Alternative story

di Mew_vale
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 10: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 12: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 13: *** Capitolo Tredici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Quattordici ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno ***


ALTERNATIVE STORY


Spazio dell' autrice:

La mia mente è sempre in moto, e ha "partorito" questa nuova storia che spero piaccia! 
La nostra storia parte dalla puntata 167, che però prende un' altra direzione. Marcella, anziche confessare tutta la verità a Betty, si è tenuta tutto per sè, provocando così l' allontanamento di Betty dall' Ecomoda la quale ha deciso di accettare la proposta di Michel e trasferirsi a Cartagnena. Nel frattempo, passano sei mesi e....



CAPITOLO 1.


All' Ecomoda, procede una normale giornata di lavoro. Tutte le segretarie sono, sorprendentemente, al lavoro quando arriva Freddy con la posta.
"Salve donzelle... Ecco la sua corrispondenza Annamaria Fuentes." 
"Grazie Freddy..."
Risponde la bionda, senza nemmeno alzare lo sguardo dal suo lavoro. Freddy intanto, si curva leggermente per spiare le buste della ragazza ed Annamaria se ne accorge.
"Che diavolo vuoi?"
"Mi domandavo solo chi ti scrivesse..."
"Non sono affari tuoi, caprone di un Contreras!"
Risponde la ragazza, balzando in piedi. Dopo di che Freddy si allontana ed Annamaria afferra la prima busta.
"Sandra, Sandra! Presto, convoca un 911 nella sala riunioni!"
"Come mai Annamaria?"
"Presto, vi spiego di là!"
Risponde la bionda, andando a chiamare Bertha e Sofia. Anche Sandra, dopo aver telefonato a Mariana ed Ines, abbandona la sua scrivania. 
"Ma certo banda delle racchie, andate pure a riunirvi nel vostro antro delle streghe!"
"Chiudi il becco, bionda finta!"
Risponde Sandra, dopodiche raggiunge le altre nel bagno.
"Allora Annamaria, cosa succede?"
"E' una lettera di Betty!"
Tutte eccitate, le ragazze prendono posto sui divanetti incitando Annamaria ad aprire la busta per leggerne il contenuto ad alta voce.


Care ragazze,
Come state? Sono sicura che questa lettera vi farà piacere. Mi dispiace di non avervi scritto prima, ma il trasloco ed il nuovo lavoro mi hanno portato via molto tempo, ma ora eccomi qui!
Mi mancate molto, e perciò sono molto contenta di annunciarvi che presto tornerò a Bogotà! Michel mi ha dato l' incarico di gestire la nuova apertura di un ristorante lì a Bogotà, e purtroppo, dovrò anche sbrigare una certa cosa che chiuderà per sempre il mio conto con il passato.
Appena ricevete questa lettera, contattatemi al numero che ho allegato in un foglietto ( il mio nuovo numero di cellulare e quello di casa), così potremmo metterci d' accordo per vederci.
A presto ragazze!
Con effetto.
Betty.

P.S. - Vi pregheri vivamente di non dire nulla a nessuno del mio ritorno, e di nascondere accuratamente la lettera e i miei numeri di telefono, grazie.



Tutte eccitate, le amiche di Betty, fanno i salti di gioia. 
"Ragazze, che bello! Dobbiamo contattare subito Betty!"
"Sì ma da dove le chiamiamo? La bionda finta sentirà tutto se telefoniamo dalle nostre scrivanie..."
Chiede Bertha.
"Potremmo usare il telefono dell' aterlier, il Sign. Ugo non ci sarà per un paio d'ore."
"Andiamo ragazze! AnnaMaria, mi raccomando di nascondere bene quella busta..."
Incita Sandra. 
"Non dovremmo dirlo al Sign. Armando?"
"Annamaria, sei forse impazzita?"
Le risponde Sofia.
"Infondo in questi mesi si è comportato così bene con noi, e ricordate che non si è più ripreso del tutto dalla partenza di Betty..."
"Infondo è colpa sua se Betty è partita, però! Quindi chi è causa del suo male pianga sè stesso..."
Incalza Sandra.
"Se solo quello stupido avesse fatto di più per trattenerla!"
"Figliole, è inutile discutere di questo! Il povero Sign. Armando ha fatto quanto era in suo potere, ma Betty non gli ha creduto! Ora non possiamo fare altro che fare ciò che ci ha chiesto, tenendo la cosa segreta e nascondendo la lettera. Dobbiamo leggere tra le righe, è chiaro che quando ha scritto di non dire niente a nessuno voleva dire che il Sign. Armando non deve saperlo! Ora andiamo a telefonare prima che rientri il Sign. Ugo!"
"Certo... Sandra, tu resta di palo per assicurarti che la bionda finta non si avvicini ad origliare!"
"Certo Bertha!"




Nel frattempo, in sala riunioni, tutto il consiglio è riunito aspettando l' arrivo dell' Avvocato Juan Manuel Satamaria, che fà il suo ingresso poco dopo.
"Buonasera Signori."
"Salve Avvocato Santamaria, si accomodi."
Risponde Roberto Mendoza. Dopo che l' Avvocato ha preso posto, Roberto inizia a discutere circa i motivi della riunione.
"Avvocato, l' abbiamo chiamata per avvisarla che, anche se a causa della partenza prematura della Dottoressa Pinzon ci è voluto un pò più di tempo, l' Ecomoda ha ora raggiunto il traguardo zero di indebitamento nei confronti dall' azienda Terramoda." 
"Certo Dottor Mendoza, ho appreso la notizia dal fax che mi ha inviato l' altro giorno. E mi sono subito attivato, telefonando alla Dottoressa Beatrice Pinzon Solano che si trova a Bogotà per sciogliere l' azienda Terramoda, oggi stesso."
Alla notizia, Armando ha un leggero sussulto e sente addosso a sè gli occhi di Mario e Marcella. Tuttavia, l' uomo cerca di controllarsi.
"Bene Avvocato, molto bene così questa storia sarà chiusa per sempre."
"La Dottoressa ha appuntamento presso la Camera di Commercio oggi stesso, e l' ho pregata di inviarmi tutto il materiale via fax appena avrà fatto. Quindi, vi contatterò non più tardi in serata per comunicarvi il tutto ma vi posso assicurare che stasera stessa l' azienda Ecomoda sarà di nuovo nelle vostre mani."
"Bene, finalmente a tutto questo pandemonio sarà finalmente messa la parola fine. Mario, Armando, avete fatto passare più di un anno d' inferno all' azienda."
Interviene, sempre pungente, Daniele Valencia. 
"Daniele, per favore. Avvocato la ringraziamo, ci sentiamo in serata allora."
"Certamente, buon proseguimento."
Una volta che l' Avvocato l' ha abbandonato, il consiglio inzia a discutere sull' ultima questione all' ordine del giorno: la nomina del nuovo presidente. Prende la parola Roberto Mendoza.
"Bene signori, come preannunciato, io da questo momento mi dimetto dalla presidenza, per tanto possiamo procedere ad leggere il nuovo presidente."
"Mi propongo."
Interviene Daniele, che però viene subito contraddetto da Roberto.
"No Daniele, per un semplice motivo. Nessuno di noi vuole liquidare l' azienda."
"E a chi avevate pensato, ad Armando?"
Dice Daniele, ridendo.
"Proprio così Daniele." 
Valencia, assume poi un'aria seria.
"Roberto, sei impazzito?"
"E' l' unica persona adatta Daniele, e sono sicuro che saprà farcela  stavolta, giusto Armando?"
"Certo papà. So bene che la vostra fiducia nei miei confronti è pari a zero, ma vi garantisco che non si ripeterà più nulla del genere."
"Ci mancherebbe Armando. Tutto questo è ridicolo..." 
"Bene, procediamo alla votazione."
Con voti favorevoli Roberto, Margherita, Mario, Marcella, MariaBeatrice e Gutierrez e contrari Ugo e Daniele, Armando riottiene la carica di Presidente. Ugo, si massaggia le tempie, sconcertato e poi interviene:
"Vorrei chiarire una cosa. Se solo quella bestia pelosa osa avvicinarsi al mio laboratorio magico, darmi ordini, o peggio acquistare materiali da due soldi per creare i miei meravigliosi e divini modelli, io mi dimetto all' istante!"
"Non preoccuparti, Ugo. Non capiterà più nulla di tutto questo."
"Vi ringrazio per la vostra rinnovata fiducia, non vi deluderò stavolta..."
Conclude Armando.
"Che parole commoventi, Mendoza. Io me ne vado. Qua dentro, siete tutti pazzi."
Quindi, Daniele Valencia lascia la stanza.
"Gutierrez, per favore prepari subito le circolari in cui si comunica la nomina di Armando a nuovo presidente." 
"Of  course, Doctor!"
Uscendo dalla sala riunioni, si imbattono nella banda delle racchie che torna dall' altelier.
"Oh mio Dio!! Cosa facevate di là, banda di... di befane?!"
"Sign. Ugo, ma non eravamo nel laboratorio... Eravamo sedute allo showroom."
Risponde Ines.
"Lo spero, befane che non siete altro!"
Armando, sempre nella sua posa seria e statuaria, nota che AannaMaria ha nascosto qualcosa dietro la schiena.
"E da quando lo show room è il vostro posto di lavoro?"
Ironizza Marcella.
"Ci scusi Signora Marcella, torniamo subito al lavoro." 
Così le segretarie stanno per tornare al lavoro, ma vengono fermare da Armando.
"Un attimo. AnnaMaria, cosa nasconde dietro la schiena?" 
Tutte le ragazze si guardano tra loro con aria circospetta e Armando, che non è uno stupido, intuisce che c'è puzza di segreto.
"Nulla Sign. Armando..."
"Mi ha forse preso per stupido, Annamaria?"
"No Dottore... E' che si tratta solo di... di una lettera del mio fidanzato..." 
Risponde prontamente Annamaria, mostrando la busta per pochi istanti. Marcella risponde, ironicamente:
"Se non è chiedere molto, potreste scrivere ai vostri fidanzati al di furoi dell' orario di lavoro?" 
"Certo Sign.ra Marcella, scusate..."
"Scusate, già che siamo tutti qui riuniti vorrei annunciare che da questo istante la carica di presidente torna nelle mani di mio figlio Armando Mendoza." 
Tutti si congratulano con Armando, poi Roberto e Daniele vanno via, Marcella si riunuisce con Margherita e Patrizia.
"Freddy?"
"Mi dica, nuovo stimatissimo presidente."
"Vorrei che quanto prima sgomberasse l' ufficio della presidenza così potrò riprenderne possesso." 
"Ma certo Dottore, mi appresto subito!"
"Grazie Freddy."
Rimasti soli, Freddy ed Annamaria iniziano a discutere.
"Annamaria, quindi si tratta di una lettera del tuo... nuovo ammiratore?" 
Chiede Freddy, pronunciando le ultime due parole con voce stridula.
"Ahh, Freddy non darmi fastidio. Piuttosto, occupati delle cose che ti ha chiesto in Sign. Armando!"
Quando Freddy si allontana, la banda si riunisce nuovamente, stavolta attorno alla scrivania di Annamaria.
"Quindi Annaria, ora Armando sarà il tuo nuovo capo."
"Mamma mia, povera te Annamaria, che stress! Dovrai sopportarlo e sentirlo urlare ogni giorno..."
Dice Mariana.
"Bhe, c'è da dire che negli ultimi mesi è cambiato il Signor Armando! Non credo sarà insopportabile come una volta quando era presidente...."
"Bhe certo, perchè ora non sta più con la Signora Marcella!"
Inteviene Sofia, poi continua a parlare:
"Ragazze, se hanno eletto il nuovo presidente e ricevuto la visita dell' Avvocato, si vede che la situazione si è stabilizzata e non hanno più bisogno della Terramoda. La stessa Betty ha scritto di essere tornata per chiudere certe questioni."
"Quindi verrà qui all' Ecomoda??"
Chiede Annamaria.
"Ah no, no di sicuro! Altrimenti non ci avrebbe detto di tenere il suo ritorno segreto... E poi non metterebbe più piede qui per tutto l' oro del mondo..." 
"Hai ragione Sofia..."
"Io penso che sappiano solo che sarà qui a Bogotà per chiudere la questione..."
"Perciò non dobbiamo far sapere che si tratterà a Bogotà!"
"Giusto Sandra. Ragazze, meglio tornare al lavoro prima che la Sign.ra Marcella ci veda ancora qui! Ci vediamo alla reception alle sette e andiamo al locale dove ci aspetta... chi sapete voi!"
"Va bene Annamaria, a dopo!"




Intanto, nell' ufficio di Marcella, lei Margherita e Patty iniziano a parlare.
"Quindi ora Armando è di nuovo presidente??"
"Sì Patrizia..."
"Che incubo! Speravo fosse Daniele, o tu Marce!"
"Daniele liquiderebbe tutto all' istante e tu resteresti senza lavoro, e io non ho intenzione di prendere questo incarico.... a parte che non ho le capacità adatte..."
"Quello che conta ragazze, è che stasera l' azienda sarà di nuovo nostra!"
"Perchè Margherita, che succede stasera?"
"Abbiamo estinto tutti i debiti con la Terramoda, perciò Beatrice mentre parliamo si trova alla Camera di Commercio per chiuderla, definitivamente."
"Cioè Marce mi vuoi dire che lo sgorbio in questo momento si trova a Bogotà?!"
"Sì Patrizia, esatto...."
"E dimmi Marce, credi che Armando e lo sgorbio si incontreranno?"
Marcella, guarda Patrizia, dubbiosa.
"Non credo Patrizia, non penso che Beatrice possa accettare di vederlo..."
"Ma Armando mi è sembrato piuttosto turbato quando Santamaria ha detto che Beatrice si trova in città, credi che non proverà a cercarla?"
Chiede Margherita.
"Questo non lo so Margherita... "
"Cosa pensi di fare con Armando, Marce?"
"Cosa posso fare? Per lui la storia con me è bella che chiusa, lo sapete che negli ultimi sei mesi abbiamo avuto solo rapporti di lavoro... Credo che non si sia mai ripreso completamente dalla partenza di Beatrice."


FINE CAP.1


Spazio dell' autrice.

Spero che vi piaccia questa nuova storia ^^
Se vi và di recensire, rispondo volentieri!
Mia.

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


ALTERNATIVE STORY



Spazio dell' autrice.

Ogni tanto inserirò i pensieri dei personaggi, che saranno tra le parentesi quadre [...]
Mia.




CAPITOLO 2.


"Sign. Presidente, se non ha più bisogno dei miei servigi io mi ritirerei."
"Certo vada, Freddy..."
Risponde Armando, piuttosto assente, distratto e pensieroso. Poi, solo nella penombra, si siede dietro a quella scrivania che non toccava da tempo e si rilassa. Si allenta il nodo della cravatta, quindi si lascia andare. 
[ E rieccoti qui Armando Mendoza, di nuovo alla presidenza... Ma sarò in grando di assolvere il mio ruolo senza deludere nessuno? E senza Lei al mio fianco...]
Armando, si alza e si serve un bicchiere di whisky dalla sua riserva inesauribile... Quindi si avvina a quella porta, che divide il suo ufficio da quello che un tempo era della sua assistente. Un tempo, quando era presidente, lavorava accanto a Lei. Anche se è stato un totale disastro, ma almeno Lei c'era, era a pochi passi da lui. Armando, si chiede come sarà ora portare avanti l' azienda senza di Lei. L' uomo, appoggia la spalla allo stipite della porta e se ne resta lì in piedi a fissare la scrivania.
[Betty è qui a Bogotà oggi... No Armando, no! L' ultima volta che l' hai vista le hai promesso che l' avresti lasciata in pace... Oramai tra poco avrà finito le pratiche necessarie allo scioglimento della Terramoda, e lascerà la città di nuovo... Non ti resta che resistere poche ore... E la tua vita riprenderà normalmente...]
Così Armando si abbadona a vecchi ricordi... Immagina l' ultima volta che ha unito le sue labbra a quelle di Betty, cioè la sera del lancio, prima di quel fatidico consiglio di amministrazione... La mattina in cui è rientrato in azienda e l' ha trovata che dormiva china sulla tastiera del suo computer, quindi l' ha svegliata lanciandole addosso la sua pallina antistress... E a questo ricordo gli scappa un sorrio... Ancora, nella sua mente e nel suo cuore si fà strada il ricordo dell' ultima volta che l' ha tenuta tra le sue braccia, quella mattina dopo il consiglio, quando lei stava per abbandonare l' ufficio;  A quel punto Armando si chiede come sarebbero andate le cose se solo avesse avuto più polso, se fosse stato più uomo e avesse lasciato Marcella nell' istante in cui ha capito di essere innamorato di Betty. Purtroppo non lo saprà mai... Poi ricorda la volta in cui l' ha guardata così teneramente, al primo lancio in cui la sua Betty era presidente e ha vinto sulla critica... E poi i momenti di angoscia quando c'era Michel, la sera all' Almirante mentre parlavano... e la sua faccia quando Betty ha capito che lui aveva letto il diario...
[Sei uno stupito Armando Mendoza...]
Dice a sè stesso, tirando sù col naso mentre osserva ancora l' ufficio di Betty. Armando, viene riportato alla realtà dall' entrata di Mario.
"Salve Sign. Presidente..."
"Dimmi Mario..."
"Volevo colo congratularmi della tua rinnovata nomina!"
Poi, Mario nota il bicchiere e che Armando stava osservando l'ex ufficio di Betty.
"Non dirmi che ti stavi abbandonando al viale dei ricordi..."
Armando non risponde. Si avvicina al mobiletto per versare un bicchiere a Mario e glielo passa. Poi, decide di rispondere.
"Mario, non tirare troppo la corda. Come sono stato capace di picchiarti una volta, lo posso sempre rifare."
"Ma non è garantito che ti perdonerei stavolta! Fortunatamente io non porto rancore Armando, amico mio!"
Quindi, i due dirigenti si siedono e Mario prende la parola.
"Cosa pensi di fare?"
"A proposito di cosa?"
"Della tua Betty! In questo istante si trova alla Camera di Commercio."
"Niente Calderon, le ho promesso che l' avrei lasciata in pace."
"Bravo tigre, meglio così. Questa storia ci ha causato un mare di guai, che ora finalmente si sono conclusi..."
Armando, guarda per pochi istanti il suo amico. Prima pensa di rispondere, poi si trattiene e dice solo.
"Hai ragione Calderon, questa storia ha solo causato un mare di guai."



Nel frattempo, nell' ufficio di Marcella, la riunione tra lei, Patrizia e Margherita trova un seguito.
"Marceeeee... ora lo sgorbio è fuori dai giochi! Tu devi riprovare a riprenderti Armando..."
"Patrizia, Beatrice centra solo in parte... Armando non prova più nulla per me, e me lo ha dimostrato..."
"Marcella tesoro, un passetto alla volta magari Armando potrà provare ancora qualcosa per te!"
"Non lo so Margerita... "
"Provaci Marce!"
Quindi Marcella, osserva le due donne.



Armando intanto, riceve una telefonata.
"Pronto?"
"Sono l' Avvocato Santamaria, con chi parlo?"
"Armando Mendoza."
"Buona sera Dottor Mendoza, credevo di trovare suo padre."
"Mio padre è andato via dopo il consiglio. Ora la carica presidenziale è mia."
"Bene Dottore, le mie congratulazioni. Come vi ho detto avrei chiamato, la Dottoressa Pinzon "- quindi Armando a questo punto si muove nervosamente sulla sedia -" mi ha appena faxato tutto il materiale inerente lo scioglimento di Terramoda."
"E' tutto in ordine?" 
"Certamente Dottore, l' Ecomoda è di nuovo nelle mani della sua famiglia e dei Valencia."
"Molto bene, grazie Dottore."
"Le sto faxando il materiale in questo momento."
Quindi Armando, avvertendo il fax squillare, si alza e preme il pulsante di stampa. Quindi congeda l' Avvocato e attende l' uscita di tutti i fogli.
"Era l' Avvocato?"
"Esatto. La Terramoda non esiste più"
"Bene amico... è tutto finito, ora devi smetterla di tormentarti e tornare alla tua vita."
[Certo, tu fai sempre tutto facile Calderon!]
Gli dice Mario, posandoli una mano sulla spalla. Poi posa il bicchiere, ed esce dall' ufficio.
"Io vado Tigre, tu cosa fai? Esci con me?"
"No Mario, vai. Io mi tratterò qui ancora un pò poi andrò nel mio appartamento."
"A domani tigre!"
"Ciao Mario."
Rimasto solo, Armando afferra i fogli inviateli dall' Avvocato, firmati e controfirmati da Betty. La prova che Betty ha passato la giornata a Bogotà.
Armando, si passa tra le mani quei fogli accarezzando la firma di Betty come fossero cimeli storici di enorme importanza.


Quando Mario saluta le segretarie e sta per prendere l' ascensore, si imbatte in Marcella, Patrizia e Margherita.
"Ah, ha telefonato l' Avvocato Santamaria. E' tutto risolto, e ha inviato quel materiale ad Armando."
"Questa è una splendida notizia!"
Risponde Margherita, poi interviene Marcella:
"Armando è ancora in ufficio?"
"Sì Marcella..."
Quindi Marcella lo raggiunge. 
"Avanti..."
"Armando, sono io. Non stai uscendo?"
"Ciao Marcella, no. Mi trattengo qui ancora un pò per visionare queste carte e preparare la riunione di domani."
"Ah..." - risponde titubante Marcella. Poi, continua - "Speravo ti andasse di uscire a cena con me, mangiare un boccone."
Armando, alza lo sguardo e la osserva piuttosto confuso. Poi si alza.
"Marcella... Non credo sia il caso, e lo sai bene."
La donna resta molto delusa dall' ennesimo rifiuto del suo ex fidanzato.
"Ok Armando... Andrai nel tuo appartamento dopo?"
"Sì Marcella."
Le risponde Armando, un pò seccato dalla domanda retorica. Quando Marcella comprende che Armando non ha voglia di parlare, abbandona l' ufficio.
"Bene, ti lascio lavorare allora. A domani."
"A domani."
Quindi Marcella ritorna all' ascensore.
"Allora Marce, cosa ti ha detto??"
"Di no, com'era logico..."
E le tre donne lasciano l' azienda.



Nella hall, tutte le segretarie sono riunite aspettando il loro taxi.
"Non vedo l' ora di festeggire!!"
"Festeggiare cosa, donzelle?"
Chiede Freddy, sbucando dal nulla.
"Di cosa ti impicci, caprone di un Contreras!"
Intanto, l' ascensore tintinna e ne esce Armando che assiste alla scena. Al suo arrivo, le ragazze si guardano tra loro e assumono un aria preoccupata e agitata. Freddy domanda, mentre Armando ascolta:
"Ha forse a che fare con quella lettera che hai ricevuto questo pomeriggio, Annamaria Fuentes?"
Armando, nota che Annamaria si trova in difficoltà e tarda a rispondere e sembra si muova a piedi scalzi sui carboni ardenti, e gli lancia un' occhiata. 
"Non sono affari che ti riguardano, Freddy!"
"Ragazze, è arrivato il nostro taxi! Tu Freddy, fatti gli affari tuoi!"
Incalza Sandra.
"Buona serata Dottor Armando..."
Saluta Ines, seguita dalle altre. Mentre Annamaria saluta con un pò di indecisione. Armando, risponde con un sorriso di circostanza.
"Freddy, che succede?"
"Non ne ho idea, mio illustre Dottore! La mia Annamaria credo abbia un nuovo fidanzato! E oggi ha ricevuto quella lettera sospetta... E stasera sono uscite tutte a fare bagordi, senza dire nulla! Non le ho mai viste così strane!"
"Ah sì, eh?" 
Dice Armando, osservandole salire sul taxi. Dopo di chè, si avvia verso la sua auto.


FINE CAP.2


 

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


ALTERNATIVE STORY



CAP.3

Giunta di fronte al locale "Il Santuario", la banda vede subito Betty e tutte le saltano al collo felici di vederla. Dopo i saluti e tutti i cerimoniali, le ragazze entrano nel locale e trovano un tavolo. 
"Betty amica mia, devi raccontarci tutto di questi sei mesi!"
"Certo ragazze..."
Risponde lei, ridendo.
"Dunque... Non vi nascondo che è stato molto difficile adattarsi a vivere altrove... Certo a Cartagena ero già stata, ma sapevo era temporaneo, invece stabilirsi lì non è stato semplice, soprattutto per i miei genitori e Nicola!"
"E dicci Betty, di cosa ti occupi per Michel?"
"Mi ha affidato la Vice Presidenza dalla sua impresa ragazze..."
"Che bello Betty!!"
"E và molto bene! Sta aprendo ristoranti in varie città, quindi io e Nicola siamo tornati per occuparci del primo ristorante a Bogotà."
"Anche Nicola lavora con voi?"
"Sì sì... Nicola è un grande economista, quindi Michel l' ha voluto nella sua impresa. E' affascinante il mondo della ristorazione... Come non sapevo nulla di moda appena entrata all' Ecomoda e ho imparato, ora sto imparando a districarmi in questo campo!"
"Siamo contente anche per lui! E come mai stasera non si è unito a noi, Betty?"
Chiede Annamaria.
"Sua madre aveva fretta di riabbracciarlo! Gli dico che lo salutate, o magari ci vediamo un' altra volta con lui!"
"Betty.... dicci un' altra cosa! E con Michel...?"
Chiede Bertha.
La ragazza, diventa rossa ed inizia a sorridere.
"Con Michel cosa, ragazze?"
"Avanti, non farti pregare! C'è solo un rapporto lavorativo tra voi?"
Betty, sorride imbarazzata e poi risponde
"No ragazze..."
Le amiche, tutte eccitate, iniziano ad emettere i classici urli ed ad agitarsi.
"Betty, che notizia!"
"Per adesso ci stiamo solo frequentando anche fuori dal lavoro... Per me non è stato facile aprirmi, ma credo di meritarmi questa possibilità... Anche per dimenticarmi finalmente di tutto quello che è accaduto all' Ecomoda..."
"Massì amica mia, fai benissimo! Cosa darei per essere al posto tuo accanto a quel bel pezzo di manzo!"
Dice Annamaria alzandosi dalla sedia e gesticolando.
"Annamaria, non dire così!"
"Che avrò mai detto, Ines!"
"Tra un mese verrà a Bogotà ragazze, per l' inaugurazione del ristorante! A proposito, sarete tutte invitate! Così come Freddy e Wilson!"
"A proposito di Ecomoda Betty, è vero che sei tornata per chiudere la Terramoda?"
Chiede Sofia.
"E voi come lo sapete?"
"E' semplice Betty... Oggi è venuto l' Avvocato Santamaria, e hanno eletto il nuovo presidente. Lo stesso Roberto Mendoza aveva detto che avrebbe assunto la presidenza fino a che non avrebbero coperto i debiti!"
Risponde Sofia.
"E chi hanno eletto presidente?"
"Il Sign. Armando ha riottenuto la presidenza, Betty."
Le risponde Annamaria.
"Sono contenta per lui..."
Risponde Betty, sicura di sè. Le ragazze, restano per qualche istante tutte zitte. Poi, Annamaria prende la parola.
"Betty, non sei curiosa di sapere qualcosa di lui?"
"No Annamaria, non mi interessa! Ragazze, spero che nessuno sappia che mi trattengo a Bogotà! E che stasera ci siamo viste..."
"Tranquilla Betty, ho nascosto la busta e nessuno sà che ci siamo viste. Ora ordiniamo ragazze!"
Betty, nasconde così la faccia dietro al menù mentre pensa che le piacerebbe eccome avere notizie del Sign. Armando... Ma nello stesso tempo, non vuole più farsi del male.




Nello stesso momento, Margherita, Patrizia e Marcella proseguono la loro conversazione a cena.
"Armando è proprio un cretino, Marce!"
"Io ve l' avevo detto che avrebbe rifiutato..."
"E' ridicolo che sia ancora preso da quella donna, considerando che si trova a chilometri e chilometri di distanza!"
Afferma Patrizia, mentre si ingozza.
"Margherita, a cosa pensi?"
Chiede Marcella.
"Riflettevo solo su cosa sarebbe successo se avessimo convinto Betty a restare... Se le avessimo detto tutto!"
"Margherita, starai scherzando? Non possiamo farci scrupoli ora..."
Afferma Patrizia.
"Questo non lo sapremo mai Margherita. Quel che è stato è stato, e le cose si sono risolte anche senza Beatrice. Quindi, chiudiamo il discorso."
Conclude Marcella. Poi nota che Margerita cerca, con foga, qualcosa nella sua borsa.
"Cosa cerchi Margherita?"
Chiede Marcella.
"Il mio foulard, non lo trovo più!"
"Magari lo hai lasciato all' Ecomoda..."
Suggerisce Patrizia.
"Armando è ancora lì, ha detto che si sarebbe trattenuto per mettere a punto le ultime cose per domani... Prova a chiamarlo così ti sà dire se è lì..."
Così, Margherita estrae il suo cellulare e prova a chiamare nella linea privata di Armando all' Ecomoda, ma parte la segreteria.
"Allora?"
"C'è la segeteria..."
"Che strano, a me ha detto che sarebbe rimasto a lavorare..."
"Provo a chiamarlo al cellulare..."
Ma al cellulare Armando non risponde. Dopo due chiamate andate a vuoto, Margherita prova l' ultima spiaggia: il suo appartamento ma anche lì squilla all' infinito.
"E' molto strano, dove può essere?"
Chiede Margherita, mentre Marcella assume un' aria preoccupata.
"Sarà in un bar ad ubriacarsi, con Mario!"
Dice Patrizia. Poi le tre donne si guardano, con aria preoccupata.




"E ditemi di voi ragazze, come ve la passate??"
"Ah, Betty... non si batte chiodo, come sempre!!"
"E Freddy, Annamaria?"
"Quello stupido! Pensa che non ha più voluto tornare con me! Però mi ronza sempre intorno, così mi sono stancata e l' ho mandato al diavolo!"
"Sì, ed ora lui pensa che Annamaria abbia un nuovo fidanzato, anzi tutta l' Ecomoda lo pensa!"
Risponde Sandra.
"E come mai?"
Annamaria fulmina Sandra con lo sguardo, dopo di che prende la parola. 
"Vedi Betty...Oggi appena ho ricevuto la lettera, siamo andate nell' aterlier di Ugo per telefonare dato che era in riunione, perchè se avessimo telefonato dalle nostre postazioni la bionda finta avrebbe sentito! Solo che tornando ci siamo imbattute in tutto il consiglio... Io ho nascosto la lettera dietro la schiena, ma il Sign. Armando sen'è accorto e mi ha chiesto cosa nascondessi e ho inventato che era una lettera del mio fidanzato..."
"Oh, Annamaria! Eppure ti avevo scritto di fare attenzione!" 
"Stai tranquilla, se la sono bevuta perchè poi la Sign.ra Marcella mi ha rimproverata perchè secondo lei leggevo lettere d' amore al lavoro!"
"Lo spero Annamaria..." - dice seccata Betty - "E spero che hai nascosto la lettera."
"Tranquilla Betty! E Nessuno ci ha sentite parlare della serata di oggi!"





"Cosa desidera?"
Chiede il barman ad Armando.
"Un whisky doppio, secco."
"Arriva subito Signore."
Armando, si accomoda ad uno sgabello del bancone e, nascosto dalle bottiglie e nella penombra, osserva Betty e la banda che si accomodano al loro tavolo.
[La mia Betty...]
Pensa, con aria malinconica, mentre la guarda ridere e scherzare. Annamaria gli sembra molto presa dal discorso, dato che si alza e si agita. Betty sorride, e per lui ogni suo sorriso corrisponde ad una morsa al cuore. Poi la vede sorridere ancora. Nervoso, Armando stringe il bicchiere, domandandosi se stanno parlando di quel dannato francese! Armando avverte il cellulare vibrare nella tasca interna della sua giacca grigia, ma lo lascia vibrare. Chiunque sia non si arrende perchè richiama, e Armando, ancora, lo lascia squillare. Poi vede Betty cambiare espressione ad assumere un' aria severa mentre sembra che sgridi Annamaria. 
[Vorrei tanto sapere di cosa stanno parlando... Ma sono contento di poterla guardare, un' ultima volta...]


FINE CAP.3

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


ALTERNATIVE STORY


CAP.4


Dopo una notte agitata e passata in bianco, Armando si reca all' Ecomoda con molta poca voglia di affrontare una riunione e ripensando alla sciocchezza fatta la sera prima. Dopo aver salutato Wilson, entra nella hall e saluta anche Mariana. Mentre aspetta l' ascensore, osserva Mariana per capire se si siano accorte della sua presenza, la sera prima nel locale. Mariana si accorge che la sta fissando.
"Dottore, tutto bene?"
"Certo Mariana..."
Dopodiche sale, lasciando Mariana al quanto perplessa. Arrivato al secondo piano, si sofferma ad ascoltare Annamaria e Freddy che discutono.
"Allora Annamaria, vi siete date alla pazza gioia ieri sera, eh?"
Chiede Freddy, improvvisando dei passi di danza.
"Ancora Freddy?? Ti dico che non sono affari tuoi!"
"Non capisco il motivo di tanto mistero..."
Poi Annamaria si accorge che Amando è li a pochi passi che ascolta, e lo saluta con aria spaventata.
"Buongiorno Dottore."
"Buongiorno Presidente!"
Armando, tarda a rispondere, guardando Annamaria con aria sospettosa.
"Buon giorno Annamaria."
"Tutto bene Signor Armando?"
"Certo, và tutto splendidamente!"
Sandra e Annamaria si lanciano uno sguardo, mentre Armando raggiunge l' ufficio della presidenza.
"Bionda finta, avvisi il suo capo che il Sign. Armando è arrivato!"
"Certo, giraffa zitellona!"
Poi Patrizia bussa all' ufficio di Marcella.
"Marce, Armando è arrivato!"
"Grazie Patrizia..."
Quindi Marcella raggiunge Armando nel suo ufficio.
"Avanti..."
"Ciao Armando..."
"Ciao Marcella... cosa c'è?"
"Tua madre ieri ha lasciato un foulard qui all' Ecomoda..."
"Io non l' ho visto, guarda di là in sala riunioni..." 
"Sai, ieri sera tua madre ha provato a chiamarti qui all' Ecomoda ma non c'eri..."
Marcella ottiene finalmente l' attenzione di Armando il quale risponde, cercando di non manifestare la sua irritazione.
"Perchè non ero all' Ecomoda, Marcella..." 
"Ha provato anche a casa tua ed al cellulare ma non hai risposto..." 
A quel punto, Armando non resiste più.
"Marcella, cosa vuoi sapere esattamente, qual'è il problema? Ti ricordo che non stiamo più insieme, come passo le mie serate non è più affar tuo."
"Se è per questo non era affar mio nemmeno a due giorni dal matrimonio..."
"Marcella non è possibile, con te è una continua recriminazione! Ad ogni modo, mi è venuto mal di testa perciò sono andato a casa, ho preso un sonnifero e mi sono addormentato presto. Contenta?!"
"Va bene Armando..." - Marcella si volta, ma prima di uscire aggiunge - " Comunque non hai l' aria di uno che ha preso un sonnifero e ha dormito per dieci ore." 
Armando sbatte le cartelline che tiene in mano sulla scrivania, quindi si lascia andare sulla poltrona.
[Quella donna mi rende sempre la vita impossibile!]


Nel frattempo, la banda delle racchie si riunisce in bagno.
"Prima il Sign. Armando era davvero strano ragazze, quando è salito è rimasto lì a fissarmi!"
"Anche con me ha fatto lo stesso Mariana! Che sappia qualcosa?"
"E come potrebbe? La lettera è sempre nascosta, vero Annamaria?" 
Chiede Sofia.
"Ma certo! E' nella mia borsa, e figurati se qualcuno ci mette le mani, verrebbe denunciato immediatamente!"
"Mmmmm... Qui ragazze c'è qualcosa che non sappiamo!"
Incalza Bertha.



Intanto, inizia la riunione tra i dirigenti. Vi partecipano Armando, Marcella, Gutierrez, Ugo e Mario.
"Buongiorno a tutti." - saluta Armando, poi prosegue - "Vorrei prima di tutto discutere dell' organico aziendale. Prima di tutto propongo la re-  integrazione di Mario Calderon come Vice Presidente e Responsabile Commerciale..."
"Era ovvio..."
Ironizza Marcella. Armando cerca di ignorare, quindi prosegue.
"E dò l' incarico a Gutierrez di cercare immediatamente un nuovo Direttore Finanziario, che dovrà farci anche da Contabile e Commercialista."
"No problem, Doctor! Oggi stesso inizierò con i colloqui!"
"Molto bene... Come seconda cosa, vorrei parlare dei punti vendita." 
"Bene, credo ti poter intervenire a questo punto! Ho qualche idea per una totale riforma..."
"No Marcella, ti interrompo subito. Nessuna riforma, i punti vendita e il programma commerciale resteranno invariati." 
Marcella, osserva Armando con aria seria e arrabbiata.
"Io credo sia la cosa migliore lasciare tutto invariato..."
Dice Mario.
"Certo, tu pendi sempre dalle sue labbra, Mario!"
"Marcella, ragiona! Ci siamo appena ripresi, non possiamo sostenere un' altra rivoluzione! E poi non cen'è bisogno, questa nuova gestione è grandiosa!"
"Certo, perchè è stata un' idea di Betty." 
Armando la guarda, piuttosto infastidito.
"E' stata una buona idea, e basta. E' grazie a questa proposta se siamo riusciti a salvare l' azienda!"
Questa frase zittisce Marcella, che prende e se ne và piantando in asso i dirigenti e la riunione.



"Marce, già finita la riunione?"
"Si Patrizia!"
Dice Marcella con aria arrabbiata, mentre marcia verso il suo ufficio, seguita a ruota da Armando che incalza con passo svelto e sicuro, sotto gli sguardi delle segretarie che si guardano con aria preoccupata. Armando entra quindi nel' uffico di Marcella sbattendo la porta, ed inizia ad urlare.
"Marcella, non ti permetto di piantare in asso i dirigenti in questo modo!"
"Perchè, vedo che la mia esperienza ed il mio aiuto non servono."
"Piantala Marcella!! Il tuo parere è del tutto offuscato dal tuo odio e dal tuo risentimento! Qui sono io che comando Marcella, sono io il presidente! E non sono il presidente di una volta! Quello che perdonava le tue uscite ed i tuoi capricci! Non sono più il tuo fidanzato Marcella, che accondiscendeva a tutto quello che dicevi, quello che aveva paura di te! Quello che non aveva il coraggio di ribellarsi! Mettitelo bene in testa! Ora sono solo il tuo capo, quindi quando dò un ordine è un ordine! E non si fà nessuna rivoluzione! E forse sarebbe il caso che la smettessi di essere così rancorosa nei confronti di Betty, dato che non c'è più!"
"E' questo no, che ti rende così nervoso?"
Armando le punta il dito dicendo:
"Piantala Marcella, non te lo ripeterò più!"
Conclude Armando, uscendo dall' ufficio di Marcella per andare nel suo. Le segretarie si guardano interrogandosi, dopo di che Patrizia và nell' ufficio di Marce.
"Marce? Posso entrare?"
"Vieni Patrizia..." 
"Ah, Marce! Non puoi davvero versare delle lacrime per quello lì!"
"Non immaginavo che sarebbe stato così averlo di nuovo come presidente... Mi ha trattata come una sua dipendente Patrizia!"
Si sfoga Marcella, disperata.


Armando, dopo aver sciolto la riunione, si rintana nel suo ufficio e viene raggiunto da Mario.
"Quella donna non la sopporto più Calderon, mi manderà al manicomio!!"
"Accidenti tigre! Si sarà sentita anche in Cina la sfuriata che le hai fatto..."
"Non sono più riuscito a trattenermi, Calderon!"
"Certo che oggi sembri più agitato del solito, e non mi pare che tu abbia dormito un granche."
Dice Calderon, accomodandosi sul divano in pelle. Armando si accomoda alla scrivania e, dopo essersi tolto gli occhiali ed essersi stropicciato gli occhi, inizia a raccontare.
"Ho visto Betty ieri sera..." 
Calderon, incredulo, spalanca gli occhi e balza in piedi.
"Come, come?? Armando, sei forse impazzito?? Eravamo d' accordo che questa sarebbe stata una storia chiusa, archiviata!" 
"Non ci ho parlato, Calderon..."
"Mi fai capire, Armando?!"
"Ieri sera ho seguito la banda delle racchie fino ad un locale, lì si sono incontrare con Betty."
"Quindi le hai spiate?"
"Esatto."
"Armando, tu sei fuori di testa! E se ti ha visto, se la banda ti avesse visto!"
"No, non credo. O sarebbero dietro a parlare ogni secondo chiuse in bagno..."
Quindi Mario tira un sospiro di sollievo, e si accomoda nuovamente sul  divano.
"E come sapevi che si sarebbero viste?"
"Ieri sera quando sono uscito di qui ho incontrato Freddy all' ascensore che parlava con loro, e ho sospettato qualcosa quindi le ho seguite."
"Tu sei impazzito amico... Sono passati mesi, dovresti smetterla con tutta questa storia! Sei libero santo cielo! Marcella non c'è più, dovresi spassartela con una modella diversa ogni sera!"
"Non dire sciocchezze Calderon! E Marcella non la sopporto più... Anche se non stiamo più insieme continua a riempirmi di domande! A quanto pare ieri sera era insieme a mia madre, e mia madre mi ha cercato qui, a casa ed al cellulare senza trovarmi e stamattina Marcella mi ha ricoperto di domande!"
"E tu cosa le hai detto?"
"Che ho preso un sonnifero e mi sono addormentato presto..."
A Mario scappa un ghigno.
"Che scusa credibile! Un sonnifero ti avrebbe fatto bene amico..."
"Non ho chiuso occhio..."
"E cosa sei riuscito a capire di quello che si dicevano Betty e la banda delle racchie?"
"Nulla Calderon, neanche una parola... Ma Betty sembrava.... serena..."
"Bene Armando, dovresti imparare da lei! Ora l' hai vista per l' ultima volta quindi basta! Ok??"
"Non preoccuparti... Tanto oggi stesso è tornata a Cartagena da... da quel francese!"


FINE CAP.4




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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


ALTERNATIVE STORY


CAP.5


Tutta trafelata, Bertha torna in bagno dalle altre ragazze.
"Ragazze, ragazze! Non potete immaginare che pettegolezzo succulento!"
"Allora Bertha, dicci cos' hai sentito!!"
"Il Sign. Armando e il Dottor Calderon si sono chiusi in presidenza e si sono messi a parlare, inizialmente della sfuriata che il Sign. Armando ha fatto alla Sign.ra Marcella. Ha detto che non la sopporta più! E poi... tenetevi forte... Pensate che ieri sera il Dottor Armando ci ha seguite al Santuario, ed era a pochi passi da noi che ci spiava!"
"Santo cielo, che storia!!"
"Oh mamma!!"
"Ma come ha fatto a sapere che saremmo uscite con Betty?"
"Il Dottor Armando ha detto che ci ha sentite parlare con Freddy perciò, visto che sapeva che Betty sarebbe stata in città per chiudere la questione Terramoda, ci ha seguite!"
"Oh mamma, Betty si arrabbierà molto quando lo saprà!!"
Incalza Annamaria, poi è il turno di Sofia.
"E cosa è riuscito a capire di quello che ci siamo dette?"
"Neache una parola Sofia! Ci è solo rimasto male perchè gli è sembrato che Betty fosse serena..."
"Sì, ma come mai non ha fatto nulla ed è rimasto in disparte a spiarci! In altre occasioni in cui ci ha seguite non l' ha fatto..."
Chiede Sofia.
"Ah, non lo so... Evidentemente non sapeva cosa fare!"
Risponde Bertha. Poi aggiunge:
"E a quanto pare, ieri sera la Sign. Margherita era con la Sign.ra Marcella hanno chiamato il Dottor Armando su tutte le linee, senza ricevere risposta, perciò stamattina la Sign. Marcella l' ha riempito di domande."
"Certo, ecco perchè l' ha trattata così!"
Conclude Sofia.
Poi Annamaria propone di contattare Betty, per aggiornarla sulla situazione.



La banda, si trova la sera stessa a casa di Betty.
"Ciao ragazze! Prego, accomodatevi!"
"Ciao Betty, ciao Nicola!"
"Ciao a tutte! Betty io allora torno a casa, ti lascio con le tue amiche così parlate tra donne, ok?"
"Va bene Nicola, a domani!"
"Ci vediamo al ristorante alle otto precise! Salve ragazze!"
"Ciao Nicola!"
Quindi le ragazze restano sole, e Betty chiede loro come mai volevano vederla con tanta urgenza. Le ragazze si guardano, poi si siedono e Bertha inizia a raccontare.
"Dunque Betty... Da fonte autorevole, che poi sarei io ed il mio infallibile udito, pare che ieri sera... ll Dottor Armando ci abbia seguite e spiate!"
Betty, resta sbigottita.
"Cosa?! E come faceva a sapere che ci saremmo viste?!"
"A quanto pare ci ha sentite parlare con Freddy, Betty... Ma non abbiamo detto nulla a Freddy! Semplicemente che saremmo uscite tra noi a divertirci senza fare il tuo nome, ma il Dottor Armando che sapeva che eri in città, deve essersi insospettito e ci ha seguite..." 
Spiega Annamaria.
Betty, si mette la testa tra le mani.
"Oh mio Dio, quell' uomo non mi lascerà mai in pace!"
"Non preoccuparti Betty, perchè il Sign. Armando è convinto che tu oggi stesso sia ripartita per Cartagena da Michel!"
"E voi come fate a sapere tutto questo?"
"Ho ascoltato cosa si dicevano lui e il Dottor Calderon, sono stati mezz' ora chiusi in presidenza a parlare!"
Seguono attimi di silenzio, poi Bertha continua il suo racconto.
"Ha detto al Dottor Calderon che non è riuscito a carpire nemmeno mezza parola, e pare che stanotte non abbia chiuso occhio! Stamattina aveva un aspetto orribile..." 
Betty, che si tormenta nervosamente le mani, ascolta con attenzione mentre il suo cuore prende a battere velocemente. Se ripensa che la sera prima Lui era lì a pochi passi... Ancora la cerca, ancora la pensa dopo tanto tempo... Poi torna in sè, imponendosi gli stessi pensieri che ha obbligato di fissarsi in testa nell' ultimo anno, cioè di non cascarci ancora! 
"Betty, oggi è stata una giornata infernale... Non sai che sfuriata ha fatto il Dottor Armando alla Sign.ra Marcella!"
Incalza Annamaria.
"E come mai?"
Chiede Betty, incuriosita.
"A quanto pare la Sign. Marcella ha piantato in asso la riunione dei dirigenti chiudendosi in ufficio, poi il Sign. Armando l' ha seguita e le ha fatto una vera scenata! Lui le ha detto che non è più nè il presidente di una volta, nè l' uomo di un tempo quindi non è più disposto a dargliele vinte e a sopportare i suoi capricci... "
Dice Annamaria, poi Bertha prosegue:
"L' ha trattata come un'impiegata!"
Quindi prende di nuovo la parola Annamaria.
"No anzi, con noi è più gentile! Hanno parlato anche di te Betty... Lui le ha detto di smetterla di essere così rancorosa per quello che è accaduto, non ha senso dato che non ci sei più in azienda...E quando lei gli ha risposto che per questo è così nervoso, il Dottor Armando si è arrabbiato ancora di più ed è uscito sbattendo la porta."
"Con tutte le volte che il Dottor Armando ha urlato, non l' ho mai visto così! Una vera e propria scenata!"
Dice Sofia.
"Sai Betty, anche se se te ne sei andata e i guai finanziari dell' azienda sono finiti, ci sono ancora tanti problemi..."
"Non è una cosa che mi riguarda ragazze. Non più."
Conclude Betty.



 
UN MESE DOPO
 


Al ristorante "Le Mer Bleue", sono tutti in fermento per l' imminente apertura. Betty, è impegnata a controllare un' ultima volta la carta per assicurarsi che i costi siano conformi ai piatti proposti, quando si sente afferrare da dietro e si volta.
"Michel!"
"Ciao Betty, ho fatto il prima che ho potuto!"
Quindi i due si scambiano un tenero bacio.
"Mi sei mancata così tanto Betty..."
"Anche tu.."
"Come procede qui?"
"Tutto alla perfezione, stasera sarà un successone!"
"Nicola dov'è?"
"In ufficio..." 
"Bene, raggiungiamolo."
Dopo le informazioni apprese dalle ragazze, Betty si è sentita combattutra tra il cuore e la ragione. Ora, sapendo che Lui la sta pensando e si sta tormentando, è diventato più complicato di quanto pensasse viviere di nuovo a Bogotà... Camminando per le strade col terrore o la speranza di incontrarlo. Il terrore di vederlo, e di tornare indietro di sei mesi col cuore e con la mente. L' unica sua consolazione, è sapere che lui la crede molto lontano.




Anche all' Ecomoda la situazione è in fervore. Lo showroom è invaso di persone, modelle, operai ed addetti al catering che stanno preparando tutto per la presentazione della nuova collezione, la prima della rinnovata presidenza di Armando. Come sempre, la banda delle racchie non è ai loro posti di lavoro poichè, in bagno, stanno osservando gli inviti di Bettty e Michel all' inaugurazione del nuovo ristorante, che si terrà quella sera. 
Dopo la sfuriata di Armando, la situazione tra lui e Marcella, anche se non è serena, per lo meno si è appianata: la sfuriata ha assortito gli effetti sperati da Armando, tanto che Marcella ha abbassato la cresta.
Giù nella hall, Freddy e Wilson discutono di un problema che affligge il povero fattorino da qualche settimana.
"Freddy, è da almeno un mese che ti tormenti per quella stupida lettera!"
"Wilson, non capisci nulla! Come faccio a stare calmo se la mia regina riceve lettere da altri ammiratori?"
"Ma tu sei sicuro che fosse una lettera d' amore?"
"Lei stessa ha detto così al Sign. Armando e alla Sign.ra Marcella, l' ho sentito con le mie orecchie!"
"Io comunque controllerei..."
Quindi Freddy, approfittando del fatto che Annamaria e le altre ragazze sono riunite e la bionda finta non c'è, fruga nella roba di Annamaria.
[Dove sarà quella stupida lettera!]
Si domanda, dopo aver messo a soqquadro la scrivania, senza successo. Decide poi di svuotare la borsa della ragazza.
[Oddio!! Eccola qui...]
Quindi rimette tutti gli effeti personali di Annamaria nella borsa, e la borsa al suo posto. Ma la voce del Dottor Armando lo fa trasalire e gli cade la lettera sulla scrivania, in mezzo ad altre carte.
"Freddy!!"
"Sì, Dottore?"
"Bisogna pulire tutto questo corridoio..."
"Ora Dottore?"
Chiede, con voce stridula. Armando, gli si avvicina e lo guarda storto.
"Freddy... La collezione si presenta oggi o domani o tra un settimana?"
"Oggi Dottore, esattamente tra due ore e trendadue minuti."
"E allora si muova!!"
"Certo Dottore!"
Poi, Armando incrocia Caterina Angel.
"Salve Armando..."
"Caterina..."
I due si salutano con un guancia a guancia.
"Hai fatto uno splendito lavoro Caterina, come sempre."
"Grazie Armando, e siamo in perfetto orario!"
"Benissimo Caterina..."
"Armando, spero non vi offenderete ma non mi posso trattenere per il dopo-sfilata! Il fatto è che ho un impegno a cui non posso assolutamente mancare..."
"Non preoccuparti Caterina, sei stata meravigliosa a fare tutto questo pur avendo un altro impegno..."
"Figurati Armando. Ora corro da Ugo prima che diventi isterica!"
"Per carità, è meglio se corri!"
Dice Armando, ridendo. Poi, girandosi verso la scrivania di Annamaria, riassume un espressione seria.
"Ma non è possibile!! Annamaria, Annamaria!" 
Non udendo risposta, decide di mettere ordine lui stesso. 
[Mancano due ore alla sfilata, e guarda come sono conciate le scrivanie! Non è possibile che debba fare tutto io in questa... azienda...]
Armando, trovando la lettera di Betty tra le altre carte e leggendo il mittente, resta di sasso. Dopo pochi secondi di interdizione, se la mette in tasca. Quindi rimette velocemente in ordine la scrivania di Annamaria e si infila nel suo ufficio chiudendo la porta a chiave. 



La banda intanto rientra dal bagno e si mette a discutere di cosa indossare per l' inaugurazione del ristorante.
"Sarò divina con quel vestito nero, stasera ho proprio voglia di trovarmi un giovanotto ragazze!" 
Interviene Annamaria, poi tocca a Sandra.
"Ah, ragazze! Sarà una serata esclusiva e stupenda!"
Di spalle, arriva Patrizia.
"Ditemi un pò, banda delle racchie! Non ditemi che sperate di essere invitate alla sfilata!"
Dice Patrizia, divertita.
"No bionda finta, non potremmo perchè abbiamo un altro impegno! Un invito per una serata in un posto esclusivo!"
Dice Sandra.
"Certo, come no e ci andrete vestite con gli abiti del mercato delle pulci?"
"Ma come si permette, stupida oca bionda!"
Risponde Annamaria.
"E toglietemi una curiosità, di che festa si tratta?"
Ironizza Patrizia.
"Una a cui lei non è stata invitata!"
Controbatte Annamaria.




Armando, si rigira la busta tra le mani e poi decide di aprirla. Nel primo foglio vi trova dei numeri telefonici.
[Sono i numeri di telefono di Betty...]
Mentre, aperto il secondo figlio, si sofferma a leggerlo:



Care ragazze,
Come state? Sono sicura che questa lettera mi farà piacere. Mi dispiace di non avervi scritto prima, ma il trasloco ed il nuovo lavoro mi hanno portato via molto tempo, ma ora eccomi qui!
Mi mancate molto, e perciò sono molto contenta di annunciarvi che presto tornerò a Bogotà! Michel mi ha dato l' incarico di gestire la nuova apertura di un ristorante lì a Bogotà, e purtroppo, dovrò anche sbrigare una certa cosa che chiuderà per sempre il mio conto con il passato.
Appena ricevete questa lettera, contattatemi al numero che ho allegato in un foglietto ( il mio nuovo numero di cellulare e quello di casa), così potremmo metterci d' accordo per vederci.
A presto ragazze!
Con effetto.
Betty.

P.S. - Vi pregherei vivamente di non dire nulla a nessuno del mio ritorno, e di nascondere accuratamente la lettera e i miei numeri di telefono, grazie.




Armando, posa la lettera sconcertato.
[Betty è a Bogotà... E' stata qui per tutto questo mese...]



FINE CAP.5    








 

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Capitolo 6
*** Capitolo Sei ***


ALTERNATIVE STORY


CAP.6



Armando posa la lettera e osserva il vuoto. Quindi inizia a pensare.
[Betty è tornata a Bogotà... Chissà qual'è questo ristorante...]
Si interroga, continuando ad osservare la lettera. Quindi, afferra la sua pallina anti-stress e continua a riflettere.
All' improvviso, sente qualcuno che prova ad aprire la porta ma senza successo dato che è chiusa a chiave, quindi bussa e chiama il suo nome.
"Armando? Sei lì?"
Chiede Calderon.
[Dannato Calderon! Non mi lascia mai in pace!]
Quindi Armando afferra il telefono e compone il numero di cellulare di Betty. Dopo due eterni squilli e momenti di tremenda angoscia in cui Armando muove nervosamente la gamba sotto la scrivania, di là sente una voce.
"Pronto?"
Nessuna risposta.
"Pronto, qui Beatrice Pinzon Solano, chi parla?" 
[La mia Betty....]
Poco dopo, Mario fa irruzione nel suo ufficio passando per la sala riunioni. Armando, distrattamente, non aveva chiuso quella porta.
"Armando, cosa fai qui? Manca poco alla sfilata..." 
Armando, in fetta e furia butta giù l' apparecchio sperando che Betty non abbia sentito!
"Accidenti, Calderon!"
Mario, dalla faccia dell' amico, capisce che è successo qualcosa quindi si accomoda sul diavano.
"Cosa ti tormenta stavolta?"
Chiede ironicamente. Quindi Armando alza la lettera.
"Cosa sarebbe quella?"
"Una lettera Mario..." 
"Certo, questo lo vedo da me!"
Armando, si sporge sulla scrivania e continua:
"E' una lettera di Betty, che le racchie avevano nascosto."
"Ma non è possibile Armando, ancora con questa storia! E sentiamo, cosa dice quella lettera?"
"Che Betty è torata a vivere a Bogotà, Calderon. Che per tutto questo mese è stata qua!"
"Ed era lei al telefono?"
"Sì Calderon, e qualche furbo è entrato nella stanza sbraitando il mio nome! Spero solo che Betty non ti abbia sentito..."
"Ti comporti come un adolescente! E cosa vorresti fare adesso?" 
"Devo trovarla Calderon!"
"Sei pazzo?! Tu ora devi uscire e andare di là, stanno per arrivare fotografi, giornalisti, i tuoi, Daniele Valencia che non aspetta altro che tagliarti le gambe! Non puoi snobbare il lancio della collezione, per Betty poi! E poi lei ora si trova a lavorare accanto al suo bel francese..."
Qunindi Armando si irrita e gli lancia addosso la sua pallina anti-stress. 
"Devo prima rimettere questa lettera al suo posto prima che Annamaria si accorga che è sparita..." 
"Perfetto, poi devi tornare in te!"
Quindi Mario ed Armando escono dall' ufficio della presidenza. Stanno per avvicinarsi alla scrivania di Annamaria quando incrociano Daniele Valencia con Margherita e Roberto, Armando è quindi costretto a mettersi la lettera in tasca.
"Mendoza, sempre in coppia voi due." 
"Daniele, se dicessi che è un piacere vederti mentirei."
"Ragzzi per favore, figliolo mi sembra tutto grandioso. Perchè non ci accompagni a vedere i modelli?"
Quindi si dirigono tutti all' ateriler, mentre la lettera resta in tasca di Armando.



Nel frattempo, la banda arriva tutta eccitata al ristorante.
"Ragazze, Buonasera!"
"Ciao Betty!"
"Freddy,Wilson!"
"Buonasera stimatissima Dottoressa Pinzon!"
"Ma no Wilson, ora sono solo Betty! Prego, venite al vostro tavolo!"
"Che bello Betty, un tavolo riservato solo a noi!"
"Ma la Sign.ra Caterina?" 
"Arriverà più tardi Betty, in Ecomoda stasera c'è il lancio della nuova collezione quindi si raggiungerà dopo la sfilata!"
"C'è il lancio della nuova collezione, ah sì?"
Chiede Betty, ripensando alle poche parole che è riuscita a carpire prima che cadesse la comunicazione di quella misteriosa telefonata di pochi istanti fà. 
Quindi la banda saluta Michel e Nicola.
"Michel, che piacere rivederti!!"
Dicono, tutte eccitate.
"Anche per me ragazze. Spero che vi divertirete stasera, e che apprezzerete tutto il menù!"
"Annamaria, ho bisogno di parlarti in privato."
"Certo Betty...." 
Le due donne, si allontanano dal tavolo, quindi iniziano a parlare.
"Dove tieni la lettera?" 
"Sempre nella borsa Betty, eccola..."
Annamaria, inizia a frugare e non trovandola, guarda Betty preoccupata.
"Non c'è, Betty..." 
"Oh, Annamaria!"
"Betty, ti giuro che non l' ho mai tirata fuori! Ma chi può averla presa?"
"Io lo so Annamaria... Prima ho ricevuto una telefonata strana, e dall' altra parte non parlava nessuno... Ad un certo punto ho sentito una voce, ho sentito solo "la sfilata sta per cominciare", e quella voce la riconoscerei tra mille! Era il Dottor Calderon!"
"Oh mio Dio Betty! Il Dottor Armando ha frugato nella mia borsa?!"
"Perchè ti stupisci tanto Annamaria, ricordati che ha rubato il diario dalla mia borsa!"
"Betty, mi dispiace..." 
"Ora il Sign. Armando mi cercherà, inizierà a tormentarmi..." 
"Oh, Betty! Mi dispiace..."
"Non preoccuparti Annamaria, non è colpa tua... torna dalle altre e racconta loro tutto, ma vi prego! Recuperate la lettera... Per quello che può servire..." 
"Va bene Betty...."
Quindi Annamaria aggiorna il resto della banda, mentre Freddy ascolta ed inizia a sudare freddo.



All' Ecomoda intanto, inizia la sfilata e prendono tutti posto.
"Marcella, mi sembra turbato Armando, che succede?"
"Non ne ho idea Margherita, oramai non ci parliamo quasi più."
"Sarà solo nervoso per la sfilata."
Conclude Roberto. Dopo di che Armando entra in passerella e si elevano gli applausi.
"Salve a tutti. Vi vorrei ringraziare innanzitutto, per essere intervenuti questa sera. Come sapete, la presidenza dell' Ecomoda è tornata nelle mie mani e spero, con questa collezione che si intitola "Ritorno alle origini", di aprire un nuovo capitolo nella storia di quest' azienda. Ora Ugo Lombardi vi illustrerà i dettagli della collezione, grazie a tutti."
Quando Armando prende posto tra Roberto e Mario, Ugo inizia la sua breve presentazione.
"Buona sera a tutti. Come ci ha illustrato il nostro Presidente, la collezione si intola "Ritorno alle origini", perciò ho utilizzato il marrone, il beige, la terra, il verde, e il tessuto animallier... Tutti colori e tonalità che riconducono alla terra e alla natura, da dove abbiamo avuto origine. Spero che resterete abbagliati."
Quindi inzia la sfilata.



Intanto, al Le Mer Bleue, la prima cena è iniziata. 
"Certo che la Sign.ra Caterina ha fatto un gran bel lavoro, guardate quanta gente!!"
Commenta Annamaria. Poi tutti si zittiscono per ascoltare il discorso di Michel.
"Buonasera Signori. Vi ringrazio per essere qui stasera, e spero che la cucina del nostro chef  Pablo De Juvar sia di vostro gradimento. Questo è per me l' inzio di un nuovo sogno con l' apertura di questo nuovo ristorante. Ma non avrei mai potuto fare questo senza il mio chef, il mio maitre Francisco Santo, tutto il personale di sala, i barmani, i recpionisti, la brigata di cucina e due collaboratori preziosi che mi affiancano. Lo stimato economista Nicola Mora e la mia splendida vice presidente Beatrice Pizon Solano."
Conclude Michel, cingendo Betty con un braccio. La ragazza sorride davanti ai flash dei fotografi, mentre la ragazze applaudono tutte eccitate.
"Per concludere, ringrazio i giornalisti presenti ed  fotografi. Spero vi divertirete! Buona serata."



Dopo la sfilata, Armando inizia ad essere bersaglio di giornalisti, emittenti televisive e fotografi. Quando finalmente riesce a sganciarsi, raggiunge la sua famiglia, Mario, Daniele, Marcella e Caterina.
"Armando, una bellissima sfilata!"
"Grazie papà..."
"Signori, io purtroppo devo scappare. Ho un altro evento da me organizzato a cui presenziare, e non posso mancare!"
"Ti ringraziamo Caterina, a presto!"
Quindi la P.R. abbandona l' azienda.
"Mi auguro solo che continui così Mendoza."
"Sarebbero i tuoi complimenti, Valencia?"
"Non ci contare Armando." 
Poi, Mario si avvicina ad Armando e lo trascina via dalla folla.
"Tigre, ho agganciato due bellezze di prim' orine!"
"E quindi?"
"E quindi una è per te, Armando amico mio..."
Armando, lo guarda con aria molto seria.
"Calderon! Sto per riempirti di botte un' altra volta! Ma non hai capito quello che ti ho detto poche ore fà?!"
"Mmmmmm... Quando la finirai Armando!" 
In quel istante, si avvicinano due modelle.
"Armando, che bello vederti!"
"Ragazze, buonasera..."
Risponde Armando, educatamente.
"Noi e il tuo amico Mario pensavamo di andare a fare un giro dopo, vieni con noi Armando?"
"No ragazze, ma vi ringrazio..."
Ed ecco che si avvicina un fotografo.
"Un' altra foto al Presidente?"
"Sì, dai Armando! Facciamoci una foto insieme!"
Intervengono le modelle, quindi il fotografo scatta. Intanto Marcella, osserva tutta la scena.
"Sorellina, mi auguro tu non ti stia ancora tormentando per quel soggetto!"
"No Daniele, non preoccuparti per me..."
"Lo spero Marcella. Dovresti ricominciare la tua vita... Scusa un secondo."
Quindi Daniele si allontana e raggiunge Patrizia.
"Patrizia, sono sempre più corte le tue gonne."
Le dice Daniele, osservandole le gambe ed il sedere.
"Daniele Valencia, sei pregato di starmi lontano!"
"Patrizia, Patrizia... La mia proposta è sempre valida, ricordatelo."
"E tu ricordati che non accetterò mai!"
Quindi la bionda si allontana, piantandolo in asso.



"Eccomi qui, ho fatto il prima che potevo, Buonasera a tutti!"
Saluta Caterina, e poi prende posto accanto a Betty. Le due donne iniziano a parlare sotto voce, quindi Betty la aggiorna.
"Effettivamente Armando mi è sembrato turbato..."
"Nessuno sà che è venuta qui, vero Caterina?"
"No Betty, tranquilla. E poi Armando non potrebbe ma piantare in asso la presentazione anche se lo sapesse..." 
Quindi Caterina la guarda col suo mezzo sorriso, e riprendono a mangiare.



E' tardi oramai, sono quasi le undici quando Armando, stanco e pensieroso, è alla guida della sua Hyundai blu, diretto nel suo appartamento. Dopo la sfilata, è praticamente scappato dall' Ecomoda prima che Mario potesse incastrarlo in qualche serata con qualche modella. Fermo al semaforo, osserva le luci e i passanti attorno a sè quando viene attirato da una grande folla che, alla sua destra, abbandona un ristorante. Vede quindi la banda, Freddy, Wilson e la Sign.ra Caterina. Armando afferra una penna dal portaoggetti, la stappa con la bocca quindi si annota il nome sulla mano. Il semaforo diventa verde e sgomma via.
[Le mer bleue. Bene, domani si andrà a pranzo fuori.]



FINE CAP.6






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Capitolo 7
*** Capitolo Sette ***


ALTERNATIVE STORY


cap.7


La banda, vedendo Freddy varcare la soglia che separa l' ascensore dal 2^ piano, lo prende facendolo sedere su una sedia della sala d' aspetto nella segreteria presidenziale. Dopo aver scoperto che la lettera di Betty è sparita, e che probabilmente l'ha presa il Dottor Armando, sono iniziate subito le indagini, le congetture e le intercettazioni della banda delle racchie, che hanno condotto a sospettare che il primo a cercare di rubare quella lettera sia stato Freddy.
"Buongiorno ragazze, innanzitutto! Non mi spiego come mai mi trattiate così!"
"Siedi e ascolta Freddy." - inizia Bertha -  "Stiamo indagando su una cosa grave! Ti ricordi quella lettera che ha ricevuto Annamaria più o meno un mese fà, a cui tu eri molto interessato?"
"Sì, mi ricordo..."
Risponde Freddy con voce stridula.
"E' sparita Freddy, e noi vogliamo sapere tutto ciò che sai!"
"Io perchè dovrei sapere qualcosa?"
"Freddy, finiscila e sputa il rospo!"
Interviene Mariana. 
"Io non so nulla..."
"Ah sì? E allora perchè ieri sera a cena sei diventato bianco come un lenzuolo mentre parlavamo della lettera?"
Chiede Sandra.
In quell' istante, si apre l' ascensore ed escono Armando, Patrizia, Marcella e Mario che si sono incrociati nella hall e sono saliti insieme. Assistendo alla scena, Marcella domanda:
"Ma insomma, che sta succedendo qui? E lei Mariana, come mai non è alla reception?"
"Signora Marcella, Signor Mario, Dottor Armando buongiorno! Io stavo per scendere..."
"No aspetti Mariana. Non è possibile che in quest' azienda non lavori mai nessuno! Esigo sapere cosa sta succedendo, e come mai cel' avete con Freddy!"
Le ragazze, si zittiscono guardandosi negli occhi. Poi Bertha prende la parola.
"Vede Signora Marcella, stavamo indagando su un furto avvenuto in quest' azienda."
"Furto? Che tipo di furto?"
Si fà avanti Annamaria.
"Qualcuno ha rubato qualcosa a cui tenevo molto dalla mia borsa Signora Marcella... Non era nulla di prezioso ma ci tenevo, ecco tutto..."
"E di cosa si tratta Annamaria?"
"Di una lettera..."
Armando e Mario, si guardano negli occhi e Armando trattiene il respiro.
"E state facendo tutto questo caos per una lettera?"
Commenta Patrizia.
"Patrizia, per favore. Mettere le mani nella borsa di una donna non è elegante ad ogni modo, ed è un atto grave! Quindi Freddy, dica quello che sà."
Freddy si alza ed inizia a parlare.
"O-ok... Ho preso io la lettera dalla borsa..."
"Oh, Freddy!!"
"Io volevo sapere chi fosse a scrivere ad Annamaria, perciò ho cercato quella lettera..."
"Freddy, mi stupisco di lei... Ora per favore restituisca la lettera ad Annamaria e tornate al lavoro!"
"Ma io non ho quella lettera! Stavo finendo di raccontare che nell' istante in cui l' ho presa in mano il Signor Armando mi ha dato un incarico da portare a termine nell' immediato perciò ho lasciato la lettera sulla scrivania di Annamaria e me ne sono andato."
Quindi tutti guardano Armando. L' uomo, si sente quasi in trappola ma riesce a districarsi.
"Magari la signora delle pulizie l' ha scambiata per carta straccia e l' ha gettata... Senza offesa Annamaria ma la sua scrivania è sempre così disordinata!" 
Interviene Armando, cercando di mantenere un' aria serena e tranquilla. Annamaria risponde:
"Veramente Signor Armando abbiamo una vaga idea di dove sia ora quella lettera..."
"E come mai non la andate a riprendere, invece di tormentare Freddy?"
"Ora che sappiamo dov'è lo faremo Signora Marcella."
"Bene, ora che questa storia è chiusa, cosa ne dite di tornare al lavoro?"
"Certo Signora Marcella..."
Quindi Armando e Mario si chiudono nei rispettivi uffici, Patrizia e Marcella nel' ufficio di quest' ultima e la banda prosegue la loro conversazione in bagno.
"Ecco ragazze come sono andate le cose!!"
Dice Sofia.
"Avete visto la faccia del Signor Armando? Si è sentito preso in castagna!"
"Quindi, secondo la mia ricostruzione, Freddy ha preso la lettera dalla borsa di Annamaria, ma poi non ha fatto in tempo a metterla in tasca dato che è stato sorpreso dal Signor Armando. Quindi Freddy si è allontanato per tornare al lavoro e il Dottor Armado deve aver visto la lettera e l' ha presa!"
Dice Bertha.
"Certo, non c'è altra soluzione al caso!"
Risponde Sandra.
"Ora ragazze dobbiamo recuperare quella lettera, come ci ha chiesto Betty!"
"E come dovremmo fare Bertha? Non possiamo certo metterci a frugare in presidenza!"
"Bhe Annamaria, dobbiamo trovare un piano!"
Nel frattempo Armando, nascosto dietro l' angolo, ascolta con molta attenzione tutta la conversazione.
"Ragazze, io vi avevo detto che dovevamo avvertire il Sign. Armando appena abbiamo ricevuto la lettera, ed avremmo evitato tutto questo!"
"Sì Annamaria, così Betty ci avrebbe di certo ammazzate!"
Risponde Sandra.
"Tanto alla fine è comunque venuto a sapere tutto... Ed ora cel' avrà con noi e penserà ancora che siamo contente che Betty sia partita!"
"Annamaria, ti ricordo che Betty è nostra amica non il Sign. Armando quindi è lei che dobbiamo aiutare!"
"Io credo sempre che abbia ragione Annamaria figliole. Il Signor Armando è stato molto male per la partenza di Betty, e ricordate che il giorno che ha deciso di andarsene gli avevamo anche promesso il nostro sostegno!"
"Certo Ines, e lo abbiamo fatto. Abbiamo provato a far ragionare Betty e a convincerla dei sentimenti del Signor Armando nei suoi confronti se ben ricordate, ma se lei non ci ha creduto cos' altro possiamo fare noi!"
Risponde Sandra.
"Io continuo a pensare che dovremmo aiutare ancora il Signor Armando, quell' uomo si è comportato bene con noi ultimamente!"
"E poi Betty cel' avrebbe con noi a vita, io non sono d' accordo con voi..."
"Io sto con Sandra!"
"Anche io ragazze..."
Rispondono Bertha e Sofia.
"Annamaria, parlando d' altro... hai comprato quella rivista?"
"Ma certo Sandra, eccola qui, guarda! Ci sono le nostre foto e quelle di Betty con Michel!"
"Wooow!! Certo che sono davvero belli insieme!!"
"Leggiamo l' articolo ragazze..."
Quindi, all' improvviso, spunta Armando da dietro l' angolo. Fermo con le braccia incrociate, osserva la banda che di spalle a lui guarda la rivista. 
"Ehilà!"
"Ahaha... S-signor Armando!"
"Signor Armando, cosa fa qui?"
"E voi? Sono solo le otto e mezza, non pensate che avete chiacchierato abbastanza per oggi? Se dovesse entrare Daniele Valencia in azienda, cosa pensate che troverebbe? Scrivanie vuote!"
"Torniamo subito al lavoro..."
"Un secondo. Cosa c'è di così interessante in quella rivista?"
Le ragazze, si guardano negli occhi tra loro. Decidendo che rispondere "nulla" sarebbe inutile, decidono di dire la verità.
"Guardi lei stesso Signor Armando..."
Risponde Annamaria, passando la rivista all' uomo. Armando dopo aver letto il titolo "Gourmet" in copertina, inizia a guardare le foto di Michel e Betty, fianco a fianco. In alcune foto c'è anche Nicola Mora, in altre tutta la banda, Wilson e Freddy e anche la Signora Caterina. Armando lancia uno sguardo gelido alla banda, dopo di che inizia a leggere l' articolo.


 
SUCCESSONE PER L' IMPREDITORE MICHEL DOINEL


Bogotà. Ieri sera si è tenuta l' inaugurazione del primo ristorante, in questa città, della catena "Le Mer Bleue", di proprietà dell' impreditore francese Michel Doinel.
La cena di apertura si è tenuta alle ore 20 e vi hanno partecipato tv internazionali, le più alte testate, le più famose guide di ristoranti e giude turistiche e per finire il famoso critico ed esperto di ristoranti, Francisco Gomez.
....
I piatti e le portate variano da primi di pasta, alle zuppe, piatti di pesce, piatti di carne e portate vegetariane e per i soggetti celiaci e con altre intolleranze alimentari. I dolci sono stati il fiore all' occhiello della serata. 
....
Francisco Gomez commenta: "Il menù è in grado si soddisfare ogni tipo di target, e di rispondere alle esigenze dietetiche di chiunque. Il cibo è ottimo e l' ambiete famigliare ma al tempo stesso elegante ed essenziale. Michel Doinel è un uomo dalle mille risorse, un professionista in gamba ed una persona eccezionale e i suoi collaboratori, gli economisti Nicola Mora e Batrice Pinzon Solano, hanno contribuito alla creazione di questa nuova attività che sarà senza dubbio un successo."
...
Nelle foto sottostanti vediamo il Signor Doinel con i suoi collaboratori: Beatrice Pinzon Solano, Vice Presidente della società, e Nicola Mora, il Direttore Fianziario. Nelle foto a fianco alcuni osptiti: l' organizzatrice di eventi Caterina Angel che si è occupata dell' organizzazione della serata, poi Annamaria Fuentes, Sandra Patiño, Sofia Rodrìguez, Ines Peña Gòmez, Mariana Valdez, Bertha Gonzales, Freddy Contreras e Wilson Saztoque, amici dei Dirigenti.
...
Michel Doinel ha aperto altri punti nelle città di Cartagena, in cui si trova la sede centrale, Madellin, Barranquilla ed ora a Bogotà. Le prossime aperture saranno nelle città di: Santa Marta, Cali e San Juan de Pasto.




Armando, con aria da funerale, chiude la rivista e dopo qualche secondo la rende alle ragazze.
"Tornate al lavoro ora."
Quindi abbandona il bagno.
"Ragazze, avete visto che faccia aveva??"
Dice Annamaria. Ines prosegue:
"Povero Sign. Armando, ci è rimasto così male...."



Patrizia e Marcella nel frattempo commentano l' accaduto di poco prima.
"Marce, mi spieghi perchè Armando avrebbe dovuto prendere la lettera del fidanzato, ammesso che esista, di quella tipa della banda?"
"Non lo so Patrizia! Ma hai visto la faccia della banda e la reazione di Armando? Sembrava piuttosto turbato..."
"Marce, credi non sia una lettera del ragazzo di Annamaria?"
"Non ne ho idea Patrizia. Di sicuro c'è qualcosa che non sappiamo, che lega Armando e quelle della banda."
"Mmmmm..."
"Ora Patrizia torna a lavorare."
"Va bene Marce..."
Quindi la donna resta sola a riflettere.
[Perchè Armando... Cosa ti lega ancora ad una donna che vive a settecento chilometri da qui con un altro uomo... Una donna che ti ha tradito, pugnalato alle spalle, che ti ha lasciato... Perchè Armando, perchè...]




Armando esce quindi dal bagno e si sofferma a pensare.
[Quel dannato francese! Devo vedere Betty, devo assolutamente vederla...]
"Armando, lo sai che quello è il bagno delle donne?"
Dice Patrizia ridendo. Armando viene destato dai suoi pensieri, quindi si avvicina piano piano e con aria nera alla bionda finta. Si sporge sulla scrivania e la guarda dritta negli occhi. Con aria calma ma minacciosa le dice:
"Senti un pò bionda finta, non ti conviene darmi fastidio oggi! Sono uscito dal bagno delle donne? Non sono cavoli tuoi Patrizia Fernandez! Intesi? E mi auguro di non dover più incrociarti per tutto il resto della giornata, bionda finta ficcanaso!"
Quindi Armando, dopo averle dato un leggero ma ben assestato schiaffo sulla guancia si allontana per andare nel suo ufficio. Patrizia vede poi la banda uscire dal bagno e raggiunge Marcella per riferirle tutto.
"Patrizia, cosa c'è ancora?"
"Marce, Armando è appena uscito dal bagno delle donne, era lì dentro con la banda!"
Marcella, posa la penna e abbandona il suo lavoro.
"Sta succedendo qualcosa Patrizia! E ci scommetto che centra quella stupida di Beatrice!"
"Marce, quella donna si trova a Cartagena!"
"E allora perchè Armando si comporta così? L' ultima volta che si è chiuso nel bagno con la banda è stato quando il francese è ventuto a portare via Betty! C'è qualcosa che non so..."



Betty, mentre cammina per il centro per raggiungere il ristorante, passa davanti ad un edicola e si ferma per comprare il nuovo numero di "Gourmet" dove parlano della serata di ieri. Dopo aver pagato, viene attratta dalla copertina di "Jet Set" quindi afferra in mano la rivista. In copertina in un trafiletto, vi è la foto di Armando e due righe inerenti alla sfilata della sera prima e il numero che riporta alla pagina dell' articolo. La donna, non resistendo, acquista anche quella rivista. 
Arrivata nel suo ufficio nel ristorante, si siede. Quindi apre "Jet Set" e sfoglia la rivista fino ad arrivare alla pagina della notizia che le interessa. Osservando la foto di Armando, avverte una stretta allo stomaco e il cuore inizia a battere all' impazzata.


 

NUOVA COLLEZIONE E SERATA DI SUCCESSO ALL' ECOMODA.


Bogotà. Ieri sera presso lo show room della sede centrale della nota casa di moda "Ecomoda" si è tenuto il lancio della nuova collezione che porta la firma del noto stilsta Ugo Lombardi. La collezione porta il nome di "Ritorno alle origini", in tema con il ritorno alla presidenza di Armando Mendoza, figlio del fondatore Roberto Mendoza. Armando, ha da poco rioccupato la poltrona della presidenza.
Ma torniamo alla collezione: hanno sfilato 30 modelle indossando i nuovi modelli, sulle tonalità del marrone, beige, terra, verde ed alcuni tessuti animalier, tutti colori che riportano alla Madre Natura.
...
Nella foto accanto gli azionisti dell' azienda: il Presidente Armando Mendoza Saenz, il Vice Presidente Commerciale Mario Calderon, la Direttrice dei Punti Vendita Marcella Valencia, Daniele Valencia, MariaBeatrice Valencia, Roberto Mendoza e Margherita Saenz Mendoza.
...
Il Presidente della compagnia, Armando Mendoza, commenta: " Spero che questa collezione apra un nuovo capitolo dell' Ecomoda e che possa piacere a tutti. Colgo l' occasione per ringraziare Ugo Lomardi, la mia famiglia, i Valencia e tutti gli impiegati dell' azienda perchè senza di loro l' Ecomoda non esisterebbe."
...
E noi tutti speriamo possa essere radioso il futuro dell' Ecomoda; L' azienda è appena uscita da una terribile bufera finanziaria e legale, durata più di un anno. A riportare l' azienda a galla, è stata Beatrice Pinzon Solano, ex-presidente della compagnia che ha lasciato la presidenza dell' Ecomoda circa sei mesi fà.
...
Nella foto sotto Armando Mendoza e Mario Calderon con due modelle emergenti che hanno sfilato: Carolina Munoz e Giselle Arenales.




Betty, dopo aver osservato l' ultima foto, chiude la rivista e si porta le mani alla testa.
[Stupida, stupida, stupida... Frequenta ancora quelle donnacce, non è cambiato per niente!! Tutte belle parole le sue... Ma questo già lo sapevo, anche se in me in questi mesi ha balenato la speranza che quella sera all' Almirante potesse essere sincero, e talvolta ho creduto di aver fatto la scelta sbagliata partendo. E dopo ciò che mi hanno raccontato le ragazze un mese fà l' ho creduto ancora... Ed invece non è cambiato per niente! Lui e il suo amico Calderon!]
Quindi Betty osserva ancora la sua foto in copertina. 
[Se osservarlo solo in foto mi fa quest' effetto, se il cuore inizia ad avere vita propria solo osservando un immagine, come farò se dovessi incontrarlo?]
Avvertendo bussare alla porta, Betty copre la rivista con il numero di "Gourmet", che non ha ancora aperto. Michel entra senza aspettare risposta.
"Toc Toc... Buongiorno Betty!"
"Ciao Michel..."
Betty gli và incontro e si baciano.
"Cosa guardavi?"
"Ah... Io stavo... Stavo guardando il numero di Gourmet."
"Dopo lo guardiamo insieme, sono venuto a chiamarti perchè abbiamo un cliente che ci vuole assumere per un matrimonio!"
"Andiamo allora..."
Betty esce dall' ufficio. Michel prima di seguirla, prende in mano la rivista quindi vede il numero di "Jest Set", che era nascosto sotto. Michel vede la foto di Armando in copertina e dopo apre velocemente la pagina dell' articolo.
[Betty... Pensi ancora a lui... Perchè?]




Armando, rientrato nel suo ufficio, vi trova Mario che visiona alcuni documenti, accomodato nel divano. Armano prende posto alla scrivania.
"Non hai più un ufficio Calderon?"
"Volevo parlarti naturalmente! Non sei stato molto carino a svignartela ieri sera!"
"Io tel' avevo detto che non volevo uscire con te e con quelle donne!"
"Armando, Armando... dovresti darti una svegliata! In compenso abbiamo una bella foto!"
Gli dice Mario, sbattendo sul tavolo la rivista aperta alla pagina dell' articolo della sfilata. Armando vede la foto con lui, Mario e le modelle.
[No.... No! Se Betty dovesse vedere questa foto sarebbe una catastrofe! Chissà cosa penserebbe!]
"Molto bella Calderon."
"Certo, emani convinzione da tutti i pori! Posso sapere cos' hai? Dove sei stato fin' ora?" 
"In bagno."
"Hai male al pancino Armando?"
"Calderon, smettila con quella voce da... da Ugo Lombardi! Sto benissimo... Ero... ero con la banda!"
"Armando???!! E si può sapere cosa facevi lì con quelle?? Stai impazzendo ogni giorno di più!"
"Niente, le stavo spiando. Poi mi hanno fatto vedere una rivista... Parlavano di una serata a cui sono state ieri, dell' inaugurazione di quel dannato ristorante di quel dannato francese! C'erano delle foto con Betty e quell' altro tipo!"
"Armando, Armando... basta ti prego!"
"Sei proprio un grande amico Calderon! Non so per quale motivo continuo a confidarmi con te!"
La chiacchierata dei due dirigenti, viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta.
"Avanti... Ines, venga."
"Dottor Armando, mi scusi se la disturbo. Potrei parlarle da sola?"
"Certamente Inesita."
"Allora noi ci vediamo dopo Armando, buongiorno Ines."
"Salve Dottor Calderon."
Quindi, i due si siedono uno di fronte all' altro.
"Dottor Armando, verrò subito al punto. Sono qui per riavere quella lettera... Perchè cel' ha lei, non è vero?"
Quindi Armando, rassegnato, la estrae dalla tasta della giacca e la passa ad Ines.
"Dottor Armando, perchè si comporta così?"
Armando, esaurito e con la mente stanca, si toglie gli occhiali e stroppiccia gli occhi e poi inizia a parlare.
"Inesita, io.... Io non ho resistito quando ho letto il nome di Betty sulla busta... " - quindi Armando si alza ed inizia a girovagare per l' ufficio - " Io non so più cosa fare della mia vita Inesita. Sono di nuovo alla presidenza dell' Ecomoda, ma onestamente non mi sembra quello che voglio, non mi sembra bello come una volta."
"Le manca Betty non è vero?"
Armando, sorride alla donna, quindi torna a sederle di fronte.
"Lei è l' unica che ci crede Inesita..."
"Non dica così Signor Armando, è solo che le ragazze hanno avuto precise istruzioni da Betty!"
"Mi dica una cosa Inesita, ho bisogno di saperlo... " - le dice Armando, prendendole le mani. - " Betty vi ha chiesto di me? Vi ha parlato di me?"
"Non ha chiesto esplicitamente di lei Dottore, io penso che stia ancora mentendo a sè stessa. Ma noi le abbiamo parlato di lei ugualmente e mi sembrava interessata anche se cercava di celarlo... "
"E mi dica... Betty sta con quel francese?" 
Armando sente il cuore in gola, è riuscito a malapena a pronunciare quella parole. Nel momento in cui Ines risponde affermativamente, Armando sente la sua vita, il suo cuore, la sua testa andare nuovamente in pezzi e prende a pugni la scrivania.
"Ma io sono sicura che Betty non sente per lui quello che prova per lei Signor Armando!"
"Perchè, pensa che provi ancora qualcosa per me?"
"Io ne sono certa Dottore. Perchè non la cerca personalmente, perchè non le parla?" 
"Lo sà meglio di me Inesita, che vuole essere lasciata in pace da me in special modo."
"E intende non fare neanche un tentativo? Nemmeno ora che è tornata a Bogotà? Forza Dottor Armando! Si rinfreschi il viso ed esca a cercarla!" 
Quindi Armando si alza e, dopo aver fatto il giro della scrivania, abbraccia Ines.
"Grazie Inesita, grazie, grazie, grazie..."
"Non c'è di che Dottor Armando."
"E ringrazi anche Annamaria... Prima confesso di aver origliato, e ho sentito le parole di Annamaria."
"Lo farò Dottore."
"Dirà alle ragazze che ha avuto la lettera da me?" 
"No Dottore, ora sia Patrizia che le ragazze non ci sono quindi metterò la lettera sulla scrivania di Annamaria in mezzo ad altri fogli."
"Grazie Ines..."
"In bocca al lupo Dottore!"
"Crepi..."
Quindi Armando, anche se la notizia che Betty sta con Michel l' ha ammazzato, rinsavito e ricaricato dalle parole di Ines, raggiunge l' ascensore per uscire.


FINE CAP.7


Perdonatemi per il ritardo!! >.<
Presto aggiornerò anche l' altra FanFic su Betty!!! 
Un bacio, Mia! <3












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Capitolo 8
*** Capitolo Otto ***


ALTERNATIVE STORY 



CAP8


Uscito dal suo ufficio per raggiungere l' ascensore, Armando si imbatte nella banda, che lo osserva con aria interrogativa. Dove se ne và alle dieci del mattino, di fretta e furia? Nello stesso istante, escono Patrizia e Marcella dall' ufficio di quest' ultima. 
"Armando, stai uscendo?"
"Sì Marcella..."
"E cosa ti spinge a lasciare l' azienda alle dieci del mattino?"
"Un appuntamento Marcella, con la Color-Inn. Mi hanno chiamato, per propormi dei nuovi coloranti ecologici."
"Di solito mandano un rappresentante qui in azienda per questo..."
"Non so cosa dirti Marcella... Ora, di grazia, posso andare o hai altre domande?"
"No Armando, vai pure."
Quindi Marcella e Patrizia tornano nell' ufficio della dirigente. La banda intanto, inizia a chiacchierare.
"Dove andrà così di fretta il Dottor Armando?"
Chiede Annamaria.
"E chi lo sa, quell' uomo diventa ogni giorno sempre più strano!"
E' la risposta di Sandra. Poi Sofia incita tutte a tornare al lavoro prima di essere richiamate all' ordine da Marcella o da Gutierrez. Le ragazze, stanno per tornare alle loro postazioni quando vengono richiamate da Annamaria. 
"Ragazze, ragazze!!"
"Cosa succede Annamaria?"
Domanda Sofia.
"Ho trovato la lettera..."
"E dov'era?"
Si interroga Mariana.
"Qui, sulla scrivania, sotto al ferma carte!"
"Ragazze mie, secondo me cel' ha messa il Dottor Armando!"
Conclude Bertha.




Marcella intanto, che non si è bevuta la storia della ColorInn, inizia con le sue congetture, investigazioni e telefonate.
"Chi chiami Marcella?"
"La Color-Inn, voglio vedere se hanno veramente appuntamento con Armando."
Dopo qualche squillo, Marcella sente una voce rispondere.
"Salve, sono Marcella Valencia chiamo dall' Ecomoda."
"Salve Dottoressa Valencia, come sta?"
"Bene, la ringrazio. Mi domandavo se potevate spedirmi un campionario di quei coloranti ecologici che avete proposto ad Armando Mendoza."
"Di cosa sta parlando Signora? Mi spiace ma ci deve essere un errore. Non sento il Dottor Mendoza dall' ultima fornitura."
"Devo essermi sbagliata o aver capito male... Mi scusi per il disturbo..."
"A lei. Salve Dottoressa."
"Salve..."
Marcella, posa la cornetta ed inizia a tormentarsi nervosamente le mani.
"Allora Marce?!"
"Era una bugia Patrizia!"
"E dove pensi che sia andato?"
"Non ne ho idea, non ci capisco nulla! Ma una cosa è certa, le risposte che cerco sono in quella lettera! Te ne devi impossessare Patrizia!"
"Io? E come dovrei fare?"




Una volta congedato il cliente venuto per commissionare il catering del matrimonio, Michel e Betty restano soli in ufficio. L' uomo, che è rimasto deluso per la scoperta fatta sulla scrivania di Betty, la osserva e pensa:
[Betty... Cosa ti spinge a pensare ancora a lui? Dopo tutto questo tempo... Dopo tutto il male che ti ha fatto... ]
"Dovremmo consultare subito lo chef!"
"Aspetta un attimo Betty... "
"Cosa c'è Michel?"
"Tu sei sicura della scelta che hai fatto? Di essere partita con me, di aver rinunciato all' Ecomoda, di avermi dato una possibilità...?"
Betty, che si sente presa alla sprovvista, cerca di tergiversare e di distogliere lo sguaro da Michel.
"Guardami Betty, e rispondi per favore."
"Come mai mi chiedi queste cose ora Michel? Sono passati sei mesi, se avessi avuto dei ripensamenti non gli avrei di certo tenuti per me..."
"Ma magari gli hai avuti tornando qui a Bogotà..."
"Cosa vuoi dire?"
"Betty... io ho trovato questa rivista."
Michel, tira fuori il numero di "Jet Set" e glielo mette davanti. Betty inizia a sentirsi sempre più confusa e impreparata agli eventi.
"E' solo una rivista Michel..."
"No Betty, non è solo una rivista! Questa è una prova... Una prova che col pensiero e col suore sei sempre rimasta qui a Bogotà!"
"Michel, io non ti ho mai promesso che sarebbe stato facile per me, che avrei scordato tutto con uno schiocco di dita e mi sarei concessa a te... Quando abbiamo deciso di darci una possibilità sapevi bene come mi sentivo, conoscevi la mia situazione..."
"Non parlo solo di noi due... Torna un pò indietro Betty. Alla quella sera, prima che lasciasti l' Ecomoda, quando Armando ci ha raggiunti in quel locale e ha provato a convincerti a restare e tu l' hai cacciato. Io ti avevo detto che sarebbe stato un errore per te partire solo per sfuggire da lui.... E vedi che non ha funzionato Betty."
Betty, con le parole bloccate in gola, inizia ad avere gli occhi lucidi. 
"Non è giusto nei miei confronti certo, ma soprattutto nei confronti di te stessa Betty... Lo hai visto Armando?"
"No Michel, certo che no. E non ho nessuna intenzione di vederlo..."
Michel, non avedo altre risposte da dare e vedendo che Betty non ha alcuna intenzione di smentire le sue parole, decide di far morire il discorso. 
"Ora vado a parlare con lo chef..."
"Io ho un appuntamento con un fornitore..."
"Cerca solo di fare chiarezza, e di darmi una risposta..."
Prima di abbandonare la stanza, Michel le dà un bacio sulla testa. Betty, resta sola nel suo ufficio e si lascia andare.
[Armando Mendoza... Perchè riesci ancora a farmi tanto male anche a distanza, perchè non riesco a dimenticarti!? Perchè nel mio petto deve battere un cuore tanto traditore quanto crudele?]




Armando, deciso ma anche nervoso, parcheggia la sua auto nel posteggio del ristorante, quindi a passo svelto raggiunge l' entrata.
[Forza Armando, dovrai fare tutti i tentativi che serviranno. Il fatto che è tornata a Bogotà non può che significare che il destino voleva darti un' altra possibilità con lei...]
Svoltato l' angolo, accade l' impensabile. Si scontra con una donna, alla quale cadono delle carte per terra. Entrambi, si osservano completamente senza parole, storditi, mentre si cercano uno negli occhi dell' altra. Armando, le tocca le spalle mentre realizza di essere faccia a faccia con la donna che ama. Betty, ancora con gli occhi lucidi dovuti allo sfogo di poco prima, sente la terra mancarle sotto ai piedi mentre il cuore inizia a batterle a più non posso.
"Betty..."
"Dottor Armando..."
Dopo pochi secondi, Armando si rende conto di averla ancora tra le braccia e quindi si stacca.
"Mi scusi..."
Betty, dopo essersi sistemata gli occhiali, si china per raccogliere le cose che le sono cadute, senza proferire parola. Armando, si china anch'esso per darle una mano, quando prende in mano la rivista. L' uomo osserva Betty un pò contento nel vedere che abbia acquistato la rivista e la donna gliela strappa dalle mani. Quando entrambi si sono alzati e ricomposti, Armando prende la parola.
"Come sta Beatrice?"
"Bene Dottor Armando... Lei?"
"Anche io Betty... E' sicura di stare bene?"
Chiede Armando, notando i suoi occhi lucidi. Betty si asciuga con un dito l' occhio sinistro, quindi risponde.
"Certo, tutto alla perfezione. Cosa fa qua Dottor Armando?"
"E' preoccupata che ci veda qualcuno?"
Chiede Armando. Betty, che afferra il chiaro riferimento a Michel, sta per controbattere quando sente Michel che la chiama. 
"Dottor Armando se ne vada, la prego! Si nasconda!"
Lo implora Betty, spingendolo dietro l' angolo. Armando, decide di non protestare quindi Betty, prima che arrivi Michel, svolta l' angolo e lo raggiunge. Armando, nascosto dietro la parete, ascolta.
"Hai dimenticato il cellulare..."
Le dice Michel, passandole l' apparecchio.
"Grazie Michel..."
"Betty, mi dispiace per prima... Non era mia intenzione nè farti sentire in colpa, nè farti del male... Ma penso che dovresti pensare sul serio a cosa vuoi dal tuo presente e dal tuo futuro."
"Ne riparliamo, va bene? Sono in ritardo per quell' appuntamento..."
"Va bene, a più tardi..."
"Ciao Michel..."
Armando, anche se non sta osservando la scena, avverte perfettamente che i due si baciano e viene percorso da un moto di rabbia e di profonda (e noi tutti lo sappiamo quanto profonda sia! Nda.) gelosia.
[Maledetto francese! Tieni giù le mani da lei!]
Quindi Betty torna da Armando e lo prende per mano trascinandolo via.
"Dottor Armando, la prego se ne vada di qui prima che Michel la veda!"
Armando, si libera dalla presa e si fermano.
"Avevo ragione quindi, era preoccupata che Michel ci vedesse!"
"Dottor Armando, cosa ci fa qui?!"
"Io dovevo vederla Beatrice..."
"Come conosceva questo posto, le ragazze della banda glielo hanno indicato vero?!"
"No, no Beatrice... Le ragazze non centrano nulla, io ho letto un articolo su una rivista, parlava del ristorante!"
"Ah, quindi vuole farmi credere che stamattina ha casualmente scoperto del mio tirono a Bogotà? E magari che non ha preso lei la lettera che ho scritto ad Annamaria, che non ci ha seguite al Santuario un mese fà, e che ieri al telefono non era lei..."
"Non le mentirò Beatrice. Sì, sono colpevole di tutte le cose ha appena elencato."
"Dottor Armando, per quanto ancora mi darà il tormento..."
"Finchè sarà necessario Beatrice! Finchè non si renderà conto che io l' amo Beatrice Pinzon Solano! Che non ho mai smesso di amarla in tutto questo tempo!"
A quelle parole, Betty si sente pervadere da un brivido. Le ha sentite altre volte tempo fà, da quando è tornata all' Ecomoda ed è stata eletta presidente a quando ha lasciato l' azienda, ma mai le avevano fatto questo effetto. In quel periodo le erano sembrate parole fasulle, montate ad arte su una recita che aveva come fine ultimo quello di salvaguardare l' azienda, ma stavolta Betty aveva la netta sensazione che sapessero di verità! E fose proprio questo la spaventava... Dall' altro alto Armando, si sente finalmente leggero e la tensione accumulata negli ultimi sei mesi era svanita come per magia. Come sè il fatto di non poter più tentare di riscattarsi con Beatrice, gli avesse fatto sentire tutto il peso delle sue azioni passate, accumulato sulle spalle. Ma potendo pronunciare di nuovo quelle parole, potendo finalmente guardarla di nuovo negli occhi, la rassegnazione era sparita per lasciare spazio alla speranza e alla determinazione, facendo sparire quel macigno così pesante, fatto di misfatti e bugie.
"Dottor Armando..."
"Io... avevo bisogno di dirglielo, di ricordarglielo... Anche se so che non ci crede..." 
Betty, osserva in terra, confusa. Ripensa alle parole di Michel, al fatto di fare chiarezza, al fatto che è ingiusto prendere in giro Michel... 
"Bhe, io volevo solo vederla e dirglielo ancora una volta Beatrice... E spero sempre che lei inizi a credermi, perchè non avrei più nessun motivo per mentirle. Come sà l' azienda è di nuovo in mano della mia famiglia e dei Valencia, quindi Beatrice.... Che motivo avrei per continuare a mentirle... Io l' amo Beatrice! E spero che anche lei provi ancora qualcosa per me..."
Betty, lo guarda finalmente negli occhi.
"Mi vuole far credere che negli ultimi sei mesi non ha più frequentato nessuna donna? Modelle, amiche...?"
"Beatrice, ma che dice... Io non ho fatto altro che pensarla per tutto questo tempo, glielo giuro! Betty, io penso che dovremmo dirci tante cose, ci sono tante cose che lei ancora non sà e che vorrei raccontarle... Se lei lo vuole..."
"Io vado piuttosto di fretta, e sono molto in ritardo..."
"La prego, mi permetta di rivederla Betty..."
Beatrice, pensa ancora una volta alle parole di Michel. Parlare con Armando, è l' unico modo per capire molte cose: i sentimenti dell' uomo, i sentimenti di sè stessa e fare chiarezza sulla sua decisione circa Cartagena e Michel.
"Va bene Dottor Armando..."
Armando, preparato ad un rifiuto, resta totalmente incredulo ma anche sollevato.
"Davvero?"
"Mi farò sentire io Dottor Armando..." 
"Grazie Beatrice, grazie davvero... Non se ne pentirà Beatrice, gliel' assicuro..."
"Ora devo andare. A presto Dottor Armando..."
"A presto Beatrice..."
Quindi Armando torna verso la sua auto, felice e soddisfatto per essere riuscito a parlarle, e per aver fatto un passo così enorme cone convincerla a dargli un appuntamento. Ma sopratutto, col cuore palpitante e pieno d' amore. Mentre Betty, torna alla sua giornata col cuore a mille, ancora stordita per quell' incontro inaspettato e consapevole di dover presto fare una scelta definitiva.


FINE CAP.8


Bene bene.... Salve a tutti!! E' passato il momento più atteso della storia... Spero di non avervi delusi >.< E di essere rimasta il più in linea possibile con i personaggi!
Tanto, è solo l' inizio... ora verrà il bello! :D
Ora sorge un' altra domanda.... Quando e come Marcella scoprirà del ritorno di Betty, e dei rinnovati incontri segreti di Betty and Armando?
Non vi resta che rimanere sintonizzati!

A presto, Mia!
 

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Capitolo 9
*** Capitolo Nove ***


ALTERNATIVE STORY


Salve a tutti! Come prima cosa chiedo scusa per il lungo stop! Sono ancora senza connessione ad internet dal computer, ma ho trovato il modo per pubblicare attraverso il mio smartphone. Spero che abbiate ancora voglia di leggere e siate ancora incuriositi! Vi lascio proseguire, buona lettura!


CAPITOLO NOVE.



Tanto per cambiare, la banda delle racchie è riunita in bagno. Approfittando di ciò, col suo fare da spia professionista, Patrizia si avvicina alla scrivania di Annamaria ed inizia a frugare fra carte,buste ed effetti personali per trovare quella lettera. Patrizia fa una scoperta diversa, ma ugualmente utile! Sorpresa e soddisfatta di ciò che ha trovato, si precipita da Marcella.
“Marce, Marce!”
Squittisce la bionda, una volta entrata nel suo ufficio.
“Hai trovato la lettera??”
Chiede Marcella con apprensione.
“No, ma qualcos’ altro di utile sì!”
Risponde Patrizia, posando la rivista “Gourmet” sulla scrivania davanti alla dirigente.
“Patrizia, cosa dovrei farmene di una guida per ristoranti?!”
Chiede irritata Marcella.
“Io fossi in te aprirei a pagina 16 prima di prendermi a parole Marcella!”
Marcella inizia a sfogliare la rivista e quando arriva a pagina 16 resta impietrita. Osserva incredula le foto di Betty, all’ inaugurazione di questo ristorante a Bogotà.
[Betty è sempre stata qui, è qui, lavora qui!! Nella stessa città di Armando… Chissà quante volte si sono visti.]
Patrizia, vede la sua amica sbiancare e si siede di fronte a lei.
“Marce, respira profondamente!”
“Altro che ColorInn, Armando è andato da lei, in questo ristorante!”
“Penso che sia possibile Marce, anzi sicuro!”
Marcella sente mancarle meno le forze. In questi mesi aveva vissuto nell’ illusione di riconquistare Armando, di avere con lui una nuova possibilità, speranza alimentata dalla consapevolezza che la sua rivale Beatrice si trovava, con un altro affascinante uomo di successo, a centinaia di chilometri di distanza. Dopo molti sforzi, era riuscita a farla fuori ed a cacciarla definitivamente, non solo dall’ Ecomoda, ma addirittura dalla città! E di colpo il suo castello era crollato…
“Marce?”
Chiede preoccupata Patrizia non udendo alcun suono provenire dalla sua amica “albina”.
“C’è il numero di telefono del ristorante…”
“E cosa pensi di fare Marcella?”
“Scoprire se Armando si trova lì… Lo farai tu Patrizia!”


“Io scommetto quello che volete che il Sign.Armando ha rimesso la lettera al suo posto, dopo che stamattina si è sentito preso in castagna!”
Afferma Berta, e tutte le altre le danno ragione.
“Chissà adesso cosa succederà ragazze! Ora che in Sign. Armando ha scoperto tutto…”
“Annamaria, cosa vuoi che succeda? Andrà in cerca di Betty e proverà di nuovo a riconquistarla!”
Risponde Sandra all’ amica.
“Pensate che il Dottor Armando sappia che Betty e Michel stanno insieme?”
“Annamaria, se lo sapesse a quest’ ora saremo al suo capezzale! Il presidente dell’ Ecomoda stroncato da un infarto!”
“Sandra non ha tutti i torti ragazze, a quel poveraccio prenderebbe un infarto!”
Afferma Sofia. Mariana, accorgendosi del silenzio di Ines, le chiede se và tutto bene.
“Certo ragazze, sono solo affaticata…”
Mente la donna.
“Potevi chiedere al Sign. Ugo un giorno di riposo!”
“Sapete anche voi com’è fatto, avrebbe abbandonato il suo lavoro per stare a casa mia ad aiutarmi, come fece quando svenni.”
“Almeno mangia qualcosa Ines! Dai, vado a prenderti qualcosa in caffetteria!”
Conclude Annamaria.


Il Maitre del ristorante Le Mer Bleue, sta aggiornando l’ agenda quando squilla il telefono.
“Buongiorno, ristorante Le Mer Bleue!”
“Salve, mi scusi se la disturbo, sono la segretaria del Dottor Armando Mendoza, presidente delle Industrie Ecomoda, so che sta pranzando da voi e avrei urgente bisogno di comunicare con lui per questioni molto importanti! Il Dottore non risponde al cellulare!”
“Signorina, se mi fa la cortesia di attendere gentilmente in linea lo cerco.”
“Certo, la ringrazio immensamente.”
Patrizia, posa una mano sul ricevitore e aggiorna Marcella.
“Mi ha messa in attesa Marce, ha detto che lo sta mandando a chiamare!”
“Lo sapevo che era lì!!”
Afferma Marcella, alzandosi e camminando per la stanza. Nel frattempo il maitre del ristorante…
“Michel, perdonami. Il Signor Armando Mendoza che tu sappia è in sala?”
Michel, nell’ udire quel nome, lascia il suo lavoro e si rivolge al suo maitre. Incredulo, furioso, sopraffatto dalla gelosia.
[Come osa quell’ uomo venire nel mio ristorante?!]
“Perché lo vuoi sapere?”
“Ho in linea la sua segretaria, lo sta cercando. Tra le prenotazioni non risulta ma forse è seduto ad un tavolo prenotato ad un altro nome… come mi devo comportare?”
“Ci parlo io con la sua segretaria.”
Michel, furioso ma anche amareggiato poiché si rende perfettamente conto di non essere riuscito a conquistare Betty nonostante tutti i suoi sforzi, afferra il ricevitore.
“Pronto, qui Michel Doinel? Con chi parlo?”
Patrizia, osserva Marcella.
“Salve Signor Doinel! Sono la segretaria di Armando Mendoza…”
“Armando Mendoza non è nel mio ristorante Signorina.”
“Ne è sicuro? Perché io ho informazioni precise, il Dottor Mendoza si trova lì!”
“Signorina, conosco il Dottor Mendoza e le dico che non ha messo piede nel mio ristorante.”
Marcella, ascolta tutta la conversazione dal viva voce. Patrizia, comprendendo di aver fatto una magra figura cerca di districarsi come meglio può!
“Ah, che stupida che sono! Mi perdoni Michel, mi sono accorta solo ora di aver letto male il nome del ristorante!”
“Non c’è problema Signorina, le auguro buona giornata.”
”Anche a lei, e mi scusi se le ho fatto perdere tempo!”
Quindi Patrizia chiude la conversazione e le due donne sospirano profondamente.
“Marcella, mi hai fatto fare la figura dell’ idiota!”
“Ho combinato un bel casino Patrizia…”
“Ma se non era all Color-Inn e neanche al ristorante dove lavora Betty, dove può essere andato Armando?”
“Potrebbero essersi visti fuori dal ristorante…”
Nel contempo, Michel esce dal ristorante per vedere se Armando sia nei paraggi. Non vedendo nessuno, torna nel suo ufficio.
[Si saranno visti? Armando la sta cercando ancora, e proverà a convincerla a tornare con lui… E io so che Betty cederà. Michel non puoi continuare a raccontarti bugie… Beatrice non è innamorata di te, e mai lo sarà. Betty ama Armando Mendoza.]


Di rientro in azienda sollevato e rilassato, Armando si prepara ad una nuova riunione: devono valutare le proposte dei compratori e dei grossisti che hanno presenziato alla sfilata. Armando, chiede ad Annamaria di avvisare tutti i dirigenti di riunirsi in sala riunioni quindi la segretaria, appurando che Patrizia non si trova al suo posto, bussa alla porta di Marcella Valencia per avvisarla lei stessa.
“Avanti.”
“Mi scusi Signora Marcella, il Dottor Armando manda a chiamare lei e tutti i dirigenti per la riunione.”
“Armando è qui in azienda?”
“Certo Dottoressa.”
“Sa dirmi da quanto è tornato Annamaria?”
“Saranno grossomodo dieci minuti…”
“Va bene Annamaria, la ringrazio…”
”Con permesso.”
“Marce, cosa pensi di fare? Dirai ad Armando che hai scoperto tutto?”
“Non lo so Patrizia, intanto devo per forza andare alla riunione e vederlo, parlarci… Non posso crederci Patrizia che Armando si veda ancora con lei!”
Riuniti in sala riunioni, i dirigenti aspettano l’ arrivo di Marcella. Nel frattempo Mario riempie Armando di domande su dov’è stato, cos’ ha fatto, sapendo benissimo che la storia della Corol-Inn era una scusa inventata sul momento. Armando, consapevole del fatto di doversi sorbire l’ ennesimo discorso di avversione verso Betty, fa scena muta con l’ amico. L’ entrata di Marcella zittisce Mario.
“Salve a tutti.”
Saluta Marcella, nera come la pece, accomodandosi.
“Armando, com’è andata alla Color-Inn?”
“Normalmente…”
Le risponde l’ uomo, guardandola negli occhi. Marcella sente gli occhi riempirsi di lacrime e la testa pesante: ancora una volta Armando le ha mentito guardandola negli occhi. Certo, dovrebbe esserci abituata ma l’ amore che sente per lui rende sempre tutto molto doloroso. La riunione comincia mentre in azienda arriva una visita tanto inaspettata, quanto choccante.


FINE CAPITOLO NOVE.



E’ corto lo ammetto, ma volevo lasciarvi la curiosità: di chi sarà la visita in azienda? Marcella avrà la forza di affrontare Armando? E lui come reagirà quando saprà che Marcella ha ficcanasato nella sua vita privata per l’ ennesima volta? Betty richiamerà Armando? E Michel come si comporterà? Tutti questi interrogativi, verranno sciolti nel prossimo capitolo!!

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Capitolo 10
*** Capitolo Dieci ***


ALTERNATIVE STORY


Visto il mio grosso stop nell’aggiornamento, mi sembrava giusto non farvi aspettare oltre per leggere un pò di seguito quindi eccovi un altro capitolo! ^^ Rompo gli indugi e vi lascio leggere questo capitolo carico di avvenimenti! Buona lettura!



CAPITOLO DIECI.




Le segretarie osservano il nuovo ospite, che ha appena varcato la soglia dell’ ascensore, completamente esterrefatte. Patrizia, si copre il volto, dalla vergogna per la figura fatta poc’ anzi, utilizzando i suoi lunghi capelli biondi.
“Michel Doinel!”
Esclama Annamaria. La sua esclamazione, attira Berta e Sofia, mentre Sandra si alza e raggiunge le altre così come Mariana che giunge dalle scale.
“Salve ragazze…”
“Michel, ma come mai da queste parti?”
“Sono qui per vedere il Dottor Mendoza e per parlare con la sua segretaria.”
“Co… Con il Dottor Armando?”
Dice Annamaria, preoccupata.
“Esatto… Posso vedere la sua segretaria?”
“Sono io la sua segretaria, Michel. Ma purtroppo il Dottor Mendoza si trova in riunione con gli altri dirigenti, e non posso disturbarlo…”
“Non è un problema, io lo aspetterò finchè non potrà ricevermi.”
“Facciamo così Michel, provo a sentire per quanto ne hanno ancora!”
Quindi Michel si accomoda in sala d’ aspetto, mentre le ragazze si guardano tra loro preoccupate. Cosa è venuto a fare Michel? Come mai vuole parlare con il Dottor Armando? Cosa succederà in azienda? Prima che Annamaria raggiunga la sala del consiglio, Michel le porge una domanda che spinge Patrizia a sgattaiolare via per rifugiarsi nell’ ufficio di Marcella.
[Cos’ ho fatto!! Armando mi licenzierà!!]
Pensa Patrizia.
“Annamaria mi scusi, ma è lei la segretaria del Dottor Mendoza?”
“Certo Michel… Prima che prendesse la presidenza Betty ero addetta alla reception, poi sono diventata segretaria di presidenza con Betty e il Dottor Armando mi ha tenuta come sua segretaria!”
“Grazie Annamaria…”
[Quella al telefono non era la voce di Annamaria… Allora chi era?]
Nel contempo, Annamaria bussa alla porta della sala riunioni interrompendo l’ ennesima discussione animata tra Armando e Marcella.
“Chi è?!”
Chiede Armando irritato.
“Mi perdoni Dottore…”
“Che succede Annamaria?”
“Il fatto è che c’è una visita per lei…”
“Annamaria, ti sei forse dimenticata che sono in riunione??”
“Certo che no Dottore, infatti ho fatto accomodare il nostro ospite in sala d’ aspetto, mi domandavo solo se ne ha per molto, potrei consigliarli di tornare.”
“Di chi tratta?”
Annamaria, indecisa sul da farsi, farfuglia parole incomprensibili.
“Non la capisco Annamaria, e mi sto irritando!”
“Michel Doinel, si tratta del Dottor Michel Doinel.”
In sala del consiglio, di colpo regna il gelo. Mario tossisce, Marcella si fa nerissima (e preoccupata) in volto mentre il viso di Armando si tinge di autentica sorpresa. Il suo rivale in amore ha deciso di affrontarlo a brutto muso, e nella sua azienda. Dopo aver deglutito, Armando viene destato dalla voce di Annamaria.
“Dottore? Cosa devo dire al Signor Doinel?”
“Gli dica che lo riceverò tra una decina di minuti.”
”Va bene Dottore. Con permesso.”
Dopo che Annamaria ha richiuso la porta, nessuno ha più coraggio di aprire bocca. Marcella, si tormenta tra le mani una matita finche non si spezza. La donna scaglia i pezzi sul tavolo. Armando, alzando gli occhi, legge sorpresa nel volto di tutti, in più curiosità in quello di Mario e delusione e angoscia in quello di Marcella… Armando, intuendo il disagio della donna, decide di sciogliere la riunione cosi che la donna possa rifugiarsi nel suo ufficio e dare sfogo alla sua angoscia. Intanto Annamaria torna da Michel.
“Il Dottor Armando la riceverà tra poco…”
”Perfetto, grazie mille…”
”Michel, le posso fare una domanda?”
“Certo…”
”Poco fa mi sembrava sorpreso quando le ho detto di essere la segretaria di presidenza… Come mai le interessava tanto?”
“Il fatto è che oggi ho ricevuto una telefonata al ristorante… La donna con cui ho parlato ha detto di essere la segretaria di Armando Mendoza, e lo stava cercando nel mio ristorante. Ma mi rendo perfettamente conto che non era lei Annamaria, la sua voce è del tutto diversa!”
Questo racconto, richiama tutta la banda sull’ attenti mentre, da dietro la parete, Patrizia ascolta facendo il segno della croce.
“Ah sì? E saprebbe descriverci questa voce Michel?”
Chiede Sandra.
“Non saprei, sembrava più acuta, e anche piuttosto fastidiosa…”
“Assomigliava a questa??”
Afferma Sofia, andando verso l’ ufficio di Marcella. Una volta trovata Patrizia accuratamente appostata per origliare, la trascina da Michel.
“Come si permette, mi lasci racchia nanerottola!”
Urla Patrizia, dimenandosi.
“Mi vuole spiegare perché si è nascosta appena ha visto Michel e stava origliando, bionda finta?!”
“Certo, era lei ne sono certo…”
Afferma Michel, interrompendo Sofia. Tutte le ragazze spalancano la bocca per la sorpresa, mentre Patrizia diventa rossa dall’ imbarazzo e dalla disperazione.
“Ah, bionda finta lei oggi ha commesso un errore madornale, ha messo la firma sulla sua lettera di licenziamento dall’ Ecomoda!”
Afferma soddisfatta Sandra, mentre Annamaria rincara la dose.
“Il Dottor Armando diventerà una belva e la licenzierà in tronco, quando gli racconterò che si è impicciata dei suoi affari personali!”
“LEI NON FARA’ UN BEL NIENTE VOLGAROTTA CHE NON E’ ALTRO!!”
“AH SI? SENNO CHE FARA’?!”
Tra le due scoppia una rissa, che viene contenuta da Michel e dalle altre ragazze della banda. Marcella sembra non curarsene perché, sconvolta da quella giornata, passa oltre sbattendo la porta del suo ufficio.
“MA INSOMMA CHE DIAVOLO SUCCEDE QUI?!”
Le urla di Armando fermando la rissa. Dopo un po’ di silenzio, Armando continua a sfogarsi.
“Siete diventate pazze??!!”
“Dottor Armando, a questo punto non ci resta che attuare un licenziamento di massa! Rissa durante l’ orario di lavoro! Siete tutte licenziate signorine, now now!”
“Ma come?? Licenziate??”
Afferma sconvolta Annamaria.
“Dottore non può farci questo, è stata lei a cominciare! E poi non sa quello che ha fatto, Dottor Armando!”
“E non mi interessa!”
“Good doc, gliene dica quattro!”
Dopo aver tirato un’ occhiataccia a Gutierrez, Armando ha la risposta pronta anche per lui.
“Gutierrez, le devo ricordare chi è il presidente?”
“Lei doctor.”
”Esatto… QUINDI LEI NON LICENZIA NESSUNO SENZA IL MIO BENESTARE! Di questa faccenda me ne occupo dopo, ora sparite tutti.”
Quando la calma ha ripreso possesso del corridoio, Michel ha tutta l’ attenzione di Armando e viceversa. I due si scambiando uno sguardo glaciale.
“Michel, bentornato all’ Ecomoda. Prego, possiamo accomodarci nel mio ufficio.”
”La seguo Dottor Mendoza.”


“Ragazze, che storia!!”
“Mi spiegate bene cos’è successo? E perché tu Annamaria e Patrizia vi stavate prendendo per i capelli?”
Chiede Ines, essendo arrivata troppo tardi dall’ atelier.
“Non puoi capire cos’è successo Ines!! Pensa che la bionda finta ha chiamato al ristorante di Michel spacciandosi per la sua segretaria, dicendo che stava cercando il Dottor Armando!”
“Il Dottor Armando si arrabbierà come un diavolo quando lo saprà! E la licenzierà in tronco!”
Aggiunge Berta.
“Ecco perché quel ragazzo, Michel, si è presentato qui. Quella donna ha combinato un bel guaio ragazze!”
Afferma Ines, quindi Mariana prosegue con la conversazione.
“Ma ragazze, come avrà fatto a trovare il numero del ristorante? E perché avrà chiamato?”
“Ragazze mie, qui urge un grosso intervento di spionaggio!”


“Ah, Marce! Armando mi licenzierà!”
“E’ molto probabile…”
”Grazie Marce, sei così di conforto!”
“Mi dispiace Patrizia, ma è la realtà dei fatti. Quando Armando saprà che ho ancora ficcato il naso nelle sue cose, che addirittura ti ho mandata a frugare nella scrivania della sua segretaria, che ti ho chiesto di chiamare il ristorante e di spacciarti per la sua segretaria per sapere se fosse lì, se la prenderà pesantemente con me! Figurati con te Patrizia! Armando ha sempre cercato un pretesto per farti fuori, non ti ha mai sopportata! Sei sopravvissuta qui solo perché la rospa ha preso la presidenza e non ti ha licenziata per non dover cacciare anche le sue amiche, poi perché Roberto ti stima… Ma adesso fidati, Armando non avrà più alcuna pietà per te! Ma cos’ ho fatto Patrizia!”
“Nooooo… Marceeee!!”


“Si accomodi Michel.”
Li dice Armando, indicando le sedie di fronte alla sua scrivania.
“Signor Doinel, a cosa devo la sua visita?”
Chiede Armando, agitato e preoccupato. Che piega prenderà la conversazione? Cosa accadrà ancora in questa giornata?
“Non lo immagina? Sono qui per parlare di Betty.”
Afferma Michel, senza preamboli.
“A che proposito?”
”Dottor Armando, sono qui per chiederle di lasciare in pace Betty. Non ha già causato abbastanza fastidio a quella ragazza?”
La sfrontatezza del francese, il coraggio nel presentarsi in Ecomoda fanno scaturire in Armando la voglia di scattare dalla sedia e scagliarsi sul biondino! Ma Armando, sapendo che una scenata simile li farebbe perdere terreno con Betty, cerca di mantenere la calma. Assume un’ espressione ironica ma allo stesso tempo irritata.
“Ma io la ringrazio infinitamente Michel, se lei oggi non fosse venuto qui io mi sarei dimenticato come per magia di tutto quello che è successo con Betty! La cosa che non capisco è: lei cosa centra nella mia storia con Betty? Quello che le ho fatto o non le ho fatto, riguarda me e Beatrice. Lei come si permette di venire qui e sollevare l’ argomento come se fosse affar suo?!”
[Armando, stai calmo, Armando non scagliarti su di lui!]
Si ricorda mentalmente il dirigente.
“Nel caso non fosse stato informato, io e Betty abbiamo una storia. Anche se lei non avrebbe alcun diritto di saperlo… A me risulta che lei si stia intromettendo.”
Ad Armando scappa una risata nervosa.
“Ah, ah ah… Io mi starei intromettendo, io?! Michel, le devo ricordare che lei sei mesi fa è venuto qui, nella mia azienda e mi ha sottratto la mia presidente?! Vuole che le dica come sarebbero andate le cose se lei non fosse mai venuto qui? Io avrei riconquistato Betty, ed ora staremmo insieme! Quindi è lei che si è intromesso tra a me e Beatrice, Signor Doinel!”
“Le sue sono solo congetture e fantasie, Dottor Mendoza. La realtà dei fatti è ben diversa… Nessuno ha costretto Beatrice a partire con me, è stata una sua scelta. Così come è stata una sua scelta decidere di mettersi con me… Non le resta che accettare la realtà Dottor Mendoza! Se ne faccia una ragione e lasci in pace Betty.”
“NO CERTO, QUESTO E’ IL COLMO! Ora si mette anche a darmi ordini nel MIO ufficio?!”
“E non alzi la voce…”
“Ma come si permette!!”
“Io ho detto tutto quello che dovevo dire, e vedo che con lei non si può ragionare quindi tolgo il disturbo.”
“Nooo, certo! Sono un interdetto, con qui non si può parlare!”
“Io non sono venuto qui per litigare, alzare la voce e fare scenate, Dottor Mendoza.”
”Va bene Michel, va bene. Propongo di fare una cosa…”
“Ovvero?”
“Se come dice lei è stata una scelta di Betty partire, una scelta dettata dall’ immenso amore che prova per lei… “ – afferma Armando ironicamente e sicuro di sé. – “Perché non facciamo scegliere di nuovo a Betty?”
“Sono perfettamente d’ accordo con lei. A me interessa solo la felicità di Betty.”
”Anche a me Michel, si fidi.”
”A rivederci Dottor Mendoza, con permesso. Conosco la strada.”
Usciti in corridoio, tutte le segretarie sono sull’ attenti, curiose e preoccupate. Cosa si saranno detti? Improvvisamente ritorna Berta, che comunica alle amiche quanto ha origliato poc’ anzi appostandosi alla porta dell’ ufficio di Marcella. Contemporaneamente, Mario entra nell’ ufficio di Armando e lo trova molto alterato, più del solito, per quanto possibile!
“Armando?”
“CHE VUOI CALDERON?” SAPPI CHE NON HO NESSUNA INTENZIONE DI SOPPORTARE UN TUO SERMONE!”
“Ok, ok… calmati… Volevo solo capirci qualcosa… Prima domanda, dove sei stato stamattina? Perché è evidente che non sei stato alla Color-Inn… Domanda due, cos’è venuto a fare il francese qui e cosa vi siete detti?”
“Sai cosa ti dico Calderon? Che non sono affari tuoi!!”
“Come mai adesso questo voltagabbana?”
“Perché dovrei dirtelo Calderon? Per sentire sempre le solite risposte da parte tua? LE SOLITE SCIOCCHEZZE USCIRE DA QUELLA BOCCA?”
“Ho capito, me ne vado, magari parliamo più tardi, quando avrai ritrovato la lucidità mentale.”
“Io sono perfettamente lucido Mario, sono solo stanco. Stanco che nessuno capisca niente in questa dannata azienda! Sono stufo del fatto che nessuno capisca che sono diverso, cambiato! Che sono pentito per ciò che ho fatto, e che sono ancora innamorato di Betty!!”
“Certo, ecco il tuo punto debole, un nervo scoperto. Io Armando non riesco a capire come tu non ti renda conto di come ti sei ridotto per quella donna.”
“MARIO! NE HO ABBASTANZA DANNAZIONE! Fuori di qui!”
“Farò di meglio Armando, me ne vado dall’azienda, stavolta definitivamente prima tu mi prenda ancora a pugni per quella lì.”
Ed ecco che Armando non riesce più a contenersi. Afferra Mario per il colletto della camicia e lo guarda minacciosamente.
“Fai come credi Mario, ma non te lo ripeterò ancora, Beatrice la devi rispettare! Lei non è quella lì! Ha un nome!!”
“Lasciami Armando! Tu sei completamente uscito di testa! L’ unica cosa che so è che in questi mesi eri tornato quello di un tempo, quasi, ma almeno non eri ridotto così! Insonne, isterico e sofferente!”
“Vattene Mario!”
“Con molto piacere.”
Dopo essere uscito sbattendo la porta, Mario si reca nel suo ufficio a raccogliere le sue cose sotto gli occhi incuriositi della banda. Prima di uscire, bussa all’ ufficio di Gutierrez.
“Dottor Calderon mi dica!”
“Gutierrez, sono qui per annunciarle le mie dimissioni immediate.”
Questa notizia lascia tutti di stucco!
“Dimissioni Dottor Calderon?? Why??”
“Il Presidente saprà rispondere a questa domanda. In giornata avrà la mia lettera di dimissioni. Gutierrez, a rivederci.”
“Doctor, questa notizia mi amareggia molto!”
“Dottor Calderon, perché si dimette?!”
“E’ una lunga storia Sandra, come ho detto potete chiedere ad Armando. Ma non si preoccupi per il suo posto di lavoro Sandra, verrà assegnata ad altre mansioni oppure sarà la segretaria del nuovo Vice Direttore Commerciale.”
”Ha litigato di nuovo con il Dottor Armando, vero?”
Chiede Sandra.
“Credo che lo abbiate sentito bene! Stavolta me ne vado prima che mi metta le mani addosso… A rivederci ragazze, vi porterò nel mio cuore.”
“Mario, che succede?”
Chiede Marcella, giungendo dal suo ufficio in compagnia di Patrizia.
“Me ne vado Marcella.”
”Di nuovo?”
Chiede Patrizia.
“Stavolta è irrevocabile. Ragazze, è stato un piacere lavorare insieme.”
Quindi Mario sparisce nell’ ascensore, definitivamente.
“Ma che è successo?”
Chiede Marcella alla banda.
“Signora Marcella, noi ne sappiamo quanto lei! Il Dottor Calderon è uscito dall’ ufficio del Dottor Armando e ha annunciato le sue dimissioni!”
In quel momento arriva Armando, serio e scuro.
“Doctor, il Dottor Calderon ha annunciato le sue dimissioni e farà avere in giornata la sua lettera di licenziamento!”
“Lo so Gutierrez, grazie.”
“Armando, si può sapere che diavolo succede ancora?!”
“Ora non ho voglia di parlarne Marcella!”
Mentre Armando gira sui tacchi per tornare nel suo ufficio, Annamaria si fa avanti, impaurita!
“Dottor Armando?”
“Cosa c’è Annamaria?”
“Io le dovrei parlare, da soli se possibile.”
“Andiamo nel mio ufficio.”
Mentre Armando e Annamaria si allontanano, Patrizia si porta una mano alla bocca e con Marcella si preparano alla fine. Questo è solo il principio della carneficina di Armando!
“Mi dica Annamaria.”
“Bhe vede, io le vorrei spiegare come mai il francese si è presentato qui…”
“Annamaria, io e Michel abbiamo parlato e mi scusi ma non mi và di riferirle la conversazione.”
“Non mi riferisco a questo Dottore, parlo di quello che ha fatto Patrizia…”
”Patrizia? Che centra lei?”
“Bhe ecco, pare che Patrizia l’ abbia cercata al ristorante di Michel spacciandosi per la sua segretaria!”
“CHE COSA??!!”
“Dottore per favore, non urli!”
“E come diavolo ha fatto Patrizia ha scoprire del ristorante??”
“Molto probabilmente ha trovato la rivista, Dottor Armando.”
[Ma certo, l’ ha mandata Marcella ad impicciarsi! Ecco perché quelle domande sulla Color-Inn, sicuramente ha chiamato e ha scoperto che non ero lì quindi ha iniziato ad indagare.]
“Lei come sa queste cose Annamaria?”
”Michel ha raccontato della telefonata e ha riconosciuto la voce di Patrizia…”
“La ringrazio Annamaria.”
Quindi i due escono dall’ ufficio della presidenza. Annamaria torna alla sua scrivania, mentre Armano chiama a gran voce Patrizia.
“PATRIZIA FERNANDEZ!!”
Dopo pochi secondi, Patrizia esce titubante dall’ ufficio di Marcella.
“Nel mio ufficio, ora. Muoviti.”
Le intima Armando rientrando nella sua stanza. Patrizia lancia un occhiataccia ad Annamaria. Quando Patrizia, richiude la porta, inizia a parlare.
“Mi volevi parlare Armando?”
“No Patrizia, ti ho invitata nel mio ufficio per giocare a monopoli! MA CHE RAZZA DI DOMANDA FAI?? SEI PROPRIO STUPIDA!”
Urla Armando, sbattendo le mani sulla scrivania.
“Armando, non mi sembra il caso di offendere!”
“Patrizia, ho una domanda da porti. Tu sai qual’ è il comportamento da tenere nei confronti dell’ azienda e dei suoi dirigenti? Il regolamento è ben chiaro… E SI DA’ PER SCONTATO CHE TUTTI I DIPENDENTI LO ABBIANO LETTO E LO RISPETTINO!”
“Certo, questo discorso vale solo per me e per le tue protette no, vero?”
“PATRIZIA! Non ti sembra di avermi già fatto arrabbiare abbastanza per oggi?? Te lo dico io cosa non bisogna fare! Non bisogna mancare di rispetto al Presidente, per esempio impicciandosi della sua vita privata! Non bisogna spacciarsi per la sua segretaria per ottenere informazioni private! Oltre al fatto che questo è un reato penale!!”
Patrizia deglutisce. Prima regola: negare sempre.
“Armando, non so di cosa stai pa….”
Prima che possa finire la frase, Armando l’ ha già presa per i capelli.
“Ne ho abbastanza di te, decolorata! Sei licenziata Patrizia!”
“Armando ti prego, non puoi licenziarmi!!”
“Non posso?? Ho i motivi, il potere di farlo, e guarda un po’ ho anche la voglia!”
Quando Armando l’ ha lasciata, i due escono dall’ ufficio continuando la scenata in corridoio sotto gli occhi di tutta la banda, di Marcella e di Ugo.
“CERTO CHE TI LICENZIO PATRIZIA, E TI QUERELO ANCHE PER INVASIONE DELLA PRIVACY!”
“Così mi rovinerai Armando!!”
“Non è un mio problema! Gutierrez, prepari una lettera di licenziamento per la Signorina Patrizia Fernandez.”
“Come licenziamento, Armando?!”
“Esatto Marcella, licenziamento! E tu entra nel mio ufficio che cen’è anche per te!”
I due entrano nell’ ufficio della presidenza, lasciando fuori una Patrizia sconvolta e in preda alle lacrime.
“E’ TUTTA COLPA VOSTRA, RACCHIONE!!”
Quindi la bionda si rifugia in bagno a piangere.


“Armando, mi vuoi spiegare cosa sono questi spettacoli disgutosi?“
“Dovresti saperlo Marcella cara, visto che hai ficcato il naso per l’ ennesima volta!”
Marcella non risponde, per la prima volta forse non sa come controbattere.
“Armando…”
“Perché sei stata tu vero, a dire a Patrizia di telefonare al ristorante fingendosi la mia segretaria! E per cosa? Per controllare i miei spostamenti, per sapere dov’ero e con chi ero! Marcella dannazione, io e te non stiamo più insieme, non siamo più nulla!”
“Armando, mi dispiace…”
Afferma Marcella con le lacrime agli occhi.
“Sì, ho chiesto io a Patrizia di chiamare… Quindi non licenziarla, ti prego!”
“Oramai ho deciso! Sono stufo Marcella, lo capisci? S-T-U-F-O!!”
“L’ hai vista?”
“Marcella, accidenti! Ma non ascolti niente di quello che ti dico??”
”Voglio solo sapere questo Armando, ti prego! Vi siete visti?”
”Sì Marcella, contenta? E spero di rivederla presto!”
“Ok Armando… Licenzierai anche me?”
“Marcella non mi permetterai mai di licenziarti dalla tua azienda… Ma vorrei solo che tu capissi finalmente che tra noi non ci sarà più nulla… Io amo un’ altra donna, e farò di tutto per riconquistarla… Io non posso vivere con qualcuno che mi spia, lo capisci?”
“Va bene Armando…”
Con quest’ ultima battuta, Marcella abbandona l’ ufficio della presidenza quindi incontra Patrizia che esce sconvolta dal bagno.
“Marce, lo hai convinto?”
”No Patrizia, ti ha licenziata sul serio.”
”No, Marce!! Ha licenziato anche te?”
“No Patrizia… Ma sarò io ad andarmene.”
”Marcella, come sarebbe?”
“Mi ha detto che ama ancora Beatrice, che si sono visti e si vedranno ancora… E’ finta Patrizia, cosa sto a fare ancora qui? A dannarmi per cosa?”
“Ora vai via?”
“Certo…”
”Vengo con te…”
“Scusami Patrizia, ma vorrei stare un po’ sola… Ci vediamo questa sera tardi nel mio appartamento, d’ accordo? Fammi un favore, vai da Gutierrez a dire che me ne vado anche io… E che informi Armando…”
“Va bene Marcella… Quella rospa alla fine ci ha fatti fuori tutti…”
“Già Patrizia…”



La banda, è nel bagno che si confronta. Quanti avvenimenti, quanta carne al fuoco… Le ragazze progettano di vedere al più presto Betty!
“Che disastro… E’ scoppiato un bel casino per colpa della bionda finta!”
Afferma Annamaria, poi è il turno di Berta.
“Ragazze, notizia del ultimo secondo! Anche la Signora Marcella ha rassegnato le sue dimissioni!”
“Cosa??? Davvero?”
Afferma sorpresa, Mariana.
“E ora chi dirigerà quest’ azienda? Il Dottor Armando da solo?”
“Non saprei Sofia, assumeranno qualcun’ altro!”
“Non c’è altra soluzione Sandra… Accidenti che giornata ragazze!”


Di ritorno a casa da una faticosa giornata passata tra contratti, fornitori e banche, Betty prova per l’ ennesima volta a chiamare Michel ma il cellulare risulta staccato da tutto il pomeriggio. Che fine avrà fatto? La discussione avuta con lui, l’ ha turbata per tutto il tempo. Anche se non è innamorata di lui, Betty gli vuole un mondo di bene e si sente un verme per ciò che li ha fatto, qualcosa che lei conosce bene: l’ illusione. La più crudele e subdola forma d’ inganno.
[Cosa devo fare con Armando…. Lo devo chiamare? Cosa può avermi da dire che già non so? Oh, come sono confusa!]
Betty, si toglie gli occhiali e gli appoggia sul tavolino quindi si pulisce le lacrime dagli occhi e tiene tra le mani il viso caldo e rosso. Dopo essersi calmata afferra la posta che era nella buca… Pubblicità e volantini tranne una cosa interessante: una lettera di Michel.
[Ma che significa??]
Pensa Betty, mentre strappa via la busta e la apre velocemente.

Cara Betty, Ti sembrerà strana questa lettera, ma è l’ unico modo che ho per fare chiarezza. Quando leggerai queste righe io sarò già tornato a Cartagena, ho preso un volo nel tardo pomeriggio. Io ho finalmente capito che non posso costringerti e pretendere niente da te… Se vorrai stare al mio fianco, allora io ti aspetto. Prendi il primo volo per Cartagena e saprai dove trovarmi…In caso contrario, vorrei che mi facessi avere la tua lettera di licenziamento… Ti chiedo solo una cosa Betty cioè di scegliere col cuore, anche se qualcuno soffrirà. Ma almeno sarà la verità. Non farti del male Betty… Tu meriti di vivere con l’ uomo che ami e, se non sono io, almeno ti saprò felice. Abbi cura di te, ti amo.
Michel.


Betty appoggia la lettera, dispiaciuta ed incredula... Si rende perfettamente conto in quell’istante, di aver sbagliato tutto… Ti aver deciso, sbagliando per altre due persone. Forse, Michel ha capito tutto prima di lei…
[Ora o mai più.]
Si dice Betty, afferrando il telefono. Dopo aver composto il numero della segreteria della presidenza, sente la voce di Annamaria.
“Pronto, ufficio della presidenza di Ecomoda, sono Annamaria.”
“Ciao Annamaria…”
”Betty!! Pensa che stavo per chiamarti! Pensavamo di fare qualcosa stasera, ti và? Dovremmo raccontarti un sacco di cose!”
”Veramente non sono molto in vena, perdonatemi…”
”Betty, tutto bene?”
“Più o meno… Senti Annamaria, io ho chiamato per parlare con Armando…”
“Betty!! Ma dici sul serio?”
“Sì Annamaria, ora non ho molto tempo per spiegarti… E’ in ufficio?”
”Sì, non è ancora andato via… Oh Betty, ora provo a sentire di che umore è! Oggi è stata una giornata infinita e sono successi un sacco di disastri!”
“Di che genere Annamaria?”
“E’ una lunga storia Betty, aspetta un secondo in linea…”
Annamaria si allontana dalla sua scrivania, mentre tutte le ragazze restano stupite della decisione di Betty di parlare con Armando… Cosa si sono perse?
Annamaria bussa alla porta di Armando, e lo trova che sorseggia un drink, mentre passeggia e fa rimbalzare la pallina.
“Mi scusi Dottore, c’è una telefonata per lei.”
“No no, Annamaria. Dica di richiamare, per oggi la mia giornata è finita!”
“Dottore, credo che vorrà prenderla questa telefonata… Si tratta di Betty!”
Armando, che aveva abbandonato ogni speranza dopo la visita di Michel, rimane stupito!
“Ma certo, passamela!”
Di ritorno alla sua scrivania, Annamaria informa Betty che sta per passarli Armando ma…
“Betty, sto per passartelo. Oh amica mia, in bocca al lupo!”
“Annamaria, aspetta… Hanno appena suonato alla porta e sembra qualcuno di insistente… Puoi dire ad Armando che richiamerò?”
”Oh peccato, ok glielo dico subito…Ciao Betty.”
Quindi Annamaria butta giù il ricevitore.
“Allora? Gliel’ hai passata?”
Chiede Berta.
“Macchè! Le ha suonato il campanello e ha detto che richiamerà!”
“Accidenti ragazze, se trovo quello che è andato a disturbare Betty in un momento così lo strozzo!”
Afferma Berta, Sandra prosegue:
“Magari era il francese…”
“Oh, ragazze! Il Signor Armando era così felice… Adesso che gli dico?”
Ma ecco che Armando esce dal suo ufficio.
“Annamaria, insomma quella telefonata?”
“Dottore, c’è stato un problema… Betty ha avuto improvvisamente degli ospiti a casa mentre era al telefono, e mi ha pregata di dirle che l’ avrebbe richiamata…”
”Ah, ok… Bhe ragazze, ci vediamo domani… Potete andare…”
”Buona serata Dottore…”
”Altrettanto… “
Armando, deluso e disilluso si rintana nel suo ufficio.


Betty, seccata da questo scocciatore, si precipita alla porta e quando apre resta di stucco.
“Che ci fa qui?”
“Salve Beatrice, posso entrare?”


FINE CAPITOLO DIECI.





Vi avevo annunciato un capitolo ricco e spero di aver mantenuto la promessa! E vi lascio con un’ altra curiosità, chi sarà mai l’ ospite di Betty?? Betty, dopo questa visita, richiamerà Armando? Alla prossima!! ^^

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Capitolo 11
*** Capitolo Undici ***


ALTERNATIVE STORY


Per non creare troppa confusione, nella mia testa soprattutto, ho deciso di dedicarmi ad una storia per volta quindi finirò questa e poi passerò all’ altra! Buona Lettura! ;)


CAPITOLO UNDICI.




Betty, choccata nel vedere quella persona sullo zerbino della porta di casa sua, non risponde alla richiesta della sua ospite. La donna domanda ancora se può entrare per scambiare due parole, quindi Betty risponde.
“Prego Signora Marcella…”
Le dice Betty, facendole strada col braccio. Marcella, ancora sconvolta e stanca in volto, gira a sinistra e raggiunge il salotto quindi Betty chiude la porta e, dopo averla raggiunta la invita ad accomodarsi sul divano. Le due donne, acerrime nemiche e rivali storiche, si osservano senza proferire parola.
[Oramai è finita Marcella… Solo ora mi rendo conto di cosa sono stata con lui, di come mi sono comportata… Mi tornano alla mente le parole di Margherita di un paio di anni fa; In un occasione in cui eravamo in auto insieme mi ha detto senza tanti giri di parole che se avessi mai perduto Armando sarebbe stato per colpa mia e della mia gelosia, e così è stato… Non è del tutto colpa della donna che sta seduta di fronte a me se Armando mi ha lasciata, ma della mia incapacità di fidarmi… Chi mai vorrebbe vivere con un boia?]
[Ma che ci fa la Signora Marcella a casa mia? Ero pronta a parlare e vedere Armando, e mai, mai mi sarei aspettata di passare la serata con Marcella Valencia, invece!]
“Ho trovato il suo indirizzo nel suo vecchio dossier del personale dell’ Ecomoda, Beatrice.”
”E’ venuta per parlarmi suppongo…”
“Esatto… Beatrice, io ho passato gli ultimi due anni ad odiarla! Inizialmente per la sua presunzione di poter comandare su Patrizia e perché, in poco tempo e con la sua intelligenza, è riuscita ad accattivarsi Armando…”
”Dottoressa Valencia, se è venuta qui per insultarmi la invito ad andarsene dato che avrei di meglio da fare stasera!”
Dice Betty, alzandosi.
“Mi faccia finire Beatrice, mi creda che le conviene ascoltarmi.”
Quindi Betty, dopo averci pensato alcuni secondi, torna a sedere e Marcella prosegue.
“E l’ ho odiata perché lei conosceva cose della vita di Armando che a me era negato sapere! Ma ero la sua fidanzata, la donna a cui aveva promesso il matrimonio… Cos’ avrei dovuto pensare di lei, Beatrice? E quando ho scoperto che Armando aveva un’ amante la mia paura di un tradimento è diventata ossessione… Un’ ossessione che ha spinto Armando lontano da me… Giorno dopo giorno ha smesso di guardarmi, toccarmi, baciarmi… Non abbiamo mai più fatto l’ amore…”
[E’ mai possibile che quella sera sotto casa mia Armando mi abbia detto la verità quando ha giurato di non avere più toccato né Marcella né altre donne da quando abbiamo fatto l’ amore?]
Si domanda un’ incredula Betty. Marcella intanto, continua nella sua confessione mentre le prime lacrime iniziando lucidare le iridi di Betty.
“Nella testa e nel cuore di Armando c’era solo la sua amante…”
A queste parole, ricordando questi fatti dolorosi, Marcella sente venirle meno l’ autocontrollo e delle lacrime iniziano e rigarle le guance, quindi la donna si asciuga con le dita curate ed affusolate prima di proseguire.
“Quando ho scoperto che l’ amante di Armando era lei Beatrice, sarò sincera… Ho provato orrore nel sapere fin dove si era spinto Armando per l’ azienda, ma anche sollievo.. Credevo che Armando si fosse innamorato della sua amante, ma sapendo che era lei mi sono detta che non era possibile… Con sollievo, ho appreso che questa relazione era solo una costrizione… Ma poi…”
Marcella, sapendo che le seguenti affermazioni avrebbero rigirato le carte in tavola, si interrompe.
“E poi?”
Chiede Betty con voce tremante, quindi la esorta a proseguire.
“E poi, mentre lei non c’era, nel periodo in cui era sparita… Armando mi ha rivelato di essersi innamorato di lei Beatrice…”
A questa rivelazione, il cuore di Betty perde un battito e tira un respiro profondo. L’ unica cosa che vorrebbe fare sarebbe piangere, in segno di sfogo per ciò che ha patito negli ultimi anni… Piange e correre da lui, per dirgli che le dispiace di non averli concesso il beneficio del dubbio.
“E i giorni seguenti sono stati la prova di questa affermazione…” – continua una stanca Marcella – “Armando era disperato perché non aveva sue notizie, lei non rispondeva al telefono e non lo chiamava… E questo ha spinto Armando a bere, a lasciarsi andare, a passare le sue serate in squallidi bar di periferia per poi arrivare in Ecomoda la mattina dopo indossando gli abiti del giorno prima e con i postumi della sbornia… Ma il fondo lo ha toccato la sera in cui si è fatto picchiare a sangue da una banda di teppisti… Lui era ubriaco e gli ha provocati, e più gliene davano più lui insisteva nel provocarli perché voleva prenderle, voleva dormire per non sentire il più dolore che la sua assenza, Beatrice, li causava!”
Beatrice, rendendosi conto di quante cose ha sbagliato e frainteso si lascia completamente andare al pianto. Tra le lacrime trova la forza di porgere a Marcella una domanda.
“Perché è venuta qui oggi a raccontarmi queste cose?”
“Perché posso fare una cosa per lui… Posso renderlo felice in qualche modo… “
Mentre Betty si asciuga le lacrime e si soffia il naso, Marcella si alza e inizia a passeggiare per la stanza.
“Prima che lei tornasse e assumesse la presidenza dell’ Ecomoda, Armando era ritornato con me solo perché credeva di non vederla mai più e pensava con la mia vicinanza di dimenticarla… Ma ha continuato a non degnarmi di uno sguardo, e poi mi ha lasciata definitivamente e fino ad oggi abbiamo solo avuto rapporti e conversazioni di lavoro, e litigi… Armando è innamorato di lei Beatrice, e sta soffrendo…”
Con questa battuta d’ uscita, Marcella afferra la sua borsa e si dirige verso la porta. Prima che possa lasciare l’ abitazione di Betty, quest’ ultima le dice:
“Grazie…”
Marcella, si volta e risponde:
”Ora faccia lei qualcosa per Armando…”
Quindi abbandona la casa. Betty chiude la porta e si lascia andare ad un lungo pianto.


Marcella, distrutta e provata, si mette alla guida della sua auto. Le lacrime le appannano gli occhi, di fronte a lei solo una confusa accozzaglia di luci e pallini colorati. Si sente così confusa che non vede il semaforo rosso e sfreccia a tutta birra attraverso l’ incrocio e quando un camion, che arriva da sinistra, suona il clacson e le passa così vicino che Marcella riesce a vedere il colore degli occhi del camionista, la donna frena bruscamente in mezzo alla strada. Con le braccia tese e le mani sul volante appoggia la testa al poggiatesta e chiude gli occhi pensando che a quell’ ora avrebbe potuto essere un cadavere un rottame d’ auto.


Quando Marcella entra in casa con Daniele, trova una Patrizia preoccupata.
“Marcella ma dove sei stata! Daniele, come mai qui?”
”Buona sera Patrizia. Lascia stare mia sorella, non riempirla di domande.”
“Va bene Daniele, sempre la gentilezza in persona tu!”
“Vieni Marcella, sdraiati sul letto.”
Le dice Daniele, accompagnandola. Patrizia, al fianco di Daniele, li chiede sottovoce cosa sia successo ricevendo solo un’ occhiataccia e un ordine da parte di Daniele.
“Patrizia, renditi utile e prepara un thè caldo per mia sorella, vai!”
Patrizia, dopo aver ricambiato l’ occhiataccia di Daniele, si appresta a fare ciò che le è stato chiesto per non creare guai a Marcella. Quando Patrizia sen’è andata, Daniele chiude la porta e si siede sul letto ai piedi della sorella.
“Marcella, mi vuoi spiegare cos’è successo? Hai interrotto una cena di lavoro per farti venire a prendere, dicendo di non essere in condizioni di guidare… Credo di avere il diritto di sapere cosa ti è successo, oltre al fatto che sono il tuo unico fratello!”
“Ho lasciato l’ Ecomoda Daniele…”
“Come sarebbe a dire che hai lasciato l’ Ecomoda??”
Non udendo risposta, Daniele la esorta.
“Marcella? Mi spieghi?”
Vedendo il suo principio di pianto, Daniele passa dei fazzoletti alla sorella quindi continua:
“Marcella, non dirmi che è a causa di Armando per favore!”
“Daniele, c’è qualcosa che non sai circa il motivo della mia rottura con Armando e l’ annullamento delle nozze, un anno fa…”
“So tutto Marcella, l’ hai lasciato perché quell’ incapace stava per dilapidare il patrimonio dei nostri poveri genitori! Anche se la tua iniziativa di riprendertelo poche settimane dopo mi è dispiaciuta molto sorellina!”
“No Daniele, c’è dell’ altro… Qualcosa che tu non conosci, non lo sa neanche Maria Beatrice e vorrei che non lo sapesse così come non lo deve sapere Roberto! Ma io devo sfogarmi Daniele…”
”Marcella, cos’ altro c’è da sapere di questa storia?”
“Tu sai che Mario e Armando hanno usato Betty come prestanome, e le hanno consegnato tutto…”
”Purtroppo sì lo so!”
“Poi… Daniele… sotto suggerimento di Mario, Armando ha sedotto, corteggiato e ha fatto innamorare Beatrice per far sì che non li tirasse un brutto tiro e non rimanessimo senza niente!”
A questa affermazione, Daniele sbianca totalmente.
“Spero tu stia scherzando Marcella!”
“No Daniele…”
Risponde la donna tra le lacrime. Quindi si alza, raggiunge il comò grande ed estrae un documento di due pagine che poi passa al fratello. Daniele lo apre e inizia a leggere attentamente i fogli.
“E’ una lettera che Mario Calderon ha scritto ad Armando, quando sono andata con lui a Palm Beach per seguire il nuovo punto vendita.”

Mio stimato presidente,
Qui ci sono le istruzioni per continuare la tua storia d’ orrore con Betty. In primo luogo, troverai i bigliettini che dovrai continuare a mettere ogni mattina sulla scrivania del tuo mostriciattolo, con i rispettivi regalini. Non te ne devi dimenticare perché non ci sarò io a farlo al posto tuo! Scrivere questi biglietti è stato più difficile che mai, perché almeno prima mi raccontavi cos’ era successo la notte precedente, i deprimenti baci che le davi, le parole che le dicevi quando facevi “l’ orrore”, pardon l’ amore, con lei. Ogni dettaglio che mi raccontavi della tua orribile storia almeno serviva per scriverle qualcosa. Invece questi biglietti esprimo sentimenti neutrali. Suppongo che in questi giorni dovrai sottoporti al supplizio di baciarla e, sicuramente, di andare a letto con lei. Troverai anche la poesia copiata che le piace tanto, “poesia per racchie innamorate” e, visto che il mostriciattolo si farà illusioni per l’ assenza di Marcella, molto probabilmente si aspetterà che tu le dedichi l’ intera nottata e ha ragione di pensarlo. Però occhio, devi fare molta attenzione, Marcella ha i suoi informatori e sicuramente Patrizia seguirà ogni tuo passo, e se gliene darai motivo la tua fidanzata annullerà il matrimonio. Ha già voglia di farlo e sai molto bene che questa è l’ ultima cosa che deve accadere: questo matrimonio deve farsi a qualunque costo. Ti suggerisco domani di portare il mostriciattolo alla sfilata di Adriana Arboleda, non si stupirà nessuno che ci andiate insieme! Procurati una rivista che ti aiuti, portala a casa e sei abbastanza ispirato và a letto con lei. Sì, sì, sì… vedo l’ espressione da martire che avrai in questo momento leggendo le mie parole. Ma mi hai detto tu stesso che non soffri più di tanto quando fai l’ amore con lei, sei già anestetizzato e quindi fallo domani e togliti il pensiero. Lei sarà contenta e non ti romperà le scatole per un po’ di giorni, ma c’è una cosa: non voglio più prestarti il mio appartamento! No signore… Scordatelo!! Mi hai rovinato la reputazione arrivando con un mostro simile, anche il portinaio ha fatto commenti su quanto era brutta la tizia che era con te. Ancora una cosa mio stimato dottore: se domani te la toglierai di dosso non significa che tu non debba stare attento, continua con i bigliettini ed i regalini perché il signor Nicola Mora è il fidanzato di Betty ed è una presenza pericolosa per l’ Ecomoda! Al mio ritorno non vorrei scoprire che l’ hai trascurata e che l’ hai lasciata in mano a quel tipo perché sarebbe come dire che hai regalato l’ azienda. Spero che questa settimana sarà meno orribile delle altre che hai passato con lei, però tieni sempre in mente queste frasi: “Bacio Betty per non perdere l’ Ecomoda.” - “Faccio l’ amore con Betty per non perdere l’ Ecomoda.” Pensa che ogni bacio, con ogni terribile carezza ti stai assicurando che Betty non possa mai farci qualche tiro mancino. Per ultimo, ti ricordo che in questi giorni dovrai essere più gentile del solito, non solo per salvare l’ Ecomoda, ma anche per convincere Betty a camuffare i dati del bilancio per il prossimo consiglio. Armando, quella donna ci tiene tutti in pugno e per indurla a collaborare chiudi gli occhi, procurati qualche aiuto psicologico, preparati delle frasi romantiche e portatela a letto perché non c’è nessuno più felice di una racchia dopo che ha fatto l’ amore. Bene mio stimato presidente, so che quando avrai letto tutte le istruzioni sarai disgustato ma pensa ad una cosa: questo inferno non durerà per tutta la vita, tornerai ad essere un uomo felice circondato da donne stupende, quando lei ci restituirà l’ azienda.
Coraggio presidente!
Affettuosamente, Mario Calderon.


Inorridito, Daniele scaglia la lettera sul letto.
“Che schifezza! Solo a quel degenerato di Mario Calderon poteva venire in mente di imbastire una porcheria simile! Per ciò sei così sconvolta Marcella? Perché hai scoperto questo? E come hai avuto quella lettera?”
”La lettera mel’ ha data Beatrice subito dopo il consiglio di amministrazione, prima di lasciare l’ azienda…”
“Ma certo, ecco perché ha voltato le spalle ad Armando presentando il bilancio reale, per vendicarsi! E per questo è sparita con l’ azienda per tutto quel tempo… Ora mi è tutto chiaro finalmente! Ma non riesco a capire una cosa, se tu sai tutto questo da molto tempo perché sei così sconvolta stasera? E perché hai aspettato fino ad ora per lasciare l’ azienda e non te ne sei andata il giorno del consiglio?”
“Daniele, c’è di peggio delle cose narrate in quella lettera…”
”Cosa può esserci di più rivoltante dell’ apprendere che Armando ha avuto il coraggio di andare a letto con Betty, mentre era un mostro con le gambe?”
“Mentre recitava quella terribile commedia, Armando si è lasciato coinvolgere e si è innamorato di lei…”
“Non posso crederci Marcella!”
“Armando me lo ha rilevato pochi giorni dopo il consiglio… Quando Betty ha assunto la presidenza, mi ha promesso che non lo avrebbe più cercato e così è stato, ma Armando ha continuato ad essere preso da quella donna e così ci siamo lasciati nuovamente! E quando Beatrice è partita con quel suo amico francese, io credevo di poter avere una nuova chance con Armando ma… recentemente Betty è tornata in città, e lei ed Armando hanno ripreso a vedersi…”
Daniele, si alza e cammina per la stanza, sconvolto dal racconto della sorella.
“Non posso crederci… Credevo che Armando avesse toccato il fondo ma mi sbagliavo di grosso! Quel imbecille non raggiungerà mai il fondo, perché prima o poi commetterà un'altra azione più deplorevole della precedente! Per non parlare dell’ inganno! Sarà anche stata inguardabile, ma ha ingannato e ferito un essere umano, dannazione! Neanche io sono così spietato!”
“Così oggi ho raggiunto il punto di saturazione, e ho lasciato l’ Ecomoda… Daniele, sicuramente Armando e Betty ora si fidanzeranno ed io non me la sento di vederli insieme…”
”Lo comprendo sorellina…”
”Anche Mario Calderon si è licenziato, dopo aver litigato con Armando… Ha detto che stavolta non tornerà…”
“Vorrei dire che provo dolore ma mentirei spudoratamente! Mi preoccupa l’ azienda sorellina, mi vuoi dire che c’è solo Armando a dirigerla?”
“Esatto… con Ugo e Gutierrez.”
“Santo cielo, in un mese di presidenza Armando ha già combinato di tutto! Chiamerò subito Roberto, Margherita ed Armando per convocare un consiglio di amministrazione straordinario… Tu Marcella hai tutti i diritti per non venire, ci mancherebbe. Spiegherò io la tua assenza a Roberto e Margherita, anzi spetterà ad Armando dare spiegazioni circa la rinuncia di due dirigenti!”
”Daniele, ti scongiuro non dire nulla a Roberto! Quel pover’ uomo ha già sopportato abbastanza brutte notizie in questi mesi…”
“Naturalmente. Mi dispiace che abbia un figlio simile!”
In quell’ istante, entra Patrizia con la tazza di thè e la posa sul comodino.
“Era ora Patrizia! Sei stata a raccogliere le foglie di thè e a prendere l’ acqua a mano dal pozzo?”
“Daniele, ci vuole il tempo che ci vuole! Oh, Marce! Mi vuoi spiegare dove sei stata dopo che siamo andate via dall’ Ecomoda?”
“Ah, dimenticavo di dirti Daniele… Armando ha licenziato Patrizia!”
“Per lo meno ha fatto una cosa assennata!”
“Daniele!! Non ti permettere di ridere delle mie disgrazie sai!!”


FINE CAPITOLO UNDICI.




Bhe, un pò un tuffo nel passato non vi pare? Adesso cosa accadrà? Per Armando si prospettano giornate difficili… Come giustificherà ai suoi genitori la rinuncia di Mario e Marcella? E Daniele terrà davvero la bocca chiusa? E tra Betty ed Armando cosa accadrà? Alla prossima!!

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Capitolo 12
*** Capitolo Dodici ***


ALTERNATIVE STORY


CAPITOLO DODICI.




Armando si trova ancora all’ Ecomoda, rilassato sul divano del suo ufficio quando squilla il suo cellulare.
[Che sia Betty?]
Armando apre in svelta la chiamata.
“Pronto?”
“Armando, sono Daniele Valencia.”
Armando assume una smorfia di insofferenza.
[Ma che diavolo vuole Valencia a quest’ ora?]
“Danielino, ma che piacere! Mi chiami per darmi la buonanotte?”
“Non contarci Mendoza, la mia gentilezza nei tuoi confronti non è tale. In ogni caso mi auguro che passerai una buonanotte perché domani dovrai spiegare un bel po’ di cose a me ed ai tuoi! Sappi che vogliamo un CdA straordinario, ho già avvisato io i tuoi genitori. Alle undici va bene?”
“Daniele, frena un secondo! Sono io il presidente, avresti dovuto consultarti con me prima non ti pare? E poi i miei genitori non arriverebbero in tempo da Londra!”
“Primo sono un’azionista come te e quindi se voglio una riunione per dei chiarimenti ne ho tutto il diritto, e secondo i tuoi non si sono mai allontanati da Bogotà.”
“Come sarebbe che i miei sono sempre stati in città?”
“Proprio così Armando, volevano trattenersi ancora un po’ prima di lasciare lo stato, per assicurarsi che stavolta avresti saputo fare il tuo dovere senza mandare in rovina l’ azienda! Comunque domani dovrai spiegarci perché due dirigenti ed azionisti hanno lasciato l’ azienda, e dobbiamo assumere altre persone per ricoprire i loro ruoli.”
[Marcella, non può che essere stata lei ad informarlo… Certo che con tutti i pensieri che ho ci mancano anche i miei che non si fidano di me… Ma non posso biasimarli…]
“Va bene Daniele, alle undici!”
[Domani sarà un’ altra giornata campale.]
“Perfetto, chiamo io Gutierrez e Ugo per informarli. A domani Armando.”
Armando chiude la chiamata e si infila il cellulare in tasca. Sono ormai le undici, quando Armando si chiede se abbia senso stare ancora lì ed aspettare la chiamata di Betty… Decide di andarsene, quindi raccoglie la giacca e si dirige verso l’ ascensore quando squilla il suo cellulare, l’ uomo sbuffa.
“Daniele, si può sapere che altro vuoi ancora?!”
“Veramente sono Betty, Dottor Armando…”
”Betty?!”
Risponde Armando, contento, sorpreso, imbarazzato…
“Mi scusi, io credevo fosse Daniele Valencia visto che ci ho parlato poco fa…”
In sottofondo, Betty sente la voce di Wilson.
“Ma è ancora all’ Ecomoda?”
“Bhe… sì. Io… Io stavo aspettando la sua chiamata Beatrice, ero convinto che mi avrebbe richiamato li… Sto uscendo ora dall’ Ecomoda.”
“Mi scusi per prima, ho ricevuto una visita che non aspettavo…”
Tra i due si crea un silenzio imbarazzante. Armando è nella sua auto, mentre Betty cammina per casa.
“Voleva parlarmi Dottore?”
“Sì Betty, io vorrei parlarle guardandola negli occhi, e sarò del tutto sincero…”
“So che è tardi adesso, ma sono pronta ad ascoltarla.”
“No, no… Non è tardi! Beatrice, va bene se la vengo a prendere? Io, vorrei andassimo in un posto…”
“Va bene Dottor Armando, la aspetto…”
“Arrivo subito.”
Betty, chiude la chiamata e respira profondamente. Avverte il cuore in gola… Come sarà in grado di guardarlo negli occhi senza diventare rossa come un pomodoro, senza che il cuore batta così tanto da essere udito anche senza stetoscopio?
Armando, esce dal garage dell’ Ecomoda agitato e contento.



Un quarto d’ ora dopo la chiamata, Betty cammina nervosa per casa nel suo tailleur rosa a pantaloni. Osserva continuamente l’ orologio al suo polso, poi sposta la tenda.
[Mi batte forte il cuore… Non posso crederci che sto per avere un appuntamento normale con Armando! Senza nasconderci, senza paura che qualcuno scopra qualcosa… Senza inganni… Sì, perché ora lo so e ci credo: Armando Mendoza mi ama esattamente quanto io amo lui!]
[Finalmente è arrivato il giorno che tanto ho atteso… Mi sento teso, e il cuore mi batte forte… Riuscirò finalmente a convincere Betty che l’ amo più della mia vita, con tutta l’ anima! O almeno lo spero perché non so se avrò altre occasioni… Ci siamo.]
Armando parcheggia l’ auto ed entra nel cortile di Betty. E’ nervosissimo, perciò quando sta per bussare ritrae la mano e si allontana leggermente per tirare un ultimo respiro e rilassarsi ma Betty apre la porta e lui si gira di scatto.
“B… Beatrice… Buonasera.”
I due si guardano negli occhi come se si fossero appena accorti di amarsi a vicenda.
“Buonasera…”
Attimi di silenzio imbarazzanti separano i due innamorati… Tanto tempo separati, tanti equivoci, tante cose da dirsi ma poco il coraggio di esprimersi…
“E’ pronta per andare?”
”Certo…”
Risponde la donna, afferrando la borsa e chiudendo la porta. Armando le fa strada e le apre la portiera dell’ auto dopodichè prende il posto di guida.
“Annamaria mi ha detto che oggi ha avuto una giornata difficile all’ Ecomoda…”
Afferma Betty per rompere il ghiaccio.
“Che dire… Sa bene quante giornate difficili ci sono state in passato ma oggi è successo a dir poco di tutto! Marcella e Mario si sono licenziati, e ho dovuto mandare via Patrizia! Dio mio, quella donna non la sopportavo più sa rendersi una vera spina nel fianco!”
A quest’ affermazione Betty si mette a ridere, e Armando la segue a ruota.
“Ma certo, lei Betty sa meglio di me quanto insopportabile sia Patrizia Fernandez!”
”Già!”
I due si guardano negli occhi per pochi istanti… Ora che l’ atmosfera si è alleggerita con una bella risata, sarà più facile parlare…
“E come mai l’ ha cacciata?”
Armando è indeciso se raccontaglielo, ma in ogni caso aveva deciso di dire a Betty della visita di Michel…
“Vede Beatrice, Patrizia si è impossessata della rivista dove c’era l’ articolo dell’apertura del ristorante di Michel! E, visto che oggi quando sono venuto da lei ho lasciato l’ Ecomoda con una scusa, ha chiamato il ristorante fingendosi la mia segretaria per vedere se ero lì, e alla chiamata ha risposto Michel!”
“Che cos’ ha fatto?! Mamma mia…”
[Ora capisco la lettera di Michel, la sua fuga…]
“Già… Ma non è tutto perché poi… Michel è venuto in azienda.”
“Michel è venuto da lei?”
“Sì. Abbiamo parlato, le giuro civilmente, di lei Betty… Michel mi ha chiesto di lasciarla in pace perché dice che lei ha già deciso, che vuole lui ad ogni costo… Che non vuole avere più nulla a che fare con me… Betty, lo so che non sono affari miei e che non avrei il benché minimo diritto di farle certe domande ma devo sapere, ed infondo siamo proprio qui per chiarirci… Lei è fidanzata con Michel?”
“Noi ci siamo avvicinati, sì… Ma comunque Michel è tornato a Cartagena questo pomeriggio…”
Questa rivelazione lascia Armando di sasso. Il suo rivale si è levato dai piedi o è solo una tattica? L’ uomo non sa cosa rispondere, anche se l’ unica cosa che vorrebbe fare sarebbe urlare di gioia ma sarebbe irrispettoso!
[Ma vaiiii… Pe, pe, pe, pe, pe, pe!!]
“Non mi aspettavo che se ne andasse…”
“Lui mi ha chiesto mi decidere se voglio stare con lui o meno e se dovessi decidere di no, devo farli avere la mia lettera di licenziamento mentre in caso contrario di prendere il primo aereo per raggiungerlo…”
Armando, avverte una stretta allo stomaco a questa notizia. Un ultimatum vuol dire poco tempo per convincere Betty, giocarsi bene le carte che si possiede.
“E lei cosa pensa di fare?”
Chiede l’ uomo col cuore in gola.
“Dottor Armando, io sono qui stasera con lei apposta per questo… Ascolterò quello che ha da dirmi..”
“Siamo arrivati…”
Dopo aver parcheggiato, Betty e Armando raggiungono l’ entrata del locale quindi si mettono in coda. Betty osserva l’ ambiente perplessa domandandosi cosa mai avrà di particolare quel locale per cui Armando voleva tanto portarla lì, quando avverte la mano di Armando sulla sua spalla destra. La donna sente il cuore balzarle fuori dal petto… Betty guarda Armando e lui ritrae la mano…
“Mi scusi Beatrice…”
”Non importa Dottore…”
Afferma la donna, quindi si fa coraggio e gli afferra la mano. Armando le sorride, e rivede finalmente in lei la Betty innamorata.
“Dottore, come mai mi ha portata qui?”
Chiede Betty, una volta entrati nel locale.
“Vede Betty, visto che non mi crede quando dico che l’ amo, che mi sono innamorato perdutamente di lei tanto tempo fa, l’ ho portata qui perché qui ci sono persone che hanno assistito al mio delirio… Vede, mentre lei era sparita, nel periodo in cui non avevo più sue notizie io ero disperato Beatrice, fuori di me! Una sera sono venuto in questo bar, e mi sono ubriacato… Così ho cominciato a dare fastidio agli altri clienti, e ad alcuni in particolare non è andata giù e hanno iniziato a colpirmi… Il barista mi aveva consigliato di smettere di provocarli, ma io ho calcato ancora di più la mano e loro me ne hanno date il doppio! Pensi che mi hanno cacciato via e sono rientrato per due volte… Quella sera io volevo morire Beatrice, perché lei non mi chiamava, lei era scomparsa e mi aveva lasciato… Ma io sono consapevole del fatto che quella è stata la giusta punizione per i miei misfatti! Quando le ho detto che io ho pagato Beatrice, non scherzavo…”
Armando, si avvicina a Betty e le posa le mani sulle spalle… Osserva dolcemente la sua amata negli occhi, lo stesso sguardo carico d’ amore che aveva poco prima della sfilata in cui Betty ha tenuto il discorso di apertura… La stessa intensità negli occhi, intensità che ci può essere solo negli occhi di un uomo innamorato.
“Io l’ amo Beatrice…”
Betty avverte il cuore in gola, mentre si perde in quegli occhi scuri e intensi… La donna si avvicina ad Armando quando giungono degli individui a rovinare un momento che Armando attendeva da molto tempo!
“Ma guarda un po’ chi c’è!”
Afferma divertito un uomo corpulento che regge in mano un boccale di birra. Quindi sopraggiungono i suoi amici.
“Ma non è il tizio che abbiamo riempito di botte qualche tempo fa?”
“E’ proprio lui!”
Betty ed Armando sono costretti a staccarsi. Istintivamente, Armando stringe Betty sotto al suo braccio destro, come a voler proteggerla.
“Buonasera… Ragazzi non sono qui per dare fastidio!”
Afferma Armando pacificamente.
“Lo vediamo, certo… Sei un dolce compagnia! Non ci presenti la tua amica?”
Afferma un tizio, posando una mano sulla spalla di Betty. Armando spinge la donna dietro di sé mentre si para naso a naso a quel tizio.
“Non ti azzardare a metterle neanche un dito addosso, chiaro?”
“Guardate un po’ come ha perso le staffe! Ma dimmi una cosa, quella tipa mora dell’ altra volta? E’ la tua amante? Ma vi sembra possibile che questo tizio sia circondato da certe sventole?”
Armando, avverte il sangue alla testa. Nello stesso momento, un altro tizio posa una mano su Betty.
“Come ti chiami bellezza?”
“TIENI GIU’ LE MANI!”
Urla Armando, affrontandolo. Betty, si pone davanti ad Armando per cercare di non farli commettere pazzie.
“Per favore, andiamo via Armando!”
L’ uomo, continua a fissare negli occhi il suo nemico per pochi istanti e poi decide di accettare la proposta di Betty ed entrambi girano sui tacchi. Usciti dal locale, Armando, con il nervoso alle stelle, tira un pugno al muro e subito dopo si stringe la mano, in preda al dolore. La donna gli si avvicina.
“Ma che cosa fa!? Poteva rompersi una mano!”
“Non mi dava dal tu fino a poco fa?”
Afferma Armando. Betty, si sente imbarazzata, e pensando che al suo ex-capo abbia dato fastidio, cerca di giustificarsi.
“Mi dispiace, in mezzo a quella situazione mi è uscito spontaneo darle del tu…”
“Non si deve giustificare… Anzi, con tutto quello che abbiamo passato, penso sia ora di darci del tu Beatrice! E poi io non sono più il suo capo, non sono un suo collaboratore o un suo subordinato…”
“Va bene Dottor Armando…”
Afferma la donna, in imbarazzo. Dopodichè riceve un ammonimento da Armando.
“Armando, solo Armando… Va bene?”
Le dice l’ uomo sorridendo. La donna risponde affermativamente e ricambia il sorriso, timidamente. Armando la guarda negli occhi quindi le si avvicina…
“Ti amo Beatrice, ti amo alla follia… Mi credi ora?”
Betty, lo osserva con gli occhi che le brillano.
[E’ reale tutto questo?]
Si domanda.
[Armando si è davvero innamorato di me quando nessuno mi aveva mai neanche guardata… L’ uomo che da sempre ho idolatrato si è davvero innamorato di me mentre io pensavo che per lui fossi solo l’ ultima delle donne!]
“Sì, ci credo… Ti amo che io Dottor Armando!”
“Armando!”
L’ ammonisce l’ uomo, sorridente come non mai. Armando le posa le sue forti mani sulle sue candide guance, mentre Betty li accarezza la schiena… Poco alla volta gli occhi si chiudono, e le loro labbra si avvicinano fino a unirsi in un tenero bacio. Un bacio che sembra durare un’ eternità, in una città che sembra essersi messa in pausa per assistere a un momento tanto atteso, quanto magico. Quando i due innamorati si staccano, Armando stringe la sua Betty tra le braccia per qualche istante… Quando si guardano negli occhi, Betty ha assunto un colore rosso vivo.
“Quello che hai fatto per me là dentro, nessuno lo aveva mai fatto!”
“Io non sopportavo che ti toccassero… Dio, stavo per riempirgli di pugni!”
“Lo, so per questo ti ho trascinato fuori!”
Afferma la donna, ridendo. La risata viene ricambiata.
“Nessuno deve toccarti, apparte me…”
Lui sorride, lei sorrise. Poi si abbracciano ancora.


La mattina dopo sembra arrivare troppo in fretta… Il primo a svegliarsi, dopo aver passato una serata romantica ed innocente, è Armando cercando di fare il più piano possibile, senza riuscirci.
“Buongiorno…”
Le dice l’ uomo. Betty apre gli occhi e fissa il suo amato, l’ uomo che tanto ha desiderato, accarezzarla a pochi centimetri dal suo volto, domandandosi se stia ancora dormendo.
“Cosa c’è?”
Le chiede l’ uomo.
“Mi chiedo se non sto sognando…”
“Io sono qui in carne ed ossa Betty, ed intendo restarci ancora un bel po’! Adesso non ti liberi più di me!”
Nel tepore delle coltri, i due si scambiano qualche tenero bacio.
“Pensavo di andare nel mio appartamento a cambiarmi, e poi fare colazione insieme, ti andrebbe?”
“Assolutamente sì!”
Mentre si alzano dal letto, Armando viene colto da una curiosità. Anche se, dopo la notte passata, pensa di conoscere la risposta.
“Adesso cosa pensi di fare col l’ ultimatum di Michel?”
La donna, lo abbraccia e guardandolo negli occhi li risponde:
“Questa mattina scriverò la lettera di dimissioni. Io ti amo Armando Mendoza!”
I due si baciano ancora, completamente persi in quella nuova realtà.
“Quanto vorrei restare così tutta la mattina, ma mi aspetta Daniele Valencia e un tremendo consiglio di amministrazione!”
“Mi tradisci già? E con Daniele Valencia?”
“Per carità mai sia! E non ti tradirei mai Betty…”
Armando le accarezza i capelli mentre, più dolcemente ancora la guarda negli occhi quando suona il campanello.
“Addio colazione!”
Afferma Armando. Betty si sporge dalla finestra constatando che si tratta di Nicola.
[Accidenti a quel Nicola Mora! Sempre in mezzo!]
Quando Beatrice apre la porta, Nicola entra baldanzoso con un pacchetto di pasticceria.
“Buongiorno Betty, fame?”
“Buongiorno Nicola.”
Afferma titubante Armando. Alla sua vista, il volto di Nicola assume un’ espressione perplessa mentre Betty si sente più imbarazzata che mai.
“Betty, scusami ma che ci fa questo individuo in casa tua di prima mattina?”
“Infatti stava per andarsene no?”
Dice Betty guardando Armando.
“Io stavo per andarmene? Davvero?”
“Sì, ma certo! Il consiglio di amministrazione no? Noi ci sentiamo più tardi!”
Gli dice Betty mentre lo accompagna alla porta. Armando accetta rassegnato il suo destino.
“Ti telefono più tardi!”
Le dice la donna sotto voce, l’ uomo controbatte.
“Forse è meglio che lo faccia io, non so fin quando ne avrò con i miei oggi!”
“Ok, va bene! A dopo!”
Quando Armando si affaccia per darle un bacio, riceve la porta in faccia, per via della presenza di Nicola.
[Maledetto Nicola Mora!!]


“Amica mia, devi spiegarmi un bel po’ di cose!” Afferma Nicola.


FINE CAPITOLO DODICI.




Spero che vi sia piaciuto il capitolo, io ho fatto il meglio che ho potuto. Adesso i nostri innamorati hanno delle belle gatte da pelare, no? Come e quando racconteranno tutto alle rispettive famiglie? Ricordandoci che Daniele è sempre in agguato, e potrebbe anticipare qualcosa a Roberto e Margherita! Lo farà?

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Capitolo 13
*** Capitolo Tredici ***


ALTERNATIVE STORY


CAPITOLO TREDICI.




Betty e Nicola, si siedono ed iniziano a fare colazione mentre la ragazza è costretta a raccontare tutto.
“Nicola, io e Armando ci siamo riconciliati e stiamo ufficialmente insieme!”
“Scusa un secondo Betty, sono un po’ confuso… E di Michel cosa ne fai?”
“Nicola sai meglio di me che non sono mai stata innamorata di Michel… Io ci ho provato, l’ unico motivo per cui ho accettato di uscire con lui era dimenticare Armando, persuasa del fatto che non mi amasse… Credimi quando dico che mi faccio schifo per aver illuso Michel! Ma se non era per lui non avrei mai aperto gli occhi su ciò che è giusto… Poi ieri sera è venuta Marcella Valencia, pensa un po’! Mi ha detto di come Armando è stato male quando ero a Cartagena, quando non l’ ho più cercato e sono sparita, e che dopo il consiglio lui le ha confessato di essersi innamorato di me…”
“Mi sembra strano che quella donna sia venuta a dirti queste cose, sapendo che ti avrebbe spinta tra le braccia del suo ex fidanzato!”
“E’ sembrato strano anche a me Nicola, ma lei ha detto di voler il bene di Armando… Si sarà scatenata la sua coscienza, evidentemente anche lei ne aveva una ma era sepolta!”
“Amica mia, certo che tu sei la donna dalle mille novità! E da quando sei bellissima ti girano attorno un sacco di pretendenti!”
“Ma io ne ho sempre amato solo uno, e ho scelto lui!”
“E cosa pensi di fare adesso col tuo lavoro?”
“Mi licenzierò Nicola, oggi invierò la mia lettera di dimissioni a Michel…”
“Gliela posso portare io al ristorante! E chissà che non mi promuova e mi dia il tuo posto!”
“Vedi Nicola, ho fatto un favore anche a te! Comunque gliela manderò via mail, dato che Michel è ripartito ieri per Cartagena…”
“Non sapevo fosse ripartito!”
“Sen’è andato ieri pomeriggio, a quanto pare dopo essere andato all’Ecomoda per parlare con Armando…”
“Anche Michel quindi ci ha messo del suo per farvi riconciliare!”
“Già… L’ unica che non aveva capito nulla ero io!”
“Betty, chi mai avrebbe creduto su due piedi alle parole di quell’ uomo dopo tutto quello che ti ha fatto? Certo è un bel miracolo che si sia innamorato di una racchiona com’eri tu! Senza offesa ma è la verità!”
“A questo non posso ancora credere Nicola! Ero convinta che i suoi sentimenti verso di me fossero nati dopo il mio ritorno, e che fossero solo frutto del mio cambiamento e del mio ruolo presidenziale… Ed invece lui mi amava mentre io credevo che mi prendesse in giro, e l’ ho tradito al consiglio di amministrazione…”
“Amica mia, non pensarci più! Adesso avete chiarito tutto e vi amate! La parte difficile sarà spiegarlo ai tuoi genitori, ti ricordi che arrivano da Cartagena tra tre ore, Betty?”
“Oh mio Dio, è vero!”
Afferma la donna, portandosi una mano alla fronte.
“Come giustificherai la tua rottura con Michel ed il tuo licenziamento, dopo che hanno abbandonato tutto per seguirti a Cartagena?”
“Dirò solo che tra me e Michel non ha funzionato, ed inevitabilmente è cessato anche il nostro rapporto professionale… Non posso certo dir loro su due piedi che mi sono fidanzata dal giorno alla notte con Armando Mendoza! A mio papà scoppierebbero le coronarie!”


Armando, felice come una pasqua, parcheggia la sua auto davanti all’ Ecomoda e saluta entusiasta Wilson e Mariana.
“Buongiorno Dottor Mendoza, la vedo di buonumore stamattina!”
“Mai stato meglio Wilson! Buongiorno Mariana, la trovo in splendida forma!”
“Dice Dottore?? Ma di fidanzati continua a non essercene neanche l’ ombra!”
“Mai dire mai Mariana! Lascia che le dica una cosa, tutto può accadere da un momento all’ altro!”
Quindi Armando entra nell’ ascensore lasciando Mariana e Wilson più perplessi che mai! Salito al piano, trova Annamaria e Freddy che discutono tanto per cambiare!
“Mia principessa, io ci tengo così tanto a invitarti a cena fuori!”
“No Freddy, perché tanto so che passeremmo la serata su una panchina a mangiare uno squallido hot-dog che perde salsa da tutte le parti! Mai che mi porti in un bel posto, anche in una pizzeria! E poi noi non stiamo più insieme!”
In quell’ istante i due impiegati, si accorgono di Armando.
“Buongiorno Dottore! Ci scusi, ci mettiamo subito al lavoro!”
“Annamaria, permette una parola?”
“Dica Dottore…”
“Secondo me dovrebbe dare una seconda chance a questo ragazzo… Magari non sarà il migliore degli uomini, non sarà ricco… Ma chi è perfetto? Siamo esseri umani, con il sacrosanto diritto di sbagliare, ma anche con il sacrosanto diritto di essere perdonati. E onestamente non mi sembra che Freddy abbia fatto cose imperdonabili! Ha fatto cose imperdonabili Freddy?”
“Ma no Dottore, glielo giuro sulla mia busta paga!”
“Ecco, vede? Perché non accetta il suo invito? E lei Freddy, perché non la porta in una bella pizzeria ogni tanto, guardi ne conosco una bellissima ed economica! Meritano tutti una seconda possibilità…”
Armando gira sui tacchi ed entra nel suo ufficio lasciando tutta la banda di stucco con la bocca spalancata. Le ragazze, si radunano:
”Ah, ragazze!! Avete visto com’è di buon umore?! Deve essere successo qualcosa ieri sera!”
Afferma Annamaria, Sandra domanda:
“Credete che Betty lo abbia richiamato?”
“Io credo che sia successo molto di più ragazze!!”
Le impiegate, si fermano dal parlare quando vedono Armando uscire dal suo ufficio.
“Dimenticavo di dirle Annamaria, oggi si terrà alle undici un consiglio di amministrazione straordinario, verranno i miei e Daniele Valencia quindi per favore organizzi il pranzo.”
”Certo Dottore!”
Quando l’ uomo si è allontanato, Berta conclude:
”Ve lo dico io cosa dovremmo fare, dovremmo approfittarne per chiederli un aumento prima che arrivi Daniele Valencia a rovinarli la giornata!”


Armando rientra sorridente nel suo ufficio. E’ un giorno nuovo e per Armando inizia una nuova era.
[Armando Mendoza, finalmente sei un uomo felice! Non vedo l’ora che arrivi stasera, per vedere la mia Betty… Potrei portarla a cena stasera! Chiedo subito ad Annamaria di prenotare il ristorante e di cercarmi un fioraio… No un momento, non posso chiedere ad Annamaria di farlo, quelle pettegole lo direbbero a Betty rovinandomi la sorpresa! Devo farlo io.]
In mezzo ai suoi pensieri, Armando sente qualcuno che bussa alla porta e dice a chiunque sia di farsi avanti.
“Dottore, permette? Le vorrei chiedere se questo menù va bene!”
Le dice la bionda passandoli la carta. Armando la legge velocemente quindi dà la sua approvazione.
“Per favore Annamaria, chiami qualcuno che spolveri un po’ in sala del consiglio!”
“Certo Dottore… Mi scusi, le posso chiedere una cosa? Le è successo qualcosa di particolare per cui è così di buon umore?”
Armando sorride, al solo pensiero.
[Eccome se è successo! Sto finalmente con la donna che amo…]
Riassumendo un aria più seria possibile, risponde alla sua segretaria.
“Ma di cosa si impiccia Annamaria! Non sono affari suoi! Su, torni al suo lavoro e chiuda la porta!”


Nervosa per la reazione di suo padre, Betty lo aiuta a portare in casa le valigie. Il padre, gira per casa contento di essere tornato.
“Bimba adesso andrai al lavoro? Pensavamo di organizzare una cena con Michel questa sera!”
Afferma il padre. Nicola e Betty si scambiano un’occhiata circospetta, quindi Nicola decide di lasciare l’ abitazione prima che scoppi una bomba!
“Io credo che sia ora di lasciarvi soli!”
“Come mai Nicola? Non resti a pranzo?”
“No Signora Giulia, ho un mucchio di cose da fare! Ci vediamo!”
“Ma cosa gli è preso, che microcefalo! Allora Betty, chiama Michel per chiederli della cena!”
“Bambina ma và tutto bene? Non hai aperto bocca dall’ aeroporto a casa!”
“Mamma, Papà… Devo dirvi una cosa! Il fatto è che io e Michel ci siamo lasciati…”
Sputa Betty, tutto d’un fiato. Il padre balza in piedi indispettito.
“Come sarebbe! E come mai? Ti ha fatto del male bimba? E’ stato irrispettoso?”
“Ma no papà! Semplicemente tra noi non funzionava…”
”Ma perché! Non andavate d’ accordo?”
“Hermes, quante domande! Non vedi che non le và di rispondere? Ci dispiace però Betty, perché è un ragazzo così carino!”
“Ma Giulia, non può dirci così e non darci nemmeno una spiegazione dopo che tutta la famiglia si è trasferita a Cartagena!”
“Papà, avete scelto voi di seguirmi, io sai bene che me la sarei cavata!”
“Non dire sciocchezze Betty, io e tua madre non avremmo accettato di vederti così poco!”
“Comunque… Di conseguenza ho lasciato il mio lavoro, non avrei potuto lavorare accanto a Michel…”
“E adesso cosa farai?”
“Papà con la mia attuale esperienza troverò di certo un nuovo impiego… Non devi preoccuparti per me, sai bene che non faccio scelte stupide…”
”Questo lo so bimba, ma così all’ improvviso! Sembrava andasse così bene tra di voi!”
“L’ importante è che Betty sia sicura delle sue scelte, Hermes…”
”Più che sicura mamma!”
“Bene bambina! Senti cambiando discorso, cosa vuoi per pranzo?”
“Per pranzo uscirò con le mie amiche dell’ Ecomoda!”
“Bimba mi raccomando! Non voglio che tu abbia ancora rapporti con quella gente, dopo che ti hanno fatto soffrire tanto!”
“Hermes… Ha detto che esce con le sue ex colleghe, non con i dirigenti!”
Betty, si tormenta le mani sudate mentre ascolta la conversazione. Ovviamente suo padre non ha molta stima di Armando a causa della truffa finanziaria che ha trascinato la sua bambina in un mare di guai e affari loschi, come prenderà la notizia della loro relazione? Come fare per dirglielo? In mezzo alla borgia della discussione suona il cellulare di Betty e tutti si zittiscono.
“Pronto?”
“Pronto Betty, mi mancava tanto la tua voce!”
Afferma un nostalgico Armando. Betty, sorride di spalle ai suoi ma poi cerca di assumere nuovamente un’ espressione seria.
“Chi è?”
Chiede il padre, prendendo un rimprovero dalla madre.
“Hermes, è il suo cellulare rispetta la sua privacy!”
Betty finge che al telefono sia Annamaria e alza la voce.
“Ah, Annamaria! Che bello sentirti!”
“Ma come Annamaria, sono Armando!”
“Purtroppo ora ho poco tempo per parlare, sono appena andata a prendere i miei genitori all’ aeroporto e stiamo disfando le valigie!”
“Ah, i tuoi genitori sono ritornati a Bogotà?”
“Ma certo, proprio così! Noi ci vediamo a pranzo con tutto il resto della banda!”
“Ah, capisco che non puoi parlare… Ma il fatto è che sento già terribilmente la tua mancanza!”
“La penso così anche io…”
“Cosa ne dici se stasera andiamo a cena fuori? Passo a prenderti per le otto diciamo?”
“E’ perfetto, certo!”
“Va bene… Allora ci vediamo stasera, Ti amo.”
“Anche io, anche io… Ciao a presto!”
Chiusa la chiamata, Betty si rivolge ai suoi genitori dicendo, con una risata di plastica:
”Era la mia amica Annamaria!”


Alle undici in punto, Annamaria annuncia Roberto e Margherita. I due salutano il figlio.
“Ciao mamma, ciao papà…”
“Ciao figliolo… Armando io e tua madre ci teniamo a spiegarti come mai non ti abbiamo avvisato che ci saremmo trattenuti e Bogotà!”
“Non preoccuparti papà, Daniele è già stato abbastanza esaustivo nella spiegazione.”
”Ci dispiace Armando, ma cerca di capirmi io non sarei stato tranquillo a Londra, volevo essere disponibile nel caso fosse servito il mio aiuto, e non tel’ ho detto perché non volevo che ti sentissi controllato!”
“Bhe, Daniele l’ ha dipinta un po’ diversamente… In ogni caso non posso biasimarvi se non vi fidate di me!”
“Non dirlo neanche per scherzo Armando! Se non mi fidassi non ti avrei rinnovato il mio voto!”
“Grazie papà, grazie mamma…”
Risponde il dirigente. Roberto da un buffetto sulla spalla al figlio, mentre Margherita lo bacia sulla guancia. In quel momento vengono annunciati Ugo, Gutierrez ed entra Daniele che guarda Armando più disgustato che mai.
[Quanto vorrei sbattere tutta la realtà qui, in questa riunione. Ma ho fatto una promessa a Marcella, e la manterrò… E Roberto e Margherita non si meritano un colpo simile… Ma il tuo affronto non resterà impunito Armando, cambiare mia sorella con quella racchia! Hai distrutto mia sorella e questo non può andarmi giù!]
“Buongiorno. Ciao Roberto, Margherita.”
”Ciao Daniele… Bene, possiamo iniziare.”
Afferma Roberto.
“Ciao Daniele…”
“Ciao a te Armando. Bene Signori, come vi ho preannunciato per telefono ho voluto quest’ assemblea per discutere dell’ organico aziendale e avere delucidazioni circa la rinuncia di mia sorella e Mario Calderon.”
”Armando, cos’è successo per spingerli ad andarsene?”
Il presidente tira un respiro e prende la parola.
“Il clima tra me e Mario così come con Marcella era teso da tempo… Era impossibile continuare a lavorare insieme…”
“E così hai avuto la faccia tosta di cacciare mia sorella dalla sua azienda?!”
“Calmati Daniele, non cominciamo a litigare per favore!”
Lo intima Roberto.
“No Daniele, sia Mario che Marcella se ne sono andati con la propria volontà e le proprie gambe! Non avrei mai licenziato due azionisti! Abbiamo litigato e si sono licenziati!”
“Io posso confermarlo! Il Dottor Calderon è venuto di persona a rassegnare le sue dimissioni, mentre la Signora Marcella ha mandato Patrizia Fernandez a fare le sue veci e poche ore dopo mi ha fatto avere la sua lettera di dimissioni!”
“Grazie mille Gutierrez.”
”E Patrizia come mai l’ hai licenziata? Hai litigato anche con lei?”
“Esattamente Daniele.”
“E non ti sembra il caso di darti una calmata? Prendi non so una camomilla, un valium prima di decimare il personale dell’ Ecomoda.”
”DANIELE! Per l’ ennesima volta, Marcella e Mario non gli ho cacciati io!”
“CALMATEVI! Non sono venuto a questa riunione per vedervi litigare per l’ ennesima volta!”
Afferma Roberto.
“Oh mamma mia… Se volete faccio servire una valeriana per tutti!”
“Ugo, non mi sembra il momento di tirare fuori il tuo sarcasmo, che francamente a nessuno fa ridere.”
Afferma Daniele.
“Zzzzz…”
“Ma come mai hai litigato con loro?”
Chiede Margherita.
“Perché non è in grado di condurre una discussione civile, Margherita! Dovevi sentirlo!”
“Ugo, per favore!”
Lo ammonisce Roberto. Daniele stavolta accorre in appoggio a Ugo.
“Questo è poco ma sicuro.”
“Per favore, finitela. Rispondi alla domanda Armando.”
“Patrizia perché mi ha mancato di rispetto, e ha ficcato il naso in faccende della mia vita privata che non la riguardavano.”
“Non la riguardavano? Credevo che ormai la tua vita privata fosse di dominio pubblico Armando!”
Questa affermazione lascia Armando perplesso.
“Daniele, ora basta! L’ hai voluta tu questa riunione, se volevi solo litigare con Armando e pungerlo potevi darli appuntamento al bar! Se vuoi che questa riunione continui ti chiedo di tenere i commenti per te! In ogni caso i motivi sono irrilevanti, se Mario e Marcella sono decisi nelle loro decisioni dobbiamo assumere altre due persone per coprire i loro ruoli, oltre al Responsabile Amministrativo e Finanziario.”
“Gutierrez, i colloqui come vanno?”
”Dottor Armando, non ho ancora trovato il candidato ideale!”
“Ma come sarebbe, ha iniziato i colloqui un mese fa!”
“Mi perdoni Dottore, ma lei è stato molto chiaro nelle competente e caratteristiche che il candidato deve avere, e trovare la persona che corrisponda non è facile!”
“Potresti assumere di nuovo la Dottoressa Betty.”
Afferma Daniele. Armando si irrigidisce davanti alla battuta di Daniele, che ha più l’ aria di essere una frecciatina.
[Daniele sa della mia relazione con Betty??]
“Daniele, ti ho chiesto di smetterla! Non mi sembrano battute da fare!”
Afferma Roberto, mentre suo figlio, facendo un immenso sforzo per controllarsi, riesce solo a dire:
“In ogni caso Gutierrez inizierà subito a cercare le persone ideali…”
“Of couse doctor!”
“Io vorrei solo dire una cosa! Guai a te Armando se ti azzardi ad assumere altre racchie, ne abbiamo già a iosa in quest’ azienda ed è stata un’ odissea sbarazzarsi della regina delle racchie, la tua cara Betty!”
Armando avverte venirli meno l’ autocontrollo. Immagina di alzarsi dalla sedia, per scagliarsi su Ugo riempiendolo di pugni per poi passare a Daniele. Armando decide di non dire nulla mentre stringe i pugni sul tavolo.
“Secondo me ora possiamo pranzare, che dite?”
“Certo papà, do l’ ordine che venga servito il pranzo.”
Armando si alza ed esce in corridoio, seguito da Daniele.
“Armando, vorrei scambiare due parole con te in privato.”
“Va bene, aspettami nel mio ufficio. Annamaria?”
”Sì Dottore?”
”Può far passare i camerieri. Poi potete andare a pranzo ragazze.”
“Grazie Dottore. Dai andiamo ragazze che Betty ci aspetta!”
“Ah, ma state andando a pranzo con Betty?”
“Sì Dottore.”
Risponde Annamaria. Sofia aggiunge:
”Vuole che gliela salutiamo?”
Ad Armando scappa un sorisetto, mentre Annamaria tira un buffetto a Sofia.
“Andate ragazze, ci vediamo dopo.”
La banda si avvicina all’ ascensore mentre Armando sorride divertito.
“Insomma Sofia!”
“Ma cos’ ho detto di male!”
Dopo aver tirato un bel respiro a pieni polmoni, Armando raggiunge Daniele in presidenza.
[Sentiamo che vuole il vampiro.]
“Daniele, dimmi.”
“Sai Armando, credevo davvero che avresti proposto Beatrice come responsabile finanziario, oppure l’ avresti assunta per poi cederle la presidenza. Bhe ti dico già che se dovesse venirti la brillante idea di assumerla, io mi opporrei! Quindi non pensarci proprio!”
Armando resta di sasso.
[Come fa a sapere di Beatrice? Quanto li ha raccontato Marcella?]
“Daniele, devo chiedertelo. Di quali sostanze abusi?”
“No Armando, io faccio questa domanda a te! Prendere in giro una donna, farla innamorare solo per puri scopi materiali, per salvare la tua poltrona presidenziale. Hai usato quella donna per i tuoi porci comodi e non solo, hai cambiato mia sorella Marcella con lei!”
Armando è senza parole e si rende conto che Daniele conosce più di quanto si aspettava. Ora Daniele è una mina vagante.
“Daniele, abbassa la voce!”
“Che c’è, sei preoccupato che i tuoi genitori scoprano cos’è successo realmente in quest’ azienda? Stai tranquillo Armando, ho troppo rispetto di lui per raccontare una porcheria simile a tuo padre! Un’ altra cosa incredibile è che quella donna ti abbia addirittura perdonato e che abbia iniziato una relazione con te!”
“Daniele non mi sembrano affari che ti riguardano!”
Dice Armando, a denti stretti per non farsi sentire mentre Daniele mantiene un tono di voce notevole.
“Mi riguardano eccome visto che con le tue porcate hai rovinato la vita a mia sorella! Comunque togliti dalla testa di riassumere la tua racchia per darle un ruolo dirigenziale!”
Daniele sta per uscire dall’ ufficio, quando Armando, perdendo la pazienza, decide di togliersi un piccolo sassolino dalla scarpa e lo colpisce.
“Da quel che mi ricordo però ti ha fatto comodo invitare a cena “la mia racchia”, come la chiami tu, per i tuoi comodi!!”
“Mendoza, hai fatto un grave, un grave errore!”
Afferma Daniele toccandosi il labbro sanguinante, prima di scagliarsi su Armando. Il pugno in pieno volto causa la fuoriuscita di sangue dal naso. Dalla sala riunioni sopraggiungono Roberto, Margherita, Ugo e Gutierrez.
“Oh mio Dio! Prima o poi doveva succedere, ma che spettacolo pietoso! Armando, ti stancherai di fare a botte con tutti!”
“CHIUDI IL BECCO UGO!”
“BAASTA! SIETE IMPAZZITI??”
Chiede un Roberto allo stremo delle sue forze.


Arrivate al Corrientazo, le ragazze prendono un tavolo.
“Betty, che bello vederti! Sapessi quante cose sono successe in azienda!”
Afferma Annamaria, ma Berta la interrompe.
“Prima di tutto devi spiegarci una cosa Betty… Cos’è successo tra te e il Dottor Armando?”
La ragazza sorride.
“Perché dovrebbe essere successo qualcosa?”
“Eh dai Betty! Perchè il Dottor Armando stammattina è arrivato in azienda così raggiante! Pensa che mi ha detto che sono in splendida forma!”
“Mentre a me mi ha convinta a dare una possibilità a Freddy, così stasera usciamo insieme!”
“Ci siamo riconciliati e messi insieme ragazze!”
Le amiche, urlano tutte eccitate e contente mentre Annamaria serve da bere per brindare. Ines interviene prendendo le mani di Betty:
“Figliola, te lo dicevamo che quel ragazzo era veramente innamorato di te! Io non avevo dubbi!”
“Adesso brindiamo a questa notizia ragazze!!”
Dopo il brindisi, Betty inizia a raccontare tutto: dell’ incontro con Armando nel parcheggio del ristorante, della visita della Signora Marcella, della partenza e della lettera di Michel… Per poi passare alla serata passata con Armando e alla notte fatta di coccole.
“E non è successo niente di niente stanotte??”
“Annamaria!”
La ammonisce Ines.
“Che c’è? Dopo tanto tempo separati! Secondo me quell’ uomo ha il fuoco puro nelle vene!”
Betty, si copre il viso dall’ imbarazzo mentre Ines ammonisce nuovamente Annamaria.
“Annamaria, per favore! Ricordati che stai parlando del tuo capo e del fidanzato di Betty!”
“Perdonami Betty!”
“Stai tranquilla Annamaria, e comunque è stata una serata innocente!”
“Ah, amiche mie… La nostra Betty ha vinto alla lotteria!”
Afferma Sandra. Poi Berta chiede:
”E dicci, ora vi siete dati già un altro appuntamento?”
“Certo, stasera mi porta a cena fuori!”
”Ma che bello!!”
“Ragazze, ma il consiglio di amministrazione era finito quando ve ne siete andate?”
“Sì Betty, il Dottor Armando mi ha dato l’ ordine di far servire il pranzo e ha detto che potevamo uscire. Ma prima di andarcene Daniele Valencia li ha chiesto di parlare con lui da soli!”
“E per cosa?”
“Non ne ho idea Betty, te lo farai dire da lui stasera… Ma ti ha raccontato dell’ abbandono del Dottor Calderon, della Signora Marcella e che ha licenziato Patrizia?”
”Sì, e anche della visita di Michel…”
Dopo Annamaria, prende la parola Sofia.
“E dicci Betty, come mai se ne sono andati i dirigenti?”
“Veramente non so i dettagli della loro rinuncia, glielo domanderò!”
“Noi sappiamo solo che hanno urlato e se ne sono dette di tutti i colori!”
Afferma Berta.


Nel pomeriggio, Hermes e Giulia si trovano in centro per sbrigare delle commissioni quando notano un uomo che conoscono.
“Guarda Giulia, quell’ uomo è Daniele Valencia è un’ azionista dell’ Ecomoda! Vieni che lo salutiamo!”
“Ma come Hermes, prima fai tante storie se Betty ha ancora legami con l’Ecomoda e adesso vuoi salutare quel tipo?”
”Giulia, pensa che figura ci faccio in qualità di ex impiegato e padre dell’ ex presidente se si accorge che non l’ ho salutato! E poi io non voglio che Betty abbia ancora rapporti con il suo ex capo, con tutti i guai che le ha procurato! Mentre quel Signore, Daniele Valencia, é una persona onesta, integerrima! Andiamo!”
Hermes e consorte si avvicinano quindi a Daniele, poco prima che lui monti sulla sua auto.
“Dottor Valencia, che piacere rivederla!”
Afferma Hermes, allungando la mano. Daniele la stringe mentre fa uno sforzo di memoria.
“Hermes Pinzon Galarza, mentre lei è mia moglie Giulia Solano Pinzon. Siamo i genitori di Beatrice!”
“Ma certo, i genitori della Dottoressa Betty. Come va?”
“Molto bene, grazie…a lei un pó meno mi pare!”
Afferma Hermes riferendosi alla ferita sul labbro inferiore.
"Ho avuto uno scontro con un imbecille!"
"Di quelli ne è pieno il mondo caro Dottore!"
“Giá, giá...Avevo capito che vi eravate trasferiti a Cartagena…”
“Ci eravamo trasferiti, ma ora siamo tornati! Sa nostra figlia era Vice Presidente di un importante catena di ristoranti!”
”Era? Come mai, non lo è più?”
“Queste sono altre vicende Dottore, che non credo a lei interessino!”
“Mi interessano molto invece…”
Giulia, da un pizzicotto sul braccio al marito e lui le risponde.
“Dai Giulia, lasciami parlare con il Dottore! Dicevo Dottor Valencia, purtroppo la mia Beatrice ha dovuto licenziarsi per problemi personali con il proprietario…”
“Ah, insomma aveva una relazione con il suo capo…”
“Sì ma non pensi male, mia figlia e Michel erano amici da molto tempo! Purtroppo la collaborazione non ha funzionato!”
“Sembra un vizio quello di sua figlia…”
“Cosa vuole dire Dottor Valencia?”
“Non mi dica che non sa niente, della relazione tra sua figlia e Armando Mendoza. Anzi, già che ci sono ne approfitto per farvi le mie congratulazioni. Ora purtroppo devo scappare… E’ stato un piacere rivedervi, Signor Pinzon, Signora.”
Daniele, dopo aver sparso il suo veleno, se ne và lasciando i genitori di Betty pietrificati.



FINE CAPITOLO TREDICI.




Pensate che Daniele sia stato abbastanza perfido? E la lingua lunga del padre di Betty ha fatto i suoi guai… Come reagirà Hermes? In azienda cosa sarà successo dopo la rissa tra Daniele ed Armando? E riusciranno Armando e Betty a godersi una romantica cena? Lo scoprirete!!

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Capitolo 14
*** Capitolo Quattordici ***


ALTERNATIVE STORY


CAPITOLO QUATTORDICI.




Bogotà.
Stimatissimo Dottor Doinel,
Con la presente, desidero comunicarle le mie dimissioni con effetto immediato per ragioni già ampiamente discusse tra noi due. Inoltre le esprimo il mio rammarico e le porgo le mi scuse, dicendole sinceramente che la collaborazione con lei è stata costruttiva per la mia carriera.
Distinti Saluti, Beatrice Pinzon Solano.

Allegati: n.:1



Michel legge la mail di Betty con gli occhi pieni di angoscia. Certo, sel’ aspettava, sapeva che non avrebbe ricevuto nessuna chiamata in cui la donna avrebbe avvisato che stava per raggiungerlo a Cartagena, ma il fatto che fosse preparato non rende la cosa meno dolorosa.
[Betty… Perché non mi hai ascoltato quella sera all’Almirante? Ci saremmo risparmiati tutto questo…]
Quindi Michel apre l’ allegato.


Ciao Michel,
Come mi hai chiesto nella tua lettera, ti ho inviato la mia risposta. Non posso dire altro che mi dispiace di come sono andate le cose Michel, non posso fare altro che chiederti scusa! Sono pienamente cosciente del fatto che tutto ciò è solo colpa mia, che dovevo darti retta… Io non volevo illuderti! Ti ho voluto e ti voglio davvero bene Michel, ma il mio cuore appartiene ad un altro uomo… Non potrò mai dimenticarmi di tè Michel, sei stato un grande amico e sei entrato nella mia vita nel momento giusto, quando il mondo mi crollava addosso! E mi hai dato la forza per affrontarlo… Non posso fare altro che ringraziarti per questo, e scusarmi per tutto quello che hai avuto da me, solo un illusione. Perdonami Michel.
Ti voglio bene, Betty.



Michel archivia la lettera di dimissioni, passandola alle risorse umane, mentre stampa la seconda lettera e dopo averla riletta la stringe al petto.


Quando il padre di Betty rientra, confuso e furioso, Beatrice si trova in camera sua che aggiorna il suo diario.

Quante cose sono accadute in così poco tempo, quante convinzioni sbagliate si sono trasformate in sogni realizzati. Da oggi sono la fidanzata di Armando Mendoza, la donna che lui ama, l’ unica donna che lui desidera! Dirlo ad alta voce mi fa ancora un certo effetto! Ho passato un sacco di giorni accanto ad Armando sapendo che non mi degnava di uno sguardo, che per lui ero solo l’ assistente intelligente ma brutta, quella che lo aiutava a non far fallire la sua azienda. Ignorando che invece, proprio lui, vedeva in me la donna in grado di cambiarli la vita. Credo che sia stato difficile per lui accettare di essersi innamorato di me, ma che importa? E’ successo! Credevo che l’ amore non facesse per me ma mi sbagliavo, dovevo solo aspettare che nella mia vita entrasse Armando per stravolgerla e riempirla di amore, felicità, serenità e passione.


“Beatrice Aurora!!”
Sente urlare improvvisamente la ragazza. Beatrice mette via il suo diario e si precipita di sotto di corsa.
“Papà eccomi, perché urli?”
“Beatrice, io non mi sarei mai aspettato una simile delusione da te!! Venire a sapere certe notizie da altre persone, ti rendi conto che umiliazione sia stata per me in quanto padre non sapere certe cose da sua figlia, con chi esce??!”
Gli vomita addosso il padre, mentre la madre Giulia cerca di tenerlo calmo. Betty osserva il padre, esterrefatta, aspetta che Hermes finisca il suo sfogo per rispondere.
“Quando pensavi di dire a me e a tua madre che esci con il tuo ex-capo, il Dottor Armando Mendoza??”
“Da chi… da chi lo hai saputo?”
Chiede sconvolta Betty.
“Eravamo in centro e abbiamo incontrato Daniele Valencia!”
“Ve lo ha detto Daniele Valencia?!”
”Sì bambina…”
Risponde Giulia, in pena per la reazione del marito.
“Ti rendi conto che umiliazione! Quel Signore ha capito benissimo che non ne sapevo nulla!”
“Certo che lo sapeva, per ciò te lo ha detto! Altrimenti non lo avrebbe fatto!”
[Maledetto avvoltoio!!]
“Non è questo il punto! Io non riesco a capire come sia possibile! Quell’ uomo non è fidanzato con quella dirigente, la sorella di Daniele Valencia? Ed è per questo che hai lasciato Michel?! Beatrice Aurora, non dirmi che uscivi con Michel e il Dottor Armando nello stesso momento!”
“Papà, andiamo! Certo che no!”
“Io aspetto una spiegazione Beatrice Aurora!!”
“Hermes, perché non ci aspetti di là in sala da pranzo? Io scambio due parole con nostra figlia e quando sarai più calmo lei ti raggiungerà e ti spiegherà, vero bambina?”
“Va bene. Non ci posso credere!”
Quindi Betty e Giulia si chiudono in camera della giovane. Betty si siede sul letto che si porta le mani alla testa.
“Che disastro! Papà non doveva saperlo così, non se lo meritava!”
“Bambina, ma allora è vero che fai coppia con il Dottor Armando?”
“Sì, mamma è vero!”
Confessa la ragazza ridendo.
“Mamma, io sono felice solo con lui! Negli ultimi giorni sono successe tante cose che mi hanno aperto gli occhi, e ho capito che Armando mi ama mamma, mi ama davvero! Il difficile sarà convincere papà…”
”Ah figliola! Io avevo capito che era molto legato a te, il giorno che venne qui a cercarti ma tu eri già uscita con Michel! Ma sembravi così convinta della tua scelta di seguire Michel!”
“Lo so mamma, ho sbagliato tutto e ho illuso Michel e mi sento male per questo… Ma non credevo ad Armando dopo tutto ciò che aveva fatto! Ma ieri sera è passata qui la Signora Marcella Valencia, l’ ex fidanzata di Armando…”
“E cosa voleva quella donna?”
“Mi ha raccontato una storia che non conoscevo, fatta di tormento e sofferenza… La sofferenza di Armando quando l’ ho tradito al consiglio di amministrazione, e quando sono partita per Cartagena…”
“Quella donna è davvero venuta a dirti questo??”
“Sì mamma, lo devo ammettere, devo a lei la mia riconciliazione con Armando. Mamma, io sono davvero felice con lui! Ti prego, aiutami con papà!”
“Farò il possibile bambina, ma adesso dovresti scendere di sotto e spiegare tutto questo a lui!”
“Vado mamma…”
Prima di uscire dalla sua stanza, Betty si volta e rivolge un ultimo sguardo a sua madre, la donna le da un augurio dedicandole il Segno della Croce. Scesa di sotto, Betty vede suo padre attenderla in sala da pranzo e la invita a sedersi.
“Beatrice, perché non mi hai raccontato una cosa simile!”
“Papà, io tel’ avrei raccontato è logico, stavo solo aspettando il momento giusto! Io non potevo certo immaginare che lo avresti saputo oggi da Daniele Valencia…”
“Io non capisco Betty, ma quell’ uomo non è fidanzato con Marcella Valencia?”
“No papà, lei ed Armando non stanno più insieme da molto tempo…”
“Ed è per lui che hai lasciato Michel?”
“Sì papà… Papà, io amo davvero Armando e lui è davvero innamorato di me!”
“Questo lo deciderò io Beatrice! Io esigo che chiami immediatamente il Dottor Armando, e che lo inviti qui per questa sera!”
“Che cosa papà?!”
”Esatto figliola! Io voglio parlare con lui a quattrocchi, da uomo a padre!”


Armando, si trova a casa dei suoi genitori con una bistecca in faccia ed una sulla mano destra. Roberto non ha fatto altro che riempirlo di domande su quanto successo in azienda tra lui e Daniele, e in risposta Armando ha dato giustificazioni striminzite, vaghe e tutte motivazioni inerenti all’ azienda: “le solite cose papà, Daniele vuole la mia testa, mi ha detto che sono un buono a nulla e stavolta non ho saputo trattenermi!”, ha risposto l’ uomo. Margherita, che dal canto suo conosce tutta la verità, osserva il figlio aspettando il momento giusto per parlarli. Dopo aver lasciato l’ Ecomoda e aver accompagnato Armando al pronto soccorso, Margherita è andata a trovare Marcella. L’ ha trovata fisicamente in forma ma moralmente a pezzi, quindi Margherita, vedendola da sempre coma una figlia, ha preteso di sapere cosa fosse successo. “Margherita, ho detto tutto a Beatrice…”, ha detto la donna. Margherita è rimasta stupita da quest’ affermazione, domandando alla donna come fosse possibile, credendo Betty a chilometri di distanza. Quando Marcella ha saputo da Margherita della rissa tra Armando e Daniele, Marcella si è sentita terribilmente in colpa per aver detto tutto a Daniele in quel momento di sconforto, e Margherita l’ ha rimproverata pesantemente per questo atto. Che bisogno c’era di coinvolgere Daniele, conoscendo il suo astio verso Armando e verso Beatrice? La donna, si risveglia dai suoi pensieri quindi chiede a Roberto di poter parlare in privato con Armando.
“Va bene, quando avete finito vorrei anche io parlare a quattr’ occhi con Armando. Ti aspetto nello studio.”
”Va bene papà…”
Margherita prende posto accanto al figlio.
“Armando, io sono stata a trovare Marcella, e mi ha detto il motivo della vostra discussione di ieri.”
Armando resta molto seccato. Non comprende perché Marcella non sia in grado di farsi gli affari suoi!
”Mi sembra che Marcella sia diventata un pò troppo di lingua lunga!”
“Non prendertela con lei Armando, le ho chiesto io di dirmi tutta la verità! Figliolo, vorrei affrontare con te questa storia di Beatrice…”
“Mamma, cosa c’è da dire? Tu sei al corrente di tutta la storia, lo sai che da molto tempo sono innamorato di lei…E’ stata un’ odissea riuscire ad ottenere una nuova possibilità da lei. Io da ieri sera sono un uomo nuovo mamma, un uomo felice! Mamma, tu vuoi la mia felicità vero?”
Le chiede l’ uomo, prendendole le mani. Margherita li passa una mano sulla guancia.
“Ma certo che voglio questo! E se quella ragazza ti rende felice, io ti appoggio.”
“Sì mamma, mi rende più che felice. Grazie mamma!”
Dopo aver abbracciato la madre, Armando raggiunge il padre nello studio. Lo trova seduto alla sua scrivania che sorseggia un drink. L’ uomo fa cenno ad Armando di accomodarsi.
“Siediti Armando. Armando sarò sincero, io non credo che vi siate picchiati per l’ azienda! Sì, avete litigato e vi siete punzecchiati a vicenda da sempre, ma credo che oggi c’era qualcos’ altro sotto!”
“Papà, oggi ho litigato con Daniele perché si è impicciato in aspetti della mia vita che non lo riguardano…”
“E questi aspetti riguardano per caso Beatrice Pinzon?”
Armando resta allibito dall’ affermazione del padre.
“Come lo sai?”
“Il mio è stato solo un pensiero derivato dalla battuta di Daniele di oggi. Ci ho riflettuto… E poi so che sei sempre stato affezionato a quella donna, fin dai tempi in cui era la tua segretaria. O sbaglio?”
“No, non sbagli papà… E’ proprio per lei se ho litigato con Marcella, con Mario e con Daniele… Marcella ha deciso di andarsene perché… Perché le ho detto di essere ancora innamorato di Beatrice, papà. Per quanto riguarda Mario e Daniele io non sono più riuscito a sopportare che parlassero male di Betty!”
“Ti sei affezionato davvero a quella donna mi sembra di capire…”
“Papà, io ne sono innamorato, moto innamorato! E vengo ricambiato… Non ho mai provato certe cose papà, nessuna donna prima d’ora ha mai tirato fuori il meglio di me! Ma lei sì… Lei mi ha reso un uomo… Prima di innamorarmi di lei ero solo l’ ombra di un eterno adolescente, di un ragazzino appena uscito dal college, anche se dal college erano passati anni! Lei mi ha insegnato cosa vuol dire davvero amare, soffrire, gioire, piangere… Lei mi ha fatto vedere cosa significa essere amati! Papà, io ti sto parlando con il cuore in mano e spero che capirai… “
Tra i due si crea qualche istante di silenzio. Il vecchio Mendoza scorge negli occhi di suo figlio l’ immagine di un vero uomo, e non più l’ immagine del sognatore, irresponsabile, imprudente, orgoglioso e pieno di ambizioni che ha assunto la presidenza dell’ Ecomoda quasi due anni prima e che l’ ha quasi mandata in rovina.
“Figliolo, io posso capire perfettamente. Stai parlando con un uomo che ha vissuto davvero tanti anni accanto ad una sola donna, che l’ ha amata per tutta la vita e che l’ ama ancora.”
Armando sorride al padre, pensando che infondo è stato più facile del previsto.
“Non mi interessa nemmeno sapere se la vostra storia è iniziata quando era la tua assistente o dopo, se hai tradito Marcella con lei… Non voglio saperlo Armando! Evidentemente il tuo percorso era questo, fatto di sbagli madornali e cadute a picco. E quello che vedo oggi mi piace Armando.”
“Papà, io devo tutto a te e alla mamma. Voi mi avete dato questo carattere, questa natura…Che aspettava solo la persona giusta per farla sbocciare…”
“Quanto a Daniele, parlerò io con lui a quattr’ occhi. Gli dirò chiaramente che il consiglio di amministrazione non accetterà più le sue frecciatine, e le sue battute!”
“Grazie papà…”
Lo squillo del cellulare, allontana Armando dal padre.
“Scusa papà.”


“Armando, ciao…”
”Ciao Betty, non sai che voglia avevo si sentirti! Ho avuto una giornata infernale…”
“Mi sa che sta per peggiorare allora…”
“Come mai dici questo? Non dirmi che non puoi venire a cena!”
Afferma seccato Armando.
“Il fatto è che la cena la dovremmo fare a casa mia…”
”Come sarebbe a dire a casa tua??”
“Promettimi che non ti metterai ad urlare, e che non andrai a casa sua per ammazzarlo…”
”Di chi parli?”
“Di Daniele Valencia… Oggi ha incontrato i miei e li ha detto di noi due!”
“CHE COSA???”
“Armando ti prego… E’ stato un colpo basso imperdonabile, quell’ uomo mi fa sempre più schifo!”
“Non è possibile che sia arrivato a tanto!!”
“Ad ogni modo, mio papà ha insistito per invitarti a cena e parlarti, non gli ho potuto dire di no!”
“Che cosa?? Una cena con i tuoi? Dici sul serio?”
“Io non posso dirli di no dopo che hanno avuto la notizia da Daniele Valencia! Ti prego…”
“Oh mio Dio, che giornata! Ma come faccio a presentarmi con il naso tumefatto e la mano viola?”
“Come sarebbe con il naso tumefatto??”
”Oggi in azienda ho fatto a botte con Daniele! Marcella li ha raccontato tutto, e quando dico tutto intento proprio tutto! Non mi sorprenderei se gli avesse fatto leggere anche quella maledetta lettera di Calderon!”
“Non ci posso credere!”
“E non è tutto, perché Marcella ha pensato bene di informare la mia cara mamma della nostra relazione, prima che glielo dicessi io!”
“Oh Armando, la famiglia Valencia ci rovinerà la vita!”
“Devono solo azzardarsi!! Vuoi dire che vuoi restare con me per tutta la vita?”
Le chiede Armando sorridendo, la donna diventa rossa e sorride a sua volta.
“Vita natural durante, amore mio…”
“Cos’ hai detto?”
“Vita natural durante…”
”Non quello, dopo… Come mai chiamato?”
“Amore mio…”
”Sappi che appena sarò lì, dovrà dirmelo guardandomi negli occhi Dottoressa Pinzon!”
“Va bene, Dottor Armando!”
“Sono da te tra poco amore mio, dì a tuo padre che sto venendo per affrontarlo.”


Hermes Pinzon Galarza, aspetta impaziente seduto sul divano mentre batte nervosamente la gamba. Osserva l’ orologio ansioso di vedere Armando Mendoza varcare quella soglia, stavolta in qualità di pretendente della sua bambina. Betty, viene tranquillizzata dalla madre quando avvertono Armando parcheggiare la sua auto, quindi suonare il campanello.
“Buonasera… Ciao Betty.”
“Ciao Armando…”
Armando sembra una corda di violino, mentre Giulia corre per salutarlo.
“Buonasera Dottor Armando!”
“Signora Giulia, io avrei più piacere se mi chiamasse solo Armando…”
“Mi dia un po’ di tempo Dottor Armando! Perché non si accomoda? Mio marito la aspetta nel soggiorno… Ma cos’ ha in mano?”
“Questo è solo un omaggio floreale per lei Signora… E per Betty ovviamente…”
Afferma l’ uomo, sorridendo alla sua bella. Betty prende in mazzo di rose e Giulia afferra la piantina.
“Ma che gentile, ma non si doveva disturbare!”
“Buonasera Dottor Mendoza.”
Afferma Hermes, serioso.
“Buonasera Signor Hermes.”
Risponde Armando, facendosi serio e nervoso.
“Prego si accomodi. Giulia, Betty io vorrei parlare da solo per qualche momento con il Dottor Mendoza.”
“Va bene Hermes, noi andiamo a cercare un vaso per queste belle rose!”
Prima di cambiare stanza, Betty e Armando si scambiano uno sguardo di incoraggiamento. Armando, prende posto di fronte al suo severo suocero.
"Cosa le é successo in viso?"
Chiede Hermes ad Armando.
" A questo... Io ho avuto uno scontro con un imbecille! Nulla di grave..."
Afferma Armando.
[Santo Dio, dovevo incontrare il padre di Betty proprio oggi con la faccia ridotta così accidenti!]
Pensa Armando, preoccupato dell' impressione che avrà sul suocero. Hermes reagisce con una smorfia, quindi continua a parlare.
“Si serva una grappa Dottore.”
”La ringrazio, ma devo guidare dopo… In ogni caso può chiamarmi solo per nome…”
”Io preferisco darle lei Lei. Dottor Mendoza, come sa quest’ oggi sono venuto a sapere dallo stimatissimo Dottor Valencia, che lei ha iniziato una relazione con mia figlia. E’ esatto?”
[Tzzz, stimato Dottor Valencia… Stimato dove?]
“Esatto Signor Hermes… Mi creda che a me, come a Betty, rincresce che debba essere venuto a saperlo in questo modo! Volevamo essere noi a dirglielo, con il giusto tatto…”
“Purtroppo le cose sono andate così… Dottor Mendoza, vede questa parete?”
Afferma il padre di Betty, alzandosi dal divano per indicare la parete con appesi tutti i diplomi di Betty.
“Qui sono appesi tutti i diplomi, la laurea, il master della mia Beatrice! Mia figlia è una ragazza intelligente, sensibile, bellissima! La figlia che tutti vorrebbero! E’ una donna in gamba!”
“Signor Hermes, conosco bene tutte le qualità di Betty… Io ho avuto il piacere di conoscerle poco a poco, e così mi sono innamorato di sua figlia.”
Hermes assume una smorfia di disappunto.
“Ho detto qualcosa che non va Signor Hermes?”
”Il fatto è che non mi sono ancora abituato a sentire questo… Sa quanti uomini, vorrebbero una donna come mia figlia? Io vorrei che lei mi dicesse perché sarebbe quello ideale?”
Una domanda del genere, che risposta può avere? Armando per pochi secondi si arrovella la mente per cercare la risposta che può far colpo, poi decide di dare ad Hermes la risposta più facile, ma anche la più sincera.
“Perché l’ amo, Signor Hermes. Perché amo sua figlia con tutta l’ anima. E io le prometto sul mio onore che avrò cura di lei! Che con me sarà felice!”


Quando Armando ed Hermes raggiungono le donne in sala da pranzo, entrambe attendono ansiose l’ esito del colloquio.
“Possiamo accomodarci a tavola. Dottor Mendoza, io avrei piacere di vederla ancora per una piacevole cena a casa mia in futuro.”
“Verrò con piacere Signor Hermes, la ringrazio.”
Afferma Armando, sorridendo. Finalmente si sente un po’ più rilassato. Betty, sorride e abbraccia il padre.
“Grazie papà!”
“Mi raccomando Beatrice Aurora!”
“Prima di cominciare a mangiare, vorrei parlare solo con Betty per qualche minuto…”
”Ma certo figlioli! Potete andare in salotto, Dottor Armando faccia come se fosse a casa sua!”
“Grazie Signora Giulia.”
Finalmente soli, i due innamorati si baciano come se fossero passati secoli dall’ ultimo contatto.
“Mio Dio, credevo di morire poco fa con tuo padre! Non ho mai avuto tanta paura!”
Betty ridacchia e aggiunge:
”Sono così contenta che sia andato tutto bene!”
“Dottoressa Pinzo, Dottoressa Pinzon… Non doveva dirmi qualcosa?”
“Non mi ricordo…”
Afferma la donna. Quando Armando la stringe a se, cingendole la schiena con le mani, i due si specchiano una negli occhi dell' altro.
“Sono così felice amore mio…”
“Come?”
Chiede l’ uomo.
“Amore mio…”
”Così mi fai morire…”
I due si baciano ancora, finalmente sereni, finalmente insieme.




FINE CAPITOLO QUATTORDICI.




No, no non temete... Non è l’ultimo capitolo, ma la storia è ormai giunta al termine. Vi regalerò un epilogo con delle sorprese sul futuro della coppia, e magari ci sarà un seguito? Chi lo sa!

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Capitolo 15
*** Epilogo ***


ALTERNATIVE STORY


EPILOGO.




[ARMANDO]

Qualche giorno dopo la cena a casa di Betty, ho riunito lei, i miei genitori e Nicola Mora. Anche se Daniele mi aveva intimato di non pensarci nemmeno e detto a chiare lettere che non avrei avuto il suo appoggio, io ho deciso di fare ugualmente la proposta ai miei genitori, in anteprima ed in via ufficiosa, per avere il loro appoggio quando l’ avrei fatta in via ufficiale al prossimo consiglio di amministrazione.
“Mamma, Papà, Betty, Nicola… Vi ho chiesto di venire qui oggi per fare un annuncio.”
“Un momento, non starà già per chiedere la mano a Betty, vero? Ecco perché non ha invitato il Signor Hermes, a quell’ uomo avrebbe preso un infarto!”
Mi ha interrotto Nicola Mora. Betty mi guardava con gli occhi fuori dalle orbite, come dimenticarlo!
“Nicola, per favore! Non si tratta di questo…”
“Va bene, Signori Mendoza scusate!”
“Dicevo… Io volevo presentarvi in via ufficiosa la mia proposta per coprire i buchi all’ Ecomoda e completare l’ organico. Mamma, Papà voi sapete benissimo che, al di là, di quanto successo in passato Betty e Nicola sono due professionisti in gamba! Non vorrei tirare fuori una storia che mi fa orrore ormai anche se ne sono io il protagonista, ma vogliamo ricordare che Nicola Mora ha saputo trasformare un capitale iniziale di 80mila dollari in una fortuna immensa! Un vero economista, un genio! E non ci dimentichiamo dell’ ottimo lavoro che ha svolto nei mesi in cui ha lavorato all’ Ecomoda!”
Ho affermato, toccando le spalle a Nicola.
“Grazie mille Dottor Mendoza!”
“E cosa dire di Betty…”
Quindi mi sono avvicinato a lei e le ho sorriso, cingendola con il braccio.
“Questa donna non ha solo salvato la mia vita, ma anche l’ azienda, che è la vita di tante persone… Quella dei Valencia, di mia sorella Camilla, e la vostra. Se non c’era lei a mettere una pezza sui miei errori, a quest’ ora la tua azienda papà, sarebbe chiusa. E’ vero che Beatrice era mia complice, ma non dimentichiamoci che era anche una mia subordinata e ha solo eseguito i miei ordini… Betty è una donna in gamba, brillante… Qualcuno può benissimo dire che sono di parte, il che sarebbe vero, ma ce ne siamo accorti tutti vedendo cos’è stata capace di fare nei suoi mesi si presidenza. Queste due persone conoscono l’ Ecomoda meglio delle loro tasche! Io vorrei proporre al consiglio la re-integrazione di Nicola Mora con Direttore Amministrativo, mentre vorrei affidare a Betty la Vice Presidenza Commerciale. Per quanto riguarda il ruolo che aveva Marcella, i suoi compiti potremmo dividerceli io e Betty, così facendo potremmo risparmiare un importante stipendio dirigenziale… Daniele Valencia boccerà questa mia proposta in partenza, ho bisogno del vostro aiuto.”
Mio padre, visibilmente colpito dalle mie parole, si è fermato un secondo a pensare. Lui e mia madre si sono lanciati un’ occhiata. Ho osservato Betty che mi guardava quasi basita, con le lacrime agli occhi ma felice per ciò che ho detto di lei e per la sorpresa che le ho fatto. Le ho sorriso, e ci siamo baciati.
“Armando, il tuo discorso non fa una piega. Sappiamo benissimo che persone siano Nicola e Betty, e che professionisti preparati e i gamba come loro non si trovano facilmente. Per quanto riguarda la tua proposta, per l’ Ecomoda sarebbe un’ affare e un piacere riassumerli. Sì Armando, avrai il nostro appoggio al consiglio di amministrazione!”
Ho abbracciato i miei ringraziandoli, e lo stesso ha fatto Betty.
“Beatrice, vogliamo che tu ti senta a casa qui.”
Le ha detto mia mamma, la mia stupenda fidanzata l’ ha ringraziata con le lacrime agli occhi. Io ho sorriso, sorpreso di come adesso anche le piccole cose mi facciano un effetto nuovo, travolgente.
Io mi ero già fatto tutti i miei conti prima di proporre la cosa ai miei: sapevo che avrei avuto il voto dei miei per un totale di tre voti, quattro con quello di Gutierrez. Gli conveniva votare per la mia proposta! Ho messo in bilancio che Marcella e Mario non sarebbero stati presenti, quindi i voti contrari sarebbero stati tre: Daniele, Ugo e Maria Beatrice. E così è stato. La mia proposta è stata approvata con un voto di scarto. Daniele ne è uscito sconfitto per l’ ennesima volta e sen’è andato con la coda tra le gambe. E’ la storia della tua vita Daniele Valencia!
In seguito, Nicola ha accettato la proposta lavorativa dell’ Ecomoda e si è licenziato dalla società di Michel. Mi dispiace per lui, ma io ho adocchiato per primo due professionisti come Betty e Nicola, anche se tra i due preferisco di gran lunga Betty!
Marcella? Marcella, dopo la riconciliazione mia con Betty, ha deciso di prendersi una vacanza non so dove, e non mi interessa. Non so se la rivedremo presto all’ Ecomoda, ad ogni modo io e Betty sappiamo che dobbiamo preparaci a questa eventualità.
Mario non l’ ho più visto né sentito… Ho perduto l’ unico amico che abbia mai avuto, ma meglio così. Avrei dovuto continuamente girarmi per parlarli, dato che è rimasto indietro, è rimasto in un mondo di eterna leggerezza dal quale tutti devono uscire prima o poi. E in ogni caso, qualcuno che non ti comprende, che deride la tua vita, i tuoi sentimenti, che deride e non rispetta la donna che ami può definirsi tuo amico?
Così sono passati due mesi… Io e Betty abbiamo continuato a vederci in azienda, e nel mio appartamento per stare insieme, soli, con tutto il mondo fuori. Non potrò mai scordare la nostra “seconda prima volta”. Non sono fatto di ferro, fremevo dalla voglia ma era una frenesia molto diversa dal passato: non era puro desiderio, ma era desiderio, passione, dolcezza… E quando tutto questo avviene con qualcuno che, oltre al corpo ti conquista anche la mente, si tramuta in amore: sì, perché solo con una donna ho fatto l’ amore nella mia vita.
Una sera in particolare, ho messo tutto il mio cuore in quell’ amplesso. Volevo che quel momento fosse perfetto, che tutto fosse meraviglioso: dalla cena, al dopocena, fino al risveglio. La mattina dopo mi sono alzato di buon ora per preparare la colazione. Come regalo, una rosa rossa con diamante allo stelo. Quando Betty lo ha visto è rimasta con la bocca spalancata e mi ha guardato con il cuore in gola.
“Armando, cosa significa?”
Mi ha detto con la voce tremante. Io ho spostato il vassoio, e mi sono inginocchiato sul letto. Prendendole la mano le ho detto:
“Betty… Io mi chiedo ogni singolo giorno della mia vita come tu abbia fatto ad innamorarti di me! Quando mi hai conosciuto ero lontano anni luce dall’ essere un uomo, e soprattutto un uomo meritevole di amore. Io vivevo nel mio mondo fatto di superficialità, apparenza. Ero chiuso in una campana, senza accorgermi di quanto fosse soffocante. Poi sei arrivata tu: con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi, tu mi hai raccolto come un gatto, e mi hai portato con te. Ed è a te che chiedo di non lasciarmi andare mai, di restare sempre al mio fianco, perché senza di te non sono nulla! Betty, mi vuoi sposare?”
Betty, commossa, si è portata una mano alla bocca dopo di che è riuscita a malapena a pronunciare un “Sì”. Meno male, quell’ attesa mi metteva un’ ansia!!
Prima del matrimonio, nella sacrestia, mio padre mi ha ribadito ancora una volta quanto fosse fiero di me. Mi ha detto che sapeva che avrei trovato la mia strada, la giusta strada, e anche se non c’è stata Marcella ad accompagnarmi, come loro speravano, sanno che è andata così perché solo così doveva andare. E io non gli ringrazierò mai abbastanza per il regalo che mi hanno fatto: mentre mi specchiavo e mio padre mi aggiustava la cravatta ho udito avvicinarsi una voce che conoscevo, ma che non sentivo da tempo. Mio padre mi ha sorriso e quando mi sono voltato non credevo possibile che il giorno del mio matrimonio avrebbe potuto essere più bello ancora.
“Camilla!”
“Ciao fratellino…”
L’ ho abbracciata forte, i nostri genitori erano commossi. Insieme a lei anche i miei nipotini e suo marito.
Dopo la cerimonia, lei e mia moglie si sono subito piaciute! Betty ha ottenuto la piena approvazione da tutti.
Essendoci sposati in regine di comunione di beni, Betty è diventata azionista dell’ azienda. Il che ha permesso che le mie dimissioni da presidente, siano state accolte per poi votare Betty a presidente: così doveva essere fin dall’ inizio, io le ho solo tenuto in caldo il posto.
I giorni a venire sono stati tutti belli… Ma il culmine è stato nove mesi fa. Diciamo che all’ Ecomoda non si può avere un segreto, che dopo due secondi viene pubblicato sul “Racchie Magazine”!
“Betty! E’ vero che sei incita?!”
Le ho detto, piombando nel suo ufficio. Lei ha spalancato gli occhi.
“Come lo sai??”
”In corridoio non si parla d’ altro! E’ vero?”
“Non dovevi saperlo così, ma perché le cose non vanno mai come progetto io?!”
Mi ha risposto mortificata. A me non importava nulla del modo in cui l’ avevo saputo saputo, ero troppo agitato dalla notizia. Mi sono avvicinato, l’ ho stretta a me e l’ ho guardata negli occhi, già lucidi.
“E’ vero?”
“Sì amore mio, sono incinta.”
Le ho sorriso, e l’ ho stretta forte forte a me…
“Amore mio, non vi lascerò soli neanche per un secondo!”

Vengo destato dai miei pensieri dalla voce di mia moglie.
“Armando!!”
Grida, mentre si aggrappa ai mobili per non cadere.
“Armando, presto ci siamo!!”
“Cosa vuoi dire?”
“ARMANDO! Si sono rotte le acque, ci siamo!”
“Vado a prendere gli attrezzi in cantina…”
Rispondo, con una calma assurda. Mia moglie mi tira addosso un cuscino.
“ARMANDO! SMETTILA DI DIRE SCIOCCHEZZE! Vai a prendere la borsa e andiamo in ospedale, Camilla sta per nascere!”
Spalanco gli occhi, rendendomi finalmente conto che sto per raggiungere una nuova tappa della mia evoluzione da adolescente trent’enne a uomo: sto per diventare padre.


[BETTY]

Sto sfogliando il mio vecchio diario, mi lascio andare ai ricordi. Quando lo chiudo, me lo porto al petto e mi accarezzo il pancione, penso a quanto sia cambiata la mia vita negli ultimi tre anni. Fino a non molto tempo fa ero l’ ultima ruota del carro, nemmeno l’ autista di un autobus mi prestava attenzione per fermarsi. Ero impaurita, ingenua, non sapevo niente della vita e la vita non sapeva che esistevo. Varcata la soglia dell’ Ecomoda, non avrei certo immaginato che la mia vista sarebbe stata stravolta… Incrociando gli occhi di Armando per la prima volta, non avrei certo potuto immaginare che sarebbe diventato mio marito e il padre dei miei figli. Mi addormento, sognando di ripercorrere gli ultimi mesi.
Di Marcella e Mario, non abbiamo più avute notizie e ovviamente ci tengo a non averle. Soprattutto di Mario Calderon! Quell’ uomo non ha un minimo di amor proprio, figuriamoci per gli altri! Come ho perdonato ad Armando tutta quell’ orribile storia, l’ avrei perdonata anche a lui se solo non avesse calcato la mano leggendo io mio diario e continuando, imperterrito, a prendermi in giro, a fare la predica ad Armando, solo per convincerlo a vivere come lui. Mario Calderon non diventerà mai uomo. Per quanto riguarda Marcella invece, non posso avercela con lei. Nolente o dolente, sono io che le ho rovinato la vita, tanto quanto mio marito. Dopo la sua vacanza ha presenziato ai consigli di amministrazione per qualche tempo, circa due mesi, dopo di che è sparita. Il suo ritorno credo sia stato più difficile per lei che per noi… Anche se sapeva benissimo che, rientrando in azienda, avrebbe trovato me e Armando mano nella mano. Naturalmente ci siamo confrontate, un giorno, casualmente, ci siamo trovate sole in sala del consiglio. Dopo le solite domande di circostanza, le ho chiesto come fosse andata la sua vacanza, Marcella ha risposto che le è servita. Abbiamo scambiato poche parole. Sia io che Armando sapevamo benissimo che, dopo quella sera a casa mia, non si sarebbe sbottonata oltre. La cosa importante, è che non è tornata sul piede di guerra, si è limitata a controllare lo stato dell’ azienda e dei punti vendita, finche un giorno di un anno fa circa, ha smesso di venire.
La mia vita è stata un susseguirsi di sorprese da allora, la prima poco dopo la scomparsa di Marcella, Armando mi ha chiesta in moglie. Non potrò mai scordare le sue parole!
“…con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi, tu mi hai raccolto come un gatto, e mi hai portato con te.”
Io potrei dire la stessa cosa… Ero nella fila degli innamorati disillusi, convinti di non trovare mai qualcuno di speciale, di non essere mai ricambiata, di non essere mai notata. Ma Armando mi ha dato questo e ben’ altro.

Vengo svegliata dal campanello. Mi dirigo in soggiorno e noto che Armando guarda la tv.
“Torna sul divano, vado io così faccio due passi.”
Gli dico. Osservo il postino dal display del citofono, quindi apro.
“Mendoza Pinzon?”
”Certo, dove devo firmare?”
“Qui Signora, ecco la raccomandata. Buona giornata e felicitazioni!”
Mi dice il gentile postino, indicando la mia pancia che ha ormai raggiunto proporzioni cosmiche.
“La ringrazio!”
Incuriosita, apro la busta e leggo:

" Ad Armando Mendoza Saenz e Signora Beatrice Pinzon Mendoza.
Daniele Valencia e Patrizia Fernandez sono lieti di invitarvi alle loro nozze, che avranno luogo presso la Cattedrale di Sale, il giorno 27 Settembre corrente anno.
I futuri sposi ringraziano per la vostra eventuale presenza, e vi chiedono di confermarla o meno entro il 10 Agosto.
Saluti, da Daniele e Patrizia. "


Questa poi!! Leggo la partecipazione con gli occhi fuori dalle orbite, cascando dall’ albero delle giuggiole. Da quando Daniele Valencia e la bionda finta stanno insieme? E si sposano?? Non faccio a tempo a dire “bha” a mio marito, che si farà grasse risate, perché il pavimento si bagna. Mi porto una mano al ventre, e la partecipazione di nozze di quei due stupidi casca esattamente sulla pozza del mio liquido amniotico. Questa notizia ha sconvolto anche mia figlia!
“Armando!!”
Grido, mentre mi aggrappo ai mobili per non cadere.
“Armando, presto ci siamo!!”
“Cosa vuoi dire?”
“ARMANDO! Si sono rotte le acque, ci siamo!”
“Vado a prendere gli attrezzi in cantina…”
Risponde con una calma assurda. Ma insomma!! Gli tiro addosso un cuscino per svegliarlo fuori.
“ARMANDO! SMETTILA DI DIRE SCIOCCHEZZE! Vai a prendere la borsa e andiamo in ospedale, Camilla sta per nascere!”
Vedo Armando spalancare gli occhi. Ci siamo, la mia vita sta per essere sconvolta in meglio ancora una volta.


FINE.




VENTISETTE ANNI DOPO.




[Armando]

Sono sulla soglia della chiesa mentre aspetto impaziente l’ arrivo di mia figlia. Non mi sembra ancora vero, il tempo è proprio trascorso! Butto un occhiata dentro la chiesa, vedo tutti gli invitati accomodati e impazienti, quanto me, che arrivi la sposa. Confesso che ci ho messo un po’ di tempo ad accettarlo… Non capivo perché, con tanti uomini al mondo, mia figlia avesse scelto proprio lui. Ma devo dire che la mela è caduta molto lontano dall’ albero, e questo mi rincuora. Non avrei mai permesso che la versione Junior di Daniele Valencia avesse sposato mia figlia, senno! Magari quel ragazzo è stato adottato? Non vedo altra possibilità.
Ho sempre pensato che il primo dei miei figli a posarsi sarebbe stato Diego, ma è finita com’è finita… Mi auguro che questo matrimonio vada meglio, e per cominciare che si celebri! Ma la vedo dura senza la sposa… Osservo ancora dentro la chiesa e roteo gli occhi al cielo. Qualcuno ha informato la bionda finta che è al matrimonio di suo figlio e non ad uno spettacolo di lap-dance di cui lei è la prima ballerina? Evidentemente era destino che i Mendoza e i Valencia si imparentassero, che croce!
Vedo finalmente arrivare l’ auto d’ epoca bianca cabrio, noleggiata per l’ arrivo della sposa. Mio Dio, quanto è bella… Mi passa davanti agli occhi un flash in cui vedo mia moglie attraversare la navata centrale della chiesa, quasi 28 anni fa. Mia figlia è bellissima. Indossa un abito a sirena disegnato e realizzato da lei stessa: con il corpetto a cuore, molto stretto. Questo esalta la sua figura snella. Il vestito è decorato da romantiche rose in pizzo, e la parure di diamanti da un colpo di luce. Camilla mi raggiunge, io le sorrido e le accarezzo leggermente i suoi capelli neri, non voglio rovinarle l’ acconciatura. La prendo sotto braccio e ci avviamo verso l’ altare mentre inizia a suonare la marcia nuziale. Adesso che la cubista e Daniele Valencia si sono tolti di mezzo, riesco a vedere lo sposo. David è sorridente, e mi sembra anche piuttosto agitato. Lo so bene… David viene verso di noi, quindi li “consegno” mia figlia. E’ ora, vecchio Armando Mendoza di farti da parte. Dopo aver dato una pacca sulla spalla a David, prendo posto accanto a mia moglie, in prima fila. Diego e Lorenzo, sorridono e strizzano l’ occhio alla sorella, in attesa che arrivi il momento di porre la loro firma in qualità di testimoni.
“Signori, siamo qui riuniti per unire nel sacro vincolo del matrimonio Camilla Mendoza Pinzon e David Valencia Fernandez. Questi due giovani hanno scelto di unirsi nel matrimonio, per sacralizzare il loro amore. Una volta pronunciati i giuramenti, l’ unione sarà indissolubile, quindi se c’è qualcuno che ha una valida ragione per cui questo matrimonio non debba essere celebrato, lo dica ora o taccia per sempre.”


A PRESTO…




Spero che il finale vi sia piaciuto, e che la chicca del seguito vi garbi! Prima di scrivere il seguito (che nella mia mente ha già preso vita), vorrei finire l’ altra fanfiction su Betty e quella su JeA, quindi ci sarà da aspettare un poco! Sperando che la storia vi sia piaciuta, vi ringrazio per aver letto e commentato. Alla prossima!
CREDITI: Nel capitolo ho citato un verso di Jovannotti - " A te".

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