Di nuovo insieme

di xena97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La proposta ***
Capitolo 2: *** La morte di Gabrielle ***
Capitolo 3: *** Il paradiso ***
Capitolo 4: *** La battaglia ***
Capitolo 5: *** Il ricatto ***
Capitolo 6: *** La battaglia finale ***
Capitolo 7: *** Di nuovo insieme ***



Capitolo 1
*** La proposta ***


                                   
 
Erano quasi 3 mesi che Xena era morta e Gabrielle ancora non lo accettava. Nonostante avesse la possibilità di vedere l’anima della

guerriera, dentro il suo cuore c’era un vuoto che poteva essere colmato solo dalla sua presenza.

Dopo essere stata 2 mesi in Egitto, aveva deciso di tornare dalla sorella e vivere con lei e Cèline. Leuca era felice di riavere la sorella

accanto, ma vedeva che nei suoi occhi non c’era più la luce che aveva sempre brillato. Era sempre chiusa nella stanza e Leuca non

sopportava più questa situazione, quindi decise di parlarle.

<< Gabrielle posso entrare? >> chiese bussando

<< Certo >> rispose Gabrielle

Ogni volta che Leuca guardava Gabrielle, le si fermava il cuore per alcuni istanti, e le successe pure quel giorno. La poetessa era

dimagrita, i muscoli non c’erano quasi più e dal suo viso si capiva che non dormiva. Leuca non ce la faceva a vederla così. Gli occhi le

divennero lucidi.

Gabrielle se ne accorse e andò incontro alla sorella

<< Leuca che succede? >> le chiese preoccupata.

<< Succede che non ce la faccio più a vederti così, e neanche Xena lo vorrebbe >> rispose scoppiando in lacrime.

Gabrielle abbracciò la sorella e cominciò a piangere anche lei. In cuor suo sapeva che Leuca aveva ragione. Doveva rifarsi una vita per

se stessa e per Xena.

<< Mi dispiace Leuca. Ti prometto che le cose cambieranno >>

<< Io sarò sempre qui ad aiutarti sorellina >>

<< Grazie Leuca, ti voglio bene >> le disse Gabrielle sorridendo

<< Anche io sorellina. Ora vado a preparare la cena. Appena sarà pronto ti chiamerò >>

Quando Leuca uscì, Gabrielle si stese sul letto e ripensò a tutti i momenti passati con Xena

<< Una moneta per i tuoi pensieri >> disse l’anima di Xena apparendo

<< Penso alle nostre avventure >> rispose la poetessa senza guardarla

<< Sei ancora arrabbiata vero? >>

<< Non dovrei? >> chiese ironicamente << Hai fatto tutto alle mie spalle, senza pensare né a me, né ai miei sentimenti >> sbottò

Gabrielle

<< Mi dispiace >> fu l’unica cosa che riuscì a dire Xena. Sapeva che Gabrielle aveva ragione, ma ormai non poteva più farci niente

<< Pensi che basti un ‘’mi dispiace’’ per farti tornare in vita? >> disse la poetessa girandosi a guardare Xena. La guerriera quando vide

che la sua anima gemella aveva cominciato a piangere, sentì il cuore andare in mille pezzi. Si odiava per aver fatto soffrire Gabrielle in

quel modo. Avrebbe dato qualsiasi cosa per stingerla e consolarla in quel momento

<< Penso che tu debba stare un po’ da sola >> disse la guerriera svanendo

Gabrielle non riusciva a smettere di piangere. Avrebbe voluto trovare il modo di riportarla in vita, ma non sapeva come fare. Aveva

bisogno di rilassarsi un po’, quindi provò a dormire un po’.

Quando si svegliò, sentì un buon profumo venire dalla cucina. Si alzò e raggiunse la sua famiglia.

<< Ben svegliata zia Gabrielle >> disse Cèline

<< Sono contenta che tu sia riuscita a dormire un po’ >> disse Leuca sorridendo

<< Mi sento molto meglio >> rispose Gabrielle stiracchiandosi

<< Ora mangiamo >> disse Leuca

Tutte e tre si sedettero a tavola e cenarono in allegria. Dopo cena la poetessa si ritirò nella sua stanza. Appena chiusa la porta, sentì

una presenza alle sue spalle e istintivamente estrasse i sai.  

<< Buoni riflessi Gabrielle >> disse l’arcangelo Michele

<< Michele >> disse Gabrielle abbassando i sai << Cosa ci fai qui? >> chiese sorpresa

<< Ho una proposta da farti… E penso che la troverai molto interessante >> disse lui facendo un sorrisetto

Gabrielle sembrava incuriosita e chiese a Michele di continuare

<< Ho visto quanto hai sofferto in questo mesi passati senza Xena. Io posso rimediare >>

<< Cosa intendi? >> chiese Gabrielle sempre più curiosa

<< Posso far tornare in vita Xena >> disse Michele

<< Cosa? >> disse Gabrielle stupita << Tu puoi sul serio… >>

<< Si >> rispose Michele, impedendo alla poetessa di finire la frase

<< Cosa devo fare? >> chiese lei

<< Ho bisogno che tu combatta con le schiere angeliche contro i demoni di Lucifero >>

<< Ma io non posso combattere al tuo fianco da viva >>

<< Infatti per combattere con noi, devi morire >> le rispose Michele abbassando lo sguardo

<< Devo morire >> ripeté Gabrielle persa nei suoi pensieri

<< Gabrielle, so che non è facile. Se non vuoi non devi farlo per forza. Devi essere tu a scegliere >> le disse Michele mettendole una

mano sulla spalla

<< Xena è la persona che amo di più al mondo. Pur di farla tornare, sarei pronta a sacrificare la mia vita 1000 volte se fosse necessario.

Quindi la mia risposta è… si >>

<< Sicura? >> le chiese l’arcangelo

<< Mai stata più sicura in vita mia >> disse Gabrielle determinata

<< Allora sai cosa devi fare. >> le disse Michele << Quando sarai pronta, ti accoglierò a braccia aperte >> Detto questo, l’arcangelo sparì


lasciando Gabrielle ai suoi pensieri

<< Xena, ti prometto che ti farò tornare in vita e, quando questa storia sarà finita staremo di nuovo insieme >>

Si mise al letto, sapendo che presto avrebbe rivisto la sua amata.

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Capitolo 2
*** La morte di Gabrielle ***




Quando Gabrielle si svegliò, la prima cosa che pensò di fare, era di parlare con la sorella e raccontarle del suo incontro con Michele. Andò in cucina e vide che Leuca stava preparando la colazione
<< Buongiorno Leuca >>
<< Buongiorno Gabrielle >> rispose Leuca sorridendo << Come stai? >>
<< Bene >> disse Gabrielle. Dopo qualche istante di silenzio, Gabrielle riprese a parlare << Leuca, possiamo parlare? >>
<< Certo… Dimmi pure >>
<< Senti, so che può sembrare un po’ strano >> si interruppe per un secondo, poi riprese << Ieri è venuto da me l’arcangelo Michele e mi ha detto che può riportare in vita Xena >>
<< Sei sicura di stare bene Gabrielle? >> le chiese Leuca poggiando una mano sulla sua fronte per assicurarsi che non avesse la febbre
<< Sto bene Leuca >> disse Gabrielle spostando la sua mano
<< Ascolta >> disse poi << Non ti sto dicendo una bugia. Ho visto l’arcangelo Michele. Mi ha detto che può far tornare in vita Xena >> disse seria
Leuca non aveva mai visto la sorella così seria, quindi decise di crederle
<< E sentiamo: come può farla tornare in vita? >> chiese
<< Devo combattere con le schiere celesti contro Lucifero >>
<< Chi è Lucifero? >> chiese Leuca un po’ incuriosita
<< Era un arcangelo che Xena ha spedito negli Inferi >> rispose la poetessa << Però c’è un problema >> aggiunse dopo qualche secondo di silenzio
<< E quale? >> chiese Leuca
<< Per combattere al fianco di Michele… devo morire >> le disse seria Gabrielle
<< Cosa ???? >> disse incredula Leuca << Non ci pensare neanche. Non ti permetterò di farlo >> sbottò Leuca
<< Ma non capisci? >> ora anche Gabrielle alzava un po’ la voce << Devo farlo per Xena. Devo farla tornare in vita >>
<< E chi riporterà in vita te? >>
Gabrielle non rispose. Leuca aveva ragione, non aveva pensato alla sua di vita. Era troppo felice all’idea di far tornare in vita Xena, che si era dimenticata di chiedere a Michele cosa ne sarebbe stato di lei.
<< Troverò un modo >> disse Gabrielle << Ora però devo andare. Michele ha bisogno di me >>
Stava per andarsene, ma la voce di Leuca la fece fermare: << Ti prego, non farlo >>
Gabrielle si avvicinò alla sorella e l’abbracciò: << Ti prometto che tornerò >>
<< Promesso? >>
<< Promesso sorellina >> E dopo questa promessa, Gabrielle andò via

Stava cavalcando verso Tebe. Aveva sentito che lì c’era una signore della guerra che non la smetteva di fare razzie. Era una buona occasione per lei. Decise di passare la notte in una locanda e, il giorno dopo avrebbe raccolto qualche informazione su questo signore della guerra. Per ora sapeva solo il suo nome: Pereo.
Dopo aver mangiato qualcosa, andò nella sua stanza.
<< Non devi farlo per forza >> le disse Xena apparendo
<< Ho la possibilità di riportarti in vita e, non voglio sprecarla >> le rispose Gabrielle avvicinandosi a lei.
<< Non voglio che tu sacrifichi la tua vita >> le disse Xena accarezzandole il viso. Gabrielle chiuse gli occhi, immaginando la mano di Xena che l’accarezzava delicatamente
<< Pensaci bene Gabrielle >> disse la guerriera dopo alcuni istanti
<< Ho già preso la mia decisione Xena e non ho intenzione di cambiare idea >> le rispose  la poetessa riaprendo gli occhi.
Si fissarono per alcuni minuti, perse entrambe nello sguardo dell’altra. Sarebbero rimaste a guardarsi per ore, ma Gabrielle aveva bisogno di riposare
<< Xena, sono un po’ stanca >> le disse sbadigliando
<< Dormi amore mio >> le disse Xena dolcemente << Ci vediamo nei tuoi sogni >> Si avvicinò alla poetessa e la baciò delicatamente.
<< Anche se non l’ho sentito, sono sicura che mi sarebbe piaciuto molto >> disse Gabrielle
Xena sorrise: << Anche a me >>
<< Ti amo Xena >>
<< Anche io Gabrielle >> Detto questo, Xena sparì
Dopo che Xena scomparve, Gabrielle si mise a letto.
Il giorno dopo, decise di andare al villaggio per raccogliere qualche informazione su questo Pereo, ma quando uscì dalla taverna quello che vide fu orrendo: degli uomini stavano invadendo il villaggio e uccidevano chiunque avessero davanti. La poetessa, allora, decise di intervenire. Sfoderò i sai e andò incontro a quei guerrieri. Riuscì a stendere una dozzina di uomini e uccise un guerriero che se la stava prendendo con una bambina. Dopo averlo ucciso, si ritrovò davanti il capo dell’armata.
<< Suppongo che tu sia Pereo >> disse Gabrielle
<< Esatto e tu… chi sei? >> chiese incuriosito da quella donna
<< Io sono Gabrielle e sono qui per fermarti >> rispose lei mettendosi in posizione
<< Bene, come vuoi >> le rispose Pereo accettando la sfida e sfoderando la spada. Iniziarono a combattere. Pereo era molto forte, ma Gabrielle riusciva a tenergli testa. Dopo vari minuti di combattimento, la poetessa riuscì a ferirlo e sfruttando il momento di distrazione del guerriero, lo trafisse. I guerrieri, vedendo il loro capo a terra, scapparono. Il villaggio era libero. Gabrielle rinfoderò i sai. Sfortunatamente Pereo con le ultime forze rimaste, riuscì ad alzarsi e colpì Gabrielle alle spalle. Cadde a terra. Non riusciva più ad alzarsi, stava morendo. Chiuse gli occhi e quando li riaprì, si trovò in un posto che conosceva benissimo: il Paradiso.

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Capitolo 3
*** Il paradiso ***




Gabrielle si risvegliò circondata da nuvole e rocce esattamente come la prima volta. Aveva lo stesso vestito bianco e lungo e, proprio come la prima volta, un gruppo di angeli la presero e la portarono da Michele.
<< Gabrielle sei qui >> le disse Michele sorridendo
<< Quando prendo un impegno, lo porto a termine >> le rispose un’altrettanto sorridente Gabrielle
<< Sono felice che tu combatta al mio fianco >>
<< Anche io… >> Silenzio << Senti Michele, io volevo sapere una cosa >> disse un po’ imbarazzata Gabrielle
<< Tu vuoi sapere se Xena è tornata in vita vero? >> disse Michele
<< Si >> rispose lei
<< Lei è tornata in vita appena tu sei arrivata >>
Gabrielle tirò un sospiro di sollievo. Xena era tornata in vita, ma cosa ne sarebbe stato di lei? Avrebbe rivisto la sua famiglia e la sua amata? Aveva bisogno di una risposta e, l’unica che poteva dargliela era Michele
<< Michele io volevo sapere un’altra cosa >> disse la poetessa dopo un po’
<< Cosa Gabrielle? >> chiese Michele curioso
<< Io volevo sapere cosa ne sarà di me >> chiese Gabrielle temendo la risposta
Michele rimase spiazzato. Non aveva pensato a Gabrielle, ma solo a Xena. Infondo a cos’era servito riportare in vita Xena se Gabrielle non era al suo fianco? Avrebbe trovato il modo di riportarla in vita, glielo doveva
<< Non preoccuparti, ti prometto che ti farò tornare in vita >> le disse cercando di rassicurarla.. Avrebbe fatto di tutto per riportarla in vita. Lei e Xena avevano il diritto di vivere l’amore che provavano l’una per l’altra
<< Grazie Michele >> disse Gabrielle rassicurata dalla risposta dell’arcangelo
<< Allora, cosa vuole Lucifero? >> chiese dopo un momento di silenzio
<< Vuole impadronirsi del Paradiso e portare gli Inferi sulla terra >> rispose serio lui.
<< Forse è ora che capisca che è destinato a governare solo gli Inferi >> rispose altrettanto seria Gabrielle
<< Speravo lo dicessi >> le rispose Michele sorridendo
<< Dimmi cosa devo fare >> affermò lei decisa
<< Per prima cosa immergiti in quell’acqua >> disse Michele indicandole una sorgente
Gabrielle non se lo fece ripetere due volte e, si immerse. Dopo qualche secondo, riuscì. Indossava un’armatura nera, come quella di Michele e, aveva anche le ali. Nel suo sguardo si potevano leggere sicurezza e determinazione. Avrebbe battuto Lucifero e poi, in un modo o nell’altro, sarebbe tornata da Xena
<< Stai benissimo >> le disse Michele incantato
<< Grazie >> rispose lei con un sorriso, poi riprese << Michele, ho la possibilità di apparire sulla terra come fai tu e, parlare con Xena prima della battaglia >>
<< Tu da sola non puoi farlo, però se ti accompagno io non dovrebbero esserci problemi >>
<< Mi porterai da lei? >> chiese Gabrielle felice
<< Certo >> le rispose avvicinandosi a lei. Le mise una mano sulla spalla e, scomparvero in un fasci di luce.

Xena intanto aveva recuperato il corpo di Gabrielle e lo aveva messo al sicuro. Improvvisamente sentì una presenza alle sue spalle: << Cosa vuoi Marte? >> chiese seccata, pensando che fosse il Dio della Guerra
<< Mi hai sul serio scambiato per Marte? >> chiese Gabrielle ridendo
Xena si voltò ed ebbe un colpo al cuore. Gabrielle, la sua anima gemella, era davanti a lei in tutta la sua bellezza
<< Penso sia meglio che vi lasci un po’ da sole >> disse l’arcangelo a Gabrielle
<< Grazie Michele.. Grazie di tutto >> gli disse Gabrielle con gratitudine
<< Te lo meriti >> rispose Michele sorridendo. Un secondo dopo, sparì lasciando sole le due donne.
Xena non riusciva a dire una parola. L’apparizione di Gabrielle l’aveva lasciata senza fiato.
<< Che succede Xena? >> disse la poetessa divertita << Ti hanno tagliato la lingua? >> chiese scherzosamente
<< Perché l’hai fatto? >> furono le uniche parole che riuscì a dire Xena.
Gabrielle sapeva a cosa si riferiva: << Perché ti amo >>
<< Ma così siamo punto e accapo >> disse Xena << A cosa serve avermi riportato in vita se tu non sei con me? >>
Le lacrime lottavano per uscire, ma Xena non voleva piangere. Sfortunatamente una lacrima trovò una via di fuga e le scivolò lungo la guancia. Gabrielle se ne accorse e gliela asciugò. Quel semplice gesto, si trasformò in una lenta carezza che ebbe il potere di far calmare Xena.
<< Io tornerò. Te lo prometto amore mio >> le disse Gabrielle a un soffio dalle labbra. Xena annullò la misera distanza che le separava e la baciò. In quel bacio si trasferirono l’amore che provavano l’una per l’altra. Quando si separarono, sorrisero entrambe.
Qualche secondo dopo, ricomparve Michele
<< Gabrielle dobbiamo andare >>
<< Arrivo Michele >> disse lei girandosi verso l’arcangelo. Poi si girò di nuovo verso Xena: << Ci rivedremo. Te lo prometto >> Dopodiché raggiunse Michele
<< Ti amo >> le disse Xena
<< Ti amo anch’io >> le rispose Gabrielle prima di sparire con Michele.
<< Grazie Michele >> gli disse Gabrielle una volta tornati in Paradiso
<< Non dirlo nemmeno >> le rispose l’arcangelo sorridendo
<< Michele!! >> urlò un angelo andando incontro ai due << Stanno arrivando >> disse l’angelo con un po’ di fiatone
<< Sei pronta Gabrielle? >>
<< Rispediamolo nel posto in cui merita di stare >> rispose Gabrielle sfoderando la spada
<< Bene >> disse Michele imitando la poetessa. Era orgoglioso di lei e stava mostrando un grande coraggio. Aveva scelto la persona giusta
La battaglia stava per cominciare e Gabrielle avrebbe fatto di tutto per vincere e tornare da Xena.

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Capitolo 4
*** La battaglia ***


          

I demoni, guidati da Lucifero, stavano arrivando. Gabrielle cominciava ad essere agitata. Da un lato aveva paura, dall’altro, però, sapeva che doveva stare calma o non ce l’avrebbe mai fatta. Cominciò a pensare a tutti gli anni passati con Xena e a tutte le cose che aveva imparato da lei. I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo dei demoni. La battaglia cominciò e Gabrielle se la stava cavando abbastanza bene, però c’era qualcosa che non andava: Lucifero non c’era o se c’era, lei non lo vedeva.
Si guardava intorno in cerca del Re degli Inferi, ma di lui nessuna traccia. A causa di questa piccola distrazione, per poco non veniva colpita da un demone. Fortunatamente l’arcangelo Gabriele la salvò in tempo.
<< Ma che ti prende? >> le chiese
<< Lucifero >> rispose lei mentre stendeva un demone << Non lo vedo >>
<< Ora lui non è il nostro problema >> rispose Gabriele ricominciando a combattere. Anche Gabrielle ricominciò a combattere.
Lucifero ancora non si vedeva, ma Gabrielle sapeva che era lì. Mentre combatteva, improvvisamente, vide un demone che stendeva ogni angelo che osava mettersi contro di lui. Finalmente aveva trovato Lucifero e questa volta non se lo sarebbe lasciato sfuggire. Dopo aver steso l’ennesimo demone, andò ad affrontare Lucifero.
<< Salve Lucifero >> disse Gabrielle
Lucifero si voltò e rimase sorpreso ne vederla lì: << Gabrielle… cosa ci fai qui? >>
<< Sono qui per rispedirti agli Inferi >> rispose facendo un sorrisetto.
Si avventò contro Lucifero, ma lui parò il colpo. La lotta fra i due ebbe inizio. Dopo qualche minuto di combattimento, fu Lucifero a parlare: << Dunque ti sei fatta uccidere per venire qui e tentare di battermi.. Perché? >>
<< Non sono cose che ti riguardano >> rispose lei parando un pugno
<< Oh andiamo Gabrielle, deve esserci un motivo.. e voglio saperlo subito >> disse Lucifero smettendo di combattere.
Pure Gabrielle si fermò: << Ti ho già detto che non ti riguarda Lucifero >>
Mentre parlava, un demone cercò di colpirla da dietro, ma lei, che l’aveva sentito arrivare, lo stese.
<< Sei migliorata >> disse Lucifero nel vedere la poetessa
<< Già… abbastanza da batterti >> disse Gabrielle avventandosi su di lui. Lucifero questa volta evitò il colpo con difficoltà e, approfittando del fatto che Gabrielle avesse abbassato la guardia, la afferrò per la gola
<< Non ancora >> le rispose stringendo sempre di più la stretta
<< Ora ti ordino di dirmi perché ti sei fatta uccidere per venire fin qui e aiutare Michele >>
<< Prima dovrai passare sul mio cadavere >> disse l’arcangelo
<< Michele >> disse Lucifero girandosi << Noi abbiamo un conto in sospeso, ma prima devo assicurarmi che Gabrielle non scappi >> Appena finita la frase, diede un colpo a Gabrielle che le fece perdere i sensi e, la gettò negli Inferi
<< Noooo!! >> urlò Michele. Provò a riprenderla, ma Lucifero lo fermò: << Dove pensi di andare Michele? >>
Michele arrabbiato, si avventò Lucifero, ma il demone parò i suoi colpi senza difficoltà
<< Andiamo Michele, puoi fare meglio di così >> disse Lucifero prendendolo in giro. Michele ancora più arrabbiato lo attaccò di nuovo, ma Lucifero riuscì di nuovo a evitare i suoi colpi e ferì l’arcangelo alla gamba
<< Oh scusa >> disse fintamente dispiaciuto << Mi piacerebbe restare a parlare con te, ma ora devo andare >> Gli tirò un calcio allo stomaco, scaraventandolo il più lontano possibile.
Sfruttò quel momento per tornare negli Inferi e parlare con Gabrielle. In un modo o nell’altro avrebbe scoperto il motivo della sua presenza lì.

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Capitolo 5
*** Il ricatto ***




Quando Gabrielle riacquistò i sensi, si trovò in un luogo oscuro ed era incatenata. Vide che c’erano due demoni a sorvegliarla.
<< Hey!!!! >> gridò Gabrielle.
Uno dei due si voltò: << Che vuoi? >> le chiese il demone in tono cattivo.
<< Dove sono? >> chiese la poetessa.
<< Negli Inferi >> le rispose il demone. Improvvisamente egli si girò e fece un inchino.
<< Salve Lucifero >> dissero i due demoni all’unisono. Lucifero gli passò davanti come se non esistessero.
Il Re degli Inferi si avvicinò a Gabrielle: << Salve Gabrielle >>
<< Cosa vuoi Lucifero? >> chiese fredda
<< Voglio sapere perché sei qui >>
<< Ti ho già detto che non sono affari tuoi >>
Lucifero la colpì allo stomaco e Gabrielle si piegò dal dolore
<< Allora? >> chiese nuovamente lui
<< Non sono fatti tuoi >> articolò lei a fatica
Questa volta lui la colpì più volte.
<< Parla!!! >> urlò mentre la colpiva << O ti prometto che manderò i miei demoni sulla Terra e farò sterminare intere popolazioni >>
Si fermò la prese per i capelli e le fece alzare al testa: << Allora? >> ripeté
<< Xena… >> disse lei a fatica << Michele… l’avrebbe… riportata in vita… se l’avessi aiutato… a sconfiggerti >>
<< Quindi Xena è tornata in vita >> disse fra sé e sé << Bene >> disse con un ghigno.
Stava per andarsene quando si ricordò di Gabrielle: << Grazie Gabrielle >> disse girandosi verso di lei. Poi si rivolse ai due demoni: << Fate in modo che di lei non rimanga niente >>
Dopo che Lucifero se ne andò, i demonio si avvicinarono a una debolissima Gabrielle. Sollevarono le spade, ma qualcuno lì colpì alle spalle ed entrambi persero i sensi.
Gabrielle riuscì appena ad alzare la testa: << Michele >> disse prima di perdere i sensi.


Xena aveva messo il corpo di Gabrielle vicino a quelli di sua madre e suo fratello. Da quando l’aveva seppellita, era rimasta sempre al suo fianco. Improvvisamente sfoderò la spada.
<< Si saluta così un vecchio amico Xena? >>
<< Lucifero.. cosa ci fai qui? >> chiese Xena sorpresa
<< Voglio andare dritto al punto… unisciti a me Xena e conquistiamo insieme la Terra e l’Aldilà >>
Xena rimase spiazzata per un secondo, ma già sapeva cosa gli avrebbe risposto: << E perché dovrei? >>
<< Perché altrimenti non solo ordinerò ai miei demoni di invadere la Terra, ma farò anche in modo che della tua amata Gabrielle non rimanga nulla >> concluse con un ghigno.
Xena a quel punto non sapeva più che rispondere. Se avesse detto di no, Lucifero avrebbe distrutto la persona che più ama al mondo, se avesse detto di si sarebbe tornata la persona di un tempo e, tutto quello che Gabrielle aveva fatto per lei sarebbe stato inutile. Questo avrebbe voluto dire deludere Gabrielle e, Xena non l’avrebbe mai accettato.
<< Allora cosa decidi? >> chiese Lucifero sicuro di vincere.
<< Ho deciso che… non mi unirò a te >> rispose Xena fredda.
Lucifero perse la testa: non avrebbe mai immaginato che Xena rispondesse di no. Lui non avrebbe accettato quella risposta, voleva Xena a tutti i costi, lei gli apparteneva.
<< Ti ordino di unirti a me, o ucciderò ogni uomo, donna, o bambino della Tracia >> disse il demone arrabbiato.
<< No >> fu la risposta di Xena.
Lucifero rimase sempre più meravigliato. Non si aspettava che Xena rimanesse così calma di fronte a un ricatto simile.
<< Ti do la possibilità di pensarci meglio >> le disse Lucifero cercando di stare calmo
<< Ho detto no >> rispose a sua volta Xena freddamente.
<< Bene >> rispose Lucifero rassegnato << Allora vuol dire che ogni uomo che vive in queste terre, morirà >>
<< Io non te lo permetterò, e nemmeno Gabrielle ti permetterà di compiere questo crimine >>
<< Gabrielle orami non può fare più niente >> rispose Lucifero con un sorrisetto << Di lei non è rimasto più niente ormai >>
Qualcosa in Xena si ruppe. Non riusciva a credere che Lucifero avesse fatto del male a Gabrielle. Sentì la rabbia invaderle il corpo. Stava per attaccare Lucifero, ma qualcosa glielo impedì.
<< Non è facile togliermi di mezzo Lucifero >> disse Gabrielle apparendo alle sue spalle.
Lucifero rimase sorpreso nel sentire la sua voce. Quando si girò, lei non aveva più alcuna ferita.
Xena pure rimase sorpresa nel vederla: le sembrava più bella di quando l’aveva vista il giorno prima.
<< Pensavo che i miei demoni ti avessero tolto di mezzo >>disse Lucifero ancora sorpreso da quella apparizione.
<< E invece sono qui >> rispose Gabrielle sfoderando la spada << E questa volta ho intenzione di rispedirti nel posto che ti spetta di diritto >>
La poetessa si avventò su Lucifero che parò il colpo con difficoltà. Quando le loro spade si incrociarono per la seconda volta, entrambi scomparvero, dimenticandosi di Xena…
 

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Capitolo 6
*** La battaglia finale ***


                  
Ricomparvero nel Paradiso.
<< Come hai fatto a sopravvivere? >> le chiese Lucifero
<< Ha avuto un piccolo aiuto >> rispose Michele, che si trovava alle spalle del demone
Lucifero divenne furioso: << Tu!!! >> sbottò verso Michele << Ti giuro che quando avrò finito con lei, ti pentirai di esserti messo contro di me >>
Michele non si intimorì anzi, mantenne la calma.
<< Hey Lucifero >> lo chiamò Gabrielle << Ora stai combattendo contro di me >>
Lucifero si girò verso la poetessa e, in preda all’ira l’attaccò. Gabrielle parò con facilità i suoi colpi. Sapeva che avrebbe vinto se Lucifero non si fosse calmato e, avesse studiato una strategia d’attacco. Il demone continuava ad attaccare, ma Gabrielle parava ogni singolo colpo con estrema facilità.
<< Che ti prende Lucifero? >> disse Gabrielle prendendolo in giro << Stai perdendo colpi >>
Lucifero si arrabbiò ancora di più e cercò di ferire Gabrielle più volte, ma senza successo.
Gabrielle notò che Lucifero non difendeva il fianco destro, quindi gli tirò un calcio e Lucifero si piegò dal dolore. Sfruttando quel momento, Gabrielle graffiò il demone al braccio e con un calcio ben assestato, lo scaraventò contro una delle tante rocce.
<< Rinuncia Lucifero >> disse Michele << Non puoi batterla. In questo momento è più forte di te >>
Lucifero ignorò Michele e si avventò di nuovo contro Gabrielle. La poetessa evitò il colpo e sferrò un pugno allo stomaco al demone.
<< Se fossi in te Lucifero >> disse Gabrielle << Tornerei negli Inferi e lascerei in pace il Paradiso. Tanto non hai possibilità di vincere >>
<< Mai!! >> rispose Lucifero
Il demone provò a trafiggerla, ma Gabrielle riuscì a evitare in tempo il colpo procurandosi solo un profondo taglio al braccio. Sfruttando il momento di distrazione di Gabrielle, Lucifero provò nuovamente a trafiggerla, ma lei non si fece cogliere impreparata e riuscì a evitare il colpo.
Ricominciarono a combattere, ma Lucifero sembrava un po’ stanco. Invece Gabrielle era in ottima forma, lei d’altronde non si stava sforzando più di tanto.
Dopo qualche minuto, la poetessa decise di mettere fine al combattimento: riuscì a conficcare la lama della spada nella gamba di Lucifero, lo colpì con diversi pugni e, con una potente gomitata sulla testa, provò a rimandarlo giù negli Inferi. A metà strada, però, Lucifero riuscì a fermarsi, ma Michele, che gli era andato incontro, gli tirò un potente calcio allo stomaco che riuscì a rispedirlo negli Inferi.
<< Se fossi in te Lucifero >> urlò l’arcangelo << Non mi farei rivedere da queste parti >>
Michele raggiunse Gabrielle: << Grazie per averci aiutato >> le disse dandole una pacca sulla spalla
<< Non c’è di che Michel >> rispose Gabrielle sorridendo.
Ora che questa storia era finita, Michele doveva trovare il modo di far tornare in vita Gabrielle, glielo doveva. Lei e Xena meritavano di vivere il loro amore.
Gabrielle dal canto suo, stava cercando un modo per tornare in vita, ma non le venne in mente niente. Improvvisamente vide un angelo avvicinarsi a Michele e dirgli qualcosa all’orecchio. Il volto dell’arcangelo si illuminò; Gabrielle sperava che fossero delle buone notizie…

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Capitolo 7
*** Di nuovo insieme ***




 
Dopo che l’angelo dette a Michele quella notizia, a quest’ultimo brillarono gli occhi.
Non riusciva a credere a quello che gli era stato riferito. Ora doveva comunicare la notizia a Gabrielle. Si girò verso di lei e, notò che la poetessa aveva lo sguardo fisso nel suo.
<< Che succede Michele? >> chiese Gabrielle curiosa.
<< Ho una cosa da dirti >> ci fu un momento di silenzio, poi riprese << Tu hai sacrificato la tua vita pur di aiutarci. Sei stata coraggiosa e meriti di avere qualcosa in cambio >>
Michele le si avvicinò e l’abbracciò: << E’ arrivata l’ora che tu e Xena viviate il vostro amore >> le sussurrò all’orecchio
Gabrielle ricambiò l’abbraccio e cominciò e piangere. Quando si staccarono, Michele le asciugò le lacrime.
<< Grazie Michele >> disse Gabrielle, asciugandosi le ultime lacrime << Mi stai dando la possibilità di… >>
<< Non devi ringraziarmi >> la interruppe Michele << Te lo meriti. Ora vai, non penso che tu voglia far aspettare Xena >>
<< Quando avrai bisogno di me, io sarò pronta ad aiutarti >>
<< Grazie Gabrielle >> le rispose Michele << Ora va >>
Gabrielle sorrise all’arcangelo e dopo qualche secondo svanì.
Michele era felicissimo per Gabrielle. Lei meritava di vivere quell’amore e, finalmente poteva farlo.
Quel giorno l’arcangelo promise a se stesso una cosa: avrebbe lasciato che Xena e Gabrielle vivessero il loro amore. Non avrebbe mai più chiesto aiuto alla poetessa.
 
Quando Gabrielle si risvegliò, si ritrovò in un luogo buio. Sapeva che Xena l’aveva seppellita accanto alla sua famiglia, quindi doveva essersi risvegliata nel sarcofago. Cominciò a battere dei pugni sul sarcofago, sperando che Xena fosse lì e la sentisse.
Xena, che come sempre era al fianco di Gabrielle, sentì dei rumori provenire dal sarcofago e quindi lo aprì.
Quando vide che la persona al suo interno era viva, il suo cuore perse un battito. Gabrielle era lì davanti a lei e, cosa più importante, era viva. La guerriera aiutò la poetessa da alzarsi e, l’abbracciò.
<< Sei qui >> le sussurrò Xena all’orecchio
<< Non ti avrei lasciato per nulla al mondo >> le rispose Gabrielle
Quando si separarono, una lacrima scivolò lungo la guancia di Xena e la poetessa gliela asciugò. Xena le prese la mano e, le baciò il dorso.
<< Mi sei mancata Gabrielle >>
<< Anche tu Xena >>
La guerriera la fece sedere e cominciò a parlare: << Gabrielle ascolta. Tu hai sacrificato… >>
<< Tu l’hai fatto molte volte per me Xena >> la interruppe Gabrielle
<< Ascoltami >> le disse Xena sorridendo << Tu hai sacrificato la tua vita per me, senza esitare. Hai sconfitto lucifero senza il mio aiuto e, sei riuscita a salvarti. Non sei più la fanciulla che ho conosciuto lustri fa, ora sei diventata una donna saggia e forte, sono fiera di te >>
Gabrielle si commosse. Sapeva che Xena era una persona chiusa e che raramente esternava i suoi sentimenti. Adesso avrebbe voluto dire qualsiasi cosa, ma l’emozione le impedì di parlare.
Dopo un po’ Xena ricominciò a parlare: << Non avrei immaginato che proprio tu, una poetessa, rimanessi senza parole >>
Gabriele sorrise: << Quello che mi hai detto, mi ha fatto emozionare e poi non capita tutti i giorni che tu esprima i tuoi sentimenti >>
Xena sorrise e si avvicinò di più al volto di Gabrielle: << Allora non userò parole per dirti questo.. >> Annullò la distanza che separava i loro volti. Fu un bacio dolce, che pian piano divenne passionale.
Xena fece stendere Gabrielle sotto di lei: cominciò a baciarle delicatamente il collo e accarezzava ogni lembo di pelle. La poetessa lasciò che le mani di Xena percorressero il suo corpo e, che la sua esperienza la portò a provare un grande piacere.
 
Gabrielle si risvegliò sul suo giaciglio, vicino a un lago. Il fuoco era accesso, ma Xena non c’era. Improvvisamente qualcuno la strinse da dietro. All’inizio la poetessa s’irrigidì, poi, però, si rilassò.
<< Se fosse stato un brigante, saresti morta >> le sussurrò Xena all’orecchio.
<< Tu non l’avresti mai permesso >> le rispose Gabrielle girandosi e accoccolandosi contro il petto di Xena.
<< Giusto >> rispose lei sorridendo e stringendola a sé sempre di più
Stavano entrambe per addormentarsi, quando qualcosa brontolò.
<< Sei sempre la solita >> disse Xena ridendo
<< Con tutto il movimento che ho fatto, mi è venuta fame >>
<< Però tutto questo movimento non ti è dispiaciuto >> le rispose Xena guardandola maliziosamente. Gabrielle sorrise, pensando a quello che era successo quel giorno
Xena si alzò e prese a Gabrielle il pesce che era avanzato. Lei lo mangiò velocemente per la fame e, si riaccoccolò fra le braccia di Xena
Ci fu qualche istante di silenzio, poi fu Gabrielle a romperlo: << Sono contenta di essere di nuovo con te >>
<< Anche io amore mio >> le disse Xena dandole un leggero bacio sulla testa << Questa volta ti prometto che non ti lascerò mai >>
<< Io non ti permetterò di lasciarmi ancora >> e rispose Gabrielle alzando lo sguardo.
I loro occhi si incrociarono e, per un secondo che parve infinito, tutto ciò che le circondava sparì
Sarebbero rimaste per ore a guardarsi, ma nonostante questo, la voglia di baciarsi era immensa.
Istintivamente le loro labbra si cercarono e si trovarono. Si separarono solo quando i polmoni cominciarono a chiedere ossigeno.
<< Questi giorni sono stati impegnativi, sarà meglio che ti riposi >> disse Xena, vedendo Gabrielle stanca.
<< Già, da domani si ricomincia la solita vita >> rispose Gabrielle sbadigliando
<< Non vedo l’ora >> disse Xena sorridendo << Mi è mancata questa vita e mi sei mancata tu >>
Gabrielle baciò dolcemente la sua amata.
<< Ora sarà meglio andare a dormire, da domani ricominciano le giornate impegnative >>
Xena strinse Gabrielle a sé: << Ti amo >>
<< Anche io Xena >>
Si baciarono dolcemente e quasi immediatamente si addormentarono. Una stretta nelle braccia dell’altra.

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