The Beauty and the Beast

di RedFox33
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Rivelazione ***
Capitolo 3: *** Bella incontra la Bestia ***
Capitolo 4: *** La Maledizione ***
Capitolo 5: *** Sono tutto un fuoco ***
Capitolo 6: *** Una missione per Lucy ***
Capitolo 7: *** Sentimenti ***
Capitolo 8: *** Appuntamento ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


The Beauty and the Beast
 
Prologo
 


 
Hola genteee!!! :3
Qui è RedFox33 con la famosissima e attesissima (?) long NaLu! ^^
Come avrete letto dalla descrizione, è una specie di stravolgimento della storia della "Bella e la Bestia", modificata da me, ovvio... xD
Questo è solo il prologo, e credo di riuscire a pubblicare un capitolo ogni una o due settimane! U.U
Infine, beh, che dire... Spero che vi piaccia!
Ci vediamo a fine capitolo :))



 
Gli Heartphilia erano stati da sempre una famiglia ricca e benestante. Vivevano in una villa all’interno di una grande città e i loro terreni si estendevano fino ai confini del regno, e tutto questo solo grazie a Jude Heartphilia, l’attuale capofamiglia. I suoi successi gli avevano permesso di poter prendere moglie a giovane età e, di conseguenza, di ricevere un’erede molto presto, però gli affari lo avevano reso un uomo freddo e insensibile. Purtroppo, coloro che avevano più sofferto di questo cambiamento erano proprio le persone a lui più care, ovvero la compagna e la figlia che, in cerca di affetto, si erano particolarmente unite, diventando quasi inseparabili. Però, l’improvvisa morte della signora Heartphilia portò un completo vuoto nella vita della piccola bimba che, sentendo il padre sempre più distante, aveva racchiusa tutta se stessa nei libri. E fu nei libri che visse fino all’arrivo di quel giorno. La piccola Lucy Heartphilia, capelli biondi raccolti in due curiose code, stava tranquillamente leggendo uno dei suoi libri seduta sull’enorme letto della sua altrettanto grande stanza e, intorno a lei, un silenzio tombale le aveva permesso di immergersi totalmente nella lettura, ma quando un trillo di telefono la fece sussultare, la bambina tornò alla realtà.
-Qui casa Heartphilia, chi parla?- disse la domestica di casa alzata la cornetta, mentre Lucy scendeva dal letto e poggiava delicatamente l’orecchio sulla porta per sentire meglio. –Oh, salve signore. Certo, le passo subito il signor Heartphilia.
Un rumore distinto di tacchi sul pavimento indicava che la donna si stava dirigendo nella sala di lavoro del suo capo, e Lucy, curiosa, aprì il grande portone della sua camera e seguì silenziosamente la ragazza dal pomposo vestito. Dopo aver percorso un lungo corridoio, la piccola svoltò a destra, rimanendo però ben nascosta dietro al muro, e aspettò che la domestica bussasse ed entrasse nella stanza.
-Signor Heartphilia, è permesso?- domandò la donna, il telefono ancora in mano. –C’è qualcuno che chiede di lei.
-Entri pure.- rispose lui, alzando gli occhi dalle carte e vedendo la magra figura spuntare da dietro la porta. –Posso sapere chi è?
-Il suo assicuratore, signore.
-Lasci pure il telefono sul tavolo.
-Ai suoi ordini.- disse lei, lasciando la cornetta sopra la scrivania e andandosene, non prima di aver fatto un inchino di rispetto. Il capofamiglia, afferrato il telefono infastidito, iniziò a parlare con la persona al di là della cornetta ma, mano a mano che la conversazione proseguiva, il tono di voce dell’uomo si faceva sempre più acceso. Purtroppo, Lucy non riuscì a sentire le parole del padre distintamente, ma il rumore delle sue urla, delle carte che venivano buttate a terra e del telefono che veniva gettato sul muro non indicavano nulla di buono. Jude uscì dalla stanza con una faccia che la figlia non gli aveva mai visto, mista di puro terrore e ansia, e iniziò a correre verso l’uscita ma, quando l’uomo si accorse della presenza di sua figlia, non esitò a prenderla per mano e a portarla con sé. La bionda era ancora troppo piccola per capire, ma quando vide il padre piangere davanti all’assicuratore, intuì che doveva essere successo veramente qualcosa di brutto. Infatti, la nave su cui viaggiavano tutte le ricchezze della famiglia, in attesa di essere trasferite in un posto più sicuro, era naufragata durante una tempesta, lasciandolo praticamente in bancarotta, ed ora, a causa di questo, si era procurato sulle spalle una marea di debiti da pagare. Lucy non capiva né il significato di “naufragio”, né quello di “bancarotta” né tantomeno quello di “debito”, però le lacrime del padre non volevano cessare di scorrere, come appena dopo la morte di sua madre, e la piccola bambina per consolarlo le andò vicino, abbracciandolo con le sue minute braccia. E il padre, forse per la prima volta nella sua vita, ricambiò all’abbraccio, facendo in questo modo il primo passo verso quella che diventerà la sua nuova vita. Infatti, i mesi che seguirono portarono un grande cambiamento. Jude, per pagare i debiti, aveva venduto la villa e aveva deciso di trasferirsi in un paesino di campagna insieme a Lucy, per iniziare una nuova vita insieme. Infatti, il padre, dopo il triste accaduto, aveva deciso che quello era il momento giusto per cambiare radicalmente vita e dedicarsi totalmente a sua figlia, l’unica cosa in tutto il mondo che le poteva ricordare la sua amata moglie, e perciò decise di non tornare mai più a fare il commerciante, ma di accontentarsi di un umile lavoro. Lucy, d’altro canto, non poteva essere più felice di così, perché ora aveva finalmente ritrovato il suo amato padre e la sua perduta allegria. Perciò, il trasferimento venne completato e, dopo alcuni mesi trascorsi in quel luogo, i due scoprirono di amare la campagna. L’uomo, aperta una nuova attività, aveva finalmente ricominciato a guadagnare quel minimo indispensabile per poter permettere qualche vizio alla figlia, mentre la bionda, ormai diventata una ragazza, non passava di certo inosservata tra la gente del paesino, in particolare tra i ragazzi, che la squadravano da capo a piedi. Alta, snella e prosperosa, aveva gli occhi color nocciola che sprigionavano una luce folgorante e fluenti capelli biondi che le ricadevano morbidi sulle spalle. Il sorriso, tutt’altro che sgradevole, era di un perfetto color bianco e, quando delle fossette comparivano sugli angoli della bocca, nessuno riusciva a resisterle. Molti soprannomi le erano stati additati, come “Angelo”, “Tesoro” o addirittura “Afrodite”, ma ce ne era solo uno che soddisfaceva le esigenze della piccola popolazione: e fu così che per tutti lei divenne “Bella”.
 
Natsu se ne stava immobile davanti l’ingresso del maestoso castello in cui viveva. Il freddo gli penetrava nella pelle, ma lui non ci faceva caso, troppo preso a sorvegliare la porta. Girava gli occhi scuri a destra e a sinistra, con uno sguardo che incuteva paura anche ai più piccoli insetti che gli ronzavano attorno, e odorava l’aria per sentire se lì intorno ci fossero persone, ma non avvertiva nessuna presenza sgradevole. Perciò, rilassato dall’idea di non doversi imbattere in nessuno nemmeno quel giorno, si mise a sedere sulla lunga scalinata e alzò il volto al cielo, aspettando che la neve cadesse e gli scivolasse lungo il viso. Un viso da animale, con le squame agli angoli degli occhi, i denti aguzzi e gli occhi demoniaci. Il viso di una bestia che aspettava, e aspettava, ma che non sentiva ancora la neve accarezzargli la pelle. E dopo si ricordò. Il suo corpo era completamente avvolto dalle fiamme, era praticamente impossibile che la neve lo potesse sfiorare. All’improvviso sentì solo caldo, e una fiammata sciolse tutta la neve attorno a lui. Maledisse quella che l’aveva ridotto in quel modo, maledisse quella fata da strapazzo che tanto fata non era, si alzò dalla scalinata velocemente e, subito dopo, scivolò sulla pozzanghera d’acqua ricadendo con un tonfo degno di nota.
-Ahahahah!!! Natsu, sei caduto come una pera cotta!..- disse una gatto volante blu alla bestia.
-Happy! Cosa ci fai tu qui!?- grugnò lui in sua direzione.
-Nulla, aspettavo che anche i pesci diventassero volanti!..
-Non scherzare! Ti avevo detto di non uscire di casa!..
-Guarda che non scherzavo, spero veramente che anche i pesci inizino a volare come me, così posso trovarli anche senza dovermi allontanare da questo bosco!- disse lui, con la saliva che gli pendeva da un angolo della bocca.
-Perlomeno contieniti!.. Ahahah!
-Anche tu dovresti contenerti, oppure un giorno o l’altro darai fuoco a tutta casa..!
-Beh, non è di certo colpa mia se quella strega mi ha ridotto così… E dovresti essere infuriato pure tu! In fondo, ha ridotto anche te come un mostro!!!
-Non dire così… A me piace il mio attuale aspetto..!- il gatto iniziò a svolazzare intorno alla bestia e si fermò alle sue spalle. –Ma ora torna dentro, gli altri ti aspettano per la cena, signorino!
-Ti ho detto mille volte di non chiamarmi in quel modo!..- disse Natsu puntando i piedi.
-Oh, andiamo… Oggi la cameriera che serve è Mira.
Natsu si immobilizzò per un attimo.
-Beh, inizio a sentire un po’ freddo, che ne dici di rientrare?..- concluse il ragazzo, spaventandosi all’idea che il demone lo potesse trascinare dentro a forza, sempre però col sorriso sulle labbra.
 
Lucy si stava dirigendo a casa dopo una passeggiata tranquilla nel mercato della città. Come sempre, molti ragazzi l’avevano adocchiata per strada, ma ormai lei non li filava più di tanto. Certo, ricevere tutti quegli sguardi in qualche modo la lusingava, però quando erano troppi diventava insopportabile.
-Ragazzi…- disse lei, fermandosi improvvisamente in mezzo la stradina. –Potete gentilmente smetterla di stalkerarmi?
-Merda… Ci hai visto.- sussurrò un ragazzo moro al compagno rosso lì vicino.
-Ah, prima o poi si doveva accorgere di me.- il ragazzo si avvicinò pericolosamente a Lucy e la cinse con un braccio. –Salve. Io sono Loki.
-Beh… Ciao Loki… Ehm… Addio Loki.
Lucy si liberò dalla mano opprimente del ragazzo e riprese per la sua strada, ma questo non rinunciò alla sua preda, continuando a seguirla insistentemente. Lei, stufa, si fermò nuovamente e, quando il ragazzo fu nuovamente troppo vicino, la ragazza si voltò di scatto e con un calcio all’indietro mise al tappeto Loki, facendogli volare via gli occhiali verdi.
-Ho visto le sue mutandine…- disse semplicemente, per poi svenire a causa di una copiosa perdita di sangue dal naso.
-Mai scherzare con Lucy Heartphilia!- esclamò la bionda, ma non fece in tempo a voltarsi che un uomo incappucciato aveva preso il pervertito con sé e lo stava portando via, seguito dal moretto di cui non sapeva ancora il nome. Lei non ci fece molto caso, e continuò per la sua strada.
Nel frattempo, l’uomo misterioso aveva riportato a casa quel cretino di Loki. Si sfilò il cappuccio, e una criniera rosa spuntò fuori dal nero indumento, mentre gli occhi scuri squadravano con rabbia la figura dell’amico, che per un attimo ebbe paura di morire veramente. Però l’incappucciato non fece nulla di tutto ciò, e rimise semplicemente gli occhiali in faccia all’amico.
-Natsu… Pensavo mi volessi uccidere.
-Lo vorrei, ma non posso.- disse lui, sospirando rumorosamente. –Insomma… Lo so che io non sono quello saggio in casa e quindi potresti non accettare le mie prediche, però il vecchio ha detto che se ti togli questi occhiali rivelerai la tua natura di leone! Vuoi davvero spaventare tutte le tue numerose ragazze???
-Beh… No.
-Allora cerca di stare più attento quando vai fuori dal castello..!
-Parla quello che sta fuori dalla porta a spaventare gente a caso!
-Ehm… Beh, hai ragione!..- Natsu si grattò la testa e scoppiò a ridere. –Ah… Ma a chi la do a bere… Cerco di fare il serio, ma non lo sono! Personalmente, a me non interessa minimamente se ti beccano, picchierei semplicemente a sangue coloro che scoprono la tua identità! Però, dato che il vecchio mi aveva detto di stare attento, non posso passarci sopr…
-Aspetta un secondo…- lo interruppe Loki. –Davvero avresti il coraggio di fare male a chiunque scopra il nostro segreto? Anche a una come Bella?
-Bella..? E questa chi è, la tua ottantacinquesima ragazza?
-No, ma lo sarà presto..!
-Sì, certo, come no. Da come ti ha trattato non penso proprio.
E, detto ciò, Natsu uscì dalla stanza diretto al portone d’ingresso. Quella era stata la prima volta che aveva visto una ragazza respingere così a malo modo Loki, e di certo doveva essere una ragazza interessante. Molto interessante.


 
Allora... Che ne dite?
Lo so, lo so, dico poco più che niente, ma dal prossimo capitolo inzia la vera e propria storia! xD
Allora... Spero che i personaggi non siano OOC, e spero che la storia sia di vostro gradimento!
Commentate e aiutatemi a migliorare, come sempre!
Bacioni,


Re
dFox33

 

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Capitolo 2
*** Rivelazione ***


The Beauty and the Beast

Rivelazione


 
Ciauuu!
Sono tornata :3

Voglio già dirvi che questo non sarà un lughissimo capitolo, anzi, è piuttosto breve, ma darà una grande svolta alla storia!
Già ho in mente l'altro capitolo e non vedo l'ora di scriverlo! Eheheh... ^3^
Comunque, basta chiacchierare! Vi lascio alla lettura! :)


 
Jude stava aspettando che la sua piccola tornasse a casa dal mercato del paese e, con un tutt’altro-che-maschile grembiule rosa addosso, stava preparando beatamente il pranzo per i due. Assaggiava, odorava, mescolava e condiva ogni tipo di cibo presente sulla cucinetta della loro modesta casa, mentre allungava il collo per seguire la ricetta del grande libro appoggiato su un tavolo. Aveva scoperto di amare veramente la cucina, perciò ogni giorno sperimentava nuove ricette o ne inventava delle sue, e la bionda sembrava sempre gradire.
“Un motivo in più per non smettere.” pensò lui e, proprio mentre mise tutte le pietanze sul piccolo tavolo della cucina, sentì un paio di chiavi infilarsi nella serratura e, subito dopo, vide la sua Lucy entrare sorridente in casa.
-Ciao tesoro!..- disse il padre, sorridendo alla figlia in risposta.
-Ciao papà! Mh… Che buon profumo! Fammi indovinare… Una nuova ricetta?
-Sì! Però, prima di metterci a tavola, dimmi: mi hai comprato quelle cose che ti ho scritto sul foglio?
-Certo! Ma… A cosa ti servirebbero..? Insomma… E’ da una vita che non indossi più giacca e cravatta…- Lucy guardò con sopracciglio alzato l’indumento che teneva in mano e, un secondo dopo, il padre glielo sfilò dalle mani, sospirando e iniziando a spiegare.
-Lo so che ormai non indosso più questo genere di abiti, però devo tornare un secondo nella nostra vecchia città e mi devo far vedere ben vestito… Sai, a quanto pare hanno ritrovato la nave naufragata dopo questi lunghi dieci anni, e, anche se è andato tutto perso, posso ricevere un rimborso… Ma ho intenzione di rifiutare. Non voglio tornare a vivere nel lusso, voglio vivere quel che rimane della mia vita con la mia splendida figlia!
-Oh, grazie papà!!!- la bionda si tuffò tra le braccia del padre con tutta la felicità che aveva in corpo e, dopo averlo liberato dalla presa, si soffermò sull’indumento che aveva addosso. –Certo… Se ti vedessero con il MIO grembiule da cucina scoppierebbero tutti a ridere! Ahahah!!!
-Ah ah ah… spiritosa… Comunque ora accomodati pure a tavola, voglio sapere cosa ne pensi della nuova pietanza!
-Sarà ottima come sempre..!- rispose lei, per poi mettersi a sedere e iniziare a gustare quel piatto che il padre le aveva cucinato con tanto amore. Il pranzo era vivacizzato dalle urla dei bambini che giocavano fuori e dalle lunghe conversazioni dei due che, nel frattempo, si stavano raccontando ciò che avevano fatto nella mattinata. Tutto sembrava far pensare a una giornata come le altre, però quando Lucy venne a sapere che il padre sarebbe partito il giorno stesso un sottile velo di tristezza si stese sopra l’allegro viso della ragazza.
-Come..? Parti oggi?- disse lei, mentre portava i piatti sporchi nel lavandino.
-Sì, ma se tutto va bene torno stasera..!- disse lui, scompigliando la criniera bionda della figlia.
-Mh… E se c’è qualche inconveniente? Non voglio rimanere sola a casa, lo sai! Ci sono tanti ragazzi che, quando sanno che tu non sei a casa, mi cantano la serenata sotto la finestra, ma la maggior parte sono stonati come campane..!- la bionda, ovviamente ironica, scoppiò a ridere da sola. –No, a parte gli scherzi… Ho paura che ti possa succedere qualcosa… Non voglio perdere anche mio padre…
-Non ti preoccupare, tornerò anche a costo di strisciare! Inoltre… Riguardo quella storia della serenata… Li meno io quei ragazzi o li meni tu?
La bionda scoppiò nuovamente a ridere.
-Ahahah! Non lo farà nessuno dei due!.. Però ora va’! Prima vai, prima torni!- Lucy diede due pacche sulle spalle del padre e lo aiutò a mettersi la giacca.
-D’accordo! E prometto che, se passo anche per la villa, ti riporterò uno dei tuoi vecchi amati libri!
-Davvero? Grazie!..
E, detto ciò, Lucy stampò un bacio sulla guancia dell’uomo e lo lasciò partire verso quello che era il loro passato.
 
Jude aveva finito di sistemare tutte quelle questioni burocratiche che ora tanto lo annoiavano e stava tornando a casa, non prima ovviamente di aver preso un libro nella vecchia casa per la figlia, e gli era venuta voglia di fare una passeggiata, perciò aveva fatto fermare il taxi e si era incamminato verso casa a piedi. Il sole ancora non era tramontato e il cielo senza nuvole faceva pensare che ci sarebbe stata luce fino a tardi, e fu proprio per questo che il signor Heartphilia decise di prendere per la prima volta il sentiero del bosco. Quella foresta non era molto considerata dagli abitanti della zona, soprattutto perché alcune persone che c’erano state erano rimaste traumatizzate dalla presenza di una presunta bestia, ma Jude non credeva alle storielle del posto, anche perché la maggior parte di quelli che percorrevano abitualmente la strada non avevano mai visto un mostro del genere. Così iniziò ad incamminarsi tranquillamente tra i rigogliosi alberi e i ricchi cespugli verdi, ammirando con piacere la vegetazione che popolava quei luoghi incontaminati, e ogni tanto strappava qualche fiore da riportare alla figlia. Purtroppo non riusciva a vedere il cielo, impedito dalle chiome degli alti tronchi, e questo gli dispiaceva abbastanza, perché il tramonto doveva essere uno spettacolo bellissimo da lì. Ma lui non sapeva che il rabbuiarsi era dovuto invece dalle nuvole temporalesche che provenivano da dietro i monti, quindi, quando sentì le gocce di pioggia abbattersi e infrangersi sulle foglie degli alberi, capì che era meglio trovare riparo. Iniziò a correre tra le frasche senza seguire una precisa strada, sperando di incappare in qualche rudimentale casa, e guardava attentamente a destra e a sinistra, mentre con il braccio si copriva la testa. Non trovando nulla, pensò che sarebbe stato meglio rimanere sotto una pianta e aspettare che cessasse di piovere, ma voltando lo sguardo intravide una struttura di pietra tra varie sterpaglie, e perciò si precipitò in quella direzione. Quando finalmente fu arrivato a destinazione, quasi rimase senza fiato davanti alla maestosità dell’edificio davanti a lui, e si lasciò scappare pure un “Wow”. L’abitazione era un vero e proprio palazzo, dotato di grandi vetrate colorate con varie tonalità di rosso e di verde, e aveva una lunga scalinata di pietra che si concludeva con un gran portone in legno decorato. Il giardino intorno al palazzo era ben curato e pieno di rose rosse, segno che qualcuno viveva in quel castello, ed era un vero spettacolo per gli occhi. Jude attraversava il roseto a passi lenti e silenziosi e osservava anche la più piccola delle rose, ognuna curata con grande pazienza, e, arrivato davanti al portone, bussò. Nessuno rispose.
-Ehi, c’è qualcuno?..- disse bussando di nuovo, ma come prima nessuna risposta.
-Ehi..?
Nuovamente silenzio.
-Ehm… Cerco solo riparo…- continuò lui e, spingendo delicatamente sulla maniglia del portone, notò con sorpresa che era aperta. Sempre con grande cautela, entrò nel palazzo e iniziò a camminare sul lungo tappeto rosso, ma, quando sentì uno scricchiolio venire dalle sue spalle, si voltò spaventato. Si immaginava di ritrovarsi davanti alla faccia il padrone di casa, però alle sue spalle non c’era nessuno e, altamente sollevato, si voltò di nuovo per proseguire la sua ricerca. Ma quello che si ritrovò davanti lo terrorizzò. Una bestia dagli occhi tenebrosi era lì davanti a lui, apparsa dal nulla. Fiamme ricoprivano interamente il suo corpo, e le squame sul viso lo rendevano ancora più inquietante. Il mostro si asciugò le labbra con la lingua e guardò con appetito l’uomo impotente sotto di lui.
-Ciao umano.- disse semplicemente, ma l’uomo era già corso via, sparendo nel roseto. Jude, voltandosi per l’ultima volta verso quell’inquietante casa, lesse su un’insegna sopra il portone una cosa che non aveva notato prima, e che non avrebbe mai dimenticato.
“Fairy Tail”.
 
Lucy stava aspettando in silenzio il ritorno del padre. Era molto preoccupata perché l’uomo aveva lasciato l’ombrello a casa, e ora là fuori stava diluviando abbondantemente. Appoggiata con i gomiti sul tavolo, si stava lentamente abbandonando alla stanchezza, ma il rumore della porta che si aprì all’improvviso la ridestò dal suo semi sogno.
-Papà, sei finalmente tornato!..- disse lei, ma gli occhi del padre non comunicavano la solita felicità.
-Oh… Lucy, sei tu.- sussurrò lui, per poi fingere un sorriso. –Ecco il tuo libro.
-Oh… Grazie.- gli rispose la figlia, prendendo l’oggetto dalla mano del padre. Sfiorandola, notò che tremava a dismisura, perciò le venne spontaneo pensare che fosse successo qualcosa.
-Papà…
-Dimmi.
-Cosa ti è successo?
-Oh..? Nulla, nulla.
-Non è vero..! Tu… Stai tremando!!!
-Nulla, ho detto…
-Papà, non mi mentire!!!
-Non ti sto mentendo..!
-Sì invece!..
Lucy si sporse al di là del tavolino e fissò il padre negli occhi. Sapeva che non riusciva a resistere al suo sguardo penetrante, perciò continuò a insistere finché il padre non si decise a raccontargli la verità. La bionda ascoltava come pietrificata il racconto dell’uomo di fronte a lui e, quando sentì il nome di “Fairy Tail”, le mancò il respiro. Quel nome non poteva essere un caso, quella storia non assomigliava casualmente a quella, di storia… Senza dare spiegazioni, corse fuori dalla porta e si diresse nel bosco alla velocità della luce, i capelli bagnati dal temporale che si abbatteva sopra di lei. Correva, e continuava a correre senza meta, ma prima di trovare quello che cercava ci impiegò più di un’ora. Stremata e a corto di fiato, osservò l’immenso castello che si ergeva davanti ai suoi occhi con uno strano sorriso, e strinse il libro datole dal padre, ancora tra le sue mani. Lì sopra, c’era incisa una scritta:
“Storie di Fairy Tail”.



 
Allora... Che ne dite?
La storia finora è un po' contorta (o contiramisù, scegliete il vostro dolce preferito (?)) e nemmeno molto comica, ma mi serviva come "cuscinetto" per la vera e propria trama! ^^
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensiate, perciò vi aspetto nei commenti!
Inoltre, credo di riuscire a postare il prossimo capitolo molto presto, perciò state attenti (?)
Vabhè, con questo la vostra RedFox33 vi da la buonanotte!
Alla prossima,
RedFox33
 
 

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Capitolo 3
*** Bella incontra la Bestia ***


The Beauty and the Beast
 
Bella incontra la Bestia



 
Ciauuu! ^^
La vostra RedFox è finalmente tornata! (Anche se sa che non mancava a nessuno!.. ^^")
In questo capitolo finalmente Lucy incontrerà Natsu, e tra l'altro verrà anche detto come "Bella" è entrata in possesso di quel libro!
Ho avuto dei problemi a mantenere segreta l'identità della persona che gliel'ha dato... Perchè mentre scrivevo non trovavo soprannomi da affibbiarle! >.< Ahahahah! xD 
Ma non ascoltate i miei scleri, è meglio che leggiate questo capitolo!
....



 
Lucy era ferma davanti l’imponente struttura con il libro tra le dita. La mano le tremava, come del resto tutto il corpo, però era decisa a non tornare indietro. La pioggia le cadeva pungente sulla pelle nuda e inzuppava i suoi vestiti già fradici, ma lei nemmeno più se ne accorgeva, rimasta come incantata dall’insegna che sovrastava sopra il castello. “Fairy Tail”, quella era la scritta, la stessa del libro che ora teneva stretto tra i polpastrelli, e, come trasportata dai suoi stessi sentimenti, si portò l’oggetto sul petto, stringendolo forte a sé. All’improvviso, si ricordò con nostalgia colei che glielo aveva regalato.
 
Una ragazzina di soli dieci anni camminava cauta lungo la strada di città dove era andata a fare spesa. Con un passo lento e irrequieto, cercava di ritornare a casa senza attirare troppa attenzione e, incastrato tra le sue minute braccia e il suo piccolo petto, teneva a sé un libro, uno di quelli che non trovi né in libreria, né in biblioteca. Quello, infatti, era il semplice diario di una bambina, una bambina che, per qualche strana ragione, non finiva di guardarsi intorno come terrorizzata dalla gente che la sfiorava per sbaglio e che, ogni volta che veniva spintonata, si accertava sempre che il suo diario fosse nelle sue mani. Comportamento non stranissimo per una che indossava una sciarpa e un cappello in piena estate. Insomma, se non voleva essere notata, quegli indumenti di certo non l’aiutavano. Sia adulti sia bambini al suo passaggio si voltavano curiosi, e i più piccoli tiravano la manica dei loro genitori e puntavano il dito sulla “bambina dall’aspetto strano”. E voci di corridoio salivano lungo la strada affollata: “Perché ha quello strano abbigliamento? Perché sembra come che tenga più a quel libro che alla sua stessa vita?” Tra queste persone, c’era anche una curiosa bambina, con i capelli raccolti in una treccia e un vestito pomposo. Una bambina che, come tutti gli altri, non capiva. Lucy l’aveva adocchiata da un pezzo e si chiedeva ingenuamente il perché del suo comportamento, però, per quanto si scervellasse nel trovare una risposta, non le veniva in mente niente, e più provava a non pensarci e a spostare i suoi pensieri da un’altra parte, più le tornava in mente quella strana e minuta figura. Perciò, alzandosi dalla sedia del bar dove era seduta e aggiustandosi la gonna, si diresse verso la strana bambina e, stufa di tutti quei dubbi, le chiese diretta:
-Ehi, perché tieni quel libro così stretto? E poi, non senti caldo con quel cappello e la sciarpa?
La piccola incappucciata rabbrividì nel sentire quella voce e, voltandosi lentamente, guardò negli occhi la bambina di fronte a lei.
-D… Dici a me..?- le chiese la misteriosa ragazzina.
-Certo che dico a te! Quante persone vanno in giro con sciarpa e cappuccio in piena estate??
-Oh… Beh… Giusta osservazione… Ah ah ah… Che sciocca che sono… Comunque no, sto bene. Grazie dell’interessamento..!- disse la bambina di fronte a Lucy e, con un grande scatto, si voltò e iniziò a correre via, ma la bionda la raggiunse facilmente, afferrandola proprio per la sciarpa.
-Ehi, lasciami!..- gridò la prigioniera dimenandosi, però la piccola Heartphilia non intendeva lasciar scappare il topo.
-Non hai ancora risposto all’altra domanda!..- fece divertita Lucy. –Allora… Perché tieni quel libro così stretto?
-Eh..? Intendi il mio diario..?
-Sì, quello!
-Beh… Vedi, qui raccolgo diverse storie che scrivo io stessa, e ci tengo molto, ma non voglio che nessuno le legga…
-E perché?
-Perché… Mi vergogno..!- la piccola incappucciata strinse ancora di più il suo diario a sé.
-Posso leggerle io?
-Ma… Ma… Mio nonno mi ha detto di non parlare agli sconosciuti, figurati lasciargli leggere il mio diario..!
-Se è per quello, non c’è problema!..- la piccola Lucy le mostrò il suo dolcissimo sorriso e le tese la mano. –Piacere, sono Lucy Heartphilia!!!
La bambina dall’aria misteriosa le strinse la mano timidamente, però accennò a un sorriso.
-Piacere… Io son…
-Perfetto, ora non siamo più sconosciute!- la interruppe Lucy. –Sai, io amo leggere!!! Ho molti libri a casa, vuoi venire a vederli?
-Ma…
-Che c’è, per caso non ti piace leggere?
-N… No! Cioè… Sì! Cioè… Ehm… Mi piace leggere!! E sarei veramente onorata di venire a casa tua, ma mio nonno se non torno si preoccuperebbe…
-Ah, allora è questo il problema…- Lucy appoggiò l’indice e il pollice sotto il mento e iniziò a pensare a qualche scappatoia. –Ah! Mi è venuta un’idea! Per caso hai finito di fare spesa?
-Veramente no…- le rispose l’altra, confusa.
-Perfetto! Chiederò alla cameriera di casa che finisca di fare la spesa al tuo posto, e nel frattempo tu verrai a casa mia, così potrai leggere tutto quello che vuoi!
La bambina incappucciata non fece in tempo a ribattere che venne afferrata per il polso e trascinata via dalla ragazzina dal vestito pomposo. Non sapeva perché, ma la gentilezza e l’allegria che la bionda le aveva mostrato l’aveva fatta sentire, per la prima volta, accettata. Un radiosissimo sorriso si posò inconsciamente sul volto coperto della ragazzina e, senza ribellarsi, seguì volentieri la piccola bionda davanti a lei.
Quello era stato uno dei pomeriggi più divertenti passati nella villa per Lucy. La piccola incappucciata si era rivelata una persona divertente e spiritosa e, come lei, amava alla follia i libri, perciò l’amicizia tra le due si era rafforzata a dismisura sin dall’inizio. Ridendo e scherzando, si erano scambiate a vicenda vari commenti sulle loro storie preferite e, subito dopo, avevano iniziato a giocare per tutta la casa, facendo irritare alquanto i domestici, ma a loro non importava. Lucy era rimasta così tanto tempo sola in villa che la presenza di una bambina come lei le aveva fatto dimenticare tutti i suoi problemi, ma, purtroppo, non poteva durare per sempre, quel gioco. Infatti, quando il campanello suonò e la cameriera che era andata a fare la spesa al posto della minuta ragazzina rientrò, era arrivata l’ora che la nuova conoscenza di Lucy andasse via. E, quello, fu uno dei momenti più tristi per la bionda.
-Mi tornerai a trovare..?- chiese la figlia del proprietario della villa.
-Mi piacerebbe dirti di sì, ma… Purtroppo non posso.
-E perché..?
-… Non… Non so come spiegarti… E’… E’ piuttosto complicato…
-Allora non farlo!..- disse Lucy all’improvviso, le lacrime trattenute a stento. –Sai, mi sono divertita molto oggi con te!!! Vorrei rincontrarti, ma se non posso, voglio almeno che tu abbia qualcosa che ti ricordi me!..
E, detto ciò, Lucy corse verso la sua camera e, afferrato un libro, tornò velocemente sull’ingresso della villa, dove l’aspettava la sua amica.
-Tieni! Questo è per te!!! Finiscilo pure di leggerlo con calma!..- la bionda tese il libro alla ragazza di fronte a lei e le pregò di prenderlo. L’altra, emozionata, accettò il dono di Lucy e, con grande affetto, l’abbracciò.
-Grazie mille Lucy… Sai, anch’io voglio che tu abbia qualcosa di me!.. Quindi… Prendi pure il mio diario!..
-Ma… Hai detto che è molto importante per te…
-Voglio che lo prenda tu. So che sarai capace di apprezzarlo!..- disse la minuta bambina, porgendo il suo diario a Lucy.
-… Come si chiama?
-Eh..? Cosa?
-Intendo dire… Come si chiama la raccolta di storie..?
-Ah, intendi quella?- l’improvvisata scrittrice si lasciò scappare un risolino. –C’è scritto a penna sulla copertina! Si chiama “Storia di Fairy Tail”. Non è nulla di che. Descrivo solo… i membri della mia speciale famiglia! Ma ora, prima che scoppi veramente a piangere, vado!!!
-Ehi..! Aspetta..!- gridò Lucy, ma l’altra era già partita, questa volta tenendo stretto a sé un libro diverso. Ma, nemmeno un secondo dopo, un lampo attraversò la mente della bionda.
-EHI!!!- gridò la piccola Heartphilia agitando le braccia. –Non so il tuo nome!!!
La ragazzina incappucciata si voltò si scatto e, con un sorriso, le urlò in risposta:
-Levy!!! Io mi chiamo Levy!!!

 
Lucy lasciò che quel ricordo la intrattenesse per alcuni minuti e, quando ormai il freddo le era penetrato nelle ossa, si decise a entrare, convinta come non mai che in quella casa viveva la sua amica Levy. Con passo lento e rigido, attraversò lo stesso roseto che poco prima aveva percorso anche suo padre e, arrivata in cima alla lunga scalinata, aprì la porta senza timore. Secondo i vari racconti che aveva letto sul libro, un terribile mostro era sempre al sorveglio dell’ingresso, ma, alla fine, non era altro che un tipo innocuo che spaventava le persone semplicemente per proteggere il segreto della villa, segreto che, purtroppo, non era stato riportato nel diario di Levy. Per questo, Lucy non aveva paura di fronteggiare nessuno, perché sapeva che in realtà la temuta bestia non era altro che…
-Ciao umana.
Una voce calda e graffiante interruppe i pensieri di Lucy che, sorpresa e spaventata, si girò di scatto verso il luogo da dove era venuto quel rumore. Un bestione totalmente ricoperto di fiamme guardava come affamato la ragazzina impotente sotto di lui e, senza muoversi, continuava a fissarla con sguardo inquietante. D’altro canto Lucy, passato il primo momento di paura, non sembrava essere terrorizzata dalla figura, anzi. Dopo aver osservato attentamente la bestia, gli occhi iniziarono a brillarle e, con un dito tremante dall’emozione, indicò la figura di fronte a lei.
-Ma… Ma tu sei proprio… TESTA CALDA!!!
Natsu quasi cadde a causa dell’esclamazione della prosperosa bionda.
-TI PARE QUESTO IL TONO GIUSTO CON CUI RIVOLGERSI A UNA BESTIA COME ME?!
-Bestia..? Ahahahah! Ma non farmi ridere!.. Quale mostro terrificante si sentirebbe male soltanto a salire su un mezzo di trasporto..?
-E… E TU QUESTO COME LO SAI?!
-Lo so e basta!
Natsu era veramente in difficoltà. Nessuno prima d’ora si era azzardato a stuzzicarlo, e adesso era arrivata di tutto in punto una ragazza che non solo non aveva paura di lui, ma aveva pure il coraggio di deriderlo. E poi, non capiva come potesse sapere il suo punto debole, e quel nomignolo (testa calda) che si era diffuso in casa… Chi glieli aveva detti?
-Tu! Umana! Come osi ridere di me?!?!
-Ah..! Oh, mi dispiace se ti ho offeso.- disse Lucy, chinando leggermente la testa. –E’ che… Non pensavo che esistesse veramente Fairy Tail!!!
-… E tu come conosci questo posto..?
-Anche questo è un segreto!..- disse Lucy, facendo una linguaccia alla “temuta” bestia e scoppiando a ridere. Fu in quel momento che Natsu si ricordò di lei.
-AH! Ho capito chi sei!..- esclamò, non rendendosi conto di averlo detto ad alta voce.
-Eh..? Mi conosci..?- disse la prosperosa ragazza, avvicinandosi pericolosamente al bollente (in tutti i sensi) Natsu.
-Ehm… Beh… Sì, ti ho visto una volta in paese… E Loki ha parlato di te… Sei Bella, vero?..- chiese il mostro, stranamente addolcito sotto gli occhioni grandi e affettuosi della bionda.
-In verità, mi chiamo Lucy!.. Bella è solo un soprannome…- disse leggermente imbarazzata la ragazza.
-Oh, beh, ciao Luc…
-NATSUUU!!!- gridò Happy in fondo al corridoio. Il sottoscritto non fece nemmeno in tempo a voltarsi che il gatto volante blu gli finì addosso, spingendolo e facendogli atterrare la faccia… proprio sulle prosperità di Lucy.
-K… KYAAA!!- urlò la bionda, spingendo via la bestia e portandosi le mani sopra il petto.
-Happy… CHE CAZZO HAI FATTO?!- sbraitò invece Natsu al gatto, che nel frattempo rideva sotto i baffi.
-Scusa Natsu… Pf… Ihihih…
-E ORA PERCHE’ CAZZO RIDI?!
-Sai… dovresti proprio vedere la tua faccia!!!- disse Happy, indicando le guance rosse dall’imbarazzo dell’amico e il suo naso grondante di sangue. –Sei troppo buffo..!!!
-Tu..! Ora ti ammazz…
-Ma tu sei Happy!..- lo interruppe Lucy, ripresa dallo shock.
-Aye, Sir… Ma… Ci conosciamo..?
-Oh, no..! Sai, so tutto di voi solo grazie a questo libro..!- disse Lucy, mostrando ad entrambi il diario di Levy. I due riconobbero quel maledettissimo tomo, rimasero come pietrificati di fronte ad esso e, all’improvviso, il volto di Natsu si piegò in una strana smorfia.
-Ora vado a cercare e uccidere Levy…- disse lui con tutta la naturalezza del mondo, ma venne fermato da Happy che, finalmente, si era ricordato il perché di tutta quella fretta.
-Aspetta Natsu!! Sono venuto a cercarti perché il Master mi ha detto… che vuole parlare con lei.- quasi sussurrò il gatto, indicando Lucy.
-Eh..? E perché?
-Perché le chiavi hanno reagito al suo arrivo.


 
Lo so, lo so... Questo capitolo fa cagare! D:
Non ne sono pienamente soddisfatta anch'io, ma mi serviva per introdurre il prossimo capitolo!
Spero che comunque l'ultima parte sia stata perlomento divertente..! xD
Come in tutte le storie che scrivo, alterno pezzi "drammatici" a pezzi comici, ma finora ho avuto poco spazio per sbizzarrirmi su quest'ultimo campo, perciò dal prossimo aggiornamento baserò la maggior parte del capitolo sulla comicità! (Sempre se ce la faccio!.. xD)
Vi aspetto nelle recensioni!!! ^^
Bacioni,

RedFox33

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Capitolo 4
*** La Maledizione ***


The Beauty and the Beast
 
La maledizione



 
*si nasconde dietro un sasso*
... Innanzitutto scusate per l'abnorme ritardo ^^"
Purtroppo mio fratello si è trasferito e avendo portato il computer con sè non potevo scrivereeee
Ma sono tornata u.u
Vi avverto già che è un capitolo abbastanza corto che mira ad andare avanti con la trama e perciò Natsu non ha il tempo di flirtare con Lucy...
Ma rimedierò nel prossimo! u.u
Godetevi la lettura :3


 
Natsu stava portando Lucy nella stanza dove solitamente risiedeva il Master e, seguito da un quieto Happy, si sforzava a trovare un argomento di discussione. Infatti, il silenzio era così penetrante da poterlo toccare con mano. Ma Lucy, tutta emozionata per la scoperta di quel posto, non sentiva lo stesso imbarazzo dei due compagni disumani che erano affianco a lei poiché, per l’appunto, era fin troppo concentrata nell’osservare nei minimi dettagli il castello fatato. Riuscì a distogliere lo sguardo solo quando arrivarono di fronte ad un grande portone.
-Siamo arrivati?- disse Lucy, tornando alla realtà.
-Aye, Sir! Qui è dove sta il vecchio!!
-SSSSH! Zitto Happy, lo sai che il Capo non vuole essere chiamato così!- intervenne Natsu, tappando la bocca a gatto blu volante. -Se ti sente lo sai che l’unico che ci rimette sono…
Il mostro dagli occhi di fuoco non riuscì a terminare la frase che il portone alle sue spalle si spalancò e apparve al suo ciglio un uomo piuttosto basso con dei grandi baffi bianchi e folte sopracciglia. Il mantello che gli arrivava fino ai piedi e lo sguardo cupo e serio gli conferivano un’aria minacciosa, così minacciosa che Natsu ad una sola occhiata scappò con la coda tra le gambe e si nascose dietro le spalle di Lucy tutto tremolante.
-Natsu?- pronunciò con voce impetuosa l’anziano. -Cosa hai detto???
-Io? Nulla! E’ stato il gatt…
-NON OSARE PIU’ DARMI DEL VECCHIO BRUTTO SPUTAFIAMME!- sbraitò il capo, mentre la sua mano diventava abbastanza grande da poter afferrare la bestia. -NON VOGLIO PIU’ SENTIRE QUELLA PAROLE PERCHE’ A DIFFERENZA DI QUELLI CHE TU CHIAMI “VECCHI” IO SONO ANCORA ABBASTANZA GIOVANE PER GODERMI L’EBREZZA DI CARNE FEMMINILE!
-Ehm ehm…- Lucy tossì leggermente per richiamare l’attenzione e quando Makarov notò la presenza della prosperosa ragazza non poté fare a meno di arrossire e liberare dalla sua stretta possente lo stremato Natsu.
-Scuuusa per il comportamento mia caaaaara,- disse il Master, dirigendosi lascivamente verso Lucy -ma stavo cercando proprio te… lo sai che il tuo sen.. Ehm, volevo dire, la tua anima è molto splendente?
-Cosa? Riesci a vedere la mia anima?
-Sì, ed è talmente splendente da far risuonare le Chiavi..
-Cosa?.. Da quando le chiavi suonano?
-Eh, questo sul libro di Levy non c’è spiegato? Quella stronza ha scritto solo dei miei punti deboli?!- imprecò Natsu prendendo per la coda Happy e sbattendolo qua e là. Makarov e Lucy fecero finta di niente.
-Cara Bella… E’ così che ti chiami vero? Beh, poco importa ora come ora. Entra nel mio ufficio e ti spiegherò tutto.
Lucy si lasciò alle spalle i due compagni di strada ed entrò nell’ufficio con il Master. Il gatto e la bestia rimasero fuori in attesa di sapere come si sarebbe svolta la situazione quando improvvisamente sentirono un tonfo seguito da un grido provenire all’interno della stanza.
-Ma che..?
Natsu aprì con forza il portone ed entrò dentro insieme ad Happy, ma tutto ciò che vide fu Makarov steso a terra mentre teneva delle chiavi in mano e la giovane che, imbarazzata, si stringeva il seno, come per proteggerlo.
-… Pervertito di un Master, ne hai combinata un’altra delle tue eh?- disse Natsu, dando alcune pacche sulla spalla del diretto interessato come a volerlo confortare e sfottere allo stesso tempo.
-P…PERCHE’ MI HAI INFILATO QUELLE CHIAVI NEL SENO?! COS’E’, UN NUOVO TIPO DI PERVERSIONE?- sbraitò la ragazza contro il povero malcapitato.
-Calmati Lucy… C’è un motivo per questo, Aye!
-… Non riesco a trovare un motivo logico per cui qualcuno mi debba infilare nel seno delle chiavi.- disse lei dubbiosa. –Perciò sono curiosa di sentirlo. Forza, sono tutta orecchie.
-Beh…- disse il vecchio rialzandosi. -Devi sapere che in questo castello in cui noi viviamo non siamo esattamente esseri normali comuni…
-Questo lo so!- lo interruppe Lucy. -So che qui vivono delle bestie, e conosco anche alcune delle vostre strane avventure! Lo so grazie a questo diario che mi ha dato un vostro membro molto tempo fa… Era una tipa strana, che indossava una sciarpa e un cappello in piena estate, e quando ho letto della sua “speciale famiglia” pensavo parlasse di persone di sua invenzione… Invece ora…  E’ tutto così… Reale e fantastico…
-Sì ma questo non c’entra niente, Aye!- disse Happy, tappando la bocca alla bionda.
-La nostra vita… Avevo detto a Levy di non parlarne a nessuno… Dopo dovrò farle un discorsetto.- sussurrò Makarov più per lui che per gli altri.
-Aspetta… Se tu sei colui che non vuole che si venga a sapere di questo posto… Devi essere il nonnino!- esclamò nuovamente la ragazza indicando con l’indice il Master e gettando Happy da qualche parte lì vicino.
-SI’ MA QUESTO NON C’ENTRA NULLA, AYE!- ripeté il gatto, riapparendo da quel luogo in cui era stato gettato. –Master, se non ti decidi a parlare qui moriremo tutti!
-M…Morire???- disse Lucy con voce acuta.
-Eh… Giuuusto, ora ti spiego…- riprese il capo. –Devi sapere che i poteri che noi abbiamo e il nostro aspetto non è dovuto a cause naturali, ma è dovuto a causa di una strega chiamata Minerva… Lei, in seguito ad una delusione amorosa, ha maledetto il qui presente Natsu e in seguito a ciò la sua ira si è estesa talmente tanto che è arrivata a maledire chiunque le si mostri per strada…
-Aspetta… Esistono le streghe?!- disse Lucy stupita.
-Se esistiamo noi… Possono esistere anche loro no?- rispose Natsu. –Se è per quello una volta esistevano anche le fate, ma si sono estinte ormai da tempo…
-SI’ MA QUESTO NON C’ENTRA NIENTE, AYE!- cercò di ripristinare l’ordine il gatto volante.
-In effetti… Stavo dicendo, Minerva ha maledetto molte persone, però non tutti hanno avuto la stessa reazione… Alcuni disperati hanno eliminato totalmente la loro parte umana, diventando vere e proprie bestie senz’anima, mentre altri, come per esempio noi, sono riusciti ad adattarsi. Il compito che ci siamo imposti è quello di fermare i maledetti che ormai hanno perso la loro umanità, che noi chiamiamo Monsters, e di fermare Minerva, il problema è che…
Makarov tacque. Un velo di tristezza gli percorse gli occhi.
-Il problema è che tra meno di un anno moriremo.- concluse Natsu, guardando Lucy negli occhi.
-Ma… perché…
-Devi sapere che le fate hanno lasciato un codice con tutte le informazioni riguardanti le streghe…- iniziò Natsu. -Ci è voluto molto per trovarlo, ma l’abbiamo fatto. E là c’era scritto che quando il primo maledetto di una strega compie 21 anni, tutti coloro che sono stati infettati moriranno… Più precisamente “Quando il ventunesimo e ultimo petalo della rosa cadrà, cadranno anche tutte le vite legate ad essa”. Queste sono le parole esatte riportate. E dato che sono stato io il primo maledetto, la rosa è nata con me, e perciò la mia vita in modo particolare è legata al fiore… La cosa brutta è che compirò 21 anni tra meno di un anno…
Lucy, ascoltando quella storia, non poté fare a meno di portarsi le mani al volto. Era così sorpresa che ormai nemmeno la vista di un gatto blu parlante e volante la turbava più. Ma tornò alla realtà quando vide Natsu spogliarsi di fronte a lei.
-C… COSA STAI FACENDO?!
-Eh? Volevo mostrarti il segno di noi maledetti da Minerva… cosa c’è di male?
-Ah… E C’E’ BISOGNO DI SPOGLIARTI? Mi ricordi l’uomo ghiacciolo…
-Non mi dire che conosci anche Gray! Che soprannome buffo!!! Ottimo Levy!- disse Natsu mezzo nudo.
-SI’ MA QUESTO NON C’ENTRA NIENTE, AYE!- stavolta fu Makarov ad anticipare Happy.- Fagli vedere questo segno così posso spiegarle definitivamente perché le ho infilato le chiavi nel seno.
-Ok Master pervertito!- rispose il ragazzo dai capelli rosa, togliendosi infine la maglietta e scoprendo il petto. Infatti, si poteva vedere all’altezza del cuore un segno nero che assomigliava stranamente ad una rosa.
-E’ quella la rosa a cui cadono i petali..?- chiese la bionda presa dalla storia.
-No, la rosa che indica lo scadere del tempo della nostra vita è una vera rosa, ed è tenuta in un posto segretissimo. Questo è solo il simbolo di quelli maledetti da Minerva. Ed ora subentri tu!- disse il Master mostrando le chiavi.- Devi sapere che nessuno è mai riuscito a tornare alla sua forma umana, e di conseguenza a sopravvivere, ma nel Codice si narra di una fata di nome Mavis che una volta riuscì a rompere la maledizione di un mago molto pericoloso chiamato Zeref… Lì viene detto che la fata fu in grado di liberare gli infettati semplicemente svincolando dalla dannazione il primo tra i maledetti, e viene detto anche che “solo una ragazza dall’animo d’oro riuscirà ad aprire il portale e riuscirà a demolire il cuore di ghiaccio della Beast, riportando tutti alla normalità”. Il problema è… Chi è quella donna? Cosa significa aprire il portale? E chi è la Beast? Per la terza e seconda domanda abbiamo qualche teoria a proposito… Mentre per la prima eravamo in alto mare. Ma adesso mi è più chiaro perché assieme al Codice c’era allegato questo mazzo di chiavi…
Makarov allungò di nuovo le mani verso Lucy, e le chiami emisero una luce abbagliante.
-Minerva è la Beast che deve essere sconfitta, e le chiavi saranno le tue armi per aprire il portale verso la distruzione della strega.

 

Bene, come vi è sembrato? ^^"
Non mi uccidete please ;^;
Se avete domande non esitate a chiedere, potrò rispondere solo a quelle che non implichino spoiler u.u (?)
Bene vi aspetto nella sezione commenti :3 (se ci saranno)
Bacioni,

RedFox33

 

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Capitolo 5
*** Sono tutto un fuoco ***


The Beauty and the Beast
 
Sono tutto un fuoco



 
Hola a tutti :3
Stavolta sono stata veloce eh? u.u Ammiratemiii (?)
Ok finisco i miei scleri
Per questo capitolo ho pensato di dare spazio a Lucy e Natsu per il piacere di QUALCUNO (Sayaka chan 94, spero tu sia contenta xD)
E... Sono abbastanza soddisfatta ^^
Mi sono divertita a scrivere questo capitolo, mooolto :3
Spero piaccia anche a voi!
Buona lettura <3


 
Lucy era nel roseto con le chiavi in mano intenta ad osservarle. Dopo aver raggiunto l’apice della luminosità si erano ormai stabilizzate e alla ragazza dai lunghi capelli biondo fluente non era che rimasto in mano un normalissimo mazzo di chiavi. Le era stato detto dal Master di riuscire a sprigionare il potere di quegli strumenti dorati ma c’era una cosa che non riusciva ancora a capire…
-COSA CAVOLO CI VEDO FARE CON QUESTE COSE?!- gridò gettandole a terra e incrociando le braccia al petto.
-Se stringi così forte le braccia il tuo seno esploderà..!- disse Natsu spuntando a testa in giù da uno degli alberi del roseto.
-KYAA! Natsu che ci fai lì!?
-Mi ha mandato il Master! Mi ha detto di controllare come procede e di dirti che è stato avvisato tuo padre!
-Avvisato mio padre di cosa..?
-Come di cosa! Da oggi sei un membro di Fairy Tail e perciò vivrai qui! Congratulazioni!- concluse infine Natsu saltando giù dall’albero e allargando le braccia come segno di accoglienza. Lucy sembrava invece come pietrificata.
-… E non ha fatto minima resistenza..?
-No, perché è stata sua figlia a dirglielo!
-… Come ho fatto a dirglielo io?
-Abbiamo mandato Lisanna, un nostro membro capace di trasformarsi in qualsiasi cosa. Le abbiamo detto di spiegargli la situazione e di dirgli di stare zitto a riguardo..! Ah, e se te lo chiedono sei andata fuori città perché hai trovato lavoro come piastrellista, ok?
-… Allora, per prima cosa… Non potevate inventarvi un lavoro più credibile? E poi, non meno importante… POTEVATE CHIEDERE UN MIO PARERE PRIMA DI FARMI TRASFERIRE QUI NO!?- sbraitò la neo-piastrellista afferrando Natsu per la sciarpa che indossava e scuotendolo fortemente.
-Scusa scusa! Pensavamo ti facesse piacere stare qui…
Natsu mostrò uno dei suoi migliori bronci che fu in grado di tranquillizzare Lucy. Era incredibile come un mostro potesse risultare così dolce e adorabile, e la ragazza non riuscì a trattenere un sorriso.
-Si hai ragione… Mi fa molto piacere stare qui… E’ sempre stato uno dei miei sogni trovare Fairy Tail, sempre se fosse esistita… E’ che ora come ora sono molto stressata… Questa storia che mi avete raccontato e il fatto che sono io colei che dovrà salvare le vostre vite mi mette un po’ di pressione..! E poi dopo tanti anni ero finalmente riuscita ad instaurare un rapporto con mio padre e mi dispiace doverlo lasciare da solo anche solo per un po’…
-Oh mi dispiace molto Bella! Non ne avevamo la più pallida idea…- disse il mostro, avvicinandosi il più gentilmente possibile verso la bionda e lasciandosi qualche secondo per osservarla. Loki ci aveva visto giusto, Bella era una vera bellezza.
-In realtà il mio vero nome è Lucy…- lo corresse lei leggermente imbarazzata dal nomignolo affidatole.
-Ah, mi piace ancora di più! Ahahah!
-Ehm… Natsu, posso farti qualche domanda che non mi è chiara?
-Certo! Dimmi!
-Come mai sul libro di Levy c’era scritto che dovete nascondervi dalle persone quando potete controllare i vostri poteri e apparire persone normali?
-Perché quando proviamo forti emozioni non riusciamo a contenerle a volte, e c’è il rischio di venire scoperti se succede in pubblico..
-E poi… Perché ti hanno dato il nome di signorino???- Lucy scoppiò a ridere.
-NON MI DIRE CHE QUEL FOTTUTO NOMIGNOLO E’ ANCHE SCRITTO SUL DIARIO DI LEVY! IO LA AMMAZZOOO!- sbraitò Natsu scatenando il suo istinto bestiale. In un secondo il suo corpo venne ricoperto di fiamme e i capelli di uno strano color rosa iniziarono a muoversi seguendo la direzione delle lingue di fiamma.
-Suvvia… Calmati signorino!
-Non usare quel nomignolo!.. Non so qual è il nesso logico ma me l’hanno dato perché sono stato il primo maledetto…
-Awww! E’ così carinooo! Mi ricorda un bambino che fa i capricci!
Il sorriso di Lucy era tanto splendente e ammaliante che Natsu riuscì a tranquillizzarsi, e un secondo dopo per qualche motivo le chiavi iniziarono nuovamente a brillare.
-Oh! Me ne stavo quasi dimenticando!- Natsu afferrò quegli oggetti luminosi che erano a terra e li ridiede in mano a Lucy. –Hai fatto progressi co ste cose?
-No, affatto…- disse Lucy depressa mentre si metteva a sedere su una delle panchine del giardino. –Non ho idea di come si usino e cosa devo farci!!!
-Mh…- Natsu si sedette accanto a lei. -Io avrei un idea… Che ne dici di venire in missione con me e Happy?
-Eh? Missione?!
-Si mia cara piastrellista! Non ti ricordi che ha detto il vecchio??? Ci sono i maledetti che hanno perso la loro umanità, i cosiddetti Monsters, che vanno a distruggere città e rovinare vite. Il nostro compito è di fermarli! Io e Happy abbiamo formato un team.. Che ne dici di unirti al nostro? Il miglior modo di imparare a combattere è in campo!
Natsu alzò un pugno al cielo e dalle narici uscì una vampata di fumo e fuoco. Si vedeva proprio che l’idea di partire in missione con una nuova recluta lo emozionava.
-Bene… Io ci sto!- gridò Lucy, alzandosi in piedi e voltandosi di scatto verso il suo nuovo compagno. –Ho sempre sognato venire in missione con un membro di Fairy Tail!!! Non vedo l’oraaa!!!
Lucy, presa dall’emozione, afferrò per le spalle il signorino di casa e iniziò a scuoterlo così fortemente che gli fece quasi venire la nausea, e solo quando si accorse che la bestia stava cambiando colore lo lasciò andare dalla sua presa mortale. Subito dopo la risata allegra e vivace dei due si espanse su tutto il giardino. Natsu aveva fatto un ottimo acquisto, alla ragazza sembrava piacere l’idea di andare in missione e il ragazzo dai capelli rosa non desiderava altro che trovare un compagno con la sua stessa passione per il combattimento. E mentre i due continuavano a ridere e a scherzare su cose futili da raccontare, Natsu soffermò di nuovo lo sguardo su Lucy. Il suo modo di ridere, i suoi occhi color nocciola, i capelli che le incorniciavano il viso e quelle labbra delicate la rendevano la ragazza più… indescrivibile del mondo. Quando la guardava si sentiva se stesso, e non più la bestia che era in realtà. Quella ragazza lo faceva sentire umano. E così, velocemente come un battito di ciglia, il cuore del ragazzo si incendiò e una sensazione di disorientamento lo colpì.
-… Natsu? Che… Che è successo?
-EH! COSA!? PESCI VOLANTI…?
-… Ok, qui c’è qualcosa che non va, ora è sicuro… Stai delirando, mi fissi in un modo inquietante e, più importante… Stai andando a fuoco.
Infatti Natsu stava letteralmente bruciando. Spaventato da se stesso poiché non riusciva a capire il motivo per cui stesse andando a fuoco dato che non si era arrabbiato o emozionato apparentemente per nulla, l’uomo-in-fiamme iniziò a correre per il roseto, rischiando di appiccare un incendio, ma Lucy intervenne in tempo riuscendo a tranquillizzarlo tirandogli una pietra in testa. Il piromane, preso alla sprovvista, cadde come corpo morto cade.
-Scusami Natsu..- sussurrò la ragazza prima di prendere l’amico esanime per le gambe e trascinarlo con fatica in casa.
 
Natsu si risvegliò nella sua stanza. Era ancora leggermente stordito quando aprì gli occhi e i fastidiosi raggi di sole che entravano dalle persiane della finestra non aiutavano il suo mal di testa. Piano piano cercò di ricordare cosa fosse successo e quando finalmente la memoria ritornò alla luce lo colpì di nuovo un senso di disorientamento. Che fosse stata Lucy a causare il suo incendio? In fondo, lui era un ragazzo facilmente condizionabile, e lei una ragazza attraente… Però non era la prima volta che Natsu vedeva una bella donna, e non era successo mai nulla di simile. Allora cos’era quella sensazione che l’aveva fatto tanto avvampare? L’unica cosa che riuscì a distoglierlo da quei pensieri fu una nube di vapore che uscì dal bagno.
-Oh, Natsu, ti sei svegliato finalmente!- disse un’esuberante Lucy appena uscita dalla doccia. Le gocce d’acqua che cadevano dai capelli bagnati percorrevano velocemente tutte le curve del suo corpo e rendevano la sua figura una visione angelica, e lo striminzito asciugamano metteva in mostra fin troppo materiale di quel corpo invitante. Natsu avvampò di nuovo, riuscendo questa volta a non esternare le sue fiamme, ma era troppo difficile riuscire a contenere quelle forti emozioni che provava.
-Sono tutto un fuoco.- disse, prima di svenire nuovamente.


 
Allooora? Che ne dite?
Personalmente adoro questa Natsu un po' confuso *^*
Mi sembra un gattinoooo *^* (?)
Lo so che sul manga è quasi indifferente alla vista di Lucy "nuda", ma in questo capitolo era in crisi poverino :')
Non sapeva cosa stava accadendo alla sua animaaa D:
Ok la finisco (di nuovo) ^^"
Se c'è qualche domanda che volete fare non tiratevi indietro!
Bacioni,

RedFox33

 

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Capitolo 6
*** Una missione per Lucy ***


The Beauty and the Beast

Una missione per Lucy



 
Saaaalve a tutti!
Dopo un anno di pausa torna con furore "The Beauty and the Beast"! *applausi*
Mi dispiaceva interrompere questa storia, ma allo stesso tempo mi imbarazzava ripresentarmi dopo tutto questo tempo ^^"
Però alla fine eccomi di nuovo! Spero che questo capitolo vi piaccia...
Non succede nulla di che ma almeno colmerò la sete di conoscenza di alcuni (come se ci fosse qualcuno veramente xD)
Ora vi lascio alla lettura, ci si rivede a piè di pagina!! :3


 
 
 
 

-Allora, cerchiamo di trovare una missione che non sia troppo rischiosa per Lucy…- disse Natsu, scrutando attentamente la bacheca con gli occhi fiammeggianti.

-Farla partire con voi due è già di per sé fin troppo pericoloso..- aggiunse Makarov, che silenziosamente si era appostato dietro le spalle del mostro di fiamme.

-WAA! Master, non apparire così all'improvviso!- sbraitò Natsu, facendo volar via dalle mani tutte le missioni che aveva raccolto. -Certo che nonostante la tua età riesci a sbucar fuori senza farti sentire..

-Cos… COSA HAI DETTO? COME COME?! IO!? VECCHIO!?

Makarov stava per lanciare un tavolo addosso a Natsu ma, per grande fortuna di quest'ultimo, Lucy entrò nella stanza prima che scoppiasse il putiferio.

-Master.. Cosa sta facendo?- disse la bionda, vedendo il più anziano sdraiato sul tavolo come una top model.

-Io? Ah ah ah. Nullaaa…- rispose lui, lanciando un occhiataccia a Natsu che stava a significare “se mi fai fare una brutta impressione davanti una pupa del genere ti ammazzo.”.

-… Sempre il solito farfallone e leccapiedi…- sussurrò il ragazzo, inginocchiandosi per raccogliere i fogli caduti a terra. Lucy, ignorando il Master che le stava sorridendo come il vecchio guardone che effettivamente era, quando vide la grande quantità di carta sparsa sul pavimento si abbassò per aiutare il signorino di casa a raccoglierla.

-Fammi indovinare… gli hai dato del vecchio?- sussurrò la bionda, guardando Natsu con i suoi grandi occhioni color nocciola.

-Ehm.. Sì… Ma a quanto pare ci tiene troppo alla sua nomea di farfallone per farsi vedere mentre sta per uccidere uno dei suoi figli..

-Ahahahah! Beh, credo di aver capito il suo carattere e non posso che essere d'accordo con te! Sai, non l'avrei mai detto, ma nonostante il tuo aspetto mostruoso sai essere molto spiritoso!

Il sorriso di Bella era così luminoso e radioso che avrebbe fatto tornare in vita un fiore appassito, e Natsu più la guardava, più lo realizzava. Era rimasto così incantato da quella figura che nemmeno riusciva a battere ciglio, e tornò nel mondo reale solo dopo che Lucy schioccò le dita davanti i suoi occhi.

-Ehi! Bello addormentatooo! Abbiamo finito di raccogliere questi fogli, perciò possiamo decidere con quale missione iniziare! Il master se ne è andato, volendo possiamo andare a chiamare Happy e trasferirci in camera mia!

-In… camera tua?..- Natsu, come era già successo precedentemente, stava lentamente cominciando ad ardere dentro ed era arrivato ad un punto in cui tratteneva a stento le fiamme. Lucy doveva stare attenta a ciò che diceva.

-Sì! E' più tranquillo là… Qua può sempre entrare qualcuno e la tua camera… Beh, più che disordinata è bruciacchiata. Quindi l'opzione migliore è venire da me! Avvisa Happy, io intanto porto questi fogli in camera, a dopo!

Detto ciò, Lucy uscì dalla stanza correndo allegramente come solo una bambina può fare, facendo saltare i codini dove erano racchiusi i suoi capelli color grano da una parte all'altra, e Il ragazzo di fuoco, ripresa la lucidità, si diresse verso il giardino per cercare il suo fidato compagno blu, ma non fece in tempo ad uscire dalla stanza che Happy comparì da dietro la porta con in testa una pentola pesante.

-Naaaatsu! Ho trovato una pentola piena di pesce!!!

-… Happy, da dove viene quella cosa immensa..?

-L'ho trovata alla fine di un arcobaleno, la custodiva lo gnomo dei pesci! Aye!

-… Lo sai che se l'hai presa dalla cucina di Mira ci ammazza, vero???

-… Natsu?

-Cosa c'è Happy?

-Addio.- quasi sussurrò il gatto, nascondendosi nella pentola.

In lontananza, già si sentiva un presagio di morte provenire dalla cucina.

 

Dopo una difficile discussione non così tanto pacifica con Mira, Natsu e Happy si ritrovarono davanti la stanza di Lucy.

-Natsu, bussa!- disse Happy, con le mani e la bocca occupate a ripulire l'unica lisca di pesce che era riuscito a salvare dalle grinfie della demone-cuoca.

-Non c'è bisogno di dirmelo! So che prima di entrare in camera di una signorina si bussa!- rispose la bestia, che non aveva minimamente pensato di bussare prima.

-Allora fallo!

Passarono alcuni secondi.

-Natsu… Che aspetti a bussare?

Passarono un altro paio di secondi.

-… Sei sicuro di saper bussare?

-NON STRESSARMI OK?!- sbraitò Natsu tutto rosso in viso.

-Mh… Tu non hai mai avuto problemi ad entrare nelle stanze delle ragazze della gilda… Allora perché in quella di Lucy sì???

-Perché… L'ultima volta, quando Lucy era in camera mia, è uscita dalla doccia solo con un asciugamano addosso, e ho sentito il mio corpo incendiarsi dentro, ma sono riuscito a contenermi anche se sono svenuto… E non garantisco che se ricapitasse ancora sarei in grado di trattenermi di nuovo… Rischierei di incendiare la gilda! Non so perché, ma lei mi fa un effetto strano.. Forse perché è l'unica che al nostro primo incontro è riuscita a mettermi i piedi in testa!- disse con rabbia mista a disperazione e confusione il piccolo piromane, il corpo che si stava leggermente surriscaldando.

-Tu parli troppo!- disse semplicemente Happy, gettando la lisca a terra e bussando con le piccole nocche alla porta della bionda prosperosa. -Luuuucy! Siamo noi!

-Tu, piccolo moccios…- Natsu non fece in tempo a finire la frase che Happy lo interruppe.

-Quello è stato solo un caso, lo sai? Non tutte le donne vengono ad aprire mezze nude la porta!

Nello stesso momento che il gatto finì di parlare, Lucy aprì la porta della sua camera e accolse con un sorriso smagliante i suoi due nuovi compagni. Per grande fortuna di tutti, aveva addosso dei pantaloncini e una canottiera.

-Visto?- sussurrò Happy a Natsu.

-Sì, ho visto.- rispose il ragazzo, decisamente più tranquillo di prima.

-Ragazzi, non state impalati sulla porta! Entrate pure che il tempo stringe!- esclamò Lucy, invitando i due ad entrare. Quando tutti e tre furono seduti attorno al tavolino della stanza, Lucy tirò fuori le varie missioni selezionate, anche se solo una di queste sarebbe stata la fortunata.

-Allora,- cominciò la ragazza. -ho visto alcune di queste missioni mentre vi aspettavo, e ce ne sono di interessanti… Ma dato che sto venendo con voi per imparare ad usare le chiavi, direi di fare qualcosa di poco pericoloso, ma che ci possa tener occupati per almeno una settimana… Così non avrò fretta a scoprire a che servono ste cose!- Lucy appoggiò le chiavi sul tavolo mentre prendeva uno dei tanti fogli raccolti. -Ho visto in particolare questa missione, se siete d'accordo anche voi possiamo iniziare con questa!

La missione in questione chiedeva di ritrovare un gioiello rubato da un Monster proprio nella città dove vennero anche ritrovati il Codice delle Fate e di conseguenza le chiavi. La scelta della città non era affatto casuale, poiché Lucy, nel tempo libero che avrebbero avuto, aveva intenzione di fare delle ricerche su queste magiche chiavi; sperava che qualcuno della città potesse conoscerle o averle usate prima. Inoltre il Monster, che secondo le informazioni dei cittadini non poteva causare troppi problemi ad uno di Fairy Tail, doveva far parte di una specie di “gilda nera”, la cui sede era nascosta in una posizione sconosciuta della montagna che si ergeva sulla città. La missione secondaria era per l'appunto stanare questo nascondiglio.

-Allora..? Per voi va bene questa missione?- disse Lucy con una timida vocina.

-Mh… La ricompensa non è poi così alta nonostante ci sia molto lavoro da fare- rispose Natsu pensieroso. -Ma… ALLA FACCIA I SOLDI!!!- gridò in seguito lui lasciando cadere le altre missioni a terra.

-Aye! Se Natsu ci sta io ci sto!

-Perfetto! Sapevo che ci sareste stati!!- disse entusiasta la bionda e, dopo essersi alzata dalla sedia, andò a prendere un po' di fogli stampati precedentemente.

-Per sicurezza, dato che voi ci avete messo non poco ad arrivare, ho già preparato alcuni Hotel dove alloggiare… Per minimizzare le spese, direi di alloggiare in questo posto- disse Lucy indicando un punto nella mappa. -e se per voi va bene potremmo prenotare una matrimoniale, è più conveniente rispetto a due singole!

Era la seconda volta in una giornata che la nuova recluta usava con poca precauzione le sue parole, e Natsu aveva sentito con la minima attenzione ogni parola in queste occasioni. Pernottare in una matrimoniale con una ragazza come Lucy per una settimana era fin troppo per i suoi ormoni. In quel momento, il suo corpo avvampò letteralmente e la bionda, essendo una donna acuta, prese un secchio riempito preventivamente d'acqua e glielo versò addosso.

-So che è imbarazzante per te… Ma lo è anche per me!- la prosperosa ragazza arrossì -Ma… con noi ci sarà Happy, e in una camera matrimoniale si possono separare i letti… O al massimo qualcuno di noi dormirà sul divano! Quindi non c'è nulla di cui preoccuparsi!

A quelle parole Natsu si calmò. Lucy non era una sprovveduta che dormiva con chiunque, se aveva fatto una decisione del genere c'era sicuramente un ragionamento sotto.

-Allora possiamo venire alle questioni finanziare.- continuò lei -Io sono venuta qua all'improvviso e perciò sono partita senza un soldo, voi invece dovreste averli. Potete pagare il viaggio e il pernottamento? Vi ridarò la mia parte!

Il silenzio calò nella stanza.

-… Forse bisogna chiedere ad uno degli amici del vecchio se ci ospita gratis…- disse Natsu con vocina sottile.

-Aye.

-E per pagare il viaggio bisogna farci prestare un po' di soldi sempre dal vecchio…- continuò il mostro di fuoco.

-Aye.

Il silenzio calò di nuovo nella stanza.

Natsu ed Happy erano proprio al verde.



Ayeeee a tutti!
Scusate se ho rubato una scena da Frozen (non so se avete capito quale) ma ci stava a pennello! ^^
Spero via sia piacuto anche se non è successo niente di che >.<
Alla fin fine ho solo presentato la missione... xD
Attendo freneticamente taaante recensioni!!!
Bacioni,

RedFox33

 

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Capitolo 7
*** Sentimenti ***


The Beauty and the Beast

Sentimenti




 
Salve ragazzuole! Eccomi tornataaa *^*
Solo due settimane tra un capitolo e l'altro, non è male no?
Sono fiera di me u.u
E sono abbastanza fiera anche di questo capitolo...
All'inizio faceva piuttosto cacare ma dopo la storia ha preso un'altra direzione ^^"
Vi lascio al capitolo!​


 

Nel cielo splendeva il sole accecante tipico delle giornate di luglio, un sole così gentile da riuscire a colpire anche i cuori più gelidi. Ma per Natsu non era così. Dentro quella scatola di metallo non arrivavano i raggi di fuoco da tanto lui amati, e non si sentiva il caldo tepore portato dal vento. Un senso di malessere lo colpì.

Perchè sta succedendo tutto questo? Cosa ho fatto di male?” pensò lui mentre cercava senza forze e senza speranza di raggiungere il suolo rugoso della terra. Una fitta gli lacerò lo stomaco e la testa.

Non posso più resistere a questo supplizio...” continuò lui. Respirando a fatica riuscì a stendersi col capo rivolto verso l'alto. Una nuova fitta lo colpì.

Perché… Perché a me...”. Un dolore lancinante alla testa lo fece contorcere.

Qualcuno mi aiuti… Lo supplico...”. Una fitta alla stomaco lo fece strozzare.

“Non posso finire la mia vita così...”. Una sofferenza tale da smorzargli il fiato lo colpì ovunque.

“…Ma a quanto pare questo sarà il mio letto di morte.”. Una lacrima scese dal volto del mostro per poi frantumarsi a terra.

-Addio mondo crudele…- disse con un soffio di voce, per poi abbandonarsi tra le fredde braccia della scatola di ferro.

Nel frattempo, Lucy guardava con occhi confusi e impietositi la figura quasi divertente di Natsu che, dopo essersi contorta sul pavimento del treno per un paio di minuti, ora giaceva svenuta sotto i suoi piedi.

-Non starà esagerando..?- disse la bionda al gatto volante seduto accanto a lei.

-Lucy, lo hai letto tu stessa sul diario di Levy, Natsu non sopporta i mezzi di trasporto! Ma fidati, finora non è mai morto e quindi non morirà nemmeno questa volta!

-Ok… Ma fa davvero tanta pena! Dato che tu lo conosci quale pensi sia la soluzione migliore per farlo star meglio??

-Apri il finestrino!- disse Happy, prendendo per i capelli Natsu e sollevandolo da terra con la spinta delle piccole ali. -L'unica cosa da fare in queste occasioni è gettarlo dal treno e lasciare che gli corra dietro fino all'arrivo!

Il gatto era già pronto a buttare quella testa rosa fuori dal finestrino come un sacco di spazzatura.

-NON FARLO!- gridò la bionda prendendo per la coda il gatto.

-E perché no??

Lucy aveva sulla punta della lingua tante di quelle spiegazioni da scriverci un libro sopra, ma era pur sempre un gatto quello con cui stava parlando, e doveva tenerlo a mente.

-… Perché ti ordinerò una portata di pesce appena arrivati.

-Aye!!!

 

Dopo un viaggio non così pacifico in treno e in seguito in barca, i tre si ritrovarono finalmente sulla calda spiaggia dell'isola di Tenrou. Fortunatamente, Makarov aveva delle conoscenze strette in quel posto e perciò era riuscito a convincere qualcuno ad ospitare i tre giovani in cambio di una piccola parte della ricompensa della missione. La casa non era molto grande, ma era graziosa e ben arredata, e aveva quell'atmosfera magica che solo una vecchietta dal pollice verde e con molta esperienza nel giardinaggio poteva creare. Ma quando il team bussò alla sua porta la vecchietta che tutti si immaginavano sarebbe venuta ad aprire non arrivò mai. Al suo posto, apparve sulla soglia un uomo con una grande pancia e una piccola virilità*1.

-Salve ragazzi!- disse lui con una voce stridula che metteva i brividi, aprendo le braccia come segno d'invito. -Io sono Bob, l'umile proprietario di questa casetta! Non fate caso al disordine quando entrate, ma stavo preparando un ottimo pranzetto per voi ragazzi

-Salve, io sono Lucy Heartphilia...- la bionda fu la prima a presentarsi, e fece finta di non notare come l'uomo dai gusti strani aveva sottolineato l'accento sulla parola “ragazzi”. Anche lei era confusa e disgustata come gli altri, ma si ricompose quasi immediatamente. -E loro due sono Natsu Dragneel e Happy. Grazie dell'accoglienza!

-Sì sì, ma ora basta parlare- fece l'omone, scansando con il grasso sedere Lucy dagli altri due e dirigendosi verso di loro. -Ora vi attende un pranzo coi fiocchi miei cari

Natsu rabbrividì per la seconda volta. Era riuscito a trattenere i conati in treno e in barca ma ora lo stomaco si lamentava tanto ferocemente che rischiava di esplodere. Per fortuna davanti a lui c'era Lucy, e il suo corpo sensuale gli impediva di vomitare.

-Prego, accomodatevi a tavola!- Bob con fare femminile invitò il gruppo a sedersi e mangiare. Il tavolo era ricolmo di diversi tipi di pasta e di carne, e alla fine del pranzo Natsu e Happy erano riusciti a spazzolare tutto via nonostante la grande quantità di cibo. Però il pasto non era stato così piacevole come potrebbe sembrare: il cibo era delizioso, ma Bob non aveva lasciato respirare nemmeno per un secondo Natsu, continuando ad assillarlo con domande a volte anche un po' troppo spinte.

-Tesoro, dimmi un po'- disse il padrone di casa al mostro di fuoco mentre preparava il caffè. -Come ti è sembrato questo pranzetto?

-E' stato molto buono signore…- rispose lui sudando freddo dal disgusto.

-Oooh! Sono così felice che ti sia piaciuto! Quindi sarei un brava mogliettina in fondo ≈

-Ehm… Non saprei come rispondere…- continuò Natsu, decisamente in imbarazzo. Nel frattempo Lucy e Happy ridevano sotto i baffi della situazione che si era formata.

-Ragazzi, aiutatemi vi prego…- sussurrò lui agli altri due.

-Natsu, anche se mi sto divertendo da morire,- rispose Lucy con i lacrimoni agli occhi. -se stai davvero soffrendo così tanto, l'unico modo per farla finita è uccidersi.

-Sii seria per favore.

-Ahahahah!.. -Lucy riuscì a non far riecheggiare la sua risata in tutta la stanza soffocandola con una mano. -Ok, sarò seria… Ci aveva già pensato prima, e credo che se tu fossi fidanzato, tutto si risolverebbe, no?

-… HAI RAGIONE!

Forse Natsu aveva ricevuto troppi stress quella giornata, e forse non aveva pensato lucidamente a cosa dire al pervertito senza complicare la situazione, ma la felicità di aver trovato una soluzione al suo problema ne aveva creato immediatamente un altro.

-Oh, Bob, forse mi ero scordato di dirtelo, ma io ho già una donna. E' Lucy.

“C...COSA?!” pensarono contemporaneamente il gatto e la bionda. Ma il danno era già stato fatto.

-Natsu…- sussurrò la bionda richiamando l'attenzione del giovane ragazzo. -Sei consapevole del fatto che semplicemente potevi dirgli di avere una fidanzata oltremare?? Così bisogna fingere di stare insieme per tutta la durata della missione!

-Oh.- No, Natsu non ci aveva pensato, e quello che gli aveva detto la bionda gli fece capire in quale nuovo casino fosse finito. E quando realizzò che quella con cui doveva fingere di stare era Lucy, il cuore iniziò a battergli forte per un motivo impreciso. Se fosse stata qualsiasi altra donna, uno come Natsu non avrebbe avuto problemi a fingere, essendo molto spontaneo e aperto; ma la ragazza in questione, con quei suoi occhioni color nocciola e quel suo fare dolce e pungente allo stesso tempo, lo mandava in crisi. Una crisi diversa dal solito però, talmente diversa da poter essere definita piacevole, e il ragazzo, per dare un senso a quella gradevole sensazione, dopo vari tentativi aveva trovato una probabile risposta nell'ammettere che quella era dovuta semplicemente dal desiderio di affrontare e conquistare il problema, ovvero la donna. Era quello il termine giusto, secondo Natsu: lui voleva conquistare Lucy come Lucy aveva totalmente conquistato lui. Ma, siamo onesti, per uno come Natsu che non aveva mai sperimentato l'amore il senso della parola conquistare non era profondo come di chi lo dice con quella caratteristica luce diversa negli occhi; per questo, solo in futuro il mostro sarebbe stato in grado di dirlo con quella sfumatura che sa d'amore. Ma, tornando alla situazione presente, ora che i due erano momentaneamente fidanzati era il momento perfetto per il mostro di fuoco di prendere l'iniziativa su di lei. Sentiva già il sapore di vittoria, sentiva già il sapore di Lucy; e al successivo pensiero di poter assaggiare realmente il corpo nudo di lei, Natsu ci mise poco a tramutare il suo corpo in un tizzone ardente e altrettanto poco ad essere buttato momentaneamente fuori casa. La missione primaria per il ragazzo stava lentamente prendendo un'altra direzione.

 

Lucy, dopo che Natsu fu fatto uscire di casa per estinguersi, si era diretta nella camera che l'avrebbe ospitata per i successivi 7 giorni. Aveva finto di rimanere impassibile per tutto il tempo, ma dopo aver chiuso la porta alle sue spalle salutando con un sorriso Bob si lasciò abbandonare a terra. Se il suo corpo avesse reagito ai sentimenti come quello dell'amico piromane, anche lei in questo momento sarebbe stata fuori casa a bruciare le erbacce. Infatti nemmeno una come Lucy poteva rimanere indifferente alla realtà di dover fingere di stare come un uomo, e a peggiorare le cose ci si metteva lo stesso “fidanzato”, che non era uno come tanti, ma era Natsu, un pericoloso, irritabile e affascinante ragazzo. Persino Bob si era accorto del fascino misterioso e per certi versi infantile del mostro di fuoco, e Lucy, che era entrata in contatto con lui da ormai un po' di tempo, non poteva non averlo notato. Il pensiero di poter sfiorare il corpo muscoloso e ben definito del suo amico le attraversò la mente e, un secondo dopo, le gote della bionda si colorarono di un rosso acceso. Non poteva più farci niente ormai -per quella settimana il contatto fisico doveva essere una routine quotidiana- ma non c'era nemmeno bisogno di agitarsi tanto: quel giorno, e quello successivo, e quello successivo ancora, lei e Natsu sarebbero riusciti a cavarsela, forse, in qualche modo. Ma era meglio non pensarci ulteriormente. Lucy prese il costume, andò in bagno a cambiarsi e raccolto Natsu dal giardino si diresse in spiaggia per concludere la giornata in modo rilassante.

 

La spiaggia non era lontana dalla casa dove il team era ospite, e tutti, sapendo cosa sarebbe toccato loro i giorni successivi, non desideravano altro che divertirsi un po': Lucy voleva prendere un po' di sole, Happy voleva giocare con la sabbia e Natsu voleva buttarsi in mare prima che il corpo focoso e seminudo della bionda attraente gli facesse incendiare di nuovo l'animo; e quando finalmente furono arrivati, ognuno andò momentaneamente per la propria strada. Ma Lucy non fece nemmeno in tempo a stendere l'asciugamano che un corteo di ragazzi comparì alle sue spalle, e al mostro di fuoco, che aveva tenuto per tutto il tempo gli occhi sulla bionda, non ci volle molto per accorgersi del gruppo di cacciatori che si erano fiondati sulla sua preda. L'istinto lo guidò: quando sentì l'impeto di rabbia fremergli in ogni pare del corpo non esitò nemmeno un secondo a partire.

-Io sono più adatto a lei!- gridava un biondo alto dal bel fisico. -Il nostro destino è intrecciato come i nostri capelli dorati!

-Ma stai zitto ossigenato- disse un altro ragazzo dai capelli corvini in risposta. -Qua l'unico che riuscirebbe a tenere a bado una puledra del genere sono io.

-Ma insomma, ce l'avete gli occhi?!- urlò un uomo grasso e grosso, facendo ballare le sue spropositate tette. -Solo io che riesco ad avvicinarmi alla sua taglia di reggiseno posso essere degno di lei!!

-TACETE TUTTI!- gridò infine il nostro esaltato dai capelli rosa, dopo aver raggiunto Lucy non senza difficoltà. -PRIMA DI ADESCARE UNA BELLA DONNA CHIEDETEVI SE ABBIA UN UOMO NO!?

Natsu era incazzato nero. Come avevano osato quei luridi porci a pensare di poterci provare con Lucy?! La sua Lucy?! Natsu si era prefissato una missione e non voleva nessuno a complicare la situazione già di per sé complicata: doveva essere lui a conquistare la donna, ed è per questo che nessuno poteva osare di mettersi in rivalità con lui con così poco breve tempo a disposizione. Il mostro dai capelli rosa aveva il diritto di essere il suo conquistatore più chiunque altro, perché per quella settimana la bionda era la sua donna, e lui il suo uomo. E come tale, nessuno poteva avvicinarsi a lei, perché di sua proprietà. E nonostante il loro fidanzamento fosse tutta una farsa, il diritto continuava ad essere suo perché quello che provava Natsu era reale. Non gli importava nemmeno sapere quale fosse quel sentimento per lui sconosciuto: era un uomo istintivo, Natsu. Se il cuore gli diceva di fare una cosa, lui la faceva.

-E non osate avvicinarvi ulteriormente.- continuò lui con tono tenebroso, prendendo con decisione per un braccio Lucy e avvicinandola al suo petto ardente. - Vi basta anche solo posare lo sguardo su di lei per venire uccisi da mano mia.

Il corteo era talmente terrorizzato da volatizzarsi in pochi secondi e Lucy, rimasta stretta tra le forti e possenti braccia del mostro, era preoccupata che Natsu potesse sentire il suo cuore battere all'impazzata. Non sapeva nemmeno lei il perché, ma il gesto del mostro le aveva provocato una sensazione che non aveva mai provato prima. Un sentimento veramente piacevole.

-Natsu… Grazie…- riuscì a dire con un filo di voce, scansandosi a malincuore dal petto del ragazzo per guardarlo in faccia. -Sono tutti arrivati all'improvviso e non sono stata in grado di reagir…

-E perché non hai subito gridato il mio nome?- chiese il ragazzo, afferrando l'elastico del reggiseno con l'indice e avvicinando pericolosamente il suo viso a quello della bionda. -Non ricordi? Per questa settimana sei la mia ragazza. Hai il diritto e il dovere di chiamarmi qualunque volta vuoi.

Lo sguardo di Natsu era terrificante, ma nei suoi occhi e nelle sue parole c'era una dolcezza che solo Lucy poteva cogliere. E la bionda, rossa in viso, annuì.

 

*1: Si tratta di Bob, il master della gilda Blue Pegasus


 

Ed eccomi tornata! *applausi*
Come vi è sembrato il capitolo? Spero non sia troppo confusionario >.<
L'ho riletto talmente tante volte che per me non ha più senso ._.
Perciò fatemi sapere voi se vi è piaciuto!!
Bacioni,

RedFox33

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Capitolo 8
*** Appuntamento ***


The Beauty and the Beast

Appuntamento



 
Hola people!!! Con un po' di ritardo... Ma sono tornata! Sarò breve nel commento poichè è tardi e devo andare,
perciò ci sentiamo in fondo! Vi lascia alla lettura :3


 

Happy non poteva credere a ciò che i suoi tondeggianti occhi gli stavano mostrando. Natsu, quel Natsu che si era sempre mostrato indifferente a qualsiasi tipo di ragazza, proprio ora, stava spavaldamente difendendo la sua donna e non aveva nemmeno provato imbarazzo ad afferrarle il costume per avvicinarla a sé. E la cosa più sconvolgente era che tutto ciò era successo senza che il ragazzo andasse a fuoco o in crisi come spesso faceva. No, quella non era la realtà, doveva esserci qualcosa che non andava; perciò, per scoprire qualcosa di più sull'accaduto, il micio blu cercò furtivamente di avvicinarsi ai due, ma fortunatamente non li raggiunse: Natsu, infatti, come un vulcano attivo in pace da troppo tempo, esplose improvvisamente incendiando alcune sdraio vicine a lui. Fu così che tornò tutto in regola. Il gattino, molto più tranquillo, si avvicinò svolazzando al suo più grande amico e si appoggiò sopra la sua testa rovente, scrutando il volto della bionda che era a pochi centimetri dal viso di lui. Non sapeva dire con certezza che espressione fosse quella, ma al gatto sembrava che i bellissimi occhi marroni della ragazza si fossero ridotti a due puntini, e la bocca sembrava aver assunto l'aspetto di un triangolo con la punta rivolta verso l'alto. Le parole usate dal piromane per giustificarsi dall'accaduto con Lucy furono: “Fa davvero caldo qui, eh?”.

 

 

Tornati nella loro momentanea casa, Lucy e Natsu presero immediatamente strade diverse, la prima dirigendosi in camera, il secondo sedendosi in soggiorno. Bob era momentaneamente assente e quello sembrava il miglior momento per parlare un po' col gatto volante.

-Natsu, ma che vi è successo?- iniziò Happy riferendosi ad entrambi gli amanti. -Tu e Lucy non vi siete parlati più dopo quell'incidente, e ogni volta che i vostri occhi si incrociavano cambiavate immediatamente la direzione del vostro sguardo e arrossavate come delle femminucce. Che i due amanti abbiano litigato?

-Non darmi della femminuccia Happy.- precisò Natsu prima di continuare. -Ho solamente realizzato cosa avessi appena fatto… E quando Lucy mi ha guardato con quello sguardo così innocente… AAAH! Sono scoppiato!

-Ok. Ma quello che ti sto chiedendo ormai da un bel pezzo è CHE CAVOLO E' QUEL “COSA AVESSI APPENA FATTO” DI CUI CONTINUI A PARLARE?- sbraitò l'irritato gatto, che cercava di far sputare il rospo all'amico sin da quando erano ancora in spiaggia.

-Ehi Happy non t'incazzare! Aspettavo che Lucy se ne fosse andata per spiegarti…- il piromane si diede un ultima occhiata intorno prima di proseguire. -Beh… Dato che io e Lucy siamo momentaneamente fidanzati, inizialmente volevo provare unicamente a stuzzicarla un po', sai, come per riscattarmi da quello che ultimamente mi fa passare. Volevo solamente che anche lei si incendiasse per me, però, quando ho visto tutta quella calca di ragazzi accerchiarla, il desiderio di riscatto è stato offuscato da un altro sentimento, un sentimento che non ho nemmeno provato a capire, e in un secondo mi sono ritrovato là in mezzo, con lei tra le mani. Tuttora non riesco lucidamente a comprendere come sia riuscito a dire quelle cose spavalde e a compiere quei gesti eroici, ma quando ho incrociato lo sguardo spaventato ma allo stesso tempo incantato di Lucy, sono tornato alla realtà e alla fine sono stato nuovamente io quello a incendiarsi…- il giovane mago intrecciò le proprie dita con i suoi capelli ribelli, appoggiando i gomiti sul tavolo dinanzi la poltrona, e continuò. -Però ora sono disperato… Ho paura di aver spaventato Lucy e di averla persa per sempre ormai.

-Mh… Ho capito quello che tu dici...- quasi sussurrò Happy, grattandosi il mento con la zampina. -Però credo che tu stia interpretando lo sguardo di Lucy in maniera erronea.

-Che intendi dire???

-Non so come spiegarmi… Ah! Certo! Hai presenti quelle soap opera argentine che Juvia vede spesso in tv?

-Sì ce l'ho presenti, ma che c'entrano adesso?

-Pensaci Natsu, quando la donna rivolge quello sguardo spaventato e confuso allo Zorro argentino dei suoi tempi, cosa succede dentro di lei?

-Beh… Solitamente, citando le testuali parole delle protagoniste di queste sciocche serie televisive, “una vampata di calore avvolge tutto il mio corpo e improvvisamente mi sento mancare”.- canzonò Natsu, disgustato da quel tono drammatico delle soap che tanto odiava.

-E ora ripensa allo sguardo di Lucy. -continuo il gatto blu, saltando direttamente alla conclusione. -Non credi che in qualche modo anche tu sia riuscito a farla “incendiare”?

Gli occhi scarlatti di Natsu al suono di quelle parole si incendiarono di una luce nuova.

-Hai ragione… E' possibile che sia come dici tu..! Quindi, io sarei riuscito a far incendiare Lucy!!!- il mostro di fuoco saltò dalla poltrona e alzò il pugno al cielo in segno di vittoria. -Sta a vedere Happy, questa è solo l'inizio della scalata verso la conquista di quella terra di nome Lucy Heartphilia!!!

Il giovane non diede nemmeno tempo all'amico gatto di rispondere che si fiondò immediatamente in una delle camere della casa, i motivi poco precisi persino all'essere volante.

-Ah, Kant mi fa un baffo.- disse fiero di sé Happy incrociando le zampe sul petto. -Mi merito proprio un bel pesce, aye!!!

 

 

Lucy, nel frattempo, si stava godendo un bagno caldo dentro la sua modesta camera, cercando di farsi scivolare addosso tutto lo stress della giornata: era stato un primo giorno molto movimentato, ma allo stesso tempo il suo corpo non voleva togliersi dalla pelle il ricordo della mano di Natsu nel punto il cui aveva afferrato con vigore il braccio di lei.

-Ma che mi sta succedendo…- pensò la bionda, immergendosi più profondamente nella vasca. Da quel momento in spiaggia fino a quello stesso istante non aveva fatto altro che pensare al gesto di Natsu, un po' aggressivo ma estremamente romantico; sentiva la necessità di avvicinarsi ancora di più a lui, ma era proprio quella sensazione che le rendeva impossibile anche solo di guardarlo negli occhi. La paura di scoprire quelle emozioni totalmente nuove le impediva di andare avanti, però sapeva che, in un modo o nell'altro, sarebbe riuscita ad affrontare anche questo problema assieme a lui.

-Lucy? Sei qui dentro?- la ragazza era talmente assorta nei suoi pensieri che solo la voce calda di Natsu riuscì a destarla dai suoi sogni ad occhi aperti, e prima che se ne rendesse conto il ragazzo era già entrato in camera sua.

-NATSU NON OSARE ENTRARE NEL BAGNO!- urlò lei alla porta, temendo che si aprisse da un momento all'altro.

-Ah ah ah… Credi davvero che potrei sopportare di vederti nuda?

-Eh?
-Niente Lucy, fai finta che io non abbia detto nulla.- si ripeté Natsu, dandosi del cretino per aver detto quella cosa ad alta voce. Non poteva rovinare il piano che aveva accuratamente studiato nel momento stesso in cui Happy lo aveva illuminato della verità, non poteva mandare tutti i suoi sforzi in fumo.

-Ehm… Natsu? Sei ancora lì..?

-Sì sì!- il mostro di fuoco si riprese dal piccolo momento di riflessione che si era concesso. -Scusami di essere entrato senza dirti nulla, non sapevo nemmeno che ti stessi facendo un bagno… Volevo soltanto chiederti se stasera ti piacerebbe tornare in spiaggia con me, solo con me.

Quella richiesta scioccò Lucy, che si arrossò in un batter d'occhio. Tutto ciò era troppo improvviso, perciò provò a chiedere qualche spiegazione.

-Che hai intenzione di fare, principino?

-… Lo sai che non devi chiamarmi in quel modo…- il ragazzo odiava ammetterlo, ma quella parola uscita dalla bocca della bionda suonava quasi bene. Era inutile nasconderlo: per quanto ci fosse stato un breve momento in cui era stata la ragazza “succube” di lui, continuava ad essere Natsu l'unico totalmente conquistato dall'altro. -Sai, in questo modo non bisogna stare in casa a fingere di fare i piccioncini di fronte a Bob, e non c'è niente di strano se uscissimo: lui potrebbe pensare che volessimo solamente un po' di tempo da trascorrere da soli. Mi sembrava una bella idea, perciò sono venuto qua a chiederti un appuntamento mia cara!

-Ottima idea testa calda!- esclamò Lucy, fingendo di essere rimasta imperturbabile al suono della parola “appuntamento”. -Però se non ti dispiace ne possiamo riparlare dopo? Ora dovrei venire di là a cambiarmi.

-Che problema c'è se ti fai vedere dal tuo ragazzo? Suvvia, non essere timida!- ironizzò Natsu, riprendendo poco a poco quella naturalezza che aveva caratterizzato il rapporto dei due prima dell'”incidente” in spiaggia.

-Okay, allora esco.- rispose Lucy, reggendo il gioco dell'amico. Sapeva quale sarebbe stata la sua reazione quando l'avrebbe vista conciata in quel modo, e fu proprio questo a spingere la ragazza ad uscire dal bagno con addosso solo uno striminzito asciugamano. La prima volta che si fece vedere in quelle condizioni fu solamente un incidente non voluto, ma ora in Lucy c'era un tocco molto più malizioso, voluto proprio dalla sottoscritta. Come un animale che col suo manto attrae la preda, la bionda con astuzia fece scendere leggermente l'asciugamano e guardò Natsu con gli occhi di un cacciatore, avvicinandosi verso di lui in una maniera talmente sensuale da sembrare di non poggiare i piedi a terra. Inutile sarebbe descrivere la reazione del ragazzo: quella visione angelica e demoniaca allo stesso tempo non poteva che causare una delle esplosioni più secolari di tutta la storia di Fairy Tail che rischiava di far saltare in aria tutta casa. Perciò, con prevenzione, Natsu prese da solo la decisione di gettarsi fuori dalla finestra, lasciando Lucy sola in stanza a sbellicarsi dalle risate.

-Allora a dopo, tesorino!- disse la bionda, chiudendo la finestra alle sue spalle. “E' troppo divertente” pensò infine, giocherellando con i capelli e pensando a cosa mettersi per l'appuntamento.

 

Natsu era partito da casa senza aspettare Lucy con l'intenzione di fermarsi da qualche parte per prendere la cena. Aveva chiesto ad Happy di avvisare sia Bob che la bionda della sua partenza e aveva aggiunto di dire a quest'ultima di dirigersi nel lido dove erano andati nel pomeriggio, e di non cenare. Ormai erano passati più di 40 minuti da quando aveva raggiunto la sabbiosa spiaggia e il sole si era quasi totalmente nascosto dietro a quell'immenso letto d'acqua che è il mare mentre lui continuava ad aspettare. Però, quell'attesa lo stava dilaniando. Doveva essere tutto perfetto: la cena a base di pesce, il telo steso a terra, la piccola candela accesa sopra di esso e il bellissimo panorama dovevano assolutamente dare i loro frutti, oppure quella sarebbe stata tutta fatica sprecata. Per sua fortuna, il tempo trascorreva più velocemente quando pensava al sorriso stupito e al viso arrossato che avrebbe avuto la donna nel vedere cosa aveva preparato per lei, e quel piacevolissimo sapore dovuto al pensiero di poter vincere la battaglia di quella sera lo rendeva allo stesso tempo più impaziente che la sfida cominciasse.

-Natsu?

Una dolcissima voce d'angelo lo chiamò da dietro le spalle, e il ragazzo si voltò: i capelli color oro erano stati raccolti un una treccia decorata con alcune spille floreali e perle, gli occhi erano stati truccati con tanta maestria che sembrava brillassero, le labbra già invitanti di per sé erano state rese ancora più attraenti grazie ad uno strato sottile di lucidalabbra e il leggero ma elegante vestito metteva in risalto il corpo perfetto della ragazza; a quella tremenda quanto bella visione il mostro di fuoco non poté che rimanere senza fiato, con la bocca leggermente socchiusa. Ma, dall'altro lato, non fu di meno: Lucy, quando vide cosa il ragazzo aveva organizzato per lei, venne percossa da una sensazione indescrivibile, e le gote si illuminarono di un rosso acceso. Non c'era niente da fare: per ora la situazione era 1 a 1, palla al centro.

-Stupita?- disse Natsu, dopo essersi ripreso dalla vista di quell'essere perfetto.

-Devo ammetterlo,- rispose lei, accomodandosi sul telo. -non mi aspettavo nulla del genere.

-Ah ah! Sono il ragazzo migliore del mondo!!!

-Ahahah! Piantala di darti tutte queste arie!- disse lei in maniera scherzosa, lasciandosi scappare un risolino. -Non sei nemmeno degno di essere chiamato “ragazzo”!

-E perché mai!

-Perché un ragazzo degno di questo nome aspetterebbe che la propria ragazza si sia finita di preparare prima di uscire di casa.- rispose lei, falsamente offesa.

-Ma dai… Scusami….

-Pf… Ahahahah! Ma mi hai veramente preso sul serio??? Eddai, scherzavo!

-S… Scusa! Non avevo capito che stessi scherzando…

-Ma veramente ti scusi anche per questo? Ahahah! Che galantuomo che sei!

-Beh… Un galantuomo farebbe di tutto per non rendere triste la propria principessa.

Il tono di Natsu divenne improvvisamente serio e Lucy si voltò a guardarlo. I suoi occhi, quei bellissimi occhi smeraldo, stavano intensamente fissando quelli color nocciola di lei, e lo sguardo spensierato di lui si mutò gradualmente in uno sguardo serio e sicuro, quasi ipnotico. La mano del ragazzo, intanto, andava lentamente cercando quella di lei, senza mai perdere di vista il viso della donna, e quando la ricerca finì, Natsu afferrò la piccola mano con delicatezza e decisione; a quel tocco, alla bionda mancò un battito; il viso, già paonazzo, divenne possibilmente ancora più rosso, e il suo corpo cominciò a tremare a causa di un sentimento mai provato prima. Sempre molto lentamente e sempre senza staccare gli occhi l'uno dall'altro, il ragazzo portò la mano di lei vicinissima alle sue labbra, tanto che Lucy riusciva a sentire il calore del suo respiro affannato, e con una delicatezza fuori dal comune Natsu poggiò le sue morbide labbra sulla soffice pelle di lei, chiudendo gli occhi sotto tanto splendore. Quando quel lieve contatto si arrestò, entrambi rimasero per un breve momento in silenzio, succubi di un sentimento troppo grande per loro, e subito dopo il mostro di fuoco, con un sorriso onesto e leggermente emozionato, alzò la testa di scatto, rompendo quell'aura magica che si era creata.

-Allora? Pensi ancora che non sarei un ragazzo perfetto?!- esclamò lui con un tono di voce leggermente tremante.

-N...Natsu! Non mi dire che hai fatto tutto questo per prendermi in giro!

-Lucy, non lo farei mai!- rispose lui, stupito dalla reazione della ragazza. Doveva ammetterlo, compiere quel gesto non era previsto nei suoi piani, Natsu era semplicemente stato spinto dall'istinto, ma aveva come l'impressione che se non avesse interrotto quel momento non sarebbero più tornati indietro, ed ecco perché se n'era uscito con quella battuta orribile. -Non farei mai qualcosa di così insensibile.

-Allora…- Lucy era ancora troppo emozionata per parlare, ma trovò il coraggio di buttar fuori quelle parole lo stesso. -Allora vuol dire che l'hai fatto perché provi qualcosa per me!?

-Beh… Chi lo sa.- rispose lui, facendole la linguaccia. Lucy, riacquistando la sua ironia, gonfiò le guance per sembrare offesa, ma alla fin fine Natsu non le aveva mentito: nemmeno lui sapeva con certezza cosa provava per lei, ma sì, l'importante era l'aver chiuso il discorso con una frase perfetta. Alla fine della cena, il ragazzo pensò: “Le soap opere non sono poi così malaccio.”.

La conclusione fu 2-1, con la vittoria di Natsu. Ma, in realtà, la vittoria era di entrambi.

 

Intanto, non lontano dalla spiaggia, in una casa piccola ma accogliente un gatto blu e un travestito grasso stavano cercando di scacciare dalla dimora una donna con un vaso in mano uscita dalle chiavi di Lucy, apparentemente molto arrabbiata.

-Gatto..!- gridò l'omone, nascondendosi dietro la figura volante. -Chi diavolo è quella?!

-Non lo so, aye!..- disse un Happy in lacrime, mentre cercava di tener lontano la donna demoniaca da lui con una scopa.

-DOV'E' QUELLA INSULSA RAGAZZINA A CUI HANNO DATO LE CHIAVI?!?!- sbraitava lei, agitando il vaso qua e là e seminando acqua ovunque. -DEVO INSEGNARLE UNA LEZIONE SU COME NON EVOCARMI MAI PIU'!!!

...

 

Devo ammetterlo, mi diverto un mondo a scrivere di Lucy e Natsu come se fossero in guerra! xD
E adoro il fatto che dopo scene romantiche alla fine loro si reggono il gioco a vicenda, non sapendo però che il gioco diventi realtà *^*
Spero che il capitolo vi sia piaviuto quanto è piaciuto a me! Sarebbe una grande soddisfazione :3
Bacioni,
RedFox33

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