Taormina

di vjtgenbry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAP 1: Vegeta capisce tutto ***
Capitolo 2: *** CAP2: Il discorso ***
Capitolo 3: *** CAP 3: Un vecchio amico ***
Capitolo 4: *** CAP 4: TI UCCIDERò ***
Capitolo 5: *** CAP 5 AMORE MIO ***
Capitolo 6: *** CAP6: TESORO MIO ***
Capitolo 7: *** CAP 7 le prdine degli schacchi ***
Capitolo 8: *** CAP 8: Un bambino inaspettato ***
Capitolo 9: *** CAP 9: Vorrei che la notte durasse un' etarnità perchè ho paura del domani ***
Capitolo 10: *** CAP 10 La battaglia finale ***
Capitolo 11: *** La battaglia finale ***
Capitolo 12: *** Ora so qual' è la mia scelta ***



Capitolo 1
*** CAP 1: Vegeta capisce tutto ***


“ Trunks svegliati!!! Che arrivi in ritardo a scuola.”  Arrivo mamma dammi un attimo” Urlò il ragazzo ancora assonnato.
Si alzò dal letto con gli occhi assonnati coperti da evidenti occhiaie, scese le scale che portavano alla cucina dove ad aspettarlo c’era una donna dai lunghi capelli azzurri, portava un vestito bianco e un grembiule di colore rosa abbinato al vestito. Si chiamava Bulma ed era sua madre, una donna sempre vestita elegante che non trascurava mai il  proprio corpo.
Bulma teneva un vassoio argentato con una tazza di latte caldo e tre biscotti appena sfornati. Il ragazzo prese un biscottino e scappò quando arrivo la sorella e urlò “mamma papà Trunks leggete il giornale; C’è una notizia incredibile. Parla di una navicella atterrata sulla Terra, ma è vuota, non ci sono neanche indizi che potrebbero risalire a qualsiasi forma umana”.
Vegeta capì che quella navicella assomigliava molto a quella sayian e nella sua mente pregò che non fosse il padre, che come era stabilito un giorno sarebbe tornato e suo padre era molto difficile che non mantenesse le promesse; però si rassicurò perché erano passati troppi anni da quando del re di vegeta si persero ogni traccia e ormai tutti lo davano per morto anche se Vegeta aveva uno strano presentimento. Ma l uomo non disse nulla alla moglie e ai figli.
Decise allora di andare da l unica persona che avrebbe capito, sua sorella Taormina.

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Capitolo 2
*** CAP2: Il discorso ***


Cap2: Il discorso
Mi sembra di ricordare che fosse questo il posto, ricordo i grandi alberi intorno a questo piccolo posto illuminato dal Sole, l’ unico nella foresta. Pensò Vegeta.
“Vieni fuori, Taormina” urlò a gran voce.
“Sono qui fratello mio” sentita quella voce Vegeta si girò di scatto e vide sua sorella, questa ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi marroni, vestita con dei lunghi ma stretti jeans che mettevano in risalto le sue forme perfette e una maglia bianca senza maniche.
“Non ti ricordavo così, ti sono venute delle rughe sorellina?!”
“Spiritoso Vegeta, sei sempre uguale, che cosa ti porta da me dopo tanti anni?!, se mi hai cercato vuol dire solo una cosa, è successo qualcosa di molto grave?!”
“Mi stupisco che non lo sai, Taormina”
“Non esco frequentemente da questa foresta, Vegeta”
“la razza zufuru è qui, non so perché siano qui, tu hai qualche idea per proteggere la Terra”
“è perché dovrei farlo fratellone?!”
“Perché ormai è anche il tuo pianeta, sorellina
Sei tu quello intelligente qui, Vegeta, potrebbe essere venuti per vendicarsi di nostro padre oppure per conquistare questo pianeta, Vegeta”
“Dobbiamo rimandarlo da dove è venuto, sorellina”
“Ho un piano ma dovremmo chiedere l’ aiuto a tua moglie”
“Cosa???Ma sei impazzita forse, l’ aria di questa foresta ti ha fatto rinsecchire il cervello?!”
“No Vegeta, adesso ti spiego”
Come può Bulma aiutarli contro esseri così malvagi………lo scoprirete nel prossimo capitolo! ;)

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Capitolo 3
*** CAP 3: Un vecchio amico ***


Cap3: Un vecchio amico
“Comandante non troviamo traccia del principe Vegeta, nessuno sa dov’ è e i suoi figli hanno sconfitto anche i nostri guerrieri più bravi”
“Avete trattenuto i vostri poteri come vi avevo ordinato?!”
“Sì, comandante”
“Molto bene, non devono scoprire la nostra missione, andate aventi con il piano domani, oggi riposo per tutti!”
“Grazie, comandante”
Queste voci echeggiavano nell’ aria nella stanza dei comandi di quella navicella atterrata pochi giorni prima sulla Terra.
Dopo quelle frasi il comandante sorrise e prese il volo verso chissà quale meta.
Dopo pochi minuti atterrò davanti a una roccia ed urlò “Vegeta, so che sei lì, esci!”
“Ci si rivede Salvin, quanto tempo è passato! Sapevo che c’ eri tu dietro a tutto questo!”
“Vegeta, non sono più il tuo servo, ti darò dimostrazione di quello che so fare!”
Taormina uscì da dietro la roccia e gli chiese come mai si conoscevano e Vegeta gli raccontò che non erano gli zufuru che erano atterrati sulla Terra ma dei suoi vecchi amici.
Dopo queste parole i due eroi iniziarono a combattere rivelando tutto il loro odio.
Eh ci sarà questo comandante……..vorrà solo vendetta da Vegeta???.....oppure ci sono ancora segreti da svelare?????........leggete il prossimo capitolo e lo scoprirete :P

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Capitolo 4
*** CAP 4: TI UCCIDERò ***


CAP4: TI UCCIDERÓ
La lotta continuò per ore, ormai i due rivali erano stanchissimi ma continuarono con tutta la forza che avevano ma nessuno dei due sembrava avere la meglio.
Quando Taormina cadde a terra priva di sensi Vegeta se ne accorse subito e capì che il nemico aveva fatto un incantesimo e poi svenne anche lui.
Il nemico disse a due soldati di prenderli e portarli nella astronave così sarebbero partiti al più presto.
Vegeta fu il primo a svegliarsi e dopo pochi minuti  si svegliò anche la sorella, erano dentro una cella buia chiusa da delle sbarre elettriche dove al di là c’ era lui, il loro nemico che iniziò a parlare “Ascoltatemi, scusate i modi bruschi con cui vi abbiamo accolto ma non andiamo d’ accordo con i sayian soprattutto con i reali, Se volete uscire da questa prigione dovete fare come vi dico, se collaborerete avrete un palazzo tutto per voi, mille comfort ma non dovete lasciare Nameck, insomma una gabbia d’ oro”
Vegeta lo interruppe dicendo “Che cosa vuoi che facciamo?! E soprattutto perché pensi che ti  aiuteremo?!”
“Un attacco la Re Vegeta e poi sarete liberi, non  cercate di scappare i miei uomini ci metterebbero qualche secondo ad andare sulla Terra e sterminare la tua famiglia Vegeta, i miei uomini vi faranno vedere le stanze in cui alloggerete ” finì il suo discorso il Re.
Il Re scomparve lasciando il posto a due uomini che accompagnarono i nostri amici tra corridoi enormi con molti dipinti sulle pareti e grandi finestre da cui entrava una grande quantità di luce. Vegeta e la sorella avevano due camere separate, una davanti all’ altra. Ognuno entrò nella propria e Vegeta si sedette davanti all’ enorme finestra che aveva nella sua camera da letto e pensò  a Bulma.

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Capitolo 5
*** CAP 5 AMORE MIO ***


CAP5: AMORE MIO
DAREI DI Più DI TUTTO QUELLO CHE HO (NEK) MODIFICATA DA AURY
Vieni qui che voglio stringerti
E sussurrarti che non finirà
Credimi io voglio viverti

Mi manchi amore mio più della mia stessa vita, ti amo e non saprei cosa fare senza di te, mi hai salvato da mio padre, mi hai salvato dalla mia natura, mi hai salvato da me stesso, mi hai salvato dal mio orgoglio
 
Ed ogni giorno tuo sarà anche il mio
Grazie per questo rumore di passi intorno a me
Per queste nuove certezze per quel che fai per come sei

Grazie Bulma per tutte le volte che mi hai sopportato, grazie per tutte le volte che ti ho ferito e non mi hai detto nulla, grazi per tutte le volte che mi hai difeso, grazie per il dolore che ti ho causato eppure tu non me ne hai dato colpa ma soprattutto grazie per l’ amore che mi dimostri tutti i giorni
Ma grazie per i regali più belli che tu mi abbia mai fatto, Trunks e Bra, i nostri figli. La nostra più grande gioia.
 
Darei di più di tutto quel che ho
Per abbracciarti ancora un altro po'
Ti vorrei stringere il respiro su di me su di me
Darei di più di tutto quel che ho
Per tutto il bello che nemmeno so       Di te

Mi manchi ogni volta che non ci sei, quando m alleno mi manchi, quando dormo e non sento il tuo abbraccio mi manchi, mi manchi quando non vedo i tuoi grandi e meravigliosi occhi azzurri, mi manchi quando sono a tavola a mangiare e tu non ci sei, mi manchi anche quando ti ho vicino
 
Grazie per le cose piccole
Che mi circondano finche sei qui
Mi bastano indizi fragili
Che mi ricordano che tu ci sei
Grazie se quando ti voglio e non parlo tu lo sai già
Grazie per quel tuo profumo che avvolge e che di buono sa

Mi bastano indizi fragili……sì, mi basta il tuo profumo al mattino per sentirmi meglio, mi basta un tuo bacio per far sparire tutti i rancori, mi basta vedere i nostri figli per sentire il tuo calore, mi basta vedere i tuoi vestiti in giro per la casa per sentirmi al sicuro, mi basta sentire la tua voce in lontananza per togliere tutti i pensieri brutti
 
Darei di più di tutto quel che ho
Per abbracciarti ancora un altro po'
Perché stringendoti sul petto sono te e tu sei me
Fa che il silenzio non ci trovi mai
Che io ti senta quando non ci sei
Che alzando gli occhi ogni momento trovi te

Ho una fottuta paura che arrivi il giorno in cui mi lascerai, in cui non vedrò più il tuo sorriso, in cui non sentirò più la tua voce, in cui non vedrò più i tuoi grandi e meravigliosi occhi azzurri e in cui non ti toccherò più.
Ho paura che questo stupendo sogno finisca all’ istante
 
Sono te e tu sei me
Darei di più di tutto quel che ho
Per tutto il bello che nemmeno so         Di te
Vieni qui adesso stringimi
Volevo dirtelo
È tutto qui

Si, non ho nient’ altro da dire che queste poche parole.
Scusami perché non riesco a dire nulla di più
Piaciuta questa mia bellissima creazione????.......spero di sì……..la prossima volta parleremo di Taormina, ma chi avrà di così importante questa ragazza sulla Terra……….al prossimo capitolo gente

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Capitolo 6
*** CAP6: TESORO MIO ***


CAP6: TESORO MIO
le cose da difendere (Nek) modificata da Aury
Oggi resto fuori
fuori da questa confusione
dove perde il nome la realtà
preferisco il suono e l’ armonia delle mie corde
l’ intimo calore che mi da

La paura, la felicità, l’ euforia, tutti sentimenti che ho provato quel giorno quando ho visto i tuoi occhi azzurri, i tuoi capelli biondi, avrei voluto che quel momento non finisse mai
Tutto corre in fretta e non va sempre il linea retta quello che ci aspetta non si sa
ma sento l’ importanza che ha per me la tua presenza il fuoco dell’ assenza che mi fa ancora dire non cambiare mai

Ti ho voluto più di ogni altra cosa al mondo, ti ho voluto stringere fra le mie braccia, ti avrei voluto proteggere ma non ho avuto il tempo
Sono tutte qui tra i miei brividi tutte insieme a te le cose da difendere altre non c’ è né sotto il segno del mio vivere
Io ho il dovere di difenderti da qualsiasi pericolo, ho il dovere di consigliarti e di starti vicino nella buona e nella cattiva sorte, ho il dovere di consolarti nei momenti brutti e di congratularmi, essere orgogliosa con te nei bei momenti
Così mi rendo conto che io di nuovo sono pronto per affrontare il mondo insieme a te
I pericoli del mondo sembrano meno paurosi con te, le strade buie della vita sembrano più luminose con te, le gioie della vita sembrano più belle con te e i dolori della mia e della tua esistenza sembrano meno brutti insieme a te
perché non sento la paura dei giorni nuovi che verranno perché le mie emozioni continueranno a dirmi che
Con te so che potrò superare ogni ostacolo, qualsiasi barriera
Sono tutte qui come brividi tutte dentro me le cose da difendere sono tutte qui e la prima rimani tu altre non c’ è né sotto il segno del mio vivere
Ritrovo nel tuo sguardo quella risposta che ho cercato dentro me

Ho cercato per molto tempo il significato delle vita, nelle musica quindi nella mia chitarra, nei libri, negli uomini, nelle arti marziali e perfino nel cibo ma mi sentivo sempre vuota e l’ ho trovato solo in te
Sono tutte qui come brividi tutte dentro m le cose da difendere sono tutte qui e la prima rimani altre non c’ è né sotto il segno del mio vivere
Le cose da difendere

Tu sei l’ unica persona che conta per me e che difenderò anche a costo della vita. TE LO PROMETTO!
Piaciuto chi sarà mai la persona di cui parla Taormina……….lo scoprirete nel prossimo capitolo……..è per questo che Taormina sta aiutando Vegeta…..alla prossima gente!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** CAP 7 le prdine degli schacchi ***


Cap 7 LE PEDINE DEGLI SCHACCHI
Forse non dovrei fare questo a Vegeta pensò Taormina mentre si dirigeva nella camera del fratello per discutere della situazione; bussò alla porta e una voce maschile da dentro gli disse di entrare.
La camera era molto grande e comprendeva anche un ampio terrazzo, Vegeta era seduto lì fuori e gli disse
“Questo the e questi cioccolatini fanno schifo ma non ti consiglio di mangiarli, non so il nostro re che cosa ci abbia messo dentro!”
Taormina sorrise, si sedette e rispose “Anche a me hanno portato dei cioccolatini e del thè ma non piacevano nemmeno a me, allora Vegeta come facciamo a tornare a casa?!”
Il principe disse “Non lo so ancora ma forse prima dovremmo capire com’ è fatto questo castello e quali sono le vere intenzioni del Re”
“Hai ragione Vegeta, quindi vuoi per alcuni giorni fare quello che vuole lui, giusto?!”
“Sì, esatto ma con molta cautela, questo reale è furbo, dobbiamo giocare le nostre pedine sulla scacchiera con molta cautela; innanzitutto tra poche ore ci sono i suoi allenamenti quotidiani perché non ci uniamo a lui, potremmo scoprire le sue tecniche e così essere avvantaggiati in un combattimento contro di lui”  
“Hai ragione Vegeta, ammiro la tua calma, speriamo di tornare a casa presto”
“Che c’ è sorellina ti manca già quel pianeta?!”
“Dovrebbe mancare più a te che a me, tu hai una famiglia, io non ho nessuno a parte quella foresta”
Vegeta sorrise sarcasticamente e disse “Tutti abbiamo dei segreti Taormina, ora vai a riposare che tra poche dovremmo essere carichi per gli allenamenti”
Taormina si alzò e si chiese se Vegeta avesse capito tutto, no non era possibile, speranzosa si addormentò sul suo letto.
Si svegliarono tutti e due consapevoli del loro compito, una doccia e via verso il giardino dove il Re avrebbe avuto gli allenamenti.
Arrivati videro alcuni servi a terra senza coscienza e il Re al centro soddisfatto. Vegeta si avvicinò per prima con un calcio raggiunse il viso ma il Re riuscì proteggersi con il braccio.
“Troppo lento Vegeta, sento i tuoi movimenti”
Taormina gli sferrò un pugno che andò a fine e con il calcio di Vegeta finì a terra; tra gli allenamenti i tre sfidanti parlavano
“Allora sayian, avete deciso cosa fare?!”
Vegeta e Taormina si guardarono e il primo rispose
“Ti aiuteremo Salvin, ma ora dicci che vuoi fare!”
“Vedete ragazzi, io voglio tutto il potere che mi serve per comandare il mondo e per farlo mi servono i poteri dei sette Sayian più forti dell’ universo, allora che ne dite, mi aiuterete?!”
“Certo Salvin” rispose la donna sferrandogli una sfera d’ energia che il comandante schivò con facilità.
Arrivò la sera e dopo tutto il pomeriggio di allenamento e una cena abbondate i due sayian si abbandonarono alla notte nel proprio letto sperano in un domani migliore.
E anche questo capitolo finisce qui……..spero vi sia piaciuto………chissà che avventure aspetteranno i nostri amici…….ciau :D

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Capitolo 8
*** CAP 8: Un bambino inaspettato ***


Cap 8 Un bambino inaspettato :
Il cameriere bussò alla porta e Vegeta aprì la porta infastidito dal brusco risveglio
“La colazione è servita signore” disse un signore vestito di nero con un grosso vassoio in mano; conteneva un bicchiere di aranciata, uno di limonata, una tazza di thè con diversi tipi di gusti, al limone, caramello e vaniglia e infine due piatti di prosciutto e formaggio. Vegeta lo prese, si sedette sul letto e iniziò a mangiare e doveva ammettere che era molto buono.
Nell’ altra stanza:
“Signorina, colazione anche per lei” disse lo stesso uomo vestito di nero; “Grazie cameriere” rispose Taormina che era già in piedi e vestita al contrario del fratello. Anche lei prese il vassoio e mangiò gli squisiti biscotti, il bacon, una ciotolina di marmellata e bevve un bicchiere di coca cola e il latte con caffè all’ interno.
Vegeta e Taormina facevano colazione ignari di quello che succedeva su un’ altro pianeta:
Driiiiiiiiiiiiiiiinnn!
“Arrivo” rispose prontamente la ragazza, quando aprì la porta si vide un bambino piccolo davanti alla porta con una faccia molto preoccupata e quando la ragazza lo notò gli chiese “Hey piccolo stai cercando qualcuno?!, dai su entra bere un bicchiere d’ aranciata, ti piacerà vedrai” 
I due entrarono e si sedettero uno davanti all’ altro sull’ enorme tavolo che era posizionato al centro della stanza con davanti una splendida cucina e dietro un’ enorme libreria con dentro libri e foto; sul tavolo c’ erano due bicchieri d’ aranciata con del ghiaccio all’ interno siccome era estate e un piattino con due biscotti sopra.
“Signora potrebbe dirmi dov’ è il signore?!” gli chiese il ragazzo
“Di chi stai parlando piccolo?!” gli chiese la donna
“Lui, lo conosce?!” gli mostrò una foto raffigurato un uomo “Mi può dire se è in casa per cortesia?!”
“Tesoro quest’ uomo è sempre occupato e adesso non è in casa, perché avevi bisogno di lui, ti ha fatto qualcosa?!” gli chiese la ragazza
“No, nulla stia tranquilla, la mia mamma ha bisogno di lui ed è l’ unico che può aiutarla” gli rispose il bambino
Il discorso andò avanti per molte ore
“Perché lui è l’ unico che può aiutarla, che problemi ha tua mamma?!”
“Vede lei è molto malata a causa di un veleno che gli ha lanciato il nemico durante una battaglia e lui è l’ unico che può salvarla”
La donna non ebbe il tempo di rispondere che una violenta esplosione li colpì, due uomini vestiti di viola con delle maschere sul viso per non farsi riconoscere li presero e li consegnarono al comandante, un uomo molto lato vestito di nero con molte medaglie sul petto e anche lui una maschera sul viso, quest’ uomo disse “Ecco perfetto metteteli lì nella gabbia, li porteremo al nostro comandante”.
Il bambino prima di svenire ebbe il tempo di dire alla ragazza: “Ecco ci hanno preso, ora nessuno salverà la mamma”
La donna gli rispose prima di cadere nel sonno: “Non so come ma troveremo l’ uomo della foto, penso che il suo comandante ci usi come riscatto, ma stai tranquillo, qui ci sono io”.
L’ astronave partì lasciando alle spalle solo le macerie della casa e un silenzio da spaccare l’ anima.
Allora vi è piaciuto il capitolo…spero di sì……chi saranno questa donna e il bambino……possono essere la moglie di Vegeta e il figlio do Taormina…..o qualcun’ altro…….alla prossima gente :D

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Capitolo 9
*** CAP 9: Vorrei che la notte durasse un' etarnità perchè ho paura del domani ***


Cap 9:
“Ahia, che male, siamo una donna e un bambino quindi abbiate un’ po’ di cautela” disse la donna ma a quella richiesta i guardiani risero e chiudendo la cella a chiave se ne andarono.
Il bambino che si era seduto per terra guardava la cella, che non aveva altro che un letto e un gabinetto, da una finestra entrava un’ po’ di luce che il bambino osservava con lo sguardo triste; “Stai tranquillo piccolo io ti salverò, aspetta non mi hai ancora detto il tuo nome, allora come ti chiami?!, non ti potrò chiamare piccolo per sempre, non credi?!”
“Scusi signora, io sono Osvaldo e la mia mamma si chiama Taormina e lei signora devo ammettere che non so il suo nome”.
“Vedi io sono Bulma e non darmi del lei, ok?!”
“Va bene Bulma, allora hai qualche piano per uscire da qui?!”
“Beh, ora no ma per stanotte cerchiamo di riposare, è quasi buio e dobbiamo pensare a un piano con calma, non so il perché ma penso che il nostro rapimento c’ entri con Vegeta e Taormina.
“Buona notte signora Bulma”
“Buona notte Osvaldo e non darmi più del lei, hai capito?!”
“Buona notte Bulma e scusa ancora”
“Buona notte piccolo”.
Dall’ altra parte del palazzo…….
“Vegeta ho un brutto presentimento” disse Taormina guardando il fratello steso sul letto a guardare la tv che rispose “Cosa ti preoccupa, oggi ci siamo presi una pausa per pensare a un piano per scappare da qui, di certo non voglio aiutare il nostro Re dei miei stivali”
“Vegeta, forse è arrivata l’ ora che ti racconti una cosa, ascoltami bene” dopo questa frase la donna prese il telecomando e spense la tv così costringendo il fratello ad ascoltarla e dopo continuò il discorso “Quando sono atterrata sulla Terra è stato poco dopo il tuo matrimonio ma come immaginerai non è per quel motivo ma perché tu eri diventato padre; non volevo fare la zia, volevo solo avvertirti del pericolo che stava per arrivare sulla Terra.
Sarebbe arrivato un uomo, il Re che ora ci ha rapiti, a vendicarsi sui sayian uccidendo tutti i sayian che non erano completi ma non so il motivo per cui passando gli anni lui non venne sulla Terra.
In quegli anni io avevo conosciuto un’ uomo che ho adorato fino al giorno della sua morte, quando il Re mise piede sulla Terra lui cercò di difenderci ma il nemico lo uccise così io madre di un bambino di otto anni non sapevo cosa fare e abbandonai mio figlio con la speranza di una vita migliore per lui.
Un anno fa scoprii di avere una malattia che mi lascerà il tempo giusto per battere il nostro Re” dopo questo Taormina si buttò tra le braccia del fratello piangendo disperata perché avrebbe lasciato suo figlio da solo quindi tra le lacrima fece promettere a Vegeta che si sarebbe presa cura di lui per sempre e lui accettò.
Che triste fine vero?!.................poverina…….ma Vegeta troverà un’ antidoto per la malattia della sorelle oppure no?!..........alla prossima gente :D

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Capitolo 10
*** CAP 10 La battaglia finale ***


Cap 10 La battaglia finale:
Vegeta e Taormina su alzarono ma vennero chiamati dal Re nella sala conferenze per una colazione abbondante quindi dopo una doccia scesero nella sala dove ormai sapevano la strada già a memoria.
Il tavolo era pur sempre imbandito di ogni ricchezza, dalle lasagne al pesto ai pansoti al formaggio, dal branzino col limone alle braciole di maiale poi il dolce dal profiterole alla panna cotta di ogni gusto come alle altre colazioni, pranzi e cene.
Si sedettero nelle sedie con l’ acquolina in bocca ma con il cervello ancora lucido.
Il Re iniziò a parlare ”Allora vi siete rilassati abbastanza, quando incominciate il vostro compito?!”
Vegeta e Taormina si guardarono convinti di quello che stavano per fare; Vegeta rispose “Noi non vogliamo aiutarti, grazie del soggiorno ma oggi stesso noi ce ne andremo caro mio Re dei miei stivali”
Il comandante sorrise e ordinò a un cameriere di andare a prendere i prigionieri, e ai due sayian venne l’ agitazione a pensare a chi avessero rapito.
Purtroppo i loro sospetti erano fondati, avevano davanti Bulma e Osvaldo con molti graffi sul corpo.
Taormina era terrorizzata e Vegeta molto arrabbiato, così il nemico disse “Allora vi ho fatto cambiare idea?!”
Taormina guardò il fratello che si alzò e prese a pugni il nemico seguito dopo dalla sorella.
Il nemico li schivò con facilità e ordinò alle sue guardie di non intervenire per nessun motivo e di portare i prigionieri via.
“Se vincerò io questa battaglia, voi farete tutto quello che voglio io se vincerete voi sarete liberi” disse il comandante sicuro che avrebbe vinto mentre i due sayian accettarono lo scontro e sapendo che non avrebbero potuto perdere per nessun motivo.
Lo scontro durò per molto tempo ma nessuno dei tre aveva la meglio. Il tavolo era distrutto, il cibo in ogni parte della stanza, solo il caminetto era intatto dove il fuoco continuava a bruciare nonostante il combattimento ma il nemico aveva schivato tutti i colpi dei due fratelli e loro erano ormai stanchi quindi decisero che avrebbero dovuto attaccare con il colpo più forte che avevano.
Vegeta si preparò per un colpo finale mentre Taormina un’ onda energetica ma quando la tirarono si accorsero che il loro attacco era servito a distruggere il camino e spegnere l’ unico telespettatore di quell’ incontro, tutti erano fissi a guardare il fuoco che si spegneva, anche il nemico e i nostri amici capirono che anche le loro vite si sarebbero spente come quel fuoco ma continuarono lo stesso a combattere.
Il nemico lanciò il lancio del diavolo che era rappresentato con una enorme sfera la quale era diretta tutta a Vegeta.
L’ uomo di vide passare i ricordi in testa, quando era arrivato sulla Terra, il primo combattimento con Goku, l’ amore per Bulma e la nascita dei suoi due figli. Il colpò venne lanciato e Vegeta non sapeva cosa fare, non aveva più energie quindi chiuse gli occhi ma quando li riaprì vide davanti a sé quello di cui aveva paura che sarebbe successo, Taormina era accasciata a terra, aveva parato il colpo, aveva salvato la vita a Vegeta, corse ad abbracciarla e gli disse “Perché lo hai fatto stupida?!” e lei con un filo di voce rispose “Hai fatto una promessa, non dimenticartela, Vegeta, proteggi Osvaldo” dopo queste parole chiuse gli occhi per sempre.
Allora piaciuto il colpo di scena………povera Taormina……………alla prossima :D

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Capitolo 11
*** La battaglia finale ***


Cap 10 La battaglia finale:
Vegeta e Taormina su alzarono ma vennero chiamati dal Re nella sala conferenze per una colazione abbondante quindi dopo una doccia scesero nella sala dove ormai sapevano la strada già a memoria.
Il tavolo era pur sempre imbandito di ogni ricchezza, dalle lasagne al pesto ai pansoti al formaggio, dal branzino col limone alle braciole di maiale poi il dolce dal profiterole alla panna cotta di ogni gusto come alle altre colazioni, pranzi e cene.
Si sedettero nelle sedie con l’ acquolina in bocca ma con il cervello ancora lucido.
Il Re iniziò a parlare ”Allora vi siete rilassati abbastanza, quando incominciate il vostro compito?!”
Vegeta e Taormina si guardarono convinti di quello che stavano per fare; Vegeta rispose “Noi non vogliamo aiutarti, grazie del soggiorno ma oggi stesso noi ce ne andremo caro mio Re dei miei stivali”
Il comandante sorrise e ordinò a un cameriere di andare a prendere i prigionieri, e ai due sayian venne l’ agitazione a pensare a chi avessero rapito.
Purtroppo i loro sospetti erano fondati, avevano davanti Bulma e Osvaldo con molti graffi sul corpo.
Taormina era terrorizzata e Vegeta molto arrabbiato, così il nemico disse “Allora vi ho fatto cambiare idea?!”
Taormina guardò il fratello che si alzò e prese a pugni il nemico seguito dopo dalla sorella.
Il nemico li schivò con facilità e ordinò alle sue guardie di non intervenire per nessun motivo e di portare i prigionieri via.
“Se vincerò io questa battaglia, voi farete tutto quello che voglio io se vincerete voi sarete liberi” disse il comandante sicuro che avrebbe vinto mentre i due sayian accettarono lo scontro e sapendo che non avrebbero potuto perdere per nessun motivo.
Lo scontro durò per molto tempo ma nessuno dei tre aveva la meglio. Il tavolo era distrutto, il cibo in ogni parte della stanza, solo il caminetto era intatto dove il fuoco continuava a bruciare nonostante il combattimento ma il nemico aveva schivato tutti i colpi dei due fratelli e loro erano ormai stanchi quindi decisero che avrebbero dovuto attaccare con il colpo più forte che avevano.
Vegeta si preparò per un colpo finale mentre Taormina un’ onda energetica ma quando la tirarono si accorsero che il loro attacco era servito a distruggere il camino e spegnere l’ unico telespettatore di quell’ incontro, tutti erano fissi a guardare il fuoco che si spegneva, anche il nemico e i nostri amici capirono che anche le loro vite si sarebbero spente come quel fuoco ma continuarono lo stesso a combattere.
Il nemico lanciò il lancio del diavolo che era rappresentato con una enorme sfera la quale era diretta tutta a Vegeta.
L’ uomo di vide passare i ricordi in testa, quando era arrivato sulla Terra, il primo combattimento con Goku, l’ amore per Bulma e la nascita dei suoi due figli. Il colpò venne lanciato e Vegeta non sapeva cosa fare, non aveva più energie quindi chiuse gli occhi ma quando li riaprì vide davanti a sé quello di cui aveva paura che sarebbe successo, Taormina era accasciata a terra, aveva parato il colpo, aveva salvato la vita a Vegeta, corse ad abbracciarla e gli disse “Perché lo hai fatto stupida?!” e lei con un filo di voce rispose “Hai fatto una promessa, non dimenticartela, Vegeta, proteggi Osvaldo” dopo queste parole chiuse gli occhi per sempre.
Allora piaciuto il colpo di scena………povera Taormina……………alla prossima :D

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Capitolo 12
*** Ora so qual' è la mia scelta ***


Cap 11 Ora so qual’ è la mia scelta:
Vegeta era lì con in braccio sua sorella, non si sarebbe mai aspettato che lei si arrendesse, si per lui la morte era arrendersi al nemico, per lui non esisteva perdere ma quello che faceva più male era il fatto che credeva che Taormina fosse invincibile; è vero lui era forte ma non come lei, lo aveva battuto molte volte ma non era per questo che credeva che fosse invincibile, era per il fatto che non l’ aveva mai vista piangere, avevano passato un’ infanzia orribile ma lei non aveva mai dato segni di debolezza. Anche in battaglia non aveva mai perso contro nessuno e lui la ammirava.
La amava e la odiava, la amava perché era sua sorella e durante i periodi di dolore lei c’ era sempre stata; la odiava perché non aveva mai pensato al giorno in cui sarebbe morta ma la odiava soprattutto perché lei si era arresa alla morte.
Lì con lei tra le braccia gli salì il sangue al cervello e solo chi lo conosceva bene sapeva che ora aveva davvero qualcosa per cui combattere, chi lo conosceva bene sapeva che lui ora sarebbe diventato il peggior nemico per chiunque avesse davanti.
Vegeta si alzò, posò la sorella da una parte vicino al figlio che ormai stava piangendo vicino a Bulma rimasta scioccata nel vedere il suo amato sposo piangere e scagliarsi contro il nemico più forte che mai desideroso di avere vendetta.
Vegeta aveva trovato una nuova forza che lo avrebbe guidato contro il nemico per batterlo e così fece, in pochi secondi il nemico era a terra ma non ancora distrutto come voleva Vegeta.
Il Re non aveva il coraggio di contrattaccare quindi rimase lì fermo ad osservare lo sguardo pieno di dolore ma anche fiero di sua sorella  che aveva davanti.
Vegeta tirò pugni verso di lui, Bulma vide gli schizzi di sangue alzarsi in cielo e sentì le urla del nemico ma poi anche esse finirono segno che Vegeta aveva vinto così vedendo che il sayian non finiva di prenderlo a pugni la donna gli andò vicino e cercò di farlo smettere. Quando Vegeta riprese la ragione si gettò nelle braccia della moglie e pianse, pianse tra le braccia dell’ unica persona di cui si fidava tutte le lacrime che aveva trattenuto nella sua vita, pianse per ore e ore.
Dopo essere arrivati sulla Terra a casa loro; Vegeta e Osvaldo presero la madre e senza dire una parola la portarono nel bosco e la sotterrarono davanti all’ albero dove lei amava stare perché vedeva le stelle molto bene.
Solo in quel momento l ‘ uomo ebbe il coraggio di dire qualcosa, si girò verso il bambino e disse: “Ora so cosa devo fare, vieni a casa con noi, ti devo far conoscere i miei figli” e lui rispose “Va bene, zio”, Vegeta sorrise pensando che il bambino aveva lo stesso sorriso della madre.
THE END
Ve è piaciuta………spero proprio di sì………….beh giudicate voi se è un lieto o brutto fine……alla prossima :D
 
 

 

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