Consequences(Tradotta da Valeballerina) di Neurotica (/viewuser.php?uid=31595)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
chap 1
CONSEQUENCES
Capitolo 1
In caldo giorno,ventoso alla fine di
giugno, sette amici erano seduti insieme all’ombra di un grande
faggio che dava sul lago di Hogwarts. In meno di una settimana,
avrebbero lasciato il posto che avevano finito per vedere come la loro
casa, e sarebbero entrati nel mondo come maghi e streghe a tutti
i livelli. L’amicizia che si era formata tra questi sette
studenti era durata per quasi sette anni- per tutto il tempo in cui
erano stati ad Hogwarts. Le tre nuove aggiunte del gruppo avevano
smesso di odiare la maggior parte degli altri quattro solo alla fine
del sesto anno.
Sirius Black era steso sulla schiena,
con un braccio sotto la testa e l’altro introno ad una strega
carina con i capelli castani, che si chiamava Julia Sedler. La coppia
aveva gli occhi chiusi, e la testa di Julia era appoggiata comodamente
sul petto di Sirius,godendosi semplicemente la presenza
dell’altro.
Accanto a loro c’erano Remus
Lupin e la sua fidanzata Naomi Watts. Appoggiati accanto al tronco
dell’albero, i due stavano leggendo l’ultima edizione della
gazzetta del profeta. Alla sinistra di Naomi c’erano James Potter
e Lily Evans. Lily aveva la testa sulle gambe di James, mentre lui
guardava la piovra gigante che schizzava un gruppo di studenti del
terzo anno. Di fronte a Lily e James era seduto Peter Minus, che si
guardava intorno aspettando che succedesse qualcosa di interessante.
“Disgustoso” disse arrabbiato Remus gettando il profeta sull’erba.
“Che cosa?” mormorarono cinque voci.
“Un’altra famiglia
babbana è stata assassinata” disse piano Naomi “i
mangiamorte gli hanno torturati- compresi i bambini- e poi hanno
bruciato la loro casa… con dentro loro…vivi…”
“Porca Puttana” mormorò Sirius, sedendosi mentre Julia faceva lo stesso.
“Quando finirà tutto questo?” chiese Lily raccogliendo il giornale.
“Quando avverrà un
miracolo “disse James “Il ministero non sta facendo niente
per fermare questa merda. Hanno lasciato prendere il controllo a
Voldemort e ora…” si fermò scotendo la testa.
“Ci deve essere qualcosa o
qualcuno che può combattere questo tipo…”disse
Julia “Abbiamo resistito fino ad ora no?”
In quel momento, un ragazzo del
quinto anno corse verso il gruppo, cercando di recuperare il respiro
“Il professor…Silente vuole vedervi tutti…”
disse con il fiatone “Ora”
“Tutti quanti?” chiese Naomi con un sopracciglio alzato “Il ragazzo annuì.
“Grazie ci andremo
subito” disse Lily alzandosi accanto a James. Appena il ragazzo
fu abbastanza lontano, guardò male i malandrini “Che cosa
avete fatto voi quattro ora?”
“Niente!” dissero insieme. Le ragazze alzarono simultaneamente un sopracciglio.
“è vero!”
insistette Sirius “Non abbiamo fatto niente da
quell’incidente del water nei dormitori serpeverde della
settimana scorsa” James e Remus ghignarono e ridacchiarono,
finché le loro ragazze non gli schiaffeggiarono.
“Bè, andiamo a vedere cosa vuole Silente” disse Julia.
I sette amici si alzarono e
incominciarono ad attraversare i giardini di Hogwarts. Non riuscivano a
pensare a niente che avessero potuto fare tutti quanti- o qualcosa per
cui non fossero già stati puniti- che gli avesse provocato una
visita al preside.
“Ramoso” mormorò
Sirius raggiungendo il suo amico, e sussurrando così che gli
altri non sentissero “Tu pensi che lui sappia del nostro
…ehm…segreto?”
James guardò preoccupato Remus
oltre la sua spalla e poi di nuovo Sirius “No. Se l’avesse
saputo, perché avrebbe chiamato anche le ragazze?”
Sirius sospirò annuì, e
fece strada verso l’ufficio di Silente. il gargoyle di pietra era
spalancato,rivelando la scalinata a spirale. Gli studenti ci salirono
sopra, singolarmente,e si diressero esitanti di sopra.
“Tu sei caposcuola “disse Sirius a James fissando alla porta di legno chiusa “Tu bussi”
“Tu sei stato qui più di me anche sei io sono caposcuola “controbatté James.
“Sì ma-“
“Spostatevi”
sospirò Lily, facendosi strada tra i ragazzi. Usando il battente
d’oro a forma di grifone, Lily bussò due volte sulla porta
di Silente.
“Avanti” disse la voce
familiare e calorosa del preside. “Ah” Silente sorrise
appena gli studenti entrarono nell’ufficio. “Forza entrate,
sedetevi”
Sirius e James si scambiarono uno
sguardo leggermente sorpreso con Remus quando videro Alastor,’
Malocchio’, Moody, in piedi accanto alla scrivania di Silente. I
sette studenti si sedettero nelle sedie che erano state messe davanti
alla scrivania di Silente, senza essere ancora molto sicuri su che cosa
pensare.
Sirius allungò il collo
intorno a Julia e Naomi per guardare Remus. Sembrava che fosse
preoccupato anche lui. Forse Silente aveva scoperto veramente dei
raggiungimenti illegali dei malandrini e Moody era lì per
arrestarli…?
“Sono sicuro che siete tutti
curiosi di sapere perché vi trovate qui” disse Silente I
suoi studenti annuirono lentamente “Non c’è niente
di cui preoccuparsi non siete nei guai. A meno che non ci sia qualcosa
che la professoressa McGranitt non mi ha ancora detto…” i
suoi occhi scintillarono ipoteticamente mentre Sirius, James e Remus
gli porgevano ghigni tremanti. Peter era pietrificato nella sua sedia.
“Ho chiesto a tutti voi di
venire qui oggi pomeriggio perché ho qualcosa da
domandarvi” Sirius notò subito che non c’era
più divertimento nei suoi occhi “ In una settimana, non
sarete più studenti di Hogwarts, perciò non avrete
più la protezione che essa vi fornisce. So che siete stati tutti
attenti a seguire i progressi di questa guerra. Alcuni di voi hanno
già perso membri della loro famiglia .”
James e Remus si guardarono
velocemente, per poi fissare simultaneamente il tappeto “Che
cosa, allora,desidero chiedervi?”
“Quattro anni fa ho cominciato
un’alleanza con alcuni dei miei amici più vicini. Questo
gruppo è cresciuto durante gli anni, e ora rimaniamo
l’ultimo traguardo che Voldemort non ha ancora attraversato per
riuscire ad arrivare al suo obiettivo di massimo potere. Negli anni
però, Voldemort ha guadagnato più forza- come sapete
tutti- e stiamo perdendo sempre più persone a causa sua”
“Ho guardato crescere voi sette
dal vostro primo giorno qui. Alcuni di voi hanno visto questo ufficio
più di ogni altro studente della scuola” le sue labbra si
contorsero mentre guardava i malandrini che trattenevano
l’impulso di ghignarsi tra di loro “Vi ho guardato
diventare alcuni dei migliori maghi e streghe che abbiano mai camminato
per questi corridoi. Ognuno di voi ha i suoi punti di forza- sì,
persino lei Mr Minus” aggiunse Silente allo sguardo sorpreso di
Peter.
“Ora vi sto chiedendo di unirvi
a questo gruppo. Con il vostro aiuto sono sicuro che possiamo far
terminare questa guerra. Non vi chiedo altro che la vostra
lealtà, e la voglia che avete di combattere Lord Voldemort”
“Vi chiedo anche di decidere
oggi,proprio in questo ufficio. Se rifiutate questa offerta, cosa che
siete liberi di fare, dovrò fare un incantesimo di memoria su di
voi. Sono sicuro che capirete”Silente finì, appoggiandosi
indietro sulla sua sedia, incrociando le dita sotto la lunga barba
d’argento.
Per tutto il discorso di Silente,
Sirius,James e Remus si erano guardati,comunicandosi silenziosamente
quello che volevano fare. Avevano usato solo gli occhi- potevano
capirsi perfettamente, era l’unica cosa di cui avevano bisogno.
Sirius si girò sulla sua sedia e sussurrò qualcosa di
inaudibile a Julia. Lei annuì decisa. James e Remus fecero la
stessa cosa simultaneamente, sussurrando a Lily e Naomi. Le ragazze si
guardarono tra di loro e annuirono. L’ultimo era Peter. Ci volle
un minuto per i malandrini,per riuscire persino a incrociare lo sguardo
del piccolo ragazzo. Sembrava terrorizzato- qualcosa che gli altri
malandrini erano soliti vedere. Dopo una lunga lotta si sguardi con
Sirius, Peter sospirò e annuì. Sirius annuì si
rimando e si girò verso James, facendoli segno di parlare per il
gruppo.
“Siamo dentro” disse James subito”Tutti quanti. Faremo qualsiasi cosa per finire questa guerra”
“Avevo una sensazione che
avreste detto così” disse Silente inchinando
rispettosamente la testa ai suoi studenti “Vi do il benvenuto
allora, nell’ordine della fenice”
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“Sirius…stai bene?” disse esitante Kingsley
Shaklebolt, guardando la reazione del suo capo alla notizia di Silente.
La faccia di Sirius era completamente priva di emozioni. Non
c’era segno che dimostrasse che avesse persino sentito quello che
aveva detto il preside. Rimase in piedi, fissando assente il camino
dove la testa di Silente galleggiava ancora, guardando tutto
quello che stava succedendo al quartier generale.
La testa di Sirius era piena di un forte ronzio,che non gli permetteva
di capire perfettamente quello che gli era appena stato detto. Non
poteva essere vero. L’informazione di Silente dove esser
sbagliata… Ma in qualche modo Sirius non riusciva a convincerne.
In qualche modo sapeva che Silente non si sbagliava.
Ciecamente ,Sirius cercò una seria e ci si lasciò cadere
pesantemente sopra. Un calice con dei resti di pozione scivolò
dalle sue mani e finì sul pavimento, rotolando sotto
un’altra sedia. Remus aveva assicurato Sirius che sarebbe andato
tutto bene in questa missione. Aveva giurato che sarebbe stato attento
e vigilante. Silente avrebbe dovuto mettere i migliori incantesimi di
rilevamento possibili su Remus ed Emmeline.
A questo pensiero,la testa di Sirius si girò di scatto verso il
camino “Che cosa è successo agli incantesimi?”
chiese con tono tagliente.
Silente rimase in silenzio per un momento,come se stesse preparando se
stesso e Sirius a quello che stava per dire “Un incantesimo di
localizzazione - non importa quanto sia potente, può essere
spezzato”Prima che Sirius potesse aprire la bocca per chiedere di
che diavolo stesse parlando Silente,il preside continuò “
L’incantesimo di localizzazione che ho fatto su Remus ed
Emmeline, può essere spezzato solo se la persona su cui si trova
ha smesso di respirare”
Questo vorrebbe dire….pensò
Sirius, cercando di registrare tutto nella sua
mente”No” disse con tono diffidente ”Si sta
sbagliando….”
Silente stava mentendo per forza,decise Sirius. non c’era nessuna
possibilità che Remus potesse essere…. No, Silente aveva
ricevuto un’informazione sbagliata. Una bacchetta e una borsa
erano le sue uniche prove- chiunque poteva avere una bacchetta che sembrava quella di Remus, o una borsa da viaggio che sembrava quella
di Emmeline. Che cosa rendeva Silente così sicuro che questi
oggetti appartenessero a loro? Prima che Sirius potesse chiedere questa
domanda ad alta voce, un grido si sentì nella casa, risvegliando
la madre di Sirius al primo piano.
“Harry….”mormorò Sirius. Senza dire
un’altra parola, l’auror corse a tutta velocità per
le scale della cucina, ignorando gli insulti di sua madre, e raggiunse
Il secondo piano. Molly Weasley era in piedi davanti alla porta di
Harry, cercando- ma non riuscendo- ad entrare.
“Sirius non riesco ad andare da lui!” disse Molly nel panico.
Sirius non rispose. Spinse Molly lontano dalla porta, un po’
più forte di quello che intendeva, colpì la maniglia con
la sua bacchetta, ed entrò subito nella stanza di Harry. Il
quindicenne si stava rivoltando selvaggiamente nel suo letto, gridando
terribilmente per il dolore. Senza alcuna esitazione, Sirius corse
vicino al suo figlioccio,spinse in giù le sue braccia per
evitare che facessero male ad uno di loro due “Harry!”
gridò sopra le urla del ragazzo “Harry! Svegliati!”
Sirius tornò a guardare la porta dove Molly stava cercando di
spingere i suoi figli, che si erano indubbiamente svegliati per
il rumore, fuori dalla camera. Silente apparve dietro Molly
“Albus, fa qualcosa!” lo pregò Sirius, avendo
difficoltà a tenere Harry fermo sul letto.
Con calma, Silente entrò nella stanza e la attraversò per
raggiungere il letto. Puntò la bacchetta verso Harry e
mormorò alcune parole inaudibili. Una bolla bianca di luce,
lasciò la punta della bacchetta di Silente, e colpì Harry
dritto nel petto, con un risultato immediato. Harry si rilassò
contro i suoi cuscini, respirando pesantemente e sudando moltissimo, ma
ancora addormentato.
Sirius guardò Harry per un momento prima di girarsi verso
Silente “Che cosa è stato?”sussurrò con gli
occhi spalancati.
“Penso sia stata una reazione per una pozione” disse piano
Silente senza distogliere lo sguardo da Harry “Harry ha mangiato
o bevuto qualcosa nelle ultime ore?”
Sirius controllò il suo respiro prima di rispondere
“Sì…prima che scendessi in cucina…l’ho
accompagnato qui…ha detto che Molly gli aveva lasciato una
pozione…”
Silente e Sirius si girarono al suono di un piccolo gemito, per trovare
Molly,Arthur,Kingsley, e Tonks che si era appena svegliata, che erano
in piedi davanti alla porta. Molly era bianco come un gesso “Non
ho lasciato ad Harry nessuna pozione Sirius…” disse
scotendo la testa.
Sirius sbatté gli occhi “Allora Madama Chips quando
è stata qui….deve avergli lasciato lei una pozione”
disse velocemente,cercando di non entrare nel panico.
“La Chips non ha mai lasciato la cucina amico” disse Kingsley.
“E allora- chi-diavolo-ha –lasciato-la pozione?”
chiese Sirius a denti stretti. “Chi ha avvelenato il mio
figlioccio?” gridò con la voce che si spezzava leggermente.
“Sirius ti prometto che scopriremo quello che è successo ad Harry” disse Silente “Ma ora-“
“Lo promette eh? Proprio come ha promesso che Remus sarebbe stato
al sicuro?” disse Sirius ad alta voce “Voglio sapere chi
è stato qui prima che Harry andasse a letto. E voglio sapere che
cosa c’era in quel calice”
“Dov’è ora il calice Sirius?” chiese piano Silente.
“Rotolato sotto il tavolo”mormorò Sirius ingoiando
un grosso nodo che si era formato nella sua gola mentre tornava a
guardare Harry.
Arthur lasciò subito la stanza per andare a recuperare il
calice, mentre gli altri spostavano lo sguardo da Harry a Sirius,
chiedendosi quanto potesse peggiorare ancora la notte.
Quando Arthur tornò dieci minuti dopo, cercò di passare
il calice a Silente, ma Sirius lo strappò dalle sue mani. Senza
dire una parola a nessuno, Sirius lasciò la stanza,
superò il gruppo terrorizzato dei ragazzi Weasley, e scese le
scale. Non era sicuro di riuscire a smaterializzarsi senza spezzarsi in due,
perciò andò in cucina e raggiunse il ministero della magia via
camino.
Eric, la guardia della sicurezza, era seduto alla sua scrivania, leggendo una copia del Settimanale delle streghe, edizione sui costumi da bagno,
mentre Sirius praticamente correva per i corridoi fino agli ascensori.
Spinse il bottone che lo avrebbe portato al dipartimento di
applicazione della legge sulla magia, e imprecò contro gli
ascensori per essere così dannatamente lenti. Finalmente, le
griglie si aprirono, e lui si diresse a tutta forza per i corridoi,
quasi superando la porta di cui aveva bisogno. Scivolando per fermarsi
in tempo , Sirius spalancò la porta che conduceva alle celle del
ministero.
Seduto alla scrivania, quasi addormentato, c’era uno dei nuovi
auror. In quel momento Sirius non si poteva preoccupare di ricordarsi
il nome del ragazzo.
“Hey capo”disse il ragazzo alzando la testa di scatto per
il suono della porta che si chiudeva “Che cosa ci fa qui
così preso…”
Sirius lo ignorò, superò velocemente la scrivania, e
cominciò a guardare nelle celle, cercando la persona con cui
aveva bisogno di parlare.
Alla fine del corridoio, Sirius lo trovò che guardava trucemente
fuori dalle sbarre “Alzati” disse Sirius al prigioniero
“Ora faremo una piccola chiacchierata” con un tocco della
bacchetta,Sirius aprì la porta delle celle, e condusse un
Severus Piton molto arrabbiato verso le stanze per gli interrogatori.
RECENSITE!
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
chap 2
CONSEQUENCES
Capitolo 2
Sirius spinse Piton attraverso la porta della stanza interrogazioni del
dipartimento applicazione della legge sulla magia spingendo forte con
la punta della sua bacchetta sulla sua schiena. Sbatté la porta
e gesticolò violentemente a Piton di sedersi in una delle
sedie di metallo.
“Ma la procedura non è che ci siano due auror, con
esperienza, per interrogare un prigioniero?” chiese Piton con
tono aspro.
L’unica risposta di Sirius,fu quella di conficcare la sua
bacchetta nella gola di Piton, quasi tagliando la trachea
dell’altro mago. “Non farmi arrabbiare Mocciosus. Non sono
in vena. Sono qui solo perché è un’ emergenza.
Appena me ne vado, puoi marcire qui con tutti i tuoi amici dei
bassifondi per quello che mi importa” ringhiò.
La reazione di Piton fu quella di alzare un sopracciglio “Che
tipo di emergenza? Lupin ci ha appena liberato dalla miseria che ci
creava e si è ucciso?”
Senza un avvertimento Piton si ritrovò sul pavimento di cemento,
con la testa che pulsava terribilmente. Sopra di lui Sirius stava
respirando affannosamente, con la faccia rossa per la rabbia “Ti
avevo avvisato” disse con una voce controllata con attenzione,
sentendosi meglio dopo aver sfogato un po’ della sua rabbia.
“Ora” disse relativamente calmo “O mi aiuti, o
aggiungerò altre accuse oltre quelle che ti hanno fatto portare
qui. La scelta è tua”
Piton lo guardò con scherno. Avrebbe preferito digerire veleno
per topi, piuttosto che aiutare Sirius Black- anche se lo aveva
fatto molti anni prima quando Potter era stato rapito- ma non era di
nessun aiuto a Silente chiuso a chiave nel ministero…”Che
cosa vuoi?” chiese Piton freddamente, alzandosi dal
pavimento.
“Che cos’è questa?”chiese Sirius prendendo il
calice dai suoi vestiti e praticamente sbatté sul tavolo di
metallo. Il suono dell’impatto rimbombò sui muri di
pietra.
Di nuovo,Piton alzò un sopracciglio, ma si sporse per prendere
il calice. Annusò quello che era rimasto dentro, senza
quasi vomitare,come aveva fatto Sirius, e sollevò ancora di
più il suo sopracciglio “Dove lo hai preso?” chiese
Piton piano.
“Era sul comodino di Harry. Lo ha bevuto” disse Sirius guardando Piton attentamente
“Lo ha bevuto?” chiese Piton.
“Sì. Che cos’è?”
Piton sospirò irritato e sussultò quando un altro
colpo doloroso arrivò sulla sua mascella. “A meno che mi
sbagli- cosa che non sto facendo- questa è una variazione della
pozione dei morto vivente. Sai che cos’è Black?”
Sirius non rispose “Bè, lo prendo come un no. La pozione
fa cadere chi la beve in un sonno profondo, la maggior parte delle
volte irreversibile. Questa pozione è diversa solo perché
uccide chi l’ha bevuta molto più velocemente, e con molto
più dolore. Da quanto tempo Potter l’ha ingerita?”
chiese.
“Non lo so” Sirius rispose piano “Quattro, forse cinque ore fa”
“La pozione fa effetto in ventiquattro ore” disse Piton con tranquillità.
“C’è un antidoto?” chiese Sirius con la voce roca.
“C’è” rispose Piton esaminando le sue unghie.
Stringendo i denti, Sirius fece qualcosa che non avrebbe mai pensato di fare.
“Puoi preparare l’antidoto per me?”
“Intendi dire, che c’è qualcosa che Sirius Black non
sa fare da solo?” disse Piton fingendosi sorpreso “Avvisate
la gazzetta del profeta!”
“Dannazione Piton!” gridò Sirius, colpendo il muro
con il suo pugno “ Fai solo quella dannata pozione e smettila di
essere un idiota del cazzo!”
“Bè, posso preparare difficilmente qualsiasi tipo di
pozione in questa atmosfera” disse Piton indicando la stanza.
“Me ne occupo io” disse Sirius a denti stretti “Farai-la-pozione?”
“Per quanto so che me ne pentirò, non credo di avere altra scelta a riguardo vero?”disse Piton.
Sirius annuì e lanciò il mantello
dell’invisibilità nella direzione di Piton “mettilo
e resta vicino a me. Non possiamo smaterializzarci o usare passaporte
da qui, ovviamente, perciò dovremmo andare al quartier generale
degli auror”
Piton curvò le labbra agli ordini di Sirius. Come aveva detto,
non aveva possibilità di scelta a riguardo. Sirius era armato,
Piton no. Si mise addosso il mantello, e sparì davanti agli
occhi di Sirius.
Sirius lo guidò fuori dall’area delle celle del
dipartimento applicazione della legge sulla magia, superò il
giovane auror che sembrava piuttosto allarmato per il cambiamento
improvviso nel comportamento di Sirius, e attraversò il
corridoio per raggiungere il dipartimento auror. Arrivati lì,
Sirius incantò un fermacarte su una delle scrivanie per creare
una passaporta e aspettò che il dito ossuto di Piton lo toccasse.
I piedi di Sirius andarono a sbattere contro il pavimento della cucina
del numero dodici,proprio mentre il mantellò
dell’invisibilità scivolava dalla tesa di Piton.
Resistendo all’impulso di colpire Piton una terza volta, Sirius
si guardò intorno nella cucina, per trovare
Silente,Kingsley,Tonks e tutti i Weasley tranne Molly ad aspettarlo.
“Piton preparerà una pozione per Harry”
mormorò Sirius, facendosi strada in mezzo al gruppo prima che
potessero sollevare delle domande, e salendo le scale per andare dal
suo figlioccio.
Entrò nella stanza di Harry per trovare Molly e Madama Chips
piegate sul ragazzo, facendo dei test con le loro bacchette, misurando
la sua temperatura, ascoltando il suo cuore…Sirius prese una
sedia e ci si sedette al contrario, con le braccia incrociate sulla
spalliera, e il mento appoggiato sopra, e si mise a guardare.
In meno di un’ora, il mondo di Sirius aveva cominciato di nuovo a
crollarli intorno- proprio come quando Harry era stato portato via da
lui nove anni fa. Non avrebbe creduto che Remus fosse morto
finché non avrebbe avuto più prove di una bacchetta. E
non avrebbe perso Harry senza combattere.
La pozione non era solo apparsa dal nulla sul comodino di Harry.
Qualcuno l’aveva messa lì. Ma chi dentro il numero dodici
poteva voler far del male ad Harry? Percy gli venne subito in mente,
per qualche ragione, ma il terzogenito dei Weasley non si vedeva dal
giorno prima- a meno che non fosse lui quello che Sirius aveva visto a
Diagon Alley durante il suo duello con Bellatrix. Ma no, Percy non
avrebbe avuto il fegato che ci voleva per fare del male ad Harry con
Sirius nella casa…
Forse uno degli amici di Harry aveva cercato di fare una pozione ed era
semplicemente andata male? No,l’avrebbero ammesso immediatamente-
persino Fred e George. Tonks non poteva aver preparato una pozione
senza aver far saltato in aria tutto il numero dodici. Kingsley ed
Arthur erano rimasti con Sirius per tutto il tempo. Molly non
l’aveva fatto. Kreacher era…
Gli occhi di Sirius si spalancarono “Non è
possibile…” mormorò alzandosi lentamente dalla sua
sedia, con un lampo pericoloso negli occhi.
“Sirius?” chiese Molly distogliendo lo sguardo da Harry.
Sirius irrigidì la mascella e uscì dalla stanza.
“KREACHER!” gridò a squarciagola attraverso i
corridoi della casa, facendo svegliare ogni ritratto arrabbiato della
casa.
“Il padrone ha chiamato Kreacher…”
Sirius si fermò di botto quando sentì il borbottio
familiare. Venivano da un armadio della biancheria…Sirius
spalancò la porta a tutta forza e vide l’elfo domestico
inginocchiato sotto una mensola. Senza nessuna spiegazione, il mago
tirò Kreacher fuori prendendolo per il collo, e lo gettò
a forza nel corridoio buio. Kreacher, ovviamente ferito, cercò
di sgattaiolare via, ma Sirius fu più veloce.
“STUPEFICIUM!” ruggì l’auror. Kreacher cadde
istantaneamente sul pavimento.
Respirando affannosamente, e accecato dalla rabbia, Sirius si avvicinò lentamente all’elfo domestico.
“Sirius” disse una voce severa. Sirius non riuscì a
sentire nient’altro a causa del ronzio rabbioso che aveva
riempito e sue orecchie. Una mano, stranamente forte per la sua
età, afferrò il braccio di Sirius come avvertimento.
“Indietro Silente” ringhiò Sirius. Invece di
diminuire, la stretta intorno al braccio di Sirius divenne più
forte.
“Non obbligarmi a schiantarti Sirius” disse Silente piano.
Sirius girò lentamente la testa, come quando un cane individua
la sua preda, e guardò male e pericolosamente il suo vecchio
preside. C’erano solo due persone che non si scioglievano davanti
allo sguardo che aveva Sirius in quel momento:Silente e Remus.
“è stato lui” mormorò Sirius , con il suo
scopo che cominciava a diminuire , e tornando a guardare Kreacher
“Lui ha avvelenato Harry”
“Questo è altamente probabile. Ma desidero parlare per primo con lui” disse Silente.
Riluttante, Sirius liberò con forza il suo braccio dalla stretta
di Silente, si girò, e tornò nella stanza di Harry.
Qualche anno prima, niente l’avrebbe fermato dal completare
l’obiettivo che si era posto in mente- avrebbe ucciso Kreacher
senza pensarci due volte. In un altro momento, Sirius avrebbe trasalito
alla sola idea di diventare un adulto sensibile e responsabile- questo
era il lavoro di Remus dopotutto- ma Remus non era
lì…Sfortunatamente, c’erano cose più
importanti a cui pensare al momento.
Per esempio, come le cose erano diventate così…terribili
non era un parola abbastanza forte- da incubo era più vicino a
quello che Sirius sentiva al momento…
Molly e Madama Chips avevano lasciato la stanza per parlare con Silente
prima che tornasse ad Hogwarts. Sirius si sedette sull’orlo del
letto di Harry, e guardò il petto del suo figlioccio che si
alzava un po’ e si abbassava subito.
Stavano succedendo troppe cose per capirle subito tutte insieme. Sirius
si guardò intorno senza saper cosa fare, e i suoi occhi grigi si
fermarono su una foto fatta qualche anno prima. Era del sesto
compleanno di Harry- il primo vero compleanno che il ragazzo avesse mai
avuto dal primo. Remus e Sirius erano seduti ognuno ad un lato del
bambino, con un grosso sorriso, e tutti e tre apparivano più
felici di quanto non lo fossero mai stati nelle loro vite- il che era
vero se Sirius ci pensava. Non poteva ricordarsi di un momento in cui
era stato più felice rispetto a quando si era riunito con Harry.
Sirius aveva sperimentato anche prima periodi difficili- difficili era
dire poco- ma aveva sempre avuto qualcuno con cui condividere il suo
dolore. Remus o Harry erano sempre stati lì in passato. Ma ora
Sirius era completamente solo.
Con forza, si asciugò le lacrime che avevano cominciato ad
uscire dai suoi occhi, si alzò dal letto di Harry e
cominciò a camminare avanti e indietro. Sarebbero state
ventiquattro ore molto lunghe…
____________________________________________________________________________
Albus Silente era molto turbato, anche se uno non poteva accorgersene
limitandosi a guardarlo. Sembrava essere calmo come al solito.
Camminò velocemente per i corridoi della scuola, con le sue
vesti turchesi che si agitavano dietro di lui mentre si dirigeva
ai sotterranei.
Kreacher era stato interrogato con calma e attentamente, riguardo alla
sua conoscenza degli eventi della sera precedente. Le informazioni che
erano state raggruppate avevano reso il preside piuttosto soddisfatto,-
in una maniera orripilante però- con le sue decisioni riguardo
chi reclutare dell’ordine. Anche se uno poteva definire lunatico
un elfo domestico lasciato da solo-anche Silente doveva ammettere che
Kreacher era totalmente fuori di testa.
L’unico altro momento della sua vita in cui Silente poteva
ricordare di essere stato così preoccupato era stato quando i
Potter erano stati obbligati ad andare a nascondersi e avevano
insistito ad usare Sirius Black come custode segreto. Silente aveva,
ovviamente, sbagliato le sue idee su Sirius, e stava cercando di non
saltare subito alle conclusioni in questo caso come aveva fatto allora.
Uno non poteva mai essere troppo cauto quando si trattava delle persone
che si amavano.
C’erano solo poche cose di cui un mago – compreso Albus
Silente- poteva occuparsi in un singolo momento. Il bambino
sopravvissuto che stava morendo al quartier generale e due membri
altamente rispettati dell’ordine dispersi era già un
limite per Silente.
Camminando velocemente sulle scale di pietra dei sotterranei e girando
a destra, Silente raggiunse la sua destinazione. Lentamente,
aprì le porte delle segrete,facendo attenzione a non far
spaventare il mago all’interno. Era già successo, e
Silente non era stato capace di guardare Severus negli occhi per una
settimana.
Severus, come c’era da aspettarsi, era piegato su un calderone
fumante. L’odore del fumo era come quello di un cane bagnato e
uova marce. Come facesse Severus a sopportare questo tipo di odori
giornalmente era un mistero per Silente.
“Severus” disse piano Silente.
Severus non distolse lo sguardo dal suo calderone ma rispose la domanda
silenziosa di Silente.” La pozione sta venendo bene preside,
però ha ancora bisogno di diciotto ore per bollire prima di
poter essere ingerita.”
“Che cosa sai di questa pozione Severus?” chiese Silente.
Severus tagliò con attenzione un bezoar e lasciò cadere i
pezzi nel calderone prima di rispondere, come se stesse decidendo
quanto dire a Silente “è stata creata dal signore oscuro
durante la prima guerra” cominciò piano Piton “Gli
effetti sono immediati, ma sembrano insignificanti all’occhio non
allenato- febbre, pelle viscida, perdita di colore, proprio come
l’influenza babbana.
“In quattro ore, i sintomi rimangono gli stessi, ma la pozione ha
già cominciato ad espandere gli effetti più teribili. La
vittima sperimenta forti dolori di stomaco e convulsioni, e in alcuni
casi, allucinazioni.
“Per la quindicesima ora, la pozione si sta comportando da acido,
bruciando tutti gli organi della vittima. Alla ventiquattresima ora, la
pozione avrà raggiunto il cervello e a questo punto è
irreversibile” la faccia si Silente rimase impassibile, ma si
stava cominciando a sentire sempre più preoccupato man mano che
Severus continuava. “Secondo Black, Potter ha solo raggiunto lo
stadio delle convulsioni. Fortunatamente è ancora possibile
salvare il ragazzo.”
Silente ignorò il sarcasmo nel suo insegnante di pozioni
“Il tuo aiuto è molto apprezzato Severus” Severus
annuì lentamente una volta per mostrare che aveva capito
“Sospetto che sia inutile chiederti delle sorti di Remus Lupin,
ed Emmeline Vance.?”
Piton si irrigidì visibilmente “Non so niente di quello preside” disse piano.
Silente resistette l’impulso di alzare un sopracciglio. Pensava
di aver sentito una leggera traccia di preoccupazione nella voce del
giovane mago. Silente non continuò ad insistere
sull’argomento”Grazie Severus. Sarò al quartier
generale se hai bisogno di me. Per favore porta subito l’antidoto
appena è pronto” disse lasciando il laboratorio di Pozioni.
___________________________________________________________________________
Gli occhi di Sirius si spalancarono appena un raggio di sole
colpì la sua faccia. Con la vista offuscata, e strizzando
leggermente gli occhi, guardò quello che lo circondava. I
suoi occhi si fermarono su un poster dei Cannoni di Chudley, proprio
quando il cercatore andava a sbattere contro gli spalti. Il boccino
sembrava lo stesse prendendo in giro mentre volava via. Sirius
soffocò mentalmente una risata. I cannoni non riuscivano nemmeno
a prendere l’influenza...
Ma poi un altro pensiero lo colpì: Da quando Harry aveva un poster dei Cannoni di Chudley nella sua stanza?
Sirius si girò dall’altra parte e trovò Harry
accucciato contro di lui, con il respiro ancora corto e la carnagione
ancora mortalmente pallida.
Non era un incubo allora…pensò Sirius, asciugando un po’ di sudore dalla guancia del suo figlioccio. Dannazione.
Un timido colpo si sentì sulla porta della camera da letto, e
Molly entrò, seguita da Madama Chips. Le streghe si spostarono
dal lato di Harry e cominciarono a controllare i suoi segni vitali.
Sirius si sedette e avvicinò le ginocchia al suo petto,
osservando.
“Bé?” disse piano.
“Nessun cambiamento” disse Madama Chips con tono
professionale. Sirius si massaggiò le tempie “è una
buona cosa però” continuò l’infermiera
“Non sta peggiorando”
Sirius annuì “Qualche notizia?” chiese a Molly.
Molly scosse la testa tristemente “Silente vuole parlare con te, è in cucina”
“Okay” Sirius sospirò “Mi fate sapere se cambia qualcosa?”
“Certo caro” lo rassicurò Molly mentre Madama Chips cacciava Sirius dalla stanza.
Realizzando la sconfitta, Sirius lasciò la stanza di Harry con
uno sguardo preoccupato oltre la sua spalla, proprio mentre la porta
gli veniva chiusa in faccia. Non aveva la forza di combattere contro
Molly e Madama Chips. Se Remus fosse stato lì sarebbe stato
tutto diverso. Ma, come era successo, Remus non era lì, e Sirius
non se la sentiva di essere tediato da una litigata con le due
mamme chiocce sul fatto di rimanere o no nella stanza di
Harry
Giù in cucina, Sirius trovò lo strano gruppo che chiamava suoi amici: Silente, Arthur e Tonks- devono aver mandato un gufo per dire che stavano male al lavoro- pensò Sirius- Moody e Dung.
Sirius si sedette al suo solito posto al tavolo, notando immediatamente
che quello di Remus era stato lasciato libero. Guardò il gruppo
mentre loro risposero esausti allo sguardo. Erano probabilmente rimasti
svegli tutta la notte, mentre Sirius si era addormentato di sopra. I
suoi occhi si posarono su Silente, e l’auror alzò un
sopracciglio in attesa.
“Come ti senti Sirius?” chiese piano Silente.
Mai stato meglio,pensò Sirius sarcasticamente “Sto bene Albus. Che cosa è successo?”
“Severus ha appena mandato un gufo” Sirius si sedette
più dritto sulla sedia “Sta avendo delle difficoltà
a trovare l’ingrediente finale dell’antidoto. Mundugus ha
mandato uno dei suoi, ehm, contatti, a cercarlo, e saremo contattati
appena viene trovato”
Sirius annuì, ringraziando il cielo che Dung fosse quello che era “Quanto tempo ci vorrà?”
“Dipende da quando è consegnato l’ingrediente,
Severus può finire l’antidoto in otto ore” disse
Silente.
Sirius fece velocemente i calcoli. Harry era andato a dormire alla
undici la sera precedente. Ora erano le dieci e trenta del mattino.
Avevano solo dodici ore e mezzo per salvare
Harry…”Okay” disse Sirius teso fissando il tavolo.
“Sono stato capace di recuperare informazioni riguardo quello che
rimaneva degli incantesimi di localizzazione di Remus ed
Emmeline.” Silente continuò. La testa di Sirius si
alzò di scatto. “L’ultima immagine che abbiamo,
è una con loro che ridono e sorridono mentre salgono su un lato
della montagna, prima che l’ologramma sparisca”
“Perciò non c’è modo di scoprire quello che è successo?”
“A meno che non li troviamo no” disse Silente.
“Capisco” disse Sirius con calma forzata “E Kreacher?”
“Rimarrà ad Hogwarts, ci sono ancora delle cose su cui voglio interrogarlo”
“Ha ammesso di aver avvelenato Harry?”
“Insiste, e io sono tentato a credergli, che un'altra persona ha messo la pozione sul comodino di Harry”
“Cosa?” chiese Sirius ad alta voce, facendo sussultare Tonks “Chi sano di mente, oserebbe-?”
Sirius pensò di aver visto gli occhi di Silente dirigersi per un
attimo verso Arthur, ma non poteva esserne sicuro. Mezzo secondo dopo,
il preside tornò a guardare Sirius “Sto ancora
investigando il caso Sirius” disse Silente con tono finale. Non
chiedermi altro e non ti dirò bugie, era il messaggio silenzioso
che era appena passato tra il preside e Sirius.
Sirius lasciò perdere per un momento “Chi sta cercando Remus…?Ed Emmeline” aggiunse velocemente.
“Kingsley ha portato con lui Dawlish,Evans, Johnson e Burrons .
Sono partiti quando tu sei andato in camera di Harry” rispose
Tonks.
“Si sa qualcosa?”
“Niente”
Il primo pensiero di Sirius fu quello avrebbe dovuto dar parte della
squadra di ricerca per Remus ed Emmeline. Non sarebbe dovuto essere
chiuso in cucina ad aspettare notizie. Si ricordò subito che
aveva avuto lo stesso pensiero nelle cucine di Hogwarts qualche anno
prima, ma almeno quella volta Remus era con lui…
Poteva sentire debolmente Silente che parlava, la mente di Sirius era
annebbiata di nuovo. Non sapeva più cosa pensare, o cosa sentire
o fare. Era perso… e non gli piaceva per niente questa
sensazione.
I secondi passarono. Man mano che passavano, Sirius sentiva il suo petto appesantirsi, come se stesse cercando di soffocarlo.
Proprio quando stava pensando che le cose non potevano peggiorare, il
campanello suonò sopra di loro, seguita dalle urla inevitabili
del ritratto di sua madre. Arthur,Dung e Moody corsero subito per le
scale per fermare il rumore e vedere chi fosse arrivato. Sirius rimase
con Silente e Tonks.
“Andrà tutto bene Sirius” sussurrò Tonks.
Sirius annuì, si alzò e andò nella credenza.
Quando tornò al tavolo, ignorando le sopracciglia alzate degli
altri due, aprì una nuova bottiglia di Firewiskey e bevette
direttamente da essa senza prendere un bicchiere.
RECENSITE!
P.s Lily_Snape mi ha chiesto di tradurvi i titoli:
TRUTHS: Verità
LIES: Bugie
CONSEQUENCES : conseguenze
ALTECARATIONS: cambiamenti
RESOLUTIONS: Soluzioni
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
chap 3
CONSEQUENCES
Capitolo 3
In una delle camere da letto del piano di sopra del numero dodici,i
quattro Weasley più giovani erano riuniti intorno ad Hermione
Granger, in attesa. Ginny le aveva mandato un gufo quella mattina
presto, per dirle quello che era successo ad Harry. I Granger avevano
disdetto la loro vacanza in Francia che doveva durare tutto il resto
dell’estate,per permettere ad Hermione di rimanere con i suoi
amici. Fred , George e Ginny le avevano raccontato quello che erano
stati capaci di scoprire usando le orecchie oblunghe e dalle
spiegazioni frettolose della loro madre e Tonks- nessuno sembrava
avere mai un momento libero, e Sirius non si vedeva da diverse ore. Ron
era stato tenebrosamente silenzioso, da prima dell’arrivo di
Hermione.
“Non ho mai visto Sirius così arrabbiato” disse George mezzo impressionato, mezzo spaventato.
“Sembrava un assassino, davvero” concordò Fred.
“Non avrebbe ucciso Kreacher veramente però, vero?” chiese Hermione, guardando ognuno di loro.
“Sai,penso che l’avrebbe fatto” disse piano Ginny.
“Io l’avrei fatto sicuramente” sussurrò Ron
con la voce roca fissando il pavimento. I suoi fratelli ed Hermione si
voltarono sorpresi verso di lui. “ è stato lui”
continuò Ron senza guardare nessuno di loro. “Sirius aveva
ragione. Scommetto tutto quello che ho è stato Kreacher a
cercare di uccidere Harry”
“Ma come avrebbe potuto un elfo domestico mettere mani su una
pozione del genere?” chiese Hermione ragionando “Da quello
che mi avete detto tutti Kreacher non è così
intelligente. Qualcuno deve averli dato la pozione”
“Chi,però?” chiese serio George “Chi sano di mente farebbe questo?”
“Chiunque sia stato, io non vorrei essere al suo posto”
disse Fred facendo conversazione”Sirius non si
fermerà prima di ucciderlo”
_______________________________________________________________________
L’atmosfera tesa nella cucina, era aumentata, se possibile,
ancora di più durante il pomeriggio. Sirius aveva preso il suo
Firewiskey e si era ritirato nella biblioteca a riflettere. Arthur e
Tonks erano andati velocemente a Diagon Alley per prendere qualcosa per
il pranzo, visto che Molly era occupata con Harry e Madama Chips.
Silente era stato lasciato solo a camminare avanti e indietro nella
cucina, con la mente che lavorava a tutta velocità. Non avrebbe
mai pensato che potesse succedere qualcosa di così di grande.
L’unico sospettato che aveva in mente riguardo
all’avvelenamento di Harry era l’ultima persona che si
sarebbe mai aspettato.
Forse era stato un errore, la pozione messa accanto al comodino di
Harry. Ma Silente era tutto tranne che ingenuo. In una guerra, tutto,
anche i minimi dettagli erano organizzati attentamente. C’era
sempre dietro un piano ben pensato e ben organizzato.
Allora la maledizione Imperius…altamente probabile, ma
ancora una volta improbabile. La casa era stata piena di membri
dell’ordine. Uno di loro avrebbe notato qualcosa del genere.
Per quanto facesse male a Silente ammetterlo, si doveva convincere che
l’ordine avesse scoperto la prima spia della guerra. Ma era
veramente una spia? Aveva veramente il marchio nero inciso sul suo
braccio?
Silente aveva sempre creduto che il ragazzo fosse altamente
intelligente- molto pomposo e ambizioso a volte, ma sarebbe stato utile
all’ordine quando sarebbe stato pronto. Arthur e Molly sarebbero,
ovviamente, dovuti essere informati. Non l’avrebbero presa bene
ma chi l’avrebbe fatto? Questa non era il tipo di notizia
che nessuno di loro aveva bisogno di sentire dopo tutto quello che era
accaduto negli ultimi giorni.
“Albus” disse una voce severa dalle scale.
Silente smise di camminare e si girò “Ah Minerva” disse con un sorriso.
La McGranitt strinse le labbra. “Stavi camminando,capisco. Che cosa ti ha portato?”
“Mi conosce troppo bene a volte professoressa” Silente
sospirò “Dovremo informare una certa coppia prima di
parlare al resto dell’ordine. E penso sia meglio tenere Sirius
fuori dal gruppo, come dicono, per ora.”
La McGranitt annuì rigidamente “E tu sei certo che sia
stato lui a mettere lì la pozione?” chiese piano,
guardando la faccia di Silene per ogni cambiamento di espressione.
“Sfortunatamente sì” rispose il preside senza
nessuna traccia dello scintillio nei suoi occhi “Anche con la
testimonianza di Kreacher, tutto torna”
“Ma Percy Weasley non era nemmeno qui Albus. Nymphadora Tonks me lo ha detto-“
“Capisco Minerva, ma ci sono altri modi per superare le barriere di questa casa”
“E suppongo che tu non voglia dirmi quali sono vero?”
“Preferirei prima scoprire che modo è stato usato, ma ti farò sapere appena possibile”
“Molto bene” disse asciutta La McGranitt “Se vuoi scusarmi, devo parlare con Poppy”
Mentre la professoressa di trasfigurazione saliva le scale, Silente
soffocò involontariamente una risata. Minerva aveva un modo
strano di nascondere la sua preoccupazione, persino se si trattava di
Harry Potter.
_________________________________________________________________________
Harry si sentiva come se stesse
galleggiando. Volò attraverso l’aria, coni suoi piedi
scalzi che sfiorarono l’acqua fredda dell’oceano, senza
essere mantenuto da niente. Si sentiva meglio di quando non lo fosse
stato da anni mentre si guardava introno. Non c’era nessun tipo
di terra da quello che poteva vedere. Era un mistero da quanto stesse
galleggiando nell’aria, ma non voleva che questa sensazione
finisse.
Si ricordò vagamente di aver
bevuto la pozione che gli aveva lasciato la signora Weasley- almeno
credeva gliel’avesse lasciata lei. E non aveva neanche avuto un
brutto sapore dopo i primi sorsi. Il sapore era quello di una pozione
per dormire mischiata con un frullato del gelato di Florian
Fortebraccio.
Proprio davanti a lui, Harry poteva
vedere l’ombra di un profilo di un grosso uccello. Aumentò
la velocità e vide il grosso cumulo di piume rosse e dorate che
lo avevano affascinato così tanto quando era un bambino.
“Fanny”ghignò. Anche alle sue stesse orecchie,la sua
voce arrivava come un eco distante. “Dove stiamo andando?”
chiese alla fenice.
Fanny continuò a volare verso
il sole arancione che stava tramontando. Leggermente annoiato per
qualche ragione, Harry la seguì. Non aveva tempo di fare il giro
del mondo con Fanny: Sirius e Remus si sarebbero preoccuparti quando
avrebbero trovato vuoto il suo letto.
Sospirando,Harry distolse lo sguardo
da Fanny “è molto bello qui” mormorò
“Pacifico…”
Tornò a guardare Fanny quando
sentì un’onda di panico riempirlo dentro. Non stava
più volando o galleggiando, o qualsiasi cosa stesse facendo in
precedenza. Ora era sulle sue ginocchia, fissando l’ingresso di
una caverna. Era circondato dal buio. Movendo la sua mano pallida
davanti a lui, poteva vederla a malapena.
“Fanny?” la chiamò incerto nell’oscurità
Non ci fu alcuna risposta.
Harry era solo. La sua fronte si
aggrottò quando un suono sibilante cominciò a muoversi
più vicino a lui. Con cautela, e spaventato, si voltò e
cominciò a gridare.
______________________________________________________________________________
Per le cinque del mattino, la scorta di Firewiskey di Sirius era
terminata, lasciandolo a camminare avanti e indietro davanti alla porta
della stanza da letto di Harry. Madama Chips e Molly erano state
piuttosto inflessibili a tenerlo fuori. Harry aveva cominciato di nuovo
ad avere le convulsioni quel pomeriggio presto. L’unica cosa che
sembrava calmarlo era l’incantesimo che aveva usato Silente per
calmarlo la prima volta. Secondo il preside, era un incantesimo
antidolorifico piuttosto complicato. Era l’unica cosa che
potevano fare per il momento,finché Piton non arrivava con la
pozione. Madama Chips non osava dare ad Harry nessuna pozione per la
paura di come avrebbe reagito con il veleno.
Sirius si appoggiò contro il muro fuori dalla stanza di Harry e
si lasciò scivolare sul pavimento. Se c’era una cosa che
odiava fare più che aspettare, era aspettare che Piton
arrivasse. La vita di Harry era,letteralmente, nelle mani di Piton. Se
l’insegnate di pozioni non avesse preparato correttamente
l’antidoto, o se ci avesse impiegato più tempo per
farlo,Harry sarebbe morto.
Fortunatamente, il contatto di Dung aveva trovato con successo
l’ultimo ingrediente che serviva a Piton. Dung aveva portato
personalmente le scaglie di drago ad Hogwarts quattro ore prima. Ora,
dovevano solo aspettare.
La squadra di ricerca di Kingsley aveva mandato un gufo di pomeriggio
presto. La loro informazione era quasi inutile- non avevano ancora
trovato nessuna traccia dei membri dell’ordine dispersi, ma
stavano ancora cercando. Tutto quello di cui aveva bisogno Sirius in
quel momento, era una piccola prova che dimostrasse che Remus era
possibilmente ancora là fuori da qualche parte, e forse poteva
sopportare meglio quello che stava succedendo al momento al numero
dodici. Se avesse saputo che Remus era ancora vivo, poteva concentrarsi
completamente sul fare stare bene Harry.
Per le nove, Molly e Madama Chips erano finalmente abbastanza
soddisfatte sulle condizioni stabili di Harry e avevano permesso a
Sirius di entrare nella stanza del suo figlioccio. Molly si era offerta
gentilmente di portare a Sirius qualcosa per cena, ma l’appetito
dell’auror era sparito completamente ore prima.
Tutto quello che avevano erano solo due ore. Harry sembrava
già… Sirius non riusciva neanche a finire il suo
pensiero. Il suo petto si strinse dolorosamente solo a pensare che
poteva perdere la sua famiglia.
Questa è una guerra Black. E devi affrontare i fatti… Non puoi tenerli in salvo… disse una voce tenebrosa nella sua testa.
“Sta zitta” ringhiò piano Sirius. Si sedette sul
letto di Harry, e prese la mano del suo figlioccio. Sussultò
quando sentì quanto era fredda. “Forza amico”
sussurrò al suo ragazzo , sperando che Harry potesse sentirlo
“Non lasciarmi ora…”
Prima che potesse fermarle, le lacrime avevano già cominciato a
scendere sulle sue guancie, e Sirius non si preoccupò di
asciugarle.
Madama Chips e Molly tornarono un’ora dopo con Arthur e Silente
dietro di loro. Sirius vide brevemente i ragazzi Weasley ed Hermione
che aspettavano ansiosamente fuori dalla porta prima che si chiudesse.
“Severus ci ha informati che l’antidoto sarà pronto
in trenta minuti Sirius” disse piano Silente, mettendo una mano
sulla spalla di Sirius.
Il mago più giovane annuì e tornò a guardare il
suo figlioccio. Trenta minuti… ma sarebbero stati
abbastanza…?
________________________________________________________________________
“Imperio” mormorò pigramente Lucius Malfoy puntando
la bacchetta che aveva rubato ad un mago morto. Il ministero aveva
ancora la sua. Quel dannato lupo mannaro l’aveva data sicuramente
a Black…
“In piedi” comandò silenziosamente Malfoy. Minus
rotolò sulla sua schiena dal punto in cui stava guardando il
muro e si alzò dalla brandina che era stata sistemata per lui.
Malfoy condusse Minus fuori dalla stanza di pietra per i corridoi bui,
verso la stanza in cui si sarebbe tenuta presto una riunione .
Apparentemente il signor oscuro aveva buone notizie -Malfoy non vedeva
il suo padrone così allegro da anni.
I mangiamorte entrarono in una grande stanza circolare di pietra, con
un alto soffitto a cupola. Anche se un fuoco bruciava contro uno dei
muri,la stanza era ancora piuttosto fredda.
Dissennatori pensò Malfoy rabbrividendo leggermente Avrei dovuto immaginare che sarebbero stati qui…
Il cerchio di mantelli neri si era già formato al centro della
stanza, lasciando spazio per altri due. Malfoy guidò Minus verso
il cerchio, e prese il suo posto accanto al mangiamorte senza anima.
Non avrebbe mai saputo perché era diventato lui quello ad
occuparsi di Minus. Apparentemente il signor oscuro credeva che avesse
fatto qualcosa di terribile e lo stava punendo.
È meglio di morire credo pensò Malfoy seccamente.
Pensieri successivi furono allontanati dalla sua mente quando una porta
si spalancò violentemente rivelando il signore oscuro in persona
seguito da Bellatrix e Rodolphus Lestrange.
“Miei mangiamorte “Disse piano il signore oscuro dopo chi i
Lestrange ebbero preso il loro posto. Malfoy notò con
soddisfazione che Bellatrix sembrava essere dolorante da qualche parte
“Ho buone e cattive notizie per voi stasera. Iniziamo dalla
cattiva” Malfoy si irrigidì “La mia profezia
è stata spostata ad Hogwarts. Silente e il lupo mannaro ci hanno
messo sopra le loro inutili protezioni. Forse credete che questo
renderà più facile per me metterci le mani sopra. Sareste
in errore. Durante l’attacco a Diagon Alley, la mia spia ad
Hogwarts è stata catturata. È rinchiuso al ministero
della magia. E ora vi chiedo, miei fedeli, qual è il punto di
avere una spia se è stata catturata?” il Signor oscuro
guardò lentamente il gruppo dei suoi seguaci. “Fatelo
uscire. Non mi importa come.”
“Sì padrone “ risuonò tenebrosamente per il cerchio.
“E ora, buone notizie” continuò il signore oscuro in
quella che poteva essere considerato un tono allegro. “Potter
è sul letto di morte” si sentì un leggero ansimo da
qualche parte alla sinistra di Malfoy. Non ebbe il coraggio di
guardarsi intorno. Non sembrava che il signor oscuro se ne fosse
accorto. “In meno di un’ora, uno dei miei obiettivi
sarà completato dopo quattordici anni di fallimento. Questa
notte deve essere celebrata amici miei”
Malfoy lasciò fuori il resto del discorso del signore oscuro.
Era semplicemente contento di essere sopravvissuto un’altra
notte…
___________________________________________________________________
L’orologio da polso di Sirius diceva che erano le 10.45. Piton
non era ancora arrivato…Silente aveva lasciato la stanza di
Harry per contattarlo e scoprire perché ci stesse mettendo
così tanto. Il respiro di Sirius rallentò e
diminuì mentre guardava Harry che combatteva per riuscire a
respirare. Molly era stata portata fuori dalla stanza da Arthur per
quanto stesse singhiozzando forte, ed era stata sostituita da Malocchio
e Tonks. Madama Chips stava facendo del suo meglio per tenere Harry
stabilizzato finché arrivava l’antidoto, ma Sirius era
sicuro che non sarebbe servito a molto dopo qualche minuto.
Sirius non aveva mai voluto vedere Piton così tanto come in quel
momento. Piton era la loro unica speranza, come Sirius doveva
ricordarsi amaramente e con riluttanza.
Quando mancavano dieci minuti allo scoccare dell’ora finale, la
porta della camera di Harry si aprì. Piton entrò
velocemente, facendo attenzione a trasportare un calice fumante.
Silente e la Mcgranitt entrarono, l’ultima chiuse la porta e si
mise in piedi accanto a Sirius.
Senza dire una parola, Madama Chips si sedette vicino ad Harry e lo
raddrizzò. Piton aprì la bocca di Harry, piuttosto
violentemente secondo Sirius, e spinse la testa indietro,obbligandolo
ad ingerire la pozione. Appena il calice fu svuotato, Piton e Madama
Chips si spostarono dal letto e osservarono, come tutti gli altri nella
stanza. Sirius sentì Tonks e La McGranitt che infilavano le loro
mani nelle sue, e apprezzò il leggero conforto da parte loro.
Passarono diversi minuti senza nessun cambiamento. L’orologio
segnò le undici ed Harry,per l’enorme sollievo di Sirius,
stava ancora respirando.
“Che cosa stiamo aspettando che accada?” chiese qualcuno a Piton.
“Il colore comincerà a tornare su di lui tra poco”
rispose Piton piano “Il suo respiro tornerà normale, anche
se potrebbe non svegliarsi per diverse ore. I suoi organi dovranno
ripararsi, l’antidoto aiuterà a fare quello…”
Sirius lasciò tutto il resto fuori mentre si concentrava su
Harry. Il suo respiro si bloccò appena il petto di Harry
cominciò a muoversi più normalmente rispetto alle ultime
ventiquattro ore. Lasciò gentilmente le sue mani da quelle di
Tonks e La McGranitt e si mise accanto ad Harry.
Lentamente, ma sicuramente, il colore del ragazzo stava ritornando.
Sirius sentì la fronte di Harry- la sua temperatura sembrava
stesse aumentando, un grosso miglioramento dalla freddezza che aveva
sentito Sirius precedentemente.
Per ore, aspettarono che accadesse qualcosa. Furono ricompensati poco
dopo le due del mattino, quando Harry emise un lamento rauco. Vari
sospiri di sollievo di poterono sentire, quello di Piton più che
altro perché non aveva sbagliato la pozione.
Sirius trattenne il respiro mentre guardava gli occhi di Harry che
cominciavano ad aprirsi. “Sirius…” sussurrò
Harry in un modo quasi inaudibile.
Sirius rise leggermente per il sollievo, mentre avvicinava Harry e lo stringeva in un forte abbraccio.
_______________________________________________________________________
Kingsley condusse la sua squadra attraverso la foresta, con gli occhi
aperti a qualsiasi cosa intorno a loro. Si erano riuniti intorno
a quelli che sembravano essere i resti della borsa da viaggio di
Emmeline, ma non avevano trovato nessun segno della proprietaria.
“Kingsley!” lo chiamò uno degli auror. Kingsley
guardò dietro di lui, e vide che la squadra si era fermata.
Erano tutti intorno ad un grande gruppo di cespugli, guardando oltre le
spalle di ognuno di loro per vedere meglio.
Kingsley trattenne l’impulso di pensare che forse era un
cadavere, e si diresse verso i cespugli. Dawlish stava sventolando
davanti agli occhi di Kingsley, quella che era senza alcun dubbio la
borsa di Remus. Kingsley aprì la borsa con la sua bacchetta, e
notò con la coda dell’occhio che la sua squadra stava
facendo dei passi indietro. Un odore nauseante li circondò,
facendo lacrimare i loro occhi.
“Caccabombe”tossì Kingsley.
“Ahia!” gli altri sentirono gridare Johnson.
“Che c’è ?” disse subito Kingsley. Sembrava
che Johnson fosse inciampato su qualcosa. Era imprigionato in un altro
gruppo di cespugli dall’altra parte del sentiero.
“Lumos” mormorarono cinque voci insieme.
Kingsley sentì il suo stomaco arrivare ai suoi piedi quando vide
spuntare una gamba. Evans si mosse in avanti spingendo via i rami.
“Oh merda” mormorò Kingsley.
Avevano trovato Remus.
RECENSITE!
P.s In risposta a Dracuccio88
guarda che truths è verità. Thrusts come hai scrtitto tu,
vuol dire spinta. poi c'è trust che vuol dire fiducia, forse ti
sei confuso con quello... Il titolo è giusto sorry!
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
chap 4
CONSEQUENCES
Capitolo 4
Più tardi quel pomeriggio, Sirius entrò nella stanza di
Harry, trattenendo un ghigno a fatica. Fred,George e Ron erano
appoggiati al muro, mentre Ginny ed Hermione riempivano Harry di
attenzioni. Aggiustavano ripetutamente suo il cuscino, si
assicuravano che fosse comodo, e lo obbligavano a bere molti liquidi-
“Sul serio, sto bene” disse Harry. Il suo tono sembrava
esasperato, ma Sirius poteva vedere benissimo che il suo figlioccio si
stava godendo le attenzioni dalle sue migliori amiche.
“Okay ragazze, fate riposare un po’il paziente” disse
Sirius, ignorando l’occhiataccia che gli aveva mandato Harry
quando Hermione e Ginny si erano voltate. “Comunque Molly vi
vuole di sotto”. I ragazzi Weasley lasciarono la stanza,
sghignazzando tra di loro. Ginny li seguì, ed Hermione fu
l’ultima ad uscire dalla stana, dando istruzioni
dell’ultimo minuto ad Harry.
“…Non alzarti dal letto troppo presto,o tu-“
“Grazie Hermione” disse Sirius chiudendo la porta appena
lei fu fuori dalla camera. Si voltò verso Harry,controllando il
suo ghigno “Sai non so come mi sento al fatto che ci siano
ragazze nel tuo letto amico.” Disse serio.
Harry lo guardò male, e fece un gesto con la mano che avrebbe
reso James orgoglioso. Sirius rise e si sedette accanto ad Harry sul
letto “Come ti senti?”
“Meglio” Harry sospirò “Ma mi sento ancora mezzo morto”
Sembri ancora mezzo morto
pensò Sirius “Madama Chips ha detto che starai bene tra
tra qualche giorno. Devi solo prenderla con calma. E questo vuol dire
no Quidditch” aggiunse severamente.
“Sirius, non penso di essere nemmeno capace a prendere in mano
una scopa, figuriamoci volare” disse Harry seccamente.
Sirius sorrise leggermente e si guardò intorno nella stanza.
Poteva sentire gli occhi di Harry su di lui, ma non aveva la forza di
rispondere alle domande che il suo figlioccio voleva sicuramente fare.
Non era stato ancora detto niente ad Harry riguardo a Remus. Madama
Chips era stata piuttosto intransigente a proposito di tenere il
livello di stress basso, e una cosa così grande,avrebbe
sicuramente spinto Harry oltre il limite.
“Hai scoperto chi l’ha lasciato?” chiese Harry piano.
Sirius non aveva bisogno di chiedergli di che cosa stesse parlando.
“Silente ha le sue teorie, ma non mi ha ancora detto
niente” rispose guardando negli occhi il suo figlioccio. Erano
ancora decisamente opachi.
“Chi pensi sia stato?”
“Kreacher” disse subito Sirius con un piccolo
ringhio” Ma Silente,sembra pensare che qualcuno lo abbia
aiutato…” Harry annuì pensieroso “Lo
scoprirò Harry, non mi dimenticherò presto di questa
cosa. E non succederà più” aggiunse più a se
stesso che ad Harry.
Dopo questo, Sirius cambiò l’argomento di proposito,
parlando del quinto anno di Harry ad Hogwarts che si stava avvicinando.
Parlarono dell’orientamento sulle carriere in primavera, e
ovviamente dei G.U.F.O. Sirius raccontò ad Harry una storia
piuttosto divertente su quanto era stato stressato Remus prima del suo
G.U.F.O. Finì col fare una fattura sia a Sirius che James
perché interrompevano in continuazione i suoi studi.
“Tuo padre non si è liberato di quelle ustioni per un mese” finì Sirius con un ghigno.
“Da quello che racconta sempre la professoressa McGranitt, Remus
non sembrava essere una minaccia come te e papà” disse
Harry.
Sirius rise forte “La McGranitt non aveva idea di quello
che poteva fare Remus Harry. Silente sì, ovviamente, ma comunque
Silente sa tutto. La McGranitt invece…” Sirius scosse la
testa con un sorriso “Remus era sempre molto bravo a nascondere
la sua colpa in tutto quello che faceva. Perché pensi che non
abbia avuto tante punizioni quanto me e tuo padre? Quando la McGranitt
lo beccava, riusciva sempre ad uscirne pulito, solo perché era
il ‘bravo malandrino’ “
“Non ci credo neanche per un secondo che lo fosse veramente” mormorò Harry.
“Bravo ragazzo” disse Sirius arruffando i capelli di Harry.
Harry cominciò ad addormentarsi un’ora dopo. Sirius
rimboccò le coperte intorno a lui in maniera protettiva, e
cominciò ad alzarsi per lasciare la stanza. Poteva sentire Harry
che si girava nel suo letto e mormorare uno stanco ‘buona
notte’. Però, prima che potesse chiudere la porta, la
domanda che aveva temuto per tutta la sera raggiunse le sue orecchie
“Come sta Remus?” chiese Harry assonnato.
Sirius sussultò. Lentamente, si voltò di nuovo verso
Harry. “Remus sta…bene” disse, rimpiangendo
immediatamente le sue parole. Harry annuì e si addormentò
pochi secondi dopo,e Sirius lasciò velocemente la stanza.
Aveva mentito al suo figlioccio. Sirius era sempre stato completamente
onesto con Harry, e in due secondi, aveva rovinato la fiducia che si
era costruita negli anni. Molti non avrebbero pensato due volte a dire
ad un ragazzino che era quasi morto la sera prima un’altra
versione della verità, ma a meno che non c’entrava uno
scherzo,Sirius non mentiva ad Harry.
Era o questo o dirgli che Remus
potrebbe essere morto da qualche parte, e non abbiamo modo di saperlo
finché non torna Kingsley Sirius ragionò.
Passandosi una mano tra i capelli, Sirius cominciò a dirigersi
in cucina. Ora che Harry era decisamente lontano dalla morte- per ora
almeno- Sirius poteva permettersi di impazzire di preoccupazione per
Remus. Voleva credere che Kingsley sarebbe tornato al quartier generale
e avrebbe detto a tutti che Remus ed Emmeline stavano bene, e solo un
po’ malridotti. Voleva credere che Silente avesse sbagliato
l’incantesimo di localizzazione in qualche modo. Voleva credere
che sarebbe andato tutto bene.
Ma tu sai la verità pensò una voce cinica nella testa di Sirius è come dice sempre Remus:le cose devono peggiorare prima di poter andare meglio.
Però quanto potevano ancora peggiorare…?
“Pensa davvero che dovremmo dirlo a Sirius?” sentì chiedere Molly mentre scendeva le scale.
Sirius si nascose tra le ombre e si mise ad ascoltare.
“Ha il diritto di sapere”Stava dicendo Silente “Ho
imparato per esperienze che più uno aspetta con Sirius Black,
peggio prende la notizia”
“Sì, ma ora è così preoccupato per Harry e-“
“Sirius starà bene Molly. Ha superato cose di questo
genere in passato. Non la prenderà con leggerezza,no, ma penso
che agirà razionalmente”
Molly guardò Silente non credendoli, sussurrò qualcosa
che Sirius non riuscì a sentire e ritornò in cucina.
Silente la guardò andare via, fece un respiro profondo e si
voltò verso le scale. “Sirius” disse piano”
Dobbiamo parlare”.
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Ron si incamminò piano per il corridoio, facendo attenzione a
non farsi scoprire da sua madre, e aprì la porta della stanza di
Harry. I gemelli, Ginny ed Hermione erano andati a cena, ma Ron non
aveva molto appetito per una volta.
Tirò fuori una sedia dalla scrivania di Harry e ci si
lasciò cadere pesantemente accanto al letto del suo amico. Da
quando Harry si era svegliato, Ron non aveva avuto
l’opportunità di parlare con lui. Tra Madama Chips, sua
madre,Sirius, i suoi fratelli ed Hermione, Ron sarebbe stato fortunato
ad avere cinque minuti da solo con Harry prima che partissero tutti per
Hogwarts in meno di un mese.
Harry era stato sempre considerato un membro di famiglia dai Weasley,
sin da quella sera quando Ron aveva sei anni, e i suoi genitori lo
avevano portato ad Hogwarts a tarda notte. Ron non aveva avuto la
possibilità di farsi degli amici nel piccolo villaggio intorno a
casa sua. I Lovegoods erano i vicini più prossimi alla loro casa
che avevano figli, ma Ginny aveva fatto amicizia con Luna da quando
erano molto piccole, e a Ron comunque non piaceva prendere il
thé con le bambole.
La sua mancanza di amici lo aveva reso un bersaglio facile per Fred e
George e il loro crescente amore per gli scherzi e i guai. Bill e
Charlie erano troppo grandi rispetto a Ron, perciò erano sempre
in giro a fare chissà che cosa. E Percy…bè,quale
bambino sano di mente avrebbe voluto giocare con Percy?
Essere il miglior amico del bambino sopravvissuto, forniva una vita
interessante. Ron era a conoscenza dei pericoli a cui Harry era
sopravvissuto, e che avrebbe affrontato nella sua vita. Dopo che
Harry era stato rapito da Peter Minus,Sirius era diventato piuttosto
protettivo nei suoi confronti. Per i due anni successivi al
rapimento,Ogni volta che Harry andava alla tana senza uno dei suoi
guardiani, uno dei due contattava i genitori di Ron,ogni ora, puntuali
come un orologio svizzero, per controllare che andasse tutto bene.
Ron aveva assistito a molti degli incubi di Harry durante gli anni. Non
aveva mai capito la loro importanza fino al loro secondo anno, dopo
quello che era salva nella camera dei segreti.
Appena era stato sicuro che Ginny era salva e stesse bene, Ron aveva
bloccato Harry nel loro dormitorio, e gli aveva praticamente ordinato
di dargli delle risposte. Il fatto che il suo migliore amico fosse un
rettilofono era notizia vecchia. I genitori di Ron avevano portato Ron
Harry e Ginny ad uno zoo babbano qualche anno prima. Se ne erano andati
prima quando il padre di Ron aveva trovato Harry che parlava con uno
sei serpenti nel serpentario. Avevano portato Harry al cottage quasi
subito. I bambini erano stati mandati di sopra mentre gli adulti
facevano una chiacchierata seria.
Tutto quello che sapeva Ron a quel tempo era che le persone che
potevano parlare con i serpenti erano cattive. Non capiva perché
il suo migliore amico avesse quell’abilità oscura, cosa
che non capiva ancora oggi. Anche a nove anni, Ron aveva capito
perfettamente la differenza tra bene e male. Aveva sentito storie sulla
guerra, ed era sicuro che Harry non fosse cattivo.
Sirius era stato sconvolto, e anche la madre di Ron, ma Remus e il
padre di Ron gli avevano tenuti calmi. Avevano richiamato i bambini
qualche ora dopo, spiegando che quello che era successo allo zoo doveva
essere tenuto segreto. Ron, Harry e Ginny erano semplicemente contenti
di avere un segreto. Dopo quel giorno, i tre cercavano, nella foresta
dietro il cottage, serpenti con cui Harry potesse parlare, e lui
traduceva per loro. Nessuno aveva mai scoperto il loro segreto fino al
secondo anno, durante un duello tra Harry e Draco Malfoy.
Harry aveva cominciato a rifugiarsi, tra una lezione e l’altra e
nei weekends, nell’ufficio di Remus finché la scuola non
aveva smesso di guardarlo come se fose Tu-sai-chi in persona. Ron ed
Hermione gli avevano tenuto compagnia, e avevano scoperto più
del suo amico di quanto non immaginassero. Harry gli aveva detto della
prima parte della profezia. Tu-sai-chi già conosceva quella
parte, perciò se succedeva qualcosa, e uno di loro veniva
catturato, non potevano dare nessuna informazione nuova al nemico.
Avevano anche scoperto che Harry avrebbe dovuto affrontare tu-sai-chi
ad un certo punto, e anche se Ron non lo aveva detto ad alta voce,
aveva deciso che qualsiasi cosa fosse successa, sarebbe stato al fianco
di Harry.
Harry si lamentò e si girò dalla parte di Ron. Ron
guardò il suo amico che combatteva per rimanere addormentato
“Buon giorno raggio di sole” Ron ghignò quando Harry
aprì gli occhi.
“Fanculo” mormorò Harry.
“Calma,Calma Potter. Come ti senti?”
“Vi ho già detto che sto bene. Che altro volete che vi
dica?” Harry sbadigliò. Era ancora piuttosto pallido, ma
appariva già meglio rispetto alla sera precedente…
“Sei quasi morto” disse piano Ron fissando il pavimento.
“Lo so” disse Harry. Si sedette sul letto. “Posso
dirti una cosa?” la testa di Ron si alzò di scatto
“Però non puoi dire a nessuno che te l’ho detto.
Sirius e tua madre già stanno impazzendo abbastanza per tutto
questo”
“Sì, certo, non lo dirò a nessuno” Lo rassicurò velocemente Ron.
Harry cominciò esitante. “Bè, ho fatto
questi…sogni. O almeno credo che lo fossero. Forse più
incubi. Ma ero nella fortezza di Voldemort” Harry ignorò
Ron che rabbrividiva involontariamente “Questa specie di mostro
mi trovava. Sembrava come un serpente ma… poteva camminare. Non
guardarmi così Ron, ascoltami e basta” il sopracciglio
rosso di Ron era cominciato a salire, ricordando ad Harry Remus.
“Comunque, mi ha portato in questo castello. Sembrava più
o meno come Hogwarts, ma aveva questa…sensazione spaventosa
capisci? E ho visto i miei genitori Ron” Harry sussurrò
“Erano proprio come me li immagino io se fossero vissuti.
Voldemort li teneva prigionieri, e mi stavano implorando di andarli ad
aiutare. Ma io non potevo…. E ho visto Remus…era
semplicemente seduto davanti a questo grande camino, ghignando come fa
di solito quando fa uno scherzo a Sirius. Mi ha detto che non
l’avrei visto più se non fossi andato in quel castello. E
l’ha detto come se stesse spiegando tranquillamente cosa ottieni
se sommi due più due…” Harry si fermò,
sembrando perso.
“Harry…ho sentito mio padre e Silente che
parlavano…il veleno provoca allucinazioni. Non era reale”
disse Ron.
“Ma stai scherzando…” disse Harry sarcasticamente “Per questo ti ho detto che era un sogno Ron”
“E” Ron continuò come se non avesse sentito Harry
“Remus starà bene. Kingsley lo sta cercando e-“
“Che cosa?” disse Harry velocemente “Di che cosa stai
parlando? Perché Kingsley dovrebbe cercarlo?”
Gli occhi di Ron si spalancarono “Vuoi dire che Sirius non te lo ha detto?”
“Dirmi cosa?” chiese Harry con la voce piuttosto alta.
“Porca puttana” mormorò Ron”Sirius mi ucciderà…”
Harry lanciò le gambe oltre l’orlo del suo letto, e
obbligò Ron a sedersi quando tentò di alzarsi
“Dimmi quello che è successo Ron o Io ti ucciderò” Harry praticamente ruggì.
“Okay,Okay calmati” disse Ron velocemente,togliendo le mani
di Harry dal colletto della sua camicia. “Tutto quello che so
è che è successo qualcosa a quell’incantesimo di
localizzazione che Silente ha fatto su Remus ed Emmeline. Non sanno
dove sono. Ho sentito Tonks che parlava con papà, e pensa che
potrebbero essere…morti…”
“No” sussurrò Harry con gli occhi che si
spalancavano per il terrore “Non possono esserlo…”
”Bè, come ho detto, Kingsley ha una squadra e ora stanno cercando Remus…”
Harry si lasciò cadere sul letto e si coprì la faccia con
un cuscino. Ron si morse il labbro. Probabilmente avrebbe dovuto tenere
la bocca chiusa- ci doveva essere una ragione se Sirius non aveva detto
ad Harry di Remus. Sirius diceva tutto ad Harry.
“Mi ha mentito” disse Harry, con la voce attutita dal
cuscino “Sirius mi ha detto che Remus stava bene…”
Dopo di quello, Harry rimase in silenzio. Ron pensò che forse si
era soffocato con il cuscino, ma poteva vedere il suo petto che si
alzava e abbassava mentre respirava. Pensando di aver fatto abbastanza
danni per il resto dell’estate, Ron lasciò solo il suo
miglior amico.
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Nel frattempo, giù in cucina, Sirius era seduto al tavolo, con
la mascella rigida e fissava il muro. Avevano avuto la prova. Remus era
stato trovato…
Sirius non aveva detto una parola in quasi venti minuti, e questo stava
rendendo le altre persone nella stanza decisamente a disagio.
Silente lo aveva portato nel salotto, e gli aveva detto che Kingsley
aveva mandato un gufo. Il cadavere di Remus era stato trovato in un
gruppo di cespugli nelle montagne francesi. Sembrava che fosse morto da
ore. Non c’era alcun segno di lotta, e il che rendeva la causa
della morte ovvia: la maledizione che uccide.
La risposta di Sirius alla notizia era ciò che stava rendendo
gli altri occupanti del numero dodici a disagio. Non c’era stata
una risposta. Era come se tutto il corpo di Sirius si fosse
semplicemente spento.I suoi occhi erano morti e vuoti , i suoi
movimenti minimi. Era come aspettare che esplodesse una bomba.
“Sirius” disse Silente piano sedendosi accanto
all’auror “Kingsley è appena arrivato al ministero
con Remus. Desidera che tu ci vada e …lo identifichi”
Ora si potevano vedere le lacrime che cominciavano a formarsi negli
occhi di Sirius. Annuì velocemente, si alzò con
l’aiuto di Silente, e i due viaggiarono via camino in maniera
piuttosto scomoda, fino al ministero della magia. Sirius non sembrava
avere idea di dove si trovasse. L’auror Dawlish li
incontrò alle ascensori e annuì come saluto. Al secondo
livello, Silente prese Sirius per il braccio e lo condusse per i
corridoi fino ad una porta su cui c’era scritto
‘obitorio’.
Il respiro di Sirius diventò corto appena vide un tavolo
di metallo al centro della stanza. Su di esso c’era una figura
coperta da un lenzuolo bianco. Kingsley si alzò da dove si era
seduto contro il muro. Si scambiò qualche parola con Silente, ma
Sirius non ne sentì neanche una. Era concentrato completamente
su quel tavolo. Remus era sotto quel lenzuolo…
Lentamente, e barcollando più di un po’, Sirius si
allontanò dagli altri due maghi. Non tentarono di fermarlo.
Sirius si avvicinò al tavolo, senza sbattere gli occhi, senza
pensare a quello che avrebbe visto. Aveva bisogno di vederlo con
sicurezza…
Vide la sua mano muoversi sul lenzuolo, e prima che potesse fermarsi,
lo stava togliendo. Trattenne l’impulso di urlare dolorosamente
appena posò gli occhi sulla pallida, faccia morta del suo
miglior amico.
Gli occhi blu di Remus erano spalancati per quella che Sirius era
sicura fosse paura. La scena era troppo familiare per lui. Così
era come aveva visto Lily e James per l’ultima volta. Era
finita…tutto quello che rimaneva a Sirius nel mondo era il suo
figlioccio.
Harry…Oh Dio…come avrebbe reagito alla notizia? Sarebbe
stato distrutto. Remus era più di uno zio per lui. Era come un
secondo padre. Harry amava Remus quanto Sirius. Remus era stato il
mentore di Harry, il suo insegnante,uno dei suoi migliori amici.
Sirius sentì vagamente le sue ginocchia che sbattevano contro il
pavimento di cemento della stanza, mentre appoggiava la testa contro il
freddo metallo del tavolo dove era steso Remus. Non sapeva quanto tempo
rimase lì. Non era ancora pronto ad andarsene. E non se ne
sarebbe andato finchè non fosse stato pronto.
La sua mente era vuota, il suo corpo non sentiva niente. Non poteva
neanche immaginare come sarebbe stata la sua vita adesso. Non voleva
farlo.
Quando Lily e James erano morti, Sirius aveva pensato che la sua vita
fosse finita. Con sorpresa, era stato solo l’inizio.Aveva
imparato a conoscere meglio Remus negli anni, rispetto a quanto
conoscesse se stesso…
Alla fine, Sirius si alzò. Senza preoccuparsi di asciugarsi le
lacrime dalla sua faccia, Sirius si piegò e baciò la
fronte di suo fratello. Si girò per andarsene ma qualcosa
catturò il suo sguardo. Qualcosa sul collo di Remus era
scintillato alla luce. Impacciatamene,Sirius spostò di lato la
camicia di Remus, e rimosse una collana d’argento dal suo petto.
La sua mascella cominciò ad aprirsi e a spalancarsi.
Velocemente, cominciò a cercare la sua bacchetta tra i vestiti.
Non era lì “Dannazione” imprecò forte con la
voce ancora roca. Si voltò verso Kingsley e Silente. Lo stavano
guardando come se fosse diventato pazzo- forse lo era…”Ho
bisogno di una bacchetta” disse
”Sirius cosa…” cominciò Kingsley
“Nessuno ha fatto un incantesimo di magia legale per verificare che fosse lui?”
“Perché avremmo dovuto-“
“Remus non indossa argento. Non c’entra niente col fatto
che è un lupo mannaro, non gli piace il colore. Datemi una
bacchetta per favore” lo pregò Sirius. La sua faccia era
piena di una speranza che quasi spezzò il cuore di Kingsley.
Riluttante, Kingsley diede a Sirius la sua bacchetta. Silente
osservò con interesse Sirius che cominciò a mormorare un
incantesimo complicato, movendo la bacchetta di Kingsley sul corpo di
Remus. Non stava succedendo niente. “Ho bisogno della mia
bacchetta. Fallo tu” disse Sirius infilando di nuovo la bacchetta
tra le mani del suo proprietario.
Kingsley sembrava preferir affrontare Voldemort da solo, senza una
bacchetta, piuttosto che dover essere quello che doveva confermare che
l’uomo sul tavolo era veramente Remus. Fece un respiro profondo e
lanciò uno sguardo a Sirius: Stava guardando ancora Remus
speranzoso. Esitante, Kingsley cominciò l’incantesimo di
medicina legale. Era più difficile farlo su un corpo morto da
ore che era stato all’aria aperta . Dopo qualche minuto, un
ologramma cominciò a formarsi sul pettodi Remus. Sirius
trattenne il respiro mentre la figura prendeva forma.
Alla fine l’incantesimo fu completato. Gli occhi di Kingsley
erano spalancati senza riuscire a crederci. Il sorriso che si
formò sulla faccia di Sirius era il più grande che si
vedeva da anni. Sirius cominciò a ridere ovviamente
sollevato.
Karkaroff Igor diceva l’ologramma
Età: 62 anni
Mangiamorte conosciuto.
RECENSITE!
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
chap 5
CONSEQUENCES
Capitolo 5
Harry Potter si stava innervosendo.
La signora Weasley era appena andata nella sua camera a prendere il
vassoio con i resti della sua cena. Lui aveva cercato di mangiare, ma
sembrava che il suo stomaco non accettasse niente in quel momento- si
era fermato prima di vomitare quel poco che aveva già mangiato.
Ma non era la signora Weasley che era andata a prendere il carrello che
aveva fatto innervosire Harry, erano stati gli sguardi comprensivi che
gli aveva mandato tutta la serata. Sembrava stesse per scoppiare a
piangere quando Harry le aveva chiesto dove fosse Sirius. Persino i
suoi amici non volevano dirgli dove fosse andato il suo padrino, ma
Harry sapeva che lo sapevano.
Quando erano andati a salutarlo prima di andare a letto,si erano
scambiati sguardi a disagio al solo nominare il nome di Sirius.
Nessuno di loro voleva dirgli niente, e ad Harry non piaceva non
sapere- era un tratto che aveva preso dal suo padrino.
Quindi questo era il motivo perché, a mezzanotte e mezzo,
due notti prima della luna piena, Harry era steso sveglio, guardando
male il soffitto. Era ancora piuttosto frustrato con Sirius
perché non gli aveva detto che era successo qualcosa a Remus.
Aveva dovuto scoprirlo da Ron porca miseria! Non che Harry fosse
arrabbiato con Ron per averlo messo a conoscenza dei fatti, ma avrebbe
preferito che Sirius fosse onesto con lui. Per qualche ragione
però, il suo padrino o non era in casa o evitava Harry, e questo
stava iniziando a farlo preoccupare.
La spiegazione di Ron su quello che era successo era stata vaga, per
dire poco. Lasciava Harry a pensare ad immagini orribili di cadaveri in
decomposizione- un effetto lasciato dalla pozione, ne era sicuro. Si
concentrò sull’immagine di Remus seduto davanti a
quel camino. Se stava vedendo solo persone che erano morte (una
conclusione che aveva raggiunto dopo aver visto i suoi genitori) allora
probabilmente significava che anche Remus era morto.
Ma no, non poteva essere possibile. Sirius glielo avrebbe detto. Ma
Sirius non gli aveva neanche detto che c’era qualcosa che non
andava con Remus. Forse Sirius non pensava che potesse sopportare la
notizia…?
Harry si lamentò forte per la frustrazione. Sirius non gli
teneva mai cose nascoste a meno che non aveva una dannatissima ragione
per farlo. Harry sapeva che a Sirius non piaceva tenerlo
all’oscuro. Sirius e Remus avevano litigato molte volte su quello
che dovevano dire ad Harry in passato- Harry gli aveva sentiti. Se era
qualcosa a che fare con l’ordine della fenice, Harry poteva
capire la segretezza. Ma quando si trattava dei suoi guardiani
sentiva,- no,sapeva- di avere il diritto di sapere quello che stava
succedendo.
Si potevano sentire dei passi per il corridoio. Harry sapeva che non
erano di Sirius. Era raro che Sirius camminasse piano. I passi si
fermarono fuori dalla sua porta. Deve essere la signora Weasley pensò Harry Per controllare che stia dormendo ne sono sicuro.
La porta cigolò e si aprì mentre Harry chiudeva gli
occhi, preferendo fingere di dormire piuttosto che ascoltare una
predica e prendere una pozione per addormentarsi. Appena la porta si
richiuse piano di nuovo, Harry aprì gli occhi e decise di
aspettare fino al mattino. Poi avrebbe preteso risposte.
_____________________________________________________________________________
Sirius era seduto ghignante dietro la sua scrivania nel dipartimento
auror. Sapeva che non doveva essere così felice- c’era
ancora da risolvere il mistero di dove fosse Remus, e di come Karkaroff
si fosse avvicinato così tanto al suo miglior amico da prenderli
un capello per preparare la pozione polisucco (era stato confermato da
Kingsley e Silente che era stata usata veramente una pozione polisucco).
Remus non era stato trovato. Il fatto preoccupava ancora Sirius
all’infinito, ma per il momento poteva respirare più
facilmente sapendo ce il suo amico- suo fratello- era ancora là
fuori. La speranza non se ne era andata. I mangiamorte avevano
ovviamente cercato di far sembrare che Remus fosse stato ucciso, ma
ovviamente non avevano realizzato quanto Sirius Black fosse percettivo.
Se non fossero stati così stupidi da lasciare quella collana
intorno al collo di Remus, Sirius avrebbe ancora creduto di averlo
perso. Voldemort sarebbe riuscito a rovinare il morale
all’interno dell’ordine.
“Oh” disse stancamente Kingsley. Non dormiva da quasi tre
giorni. Doveva controllare che Sirius non facesse niente di stupido, e
ora la stanchezza stava cominciando a farsi sentire. Cercò
qualcosa tra le sue vesti e tirò fuori quello che sembrava
essere un marsupio di un marrone orribile, circondato da una puzza
orribile. “Brucerò questo mantello per tua informazione.
Quella dannata puzza non va via…” l’auror
appoggiò lo zaino sulla scrivania di Sirius, lo colpì con
la sua bacchetta e disse “Engorgio”
“La borsa di Remus” disse subito Sirius, aprendo lo zaino,
senza essere turbato dall’odore delle caccabombe
all’interno- essere un malandrino aveva i suoi vantaggi.
Sirius cercò nella borsa, sperando che non fosse lì,che
Remus fosse stato abbastanza intelligente da tirarlo fuori prima di
perdere la borsa. Tolse tutte le altre cose nella borsa- vestiti
piegati con attenzione,fiaschette di pozione antilupo, un libro,una
piccola foto di Sirius ed Harry… non era lì.
“Ben fatto Lunastorta” disse Sirius piano ed
orgogliosamente. Guardò Silente e Kingsley che lo stavano
fissando tutti e due con le sopracciglia alzate “Lo specchio a
doppio senso non è qui” spiegò come se fosse ovvio
quello che stava dicendo. Quando continuarono a guardarlo stranamente,
aggiunse “James ed io, gli avevamo a scuola. Questo è il
modo in cui riuscivamo a parlare quando ci mettevano separatamente in
punizione. Ne ho dato uno a Remus prima che partisse, l’altro
deve essere da qualche parte nella stanza di Harry. Potremmo essere
capaci di trovarlo…”
Sirius si schiaffeggiò mentalmente per non averci pensato prima.
Ma , si ricordò, erano successo molte cose, e non aveva avuto
tempo di pensarci per tutto lo stress di cercare di capire come uscire
da questo casino.
Le labbra di Silente si contorsero “Minerva era convinta di
sentire voci nella sua testa per anni sai Sirius” disse
pensieroso.
Sirius ghignò di più “Bè,che cosa stiamo aspettando? Andiamo a cercare questo specchio!”
“Sirius sono le due del mattino, Harry probabilmente sta
dormendo. Voglio andare a dormire. Tu e Silente avete bisogno di
dormire…”Disse Kingsley senza vera convinzione. Voleva
trovare Remus anche lui, ma qualcuno doveva essere la voce della
ragione.
“Allora vai a casa a dormire” disse Sirius distrattamente,
rifacendo la borsa di Remus a casaccio. Senza dire un’altra
parola, si alzò dalla sua scrivania e lasciò
l’ufficio.
Kingsley si girò stancamente per guardare la faccia divertita di
Silente “Sarà la mia morte” disse il mago più
giovane.
“Sirius è,per dire poco, determinato. Ho una sensazione
che non si riposerà finché Remus non viene trovato”
disse Silente “Tu vai a riposarti Kingsley. Io devo tornare ad
Hogwarts e organizzarmi per riportare Severus al ministero
finché non formiamo un altro piano.”
“Ma a lui non piacerà” mormorò Kingsley nascondendo un sorriso.
“No, ma non sarebbe d’aiuto a nessuno se qualcuno scopre che è scomparso”
“Ha ragione signore. Penso che andrò solo a fare un
pisolino sulla mia scrivania. L’ho fatto molte volte. Veramente
è una scrivania piuttosto comoda… tornerò al
quartier generale tra qualche ora”
“Riposa bene Kingsley” disse Silente mentre l’auror
lasciava l’ufficio. Il vecchio preside si alzò finalmente.
Prima parlava con Piton,meglio sarebbe stato.
_______________________________________________________________
Gli occhi di Harry si aprirono di scatto appena sentì la
presenza di qualcuno nella sua stanza. Alzò leggermente la
testa, e vide il profilo sbiadito di Sirius piegato sul suo baule di
Hogwarts, cercando furiosamente qualcosa. Ciecamente,Harry si sporse e
prese i suoi occhiali dal comodino. Appena fu capace di vedere bene si
sedette meglio “Sirius?” disse.
Sirius sobbalzò e guardò dal fondo del baule al suo
figlioccio”Dov’è ?” disse velocemente.
“Dov’è cosa?” chiese Harry con le sopracciglia che si alzavano.
“Quel dannatissimo specchio. Che cosa ne hai fatto?” Sirius
si alzò dal punto in cui era stato inginocchiato davanti al
baule, e si spostò davanti all’armadio. Cominciò a
cercare tra i vestiti di Harry, mormorando tra se e sé.
L’altro sopracciglio di Harry si alzò mentre guardava il
suo padrino distruggere la sua stanza. Dopo dieci minuti Sirius
fermò la sua ricerca e si sedette accanto ad Harry,
relativamente calmo rispetto a qualche secondo prima. Almeno i suoi
occhio non erano più spalancati come dischi.
“Perché stai cercando lo specchio alle tre del mattino?” chiese Harry cautamente.
“Remus ha l’altro” mormorò Sirius “Non
è morto Harry. Ha lo specchio e possiamo trovarlo. Questo
può finire solo se troviamo l’altro specchio”
Ad Harry, Sirius sembrava uno che aveva perso la speranza per
…tutto. Sembrava
sofferente…perso…confuso…”Sirius che cosa
è successo a Remus?” sussurrò Harry.
Sirius lo guardò con un’espressione che gli fece
restringere lo stomaco. Cominciò a spiegargli tutto quello che
sapeva,da Kreacher che poteva averlo avvelenato, a Kingsley che aveva
trovato il corpo di Karkaroff sotto la pozione polisucco.
“…e ho cercato nella borsa di Remus, e il suo specchio non
era lì. E so per certo che l’ha preso. L’ho messo io
stesso nella borsa. Perciò se lo traviamo potremmo essere capaci
di contattarlo e…”
“Sirius” disse Harry comandando al suo padrino di smettere il suo discorso sconnesso.
“Sì?”
“Ti aiuto a trovare lo specchio”
“No “ disse Sirius deciso. “Dovresti riposare.
Ascolta,mi dispiace per non averti detto questo prima,ma Madama Chips
mi ha detto che se ti facevo stressare mi faceva una fattura che
sarebbe durata fino all’anno prossimo”
“Ma mi sento-“
”Sì,sì lo so,ti senti bene, ma preferirei che tu
rimanessi a letto sentendoti bene, e non io al St Mungo dopo che Madama
Chips e Molly si occupano di me se ti faccio alzare dal letto.”
Sospirando per la sconfitta,Harry si stese sui cuscini e si
massaggiò gli occhi sotto i suoi occhiali. “L’ultima
volta che l’ho visto era in biblioteca,quel giorno che mi hai
chiamato dal ministero prima della mia lezione di occlumazia.
“La biblioteca?” ripeté Sirius “Sei sicuro?”
“Sì” rispose Harry “Pensavo di averlo
riportato qui, ma visto che non l’hai trovato nella tua piccola
ricerca, deve essere ancora lì”
Sirius annuì “Okay” disse”Allora vado a
controllare in biblioteca” si piegò e baciò un lato
della testa di Harry “Dormi un po’ piccolo. Ti faccio
sapere cosa sta succedendo domani mattina”
Sospirando,Sirius si alzò e lasciò la stanza,sapendo che
Harry lo stava fissando. Si passò velocemente una mano tra i
capelli. Dopo che tutto questo sarebbe finito, avrebbe avuto bisogno di
una lunga vacanza. Sfortunatamente per lui, si sarebbe dovuto
preoccupare dei mangiamorte che l’avrebbero seguito sicuramente
nel località dove si sarebbe diretto. Forse si sarebbe solo
limitato a tenere Remus ed Harry sotto controllo continuo finché
finiva la guerra. Santo cielo stava diventando Malocchio Moody
‘vigilanza costante’. Sarebbe dovuto tornare presto al
lavoro,cosa fare allora? Aveva anche bisogno di farsi la
barba…Anche mangiare qualcosa non sarebbe stata una cattiva
idea. Forse Kingsley aveva ragione e lui aveva veramente bisogno di
dormire- molto, se ci pensava. Dopo aver trovato lo specchio,forse
poteva andare in cucina a prendere alcuni avanzi della cena.
Sicuramente Molly gli aveva lasciato qualcosa. Una burrobirra stava
sempre bene con i pasti di Molly. Aveva già bevuto tutto il
Firewiskey, ma era piuttosto sicuro che Remus ne avesse nascosto un
po’ in giro per le emergenze…e questa era
un’emergenza.
Finalmente,raggiunse la biblioteca, fermando temporaneamente il suo
flusso di pensieri. In piedi sulla soglia, puntò la bacchetta
verso il centro della stanza. “Accio specchio a due sensi”
mormorò pigramente.
Per cinque minuti aspettò. Arriverà,continuò a ripetersi, deve arrivare.
La sua mente non registrò il fracasso sul pavimento sotto di
lui. E neanche registrò il rumore di qualcosa che volava nel
corridoio dietro di lui. La sua mente era concentrata sulla biblioteca
e basta. I suoi occhi erano spalancati mentre cercava di vedere
qualcosa nella stanza buia.
Solo quando qualcosa lo colpì forte dietro la testa, smise di
guardare la stanza “Ahia!” gridò afferrandosi la
testa e girandosi. “Lumos”. Accanto ai suoi piedi
c’era l’unica cosa che poteva riportagli il suo miglior
amico. Prese subito il vecchio specchio e pulì la polvere
con la manica della sua veste. Guardò in fondo al
corridoio,cercando di vedere da che parte fosse arrivato lo specchio.
Pensò vagamente alla soffitta e a Kreacher, ma si rese conto che
non gliene importava molto al momento.
“Lunastorta” disse con voce roca allo specchio. Si
schiarì la voce “Remus Lupin” provò di nuovo.
Fissò lo specchio per quelle che sembrarono ore. Si aspettava
che la faccia stanca di Remus potesse apparire in qualsiasi momento,
dicendoli di smetterla di comportarsi come una ragazza “Sta zitto Felpato,sto bene” avrebbe detto con un sorriso.
Sirius chiamò suo fratello fino a far finire la sua voce.
L’unica cosa che vedeva era la sua faccia pallida ed esausta. In
qualche modo,si spostò sul divano. Sentendosi frustrato e molto
depresso(perché Remus non gli rispondeva? Remus rispondeva
sempre!),appoggiò lo specchio sul tavolino e si stese sul
divano. Forse Remus aveva perso lo specchio. Ma allora come lo
avrebbero trovato? C’erano sempre possibilità di
rintracciare un mago per la sua bacchetta, ma non servivano a molto se
la bacchetta del mago era in pezzi sul tavolo della cucina.
Le sue palpebre erano pesanti come bolidi-una sensazione a cui
sfortunatamente si stava abituando-ma aveva bisogno di rimanere
sveglio. Aveva bisogno di capire come trovare Remus…
“Pronto?” disse piano una voce roca, e leggermente attutita “C’è qualcuno?”
Stava sognando. Doveva stare sognando, e se quella voce non la smetteva di prendersi gioco della sua testa-
Voce? Gli occhi di Sirius si spalancarono mentre si sedeva dal punto
sul pavimento su cui in qualche modo era caduto. Le sue mani cercarono
furiosamente sul tavolino,finché colpirono un angolo familiare
dello specchio a doppio senso. “Lunastorta!” disse in una
voce impastata,quasi ubriaca. Nella sua eccitazione assonnata, fece
quasi cadere lo specchio tre volte prima di riuscire a tenere le mani
abbastanza ferme per vedere la faccia nello specchio. Non era
Remus…era….
“Emmeline! Cosa…” mormorò Sirius “Dove sei?”
“Sirius!” disse Emmeline ovviamente sollevata”Oh
grazie a Dio! Non so dove mi trovo. Ho perso la mia
bacchetta…perso Remus…tutto è
sparito…mangiamorte dappertutto…”
“Stai bene?” chiese Sirius, con la mente che finalmente
iniziava a svegliarsi, senza sentire veramente quello che stava dicendo
Emmeline.
“Sì…Sì bene” disse
“Remus è con te?”
“No” disse “Ci hanno separato Sirius. Penso che sia con i mangiamorte…”
“Hai una minima idea su dove ti trovi?”
“Io…” cominciò senza speranza “Non lo so davvero…”
“Resta dove sei” disse Sirius “Vado a contattare
Silente e poi torno a parlare con te. Tieni lo specchio vicino
okay?”
Emmeline annuì “Okay…fai in fretta però okay?”
“Lo farò”
Sirius si alzò dal pavimento e corse a tutta velocità per
la casa, senza preoccuparsi se stava svegliando ogni ritratto che
superava. Inciampò sull’ultimo gradino, ma riuscì
ad afferrare il corrimano prima di cadere. Doveva trovare
Silente…
RECENSITE!
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
chap 6
CONSEQUENCES
Capitolo 6
Grazie all’uso di magia senza bacchetta da parte di Emmeline,
Silente fu capace di rintracciare la località della strega nelle
montagne francesi in pochi minuti. Sirius era già andato a
svegliare Molly e Arthur, e aveva contattato Tonks e Kingsley. Con
cautela, era stata creata una passaporta che gli avrebbe portati
direttamente da Emmeline. Sirius si era rifiutato di sentire il
suggerimento di tutti di non andare. Prese il comando
dell’operazione, sotto lo sguardo stranamente divertito di
Silente.
Usando una teiera,i tre auror sparirono dalla cucina. Sirius
tirò immediatamente fuori la sua bacchetta appena atterrarono su
un lato della montagna. Si sporse e afferrò il braccio di Tonks
prima che cadesse. “Assomigli troppo ad Harry lo sai?”
mormorò a sua cugina dai capelli blu acceso.
“Sta zitto Black” mormorò come risposta.
“Sirius,sei sicuro di aver parlato con Emmeline e non con un
altro mangiamorte sotto la pozione polisucco?” chiese Kingsley.
“Se non è lei, allora cattureremo semplicemente un altro
mangiamorte” disse Sirius casualmente “Lumos. Forza
andiamo”
Tonks e Kingsley scossero le teste l’un l’altro e seguirono
il loro capo. C’era la possibilità che stessero per cadere
in una trappola, e Sirius non ci stava pensando due volte. Se ci fosse
stato Malocchio Moody sarebbero stati tutti pietrificati sul pavimento,
a ricevere una lunga ramanzina sulla ‘ VIGILANZA
COSTANTE!” In quel momento potevano seguire Sirius verso le
loro morti. Ma erano auror. Questa era quello per cui vivevano. E
dovevano seguire gli ordini del loro capo…anche se a volte era
un pazzo psicotico.
“Sarà la nostra morte lo sai” disse Tonks facendo conversazione.
“Stavo pensando la stessa cosa” disse Kingsley.
Si ghignarono tra loro, e cominciarono a correre un po’ per
raggiungere Sirius “Pronti?” chiese ai suoi auror. Loro
annuirono con le bacchette dritte e pronte. Emmeline doveva essere
proprio dietro l’angolo-
“Sirius?” lo chiamò una voce.
Il capo auror girò di scatto la testa verso la sua destra e
corse all’ingresso di una caverna “Imbecille” disse
Tonks.
“Tuo cugino” mormorò Kingsley correndo per raggiungerlo prima che Tonks potesse schiaffeggiarlo.
Emmeline era seduta sul pavimento della caverna,appoggiata ad un
muro,stringendo un braccio ovviamente rotto. Il sollievo sulla sua
faccia alla vista dei tre auror era più che evidente. Ma prima
che Sirius potesse muoversi per andare ad aiutarla,Kinglsey lo
afferrò dalla sua veste. Alla fine il suo lavoro era controllare
che Sirius non si facesse uccidere. Fece lo stesso incantesimo di magia
legale che aveva fatto sul cadavere di Karkaroff. Un minuto dopo,
apparve un ologramma sulla testa di Emmeline. Era lei.
“Sei una visione, davvero” Sirius ghignò,aiutando la
strega ad alzarsi dal pavimento. La sua caviglia non riusciva a
sostenerla, sembrava essere fratturata.
“Ferula”mormorò Tonks. Bende e punti uscirono dalla
sua bacchetta e si misero intorno al braccio e alla caviglia di
Emmeline. Sirius alzò un sopracciglio. Tonks scrollò le
spalle “è stato il primo incantesimo che ho imparato ad
Hogwarts.”
“Parlando di Hogwarts” disse Kingsley “Dobbiamo
andare. Non voglio rimanere qui fuori più del tempo
necessario”
“è così bello vedervi” disse Emmeline
appoggiandosi su Sirius mentre uscivano dalla caverna. “Non so
cosa sia successo a
Remus…Mangiamorte…dappertutto…”
“Parleremo appena ti sarai riposata un po’ Emmeline”
disse Kingsley. Incantò di nuovo la passaporta per andare ad
Hogwarts. Silente aveva tolto momentaneamente le barriere intorno
all’infermeria, ma avevano solo venti minuti dall’inizio
della missione per raggiungere la scuola. I quattro membri
dell’ordine toccarono la teiera, e dieci secondi dopo, erano
arrivati. Il preside stava aspettando con Madama Chipis,la
McGranitt,Moody, e – per l’enorme disgusto di Sirius- Piton.
Sirius condusse immediatamente Emmeline verso un letto appena fatto, e
permise all’infermiera della scuola di esaminarla. Tutti tranne
Piton,cominciarono a riempire gli auror di domande su dove avevano
trovato Emmeline. Kingsley e Tonks risposero pazientemente a tutte.
Sirius invece osservava Piton. Il maestro di pozioni aveva uno strano
sguardo sulla faccia mentre guardava Madama Chips curare le ferite di
Emmeline. Sembrò accorgersi dello sguardo di Sirius, si
voltò con il suo solito ghigno verso l’auror.
Il loro incontro dell’ordine estemporaneo, si occupò di
tutto quello che era successo negli ultimi quattro giorni:Diagon Alley,
Remus ed Emmeline, Harry,Kreacher, e la possibile spia al numero
dodici. Sirius ovviamente aveva richiesto più informazioni su
questo, ma Silente non volle dilungarsi oltre su quello che era
sembrata essere una cosa uscita per sbaglio dalla sua bocca.
Il sole stava sorgendo velocemente sul campo da Quidditch, e Silente
decise che era il momento che gli auror dormissero un po’. Piton
sarebbe rimasto ad Hogwarts fino a quel pomeriggio, finché
Silente avesse trovato un modo per riportarlo al ministero.
Finché Emmeline non si fosse riposata avevano deciso (o
meglio,Madama Chips aveva deciso per loro) di aspettare a fare le loro
domande. Visto che sembrava che Harry stesse bene (Piton aveva
rassicurato Sirius- attraverso Silente- che si sarebbe rimesso
completamente nei giorni successivi), Sirius aveva deciso che era
arrivato il momento di tornare al lavoro. Aveva molto da recuperare, e
comunque non c’era molto che potevano fare per Remus
finché non avevano più informazioni su quello che era
successo in Francia.
Silente si offrì gentilmente di far rimanere gli auror a dormire
nei quartieri riservati agli ospiti di Hogwarts. Esausta,Tonks condusse
gli altri due fuori dallo studio e per i corridoi della scuola.
Appena raggiunsero le loro camere, nessuno si disse nemmeno la buona
notte. Sirius non raggiunse neanche il letto che era stato preparato
per lui dagli elfi domestici. Si lasciò cadere sul divano e si
addormentò un secondo dopo.
__________________________________________________________________________
In un appartamento buio a Londra, una donna bionda con bellissimi occhi
nocciola, era seduta con la schiena appoggiata al suo divano di pelle
nera, le ginocchia raggomitolate sul petto, e la testa nascosta tra le
braccia. Non avrebbe mai pensato che le scelte che aveva fatto quasi
quattordici anni prima avrebbero portato a questo. La sua vita,una
volta felice con un uomo magnifico che l’avrebbe appoggiata in
quasi tutto, era ora infelice con un signore oscuro che decideva ogni
sua mossa. Conosceva tutti i piani del suo padrone prima della maggior
parte del resto mangiamorte. Erano organizzati con attenzione questi
piani, e sembravano sempre a prova di tutto. Lei controllava che
fossero così.
Incolpava se stessa ovviamente, e con una buona ragione. Il figlio dei
suoi migliori amici era morto. La pozione aveva fatto indubbiamente il
suo lavoro, e l’unica persona che conosceva
l’antidoto era un mangiamorte rinchiuso al ministero della magia.
L’unico uomo che aveva mai amato ora la odiava, ed era
praticamente morto appena i mangiamorte lo avrebbero raggiunto. Avrebbe
combattuto ovviamente, questo era l’unico modo in cui Remus
poteva esalare l’ultimo respiro. Avrebbe combattuto fino al suo
ultimo respiro. Poteva ricordarsi solo un’altra volta in cui
aveva attaccato lui un altro studente.
Regulus se lo meritava però,pensò.
Se continuava con la vita che aveva adesso, probabilmente sarebbe morta
in dieci anni,se le fosse andata bene. Era stata abbastanza fortunata
ad evitare di partecipare alla maggior parte delle torture dei babbani-
era uno dei vantaggi di essere la miglior strategista di Lord
Voldemort. L’unico vantaggio,pensò amaramente.
Era seria sul fatto di andare a vedere Silente. Avrebbe dovuto farlo
tanti anni prima, quando Remus le aveva detto di farlo la prima volta.
Ma lei era stata così presa nella sua indipendenza e nel finire
la guerra a modo suo. Forse, se ci avesse pensato meglio tanti anni
prima, la guerra sarebbe finita prima che lei avesse fatto qualcosa che
poi avrebbe rimpianto. E poi lei e Remus sarebbero stati capaci di
vivere felici e contenti. Ma quella notte a casa di Remus sarebbe
rimasta una di quelle che avrebbe rimpianto più di tutto quello
cha avesse mai fatto nella sua vita.
Quando Sirius era stato rilasciato da Azkaban era stata estatica.
Sapeva quello che aveva fatto Peter- aveva cercato di dirlo a
Remus ma lui non l’aveva voluta sentire…Peter
l’aveva manipolata non solo nel rovinare la sua vita e lasciare
che i suoi due migliori amici morissero, ma anche incastrando il suo
altro miglior amico. Erano state rovinata abbastanza vite per causa
sua, e aveva bisogno di fare qualcosa a riguardo.
Si alzò dal divano, trovò la sua bacchetta di riserva e si preparò a smaterializzarsi.
Naomi aveva preso una decisione…. Sperava solo che lui l’avrebbe ascoltata…
________________________________________________________________________
Sirius si stava mantenendo la testa fra le mani, con gli occhi che si
chiudevano da soli dopo sole tre ore di sonno. Aveva bisogno di dormire
seriamente al più presto, o sarebbe finito al St Mungo con il
bisogno di una pozione anti stress. Non aveva mai realizzato quanto
fosse sorprendentemente scomoda la sua scrivania del ministero. Forse
poteva convincere la Bones ad ordinarne delle nuove…
“SIRIUS!” gridò qualcuno nel suo orecchio.
Il suo braccio crollò, e la sua testa colpì forte la
scrivania. Alzando lo sguardo e massaggiandosi la sua fronte ammaccata,
Sirius guardò male il suo vice “Sei licenziato”
mormorò roteando gli occhi al ghigno di Kingsley “Che cosa
vuoi?”
“Ho solo pensato che ti avrebbe fatto piacere sapere che il
dipartimento di ricerca incantesimi è stato capace di
trasformare il corpo di Karkaroff nella sua forma- orribile-
originale.” Disse Kingsley sedendosi sull’orlo della
scrivania di Sirius.
“Bene” disse l’altro mago “ Era già
abbastanza brutto vedere quella feccia fare finta di essere Remus.
Almeno sarà più facile sapere che una specie di copia del
corpo del mio miglior amico non verrà sotterrata –“
“Sempre ottimista vero Black?”
“Parlando di essere seppelliti” disse Sirius ignorando il
commento del suo amico “Quando lancerete il corpo di quel
bastardo in pasto agli squali nell’oceano?”
Kingsley soffocò una risata “Concordo con te su questo capo”
“E allora fallo” mormorò Sirius nascondendo la testa tra le braccia.
“Finirà tutto preso,sai” stava dicendo Kinglsey.
Sirius grugnì come risposta. “Troveremo Remus e lui
starà bene vedrai”
Sirius alzò lentamente la sua testa dalla scrivania. “Hai
mai perso tutta la tua famiglia per colpa di una persona sola?”
senza aspettare una risposta – la conosceva già- Sirius
continuò “A me è successo. Non solo i miei parenti
di sangue – non che me ne freghi qualcosa della maggior parte di
loro- ma quelli che ho imparato ad amare, tutti quelli per cui avrei
dato la mia vita… O gli ho già persi, o sto per farlo, o
gli ho quasi persi tantissime volte.
“L’unica donna che abbia mai amato abbastanza da voler
sposare,è stata assassinata da Lord Voldemort. Le uniche due
persone che consideravo( a quel tempo) un fratello e una sorella sono
stata uccise da lui anche loro. Due dei miei migliori amici si sono
uniti a quel perfido bastardo. Il mio figlioccio che è come un
figlio per me… e non entriamo nemmeno a parlare di
quello…e ora Remus. È come…non so nemmeno che
parole usare per descriverlo”
“Lo so” disse piano Kingsley “Hai sopportato roba
veramente schifosa Sirius, ma devi superarla. Questo è quello ce
vuole Voldemort, vuole che il tuo morale sia meno di zero. E
perché mi stai guardando così?”
La mascella di Sirius era spalancata e i suoi occhi erano spalancati
come galeoni “Hai detto il suo nome” sussurrò
meravigliato “Santo cielo Kingsley! Hai detto Voldemort!”
“Sì,sì” mormorò Kingsley sembrando
improvvisamente a disagio. “Non dirlo al mondo intero”
Sirius ghignò “Ohhh il mio piccolo Kinglsey non ha più paura del grosso parolone cattivo…”
“Pizzicami la guancia e Voldemort non dovrà preoccuparsi più di te” lo minacciò Kingsley.
Sirius rise,ma prima che potesse rispondere Silente entrò nel suo ufficio.
“Buon pomeriggio signori” disse. Sirius notò che non
li aveva chiamati ragazzi- riservava quello solo per lui e Remus?
“ Mi stavo chiedendo,è possibile che uno di voi due
vada a prendere qualcosa dalle celle per me?”
“Certo signore” disse Kingsley”Di che cosa ha bisogno- oh giusto…”
“Evans non è occupato Kingsley,lo chiami per me?”
disse Sirius distrattamente mentre si massaggiava stancamente gli occhi.
“Veramente Sirius,preferirei che fosse uno di voi due a svolgere
questo compito particolare” disse Silente con uno sguardo
esplicativo a Sirius.
La fronte di Sirius si accigliò mentre guardava Kingsley.
L’altro auror scosse la testa senza speranza e fece segno con la
bocca ‘Piton’ “Oh” disse Sirius capendo
finalmente “Okay, Kingsley potresti accompagnare gentilmente il
preside alle celle per favore”
“Certo capo” disse Kingsley”Dopo di lei signore”
Sirius li guardò mentre se ne andavano. Si era dimenticato che
Piton non era nella sua cella. Che diavolo si era persino dimenticato
che Piton esistesse. Speranzosamente per Sirius, nessuno aveva
realizzato che alle celle mancava un mangiamorte, era un fatto che
avrebbe causato molto scalpore nella comunità. E che Dio non lo
facesse scoprire a Rita Skeeter…
“I-Io sto cercando Sirius Black” disse una voce vagamente familiare la centro del dipartimento auror.
Sirius distolse lo sguardo dal punto sul pavimento che stava fissando,
e lo posò sulla persona che stava parlando con uno dei suoi
auror. L’auror guardò l’ufficio di Sirius e
puntò il suo dito,indicando alla donna dove andare. Strinse
pericolosamente gli occhi mentre lei faceva all’auror un sorriso
forzato e nervoso per ringraziarlo e si dirigeva verso l’ufficio.
Lentamente,si alzò, con il suo respiro che si accorciava per la
rabbia.
“Hey tartufo” ebbe il coraggio di dire”Posso…entrare?”
“Chiudi la porta” disse Sirius con una voce cautamente controllata.
Esitante,e con una buona ragione per esserlo, chiuse la porta. Sirius
vide lentamente uno dei giovani auror mosse le sue sopracciglia verso
di lui, mentre chiudeva le tendine sulle finestre del suo ufficio con
un movimento di bacchetta. Non le disse un’altra parola
finchè fu certo che la stanza fosse insonorizzata.
Con un movimento veloce, camminò in avanti e la sbatté
con violenza contro un muro prendendola dalle sue spalle, e conficcando
la sua bacchetta nella sua gola. “Che diavolo ci fai qui?”
ringhiò.
“Sirius ti prego” lo implorò “Solo- ascolta e basta,ti prego”
“Ascoltare?” disse spingendola di più contro il muro “Vuoi che io, ascolti te? Sei una fottutissima mangiamorte” ruggì.
“So di Remus…ed Harry…”disse piano ignorando lo sguardo cattivo che le stava mandando Sirius.
“Che cosa su Remus?” disse subito. Un altro pensiero lo
colpì, e inconsciamente lasciò andare un po’ la
presa su di lei “Sai dov’è?”
“Bè,no, ma so cosa potrebbe succedergli”
“Davvero? E cosa sarebbe?”
“Il signore oscuro sta cercando di portare di nuovo i lupi
mannari dalla sua parte. Ora non si fidano di lui, e penso dipenda da
quello che gli ha detto Remus prima che iniziasse tutto questo. Ma lui
pensa che se ha Remus, i lupi mannari potrebbero passare dalla sua
parte.” Spiegò velocemente appena notò che Sirius
stava cominciando ad allontanarsi “Hanno scambiato Karkaroff con
Remus. Remus è scappato Sirius”
Sirius diminuì la pressione della bacchetta sulla sua
gola”è scappato?” Naomi
annuì”Lunastorta è scappato dai mangiamorte?”
“Da almeno dieci di loro”confermò lei.
Sirius la lasciò andare completamente e camminò indietro
verso la sua scrivania “è tutto solo là
fuori” mormorò”è stato separato da Emmeline
ed è tutto solo…”
La fronte di Naomi si accigliò “Avevano detto di aver ucciso la donna…”
“Chi l’ha detto?” mormorò vagamente Sirius.
“Malfoy,Tiger ,Goyle e McNair. Erano loro quelli incaricati di trovare Remus”
“Lei è in salvo”mormorò Sirius.
“Bene” disse Naomi con uno strano sguardo negli occhi “Questo è un bene…”
“Perché sei qui Naomi?” chiese debolmente.
“Voglio il tuo aiuto” rispose subito”Il tuo e di Silente e di Remus. Ho bisogno del vostro aiuto”
“Davvero?” disse con la rabbia che ritornava. Lei
annuì “Dammi una dannatissima ragione per cui dovrei
farlo. Ora dovrei solo chiuderti in prigione”
“Non posso dartene una. Ma ,Sirius, io so cose. Stanno succedendo
cose che se tu sapessi…Sirius devi fidarti di me…”
“Io mi fidavo di te Naomi” disse piano con sguardo triste
“Mi fidavo di te come mi fidavo di James e Lily e di Julia e
Peter. Remus si fidava di te. Remus ti amava più di ogni altra
cosa. Ti avrebbe sposato e ti avrebbe dato la miglior vita che poteva.
Tu hai rovinato tutto Naomi”
“Lo so, e non ho scuse che potrebbero anche lontanamente giustificare quello che ho fatto,e-“
“Fermati” disse distogliendo lo sguardo da lei
“Potrei essere licenziato per questo…Fare semplicemente
lasciare uscire una mangiamorte da qui… Che diavolo
probabilmente mi rinchiuderanno di nuovo ad Azkaban. Per non parlare
del fatto che questo è contro ogni senso dell’etica che
ho… sarò buttato fuori dall’ordine…Remus
probabilmente non mi parlerà
più…”Sospirò “Ti aiuterò. Non
so perché. Dà la colpa alla pazzia,stress…
Maledetto Dio sto perdendo la testa. Dove vivi ora?” le chiese.
“Ho ancora il mio appartamento a Londra,e lavoro al paiolo magico”
“Remus me lo ha detto” mormorò “Ascolta,
parlerò con Silente e i metterò in contatto con te. Non
attirare l’attenzione su di te nel frattempo. E giuro su Dio
Naomi se questa è una trappola…”
“Non lo è” lo rassicurò velocemente.
“Okay. Fuori di qui. Fai…qualsiasi schifo o quello che ti pare che fate voi. Sarò in contatto”
“Grazie” disse sinceramente. Sirius annuì velocemente distogliendo lo sguardo.
Non la guardò mentre se ne andava. Lo avrebbe rimpianto lo
sapeva, ma solo il fatto che fosse entrata al dipartimento auror in
piano giorno per parlare con lui…forse era una
trappola,altamente probabile…e Remus…Naomi aveva detto
che era riuscito a scappare da dieci mangiamorte. Se era vero,Remus era
ancora vivo…
“Ho bisogno di un drink…” mormorò Sirius “Un drink molto,molto forte…”
_____________________________________________________________________________
Harry era seduto di fronte a Ginny sul suo letto, con una scacchiera in
mezzo a loro. Hermione era accucciata vicino a loro leggendo un libro.
Fred e George stavano lavorando a qualcosa sulla scrivania di Harry- si
erano rifiutati di dire qualsiasi cosa agli altri. Ron era appena
andato di sotto a prendere thè e biscotti.
“Chi pensate sarà l’insegnante di difesa contro le
arti oscure quest’anno?” chiese Ginny movendo il suo
cavaliere.
“Non lo so” disse Harry “Forse di nuovo malocchio. Non era così male.”
“Sì,ma l’ordine lo vorrà qui vero?” disse Fred voltandosi dalla scrivania.
In quel momento,Ron rientrò trasportando un vassoio da
thè “Le lettere di Hogwarts sono appena arrivate”
annunciò.
“Finalmente” disse Hermione mettendosi a sedere accanto ad Harry
Ron appoggiò il carrello sul comodino di Harry e cominciò a distribuire le lettere.
“La mia è un po’ pesante quest’anno” disse Hermione sporgendosi sopra Harry.
“Sì,anche la mia” disse Ron.
“La mia sembra normale” disse Harry aprendo e leggendo la
sua lettera. La stanza rimase in silenzio per qualche minuto
finché leggevano tutti le loro lettere. Il silenzio fu rotto
quando Hermione emise un forte strillo acuto
“Dannazione Hermione!” gridò Harry coprendosi l’orecchio in cui lei aveva appena urlato.
“Scusa” disse Hermione,senza crederci veramente. Stava
ghignando da un orecchio all’altro, con le lacrime che brillavano
nei suoi occhi.
“Che c’è che non va?” chiese George.
“Sono un prefetto”
“Le mie condoglianze” disse Fred con voce lugubre. Fu
coperto da Ginny che cominciò a stillare insieme ad Hermione.
Prese la spilla scintillante dalle mani dell’amica per esaminarla.
“Bel lavoro Hermione. Avrei dovuto sapere che l’avresti
avuta” Harry ghignò “Mi chiedo chi sia l’altro
prefetto. Che ne pensi Ron?”
“Ron stai bene?” chiese Ginny preoccupata guardando suo fratello.
Ron stava fissando con gli occhi spalancati qualcosa nella sua mano
“Che cos’è amico?” chiese Harry sporgendosi
oltre le spalle del ragazzo alto per vedere meglio “Porca
puttana!” esclamò.
“Che cosa?” dissero i gemelli perfettamente in unisono.
“Ron è l’altro prefetto…”
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
chap 7
CONSEQUENCES
Capitolo 7
Sirius camminava sorridente per il sentiero, con un sorriso che
cresceva sempre di più sulla sua faccia, mentre Remus ed
Emmeline,scherzavano tra di loro mentre camminavano su un lato della
montagna. Remus stava raccontando alla strega delle avventure dei
malandrini durante la luna piena. Sirius si accorse che si stava
godendo solo il fatto di poter sentire di nuovo la voce del suo miglior
amico.
Erano passate due settimane da quando Emmeline era stata trovata, e si
era ripresa completamente. Invece di farle raccontare tutti i dettagli
di quello che era successo in Francia,Silente si era organizzato per
farle usare il suo pensatoio, e fornire all’ordine informazioni
di cui avevano veramente bisogno.
“Ma non eri una Corvonero?”stava chiedendo Remus con la fronte aggrottata.
“Sì” confermò Emmeline “Ma è stato dopo Hogwarts”
“Giusto” disse con un’espressione indecifrabile sulla
sua faccia. “è solo che non me lo ero mai immaginato a
frequentare qualcuno…mai”
Emmeline rise, e Sirius non si perse il sorriso di Remus al suono
“Davvero non è un cattivo ragazzo.
Cioè,sì,è un po’ ossessivo sul suo lavoro,
ma…” scrollò le spalle.
“Se lo dici tu” disse Remus.
“E tu?” chiese spingendo la spalla di Remus con la sua “Qual è la tua storia?”
“Veramente non c’è molto da dire con me. Ho
frequentato solo una ragazza a scuola, ed è uscito fuori che era
una mangiamorte. E questo è successo quando stavamo per sposarci
tra l’altro” il tono di Remus era tranquillo,ma
l’amarezza nella sua voce era evidente.
“Mi dispiace”disse Emmeline sinceramente “Ma vedila
così: se l’avessi sposata, tu ed io non ci staremmo
godendo questo fantastico paesaggio francese”
Remus rise” Questo è vero” disse con un sorriso
dolce. Emmeline rispose al sorriso, e camminarono in silenzio per un
po’ ”
Anche se questo non stava dicendo a Sirius( o a Silente che era da
qualche parte dietro l’auror) niente che avesse a che fare con
quello che era successo a Remus,Sirius era piuttosto grato nei
confronti di Emmeline per avergli fatto vedere di nuovo il suo amico
felice. Sarebbe stata una cosa positiva per Remus cominciare di nuovo
ad uscire con qualcuno,e Sirius non riusciva a pensare a nessun altro
che andasse bene per il suo amico se non Emmeline. Era
divertente,intelligente, adorava Harry…
Il sorriso dell’auror cominciò a sparire quando
notò il cambiamento nel paesaggio. Il sole precedentemente
brillante, era stato sostituito da un cielo scuro e da un quarto di luna.(la luna piena si sta avvicinando,pensò
Sirius vagamente). Remus cercò qualcosa nel suo zaino,facendo
attenzione a non toccare le caccabombe, e tirò fuori lo specchio
a doppio senso.
“Sirius Black” disse Remus allo specchio”Harry
Potter” tentò ancora,dopo qualche momento di silenzio.
Remus aveva cercato di contattarli…
Sirius pensò di nuovo a quella sera. Probabilmente era stato
intorno alle otto o nove nel pensatoio. Sirius ed Harry erano stati
entrambi nella cucina del numero dodici dopo l’attacco a Diagon
Alley. Se Sirius era corretto nelle sue ipotesi su dove si trovava lo
specchio, non avrebbero mai sentito Remus anche se ci avessero provato.
“Nessuna risposta?” chiese Emmeline mentre Remus metteva di nuovo lo specchio tra i suoi vestiti.
“No” sospirò”Ma conoscendo quei due o stanno mangiando,o stanno facendo una guerra di scherzi”
Sirius pensò che uno scherzo sarebbe stata una bella alternativa
a quello che era successo quella notte. Un momento dopo,Remus si
fermò di botto,afferrando il braccio di Emmeline per non farla
continuare a camminare.
“Guarda” disse piano una voce dietro Sirius,facendolo sobbalzare.
Si voltò e vide Silente che indicava un gruppo di alberi. Si
potevano vedere ombre scure che si muovevano leggermente sotto la luce
della luna. Sirius si morse il labbro, sapendo che qualsiasi cosa
sarebbe successa dopo,lui non avrebbe potuto aiutare il suo amico. Era
a mala pena uno spettatore…
“Nox” dissero piano Remus ed Emmeline all’unisono. Le
luci alle punte delle loro bacchette si spensero immediatamente.
“ABBASSATI!” gridò Remus. Sirius lo vide spingere Emmeline sul pavimento mentre schiantesimi
volavano dagli alberi. I due probabilmente erano gattonati verso la
salvezza dall’altro lato del sentiero. Si poteva sentire la voce
di Remus che mandava incantesimi e maledizioni verso i loro aggressori.
La grande vastità di diversi getti di luce ricordò a
Sirius di uno spettacolo di fuochi d’artificio babbano che aveva
visto una volta con Lily e James tanti anni prima. A quei tempi
però,non era preoccupato di vedere se i suoi amici ne sarebbero
usciti vivi…
“CRUCIO!”gridò uno dei mangiamorte.
Un’ondata di rabbia e panico riempì Sirius appena
sentì le grida di dolore attutite di Remus. Per quanto fosse
tentato di tirare fuori la sua bacchetta e mandare lui stesso
maledizioni,sapeva che non sarebbe servito a niente. Poteva solo
guardare per ora…
La scena cambiò di nuovo. Ora,Remus ed Emmeline si erano
rifugiati in una caverna. Remus stava disinfettando un grosso taglio
sulla schiena di Emmeline,usando la luce flebile della sua bacchetta.
“Dovrebbe tornare tutto a posto” mormorò abbassandole la maglietta.
“Grazie” disse lei voltandosi verso di lui “Come va la tua testa?”
“Pulsa terribilmente” rispose Remus tranquillamente
appoggiandosi al muro della caverna. Cercò qualcosa tra i suoi
vestiti e tirò di nuovo fuori lo specchio a doppio senso.
Pensò per un momento,rigirandosi lo specchio nella sua mano
“Tieni,prendi questo. Se succede qualcosa e ci separano, puoi
chiamare aiuto”
Emmeline lo prese solo quando lui lo spinse nella sua mano “Ma e tu? Come farai a chiamare aiuto?”
“Ho ancora la mia bacchetta” sorrise misteriosamente
facendo alzare un sopracciglio ad Emmeline. “Non ti preoccupare
per me. Ascolta,perché non provi a dormire un po’
finché puoi…”
La scena stava cambiando di nuovo. Erano ancora nella caverna,ma ovviamente erano passate alcune ore.
Remus era seduto al centro della caverna,con le sue ginocchia contro il
petto,fissando dritto davanti a lui verso l’ingresso. Emmeline
era accucciata dietro di lui, addormentata. Lui era ovviamente di
guardia. Passarono vari minuti, e la testa di Remus cominciò ad
abbassarsi per comprendibile stanchezza. Resta sveglio Lunastorta,lo
incoraggiò silenziosamente Sirius. poteva sentire che stava per
succedere qualcosa.
Aveva appena finito di formulare questo pensiero che Remus era
già di nuovo in piedi,con la bacchetta dritta e puntata verso
l’ingresso della caverna.
“EXPELLIARMUS!” gridò qualcuno. Remus cercò
con difficoltà di mantenere la sua bacchetta,ma fu inutile. Non
solo la sua volò via dalle sue mani, ma anche quella di Emmeline
dai suoi vestiti, e finirono entrambe nella mano del loro aggressore
invisibile.
Remus si mosse leggermente in avanti,con gli occhi spalancati,cercando
di abituarsi al buio per trovare Emmeline. Il mangiamorte si fece
riconoscere-era Lucius Malfoy. Prese in girò Remus per qualche
minuto e poi spezzò in due le bacchette confiscate. “Non
avrete più bisogno di queste” disse tranquillo.
A questo punto Emmeline era sveglia e in piedi accanto a Remus. Malfoy
puntò la sua bacchetta alla coppia, e Sirius era sicuro che si
stesse preparando a pronunciare la maledizione che uccide. Invece, fece
un sorrisetto e cominciò a mormorare qualcosa velocemente in
latino. Remus ed Emmeline ebbero solo il tempo di scambiarsi uno
sguardo interrogativo prima che una luce bianca accecante riempisse la
caverna. Sirius si coprì gli occhi, ma controllò che
Remus fosse ancora in vista. Quasi subito, avendo lo sguardo di
qualcuno a cui era stato appena tolto il respiro,Remus ed Emmeline
caddero sul pavimento della caverna.
La cosa successiva che vide Sirius, fu Emmeline piegata sul corpo
svenuto di Remus. Lei sembrava quasi pallida quanto lui, e aveva
difficoltà a respirare normalmente. Il sole mattutino
cominciò a riempire la caverna.
“Remus” disse con voce stridula, scotendolo più forte che poteva. Non stava rispondendo.
Emmeline si sedette sui talloni, appoggiando una mano tremante sulla sua testa, e guardandosi intorno nella caverna.
“Che cos’era quell’incantesimo?” mormorò Sirius a Silente.
“Non lo riconosco” rispose il preside piano
Per il sollievo di tutti, finalmente gli occhi di Remus si aprirono di
botto. Fece un forte,respiro profondo e cercò di sedersi.
Emmeline spinse gentilmente le sue spalle verso il pavimento appena lui
cominciò a tossire, dicendoli di rilassarsi…
“ Penso che per noi sia ora di andare Sirius” disse Silente afferrando il gomito di Sirius.
Un momento dopo,toccarono il pavimento dell’ufficio del preside.
Emmeline e Kingsley stavano aspettando in silenzio il loro arrivo.
“Bè? Cosa è successo?” chiese Kingsley mentre
Sirius si sedeva accanto ad Emmeline sul divano dell’ufficio.
“Che cosa è successo dopo che Remus si è
svegliato?” le chiese Sirius ignorando la domanda di Kingsley.
“Ho controllato che stesse abbastanza bene per viaggiare. Avevamo
perso le nostre bacchette-come hai appena visto- perciò non
c’era molto che potessimo fare oltre cibo e smaterializzazione.
Nessuno di noi due era abbastanza forte anche solo per tentare magia
senza bacchetta al momento.” Disse”Più tardi quel
pomeriggio, mi disse che si sentiva meglio e che sarebbe andato a
cercare qualcosa da mangiare e avrebbe visto se riusciva a trovare le
nostre borse. Mi sono offerta di andare al posto suo, ma ha insistito.
È davvero testardo. Penso l’abbia preso da te” fece
un sorrisetto. Sirius sorrise debolmente “Comunque, era passata
qualche ora e non era ancora tornato nella caverna. Sono uscita a
cercarlo, e ho finito per inciampare su una sporgenza o qualcosa del
genere, e sono caduta per una collina. Ecco come mi sono rotta il polso
e la caviglia. Sono tornata alla caverna in qualche modo, e ho
deciso di aspettare per vedere se tornava…Non l’ha fatto,
e poi mi hai contattato tu Sirius”
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Naomi camminava avanti e indietro, aspettando che Sirius arrivasse al
suo appartamento. Le aveva mandato un gufo quella mattina presto,
dicendole che sarebbe passato in serata con istruzioni su quello che
doveva fare. Per due settimane, aveva aspettato che ufficiali del
ministero bussassero alla sua porta per arrestarla. Sapeva che poteva
fidarsi di Sirius però. A scuola poteva essere stato arrogante e
presuntuoso, ma era sempre stato fedele e leale nei confronti dei suoi
amici. Non sei una sua amica però, ricordò a se stessa.
Qualcuno bussò forte alla sua porta “Ministero della
magia” disse una voce profonda”Apra la porta”
Forse alla fine si sbagliava su Sirius…
Prendendo la sua bacchetta dal tavolino davanti al divano,Naomi si
diresse verso la porta. La aprì e vide Sirius che la guardava
con un sopracciglio alzato non divertito. Tolse facilmente la bacchetta
che lei aveva puntato verso di lui dalle sue mani, e se la mise in
tasca. Posò un dito sulle sue labbra, segnalandole di rimanere
in silenzio. Annuì e si spostò di lato per permettere a
Sirius e ad un grosso,mago di colore (probabilmente il suo collega) di
entrare dentro.
Senza molte cerimonie, i due auror cominciarono a vagare per il suo
appartamento, movendo le bacchette per le pareti, dentro i cuscini del
divano e sul pavimento.
“Che cosa sta-“ cominciò a chiedere appena il mago scuro si diresse verso la sua camera da letto.
Sirius si girò e segnalò qualcosa all’altro auror
“Silencio” mormorò l’altro puntando la sua
bacchetta a Naomi.
Lei guardo malissimo Sirius, ma lui la ignorò. Senza avere
niente da fare, si sedette al tavolo della sua cucina, mentre gli auror
vagavano per la sua casa, facendo Dio sa cosa. Questo continuò
per quasi trenta minuti finché Sirius entrò in cucina,
con il suo collega che terminava di fare quello che stava facendo ai
fornelli di Naomi.
“è tutto pulito Kingsley” disse Sirius. Naomi
continuò a guardarlo male e diventò ancora più
infuriata quando si accorse che lui si stava godendo la sua rabbia.
“Pensi che dovrei togliere l’incantesimo?” chiese
tranquillamente l’altro auror- Kingsley- appoggiandosi contro il
bancone.
“Non lo so” rispose Sirius “Ha sempre avuto un bel
caratterino,proprio come Lily. Potrebbe cominciare ad urlare, e non
sono in vena per quello”
Naomi roteò gli occhi e sbuffò con stizza silenziosamente.
“Non possiamo avere risposte se lei non parla Sirius” disse Kingsley ragionando.
“Ottima osservazione” disse Sirius. Mormorò
pigramente il contro incantesimo e anche se non più abituato,
fece un passo indietro da lei. Conosceva il carattere di Naomi meglio
di ogni altro malandrino. “Naomi questo è Kingsley
Shacklebolt, il mio vice. Kingsley, questa è l’infame
Naomi Watts”
Kingsley annuì come saluto, ovviamente non fidandosi di lei più di quanto non lo facesse Sirius.
“Che cosa stavate facendo al mio appartamento?” chiese Naomi a Sirius.
“Sai come i babbani possono usare quelle piccole cose per
spiarsi? Cimici o qualcosa del genere?” chiese. Naomi
annuì. “Possono farlo anche i maghi, ma sono sicuro che tu
lo sapevi già. Sono sicuro che sai anche che è
un’operazione più complessa per noi – più
difficili da individuare e disattivare”
“Puoi attivarle e disattivarle?” chiese Naomi corrugando la fronte.
“Non apparire così sorpresa Naomi” disse Sirius “Non sono stato fatto capo auror per niente”
Kingsley fece un colpo di tosse in quel momento che sembrava molto come
“Cazzata”. Sirius guardò male il suo compagno prima
di continuare la conversazione con Naomi. “Abbiamo bisogno di
essere sicuri che Voldemort- o tu, per quanto ci riguarda- non sta
cercando di registrare le nostre conversazioni” Sirius si sedette
al tavolo “Ho parlato con Silente” continuò
“Vuole parlare con te, ovviamente, prima di prendere una
decisione su che cosa fare con te. Per ora,potrebbe volerti usare come
spia. Alla fine ti sarà permesso ritornare nell’ordine,
appena avrai guadagnato di nuovo la nostra fiducia. Cosa che tra
l’altro, ora non hai per niente .”Naomi annuì
comprendendo.
“Ma sono qui per avere delle risposte più di ogni altra
cosa Naomi” disse “Voglio sapere che cosa è successo
a Remus là fuori. Che cos’era quell’incantesimo che
Malfoy ha usato su lui ed Emmeline?”
Naomi sospirò e rise leggermente, facendo alzare un sopracciglio
simultaneamente ai due auror “Non doveva ucciderli subito”
cominciò piano “Doveva farli smettere di
respirare,bloccare i loro polmoni e far smettere i loro cuori di
funzionare correttamente. Dovrebbe essere usato su vittime che sono
state torturate fino ad un punto in cui non hanno più la forza
per combattere. Malfoy la ha usata prematuramente. Il piano era quello
di catturare Remus e la donna, portarli via passaporta al nascondiglio
del signore oscuro-“
“Nascondiglio?” si intromise Kingsley scambiandosi uno sguardo con Sirius.
“Non so dove sia” disse lei con rimpianto. “Nessuno
di noi lo sa. Il marchio nero brucia sulle nostre braccia e
praticamente ci indica dove dovremmo incontrarci”
“Allora Remus ed Emmeline erano abbastanza forti per combattere la maledizione” disse Sirius.
Naomi annuì “Devono esserlo stati. Hai detto che la donna
è in salvo e Remus non era vicino a lei… I mangiamorte
non l’hanno ancora trovato…Però hanno individuato
Hagrid e la donna francese vicino ai campi dei giganti”
“Okay” disse Sirius guardando il suo orologio “Okay
dobbiamo andare. Silente ti contatterà tra qualche giorno”
I due auror cominciarono ad andarsene senza dire un’altra parola.
Naomi si alzò all’improvviso e chiamò
coraggiosamente Sirius “Mi dispiace tanto per
Harry…”disse piano. Vide i due auror scambiarsi un altro
sguardo prima che Sirius si girasse. Annuì cupamente e
lasciò il suo appartamento.
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“Sei un bastardo malvagio lo sai?” Kingsley ghignò
al suo amico quando raggiunsero il numero dodici. “Perché
non le hai detto che Harry sta bene?”
“Perché avrei dovuto?” chiese Sirius “Lei
faceva parte del piano per ucciderlo, e ovviamente si sente in colpa.
Lasciamole pensare per un po’ che ha ucciso il mio figlioccio.
È il minimo che si merita”
Kingsley scosse la testa e andò in cucina per la cena- potevano
sentire l’odore della cucina di Molly da quando avevano aperto la
porta. Sirius salì le scale per vedere Harry.
In pochi giorni,avrebbe spedito con riluttanza il suo figlioccio ad
Hogwarts. Erano state prese precauzioni dallo staff della scuola
per garantire la salvezza dei loro studenti, ma Harry non era uno
studente normale. Se Sirius avesse potuto fare come diceva lui, Harry
sarebbe rimasto al numero dodici sotto lo sguardo perenne del suo
padrino, e avrebbe studiato a casa. Questa cosa ovviamente, era una
soluzione estrema che non sarebbe stata accolta a braccia aperte da
nessuno se non dall’auror.
Sirius bussò sulla porta chiusa della stanza da letto di Harry
ed entrò. Il ragazzo stava sistemando ordinatamente le sue cose
di scuola nel suo baule- un tratto che aveva decisamente preso da
Remus. Sirius non era mai stato così ordinato. “Hey
piccolo” disse lasciandosi cadere senza tante cerimonie sul letto
di Harry.
“Hey” rispose Harry debolmente.
Sirius alzò un sopracciglio “C’è qualcosa che non va?”
Mentre piegava un paio di vesti,Harry sembrò ponderare la
domanda. Non guardava Sirius negli occhi mentre continuava a fare i
bagagli, e sembrava riluttante a parlare con il suo padrino- una cosa
che rese Sirius molto a disagio.
Harry ignorò la presenza di Sirius e vagò per la stanza
cercando oggetti che poteva aver dimenticato. Sirius lo guardò
silenziosamente chiedendosi che cosa gli stava passando per la testa. Probabilmente le stesse cose che passano per la tua idiota,pensò. Se avessero mai trovato Remus era in cima alla lista.
“Harry?” disse Sirius piano.
Harry continuò come se non avesse sentito chiamare il suo nome.
Stava sfogliando una nuova copia del Libro Standard degli incantesimi.
Sirius sapeva che non gliene poteva importare di meno del libro.
L’auror si alzò dal letto, e camminò fino al punto
in cui Harry era appoggiato al muro, con gli occhi incollati in basso.
Sirius tolse il libro dalla stretta del ragazzo, facendolo cadere sul
pavimento. Le mani di Harry si abbassarono,cercando le sue tasche.
“Harry guardami” disse Sirius. Riluttante, il ragazzo
alzò lo sguardo “Troveremo Remus. Siamo più vicini
di quanto immagini…Ti fidi di me Harry?”
Harry aggrottò la fronte per la domanda”Certo” disse “Perché non dovrei?”
“E allora fidati sul fatto che riporterò qui Remus, anche se dovessi impiegarci tutta la mia vita”
Harry sospirò profondamente, distogliendo lo sguardo da quello
di Sirius. Il più grande spostò anche lui la testa
così Harry doveva guardarlo per forza “Sono già
passate tre settimane “Cominciò Harry “E non
è la prima volta che passa tanto tempo prima che io lo veda
però…”
“Questa volta è diverso vero?” chiese Sirius. Harry
annuì “Sono nella stessa barca Harry. Il periodo di tempo
più lungo che ho passato senza vederlo è stato quando ero
in Azkaban.” Harry non sembrò vedere l’umorismo che
Sirius stava cercando di usare. “Ascolta stiamo facendo tutto il
possibile al momento. Silente vuole che aspetti a cominciare a cercarlo
da solo finché tu non parti per la scuola. È convinto che
tua abbia bisogno di me o qualcosa del genere”Disse cercando di
far sorridere Harry. Non funzionò. Sirius sospirò.
“Ho un’idea. Che ne dici di scappare da questo posto per un
po’? Solo io e te? Faremo tutto quello che vuoi. Possiamo tornare
al cottage e volare nel campo,o possiamo andare a prendere un
gelato…decidi tu”
Ad Harry non era stato permesso lasciare il numero dodici da quando era
stato avvelenato. Sirius era stato così occupato con il suo
lavoro, e il cercare di capire che cosa fosse successo a Remus, che non
aveva notato il fatto che il suo figlioccio stesse cominciando ad
impazzire nella vecchia casa. Persino quando Molly era andata a
comprare le cose per la scuola, gli altri ragazzi erano andati con lei,
ma Harry era stato obbligato a rimanere a casa”
“Okay” disse Harry con un sorriso sulle labbra. “Ti sfido ad arrivare alle scope vecchietto”
Prima che Sirius potesse comprendere il cambiamento di umore del suo
figlioccio,Harry era già corso fuori dalla stanza “Tu
piccolo imbroglione…”mormorò, correndo dietro di
lui.
RECENSITE!
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
chap 8
CONSEQUENCES
Capitolo 8
Sirius atterrò con la
sua motocicletta nera scintillante sul vialetto della casa di
Lily e James Potter,poco dopo mezzanotte in una notte calda e umida di
metà luglio. La lettera che gli aveva spedito James via gufo
meno di un’ora prima,era ancora accartocciata tra le sue mani. Il
suo stomaco aveva un cattivo presentimento per le parole nella lettera
“Dobbiamo parlare”. Questo era tutto. Non c’era una
spiegazione o firma.
Sirius appoggiò la sua moto
sul cavalletto, scese, e si diresse velocemente per il vialetto. Senza
bussare aprì la porta d’ingresso dei Potter. Notò
immediatamente che tutta la casa era al buio,tranne una luce nel
corridoio di sopra e una in cucina. La casa era silenziosa-una cosa
molto strana per le orecchie di Sirius. Tra James ed Harry, uno era
fortunato ad avere cinque minuti di pace,persino a mezzanotte.
Sirius attraversò il corridoio
e raggiunse la cucina. Lily era seduta al tavolo, con la schiena verso
di lui, e la testa nascosta tra le mani.
“Lily?” disse Sirius piano.
La strega sobbalzò
visibilmente e si girò nella sua sedia. I suoi occhi erano
rossi, anche se sembrava più per stanchezza e stress che per
lacrime. “Hey Sirius” disse con voce piuttosto roca.
“Che c’è che non
va?” chiese Sirius preoccupato,sedendosi al tavolo accanto alla
strega dai capelli rossi.
“Siamo appena tornati da Hogwarts” rispose con un sorriso che non raggiunse i suoi occhi.
“Sì?” chiese
Sirius cauto. Lily annuì e guardò il tavolo. Quando
realizzò che lei non avrebbe parlato le chiese.
“Perché eravate ad Hogwarts?”
“Albus voleva parlare con noi” disse debolmente.
Sirius annuì,ancora perplesso,
e si guardò nella cucina per trovare qualcosa di cui parlare.
“Dov’è James?”
“Sta mettendo Harry a letto.
È di sopra già da un po’…” a Sirius
non mancò di notare come le parole di Lily sembravano bloccate
nella sua gola.
“Okay…Allora cosa voleva Silente?”
Lily alzò lo sguardo ma sembrò esitante “James dovrebbe dirtelo”
“Dirmi cosa?” chiese
Sirius velocemente mentre guardava Lily che tornava ad osservare il
tavolo “Lily che sta succedendo?”
“Non posso Sirius” sussurrò continuando a non guardarlo.
“Hey” disse Sirius piano,
stringendo una delle mani di Lily “Siamo amici giusto?”
Lily annuì “Allora dimmi che sta succedendo. Non voglio
saperlo da James”
Lily finalmente alzò lo
sguardo e sembrò considerare il mago davanti a lei prima di
parlare “Lord Voldemort vuole mio figlio morto” disse con
un tono di voce che Sirius non le aveva mai sentito usare prima. Il
tono quasi non fece registrare a Sirius le parole che erano state
dette. Era freddo e pericoloso.
“Lui…cosa?” disse Sirius completamente meravigliato
Lily sospirò “Prima che
Harry nascesse, è stata fatta una profezia. Diceva che il figlio
nato alla fine di luglio i cui genitori avevano affrontato il signore
oscuro tre volte, avrebbe avuto poteri che il signore oscuro non
possedeva.Il bambino sarebbe stato scelto dal signore oscuro come suo
eguale , e avrà il potere per distruggerlo. Questo si riferisce
a Harry o ad un bambino nato lo stesso periodo”
“Paciock…”sussurrò Sirius fissando Lily con gli occhi spalancati.
“Sì…”
“Allora…che cosa significa esattamente?” chiese Sirius dopo qualche minuto di silenzio.
“Non lo sappiamo” disse una voce rauca dalla soglia della porta.
Lily e Sirius girarono le loro teste
verso James. Sirius sentì il suo cuore che si spezzava per lo
sguardo che aveva il suo migliore amico. Sembrava triste,confuso,perso.
Lentamente,James si spostò per sedersi dall’altro lato di
Lily “Silente ci ha dato alcune opzioni, nessuna delle quali
vogliamo accettare, però ovviamente non possiamo semplicemente
rimanere qui e aspettare che Voldemort ci trovi…”
“Quali sono le opzioni?” chiese Sirius quasi spaventato.
“Bè”
cominciò James in un tono forzatamente calmo che fece sentire
Sirius a disagio “Possiamo trasferirci in un posto in cui non gli
verrà mai in mente di cercarci. O possiamo nasconderci sotto
l’incanto Fidelius. O, e questo è solo un mio suggerimento
tra l’altro, possiamo andare a trovare Voldemort e uccidere quel
figlio di puttana prima che abbia la possibilità di fare del
male alla mia famiglia.” L’ultima parte uscì come un
ringhio, facendo sussultare un po’ Sirius. Raramente sentivano
James parlare con tanta rabbia nella sua voce.
“Ma vedi,c’è un
problema” disse Lily piano. I due maghi la guardarono “La
spia” finì con un sussurrò udibile a malapena.
“Questo è un
problema” disse Sirius, con un piccolo ringhio nella sua voce.
Aveva già dei sospetti su chi potesse essere la spia nel loro
piccolo gruppo di amici. Lo sapeva da mesi ormai. Ma sapeva anche che
era meglio non tirarlo fuori di nuovo davanti a Lily e James,
specialmente non in quel momento “Qualsiasi cosa sceglierete, io
farò tutto quello che posso per aiutarvi”
James sorrise debolmente “Grazie Felpato”
“Sempre Ramoso”
“Fammi un favore Felpato”
“Qualsiasi cosa Ramoso”
“Lascia la mano di mia moglie”
____________________________________________________________________________
La notte prima che cominciasse il nuovo anno scolastico ad Hogwarts,
Molly organizzò una piccola festicciola nella cucina del numero
dodici. Era più che altro per congratularsi con Ron e Hermione
che erano diventati i nuovi prefetti di Grifondoro, ma anche
l’ordine della fenice stava festeggiando il ritorno di uno dei
suoi membri. Il giorno prima,Madama Chips aveva dichiarato Emmeline
completamente guarita, e le aveva permesso di lasciare Hogwarts per
ritornare alla sua solita vita. Sotto richiesta di Silente Emmeline
sarebbe rimasta in una delle stanze degli ospiti del quartier generale
per precauzione.
Dalla loro serata fuori Grimmauld Place, Sirius aveva notato che
l’umore di Harry era migliorato notevolmente. Avevano
parlato,finalmente,di tutto quello che era successo nell’ ultimo
anno dal ritorno di Voldemort. Apparentemente,Harry era veramente
interessato alle ragazze (qualcosa che Sirius aveva cominciato a
chiedersi). C’era una ragazza, Harry aveva detto a Sirius,che gli
piaceva da diversi anni, ma non aveva mai avuto il coraggio di
chiederle un appuntamento. Non voleva dire a Sirius il nome della
ragazza, facendo credere all’auror piuttosto intelligente che
allora conosceva già la ragazza…
L’atmosfera nella cucina era più tranquilla quella sera,
per la prima volta in settimane. Molti dei presenti ancora evitavano
Sirius come se fosse pronto ad esplodere. Si evitava di menzionare
Remus con attenzione intorno all’auror e il suo figlioccio, e
nessuno osava chiedere dove fosse finito Kreacher…
Percy era persino passato per una rara visita (si era trasferito con la
sua ragazza a Londra per essere più vicino al lavoro) per
congratularsi con i due nuovi prefetti. Silente,la McGranitt e
Malocchio non lo perdevano mai di vista. In quel momento, il
terzogenito dei Weasley era seduto contro il muro con un bicchiere di
punch nelle mani,guardando la festa intorno a lui.
Sirius era diventato terribilmente protettivo con Emmeline da quando
era tornata a casa la sera prima. Non sembrava volesse lasciare che
l’ultimo collegamento che aveva con il suo migliore amico andasse
troppo lontano da lui. Ad Emmeline non dava fastidio. Dopo le ultime
settimane di convalescenza e quello che aveva dovuto sopportare
prima,era contenta di avere compagnia costante.
Prima che una grossa torta venisse tagliata, si fecero dei brindisi ad
Hermione e Ron. La maggior parte erano discorsi soliti di
congratulazioni, che dicevano quanto chi faceva il brindisi (Molly)
fosse orgogliosa di loro. I brindisi di Fred e George erano più
simili ad un discorso funebre- erano profondamente addolorati di
perdere il fratello per una sorte così terribile. Lo terminarono
facendo finta di piangere sulle spalle dell’altro.
Quando diventò troppo tardi,Molly spedì gli studenti a
letto,con le loro proteste. Per lo shock di Harry,persino Sirius era
d’accordo con la madre dei Weasley. Ovviamente,per quello che
poteva vedere Harry,Sirius non era stato in lui nelle ultime settimane.
Nessuno l’aveva notato, ma Sirius stava fingendo il suo buon
umore quella sera. Aveva riso un po’ troppo forte per un brutto
tentativo di fare una battuta di Arthur, e aveva sorriso un po’
troppo spesso. Lo sguardo funereo che una volta Remus aveva descritto
ad Harry,stava ritornando negli occhi del suo padrino. Harry si
chiedeva spesso se Sirius credeva a tutto quello che aveva detto sul
fatto di trovare Remus. Faceva sentire il ragazzo un po’ in colpa
il fatto di lasciare solo il suo padrino il giorno successivo. Non
importava quello che i suoi amici avevano cercato di dirgli,Harry
sapeva che il suo padrino sarebbe stato solo. Senza Remus ed
Harry,Sirius era solo.
_______________________________________________________________________
Tonks era in piedi vicino al tavolo degli snack,facendo attenzione a
non attirare attenzione su di sé, e osservava Percy Weasley. Il
mago stava fissando con un’espressione indecifrabile il punto in
cui Sirius ed Emmeline stavano parlando con Molly e Arthur. Kingsley
incrociò lo sguardo della strega e alzò
interrogativamente un sopracciglio scuro. Tonks scosse leggermente la
testa, e fece segno al mago di avvicinarsi al tavolo. Si scusò
dalla conversazione che stava avendo con Malocchio e la McGranitt, e
attraversò la cucina.
I due auror diedero le spalle alla festa, fingendo di riempirsi i piatti con più cibo mentre parlavano.
“Che succede?” le chiese piano Kingsley.
“Percy” rispose Tonks.
Kingsley le lanciò uno sguardo di sottecchi “Che cosa su di lui?” le chiese sospettosamente.
“Si comporta …stranamente” disse.
“Tonks,Percy è un Weasley. Molti dei Weasley si comportano in modo strano. Guarda Arthur”
Tonks lo schiaffeggiò sulla spalla. “Non è quello
che intendevo idiota. Non si comporta come al solito stasera. Da quello
che mi hanno detto Ginny ed Hermione su di lui, cerca tutte le
opportunità per parlare del suo lavoro e dei suoi successi. Non
gli ho sentito dire più di dieci parole stasera”
“Forse è impegnato con il lavoro?Forse è solo stanco?” suggerì Kingsley.
“Questa è un’altra cosa. Lavora al ministero giusto? Quanto spesso lo vedi in giro?”
“Lavora tre piani sopra di noi. Solo perché non lo vediamo
tutti i giorni non vuol dire che non è lì”
“Ma-“
“Tonks lo dirò di nuovo: è un Weasley. Molly e
Arthur lo hanno cresciuto bene. Non c’è niente di strano
in lui”
“Hai visto come guardava Emmeline stasera?”
Kingsley si voltò dal tavolo e lanciò uno sguardo a Percy
ed Emmeline. “Forse le piace” disse con gli occhi divertiti.
“No”disse Tonks”Lui sa qualcosa Kingsley”
“Hai passato troppo tempo con Sirius e Malocchio” Tonks lo
guardò male “Ascolta,se può farti sentire meglio,
lo terrò d’occhio. Fai un favore a tutti e non parlarne
con Sirius però. Ha già abbastanza cose di cui
occuparsi”
__________________________________________________________________________
Poco dopo quella conversazione,Percy lasciò la festa dicendo che
doveva alzarsi presto per andare al lavoro la mattina dopo. Silente e
la McGranitt seguirono il suo esempio perché dovevano andare a
preparare tutto per l’arrivo degli studenti ad Hogwarts il giorno
dopo. Avevano bisogno di parlare con il loro insegnante di pozioni
temporaneo, dal momento che quello solito non era disponibile per il
momento- Sirius fece fatica a mantenere una faccia seria mentre Silente
lo spiegava. Difesa contro le arti oscure non era un problema.
Malocchio aveva acconsentito ad insegnare per un altro anno. Il fatto
sembrò far rilassare un po’ i nervi di Sirius riguardo il
fatto di rimandare Harry ad Hogwarts.
Molly e Arthur andarono a dormire a mezzanotte,lasciando
Sirius,Emmeline,Kingsley e Tonks nella cucina. I quattro presero dalla
dispensa, delle bottiglie di vino lasciate da Dung una settima prima e
parlarono casualmente per qualche ora- durante le quali Sirius
rivelò quanto non fosse stato attento ad Hogwarts quando
Emmeline disse a Tonks e Kingsley che era un anno più piccola
dei malandrini.
“Veramente ho beccato voi quattro durante una delle mie ronde
quando voi eravate al settimo anno”Emmeline ghignò a
Sirius.
“Tu eri quel prefetto!” disse Sirius realizzando finalmente
“La ragazza con i capelli crespi e gli occhiali spessi!”
Emmeline si fece piccola piccola”Sì,quella ero io”
“Aspetta” disse Tonks, con un ghigno che si formava sulla
sua faccia “Hai veramente beccato i malandrini durante uno
scherzo?”
“Sì” disse Emmeline orgogliosa, sorseggiando il suo
vino. “Ovviamente, James era caposcuola a quel tempo,
perciò non avevo molta autorità nella situazione”
“Ora mi ricordo di te” mormorò Sirius “James era convinto che ci seguissi dappertutto”
Emmeline nascose un ghigno nel suo bicchiere. Kingsley rise forte
“Eri una di quelle ragazze ossessionate con Sirius e James
Emmeline?”
“No decisamente no” rassicurò tutti, ridendo per la
faccia delusa di Sirius “Passavo più tempo in biblioteca
che al campo da Quidditch se capite cosa sto dicendo”
Il famoso ghigno di Sirius tornò “Ti piaceva Remus!” disse.
Emmeline scrollò le spalle “Mi intrigava. Lo fa ancora
veramente” mormorò “Ma è sempre stato off
limits per colpa di Naomi Watts”
“Chi è Naomi?” chiese Tonks.
“Nessuno di importate” disse Sirius velocemente
“Bè, non è più off limits signorina
Vance” gli altri non tirarono fuori il fatto che Remus era ancora
disperso. Sirius per una volta era di buon umore, e non volevano
rovinarlo. “Non siete rimasti in contatto dopo la prima
guerra? Sembravate andare d’accordo agli incontri
dell’ordine”
“Bè, non credo che Remus fosse in vena per qualsiasi cosa
dopo tutto quello. E poi stavo più o meno frequentando qualcuno
a quei tempi”
“Davvero? Chi?” chiese Tonks.
Emmeline lanciò uno sguardo a Sirius a disagio “Ehm, non è molto importante” disse velocemente.
Gli altri alzarono le sopracciglia “Forza Emmeline” disse Sirius “Puoi dircelo”
“Sirius non vuoi davvero sapere questo” insistette Emmeline.
“Non può essere così male” disse Kingsley
“Cioè,non è che hai frequentato Piton o qualcosa
del genere” tutti tranne Emmeline risero.
“Oh mio Dio!” disse Sirius ad alta voce quando si accorse
dello sguardo sulla faccia della strega “Sei stata con Piton?”
“Abbassa la voce” disse Emmeline “Sì,io e Severus ci siamo frequentati per un paio d’anni”
“Ma…perché?” chiese Sirius incredulo “è solo….sbagliato…”
Emmeline roteò gli occhi “Era un bravo ragazzo”tre
mascelle si spalancarono all’unisono “Davvero!
L’unica ragione per cui ci siamo lasciati era che era troppo
ossessionato con il suo lavoro”
Sirius sembrava si stesse sentendo male. “Ma tu sei così carina….e lui è…un coglione”
Emmeline soffocò una risata e diede dei colpi confortanti sul
braccio di Sirius “Non ci sono più sentimenti tra me e
Severus Sirius. Almeno non dalla mia parte. È diventato troppo
pieno di odio negli anni”
“Non penso che mi toglierò mai questa immagine dalla testa”mormorò Sirius.
“Fatti aiutare per questo” disse Sirius riempiendo il bicchiere di vino vuoto di Sirius.
________________________________________________________________________
La mattina dopo, il numero dodici era pieno del rumore di bauli che
sbattevano, ritratti urlanti, e la voce felice di Molly che diceva a
tutti gli studenti di muoversi. Sirius,Kingsley ed Emmeline gli
avrebbero portati a King’s Cross con una macchina del ministero
della magia.
Dopo una colazione veloce, Emmeline prese Harry da parte, per
dargli delle istruzioni dell’ultimo minuto sull’occlumazia
che doveva continuare. Non aveva fatto una lezione seria in quasi
un mese, per tutto quello che era successo al quartier generale,
perciò avrebbe dovuto lavorare il doppio per mantenere quello
che aveva imparato. Emmeline sarebbe andata ad Hogwarts periodicamente-
organizzandosi con il programma di scuola e degli allenamenti di Harry-
per aiutarlo un po’ di più.
Il viaggio alla stazione fu relativamente senza eventi. Il gatto di
Hermione,grattastinchi, era stato mandato dai suoi genitori insieme al
baule scolastico. Stava piovendo abbastanza forte quella mattina, e il
baule di Fred non era chiuso correttamente. Il baule si era spalancato
mentre Sirius e Kingsley lo portavano verso la macchina. Sopra le
divise scolastiche e i libri,c’era una scatola di fuochi
d’artificio con innesco ad acqua. Sirius non sapeva che i graffi
che gli aveva fatto grattastinchi sarebbero mai spariti.
Appena superarono la barriera che portava al binario 9 ¾, e i
bauli e gli animali fuorono caricati sul treno, i Weasley ed Hermione
salirono sul treno mentre Sirius salutava Harry.
“Prenditi cura di te” disse Sirius con voce roca”E
non ti preoccupare troppo. Pensa solo alla scuola e al Quidditch. Ci
sono quattro membri dell’ordine ad Hogwarts, se hai bisogno di
qualcosa. Non esitare a dire a qualcuno di loro se hai fatto un altro
sogno. “ Harry sapeva già tutto questo, ma lasciò
che Sirius continuasse con il suo discorso “E se hai bisogno di
me, hai lo specchio a due sensi.- non perderlo questa volta- e io
arriverò il prima possibile okay?”
“Sì Sirius” disse Harry.
Sirius abbracciò forte il suo figlioccio, realizzando quanto
fosse diventato alto rispetto all’anno prima. Con un bacio sulla
testa spettinata di Harry, Sirius lo lasciò andare.
“Faresti meglio ad andare. Fai il bravo e non allontanarti troppo
dal castello”
“Non lo farò Sirius”
“Ti voglio bene Harry”
“Ti voglio bene anche io Sirius”
Sirius sorrise e gli fece un occhiolino, spingendo Harry sul treno in
tempo prima che partisse. Gli altri tre membri dell’ordine
aspettarono che il treno sparisse dietro l’angolo e si
smaterializzarono al ministero. Proprio prima di sparire, Sirius vide
Narcissa Malfoy che lo guardava male dall’altra parte del
binario, con un elfo con occhi grandi quante due palle da tennis che lo
guardava da dietro le gambe della sua padrona.
RECENSITE!
P.s in risposta a Germana non
ti ho risposto subito perché era una cosa ke avevo già
detto durante Lies, sì Ginny è innamorata di Harry,le
coppie sono Ron/Hermione, Harry/Ginny e Remus/Emmeline.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
chap 9
CONSEQUENCES
Capitolo 9
Harry uscì dal treno scolastico ad Hogsmeade, dietro Ginny,Luna
Lovegood e Neville Paciock. Ron ed Hermione si erano dovuti sedere con
gli altri prefetti durante il viaggio,ma Harry sperava di incontrarli
prima di raggiungere le carrozze. Per quanto gli piacessero gli altri
tre, aveva bisogno del conforto dei suoi migliori amici quella sera.
Stava cercando in tutti i modi do non guardare il cielo mentre
camminava. Sapeva che cos’era quella notte e non aveva bisogno
che glielo ricordasse.
“Non è bella la luna piena?” disse sognante Luna a Ginny.
Ginny lanciò uno sguardo ad Harry oltre la sua spalla. Lui non
se ne accorse “è proprio bella” rispose.
Luna cominciò a parlare delle specie in natura che venivano dal
formaggio e vivevano sulla luna. Apparentemente, potevano essere
trovate solo quando la luna era piena. Questo era il punto fin
dove Harry la aveva ascoltata.
Le carrozze senza cavalli stavano aspettando come avevano fatto per gli
ultimi tre anni. Ron ed Hermione gli raggiunsero finalmente prima che
Harry potesse trovarne una vuota. Ron ne trovò velocemente una
ed Harry entrò,appoggiando la testa contro la finestra, dicendo
a se stesso di non alzare lo sguardo. Hermione raccontò chi
erano gli altri prefetti, e normalmente Harry avrebbe chiesto
perché Theodore Nott lo era diventato per Serpeverde e non
Malfoy, ma si accorse che quella sera non gliene importava molto.
La mente di Harry era vuota- ringraziò silenziosamente Emmeline
per avergli insegnato le basi dell’occlumazia per farlo. Non
voleva pensare a Remus o a Voldemort o alla guerra. Voleva solo
superare l’anno.
Aveva sentito Fred e George parlare la sera prima alla festa,della
scelta di Silente dei prefetti di Grifondoro. Non capivano
perché fosse stato scelto Ron - erano sicuri che sarebbe stato
Harry. Gli stessi pensieri erano passati velocemente per la mente di
Harry - aveva fatto molte più cose di Ron,vero? Remus una volta
aveva detto ad Harry che Silente aveva un motivo per tutto quello che
faceva; che queste ragioni non fossero visibili a nessuno se non al
preside e basta, Silente sapeva quello che stava facendo (meno male che non dovevi pensare a Remus,pensò Harry). Di nuovo, si rese conto che non gliene importava molto dei prefetti.
Le carrozze si fermarono improvvisamente,e Ron aprì la porta ed
uscì. Gli altri lo seguirono si diressero verso le scale del
castello e raggiunsero l’ingresso. Voci felici
riecheggiavano sulle pareti di pietra ( come rimbalzano se i muri sono pietra,pensò Harry vagamente) dandogli una ragione per non ascoltare Ron e Hermione che litigavano sui compiti dei prefetti. (Non posso partecipare se non li sento no?).
Raggiunsero la sala grande e salutarono Luna mentre andava al tavolo
dei Corvonero. Ginny fu chiamata dai suoi compagni del quarto anno
appena raggiunsero il tavolo del Grifondoro.
“Guardate! È Malocchio!” disse Ron eccitato
esaminando il tavolo dei professori. Harry alzò lo sguardo,
Silente e Malocchio stavano parlando piano tra di loro. Poteva sentire
gli occhi dell’auror in pensione su di lui, e quindi si
voltò velocemente.
“Dov’è Hagrid?” chiese Hermione guardando gli insegnanti.
“Non lo so” rispose Ron “Non l’ho visto quando
siamo scesi dal treno…” lui ed Hermione guardarono Harry.
“Che c’è?” chiese Harry senza capire.
“Bè, tu sai dov’è Hagrid?” chiese Ron impaziente.
“Come potrei saperlo?” rispose Harry con un tono un po’ più maleducato di quello che intendeva.
Hermione roteò gli occhi come se fosse stato ovvio “Tu sai quello che sta succedendo più di noi”
“Veramente no” disse Harry”Sirius non mi dice molto
già da un po’. E non ha mai nominato Hagrid davanti a
me”
Tutti i pensieri sul guardiacaccia di Hogwarts sparirono
momentaneamente dalle loro menti, appena notarono Ron che guardava male
l’ingresso della sala. Harry seguì il suo sguardo e
scoprì subito che cosa il suo amico stesse guardando così
male. Draco Malfoy era in piedi tra i suoi tirapiedi Tiger e
Goyle, con uno sguardo stupito sulla faccia. Malfoy sghignazzò e
sussurrò qualcosa agli altri due, che fecero schioccare
minacciosamente le loro nocche e seguirono Malfoy al tavolo.
“Che cosa è stato tutto quello?” chiese piano Hermione tornando a guardare il loro tavolo.
“Probabilmente pensava che fossi morto” mormorò
Harry ai suoi amici. “Questo era il piano di Voldemort no?
Lascia perdere Ron. Probabilmente suo padre gli ha detto che non doveva
più preoccuparsi di me e ora è arrabbiato perché
non sono morto”
Hermione aggrottò la fronte pensierosa “Harry”
cominciò lentamente e piano così che nessuno avrebbe
potuto sentirla “Sirius non ti ha detto che il professor Piton
era l’unico a conoscenza di come preparare l’antidoto che
ti ha dato.
“Sì quindi?” chiese Harry ovviamente non capendo qualcosa di importante.
“Bè…se Malfoy scrive a suo padre e gli dice che sei
vivo, tu-sai-chi non saprà che Piton ha fatto la pozione?”
Ron alzò un sopracciglio “E che cosa c’entra questo?”
Hermione sospirò impazientemente- apparentemente Ron ed Harry
erano lenti a capire anche questa volta. “Piton dovrebbe essere
dalla parte di voi-sapete-chi no? Voi-sapete-chi capirà che
c’è qualcosa che non va”
“Non ci ho mai pensato…”Mormorò Harry
guardando il tavolo degli insegnanti. Silente aveva finito la
conversazione con malocchio e ora stava studiando Harry.
_________________________________________________________________________
Sul tetto del numero dodici di Grimmauld Place, un grosso cane nero era
seduto guardando tristemente la luna piena . Felpato era in piedi da
qualche ora, chiedendosi se Lunastorta era abbastanza in forma per
superare un’altra trasformazione. Non aveva preso la sua pozione
antilupo quel mese- le boccette di pozione erano nello zaino sulla
scrivania di Sirius, ancora intatte. Le trasformazioni durante la luna
piena che doveva sopportare Remus erano già dure abbastanza, ma
ora sarebbe stato ancora più difficile perché era
molto debole.
Le orecchie di Felpato si contorsero appena sentì passi esitanti
dietro di lui. Non distolse lo sguardo dal cielo mentre Tonks si sedeva
accanto a lui.
“Hey” disse piano. Riluttante Felpato distolse lo sguardo
dalla luna, si lamentò piano e appoggiò la testa sul suo
stomaco. “Sai è più facile vedersela con te quando
sei un cane, qualcuno te lo ha mai detto? Forse dovresti rendere la
trasformazione permanente…”
Felpato alzò la testa e guardò male Tonks in un modo che
poteva fare solo un cane, e poi cominciò a leccarle la faccia
senza pietà. Questo continuò per alcuni minuti
finché Malocchio non uscì la testa fuori dalla finestre e
gridò di smetterla di comportarsi da animali.
Tonks spinse Felpato lontano da lei, si sedette, e cominciò a
pulirsi la bava di cane dalla faccia. Quando ebbe finito,Sirius era
ritornato alla sua forma originale, con il ghigno che sparì
appena i suoi occhi si posarono di nuovo sulla luna piena.
“Penso che l’incontro sia cominciato se malocchio è
qui” disse Tonks alzandosi dal pavimento. Aiutò suo cugino
ad alzarsi,e camminarono silenziosamente verso la finestra della
soffitta che avevano usato per andare sul tetto.
Prima di entrare in cucina per la riunione dell’ordine, Tonks lo
trattenne “Sirius” cominciò quasi esitante
“Hai paura?”
Sirius la fissò un momento con un sopracciglio alzato per un
momento. La sua faccia si rilassò e annuì leggermente
“Vuoi sapere di cosa ho veramente paura? Sto cominciando ad
abituarmi a non averlo in giro” mormorò lasciando Tonks in
cima alle scale.
_____________________________________________________________________________
Lupi mannari massacrati in Albania.
Corrispondente speciale Dan Roland
Mentre la luna piena spariva questa
mattina,due colonie di lupi mannari sono state trovate massacrate in
una foresta dell’Albania. Le due colonie, a più di dieci
miglia l’una dall’altra, sono state trovate in condizioni
simili. Non sono stati trovati sopravvissuti tra i mucchi di parti del
corpo massacrate. Il ministero della magia Amelia Bones ha offerto al
ministro della magia Albanese “tutto l’aiuto di cui hanno
bisogno per risolvere questo terribile massacro”
Un ufficiale del ministero albanese,
ha detto che le due colonie di lupi mannari “ vivevano in pace
tra di loro, e non avevano mai causato problemi ai cittadini dei
villaggi vicini”. Questo fatto sarà investigato
approfonditamente, ma non ci sono ancora indizi.
A chiunque abbia informazioni, è chiesto di contattare il dipartimento auror del ministero della magia.
____________________________________________________________________________
Naomi camminò velocemente dal punto in cui si era
smaterializzata ai confini di Hogsmeade attraverso il villaggio,
entrando nella testa di porco. Il proprietario del pub, che le aveva
sempre ricordato Silente, la guardò sospettosamente appena
entrò. Senza che avesse detto all’uomo chi fosse o chi
doveva incontrare, lui disse “ Di sopra, due porte a
sinistra” e poi tornò a pulire un boccale sporco con uno
strofinaccio che lo era altrettanto.
“Grazie “mormorò seguendo le sue direzioni.
Non le era mai piaciuta la testa di porco, nemmeno quando era giovane e
James e Sirius la convincevano a sgattaiolare fuori da scuola di
notte,per vedere se riuscivano a procurarsi una provvista di
Firewiskey. Diventata adulta,era riuscita ad evitare il luogo, anche se
era uno dei punti d’incontro più comune tra i mangiamorte.
Il fatto che fosse lì quel giorno, per la specie di incontro che
stava per esserci,non la faceva calmare nemmeno un po’.
Perché non le aveva chiesto di incontrarlo a scuola?
Forse non si fida che io stia intorno ai suoi studenti pensò salendo le scale polverose.
Trovò la porta di cui aveva bisogno, fece un respiro profondo e
bussò tre volte, proprio come diceva la lettera. Prima che fosse
completamente pronta, la porta di legno si aprì, e Naomi si
ritrovò ancora una volta davanti ad Albus Silente. Il preside
non era cambiato dall’ultima volta in cui l’aveva visto, al
funerale di Lily e James - non teneva conto dell’attacco ad
Hogwarts come incontro.
“Ciao Naomi” disse Silente, spostandosi per permettere alla
strega di entrare. Non c’era nessun sorriso di benvenuto sulla
sua faccia, o lo scintillio confortante nei suoi occhi.
“Salve preside” disse lei piano, entrando nella stanza buia
ammuffita. Silente le fece segno di sedersi in una delle poltrone
ammuffite davanti al camino, prima di sigillare le porte e i muri
da orecchie indiscrete- aveva imparato la lezione dopo il macello con
la Cooman…
“Ti andrebbe una tazza di thè?” le chiese appena ebbe finito i suoi incantesimi complicati.
“Sarebbe molto gentile grazie signore” disse
Appena il thè fu pronto, Silente le porse una tazza- si chiese
vagamente se ci fosse del veritaserum dentro, ma pensò che fosse
meglio non chiedere, se c’era se lo era meritato- e si sedette
davanti a lei. Sorseggiarono il loro thè in un silenzio
imbarazzato. Naomi aspettò che il presiede tirasse fuori il
motivo del loro incontro.
“Mi scuso per la sede dell’incontro Miss Watts, ma
esperienze passate mi hanno reso piuttosto sospettoso nei confronti di
estranei che entrano nei confini di Hogwarts” disse Silente
mettendo da parte il suo thè.
“Piuttosto comprensibile signore” disse piano, evitando i suoi occhi e appoggiando anche lei la sua tazza.
“Sirius mi ha detto che sei interessata ad aiutare l’ardine
ancora una volta” disse”Questa informazione è
accurata?”
Lei si raddrizzò sulla sedia “Sì signore. Lo so che
potrebbe essere tardi per una riconciliazione, e so che nessuno di voi
si fida di me, ma vorrei aiutare più che posso”
Silente annuì “E cosa, se posso chiedere,ha portato a questa decisione?”
Naomi ci pensò per un momento. Non c’era stato un momento
specifico in cui aveva realizzato che era stata, per mancanza di una
parola migliore,stupida. “Penso di non aver mai realizzato fin
dove si sarebbe spinto il signore oscuro per raggiungere i suoi
obiettivi” ammise sospirando
“Eri a scuola quando la prima guerra è cominciata Miss
Watts. Sicuramente conosceva fin dove si spingeva la determinazione di
Lord Voldemort” disse.
Naomi si ricordò all’improvviso della descrizione che le
aveva fatto Sirius della morte dei genitori di James. Lo aveva scoperto
da uno degli auror sulla scena,e non poteva pensare ad un modo peggiore
per soffrire. James era stato fatto soffrire veramente molto quella
sera… E poi c’erano stati i Lupin solo tre notti prima di
quella. I suoi amici e la sua famiglia avevano sempre sofferto per
colpa del suo padrone.
Silente sembrò leggerle la mente “è chiaro Miss
Watts che lei rimpianga i suoi errori” si fermò,studiando
Naomi per un momento, e soppesando una decisione “L’ordine
della fenice sta cercando una persona di cui ci si può fidare,
per come possiamo dire, tenere d’occhio le file nemiche. Ogni
informazione che può fornirci sarà di valore. È un
ruolo pericoloso Miss Watts, e non deve essere accettato con
leggerezza. Se Lord Voldemort scoprirà le sue attività-
bè sono sicuro che lei possa immaginare le ripercussioni”
________________________________________________________________________
Al castello di Hogwarts, Harry,Ron ed Hermione, si stavano dirigendo
dalla sala grande ai sotterranei per la loro prima lezione di pozioni
del nuovo anno scolastico. Silente aveva detto agli studenti la sera
prima, che il professor Piton sarebbe stato assente per una parte del
nuovo anno. Non aveva svelato chi fosse il nuovo insegnante, o quando
quello vecchio sarebbe tornato, ma i Grifondoro erano tutti a
conoscenza delle circostanze. Ron cercò di nascondere la sua
felicità per la mancanza del professor di pozioni.
Il loro professore di pozioni temporaneo non era presente al banchetto
di inizio anno, o a colazione la mattina dopo, perciò non erano
sicuri chi, o cosa, aspettarsi. Nemmeno i libri per il nuovo anno
scolastico avevano fatto capire qualcosa. Il libro assegnato era dello
stesso autore degli altri che Piton aveva sempre richiesto.
Gli altri studenti del quinto anno di Grifondoro, e per il disgusto di
Ron ed Harry, i Serpeverde, erano già arrivati in classe.
“Dov’è Malfoy?” sussurrò Hermione guardando la parte dei Serpeverde della classe.
“Deve prima recuperare gli esami finali dell’anno scorso vero?” disse Ron scambiandosi un ghigno con Harry.
“Sapete, siamo stati fortunati a non essere sospesi con lui” disse Hermione con tono ovvio.
“Non fortuna Hermione” la corresse Harry
“Tecnicamente Silente ha detto che chiunque fosse stato beccato
dai capiscuola sarebbe stato punito. Io sono stato beccato da-
bè te lo ricordi. E voi due…la McGranitt vi ha
trovato”
Hermione lo guardò male “Però anche se è
così,preferirei non rischiare l’espulsione l’anno
dei miei G.U.F.O. Perciò la prossima volta che Harry
decide di scappare per andare a combattere-“
“Lo sai perché lo ho fatto Hermione” disse Harry piuttosto accaldato.
Lo sguardo di Hermione si addolcì “Tutto quello che sto
dicendo è che dovremmo provare a stare fuori dai guai
quest’anno.” Mormorò. “E quello non è
quello che intendevo dire.
Harry annuì e cominciò a tenersi occupato svuotando la
sua cartella. Ron gli diede una pacca sulla schiena prima di sedersi
accanto a lui.
Davanti al trio, Dean Thomas,Seamus Finningan e Neville stavano
discutendo su chi potesse essere il loro nuovo insegnate di pozioni
“Harry è il professor Lupin? Conosce Pozioni?”
chiese Dean speranzoso.
Per la sorpresa di Ron ed Hermione Harry ghignò
“L’ultima pozione che ha fatto Remus ha mandato me e Sirius
al St Mungo per tre giorni”
“Lo prendo come un no” disse Dean alzando le sopracciglia.
Le domande degli studenti sul loro professore di pozioni temporaneo
ebbero una risposta qualche secondo dopo, quando la porta
dell’ufficio si spalancò.
“Non è dannatamente possibile…”
mormorò Ron stropicciandosi gli occhi e guardando il professore
con gli occhi spalancati.
“Buon Pomeriggio!” disse Gilderoy Allock radioso agli
studenti. “Benvenuti al quinto anno di pozioni. Devo proprio
dire, è meraviglioso vedere le vostre facce sorridenti subito
dopo pranzo.”
L’intera metà maschile della classe fissò
impassibile il professore come risposta, mentre le ragazze arrossivano
e si aggiustavano i capelli.
_________________________________________________________________________
Kingsley era seduto nel suo ufficio al dipartimento auror, leggendo dei
rapporti che erano appena arrivati sui lupi mannari massacrati. Molti
di loro erano stati identificati usando incantesimi per il DNA, e
nessuno era un inglese con i capelli color sabbia. L’auror era
stato molto attento a tenere i rapporti lontani dal suo capo
finché non sarebbe stato sicuro che Remus non era una vittima
del massacro. Sirius era stato più afflitto del solito da quando
Harry era tornato a scuola tre giorni prima, e questo probabilmente
l’avrebbe portato al limite.
Dalla sparizione di Remus, Kingsley si era posto,non
ufficialmente,come guardiano di Sirius. Non che si stesse
lamentando. Kingsley considerava Sirius uno dei suoi migliori amici. Ma
non era il lavoro più facile del mondo quello di controllare
Sirius Black e stare attenti che non si facesse uccidere.
Sirius era uno dei maghi più imprevedibile che Kingsley avesse
mai incontrato. Kingsley era stato quello ad arrestare Sirius a Londra
nel 1981. A quel tempo,l’auror era stato shockato di vedere
il comportamento del suo amico- aveva lavorato con Sirius e James in
diversi casi quando i due avevano cominciato al ministero. Non si era
mai dimenticato il modo in cui Sirius stava ridendo dei suoi crimini
quando gli auror erano arrivati sulla scena. Questa era stata
probabilmente la scena più turbante a cui Kingsley avesse mai
assistito nella sua carriera di auror. Aveva scoperto più tardi
da malocchio che Sirius doveva essere il custode segreto dei Potter,e
che aveva venduto i suoi migliori amici a Voldemort.
Ovviamente, Kingsley era stato presente anche il giorno in cui Remus e
Silente erano andati ad Azkaban per interrogare Sirius.
L’interrogatorio era durato solo quindici minuti, ma in quel
tempo, tutto era tornato al suo posto…
L’auror distolse lo sguardo dalla scrivania proprio quando Sirius
e Tonks tornarono dal loro pranzo. La strega fece a Kingsley
prima di sparire dietro il muro del suo cubicolo. Lui sorrise
finché realizzò che il cugino stava andando da lui.
“Hey Sirius” disse Kingsley mentre il suo capo si sedeva
sulla sedia di fronte a lui e stendeva le gambe sulla
scrivania”Ehm,come è stato il pranzo?”
“Informativo” rispose Sirius tranquillamente, incrociando
le braccia sul petto. Kingsley alzò un sopracciglio “Che
cosa succede tra te e mia cugina Shacklebolt?”
Kingsley cercò di mantenere una faccia impassibile “Non so
di cosa stai parlando Sirius” mormorò sistemando alcuni
fogli sulla sua scrivania.
“Non sono cieco Shacklebolt” rispose Sirius. Kingsley
cominciò a contraddire questa affermazione sperando di
distogliere l’attenzione da lui, quando un memo
interdipartimentale volò nell’ufficio e
atterrò sulle ginocchia di Sirius.
Tirò un sospiro di sollievo quando il suo interrogatorio fu
interrotto. Sirius lo guardò male oltre la pergamena con uno
sguardo che diceva chiaramente ‘Ne parliamo dopo’.
“Dannazione” disse Sirius lasciando cadere le gambe dalla
scrivania.
“Che c’è?” disse Kingsley.
“Un altro attacco a Diagon Alley…”
“Stai scherzando vero?”
“Magari. Apparentemente non è un attacco completo, ma
alcuni dei mangiamorte hanno pensato che sarebbe stato divertente
entrare alla Gringott. Alcuni dei goblin sono stati
uccisi…”
Kingsley trasalì mentre si alzava. La comunità dei goblin
non nascondeva il fatto di non amare i maghi “Sai, è un
po’ morboso a pensarci, ma se Voldemort sta uccidendo i goblin
non passeranno dalla sua parte”
Sirius annuì e cominciò a raggruppare una squadra di
auror per andare a Diagon Alley. Appena ne trovò dieci, lui e
Kingsley li condussero attraverso il dipartimento auror fino ad
arrivare al posto in cui il ministero permetteva di smaterializzarsi.
Era una piccola stanza protetta da password, proprio fuori dal
dipartimento dell’applicazione della legge sulla magia. La
password poteva essere attivata solo a voce così nessuna persona
non autorizzata poteva smaterializzarsi o materializzarsi nel
ministero. In quel momento solo Sirius e Madama Bones conoscevano la
password.
“Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”
mormorò Sirius velocemente, tenendo la porta aperta per la sua
squadra.
“Bella password” mormorò Kingsley con un ghigno.
“Sta zitto, non sei ancora fuori pericolo” rispose Sirius
“Okay ragazzi! Andiamo alla Gringott. Siate pronti a tutto e
preparate le bacchette.”
Annuì una volta ai suoi auror e si smaterializzò. Appena
arrivò alla Gringott la scena era tutta un caos. Quasi tutte le
postazioni dove lavoravano i goblin erano state distrutte.
Galeoni.,zellini ,falci e banconote babbane coprivano il pavimento. Tre
goblin erano stati coperti da lenzuola bianche. Sirius poteva vedere
macchie di sangue sia sulle lenzuola che sul pavimento d’oro.
Un grosso gruppo dei goblin rimanente era al centro della stanza, facendo la guardia a qualcosa in un cerchio stretto.
“Sirius!” lo chiamò una voce. Sirius guardò
alla sua sinistra e vide Bill Weasley che si avvicinava velocemente
“ I goblin gli hanno presi subito dopo che hanno ucciso quei
tre”
“Tutti gli altri stanno bene?” chiese Sirius appena si sentirono undici pop dietro lui e Bill.
“Sì,stiamo tutti bene” rispose il maggiore dei Weasley.
“Kingsley,Dawlish venite con me. Il resto di voi si guardi
intorno- controllate che non ce ne siano altri che si stanno
nascondendo” comandò Sirius oltre la sua spalla. I tre
auror si fecero strada attraverso il cerchio dei goblin e videro cinque
mangiamorte legati insieme. Questo è tutto quello che ha mandato Voldemort eh?pensò Sirius sorpreso.
Uno dei mangiamorte catturati sembrava che stesse tremando, ovviamente
terrorizzato dagli auror. Sirius decise che sarebbe stata la sua prima
vittima…Ma quando tolse il cappuccio al mangiamorte tutti i
pensieri sparirono dalla sua mente mentre indietreggiava inorridito.
Gli occhiali cerchiati di corno…
I capelli rossi…
“Percy?” sussurrò Sirius incredulamente.
RECENSITE!
P.s In risposta a Germana,le
coppie non si vedono tanto perché è ancora presto,ho solo
detto quali saranno le coppie xchè me lo hanno chiesto molte
persone,ma non ho specificato da quando si cominciano a vedere…
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
chap 10
CONSEQUENCES
Capitolo 10
Al quartier generale, Emmeline si stava godendo con Mundugus un grosso
pranzo preparato da Molly. Le era sempre piaciuto il vecchio
truffaldino, anche ad Hogwarts. Mundugus era un Grifondoro un anno
più grande di Sirius e Remus. Aveva appena finito di
raccontare a Molly di alcune volte in cui aveva evitato
l’arresto usando l’occlumazia, quando un gufo volò
dal camino. L’uccello marrone, lasciò cedere una lettera
sul piatto di Emmeline e volò fuori dalla casa.
“Chi la manda?” chiese Mundugus attraverso il suo panino,ignorando lo sguardo che Molly gli stava mandando.
“Non lo so” disse Emmeline srotolando la pergamena. Era un biglietto scritto velocemente da Sirius.
‘Attacco alla Gringotts. Stanno tutti bene. Non fare uscire Molly dal QG. Ti spiego più tardi. Sirius”
Emmeline alzò un sopracciglio e guardò velocemente Molly
prima di piegare la lettera e metterla nei suoi vestiti. Si
schiarì la voce e sorseggiò il suo succo di zucca.
“Allora Mundugus, gli auror non possono usare la legilimanzia
vero? È interessante no?” disse sperando che nessuno dei
due notasse il cambiamento nel suo comportamento.
Non poteva essere così fortunata.
“Emmeline” disse Molly sospettosamente interrompendo la
risposta di Mundugus “Che cosa diceva quella lettera?”
Emmeline si mosse nella sua sedia,sentendosi una dei figli di Molly.
“Niente di importante” mentì. Fortunatamente, Molly
non era una legilimens esperta.
“Emmeline…”disse Molly stringendo gli occhi.
Molly Weasley poteva non conoscere la legilimanzia ma aveva trascorso
la maggior parte degli ultimi vent’anni a crescere i suoi figli,
figuriamoci se non capiva quando qualcuno le mentiva. Emmeline
cercò di tornare al suo pasto, ma all’improvviso
trovò molto difficile ingoiare… Alla fine, sospirò
“C’è stato un attacco alla Gringott. Sirius è
lì e ha tutto sotto controllo. Mi ha chiesto di non permetterti
di lasciare il quartier generale” ammise
“Gringott?” gridò Molly “Bill è lì!”
“Molly calmati” disse velocemente Emmeline “Sono
sicura che Bill sta bene. Sirius ha detto che tutti stavano bene”
Ma Molly non poteva essere calmata così facilmente- Sirius non
la chiamava mamma chioccia per niente. Si alzò dalla sua sedia e
cominciò a muoversi velocemente per la cucina, mormorando
preoccupata tra se e sé.
“Molly-“ provò di nuovo Emmeline appena la madre dei Weasley cominciò a lasciare la cucina.
Il camino si accese in quel momento, e si poté vedere
chiaramente la testa di Arthur che girava tra le fiamme ora verdi,
“Molly!” gridò nella cucina, cercando sua moglie
“Molly dove se-“
“Arthur!” urlò Molly precipitandosi davanti al camini “Gringotts…Bill…”
“Bill sta bene” disse velocemente Arthur “è al
ministero. È arrivato con Sirius e Kingsley più o meno
quindici minuti fa”
“Oh Grazie a Dio” sospirò Molly. Doveva aver notato
lo sguardo sulla faccia del marito allo stesso momento di Emmeline e
Mundugus. La faccia di Arthur sembrava essere
stressata,disgustata,triste e arrabbiata allo stesso tempo. “Che
cosa c’è Arthur?”
“è Percy” disse Arthur seriamente “è stato arrestato con gli altri mangiamorte”
Molly impallidì e cadde all’indietro. Mundugus
l’afferrò prima che sbattesse la testa sul pavimento di
pietra.
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Sirius era in piedi fuori dalla stanza degli interrogatori,guardando
attraverso uno specchio. Era incantato in modo tale che solo loro
potevano veder quello che stava succedendo nella stanza, gli altri
dall’altra parte vedevano solo muro di pietra. In quel
momento,Percy Weasley era seduto ad un’estremità del
tavolo di metallo,fissandosi i piedi, mentre Kingsley lo guardava dalla
sua postazione contro il muro.
“Dimmi Percy” disse piano Kingsley “Che cosa potrebbe
convincere un mago del tuo rangoad unirsi a Lord Voldemort?”
Percy sussultò al nome ma per il resto rimase impassibile.
“Sai, conosco tua madre e tuo padre da molti anni Percy. Ora, la
tua famiglia potrà anche non essere una delle più ricche
del mondo magico, ma non ho mai conosciuto due genitori che amano i
loro figli più dei tuoi”
Sirius fece un sorrisetto. Kingsley sapeva come giocare duro…Il
suo sorriso svanì quando Percy finalmente cominciò a
parlare. La sua voce era fredda, niente a che fare come quella del
ragazzo che Sirius conosceva da anni, il ragazzo che aveva tenuto senza
saperlo la persona responsabile della morte di Lily e James come
animale domestico.
“I miei genitori sono
ignoranti” disse Percy pronunciando la parola
‘genitori’ con disgusto “Non sanno come sopravvivere
in questo mondo. Il mio padrone mi ha mostrato quello che ci vuole,e
cosa è possibile fare quando si vuole il potere. Ora so quanto
sono stati ciechi i miei genitori. Mio padre con la sua ossessione con
i babbani…” il
labbro di Percy si curvò alla maniera di Piton- e questo stava
dando molto fastidio Sirius. “Questo è il motivo per cui i
miei genitori non hanno mai avuto la ricchezza che si meritavano
essendo una famiglia purosangue”
Sirius pensava che si sarebbe sentito presto male. Il modo in cui Percy
stava parlando della sua famiglia… Ricordava vagamente a Sirius
di lui e la sua, quella di sangue. L’unica differenza era che
Sirius non era mai stato un mangiamorte, e i Black avevano sempre avuto
soldi. Forse era lo sguardo di puro odio negli occhi di Percy quando
parlava di suo padre e sua madre, che ricordava così tanto
all’auror dei Black…
“I miei fratelli e sorelle non sono meglio” continuò
Percy freddamente “Diventare amici di mangiamorte ed
ibridi…ho cercato di aiutarli…di spingerli nella
direzione giusta, e ci sarei successo se Black non fosse
intervenuto”
Gli occhi di Sirius si strinsero. Che cosa voleva dire con quello?
Sirius pensò agli ultimi mesi per qualcosa che potesse aver
fatto Percy nella quale Sirius era intervenuto. Lo stesso pensiero
sembrò essere entrato nella mente di Kingsley allo stesso
momento di quella di Sirius. L’auror di colore spostava lo
sguardo sbigottito tra Sirius e Percy.
Harry…
Percy Weasley aveva avvelenato Harry.
Sirius sentì la rabbia aumentare in un modo che non succedeva da
quando aveva bloccato Codaliscia a Londra. Il fuoco bolliva nelle sue
vene,riempiendolo dentro. Era sicuro che se si fosse guardato allo
specchio i suoi occhi sarebbero stati rossi come il sangue.
“Ma come al solito” continuò Percy. Grosso errore da
parte sua “Harry Potter è sfuggito ai piani del mio
padrone”
Questo era tutto quello che Sirius aveva bisogno di sentire.
Ringhiando, stava per entrare nella stanza dell’interrogatorio.
Kingsley doveva aver percepito le sue mosse- un vantaggio di aver avuto
lo stesso partner per dieci anni. “Colloportus!”
gridò Kingsley chiudendo a chiave la porta della piccola stanza
in cui si trovava Sirius.
“Congratulazioni Percy” Sirius sentì Kingsley dire
freddamente “Non solo ti sei guadagnato una stanza nella lussuosa
prigione di Azkaban appena aperta, ma ora hai anche Sirius Black che ti
perseguiterà per sempre. Un bel risultato per qualcuno giovane
come te”
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Sirius era seduto tra Emmeline e Tonks, mentre Kingsley dava a Molly e
Arthur la notizia di Percy. Sirius era combattuto tra il sentirsi
dispiaciuto per i Weasley, e voler uccidere il loro terzogenito
lentamente e dolorosamente. Decise di rimanere guardare male il camino.
Molly era distrutta,per dire poco. Le sue lacrime si erano fermate
mezzora prima, ma continuava a singhiozzare nel petto di Arthur. Arthur
d’altra parte, stava cercando di rimanere forte per sua moglie ed
ebbe una reazione totalmente diversa. la sua faccia era tesa e annuiva
con distanza a quello che gli auror stavano dicendo. Nessuno di loro
voleva credere che il loro figlio avesse fatto quello di cui era
accusato- volevano prove.
Riluttante, e solo dopo che Sirius annuì dando il permesso di
farlo, Kingsley tirò fuori la sua bacchetta, mormorando un
incantesimo. La voce di Percy fu amplificata all’improvviso dalla
punta della sua bacchetta.
“I miei genitori sono ignoranti” echeggiò la voce
fredda di Percy sui muri della cucina “Non sanno come
sopravvivere in questo mondo. Il mio padrone-“
“è ABBASTANZA!” Gridò Molly debolmente.
“Finite incantatem” mormorò Kingsley distogliendo
gli occhi da Molly. La registrazione della confessione di Percy
sparì, lasciando la stanza in un silenzio semi-teso. Gli unici
rumori erano i singhiozzi continui di Molly e Arthur che tirava su col
naso. Alla fine,Sirius non poté sopportarlo più .
Lasciò la stanza il più silenziosamente possibile e
salì le scale. Intendeva andare nella sua stanza, ma
continuò a camminare per il corridoio ed entrò in quella
di Remus.
Tutti i libri del suo amico erano ancora sparpagliati in vari posti,
come gli aveva lasciati Remus prima di partire per la sua missione. Un
vecchio giradischi babbano, era in un angolo vicino al letto- un tempo
apparteneva alla signora Lupin. I malandrini adoravano andare a casa di
Remus ad ascoltare tutti i dischi che lei aveva. Sirius,James e Peter
erano sempre molto impressionati da aggeggi babbani,provenendo tutti e
tre da famiglie purosangue.
Il giradischi non funzionava da anni, e Remus aveva cercato di
aggiustarlo per mostrarlo ad Harry prima di partire. Era una delle
poche cose appartenute ai suoi genitori che rimanevano a Remus. Eccetto
il cottage ovviamente, ma finché le barriere intorno
all’area non venivano ripristinate, non si poteva ritornare
lì…
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Sirius seguì assonnato i suoi
amici dal campo dove avevano giocato a Quidditch,al cottage di Remus.
Gli altri tre malandrini stavano parlando animatamente delle differenti
mosse che avevano usato,ma Sirius preferì limitarsi ad ascoltare
per una volta. In tre settimane, avrebbero cominciato il loro settimo
ed ultimo anno ad Hogwarts. La luna piena era passata quattro notti
prima, lasciando Remus stanco ma felice, e voglioso di fare qualsiasi
cosa avevano in mente James e Sirius, incluso Quidditch a mezzanotte. I
due avevano deciso di andare a prendere Peter e rimanere a casa di
Remus per il resto dell’estate.
Sarebbero potuti andare nel piccolo
appartamento di Sirius per le tre settimane, ma lui viveva al centro di
Londra, e di certo non potevano giocare a Quidditch nei dintorni. Per
non parlare del fatto,che nessuno di loro sapeva cucinare molto bene, e
quindi avrebbero dovuto cercare un posto per mangiare ogni sera. Il
risultato finale era stato quello di andare dai Lupin. La signora Lupin
aveva preparato pasti fatti in casa ogni sera, e Mr Lupin aveva
permesso che usassero il suo equipaggiamento da Quidditch ogni
volta che volevano. In tutto e per tutto Sirius credeva che fosse un
buon affare.
“Hey Lunastorta” Sirius chiamò verso l’inizio della fila.
“Sì?” rispose Remus.
“Pensi che tua madre ci abbia lasciato un po’ di casseruola?”
“Felpato,hai già mangiato tutte le casseruole” disse James.
“Oh sì” disse Sirius pensieroso “ Che ne dici di quella torta?”
“Hai mangiato anche quella” disse Remus con il divertimento evidente nella sua voce.
“Bè,dannazione” mormorò Sirius “E che ne dici di- hey perché vi siete fermati?”
Fermi al confine della foresta, gli
altri tre malandrini stavano guardando in alto sopra il cottage di
Remus. Sirius sporse il collo per vedere il terribile marchio nero che
brillava innocentemente sopra i quattro ragazzi. Sirius guardò
James,che stava guardando Remus.
“No” sussurrò Remus, senza distogliere lo sguardo dal cielo.
“Lunastorta” disse James piano.
Remus non rispose.
Invece,lasciò cadere il suo manico di scopa sul pavimento umido
e corse per il giardino,tirando fuori la sua bacchetta.
“Porca Puttana” mormorò Sirius senza sapere che altro dire.
“Forza”sussurrò James prima di seguire il percorso di Remus dentro il cottage.
Le luci erano ancora spente nella
cucina, ma la luminosità del marchio nero riempiva la stanza in
un modo che faceva accapponare la pelle.
“Dov’è andato?” sussurrò Peter.
“Da questa parte” disse
Sirius indicando in fondo al corridoio. Scambiandosi uno sguardo cupo,
i tre giovani maghi camminarono cautamente per il corridoio,scoprendo
immediatamente dove era andato Remus. Peter strillò forte quando
entrarono.
Remus era inginocchiato accanto al
letto dei suoi genitori,singhiozzando forte. Il signor Lupin era
accanto a suo figlio sul pavimento,con la bacchetta ancora stretta in
mano. La signora Lupin era ancora nel loro letto- essendo una
babbana,non aveva possibilità di difendersi contro nessun
attacco.
“Lumos”mormorò Sirius.
James riuscì a riscuotersi
dalla specie di trance in cui era entrato e andò vicino a Remus,
massaggiandoli la schiena cercando di consolarlo,e sussurrando parole
di conforto.
“Pete” disse Sirius con
voce roca “Vai a contattare via camino il ministero.” Peter
annuì vagamente,continuando a fissare i Lupin con gli occhi
spalancati “Peter,ora!” disse Sirius severamente. Peter si
riscosse dalla sua trance e lasciò velocemente la stanza.
Cautamente,Sirius e James aiutarono
Remus ad alzarsi dal pavimento e lo portarono in cucina, accendendo le
luci mentre camminavano. Sirius perquisì tutte le credenze,
cercando la bottiglia che sarebbe stata lì. Finalmente,la
trovò e prese un bicchiere dal lavandino,riempiendolo fino
all’orlo con il liquido color ambra e mettendolo davanti a Remus.
“Bevi questo Lunastorta” mormorò sedendosi dall’altra parte di Remus.
Tirando forte su col naso, e con le
lacrime che continuavano a scendere dai suoi occhi, Remus ingoiò
in tre grossi sorsi tutto il bicchiere di Firewiskey. Peter
tornò qualche minuto dopo e gli informò che il ministero
sarebbe arrivato presto.
Appena Remus si fu calmato un
po’, lo portarono nel salotto per farlo stendere. Accorgendosi
che stava per addormentarsi, Sirius,James e Peter andarono alla porta
d’ingresso ad aspettare che arrivasse il ministero.
“Non può restare qui” disse subito James.
“Può stare da me” disse subito Sirius,sbirciando Remus dalla porta aperta.
“Perché sono venuti qui?” sussurrò Peter spaventato.
“Perché sono dei perfidi imbecilli” mormorò James.
La conversazione fu interrotta
improvvisamente per il suono di una dozzina di forti pop nel giardino.
Istintivamente, ,James e Sirius tirarono fuori le loro bacchette e si
posizionarono davanti a Peter,proteggendolo dal pericolo come avevano
sempre fatto. Abbassarono le loro bacchette quando realizzarono che gli
auror erano arrivati.
“James?” lo chiamò uno di loro.
“Papà?” rispose James, stringendo gli occhi per vedere nel buio.
“Voi ragazzi state bene?” chiese il signor Potter guardandoli a turno uno ad uno.
“Bene” mormorarono.
“Dov’è Remus?”
“Sul divano. Abbiamo lasciato i signori Lupin dove gli abbiamo trovati” disse piano Sirius guardando il pavimento.
Il signor Potter annuì
“Voglio che raccogliate le vostre cose e andiate
all’appartamento di Sirius. Rimanete lì finché vi
chiamo. Capito?”
“E Remus?” chiese James.
“Dobbiamo portarlo al ministero
per un po’ “disse con rimpianto il signor Potter
“Controllerò personalmente che stia bene, e lo
porterò da Sirius tra qualche ora.” Aveva cominciato a
dirigersi verso la casa quando si fermò all’improvviso
“Oh,e,James, lascia dire a me quello che è successo a tua
madre okay?”
James annuì comprensivo. I
Potter e i Lupin erano stati buoni amici da quando James e Remus gli
avevano presentati dopo il primo anno ad Hogwarts.
Brevemente,i ragazzi videro un auror appoggiare la mano di Remus su un vecchio libro,e il secondo dopo sparirono.
“Starà bene
ragazzi” li rassicurò il signor Potter. “Ora forza.
Non voglio nessuno di voi qui quando iniziamo le indagini”
James condusse tutti e tre nella
stanza di Remus, dove si trovavano i loro bauli. Appena ebbero finito
di fare i bagagli, i malandrini andarono in salotto,cercando di evitare
di guardare nella stanza dei signori Lupin, ed entrarono nel camino.
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Harry,Ron ed Hermione erano seduti ad un tavolo nella sala comune di
Grifondoro con libri e rotoli di pergamena sparsi tra di loro. Erano
passati solo tre giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, e
avevano già più compiti di quanto fossero abituati. Il
professor Allock (che era già preso in giro da tutti gli
studenti), gli aveva assegnato di fare ricerche sulle pozioni
più ridicole immaginabili-capelli-pozioni coloranti,pozioni per
sbiancare i denti,e persino una pozione che Allock diceva di aver
scoperto lui stesso. Era una pozione coraggio-rafforzante, che avrebbe
dovuto dare a chi la beveva una quantità di forza illimitata per
dodici ore. Aveva detto di averla sviluppata prima di combattere contro
un lupo mannaro che stava terrorizzando un piccolo villaggio in Francia.
Gli insegnanti più credibili assegnavano compiti più
attinenti al loro anno dei G.U.F.O. Persino Malocchio aveva aumentato
il livello di difficoltà delle sue lezioni. Il Professor Lupin
aveva parlato dei dissennatori,ma Malocchio stava insegnando come
respingere le creature oscure-qualcosa che di solito non era nel
programma fino al settimo anno. Tutto quello che malocchio stava
insegnando era qualcosa che potevano usare per difendersi in battaglia.
Malocchio aveva detto che più tardi nel corso dell’anno,
avrebbe creato un gruppo dedicato agli incantesimi difensivi. Avrebbero
imparato incantesimi protettivi e di attacco, e avrebbero anche fatto
duelli supervisionati tra di loro. In tutto e per tutto, a parte la
ragione per la formazione del gruppo, gli studenti stavano diventando
eccitati all’idea.
Un’altra cosa che Harry aspettava con ansia, era il nuovo
campionato di Quidditch. Visto che l’anno prima c’era stato
il torneo tremaghi, la coppa delle case non si giocava dal terzo anno
di Harry. Oliver Baston,il loro vecchio capitano e portiere, aveva
finito la scuola quell’anno,perciò era stato scelto un
nuovo capitano. Angelina Johnson aveva informato Harry la prima notte
di ritorno ad Hogwarts,che era lei. Ci sarebbero stati i provini per il
nuovo portiere in due settimane.
Parlando di una cosa totalmente diversa,Ron aveva cominciato
improvvisamente ad interessarsi alle condizioni metereologiche
dopo le lezioni, e si prendeva molta cura del suo nuovo manico di
scopa- un regalo dei suoi genitori per essere diventato prefetto- la
sera prima di andare a letto.
“Harry” lo chiamò una voce attutita dalla sua
cartella. I tre amici si guardarono curiosamente finché non
capirono cosa stava succedendo.
Harry cercò nella sua borsa e tirò fuori il vecchio
specchio a doppio senso. Il suo padrino era nel vetro,fingendo di
sorridere…di nuovo…”Hey Sirius”
sussurrò Harry allo specchio, girandosi per essere sicuro di non
essere ascoltato.
“Hey piccolo. Come vanno le cose?”chiese Sirius.
“Non male. Stiamo facendo i compiti”
“Bene…Bene…” mormorò Sirius
distogliendo lo sguardo dallo specchio. Harry alzò un
sopracciglio e si schiarì la voce “Scusa “ disse
Sirius con un altro ghigno falso. “Sei rimasto fuori dai guai per
ora?”
“Sì,siamo qui solo da due giorni Sirius” disse Harry.
Questa volta Sirius ghignò davvero”Non ci ha mai fermato”
Harry e Ron risero. Hermione non sembrava se ridere o lanciare uno
sguardo con disapprovazione ai suoi amici. “Allora come vanno le
cose a …casa” disse Harry.
“Questa non è casa Harry” disse Sirius convinto
“Ma le cose vanno…bè… è stata una
giornata normale per i paladini del bene”. Rise senza
divertimento.
“Sirius!” gridò una voce nello sfondo
“Devo andare. Ci stiamo preparando ad avere
una…bè…una festa. Prenditi cura di te Harry, e
saluta da parte mia Ron ed Hermione” disse Sirius prima di fare
un occhiolino e sparire.
“Ciao” mormorò Harry al suo riflesso.
“Bè,sembrava allegro” commentò Ron
sarcasticamente mentre Harry metteva di nuovo con attenzione lo
specchio nella sua borsa.
Harry sorrise senza divertimento “Ecco il mio padrino”
“Pensi che ci sia qualcosa che non va?” chiese piano Hermione.
“Ci scommetto sopra la mia Firebolt” disse Harry cupamente.
Hermione gli fece un piccolo sorriso, si scambiò uno sguardo con
Ron e tornò a fare i compiti. Harry scoprì di non
riuscire più a concentrare sulle pozioni. Poco dopo, mise di
nuovo i libri nella sua cartella,diede la buona notte ai suoi amici, e
si diresse per le scale verso il dormitorio dei ragazzi del quinto anno.
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Una riunione dell’ordine dell’ultimo minuto,stava avendo
luogo nella cucina del numero dodici. Non c’erano molti presenti
all’incontro:Silente,la McGranitt e Moody erano rimasti a scuola,
e avevano mandato dei biglietti con argomenti che dovevano essere
discussi. Kingsley era stato messo a capo di tutto quella sera,visto
che Sirius stava ancora rimuginando arrabbiato su Percy Weasley. Molly
e Arthur erano andati a dormire subito dopo cena. A parte Kingsley e
Sirius, c’erano solo Tonks,Emmeline,Bill Weasley,Dung ed Elphias
Doge.
Stavano parlando di Percy, un argomento che faceva arrabbiare Bill
all’infinito, quando un gufo volò dal camino con una
lettera per Kingsley. La lesse velocemente prima di lanciare uno
sguardo a Sirius e schiarirsi la voce.
“Il nostro ultimo ordine per stasera”cominciò Kingsley “è Severus Piton”
Sirius si lamentò forte e lasciò cadere la testa sul
tavolo con frustrazione. Tonks afferrò alcuni dei suoi capelli
neri per evitare che lo facesse di nuovo “Non hai bisogno di una
contusione stasera” mormorò.
Kingsley fece un sorrisetto. “Comunque,Silente stava organizzando
un incontro per cercare di fare uscire Piton dalla prigionia del
ministero. Però è stato recentemente informato che
Voldemort sta mandando alcuni dei suoi mangiamorte al ministero per
farlo uscire. Succederà stasera,subito dopo mezzanotte, e
Silente chiede la nostra cooperazione.”
“Cosa?” urlarono Sirius e Tonks “Vuole che lasciamo
entrare i mangiamorte al ministero per fare uscire Piton?” chiese
Sirius incredulo “è pazzo?”
“Probabilmente” disse Kingsley pensieroso “Ma ha la
certezza- o almeno così dice- che l’unico motivo per cui
ci andranno è Piton. Non devono fare male a nessuno a meno che
non intralci la loro strada.”
“Questo è dannatamente troppo!” urlò Sirius
“Io…tu non puoi aspettarti che permetta a dei
dannatissimi mangiamorte di entrare al ministero della magia senza
catturarli”
“Sirius ha ragione” disse Bill “è contro tutto
quello che stiamo facendo. E che cosa fa credere a Silente che ci si
può fidare dei mangiamorte comunque?”
Kingsley lanciò le mani in aria senza poter essere d’aiuto “Non lo so. Sto solo riferendo il messaggio”
“Chi è il mangiamorte di cui sembra fidarsi così
tanto?” mormorò Tonks guardandosi intorno al tavolo.
Kingsley e Sirius si scambiarono uno sguardo “è
Naomi” disse Sirius. “Era un’amica mia e di Remus a
scuola. Storia lunga” aggiunse agli sguardi interrogativi che
stava ricevendo da quelli che non la conoscevano. “Ha cambiato
idea, o così dice, e vuole aiutare l’ordine”
“Tu ti fidi di lei?” chiese piano Emmeline.
“No” disse Sirius guardando la strega”Ma questo è perché Silente è Silente e io no”
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Sirius e Kingsley arrivarono al ministero alle undici e mezza quella
notte. Dissero ad Eric, il mago di guardia, di prendersi una lunga
pausa,e si diressero verso le celle del ministero.
“Hai un piano?” mormorò Kingsley mettendosi un mantello dell’invisibilità su di lui.
“Ho mai un piano?” chiese Sirius “Aspetta qui”
aggiunse aprendo le porte di metallo che conducevano alle celle.
“Evans!” gridò cercando di non guardare in nessuna
delle celle.
“Sì signore?” disse Evans uscendo dal bagno
“Cambio di piani” mormorò Sirius al giovane auror.
“Puoi andare per stasera. Prenderò io il tuo posto”
“Eh,okay,grazie signore” disse piano Evans”Ci vediamo allora”
Sirius grugnì come risposta, sedendosi sulla piccola scrivania,
e cercando di capire cosa fare quando sarebbero arrivati i mangiamorte.
Appena Evans se ne fu andato, il capo auror guardò male i
prigionieri e uscì nel corridoio dove ci doveva essere Kingsley.
“Kingsley” sussurrò.
“Sono qui capo” disse la voce profonda di Kingsley dietro di lui.
Sirius sussultò e si voltò. Il suo vice si era tolto il
cappuccio del mantello dell’invisibilità,e la sua testa
stava ghignando a Sirius “Non farlo più” lo
minacciò.
“O cosa? Mi licenzi di nuovo?”
“Potresti solo considerarti fortunato in quel caso”
mormorò Sirius senza vera convinzione “Voglio che tu vada
nell’atrium ad aspettare che arrivino i mangiamorte. Controllali.
Se vanno da qualche parte che non sia qui,schiantali tutti.”
“Capito capo” disse Kingsley rimettendosi il cappuccio.
Sirius aspetto finché vide la mano di Kingsley che lo salutava,e
ritornò alle celle.
“Qualche problema Sirius?”
“Sta zitto Percy, o ti zittisco io” ringhiò Sirius sedendosi di nuovo alla scrivania.
“Calma Black” disse Percy. Sirius poteva sentire il ragazzo
sghignazzare “Questo è quello che ti ha fatto spedire ad
Azkaban la prima volta”
“Veramente,Percy, è stato il tuo topo che mi ha fatto
spedire ad Azkaban” disse Sirius freddamente. Percy rimase in
silenzio per qualche minuto”Qual è il problema Perce? Non
sapevi che stavi facendo dormire un assassino sul tuo cuscino per
cinque anni?”
“Mi fa solo piacere sapere di aver aiutato uno dei servi
più leali del mio signore a rimanere in vita. Peter Minus
dopotutto,è stato colui che ha trovato il signore oscuro”
disse Percy altezzoso.
“Era colui che ha mandato il tuo padrone verso la sua distruzione
in primo luogo,se mi ricordo correttamente” disse Sirius
cupamente “Ora stai zitto prima che ti schianti…”
Neanche dieci minuti dopo,le porte che portavano alle celle si
aprirono. Sirius tirò fuori la sua bacchetta- senza che
intendesse usarla, ma così che i mangiamorte non capissero che
sapeva che cosa stavano per fare.
“Sirius Black” disse una voce familiare “è
passato un po’di tempo dall’ultima volta non è
vero?”
“è proprio così Naomi” rispose Sirius vedendo il suo occhiolino da sotto il cappuccio.
“Schiantatelo” disse Naomi con trascuratezza.
“Sarà un piacere” disse un altro mangiamorte.
Prima che il getto di luce lo colpisse,Sirius giurò di vendicarsi su Naomi la prossima volta che l’avrebbe vista.
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“Sirius….Sirius svegliati” entrò la voce di Kingsley nella testa di Sirius.
Il capo auror aprì gli occhi con un po’ di
difficoltà e guardò la faccia preoccupata di Kingsley
“ ‘’sa è ‘uccesso?” mormorò
con tono da ubriaco.
“Sei stato schiantato” disse Kingsley tranquillamente
aiutando Sirius a sedersi “Ma non sono riuscito a farti rinvenire
usando solo ‘Innerva’. Quando è stata l’ultima
volta che hai dormito?” aggiunse guardando il suo amico
sospettosamente.
“Non lo so”mormorò Sirius, con la memoria che tornava finalmente “Hanno preso Piton?”
“Sì, gli altri mangiamorte hanno cercato di farsi liberare
anche loro, ma Naomi non l’ha permesso. Dopo che se ne sono
andati ho schiantato i prigionieri per fare smettere le loro dannate
urla, e ho cercato di farti svegliare da quel momento”
“Quanto tempo sono stato svenuto?” mormorò Sirius
massaggiandosi gli occhi come se avesse una sbornia terribile.
“Due ore”
“Magnifico”
Kingsley soffocò una risata “Forza,ti riporto al quartier
generale, resto io di guardia al ministero stanotte.”
Aiutò Sirius ad arrivare all’atrium dove andò via
camino al numero dodici. Quando uscì dalle fiamme verdi,fu
aiutato da Emmeline e condotto al tavolo della cucina.
“Bè?” chiese piano la strega.
“Non preoccuparti” mormorò Sirius appoggiando la
testa sul tavolo “Il tuo vecchio amore è sano e salvo
nelle mani dei mangiamorte”
Vide Emmeline roteare gli occhi per il suo sarcasmo prima di chiudere i suoi.
RECENSITE!
P.s In risposta a Lily_Snape,
sinceramente le storie sono molto lunghe e succedono davvero troppe
cose per poterle riassumere senza rovinare la sorpresa… Sei
sicura di volerli? Fammi sapere vale.
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
chap 11
CONSEQUENCES
Capitolo 11
Come promesso da Kingsley Shacklebolt,Percy Weasley fu portato ad
Azkaban una settimana dopo essere stato catturato, insieme agli altri
mangiamorte tenuti in custodia al ministero. Sua madre,Molly, aveva
fatto una bella scenata con lacrime e lamenti mentre il suo bambino
veniva portato via da Kingsley e il suo collega,Sirius Black. Per
settimane,era stato difficile per entrambi gli auror guardarla negli
occhi. Nessuno dei due poteva immaginare cosa volesse dire per lei
vedere suo figlio rinchiuso per crimini commessi insieme al mago contro
cui lei e suo marito stavano combattendo.
Non c’era molta comprensione da dare ai Weasley però. Gli
auror del ministero della magia erano più occupati del solito
mentre cercavano di catturare i maghi oscuri responsabili
dell’aumento di morti e torture. Nessuno era in salvo, né
maghi né babbani. Il primo ministro babbano era stato informato
delle tragedie che stavano accadendo nella comunità magica.
Aveva lavorato discretamente e attivamente con il ministro della
magia,Amelia Bones,per allertare la sua popolazione senza svelare
l’esistenza del mondo magico.
Ogni giorno la gazzetta del profeta, faceva una lista delle vittime di
Voldemort e i suoi seguaci, e ogni giorno la lista cresceva. Il
ministro Bones,temendo un attacco al ministero, aveva chiuso tutte le
entrate via camino. Molti impiegati del ministero erano scontenti per
la sua decisione, e la manutenzione magica incantò il tempo
delle finestre con tornado,tzunami, e tempeste di tuoni per due
settimane. Il ministro Bones, era convinta della sua decisione, ed era
anche appoggiata completamente dal capo auror Sirius Black,
perciò i lamenti diminuirono con il tempo.
Remus Lupin,il membro dell’ordine disperso, e miglior amico di
Sirius Black, non era ancora stato localizzato. Anche con l’aiuto
della sua ex-futura moglie Naomi Watts,la spia più recente
dell’ordine,non c’erano state indizi per trovare la
posizione. Il preside di Hogwarts,Albus Silente, aveva mandato persino
una squadra dei suoi vecchi amici per trovare Remus,ma senza risultati.
Era come se Remus fosse sparito nell’aria. Sirius,insieme al il
suo collega da nove anni, si era preso qualche giorno libero al lavoro
per unirsi alle ricerche. Quattro giorni furono trascorsi senza dormire
e con poco cibo. Sirius rimase nella sua forma da animago la maggior
parte del tempo,sperando di individuare l’odore del suo migliore
amico. Quello che rimaneva della speranza di Sirius di trovare il suo
miglior amico,svanì quando Kingsley lo obbligò a tornare
al numero dodici di Grimmauld Place.
L’ultima settimana di Ottobre,Sirius passò la maggior
parte del suo tempo rimuginando di cattivo umore,bevendo,e cadendo
sempre di più in depressione per la perdita di suo fratello. Non
riusciva neanche a scrivere al suo figlioccio ad Hogwarts per dirgli
che stava andando tutto bene e di non preoccuparsi. Sua
cugina,Nymphadora Tonks, si era presa la responsabilità di
scrivere ad Harry un paio di volte a settimana. Cercò di
convincere Sirius a scrivere un piccolo messaggio ad Harry,ma
l’auror non riusciva più nemmeno a fare le azioni
più semplici.
La notte di Halloween non migliorò l’umore di Sirius.
Rimase nella cucina dove aveva passato la sua infanzia, con una barba
lunga da tre giorni sulla faccia,a bere la sua quarta bottiglia di
Odgen Firewiskey di quei tre giorni. Quella sera sarebbe stata la prima
volta che avrebbe passato Halloween senza la compagnia di Remus in
quasi dieci anni. Loro due avevano sempre usato quella notte per
ricordarsi dei loro amici perduti-la loro famiglia. Si prendevano cura
dell’altro, per essere sicuri che nessuno dei due cadesse in
depressione. Halloween, una volta la festa preferita dei malandrini,
ora un giorno di ricordi e pianti.
Quest’anno,Sirius era solo e inconsolabile. La maggior parte
dell’ordine aveva cercato di aiutarlo. Molly aveva persino
preparato una grande cena con tutti i suoi piatti preferiti,ma Sirius
si era rifiutato di mangiare. Tutto quello che voleva era essere
lasciato solo a sguazzare nella sua infelicità.
Emmeline Vance e Tonks non lo volevano permettere. Buttarono via
l’ultima bottiglia di Firewiskey di Sirius,lo obbligarono a farsi
la doccia e a mettersi vestiti puliti, e ad unirsi al resto
dell’ordine per la cena. Emmeline aveva usato un forte
incantesimo anti-sbornia,lasciando Sirius arrabbiato con lei per aver
rovinato il suo stordimento da ubriaco.
Sirius continuò a rimanere arrabbiato nei suoi pensieri per
tutta la cena,guardando male tutti quelli intorno a lui, e mangiando
solo piccoli bocconi del suo piatto. L’umore teso e
depresso,aumentò ancora di più quando un gufo volò
attraverso il camino. Sirius prese la lettera dal suo piatto di
purè di patate e la gettò noncurante a Kingsley
attraverso il tavolo. L’altro auror roteò gli occhi a
Tonks,si pulì la bocca con un tovagliolo, e lesse la lettera.
Sospirò pesantemente quando raggiunse la fine,chiedendosi se
dovesse dare la notizia al suo capo.
“Dove?” mormorò Sirius spingendo i piselli nel suo piatto con una forchetta.
“Hogsmeade” rispose Kingsley”Silente ha sigillato il
castello. Tutti gli studenti sono nella sala grande sotto controllo.
Eccetto per uno…”
Sirius chiuse forte gli occhi . Si sarebbe dovuto aspettare una cosa
del genere la notte di Halloween…”Harry” disse piano.
Kingsley annuì “Harry”
“Bè che cosa stiamo aspettando? Non c’è
niente come una battaglia per salvare la vita al mio figlioccio la
notte di Halloween per tirare su il morale” disse Sirius
tranquillamente spingendo la sua sedia lontano dal tavolo e alzandosi.
Tirò fuori la bacchetta dalla tasca posteriore dei suoi jeans e
si diresse verso le scale.
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Albus Silente era seduto al tavolo dei professori, con le sue vesti blu
che brillavano alla luce di candele volanti incantate. Ai suoi lati
c’erano Alastor Moody e Minerva McGranitt, gli unici due
professori di cui si poteva fidare ciecamente. Il suo insegnante di
pozioni,Severus Piton,non era ancora tornato ad Hogwarts da quando era
stato fatto evadere dal ministero della magia. Anche se Silente non era
uno da perdere facilmente la speranza,aveva paura che Severus avesse
fatto la stessa fine di Remus Lupin,per quanto gli facesse male
ammetterlo.
Guardò il mare di studenti che stavano cercando di godersi il
banchetto di Halloween. Desiderava solo che la loro innocenza durasse
fino a dopo la fine di Hogwarts. La loro unica speranza per la
sopravvivenza, l’unica speranza del mondo magico,era un ragazzo
del quinto anno di Grifondoro,che non voleva mangiare i dolci che i
suoi amici gli avevano messo nel piatto.
Per un momento,gli occhi blu del preside incontrarono quelli verdi di
Harry Potter. Per un momento,Silente sentì il dolore che il suo
allievo stava sopportando- paura,rabbia,tristezza,perdita di speranza.
Per un momento,Silente realizzò quanto la guerra avesse
già stancato Harry. Ma durò solo un secondo,prima che
Harry voltò la testa dal tavolo degli insegnanti, sussurrasse
qualcosa ai suoi amici e lasciasse la sala grande.
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Harry stava cominciando a sentirsi claustrofobico nella sala grande.
Distolse lo sguardo dalle facce preoccupate di Ron ed Hermione e lo
diresse al tavolo dei professori. Hagrid non era ancora tornato da
qualsiasi posto in cui fosse, e neanche Piton. Incrociò lo
sguardo con quello di Silente per qualche secondo,ma lo distolse
velocemente. Il preside stava cercando di leggere i suoi sentimenti, e
lui non poteva sopportarlo più.
“Vado a fare una passeggiata” mormorò ai suoi amici.
Ignorando le loro richieste di aspettarli,Harry lasciò il
banchetto di Halloween. Lasciò che i suoi piedi lo trascinassero
per i corridoi vuoti di Hogwarts. I suoi piedi lo portarono verso le
grandi porte del castello e per i giardini. Lo portarono oltre i
guardiani alati ai castelli di Hogwarts e per il sentiero che conduceva
ad Hogsmeade.
Stava disobbedendo all’unica regola che Sirius gli aveva dato
all’inizio dell’anno scolastico (‘Non lasciare i
confini di Hogwarts ’ ), ma non gliene importava molto al
momento. Sirius non aveva risposto a nessuna delle sue lettere per
quasi tre settimane. Invece,Tonks gli aveva scritto, dicendoli che
Sirius era stato piuttosto occupato al ministero e che lavorava fino a
tardi. Harry sapeva che stava mentendo.
Sapeva quello che significava Halloween per il suo padrino e Remus,e
poteva solo immaginare come Sirius se la stesse cavando senza il suo
miglior amico. Probabilmente con qualche bottiglia di Odgen come compagnia,pensò con una smorfia amara,scalciando una pietra mentre camminava.
Raggiunse Hogsmeade in un tempo da record. Forse non era proprio
da record,ma Harry non aveva prestato attenzione al tempo. I negozi
avevano chiuso prima,in modo tale che i proprietari potessero godersi
Halloween ai tre manici di scopa. C’erano poche ragioni per
festeggiare nella popolazione magica,ed Harry lodò
silenziosamente gli abitanti di Hogsmeade per il loro tentativo.
Continuò a camminare per il villaggio, e si fermò solo
quando raggiunse la stamberga strillante. Aveva sentito storie ad
Hogwarts sul fatto che il posto fosse il più infestato della
Gran Bretagna. Ovviamente,aveva anche sentito storie dai suoi guardiani
sulla luna piena,e cervi,cani,topi e lupi. Harry sapeva la
verità sulla stamberga strillante da prima di vedere la casa in
rovina. In fatti,lui e Ron si erano sforzati di incoraggiare le voci su
spiriti violenti nella casa per il loro divertimento.
Harry si appoggiò contro la staccionata che circondava la
stamberga e cercò di pensare a tutte le storie che gli avevano
detto i suoi guardiani sui loro giorni ad Hogwarts.Stava proprio
pensando a quanto fosse calda la serata,quando un brivido freddo corse
per la sua spina dorsale. Rabbrividì una volta,senza pensarci
più finché sentì i suoi denti che sbattevano.
Avrei dovuto portare un mantello,pensò massaggiandosi le braccia per un po’ di calore. O almeno il mantello dell’invisibilità. Il tessuto sarà anche sottile,ma sarei potuto sgattaiolare ai manici di scopa senza essere visto.
Harry sbatté gli occhi. Lo fece di nuovo…e di nuovo. Non
poteva vedere. Era diventato cieco…Non essere
stupido,pensò cercando di non andare nel panico. Un orribile
silenzio lo circondava. Tutto quello che poteva sentire era il suo
cuore che batteva velocemente e il suo respiro,raschiante e profondo.
Flash di quelle che credeva fossero ricordi passarono davanti ai suoi
occhi. Un ragazzo biondo e grasso lo stava spingendo,rincorrendolo per
una strada su una bicicletta…Una donna dalla faccia simile ad un
cavallo e un uomo grosso senza collo lo stavano chiamando uno spostato,
spingendolo in un
ripostiglio…Codaliscia….Voldemort…Malfoy…un
gettò di luce verde brillante…
L’ultima cosa che vide Harry fu un flash accecante di luce bianca e Sirius che appariva davanti a lui…
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“Dissennatori” sussurrò Sirius appena apparve ad
Hogsmeade. “Perché devono essere dissennatori? Troll,
giganti,Voldemort…Solo non dissennatori…”
“Sta zitto e muoviti” disse Kingsley apparendo accanto a
lui. Il resto dell’ordine non era molto lontano, e potevano
vedere un paio di occhi blu che brillavano sotto la luce della luna ai
confini di Hogsmeade.
“Oh bene” mormorò Sirius deridendolo ”Silente è qui”
“HARRY!” gridò Emmeline indicando la Stamberga Strillante.
La testa di Sirius si girò di scatto in quella direzione e le
sue interiora si congelarono. Quattro dissennatori erano piegati su una
forma con capelli neri spettinati. Uno di loro si stava abbassando il
cappuccio…
“Oh Dio…” mormorò Sirius. Cercò di
pensare a qualcosa di felice,qualsiasi cosa, ma non gli venne niente in
mente “Fate qualcosa!” gridò agli membri
dell’ordine “Lo stanno per baciare!”
“EXPECTO PATRONUS!” gridarono tre voci all’unisono.
Sirius si coprì gli occhi con le braccia e corse in
avanti,attraverso i patronus,cercando disperatamente di raggiungere
Harry. Una pantera,un orso,e quello che sembrava essere un enorme
scoiattolo fecero sparire i dissennatori e sparirono nel nulla.
Sirius inciampò,quasi cadendo sul corpo svenuto di Harry, e
appoggiò il ragazzo contro la staccionata davanti alla stamberga
strillante. “Harry svegliati” mormorò Sirius
freneticamente schiaffeggiando violentemente la guancia di Harry.
“Forza…combatti…”
“Sirius! Attento!” gridò Tonks.
Si voltò, stringendo forte il suo figlioccio sul suo petto, e
vide un altro gruppo di dissennatori che stavano scivolando verso di
loro. Ma questa volta,Silente era arrivato. Con un movimento della sua
bacchetta, il dissennatore più grande e brillante che avessero
mai visto nella loro vita uscì dalla punta. La dozzina di
dissennatori fu spinta via, verso la punta delle montagne. Potevano
ancora vedere il bagliore del patronus(Sirius pensò che sembrava
una specie di uccello) che brillava a miglia di distanza.
“Sirius?” disse piano il preside”Sta bene?”
L’auror non rispose. Distolse lo sguardo dalle montagne e nascose
la faccia trai capelli di Harry. Cominciò a dondolare tutti e
due avanti e indietro,proprio come aveva fatto la prima volta dopo il
primo incontro di Harry con i dissennatori. Tonks,Emmeline,Kingsley si
avvicinarono lentamente,guardandoli ansiosi.
“Dobbiamo portarlo a scuola Sirius” disse Silente inginocchiandosi accanto all’auror.
Sirius alzò la testa con la faccia tesa,e annuì”Okay” disse con voce roca.
Kingsley fece apparire una barella mentre Arthur e Silente toglievano
Harry dalle braccia di Sirius. Bill aiutò l’auror ad
alzarsi e cominciarono a dirigersi verso Hogwarts. Il preside chiese a
Tonks ed Emmeline di andare ai tre manici di scopa a chiedere a Madama
Rosmerta di chiudere il locale per la serata. Sirius chiese una
bottiglia di Firewiskey.
“Non prenderà bene la chiusura” mormorò Kingsley a Sirius,cercando di fare ridere il suo amico.
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Nella sala grande,Ron ed Hermione erano seduti con gli altri Weasley ad
aspettare che la McGranitt gli mandasse di nuovo ai loro dormitori.
Silente se ne era andato velocemente quasi un’ora prima,e non
avevano idea di dove fosse andato Harry.
“Spero che stia bene” disse Hermione preoccupata.
“Sta Bene ‘Mione” disse Ron con la bocca piena della
terza fetta di torta in quindici minuti. Aveva il suo modo di
preoccuparsi per il suo migliore amico.
“Se non la smetti Ronald” disse Ginny ovviamente guardando
Fred e George che giocavano a sparaschiocco. “Finirai in
Infermeria”
“Hey,perché Malfoy continua a guardare da questa
parte?” chiese piano Neville dall’altra parte di Hermione.
I Grifondoro guardarono dall’altra parte della sala grande, e
videro Draco Malfoy e gli altri serpeverde che sghignazzavano verso di
loro.
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Madama Chips credeva che quell’Halloween sarebbe stato diverso
per una volta. Di solito durante gli ultimi dieci anni,c’erano
almeno dieci studenti che riempivano i suoi letti. Quest’anno
sperava di avere una serata tranquilla con una bottiglia di vino che il
preside le aveva regalato a Natale.
Ma come al solito, le cose nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts non andavano mai secondo i programmi…
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Sirius era stato obbligato a mangiare tre tavolette del miglior
cioccolato di mielandia prima di avere il permesso di vedere Harry. Per
due ore,era rimasto seduto accanto al letto del suo figlioccio,pregando
che i dissennatori non avessero fatto niente di permanente su di lui.
Gli altri membri dell’ordine erano nell’ufficio del
preside, discutendo qualcosa che a Sirius non importava molto in quel
momento.
Tutto doveva sempre succedere ad Halloween vero? Lord Voldemort era
ritornato al potere esattamente un anno prima. Lily,James…
Per le due di notte,Sirius si era convinto che Halloween avesse una maledizione.
Non sarebbe andato a dormire prima di sapere che Harry stava bene,e non dovette aspettare molto.
Harry si lamentò piano,con gli occhi che si aprivano leggermente.”Sirius” mormorò con voce roca.
“Sono qui piccolo” disse Sirius avvicinandosi e prendendo la mano di Harry.
“Buon Halloween” disse sarcasticamente aprendo gli occhi.
All’improvviso,l’ansia di Sirius si trasformò in
rabbia. Lasciò andare la mano di Harry e si alzò.
“Quale diavolo è il tuo problema?” ringhiò al
suo figlioccio.
Gli occhi di Harry si spalancarono “Sirius cosa…”
“Stai zitto per una volta” disse arrabbiato Sirius
“Ti ho chiesto di fare solo una dannatissima cosa
quest’anno, e tu non riesci a fare nemmeno quello! Che cosa non
capisci di ‘non lasciare il castello ’?”
“Sirius,Io-“
“Non voglio sentirlo Harry! Non credi abbia sopportato abbastanza
merda negli ultimi mesi? Non pensi che potrei voler vivere almeno un
giorno senza dovermi preoccupare?” gridò Sirius “Ho
già perso Remus non ho bisogno di perdere anche te!”
“Pensavo che avessi detto che Remus-“
“Rinunciaci Harry! Le ricerche si sono fermate! Remus è morto! Non tornerà!”
“Ma-“
“Perché non sei rimasto in questo dannato castello?”
“Volevo un po’ d’aria fresca…”
Sirius roteò gli occhi “Volevi aria fresca….E
allora vai sulla torre di astronomia! Desideri morire? È questo
Harry? Vuoi che Voldemort ti prenda?”
“Sirius non è quello che-“cominciò Harry accaldandosi.
“La prossima volta che ti dico di fare qualcosa,o di non farla farai meglio ad ascoltare” disse Sirius piano.
Lui ed Harry si guardarono male per diversi minuti
nell’infermeria buia. Nessuno dei due poteva ricordare di essere
mai stato arrabbiato così tanto nei confronti dell’altro
come in quel momento.
“Non puoi dirmi cosa fare” disse Harry con la voce un po’ più alta di un sussurro.
Sirius strinse gli occhi “Scusami?”
“Non sei mio padre non puoi dirmi cosa fare”
Sirius sentì come se tutta l’aria fosse risucchiata da
lui. Non riusciva nemmeno a spalancare la mascella per la frase.
Fissò Harry shockato,sperando oltre tutto che non aveva appena
sentito quello che credeva di aver sentito. Harry non poteva averlo
detto…
Guardò gli occhi di Harry spalancarsi,ma non riuscì a
sentire le scuse balbettate del suo figlioccio. Senza riuscire a
sentire niente,Sirius annuì e si voltò, incespicando
fuori dall’infermeria. Camminò per Hogwarts,uscendo dalle
porte del castello, ignorando le chiamate di Ron ed Hermione che
volevano sapere dove fosse Harry. Non reagì nemmeno quando
Kingsley urlò il suo nome.
Si smaterializzò davanti alla porta d’ingresso del numero
dodici, salì le scale fino alla sua stanza,trovò la sua
bottiglia nascosta di Firewiskey e si buttò sul letto.
RECENSITE!
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
chap 12
CONSEQUENCES
Capitolo 12
La notte successiva all’attacco dei dissennatori al villaggio di
Hogsmeade,Silente organizzò un incontro dell’ordine della
fenice. Era arrivato il momento che gli altri incontrassero la persona
che avrebbe dato informazioni su Lord Voldemort per tutta la durata
della guerra. Durante la prima guerra,quando Severus Piton aveva
cominciato a fare la spia per l’ordine, la preoccupazione
primaria di Silente, era quella di tenere Piton al sicuro- e questo
significava nascondere la sua identità al resto
dell’ordine. Persino quando la notizia sui Potter fu svelata al
preside,l’identità di Piton rimase segreta.
Il nuovo ordine si fidava meno di membri esterni in quei giorni,e con
buone ragioni. Per mesi,si presumeva che Percy Weasley avesse svelato
informazioni dell’ordine all’altra parte. Anche se Percy
non era un membro, e non era a conoscenza di molte delle notizie
interne e di varie operazioni, poteva aver facilmente svelato i nomi
delle persone all’interno di Grimmauld Place in ogni occasione, e
quindi dando a Lord Voldemort molte più informazioni di quanto
dovesse sapere.
Il tradimento di Percy aveva toccato molto non solo i suoi genitori.
Gli altri membri dell’ordine avevano imparato tutti troppo
velocemente,secondo l’opinione di Silente,come la guerra poteva
cambiare la loro visione della vita. Alcuni di loro lo sapevano
già ovviamente. Sirius Black sapeva fin troppo bene come Lord
Voldemort poteva controllare menti impressionabili. Aveva perso due dei
suoi migliori amici che avevano deciso di unirsi alle file dei
mangiamorte.
Con un piccolo pop,Albus Silente apparve nel giardino,dove il
numero dodici di Grimmauld Place sarebbe apparso in qualche minuto.
Cercò qualcosa tra le sue vesti turchesi e tirò fuori il
suo famoso spegnino. Con una dozzina di click dell’oggetto
contraffatto da accendino, la strada diventò buia,e lui si mise
ad aspettare.
Non dovette aspettare molto però. I suoi occhi vecchi e acuti
potevano vedere la sua forma che apparve in fondo alla strada. Aveva
seguito perfettamente tutte le sue istruzioni, e stava indossando un
lungo mantello nero con un cappuccio per nascondere la sua
identità, per il momento. Si avvicinò velocemente e
sussurrò un ‘ciao’nervosamente. Lui rispose
sorridendo in maniera rassicurante,e mormorò in maniera appena
udibile “L’ordine della fenice può essere trovato al
numero dodici di Grimmauld Place,Londra”
Annuì una volta,chiuse forte gli occhi, riaprendoli di nuovo un
secondo dopo. Lui la condusse silenziosamente verso la porta
d’ingresso,colpì la maniglia con la bacchetta una volta,
ed entrò nella casa. Lei entrò e aspetto che lui
rimandasse al loro posto sui lampioni tute le luci prese dallo
spegnino. Lui la prese gentilmente per un braccio e la condusse,
per la casa buia,verso la cucina.
____________________________________________________________________________
Sirius non aveva detto una parola da quando era tornato da Hogwarts la
sera prima. No,questo non era completamente vero. Aveva mormorato ad
Emmeline e Kingsley che aveva fallito come padrino…Loro
ovviamente gli avevano detto che non era assolutamente vero, che era la
cosa migliore che fosse capitata ad Harry,ma nessuno dei due era
convinta che avesse ascoltato una parola…
L’intero ordine era arrivato trenta minuti prima, e ora stava
aspettando l’arrivo del loro leader. Mentre parlavano tra di
loro,la stanza si riempì del ronzio delle loro conversazioni,
finché la porta della cucina si aprì. Tutti gli occhi si
spostarono immediatamente in cima alle scale da dove Silente stava
scendendo lentamente e annuendo un ciao verso di loro.
“Buona sera” disse piano” Vi ringrazio per essere
venuti qui stasera. La guerra ha preso molte svolte negative negli
ultimi mesi,e ci saranno molti eventi imprevisti prima che finisca.
È tempo per noi di come si dice,aumentare le scommesse.
“Lord Voldemort ha molti piani su come desidera che questa guerra
continui. Siete tutti a conoscenza del ruolo di Severus Piton per la
nostra causa,e penso che sia ora di avere un altro contatto nelle file
nemiche. Da settembre,una dei seguaci di Voldemort è stata molto
discreta nello spedirmi informazioni. Attraverso di lei,che voi ne
siate a conoscenza o no,sono state evitate molte cose terribili.
È stata riluttante a venire alle nostre riunioni
dell’ordine da quando ha iniziato a passarci informazioni, ma
l’ho convinta ad unirsi a noi stasera.
“Quelli di voi che erano membri dell’ordine durante la
prima guerra potrebbero ricordarsela. Ha fatto degli errori in
passato,e ha realizzato questi errori. Voglio che tutti voi sappiate
che mi fido di lei quanto di ognuno di voi. Ha dimostrato di esserlo
come ha fatto ognuno di voi a modo suo.” Si fermò e
guardò in cima alle scale. Anche se non l’avevano vista
quando Silente era arrivato,ora c’era un’ombra subito fuori
dalla porta,che si muoveva nervosamente. “Puoi unirti a noi
ora” disse piano Silente all’ombra.
Kingsley colpì Sirius nella spalla,aspettando che il suo amico
distogliesse lo sguardo dal punto sul tavolo che stava fissando da
quarantacinque minuti. L’auror di colore annuì verso le
scale quando il suo capo finalmente lo guardò.
Lentamente,Naomi entrò in cucina. Il cappuccio del mantello
copriva ancora la sua testa, ma entrambi sapevano che era lei. Rimase
in piedi vicino a Silente ricevendo sguardi curiosi da quelli seduti
intorno al tavolo. Alzò le sue lunghe dita e si tolse il
cappuccio,abbassando gli occhi nocciola in modo tale da non dover
guardare in faccia quelli che già la conoscevano. Nessuno sapeva
che era diventata una mangiamorte proprio prima della caduta del
signore oscuro. Sirius stesso l’aveva scoperto solo qualche mese
prima.
Sirius la fissò confuso. Non aveva ascoltato niente di quello
che aveva detto Silente da “ buona Sera”,e non riusciva a
capire che diavolo ci facesse Naomi al quartier generale
dell’ordine. Silente fece apparire una sedia per lei alla fine
del tavolo e le fece segno di sedersi vicino ad Emmeline Vance. Sirius
alzò un sopracciglio a Silente per la sua scelta
nell’assegnare i posti, ma il preside distolse lo sguardo con gli
occhi che brillavano.
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Emmeline era seduta in una classe vuota il pomeriggio
successivo,aspettando che il suo allievo preferito arrivasse. La stanza
era stata scelta personalmente e incantata da Silente, per la sua
reclusione al settimo piano- era proprio di fronte la stanza delle
necessità.
Una campanella risuonò per la scuola, segnalando la fine delle
lezioni per quella giornata. Harry era stato informato dalla
professoressa McGranitt di incontrarsi con Emmeline prima di tornare
alla torre di Grifondoro o di fare qualsiasi altra cosa. Le lezioni di
occlumazia del ragazzo erano tenute segrete da tutti fuori
dall’ordine della fenice o dal gruppo di amici di Harry. Anche se
non era ancora stato detto ad alta voce,la casa di Serpeverde era una
minaccia per Hogwarts e i suoi studenti. Che i Serpeverde presenti si
fossero uniti a Voldemort quando erano a scuola o no,c’erano
molte possibilità che molti di loro lo avrebbero fatto subito
dopo il diploma. Sirius le aveva detto una sera che aveva letto tutti i
rapporti sui mangiamorte al ministero,e che tutti i serpeverde del loro
anno ad Hogwarts ora avevano il marchi nero.
Narcissa Malfoy(allora Black) era nell’anno di Emmeline. Anche se
Emmeline non l’aveva mai vista come una vera minaccia allora,
aveva sposato Lucius Malfoy,il vice di Voldemort,come Naomi gli aveva
informati alla riunione dell’ordine la sera prima. Emmeline era
pronta a scommettere tutto quello che aveva,che il loro figlio avrebbe
seguito i passi di suo padre da quello che aveva sentito. Se Draco
Malfoy scopriva che Harry Potter stava imparando a proteggere la mente
dal signore oscuro…Emmeline cercò di non pensare ai modi
in cui Voldemort poteva fare del male ad Harry.
Sirius le aveva detto che il ragazzo non aveva fatto nessun sogno da
quando era stato avvelenato. Sperava disperatamente di stare aiutando
con l’occlumazia. Mentre stavano camminando in Francia,Remus le
aveva detto di alcuni sogni che aveva fatto Harry da quando era andato
a vivere con i suoi guardiani. Remus e Sirius avevano fatto tutto il
possibile per far terminare i sogni- l’uso di pozioni
sembrava essere la loro cura preferita- ma non erano ancora riusciti a
salvare Harry dal dolore delle visioni di Voldemort.
Si sentì un colpo esitante alla porta,ed Emmeline gli disse di
entrare.”Ciao Harry” sorrise. Il suo sorriso sparì
dalla sua faccia appena vide l’aspetto di Harry. Sembrava
più pieno di problemi del solito- il che era dire molto- e come
se non avesse dormito bene da un po’ di tempo.”Stai
bene?” chiese mentre lui appoggiava la sua cartella su uno dei
banchi.
“Bene” disse”Tu?”
Lei annuì lentamente”Non male”. Aveva un’idea
di quello che lo stava divorando,ma non voleva tirarlo fuori. Non era
il suo posto farlo,e se lui voleva parlarne lo avrebbe fatto.
Cominciamo allora.” Disse velocemente”Sono sicuro che tu
sia ansioso di iniziare i compiti di Allock” aggiunse con un
ghigno.
Sorrise debolmente “Certo”
“Okay,visto che è passato un po’ di tempo dalla tua
ultima lezione ho pensato che potremmo ripetere le basi di nuovo. Sei
bravo a bloccare la tua mente,ma non farà decisamente male
rinfrescare le tue abilità” disse cercando di liberare la
sua mente altrimenti occupata “Okay Harry,cominciamo. Ora che sei
tornato a scuola non è più illegale per te usare la magia
per difendere la tua mente dall’essere invasa,ma non tirare
ancora fuori la tua bacchetta. Prima dobbiamo imparare a lavorarci bene
senza”
Harry si alzò dal banco su cui si era seduto e si
preparò.”Al tre allora.
Uno…Due…tre…Legilimens!” urlò
Emmeline.
Anche se non aveva tentato forte,entrò facilmente attraverso le
barriere di Harry quasi subito. Flash delle sue memorie più
brutte passarono davanti ai suoi occhi e lui non fece niente per
fermarle. Quando riuscì a liberarsi dai suoi pensieri-la sua
mente era stranamente forte-tutti erano sudati e respiravano
affannosamente.
“Stai..bene…Harry?” ansimò,alzandosi dal pavimento e massaggiandosi il gomito.
Harry era piegato in avanti”Sì…” mormorò”Sì…sto bene”.
“Penso che sia già ora per una pausa. Tieni mangia un
po’ di cioccolata”Disse prendendo una tavoletta della
migliore cioccolata di Mielandia da un’altra scrivania e
porgendogliela. Si sedettero sui banchi masticando la loro cioccolata
per qualche momento. “Lezione numero due Harry,e probabilmente la
più importante”, Cominciò . Lui alzò lo
sguardo verso di lei.”L’Occlumazia è difficile da
fare quando la tua mente è preoccupata con altre cose. Se stai
rimuginando su cose che ti hanno sconvolto,chiunque stia cercando di
entrare attraverso le barriere della tua mente vedrà anche lui
quei pensieri negativi. Devi dimenticarti dei tuoi brutti pensieri ed
emozioni per succedere con questo. Capisci?”
“Sì” disse Harry senza guardarla più negli occhi
Emmeline sospirò “Proviamoci ancora allora.”
Si alzarono di nuovo entrambi,e ancora una volta,Emmeline entrò
facilmente nella mente di Harry. Vide uno scorcio della litigata che
lui e Sirius avevano avuto qualche sera prima,e sentì un forte
rimpianto del ragazzo per quello che lui aveva fatto a Sirius. Emmeline
uscì dai suoi pensieri. Lui era di nuovo era piegato in avanti,
con i gomiti appoggiati alle ginocchia e la faccia nascosta tra le
mani. Ma questa volta non era per la stanchezza.
“Harry” disse dolcemente.
“Lui come sta?” chiese alzandosi tremante.
Emmeline esitò “Harry non penso che io-“
“Ascolta tu sei più vicina a lui di quanto non lo sia io
in questo momento e non ho nessun altro a cui chiedere” disse
piano.
Emmeline annuì”Non sta molto bene al momento Harry.”
Ammise. Harry abbassò lo sguardo verso il pavimento mordendosi
il labbro”Lo so che non è compito mio dirti questo ma lo
hai ferito molto l’altra sera.
“Lo so” Disse”Io non intendevo…”
Emmeline sorrise leggermente mentre lui cercava le parole”molte
volte non intendiamo fare del male a quelli che amiamo per le cose che
diciamo”
Harry sbuffò senza divertimento”Parli come Silente” mormorò
“Che posso dire? È un mio eroe” fece un sorrisetto
“Senza entrare troppo a fondo nella psicologia babbana,alcune
delle cose che diciamo…Potremmo non volerle dire,o persino
pensarle,ma in qualche modo nel profondo, c’è qualcosa che
ci dice che ad un certo punto intendiamo dirle veramente”
“Conosci la psicologia babbana?” chiese curiosamente
Emmeline annuì “Sono purosangue,ma ero molto interessata
ai babbani da bambina. Strano lo so… Ma ho preso lezioni sulla
babbanologia per quattro anni ad Hogwarts, e dopo la prima guerra,ho
studiato a Cambridge per qualche mese” Harry la sorprese
soffocando una risata”Che c’è?” chiese con un
sorriso.
“Remus lo sa questo?” chiese con un ghigno che cominciava a formarsi sulla sua faccia.
“Sì,Remus sa che ho studiato a Cambridge. Che cosa ha che fare questo con tutto il resto?”
Harry scrollò le spalle e scosse la testa”Niente,proprio niente” disse continuando a ghignare.
“Sei terribile come Sirius” mormorò con un sorriso.
Il ghignò di Harry sparì “Tu e Sirius starete bene.
Fai passare solo un po’ di tempo”
Harry annuì pensieroso “Hey Emmeline posso chiederti una cosa?” chiese esitante.
“Certo”rispose lei gentilmente.
“L’altra sera….Sirius ha detto che le ricerche per Remus si sono fermate…è vero?”
Emmeline sospirò pesantemente”è vero Harry. Abbiamo
fatto tutto il possibile. È solo…da nessuna
parte…”
Harry guardò i suoi piedi come se lo avrebbero rassicurato che
Remus stava bene”Allora avete solo rinunciato a lui? In questo
modo?”
“Non è stata una decisione semplice Harry” lo
rassicurò”Credevamo che Sirius avrebbe ucciso Silente solo
per averlo suggerito, e non era l’unico…Sono passati quasi
tre mesi però,e per quanto non voglia ammetterlo…Non
riesco a vedere come possa essere sopravvissuto,specialmente dopo la
luna piena.” Disse piano, con ogni parola che le costava
ammettere qualcosa di doloroso. Quando parlò di nuovo,sembrava
che avesse un raffreddore. “Dovresti probabilmente andare a cena
eh? Possiamo finire la nostra lezione un altro giorno”
Harry annuì comprensivo. Si alzò silenziosamente dal
banco,prese la sua cartella e cominciò a lasciare la stanza.
Prima di andarsene si voltò appena in tempo per vedere Emmeline
che si asciugava gli occhi con la manica della sua veste “Grazie
Emmeline…per…lo sai,ascoltarmi”
“Ogni volta che vuoi Harry”
____________________________________________________________________________
Kingsley e Tonks erano seduti da soli nella cucina del numero dodici.
Arthur e Molly erano andati a letto presto- un’abitudine che
avevo preso da quando avevano saputo di Percy - e Sirius non si vedeva
da quando i tre auror erano tornati da ministero.
I due stavano guardando una grossa mappa che copriva tutto il tavolo
della cucina. Era stata usata per segnare gli attacchi dei
mangiamorte,nella speranza di scoprire in qualche modo un ordine o
qualcosa del genere.
“Kingsley guarda qui” disse piano Tonks indicando qualcosa
sulla mappa. Il mago si alzò dalla sua parte del tavolo e si
mise accanto a Tonks, mettendo un braccio da ogni sua
parte.”Sembra esserci un’area che non ha assolutamente
niente sopra. Qui,nella foresta Albanese. Non ci dice di niente che sia
mai accaduto qui, ma non ha senso..qui è dove le colonie di lupi
mannari sono state massacrate”
Kingsley guardò i puntini che circondavano la foresta formando
un cerchio,ma nessuno arrivava dentro gli alberi. Ci sarebbero dovuti
essere grossi punti rossi ad ogni parte del cerchio indicando dove
erano stati attaccati i lupi mannari “Sappiamo che altro
c’era nel cerchio…intendo a parte i lupi mannari?”
disse esaminando l’area più da vicino.
“No” rispose Tonks. “Ho cercato di ingrandirla, ma non me lo permette…”
“Mmm…”mormorò Kingsley. Si raddrizzò e si sporse sul tavolo per prendere la sua bacchetta.
La mappa, creata da Sirius e Remus, doveva permettere a chi la guardava
di ingrandire ogni luogo su di essa,usando una bacchetta qualificata.
Appena si ingrandiva l’area, apparivano dettagli sul posto. Era
stata ispirata dalla mappa del malandrino, e alcuni dei membri
dell’ordine stavano lavorando per migliorarla.- speravano di
incantare la mappa per mostrare tutti i membri dell’ordine e le
loro posizione,proprio come faceva la mappa del malandrino ad Hogwarts.
“Che cosa c’è che non va con questa cosa?”
mormorò Kingsley colpendo il cerchio in Albania che mostrava
solo alberi.
“Questa mappa mostra il numero dodici?” chiese Tonks
più che altro a se stessa. Si spostò intorno al tavolo
per esaminare Londra. “Sì,lo fa..” disse rispondendo
alla sua stessa domanda.
“Forse…”disse Kingsley pensieroso
“L’unico motivo per cui mostra il numero dodici è
perché sappiamo che è qui. Forse c’è
qualcosa in Albania con sopra l’incanto Fidelius…”
“Ma perché?” chiese fissando Kingsley.
______________________________________________________________________________
Harry entrò nella sala grande e individuò i suoi amici al
tavolo di Grifondoro. Si sedette silenziosamente tra Ron e Ginny,e
cominciò a mettere maccheroni al formaggio e Roast Beef sul suo
piatto. Rispose pazientemente alle domande di Hermione sulla sua
lezione di occlumazia senza dire a nessuno di quello che aveva discusso
con Emmeline - stava ancora digerendo lui stesso l’informazione.
Hermione si dimenticò del suo pasto mentre assillava Harry per
avere dettagli sulle sue lezioni- come si sentiva,quello che era
successo dopo. Percependo che Harry non aveva voglia di rispondere,Ron
chiamò una ragazzina del primo anno di Tassorosso una
snidget.La ragazzina
sembrava stesse per mettersi a piangere,ed Hermione cominciò
subito a sgridare Ron,distogliendo l’attenzione da Harry. Accanto
a lui,Ginny soffocò una risata nel suo succo di zucca, ed Harry
ghignò debolmente verso di lei.
Harry scoprì velocemente che non aveva fame quella sera.
Veramente non mangiava dalla notte di Halloween tre sere precedenti. Il
piccolo pezzo di cioccolata che gli aveva dato Emmeline durante la sua
lezione di Occlumazia lo aveva quasi fatto stare male. Cercò di
mangiare qualche boccone di Roast Beef dal suo piatto ma non aveva
nessun sapore.
Aveva bisogno di scrivere a Sirius,di parlargli. Aveva cercato di
contattare il suo guardiano con lo specchio a doppio senso, ma lui non
aveva risposto. Era la prima volta in assoluto che Sirius non
rispondeva alla chiamata di Harry. Sirius non avrebbe tagliato Harry
fuori dalla sua vita. Forse il suo padrino era solo occupato con il
lavoro…
Harry scosse la testa. Emmeline gli aveva detto che Sirius non stava
molto bene al momento…ma che cosa voleva dire? Sapeva che aveva
ferito Sirius con quello che aveva detto all’infermeria. Era un
fatto conosciuto che la vita di Sirius Black rivoltava intorno ad Harry
James Potter. Nessuno a parte Remus poteva dire di amare Harry quanto
Sirius.
“Vado alla guferia” disse Harry a Ginny spingendo il suo piatto lontano da lui.
“Vuoi un po’ di compagnia?” chiese piano.
Harry scosse la testa “No,ho bisogno di scrivere a Sirius”
mormorò. Lei sorrise con comprensione e gli disse che lo avrebbe
coperto con Ron ed Hermione per lui- i due stavano ancora litigando su
come trattare gli studenti più giovani.
Harry lasciò velocemente la sala grande. Poteva sentire gli
occhi di Silente e di Malocchio su di lui, mentre seguivano il suo
cammino. Si era quasi convinto che il preside avesse due occhi magici
in più rispetto a quello di malocchio. Sembrava sempre esserci
qualcosa in più su Silente che lui non lasciava intendere agli
altri. Remus gli aveva detto tantissime volte che Albus Silente era il
mago più potente mai vissuto. Harry sapeva molte cose sulla
grandezza di Silente- la sua abilità di vedere attraverso i
mantelli dell’invisibilità,come sembrava sempre sapere
quello che pensavano le persone,e quanto gli piacesse il sorbetto al
limone.
“Harry,aspetta!” lo chiamò Ginny dietro di lui.
Si fermò e aspettò che lei lo raggiungesse,e poi
camminarono silenziosamente verso i corridoi che portavano alla
guferia. Proprio quando stavano per girare l’ultimo
angolo,un’altra voce chiamò Harry “Non ti sei perso
vero Potter?” sghignazzò.
La mascella di Harry si irrigidì mentre si girava per affrontare
Draco Malfoy. Con cautela,cercò tra i suoi vestiti la sua
bacchetta. “Che cosa vuoi?” chiese freddamente,mettendosi
istintivamente davanti a Ginny.
Malfoy fece un sorrisetto “Solo parlare Potter”
“Sì? Okay,parliamo. Allora come sta tuo padre Malfoy? Il
mio padrino dice che in questi giorni vive mangiando topi. È
vero?” chiese Harry fingendosi preoccupato “Questo non
può essere salutare”
“Sta zitto Potter” disse arrabbiato Malfoy con gli occhi
che si stringevano”Il tuo padrino è inutile. Dovrebbero
rimandarlo al suo posto ad Azkaban.” In mezzo secondo,due
bacchette erano puntate davanti agli occhi di Malfoy. Harry
guardò con la coda dell’occhio,e vide Ginny accanto a
lui”Ho toccato un punto dolente Potter?” continuò
piano Malfoy “E il tuo lupo mannaro domestico? Ho sentito che
è stato lui a massacrare quelle colonie in Albania.”
Prima che Harry o Ginny potessero pensare ad un incantesimo abbastanza
buono da usare su Malfoy, un forte luce bianca riempì il
corridoio,quasi rendendo ciechi i tre studenti. Quando la luce
sparì,Ginny abbassò lo sguardo e cominciò a ridere
senza riuscire a fermarsi
“Che c’è?”chiese Harry. Lei non riusciva a
rispondere, si era appoggiata a lui per non cadere, ma indicò in
basso. Ai loro piedi c’era un furetto bianco, con freddi occhi
grigi spalancati, accucciato tremante sul pavimento di pietra.
“Questo dovrebbe insegnarli a parlare di cose che non sa” ringhiò malocchio uscendo da dietro un muro.
RECENSITE!
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
chap 13
CONSEQUENCES
Capitolo 13
Subito dopo mezzanotte James si
materializzò davanti alla porta della sua grande casa di
famiglia. Non vedeva l’ora di bere una burrobirra,cambiarsi
dai suoi vestiti fastidiosi,e mettersi nel suo letto. Presto quel
giorno c’era stato il funerale per i genitori di Remus. Essendo
l’amico fedele che era,James aveva trascorso gli ultimi giorni a
casa di Sirius, controllando che Remus non cadesse in depressione.
Presto,lui e Sirius sarebbero andati a stare da Naomi e la sua famiglia
per il resto dell’estate. Sfortunatamente,era arrivato il momento
per James di tornare a casa sua. Sirius comunque era lì,come
anche Naomi,se Remus aveva bisogno di qualcosa.
Il ragazzo di solito calmo e
riservato,si era chiuso in se stesso da quando aveva trovati i suoi
genitori morti nella loro camera da letto. Non che James lo biasimasse
un po’, probabilmente avrebbero dovuto ricoverarlo al St Mungo se
avesse trovato i suoi genitori in quelle condizioni…
Sbadigliando largamente,James
aprì la porta d’ingresso con un colpo della sua bacchetta.
Nessuna delle luci nella casa erano accesa,ma questo non sorprese
James. Sua madre era stata piuttosto sconvolta negli ultimi giorni, lei
e la signora Lupin erano ottime amiche.
James entrò in cucina e
tirò fuori dal freezer una bottiglia fredda di burrobirra. La
aprì e la portò alle sue labbra,ma prima che potesse
berne un solo sorso, un rumore attutito risuonò sopra di lui.
James abbassò la bottiglia lentamente,e guardò il
soffitto con un sopracciglio alzato. Cominciò ad entrare nel
panico quando sentì passi pesanti e maledizioni mormorate.
Appoggiò velocemente la
bottiglia sul bancone della cucina e corse a tutta velocità per
i corridoi. Inciampò su un tappeto quando girò un angolo,
ma afferrò il corrimano delle scale prima di cadere. Fece le
scale in silenzio a tre alla volta, qualcosa che aveva imparato durante
vari anni di scherzi, e uscite di nascosto.
Girò un altro angolo quando
raggiunse la cima delle scale e si fermò di botto. Si potevano
sentire voci dalla camera dei suoi genitori, ma non erano voci
familiari a James. Queste erano cattive e,anche se James non poteva
sentire quello che stavano dicendo, era sicuro che fossero anche
minacciose.
Cautamente,camminò attaccato
al muro fino a dove la porta della stanza era un po’ aperta .
Sbirciò dentro e in un momento sentì tutto il colore
sparire dalla sua faccia . Sua madre e suo padre erano seduti contro la
parete, legati dalle spalle in giù, con tre bacchette puntate
verso di loro. Poteva vedere ombre muoversi per la stanza- quattro
almeno- mentre cercava la sua bacchetta. Aveva solo una
possibilità.
Raccogliendo tutto il suo coraggio,e controllando di tenere salda la sua bacchetta,James aprì la porta con un calcio.
“EXPELLIARMUS!” gridò
“PROTEGO!EXPELLIARMUS!” gridò un uomo con un mantello nero allo stesso momento.
La bacchetta di James volò
dalla sua mano. Fu tirato con forza nella stanza, da un uomo che
sembrava abbastanza robusto, e sbattuto sul pavimento contro la parete.
Sussultò dolorosamente mentre cercava di alzarsi del
pavimento, probabilmente si era lussato una spalla.
James guardò i suoi genitori.
Sua madre lo stava guardando paralizzata dalla paura,con lacrime
silenziose che scorrevano sulla sua faccia. Evidentemente era stato
messo un incantesimo silenzioso su di lei. James sentì un senso
d’orgoglio al pensiero che sua madre aveva sempre potuto gridare
dannatamente forte-
“Lasciatelo andare”
ringhiò il padre di James. Stava respirando pesantemente ed era
piuttosto pallido in faccia,ma riuscì a guardare così
male i suoi assalitori che fece spaventare anche James “Non ha
niente a che vedere con questo”
“No,non penso che lo lasceremo
andare per ora” disse una delle figure coperte da un mantello
nero. James realizzò solo in quel momento che avevano tutti
maschere bianche. “Tu devi essere James” disse voltandosi
verso il più giovane dei Potter.”Tuo padre e tua madre
hanno un’alta opinione di te lo sai. E noi siamo così
contenti che ti sia potuto unire a noi. Sei giusto in tempo”
“Che cosa volete?” sussurrò James,sembrando più coraggioso di quanto non si sentisse veramente.
“Vederti soffrire giovane Potter”James poteva quasi sentire l’uomo sorridere.
“Fanculo” ringhiò James.
“Tsk,Tsk, Che brutto linguaggio. La tua care madre non ti ha mai insegnato a non usare certe parole? SCOURGIFY!”
James si ritrovò
all’improvviso a soffocare bolle di sapone rosa.
Stranamente,stava pensando che questo sarebbe stato il modo in cui lo
avrebbero trovato i suoi amici…
I mangiamorte risero forte per lui
prima che l’incantesimo venisse tolto. La testa di James girava
forte mentre cercava di riprendere fiato.
“Lasciatelo stare” disse
di nuovo suo padre, questa volta James sentì la preghiera nel
tono di voce di suo padre “Lasciatelo andare. Fate quello che
volete con noi, ma lui è innocente”
“No!” gridò James.
Trovò all’improvviso una forza che non sapeva di avere.
Ignorando le urla continue di suo padre che gli chiedevano di
smetterla,James si gettò contro il mangiamorte più vicino
a lui, facendo cadere entrambi sul pavimento. Prima di riuscire a
muoversi,James sentì se stesso volare in aria, e poi fatto
sbattere forte contro il muro di nuovo.
“CRUCIO!” gridò il mangiamorte che James aveva fatto cadere.
Dolore orribile…Non
c’era niente che James poteva paragonare a questo. Eccetto
forse,quella volta che un bolide lo aveva colpito sulla schiena a tutta
forza, ma anche quello era un sollievo paragonato a quello che stava
sentendo al momento. James urlò forte,inarcando la schiena
mentre il dolore andava dal cervello ai suoi piedi e tornava indietro
per una dozzina di volte in pochi secondi. Sarebbe morto,ne era sicuro.
Non avrebbe più rivisto i suoi amici…Non avrebbe mai
avuto l’opportunità di dire a Lily come si sentiva
veramente su di lei,e che gli dispiaceva di essere stato un
idiota…
Il dolore era finito. James si
lasciò cadere di nuovo sul pavimento,annaspando,sicuro che i
suoi muscoli fossero stati fatti a pezzi. Poteva sentire i mangiamorte
che urlavano minacce a lui e ai suoi genitori, poteva sentire suo padre
chiedere se stesse bene ma non riusciva a rispondere.
“Penso che sia ora di
finirla” ringhiò uno dei mangiamorte guardando
malignamente da Potter a Potter. “Il signore oscuro non apprezza
le tue intromissioni e desidera che finisca. Ora “ puntò
la bacchetta verso la madre di James. Prima che potesse dire una parola
il mangiamorte gridò “AVADA KEDAVRA!”
La luce verde più brillante
che James avesse mai visto, uscì dalla bacchetta
dell’uomo. “Mamma….” Sussurrò
debolmente appena il getto colpì sua madre dritta nel petto-
cadde sul pavimento,con i suoi occhi nocciola ancora spalancati per il
terrore. Suo padre stava urlando e piangendo. James non riusciva
nemmeno a sentire le lacrime scendere dai suoi stessi occhi.
Il mangiamorte stava parlando di nuovo “E ora per il signor Potter…”
“No,vi prego” gracchiò James con voce roca.
La stessa luce verde colpì suo
padre in pochi secondi. James fissò i corpi senza vita dei suoi
genitori,con la mente vuota,gli occhi spalancati per il terrore. Era
solo. I suoi genitori erano morti. Era un orfano. Che cosa era successo
a non uccidere i purosangue? Nessuna delle altre famiglie purosangue
era stata uccisa nella guerra-perché la sua?
“E il ragazzo?” chiese
uno dei mangiamorte. James non si accorse neanche che sembrava una voce
femminile. Uccidete anche me, si ritrovò a pensare. Voglio la
mia mamma…uccidetemi e basta…
“Lasciatelo vivere” disse
senza preoccuparsi più di tanto il mangiamorte al
comando.”Il signor oscuro non ha detto niente su di lui…Ma
prima di andarcene…Incendio” mormorò senza molta
cura. Con un gesto della sua bacchetta i corpi dei genitori di James
avevano preso fuoco. L’odore era abbastanza per far rimettere a
chiunque la sua cena, ma James non era nemmeno capace di registrare
questo…
Tre forti crack risuonarono nella
stanza. Prima che l’ultimo mangiamorte se ne andasse,puntò
la sua bacchetta al soffittò e gridò
“MORSMORDRE!”
Un grosso teschio verde smeraldo
volò attraverso il soffitto,sistemandosi indubbiamente subito
sopra la casa. L’ultimo mangiamorte se ne era andato
finalmente….
James era seduto contro il muro, con
la mascella rigida, e le ginocchia avvicinate al petto. Fissò
dritto davanti a lui per quelle che sembrarono ore. Così fu come
gli auror lo trovarono più tardi la mattina dopo. Così fu
come Sirius e Peter lo trovarono….
__________________________________________________________________________
Sirius si sedette di scatto nel suo letto,grondando sudore e annaspando
per l’aria. Con i suoi occhi grigi spalancati si guardò
intorno nella sua stanza buia,trovandola vuota come lo era stata prima
che chiudesse gli occhi. Cercò di rilassarsi- non faceva un
incubo del genere da anni,e questo era probabilmente il peggiore di
tutti quelli che avesse mai fatto. Si massaggiò forte gli
occhi,cercando di far andare via le immagini che aveva visto. Alla
cieca,si sporse verso il suo comodino cercando la bacchetta. La mosse
una volta intorno alla sua stanza,e fu sollevato appena la luce lo
circondò.
Ecco perché non riesco più a dormire,pensò amaramente, Ho una dannata paura del buio…
Sentendosi frustrato per la sua inabilità di rimettersi
comodo,spinse le coperte lontano da lui, e scese dal letto, mettendosi
una maglietta mentre scendeva in cucina. Guardò male il ritratto
coperto di sua madre quando ci passò davanti, con il suo russare
che gli riempiva le orecchie.
Raggiunse la cucina dove i membri dell’ordine che erano stati
lì precedentemente avevano lasciato appunti e mappe sparpagliate
per il tavolo. Ignorò il disordine,e si diresse verso la
dispensa per prendere una nuova bottiglia di Firewiskey che aveva
convinto Dung ad andargli a prendere,e un calice. Forse un paio di
bicchierini potevano fargli dimenticare quel sogno…
Tutti i suoi amici erano stati lì, quelli che non ci sarebbero
dovuti essere- Lily,James,Julia. Questa parte era come quella che aveva
visto dopo essere stato rilasciato da Azkaban. Lo incolpavano per le
loro morti, il che non era niente di nuovo. Quello che aveva veramente
spaventato Sirius era la seconda parte del sogno- quello che gli
avevano mostrato. Doveva essere stato il futuro, Harry sembrava avere
più o meno diciassette anni e stava combattendo contro
Voldemort. C’era la luna piena, e Remus era lì. Sirius non
riusciva a trasformarsi in Felpato. Lunastorta era controllato da
Codaliscia, che in qualche modo aveva riacquistato la sua anima. Sirius
non poteva fare niente mentre Lunastorta attaccava Harry…
Sirius chiuse forte gli occhi, preferendo vedere le stelle brillanti
che erano apparse anziché di nuovo quelle dannate immagini. Dopo
qualche altro bicchiere di Odgen, fu capace di convincersi che,non solo
Remus non avrebbe mai attaccato Harry,ma che Codaliscia non poteva
riacquistare la sua anima- non c’era modo per riprendersi per una
vittima del bacio del dissennatore. Ci vollero altri bicchieri per
fargli realizzare che Remus non avrebbe mai attaccato Harry se fosse
stato vivo…Questa realizzazione lo portò a bere altri tre
bicchieri…
Quando Emmeline entrò in cucina meno di un’ora dopo,Sirius
aveva bevuto metà della bottiglia “Non può farti
bene” disse tranquillamente appoggiandosi contro il bancone su
cui lui era seduto. Appena lui appoggiò la bottiglia,lei la
avvicinò alle sue labbra e bevve un lungo sorso.
Sirius alzò un sopracciglio “Non male Vance” disse articolando male le parole.
Lei ghignò e fece un occhiolino “Allora perché l’abbuffata di alchool alle due del mattino?”
“Brutti sogni” mormorò fissando il pavimento.
“Sai,probabilmente non ti farebbe male prendere qualche lezione di occlumazia” disse pensierosa.
Sirius ghignò debolmente “Parlando di occlumazia” mormorò “Come sta il mio figlioccio?”
“Bene come te,togliendo il Firewiskey” disse con tono
ovvio. Sirius si sporse barcollando per prendere la bottiglia,ma
Emmeline la nascose dietro la sua schiena. “Penso che tu ne abbia
bevuto abbastanza Sirius” disse severamente.
Gli occhi di Sirius si spalancarono leggermente “Oh mio Dio sei perfetta per Lunastorta” mormorò.
Le sue labbra si contorsero, ma non ebbe nessun’altra reazione al commento “Ti va di parlare?”
Sirius sospirò pesantemente “Non so cosa ci sia da
parlare…” Emmeline alzò un sopracciglio “Che
c’è?” chiese.
“Bè” cominciò lentamente”Sei infelice da mesi”
“Non è vero”
“Sì che lo è. Ti preoccupi per tutto, il che
è comprensibile,ma stai lasciando che condizioni la tua
vita. Non c’è niente che tu possa fare per cambiare tutto
questo Sirius”
“Hai mai perso qualcuno vicino a te Emmeline?” chiese piano.
“Lo sai che è successo Sirius” disse”Ti ricordi Marlene…ed Hestia?”
Sirius trasalì “Sì,giusto” mormorò.
Emmeline roteò gli occhi “Ascolta, non puoi farti bloccare
da quello che è successo. Se dovesse succedere loro
vincono”
“Non ho mai dovuto vedermela con tutto questo da solo. Durante la
prima guerra avevo James. Fino ad Agosto avevo Remus. Ora chi ho?”
“Hai Harry” disse semplicemente “E vorrei ricordarti
che non siete nemici. E poi sono Tonks e Kingsley” Sirius
aprì la bocca per dire qualcosa, ma Emmeline lo interruppe
“Harry non ti odia Sirius, quindi non cominciare nemmeno. Si
sente veramente male per quello che ti ha detto, me lo ha detto lui.
Sei il mondo per quel ragazzo. Sa che lo stai evitando. E non guardarmi
nemmeno così. L’ho notato anche io. E se vuoi la mia
opinione- cosa che avrai che tu lo voglia o no- vi state comportando
entrambi in maniera molto infantile. Lo sai com’è la
guerra Sirius,e sai che ci vogliono solo pochi secondi per far cambiare
le cose. Non lasciare che qualcosa di stupido come rabbia
adolescenziale rovini il tuo rapporto con Harry”
Nessuno disse altro per qualche minuto,finché Sirius non soffocò una risata e scosse la testa.
“Cosa c’è di così divertente?” chiese alzando un sopracciglio.
Sirius scese dal bancone e le baciò una guancia “Sei
davvero perfetta per Lunastorta” ghignò prima di dirigersi
verso le scale per andare a letto.
___________________________________________________________________________
Dentro il quartier generale degli auror, era un normale sabato per
quelli che stavano facendo gli straordinari. La maggior parte degli
auror,compreso Sirius Black, non avevano un giorno libero da mesi.
Però non erano l’unico dipartimento del ministero ad avere
problemi. Ogni settore,dal controllo dei camini ai giochi e sport
magici,era diventato coinvolto nella lotta contro Lord Voldemort.
Nessuno di loro si lamentava per i lunghi turni di lavoro, e se lo
facevano, tutti facevano finta di non sentire- c’erano cose
più importanti di cui preoccuparsi rispetto a persone che
lavoravano fino a mezzanotte.
Sirius aveva appena finito di riassumere ai suoi auror quello che stava
succedendo, e diede a persone già altamente impegnate, altri
compiti. Per tutta l’ora e mezza in cui parlò, non sorrise
neanche una volta,né fece una battuta- la prima volta nella sua
carriera di capo auror. Aveva sempre cercato di far sembrare ai suoi
auror che le cose non erano così brutte come sembravano, ma in
quel momento, non credeva di riuscire a fingere dando ai suoi
dipendenti falsa speranza.
Gli auror stavano lasciando la riunione per tornare ai loro rispettivi
compiti, quando un gufo volò per la porta. Era un gufo espresso
da Hogwarts, e la lettera che portava era vaga come ogni altra lettera
di Albus Silente che Sirius avesse mai letto.
“Per favore vieni immediatamente ad Hogwarts”
“Va tutto bene?” chiese Kingsley notando quanto Sirius fosse diventato pallido leggendo la lettera.
“Che cosa pensi?” mormorò Sirius. Senza
un’altra parola,lasciò il dipartimento auror, spingendo
via Tonks quando cercò di fermarlo. Camminò stordito fino
all’atrium, da dove sarebbe andato ad Hogwarts via camino.
Che cosa potrebbe essere successo ora?
Si chiese. Considerando la svolta che aveva preso la sua vita negli
ultimi mesi... Harry era probabilmente vicino alla morte…di
nuovo. Non pensare così,litigò con se stesso, Harry
è in salvo ad Hogwarts.
Doveva essere in salvo anche nove anni fa, disse la parte cinica della sua mente.
Mandando via ogni pensiero dalla sua mente, Sirius si fece strada tra
la linea che conduceva ai camini, prese un pizzicò di polvere
volante dal contenitore dorato tra i camini, ci entrò, e disse
chiaramente “Hogwarts,ufficio del preside”
Uscì dal camino nel grande studio di Albus Silente. Il preside
si alzò per salutarlo, e Sirius realizzò subito che non
erano soli. Resistette all’impulso di alzare un sopracciglio a
Madame Maxime, e invece annuì come saluto a tutti e due.
“Che cosa è successo Albus?” chiese con tono piatto.
Per il suo grande shock, Silente sorrise e si sedette dietro la sua
scrivania, facendo segno a Sirius di accomodarsi accanto a Madame
Maxime. “Madame Maxime è arrivata meno di un’ora fa
con una notizia interessante che vorrebbe condividere con te
Sirius” disse.
Sirius guardò la preside di Beauxbatons interrogativamente
“E quale sarebbe questa notizia?”, chiese sperando di
sembrare un po’ più educato di quello che gli era sembrato.
“Penso signov Black” disse Madame Maxime con il suo forte
accento francese “ che ho trovazo qualcosa che appartieene a
lei”
Ora Sirius alzò un sopracciglio “E cosa sarebbe?”
chiese piano, con il battito del suo cuore che aumentava per qualche
ragione.
“Forse dovremmo andave all’infermevia Silonte?” chiese la strega con un sorriso.
“Questa è una buona idea mia cara Madame Maxime”
rispose Silente alzandosi in piedi “Vieni con noi Sirius?”
Sirius si alzò senza esitare, piuttosto ansioso su qualsiasi
cosa stesse per vedere. Seguì i presidi fuori dall’ufficio
e attraverso i corridoi di Hogwarts. Deve essere un weekend ad Hogsmeade, pensò vagamente.
“Perché dobbiamo andare nell’infermeria?”
chiese cercando di stare al passo con i lunghi passi di Madame Maxime.
Silente non sembrava avere problemi. Il preside non rispose. Sorrise
misteriosamente, senza guardare Sirius mentre continuava il suo cammino.
Uno strano, nodo indecifrabile, cominciò a formarsi nello
stomaco dell’auror mentre camminavano. Quando le grandi porte di
quercia dell’infermeria cominciarono a vedersi, il nodo
sembrò spargersi in ogni parte del suo corpo.
Silente spinse le porte, mentendole per far entrare i suoi due
compagni, e poi le chiuse silenziosamente dietro di loro. Sirius si
guardò intorno, senza vedere qualcosa che potesse interessargli.
“Perché siamo qui?” chiese piano guardando di nuovo Silente.
Ancora, Silente sorrise misteriosamente- questo stava cominciando a
dare davvero fastidio a Sirius- con gli occhi che scintillavano
selvaggiamente. Sirius non lo vedeva così felice (era felice?)
da anni “Voltati mio ragazzo” disse dolcemente.
Sospirando,Sirius fece quello che gli era stato detto. Quando aveva
guardato la prima volta l’infermeria, non aveva notato una grande
parte alla fine,che era stata separata da una tenda. Senza realizzare
quando o come, i piedi di Sirius cominciarono a trasportarlo verso la
tenda- c’era qualcosa dietro che aveva bisogno terribilmente di
vedere.
Il suo cuore stava battendo da qualche parte nella sua gola mentre
sporgeva una mano tremante per spostare la tenda. Madama Chips era
piegata su un letto di ospedale,lavorando come una pazza su qualcosa- o
qualcuno. Si spostò un po’ di lato per prendere una
pozione, e Sirius vide uno scorcio di quello che era nel letto.
Non sentì nemmeno l’impatto con il pavimento quando lo colpì.
____________________________________________________________________________
Dopo tutta la giornata al villaggio di Hogsmeade, e una grande cena,
Harry si sentiva in qualche modo meglio di quanto non lo facesse in
settimane. Questo però non voleva dire molto, visto che si
sentiva anche molto infelice. Per qualche giorno, si era chiesto se
forse i dissennatori di Halloween avevano lasciato qualche effetto
collaterale, ma Hermione gli aveva detto che si stava comportando da
stupido e gli aveva lanciato una cioccorana. Il suo umore verso di lui
da Halloween era stato un po’ acido. Era piuttosto arrabbiata con
lui per essere andato di nascosto ad Hogsmeade senza averlo detto a
nessuno “Sei fortunato che l’ordine sia arrivato in
tempo” disse “O saresti peggio che morto”
Neanche i suoi professori erano stati molto elettrizzati per il suo
comportamento. Era sicuro che dovunque andasse ora, Malocchio o la
McGranitt,o Silente lo avrebbero seguito. E se non lo stavano seguendo,
era solo una coincidenza che sbucassero ad ogni angolo…
Sirius era stato ancora piuttosto non rintracciabile. Raggiungendo il
limite estremo, Harry era andato dalla professoressa McGranitt a
chiedere notizie del suo padrino. La professoressa gli aveva detto che
Sirius stava piuttosto bene e che era perfettamente capace di
rispondere alle lettere di Harry. No, non sapeva perché sembrava
che Sirius lo stesse evitando, ma aveva compiti da correggere, e gli
chiese se poteva andare gentilmente alla sua prossima lezione.
In tutto e per tutto la McGranitt non era stata molto di aiuto.
Steso nel suo letto, e guardando la tenda sopra di lui, Harry
ripensò alla cena di quella sera. La McGranitt non era stata
lì. E nemmeno malocchio o Silente. Erano andati ad
un’altra riunione al numero dodici?
Gli studenti avevano mangiato velocemente quella sera. Allock si era
alzato al centro della sala per dimostrare come liberarsi di un troll
che era stato morso da un vampiro.
“E dovrebbe insegnarci pozioni” disse Seamus disgustato.
Seamus aveva perso il suo appetito qualche secondo dopo ed era tornato
alla sala comune di Grifondoro.
“Hey Harry” disse Ron dal letto accanto a lui “Posso dare uno sguardo alla mappa del malandrino?”
“Certo” mormorò Harry girandosi dall’altra
parte per aprire il suo cassetto del comodino. Tirò fuori il
vecchio pezzo di pergamena, e un vecchio album di foto che Remus gli
aveva dato qualche anno prima. Porse a Ron la mappa e accese una
candela accanto al suo letto.
Harry sentì vagamente Ron mormorare “Giuro Solennemente di
non avere buone intenzioni” mentre lui apriva il libro di pelle
rossa scura.
Remus aveva riempito l’album con foto dei genitori di Harry, i
loro amici, e foto di Harry da neonato. La maggior parte di esse erano
piuttosto divertenti- qualcuno aveva beccato Sirius mentre
sistemava un secchio d’acqua invisibile sopra un divano. La
foto successiva era di Lily e Julia che spingevano Sirius sullo stesso
divano così che fosse lui a bagnarsi.
Altre mostravano i malandrini da giovani in vari posti- vicino al lago
di Hogwarts, ad Hogsmeade, a casa di James durante l’estate. In
fondo all’album c’erano tutte le foto di Sirius,Remus ed
Harry in varie pose e momenti. Una in particolare mostrava Sirius ed
Harry otto anni prima, che dormivano sul divano del cottage.
Un’altra era di Remus ed Harry quando aveva dieci anni, mentre
leggevano un libro insieme. La foto preferita di Harry era quella fatta
il giorno in cui aveva ricevuto la sua lettera di Hogwarts. Lui e i
suoi guardiani stavano ghignando largamente alla macchina fotografica
mentre Harry teneva in mano la sua lettera.
“Ehm…Harry…”disse Ron debolmente dal suo letto.
Harry si asciugò velocemente gli occhi e chiude di scatto
l’album “Sì?” chiese con la voce piuttosto
roca.
“Vorrai vedere questo…”
Harry si spostò al bordo del letto dalla parte più vicina
a quello di Ron. Il suo amico era piuttosto pallido mentre guardava
dalla mappa ad Harry. “Che succede?” chiese Harry.
“Questa cosa sbaglia mai?” chiese Ron lentamente.
Harry alzò un sopracciglio “No…”
“Okay allora devi proprio guardarla…”
Lentamente,Harry prese la mappa dalle mani tremanti di Ron e la
esaminò. Non vide niente fuori dal normale- Silente, malocchio e
la McGranitt erano tutti nell’ufficio del preside. Allock era nei
suoi quartieri privati,probabilmente arricciando la sua parrucca
“Che cosa dovrei vedere?” chiese scetticamente.
“Guarda l’infermeria” disse Ron ansiosamente.
Harry controllò i corridoi, e la mappa si spostò
magicamente di lato per mostrare l’infermeria. C’erano due
nomi seduti vicini. I suoi occhi si spalancarono per il primo nome, ma
il secondo lo fece correre a tutta forza fuori dal dormitorio, ancora
prima che la mappa avesse toccato terra.
Superò velocemente la sala comune,ignorando le grida indignate
di alcuni studenti del secondo anno mentre gli spingeva via, e
praticamente scivolò attraverso il buco del ritratto.
Ignorò anche le grida attutite della signora grassa quando il
suo ritratto colpì l’altra parte del muro, e
continuò a correre forte come non aveva mai fatto in vita sua.
Fece le scale a tre alla volta, senza neanche fermarsi quando si storse
la caviglia sull’ultimo gradino.
Girò un angolo e andò a sbattere direttamente contro
Gilderoy Allock che aveva bigodini tra i capelli “Mio caro
ragazzo” gridò Allock “Che cosa stai facendo?”
Harry lo ignorò. Doveva raggiungere
l’infermeria…Solo un altro gruppo di scale…due
corridoi….un giro a destra…
Irruppe attraverso le porte di quercia, inciampando sui suoi piedi
scalzi. Si alzò di nuovo, correndo alla fine della stanza,
scivolando sul pavimento scivoloso. Si bloccò con una scivolata
accanto al suo padrino, e si aggrappò alle sue vesti da mago del
ministero per non cadere.
“è lui?” chiese piano fissando il letto cono occhi spalancati.
“Sì” disse Sirius con voce roca. Harry poteva
sentire il sorriso nella sua voce “Sì è lui
piccolo”
Harry rise leggermente,appoggiandosi a Sirius. Il suo padrino mise un
braccio intorno alla sua vita, e lo avvicinò per un abbraccio.
“Come?” Harry riuscì a chiedere debolmente, con la voce attutita nella spalla di Sirius.
“Non so,non mi importa…”rise Sirius staccandosi
dall’abbraccio “Siediti…tieni predi la mia
sedia…Che hai fatto alla tua caviglia?”
“Non so” mormorò Harry fissando il corpo svenuto di Remus “Ha un aspetto orribile…”
Questo era dire poco. La faccia di Remus era gonfia, con tagli e lividi
che coprivano quasi ogni centimetro. Sembrava gli fossero cresciuti
altri ciuffi di capelli grigi negli ultimi mesi. Non sembrava avesse
mai mangiato in tutto quel tempo. La sua gamba destra era ingessata, e
sembrava si fosse rotta in diversi punti.
“Avresti dovuto vederlo quando sono arrivato qui”
sussurrò Sirius sedendosi accanto ad Harry. “Madama Chips
ha sistemato molto di questo casino. Ha anche qualche emorragia
interna, ma Poppy dice che può occuparsene lei. Ha anche una
brutta contusione, ecco perché è svenuto. Lei lo sta
riempiendo di diverse pozioni ogni trenta minuti…”
“Però starà bene vero?” chiese Harry con gli occhi che si spalancavano preoccupati.
“Sì,sì starà bene. Probabilmente
dovrà superare un lungo periodo di convalescenza dove non
sarà capace di fare molto, ma …” Sirius
ghignò all’improvviso “è davvero lui Harry.
Silente e malocchio hanno fatto ogni test di intensità che
conoscevano. Non c’è nessun errore questa volta”
Nessuno di loro lasciò l’infermeria quella notte. Nessuno
di loro poteva riuscire ad andarsene ora che Remus era davanti a loro.
Non c’erano molte parole che potessero spiegare come si
sentissero al momento.
Solo quando Madama Chips minacciò di farli lievitare sui letti
alle tre di notte, acconsentirono a stendersi. Ma nessuno dei due
chiuse gli occhi fino a poco prima che il sole sorgesse.
RECENSITE!
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
chap 14
CONSEQUENCES
Capitolo 14
Nell’estremità di una fredda stanza buia che sembrava
essere una cella di prigione, c’era un uomo pallido di quasi
quarant’anno con capelli neri ed un lungo naso ad uncino.
Indossava sporche vesti nere, che sembravano strappate in vati posti.
Principalmente sembrava non fosse ferito, aveva qualche livido sulla
sua faccia,ma per il resto non c’erano segni. Sembrava stesse
aspettando per qualcosa- o qualcuno. No,qualcosa era la descrizione
migliore per quello che stava aspettando. Per quasi due mesi,aveva
aspettato che fosse decisa la sua sorte. Il signore oscuro non è
che fosse così….misericordioso.Se Severus Piton non aveva
mai ammesso di aver paura per la sua vita,questo era il momento in cui
l’avrebbe fatto.
C’erano alte possibilità che morisse presto. Il signore
oscuro non perdonava chi lo tradiva,e Severus Piton lo aveva
decisamente tradito. Aveva salvato la vita alla minaccia primaria del
signor oscuro,Harry Potter. Il ragazzo era stato avvelenato e Piton
aveva preparato l’antidoto per fermare la pozione che stava
divorando i suoi organi interni. Piton sapeva che avrebbe rimpianto il
fatto di aiutare Potter,e sembrava avesse avuto ragione. L’unica
cosa buona che era uscita da questo casino (se si poteva chiamare cosa
buona)era che il debito che doveva al padre di Potter ora era stato
ripagato completamente, e anche con la mancia.
La porta della stanza si aprì lentamente,e Piton poteva vedere
il luccichio di due occhi rosso scarlatto.”Ciao Severus”
disse piano una voce sibilante mentre una mano scheletrica accendeva le
candele nella stanza con un suo gesto.
“Mio signore” mormorò Piton, inginocchiandosi
subito. Non lo avrebbe aiutato essere non essere rispettoso nei
confronti del signore oscuro in quel momento…
Il signore oscuro si avvicinò alle sbarre della cella di
Severus,permettendo al suo mangiamorte “fedele” di baciare
i suoi vestiti. “Alzati Severus” disse pigramente.
Piton si alzò,sperando che la morte non fosse troppo lunga e dolorosa- voleva solo farla finita.
“Mi hai deluso profondamente Severus” disse il signore
oscuro”Sei stato uno dei miei mangiamorte più leali da
quando eri molto giovane,e hai scelto proprio ora di tradire la mia
fiducia. Perché?”
Ho solo una possibilità per salvarmi. Devo scegliere le mie
parole con attenzione,pensò,non disperatamente come avrebbe
fatto un uomo che si stava preparando alla morte. “Non avevo
altre opzioni mio signore. L’amante dei babbani Silente avrebbe
saputo che c’era qualcosa che non andava se non preparavo
l’antidoto.
“Questo è vero Severus” disse il signor oscuro pensieroso.
“Le assicuro mio signore, che non ho salvato Potter per nessun
altra ragione che non sia stata mantenere la mia copertura ad
Hogwarts.” Continuò Piton. Forse poteva uscirne
fuori…
“E allora neghi ogni debito di vita tra te e James Potter?”
“C’era un debito mio signore,molti anni fa,ma come ho
detto,non c’era nessun altra ragione se non la mia missione per
lei”
“Capisco” il signore oscuro rimase in silenzio per diversi
minuti,decidendo il fato di Piton”Non sono il tipo che dà
seconde possibilità,Severus, ma tu sei troppo utile per la mia
causa per poter essere eliminato”
“Mio signore?” chiese Piton piano.
“Ti permetterò di vivere questa volta Severus. Ritornerai
alla tua postazione ad Hogwarts e aspetterai istruzioni” con un
movimento della sua lunga,mano ossuta,la cella che circondava Piton
sparì. Il prigioniero non si mosse dalla sua posizione-
certamente non poteva essere così facile…”Sei
libero di andare Severus” disse il signore oscuro indicando la
porta.
“Sì mio signore” mormorò Piton inginocchiandosi di nuovo “Grazie mio signore”
“Non permettere alla tua lealtà di vacillare Severus. Ricorda sono io quello che ti ha reso quello che sei”
“Certo mio signore” disse Piton alzandosi. Il signor oscuro
lo congedò di nuovo,e lui stava cominciando a dirigersi
verso la porta quando fu richiamato. Sapeva che non poteva essere
così facile per lui,e di nuovo,aveva ragione.
“Crucio!”
___________________________________________________________________________
Remus J. Lupin si sentiva malissimo.
Bè,questo non era completamente vero, anche se in quel momento
non si sentiva proprio al suo meglio, era stato peggio proprio
recentemente.
Era molto rigido,ed era sicuro che il suo corpo si sarebbe opposto se
avesse cercato di muoversi. Non che volesse muoversi- dovunque si fosse
addormentato era il posto migliore che aveva trovato fino a quel
momento. Era comodo per una volta. La superficie era vagamente
familiare,molto morbida…Forse finalmente era morto…
No,era piuttosto sicuro che quando una persona moriva non poteva pensare- e lui poteva.
Cercò di aprire i suoi occhi, ma riuscì solo ad aprirne
uno leggermente. Da quello che poteva vedere,era piuttosto buio.
Dolorosamente, aprì di più il suo occhio. Era in una
stanza buia….Okay aveva capito una cosa…Ma era un posto
amico? Suppose che i mangiamorte non sarebbero stati così
gentili da farlo dormire in un letto comodo,perciò doveva essere
per forza un posto amico.
Spostò un po’ la testa a destra e lo rimpianse
immediatamente. Apparentemente non si poteva più muovere in
quella direzione. Ignorò il forte dolore nel suo collo e
studiò la massa nera che poteva vedere.
Sembravano capelli, molto disordinati per dire poco. C’erano solo
due persone a cui poteva pensare che avevano capelli così,ma una
era morta tanti anni fa,e l’altra non poteva assolutamente essere
dove si trovava lui. Cercò per diversi minuti di alzare la sua
mano destra, per toccare i capelli,vedere se erano reali. Forse stava
avendo di nuovo le allucinazioni- gli era successo molto spesso negli
ultimi mesi.
Il suo gomito non voleva funzionare correttamente, ma il suo polso
sì. Facendo con difficoltà un tentativo, spostò il
suo braccio in avanti sul materasso comodo,e lo appoggiò sulla
testa di capelli. Era reale. Sollievo si sparse attraverso di lui, come
anche un’onda di panico. Se era chi credeva che fosse,come cavolo
era arrivato fino lì?
“Harry” cercò di dire. Uscì invece come un
suono raschiante che non aveva mai sentito uscire prima dalla sua
bocca. Qualsiasi cosa fosse quel suono,funzionò. Harry
cominciò a muoversi. La mano di Remus era ancora sulla testa del
ragazzo quando si alzò. Sussultò preparandosi alla sua
mano che andava a sbattere contro qualcosa di duro,ma poi si
ricordò che era in un letto morbido.
Guardò Harry che si raddrizzava nella sua sedia e si guardava
per la stanza. Il ragazzo stiracchiò le braccia sopra la testa e
sbadigliò prima di voltarsi verso Remus. Normalmente,Remus
avrebbe riso allo sguardo sulla faccia del ragazzo e al modo in cui era
sobbalzato,ma il suo cervello non voleva collaborare.
“Remus?” disse Harry senza riuscire a crederci.
“Hey” sussurrò Remus.
Harry fece una piccola risata “SIRIUS!” gridò.”Sirius vieni qui! È Remus!”
Si sentì un forte rumore da qualche parte dall’altro lato
della stanza, seguito da un imprecazione strozzata. Remus cercò
di ghignare. Conosceva quella voce…
Sirius entrò di scatto attraverso una tenda, con la faccia un
po’ pallida mentre si guardava introno selvaggiamente. Un ghigno
cominciò ad allargarsi sulla sua faccia mentre si avvicinava al
letto “Lunastorta” disse ovviamente sollevato.
“ ‘ ao Felpato” disse Remus prima di tossire
violentemente. Harry andò a prendere un calice di acqua mentre
Sirius lo aiutava a mettersi seduto.
“Non provare a parlare Remus” mormorò
sedendosi accanto a Remus sul letto”Madama Chips dice che hai
qualche problema ai polmoni,e dovresti salvare il tuo respiro”
Remus appoggiò la testa sulla spalla di Sirius,aspettando che
Harry tornasse. Il suo respiro era diventato corto e raschiante da
quando aveva smesso di tossire, ma era bello avere qualcuno familiare
accanto a lui, che gli massaggiava la schiena. Harry tornò poco
dopo con un calice di acqua ghiacciata, ed era la migliore che Remus
avesse bevuto da tempo. Sirius lo aiutò a bere qualche sorso
prima di farlo stendere di nuovo.
“Hai bisogno di riposare” disse Sirius. “Possiamo parlare quando starai meglio okay?”
Remus cercò di annuire prima di svenire di nuovo.
_____________________________________________________________________________
Sirius si alzò dal letto di Remus e fece apparire una sedia per
sistemarsi accanto ad Harry. Madama Chips gli aveva detto che ci
sarebbe voluto molto prima che Remus si risvegliasse completamente, a
causa delle ferite alla sua testa e nel resto del corpo.
L’infermiera aveva detto che Remus era “completamente
esausto in tutti i sensi della parola-
fisicamente,mentalmente,emozionalmente e magicamente”. Avrebbe
avuto bisogno di mesi prima di riprendersi completamente sotto
l’occhio vigile (e protettivo) della guaritrice. Sirius
l’aveva convinta che Remus non poteva rimanere
nell’infermeria di Hogwarts per due o tre mesi, e non si fidava
del St Mungo per tenere Remus in salvo. Aveva detto
all’infermiera che se ne poteva occupare lui. Madama Chips aveva
detto che sarebbe dovuto rimanere con lei almeno due settimane dopo il
suo risveglio. Questo era per essere certi che non ci fossero effetti
collaterali con tutte le pozioni che doveva prendere.
C’era voluto un giorno per localizzare e fermare
l’emorragia interna che Remus aveva quando era arrivato tre
giorni prima. Madama Chips aveva detto Sirius con sicurezza che
Remus era stato davvero fortunato a sopravvivere- le tre lune piene
avevano danneggiato considerabilmente il suo corpo,e le ferite che gli
erano state fatte non avevano aiutato.
“Sirius” disse piano Harry.
“Mm?” grugnì Sirius.
“Dirai a Remus tutto quello che è accaduto?”
“Alla fine sì” mormorò Sirius.
“Vorrà saperlo,e capisce sempre quando sto nascondendo
qualcosa,perciò in qualche modo sono obbligato a farlo.
Però non prima che sia uscito di qui. Non si può dire che
effetto potrebbero avere notizie del genere sul suo stato mentale”
Harry alzò un sopracciglio “Il suo stato mentale? Pensi che sia impazzito o qualcosa del genere?”
Sirius soffocò una risata “Remus è sempre stato un
po’ pazzo Harry. Ma no, questo non è quello che intendevo.
Madama Chips me lo ha spiegato…Non sappiamo cosa ha dovuto
passare in questi mesi,sai, l’effetto che possa aver avuto sulla
sua mente, e non c’è modo di dirlo finché sta
abbastanza bene per dircelo” disse piano.
Harry annuì pensieroso. Aprì la bocca per dire
qualcosa,ma sembrò perdere il coraggio e la richiuse subito.
Dopo un’altra ora di silenzio teso,Harry annunciò piano
che sarebbe tornato al suo dormitorio- doveva fare ancora dei compiti,
e il giorno dopo aveva l’allenamento di Quidditch.
“Notte Harry” disse Sirius guardando il suo figlioccio che
se ne andava. Non avevano fatto una vera conversazione da Halloween-
parlavano solo di argomenti neutrali come Remus. Per quanto Sirius
odiasse la situazione di silenzio con Harry,non sarebbe stato il primo
a parlare della loro lite.
“Hey” disse una voce. Sirius alzò lo sguardo e
sorrise quando la faccia di Emmeline fece capolino dalla finestra
bianca.
“Hey entra. Hai appena perso Harry” disse Sirius.
Emmeline camminò intorno al letto di Remus e si sedette accanto
a Sirius “Vi siete già baciati e avete fatto pace?”
“No non ancora” disse Sirius pesantemente “Parla con me, ma solo di Remus”
“è già qualcosa no?” chiese Emmeline “Come sta il paziente?”
“Vivo” disse Sirius con diffidenza “è tutto
quello che sappiamo per ora. Si è svegliato prima, e ha
riconosciuto me ed Harry, perciò penso che sia un inizio
no?”
____________________________________________________________________________
Harry entrò nel dormitorio dei ragazzi del quinto anno di
Grifondoro sentendosi terribilmente colpevole. Era stato così
vicino a scusarsi con Sirius per quello che aveva detto ad Halloween,
ma non era riuscito a rovinare l’umore del suo padrino dopo che
Remus si era svegliato.
Fu piuttosto shockato di vedere tutti e quattro i Weasley seduti sopra
o accanto al letto di Ron. Fred e George erano sul pavimento,
arrabbiati come Harry non gli avesse mai visti, e sembrava che Ginny
stesse per scoppiare in lacrime dal suo punto sul letto di Ron. Ron
stesso sembrava non sapere cosa fare.
“Ehm,hey ragazzi” disse Harry dirigendosi lentamente verso
il suo letto. Si sentirono diversi rumori che gli fecero capire che i
suoi amici si erano accorti della sua presenza, ma niente di
più. “Che succede?” chiese con cautela.
Ginny sorrise amaramente “Abbiamo ricevuto una lettera da parte
di Bill stasera” disse piano. Prese un pezzo di pergamena e lo
lanciò attraverso il letto verso Harry. Lui prese la lettera e
si sedette sul suo letto per leggerla.
‘ Cari Fred,George,Ron e Ginny,
Se fosse possibile vorrei che leggeste questa lettera insieme,potreste digerire meglio la notizia…
Subito dopo che siete partiti per
Hogwarts, c’è stato un attacco ad Azkaban da parte di un
gruppo di mangiamorte. Alcuni goblin sono stati uccisi, ma nessun altro
è stato ferito. La gazzetta del profeta non ha detto niente per
fare un favore al ministro Bones, ecco perché lo state scoprendo
solo ora.
Percy era uno dei mangiamorte sulla
scena. Sirius e Kingsley lo hanno arrestato e interrogato, e lui ha
ammesso di essere un mangiamorte, oltre ad altre cose. È stato
portato ad Azkaban proprio prima di Halloween.
Mamma e Papà sono stati
piuttosto sconvolti ultimamente, come potete immaginare, e non sono
neanche riusciti a dirvelo. Io e papà abbiamo parlato, e abbiamo
deciso che avete il diritto di sapere quello che sta succedendo alla
nostra famiglia.
Mi dispiace darvi la notizia in questo modo, ma avete bisogno di sapere…e prima di Natale.
C’è ancora una cosa che
dovete sapere su Percy, e papà non era d’accordo che ve lo
dicessi, ma ancora una volta, avete bisogno di saperlo…
Riguarda quello che è successo
ad Harry quest’estate. È stato Percy ad avvelenarlo- su
ordini di voi-sapete-chi ovviamente. Apparentemente,Sirius ha quasi
ucciso Percy quando lo ha scoperto- Percy è stato fortunato che
io e Charlie non eravamo lì…
Parlando di Charlie…’
Harry saltò il resto della lettera- che cercava solo di trovare
un modo per fare stare meglio i Weasley. “ è stato
Percy?” sussurrò senza riuscire a crederci.
“Sembra di sì” mormorò Fred. “Mi
piaceva l’idea che fosse stato Kreacher ad avvelenarti. Senza
offesa ovviamente Harry”
Harry annuì “Certo non preoccuparti” disse
distrattamente. Loro cinque rimasero in silenzio probabilmente per
un’ora, prima che Seamus,Dean e Neville entrarono nella stanza
per andare a letto. Fred,George e Ginny mormorarono buona notte- George
prese la lettera, la piegò, la mise tra i suoi vestiti, e
lasciò la stanza.
Harry e Ron si misero silenziosamente i loro pigiami, ed entrarono nei
loro letti “Come sta Remus?” chiese Ron con voce roca.
“Si è svegliato per un po’ stasera” disse piano Harry cercando di contenere la sua eccitazione.
Vide Ron sorridere debolmente prima che Neville spegnesse la sua candela. “è fantastico amico” disse piano.
____________________________________________________________________________
Kingsley salì incespicando le scale del numero dodici di
Grimmauld Place e raggiunse la biblioteca. Praticamente collassò
sul divano dove si trovava Tonks che leggeva una rivista.
La strega alzò un sopracciglio “ Giornata lunga caro?”
Kingsley alzò la testa dal suo stomaco “Da quando mi chiami ‘caro’ ?”
Tonks soffocò una risata e scrollò le spalle “Non so, mi è sembrato un buon momento”
“Okay” disse lentamente “Bè, per rispondere
alla tua domanda, ogni giorno è lungo quando vai ad Azkaban,
cara” aggiunse con un sorriso.
Tonks trasalì comprensiva “Non c’è nessun altro che può andare lì al posto tuo?”
“No. Sirius praticamente vive ad Hogwarts in questi giorni, e
anche se non lo stesse facendo, non vorrei essere quello a suggerirli
di andare ad Azkaban”
Tonks annuì “Nemmeno io. Me non è meglio da quando se ne sono andati i dissennatori?”
Kingsley sospirò “Per qualcuno che non è rimasto
rinchiuso ad Azkaban per cinque anni sì. Ma per Sirius, solo il
nominare di quel posto provoca quello sguardo cupo nei suoi occhi”
“Riesci ad immaginare cosa vuol dire essere un prigioniero lì?” chiese Tonks rabbrividendo.
“Vuoi davvero scoprirlo?” le chiese cupamente.
“No.”disse “E non oserei chiederlo a Sirius”
“Ragazza intelligente” mormorò con la voce attutita nella maglietta di Tonks.
Tonks alzò un sopracciglio “Chi stai chiamando una ragazza?”
Kingsley alzò di nuovo la testa e ghignò.”Oh mi
dispiace” disse “Pensavo che si chiamassero così le
persone con queste morbide sporgenze femminili” toccò le
sporgenze per dimostrare le sue ragioni, guadagnandosi uno schiaffo
sulla sua testa pelata.
Si ghignarono tra di loro per un momento prima che Tonks domandasse “Qualche novità su Remus?”
“Silente ha scritto più o meno un’ora fa, e ha detto
che si è svegliato per quasi dieci minuti prima di svenire di
nuovo” rispose “Sono sicuro che quando vedremo di nuovo
Sirius avremo un rapporto completo”
__________________________________________________________________________
Era passato molto tempo. Non c’era modo di dire quanto, e non gli
importava saperlo. In fatti,non gli importava di molto. Il suo cervello
funzionava,ma non aveva il concetto di memoria. Che diavolo,non aveva
un concetto di niente. Poteva sentire cose fisicamente,ovviamente, ma
il dolore era la cosa massima che riusciva a capire.
Il posto che lo circondava era cambiato,l’aveva capito da poco.
Non sicuro però che cosa fosse cambiato. Gli avevano dato del
cibo,chiunque fossero, proprio come all’altro posto,ma aveva lo
stesso sapore. Tutto aveva lo stesso sapore per lui. Qualche volta si
sentiva diverso, ma non era sicuro che cosa lo fosse. Era come se una
voce dentro di lui si accendesse, dicendoli di fare delle cose. Lui,
ovviamente le faceva. Non poteva fare niente per combattere anche se ne
avesse il desiderio.
Qualche volta,flash di alcune cose passavano davanti ai suoi occhi. Ma
prima che potesse persino realizzare che stava vedendo delle cose, i
flash sparivano, e lui tornava nel buio. Qualcosa arrivò una
notte, e lui riuscì a trattenerla per un po’. Era solo una
grande palla d’argento circondata dal buio, ma era meglio di
quelle due balle di luce- luce rossa- che vedeva a volte. Non gli
piacevano quelle luci, neanche un po’. Facevano accapponare la
sua pelle, ed era obbligato a vederle più spesso di quanto non
volesse farlo- avrebbe preferito vedere di nuovo la sfera
d’argento.
Si aprì una porta da qualche parte, e sentì vagamente
mormorare pigramente una parola,prima che gli fosse detto di fare altre
cose. Si sarebbe dovuto concentrare sulla luce bianca un’altra
volta.
RECENSITE!
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Capitolo 15 *** Capitolo 15 ***
chap 15
CONSEQUENCES
Capitolo 15
Una settimana dopo essersi svegliato per la prima volta,Remus si
svegliò di nuovo, e questa volta fu capace di rimanere cosciente
per più di dieci minuti. All’inizio fu sorpreso di trovare
Sirius addormentato in una sedia accanto al suo letto, ma più
tardi scoprì che l’unica ragione per cui Sirius aveva
lasciato l’infermeria da quando era arrivato, era per farsi la
doccia e mangiare,e anche questo era raro.
Remus,appena Madama Chips ebbe finito di fargli ingerire a forza per la
gola dodici pozioni , fu piuttosto interessato si scoprire come era
riuscito a tornare ad Hogwarts. La preside di Beauxbatons,Madame
Maxime,lo aveva trovato ai confini della Spagna mentre stava viaggiando
per andare trovare un suo cugino. Non riusciva a spiegarsi come
fosse arrivato in Spagna. L’ultima cosa che ricordava chiaramente
era scappare per la periferia di Parigi, mentre cercava di
nascondersi da Lucius Malfoy dopo la luna piena.
Chiese quasi subito quello che era successo durante la sua assenza, ma
Sirius era molto riluttante a rispondere. Remus alzò
semplicemente un sopracciglio, fissando il suo amico che si
muoveva a disagio sulla sua sedia, finchè alla fine
rispose. Quando Sirius finì di raccontare della notte in cui lui
ed Emmeline erano spariti, Remus aveva già sentito abbastanza.
Ma Sirius aveva continuato,raccontando ogni dettaglio degli ultimi mesi.
“Percy…” disse Remus piano sedendosi sul suo letto “Percy Weasley?”
“Conosci un altro Percy?” chiese Sirius debolmente.
“Comunque, ovviamente Molly è distrutta. Nessuno di noi
riesce più a guardarla negli occhi, non da quando io e Kingsley
abbiamo portato il suo bambino ad Azkaban.”
Remus annuì, sporgendosi lentamente,quasi dolorosamente,per
prendere il suo calice d’acqua. Sirius glielo porse
“Grazie”disse con voce roca bevendo un sorso. “Sei
sicuro che sia un mangiamorte? Non ci può essere stato un
errore?”
Sirius roteò gli occhi “Non pensi che io, tra tutte le
persone a ministero, sia il primo a controllare che non ci sia alcun
dubbio su una cosa del genere?”
Remus cercò di fare un sorrisetto “Penso di sì. Ha il marchio allora?”
“Sì, in tutta la sua gloria con il suo teschio scuro” disse Sirius tranquillamente.
Remus annuì “E il giovane sotto la nostra responsabilità? Come sta Harry?”
All’improvviso, Sirius sembrò essere più a disagio
e triste di prima. “Bella domanda” disse piano guardando il
pavimento “Non mi dice molto in questi giorni perciò
non sono sicuro”
“Voglio saperlo?” si lamentò Remus. Che lo volesse
sapere o no, Sirius glielo disse. Remus ascoltò pazientemente
mentre il suo amico gli raccontava delle parole di Harry la notte di
Halloween dopo l’attacco dei dissennatori ad Hogsmeade. “E
questo ti ha torturato da quanto? Due settimane?” Sirius
annuì “Bè è un bene che io sia tornato vero?
Qualcuno deve far entrare un po’ di ragione nella testa di voi
due idioti”
___________________________________________________________________________
Emmeline fece una visita più tardi quella sera, e Sirius si
allontanò dall’infermeria, dicendo che aveva bisogno di
parlare con Hagrid. La strega gli disse che Hagrid non era ancora
tornato dalla sua missione con i giganti. Sirius ghignò,disse
che lo sapeva,e se ne andò.
“è senza speranza” mormorò Remus mentre le porte dell’infermeria si chiudevano.
“Sì,bè, è un sollievo vederlo così
dopo l’umore in cui è stato da quando sono tornata”
disse Emmeline sedendosi su una sedia accanto a Remus.
Remus alzò un sopracciglio “Cioè….”
“Cioè che è stato profondamente depresso. Non so
quello che ti ha detto, ma eravamo tutti convinti che tu fossi
morto” disse piano.
Remus la guardò pensieroso per un momento “L’ho
detto a Sirius una volta, e suppongo che dovrei dirlo anche a te: non
potete liberarvi di me così facilmente” sorrise dolcemente.
“Peggio per me allora no?” ghignò.
Lui rise piano “Ha detto che sei stata trovata grazie all’uso degli specchi a doppio senso?”
Lei annuì “Sì. Non riuscivo a capire come
funzionavano all’inizio- penso che fosse dovuto al mio panico
dopo che non sei ritornato alla caverna. Comunque, alla fine è
andato tutto bene…”
“Bene” disse piano “Sono contento che tu ne sia uscita fuori relativamente senza ferite”
Caddero in un silenzio confortabile, per qualche minuto prima che la
domanda che aveva voluto sapere per mesi uscì dalla sua bocca
“Che cosa ti è successo Remus?” chiese esitante.
Lui evitò velocemente i suoi occhi, senza essere ancora pronto a
rispondere alla sua domanda. Cominciò a dirglielo quando Harry
entrò convenientemente nell’infermeria, dirigendosi verso
il letto di Remus “Hey Harry” Remus sorrise “Ho
sentito che hai passato dei mesi difficili”
__________________________________________________________________________
I giardini di Hogwarts erano molto affollati per essere una fredda sera
di Novembre. Molti degli studenti erano usciti dopo cena per un
po’ di aria fresca,per studiare,o semplicemente per socializzare.
Gli alberi erano privi delle loro foglie,persino il platano
picchiatore,che sembrava rabbrividire nell’aria fredda. Avrebbe
cominciato a nevicare nei prossimi giorni,e non c’era vista
più bella di Hogwarts coperta di neve.
A Sirius era sempre piaciuto andarsi a sedere davanti al lago dopo che
aveva nevicato. Non era per pensare, come molte persone avrebbero
fatto. Sirius preferiva andare lì per dimenticare. Durante il
suo sesto anno,aveva passato la maggior parte delle notti seduto sotto
il faggio coperto di neve,cercando di mandare via i ricordi di quello
che gli aveva detto la sua famiglia prima che fosse scappato via. I
suoi amici sapevano che andava lì, ma nessuno di loro gli aveva
mai chiesto perché.
L’anno successivo,il settimo, Julia si era unita a lui una notte
congelante di Gennaio. Lo aveva chiamato un imbecille per essere seduto
in mezzo alla neve solo con i vestiti,e lo avvolse in un caldo
giubbotto babbano. Prima di quella notte,Julia era rimasta convinta
della sua credenza che Sirius Black non era niente di più di un
imbecille purosangue arrogante ed egocentrico.
A lui ovviamente,lei piaceva già da qualche anno,ma per qualche
ragione che lui non riusciva a spiegarsi non era mai stato capace di
dirglielo fino a quella notte. Sirius non aveva mai avuto problemi con
le ragazze, ma c’era qualcosa di diverso riguardo a Julia. Era
come la relazione tra Lily e James prima del settimo anno. Lily non
poteva sopportare James,e James non aveva mai abbastanza di Lily.
Sirius e James si mettevano sempre in mostra davanti alle loro cotte, e
si rendevano sempre ridicoli.
Ma quella notte a Gennaio, Sirius e Julia parlarono. E per una volta,
lui non si comportò come l’idiota che lei credeva che
fosse. Parlarono fino a tardi quella notte, discutendo della famiglia
di lei- lui evitava domande sulla sua- e sui loro programmi per il
futuro. Voleva diventare una scrittrice da quando era piccola. Il suo
fascino per quella che chiamava ‘fantiasia’ era iniziata
quando era molto giovane, e lei aveva sempre sognato di scrivere libri
su maghi,streghe e creature magiche. Quando era andata ad Hogwarts,
aveva voluto sapere ogni dettaglio su come funzionasse il suo nuovo
mondo. Dopo il diploma, era stata accettata al dipartimento di
relazione Maghi/Babbani. Pochi giorni prima di ricevere una
promozione,Voldemort aveva assassinato lei e la sua famiglia.
Sirius aveva ancora alcune delle cose che lei aveva scritto. Certe
erano per lui,o su di lui, e altre erano solo per il suo divertimento
personale. Aveva passato molto del suo tempo al suo appartamento dopo
il diploma, e la maggior parte delle sue cose probabilmente erano
ancora lì. Il ministero non aveva confiscato la sua casa di
Londra dopo il suo arresto, ed era sicuro che era ancora sotto suo
nome. Ma nei dieci anni in cui era stato libero da Azkaban, non era mai
tornato lì. Remus aveva cercato di convincerlo qualche anno
prima ad andare solo a controllare il posto, a farlo arieggiare
un po’. C’erano ancora alcune cose per cui Sirius non era
pronto, e visitare il suo appartamento di Londra era una di quelle.
Sirius camminò intorno al lago tre volte mentre la notte
scendeva intorno a lui. Si sedette sotto il vecchio faggio che aveva
frequentato con i suoi amici quando era giovane, e fissò il lago
nero, guardando la piovra gigante uscire in superficie qualche volta.
Ora che Remus era sveglio,e sembrava stesse bene, forse le cose
potevano tornare alla normalità. La mente di Sirius non era
più piena di depressione. Il suo miglior amico era vivo e stava
bene. Non sarebbero dovuti rimanere ad Hogwarts ancora per molto, e
anche se Grimmauld Place non era il posto migliore per rimettersi in
forma, almeno lì Remus poteva riposare.
“Fuori per un giretto notturno Black?” disse con scherno una voce fredda.
“Veramente stavo cercando qualcosa che la piovra gigante potesse
mangiare. Ma tu sei un po’ troppo unto. Potresti provocarle un
bruciore di stomaco.” Disse Sirius tranquillamente senza voltarsi.
“Ho sentito che il tuo prezioso lupo mannaro ha trovato la strada
per tornare a casa proprio come farebbe un cane leale.” Disse
Piton freddamente.
“Ho sentito che Draco Malfoy è un bel furetto. Peccato che
sia arrivata la McGranitt per riportarlo alla sua forma
originale” rispose Sirius altrettanto freddamente “Che cosa
vuoi Mocciosus?”
“Mi hanno chiesto di informarti che la tua presenza è richiesta nell’ufficio del preside”
“E il preside ha pensato che tu fossi la persona migliore
per venire a dirmelo? Quell’uomo sta diventando veramente
vecchio” disse Sirius alzandosi dal terreno freddo e cominciando
a dirigersi verso il castello prima che Piton potesse rispondere.
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Nell’infermeria, Remus ed Harry si stavano godendo uno spuntino
leggero, approvato da Madama Chips e portato dagli elfi domestici della
scuola. Harry stava raccontando a Remus del suo anno scolastico fino a
quel momento, e del piccolo periodo come professore di pozioni di
Allock.
“Deve essere stato piuttosto interessante “ disse Remus
secco, mangiando un po’ di budino “Vi ha insegnato a
diventare un imbroglione bugiardo come lui?”
Harry ghignò “No, ma mi ha insegnato come preparare una pozione per rendere lisci i miei capelli”
Remus arruffò i capelli neri ribelli di Harry “Vedo che tu non la hai usata” lo prese in giro.
“Stai scherzando? E far saltare in aria i capelli dalla mia testa?”
Remus soffocò una risata” E l’occlumazia? Hai continuato a studiarla?”
Harry annuì sorseggiando la sua burrobirra “Sì, ho fatto una lezione con Emmeline la settimana scorsa”
“Bene”
“Parlando di Emmeline…” Harry ghignò. Remus
lo guardò leggermente male “Che c’è?”
chiese Harry innocentemente.
“Non cominciare Harry” mormorò Remus.
Il ghigno di Harry si allargò “Ti piace?”
Remus sospirò “E perché pensi che questi siano affari tuoi?” chiese senza molta convinzione.
Harry ignorò il tono di Remus “Sirius dice che ti di piace “ disse come se risolvesse il problema.
“Sì,Bè, Sirius dice che le acromantule non sono
pericolose” Harry scrollò le spalle e si sedette di nuovo
sulla sua sedia, lasciando perdere l’argomento Emmeline. Per il
momento.
Remus guardò pensieroso Harry cercare nella scatola di gelatine
tuttigusti +1 per qualche minuto. Forse quella sera non era il momento
migliore per tirarlo fuori, ma dopo la conversazione che aveva avuto
con Sirius presto quel giorno, doveva sapere qualcosa “Sei felice
Harry?”
“Eh?” disse Harry alzando lo sguardo sorpreso dalla scatola di caramelle.
“Sei felice?” ripeté Remus chiaramente
Harry alzò un sopracciglio “Di cosa stai parlando?”
“Forse dovrei essere più specifico. Sei felice di vivere con me e Sirius?”
“Perché non dovrei esserlo?” chiese Harry
lentamente, chiedendosi se le pozioni antidolorifiche che Madama Chips
stava dando a Remus, stavano facendo qualcosa alla sua testa.
“Oh” disse Harry piano in realizzazione “Sirius ti ha
detto di Halloween non è vero?”
Remus annuì “L’ha fatto” disse calmo “E
io volevo solo essere sicuro che tu fossi felice con noi. Lascia che ti
spieghi qualcosa Harry” disse prima che il ragazzo potesse
interromperlo”Ci potrebbero essere cose peggiori per te che
vivere con Sirius Black. Penso di sapere meglio di chiunque altro
quanto possa essere frustrante, ma è anche l’amico
più leale che abbia mai avuto, insieme a tuo padre ovviamente.
“Ora, non voglio sapere quello che stavi pensando la sera che hai
detto a Sirius che non era tuo padre, ma voglio assicurati che
né lui, né io, abbiamo mai neanche lentamente provato
ad esserlo. James era il nostro miglior amico Harry, e non potremmo mai
prendere il suo posto. Perché pensi che siamo sforzati tanto a
dirti tutto quello che sapevamo sui tuoi genitori? Non hai avuto la
possibilità di conoscerli come noi, e avresti dovuto.
“Quando siamo venuti a prenderti dai tuoi zii, nessuno di noi
voleva prendere il posto dei tuoi genitori. Volevamo che tu fossi al
sicuro e felice, e pensavamo di aver fatto un lavoro dannatamente
buono. Ti abbiamo dato poche regole, abbastanza solo per tenerti fuori
dai guai- ci saremmo stati sempre per te se avevi bisogno di qualcosa,
quindi perché dartene di più?”
Remus sospirò “Harry tu per noi significhi più di
quello che capirai mai. Tutto quello che abbiamo fatto, ogni decisione
che abbiamo preso nelle nostre vite per gli ultimi dieci anni, ruotava
intorno a te, intorno ai tuoi migliori interessi. Sirius ti ha chiesto
di non uscire dai confini di Hogwarts perché conosce i pericoli
che ci sono là fuori. Non è un segreto che Lord Voldemort
ti voglia morto Harry” disse Remus bruscamente “Sei una
minaccia per lui. La profezia,per quanto non voglia riferirmi ad essa,
dice molto chiaramente che tu puoi distruggerlo. Le poche persone che
sanno della profezia oltre te- Sirius, Silente ed io- hanno fede che tu
ci riuscirai. Ma non puoi farlo molto bene senza un’anima”
“Pensi davvero che io possa sconfiggerlo?” chiese piano Harry.
Remus annuì “So che puoi farlo. Sei un mago straordinario
Harry, meglio di quanto io e Sirius abbiamo sempre pensato che potessi
diventare, che tu lo veda o no. E per nessun motivo voglio che tu sia
obbligato a crescere troppo velocemente, me devi prendere seriamente la
minaccia di Voldemort. Non dovresti aver paura di Voldemort, ma
dovresti rispettare il suo potere. Quello che hai visto fino ad ora in
questa guerra…” Remus rise cupamente “è solo
l’inizio mio ragazzo”
“Ma prima che tu possa affrontare Voldemort, e dovrai affrontarlo
ad un certo punto, avrai bisogno di realizzare chi è al tuo
fianco, chi sta combattendo con te, e per te. Sirius è molto
orgoglioso Harry. È molto sicuro di sé- questo può
essere sia una maledizione che una benedizione per lui. È molto
forte, molto capace e molto intelligente e lo sa. Ci sono poche persone
in questo mondo per cui Sirius rinuncerebbe a tutto. Quando si tratta
di te…Bè, diciamo solo che Sirius farebbe ogni cosa per
te. Morirebbe per te in un secondo, come farei io. Quando si tratta di
te Harry, Sirius prende le cose molto a cuore.
“Quello che gli hai detto…lo ha ferito più
profondamente di quanto potrà mai fare una Cruciatus. Infatti,
sono pronto a scommettere che avrebbe preferito ogni forma si tortura a
quello che gli hai detto tu.”
Harry guardò le sue scarpe “Che posso fare?” sussurrò con la voce roca.
“Parla con lui” disse Remus semplicemente “Ha bisogno
di essere rassicurato sulle cose. Potrebbe non dirlo – lo so per
esperienza- ma ha bisogno di sapere che non lo odi-“
“Io non lo odio!” disse Harry ad alta voce.
Remus alzò una mano per farlo rimanere in silenzio. “Lo so
questo, e tu lo sai. Come ho detto,Sirius ha bisogno di saperlo. Forse
non queste parole esatte,ma sono sicuro che tu mi abbia capito”
Harry annuì pensieroso. Remus sospirò stancamente
“è tardi,dovresti riposarti un po’, e dovrei farlo
anche io prima che Poppy cerchi di darmi altre pozioni…Parla con
lui Harry, appena ne hai la possibilità”
“Lo farò” disse Harry.
“Promettimelo”
“Promesso”
Remus sorrise dolcemente “Okay allora. Torna domani mattina a trovarmi. Mi sei mancato”
Harry sorrise “Sei mancato anche a noi”
“Sai,non sono ancora stato abbracciato da te. Sirius mi ha quasi
rotto di nuovo le costole stamattina” disse Remus con un
occhiolino.
“Non ero sicuro se ti avrebbe fatto male o no” ammise Harry imbarazzato.
Remus roteò gli occhi “Vieni qui”
Harry ghignò mentre si alzò, e avvolgeva le sue braccia
imbarazzato intorno al suo zio acquisito. Si strinsero per qualche
minuto prima che Remus spinse Harry fuori dalle sue braccia.”Sei
cresciuto” disse Remus amorevolmente, arruffando i capelli di
Harry “Ora a letto forza. Buona notte Harry”
“Notte Remus” rispose Harry, allontanandosi e dirigendosi verso l’uscita dell’infermeria.
“Oh,e Harry!” lo chiamò con la voce che era
diventata roca. Harry si girò “Per rispondere alla tua
domanda su Emmeline…forse un po’”Harry ghignò
a se ne andò.
Remus scosse la testa e si mise comodo nel suo letto, mettendosi comodo per lunghe ore di sonno.
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Una settimana e mezza dopo,Silente convinse l’infermiera della
scuola che era ora per Remus di tornare a casa. Aveva fatto progressi
incredibili per la guarigione della maggior parte delle sue ferite. La
sua gamba destra gli faceva ancora terribilmente male certe volte,e
avrebbe avuto bisogno di un bastone per camminare, finché la
gamba non fosse di nuovo abbastanza forte per sopportare il suo peso.
La mattina in cui Sirius doveva portare Remus al numero dodici,
Madama Chips passò quasi due ore a fare una lista di
pozioni che Remus avrebbe avuto bisogno di prendere nei mesi
successivi. Scrisse un programma molto dettagliato su quando e come
Remus doveva prenderle. Alcune dovevano essere mischiate con certi tipi
di cibo, mentre altre dovevano essere ingerite nel bel mezzo della
notte.
Sirius la rassicurò che si sarebbe preso un’ottima cura
del paziente, e sarebbe andato tutto bene. Inoltre, con Molly ed
Emmeline Vance in giro, Remus non avrebbe avuto bisogno di alzare un
dito. Emmeline portò gentilmente a Remus dei vestiti puliti nei
quali si potesse cambiare prima di lasciare Hogwarts ed Harry lo
aiutò a vestirsi- Remus era ancora piuttosto debole e rigido, e
aveva difficoltà a piegarsi in alcune posizioni.
“Okay” disse Sirius uscendo dall’ufficio di Madama Chips “Siamo pronti ad andare?”
“Non sono mai stato così pronto” disse debolmente
Remus. Emmeline lo aiutò ad alzarsi dal suo letto, porgendoli il
suo bastone “Come arriviamo lì?”
“Bè” cominciò Emmeline”All’inizio
abbiamo pensato alla smaterializzazione, ma non eravamo sicuri che tu
ne avessi la forza. Poi abbiamo pensato via camino, finché
Sirius non ci ha indicato quanto lo odiassi. Ci siamo organizzati con
una passaporta. Io e Sirius saremo intorno a te nel caso tu dovessi
cadere quando atterriamo”
Remus roteò gli occhi con le labbra che si contorcevano
“Pensate davvero che sia così incapace da non riuscire
nemmeno a rimanere in equilibrio dopo aver usato una passaporta?”
“Remus ho dovuto aiutarti a mangiare la colazione questa mattina.
Harry ti ha aiutato a vestirti. Quindi sì, pensiamo che tu sia
un incapace” disse tranquillamente Sirius con un ghigno.
“Fanculo Felpato” mormorò Remus.
Prima che Silente arrivasse con la loro passaporta, Harry salutò
Remus, senza voler ovviamente,proprio come Sirius,che il mago fosse
lontano dalla sua vista. Mancava solo un mese alle vacanze di Natale,
ma Harry stava facendo pensare che ci sarebbero voluti anni prima di
rivedere Remus. Emmeline dovette promettergli che si sarebbero presi
benissimo cura di Remus,prima che Harry andasse finalmente alle sue
lezioni del mattino.
Ci fu un momento imbarazzante quando Harry stava per andarsene. Sirius
aveva salutato Harry, e se ne era andato velocemente per aiutare
Emmeline con Remus. Harry aveva ovviamente voluto dire di più al
suo padrino di “Ci vediamo”, ma non sembrava riuscire a
trovare le parole giuste. Remus mandò uno sguardo molto chiaro
al ragazzo, ricordandogli della loro conversazione dieci giorni prima.
Harry annuì, e disse con le labbra ‘Lo farò’
prima di lasciare l’infermeria.
Sirius era seduto sul letto di Remus guardando le diverse pozioni, ma
Remus era sicuro che la sua mente non stava pensando alle medicine.
Emmeline cercò di rallegrare l’atmosfera dicendo a Remus
che Molly stava organizzando un grande banchetto quella sera per
festeggiare il suo ritorno. Molly non aveva cucinato molto negli ultimi
mesi, e il suo umore era migliorato notevolmente quando aveva sentito
che Remus era ritornato.
Silente entrò poco dopo con una pluffa sgonfia che sarebbe stata
usata come passaporta. Il preside era andato a trovare Remus solo due
volte dal suo ritorno ad Hogwarts, ed entrambe le volte era rimasto per
poco tempo. “è bello vederti in piedi mio caro
ragazzo” disse piano con gli occhi che scintillavano allegramente
“Non vedo l’ora di vederti quando avrai recuperato di nuovo
tutte le tue forze”
“Grazie signore” sorrise Remus.
Sirius si morse il labbro per evitare di chiedere a Silente se stava
programmando di mandare Remus ad un’altra missione. Forse questa
volta Remus sarebbe stato ucciso. Resistette però, senza
permetter che i suoi sentimenti meno che contenti verso il preside
rovinassero la mattina. Credeva ancora che fosse colpa di Silente il
fatto che Remus si trovasse in quella situazione.
“Vi vedrò tutti presto suppongo” disse Silente,porgendo a Sirius la passaporta.
Emmeline e Sirius si alzarono, con la borsa di pozioni che Madama Chips
aveva preparato per Remus sulla spalla di Sirius, e il bastone per
camminare di Remus nella mano di Emmeline. I tre toccarono la
passaporta, e Sirius ed Emmeline strinsero forte le loro mani libere
intorno alle braccia di Remus, aspettando che la passaporta si
attivasse.
Meno di un minuto dopo, furono tirati verso la familiare spirale di
colori. Colpirono il pavimento di pietra della cucina di Grimmauld
Place, e Remus inciampò addosso ad Emmeline. Sirius li prese
entrambi prima che toccassero il pavimento.
“Piuttosto incapace direi” lo prese in giro Sirius.
“Fanculo” disse di nuovo Remus. “Posso sedermi per favore? Penso di non sentirmi molto bene.”
Emmeline andò subito a prendere una sedia per Remus mentre
Sirius lo aiutava ad attraversare la cucina. Sopra di loro, si
sentì un fracasso, una maledizione mormorata che poteva solo
appartenere a Tonks, e le urla immediate della madre di Sirius.
“Bentornato a casa Lunastorta” disse Sirius seccamente.
RECENSITE!
Scusate se non ho aggiornato
in questi 2 giorni ma sono partita inaspettatamente e non ho avuto la
possibilità di avvisarvi. In risposta alle vostre recensioni su
Tonks e Kingsley, è ovvio che stanno insieme, se ne era
già parlato nel capitolo 9 prima dell’attacco a Diagon
Alley…
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Capitolo 16 *** Capitolo 16 ***
chap 16
CONSEQUENCES
Capitolo 16
Nei giorni successivi,anche se era più che felice di rivedere i
suoi amici, Remus cominciò ad averne abbastanza di essere un
paziente. Molly era nel suo elemento,occupandosi di lui a non finire.
Non permetteva a nessuno di rimanere seduto con lui per più di
un’ora- aveva bisogno di riposare. Le uniche eccezioni alla
regola erano Sirius ed Emmeline.
Come promesso,Molly aveva organizzato un bel banchetto per il ritorno
di Remus al quartier generale dell’ordine. Era fin troppo
magro,nell’opinione di tutti, persino dopo tutto il cibo che
Madama Chips lo aveva obbligato a mangiare durante la sua permanenza ad
Hogwarts, e avrebbe avuto bisogno di tutta la forza possibile per la
luna piena successiva.
Sirius cominciò a fare il suo lavoro dal numero dodici da quando
il primo giorno in cui era tornato al ministero dopo due settimane di
assenza, aveva accidentalmente fatto prendere fuoco ad uno dei cubicoli
nel dipartimento auror. Successivamente,Madama Bones aveva scoperto che
era stato troppo preoccupato di ritornare a Grimmauld Place per andare
a controllare Remus, perciò gli aveva suggerito di prendere un
lungo permesso temporaneo. Kingsley era a comando di tutto fino al
ritorno di Sirius.
Emmeline,che si era trasferita al numero dodici dopo il suo ritorno
dalla Francia,passava la maggior parte del suo tempo con Remus. Dal
momento che era obbligato a rimanere a letto mentre si riprendeva, era
andata a Diagon Alley, e gli aveva comprato tantissimi libri, che erano
tutti in una alta pila accanto al suo comodino per tenerlo occupato.
Lui aveva insistito che lei non si preoccupasse troppo per lui, o che
spendesse troppi soldi, mentre esaminava la pila.
“Considerali due anni di regali di Natale e di compleanno” aveva detto per un sorriso.
Remus non voleva ancora raccontare cosa gli era successo in Francia.
Sirius aveva smesso di chiederglielo dopo qualche giorno. Remus ne
avrebbe parlato quando sarebbe stato pronto. C’erano
notti,però, nelle quali Remus si svegliava sudando
abbondantemente e gridando, come se stesse venendo torturato. Sirius ed
Emmeline erano allo stesso piano del paziente- Molly ed Arthur si erano
sistemati al terzo- e correvano subito a calmarlo al meglio che
potevano. Ogni volta che aveva uno di questi episodi, Remus ci
rideva sopra, insistendo che era solo un incubo, ma che non poteva
ricordare i dettagli. Né Sirius né Emmeline ci credevano,
ma non insistevano troppo sull’argomento. Invece,rimanevano
entrambi seduti con lui finché si addormentava di nuovo, e la
maggior parte delle notti tornavano dormire nelle loro stanze.
Una notte Remus ebbe un ‘incubo’ piuttosto terribile, che
aveva provocato lacrime e forti singhiozzi. Sirius era andato al
ministero per prendere dei rapporti,perciò c’era stata
solo Emmeline nelle vicinanze per consolarlo. Era rimasta seduta con
Remus tutta la notte,finchè aveva smesso di piangere,e si erano
addormentati abbracciati. Molly gli aveva trovati insieme la mattina
dopo,quando era andata a controllare Remus. Aveva sorriso dolcemente
alla scena, ed era tornata in cucina per preparare la colazione.
Remus si svegliò quando sentì qualcosa di strano.
C’era qualcosa di caldo steso sotto la sua testa, qualcosa di
molto comodo. Aprì gli occhi e realizzò lentamente che
praticamente era steso sopra qualcuno. Alzò un
sopracciglio,notando che la persona che stava usando come cuscino era
una donna, e arrossì profondamente quando i suoi occhi si
posarono sulla faccia di Emmeline.
Oh Porca Puttana. Si lamentò involontariamente. Come è successo?
Poi si ricordò che lei lo aveva consolato la notte prima, e lui
si era addormentato sul suo petto. Bella questa Lupin. Puoi renderti
ridicolo davanti ad una strega più di così?
Cercò di allontanarsi da lei(il suo braccio destro si era
addormentato sotto di lei) senza svegliarla. Mise la sua mano sinistra
dalla sua altra parte mentre cercava di togliere l’altra da sotto
di lei. Sussultò quando lei si spostò,e i suoi occhi si
spalancarono. Si guardarono per diversi minuti,entrambi con gli occhi
spalancati senza saper cosa dire.
“Giorno” disse Remus piano alla fine.
Lei soffocò una risata “Giorno” disse dolcemente “Ti senti meglio?”
Remus trasalì involontariamente”Oh sì, grazie. Mi dispiace per ieri notte” aggiunse imbarazzato.
“Nessun problema”
Lui annuì “Ehm, hai dormito bene?” chiese imbarazzato.
“Molto bene veramente” ammise lei assonnata, arrossendo e distogliendo lo sguardo.
Remus sorrise “Anche io” disse guardandosi nella stanza
“Ehm,forse dovremmo scendere a fare colazione…Se Sirius ci
trova così, non ce la lascerà mai passare liscia.”
Lei rise, facendo sobbalzare un po’ lo stomaco di Remus
“Questo probabilmente è vero. Ma tanto perché tu lo
sappia, non ho paura del grosso auror cattivo.”
“Bè,nemmeno io, ma non so quanto potrei sopportarlo questa settimana”
“Non preoccuparti di lui….Comunque,colazione. Tu resta qui, te ne portò un po’ io”
“Non devi-“
Lei roteò gli occhi”Davvero,non mi dà fastidio.
Torno presto” Remus liberò il suo braccio, e lei si
alzò da letto, avvolgendo una vestaglia intorno a lei prima di
uscire dalla stanza.
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Sirius e Kingsley erano nella biblioteca dei Black, leggendo delle
morti più recenti provocate da Lord Voldemort. La notte prima,
un intero villaggio babbano sulla costa ovest, era stato massacrato.
Erano stati mandati Oblivatori insieme agli auror per cancellare le
menti degli abitanti dei villaggi vicini. Il grosso teschio verde che
volava sopra il villaggio non era una cosa facile da far dimenticare
alle persone.
“Hey capo” disse piano Kingsley,con la fronte che si
aggrottava.”Hai visto questo?” passò un pezzo di
pergamena attraverso il tavolo su cui lui e Sirius stavano lavorando.
Sirius sospirò e lesse il rapporto, con le sue sopracciglia che
salivano sempre di più mentre raggiungeva la fine del foglio.
Una donna e suo nipote erano stati attaccati dai mangiamorte tre notti
prima. Uno dei pittbull della donna, aveva quasi strappato via la gamba
dell’assalitore, ma né la donna né il ragazzo erano
sopravvissuti all’attacco. I loro nomi erano Marjorie e Dudley
Dursley.
“Bè” disse Sirius piano e debolmente appoggiando la
pergamena sul tavolo”Penso che sia ufficiale Harry Potter non ha
più parenti in vita”
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La prima partita del Grifondoro della stagione era appena terminata. I
Grifondoro avevano massacrato Serpeverde 250-90, con Ron Weasley
come nuovo portiere. Harry aveva sempre saputo che il suo miglior
amico era un bravo giocatore di Quidditch,ma era rimasto sorpreso di
quanto avesse giocato bene contro i Serpeverde. Una cosa era giocare
con amici e famiglia, ma era piuttosto diverso giocare contro una
squadra a cui non dava fastidio mandare i suoi avversari in infermeria
per qualche settimana.
Draco Malfoy, ancora piuttosto arrabbiato per l’incidente con
malocchio, aveva cantato una canzone con testi piuttosto crudeli su
Harry e i suoi guardiani. La canzone suggeriva che Sirius e Remus erano
più che amici, e che Harry era il figlio nato dal loro amore.
Prima che Harry potesse maledire Malfoy molto dolorosamente, Hermione
aveva guardato oltre la spalla di Malfoy e aveva salutato
Malocchio. Malfoy era sobbalzato un metro in aria, con la sua pelle
pallida che era accoppiata con i suoi biondi capelli d’argento, e
si girò. Malfoy fece un sorrisetto, chiamò Hermione una
mezzosangue, e se ne andò arrabbiato. Ron cercò di
inseguirlo, ma Fred e George lo trattennero.
“Ci prenderemo cura noi del piccolo furetto rimbalzante” dissero misteriosamente.
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Sirius,Remus ed Emmeline erano tutti in camera di Remus a fare varie
cose. Sirius stava leggendo dei rapporti del ministero,o fingeva di
farlo mentre ignorava le provocazioni di Remus sul fatto di essere
diventato un membro responsabile e funzionale della società
magica. Emmeline e Remus erano stesi piuttosto comodi (e molto
vicini,pensò Sirius) sul letto di Remus a fare le parole
crociate.
Ci sarebbe stata una riunione dell’ordine quella notte per
discutere della guerra e dare il benvenuto a Remus nelle loro file.
Sirius aveva molto convenientemente, dimenticato di dire a Remus che
Naomi aveva un nuovo ruolo nella guerra. Pensava che Remus
l’avrebbe presa meglio in una stanza piena di persone, piuttosto
che in un posto con solo Sirius e Remus dove nessuno poteva sentire le
urla di dolore di Sirius dopo che Remus lo avrebbe attaccato.
Da una parte, pensava che sarebbe stato giusto dare a Remus qualche
piccolo avvertimento- rivedere la sua ex- quasi moglie che credeva
fosse leale a Voldemort, nella cucina del quartiere generale
dell’ordine, non sarebbe stata per lui la cosa più facile
da accettare. Ma Emmeline aveva trascorso tutta la giornata con lui, e
sembrava contento con la sua vita per la prima volta da quando era
ritornato. Sirius non riusciva a rovinare tutto.
Erano una bella coppia, Remus ed Emmeline. Anche se non si stavano
frequentando ufficialmente (Sirius gli dava due mesi massimo per risolvere
questo piccolo dettaglio). Remus meritava di essere felice con
qualcuno. Sirius amava il suo migliore amico, era molto protettivo nei
suoi confronti,e non voleva vedere Remus con il cuore spezzato come era
successo con Naomi. Era sicuro che se Remus ed Emmeline si fossero
messi insieme, sarebbero stati felici,anche in guerra.
“Quello è un mangiadischi?” chiese Emmeline guardandosi intorno nella stanza di Remus.
Remus seguì il suo sguardo e sorrise “Ah,sì lo è. Era di mia madre, ma non funziona da anni”
“Ti dispiace se ci do uno sguardo?” chiese con un tono eccitato che ricordò a Sirius Arthur Weasley.
Remus scrollò le spalle”No per niente”
Emmeline sorrise, si alzò dal letto, camminò per la
stanza e si sedette contro il muro accanto al mangiadischi.
Passò le sue dita sulla barra con l’ago e aggrottò
la fronte pensierosa. Sirius e Remus si scambiarono uno sguardo curiosi
quando tirò fuori la sua bacchetta, colpì la macchina e
cominciò a mormorare qualcosa di incoerente.
Remus cominciò a dire che aveva già provato ad usare la
magia, ma si fermò. Lei appoggiò uno dei vecchi dischi
che lui teneva in una scatola sul mangiadischi, e ci mise sopra
l’ago. La mascella di Remus si spalancò quando
scricchiolò e cominciò a suonare.
“Come hai fatto?” le chiese Remus meravigliato, gettando le
coperte ai suoi piedi e alzandosi dal letto con l’aiuto di Sirius.
“Magia”lei ghignò.
Sirius rise mentre Remus alzava un sopracciglio “Questo lo so, ma quale incantesimo?”
Emmeline si alzò e pulì della polvere dai suoi jeans.
“Ah,se glielo dicessi signor Lupin,poi dovrei ucciderla”
disse misteriosamente “Ora se voi gentiluomini volete scusarmi,
vado a prepararmi per la riunione.”
Remus continuò a guardarla mentre lasciava la stanza, con
un’espressione piuttosto sognante sulla sua faccia “Forza
Lunastorta andiamo a fare anche te bello bello per
l’incontro”
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Due ore dopo,giù in cucina, l’ordine della fenice si era
raggruppato intorno al grande tavolo di legno,dove Molly aveva
sparpagliato bibite e aperitivi, mentre aspettavano che iniziasse la
riunione. Ci volle un po’ di tempo a Remus per scendere le scale.
Non poteva farlo da solo- aveva bisogno dell’aiuto di Sirius. Il
suo ginocchio diede dei problemi mentre scendeva, e si era dovuto
fermare dopo qualche gradino per aspettare che il dolore diminuisse un
po’.
Fu sollevato quando finalmente raggiunse la cucina. Era solo la seconda
volta che era stato lì da quando era tornato al quartier
generale. Quelli che erano già arrivati applaudirono e gridarono
quando Remus scese dall’ultimo gradino, dandogli il benvenuto.
Remus sorrise e salutò tutti,accettando abbracci e stringendo
mani,mentre Sirius lo aiutava a sedersi, molto prevedibilmente accanto
ad Emmeline. Remus scoprì che non gli dava molto fastidio.
“Ecco a te Remus caro” disse Molly felicemente appoggiando
un piatto di cibo davanti a lui “Hai preso le tue pozioni?”
“Sì Molly” rispose Remus pazientemente “Grazie
mille, sembra tutto magnifico” Molly sorrise radiosa,fece un
occhiolino ad Emmeline e si incamminò dall’altra parte del
tavolo con Arthur e Bill “Che cosa è stato quello?”
mormorò Remus ad Emmeline.
Le labbra di Emmeline si contrassero “ Io,ehm,penso che sia entrata e ci abbia visto stamattina”
Remus arrossì leggermente al pensiero di come potesse essere
percepita la situazione “Non lo direi troppo forte se fossi in
te. Saremmo il pettegolezzo principale dell’ordine per
mesi” Emmeline si limitò a ghignare e prese delle patatine
dal piatto di Remus. “Sa signorina Vance” disse severamente
“Non ci sono molte persone che possono cavarsela tranquillamente
rubando cibo da un lupo mannaro. Neanche Sirius lo può
fare”
“Correrò i miei rischi” rispose maliziosamente.
Prima che lui potesse rispondere,lei si alzò per andare a
salutare Tonks.
Remus fu solo capace di fissarla con le sopracciglia alzate per qualche
momento,prima che Sirius e Kingsley si sedettero accanto a lui. Remus
ringraziò Kingsley abbondantemente per essersi preso cura del
suo migliore amico durante la sua assenza. Kingsley naturalmente disse
che non era stato un problema, ma Remus sottolineò il fatto che
Sirius poteva a mala pena farsi la colazione da solo,figuriamoci
prendersi cura di se stesso. Sirius si limitò a roteare gli
occhi,e a permise ai suoi amici di insultarlo. Si sarebbe
vendicato…
Nel caos degli arrivi dei membri dell’ordine e dei saluti, Remus
non si accorse della strega che era entrata con Silente. Il preside si
alzò all’inizio del tavolo,con gli occhi che scintillavano
alla vista davanti a lui. La faccia di Sirius era felicissima mentre
lui e Remus si prendevano in giro come se non fosse mai successo
niente. Remus era ancora malaticcio,ma Silente sapeva che con il tempo
sarebbe guarito completamente.
Emmeline si andò a sedere accanto a Remus alla sua sinistra. Si
sorrisero finchè gli occhi di Remus guardarono oltre le spalle
della donna. Il suo umore felice svanì immediatamente quando
vide lei,che lo guardava
tranquillamente. Se avesse avuto una bacchetta- aveva veramente bisogno
di prenderne una nuova- l’avrebbe puntata verso di lei.
“Sirius” disse in una voce cautamente controllata senza distogliere lo sguardo da Naomi “Che cosa ci fa lei qui?”
poteva quasi vedere Sirius sussultare dietro di lui
“Felpato” disse con la voce piena di sarcasmo “Ti sei
dimenticato di dirmi qualcosa?”
“Remus, c’è un’ottima spiegazione per questo-“ cominciò Sirius.
Remus si girò molto piano e guardò malissimo il suo
miglior amico.”Bè,allora non ti dispiacerà dirmi
ora qual è questa spiegazione vero?”
“Naomi ha lavorato per l’ordine” gli interruppe piano
Silente “Ormai ci passa informazioni dalle file di Lord Voldemort
da due mesi”
Remus sospirò e scosse la testa. Soffocando una risata senza
divertimento si guardò per il tavolo, e i suoi occhi infine si
posarono su Naomi. “Siete tutti pazzi…” disse piano.
Appoggiò tutto il suo peso sul suo bastone e si alzò
dalla sedia, cercando di rimanere in piedi. “Non mi sento molto
bene. Penso che andrò a stendermi se non vi dispiace”
aggiunse con tono piatto “Scusatemi”
“Remus…”cominciò Sirius. Remus lo
ignorò mentre cominciava a salire lentamente le scale. Emmeline
stava per seguirlo,ma Sirius scosse la testa “Non vorrai vedere
questo” mormorò seguendo il suo amico. Avvolse un braccio
intorno alla vita di Remus, e ignorò i tentativi
dell’altro mago di spingerlo via.
Appena sparirono per le scale,Kingsley si voltò verso Silente
“Bè,l’ha gestita meglio di quanto mi
aspettassi” disse tranquillamente.
_____________________________________________________________________________
Nonostante i tentativi di Sirius,Remus non si fermò a far
riposare il suo ginocchio finché raggiunsero la sua stanza. Non
disse una parola al suo miglior amico finché la porta non fu
chiusa- nessun altro aveva bisogno di sentire “Spiegami”
disse quasi freddamente mentre si sedeva sul suo letto.
“Lunastorta…” disse Sirius. Remus lo
guardò con calma,con occhi fiammeggianti.Sirius sospirò e
cominciò a spiegare gli eventi che avevano portato Naomi a
diventare una spia dell’ordine. Remus non interruppe Sirius
neanche una volta. Si stava godendo i tentativi di Sirius ad evitare il
suo sguardo. Era tornato solo da due settimane, e Sirius lo aveva
già fatto arrabbiare così tanto come non aveva mai fatto
in molti anni.
Un silenzio teso riempì la stanza quando Sirius finì di
parlare”Perché non me lo hai detto prima?” chiese
Remus piano,con un pizzico di dolore evidente nella sua voce. “E
non dirmi cazzate come ‘sei in convalescenza e non volevo farti
agitare ’ ”
“Mi dispiace” disse Sirius piano e sinceramente
“è solo…sono successe così tante cose negli
ultimi mesi…Cioè poteva a mala pena gestirlo io quando
è successo,e figuriamoci raccontarlo a te dopo qualsiasi cosa tu
abbia passato…mi dispiace Lunastorta”
Remus annuì “Lo so che ti dispiace veramente”disse
con tono piatto e le labbra che si contorcevano “Posso chiederti
solo una cosa? Che cosa ti ha fatto cambiare idea su Naomi? Non mi
avevi detto pochi mesi fa che non ci si poteva fidare,che ci aveva
tradito…che era- quali sono state le tue
parole…’una mangiamorte del cazzo ’?”
Sirius alzò shockato un sopracciglio “Che linguaggio
Lunastorta” mormorò,facendosi guardare male da Remus.
Sospirò “Ad essere onesti non lo so. Dopo che tu sei stato
tenuto in ostaggio,o,perso,o qualsiasi cosa sia stata, ed Harry che
è quasi morto… Tutto è cambiato Remus. È
una scusa debole,lo so,ma è vero. Avrei fatto qualsiasi cosa per
tornare alla normalità. Se questo vuol dire fidarsi di qualcuno
che ci ha tradito, che sia così. Cioè,che diavolo mi sono
fidato di Piton per salvare la vita di Harry…”
“E questo mi fa scoppiare ancora la testa…”
Sirius ghignò leggermente “Anche la mia…Comunque
quando Naomi si è fatta viva al ministero- che già da
solo vuol dire avere molte palle,se me lo chiedi- e mi ha detto che
sapeva delle cose…bè ho pensato che poteva essere capace
di condurci a te…”
Remus alzò un sopracciglio”E tu hai capito tutto questo da solo? Sono così orgoglioso di te Felpato”
Sirius strinse gli occhi e si passò tra le dita la bacchetta che
aveva nella tasca posteriore “Sai sei molto fortunato ad essere
ancora in convalescenza Lunastorta”
“E perché?” chiese Remus con le labbra che si contorcevano di nuovo.
“Perché altrimenti sarei costretto a bombardarti con i
cuscini finchè urlerai per avere pietà, mio caro vecchio
amico”
Si ghignarono tra di loro per un momento “”In questo caso,scuse accettate Felpato”
“Molto saggio da parte tua”
Si sentì bussare alla porta della camera da letto. Sirius
andò ad aprirla dopo essersi scambiato un altro ghigno con
Remus. Aprì maggiormente la porta e Tonks ed Emmeline entrarono
“Silente ci ha mandato per esseri sicuri che Remus non ti avesse
ucciso Sirius” disse Tonks facendo conversazione.
“Avete bloccato tutti i miei piani signore” disse Remus,scutotendo la testa fingendosi deluso.
“La riunione è finita?” chiese Sirius
“Sì più o meno se ne sono andati tutti.”
“Però Kingsley voleva parlare con te prima che ce ne andiamo” spiegò Tonks a Sirius.
“Okay, torno subito allora” disse Sirius ad Emmeline e
Remus mentre Tonks cominciava a dirigersi fuori dalla stanza “Voi
bambini fate i bravi” aggiunse con un ghigno prima di chiudere la
porta dietro di lui.
_____________________________________________________________________________
Lucius Malfoy era seduto sul letto di acciaio nelle sue stanze,leggendo
una lettera alla luce della sua bacchetta. Suo
figlio,Draco,l’erede della famiglia Malfoy,aveva avuto alcuni
problemi ad Hogwarts con il vecchio auror paranoico Moody. Lucius
rispose, assicurando suo figlio che i suoi problemi sarebbero stati
risolti a tempo debito. Il signore oscuro avrebbe cominciato presto a
reclutare nuovi alleati,e Draco avrebbe preso il suo posto accanto a
suo padre.
Il nome dei Malfoy era stato completamente distrutto da Silente e gli
altri sciocchi amanti dei babbani. Narcissa poteva andare raramente in
pubblico negli ultimi tempi senza essere indicata,e provocando sussurri
alle sue spalle dal popolo magico di basso livello. C’era stato
un tempo in cui il nome dei Malfoy richiedeva rispetto. I Malfoy una
volte erano la più grande famiglia di purosangue,insieme ai
Black. Questo era stato ovviamente, finché Sirius Black aveva
mostrato la sua vera identità, e le sue lealtà si erano
allontanate dalle credenze della sua famiglia.
Dopo che Black aveva salvato il suo prezioso figlioccio dalle grinfie
del signore oscuro nove anni prima, Lucius aveva portato il suo padrone
a nascondersi. Non erano stati otto anni facili per Lucius. Trascorreva
le sue giornate tenendo vivo il suo signore usando il veleno del
serpente che lui chiamava animale,Nagini. Le notti erano trascorse
viaggiando,cercando posti ancora più sicuri per nascondersi.
Gli ingredienti che servivano per riportare il signore oscuro al potere
non erano stati facili da localizzare. Sangue di unicorno…Pelo
di un grifone…osso di sfinge…le ferite di Lucius erano
state numerose. Poi c’era stata la preparazione della pozione.
Quella da sola aveva richiesto la maggior parte di tre anni.
Per un po’ di tempo,Lucius si era preoccupato per la salute del
suo padrone. Il corpo in cui si era ridotto il signore oscuro –
la forma squamosa disgustosa e annerita- stava cedendo,e c’era
una possibilità che non sarebbe sopravvissuto a lungo negli
elementi duri e freddi del loro nascondiglio. Lucius ci era riuscito
però, aveva finito la pozione e aveva portato indietro il suo
padrone.
Era stato adeguatamente ricompensato, facendosi strada tra i servi
più fedeli,e aveva preso posto accanto al suo padrone come il
suo servo più fedele durante la guerra. Naomi Watts era stata
nominata terza vice dei mangiamorte poco dopo. La donna era altamente
dotata a creare strategie di guerra- persino Lucius doveva ammetterlo.
Per non parlare del fatto che non era neanche brutta da guardare…
Si ricordava che una volta era fidanzata con il lupo mannaro,Remus
Lupin. Questo aveva portato Lucius a mettere in dubbio la sua
fedeltà verso il signore oscuro. Lucius non credeva
nell’amore, anche se molti della sua stessa razza lo
sbandieravano tranquillamente . Watts e Lupin erano stati quel tipo di
coppia. Se il loro “amore” era così profondo,allora
perché aveva tradito Lupin? E chi diceva che non avrebbe tradito
anche il signor oscuro?
Ma,come al solito in questi casi,il signore oscuro non era
d’accordo con il punto di vista di Lucius. Credeva che la Watts
fosse leale quanto lui. Perciò Lucius era costretto a fidarsi di
lei.
No,non era il lavoro più facile,essere il vice del signore
oscuro,ma Lucius Malfoy non era mai stato il tipo di uomo che si
arrendeva.
RECENSITE!
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Capitolo 17 *** Capitolo 17 ***
chap 17
CONSEQUENCES
Capitolo 17
Tre giorni prima di Natale,l’espresso di Hogwarts si fermò
davanti al binario 9 3/4. Gli studenti a bordo del treno si
affrettarono a scendere a salutare le loro famiglie, più
che felici di liberarsi della scuola per due settimane. Fred e George
conducevano felicemente il gruppo fuori dal treno per andare ad
incontrare i loro genitori. Harry era alla fine, e cominciò
automaticamente a cercare qualche segno di Sirius o Remus.
L’ultima lettera che aveva ricevuto dai suoi guardiani- bè
da parte di Remus,visto che Sirius ed Harry non è che si
parlassero molto- diceva che,lui,Remus,stava molto meglio.
C’erano ancora momenti in cui aveva bisogno di riposarsi dopo
aver salito o sceso molti gradini,ma stavano diventando occorrenze
sempre meno frequenti. Aveva ancora bisogno del bastone- la sua gamba
destra continuava a dargli dei problemi- ma non aveva più
bisogno dell’aiuto continuo di Sirius se voleva andare da qualche
parte.
Da quanto Harry poteva vedere però, nessuno dei suoi guardiani
era nel mare di genitori che aspettavano i loro bambini. I signori
Weasley sorrisero felicemente mentre i loro figli, ed Harry ed
Hermione,si avvicinavano. I Granger,disse la signora Weasley alla
strega di nascita babbana,la stavano aspettando subito fuori dalla
barriera. Hermione non avrebbe raggiunto i suoi amici per Natale,ma
aveva promesso di andare a fare visita prima della fine delle vacanze.
“Signora Weasley” disse Harry mentre Hermione superava la
barriera con il mondo babbano”Dov’è Sirius?”
“Oh,era un po’ occupato oggi caro. Lui,Remus ed Emmeline
stavano decorando la casa per Natale quando ce ne siamo andati”
disse la signora Weasley distrattamente mentre radunava la sua
famiglia”FRED E GEORGE! Cosa vi ho detto sul far lievitare i
vostri bauli con vostra sorella sopra?”
Harry sentì il suo cuore sprofondare da qualche parte vicino al
suo stomaco. Uno dei suoi guardiani- la maggior parte delle volte
entrambi- era sempre lì ad accoglierlo quando scendeva dal
treno. Capiva che Remus probabilmente non se la sentiva,ma Sirius
sarebbe potuto venire…Ovviamente,Sirius era ancora arrabbiato
con lui per Halloween- Harry non aveva ancora parlato con il suo
padrino,come aveva promesso a Remus. Bè, ora Sirius ed Harry
sarebbero stati nello stesso posto per due settimane,e non c’era
modo che Remus avrebbe permesso a loro due di
evitarsi…specialmente non a Natale…
______________________________________________________________________________
Sirius,Remus,Emmeline e Tonks stavano facendo una pausa dal decorare la
casa,per mangiare un po’ della torta che aveva fatto Molly quella
mattina.
“Allora Tonks,che cosa farai a Natale?” chiese Emmeline.
Sirius cercò di nascondere la sua eccitazione e divertimento su
come, man mano che passavano i giorni,Emmeline e Remus sembravano
sedersi sempre più vicino.
Tonks arrossì un po’ “Porto Kingsley ad incontrare
mamma e papà. Me lo stanno chiedendo da mesi, e se aspetto
ancora,probabilmente si presenteranno al dipartimento auror a
cercarci”
Sirius ghignò “Questo andrebbe perfettamente bene per me.
Potrei raccontare tutti i segreti oscuri di Kingsley”
“Faresti veramente una cosa del genere ad un amico?” chiese Emmeline con un sopracciglio alzato.
“Assolutamente!” disse subito Sirius “Lo farei in un
lampo per Lunastorta… E ho tante cose da dire sul vecchio Remus
Emmeline” aggiunse con un occhiolino.
“Sei decisamente il più grosso idiota del mondo” disse Remus con tono piatto mordendo la sua torta.
“Probabilmente, ma tu mi vuoi bene” Sirius ghignò.
Remus alzò un sopracciglio “Questo è da vedere”
“Sarei altamente offeso se non sapessi che stai prendendo pozioni
antidolorifiche da un mese Remus” disse Sirius con la bocca piena
di torta”E tu Vance?” aggiunse dopo aver ingoiato il pezzo.
Remus si chiese se lo avesse almeno masticato “Quali sono i tuoi
programmi per le vacanze?”Sirius notò che Remus
diventò velocemente interessato nelle sue calze.
“Oh,probabilmente tornerò semplicemente a casa per qualche giorno” disse Emmeline evitando il discorso.
“Andrai a trovare la tua famiglia?” chiese Tonks
Emmeline scosse la testa. “No i miei genitori sono morti diversi
anni fa. Ho dei fratelli,ma si sono trasferiti entrambi in America per
crescere le loro famiglie dopo la prima guerra”
“E allora con chi passerai le tue vacanze?” chiese Sirius
ignorando lo sguardo infuriato che gli stava facendo Remus.
Emmeline scrollò le spalle “Veramente nessuno. Ho solo
pensato che a voi ragazzi potesse servire un po’ di tempo soli
con Harry senza che tutto il mondo interferisse”
“Non puoi passare Natale da sola!” esclamò Sirius “Resta qui!”
“Non voglio impormi-“cominciò Emmeline.
“Nessuno si sta imponendo!” insistette Sirius “Giusto Remus?”
“Giusto Sirius” disse Remus continuando a guardare male il suo miglior amico.
“Bè,io-“tentò Emmeline di nuovo.
“Niente scuse” disse Sirius serio”Resti qui”
Prima che Emmeline potesse aprire la bocca per parlare di nuovo, la
porta d’ingresso si aprì. I Weasley ed Harry cercarono di
entrare piano,e ci sarebbero riusciti se Fred non avesse cercato di
chiudere la porta con un movimento della sua bacchetta. Il risultato fu
che ogni ritratto dell’ingresso si svegliò urlando insieme
a quello della signora Black.
“Non posso dire che mi sia mancato questo” disse seccamente
Remus mentre Sirius e Tonks correvano a schiantare i ritratti.
Emmeline ghignò “Penso che aggiunga personalità a questo vecchio posto”
Remus alzò un sopracciglio “Sei mai stato chiamato un
cagnaccio pieno di pulci da un ritratto più vecchio del tuo
trisavolo?”
“Sì” rispose certa”Quarto anno ad Hogwarts. I
miei amici ed io ci stavamo usando per fare pratica di
trasfigurazione”
Remus poté solo scuotere la testa prima che Harry e i suoi amici entrassero nella stanza a salutare.
Il resto della serata fu trascorso a far sistemare di nuovo i ragazzi a
Grimmauld Place. Molly preparò una grande cena per i presenti, e
Kingsley sembrava attratto dalla casa per l’odore del cibo- o
forse erano i capelli rosa di Tonks che agivano da faro.
Sirius ed Harry parlarono per poco,ma era più che ovvio che le
cose tra di loro erano ancora strane. Remus pensava che entrambi
avessero bisogno di essere schiaffeggiati. Forte. Per quanto amasse la
sua famiglia,e anche molto, non sapeva quanto poteva sopportare ancora
Sirius depresso per Harry prima di esplodere. Emmeline gli aveva
detto che l’umore di Sirius non era neanche lentamente vicino a
come lo era stato prima del ritorno di Remus,ma a lui non piaceva
nemmeno un po’.
In qualche modo si era abituato all’idea di avere la sua ex
promessa sposa come spia dell’ordine. Era stata solo ad
un’altra riunione da quella sera. Sirius diceva che aveva paura
di affrontare Remus. Remus diceva che aveva tantissime ragioni per
farlo. Anche se Remus Lupin di solito era un mago che perdonava
molto,Naomi era l’eccezione. Aveva tradito i suoi amici, e Remus
non sapeva ancora perché- aver paura di Voldemort non era una
buona scusa.
Durante le ultime settimane,Sirius era diventato piuttosto fastidioso.
Quando non era depresso per Harry, stava ovviamente cercando di far
accoppiare Remus ed Emmeline. Remus aveva un’alta opinione della
strega- aveva persino detto che le piaceva e non gli sarebbe piaciuto
avere una relazione con lei. La sua unica lamentela era che Sirius ci
stava provando troppo. Remus era tornato solo da un mese- stava ancora
cercando di abituarsi ad essere di nuovo tra i suoi amici. Anche se era
vero che Remus ed Emmeline si stavano avvicinando…bè
Remus stava esaurendo tutte le scuse sul perché non poteva
succedere niente tra di loro.
Remus si guardò introno al tavolo dove si suoi amici e famiglia
si stavano godendo il loro dessert. Non aveva mai pensato che gli
avrebbe rivisti tutti da vivo. C’erano stati giorni in Francia in
cui aveva pensato di interrompere le sue sofferenze e farla finita.
Forse era troppo sdolcinato ammetterlo ad alta voce,ma quando quei
pensieri attraversavano la sua mente, pensava a Sirius ed Harry, e
sentiva una nuova energia scorrere nelle sue vene. La sua famiglia lo
aveva tenuto in vita, anche dopo tutto quello che aveva passato. Molte
persone, quelle con più sanità mentale di lui, si
sarebbero semplicemente fatti prendere e sperato il meglio. Ma avere
Sirius Black come miglior amico e fratello,aveva strani effetti sul
senso di ribellione di qualcuno.
Remus cominciò a stancarsi poco dopo che Fred e George aveva
dimostrato a Sirius l’uso di alcune delle bacchette false che
avevano fatto. Il lupo mannaro cominciò a sentire un senso
famigliare- e non totalmente non benvenuto- di pericolo imminente
per la forte curiosità del suo miglior amico di vedere che altro
avevano creato i gemelli.
“Harry” disse piano al ragazzo accanto a lui. Harry
voltò la testa “Ti dispiace aiutare un uomo anziano a
salire le scale?”
Harry roteò gli occhi “Tu non sei vecchio Lunastorta” disse porgendo a Remus il suo bastone.
Remus diede la buonanotte ad Emmeline e a quelli che non erano
occupati con Fred e George, e permise ad Harry di aiutarlo a salire le
scale.
______________________________________________________________________________
Più tardi quella sera, Remus stava leggendo uno dei libri che Emmeline aveva comprato Difenditi da te stesso: tecniche per il lupo mannaro moderno(poteva
solo immaginare che sguardi aveva ricevuto comprando quel libro). Si
sentì un colpo familiare alla porta, e lui disse alla persona
fuori di entrare. Sirius entrò senza esitazione e si
lasciò cadere sul letto accanto a Remus.
“Sera Lunastorta” disse felice.
“Ciao Felpato. Sei comodo?”
“Abbastanza grazie”
Remus soffocò una risata. I due amici rimasero in un silenzio
confortante che solo due migliori amici potevano ottenere,mentre Remus
continuava con la sua lettura. Poteva sentire Sirius che lo fissava, ma
cercò di ignorarlo. Sapeva che cosa voleva il suo miglior amico,
ma lui voleva rimandarlo il più possibile. Evitare Sirius Black
però, non era la cosa più facile da ottenere.
Infatti,persino dopo tutto il tempo che Remus aveva trascorso ignorando
Sirius,non riusciva ancora a farlo per molto tempo.
“Remus” disse Sirius, senza nessuna traccia di divertimento nella sua voce.
Remus sospirò pesantemente e chiuse il suo libro, appoggiandolo
accanto a lui sul materasso. “Che cosa vuoi sapere?” chiese
con la voce improvvisamente roca,mentre fissava le sue mani.
“Che cosa è successo là fuori?” chiese subito Sirius.
Remus sorrise senza divertimento “Una domanda un po’
pesante non credi?” chiese retoricamente “Ricordi quello
che hai visto nel pensatoio no? Bè, dopo che ho lasciato la
caverna, mi sono ritrovato da un’altra parte. Penso sia stato un
effetto collaterale dell’incantesimo di Malfoy. Comunque,mi sono
perso nella foresta e non avevo idea di dove fossi. Non avevo una
bacchetta come sai bene. Non avevo cibo, e non riuscivo a trovare
dell’acqua. Volevo solo tornare da Emmeline nel caso i
mangiamorte tornassero per noi.
“La notte arrivò,e io non avevo ancora idea di dove fossi.
Mi sono riparato sotto alcuni alberi- aveva cominciato a piovere
piuttosto forte- e ho finito per addormentarmi. Né
Emmeline,Né io eravamo abbastanza forti per la
smaterializzazione dopo l’incantesimo di Malfoy. Avevo ancora
problemi a respirare, ma non era brutto come all’inizio. Quando
mi sono svegliato di nuovo- non so che giorno fosse- ero da
un’altra parte. Quando avevo chiuso gli occhi ero circondato da
alberi, aperti gli occhi ero in un campo aperto. Non avevo idea nemmeno
di come fossi arrivato lì. Però sentivo voci. Non sapevo
se fossero buone o cattive a quel tempo, ma sono corso a nascondermi lo
stesso. Erano Malfoy e Nott. Sono rimasti piuttosto shockati quando
hanno realizzato che ero sparito…”
“Se ti avevano trovato in primo luogo,perché non ti hanno
ucciso?” chiese piano Sirius, ovviamente non volendo pensare a
queste cose,ma avendo il bisogno di sapere.
“Ci sto arrivando” rispose pazientemente Remus”Hanno
cominciato a parlare di Voldemort, e quanto sarebbe stato arrabbiato di
scoprire che ero sparito. Stavano discutendo di alcuni dei lupi mannari
con cui avevo parlato l’anno scorso. Malfoy aveva detto qualcosa
tipo ’ non saranno mai d’accordo senza Lupin”. Non
sapevo di che cosa stessero parlando,ma ero sicuro che non fosse buono.
Hanno parlato specificatamente delle colonie dell’Albania. Credo
che sia stato prima che fossero massacrate.
“Ho deciso che era ora di andarmene prima che qualcuno mi
catturasse di nuovo. Quella volta ero stato
fortunato…”disse cupamente “è passato un
po’ di tempo. Potevano essere state ore,giorni,settimane,non lo
so. Ma i mangiamorte mi hanno raggiunto di nuovo. Non potevo difendermi
senza una bacchetta. Uno di loro,invece di schiantarmi, mi ha solo
placcato per qualche strana ragione. Era un mago piccolo perciò
l’ho gettato via dalla mia schiena e sono riuscito a rubare la
sua bacchetta. Non potevo farci molto, non era molto potente- solo gli
incantesimi base funzionavano, o sarei tornato settimane fa. Era
abbastanza però. Avevo un po’ di difesa e luce quando ne
avevo bisogno. Anche se non ero ancora forte abbastanza per
smaterializzarmi, stavo cercando di avvicinarmi ad una casa di maghi
senza farmi beccare. Sono stato capace di allontanarmi dai mangiamorte-
schiantati alcuni, fatto fatture ad altri- e ho semplicemente corso.
“La luna piena si stava avvicinando, e sapevo che non mi sarei
dovuto incontrare con loro sia prima che dopo- non avevo la mia
pozione. Ho trovato una caverna per trasformarmi. Era profonda
abbastanza da nascondermi, e da non farmi sentire da loro, e mi sono
potuto riposare lì per qualche giorno dopo che la luna piena era
passata. Ero in pessima forma il giorno dopo la luna- il lupo non
capiva dove fosse quel dannatissimo cane nero-“ Sirius rise
debolmente “Sanguinavo dappertutto. Avevo qualche costola
rotta…mi sono medicato al meglio che potevo e ho continuato per
la mia strada.”
“Perché non hai provato l’incantesimo di comunicazione con la bacchetta che avevi?”
“L’ho fatto. Ma come ho detto, solo gli incantesimi base
funzionavano. Non era la mia bacchetta. E l’incantesimo di
comunicazione non è esattamente semplice…” Remus
sospirò “Comunque andiamo un po’
avanti…finalmente avevo trovato un po’ di acqua e cibo, e
sono stato capace di recuperare un po’ delle mie forze.
Ovviamente non è stato abbastanza. Mi hanno fatto
un’imboscata due giorni dopo la luna. Mi hanno messo ko,
imbavagliato, e legato ad un albero da qualche parte…quando ci
penso… credevo di essere morto Sirius. Non ricordo di essermi
mai sentito così orribile.
“Malfoy sembrava essere l’organizzatore del piccolo
campeggio. Gli altri hanno spedito avada kedavra vicino a me tantissime
volte,tanto per prendere in giro il fatto che fossi senza aiuto e
stessi per morire. Crucio era il loro incantesimo preferito ovviamente,
come sempre con i mangiamorte. E quando sono diventato troppo debole
per reagire,hanno usato l’imperio per farmelo fare,è
bè, principalmente per il loro divertimento. Penso che mi
abbiano persino fatto fare il tip tap ad un certo punto.
“Non ho idea di quanto tempo sia stato lì. Deve essere
stato almeno un mese…pensavano che stessi per morire, e quindi
avevo rinunciato ad uscirne vivo. Perciò hanno cominciato a
dirmi cose orribili che sapevano mi avrebbero fatto venire voglia di
morire. Prima mi hanno detto che Emmeline era stata catturata, e che
l’avrei rivista per l’ultima volta alla prossima luna
piena- penso credessero che fossimo più di due membri in
missione. Dissero che tu,Sirius, avevi perso la testa a casa, e
continuavi a bere- so che questa parte è vera, ma ne discuteremo
un altro giorno- e poi che avevi ucciso Harry e te stesso. Non ero in
stato di provare a negarlo. La mia mente semplicemente lo accettava
come realtà. Dissero altre cose- Voldemort avrebbe distrutto i
mezzosangue e i loro sostenitori, cose del genere,ma non me ne
importava più.
“Ho creato un piano nei rari momenti in cui potevo pensare
semi-coerentemente. Quando sarebbe arrivata la luna piena, se ci fosse
stata davvero Emmeline, mi sarei ucciso prima di avere occasione di
attaccarla. Era un piano debole,non avrei avuto molto controllo su di
me, ma mi aiutava a continuare a pensare.
“La luna piena finalmente arrivò e mi slegarono
dall’albero. Mi tennero a tiro di bacchetta, portandomi in una
specie di recinto. Mi gettarono dentro, e mi chiusero a chiave con
alcuni incantesimi…e poi se ne sono semplicemente andati. Ho
aspettato che tornassero prima della mia trasformazione,ma non
l’hanno fatto.
“La mattina dopo non mi ricordavo cosa fosse successo.
C’era tantissimo sangue ovunque, ma fortunatamente era solo mio.
Non c’era nessuna traccia di Emmeline. Gli incantesimi che mi
tenevano chiuso erano stati tolti,perciò ho cercato di uscire il
più velocemente possibile. I mangiamorte avevano preso la
bacchetta che avevo,perciò ero di nuovo senza difesa…Ma
mentre camminavo per il loro campo, non ne avevo bisogno. Il posto era
deserto e distrutto. Sembrava che se ne fossero andati velocemente-
c’erano ancora dei fuochi ancora accesi, e sembrava non avessero
portato niente con loro, eccetto le loro bacchette.
“Ho cominciato a camminare di nuovo- più che altro a
gattonare. Ero più esausto di quanto non lo fossi mai stato. Non
mi ricordo molto dopo questo- solo flash di cose che non hanno senso.
La cosa successiva che mi ricordo chiaramente, è vedere Harry
nell’infermeria” Remus distolse lo sguardo dagli occhi
spalancati del suo miglior amico, e fissò la sua coperta.
C’era stato più di quello- più torture, più
esperienze vicino alla morte- ma non credeva che Sirius avesse bisogno
di sentire tutto quello.
“Bè” disse Sirius lentamente dopo diversi minuti di
silenzio. “E io che pensavo di aver trascorso dei mesi
terribili…”
Remus soffocò una risata “Penso che avrei preferito rimanere qui” disse
“Non sei l’unico amico” mormorò Sirius. Dopo
qualche altro minuto di silenzio pensieroso, Sirius ghignò
all’improvviso “Allora…tu ed
Emmeline…”disse suggestivamente.
Remus roteò gli occhi ma sorrise “Che cosa su di noi?” chiese fingendo una voce annoiata.
“Che cosa sta succedendo?” domandò Sirius.
Remus scrollò le spalle “Sinceramente non lo so Felpato”
“Quando la inviterai ad uscire?”
“Perché ti importa?”
“Perché voglio vedere il mio piccolo Lunastortino felice” disse semplicemente Sirius con una faccia seria.
Remus alzò incredulamente un sopracciglio “Come mi hai
appena chiamato?” Sirius si limitò a sorridere. Remus
scosse la testa, senza neanche voler immaginare do dove gli era uscito
“Sarò felice quando questa guerra sarà finita
Sirius”disse
“Succederà” disse Sirius
“Sembri piuttosto sicuro di te”
“Lo sono” disse l’auror”Pensaci Remus. Tu ed io
siamo gli ultimi malandrini. James è morto e Peter è come
se lo fosse…Ci deve essere una ragione per cui ho vissuto
così a lungo no? Avremo un ruolo più grande in questa
guerra. Sappiamo già cosa deve fare Harry…”
“Questo è vero” concordò Remus pensieroso
“Forse ce la faremo a sopravvivere dopo tutto mm?”
“Assolutamente” disse Sirius “Ora se non ti dispiace penso che cercherò di dormire per una volta”
“Sembra un buon piano” disse Remus. Sirius si sporse
strinse Remus in un abbraccio e baciò la sua tempia.
“Notte Lunastorta”
“Notte Felpato”
______________________________________________________________________________
Anche dopo aver usato le tecniche che
gli aveva insegnato Emmeline per bloccare la sua mente, Harry si
ritrovò lo stesso bloccato in un sogno. Il posto era familiare.
Lo aveva visto la notte della rinascita di Voldemort- erano le rovine
della casa dei suoi genitori a Godric’s Hollow. Niente sembrava
molto diverso dall’ultima volta che Harry lo aveva visto, eccetto
il fatto che non c’era nessun grande calderone nel centro, e
nemmeno un mangiamorte che manteneva un cumulo di stracci.
Aveva visto foto di com’era un
tempo la casa, e pensò che fosse proprio un peccato che ora
fosse solo un mucchio di rovine. Fece automaticamente qualche passo in
avanti attraverso il cancello arrugginito e fino al vialetto. Sorrise
quando lo scenario cambiò. Non era più in piedi davanti a
distruzione. Ora era un bellissimo cottage a due piani con un giardino
colorato da tutti e quattro i lati.
“Perché sono qui?” si chiese ad alta voce “perché Voldemort vuole che veda questo?”
Sapeva che non doveva essere
lì, che era quello che stava cercando di evitare studiando
l’occlumazia, ma era curioso. Ogni altra visione che aveva
ricevuto dal signore oscuro mostrava morte e buio e caos. Forse non era
una visione. Forse era solo un sogno normale…
Si morse il labbro (poteva sentirlo)e
aprì la porta bianca del cottage. Tutto sembrava normale. Cerano
giochi di bambini sparsi dappertutto, e foto di famiglia che coprivano
i muri del corridoio.
Poteva sentire molte risate dalla
cucina. Ancora curioso,seguì i suoni e ricevette un leggero
shock quando entrò superò la soglia della cucina.
Una famiglia era seduta al largo
tavolo di mogano mentre mangiava la colazione. Harry riconobbe tre
membri,ma non aveva mai visto gli atri due. Sua madre e suo padre erano
seduti ad ogni capo del tavolo,sorridendo amorevolmente ai loro
bambini, Harry era seduto in mezzo a loro, ridendo nel suo bicchiere di
succo di zucca. Di fronte a lui c’erano due bambini tra
l’età di sei e dieci anni, un maschio e una femmina. Il
ragazzo aveva capelli rosso scuro, e poteva essere tranquillamente
scambiato per un fratello più giovane di Ron se non avesse avuto
gli occhiali. La ragazza aveva lunghi capelli neri e gli occhi come
quelli di Harry.
Non stava succedendo niente di
speciale- era solo una famiglia che si stava godendo insieme la
colazione. Harry suppose che questa sarebbe stata la vita che avrebbe
avuto se Voldemort non fosse esistito. Si stava godendo la vista,ma si
chiese preoccupato dove fossero Sirius e Remus. Tornò nel
corridoio e guardò le foto. La più recente con i suoi
guardiani risaliva a quando la piccola bambina in cucina- sua sorella-
era nata.
“Che cosa è successo a loro?” mormorò Harry a se stesso.
Come risposta, la casa intorno a lui
svanì, e fu sostituita dal cimitero in cui erano seppelliti i
suoi genitori. I suoi piedi lo portarono quasi automaticamente verso un
punto sulla collina dove due lapidi si trovavano a dieci piedi di
distanza l’una dall’altra. Erano entrambi di granito,
proprio come quelle dei genitori di Harry, e avevano entrambe foto di
animali su di loro.
Sulla prima tomba c’era un
lupo. Proprio sotto di esso, scritte in lettere
d’oro,c’erano le parole che dimostravano ad Harry che non
era un sogno normale.
Remus John Lupin
11 Marzo 1960-31 Ottobre 1988
Amico.Fratello.Eroe.
Accanto a quella tomba ce ne era una con un cane.
Sirius Orion Black
12 Dicembre 1959-31 Ottobre 1988
Amico.Fratello.Eroe.
Harry non si stava godendo più
il sogno come all’inizio. Aveva una famiglia-una vera famiglia-
con sua madre suo padre e dei fratelli, ma le due persone che
l’avevano fatto diventare quello che era, erano sparite per
metà della sua vita. Per quanto aveva pensato a come sarebbe
stata la sua vita se i suoi genitori fossero stati vivi,non aveva mai
pensato che sarebbe stata senza Sirius e Remus.
______________________________________________________________________________
Harry si alzò si scatto nel suo letto, respirando
affannosamente. Accanto al suo letto, Ron era nel suo, russando forte,
con i suoi sogni non disturbati. La cicatrice sulla fronte di Harry
prudeva un po’, e se la massaggiò assente, prendendo una
decisione.
Domani avrebbe parlato con Sirius.
RECENSITE!
P.s scusate se ieri non ho aggiornato ma ho gli esami di
maturità quest’anno e la scuola sta finendo… mi
dispiace, cercherò in tutti i modi di aggiornare tutti i
giorni…
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Capitolo 18 *** Capitolo 18 ***
chap 18
CONSEQUENCES
Capitolo 18
La mattina della vigilia di Natale era iniziata nella maniera
più normale possibile a Grimmauld Place. Non erano arrivati gufi
che portavano notizia di attacchi di mangiamorte agli innocenti,non si
erano sentite urla terrorizzate da parte di Remus ed Harry,e la casa in
generale sembrava piena di spirito natalizio.
Mentre Molly preparava la colazione, Sirius cominciò a
raccogliere delle cose dalla dispensa,per la cena di quella sera. Aveva
appena tirato fuori un grosso prosciutto al miele dal freezer quando
Harry entrò. Il ragazzo era ancora in pigiama con i capelli
arruffati per il sonno,ma sembrava perfettamente sveglio e un po’
nervoso.
Padrino e figlioccio si guardarono per diversi minuti senza sapere cosa
dire,come se fossero due estranei. Sembrava che Harry volesse
disperatamente dire qualcosa, ma non sapeva da dove cominciare. Sirius
aspettò pazientemente.
“Allora…”cominciò Harry imbarazzato”La
cena di Natale eh?”disse indicando il prosciutto tra le mani di
Sirius.
Sirius annuì “Sì,Molly sta praticamente preparando tutto”
“Sembra buono…”Harry si schiarì la gola,e
guardò dietro la sua spalla in cucina. Si arruffò un
po’ i capelli e provò ancora “Ascolta
Sirius…” sospirò. Sirius alzò un
sopracciglio interrogativamente”Ehm, mi dispiace. Sai per quello
che ho detto ad Halloween. Non lo volevo dire…cioè, so
che non sei veramente mio padre, ma è come se lo fossi e-“
Le parole di Harry furono interrotte quando Sirius lasciò cadere
di nuovo il prosciutto nel freezer strinse Harry in un abbraccio tanto
forte da spezzare le ossa. Harry rispose con lo stesso entusiasmo.
“Lascia perdere piccolo” disse Sirius con la voce attutita
nei capelli di Harry “Eravamo tutti e due piuttosto stressati
quella sera. Dispiace anche a me”
Dopo qualche momento Sirius baciò la testa di Harry e lo
allontanò,asciugandosi gli occhi “C’è troppa
polvere qui” mormorò “Vieni,aiutami con questo
prosciutto”. Harry rise e accettò il prosciutto,facendo
strada fuori dalla dispensa e dentro la cucina.
“Allora” disse Sirius”Ho sentito che Draco Malfoy è un bel furetto”
Harry rise forte,attirando l’attenzione di Remus dalla sua
conversazione con Arthur ed Emmeline. Il lupo mannaro sorrise
largamente al cambiamento improvviso di comportamento dei membri della
sua famiglia. Sirius gli fece un occhiolino,e continuò a
raggruppare le cose per la cena.
______________________________________________________________________________
Più tardi quella sera,c’era una festa in corso nella
cucina del numero dodici. La maggior parte dell’ordine era
presente, come anche Andromeda e Ted Tonks. Per il sollievo della
figlia, erano andati d’accordo splendidamente con Kingsley
Shacklebolt,e pensavano che fosse perfetto per lei. Aveva detto che
Kingsley ricordava un misto di Sirius e Remus- aveva il senso
dell’umorismo di Sirius,e l’intelligenza e la
sensibilità di Remus.
L’atmosfera al numero dodici era migliorata notevolmente dal
ritorno di Remus un mese prima,ma niente l’aveva migliorata di
più di avere Sirius ed Harry che finalmente si parlavano di
nuovo. Se fosse entrato qualcuno in cucina quella sera,non avrebbe mai
detto che c’era una guerra in corso nel mondo magico. Ogni faccia
era sorridente. Persino quando la festa fu spostata dalla cucina
alla biblioteca del piano di sopra, e Tonks aveva fatto svegliare
accidentalmente il ritratto della signora Black,nessuno si era
lamentato. Avevano riso tutti agli insulti della madre di Sirius ed
avevano continuato a camminare per la loro strada.
Al piano di sopra nella biblioteca,Harry e Ron avevano sistemato un
impianto stereo senza fili per divertimento,e Sirius aveva aperto
qualche bottiglia di champagne. Remus era appoggiato contro una
scrivania, guardando i festeggiamenti,quando Fred innocentemente aveva
fatto notare che c’era del vischio sopra la sua testa. Lui aveva
alzato lo sguardo e aveva sbattuto le palpebre quando un piccolo fiocco
di neve era caduto nel suo occhio. Qualcuno (e Remus aveva
un’ottima idea di chi fosse stato- Sirius ed Harry stavano
ghignando verso di lui dall’altra parte della stanza) aveva
incantato il vischio per nevicare sulle sue vittime. Era pronto a
scommettere che proprio quel vischio l’avrebbe seguito dovunque
fosse andato. Fece un passo alla sua sinistra,e poi a destra. Le sue
ipotesi erano giuste,e c’era solo un modo per liberarsi del
vischio.
Guardò male la sua famiglia, e cominciò persino a pensare
alla vendetta,quando con la coda dell’occhio vide Emmeline che
stava andando verso di lui. Si girò dalla sua parte,e senza
nessun preavviso, lei lo tirò per il colletto della sua camicia,
dandogli un bacio lungo e tenero. Quando,riluttanti,si separarono,
entrambi stavano respirando affannosamente, e lei sussurrò
“Era dal quarto anno che volevo farlo”.
____________________________________________________________________________
Sirius ed Harry erano seduti vicini sul divano della biblioteca,che era
stato messo contro il muro per la festa,sorseggiando rispettivamente
champagne e burrobirra.
“Era dannatamente ora”Mormorò Sirius con un
ghigno,guardando Remus ed Emmeline che ballavano un lento accanto a
Molly ed Arthur,Tonks e Kingsley e Andromeda e Ted. Harry
mormorò che era d’accordo. “E allora tu piccolo?
Qualche giovane strega che ti piace?”
Harry arrossì un po’ e sorseggiò la sua burrobirra. “Non lo so. Tonks non è male”
Sirius alzò un sopracciglio “Prima di
tutto,l’aspetto di Tonks cambia ogni giorno, qualche volta ogni
ora. Secondo , e secondo,sono piuttosto sicuro che lei e Kingsley stiano insieme”
Harry scrollò le spalle “Tu me lo hai chiesto” disse continuando a guardare la festa.
“Forza Harry” disse Sirius spingendo la spalla di Harry “Mi avevi già detto di qualcuno…”
Harry sussultò “Te ne ricordi eh?”
“Non è stato molto tempo fa e non così vecchio” disse Sirius con tono piatto.
Harry roteò gli occhi e si piegò per sussurrare qualcosa nell’orecchio del suo padrino.
“Davvero?” disse Sirius pensieroso “Ha senso….Sembra essere una cosa di famiglia….”
Harry arrossì ancora di più e cercò di sparire tra
i cuscini del divano. Era sicuro che uno dei divani della casa dei
Black cercava davvero di ingoiare le persone, ma sfortunatamente per
lui non era questo.
“E poi c’è un’altra cosa”
continuò Sirius “La tua timidezza. Se continui così
non andrai da nessuna parte”
“Remus era timido” fece notare Harry, guardando il suo zio
acquisito stringere di più Emmeline mentre ballavano.
“Vero,ma Remus era anche uno dei più intelligenti del
nostro anno. Tutto quello che faceva tra scherzi e luna piena era
studiare,quindi la timidezza era naturale. Tu,Harry,sei un giocatore di
Quidditch. I giocatori di Quidditch non sono timidi”
“I giocatori di Quidditch non dovrebbero neanche essere i salvatori del mondo”
“Hai una risposta per tutto?”
“Praticamente sì”Harry fece un sorrisetto. “Sono stato cresciuto da te dopotutto”
______________________________________________________________________________
La mattina dopo, quella di Natale,tutto il numero dodici era in
cucina,godendosi una grande colazione preparata,ovviamente,da Molly. I
ragazzi stavano parlando animatamente tra di loro sui regali che
avevano ricevuto,mentre gli adulti guardavano amorevolmente. Remus
sorseggiò il suo caffè e guardò Sirius
dall’altra parte del tavolo. Sentì una punta di colpa ad
osservare il suo amico che cercava di nascondere la sua delusione.
Sirius gli aveva regalato una nuova bacchetta presa da Ollivander,
visto che la sua era stata fatta a pezzi in Francia. Remus aveva un
regalo per lui,ma non poteva darglielo fino a tardi,quando sarebbe
arrivato Kingsley. Remus stava lavorando al regalo di Sirius da
un anno ormai, ed era riuscito a recuperarlo solo nell’ultima
settimana. C’erano stati problemi con la sua localizzazione,
controllare che fosse in condizione di funzionare, per non
parlare di tante scartoffie da riempire al ministero…
Fortunatamente,Kingsley ed Arthur erano riusciti ad aiutarlo, e
finalmente tutto era pronto.
Una mano massaggiò dolcemente la schiena di Remus per un momento
e lui si voltò alla sua sinistra. Emmeline sorrise e prese un
piatto,sedendosi accanto a lui. “Buon Natale” disse piano
Remus con un sorriso.
“Buon Natale” rispose lei un po’ stanca.
“Ho un regalo per te ma ho pensato di dartelo in privato” disse un po’ ansioso.
Le sopracciglia di Emmeline si alzarono mentre metteva uova strapazzate
nel suo piatto “Davvero? Ora?” disse con le labbra che si
contorcevano.
Remus realizzò cosa poteva aver sottointeso la sua frase e
cominciò a balbettare scuse dicendo che non era quello che
intendeva dire. Lei ghignò e scosse la testa “Calmati
Remus” soffocò una risata “Anche io ho qualcosa per
te”
“Non dovevi prendermi niente…Mi hai dato quei libri” mormorò imbarazzato.
“Oh,ti prego” disse prendendolo il giro”Libri a Natale…”
“Non c’è niente di male a regalare libri a Natale “Mormorò sulla difensiva.
Lei roteò gli occhi e gli baciò una guancia “ Certo che no”
_____________________________________________________________________________
Silente arrivò più tardi quella sera con aria cupa. Prese
Sirius e Remus da parte, allontanandoli da un gioco piuttosto violento
di scacchi magici tra Harry e George, entrando nella biblioteca.
Informò i due maghi che le protezioni intorno alla profezia di
Harry erano state spezzate la notte prima. Non era sicuro di come fosse
successo,gli incantesimi sarebbero dovuti essere indistruttibili da
qualsiasi forza, magica o no. Sirius cominciò a diventare
piuttosto arrabbiato,e Remus pensò che ci fosse la
possibilità che Silente lasciasse Grimmauld Place con un occhio
nero.
Remus però,rimase calmo. C’era qualcosa nel modo in cui
Silente aveva dato la notizia, che diceva che non era brutta come
sembrava. Sirius riuscì a fare le sue domande su chi fosse
entrato attraverso le protezioni.
“Kreacher” disse Silente piano.
Sirius sbatté gli occhi diverse volte,cercando di capire
esattamente cosa avesse appena detto Silente. “Kreacher”
ripeté con tono piatto. Il preside annuì
“Come?”
“Sirius,ha appena detto che non lo sa” disse Remus piano.
“No,non è quello che intendevo. Pensavo che Kreacher fosse
rinchiuso in un luogo dal quale non potesse uscire. Me l’ha detto
lei stesso Silente” disse Sirius accaldandosi un po’.
“Non credo che Kreacher abbia agito da solo ieri sera. Qualcuno
nella scuola lo ha aiutato a scappare dai sotterranei in cui lo avevo
messo”
“Piton” disse subito Sirius”Nessun altro poteva sapere che si trovava lì…”
Remus lasciò cadere la testa tra le sue mani, e si lasciò
sfuggire un lamento mentre Silente rispondeva.” Severus Piton non
ha fatto niente del genere Sirius. Nemmeno lui era a conoscenza di dove
si trovasse Kreacher. Capisco quanto tu sia riluttante a fidarti di
Severus Sirius, ma devo chiederti di non saltare a conclusioni su
questo argomento. Ricorda chi ha salvato Harry ad Agosto”
“Sono perfettamente a conoscenza di chi abbia salvato il mio
figlioccio” disse Sirius a denti stretti “Ma questo non
vuol dire che mi possa fidare di Moccio-Piton ha fatto l’antidoto
solo perché glielo ha chiesto lei.”
Silente alzò le sopracciglia “Se la mia memoria funziona
correttamente Sirius” cominciò con tono moderato
“Sei stato tu che hai chiesto a Severus di preparare
l’antidoto,non io.”
Sirius si calmò un po’ e si sedette su una poltrona.
“Allora c’è qualcun altro nella scuola che vuole
prendere la profezia” disse piano Remus “Qualche idea su
chi possa essere signore?”
“Nessuna” rispose Silente tranquillamente “Ma il
problema non rimarrà non investigato. Se le cose peggiorano,
cosa che probabilmente accadrà, faremmo meglio a distruggere la
profezia. Dopo tutto è solo una registrazione”
“Che cosa è successo a Kreacher?” chiese Sirius all’improvviso.
“Bè” cominciò Silente “Ha trovato la
profezia e ha cercato di prenderla in mano. Come entrambi sapete bene,
quelli che possono farlo sono solo le persone di cui parla la profezia.
Kreacher ha perso quel poco di sanità mentale che aveva una
volta-“Sirius sbuffò una risata incredula “- e ora
è al St Mungo. I guaritori non credono di riuscire a
salvarlo”
______________________________________________________________________________
Harry e i Weasley erano seduti nel salotto con carte e scatole di dolci
sparpagliate intorno a loro. Indossavano tutti i maglioni dei Weasley,
ognuno con varie immagine e colori- quello di Harry era verde smeraldo
con un boccino d’oro sul davanti.
“Qualcuno ha sentito Hermione?” chiese Ron con la bocca piena di bacchette di liquirizia.
“Ha mandato una lettera con il mio regalo di Natale” disse
Ginny distrattamente, sfogliando un libro che Sirius aveva comprato ad
Harry – Grandi scherzi dell’ultimo secolo. “Verrà a farci visita tra qualche giorno”
Ron annuì e distolse lo sguardo, fissando pensieroso lo spazio
vuoto una volta occupato dall’arazzo dei Black. Harry
roteò gli occhi al suo migliore amico,e cominciò una
partita di sparaschioppo con George. Era più che ovvio che a Ron
piacesse Hermione, specialmente dopo il ballo del ceppo dell’anno
prima. Se avessero smesso di litigare per un po’-
Si sentì un rumore nel corridoio. Harry e i Weasley si
guardarono e si coprirono le orecchie preparandosi a quello che stava
per succedere. Come previsto, la signora Black cominciò ad
urlare. Fortunatamente durò solo dieci secondi prima che
qualcuno chiudesse le tende del ritratto. Harry abbassò le mani
dalle sue orecchie e si alzò per andare a sbirciare dalla porta
chi fosse arrivato. Tonks sembrava altamente scontenta con i suoi
capelli rosso fuoco, mentre Kingsley soffocava una risata e la
conduceva per le scale verso la cucina. Harry ghignò ai suoi
amici e scesero anche loro velocemente per le scale.
______________________________________________________________________________
Sirius e Remus erano nel bel mezzo di una partita a scacchi quando
Kingsley e Tonks entrarono in cucina. Remus fece uno sguardo ovvio a
Kingsley, mentre Sirius si concentrava sulla sua mossa
successiva,chiedendoli silenziosamente se fosse tutto pronto.
L’auror di colore annuì fece un occhiolino prima di
andare a salutare Molly con un bacio sulla guancia.
“Sirius” disse Remus.
“Eh ? “grugnì Sirius continuando a concentrarsi sul gioco.
“Sei pronto per il tuo regalo di Natale?”
Sirius alzò la testa di scatto dalla scacchiera “Che regalo di Natale?”
Remus alzò un sopracciglio e ghignò “Non hai
pensato veramente che mi fossi dimenticato di te vero?”
Apparentemente Sirius aveva pensato proprio quello, a giudicare dallo
sguardo sulla sua faccia. Remus scosse la testa. “Ci sono due
parti” spiegò Remus “Ora, avrei potuto darti la
prima parte stamattina, ma avrei svelato tutto,e so quanto tu ami le
sorprese” Sirius ghignò “Harry se vuoi…”
Sirius si voltò trovando Harry che aveva in mano una scatola con
un fiocco rosso e dorato. “Questo è un regalo da parte mia
e di Harry” disse Remus mentre Sirius strappava via la carta come
un bambino curioso di cinque anni.
“Wow” sussurrò Sirius appena ebbe sollevato il
coperchio della scatola “Non può
essere….dove…come?”
Remus ghignò di nuovo “L’ho trovata in alcune
vecchie scatole” disse evitando la domanda. Sirius lo
guardò con un sopracciglio alzato “Okay,Io e Kingsley
siamo andati nel tuo vecchio appartamento e l’abbiamo trovata
appesa nell’armadio”
Sirius rise e si provò la sua vecchia giacca di pelle “Mi
sta ancora perfettamente” mormorò massaggiando il
materiale “Grazie Lunastorta”
“Non ringraziarmi ancora amico. Controlla le tasche”
Sirius lo fece, e la sua fronte si aggrottò quando sentì
che c’era un’altra scatola nella sua tasca sinistra. La
tirò fuori- sembrava una scatola di una gioielleria. Lanciando
uno sguardo ai grossi sorrisi sulle facce di Remus ed Harry,
aprì la scatola. Dentro c’era una chiave d’argento.
“No…”sussurrò”Tu non…”aggiunse a Remus
“C’è voluto un po’ di tempo. Hagrid
l’aveva nascosta e non si ricordava dove. Comunque è
piuttosto funzionante. Kingsley l’ha portata qui quando eri al
ministero l’altro giorno. Non l’ho provata però. Non
mi è mai piaciuta tanto, e poi ho pensato che volessi provarla
tu per primo” Remus sorrise.
“è qui?” chiese forte Sirius con un grosso sorriso.
Remus annuì felicemente “Dove?” chiese.
“Fuori sul retro” disse Kignsley con il suo ghigno.
“Non sarebbe stato bello se un babbano la avesse vista no?”
Sirius rise e corse per le scale a due alla volte. Sentirono la porta
del giardino che si apriva e sbatteva contro l’altro muro, e poi
le urla di gioia di Sirius. Tutti i presenti nella cucina lo seguirono,
e trovarono l’auror seduto sopra una motocicletta nera e
argentata. Sembrava avesse di nuovo diciannove anni,pensò Remus
felicemente mentre Sirius accarezzava il manubrio d’argento con
le lacrime agli occhi.
“Abbiamo aggiunto qualcosa Sirius”disse Arthur dalla porta
“Ora c’è un generatore di invisibilità quando
ti va di fare un giro”
“Stupendo” esclamò Sirius sorridendo largamente.
“E Remus ha aggiunto qualche incantesimo per essere sicuro che nessuno possa cadere”
Sirius roteò gli occhi a Remus “Grazie Lunastorta!”
“Non c’è di che Felpato. Abbiamo anche fatto
un incantesimo per non farla arrugginire. Quando l’abbiamo
ricevuta non aveva un bell’aspetto, ma ora non ti devi
preoccupare a lasciarla nella neve” disse Remus.
Sirius scese dalla moto e corse ad abbracciare forte Remus
“Grazie amico” disse arruffando i capelli del suo miglior
amico
”Buon Natale Sirius” disse Remus allontanando il suo amico.
“Allora,chi vuole provare questa cosa con me?”
______________________________________________________________________________
Più tardi quella sera,Sirius era ancora fuori con Harry a fare
un giro sulla sua moto, e Remus stava lavorando a qualcosa per Silente.
Lui e il preside avevano fatto un accordo sul fatto che Remus avrebbe
svolto solo incarichi leggeri per il momento. Remus pensava che Madama
Chips e Sirius avessero avuto una grossa influenza sulla decisione di
Silente. A dir la verità,Remus non era molto entusiasta di
ricevere una nuova missione in quel momento. Aveva avuto abbastanza
avventura e pericolo che bastavano per il resto della sua vita. Sapeva
che ci sarebbe stato un giorno in cui avrebbe dovuto lasciare di nuovo
Grimmauld Place per qualche specie di missione,ma per ora,era
più che felice con piani strategici e ricerche.
Si sentì bussare sulla porta della sua camera da letto, e lui
disse alla persona di entrare. Si girò trovando Emmeline che
sorrideva timidamente mentre chiudeva la porta dietro di lei.
“Ciao “disse con un sorriso
“Hey “rispose lei avvicinandosi a lui “A che cosa stai lavorando?”
“Silente mi ha chiesto di fare qualche altra ricerca sui mangiamorte in Albania” rispose.
“E tu lo stai facendo a Natale?” chiese con tono piatto.
Lui soffocò una risata “Deve essere fatto prima o poi no?”
Lei scosse la testa e roteò gli occhi “Ho pensato di
portarti il tuo regalo,ma visto che sei occupato…”
“Non sono mai troppo occupato per i regali” disse appoggiando la piuma e chiudendo il libro che stava leggendo.
Lei sorrise e gli porse una lunga scatola sottile “Non ero sicura
su che cosa prenderti,perciò ho chiesto a Sirius cosa ne
pensava. Mi ha dato qualche suggerimento inappropriato,e poi ha detto
che poteva piacerti qualcosa del genere…”
Remus prese la scatola dalle sue mani, e le fece segno di sedersi sul
suo letto, mentre cercava nei cassetti per il suo regalo
“Non è molto, ma visto che Molly non vuole farmi uscire
dalla casa…” Scrollò le spalle, e le porse un pacco
con carta viola scintillante, sedendosi vicino a lei. Si ghignarono per
un momento.
“Insieme allora?” chiese lei curiosa. Lui annuì e
dopo aver contato fino a tre strapparono la carta dai loro regali.
Remus sollevò il coperchio del suo pacco e lo fissò.
Era un orologio d’oro. Però,invece di dire
l’ora,aveva delle piccole foto di Sirius ed Harry sulle lancette.
E invece di numeri, c’erano parole-
dormire,lavoro,scuola,Quidditch,punizione,prigione,pericolo
mortale,morte… Era una versione in miniatura dell’orologio
dei Weasley alla tana.
“Remus…”sussurrò Emmeline. Lui si girò
nervosamente verso di lei, chiedendosi se il suo regalo era bello come
l’orologio che gli aveva dato lei.
Era un carillon fatto di quercia rossa. Il coperchio aveva rilievi
intricati di fiori e vari simboli, e se Emmeline guardava da vicino,un
lupo che ululava alla luna piena. Lui ingoiò forte la saliva
mentre lei alzava il coperchio per guardare dentro. Appena il coperchio
si sollevò dai suoi cardini,cominciò a suonare una calma
e dolce musica, e c’era spazio per gioielli o qualsiasi cosa lei
ci volesse mettere dentro.
Remus stava diventando sempre pi nervoso mentre lei si limitava
solamente a fissare il suo regalo “Se-Se non ti
piace…” disse piano,senza essere sicuro su come
interpretare lo sguardo sulla sua faccia.
Lei distolse lo sguardo dal carillon per guardare Remus
“Cosa?” disse piano “No…No, io lo
adoro…è bellissimo”
“Lo so che non è niente paragonabile all’orologio,
ma come ho detto-“fu interrotto quando Emmeline si piegò
per baciarlo. Rispose al bacio quasi immediatamente- appena
sparì lo shock che le fosse piaciuto veramente il suo regalo- e
strinse gentilmente la sua faccia.
Il bisogno di respirare li interruppe molto maleducatamente, e si
allontanarono, con le fronti che si toccavano. Lui si sporse e chiuse
il coperchio del carillon, appoggiandolo sulla sedia della scrivania
per il momento. Si sorrisero di nuovo, con le mani intrecciate,
massaggiandosi le dita.
“Che cosa ora?” sussurrò lei.
Lui ghignò maliziosamente e si piegò per baciarla
di nuovo. Lei rise piano contro le sue labbra e strinse le sue braccia
contro il suo collo, avvicinandolo a lei.
_____________________________________________________________________________
Sirius ed Harry non tornarono a Grimmauld Place fino a dopo mezzanotte.
Esausti,entrambi i maghi si diressero al piano superiore,mormorandosi
la buona notte. Sirius decise di andare a controllare Remus per vedere
se era ancora sveglio,e chiedere se ad Emmeline era piaciuto il suo
regalo, e attraversò il corridoio. Facendo piano attenzione,
aprì la porta,notando che la luce non era accesa. Ghignò
largamente quando si accorse della vista davanti a lui. Remus ed
Emmeline erano raggomitolati nel letto, profondamente addormentati.
Sirius era sicuro di aver notato un piccolo sorriso sulla faccia
addormentata di Remus prima di lasciare la stanza.
RECENSITE!
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Capitolo 19 *** Capitolo 19 ***
chap 12
CONSEQUENCES
Capitolo 19
A Marzo le cose erano tornate relativamente normali nella vita di
Sirius Black. C’era ancora la guerra nel mondo magico-
dall’inizio del nuovo anno,molti membri del ministero erano
scomparsi ,o erano stati trovati morti nelle loro case, e i mangiamorte
continuavano ad evitare di essere catturati- e i loro sforzi per
cercare di sconfiggere il signore oscuro stavano diventando disperati.
Ma Sirius era ottimista ancora una volta che la guerra potesse finire.
Per quasi un mese però, niente di terribile era successo. Era
come se Lord Voldemort fosse andato in vacanza. Sirius e Remus ci
scherzarono sopra,immaginando il signore oscuro su una spiaggia alle
Bahamas, ma i pensieri che venivano fuori da questo erano troppo
fastidiosi per continuare a discuterne.
Sirius mantenne i suoi auror in allerta. Non potevano mostrare segni di
debolezza o stanchezza,o avrebbero abbassato troppo la guardia. Sapeva
che appena questo sarebbe accaduto Voldemort avrebbe colpito senza
nessuna pietà- non che ne avesse mostrata un po’
nell’ultimo anno e mezzo…
La sicurezza nella comunità magica era stata,ancora una
volta,aumentata. Gli unici posti veramente sicuri ormai,erano-
nell’opinione di Sirius- Hogwarts,il ministero della magia, e il
numero dodici di Grimmauld Place, per quanto odiasse ammettere
l’ultima cosa…
Il ministro della magia Amelia Bones, aveva paura dell’utilizzo
di attacchi da parte di morti viventi nel loro mondo. Era una
paura comprensibile, ed anche altamente probabile. Voldemort aveva
usato gli inferi nell’ultima guerra, e non si preoccupava ad
usare il bacio del dissennatore sulle vittime durante gli attacchi,
quindi perché non avrebbe dovuto farlo anche ora?
L’ordine della fenice continuò il suo lavoro nella ricerca
di Lord Voldemort, ma senza fortuna. Naomi e Piton avevano fornito
meglio che potevano informazioni sui movimenti dei mangiamorte, ma non
potevano spiegare la pausa di azione da parte di Voldemort.
Naomi disse all’ordine,che il signore oscuro stava ancora
morendo dalla voglia di stringere le sue pallide dita scheletriche
sulla profezia. Silente finalmente prese in considerazione il consiglio
che Sirius gli stava dando da quasi un anno, e insieme a Remus ed
Harry, si addentrò nelle profondità del castello,
togliendo gli incantesimi complicati man mano che scendevano. Quasi
entusiasta, Remus disse a Sirius che Harry aveva gettato la profezia
contro un muro, distruggendola in mille pezzi. Silente successivamente
ammise a Remus di essere felice di essersene liberato. Ci sarebbe stato
un momento in cui Voldemort non avrebbe più avuto paura di
attaccare il castello di Hogwarts, e non c’era bisogno di
offrirli ulteriori motivi.
Kreacher finalmente morì al St. Mungo a Febbraio, dopo aver
cercato di prendere in mano la profezia. Non era ancora chiaro come
fosse stato capace di superare le protezioni messe da Silente e Remus,
e non era neanche chiaro chi lo avesse aiutato. Silente credeva che
chiunque fosse stato, era stato a conoscenza delle conseguenze che
portava toccare la profezia, e perciò aveva spedito Kreacher al
suo posto. Sirius non sapeva se trovare la persona e stringerle la mano
per averlo liberato di Kreacher, o gettarla ad Azkaban per aver cercato
di rubare la profezia. Forse avrebbe fatto entrambe le cose…
Remus si era ripreso quasi completamente dalle sue ferite,anche se la
sua gamba destra a volte faceva ancora male, di solito durante o dopo
la luna piena. La sua relazione con Emmeline era migliorata
notevolmente da Natale,e ormai Sirius chiedeva giornalmente a Remus
quando ci sarebbe stato il matrimonio, e se poteva essere il suo
testimone. Sirius adorava vedere il suo miglior amico così
eccitato per la sua vita- neanche Naomi che ormai era presente ad ogni
riunione dell’ordine,poteva far diventare Remus di cattivo umore.
Anche se Remus continuava a non fidarsi neanche lontanamente di Naomi,
scoprì che ignorare la sua presenza era piuttosto soddisfacente.
Neanche Sirius si fidava molto di Naomi, ma recentemente i due avevano
cominciato a chiacchierare un po’. Naomi finalmente aveva
scoperto che Harry era vivo, ed era sia curiosa che esitante di sapere
qualcosa su di lui.
Durante una particolare riunione dell’ordine,quando Remus ed
Emmeline erano entrati in cucina mano nella mano, Sirius era sicuro di
aver visto uno sguardo di gelosia e rimorso sulla faccia di Naomi.
Aveva chiesto a Sirius dopo l’incontro se Remus era felice con
Emmeline. Quando la risposta era stata positiva, credeva che Naomi
avesse uno sguardo un po’ scontento,anche se aveva detto che era
felice per lui. Sirius notò anche lo sguardo di puro odio che
Piton di solito faceva a Remus, era molto più carico negli
ultimi mesi. Erano gli stessi sguardi che Piton rivolgeva di solito a
Sirius e James. Remus non sembrava se ne fosse accorto- Remus non
prestava mai molta attenzione a Piton- perciò Sirius si prese
l’incarico di rispondere con altrettanto odio agli sguardi che il
professore di pozioni rivolgeva a Remus ad ogni riunione con molto
piacere.
“Impegnato?” chiese una voce dalla porta dell’ufficio di Sirius.
Senza alzare lo sguardo da un rapporto sulle morte più recenti Sirius rispose “Entra pure Lunastorta”
Sentì Remus entrare e sedersi sulla sedia davanti alla sua
scrivania con un sospiro stanco. Alzò lo sguardo quando Remus
sbadigliò forte, e non poté resistere dal fare un
commento.
“Hai fatto tardi con Emmeline ieri notte?”
Remus lo guardò male “No” disse con quello che
sembrava rimpianto “Ho solo avuto qualche problema ad
addormentarmi”
“E questo non è proprio quello che intendevo dire
io?” Sirius si abbassò velocemente la testa mentre Remus
lanciava una piuma di riserva verso la sua testa. Appena finì di
ridere per la reazione del suo amico, guardò da vicino la faccia
di Remus. Sembrava più stanco di quanto non lo fosse stato in
molti mesi, con borse blu e nere sotto i suoi occhi, e linee stanche
sulla faccia.
“Che c’è che non va?”
Remus scrollò le spalle, fissando un angolo della scrivania di
Sirius “Te l’ho detto non riesco a dormire”
“Lo so questo ma perché?”
Remus scrollò di nuovo le spalle.
“Riguarda Emmeline?”
“No”
“La guerra?”
“In parte”
“Harry? Io? Dimmelo dannazione!”
“Incubi” fu la risposta appena udibile.
Sirius si sedette più indietro sulla sua sedia e sospirò
“Ho pensato che avessi superato quella fase” disse piano.
“Lo credevo anche io” mormorò Remus amaramente
“Ma apparentemente non l’ho fatto. Suppongo non siano
terribili come prima, ma non sono ancora i sogni che mi piacerebbe
fare”
“Ti va di parlarmi di loro?”
Remus scosse la testa “Non qui” mormorò.
Sirius annuì lentamente, guardando Remus che toglieva del cotone
dalle sue vesti “Allora che cosa ci fai al ministero mio caro
signor Lunastorta?”
Remus sorrise un po’ “Sono solo venuto a fare visita ad alcune persone” disse con tono evasivo.
“Emmeline?”
Remus lo guardò male di nuovo “No, non sono ancora riuscito a vedere Emmeline. Tu sei la mia seconda visita”
Sirius alzò un sopracciglio “E chi era la prima?”
“Il ministro”
“Perché?” chiese Sirius piano.
“Mi ha chiesto di aiutare nel dipartimento per la regolazione e il controllo delle creature magiche”
“Facendo cosa?”
“Bè” iniziò Remus “Dice che sono
più che informato sulle creature magiche e oscure rispetto ad
almeno metà del suo staff attuale, e vuole che diventi il capo
del dipartimento per insegnare qualcosa in più agli altri”
“Stai scherzando!” disse forte Sirius “Remus è fantastico! Che cosa hai detto?”
“Ho detto che ci avrei pensato” mormorò Remus evitando gli occhi del suo amico.
“Che diavolo c’è da pensare? Capo del tuo
dipartimento senza esperienza al ministero! Nessuno è mai
riuscito a farlo prima d’ora!”
Remus si mosse a disagio nella sua sedia “Bè, questo
è il problema no? Come pensi che reagiranno le persone quando
sapranno che un lupo mannaro che viene praticamente dalla strada
sarà a capo del loro dipartimento?” sussurrò
aspramente.
“Potrei fare il nome di almeno una dozzina di persone che
sarebbero contentissime a riguardo” disse subito Sirius
“Remus, la tua vita non ruota intorno al fatto che tu sia un lupo
mannaro. Gli idioti che dicono diversamente meritano di ricevere una
fattura molto forte. Sei qualificato per questo lavoro. Non ho mai
incontrato nessuno con più esperienza su un Kappa di te”
Remus soffocò una risata “Hai sempre detto che ti piace
fare ricerche su questo genere di cose. Sicuramente non è come
insegnare ad Hogwarts- che so amavi più di ogni altra cosa tu
abbia mai fatto- ma forza! Non puoi trascorrere il resto dei tuoi
giorni facendo servizi per Molly o per Silente. Accetta il lavoro
Remus”
Sembrava che Remus non volesse fare altro che concordare con Sirius e
accettare il lavoro in un secondo. Aveva lo stesso luccichio negli
occhi di quando Silente gli aveva offerto il lavoro da insegnante
ad Hogwarts. Ovviamente anche allora era stata tirata la stessa
discussione sulla situazione di Remus e se dovesse accettare il lavoro
o no. Remus era l’unico professore di difesa che Sirius
ricordasse avesse resistito per più di due anni. E se Piton non
si fosse comportato da vero bastardo,probabilmente sarebbe stato ancora
lì.
Ma da quando aveva dato le dimissioni da Hogwarts,Remus era diventato
riluttante a rientrare nel mondo del lavoro. Le stesse vecchie paure di
essere rifiutato che aveva avuto dopo aver preso il diploma ad Hogwarts
erano ritornate,e Remus era stato di nuovo obbligato ad immergersi nei
suoi libri. A lui andava bene essere disoccupato, anche se non
permetteva a Sirius di provvedere tutto per la loro piccola famiglia.
Usava i suoi risparmi della Gringott ogni volta che ne aveva la
possibilità. Era stato molto sollevato quando Silente aveva
proposto un piccolo stipendio per quelli che lavoravano
nell’ordine. Sirius sperava sempre che arrivasse qualcosa a far
diventare il suo migliore amico più sicuro di sé- aveva
smesso di cercare di convincere Remus a cercare un lavoro dopo un mese
che era tornato al cottage da Hogwarts.
“Ma e se-“ cominciò Remus.
“No” disse Sirius convinto, puntando il suo dito verso
Remus. “Non parlerò di nuovo di tutti gli ‘e
se’ con te. Non rimarrai al ministero durante la luna piena,
perciò c’è ancora solo il pericolo che tu possa
mordere me-“
“Non è divertente “ disse Remus arrabbiato.
“Scusa… Non volevo che venisse fuori così. Ascolta,
c’è una ragione se la Bones ti vuole qui. Ovviamente si
fida di te Remus. Sono anni che Madama Bones ha cercato di
riscrivere le leggi sui lupi mannari che avevano imposto Caramell e la
Umbridge, e tu lo sai” Sirius sospirò”Remus sei il
mio migliore amico, e sai che ti voglio tantissimo bene,ma se non
accetti l’offerta della Bones sei dannatamente sciocco.”
Disse onestamente “Mi ricordo cosa è stato per te quando
io,James,Naomi,Julia e persino Peter abbiamo trovato lavori al
ministero senza provarci più di tanto. Mi ricordo quanto sei
stato male quando hanno rifiutato ripetutamente la tua domanda per ogni
dipartimento. Ma ora hai il ministro della magia che ti vuole come capo di un dipartimento… Non puoi rifiutare questa offerta”
Per diversi minuti, i due amici si fissarono silenziosamente come se
stessero avendo una battaglia tra le due decisioni. Remus finalmente
distolse lo sguardo e sospirò pesantemente “Pensi davvero
che possa farlo?” chiese piano.
“Sì!” esclamò Sirius con così tanto
entusiasmo che metà degli auror sobbalzarono e sbirciarono nel
suo ufficio.
“Okay allora. Tornerò a parlare con il ministro Bones prima di andarmene.”
Sirius ghignò “Bravo ragazzo Lunastorta!” disse
“E se non sei ancora convinto che questa sarà la decisione
migliore della tua giovane vita: vedrai Emmeline per tutto il giorno,
ogni giorno” disse con un forte sussurro.
Remus fece un sorrisetto “Bè non mi dispiacerebbe vedere
Emmeline, ma se devo sopportarti più di quanto non lo faccia
già, potrei impazzire…” lo prese in giro.
“Ah Ah” rispose Sirius seccamente “Penso che stasera
dovremmo festeggiare. Tu pensa al cibo, io all’alchool”
Remus alzò le sopracciglia “Penso che tu abbia bevuto abbastanza per il resto della tua vita Sirius”
“Per tua informazione, non bevo Odgen da Novembre grazie mille”
Remus scosse la testa e sospirò “Se lo dici tu Sirius.
Okay vado a salutare Emmeline e poi torno dal ministro Bones. Ci
vediamo stasera”
_____________________________________________________________________________
Quella sera dentro la sala grande, i tavoli delle case erano stati
appoggiati contro il muro per fornire più dello spazio
necessario ad un gruppo di studenti che si erano raggruppati al centro
della sala. Malocchio Moody era in piedi davanti a loro,guardando con
un’espressione quasi sofferente i suoi studenti che cercavano di
fare gli incantesimi che lui stesso aveva insegnato. Era il quinto
incontro di questo gruppo di difesa, e anche se alcuni degli studenti
stavano andando veramente bene, la maggior parte stava facendo chiedere
a Moody chi gli avesse solo permesso di tenere una bacchetta in mano.
Quello che era migliorato di più fino a quel momento, e non era
stata una sorpresa per Moody, era stato Harry Potter. Il ragazzo era un
talento naturale con la bacchetta. Come poteva non esserlo per i
genitori che aveva e i maghi che lo avevano cresciuto? Moody aveva
sempre saputo che Harry sarebbe riuscito a fare tutto quello che voleva
nella sua vita, e con le reazioni e i riflessi veloci che
aveva…Il ragazzo provocò a Moody un senso di
dèjà vu ai giorni di James Potter. James era stato una
stella splendente nella squadra auror quando si era unito a loro, uno
dei migliori che il ministero vedeva da molti anni. Era stato esitante
ad unirsi agli auror dopo quello che era successo ai suoi genitori,ma
Moody lo aveva convinto che era la cosa migliore da fare. Se James non
fosse morto,Moody era pronto a scommettere il suo occhio magico che in
quel momento sarebbe stato lui quello seduto sulla sedia di Sirius
Black al dipartimento auror.
Non che Moody rimpiangesse la sua scelta di Sirius come capo auror-
piuttosto il contrario veramente. Moody aveva affrontato molti problemi
quando aveva annunciato chi sarebbe stato il suo successore. E anche se
Moody non era sempre d’accordo con le cose che Sirius faceva con
gli auror, stava avendo successo. Durante la prima guerra era stato
quasi impossibile catturare mangiamorte. Sirius e i suoi auror ne
avevano catturati più di dieci nell’ultimo anno, e gli
avevano rinchiusi al loro posto di appartenenza, ad Azkaban.
Moody sparò alcune scintille nell’aria per attirare
l’attenzione degli studenti. Non servì a molto visto che
nessuno stava prestando molta attenzione. “HEY!”
rimproverò il suo gruppo di studenti. Alcuni di loro
sobbalzarono, e uno o due fecero addirittura cadere le loro bacchette. Penoso,pensò
l’auror in pensione. “Ora ci eserciteremo a fare
l’incanto Patronus che vi ho mostrato la settimana scorsa. Molti
di voi non ci riusciranno al primo tentativo, non scoraggiatevi.
È un incantesimo difficile da fare, e ancora più
complicato da controllare. Ovviamente, sarà relativamente facile
per voi esercitarvi senza dissennatori che volano intorno a voi e
cercano di succhiare le vostre anime” aggiunse tranquillamente,
ignorando gli sguardi spaventato che avevano alcuni degli studenti
più giovani”Faremo l’incantesimo a cinque alla
volta. Vi chiamerò in ordine alfabetico. Voglio che tutti gli
altri rimangano contro i muri, per dare agli altri abbastanza
spazio…”
Chiamò il primo gruppo di studenti e disse di mettersi di faccia
verso le porte dorate della sala grande. Ricordò a tutti le
parole che andavano dette, e dopo aver contato fino a tre, cinque voci
urlarono “EXPECTO PATRONUS!”. L’unico studente che
ebbe un po’ di successo era uno del settimo anno di Corvonero- la
sua bacchetta emise un getto di fumo, che sparì un secondo dopo.
Moody non era così deluso- non si era aspettato che succedesse
niente al loro primo tentativo. Ma quando Hermione Granger quasi
scoppiò in lacrime perché non riusciva a fare
l’incantesimo, Moody dovette mandarla nel bagno delle ragazze per
farla calmare.
L’ultimo gruppo era composto da Harry e dai Weasley. Moody
ripeté le istruzioni come aveva fatto con gli altri
(‘continuate a pensare ad un ricordo felice’). Quando tutti
e cinque gridarono insieme “EXPECTO PATRONUS!” gli occhi di
Moody si spalancarono al punto che il suo occhio magico stava per
cadere dalla sua cavità. Harry era al centro del gruppo, e non
solo era riuscito a far uscire del fumo, ma ora c’era un patronus
corporeo che galoppava dal centro della sala grande fino a fuori le
grande porte. La stanza era completamente in silenzio mentre seguiva i
progressi del patronus di Harry. L’unico suono che si
sentì fu quando Moody zoppicò fino al gruppo per guardare
la faccia di Harry. Era shockato quanto il resto degli altri.
“Porca puttana Harry” mormorò Ron Weasley.
“il mio stesso pensiero Weasley” disse piano Moody continuando a guardare Harry.
“Ce l’ho fatta” disse Harry in un sussurro.
“Non solo ce l’hai fatta, ma l’hai fatto dannatamente
bene” disse Moody burbero. Si abbassò più vicino ad
Harry “Tuo padre sarebbe stato molto orgoglioso ragazzo. Molto
orgoglioso”
Harry sorrise largamente mentre Moody congedava il gruppo, tutti i
componenti stavano implorando Harry di far apparire di nuovo il suo
patronus “La prossima volta” rassicurò Moody.
“Ma ora dovete andare a letto. Forza, Ora!”
Moody ascoltò gli studenti che borbottavano la loro delusione
mentre raccoglievano le loro cose e lasciavano la stanza. Dopo aver
rimesso i tavoli delle varie case nella loro postazione iniziale,Moody
ritornò subito nelle sue stanze per scrivere una lettera ai
guardiani di Harry. Anche loro sarebbero stati molto orgogliosi.
RECENSITE!
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Capitolo 20 *** Capitolo 20 ***
chap 20
CONSEQUENCES
CAPITOLO 20
Anche se i suoi amici lo rassicurarono che sarebbe andato
benissimo,Remus Lupin era stranamente nervoso ad iniziare il suo lavoro
come capo del dipartimento della regolazione e controllo delle creature
magiche. Infatti, non si ricordava di essere mai stato così
nervoso per qualcosa in tutta la sua vita. Le sue mani stavano tremando
così tanto quella mattina che ad un certo punto non era neanche
riuscito a mettersi da solo i vestiti. Dopo un po’ aveva
fatto pena ad Emmeline.
Mentre scendeva nell’ascensore la mattina del suo
primo giorno di lavoro, e dopo aver salutato Emmeline, mentre scendeva
al sesto livello(dipartimento che regolava il trasporto magico), come
se non l’avrebbe rivista mai più, pensò che avrebbe
fatto bene semplicemente ad andarsene. Cosa poteva portare in
più nel dipartimento che avrebbe dovuto dirigere? Però
Sirius ed Arthur lo avevano praticamente spinto fuori
dall’ascensore, dicendo che sarebbe andato benissimo e che lo
avrebbero visto a pranzo.
Quando entrò dalle porte molte persone nel suo
dipartimento lo accolsero con sguardi decisamente non di benvenuto
(specialmente Amos Diggory). Ma appena entrò nel suo nuovo
ufficio, Charlie Weasley lo chiamò. Sembrava che il
secondogenito dei Weasley avesse ricevuto pressioni da sua madre da
quando Percy era stato arrestato,perché si trasferisse di nuovo
vicino a casa,e lui era andato a vivere nell’appartamento
di Londra di Bill, e aveva accettato un lavoro al ministero per
soddisfarla. Sentiva la mancanza dei draghi della Romania,ma aveva
detto anche che era bello poter essere di nuovo vicino alla sua
famiglia. Remus era semplicemente contento di avere una faccia
amichevole nel suo dipartimento.
Charlie lo presentò alla maggior parte degli altri nel
dipartimento, e raccontò persino la storia del vecchio capo, che
non era stato molto popolare,e che molti pensavano fosse pazzo. La
ragione per cui aveva dato le dimissioni era stata un morso
particolarmente brutto da parte di un pesciolino rosso rabbioso.
Nessuno riusciva a capire come fossero cresciuti i denti ad un pesce,
per non parlare del fatto che erano infestati da rabbia,ma alla maggior
parte di loro non era importato investigare a fondo il caso- come era
stato detto precedentemente, non era stato molto popolare.
Quando si incontrò con Sirius,Emmeline,Arthur,Tonks e Kingsley a
pranzo, il suo umore era migliorato notevolmente. Non aveva mai
realizzato quanto gli mancasse andare al lavoro tutti i giorni e fare
qualcosa di più di commissioni per l’ordine per passare il
tempo. Gli piaceva il lavoro e le responsabilità che portava.
Gli piacevano anche le persone con cui lavorava- eccetto Amos Diggory.
E gli piaceva essere coinvolto con il lavoro del ministero della magia.
Togliendo la guerra intorno a loro, il ministero era pieno di
pettegolezzi,ed era divertente sentirne alcuni. Apparentemente, Sirius
Black, capo del dipartimento auror, si era incantato i capelli per
farli diventare neri. Remus si divertì molto a sentire
quest’informazione.
Molti casi sui lupi mannari atterrarono sulla scrivania di Remus nelle
settimane successive. Variavano dai morsi più recenti, a brutali
omicidi commessi da lupi mannari. Un lupo mannaro con cui Remus era
molto più che familiare, era Fenrir Greyback, che si era fatto
di nuovo conoscere nel mondo. Per quanto ne sapeva Remus, Greyback si
era nascosto sottoterra dopo la prima sconfitta di Voldemort,preferendo
quello ad una vita ad Azkaban. Ora che era ritornato, Remus era sicuro
che il numero di attacchi da parte di lupi mannari sarebbe aumentato
molto- Greyback era sempre stato un seguace molto conosciuto di Lord
Voldemort.
Remus guardò la lista di vittime di Greyback - erano centinaia-
e si fermò ad un quarto della lista su un nome: Lupin,Remus
John, età quattro anni. I suoi amici avevano sempre saputo come
era stato morso- di come era uscito per andare a prendere un gioco che
si era dimenticato, e di come il lupo mannaro nel bosco dietro alla sua
casa, lo avesse attaccato. Quando era stato più giovane, Remus
aveva sentito il bisogno di vendetta. Greyback lo aveva maledetto per
una lite con suo padre, e aveva sofferto per trentadue anni. Man mano
che cresceva però, il bisogno di vendetta sparì quasi
completamente, sostituito dal bisogno di combattere contro il lato
oscuro e far finire la guerra contro Voldemort.
“Hey tu” disse una voce dalla sua porta.
Remus chiuse velocemente il rapporto su Greyback e alzò lo sguardo sorridendo “Hey” disse.
Emmeline attraversò l’ufficio e si sedette nella sedia di
fronte alla scrivania, guardandosi intorno soddisfatta. “Mi
sembra bello qui” disse.
“Sì, era un po’ spoglio non è vero? Non so
per quanto tempo ancora avrei potuto sopportare quei muri bianchi prima
di strapparmi tutti i capelli” disse soffocando una risata.
“Non farlo,mi piacciono i tuoi capelli” Emmeline ghignò.
La scrivania di Remus era piena di foto dei suoi amici e della sua
famiglia che sorridevano. I muri erano coperti di poster di vari
animali magici, e aveva persino una grossa vasca con un piccolo
grindylow all’interno. Sirius aveva insistito perché lo
chiamasse piccolo bastardo dopo che aveva morso una delle dita
dell’auror con i suoi denti affilati.
“Kingsley e Tonks ci hanno invitato a cena stasera se sei
interessato” disse Emmeline interrompendo i pensieri di Remus.
“Oh,bè io e Sirius dovevamo lavorare alla mappa dell’ordine stasera” Rispose Remus scusandosi.
“Kingsley ha detto che ha invitato anche Sirius ma ha rifiutato.
Ha detto qualcosa del tipo che non voleva essere il quinto
incomodo…”
Remus sospirò “Sì,penso che Sirius si sia sentito
un po’ tagliato fuori ultimamente. Kingsley è quasi sempre
con Tonks in questi giorni, e anche io e te non è che siamo
stati molto separati”
Emmeline alzò un sopracciglio mentre Remus sistemava alcuni
rapporti “Se vuoi possiamo passare un po’ di tempo
separati”
Remus alzò lo sguardo sorpreso, ma sospirò sollevato
quando vide le sue labbra che si contorcevano “Non è
quello che stavo dicendo” mormorò “Sirius è
solo…” Alzò le braccia sperando che potessero
dargli parole per spiegare i pensieri e i sentimenti del suo miglior
amico “Era abituato ad avermi sempre intorno, ma da quando sono
tornato da…bè dall’essermene andato, è
diventato molto protettivo nei miei confronti.”
Lei sorrise “Da quello che ho capito, è sempre stato molto protettivo nei tuoi confronti”
“Vero” glielo concesse Remus con un sorriso”Non lo
so. So che è felice di vedere noi due
insieme,ma…”
“Pensi che sia geloso?”
Remus ci pensò su per un momento “No,geloso no. Ma tagliato fuori come ho detto”
“Bè,allora dovremmo solo includerlo più spesso non è vero?” disse Emmeline con tono ovvio.
Remus ghignò “Per quanto voglia bene a Sirius Emmeline, ci
sono ancora delle cose in cui non vorrei che fosse coinvolto,se capisci
cosa sto dicendo” disse con un sopracciglio alzato.
Emmeline rise “Completamente comprensibile. Allora preferisci rimanere a Grimmauld Place?”
Sospirò di nuovo “No,ho bisogno di una notte lontano da
quel posto ad essere onesto. Io e Sirius possiamo lavorare alla mappa
un altro giorno”
“Se gli hai già detto che avresti passato del tempo con
lui va bene Remus” ribatté Emmeline “Non voglio che
lui senta che sto cercando di portarti via da lui o qualcosa del
genere”
“Starà bene” la rassicurò Remus “E poi
non è che lui non abbia mai cancellato i nostri piani per
uscire” scrollò le spalle. Emmeline non sembrava ancora
convinta. “Hai detto che Kingsley lo ha invitato e lui ha
rifiutato. Se voleva andare ci sarebbe andato. Starà bene”
Emmeline si limitò a sospirare e guardò il suo orologio
“Hai quasi finito? Sono quasi le cinque…”
“Sì, ho finito. Lasciami solo mettere a posto questi
rapporti e possiamo andare. Hai idea se Sirius sia già andato
via?” chiese Remus mettendo in ordine i rapporti nei cassetti.
“Penso che sia andato via con Arthur qualche ora fa. So che
Arthur andava via prima, e ha detto qualcosa sul fatto che lui e Sirius
dovevano andare a controllare una segnalazione su tostapane incantati
che venivano venduti ai babbani”
Remus alzò un sopracciglio”Perché Sirius si sta occupando di questo?”
“Bè apparentemente, i tostapane stanno facendo il lavaggio
del cervello ai loro proprietari. Non sono sicuri che cosa comporti il
lavaggio del cervello, ma il ministro Bones ha chiesto a Sirius di
unirsi ad Arthur nel caso stesse accadendo qualcosa di oscuro”
“Mmm…”disse Remus pensieroso “Tra Sirius ed
Arthur sarei sorpreso solo se riuscissero a superare il fatto che il
tostapane è un oggetto babbano”
“Sirius ne ha già usato uno non è vero?”
chiese Emmeline prendendo la mano di Remus mentre lasciavano il
dipartimento.
“Bè sì, ma Sirius a volte può essere
distratto dalle cose più semplici. Ti ho mai detto della storia
di mister testa di patata di Harry?”
_____________________________________________________________________________
Kingsley entrò nella sua casa buia subito fuori Londra alle
sette quella sera. Doveva andare a prendere Tonks a casa sua in
un’ora, e si sarebbero incontrati con Remus ed Emmeline per
andare a cena alle otto e mezza. Aveva solo tempo per farsi una doccia,
vestirsi, e forse bere una burrobirra prima di andare da lei.
Non era normale per lui lavorare fino a tardi, ma la maggior parte del
ministero aveva avuto orari lavorativi molto strani negli ultimi mesi.
Il dipartimento auror si sarebbe occupato dell’aumento della
sicurezza ad Hogwarts per l’anno successivo, perciò
Kingsley aveva dato incarichi a varie squadre di sistemare gli
incantesimi al loro posto. Sirius stava persino parlando di metter una
squadra ad Hogsmeade per proteggere la scuola e gli studenti quando
visitavano il villaggio.
Sirius aveva detto a Kingsley in privato che avrebbe preferito mandarci
qualcuno dell’ordine con il solo compito di proteggere Harry- non
si era ancora dimenticato dell’incidente con i dissennatori di
Halloween. Kingsley gli aveva ricordato cautamente che c’erano
quattro membri dell’ordine che proteggevano Harry ad Hogwarts-
cinque quando tornava Hagrid. Allora Sirius poi aveva detto che voleva
rinchiudere Harry al numero dodici dove lui poteva controllare il
ragazzo. Kingsley aveva detto a Sirius che non avrebbe mai avuto il
coraggio di negare ad Harry gli ultimi due anni ad Hogwarts, anche se
nella sua mente,era scettico- la paranoia di Sirius nei confronti del
suo figlioccio era cresciuta così tanto da fargli prendere in
considerazione l’idea di togliere Harry da scuola. Kingsley
ringraziava il cielo che fosse ritornato Remus a fermare Sirius prima
di fare una cosa del genere, per la salvezza di Harry.
Kingsley si avvicinò al suo frigorifero e tirò fuori una
burrobirra prima di andarsi a sedere nel salotto, a riposare gli occhi
per qualche minuto. Pensò di aver sentito il pavimento del
corridoio scricchiolare, ma quando andò a controllare non
c’era niente. Danda la colpa alla stanchezza della sua mente, si
stese con la testa sul bracciolo del divano. Anche se avesse sentito
veramente un rumore,probabilmente era il suo gatto che usciva fuori dal
suo nascondiglio sotto il letto del piano di sopra- aveva messo i
migliori incantesimi intorno alla casa, e anche intorno al piccolo
appartamento di Tonks nel Surrey mesi fa. Era impossibile
oltrepassarli, a meno che non si conosceva la password per entrare in
casa.
Il suo respiro rallentò mentre si rilassava sul divano. Si
sarebbe dovuto alzare presto per andare a fare la doccia se voleva
evitare di arrivare in ritardo al suo appuntamento con Tonks. Ma
conoscendola bene, comunque non sarebbe stata pronta al suo arrivo.
Aveva frequentato molte streghe quando era più giovane,ma
nessuna era interessante come quella attuale. Nonostante
l’abitudine di Tonks di inciampare su ogni cosa che si trovava
davanti- e anche per cose che lei giurava si muovessero da sole-
Kingsley era stato attratto da lei quasi subito. Sirius lo aveva
minacciato numerose volte da quando lui e Tonks si erano messi insieme,
dicendo cosa gli avrebbe fatto se lui le avesse fatto del male. Ma
Kingsley era più preoccupato di quello che poteva fargli lei.
Non che lui potesse farle male. Era diventata una parte molto
importante della sua vita negli ultimi mesi. Avevano anche
parlato di matrimonio diverse volte, e Kingsley stava per comprarle un
anello-
Non lo sentì arrivare ma lo percepì. Un soffio
d’aria che andava verso di lui. Aprì gli occhi appena in
tempo per vedere un lampo accecante di luce verde, ed una figura
incappucciata a dieci piedi di distanza, prima che la morte lo colpisse.
______________________________________________________________________________
Tonks uscì dalla doccia e si sporse per prendere un morbido
asciugamano giallo per asciugarsi. Lo avvolse intorno al suo corpo e si
guardò allo specchio,studiando pensierosa i suoi capelli rosa
confetto. Accartocciò la faccia e chiuse forte gli occhi. Quando
aprì di nuovo i suoi occhi blu, esaminò i suoi capelli
ora neri, con striature rosso scuro.
Sorridendo soddisfatta, la giovane strega camminò con posso
felpato fuori dal bagno e giù per il corridoio diretta nella sua
stanza. La maggior parte della sua casa era completamente in disordine,
con vestiti sul pavimento, e persino in cucina dove un reggiseno rosa
era appeso al rubinetto del lavandino- non aveva idea di come fosse
finito lì. Semplicemente non aveva tempo per pulire tra il
lavoro,passare del tempo con Kingsley, incontri dell’ordine,
Kingsley, andare a trovare i suoi genitori,Kingsley e dormire.
Movendo la sua bacchetta,accese il suo stereo babbano, e alzò il
volume quando mandarono in onda la nuova canzone delle sorelle
stravagarie. Cantando forte e stonatamene,Tonks cominciò a
cercare nel suo armadio qualcosa di decente da indossare quella
sera. Kingsley aveva detto che sarebbero andati in un bel ristorante
babbano, e non credeva che i suoi jeans,che erano stati strappati
strategicamente in alcuni punti,e le magliette di gruppi rock potessero
andare bene. Alla fine scelse una camicia e dei pantaloni beige. Stava
per asciugarsi i capelli quando sentì bussare alla porta.
Guardò la sveglia accanto al suo letto 8.15. Alzò un
sopracciglio. È in ritardo…pensò divertita. Kingsley di solito era così puntuale da diventare fastidioso.
“Arrivo!” disse quando il bussare diventò più
insistente. Corse attraverso la sua casa,evitando per poco un tavolino
nel corridoio(e poi chi ha avuto l’idea di mettere un tavolino nel corridoio?Pensò
irritata)Raggiunse la porta e si passò una mano tra i capelli
prima di aprirla “Sei in ritardo!” disse felicemente. Il
suo sorriso svanì quando realizzò che non c’era
Kingsley fuori dalla porta: erano Sirius e Remus. “Che cosa ci
fate qui? Pensavo dovessimo incontrarci al ristorante….”
Una sensazione di terrore la riempì quando vide lo sguardo
sulle facce dei due maghi. Gli occhi di Sirius avevano quello sguardo
morto- lo sguardo che aveva solo quando qualcosa di veramente terribile
era successo. La faccia di Remus non aveva espressione- qualcosa che
lei aveva imparato lui usava solo quando qualcosa di veramente
terribile era successo…
“Dobbiamo parlare” disse Remus con voce roca”Possiamo entrare?”
Tonks annuì passivamente e si spostò di lato per
permettere a suo cugino e al suo miglior amico di entrare “Mi
dispiace per il disordine” mormorò distrattamente. Nessuno
dei due maghi sembrava preoccuparsi o aver notato lo stato della sua
casa. Si sedettero uno accanto all’altro sul divano, dopo che
Remus ebbe spostato alcuni dei suoi dischi babbani.
“Hai del Firewiskey Tonks? Penso che ci potrebbe servire”
disse Remus guardando Sirius. L’altro mago stava fissando il
pavimento con la mascella serrata.
“Ehm, certo” rispose Tonks, richiamando verso di loro una
bottiglia piena di Firewiskey e tre bicchieri. Versò la bevanda
e si sedette in una poltrona accanto ai maghi “Che cosa è
successo?” chiese subito, senza voler aspettare più a
lungo per qualsiasi brutta notizia dovevano darle.
Sirius prese il suo bicchiere di Firewiskey e lo bevve in tre lunghi
sorsi. Remus sospirò tremante, guardando dappertutto tranne
Tonks “Proprio quando io ed Emmeline ci stavamo preparando per
venire al ristorante” Remus cominciò piano “è
arrivato un gufo al quartier generale, mandato da Dawlish. Il marchio
nero era stato avvistato su una casa fuori Londra…era di un
impiegato del ministero”
Le mani di Tonks cominciarono a tremare così tanto che si stava
facendo cadere tutto il suo drink addosso. Ci poteva essere solo una
ragione per cui Sirius e Remus fossero andati a casa sua a dirle della
morte di un impiegato del ministero…”No…”
sussurrò con gli occhi che si riempivano di lacrime.
“Kingsley non ha neanche avuto la possibilità di difendersi” continuò Remus con voce roca.
“No” ripeté Tonks scotendo lentamente la testa
“Dawlish si è sbagliato. Non era lui…è solo
in ritardo…”disse disperatamente” Forse era qualcuno
sotto la pozione polisucco come con Karkaroff, vero Sirius?”
Sirius alzò la testa dalle sue mani con quello che sembrava
tantissimo sforzo per guardare sua cugina. Scosse la testa “Era
lui…Abbiamo controllato…” disse con la voce appena
udibile.
“Mi dispiace tanto Tonks” disse Remus piano e sinceramente.
Lei lasciò cadere il bicchiere e quel poco Firewiskey che era
rimasto dentro cominciò a bagnare il suo tappeto fucsia. Sirius
si alzò tremante dal divano e si sedette accanto a lei sul
braccio della sua poltrona, avvicinandola a lui. Lei pianse forte nel
suo petto per quelle che sembrarono ore, continuando a ripetere che si
stavano sbagliando,che Kingsley stava arrivando per andarla a prendere.
In qualche modo Sirius si ritrovò seduto sulla poltrona
cullandola mentre piangeva. Quando smise di piangere, continuò a
tenere la testa nascosta nel collo di suo cugino mentre diceva
“Dovevamo sposarci” Sirius le massaggiò la
schiena,cercando di confortarla,anche se sapeva che quello che stava
facendo non stava servendo a niente.
“Tonks” disse piano Remus quando si fu calmata un po’
”Vorremmo che tu venissi a vivere al quartier generale per un
po’,così non sei sola…”
Tonks pensò di aver sentito la sua testa che si muoveva su e
giù mentre annuiva,ma non era sicura di essere riuscita a farlo.
Sirius la fece scendere dalla sue gambe e le riempì il suo
bicchiere di Firewiskey mentre Remus andava a preparare una borsa per
lei. Nessuno di loro parlò. Sirius e Kingsley erano stati ottimi
amici,oltre che essere stati colleghi di lavoro per quasi dieci anni.
Remus rientrò nella stanza poco dopo e aiutò Tonks ad
alzarsi “Pensi di riuscire ad usare il camino?” chiese.
Lei annuì. Certo che poteva usare il camino,non era
completamente incompetente. Voleva urlare questo a Remus,ma la sua
mascella era bloccata. In fondo alla sua testa,sapeva che non era il
modo in cui Remus aveva posto la domanda, ma non gliene poteva
importare di meno.
Sirius entrò nel camino per primo, e lei lo seguì. Quando
cadde nella cucina del numero dodici,sentì Sirius prenderla e
condurla verso una sedia accanto ad Emmeline. Tonks nascose la testa
fra le mani e pianse ancora un po’. La strega accanto a lei mise
le braccia intorno alla giovane auror, sussurrando parole di conforto
che non volevano dire assolutamente niente in quel momento.
Era stata innamorata di Kingsley. Era il primo uomo per cui aveva
provato sensazioni così profonde,l’unico uomo che aveva
presentato ai suoi genitori con successo. Appena i suoi genitori
avevano superato il problema della differenza d’età- che
non era mai stato un problema per la coppia- avevano adorato Kingsley.
Proprio sua madre stava dicendo l’altro giorno che era meglio di
tutti gli altri maghi che aveva portato a casa messi insieme.
Ad un certo punto quella sera, qualcuno aveva portato lei e le sue cose
di sopra in una stanza degli ospito. Quella persona- Emmeline
probabilmente, l’aveva fatta cambiare in un comodo pigiama e
l’aveva messa a letto. Si addormentò quasi subito- non
aveva mai creduto che piangere potesse essere così stancante- o
forse era stato una pozione per dormire. Ad ogni modo non voleva
svegliarsi per qualche settimana. E quando l’avrebbe fatto,
sperava che sarebbe stato tutto un grosso bruttissimo incubo.
RECENSITE!
I’m backkkk! Sorry se
ci ho messo tanto ad aggiornare ma cm vi avevo detto mi stavo
preparando per gli esami di maturità ke finalmente sono finiti!
Ora nn preoccupatevi aggiornerò ogni giorno e se riesco a
tradurre anche due volte al giorno per farmi perdonare!
P.S. ora inizia la parte tragica ...Sorry
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Capitolo 21 *** Capitolo 21 ***
chap 21
CONSEQUENCES
Capitolo 21
Metà giugno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts
significava molte cose. Per dirne una, l’anno scolastico sarebbe
finito presto,e gli studenti sarebbero stati liberi da compiti a casa e
insegnanti per due magnifici mesi. Per gli studenti del settimo anno
voleva dire M.A.G.O; per quelli del quinto voleva dire G.U.F.O. La
torre del Grifondoro non era mai stata così silenziosa se non
come durante la settimana dei G.U.F.O. Hermione Granger poteva essere
vista a tutte le ore del giorno e della notte(quando non
era in classe) piegata su libri e appunti. Se uno studente faceva
un po’ di rumore, ci si poteva aspettare che venissero tolti
punti dal prefetto ossessionato dallo studio. Ron ed Harry volevano
dirle che era sbagliato togliere punti alla loro casa, ma nessuno di
loro aveva il coraggio di affrontare il suo sguardo faccia a faccia.
Invece, le permisero di fare per loro tabelle di studio dettagliate e
colorate, e cercarono di seguirle al meglio mentre si sedevano accanto
a lei, sperando che gli aiutasse a capire che cosa stavano leggendo
esattamente.
Era passato anche il periodo di orientamento per la carriera, lasciando
Harry a chiedersi come avrebbe fatto esattamente a passare pozioni con
un eccellente. L’unica carriera in cui aveva mostrato interesse
era quella da auror. Lui ovviamente,aveva scritto a Sirius e Remus per
chiedere aiuto sulla scelta della strada da prendere per il
futuro,ed entrambi gli avevano detto che sarebbe stato dannatamente
bravo ad acciuffare maghi oscuri. Apparentemente essere un auror, era
nel sangue di Harry- da quanto Sirius si poteva ricordare almeno ogni
uomo Potter era stato uno. Harry sapeva come sia suo nonno che suo
padre erano morti, e si chiese tenebrosamente se anche quella era parte
della tradizione di auror della famiglia Potter. Se lo era, avrebbe
ripensato alla sua scelta di carriera- gli erano sempre piaciuti i
giochi magici e sport, e conosceva il capo del dipartimento, Ludo
Bagman, molto bene grazie a Sirius.
Conosceva molti degli auror al ministero della magia, anche loro grazie
a Sirius. la maggior parte di loro sembravano a posto per Harry, e
alcuni erano diventati come parte della famiglia per lui –
Tonks,Dawlish,Evans, e ovviamente Kingsley. Kingsley ovviamente era
stato il migliore del gruppo, ed Harry si era sentito come se
avesse perso uno zio quando aveva sentito la notizia del suo
assassinio. Sirius non l’aveva presa per niente bene- Remus aveva
detto che non parlava a meno che non gli veniva rivolta la parola, e
aveva praticamente tagliato fuori i suoi amici. Aveva scritto ad Harry
poche volte dal funerale di Kingsley- per il quale ad Harry era stato
dato il permesso di lasciare la scuola per andarci- ma le lettere erano
sempre corte e piatte. Remus aveva anche detto ad Harry che Sirius ora
stava lavorando così tanto che dormiva al ministero. Non stava
bevendo molto però, secondo Remus, ma Harry credeva che fosso
solo perché Remus aveva nascosto bene tutto il Firewiskey.
Il buco del ritratto della sala comune si aprì, e Fred,George, e
il loro migliore amico Lee Jordan, si arrampicarono entrando nella
stanza rumorosamente. Hermione ringhiò minacciosamente, con i
suoi capelli più crespi del solito, che le davano l’aria
di un leone rabbioso, e si girò a guardare male gli studenti del
settimo anno.
“Vi dispiace?” chiese a denti stretti. “Ad alcuni di noi importa davvero del nostro futuro”
Fred scosse la testa e sorrise affettuosamente ad Hermione “Che
cosa ti fa pensare che a noi non importa del nostro futuro mia
carissima Hermione?”
“Sì,solo perché non passione ore e ore sui libri
non vuol dire che non stiamo pensando alla nostra vita fuori dai
magnifici muri di Hogwarts” aggiunse George sedendosi accanto a
Ron.
Harry alzò un sopracciglio “Voi due sapete che avete presto i M.A.G.O vero?”
“Qualcuno ti ha mai detto che sembri Remus quando alzi il
sopracciglio così Harry?” disse George pensieroso “E
sì, sappiamo dei nostri M.A.G.O. che si avvicinano, non che
importino qualcosa…”
“Che cosa vuoi dire con ‘ non che importino qualcosa’
?” strillò Hermione, facendo sussultare alcuni studenti
del secondo anno. “I M.A.G.O sono tutto quello che importa nel
mondo magico quando si tratta di trovare un lavoro! Se non avete voti
adeguati come potete pensare di arrivare mai da nessuna parte nella
vita?”
“Calmati Hermione” disse Fred “Semplicemente non sono
importanti per noi” scrollò le spalle “Semplicemente
c’è già un’altra strada che si è
presentata recentemente a noi”
“Che strada?” chiese Ron sospettosamente “Non state
ancora pensando a quel negozio di scherzi vero? Mamma ha già
detto che non lo avrebbe permesso”
George diede dei colpi sulla testa di suo fratello più piccolo
come se fosse un cane raramente carino “Ronnie,Ronnie,Ronnie, non
hai veramente un’idea vero?”
“è una qualità piuttosto accattivante”
concordò Fred annuendo “Sì Ron stiamo ancora
pensando al negozio di scherzi. E abbiamo appena fatto un accordo che
ha segnato il nostro futuro come imprenditori”
“Che patto?” chiese Harry interessato.
“Ci piacerebbe dirtelo Harry, amico” disse Fred con rimpianto.
“Ma se lo facessimo dovremmo ucciderti” aggiunse George ovvio.
“E se lo facciamo Sirius ci ucciderà”
“Sì, e Sirius può fare paura quando vuole essere-
sono sicuro che sarà d’accordo con ‘ quando si
impegna molto’ ”
“E quindi non te lo diremo”
“Infatti andiamo a letto. È stata una lunga giornata stancante”
“Non studiate troppo”
I gemelli e Lee lasciarono la stanza con un sorrisetto sulle loro
facce e andarono nel loro dormitorio, lasciando il trio a bocca aperta
e confuso dal loro comportamento.
“Non voglio nemmeno saperlo” disse Ron
lentamente”Perché se lo sapessi, Mamma mi ucciderebbe per
non aver fatto qualcosa per fermarli”
Continuarono a studiare per qualche altra ora, finché non si
cominciò a sentire Ron russare sul suo libro di storia della
magia. Harry diede la buonanotte ad Hermione che grugnì come
risposta mentre continuava a guardare i suoi appunti di
trasfigurazione, e aiutò Ron a salire la scala a spirale che
portava al loro dormitorio.
______________________________________________________________________________
Era quasi mezzanotte nell’antica e nobile casa dei Black e il
riluttante padrone di casa non era ancora tornato dal ministero. La
maggior parte degli altri occupanti erano andati a letto da almeno
un’ora, ma Remus rimase in cucina, aspettando Sirius. Aveva
cercato di convincere il suo miglior amico che non gli faceva bene
dormire sul divano del suo ufficio ai quartieri auror, e lo aveva quasi
trascinato fuori dal ministero. Sirius sembrava pensare che
concentrandosi solamente sul lavoro potesse scappare dai suoi problemi.
Dalla morte di Kingsley due mesi prima, Sirius si era chiuso fuori da
qualsiasi cosa intorno a lui. Era comprensibile. Kingsley e Sirius
erano stati ottimi amici. Ma Remus era ancora preoccupato per lui. Ogni
volta che andava a trovarlo ai quartieri auror, Sirius era sempre
piegato su rapporti o su mappe. Remus avrebbe quasi preferito che il
suo miglior amico fosse andato ad esagerare con l’alchool- per
liberarsi dei suoi problemi. Almeno in quel caso sarebbe stato al
quartier generale e Remus avrebbe potuto controllarlo.
Sirius era sotto pressione per rimpiazzare il suo vice- si rifiutava di
farlo. Non c’erano molti nella squadra di auror di cui poteva
onestamente dire si sarebbe fidato ad affidare la sua vita. Tonks era
una di quelle eccezioni, ma non solo era molto giovane al ministero,
Sirius non pensava che sarebbe stata capace di gestire la posizione in
quel momento.
La giovane strega aveva seguito suo cugino in depressione. Quando non
era al ministero, era chiusa in una delle camere degli ospiti al numero
dodici. Normalmente,veniva spedita in missioni per
l’ordine sotto copertura a cercare mangiamorte, ma dalla morte di
Kingsley aveva perso controllo dei suoi poteri da metemorfomaga. Non
poteva nemmeno cambiare più il colore dei suoi occhi- era
bloccata con un grigio che ricordava gli occhi di Sirius - e i suoi
capelli erano afflosciati e grigio topo. Emmeline aveva cercato di
tirarla su molte volte, ma non stava servendo a niente-
“Oh mi dispiace… non sapevo ci fosse ancora qualcuno sveglio” disse una voce dalle scale.
Remus si irrigidì e aumentò la stretta intorno alla sua
bottiglia di burrobirra fino a farla quasi rompere. Di tutte le persone
che potevano vagare nella cucina a quell’ora di notte doveva
proprio essere lei. Era proprio fortunato. Lentamente si girò
per guardarla “Che cosa ci fai qui” chiese rigidamente,
senza preoccuparsi di sembrare maleducato.
Naomi non distolse gli occhi dal suo sguardo- lo riceveva abitualmente
negli ultimi mesi “Stavo solo prendendo da bere” disse
piano.
Remus alzò un sopracciglio “Credevo te ne fossi andata dopo l’incontro” disse freddamente.
Timidamente,Naomi scese le scale rimanenti che portavano in cucina.
Guardò Remus con circospezione come se stesse aspettando che
tirasse fuori la bacchetta da un momento all’altro per maledirla.
Lui veramente non pensava che fosse una cattiva idea. “Bè
l’ho fatto” rispose alla fine “Ma sono tornata.
Speravo di poter parlare con Sirius. è qui in giro?”
“No” rispose Remus asciutto ”Che cosa vuoi da Sirius?”
Le scrollò le spalle “Solo vedere come sta” mormorò
“Sirius sta bene” disse rigidamente”Penso che
andrò a letto scusami” si alzò per andarsene , ma
lei bloccò le scale “Puoi evitare di intralciarmi la
strada per favore?” chiese cercando di rimanere calmo. Era
piuttosto difficile farlo quando lo fissava in quel modo.
“Posso parlare con te allora?” chiese all’improvviso
“Non abbiamo niente di cui parlare”
Lei si morse il labbro “Ti prego? Solo un momento”
Remus si massaggiò stancamente le tempie. Sapeva che alla fine
lo avrebbe bloccato, per parlare, e lui aveva fatto del suo meglio per
evitarlo. La ignorava più che poteva quando era nella stessa
stanza con lui più del necessario e se lei non poteva andarsene
subito aveva sempre qualcuno con lui che gli impediva di parlare con
lei. A parte per il forte odio che sentiva per lei, c’erano anche
i ricordi di quello che erano stati una volta, e in quel momento, i
ricordi stavano vincendo la battaglia interiore che si ritrovò a
combattere. Doveva ammettere che era diventato un po’ curioso di
sentire quello che doveva dirgli. Senza una parola, si girò di
nuovo verso il tavolo e si sedette.
Lei sospirò e si andò a sedere accanto a lui. Lui non la
guardava, ma rimase in attesa, pensando che qualsiasi cosa dovesse dire
avrebbe fatto meglio ad essere buona. “è bello
vederti” disse piano. La sua mascella si irrigidì
“M-Mi sei mancato…”
“Naomi se volevi parlare di noi non sprecare fiato. Non c’è un noi. Non c’è da molti anni”
“Lo so” sospirò do nuovo”è solo che-“
“Perché sei qui Naomi?” chiese all’improvviso
“E non intendo ora in questo momento. Perché sei tornata
nell’ordine?”
“Perché voglio aiutare”rispose semplicemente.
Lui rise amaramente, girandosi finalmente verso di lei. “Vuoi
aiutare? Perdonami se dico questo, ma non ti credo. Era uno dei piani
brillanti di Voldemort che tu tornassi qui? Ti ha detto di venire a
spiarci?”
“No!” gridò “Dannazione Remus, questo non ha niente a che vedere con lui.
L’ho fatto da sola. Ascolta mi sono sbagliata. È stato
l’errore più grosso della mia vita unirmi a lui. Avrei
dovuto ascoltarti quando mi hai detto di andare da Silente. Avevi
ragione. È questo quello che vuoi sentirmi dire Remus? Avevi
ragione e io avevo torto. Sei felice ora?”
Remus scosse la testa “No non lo sono” disse “Dio
Naomi, hai una vaga idea di come sarebbero potute essere diverse le
nostre vite- la tua vita?
Volevo aiutarti,salvarti,e tu sei solo scappata via come la codarda che
sei. Non osare interrompermi” la minacciò quando vide che
aveva aperto la bocca “Per anno mi sono chiesto dove fossi, se
stessi bene. Non ho dormito per settimane dopo che mi hai
lasciato. Rimanevo sveglio a pensare che cosa sarebbe potuto essere di
noi. Mancavano due settimane al nostro matrimonio Naomi…”
“Lo so” disse con voce un po’ roca. Sembrava volesse
prendere la sua mano, ma pensò bene di non farlo. “Non so
che altro dire se non mi dispiace. Sono stata una stupida. Ero
spaventate”
“Perché ti sei unita a lui?”
Lei sospirò “Non lo so “ ammise piano scotendo la
testa “S-Stavo parlando con Rabastan Lestrange- è mio
cugino lo sai” lui annuì per far capire che sapeva
“Comunque Rabastan mi stava dicendo di come lui e Rodolphus si
fossero uniti ai mangiamorte, e di quanto stessero meglio per quello.
Non gli ho dato ascolto per mesi, dicendo che stava dicendo un sacco di
cazzate e che doveva lasciarmi sola. Venne a casa mia quando tu eri in
Svezia per quella missione per Silente. Mi ha detto che il signore
oscuro stava cercando seguaci- ha anche cercato di dirmi che tu ti eri
unito a lui. Non gli ho creduto ovviamente- ti conoscevo troppo bene-
non avresti mai fatto una cosa simile. Ma lui era insistente. Ha detto
che l’unico modo in cui io o tu saremmo potuti uscire vivi
dalla guerra era se io avessi fatto qualcosa per il signore oscuro.
Volevano che diventassi una spia per l’ordine, che passassi
informazioni. Mi sono rifiutata e gli ho detto che se fosse mai tornato
sarei andata al ministero.
“Saresti dovuta andare subito da loro” mormorò Remus “O almeno da me” aggiunse amaramente.
Lei annuì “Sono stata stupida- quello è stato il
mio primo errore” sorrise senza divertimento “Mi ha
lasciato in pace per un po’. La volta successiva che ho avuto
notizie da mangiamorte è stato due settimane prima che Lily e
James fossero assassinati. Tu eri appena andato via, avevamo
organizzato le ultime cose per il matrimonio. Pensavo fossi tu
all’inizio- forse ti eri dimenticato qualcosa. Ma non era
così: era Peter. L’ho lasciato entrare ovviamente. Non
avevo ragione per non farlo- per quanto ne sapevo era ancora nostro
amico. Aveva un aspetto orribile Remus, come se fosse stato appena
torturato. Bè, ho scoperto dopo che lo era stato. Il signore
oscuro voleva che mi convincesse ad unirmi ai mangiamorte. Peter mi ha
detto quello che aveva fatto “ A questo sembrava disgustata di se
stessa “Ha detto che aveva ricevuto il marchio un anno prima. Ha
detto-soffocò un singhiozzo , ma si ricompose velocemente
“ ha detto che c’erano grandi piani per Lily e James, non
ha voluto dirmi cosa, ma sapevo non poteva essere niente di
buono… Ha detto che se mi fossi unita ai mangiamorte, potevo
salvare Lily,James Harry e te e Sirius…Ha detto che sarebbe
finito tutto, che la guerra sarebbe finita, solo se mi fossi unita a
loro. Gli ho detto di uscire subito da casa mia e ha usato la cruciatus
su di me”
“Che cosa?” chiese Remus con tono tagliente
Lei annuì “Non l’ha tenuta molto,solo qualche
secondo. Penso avesse paura a tenerla di più, temendo che tu
potessi tornare per qualche ragione. Dio desiderai tanto che tu
tornassi Remus…Ma lui mi ha detto che ci sarebbero state
conseguenze peggiori se non fossi stata d’accordo, e che
sarebbe tornato nelle settimane successive.”
“Perché non me lo hai detto?” sussurrò Remus
“Avrei dovuto, ma avevo paura che se ti avessi detto quello che stava succedendo avrebbero ucciso anche te…”
“Avremmo potuto salvare Lily e James”Mormorò dolorosamente.
“è tornato” continuò come se non lo avesse
sentito” Due giorni prima di Halloween, insieme a Rabastan
Rodolpphus e Bellatrix. Per quel tempo avevo preso un decisione. Ho
pensato che Lily e James fossero in salvo- erano sotto l’incanto
Fidelius con Sirius come custode segreto. L’unico modo per
salvarli era unirmi a loro. Mi fecero smaterializzare al loro luogo di
incontro- il signore oscuro stava aspettando, e mi ha marchiato”
Remus scosse la testa senza riuscire a crederci “Avresti potuto rendere tutto diverso per tutti noi”
“Lo so” disse con gli occhi pieni di lacrime”Dio
Remus lo so. Non c’è niente che mi perseguita più
dei pensieri di quello che sarebbe potuto essere- sarebbe dovuto succedere.
Mi dispiace di averti lasciato, ma dovevo farlo. Ti avrebbero trovato e
ucciso, e non potevo lasciare che succedesse”
“Hanno ucciso Lily e James!” Remus cercò di urlare.
Uscì fuori solo un sussurro roco “E per quanto mi riguarda
se tu non volevi vedermi morire allora dove diavolo eri quando sono
stato torturato durante la luna piena in Francia?”
“Ero lì” disse velocemente come se avesse voluto
farlo per mesi “Poco prima della luna piena. Avevo scoperto
quello che ti avrebbero fatto, e sono andata nell’ultimo posto in
cui ho sentito fosse stato avvistato Hagrid. Era con un gigante- non ho
idea del perché- ma gli ho detto che cosa ti avrebbero fatto i
mangiamorte. In qualche modo ha convinto il gigante a farli andare via
dal loro campo. Quando se ne andarono,io ed Hagrid siamo venuti a
controllarti, eri troppo debole per fare qualsiasi cosa, ma quando ti
sei accorto che eravamo lì hai cercato di uscire dal recinto.
Volevo rimanere e vedere se c’era qualcosa che potessi fare, ma
Hagrid mi ha fatto andare via- ha detto che se fosse tornato qualcuno e
avessero visto che ti stavo aiutando mi avrebbero uccisa subito. Hagrid
ha detto che sarebbe tornato la mattina dopo- il gigante era scappato
nella foresta, e Hagrid è corso ad acchiapparlo”
“Tu eri lì?” chiese lui in un sussurrò strozzato.
Lei prese la sua mano tra le sue- lui glielo lasciò fare
“Mi dispiace tanto per tutto Remus” disse dolcemente
“Non ho mai voluto farti del male. Ti amavo più di
qualsiasi altra cosa al mondo- ti amo ancora, ma so che non senti
più niente per me, e ho imparato ad accettarlo. È colpa
mia se ti senti così. Voglio che tu sia felice, ed ogni volta
che ti vedo con Emmeline…Sei felice con lei?”
Lui guardò le sue mani intrecciate “Molto felice”
disse con un piccolo sorriso “Non stato così felice da
anni”
Lei annuì “Lo pensavo anche io. So che probabilmente non
mi perdonerai mai per tutto quello che ti ho fatto passare, e non
meriterei il tuo perdono anche se tu lo facessi. Ma non mi
dispiacerebbe almeno essere considerata di nuovo tua amica uno di
questi giorni…”
Remus non rispose. Non sapeva come rispondere. Naomi era stata una
grossa parte della sua vita una volta, la parte più importante.
Ma aveva tradito la sua fiducia,il suo amore, aveva tenuto nascoste
delle cose, e poteva essere una delle persone da incolpare per le morti
di Lily e James. Come poteva superarlo?
“Remus” disse piano. Lui alzò lo sguardo e si
accorse di quanto lei si fosse avvicinata a lui. Si ricordava di quanto
avesse sempre amato i suoi occhi – il misto di verde e marrone,
ma prevalentemente verde ora…”Posso baciarti?”
sussurrò “Solo un’ultima volta?”
Prima che potesse fermarsi, prima che potesse dirsi che era la cosa
più stupida che potesse mai fare, le sue labbra si unirono alle
sue. Durò solo un secondo prima che lui si allontanasse da lei.
Aprì gli occhi e si sedette di nuovo sulla sua sedia, passandosi
una mano tra i capelli “Devo andare” disse con voce roca
“Buona notte”
La lasciò sola in cucina e raggiunse la sua stanza al secondo piano dove trovò Emmeline che usciva dalla porta.
“Hey” disse “mi stavo chiedendo dove fossi finito. Stai bene?” aggiunse per lo sguardo sulla sua faccia.
Lui annuì un po’ rigidamente “Bene”
sussurrò senza essere capace di guardarla negli occhi
“è solo che non riuscivo a dormire- sai stavo aspettando
Sirius”
“Non è ancora tornato?” chiese preoccupata mentre
Remus stringeva un braccio intorno alla sua vita e la riconduceva nella
sua camera da letto “Ho pensato avessi detto che sarebbe tornato
a casa”
“Ho pensato che lo facesse” mormorò Remus guardando ovunque tranne lei.
Le entrò nella sua stanza, ma lui rimase in piedi sulla soglia
fissando il pavimento. Doveva dirle quello che era successo in cucina
con Naomi? Emmeline tornò al punto in cui lui era in piedi e
avvolse le sue braccia intorno al suo collo “Remus cosa
c’è che non va?” chiese cercando di guardarlo negli
occhi.
Lui finalmente distolse lo sguardo dal pavimento polveroso e finalmente
incrociò i suoi occhi. Lui aprì la bocca per dirle tutto
e scusarsi abbondantemente, ma non riuscì a farlo “Davvero
non è niente” disse mettendo le mani sulla sua vita
“Riposati un po’ ok? Ci vediamo domani mattina”. Di
solito l’avrebbe baciata per darle la buonanotte, ma si
limitò a lasciarla, mormorando buona notte, e si diresse in
fondo al corridoio verso la sua stanza. Prima di chiudere la porta la
vide che lo guardava con un sopracciglio alzato e uno sguardo
totalmente confuso sulla faccia.
______________________________________________________________________________
Sirius entrò al numero dodici poco dopo l’alba, la mattina
dopo. Non voleva tornare a casa, ma il ministro Bones aveva scoperto
che stava dormendo nel suo ufficio. E aveva detto che se non se ne
andava e dormiva decentemente per almeno otto ore, l’avrebbe
sospeso dal ministero senza paga.
Barcollò esausto per le scale, sperando di scivolare nella sua
stanza senza svegliare nessuno. Remus lo avrebbe sicuramente sgridato
per non essere tornato la notte prima, e lui non era proprio in vena
per quello.
Aveva ricevuto il giorno prima una richiesta di trasferimento da un
auror in Australia. Rufus Scrimgeur era stato scartato da Malocchio
come scelta per il lavoro attuale di Sirius sette anni prima, e lui
come protesta per la nomina si era trasferito in Australia. Sirius
aveva conosciuto Scrimgeur al ministero prima del suo arresto. Anche se
l’altro mago era un ottimo auror, Sirius non riusciva proprio a
sopportarlo. Era troppo orientato politicamente, e Sirius non poteva
pensare a nessun beneficio per il suo ritorno in Inghilterra.
Probabilmente aveva saputo della morte di Kingsley e sperava di
diventare il nuovo vice di Sirius.
“Molto improbabile” mormorò Sirius a se stesso, mettendosi il pigiama.
Lanciò uno sguardo al suo specchio e non fu sorpreso di vedere
che aspetto orribile avesse. Aveva un disperato bisogno di radersi, e i
suoi occhi erano gonfi e rossi. Per non parlare del fatto che non
faceva un pasto decente in due settimane. Sospirando pesantemente,
diede le spalle allo specchio e barcollò verso il suo letto.
Senza avere nemmeno la forza di alzare le coperte, si lasciò
cadere sul letto, addormentandosi quasi immediatamente.
______________________________________________________________________________
Remus sporse la testa per controllare Sirius più tardi quella
mattina. Lo coprì con una coperta, incantò le tende delle
finestre per non fare entrare la luce del sole lasciando la stanza nel
buio totale, e mise un incantesimo soporifero sulla stanza. Sirius
aveva bisogno di molto riposo, e l’unico motivo per dormire tutto
il giorno era se non c’era qualcosa a svegliarlo.
“Dormi Bene Felpato” disse piano Remus prima di chiudere la porta.
RECENSITE!
Grazie mille per
l’interessamento per i miei esami! In risposta alle vostre
recensioni, faccio il liceo classico, e gli esami spero siano andati
bene… avrò i risultati il 9 Luglio…fortunatamente
non ho fatto nessuna delle tracce con errori di ita, e di greco il
nostro prof ci ha detto dov’erano quindi dovrebbe essere andato
tutto bene.. Speriamo!
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Capitolo 22 *** Capitolo 22 ***
cap 22
CONSEQUENCES
Capitolo 22
La notte prima del G.U.F.O. finale di Harry,Sirius,Remus ed Emmeline
arrivarono ad Hogwarts. Emmeline voleva fare un’altra lezione di
occlumazia con lo studente del quinto anno prima del suo ultimo esame-
disse che la quantità di studio che Harry aveva fatto per
gli esami poteva aver indebolito la sua mente, rendendo più
facile per Voldemort entrare. Sirius e Remus l’avevano
accompagnata per sicurezza,e anche per augurare ad Harry buona fortuna
per il suo ultimo G.U.F.O.
Si sedettero e aspettarono Harry fuori,vicino al lago. Sirius sembrava
aver dormito bene dal suo ritorno al numero dodici dal ministero, anche
se Remus sospettava avesse usato un incantesimo per nasconderlo.
L’auror aveva un aspetto terribile quando era tornato, e Remus
non credeva che solo due notti di riposo potevano cambiare così
tanto il suo aspetto.
Nessuno di loro parlò mentre aspettavano Harry- entrambi avevano
troppi pensieri nella testa, e non erano sicuri su come trasformare i
loro pensieri sconnessi in parole. Sirius stava giocando con
l’erba ai suoi piedi e fissava la piovra gigante. Aveva
così tante cose in testa che non sarebbe stato sorpreso se il
suo cervello si fosse ridotto in poltiglia .Un ronzio fisso riempiva le
sue orecchie mentre cercava di pensare a qualcos’altro per
occupare la sua mente. Poi Remus parlò e il suo obiettivo fu
raggiunto, facendoli quasi venire un infarto per lo shock.
“Ho baciato Naomi” disse Remus, con la voce a malapena udibile.
L’erba che Sirius aveva in mano cadde sul terreno mentre lui
cercava di registrare quello che Remus aveva appena detto. Appena ci
riuscì, Sirius girò la testa di scatto verso Remus.
L’altro mago continuava ad avere lo sguardo fisso davanti a lui
“Che cosa?” balbettò Sirius.
“L’altra notte quando stavo aspettando che tu
tornassi a casa, è arrivata lei e abbiamo fatto una lunga
chiacchierata. Proprio prima che andassi a letto mi ha chiesto se
poteva baciarmi, e io l’ho fatto…”
“Oh” disse Sirius piuttosto stupidamente “E?”
Remus alzò un sopracciglio,continuando a fissare il lago “E cosa?”
Sirius roteò gli occhi “E quando l’hai baciata hai sentito qualcosa?”
Remus guardò il suo amico pensieroso per un momento prima che un
piccolo sorriso si fece strada sulla sua faccia “Niente”
disse con tono un po’ sognante “Non ho sentito
niente….”
Sirius soffocò una risata, pensando di sapere dove si stava dirigendo la loro conversazione.
“Sai cosa continuavo a pensare?” chiese Remus. Sirius
scrollò le spalle “Che non è Emmeline. So che
è un po’ ovvio, ma ho realizzato ora che ho totalmente
dimenticato Naomi”
“E l’hai realizzato solo ora?” chiese Sirius.
“Bè no ma…”Remus scrollò le spalle
“Naomi è stata il mio primo amore felpato, e so che tu sai
quanto è difficile da dimenticare”
Sirius annuì “Non ho ancora dimenticato Julia”
sorrise tristemente”Quindi questo vuol dire che finalmente
ammetterai di essere innamorato di Emmeline?”
Remus si limitò a sorridere e tornò a guardare il lago.
Sirius scosse la testa con lo sguardo di chi la sapeva lunga. Aveva
saputo per anni che a Remus mancava Naomi, anche se Remus non lo aveva
mai ammesso ad alta voce. Remus non era mai stato il tipo che andava
agli appuntamenti d’impulso come Sirius- preferiva conoscere bene
qualcuno prima di passare al livello successivo della relazione. Anche
se Sirius non era sicuro quanto fosse profonda la relazione di Remus ed
Emmeline- Remus di solito non parlava di queste cose- aveva sentito da
alcuni membri dell’ordine che Emmeline una mattina era stata
vista mentre lasciava la stanza di Remus…
“Ho bisogno di una vacanza” disse una voce stanca dietro i
due amici. Si girarono per trovare un Harry ghignante dietro di loro.
Il ragazzo si avvicinò e si lasciò cadere in mezzo a
loro. Appoggiò la testa sulla spalla di Remus e sospirò.
“Ti prego dimmi che la scuola diventa più facile dopo i
G.U.F.O…”
Sirius rise “Vuoi che ti menta?” chiese. Harry roteò
gli occhi. “Non può essere stato così male
no?”
Harry alzò scettico un sopracciglio “Sarò bocciato in pozioni” disse con certezza.
“E perché?” chiese Remus pazientemente, guardando in giù verso la testa di Harry.
“Perché Piton mi odia” disse Harry come se dovesse essere stata una cosa ovvia ai suoi guardiani.
Remus nascose un sorriso “Harry non sopporta molto neanche noi,
ma questo non vuol dire che sarai bocciato in pozioni”
“Remus ho bisogno un Eccezionale per passare al livello da
M.A.G.O. in questo momento prendo a mala pena un accettabile. Anzi
veramente ho avuto una D su uno dei miei compiti che lui valutava da
G.U.F.O” disse Harry con tono piatto, alzandosi per stiracchiarsi
e sbadigliare.
“Hai avuto veramente un desolante ” chiese Sirius con una
risata “Wow…nemmeno io ho mai avuto una D in pozioni.
James d’altra parte…”
“Ma Piton non era il tuo professore “Disse Harry sulla difensiva
“E questa è una cosa di cui sono grato ogni giorno” Harry guardò male il suo padrino.
“Come stai andando in difesa?” chiese Remus mandando a Sirius uno sguardo che diceva ‘non stai aiutando’
Harry scrollò le spalle “Credo bene. Non è stato
molto difficile veramente” disse con il suo umore che migliorava,
“Malocchio dice che sei un talento naturale” disse Sirius orgoglioso.
“E ha anche detto che hai messo in scena un bello spettacolo
durante uno dei suoi gruppi di difesa” disse Remus con un
sorriso”Io e Sirius non vedevamo l’ora di vedere il tuo
patronus…”aggiunse cercando di mandargli un segnale
Harry sorrise largamente e capì cosa stava cercando di dire
Remus. Si alzò e prese la bacchetta dai suoi vestiti,
schiarendosi la voce e lanciando un altro sguardo ai suoi guardiani che
si erano alzati dall’erba per vedere meglio. Harry pensò
alla notte in cui aveva scoperto del ritorno di Remus “EXPECTO
PATRONUS”
Le bocche di Sirius e Remus si spalancarono quando videro la forma del
patronus di Harry che usciva dalla bacchetta del ragazzo
“Ramoso…” sussurrò Sirius con gli occhi
spalancati, guardando il cervo bianco come un fantasma che galoppava
sulla superficie del lago.
Remus diede dei colpi sulla schiena di Harry,radioso,”Niente male
Harry” disse piano “Niente male per niente…”
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Sirius stava camminando attraverso il dipartimento per il controllo e
la regolazione delle creature magiche il pomeriggio
successivo,salutando con cenni della testa le persone nei loro
cubicoli. Amos Diggory,che sembrava stesse avendo una conversazione
piuttosto frustrante con un goblin, prese una pausa dal suo lavoro per
guardare male l’auror che stava passando. Sirius rispose allo
sguardo con altrettanta forza. Aveva sempre pensato che ci fosse
qualcosa di strano riguardo a Diggory…Dalla coppa del mondo di
Quidditch qualche anno prima, quando Diggory aveva insultato Remus,
Sirius aveva avuto sentimenti ben poco amichevoli nei confronti
del mago. Sirius sospettava che Diggory fosse geloso della carica
di Remus come capo del dipartimento, e disse anche a Remus che secondo
lui era perché Diggory non aveva abbastanza cervello per
dirigere un dipartimento.
Parlando di Remus,il lupo mannaro era piegato su un rapporto,
mordendosi il labbro. Stava mormorando qualcosa, istruendo una piuma
che stava scrivendo su una pergamena mentre leggeva. Sirius si
schiarì piano la voce, e la piuma cadde sulla scrivania mentre
Remus alzava lo sguardo.
“Hey, entra” disse appoggiandosi indietro sulla sua sedia e
massaggiandosi gli occhi. Sirius chiuse la porta, salutò il
grindylow di Remus- che mostrò i denti all’auror- e si
sedette di fronte al suo migliore amico. “Come sta andando la tua
giornata?”
“Bè è quasi finita quindi direi dannatamente
bene” Sirius ghignò “Veramente ero venuto a
chiederti un favore. Ho mandato Tonks a casa prima, sembrava stesse di
nuovo male, perciò abbiamo bisogno di qualcuno che copra il suo
turno di guardia ai dentisti stasera”
Per quasi sei mesi, l’ordine della fenice si era preso il compito
di sorvegliare i genitori di Hermione Granger. Tenendo conto che la
loro figlia era una dei migliori amici di Harry Potter, erano uno dei
bersagli primari per i mangiamorte e Voldemort. Arthur di solito si
occupava della maggior parte dei turni- sembrava essere molto
affezionato al signore e la signora Granger- ma Molly gli aveva chiesto
di tornare a casa prima più spesso.
“A che ora doveva essere lì?” chiese Remus.
“ Alle Nove per dare il cambio a Sturgis” disse Sirius
“Sarei più che contento di farlo io, ma volevo controllare
che Tonks stesse bene. Sta peggiorando Lunastorta…Sto pensando
di darle un periodo temporaneo di ferie, così che possa, sai,
piangere o qualsiasi altra cosa ha bisogno di fare…”
Remus annuì “Potrebbe farle bene veramente”
sospirò” Bè comunque non è un problema
finisco, torno al numero dodici per mangiare un boccone e vado
lì”
“Grazie lo faccio sapere agli altri allora” disse Sirius
“Stai avendo problemi con o vampiri?” chiese indicando il
rapporto che Remus aveva aperto sulla sua scrivani. Una faccia:::
mostrava le sue fauci ai due maghi “Perché oggi
tutte le cose mi minacciano con i loro denti?” mormorò
Sirius.
Remus soffocò una risata e tornò a guardare il rapporto.
“Sì stiamo avendo dei problemi con loro”
sospirò “Dicono che c’è meno sangue del
solito- il St. Mungo non riesce a procurarsene abbastanza per le loro
richieste. Siamo un po’ preoccupati che potrebbero cominciare ad
attaccare umani se non lo trovano”
“Ho ricevuto un rapporto l’altro giorno su alcuni vampiri
che hanno rapinato una banca in Surrey. “L’ho passato ad
Emerson il capo del dipartimento applicazione della legge sulla magia,
perché se ne occupasse lui- ho troppe cose a cui pensare per
preoccuparmi di vampiri che commettono dei reati minori.Pensi che la
riduzione di sangue a qualcosa a che fare con Voldemort?”
Remus scrollò le spalle “è possibile. Voldemort sta
causando praticamente tutti i problemi nel mondo magico,perché
non anche questo? Ma i vampiri non sono facilmente influenzabili ad
unirsi al lato oscuro come i lupi mannari,perciò Voldemort deve
lavorare veramente tanto. Di solito loro preferiscono rimanere
neutrali. Anche nella prima guerra di quanti attacchi di vampiri hai
sentito?”
“Non molti più del solito…Perciò non
c’è nessuna possibilità che siano andati da
Voldemort vero?” chiese Sirius alzando un sopracciglio
“Questo non è quello che ho detto” rispose Remus.
“C’è sempre una possibilità, e non sarei
sorpreso se Voldemort abbia già alcuni vampiri tra le sue file.
Ma i vampiri non sono troppo preoccupati con diritti e cose del genere
come i lupi mannari. Non gliene importa e basta. Tutto quello che
vogliono sono scorte disponibili di sangue così che non debbano
usare prede umane. Ora potresti avere ragione sul fatto che Voldemort
sta causando la diminuzione delle provviste. Potrebbe far credere a
loro che lo sta facendo il ministero, e se questo sta succedendo i
vampiri potrebbero andare da lui. Dobbiamo solo fare in modo che questo
non accada.”
Sirius annuì “Come si sentono i vampiri riguardo al fatto
che un lupo mannaro sta facendo tutto questo per loro?”
“Non sono molto preoccupati veramente. Ero un po’ sorpreso
di questo” disse Remus “Sono sicuro che hai sentito delle
storie su vampiri e lupi mannari e di quanto si odino…ma conosco
alcuni di loro già da un po’, da prima che venissi al
ministero,perciò la maggior parte di loro è contenta che
ci sia io qui. Sanno che gli ascolterò senza pregiudizi.”
“Ma lavori mai Sirius?” chiese una voce divertita dalla soglia.
“Mia cara Emmeline” disse Sirius voltandosi verso la
strega. “Sono il capo auror. Non c’è molto da fare
per me eccetto essere sicuro che le mie squadre non si uccidano tra di
loro” ghignò”E tu? Non hai passaporte o qualcosa del
genere da autorizzare?”
Emmeline roteò gli occhi ma sorrise mentre attraversava
l’ufficio e si sedeva accanto a Sirius “Ti faccio sapere
signor Black, che sono appena tornata da Elephant e Castle. Qualche
idiota aveva deciso che sarebbe stato divertente trasformare una
panchina in una passaporta. Tre babbani sono stati trasportati nella
parte est della costa dove sono rimasti in volo sulla panchina
sopra l’oceano finché non siamo andati a salvarli.”
Sirius sbuffò una risata ed Emmeline lo colpì
scherzosamente su un braccio”Comunque, non pensiamo siano
mangiamorte solo persone che odiano i babbani e che cercavano qualcosa
per divertirsi. E se non ti conoscessi bene Sirius,direi che
c’eri tu dietro” fece un sorrisetto.
“Okay mi sono offeso per questo. Lunastorta tieni in riga la tua donna”disse Sirius
Remus alzò un sopracciglio “Scusa Felpato ma non credo di
poterlo fare. Se Emmeline vuole farti una fattura per torture ai
babbani, non posso fare altro che guardare e ridere”
“Capisco com’è” disse Sirius stringendo gli
occhi “Va bene Lunastorta. Ed io che pensavo che fossimo
amici” sospirò drammaticamente “Bè, vi lascio
complottare contro di me. Ho perso un altro per il potere di una donna.
Prima James ora tu…Buona fortuna Remus”
Senza un’altra parola,Sirius si alzò e lasciò
l’ufficio. Remus ed Emmeline si fissarono per qualche minuto
prima di scoppiare a ridere “Sei sicuro che non sta bevendo al
lavoro?” chiese Emmeline dopo che si fu calmata un po’.
“Quando si parla di Sirius non sono più sicuro di niente…”Remus ridacchiò.
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Remus si smaterializzò dentro un vialetto in Surrey poco
dopo le nove. Aveva avuto dei problemi ad uscire dal numero dodici-
Molly aveva insistito che mangiasse una quarta pozione di cena prima
che uscisse per il turno di guardia. Per non parlare del fatto che Dung
si era presentato appena aveva aperto la porta di ingresso, facendo
cadere un gruppo di calderoni che stava contrabbandando, facendo
svegliare il ritratto della cara madre di Sirius.
Remus corse fuori dal vialetto e lungo una strada di periferia verso la
casa dei Granger. Alzò lo sguardo verso il cielo stellato e
guardò un po’ male la mezza luna. Il cielo scuro era un
po’ nuvoloso quella sera, e Remus sospettava che ci sarebbe stata
presto un temporale. Girò un angolo e posò lo sguardo
sulla grande casa che apparteneva ai due dentisti. I Granger erano
persone fantastiche. Quando l’ordine era arrivato a casa loro e
gli aveva detto della loro decisione di proteggerli contro Voldemort,
avevano accettato piuttosto facilmente e con gratitudine. Hermione
doveva aver racconto di tutti i problemi che c’erano nel mondo
magico, perché non sembravano sorpresi da nessuna delle cose che
diceva l’ordine.
“Sturgis” sussurrò Remus al cespuglio vicino alla
porta d’ingresso, che di solito veniva usato come posto di
guardia. “Sturgis sei lì?“ il cespuglio rimase in
silenzio facendo sospettare a Remus che il suo compagno
dell’ordine fosse stato invitato dentro a prendere un thè-
i Granger di solito gli invitavano dentro verso la fine del loro turno.
Una nuvola si spostò di lato, e una luce sinistramente verde
riempì il giardino. Con gli occhi spalancati, ed esitanti
Remus alzò lo sguardo per trovare il marchio nero sopra la
grande casa bianca “Oh signore” mormorò con voce
roca, con una sensazione nauseante cominciò a riempire il suo
stomaco. Tirò fuori la sua bacchetta e corse alla porta
d’ingresso “Alhomora!” mormorò velocemente
quando realizzò che la porta era stata chiusa a chiave
dall’interno.
“Sturgis!” gridò nella casa buia”Signore e
signora Granger! È Remus Lupin! State bene?” la sua
domanda ricevette risposta quando un forte odore si sangue
riempì le sue narici, facendolo vomitare un po’.
Seguì l’odore amaro fino al salotto e vomitò di
nuovo, quasi perdendo tutte le quattro porzioni di cena che Molly gli
aveva fatto mangiare.
La signora Granger era al centro del pavimento. Sembrava che la sua
gola fosse stata strappata da una specie di animale.
Un’abbondante quantità di sangue formava una pozza intorno
al suo corpo, che era distorto in tanti strani angoli.
All’inizio,Remus non vide nessun segno di suo marito. Ma
esaminando con più attenzione trovò un orecchio sul
pavimento che portava in cucina. C’era ancora più sangue
in cucina, e questa volta Remus dovette girarsi per svuotare tutto il
contenuto del suo stomaco. I resti del signor Granger erano
sparpagliati in ogni centimetro della cucina.
“Maledizione Reductor” mormorò Remus asciugandosi la
bocca sulla sua manica. I mangiamorte sembravano preferire questa
particolare e disgustosa forma di assassinio di questi tempi…
Un piccolo lamento si sentì dal corridoio, e Remus si
girò di scatto verso la porta, stringendo forte la
bacchetta,tenendola pronta. Cautamente si fece strada nel corridoio,
con gli occhi spalancati,e le orecchie tese a cogliere ogni suono.
Sentì di nuovo il lamento- veniva da un ripostiglio sotto le
scale. Si avvicinò alla porta e la aprì velocemente,
puntando dentro la bacchetta. La abbassò subito quando vide chi
c’era nell’ombra del ripostiglio.
“Sturgis” disse con sollievo. Gli occhi dell’altro
mago si spalancarono e lui si guardò intorno disorientato,
spingendosi contro il muro del ripostiglio.
“Vai via!” mormorò selvaggiamente, mettendosi le braccia sopra la testa come protezione.
“Sturgis sono Remus, va tutto bene”
“Re-Remus?” rispose Sturgis, abbassando lentamente le
braccia e sollevando la testa “Oh santo cielo grazie a Dio.
Ma-Mangiamorte…Loro hanno ucciso i Granger…Io ho cercato
di salvarli Remus, ma mi hanno s-schiantato e gettato qui dentro”
“Va tutto bene Sturgis” disse Remus cercando di calmarlo,
accendendo la bacchetta, e inginocchiandosi accanto al mago “Se
ne sono andati” O almeno spero che lo abbiano fatto, aggiunse
Remus silenziosamente”Forza, usciamo di qui e torniamo al
quartier generale,dobbiamo avvisare gli latri”
Con l’aiuto di Remus,Sturgis si alzò e si diressero fuori
dalla casa, facendo attenzione a non guardare nel
salotto”G-Greyback…”mormorò Sturgis debolmente
“Che cosa su di lui?” chiese Remus con tono tagliente,
mentre un sentimento di sprofondamento sostituiva il disgusto che
sentiva prima.
“Era qui…ha attaccato la signora Granger”
Remus si fermò alla porta d’ingresso e alzò le
sopracciglia “Cosa significa che l’ha attaccata? Con una
bacchetta?”
Sturgis scosse la testa”No…le ha strappato la gola con i denti…è stato orribile Remus…”
“posso immaginarlo” disse Remus cercando di rimanere calmo
“Puoi smaterializzarti?” Sturgis scosse di nuovo la testa.
“Credevo anche io di no…Okay prendi il mio braccio, ci smaterializzeremo insieme”
Arrivarono di fronte al numero dodici, e Sturgis cadde immediatamente
sulle mani e sulle ginocchia, vomitando su tutto il prato. Remus gli
diede delle pacche sulla schiena e lo aiutò di nuovo ad alzarsi.
Il numero dodici apparve davanti a loro, in mezzo ai loro vicini, e
Remus colpì forte la porta con la sua bacchetta,conducendo
dentro uno Sturgis barcollante.
“Vieni Qui,siediti sulle scale” lo istruì Remus
piano “Ti prendo un bicchiere di Firewiskey- penso che tutti e
due ne abbiamo bisogno ora…”
Sturgis si sedette e appoggiò la testa contro il muro,chiudendo
forte gli occhi. Remus lo lasciò e corse giù per le
scale. Sirius,Emmeline,Arthur,Molly,Dung e Tonks stavano
chiacchierando,bevendo dei bicchieri di vino, quando lui entrò
barcollando in cucina.
“Remus che cosa ci f-“ cominciò Emmeline alzandosi per andarli incontro
“I Granger sono morti” disse lui ansimando “Devi andare lì…”aggiunse a Sirius
“Porca Puttana…”disse Arthur tenebrosamente.
“Non ne hai idea…” rispose Remus mentre Sirius e Tonks si alzavano e correvano per le scale
“Dov’è Sturgis?” chiese piano Molly mentre Emmeline faceva sedere Remus.
“Seduto sulle scale. Portali un bicchiere di Firewiskey, ne ha
bisogno…”mormorò Remus,appoggiando la testa sul
tavolo.
“è stato brutto?” chiese Emmeline, tracciando cerchi sulla schiena di Remus
“Orribile” gracchiò Remus”La peggior cosa che ho mai visto in vita mia”
Arthur sospirò “Contatterò Silente. Deve dirlo ad Hermione…”
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La mattina dopo,Harry e Ron barcollarono con gli occhi rossi, fuori dal
buco del ritratto e si diressero verso la sala grande per fare
colazione. La loro stanchezza per i G.U.F.O non era ancora svanita, e
anche se erano contenti che gli esami fossero finiti,non riuscivano
ancora a far funzionare bene le loro menti. Mormorarono qualcosa
sui loro programmi per l’estate- apparentemente i genitori di Ron
volevano tornare alla tana, sentivano la mancanza della loro casa in
campagna.
“Vorrei che potessimo tornare al cottage”mormorò
Harry infelicemente mentre entravano nella sala “Il numero dodici
non è esattamente il posto più felice in cui sia mai
stato…”
I due amici si sedettero di fronte ad Hermione e Ginny, annuendo
stancamente i loro ciao, e cominciarono a mettere uova e bacon nei loro
piatti. Hermione aveva cominciato a chiedere qualcosa a George sulle
domande dei loro esami, ma Ron la zittì subito. “Ne
abbiamo già parlato Hermione” disse il ragazzo dai capelli
rossi con la bocca piena del suo toast” quelli esami del cavolo
sono stati brutti una volta, non abbiamo bisogno di parlarne di
nuovo-“
“Oh no” disse Ginny con voce spezzata, indicando il
soffitto della sala grande. Alzarono tutti lo sguardo mentre un gruppo
di gufi entrava portando la posta del mattino.
Il più evidente di tutti era un barbagianni marrone con
una piccola fascia viola scuro intorno al petto,che portava il
marchio del ministero della magia. L’intera sala grande rimase in
silenzio mentre il gufo volava più in basso- sapevano tutti che
tipo di notizia stava portando. Avevano visto alcuni di questi gufi
diverse volte dall’inizio dell’anno, e gli studenti che
avevano ricevuto lettere da loro avevano lasciato la scuola per diverse
settimane. I gufi portavano notizie di morte nelle famiglie. Il tempo
sembrò rallentare ad un ritmo funebre, mentre il gufo cominciava
a cercare il destinatario della lettera. Sospiri di sollievo si
sentirono nella sala quando il gufo superò molti degli studenti.
Volò sopra il tavolo dei Grifondoro, vicino ad Harry e i suoi
amici, e Ron si spinse lontano dal tavolo,cadendo sul pavimento, e
gattonando all’indietro fino a toccare il muro,il più
lontano possibile dalla lettera. Il gufo fece cadere la lettera al
centro del tavolo, fischiò con compassione , e volò di
nuovo fuori dalla scuola.
I Weasley,Harry ed Hermione fissarono la lettera per lunghi momenti,
pallidi e con gli occhi spalancati, prima che Harry si sporgesse
e la prendesse con una mano tremante. Esaminò il marchio
rosso di cera del ministero da vicino, mordendosi il labbro.
“Per chi è Harry?” chiese Ginny con voce tremante quando Harry voltò la lettera.
La sua mascella si irrigidì, e alzò lo sguardo, passando
la lettera dall’altra parte del tavolo ad Hermione “Mi
dispiace tanto Hermione” disse piano, senza voler mostrare il suo
sollievo egoista, sul fatto che Sirius e Remus non erano stati quelli
ad essere uccisi…
RECENSITE!
Mi dispiace per ieri ma sn stata fuori casa tutto il giorno e non ho proprio avuto la possibilità di aggiornare…
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Capitolo 23 *** Capitolo 23 ***
chap 23
CONSEQUENCES
Capitolo 23
La porta d’ingresso del numero dodici di Grimmauld Place si
aprì silenziosamente, e Remus praticamente portò in
braccio Hermione attraverso la soglia. Sirius,Emmeline,Tonks, e
l’intera famiglia Weasley erano subito dietro di loro. Erano
appena tornati dal funerale dei genitori di Hermione. La bara di suo
padre era stata chiusa e vuota, eccetto per quelle poca parti del suo
corpo che poteva essere recuperate dalla loro casa. Anche per sua madre
era servita una bara chiusa- i guaritori avevano cercato di sistemare
il suo collo mutilato per il funerale,ma era stato inutile-
l’attacco di Greyback su di lei era stato troppo terribile per
poter lasciare aperta la tomba. Al resto della famiglia di Hermione era
stato detto che i due dentisti erano stati assassinati per caso da
alcuni delinquenti- i babbani non avrebbero mai creduto alla
verità.
Emmeline colpì Remus sulla spalla quando vide che stava
per portare Hermione in cucina, e fece segno che avrebbe fatto meglio a
portare la ragazza in lutto di sopra, e a metterla a letto.
“Hermione” disse Remus dolcemente, massaggiando la spalla
della giovane strega “Ho bisogno che tu vada con Emmeline ora
okay? Ti sistemerà di sopra e ti darà una pozione per
dormire se vuoi”
Hermione annuì nel petto del suo vecchio professore,e
districò le sue braccia dalla sua vita. Si era attaccata a lui
subito dopo il funerale,quando si era offerto di smaterializzarla al
quartier generale. Emmeline sorrise dolcemente alla ragazza,e la
aiutò a salire le scale. Ron,Ginny, ed Harry dissero che
sarebbero andati con lei. Fred e George li seguirono. Gli adulti
andarono in salotto e si lasciarono cadere sulle poltrone e sul divano.
Quando Emmeline tornò quindici minuti dopo, si sedette tra
Sirius e Remus, e appoggiò la testa sulla spalla di Remus, che
la strinse forte, avvicinandola a lui.
Remus non aveva dormito bene da quando aveva trovato i Granger
quattro notti prima- apparentemente, neanche Sturgis Podmore. Si
sentiva colpevole per non essere stato capace di salvare i genitori di
Hermione, e non si aveva avuta nessuna notizia da parte sua da quella
notte. Nessuno riusciva a capire perché i mangiamorte non
avessero ucciso anche Sturgis. Forse Greyback voleva che dicesse
all’ordine che cosa poteva fare un lupo mannaro, che ci fosse la
luna piena o no. Faceva venire da rimettere a Remus il pensiero che
sarebbe stato associato all’attacco, anche se non aveva mai fatto
niente di lontanamente simile nella sua vita.
“Che cosa succederà ad Hermione?” chiese piano Bill
guardando sua madre che singhiozzava nel petto di suo padre.
“Ha una sorella vero?” chiese Remus con voce roca.
Molly sollevò la testa dal petto di Arthur “No,è
figlia unica” disse prima di scoppiare di nuovo in lacrime.
“Oh” disse Remus”Pensavo avesse una
sorella…”mormorò. Guardò il pavimento con la
fronte aggrottata, prima di scuotersi dal suo stato pensieroso.
“Hermione può stare con noi” disse Sirius
piano” In questo modo possiamo sorvegliarla. Harry ha detto che
la maggior parte della sua famiglia vive in Francia. Se andasse
lì dovrebbe trasferirsi a Beaubatons…Cioè è
una sua decisione ovviamente, ma è un suggerimento.”
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Silente,la McGranitt e malocchio,arrivarono più tardi quel
giorno, per portare i bauli scolastici che i ragazzi avevano lasciato.
I ragazzi avevano lasciato Hogwarts il pomeriggio del giorno in cui
avevano avuto la notizia dei genitori di Hermione, e non c’era
stata occasione di preparare i bagagli. Erano stati tutti troppo
occupati a confortare Hermione.
Silente concordava con il suggerimento di Sirius, sul fatto che
Hermione rimanesse al quartier generale dell’ordine se lo
desiderava, per lo shock di Sirius- era raro che il preside e il capo
auror concordassero completamente su qualcosa.
“Se Hermione desidera vivere con uno dei suoi parenti in Francia
sarà una sua decisione” disse Silente.”Ma per ora,
credo sia meglio che rimanga sotto lo sguardo vigile
dell’ordine”
“Perché poi voi-sapete-chi ha ucciso i suoi genitori?” chiese Charlie” è insensibile”
Sirius sbuffò senza divertimento “Tutto quello che fa o ha
fatto Voldemort è insensibile Charlie. Non ti ricordi cosa ha
fatto al St Mungo un anno e mezzo fa? Metà delle persone
lì erano già malate, e il resto erano guaritori o
infermiere…” i suoi occhi guardarono avanti per un
po’, ma poi distolsero lo sguardo dagli altri. Remus si sporse e
strinse in maniera confortevole la sua spalla, sapendo che stava
pensando ad Hestia Jones.
“Per non parlare di quello che ha fatto a Kingsley” disse piano Emmeline.
Sirius scosse la testa “Kingsley è stato ucciso
perché era il mio vice. Voldemort sapeva quanto eravamo vicini
io e Kingsley, e scommetto qualsiasi cosa che questo è il motivo
per cui il mangiamorte lo stava aspettando a casa sua quella
notte.”
Remus sospirò “Sirius ne abbiamo già parlato…la morte di Kingsley non è stata colpa tua”
Sirius si limitò a scrollare le spalle e a fissare il pavimento,giocando con un buco sul braccio della poltrona.
“Perché Piton o Naomi non ci hanno avvisato che i
mangiamorte avevano in programma di attaccare i Granger?” chiese
Arthur.
“Ho chiesto a Severus la stessa cosa Arthur” disse Silente
“Né lui,né Naomi erano stati informati dei loro
piani. Lord Voldemort di solito informa Naomi di tutti i piani
d’attacco. I Granger sono stati un attacco casuale di Fenrir
Greyback e Bellatrix Lestrange”
“Che bella combinazione” mormorò sarcasticamente
Sirius”Il lupo mannaro più cattivo del mondo, e la
mangiamorte più psicopatica del mondo. Chi può chiedere
qualcosa di più?”
“Quindi praticamente quello che stai dicendo Albus” disse
piano Remusӏ che Greyback e Bellatrix erano annoiati e
hanno deciso di divertirsi con i babbani?”
“Precisamente” disse Silente con tono tenebroso”i
seguaci di Lord Voldemort hanno dimostrato molte volte in passato che
assassini brutali non significano niente per loro. Credo che il fatto
che le loro vittime fossero anche i genitori di una delle migliori
amiche di Harry Potter, è stato come un bonus per loro.”
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Harry e Ron erano seduti imbarazzati sulla scrivania in camera di
Hermione e Ginny, guardando Ginny che stringeva un’Hermione
singhiozzante su uno dei due letti. Hermione non aveva smesso di
piangere per giorni- Harry era sorpreso di quanti liquidi corporei
aveva perso la sua amica negli ultimi giorni, ma sapeva che era meglio
non dire niente a riguardo. Si sentiva malissimo per Hermione. Non
aveva conosciuto i suoi genitori prima che fossero uccisi,ma sapeva che
avrebbe pianto anche lui disperato per giorni, se Sirius o Remus
fossero stati assassinati.
Si sentì un piccolo colpo alla porta, e Remus infilò la
testa dentro alla stanza, facendo segno ad Harry di andare fuori nel
corridoio con lui. Ron gli diede delle pacche sulla schiena mentre
scendeva sul pavimento e raggiungeva il suo guardiano. “Che
succede?” chiese Harry dopo che ebbe chiuso la porta della camera
da letto.
“Come sta Hermione?” chiese piano Remus.
Harry scrollò le spalle senza speranza”Come al
solito…Quanto può continuare a piangere così
secondo te?”
Nonostante le circostanze,le labbra di Remus si contorsero alla domanda
“Potresti essere sorpreso di quanto può continuare. Tua
madre ha pianto per una settimana quando sono morti i suoi genitori.
Ovviamente, era incinta di te a quel tempo, perciò penso che le
sue emozione possano essere state più elevate del solito”
Harry sospirò”Vorrei aiutarla,ma non so davvero cosa fare…”
“Devi solo starle vicino” disse Remus gentilmente
“Posso dirti per esperienza che aiuta avere i tuoi amici vicino,
anche se non ti va di parlare con loro. È confortante solo
sapere che i tuoi amici ti sono vicino quando ne hai bisogno”
Harry annuì”La ragione per cui sono venuto qui è
per dirti che Sirius,Emmeline ed io dobbiamo andare a Diagon Alley per
prendere delle cose. Torneremo tra un’ora o due. Molly e Arthur
saranno qui se hai bisogno di qualcosa”
“ ‘Kay” disse Harry,senza neanche provare a chiedere
se poteva andare con loro. Probabilmente stavano andando ad occuparsi
anche di affari dell’ordine durante l’uscita”Hey
Remus” lo chiamò Harry mentre il suo zio acquisito
cominciò a dirigersi verso le scale. Remus si girò e
alzò un sopracciglio interrogativamente”Ron ha detto
qualcosa riguardo al fatto che lui e la sua famiglia torneranno alla
tana. È veramente sicuro per loro tornare lì?”
Remus lo guardò pensieroso per un momento”Bè
veramente no, ma ormai non ci sono molti posti sicuri di questi tempi.
Se tornano alla tana,cosa che penso che faranno,Silente ha detto che si
occuperà delle barriere e cose del genere. Tra l’altro
credo che Molly si stia cominciando a sentire un po’ sulle spine
qui. È un po’ troppo affollato con tutte le persone che si
sono trasferite qui negli ultimi mesi”Harry non sembrava molto
convinto riguardo la salvezza dei Weasley. “Staranno bene
Harry” disse dolcemente Remus”E guardala da questo punto di
vista: se i Weasley tornano alla tana, forse io e Sirius possiamo
cercare di far tornare anche noi al cottage”
“Davvero?” chiese Harry speranzoso.
Remus sorrise “Non ti sto promettendo niente,ma vedremo. Ora devo
andare. Vai a prenderti cura di Hermione e controlla che Fred e George
non facciano saltare in aria il quartier generale ok?”
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Diagon Alley era deserta.
Non un mago o una strega camminavano per le strade di pietra. Dalla
notizia dell’attacco di Greyback ai Granger, la comunità
magica si sentiva più in salvo rimanendo chiusa nelle loro
case,piuttosto che trascorrendo le loro giornate in luoghi pubblici. Ma
proprio come stava dicendo Sirius mentre passavano attraverso
l’arco di pietra,anche nelle loro case non era garantita la
salvezza.
Emmeline sospirò,scotendo la testa tristemente mentre si
guardava intorno, nell’area di shopping un tempo piena di gente
“Non l’ho vista così da quando quei troll riuscirono
ad entrare durante la prima guerra” disse piano mentre camminava
tra Sirius e Remus.
“Non era neanche così terribile quando Voldemort è
tornato la prima volta” concordò Sirius “Uno pensa
che basterebbe quello a far rimanere le persone a casa, ma no,
c’è bisogno di un lupo mannaro pazzo per farli
scappare…”
“Dove andiamo?” chiese Remus a disagio, volendo smettere di parlare di Greyback.
“Stavo per dire al negozio di Quidditch,ma sembra abbiano chiuso
no?” disse Sirius mentre passavano davanti al negozio. La
finestra che di solito esponeva i nuovi modelli di manici di scopa. Era
stata chiusa con delle tavole di legno,e un piccolo cartello sulla
porta informava che i proprietari erano andati in
vacanza”Probabilmente alla coppa del mondo in America”
mormorò Sirius invidioso.
Emmeline roteò gli occhi, e si voltò verso Remus
“Molly ha detto che aveva bisogno di alcune cose dalla farmacia e
Arthur voleva che andassimo a prendere un po’ di idromele dal
paiolo magico”
“Questo renderà Tom felice” disse Remus “Hai
visto come ci ha guardato quando gli abbiamo detto che eravamo solo di
passaggio?” gli altri due annuirono “Stavo pensando che
potevamo andare a prendere qualche libro per Hermione, in caso le venga
voglia di leggere”
“Lunastorta se quella ragazza ti assomiglia anche solo un
po’, questa sarà l’unica cosa che vorrà fare
per i prossimi mesi” disse Sirius.
“Anche James si è comportato così dopo che i suoi
genitori sono stati assassinati”ribatté Remus”Non
voleva fare niente eccetto studiare e andare alle riunioni dei
prefetti- e l’unica ragione per cui lo faceva era perché
era caposcuola e Lily lo obbligava”
Il pomeriggio passò senza difficoltà(a meno che non si
conti Sirius che aveva cercato di comprare un libro con incantesimi che
servivano per fare gli scherzi),finché i tre amici decisero di
andare via da Diagon Alley. Emmeline e Remus portavano i loro acquisti,
mentre Sirius aveva la sua mano stretta forte intorno alla sua
bacchetta. Anche se non c’era nessuno nella via, la paranoia di
Sirius presa da Malocchio Moody, lo faceva rimanere sempre in guardia.
I suoi occhi si muovevano tra i negozi coperti di tavole di legno,
dietro bidoni della spazzatura, e persino sui tetti dei palazzi.
“Non credevo prendessi il tuo lavoro così seriamente Sirius”Lo prese in giro Emmeline.
“E tu stai per fare la battuta che fai di solito,sarò
costretto a farti male Felpato” disse Remus tranquillamente.
Sirius stava per rispondere quando i suoi occhi si posarono su una
figura alta e incappucciata, che scendeva velocemente i gradini che
portavano a Diagon Alley. Guardò stringendo gli occhi la persona
che si fermava,guardava oltre la sua spalla e si appoggiava contro un
muro.
“Sirius non vieni?” chiese Remus.
Per un brevissimo secondo,Sirius guardò davanti a lui,e vide
Remus ed Emmeline che si stavano preparando per passare attraverso
l’arco di pietra e tornare al paiolo magico “In un
minuto…”mormorò, guardando la persona a Knockturn
Alley sospettosamente.
Qualcuno dietro di lui andò a sbattere forte contro la sua
spalla,quasi facendolo cadere a terra. “Fai attenzione
Black” sghignazzò una voce non familiare.
Sirius si massaggiò la spalla,guardando male il mago che ora
stava seguendo i passi dell’altro dentro Knockturn Alley. La
prima figura incappucciata salutò il nuovo arrivo con un
abbraccio e il cappuccio cadde sulle spalle. Lunghi capelli biondi
caddero sulle spalle della strega mentre si girava a guardare male
Sirius prima di camminare via a braccetto con il
mago.”Narcissa…?” mormorò Sirius confuso.
L’uomo che aveva salutato aveva capelli marroni che arrivavano
fino alle spalle, e un’aria da snob intorno a lui. Se era un
membro di una famiglia purosangue, era di una che Sirius non aveva mai
visto. Ed era sicuro che Narcissa non si sarebbe mai incontrata con
qualcuno che non era un purosangue.
“Chi era quello?” chiese Remus. Sirius distolse lo sguardo
dal paio che era sparito dietro un angolo, e vide che anche Remus aveva
tirato fuori la sua bacchetta, e le buste che stava portando erano
davanti ai suoi piedi.”Ho pensato che ti avrebbe attaccato, si
è avvicinato a te piuttosto velocemente…”
Sirius scosse la testa “Non so chi fosse, ma se si sta
incontrando con mia cugina non può essere nessuno di buono.
Forza torniamo al quartier generale”
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C’era una riunione dell’ordine quella sera, e Sirius non
mostrò riluttanza a condividere quello che aveva visto a Diagon
Alley con gli altri. Nessuno sembrava troppo preoccupato del mago che
aveva incontrato Narcissa Malfoy,eccetto Sirius e Silente.
“è curioso”disse Silente”Che il nostro mago
del mistero saluti la moglie di Lucius Malfoy con un abbraccio”
“Forse si è trovata un fidanzato” suggerì
Elphias Dodge”Malfoy sta scappando dal ministero e da Sirius, da
quasi dieci anni ormai no? Può darsi che abbia deciso di
andare avanti”
Sirius scosse la testa”No…in un matrimonio purosangue,
anche se il marito sparisce dalla faccia della terra, la moglie non
può ‘ andare avanti’ . Solo se Malfoy fosse stato
ucciso, cosa di cui sarei molto felice di occuparmi io, Narcissa
potrebbe stare con qualcun altro. C’è una specie di
incantesimo vincolante che viene posto quando purosangue di famiglie
veramente antiche si sposano. Non tutte le famiglie purosangue lo
usano. So che la famiglia di James non ha mai fatto niente del genere,
e non credo neanche quella di Emmeline…Comunque, non potrei
dirvi niente sull’incantesimo visto che non sono mai stato
sposato, e non permetterei mai che una cosa del genere venisse usata
tra me e mia moglie. So che è indistruttibile però.”
“Allora cosa succede se Narcissa si è trovata un altro
fidanzato con Lucius ancora là fuori?” chiese Remus
interessato.
Sirius scrollò le spalle “Conoscendo la famiglia,
probabilmente morirà di una morte piuttosto dolorosa”
“L’incantesimo funziona da entrambe le parti?” chiese
Emmeline “Tipo se il marito si trova un’amante?”
Sirius ghignò teneramente “Tu sei purosangue Emmeline che
cosa credi? Mio padre ha avuto molte amanti intorno a lui, ne ha anche
presentate alcune a me e Regulus. Ma mia madre è sempre rimasta
fedele. Perciò no, l’incantesimo non funziona da entrambe
le parti.”
“Sirius ha ragione” disse Silente. Sirius sembrò
orgoglioso di sé “Se il mago che Narcissa ha incontrato
oggi ha una relazione romantica con lei, ne saremmo a conoscenza in un
modo o nell’altro. Comunque non ci sarebbe utile ignorare la
peculiarità di questo avvenimento. La pozione polisucco potrebbe
anche essere un fattore-“
“Pensi che sia Malfoy?” chiese Sirius prima che potesse
fermarsi. Remus lo colpì dietro la testa automaticamente per la
sua interruzione.
“è possibile Sirius” disse Silente, con i suoi occhi
che scintillavano leggermente divertiti. “Forse puoi assegnare ad
alcuni dei tuoi auror il compito di controllare di nuovo Malfoy Manor,
e anche Knockturn Alley, per precauzione”Sirius annuì che
avrebbe fatto quello che gli era stato chiesto.
Silente cominciò a continuare, ma fu interrotto ancora una
volta. Naomi corse giù per le scale facendo sussultare tutti
quelli seduti al tavolo “Giganti…” ansimò
“Diagon Alley…Stanno entrando a Londra…”
Gli occhi blu di Silente si spalancarono un po’ prima di guardare
Sirius con uno sguardo che diceva chiaramente di raccogliere i suoi
auror e andare a Londra immediatamente. Sirius tirò Tonks dal
suo posto, dal quale stava fissando il fuoco, e la trascinò per
le scale. Insieme agli auror, Silente mandò Arthur,Elphias Doge,
Dedalus Lux, Sturgis Podmore e Bill e Charlie Weasley. Remus stava per
seguirli,ma Silente gli fece segno di rimanere al quartier generale. Il
lupo mannaro aggrottò la fronte confuso, mentre il preside
lasciava la cucina.
“Forza” disse Emmeline piano mentre Molly porgeva a Naomi
un calice di acqua fredda”Vediamo se possiamo far funzionare la
tua mappa…”
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Proprio quando stava per spedire uno schiantesimo alla gamba di un
gigante, Sirius si tuffò per spostare una donna babbana prima
che venisse colpita dal piede di un gigante. Senza aspettare che la
donna finisse di ringraziarlo,il capo auror si buttò giù
dal marciapiede e tornò nella battaglia.
“DAWLISH!” gridò quando il terzo gigante fece cadere
un lampione su una macchina come se fosse stato uno spazzolino.
L’altro auror evitò un tronco d’albero lanciato da
uno dei giganti e corse vicino a Sirius. “Dobbiamo riunirli tutti
insieme e fare un incantesimo confundus ai loro occhi- è
l’unico modo per bloccarli. Appena lo abbiamo fatto, dobbiamo
fare una fattura per farli inciampare. Cadranno, e molto
forte…Perché mi guardi così?” chiese Sirius
irritato quando Dawlish si limitò a fissarlo.
“Una fattura per farli inciampare?” chiese l’altro auror incredulo”Sei pazzo?”
“Non contraddirmi Dawlish! Fallo e basta!” gridò Sirius.
Dawlish mormorò “Certo capo” e corse e raggruppare
gli altri auror e membri dell’ordine. Cinque minuti dopo si
misero in riga, e si separarono in tre gruppi, ognuno per ogni gigante.
Sirius gridò “ORA!” e almeno cinquanta voci
gridarono “CONFUNDUS!” seguiti immediatamente dalla fattura
per farli inciampare. Come si aspettava Sirius i giganti cominciarono a
cadere,e forte. Uno inciampò su un palazzo, distruggendolo,
e ruggendo in protesta. Un altro cadde diritto in avanti- Sirius
spostò Tonks e un altro auror appena in tempo tirandoli per i
vestiti. Il terzo gigante barcollò un po’, coprendosi gli
occhi, ma rimasi in piedi.
“Schiantesimi al tre” gridò Sirius al gruppo.
Raggiunse solo il due quando lo sportello di una macchina fu lanciato
verso di lui, tagliandoli profondamente il petto e la spalla. Tonks
gridò “TRE!” e dozzine di getti di luce rossa
colpirono il gigante in varie parti del suo corpo. L’ultimo
gigante cadde più forte degli altri due- era almeno tre
metri più alto degli altri due- e una grande nuvola di polvere e
sporcizia riempì la strada di Londra, accecando gli auror
e i membri dell’ordine.
Tossendo e sputando, Sirius strinse la sua spalla quando qualcuno cadde
accidentalmente su di lui, cercando di non urlare per il dolore. Stava
uscendo molto sangue dalle ferite- Sirius non sapeva di avere
così tanto sangue…
Qualcuno,probabilmente Silente, informò l’auror che gli
oblivatori e gli impiegati del dipartimento del controllo delle
creature magiche erano arrivati sulla scena. “Ora
smaterializzerò entrambi al numero dodici Sirius” disse
piano Silente “Tieni gli occhi aperti…”
Sirius aprì e chiuse gli occhi due volte e la scena intorno a
lui cambiò. Ora erano fuori il quartier generale
dell’ordine. Sirius aveva le vertigini e si disorientato e
voleva solo andare a dormire. Prima che cadesse sul pavimento, il
vecchio preside (non fragile come sembra pensò
vagamente Sirius) lo prese dal braccio non ferito e lo aiutò ad
entrare dentro. Cadde in ginocchio subito dopo aver oltrepassato la
porta, incapace di rimanere in piedi,con o senza l’aiuto di
Silente. Poco prima che i suoi occhi si chiudessero, vide Remus che
correva verso di lui pallido e preoccupato.
RECENSITE!
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Capitolo 24 *** Capitolo 24 ***
chap 24
CONSEQUENCES
Capitolo 24
Molti membri dell’ordine della fenice si trovavano intorno al
letto di Sirius,aspettando che il colore dell’auror ritornasse.
Aveva perso molto sangue presto quella sera, a causa di uno strano
incidente causato dallo sportello di una macchina volante, durante
l’attacco dei giganti a Londra. Fortunatamente per lui,Silente
gli aveva smaterializzati al quartier generale prima che fosse troppo
tardi per salvarlo. Molly era riuscita a mettere nel suo corpo una
pozione per rigenerare il sangue- ne aveva fatto rifornimento proprio
la settimana prima.
Remus si appoggiò stancamente su una delle colonne del letto a
baldacchino,mentre Emmeline massaggiava la sua schiena in maniera
confortante- stava già cominciando a sentire la stanchezza della
luna piena che si stava avvicinando, e questo era solo un’altra
cosa da aggiungerci. Il sangue che Sirius aveva perso era ancora sul
pavimento che andava dalla porta d’ingresso alla camera da
letto,nonostante Emmeline avesse cercato di pulirlo un po’
mentre seguiva Remus e Silente per i corridoi che portavano alla stanza
di Sirius.
La porta della camera da letto si aprì e Remus poté
chiaramente sentire dal corridoio le richieste di Harry di vedere il
suo padrino. Charlie entrò velocemente nella stanza e chiuse la
porta.
“Remus, non rinuncia”disse il secondogenito dei Weasley.
“Non ha nessun motivo per rimanere qui!” disse Molly in un
sussurro severo accanto alla testa di Sirius “Sirius ha bisogno
di riposo. Harry può aspettare fino a domani”
Remus alzò un sopracciglio, trattenendo a malapena
l’impulso di chiedere a Molly quando era diventata la madre di
Harry “Fallo entrare per favore Charlie” disse con calma il
mago.
Charlie aprì di nuovo la bocca e fu spinto di lato mentre Harry
entrava di corsa dentro. Rimase in piedi davanti al letto, di fronte a
Remus. Il mago più anziano mise le sue mani sulle spalle di
Harry e il ragazzo si appoggiò contro il suo petto”Sirius
sta bene” disse Remus dolcemente, mettendo il suo mento sulla
testa di Harry “Ha solo perso molto sangue…”
Harry annuì lentamente, senza distogliere lo sguardo dalla
faccia pallida del suo padrino. “C’erano veramente giganti
a Londra?” sussurrò.
Remus annuì, ignorando lo sguardo di Molly “Ce ne erano tre” confermò.
“è morto qualcuno?” chiese Harry esitante.
Remus aprì la bocca per rispondere ma Molly lo interruppe
“è abbastanza Remus” Sussurrò severamente
“Non ha bisogno di sapere tutto”
Remus sollevò la testa da quella di Harry, continuando a
stringere il ragazzo”Con tutto il dovuto rispetto Molly, gli sto
solo dicendo quello che leggerà nei giornali domani. E
poi,l’ultima volta che ho controllato io e Sirius eravamo i
tutori di Harry…” si fermò calmo- e tu no, era implicito.
Sembrava che Molly se la fosse presa e stava per rispondere, quando
Sirius si lamentò forte. L’auror aprì gli occhi e
fece schioccare le labbra come se avesse sete- Arthur lo
aiutò a sorseggiare un po’ d’acqua da un
calice”Porca Puttana” mormorò con voce roca “
‘osa è ‘uccesso?” Sirius sbattè gli
occhi diverse volte e scosse la testa come se avesse capito
“Oh…giganti…giusto…lasciate perdere”
Sorseggiò di nuovo dell’acqua “Qualcuno è
morto?” chiese con tono piatto rivolto alla stanza.
Molly lo guardò male per come aveva posto la domanda,ma Tonks rispose “tre maghi e un auror…”
“Chi?” chiese Sirius velocemente con gli occhi spalancati
“Evans” disse piano la giovane strega.
Sirius chiuse forte gli occhi e sospirò pesantemente”La
sua famiglia è stata avvisata?” Tonks rispose
affermativamente”E i giganti?”
“Stanno venendo spediti via nave,verso le montagne mentre parliamo” disse Remus piano.
Sirius stava per fare un’altra domanda quando vide Harry
“Perché non sei a letto?” chiese al suo figlioccio.
Harry scrollò le spalle “Lo ero,finché non ho
sentito Remus e Silente che salivano le scale mormorando di quanto
fosse orribile il tuo aspetto…”
”Mi dispiace per quello” mormorò Remus
“Perché non torni a letto ora? Puoi vedere Sirius domani
mattina” sembrava che Harry volesse discutere, ma lo sguardo
sulla faccia di Remus si poteva associare all’espressione di
Molly,soffocò le sue proteste . Salutò Sirius e gli
membri dell’ordine con un cenno della mano e lasciò la
stanza. Remus mise un incantesimo di silenzio sulla porta e si
voltò verso gli altri.
“Stavo per dire che il viaggio di Hagrid non è servito a molto vero?” disse Sirius.
Arthur sospirò “Hagrid ci ha mandato un gufo dopo che ce
ne siamo andati. È tornato ad Hogwarts ora, e no, le sue
trattative con i giganti non è andato bene per niente”
Sirius aggrottò la fronte pensieroso”Remus, Naomi non ti
aveva detto che era in Francia quando c’eri anche tu?”
Remus distolse lo sguardo dalle sopracciglia sollevate di Emmeline
“Ehm sì…ma nessuno è sicuro di dove sia
andato dopo”
“Hmm…”disse Sirius “è un po’
strano vero? Perché Hagrid ci ha impiegato così tanto a
tornare?”
“Silente ha detto che non era solo” disse Arthur”Ha
detto qualcosa su un fratellastro che è il doppio di
Hagrid…”
______________________________________________________________________________
Il pomeriggio seguente,anche se si era ristabilito completamente,a
Sirius non fu permesso di lasciare il letto a causa di Molly.
L’auror era stato obbligato a subire ore di coccole da parte
della madre chioccia dell’ordine, mentre tutti gli altri vivevano
normalmente le loro giornate.
Emmeline notò già dalla mattina presto che Remus si stava
allontanando da lei. Non riusciva a trovare nessuna ragione per cui lo
stesse facendo, e quando ne aveva parlato faccio a faccia con lui,
aveva negato di averla evitata al lavoro quel giorno. Quando era ad
andata ad incontrarlo a pranzo nella mensa del ministero,Charlie
Weasley le aveva detto che Remus aveva già mangiato. Quando era
andata nel suo ufficio le aveva detto che era troppo occupato con il
problema dei giganti per parlare con lei, anche se lei lo aveva visto
chiaramente in piedi davanti al suo grindylow prima di entrare
nell’ufficio. Sapeva quando qualcuno la stava evitando…
Lasciando perdere Remus per quel momento,Emmeline andò da Sirius
quando tornò al quartier generale dal ministero quella sera.
Immaginò che quei due si dicevano tutto,e Sirius era stato
quello a lasciarsi sfuggire che Remus aveva parlato con Naomi in primo
luogo. Emmeline si fidava di Remus completamente, ma non si fidava
della sua ex fidanzata. Aveva visto il modo in cui Naomi guardava Remus
durante le riunioni dell’ordine, ed Emmeline sapeva che la
mangiamorte-ora –spia,avrebbe provato,ad un certo punto, a
riconquistare Remus.
Ma Sirius non la stava aiutando. Sapeva ovviamente qualcosa, ma sapeva
anche di aver fatto un casino e che sarebbe stato in grossi guai con il
suo migliore amico se avesse detto qualcosa ad Emmeline. Perciò
fece finta di non sapere niente,dicendo ad Emmeline che non sapeva di
che cosa stesse parlando. Emmeline roteò gli occhi e
guardò male l’auror. Sirius si agitò sotto il suo
sguardo per qualche minuto, continuando a dire che stava avendo le
allucinazioni.
“Sirius tutto quello che so e che Naomi e Remus hanno parlato
questo è tutto” disse Emmeline esasperata, pizzicando la
punta del suo naso.
“Qual è il problema Emmeline? Sei gelosa?” chiese
Sirius con il suo miglior ghigno malizoso.
Emmeline roteò di nuovo gli occhi”No non sono gelosa, ma
il modo in cui tutti stanno evitando la mia dannatissima domanda, sta
diventando piuttosto irritante” disse.
Sirius sospirò “E va bene” disse riluttante
“Va bene, te lo dirò. Ma prima che lo faccio voglio che tu
sappia che Remus ti vuole davvero, davvero,davvero molto
bene…” Emmeline annuì che lo sapeva “Lui e
Naomi hanno parlato molto quella notte in cui lui stava aspettando che
tornassi dal ministero. Non so tutti i dettagli, ma so che hanno
parlato del perché lei l’ha lasciato, quel genere di
cose…”Si bloccò,ricordando quello che era successo
prima che Remus lasciasse la cucina. Evitò lo sguardo di
Emmeline, sapendo che era una bravissima legilimens.
“L’ha baciata…?” sussurrò Emmeline con gli occhi spalancati.
“Merda” mormorò Sirius,realizzando che aveva
distolto lo sguardo un secondo troppo tardi. “Emmeline credimi,
Naomi non significa niente per lui. Mi ha detto lui che non
c’è niente tra di loro. Che diavolo mi ha detto che mentre
la baciava stava pensando a te e –“
La bocca di Emmeline si spalancò- apparentemente non era quello
che voleva sentire…”Okay” disse Emmeline un momento
dopo con calma forzata “Buon riposo Sirius. Ci
vediamo…”
Sirius cercò di fermarla, ma lei era già a metà
del corridoio. Si fermò di botto quando vide Remus che saliva le
scale,parlando piano con Harry. Non l’aveva notata nelle ombre
del corridoio buio, mentre lo guardava con uno sguardo che poteva
uccidere. Si girò e andò nella sua stanza, determinata a
non piangere o urlare a Remus davanti ad Harry.
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“Tu.Hai.Fatto. Cosa?” chiese Remus ringhiando a Sirius.
L’auror puntò severamente un dito verso di lui “Non
provare ad incolparmi per questo Remus! Prima di tutto, quella donna
è una dannata legilimens. Secondo, avresti dovuto dirglielo
dall’inizio! Ti posso garantire che è più
arrabbiata per il fatto che non le hai detto quello che è
successo con Naomi, che non per il fatto che è successo
veramente.”
Remus si sedette pesantemente sul letto di Sirius e si lasciò
cadere sulle gambe del suo amico,coprendosi la faccia con le mani
“Perché doveva succedere proprio prima della luna
piena?”
“Perché tu sei sempre tanto fortunato” disse Sirius guadagnandosi un pugno sulla sua rotola.
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Quando i due amici si diressero a cena quella sera, l’unico
pensiero di Remus era la speranza che ci fosse Emmeline, per spiegarle
cosa era successo con Naomi- non era nella sua camera quando aveva
controllato. Sfortunatamente per lui, era quasi sicuro che qualsiasi
cosa le avesse detto sarebbe stato in un mare di guai.
La cucina era in uno stato di depressione. Hermione si stava
massaggiando gli occhi, e Remus e Sirius erano sicuri di aver visto
qualche lacrima che cadeva nel suo purè di patate. Ron ed Harry
erano seduti ai suoi lati, con Ron che le massaggiava la schiena
cercando di confortarla. Harry scrollò le spalle senza speranza
ai suoi guardiani. Di fronte a loro c’erano Malocchio e Tonks. La
strega aveva ancora un’espressione tristissima sulla sua faccia
pallida, e Malocchio le stava ringhiando piano che aveva bisogno di
mangiare. Tonks lo ignorò.
“Molly” disse piano Remus, accettando il piatto di cibo che gli stava porgendo “Hai visto Emmeline?”
Molly era occupata a controllare che tutti avessero il loro piatto
“Cosa caro? Oh sì se ne è andata più o meno
un’ora fa. Ha detto che doveva occuparsi di alcune cose a casa.
Ha preso tutte le sue cose ora che ci penso. Ora siediti, siediti,
mangia” disse Molly spingendo Remus verso il tavolo.
Lui appoggiò il suo piatto sul tavolo, mormorò a Sirius
che all’improvviso non aveva più fame, e lasciò
velocemente la cucina.
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Sirius ed Harry avevano il compito di fare i piatti quella sera. Harry
aveva cercato di andare da Remus durante la cena, ma il suo padrino
aveva afferrato il suo braccio, mormorando che Remus doveva occuparsi
di alcune cose, ma senza dire esattamente quali.
“Allora,cosa ha fatto Remus ad Emmeline?” chiese Harry piano,mentre prendeva da Sirius un piatto da asciugare.
Sirius lo guardò con la coda dell’occhio “Che cosa
ti fa pensare che Emmeline a qualcosa a che vedere con lui?”
“Bè” cominciò Harry lentamente “Io e
Ron l’abbiamo vista correre fuori di qui praticamente in lacrime,
e Remus ha chiesto dove fosse durante la cena…”
“Ragazzo intelligente”Mormorò Sirius. Harry non era
sicuro che fosse un complimento “Bè okay. Remus ha fatto
una cosa un po’ stupida, e io mi sono accidentalmente lasciato
sfuggire cosa ad Emmeline”
“Che cosa ha fatto?” chiese Harry senza fingere più di asciugare i piatti.
“Ha baciato la sua ex fidanzata” disse Sirius piano,
controllando che nessuno stesse ascoltando. La bocca di Harry si
spalancò “C’è molto di più di questo,
ma il nostro caro professore ha perso per un momento la
testa…”
“Si sono lasciati?”
Sirius scrollò le spalle “Non lo so. Non penso che
Remus abbia avuto occasione di parlare con lei, ma se ha preso tutte le
sue cose… Bè non è un buon segno vero?”
Harry sospirò “Mi piace Emmeline. È perfetta per Remus sai?”
Sirius annuì “è fantastica per lui. Non lo vedevo
così felice da anni. Spero solo che sia capace di risolvere
tutto prima che peggiori”
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Remus si smaterializzò nel giardino di Emmeline, sapendo che si
trovava lì- le luci era accese nel salotto e in una delle camere
del piano di sopra. Ingoiò rumorosamente la saliva, e
camminò per l’erba verso la porta d’ingresso
“Emmeline!” la chiamò quando sentì dei passi
che si avvicinavano alla porta. “Emmeline ti prego apri la porta.
Ho bisogno di parlarti”
La porta si aprì in maniera riluttante, e apparve Emmeline,
guardando Remus freddamente. Rabbrividì allo sguardo “Che
cosa vuoi?” chiese con voce tremante.
Remus si sporse per toccarle il braccio, ma lei fece un passo indietro,
facendo capire che non voleva essere toccata. “Emmeline ti prego
ascoltami…è stato un errore-“
“Che cosa è stato un errore?” chiese Emmeline con le
sopracciglia sollevate. Remus sapeva che aveva capito perfettamente di
cosa stesse parlando.
“Baciare Naomi…è stato un errore” ammise
dolcemente, con gli occhi che la imploravano “Non importa quello
che pensi ora, io non la amo. Non ho sentito niente per
lei…Emmeline, io amo te…”
Non fece capire in nessun modo che aveva sentito quello che aveva detto
“E hai avuto bisogno di baciarla per capirlo?” chiese
rigidamente.
“Io…no…ma”Remus sospirò. Non importava
quello che diceva, sapeva che non lo avrebbe creduto in quel momento.
“Perché non me lo hai detto?” chiese con dolore,
dopo qualche minuto teso di silenzio “Quella notte ti ho chiesto
cosa c’era che non andava, e tu mi hai detto niente.
Perché non mi hai semplicemente detto quello che era
successo?”
“Mi dispiace “ disse Remus”Ero confuso. Ero
spaventato della tua reazione…Non mi era mai successa una cosa
del genere prima…”
Emmeline roteò gli occhi “Belle scuse Remus, ma non
abbastanza. Ora se vuoi scusarmi, devo andare presto al lavoro domani,
e non penso di avere il tempo, o l’energia per farlo ora.”
“Possiamo pranzare insieme domani? O cenare? Qualsiasi cosa?” la pregò Remus.
“Non credo” disse Emmeline “Ho bisogno di un
po’ di tempo per pensare. Fino a quel momento apprezzerei che tu
non tornassi più qui”.
“Emmeline ti prego!” la implorò Remus mentre lei
gli chiudeva la porta in faccia. Appoggiò la fronte contro
la porta, volendo bussare di nuovo, ma pensando che sarebbe stato
meglio non farlo “Ciao Emmeline” mormorò dolcemente,
prima di smaterializzarsi di nuovo al numero dodici, asciugandosi gli
occhi.
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La luna piena portò un’altra prima volta per Remus,Sirius
ed Harry. Dalla riuscita di Harry a diventare un animagus, aveva
implorato i suoi tutori di permetterli di passare una luna piena con
loro. Remus era stato totalmente contro l’idea-Anche se aveva la
pozione antilupo, aveva paura che potesse succedere qualcosa, e che
avrebbe fatto del male ad Harry. Sirius aveva un’opinione
diversa. Aveva trascorso le luna piene con Remus per anni, e sapeva
come controllare un lupo mannaro. Sirius insisteva che Harry sarebbe
stato bene. Felpato l’avrebbe protetto. Aveva anche tirato fuori
l’argomento che anche Codaliscia era piccolo e aveva passato
sempre le lune piena con loro a scuola- e Remus non aveva la pozione a
quel tempo. Alla fine i ragionamenti di Remus si erano indeboliti,
insieme alla sua energia, man mano che la notte si avvicinava,
perciò Sirius disse che se le cose sfuggivano di mano, Harry
poteva semplicemente volare sopra un armadio per salvarsi.
“Okay,va bene” disse Remus con la voce roca, appoggiando
stancamente la sua testa contro il divano nella biblioteca “Harry
può venire stanotte, ma se succede qualcosa voglio che esca
dalla stanza. Mi avete capito tutti e due?”
Sirius ed Harry che erano seduti sul tavolino di fronte a Remus
annuirono eccitati ed Harry abbracciò il lupo mannaro
esausto per ringraziarlo. La professoressa McGranitt arrivò
venti minuti dopo con l’ultima dose di pozione antilupo, e
gli augurò buona fortuna. La piccola famiglia fece attenzione a
non menzionare il fatto che Harry stava per trascorrere la notte con
loro- tennero segreto il fatto che il mago minorenne fosse un animagus.
L’unica persona che lo sapeva era Silente. Lo aveva saputo dal
momento in cui Harry e Ron erano stati sorpresi a dare fuoco a
metà dei mobili nel loro dormitorio due anni prima.
“Salute” mormorò debolmente Remus alla sua
famiglia, prima di ingurgitare la sua pozione disgustosa. Proprio prima
del tramonto, si alzò con l’aiuto di Sirius e andò
nella sua camera da letto. “Non voglio che mi veda trasformarmi
Sirius” disse Remus piano ma severamente. “Aspetta
finché mi sono trasformato prima di farlo entrare, e fallo
trasformare prima di avere persino aperto la porta”.
Sirius annuì mentre entravano in camera di Remus “Tutto quello che vuoi Lunastorta. Torneremo presto”
______________________________________________________________________________
Sirius ed Harry erano in piedi davanti alla porta chiusa della camera
di Remus, aspettando che i lamenti attuiti di dolore terminassero.
Remus aveva sempre messo forti incantesimi silenziosi intorno alla sua
porta, così che gli altri abitanti della casa non venissero
disturbati, ma le sue urla erano ancora molto forti. Harry fissò
la porta con gli occhi spalancati, e terrorizzati. Stava tremando un
po’. Sirius appoggiò un braccio intorno alle sue spalle
“Starà bene” rassicurò il suo figlioccio.
“Lo fa da molti anni, e sa come controllarlo” Harry
annuì insicuro “Sei nervoso?”
Harry scrollò le spalle “Un po’. Tu non lo eri la prima volta che hai passato la notte con lui?”
Sirius rise “Stai scherzando? Io e tuo padre stavamo tremando
dieci volte più di te, e credo che Peter si sia fatto la
pipì addosso almeno due volte…”
Harry fece un sorriso tremante. Aspettarono finché sentirono un
piccolo lamento, e videro l’ombra di un naso, ai piedi della
porta “Okay trasformati e vola sulla mia spalla”lo
istruì Sirius “Quando entriamo , vai sull’armadio e
resta lì finché non ti faccio segno di scendere”
Harry fece quello che gli era stato detto, e Sirius sorrise, passando
gentilmente un dito sulla sua piuma a forma si saetta sulla piccola
schiena di Harry. “Continuo a dire che è dannatamente
magico” Il mago aprì la porta con attenzione, solo
abbastanza per farlo entrare e la chiuse velocemente, in modo tale che
il lupo mannaro non potesse uscire. Harry volò subito
sull’armadio- Lunastorta lo guardò con quella che poteva
essere intesa come fame nei suoi occhi. Sirius sapeva che era solo
interesse e che non c’era niente di cui preoccuparsi.
Sirius si trasformò in Felpato, e si sedette pazientemente di
fronte a Lunastorta, con la lingua che penzolava fuori in un ghigno.
Lunastorta guardava dal vecchio cane al Golden Snidget con interesse,
prima di muovere gli occhi in una maniera che poteva essere considerata
come se li stesse ruotando. Abbaiò piano e andò in un
angolo della stanza, sedendosi per mostrare a Felpato che non voleva
fare del male al piccolo uccellino. Felpato guardò dove Harry si
stava sporgendo dall’armadio e annuì. Cautamente,
l’uccello d’oro, volò in giù e atterrò
accanto al cane. Si avvicinò piano a Lunastorta, camminando
sulle sue piccole zampe magre, dopo che Felpato lo aveva spinto
gentilmente con il suo muso. Il lupo mannaro piegò la testa per
annusare l’uccellino, e lo leccò, facendo cadere Harry a
qualche metro di distanza. Felpato fece un suono che sembrava una
risata allo sguardo indignato negli occhi smeraldo dell’uccello,
e raggiunse la sua famiglia.
Non sembrava che Lunastorta avesse molta voglia di giocare quella
notte- Felpato credeva che fosse perché stava ancora pensando ad
Emmeline. Cercando di tirare il lupo mannaro su di morale, Felpato ed
Harry cominciarono ad inseguirsi. Harry pizzicava la schiena del cane,
e Felpato cercava di prendere il volatile l veloce come un fulmine,
acchiappandolo gentilmente con la sua bocca. Ci riuscì solo due
volte in tutta la notte.
Lunastorta fece un po’ il tifo più tardi durante la notte,
e si unì al gioco. Quando l’alba si avvicinò,
però,Remus spinse Harry sul letto, facendo percepire chiaramente
il so messaggio: Ora di andare a dormire. Felpato
sbuffò leggermente e roteò gli occhi. Persino nella sua
forma da lupo mannaro, Remus era ancora il malandrino più
responsabile. Entrambi gli animali salirono sul letto, e si
accucciarono intorno ad Harry, come se stessero proteggendo il piccolo
uccellino.
______________________________________________________________________________
Al calare della luna, Lunastorta scese dal letto, svegliando Felpato
che mise con attenzione un cuscino sulla testa di Harry, che era ancora
addormentato- Harry non aveva bisogno di vedere Remus che si
trasformava di nuovo in un umano. Remus cercò il più
possibile di ridurre le urla di dolore mentre le sue ossa cambiavano da
quelle di un animale a quelle umane. Sirius si ritrasformò anche
lui, e gettò al suo migliore amico una coperta per coprirsi.
“Grazie…” disse Remus ansimando “Dov’è Harry?”
Sirius ghignò e tolse il cuscino dal suo figlioccio addormentato
nella sua forma da animagus. “Non riesco a credere che ha dormito
durante tutto questo…”
“Bè sono contento che lo abbia fatto” disse Remus
piano, alzandosi tremante dal pavimento e attraversando la stanza verso
l’armadio per prendere i suoi vestiti.
Sirius incrociò le gambe sul letto di Remus e si guardò
intorno mentre Remus si rivestiva “Hai avuto fortuna con Emmeline
ieri?”
Remus scosse la testa “No,non vuole vedermi…”disse tristemente.
“Bè, non può evitarti per sempre no? Deve ancora
vederti durante le riunioni dell’ordine e al lavoro vero?”
Remus scrollò le spalle e tornò verso il letto,
appoggiandosi contro la spalliera, facendo attenzione a non sedersi
sopra Harry “Forse non può farlo per sempre, ma sta
decisamente provando”
“Andrà tutto bene Remus” disse Sirius
fiducioso”Dalle solo un po’ di tempo…”Remus
annuì, fissando pensieroso il pavimento. “Allora che cosa
ne pensi di Harry che passa le lune piene con noi? Hai cambiato
idea?”
Remus sorrise un po’ “Finchè non si fa male, non
vedo perché non possiamo farla diventare una tradizione. Tra
l’altro è bello averlo qui. Sembra di essere tornati ai
vecchi tempi…”
RECENSITE!
Lo so che ormai non faccio
altro che scusarmi ma ora il mio computer si è rotto…Ora
sto usando momentaneamente qllo di mia sorella e spero di riuscire ad
aggiornare il più possibile…
P.S. Per Lily-Snape mi
dispiace il giorno del tuo compl il mio computer si era rotto e non ho
controllato le recensioni…Se ti va bene metterò online
due capitoli domani e dopodomani come regalo di compleanno in
ritardo…
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Capitolo 25 *** Capitolo 25 ***
chap 25
CONSEQUENCES
Capitolo 25
Era passata una settimana dalla luna piena,e non era cambiato molto
nell’antica e nobile casa dei Black. Emmeline stava ancora
evitando Remus come la peste- interiormente(anche se non lo avrebbe mai
ammesso al suo migliore amico) Sirius pensava che lei avesse tutto il
diritto di essere arrabbiata con lui. Se qualcuno che Sirius stava
frequentando da sei mesi, avesse baciato il suo ex fidanzato, sarebbe
stato piuttosto arrabbiato anche lui. Le riunioni dell’ordine
erano diventati momenti molto tesi per Remus ed Emmeline- la strega si
comportava normalmente, e salutava allegramente tutti gli altri, ma se
Remus le diceva qualcosa, che fosse a proposito di affari
dell’ordine o no, fingeva di non sentirlo, e guardava
un’altra direzione.
A dir la verità, Sirius non credeva che la donna potesse essere
così testarda. Remus si era scusato senza mai essere stato
ascoltato almeno un centinaio di volte, ma lei non voleva ancora starlo
a sentire. Sirius alla fine aveva bloccato Emmeline al ministero, e le
aveva chiesto se aveva intenzione di interrompere la sua relazione con
Remus, o se voleva solo che lui rimanesse seduto a chiederselo. Per il
suo orrore, era scoppiata a piangere e si era lasciata cadere contro il
suo petto, mormorando che ormai non lo sapeva più. Le diede
imbarazzato dei colpetti sulla schiena, ma si bloccò quasi
subito, quando vide Remus che si stava avvicinando all’ufficio di
Emmeline. Remus guardò leggermente male il suo migliore amico,
prima di girarsi, buttare un mazzo di fiori nel cestino
dell’immondizia e andare via. Sirius gli aveva dovuto spiegare
quello che era successo tra lui ed Emmeline quando era tornato al
numero dodici, ma Remus non lo aveva voluto ascoltare per le prime due
ore della spiegazione.
Hermione aveva finalmente smesso di piangere,per il sollievo di Harry,
e cominciò ad accettare i tentativi di Harry e Ron di farla
sorridere- Ron era riuscito a farla ridere quando era saltato un metro
per aria dopo aver trovato un ragno che si era nascosto in una delle
sue scarpe. Hermione sarebbe tornata con i Weasley alla tana in pochi
giorni. Anche se il numero dodici era più salvo per lei, Molly
non pensava che fosse “appropriato” per una ragazza,
rimanere chiusa in una casa con tre maghi.
Tonks era andata a vivere con i suoi genitori per un po’- non era
ancora pronta per tornare ad abitare da sola a casa sua, e Andromeda
era andata al numero dodici,e praticamente aveva trascinato via la sua
unica figlia, per andare a cena con lei e Ted. Qualche giorno
dopo,sotto richiesta di sua cugina, Sirius aveva portato tutte le sue
cosa a casa dei suoi genitori.
Remus e Sirius avevano discusso anche loro sul fatto di lasciare il
numero dodici,per tornare nel cottage in Kent. Entrambi ne avevano
abbastanza della vecchia casa, e degli insulti della madre di
Sirius,ogni volta che veniva svegliata. Quando avevano parlato ad Harry
dell’idea di trasferirsi di nuovo al cottage, il ragazzo era
stato eccitatissimo. Era la casa in cui era cresciuto, e sarebbe stato
bello dormire di nuovo nel suo letto, invece che in quello che aveva
usato Sirius da quando era bambino.
Silente non aveva condiviso i sentimenti di Harry sul trasferimento.
Aveva cercato di convincere Sirius e Remus che il numero dodici era il
posto più sicuro per Harry fuori da Hogwarts, ma i due maghi
più giovani avevano insistito che sarebbe stato meglio per la
sanità mentale di Harry, lasciare il quartier generale
dell’ordine. Almeno al cottage poteva andare fuori- Molly non
permetteva a nessuno dei ragazzi di lasciare la casa, per la paura che
un babbano notasse che c’era qualcosa di strano. Alla fine
Silente accettò che la decisione finale era la loro, e si
offrì di riparare,e rinforzare le barriere intorno alla loro
casa.
Il giorno prima dei trasferimenti, Molly era occupata a lavare i
vestiti di Sirius,Remus ed Harry, come se nessuno di loro sapesse
farlo- Sirius non si lamentò. A Molly piaceva occuparsi di loro.
Hermione e Ron erano seduti vicino in cucina,guardando uno dei libri
che Remus ed Emmeline avevano comprato per la giovane strega. Sirius si
incamminò per le scale cercando Harry, e invece si
ritrovò pieno di camicie, mutande e calze,tutte appena lavate
dalla madre dei Weasley.
“Porta queste ad Harry,ti prego caro” disse
velocemente la strega, movendo la bacchetta per piegare altri vestiti.
Sirius alzò un sopracciglio “Certo Molly” disse “Ron hai visto il mio figlioccio?”
Ron distolse lo sguardo dalla pagina che stava indicando
Hermione, arrossendo forte quasi fino a diventare rosso come i suoi
capelli “Ehm sì, lui e Ginny sono andati di sopra a
prendere la scacchiera di Harry”
Sirius resistette all’impulso di ghignare sfacciatamente a Ron e
annuì per ringraziarlo, senza voler imbarazzare di più il
ragazzo. Da quello che Harry gli aveva detto, il più giovane dei
Weasley aveva bisogno di tutta la sicurezza in se stesso possibile con
le ragazze, anche se la ragazza era stata la sua migliore amica per
quasi sei anni. Ron ricordava Remus a Sirius in quell’aspetto.
Remus e Naomi erano stati ottimi amici a scuola, ma c’erano
voluti sei anni a Remus per chiederle di uscire, e questo era stato
dopo che James (scherzando) lo aveva minacciato che gli avrebbe chiesto
lui di andare ad Hogsmeade. Naomi e James erano stati amici da quando
erano in fasce. Entrambi i loro genitori avevano cariche importanti al
ministero- i loro padri erano auror- ed erano stati amici da prima di
Hogwarts.
Sirius alzò curioso un sopracciglio quando raggiunse la porta
della camera da letto di Harry- la porta chiusa della camera da letto
di Harry. Se Harry e Ginny stavano solo prendendo una scacchiera,
perché la porta era chiusa, e perché lo stereo di Harry
aveva il volume così alto? Quei pochi istinti da genitore che
aveva Sirius si fecero sentire, e lui aprì la porta lentamente e
silenziosamente. Quello che vide gli fece quasi cadere la biancheria di
Harry appena piegata per lo shock:Harry e Ginny erano sul letto,
impegnati in un “abbraccio” appassionato, con le loro mani
in posti dove non sarebbero dovute assolutamente essere.
Nessuno dei due aveva notato l’entrata di Sirius,perciò il
mago mosse la sua bacchetta per spegnere lo stereo di Harry sulla sua
scrivania. L’effetto fu immediato: i due ragazzi si staccarono
subito, e guardarono terrorizzati Sirius, con i capelli spettinati e i
loro vestiti in disordine. Harry cercò di balbettare una
spiegazione, ma Sirius lo zittì con uno sguardo.
“Sirius hai visto Ginny? Molly la sta cercand-“ Remus lo
chiamò avvicinandosi alla porta e sbirciando dentro. Harry
gemette forte sia per l’imbarazzo che per l’attesa di una
lunga predica.
“Tua madre ti sta cercando Ginny” disse Sirius in una voce
stranamente controllata, anche se era sicuro che Ginny aveva sentito
Remus quando era entrato nella stanza. Ginny annuì senza
guardare nessuno dei maghi negli occhi,e lasciò velocemente la
stanza.
“Che cosa succede qui?” chiese Remus lentamente, spostando
lo sguardo dalla faccia impassibile di Sirius a quella rossa di
Harry,mentre il ragazzo si agitava imbarazzato sotto lo sguardo dei
suoi tutori. I due maghi più vecchi entrarono nella stanza e
chiusero la porta, con Remus che aspettava ancora con impazienza una
spiegazione.
“Sai Harry, non stavo proprio scherzando l’anno scorso
quando ho detto che non ero proprio sicuro di come mi sentissi a
proposito del fatto che ci fossero ragazze nel tuo letto”
cominciò Sirius piano.
“Che cosa?” chiese Remus ad alta voce.
“Oh sì” disse Sirius senza distogliere lo sguardo
dal suo figlioccio “Harry sembra essere diventato proprio un
Casanova Remus. Non sei orgoglioso?”
Harry roteò gli occhi con la frustrazione che cominciava a crescere “Ho quasi sedici anni Sirius-“
“E vivi ancora sotto il mio tetto!” finì Sirius per
lui con un urlo. Harry sussultò per il cambiamento di tono
“Ora capisco che hai tutti questi ormoni che ti stanno facendo
diventare pazzo, ma quanto dannatamente stupido puoi essere per
pomiciare con Ginny Weasley quando i suoi genitori sono di sotto?”
Harry si lasciò cadere di nuovo sui suoi cuscini, incrociando le braccia,e distogliendo lo sguardo.
“Lo Voglio sapere a che livello è arrivata la vostra…relazione?” chiese Remus con calma.
“Non è successo niente” mormorò Harry.
“Niente a parte quello che ho appena visto quando sono entrato
vero? “ chiese Sirius accaldandosi”E sono dannatamente
felice di essere entrato quando l’ho fatto…”aggiunse
tenebrosamente”Baciare Ginny va bene. Hai ragione hai quasi
sedici anni, e non posso fermarti dal baciare ragazze. Ma posso
proibirti perfettamente di chiuderti a chiave nella tua stanza da letto
o qualsiasi altra ragazza decidi di portare a casa. Mi hai
capito?” Harry annuì e mormorò qualcosa “Che
cosa hai detto Harry?”
Harry girò la testa e guardò male il suo padrino”Ho detto sì signore”
“Grazie” disse Sirius rigidamente “Molly si è
presa la libertà di lavare e piegare i tuoi vestiti. Ti
suggerisco di preparare le tue cose e andare giù a
ringraziarla”
Senza un’altra parola Sirius spalancò la porta e si
diresse velocemente verso la sua camera da letto in fondo al corridoio,
quasi sbattendo la porta in faccia a Remus “Non pensi di essere
stato un po’ troppo severo con lui?” chiese Remus.
Sirius si volò arrabbiato verso di lui “Troppo severo!
Remus tu non gli hai visti quando sono entrato! Cinque minuti
più tardi e sarebbero stati nudi sotto le coperte!”
Remus alzò con calma le sue sopracciglia. “Non credo che
tu gli abbia dato abbastanza credito. Possono anche essere
quattordicenni e quindicenni, ma mi piace pensare di aver cresciuto
Harry con più senso. E so che Molly e Arthur hanno cresciuto tutti i
loro figli con più buon senso di quello.” Remus
sospirò “Tra l’altro mi pare di ricordare molte
volte in cui sono entrato nel nostro dormitorio per trovare tu o James
con qualche ragazza nei vostri letti…”
“Questo è esattamente il problema”disse Sirius
stizzito”Io e James eravamo dei bastardi guidati dagli ormoni a
scuola, e sono sicuro che ti ricordi anche che reputazione avevamo per
quello…”Sirius si lasciò cadere senza troppe
cerimonie sul suo letto. “Tu Non sei mai stato
così…Perché Harry deve essere come me e
James?”
Le labbra di Remus si contorsero”Penso che questa sia la prima
volta che tu sia deluso che Harry stia diventando come
James,Felpato” Sirius lo guardò male “Per quanto
riguarda me…”Remus scrollò le spalle”Avevo
gli stessi ormoni che avevate tu e James nel vostro corpo. Sapevo solo
come controllarli meglio. È normale per Harry fare queste cose
Sirius. Credimi sono arrabbiato quanto te che stesse facendo quelle
cose, ma vedila da questo punto di vista. Abbiamo conosciuto Ginny
Weasley da quando aveva quattro anni. Almeno sta con qualcuno a cui non
importa che è il bambino sopravvissuto…”
Sirius si calmò leggermente a sentire questo “Non è
un grande shock davvero, intendo Ginny ed Harry” mormorò
“Harry mi ha detto che le piaceva”
“Quando te lo ha detto?” chiese Remus curiosamente.
“Oh, a Natale, tu eri occupato con
Emmeline…”Sirius disse fermandosi notando Remus che si
irrigidiva quasi subito “Mi dispiace Lunastorta”
mormorò.
Remus scrollò le spalle come se non fosse niente
“Bè,devo finire di fare le valige. Ti dispiace se prendo
in prestito qualche libro dalla biblioteca?”
“No per niente, prendili tutti. Tanto comunque avevo in programma di bruciare quelli che non volevi” disse Sirius.
_____________________________________________________________________________
La mattina dopo entrambe le famiglie si godettero l’ultima grande
colazione insieme prima di partire per le rispettive case. Harry
mantenne un silenzio glaciale verso i suoi tutori anche se Remus non
aveva fatto niente per meritarselo. Sospettava che Harry fosse
più imbarazzato di essere stato beccato che non arrabbiato.
Sirius e Remus non dissero ai genitori di Ginny quello che era successo
tra la loro figlia ed Harry la notte prima- Molly probabilmente
l’avrebbe presa molto peggio di Sirius.
Appena finirono di lavare i piatti e metterli a posto, Molly diede un
bacio ed un abbraccio a Remus, Sirius ed Harry, ringraziandoli della
loro ospitalità durante l’ultimo anno. Uno per uno, i
Weasley ed Hermione viaggiarono via camino verso la tana. Remus
rimpicciolì le cose sue, di Sirius e di Harry per farle entrare
in un’unica scatola e poi rimpicciolì anche quella scatola
per farla entrare nella sua tasca.
Sirius era determinato a volare sulla sua motocicletta da Londra al
Kent, non tenendo conto dell’insistenze di Remus che avrebbe
piovuto più tardi quel pomeriggio.
“Felpato se voli nella pioggia, ti congelerai, e non mi va di
fare scongelare il tuo cadavere da quella motocicletta quando
finalmente ti troveranno” disse Remus mentre prendeva la polvere
volante e la porgeva ad Harry.
Il ragazzo entrò nel camino senza dire una parola, e disse
chiaramente il loro indirizzo prima di sparire nel turbinio di fiamme
verdi. Remus si voltò verso Sirius, capendo improvvisamente
perché Sirius voleva volare sulla sua motocicletta per tornare a
casa “Parliamo dopo okay? Vola con attenzione” disse Remus
prima di seguire Harry.
Remus inciampò fuori dal camino nella sua casa d’infanzia
con un sospiro felice. Harry lo stava aspettando seduto sul tavolino
“Posso avere le mie cose per favore?” mormorò
freddamente senza guardare Remus negli occhi.
“Non finché io e te non facciamo una bella
chiacchierata” disse Remus semplicemente “Non essere troppo
duro con Sirius, o con me, per quanto mi riguarda” disse prima
che Harry potesse interromperlo “Devi capire che shock è
stato per lui assistere a quello”
“Perché non ha bussato?” chiese Harry accalorandosi,
alzandosi in piedi e cominciando a camminare avanti i indietro per il
salotto “Bussa sempre prima di entrare nella mia stanza”
Remus alzò un sopracciglio “Lo fa per farti piacere, non
perché deve farlo Harry. E suppongo che abbia realizzato che
stava succedendo qualcosa là dentro, o avrebbe bussato. Solo per
la mia curiosità personale, a che livello pensavi di portare le
cose con Ginny?”
“Che importa?” chiese Harry ad alta voce.
“Importa perché io e Sirius siamo responsabili per te, che
ora ti piaccia o no. Ed entrambi vogliamo molto bene a Ginny- forse non
quanto te, ma vogliamo che sia felice quanto lo vuoi tu” disse
Remus con calma.
“Non stavamo facendo niente che lei non volesse fare”
insistette Harry come se fosse preoccupato all’improvviso che
Remus lo stesse accusando del contrario.
“Sono sicuro che quello che stavate facendo voi due era
consensuale da entrambe le parti” disse Remus “Ma per
favore, per il tuo bene, non fare niente di stupido Harry. Siete
entrambi troppo giovani per quello, e odierei vedere i vostri futuri
rovinati per una notte di divertimento. Tra l’altro né io
né Sirius saremmo mai capaci di guardare di nuovo Molly
Weasley negli occhi per tutta la nostra vita- e se in qualche
modo Ginny rimanesse incinta, non credo che vivremmo molto a
lungo…”
Harry roteò gli occhi e fece un sorrisetto.
“Ascolta, sono sicuro per te e Ginny Harry ma ti prego niente
ragazze nella tua stanza con la porta chiusa a chiave okay?”
Harry annuì “Okay, ora posso avere le mie cose?”
Remus soffocò una risata, e tirò fuori la scatola in
miniatura dalla sua tasca. Lui ed Harry presero e le loro cose e le
misero a posto, prima di sedersi al tavolo della cucina con delle
burrobirre. Remus guardò fuori dalla finestra della cucina con
un sorriso. Era vero quello che si dice: Non c’è posto
come la proprio casa…
_____________________________________________________________________________
Sirius guidò la sua motocicletta per Londra, e appena
trovò una strada deserta, colpì il piccolo pulsante
argentato sul manubrio,che lo portò subito in aria. Aveva
pensato di volare direttamente nel Kent,ma mentre volava lo
colpì un impulso improvviso, e si voltò verso Londra.
Sospirò pensando a quello che stava facendo, e più di una
volta represse l’impulso di voltarsi di nuovo.
Fece atterrare la sua moto, e accelerò per la strada familiare
che faceva sempre quando era giovane. Stava andando al suo vecchio
appartamento, il posto in cui non era stato da prima del suo arresto da
parte del ministero, quasi quindici anni prima. Aveva molte ragioni per
non voler tornare lì, e una delle principali era che il suo
appartamento era il posto dove aveva trascorso più tempo con
Julia prima che venisse assassinata, e il posto in cui era andato a
bere per un mese di fila dopo il suo funerale.
Sirius si bloccò di scatto subito fuori un edificio di mattoni,
e fissò il terzo piano, dove sapeva che c’era il suo
appartamento. Salì le scale a due a due per abitudine, ed in
pochissimo tempo si ritrovò davanti a dei numeri d’oro
342. Sospirando di nuovo, si guardò intorno per essere sicuro
che nessun babbano stava guardando, e colpì la maniglia con la
sua bacchetta.
La porta si aprì silenziosamente e lui entrò, cercando
automaticamente l’interruttore. Sorrise ricordandosi, e chiuse la
porta con un calcio dietro di lui. Trovò un po’ di polvere
quando passò la mano sul piccolo tavolo del salotto, ma per il
resto non era cambiato niente. Tutte le foto che aveva , sue, di Julia,
e dei loro amici, erano rimaste su una mensola piena di vecchi libri di
Hogwarts. Alcuni dei suoi vestiti erano ancora ammucchiati in un angolo
accanto alla sua scrivania, e c’era ancora una bottiglia vuota di
burrobirra sul tavolino accanto al divano.
Si tolse la sua giacca di pelle e la mise in un appendiabiti accanto
alla porta. Lentamente, si fece strada nella sua vecchia casa, ed
entrò nella stanza da letto. Rise forte quando vide lo stato del
letto- non era stato fatto per quindici anni. Vecchi giornali
riempivano il suo comodino, insieme a lattine vuote di birra babbana.
Si piegò accanto al letto e si sporse, toccando la scatola che
sapeva si trovava lì. Sorrise quando la sentì accanto al
muro, e la tirò fuori con la punta delle dita. Sedendosi a gambe
incrociate contro il tavolo, alzò il coperchio della scatola di
scarpe e sospirò. All’interno c’erano diverse foto,
e fogli piegati, tutti tenuti insieme da graffette. Questa scatola era
una delle tante che Sirius aveva tenuto dopo la morte di Julia. I
membri rimanenti della sua famiglia gli avevano cortesemente permesso
di tenere il suo baule scolastico e molti dei suoi effetti
personali.
Sirius rimase sul pavimento della sua camera da letto per ore, leggendo
le poesie e le storie che Julia aveva scritto nella sua giovinezza. Una
in particolare- una poesia che lo aveva fatto ridere e piangere allo
stesso temo. Nella poesia(che sapeva parlava di lui) lo chiamava un
idiota senza cuore e senza cervello, ma quattro righe dopo lo definiva
la sua anima gemella e la sua ragione di vita.
Guardò le loro foto, molte raffiguravano loro due
abbracciati,mentre si stringevano forte, o si baciavano
teneramente. Ne trovò una che era stata fatta al matrimonio di
Lily e James, dove le due coppie si spiaccicavano la torta in faccia
tra di loro. Remus e Naomi erano dietro di loro, ridendo e lanciando
torta ai loro amici.
La bacchetta di Sirius vibrò nella sua tasca, facendolo
sobbalzare un metro per aria “Ecco perché Malocchio
è così fissato con la sicurezza delle bacchette”
mormorò prendendo la bacchetta.
La tenne in mano davanti a lui- era l’incantesimo di
comunicazione che usavano lui e Remus quando non avevano lo specchio a
doppio senso. La faccia del suo migliore amico si materializzò
nell’aria “Sirius dove sei?” chiese Remus velocemente.
“Sono al mio appartamento…Cosa c’è che non va?”
“C’è stato di nuovo un attacco al St Mungo, ma
questa volta i mangiamorte sono entrati dentro. Malocchio ci ha appena
contattato via camino…Ha detto che non ci sono molti
sopravvissuti…”
Sirius si sentì impallidire. Il St Mungo di solito era
considerato un posto sicuro “Okay” disse un po’
tremante”Mi sto dirigendo lì. Vieni anche tu?”
Remus annuì “Ho pensato di farti sapere cosa stava
succedendo prima di smaterializzarmi lì. Ho mandato Harry alla
tana- non so per quanto tempo non ci saremo.”
Sirius guardò il suo orologio- in qualche modo erano già
le dieci di sera “Ci vediamo tra un po’” disse Sirius
prima di abbassare la sua bacchetta, e spezzare l’incantesimo di
comunicazione con Remus.
_____________________________________________________________________________
“I sopravvissuti sono stati portati al ministero per essere
curati” spiegò Johnson al sua capo mentre camminavano per
il St Mungo. All’interno di molte delle stanze, i letti erano
stati coperti con lenzuola bianche, segnalando che sotto si trovavano
dei cadaveri.
Sirius scosse la testa inorridito mentre si guardava intorno “Quanti sopravvissuti?”
“Più o meno trecento” rispose piano Johnson.
“C’erano almeno quattrocento- cinquecento persone qui,
compresi guaritori e medi-maghe prima che i mangiamorte si facessero
vivi” il giovane auror sospirò.
“Black!” ringhiò una voce dietro di loro.
I due auror si voltarono per vedere Malocchio che zoppicava velocemente
verso di loro. L’auror in pensione guardò Johnson,facendo
capire a Sirius che voleva parlare con lui in privato “ Raduna
tuttu e vedi se riesci ad avere una lista di pazienti,guaritori e tutti
i visitatori che erano qui- dobbiamo controllarla e vedere chi è
morto, e poi dobbiamo avvisare la famiglie.” Disse Sirius.
Johnson annuì e guardò spaventato malocchio prima di
allontanarsi “Che succede?” chiese Sirius al suo
predecessore.
“è già arrivato Lupin?” chiese Malocchio.
Sirius scosse la testa “Bè ho delle brutte
notizie…Peggiori di tutto questo intendo dire. La prima è
che sembra che Bellatrix e Rodolphus Lestrange insieme a Barty Crouch
Jr abbiano finito quello che avevano iniziato con Frank e Alice
Paciock- sono morti tutti e due.
Sirius chiuse forte gli occhi, sospirò, e si passò una mano tra i capelli.
“Inoltre, sembra che Emmeline Vance fosse qui durante
l’attacco, era venuta a trovare un’amica che stava male o
qualcosa del genere. Non l’ho vista tutto il giorno al ministero-
vengo proprio da lì. Non penso sia sopravvissuta-“
Si sentì trattenere forte il respiro alla loro destra, e i due
auror si voltarono per trovare Remus con gli occhi spalancati e
pallidissimo, che si appoggiava contro il muro per non cadere, Remus
corse verso di lui e lo prese prima che le ginocchia crollassero sotto
di lui.
RECENSITE!
Sto cercando in tutti i modi
di mantenere la mia promessa e ho già iniziato a tradurre il
prossimo capitolo, voi controllate, se entro le sei non lo ho ancora
messo online vuol dire che non c’è l’ho fatta a
finirlo e dovrete aspettare fino a domani…Nel frattempo mi
raccomando recensite!
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Capitolo 26 *** Capitolo 26 ***
chap 26
CONSEQUENCES
Capitolo 26
Solo un’ora dopo l’attacco, i sottolivelli uno e due del
ministero erano stati trasformati in un ospedale temporaneo per i
sopravvissuti della tragedia al St Mungo. Agli auror e ai membri
importanti del ministero era stato assegnato il compito fare la guardia
alle ascensori, e di fare entrare solo i capi dei dipartimenti e una
piccola lista di persone che era stata consegnata dal ministro Bones in
persona. Nonostante i tentativi di Sirius di fermarlo, Remus corse tra
le guardie, che avevano poi cercato di inseguirlo con la bacchetta
puntata finché Sirius non gli aveva detto chi era. Remus aveva
bisogno di vedere con i suoi occhi se Emmeline era stata uccisa o no al
St Mungo. Non avrebbe creduto a niente di quello che gli stavano
dicendo finché non finiva di controllare ogni persona che si
trovava al ministero. Sfortunatamente,pensò Sirius, si stava
preparando solo per più dolore. Malocchio aveva detto che non
aveva visto Emmeline al ministero, e malocchio non diceva cose
così a meno che non ne era completamente sicuro.
Appena Remus finì di controllare con attenzione il primo livello
di letti d’ospedale, corse di nuovo a tutta velocità
verso gli ascensori, dove Sirius lo stava aspettando, e colpì il
bottone per scendere ripetutamente. Remus era ancora pallido e
tremante, e Sirius era piuttosto preoccupato di vedere la sua reazione
se non avesse trovato Emmeline al ministero- Remus non aveva
esaurimenti nervosi molto spesso.
Prima che i cancelli fossero stati completamente aperti,Remus trattenne
il fiato e ci passò attraverso, movendosi velocemente tra i
letti di pazienti. Guaritori in pensione erano stati chiamati al
ministero dopo l’attacco per aiutare a curare i pazienti. La
maggior parte di loro aveva ferite minori- ossa rotte e cose del
genere- ma alcuni avevano la loro vita appesa ad un filo. Erano
ovviamente, priorità assoluta per quei guaritori al momento.
“Sirius!” lo chiamò una voce dall’altra parte
del corridoio del dipartimento. Sirius alzò lo sguardo e vide
Tonks che lo chiamava. Cominciò a muoversi per i letti,cercando
Remus mentre lo faceva.
“Hey” disse cupamente avvicinandosi a sua cugina “Che succede?”
“Ho cercato di contattare te o Remus negli ultimi venti minuti,
ma quando sono arrivata al St Mungo mi hanno detto che eravate
già andati via. Sirius Emmeline è qui. L’hanno
portata qui subito dopo che Malocchio era andato via…”
Un’onda di sollievo come non la aveva mai sentito passò
sopra Sirius “Se non fossi mia cugina ti
bacerei…”Mormorò girandosi “Hey
Lunastorta!” lo chiamò quando vide che Remus stava
incespicando tristemente verso gli ascensori “è
qui!” la testa di Remus si voltò così velocemente
che Sirius era sorpreso non si fosse rotto il collo. Apparendo
più sollevato di quanto Sirius lo avesse mai visto, Remus si
fece strafa tra i maghi e le streghe che stavano per essere curati.
“Dove?” sussurrò disperatamente. Tonks si
spostò dalla porta dietro di lei e la indicò. Sirius
realizzò solo in quel momento che era l’ufficio di
Emmeline nel dipartimento di trasporti magici.
“Ha senso…”disse Sirius pensieroso, con un grosso
ghigno, mentre Remus lo spingeva via per entrare nella stanza. Sirius e
Tonks lo seguirono.
Emmeline era seduta su un divano, con qualche ferita e qualche livido,
ma per il resto a posto. Stava parlando piano con Elphias Dodge e
Sturgis Podmore,stringendosi un poco il braccio. I tre
realizzarono che Remus era entrato, e i due maghi si alzarono
velocemente e si allontanarono dalle sedie che avevano occupato.
“Emmeline…”Sussurrò Remus, correndo ad
inginocchiarsi davanti a lei. Senza un’altra parola, o senza
aspettare che lei parlasse, Remus la baciò appassionatamente.
Quando si staccò da lei, nascose la testa nella sua spalla,
mormorando di quanto fosse dispiaciuto.
Emmeline finalmente gli disse di smettere di balbettare, sorrise, e lo abbracciò forte.
Sirius fece segno ad Elphias e Sturgis di lasciare l’ufficio, e
lui e Tonks fecero lo stesso, chiudendo la porta dietro di loro, per
dare alla coppia un po’ di privacy. I quattro membri
dell’ordine erano di guardia fuori dall’ufficio quando
Sirius si ricordò di una cosa “Tonks…”disse
esitante”Ted non è un guaritore?”
Tonks annuì “Aveva la giornata libera oggi. È al
settimo livello,sta controllando i feriti meno gravi” disse piano.
“Oh” disse Sirius sollevato. Non era sicuro che sua cugina
potesse affrontare un’altra perdita in così poco tempo.
Durante l’ora in cui aspettarono pazientemente che Remus ed
Emmeline uscissero dall’ufficio, Dawlish portò a Sirius la
lista dei morti al St Mungo. Lui e gli latri membri dell’ordine
lessero la lista, che si allungava per molti metri sul pavimento.
Tonks gemette all’improvviso “Cosa?” disse Sirius
sobbalzando, e guardando il nome che lei stava indicando “Oh
merda” mormorò. Era il capo del dipartimento di
applicazione della legge sulla magia, Charles Emerson. A Sirius non era
mai piaciuto il mago, ma la sua morte non portava cose molto positive a
lui e ai suoi auror. Mentre lui e Tonks stavano discutendo chi
l’avrebbe sostituito, la porta dietro di loro si aprì. I
quattro membri dell’ordine si voltarono per trovare Remus ed
Emmeline mano nella mano, con Remus che aveva un ghigno sognante, ed
Emmeline un sorriso piuttosto soddisfatto.
“Emmeline verrà a stare da noi per un po’ Sirius” disse Remus cercando di ricomporsi.
Sirius ghignò alla coppia “L’avevo capito”
disse. Cominciò a camminare per il corridoio ma si girò
verso Remus all’improvviso “Hai del rossetto sulla guancia
amico…”
______________________________________________________________________________
Harry arrivò via camino la mattina successiva,poco dopo le otto,
e fu attirato in cucina dall’odore di pancakes e bacon.
Sirius starà cucinando pensò felicemente.
Ma entrando in cucina, non fu il suo padrino che vide al fornelli, ma
Remus ed Emmeline. Quest’ultima stava indossando uno dei pigiami
di Remus, e aveva le braccia del mago strette forte intorno alla sua
vita, e la sua faccia nascosta nel suo collo. Harry ebbe solo la
possibilità di alzare un sopracciglio prima che la voce
assonnata di Sirius sussurrasse nel suo orecchio “Storia
lunga…spiego dopo cibo…”
Harry soffocò una risata per l’inabilità del suo
padrino di formulare frasi corrette di mattina, e permise al mago
più vecchio di spingerlo in cucina. Si sedette al tavolo mentre
Emmeline si girava.
“Buon Giorno Harry” lo salutò felicemente, mentre
Sirius la guardava male per essere così dannatamente allegra
così presto.
La colazione era stata piuttosto divertente. Harry doveva continuamente
riempire la bocca di cibo per soffocare le risate agli sguardi sognanti
con cui Remus continuava a guardare Emmeline, e per Sirius che fingeva
di vomitare per la sdolcinatezza della coppia. Sirius se ne dovette
andare subito dopo aver mangiato al ministero- aveva una riunione con
il ministero per discutere del nuovo capo del dipartimento del
dipartimento applicazione della legge sulla magia. Non era richiesta la
presenza di Remus ed Emmeline, dal momento che il dipartimento di
Emmeline stava ancora venendo usato come ospedale temporaneo, e non
c’era bisogno di quello di Remus- era un sabato dopo tutto.
“Allora, per quanto tempo resterà Emmeline?” chiese
Harry a Remus mentre facevano i piatti. La strega in questione era
tornata a casa sua per fare una doccia e prendere alcune delle sue cose.
Remus scrollò le spalle, continuando a ghignare stupidamente.
Harry non pensava che avesse mai smesso di farlo per tutta la colazione
“Per quanto tempo desidera suppongo” disse “A te non
dispiace che lei stia qui vero?” aggiunse velocemente, con il
sorriso che svaniva mentre si girava per guardare Harry.
“No, no, per niente” rispose Harry onestamente “Mi piace Emmeline”
“Bene” disse Remus ovviamente sollevato. “è
solo, siamo sempre stati solo noi tre qui-tu,Sirius ed io- e voglio che
tu ti senta a tuo agio con lei qui…”
Harry scrollò le spalle “Non mi dà fastidio”
disse “Tutto quello che ti fa felice fa felice anche me”
Remus sorrise e strinse Harry in un abbraccio “Grazie
Harry” disse piano, baciando il ragazzo sulla sui suoi capelli
spettinati.
Dopo che finirono di fare i piatti, Harry decise di andare a volare un
po’- non volava nel campo dietro al cottage da quasi un anno, e
ne sentiva la mancanza. Mentre volava, si chiese che cosa sarebbe
successo se Remus ed Emmeline si fossero sposati. Il suo pensiero
iniziale fu che non sarebbe cambiato niente, avrebbero tutti vissuto
felici nel cottage. Ma dopo realizzò che ad un certo punto Remus
ed Emmeline avrebbero voluto iniziare la loro famiglia, e non potevano
farlo bene se c’erano Harry o Sirius intorno a loro…
Il pensiero che la sua famiglia, per quanto potesse essere percepita
strana(il bambino sopravvissuto che veniva cresciuto da un ex
prigioniero di Azkaban e un lupo mannaro) potesse separarsi, era
inquietante. Aveva sempre saputo che sarebbe successo ad un certo
punto. Lui avrebbe preso il diploma ad Hogwarts in due anni, e
probabilmente si sarebbe trasferito fuori dal cottage. Aveva sempre
pensato che Sirius e Remus alla fine avrebbero incontrato qualcuno e si
sarebbero sposati, ma era sempre stato solo un pensiero. Ora stava
diventando una possibile realtà…
Ma Harry doveva pensare logicamente e non egoisticamente. Non era
più un bambino piccolo, e Sirius e Remus non potevano essere
obbligati ad ignorare i loro sogni di creare famiglie tutte loro a
causa sua. Non avrebbero mai dovuto, ma avevano entrambi scelto di
crescerlo invece di frequentare qualcuno. Bè Sirius non molto,
ma anche lui aveva aspettato finché Harry andasse ad Hogwarts
prima di decidere di uscire con Hestia Jones.
Più ci pensava, più felice era per Remus. Remus meritava
un po’ di felicità nella sua vita, specialmente dopo
quello che la sua ex quasi moglie gli aveva fatto. Tra l’altro
non avrebbe perso totalmente la sua famiglia. Se Remus ed Emmeline
avessero avuto figli, avrebbe solo avuto una famiglia più
grande…
Sentendosi più felice di quando aveva iniziato a volare, Harry
si voltò di nuovo verso il cottage, sperando che Remus ed
Emmeline avessero smesso di sbaciucchiarsi e si fossero resi conto che
era quasi ora di pranzo.
_____________________________________________________________________________
Sirius non tornò a casa quella sera fino alle dieci. Si
riscaldò un po’ di pizza che Remus era andato a prendere
in città,e si lasciò cadere esausto nella sua poltrona
nel salone per mangiare, sospirando e guardando Remus, Emmeline ed
Harry che giocavano a sparaschiocco con le carte. “Madama Bones
vuole far tornare malocchio al mistero, per metterlo a capo del
dipartimento applicazione della legge sulla magia” disse con la
bocca piena della sua cena a Remus ed Emmeline.
Harry alzò lo sguardo dalle sue carte- Lui,Remus ed Emmeline
avevano giocato per quasi mezzora senza che le carte scoppiassero.
“Allora chi ci insegnerà difesa quest’anno?”
chiese guardando speranzoso Remus.
Remus si limitò a sorridere e scosse la testa “Ho già un lavoro Harry”
“Bè,Silente ha detto che ha già qualcuno in mento,
solo che non vuole dire chi” spiegò Sirius sorseggiando la
sua burrobirra”Congratulazioni Lunastorta, sei ufficialmente
l’unico professore di difesa che è durato così
tanto per oltre vent’anni”
Remus fece un mezzo inchino”Sono onorato” disse soffocando una risata.
Emmeline sembrava pensierosa”Chi potrebbe trovare come sostituto
però? Non ci sono molte persone disposte a farlo ormai no? Noi
non abbiamo mai avuto lo stesso insegnante di difesa per due anni di
fila…”
“Hey Lunastorta” disse Sirius all’improvviso
ghignando “Ti ricordi quella Veela che abbiamo avuto al quinto
anno?”
Remus ora aveva lo stesso ghigno di Sirius in faccia, con i suoi occhi
che luccicavano un po’ “Oh sì, me la
ricordo…”Emmeline lo colpì scherzosamente sulla
spalla. Lui si schiarì la voce “Non che fosse brava
ovviamente. Non abbiamo imparato niente da lei…”disse
velocemente massaggiandosi la spalla”Mi ricordo anche di James
che ti aveva fatto convinto a chiederle di andare ad Hogsmeade e di
come lei ti avesse rifiutato Felpato”
Harry sbuffò una risata,che cercò di nascondere nella sua
burrobirra. Sirius lo guardò male “James non mi ha
convinto a fare niente” insistette Sirius “ è stata
una sfida” aggiunse con tutta la dignità che riusciva a
trovare con la bocca piena della crosta della pizza.
“Non importa però no?” Harry ghignò a Remus
“Comunque ti ha rifiutato AHIA!” Sirius gli aveva
appena lanciato un cuscino, facendo cadere i suoi occhiali dalla
faccia.
“Sei proprio un rompiscatole sfacciato stasera Harry,non è
vero?”Sirius ghignò “Smettila di comportarti da
ragazza” aggiunse mentre Harry si massaggiava l’occhio
“Non te l’ho lanciato così forte”
Questo portò ad Harry che lanciava il cuscino indietro a Sirius
con tutta la forza che aveva. Le carte di sparaschiocco si attivarono
per il movimento improvviso,ma nessuno se ne accorse. Remus ed Emmeline
guardavano con le sopracciglia alzate Sirius ed Harry che lottavano sul
pavimento.
“Amo la mia famiglia…”continuava a ripetersi Remus,
come se stesse cercando di convincersi. Sirius ed Harry alzarono lo
sguardo dalla loro lotta, si scambiarono uno sguardo e attaccarono
Remus mentre Emmeline si spostava.
_____________________________________________________________________________
Di solito Remus dormiva così profondamente durante la notte-
nessuna cosa al mondo poteva disturbarlo dalle sue preziose otto ore di
sonno. Ma si svegliò all’improvviso quando un forte ronzio
passò attraverso i sottili muri del suo cottage. Tenne gli occhi
chiusi per qualche minuto, cercando di tenere fuori il rumore e cercare
di tornare a dormire, ma allo stesso tempo voleva cercare di capire che
cosa fosse. Alla fine si accorse che il ronzio era diventato più
forte. Si mise a sedere di scatto con gli occhi spalancati.
Guardò alla sua destra,dove Emmeline stava dormendo
tranquillamente. Non voleva svegliarla,ma aveva bisogno di farla uscire
dal letto e di avvertirla.
Si era un po’ infastidita quando lui l’aveva scossa
per svegliarla, ma quando le disse cosa stava succedendo, anche lei si
svegliò completamente, ed era già quasi fuori dal letto a
prendere la sua vestaglia e la bacchetta. La coppia uscì dalla
loro stanza con le bacchette pronte, proprio nello stesso momento in
cui Sirius usciva dalla sua, con gli occhi spalancati e pronto
all’azione. Remus lo guardò dall’alto in
basso,sospirò e roteò gli occhi “Almeno potevi
metterti dei pantaloni Sirius” disse indicando i boxer bianchi
con tanti piccoli cuoricini rossi.
Sirius arrossì un po’, notando Emmeline che cercava di
soffocare una risatina “Scusa Emmeline” mormorò
tornando nella sua camera. Uscì un secondo dopo indossando un
paio di vecchi jeans sbiaditi.
“Che diavolo è questa cosa?” urlò Harry dalla sua stanza.
Remus alzò un sopracciglio al ragazzo mentre arrivava anche lui
nel corridoio, e lui ebbe la decenza di apparire almeno imbarazzato per
aver imprecato “Harry abbiamo bisogno che tu prenda la tua
bacchetta” disse.
“Perché? Che cosa succede?” chiese il ragazzo.
“Le barriere sono state superate” disse Sirius con un tono
sbrigativo da lavoro, che nessuno di loro gli aveva mai sentito usare
“C’è un mangiamorte o qualcuno con il marchio nero
qui intorno…”
I tre adulti aspettarono nel corridoio un momento finché Harry
prendeva la sua bacchetta, e poi si diressero lentamente verso la porta
d’ingresso “Harry hai il nostro permesso di usare qualsiasi
incantesimo ti viene in mente per difenderti” disse piano Sirius,
spostando di lato la tenda della finestra del salotto.
Harry annuì silenziosamente e strinse più forte la
bacchetta.”Credevo che le barriere e gli incantesimi fossero
stati messi per tenere le persone fuori…”
“è così” disse Remus chiudendo a chiave la
porta d’ingresso “Ma gli allarmi che si sono accesi ora ci
servono per avvisarci se qualcuno con il marchio nero si smaterializza
a cinque chilometri da casa nostra. Ogni chilometro più vicini e
l’allarme diventa più forte e più insistente-“
Mentre parlava il ronzio nel cottage diventò ancora più
forte, ora accompagnato da un trillo”Due chilometri” disse
Sirius contando il numero di trilli nella sequenza che sentiva
“Silente dovrebbe averlo sentito anche lui ormai. Saremo in
compagnia molto presto…”
Cinque minuti dopo,Malocchio,Silente e Bill e Arthur Weasley uscirono
dal camino. “Quanto sono lontani?” ringhiò malocchio
come saluto, spingendo Harry per essere il più vicino alla porta
d’ingresso.
“Un chilometro e mezzo” disse Sirius “Harry voglio
che tu prenda il tuo mantello dell’invisibilità. Restaci
sotto in cucina, lontano dalle finestre finché ti dico di fare
altrimenti okay?”
Remus si aspettava una discussione da parte del ragazzo- sicuramente si
riteneva grande abbastanza per combattere- ma si limitò ad
annuire e a fare quello che gli era stato detto. Veramente, notò
Remus, sembrava che il ragazzo avesse un po’ paura…
“Un chilometro” gli informò Silente allegramente.
Sirius alzò un sopracciglio verso di lui. Aveva bevuto troppo
brandy quella sera?
Malocchio decise di fare incantesimi di disillusione su tutti
quanti,compreso Harry anche se era sotto il suo mantello, e i membri
dell’ordine uscirono cautamente nella fredda aria della notte,ad
aspettare.
Un’ondata di luce riempì gli alberi intorno al cottage, e
Remus istintivamente si spostò vicino ad Emmeline
“Bacchette pronte” disse piano Silente con un tono allegro.
Si sentì un urlo forte e doloroso quando le luci sparirono-
sembrava che gli incantesimi avessero fatto il loro lavoro per una
volta. Qualche minuto dopo, una figura nera gattonò fuori dagli
alberi e si lasciò cadere sull’erba scura. Sirius si mosse
in avanti velocemente con Malocchio e Bill accanto a lui. Gli altri
aspettarono che uscissero altre figure.
“Ma stiamo scherzando!” gridò Sirius indignato.
“Cosa?” gridò Remus, lasciando Emmeline accanto alla
casa per vedere che cosa aveva fatto arrabbiare così tanto
Sirius. Accese la punta della sua bacchetta mentre si avvicinava,
e gemette forte. Naomi era stesa svenuta ai loro piedi, respirando
irregolarmente.
“Un falso allarme del cavolo” brontolò Sirius mentre
Silente,Arthur ed Emmeline si univano a loro “Pensavo di
catturare un mangiamorte”
“Potresti arrestarla” disse Remus tranquillamente “Tecnicamente è una mangiamorte”
“Sta zitto Lunastorta”mormorò Sirius facendo
apparire una barella mentre Silente faceva lievitare il corpo della
strega nell’aria. Tornarono al cottage- Remus disse ad Harry che
poteva uscire- e misero Naomi sul divano.
Arthur e Bill se ne andarono quasi subito. Molly era in piedi ad
aspettarli, spiegò Arthur, e avrebbe cominciato a preoccuparsi
se non le facevano sapere presto qualcosa “Grazie per essere
venuti così velocemente “disse Remus ai Weasley. Arthur lo
bloccò con un cenno della mano dicendo che era più che
felice di aiutare ogni volta che ne avevano bisogno. Remus li
guardò mentre se ne andavano di nuovo ,e tornò verso il
divano dove Silente stava studiando Naomi con interesse.
“Chi è?”chiese Harry sospettosamente, togliendosi il
mantello dell’invisibilità davanti al divano “E
perché è qui?”
“Questa è Naomi Harry” disse Sirius piano “E
per quanto riguarda il perché si trova qui, questa è una
domanda dannatamente bella…
“E sarà risposta molto presto” disse Silente
allegramente. Di nuovo, Sirius alzò un sopracciglio
all’uomo anziano.”Gli incantesimi intorno alla tua
proprietà sono impostati per schiantare tutti gli ospiti
indesiderati”
Remus alzò un sopracciglio questa volta “Allora perché stava gridando?”
“Ah questo credo sia opera di Alastor”inchinando la testa
verso l’auror in pensione”Le urla di Naomi sono il
risultato di una fattura pungente piuttosto forte”
“Bell’idea” disse Sirius cercando di non ghignare.
Non è che gli piacesse veder soffrire altre persone- bè
c’erano alcune eccezioni…Ma chiunque decideva che era una
buona idea andare a trovarlo alle due di notte meritava di ricevere una
fattura.
Sirius si guardò intorno nel salotto. Remus non sembrava troppo
contento per la loro ospite inattesa anche lui, ma questo forse
derivava dal fatto che aveva fatto pace con Emmeline sono qualche
giorno prima. Harry guardava curiosamente da Naomi a Remus ed Emmeline,
come se volesse fare una domanda, ma sapendo che era meglio non farlo.
Silente finalmente decise che era giunta ora di svegliare Naomi.
“Innerva” disse__. Gli occhi di Naomi cominciarono ad
aprirsi- Harry fece qualche passo indietro “Buon Giorno
Naomi” disse il preside.
“Salve signore” disse Naomi con la voce roca, sussultando mentre si metteva a sedere.
“Posso chiederti come mai sei venuta qui così presto?”
Sirius si morse il labbro, volendo fare la domando in un modo leggermente diverso,ma resistendo.
“Dovevo parlare con Sirius e Remus”rispose Naomi, con gli
occhi che si posarono tra Emmeline, Remus, Sirius, Malocchio e alla
fine su Harry “Riguarda Lucius Malfoy…”
L’atmosfera nella stanza cambiò all’improvviso. Gli
occhi di Silente sembravano aver smesso di scintillare, Remus e Sirius
si irrigidirono visibilmente a sentire il nome, malocchio
ringhiò un po’ al nome, e gli occhi di Harry si
spalancarono “Che cosa su di lui?” chiese Remus il
più calmo possibile.
“Ha usato pozione polisucco per andare in giro senza essere
notato” disse Naomi”L’ha usata per incontrare sua
moglie e suo figlio alla stazione quando è finito l’anno
scolastico.”
“Era a Knockturn Alley” mormorò Sirius con uno
sguardoassente nei suoi occhi. “è venuto a sbattere contro
di me, ti ricordi Lunastorta?”
Remus annuì.
“Come fai a sapere tutto questo?” chiese malocchio a Naomi.
Naomi sembrò un po’ a disagio e distolse lo sguardo dagli
latri. Remus strinse gli occhi verso di lei “Ho i miei
modi” mormorò.
“Che modi?” chiese Remus sospettosamente con tono tagliente.
“Che cosa te ne importa?” disse seccamente ad alta voce.
“Non osare urlare contro di lui” rispose Emmeline altrettanto seccata.
Naomi guardò male l’altra strega, come se stesse per dire
che lei aveva tutto il diritto di rispondere così a Remus, ma
rimase intelligentemente in silenzio. “Non importa come lo so” disse infine “Ma volevo dirlo a voi il prima possibile”
“Potevi venire da me Naomi” disse Silente guardandola severamente da sopra i suoi occhiali a mezzaluna.
“Bè, lo so, ma Sirius aveva bisogno di saperlo prima di
andare al ministero domani. Malfoy ha in programma di ucciderlo al
dipartimento auror”
RECENSITE!
P.S per chi me l’aveva chiesto ho avuto i risultati della maturità..80!
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Capitolo 27 *** Capitolo 27 ***
chap 27
CONSEQUENCES
Capitolo 27
Nonostante l’avvertimento molto chiaro di Naomi di solo qualche
ora prima, Sirius si fece la doccia e si mise le sue vesti del
ministero come se non ci fosse qualcuno che aveva in programma di
ucciderlo quel giorno.
“Nessuno, meno di tutti Lucius
‘guardate-come-sono-biondi-i-miei-capelli’ Malfoy, non mi
farà continuare a vivere la mia vita normalmente” disse
testardamente Sirius.
“Sirius” disse Remus come se stesse parlando con un bambino
di tre anni particolarmente testardo “Sta cercando di farti fare
esattamente questo, idiota che non sei altro” Sirius si
limitò a roteare gli occhi al suo migliore amico, prendere un
pezzo di toast da un piatto sul tavolo della cucina, e smaterializzarsi
dal cottage. Solo i residenti del cottage potevano materializzarsi o
smaterializzarsi dalla casa, grazie alle barriere che avevano messo
Silente e malocchio.
“è un uomo morto” disse Remus fissando il punto in cui era sparito Sirius.
Emmeline distolse lo sguardo dalla finestra della cucina
“Starà bene…” disse ovviamente senza essere
sicura neanche lei “Nessuno che non lavora al ministero
può entrarci”
“Questo non significa dannatamente niente” disse piano
Remus “Naomi ha detto che Malfoy sta usando vari travestimenti.
Può usare quella di qualcuno che lavora con
Sirius…qualcuno al dipartimento auror”
La conversazione si fermò di botto quando Harry entrò in cucina, sbadigliando e guardandosi intorno.
“Vi prego non ditemi che è andato al ministero”
disse Harry debolmente a Remus. Il silenzio di Emmeline e Remus era
abbastanza come risposta. “E lui mi chiede se ho un fottuto
desiderio di morire” disse Harry con rabbia. Remus non lo
rimproverò nemmeno per il suo linguaggio- pensò che viste
le circostanza, Harry aveva perfettamente ragione.
_____________________________________________________________________________
La sicurezza al ministero della magia, e specificamente al dipartimento
auror,era stata aumentata a tal punto, che gli impiegati avevano
bisogno di mezzora per raggiungere le loro postazioni. Anche se Sirius
insisteva che poteva occuparsi di Lucius Malfoy da solo, maghi-cecchini
gli erano stati assegnati come guardie del corpo. Non poteva nemmeno
andare in bagno senza che uno dei maghi che sembravano gorilla lo
seguisse.
Quando Tonks aveva cercato di entrare nel suo ufficio più tardi
quel giorno l’avevano sottoposta a molti test
d’identità. L’avevano quasi arrestata per le sue
capacità da metemorfomaga,ma Sirius fece un veloce incantesimo
di magia legale, e se ne occupò da solo. La strega quasi irata
guardò male suo cugino mentre cercava di trattenere a stento le
risate- era stata toccata diverse volte con un sensore
segreto”Sai, per uno che ha la vita in pericolo, sei di un umore
dannatamente buono” disse Tonks burbera, sedendosi di fronte a
Sirius.
Sirius roteò gli occhi “Lucius Malfoy mi minaccia da anni.
Mi ha anche mandato una lettera qualche anno fa…”
“Non sei spaventato per niente?” controllò la strega.
Sirius scrollò le spalle con disinvoltura “Non più
del solito. Se per qualche motivo riesce ad arrivare dall’atrium
fino qui, non c’è modo che possa avvicinarsi abbastanza a
me per fare qualcosa.”
“E se avvelena il tuo pranzo? Non deve essere vicino a te per farlo?” fece notareTonks.
Sirius alzò un sopracciglio “Sembra che tu abbia pensato
molto a come uccidermi Nymphy. Stai cercando di avere il mio
lavoro?” Tonks lo guardò male sia per l’accusa che
per il soprannome “Abbiamo già pensato al pranzo. Remus lo
porterà dal calderone magico. E sono sicuro che i miei nuovi
amici fuori dalla porta controlleranno lui e il mio pranzo con molta
attenzione…”
“Parlando di Remus” cominciò Tonks “Hai
pensato alla possibilità che Naomi vi abbia detto di Malfoy per
non farvi rimanere in guardia e attaccare Harry…?”
Sirius annuì “è stata una delle prime cose di cui
abbiamo parlato appena Naomi se ne è andata”. Si
massaggiò forte gli occhi “Ci sono malocchio e Sturgis
Podmore che stanno passando la giornata al cottage- e di questo sono a
conoscenza Remus,Emmeline ed Harry. Ho anche parlato con Madama Bones
perché spedisse alcuni maghi-cecchini sotto mantelli
dell’invisibilità che girovagassero intorno al cottage. E
sì Malocchio non lo sa prima che tu lo chieda.
Tonks rise- la prima risata che Sirius le sentiva fare da mesi.
Kingsley diceva sempre che tu eri molto protettivo nei confronti di
Remus ed Harry…” si bloccò apparendo un po’
persa.
“Tonks…”disse Sirius dolcemente alzandosi per consolare sua cugina.
“Sto bene” disse velocemente, anche se Sirius la vide
asciugarsi gli occhi “Starò bene”. Prima di riuscire
a fermarla Tonks lasciò il suo ufficio a tutta
velocità,dicendo qualcosa a proposito di finire un rapporto.
Una delle guardie del corpo infilò la testa attraverso la porta
dell’ufficio per vedere se Sirius stava bene”Cosa?”
disse seccamente il capo auror. L’altro mago alzò le
braccia come se si stesse arrendendo, e tornò alla sua
postazione. “Sarà una giornata lunga” mormorò
Sirius a se stesso.
_____________________________________________________________________________
Harry era seduto al tavolo della cucina,fissando di cattivo umore una
bottiglia di burrobirra di fronte a lui. Voleva andare a volare, ma per
la minaccia a Sirius, non aveva avuto il permesso. Non aveva neanche il
permesso di andare a passare la giornata alla tana. Allora aveva
chiesto se i suoi amici potevano venire al cottage,ma Malocchio aveva
detto no anche a questo quasi subito. Un mangiamorte poteva impersonare
uno di loro. Quando Harry guardò Remus con uno sguardo
esasperato, il lupo mannaro si limitò a malapena a scrollare le
spalle, e tornò a leggere il suo giornale.
“Sai, se sei così annoiato potresti andare a pulire
quell’area disastrata che tu chiami camera da letto” disse
Remus tranquillamente, sedendosi accanto al ragazzo. “Siamo
tornati solo da tre giorni e non possiamo già camminarci dentro
senza avere paura di qualcosa che si sporga e ci tiri sotto il tuo
letto”Harry roteò gli occhi e sospirò. “Okay
non vuoi pulire. Che ne dici dei compiti delle vacanze?” Harry lo
guardò male per il suggerimento. Questa volta sospirò
Remus “Harry non so che cosa dirti…”
“Sirius quando ci farà sapere se è ancora vivo?” chiese Harry con tono piatto.
“Andrò presto a portarli il pranzo. No, tu non puoi
venire” aggiunse Remus quando Harry aprì la bocca
speranzoso. “Non permettono a nessuno che non abbia un lavoro al
ministero di entrare dall’attacco al St Mungo”
“Questo fa veramente schifo” brontolò Harry.
“Concordo” disse Remus annuendo “Ma meglio salvi che
in pericolo. Lucius Malfoy ha minacciato di uccidere noi tre da anni, e
sembra che alla fine abbia trovato il coraggio per farlo di nuovo”
Harry alzò le sopracciglia “Pensi che abbia paura di Sirius?”
Remus sorrise “Per certi versi sì, penso proprio di
sì. Voldemort sa quanto sia potente Sirius, e anche se non credo
che Voldemort abbia paura di lui, i suoi mangiamorte sì.”
“Ma perché?”
“Sirius ha provato tantissime volte che non ha paura del pericolo
e che è imprevedibile. I mangiamorte preferiscono obiettivi le
cui azioni possono essere monitorate, e quindi facilmente sconfitte.
Sirius non lo permette. Non ha mai fatto la stessa cosa due volte
durante una battaglia. Sarebbe un soggetto terribile da usare per
la pozione polisucco” Remus sorrise “La maggior parte del
mondo potrebbe cascarci, ma io e te capiremmo che c’è
qualcosa che non va in un secondo”
Harry soffocò una risata concordando con Remus. Prima che
potesse rispondere, malocchio entrò zoppicando nella stanza
“Lupin se devi portare il pranzo a Black, ti suggerisco di
andare”
Remus guardò il suo orologio e annuì. “Hai ragione.
Harry, Emmeline e Sturgis sono qui, e malocchio ha detto che ha
individuato alcuni maghi-cecchini sotto i mantelli
dell’invisibilità in giardino. Ho lo specchio a doppio
senso, quindi fammi sapere se ti serve qualcosa. E resta fuori dai
guai…”
Harry annuì e permise a Remus di arruffarli un po’ i
capelli prima di andarsene. Il ragazzo tornò quasi subito a
fissare la bottiglia di burrobirra di cattivo umore.
_____________________________________________________________________________
Stringendo forte il mantello intorno a lei, Naomi stava camminando
velocemente per i corridoi,simili a sotterranei, del nascondiglio del
signore oscuro. Aveva provato tante volte a cercare finestre, sperando
di capire dove si trovava, ma non c’era una finestra in tutto il
palazzo.
Aveva sperato di vedere Lucius ad un certo punto durante il giorno, per
scoprire se Sirius era vivo e stava bene, ma non aveva avuto per niente
fortuna ancora una volta. Non osava chiedere ai mangiamorte che
vivevano nel nascondiglio- quelli che erano scappati da Azkaban. Uno
perché molti di loro non erano molto contenti di lei, erano
stati leali al signore oscuro per più tempo, e lei era lo
stesso il suo “terzo vice” quella da cui dipendevano le
strategie d’attacco contro l’ordine della fenice.
Lucius Malfoy sembrava essere l’eccezione, all’estremo.
All’inizio lei gli aveva detto che non era interessata in niente
di quello che aveva da offrirle-aveva detto che si sentiva solo. Ma
più ci pensava, più aveva realizzato quanto poteva
scoprire in più se Malfoy si fidava abbastanza da avere lei, una
traditrice del suo sangue, nel suo letto quasi ogni notte. Erano tutte
esperienze lontane dall’essere piacevoli, ma se lui era
abbastanza ubriaco, si lasciava sfuggire delle cose- tipo come aveva in
programma di assassinare Sirius.
Lei roteò gli occhi al ricordo di come Lucius le aveva detto
come e quando avrebbe ucciso Sirius. Era stato così presuntuoso
a riguardo, come se niente al mondo avrebbe potuto fermarlo. Da come ne
parlava, Naomi era sorpresa che nessuno sapesse del suo piccolo piano.
Ovviamente lei aveva fatto finta di non saperlo, come faceva sempre
quando le chiedevano perché i suoi piani fallivano- il signore
oscuro per qualche strana ragione, non sospettava mai di lei, e se
qualcuno la accusava di averlo tradito era punito subito. Se non lo
avesse conosciuto bene, avrebbe detto che il signore oscuro aveva
sviluppato una specie di sentimento paterno nei suoi confronti.
Ovviamente, questo era impossibile, dal momento che il signore oscuro
non mostrava mai compassione per nessuno dei suoi seguaci- e Naomi non
era un’eccezione. Era stata punita diverse volte quando il suo
“padrone” era arrabbiato, solo che non spesso quanto gli
altri. Come ad esempio Bellatrix Lestrange, che sembrava farlo
arrabbiare sempre più spesso nell’ultimo periodo. Ma
qualsiasi cosa il signore oscuro sentisse per lei, era definitivamente
un vantaggio. Voleva dire che non sospettava ancora che fosse una spia
per l’ordine, e l’ultima cosa che voleva in quel momento
era essere sospettata dal signore oscuro.
Guardò velocemente dietro la sua spalla, prima di spingere per
aprire una porta di pietra. Sentiva un po’ di pietà per
l’uomo seduto in una brandina di fronte a lei. Sicuramente era
nella stessa situazione in cui si trovava lui. Anche se lei aveva
ancora un’anima…Meritava quello che aveva ricevuto dopo
quello che aveva fatto a Lily e James, e successivamente anche ad
Harry. Non era ancora sicura del perché il signore oscuro stesse
usando Peter… era praticamente inutile in quel momento, e sotto
imperius, era solo un altro soldato.
“Ciao Peter” disse piano, rimanendo in piedi di fronte al
letto del suo ex amico. Lui non fece alcun segno di averla sentita, e
continuò a fissare il muro di fronte a lui. Non lo aveva mai
visto fare molto, da quando aveva cominciato a farli visita qualche
mese prima. Passò una mano davanti ala sua faccia,e lui
voltò lentamente la testa verso di lei, fissandola con la bocca
un po’ aperta. Aprì e chiuse gli occhi, che erano sempre
morti e vuoti come al solito. Lei aggrottò la fronte, notando
una specie di flash nei suoi occhi. “Peter puoi capirmi?”
chiese sentendosi un po’ stupida. Lui aprì e chiuse gli
occhi di nuovo.
“Questo è impossibile” mormorò. Peter stava
movendo la sua mano verso l’alto, con l’espressione sempre
vuota, e si era sporto per toccare la faccia di Naomi. Lei prese
gentilmente la sua mano fredda e lo fissò. “Sei lì
dentro Peter?” Si sentì di nuovo stupida. Sapeva
abbastanza sulle vittime del bacio, che quando qualcuno lo riceveva,
non ci si poteva riprendere. Peter non sarebbe dovuto essere capace di
risponderle per niente. Lei si ricordo di aver letto qualcosa al
ghirigoro, a proposito di un mago che cercava di fare ritornare
l’anima alle vittime del bacio del dissennatore ma era sicura che
i suoi studi non avevano portato a niente. Non aveva letto molto del
libro…Naomi si chiese se la maledizione imperius aveva avuto
qualche effetto sulla sua mente.
Si sentì della confusione nel corridoio fuori dalla porta di
Peter, facendo sobbalzare Naomi dai suoi pensieri “Tornerò
Peter” disse piano alzandosi e dando dei colpetti sulla testa del
mago. Prima di uscire tornò a guardare il suo ex amico per
trovarlo i nuovo nella stessa posizione di prima che lei entrasse.
______________________________________________________________________________
Sirius e Remus si stavano godendo in silenzio il loro pranzo preso dal
paiolo magico, entrambi troppo stanchi e tesi per fare conversazione.
Ora che Sirius ci pensava, forse non era stata una buona idea far
andare Remus al ministero. Se Malfoy attaccava veramente l’auror
quel giorno, avrebbe solo ottenuto un bonus con Remus lì- Sirius
era sicuro che Remus non era molto lontano nella lista di cose da fare
di Voldemort.
Veramente Sirius sperava che Malfoy arrivasse. Stava aspettando di
prendere un pezzo del mangiamorte da molti anni. E se Malfoy era
abbastanza stupido da farsi vedere al ministero della magia, anche
sotto pozione polisucco, questo rendeva semplicemente la situazione
ancora più divertente per Sirius.
“Che cosa intendeva per ‘ho i miei modi ’ ?”
mormorò Remus all’improvviso. Sirius pensò che
stava pensando ad alta voce.
“Chi?” chiese Sirius mangiando un boccone della sua insalata.
Remus sussultò un po’, senza essersi ovviamente accorto di
aver parlato ad alta voce “Oh, ehm, Naomi…” Sirius
lo guardò con il sopracciglio alzato “Non mi guardare
così. È sospettoso no? Perché Malfoy dovrebbe
dirle quel tipo di informazione? Non ti ricordi come la trattava quando
io e lei stavamo insieme?”
Sirius lasciò perdere il suo pasto e si lasciò cadere
indietro sulla sua sedia, incrociando le braccia sul petto “Posso
chiederti cosa te ne importa?” chiese cautamente “Mi hai
detto molte volte che non provi più niente per lei…”
Remus scrollò le spalle e distolse lo sguardo “So quando
sta mentendo Sirius…Sono stato sempre capace di capire quando
mente. In questo momento sta nascondendo qualcosa a tutti noi-
compreso Silente,e sono solo curioso di sapere cosa potrebbe
essere…”Si bloccò fissando il pavimento.
“Qualsiasi cosa sia, Naomi può cavarsela da sola.Lo ha
dimostrato molte volte a scuola contro di noi”disse Sirius
insicuro di quello che Remus stava pensando, o voleva sentire. Non
tirò fuori il fatto che non si era accorto che Naomi stava
mentendo da mesi quando i mangiamorte avevano iniziato a reclutarla.
Remus sospirò e aprì la sua bocca per parlare, ma in quel
momento Tonks entrò di colpo nell’ufficio “Hanno
arrestato qualcuno nell’atrium. Non sono sicuri che sia Malfoy,
ma i test d’identità sono andati in tilt”
Sirius e Remus si tornarono a guardare, il primo ghignando eccitato
come se fosse arrivato prima Natale. Entrambi i maghi scesero con un
balzo dalle loro sedie allo stesso momento, e corsero a tutto
velocità per il dipartimento auror dopo Tonks,con i
maghi-cecchini che cercavano a fatica di stare al passo di Sirius.
quando raggiunsero l’atrium,Sirius tremava per l’attesa.
Trovarono un grosso gruppo di impiegati del ministero con le loro
bacchette fuori e puntate allo stesso punto.
“Capo Auror, Capo Auror…Spostatevi” mormorò
Sirius facendosi strada tra la folla, con Remus subito dietro di lui. I
due amici raggiunsero la prima fila, e guardarono ai loro piedi dove
giaceva svenuto un mago dai lunghi capelli castani.
“Stiamo aspettando che finisca l’effetto della pozione
polisucco” disse Arthur quando vide Sirius. Sembrava eccitato
quanto l’auror di stare per catturare Lucius Malfoy.
“Siete sicuri che sia lui?” chiese Remus senza volerlo
sperare troppo per poi rimanere deluso. Voleva vedere Malfoy pagare per
i suoi crimini quanto Sirius.
Arthur scrollò le spalle “Pensiamo che in qualche modo
abbia sabotato gli incantesimi di identificazione. Dice che il suo nome
è John Sprinter. Hai mai sentito parlare di lui?”
“No” rispose Remus.
“Bè, non ha nessun tipo di identificazione su di lui. Abbiamo la sua bacchetta però…”
“Dove?” chiese Sirius all’improvviso, voltando la testa dal prigioniero.
Una strega gliela porse e lui la esaminò da vicino prima di fare
il priori incantate. All’improvviso, e molto inaspettatamente, si
sentì un botto, e Sirius fu lanciato all’indietro nella
folla come se una molla fosse stata attaccata alla sua vita. Anche se
sorpresi per il movimento improvviso, Sirius fu preso da alcuni maghi.
“Porca puttana!” gridò uno di loro, guardando
Sirius. Remus si fece strada nel gruppo, e si avvicinò al suo
migliore amico. Sirius era svenuto.
“Come può fare una cosa del genere priori
incantate?” chiese Charlie Weasley mentre Remus si inginocchiava
accanto a Sirius.
“Potrebbe essere stata la forza dell’ultimo incantesimo
fatto, qualunque sia stato” suggerì qualcuno, ma Remus
aveva un’altra idea. Prese la bacchetta che era ancora tenuta
stretta da Sirius – dovette aprire con forza le dita del mago- e
la appoggiò sul pavimento, c’erano impronte profonde nel
punto in cui si erano trovate le dita di Sirius, come se fossero state
bruciate nel legno. Guardando spaventato da Sirius alla bacchetta ,
Remus raggiunse tremante la sua conclusione:
“Era una trappola” sussurrò pensando a quanto fosse
ingegnoso il piano “Questo non è Malfoy…potrebbe
essere, ma lo dubito altamente. Chiunque sia, essere catturato faceva
parte del piano. Era quello che volevano…Probabilmente sapevano
che Sirius sarebbe arrivato correndo, e volevano che provasse la
bacchetta…Oh mio Dio…la bacchetta…era incantata
per ritorcere contro l’incantesimo….Dobbiamo portare
Sirius all’ospedale…”
Senza aspettare altro. Fece volare la figura svenuta di Sirius davanti
a lui, e nell’ascensore fino al livello due, dove era stato
sistemato l’ospedale temporaneo dopo l’attacco al St Mungo.
Un guaritore li individuò quasi subito e cominciò a
prendersi cura lui di Sirius, facendolo volare sopra un letto vuoto.
Arthur e Charlie arrivarono un minuto dopo con Tonks, che aveva in mano
la bacchetta trovata nell’atrium.
“Sta bene?” chiese piano e preoccupato Arthur, mentre il
guaritore chiamava alcuni dei suoi colleghi- l’ultima dei quali
una strega- una strega alta e bionda- e faceva apparire una tenda per
circondare il letto di Sirius.
Remus cercò di rispondere alla domanda di Arthur, ma non
riuscì a trovare la voce. Sirius era sopravvissuto a molte
ferite nella sua vita, ma molte erano state così piccole che lo
avevano lasciato uscire dall’ospedale lo stesso giorno- solo una,
forse due, era stato costretto a rimanere in ospedale per più
tempo. Remus cercò di ascoltare quello che stava accadendo
dietro la tenda, ma realizzò immediatamente che avevano messo un
incantesimo per non far sentire niente intorno ad essa. Arthur ad un
certo punto lo aveva fatto sedere- apparentemente era diventato
pallido, e stava cominciando a tremare. Non era sicuro del
perché era così preoccupato, ma aveva una brutta
sensazione su quella bacchetta.
Non fino a due ore dopo, un guaritore uscì per andare a parlare
con loro. La salute di Sirius si era stabilizzata, disse il guaritore,
ma c’era un danno significativo nel suo corpo. Le sue
capacità magiche erano state completamente prosciugate- in
quel momento poteva essere tranquillamente classificato come un
magonò. Si sperava che la sua magia sarebbe tornata con il
tempo, ma nessuno dei guaritori sapeva dire con certezza se sarebbe mai
stato capace anche di far volare una piuma di nuovo.
“Ma vivrà vero?” chiese Tonks.
Il guaritore fece un piccolo sorriso “Vivrà”
All’improvviso Remus capì tutto. Malfoy non stava cercando
di uccidere Sirius- anche se probabilmente avrebbe voluto farlo. Stava
cercando di tenere Sirius furori dall’azione.
Sembra che abbia funzionato…Pensò Remus ironicamente.
Arthur chiese se potevano vedere Sirius, ma il guaritore disse di no,
Sirius aveva bisogno di riposare in quel momento. Potevano
tornare il giorno dopo per avere più notizie, e se lui se la
sentiva,potevano vederlo. Charlie aiutò Remus ad alzarsi- in
qualche modo aveva perso il controllo delle sue gambe- e mormorò
qualcosa su Harry e il cottage- Remus non riusciva nemmeno a sentire
bene. __ un minuto dopo lo stavano facendo sedere in una poltrona e
Charlie stava chiamando Emmeline ed Harry.
RECENSITE!
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Capitolo 28 *** Capitolo 28 ***
chap 28
CONSEQUENCES
Capitolo 28
Remus era seduto sulla sua poltrona completamente sotto shock. Charlie
era stato quello a dare la notizia ad Emmeline,Harry,malocchio e
Sturgis di quello che era successo a Sirius al ministero. Ad un certo
punto Malocchio aveva portato a Remus un lungo bicchiere di Firewiskey
che lui aveva bevuto in pochi secondi. Poteva sentire Harry che lo
fissava dal divano,implorandolo silenziosamente di dirgli che Charlie
stava mentendo, che Sirius stava bene- normalmente Remus era quello a
dire che tutto sarebbe andato bene, ma per la prima volta,Remus non
poteva onestamente negare niente.
Remus finalmente voltò la testa per guardare il ragazzo, e
desiderò subito di non averlo fatto. Lo sguardo sulla faccia di
Harry faceva capire che Sirius era morto, quando in realtà era
solo steso svenuto in un letto al ministero della magia.
“Allora cosa significherà questo per Sirius?” chiese
piano Emmeline dal divano dove era seduta accanto ad Harry. Si sporse
per massaggiare la schiena del ragazzo per tentare di consolarlo.
Remus finalmente distolse lo sguardo da Harry, e la guardò.
Scrollò le spalle “Non sono completamente sicuro. Non ho
mai sentito che una cosa del genere potesse capitare a qualcuno.
Ovviamente,c’è l’influenza magica, che prosciuga
temporaneamente i poteri magici, ma questo non è neanche
lontanamente paragonabile a quello che è successo a
Sirius…”
“Il guaritore dice è che più o meno un
magonò ora” disse Arthur piano “Non sarà
neanche capace di far lievitare una piuma per mesi…”
“Ma i suoi poteri torneranno vero? Voglio dire,non resterà
così per sempre no?” chiese Harry quasi disperatamente.
Remus sospirò forte “Non lo so davvero Harry. Sirius
è piuttosto potente, come ti ho già spiegato, e noi non
sappiamo proprio che effetto abbia avuto questa maledizione su di
lui”.
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Tonks era in piedi accanto al ministro della magia e l’auror
Dawlish mentre fissavano tutti dentro la cella che conteneva la
persona catturata nell’atrium. Mancavano pochi minuti prima che
finisse l’effetto della pozione polisucco, e tutti quanti non
vedevano l’ora di capire se avevano catturato o no Lucius Malfoy.
Tonks non riusciva a permettersi di pensare a suo cugino,steso solo
qualche livello sotto di lei. Da quando era molto piccola, si ricordava
che Sirius era una delle persone che preferiva di più al
mondo.Ogni volta che andava a trovarla,di solito con James,Peter e
Remus, lo aspettava ai piedi delle scale; sua madre non le permetteva
mai di aspettarlo fuori dal momento che c’era ancora una guerra
intorno a loro. Sirius la portava a volare, o a comprare del gelato, e
le mostrava i nuovi rifornimenti di scherzi che aveva comprato- aveva
ricevuto la sua prima pallina frizzante da lui quando aveva sette anni.
Sua madre ancora non lo perdonava per quello.
“Ecco che comincia” mormorò Dawlish, mettendosi più dritto.
Tonks distolse lo sguardo dal pavimento, e guardò dentro la
cella. Mordendosi il labbro guardò i lunghi capelli castani che
si accorciavano e schiarivano, rivelando qualche parte grigia. La
faccia da liscia diventò rugosa, e una piccola barba marrone
come i capelli cominciò a crescere. Le gambe si allungarono, la
pancia si allargò e apparvero alcune cicatrici. Ora steso
davanti a loro, c’era una delle ultime persone che avrebbero mai
sospettato, ma in qualche modo aveva senso…
“Diggory?” gridò Dawlish incredulo, avvicinandosi alle sbarre.
Madama Bones lo seguì piano, sbirciando nella cella,con la
faccia impassibile “Avrà bisogno di essere interrogato.
Dawlish, credo che tu e la signorina Tonks possiate cavarvela da soli.
Ho bisogno di contattare Silente.”
Senza sprecare altro tempo,il ministro lasciò i due auror a
fissare shockati il prigioniero. Il primo suggerimento di Dawlish era
stato che si trovava sotto la maledizione imperius- Diggory era uno dei
maghi più rispettati del ministero, e non aveva mai fatto niente
di simile. Tonks non ne era così sicura. Si ricordava di Sirius
che le aveva raccontato degli sguardi che riceveva da lui quando si
incontravano.
Dawlish colpì la porta della cella con la sua bacchetta, e ci
entrò per svegliare Diggory. L’altro mago si
svegliò stordito guardandosi intorno confuso, chiedendosi dove
fosse e che cosa ci faceva lì. Quando Tonks gli disse
chiaramente che cosa stava succedendo, e che cosa aveva fatto, i suoi
occhi si spalancarono e la sua pelle impallidì. Concordò
senza esitazione a collaborare con gli auror e li seguì nella
stanza delle interrogazioni senza problema.
______________________________________________________________________________
Sirius si svegliò la mattina dopo,sentendosi più
disorientato di quanto non si fosse mai sentito. I guaritori si stavano
movendo velocemente intorno al suo letto,facendo incantesimi di
controllo e chiedendo tutti i tipi di domande stupide. Dopo molti
tentativi falliti riuscì finalmente a convincere una dei
guaritori, una strega carina con i capelli biondi e gli occhi blu, a
dirgli che cosa stava succedendo. Gli aveva detto senza giri di parole
che non c’erano più tracce di magia nel suo corpo, ma le
parole non si registrarono nel suo cervello fino a due ore dopo, quando
lo spostarono in una stanza privata nell’ospedale temporaneo del
ministero.
Remus ed Harry andarono a trovarlo più tardi. Harry sembrava
aver paura di avvicinarsi al letto di Sirius. Quando Harry
lasciò la stanza per andare a parlare con Tonks,Sirius gli
chiese perché il ragazzo si stava comportando così
stranamente. Remus disse che Harry non aveva preso molto bene la
notizia, e aveva paura di fare più male a Sirius.
“Ma non sono ferito” disse Sirius “è solo che
non ho più magia nel mio corpo” distolse lo sguardo da
Remus con uno sguardo amaro sulla faccia “Almeno dimmi che
abbiamo preso Malfoy- in quel caso sarebbe stato più
facile sopportare tutto .”Quando Remus non rispose subito,
Sirius si voltò di nuovo verso il suo migliore amico e
ringhiò un po’ “Chi era allora?”
“Amos Diggory” disse Remus piano. Le sopracciglia di Sirius
si sollevarono subito “è stato sotto imperio per quasi un
anno. Nessuno l’aveva capito, nemmeno sua moglie e suo figlio. Ti
ricordi quando i mangiamorte hanno attaccato la tana? La casa di
Diggory era il loro punto di smaterializzazione. Tonks e Dawlish
pensando che quando i mangiamorte se ne sono andati per raggiungere la
tana, Diggory è riuscito a combattere abbastanza la maledizione
per contattare il ministero e avvisarlo di quello che stava succedendo,
ma non ha voluto dire che era sotto imperius. Apparentemente pensava
che si sarebbe messo nei guai…”
“Sono sicuri che fosse sotto imperius?” chiese Sirius cupamente.
“Piuttosto sicuri,sì” rispose Remus “Diggory
dice che non si ricorda niente, ed è stato chiamato un
legilimens per controllare- non hanno trovato niente che dicesse il
contrario”
“Forse Diggory è un occlumens”
“Possibile ,ma improbabile. Era piuttosto debole quando si
è svegliato nella cella,perciò se lo fosse stato sarebbe
stato impossibile per lui bloccare bene la sua mente.”
Sirius sospirò. Non avevano arrestato nessuno, dopo tutti i guai
che aveva causato. Certo, un mistero era stato risolto- Sirius era
sempre stato curioso di capire come avesse fatto Diggory a vedere
l’attacco da casa sua l’anno prima. Ma Malfoy gli aveva
battuti di nuovo, e a Sirius Black non piaceva essere battuto.
“Quando posso andare a casa?”
"I guaritori dicono che sei libero di andare, ma ti raccomandando di
rimanere a letto per qualche settimana. Vogliono vedere se il tuo corpo
è capace di riprodurre la magia da solo. Hanno anche detto di
non provare nemmeno a fare un incantesimo per avvicinare qualcosa
finché non scoprono che maledizione è stata usata su di
te”
Sirius roteò gli occhi e sospirò di nuovo. Non gli
piaceva che gli venisse detto cosa fare- meno di tutti dai guaritori.
“Qualcuno ha parlato con Naomi? Sono piuttosto curioso di sapere
come ha fatto ad ottenere la sua informazione. Avevo capito che Malfoy
stava vendendo al ministero per uccidermi. Non mi ricordo niente
riguardo Amos Diggory e una maledizione che poteva portarmi via i miei
poteri”
“Nemmeno io” disse Remus”Non ho parlato con lei, ma
Silente potrebbe averlo fatto. Non ho parlato neanche con lui.”
La loro conversazione fu interrotta quando il ministro Bones
entrò per controllare il capo auror. Sirius aveva capito che
doveva dargli una brutta notizia, e lei non impiegò molto tempo
a spiegare la ragione della sua visita. A causa dell’effetto
della maledizione, Madama Bones lo avrebbe fatto sostituire
temporaneamente come capo auror. Spiegò il più
gentilmente possibile che non sarebbe stato utile agli auror avere un
capo che non poteva fare la magia. Rassicurò Sirius che appena
si sarebbe ripreso completamente avrebbe riavuto il suo lavoro.
Ovviamente,Sirius era devastato. Amava il suo lavoro, anche se ci
passava tantissimo tempo. Amava i suoi auror, e niente lo rendeva
più orgoglioso di prendere uno dei centinaia di maghi oscuri o
strega che infestavano il suo mondo. Più tardi era diventato
ossessionato con l’obiettivo di catturare Lucius Malfoy. Il fatto
che Malfoy fosse scivolato di nuovo attraverso le sue dita, aggiungeva
solo più dolore a Sirius.
Harry ritornò poco dopo che se ne era andata la Bones, e Sirius
espresse piano il desiderio di andare a casa. Sembrava che non volesse
passare più tanto tempo al ministero di quanto non fosse
necessario. Sirius e la sua famiglia andarono al livello del
dipartimento applicazione della legge sulla magia dove Sirius prese
alcuni dei suoi più importanti rapporti e effetti personali.
Dawlish avrebbe preso il suo posto come capo auror finché
ritornava, perciò Sirius passò qualche minuto a dargli
notizie sui casi dio cui doveva essere a conoscenza. Dawlish promise di
includere Sirius nelle decisioni più importanti nelle file
auror, e questo fece sentire Sirius un po’ meglio. Usando un
incantesimo piuttosto complicato, Dawlish prese il controllo della
camera di smaterializzazione che solo Sirius era stato capace di usare.
Sembrava essere più triste per questo che non per qualsiasi
altra cosa.
Con una passaporta creata dal dipartimento della trasporto
magica,Sirius,Remus ed Harry tornarono al cottage. Appena arrivati,
Sirius lasciò cadere la sua facciata felice, e si sedette sulla
sua poltrona, guardando di cattivo umore il camino.
_____________________________________________________________________________
Il signore oscuro era di ottimo umore quella sera. Lodò Lucius
Malfoy davanti agli altri mangiamorte, con quello che poteva essere
considerata gioia nella sua voce fredda e acuta. Naomi ascoltò
attentamente quello che aveva fatto Malfoy, di come avesse
cambiato il suo piano all’ultimo minuto,e avesse avuto successo.
Anche se la sua faccia era impassibile, dentro era agitatissima.
Nell’ordine qualcuno avrebbe creduto che non aveva dato
informazioni false a causa sua? Piton poteva appoggiarla- era in piedi
non molto lontano da lei durante la riunione. L’unico problema
era che Piton la odiava quasi quanto odiava Sirius e Remus.
Appena il signore oscuro finì di gongolare sui successi di
Lucius del giorno prima, annunciò il suo piano successivo.
Naomi non fu sorpresa di sentirlo. Se lo aspettava già da un
po’, ed era sorpresa che non fosse già successo. I
dissennatori stavano diventando nervosi. Più di un
mangiamorte era stato attaccato la settimana prima, e ora si stava
sbavando addosso in una delle stanze del signore oscuro. Il signore
oscuro non si era divertito.
Londra era prevedibile per un attacco. Il signore oscuro sembrava
trovare divertente organizzare piani che avrebbero sconvolto il
ministero e creato più caos possibile. Un piccolo villaggio a
nord dell’Inghilterra fu scelto come obiettivo, e i dissennatori
sarebbero stati lasciati liberi di fare banchetto con chiunque si
trovassero davanti.
Finalmente la riunione terminò, e Naomi cercò di andare
via il più velocemente possibile, per andare ad informare
Silente sull’attacco successivo. Sfortunatamente,la sua cara
cugina acquisita, decise di bloccarla. Era deliziata dal fatto che
Sirius Black fosse stato reso inutile. Naomi non si ricordava di aver
mai visto Bellatrix così felice- l’assassinio dei
Granger non era neanche lontanamente piacevole come questo evento.
Sembrava solo arrabbiata per non essere stata inclusa nel piano. Per
rimanere sotto copertura,Naomi rise con lei della situazione del capo
auror. Solo quando arrivò Rodolphus per condurre Bellatrix ad un
festeggiamento un po’ più privato, Naomi fu libera di
andare.
L’unico punto per smaterializzarsi in tutto il castello, si
trovava nei quartieri privati del signor oscuro. Per quanto ne sapeva
Naomi- e sapeva molto, non c’era altro modo per uscire dal
nascondiglio sotterraneo. Lo aveva esplorato il più possibile,
ma non aveva trovato niente se non muri di pietra. Aveva
cominciato a credere che il signore oscuro avesse incantato il posto in
quel modo- non voleva che nessuno dei suoi seguaci potesse sapere dove
si trovava il suo nascondiglio, casomai avesse in programma di
tradirlo. Voleva ridere forte ogni volta che pensava al fatto che non
uno, ma due dei mangiamorte “più leali” del signore
oscuro, facevano rapporto ad Albus Silente ogni volta che ne avevano la
possibilità. L’unica cosa che poteva rendere
l’intera situazione più divertente, era scoprire che a
Lucius Malfoy importava veramente qualcosa dei destini di Remus Lupin e
Sirius Black.
Cautamente,Naomi entrò nei quartieri privati del signore oscuro,
e sospirò silenziosamente di sollievo quando si accorse che
erano vuoti. Diede un colpo con la bacchetta contro una porta nascosta
in un muro, e aspettò che la identificasse prima di aprirsi.
Sperando di avere bisogno di tornarci presto, si smaterializzò
ad Hogwarts.
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Sirius colpì di cattivo umore la sua bistecca, volendo
avvicinare disperatamente una burrobirra dal frigorifero. La sua
bacchetta, completamente inutile al momento, era accanto il suo braccio
sinistro, implorando di essere usata. Erano passati solo due giorni da
quando “era accaduto” ed era già infelice. Cercando
di tirarli su il morale, Harry gli aveva chiesto di andare a volare con
lui quel pomeriggio, senza pensare che volare avesse qualche effetto
collaterale su di lui, ma come si scoprì, all’inizio non
riusciva a far sollevare la sua scopa dal terreno, e quando
riuscì finalmente a decollare in aria, finì per essere
disarcionato a quindi metri da terra. Il risultato finale era stato
lunghi graffi su tutte le braccia, e una schiena molto dolorante, dopo
essere caduto attraverso rami degli alberi. Non aveva mai realizzato
quanto si appoggiasse sulle sue abilità con una bacchetta per
cose di tutti i giorni. Uno studente del primo anno ad Hogwarts avrebbe
avuto più magia nelle sue piccole dita, che non Sirius in
tutto il suo corpo.
Era imbarazzante davvero,dover dipendere dagli altri per cose a cui
prima non doveva pensare due volte. Non poteva nemmeno aiutare Harry
con i suoi compiti delle vacanza. Uno dei compiti di Harry era quello
di esercitarsi con incantesimi di difesa- Sirius poteva aiutarlo, ma
l’unica cosa che poteva fare era rimanere in piedi in mezzo al
giardino, e permettere che Harry lanciasse incantesimi su di lui.
Quando Remus ed Emmeline tornarono a casa dalla loro giornata di
lavoro, Sirius aveva un occhio nero, un labbro gonfio e la schiena
faceva male di nuovo.
“Sirius!” gridò Harry accanto a lui, facendo sobbalzare e andare a sbattere contro il tavolo il mago.
“Che c’è?” chiese Sirius irritato, sollevando
il suo bicchiere che si era rovesciato. Emmeline mosse pigramente la
bacchetta per pulire il latte che aveva riempito il tavolo.
“Puoi passarmi per favore le carote?” chiese Harry”Te lo sto chiedendo da cinque minuti…”
“Ah giusto” mormorò Sirius, sporgendosi per prendere la ciotola “ Mi dispiace…”
Sirius non si accorse dello sguardo che Remus si scambiò con
Emmeline ed Harry, ma poco dopo, Harry si scusò dal tavolo e
andò in camera sua “Felpato” disse Remus piano e
cautamente. Sirius alzò lo sguardo dal suo piatto di purè
di patate “So che questo è frustrante per te, ma non devi
risponderci male. Questa è la terza volta oggi, e francamente ne
ho abbastanza”
“Ascolta mi dispiace ok?” disse Sirius ad alta voce
gettando la sua forchetta nel piatto “Questo è più
che frustrante Remus. Non mi fanno nemmeno lavorare, e non vedo
l’ora di vedere cosa decide Silente di fare con me alla prossima
riunione dell’ordine”
“Questa è un’altra cosa di cui ti volevo
parlare” disse Remus “Finché Tonks non riesce a
controllare di nuovo le sue abilità da metemorfomaga, qualcuno
deve scoprire luoghi comuni d’incontro dei mangiamorte. Silente
mi ha chiesto di andare. E prima che tu cominci”aggiunse quando
Sirius aprì la bocca arrabbiato “Stava per chiederlo a te
se ti andava di farlo, ma ora non i vuole là fuori senza che tu
abbia possibilità di difenderti. E che tu ci creda o no, io sono
capace di difendermi da solo. È passato quasi un anno dalla
Francia,e sono più che pronto a fare qualcosa di più per
l’ordine che occuparmi di mappe e libri.”
“Ti sta mandando da solo” chiese Sirius con il suo tono che era diventato piuttosto minaccioso.
Remus scosse la testa “No veramente ci saranno dei gruppi di noi,
a coppie:Emmeline e Sturgis, Dedalus e malocchio, Arthur e Dung e tu ed
io. E prima che tu ti ecciti troppo, devi rimanere sotto il mantello
dell’invisibilità, se ci sono dei problemi devi
nasconderti finché non possiamo smaterializzarci.”
”E allora perché diavolo ci sto andando?” chiese Sirius incredulamente.
“Perché sei il capo auror”disse Emmeline
semplicemente “Hai studiato i casi dei mangiamorte meno
conosciuti per anni, e solo tu puoi dirci chi sono solo guardandoli. La
maggior parte di noi ha visto le loro foto una o due volte,ma siamo
sicuri di non aver memorizzato le facce come te”
“Praticamente sarai con me da qualche parte, e quando individui
qualcuno che riconosci come mangiamorte, io avviserò gli altri,
e il mangiamorte sarà seguito da qualcuno dell’ordine
finché non scopriamo quello che stanno facendo.”
Spiegò Remus “Silente ti vuole coinvolto in ogni modo che
non ti metta in pericolo. In qualche modo pensa che il fatto che io sia
il tuo partner sia abbastanza per tenerti in salvo” ghignò
“Sembra pensare che a me piaccia averti intorno per essere capace
di tenerti fuori dai guai”
Sirius roteò gli occhi ma sorrise leggermente, felice di essere
coinvolto in qualcosa “Allora quando inizia questa nuova
missione?”
“Domani notte” disse Emmeline.
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Più tardi quella sera,Remus entrò nella stanza di Sirius
per trovare il suo migliore amico seduto a gambe incrociate sul letto,
guardando male la sua bacchetta”Se stai cercando di fare magia
senza bacchetta, non credo stia funzionando” disse Remus
tranquillamente.
“Sta zitto Remus” mormorò Sirius con un sospiro.
Remus soffocò una risata e si sedette nella sedia della
scrivania di Sirius “Questa non è la fine del mondo sai?
Puoi ancora aiutare l’ordine, anche se non si tratta di fare
molto quando si tratta di battaglie. Guarda Arabella Figg. È
stata una maganò per tutta la sua vita, ma ti garantisco che
Silente si appoggia molto spesso su di lei”
Sirius scrollò le spalle “Che cosa sai della maledizione che hanno usato su di me?”
“Non molto” disse Remus dispiaciuto “Ma non è
perché non ci abbia provato. Sia Emmeline che io, e sono sicuro
anche Silente, abbiamo cercato notizie. Tutto quello che è ho
scoperto veramente è che è magia illegale”
“Allora hai un’idea di quanto possa durare?”
Remus scosse la testa “Non lo so. Potrebbe cominciare poco a
poco. O potresti semplicemente svegliarti un giorno e scoprire che
tutto è tornato alla normalità. Vorrei tanto saperlo
Sirius”
Sirius annuì pensieroso” Questo mi renderà solo un
obiettivo più facile per Voldemort, sai. Ora avrà saputo
tutto del piccolo piano di Malfoy, e probabilmente ha già
metà dei suoi mangiamorte che mi stanno cercando”
“Probabilmente” concordò Remus “A nessuno di loro sei mai piaciuto molto dopotutto”
Sirius ghignò leggermente”Bè, ho dedicato la mia vita a gettare loro con i loro compagni ad Azkaban”
”Bè non importa quello che succede. Io sono qui, Emmeline
è qui, ed Harry può salvarti dai dissennatori,
perciò penso che tu sia protetto”
“Harry non dovrebbe salvarmi da niente, meno di tutti dai
dissennatori. Dovrei essere io quello che lo protegge, e posso anche
aver fatto un lavoro di merda in passato, ma ora non posso fare proprio
niente se si mette nei guai” disse Sirius amaramente.
“Starai bene Sirius. Dobbiamo solo essere sicuri che Harry resti
fuori dai guai per una volta. Probabilmente sarà un anno noioso
ad Hogwarts, ma appena tu sei tornato in forma al cento per cento, gli
lasceremo andare a trovare guai dai quali puoi salvarlo” disse
Remus seriamente.
“Ah Ah” disse Sirius seccamente, lanciando un cuscino al suo migliore amico.
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Draco Malfoy stava vagando per la sua grande casa, in attesa. Suo padre
aveva mandato un messaggio quella mattina presto, dicendo di essere
pronto per l’arrivo di Nott senior quella notte. Draco non era
sicuro del perché Nott andasse a trovarlo a mezzanotte, ma aveva
un’idea. Stava aspettando questa notte da anni, e se aveva
ragione,quella notte sarebbe stata quella che aveva sperato arrivasse
al più presto dal ritorno del signore oscuro. Sarebbe stato
l’unico del suo anno a Serpeverde ad avere l’onore di
servire il signore oscuro. Sarebbe stato marchiato, e avrebbe avuto il
potere e il rispetto che portava. La maggior parte dei suoi compagni
già lo rispettavano per la reputazione di suo padre. Suo padre
aveva salvato il signore oscuro da morte certa,riportandolo al potere.
Anche se la maggior parte del mondo magico credeva che suo padre
dovesse essere rinchiuso ad Azkaban, c’erano alcuni che sapevano
che Lucius Malfoy era il preferito del signore oscuro, e quindi
trattavano Draco con la stessa paura e rispetto.
Un piccolo crack dietro di lui,fece voltare Draco per trovarsi
faccia a faccia con l’elfo domestico di famiglia. Le mani di
Dobby erano coperte da bende- aveva bruciato la cena di Draco, e il
sedicenne aveva ordinato all’elfo domestico di stirarsi le mani
per punizione “Padron Draco” mormorò Dobby
inchinandosi “Dobby è qui per dire al padron Draco che
padron Nott è arrivato signore. Padron Draco deve andare in
salotto per incontrare padron Nott.”
“Grazie Dobby” disse Draco bruscamente. Sua madre gli aveva
sempre insegnato a ringraziare i servi- potevano diventare
alleati in tempi difficili, e acconsentivano a compiere i loro
compiti più facilmente se erano trattati con una specie di
rispetto “Ritorna alle cucine e resta lì finché
torno”
“Sì padron Draco” mormorò Dobby prima di sparire con un altro crack.
Draco si diresse velocemente nel salotto, con il cuore che batteva
eccitato mentre scendeva le scale due alla volta. Quando entrò,
Nott era in piedi pazientemente, accanto ad una donna bionda che Draco
non riconobbe. Entrambi sorrisero cupamente per il suo entusiasmo. La
donna si avvicinò a lui con grazia e disse piano
“Draco,è ora che tu stia in piedi accanto a tuo
padre”
Per qualche strana ragione le sue parole non ebbero su di lui
l’effetto che credeva avrebbero avuto. Da quando aveva undici ani
aveva sognato questa notte, ma quando la donna e Nott lo presero per le
braccia, preparandosi a smaterializzarsi con lui, non era sicuro se
voleva ancora farlo. Prima che il salotto sparisse, Draco vide sua
madre che sbirciava da un angolo, con lo sguardo preoccupato. Non aveva
mai voluto correre dietro le gambe di sua madre, ma quando i quartieri
privati del signore oscuro apparvero intorno a lui, quella era
l’unica cosa che aveva voglia di fare.
RECENSITE!
p.s. grazie per I complimenti per la maturità…
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Capitolo 29 *** Capitolo 29 ***
chap 29
CONSEQUENCES
Capitolo 29
Sentendosi piuttosto annoiato,Sirius sospirò mentre guardava
fuori dalla finestra di un palazzo abbandonato che dava su una strada
buia. Da qualche parte dietro di lui, Remus stava guardando la mappa
che aveva creato per l’ordine. Fino a quel momento, erano rimasti
per ore a fare la guardia fuori da un pub che era conosciuto come posto
di ritrovo dei mangiamorte, e non avevano ancora visto nessuno che non
sarebbe dovuto essere lì. Anche se avessero visto un
mangiamorte,Sirius comunque non poteva arrestarlo. Doveva rimanere
sotto il mantello dell’invisibilità finché
Remus poteva smaterializzarsi di nuovo al cottage con lui. Strinse gli
occhi guardando un palazzo di fronte alla strada, riuscendo a malapena
a vedere una testa di capelli viola. Non deva essere una missione in
incognito? Un mangiamorte sarebbe stato capace di accorgersi di quei
capelli ad un chilometro di distanza…
“Lunastorta” disse piano Sirius, senza distogliere lo
sguardo dall’altra finestra “Contatta Tonks e dille che se
non cambia in capelli in qualcosa di meno vistoso è
licenziata.”
Remus soffocò una risata ma fece quello che gli era stato detto.
Qualche minuto dopo informò Sirius che Tonks gli aveva detto di
“Andare a quel paese”. Sirius tirò la mano fuori dal
mantello e fece un gesto maleducato verso la strada. Vide Tonks
ripetere la stessa cosa prima di spostarsi dalla
finestra”Sai,c’era un tempo in cui rispettava davvero la
mia autorità”Mormorò Sirius.
Remus fece un sorrisetto “Quale mondo dei sogni era questo Felpato?”
“Vai a quel paese Lunastorta”
“Vieni qui e guarda la mappa. Penso di aver finalmente
messo gli incantesimi giusti…” Sirius si spostò da
vicino alla finestra e si avvicinò al tavolo dove Remus aveva
aperto la mappa. Poteva vedere piccoli puntini, con targhette sopra di
loro “Guarda questo” disse Remus passando la bacchetta sul
bordo della mappa. Cominciò a farla scorrere verso il basso,
sull’Inghilterra e si fermò su Ottery St Cactchpole dove
un puntino chiamato Harry Potter era seduto accanto a Ginny Weasley,Ron
Weasley ed Hermione Granger.
“Bella questa” disse Sirius approvandola, ringraziando il
cielo di avere la possibilità di controllare la loro
responsabilità“Sei mai riuscito a capire che cosa
succedeva in Albania?”
Remus scosse la testa con un sospiro “Da quello che mi ha detto
Tonks, lei e Kingsley avevano capito che le tribù di lupi
mannari vivevano ai lati opposti di questo punto vuoto dove non
c’è niente- niente alberi, niente casa….é
solo un grosso cerchio. Pensavano che forse fosse protetto
dall’incanto fidelius, ma se questo è in qualche modo il
nascondiglio di Voldemort, userebbe qualcosa di più oscuro e
complicato solo per dimostrare che può farlo…”
“Qualche idea su che cosa stia usando?”
“No,veramente no…Silente se ne sta occupando,ma non credo abbia la minima idea da dove cominciare”
“Silente ha mai pensato a mandare qualcuno lì per
controllare il posto? Da quello che dice Naomi nemmeno i mangiamorte
sanno dove si trova.” Disse Sirius.
“Ci ha pensato,sì, ma è riluttante a mandarci
qualcuno. Non sappiamo niente degli incantesimi che potrebbero esserci
a proteggere il posto. Neanche Naomi può dirci
qualcosa…” Sirius notò un tono leggermente acido
nella voce del suo amico.
Sirius stava per rispondere, ma la voce di Emmeline riecheggiò
dalla punta della bacchetta di Remus “State controllando la
strada?” chiese in un sussurro veloce.
I due amici alzarono guardandosi le sopracciglia e corsero vesto
la finestra. Sotto di loro, due uomini stavano discutendo. Uno non era
familiare, ma Remus non ebbe nessun problema a riconoscere
l’altro. Fenrir Greyback sembrava infuriato e piuttosto violento
mentre urlava al mago davanti a lui. Remus si chiese se questo era il
tipo di situazione era la stessa in cui duo padre e Greyback ebbero il
loro disguido. Tutto quello che sapeva Remus dell’accaduto, era
che aveva avuto luogo fuori dal negozio di libri di suo padre a Diagon
Alley. Ovviamente era successo qualcosa di piuttosto serio tra di loro-
il risultato era stato l’attacco di Greyback su Remus. I suoi
genitori lo avevano ritenuto troppo giovane per sapere il motivo della
lite. C’erano molte cose che Remus rimpiangeva non aver chiesto
ai suoi genitori,e Greyback era una di quelle.
Aveva scoperto molto sul lupo mannaro che lo aveva attaccato quando era
bambino, più di quello che un mago comune si sarebbe preoccupato
di scoprire,e sapeva che non ci voleva molto per farlo
arrabbiare. Ma Greyback di solito si prendeva il disturbo di minacciare
i maghi se avevano qualcosa che lui voleva terribilmente. Remus non era
ancora sicuro di che cosa avesse suo padre che avesse interessato
Greyback, ma forse poteva avere qualcosa a che fare con il vecchio
negozio di libri.
“Chi lo seguirà?” chiese Sirius “Tonks
può arrestarlo se lo scopre mentre fa qualcosa…”
“No” disse Remus con la voce roca “Nessuno segua
Greyback. Dì a tutti che torniamo al quartier generale”
Sirius alzò un sopracciglio “Non dovremmo seguire mangiamorte? Perché nessuno può seguirlo?”
“Ti spiego tutto quando torniamo al numero dodici” disse
seccato Remus “Fai semplicemente tornare tutti lì.”
Sirius sapeva che era meglio non discutere con il suo migliore amico
quando era in questo stato- la sua faccia era completamente
impassibile,e la sua mascella era serrata. Sirius fece un segnale a
Tonks dall’altra parte della strada, che sembrava pronta a
seguire il lupo mannaro. L’auror alzò un sopracciglio al
segnale di suo cugino, ma annuì e tornò da Sturgis
con cui era in coppia quella notte.
“Sei pronto Felpato?” chiese Remus dopo aver arrotolato la
loro grande mappa. Sirius annuì e afferrò la parte
superiore del braccio di Remus,mentre si preparavano a smaterializzarsi
al numero dodici. Apparvero in giardino nello stesso momento in cui lo
fecero Emmeline e Tonks dietro di loro.
“Che cosa succede?” chiese Emmeline”Il nostro turno non finisce per altre tre ore”
“Chiedi a Remus” disse Sirius guardando il numero dodici
che si materializzava davanti ai suoi occhi. Remus entrò dalla
porta sul retro senza dire una parola a nessuno dei suoi amici.
“Ha visto Greyback e mi ha detto di far andare tutti via.”
Emmeline sospirò e cominciò a dirigersi nella casa
buia,verso la cucina, dove trovarono Remus che camminava avanti e
indietro con le mani dietro la schiena.
“Da quando sei tu al comando Lupin?” ringhiò Moody zoppicando per le scale.
Remus smise di camminare e si girò con calma verso i suoi
compagni dell’ordine “Non credo che nessuno di voi debba
seguire Greyback” disse piano, ignorando completamente malocchio
per il momento.”Scoprite tutto quello che potete sul mago che
stava discutendo con lui,ma non seguitolo. Probabilmente si
concentrerà sui figli del mago se ne ha, perciò ci
dobbiamo concentrare su questo”
“Come fai a sapere che attaccherà i bambini?” chiese Sturgis.
“Perché questo è quello che fa” disse Remus.
“Attacca quando il bambino è piccolo, e lo porta via dalla
sua famiglia per crescerlo odiando i maghi”
“E tu sai questo…come?” chiese Sirius curiosamente con un sopracciglio alzato.
Remus sospirò. Non aveva mai detto ai suoi amici chi
l’aveva morso quando aveva quattro anni “Mio padre
conosceva Greyback. Non sono sicuro delle circostanze, ma
c’è stata una specie di lite tra di loro. Greyback
diventò molto arrabbiato con mio padre, e durante la luna piena,
si mise ad aspettare nella foresta dietro il nostro cottage. Non so se
aveva in programma di entrare in casa, ma non importa- sono uscito
fuori da solo e mi ha attaccato.”
La bocca di Sirius si spalancò “Greyback è quello
che ti ha trasformato?” sussurrò. Remus annuì.
“Bè impari qualcosa di nuovo ogni giorno…”
Remus non lo guardò neanche male “Allora che cosa ci
suggerisci di fare?”
“Aspetta un secondo” lo interruppe malocchio”Voglio
ancora sapere chi è morto e ha messo Lupin al comando. Questa
sarebbe potuta essere finalmente la nostra opportunità di
catturare Greyback, e Lupin decide che ce ne dobbiamo andare?”
“Nessuno ti ha obbligato ad andartene malocchio” disse
Sirius piano per difendere le azioni del suo amico”Se ne hai
tanta voglia,vai a trovare Greyback da solo. Io sono davvero
interessato in quello che ha da dire Remus”
Malocchio ringhiò qualcosa di inaudibile, ma non si mosse.
Continuò a borbottare qualcosa che non riuscirono a capire, e si
mise a guardare in cagnesco Remus con il suo occhio normale,e Sirius
con quello magico.
“Tutto quello che sto dicendo” cominciò Remus
“è che tutti voi sapete quello che Greyback ha fatto ai
Granger. L’ho visto in prima persona,come anche Sturgis, e non ho
mai visto niente di più disgustoso in vita mia. E la cosa
peggiore era che non c’era neanche la luna piena. Se può
fare questo ad un babbano, potrebbe farlo ad uno di noi,e non voglio
che succeda niente a nessuno di voi”
“Remus siamo nell’ordine a prescindere dai
pericoli”disse Tonks “Abbiamo tutti affrontato qualcosa di
terribile, ma possiamo cavarcela con Greyback.”
“No” disse Remus convinto, girandosi per guardare
Tonks”L’unica persona che seguirà Greyback sono io.
Sono già un lupo mannaro,perciò non può fare molto
per farmi male- la cosa peggiore che può succedere è che
riesca ad uccidermi”
“Oh,sì, e questo non è un rischio vero?” chiese Sirius sarcasticamente.
Remus si passò una mano sulla faccia “Ascolta, non voglio
che nessuno di voi debba sopportare quello che sopporto io. Non voglio
vedere le vostre gole strappate a morsi da un lupo mannaro che non
riceve abbastanza attenzione durante la luna piena. Greyback è
più pericoloso di ogni lupo mannaro in vita”
I suoi amici lo guardarono increduli”Remus non seguirai Greyback
da solo se è quello a cui stai pensando” disse Emmeline
“Ti ucciderebbe!”
“Ne sono a conoscenza” disse Remus con calma, senza riuscire a guardarla negli occhi.
“Allora preferiresti rischiare la tua vita piuttosto che avere
qualcuno che venga con te?” chiese Sirius”Se stai cercando
di essere nobile, puoi smetterla subito Remus. Non so che cosa ti sia
preso, ma seguire Greyback è un suicidio”.
“Come siamo passati dal trovare informazioni su quel mago con cui
stava discutendo Greyback,a Remus che fa a cercare da solo
Greyback?” chiese Charlie piano.
Remus non rispose. Continuò a distogliere gli occhi dagli
sguardi penetranti di Sirius ed Emmeline,che cercavano di implorarlo a
non fare quello a cui stava pensando. Ovviamente sarebbe stato un
suicidio. Lui lo sapeva. Onestamente non sapeva ancora che cosa pensava
di fare- sapeva che Greyback era un maniaco,e che tutti quelli che
sarebbero andati contro di lui,dovevano essere pazzi come lui per
riuscire ad uscirne vivi. Ma se questo voleva dire salvare bambini
innocenti dall’essere attaccati, allora sarebbe valsa la pena
correre questo rischio.
Intorno a lui,i suoi compagni dell’ordine stavano avendo una
discussione animata sull’argomento-Sirius ed Emmeline
continuarono a fissarlo, mentre e lui rispondeva guardandoli con
un’espressione impassibile sulla faccia. Aveva capito che il suo
migliore amico e la sua fidanzata avrebbero fatto tutto il possibile
per non fargli seguire Greyback. E se lavoravano insieme, Remus avrebbe
avuto molte difficoltà a contrastarli. Forse dove solo lasciar
perdere l’argomento Greyback per un po’ di tempo. Forse
quando Sirius sarebbe tornato normale, potevano andare in missione
insieme- non avevano molte occasioni di passare del tempo insieme
inseguendo lupi mannari nella loro forma umana.
Remus,Sirius,ed Emmeline lasciarono il numero dodici, e malocchio
continuò a guardare male Remus finché non uscì.
Proprio prima che si smaterializzassero al cottage, Remus
sospirò “Prima che voi cominciate, avete vinto, non ci
andrò” e poi sparì con un pop.
Sirius ed Emmeline si guardarono con le sopracciglia alzate
“Bè,è stato facile” disse Sirius prima di
prendere il braccio che stava offrendo Emmeline, e smaterializzarsi con
lei.
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Harry stava sbadigliando forte mentre si guardava intorno nel salotto
della tana. Ginny era seduta sul pavimento, appoggiandosi contro le sue
gambe e giocando a gobbiglie con Hermione, che stava cercando di tenere
Grattastinchi lontano dal loro gioco. Ron era in cucina cercando di
convincere sua madre a dargli qualche fetta della torta che aveva
appena tirato fuori dal forno. La serata era stata piuttosto noiosa- a
causa di un forte temporale,ai ragazzi non era stato permesso di andare
fuori a volare. Fred e George non si erano visti per tutto il giorno.
Secondo Ginny erano a Diagon Alley a controllare dei locali. Quando le
chiesero perché lo stavano facendo,Ginny ghignò
maliziosamente e cambiò argomento.
Né Harry né Ginny parlarono dell’incidente che era
successo al numero dodici con Ron ed Hermione. Ginny gli aveva chiesto
che cosa avevano detto Remus e Sirius dopo che se ne era andata, ma a
parte questo, l’argomento non era stato tirato fuori. Harry aveva
obbedito ai desideri dei suoi guardiani, e aveva tenuto le cose tra lui
e la sua fidanzata calme. Aveva deciso negli ultimi giorni che
quello di cui aveva veramente bisogno Sirius era una fidanzata. Remus
aveva Emmeline,Harry aveva Ginny,e tutti erano piuttosto sicuri che Ron
avesse Hermione anche se nessuno di loro aveva mai detto niente sulla
loro relazione che stava nascendo.
Ma chi poteva frequentare Sirius? L’unica strega single in tutto
l’ordine che Harry conosceva era Tonks, ma questo sarebbe stato
semplicemente sbagliato…Harry avrebbe dovuto parlare con Remus
uno di quei giorni. Remus probabilmente sapeva chi piaceva a Sirius al
ministero…
La porta sul retro della tana si aprì, ed Harry fu distolto dai
suoi pensieri quando il signor Weasley entrò in cucina.
Salutò stancamente i ragazzi e disse ad Harry che poteva andare
a casa se voleva- Sirius e Remus ormai saranno arrivati,disse.
“Non dovevate restare fuori tutta la notte?” chiese Harry
al signor Weasley mentre si sedeva davanti ad un vassoio con la sua
cena “Almeno, questo è quello che aveva detto Remus”
“Bè dovevamo farlo” il signor Weasley sospirò
“Ma è successo qualcosa e siamo dovuti andare via”
“Stanno tutti bene?” chiese Ginny spostandosi dalle gambe di Harry e alzandosi.
“oh sì” disse il signor Weasley velocemente
“Sì,tutti quanti stanno bene…bè questo se
malocchio non decide di fare una fattura a Remus ad un certo punto nel
prossimo futuro” aggiunse come ripensamento. Le sopraciglia
di Harry si alzarono “Non c’è niente da
preoccuparsi,non credo, malocchio è così, e Remus se la
può cavare benissimo”
Harry non era convinto ma annuì. Perché malocchio avrebbe
voluto fare una fattura a Remus? Erano sempre andati d’accordo,e
Remus di solito era quello che tratteneva malocchio dal maledire
Sirius. La signora Weasley offrì ad Harry un altro po’
cena , ma Harry rifiutò- ora era curioso di sapere che cosa
stava succedendo al cottage. Diede la buona notte a Ron e Hermione,
baciò velocemente Ginny quando i suoi genitori si girarono,
ed entrò nel camino, dicendo il suo indirizzo forte e
chiaramente. Quando incespicò fuori, trovò Remus che
fissava di cattivo umore il pavimento, ed Emmeline e Remus che erano in
piedi da entrambi i suoi lati,come se gli avessero appena fatto una
predica.
“Hey,che cosa succede?” chiese Harry cautamente facendo
sussultare i tre adulti. Harry alzò un sopracciglio: non avevano
sentito il whoosh del camino? “Va tutto bene?”
Sirius fece un sorriso forzato sulla sua faccia “Sì, va tutto bene Harry. Ti sei divertito alla tana?”
Harry scrollò le spalle “Più o meno. Non abbiamo
potuto fare molto per la pioggia…”Ebbe l’impressione
che i suoi guardiani ed Emmeline non lo stessero ascoltando- Remus non
aveva nemmeno alzato lo sguardo, e Sirius ed Emmeline erano tornati a
guardarlo. “Okay,bè,vado a letto, ci vediamo domani
mattina,credo…” Nessuno di loro reagì. Harry era
tentato di schiaffeggiare il suo padrino solo per vedere se aveva
realizzato che Harry era lì, ma pensò fosse meglio non
farlo. Sirius non sembrava essere in veda di giocare quella sera.
Sospirando, Harry si incamminò per il corridoio verso la sua
camera da letto,e chiuse la porta. Forse sarebbe riuscito ad avere.
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Poco dopo che Harry era andato a letto,anche Sirius decise di seguire
il suo esempio. Pensava di aver espresso le sue idee molto bene a Remus
riguardo Greyback, e se non lo aveva fatto… Bè ci poteva
provare un’altra sera. Tra l’atro Emmeline stava ancora
cercando di convincerlo a dimenticarsi della sua piccola idea,e Sirius
era piuttosto sicuro che Remus non sarebbe stato capace di resistere a
qualsiasi cosa che Emmeline volesse che facesse, o in questo caso, non
facesse.
Controllò Harry,come faceva di solito la sera, trovando il
ragazzo già profondamente addormentato. Non conosceva nessuno
che potesse addormentarsi così velocemente come Harry. Il
ragazzo era stato fortunato a non aver fatto nessun sogno su Voldemort
negli ultimi mesi. L’ultimo di cui si ricordava Sirius era quello
della vigilia di Natale,ed Harry non era neanche stato sicuro che
fosse stata una visione su Voldemort - non era come le altre cose che
aveva visto, anche se la sua cicatrice gli aveva dato un po’
fastidio quando si era svegliato. Sirius era sicuro che Harry non
stesse facendo più i sogni per le tre lezioni a settimana
di occlumazia di Emmeline. Emmeline aveva detto ai tutori del ragazzo
che stava andando piuttosto bene. Aveva ancora molta strada da fare
prima di padroneggiare perfettamente l’abilità
dell’occlumazia, ma alla velocità con cui si stava movendo
ci sarebbe riuscito in un anno. Emmeline disse anche che la mente di
Harry era insolitamente forte per un mago della sua età. Quando
Sirius aveva chiesto che cosa significasse esattamente, la strega aveva
detto che significava che Harry sarebbe diventato un mago molto potente
nel giro dei quattro anni successivi. Quando le avevano chiesto come
faceva a saperlo, rispose che il potere di un mago può essere
misurato da quanto forte sia la sua mente. A questo,Remus rise,dicendo
che allora Sirius non era così potente come credevano.
Sirius chiuse la porta della camera di Harry e si diresse verso la sua
stanza dove trovò un piccolo gufo marrone che lo aspettava sulla
sua scrivania. Sorrise all’uccello, sapendo già chi lo
mandava, e slegò la lettera dalla zampa tesa del gufo.
Aspettò che il gufo volasse via, ma sembrava fosse stato
istruito di aspettare la risposta di Sirius. Il mago roteò gli
occhi, porse al gufo qualche biscotto, e si sedette sulla sua scrivania
per leggere la lettera. Guardò velocemente oltre la sua spalla
quando sentì Remus ed Emmeline che stavano andando nella loro
camera, e sperò che il suo amico non decidesse di passare per
una chiacchierata notturna- Sirius non avrebbe avuto modo di nascondere
la lettera o il gufo che l’aveva portata, e Remus non sarebbe
stato molto contento.
Soffocò una risata mentre leggeva la lettera, cercò sulla
sua scrivania la sua piuma preferita,e cominciò a scrivere la
risposta.
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Remus si stava mettendo il pigiama, e poteva sentire Emmeline che
fissava la sua schiena. Anche se aveva detto a lei e Sirius dieci volte
quella notte che non avrebbe seguito Greyback da solo, non sembravano
ancora crederci. Non sapeva in quanti altri modi poteva rassicurarli.
Sirius lo conosceva abbastanza bene da sapere che non si sarebbe
lasciato sfuggire una cosa così importante tanto facilmente, ed
Emmeline lo stava imparando molto velocemente.
Si voltò e andò dalla sua parte del letto, spingendo in
giù le coperte ed entrandoci. Emmeline si sedette accanto a lui,
con le ginocchia avvicinate al petto, e uno sguardo preoccupato sulla
faccia. Remus si voltò verso di lei “Che cosa posso dire
per convincerti che non farò una cosa del genere da solo? Chiese
piano.
Lei si mise una ciocca dei suoi capelli dietro l’orecchio e sospirò “Promettimelo” sussurrò.
“Questo è tutto? Solo una promessa?” lei
annuì “Okay” disse mettendosi a sedere. La
avvicinò a lui e la guardò negli occhi “Emmeline ti
prometto che non andrò a cercare Greyback da solo. Non lo
seguirò nemmeno. Ma se qualcosa succede a qualcuno
dell’ordine a causa sua, non ti aspettare che rimanga seduto
qui…”
“Col diavolo che non posso” disse Emmeline.”Non sei
l’unico che vuole vedere Greyback avere quello che merita.
Certo,tu hai più ragioni del resto di noi, ma questo non
dovrebbe portare a farti uccidere. E questo è quello che
succederebbe se lo andassi a cercare. Dici che non vuoi che il resto di
noi venga trasformato in lupi mannari, e tu? Non voglio vederti morto o
ferito, e neanche Sirius ed Harry, o qualsiasi altra persona
nell’ordine. Questo non riguarda solo te
Remus…”
“Non ho mai detto che lo fosse”mormorò Remus “Ma conosco Greyback…So come agisce-“
“Ma non sai nemmeno quello che ha fatto tuo padre per farlo
arrabbiare no? Non sai nemmeno che cosa ha fatto quel mago stasera.
Tutto quello che sai,e non provare a contraddirmi, è che gli
piace attaccare i bambini. E gli piace anche uccidere quando la luna
non è piena…Sono d’accordo con te,è
pericoloso, probabilmente è l’arma più pericolosa
che ha Voldemort, ma questa dovrebbe essere un’altra ragione
perché tu non faccia niente da solo”
“Emmeline, a lui non piace semplicemente uccidere…lo
eccita. Per lui uccidere è meglio del sesso, e sì lo so
con certezza. Quando ero con i lupi mannari Albanesi, i maschi Alpha mi
hanno detto tantissime cose su Fenrir Greyback,cose che non ti
ripeterò, ma la madre di Hermione non è la prima che ha
attaccato in quella maniera.” Il tono di Remus era pieno di
disgusto e amarezza. Non c’era niente al mondo che poteva portare
Remus più velocemente alla morte che non Fenirir Greyback. Era
stata la causa della maggior parte dell’infelicità nella
vita di Remus, ed era quello che non aveva permesso a Remus di avere
una vita normale. Se c’era un modo in cui Remus poteva evitare
che un altro bambino dovesse sopportarlo lo avrebbe fatto senza
pensarci due volte.
Emmeline sospirò “Ascolta,possiamo solo lasciar perdere
l’argomento per ora? Ho la tua parola che non andrai a cercarlo
da solo, e questo è tutto quello di cui ho bisogno” si
sporse su Remus e spense la lampada sul comodino, mettendosi comoda
contro il suo petto. Lui sorrise nella stanza buia, e aumentò la
sua stretta intorno alla sua vita.
“Ti amo” sussurrò lei baciando il suo petto nudo.
“Ti amo anche io” rispose dolcemente lui chiudendo gli occhi.
______________________________________________________________________________
Da qualche parte nel castello buio, Lord Voldemort stava creando un
piano. Era certo che sarebbe stato un successo. Certo, avrebbe avuto
bisogno di creare alcune circostanze per raggiungere i risultati
che voleva. Ma tutto quando stava andando al suo posto, e che lo
sapessero o no,quelli dell’ordine della fenice, erano vicini a
sconfiggerlo quanto lo erano ad addomesticare Troll. Si permise una
fredda risata all’immagine di Silente che aveva un troll con un
guinzaglio intorno al collo. Un pensiero ancora più divertente
era quello con Silente che aveva un guinzaglio intorno al suo collo,e
il troll che aveva potere sul mago.
Ma stava perdendo il filo del discorso.
Aveva imparato molto durante gli anni riguardo al suo giovane
avversario,Harry Potter. Il figlio di Lucius aveva fatto rapporto a suo
padre ancora prima di ricevere il marchio nero, e ora avrebbe fatto
rapporto direttamente al signore oscuro, appena il nuovo anno
scolastico sarebbe cominciato. Ovviamente,Draco non avrebbe tenuto
d’occhio solo Harry Potter. Anche se era stato perdonato, Severus
Piton era ancora in cima alla lista di controllo di Voldemort. Tutti i
suoi seguaci che erano a stretto contatto con Silente avrebbero avuto
bisogno di essere controllati con attenzione. Silente era bravo a far
passare le persone dalla sua parte…
Di nuovo, stava perdendo il filo del discorso. Se voleva che il suo
piano funzionasse,doveva rimanere concentrato, ma quello che aveva
organizzato era così eccitante, e c’erano così
tante cose che potevano succedere se avesse avuto successo…
Una,ovviamente, sarebbe stata la distruzione permanente di uno dei suoi
nemici che aveva da più tempo. Un’altra sarebbe stata
l’opportunità di scoprire se le lezioni di occlumazia di
Harry Potter stavano funzionando. Non che avrebbe avuto importanza
ovviamente. Il signore oscuro poteva fare ogni cosa, e non c’era
un’anima che poteva fermarlo. Oh,pensavano che lo avrebbero
sconfitto ad un certo punto, infatti lui voleva che lo pensassero. Ma
in realtà,Voldemort non aveva ancora iniziato ad usare le sue
armi più terribili. Molto presto avrebbero realizzato contro chi
stavano combattendo,e avrebbero dovuto cambiare drasticamente le loro
tattiche…
RECENSITE!
P.S Parto domani mattina per il week-end, e anche se sono le 4.34 di
notte,ho deciso di lasciarvi almeno un capitolo visto ke ormai siamo
alla fine…Lunedì posterò l’ultimo capitolo e
poi passeremo ad Altercations la penultima storia di questa
serie… Mi raccomando fatemi trovare tante recensioni quando
torno,l’autrice vi ringrazia per i complimenti! Byee!
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Capitolo 30 *** Capitolo 30 ***
chap 30
CONSEQUENCES
Capitolo 30
“Harry stai bene?”
Harry distolse lo sguardo dal punto sul tappeto che aveva guardato per
gli ultimi trenta minuti, e guardò Remus.
“Sì…Sì,sto bene” disse piano e con
tono non convincente.
Remus annuì e continuò a guardare il ragazzo, che era
tornato a fissare il tappeto. In quattro giorni, Harry avrebbe compiuto
sedici anni, e non sembrava così eccitato come sarebbe dovuto
essere. Infatti,sembrava che stesse per avere un’influenza
estiva. Emmeline aveva sentito la sua fronte quella mattina a
colazione, ma aveva detto che sembrava normale. Persino Molly Weasley
era preoccupata per lui- bè più del normale almeno. Harry
era andato alla tana la sera prima mentre lui,Sirius ed Emmeline
avevano il loro turno di guardia. Lei non gli aveva permesso di andare
fuori a volare con gli altri, perciò Harry aveva passato la
maggior parte della serata seduto sotto un albero, leggendo oltre
la spalla di Hermione. Originariamente Remus aveva pensato che Harry
fosse solo preoccupato per Sirius, ma persino Sirius aveva cominciato a
notare che c’era qualcosa che non andava con il suo figlioccio.
“Hai finito i compiti delle vacanze?” chiese Remus cercando di fare conversazione.
Non era sicuro che Harry lo avesse sentito però. Alla fine comunque il ragazzo annuì silenziosamente.
Remus sospirò “Hagrid sarà qui per il tuo compleanno” provò di nuovo.
“Che bello” disse Harry con tono piatto .Sembrava stesse
cercando di riscuotersi dal suo stupore e qualche minuto dopo
alzò lo sguardo sorridendo “Viene Hagrid eh?
Fantastico…mi mancava”
Remus strinse gli occhi e aggrottò la fronte al cambiamento
improvviso di umore in Harry,ma prima che potesse dire qualcosa Sirius
sporse la testa nel salotto. “La cena è pronta. Ho dovuto
farla alla maniera babbana, perciò se non vi
piace…Bè non me ne frega niente. Venite a mangiare”
_______________________________________________________________________________
Remus ed Emmeline entrarono al paiolo magico il pomeriggio successivo,
e videro che finalmente Tom aveva riconquistato alcuni dei suoi vecchi
clienti. Anche se i maghi e le streghe guardavano nervosamente
oltre le loro spalle ogni secondo,Tom non era mai stato così
felice. Diventò raggiante quando vide Remus ed Emmeline e
condusse velocemente la coppia ad un tavolo in un angolo.
Ordinarono i loro pasti, anche se non avevano programmato di
mangiare fuori,e sorseggiarono le burrobirre che aveva offerto Tom.
“Come si può rifiutare?” sussurrò Emmeline a
Remus guardando oltre la sua spalla dove Tom stava fischiando
felicemente”Probabilmente non ha avuto un cliente per mesi,e ora
ha dieci persone di cui prendersi cura.”
Remus sorrise “Tom è un brav’uomo.
Sirius,James,Peter ed io di solito prendevamo una stanza qui
l’ultima settimana delle vacanze estive, e Tom fingeva di
chiudere un occhio ogni volta che Sirius e James facevano scherzi alle
altre persone che alloggiavano qui. Ora che ci penso,credo che Tom
fosse coinvolto in alcuni di quelli scherzi…Che cosa
succede?” aggiunse,notando che la faccia di Emmeline si era
indurita e che stava guardando male qualcosa oltre la sua spalla.
Guardò lentamente oltre la sua spalla e vide Naomi al bar,che
stava riempiendo un vassoio di cibo.
Remus sospirò e si voltò di nuovo verso il tavolo.
Emmeline e Naomi sembravano avere in corso una lotta silenziosa tra di
loro ultimamente. Dopo un incontro dell’ordine una notte,Remus
era entrato nel salotto del numero dodici e aveva trovato le due
streghe rosse in faccia,come se avessero appena avuto una litigata
molto animata. Emmeline non gli aveva detto che cosa fosse successo tra
lei e Naomi,e Remus non fece altre domande sull’argomento, visto
che non era neanche sicuro di volerlo sapere.
Naomi si avvicinò con grazia verso il loro tavolo, portando un
vassoio con il loro pranzo, e lo appoggiò con attenzione tra
Remus ed Emmeline. Non diede nessun segno di aver riconosciuto nessuno
di loro, eccetto per uno sguardo uguale a quello di Emmeline verso di
lei mentre tornava al bar.
“Mi dirai mai che cosa è successo tra voi due?” chiese piano Remus.
“No” riespose Emmeline tranquillamente, assaggiando la sua insalata e sorridendo.
Remus alzò un sopracciglio “Okay” disse prima di cominciare a mangiare il suo pasto.
Finirono il loro pranzo quasi in completo silenzio, e Remus pagò
prima che si dirigessero a Diagon Alley a prendere il regalo di
compleanno di Harry. Sirius e Remus avevano sempre saputo che cosa
avrebbero preso ad Harry per il suo sedicesimo compleanno. A dir la
verità,questo regalo era stato previsto da prima che Harry fosse
nato. Lily e James ci avevano lavorato per tutto il tempo in cui lei
era incinta. Anche Naomi,Julia e gli altri malandrini gli avevano
aiutati, ed erano sicuri che Harry lo avrebbe adorato. James aveva
sempre sperato che Harry non dovesse ricevere il regalo- lo avrebbe
ricevuto solo se fosse successo qualcosa ai suoi genitori. Ma, quando
la guerra aveva fatto diminuire le loro possibilità di salvezza,
Lily aveva fatto promettere a Remus,Sirius e Peter che lo avrebbero
dato a suo figlio il giorno del suo sedicesimo compleanno,e non un
giorno prima. Peter ovviamente non poteva partecipare più, ma
Remus e Sirius non vedevano l’ora di andare nella cassetta di
sicurezza della Gringott dei Potter per andarlo a prendere da anni.
Remus ed Emmeline salirono le scale di pietra della banca magica e
furono accolti da Bill Weasley quando entrarono. Il primogenito dei
Weasley li condusse verso i carrelli della banca, e li portò a
quella che ora era la cassetta di sicurezza di Harry. Harry non aveva
mai avuto nessun motivo di visitare la cassetta di sicurezza che gli
avevano lasciato i suoi genitori-Sirius e Remus avevano sempre pensato
alla sua paghetta,e avevano pagato le spese di Hogwarts. Sirius voleva
che Harry avesse il denaro quando finiva Hogwarts, così non si
sarebbe mai preoccupato di vivere da solo quando si sarebbe trasferito
lontano dal cottage.
Bill prese le chiavi della cassetta di sicurezza di Harry dalle
mani di Remus,aprì la porta, e permise al mago di entrare. Remus
trovò la scatola in un angolo della stanza e sorrise,pensando
alla reazione di Harry quando avrebbe posato gli occhi sul contenuto.
Remus ed Emmeline ringraziarono Bill per averli portati alla cassetta
di sicurezza, sapendo bene delle misure di sicurezza dei Goblin che non
avrebbero permesso a Remus di entrare nella cassetta di un'altra
persona. Bill disse che non c’era nessun problema,e che li
avrebbe visti alla festa di Harry tra qualche giorno. Avrebbe portato
la sua fidanzata per farla conoscere a tutti- apparentemente le stava
insegnando inglese da qualche anno dal momento che era francese, e non
vedeva l’ora di presentarla ai suoi amici e alla sua famiglia.
_______________________________________________________________________________
Sirius era seduto al tavolo della cucina della tana,sorseggiando del
thè con Molly ed Arthur. I ragazzi Weasley,Harry ed Hermione
erano andati a volare, anche se Molly avrebbe preferito che Harry
rimanesse steso in casa.
“Sei sicuro che non è malato Sirius?” chiese
preoccupata Molly per la decima volta quel giorno,guardando fuori dalla
finestra oltre la spalla di suo marito.
Sirius scrollò le spalle mentre sorseggiava il suo thè
“Ha detto che sta bene, ed Emmeline lo ha controllato due volte
ieri e anche stamattina- anche lei dice che sta bene. Onestamente non
so cosa c’è che non va con lui. Un minuto è con la
testa fra le nuvole e quello dopo è tornato normale”
“Si sta esercitando con l’occlumazia?” chiese Arthur sporgendosi per prender un biscotto al centro del tavolo.
“Sì,Emmeline ha aumentato le sue lezioni e dice che sta
migliorando molto- ormai può entrare a mala pena nella sua testa
prima che lui la butti fuori. Infatti l’altra sera l’ha
respinta così fortemente che è stata gettata contro un
muro”. Molly gemette “Stava bene” disse Sirius
”Sembrava piuttosto impressionata da lui veramente…”
“Vorrei che lasciasse che lo controllassi lo stesso” disse Molly.
Sirius ghignò “Molly Harry è testardo quanto James.
Non gli piace essere coperto di attenzioni, e l’unica occasione
in cui vedrebbe un guaritore è se è svenuto”
______________________________________________________________________________
Harry si bloccò di scatto con la sua scopa, guardandosi intorno
per cercare il boccino d’oro,mentre i suoi amici continuavano a
giocare intorno a lui. Aveva notato che gli adulti nella sua vita-
Sirius,Remus,Emmeline e i Weasley- lo stavano guardando con espressioni
preoccupate quando credevano che non stava guardando, e non era sicuro
del perché. Gli avevano chiesto tantissime volte se si sentiva
bene, e anche se gli aveva rassicurati che non c’era niente che
non andava, non la smettevano di guardarlo ogni secondo.
Stringendo gli occhi alla luce del sole,Harry si massaggiò
distrattamente la sua cicatrice a forma di saetta mentre cercava il
boccino. Verso la fine della serra dei Weasley,Ginny stava volando
intorno ad un cerchio che era stato incantato per muoversi da
solo,rendendo il lavoro del portiere più difficile. Ron stava
volando intorno lo stesso cerchio dall’altra parte,
cercando di non far fare goal a George che aveva la pluffa. Fred stava
evitando un bolide che era stato incantato ad inseguirlo mentre
rincorreva il so gemello.
Harry guardò automaticamente verso un albero,dove Hermione stava
leggendo sotto dei rami che le facevano ombra. Hermione stava molto da
sola in quei giorni, ovviamente non era stata la stessa dalla
morte dei suoi genitori. Aveva detto ai suoi amici che aveva deciso di
rimanere in Inghilterra così da continuare a frequentare
Hogwarts. I familiari che le rimanevano avevano cercato di farle
cambiare idea, ma lei si sentiva più al sicuro a rimanere con i
suoi amici. Tra l’altro se si fosse trasferita in Francia
sarebbe dovuta andare a Beauxbatons, e ad Hermione non erano piaciuti
molto gli studenti di Madame Maxime quando erano andati ad Hogwarts.
“Harry attento!” gridò Ginny dal su cerchio. Harry
spostò la testa dall’albero dove si trovava Hermione e
vide un bolide che si stava dirigendo verso di lui. I suoi occhi si
spalancarono mentre spingeva la punta della sua Firebolt verso il basso
e cominciava a volare lontano dal bolide. Sentì la palla nera di
ferro volare sopra la sua testa, e frenò per far rimanere in
equilibrio la sua scopa. Sospirò,pensando a quanto era stato
vicino, quando sentì qualcosa di duro che lo colpiva forte alla
schiena, facendolo cadere sul terreno.
_____________________________________________________________________________
Nymphadora Tonks stava guardando stringendo gli occhi oltre il muro del
suo cubicolo mentre Dawlish entrava nell’ufficio di Sirius con
Rufus Scrimgeur. Nonostante la decisione di Sirius di tenere Scrimgeur
il più lontano possibile dai suoi auror, a Dawlish era servito
solo un mese per convincere il ministro Bones che la presenza
dell’ex auror inglese serviva molto. Secondo qualche pezzo grosso
nella squadra auror,la Bones appoggiava completamente la decisione di
Sirius riguardo Scrimgeur, ma Dawlish aveva un buon motivo: senza
Sirius, “il cuore e l’anima degli auror”,il ministero
aveva bisogno di prendere tutti quelli che potevano. Tonks sapeva per
certo che a Dawlish non gliene importava un accidente della salute di
Sirius. Aveva voluto il lavoro di capo auror da anni, e Tonks lo aveva
sentito mentre parlava con un altro auror riguardo a quello che avrebbe
fatto come capo del dipartimento.
Tonks faceva rapporto a suo cugino due volte a settimana riguardo
quello che succedeva al dipartimento auror, ma se gli avesse detto che
Scrimgeur era lì in quel momento per incontrarsi con Dawlish,
Sirius probabilmente si sarebbe precipitato al ministero e avrebbe
maledetto i due maghi fino a farli arrivare in Australia. Bè,
non poteva farlo davvero, ma poteva decisamente spedirli al St Mungo
per qualche settimana. Tonks conosceva qualche buona fattura,e non
avrebbe esitato ad usarle per aiutare il suo cugino preferito.
“Sai,spiare al ministero è illegale” disse piano una
voce divertita alle sue spalle. Per un istante, pensò a
Kingsley, ma poi il suo stomaco si riempì di dolore, quando
realizzò ce erano solo Remus ed Emmeline in piedi nel suo
cubicolo.
Si voltò e si sedette alla sua scrivania, guardando male
giocosamente i suoi due compagni dell’ordine. “Sto solo
seguendo l’ordine di Sirius di tenere d’occhio Dawlish,
grazie mille. Ed è una cosa dannatamente buona che lo stia
facendo, quando la prima cosa che fa quell’idiota come capo auror
temporaneo è annullare la decisione di Sirius riguardo Scrimgeur.
Remus aggrottò la fronte “Rufus Scrimgeur è
qui ? perchè ? “ chiese con tono tagliente.
“Penso che Dawlish stia cercando di farlo tornare. Sono rimasti
in riunione tutto il giorno con il ministro, e quando sono tornati qui
quindici minuti fa, avevano entrambi sguardi compiaciuti sulle loro
brutte facce, e io volevo fare a tutti e due una fattura per farli
sparire.” Disse Tonks”Ma ovviamente non posso, dal momento
che tecnicamente Dawlish ha il potere di licenziarmi”
“A Sirius non piacerà questo” disse piano Emmeline
“Dawlish non può assumere auror no? È solo il capo
auror provvisorio…”
“Dawlish non può, ma la Bones sì. Scrimgeur ha
lavorato sotto di lei quando era ancora a capo del dipartimento
applicazione della legge sulla magia. Da quello che ci dicevano Sirius
e James quando cominciarono a lavorare al ministero,neanche a
Madama Bones era mai piaciuto Scrimgeur,ma in pubblico si comportava
normalmente per evitare di dover spiegare perché non gli
piaceva. Scrimgeur fu nominato per essere il successore della Bones
quando lei diventò ministro, ma malocchio fu capace di evitarlo,
e mise Emerson a capo del dipartimento applicazione della legge sulla
magia,e Sirius a capo di quello auror” spiegò Remus
“Ecco perché Scrimgeur è andato via. Non era stato
promosso per due volte ed evidentemente non gli andava bene.”
Guardò verso la porta chiusa dell’ufficio di Sirius
“Se Madama Bones decide di riassumerlo per qualsiasi ragione, non
siate sorpresi se Sirius viene qui pronto a combattere- non può
sopportare Scrimgeur”
Tonks ghignò “Sirius lo ha chiamato una sporca triste
scusa di una leone, con quei capelli e quella barba…”
Remus annuì pensieroso “Questo lo descrive perfettamente”disse
“Allora che cosa ci fate qui?” chiese Tonks continuando a ghignare.
“Stavamo solo controllando i nostri dipartimenti per verificare
che nessuno combini guai in nostra assenza” cominciò
Emmeline
Remus alzò un sopracciglio alla sua ragazza “Stai passando troppo tempo con Sirius” mormorò divertito.
Emmeline continuò con un sorrisetto “E inoltre ci hanno
chiesto di informarti del fatto che ci sarà una riunione
dell’ordine stasera.” Disse con un sussurro in modo tale
che non potessero sentirla. Tonks annuì e cambiò
subito argomento, passando alla festa di compleanno di Harry che
si avvicinava quando Dawlish e Scrimgeur uscirono dall’ufficio
del capo auror.
______________________________________________________________________________
“Davvero Molly” disse Sirius abbassando la figura svenuta
del suo figlioccio sul suo letto al cottage. “Harry sta bene. Hai
aggiustato le sue ossa rotte,e ora il massimo che potrà avere
quando si sveglierà è un brutto mal di testa per la
caduta. E abbiamo tantissime pozioni contro il mal di testa per
occuparci di questo.”
Molly si morse il labbro, con gli occhi preoccupati “Forse dovrei
solo rimanere per un po’. I ragazzi stanno benissimo a casa con
Arthur, e possono occuparsi da soli della cena”
“Molly” disse Sirius pazientemente “Apprezzo la tua
preoccupazione, davvero, ma Remus ed Emmeline torneranno presto a casa,
e penso di essere perfettamente capace di guardare un ragazzo
svenuto”
Molly sospirò “Bè, se sei sicuro”
“Sono sicuro” disse Sirius con un sorriso, portando la
strega verso il camino “Ci vediamo alla riunione stasera, ed
Harry starà bene”
Molly annuì,ancora visibilmente preoccupata, e prese un
po’ di polvere volante dalla ciotola che le offrì Sirius.
Entrò nel camino e disse chiaramente “La tana!”
prima di lanciare la polvere ai suoi piedi e sparire in un turbine di
fiamme verdi.
Sirius scosse la testa e sospirò. Apprezzava veramente la
preoccupazione di Molly quando si trattava di Harry ma certe volte
esagerava. Ovviamente, Sirius non si era comportato con molta calma
quando Hermione era entrata correndo nella tana per dire agli adulti
che Harry era caduto dalla sua scopa. Harry aveva qualche osso rotto, e
probabilmente una contusione, ma Molly lo aveva sistemato subito. Il
ragazzo aveva sopportato infortuni peggiori giocando a Quidditch-
quando aveva nove anni, aveva deciso che voleva volare quando
c’era molto vento, ed era caduto da quasi dieci metri
sull’erba. Quando aveva undici anni, tre settimane prima che
partisse per Hogwarts, George lo aveva accidentalmente colpito in testa
con la mazza da battitore. Prima del suo terzo anno si stava
concentrando così tanto nel prendere il boccino che non aveva
visto un albero finché non ci era andato a sbattere contro.
Tutti questi incidenti non avevano portato a niente di più di
ossa rotte, qualche brutto mal di testa e una predica di Remus
sull’essere prudenti mentre si volava.
Sirius prese una bottiglia di burrobirra dalla cucina,e tornò a
controllare Harry. Sembrava che il suo figlioccio stesse dormendo
tranquillamente. Sirius tolse gli occhiali ad Harry, li ripiegò
e appoggiò sul comodino di Harry accanto alla sua bacchetta.
Sirius non riusciva a capire come questo ragazzo,il suo figlioccio,
doveva essere quello che doveva sconfiggere Lord Voldemort.
C’erano state molte discussioni a tarda notte tra lui e
Remus,troppe da contare, riguardo a come Harry sarebbe riuscito a
vivere per raccontarlo. Fino a quel momento, non erano arrivati a
molto- la profezia non aveva esattamente dato ad Harry istruzioni
chiare su cosa fare. Non c’era nessun “Punta la bacchetta
qui” o “usa questo incantesimo”. Sirius non voleva
nemmeno che Harry usasse l’avada Kedavra a meno che non fosse
strettamente necessario.
Sirius non aveva mai usato la maledizione che uccide in tutti i suoi
anni da auror, ma James lo aveva fatto una volta, poco prima che
nascesse Harry. Un mangiamorte aveva trovato Lily in una delle case
sicure dell’ordine, e James era entrato di colpo nella stanza
proprio quando il mangiamorte aveva cominciato ad usare lo stesso
incantesimo su di lei. Dopo averlo fatto, James aveva detto che non
c’era stata nessun’altra decisione da prendere- quel
mangiamorte stava per uccidere sua moglie e suo figlio non ancora nato.
A quei tempi, era legale per un auror usare maledizioni senza perdono
contro i mangiamorte,perciò non c’erano state
ripercussioni contro James. Fece giurare a Sirius di non dirlo a
nessuno, nemmeno a Remus e Peter. Malocchio e Silente erano gli unici a
saperlo oltre Sirius e Lily. James non sentiva colpa per aver ucciso il
mangiamorte, solo perché Lily era in pericolo. Se questo non
fosse stato il caso, James avrebbe solo schiantato il mago, e lo
avrebbe portato ad Azkaban come aveva fatto con altri mangiamorte prima
di quella notte.
Dopo aver controllato che Harry fosse comodo, Sirius tornò nella
sua stanza per riposare un po’. Remus ed Emmeline lo avrebbero
svegliato quando sarebbero tornati, e poi comunque non aveva dormito
molto la notte prima. Prese la sua bacchetta,che ormai portava con lui
solo per abitudine, dalla sua tasca posteriore,controllando che le sue
natiche fossero ancora intatte, e la appoggiò sulla sua
scrivania. Si stese con un sospiro e si mise comodo prima di chiudere
gli occhi.
______________________________________________________________________________
Sembravano essere passati solo pochi minuti da quando si era
addormentato, quando Sirius aprì di nuovo di scatto i suoi occhi
grigi. Poteva vedere il sole che cominciava a tramontare fuori dalla
finestra, e questo voleva dire che aveva dormito più di quello
che voleva. La sua fronte si aggrottò mentre fissava in su verso
il soffitto- c’era qualcosa che non andava… Quando
sentì un respiro roco e profondo, Sirius alzò la
testa e guardò verso la porta, cominciando a spaventarsi.
Sospirò sollevato e rise un po’ quando vide che era solo
Harry in piedi davanti alla sua porta.
“Hey piccolo” disse mettendosi a sedere”Come ti
senti?”. Harry non rispose ma continuò a fissare Sirius
impassibile. Sirius alzò un sopracciglio
“Harry…forse dovresti tornare in camera tua a stenderti un
po’. Sembri ancora un po’ malaticcio…”
Sembrava che Harry avesse un’altra idea. Il ragazzo alzò
lentamente il suo braccio destro, come se stesse combattendo una
battaglia che stava perdendo con se stesso, e puntò la sua
bacchetta verso il suo padrino. “Harry” Sirius
ingoiò forte la saliva, guardando la sua bacchetta preoccupato
“Che cosa stai facendo? Abbassa la tua bacchetta per
favore”. Sirius alzò lo sguardo verso gli occhi del suo
figlioccio e sentì che il suo cuore aveva smesso di battere.
Aveva appena visto quello che gli aveva spiegato Silente diversi anni
prima- aveva appena visto un lampo rosso passare negli occhi verde
smeraldo di Harry. “Harry” disse Sirius urgentemente,
spingendosi lentamente più avanti sul letto. “Harry
ascoltami. Qualsiasi cosa stia succedendo puoi combatterla, devi combatterla Harry! Harry sono io….sono Felpato. Ti prego Harry, abbassa la tua bacchetta…”
Però non sembrava che Harry lo stesse ascoltando. Un ghigno
oscuro si fece strada sulla sua faccia, riempiendo Sirius di una
sensazione agghiacciante ”Hai interferito con i miei piani per
troppo tempo Black” disse Harry con una fredda voce acuta che non
era la sua. Ormai Sirius aveva cominciato a tremare terribilmente,
incapace di proteggersi con la magia- doveva provare ad affrontare
Harry?ӏ ora che tu raggiunga i mezzosangue e i traditori
del loro sangue che hai cercato di proteggere…Addio Sirius
Black” prima che Sirius potesse decidere cosa fare,Harry
alzò la sua bacchetta, puntandola verso il cuore di Sirius.
Harry aprì di nuovo la bocca.
“Avada Ked-“
“STUPEFICIUM!”
Un lampo di luce rossa partì dal corridoio ed Harry cadde sul
pavimento, e la sua bacchetta rotolò contro il letto. Sirius
rimase sul letto dove continuò a fissare dritto davanti a lui,
senza fiato e con gli occhi spalancati. Remus ed Emmeline entrarono di
corsa nella camera da letto, sentendosi esattamente come Sirius.
“Stai bene?” chiese Remus senza fiato a Sirius. Sirius poté solo annuire, incapace di trovare la sua voce.
Cercò di processare quello che era appena accaduto- il suo
figlioccio aveva cercato di ucciderlo- mentre Emmeline lievitava la
figura di nuovo svenuta del ragazzo sul letto. “Ha
solo….Ha cercato…” gracchiò Sirius
”Harry…”
“Shh” disse Remus sedendosi sul letto accanto a Sirius “Solo…prova a rilassarti okay?”
“Ho visto…”disse Sirius provando di nuovo a parlare
e ignorando quello che stava dicendo Remus “C’era del
rosso…i suoi occhi…credo…credo che Voldemort lo
stesse possedendo…”
______________________________________________________________________________
Mentre dormiva,Peter Minus fece qualcosa che non faceva da anni. Stava
sognando della sua vecchia vita, nella quale era felice, e aveva
persone che si preoccupavano per lui, e addirittura lo amavano.
C’erano degli animali nel suo sogno: un cervo,un lupo,un cane e
un topo. I quattro animali stavano correndo per una foresta sotto la
luce della luna piena, e Peter si sentì una serenità come
non la aveva mai sentita, che lo riempiva dentro. Sperava di ricordarsi
il sogno al suo risveglio, -era in una prigione buia senza nessuna
possibilità di scappare- ma c’erano delle
possibilità che non riuscisse a farlo. L’unico ricordo che
aveva era di una donna dai capelli bianchi che a volte parlava con lui.
A volte si sentiva come se la conoscesse da tanti tanti anni, ma non ne
era sicuro. Le piaceva, e sperava che andasse presto a farli di nuovo
visita.
_____________________________________________________________________________
La donna nel sogno di Peter entrò il suo appartamento buio a
Londra poco dopo le due del mattino. Voleva disperatamente dormire nel
suo letto per una volta- era rimasta per tutta la settimana precedente
nel nascondiglio del signore oscuro, a lavorare su piani di
alcune missioni. Sapeva che il signore oscuro avrebbe cercato di
penetrare nella mente di Harry, ma non sapeva quando lo avrebbe fatto-
il signore oscuro aveva detto che stava aspettando per il
“momento giusto”. Apparentemente, il momento giusto
significava quando Sirius non aveva nessun modo di difendersi, e Remus
era convenientemente assente. Aveva notato che il signore oscuro stava
meditando negli ultimi giorni- o almeno pensava stesse meditando…
A tutti i mangiamorte era stato detto di non disturbarlo, compreso
Lucius Malfoy. Chi lo avrebbe fatto sarebbe stato severamente punito.
Naomi avrebbe dovuto capire che qualcosa di terribile stava per
succedere, ma era stata troppo occupata a lavorare sulle mappe, che non
aveva avuto possibilità do capire che cosa fosse. Alcuni degli
altri mangiamorte stavano cominciando a diventare sospettosi nei suoi
confronti- in particolare Bellatrix Lestrange. Ovviamente, Bella
sospettava qualsiasi mangiamorte che lasciava il nascondiglio del
signore oscuro per più di un giorno. Naomi doveva essere molto
cauta nel modo in cui faceva alcune cose per raccogliere informazioni
per l’ordine da quel momento- Bellatrix era famosa per agire
violentemente nei confronti di chi la ingannava…
______________________________________________________________________________
Draco Malfoy toccò timidamente la pelle annerita sul suo
avambraccio sinistro, ancora dolorante e sanguinante per
l’applicazione del marchio nero di qualche giorno prima. Il
signore oscuro lo aveva marchiato come uno dei suoi seguaci, e Draco
aveva già avuto il suo compito- nessun altro sarebbe stato
capace di farlo, e Draco si sentiva sempre meglio riguardo la sua
decisione, ogni volta che pensava a tutta la fiducia che il signore
oscuro aveva riposto in lui.
Sua madre non era stata così elettrizzata per la notizia, ma
Draco sospettava che con il tempo si sarebbe abituata- doveva farlo.
L’unico modo per smettere di essere un mangiamorte dopo essere
stati marchiati era la morte. La morte sarebbe stato un alto rischio
nella missione di Draco, ma era preparato a fare qualsiasi cosa fosse
necessaria per vederla completata perfettamente, e più amanti
dei mezzosangue riusciva ad uccidere sulla sua strada, meglio
così. La guerra era solo all’inizio, e Draco Malfoy ci
sarebbe stato ad ogni passo, accanto a suo padre, combattendo per il
lato giusto della guerra. La guerra era solo all’inizio e Draco
Malfoy era pronto…
RECENSITE!
P.S. Allora sono tornata prima e ho deciso di aggiornare subito
così domani iniziamo con la penultima storia della serie
ALTERCATIONS!
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