Is this a dream or a nightmare?

di _fyeahlie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sai qual è il colmo per un dispettoso? ***
Capitolo 2: *** LINE Group Chat ***
Capitolo 3: *** Qualcuno salvi Top da quella donna mestruata. ***



Capitolo 1
*** Sai qual è il colmo per un dispettoso? ***


Sai qual è il colmo per un dispettoso?

«Seungri, per l'ultima volta: io non tengo la contabilità delle scopate di Jiyong. Se vuoi sapere chi si fotte il sabato sera, prova a chiederglielo, mh?» dice Taeyang per la ventunesima volta interrotto nelle sue sacre prove di coreografia.
«A me non interessa affatto con chi scopa Jiyong, sia chiaro.» sbuffa accigliato il piccolo Seung Hyun, incrociando le braccia. Taeyang si chiedeva ancora come fosse malcapitato in quella inutile conversazione che vedeva protagonista la vita sessuale del suo migliore amico e continuava a ripetersi perchè Seungri non lo chiedesse direttamente a lui, se gli interessava davvero così tanto. Ma il problema principale era, appunto, il fatto che lo stesso Seungri non volesse ammettere di essere interessato alla cosa, convinto che nessuno ancora sapesse della sua stra benedettissima omosessualità e amore sfrenato per Jiyong.
«Perché non glielo chiedi tu?» dice il piccolo non-tanto-piccolo Seungri, sfoderando uno dei suoi migliori sguardi da cucciolo bastonato in cerca di affetto. Ah, povero Taeyang, oggi non era affatto la sua giornata.
«Seungri, fuori di qui.» Seung Hyun si lascia cadere a terra incollandosi - piangendo e supplicando - letteralmente alla gamba dell'amico che, dio gliela mandi buona, passandosi una mano davanti alla bocca, si chiedeva se a quel punto non fosse la morte la scelta più propensa.

«Dae, te lo dirò nel modo più carino possibile. Faceva schifo.» dice Jiyong scocciato di dover risentire per l'ennesima volta la strofa di quella canzone che lui stesso aveva composto e che era già stanco di ascoltare. «Cristo, non è nemmeno mezzogiorno» pensava buttando la testa in dietro sullo schienale della sedia girevole con l'aria di chi vorrebbe spararsi dalla noia.
«Jiyong qual è il colmo per un dispettoso?» chiede Daesung sbucando la testa fuori dalla porta della camera insonorizzata.
«C-come?» Jiyong solleva la testa a rallentatore fissando la faccia stupidamente divertita dell'amico, ricordando a mente i motivi per cui l'omicidio non è ancora legalizzato in Corea. A volte la stupidità di quel ragazzo era così grande che si chiedeva come avesse fatto a prendersi una laurea.
«Ho detto, qual è il colmo per-» «Per l'amor del cielo si Daesung, ho capito. Non lo so qual è il colmo per un dispettoso. Dimmelo tu.» come pensava, la sua stupidità era ben oltre la sua artistica immaginazione.
«E io non te lo dico!» conclude con una sonora - ma stupida, desicamente stupida - risata. Questo era troppo, era anche troppo per quell'anima in pena di Jiyong.
«Vado a prendere un caffè.» «anche per me!» aggiunge Dae, intento ora a fissare lo schermo del suo cellulare e Dio solo sa cosa stesse guardando. Per te sarebbe meglio della valeriana.» pensava Ji Yong, chiudendosi la porta dello studio alle spalle.

La caffeteria della Yg è in assoluto uno dei posti preferiti di Tabi. E' grande, accogliente e silenziosa, soprattutto silenziosa. E Tabi ama i posti silenziosi dove non c'è continuamente gente in giro a fare casino, specialmente se per gente intendiamo quattro scalmanati uno più colpito al cervello dell'altro. Seungri con il suo essere adorabilmente gay. Jiyong con gli attacchi isterici da chiedersi se sia effettivamente un uomo o una ventiseienne costantemente con il ciclo. Youngbae che non sta mai fermo un cazzo di attimo. «Dio, quel ragazzo mi fa venire il mal di testa.» e poi c'è il piccolo, cucciolo, tenero, adorabile, affettuoso, bello, maiale, da sbattere al mur.. - si, abbiamo capito - Daesung. Come avesse fatto Top ad innamorarsi di una testa vuota come quella, restava un mistero per tutti.

«Hyung!» ci risiamo, la pace è finita. Jiyong si avvicina al tavolinetto di Seung Hyun e si siede, con due tazze di caffè tra le mani. «Posso sedermi?» «l'hai già fatto.» dice con tono secco Top, intento a domandare al cielo da quante notti Jiyong non tornasse a casa e, a giudicare dall'odore, da quanti giorni non vedesse una doccia. «Se ti racconto che mattinata ho passato ti metti a piangere.» «No, mi metterò a piangere se continui a starmi così vicino, puzzone.» aveva instantaneamente pensato Tabi, scegliendo di star zitto per non offendere l'orgoglio del povero Jiyong visibilmente provato dallo stress.
«..E poi mi fa -non te lo dico!-. Hyung volevo morire. Sono uscito altrimenti lo prendevo a schiaffi o in alternativa mi trafiggevo il cervello con una penna.» dice alla fine sorseggiando dalla sua tazza di caffè. «Come sei suscettibile. Cucciolino che è, voleva solo farti ridere. E l'hai lasciato in studio da solo?» Jiyong annuisce confuso. «Sei un idiota. Vado a vedere cosa sta facendo.» dice alla fine il più grande, allontanandosi.
«Seung Hyun sembri sua madre. Ripigliati!» lo ammonisce Jiyong.
«Vaffanculo!» glrida l'altro.
Arrivato davanti la sala prove la scena che si ritrova davanti Jiyong è un po' fra il raccapricciante e il macabro. Un piangente Seungri legato stretto alla gamba di Taeyang che a sua volta si dimena chiedendo aiuto. Il ragazzo per poco non si rotola a terra dal ridere e decide di entrare, a distanza di sicurezza, da quei due esemplari di scimmie.
«E dunque.. cos'è che stareste facendo?» chiede Jiyong incrociando le braccia e fissando la faccia dei due.
«Ma, niente. Stiamo giocando a carte. MA NON LO VEDI, CRETINO?» grida Taeyang, cercando di scollarsi di dosso quei sessanta chili di fastidio.
«Il tuo amico qui voleva sapere chi ti sei scop..» «Niente! Avevo chiesto a Youngbae di darmi delle ripetizioni per la coreografia ma si è rifiutato.» Taeyang guarda sconvolto Seungri, Seungri guarda sudando Jiyong che a sua volta fissa i due come fossero due pazzi. «Brutto figlio di puttana» fa Tae avvicinandosi al maknae impietrito e imbarazzato. «E'-E' tutto apposto» continua il piccolo rialzandosi tranquillamente in piedi «volevi qualcosa Ji?» «N-no, ero venuto a provare m-ma. Vi lascio da soli.» ed esce dalla sala chiudendosi piano la porta alle spalle.
Quei due non stanno bene, adesso ne era sicuro.
«Seungri ti giuro che oggi ti faccio fuori.» «Lo so che mi ami tanto e che sono il tuo maknaettino preferito.» si avvicina il piccolo sbaciucchiandolo su una guancia prima di essere picchiato un'altra volta, e opta per andare in contro al suo amato Jiyong. «Ecco bravo, vai via.»

Il maknae per poco non si rompe una gamba rischiando di inciampare su una pianta intento a correre incontro al suo leader finendo per sembrare un molestatore. «Ma dov'è finit..»
«Stai cercando qualcuno o stai giocando a nascondino da solo?»
Seungri casca definitivamente sulla pianta finendo la sua esibizione con il culo all'aria - una vera lady, non c'è che dire. - e la faccia schiacciata sul pavimento. Questo qui non può davvero avere 24 anni, non è possibile. Jiyong lo aiuta ad alzarsi trattenendo le lacrime per le risate e gli sistema il ciuffo spettinato. Seungri arrossisce violentemente ora fissando lo sguardo di quell'essere puramente angelico mandato in terra da chissà quali dei o comunemente chiamato Jiyong.
«Stavi davvero giocando a nascondino?» gli chiede Jiyong, ridendo. Seungri emette qualcosa tipo un «Mh?» più simile al verso di un animale che altro. Jiyong lo guarda.
«Cosa?»
«Cosa?» e il premio per l'essere più imbranato sulla terra va a - rullo di tamburi - Lee Seung Hyun!
Il più grande si passa una mano sulla faccia, rassegnato. «Mi prendi in giro? Ti ho chiesto cosa stavi facendo.»
«Oh, n-nulla. Stavo.. stavo controllando che non ci fossero saesaeng nei paraggio. Tutto tranquillo!»
«Seungri.»
«Sì?»
«Sei imbarazzante. Davvero.» Seungri rimane per un attimo fermo interdetto come fosse rincretinito, poi si rende conto della figura appena fatta e si fretta a raggiungere l'amico non-così-tanto-amico già allontanatosi da lui.
«A-aspetta Ji, dove vai?» «vado a fare una passeggiata fino al bagno, vuoi venire?» sì, sinceramente sì. Andare al cesso con Jiyong era esattamente ciò che andava di fare a Seungri, intento a nascondere il rossore dalle guance.

Arrivati entrambi alla toilette Jiyong si avvicina ad uno degli orinatoi attaccati al muro e si abbassa la cerniera. Nel frattempo Seungri è un misto
fra "lo sbatto al muro adesso o mai più" e "mi sotterro o scappo?", diciamo che propende più per la prima. Il ragazzo tira lo sciacquone e si tira su la cerniera, evidentemente rimasta bloccata.
«Non chiedermelo ti prego, non chiedermelo, non chiedermelo, non chiedermel..» «Seungri mi aiuti a tirarla su? Si è bloccata.» chiede continuando a tirare su la piccola zip incastrata. Bingo! Quale migliore occasione per Seungri di mostrare le sue abilità di, come dire, far "sollevare" le cose, no?
Il ragazzo si avvicina e si abbassa cercando di evitare qualsiasi possibile contatto visivo per non precipitare negli abissi più profondi della vergogna.
«Che c'è, non ci riesci?» chiede l'altro con voce inequivocabilmente sexy. Ok, quello doveva essere per forza un sogno - o un incubo. - Seungri deglutisce e per poco non si strozza con la saliva al suono di quelle parole.
«N-no.» balbetta. Avanti, Seung Hyun, sembri un bambino di dieci anni impanicato.
Jiyong ridacchia alla vista del suo tenero maknae in preda al panico. Seungri è convinto che lui non sappia dei suoi sentimenti, ma Jiyong sa benissimo cosa prova per lui e se la ride un sacco. E' uno stronzo, o forse no.
«Prova con entrambe le mani, magari viene su.» sì, è decisamente stronzo. Seungri, per chissà quale grazia mandata da lassù, riesce con un colpo secco ad alzare completamente la zip dei pantaloni dell'altro che, quasi deluso, fa una smorfia.
Jiyong, ammettilo, avresti voluto che Seungri ti toccasse ancora il pisello.
«Comunque te la cavi bene con i lavori di mani, Ri.» conviene maliziosamente Jiyong mentre si sciacqua entrambe le mani e le asciuga su un pezzo di carta igienica.
«Eh? A-ah, beh è stato facile..era solo la cerniera incastrata che..» il ragazzo non fa in tempo a terminare la frase che viene subito intrappolato nelle labbra morbide dell'altro.
Se mai gli avessero detto che un giorno avrebbe baciato Kwon Jiyong, Seungri non ci avrebbe mai creduto. Nel bagno della YG poi.
Vista da fuori quella doveva essere davvero una scena romantica.
Mentre uno sta in paradiso, sul volto dell'altro si disegna un sorrisetto compiaciuto. Kwon Jiyong, sei un vero bastardo.
«Ei Ri, salutami il tuo amichetto!» e detto ciò, il leader si allontana con aria di chi sa di aver appena iniettato una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Seungri si guarda intorno spaesato, e poi si rende conto di essere nel bel mezzo di un'erezione grande quanto un Boeing 737.
«Dio se esisti, ti prego, uccidimi ora.»

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Capitolo 2
*** LINE Group Chat ***


E’ passata una settimana dall’accaduto porno imbarazzante in bagno con Seungri, e Jiyong non fa altro che riderci su. Tutto. Il santo. Giorno. Ogni volta che è costretto a vedere il ragazzo in studio, alle prove, a pranzo, non fa altro che immaginare la sua povera tenera faccia imbarazzata e rossa come un semaforo in preda al panico alla vista del suo pisello custodito nei suoi boxer.  Jiyong si chiedeva come l’amichetto lì sotto di Seungri si fosse sentito in quel momento. Doveva ammetterlo, se lo era chiesto già troppe volte.
In più finalmente era riuscito, per non si sa quale grazia divina, a terminare la registrazione della nuova canzone, precisamente l’ultima dell’album. Diciamo che se i ragazzi non avessero pubblicato qualcosa entro la fine dell’estate, probabilmente le loro fan li avrebbero schiaffeggiati fino all’esaurimento nervoso. E come dargli torto, dopo quasi due anni di assenza i ragazzi erano sicuri che prima o poi le fan avrebbero fatto arrivare l’Apocalisse che nemmeno gesù, oh.
Jiyong è nel suo studio, meglio conosciuto come Sacro Luogo, a cui tutti sanno di non poter entrare per un tempo stimato che va dal “sempre” al “non-osare-entrare-ho-ucciso-per-molto-meno”.
«Jiyong-ah!»
«Oppaaaa!» la porta dello studio si spalanca, Jiyong casca giù dal divano preso dal colpo e due paia di tette schiacciate da due reggiseni - sinceramente troppo push-up - gli si spiaccicano interamente sulla faccia. Forse è un incubo e forse qualcuno non ha davvero osato aprire quella porta.
«Chaerin-ah, Bom noona. Ripetetemi quante volte vi ho detto che qui dentro non dovete entrare. PERCHE’ E’ COSì DIFFICILE DA CAPIRE?» sbraita il ragazzo massaggiandosi la testa e rialzando il culo dal pavimento.
«Alle chiamate non rispondi e su line non visualizzi. Se fosse scoppiato un incendio tu saresti morto qui dentro, lo sai oppa?» lo ammonisce Chaerin, la sua migliore amica. Bom guarda l’altra e dopo una decina di secondi lo addita convinta, tipo a scoppio ritardato.
«E’ scoppiato un incendio?»
«..No.»
«E’ forse morto qualcuno?»
«Beh, non ancora ma..»
Jiyong sembra soddisfatto delle risposte della ragazza «Bene. Allora siamo apposto.» conclude per poi rimettersi nella posizione beata e supina di prima.
La ragazza gli da uno schiaffetto sulla fronte e «Oppa non ho finito.» dice con tono serio incrociando le braccia. Jiyong calmati. Jiyong è una ragazza. Jiyong non puoi picchiarla.
«Dimmi cosa c’è ancora, sperando che dopo spariate dalla mia vista.» ovviamente Chaerin sapeva quanto il suo migliore amico odiasse essere disturbato, ma la cosa la divertiva così tanto che a vederlo sbraitare le veniva da filmarlo e caricare il video su youtube. Sai che soldi poi, aveva pensato più volte la ragazza.
Bom invece era ferma, in piedi, senza dire una parola. Chaerin si chiedeva se ogni tanto prendesse aria per respirare o semplicemente chiudesse tipo le palpebre. A volte le dava un colpetto sulla testa o sulla spalla, per assicurarsi che fosse ancora sulla terra.
«Si adesso andiamo. Sono venuta a dirti che stasera andiamo tutti a cena fuori.»
«Ho paura a chiederti chi siano questi “tutti”.»
«Lo sai, idiota. Noi ragazze e voi cinque. Forse c’è anche Xin e..» sul viso di Jiyong spunta una specie di sorrisetto divertito mentre le guance della ragazze prendono il colore di una ferrari appena uscita dalla fabbrica, una specie di rosso intenso. «Non fare quella faccia. Xin non c’entra niente.»
«Non ho neanche fiatato.» puntualizza Jiyong alzando braccia e mani in segno di difesa. «Non capisco soltanto perché non gli hai ancora chiesto di uscire. Chaerin lo sanno anche i cessi che ti piace.»
Povera Chaerin, se avesse potuto sotterrarsi cento metri sotto terra e non uscire mai più l’avrebbe fatto volentieri.
«Ji, siamo ragazze. E tu non hai ancora capito che non siamo noi a fare il primo passo, ma voi. Cioè è tipo una legge, non so spiegartelo. E’ così da sempre.» entrambi i ragazzi si girano verso Bom sinceramente sconvolti. Ecco, non è che la considerassero come una stupida ma tutte le volte che la ragazza apriva bocca e faceva un discorso che contenesse più di cento parole era un evento così bello che lo segnavano sul calendario. Povera piccola Bommie.
Comunque, il discorso fra i tre va per le lunghe, tanto che Jiyong non si rende conto di aver appena aperto un dibattito a tre sull’importanza delle mutandine e perché, secondo il suo parere, anche gli uomini dovrebbero portare il tanga.
Inutile dire che le due ragazze ne escono visibilmente provate.

Jiyong-pharrellismine: stasera si esce ㅋㅋㅋ
Youngbaebae: è passata Chaerin a dirmelo ㅋㅋ sono stanchissimo
Jiyong-pharrellismine: ah lo sapevi già? E gli altri? ps: anche io TT-TT
Choi Seung Hyun87: ha avvertito anche me ㅋㅋㅋ era con Bom 8D ((((tette))))
Jiyong-pharrellismine: Tette. Tette. Tette. Tette. Tette.
Youngbaebae: bro perché metti anche il cognome come nick? E’ un gruppo chat ㅋㅋ
Seungricutie: ..e ovviamente sono sempre l’ultimo a sapere le cose. GRAZIE FRATELLI.
Jiyong-pharrellismine: Tette. Tette. Tette. Tette. Tette.
Choi Seung Hyun88: HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH JIYONG. Youngbae che c’entra, il cognome ci sta sempre ㅋㅋ.
Seungricutie: ragazzi.
Daesungie Kang: ho trovato tipo una foto nostra vecchissima e c’è youngbae con le treccine sembra un vucumprà RIDO DA UN’ORA ㄴㄴㄴㄴㄴㄴㄴ
Youngbaebae: HEI. Sento la puzza del tuo rosik fin qui, le mie treccine erano bellissime adesso dico a noona di rifarmele ^^
Jiyong-pharrellismine: Tette. Tette. Tette. Tette. Tette.
Choi Seung Hyun87: vado che ho la batteria del cellulare quasi morta e mamma sta chiamando ㅋㅋ ^^ Daesungie sei in macchina con me. xoxo 
[l’utente Choi Seung Hyun87 è offline]
Seungricutie: ragazzi io con chi vado? ^^ ㅋㅋㅋㅋ
Jiyong-pharrellismine: stacco anche io il 3G e vado a casa a prepararmi. A Dopo belli de mamma
[l’utente Jiyong-pharrellismine è offline.]
Daesungie Kang: Va bene hyung ㅋㅋㅋ ^^ ciao ragazzi a dopo
[l’utente Daesungie Kang è offline]
Youngbaebae: l’xbox mi chiama, ci vediamo
[l’utente Youngbaebae è offline]
Seungricutie: …
ragazzi.
ragazzi …
vado a prepararmi allora….. a dopo!!!!! ^^
[l’utente Seungricutie è offline]

Seungri era impegnato a rischiare di perdere la vita per raggiungere l’ascensore mentre giocava a mario kart sul cellulare ma ehi, se qualcuno gli fosse venuto addosso in quel momento avrebbe comunque potuto vantare il suo nuovo record personale di gare vinte. Grazie Mario.
«La mamma non te l’ha insegnato che bisogna guardare la strada quando si cammina?» gli chiede Jiyong con un sospiro.  «Ma quando crescerai?»
Seungri non aveva ancora alzato gli occhi dal micro schermo del suo iphone che poco non va a sbattere contro le due porte dell’ascensore, perché dovevano tutti trattarlo come se avesse dieci anni? Era una cosa che non riusciva a tollerare. Gli veniva da smutandarsi per tutta la YG e gridare “Ehi, sono Seungri, guardatemi! Ho i peli sul pisello e non ho più quindici anni.” Ma forse più di tutti, gli dava fastidio che proprio il suo Jiyong lo considerasse come un poppante di cui prendersi gioco, anche se sapeva quanto bene gli volesse l’altro. Certo, a volte avrebbe voluto che quel bene fosse visto più come un “ti prego scopami come se non ci fosse un domani” ma non poteva chiedere molto. In fondo quel bacio gli era bastato a soddisfarlo per un’intera settimana.
Seungri e la masturbazione nell’ultimo periodo erano diventati un’unica cosa.
Le porte dell’ascensore si aprono, e Seungri si infila per primo. Entra anche Jiyong.
Un momento. Perché Jiyong sta prendendo l’ascensore se oggi non ha preso la macch..
«Nam Gook mi aspetta al parcheggio.» dice il più grande rispondendo istantaneamente ai pensieri dell’altro.
Oh, certo. Inventatene un’altra Ji, questa l’hai già usata l’altro ieri. Seungri fa un cenno e «Capisco» dice soltanto, mordendosi un labbro per rischiare di non finire a ridere come un idiota.
«Sai, stavo pensando a quando la settimana scorsa in bagno…» dio grazie. L’ascensore fa il solito “tin” dell’arrivo ai sotterranei e Seungri è pronto ad uscire, prima di finire nella peggior conversazione di sempre.
Le porte stanno per aprirsi e il maknae è quasi ad un passo dalla libertà quando è trattenuto per il polso da forze maggiori. Le porte si richiudono e la luce del neon si spegne.
«Ops.» Jiyong lurido bastardo, stai giocando sporco. A Seungri basta un secondo per capire che è la mano stretta di Jiyong a tenergli il polso. Lo stesso Jiyong che ha appena fatto fermare l’ascensore.
Mantenere la calma, questo è il segreto. Autocontrollo Seungri, ci vuole autocontrollo e sangue freddo.
«J-Jiyong che stai facendo?» riesce quasi a vedere il sorriso compiaciuto e malizioso del suo leader fra quelle quattro mura strette e soffocanti.
«Credo di aver premuto il pulsante sbagliato.» sì, sì lo credo anche io. Assolutamente. Ma c’è caldo qui dentro o è solo la temperatura corporea di Seungri che è salita come un bollitore?
«Allora andiamo. D-dobbiamo prepararci o si fa tardi.» tenta di dire un balbuziente maknae nel bel mezzo di un deja vu. Questo disagio l’ha già vissuto. 
Jiyong pizzica Seungri per i fianchi avvolgendolo, poggiando il viso fra il suo collo e l’orecchio. «Andare?  Andare dove?» e a quel punto gli morde un lobo. Mayday MAYDAY SEUNGRI STA PERDENDO COSCIENZA. CHIAMATE I RINFORZI.
«H-hyung.» è tutto quello che riesce a pronunciare Seungri. La sua testa dice “allontanati da questo maiale ADESSO.” ma il suo cuore grida “spalancagli quelle gambe qui in questo ascensore ora o mai più”, cosa doveva fare? Erano anni che aspettava questo momento e adesso sembrava che la sua anima lo avesse abbandonato lasciandolo nel più completo ritardo mentale.
Comunque Jiyong se ne rende conto, conosce l’altro come le sue tasche e riesce ad immaginare il flusso dei suoi sporchi pensieri. Tali e quali ai suoi, alla fine. E sì perché mica sta facendo tutto sto giochetto solo per divertirsi. Jiyong ha davvero capito che gli piace Seungri, insomma, a chi non piace quel tipo. Sta solo mettendo le basi per una solida e sana scopata relazione.
«Lo sai che hai un bel culo?» Non l’ha detto veramente. «Cioè è abbastanza scopabile.»
Seungri scoppia a ridere in una sonora risata «Da quando sei diventato gay, hyung?» e si volta verso di lui, liberandosi della presa sui fianchi. Jiyong accenna un «mh» e ci pensa, poi «da quando ho capito che il tuo è esattamente il culo da cui mi farei fottere. Per l’appunto.» dice.
Forse è il buio, forse è il suo cervello, ma qualcosa nella testa di Seungri gli dice di darsi un pizzico prima che possa svegliarsi da questo sogno con il pene decisamente nel bel mezzo di un’erezione.
No, okay. E’ la realtà e Jiyong ha davvero detto di essere gay e ha davvero ammesso di esserlo per lui. Era anche troppo. Forse in un’altra vita era stato un supereroe o come minimo doveva aver salvato un gattino da un albero per meritarsi tutto questo.
«J-Jiyong, comunque era un po' che volevo dirtelo. Io sono inn..» la luce al neon acceca i due che si stropicciano gli occhi istantaneamente. Adesso la scena è più chiara e decisamente più imbarazzante. Le porte dell’ascensore si riaprono e l’aria torna a circolare. Lo sguardo dell’uno è puntato su quello dell’altro che dice tutto.
Jiyong ha una strana luce negli occhi, e non è certo quella del neon - a meno che non sia diventato cieco -
«Cosa stavi dicendo?» dice in tono serio. Ehi, dov’è finito il maniaco di tre secondi fa? Che abbia fatto ripartire lui di proposito l’ascensore?
Seungri non ha il coraggio di pronunciare mezza parola, non gli esce proprio alcun suono dalla bocca. Ah, il solito sfigato.
«Non fare quella faccia da pesce lesso e muoviti che è tardi.» dice Jiyong già quasi fuori dal parcheggio. Poi esce qualcosa dalla tasca e “tin-tin” , la sua Lamborghini bianca si apre come per magia.
Seungri sospira sollevando le spalle «Che bugiardo.»

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Capitolo 3
*** Qualcuno salvi Top da quella donna mestruata. ***


Qualcuno salvi Top da quella donna mestruata.

Se avessero detto a Seungri che quella cena tra amici di "famiglia" si sarebbe trasformata nel giro di poco in un eslusivo episodio di Beautiful o, al massimo, dello Sleepover Club, probabilmente avrebbe contato fino a 100 prima di accettare l'invito. Questa è colpa di Chaerin, pensava sull'orlo di una crisi di nervi il maknae con le bacchette puntate sulla fronte lì per lì per conficcarsele nel cervello. Era disperato. Daesung e Seunghyun giocavano a lanciarsi le molliche del pane con Dara seduta dall'altra parte del tavolo. Bom li guardava, anzi lo guardava, dato che aveva praticamente tenuto per tutto il tempo gli occhi incollati su Tabi nella speranza che lui, dall'alto del suo magico mondo fatato fatto di unicorni e arcobaleni potesse guardarla. Chaerin e Xin stavano a parlare di musica e di quanto swag fosse la parola swag usata da i tipi swag. Minji e Taeyang intenti a recitare probabilmente il rosario per la decima volta e a discutere su chi fosse il loro bias fra gesù e padre pio e poi c'era «Ma che cazzo...» qualcosa stava smuovendo la gamba di Seungri da sotto il tavolo. No, decisamente qualcosa o meglio, qualcuno, gli stava facendo il piedino.
E quel qualcuno, ci avrebbe scommesso il pisello, era Jiyong.
Ri si morde il labbro per non sputare tutta la carne in faccia ai suoi amici e per non dare nell'occhio, Jiyong lo guarda come volesse mangiarselo. Jiyong smettila, sul serio, datti una calmata. Seungri non guardarlo, non guardarlo eh, sta solo cercando di tentarti ma tu NON cedere. Hai capito? E' tutto appost.. «PORCA PUTTANA--» grida il maknae con il piede del leader praticamente sulla patta dei suoi pantaloni. Tutti si girano ed è un secondo che la faccia del piccolo è un fuoco, in tutti i sensi. Jiyong you little shit. La faccia del più grande non potrebbe essere più compiaciuta di aver provocato una reazione simile al suo maknae, che ad un certo punto congeda tutti e va al bagno, inventando un malore lancinante improvviso allo stomaco. Sì sì, te lo do io il malore, pensava nel frattempo quel pervertito di Jiyong.
Una cosa che Seungri non aveva ancora capito di Jiyong era che se il leader vuole qualcosa, lui la ottiene. Indipendetemente da quanto sia difficile averla, alla fine lui ci riesce, sempre. Ma una cosa che Jiyong, invece, non aveva ancora capito di Seungri era che non tutti prendiamo i sentimenti come sfida e come un gioco, e che dopo un po' i giochetti stancano.
Perciò al suo ritorno il piccolo Seunghyun si risiede al suo posto, Dae gli chiede se va tutto bene e lui tranquillamente fa un piccolo cenno con il capo come per dire sì ma fatti i cazzi tuoi che io ho i coglioni girati per un deficiente di 26 anni che si comporta come se ne avesse 12. Ok. Nessuno professa parola, gli altri continuano più o meno tranquilli, se tranquilli è il termine più adatto, a riprendere la loro cena e basta. Il leader sembra aver capito che l'altro non ha esattamente colto nella maniera giusta quello che per lui era un gesto carino e malizioso. Conosce Seungri fin troppo bene, interpreta perfettamente il suo linguaggio del corpo. E quando Seungri non parla significa per forza che sta per cagarsi addosso, o che è incazzato. In quella circostanza Jiyong optò per la seconda.
Ma lui non poteva farci nulla, era nella sua natura. Essere così, intendo, stupidamente pervertito, era nel suo modo di essere. E non si ricordava mai in 8 anni una reazione così brusca e negativa da parte di Seungri. Forse se l'era presa con lui per qualcosa che aveva fatto prima, o che aveva detto. Fatto sta che il maknae non gli rivolse la parola fino al giorno successivo.

«E' che forse mi sto innamorando.» dice Seungri accasciato sul pavimento della sala prove con Dae e Youngbae «Ma non so come prendere la situazione con Jiyong.» L'aveva ammesso? Aveva davvero detto di essere innamorato? I ragazzi non sembrano sconvolti dalla notizia, voglio dire, non era nulla che non fosse già stato palesato abbastanza. «Devi semplicemente fare quello che ti senti. Se ti va di dargli un pugno in faccia puoi farlo.» dice Tae e tutti e tre ridono, ma Dae da uno schiaffetto sulla spalla all'altro e «Oppure puoi semplicemente dirgli come stanno le cose per te.» conclude. A Seungri quella frase non piaceva, non aveva intenzione di dirlo a Jiyong nemmeno fra un milione di anni. E l'unica ragione, per quanto lui potesse negarlo, era la paura. Paura di essere rifiutati, paura di essere 'usati'. Sapeva che Jiyong, il suo Jiyongie, una cosa del genere non l'avrebbe mai fatta al suo makane, nonostante tutto era ancora il suo piccolo e adorato bambino di 8 anni fa. Ma quella fottuta paura del rifiuto balenava nella sua testa ormai da mesi.

Nel frattempo, 90 minuti dopo e cinquecento metri più avanti, Seunghyun e Jiyong escono dal cinema rendendosi conto di aver seguito il film fino alle prime dieci battute fino a quando poi Jiyong ha iniziato a discutere di come Seungri la sera prima lo aveva respinto e di come questo non gli ha fatto chiudere occhio per tutta la notte.
Qualcuno salvi Top dalle grinfie di quella donna mestruata. «Jiyong, te lo rispiegherò per l'ultima volta.» dice il più grande fermandosi un attimo «A non tutti piacciono i tuoi giochi o flirt, come li chiami tu. A Seungri avrà dato fastidio, punto e basta.»
«Dunque» spiega Jiyong come per verificare se ha capito «Dici che devo parlargli?» chiede con uno sguardo fra il cane bastonato e il frustrato sessuale.
«Intanto dico che devi ridarmi i soldi del film che non mi hai fatto seguire, per il resto fai come ti pare.»
Jiyong sbuffa e lo ammonisce con un pugnetto sulla spalla «Hyung non mi aiuti.»
In realtà a Seunghyun interessava molto la questione fra Seungri e il frustrato mestruato, solo che non lo dava a vedere. Come non dava a vedere il fatto che avesse capito anche lui di come Bom spudoratamente ci provi con lui, non è mica cieco eh. E c'è stato anche un tempo in cui lui era presissimo di Bommie. La prendeva spesso in giro, le teneva la mano sul palco durante i concerti, e il modo in cui la guardava. Era chiaro che gli piacesse, ma nessuno dei due ha mai fatto 'quel' passo. E' solo che da un bel po' di tempo non riesce a togliersi dalla mente delle braccia muscolose e un paio di labbra carnose. Semplicemente, non riesce a smettere di pensare a Daesung, nonostante abbia anche capito che non c'è storia. Dae non lo guarda come fa lui, non con gli stessi occhi almeno. Doveva solo farsene una ragione e andare avanti, in fondo non era gay con tutti. Anzi, non lo era proprio mai stato. Daesung era il primo e l'unico ragazzo che gli provocava determinati sentimenti e questi, doveva ammetterlo, nell'ultimo periodo, lo avevano confuso molto. Ma era etero, e lo sapeva bene. E anche Daesung lo era.
Jiyong e Seunghyun sono quasi arrivati alla YG.
Con un sospiro entrambi si scambiano un'occhiata, prendono il telefono e scrivono un messaggio.

" A: Bom noona
Stasera ti vengo a prendere a casa per le 8 e usciamo. Ti va~~?
xx Seunghyun. "

" A: maknae
Devo parlarti, non torni a cena a casa per stasera. Sei da me.
A dopo~ Jiyong. xx "


 

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