga subito
-L'uomo non se ne andava, così ho messo la testa fuori da sotto il letto e del sangue mi è caduto sulla fronte- continuo
Lo sento rabbrividire -Hai visto il viso dell'uomo?-
-Sì, ma non me lo ricordo- rispondo
-Ok, per oggi basta- mi abbraccia
Appoggio la testa sul suo petto e, sentendo il battito del suo cuore, tento di tranquillizzarmi
-Mi dispiace di averti costretto a ricordare queste cose- mormora
-Non preoccuparti- tento di sorridere
-Hai voglia di fare un giro nel giardino qui fuori??- mi propone
-Ok- rispondo
Ci alziamo, ma quando stiamo per uscire il suo cellulare inizia a suonare. Quando legge il nome sullo schermo non sembra molto felice. Per tutto il tempo in cui sta al telefono risponde male e pare molto seccato. Mi chiedo chi possa essere...
-Scusa- dice quando la chiamata termina
-Chi era?- domando 
Lui ride -Curiosona-
Io sorrido 
-La mia ragazza- risponde alla domanda 
-E come mai sei così seccato di sentirla?- chiedo
Lui apre la porta facendomi passare per prima e poi la richiude dietro di sè.
-Ultimamente pretende di controllarmi sempre, adesso si è arrabbiata perchè sono insieme a una mia amica- dice -è assurdo!-
-Abbastanza- concordo -Ma sei il suo ragazzo, per quanto ne so dovrebbe fidarsi ciecamente di te-
Ride -Hai più fiducia te che mi conosci da ieri-
-All'inizio mi piaceva starci insieme- continua -Era dolce, ma adesso è diventata insopportabile- 
-Allora perchè ci stai ancora insieme?- domando
-Mi sembra di sentire Justin- alza gli occhi al cielo
-Chi?- chiedo
-Il mio migliore amico- risponde
Usciamo fuori nel giardino
-Se ti dice così anche lui forse ho ragione- dico
-Già- sospira sedendosi su una panchina -A te non piace stare qui vero?-
Scuoto la testa, mettendomi di fianco a lui 
-Non mi pare tanto brutto- dice 
-Perchè tu non ci devi stare ogni santo giorno- dico -Sai cosa vuol dire essere circondato da gente insana, avere milioni di dottori che ti trattano da pazza e che non capiscono che non lo sei?-
-No..- sussurra 
-Io non sono pazza...- mormoro
-Lo so piccola- dice -Non c'è un modo per tirarti fuori da qui?-
Faccio segno di no -Solo se vengo ritenuta guarita... ma i miei incubi continuano-
Sospira di nuovo -Sempre collegati a...- 
-Sì- lo interrompo
Si volta per guardarmi -Forse devi solo ricordare tutto- dice -Forse se tu ricordassi chi ha..- fa una pausa -Ha ucciso i tuoi genitori smetteresti di fare incubi... infondo è quello che te li fa venire- 
Non dico niente, ha ragione e lo sappiamo entrambi
-Non sei mai uscita da qui vero?- domanda
-No- rispondo
-E se un giorno ti facessi uscire??- mi propone
-Non so...- rispondo
-Non devi avere paura di niente, ti proteggo io- mi rassicura
-In questo caso.. penso si possa fare- dico sorridendo
-Il mondo è cambiato da quando eravamo piccoli, devi vedere com'è- dice
-Per curiosità, tu sei più grande di me??- gli chiedo
-Sì, ma solo di un anno principessa- risponde
-Avrei detto di più...- dico
Lui ride -Sei piccolissima, cosa vuoi farci?-
Gli tiro uno schiaffo sul braccio -Non prendermi in giro!- 
-Sarai piccola, ma tiri gli schiaffi forte- si massaggia il braccio
-Scusa- dico ridendo
Appoggio la testa dove l'ho picchiato
-Mi racconti com'è là fuori?- indico il grande cancello
-Un po' di cose sono cambiate dall'ultima volta che hai visto il mondo. forse neanche tanto, ma tu eri piccola, di certe cose non te ne rendevi conto- mi spiega
-Le persone sono tutte buone come te?- domando
-No Diamond- mi risponde -Lì fuori ci sono persone cattive come l'uomo senza volto-
-Ma...- inizio
-Mi dispiace piccola..- mi interrompe -Le persone sono cattive, il loro cuore è comandato dalla rabbia e i loro occhi sono accecati dall'invidia-
-Non sempre- dico -Tu non sei così.. vero?-
-Certo, io non sono così- conferma
-Non mi faresti mai del male.. giusto?- chiedo
-Non ci riuscirei nemmeno sotto tortura- mi accarezza una guancia 
Guarda il suo orologio -è tardi, i miei genitori mi aspettano a casa- 
Abbasso la testa. Lui ha dei genitori.. Che lo aspettano a casa...
Lui deve avere capito il mio disagio
-Scusami, non volevo...- mormora
-Non importa- abbozzo un sorriso
Mi alza il viso -Dai, ti accompagno in camera- mi sorride
Impossibile non rispondere a quel sorriso. Ci alziamo e torniamo nella mia camera. Durante il tragitto lui mi fa ridere, così da dimenticare la tristezza di poco fa
-Mi sono divertita insieme a te- gli dico una volta arrivati
-Anche io- ricambia
Poi si avvicina, mi mette una mano sulla schiena per attirarmi a lui e preme le sue labbra sulla mia fronte 
-Tornerò Diamond- sussurra -Adesso hai me, non ti lascerò da sola-
-Grazie- gli dico sincera
Mi sorride e poi si allontana. Rimango due secondi a guardarlo, mi piace il modo in cui si muove. Poi mi accorgo di essere impalata a guardarlo ed entro nella mia camera. 
Ma penso comunque a quanto sia positivo il fatto che lui sia entrato nella mia vita. Sono stata davvero tanto fortunata.

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Capitolo 3
*** Liberty sensation ***


JADEN
-Jaden!- esclama Diamond quando mi vede
Si alza e corre ad abbracciarmi. Ormai è un mese che la conosco e sono stati due i giorni in cui non l'ho vista. Per precisare, gli ultimi due giorni.
-Ciao principessa- dico stringendola a me
-Mi sei mancato- dice staccandosi un po'
Rido -Sono stati solo due giorni!-
-Non importa, mi sei mancato lo stesso- ribatte
Rido ancora e le bacio la guancia -Anche tu mi sei mancata-
Torniamo da nonna e Trucy, che ci guardano sorridendo
-Diamond, sei felice che Jaden sia qui?- le chiede nonna
Lei annuisce sorridendo. è così carina. Mentre la guardo, mi viene in mente una cosa
-Trucy, pensi che una volta io possa farla uscire?- domando -Mi prenderei cura di lei e non la lascerei nemmeno un secondo-
-Penso si possa fare- mi risponde -La trovo un' ottima idea, ma dovrai portare un tuo genitore per firmare il permesso dato che tu non sei maggiorenne-
-Perfetto, chiederò a mio padre-
Sorride -Ottimo-
-Così conoscerai il mio migliore amico- dico a Diamond
-Aspetta- dice -Il tuo migliore amico... Justin, giusto?-
-Esattamente- le rispondo
-E la tua ragazza... Kylie?- 
Annuisco e per un momento mi torna il crimine (il crimine, che roba!). Lei deve aver notato la mia espressione e si scusa
-Non hai niente di cui scusarti- le tranquillizzo
-Non la nomino più, promesso- dice facendomi ridere
-Stai ancora con quella ragazza?- chiede nonna, che non ama Kylie, per niente
-Sì..- rispondo
Fa una smorfia -è sempre disgustosa come la ricordo?-
-Nonna!- esclamo 
Diamond ride -è così terribile?-
-Sì cara- le risponde nonna -è una delle persone più antipatiche che io conosca-
-Perchè non la lasci?- mi domanda Trucy -Se tua nonna dice che è terribile, lo è sul serio-
 Sospiro. Non è che abbia tutti i torti...
-Perchè...- inizio tentando di trovare una risposta -Non lo so-
Nonna mi lascia un'occhiataccia, per poi spostare lo sguardo su Diamond. Mi ha già detto come la pensa, la adora e la trova migliore di Kylie. Le piaceremmo un sacco, io e lei insieme.
Ho paura che mi stia contagiando. Non nel senso che mi piace Diamond, ma ieri, mentre ero con Kylie, vedevo nei suoi occhi scuri un paio chiari, tra i suoi capelli neri capelli biondi, e al posto della sua risata, ne sentivo una molto più dolce.
-Diamond, sai che giorno è oggi, vero?- chiede Trucy, non molto contenta
Diamond abbassa la testa -Sì lo so- risponde -Io non ne ho bisogno-
-Di cosa?- domando
-Ogni mese deve fare una visita con uno psichiatra- mi spiega Trucy
-è solo uno stupido che crede di capirmi, ma non sa niente- aggiunge Diamond
-Lo sai che ti aiuta- dice la sua infermiera
-No! non lo fa!- esclama lei
Si sta alterando e la cosa non mi piace. Lei non riesce a controllare bene le sue emozioni, specialmente quando si arrabbia
-Shhh...- la tiro a me -Stai calma-
Lei appoggia la testa sulla mia spalla e fa un respiro profondo
 -Non voglio farlo Jaden, non sa come mi sento-
-è obbligata?- chiedo a Trucy
Lei annuisce -I dottori pensano che così i suoi incubi spariranno-
Diamond sbuffa -Lo pensano da 6 anni, ma sono ancora qui-
-E se tu facessi la visita e intanto io aspettassi nella tua camera?- le propongo
-Ok..- sussurra come risposta

Diamond è una continua scoperta. Mi ha lasciato da solo in camera sua, mentre lei è dallo psichiatra. Non potrei starmene un'ora a non fare niente, quindi mi metto a curiosare. Sopra il comò c'è un carillon. è di legno, finemente intagliato. Deve avere molti anni, anche se è conservato alla perfezione. Apro il coperchio, delicatamente per paura di romperlo, e l'oggetto inizia a sprigionare una soave musica. Il carillon contiene una ballerina con un tutù azzurro chiaro, che assomiglia a Diamond. Ha i capelli biondi, la pelle quasi diafana e gli occhi azzurri. Sorride, sembra molto felice mentre balla sulle note di questa musica. 
Sullo specchio che c'è sulla parte interna del coperchio c'è una foto: ritrae due persone, una donna molto somigliante a Diamond e un uomo. Devono essere i suoi genitori. Prendo la foto, sempre cautamente, e la osservo. Dietro c'è una dedica: 
Allora nostra piccola, ti vogliamo bene. Mamma e papà.
Avevo ragione, sono i suoi genitori. 
Dentro il carillon ci sono alcune collane e braccialetti. Quello che attira la mia attenzione è un medaglione, con dentro la foto di altre due persone, probabilmente le due persone che l'hanno adottata, prima di farla chiudere qui dentro. Che bastardi... Non sono venuti a trovarla nemmeno una volta.
Lo rimetto dentro e poi chiudo il carillon. Vado a sedermi sulla sedia a dondolo che c'è davanti alla finestra, aspettando il ritorno di Diamond. Cosa che accade poco dopo.
-Ciao- mi saluta
-Ciao- ricambio -Vieni qui-
Si avvicina. Le prendo la mano e la faccio sedere sulle mie gambe. Lei appoggia la testa sulla mia spalla
-Com'è andata?- le chiedo
Alza le spalle -Come al solito-
-Di cosa parlate?-
-Dei miei incubi- risponde -Mi stressa per farmi ricordare cosa è successo-
-Non penso sia il modo migliore per aiutarti- dico
-Lo penso anch'io- concorda -Ma per loro lo è-
-Hai un bel carillon, sai?-
-Grazie- sorride -Me l'hanno regalato mamma e papà-
-Me lo fai vedere?- domando
Annuisce, si alza per prenderlo e poi si risiede sulle mie gambe. Lo apre e la ballerina inizia a ballare di nuovo
-Tutte le collane sono di mamma- dice
-Era bellissima... ora capisco da chi hai preso- dico facendola arrossire
-Era così gentile... se solo ricordassi chi...- mormora
-Prima o poi lo ricorderai... ti aiuterò io- la interrompo
-Grazie- mi rivolge uno dei suoi dolci sorrisi
Ricambio, per poi abbracciarla.

DIAMOND
Altri due spari... Il sangue che cola sulla mia fronte... Alzo gli occhi e vedo un uomo con i capelli scuri, ma non ha il volto!
Mi sveglio, ma intorno a me trovo solo le pareti e i mobili della mia stanza d'ospedale. è stato solo un altro incubo. Ma almeno ho ricordato che l'uomo aveva i capelli scuri... Non mi sembra una cosa molto importante, ma almeno è un piccolo passo in avanti. Magari la presenza di Jaden nella mia vita mi aiuterà sul serio a scoprire chi ha ucciso i miei genitori. E io sarò libera di andarmene da qui. 
Guardo la sveglia sul mio comodino, sono le tre. Richiudo gli occhi sperando di addormentarmi di nuovo, dato che è ancora notte fonda. Cosa che succede poco dopo...

-Diamond, c'è Jaden- mi informa Trucy prima di lasciarlo entrare nella mia stanza
Come ogni volta, mi precipito ad abbracciarlo. Poi mi accorgo che dietro di lui c'è un uomo che gli assomiglia molto
-Fammi indovinare, lui è tuo padre?- 
-Esattamente- mi risponde -Lui è Will, mio padre-
-Piacere- mi porge la mano 
-Piacere mio- dico stringendola
-Così tu sei Diamond? Jaden non fa che parlare di te- dice
Annuisco -Sì, io sono Diamond-
Stare con Jaden ha fatto cambiare anche il mio carattere, adesso sono più aperta con le persone. Almeno con quelle che mi dice lui.
-Sai perchè è qui?- mi chiede Jaden
Scuoto la testa 
-Perchè oggi ti faremo uscire di qui- mi sorride
Soffoco un urlo e lo abbraccio di nuovo. Quanto ho aspettato questo giorno. Lo sento ridere alla mia reazione, e ride anche suo padre.

-Stai attenta! e stai vicino a Jaden! mi raccomando!- mi ripete Trucy per la centesima volta
-Madonna, mica devo andare in guerra!- esclamo ridendo
Lei sospira -Per favore, stacci attento- dice rivolta a Jaden
-Lo farò- risponde lui prendendomi la mano
-Ok, potete andare- dice Trucy
Bene, è il momento. Sono davanti al grande cancello che non ho mai attraversato, se non per entrare qui. 
-Nervosa?- mi chiede Jaden
-No, eccitata- rispondo
Lui sorride e mi spinge verso il cancello, che ora è aperto. E quando lo attraverso sento come una sensazione di libertà prendere possesso di me.

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