Like Fire And Rain di mrspongylove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Forse E' Meglio Così ***
Capitolo 1
*** Prologo. ***
Erano lì. In piedi nella stanza di Violet. Lei aveva gli occhi pieni di disprezzo nei suoi confronti,eppure vi si leggeva un briciolo di tristezza,amarezza,rimpianto,dolore per quello che avrebbe appena fatto.
-E lo sai? Tate lo sai perché ti hanno sparato?
-Non lo so
-Hai ucciso un sacco di persone. Dei ragazzi. Come noi! Quei ragazzi che ti inseguivano ad Halloween..
-E perché lo avrei fatto? Dimmi perchè!
-Non lo so. Perché hai ucciso la coppia gay che viveva qui? Perché hai stuprato mia madre?
-Mi dispiace,mi dispiace. Ero diverso da adesso.
-Uhm-risata amara-Pensavo che tu fossi come me,che ti piacesse l’oscurità. Ma Tate,tu sei l’oscurità.
-Prima di te era tutto buio. Tu sei l’unica luce che io abbia mai visto. Tu mi hai cambiato Violet.
- Ti credo,e ti amo Tate. Ma non posso perdonarti. Devi pagare per quello che hai fatto. Hai provocato dolore,hai ucciso mia madre!
-No!
-Si!Quel bambino,o qualunque cosa fosse l’ha uccisa! Non posso stare con te. Non starò mai con te.
-Cosa vuol dire?
*Gli occhi pieni di lacrime salate gli solcavano il volto*
-Che devi andare via Tate
-No! No! Non dirlo!Sei tutto quello che voglio,tutto quello che hoo!!
-Via!!
Ed un tratto tutto buio.Le lacrime avevano vinto già da parecchi istanti su di lei.Sentiva un dolore insopportabile lacerarle il cuore e l’anima,anche se era certa che lui fosse la sua anima. In verità,era già morta molto prima di entrare in quella casa,era morta dentro. Ma lui le aveva fatto sentire,sentire la vita. Perfino da morta. Tate era sparito nel nulla. Non sarebbe più esistito. Quel ragazzo che le aveva insegnato ad amare,a cui si era donata,ora non era altro che uno stupido ricordo per lei. Avrebbe passato l’eternità ad amare quello stupido ricordo. Ma era necessario,non poteva perdonarlo aveva ucciso sua madre. Così si allontanò da quella camera,che aveva tanti di quei ricordi sufficienti a ricordarle che avrebbe passato l’eternità senza l’unica persona che amava. |
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Capitolo 2
*** Forse E' Meglio Così ***
I giorni passavano nella Murder House e per Tate Langdon erano tutti uguali: se ne stava nello scantinato a scontare la sua condanna. Gli sembrava di morire di nuovo quando vedeva la sua bella Violet. Amava come i capelli le ricadessero sulle spalle in modo così naturale,come il suo viso assomigliasse tanto a quello di un’angelo. Era destinato a passare l’eternità cosi, avendola vicina ma senza mai riuscire a toccarla davvero. Piangeva,piangeva maledicendosi per quella fottuta notte in cui era stato così stupido. Ma diamine,lei non sapeva perché lui lo avesse fatto! Voleva solo aiutare Nora,la donna che gli aveva fatto da madre,che gli aveva detto “la vita è troppo breve per soffrire”. Rise,una risata amara. Trovava buffo il fatto che non ci fosse il tempo per soffrire quando si ha l’eternità,anzi forse è l’unica cosa che si ha il tempo di fare.
*
“E’ una casa costruita negli anni venti,e i lampadari sono tiffany originali!”
“Mi sembra molto carina!”
“Già,ma per correttezza professionale vorrei informarvi che gli ultimi proprietari sono morti qui dentro”
“oh..bhe,in fin dei conti non abbiamo paura dei fantasmi,e la casa costa la metà di quella che vale..la prendiamo!”
Una nuova famiglia si era trasferita in quella casa: gli Stevens.
Erano una famigliola tranquilla,con una figlia di nome Bethany. Aveva lisci capelli castani raccolti in una coda di cavallo,occhi verdi era alta pressochè come Violet ed aveva la sua età. Betany,era solare e allegra,sprezzava purezza da tutti i pori.
Tate li aveva osservati da lontano,la trovava davvero bella ma,non era lei. Anche se,avrebbe potuto provarci,solo per divertirsi. Si disse. Quindi lei occupò la stanza di Violet,che un tempo era anche di Tate: secoli che non entrava in quella stanza,troppi ricordi,troppo dolore. Ma cercò di farsi forza,e andare a parlarle.
“Ciao mi chiamo Tate Langdon”
“Oh cazzo! Come sei entrato?!”
“Sai,sono il vicino. Volevo darti il benvenuto” Accennò un sorriso.
“Beh,sai mi hai fatto paura. Non si entra così in casa delle persone..”
“Gia,ma un tempo questa era anche la mia camera,e la sua..”
“Sua?”
“Niente lascia stare..allora mettiamo un po’ di musica?”
“uhm,è tardi..non dovresti andare?”
“No,preferisco stare qui. Mi sento un po’ meno solo,sai.”
“Vabene,allora scegli un disco e accendi la radio”
“Coldplay..uhm chi sono?”
“Una band fantastica. Li adoro!”
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E così si addormentarono l’una su l’altro,ascoltando musica. E Violet,lei li osservava dalla fessura della porta accostata,ascoltando le parole delle canzoni susseguirsi ricordarle loro due,una cosa sola.Forse,si ritrovò a pensare tra le lacrime,è meglio così.
*Note Dell'Autore*
Allora,spero vi sia piaciuto anche se so che
questo capito è un po triste,ma servirà per introdurre altri momenti un pò più romantici e se vogliamo divertenti.
Detto questo,vi prego di recensire e essere clementi: è la mia prima fanfic :3
Al prossimo capitolo.
Baci :*
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