La leggenda dei 4 elementi

di yu90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


«Hitomi siamo in ritardo, ti vuoi alzare dormigliona….» Yukari stava cercando di buttare giù dal letto la sua migliore amica, dovevano correre all’università e lei gli avrebbe dato un passaggio in macchina, ma rischiava di arrivare in ritardo per colpa della bionda. 
Hitomi finalmente scese di sotto, vestita con dei semplici jeans, una t-shirt e le ballerine. 
Yukari notò subito l’aria stanca dell’amica « non hai dormito neanche questa notte…» era più un affermazione che una domanda.
Omai era da tanto tempo che lei si era accorta che Hitomi stava soffrendo ed è per questo che si erano trasferite insieme in un appartamento in centro a Tokyo una volta iniziata l’università, troppi ricordi che le ricordavano il suo amore lontano.
Yukari sapeva tutto, era stata Hitomi un anno dopo a raccontargli quello che aveva vissuto su Gaea.
Le aveva raccontato di Allen, Millerna, la guerra, poi le aveva raccontato di Van e di quello che provava per lui, dei primi tempi che avevano continuato a vedersi e di come le sue visite divennero sempre meno frequenti, sino a sparire dalla sua vita.
Hitomi pianse tanto mentre gli raccontava dei sentimenti forti che provava per Van e di quanto gli mancasse.
A volte la notte l’amica non dormiva perché sentiva il vuoto che il giovane re le aveva lasciato nel petto.
Yukari non provava simpatia per Van, non che lo conoscesse personalmente, ma stava facendo soffrire Hitomi e lei sapeva quanto poteva essere terribile un amore lontano, sapeva quanto poteva essere penoso, soprattutto quando questo si spezza per via della distanza.
Amano era andato in Inghilterra e subito avevano continuato a frequentarsi a sentirsi, vedersi durante le feste, a detta di tutti erano una bellissima coppia, fino a quando un bel giorno lui decise di troncare perché voleva altro, anzi voleva l’altra donna che da sei mesi era diventata la sua amante e si giustificò dicendo che aveva dei bisogni.
Yukari conosceva bene il dolore di Hitomi, perché lei stessa lo aveva provato, adesso toccava a lei starle accanto. 
« Sto bene Yukari, davvero… andiamo a lezione altrimenti mi strozzi se ti faccio perdere la tua lezione di biologia molecolare » si sorrisero e uscirono di casa dirette al campus. 

La giornata sembrò interminabile, una volta terminate le lezioni, decisero di fermarsi al solito bar per prendere un gelato.
« Ne vuoi parlare adesso?» chiese Yukari guardandola dolcemente.
« non ho niente da aggiungere più di quello che sai, mi manca e a volte vorrei che fosse qui, mi rendo conto che il regno lo assorba completamente, ho paura che si sia dimenticato di me. » 
L’amica osservò gli occhi verdi di Hitomi diventare tristi mentre diceva quest’ultima frase, i capelli diventati lunghi le coprirono il volto nascondendo una piccola lacrima, si adesso stava proprio iniziando ad odiarlo quel Re da strapazzo, ma non voleva infierire, Hitomi stava già abbastanza male. 
« Non può essersi dimenticato di te, il vostro amore ha fermato una guerra che ha coinvolto un pianeta intero, appena riuscirà, tornerà da te con il suo drago bianco invece di un cavallo…» non credeva di riuscire ad usare un tono così convincente.
Hitomi rise della battuta dell’amica, e dopo il gelato andarono a casa. 

Dopo cena Hitomi si sdraiò sul suo letto matrimoniale, doveva studiare, ma non ne aveva voglia adesso, aveva iniziato a frequentare l’università di storia e letteratura antica, sperando di trovare qualcosa che la ricongiungesse con Van, si sentiva viva solo grazie a quel pensiero.
Quanto le mancava il suo Re dalle ali splendenti, avrebbe dato tutto per poterlo rivedere.
Yukari in camera sua stava seduta alla scrivania fissando senza leggere gli appunti della lezione che aveva avuto quel giorno all’università, ma non riusciva a concentrarsi, pensava a quello che la sua migliore amica stava passando e a quanto avrebbe voluto avere Van tra le mani, soprattutto a quanto fosse difficile anche per lei riuscire ad andare avanti. 
Era inutile stare li seduti senza fare niente, così, decise di andare a vedere che cosa combinava la sua amica, aveva voglia di parlare ancora un po’ con quella ragazza che col tempo era diventata come una sorella, amava chiacchierare con lei, soprattutto dopo la storia di Gaea e Amano erano ancora più unite. Andò  nella stanza accanto, una volta entrata nella camera di Hitomi si ritrovarono entrambe avvolte da una luce e sparirono senza lasciare traccia. 

Hitomi aprì gli occhi, si ritrovò a osservare un cielo stellato privo di nuvole.
Il vento leggero le accarezzava la pelle, ma era caldo, di quelli delle notti d’estate, osserva la Luna e la Terra che si stagliavano alte nel cielo.
« La Terra… sono tornata su Gaea…» Hitomi si guardò intorno, iniziò a sorridere, era tornata da Van, poi sentì accanto a lei una mano si voltò per guardare chi fosse e vide Yukari priva di sensi, anche lei era arrivata su Gaea, forse il suo desiderio era stato esaudito, ma come avrebbe reagito lei.
Provò a svegliarla « Yukari… ti prego svegliati e non dare in escandescenza… » le diede qualche colpetto sul viso, poi aprì gli occhi « Hitomi che cosa è successo?» chiese stropicciandosi gli occhi.
Si tirò su e iniziò a guardarsi intorno, non riusciva a riconoscere niente « Hitomi ma dove siamo?»  nella sua voce si percepiva l’ansia.
« Siamo a Gaea… non so come ma sono riuscita a tornare qui e non so perché ma ne sei rimasta coinvolta a che tu »
Improvvisamente sentirono un rumore alle loro spalle, dei cespugli si muovevano, poi ne emerse un uomo anziano, aveva il volto strano, sembrava una bestia, Hitomi lo riconobbe subito, era il signore Loum.
« Signore Loum…» il tono di voce di Hitomi era titubante e carico di tensione, colui che  le stava di fronte le sorrise, si rilassò visibilmente.
« Hitomi tu conosci quest’uomo?» Yukari si era nascosta dietro alle spalle dell’amica,
« Si è un amico…» disse sorridendo la ragazza.
« Come ci siete finita del bosco giovani fanciulle della luna dell’illusione?»
«Non ne ho idea… potresti condurci a Fanelia?» disse Hitomi. 
Loum le sorrise e annuì con la testa.
Yukari non capiva chi fosse quel uomo e che cosa fosse la luna dell’illusione, guardò l’amica con aria interrogativa, ma non ottenne alcuna risposta.
Quel uomo li avrebbe condotti a Fanelia, il regno dell’uomo che era la causa della sofferenza di Hitomi,  il suo desiderio era stato esaudito, poteva contargliele di persona a Van. 

Durante il viaggio Hitomi si addormentò con il sorriso sulle labbra dopo tanto tempo e sognò…
“ Folken con una giovane donna,  non capì chi era quella donna? La riconobbe, era la madre di Yukari, Sachiko  ma che cosa centrava lei con il fratello di Van?
Folken disse qualcosa alla  donna che sorrise, poi si scambiarono un lungo bacio carico di passione.”
Hitomi si sveglio di soprassalto e osservò perplessa Yukari, forse la chiave del suo ritorno su Gaea era davanti a lei?.
Decise di non raccontare niente  a nessuno per adesso, voleva prima parlare con Van di Folken.
Arrivarono alle porte del castello che ormai stava albeggiando, Yukari non aveva chiuso occhio, era troppo tesa e allo stesso tempo eccitata all’idea di essere arrivata su Gaea insieme ad Hitomi, un po’ era spaventata, ma sapeva che non aveva nulla da temere.
Loum scortò le due donne sin dentro al castello, dopotutto era un buon amico del Re e non gli aveva mai negato un udienza anche con poco preavviso.
Arrivarono davanti alla stanza dove si sarebbe tenuto il colloquio, non aveva accennato ad Hitomi,  tutti in paese l’avevano riconosciuta, ma la cosa che lo incuriosiva era la ragazza che si trovava con lei, aveva qualcosa di familiare, ma non riusciva a capire che cosa.
Una guardia salutò Loum con il cenno del capo e aprì il grande portone di legno.
Hitomi aveva il cuore che batteva a mille, non sapeva se lui sarebbe stato felice di vederla dopo quattro anni, in fondo non avevano un avevano una vera e propria relazione, lei gli aveva confessato i suoi sentimenti e lui si era limitato a stringerla forte a se, anche dopo non c’erano stati grandi sviluppi, entrambi troppo timidi per fare la prima mossa. 
Aveva paura, istintivamente cercò la mano della sua migliore amica.
Van era li in piedi davanti ad una finestra, le braccia incrociate la petto e fissava la luna dell’illusione con gli occhi tristi e al collo aveva ancora il suo ciondolo.

Il giovane Re sentì il portone aprirsi, si voltò e si guardarono  negli occhi, i suoi color cioccolato  che si perdevano in quelli verdi come i prati di Fanelia di Hitomi… era tornata da lui

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


 
“E’  tornata… la mia Hitomi è  tornata, non ci posso ancora credere, lei è qui davanti a me e quello che vorrei fare è correrle incontro, sentire il sapore delle sue labbra sulle mie, ma sono come paralizzato, non riesco a muovere un muscolo, ho paura… Paura che lei non mi ami più, dopotutto sono quattro anni che non ci vediamo e non ci sentiamo, ma come posso dirle che non sono più riuscito ad usare il suo ciondolo per raggiungerla? Come posso confessarle che non sono riuscito a trovare un modo per tornare da lei? Ci ho lavorato tanto ma ho fallito… “
Van e Hitomi si fissarono per un tempo lunghissimo, Loum sorrideva nel vedere l’imbarazzo dei due giovani, mentre Yukari decise che era meglio rompere il ghiaccio, l’atmosfera stava diventando pesante e imbarazzante, sentiva di essere di troppo «Bene bene, così tu sei il fatidico Van» il suo tono di voce era provocatorio, non provava simpatia nei confronti del ragazzo, dopotutto Hitomi aveva sofferto a causa sua e desiderava con tutta se stessa poterglielo dire in faccia, così da fargli rendere conto del male che poteva causare una promessa infranta.
« Buon giorno… Loum è un piacere rivederti e anche tu Hitomi…» i tono di Van era tranquillo, non aveva colto la provocazione di Yukari.
Fu Loum a parlare per primo « Van è un piacere anche per me rivederti, Hitomi è arrivata questa notte insieme alla sua amica, io mi sono solo limitato ad accompagnarle, le foreste di Fanelia possono essere pericolose dopo il tramonto, soprattutto con i draghi, quindi le affido a te, buona giornata » i due si sorrisero e poi l’uomo bestia uscì dalla stanza lasciando il castello.
I tre restarono a scrutarsi imbarazzati per pochi istanti, poi Van si avvicinò a Yukari e le porse la mano «Piacere io sono Van Fanel, il re di questo paese » il giovane re la fissava negli occhi, lei sostenne il suo sguardo e rispose al gesto « Piacere Yukari Uchida, migliore amica di Hitomi…» non avendo un titolo nobiliare decise di sottolineare al ragazzo il suo rapporto con Hitomi.
« Van vi siete già incontrati, quella volta sul campo di atletica quando partecipasti al rito della caccia al drago per essere nominato Re…» Hitomi prese la parola, si guardarono negli occhi e si sorrisero.
Poco dopo il portone fu nuovamente spalancato e una giovane ragazza gatto molto simile a Naria fece il suo ingresso « Signorino Van è vero che Hitomi è tornata?» le due ragazze si ritrovarono facci a faccia, poi la gatta le gettò le bracci a al collo e iniziò a piangere di gioia.
Yukari si sentiva di troppo, cos’ decise di uscire dalla stanza e di aspettare nell’enorme giardino che stava di fronte al portone.
 
Intanto nella stanza Hitomi e Merle si erano lasciate andare in un pianto liberatorio, felici di rivedersi dopo tutto quel tempo passate lontane.
« Mi devi raccontare tutto quello che hai fatto… mi sei mancata tantissimo Hitomi…» sorrideva come una bambina, era cresciuta ma non era cambiata, era sempre la solita e dolce Merle.
« Senti Merle, vorrei parlare sola con Van, prometto che dopo mi fai fare il giro di Fanelia e ti racconto tutto, per favore adesso ho bisogno di parlare con lui …» le sorrise e uscì lasciandoli finalmente a soli.
« Allora Van, come ti vanno le cose? » chiese abbozzando un sorriso mentre abbassava lo sguardo. Era diventato più alto e muscoloso, ma era sempre lo stesso.
Van la fissò e notò la tristezza che velava i suoi occhi, era diventata davvero bella, più magra, più donna, i capelli lunghi che le arrivavano a metà schiena la rendevano più femminile.  non si rese nemmeno conto di essersi mosso, si avvicinò a lei, sfiorandole il viso con la mano, poi avvicinò i loro volti le rubò un leggero bacio.
Hitomi sentì il cuore battere forte nel petto, si lasciò andare e abbracciò Van, calde lacrime iniziarono a cadere dai suoi occhi verde smeraldo.
« Perché mi hai abbandonata tutto questo tempo? » chiese stringendolo forte.
«Non riuscivo più a far funzionare il ciondolo che mi conduceva da te… ho provato ho tentato di tutto, ma niente, mi dispiace… Scusami, mi sei mancata tantissimo…»  restarono stretti per un tempo infinito, fu Hitomi a rompere il contatto, si era ricordato del suo sogno.
« Van devo chiederti una cosa riguardo a Folken…» Van la guardò perplesso « Folken? Ma che cosa c’entra»
« Ho fatto un sogno mentre venivo qui con il Signor Loum che lo riguardava…» il giovane re fissò interdetto per un attimo la ragazza « dici che forse qualcuno vuole perturbare la pace di Gaea? ».
«Non lo so, ma nel mio sogno c’era Folken con la mamma di Yukari… erano giovani, avranno avuto si e no diciotto anni… Poi anche Yukari è stata trasportata qui su Gaea… non lo so, forse è arrivato il momento di chiedere a Yukari del suo papà…» Van guardava Hitomi con sguardo pensieroso.
« Ok allora parliamo con al tua amica, ma aspetta un po’, voglio sentire dai consiglieri anziani se sanno qualcosa, non allertiamola inutilmente, anche perché non penso di esserle simpatico…» sorrisero insieme da quell’ ultima affermazione.
Hitomi pensò a quanto avesse ragione Van, Yukari non lo sopportava proprio, ma avrebbe imparato a conoscerlo e allora forse le cose sarebbero cambiate.
 
Yukari fuori ammirava il giardino, il vento che soffiava leggero le dava sollievo,  le muoveva i lunghi capelli rossi, aveva indosso dei legghins al ginocchio neri e una maglia bianca che ricadeva scoprendole una spalla, nonostante l’aria stava bene.
Si guardò un po’ intorno e si ritrovò a pensare a cosa stessero combinando Van e Hitomi, si preoccupava per lei.
Dopotutto il re era un bel tipo, non sembrava uno squilibrato, ne tanto meno che avesse una regina acanto a lui, forse era stata troppo dura, in fondo non sapeva che cosa gli avesse impedito di andare da lei per tutti questi anni.
Poco dopo il portone si aprì e Van e Hitomi uscirono radiosi.
Yukari dopo tanto tempo vedeva il volto della sua amica raggiante, si avvicinarono a lei e fu il ragazzo a parlare.
« Yukari, Hitomi mi diceva che ci teneva a farti vedere Fanelia, quindi questo pomeriggio vi accompagnerò insieme alla ragazza che hai visto Merle a visitare la città, sempre se ti va » Van sorrise, ma stava morendo d’imbarazzo, sapeva che quella ragazza lo odiava, forse ne aveva quasi paura, per un attimo pensò che era meglio affrontare un esercito intero che la furia di quella strana ragazza.
« Mi farebbe davvero piacere visitare il vostro regno…» Hitomi non poteva sentire alle sue orecchie, Yukari si era rivolta a Van con gentilezza e soprattutto dandogli del voi, non era una ragazza stupida, anzi era molto intelligente, ma le faceva strano sentire la sua migliore amica rivolgersi a Van in quel modo.
Van imbarazzato la fissò e le disse « Yukari per favore Van va benissimo, ti prego tra noi niente cerimonie… dopotutto sei la migliore amica della mia Hitomi…» questa volta fu Van a lanciare la provocazione,  ma a differenza sua Yukari l’accetto e rispose « Niente cerimonie, allora mi spieghi perché per quattro anni sei sparito senza farti vedere dalla tua Hitomi?» Colpito e affondato.
Van fissò Hitomi imbarazzato, poi si rivolse a Yukari « Non sono riuscito più ad usare il ciondolo che lei mi aveva dato e non ho trovato un modo per raggiungerla, l’escaflowne era troppo pericoloso, poi serve a difendere il regno e non per i miei capricci ».
Yukari si sentiva tremendamente in imbarazzo, dopotutto Van aveva degli  obblighi verso il suo regno, dopotutto era quello che aveva sofferto di più durante la grande guerra.
« ti chiedo scusa per la mia insolenza Van… non potevo sapere, Scusami »
Si strinsero la mano e si sorrisero.
 
Dopo il sontuoso pranzo i tre ragazzi con la ragazza gatto andarono in visita a Fanelia, Yukari restò colpita da come il popolo era ben disposto nei confronti di Van e di come lui li trattasse come suoi pari, restò molto sorpresa quando restarono fermi per una buona mezz’ora a giocare con i bambini dell’orfanotrofio.
Van non sembrava un re, ma solo un ragazzo di venti anni, invidiava un po’ Hitomi, perché aveva trovato un uomo che affronterebbe un drago per proteggerla.
« Allora Yu… che ne pensi di Van… è così terribile come lo immaginavi?» Hitomi le sorrideva mentre si sedeva sull’erba accano a lei, la rossa sorrise « me lo immaginavo più basso, di certo non così carino… ti sei sistemata bene… » disse pungolandola con il gomito del braccio prendendola in giro.
« Ma cosa dici, non mi importa niente che sia un re… guarda come si diverte a giocare con quei bambini, dopotutto lui li capisce, sai Yukari non te l’ho mai detto, ma Van ha perso i genitori che era molto piccolo, suo fratello ha abbandonato il regno prima di portare a termine il rito di ascesa al trono che è la caccia al drago, la madre è sparita per cercarlo e Van è rimasto solo, per quello si sta impegnando al massimo per far si che il regno non abbia problemi e che a quei bambini non manchi nulla, sai Merle mi ha detto che Van passa qui tutto il suo tempo libero e i bambini si sentono speciali perché il loro Re viene qui a giocare con loro quando ha poco tempo libero e ne sono felicissimi…».
Yukari si intristì non immaginava che Van avesse sofferto molto nella sua vita, sapeva del tradimento del fratello e della sua morte dopo, ma non si aspettava che fosse stato sempre solo, forse lo aveva giudicato male.
« Dai Hitomi andiamo a giocare anche noi a palla con loro, dopotutto è simile al nostro calcio il gioco che stanno facendo… » poi si alzò e si diresse al campetto improvvisato all’orfanotrofio, Van e i bambini si stavano divertendo come matti, poi si accorse ch si stava avvicinando Yukari « Ehi Van, vorremo giocare anche noi…» Il giovane re sorrise e le passo la palla.
Iniziarono a rincorrersi come bambini, non si sentiva più il re che aveva obblighi verso il suo popolo, ma come il ragazzo di vent’anni che giocava insieme alla donna che amava.
Hitomi e Yukari insieme erano due mine vaganti, Van aveva il fiatone.
Avevano deciso di fare maschi contro femmine e i primi stavano perdendo perché Hitomi e Yukari insieme erano velocissime.
« Ehi bambini venite qui, io marco la ragazza bionda, voi provate ad impedire a Yukari di fare un altro punto… » gli sorrise e poi dopo un cenno partirono contro le due ragazze, poi però si separarono e Van bloccò Hitomi che passò la palla a Yukari, ma quest’ultima si trovò accerchiata dai bambini che le portarono via la palla, andando a segnare il punto che li portò in pareggio, poi quello definitivo.
La squadra delle ragazze aveva perso contro quella dei maschietti.
Si sdraiarono tutti sull’erba, Van e Hitomi vicini. Si sfiorarono appena le mani e sorrisero.
«Sentite non so voi ma io sono stanchissima… forse dovremmo far riposare i bambini…» Yukari sorrise indicando i sei bambini che si stavano addormentando sul campo.
« Si hai ragione forse è meglio riportarli in casa al caldo, altrimenti rischiano un malanno, dopo chi la sente la direttrice mi darà una strigliata che me la ricordo… » Sorrise avvicinandosi ai bambini.
« Il re che ha paura di una direttrice… ma tu non sconfiggi draghi… » Sorrise Yukari mentre prendevano in braccio i bimbi che si erano addormentati.
Una volta riportati al caldo, Hitomi restò ad ammirare il tramonto che si stagliava davanti a loro.
« E’ bellissimo » subito riconobbe il tocco dell’abbraccio di Van.
Yukari vedendo questa scena romantica decise di lasciarli un po’ soli, così si allontanò senza farsi sentire.
Mentre vagava sul sentiero che avevano percorso precedentemente quando improvvisamente un rumore la ridestò dai suoi pensieri.
Davanti a lei improvvisamente era comparso un uomo, era incappucciato.
Yukari si paralizzò e con voce tremante gli chiese « Chi sei?» la figura incappucciata sorrise e rispose, ma il suono della sua voce era agghiacciante « Presto i quattro draghi saranno riuniti e ciò che doveva essere fatto sarà compiuto» poi si avvicinò a lei e le pose la mano in grembo, poi premette forte.
Yukari urlò sentiva bruciare.
Van e Hitomi sentirono il grido della ragazza  subito si precipitarono, quando la raggiunsero lei era piegata su se stessa e fissava un punto indistinto.
« Yukari…» Hitomi si precipitò accanto a lei.
« I quattro draghi si riuniranno e e si compirà quello che venne disfatto all’epoca» poi svenne tra le braccia dell’amica. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Van e Hitomi si fissarono perplessi, poi sollevarono Yukari che giaceva svenuta tra le braccia di Hitomi e la condussero al castello.
Subito le venne prestato soccorso, la ragazza dagli occhi verdi insieme al re aspettavano fuori mentre un curatore visitava la giovane addormentata.
« Chi sono i 4 draghi? » la ragazza guardava Van con gli occhi tristi e preoccupati.
Lui si avvicinò a lei e l’abbracciò « farò delle ricerche e contatterò Dryden… intanto tu non preoccuparti… Yukari ha parlato di una vecchia leggenda che si narra nelle terre di Asturia, farò di tutto per venirne a capo e troverò chi ha attaccato la tua amica… Lo giuro…».
Passarono diversi minuti, poi la porta della stanza dove il curatore stava visitando Yukari si aprì e lui apparve sulla soglia « Allora la ragazza sta bene, ma sul ventre le è comparso uno strano simbolo, vorrei mostrarvelo…» fece segno ai due giovani di seguirlo.
Entrati nella stanza Yukari era sdraiata a letto e stava sbraitando contro una delle ancelle che era li per assisterla. Si sentiva a disagio e voleva al più presto restare sola.
« Allora stai bene… se hai la forza di urlare…» Hitomi le corse incontro e l’abbracciò.
« Hitomi sto bene tranquilla, non è successo niente, ho solo un po’ di mal di testa… stai tranquilla…».
Hitomi iniziò a piangere tra le braccia dell’amica che le carezzava la testa.
«Shsh… tranquilla, sto bene…».
Hitomi smise di piangere, il curatore si schiarì la voce per attirare l’attenzione dei presenti « Come vi dicevo c’è una cosa che vorrei mostrarvi… Signorina, sarebbe così gentile da sollevare l’indumento che state indossando in modo da mostrare al re e alla sua lady quello che l’uomo vi ha lasciato durante l’incontro nel bosco?»
Yukari fissò tutti i membri nella stanza e arrossì, poi si sollevò dal letto e rimase in piedi davanti a tutti, poi sollevò la maglietta all’altezza dell’ombellico e lasciò vedere il segno rosso che sembrava abbracciarglielo, sembrava una voglia di colore rosso, aveva le fattezze di un drago on le ali attaccate al dorso,
«Ma quello non è possibile….» Van lo aveva già visto e si mise in ginocchio davanti alla ragazza tastandole appena il ventre piatto. Yukari distolse lo sguardo perché stava morendo d’imbarazzo, i suoi occhi incontrarono quelli di Hitomi che le sorrise dolcemente.
« Vostra maestà credo sia il caso di contattare Dryden Fassa… ».
Van si sollevò da terra e guardò il curatore « Inviate un messaggero ad Asturia con la massima urgenza e per favore chiedi ad una delle guardi qui fuori di convocare il consiglio degli anziani…»
«Van che sta succedendo? Per favore fammi capire…» Hitomi si avvicinò al ragazzo e all’amica, poi appena sfiorò Yukari ebbe una visione:
“ un giovane uomo, avrà avuto circa l’età di Van, è un po’ più alto e i suoi occhi sono rossi, i capelli neri,  il suo fisico è leggermente muscoloso e asciutto, ha i palmi delle mani sollevate e da loro scaturisce una luce rossa,  è fuoco, ma al centro del palmo c’è un simbolo identico a quello che Yukari ha sul ventre, sono in posizione d’attacco, davanti a loro c’è un uomo con i capelli corti di un colore così chiaro da sembrare bianchi, è giovane, ma il suo sguardo è diabolico… sento molta paura, sono in attesa di qualcosa o di qualcuno… poi il ragazzo dai capelli neri si solleva in volo e solo in quel momento mi accorgo che sulla sua schiena ci sono due ali che non somigliano per niente a quelle di Van, ma ricordano quelle di un drago o un demone… I due si guardano poi quello con i capelli chiari si solleva in volo anch’esso e le sue ali sono come fatte di acqua e sente solo una frase « lei è il mio risarcimento… muori giovane drago…»”
« Hitomi che ti succede?» Yukari l’ha riportata alla realtà
« Ho avuto una visione… Van presto qualcosa succederà… quel ragazzo, dobbiamo trovare un ragazzo… Yukari è in pericolo, siamo tornate a Gaea per un motivo, dobbiamo proteggerla, le il è il risarcimento di quell’uomo…»
Yukari fissò l’amica spaventata, non riusciva a proferire parola, Van guardò la ragazza con aria preoccupata, di che ragazzo stava parlando?.
« Abbiamo mandato a chiamare Dryden, adesso dobbiamo solo aspettare un paio di giorni… fino all’arrivo del sovrano di Asturia voglio che la sorveglianza a Fanelia sia raddoppiata… Ragazze per favore non andatevene in giro da sole almeno fino a quando non ci avremmo visto chiaro…».
Yukari osservò Van e si sentì sollevata, non sapeva perché ma lui gli dava sicurezza.
Si sfiorò con le dita il piccolo marchio lasciatole da quell’uomo.
 
Verso il pomeriggio van dovette lasciarle per recarsi in riunione con gli anziani, voleva vederci chiaro, aveva riconosciuto il marchio di Yukari, ma era assurdo, non poteva essere legato a quella vecchia favola che Folken gli raccontava da bambino.
« Vostra maestà siamo turbati quanto voi per quello che è successo… ma la storia che vostro fratello vi ha raccontato è stata come dire cambiata perché eravate un bambino… »
« Raccontatemi la storia allora…perché il marchio del drago del fuoco è apparso sull’amica della mia… cioè di Hitomi…».
Il consigliere più anziano iniziò a raccontare « secoli passati si raccontava che dopo la caduta degli uomini draghi divini qualcun altro prese il loro posto per rimediare alla caduta di Gaea, i quattro draghi che riuscirono a governare i quattro elementi… ognuno di loro gestì un regno, il drago dell’acqua regnava su Asturia, il drago della terra governava le terre di fanelia, il drago del fuoco governava il regno di Zaibach e il drago del cielo che aveva governato su Atlantide, purtroppo però un giorno l’equilibro venne inclinato, iniziarono a lottare tra di loro per avere il dominio sull’altro e questo portò alla loro disfatta, ma il grande drago del cielo che era il più buono e saggio perché aveva visto la caduta del popolo di Atlantide lanciò poco prima di morire un incantesimo, i quattro draghi sarebbero rinati non appena le terre di Gaea si sarebbero nuovamente trovate in pericolo e così accadde.
Prima ancora della vostra nascita giovane Re, il nostro amato pianeta è stato vicino alla distruzione ancora una volta e fu Zaibach a riportare ordine in quel caos.
I quattro draghi rinacquero, si incarnarono di nuovo sui queste terre assieme a loro nacquero anche le loro legittime sacerdotesse, che avrebbero amplificato il loro potere fungendo da catalizzatore e aiutato il drago a non perdere la retta via… una sacerdotessa per ogni drago, le sacerdotesse di Gaea… ma ahimé neanche questo fu sufficiente ad impedire che i draghi smettessero di farsi la guerra, infatti quando vennero al mondo il drago della terra e il drago dell’acqua questi iniziarono a combattere contro di loro, il motivo era la sacerdotessa il Drago dell’acqua di nome Kilik accusava i drago della terra di avergli rubato la sacerdotessa, profanandola… il drago della terra non riuscì a sconfiggere Kilik che divenne pazzo per l’affronto subito.
Ancora adesso si narra che vaga per le terre di Asturia coperto da un mantello e un cappuccio… il drago della terra  era amico del fuoco e forse lui li aiutò ».
Van sgranò gli occhi, Yukari era stata attaccata dal drago dell’acqua Kilik? Non poteva crederci sembrava tutto assurdo.
Il vecchio riprese il suo racconto non appena il ragazzo gli fece segno con il capo di continuare « Kilik era innamorato della sua sacerdotessa, di solito tutti i draghi si innamorano delle loro sacerdotesse… ma questa volta fu diverso, la sacerdotessa Sahiko del drago dell’acqua si innamorò del drago della terra… restò incinta e dovette scappare, si narra che sia stata trasportata sulla luna del’illusione e che quando i quattro draghi staranno per tornare verrà richiamata per prendere parte e decidere per quale dei quattro draghi schierarsi, se aria o fuoco, le sarà proibito avvicinarsi all’acqua o alla terra…»
Van fissò il vecchio e poi chiese « che cosa accadde al drago della terra?»
« Non lo sappiamo, ma Yukari ha il marchio del drago del fuoco, la prima sacerdotessa è stata scelta, bisogna solo capire perché lei, che voi sappiate a qualche attitudine particolare come la vostra compagna? »
« Non lo so, indagherò… questa conversazione non dovrà essere divulgata, devo fare delle ricerche, ho bisogno delle cose di Folken… la riunione è sciolta».
Quando il re uscì dalla stanza ormai era calata la sera, non si era reso conto del tempo che era passato, iniziò a girare per tutto il castello cercando Hitomi, aveva voglia di stare con lei, dopotutto non avevano ancora avuto modo di parlare.
La trovò che fissava la luna dell’illusione seduta per terra nel giardino del castello,restò ad ammirarla per u po’ da lontano, pi si avvicinò a lei.
Si guardarono per pochi istanti, poi lei gli sorrise « Allora quanto sono brutte le notizie?»
Van le si sedette acanto e lei poggiò la testa sulla sua spalla. Non si era nemmeno resa conto del suo gesto, era così spontaneo e lei si adattava perfettamente all’incavo del collo de re.
« Ho delle teorie, ma ti avverto sono bizzarre…» sorrise, lei gli fece capire ch poteva continuare a parlare « Yukari è la sacerdotessa del drago del fuoco …» raccontò ad Hitomi tutto quello che gli aveva raccontato il vecchio nel pomeriggio.
« Quale sarebbe la tua teoria strampalata?»
« Se i draghi scelgono la loro sacerdotessa, allora quello del fuoco ha scelto Yukari perché è il frutto nato dal’amore proibito del drago della terra e Sahiko… essendo stati sempre alleati terra e fuoco, lui abbia scelto Yukari per proteggere la figlia del suo amico… quindi Folken è il padre di Yukari…».
Hitomi ripensò al sogno che aveva fatto mentre arrivava a Fanelia « E’ giunto il momento di attivare l’escaflowne, dobbiamo andare sulla Terra…»

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


 
Si la teoria di Van era davvero strampalata, ma anche Hitomi iniziava ad avere qualche sospetto, la visione che aveva avuto appena arrivata a Fanelia l’aveva turbata, poi Yukari su Gaea insieme a lei, non era possibile che fosse tutta una coincidenza, doveva andare sulla Terra e parlare con la mamma di Yukari.
Non sapeva se confessare alla sua migliore amica le loro congetture, ma voleva essere sicura prima di darle una notizia del genere, in fondo Yukari non aveva mai conosciuto suo padre.
« Hitomi vuoi andare sulla Terra a quale scopo?» le chiese Van grattandosi il mento pensieroso.
« Dobbiamo parlare con la mamma di Yukari, ma prima dovremmo indagare un po’ su Folken… magari ci sbagliamo… ma se così fosse Yukari sarebbe tua nipote, nonche principessa di Fanelia… ».
« Wow.. così fanelia avrebbe un'altra sovrana… » Van stava pensando alla cosa poi disse « Parlerò con il consigliere più anziano non che consigliere personale di Folken nel periodo che si preparava al rito per l’ascesa al trono… ».
La ragazza notò la preoccupazione nel volto di Van e così mise a nudo quelli che erano i suoi pensieri « Non penso che Yukari voglia dei diritti sul regno… dopotutto è sempre stata arrabbiata per non avere un papà, non penso che… » venne interrotta da Van  « dici che non lo vuole, Folken era fatto così lasciava le sue responsabilità agli altri, il regno a me, sua figlia invece l’ha mandata via infischiandosene se stesse bene oppure no… non so che cosa pensare, mi sembra un perfetto estraneo… decide lui per gli altri e chi ne paga le conseguenze? Io e Yukari…».
«Van ma che c’è?» Hitomi non lo aveva mai visto così abbattuto e arrabbiato.
« Niente lascia stare, torniamo al castello, Yukari sarà preoccupata e ha bisogno di te, io invece andrò ad indagare sul passato di Folken… » poi si voltò e imboccò la strada per il castello.
 
Yukari in camera sua stava seduta sul davanzale della finestra, non riusciva a non toccarsi il ventre, tutto quello che era successo non aveva senso, tutta quella strana situazione non aveva senso.
Non aveva paura, si sentiva come se qualcuno avesse deciso il suo destino.
Poco dopo qualcuno bussò alla porta « Avanti».
Hitomi entrò nella stanza « Ehi volevo sapere come stavi… ti va di fare una passeggiata per il castello… comunque le nostre stanze sono vicine… » poi le sorrise, sapeva che era triste e provava a tirarle su il morale, si avvicinò a lei e le sfiorò il braccio, ma una visione la colse improvvisamente :
“ una donna, la mamma di Yukari e Folken erano abbracciati lei piangeva e lui sorrideva, tra le sue braccia c’era una bambina… Yukari… «  Mi dispiace dovervi lasciare, ma è troppo pericoloso Sahiko non parlarle mai di me, fa in modo che lei mi odi, solo così sarà al sicuro da Kilik… è troppo preziosa la nostra piccola… Yukari… ricordati anche se mi odierai il tuo papà ti ama e un giorno tornerai per giocare con lo zio Van… ».
La donna continuava a piangere, poi la baciò dolcemente lei gli sorrise e lui avvolto da due ali bianche sparì.”
« O mio Dio… Yukari devo parlare con Van…» poi corse verso la sala del trono dove sapeva essere perché lo aveva cercato nella sua mente.
« Van… » spalancò il portone senza bussare.
Van era in piedi davanti alla finestra, il pugno stretto, stava discutendo animatamente con il consigliere del regno di Fanelia.
« Scusate, Van ti devo parlare è importante… ».
« So tutto di Folken… anche mia madre ne era a conoscenza…». L’uomo anziano parlò « Mi dispiace vostra maestà non avervi mai rivelato della possibilità che ci fosse qualcuno che potesse succedervi… ma voi capirete che la ragazza non può governare Fanelia, Folken è scappato dal rito di ascesa e  il legittimo successore siete voi… »
«Taci…» il tono di  voce di Van era arrabbiato, il vecchio uscì dalla stanza lasciandoli soli.
«Van… cosa ti turba? » chiese dolcemente Hitomi abbracciandolo da dietro.
« Niente… ho la conferma che Yukari sia mia nipote… dobbiamo dirglielo oppure andare sulla luna dell’illusione e parlare con sua madre?». Hitomi sorrise e disse « diciamoglielo, poi andremo sulla Terra, sicuramente vorrà parlare con sua madre… ». Si strinse in quell’abbraccio, non credeva di avere qualcuno da chiamare ancora famiglia, con la morte di Folken credeva di essere solo e invece c’è una nipote, per di più della sua stessa età… wow Folken era sempre pieno di sorprese.
 
Poco dopo il portone della sala fu aperto e due uomini con i capelli lunghi, uno moro e latro biondo fecero il loro ingresso accompagnati da una donna, anch’ella bionda ma bellissima.
Hitomi li riconobbe subito erano Dryden, Allen e Millerna, corse incontro alla donna  e si strinsero forte.
« Van che cosa ti turba? » chiese con tono ironico Dryden, « il ritorno della vostra principessa vi turba, è naturale, dopotutto siete un uomo che l’ha aspettata per quattro anni… » scoppiò a ridere, Van quel girono era abbastanza nervoso e non resistette all’impulso, lo colpì in volto.
Dryden ricadde al suolo e lo fissò allibito « Siamo suscettibili, che sta succedendo, Van perché sei così nervoso? » Tutti restarono sorpresi dalla reazione del ragazzo, ignorò completamente la domanda del sovrano di Asturia e lasciò la stanza.
« Ma che succede a Van? » chiese Millerna avvicinandosi al marito.
« Non lo so…lasciamolo stare quando si sarà calmato ne parleremo… ».
 
Yukari sentì dei rumori e andò verso questi, trovò la sala del trono piena di gente che salutava e abbracciava Hitomi, da quello che l’amica gli aveva raccontato dovevano essere Dryden, Millerna e Allen, quando vide quest’ultimo restò di sasso, era identico ad Amano, solo che aveva i capelli qui chiari e più lunghi.
«Yukari vieni voglio presentarti il re e la regina di Asturia Dryden e Millerna e il cavaliere celeste Allen…»
Yukari tese la mano all’uomo castano, mentre quello biondo si inchinò baciandogliela,. Millerna si limitò ad un saluto con la mano a cui lei rispose.
« Mi avevi detto che somigliava ad Amano, ma non che fosse il suo gemello… Van dov’è? »
Hitomi sorrise poi disse « Van è in giro…».
« Volevo chiedergli se mi poteva dare un'altra stanza, mi fa strano sapervi di fronte alla mia… » disse la ragazza sedendosi su una sedia li vicino.
Hitomi assunse tutte le sfumature del rosso, Yukari credeva che dividesse la stanza con Van « Guarda che quella è solo la mia stanza, non la divido con Van… » iniziò a balbettare ed era tutta rossa in viso.
Yukari sorrise poi disse « Scusa non potevo sapere… » tutti scoppiarono a ridere per la reazione di Hitomi.
« Adesso capisco perché il re è turbato… ahahah» L’uomo moro scoppiò a ridere.
 
A cena c’erano tutti, tranne Van, non si era fatto vedere per tutto il resto della giornata.
Yukari improvvisamente si portò la mano al ventre, sentiva bruciare come il fuoco, poi come venne il dolore sparì, uscì dalla stanza e andò a fare un giro nel bosco, le piaceva tanto stare a contatto con la natura, la rilassava.
 
Van girava per la foresta di Fanelia, pensano a Folken, suo fratello era un drago della Terra, il legittimo sovrano di Fanelia,  ma era morto come poteva adesso il drago dell’acqua volere vendetta… non era possibile, Folken gli aveva taciuto molte cose, ma adesso era morto, quindi che cosa doveva fare adesso, prendersi cura di sua figlia, dirglielo, tacere… istintivamente sferrò un pugno ad un tronco vicino.
« Folken, si può sapere perché? Perché non mi hai mai detto niente… perché mi hai lasciato il regno… Ti odio… »
Improvvisamente sentì un fruscio dietro ad un cespuglio, sguainò la spada, ma davanti a se comparse Yukari.
« Yukari… sei tu?! Che ci fai qui?» Van era abbastanza sorpreso.
La ragazza fissò la spada e poi il ragazzo che l’impugnava « Ok capisco il nervoso, ma per favore potresti metterla via, sai mi spaventa un po’… » disse sorridendo.
Van si rilassò, rivedeva molto di Folken in Yukari, doveva dirgli la verità… ma da dove cominciare? Aveva paura, ma decise che sarebbe stato diverso da Folken, non gli avrebbe nascosto la verità.
« Senti Yukari, ti va di fare una passeggiata? ti vorrei parlare…» Il giovane re aveva uno sguardo serio, lei annuì e lo seguì.
Camminarono fino ad arrivare alla tomba dei Fanel.
« Che posto è questo? » chiese Yukari appoggiandosi ad una pietra li vicino.
« La mia famiglia… mio padre, mia madre e mio … fratello».
«Cosa c’è Van?» Yukari capì che c’era qualcosa che lo turbava.
Non sapeva perché ma quel ragazzo le dava una sensazione di dolcezza, come un fratello che non aveva.
« Ti prego Yukari, adesso ti devo dire una cosa, ma ti prego fammi finire e poi ti giuro che risponderò a tutte le tue domande…  che cosa sai di me?».
Yukari non sapeva subito che rispondere, poi sospirò ed iniziò a parlare « So che i tuoi genitori sono morti quando eri piccolo e tuo fratello invece quattro anni fa…».
Van fissò la tomba di sua madre sperando che lei gli desse la forza « Mio fratello si chiamava Folken, è morto quattro anni fa nella guerra che Hitomi ci ha aiutato a vincere, ma prima Folken era scappato da Fanelia, durante il rito di ascesa al trono di Fanelia. Il sovrano legittimo doveva essere lui perché era il primogenito, ma scappò in seguito ad una ferita che gli costò il braccio, scappò dall’impero di Zaibach e divenne il loro consigliere militare. Da poco però ho scoperto che mi nascondeva qualcos’altro…» lui finalmente si voltò verso di lei e riprese a parlare « stavo indagando sul simbolo che ti è apparso, abbiamo scoperto che è legato ad una vecchia leggenda che si narra qui su Gaea…» gli raccontò tutto sulla leggenda, ma non disse nulla sul drago della terra e della sacerdotessa di Kilik.
Yukari ascoltava Van, non capiva dove voleva andare a parare, ma come promesse non fece domande, lo lasciò parlare « Il sovrano di Fanelia è il drago della terra, quando questo mondo è in pericolo il drago può decidere di tornare… ma qualcosa è andato storto l’ultima volta… Il drago della terra si è innamorato della sacerdotessa di Kilik, hanno concepito un figlio… Folken era il drago della Terra… così Kilik adesso vuole vendetta, la sacerdotessa del drago dell’acqua si chiama Sahiko… Yukari, Hitomi ha avuto una visione su Sahiko  e Folken con una bambina…».
Yukari fissò Van dritto negli occhi, Sahiko… quel nome era molto simile a quello di sua mamma, ma lei si chiama Sahiko… Il ragazzo riprese a parlare « Hitomi ha detto che Sahiko e Folken avevano questa bimba tra le braccia e l’hanno chiamata Yukari… quindi ho ragione di credere che tu sia la figlia del mio defunto fratello, quindi sei una principessa di Fanelia…».
La ragazza non sapeva che cosa dire, lei e Van erano parenti, lui era suo zio, suo padre era un principe ed apparteneva al mondo di Gaea ed era morto.
Di nuovo sentì il simbolo che le bruciava forte, desiderò tanto che arrivasse qualcuno li per portarla via, non poteva crederci, intanto continuava a sentirsi bruciare.
Non riusciva a parlare, poi improvvisamente cadde sulle ginocchia, si teneva stretta la pancia.
Van si avvicinò a lei « Yukari.. stai bene, ti prego dimmi qualcosa…».
Improvvisamente il Re fu colpito da una spada fatta di fuoco, fece in tempo ad allontanarsi per schivarla, sguainando la sua.
Davanti a Yukari si era parato un ragazzo con i capelli neri, occhi rossi, era un po’ più alto di Van, ma con il fisico asciutto e non esageratamente muscoloso, aveva le ali aperte nere come la morte, ma non avevano niente di angelico, sembravano le ali di un demone.
« Non osare toccare la mia sacerdotessa drago…».
Van fece un passo indietro e ricordò la visione che Hitomi gli aveva raccontato « Fermo, non voglio farle del male…».
Il nuovo venuto fissò Van, poi si avvicinò alla ragazza, s’inginocchiò davanti a lei « Mia signora sono corso appena mi avete chiamato…».
Yukari sembrò risvegliarsi in quel momento, lei non aveva chiamato nessuno, come poteva essere che questo ragazzo fosse arrivato li perché lei lo aveva chiamato.
Non ci stava capendo niente, prima Van le dice che è la figlia di suo fratello, poi questo tizio dice che lo ha chiamato lei.
« Io non ti ho chiamato…» disse la ragazza mentre si alzava dalla sua posizione.
« Hai desiderato che qualcuno ti portasse via, così mi hai chiamato, mi stavi chiamando anche prima, ma poi hai smesso, adesso era un grido e io sono arrivato…» la giovane forse iniziava a capire il bruciore che aveva sentito.
Van decise di prendere in mano la situazione, doveva avere la conferma che era il ragazzo della visione di Hitomi « Che ne dite di andare la castello, così da poter parlare con calma…».
I due annuirono e lo seguirono.
 
Arrivati al castello Hitomi e Merle erano come impazzite, avevano cercato Van e Yukari dappertutto, ma senza risultato, Allen tra poco avrebbe avvertito le guardie reali e avrebbero fatto partire le ricerche, poco dopo entrarono dal portone principale, Van, Yukari e un ragazzo misterioso, ma molto affascinante.
« Van… Yukari… state bene, vi abbiamo cercato dappertutto…» disse Hitomi abbracciando l’amica.
«Venite nella mia stanza tutti… dobbiamo parlare…».
Nessuno proferì parola e lo seguirono.
Una volta arrivati nelle stanze reali, Hitomi pensò che era la prima volta che vedeva la camera del suo Van e quando vide il letto arrossi e fece finta di niente.
Van si sedette su una sedia davanti ad un tavolo, tutti lo imitarono.
« Si PUO’ SAPERE CHE STA SUCCEDENDO?» disse Hitomi alzando la voce.
«Ho detto tutto a  Yukari… » Van era tranquillo, le bracci a incrociate al petto, fissava Hitomi con sfida.
«Che cosa? Perché?» Hitomi era furiosa, poi fissò Yukari che stava in silenzio e fissava fuori dalla finestra, quello strano ragazzo che la fissava.
« Perchè non era giusto tenerle nascosto una cosa del genere non ti pare.. dopotutto è la principessa di Fanelia… aveva il diritto di sapere…».
Nessuno tranne Hitomi capivano che cosa stava succedendo.
« Non spettava a te dirglielo Van…».
«E a chi spettava Hitomi sentiamo… a te… è la figlia di mio fratello, da chi doveva saperlo da lui?».
Hitomi no sapeva come rispondere, tutti nella stanza restarono stupiti… Yukari era la figlia di Folken Fanel, il fratello maggiore di Van.
« Wow… questa è una notizia, diciamo che batte il pettegolezzo di me e Millerna… questa è bella…» Dryden provò ad alleggerire i toni.
Millerna fissò la ragazza e non disse nulla, Allen provò a far calmare Van « Van ci vuoi spiegare perchè ci hai voluto qui invece di parlare giù… poi chi è questo ragazzo? ».
Il ragazzo misterioso prese la parola e disse « Io sono Ryu Knight, sono il primo generale delle schiere infernale e secondo in comando del re Lucifero… sono il drago del Fuoco e Yukari è la mia sacerdotessa, scelta per proteggerla da Kilik e te… drago dell’aria…» Van non capì cosa intendesse Ryu.
« Perché vuoi proteggerla da me… perché mi hai chiamato drago del cielo?... io non sono il drago del cielo…».
Ryu sorrise, lui non lo aveva ancora capito « Tu sei l’ultimo uomo drago divino,discendente di Atlantide, sei l’unico che può pilotare il melef del popolo ispano… il sommo Escaflowne… tu sei il drago dell’aria, tornato per porre fine al conflitto tra i tre draghi… e la veggente è la tua sacerdotessa… ».
Van e Hitomi si fissarono, ma che cosa stava succedendo a Gaea.
Dryden parlò « questa è bella, i tre draghi della leggenda riuniti… ma come farete a non distruggere l’equilibrio, manca quello della terra…».
«No sono qui…» la porta della stanza di Van si aprì e Folken Fanel entrò.




spero che la mia storia sia interessane, grazie a tutti 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Van se ne stava sdraiato sul suo enorme letto voleva stare solo, aveva bisogno di metabolizzare tutto quello che era successo in quei giorni.
Annullò ogni suo impegno regale e non e chiese ai suoi consiglieri di non disturbarlo per un po’.
Dopo tre giorni non era ancora uscito dalla sua stanza, Hitomi iniziava ad essere preoccupata, si rifiutava di vedere persino lei.
Dall’altra parte Yukari non stava meglio, dopo aver visto suo padre per la prima volta si chiuse anch’ella nella sua stanza, non voleva vedere nessuno, si sentiva frastornata e confusa.
Hitomi si trovava in una situazione più grande di lei, Millerna e Dryden le dissero che era meglio lasciarli stare e fu quest’ultimo ad aiutare Van a condurre il regno, così da lasciargli tempo per analizzare la situazione.
 
Passarono altri tre giorni, Van non riusciva ancora a credere che Folken era tornato, certo non era un ritorno definitivo, ma sarebbe rimasto per tutto il tempo necessario a far rinsavire Kilik ed evitare una guerra. Gaea non poteva affrontarne un'altra, non adesso che i suoi abitanti avevano ritrovato la serenità.
Poco dopo sentì la porta della sua camera aprirsi, non aveva voglia di vedere nessuno.
Hitomi entrò nella stanza del re, le finestre erano coperte da dei pesanti scuri che non lasciavano entrare la luce, se non per un piccolo raggio che permetteva di distinguere le forme degli arredi.
Van se ne stava sul letto con la schiena poggiata alla grande testiera di legno, il petto nudo fatta eccezione per il ciondolo che aveva sempre al collo.
La ragazza gli si avvicinò « Van… come stai? Ormai è una settimana che sei chiuso qui dentro…».
Il ragazzo non le rispose, allora lei si avvicinò al letto, sino a sedersi accanto a lui dall’altro lato e appoggiò la testa sul suo petto « Van mi manchi.. sono qui da una settimana e non abbiamo avuto modo per parlare e stare noi…».
Van solo in quel momento si rese conto che Hitomi lo stava aspettando era li per lui, senza pensare le prese dolcemente la mano e l’attirò più a se, si lasciò scivolare un po’ più giù, Hitomi si ritrovò sdraiata sopra Van, lui dopo una settimana le donò un sorriso dolce, poi avvicinò i loro volti, fino a mettere fine a quella distanza con un dolce bacio, che subito era casto e dolce, poi divenne passionale.
Le loro lingue si incontrarono in una danza frenetica, le loro mani si sfioravano, si cercavano, poi Van scaraventò la situazione, ritrovandosi sopra di lei, si guardarono negli occhi, poi ripresero a baciarsi, fu la ragazza ad interrompere il contatto, quando sentì l’eccitazione di Van « Van, forse è meglio se ci fermiamo qui o potrebbe sfuggirci di mano la situazione» sorrise.
Il ragazzo le stava baciando il collo niveo, quanto gli era mancato il suo profumo, era inebriato, lei era l’unica cosa certa nella sua vita, si ritrovò ad arrossire per la reazione scatenatagli da Hitomi, ma l’oscurità della stanza riusciva a coprire l’imbarazzo. .
La sentì parlare e si staccò da lei per guardarla negli occhi.
Non era più l’adolescente impacciato che aveva paura di dire quelli che erano i suoi sentimenti, le sorrise dolcemente, poi le diede un dolce bacio sulla fronte e appoggiò la testa sul suo petto.
« Sai mi se i mancata tantissimo in questi quattro anni…» disse giocando con il filo che teneva chiuso il corpetto beige  di Hitomi.
«Anche tu mi sei mancato tanto Van, non hai idea di quanto… ».
Van alzò gli occhi per perdersi nei suoi verdi, poi si scambiarono ancora un dolce bacio.
Il ragazzo non sapeva se sarebbe riuscito a fermarsi, dopotutto erano sempre quattro anni che l’aspettava.
Iniziò a farle il solletico, lei rideva, poi riuscì a divincolarsi da lui e iniziò a correre per la stanza «Maledetto il solletico no…». Hitomi sollevò appena un po’ il vestito lungo di colore verde che indossava e iniziò a correre.
Van le fu subito dietro e provò ad afferrarla, ma lei si divincolò un attimo prima che lui l’afferrasse.
Si rincorsero un po’, poi lei si ritrovò a scappare fuori, sempre tenendo  l’abito lungo, ridevano come bambini, Van ancora senza camicia uscì dalla stanza « tanto ti prendo… » rideva, rideva tanto si sentiva leggero e felice dopo quattro anni  rivedeva la luce.
Hitomi correva per i castello, Van la inseguiva, passarono davanti alla camera di Yukari che sentiva le risate della sua amica e quelle del proprietario del castello, aprì la porta e vide i due ragazzi correre, poi Va riuscì a prendere Hitomi, l’afferrò per la vita, poi la sollevò come una vera principessa « Adesso ti ho preso, come la mettiamo?» poi le rubò un dolce bacio.
Hitomi sorrise, avevano il fiatone, ma erano felici.
« Guarda chi è uscito dalla propria tana…» Ryu insieme a Dryden stavano arrivando dalla sala del consiglio.
« Ragazzi…» Van mosse il capo in segno di saluto e mise Hitomi giù.
Yukari poco dopo si avvicinò al gruppo nel corridoio « Ehilà… come va?» si sentiva in imbarazzo per tutta la situazione, sapeva tutti erano sconcertati dal fatto che lei fosse una principessa di Fanelia, avevano paura che volesse dei diritti sul regno, ma a lei non importava niente, quello era di Van, aveva fatto tanto per la città e non era giusto.
Ryu fissò la sua sacerdotessa che dopo quasi una settimana era uscita dalla sua stanza aveva un bellissimo vestito tipico di Fanelia, un corsetto bianco panna le maniche lunghe che coprivano le braccia, di un bianco leggermente trasparente, la  gonna lunga di una leggera sfumatura di rosa, i capelli legati in una treccia che le ricadeva morbida appena sotto il seno, si ritrovò a pensare che fosse bellissima.
 
Folken stava girando per il castello e si imbatté nel gruppo che stava sorridendo nel corridoio.
Vide suo fratello e sua figlia che trovò molto simile alla madre e una stretta al cuore lo colse improvvisamente poi decise di avvicinarsi «Van, Yukari, come va? Tutto bene?».
Van e Yukari si fissarono e si limitarono a fare un cenno con la testa, fu la ragazza a prendere la parola
« Van scusa ti posso parlare, avrei bisogno di chiederti una cosa…» ignorò completamente quello che aveva  da poco scoperto essere suo padre.
Il ragazzo le fece cenno con la testa di seguirlo e andarono nel suo studio « Dimmi pure?» disse abbassando lo sguardo.
Si sentiva a disagio con quella ragazza, dopotutto era la migliore amica di Hitomi e aveva paura che lei potesse leggergli nella mente, era agitato perché la situazione poco prima gli stava scappando di mano e non voleva che lei lo capisse.
«Spero che la mia richiesta non ti metta in difficoltà, ma volevo chiederti se potevamo andare sulla terra, so bene che l’Escaflowne serve a difendere la città, ma avrei bisogno di parlare con mia madre… le ultime notizie mi hanno un po’ lasciata come dire confusa.»
Van si appoggiò al tavolo della sua scrivania, poi le sorrise « Va bene, ti chiedo solo di lasciarmi qualche giorno per organizzare tutto e appena sarà pronto andremo sulla luna dell’illusione… ».
Yukari gli sorrise, poi chiese con tono canzonatorio « Hitomi ti fa proprio bene, visto che non ti ricordi nemmeno di infilarti una camicia… » Sorrise e uscì dalla stanza, il ragazzo non si era accorto di aver girato per il castello mezzo nudo… si Hitomi gli faceva dimenticare tutto e rise di ciò.
 
Trascorsero il resto della giornata in tutta tranquillità, Van tornò ad occuparsi del regno e a organizzare tutto per andare sulla luna dell’illusione, Yukari invece si ritrovò in giardino con Hitomi e chiacchierarono per recuperare i giorni lontane « Allora Hitomi… sei riuscita a tirare fuori il re dalla sua camera da letto per giunta mezzo nudo… che stavate combinando di la?»
Hitomi assunse tutte le colorazione del rosso « Noi non stavamo combinando niente, stavano solo giocando… ci avete visto…». Non poteva certo dirgli che lei e Van si stavano lasciano andare alla passione.
Dopo quattro anni che erano stati lontano sentiva il bisogno di lui, non solo aveva bisogno della sua presenza, ma aveva proprio un bisogno fisico, si sentiva tremendamente imbarazzata per questo.
«Guarda che non ci sarebbe niente di male, poi Van ti ha aspettato quattro anni… resta sempre un uomo con dei bisogni… ». Yukari conosceva bene Hitomi, c’era sotto qualcosa e le avrebbe fatto vuotare il sacco.
« Tu dici?... ma come posso avere così tanto bisogno di lui? Se poi mi deride? » Hitomi stava guardando l’amica negli occhi, il volto rosso, ma non le importava niente, dopotutto lei avrebbe capito.
« Hitomi… tu pensi troppo, il vostro amore ha fermato una guerra, non penso proprio che se tu dicessi a Van che vuoi fare l’amore con lui ti derida… anche perché penso sia la stessa cosa per lui… non pensarci troppo se deve succedere succederà e sarà bellissimo. Ma se tu adesso ci pensi troppo distruggerai il momento più bello con la paura di essere derisa… Van ti ama… stai tranquilla…».
Hitomi si sentiva un insensibile, era la sua migliore amica ad avere bisogno e invece era lei ad essere consolata.
« Tu invece come stai? Immagino lo shock di vedere Folken…» Yukari le sorrise, poi notò che Ryu in lontananza stava appoggiato ad un albero e la fissava con lo sguardo carico di dolcezza.
«Adesso non ho intenzione di pensarci, dopo aver parlato con la mamma mi preoccuperò di Folken… piuttosto.. Ryu ci sta fissando…».
Yukari guardò nella sua direzione e gli fece cenno con la mano di avvicinarsi.
Il ragazzo colto in fallo si avvicinò abbassando lo sguardo, poi si inginocchiò davanti alla sua sacerdotessa
« Mia signora non volevo spiarvi, ma mi assicuravo che voi foste al sicuro…».
Yukari e Hitomi si fissarono poi cominciarono a ridere e fu la rossa a parlare per prima « Ryu, io sono Yukari… va più che bene il mio nome… adesso per favore alzati, tra noi niente cerimonie… ».
Ryu fissò quella ragazza e sorrise, lei dal canto suo pensò che avesse davvero un sorriso dolce.
«Senti mi potresti spiegare un po’ di cose tipo il bruciore che sentivo provenire dal marchio e perché proprio tu sei il mio drago?».
Il ragazzo fissò le due giovani poi si sedette accanto a loro e iniziò a parlare. Hitomi restò ad ascoltare, dopotutto Van era il drago del cielo, altro argomento che lui aveva voluto evitare…
«Quando Kilik ti ha attaccata nel bosco, ha provato ad imprimerti il suo marchio, voleva usarti contro me e Van, così visto che è  il drago a scegliere la sacerdotessa, ho intercettato la sua magia… il bruciore che sentivi prima… semplice quando la tua anima è a disagio oppure ha paura, quando non riesci più a dominare le sensazioni, allora il marchio entra in risonanza con il mio…».
Le fece vedere il palmo della sua mano, Hitomi si ritrovò a fissarlo e ricordò la sua visione, quel ragazzo avrebbe dato la vita per Yukari.
« Perché mi hai scelto?» chiese dolcemente Yukari.
Ryu si ritrovò ad arrossire, non l’aveva scelta per l’amicizia che lo aveva legato in passato a Folken, « La tua anima è molto luminosa… non volevo che si spezzasse quella luce…» Yukari arrossì e Hitomi sorrise « Sai Ryu, la tua sembra una dichiarazione d’amore…».
Hitomi e Ryu sorrisero, poi improvvisamente ebbe un'altra visione:
Ryu e Yukari, in una radura stellata, la luna come loro unica testimone, si guardavano con dolcezza, poi si sorrisero e infine si diedero un dolce bacio… « Ti amo… non so come sia possibile, ma un demone può amare e ti voglio amare per il resto della mia vita.. Lucifero non mi riavrà…»”
 
La visione terminò lasciando un senso di angoscia ad Hitomi.
Non ne parlò a loro, ma si limitò a chiedere solo «Senti Ryu, come fa un drago a scegliere la sua sacerdotessa? Van è il drago del cielo, ma io non ho lo stesso marchio di Yukari…».
«Ci sono modo diversi, io ho scelto Yukari perché potevo sentire la sua anima, Folken è condannato a stare senza sacerdotessa perché spezzato l’equilibrio e Van deve prima chiarire i suoi sentimenti, non solo con te Hitomi, ma deve riuscire a tirar fuori quello che ha paura di dire, altrimenti non riuscirà a risvegliare il suo potere e non riuscirà a vincere…».
 
Ormai erano passate diverse ore dal tramonto, Van era appena uscito dalla sala del consiglio, era stanco e affamato, non vedeva l’ora di mettersi a tavola e mangiare qualcosa con i suoi vecchi amici, non era stato molto presente dopotutto loro erano li per lui.
Arrivato nella sala da pranzo erano quasi tutti li ad aspettarlo, mancavano solo Yukari e Folken, il Re mandò una delle domestiche a chiamare Yukari, non voleva dare altre preoccupazioni ad Hitomi, questa subito corse per ritornare poco dopo e dicendole che la giovane non era nelle sue stanze.
Poco dopo la ragazza entrò nel salone accompagnata da Ryu, poco dopo entrò anche il fratello maggiore del Re.
Yukari non aveva ancora avuto modo di parlare con quello che aveva scoperto da poco essere suo padre, ma per lei era tutto così strano.
Folken dal canto suo vide  sua figlia con un ragazzo e  non poté fare a meno di provare un po’ di gelosia, ma si limitò a sorriderle.
 
Cenarono tutti insieme, Dryden e Van parlarono a lungo del regno e di come si potesse ancora migliorare, il sovrano di Asturia era colpito da come Van lo  stesse gestendo e non poté fare a meno di pensare a quanto fosse maturato nell’arco degli anni.
Folken seduto accanto a Hitomi lanciava occhiate a Yukari, voleva provare a parlare con quella ragazza, ma aveva paura di una risposta gelida, Hitomi si accorse di ciò, Allen che era un osservatore attento decise di aiutare il fratello di Van « Bhè Yukari… sulla Luna dell’illusione tu che cosa fai?» chiese dolcemente il cavaliere.
Yukari fissò Allen, poi sorrise e rispose « Studio, spero di diventare una biologa molecolare un giorno, ma adesso sono ancora in alto mare, frequento solo il secondo anno e lavoro in un laboratorio di fisiologia applicata…». Allen restò un attimo interdetto, Hitomi accortasi del disagio del cavaliere andò in suo aiuto
« Yukari si occupa dello studio del funzionamento degli organi e del DNA, non è magia, diciamo che l’impero di Zaibach la chiamava alchimia, invece è solo scienza… diciamo che è un po’ come studiare le arti curative della regina Millerna ma da un punto di vista diverso, microscopico ».
Folken non resistette dal farle qualche domanda « Che cosa è stato scoperto di nuovo sul DNA?».
Yukari subito si sentì imbarazzatissima, ma poi iniziò una piacevole conversazione di scienza  con suo padre.
 
La serata trascorse piacevolmente, poi improvvisamente la grande finestra dentro il salone esplose in mille pezzi e una figura nascosta dall’oscurità della notte stava sospesa nell’aria.
Entrò nella stanza, aveva delle ali fatte di acqua sul dorso, un mantello nero come la notte e un cappuccio a coprirgli il viso.
Yukari lo riconobbe, era l’uomo che l’aveva attaccata nel bosco.
« Buona sera Draghi… fate una riunione senza di me… siete davvero dei maleducati…» si scoprì il volto, aveva gli occhi azzurro cielo, i capelli biondi da sembrare bianchi, erano corti, quando toccò il suolo notarono che era alto quasi quanto Dryden, il fisico non era eccessivamente muscoloso.
«Kilik… » fu Ryu a pararsi davanti al gruppo che si era alzato da tavola appena esplosa la finestra.
Hitomi e Yukari si trovavano dietro a Van, Folken, Allen e Dryden, Millerna stretta al braccio del marito.
« Sai Ryu, il tuo scherzetto con la scelta della sacerdotessa non mi è proprio piaciuto… Muori…» poi restò immobile al centro della stanza, improvvisamente una sfera di acqua lo avvolse fino a circondarlo completamente, poi tutto finì e tra le sue mani c’era una spada di cristallo bianco, con l’impugnatura bianco ghiaccio, fendette qualche colpo ma colpì appena Ryu che riportò solo un graffio sulla guancia.
Il demone si tagliò la mano con le unghie e ne estrasse fuori una spada fatta completamente di fuoco, ad eccezione dell’impugnatura che era di colore nero con una gemma rossa incastonata alla fine.
«Fammi divertire Kilik…» Ryu sorrise maligno.
Iniziarono a combattere nel grande salone, Van e gli altri restarono interdetti, poi provarono ad uscire dalla stanza e allontanarsi dal castello, ma Kilik li aveva bloccati, dovevano uscire dalla finestra, per fortuna non erano troppo in alto.
Aggirarono i due combattenti che se le davano di santa ragione, Ryu pareva in vantaggio, Kilik era in difficoltà.
Riuscirono a far uscire Millerna e Hitomi perché Folken spalancò le sue ali e le portò fuori.
Kilik notò Yukari, e si allontanò velocemente dal demone, prese in braccio la ragazza e si sollevò in alto nel cielo.
Ryu subito spiegò le sue ali da demone «Bastardo sono io il tuo avversario » il suo tono era furioso.
«E’ davvero bella la tua sacerdotessa è un peccato toglierle la vita…».
Kilik stava sospeso in aria tenendo Yukari per la vita, un passo falso e l’avrebbe lasciata cadere nel vuoto.
 
Van nel mentre aveva preso la sua spada e passata una a Folken, tornarono di corsa fuori e quest’ultimo si paralizzò nel vedere sua figli sospesa per aria con Kilik, la spada puntata alla gola… un passo falso e sarebbe morta.
Ryu li intercetto con gli occhi e gli fece capire di non muovere un muscolo.
Van fissò il demone e capì che cosa voleva fare, dopotutto era sempre un generale lui.
Yukari era terrorizzata, sentiva il tocco gelido di quel ragazzo, aveva paura, non voleva morire. Ryu la guardò negli occhi, uno sguardo carico di dolcezza e sicurezza.
Non sapeva bene perché ma decise di fidarsi di lui.
« Ryu… i draghi del fuoco sono sempre stati i più deboli… figuriamoci un drago che ha venduto la sua anima al diavolo… stupido ragazzino…».
Kilik stava deridendo Ryu, abbassò la guardia e il ragazzo fu velocissimo, strappò dalle sue braccia la ragazza, ma lasciò scoperto il fianco e venne colpito da un fendente al fianco sinistro.
Non aprì bocca, ma continuava a fare scudo a Yukari.
Adesso il combattimento era ripreso, Kilik cercava di colpire Yukari, ma Ryu schivava e parava, Allen e Dryden si sentivano impotenti in un combattimento aereo, Folken e Van aprirono le loro ali e corsero in aiuto di Ryu.
Kilik osservò o tre draghi e sorrise « Stupidi… vi schierate contro di me quando io sono la vittima…».
Folken prese la parola « Mi dispiace… non volevo causare tutto ciò, non  lo abbiamo scelto noi… di amarci…»  Kilik rideva ancora più forte « Lei era mia… adesso tocca a me portarti via tutto ciò che ami… Folken soffrirai e come se soffrirai…» si scagliò contro l’uomo, ma Van fu più veloce e lo intercettò, iniziarono un combattimento feroce, Allen notò subito che La tecnica di Van era migliorata, ma era comunque in difficoltà rispetto al drago dell’acqua.
«Non hai possibilità mezzo drago… non hai ancora la sacerdotessa, poi sei un bambino impaurito…» un getto d’acqua gli uscì dalla mano libera e colpì Van al petto, sentiva il freddo entrargli nella pelle, ma riuscì a togliersi dalla direzione del colpo ed evitare che lo congelasse.
«Kilik non dobbiamo per forza risolverla così, troveremo un modo…» Van continuava a difendersi dagli attacchi di Kilik, stava provando a farlo ragionare, non voleva un’altra guerra, non voleva combattere di nuovo. Il drago dell’acqua lo colpì, Van perse la spada, stava per menare l’ultimo fendente, ma Hitomi urlò il nome di Van, quest’ultimo come risvegliatosi improvvisamente sentì una forza crescere dentro di lui, poi un forte vento allontanò Kilik dalla sua direzione, portandolo via lontano.
Tutti restarono senza parole, non riuscivano a credere a quello che Van aveva fatto.
I tre draghi tornarono a terra con Yukari, Ryu appena mise i piedi al suolo cadde svenuto, attorno a lui una piccola pozza di sangue.
 
Subito soccorsero il drago del fuoco che si era battuto valorosamente per proteggere Yukari, Folken gli era grato di ciò.
Poco dopo era già in piedi, la ferita iniziò a rimarginarsi da sola.
Aveva sete, ma no riusciva a placarla con l’acqua, era sempre un demone e della peggior specie secondo.
« Stai bene?» chiese Folken quando lo rivide in piedi che girava per il castello.
« Si…» poi superò veloce l’uomo, non voleva parlare, aveva sete… sapeva già chi stava cercando.
 
Yukari stava in piedi appoggiata al muro fuori dal castello, era in pensiero per Ryu, dopotutto aveva rischiato la vita per proteggerla.
«Yukari…» Ryu si avvicinò e la fissò dritta negli occhi, notò subito che c’era qualcosa che non andava nel suo sguardo, poi notò che sorrideva, aveva i denti di un vampiro.
«Ryu stai bene?» chiese la ragazza con i tono allarmato.
Lui si passò una lingua sulle labbra, poi la bloccò al muro… « Ho sete… scappa da Van…».
Lei resto pietrificata dalla paura.
 
Hitomi stava cercando Yukari insieme a Van, poi li videro.
Yukari bloccata al muro e Ryu che la teneva ferma.
Van intervenne senza battere ciglio « Ehi Ryu.. vieni un po’ qui…».
Il ragazzo si girò e si guardarono, il Re notò che era cambiato, era affamato e le zanne che aveva lo dimostrava, Van si preparò ad affrontarlo, si guardavano negli occhi come due predatori, poi il demone scattò…
 
 
Spero che la storia si di vostro gradimento, in questo capitolo ho un po' lasciato andare Van e Hitomi in qualche scambio di coccole, ma nel prossimo capitolo prometto che se ne vedranno delle belle, sarà un po' meno serio lo prometto, spero che i personaggi nuovi che ho introdotto Ryu e Kilik siano di vostro gradimento. Un bacio al prossimo capitolo 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Il demone scattò, ma Van fu più veloce, riuscì a schivarlo facilmente, Ryu provò a colpirlo al petto, ma finì solo strappandogli la camicia.
«Sei lento Ryu… che cosa ti succede amico?» il giovane re stava affrontando il demone disarmato, Hitomi corse da Yukari che era rimasta immobile contro il muro «Yukari.. tesoro stai bene? Che cosa è successo?».
La ragazza era inerme seduta per terra, non aveva sentito la voce della bionda accanto a lei.
Osservava i due ragazzi combattere, Ryu aveva cercato di morderla.
Folken sentì confusione provenire dal giardino, si affacciò, suo fratello e il drago del fuoco se ne stavano dando di santa ragione, non erano armati, ma Van non aveva fatto molte risse nella sua vita, nonostante i combattimenti con l’escaflowne.
«Allen, Dryden venite ad aiutarmi…» corse a chiamare i due uomini che senza fare domande lo seguirono, credevano che Kilik avesse attaccato di nuovo, arrivati nel grande giardino del castello la scena che gli si parò davanti li lasciò senza parole.
 
«Ryu basta…» Van in un momento di rabbia riuscì a sferrargli un pugno e lo fece cadere a terra.
«Allora le hai le palle mezzo drago… sai pensavo di divertirmi con la biondina che ti sta tanto a cuore… ma prima ti devo togliere dai piedi…».
Allen e Folken si pararono tra i due e quest’ultimo provò a calmare gli animi «Ryu credevamo fossi dalla nostra parte…» erano confusi, aveva qualcosa che non gli tornava.
«Mai fidarsi della parola di un demone… Ho sete, ho maledettamente sete… lasciatemi la mia preda…» Ryu si teneva la gola, poggiandosi sulle ginocchia non riusciva a rialzarsi.
Hitomi forse aveva capito che cosa stava succedendo  «Van… Ryu voleva bere il sangue di Yukari… è un vampiro…».
Van fissò Hitomi «Che cosa?» non capiva di che cosa stava parlando… era impazzita?
La ragazza si avvicinò al suo re «Ryu ha perso molto sangue durante lo scontro, adesso ha sete ed ha definito Yukari come una preda… Ha  bisogno di sangue…».
Dryden non sapeva se ridere o darsela a gambe, se quello che avevano davanti era un vampiro erano in pericolo, ma era anche un drago e obbediva  a Yukari, ma nonostante tutto l’aveva attaccato, poi ebbe un idea, si avvicinò alla sacerdotessa del fuoco che lo fissò, gli occhi pieni di lacrime, poi le fece segno di alzarsi, lei obbedì, poi l’uomo le colpì il marchio e lui si voltò verso di loro «Dryden di a Van di colpirmi alla testa…» Ryu era tornato in un momento di lucidità, Van ne approfittò e lo colpì e cadde a terra privo di sensi « Scusa Ryu…» disse il Re sollevandolo per condurlo nelle prigioni del castello.
Il re di Asturia sorrise della sua intuizione, se era vero che il marchio ti lega alla sacerdotessa, può anche proteggerti in caso di pericolo… sorrise e seguirono Van all’interno del castello.
 
Ryu dormì quasi tutta la notte, quando aprì gli occhi Van era seduto di fronte a lui «Buon giorno…» disse con un sorriso scaltro.
Il demone non capiva perché si trovava legato con delle catene ai polsi «Vostra altezza, mi volete spiegare il trattamento?» disse con tono ironico facendogli vedere le catene che lo imprigionavano.
«Precauzioni… sei fortunato ad aver trovato me e non mio fratello…». Van stava seduto a braccia e gambe incrociate davanti a lui «Mi vuoi spiegare Van…» stava iniziando a perdere la pazienza.
«Hai cercato di far del male a Yukari… Folken vuole la tua testa, ma Dryden e Hitomi gli hanno spiegato la situazione. Come va la sete?» il tono di voce del re si addolcì un po’.
«Che cosa? Ho morso Yukari? Le ho fatto del male…» Ryu si stava agitando, Van trovò strana la sua reazione, i demoni erano malvagi, ma quello che aveva davanti non lo sembrava.
«No … stai tranquillo non le hai fatto niente, adesso è a dormire con Hitomi… è stata una giornata difficile per lei dopotutto…».
«Meno male» il suo tono di voce era più rilassato.
«Come va con la sete Ryu… sei ancora un pericolo?» chiese serio il re, il generale delle truppe di Lucifero si sentiva uno stupido «Ho sete e si sono pericoloso, sento l’odore del suo sangue e del tuo… Dio Van avrei voglia di morderti…Che sete…» Ryu si avvicinò quel poco che gli  permettevano le catene.
Il re arrossì a quell’ultima frase di Ryu «Che cosa?» era in imbarazzo, il demone sorrise «Tranquillo, non lo farò… Mi dispiace per  questa situazione… Davvero».
Van si fidava di lui, non sapeva perché, così senza pensarci si tolse il guanto e offrì il polso a Ryu «Bevi, così dopo parliamo… si vede che stai  male».
Ryu era ridotto ad uno straccio, i capelli in disordine, il respiro affannato, l’odore del sangue di Van era invitante, così poggiò le labbra sul suo polso e poi con i canini gli penetrò la carne, succhiò un po’ e poco dopo si sentì meglio.
Sapeva controllarsi, non gli bastava qualche goccia a  farlo andare in frenesia, si staccò dal polso del re.
Van aveva guardato l’alba sorgere, gli aveva fatto male, ma era stato peggio quando il popolo ispano aveva riparato l’escaflowne dopo il combattimento con Dilandou.
«Ora parliamo…» Van aveva un tono di voce risoluto, da vero re pensò Ryu.
«Che vuoi sapere?» chiese Ryu fissandolo negli occhi.
Van sostenne il suo sguardo «Che cosa sei e perché sei qui?».
«Sono il generale dell’esercito di Lucifero, sono un demone e un vampiro Van, ma sono anche un drago del fuoco…  la mia anima è devota alla sacerdotessa, ma non la possiedo, l’ho venduta al diavolo… per salvare una persona cara che mi ha tradito…» Van vide un velo di tristezza coprirgli gli occhi, adesso non erano più rossi, ma erano diventati azzurro chiaro «I tuoi occhi sono cambiati…» disse tranquillo.
«E’ normale dopo il pasto…» poi si fece passare la lingua sulle labbra, poi iniziò a ridere, Van era diventato rosso come il fuoco dell’inferno «Che hai da ridere?» disse imbronciandosi «Sai Van mi chiedevo per quanto tempo riuscirai a resistere…» Van non capì che cosa intendesse «Cosa vuoi dire?».
«Intendevo ad Hitomi… sai ho potuto sentire il desiderio che nutri nei suoi confronti dal tuo sangue, dopotutto sono quattro anni che l’aspetti…  Non resisterai ancora a lungo caro il mio re…».
Van diventò ancora più rosso, possibile che fosse così evidente che desiderasse Hitomi.
«Guarda  che non c’è niente di male, adesso per favore mi puoi togliere le catene… sono un po’ scomodo e adesso sto bene…» .. Il re lo guardò e sorrise «Per adesso no… così impari…», poi si alzò e fece per andare  al piano di sopra.
«Giuro che me la paghi Van… lo dirò ad Hitomi…».
Si fermò a metà scala, poi tornò giù, aprì la cella, lo slegò e lo lasciò andare «Non una parola o giuro che risveglio l’escaflowne e ti schiaccio…» se ne andò di sopra tutto imbronciato. Il ragazzo nella cella sorrise massaggiandosi il polso. Si tutta la situazione era davvero divertente, però avrebbe dovuto parlare con Yukari il prima possibile.
 
Hitomi e Yukari si erano addormentate nell’enorme camera da letto di quest’ultima, la prima a svegliarsi fu la ragazza dagli occhi verdi, la sua migliore amica aveva pianto per tutta la notte, aveva scoperto troppe cose difficili da metabolizzare in così poco tempo. Era spaventata e la capiva.
Si alzò e senza fare rumore uscì dalla stanza, mentre girava per i corridoi si ritrovò a pensare  a Van e se fosse sveglio, poi senza essersi resa conto era in piedi davanti alla porta della sua camera.
Quella mattina nel castello non c’era nessuno della servitù, dopo l’attacco della sera precedente Van aveva dato un giorno di riposo a tutti, così da potersi riprendere dall’affronto subito.
Entrò nella stanza, all’interno era completamente buia, tranne per la luce che entrava dalla porta aperta, la richiuse alle spalle e questa tornò immersa nelle tenebre.
Trovò curioso che Van adorasse  dormire completamente al buio, lei preferiva sempre uno spiraglio all’interno della stanza poco a poco i suoi occhi iniziarono ad abituarsi al buio, un piccolo raggio filtrava sempre dalla scure della finestra, come la volta precedente riuscì a vedere i contorni di ciò che le stava intorno, poi arrivata vicina al letto lo vide, dormiva tranquillamente, un braccio infilato sotto al cuscino, l’altro abbandonato al suo fianco, non indossava la camicia. Desiderò svegliarlo, non avevano ancora avuto modo di parlare di loro due, ma resistette  poichè notò lo sguardo dolce che aveva, sorrise e ripensò a tutte le notti trascorse insieme quando scappavano da Zaibach, a quante volte non si era accorta del suo preoccuparsi per lei.
Senza pensare si avvicinò ancora di più al suo viso e poggiò le labbra su quelle del ragazzo addormentato.
Van aprì gli occhi a quel contatto e la vide li accanto a lui e pensò forse che Ryu aveva ragione, non avrebbe resistito a lungo.
L’attirò accanto a se «Buon giorno…» disse appoggiando la testa sul petto della ragazza.
Hitomi arrossì per la posizione, ma non disse nulla, Van le era mancato e poi non sembrava essersene accorti perché ancora intorpidito dal sonno «Buon giorno…» disse iniziano a giocare con qualche ciuffo di capelli di lui.
Van senza preavviso l’attirò sopra di se e la baciò con passione «Ti amo..» poi un altro bacio.
Hitomi lo guardò «Cosa hai detto?» Non poteva credere che lui l’ avesse detto davvero «Ti amo… avrei dovuto dirtelo quattro anni fa… scusa il ritardo…» le accarezzo il volto, si fissarono negli occhi, esistevano solo loro in quel momento e nessun altro. Si era davvero cambiato, ma solo nell’aspetto perché era più adulto, ma era lo stesso Van di cui si era innamorata.
Hitomi sopra di lui si avvicinò di più fino ad annullare quel contatto, si baciarono con lentezza, lei  gli carezzava il petto, Van le sfiorava la schiena coperta solo da una leggera camicia da notte senza maniche e che arrivava appena sopra la ginocchio, ma nel posizione in cui si trovavano copriva appena sino a sopra la coscia.
Van cambiò la situazione, adesso lui era sopra di lei, continuò a baciarla.
I loro baci erano lenti, ma approfonditi, le loro lingue danzavano ad un ritmo tutto loro, il ragazzo la carezzava il ventre piatto, risalendo lentamente, lei gemette nella sua bocca quando le sfiorò appena sotto il seno.
Il giovane re si fermò e la guardò, lei sorrise, ma stava morendo dall’imbarazzo,  tornò a baciarlo.
Van non sapeva fino a che punto potesse reggere in quella situazione, lei aveva davvero un buon profumo, la sua pelle era così morbida, avrebbe voluto baciarne ogni centimetro, sentiva che anche lei provava la stessa cosa, ma non voleva certo  che le cose prendessero una brutta piega e lei  scappasse.
Hitomi gli carezzava la schiena, sentiva l’effetto che aveva su di lui, sapeva quanto la stava desiderando, aveva i muscoli tesi, inarcò la schiena verso di lui fino a sfiorarlo con il suo bacino.
Van restò immobile stava perdendo il controllo, si concentrò a baciarle il collo, poi scese piano piano sino a baciarla sul cuore, scese ancora e arrivò a baciarle la pancia piatta.
Hitomi sospirò, le piaceva il modo che aveva di toccarla, dolce, delicato, era il tocco di Van.
Van tornò all’altezza del suo viso «Ti prego Hitomi chiedimi di allontanarmi, chiedimi di andare via… ti prego…» le mani ai lati della testa della ragazza che gli sorrise e in tutta risposta gli mise le braccia intorno al collo e lo attirò a se, si baciarono ancora ma questa volta  il loro contatto fu più passionale, ne avevano bisogno come dell’aria.
Hitomi lasciò correre le sue mani sulla schiena di Van, poi percorse con le dita la linee delle sue anche, sfiorando appena il bordo dei pantaloni, era il suo turno adesso gemere.
«Hitomi per favore chiedimi di andarmene… per favore…» continuava a lasciargli dolci baci sul collo mentre diceva ciò.
«No… non te ne andare… resta qui con me…» sorrise.
Van le lasciò una scia di baci roventi sul collo, non riusciva  a capire che gioco stava facendo.
«Dimmelo Van…» disse Hitomi in un sussurro, non pensò, quella frase le venne fuori senza rendersene conto.
Lui capì «Hitomi… voglio fare l’amore con te…», lei sorrise, poi lo baciò.
Le lasciò scivolare l’indumento che aveva usato quella notte per dormire, adesso era diventato di troppo.
I loro baci divennero sempre più roventi.
Van si staccò da lei e iniziò a percorrerle tutto il corpo con dei dolci baci, erano felici. Finalmente dopo tanto tempo lei era li con lui.
Si amarono come non avevamo mai fatto prima, il ragazzo si accorse che nemmeno lei era tanto esperta e si rilassò, lo aveva aspettato, smisero di pensare, si lasciarono andare diventando una cosa sola,   fino a raggiungere il massimo del piacere, poi restarono sdraiati l’uno accanto all’altro, Hitomi con la testa appoggiata al petto di Van, le loro mani intrecciate, lui le baciò la testa «Tutto bene?» disse poggiandoci sopra la sua guancia.
«Si… sto bene… » si accoccolò al suo petto, poi si addormentarono stretti l’uno nelle braccia dell’altro.
Un raggio di luce illuminava i volti dei due giovani, unico testimone del loro amore.
 
Yukari si svegliò, la stanza era vuota e il sole alto nel cielo, non si rendeva conto di che ore potessero essere, si alzò, andò in bagno, si sciacquò il viso e poi indosso degli abiti più comodi del vestito lungo.
Mi se un paio di pantaloni stretti, una camicetta bianca  a mezza manica fatta a sbuffo e un gilet che copriva il corsetto che aveva sotto, sempre abiti tipici del posto, si legò i capelli in una coda alta e infilò gli stivali bassi e uscì dalla stanza.
Entrata nel salone trovò solo Folken che stava provando a rimettere a posto la vetrata «Buon giorno… Folken…» disse la ragazza.
«Buon giorno, hai dormito bene?» chiese con dolcezza.
«Insomma… ho dormito meglio… Tu?» abbozzò un sorriso, si sentiva a disagio, non sapeva come comportarsi con lui.
«Senti mettiti seduta, ti preparo qualcosa da mangiare» Folken si allontanò velocemente, Yukari provò a rispondere ma era già sparito.
 
Millerna si era svegliata, Dryden non c’era, sicuramente era in biblioteca a fare ricerche, il fatto che la leggenda si fosse rivelata vera lo aveva elettrizzato, Allen lo aiutava.
Trovò curioso il fatto che quei due lavorassero insieme , sorrise e pensò a quanto fosse fortunata ad avere Dryden, si stupì del fatto che Allen non ci avesse provato con Yukari, forse essere  la nipote di Van lo metteva in soggezione, sorrise,  Van zio… questo era un vero scoop.
Merle si aggirava per il castello e vide Millerna, decisero di andare insieme da Hitomi, ma trovarono la camera vuota «Forse si è già alzata…» disse Merle con il tono deluso.
«Non penso i suoi vestiti sono qui, almeno che non vada in giro per il castello con gli indumenti da notte, sarebbe tipico di quella ragazza… Andiamo a vedere se Van è sveglio… » Millerna e Merle andarono verso la camera del ragazzo, bussarono ma non ottennero risposta «Strano che si sia già svegliato? Ma è andato a letto poche ore fa…» Merle aprì lentamente la porta, la scena che lei e Millerna si trovarono davanti li lasciò senza parole… Van e Hitomi, coperti solo da un lenzuolo che dormivano abbracciati teneramente.
«Forse è meglio non disturbare… » disse Millerna zittendo Merle che stava per dare di matto.
Van aprì lentamente gli occhi, sentì dei rumori provenire dalla porta della sua stanza, desiderava solo poter dormire in pace, aveva dato il giorno libero a tutti per riposarsi.
Restò pietrificato quando sulla porta vide Millerna e Merle che sorridevano. Il re colto in flagrante sgranò gli occhi, Hitomi dormiva accanto a lui completamente nuda… proprio Millerna e Merle dovevano entrare, si ritrovò a pensare ad una scusa per giustificare la cosa prima che Hitomi si svegliasse, ma troppo tardi, la ragazza accanto a lui aprì gli occhi.
«Millerna, Merle non è come sembra…» Van provò con la vecchia scusa, sapeva che non gli avrebbero mai creduto, ma non poteva non tentare.
«Maledetta… hai attentato alla virtù del signorino Van…» Merle si divincolò dalla stretta di Millerna.
Hitomi fissò le due donne poi Van che era rimasto pietrificato con la schiena poggiata alla testiera del letto, trattenne a stento un sorriso «Io non ho attentato a niente » rispose lei.
«Lo dirò al signor Folken, aspetta solo che lo trovo…» poi lasciò la stanza e corse verso il salone.
Hitomi strappò il lenzuolo a Van se lo avvolse attorno al corpo e partì all’inseguimento della ragazza gatto, Millerna si coprì gli occhi, Van si infilò i pantaloni e corse dietro a quelle due matte.
La regina di Asturia li seguì, non voleva assolutamente perdersi la scena.
 
Nel salone Folken aveva preparato una buona colazione a sua figlia, le aveva messo in tavola ogni cosa, dalla frutta al dolce.
La ragazza ringraziò e insieme si  misero a mangiare, parlarono dei loro interessi e si accorsero di avere molte cose in comune, poi sentirono un rumore di voci che urlavano provenire dal corridoio, subito dopo si spalancò il portone e Merle entrò inseguita da Hitomi che era solo coperta da un lenzuolo «Signor Folken…. Suo fratello… Hitomi…» ma le venne tappata la bocca da quest’ultima, poco dopo li raggiunse Van e a seguire Millerna che si tratteneva la pancia dalle risate.
«Ma che sta succedendo?» chiese Folken fissando sua figlia e i presenti di fronte a loro.
Cominciarono a parlare l’uno sopra all’altro.
«Basta… Van mi vuoi spiegare?» Folken fissava suo fratello che aveva lo sguardo colpevole..
«Non è successo niente, Merle è la solita impicciona…» disse Van fissando la ragazza gatto, il volto completamente rosso.
Poco dopo entrarono Ryu, seguito da Dryden e Allen che restarono stupiti nel trovare Hitomi solo avvolta da un lenzuolo bianco «Ma che sta succedendo qui?» chiese Allen trattenendo una risata.
«E’ quello che sto provando a capire…» disse serio Folken.
«Non è vero…. Che non è successo niente, io e la regina Millerna siamo entrati e abbiamo trovato il signorino Van e questa strega sdraiati nudi a letto…» disse Merle imbronciandosi, nonostante fosse una giovane donna si comportava ancora come una bambina.
«Non sono affari tuoi Merle …» disse Van seriamente arrabbiato e imbarazzato.
Merle aveva rovinato tutto e adesso stava morendo di vergogna, già la sua privacy era sempre al centro dell’attenzione, ma adesso questa, era furioso come mai.
«Ma signorino Van…» Merle provò a dire qualcosa, ma  Van le fece segno di tacere.
Lasciò la stanza lasciando tutti li senza una spiegazione, avevano ormai capito che cosa era successo.
«Van aspetta…» disse Hitomi, ma venne fermata da Yukari « forse  e meglio se ti vesti» .



Questo capitolo vuole essere uno stacco da tutte le cose che sono successe, spero che la mia storia non stia diventando pesante. MI sono diverita troppo con il peronaggio di Merle le ho dato poco spazio e adesso la vedrete ancora un po'. Voglio piano piano approfondire il rapporto tra Ryu e Van e Yukari e folken... al prossimo aggiornamento.
Al prossimo aggiornamento.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Van stava camminando nella foresta di Fanelia, era furioso e imbarazzato, perché nessuno si faceva gli affari propri, Merle lo aveva fatto innervosire come mai prima d’ora, lo trattavano tutti ancora come un bambino, ma ormai era un uomo, stava gestendo il regno anche meglio di suo padre, riuscendo a garantire ai suoi sudditi una vita tranquilla, senza guerre e soprattutto ricca, i rapporti di amicizia stretti durante la guerra contro Zaibach aveva portato a degli accordi diplomatici tali da trasformare Fanelia da piccolo regno a uno  dei più grande quasi ai livelli di Asturia, Freid e Zaibach stesso.
Arrivò nei pressi della tomba reale e una volta controllato che nessun lo seguisse deviò per una strada nascosa dalla vegetazione selvaggia, poi aprì le sue bianche ali e spiccò il volo.
Atterrò ai confini del regno, li intorno c’era solo un bosco selvaggio, lo aveva scoperto poco dopo la partenza di Hitomi, era qui che veniva a pensare a lei oppure semplicemente a fare quello che voleva.
Si sedette su di un masso vicino ad un lago, si mise ad analizzare tutto ciò che era successo.
Lui e Hitomi avevano passati quattro anni senza vedersi, poi appena lei era ritornata non aveva fatto altro che pensare a lei, voleva solo lei, infatti aveva rifiutato ogni donna che il consiglio avesse voluto che sposasse. Sposarsi… non ci aveva mai pensato, insieme ad Hitomi… l’idea non lo spaventava, gli sarebbe piaciuto magari un giorno, ma adesso no… non sapeva nemmeno come sarebbero andate le cose tra loro, era tutto un casino, si ritrovò a lanciare un sasso nel lago e a darsi dello stupido.
«Vi vedo preoccupato vostra altezza… cosa turba il cuore del re Van?», Van si voltò nella direzione dove proveniva la voce e vide in piedi davanti a lui Ryu, con indosso un paio di pantaloni neri e una camicia color sabbia, che aveva dei laccetto di cuoio che potevano chiuderla sul petto, era tutto spettinato, chiaro segno che aveva volato.
«Ryu… come hai fatto a trovarmi?» Van sbatté le palpebre un paio di volte, il suo posto segreto non era più segreto.
«Veramente non ti cercavo, immaginavo volessi stare da solo dopo il casino combinato da quella gatta…» il demone gli sorrise e si andò a sedere accanto a lui.
«Lo sanno già tutti?» chiese abbracciandosi una gamba e abbassando lo sguardo.
Ryu non capiva se era imbarazzato, furioso o entrambe.
«Si… Merle lo ha sbandierato alla vostra allegra compagnia, Allen e Dryden non hanno detto niente, tuo fratello era un po’ sorpreso, Hitomi poverina voleva sparire, quando ho detto che andavo a fare un giro stava andando in camera sua con Yukari… lo sai le donne…».
«Accidenti…» e scagliò un altro sassolino che aveva trovato accanto a se nel lago.
«Hai voglia di parlare? Sai mi sembri alquanto confuso…» disse cadendo sull’erba portandosi le mani dietro la testa. Van lo osservò, forse poteva parlare con lui… decide di provare, in fondo era l’unico che aveva dimostrato un po’ di “delicatezza”.
«Si è vero sono abbastanza confuso e anche spaventato…» disse lui voltandosi verso la figura del moro che gli stava accanto.
«Perché? Che cosa hai fatto di male per essere confuso e imbarazzato?» sorrise.
«Hitomi è tornata da quanto?! Una settimana e …» ma non riusciva nemmeno a pronunciarlo, divenne rosso e abbassò lo sguardo.
«E…» alzò un sopracciglio, Van riprese a parlare « e… ho fatto l’amore con lei… non so perché ma quando c’è Hitomi io non riesco più a pensare, infatti sono stato talmente stupido da lasciare che le mie emozioni prevalessero sulla ragione…».
«Quindi pensi che la notte trascorsa con Hitomi sia stato uno sbaglio solo perché gli altri ti hanno preso in giro e hanno violato la tua privacy… perché è questo quello che ti rende confuso Van, sei arrabbiato perché gli altri ti hanno diciamo preso in giro con i loro atteggiamenti – scusa se te lo dico- ma erano fuori loro…».
«Anche ma il problema è che quando Hitomi se ne andata e io non sono più riuscito a far funzionare il ciondolo mi sono sentito perso, non hai idea di quanto sia stato male, a confronto le riparazioni dell’escaflowne sono state una passeggiata… » abbassò un attimo lo sguardo, si stava aprendo con un perfetto estraneo, ma non gli importava, il suo istinto gli diceva di fidarsi e così continuò «Se va via io che cosa dovrei fare? Adesso le cose sono cambiate, tra noi intendo… Non mi pento assolutamente di aver fatto l’amore con lei, è stato il momento più bella della mia vita… è solo che da quando ho scoperto che Yukari è la figlia di Folken ho iniziato a pensare che potesse regnare lei su Fanelia e io potrei vedere come vanno le cose con Hitomi… ma non posso chiederle questo… Yukari ha detto che non ha interesse nel governare Fanelia e così le mie speranze si sono infrante…» Van aveva detto quello che lo spaventava da quando Hitomi era tornata.
«Scusa Van, ma hai provato a parlare con Hitomi o con  Yukari? Magari ti stupiscono… ti sei complicato la vita per niente… Parlane con loro… Adesso posso chiederti una cosa?» Ryu si mise a sedere e puntò i suoi occhi azzurri in quelli scuri di Van, cielo e terra che si osservavano «Dimmi…» disse il giovane Re sostenendo il suo sguardo.
«Hitomi è stata la prima vero » era più una domanda che un affermazione Van divenne rosso acceso, poi abbassò lo sguardo «Si… è stata la prima…» Ryu sorrise «Sai si vede… dalla tua reazione, ecco perché ti sei arrabbiato così tanto… Van senti lascia perdere quello che ti dicono o ti diranno gli altri, quello era un momento vostro, vi amate, allora non c’è niente di male nel fare l’amore… » Van osservò Ryu, si capiva dai suoi discorsi che era più grande.
«Ti sei mai trovato in questa situazione?» chiese Van al demone «Si Van, tanto tempo fa…».
Ryu si accorse che Van non parlava, capì che voleva che continuasse, così prese un bel respiro, dopotutto lui era stato onesto « Mi sono innamorato una sola vota nella mia vita ed ho imparato che l’amore fa schifo, soprattutto quando questa è solo da una parte… ci conoscevamo da bambini, poi siamo cresciuti, io ero completamente innamorato di Karin…  avrei venduto l’anima per lei… anzi l’ho fatto, la prima volta che abbiamo fatto l’amore è stato bellissimo, credevo il cuore esplodermi nel petto… ».
«Avevi paura?» chiese Van sdraiandosi sull’erba. «Avevo una paura fottuta, ma non ero l’unico ad averla… cosi ho vissuto il momento…».
Il re si sentì più tranquillo, poi si alzò e sorrise a Ryu «Grazie… mi sento un vero stupido adesso… torniamo al castello, voglio vedere Hitomi…».
Ryu sorrise si alzò e insieme spiccarono il volo verso il castello.
 
Intanto nel castello Yukari aveva trascinato Hitomi nella sua camera da letto, trovava assurdo il comportamento di Millerna e Merle, avevano violato la loro privacy rendendo divertente un momento magico e privato.
«Yukari… mi dispiace che tu l’abbia scoperto così…» era la ragazza bionda a scusarsi.
«Trovo indecente il comportamento di quelle due oche, regina o no Millerna è stata infantile come Merle… tu come stai?» chiese addolcendo lo sguardo.
«Vorrei vedere Van, è andato via infuriato… » disse iniziando a vestirsi, anche lei optò per un abbigliamento simile a quello dell’amica, solo che non mise il gilet.
«Ne vuoi parlare?» chiese Yukari guardando il riflesso di Hitomi dallo specchio mentre si spazzolava i capelli e li legava in una treccia che le ricadeva morbida su di una spalla.
«Yukari tranquilla, Van è stato dolcissimo, è stata l’alba più bella della mia vita, non mi pento di niente… davvero.. sto bene… mi ha detto che mi ama… sia prima che dopo…» disse sorridendole, era davvero felice, i suoi occhi erano pieni di amore per quel ragazzo.
Improvvisamente sentirono bussare dalla finestra.
Van e Ryu erano in volo davanti alla finestra.
«Van…» la ragazza dagli occhi versi corse ad aprirla e li lasciò entrare.
Van l’abbracciò subito «Scusa se me ne sono andato in quel modo… » poi le rubò un bacio a fior di labbra.
Yukari li osservò e decise di lasciarli soli avevano bisogno della loro privacy… però pensò che se usciva dalla porta qualcuno poteva disturbarli ancora, così andò alla porta, la chiuse a chiave.
Van e Hitomi la osservarono, poi si avvicinò a Ryu «Mi porti di sotto senza che mi vedano gli altri.. così loro possono avere la loro intimità…».
Ryu le sorrise, poi come un principe azzurro la prese in braccio e si avvicinò al davanzale della finestra «Ragazzi ci vediamo dopo…  se avete bisogno ditecelo, ci vediamo a pranzo» I due scomparvero nel cielo limpido.
«Stai bene Van?» chiese lei con dolcezza, lui la strinse forte tirandola a se per la vita sottile «Adesso si… non volevo lasciarti sola prima sono stato uno stupido… scusami…».
Hitomi sorrise e gli diede un leggero buffetto sulla testa «Stupido… » poi gli diede un bacio sulla guancia.
«Senti Hitomi, qualunque cosa diranno sappi che io non mi pento di niente, lo rifarei anche mille volte… sei tutto quello che voglio… e che vorrò per tutta la mia vita…» la dichiarazione d’amore di Van era dolcissima, lei eliminò la distanza tra loro con un bacio carico di amore.
 
Yukari e Ryu volavano liberi nel cielo limpido, non c’era una nuvola, lentamente iniziò a scendere e si ritrovarono dove poco prima era stato con Van.
«Wow.. questo posto è bellissimo…Ryu come stai?» chiese lei che non aveva dimenticato la notte precedente.
«Sto bene.. Yukari mi dispiace, di solito non mi succede, solo che il combattimento con Kilik… avevi un profumo dolce.. scusami ti avrò spaventata a morte…» Ryu era imbarazzato iniziò a grattarsi dietro la testa.
Yukari sorrise «tranquillo Van mi ha detto tutto… prima di andare a dormire... tranquillo… davvero non ti preoccupare…». Il demone arrossì, quella ragazza era bellissima, poi di nuovo quella fitta al cuore tornò… Mai più, non sarebbe successo mai più.
«Senti Ryu… posso farti una domanda?» chiese lei mettendosi a sedere sul prato, le fu accanto «Dimmi…» sorrise.
«Ma si può sapere chi sei tu? Mi spiego gli altri li conosco dai racconti di Hitomi, ma di te non so niente, sono curiosa… puoi anche non rispondermi, ma visto che qui la privacy è una cosa rara… ».
Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto rispondere a quelle domande e preferiva che fosse solo con la sua sacerdotessa… fece un bel respiro e iniziò a parlare «Io sono il generale dell’esercito di Lucifero, il suo primo generale per la precisione… Sono il capo del girone della lussuria…» inarcò un sopracciglio, Yukari lo stava fissando strana «Girone della lussuria?» Yukari era stupita.
«Si… sono il braccio destro del Diavolo… vengo dall’inferno, sono un demone, non lo avevi capito dalle mie ali… poi sono anche sexy, mica potevo governare sul quello dell’invidia?!» era lui ad essere stranito adesso, manche molto divertito.
La ragazza iniziò a balbettare, non riusciva a dire niente.
«Yukari stai tranquilla sono il tuo drago, il marchio ti protegge da me… i draghi del fuoco sono sempre stati dei tipi “Caldi”» sorrisero.
«E sentiamo come sei diventato un generale?» gli occhio azzurri di Ryu si velarono di tristezza.
«Ho venduto la mia anima, la donna che amavo stava per morire e io provai a salvarla, il diavolo mi disse che non era una buona idea e così facemmo una scommessa, se lei restava con me per tutta la vita non si sarebbe preso la mia anima, in caso contrario si… Ha vinto lui, mi tradì con il mio migliore amico… ero disperato, sentivo il cuore andarmi in mille pezzi, così quando Lucifero venne a riscuotere si impietosì, ero ridotto davvero male e così decise che invece di volermi tra le anime che collezionava, mi tenne al suo fianco, così sono diventato quello che sono, il mio lato vampiro è legato al fatto che sono il capo del girone della lussuria…» Aveva raccontato  qualcosa di se a Yukari, ma non voleva andare oltre, era troppo difficile per lui parlare.
Yukari non insistette «Dai torniamo al castello, Van e Hitomi avranno bisogno di un aiuto con quella banda di pazzi…» Ryu la sollevò e partirono alla volta del castello.
 
Il pranzo fu un vero e proprio delirio, Merle punzecchiava Hitomi, Allen e Dryden fecero qualche battutina a Van, Millerna invece non aprì bocca, Yukari l’aveva fulminata.
Fu Folken il primo a parlare «Van… sai che qui a Fanelia ci sono delle regole… lo dovresti sapere dopotutto sei il re…» Tutti tacquero quando il fratello maggiore del Re parlò, il suo tono era serio.
«Si lo so…» Van lo guardò dritto negli occhi, si osservarono si studiarono, poi il maggiore tornò a parlare «Quello che hai fatto è imperdonabile, lo sai che dovete essere uniti nel vincolo del matrimonio… non puoi essere così incosciente… sei sempre il re… se dovesse rimanere incinta? Ci hai pensato?».
Van non poteva credere alle sue orecchie, ma non fece in tempo a rispondere che qualcun altro parlò per lui «Senti da che pulpito arriva la predica…» era stata Yukari.
Folken non poteva credere alle sue orecchie, sua figlia si era alzata da tavola e adesso era in piedi davanti a lui che lo fissava negli occhi «Cosa?» disse lui .
«Tu che hai avuto una figlia e che hai abbandonato ti permetti di giudicare tuo fratello che ha fatto l’amore con la donna che ama… non l’ha lasciata e non è scappato e invece voi cosa state facendo? State ridicolizzando il loro momento più bello… Folken per favore stai zitto…».
Yukari aveva qualcosa di diverso, Ryu lo percepì subito, ma non capiva cosa.
Folken non sapeva come rispondere, fu Allen  parlare «Yukari non è quello il discorso.. c’è un protocollo se si scopre Van è nei guai…» Yukari lo fissò «Disse l’uomo con un figlio illegittimo che ha avuto con una donna sposata… siete tutti ipocriti, voi tutti… Folken giudichi tuo fratello, ma per favore…» poi sotto lo sguardo attonito di tutti fece per uscire dalla stanza, ma Ryu la bloccò.
«Vieni fuori da li Kristal… ora…».
Tutti li fissarono… «Allora ti sei accorto di me… bravo Ryu… la ragazza aveva un po’ di rabbia e io l’ho tirata fuori… non essere arrabbiato…».
 I presenti restarono senza parole, Yukari leccò il collo a Ryu «Kristal non farmi perdere la pazienza…».
Poi Yukari fissò i presenti e sorrise «Mi voglio divertire…»

Angolo Autrice:
Questo capitolo non mi è venuto benissimo, è un po' lento, ma mi serve per introdurre bene il passato di Ryu e quelloi che è in realtà, mi sono divertita tantissimo a crearlo spero lo apprezziate... Yukari non ha ancora tirato fuori quello che prova in tutta questa situazione... spero che continuate a seguirmi e che la storia non risulti noiosa, grazie un bacione...
 

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


«Che diavolo sta succedendo Ryu?» Folken era furioso, non capiva che cosa stesse succedendo a sua figlia, Ryu non rispose, i suoi occhi erano cambiati, dall’azzurro al rosso fuoco «Folken quella che hai davanti è tua figlia, ma è posseduta da un demone inferiore…» disse senza toglierle gli occhi di dosso.
«Così mi ferisci… Sai non dovevi lasciare il tuo regno dolcezza…»Kristal nel corpo di Yukari si avvicinò facendo ondeggiare i fianchi davanti al demone che gli stava di fronte, gli mise le braccia al collo «Lucifero non è contento della tua iniziativa di abbandonarlo… sei stato un bambino cattivo…» poi si allontanò.
Fissò i presenti, poi si avvicinò ad Allen che era rimasto pietrificato, sentiva freddo a tal punto da penetrargli nelle ossa, lei gli prese la spada e si mise al centro della sala «Siete tutti stupidi… avete visto la piccola Yukari tranquilla e nessuno si è sognato neanche lontanamente di capire quello che stava provando… stupidi…» aveva la spada davanti a se, pronta a sferrare un attacco, ma con sorpresa di tutti fu Van ad andarle incontro con la propria arma sguainata «Non voglio farti del male, lasciala andare…» aveva un tono di voce deciso. La ragazza sorrise «dovrei farlo solo perché me lo dici tu? Scordatelo… »
Lo attaccò, ingaggiarono un violento corpo a corpo, la ragazza attaccava per ferire, Van schivava, non voleva colpire, Ryu nel mentre estrasse la sua spada di fuoco e andò in aiuto al re.
Combatterono tutti e tre, Yukari era veloce, schivava e attaccava, era brava.
«Kristal sei brava ma io lo sono di più…»Ryu la colpì allo stomaco, lasciandola per un attimo senza respiro, poi l’afferrò per le braccia e la bloccò al muro, sentiva caldo, dove la teneva stretta il demone, troppo poi disse «Porta un messaggio a Cain… se vuole il mio posto deve venire di persona…  adesso sparisci non costringermi a fare del male a questo bel faccino…» il Kristal  restò pietrificato, aveva perso… scappò via lasciando solo una leggera scia di zolfo sulla finestra.
Yukari cadde addormentata tra le braccia di Ryu, che dolcemente la sollevò «Dov’è la sua stanza, deve riposare…».
Hitomi gli fece cenno di seguirlo e una volta arrivati le tolsero gli stivali e la misero a letto, per sicurezza il demone si tolse il suo polsino di cuoio, sopra c’erano incise dei simboli che a Hitomi ricordavano rune e al centro aveva una croce celtica.
«Impedirà a qualche altro demone di fare scherzi…» poi lo infilò al suo polso, poi uscì.
«Stai bene Hitomi?» Van le si era avvicinato dolcemente e l’aveva stretta forte.
«No Van non va bene niente, dobbiamo andare sulla Terra, Yukari ha bisogno di parlare con sua madre, io ero troppo presa da me stessa e non ho chiesto alla mia migliore amica come stesse… Sono orribile…»
Hitomi si sedette sul davanzale della finestra aperta.
«Non sei orribile, comunque tra qualche giorno potremmo partire alla volta della Luna dell’illusione, l’Escaflowne è quasi pronto… stai tranquilla risolveremo tutto.»
 
 
Yukari si risvegliò molte ore dopo, la sua stanza era avvolta dal buio, l’unica cosa a fare luce era Hitomi che stava seduta sul davanzale leggendo un libro, Van si era addormentato con la testa appoggiata al tavolo.
«Hitomi… che cosa è successo?» disse alzandosi dal letto per avvicinarsi a lei.
«Ti ha posseduto un demone, ma Ryu e Van ti hanno salvato… come stai?» chiese chiudendo il suo libro.
«Bene…» sorrise, poi sentì qualcosa vicino al polso e notò il braccialetto… Lo aveva riconosciuto, era di Ryu.
«Non mentire… »Hitomi la stava fissando dritta negli occhi.
«Ti va di andare fuori, Van si è addormentato, non vorrei svegliarlo…» disse Yukari indicando il ragazzo che dormiva come un bambino con la testa appoggiata al tavolo.
Uscirono, il castello era avvolto da un’oscurità quasi inquietante, camminarono un po’, poi si sedettero sul bordo della fontana.
«Allora? Come va?» Hitomi non vedeva Yukari così triste da quando aveva scoperto il tradimento di Amano.
«Sono confusa ok?! Mi trovo su un altro pianeta, ho incontrato mio padre… non mi sono ancora abituata…»
La ragazza con gli occhi verdi la fissò «Van ha detto che tra pochi giorni potremmo partire per andare sulla terra, capisco che sei confusa… lo so…».
Yukari non credeva davvero che lei potesse capire, in fondo lei li era felice «Sono successe troppe cose scusami… Kilik, Ryu, Van, Folken… sapere che loro sono quattro draghi un po’ mi spaventa… ».
L’amica gli sorrise «Stai tranquilla… risolveremo tutto insieme…» l’abbracciò forte.
Yukari sorrise, poi in lontananza vide una figura seduta sulla torre del castello «Guarda Hitomi c’è qualcuno…» si avvicinarono e una volta sotto la torre riconobbero la figura, Ryu stava scrutando la luna e non si era accorto di loro.
«Ehi Dracula… soffri d’insonnia?» Yukari sorrise.
Ryu sentì una voce familiare che lo risvegliò dai suoi pensieri… Guardò verso il basso e la vide, era bellissima illuminata dai raggi della luna, gli stava sorridendo.
Scese dalla torre e le atterò davanti «Che cosa ci fate in giro a quest’ora voi due? Yukari tu stai bene?» disse con tono dolce.
«Stavamo facendo una passeggiata, abbiamo parlato un po’, ma non volevamo svegliare Van… si sto bene» Yukari sorrise immaginando che cosa avrebbe fatto il ragazzo non trovandole in camera, poi gli fece vedere il polso e gli sussurrò un grazie.
«Yukari mi dispiace averti colpito… va davvero tutto bene?» chiese grattandosi dietro la testa per l’imbarazzo.
«Certo sto bene, solo un po’ frastornata… comunque grazie per l’interessamento…» gli regalò il più dolce dei sorrisi.
Ryu risentì quella fitta all’altezza del cuore, non poteva essere possibile, lo aveva giurato a se stesso, ignorò la sensazione e si rivolse alle ragazze «Andiamo vi porto dentro altrimenti Van rischia l’infarto…»
«Certo Dracula…» disse sorridendo Yukari.
Hitomi era rimasta in silenzio per tutto il tempo, c’era una certa tensione nell’aria, non riusciva a interagire con i due, era qualcosa che non riusciva a definire.
«Dracula? Attenta che ti mordo davvero la prossima volta…» sorrise poi andò avanti, le ragazze lo seguirono. Poco dopo videro Van seguito da Folken e Allen che avevano le armi in pugno, si fermarono a guardarli poi i tre iniziarono a ridere nel vedere le loro facce.
«Dove diavolo siete state… mi sono svegliato e la camera era vuota, eravate sparite entrambe... ma avete idea del pericolo che avete corso? …» Van era furioso, poi quando vide che Ryu era con loro si rilassò.
«Scusaci Van, non volevamo spaventarti, solo che mi ero svegliata e avevo bisogno di Hitomi … Scusa..»
Il re addolcì lo sguardo «Tranquille, certo che voi due siete delle piccole pesti…».
Folken osservò sua figlia «Forse è meglio rientrare, è tardi, poi da domani dobbiamo iniziare i preparativi per andare sulla Luna dell’illusione…» si voltò ed entrò.
Venne seguito poco dopo dagli altri, mentre stava per entrare in camera sua fu fermato da Ryu «Folken dalle tempo… prima o poi vorrà parlare con te…». L’uomo lo fissò con astio «Non mi serve che tu venga a consolarmi, vedi di fare il tuo dovere di Drago…» poi chiuse la porta della sua stanza.
Ryu non disse nulla, sorrise diabolico.
Hitomi e Yukari dormirono insieme quella sera, quest’ultima non aveva voglia di dormire da sola dopotutto quello che era successo. Presto sarebbero andati sulla Terra e allora molte cose sarebbero state chiarite, o almeno lo sperava.
 
L’indomani tutti ebbero un gran da fare, Millerna voleva accompagnarli sulla Luna dell’illusione, ma Dryden e Allen riuscirono a farle cambiare idea. Secondo il reggente di Asturia la cosa migliore era fare andare Van e Ryu, ma Folken voleva esserci per non abbandonare Sachiko “nello scontro” con sua figlia.
Così decisero alla fine che sarebbero andate le due ragazze con  Van, Folken e Ryu.
Il demone prima di partire aveva delle cose da sbrigare «La partenza è tra tre giorni, quindi ci vediamo per quel tempo, devo sbrigare delle cose…» sapeva esattamente che cosa doveva fare, avevano osato sfidarlo, di certo questo non poteva rimanere impunito.
 
Durante quei giorni di attesa Yukari e Hitomi ne approfittarono per vedere in tutta tranquillità Fanelia, purtroppo Van non poteva accompagnarle perché era troppo preso dai vari impegni reali così le accompagnò Allen insieme a Merle.
«Allen come sta Cid?» chiese Hitomi mentre passeggiavano per la città. Allen sorrise al pensiero di suo figlio «Sta molto bene… il principato di Freid non poteva avere reggente migliore, Van lo sta aiutando e credo che stia facendo un buon lavoro…»
Arrivarono al castello, Folken era seduto accanto all’enorme fontana, i due uomini si salutarono con un cenno del capo.
Yukari sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare quell’uomo, ma proprio adesso non ne aveva il coraggio, così lo salutò con la mano e fece per andarsene, ma venne fermata dalla sua voce «Yukari, potrei parlarti in privato…» chiese lui con tono dolce.
La ragazza annui con la testa, poi osservò l’amica che le sorrise, sapeva che l’avrebbe aspettata.
Yukari e Folken iniziarono a passeggiare per l’enorme giardino del castello, nessuno dei due disse niente, il primo a rompere il silenzio fu Folken «Come stai?» il tono era dolce, Yukari lo guardò e gli sorrise «Sono confusa… mi dispiace per l’altra sera, però quelle cose le pensavo…» disse abbassando il capo.
«Capisco, ma Van ha degli obblighi, dopotutto è il Re e ci sono dei protocolli reali da seguire, anche se la nostra famiglia se ne è sempre infischiata…» poi scoppiò in una risata che contagiò anche la ragazza.
«Mi dispiace… non avrei comunque dovuto parlarti in quel modo » Yukari incrociò le mani dietro la schiena stringendo il braccialetto datole da Ryu, le dava sicurezza in qualche modo. Folken capì che era molto a disagio «Sai forse siamo partiti con il piede sbagliato… intendo noi due, non pretendo certo che tu mi consideri tuo padre… non ci sono mai stato per te e purtroppo la situazione attuale non durerà per sempre… quindi che ne dici di conoscerci con calma e diventare amici?» disse lui con aria preoccupata.
Yukari pensò alle parole dette da suo padre « non è una cattiva idea, si… Forse ci dovremmo conoscere un po’ e l’idea di diventare amici non mi dispiace…» si portò le mani dietro la schiena e fece qualche passo verso un roseto, erano le uniche rose di colore bianco. «Sai queste le avevamo piantate io e tua madre…» disse avvicinandosi alla ragazza.
«Sono stanca torno dentro… allora amici…  Folken…» poi tornò al castello sentire quella frase l’aveva innervosita.
Folken capì di aver sbagliato, sapeva che prima doveva parlare con sua madre e poi forse avrebbero potuto provare ad avere un rapporto, tornò anche lui dentro.
 
Cenarono tutti insieme, Merle era la solita casinista e ne approfittò per prendere in giro Hitomi «Allora Hitomi… non attentare mai più alla virtù del signorino Van… altrimenti passerai dei guai seri… hihihi».
Van che era seduto a capotavola tra le due ragazze sospirò pesantemente, poi si mise una mano sulla fronte, sicuramente quelle due lo avrebbero mandate ai matti.
«QUANDO IMPARERAI A FARTI I FATTI TUOI IMPICCIONA DI UNA GATTA…» ecco pensò Van, adesso Hitomi era furiosa.
Non aveva voglia di dire niente e si concentrò sulla sua cena, ne avrebbero avuto per un po’ quelle due.
«Sei una sfacciata, sulLa Luna dell’illusione sta bene infilarsi nei letti altrui ma qui no… lo sapevo che avevi le maniere di una serva…»Merle continuava  a punzecchiarla, il giovane Re decise che aveva sentito abbastanza «Merle adesso basta, non è un tuo problema se Hitomi si infila nel mio letto o  attenta come dici tu alla mia virtù… mi sono stancato di sentire questi commenti da parte tua…  Soprattutto perchè quello che succede nella mia camera da letto non è affar tu,  anche perché potrei volermici infilare io nel letto di Hitomi… quindi sei pregata di farti gli affari tuoi, non ti riguarda…» poi si alzò e uscì dalla stanza, si se l’erano cercata.
 
Nel mentre Ryu arrivò in un enorme stanza arredata in vecchio stile, sorrise al pensiero di come Yukari lo aveva chiamato la sera precedente, Dracula… quell’ambiente decisamente lo poteva ricordare.
«Buona sera mio signore… qual buon vento ti porta qui…» un ragazzo seduto su un enorme poltrona di pelle nera che sorseggiava un brandy lo osservava con occhi furbi.
«Buona sera Cain… » poi un turbine caldo lo sollevò in aria bloccandolo al muro, anelli di fuoco apparvero intorno al collo, agli arti superiori e a quelli inferiori.
«Come saprai bene  adesso sono molto adirato… hai provato a conquistare il mio territorio… allora l’invidia vuole un cambio di reggente?» chiese passandosi la lingua sulle labbra per inumidirle.
«Mi hanno incastrato non è vero… io non volevo…» non finì la frase perché Ryu si avventò suo collo e bevve fino a prosciugarlo, poi una luce investì Ryu, aveva assorbito tutta la sua essenza, adesso aveva amplificato la sua tecnica di raggirare, dopotutto tutti sono invidiosi, basta premere i tasti giusti, il potere di Cain gli sarebbe tornato utile, magari in qualche “incontro diplomatico”
Cain si dissolse nell’aria, adesso doveva sistemare i conti con Kristal e sapeva già dove trovarla.
Camminò per un po’ poi si ritrovò davanti ad un portone a lui familiare, entrò.
«Mio signore… ho bisogno di voi…» Ryu si inchinò davanti ad un enorme trono fatto di ossa, sopra c’era seduto un uomo, poco più grande di lui, i capelli lungi alle spalle e di colore nero, occhi di colore grigio, quasi bianchi, dove era possibile distinguere solo la pupilla.
«Mio adorato Ryu… cosa turba la tua bellissima anima, la posso vedere in questo momento, non brilla in modo accecante…» apparve nella mano dell’uomo una luce bianca, ma la sua luminosità era titubante.
«Kristal vostra figlia mi ha detto che siete scontento… se ho fatto qualcosa che vi ha turbato sono qui ad implorare perdono…» disse il giovane drago del Fuoco inginocchiato davanti a Lucifero.
«Mia figlia è una sconsiderata ragazza è giovane… mi stai facendo divertire… non sapevo di avere al cospetto un drago del fuoco… mi sto divertendo tanto…» sorrise e poi si alzò dal suo trono.
«Lucifero tua figlia mi ha attaccato, non volevo farle del male, ma non può  impossessarsi della mia sacerdotessa… è la mia missione proteggerla…» Ryu si alzò dalla sua posizione e si ritrovò a fissarlo negli occhi.
Non aveva paura di Lucifero, aveva una catena al collo e lui lo sapeva, ma sapeva anche che il Re dell’inferno non avrebbe mai osato sfidarlo, dopotutto il suo dono era quello di assorbire i poteri delle sue vittime…  Provava sempre ad assecondarlo.
Lucifero evocò sua figlia che apparse al centro della stanza, era una ragazza che all’aspetto avrà avuto sedici anni, lunghi capelli neri, sorrise birichina al padre «Non ostacolare Ryu altrimenti…» la ragazza iniziò ad urlare forte, poi si contorse sul pavimento.
Lucifero distolse lo sguardo e la punizione cessò «Sai Ryu, quel Van è un’anima interessante, davvero tanto… ma so già che non me la porterai… comunque adesso va… a lei ci penso io... Ricordati la tu anima mi appartiene… sei mio…»
Ryu sentì il freddo penetrargli sotto la pelle, che se ne era accorto.
Lasciò la stanza e tornò a Gaea.
 
Arrivò e vide Van che discuteva con  Merle, si avvicinò per sentire meglio e la risposta che sentì lo fece ridere.
Il giovane Re uscì in balcone e seduto sulla ringhiera trovò Ryu che sorrideva «Bella risposta vostra altezza…»
«Lasciami in pace Ryu, non ti ci mettere anche tu… bastano quelle due a mandarmi fuori di testa…»
Il demone scese e si mise accanto a Van «Tutto pronto per domani?»
«Si domani partiremo alla volta della Terra… speriamo vada tutto bene, Kilik non ha ancora attaccato, ma mi aspetto presto una sua mossa…».
Tornarono dagli altri, tutti salutarono Ryu calorosamente, Yukari era seduta in fondo alla stanza su di una poltrona bianca, si limitò a sorridergli , aveva un abito tipico di Fanelia, ma di colore nero, con un corpetto rosso con delle spalline sottili, i capelli erano stati tirati leggermente indietro con dei fermagli, la chioma rossa le ricadeva morbida fin sotto al seno, si ritrovò a pensare che era bellissima.
Ad attirare l’attenzione fu Van… «Ryu… mmi hai sentito?» .
«Cosa?… scusa Van… » il re gli sorrise poi gli fece vedere il polso, nel punto dove lo aveva mosso qualche sera prima c’era una piccola macchia bianca… era simile allo stesso simbolo che aveva Yukari sulla pancia e lui nella mano.
«Bene… Hitomi invece?» chiese cortese «Non mi ha detto niente… staremo a vedere…»
Andarono tutti a letto presto, l’indomani li aspettava un lungo viaggio.
Nessuno riuscì a dormire.
 
L’alba arrivò presto e i cinque si apprestarono a partire, Hitomi sentì un senso di completezza quando salì sull’escaflowne e ricordò tutte le avventure che aveva avuto, si strinse alla vita di Van, poi si alzarono in cielo diretti verso la luna dell’illusione.
Il ciondolo e la gemma entrarono in risonanza e la famosa colonna di luce apparse e li condusse via da Gaea.
Arrivarono sulla pista di atletica dove tutto aveva avuto inizio, sulla terra era notte, quindi il capo era deserto. «Eccoci sulla luna dell’illusione…» disse Van guardando il luogo in cui si trovava.

QUesto capitolo è stato abbastanza difficile da scrivere, chissa che cosa succederà, Van sulla luna dell'illusione... ne vedremo delle belle, grazi a tutto che leggete la mia storia, spero non stia diventando noiosa. Grazie mille a tutti e al prossimo capitolo

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Erano arrivati sulla luna dell’illusione, scesero dall’Escaflowne che improvvisamente venne avvolto da una luce ed entrò all’interno del ciondolo che Van aveva al collo.
«Bene, ci dobbiamo anche preoccupare di come farlo uscire da li…» disse Van grattandosi la testa.
Hitomi e Yukari sorrisero tra loro, poi osservarono lo schermo luminoso che veniva usato per segnare la classifica durante la gara, segnava la stessa data di quando erano partite «Wow, è come se non ce ne fossimo mai andate… questo è strano…» disse Yukari prendendosi il mento tra le mani.
«E’ normale, anche la prima volta mi è successo… ti ci abituerai… comunque credo sia meglio adesso incamminarsi verso casa… io inizio ad avere un po’ freschino qui fuori…» Hitomi sorrise all’amica e si strinse nell’abbraccio di Van che prontamente si era messo dietro di lei e circondandola con le sue per scaldarla un po’.
«Si, poi devo chiamare mia madre, chissà se è già tornata dal suo viaggio? »
«Tua madre ti lascia spesso da sola? » chiese Folken guardandosi intorno «Ormai non vivo nemmeno più con lei… » poi si avviò verso casa.
Arrivati a destinazione cercarono la chiave di scorta che tenevano nascosta dentro una pianta sepolta sotto un po’ di terra.
«Van ti avviso, non ti aspettare un castello, è una piccola casetta, ma a me e Yukari piace» disse giocando nervosamente con le mani.
«Hitomi onestamente non mi importa, l’importante è che tu sia al sicuro » le regalò un sorriso dolce e poi le diede un dolce bacio a fior di labbra.
Yukari aprì la porta e notò che Ryu era rimasto in silenzio per tutto il tempo così decise di prenderlo un po’ in giro «Come siamo seri… da quando sei tornato sei stato per i fatti tuoi… tutto bene? » disse lei punzecchiandolo un po’ con il gomito.
«Me la ricordavo un po’ diverso questo posto… è da un po’ che manco da casa…» disse sovrappensiero.
«Cosa tu vivevi qui?» Yukari sgranò gli occhi, non poteva crederci. Ryu sorrise nel vedere l’espressione sorpresa della ragazza, poi le carezzò la guancia ed entrò in casa, lasciandola sola sulla soglia.
«Yukari entra dai inizia a venire freddo qui…» Hitomi l’aveva risvegliata dai suoi pensieri, aveva trovato dolce il sorriso di Ryu e poi quella carezza era stata leggera come il vento, ma abbastanza forte da farle battere il cuore.
Una volta dentro la casa, Hitomi e Yukari gli fecero fare un bel tour panoramico, non c’era molto da dire, era una casa abbastanza grande e luminosa, aveva tre camere da letto al piano di sopra, il salotto che guardava su di un bel giardino e poi una porta che quando l’aprivi dava su una scala a chiocciola che conduceva ad una piccola tavernetta.
«Non è granché, ma è casa…» disse Yukari mentre tornavano in salotto.
«E’ molto carina invece » sorrise Folken.
«Già abbiamo avuto fortuna, perché siamo riusciti a prenderla pagando un affitto bassissimo perché il proprietario era amico della nonna di Hitomi…» Yukari si era seduta sul divano e fissava suo padre.
Faceva strano vederlo girare e d osservare ciò che gli stava intorno, poi notò che l’attenzione cadde su di una foto che era sistemata sulla libreria che ritraeva lei e sua madre «Non è cambiata per niente tua madre in tutti questi anni…» poi uscì e andò in giardino.
Van osservò la figlia di suo fratello che lo guardava andare fuori «Stai tranquilla, si deve abituare anche lui… vi serve solo tempo » disse incrociando le braccia al petto.
«Sarà comunque Hitomi, abbiamo solo da decidere come ci organizziamo a dormire, Folken potrebbe dormire sul divano letto, così da avere la sua privacy, Van tu immagino voglia infilarti nel letto di Hitomi…» disse alzandosi dal divano e punzecchiandolo nel fianco. Il giovane re divenne di tutte le sfumature del rosso.
«Ehi Van guarda che lo hai detto tu a Merle ieri… hihihi» Yukari iniziò a ridere e Van non riuscì a trattenersi e venne contagiato, seguito poi da Hitomi.
Ryu nel mentre stava osservando lo stereo che torreggiava sull’ampia libreria che di libri in verità ne conteneva veramente pochi.
«Yukari abbiamo solo un problema, Van può dormire con me, ma Ryu?» chiese Hitomi smettendo di ridere.
«Non ti preoccupare Hitomi, io vado nel mio appartamento… » disse Ryu voltandosi verso i tre con le mani in tasca.
«Che cosa? Tu hai una casa qui?» disse Yukari alzando la voce di tre ottave.
«Si certo, dove credevi che vivessi in una cripta?» disse Ryu piegandosi in modo da guardare dentro quegli occhi color cioccolato. La ragazza si perse dentro quell’azzurro acquamarina, si risvegliò subito e gli rispose «No Dracula credevo vivessi  in una bara o roba simile…»
«Spiacente di averti deluso, comunque posso tornare domani mattina e portare degli abiti per tutti, anche perché così non passate di certo inosservati ed è meglio evitare che Kilik scopra che siamo venuti dalla sua ex sacerdotessa…» poi voltò le spalle ai presenti.
«Dici che potrebbe aver mandato qualcuno a spiarci?» chiese Van serio.
«Non solo lo penso, ma lo ha fatto!» poi con una lingua di fuoco bloccò al muro un ombra che si trovava dietro Yukari.
«Mammon… lieto di vederti…» disse Ryu prendendo per la vita Yukari e portandosela al petto.
La ragazza poteva sentire il battito del suo cuore, era lento, calmo, il suo profumo era forte ma buono, emanava calore, alzò il viso per guardarlo, i suoi occhi erano rossi.
«Ryu… che piacere vederti, è un bel bocconcino la ragazza, dovresti condividere con un tuo simile…» l’ombra diventò corporea, la figura che avevano davanti era a dir poco spaventosa, aveva la pelle completamente bianca,  gli occhi neri, era spaventosamente magro ed era coperto solo da una tunica leggera che gli arrivava alle ginocchia.
«Un tuo simile dici…» Ryu spinse Yukari tra le braccia di Folken, era appena rientrato perché aveva sentito confusione.
«Ryu sta attento» disse Yukari tra le braccia di suo padre.
Il demone la ignorò completamente, osservava chi gli si parava davanti, lo studiava, Mammon era furbo e subdolo, non avrebbe perso tempo a fare la sua mossa.
«Sai quello che hai fatto a Cain non ci è piaciuto, poi andare da Lucifero, la povera Kristal è stata punita dal re in persona… no no no, non si fa» fece oscillare l’indice sottile dall’aspetto spettrale davanti a se.
Van si era parato davanti ad Hitomi, la spada pronta, studiava il suo avversario, lui e Ryu si guardarono per un attimo.
«Cain non doveva mandare la sua sgualdrina a toccare le mie cose… per quanto riguarda Kristal se l’è cercata, mai fare incazzare papà…».
Mammon rise a quell’affermazione, ma il volto gli si contrasse in una smorfia orribile, Hitomi si strinse nelle spalle di Van, aveva paura.
Il re sentiva tutto il terrore che il quel momento la ragazza che amava stava provando, iniziò a sentire un’energia crescere dentro di lui e farsi spazio fin dentro il suo petto.
Doveva proteggere Hitomi, quella era casa sua, il luogo che doveva tenerla al sicuro, come osava questo essere diabolico profanarlo.
Hitomi sentiva che Van stava cambiando, poi improvvisamente si sentì come attraversata da un vento leggere, il suo corpo ne venne completamente circondato.
Sentì all’altezza del cuore come un leggero pizzicore.
«Ryu… fatti da parte, lo voglio io…» disse Van serio, la spada sguainata.
«Che cosa? » Ryu percepì che qualcosa in Van era cambiato, non era stato sopraffatto dai suoi poteri come la prima volta notò che il marchio sul polso era di colore bianco e chiaro, ma sembrava che stesse dominando meglio il suo potere, incanalando per distruggere Mammon.
Si spostò davanti a Yukari che era ancora tra le braccia di Folken e Van lo attaccò, fu velocissimo, la lama lo trapassò da parte a parte.
«Non ti ho nemmeno visto…» il re estrasse la spada dal corpo dell’essere.
«Van lascialo a me adesso…» Ryu si frappose tra i due, Van non sapeva gestire ancora il potere del drago del cielo, non poteva rischiare contro Mammon.
Il giovane Re non sembrava convinto, ma poi Hitomi parlò «Van resta qui…» dopotutto se lei era la sua sacerdotessa, il drago gli era devoto e l’avrebbe ascoltata, o almeno era quello che sperava.
Van fece un passo indietro, Ryu si avvicinò a Mammon e con una sola mano lo sollevò da terra, i suoi occhi erano di Fuoco «Porta un messaggio al tuo padrone… se è la guerra che Kilik vuole allora l’avrà… Non  toccare mai più la mia sacerdotessa…» poi avvicinò  il palmo della mano al suo volto e lo sfigurò con il calore che ne usciva da esso.
Mammon urlò e poi sparì.
Yukari stretta a Folken si divincolò e andò da Ryu «Stai bene? » lui le fece di si con la testa, poi lei lo schiaffeggio «Stupido… non provare mai più a tenermi fuori dallo scontro… sono la tua sacerdotessa non un micino spaurito che ha bisogno di protezione» Yukari era furiosa, l’aveva lanciata tra le braccia di suo padre come se fosse  incapace di difendersi.  Ryu la fissò e poi con voce glaciale le rispose «Sei la mia sacerdotessa è vero, se sei così brava a difenderti perché non ti sei accorta di averlo alle spalle? Micetta…».
La domanda del drago del fuoco resto sospesa, Yukari non riuscì a rispondere, lui sollevò il sopracciglio «Appunto… lasciami fare il mio dovere di drago per piacere…» poi le regalò una dolce carezza.
«Bene quindi Kilik sta reclutando rinforzi dall’inferno…» disse Folken incrociando le braccia la petto.
«Così sembra… io ho tutto il regno della lussuria… ma non so fino a che punto Lucifero lo lasci giocare nel suo regno…» Ryu si strinse il mento con le mani.
«Tu credi che Lucifero lo lasci giocare nel suo regno?» chiese Van mettendosi davanti al demone.
«Ha più paura di me… non credo che Kilik possa reclutare molte truppe, comunque tornerò all’inferno il prima possibile, adesso però… Yukari… devi chiamare tua madre, dobbiamo parlare con lei e anche tu» il demone era serio, il tono di voce era autoritario.
«La chiamo subito…» poi prese il cordless dal mobile in salotto e compose il numero di sua madre, dopo due squilli la voce squillante di sua madre le rispose  “Bambina mia come stai? È tutto il giorno che non ti fai sentire, all’università tutto ok? Allora cosa mi dici?”. Yukari  si innervosì nel sentire il tono scherzoso di sua madre così le rispose in modo freddo «Quando torni?» dall’altra parte Sachiko restò spiazzata dal tono che aveva usato la sua piccola.
“Tesoro tutto bene?”. Un altra domanda irritante «Papà è qui e anche i draghi dell’aria e del fuoco…» il tono era freddo, cinico, distaccato.
Solo in  quel momento si rese conto di quanto era arrabbiata con sua madre per tutte le bugie che le aveva raccontato.
Dall’altra parte Sachiko anzi Sahiko si limitò a dire “Passamelo”.
Yukari diede il telefono a Folken poi uscì dalla stanza e se ne andò in giardino.
Folken parlò un po’ al telefono con la donna, spense la conversazione, nel mentre Hitomi aveva raggiunto l’amica in giardino, stava seduta sui gradini e fissava le stelle che quella sera erano davvero molto luminose.
«Stai bene?» chiese Hitomi sedendosi accanto a lei.
«No… non lo voglio qui…» poco dopo uscì anche Folken «Tua madre ha detto che sarà di ritorno non prima di una settimana… quindi dobbiamo aspettare…».
Yukari sollevò lo sguardo, si fissarono negli occhi, Hitomi e Van si guardarono, entrambi avevano capito quello che stava per succedere.
«VATTENE…» disse Yukari guardandolo freddamente.
«Cosa?» chiese Folken, le parole di sua figlia lo avevano ferito.
«Ti ho detto di andartene, fino a quando la mamma non torna non ti voglio vedere… tu… lei è tutta colpa vostra, mi avete sconvolto l’esistenza… Tu… non ci sei mai stato e mi avete presa in giro tutti e due… VATTENE VIA» iniziò a piangere.
«Yukari per favore ascoltami… non volevamo ingannarti, ma proteggerti… io e tua madre abbiamo commesso il più grande dei peccati, ma non ci siamo pentiti di nulla, perché noi ti abbiamo amato dal momento che ci siamo resi conto che eri li con noi… » gli occhi di Folken erano tristi, Van Hitomi e Ryu non dissero nulla, restarono fermi immobili, fu quest’ultimo a muoversi poi verso Yukari, mentre si dirigeva verso suo padre, la strinse e la ragazza iniziò a dimenarsi, voleva che la lasciasse «Lasciami Ryu… mi amate… il vostro egoismo mi ha messo in questo casino e tu dici che mi amate.. sparisci Folken non ti voglio vedere, ne ho piene le scatole delle vostre storie… lasciami Ryu per la miseria» continuava  a piangere, poi si accasciò sulle ginocchia e buttò fuori tutta la sua disperazione.
Si strinse tra le braccia di Ryu, la cullava, la stringeva e le baciò dolcemente la testa «Sfogati piccola, passerà, noi siamo qui per proteggerti, lo so che sei spaventata…».
Van osservò sua nipote piangere tra le braccia del demone, fissò Hitomi e insieme si avvicinarono. Ryu passò Hitomi tra le braccia dell’amica, poi si avvicinò a Folken che aveva il cuore ferito, sua figlia lo odiava e non poteva biasimarla.
«Folken facciamo così, tu hai bisogno di riprenderti un attimo e lei ha bisogno di tempo, ti cedo il mio appartamento, potrai fare anche tutte le tue ricerche in tutta tranquillità, così nel mentre lei si calma e quando torna Sahiko vediamo il da farsi…» Ryu era serio.
«Non posso… lei mi deve ascoltare…» Folken provò a ribattere la decisione del drago del fuoco, ma con sorpresa di tutti fu Van a parlare «Folken se davvero  vuoi bene a tua figlia allora farai quello che ti ha chiesto e te ne  andrai, resteremo io e Ryu a proteggere le ragazze, ma Yukari ha bisogno di tranquillità adesso…» Yukari aveva sollevato lo sguardo e fissò Van, la stava aiutando e stava affrontando suo padre per lei, si Hitomi era davvero fortunata e lei aveva passato quattro anni ad odiarlo.
Folken abbassò la testa e decise che se ne sarebbe andato.
Ryu accompagno Folken al suo appartamento, poi sarebbe tornato con anche dei vestiti di ricambio per lui e Van.
 
Quando Ryu e Folken uscirono Hitomi accompagnò Yukari a fare un bagno, le riempì la vasca di acqua calda e bolle, poi l’aiutò a svestirsi ed entrare dentro.
«Come stai piccola Yukari?» chiese con tono dolce.
La ragazza non riuscì a rispondere, ma continuava a piangere, poi tirò un bel respiro e disse «Mi ha sempre mentito… è sempre stato tutta una menzogna…» Hitomi abbracciò l’amica che era immersa nella vasca da bagno. Pianse tutte le sue lacrime, poi quando ormai non ne aveva più si lasciarono andare.
«Scusami… sono una frignona…» disse la rossa nascondendo il volto tra le mani.
Hitomi le carezzo la testa «Non è vero… dai finisci di fare il bagno, poi ho ordinato il tuo piatto preferito… pizza…» Yukari sorrise e pensò a quanto fosse fortunato ad averla come migliore amica.
Quando ebbe finito, Hitomi le portò un pigiama con il taglio orientale i pantaloni arrivavano al ginocchio, e la maglietta si allacciava al collo, era a mezze maniche di colore bianco, con i bordi di colore rosa, asciugò i capelli e li lasciò sciolti.
 
Ryu tornò poco dopo, Hitomi mostrò il bagno a Van e poi a Ryu., una volta che si furono cambiati e rinfrescati si sedettero a tavola con davanti a loro una calda pizza fumante.
«Buon appetito… » tuti iniziarono a mangiare tranne Van che era un po’ dubbioso sull’aspetto del cibo.
«Fidati è buona…» disse Hitomi sorridendogli.
Van la sollevò, se la portò alla bocca e l’addentò «Ahi brucia…» disse rimettendola nel piatto e saltellando per la stanza provando a cercare qualcosa per far smettere il bruciore sulla sua lingua, credeva di morire dal male che faceva.
Tutti iniziarono a ridere, Ryu fissò Yukari mentre Hitomi era impegnato a dare un bicchier d’acqua a Van «Ti senti meglio?» il suo sguardo era dolce.
Yukari fece di si con la testa, poi poco dopo Van e Hitomi tornarono ai loro posti «Non credevo che il cibo sulla luna dell’illusione provasse a cuocerti a sua volta…» poi tirò fuori la lingua e iniziò a sventolarci sopra una mano, causando l’ilarità dei tre.
«No Van è la mozzarella calda, soffia prima…» tutti risero per la scena, poi Ryu si alzò da tavola, sfiorò con una mano il volto di Yukari, poi le diede un leggero bacio sulla guancia e uscì andando in giardino.
Van e Hitomi restarono senza parole, Yukari si sfiorò il punto dove lui l’aveva baciata e arrossì.
Era stato un tocco leggero, quasi impercettibile, ma caldo, estremamente caldo.
Ryu era un mistero che lentamente le stava entrando sottopelle…


Ecco a voi un nuovo capitolo, spero sia di vostro gradimento... finalemnte i nostri amici sono arrivati sulla luna dell'illusione, Folken e Yukari hanno iniziato in qualche modo a scontrarsi con la loro condizione e Ryu invece che cosa sta combinando? tranquilli non ho dimenticato Van e Hitomi buona lettura, grazie per il sostegno in questa avventura
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Hitomi e Yukari sparecchiarono e riordinarono la cucina per il mattino seguente, la rossa era assorta nei suoi pensieri, non riusciva a smettere di pensare a Ryu.
«Terra chiama Yukari… ehi stai bene? » Hitomi le stava sventolando una mano davanti al volto.
«Cosa… si scusa… ero distratta…. » sorrise nervosamente mentre riponeva al proprio posto i piatti lavati e asciugati nel mobile sopra al lavello.
«Si distratta da due occhi azzurri…» disse sorridendo la bionda.
«Come? Ma smettila » la schizzò con l’acqua fredda, Hitomi rabbrividì quando le gocce gelide si posarono sulla sua pancia.
Yukari sorrise malignamente, poi si avvicinò al suo orecchio e le disse « credevo di farti un piacere e raffreddarti un pochino, dopotutto il tuo ragazzo questa notte dormirà a casa nostra … » poi uscì dalla cucina lasciando l’amica di tutte le sfumature del rosso.
 
Van era sdraiato sul divano in soggiorno, non gli era mai capitato di rilassarsi a quel modo, a Fanelia era sempre di corsa e raramente poteva bearsi di tranquillità dopo cena, poco dopo sentì delle risate erano le due ragazze che stavano riordinando la cucina, si alzò nonostante tutto da quel comodo divano e si avviò verso la direzione dei suoni, ma si fermò vicino la porta finestre che dava sul giardino, Ryu era assorto nei suoi pensieri, tra le labbra una sigaretta.
Il drago del cielo si avvicinò lentamente « Cosa turba il generale delle armate infernali? » sorrise quando il demone si voltò.
« Niente di particolare…» disse aspirando il fumo.
« A me sembra che a turbarti sia una certa Rossina tutto pepe… ma magari è solo una mia impressione, quando ne vuoi parlare sai dove trovarmi» Van si infilò le mani in tasca e fece per rientrare « Aspetta Van… non lo so onestamente, quella ragazza è strana, anzi mi fa sentire strano… non lo so davvero» aveva la sigaretta tra le dita, ormai era diventata piccola.
« Non c’è problema non mi devi spiegazioni, ne parleremo quando ti sarai chiarito le idee… » poi sorrise e tornò in casa.
 
In salotto era scoppiata una vera e propria bomba, le ragazze mentre preparavano il divano letto per la notte  avevano iniziato una vera e propria battaglia con i cuscini e quando i due giovani entrarono non riuscirono a trattenersi dal ridere, avevano i capelli tutti spettinati e le guance arrossate.
«Questa me la paghi Hitomi…» disse Yukari partendo all’inseguimento dell’amica che rispose sempre ridendo «Questo è per il gavettone di prima » le lanciò uno dei piccoli cuscini che erano rimasti sul letto disfatto, Yukari lo prese al volo e lo lanciò, ma invece di colpire la ragazza prese in pieno il povero Ryu.
Van iniziò a ridere tenendosi stretto le mani alla bocca dello stomaco, la faccia del drago del fuoco era uno spasso.
« Ehi Yukari si può sapere io che c’entro?» disse con il cuscino tra le mani. La rossa si avvicinò « scusami tanto, non volevo colpire te, ma quella strega… scappa scappa che ti prendo…» disse Yukari alzando il pugno in segno di sfida.
« E’ proprio vero quello che si dice sulle rosse… » la ragazza lo fissò e lui riprese il discorso « che sono delle vere forze della natura, in più sei una donna e di solito ne sapete una più del diavolo…» poi le carezzo la testa e andò verso la cucina a prendere da  una bottiglia d’acqua.
Yukari sussultò al contatto con la sua mano, era davvero strano quello che sentiva quando lui era vicino, a tradimento Hitomi la colpì con un cuscino, poi corse a nascondersi dietro Van che non riusciva a smettere di ridere «Ti diverti Van…» disse Yukari con tono di sfida , riusciva a stento a trattenere le risate lei figurati lui che si stava godendo lo spettacolo assurdo «Non hai idea di quanto…» si tenne stretto le mani sulla pancia, Hitomi restò contagiata dalla risata dell’uomo che amava, dopotutto era la prima volta che lo sentiva ridere così spensierato.
Ryu entrò in soggiorno, la bottiglia d’acqua in mano «Sai Yukari dovresti darti una calmata, sei tutta rossa…» la ragazza non si accorse subito della figura dietro di lei e fu tardi quando lo fece, perché Ryu le stava già rovesciando il contenuto nella schiena.
Sentiva il freddo gelido dell’acqua che le mozzò il respiro, lasciandola senza fiato per un secondo «Così va meglio vero?!» sorrideva diabolico.
Van e Hitomi restarono senza parole, Ryu aveva appena rovesciato sulla schiena di  Yukari l’intera bottiglia d’acqua «Van è meglio nascondersi….» disse Hitomi provando a scappare dalla imminente esplosione di Yukari, ma con sorpresa di tutti non avvenne. La ragazza fissò Ryu poi gli sorrise e andò in cucina.
«Ma dove va?» chiese Van fissandola entrare nella stanza «Non ne ho idea… io ho un po’ paura…» disse Hitomi nascondendosi dietro al suo Re.
Quanto tempo aveva desiderato giocare a casa con il ragazzo che amava, si stava divertendo davvero tanto e nonostante il problema di Kilik si stava godendo ogni momento con lui, poi ci avrebbero pensato, adesso voleva godersi il presente.
Poco dopo Yukari tornò dalla cucina, le braccia dietro la schiena, gli occhi bassi, Ryu aveva paura di averla ferita «Dai Yukari, voleva essere uno scherzo, non volevo offenderti, ma tu mi hai tirato una cuscinata… scusami…» disse lui avvicinandosi alla rossa, ma appena abbassò il volto verso di lei, Yukari gli spruzzò in faccia la panna montata che aveva nascosto dietro la schiena «Tranquillo, progettavo la mia vendetta e adesso… Hitomi…» la ragazza dagli occhi verdi spinse il suo ragazzo contro l’amica armata di panna montata e lo colpì in volto.
Iniziarono a ridere, Van e Ryu avevano il volto coperto di panna montata «Hitomi… vigliacca ti sei servita di me…» Van afferrò Hitomi per il girovita sottile e la bloccò al muro «Adesso come la mettiamo?» disse l’uomo quasi in un sussurro, Hitomi arrossì, poi Yukari a tradimento la colpì «Grazie Van e scusa se ti ho colpito… tieni divertiti un po’ tu, dopotutto ti ha usato come scudo umano…» gli porse la panna, il re osservò la faccia di Hitomi sporca di panna, si avvicinò e gliene rubò un po’ dal volto con le sue labbra «E’ buona… ma Yukari…» la Rossa si girò e Van la colpì «Mai abbassare la guardia…» tutti scoppiarono a ridere, erano completamente sporchi di panna, il barattolo di panna finì tra le mani di Ryu e Yukari iniziò ad indietreggiare «No… Ryu… dai siamo amici… sono la tua sacerdotessa… ti prego…» alzò le mani e si ritrovò con le spalle al muro.
«Fammi pensare… sporcare il tuo bellissimo volto di panna o risparmiarti dopo che mi hai picchiato con un cuscino e sporcato con la panna tu per prima…» agitò il tubetto poi decise che era più divertente ricoprirla di panna «Decisamente questa parte è più divertente…».
Tutti e quattro si osservarono, non riuscirono a trattenere le risate «Ok Yukari, no andiamo nel bagno di sopra, così faccio vedere la camera a Van, buona notte ragazzi..» poi lo trascinò al piano di sopra, ancora scossi dalle risate.
«Ok direi che è meglio che usiamo il bagno qui… meglio togliere questa panna dal viso…» disse Yukari andando verso il bagno, ma Ryu la fermò con il braccio e con un dito le sfiorò le labbra togliendole un po’ di panna e portandoselo alla bocca.
La ragazza restò come incantata da quel gesto, lo trovò estremamente sensuale e intrigante, inaspettatamente si ritrovò a desiderare le labbra di Ryu sulle proprie… ma che cosa le stava succedendo? Non era possibile, non poteva essere successo davvero… si fissarono per istanti interminabili «E’ buona la panna…» disse lui senza staccare i suoi occhi azzurri dai suoi color cioccolato, poi lentamente si avvicinarono l’uno all’altro, i loro respiri si fusero, poi Ryu come risvegliatosi si scostò da lei un attimo prima che le loro labbra si sfiorassero.
Andò in bagno, si lavò il viso, si guardò allo specchio… Non poteva succedere di nuovo, ma perché si sentiva maledettamente attratto da quella ragazza, in fondo era umana, che cosa ci trovava in lei… Eppure la sua anima era così luminosa, così pura… sospirò e uscì.
Yukari era seduta sulla poltrona, si era ripulita in cucina gli sorrise imbarazzata « Ti ho sistemato il letto, la mia camera è di sopra… qui c’è il telecomando e dei film, fa pure, se hai bisogno mi trovi di sopra » si alzò dalla poltrona, gli diede l’oggetto e stava per allontanarsi, ma lui la tirò per il braccio.
“Che cosa sto facendo? Perché la sto tenendo qui… non posso farlo… o si… non m’importa più di niente, non credevo il mio cuore potesse ancora battere in questo modo… mio guarda… è confusa… lo sono anche io piccola…” Ryu le mise una mano sul volto, poi la mise dietro la nuca e l’attirò a se, mettendo fine a quella distanza. Le loro labbra s’incontrarono, subito il bacio era casto, poi chiese dolcemente il permesso di entrare nella sua bocca, le loro lingue si incontrarono e danzarono in un modo solo loro.
Le labbra di Ryu avevano ancora il retrogusto della panna, era un bacio dolce, ma carico di tante sensazioni.
Quando si staccarono Yukari rossa d’imbarazzo lo fissò, poi scappò in camera sua.
Ryu spense la luce e si sdraiò sul divano letto che lei gli aveva preparato, sentiva il cuore battere all’impazzata nel petto, quasi da fargli male, l’unica fonte di luce era data dalla porta finestre che lasciava entrare la luce della luna, non tirò le tende, gli piaceva la bellezza di quel satellite.
L’aveva baciata… voleva le sue labbra… erano dolci come le fragole, con quel pensiero si addormentò.
 
Van e Hitomi dopo essersi tolti la panna dal viso erano andati in camera della ragazza.
Il giovane Re sorrise perché la stanza rispecchiava completamente la sua personalità, colorata, luminosa e caotica.  Hitomi una volta dentro gli regalò il più bello dei sorrisi «Non ha niente a che vedere con la tua, lo so è un po’ tutto sottosopra, ma difficilmente entra qualcuno diverso da Yukari ».
«Mi piace…» poi l’attirò a se, stringendola in un dolce abbraccio «Mi sei mancata Hitomi… non hai idea di quanto…» poggiò il mento sul suo capo.
«Anche tu mi sei mancato Van…» si guardarono negli occhi, poi si baciarono.
Il bacio diventò qualcosa di più, avevano urgenza uno dell’altra, si ritrovarono sdraiati sul letto di Hitomi, Van era su di lei che la fissava, con lo sguardo da far invidia all’uomo più innamorato esistente sulla faccia della terra.
«Ti amo Hitomi… resta con me per sempre…» disse lui sussurrandoglielo sulle labbra.
Poi le loro labbra tornarono ad unirsi, avevano bisogno l’uno dell’altro come l’ossigeno, Hitomi gli tolse la t-shirt bianca che indossava, lui le  tolse la maglia del pigiama, si sfiorarono, si baciarono ancora, poi si amarono, lentamente, dolcemente, con urgenza di sentirsi, di unirsi fino a fondersi in una sola anima.
La luce della luna unica testimone del loro amore filtrava dalla finestra della camera di Hitomi, nella stanza l’unico rumore che si udiva era  il loro respiro «Ti amo» disse Van stringendole la mano, le inarcò la schiena verso di lui e una scossa li percosse «Ti amo Van » disse lei stretta tra le sue braccia.
Restarono l’uno accanto all’altro, Van le carezzava il fianco con il pollice, lei sorrise e si strinse a lui «Mi fai il solletico…» disse lei incastrando perfettamente il suo viso nell’incavo del collo di lui.
«Davvero?» poi iniziò a solleticarla «Non me ne ero mai accorto…» ridevano tanto, poi lui le mise dietro l’orecchio una ciocca di capelli «Sei bellissima Hitomi…» lei le fermò la mano sul suo volto, stringendola forte, poi la portò alle labbra e la baciò «Ti amo Van… non voglio stare più senza di te… ho sbagliato a lasciarti solo… » poi si guardarono negli occhi e si scambiarono un altro bacio, subito il fuoco divampò, amarono di nuovo , quella era la loro notte.
 
Yukari non riuscì a prendere sonno e decise di vedere se Hitomi era sveglia, ma appena arrivò vicino la porta dell’amica si ricordò che era con Van, i gemiti smorzati che sentì glielo confermarono.
Tornò in camera sua, aprì la finestra e si sedette sul davanzale a guardare la luna, poco dopo notò una figura incappucciata alta nel cielo che la fissava, le sue ali sembravano fatte di luce, capì che stavano riflettendo la luce della luna quando ormai era troppo tardi, fece un balzo indietro, lui era a pochi centimetri… Kilik era a pochi centimetri dal suo volto, i suoi occhi erano di puro odio…


Eccovi un nuovo capitolo, ringrazio baby junior che mi segue e mi lascia delle recensioni bellissime, spero che il capitolo ti si apiaciuto, finalmente qualcosa tra Ryu e Yukari si è mosso e Van ed Hitomi stanno rimandando il discordo del loro essersi ritrovati ancora... Kilik li ha trovati, che cosa succederà adesso? Grazie a tutti anche chi legge solo... un bacione al prossimo aggiornamento

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


Kilik era in piedi sul davanzale della sua finestra «Buona sera piccola Yukari… siamo sole questa sera?» il suo tono di voce le fece venire i brividi «Che cosa vuoi Kilik?» chiese  la ragazza mostrandosi sicura di se.
«Non fare l’arrogante ragazzina… i tuoi amici sono presi da altro adesso…» iniziò a ridere, Yukari avvertì qualcosa di folle nel tono della sua risata.
«Lasciaci in pace, hai già avuto la tua vendetta… Folken è morto… ti prego questa guerra è inutile…» provò a parlare con lui, intanto faceva dei piccoli passi indietro per avvicinarsi alla porta e scappare di sotto.
«Vendetta…  tuo padre si è preso la mia vita, relegandomi ad un’eternità di desolazione e di solitudine…  si è preso la mia sacerdotessa… io le avevo donato tutto me stesso e lei mi ha infranto l’anima… il giorno in cui sei venuta al modo ho giurato che gli avrei fatto male usando sua figlia, doveva capire che cosa si provava a sentirsi traditi e feriti dalle persone che ami, ma quel maledetto ragazzo si è messo in mezzo, ma almeno sai qualcosa di lui… è un demone … E’ il generale di Lucifero…  ha venduto l’anima, non è degno di te… vieni con me…» disse lui porgendole la mano, poi lei cadde in un sonno profondo.
 
Ryu si svegliò di soprassalto sentì che  Yukari era in pericolo, corse su per la scala urlando il suo nome, Van poco dopo uscì e lo raggiunse «Kilik… » disse il demone rivolto al re che aveva la spada pronta.
«YUKARI» urlò Ryu spalancando la porta, la scena che vide gli congelò il sangue nelle vene, Kilik aveva tra le braccia Yukari priva di sensi «Noi andiamo, salutatemi Folken…» aprì le sue ali e si alzò in volo.
Ryu in un impeto di rabbi aprì le sue ali più nere della notte, sentiva la rabbia riempirlo, i suoi occhi diventarono rossi, partì all’inseguimento del drago dell’acqua, Van lo seguì aprendo le sue ali bianche e candide.
Ryu e Kilik iniziarono a combattere, fuoco e acqua che si scontravano era davvero terrificante, Van restò sospeso ad osservare il combattimento, se fosse intervenuto avrebbe messo in pericolo Yukari e non poteva rischiare.
«Demone… dovevi restartene all’inferno, invece sei entrato nel mio piano di vendetta… alla fine è solo un’umana per te… tu ti cibi di loro… » disse Kilik guardando con occhi di ghiaccio il drago del fuoco.
«Taci… lei è mia…» disse Ryu provando a colpirlo, ma una stalagmite deviò il suo colpo. Adesso si osservavano, in attesa che uno dei due facesse la sua mossa. Yukari riaprì gli occhi e urlò per lo spavento, poteva vedere la città dalla sua posizione «Kilik che vuoi da me… lasciami…» iniziò a dimenarsi, Kilik sorrise, poi congelò le ali di Ryu e lasciò andare Yukari nel vuoto.
I due cadevano senza freni, Ryu si avvicinò alla ragazza e la strinse forte, voleva proteggerla fino alla fine «Si risolverà tutto… lo giuro ti proteggerò fino alla fine…» evocò il suo potere, ma non riusciva a riprendere il controllo delle ali, quando credevano che tutto fosse perduto, Van e Folken corsero in loro aiuto.
Folken teneva tra le braccia la sua bambina e Van aiutò il demone.
«State bene?» chiese dolcemente Folken.
La ragazza lo fissò negli occhi, poi iniziò a piangere «Papà… sei venuto per me… » si strinse a lui e pianse tanto «Tranquilla tesoro… ci sono io adesso e ti proteggerò, fosse l’unica cosa che faccio…» le carezzava la testa.
Ryu e Van decisero di lasciarli soli, ma quando entrarono in casa, restarono pietrificati, la mamma di Yukari era stata trafitta da una stalagmite di ghiaccio, Hitomi la teneva stretta tra le sue braccia e piangeva «Non sono riuscita a proteggerla… » era completamente immobile, tra le mani aveva un pezzetto di carta.
Ryu prese il foglio e lesse ad alta voce:
L’angelo e il demone nelle profonde tenebre cadranno per poi nella  pura luce tornare, la grande guerra fu l’inizio di tutto, l’equilibrio  infranto, solo quando i quattro elementi saranno un tutto con il mondo allora la follia cieca del diamante cesserà. Sacrificio di cuore, sacrificio di anima, l’amore incondizionato potrà porre fine a tutto… L’angelo e il demone il dolore affronteranno per la decisione del cuore, ma la passione dell’anima è forte e tutto in uno e uno in tutto l’equilibrio verrà ristabilito con l’avvento di una nuova anima nel modo che con l’inganno fu strappata alla gioia della carne, nella notte degli effimeri piaceri una nuova anima si desterà e allora l’inizio e la fine coesisteranno e allora tutto avrà pace…”
«Che cosa vuol dire Sahiko?» chiese il demone abbassandosi accanto alla donna.
Pose una mano sulla ferita e provò a curarla, ma venne fermata dalla mano di questa «No Ryu… dovete scoprire voi che cosa vuol dire… riguarda solo voi adesso… hai giurato…» Sahiko tossì forte e sputò del sangue, poco dopo entro Yukari nella stanza e restò immobile «MAMMA…» corse da lei e si inginocchiò accanto a Ryu «Dobbiamo chiamare un’ambulanza… Hitomi svelta…»Hitomi stava piangendo, si avvicinò al telefono ma la voce della donna la bloccò «No Hitomi, il mio tempo è arrivato, lo sapevo già… Ryu, proteggila, hai giurato la notte che hai ci hai condotto sulla Terra… »sorrise, poi chiuse gli occhi per sempre.
Yukari non riusciva a smettere di piangere, teneva stretta a se il corpo privo di vita di sua madre, non poteva credere che fosse successo davvero
«Piccola…» Folken si avvicinò a lei, anche lui aveva gli occhi pieni di lacrime, entrambi quella notte avevano perso qualcuno.
«Papà…» Yukari scoppiò in un pianto disperato, il suo corpo era scosso dai singhiozzi, si aggrappò alle spalle di Folken adesso era la sua ancora, non aveva più nessuno.
Ryu, Van e Hitomi restarono fermi, la ragazza dagli occhi verdi era stretta a Van, anche lei stava soffrendo per la perdita.
Il corpo di Sahiko si illuminò e sparì nel nulla, poi una forte luce riempì il soggiorno, Sahiko era in piedi davanti a loro «Folken… Yukari…» i due si voltarono, la ragazza non poteva credere a quello che vedeva «Mamma….» Van, Hitomi e Ryu restarono senza parole, era di pura luce, ma Yukari e Folken non parevano essersene accorti «Yukari ascoltami bene…» la ragazza fissò seriamente sua madre, il volto ancora rigato dalle lacrime «Ryu ha un biglietto, sopra c’è scritta un profezia…. Tu e lui non sarete mai completi, dovete recuperare la sua anima, posso dirvi solo questo indizio, il resto dovrete capirlo da voi… Folken la nostra bambina è davvero molto intelligente, ha preso da te, saresti stato fiero di lei… Amore mio… proteggila, abbi cura di lei…» poi Sahiko mise la mano sul volto di Folken e gli rubò un dolce e casto bacio.
«Sono già fiero di lei… Ti amo…» Folken sorrise a Sahiko, poi sparì come polvere di stelle.
 
Passarono diversi giorni, ma non riuscivano a venirne a capo, quella profezia non aveva senso  
«“L’angelo e il demone nelle profonde tenebre cadranno per poi nella  pura luce tornare, la grande guerra fu l’inizio di tutto, l’equilibrio  infranto, solo quando i quattro elementi saranno un tutto con il mondo allora la follia cieca del diamante cesserà. Sacrificio di cuore, sacrificio di anima, l’amore incondizionato potrà porre fine a tutto… L’angelo e il demone il dolore affronteranno per la decisione del cuore, ma la passione dell’anima è forte e tutto in uno e uno in tutto l’equilibrio verrà ristabilito con l’avvento di una nuova anima nel modo che con l’inganno fu strappata alla gioia della carne, nella notte degli effimeri piaceri una nuova anima si desterà e allora l’inizio e la fine coesisteranno e allora tutto avrà pace…”  Che cosa vuol dire? Non ha senso…» Van era disperato, l’aveva letta e riletta, ma non ne veniva a capo, Folken non era d’aiuto dopo che Sahiko si era dissolta aveva perso la voglia di fare ed era tornato all’appartamento di Ryu, Yukari stava rinchiusa in camera sua da diversi giorni e Ryu continuava a pensare quello che la donna prima di sparire gli aveva detto.
«Hitomi hai qualche idea…» chiese Van rassegnato e chinando la testa sui fogli con scritti i loro appunti, l’avevano analizzata in ogni parte.
«Credo parli di te e Ryu… lui è un demone, ma qui sulla terra saresti considerato un angelo date le ali… » lei gli sfiorò il viso con la mano, lui gliela prese e la baciò, come aveva fatto lei la notte precedente, poi ebbe un’intuizione «Ryu… vieni un po’ qui, forse abbiamo capito qualcosa…» il Re chiamò il giovane demone, che con una sigaretta tra le labbra si appoggiò allo stipite della porta «Allora?» disse aspirando.
«Secondo Hitomi la profezia riguarda noi due… dobbiamo cadere nelle tenebre e poi tornare, poi fa riferimento a come la guerra tra i draghi ha avuto inizio, quando parla di follia cieca del diamante, credo si riferisca a Kilik… e riguardo al sacrificio…. Bhè forse è ora che tu ci dica qualcosa di te… perché se tu e Yukari non siete completi allora dobbiamo andare all’inferno a prendere la tua anima» disse Van dondolandosi sulla sedia.
«Adesso non ne voglio parlare, vado da Yukari…» spense la sigaretta e si recò al piano di sopra «Ha una cotta per mia nipote…» disse un po’ imbronciato verso Hitomi, lei sorrise «Sei geloso… zio Van…» lui l’attirò a se, facendosela sedere in braccio, ispirò il suo profumo, poi poggiò la testa sul suo petto «No, non sono geloso, Ryu mi è simpatico, ma credo che senza la sua anima avremmo ben poche possibilità di sconfiggere Kilik, l’ho visto combattere contro Ryu, è davvero potente e folle… se penso che stava giocando con noi mi vengono i brividi» si abbracciarono stretti «Andrà tutto bene, hanno bisogno di tempo» poi improvvisamente Hitomi ebbe una visione:
“Erano tutti all’inferno, Folken parlava con un uomo dai capelli neri e gli occhi bianchi da sembrare trasparenti, era inquietante… Ryu imprigionato in una gabbia di terra… Folken avrebbe tradito… non poteva dirlo con certezza…”
«Hitomi stai bene?» chiese Van scuotendola dolcemente.
«Si…» non disse altro, non poteva essere davvero sicura che Folken stesse tradendo.
«Usciamo?» chiese lei sorridendo «vorrei mostrarti le bellezze del mio mondo…» Van annuì è dopo aver lasciato un biglietto uscirono.
 
Intanto al piano di sopra Yukari se ne stava sdraiata sull’enorme letto della sua stanza, aveva il cuore gonfio di rabbia e dolore, non poteva credere che fosse successo davvero. Aveva mandato via tutti, la sua migliore amica e suo padre, non voleva vedere nessuno, faceva ancora tutto troppo male.
Sapeva di dover stare vicino a suo padre, ma presto lui non ci sarebbe stato e lei non avrebbe avuto nessun altro.
La musica nella sua stanza era triste, lenta e a tutto volume, Ryu bussò diverse volte, ma non ottenne risposta, probabilmente non l’aveva sentita, così la aprì lentamente  e la vide sdraiata su di un lato, dando le spalle alla porta con il cuscino stretto tra le braccia «Yukari…» si avvicinò al letto e si accorse che stava piangendo, il suo corpo era mosso dai singhiozzi strozzati che provenivano dal cuscino, provava a nasconderli.
Le mise una mano sulla testa e la carezzo dolcemente, Yukari a quel contatto si girò verso il suo proprietario e venne invasa da due magnifici e profondi occhi azzurri, Ryu le sorrise appena e lei si strinse al suo petto e pianse.
Il drago del fuoco avvolse le sue braccia intorno alla su esile figura, era tre giorni che non mangiava e a giudicare dai cerchietti viola che aveva sotto gli occhi non dormiva neanche molto.
«Piccola ci sono io con te, non sei da sola, ti proteggerò a costo della vita, ti appartengo… ti prego però smettila di tenerti tutto questo dolore, mi uccide vederti così…» disse poggiando le sue labbra sul suo capo chino su di lui.
Yukari ispirò il suo profumo, si sentiva bene tra le braccia di Ryu, sapeva di essere la sicuro.
«Scusa sto frignando come una bambina….» disse lei staccandosi da lui e con una mano andò ad asciugarsi gli occhi.
«Non devi scusarti… Van e Hitomi sono andati a fare un giro, forse ne sono venuti a capo con la profezia… però prima vieni di sotto e mangi qualcosa… E’ un ordine» la fissava serio, Yukari non capì perché, ma lo fece, si avvicinò alle sue labbra e gli diede un dolce bacio.
Il ragazzo l’attirò a se per approfondirlo, quando si staccarono gli disse «Non provare a corrompermi, vieni di sotto e mangiamo…» poi le regalò il più bello dei sorrise che riservava solo a lei.
Una volta in cucina prepararono la cena, spaghetti e polpette, semplici e veloci «E’ il mio piatto preferito…» disse Yukari sorridendogli «Davvero, anche il mio… » poi le diede un leggero buffetto sul naso.
«Mi mancava il tuo sorriso » disse con naturalezza mentre girava il sugo che era sul fornello.
Ryu la fissò, poi l’attirò a se e la baciò di nuovo, un bacio passionale, quasi disperato «Perché lo stiamo facendo?» chiese Ryu poggiando la fronte sulla sua «Non lo so, le tue labbra sanno di vaniglia…» disse sorridendo Yukari.
 
Van e Hitomi girarono per la città, visitarono il centro di Tokyo, i negozi, si divertirono tanto «Sono contento che tu sia tornata sorridente, mi mancava la luminosità nei tuoi occhi» disse Van baciandola sotto la torre di Tokyo.
«Ti amo… tanto» Hitomi lo abbracciò, non voleva più separarsi da lui.
«Voglio stare con te…» disse Hitomi improvvisamente «non lasciarmi più, ti prego resta con me…» Hitomi lo fissava serio, Van non sapeva che cosa dire, «Non posso abbandonare Fanelia… ma potresti diventare la mia regina…» Hitomi non capì che cosa gli stesse dicendo, poi lui si mise in ginocchio sotto la torre illuminata nella sera «Hitomi Kanzaki… mi vuoi sposare?»
Non sapeva che cosa dire… lei lo amava tanto, ma avrebbe lasciato tutto per lui?
 
Yukari e Ryu non riuscivano a smettere di baciarsi «Non riesco a fare a meno di te… » il ragazzo non riusciva  staccarsi da lei, l’appoggiò contro il muro e la prese in braccio, lei incrociò le gambe intorno alla sua vita e gli mise le braccia intorno al collo, si baciarono sempre con più passione «No Yukari…aspetta… non possiamo » disse il ragazzo bloccandosi, il respiro era affannato e i suoi occhi erano lucidi dal desiderio che provava.
Si era fregato, aveva perso la testa e il cuore per quella ragazza, avrebbe dato la vita per lei e adesso dopo tanto tempo tornò a sentire quella dolorosa sensazione all’altezza del cuore.
«Che c’è?» chiese lei guardandolo negli occhi «Non così e non adesso, non voglio approfittare della situazione… Dio quanto mi piaci… credevo che non fosse possibile e invece io dipendo da te… » la mise di nuovo con i piedi per terra e si spostò da lei.
«E’ per via di Karin che hai paura?» chiese Yukari avvicinandosi a lui.
«Non ne voglio parlare…. Per favore non insistere» Ryu la guardò negli occhi «per lei hai venduto la tua anima, vorrei capire perché…» disse lei avvicinandosi ancora di più.
«Ho detto no…» poi s ne andò in giardino.
 
Nel mentre Folken nell’appartamento aveva capito che cosa dovevano fare, presto sdarebbero dovuti andare all’inferno… dovevano recuperare l’anima di Ryu.

Ed ecco un nuovo capitolo, lo so che è corto, ma hop avuto una giornata allucinante, ma volevo aggiornare la fic, grazie mille a tutti cheleggete, un bacione speero sia di vostro gradimento

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Folken aveva interpretato parte della profezia lasciatagli da Sahiko, ma non era sicuro, avrebbe dovuto parlarne con Van e Ryu, era tutto troppo strano, doveva fare luce sul drago del fuoco prima.
 
Intanto a casa Ryu e Yukari si osservavano attentamente « perché non mi vuoi parlare di Karin?» chiese la rossa abbassando lo sguardo.
« Non ne voglio parlare ok?! E’ stata una stupidaggine la mia e  voglio dimenticare» le voltò le spalle, si stava innervosendo, non voleva assolutamente ricordare il dolore che aveva provato e a che cosa tutto ciò lo avesse portato.
« La ami ancora…» disse Yukari in un sussurro. Il drago del fuoco restò immobile, lei credeva davvero che il suo rifiutarsi di parlare fosse perché era ancora innamorato… No si sbagliava, non voleva nemmeno pensarci, lui non l’amava più da tempo, quello che aveva fatto era stato ignobile, meschino e diabolico, non poteva dirglielo.
Iniziò a sentire la rabbia che cresceva, non voleva mentirle, ma non voleva nemmeno affrontare la cosa… provò a girare l’ostacolo « No che non la amo… ma non voglio nemmeno ricordare quel periodo della mia vita… per favore non insistere…» disse lui tagliente.
Non voleva essere duro con lei, ma non poteva permettere a quella ragazza di distruggere il muro che con tanta fatica aveva creato.
« Se sono la tua sacerdotessa e tu il mio drago, dobbiamo essere in sintonia e non lo siamo… ti prego che cosa può essere di così terribile da non potermene parlare?» disse abbracciandolo da dietro.
«Ricordati che sono sempre un demone, ho fatto cose davvero orribili ed è meglio che tu ne resti fuori…» si voltò verso di lei, Yukari si appoggiò al suo petto, sentiva il cuore di lui battere all’impazzata.
Ryu sapeva che prima o poi avrebbe dovuto dirle tutto, ma non voleva distruggere tutto adesso, poi qualcosa gli passò per la testa. Doveva distruggere tutto ancora prima che nascesse, non poteva trascinarla nelle tenebre con lui, così attuò la sua idea « Vuoi davvero saperlo…» il suo tono era freddo, scostante.
Ma si, distruggiamo tutto, così quando tutto questo sarà finito potrò tornarmene all’inferno, non posso portarti nelle tenebre piccola, tu sei pura luce, la tua anima è fuoco che mi brucia e arde nelle vene, non posso farti questo, solo Dio sa quanto mi sto odiando e maledicendo per questo… Scusami piccola..”
«Voglio sapere…» disse risoluta Yukari, lo fissava negli occhi, non aveva paura di lui, sapeva quale fosse la sua natura e quale sia stata la motivazione che lo avevano condotto a ciò…
«Te la sei voluta tu… te lo mostrerò…» poi l’attirò a se e la morse forte sul collo iniziando a bere il suo sangue.
Yukari emise un suono strozzato poi si abbandonò a lui chiudendo gli occhi e vide solo l’oscurità.
 
Quando li riaprì si trovava in una piccola cameretta, sul letto c’era un bambino, avrà avuto circa 7, al massimo otto anni «Sono io quel bambino… se te lo stai domandando » Ryu era apparso dietro di lei, « eri davvero carino… » sorrise la rossa.
«Guarda, questo è il giorno dove ho conosciuto Karin per la prima volta… Mia  madre stava con suo padre che era un vero bastardo… ma guarda tu stessa…».
Poco dopo la porta si aprì e una bambina che avrà avuto sui cinque anni dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi entrò nella stanza, « posso stare qui… papà è arrabbiato e io ho paura» teneva in mano un orsacchiotto più alto di lei, il bambino fece cenno di si con la testa «Io mi chiamo Karin… »
Il bambino dai bellissimi occhi azzurri le sorrise « io sono Ryu…»
Yukari sentiva il cuore scoppiare, quella scena era davvero dolce, poi improvvisamente si ritrovò catapultata in un altra situazione, si trovava nel salone della casa Ryu, lui  era quello di adesso, solo che capì si trattasse di un'altra epoca dai suoi vestiti, non si era accorta di niente prima.
« Siamo nell’800» disse accorgendosi della reazione della ragazza che sgranò ancor di più i suoi occhi nocciola « Ti avevo detto di essere molto vecchio…».
Due giovani innamorati si stavano baciando di nascosto dietro ad un ciliegio in fiore, capì che si trattava di loro due… si sentì stringere il cuore, si guardavano con occhi pieni d’amore.
Lo scenario cambiò ancora e tornò a guardare ciò che accadeva, un uomo più anziano stava discutendo con una ragazza dai capelli castani e lunghi, capì si trattasse di Karin.
La conversazione diventò violenta, l’uomo colpì sua figlia, Yukari si avvicinò per poter sentire « Sei una poco di buono.. lo so che te la fai con quello li…» Ryu dell’ottocento non era presente, era nel grande giardino con quella dedusse essere sua madre.
Quando tornò in casa dopo essersi allontanato dalla madre vide la ragazza stesa sul pavimento in un bagno di sangue e suo padre se ne stava beatamente seduto a bere su di una poltrona « Che cosa hai fatto… Alex rispondimi…» disse inginocchiandosi accanto alla figura sottile di lei.
« Niente… è una cattiva bambina e io l’ho punita…» Ryu sollevò la figura sottile che spirò tra le sue braccia.
Yukari iniziò a piangere, sentiva il dolore di Ryu come se fosse suo.
« Oddio… » le lacrime uscirono incontrollate dai suoi occhi, spostò lo sguardo « Non è finita… » disse freddo il demone.
Il Ryu ottocentesco, si avvicinò all’uomo che stava seduto sulla poltrona e iniziò a colpirlo fino ad ucciderlo, poi la rabbia scemò lasciando spazio al dolore e iniziò a piangere stretto alla donna che amava.
«Ridatemela… ti prego Dio non puoi prendertela… lasciala qui con me… prendi me…» nessuno rispondeva alla sua invocazione.
Ebbe uno scatto di ira, si alzò e sollevò la ragazza, andò nella piccola cappella che si trovava nella stanza adiacente, la poggiò sull’altare « Prenditi la mia Anima Lucifero e ridammi lei…» il suo sguardo era di pura disperazione, Yukari ebbe l’impulso di corrergli incontro e baciare ogni sua lacrima.
Improvvisamente una figura oscura apparve dall’angolo della stanza « Vuoi davvero darmi la tua anima… per lei… non ne vale la pena fidati…» disse schernendolo il diavolo.
«La vuoi si o no?» disse Ryu del passato adirato.
«Verrò a riscuotere… quando sarà il momento…» poi la ragazza si risvegliò e si strinsero forte.
Lo scenario cambiò nuovamente Ryu e Karin stavano discutendo «Non puoi farmi questo… non rinfacciarmelo ti prego » disse Ryu adirato « o si invece, non hai l’anima e in più hai ucciso mio padre, mi hai resa ricca, ma non posso più guardarti in faccia… mi dispiace che tu abbia scoperto la mia relazione con il tuo migliore amico… Non volevo coinvolgere Kira, ma è stato più forte di noi… mi dispiace…» disse sorridendo, lo aveva annientato e distrutto.
Ryu del passato uscì dalla casa con il cuore infranto, aveva dato l’anima per lei e lo aveva tradito, che stupido, non aveva nemmeno la forza di affrontare Kira, si vergognava di quello che aveva fatto, sua madre aveva detto che era stata legittima difesa, lo aveva protetto con le autorità,  poi se ne era andata per sempre… era solo.
Arrivò in riva ad un lago… la luna era alta, improvvisamente alle sue spalle apparve la figura nera « Ti avevo avvertito… sono venuto a riscuotere, ma sai una cosa non voglio dannarti in eterno, la tu avita non è mai stata facile, voglio darti una scelta… Diventa un mio guerriero, entra a far parte del mio esercito… » Ryu non rifletté neppure, voleva andare via, sparire e lasciarsi dietro tutto.
«Accetto…» si strinsero la mano e lo scenario cambiò ancora.
Era passato qualche anno perché Karin era molto più adulta e bella, tra le braccia teneva un bambino e accanto a lei una bellissima bambina dai capelli castani come la madre e gli occhi azzurri le sorrideva felice.
Yukari s’intenerì nel vedere quella scena, avverti qualcosa di diverso, come se ci fosse un’interferenza , poi la finestra si spalancò e Ryu entrò nella stanza.
I suoi occhi erano rossi come il fuoco, le ali nere sulla schiena, le richiuse, indossava una camicia senza maniche di colore nero, i pantaloni dello stesso colore di pelle.
«Buona sera Karin… ti ricordi di me…» la donna si alzò in piedi e nascose la bimba dietro di lei.
«Ryu… credevo fossi morto dentro quel lago… non puoi essere vivo… » il tono della donna era isterico.
«Sono vivo… ricordi avevo venduto l’anima per te… ma sai devo ringraziarti, perché dopo che ti avrò fatto fuori diventerò generale delle armate infernali… Vendere l’anima è stata la cosa più sensata che potessi fare nella mia vita… adesso ho fretta…» Ryu si avvicinò lentamente alla donna, il bambino tra le sue bracci iniziò a piangere, glielo tolse dalle braccia «Somigliano a Kira… peccato che lui non sia qui… fa niente soffrirà come ho sofferto io …» con un raggio di fuoco uccise il bambino e la bambina. A yukari parve di vedere una specie di distorsione, quelle immani non potevano essere reali…
«Tranquilla li raggiungerai presto, non hanno sofferto, ma tu invece soffrirai… o se soffrirai…». L’interferenza era sparita, ma la scena che aveva davanti era agghiacciante e vera. Yukari guardava tutto ipnotizzata, Ryu  era la reincarnazione del male, affondò i suoi canini nel collo della donna e la prosciugò della vita, poi poco prima si staccò da lei «Avevo dato la mia  anima per avere il tuo cuore… » poi le infilò una mano nel petto e lo estrasse.
Lo lanciò nel fuoco e andò via nella notte.
 
Yukari si risvegliò di soprassalto, era ancora stretta al corpo di Ryu «Hai ucciso i suoi bambini… oddio… li hai uccisi tutti »Iniziò a tremare e piangere, aveva voluto sapere e lui l’aveva accontentata, ma non c’era traccia del Ryu dolce che l’aveva stretta tra le braccia quando piangeva.
«Sai chi sono… e adesso sai tutto… » Ryu sentì il cuore battergli forte nel petto, adesso lei lo avrebbe lasciato, lo avrebbe odiato.
La ragazza non riusciva ad odiarlo, sapeva che aveva fatto delle cose, ma era spinto dal dolore, sapeva che questo era sbagliato, gli mise una mano sul volto « Tu non sei così, tu sei questo… » lo guardò negli occhi.
«So che hai modificato le cose, lo posso sentire, ricordi tu senti me e io sento te… non li hai uccisi i bambini vero…» Yukari sperava tanto che le sue supposizioni fossero vere, la conferma arrivò quando lui sgranò gli occhi…
“ Se ne è accorta… oddio, mi sento mancare l’aria nei polmoni… non può essere vero, non puoi… Piccola scappa da me finché puoi, ti brucerai accanto al mio mondo di tenebra”
Yukari si avvicinò a lui e alzandosi sulle punte appoggiò le sue labbra su quelle di Ryu.
 
Van e Hitomi camminavano mano nella mano «Non voglio la risposta adesso… Quando tutto questo sarà finito…» poi le diede un dolce bacio sulla fronte.
La giovane ragazza non aveva dubbi sulla su risposta, ma Van le aveva dato tutto il tempo del mondo perché era sicuro dei suoi sentimenti.
Era dolce e meraviglioso il suo amato Re… si avrebbe rinunciato a tutto per lui « Si… Ti amo… non mi serve tempo…ne abbiamo perso tanto in questi anni» poi gli buttò le braccia al collo e lo abbracciò.
«Ti amo Hitomi… ma adesso entriamo ce c’è freddo…» disse sorridendole dolcemente.
Una volta dentro casa Van e Yukari restarono bloccati sulla porta, Yukari e Ryu si stavano baciando teneramente, lei bloccata tra il muro e il corpo di lui «Sgattaioliamo di sopra senza disturbare… sh» sussurrò appena e si diressero verso le scale, una vota di sopra si fissarono e dovettero coprirsi la bocca per non ridere « Certo che Yukari si è fatta beccare in pieno… hihihi… mi divertirò tanto adesso…» disse Hitomi buttandosi sul suo letto «Sai che non è carino, poi lei è stata l’unica ad averci difeso a Fanelia quando noi due abbiamo…» girò lo sguardo per nascondere il rossore «… quando abbiamo fatto l’amore…» finì lei per Van che si avvicinò a lei e si sdraiò di fianco.
«Sai la tua camera mi piace… sa di te… » disse appoggiandosi su di un braccio.
Hitomi trovava quella situazione assurda, il ragazzo che amava era nella sua camera, si amavano, avevano fatto l’amore e adesso parlavano dopo tante guerre e anni di lontananza.
«E’ piccola, poi è tutta un caos per via dei libri… sai presto dovrò esporre la mia tesi di laurea… ci sarai?» chiese titubante, sapeva dei suoi numerosi impegni reali, ma voleva comunque provare, lui le sorrise « te l’ho detto, non ti lascerò mai più, ti starò per sempre accanto… per sempre se mi vorrai…» disse quelle dolci parole con una naturalezza e semplicità, senza imbarazzo, Hitomi si avvicinò e poggiò le sue labbra su quelle di lui «Ti amo da impazzire Van…», poi lo spinse e fu su di lui, non sapeva dove sentiva tutta quell’audacia, ma iniziò a baciargli il collo e a percorrerlo con la lingua, poi lo baciò, con foga, desiderio.
Van in poco venne sopraffatto da lei e si lasciò andare, si amavano, lui la voleva e anche lei, non c’era niente di sbagliato, questa guerra l’avrebbero vinta loro insieme e di nuovo con il loro amore.
Hitomi gli sfilò la t-shirt bianca che indossava, iniziò a percorrere il torace un po’ più muscoloso di Van, poi lui capovolse la situazione e fece lo stessa a lei, la fissò negli occhi «Ti voglio Hitomi… » si baciarono ancora, poi un'altra carezza, le loro anime si bramavano, si cercavano, i vestiti diventarono inutile e poco dopo furono una cosa sola, un solo corpo e una sola anima, Van la teneva stretta e lei cercava le sue labbra avida di altri baci.
«Ti amo…» le disse Van, poi iniziarono a muoversi ad un ritmo che era solo loro, i respiri erano spezzati, la passione li aveva avvolti completamente.
 
Restarono sdraiati, Hitomi aveva la testa poggiata sul suo petto, aveva il volto in fiamme, si era lasciata andare completamente a lui, non credeva di avere il coraggio di fare tutto quello che aveva appena fatto, aveva paura e vergogna di alzare gli occhi e di guardarlo «Amore…» disse Van.
«Cosa?» disse Hitomi guardandolo imbarazzata, lui le regalò un sorriso da mozzare il fiato «Dicevo che mi piace fare l’amore con te…» poi l’abbraccio stringendola forte a se, chiusero gli occhi e si addormentarono.
 
Yukari e Ryu avevano approfondito il bacio, ignari del rientro di Van e Hitomi, solo quando sentirono dei rumori venire dal piano di sopra si staccarono «Hai sentito?» disse Yukari fissando il drago del fuoco.
«Vado a controllare… resta qui…» fece per allontanarsi, ma lei gli afferrò il braccio «Vengo con te… ti prego ho paura » provò la carta della ragazza spaventata, non voleva lasciarlo andare da solo «Ok ma se la situazione è pericolosa tu scappi ok?» lei annuì con la testa.
Salirono al piano di sopra, i rumori erano più distinti, provenivano dalla camera di Van e Hitomi, ma loro non erano in casa…
Ryu si avvicinò cautamente, aveva un udito molto fine, questo era il bello di essere un vampiro e capì che cosa stava succedendo, sorrise «Allora?» chiese Yukari bisbigliando «Van e Hitomi sono molto innamorati…meglio sparire… sono loro in camera a fare tutto questo baccano…» Yukari diventò di tutte le sfumature del rosso e Ryu iniziò a sorridere, era davvero buffa imbarazzata, ma anche molto bella.
«Non li abbiamo sentiti…» disse la ragazza scendendo le scale « per forza eravamo impegnati a fare questo…» poi la bloccò alla parete del muro e la baciò con  passione, facendole passare le mani dietro la nuca e attirandola più a se.
Improvvisamente il corpo di Ryu s’illuminò, Yukari si chiuse gli occhi, quando li riaprì Ryu era sparito, ma si ritrovò davanti un bambino di circa 5 anni.
«Ryu… » Yukari si inginocchio davanti a lui, il bambino gli sorrise e disse « si…» Ryu era diventato piccolo, ma solo d’aspetto.
«Sei davvero tu?» la ragazza era sconvolta «Si sono io… è molto imbarazzante lo ammetto… » i vestiti erano in terra e lui ci stava in mezzo, erano diventati enormi.
Yukari iniziò a ridere, la scena era troppo divertente «Sono contento che tu ti diverta…» disse scocciato, poi una luce lo illuminò ancora, ma non sembrava essere cambiato molto « tu chi sei? » chiese il bimbo un po’ spaventato.
«Ryu… sono Yukari… non ti ricordi più di me…» la ragazza lo guardò dolcemente, il piccolo non sapeva perché ma sentiva di fidarsi e le buttò le braccia al collo «Ho paura, ma dove sono…» iniziò a piangere.
Questo era un problema «ascoltami piccolo, la tua mamma ti ha lasciato qui con me, sono una sua amica, quindi non ti preoccupare te lo prometto, adesso chiamiamo Hitomi e Van che così possiamo giocare, ma prima dobbiamo trovare dei vestiti che ti stiano bene…» Yukari prese in braccio il piccolo, aveva indosso la camicia enorme di Ryu.
Si ritrovò a pensare all’assurda situazione, Ryu tra le sue braccia ed era un bimbo di cinque anni, riuscì a trovare qualcosa, non era il massimo, ma almeno era vestito, era bello fare da baby sitter ogni tanto, avevi sempre qualcosa per le emergenze e questa lo era.
Andarono in salotto, il bambino si mise a guardare i cartoni animati e Yukari ne approfittò per andare chiamare Van e Hitomi, bussò alla porta « Si?!» disse Hitomi «Sono io, potete venire di sotto, abbiamo un problema… diciamo un piccolo problema» poi tornò dal bambino.
Van e Hitomi la raggiunsero poco dopo e restarono di sasso quando videro il piccolo sul divano.
«Quello è Ryu…» disse senza girarci intorno.
«Cosa?» dissero all’unisono Van e Hitomi, «Chiamo papà…» disse seria la rossa.
 
Folken arrivò alla casa di sua figlia «Papà… abbiamo un problema…» lo condusse in sala e anche lui restò senza parole.
Il drago del Fuoco era diventato un bambino di cinque anni che amava i cartoni animati, non riuscì ad evitare di sorridere.
«Cosa è successo? » chiese Folken guardando dolcemente sua figlia che arrossì di colpo «Noi ci… stavamo baciando, poi una luce lo ha avvolto ed è diventato così, subito mi ha riconosciuta era lo stesso solo un po’ più piccolo, poi la luce è tornata ed così» indicò il bambino che stava facendo impazzire Van.
«Non è successo altro?» chiese Folken notando il segno sul collo di sua figlia «Si… mi ha mostrato il suo passato… ecco perché del segno » disse intuendo i pensieri di suo padre.
«Ha usato una magia molto potente e deve essersi stancato, lasciamolo riposare… questo è uno degli effetti collaterali di quando due anime non riescono a trovare l’equilibrio… sono diverse per ogni drago, Ryu diventa un bambino… Deve volerti molto bene se si sente tranquillo solo con te…».
«Quindi basterà solo farlo riposare… ok, senti papà, resta qui, potrei avere bisogno di te… se ti va… » era imbarazzata nel fare quella richiesta a suo padre, solo che voleva una scusa per passare un po’ di tempo con lui «D’accordo… Van stancalo in modo che si addormenti…» sorrise dolcemente a sua figlia , poi raggiunsero il povero Re che stava venendo torturato da quel bambino pestifero «Yukari…» disse il bambino stringendola forte, poi si sistemò meglio tra le sue braccia e dopo poco si addormentò «Credo si abbastanza stanco senza che Van lo stanchi», sbadigliò anche lei.
Il divano letto era ancora aperto, si sistemò meglio e si addormentò anche lei.
Folken, Van e Hitomi spensero la luce e andarono di sopra, dove non avrebbero disturbato.
Per quella sera Folken usò la camera di sua figlia, era dolce mentre dormiva con quel bambino tra le braccia, anche se era il suo drago  e si ritrovò felice che fosse un bambino.
Osservò un po’ la sua camera, vide tante foto, molte erano con Hitomi, molte altre con Sahiko, una attirò particolarmente la sua attenzione, la staccò dal muro e l’avvicinò a se, sua figlia insieme alla madre in riva al mare con la luce del tramonto erano bellissime, la mise accanto a se e con quell’immagine si addormentò.
 
Yukari e Ryu dormivano stretti l’uno all’altro, poi improvvisamente una luce avvolse Ryu, era avvolto solo  dal lenzuolo continuò a dormire stringendo a se chi aveva accanto.
Quando poche ore dopo aprì gli occhi, fuori era ancora notte, si rese conto di essere stretto a qualcuno, aprì gli occhi e vide Yukari che dormiva dolcemente accanto a lui.
Aveva un folte mal di testa, fece per alzarsi, ma con la mano toccò qualcosa di sottile, era il frammento di tessuto, osservò un po’ intorno a se e si accorse di essere completamente nudo… « o porca miseria.. ma che cosa è successo?» Yukari aprì gli occhi aveva freddo e voleva tirarsi un po’ di coperta, ma vide Ryu in piedi, con solo il lenzuolo addosso « Ti posso spiegare… anzi no… non lo so… non mi ricordo niente…»
Il demone era nel panico, si era svegliata e lui era nudo come poteva fare per spiegarle l’equivoco?


Buon pomeriggio a tutti, eccovi un altro capitolo succulento... finalmete facciamo un po' di luce su Ryu... e chissà che cosa succederà adesso che è tornato adulto... Van e Hitomi sono molto innamorati, ma adesso inizieranno i veri problemi, Folken ha intuito il mistero della profezia... che cosa succederà? Vi aspetto... alla prossima 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Ryu avvolto solo dal lenzuolo osservava Yukari che si era appena svegliata, doveva cercare di spiegare l’equivoco subito e alla svelta, ma aveva un mal di testa da non riuscire a farlo pensare.
La ragazza con gli occhi ancora pieni di sonno lo guardava, quando si rese conto che era li in piedi davanti a lei praticamente nudo spalancò la bocca per urlare, ma le venne tappata prontamente dal ragazzo «Ti prego non dare di matto, davvero non so perché mi sono risvegliato a letto con te completamente nudo, ti prego se ti tolgo  la mano dalla bocca giuri di non urlare?». Yukari scosse la testa in segno di approvazione e lentamente lui la lasciò andare, divenne di tutte le sfumature del rosso «Ma perché sei nudo?» chiese alzandosi dal letto e andando in cucina  a prendere qualcosa da bere, non aveva effettivamente sete, ma aveva bisogno di allontanarsi da lui, arrivò all’ingresso della stanza e accese la luce che filtrava anche in soggiorno, osservò la figura di Ryu e si trovò a pensare che era davvero un bel ragazzo, lui le dava le spalle, mentre cercava i suoi vestiti che erano impilati in maniera ordinata sul tavolo.
«Non lo so perché sono nudo, ricordo solo che eravamo in cima alle scale…» poi si zittì, stava provando a ricordare, Yukari si avvicinò per osservarlo meglio e notò che sulla sua schiena c’era un lungo segno che partiva dalla spalla destra e arrivava al fianco sinistro, era una cicatrice.
«Forse dovremmo chiedere a Folken o Van…io non riesco a ricordare» si voltò verso di lei «Stai bene?» chiese lui notando che aveva l’aria persa.
«Si… si sto bene, scusa… ma mi ero persa nei miei pensieri» Yukari gli diede le spalle, quella cicatrice sfigurava la sua schiena perfetta, voleva tanto sapere come se la fosse fatta, ma non ne aveva il coraggio, lui le aveva già rivelato tanto di se, sfiorò con la mano il simbolo che aveva sulla pancia era caldo, poi una strana luce li avvolse e così come era venuta sparì «Ma che cosa sta succedendo ?» chiese Yukari osservando la stanza intorno a lei «Ryu… sei tornato adulto allora» Yukari aveva ricordato tutto, il demone la guardò a bocca aperta «Perché dici che sono tornato adulto? MI vuoi spiegare per favore, inizio a sentirmi irritato perché non sto capendo nulla» Ryu si avvicinò a lei, un braccio lo teneva appoggiato sul fianco e l’altro lo lasciava cadere lungo il corpo. Yukari gli spiegò tutto quello che era successo «No non può essere come dice tuo padre… Il mio organismo quando è stanco brama sangue… c’è sotto qualcosa d’altro, poi figurati se mi rimpicciolisco per aver usato un incantesimo del genere» il demone era sconcertato, ma non disse altro, doveva vederci chiaro in questa storia e alla svelta.
«Yukari per favore voltati, vorrei rivestirmi…» disse pensieroso.
La ragazza mentre lui si rivestiva tornò in cucina, sul tavolo vide che c’era un biglietto:
Ciao piccola delinquente,
Tuo padre sta dormendo in camera tua, io e Van siamo di sopra se avete bisogno, non ti abbiamo svegliata perché eravate teneri…  comunque io e te dobbiamo parlare di una certa cosa… sappi che ti ho beccata…
Ti voglio bene “
Il biglietto non era firmato, sapeva già a chi apparteneva.
Hitomi li aveva beccati? Si certo lo stesso era per lei, adesso le avrebbe fatto vedere chi ne usciva da quello scontro a fuoco, iniziò a sorridere immaginando la scena nella sua testa.
«Che hai da ridere?» disse Ryu sbucandole alle spalle «Oddio, mi vuoi uccidere….» disse lei portandosi una mano sul cuore.
Lui stava in piedi al centro della stanza, con solo indosso i jeans neri, i capelli leggermente spettinati, era bellissimo.
«Niente… » disse lei arrossendo. Non avevano ancora affrontato il discorso dei diversi baci che si erano scambiati, ne di quello che lui le aveva mostrato.
«Yukari che cosa c’è?» chiese lui avvicinandosi un po’ di più a lei «Non ho niente, perché dovrei avere qualcosa?» gli rispose con stizza nella voce. Non voleva essere sgarbata, ma lui la rendeva nervosa, poi dopo Amano non si era più sentita attratta da nessun altro e adesso aveva davanti a lei un demone dell’inferno bellissimo e che le era devoto… già, ma solo perché l’aveva scelta come  sua sacerdotessa, solo perché lo aveva promesso a sua madre.
Ryu si avvicinò a lei e le mise una mano sul volto, le aveva letto nel pensiero, non sapeva nemmeno lui come aveva fatto ma ci era riuscito, forse l’ aver assorbito i poteri di Cain poteva essergli utile, non voleva però usarli su di lei, non poteva violare la sua mente in questo modo, non era giusto.
Stava per dirle qualcosa, ma sentirono dei passi provenire dalle scale.
Hitomi e Van stavano scendendo per controllare la situazione e restarono interdetti nel trovare il letto vuoto, Ryu apparve poco dopo con la guardia alta, non sapeva con chi poteva scontrarsi, quando si trovò davanti i due iniziò a ridere «Van, Hitomi che cosa ci fate qui?» chiese Ryu.
«Volevamo controllare che fosse tutto a posto, abbiamo sentito dei rumori e poi dato le tue condizioni…ma vedo che stai bene adesso » Van aveva un tono di voce calmo e tranquillo, il demone sorrise, poi improvvisamente qualcosa cambiò, sentì la presenza di qualcuno, era la sua presenza…
«Stai in guardia…» disse guardandosi intorno circospetto, si mise davanti a Yukari, Van aveva percepito la stessa cosa e si parò davanti ad Hitomi, una luce oscura si formò al centro della stanza, la osservarono attentamente, poi pian piano prese forma, davanti a loro poco dopo apparve una donna dai lunghi capelli neri, aveva un incarnato bianco, era bella indubbiamente, ma i suoi occhi verdi erano spietati.
«Lilith…» disse Ryu, la voce tremante, il giovane Re osservò la reazione del drago del fuoco, poi fissò la donna e anche  lui iniziò a sentire la paura entrargli fino in fondo all’anima, quella donna era paura pura, l’ultima volta che aveva avvertito quella sensazione era stato nello scontro con Naria…
«Bhe Ryu… buona sera…» la voce era gelida e pericolosa «Sai mio marito è scontento e tu lo sai come è Lu quando è contrariato» si mise a sedere su una poltrona e accavallò le gambe, la veste lunga e nera che indossava scivolava sulla sua figura snella.
«Perché sei qui?» disse il drago del fuoco riprendendo il controllo su se stesso.
«La tua anima… ha iniziato a brillare in maniera spaventosa, Lu crede che sia per colpa di questa sciocca umana… la tua sacerdotessa… La devo eliminare » disse piegando la testa di lato, il suo tono di voce era annoiato «Ci puoi provare, ma sai che  ti dovrò fermare» disse sfoderando la sua spada di fuoco «Speravo tu rispondessi in questo modo» poi velocemente scattò dal divano e lo bloccò la muro, una mano stretta alla sua gola.
Van non aveva visto la donna muoversi, era velocissima, si ritrovò disarmato ad osservare la scena, la donna di nome Lilith teneva Ryu bloccato al muro, lo aveva disarmato, la spada giaceva poco distante da dove si trovava lui. Fissò Hitomi che aveva intuito quello che doveva fare.
Yukari guardò Lilith e le chiese «Che cosa vuoi?» temeva per la sorte del suo drago «Eliminarti e riavere il mio generale…» poi lasciò correre sul corpo del demone la mano libera, poi si avvicinò a lui e gli rubò un bacio a fior di labbra, lui spostò la testa e provò a liberarsi, la donna pareva contrariata dal suo comportamento e così lo scagliò lontano.
«Ryu…» Yukari e Hitomi urlarono all’unisono. Il demone sbatté la schiena contro la parete.
Van approfittando del momento di distrazione corse a prendere la spada di Ryu, ma Lilith fu più veloce e gli si parò davanti.
Folken sentendo la confusione provenire dal piano di sotto scese a controllare «Lilith…» disse osservando la donna «Folken Fanel… è  una gioia rivederti ».
Lilith aveva davanti Van, poi osservò Folken e alla fine lo colpì scagliandolo contro l’altra parete.
Van e Ryu erano appoggiati con la schiena al muro, sentivano male in ogni punto, ma fortunatamente non avevano nulla di rotto.
«Ryu… sei così dolce e così dannatamente puro…» Lilith si  piegò e lo sollevò per il collo «Non muoverti drago della terra o lui è morto…» Ryu fissò Folken che capì quello che doveva fare, evocò a se il potere della terra e riuscì a scagliare contro la donna un onda di energia luminosa, sollevando polvere e detriti del pavimento «Papà no…» disse Yukari verso Folken.
Lilith venne colpita, ma quando il polverone sollevato si abbassò videro che la donna stava sorridendo «Dovevi ascoltare tua figlia » non l’aveva neppure scalfita.
Van con l’aiuto di Hitomi si alzò «Stai bene Van?» chiese lei dolcemente, lui le sorrise, poi osservò il marchio che aveva sul suo polso, adesso era visibile, non più accennato.
Provò a pensare a come fare per utilizzare i poteri del drago, poi sentì la voce di sua madre «Chiudi gli occhi bambino mio, pensa a chi vuoi proteggere, devi avere il cuore libero dalle paure se vuoi usare i poteri del grande drago del cielo… La tua sacerdotessa ti ha sempre guidato… fidati di lei…. » poi la voce scomparve, il giovane drago del cielo osservò Hitomi che gli strinse la mano, i loro marchi erano complementare, diversi  da quello di Yukari e Ryu, i loro si completavano a vicenda.
Un vento forte iniziò a invadere la stanza, Van e Hitomi continuavano a stare stretti, poi il drago del cielo spalancò le sue ali e si sollevò alto nel cielo insieme alla sua sacerdotessa, Lilith si sollevò dal terreno a sua volta, le sue vesti volavano intorno a lei «Non ti facevo così coraggioso Drago» iniziò a ridere ma senza gioia, era agghiacciante.
«Lilith, lascia stare i miei amici» poi strinse ancora di più la mano di Hitomi che era tra le sue braccia, il vento investì la donna che venne scaraventata contro ad una parete.
I due tornarono giù e si avvicinarono a Lilith che era seduta per terra e sorrideva «Voi siete solo degli umani, non credere che io possa essere sconfitta così facilmente Drago» poi si sollevò e lo attaccò, le sue unghie erano diventati artigli, Van afferrò la spada di Ryu che era a pochi passi da lui e si difese, iniziarono uno scontro, era forte e il re riusciva solo a difendersi, la sua forza era sovraumana «Mi sto divertendo tanto zuccherino» poi lo colpì, Van cadde a terra e fu ferito alla spalla «Argh» un dolore straziante, Hitomi urlò a sua volta e comparve una ferita proprio dove era stato colpito il drago del cielo.
Folken e Ryu arrivarono in soccorso, ma vennero allontanati malamente.
Il drago del fuoco evocò il suo potere, poi prese Yukari e le mise una mano sul ventre, in modo da entrare in risonanza con lei.
Una luce li investì, poi Ryu spalancò le sue ali, il suo aspetto era cambiato «Sei sexy in versione da generale… mi piaci…» disse Lilith osservando la sua figura, aveva indosso la divisa da generale, una camicia di pelle nera senza maniche, i pantaloni neri e un lungo mantello «Ora basta… mi sono stufato» i suoi occhi erano rosso, iniziarono uno scontro loro, Hitomi, Folken e Yukari accorsero in aiuto  di Van «Stai bene fratellino» disse Folken avvicinandosi per primo «Si Hitomi?».
«Sto bene amore mio» disse buttandogli le braccia al collo.
 
Lilith venne bloccata al muro da un Ryu spietato e con gli occhi iniettati di sangue «Hai vinto… generale» il drago del fuoco le teneva puntato alla gola una lama infuocata «Sparisci e di a Lucifero che sto tornando, io ho rispettato il mio patto… Lui no» poi si allontanò e le voltò le spalle, avvicinandosi a Yukari.
«Anche lui ha rispettato il patto… solo che lei non ti amava abbastanza e ti ha buttato via… Credi che lei sia diversa, lo sai che finirà così. Tu sei un demone, lei no… cosa speri di ottenere».
Lilith sorrideva, aveva insinuato il dubbio, lo conosceva bene dopotutto, Ryu si distrasse e lei lo attaccò «Ryu attento» Yukari si parò davanti a lui, gli artigli di Lilith la trafissero la pancia «Yukari no…» disse Ryu voltandosi per afferrarla prima che cadesse «Stupidi…» poi sparì lasciando l’eco della sua gelida risata.
«Yukari…» Folken corse incontro a sua figlia che giaceva inerme tra le braccia del demone « Ryu e tutta colpa tua… se lei muore tu la seguirai» disse Folken con gli occhi gelidi.
«Yukari… Yukari… piccola… ti prego apri gli occhi…» la strinse forte a se, provando in qualche modo a fermare la fuori uscita di sangue.
«Yukari… ti prego svegliati amica mia…» Hitomi iniziò  a piangere, ma niente, lentamente Yukari smise di respirare.
«No… non farmi questo Yukari ti prego svegliati, non mollare, ti prego non lasciarmi… YUKARI…» ma lei non si svegliò e spirò tra le sue braccia.
Hitomi si strinse forte a Van che non sapeva che cosa fare, Folken restò immobile ad osservare la figura inerme di sua figlia che giaceva  priva di vita tra le braccia del drago del fuoco che avrebbe dovuta proteggerla, si alzò per andargli incontro ma Van lo fermò «No Folken…  lascialo stare…» gli occhi del drago della terra erano carichi di lacrime, rabbia e tristezza.
Ryu stringeva la figura di Yukari «Non lasciarmi… ti prego…»


Eccovi un vuovo capitolo, scusate se non ho aggiornato in questi giorni, vi prometto che presto ci sarà anche il prossimo capitolo.
Buona lettura e spero sia di vostro gradimento

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Ryu teneva stretto il corpo senza vita di Yukari, non voleva lasciarla, non voleva darsi per vinto, ma non poteva fare niente per riportarla indietro, gli aveva salvato la vita.
Si staccò da lei, la guardò dolcemente, poi una lacrima scese lungo la sua guancia, cadendo poi sulla ferita della ragazza, una luce li avvolse completamente.
«Che cosa sta succedendo?» disse Folken adirato «Adesso smettila Folken… lascialo stare…»Van guardo con rabbia suo fratello allontanandolo da loro, Ryu era come chiuso in un mondo tutto suo, i suoi occhi erano spenti e privi di vita.
La ferita di Yukari sparì, ma lei restò priva di sensi, non era cambiato nulla, tranne che aveva ripreso colorito.
Le ore passavano, ma Ryu non si muoveva da li, lei non apriva i suoi meravigliosi occhi color cioccolato,  restava in un angolo tenendola stretto al petto «Ryu, la vogliamo appoggiare sul letto» chiese Hitomi dolcemente «No, se si sveglia voglio essere qui…» Ryu aveva gli occhi ancora velati dalle lacrime, non voleva lasciarla, stava rivivendo l’orrore che aveva subito secoli prima.
 
Una bambina la guardava negli occhi «Che cosa ci fai qui… devi tornare indietro» i suoi occhi erano azzurri, ma i capelli erano neri con i riflessi rossi  «Chi sei?» chiese Yukari, non capiva che cosa stava succedendo? Era un sogno?
«devi tornare indietro, lui sta soffrendo… sta soffrendo veramente tanto…  torna indietro e  recupera la sua anima, tu sei la sola che può farlo… spezza la maledizione del diavolo e troverai la chiave della profezia ». Lei non ci stava capendo niente «Chi sei? » chiese avvicinandosi a quella bambina «Non ha importanza chi sono io, ti basta sapere che Lucifero lo ha ingannato… spezza la maledizione… » il suo tono di voce e i suoi occhi non rispecchiavano quello che era davvero «Non ha importanza chi sono io… la chiave per liberarlo è custodita da Lucifero in persona, lui è stato ingannato e adesso tu puoi ridargli la vita… Quella notte si è preso un'altra anima… Vai all’inferno  e salvalo… solo così ti sarà chiara la profezia… » poi la bambina la spinse e lei cadde nel vuoto.
 
Ryu restava fermo con le braccia incrociate, il corpo di lei appoggiato al suo petto, era caldo « Piccola…  ti prego torna da me, sei stata una stupida, perché ti sei messa in mezzo? Sapevi che ero in grado di difendermi e invece mi hai donato la tua vita, stupida… ti prego piccola torna, pensa a Hitomi, a tuo padre, tuo zio che era convinto di avere qualcuno da chiamare famiglia, ti prego torna anche da me… se avessi un anima te la donerei… ma forse tuo padre ha ragione, avrei dovuto evitare di coinvolgerti in tutto questo casino, avrei dovuto proteggerti meglio e invece sei morta tra le mie braccia… » Ryu iniziò a piangere nuovamente, Van osservò tutto stando nascosto dietro un muro, Hitomi lo abbracciò da dietro, la sua ferita era scomparsa, mentre quella del suo amato era stata disinfettata e medicata «Stai bene?» chiese dolcemente «Io si… sono solo preoccupata per Ryu» nessuno dei due disse nient’altro .
 
Yukari sentiva caldo, tanto caldo, poi una voce, infine qualcosa di bagnato le cadde sul volto “pioggia… no, è calda… lacrime….” Poi ricordò le parole di quella bambina e aprì gli occhi che si  incontrarono in quelli  azzurri del demone «Yukari…» disse in un sussurro, poi la strinse forte.
«Ma che cosa succede… Ryu…» Yukari rispose al suo abbraccio, lo sentiva singhiozzare sulla sua spalla
 « Perdonami… stupida… perché mi fai morire così…» si staccò da lei.
«Scusa… stai bene vero?» chiese lei accarezzandogli il volto asciugandolo dalle lacrime «Adesso sto bene…» poi la strinse forte e la baciò con passione.
 
Folken, Hitomi e Van sentirono delle voci, Yukari si era svegliata… Ryu era riuscito a farla tornare.
«Yukari…» Hitomi entrò nella stanza, i due si separarono e lei le buttò le braccia al collo «Mi hai fatto spaventare… stai bene?».
Yukari si alzò dalla sua posizione «Si si sto bene… davvero, ma abbiamo una cosa da fare…» tutti la guardarono «Cosa dobbiamo fare?» disse Folken osservando la figura di sua figlia «Dobbiamo andare a recuperare l’anima di Ryu, solo dopo possiamo risolvere la profezia che ci ha lasciato la mamma…».
«Ok allora andrò all’inferno e recupererò la mia anima…» ilo suo tono era risoluto, voleva la testa di Lilith a costo di scatenare una guerra.
«NON PUOI ANDARE SENZA DI ME» disse alzando la voce la ragazza.
«Non ti porterò con me all’inferno scordatelo… io affronterò Lucifero, ti voglio al sicuro…  scordatelo ti è chiaro?».
I due iniziarono a litigare «Senti Ryu, mentre ero priva di vita ho sognato una bambina, mi ha detto di andare all’inferno a recuperare la tu anima, Lucifero quella notte non ha preso solo la tua… sei stato ingannato…  bisogna spezzare la maledizione del diavolo… e io posso farlo… ti prego… fidati di me…» Yukari lo guardò con occhi dolce e carichi di speranza  «No… Folken tienila qui mentre io vado da quel bastardo…» fece per andare via, ma Van parlò «Non puoi fare tutto da solo, se davvero c’è una maledizione allora Lucifero ti tiene in pugno… forse dovremmo darle retta e magari… avere una strategia, un piano…» il suo sguardo era risoluto.
«Fammi capire Van sei così stupido da voler trascinare mia figlia all’inferno, non te lo permetto, sono d’accordo con Ryu, lei resta qui…» Folken guardò con odio il fratello «Folken non essere stupido, hai visto la potenza che abbiamo liberato sia io con Hitomi che Ryu e Yukari… dopotutto loro sono le sacerdotesse che amplificano i nostri poteri…» Folken si stava innervosendo, non voleva sentire niente «Tu sei fuori di te Van, non ti permetterò mai che questo demone trascini  mia figlia all’inferno… scordatelo l’ho quasi perduta stasare… non voglio correre di nuovo il rischio…».
«Smettila, Folken io non ho intenzione di portare Yukari all’inferno e tu Van smettila, non spetta a voi la decisione.» I tre insieme a Yukari  iniziarono a litigare tra di loro «ORA BASTA… LITIGARE NON SERVE A NIENTE…» Hitomi aveva perso le staffe «Smettetela, non arriviamo da nessuna parte…  Yukari è la sacerdotessa di Ryu, io quella di Van, noi verremmo all’inferno, con o senza di voi… adesso smettetela… BASTA».
Tutti si voltarono a fissare Hitomi, aveva ragione e loro si stavano comportando da idioti «Hai ragione, non posso decidere io per lei, ma posso proteggerla» disse Ryu abbassando lo sguardo «Come l’hai protetta stanotte Generale…» Folken era furioso mentre guardava il drago del fuoco «Mi dispiace… Folken, lo so che ce l’hai con me…» il demone teneva il volto basso, Folken aveva ragione, non era in grado di proteggerla.
«Le tue scuse non mi servono a niente, tu stanotte hai fallito ed hai ucciso mia figlia… cosa dovrei fare o pensare… sei solo un demone inetto e stupido, incapace di amare o di proteggere un essere umano… tu sei un essere senz’anima, non se ne parla che ti affidi lei di nuovo» Folken era tassativo, Ryu non diceva niente, dopotutto il padre di Yukari aveva ragione, non era in grado di amare, non aveva l’anima, ma allora perché quelle parole lo ferivano.
«Adesso smettila…» Yukari si era stufata di sentire le parole insulse di suo padre.
«Che cosa?» Folken restò interdetto «Mi sono stancata di sentire le tue stupidaggini… Lui ha sofferto quando io non c’ero, mi ha fatto provare emozioni solo stringendomi forte, mi ha fatto battere il cuore quando le sue labbra hanno sfiorato lei mie… io sono la sua sacerdotessa e non lo abbandonerò, ora sono qui e Lucifero insieme a Lilith me la pagheranno e mi ridaranno la sua anima, mi appartiene di diritto…».
Folken non disse niente «Allora chi viene con me?» chiese lei mettendo le mani sui fianchi.
«Io sono con te… qualcuno dovrà tenere a bada la mia nipotina…» disse carezzandole la testa «Grazie » disse sorridendo Yukari «Io anche sono con te… non ho mai voltato le spalle ad una battaglia » Hitomi sorrise  e poggiò la mano sulla spalla dell’amica.
«Io sono devoto a te… mia sacerdotessa, hai la mia spada e la mia vita… » Ryu si inginocchio davanti a lei porgendole la spada di fuoco.
Yukari sorrise, restava solo suo padre «Verrò con voi… solo per mia figlia…».
«Bene e adesso ripuliamo questo casino, domani inizieremo a pensare a cosa fare, stasera siamo stanchi e poi io ho fame…» disse la rossa abbassando il volto e intrecciando le mani, Hitomi iniziò a ridere e l’abbraccio forte «Mi hai fatto morire di paura… » disse stringendola forte.
Erano legate, Van sorrise nel vedere quella scena, sua nipote e la sua futura moglie, si la sua famiglia era davvero strana, Merle sarebbe scoppiata a ridere.
 
Una volta che ebbero ripulito tutto Hitomi e Yukari si sdraiarono sul divano, Van si sedette a terra e appoggiò il mento sul tavolino basso che aveva davanti, Folken si sedette sulla poltrona e Ryu restò in piedi, appoggiato alla parete che separava la sala dalla cucina «Allora io vado a casa… ci vediamo domani mattina…» disse avvicinandosi alla porta.
«Dove credi di andare Ryu… tu non ti muovi da qui, se Lilith ti attaccasse di nuovo?» Van si alzò e si avvicinò al demone «Spero mi attacchi… » il demone lo guardò, il suo sguardo era freddo.
«Ryu per favore resta… in taverna c’è un’altra stanza… ti prego… non starei tranquilla…» Yukari lo fissò dolcemente «Ok… mi fermo…»  si era arreso ai suoi occhi dolci.
 
Le ragazze andarono in taverna a preparare la stanza che sarebbe diventata di Ryu, così Folken poteva restare in salotto «Allora Yukari mi devi dire niente?» disse la ragazza bionda fissandola con le mani sui fianchi.
«No che cosa dovrei dirti?» disse Yukari aprendo l’altro divano letto che c’era nella stanza.
«Vi ho visti… eravate stretti contro la parete della sala e vi stavate baciando… allora che succede tra voi?» disse addolcendo lo sguardo «Non lo so… ci siamo baciati, ci siamo quasi lasciati trasportare… non lo so Hitomi, lui è diverso da Amano, esisto solo io per lui…» arrossì e abbassò lo sguardo «Ti piace?» chiese la ragazza con gli occhi verdi.
«Si… mi piace da impazzire, è dolce, forte, passionale, i suoi baci… oddio Hitomi i suoi baci sono… estasi…» Yukari ripensò alle labbra di Ryu e istintivamente si portò le dita alle labbra.
«Sei proprio cotta amica mia… comunque anche io ho delle novità?» disse non riuscendo più a contenere l’entusiasmo «Se ti riferisci a te e Van vi abbiamo sentito… deve essere dotato il ragazzo hihihi» diede una leggera gomitata all’amica che assunse tutte le sfumature del rosso «Cosa? Ci avete sentito?! ODDIO CHE VERGOGNA…» Hitomi si nascose tra i cuscini del letto di Ryu «Tranquilla Hitomi, non ci siamo sconvolti per così poco io e Ryu» continuava a ridere «CHE COSA C’ERA ANCHE RYU… ODDIO COME FARO’ A GUARDARLO IN FACCIA ADESSO. CHE VERGOGNA…» Hitomi continuava a restare nascosta, Yukari continuava a ridere tenendosi stretta la pancia «Sei troppo buffa… dai in fondo non è successo nulla di grave, comunque le novità?» chiese incrociando le gambe sul letto.
La ragazza bionda tornò seria «Sai ieri pomeriggio io e Van siamo usciti e… » si fermò, ricordare quel momento le faceva venire il batticuore « e…» la incitò l’amica, prese un bel respiro e poi lo disse «Van mi ha chiesto di sposarlo…» disse diventando rossa dall’imbarazzo.
Yukari restò spiazzata, poi urlò di gioia e si lanciò sull’amica «AHHH che bello che bello, sono felicissima…. Ehi sono io la tua damigella e nessun’altra…  ».
Hitomi però sembrava turbata «Che c’è?» chiese Yukari dolcemente «Io dovrò lasciare tutto e andare a Fanelia, ma non so come sarebbe la vita con lui, dopotutto non ci siamo visti per quattro anni… ho paura…» terminò la frase in un sussurro, si vergognava.
«Hitomi è normale che tu abbia paura… andrà tutto bene…» si sorrisero e poi Yukari iniziò a farle il solletico.
Van e Ryu scesero in taverna perché sentirono urlare «che succede?» disse sfoderando la spada il drago del fuoco.
«Ehi ehi calmi non è successo niente, chiacchiere tra donne… » poi sorrise ai due e fissò Van «Senti Van… quando hai un po’ di tempo ti dovrei parlare… solo noi due…» poi gli sorrise, si avvicinò al ragazzo e gli diede un bacio sulla guancia, poi all’orecchio gli disse in un sussurro «Congratulazioni…» poi tornò da Hitomi che era rimasta seduta sul letto «Ryu metti via quella spada, non sono in pericolo… »poi si lasciò cadere sul materasso morbido.
Il drago del fuoco la osservò, poi quando lei gli sorrise abbassò gli occhi e tornò di sopra.
«Perché fa così?» disse Yukari abbracciando il cuscino «Gli passerà, devi avere pazienza… si è annientato quando ti ha vista… morire…» disse Van appoggiato al muro con le braccia incrociate al petto.
«Si ma adesso sono qui… argh è tutta colpa di Folken…».
Van e Hitomi iniziarono a ridere per la reazione di Yukari che iniziò a rotolarsi per tutto il letto.
 
Al piano di sopra Folken studiava la profezia, Ryu si avvicinò a lui «Ti serve aiuto?» chiese sedendosi accanto a lui.
«Va bene, magari sei più fortunato di me… non capisco niente… » il drago della Terra si prese la testa tra le mani.
«Forse un indizio lo abbiamo… leggila bene “L’angelo e il demone nelle profonde tenebre cadranno , sicuramente si riferisce al fatto che dobbiamo andare all’inferno, tu e Van potreste essere considerati Angeli dato le vostre ali qui… per poi nella  pura luce tornare, la grande guerra fu l’inizio di tutto, l’equilibrio  infranto, solo quando i quattro elementi saranno un tutto con il mondo allora la follia cieca del diamante cesserà, questo sicuramente si riferisce allo scontro che ci fu all’inizio tra i quattro draghi, poi la follia è arrivata fino a Kilik e adesso è la resa dei conti. Sacrificio di cuore, sacrificio di anima, l’amore incondizionato potrà porre fine a tutto…  non ne ho la più pallida idea, forse qualcuno si dovrà sacrificare… Yukari… » lo disse in un sussurro, poi riprese il suo ragionamento «L’angelo e il demone il dolore affronteranno per la decisione del cuore, ma la passione dell’anima è forte e tutto in uno e uno in tutto l’equilibrio verrà ristabilito con l’avvento di una nuova anima nel modo che con l’inganno fu strappata alla gioia della carne, nella notte degli effimeri piaceri una nuova anima si desterà e allora l’inizio e la fine coesisteranno e allora tutto avrà pace…”   Forse lo capiremo solo quando saremo all’inferno…» disse posando sul tavolo il foglio.
«Dici che riguarda noi draghi? Si effettivamente ha un senso…» fissò con occhi freddi il ragazzo.
Ryu si alzò e andò in quella che era diventata la sua stanza.
 
Van e Hitomi se ne andarono a dormire, erano sfiniti, usare i poteri del drago del cielo era sfiancante.
Si sdraiarono uno accanto all’altro «stai bene?» chiese Hitomi posando la testa sul suo petto «Adesso si… riposa amore mio, domani ci aspetta una giornata faticosa…» disse Van stringendola forte.
«Ho detto a Yukari che ci sposiamo… ti amo Van…» disse lei abbracciandolo forte, lui sorrise «hai fatto bene a dirglielo, con tutto quello che è successo mi ero dimenticato degli altri… Dio Hitomi se ti succedesse qualcosa credo che ne morirei…» disse lui ad un tratto, aveva ripensato a quello che era successo a Ryu e Yukari, si lui avrebbe reagito allo stesso modo del drago del fuoco, non credeva di poter amare così’.
La strinse forte «Ti amo… la mia anima è tua…» poi una luce li avvolse e sul ventre di Hitomi apparvero come un disegno due ali che le circondavano l’ombelico.
«Che cosa è successo? »disse Hitomi guardandosi la pancia, la canotta corta che usava per dormire le permetteva di vedere bene il marchio che era apparso.
«Non lo so, forse è una cosa dei draghi…andiamo a chiedere agli altri due » Van fece per alzarsi dal letto, ma Hitomi lo strinse forte «Ti prego domani… sono stanca e ho solo voglia di stare abbracciata a te».
Van le carezzò la testa e sorrise, poi tornò al suo fianco.
Si addormentarono stretti l’uno all’altro, felici nel loro amore.
 
Yukari era rimasta in taverna ad aspettare Ryu, aveva bisogno di parlare con lui, poco dopo il ragazzo apparve sulla soglia della stanza «Yukari che cosa ci fai qui? Dovresti essere a letto…» disse girando lo sguardo, non riusciva a guardarla.
«Ryu per favore guardami…» disse la rossa avvicinandosi a lui, con la mano gli sfiorò il volto, in modo da costringerlo a guardarla negli occhi «Ti prego Yukari…»disse il demone, ma non sapeva per che cosa pregare, quel tocco era così dolce, ma allo stesso tempo faceva male più del fuoco dell’inferno.
«Ti prego Ryu non trattarmi così… tu hai detto che mi avresti donato la tua vita e la tua anima… io voglio donarti la mia…» si guardarono negli occhi.
«Cosa stai dicendo… piccola Yukari…» le mise una mano sul volto e con le dita catturò una lacrima che era scappata dai suoi occhi dolci «shhh… non piangere per me, non merito le tue lacrime… non ti merito…» poi si avvicinò al suo volto e iniziò a baciare ogni lacrima che le bagnava il volto «Ryu sei uno stupido…» lo abbracciò forte, poi gli diede un dolce bacio.
Non sapeva dove l’avrebbe condotta tutta questa storia, ma sapeva di voler stare per sempre con quello strano ragazzo, voleva restare con il suo drago, con la sua vita…
 
Folken aveva sentito tutto… doveva fare qualcosa… se la situazione non cambiava sua figlia avrebbe sofferto e questo lui non lo voleva.
Osservò il pezzo di carta che aveva tra le mani, adesso sapeva che cosa doveva fare


Buona sera a tutti, spero che questo vostro capitolo si adi vostro gradimento, è stato difficile scriverlo, spero sia venuto fuori un buon lavoro... Ringrazio BJ che mi segue così affezzionatamente, Yukari in questo capitolo non si smentisce e aspetta di leggere i prossimi... buona lettura, adesso non vi rompo più, un bacione a tutti

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Folken vedeva la sua piccola stretta al demone, possibile che sua figli a fosse destinato ad amare un drago? Dopotutto era quello che era successo a lui e Sahiko, avrebbe voluto un destino diverso per lei, ma Kilik l’aveva coinvolta.
Non li disturbò, ma senza che si accorgessero di lui tornò al piano di sopra.
«Cosa ti turba fratello?» Van era seduto su di una poltrona del salotto « Ma tu non eri andato a dormire? » disse sorridendo l’uomo.
Non avevano mai avuto modo di parlare dopo Zaibach, forse adesso sarebbe riuscito a spiegare molte cose « Non riuscivo a dormire, Hitomi invece è crollata…» disse il ragazzo stendendo le gambe sul pavimento « Cosa c’è? » richiese poi il re.
Il drago della terra si sedette sull’altra poltrona « Niente, sono le preoccupazioni dei padri… sai le figlie ti fanno impazzire» disse sorridendo al fratello minore.
«Yukari e Ryu?» sorrise mentre poneva la domanda «Sai volevo qualcosa di diverso per lei, non  volevo che si innamorasse di un drago, poi quello del fuoco e per di più è un demone… » si lasciò cadere sulla poltrona in maniera scomposta.
«Non capisco quale sia il problema? Non vuoi la sua felicità? » era serio adesso « Sai Folken io credo che se Yukari è felice devi lasciare a lei la decisione, lo so che sei preoccupato che soffra… ma è la sua vita… tu puoi consigliarla ma non puoi obbligarla… » il suo tono era deciso e allo stesso tempo dolce, sapeva che dopotutto Folken era preoccupato per la sua bambina.
«Sai Van sei cresciuto tanto, sei sempre stato il più buono e sensibile tra i due, Fanelia non poteva avere Re migliore…» sorrise a suo fratello, era cresciuto davvero tanto , era maturato e stava guidando il regno di Fanelia meglio di chiunque altro.
«Allora con Hitomi invece?» chiese tranquillamente «La amo davvero tanto, ma ho paura di farla soffrire, lei per starmi accanto lascerebbe il suo mondo per il mio… ma non voglio obbligarla alla corona… dopotutto non è così bello come nelle favole» appoggiò la testa sul cucino morbido che aveva dietro « A volte mi chiedo come sarebbe la vita senza il fardello del regno, come sarei io senza il regno? A volte vorrei essere una persona qualunque, uscire senza preoccupazioni o pensieri, ma solo per il puro gusto di vedere il mondo che mi circonda… invece sono sempre viaggi diplomatici, trattative tra i regni… non voglio tutto questo per Hitomi, ma lei è disposta a starmi accanto… sempre…».
Folken osservò suo fratello e sentì una stretta al petto, dopotutto era stato lui a lasciargli quella responsabilità «Mi dispiace per tutto Van… per averti costretto a regnare, per aver distrutto Fanelia, ti chiedo scusa, lo so che non cambia le cose, ma volevo che tu lo sapessi» Van gli sorrise « Sai a volte mi chiedo perché hai fatto tutte quelle cose orribili, capisco il mondo senza guerre ma perché?» assottiglio le labbra.
«Sai Van quando Sahiko mi disse che era incinta corsi da nostra madre che ne fu felicissima, poi però Kilik reclamò la sua vendetta, con l’aiuto di Ryu riuscimmo ad allontanarle, ma la mia ma il mio cuore era pieno di rabbia, paura e quando il drago mi ha strappato il braccio sono scappato… Zaibach mi aveva promesso un mondo libero… volevo un mondo senza guerre per lei, solo per la mia bambina… Solo per Yukari…» Van aveva ascoltato suo fratello con attenzione, gli aveva chiesto scusa, voleva solo il suo perdono, probabilmente anche lui si sarebbe comportato allo stesso modo per proteggere la persona che ama «Ho capito e ti perdono, anche io avrei fatto lo stesso probabilmente, ma non sono padre… Poi però penso alla mamma, lei mi ha lasciato quando sei scomparso, dimenticandosi di me… quindi non so come si dovrebbe comportare un genitore, ma Yukari è la mia nipotina e voglio proteggerla come te e Ryu… smettila di dargli addosso… ».
Sentirono dei rumori provenire dalla taverna, poi videro una luce e infine apparve Yukari con in braccio un bambino «Ryu mi ha baciato si è ritrasformato in un bambino…» era rossa per l’imbarazzo.
Il piccolo le teneva le braccia attorno al collo e non voleva lasciarla andare  « chi me la da una mano?» chiese sorridendo.
«No di nuovo » disse Van grattandosi la testa « piccoletto dovresti smetterla di baciare Yukari sai?» disse avvicinandosi e dandogli un buffetto sul naso.
Ryu mise il broncio « sei antipatico, lei è tutta mia » poi gli strinse forte i braccini intorno al collo.
Yukari e Folken sorrisero nel vedere quella scena « Ok Ryu sono tua, ma adesso andiamo a dormire» disse indicandogli il letto di Folken.
«Ma Yukari deve per forza stare qui?» chiese lamentandosi il drago della terra «Si papà… è vulnerabile… poi non vorrei risvegliarmi con la sua versione adulta nuda nel letto…» disse mettendo le braccia sui fianchi.
Folken nel sentire l’ultima frase di sua figlia si mise le mani sulle orecchie « Ok ok può dormire qui… niente ragazzi nudi nel tuo letto» poi sorrise a sua figlia.
Sperava di riuscire a creare qualcosa con lei prima di tornare indietro.
«Ryu stasera dormirai con Folken ok?» disse infilando il pigiamino al bambino «no» disse gonfiando le guance come un criceto.
Yukari afferrò il cellulare e gli scattò una foto « sei troppo carino Ryu…» poi gli diede un bacino sulla fronte e gli rimboccò le coperte, poco dopo si addormentò.
Folken e Van osservarono  l’oggetto che teneva in mano Yukari, lei si accorse della loro espressione e scattò un'altra foto, poi gliela mostrò.
«Wow… certo che voi sulla luna dell’illusione avete macchine per ogni cosa » disse Van stirandosi «domani vi spiegherò tutto, ma adesso io vado a letto, sono sfinita… papà… prenditi cura di Ryu e non lo maltrattare» disse con tono severo « Ok… buonanotte» disse Folken in risposta, Yukari si avvicinò e gli diede il bacio della buona notte., l’uomo restò a fissare sua figli anche saliva le scale e andava in camera sua, la mano poggiata sulla guancia.
Van sorrise e salutò il fratello, tornando tra l braccia della sua adorata Hitomi che dormiva dolcemente, le carezzo la guancia e poi si mise accanto a lei e in poco tempo si addormentò.
 
Ryu dormiva della grossa, iniziò a sognare “una voce cattiva gli sussurrava all’orecchio, ricordati giovane drago tu sei mio, non ti permetterò di lasciarmi per quella donna… ricordati chi è il tuo signore e padrone”.
Una luce lo avvolse di nuovo e tornò adulto, Folken non si era ancora addormentato e anche lui sentì la presenza di qualcosa o qualcuno davvero malvagio, si avvicinò al ragazzo e lo trovò addormentato.
Gli preparò i vestiti accanto al letto per il mattino seguente, poi andò nella taverna.
Il drago del fuoco riaprì gli occhi, il sole stava sorgendo e un raggio di luce lo aveva destato dal suo sogno, si guardò intorno nel grande letto matrimoniale, era ancora a casa di Hitomi e Yukari e di nuovo senza vestiti, si lasciò cadere nuovamente tra le lenzuola bianche «Quel sogno, possibile che questa situazione è per colpa sua… » si alzò e si vestì, indossò un paio di pantaloni della tuta grigi e una canottiera bianca, era troppo presto e decise di tornare a letto, si infilò sotto le coperte e restò a fissare il soffitto bianco.
Poco dopo sentì dei passi provenire dal piano di sopra, poi qualcuno scese i gradini, si girò su di un lato per vedere chi fosse, Yukari con indosso un paio di legghins neri che le arrivavano al ginocchio con sopra una maglia bianca che le lasciava scoperta la spalla, era bellissima illuminata dalla luce del sole che sorgeva, stava entrando in salotto e lui fece finta di dormire. Aveva in mano un ipod e stava ascoltando la musica, entrò in cucina e iniziò ad armeggiare con alcune stoviglie.
Il drago del fuoco si alzò dal divano incuriosito da quello che faceva, si avvicinò piano alla porta della cucina e la vide mangiare una tazza di latte con i biscotti, poi si alzò e rimise tutto in ordine, ballando a tempo di musica, la trovò davvero buffa, ma anche sexy per come si muoveva.
S’incantò a guardarla e quando lei si girò arrossì per essere stato colto in flagrante.
«Buon giorno » disse lei togliendo l’auricolare dall’orecchio «Sei tornato adulto hihihi, papà credo sia andato a dormire in taverna da poco… Vuoi fare colazione?» chiese spegnendo il lettore musicale.
«Non faccio mai colazione…»disse lui spostandosi dal muro e tornando in sala «Come ami così mattiniera?» chiese volando la testa verso di lei. Yukari sorrise «stavo andando a correre, lo faccio sempre la mattina…» poi si recò verso la cassettiera porta scarpe e ne tirò fuori un paio se le infilò «Vuoi venire? Il tempo non è dei migliori stamattina, ma mi piace tanto… dopotutto ero sempre la manager della squadra di atletica al liceo » si legò i capelli in una coda alta.
Ryu trovò il suo collo davvero bello, avrebbe voluto poggiarci le labbra, poi si riscosse «Andiamo…» prese le sue cose, core in bagno e poco dopo ne uscì con un paio di pantaloni neri e una magli a bianca con il disegno di una fiamma sul fianco, infilò le scarpe e uscirono.
 
Una volta fuori casa seguì il percorso che faceva la ragazza, era lungo, quindi era abituata bene e la sua espressione rilassata mentre correva ne era la conferma.
Arrivarono poco lontano dalla sua casa e sorrise al pensiero di non averla mai notata, anche se doveva ammettere passava poco tempo nel suo appartamento.
Il tempo non era dei migliori, c’erano addensamenti di nuvolosi grigi all’orizzonte e gli era sembrato di vedere qualche lampo in lontananza, i suoi sensi sviluppati gli fecero percepire l’odore della pioggia nell’aria e infatti poco dopo iniziò a piovere «Uffa…» disse Yukari riparandosi sotto un balcone di una casa vicino «Perché deve piovere così io mi stavo iniziando a scaldare…. Uffa » si erano bagnati un po’ ma per fortuna si erano riparati alla svelta «Se vuoi casa mia non è molto distante… possiamo andare li… ti fai un bagno caldo e possiamo prendere la macchina e tornare a te…» Yukari annui con la testa e corsero verso casa di Ryu.
Arrivarono a casa del ragazzo che erano completamente fradici, Yukari osservò il suo appartamento, era un attico… si poteva vedere tutta Tokyo «Ti piace guardare tutto questo?» chiese la ragazza guardando l’ampia vetrata che aveva davanti, si appoggiò al vetro e sorrise «Si il tramonto visto da qui è stupendo…» disse avvicinandosi a lei, poi le sfiorò la guancia.
Yukari chiuse gli occhi a quel tocco, era caldo e dolce, quasi impercettibile, solo in quel momento si rese che erano soli, il suo cuore iniziò a battere forte nel petto «Yukari che cosa c’è, sento il tuo cuore battere forte… stai bene?» chiese avvicinandosi a lei che rispose imbarazzata.
Ryu lesse nei suoi pensieri “mamma siamo a casa da soli e non abbiamo mai parlato di quello che è successo.. che imbarazzo”.
Sorrise ma non le disse niente per quanto riguarda quello che aveva sentito «Yukari senti… ma noi due che cosa siamo? Cioè ci siamo baciati e abbiamo rischiato di lasciarci andare un po’ troppo… ma non riesco a non sfiorarti… o a stringerti…», poi sospirò e riprese a parlare «Sei piccola e dolce e mi sembra tutto così immenso, non lo so… sono tuo e questo mi spaventa» le prese la mano e se la portò all’altezza del cuore.
Yukari lo guardò dolcemente «Non ho parole, le tue parole sono bellissime ed io ho paura di quello che mi fai sentire… mi sento viva dopo tanto tempo, mi basta averti accanto… andiamo a piccoli passi ti va?» chiese lei con voce tremante, lui si avvicinò per baciarla ma venne bloccato dalla sua mano «Potresti tornare bambino… voglio stare stretta a te…».
Si abbracciarono forte, Ryu con le dita disegnò il suo profilo, era bella la sua piccola Yukari, era dolce e non voleva altro.
I loro cuori battevano insieme, era un gioco di sguardi, carezze, lui  la prese in braccio, la fece volteggiare per la stanza «Sei dolcissima e unica, mi hai regalato la vita…» ridevano insieme.
Si ritrovarono sdraiati sul grande letto del drago del fuoco, continuarono a sfiorarsi e ad accarezzarsi, lei gli tolse la maglia e lo fece girare di spalle, poi tolse la sua maglietta e il reggiseno e si appoggiò alla sua schiena, pelle contro pelle, lo abbracciò forte.
«Sei calda… si sente la vita che ti scorre sotto pelle, mi fai sentire vivo…» disse Ryu rilassandosi, abbracciò il cuscino e lei strinse lui «Posso chiederti una cosa?» chiese appoggiando la testa tra la sua spalla e il collo, lui fece cenno di si con la testa «Come ti sei fatto questa cicatrice?» chiese sfiorandola con le labbra.
«Me la sono procurato quando sono morto… quella notte che Lucifero venne a reclamare la mi anima, ero un uomo a pezzi, odiavo tutto, odiavo me stesso per essermi innamorato, così mi tolsi la vita » Yukari lo strinse forte «Adesso sei qui… questo è ciò che conta, riprenderemo la tua anima» gli diede dei dolci e teneri baci sulla cicatrice, lui si voltò e la strinse.
I loro petti si muovevano all’unisono, l’unica cosa che li rendeva felici era quel contatto pelle contro pelle, cuore contro cuore.
 
Van si alzò poco dopo e andò in salotto, notò che il divano letto era vuoto, Ryu se ne era andato «Folken…» il ragazzo andò in taverna dove suo fratello stava dormendo, lo svegliò in malo modo «Dov’è Ryu? Che cosa hai fatto?» era furioso, possibile che non avesse ascoltato niente di quello che gli aveva detto.
«Di che cosa stai parlando Van? Ryu è di sopra che dorme, è tornato adulto» Folken non capiva lo strano comportamento del fratello «E’ di sopra vieni che ti faccio vedere…» il drago della terra si alzò dal letto e lo condusse al piano di sopra «Ti giuro Van era qui… era tornato adulto, gli avevo preparato dei vestiti nel caso si fosse svegliato, adesso non ci sono… Non gli ho detto niente… » Van incrociò le braccia al petto «Davvero?».
Hitomi scese al piano di sotto sentendo la voce di Van, era arrabbiato con qualcuno e quando vide i due fratelli litigare non capì «Che succede?» chiese stropicciandosi gli occhi.
«Ha mandato via Ryu… non è qui e non so dove cercarlo…» disse Van con apprensione guardando Hitomi.
Poco dopo la porta di ingresso si aprì e Ryu e Yukari fecero la loro comparsa «Ehi ragazzi tutto bene… ciambelle?» disse facendo vedere i sacchetti che avevano in mano.
«Ma dove siete stati? Eravamo preoccupati? » disse Van fissando i due arrivati «Siamo andati a correre, io mi ero svegliata presto e Ryu mi ha accompagnata, poi però è venuto giù il diluvio, eravamo vicini a casa sua e siamo stati li fino a che non ha smesso, poi abbiamo preso le ciambelle…» disse felice come una bambina a natale.
«Sei stata da Ryu tutto questo tempo?» chiese Folken severo «Si papà, ma stai tranquillo, come vedi è ancora un adulto… allora iniziamo a lavorare o no, abbiamo un anima da recuperare… op op » disse battendo le mani.
 
Dopo che ebbero fatto colazione si sedettero al grande tavolo della sala Ryu era a capotavola, tutti pendevano dalle sue labbra «Allora dovete sapere che l’inferno ha una struttura a cono rovesciato, alla fine c’è Lucifero, ma prima ci sono nove livelli…  troviamo la Gehenna e poi il limbo, dopo ci sono i livelli dei sette peccati capitali, ognuno di loro ha un Re…» .
Folken era quello più attento «C’è un re per ogni livello? Perché?» il drago del fuoco lo guardò e disse «Semplice così Lucifero può controllare meglio il suo regno…. Sono i suoi generali più fidati e spietati… Nel limbo avremmo a che fare con Yue, è abbastanza neutrale, li si prende cura delle anime che hanno paura a intraprendere il tunnel, è un tipo apposto, non avremo grandi problemi, invece nella Gehenna troviamo suo fratello Troy, è meno disponibile, ma possiamo passare…» disse Ryu sorridendo malignamente «Sarebbe ?» chiese Van osservandolo dal lato opposto del tavolo «Entrambi hanno paura di me… dopotutto sono sempre la mano destra di Lucifero,  dopo abbiamo il regno della Lussuria, anche li possiamo passare indisturbati perché è il mio regno e comando io, bisogna stare solo attenti a Celine, è la regina delle succubi, sono secoli che prova a rubarmi il trono… ma dovremmo riuscire senza problemi » disse tranquillo Ryu mettendosi a sedere, cercò con lo sguardo Yukari che prendeva appunti e aveva anche fatto un disegno, sorrise «Aspetta che cosa è una succube? » chiese Van ingenuamente, il drago del Fuoco e suo fratello risero «Sei davvero un puro Van, le succubi sono le concubine del Diavolo» disse sorridendo Ryu «Tendono a sedurre e a imprigionare le loro vittime e a farle altre cose poco carine » liquidò il discorso vedendo lo sguardo sconvolto di Van.
«Wow quindi c’è una guerra interna » disse Hitomi prendendo appunti «Si esatto, cercheranno di avere alleati e… l’inferno è imprevedibile, sarò sincero con voi, faremo i conti con il nostro vero io, anzi voi farete i conti con la parte più oscura e profonda di voi…» li osservò tutti e riprese a parlare «Ogni girone presenta un peccato capitale: Lussuria, gola, invidia, avarizia, vanità, ira, superbia…. Hanno dei generali davvero spietati e senza morale, ma ricordate, i demoni mentono e ingannano…» disse alla fine.
«Quindi anche di te dovremmo diffidare…» disse Folken serio «Si, ma io posso fare un giuramento di fedeltà e vincolarmi a uno di voi, se mento o provo ad ingannarvi lo saprete…» disse risoluto.
«Non abbiamo bisogno di prove, ci hai già dimostrato che sei dalla nostra parte, poi il tuo essere fedele a mia figlia mi basta» Folken lasciò tutti senza parole.
«Mio padre sta male? » chiese ridendo Yukari «No sto bene e Ryu ti devo delle scuse…»
Ryu gli porse la mano e lui la strinse.
 
Dopo che passarono l’intera mattina documentarsi e a studiare come era fatto l’inferno, decisero che era il momento di prendere una decisione «Io posso aprire il portale che conduce all’inferno, ma ve lo dico è pericoloso per gli umani… quindi solo le vostre anime varcheranno la soglia, i corpi resteranno qui… io posso andare e tornare a mio piacimento dopo tutto sono già morto…».
«Ok » dissero all’unisono.
 
Improvvisamente la luce venne a mancare, poi un ombra arrivò alle spalle di Hitomi e un’altra era dietro Yukari, le presero «Se le volete, venite all’inferno, il nostro signore vi aspetta» poi scomparvero con le due ragazze.
Van, Folken e Ryu non erano riusciti a muoversi, li avevano bloccati.
«Hitomi… HITOMI» Van era furioso «Ryu portami all’inferno adesso »


Tadaaaaaaa ce l'ho fatta ad inserire il nuovo capitolo, il pc mi ha fatto disperare, ma eccolo tutto per voi, un bacione e buona lettura

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


Hitomi e Yukari si risvegliarono in una grande stanza, c’era un letto a baldacchino tutto pizzi e ricami, bambole e giochi sparsi ovunque « ahi la testa… ma dove siamo?» chiese la rossa all’amica «Non lo so… sembra la casa delle bambole…» si alzarono dai rispettivi divanetti dove erano state appoggiate, rischiando di inciampare in qualcosa « ehi ma chi mi ha conciato come una bambola? » disse acida la rossa, in dosso aveva un lungo abito nero con il corpetto, era simile a quelli che aveva indossato a Fanelia, solo che questo aveva la gonna più ampia e pesante, il corpetto non aveva le spalline e i capelli le erano stati sciolti.
« Sei buffa» disse sorridendo Hitomi per alleggerire la tensione «Guardati allo specchio prima di parlare Hitomi…» si guardò nell’enorme specchio presente nella stanza e notò che anche lei aveva un vestito simile a quello di Yukari, solo che era bianco con una fascia verde intorno alla vita e il suo corpetto aveva delle bretelle sottili e bianche, i capelli sciolti.
« Ok sembriamo due bambole in una casa di bambole, guarda la stanza in cui ci troviamo » disse indicando l’ambiente che le circondava.
Provarono ad aprire la grande porta di legno, ma era chiusa e non dava segno di cedimento « bene siamo chiuse qui… fantastico», Yukari si lasciò cadere sul divano.
Poco dopo nella stanza apparve una donna, era Lilith «Buona sera Sacerdotesse dell’aria e del fuoco, spero la stanza sia di vostro gradimento come gli abiti, Lucifero vi riceverà tra poco… Mio marito è il re di questo posto e voi sapete come ci si deve comportare… dopotutto siete due principesse di Fanelia…» iniziò a ridere, sia Yukari che ad Hitomi ricordò le unghie sulla lavagna, rabbrividirono al pensiero.
«Se noi non volessimo vederlo?» chiese Yukari con tono di sfida «Ti ho ucciso una volta ragazzina, posso farlo di nuovo» disse Lilith facendogli vedere gli artigli.
«Sto tremando di paura… sono tornata una volta…» Yukari incrociò le braccia al petto, a Hitomi ricordò molto Van si vedeva che era sua nipote.
«Sei coraggiosa, ma non c’è il tuo drago… sacrificare la tua vita per un demone, solo una stupida umana poteva farlo» Il demone donna la osservò con disgusto «Ma almeno sai per chi sei voluta morire?» Yukari sussultò al riguardo e Lilith continuò «Sei morto per uno dei generali più spietati e malvagi che l’inferno abbia mai avuto, Lucifero stesso lo teme, tanto è vero che lo ha maledetto per poterlo tenere a bada… chissà cosa potrebbe fare se usasse i suoi veri poteri…».
«Stai mentendo, sei un demone…» disse incerta Yukari «Anche lui, ti sei mai chiesta perché diventa un bambino quando lo baci?» si sedette su di una poltrona e accavallò le gambe «La maledizione di Lucifero, se qualcosa di puro tocca il demone più oscuro e malvagio questo diventa un bambino come reazione, è come se avesse il rigetto, Ryu senza anima e maledizione era davvero spaventoso, ha sbaragliato eserciti che marciavano sull’inferno dai cieli, quando la guerra venne vinta da noi Lucifero decise di mettergli un collare, così per precauzione, poi sei arrivata tu ed hai iniziato fargli battere il cuore e a provare dei sentimenti, la sua anima brillava come il sole, era tornata a vivere ed ha acquisito potere…. Tranquilla sacerdotessa non lo puoi dominare, spezza la maledizione e poi te ne pentirai» Lilith sorrise notando l’espressione stupita di Yukari, non poteva credere che Ryu fosse così spaventoso e malvagio, lei aveva conosciuto un lato di lui dolce, protettivo, umano, non voleva ascoltare quello sporco demone «Non mi importa, comunque sono qui per la maledizione e per la sua anima, la rivoglio mi appartiene di diritto» poi si mise dinanzi a lei con occhi di sfida.
«Stupida ragazzina… credi essere nella condizione di negoziare o di provare a minacciarmi, siete un’esca io so che Ryu si precipiterà qui insieme all’altra anima che ci interessa… anche se l’ha già donata a te…» si voltò verso Hitomi «Voglio l’anima del drago del cielo, solo così Lucifero potrà dominare incontrastato…».
«Mai ! non te la cederò mai…» Hitomi la fissò negli occhi, Lilith si alzò, i suoi occhi erano pieni di rabbia.
«Bene, allora forse torturando la tua amica cambierai idea…» poi prese Yukari per un braccio, lei  iniziò a dimenarsi, aveva paura «Hitomi non cedere l’anima di Van» poi il grande portone si chiuse e la ragazza iniziò a piangere.
 
«Van è una trappola » Folken provava a restare obiettivo, ma gli veniva difficile, sua figlia era in  pericolo e lui non poteva fare niente.
Van girava avanti e indietro per la stanza, Ryu stava provando ad individuare in quale parte dell’inferno fossero state condotte.
«Allora le hai trovate» disse Van  dando un pugno sul tavolo «Si…» fu la risposta secca si Ryu.
Lucifero lo aveva sfidato apertamente, voleva farla finita, estrasse la spada di fuoco e la conficcò nel pavimento «Prenderemo la via corta, terrete i corpi…Van Lucifero è mio…» i suoi occhi erano rossi.
Attraversarono il portale e si trovarono in un antro buio e umido «Dove siamo ?» chiese il drago della terra.
«Benvenuti, adesso arriveremo nella sala del trono di Lucifero… siamo nelle sue prigioni, qui quella sadica di sua moglie si diverte a torturare le anime… » Ryu si guardava intorno, possibile che Hitomi e Yukari si trovassero qui sotto.
Sentì una risata a lui familiare Lilith, iniziò a correre verso la direzione da cui provenivano le voci, entrò ma non vide nessuno, c’era un’altra porta, la sfondò insieme a Van e Folken e si trovarono in una camera da letto simile alla casa per le bambole «Hitomi…» disse Ryu, Hitomi era rannicchiata in un angolo e piangeva «Van…» disse correndogli incontro «hanno preso Yukari, LILITH, l’ha sta torturando per convincermi a darle la tua anima, ma lei mi ha detto di non farlo… oddio…» pianse stretta a Van «Calmati piccola, dov’è Yukari, adesso andiamo a prenderla…» le carezzava la testa e guardava Ryu e Folken «Io so dov’è?» disse una voce alle loro spalle, era Yue, in guardiano del limbo «dimmi subito dov’è o giuro che Lucifero si ritroverà una guerra in corso e vedovo il momento dopo…» il nuovo arrivato sembrava un ragazzino di circa 15 anni, capelli neri e occhi verdi «Nella stanza dei suoi giochi… sta soffrendo, lei con me è stata dolce, mi ha salvato da Lilith quando ho provato a farla fuggire».
«Cosa? » disse lasciandolo andare «Si, ero nelle prigioni, ho visto questa ragazza che non era un’anima, ma era viva, allora l’ho liberata, ma Lilith mi ha sorpreso, mi ha protetto con il suo corpo, solo che è ferita gravemente, Lilith è spietata, corri…» .
Ryu iniziò a correre nelle prigioni, iniziò a sentire delle urla «Yukari…» con il fuoco buttò giù il portone.
La scena che gli si parò davanti lo lasciò senza parole, Yukari era legata ad un muro, la maggior parte del suo corpo era coperto di sangue, non era possibile distinguere il colore del vestito che indossava da quanto era piena di sangue «Ryu… mi stavo divertendo con la tua sacerdotessa» Van, Folken ed Hitomi furono dietro di lui in un attimo, la ragazza si portò le mani alla bocca nel vedere quello che aveva fatto a Yukari «Dammi l’anima del drago del cielo e la lascerò stare…» disse Lilith facendo passare una lama sul ventre di Yukari, la ragazza urlò «Hitomi non lasciare l’anima di Van…» iniziò a piangere.
«E’ dolce la tua nipotina Van… tutto questo per te…» Van non riuscì ad attaccare che Ryu si era già scagliato sul demone, iniziarono un combattimento senza precedenti, il re di Fanelia non aveva mai visto nessuno combattere con così tanta ferocia, nemmeno Dilandou era tanto arrabbiato quando combattevano.
Lilith si ritrovò sbattuta al muro, Ryu le conficcò la spada nel ventre e la bloccò alla parete di roccia, poi si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò «Adesso è il mio turno…»Lilith lo guardò con terrore, gli occhi di Ryu erano rossi come il fuoco, il suo sguardo era una maschera di pura rabbia, lo aveva già visto così nello scontro che portò Lucifero alla vittoria contro Michele.
«Fuori» poi un fuoco si innalzò davanti a loro, così nessuno poteva disturbarlo «Lilith… sono veramente arrabbiato, che cosa posso fare per farti soffrire… a si ho trovato» poi lentamente evocò un pugnale di fuoco, lo teneva all’ altezza della sua spalla e con estrema lentezza iniziò a conficcarlo nella carne «Ti prego Ryu fermati… ti scongiuro, tu non sei come lei» Yukari stava piangendo e lo stava supplicando.
Il fuoco che separava gli altri si spense, dagli occhi di Ryu iniziarono a scendere delle lacrime, stava piangendo.
Non gli capitava da tantissimo tempo, e adesso la vista di quella umana gli causava emozioni così forti anche senza anima «Ti prego andiamo via…» continuò lei piangendo a sua volta.
Folken si avvicinò a Lilith e con la magia della terra la bloccò alla parete, Hitomi sussultò, aveva ricordato il sogno di qualche notte prima Folken e Lucifero…
 
Ryu si avvicinò a Yukari, la liberò e poi le mise indosso la sua felpa, gli arrivava alle ginocchia, almeno non avrebbe preso freddo, poi la prese in braccio come una principessa e la condusse fuori «Lucifero sarà furioso» disse la donna immobilizzata.
«Sto andando da lui…» poi si richiuse la porta alle spalle, il fuoco riempi la stanza e di Lilith si sentivano ormai solo le urla strazianti.
Ryu usò la sua magia per curare in parte la ragazza.
 
Nella sala del trono Lucifero stava seduto con le gambe accavallate «Mi chiedevo quando saresti arrivato…Per sconfiggere Kilik avrete bisogno della tua anima, ma mi appartiene…» poi fece apparire davantii a se una luce, sembrava un fuoco da quanta luce emanava «Lucifero quella appartiene a me…».
Yukari si era parata davanti al diavolo in persona «Buffo, una vergine che sfida il diavolo, io quelle come te le mangio a colazione…» disse alzandosi dal suo trono.
«Lo so che sei un uomo di affari, ma tu hai ingannato, gli hai strappato l’anima con l’inganno…» disse lei risoluta.
«Si può darsi, in realtà volevo quella del bambino che Karin portava in grembo la notte che è morta, lui dopotutto mi aveva chiesto di riportare lei… » iniziò a ridere.
«Che cosa?» Ryu restò stupito dalla rivelazione.
«Non dirmi che non lo sapevi? Quella notte oltre a vendermi la tua anima, mi hai regalato quella di tuo figlio… purtroppo era debole e si è consumata, era troppo giovane, ma la tua… da sola potrebbe illuminare tutto l’inferno, grazie a questa femmina… ti propongo uno scambio… La tua anima drago del cielo per quella del fuoco? Un’anima per un anima».
«No, non puoi averla è mia…» disse Hitomi.
Lucifero restò stupito «Vuoi dire che quello sciocco ragazzino ha attivato il potere del grande drago del cielo» il diavolo era furioso.
«Ti darò la mia anima, ma voglio che tu mi ridia quella di Ryu» disse risoluta Yukari.
In quel momento Folken capì l’altra parte della maledizione “sacrificio di Cuore, sacrificio di anìma”
«Lucifero ti propongo un patto migliore» poi il drago della terra bloccò Ryu in una struttura che usciva dalla terra.
Hitomi urlò «NO FOLKEN NON PUOI TRADIRCI DI NUOVO» Venne bloccata anche lei nella medesima struttura.
Nessuno capì quello che stava succedendo «Sarebbe il tuo patto Folken?» disse Lucifero sorridendo, sfiorò la guancia di sua figlia e poi fece un passo indietro.
«Le anime ci servono per l’equilibrio che Kilik ha spezzato, sai vero che una volta che avrà battuto noi verrà da te, ha già provato., allora dacci l’anima di Ryu, poi quando questa storia sarà finita prenderò il posto del tuo generale, dopotutto sono sempre il consigliere militare di Zaibach ed ho fatto cose che ti hanno fatto piacere ammettilo Lu…» Folken sorrise, si sarebbe sacrificato per regalare l’amore a sua figlia, avrebbe fatto qualcosa di concreto per lei.
«No papà, non puoi farlo…» disse Yukari fissandolo, poi anche lei ebbe chiaro l’ultimo pezzo della maledizione.
«Io sono più facile da gestire Lu, spezza la maledizione che lo rende bambino quando viene toccato da un anima pura e ti garantisco che ti darò la mia anima, sono sempre un drago della terra».
Lucifero  si accarezzò il mento, poi fece apparire un pergamena e una penna, e lui firmò.
 
Il patto era stato stipulato, Lucifero rimise nel corpo di Ryu la sua anima e spezzò la maledizione «Prova a baciarlo sacerdotessa» gli diede un dolce bacio e lui restò adulto, poi vennero avvolti da una luce e si ritrovarono nel salotto della casa delle ragazze.
 
Scusate se è corto, ma il mio pc oggi mi ha fatto impazzire, spero che il capitolo sia di vostro gradimento

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


I cinque si ritrovarono catapultati nel salotto di casa delle ragazze «State tutti bene?» chiese Van stringendo a se Hitomi.
«Si… stiamo tutti bene» disse Ryu appoggiato al muro, si teneva la mano al petto e il respiro era grosso «Sei sicuro di stare bene?» chiese Folken osservandolo bene, i suoi occhi erano lucidi ed aveva il viso arrossato.
«Si… » poi chiuse gli occhi, una smorfia di dolore gli attraverso il volto «No Ryu non stai bene…» Yukari si era avvicinata minacciosa, provò ad allungare una mano verso di lui «Non mi toccare Yukari…argh…» strinse forte il pugno al petto, poi scivolò lungo la parete «Ryu… » la ragazza dai capelli rossi guardò suo padre che si era avvicinato al ragazzo, scottava da morire, lo sollevò come un bambino piccolo « mettimi giù…» poi perse i sensi.
Lo condussero in camera di Yukari e lo misero a letto, era agitato, si muoveva e diceva cose senza senso «Che sta succedendo? » Van afferrò suo fratello per la spalla che aveva tutta l’aria di aver capito.
«Sta reagendo all’anima, Ryu è stato per tantissimo tempo senza, i sensi di colpa per tutto quello che ha fatto lo stano divorando, dipende solo da lui…»
 
“Dove sono perché mi sta capitando questo? « te lo domandi pure? Ci hai eliminato senza pietà, angeli, demoni, buoni e malvagi… adesso hai l’anima, devi soffrire come un cane…» era una donna, lunghi capelli castani «Karin…» lei sorrise «si sono io, o meglio l’anima che hai ucciso per compiere la tua trasformazione in demone… ma guardati sei patetico, grazie al cielo mi padre mi ha impedito di mettere al mondo un figlio tuo… ma guardati sei l’ombra di quello che eri…cosa vuoi ottenere adesso il perdono, il senso di colpa ti sta divorando, sei impuro e la tua anima no… » rideva soddisfatta, lui era inginocchio davanti a lei, la mano al petto «Mi dispiace Karin…» il suo volto si rigò di lacrime.
«Credi che lei possa amarti, pensaci, Lucifero le ha detto tutto quello che hai fatto, ha visto tutto quello che mi hai fatto… E’ stata torturata da Lilith per te, vuoi che continui a soffrire» Karin era seria, le braccia incrociate al petto.
«Si … lei può amarmi, nonostante quello che sono lei mi ama, lo so per certo, perché il mio cuore e la mia anima le appartengono… Scusami Karin per tutto quello che è successo tra noi, solo adesso mi rendo conto che quello non era amore… Quello che sento per Yukari mi rende vivo, ti ho voluto bene e spero che un giorno tu mi perdoni per il male che ti ho causato» la donna scomparve.
Si ritrovò in una stanza completamente bianca.
 
«Che cosa vuol dire che dipende da lui? Papà che cosa sta succedendo?» Folken sospirò, poi fece segno a sua figlia di avvicinarsi al letto dove giaceva Ryu addormentato, in fronte gli aveva appoggiato un panno freddo per abbassare la febbre « Come sai Ryu è un drago del fuoco, ma è il primo ad essere demone e questo è contro natura, i draghi sono puri sia in negativo che in positivo sono puri, lui invece no… era un demone malvagio,ma poi la sua anima è entrata in risonanza con la tua e allora lui di riflesso ha manifestato la sua vera natura, cioè quella del drago del fuoco che ha sfidato il diavolo in persona per la sua sacerdotessa, ma c’è un problema in tutto questo, lui era un demone dannato e la sua anima non è stata corrotta dalla sua malvagità, quindi adesso deve riuscire a farla adattare a se stesso, se ci riesce allora tornerà da te, ma se fallisce l’anima lo condurrà alla follia…» Yukari fissò suo padre con occhi pieni di rabbia «Tu lo sapevi, sapevi a che cosa andava incontro se recuperavamo la sua anima?»
«Si e anche lui, lo aveva capito dalla profezia di tua madre, sapeva tutto della sua maledizione, ma nonostante tutto ha rivoluto l’anima per te… voleva darla a te… e io sono stato lieto di cedere la mia…».
Folken guardò sua figlia, sperava che lei non iniziasse ad odiarlo «Lasciatemi sola con lui per favore… »
Tutti uscirono dalla stanza, Folken gettò un’ultima occhiata per assicurarsi che sua figlia stesse bene, poi richiuse la porta alle sue spalle.
 
Andarono in salotto, Hitomi iniziò a preparare qualcosa da mangiare, voleva preparare la cena per Van, che era di pessimo umore da quando erano tornati dall’inferno e poi vedere Ryu soffrire a quel modo, non poteva che stare peggio.
Improvvisamente sentì un vaso rompersi e Van che urlava contro Folken «Tu sei un idiota… hai spinto Ryu a fare una cosa stupida, potevamo trovare un’altra soluzione, ma tu hai preferito fare di testa tua e adesso guarda in che situazione siamo, hai venduto la tua anima a Lucifero e Ryu forse non arriva a domani…ma tu lo usi il cervello Folken, non hai mai pensato a quanto possano soffrire gli altri, l’importante è raggiungere l’obiettivo».
«Mi dispiace Van, ma era l’unico modo… lo so che sei arrabbiato con me, lo so che sei furioso per tutta questa storia, ma ti giuro che non ho mai pensato di fare del male a Ryu e come ho detto a Yukari, h ceduto la mia anima per la sua perché tanto io no già morto e Yukari non ha più nessuno, ho pensato a lei d’accordo, per la prima volta ho fatto il padre…» disse con i suoi soliti modi pacati.
Van non rispose, ma uscì dalla stanza, Hitomi gli corse dietro «Van…» provò a toccarlo e lui si lasciò sfiorare, poi la strinse forte a se «Sai che ti amo vero…» lei annuì «Andiamo a fare due passi, così ci calmiamo tutti, siamo stanchi e preoccupati… vado a prendere le giacche, ormai l’inverno è arrivato e tra poco sarà natale»Sorrise, poi corse in casa prese le giacche , salutò Folken e uscirono.
 
“Dove sono? Yukari voglio tornare da te, ti prego dove sei?, poi la sentì, stava piangendo… No amore mio ti prego non piangere per me, sto tornado da te, basta… Voglio tornare da te…Yukari…”
Tutto diventò nero.
 
«Yukari…» si svegliò di soprassalto «Ryu ti sei svegliato…» poi si buttò su di lui.
«Stai bene? Si non scotti più, sei tornato da me…» lei lo strinse forte, lui rispose alla stretta e all’orecchio le disse «Sono tornato da te… per te… piccola, non sai come sono felice di rivederti… smetti di piangere,, ti ho sentito, basta, non piangere più, sono qui…».
Yukari si asciugò gli occhi, poi scesero da Folken « Ehi papà… guarda chi si è ripreso?»sorrideva felice ««Ben tornato Drago del Fuoco…» si strinsero la mano.
«Allora visto che sto bene ed ho la mi anima e non sono maledetto, quindi posso difendermi, se siete d’accordo andrei a casa a fare una doccia e a cambiarmi, ne avrei davvero bisogno…» poi sorrise «Che cosa? Non se ne parla hai appena avuto un febbrone da cavallo, te lo vieto » disse Yukari incrociando le bracci al petto e battendo il piede a terra « Accompagnami tu in macchina…» disse lui sorridendo e guardando prima lei e poi Folken «Si Yukari accompagnalo, io devo fare qualche ricerca… se solo avessi gli appunti di tua madre sarebbe più semplice…ma va bhè inventerò qualcosa…»
Yukari andò di corsa in camera sua e dopo poco tornò giù con un mazzo di chiavi « sono le chiavi di casa di mamma, li troverai tutto quello che ti serve… vai pure papà…»
Sapeva dove trovare l’appartamento di Sahiko, ci era stato tante volte di nascosto dall’impero di Zaibach.
Ringraziò sua figlia e poi uscirono tutti.
 
Folken a casa di Sahiko si sentiva tranquillo respirava il suo profumo dolce, guardò le vecchie foto sparse per casa, quella donna aveva vissuto solo per la loro bambina.
Andò nello studio e iniziò a cercare qualsiasi cosa utile per contrastare Kilik…
 
Van e Hitomi andarono a mangiare in un piccolo ristoratino poco lontano dal centro della città, poi guardarono le vetrine, poi il ragazzo s’incantò a guardare una vetrina, c’era un anello semplicissimo con una bellissima pietra al centro «Hitomi aspettami qui…» la ragazza non capì dove fosse corso Van e così si sedette su di una panchina d aspettarlo.
Poco dopo fu di ritorno, i suoi occhi erano illuminati, poi si inginocchio davanti a lei e le diede la scatolina « Senza questo la mia proposta non valeva…Ti amo Hitomi Kanzaki…» poi le infilò l’anello nell’anulare sinistro.
Hitomi non sapeva che cosa dire, lo strinse forte e lo baciò.
Poco dopo tornarono a casa, era tutto buio, erano usciti tutti, trovò un biglietto di Yukari, ma decise che l avrebbe letto dopo, chiuse la porta.
Van l’attirò a se e la baciò con passione, si ritrovarono in cima alle scale, a fatica riuscirono ad aprire la porta di quella che era diventata la loro stanza, il ragazzo con un piede la richiuse, non riusciva a staccarsi dalle sue labbra, la desiderava come mai nessun altra, lei era indispensabile.
In un attimo i loro vestiti sparirono, si ritrovarono stesi sotto le coperte, Van su di lei, si sollevò sui gomiti «Sei bellissima amore mio… non voglio più lasciarti andare… per te sono disposto a rinunciare a tutto, anche al regno, voglio stare per sempre al tuo fianco…» Hitomi sorrise, poi una lacrima gli bagnò il volto, le parole di Van erano bellissime, lei si sentiva amata e amava a sua volta, lo attirò a se e furono una cosa sola.
Si amarono come se fosse l’ultima volta, si strinsero forte, lui le baciò il collo, poi lasciò correre le mani sul suo fianco, poi le capovolse la situazione, si ritrovò su di lui, che con la mano le carezzò le labbra, Hitomi gli baciò le dita ad uno ad uno «Ti amo».
 
Ryu e Yukari arrivarono nell’appartamento del ragazzo, lei non si sentiva in imbarazzo come la prima volta, era felice perché lui era tornato e stava bene.
Il ragazzo accese la luce della sala «Fa come se fossi a casa tua, qui c’è la tv, dei film, di la c’è la cucina, io vado a farmi una doccia… ah Yukari… Non sparire…» le regalò un dolce sorriso e poi si chiuse la porta alle spalle.
La ragazza osservò l’arredamento nella stanza, era minimo e indispensabile, dopo la sala ispezionò la cucina e infine decise di curiosare in camera di Ryu, la volta prima non l’aveva notato, ma aveva un letto molto grande, le lenzuola erano nere,, poi in fondo alla stanza c’era una scrivania di vetro, nella parete accanto c’era un armadio immenso, lo aprì e iniziò a curiosare, nemmeno si accorse che lui era uscito dalla doccia e stava entrando in camera «Ecco dov’eri, stavi ficcanasando nel mio armadio… i quello cassetto non lo aprirei…» Yukari si voltò di scatto, non lo aveva sentito e lui l’ave a colta in flagrante, fece finta di niente « perché?» disse iniziando ad aprirlo, Ryu sorrise «Fammi un favore, visto che stai curiosando nel cassetto della mia biancheria, passami un paio di boxer che se nel caso tu non avessi notato sono nudo…» iniziò a ridere di gusto, Yukari era diventata di tutti i colori del rosso, non si era accorto che era solo avvolto da un asciugamano in vita.
Abbassò lo sguardo e fece per uscire, ma lui la prese e le diede un dolce bacio « sei carina quando ti imbarazzi…». Yukari ispirò il suo profumo, la sua pelle era fresca e sapeva di pino.
Restarono un attimo a fissarsi, poi Ryu avvicinò il suo volto a quello di lei e gli diede un altro bacio, questa volta fu più approfondito, Yukari dischiuse le labbra per permettere alla sua lingua di entrare nella sua bocca.
Si baciarono con passione, lui la prese in braccio e l’appoggiò all’armadio della stanza, Yukari gemette nella sua bocca, poi lasciò che le su emani vagassero sul fisico perfetto di Ryu, fino a perdersi con le mani nei sui capelli. Fu lui a gemere adesso, poi iniziò a far correre le mani sulla schiena di lei, le tolse il maglioncino che indossava e lo lasciò cadere a terra, lei restò in reggiseno davanti a lui.
Si baciano, poi si ritrovarono sdraiati sul letto « Yukari… vuoi che mi fermi?» chiese lui accarezzandole il volto.
Lei non rispose, ma lo baciò attirandolo a se, sentiva bene la sua eccitazione, lui provò a dire qualcosa ma lei glielo impedì.
Si ritrovarono stretti l’uno al corpo dell’altro, poco prima di diventare una cosa sola Ryu si fermò «Sei sicura? Se ti faccio male fermami ti prego…» Yukari strinse la sua mano intrecciando le loro dita, poi lentamente si fusero.
Fecero l’amore per la prima volta insieme, Ryu la guardava negli occhi, era terrorizzato all’idea di farle del male, voleva che tutto fosse perfetto per Yukari « Ti amo… voglio donarti la mi anima, la mia vita…».
A quelle parole Yukari sussultò, si strinse forte a lui e gli baciò il collo.
Arrivati alla fine si strinsero forte e Ryu le tornò a dire «Ti amo» poi poggiò la testa sul suo cuore.
Restarono fermi per alcuni minuti, lui ascoltava il suo cuore che lentamente tornava a battere normalmente.
«Stai bene? » chiese lui sollevando appena un po’ la testa per vederla e si accorse che lei stava piangendo «Yukari… oddio ti ho fatto qualcosa? Ti prego perdonami… Yukari… piccola…» lei lo strinse forte a se e gli disse «Non hai fatto niente, mi ami… tu mi ami…» piangeva, rideva, non sapeva nemmeno lei che altro fare, poi lo disse «Ti amo Ryu, credo di averti amato dal primo momento che ti ho visto…».
Lui si sentì sollevato, poi si strinsero forte e lei si addormentò sul suo petto.
 
Folken non aveva fatto molti progressi , nemmeno Sahiko aveva capito che cosa era la nascita di una nuova anima, l’equilibrio adesso era stato stabilito, tutti e quattro i draghi avevano l’anima e c’erano due sacerdotesse, una per il fuoco e una per l’aria… possibile che Kilik avesse incrinato il potere fino a questo punto.
Si sdraiò sul letto della sua amata, profumava ancora di lei, quante volte avevano fatto l’amore li, lentamente chiuse gli occhi e si addormentò.
 
Van ed Hitomi restarono tutta la notte stretti, non gli importava di niente e nessuno «Hitomi, domani dobbiamo far vedere il simbolo che ti è apparso… meglio saperne di più…».
Lei annuì, poi passarono il resto della serata a parlare, fino a quando non si accorse che nessuno era rientrato «Van, ma gli altri non sono ancora tornati.. provo a chiamare Yukari…» prese il cellulare dal comodino e compose il numero, ma non rispose nessuno «Non risponde… aspetta provo su quello di Ryu…»
Il drago del fuoco tornò a sentire quel fastidioso suono, prese il cellulare dal comodino e rispose con il tono impastato dal sonno «Pronto» continuò a tenere stretta Yukari, non voleva svegliarla, ma neanche lasciarla sola «Sono Hitomi, ma dove siete? Stavi dormendo? Sai dov’è Yukari? E  Folken ?» Ryu sorrise «Folken è a fare ricerche a casa della mamma di Yukari, io e lei invece siamo venuti da me perché avevo bisogno di un cambio di vestiti e ci siamo addormentati, adesso arriviamo… a dopo» mise giù senza darle modo di fare altre domande.
«Yukari… piccola, ha chiamato Hitomi ci aspetta a casa… sveglia amore mio..» lei aprì gli occhi e gli sorrise.
 
Dopo che si ebbero fatti una doccia, ma questa volta insieme, tornarono a casa.
Hitomi li aspettava seduti sul divano, quando li vide arrivare mano nella mano urlò.
Van cadde dal divano dallo spavento «Yukari… tu e Ryu avete… o mio dio… tu e lui…» il ragazzo non capiva che cosa stesse succedendo ad Hitomi, era isterica, Ryu sembrava spaventata e Yukari incroci le braccia, poi disse «Si… ok, sto bene e si sono felice…» Hitomi le buttò le braccia al collo, urlò di gioia.
Van fissò Ryu «Si può sapere perché Hitomi è diventata pazza e anche mia nipote? ».
Il drago del fuoco fissò Van e abbassò lo sguardo imbarazzato, poi notò che loro si stavano tenendo ancora per mano « No… non ditemi che voi due… o bhè allora buon per voi…» Hitomi e Yukari iniziarono a ridere, Van e Ryu erano imbarazzati quest’ultimo rispose «Grazie» alla quale venne risposto con un «Prego».
 
Si misero a tavola, Yukari aveva preparato da mangiare per tutti, nonostante avessero cenato Van e Hitomi si unirono a loro volentieri.
« Bhe’ direi che possiamo tornare a Gaea…» disse Yukari arrotolando gli spaghetti.
« Sicura di volerci tornare?» chiese Van abbassando lo sguardo.
«Si… poi qui non ho nessuno e se Hitomi resta con te i mi annoierei…».
Improvvisamente una luce investì Yukari e tra le sue scapole apparve un simbolo uguale a quello che Hitomi aveva sulla pancia, solo che era di colore rosso.
«Che cosa è ?» chiese Ryu osservando il simbolo «L’unione tra il drago e la sacerdotessa, le anime si sono trovate… » disse Folken apparendo sull’ingresso.
«Dobbiamo tornare a Fanelia, qualcuno li ci ha traditi… Van il tuo regno è in pericolo…»


Buon pomeriggio a tutti, eccovi un nuovo capitolo, questo è più tranquillo e ricco di Love... finalmete Yukari e Ryu si sono dichiarati... spero che il cpaitolo non sia una schifezza, aspetto un vostro parere un bacione ps Bj questo capitolo è tutto epr te, so quanto ti piacciono Yukari e Ryu, quindi spero ti abbia fatto piacere. Un bacione al prossimo aggiornamento. 

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


Passarono diversi giorni, tutti erano impegnati nei preparativi per il ritorno su Gaea, non avevano idea di chi potesse aver tradito, Van più di tutti si sentiva il cuore ricolmo di angoscia, non aveva parlato molto, adesso era li seduto su una sdraio in giardino e ripensava a ciò che suo fratello aveva detto qualche giorno prima.
Inizio flash back:
«Dobbiamo tornare su Gaea, qualcuno ha tradito…» disse serio l’uomo che gli stava dinanzi.
I quattro ragazzi erano ancora seduti in tavola, Ryu si alzò e si appoggiò al muro «Come lo sai?» il suo tono di voce era serio, da vero generale qual era.
«Sahiko… mi è apparsa in sogno, mi ha detto di muovermi a tornare a Fanelia, qualcuno che credevamo amico ha tradito, ma non mi ha detto chi… solo che dobbiamo fare in fretta…» Folken aveva incrociato le braccia al petto e fissava i presenti, poi si fermò con lo sguardo su Van «Dobbiamo riattivare l’escaflowne… te la senti di pilotarlo ancora una volta, Re Van?» la voce dell’uomo era seria.
«Io farò di tutto per proteggere il mio regno… anche se volesse dire tornare a combattere con il mio Guymelef, non vorrei… ma se devo io proteggerò Fanelia e le persone che amo… a costo della vita e tu lo sai bene…» i due fratelli si osservarono, poi prese la parola Yukari «Non sarai solo, noi combatteremo al tuo fianco, io Yukari Uchida , giuro solennemente di combattere al tuo fianco, di consigliarti se me lo chiederai e di aiutarti se lo vorrai… di usare il potere della sacerdotessa del fuoco, Io sono al tuo servizio grande drago del Cielo… Re Van… anzi no… Van Fanel io sono con te…» disse queste parole con le lacrime agli occhi, Van restò interdetto dalle sue parole, poi stese il braccio con il palmo della mano rivolto verso il basso.
Hitomi sorrise all’amica e poi disse «Io Hitomi Kanzaki, giuro solennemente di combattere al tuo fianco, di aiutarti e guidarti, di offrirti il mio potere di sacerdotessa del cielo, di esserti devota e amica, ci sarò sempre e per sempre» poi mise la sua mano su quella dell’amica.
Folken osservò le due ragazze e si sentì fiero di sua figlia come può esserlo solo un padre «Io Folken Fanel sono hai tuoi ordini, i poteri della terra sono a tua disposizione» la sua mano finì su quella delle ragazze.
Ryu e Van si guardarono negli occhi, nessuno dei due era entusiasta di sapere che la donna che amavano era in pericolo, ma sapevano anche che sarebbe stato impossibile tenerle lontane dalla guerra.
Il drago del fuoco fu il primo a parlare «Io Ryu Knight giuro solennemente al drago del cielo Van Fanel di essere un alleato, di mettere al suo servizio la mia armata e la mia spada e i poteri del fuoco » poi raggiunse la mano degli altri.
Van non sapeva che cosa dire, sorrise e unì la su amano a quella dei suoi compagni, non era solo…
Fine flashback.
 
Ormai era tutto pronto per tornare a  Gaea, sarebbe stata la loro ultima notte sulla Luna dell’illusione e lui se ne stava sdraiato a fissare le stelle, quando ad un tratto i suoi pensieri vennero interrotti da una rossa tutto pepe «Hey Van… ti posso parlare?» chiese dolcemente.
Lui si alzò e le fece posto «Dimmi? È successo qualcosa con Folken?».
Si sedette accanto a lui «niente del genere, volevo solo sapere una cosa… lo so la mia domanda potrà sembrarti invadente e non vuole esserlo… Hai mai pensato di stare qui sulla Luna dell’illusione con Hitomi?» il suo tono di voce era calmo, si portò una gamba al petto e si spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
«Perché me lo chiedi?» rispose calmo, non aveva senso provare a nascondere quello che sentiva, non ne aveva più voglia, forse Ryu aveva ragione parlare risolve le cose.
«Sai Hitomi l’anno prossimo si dovrà laureare, realizzerà il sogno di suo padre che purtroppo quattro anni fa è venuto a mancare… un attacco di cuore se lo è portato via e Hitomi era li… adesso lei sta per realizzare il loro sogno… ma se verrà via con te non lo farà… lo so che non te ne ha parlato perché sa dei tuoi obblighi verso Fanelia…  quindi mi chiedevo se ci fosse una via di uscita… ».
Van fissò la ragazza, non sapeva niente di tutto ciò, ne del padre di Hitomi ne del progetto che aveva intrapreso per lui «Io non lo sapevo… non sapevo niente di tutto ciò… » abbassò la testa «Come posso sposarla se non so niente della sua vita… io mi sento uno stupido sai…»si lasciò cadere sullo sdraio.
«Non sei stupido e poi tu vuoi sposarla perché la ami, vi dovete solo ritrovare un attimo,  i sentimenti ci sono… Van  lo vedo come la guardi e vedo come lei ti guarda, voi vi amate… non voglio rovinare niente tra voi, sono solo preoccupata perché lei ha sofferto tanto per la tua assenza, non hai idea di quanto e so che tu  hai sofferto per lei… per questo ti ho chiesto se c’è una scappatoia, così’ lei non dovrà rinunciare al suo sogno, ne al suo grande amore, lo so bene in che posizione ti trovi, il regno vuole un erede, sei sotto pressione e se lei dovesse restare qui tu avrai le mani legate…».
«Una soluzione potrebbe esserci… ma non penso ti piacerà…» disse lui guardandola negli occhi.
«cioè?» disse lei senza abbassare lo sguardo.
«Tu… potresti regnare su Fanelia in mia assenza… ovviamente ci sarebbe il consiglio ad aiutarti e io ti potrei istruire… ».
«Ma sei impazzito, io non so nulla di politica o di leggi di Fanelia, Van non sono un buon rimpiazzo, poi perché io? Perché non Allen?» chiese lei, il panico l’aveva assalita.
«Perché tu sei mia nipote, se Folken non avesse abbandonato il rito saresti stata tu la futura regina… ti prego almeno pensaci… io vorrei poter trascorrere un po’ di tempo come una persona normale… ti prego Yukari… non dico tu debba darmi una risposta adesso, ma sarebbe solo per poco tempo, ti prego ti chiedo solo un anno… » Van le aveva preso le mani, Yukari restò inchiodata nei suoi occhi scuri « Ok… Van ti aiuterò, ma mi dovrai istruire e ti prego niente giochi politici… mamma mia in che guaio mi sto andando a cacciare… Va bene ti aiuterò…».
Van la strinse in un forte abbraccio e le diede un leggero bacio sulla guancia «Ti voglio bene, lo sia che sei la mia nipote preferita…» sorrideva, il suo cuore adesso era leggero, poteva trascorrere ancora un po’ di tempo con lei da semplice uomo e poi sarebbero tornati insieme a Fanelia.
«Fino a prova contraria sono la tua unica nipote…» sorrise a sua volta.
 
Hitomi Ryu e Folken erano in salotto a parlare degli strani segni che erano apparsi alle due sacerdotesse, Folken gli spiegò che  era l’unione delle anime che finalmente avevano trovato equilibrio tra loro. Poco dopo anche gli altri due li raggiunsero «Allora è la nostra ultima notte sulla terra, che ne dite di andar fuori a fare baldoria? Domani potremmo anche essere morti..» disse Yukari mettendo una mano sulla spalla di Van.
«Si non è una cattiva idea, potremmo uscire a divertirci…»concordò Hitomi.
«Va bene ragazzi, il vecchietto resta qui a finire le ricerche e poi sarei di troppo con voi quattro…» Folken poggiò la schiena alla poltrona e sorrise «Papà dai non fare il guastafeste vieni con noi…» disse Yukari sedendosi in braccio a lui ed abbracciandolo forte. L’uomo sorrise ancora e rispose all’abbraccio della figlia, dopotutto era ancora la sua piccola principessa «Yukari penso che tu e Ryu vi sentireste più liberi di fare gli innamorati senza di me…» fissò la ragazza negli occhi.
Oddio lui lo sapeva, sapeva tutto di loro due, divenne di tutte le sfumature del rosso «Cosa? Papà… ecco vedi…» disse alzandosi dalla poltrona e andando vicino a Ryu, quel ragazzo le dava sicurezza «Non mi dovete dare nessuna spiegazione… siete felici e questo mi basta…» poi si voltò verso Ryu «Mentre le ragazze si vanno a preparare, usciamo in giardino, ho bisogno di parlarti…da uomo a uomo…».
I due uomini uscirono , presto Van si ritrovò da solo aspettando che tutti finissero.
 
I due uomini in guardino si osservarono attentamente, poi Folken iniziò a parlare «Ryu… so bene che sei il drago di Yukari e che vi amate… » prima che l’uomo potesse continuare venne interrotto dal giovane davanti a lui «Non lascerò Yukari… quindi non chiedermelo… la amo e la proteggerò a costo della vita. Mi dispiace Folken stai sprecando fiato…» si portò il pugno al cuore e abbassò lo sguardo.
«Non è mia intenzione chiederti di lasciarla, so bene il sentimento d’amore che nutri per lei, ti ho visto come la guardi e come lei ti guarda, ti chiedo solo di non farla soffrire… sono solo un padre preoccupato per la felicità di sua figlia, spero tu mi comprenda Ryu… ». Gli tese la mano e il drago del fuoco la strinse forte.
«Ora va a prepararti e mi raccomando…. Da domani ci spettano tempi difficili… ».
Si salutarono e corse in casa a cambiarsi.
 
Poco dopo le ragazze scesero dalle loro stanze, Hitomi indossava un paio di pantaloni neri con un top verde smeraldo che le lasciava la spalla sinistra completamente nuda, mentre la spalla destra era coperta da una manica lunga di colore verde ma trasparente, indossava degli stivali neri con un po’ di tacco.
I capelli lasciati sciolti con un cerchietto sottile coperto da dei brillantini, un filo di trucco ad illuminale e risaltarle gli occhi verdi , per finire degli orecchini sottili con delle pietre bianche.
Yukari invece opto per un paio di jeans scuri, con le cuciture col cuoio, gli stivali lunghi senza tacco, una maglia bianca con le maniche a tre quarti  che ricadevano e le lasciavano le spalle nude, indossava un reggiseno senza spalline, così si potevano  intravedere le ali rosse dietro la schiena,  la stoffa le risaltava la vita sottile, i capelli erano stati lasciati sciolti, ma tirati indietro da delle forcine, gli orecchini con delle pietre azzurre le illuminavano ancora di più il viso.
«Wow» dissero insieme Van e Ryu.
I due ragazzi restarono a guardarle in cima alle scale «Guardate che vi entrano le mosche in bocca…» disse la rossa scendendo e arrivando a pochi passi da loro «Allora stiamo bene ?» disse facendo una mezza giravolta su se stessa «Si sei bellissima…» disse Ryu, poi l’attirò a se e la baciò appassionatamente.
Van e Ryu si osservarono dopo, loro avevano optato per jeans e camicia, bianca per Van e nera per Ryu.
Presero le giacche e uscirono salutando Folken che preferì non dire niente… dopotutto era geloso di sua figlia.
 
Arrivarono dentro il locale che le ragazze amavano frequentare, era una discoteca che non passava musica commerciale, ma a detta di Yukari trasmettevano la migliore in assoluto.
Ryu si ritrovò ad essere d’accordo con lei, a differenza di Van lui era abituato a tutta la modernità della luna dell’illusione, ma in poco tempo si era già sentito a suo agio, la compagnia di Hitomi era davvero miracolosa per il re, come lo era quella di Yukari per lui.
Nonostante fosse un demone non sentiva più il bisogno impellente di sangue, il riavere l’anima aveva i suoi benefici, così perso nei suoi pensieri non si era accorto che Yukari lo aveva trascinato sulla pista da ballo.
Si guardarono, poi lei si avvicinò a lui e iniziò a muoversi a tempo di musica che era sensuale, non era un lento, ma nemmeno un ballo veloce.
Iniziò a muoversi con lei in una danza fatta di sensazione  e passione. I fianchi di Yukari si muovevano come un tutt’uno con quelli di lui, si stavano divertendo.
Lui le afferrò le mani e poi le fece fare una giravolta, lei sorrideva e lui la prese in braccio, poi dopo averla fatta girare insieme a lui la mise giù, facendole poi fare un casquè.
 
Van e Hitomi accanto a loro sulla pista si divertivano, ma il ragazzo non era proprio un ballerino nato, così si limitò ad accompagnare la ragazza.
 
Poco dopo si ritrovarono a bere qualcosa a bordi pista Ryu aveva sollevato le maniche delle camicie perché aveva caldo, dopotutto Yukari lo stava facendo saltare come una trottola impazzita e si stava divertendo tanto.
Le  ragazze dopo aver bevuto i loro drink tornarono a ballare senza aspettarli, subito vennero avvicinate da due ragazzi, loro sorrisero, poi gli indicarono Van e Ryu a bordo pista e subito si allontanarono, spaventati dallo sguardo di quest’ultimo «Che cosa voleva quello?» chiese stringendo la vita sottile della ragazza «invitarmi a ballare, ma gli ho detto che ero con te  e che eri un tipo molto geloso ed era meglio non farti arrabbiare…»sorrise mentre disse quella frase, si divertiva a punzecchiarlo dopo tutto «Brava ragazza, sono molto geloso… »poi la strinse a se e le sussurrò all’orecchio « Sei mia… solo mia… piccola ricordatelo sempre…» poi la baciò con passione.
Sentì il desiderio invaderlo come quella volta a casa sua, si staccò subito da lei «Adoro il sapore delle tue labbra, è meglio se smetto di baciarle… altrimenti faccio pensieri da demone…» le sorrise con malizia «Ryu Knight… così mi sconvolgi» disse lei fingendosi scandalizzata, poi lo baciò a fior di labbra «Ti amo…» poi lo abbracciò
 
Erano ormai le quattro del mattino quando tornarono a casa, Folken già dormiva nel suo divano letto, Hitomi si tolse le scarpe per non far  rumore con i tacchi , poi Van la prese in braccio facendole trattenere un gridolino per la sorpresa «Sei matto…» disse lei trattenendo le risate.
«Si di te… ti amo…» poi andarono al piano di sopra, non le aveva ancora detto niente di quello che lui e Yukari avevano concordato, chissà che cosa ne avrebbe pensato.
 
Ryu e Yukari scesero in taverna «Allora se ti servono delle altre coperte nell’armadio ce ne sono delle altre…» gli sorrise, poi fece per dargli il bacio della buona notte, ma lui l’attirò a se e fece aderire i loro corpi alla perfezione «Ho bisogno solo di te…» poi si baciarono e così come qualche giorno prima a casa di lui tornarono ad amarsi.
 
Van e Hitomi sdraiati l’uno accanto all’altro, lei teneva la testa sul suo petto «Hitomi stai dormendo?» chiese lui dolcemente carezzandole la testa «No…» strofinò la faccia sul suo petto per ispirare il suo profumo.
«Cosa ne dici per un anno di vivere qui sulla terra? Così finisci i tuoi studi, predi la laurea e dopo se vorrai torneremo a Fanelia insieme…» si guardano negli occhi.
«Dici davvero?» Hitomi non credeva alle sue orecchie «Ma Fanelia… come può il regno stare senza il suo Re?» era allarmata adesso, davvero voleva rinunciare a tutto per lei.
«Ho chi lo gestirà in mi assenza, non voglio che sia ancora tu a sacrificarti… Yukari mi ha detto di tuo padre… mi dispiace tanto amore mio…» poi l’abbracciò forte.
«Chi prenderà il tuo posto?» chiese sorridendo al suo più grande amore.
«Yukari… torneremo sulla Luna dell’illusione non appena l’avrò istruita… poi vediamo come va e se decideremo di tornare a Fanelia allora ci sposeremo, oppure ci sposeremo qui… tutto quello che vuoi mia regina…» poi l’attirò su di se e la baciò con passione.
 
Nessuno dei quattro fece parole sulla possibilità che quella potesse essere anche la loro ultima notte, ma si amarono come la prima e come se ce ne fossero altre dopo.
 
La mattina dopo si prepararono alla volta di Fanelia, una vota arrivati a Gaea tutti restarono senza parole, qualcosa era cambiato a Palace, la città era completamente avvolta dal ghiaccio…
«Ma cosa è successo qui?» chiese Ryu guardando i presenti.

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Capitolo 19
*** capitolo 19 ***


La capitale di Asturia era una landa di ghiaccio, solo oscurità e freddo regnavano incontrastati.
S’incamminarono insieme, Van e Ryu davanti, le ragazze dietro di loro e Folken in fondo a tutto.
Avevano deciso che sarebbero ritornati nella capitale di Asturia dove avrebbero dovuto incontrarsi con Dryden e Millerna, ma questi ultimi non erano presenti sul luogo dell’appuntamento «è opera di Kilik… ne sono sicuro, ma non può aver fatto tutto questo senza avere una sacerdotessa, la sua anima ne resterebbe lacerata… Ha sconvolto l’equilibrio…» Folken fissò Ryu.
Improvvisamente  il giovane avvertì freddo all’altezza del cuore «Che cosa mi sta succedendo? Folken allontana Yukari… la mia anima… c’è qualcosa che non va… Argh» poi si piegò sulle ginocchia.
«Ryu… » Yukari fece per andargli vicino, ma venne bloccata da Van «Aspetta Yu… c’è qualcosa che non va qui… Kilik…» si parò innanzi alle ragazze e dopo pochi metri lo vide, avvolto da un mantello di colore bianco «Ben tornato drago del cielo… » poi si tolse l’indumento che indossava e per la prima volta lo videro bene in volto, aveva una cicatrice sull’occhio destro, che erano di un azzurro ghiaccio, quasi spettrali da quanto erano chiari «Che cosa vuoi?» chiese cauto Van.
«La sacerdotessa del fuoco… semplice, voglio la mia vendetta, voglio far vedere a tuo fratello che cosa si prova quando ti strappano via una parte dell’anima… » iniziò a ridere.
«Kilik… vediamocela io e te, ti prego lasciamoli fuori…. Non centrano…» Folken si era parato davanti a tutto il gruppo e fissava serio il drago dell’acqua.
«No… adesso sei l’unico a non avere la sacerdotessa… Eries…» da dietro le sue spalle apparve la principessa Eries, sorella maggiore principessa Millerna.
«E’ stato così facile manovrare le vostre mosse… andare da Sahiko… io ho creato il mio impero di ghiaccio con la mia splendida principessa, lei è l’unica ad essermi stata sempre devota… merita di diventare Regina di Asturia… anzi dell’intera Gaea…» poi l’avvolse in un abbraccio e si sollevò in aria.
Le sue ali erano puro cristallo sciolto, Eries era felice come non mai, lo aveva sempre amato e lui le aveva donato la sua anima.
Kilik strinse forte la donna, poi fece confluire in lei la sua energia e sprigionarono una tempesta di stalagmiti, Folken andò per difendere su a figlia e venne ferito leggermente ad una spalla, Ryu ancora sofferente si alzò e fece da scudo ad Hitomi che era lontana da Van.
Venne trafitto  al petto, per poco il ghiaccio evitò il cuore  «Stai bene?» chiese lui appoggiandosi alla parete dietro la ragazza.
Hitomi scosse la testa «Ryu sto bene… stupido….» poi lentamente il ragazzo si accasciò alla parete e con un colpo secco estrasse il pezzo di ghiaccio. In poco la ferita si richiuse «Adesso Kilik mi hai fatto incazzare…» poi si rialzò e spalancò le sue ali, nere, enormi e di fuoco, evocò la spada e iniziò a combattere con il drago dell’acqua, ma i suoi poteri amplificati dalla sacerdotessa gli impedivano di attaccarlo, riusciva solo a schivare e proteggere.
Scese in terra, ma tenendo sempre aperte le ali «Van hi un idea… combiniamo fuco e aria, di solito non piace molto all’acqua» così fecero.
Van asprì le sue ali e insieme a Ryu evocarono i poteri del loro elemento, i simboli che avevano sul palmo della mani e sul polso brillarono intensamente, poi si scatenò un tornado di fuoco che investì in pieno Kilik.
I due ragazzi tornarono in terra e aspettarono con la guardia alta che Kilik ricomparisse, ma così non fu.
 
Era scappato e loro non avevano idea di dove.
«Dobbiamo trovare immediatamente Allen… »Van era furioso, possibile che nel giro di pochi giorni Kilik fosse riuscito a dominare mezza Gaea? Non avrebbe mai dovuto lasciare il pianeta era solo colpa sua.
Ryu captò i suoi pensieri «Smettila Van… rimuginare non serve a niente… risolveremo il problema…».
Sapevano che andare la palazzo non sarebbe servito a niente, così ripresero l’escaflowne e andarono a Fanelia.
La città era stata fatta evacuare, ma la battaglia non era ancora giunta sino a li , Van spalancò le porte del castello, le guardie al suo interno restarono impietriti a vedere il Re.
Il consigliere militare gli andò incontro, con sorpresa di Hitomi notò essere Gades «Re Van… Kilik ha un esercito è grande, molto grande… noi siamo in pochi…» Van gli fece segno di tacere «Millerna e Dryden»chiese con il fiatone «Siamo qui… » disse Millerna abbracciata  a Dryden.
«Meno male…» tirò un sospiro di sollievo «Allen? Dov’ è lui?» chiese con un po’  di ansia.
«Stiamo tutti bene Van… ho fatto evacuare Fanelia, come tu mi avevi detto in caso di pericolo è dove tu sai… Cid è con loro… non volevo pendesse parte a questa guerra…» Allen iniziò a giustificarsi quando il Re lo interruppe «Hai agito bene, Cid è ancora un ragazzo, per la guerra può attendere… non preoccuparti… Adesso voglio il consiglio riunito , parteciperanno anche Ryu e Folken subito…».
 
Nella stanza del consiglio tutti erano seduti and una grande tavola, Van sapendo del dono di Ryu di leggere nel pensiero gli disse con la mente «Cerca il traditore, Eries non può aver agito da sola…
Ryu gli fece cenno con la testa e si sedette alla sua destra, Gades  invece alla sinistra di Van, essendo il suo consigliere militare, Dryden era di fronte a Van e il resto del consiglio di Fanelia stava loro seduto intorno.
«Vi ho convocato qui perché Gaea è di nuovo in pericolo, questa volta il nostro avversario è più terribile e potente, soprattutto perché è un Drago, il Drago dell’Acqua… ma come narra la leggenda ci sono anche gli altri tre draghi… Io, Ryu e Folken siamo gli altri tre come ben sapete, le nostre sacerdotesse hanno le nostre anime e siamo pronti a proteggere Gaea… e i suoi abitanti…».
Ryu passò in rassegna la mente di tutti fino a quando lo trovò, si fissarono negli occhi, non poteva crederci, non voleva crederci, non poteva essere lui il traditore.
 
Il consigliere militare prese la parola «Vostra Altezza Palace è ridotta ad una città di Ghiaccio, che possibilità possiamo avere noi? Nessuna è meglio arrendersi a Kilik e provare a salvarci la pelle…».
Ryu si alzò dal suo posto e con un vortice di fuoco potente bloccò Gades al muro «Tu ci hai venduto… DOVE SI  TROVA YUKARI?» l’uomo restò interdetto «Che cosa stai dicendo demone… io non vi ho venduto…» guardo il Re che lo fissava «Ryu sei sicuro… si è sempre dimostrato fedele…» Van mise una mano sulla spalla del demone «Hanno preso Yukari… l’ha venduta a Kilik…».
Van e Folken insieme agli altri membri osservarono Gades, poi quest’ultimo iniziò a ridere «Il demone innamorato… è stato facilissimo prevedere le tue mosse…la tua sacerdotessa è nelle mani del mio signore… povero stupido… è sempre stata lei il suo obiettivo…».
Folken corse fuori e vide che i soldati erano stati congelati, Hitomi e Millerna erano prive di sensi e di Yukari nemmeno l’ombra.
«Dimmi dove l’ha portata?» Folken bloccò l’uomo al muro, puntandogli contro la spada.
«Uccidimi, non te lo rivelerò mai… non sei malvagio Folken, non hai il coraggio di fare male ad un essere umano…»Gades iniziò a ridere «Il consigliere militare di Zaibach è diventato un animale domestico, non uccide… non ferisce… sei inutile…» l’uomo continuava a ridere, intanto Allen e Dryden erano andati in soccorso delle ragazze.
«Lui è umano, ma io no… lascialo a me Folken… tra poco andremo a prendere tua figlia…» poi si richiuse la porta alle spalle, lasciando tutti fuori.
Udirono solo delle urla che straziavano l’anima.
 
Ryu nella sala del consiglio, lo aveva legato con delle corde di fuoco, poteva decidere lui l’intensità del bruciore da fargli sentire, Gades aveva il copro pieni di piccole ustioni.
«Dov’è Yukari?» chiese seduto con le gambe poggiate sul tavolo «Non lo saprai mai…» poi urlò di nuovo, una lama di fuoco gli stava attraversando lentamente il petto da parte a parte, pochi centimetri più indietro e avrebbe colpito il cuore. Non stava scherzando, era serio come mai «La  prossima volta ti colpirò al cuore…» lui sputò.
Ryu prese quel suo comportamento come ad un ennesimo rifiuto, così iniziò ad attraversargli lentamente il petto, Gades sentiva il cuore sempre più caldo «Nella torre di Ghiaccio…  dove tutto ha avuto inizio… ti prego non uccidermi…» Ryu lo fissò, poi lo trafisse velocemente «Hai che …»Gades provò a protestare, Ryu gli si avvicinò all’orecchio e gli disse «Non ho mai detto che ti avrei risparmiato la vita… Sono un demone dopotutto…».
Si voltò e aprì la porta alle sue spalle, tutti erano in attesa, avevano sentito le urla disumane e intravidero il corpo senza vita di Gades che penzolava dal soffitto.
«Lo hai ucciso… non sapremo mai dove si trova Yukari… »Folken era furioso,  Ryu si voltò e disse «Si trova nella torre di Ghiaccio dove tutto è iniziato…».
«La torre… ha portato Yukari alla torre… La vuole sacrificare  a Gaea?» Folken iniziò ad agitarsi, forse aveva capito l’ultima parte della profezia.
«NON LO SO FOLKEN… VOGLIO LA TESTA DI KILIK, NON MI INTERESSA FARLO RAGIONARE… ADESSO FACCIAMO A MODO MIO…» poi si ferì alla mano e con il suo sangue disegno un simbolo, poco dopo apparve un uomo, aveva il volto deformato, era pallido  quasi cadaverico «Raduna l’esercito, scendiamo in guerra…Kyu… voglio in campo anche Kaito…» poi congedò l’uomo bestia.
«che cosa fai? » chiese Folken agitato «Ho convocato l’esercito che avevo promesso al Re, siao in pochi e Kilik ha tutto l’esercito di Asturia e Zaibach… rivuoi tua figlia o no…» Ryu era furioso.
Folken non disse nulla.
«Bene, adesso sappiamo chi ha tradito… che cosa suggerisci Ryu… io non conosco la torre di Ghiaccio…» Van osservava il generale dell’armata delle tenebre «La torre di Ghiaccio si trova a Palace, proprio al centro del mare…  è quella grande torre a cui nessuno presta mai attenzione».
Van ricordò di quale torre parlasse, poi si studiò con Allen e disse «Ok attaccheremo la torre all’alba e recupereremo Yukari, dimmi il tuo piano .. Generale Knight…» Van aveva assunto un tono formale, adesso dovevano prepararsi per la grande guerra.
 
Intanto Yukari si risvegliò in un enorme letto a baldacchino «Ahi la testa, ma dove mi trovo? Che cosa è successo?» disse tenendosi una mano sulla fronte.
Non riusciva a riconoscere il luogo, si osservò e i suoi vestiti erano stati cambiati, aveva indosso un abito bianco stretto i vita e leggermente largo sulle gambe, aveva delle maniche a sbuffo bianco e dei veli che le ricadevano sulle braccia.
«Ben svegliata, piccola Yukari…» Kilik stava seduto su di un trono di cristallo.
«Kilik…che cosa vuoi da me?» Yukari fece un passo indietro  aveva paura di quell’uomo, i suoi occhi erano di puro odio.
«Solo vendetta… voglio il potere dei quattro elementi e tu sei perfetta»


Eccovi a voi il secondo capitolo della giornata, chiedo scusa pe rnon aver postato in qusti giorni, ma un po il pc faceva i capricci e un po' problemi in generale non ci sono riusciuta... spero che questo capitolo sia di vostro gradimento... ahimè iniziamo ad avvicinarsi alla fine... ma tranquilli ci manca ancora un bel po non iniziate a disperare... cmq pensavo di pubblicare delle one shot su yukari/ryu e Van/ hitomi... ditemi che cosa ne pesante un bacione

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


«Ryu devi mantenere la calma… ci serve una strategia» Van cercava di far ragionare il drago del fuoco, ma non ne voleva sapere.
«Vuoi sapere il piano… ora te lo illustro, dopotutto sono sempre un Generale delle tenebre… noi andremo a Palace, ci serve una strategia diversiva, si aspetterà che vada io nella Torre di Ghiaccio, ma invece Allen con l’esercito di Fanelia ,marcerà fino ad accerchiare la torre, io e Van arriveremo con l’Escaflowne… Folken tu guiderai il m io esercito…. Kilik però è roba mia…» Folken e Van si osservarono, poi tornarono a guardare la cartina di Asturia, la strategia di Ryu non era male, forse poteva funzionare.
Dryden mise a disposizioni le sue navi mercantili per creare un diversivo e far nascondere al suo interno i soldati di Ryu, dopotutto Kilik non si aspettava l’esercito infernale.
«E’ come la guerra di Troia…» disse Hitomi mentre preparavano il tutto per la battaglia, questa doveva essere solo una missione di recupero, ma nessuno riusciva a prevederne il risultato.
«Guerra di Troia?» chiese Dryden seriamente interessato, così la ragazza gli illustrò l’idea che aveva avuto Ulisse nel libro di Omero.
 
Ryu se ne stava davanti alla grande finestra “credevi di esseri liberato di me… la tua anima è pura come il tuo odio… perderai la tua umanità…. Lo sai che finirà così… senti il freddo che ti avvolge il cuore? Sei mio… ricordatelo sempre…” la voce sparì dalla sua testa, si portò il pugno al petto, non lo avrebbe avuto, mai la sua anima e la sua vita appartenevano a Yukari, la sua sacerdotessa, la donna che amava e che avrebbe protetto per l’eternità.
Ma ne sarebbe stato in grado, eppure aveva capito che Kilik voleva lei, ma nonostante tutto non era riuscito a proteggerla e adesso lui voleva realizzare la sua vendetta, non glielo avrebbe permesso, mai.
Una rabbia che non sentiva da tanto tempo si impossessò di lui e diede un pugno al muro.
«Stai bene?» chiese Van appoggiato alla porta di legno.
«Starò bene quando lei sarà qui con me…» il tono di voce era freddo, pieno di rabbia.
«Come stai? Che cosa ti ha fatto Kilik quando avete combattuto? » disse il Re avvicinandosi a lui. Il drago del fuoco non disse niente «Allora? Ryu se sei in pericolo Yukari non se lo perdonerà mai… che cosa ti succede?» Van lo guardava fisso negli occhi, non riuscendo più a sostenere il suo sguardo il demone abbassò per primo gli occhi «Lucifero sta provando a riprendersi la mia anima… sento come una coltre di ghiaccio attorno al mio cuore… ma non mi riavrà mai… La mia anima appartiene a Yukari, riuscirò a sconfiggerlo… » Il re di Fanelia si ritrovò improvvisamente con le spalle al muro, Ryu lo teneva immobilizzato, poi si avvicinò al suo orecchio e sussurrò «Fanne parola con qualcuno e ti uccido…».
Il drago del cielo se lo spostò da dosso «Ryu non permettere a Kilik o Lucifero di offuscarti la ragione… fallo per lei…» poi si congedò.
Il drago del fuoco improvvisamente sentì l’impulso di urlare e lo fece. Van da fuori la stanza sapeva che avrebbe dovuto fare qualcosa, se era lui il grande drago del cielo allora avrebbe trovato un modo per ristabilire l’equilibrio ormai incrinato.
Si affacciò al balcone della torre del castello, il cielo era carico di nuvole nere, il lontananza si vedevano lampi, ma non era un temporale, sapeva bene che gli elementi si stavano ribellando perché Kilik aveva incrinato l’ordine delle cose «Van a che cosa pensi?» disse Hitomi abbracciandolo da dietro, si era cambiata, adesso indossava dei pantaloni beige con degli stivali lunghi e bassi, una camicetta rosa con le maniche a sbuffo e un gilet dello stesso colore dei pantaloni che si legava sotto il seno, i capelli li aveva raccolti in una coda bassa con un nastro dello stesso colore della camicia.
«Amore mio…» poi si girò verso di lei e la strinse forte «Ryu ha preso male il rapimento di Yukari, vuole la testa di Kilik e poi credo che la sua anima sia entrata in una fase di rigetto dopo quello che ha fatto a Gades… speriamo che domani vada tutto bene… ». La ragazza si strinse a lui «Yukari starà bene?» chiese lei nascondendo il volto nel suo petto, sentiva un’angoscia intorno al cuore, aveva paura come quando Van era andato in guerra contro Zaibach al suo ritorno su Gaea cinque anni prima.
«Andrà tutto bene… siamo insieme e porteremo a casa Yukari lo giuro…» poi si baciarono dolcemente.
 
«Ti prego Kilik lasciami andare…» Yukari era tenuta prigioniera della torre, il drago dell’acqua si stava divertendo a torturarla.
Sentiva le energie venirle meno, voleva sacrificarla, ma prima voleva mostrare a Folken e Ryu la sua potenza.
«Arrenditi e dammi il tuo potere…» disse lui stando seduto sul suo trono di ghiaccio.
«Mai… uccidimi… perché io non ti consegnerò mai i miei poteri…» Kilik sferrò un altro attacco, ma improvvisamente la ragazza presa dalla disperazione pensò a Ryu, non aveva nemmeno potuto dirgli addio evocò il potere del fuoco scaturito dalla su anima e riuscì a sciogliere la sua magia.
«Bel numero ragazzina, ma non sai controllare i poteri dell’anima di un drago… guardati sei patetica… basta ho deciso che voglio farla finita…» si alzò dal suo trono di ghiaccio e si avvicinò a lei, poi con un colpo preciso la sua spada di cristallo trafisse il cuore di Yukari.
 
Ryu sentì un dolore la petto e iniziò a piangere «Aveva sentito la sua anima spezzarsi… Yukari…» uscì dalla sua stanza, si ritrovò nella sala del trono, Van e gli altri erano già li «Che cosa succede?» chiese Allen vedendolo sconvolto «Attacchiamo adesso…» nessuno capì «Perché?» chiese Van tirandolo per un braccio.
Lo guardò negli occhi e capì tutto, ma non ebbe il coraggio di dirlo ad alta voce.
Si prepararono come d’accordi, solo che Ryu non sarebbe andato con Van, spalancò le sue ali e si diresse alla volta della Torre di Ghiaccio.
 
Kilik lo vide arrivare in lontananza, tra le sue braccia c’era il corpo senza vita di Yukari «KILIK…» poi sfoderò la sua spada di fuoco.
Il drago dell’acqua gli lanciò tra le braccia la ragazza, nella sua mano c’era una luce «Ho preso quello he mi serviva, dopotutto è sempre la figlia della sacerdotessa dell’acqua e del drago della terra… guardala questa è la sua anima… è bella, luminosa ed è mia….».
Kilik e Ryu iniziarono un combattimento furioso, poco dopo arrivarono anche gli altri, Van con l’escaflowne insieme ad Hitomi poteva vedere tutto quello che stava succedendo, poi li  trovò Kilik e Ryu che combattevano furiosamente, ebbe un’idea, diede il comando dell’Escaflowne ad Hitomi «Ti prego abbi fiducia in me…» disse Van mentre scendeva in volo contro Eries, la prese e poi si ritrovò davanti ai due draghi «Kilik… basta così…» teneva tra le braccia la sacerdotessa del drago con la spada puntata alla gola.
«Lasciala stare…» disse Kilik pietrificandosi alla vista, non poteva perdere un'altra sacerdotessa.
«No… risveglia Yukari e allora io la lascerò andare…» Kilik iniziò ad tremare, improvvisamente una rabbia si impadronì di lui, ma quando la spada di Van premette di più sul collo di Eries decise che era meglio non provocarlo «Adesso  noi ce ne andiamo… Ryu… Yukari?» chiese Van senza abbassare gli occhi dal drago dell’acqua.
«Van le ha strappato l’anima… » Ryu iniziò a piangere stringendo la figura della ragazza, poi una luce rossa li avvolse, sembrava uno scudo di fuoco, sparirono dalla loro vista.
«Che cosa succede? Ryu?» Kilik ne approfittò per prendere Eries e scappare.
Van restò fermo immobile ad osservare la scena, un bozzolo di fuoco li aveva avvolti, non riusciva a vedere niente, poi si spense improvvisamente.
Ryu apparve davanti a lui, tra le sue braccia Yukari, ancora priva di sensi, lui era cambiato.
Le sue ali erano più grandi, con le piume rosse, parevano fuoco vivo, i suoi occhi erano azzurri come il cielo, la divisa da Generale era sparita, sostituendola con una camicia bianca e un gilet rosso, i pantaloni erano marrone scuro.
«Ryu… sei tu?» Van non riusciva a capire che cosa stava succedendo, poi vide le lacrime cadere sul volto della ragazza e come quella volta all’inferno lei venne avvolta da una luce calda, ma non riaprì gli occhi.
 
Tornati a Fanelia Folken non riusciva a spiegarsi al trasformazione di Ryu, se ne stava nel tempio del castello, tenendo stretta la mano di Yukari, ma lei non riapriva gli occhi.
«Ryu… potrei stare un po’ con mia figlia?» Folken gli mise una mano sulla spalla, lui la lasciò andare e uscì.
Si sedette sotto un albero solo.
 
“Non sei pronta per questo… la risposta è dentro la  sacerdotesse… Yukari bambina mia apri gli occhi… ti prego lascia che ti doni la mia vita… così da poter stare per sempre accanto a tuo padre… “ Poi Lucifero urlò e perdette una luce dalla mano…
 
«Mamma…» Yukari si alzò velocemente da dove si trovava «Amore mio… bambina mia… stai bene?»
Yukari aveva il volto rigato dalle lacrime «La mamma si è data a Lucifero per permettermi di tornare, l’anima di Ryu mi ha permesso di… papà dov’è Ryu?» chiese scendendo dal suo giaciglio.
«Si trova in giardino… credeva di averti perduto, ma ti devo avvertire, è cambiato…» disse Folken abbracciando forte sua figlia.
«Lo so… ha distrutto il suo lato demoniaco per ridarmi la vita… non chiedermi come lo so, ma è così…. È umano adesso…».
Dryden, Van e Hitomi arrivarono poco dopo «Non è solo umano… è diventato un drago del fuoco completo… Ryu è la fenice, per questo è riuscito a riportare in vita Yukari, solo perché gli ha donato la sua anima, ma ha eliminato il suo lato demoniaco… Ben tornata principessa…» disse Dryden sistemandosi gli occhialini.
Millerna li fece uscire tutti per visitare la ragazza, non aveva nemmeno il segno di un graffio.
«Kilik ha sempre la mia anima…» disse Yukari fissando Millerna, lei gli sorrise «La recupereremo… devi fidarti di questo branco di buzzurri, sono degli eroi…» finì di visitarla, le diede degli  abiti comodi e la lasciò sola.
Yukari si vestì, indossò dei semplici pantaloni neri con degli stivaletti neri e una camicia bianca, sopra aveva un gilet che restava aperto, poi si legò i capelli in una coda alta ed uscì.
«E’ in giardino…» Van la scortò fuori sorridendo «Yukari… sono felice che tu sia tornata.. mi sei mancata nipotina…» poi l’abbracciò forte.
 
Ryu seduto sotto l’albero giocava con il braccialetto che aveva dato a Yukari per proteggerla dai demoni, si sentiva in colpa e terribilmente stanco.
«Posso sedermi accanto a te… oppure vuoi stare solo?» disse lei sorridendogli.
Il ragazzo alzò il volto in direzione della voce e restò bloccato, Yukari, la sua Yukari era li in piedi davanti a lui che gli sorrideva… era viva, il suo unico amore era viva…
Si alzò e le corse incontro «Amore mio» poi la fece girare e rideva felice.
 
«Non sono belli Van?» disse Hitomi abbracciando il suo amato Re, poi improvvisamente tutto divenne buio e sentì solo due braccia che le evitarono di cadere sulla pietra fredda.
Sentì come un eco lontano la voce di Van che la chiamava, poi tutto divenne buio.

Buon giorno a tutti, eccoviu un bel capitolo pieno di azione... spero sia di vostro gradimento... chissa che cosa è successo ad Hitomi... buona lettura e lasciate pure un commento un bacione e alla prossima

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Capitolo 21
*** capitolo 21 ***


“ «Non ce la farete mai a sconfiggermi, nemmeno unendo le due anime… è inutile ormai ho il pieno potere… Folken non puoi più impedirmi di compiere la mia vendetta…» Kilik rideva di gusto.
Van, Ryu e Allen erano a terra, non riuscivano più a rialzarsi, Yukari in piedi davanti a Kilik lo osservava, gli occhi bagnati dalle lacrime «mi dispiace per quello che ti hanno fatto… ti prego smettiamola di combattere… » le mani sul ventre… possibile che fosse incinta? L’anima nuova che avrebbe ristabilito l’ordine, possibile fosse la nascita di un nuovo essere vivente…
 
Hitomi si svegliò di soprassalto, il volto rigato dalle lacrime «Hitomi stai bene?» Van stava seduto accanto a lei insieme a Yukari, entrambi visibilmente preoccupati.
«Si, ho avuto una visione… sto bene… Yukari tu? Stai bene?» chiese con un po’ di apprensione nella voce, non voleva parlare davanti a lei della visione, doveva prima vederci chiaro, magari non era incinta e l’avrebbe solo spaventata.
Millerna entrò poco dopo, stava lavorando tanto, tra Yukari, Hitomi e Ryu non sapeva da chi correre per prestare soccorso «Millerna tu hai visitato Yukari prima? Come l’hai trovata?» disse imbarazzata «Bene, solo molto stanca, spossata e ferita… ma tutto sommato Ryu ha fatto un buon lavoro… perché me lo chiedi?» disse Millerna osservando la ragazza, la fece spogliare per poi visitarla.
«Hitomi posso chiederti una cosa?» disse Millerna seriamente preoccupata mentre la ragazza si rivestiva.
«Dimmi? Perché mi guardi con quella faccia?» chiese Hitomi sorridendo.
La regina di Asturia si voltò verso di lei e con voce materna le chiese «Hitomi hai un ritardo per caso?» chiese sedendosi accanto a lei.
La ragazza dagli occhi verdi restò senza parole «Non lo so… forse… perché?» chiese Hitomi alzando leggermente la voce.
«Sai sono passati tre mesi da quando sei tornata e mentre ti visitavo mi sono accorta che il tuo ventre è più tondo… c’è la possibilità che tu aspetti un figlio da Van…» disse Millerna mettendo la mano sulle sue.
Hitomi si alzò e si guardò allo specchio, istintivamente si mise una mano sul ventre… possibile che fosse incinta?
«Non diciamo nulla a Van per adesso… dopotutto non ne siamo sicure… per favore Millerna non dire niente…» iniziò a piangere, la donna si avvicinò e l’abbracciò forte «Non dirò nulla a Van, ma credo che Yukari dovrebbe saperlo, dopotutto è la tua migliore amica… » si asciugò le lacrime con il dorso della mano e uscì.
Van aveva aspettato fuori tutto il tempo «Allora sta bene? Millerna? Come sta?» la regina di Asturia sorrise «Sta bene, Yukari, per favore va da lei, tu Van invece lasciale tra donne…». Il Re non capì «Voglio vederla?» disse supplicandola con gli occhi.
«Van la vedrai dopo… lasciale stare adesso… ok, Allen accompagnalo a fare un giro così si calma, è troppo ansioso e Hitomi ha bisogno di un attimo di tranquillità… sai si è spaventata… Yukari dopotutto era quasi morta…» provò a mascherare la reazione di Hitomi con la paura per l’amica.
«Ok…» disse infine rassegnato.
 
Hitomi stava rannicchiata sul letto, la mano stretta al ventre, non poteva credere che dentro di lei stesse crescendo una vita e che quella vita appartenesse a Van… piangeva silenziosamente.
«Hitomi? Perché piangi?» chiese Yukari avvicinandosi a lei e posandole una mano sul capo.
La ragazza si alzò e la strinse forte «Sono incinta.. sono incinta Yukari… non posso dirlo a Van e se non lo volesse? Se non volesse un figlio da me… oddio come devo fare… io credevo fossi tu ad essere incinta e invece… oddio Yukari… non so che cosa fare» si strinse forte a lei.
«Sei sicura?» gli chiese dolcemente Yukari accarezzandole la testa «Ho un ritardo di due mesi… no ci avevo fatto caso perché credevo fosse normale, sai prima Gaea, poi all’inferno, poi di nuovo a Gaea… non  mi sono posta il problema, poi credevo di aver preso solo un po’ di peso… GUARDAMI…» si alzò in pedi e si aprì leggermente la camicia per far vedere il ventre leggermente più rotondo.
Yukari le sorrise, poi le carezzò la pancia «Van lo deve sapere… Ti ama e non ti lascerà sola… Hitomi non sei da sola, ci siamo noi… affronteremo tutto insieme…» le carezzò la guancia, ma Hitomi si fece indietro «No… lui voleva stare sulla terra, con me… voleva provare a vedere come andavano le cose e adesso si è rovinato tutto… non posso Yukari, non posso …».
La rossa le diede uno schiaffo «Adesso smettila Hitomi e usa il cervello, tu non hai idea della cosa bellissima che ti è successa, aspetti un figlio dall’uomo che ami… che ti vuole sposare e che è disposto a rinunciare la suo regno  per te, rinuncerebbe alla sua vita, cavoli Hitomi il vostro amore una volta ha fermato una guerra… Non sei sola, ci sarò io con te quando lo dirai a Van, non cambierà niente tra voi… starete sulla Luna dell’illusione, ti laureerai e poi tornerete se vorrete tornare… solo che sarete una famiglia…».
La bionda si strinse alla sua amica, quando si sentì esausta e le lacrime non uscivano più, si staccò da lei.
«Scusami… sai ho avuto una visione dove c’eri tu che fronteggiavi Kilik e ti portavi le mani al ventre, credevo fossi incinta… ma forse mi sono sbagliata…» sorrisero.
«Adesso sciacquati il viso, Van era preoccupatissimo… stai serena,  andrà bene…» poi insieme uscirono dalla stanza.
 
Van si trovava fuori in giardino, seduto sul bordo della fontana «Hitomi, allora stai bene » le corse incontro e l’abbracciò forte.
Hitomi iniziò a piangere tra le sue braccia «Ti devo dire una cosa… ti prego non ti arrabbiare…» piangeva forte, il ragazzo non capì, fissò Yukari che non disse niente «Hitomi che c’è? Mi stai spaventando…» disse guardandola negli occhi.
Decise che era inutile girarci intorno «Sono incinta…» poi abbassò lo sguardo.
Van restò senza parole, lei era incinta… aspettava un bambino ed era il loro bambino, istintivamente le portò una mano sul ventre «Qui c’è il nostro bambino…» poi si inginocchio davanti a lei e gli baciò la pancia, poi una lacrima sfuggì dai suoi occhi «Hitomi… è la cosa più bella che tu potessi dirmi… un bambino, un bambino nostro…» sorrise, poi si alzò in piedi e la fece volteggiare «Sei una stupida… perché mi dovevo arrabbiare? Ti amo… è la notizia più bella che tu potessi darmi…» poi le baciò la fronte.
Yukari li guardava e restò contagiata dalla loro felicità.
 
Ryu non aveva ancora avuto modo di approfondire quanto realmente fosse cambiato, se ne stava in piedi al centro del lago, fece uscire le sue ali, erano più simili a quelle di Van e Folken, solo che erano rosse… ricordavano quelle di una fenice.
Fece scorrere in se i poteri del fuoco, si sentiva diverso, non sapeva bene nemmeno lui perché, ma la sua magia era più potente e più pura.
Una luce uscì dal simbolo che aveva al centro della mano, poi scomparve.
«Ti disturbo?» chiese dolcemente Yukari sedendosi su di una roccia vicino «Yukari? Stai bene?» chiese lui guardandola con dolcezza.
«Sto bene… » rispose al sorriso «Ti alleni? O ti diverti a fare concorrenza alle lucciole?» chiese sorridendo lei incrociando le gambe al petto.
«Provavo a vedere quanto fossi cambiato… » l’attirò a se in acqua.
«Oddio è gelida, ma sei impazzito…» poi scoppiarono a ridere.
«Si sono pazzo di te…» si baciarono e si strinsero, l’unica testimone del loro amore era la luna che splendeva alta nel cielo insieme alla Terra.
Si amarono come se fosse l’ultima volta, l’averla persa ancora fece capire a Ryu quanto realmente tenesse a lei.
«Ti amo Yukari… » disse lui stringendola forte e facendola sua nel modo più dolce che gli fosse possibile. Si amarono fino a raggiungere l'estasi più pura, Yukari non credeva che fosse possibile amare così, inarcò la schiena al suo tocco caldo, poi si strinse a lui. Restrono stesi l'uno  all'altro nell'acqua del lago, appoggiati alla parete di roccia, lui le rubò un altro dolcissimo bacio.
 
Stavano seduti abbracciati sulla grande pietra ad asciugarsi, i loro vestiti erano fradici, Ryu evocò i suoi poteri per asciugare entrambi «Vedi a che servono i poteri del fuoco…  sono comodi anche in queste situazioni…» scoppiarono a ridere.
«Ryu, sappiamo entrambi che Lucifero proverà a riprendersi la sua anima… non ti lascerà mai stare…» la ragazza abbassò gli occhi e mise la testa sulla sua spalla «Lucifero non mi avrà mai… te lo giuro, non mi riavrà mai, ti appartengo…» poi si lasciarono andare ad un altro dolce bacio.
 
Al castello nessuno sapeva della gravidanza di Hitomi, decisero che era meglio tenerla per loro almeno fino a quando Kilik non fosse stato più un pericolo.
Il consiglio si era riunito per parlare di una possibile offensiva, non potevano più aspettare una mossa del drago dell’acqua.
«Re Van dobbiamo fare qualcosa, non possiamo più aspettare di subire un altro attacco da parte di quel pazzo» a parlare fu il più anziano del consiglio.
«Non credo che sia una buona idea, Asturia è caduta e così anche Freid» Allen si alzò dalla sedia e iniziò a litigare con il vecchio.
Van fissò suo fratello e Ryu, si portò le mani alle tempie, poi esclamò «ORA BASTA…Kilik è furioso per il torto che ha subito e si è preso l’anima di Yukari, quindi si ci serve un piano, ma non è litigando tra noi che lo risolveremo… dobbiamo restare uniti per il bene di Gaea…».
«Forse dovremmo tornare nella Valle dell’illusione, dopotutto da li hanno avuto origine i quattro draghi…» Dryden abbassò il diario del padre di Allen, dopo tutti quegli anni lo aveva tenuto, proseguendo i suoi studi.
«Il portale venne distrutto da Folken.. . lo hai dimenticato?» chiese Allen guardandolo con aria beffarda.
«C’è un'altra entrata… da cui possono accedere i draghi quando ne hanno bisogno… il portale risiede nel cuore dell’Escaflowne… è un guardiano, il popolo Ispano lo forgiò per il drago della Terra… sarebbe dovuto essere di Folken, ma la storia è cambiata, ma lui adesso è qui, possiamo farlo… Solo parlando con la madre di Gaea potremmo trovare una soluzione, altrimenti questo nostro mondo è destinato ad estinguersi, abbiamo due sacerdotesse in comunione con i loro draghi, abbiamo l’Escaflowne, Kilik non sa nulla, possiamo evitare altro spargimento di sangue, dopotutto lui è furioso per colpa tua Folken…»        Dryden finì il suo discorso e fissò il giovane Re.
Van non disse nulla per alcuni secondi, poi fissò Ryu come a chiedergli consiglio, il drago del fuoco lesse nei suoi pensieri e capì la preoccupazione, portare Hitomi nella valle dell’illusione nelle sue condizioni… capiva l’ansia che divorava il suo giovane cuore prese la parola «Si Dryden hai ragione, ma se tutti andiamo nella Valle dell’illusione Gaea resterà di nuovo priva di protezione, andrò io, mentre loro proteggeranno il pianeta, Van è l’unico che può pilotare l’escaflowne e Folken è stato bandito dalla valle, è stato lui a incrinare l’equilibrio insieme a Kilik….» Ryu fissò i presenti.
«Andresti nella Valle dell’illusione, ma non conosci il posto… andrò io, tu proteggerai il regno e il pianeta…»Van fissò Ryu con occhi pieni di riconoscenza, ma sapeva di dover fare la cosa giusta.
«Per aprire il portale ci devono essere almeno un drago e una sacerdotessa… »Dryden studiò i due ragazzi, poi improvvisamente la porta si aprì «Vado io con Van…» Yukari incrociò le braccia al petto. Non avrebbe permesso ad Hitomi di andare in un luogo pericoloso, non nelle sue condizioni.
«Che cosa?» dissero all’unisono Ryu e Van «Vado io, dopotutto ha ragione lui Ryu, tu non conosci la valle dell’illusione, mentre Van si perché c’è già stato».
«E’ pericoloso… non posso permettertelo…» Ryu si stava innervosendo «Ho preso la mia decisione, andrò con Van mentre tu proteggerai Hitomi, sono al sicuro con lui… » lo guardò con occhi pieni d’amore.
«Bene allora il consiglio si riaggiorna, buona fortuna figli di Fanelia… altezze reali…» il vecchio si inginocchio davanti ai due al Re e alla principessa di Fanelia, poi lasciò la stanza.
«Yukari sei impazzita?» Ryu sbottò di rabbia «Ho appena rischiato di perderti, di nuovo… ti prego… lascia che vada io con Van… ti supplico… non essere stupida…» Ryu la fissò negli occhi.
Yukari lo guardò, dopotutto lui non sapeva della gravidanza di Hitomi.
«Non posso Ryu, andrò io al posto di Hitomi… aspetta un bambino… ti prego… capisci le mie ragioni…» provò a farlo ragionare.
«So di Hitomi, posso leggere nel pensiero, ma ci deve essere un'altra soluzione…» la frase cadde silenziosa, sapeva che non c’era altro modo e così decise che tanto niente gli avrebbe fatto cambiare idea.
«Van abbi cura di lei, se torna con un graffio ti uccido…» poi sorrise e abbracciò la sua piccola Yukari.
«Ti amo Ryu e tornerò da te…».
 
Il mattino seguente si trovarono davanti al tempio dove riposava l’escaflowne, avrebbero dovuto evocare il popolo Ispano e farsi aprire la porta, non potevano negarlo alla sacerdotessa, il marchio che aveva tra le scapole era una prova della sua identità.
Dryden li evocò con il sigillo che era depositato dentro l’escaflowne ed attesero, tra poco sarebbe giunto a loro il popolo Ispano.
 
Ormai Gaea era al centro di una guerra tra Dei, poteva uscirne vittoriosa o poteva essere eliminata dalle mappe stellari, tutto era nelle mani dei due giovani…
 
«Ci avete chiamato giovane Drago?» disse quello che doveva essere il capo di quel gruppo strano arrivato davanti a loro.
Fu Yukari a parlare «Io Yukari Uchida, sacerdotessa del Drago del fuoco, principessa di Fanelia, chiedo che la porta della Valle dell’illusione venga aperta e che mi venga concessa udienza con la Madre di Gaea…».
Il popolo ispano cadde in religioso silenzio «La prova che sei la sacerdotessa…» Yukari si voltò, aveva cambiato la camicia, con un corpetto rosa con i bordi neri, abbassò il gilet e fece vedere il simbolo delle ali rosse, l’uomo ispano lo sfiorò  e una luce rossa l’avvolse «La femmina dice il vero… potete passare…»
La gemma dell’Escaflowne s’illuminò di una luce accesa e poi apparve una porta stellata, il capo ispano la sfiorò con una goccia del suo sangue e questa si aprì.
«Avete tre ore, dopo verrete riportati indietro… buona fortuna reggenti di Fanelia…».
Van e Yukari sparirono dietro la porta e  poco dopo scomparve.

Kilik si era nascosto inseme ad Eries nella capitale dui Freid, almeno quello che ne rimaneva,era giunto il momento di convocare il suo esercito, i tempi erano maturi ormai.

Come promesso eccovi un nuovo aggiornamento... spero di essermi fatta perdonare per l'assenza di questi giorni... chissa che cosa succederà adesso, lo scoprirete nel prosismo capitolo, un bacio a tutti. Sarò davvero infelice quando questa storia finirà, tranquilli manca ancora un po', però mi dispiace davvero tanto, la sto adorando e spero che a voi sia piaciuta leggerla quanto a me che l'ho scritta, un bacione e al prossimo aggiornamento

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Van e Yukari si addentrarono dentro la Valle dell’illusione,  il ragazzo aveva conservato il ricordo di quel luogo come una foto nella sua mente.
«Quindi questa sarebbe la leggendaria Valle dell’illusione» disse la ragazza emettendo un lungo fischio.
Il re di Fanelia sorrise «Si questo è il luogo di origine della nostra stirpe, gli uomini draghi divini…» Van osservava il cielo limpido di quel posto ormai disabitato.
«La nostra stirpe?» chiese lei stupita da quella frase.
I due camminarono a lungo, la loro destinazione era il tempio della Madre di Gaea, colei che gli avrebbe spiegato come ristabilire l’equilibrio, dopotutto i draghi degli elementi li aveva generati lei.
«La stirpe degli uomini Draghi divini… ne fai parte anche tu, sei la figlia di Folken…» le sorrise dolcemente, si era accorto  di volere molto bene a quella ragazza, erano partiti con il piede sbagliato, ma poi alla fine erano diventati buoni amici.
«Ma io non ho le ali…» disse la ragazza fermandosi e incrociando le braccia al petto «Non è giusto, mi sarei evitata la tortura dell’esame di guida…» poi sbuffò e scoppiò a ridere.
Van la fisso e si lasciò contagiare dalla sua risata.
«Bhe lamentati con tuo padre… io le ho e anche lui… al massimo sfrutterai Ryu… visto che siete così intimi... » scoppiò a ridere sempre continuando a camminare.
«Fai poco il furbo Van, il mio cuginetto potrebbe non pensarla allo stesso modo… potrebbe provare a tarpare le tue ali se non dovesse averle, … caro il mio futuro paparino…» Yukari gli fece una linguaccia, Van divenne rosso per l’imbarazzo, dopotutto non si era ancora abituato all’idea della paternità.
Qualcosa nell’aria cambiò e Van si mise all’erta «Yukari come te la cavi con la spada?» chiese serio lui, «Che cosa? Io non so niente Van… non doveva essere una cosa tranquilla…uffa la solita fregatura…» Yukari dietro a Van, poi una voce parlò «Come hai potuto condurre qui un essere impuro Drago del cielo…  lei è la causa di tutto, un anima che non c’era adesso c’è e sarà la sua fine a riportare l’ordine nel pianeta…».
Yukari si strinse forte dietro di lui, fu il ragazzo a parlare «Fatti vedere chi sei?» poi improvvisamente apparve davanti a lui sua madre, Varie come sempre bellissima per niente cambiata dall’ultima volta «Van bambino mio… lei non può vivere, la sua esistenza è la prova dell’equilibrio perturbato, racchiude i poteri dei quattro draghi e questo non va bene…» la donna aveva le mani sul grembo, lo sguardo dolce.
La ragazza restò bloccata, la sua esistenza era il problema «Perché madre? Ti rendi conto di quello che stai dicendo…»Van era furioso, ci doveva essere un’altra soluzione «Van mi dispiace, ma l’errore che ho fatto è stato quello di aiutare tuo fratello, non sapevo che Kilik avesse cercato un modo per vendicarsi… per quello sono andata via, ho provato a rimediare… ma non ci sono riuscita, potrai mai perdonarmi figlio mio?»
Varie guardava con occhi pieni di dolore suo figlio, ma non c’era dolcezza nello sguardo che gli diede in risposta «Avete deciso voi la sua vita…avete giocato per vent’anni con la sua esistenza, non so ma io con chi ho a che fare… Vuoi che metta fine alla sua vita adesso?» Van non si era accorto, ma aveva iniziato ad urlare.
«Rispondi vuoi che sia io ad ucciderla… Folken lo sapeva? »Varie fece di si con la testa.
«Non c’è soluzione… quello che è stato rotto deve essere aggiustato…»Varie fissò i due giovani, poi si rivolse a Yukari, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, non poteva credere a quello che le stava dicendo, lei doveva morire, la chiave per far cessare tutto era la sua morte.
«Yukari, mi dispiace se abbiamo giocato con la tua vita a nostro piacere, non volevamo arrivare a questo punto, ma Folken e tua madre hanno commesso il più grande dei peccati, una sacerdotessa non può tradire il suo drago, dopo che questi gli ha donato la  sua anima… mi dispiace… », poi tornò a guardare suo figlio che teneva la spada sguainata «Non lo farò… non sarò io a farlo… non ucciderò mai … piuttosto rinuncio ai poteri del drago del cielo…» Van gettò la spada in terra e si mise accanto a Yukari.
«Che cosa? Non puoi farlo,  tu sei il grande Drago del cielo, è tuo compito ripristinare l’ordine… Ti prego figliolo ascoltami… così metterai in pericolo la vita di tuo figlio…».

Yukari parlò «Che cosa vuoi che faccia? Van non posso permetterti di rinunciare a tuo figlio, tu e Hitomi dovete essere felici…». Varie fissò la ragazza e le sorrise, non era felice, ma carico di tristezza, non piaceva nemmeno a lei quel ruolo, ma purtroppo era la sua colpa più grande e la sua anima non avrebbe mai trovato pace e lei era stanca di vagare nella Valle.
«Va al tempio della Madre di Gaea… ti dirà che cosa fare… mi dispiace piccola…» disse dolcemente la donna.
«Non chiamarmi piccola… sparisci adesso…».
Varie sparì avvolta da una luce rossa, restarono i due giovani al centro della Valle.
Yukari aveva il volto ricoperto di lacrime, Van la osservava in silenzio, si avvicinò per stringerla, ma lei si spostò «Per favore è peggio… sei l’unico che ha provato a proteggermi sempre… ti prego non dirlo a Ryu ne ad Hitomi ti prego… loro ne soffrirebbero troppo e non voglio… ti prego Van non dirglielo… ti prego…»poi si piegò sulle sue ginocchia e iniziò a piangere convulsamente, Van si avvicinò e la strinse «Non lo permetterò… lo giuro… Yukari troveremo una soluzione insieme… parleremo con la Madre di Gaea e troveremo un modo… te lo giuro…» dagli occhi di Van scese una lacrima, non poteva sopportare  che il destino fosse così crudele, si rifiutava anche solo di pensarci, il destino lo decidevano loro.
 
Si alzò, la prese tra le braccia, aprì le ali e la condusse al grande tempio, dinanzi a loro un trono fatto di alberi, circondato da una grande cascata alle spalle e un tornado di aria e fuoco nel  lato.
Al centro sedeva una bellissima donna dai lunghi capelli ramati, occhi verdi, dal taglio particolare, gli ricordavano quelli di una gatta selvatica, indeossava delle vesti semplici, ma che la rendevano bellissima dai colori azzurri e bianco.
«Benvenuti figli di Fanelia… finalmente siete giunti a me…» Van e Yukari restarono esterrefatti, sembrava poco più grande di loro.
«Altezza, siamo qui per chiedere consiglio… come possiamo ristabilire l’equilibrio infranto da Kilik?» Van la fissò con occhi supplichevoli, sperava che dalla sua bocca uscisse una soluzione diversa.
«Purtroppo quello che non c’era allora e adesso c’è, ha causato tutto ciò… lei è un drago della terra e dell’acqua, ma sacerdotessa del fuoco, capisci che un essere così non può esistere… quindi deve essere eliminato, almeno che non rinunci alla sua natura… ma solo il drago dell’acqua può concederlo… lui non ha sconvolto da solo l’equilibrio, il drago della terra ha iniziato il tutto insieme alla sacerdotessa… quindi la colpa è da dividere per tre… non è un crimine l’amore, ma il tradimento che c’è stato, nonostante ciò la sacerdotessa dell’acqua ha accettato l’anima di Kilik, contagiando anche Yukari… spezzate il legame e forse avrete una possibilità….» poi senza dargli modo di parlare li fece tornare a Fanelia.
 
Ryu e Hitomi non si spostarono da li, aspettarono  fino a quando una luce non avvolse completamente la stanza e Van insieme a Yukari fecero la loro comparsa.
«Tutto bene? Allora che cosa dobbiamo fare?»   chiese Hitomi ansiosa, Van iniziò a parlare, ma venne interrotto da Yukari «So cosa devo fare, ma non posso e non voglio rivelarvelo… per favore… » poi sorrise dolcemente ai presenti.
 
Passarono i giorni, Van e Yukari continuavano a parlarne «Yukari lo devi dire a Ryu… ne morirà…» disse lui guardandola serio, «Non voglio e tu non dirai nulla, non posso permetterti di mettere in pericolo il bambino… davvero… va tutto bene…» gli sorrise e si voltò, in quel momento entrò Folken nella grande biblioteca «Ehi siete tornati… allora?» Van gli diede un pugno così violento da farlo cadere su di una grande libreria che cadde facendo un rumore secco, tutti accorsero sentendo il trambusto, Ryu e Allen con le spade sguainate, ma alla vista di Van che litigava con Folken  restarono immobili «Come hai potuto fare questo Folken… dimmelo?» Van urlava contro la figura del fratello che non osava guardarlo in faccia.
Fu Ryu ad allontanarlo da lui «Calmati Van… che cosa ti prende?» riuscì ad immobilizzarlo al muro.
«Fattelo dire da lui… ho giurato di non dire nulla…PRENDITI LE TUE RESPONSABILITA’ PER UNA VOLTA…» Van urlò contro quello che era suo fratello.
«Mi dispiace Van… non posso…» Folken si alzò e uscì dalla stanza.
«FOLKEN SEI UN VIGLIACCO… NON RIMEDIERO’ AI TUOI SBAGLI QUESTA VOLTA… SCORDATELO…scordatelo non lo farò…» poi abbassò lo sguardò e lasciò che una lacrima fuggisse al suo controllo.
«Che succede Van? Non costringermi a leggerti nella mente…»Ryu era sconvolto dalla reazione che Van aveva avuto nei confronti di suo fratello maggiore.
Yukari erestò senza parole da quello che vide, Van tenuto forteda Ryu e Folken che si allontanava «Van… lo dico io a Ryu… basta… questa cosa ti sta facendo soffrire e anche a me…».
Ryu li fissò, non avevano proferito parola sui quello che era successo nella Valle dell’illusione «Che succede ragazzi?» chiese con ansia nella voce.
«Abbiamo parlato con la Madre di Gaea… l’unico modo che esiste per ristabilire l’equilibrio è che io sparisca rinunciando alla mia natura… sono uno sbaglio, non posso ho l’essenza dei quattro elementi dentro di me, sono una sacerdotessa e un drago , non posso esistere, solo Kilik può  sciogliere il tutto… io sono la sua vendetta contro Papà e lo sapeva, Folken lo sapeva per tuto questo tempo…» iniziò a piangere come nella valle dell’illusione in maniera disperata, Ryu non poteva credere a quello che stava sentendo «Non è vero… io quello lo uccido…» Il drago del fuoco provò a seguire quello della terra, ma venne trattenuto da Yukari «Ti prego no… Van nella valle mi ha protetta, solo che minacciano di riequilibrare il tutto con il loro bambino… non posso permetterlo… ti prego Ryu… Van ha già rischiato troppo per me… » lo abbracciò forte.
«No… non può essere giusto… no, troveremo un modo, te lo giuro… non posso vivere senza di te… Piccola mia troveremo una soluzione insieme…» poi le diede un bacio che sapeva di disperazione e dolore, salato e umido delle lacrime che la sua sacerdotessa stava versando.


Chiedo scusa per la lunghezza  non eccessiva del capitolo, ma è una parte molto importante, sioprattuto triste, tranquilloi non odio Yukari, ma se ci pensate bene è normale che sia un insieme di tutti gli elementi... che cosa succederà adesso? Scoprirete qualcosa di più nel prossimo aggiornamento... Ryu e Van sono furiosi con Folken... cosa combineranno i nostri draghetti?
 

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Capitolo 23
*** capitolo 23 ***


“Non posso crederci, la perderò… la mia piccola… non me la porterete via, vi combatterò a costo di distruggere il pianeta… non era uno sbaglio, lei è la cosa più giusta in questo mondo schifoso.
Kilik non l’avrebbe  avuta vinta, ma che cosa potevo fare, supplicarlo? Si sono disposto anche a quello pur di averla sempre accanto a me.
La stringo forte tra le mie braccia, non posso credere che suo padre, l’uomo che dovrebbe proteggerla non abbia battuto ciglio a quella rivelazione… non la merita una figlia così… Mi accorgo che lentamente i singhiozzi stanno cessando, voglio vedere i sui occhi meravigliosi e dolci, le sollevo il mento e lei mi regala un dolce sorriso… quanto sei tenera amore mio.
Dischiude le labbra e io sento  l’impulso irrefrenabile di baciarla, lo faccio.
Le sue labbra sono fruttate, sanno di fragola, non mi sono mai piaciute, ma dopo che l’ho incontrata… sono diventate le mie preferite… ma che cosa mi hai fatto?”.
Ryu e Yukari si strinsero in un bacio dolce e passionale, Van girò lo sguardo dall’altra parte poi tossì. Il drago del fuoco si staccò controvoglia da lei « Scusate… sarebbe meglio che Yukari si riposasse, è stata una giornata pesante… poi domani inizieremo a pensare che cosa fare… troveremo una soluzione ok?» poi le sorrise e si diresse verso la porta per uscire dalla libreria, ma si fermò accanto a lei e le diede un leggero buffetto sul naso « Smettila di piangere… tanto nessuno ti toccherà… Anche perché credo che Ryu ci faccia fuori prima di provarci…» i due ragazzi si sorrisero e poi il Re uscì.
« Forse Van ha ragione… andiamo a dormire, poi domani vedremo il da farsi…» nel suo sguardo non c’era gioia, la luce che brillava nei suoi occhi era sparita e la colpa era di Folken… Kilik… loro erano la causa del suo dolore.
Lasciò che l’istinto lo guidasse l’abbraccio da dietro, poi le baciò il collo niveo « Ti proteggerò per sempre… ti amo…» lei girò la testa verso di lui, le loro labbra erano vicine, i respiri si erano uniti in uno solo, poi si baciarono dolcemente.
Ryu lasciò le sue labbra per tornare a dare attenzioni al suo collo candido, poi scese lungo la spalla, tolse il gilet che indossava e lasciò che cadesse in terra, aveva ancora il corpetto di quando era partita con Van per la Valle dell’illusione, le baciò le spalle nude, sempre restando nella posizione di prima.
Yukari si strinse nelle sue braccia, nonostante tutto si sente viva stretta in quella dolce morsa.
Il drago del fuoco la girò verso di lui, si fissano negli occhi «Ti amo… » poi la bacia con passione, si ritrovano appoggiati al muro della stanza, lui la prende in braccio e lei gli avvolge le gambe intorno alla vita, si muove con lei per la stanza, sino ad arrivare ad un grande tavolo di legno, l’appoggia sopra quella superficie liscia e scura, non c’è tempo per tornare nelle loro camere, sono lontane e hanno bisogno l’uno dell’altro come si ha bisogno dell’ossigeno per respirare.
La ragazza si lascia cadere sul tavolo portando dietro di se lui, si guardano negli occhi, si sorridono, poi lei iniziò a togliergli la camicia che indossava, lui il corpetto, erano pelle contro pelle… i respiri si fusero.
Tolti anche gli ultimi indumenti si ritrovarono stretti l’uno all’altro… ad avvolgerli sono il mantello di Ryu.
Si unirono, si amarono disperatamente, lui era lento, dolce, voleva assaporare ogni istante con lei, ne aveva bisogno, aveva bisogno di sentirla lentamente, così da assaporare ogni suo respiro.
In quella notte priva di luna e di stelle si amarono, l’oscurità che li nascondeva completamente, si amarono fino alla fine, poi lui si lasciò cadere sul petto di lei, poggiandole la testa sul cuore come la prima volta.
Le prese la mano e la strinse forte «Nessuno ti porterà via da me… Ti amo…» poi si strinsero forte.
«Ti amo…» disse lei regalandogli il più dolce dei sorrise, di quelli che solo Yukari sapeva donargli, quelli che ti scaldano l’anima anche se tutto intorno è freddo.
 
Sgattaiolarono in silenzio nella camera di Ryu, non voleva stare lontano da lei nemmeno un istante e così la trascinò dentro con lui «Resta con me stanotte…» chiuse la porta dietro di se e la baciò di nuovo,
Si amarono ancora, non ne aveva abbastanza di lei, stettero stretti  l’uno tra le braccia dell’altra fino all’alba.
“Nessuno dei due ha dormito, ci siamo amati per tutta la notte… un raggio di sole ti illumina  il viso, il mio Ryu è bellissimo, si stropiccia gli occhi, inizia ad avere sonno e anche io. Credo sia normale dopotutto, fino a poche ore prima nella Valle dell’illusione sentivo la disperazione prendermi e portarmi via, poi lui è riuscito a rendere tutto magico e speciale… Mi sento viva e voglio vivere per sempre accanto a questo uomo meraviglioso… Gli carezzo la testa e lui si rilassa sotto il mio tocco fino ad addormentarsi, sento le palpebre pesanti e credo anche io stia per crollare, l’unica cosa che penso prima che il sonno mi avvolga è Lui… Ryu ti amo… poi mi addormento dolcemente stretta a lui…”
 
Van e Hitomi nella stanza stettero stretti l’uno all’altro «Che cosa c’è? » chiese Hitomi vedendo lo sguardo incantato di Van.
Fissava la sua pancia, lo trovò buffo «Posso fare una cosa?» pi si staccò da lei e si avvicinò alla sua pancia leggermente rotonda. La ragazza lo osservò e sorrise «Ciao piccolino… sono Papà… ti voglio già tanto bene anche se non ti ho ancora visto… ma sappi che ti proteggerò sempre e non sarai mai solo o sola… perché potresti anche essere una principessa bellissima come la sua mamma…» poi baciò la pancia.
Hitomi sentì le lacrime che scendevano lungo le sue guance, Van, il suo Van stava parlando con il loro bambino… si sentiva il cuore scoppiare di gioia «Ti amo Van…» poi gli gettò le braccia al collo e lo abbracciò forte.
«Vi amo invece…» poco dopo Hitomi si addormentò con la testa sul petto di Van.
Il re di Fanelia non riusciva a dormire, ma non voleva dire niente a Hitomi di Yukari, doveva esserci un modo, così si alzò facendo attenzione a non svegliare la ragazza che gli stava accanto e si diresse nella biblioteca reale, forse poteva trovare qualcosa nei diari dei suoi genitori o da una qualsiasi altra parte.
 
Arrivò davanti alla porta della biblioteca, la vide leggermente aperta, si avvicinò cauto, guardando attraverso lo spiraglio che c’era, ma non gli sembrava di vedere nessuno, aprì lentamente la porta, per evitare di farsi sentire da un possibile nemico, poi sentì un rumore in fondo alla stanza, dove c’erano i tavoli.
Avanzò circospetto, era disarmato, ma aveva l’effetto sorpresa dopotutto.
Sentì solo dei sospiri, poi dei gemiti,  si nascose dietro una libreria, poi sempre con attenzione guardò da dove provenivano quei suoni, divenne rosso fino alle punte delle orecchie e con attenzione per non farsi scoprire lasciò la stanza.
Una volta uscito chiuse cautamente la porta, poi iniziò a ridere silenziosamente, aveva beccato Ryu e Yukari in un momento intimo e privato, si sentì in colpa, ma dopotutto loro non dovevano essere nella biblioteca.
Tornò in camera sua, non voleva rischiare di sorprendere altre coppie… si mise a letto accanto ad Hitomi e poco dopo riuscì ad addormentarsi, l’indomani avrebbero deciso che cosa fare.
 
Il mattino seguente il castello era colto da una strana frenesia, tutti i servitori giravano come impazziti, Van fermò una cameriera e chiese « che cosa sta succedendo? Come mai così di fretta stamattina?» Van si stava stropicciando gli occhi, aveva sonno e il sol era sorto da poco «La principessa Millerna… Asturia preso avrà un erede al trono…» poi corse via.
Andò nel salone dove trovò tutti accanto a millerna che stava seduta su di una poltrona «Dryden per favore basta… sto bene, ho solo un po’ di nausea… non essere apprensivo ti prego…».
Millerna rideva, Hitomi e Yukari le fecero le loro congratulazioni e poco dopo fecero colazione.
 
Quando tutti furono in ordine si trovarono nella biblioteca, avrebbero deciso che cosa fare, affrontare Kilik e proteggere Yukari, ma voleva dire guerra, oppure rassegnarsi e darla a lui e sperare…
Nella biblioteca  Ryu e Yukari si scambiarono un occhiata carica di significato e sorrisero, Van invece divenne rosso al ricordo della sera prima.
«Tutto a posto Van?» chiese Yukari guardandolo preoccupata , lui annuì con la testa e nascose lo sguardo, era in imbarazzo con sua nipote.
Hitomi guardò Van e Yukari  « che cosa è successo nella Valle dell’illusione?».
Van le fece un resoconto di tutto ciò che aveva detto sua madre e la Madre di Gaea.
«Mai… Yukari non è uno sbaglio… Kilik non l’avrà mai… Van non puoi permetterlo… il nostro bambino starà bene…» Hitomi era furiosa.
«Non lo permetterò, ne che facciano qualcosa al bambino  ne a lei, ma che cosa facciamo, l’unica è la guerra… siete disposti a seguirmi in guerra?»
«Quale bambino?» chiesero Dryden e Allen.
Van sospirò, poi disse loro della gravidanza di Hitomi e di quello che La madre di Gaea aveva detto.
«Van il mio Cherasad è ai vostri comandi…» Allen estrasse la spada e si inginocchio dinanzi a lui.
Folken era furioso « Non è in grado di sostenere una guerra Gaea, lo volete capire? STO MALE PER QUESTO MA CHE ALTERNATIVE ABBIAMO… Yukari non puoi permettere ad Hitomi di rischiare il frutto del suo amore con Van…».
La  ragazza restò bloccata, aveva ragione, non poteva permettere ciò.
«Folken adesso mi hai rotto» Ryu colpì forte il drago della terra, « te lo scordi, non sacrificherò mai tua figlia per l’equilibrio di Gaea, lo distruggerò io stesso se volesse dire che lei starà con me per sempre…» Ryu teneva il pugno stretto « che cosa vuoi fare supplicare Kilik? Dopo che gli abbiamo dichiarato guerra così apertamente… Darei la mia vita per lei, ma che cosa posso fare, è stato il nostro errore a causare tutto ciò e noi dobbiamo rimediare…» Folken era in piedi dianzi al drago del fuoco.
« Allora dai la tua vita… io non la lascerò a Kilik , a costo di eliminarti con le mie mani, non è un errore, è tua figlia… hai scatenato tutto questo per proteggerla e adesso ti arrendi… è tipico tuo…» poi uscì non poteva vederlo.
« Ryu…» Yukari stava per corrergli incontro, ma venne bloccata da Hitomi, il ragazzo spalancò le sue ali e andò via.
 
 
Lo aspettarono per tutto il giorno, ma Ryu non si fece vedere per il resto della giornata.
Yukari provò a chiamarlo, ma lui non rispose nemmeno una volta «Sta bene, ha solo bisogno di calmarsi, stai tranquilla che risolveremo tutto… » poi le due amiche si abbracciarono forte.
«Quando questa storia è finita dobbiamo andare sulla terra per scoprire il sesso del mini Van… hihihi speriamo che sia bello come ,la Zia…» poi si mosse i capelli in maniera giocosa « al massimo è il tuo cuginetto…» Van le apparve dietro facendola spaventare, poi risero tutti insieme.
 
non permetterò a nessuno di toccarla, Kilik mi dovrà ascoltare, non può portarmela via… la mia piccola, Ti proteggerò amore mio lo giuro sulla mia vita.”
 
Kilik sentì la presenza del fuoco, era vicino, iniziò a sorridere, allora sapeva tutto adesso.
«Kilik… sono qui per parlare… » Ryu atterrò davanti a lui nella torre di Ghiaccio.
«Guarda chi si vede… il drago del fuoco, a cosa devo l’onore della tua visita…» sorrideva beffardo, sentiva il suo dolore e ne traeva gioia.
«Lo sai perché sono qui… ti prego…» Ryu lo guardò senza odio, ma con occhi che supplicavano « non portarmela via… ti prego Kilik…».
Il drago dell’acqua iniziò a ridere «Tu eri un demone spietato e adesso per amore di un’umana mi stai supplicando no non portartela via, quante vite hai stroncato Ryu… non mi hai aiutato nonostante avessi subito il torto più grande… se mi avessi consegnato la bambina  all’ora adesso non ci sarebbe questa situazione… ma tu invece non vi siete fidati di me… dite che sono pazzo…» gli scagliò contro cristalli di ghiaccio appuntiti, Ryu si fece cogliere di sorpresa, quando si trattava di Yukari non riusciva a rimanere lucido, venne trafitto dal suo attacco e bloccato al muro.
« Quando si tratta di quella femmina diventi inutile…» poi afferrò la sua spada e gli trafisse lo stomaco bloccandolo al muro.
Kilik rideva mentre Ryu sputò sangue « Ti prego prenditi la mia vita, ma risparmiala, ti sto supplicando Kilik…» Ryu lasciò che le lacrime uscissero dai suoi occhi azzurri.
Il drago dell’acqua restò immobile nel vedere quella scena, poi si riprese e girando la spada nel corpo del drago del fuoco disse «Non mi basta… prenderò anche la tua vita, dopo che avrai visto morire la tua amata umana… la prova del torto che ho subito…».
Ryu appoggiò le mani sulle braccia del drago e liberò una scia di fuoco che lo avvolse.
Quando il fumo si fu abbassato il drago dell’acqua rise « sei debole e stupido… i tuoi amici correranno qui quando sapranno che sei mio prigioniero… Kristal va ad avvertire i nostri amici e digli che se la Sacerdotessa del Fuoco non si farà vedere lo ucciderò dopo atroci torture…»
« Tu… maledetto, ti sei alleato con Lucifero… Kilik ti ucciderò sappilo…».
Il drago dell’acqua lasciò la stanza, avrebbe fatto divertire Kristal quando sarebbe tornata.
 
Ryu era scomparso da un giorno, Van e gli altri insieme all’esercito reale lo avevano cercato da per tutto, ma senza risultati, Hitomi provava a localizzarlo con il suo ciondolo, ma sembrava sparito nel nulla.
« Se cercate Ryu è alla torre di Ghiaccio…» Kristal apparve in tutta la sua bellezza diabolica.
Hitomi e Yukari urlarono per lo spavento, poco dopo entrò Van «Tu maledetta…» sguainò la spada.
«Stai calmo giovane drago, sono qui a riferire un messaggio… Ryu è alla torre di Ghiaccio, Kilik lo ha fatto prigioniero, la Sacerdotessa deve presentarsi li subito, altrimenti lo ucciderà tra atroci torture…» poi scomparve.
Yukari fissò Van gli occhi sbarrati dal terrore «Dobbiamo andare subito Van… lo ucciderà… »
« Se fose una trappola? » Van non sapeva che cosa fare.
«Non starò qui ad aspettare… Van lo ucciderà… ti prego…» il ragazzo non resistette nel vederla piangere,
«Ci serve un piano…» poi mandò a chiamare gli altri.
 
Nella torre Kilik si stava divertendo tanto Ryu era in mano sua e presto anche la sacerdotessa.
« Kristal puoi giocare con il cucciolo se vuoi…» poi le fece segno di andare nella stanza del ghiaccio dove Ryu era tenuto legato per i polsi, le ali bloccate, trafitte da mille stalagmiti.
«Fammi divertire Ryu… » poi si richiuse la porta alle spalle.
 
Kilik stette seduto ad ascoltare le urla di dolore che uscivano dalla stanza «Presto… presto la mia vendetta sarà compiuta…  Yukari ti sto aspettando…»
 
Hitomi ebbe una visione “Ryu era legato in una torre che pareva di colore bianco, le ali trafitte e il corpo ricoperto di sangue, Kristal che si divertiva a torturarlo e lui la osservava con lo sguardo fiero di un vero guerriero « è un’umana, tu li uccidevi un tempo e adesso ci vai a letto… sei caduto in basso, lasciala perdere e torna da noi, vieni da me…» gli soffiò sulle labbra.
«Mai, non avrai mai Yukari ne potrai prendere il suo posto, tu sei le tenebre, lei è la luce e non potrai mai oscurarla… se mi vuoi torturare fallo pure, ma non sprecare fiato, non mi riavrete mai...»  Kristal sorrise, poi tornò a ferirlo con un pezzo di ghiaccio molto appuntito… Le urla di Ryu riempirono la stanza..”
«Dobbiamo fare presto…. Kristal lo sta torturando…»
 
Partirono con l’escaflowne Van insieme ad Hitomi e Yukari, mentre Allen insieme ai soldati con la Crusaide.
Ormai la guerra era inevitabile.
Folken invece li avrebbe raggiunti con l’esercito di Ryu direttamente a Palace, spalancò le sue ali nere come la morte e partì.
 Kilik sorrideva sereno «Vi sto aspettando…» poi rise di gusto, in sottofondo le urla di dolore di Ryu, poi cessarono improvvisamente.


Angolo dell'autrice:
Buon pomeriggio, eccovi un nuovo e succulento capitolo... spero sia di vostro gradimento, ci stiamo avvicinando al gran finale... un bacione a tutti 


 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Kilik stava seduto immobile sul suo trono, la guerra ormai alle porte, si sarebbe senza dubbio divertito.
Le urla del drago dl fuoco erano cessate, poco dopo Kristal comparve sulla soglia con un panno tra le mani, si stava ripulendo«Mio Signore, il cucciolo si sta riposando… non temete ricomincerò presto… La sacerdotessa sta arrivando…» sorrise, ma lo sguardo gelido di Kilik la bloccò e decise di ritirarsi.
 
“Stai arrivando piccola Yukari, la prova dell’affronto subito, finalmente ci vediamo… tu hai qualcosa che voglio e io ho qualcosa che vuoi, non sembri una ragazza stupida, sei innamorata e questa è la tua più grande debolezza… sono curioso di vedere come può aver fatto una bambina insignificante come te a farsi amare da un drago del fuoco, non sono famosi per i caratteri miti e calmi… ci sarà da ridere…”
Il drago dell’acqua si alzò dal suo trono, stavano arrivando e lui li avrebbe accolti in grande stile.
 
«Van siamo arrivati eccola la torre di Ghiaccio… fa che sia ancora vivo..» Yukari si teneva stretto all’Escaflowne le nocche erano diventate bianche, aveva paura per il suo drago, non voleva nemmeno pensare che lui fosse… No non era morto, era un idea assurda, lei lo avrebbe salvato e sarebbero tornati a casa tutti insieme.
«Vorrei proprio capire che cosa ci è andato a fare nella tana del lupo…» Van manovrò l’escaflowne fino ad atterrare poco lontano dal grande ingresso di ghiaccio.
Scesero tutti e si addentrarono nel tunnel di ghiaccio che li separava dal trono.
Il tragitto sembrò interminabile, Yukari ad ogni passo sentiva il cuore accelerare i battiti.
 
«Benvenuta Piccola Yukari, è da molto che voglio fare la tua conoscenza, ma tu non me lo permetti…» Kilik era in piedi lontano dal trono, non riuscivano a capire chi o cosa fosse accanto a loro, non riuscivano a vedere bene a causa dei giochi di luce causati dal ghiaccio.
Quando furono più vicini capirono… Ryu legato con i polsi pendeva dal soffitto, le ali bloccate al muro dalle stalagmiti di ghiaccio e tante altre erano intorno a lui, un movimento sbagliato e lo avrebbero trafitto. Il suo corpo era pieno di tagli aperti, il sangue che usciva, i suoi occhi erano chiusi.
«Ryu…» Yukari si sentì morire mille volte, non poteva vederlo in quelle condizioni, così corse verso di lui, Van non fece in  tempo a bloccarla « Yukari fermati…».
La ragazza si bloccò al centro della stanza, Kilik le si parò davanti «Non è morto… dipende da te… sai ragazzina, sei interessante, sei riuscita a tenere insieme tre draghi… sei riuscita a controllare il Drago del fuoco… voglio raccontarti una cosa, vuoi?» il suo tono di voce era calmo e spaventoso, dentro c’era una nota di follia che faceva battere forte il cuore della rossa, mai aveva avuto così paura.
Yukari  annui con la testa era pietrificata dinanzi a lui che iniziò a parlare, sul volto un sorriso freddo.
«Il drago del fuoco è il più pericoloso e indomabile, soprattutto questo, perché è un demone, la cosa interessante è che non solo ti difende a costo della vita, ma qualche giorno fa lui è venuto qui da me, di sua spontanea volontà a supplicarmi di risparmiarti la vita… Non ha combattuto, non ha opposto resistenza, questa cosa mi rende curioso… Come può una semplice ragazzina, nata dall’amore di due sporchi traditori avere intorno persone che le sono fedeli?» Kilik allungò il viso verso il suo sguardo.
 «Non la toccare…» la voce di Ryu era bassa e sofferente, i suoi occhi azzurri erano una maschera di puro dolore, ma dentro avevano anche tanta rabbia.
«Silenzio Ryu…» Kilik con un solo gesto della mano iniziò a trafiggerlo lentamente con un pugnale di ghiaccio «Ti prego smettila, farò tutto quello che vuoi, ma ti prego lascialo andare, ti supplico…» Yukari aveva gli occhi velati dalle lacrime.
Il drago dell’acqua ci pensò un attimo , poi decise che l’avrebbe accontentata.
Ryu smise di gridare, poi i pezzi di ghiaccio attorno a lui sparirono e lo lasciò cadere in terra, liberandolo da quella prigione di cristallo.
Van e Hitomi corsero da lui, Yukari fece per muoversi, ma venne bloccata dal braccio di Kilik « io l’ho lasciato andare, adesso rispetta la tua parte dell’accordo, farai quello che voglio…» tutti restarono bloccati dalle parole del drago dell’acqua.
« Kilik ti prego… ti supplico…» il drago del fuoco con l’aiuto di Van si risollevò da terra, non riusciva a reggersi in piedi e dovette continuare a tenersi saldo all’amico.
Il drago dell’acqua non lo ascoltò. « Voglio che tu adesso Yukari ascolti la mia versione della storia, mi sento generoso oggi, dopo ne discuteremo…» la ragazza annui con la testa,  Kilik si sedette sul suo trono li osservò tutti e poi inizio a parlare.
«Voi mi date del pazzo… ma sapete quale è stato il mio più grande peccato, donare l’ anima alla mia Sacerdotessa, Sahiko era una bambina quando mi implorò di diventare la mia Vestale, era rimasta orfana e io mi ero presa cura di lei, poi quella bambina diventò una giovane donna e io inizia a nutrire dei sentimenti d’amore per lei… I tre draghi vegliavano su Gaea come avevano sempre fatto, per ordine della Madre e del Drago del cielo che aveva visto la caduta del popolo di Atlantide.
Tua madre non aveva mai detto di non corrispondere i miei sentimenti, anzi li nutriva… Io ero profondamente innamorato e così una notte sotto la luna piena di Asturia glielo dissi. Non disse niente, arrossì e mi baciò. Che stupido che ero all’ora…  credevo che anche lei provava lo stesso.
Mi sentivo bene e felice, così dopo una notte d’amore voluta da LEI le donai la mia anima» Non parlava nessuno, tutti osservavano Kilik raccontare la sua storia, Yukari si era inginocchiata  davanti al suo trono e lo fissava negli occhi.
«Un giorno però l’equilibrio venne incrinato, la Madre fece la sua comparsa dinanzi a noi Draghi, comunicandoci che era stato commesso il più impuro dei peccati… Scoprii così che Sahiko la mia Sacerdotessa, la donna che amavo e a cui avevo donato l’anima e la vita era una traditrice e anche il mio migliore amico lo era Folken Fanel futuro erede di Fanelia… la persona a cui avevo confidato tutto di lei e che mi guardava negli occhi dicendo che era felice per me… Sahiko aspettava un figlio da un drago che non ero io, dopo aver preso in dono la mi anima lei mi aveva tradito… Che stupido… l’amore ci rende ciechi, io non mi ero accorto di niente. La madre di Gaea decise che il potere decisionale era mio, solo io potevo ristabilire l’equilibrio, solo io potevo rimettere tutto a posto, visto che ero stato tradito e ferito… Così intervenne il drago del fuoco… portandovi via da me… Non avrei mai fatto nulla di male a Sahiko, l’amavo, volevo solo capire perché, ma Folken convinse Ryu che ero impazzito… si era vero… è vero, sono impazzito, ma di dolore, la mi a anima è stata strappata e poi buttata via, sono diventato un uomo vuoto… la cosa che mi ha tenuto ancorato a questo mondo era la bambina dei due traditori… prima o poi Gaea l’avrebbe richiamata e fortuna voleva che nello stesso momento della nascita di Yukari nascesse anche il drago del cielo… i quattro draghi si erano finalmente ritrovati, adesso dovevo solo aspettare e così è stato fino ad oggi… Posso compiere la mia vendetta…».
« Noi abbiamo provato a dirtelo Kilik, ma tu non volevi vedere e non volevi sentire… Mi dispiace…posso dire solo questo…» Folken era arrivato stava li in piedi davanti al grande portone aperto dietro di se.
« Ti dispiace, prima o dopo esserti portato a letto la donna che amavo… ti dispiace di essere stato scoperto o perché Sahiko aspettava un bambino… Sei un vigliacco e poi adesso Dispiace più a me» poi prese Yukari e le puntò alla gola la sua spada di cristallo.
«Kilik ti prego… farò quello che vuoi… i miei genitori hanno sbagliato e mi dispiace di offenderti solo con la mia presenza… ti prego lasciali andare, non combattiamo… hai vinto…» Yukari iniziò a piangere, fissò Ryu negli occhi e a fior di labbra gli disse ti amo.
« Sei intelligente ragazzina, ti ascolto…» la voltò verso di lui, i suoi occhi di ghiaccio si rifletterono dentro quelli cioccolato di Yukari.
« Ti hanno ferito e non sei pazzo… ti prego farò tutto quello che vuoi ma lasciali andare… Van Hitomi, Ryu… ti prego lasciali stare, mi sto consegnando a te, fai quello che vuoi, uccidimi , tienimi prigioniera, torturami,  ma non fare loro del male… » Yukari stava piangendo, quelle parole colpirono il drago dell’acqua come un pugno nello stomaco, lei stava accettando di rimettersi nelle sue mani.
Kilik la guardò, poi  si voltò verso Ryu « Spiegami perché ti sei schierato contro di me… io che sono stato ferito e tradito… MI HAI DICHIARATO GUERRA… PERCHE’?»
Il drago dell’acqua fissò quello de fuoco « Sentivo l’anima della bambina e non volevo che tu le facessi del male, la sua luce era troppo pura e non potevo permetterlo… mi ero già innamorato di lei… ti supplico non farle del male, mi dispiace sono uno stupido, ma se tu eri innamorato  di Sahiko allora potrai capire che cosa mi ha spinto ad agire… Io la amo Kilik e non permetterò a nessuno di farle del male» Una luce avvolse Ryu, poi la stessa circondò Van, si ritrovarono a fluttuare nell’aria.
«Che diavolo succede? Ryu, Hitomi…» il re di fanelia non riusciva a stare fermo.
« La decisione deve essere presa dal Drago dell’acqua, tu drago del cielo sarai il giudice, sei nato per questo… è stato commesso un peccato gravissimo e la sua anima è stata distrutta… adesso resterete tutti fermi, Folken e Kilik mettete via le armi è Madre che lo ordina…» Varie aveva fatto la sua comparsa dinanzi a loro, una luce azzurra che l’avvolgeva le rendeva un aurea angelica.
« Madre… io non permetterò mai a Kilik di uccidere Yukari… non potete giocare con la sua vita… Kilik mi dispiace per quello che ti hanno fatto, ma non sei più solo adesso… troveremo un modo insieme… ti prego non rifarti su di lei o mio figlio… loro non hanno chiesto di venire al mondo… ti prego, guarda in fondo al tuo cuore… Guardala negli occhi… ti prego… Kilik ti sto implorando, io  Van Fanel,  Re di Fanelia ti sto implorando di risparmiare mia nipote e mio figlio, ti prego ricominciamo da capo…».
Kilik restò immobile ascoltò le sue parole, poi fissò la ragazza che aveva davanti.
 
Hitomi fino a quel momento era rimasta in silenzio «Fermatevi tutti, io Sacerdotessa del drago dell’aria, ordino  che tutto venga sospeso… ne ho l’autorità…».
Tutti fissarono Hitomi, si stava avvicinando sempre di più al drago dell’acqua, una volta innanzi a lui strinse la mano di Yukari.
Lo sguardo della bionda sembrava perso, i suoi occhi erano vuoti « Hitomi che cosa ti succede?» Yukari fissava l’amica senza riuscire a capire, non ottenne risposta.
Kilik diventò furioso, ma una luce rosa scaturita dal ciondolo che Hitomi teneva tra le mani li avvolse completamente e i due sparirono dalla loro vista.
 
« Dove siamo stupida ragazzina…» Kilik provò a colpirla, ma i suoi poteri erano  inefficaci « Siamo nel tuo passato… Guarda quello che eri un tempo…».
Davanti a loro c’era no una bambina che assomigliava a Yukari tranne negli occhi che erano verdi e brillanti correva tra le braccia di un ragazzo con i capelli talmente chiari da sembrare bianchi, i suoi occhi erano azzurri e vivi. Il Kilik del passato prese  tra le bracci ala bambina.
 
Poi un'altra scena gli si presentò davanti, quello che aveva raccontato era tutto vero, Sahiko lo aveva illuso perché aveva paura di ferirlo… era innamorata di entrambi i draghi.
«Guarda che cosa è successo quando ha scoperto di aspettare un bambino…».
La donna bionda cambiò ancora la scena, Kilik non riusciva a capire perché gli stesse mostrando cose che già sapeva, le aveva già vissute e aveva sofferto per questo.
 
Sahiko stava seduta per terra nella sua stanza,con l ebraccia abbracciò le sue gambe « Non può essere vero, non posso aver ferito Kilik a questo modo … Mi odierà per sempre….» poi si carezzò il ventre «Non posso permettergli di farti del male, ti devo proteggere…» La sacerdotessa dell’acqua disse tutto al drago della Terra, poi Folken più giovane si inginocchio dinanzi alla donna e le baciò il ventre ancora piatto « Vi proteggerò…».
Kilik restò impietrito quando gli dissero che Sahiko aspettava un bambino da Folken il suo migliore amico… perse la testa e li attaccò.
 
« Tu non le volevi fare del male, ma eri ferito… ti sei sentito tradito ed p per questo che ti è stato dato il potere di ristabilire l’equilibrio, Yukari è per metà drago e le sacerdotesse, solo tu puoi spezzare questa cosa… pensaci sei il mostro che tutti dicono?»
 
Riapparvero nella stanza, Van provava a combattere l’energia di luce in cui sua madre lo aveva rinchiuso, Ryu aveva lo sguardo perso, osservava Yukari, ma non diceva niente.
«Liberami immediatamente…» poi preso dall’ira Van urlò e riuscì a liberarsi, aveva qualcosa di diverso adesso.
«Come è possibile?» Varie non sapeva che cosa dire, c’era una lice diversa negli occhi di Van.
« Sono stanco… per tutta la vita ho dovuto rimediare ai tuoi casini Folken adesso basta… Io Van Drago del cielo ordino che venga indetto un duello, tra le due parti per decidere il destino della Sacerdotessa del Fuoco…»
«Che cosa stai dicendo? Sei impazzito, Folken non lo affronterà, la stai condannando a morte…».
 
Hitomi e Kilik continuavano a fluttuare nel cielo, finalmente la ragazza tornò in se « Signor Kilik, lo so che ha sofferto molto e non penso sia una persona cattiva… quindi proviamo a risolvere la cosa, si è vero hanno sbagliato, ma Yukari non centra niente…»
La stessa luce di prima li avvolse e tornarono nella Torre del Ghiaccio.
 
Kilik sentì le parole di Van, voleva un duello per porre fine a tutto, improvvisamente qualcosa scattò in lui, evocò la sua spada e trafisse Hitomi.
“Stupida umana, credevi che mostrandomi il dolore di Sahiko mi sarei ricreduto, vi voglio morti tutti… Adesso sono curioso di vedere chi sarà a scendere in campo… mi voglio divertire…”
 
Van restò immobile «Hitomi NOOOOOOOOOOO» le corse incontro e subito le mise la mano sulla ferita aperta.
«Ti prego resisti amore mio… ti prego Hitomi non lasciarmi, combatti per me…».
In quel momento sbarcò la Crusaide, Millerna subito andò in soccorso della ragazza, Kilik li osservava con sguardo carico di odio.
«Portate via dal campo di battaglia quella sacerdotessa petulante… Allora chi vuole duellare  per risolvere la questione una volta per tutte?»
Ryu riuscì a spezzare la magia di Varie, si mise accanto a Van « Ci penso io Van… corri da Hitomi ha bisogno di te…» il drago del fuoco evocò la sua spada e la uso per tenersi in piedi.
 
Van era furioso, sentì dentro di lui la rabbia esplodere, davanti gli scorsero tutti i momenti belli con Hitomi, non poteva pensare di perderla « Sarò io a combattere per Yukari, io sarò il suo campione, io Van Drago del cielo ti sfido Kilik… se vinco io scinderai la natura del drago da lei senza toglierle la vita…» estrasse la spada, Kilik rise « se vinco io mi prenderò la parte della mia  anima rinchiusa dentro di lei, ma la farò soffrire e poi la ucciderò, la prova vivente del tradimento che ho subito.
 
Ryu venne trascinato via da Allen e Dryden, non poteva permettere a Van di affrontarlo, Kilik era troppo potente…
 
I due draghi iniziarono lo scontro, Aria e Acqua che danzavano in aria, lo spettacolo era magnifico ma allo stesso tempo terrificante, il cielo si oscurò e la Gaea iniziò a tremare.
Solo uno avrebbe vinto quello scontro e si giocavano il tutto per tutto, l’equilibrio del pianeta e la promessa di vivere per sempre con la persona amata … entrambi i guerrieri avevano molto da perdere, Allen e Folken restarono sulle retrovie con i loro rispettivi eserciti, quello di Kilik attendeva solo un ordine e loro non si sarebbero fatti trovare impreparati, non adesso, non a questo unto della partita.
 
Van attaccava e Kilik schivava, erano eguali potenze, nessuno riusciva a prevedere il risultato.
 
Ryu corse da Millerna, riuscì a curare Hitomi e salvare il bambino, ma si sentiva esausto, improvvisamente le tenebre lo avvolsero.
Si trovava in una stanza buia, poi dinanzi a lui apparve qualcuno di conosciuto, il sangue gli si ghiacciò nelle vene, «Buona sera Ryu».



 Buon pomeriggio cari lettori, finalmente sono riuscita  a pubblicare, scusate, ma con il Caldo il pc vuole fare sciopero, spero sia valsa la pena aspettare, resto in attesa di un vostro commento un bacione e a presto 

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Capitolo 25
*** capitolo 25 ***


« Ryu … apri gli occhi?» Millerna era corsa dal ragazzo che era a terra privo di sensi, Hitomi si alzò dal suo lettino e le andò in aiuto.
« Che cosa è successo? Un attimo fa stava bene…» Hitomi aiutò Allen che era corso in loro aiuto.
«Non ne abbiamo idea, mi ha curata e poi è caduto come in un sonno profondo… non risponde… RYU…» la ragazza dagli occhi verdi urlò il suo nome, ma niente i suoi occhi restarono chiusi.
 
«Buona sera Ryu… è passato tanto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti…» un uomo uscì dalle tenebre, i capelli neri, gli occhi grigi «Lucifero…» il terrore s’impossessò di lui «Non abbiamo avuto tempo di parlare l’ultima volta » la stanza sì illuminò, si trovavano nella sala del trono di Lucifero, era maledettamente fredda e spaventosa.
«Hai avuto la tua anima in cambio… di che cosa dobbiamo parlare?» chiese Ryu riprendendo il controllo di se stesso.
Il diavolo si sedette sul trono «Perché rinunciare ad un regno per un’umana destinata a morire? spiegami» disse poggiando il mento sulla sua mano «Yukari non morirà… tu lo sai bene dopotutto » il drago del fuoco lo studiò, poi si mise a sedere di fronte a lui.
«Non mi hai risposto, io al momento ragazzino ho imprigionato la tua anima con un incantesimo che tu conosci bene…» Lucifero sorrise e poi si lasciò cadere scompostamente sul trono «Hai usato la maledizione della bella addormentata… noi abbiamo rispettato la nostra parte dell’accordo, hai avuto l’anima di Folken in cambio… » Ryu lo fissò gelido, Lucifero li aveva ingannati? No era il Re degli inganni, ma non era un principiante.
«Perché?» chiese senza distogliere lo sguardo da lui.
Lucifero rise di gusto « Perché? Avete coinvolto mia figlia, Kilik ha fatto un accordo con lei affinché gli venisse data una nuova sacerdotessa e non mi piace che si usino le mie anime… specialmente in una guerra che non mi appartiene, così io ho esercitato il mio diritto… mi sono ripreso la tua anima e mi tengo quella di Folken come risarcimento, almeno che l’amore che quella ragazza prova per te sia vero… in tal caso il bacio scioglierà l’incantesimo… Lo sai sono un inguaribile romantico… ma tanto non è amore vero il vostro, lo sai vero che lei prima di te aveva un altro, lo amava e se lui non l’avesse tradita si sarebbero sposati molto probabilmente … Stupido, hai rifatto lo stesso errore… voglio farti vedere la sua vita prima di te…»
 
«Mi hai stancato Kilik…» Van stufo del combattimento con Kilik fece entrare in risonanza la sua anima con l’escaflowne e una luce molto forte li avvolse e il drago dell’acqua scomparse.
Il drago del cielo si guardò intorno, poi corse da Hitomi, la ritrovò in piedi, stava bene «Hitomi….» Van le si inginocchiò davanti e le diede un dolce bacio sulla pancia « state bene?».
Hitomi sorrise all’uomo che aveva inginocchiato ai suoi piedi «Noi stiamo bene, ma Ryu non si sveglia, non è ferito, mi ha curato lui e poi è caduto in un sonno profondo…»
Van entrò nella tenda che era stata allestita fuori dalla torre, l’avevano conquistata e Yukari era in salvo, almeno per adesso, m,a come dirle di Ryu.
«Ryu… » Van insieme ad Hitomi sfiorarono il braccio del ragazzo e insieme ebbero una visione “Ryu si trovava in una stanza con Lucifero i due stavano parlando, ma non riuscirono a capire quello che si stavano dicendo, poi si ritrovarono nel vecchio liceo di Hitomi e Yukari, erano così spensierate e felici, soprattutto la rossa, niente e nessuno poteva perturbare la sua felicità… possibile che avessero sbagliato tutto…Yukari rideva felice, lo sguardo di Ryu in compagnia del diavolo invece era triste, poi una frase del drago del fuoco «non sciogliere l’incantesimo della bella addormentata, lasciala vivere, proteggila da Kilik ti prego Lucifero…»
 
«Che cosa sta combinando quello stupido?» chiese Van fissando la compagna.
«Non lo so… dobbiamo scoprire che cosa è successo, il  sonno di Ryu è magico…» Hitomi si portò la mano al ventre, lui li aveva salvati e lei era in debito con lui.
Folken entrò nella stanza insieme a Yukari, restarono fermi all’ingresso nel vedere il corpo di Ryu « che cosa è successo? Ryu?» la ragazza corse al capezzale del suo drago, iniziò ad accarezzargli il volto, ma lui non apriva i suoi occhi «Ryu…ti prego amore mio apri gli occhi… ti prego….» iniziò a piangere, Hitomi non l’aveva mai vista così, nemmeno quando Amano l’aveva lasciata per l’altra donna, questo le fece capire quanto profondamente fosse innamorata del Drago del fuoco.
Senza nemmeno pensare prese una decisone, sfilò il ciondolo dalla mano di Van e poi espresse il desiderio di essere condotta dall’anima di Ryu.
«Hitomi no…» ma cadde tra le braccia di Van profondamente addormentata.
«Amore mio stai attenta… » le carezzò la testa e le baciò la tempia «Folken come si scioglie l’incantesimo della bella addormentata?» il suo sguardo era serio e risoluto come quello di un Re stanco di troppe guerre ed ingiustizie, di un re che vuole riportare la pace e l’ordine.
«E’ considerato tra gli incantesimi letali… solo il vero amore può spezzarlo, ma nessuno è mai riuscito a resistere al carisma di Lucifero, è il suo incantesimo, masi nessuno si è svegliato… ».
Yukari fissò Folken poi parlò «Non è vero… qualcuna si è svegliata… è la favola della bella addormentata, il bacio del vero amore l’ha risvegliata… ».
«Non essere stupida Yukari, Lucifero dall’altra parte sta affascinando l’anima di Ryu… qualcosa che gli impedirà di risvegliarsi… » Folken aveva alzato la voce e al ragazza rispose a tono «Non me ne frega niente… lo riporterò qui, tanto sono già condannata a morte… meglio dare la mia vita per lui… adesso vattene via Folken, sparisci… non ti voglio vedere a meno che tu non voglia aiutarmi…».
Van fissò i due dinanzi a lui, poi ricordò la visione e capì che cosa stesse facendo Hitomi.
«Aspettiamo il ritorno di Hitomi… poi vedremo il da farsi…per adesso Kilik non ci attaccherà è debole e ferito.»
 
Hitomi si era risvegliata nel campo di atletica del suo liceo «Ryu dove sei?» chiese guardandosi intorno.
«Benvenuta regina di Fanelia… è una sorpresa vedere voi… interessante, voglio vedere come si evolveranno le cose» Lucifero stava li davanti a lei, indossava una semplice camicia rossa e i pantaloni neri, non era armato, ma non lo rendeva meno pericoloso.
«Hitomi? Che cosa ci fai qui?» chiese Ryu stupito nel vedere la  sacerdotessa del drago del cielo.
«Sono qui per riportarti da Yukari… sta male senza di te…» Hitomi fissò l’amico, poi abbassò lo sguardo «Yukari soffrirà di meno senza avermi accanto… la sua vita era più facile prima di incontrarmi…» poi indicò il giardino dove Hitomi e Yukari più giovani erano li sedute e ridevano felici.
« Lucifero, posso mostrare qualcosa anche io a Ryu?» chiese con tremore nella voce.
Il diavolo rise « sei venuta qui senza sapere le regole dell’incantesimo? Ragazzina sei una sorpresa continua, lascia che te le spieghi… l’anima è su di una bilancia al momento, se pende dalla mia parte me la tengo, ma se invece dovessi avere argomenti più convincenti, allora lo potrai riportare sulla terra, ma a patto che il vero amore lo risvegli…  ma se dovessi sbagliare ragazzina non solo mi terrò la sua, ma anche la tua e quella del bambino che porti in grembo, voglio renderla più divertente…» iniziò a sorridere, Ryu fece per parlare, ma venne interrotto da Hitomi « accetto, ti dimostrerò che il vero amore esiste… ».
Ryu non poteva credere che Hitomi avesse messo in palio la sua anima e quella del bambino perché sicura dei sentimenti di Yukari.
Hitomi gli diede la mano e si ritrovarono davanti alla casetta delle due ragazze.
Nessuno li poteva vedere e si ritrovò ad osservare Hitomi e Yukari di adesso, prima di arrivare su Gaea.
La rossa stava piangendo, si sentiva in mille pezzi e l’amica provava a tirarle su di morale « capisci Hitomi mi ha lasciato perché non   sono andata a letto con lui, ha altri bisogno, mi ha tradito con la sua collega di studi, non mi voglio più innamorare, l’amore fa schifo.  Hitomi mi sento morire dentro…» piangeva disperata tra le braccia dell’amica, i suoi occhi erano tristi e spenti.
Odiava vederla soffrire «Aspetta… devi vedere questo ancora » poi cambiò di nuovo scena, Lucifero osservava tutto in religioso silenzio.
Yukari e Hitomi insieme a loro quando erano tornati sulla terra per chiedere spiegazioni a Sahiko, gli occhi di Yukari erano diversi, brillavano di una nuova luce e la causa era lui.
Si stavano rincorrendo per casa con la panna montata, poi restarono soli e le diede un dolce bacio.
Ryu ricordò quella sera a quanto si era divertito, poi alla dolcezza delle sue labbra.
« Sei tu la causa del suo stare meglio, prima di te era infelice e triste, la rottura con Amano le aveva fatto perdere fiducia nell’amore, poi sei arrivato tu e lentamente si è innamorata, ricordi a casa tua che cosa è successo? La prima volta che è venuta da te… guarda…» cambiò ancora lo scenario, erano nel suo appartamento, loro due erano sdraiati pelle contro pelle, ricordava quella volta, lei era abbracciata alla sua schiena e gli stava accarezzando la cicatrice, il suo cuore aveva preso a battere dopo tanto…
«Bene devo dire che adesso è i mi turno… prima della guerra in cui l’avete coinvolta aveva dei sogni, aveva dei desideri.. guarda per che cosa sta lavorando la piccola Yukari..».
Un'altra scena, un altro frammento di vita Yukari in laboratorio, è felice mentre fa il suo lavoro, mentre riporta i dati, esulta perché ha scoperto qualcosa di bello.
«Per Van lei rinuncerà a tutto questo, se non vi avesse mai conosciuto, forse la sua vita sarebbe stata diversa, pensaci Ryu, vuoi essere così egoista, a Gaea lei resterà da sola… Hitomi sarà felice con Van e il loro bambino… oppure potresti lasciarla andare, farle vivere i suoi sogni… aiutarla a seguire la sua strada… guarda i suoi occhi sono illuminati…» Lucifero abbracciò Ryu da dietro e gli sussurrò all’orecchio resta qui.. potrai vederla tutte le volte che vuoi, ma sarà felice non ricorderà la sofferenza che i quattro draghi le hanno causato… soprattutto non si ricorderà di come vi siete divertiti giocare con la sua vita…» Ryu ascoltava affascinato il diavolo, Hitomi davanti a lui «Non farlo… ti prego… lei ti ama e non può vivere senza di te… torna con me…»
Nella sua testa iniziarono a passare tanti frammenti di ricordi che riguardavano lui e Yukari, il primo bacio, il primo abbraccio, la prima volta che avevano fatto l’amore, quella notte in riva al lago gli scherzi e le corse armati di panna montata… Yukari solo lei era nella sua testa, la sentiva sottopelle.
« Sono un egoista, ma non posso fare a meno di lei, Fammi tornare da lei.. Lucifero io l’amo e non posso stare senza di lei… voglio tornare da lei, Kilik non l’avrà mai…».
Lucifero sorrise « e va bene… però mi vengo a riprendere mia figlia, mi avete coinvolto voi in questa guerra e quindi voglio pareggiare i conti… c’è un modo per salvare Yukari… devi toglierle la parte di drago, renderla completamente umana, solo così la tuia sacerdotessa sarà libera, devi assorbire il potere, ma sappi una cosa Kilik è una bomba pronta ad esplodere… Hitomi mi hai sconfitto, Fanelia dopo molto tempo ha degli ottimi sovrani… adesso va…».
 
Hitomi si risvegliò improvvisamente, era sdraiata in una brandina accanto a Ryu «YUKARI» scese dal letto urlando, investì Van ma non aveva tempo per fermarsi doveva trovarla «Sono qui…» la ragazza era seduta su di una sedia, gli occhi rossi e gonfi, aveva appena smesso di piangere.
La ragazza dagli occhi verdi la trascinò nella stanza dove era addormentato Ryu.
«Bacialo… bacialo adesso» Yukari non capiva « perché? Che senso ha non lo riporterà da me…  iniziò a piangere «Bacialo stupida»
Yukari si avvicinò al giaciglio di Ryu e si avvicinò a lui, poi dolcemente unì le loro labbra.
Una luce rossa li avvolse, poi Ryu aprì gli occhi, sentì le labbra calde e familiari di lei.
Con la lingua le sfiorò le labbra chiedendole il permesso di approfondire il bacio, gli fu concesso e la tirò a se.
Quando l’aria ormai era finita si staccarono « Ti amo piccola sempre e per sempre…» poi l’abbracciò forte.
«Ryu non lasciarmi mai più… mai e poi mai… mi hai fato morire mille volte oggi…».
 
Van era ancora seduto per terra e sorrideva, Hitomi ci era riuscita, aveva salvato Ryu.
«Scusa Van se ti ho fatto cadere…» sorrise e lo aiutò a rialzarsi, lui la prese in braccio e le fece fare una giravolta « ci sei riuscita, ci sei riuscita… ti amo amore…».
 
Folken disturbò l’idillio del momento « Abbiamo una guerra da preparare… Kilik vorrà vendetta, adesso più che mai dobbiamo trovare un modo per salvare Yukari… » Van insieme a suo fratello e Hitomi lasciarono la stanza, ma sentirono la fra se di Ryu
« Così ti sei deciso… so già come fare…» poi i suoi occhi diventarono rossi e le sussurrò all’orecchio di lei « scusami amore mio»  e con i canini appuntiti le penetrò il collo iniziando a bere il suo sangue.
 
Qualcuno nella foresta stanco e ferito urlò «NO BASTARDO ME AL PAGHERAI» Kilik gridava disperato, Eries stava nascosta dietro ad un albero, il suo amato era impazzito e solo adesso si rendeva conto dello sbaglio che aveva fatto a fidarsi di lui.
 
Yukari era bloccata nella stretta possente di Ryu, lo sentiva bere e una lacrima le corse giù dalla guancia.
“Perché amore mio mi stai facendo questo… mi fai male Ryu, non riesco nemmeno a parlare… “ le lacrime continuavano a scorrere sul suo viso, poi sentì qualcosa nascere dentro di se come se un forza sconosciuta le venisse tolta improvvisamente.
Ryu si staccò da lei « Adesso Kilik non ti può toccare… » poi una luce verde lo investì.
«Cosa ti sta succedendo? Ryu?» Yukari si teneva la mano premuta sulla ferita.
La luce cesso e Ryu era in piedi davanti a lei, le sue ali erano diverse, più grandi ed erano fatte di fuoco e acqua.
Van e Folken corsero sentendo le urla della ragazza « Kilik non può più toccarla… la metà drago di Yukari l’ho assorbita io…» poi richiuse le ali e si mise a sedere.
Folken fissò Yukari « che cosa le hai fatto Ryu? L’hai morsa» Folken era furioso fece per colpirlo, ma fermò il colpo « Si dovevo spaventarla per far emergere la sua metà drago, adesso aspettiamo la mossa di Kilik… Yukari non dovrà essere sacrificata, te lo avevo detto, avrei distrutto io stesso l’equilibrio per lei ».
La terra iniziò a tremare, la guerra stava per avere inizio.






Buon pomeriggio, eccovi un nuovo succoso capitolo, scusate l'attesa, ma il pc a volte si rifiuta di lavorare... spero di riuscire ad aggiornare regolarmente, siamo quasi arrivati alla fine di questa avventura, spero che la storia vi sia piaciuta come è piaciuto a me scriverla, un bacione

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


«Tu sei pazzo» disse Folken urlando contro Ryu, non poteva credere che fosse stato così stupido. Aveva distrutto l’equilibrio e adesso la guerra era imminente, ma la cosa più stupida che potesse fare era togliere la metà drago di Yukari, assorbendola nel suo corpo.
« Ti avevo avvertito Folken… adesso dobbiamo prepararci, Kilik sarà furioso…» il drago del fuoco fece per uscire dalla tenda, ma gli venne sbarrata la strada dal padre della sua sacerdotessa «Non ho finito… sei pazzo… Yukari non ha l’anima, cosa credi succederà adesso?» Ryu sorrise, Van ne strava fuori, quei due non sarebbero mai andati d’accordo, ma l’obiezione di Folken era sensata, Yukari non aveva l’anima, Kilik l’aveva rubata e non erano ancora riusciti a recuperarla.
«Yukari non è sprovvista di anima… Ha la mia… HO SACRIFICATO LA  MIA ANIMA PER LEI, SO QUELLO CHE FACCIO» poi lo strattonò forte, doveva uscire da li, il drago della terra gli faceva saltare i nervi.
«No non hai idea di quello che hai fatto… Kilik vorrà uccidere entrambi adesso… lei per vendetta e tu perché hai la metà del drago dell’acqua… Sei completamente pazzo… non dovevamo risolverla così e tu lo sai…» Folken e Ryu si guardavano  come se si stessero per azzannare.
«Kilik adesso ha due bersagli, ma Ryu è in grado di tenergli testa… Folken ormai la cosa è fatta, cerchiamo di arginare le perdite… Basta con questa stupida faida…».
Entrambi osservarono il giovane Re «E’ pazzo, lo sai vero che adesso l’equilibrio è incrinato, dobbiamo rimettere tutto a posto o altrimenti il pianeta andrà distrutto… Una vita per un milione di vita  era accettabile anche se era mia figlia, ma Ryu è solo uno stupido ragazzino… non ha valutato le conseguenze delle sue azioni… L’amore… » Folken lo guardò con disgusto.
«Vuoi dire che la causa di tutto ciò è stato l’amore? Si è vero mi trovi d’accordo, ma è stata tua la colpa, sei tu che hai iniziato questo con Kilik, io non rinuncerò a Yukari, ho sterminato eserciti Folken, sono un demone dopotutto, anche se Lucifero mi ha ridato la libertà non cambia la mia natura, non rinuncerò a lei senza combattere… non permetterò ad altri di giocare con la sua vita… mi dispiace Van averti coinvolto in guerra ma adesso dobbiamo prendere una decisione… Combattiamo uniti contro Kilik,proviamo a ristabilire l’equilibrio, oppure consegnate me e Yukari… io non la lascerò andare da sola… è anche colpa mia dopotutto questa situazione… » Ryu e Van si guardarono negli occhi «Ryu io non consegnerò te e Yukari a Kilik, andiamo in guerra, era inevitabile comunque, non si sarebbe arreso, è furioso e vuole lo spargimento di Sangue, quindi Generale Knight uniamo gli eserciti e affrontiamo il drago dell’Acqua, riportiamo la pace su Gaea…» Van gli diede la mano e la strinsero, poi Ryu si voltò verso Dryden « re Dryden…  Allen? Siete con noi o contro di noi?» Il drago del fuoco era un vero generale, lo si vedeva dalla postura, dall’espressione dei suoi occhi,  ma Hitomi poté constatare che non c’era odio, solo il desiderio di proteggere chi amava e anche Van aveva la stessa luce.
« Il mio esercito è con Voi… » Allen e Dryden gli diedero la mano.
« Resti tu Folken… sei con me o contro di me… » si studiarono, poi Folken parlò « sono con voi… ma sarà dura vincere… lo sapete vero?!» io presenti annuirono.
 
I giorni trascorsero, ma di Kilik non c’era traccia, avevano schierato gli eserciti intorno alla torre, Hitomi e Yukari non vedevano i ragazzi da giorni, stavano chiusi tutto il giorno nel grande salone per trovare la strategia giusta per non farsi cogliere impreparati.
Ryu aveva convocato il suo esercito,  insieme a quello di Asturia, Freid e Fanelia erano diventati tanti e potenti.
«Hitomi ho paura?» disse Yukari sedendosi accanto all’amica «Van e Ryu sanno quello che stanno facendo…abbi fiducia…» le diede la mano e subito le arrivò una visione “ Yukari davanti a Kilik, le mani poggiate sul ventre e i suoi occhi sono velati di lacrime… Ryu e Van sono in terra, feriti ma vivi… Folken ha rinfoderato la spada, poi Kilik si avvicina e con un pugnale trafigge il cuore di lei… una lacrima le scende dagli occhi e quello che sento che sento prima che chiuda i sui occhi per sempre è «Hitomi proteggi la bambina…» Lo vedi mamma è inevitabile, la chiave di tutto è il perdono… guardate dentro lo scrigno di cristallo… poi la bambina che era apparsa davanti ai suoi occhi le sorrise, i capelli erano neri come quelli di Van, ma gli occhi erano verdi come i suoi
Che cos’era quella, perché? Yukari è destinata comunque a morire… no devo impedirlo.
Non disse niente all’amica, poi la futura regina di Fanelia le sorrise  «Cosa c’è?» chiese Yukari in apprensione, dopotutto era stata ferma a fissare il vuoto per qualche istante « è una bambina… aspetto una bambina…» poi sorrise e l’abbraccio.
 
Van e Ryu insieme agli altri erano seduti a discutere della strategia meno pericolosa e che garantisse loro il successo « Portare l’armata demoniaca in prima linea? Perché?» chiese Allen serio a Ryu che aveva esposto il suo piano «Limitiamo le perdite… i miei uomini sono demoni,  voglio limitare le perdite umane… Van starà dietro con te userete i guymelef… io andrò avanti e dietro con voi ci sarà Asturia e Freid… la priorità è arrivare a Kilik e quello lo voglio io…» Ryu stava in piedi guardando la cartina della zona che si trovava intorno alla torre, sopra c’erano delle miniature che spostavano a piacimento per poter mostrare come intendessero procedere.
«Non lo so Ryu, mi sembra un azzardo Kilik se l’aspetterà questa mossa…» il re di Fanelia osservava la strategia di Ryu grattandosi il mento « lo so, ma non può distruggere il mi esercito, Kristal non sarà un problema… arriverà papà a riprendersela… ».
Si sorrisero e visto che nessuno aveva altro da aggiungere decisero che era la scelta migliore.
 
Kilik vagava nella foresta insieme ad Eries, si sentiva debole, arrabbiato, voleva farla finita e così evocò il suo esercito che per tanto tempo aveva dormito attendendo il ritorno del suo signore.
Giganti di acqua si paravano davanti a lui, poi dei fanti con cavalli a sei zampe, draghi di acqua atterrarono dinanzi a lui… era la guerra e lui avrebbe vinto, quando sei disperato perché non hai nulla da perdere, puoi solo vincere.
Si mise accanto ad un drago e gli andò sopra, poi partì… li avrebbe uccisi tutti.
 
Passarono altri giorni, ormai gli eserciti erano schierati, dovevano solo aspettare.
Yukari riavvicinò a Ryu che era di guardia sulla torre, aveva visto Kilik schierare il suo esercito, ma ancora nessuno aveva fatto la propria mossa .
Loro due invece non avevano avuto modo di parlare di quello che era successo, le aveva strappato parte di se stessa per proteggerla.
«Ryu?» Yukari era li davanti a lui con indosso un abito lungo tipico di Fanelia, bianco  con le maniche lunghe trasparenti, la gonna era lunga ma non ampia, il corpetto che aveva sopra era di un rosa pallido al collo portava un nastro dello stesso colore  a nascondere il segno del morso.
« Cosa fai qui? Prenderai freddo…» non riusciva a guardarla negli occhi, sapeva di averle fatto male e se ne vergognava.
«Ti prego guardami… » la ragazza gli andò vicino e gli prese il volto tra le mani.
«NO…» disse lui dandole la schiena.
«Ti prego… è tutto a posto davvero…» Yukari gli afferrò il braccio e lo fece voltare, ma non si aspettava la sua reazione.
Ryu fu abbastanza brutale, si slegò dal suo tocco e la bloccò al muro « Smettila… lo sento che hai paura di me… quindi smettila » la ragazza restò ferma il cuore le batteva a mille, poi prese coraggio e riuscì a capovolgere la situazione, Ryu si trovò con le spalle al muro «Stupido… non ho paura di te, non ho mai avuto paura di te, mi hai fatto male… ma non ha cambiato niente… ti amo stupido zuccone di un demone… » teneva le mani ai lati di Ryu e aveva il fiatone «Stupido zuccone di un demone?» disse lui iniziando a ridere, poi li lasciò cadere lungo la parete portandola con se « Si … sei uno stupido demone zuccone e sei mio…» restarono abbracciati per terra, poi si baciarono dolcemente.
Il ragazzo sentì l’urgenza di approfondire quel contato, doveva sentirla, la desiderava, le era mancato tanto in questi giorni.
Lascio correre le mani sul suo corpo, lei rispose alle sue carezze e così iniziarono ad amarsi, con la paura nel cuore che quella fosse la loro ultima notte insieme.
Nessuno parlò nessuno disse niente, restarono abbracciati sotto il cielo di Gaea a guardare le stele, le mani e le gambe intrecciate «Yukari… voglio chiederti una cosa…» la ragazza alzò leggermente lo sguardo per poterlo guardare negli occhi « Sposami… ti amo e voglio passare tutta la mia vita accanto a te… non rispondermi adesso… dopo la guerra… sei il motivo per cui voglio vincere… sei troppo importante per me e per la prima volta nella mia lunga vita, mi sento completo… ».
Yukari lo fissò, era diventata rossa per l’imbarazzo, la dichiarazione di Ryu era stata dolce, romantica perfetta, poi gli diede un bacio a fior di labbra e non rispose, ma tanto sapeva già quello che doveva fare.
Si strinsero poi però Ryu dovette tornare al suo lavoro e la ragazza tornò in camera sua, tenendo stretta al cuore il braccialetto che Ryu le aveva dato la prima volta.
 
Van e Hitomi erano sdraiati l’uno accanto all’altro e si tenevano stretti « così dici che sarà una bambina… staremo a vedere… non m’importa basta che sia sana…» poi la baciò.
Nessuno dei due parlava della guerra imminente, non ci volevano pensare e facevano progetti  per il loro futuro con la bambina.
Il re di Fanelia la baciò dolcemente , poi piano iniziarono ad amarsi, assaporavano l’uno il sapore dell’altro, non volevano pensare a quella come la loro ultima notte, ma come all’inizio di una vita insieme.
 
L’alba arrivò in fretta, gli eserciti erano stati schierati, finalmente Kilik fece la sua mossa, mandò un emissario con una lettera “Consegnatemi il drago del fuoco con la sua sacerdotessa e vi sarà risparmiata la vita”.
Ryu rispose al messaggio mandandogli indietro solo il cadavere dell’emissario.
« Ti aspetto Kilik…» poi sguainò la sua spada di fuco e strinse in un dolce abbraccio la sua sacerdotessa che gli era accanto.
Hitomi con Van sull’escaflowne erano pronti, la guerra aveva iniziò.
Ryu in volo con la ragazza partì con l’esercito, facendo attenzione a stare un  po’ indietro per proteggere Yukari.
 
Kilik si alzò in volo, si guardò negli occhi con il drago del fuoco, poi iniziarono a combattere, Acqua e Fuoco che si mescolavano , la terra tremava e si spaccava.
Van corse in aiuto dell’amico, così i tre draghi con le loro sacerdotesse si scontravano, tutti avevano qualcuno da proteggere, tutti volevano vincere.
 
Qualcosa improvvisamente accadde, Kristal entrò in scena sbaragliando con il suo esercito quello di Ryu, ma il vantaggio durò poco perché Lucifero fece la sua apparizione «Bene bene… sono arrivato al momento della festa … Kilik è un onore rivederti… Signori che il divertimento abbia inizio…» poi le tenebre avvolsero Gaea, Lucifero aveva aperto le sue ali nere e il sole venne oscurato.
«Che gioco fai Lucifero…» Ryu lo guardava con occhi pieni di odio.
«Io … devo solo rimettere tutto a posto… riponete le armi… adesso…» poi osservò i presenti, tutti lasciarono cadere l’arma tranne il drago del fuoco «Sapevo che avresti fatto così…» poi gli andò incontro e  gli infilò una mano nel petto, il drago del fuoco urlò, finì quando il diavolo tolse la mano, in mano teneva qualcosa che brillava di azzurro.
«Sapevo che avresti assorbito il suo potere… Adesso questo torna da Yukari… » le lasciò entrare nel cuore la parte di drago.
Solo in quel momento Hitomi capì…


Finalmente la guerra è cominciata, chissa che cosa succederà adesso, non sono molto convinta del capitolo, quindi se avete qualcosa da dire fatelo vi prego, è difficile scrivere i combattimenti, soprattutto una guerra... vi auguro un buon pomeriggio e un bacione grande  

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


“Non poteva essere… no abbiamo sbagliato tutto, ciò che una volta non c’era adesso c’è… L’anima di Ryu…” Hitomi si voltò verso Van e urlò «prendi Yukari… subito » il re di Fanelia non pose domande, ma scattò e prese la Sacerdotessa del fuoco tra le braccia e si allontanò dal combattimento.
 
Ryu aveva il fiato corto, sentiva male al cuore, Lucifero gli aveva strappato la parte del drago dell’acqua per unirla all’anima di Yukari, doveva impedirlo, altrimenti sarebbe stata la fine.
Prese la sua arma e partì ad affrontare il diavolo «Sapevi che questo giorno sarebbe arrivato… preparati a morire Lucifero…».
Il diavolo iniziò a ridere «Stupido mezzo sangue… tu credi di potermi eliminare, staremo a vedere… la differenza tra noi due e che io non ho qualcuno da proteggere, ma voglio il Caos e la distruzione…»
 
Van osservava i due demoni combattere come animali feroci, Ryu attaccava e Lucifero parava, poi le parti si invertivano.
Gli eserciti erano impegnati ad affrontarsi.
 «Mi vuoi spiegare Hitomi? » Van aveva trasformato l’Escaflowne in modalità drago, così  da poter proteggere le ragazze e riuscire a combattere senza metterle a rischio.
«Abbiamo sbagliato tutto… non è Yukari la chiave di tutto, ciò che prima non c’era e che adesso c’è… L’anima di Ryu, lei è solo la custode… la nuova vita che c’è non è solo  il nostro bambino, ma Yukari e Ryu… non so bene come ma si tratta di loro due… Van dobbiamo proteggerla… ».
Il re si stava avvicinando a Folken, ma la strada gli fu sbarrata da Kilik «Van… fatti da parte tu sei quello che ha più da perdere in questa storia, lasciami la ragazza… dammela… io ti lascerò vivere la gioia che adesso ti invade, il vostro bambino…»
Il drago dell’acqua iniziò a sorridere poi si studiarono «Mai Kilik no… » Van scese in terra e diede modo alle ragazze di allontanarsi, estrasse la spada e iniziarono a combattere.
Era la seconda volta che combatteva una guerra al solo scopo di proteggere le persone che amava e adesso più di allora aveva troppo da perdere.
Kilik era forte, Van faceva fatica a tenergli testa, così Hitomi fece entrare in risonanza le loro anime e riuscì ad avere la meglio.
Van evocò i poteri dell’Aria, stava riuscendo a vincere.
Yukari e Hitomi saltarono di gioia, poi Eries si avvicinò a Kilik e amplificò i suoi poteri, una luce nera li avvolse, il giovane Re non riusciva a sostenere l’energia del drago dell’acqua, era pura malvagità, non era come quella degli altri draghi, era corrotta, sporca e impura però  Yukari che aveva dentro di se l’anima  di Ryu entrò in risonanza e avvicinandosi ad Hitomi riuscì ad amplificare ancora di più il suo potere.
Kilik venne scagliato lontano, Folken nel mentre si era liberato di Kristal che aveva ingaggiato con lui un feroce combattimento.
«Van… » si avvicinò al fratello minore «State bene?» chiese pulendosi il viso da alcuni schizzi di sangue.
«Io sto bene… le ragazze?» chiese guardandosi intorno il re di Fanelia.
«Van noi siamo qui.. stiamo bene amore mio…» Hitomi gli corse incontro e lo baciò con tutto l’amore che sentiva.
 
Nel frattempo Ryu e Lucifero combattevano ferocemente, nessuno dei due si sarebbe arreso, poi però il drago del fuoco riuscì a fargli cadere la luce azzurra che aveva nell’altra mano.
«Adesso Lucifero facciamola finita…» Ryu conficcò la sua lama infuocata nello stomaco del Re delle tenebre e poi lo morse sul collo.
 
Tutti si voltarono sentendo le grida di dolore del Diavolo, Ryu era riuscito a vincere, ma nonostante tutto non riuscivano a vederlo, il fumo della battaglia era ancora intorno a loro.
«Van la cosa non mi piace… Ryu può assorbire i poteri attraverso il morso, Lucifero è pura malvagità » poi vide qualcosa brillare sotto i due, capì che cosa fosse e senza attendere la risposta del fratello corse in direzione della luce.
«Non così in fretta mezzo sangue…» Kristal si era parata davanti a Folken e prima che questi potesse fare una mossa venne trafitto da parte a parte.
«FOLKEN…» Van, Hitomi e Yukari urlarono nello stesso momento che videro il demone trafiggerlo.
“Non può essere vero… Papà… il mio papà è caduto in battaglia, il demone ha ucciso il mio papà… Ryu… Ryu amore mio vieni da me… ti prego ho bisogno di te…”
Yukari senza rendersene conto iniziò ad avvicinarsi a suo padre che era a terra in una pozza di sangue, il suo pensiero rivolto a Ryu che corresse in suo aiuto.
«PAPA’» iniziò a correre verso di lui, arrivata a pochi centimetri da toccarlo Kristal le si parò davanti «Giusto te volevo…» poi l’afferrò, le teneva la spada alla gola «Ryu voltati… lascia mio padre… guarda che cosa ho qui…» iniziò a ridere divertita.
Il drago del fuoco lasciò andare Lucifero che si era indebolito dato lo scontro e il morso del suo rivale «Kristal lasciala andare…» la ragazza demone si sollevò in volo sempre ridendo «Vienila a prendere… Kilik adesso…» .
Improvvisamente Van si ritrovò la spada del drago dell’acqua nella sua spalla destra, urlò di dolore, Hitomi restò immobile vide solo il sangue uscire dalla ferita.
 
Kilik arrivò dalla sacerdotessa e la sua fidata alleata «Ben fatto Kristal… adesso dammela… puoi avere Folken come d’accordi e il tuo caro papà…» prese Yukari tra le sue braccia ed iniziò a ridere.
«Lasciami Kilik… lasciami andare…» iniziò a dimenarsi, il drago dell’acqua faceva fatica a controllarla e Ryu approfittò di quel momento di distrazione per scagliare delle lingue di fuoco contro i due facendo attenzione a schivare la ragazza.
«NO Ryu così non è corretto… stupida ragazzina mi hai stufato adesso» Kilik perse la pazienza e  colpì Yukari con la sua spada ferendola allo stomaco.
Il drago del fuoco urlò «YUKARI….». Kilik rideva sempre più divertito «Sai Ryu è un bel tipino, quasi quasi mi dispiace ucciderla,  capisco perché ti sei innamorato di lei… è una ragazza calda, ma dimmi non ha niente a che vedere con Karin, ti sei stancato  delle ragazze già addomesticate… preferisci essere tu a renderle mansuete adesso…» rideva di gusto, Ryu notava il sangue che usciva dalla ferita di Yukari, non aveva molto tempo, doveva fare qualcosa e adesso.
 
«Van stai bene? » chiese Hitomi tenendosi le mani sulla bocca per la paura «Sto bene Hitomi… solo un graffio, adesso sono arrabbiato…».
Van si tolse l’armatura, poi la camicia rossa e spiegò le ali, Kilik non si era accorto di lui, lo avrebbero preso di sorpresa, incrociò gli occhi con quelli di Ryu, entrambi capirono le azioni dell’altro solo grazie allo sguardo, cielo e terra si osservavano, Kilik aveva finito il suo turno, adesso toccava a loro.
 
«Sai Ryu mi chiedo come può un tipo come te, che è pura malvagità dopo che ha assorbito parte del potere di Lucifero provare sentimenti verso un umano… poi però penso... Vostra altezza tu sei il re dei lussuriosi.
Confessa, sei attratto da questa femmina solo perché ha un bel visino e devo ammetterlo, un corpo niente male… è un peccato ucciderla…». Kristal era al suo fianco con la parte di drago di Yukari, Kilik richiamò a se l’anima di Yukari.
I due draghi studiarono quello che Kilik stava per fare poi Ryu urlò «Adesso…» Van fece roteare la spada e staccò la mano di Kilik che iniziò ad urlare di dolore, perse la presa salda sulla sacerdotessa che scivolò, improvvisamente però qualcosa di orribile accadde, Lucifero fu più veloce di Ryu e prese la ragazza tra le braccia e con occhi peni di odio osservò il drago del fuoco, poi un sorriso gli dipinse il volto, conficcò la mano nel cuore di Yukari e strinse forte.
La ragazza iniziò ad urlare, poi il dolore così come era venuto finì
Yukari si ritrovò a volare sorretta da due braccia robuste «Papà…» disse sorridendo a Folken che aveva colpito Lucifero con i suoi poteri e aveva salvato la ragazza.
«Ryu, portala da Millerna a lui ci penso io…» detto ciò lasciò la sacerdotessa tra le braccia del suo drago, poi ingaggiò un combattimento con Kilik e Lucifero.
Kristal provò a colpirlo alle spalle, ma Van lanciò uno dei pugnali di ghiaccio che Kilik aveva lasciato in terra. La colpì al cuore, Lucifero vide la sua bambina cadere e urlò di dolore.
Van sorrise. Guardò il diavolo beffardo e disse «Hai visto che cosa si prova quando ti strappano il cuore…».
Una luce rossa come il fuoco avvolse Van, mentre una nera coprì Lucifero «Ti voglio morto Van… adesso… tu morirai…».
Il re di Fanelia sorrise e accettò la sfida, improvvisamente si sentiva forte, molto forte.
 
L’anima di Yukari era stata riposta al suo posto, ma la sua parte di drago non ancora, Ryu fino alla fine non sapeva che cosa fare, poi però la lasciò entrare dentro di lei.
Una luce rossa riempi la ragazza, le sue ferite guarirono, ma i suoi occhi continuavano a restare chiusi. La luce che nasceva da Yukari avvolse Van e Folken «Amore mio che cosa stai facendo?»
 
“«Apri gli occhi.. Yukari… apri gli occhi…» Chi mi chiama, chi è che vuole a tutti i costi svegliarmi, lasciatemi in pace, sto bene così… non voglio, sto bene qui.
Lentamente però aprì le palpebre, la voce che la chiamava era sempre più insistente, li sbatté un paio di volte e vide di nuovo la bambina che poco tempo prima l’aveva riportata in vita.
«Tu chi sei? Si può sapere? » poi però guardò i suoi occhi, erano chiari, non riusciva a distinguere bene se verdi oppure azzurri, i capelli erano lunghi e castani.
«Non ha importanza chi sono io… lo saprai tra poco… hai riavuto la tua anima… Le anime che prima non c’erano adesso sono qui… solo tu adesso puoi porre fine a tutto…» poi la bambina le carezzo la guancia.
Yukari sentì tanta dolcezza e amore che partivano dal centro del suo cuore, sapeva di volerle bene, ma non si spiegava perché, dopotutto non la conosceva…»
 
«Yukari amore mio apri gli occhi… ti prego torna da me…» lentamente gli occhi di lei si spalancarono e lo guardavano fissi, poi gli regalò il più dolce dei sorrise e capì finalmente chi era quella bambina.
«So che cosa devo fare… Hitomi … presto vieni con me… ».
Prese per mano l’amica e tornarono sul campo di battaglia, seguiti da un Ryu abbastanza  interdetto «Yukari mi vuoi spiegare… » diceva mentre correva dietro alle due.
«Ho fatto un sogno, so quello che dobbiamo fare…».
Innanzi a loro un gigante di Ghiaccio gli sbarrava la strada, Ryu sorrise e estrasse la sua spada «andiamo di fretta… spostati...» poi si scagliò contro il guerriero di Kilik.

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Capitolo 28
*** capitolo 28 ***


Ryu affondò la sua spada nel corpo ghiacciato del gigante che non riuscì a schivare il colpo e si dissolse bagnando completamente il drago del fuoco.
« Io odio i giganti di ghiaccio, ti lasciano sempre zuppo quando li elimini» sorrise provando a strizzare la camicia che da bianca era diventata completamente trasparente.
«io non li odio… lasciano una bella visuale dopo…» Yukari sorrise avvicinandosi al suo ragazzo, all’uomo che amava.
«Spiegami che cosa vuoi combinare Yukari…» vennero attaccati da altri giganti e lui con maestria riuscì a sconfiggerli tutti.
«Ciò che prima non c’era e che adesso c’è… la tua anima… fidati di me ti prego…»
Hitomi s’intromise nella discussione «Cosa dobbiamo fare Yu… » anche la bionda aveva capito, solo che a Yukari sfuggiva un particolare, ma non lo avrebbe rivelato adesso, a tempo opportuno avrebbe spiegato tutto.
«Yukari per favore…» Ryu la trattenne per il braccio  e la guardò con gli occhi carichi di amore e preoccupazione « ti prego fidati di me, se te lo dicessi ti perderei… ti prego fidati di me… Amore mio…» lei gli carezzò la guancia e lo guardò negli occhi, per un attimo si perse in quell’0azzurro limpido e capì a chi appartenevano, quella bambina…
Hitomi si accorse della reazione dell’amica e le fu accanto «Yukari stai bene?» aveva capito, tutto era andato al suo posto…
«Si sto bene… ho sognato una bambina prima e mi ha detto che la chiave ero io… ma non io come Yukari ne tu come Ryu… ciò che prima non c’era adesso c’è…» Yukari guardava un punto indistinto, poi si portò le mani al ventre «non è possibile… »
« Yukari che succede? Mi vuoi spiegare…» la ragazza non parlava, ma fissava l’amica negli occhi «Hitomi non può essere…»
 
Nel mentre Van continuava a combattere con Lucifero, era esausto non sapeva fino a quando avrebbe resistito, ma doveva riuscirci, aveva troppo da perdere « Sai piccolo Van tu non sei un assassino, ma nonostante tutto hai ucciso la mia bambina… tu come hai potuto sporco mezzo drago» Lucifero lo colpì forte, Van perse i sensi e si ritrovò a cadere nel vuoto.
Ryu vide tutta la scena e subito corse dall’amico «Van… apri gli occhi… stai bene?» il re si osservò intorno, incontrò gli occhi del drago del fuoco, gli sorrise « sto bene… è forte…».
« Ti aiuto... Le ragazze hanno un piano…» estrasse la sua fedele spada di fuoco, si scambiarono uno sguardo d’intesa «Bene Ryu… così hai deciso di aiutarlo… ha ucciso mia figlia, voglio la sua testa… » il tono del diavolo era calmo, ma i suoi occhi erano pura follia «Mi dispiace Lu, ma la colpa è di Kristal… doveva starne fuori…» i due demoni si studiarono «Non lo pensavi così  però quando te la portavi a letto…  sai sapevo tutto di voi, chissà che cosa ne penserà la tua piccola e preziosa umana… ».
Ryu sorrise « mi sono divertito… ti Manca, tranquillo presto andrai a farle compagnia».
Il drago del fuoco e quello del cielo partirono all’attacco  e ripresero a combattere, adesso Lucifero era in netta difficoltà, il drago del cielo era forte, ma se univa i poteri con il drago del fuoco era imbattibile.
Resosi conto di non poterli sconfiggere sfoderò la sua arma migliore «Facciamo un patto…» disse sorridendo.
«Paura di morire Lu?» le loro spade erano incrociate.
«Kilik ha coinvolto mia figlia, io ve lo faccio fuori, ma tu rinunci alla tua parte di demone… sarai un semplice drago e vivrai la tua vita… ti sto concedendo una seconda opportunità per essere felice… con loro…» indicò Yukari.
«Loro?» Ryu non capiva e mi se giù la spada, ma senza abbassare la guardia «Non lo hai ancora capito… giovane drago del fuoco… Ascolta»
Ryu restò immobile e si mise in ascolto, era appena percettibile, ma si sentiva la presenza di una nuova anima, no… le anime erano due… una apparteneva al figlio di Van, ma l’altra… non poteva essere vero, non era possibile.
«Sentito… pensa a cosa può fare Kilik se lo scopre… vorrà ancora di più vendicarsi perché la profezia così si è avverata e lui è obbligato a lasciare andare la sua sete di potere… pensaci…» poi sparì, scagliando in terra Van e Ryu.
 
Yukari fissava Hitomi, una lacrima le scendeva lungo il volto « non può essere vero…» pianse.
Iniziò a camminare verso il padre che era impegnato a combattere con Kilik, si guardò intorno, Van e Ryu erano in terra, sembravano privi di sensi, gli eserciti combattevano senza tregua, ormai sfiniti entrambi.
Vide in lontananza Allen cadere con il suo melef, quella guerra era un vero e proprio massacro.
«Kilik ti prego… facciamo la finita, hai vinto…» si parò dinanzi al drago dell’acqua, le mani sul ventre, il volto rigato dalle lacrime, non sentiva paura, un dolce sorriso le apparve sul volto. Hitomi ricordò la sua visione.
Kilik spinse via Folken e fu accanto a lei «Hai preso la decisione giusta… dolce piccola Yukari…» improvvisamente un pugnale di ghiaccio apparì nella sua mano.
Stava per trafiggere il suo cuore e mettere fine alla sua vita, quando una luce rossa l’avvolse completamente come era successo prima con Van e Folken «NO… NON Può ESSERE VERO… NOOOOOOOOOO» Kilik sembrava essere impazzito, Ryu aprì gli occhi e vide la sua dolce Yukari a pochi centimetri da Kilik «Kilik ti prego no…» le loro anime entrarono in risonanza. Una luce molto forte li avvolse.
 
Yukari e Ryu si ritrovarono stretti l’uno tra le braccia dell’altro, li aveva salvati ci era riuscito, il drago del fuoco sorrise «Non ti permetterò di far loro del male Kilik… metti fine a questa follia… ».
Kilik si sollevò da terra con le sue ali « Tu lo hai fatto a posta, sapevi che era l’unico modo per impedirmi di compiere la vendetta… muori…»
Si scagliò contro i due, ma una luce viola chiaro partì dal centro del ventre di Yukari «Non è possibile… Ryu non puoi avermi fatto questo…».
Il drago dell’acqua gridava disperato, Yukari lo fissò e poi con dolcezza gli sorrise «Kilik ti chiedo scusa per il male che la mia esistenza ti ha causato… ti chiedo perdono… prendi la tua anima… perdonami se ci ho messo tanto a capirlo… ».
L’uomo dinanzi a lei avvolse il suo corpo in una sfera di acqua «Non voglio la tua pietà… stupida ragazzina, non voglio la tua compassione…» provò a colpirla con i suoi cristalli di ghiaccio ma non riuscì ad attraversare la barriera di luce rossa che avvolgeva la coppia.
«Non è pietà, ti rendo quello che è tuo di diritto… » poi la luce azzurra uscì dal corpo di Yukari ed andò a posizionarsi al centro del cuore di Kilik che iniziò ad urlare di dolore.
 
Van ed Hitomi si strinsero poi il drago si avvicinò alla coppia che stava fronteggiando Kilik.
Le due ragazze si presero per mano e unirono i loro poteri. Aria e fuoco si mescolarono in un essenza sola.
 
Kilik gridava, lentamente stava riacquisendo l’ultimo frammento della sua anima quello più puro che la sacerdotessa del fuoco aveva protetto e curato dal dolore per tutti quegli anni.
 
“Che cosa mi succede? Sento un calore che parte dal cuore e mi scoppia dentro… Possibile che questa ragazza dopo tutto mi ha salvato da me stesso…”
Kilik aprì i suoi occhi azzurri e si ritrovò davanti una bambina « tu … sei ancora così piccola, ho potuto sentire la tua anima… mi dispiace per tutto il dolore che ti ho causato…» la piccola gli regalò il più dolce dei sorrisi, poi lo abbracciò forte.
Il drago dell’acqua sentiva tanta vita e amore così lentamente si lasciò andare e divenne pura luce.
 Yukari, Ryu, Hitomi e Van guardarono lentamente Kilik che diventava un bambino, poi sempre lentamente divenne luce fino a scomparire completamene,  solo un sussurro arrivò alle loro orecchie « sei libera piccola Yukari…» poi piano piano quella luce entrò nel ventre di lei e tutto cessò.
L’esercito di kilik si dissolse e Palace tornò come prima della guerra.
Poi una colonna di luce avvolse i tre draghi con le due sacerdotesse e li trasportò lontano.
 
SI ritrovarono tutti a Fanelia davanti alla tomba reale, nessuna traccia di guerra.
«Che cosa è successo?» chiese Van guardando il gruppo di amici «L’equilibrio è stato ripristinato, Kilik ha salvato Yukari… » le gambe cedettero.
«Fratello stai bene?» disse Van avvicinandosi per aiutarlo.
L’uomo sorrise «Si fratellino sto bene…solo che sono arrivato alla fine della mia permanenza qui…» sorrise a tutti i presenti.
«Ma cosa è successo a Kilik? » chiese Van guardando tutti « non lo hai capito Van… Yukari gli ha ridato il frammento d’anima più puro, quello pieno d’amore… adesso l’essenza del drago dell’acqua si trova in Yukari e Ryu, o meglio da ciò che l’amore di Yukari e Ryu ha creato… » sorrise.
Il re subito non capì, poi guardò la coppia e sorrise « Yukari tu… aspetti un bambino»  non era una domanda la sua.
La ragazza arrossì e poi abbassò lo sguardo, temeva la reazione di Ryu.
 
Il drago del fuoco osservò tutti i presenti, poi guardò il ventre della sua sacerdotessa, chiuse gli occhi e poté sentire l’anima della vita che stava nascendo dentro  di lei.
«Ryu dimmi qualcosa…» lei lo guardava con occhi pieni di ansia e terrore, davvero credeva che non volesse un bambino da lei.
« sei tu che devi darmi una risposta Piccola…» le sorrise.
«Cosa?» disse Yukari senza realmente capire cosa intendesse lui.
«Prima della guerra sotto le stelle… » lui le carezzò il volto.
Yukari capì di che cosa stesse parlando «Si… Ryu la mia risposta è si…» poi gli saltò in braccio e lo fece cadere in terra, la gioia sui loro volti.
«Ryu…» Folken guardò la coppia, il volto serio « Dimmi » disse lui di rimando senza abbassare lo sguardo.
« Prenditi cura di lei… come non ho saputo fare io…»
Ryu sorrise e annuì con la testa, poi si alzò con in braccio Yukari e le lasciò posare i piedi in terra, poi si inginocchio davanti a lei e le baciò la pancia ancora piatta.
« Ti amo amore mio…» Yukari arrossì vistosamente.
«Hey Yukari sei più rossa della mia camicia… » Van abbracciò Hitomi e sorrise dolcemente.
«Smettila Van… pensa alla tua Regina… ricordati sulla terra dovrai affrontare il padrino di Hitomi, già era difficile chiedere la mano della sua adorata bambina, pensa a come dirgli che aspetta anche un bambino…hihihi» iniziò a sorridere malignamente.
Van guardò Hitomi con aria sconvolta « Hai vinto due guerre, ucciso un drago, affrontato il diavolo e hai paura di mio padre?» disse lei ridendo mentre attendeva la risposta del suo amato Re.
«Affronterei volentieri un'altra guerra… » disse poi iniziò a correre inseguito dalla ragazza ch egli dava del vigliacco.
 
Improvvisamente un vento gelido si alzò, tutti restarono immobili, Lucifero era comparso seduto su di un ramo di un albero, sul volto un sorriso senza felicità, freddo e cattivo.
«Bene Ryu… abbiamo una cosa d risolvere noi due…» scese dall’albero e si mise dinanzi al drago del fuoco che restò immobile, si studiavano, nessuno parlò.
 
 
 
Buon pomeriggio a tutti, chiedo scusate se non ho aggiornato in questi giorni, purtroppo non mi sentivo in grado di scrivere... stavo cercando il mio micino che qualcuno mi ha portato via molto probabilmente... comunque spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
I prossimi capitoli saranno i finali, spero vi sia piaciuta... un bacione a tutti

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


Lucifero stava li in piedi dinanzi a loro, il suo volto una maschera di puro odio « Abbiamo una questione da chiudere, caro Drago del fuoco…» iniziò a sorridere maligno.
«Sei sicuro di volerti battere con me Lu? Ricordati che prima ti ho quasi sconfitto, ho assorbito il tuo potere, siamo pari… Vattene con dignità…» disse Ryu incrociando le braccia al petto, il diavolo scoppiò in una sonora risata «il mio generale si rivolta contro di me… ma se fossi in te non continuerei oltre ragazzino, dopotutto io posso eliminarvi tutti con un battito di ciglia… non mettermi alla prova ».
Il drago del fuoco fece un ghigno divertito « mettimi alla prova Lu…» poi estrasse la sua spada infuocata.
 
Van e Folken si pararono davanti alle due sacerdotesse, Yukari voleva correre dal suo Drago, ma venne fermata dal padre « Così gli sei più d’impiccio che di aiuto, vuole proteggervi… » il drago della Terra strinse in un dolce abbraccio sua figlia che guardava lo scontro senza riuscire a dire niente.
I due combattenti erano al massimo del loro potere, avevano sprigionato una potenza inaudita, il cielo si era oscurato, lampi e scosse nella terra risuonavano violente intorno a loro.
Lucifero spalancò le sue grandi ali nere, Ryu sorrise, poi spalancò le sue, strappando nella schiena la camicia bianca.
«Pensare che eri il mio prediletto, adesso ti rivolti contro di me… Hanno ucciso Kristal, siete voi ad avermi coinvolto in questa guerra e adesso intendo guadagnarci qualcosa…» le loro lame erano incrociate «Tua figlia si è messa in mezzo e ne ha pagato le conseguenze, ti avevo avvertito quando s’impossessò di Yukari, ma tu ti sei divertito a guardare, quindi è colpa tua se tua figlia è morta…».
Il drago del fuoco si scrollò di dosso il diavolo allontanandolo da se, poi evocò i poteri del fuoco e li lanciò verso l’avversario, lo colpì.
Il suo corpo era avvolto dalle fiamme, Lucifero ridette forte «Sono stato forgiato dal fuoco… credi di farmi qualcosa…». Il demone spense il fuoco che lo avvolgeva «Ora è il mio turno…».
Lucifero scagliò contro al povero Ryu un incantesimo molto potente,catene invisibili lo avvolsero e iniziarono a stringersi intorno al suo corpo. Iniziò ad urlare di dolore.
«Papà lasciamo andare… lo devo aiutare… RYU…» Yukari iniziò a piangere, il diavolo scoppiò a ridere nel vedere la reazione della donna «Stupide femmine, tu mi hai rinnegato per quella donna… non posso tollerarlo…».
Il drago del fuoco urlava di dolore, provava a liberarsi dalla morsa del diavolo, ma il tentativo era inutile, le catene si stringevano sempre più forte intorno al suo corpo.
«Yukari… amore non piangere » Lucifero lo teneva sollevato in aria e trovò davvero irritante «Stai morendo e ti preoccupi delle lacrime di quella femmina… ma dov’è il generale che ha conquistato l’inferno per me, sottomettendo tutti i demoni al mio volere… voglio vedere il demone che è in te…» iniziò a ridere nuovamente.
 
Van osservò il combattimento, notando la difficoltà di Ryu guardò suo fratello « pensa tu ad Hitomi…», si sfilò la camicia rossa e spalancò le ali «Ehi Lucifero… sono io che ho ucciso tua figlia, fatti sotto…» Lucifero si distrasse e sciolse l’incantesimo di Ryu che cadde al suolo, ma poco prima di toccare terra venne soccorso da Folken che modello la terra in un grande albero spoglio, così riuscì ad attutire la caduta di Ryu.
«Ryu stai bene? » nessuna risposta, il drago del fuoco stava appoggiato ad un ginocchio, gli occhi chiusi e la mano sinistra chiuso a pungo sul cuore.
Stava succedendo qualcosa, Folken ne era sicuro «Ryu rispondimi… che cosa ti succede?».
Una luce rossa avvolse il drago del fuoco che iniziò a cambiare,le sue ali divennero nere come quelle di lucifero, i capelli si allungarono leggermente, i suoi occhi divennero rossi e dalla bocca si vedevano dei canini molto appuntiti, si era trasformato in un demone.
«Volevi il demone Lu… adesso ce l’hai…» Ryu si alzò in volo e in un battito di ciglia si era frapposto tra Van e Lucifero che stavano combattendo allo stremo delle loro forze, ma il drago del cielo era in difficoltà rispetto al diavolo.
«Fatti da parte Van… Lucifero sei morto…» non aveva più la sua spada, le su emani avevano le unghie lunghe da sembrare artigli «Generale Knight, è un piacere rivederti…» Lucifero rideva divertito.
Ryu lo attaccò e gli trafisse lo stomaco da parte a parte con la sua mano « e’ ancora un piacere Lu… arrenditi, vattene con dignità…» il drago del fuoco si avvicinò al collo di Lucifero che intuì quello che stava per fare « se assorbi l’altra parte del mio potere diventerai il nuovo Re dell’inferno e come farai con la tua umana dopo…».
Ryu lo scagliò in terra, poi scese a terra sempre seguito da Van «Vattene via… non hai possibilità di vincere…».
Lucifero si rialzò a fatica da terra, era conciato piuttosto male, avrebbe perso e si sa il diavolo non è mai leale.
Con un balzo degno di un gatto strappo Yukari dalle braccia di Folken e gli puntò la sua lama argentata alla gola «Facciamo un accordo Ryu… vuoi?».
Yukari era immobilizzata dalla stretta del diavolo, Ryu tornò al suo stato normale «Lasciala Bastardo…».
Folken e Van si schierarono dietro a Ryu, le spade sguainate « Ti propongo un accordo, io me ne vado, non ti disturberò più, lascerò viva la tua preziosa umana…» Yukari provò a dimenarsi dalla stretta del diavolo ma senza risultati, lui rise « Adesso capisco perché ti piace, è un peperino e a te piacciono così anche sotto le coperte vero Knight?»
Lucifero leccò il collo della ragazza per provocarlo «Ryu non cedere a lui…»Yukari chiuse gli occhi disgustata dalla sensazione che provava, la sua lingua era ruvida e lei voleva vomitare.
«Che cosa vuoi in cambio Lu?» Ryu depose la spada e si avvicinò lentamente al Re dell’inferno « Ti ridarò la tua umanità, ti sciolgo dal vincolo di Demone… tornerai un essere umano, ti resterà la parte di Drago, ma sei bandito dall’inferno, i poteri che hai assorbito in guerra diventeranno miei e io vi  lascerò in pace… se invece rifiuti, non solo ucciderò tuo figlio, ma porterò con me la tu adorata umana e ne farò la mia regina… una nuova prole demoniaca con la sacerdotessa del Fuoco… sarebbe interessante…» disse stringendo la ragazza al suo corpo.
«Non mi avrai mai Lucifero, dovrai farteli da solo i tuoi figli…» disse Yukari provando di nuovo a liberarsi.
«Non ho mai detto di essere interessato alla tua opinione, puoi restare incinta anche contro al tua volontà ragazzina…» il suo sguardo era di pura malvagità, Yukari aveva paura, davvero tanta paura.
«Lucifero noi due avevamo un patto, lascia andare mia figlia, altrimenti il patto è nullo… » Folken si affiancò a Ryu « Il nostro patto vale Folken fanel… mi hai chiesto l’anima di Ryu ve l’ho ridata e adesso mi prendo quello che gli ho dato… non è più il generale se accetta… Allora Ryu, vivrai da umano, ti ridò quello che ti ho strappato secoli fa… mi sembra onesto come accordo…altrimenti…» strinse di più la lama al collo della ragazza e la graffiò leggermente.
«Prenditi la mia parte di demone… accetto, ma lasciala andare…» Ryu s’inginocchio davanti al re dell’inferno.
«Molto bene….» lasciò andare Yukari lanciandola nelle braccia di Van « io rispetto i patti… al contrario di voi miseri umani…».
Van tenne stretta Yukari che voleva correre nelle braccia dell’uomo che amava « fidati di lui Yukari e lascialo fare» il re le carezzò la testa, poi lasciò che Hitomi la prendesse tra le braccia, ancora con la spada sguainata il Drago del cielo osserva insieme al fratello quello che accadeva.
 
Lucifero e Ryu erano l’uno davanti all’altro, poi i diavolo mise le mani davanti al petto del drago del fuoco, poi evocò una magia e una luce nera avvolse Ryu, improvvisamente le ali si spalancarono e da nere come le tenebre tornarono a diventare rosse, lentamente i poteri abbandonarono il corpo di Ryu.
Quando Lucifero terminò e lo fissò « Adesso sei solo il drago del fuoco… noi non abbiamo più niente da spartire… in quanto a te Folken presto verrò a prenderti…» il diavolo sparì come promesso.
 
Yukari si divincolò dalle braccia di Hitomi « Ryu… amore mio…» lo abbracciò forte e iniziò a piangere stretta all’uomo che amava.
«Shsh, piccola sto bene, sono tornato un essere umano…» disse sorridendole dolcemente, quel sorriso che le aveva sciolto il cuore tante volte.
«Hai dovuto rinunciare a tutto per me… il Regno, la tua posizione da generale… e adesso on ti resta niente per colpa mia…» disse piangendo.
Ryu la trovò dolcissima, la sua piccola Yukari «Ho riavuto la vita che avevo perso, va bene così adesso ho tutto quello che desidero… Mi basti tu amore mio… Ti amo…» poi le diede un dolce bacio.
Finalmente tutto era tornato alla normalità, Folken guardava sua figlia con l’uomo che amava, poi volse lo sguardo verso suo fratello che teneva abbracciata la donna che amava.
«Sai Ryu… forse la tua esperienza potrebbe farmi comoda…» disse Van guardando serio il drago del fuoco.
«Che vuoi dire?» chiese Ryu senza sciogliere l’abbraccio con Yukari.
«La carica di consigliere militare a Fanelia è vacante, se può interessarti…» disse incrociando le braccia al petto « dopotutto Yukari è una principessa di Fanelia e tu ti sei dimostrato un ottimo alleato per Fanelia » disse sempre sorridendo il re.
«Mi stai offrendo un lavoro?» sorrise Ryu all’amico «Bhe si, dopotutto diventerai padre… il mio nipotino deve avere il meglio…» scoppiarono a ridere, poi il Drago del fuoco fissò con i suoi occhi azzurri come il cielo quelli coloro cioccolato di Van, cielo e terra che si studiavano «Accetto… se la mia futura moglie è d’accordo…» guardò la sua promessa sposa che gli regalò il più dolce dei sorrisi, poi si strinsero la mano.
 
Passarono diversi giorni dallo scontro, tutto finalmente era tornato alla normalità, Fanelia era tornata alla vita di tutti i giorni.
Van e Yukari erano seduti nello studio del Re a discutere di alcune cose « Senti Yukari vorrei chiederti una cosa…» disse grattandosi la testa imbarazzato.
«Non ho cambiato idea… sono ancora disposta a lasciarti del tempo per te e Hitomi… non ho più niente che mi leghi alla luna dell’illusione… qui ho l’uomo che amo… la mia famiglia è qui… » poi si carezzò il ventre ancora piatto.
«Ho parlato al consiglio della nostra decisione, hanno fatto un po’ di storie, ma alla fine hanno accettato, tu e Ryu sarete degli ottimi regnanti in mia assenza, il problema però è uno solo… riusciranno a far riapparire la colonna di luce solo tra quattro anni… quindi non posso prendere la decisone da solo…» disse Van sedendosi accanto a lei.
«Cavoli, quattro anni sono tanti… devo gestire il regno da sola… e se non e fossi all’altezza? Se dovessi combinare dei disastri?» chiese allarmata.
«Non sarai da sola, c’è il consiglio a tua disposizione, Ryu e poi Millerna e Dryden si sono offerti di aiutarti in caso di bisogno, ovvio che non partirò subito, ma tra un mese, così avrò modo e tempo di insegnarti tutto… se accetti e ovvio…».
Yukari fissò lo zio e poi tirò un sospiro di sollievo «VA bene accetto, ma dovrete tornare tra quattro anni, ho il diritto di vedere il bambino e poi voi dovete vedere il nostro… » sorrise allo zio e poi lo abbracciò.
«Ti ringrazio Yukari, non hai idea di quanto questo significhi per me… comunque al consiglio non ho detto niente della gravidanza di Hitomi, altrimenti non ci lasceranno partire…» Yukari sorrise « non dirò niente tranquillo… mi raccomando, abbiate cura di voi sulla terra…».
 
Le settimane passarono e finalmente arrivò il giorno della partenza dei due regnanti, nessuno aveva sospettato della gravidanza di Hitomi, così dopo i saluti lasciarono Gaea per la Luna dell’illusione.
Yukari stretta a Ryu osservò la sua migliore amica lasciare il pianeta, si sarebbero riviste tra quattro anni, ma era felice nonostante tutto, si sentiva a casa.
 
Poche settimane prima della loro partenza Folken era andato via con Lucifero, ma non si sentiva sola, perché accanto a lei c’era l’uomo migliore del mondo e presto avrebbero avuto un figlio o figlia.
Non poteva desiderare niente di meglio dalla vita, anche se i suoi genitori non erano più li con lei sapeva che avrebbero vegliato per sempre su di lei.
 
Van ed Hitomi arrivarono sulla luna dell’illusione, si guardarono e sorrisero, questa volta erano insieme e niente e nessun li avrebbe separati.
«Allora sei pronto per affrontare i miei genitori?» chiese sorridendo Hitomi dinanzi alla porta della casa in cui era cresciuta.
«Con te posso fare tutto, ma il tuo padrino mi terrorizza… speriamo non mi uccida… » si sorrisero poi Hitomi suonò il campanello.
Davanti alla porta c’era una donna che nonostante l’età era ancora bella, i capelli castani e gli occhi nocciola, accanto a lei c’era un uomo con gli occhi dello stesso colore di Hitomi, verdi come i prati di Fanelia e i capelli biondo chiaro.
«Hitomi bambina mia che bella sorpresa…come mai qui?» chiese la signora Kanzaki, l’uomo le stava accanto «Mamma, Kei… speravo di beccarvi insieme… Lui è Van… quel Van…» disse arrossendo mentre si sedevano in salotto.
«E’ un piacere finalmente fare la tua conoscenza… Van Fanel re di Fanelia… lo sai vero che hai fatto soffrire la mi adorata nipote…» la sua non era stata una domanda, ma nonostante il tono scherzoso che aveva usato voleva sottolineare al caro ragazzo il male che aveva fatto alla sua bambina.
«Zio Kei, non fare il padre geloso… abbiamo delle notizie da darvi…» disse Hitomi incrociando lo sguardo della madre.
«Dicci cara…» i coniugi Kanzaki aspettavano di sentire quello che la loro figlia maggiore, Kei non era il padre biologico, Hitomi era sua nipote, ma le voleva bene e voleva la sua felicità.
Fu Van a parlare « Sono qui per chiedere la mano di vostra figlia… vorrei che dopo la laurea Hitomi diventasse mia moglie e regina di Fanelia» disse stringendo la mano della donna che amava.
I coniugi Kanzaki restarono senza parole, la loro piccola sarebbe andata via per sempre «Vuol dire che dovrà venire via con te… quando ?» Kei Kanzaki fissò il ragazzo negli occhi «Abbiamo quattro anni prima di tornare a Fanelia… » disse sorridendo all’uomo che parve sollevato di sapere di avere tempo.
«Abbiamo anche un’altra cosa da dirvi…» disse Hitomi arrossendo e abbassando lo sguardo.
«C’è dell’altro, credevo che il matrimonio e il tuo trasferimento a Fanelia fosse già abbastanza »sorrise lo zio di Hitomi.
«Sono Incinta di tre mesi…» disse Hitomi portandosi la mano al ventre.
«Cosa?» dissero all’unisono i suoi genitori.
«Wow… Signore mi potete lasciare un secondo con Van vorrei parlare da uomo a uomo con lui».
Van fissò il padrino di Hitomi, poi guardò la ragazza che alzò le spalle, Kei accortosi dello sguardo terrorizzato del ragazzo sorrise «Tranquille non voglio ucciderlo… è una bella notizia, tutte sono belle notizie… davvero sono felice per voi… è che vorrei conoscere un po’ meglio il ragazzo di mia figlia…».
Così le due donne uscirono lasciando soli i due uomini…

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Capitolo 30
*** capitolo 30 ***


«Voglio conoscere meglio il ragazzo di mia figlia…» Van continuava a ripensare  a quella frase mentre se ne stava seduto nel salotto di casa Kanzaki, ne aveva affrontate tante nella su avita di situazioni, ma questa era quella che più di tutti lo spaventava.
Kei Kanzaki si sedette di fronte a lui e gli sorrise dolcemente « sai Van Hitomi ci ha parlato tanto di te, soprattutto con suo padre… mio fratello Shinji…» Van non aprì bocca, ma annui con la testa.
«Sai dopo la morte di mio fratello Hitomi ha sofferto tanto e la tua lontananza non è stata d’aiuto… comunque non farla soffrire…».
Il Re strinse i pugni e disse « La amo più della mia stessa vita ed è per questo che siamo qui, so quanto si a legata al suo pianeta d’origine,  so anche che vuole realizzare  il sogno che aveva con  suo padre… la amo e amo il bambino che sta per nascere…. Lo so che per colpa mia deve rinunciare a tanto…» Van e Kei si guardarono negli occhi, poi l’uomo sorrise « Sai mi ricordi tanto mi fratello da giovane… era come te, buono… Hitomi è fortunata…».
«Mi da il permesso di sposarla?» sorrise il ragazzo incrociando le braccia al petto, Kei lo guardò poi sorrise «Avete la mia benedizione… ma ti avverto, falla soffrire e ti vengo a cercare…» si strinsero la mano, poi cambiarono completamente argomento.
 
Intanto Hitomi e sua madre erano sedute in giardino «Stai tranquilla, lo sai che Kei non gli farà niente… comunque parlando di cose serie, credo dovremmo fare una visita per controllare che il bambino stia bene… » la signora Kanzaki guardava la figlia con occhi amorevoli, ancora non poteva credere che stava per diventare nonna, probabilmente il piccolo Mamoru sarebbe stato felice di diventare zio « Sai mamma, vorrei che fossi tu a far nascere il piccolo o la piccola ».
La Donna restò senza parole, sua figlia voleva che fosse lei a far venire al mondo il frutto del suo amore con il ragazzo che ama « Allora Hitomi cara, come tua ginecologa, sarà meglio andare subito nello studio e fare un paio di controlli… subito, sono impaziente di vedere mio nipote» si alzò dalla sedia e porse la mano a sua figlia «Ok dottoressa Kanzaki… sai mamma ho paura di non essere all’altezza, vorrei poter essere la madre che tu sei stata per me e spero di non avervi dato una delusione » Hitomi si accarezzo il ventre leggermente tondo.
«Non sei una delusione, devo ammettere che non mi aspettavo di diventare nonna così presto, dopotutto sono ancora giovanissima … ma se siete innamorati, allora questo bambino o bambina sarà l’essere più fortunato degli interi pianeti, Van ti ama e tu ami lui, quindi no… non sono delusa ne arrabbiata, io e Kei siamo orgogliosi di te e lo sarebbe stato anche tuo padre…» prese tra le sue mani quelle di sua figlia « Dopo che è morto tuo padre ero a pezzi ricordi… mi sentivo in colpa quando h iniziato a provare qualcosa per Kei, ma tu mi  hai sostenuta e incoraggiata a seguire il mio cuore e adesso io lo dico a te bambina mia… Se è amore il vostro allora segui quello che il cuore ti dice… Ti voglio bene piccola mia…» si strinsero in un dolce abbraccio, poi entrarono in casa.
 
Van e Kei ridevano come amici di vecchia data, avevano scoperto di avere molto in comune «Allora vi divertite voi due?» disse Hitomi avvicinandosi ai due uomini.
«Sai piccola il tuo ragazzo è un vero spasso… gli hai dato le tue belle gatte da pelare… hihihi» la ragazza dagli occhi verdi gonfiò le guance come un criceto e disse «Lui non è perfetto, comunque io e la mamma stiamo andando di sotto a fare un ecografia e controllare che tuo figlio stia bene… Vieni con noi Van?» il giovane guardò la ragazza senza però capire che cosa intendesse «Come puoi vedere il bambino prima che nasca scusa?!» Hitomi sorrise, si era dimenticata che a Gaea non esistono  macchine simili.
«Vieni con me e te lo mostro…» gli diede la mano e insieme alla signora Kanzaki andarono nel suo studio.
 
Van si guardava intorno senza però realmente fissare qualcosa, era emozionato avrebbe visto suo figlio per la prima volta e anche se non aveva chiaro il come questo fosse possibile restò in silenzio e paziente per tutto il tempo mentre la mamma di Hitomi la visitava.
«Sentirai un po’ freddo adesso Hitomi sto per metterti il gel sulla pancia…» poi lasciò cadere sul ventre della ragazza il gel e utilizzando un macchinino iniziò a formare dei piccoli cerchi.
«Se guardate i monitor avrete un bel primo piano del vostro bambino… fate silenzio…» poi mosse delle manopole su una scatola bianca che aveva accanto, improvvisamente la stanza fu avvolta da uno strano battito tum tum tum tum tum… era veloce.
Hitomi strinse la mano di Van che ascoltava senza parlare, poi sullo schermo la mamma della ragazza indicò una piccola ombra « allora questa è la testa, le sue manine… i piedini e… Volete conoscere se è maschio o femmina?» disse sorridendo, poi guardò il viso dei due giovani Hitomi sorrideva felice mentre stringeva la mano dell’uomo che ama, invece il ragazzo la lasciò senza parole, stava fissando il monitor incantato, gli occhi lucidi, poi una lacrima scappò dai suoi occhi scuri.
«Van… vuoi sapere se è maschio o femmina? » disse anche lei con gli occhi pieni di emozioni inespresse « Si… voglio saperlo…» disse schiarendosi la voce e stropicciandosi l’occhio per darsi un contegno.
« Allora sono lieta di annunciarvi cari Signori Fanel che avrete un bellissimo maschietto… congratulazioni…».
Van abbracciò Hitomi e le diede un dolce bacio « Amore mio avremo un maschietto…  ti amo Hitomi, ti amo tantissimo… » iniziarono a ridere tutti insieme.
 
Intanto a Fanelia le cose procedevano tranquillamente, Yukari era stata presentata al popolo che l’aveva accolta con gioia, Ryu era diventato consigliere militare del Regno e Capo dell’esercito reale.
Le giornate trascorrevano tra una riunione con il consiglio e visite dai reali di tutta Gaea per conoscere la principessa di Fanelia.
«Ok Merle adesso che ho un giorno libero voglio fare un giro va bene non ce la faccio più sto impazzendo se entro in un altro castello urlo…» disse la ragazza togliendo gli abiti reali per dei vestiti più comodi, indossò dei pantaloni beige con stivali bassi di color cuoio chiaro, una camicetta con l etniche a sbuffo e sopra mise un gilet lungo del colore degli stivali, raccolse i capelli in una coda alta « ma Yukari dovresti riposare, nelle tue condizioni poi, sei ancora agli inizi della tua gravidanza…».
Yukari alzò gli occhi al cielo « sono incinta non sto per morire…» poi sbuffò.
La ragazza gatto era sfinita, quella ragazza sapeva essere una vera e propria peste quando voleva anche peggio di lei, ma dopotutto la capiva, aveva sacrificato tutto per Van, il regno l’aveva accolta come Principessa regnante in assenza del legittimo sovrano, non voleva che la si indicasse con l’appellativo di Regina ed aveva contribuito in poco tempo al benessere di Fanelia,, sia dal punto di vista economico che da quello della salute dei sudditi, le sue conoscenze mediche superavano quelle di Millerna e insieme le due donne avevano fatto progressi enormi in campo scientifico, arrivando ad eguagliare se non superare Zaibach.
«Qui c’è qualcuno che fa i capricci come sempre… perché non smetti di far disperare Merle? Piccola peste…» disse Ryu poggiandosi allo stipite della porta che era rimasta aperta tutto il tempo.
«Generale Knight… può spiegare alla mia “assistente” che una passeggiata in paese non può che farmi bene e che sono solo incinta e non pronta ad andare al patibolo?!» disse mettendo le mani sui fianchi.
Ryu le sorrise, poi si avvicinò a lei e s’inginocchio per salutare il suo bambino « Ciao piccolo, la mamma ci fa sempre disperare, ma noi le vogliamo bene lo stesso…» poi diede un dolce bacio sulla pancia leggermente rotonda di Yukari.
Merle sorrise nel vedere quella scena, anche lei sognava un giorno un amore come il loro o come quello di Van e Hitomi.
«Cosa fai Ryu mi vuoi mettere già contro il bambino? …» poi sorrise e gli carezzò la testa
«No… non lo farei mai… spiegavo solo che personaggio è la sua mamma…» disse mettendosi in piedi davanti alla ragazza.
«Spero sia una femmina… così ti daremo il tormento caro papà…» Yukari gli fece la linguaccia e poi si avvicinò alla porta «Visto che è il mio tempo libero, voglio andare all’orfanotrofio… quei bambini si sentivano speciali perché il loro Re passava il tempo libero che aveva a disposizione con loro e voglio farlo anche io » disse uscendo dalla stanza.
Merle e Ryu la seguivano, quando si metteva in testa qualcosa non c’era modo di farle cambiare idea « e va bene Principessa ti accompagno, ma niente esagerazioni, sei incinta e va bene che non è il patibolo, ma devi stare attenta… per favore» disse abbracciandola da dietro. Merle si allontanò dalla coppia e tornò alle sue faccende.
«Te lo prometto Consigliere Militare» poi volse la testa verso di lui e gli diede un dolce bacio a fior di labbra.
 
In poco tempo furono all’orfanotrofio, Ryu si divertiva a giocare con i bambini mentre Yukari stava seduta con le bambine, alla fine il suo amato Consigliere militare aveva avuto la meglio, si stava riposando e allo stesso tempo era fuori a divertirsi, rivolse gli occhi al cielo e si mise a pensare a tutto quello che le era capitato nell’ultimo anno, non si sarebbe mai aspettata di incontrare suo padre, ritrovare l’amore e diventare mamma.
Già suo padre, ancora ricordava quello che si erano detti e la dolcezza del suo saluto, nonostante i vari diverbi e le varie discussioni si volevano bene, lui aveva dato la sua anima per far si  che lei fosse felice adesso.
«A cosa pensi piccola?» chiese Ryu sdraiandosi accanto a lei e le bambine «Pensavo a papà… sai è grazie a lui se io posso essere qui adesso accanto a te, felice di ciò che presto accadrà » si accarezzò la pancia, poi qualcosa o meglio qualcuno attirò la sua attenzione.
Uno dei bambini si mise seduto più distante dal gruppo, i suoi occhi erano azzurri, ma non esprimevano felicità.
Così si alzò senza che Ryu le staccasse gli occhi di dosso e si avvicinò a lui «Ciao piccolo… che cosa fai qui da solo? Perché non vieni li con noi?» chiese sedendosi accanto a lui.
Avrà avuto quattro anni, al massimo cinque, le ricordava qualcuno di sua conoscenza…
«Non mi va… le chiedo scusa principessa…» disse tirando su con il naso.
Yukari lo stava osservando bene e non lo aveva mai visto prima di oggi all’orfanotrofio, poi capì a chi somigliava quel bambino… Ryu, somigliava al suo Ryu, lo aveva visto da bambino per colpa della maledizione di Lucifero, sorrise pensando a quanto fosse dolce,
«Che cosa ti succede? » disse sorridendogli dolcemente.
Il bambino la guardò e le fece un timido sorriso « la mia mamma mi ha mandato via… sono stato un bimbo cattivo?» chiese dolcemente alla ragazza.
Ryu da lontano osservava la scena e la trovò estremamente dolce, intanto attorno a lui i bambini avevano ripreso a giocare.
«No non sei un bambino cattivo… sai… aspetta come ti chiami? » chiese sempre dolcemente Yukari.
«Hikari… mi chiamo Hikari…» disse facendo l’inchino alla ragazza.
«Bene Hikari io sono Yukari…» e così restarono a chiacchierare sotto l’albero tutto il tempo, suscitando in Ryu il più dolce dei sorrisi.
 
Ormai era il tramonto quando decisero di riaccompagnare i bambini in casa e Yukari decise di fermarsi a parlare con la direttrice dell’orfanotrofio «Hikari quando è arrivato qui?» chiese guardando la donna negli occhi.
« E’ arrivato due giorni fa, sua madre, o meglio la madre adottiva, era il figlio del defunto marito e dell’amante che è morta dandolo alla luce… è molto dolce, ma sarà difficile farlo adottare, sua madre non era proprio una donna che seguisse le regole del buon costume a Zaibach… perché me lo chiedete principessa?».
Yukari fissò la donna e poi Ryu infine parlo «Vorrei adottarlo io… mi dispiace che debba passare qui la sua vita per colpe che non ha… Ryu sei d’accordo?» il ragazzo venne colto impreparato « sei sicura? Ne abbiamo uno in arrivo e già non vedi l’ora di fare la mamma…» le sorrise poi le prese la mano e disse « E Hikari sia… almeno non sarò più in minoranza… no scherzo… Va bene, sarò felice di fargli io da papà… » Yukari saltò di gioia e una vota firmati tutti i documenti corse nella sala comune dei bambini «Hikari… Hikari…» Yukari aveva corso giù dalle scale per dargli la notizia «Dimmi Yukari… sono qui» sorrideva e lei ne fu contagiata «Prendi le tue cose, vieni a casa con me… se vuoi ti farò io da mamma…».
Hikari le corse incontro e le saltò in braccio « si che bello… ho una mamma e un papà… ho anche dei fratellini » chiese mentre Yukari lo metteva di nuovo con i piedi in terra, poi si accarezzò la pancia e gli disse « presto avrai un fratellino o sorellina…» lui sorrise e le baciò la pancia.
Ryu si avvicinò ai due « ciao Hikari, i sono Ryu e sarò il tuo papà… se vuoi?!» disse piegandosi per guardarlo negli occhi, il piccolo sorrise  e lo abbracciò.
 
Una volta tornati al castello venne preparata la camera per il nuovo arrivato, Yukari era felicissima e Ryu non era da meno, così i tre passarono il resto della serata a conoscersi e raccontarsi storie fino a quando Yukari e Hikari caddero addormentati.
Ryu si ritrovò a pensare che adesso aveva il suo bel da fare, ma almeno aveva un alleato in caso il nuovo nato fosse una femmina.
 
I mesi trascorrevano felici per i tre e presto avrebbero coronato il loro sogno d’amore, cioè sposarsi, Yukari voleva sposarsi prima ch eil pancione diventasse troppo ingombrante, così avevano poche settimane ormai e presto sarebbero diventati marito e moglie,
 
Van e Hitomi si erano sistemati nella vecchia casa della ragazza che divideva con Yukari, il pancione di Hitomi era sempre più grande, presto avrebbe dato alla luce un bel bambino e ormai il ragazzo contava i giorni con ansia fino a quando un giorno un grido dal bagno lo destò dal sonno «VAN CORRI…»

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


Van se ne stava sdraiato sul letto, Hitomi non era accanto a lui, come succedeva da mesi ormai la notte si alzava per andare in bagno. Si girò su di un lato ed iniziò a sorridere pensando al pancione della donna che amava e che ormai presto avrebbe conosciuto suo figlio, non vedeva l’ora, non aveva fato altro che pensarci dal giorno dell’ecografia.
Improvvisamente un orlo lo fece scattare dal letto, Hitomi  gli diceva di correre, nemmeno il tempo di pensare che già era davanti alla porta del bagno, la spalancò, dinanzi a lui la ragazza stava seduta in terra, le mani sul ventre gonfio le corse incontro, ma scivolò su di una pozza d’acqua.
«Hitomi… tutto bene? Sei scivolata?»  chiese il re sollevandole il volto.
Hitomi stava trattenendo le lacrime, era imbarazzata al punto da non riuscire a parlare, poi sentì un'altra contrazione «Van…» disse iniziando a piangere.
«Che c’è amore?» chiese lui guardandola preoccupato «Mi si sono rotte le acque, sto per avere il bambino…» poi urlò perché la contrazione fu più forte delle altre.
Van senza andare nel panico, si sollevò dal pavimento e con molta dolcezza aiutò la futura mamma ad alzarsi, mise in terra degli asciugamani in modo che non scivolasse. La condusse in camera da letto e la fece stendere «Chiamo tua madre, andrà tutto bene… te lo giuro».
Il futuro papà  compose il numero della casa della mamma di Hitomi che fortunatamente rispose al secondo squillo «Pronto?» disse la dottoressa con la voce impastata dal sonno «Hitomi sta per avere il bambino, fa presto Megumi» poi riattaccò e tornò da lei.
Hitomi si sentiva morire, faceva male, davvero tanto male, non poteva credere che ormai fosse giunto il momento.
Sua madre gli  aveva spiegato come avrebbero agito, il bambino sarebbe nato in casa, per evitare di smascherare Van che non era proprio un terrestre.
Sopraggiunse un'altra contrazione e urlò chiamando Van «VAN DOVE DIAVOLO SEI?» la ragazza aveva smesso di piangere, adesso era furiosa con Van, il dolore non riusciva a farla ragionare.
Arrivarono i coniugi Kanzaki e Megumu subito si mise al lavoro «Allora Hitomi, non sei ancora pronta, dobbiamo aspettare ancora pochi centimetri, ce la puoi fare piccola, respira…» la signora Kanzaki incoraggiava sua figlia, Van restò in piedi accanto alla porta.
«Allora ragazzo ci siamo… presto sarai padre» disse Kei dandogli una pacca affettuosa sulla spalla.
Van scosse un po’ la testa, era come in uno stato di shock , l’uomo sorrise e lo incoraggiò ad andare dalla donna che amava.
« Van è tutta colpa tua… fa male… porca miseria se fa male… » Hitomi era furiosa, sbraitava contro Van, ma era il dolore a farla parlare, questo il re lo sapeva benissimo, Kei aveva passato un intero pomeriggio a raccontargli di come diventavano spaventose le future mamme quando stavano per partorire.
Le diede la mano e lei gliela strinse forte, poi le sorrise dolcemente.
Hitomi sentì il cuore riempirsi di amore per l’uomo che aveva davanti, che nonostante fosse spaventato quanto lei era li a fargli forza, mentre lei non aveva fatto altro che urlargli contro.
Gli strinse la mano forte «Ti amo Van, però fa male… » iniziò a piangere, il ragazzo le carezzo la guancia con la mano libera «Ti amo anche io amore… siamo noi due insieme, puoi farcela sei la donna più forte che abbia mai conosciuto…» poi le baciò la fronte.
«Bene Hitomi, sei pronta, inizia a spingere…»Megumi ordinò alla figlia quello che doveva fare.
Van guardava la donna che amava mettere al mondo il frutto del loro amore.
La ragazza continuava a spingere, fino a quando la signora Kanzaki disse «Vedo la testa… ancora poco e ce l’hai fatta… forza Hitomi…».
Hitomi era sfinita, non credeva di potercela fare, ma poi sentì la mano di Van stringersi ancora più forte intorno alla sua, sentiva il suo Van incoraggiarla perché ormai era fatta, il loro bambino stava venendo alla luce.
Raccolse le ultime forze e poi sempre tenendo la mano dell’uomo che amava diede un'altra spinta, poi un pianto riempì la stanza, ce l’aveva fatta.
«E’ fatta bambina mia… è un bel maschietto…» poi lo avvolse in un asciugamano azzurro e lo porse ad Hitomi che se lo appoggiò al petto «E’ bellissimo… Van nostro figlio è bellissimo…»  poi iniziò a piangere.
Van guardava Hitomi e il bambino, poi diede un dolce bacio alla donna che aveva messo al mondo quel piccolo miracolo e poi al piccolo «Benvenuto al mondo piccolo…» disse stringendosi alla sua famiglia.
Megumi e Kei guardavano quel quadretto familiare con dolcezza, poi l’uomo scattò una foto di quel momento «Kei… hai portato la macchina fotografica?» disse la donna iniziando a sorridere e andando a prendere il bambino per farlgi il bagnetto e controllare che tutto fosse a posto « certo… voglio ogni istante del nostro nipote… Nonna…» disse sorridendo.
 
Megumi tornò poco dopo con il bambino tra le braccia e lo diede al padre « ecco prendilo, conoscetevi un po’ anche voi due…» Van prese fra le braccia questa piccola creatura che indossava una tutina azzurra e un cappellino bianco.
Era piccolo, troppo piccolo, quasi aveva paura di romperlo « ciao piccolo, io sono papà…» disse tenendolo poggiato al suo petto, con una mano dietro la piccola testina «Sapete ragazzi dovete dargli un nome…» disse Kei scattando una foto a Van con il suo bambino tra le braccia.
Van e Hitomi si guardarono e sorrisero, poi Hitomi guardò i nonni e disse «Abbiamo deciso di chiamarlo Shinji come il nonno… mamma, Kei, vi presento Shinji Go de Fanel…».
Nella stanza i nonni restarono senza parole, poi Megumi iniziò a piangere «Gli hai dato il nome di tuo padre…. Non dovevi farlo per me…» disse tra le lacrime la donna.
Hitomi guardò sua madre che piangeva, poi si voltò verso l’uomo che amava e che era stupito quanto i genitori della ragazza.
«Questo bambino ha il nome dei suoi nonni, di Papà che è stato un uomo dolce, forte, che mi ha insegnato tanto e di Re Go, il padre di Van, perché è stato un re buono e giusto, poi senza lui Van non sarebbe qui adesso…» Hitomi sorrise al padre di suo figlio.
Il ragazzo guardò il bambino, poi si voltò verso Hitomi e disse « è stata una bella sorpresa, non me lo aspettavo…» poi guardò suo figlio e disse «Ciao piccolo Shinji Go de Fanel… io sono papà e giuro che ti proteggerò sempre sia tu che la mamma…» poi pose il dito al piccolo che con le sue manine piccole lo strinse forte.
Si Van e Hitomi erano felici e si niente e nessuno adesso avrebbe potuto dividerli.
 
A Fanelia Yukari e Ryu si erano sposati, il piccolo Hikari ormai si era ambientato bene nel regno ed era stato accettato di buon occhio dai sudditi di Fanelia.
Era notte fonda quando Ryu entrò in camera da letto, trovando Yukari con una lunga camicia da notte bianca, seduta sul bordo della finestra.
«Piccola perché non sei a letto?» disse Ryu avvicinandosi alla finestra.
Yukari si voltò verso di lui che la trovò estremamente bella, l’indumento da notte lasciava vedere bene il pancione che ormai la donna aveva «Non riuscivo a dormire… questa piccola peste scalcia quando non c’è il suo papà a letto…» disse mettendosi una mano sul fianco e con l’altra andò ad accarezzarsi il pancione pronunciato.
Ryu sorrise, poi s’inginocchiò davanti a sua moglie e le diede un dolce bacio sul ventre « non fare disperare la mamma, perché dopo lei si arrabbia con papà… adesso dormi amore mio…» poi lo baciò di nuovo.
«A e così io me la prenderei con te… non solo sto diventando enorme per mettere al mondo nostro figlio, ma non posso nemmeno torturarti generale Knight?» disse mettendo un finto broncio.
Ryu la guardò con estrema dolcezza e poi abbracciandola da dietro disse « puoi farmi quello che vuoi, basta che tu non smetta mai di amarmi… ora e per sempre…» terminò baciandola sul collo.
«Questo non accadrà mai, sempre e per sempre io ti amerò…» poi insieme si sdraiarono nel enorme letto, spensero le lanterne sui loro comodini, quando qualcuno bussò alla porta.
Il piccolo Hikari  era entrato stropicciandosi gli occhi « mamma, papà, ho fatto un brutto sogno, posso dormire con voi?» chiese dolcemente il piccolo.
Yukari e Ryu gli fecero segno di avvicinarsi, così il bambino s’infilò nel letto con i suoi genitori.
«Sai Yukari credo che dovremmo farci l’abitudine ad avere il letto pieno… » sorrise carezzando la testa del piccolo.
«Mamma…» disse Hikari, «Dimmi tesoro?» Yukari sorrise al marito e poi tornò a guardare il bimbo « posso dare il bacio della buona notte alla mia sorellina o fratellino?» disse sorridendole.
Yukari gli fece cenno di si con la testa.
Ryu guardava il piccolo che poggiava dolcemente le labbra sul ventre do Yukari e sentì come una stretta al cuore, finalmente aveva una vita vera, aveva una famiglia, finalmente sapeva che cos’era la vera felicità.
 
I mesi passarono e anche Yukari diede alla luce la piccola Haruka , purtroppo per Ryu era una bambina, sperava solo che non fosse tutta sua madre.
 
 
Gli anni passarono e la pace continuava a resistere, presto Van ed Hitomi sarebbero tornati a Gaea con l’erede al trono e loro sarebbero stato nuovamente tutti insieme. Fanelia adesso era un paese ricco, che aveva stretto alleanze importanti.
Yukari era ben voluta dai sudditi e Ryu si era dimostrato un ottimo consigliere  militare, evitando conflitti con i paesi alleati.
 
Sulla terra Van ed Hitomi invece vivevano spensierati la loro vita, il piccolo Shinji cresceva sano e forte, la ragazza era riuscita a laurearsi nonostante il bambino.
Il giorno della sua proclamazione, era la donna più felice del pianeta perché li davanti a lei c’era l’uomo che amava da tutta una vita che teneva tra le braccia il loro bambino che adesso aveva circa un anno.
Ripensò a Yukari, quel giorno non era lo stesso senza di lei, ma sapeva che preso l’avrebbe rivista.
 
Passarono ancora gli anni e finalmente fu l’ora di tornare a Gaea, salutati i suoi genitori, Hitomi partì con la sua famiglia alla volta di Fanelia, sapeva che si sarebbero rivisti prima o poi, intanto però teneva con se l’album di foto che Kei e Van avevano fatto per le donne che amavano.
 
Arrivati a Fanelia, si trovarono davanti Yukari che subito corse loro incontro e abbracciò l’amica «Hitomi finalmente, mi sei mancata tantissimo…» le due donne caddero a terra, suscitando l’ilarità dei presenti.
Ryu si avvicinò piano piano tenendo per mano due bambini.
«Ben tornato Van… posso presentarti Hikari, il mio primogenito Maschio e la piccola Haruka…» disse sorridendo nel vedere sconvolti Van e Hitomi «Yukari avete avuto due gemelli?» disse la ragazza dagli occhi verdi guardando l’amica che sorrideva «No, Hikari ha otto anni, non pensi sia un po’ più grande di Haruka?» disse sorridendo nel vedere l’amica che contava sulle dita «Hitomi, Hikari lo abbiamo adottato,  ma è come se fosse una parte di me…»
 
Hitomi sorrise all’amica e poi presentò il piccolo principe agli amici.
Tutti restarono stupiti nel vedere Re Van con un bambino «Vostra Altezza Re Van, ma voi non siete sposato… come avete potuto essere così irresponsabile» disse un membro del consiglio.
Van sorrise poi Guardò Hitomi e Shinji e disse «Io e Hitomi ci siamo sposati poco dopo la nascita di nostro figlio, quindi se non tri dispiace adesso vorrei farmi aggiornare dalla principessa Yukari, poi presenteremo Shinji al regno… sempre se sei d’accordo?» disse Van guardando sua moglie.
 
 
Van e Yuakri si aggiornarono sul regno, il Re era sorpreso e ammirato dai grandi progressi che la ragazza aveva fatto.
«Cosi avete avuto una bambina… povero Ryu se è come te ha il suo bel da fare…» disse Van uscendo dalla stanza.
In quel momento passo la piccola Haruka che correva per il grande corridoio, inseguita da Merle e Ryu «Principessa tornate qui vi devo finire di vestire… Ryu fa qualcosa ti prego…» Merle piangeva disperata mentre inseguiva la bambina.
«Haruka Knight vieni qui immediatamente è un ordine…» Ryu era stato categorico, ma la bambina corse a nascondersi dietro la mamma.
«Haruka quante volte ti ho detto che fare disperare papà è una mia prerogativa… su fa la brava e va da loro…» così accompagnò la piccola dal padre.
La coppia si sorrise, ormai erano diventati complici e bastava un solo sguardo per capire i pensieri l’uno dell’altro.
 
Venne presentato il piccolo Shinji e Hitomi fu incoronata regina.
 
Fanelia conobbe pace e prosperità per mille anni, Van e Yukari continuarono a governare insieme con i rispettivi compagni e vissero una vita lunga e piena.
Pochi anni dal loro ritorno a Fanelia Van ed Hitomi dettero alla luce una bellissima principessa, Melody  Diana de Fanel.
 
I quattro vissero felici e contenti per il resto dei loro giorni, circondati dai loro figli e nipoti, godendosi la pace che avevano faticosamente ristabilito.
Molti erano caduti in guerra, altre vite erano nate, niente e nessuno aveva osato infrangere l’equilibrio, perché Gaea poteva contare la protezione di due draghi aria e fuoco e l loro sacerdotesse che proteggevano e amavano quel pianeta per loro  prima estraneo, ma che avevano imparato ad amarlo  come amavano i loro figli.


Salve a tutti, eccovi a voi l'ultimo capitolo, è stata davvero dura scirverlo perchpè nopn volevo che la storia finisse, ma purtroppo le cose non pososno durare per sempre, grazie per avermi sostenuto, rin grazio particolasrmente Bj perchp senza il suo incoraggimento non sarei arrivata a questo punto, grazie mille del sostegno e appoggio un bacione
 

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