Messages in bottles

di Cygnus_X1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** (Numb) Lettera a una delusione ***
Capitolo 2: *** (High Hopes) Lettera a un'illusione spezzata ***
Capitolo 3: *** (Say Something) Lettera a un fantasma ***
Capitolo 4: *** (Lithium) Lettera a un sogno ***



Capitolo 1
*** (Numb) Lettera a una delusione ***


[Lettera a una delusione]
 

 
Ciao.
Questa sarà probabilmente l’ultima volta che ti scriverò, e non sarò dolce.
Non tratterrò niente, non addolcirò le menzogne con un finto sorriso, né annuirò con aria remissiva mentre prendi il mondo che ho intorno e lo riduci in briciole sotto i tuoi tacchi a spillo.
Non riderò mentre guardi tutti inchinarsi ai tuoi piedi.
E non sopporterò un altro coltello dorato nel mio cuore.
Te ne stai lì, con un sorriso a trentadue denti, così finto che l’ho sempre scambiato per vero. Ti muovi come la prima ballerina, sempre a cercare le luci più forti, buttando aghi di nascosto sul pavimento perché chi è più bravo di te cada sotto le risate di tutti. Perché solo tu puoi essere la prima.
E se non lo sei, è solo perché sei superiore a quelle cazzate.
Sono stanca di ripiegarmi nel mio stampo prefabbricato, lottando per entrare in uno spazio troppo stretto. Sono stanca di essere quello che tu vuoi che io sia.
Non voglio il posto che tu hai deciso per me, non voglio essere sempre la tua ombra, guardare come tutti sono attratti dalla tua luce, bionda ragazza solare, mentre io non posso brillare, perché hai paura che la mia luce viola copra la tua dorata.
Mi hai trovata immersa nel buio, e mi hai convinto di non poter brillare.
La tua paura di perdere il controllo ti ha spinto a stringere così forte che sono riuscita a liberarmene.
Ho spezzato le catene con la forza che tu stessa rivolgevi contro di me.
E tutto quello che pensavi che sarei diventata è strappato in brandelli di cenere sollevati dal vento, davanti ai tuoi stessi occhi presuntuosi.
Sono stanca di essere quello che tu vuoi che io sia. Vuoi che io sia meno, vuoi incatenarmi a qualcosa che io non sono.
Credi di essere la principessa delle stelle.
Credi di essere la luna.
E forse lo sei.
In fondo, la luna brilla solo perché il Sole le regala un misero spillo sottile della sua luce.


 

One Shot ispirata a Numb dei Linkin Park

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Capitolo 2
*** (High Hopes) Lettera a un'illusione spezzata ***


[Lettera a un'illusione spezzata]
 

Che ne è stato delle persone che eravamo un anno fa?
Che ne è stato delle speranze troppo alte?
Era tutto magico, allora. E sull'orizzonte non si addensavano nuvole nere cariche di proiettili. Non c'erano confini, non c'erano muri. E le stelle brillavano per la prima volta intense e raggianti, come poi non sono mai più state.
Che ne è stato di noi, e del nostro incantesimo spezzato?
La luce era più brillante, l'erba era più verde, ma poi qualcosa è cambiato. Non so cosa succederà ora, di nuovo, per la terza volta.
Tra un'ora potrò essere al buio a piangere, oppure potrò tornare per un solo, unico istante la ragazza di un anno fa. E poi, tutto comincerà da capo.
La speranza è appassita con l'erba verde di un mondo di sogni spezzati, per quanto abbiamo provato, di nuovo.
Che ne è stato di noi, dei frammenti taglienti di vetro che una volta erano alte speranze?
È passato poco tempo, eppure siamo già diversi, e dove una volta c'era solo la luce delle stelle, ora si erge un muro. Come possiamo abbattere un muro con un pezzo di vetro?
Non so cosa succederà adesso. So che cosa eravamo, e so che non lo siamo più. E so che il fiume continuerà a scorrere, e così dovremo fare noi. Ancora vicini, o forse sempre più lontani, non lo so. Non so se stringendo la mano sentirò ancora la tua che mi accompagna, o se sarà solo il vento ad abbracciarmi.
Qualcosa è cambiato, ed è troppo più grande di me. Ora, l'unica luce che mi è rimasta è il ricordo di quelle luminose, morbide stelle blu.


 

One Shot ispirata a High Hopes dei Pink Floyd

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Capitolo 3
*** (Say Something) Lettera a un fantasma ***


[Lettera a un fantasma]
 

Cosa significhi tu per me?
Sei polvere nel vento, sei granito; sei foschia opalescente come un mattutino velo d'illusione sui campi, sei le montagne che coprono l'orizzonte e su cui il mio sguardo non può che impigliarsi?
Sei nuvole sfilacciate in una tersa tavolozza blu, sei schegge di diamanti e luna, sei sogni, incubi, sospiri? Sei un respiro profondo, sei elettricità, sei un vuoto mare dal sapore delle lacrime?
Dimmelo. Dimmi qualcosa.
Cosa significo io per te?
Dimmi qualcosa.
Sai che rinuncerò. Sei lontano, sempre di più. Sei una sagoma ormai offuscata, minuscola lungo la strada.
Dimmi qualcosa, perché io non so. Non so distinguere spettri da persone, non so vedere oltre il velo di impalpabile nebbia.
Non so se tu sia fantasma o realtà.
Dimmelo. Dimmi qualcosa.
Forse è tutto un sogno. Quasi non sai di me, i tuoi occhi scorrono oltre come se non fossi nulla.
Forse non sono nulla.
Sono anche io un fantasma?
Dimmi qualcosa.
Ricordo che mi cercavi. Lampi di sguardi che non sapevo mantenere, una parola casuale nella confusione. Ora non più.
È stato un mio errore. Avrei dovuto dirti qualcosa.


 

One Shot ispirata a Say Something nella versione dei Pentatonix

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Capitolo 4
*** (Lithium) Lettera a un sogno ***


[Lettera a un sogno]
 

Non voglio le porte chiuse e la nebbia lontana.
Non voglio dimenticare cosa significhi sognare, sperare per qualcosa.
Eppure, un'altra volta, una crepa; cenere di sogni sopra altra cenere, impalpabile ed eterea, irrisoria; una traccia così lieve e soffice che potrei fingere non sia mai esistita, e così il sogno, con essa, scompare, rinnegato.
Sono io sbagliata?
Non ho mai dimenticato cosa significhi sognare ma forse farei bene a farlo; chiudendomi dentro a chiave, dietro la porta sbarrata di una torre che non esiste, a giocare a fare la principessa. Nebbia di cenere e fallimento; mi insegui, mi soffochi. Mi costringi a rinnegare ogni speranza, crepandone il sottile cristallo.
Vorrei lasciarti andare, fantasma di cenere, ma non ne sono capace.
Non voglio dimenticare la sensazione di volare sulle ali di qualcosa dalla consistenza di miraggi e spuma del mare, ma forse sono io sbagliata.
E il mio grido rimbomba muto nelle tenebre mentre cado, un'altra volta, nella cenere.
Vorrei lasciarti andare, se solo ne avessi la forza. Questa volta non mi ero arresa, ma le tue dita di cenere si sono strette su di me, soffocando il mio volo nella tua nebbia indefinita, gelida.
Vorrei non essere sbagliata.
Eri tu che all'orizzonte, nero tra le mani della tempesta, minacciavi, incombente, ombra nelle ombre. Non sono riuscita a vederti prima che fosse tardi, o forse non ho voluto; illusa, per questa volta, per una volta, di averti battuto.
Ho tentato di spezzare le tue catene, lasciarti andare; ma forse, soltanto, alla fine dovevo cadere.
Vorrei non aver sbagliato, non aver riposto tutta la speranza che mi restava in un sogno di cristallo. La sua cenere, ora, si è mischiata a quella di mille altri; infierisce su di me con i tuoi mille artigli.
Non voglio dimenticare la foschia tra le cui spire giocano i raggi del sole all'alba, non voglio dimenticare cosa significhi sperare per qualcosa.
Voglio solo lasciarti andare.


 

One Shot ispirata a Lithium degli Evanescence

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