invaders l'ultima battaglia dell'umanità

di BerserkerXfox98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la resurrezione del prescelto ***
Capitolo 2: *** capitolo 2: fuga dalla Hephaestus ***
Capitolo 3: *** capitolo 3: le rovine della terra ***
Capitolo 4: *** capitolo 4: territorio ostile ***



Capitolo 1
*** la resurrezione del prescelto ***


un altra giornata finita bene, avevo chattato con Angela, avevo fatto i compiti per le vacanze e finito di rimettere a posto la camera, ormai era sera i miei genitori erano andati a dormire e io dovevo ancora farmi la doccia... me la sarei fatta adesso non importava. Presi il cambio e scesi di sotto attento a non far rumore, la mia sorellina piu piccola Liz aveva il sonno leggero, mamma e papà invece già dormivano li sentivo russare fin da quaggiù anche se era per lo più papà. arrivai al bagno accesi la luce e aprii l'acqua in modo che si scaldasse, mi guardai allo specchio: i capelli castani erano sistemati veramente male ma il pizzetto mi dava un aria da grande andavo molto fiero di ciò che facevo ero il ragazzo modello della mia scuola dopotutto non per vantarmi... Presi a spogliarmi e mi infilai sotto la doccia, l'acqua era già calduccia per fortuna. Stavo pensando a cosa avrei fatto domani e ad Angela... erano 3 anni che ci conoscevamo e io sognavo di poter andare da lei ma mi era impossibile a causa della distanza che ci separava lei abitava a udine in friuli e io a catania in sicilia erano 2 regioni italiane troppo distanti e i miei genitori non mi avrebbero mai permesso di raggiungerla se avessero saputo anzi nemmeno sapevano non gli avevo detto nulla su di lei, questo mi rese malinconico, avrei voluto poterle essere accanto e poterla abbracciare, non avevo mai provato simili sentimenti per qualcuno io qui ero felice ma da una parte solo... avevo pochi amici dato che nella mia scuola i secchioni non sono tanto simpatici. sospirai mentre mi insaponavo la testa e chiusi gli occhi immaginandomi come sarebbe stato incontrare Angela. in quel momento sentii qualcosa... un rumore sordo e continuo che cresceva sempre di più. poi capii: era il rompo di un aereo, di quelli dei militari. cominciai ad avvertire dei boati mentre tutto tremava... erano esplosioni! ci stavano bombardando! ma chi e perchè?? non cera tempo! dovevo avvertire mamma,papà e Liz, dovevamo andarcene aprii il vetro scorrevole della doccia e uscii ma non ebbi il tempo di fare niente che qualcosa sfondò la finestra del bagno irrompendo in casa mia. lo stavo guardando a bocca spalancata; nemmeno io avrei saputo giudicare cosa fosse aveva la testa come quella di un felino muso allungato e orecchie a punta e il corpo grosso e massiccio sarà stato il doppio di me ma la parte piu bizzarra... era che era un robot!! aveva il corpo metallico e una coda simile a quella di una volpe per la forma ma era in tutto e per tutto un felino robotizzato o qualcosa di simile. «chi sei?» chiesi con voce tremante «che cosa vuoi da me??» quell' essere non rispose, mi fissò con quegli orribili occhi che brillavano di un rosso accesso poi come un fulmine si avventò su di me e quasi senza che me ne rendessi conto mi infilò quella sua mano fredda e artigliata nella membra trafiggendomi il petto lo guardai a bocca aperta mentre il mio corpo si irrigidiva diventando freddo poi estrasse la sua mano intrisa del mio sangue mentre cadevo a terra senza vita l'ultima cosa che vidi fu la sua bocca irta di denti acuminati aprirsi in un sorriso poco prima che tutto diventasse nero ..... «SVEGLIATI MIA CREATURA!! PRENDI VITA E DESTATI» sentii una voce lontana come se fosse un eco eppure avevo sentito qualcosa... aprii gli occhi e quello che vidi fu questo: ancora non capivo niente ma mi resi conto di essere in una capsula piena di liquido collegato a dei tubi di metallo, fuori dalla capsula un uomo con un camice bianco, un paio di occhialetti come quelli da sub solo neri e da laboratorio e con i capelli e baffi anch'essi bianchi e folti teneva le mani appiccicate al vetro mostranto un sorriso a 24 denti anche se 2 erano d'argento ma ciò che vidi dopo mi lasciò esterrefatto: accanto a lui cerano 2 di quei mostri robot uguali a quello che mi aveva... un attimo! pensai. ((ma dove sono? che sta succedendo qui? chi sono questi?)) uno dei robot si rivolse al tipo col camice che mi fissava sorridente «signore, i valori cerebrali del nuovo soldato sono piuttosto alti, sta pensando e anche piuttosto rapidamente» il tizio che sembrava uno scienziato disse «oh tranquillo 78 si sta semplicemente facendo delle domande, tra poco gli sarà tutto chiaro ora registra i dati e apri la capsula lo voglio pronto all'azione seduta stante». il liquido nella capsula scese rapidamente e una specie di monitor che fluttuava nell'aria mi mostrò l'immagine in 3D di un robot dentro a una capsula attaccato con dei tubi e indicava i segnali vitali regolari e l'energia al 100%. appena il liquido scese la capsula si aprì e i tubi si scollegarono da tutto il mio corpo, lo scienziato mi fece cenno di avvicinarmi dicendo «vieni 91, mio nuovo adepto, certo probabilmente vorrai sapere tutto vero?» io chiesi «lei chi è? e questi mostri cosa sono??» dissi indicando i 2 robot che lo affiancavano. lo scienziato scoppiò a ridere mentre uno dei robot faceva un passo avanti come se lo avessi offeso ma lo scienziato gli mise una braccia davanti per bloccarlo e disse «buono 79, è appena stato creato qualche errore glielo si può perdonare anche se di solito non tollero la sfrontatezza» disse poi mi fissò «ahem, innanzi tutto 91 dovresti mostrarmi un po di riconoscenza ti ho appena dato la vita primo e secondo; non dovresti parlare male dei tuoi fratelli» io chiesi sconvolto «fratelli?? lei è pazzo! io ho già una sorella non ho alcun fratello» a quel punto lo scienziato si voltò furioso fissando il robot alla sua sinistra «78! perchè i suoi ricordi da umano non sono stati cancellati?? esigo una spiegazione ADESSO!» il robot chiamato 78 disse come giustificandosi «mio signore, ci sono stati degli errori nel programma di caricamento è subentrato un virus di classe AT7 quindi...» lo scienziato urlò «ahhhh chiudi il becco razza di incompetente! se lo facevo io a quest'ora riusciva perfetto non voglio sentire scuse!» io intanto lentamente stavo realizzando ciò che mi era accaduto: fissavo le mie mani e continuavo a fissarle esterrefatto la triste verità mi colpì come un fulmine... ero morto, e adesso ero uno di loro! un mostro robotizzato senza vita... cosa ero diventato..? lo scienziato si rivolse a me «dunque, nel tuo caso dovrò spiegarti tutto dato che qualche IDIOTA...» sottolineò guardando 78 «non ti ha inserito le informazioni di base nel programma» io chiesi disperato «che mi avete fatto?? insomma chi cazzo siete?!» urlai ormai in preda alla paura e alla rabbia. lo scienziato disse «se ti calmi e mi ascolti te lo spiegherò allora..» si schiarì la voce «tu sei un prototipo di cyberfox modello ZX serie 34-65-91 i numeri rappresentano la tua linea di montaggio ma noi ti chiamiamo secondo l'ultima serie di numeri ovvero 91 se per caso ce un tuo omonimo in giro allora al tuo nome viene aggiunta una lettera o un numero in aggiunta al suo numero di serie per non fare confusione, tutto chiaro fin qui?» chiese io annuii debolmente «bene d'altronde il tuo cervello contiene una vasta memoria e la tua CPU è fatta per imparare e aquisire in fretta ciò che vede e pratica» io lo guardai e dissi «sono Bill remington non una macchina!» «certo quello era il nome da umano che tu ricordi ma ora le cose sono cambiate, non sei più un misero debole umano ora sei una potente arma da combattimento ai miei comandi come tutti gli altri cyberfox solo un decimo piu potente con qualche optional in più» io continuavo a fissare la mie mani cibernetiche fatte di freddo metallo «ma io... sono morto...» lo scienziato disse «noooo niente affatto tu sei vivo e vegeto non è l'inferno o il paradiso è tutto reale mi ricordo di tutti quelli tramutati in cyberfox che ho creato con le mie mani, 56-A mi portò qui il tuo cuore anni fa e...» io urlai «cosa?!? cuore???» lo scienziato annuii con un gran sorriso «si è tramite quello che creiamo un cyberfox 17 anni fa è cominciata la guerra dei cyberfox per colpa della difesa americana, io inventai il progetto cyberfox per scopi bellici in caso di guerra ma quegli idioti mi sfottevano! dicevano che ero un pazzo disposto a macellare umani per crearne cyborg sotto il mio controllo e mi licenziarono bruciando tutte le mie ricerche ma io...» prese a ridere come un demente «non mi sono dato per vinto nooo, ho testato i risultati delle mie ricerche su una cavia da laboratorio condannata a morte offertosi volontaria per l'operazione il mio primo cyberfox A-1 ohhh bei ricordi» disse in tono sognante «ehi non cambiare discorso mi stavi dicendo a che serve il cuore» dissi, lui tossicchiò «ci sto arrivando con calma ce tutto il tempo... in ogni caso» continuò «dopo il primo in segreto cominciai a crarne a decine,dozzine,centinaia! quando ritenni di averne abbastanza attaccai tutta l'america, i miei cyberfox strappavano cuori alle persone, li portavano qui io li mettevo a refrigerare in modo che si conservassero e quando servivano creavamo un altro cyberfox e cosi via in una catena che non finisce mai, in pochi anni da quando la guerra è cominciata ho spazzato via le più grandi città in pochissimo tempo grazie alle mie unità ma in ogni caso gliel'ho fatta vedere a quei bastardi che mi deridevano ahahahah!» io chiesi esterrefatto «quindi... l'umanità è finita...?» lui disse «veramente non ancora finche tutti gli umani non saranno sterminati, ma stiamo provvedendo a spazzare via le ultime sacche di resistenza, gli altri non capiscono le mie ragioni e sebbene abbia provato a farmi accetare come nuovo leader mondiale loro hanno scelto di combattere e morire lo stesso per la loro causa mah.. si accomodino non importa, diventerò lo stesso padrone del mondo anche senza il loro consenso la mia ricerca è un segreto ed è sconosciuta per loro e ogni volta che l'umanità si imbatte in qualcosa di sconosciuto la reputa una minaccia» «cosa...?» «si è così facciamo l'esempio di uno scorpione lo vedi vicino a te e che fai? niente? no! lo schiacci perchè sai che potrebbe pungerti e ucciderti, ma parliamo sempre del POTREBBE». io lo fissai negli occhi «ma... tu chi sei...?» «ah già.. scusa me ne stavo dimenticando» disse e si sistemò il camice «io sono il dottor Kovic marshall ex scienziato di fama modiale, creatore del progetto cyberfox e.... tuo nuovo padrone» mi porse la mano, io la fissai senza reagire «ora io sono un cyberfox e il mio cuore... è qui dentro?» «già» confermò il dottor Kovic «il cuore è la parte essenziale per creare um cyberfox, io mi ricordo di te non ho bisogno di vedere come eri fatto ma il cuore come il cervello contiene un numero infinito di informazioni e tu 91 sei il primo cyberfox senziente! le informazioni su di te non so come forse grazie a questo imbranato sono rimaste intatte e questo non era mai successo ma è interessante scoprire nuove cose non ti pare?» io dissi «un ultimo paio di domande... se io sono il modello 34-65-91 quanti cyberfox esistono?» Kovic rispose « tutt'ora nel mondo sono operative 904534 unità il computer centrale registra tutto, ora...» mi porse di nuovo la mano «vuoi aiutarmi nel mio glorioso progetto di conquista globale? inchinati e chiamami padrone da ora in poi» io rimasi li a esitare per quasi un minuto poi gli porsi gli strinsi la mano e dissi «d'accordo padrone ti aiuterò ma ce un piccolo errore di calcolo nel tuo piano» lui rise a crepapelle «tranquillo 91 ho considerato tutto non ci sono errori nel mio piano» io dissi «si ce n'è uno» «e quale sarebbe 91?» io sorrisi e risposi «sono io!» poi il mio braccio diventò una sega circolare e mozzai il braccia del dottor Kovic di netto colpendo anche l'occhio sinistro, lui urlò di dolore cadendo sul pavimento gravente ferito «hai dimenticato di dirmi come funziona il mio nuovo corpo e i gadget che ho ma mi è bastato guardare sulle impostazioni intanto che prendevo tempo parlando» Kovic mi maledisse mentre i cyberfox al suo fianco correvano in suo aiuto, io scappai nel corridoi velocemente mentre sentii il dottore urlare «78,79 fermatelo!» «ma padrone è ferito!» «idioti! se lascia la nave vivo può rovinare tutto! vale molto più che la mia vita muovetevi!» intanto io mi ero allontanato abbastanza da non essere a portata e continuavo a scappare, non sapevo come ma dovevo scoprire la verità da solo a qualsiasi costo ma come prima cosa sapevo solo di dover fuggire verso la libertà! continua....

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Capitolo 2
*** capitolo 2: fuga dalla Hephaestus ***


Correvo.... correvo.... verso dove? non c'era scampo e lo sapevo, non sapevo dov'ero diretto. una voce elettronica disse: -ATTENZIONE IL PROGETTO CYBERFOX PROTOTIPO 91-F È FUGGITO A TUTTE LE UNITÀ SOLDATO PRESENTI APRIRE IL FUOCO SUL RIBELLE RIPETO AVETE L'ORDINE DI ELIMINARE IL PROGETTO 91-F!- naturalmente parlavano di me... un cyborg con sembianze di una volpe.... un mostro non più umano ma una creatura, una creatura che era in grado di ragionare e provare emozioni e che si ricordava che era stato umano un tempo... superai un altro corridoio e svoltai a destra trovandomi di fronte ad un corridoio colmo di laser e telecamere automatiche con un arma montata sopra, a quanto pare avevo concluso la mia corsa. sentii le allarmi squillanti e la voce elettronica di un soldato annunciare -a tutti i cyberfox presenti si trova nell'intercapedine F bloccate le uscite e circondatelo non deve fuggire- attivai l'interfaccia di controllo del percorso ma il radar segnalava un ambiente sconosciuto non c'erano informazioni nel mio processore e per fuggire non avrei potuto continuare a girovagare a caso o mi avrebbero preso ed eliminato a breve, la mia scheda CPU ragionava in autonomo e velocissimo in 48,8 secondi avevo imparato a memoria tutte le funzionalità del mio nuovo corpo meccanico. ora velocemente analizzando l'ambiente attivai la vista ultravioletta cercando un terminale con cui potermi collegare e sottrarre le informazioni tenute in quello strano luogo in cui ero "rinato". trovai quello che cercavo, era dall'altra parte del corridoio armato di laser e telecamere, dannazione dovevo trovare un modo di superare quel punto. in quel momento arrivarono dal corridoio dietro di me 2 cyberfox da ricognizione di tipo 5C con delle armi leggere a impulsi elettrici e proiettili stordenti (era tutto scritto nell'interfaccia del mio schermo) -fermo 91 fa un passo e ti friggiamo il cuore- io dissi -tsk, non ce la farete con quelle armi- prima che nessuno potesse muovere un muscolo analizzai il mio arsenale e vi trovai delle granate al fosforo, persino per una macchina sarebbe stato difficile individuarmi. alzai le mani simulando una resa i 2 ricognitori ignari del pericolo vennero avanti con delle manette al plasma, avevano abbassato le armi e la guardia, appena furono a portata aprii la coda cibernetica sputandone fuori un paio di granate al fosfore che emisero un fumo rossastro. feci un salto acrobatico con capriola portandomi dietro di loro e con movimenti rapidissimi spezzai il collo a uno di loro e con la lama da polso aderente al braccio trafissi il secondo al cuore, non fu difficile vista la debole corazza per aumentare la leggerezza ed abilità in battaglia per fortuna avevo saputo essere più furbo. ora dovevo arrivare a quel terminale, il fumo ddella granata si diradò in breve dandomi una chiara visuale. secondo il sistema difensivo avrei dovuto eliminare le sentinelle e passare ma c'era un solo modo per farlo... poggiai le mani dietro le spalle e ne estrassi 2 letali lame rotanti come quelle di un saldatore, quel pazzo di kovic aveva ragione: ero unico, un arma vivente e pensante ma soprattutto avevo qualcosa che molti cyberfox non avevano: (apparte ovvio gli accessori extra,una CPU avanzata,un sistema di auto-difesa e di esplorazione quasi autonomo e una corazza di una lega metallica potentissima) delle emozioni ed i ricordi che stranamente non si erano cancellati. segnai la traiettoria visiva su ogni sentinella telecamera e scagliai le 2 lame che le fecero a pezzi una dopo l'altra ed infine grazie ai sensori magnetici tornarono a me. con una corsetta e passetti ben coordinati riuscii ad eludere la griglia laser sul pavimento ed arrivai al suddetto terminale. con l'indice destro da cui fuoriuscì una fiamma ossidrica fusi un poco la parete d'acciaio e ne tirai fuori un piccolo pannello pieno di fili elettrici. afferrai il mio cavo di interconnessione dietro il mio collo e lo collegai ad una piccola entrata USB, non appena fui connesso un energia incredibile mi circondò, mi sentivo benissimo! era come essere un tutt'uno col cyber spazio migliaia di informazioni che potevo prendere ed incanalare nel mio processore! c'era di tutto, manuali di battaglia cyberfox, tattiche dei soldati, assemblaggio di intelligenze artificiali, memorie esterne sui droidi, connessioni interplanetarie ai satelliti non saprei come descriverlo, provate ad immaginare di viaggiare con il proprio corpo su internet ed assorbire tutto ciò che vi circonda in pochissimo tempo come il download più veloce in vita vostra. arrivai finalmente alla mappa che cercavo ed il luogo dove mi trovavo: ero a bordo della Hephaestus, la nave ammiraglia da guerra cyber-fox ed il centro principale dove si assemblavano cyber-fox ed i cuori umani tenuti in stasi nelle celle frigorifere avrei voluto andare oltre ma subito dopo sentii come un altra presenza insieme a me nella rete. udii una strana risarina e una voce risuonò sullo spazio che mi circondava -è così... è qui che ti nascondi 91, credevi di sottrarci le informazioni ed connetterti sulle nostre linee senza che ce ne accorgessimo? peccato che ora sappiamo dove ti trovi- scoppiò a ridere e subito dopo tutto attorno a me si spense e divenne nero, riaprii gli occhi (se 2 vetrini rossi con le luci erano occhi) e mi scollegai rapidamente dal terminale, mi avevano escluso dalle linee e bloccato gli accessi a tutta la nave ma ora non mi importava, avevo la mappa della Hephaestus e tutte le sue informazioni, sapevo persino quanti soldati erano a bordo al momento: erano circa 2756 unità presenti se si escludono i 5941che erano fuori in esplorazione ed in battaglia. mentre analizzavo la mappa del gigantesco velivolo la voce agli altoparlanti annunciò -attenzione il progetto 91 si trova nel blocco 3 tutte le unità armate vicino a quel settore si diragano lì, il segnale di 2 unità da ricognizione è scomparso, fate attenzione potrebbe essere ostile- a breve mi sarebbero stati addosso, le vie di fuga ed i boccaporti erano stati sigillati e mi ci sarebbe voluto troppo a sfondare un singolo accesso ed analizzando a fondo la mappa restava un solo modo per uscire e non sarebbe stato facile, l'unica via d'uscita era la sala motori attraverso il condotto dove si brucia il carburante, in pratica avrei dovuto passare attraverso le fiamme dell'inferno! corsi rapido attraverso le sale ed i corridoi, molti cyber-fox mi vennero dietro gridando di fermarmi fui colpito da vari colpi al plasma ed al laser, alla fine raggiunsi il condotto di scarico del carburante dove i post bruciatori della nave la tenevano sollevata in aria. aprii il condotto ma venni circondato da vari cyber-fox armati con fucili d'assalto a proiettili laser e alcuni pucili a tripla canna plasma, un colpo era letale a distanza ravvicinata. sentii una voce che diceva agli altoparlanti: -91 mi senti? sono io tuo padre- tossicchio, era il dottor kovic il mio "creatore" e creatore di tutti gli altri cyber-fox -ascolta 91 so che sei confuso e probabilmente impaurito, il tuo cuore è quello di un ragazzino è normale- io urlai -stammi lontano, tu ed i tuoi mostri meccanici!- lui continuò -soldati riponete le armi non c'è bisogno di ucciderlo sarebbe uno spreco immane, ora 91 parliamo pacificamente ok? fa come ti dico e nessuno ti farà del male te lo prometto ragazzo- i soldati abbassarono le armi, io feci un passo verso l'unica via di salvezza, kovic disse -91 per favore non fare quello che penso, quella è una via d'uscita ma se entri lì ti friggerai come un uovo il calore emesso dai post bruciatori ti squaglierà la corazza e morirai, è questo che vuoi? io posso offrirti un altra soluzione se mi ascolti- io dissi più calmo -che cosa vuoi da me? perchè mi hai creato perchè...?- kovic disse -ragazzo mio, c'è solo stato un piccolo errore nel tuo programma, mi hai quasi ucciso eppure sono disposto a perdonarti, un padre premuroso perdona suo figlio anche se esso lo insulta, vieni con i tuoi fratelli, insieme scopriremo cosa ti è successo e risolveremo il problema, ti smonteremo e ti ricostruiremo più perfetto di prima senza la paura senza la tristezza ma terremo le emozioni che a te servono che ne pensi?- io dissi -ed i miei ricordi, volete togliermeli non è così??- kovic disse -non verrai privato dei ricordi se fai come ti dico io ed esegui gli ordini ok? ora puoi scegliere tra un nuovo futuro come comandante delle mie schiere cyber-fox o una morte orrenda in quel condotto sta a te scegliere ma sono sicuro che farai la scelta giusta ragazzo mio ormai sei uno di noi e lo sai perfettamente che non potrai mai tornare umano, pensaci bene- io non sapevo cosa dire, ancora una volta fissai le mie mani meccaniche che mi ricordarono che Bill Remington ormai era morto.... era morto all'esterno forse ma non all'interno e se sceglievo la via di kovic sarei morto anche dentro, non ero stupido, sapevo che voleva solo tranquillizzarmi ma in realtà mi avrebbe privato delle emozioni e reso una macchina ai suoi comandi... non potevo permettermelo. alzai la testa e dissi -kovic... ho scelto- -ebbene? cosa hai deciso- se avessi potuto sorridere lo avrei fatto, dissi -se la scelta è tra questo destino nefasto e la morte...scelgo la morte- -NO! FERMATELO!- urlò il dottore ma ormai era troppo tardi mi lasciai andare cadendo tra le fiamme dei razzi della Hephaestus venendo avvolto dalle fiamme e avvertendo segnali di dolore nei miei nervi cibernetici, sul mio schermo apparve il segnale di pericolo di temperatura eccessiva e che il mio corpo si stava surriscaldando, chiusi le palpebre in attesa della fine mentre cadevo attraverso la tubazione ma poi.... accadde qualcosa che non avrei mai pensato: entrò in gioco il sistema di raffreddamento automatico, il mio corpo espulse dei gas a temperatura sotto zero come dell'azoto liquido per raffreddare il metallo del mio corpo e subito dopo una nuova speranza si riaccese in me, non era finita! mi aggrappai alla parete e con le unghie di mani e piedi cercai di frenare la caduta mentre i gas continuavano a fuoriuscire dal corpo da vari fori , scintille schizzarono ovunque e purtroppo non riuscii a frenare in tempo.. venni espulso dal razzo A3 e caddi nel vuoto, il mio arsenale non comprendeva purtroppo paracadute o razzi ai piedi mi sarei sfracellato al suolo, a quel punto non avevo più speranza mi voltai sulla schiena guardando dall'alto la gigantesca nave volante e tutto il suo plotone diventare sempre più piccoli, chiusi gli occhi e sentii il crashhhhh del mio schianto al suolo, ero caduto addosso a vari pezzi di metallo ammassati e là rimasi per quasi 2 ore senza muovermi. [ ] nessun cyber-fox era venuto a recuperare i miei resti, l'interfaccia diceva che il mio corpo aveva subito parecchi danni, qualche pezzo era saltato ed i nervi erano stati danneggiati in più stavo perdendo liquido della batteria nel polmone sinistro... ma il cuore era intatto non so come. sentii delle voci che venivano verso di me, non sentivo bene il mio orecchio destro si era staccato danneggiando il mio sensore audio. all'improvviso mi trovai sopra 3 persone ma erano controluce, regolai l'ottica e potei vederli meglio: erano un uomo, una donna e un ragazzo di circa 15 anni, tutti e 3 vestiti come militari armati -che ci fa in questo mucchio di rottami questo cyber-fox?- disse l'uomo -non lo so non ha senso, forse dei ribelli lo hanno distrutto per prendere pezzi di ricambio e lo hanno mollato qui- disse la donna. il ragazzo si chienò sul mio petto e battè con le nocche -ehi! il suo cuore è intatto! è ancora funzionante attenti!- gridò -fatti da parte max- l'uomo e la donna estrassero dei fucili e mi puntarono, la donna disse -se è vivo liberiamocene in fretta- io rapidamente mi coprii con le braccia e supplicai -NO! VI PREGO NON SPARATE, NON MI UCCIDETE!- abbassai a poco a poco le braccia e ciò che vidi mi lasciò molto, molto perplesso. i 3 mi guardarono con un espressione quasi terrorizzata in volto come se avessi detto chissà cosa e rimasero a fissarmi mentre io fissavo loro mentre ancora faticavo a rendermi conto che ero vivo..... CONTINUA......

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Capitolo 3
*** capitolo 3: le rovine della terra ***


-Kain, hai visto??- disse la donna incredula mentre l'uomo ed il ragazzo mi fissavano a bocca aperta come non avessero mai visto una macchina con sembianze di volpe che parla. lentamente mi sollevai guardandomi intorno, la mia interfaccia diceva che la mia caduta dalla Hephaestus aveva danneggiato il sistema nervoso, vari circuiti visivi e tattili e la risposta psionica era diminuita del 40% ma tutto sommato ero vivo anche se non sapevo per quanto. la donna l'uomo detto Kain e il ragazzo mi puntarono le armi contro e Kain disse -non provare a muoverti! .... ho visto Kelly... e non riesco a crederci- il ragazzo disse -ma perchè discutiamo?? loro sono i cyber-fox! sono il nemico, dobbiamo friggerlo ora prima che escogiti un trucco per farci fuori! un attimo di esitazione e saremo morti!- Kelly disse -lo sappiamo Marco, ok hai ragione dev'essere un trucco per farci abbassare la guardia!- io dissi -ma che diavolo avete tutti voi?? non sono scampato a una morte per mano di quei pazzi per farmi uccidere da voi!- Kain disse -come cavolo fa a parlare così?? sembra umano!- Marco il ragazzo mi puntò un fucile automatico contro ma Kelly lo fermò -aspetta! non è mai successa una cosa del genere! non esistono cyber-fox così, devo capire che diavolo è!- io urlai -EHI! VOLETE PIANTARLA DI PARLARE COME SE NON CI FOSSI?!- Kain disse -zitto ammasso di ferraglia! potrei ancora decidere di farti a pezzetti- Kelly disse -Kain basta! non irritarlo per favore non voglio combattere ma voglio capire...- poi mi guardò e tossicchiò imbarazzata -qual'è il tuo nome? anzi il tuo numero di identificazione e linea di montaggio, voi vi identificate con i numeri giusto?- io dissi -no io non sono un pezzo di ferro io sono una persona, mi chiamo... anzi mi chiamavo Bill remington quando ero umano- Marco disse -hai detto Remington??- i 3 si fissarono e Kain scosse la testa serio -mi conoscete?- chiesi, Kelly disse -senti ti abbiamo visto cadere da una flotta da guerra di passaggio da sopra le colline, puoi dirci che è successo?- io dissi -vi dirò quello che volete ma ho bisogno di sapere 2 cose per favore primo: dove ci troviamo? che stato è questo?- Marco disse -siamo in Canada genio, ma che razza di cyber-fox sei? dovresti sapere tutto sul terreno dove ti trovi e su come uccidere eccetera no?- io dissi indignato -scusa tanto se il mio lettore è danneggiato ragazzino- lui urlò -ehi come mi hai chiamato pezzo di latta?!- Kain lo bloccò prima che mi saltasse addosso cercando di calmarlo e Kelly disse -è vero siamo in Canada, ma da dove vieni?- io dissi -sono fuggito dalla Hephaestus ma la caduta mi ha quasi distrutto ero convinto che sarei morto, sentite non so cosa stia accadendo il mio corpo è danneggiato, non c'è un riparatore o un meccanico nel paraggi?- Kain disse -stai scherzando? perchè dovremo ripararti? in modo che tu dopo ci ammazzi tutti??- io dissi -non me ne frega un accidente di uccidervi, devo rimettermi in sesto poi deciderò cosa fare ma di certo non miro ad uccidere nessuno- Kelly mi guardò per un po poi disse solo -va bene- Marco disse -Kelly sei impazzita?? vuoi davvero aiutarlo?!- lei disse -si è sincero, non è una macchina assassina- Kain disse -e che vorresti fare?- Kelly disse -lo porto da Sibilla è il miglior ingegnere tecnico della zona, lei è bravissima ad assemblare e disassemblare i cyborg e le cose meccaniche- Kain -oh sicuro e poi gli dai pure il codice per entrare nella nostra base?- Kelly disse -sta tranquillo prenderò provvedimenti- frugò nel borsone e ne uscì con un filo di un metallo di una lega indistruttibile che poteva piegarsi e delle manette di grossa taglia al plasma, strumenti parecchio avanzati per quest'epoca... Kelly mi chiese -ce la fai ad alzarti?- a fatica mi alzai e un po di liquido azzurrognolo colò dal mio fianco, perdevo carburante dai polmoni che fungevano da batterie. Kain disse -muoviti sei a pezzi.... ehm come hai detto che ti chiami?- io dissi -Bill... Bill remington- gli porsi la mano, lui la guardò poi mi guardò e la strinse -è stano fare conoscenza con una macchina che si comporta proprio da umano ma non pensare che mi fidi di te chiaro?- io dissi -non pretendo nulla, voglio solo aggiustare il mio corpo-. mi legarono il filo sulla coda per evitare brutti tiri e mi ammanettarono conducendomi avanti, Kain e Kelly erano avanti e facevano strada parlando tra loro, Marco invece era dietro di me con l'arma in pugno che mi teneva d'occhio, avevo l'impressione di non stargli molto simpatico, ogni volta che mi voltavo mi fissava truce. dalla discarica giungemmo a una palude e dalla palude arrivammo alle rovine devastate di una città -quanto manca ancora?- chiesi Kain rispose -non molto, il bunker di Sibilla è in città, li lavora alle sue macchinerie e dio-solo-sa-cosa- io mi guardavo intorno vedevo distruzione ovunque, non c'era anima viva per le strade -che è successo alla città?- Marco disse -la resistenza è caduta già 2 anni fa per colpa vostra maledetti cyber-fox- io dissi -ehi sia chiaro che io non centro con loro, hanno cercato di ammazzarmi- Kain disse -hanno cercato di ucciderci tutti questo fanno loro, imperversano per le strade di città,ponti di collegamento,campi sono ovunque nel mondo quei bastardi- io dissi -io sono stato creato solo oggi, non ne sapevo nulla... ma che anno è..?- chiesi temendo la risposta, Kelly disse -siamo nel 2026 ora- ero esterrefatto -12 anni... non è possibile.. nient'altro che un organo per tutto questo tempo, tenuto in freezer e ora... una macchina- Kelly proseguì -2014? sei stato preso in quel periodo? la guerra coi cyber-fox del dottor Kovic cominciò esattamente 12 anni fa nel caldo mese di giugno, l'umanità subì un duro colpo- io dissi -uno di quei mostri mi ha strappato il cuore e lo ha messo in questo... questo abominio di metallo! in questi 12 anni non ci sono stato ero morto, non so cosa è successo da li a ora- Kelly disse -beh ti aggiorno subito Bill remington, guardati intorno! i cyber-fox hanno distrutto il mondo, hanno preso il controllo delle città principali, hanno sterminato la popolazione e strappato i cuori delle persone per fabbricare altri mostri metallici!- io chiesi -ma le grandi potenze non hanno reagito?- lei disse -ovviamente, gli uomini hanno reagito con violenza, vari governi nel mondo hanno unito le forze creando le prime unità della C.R.A la cyber resistence army, molti di noi hanno trovato rifugio nei boschi, in mezzo alla natura o in vecchie piattaforme petrolifere e basi sottoterra là dove non vi è dominio dei cyber-fox, le città non erano piu sicure per noi, ogni tanto gli avamposti mandano dei gruppetti di soldati volontari in esplorazione per saccheggiare case abbandonate o scoprire qualcosa in più sul conto delle macchine, perlopiù per sopravvivere cerchiamo viveri, armi, indumenti qualsiasi cosa torni utile e...- Kain interruppe Kelly facendo il gesto di fermarsi e fare silenzo, poi disse sussurrando -presto state giù- Marco disse avvicinandosi -che succede Kain?- lui indicò in fondo dei piccoli aerei robot senza pilota che si aggiravano per gli edifici ai piani bassi -una pattuglia di droni cercatori, sono in perlustrazione, se ci vedono metteranno in allerta le unità di sterminio, dobbiamo nasconderci- Marco mi premette l'arma sul muso dicendo -tu non provare a scappare- io ringhiai -non ne avevo intenzione- ci nascondemmo in una villetta e con un binocolo Kain e Kelly si accertarono che i droni passassero dopo circa 18 minuti Kain disse -molto bene, scampato pericolo, forza il bunker di Sibilla è ormai a qualche kilometro da qui, ah Kelly forse è meglio che avvisi la base che a causa di qualche "contrattempo" dovremmo tornare più tardi- -lo faccio subito, dammi il satellitare- Kain passò il telefono a Kelly che informò la sua squadra -qui Kelly, Brad mi ricevi? ... si senti dobbiamo informarvi che dobbiamo passare da Sibilla per un piccolo affare potremo tardare un po e.... no non è il momento di spiegare, a tempo debito lo saprai... senti non rompere ok? è importante, non vado certo a farmi aggiustare il motorino! .... no non so quando torniamo potrebbe volerci tutto il giorno.... si si ovvio che sono con me, dai devo andare ora ti contattiamo noi-. ci dirigemmo velocemente per le strade, Kain disse -dobbiamo trovare un mezzo e semplificarci l'ultimo tratto di strada- io chiesi -non avete il vostro mezzo?- Kelly disse -i mezzi blindati sono solo nelle basi principali della C.R.A e non purtroppo non sono disposti ad affidarci tali risorse, i blindati sono pochi e ben armati noi squadroni normali ci muoviamo a piedi- Marco sbottò -una bella seccatura a mio parere se ogni santa volta per muoverci bisogna appropiarsi di veicoli civili anche in caso di emergenza o di fuga- Kain aggiunse -già da quando è cominciata la guerra moltissimi veicoli sono rimasti abbandonati ma molti dei quali sono fuori uso a causa della guerriglia cibernetica che vede utilizzare armi come granate al plasma elettromagnetico che mandano fuori uso qualunque circuito eccetto ovviamente la tua tecnologia cyber-fox- io mi guardai intorno -quindi?- chiesi -quindi dobbiamo sperare di beccare un veicolo che funzioni- disse Kain -guardate! là c'è il parcheggio di un centro commerciale!- indicò Marco. ci dirigemmo in quel punto: l'area era ricca di veicoli, Kain riuscì a mettere in moto un camion unendo i fili, io mi misi sul retro con Marco (ovviamente non senza il suo fucilone incollato alla faccia) Kelly e Kain davanti alla guida, chiudemmo il portellone sul retro e partimmo quei 2 davanti si misero a parlottare mentre io e Marco non avevamo nulla dirci. mi misi ad analizzare i dati raccolti al terminale sulla Hephaestus ed i danni subiti, stavo perdendo liquido elettro-sintetico dalla batteria polmonare, Kelly mi aveva legato una fasciatura per arrestare l'emorragia. arrivammo poco dopo al bunker di Sibilla, Kain bussò alla porta d'acciaio, una finestrella si aprì e una vocetta un poco striminzita chiese -parola d'ordine?- Kain disse -arma d'acciaio che cammina senza corde vocali- la vocetta che supposi fosse Sibilla disse -oh stavolta te la sei ricordata eh? bravo ragazzo- la porta si spalancò e ci trovammo faccia a faccia con una ragazzina occhialuta che doveva avere 20 al massimo aveva le treccine e il lucida-labbra -ciao Sibilla- la salutò Kelly -ascolta dovremmo chiederti un piccolo favore- -oh si è di che si tratta? badate non chiedetemi di nuovo di aggiustare il VK- Rocket a impulsi ho già avuto fin troppe rogne con quell'arma- Marco disse -oh no tranquilla sono certo che il tuo incarico ti piacerà- sorrise maligno, subito dopo avanzai entrando nel bunker, Sibilla rimase scioccata. Kain disse subito -so che può essere uno shock e che non lo faresti mai ma avremmo bisogno che aggiustassi lui- io pensavo che fosse spaventata dai cyber-fox ma subito dopo un sorriso si dipinse sulle sue labbra e urlò eccitata -avete catturato un cyber-fox vivo?! nessuno ci è mai riuscito come avete fatto è impossibile! di solito me li riportano a pezzettini ma questo... wooow! è integro!- saltellando felice mi squadrò dalla testa ai piedi con gli occhi che luccicavano -ehi basta mi metti in imbarazzo- dissi -waahhh- Sibilla emise un urlo striminzito e arretrò -m-ma cosa? in imbarazzo? i cyber-fox non hanno emozioni, non puoi essere in imbarazzo!- io dissi -beh io si ok? ora per favore puoi aggiustarmi?- lei tornò a sorridere e annuì -certo che posso, seguimi nel mio laboratorio, forza venite- ci fece salire su un ascensore segreto che ci portò sotto terra, mi chiedevo come mai aveva accettano così facilmente, dovetti chiedere spiegazioni a Marco dietro di me, bisbigliai -psst ehi, ma perchè è così felice di aggiustarmi? i cyber-fox non sono...?- -si ma lei adora il suo lavoro, costruire e riparare armi,veicoli,cyborg qualsiasi cosa sia elettrico,meccanico o cibernetico lei lo adora, puah è una cosa disgustosa secondo me andrete d'accordo come 2 piccioncini: la fanciulla ignara e l'abominio metallico- io dissi -daah chiudi il becco-. arrivati nel suo laboratorio sotterraneo Sibilla disse -ehi io ora non voglio farvi domande su questo cyber-fox è un bellissimo regalo la possibilità di ripararne uno tanto che non chiederò neanche compenso ma visto che sembra cosciente voglio delle risposte da lui stesso ma forse sarà meglio dopo che lo avrò riparato e... dobbiamo entrare nella camera delle nanoparticelle da soli- -pazzoide- tossicchiò Marco, Kain disse -Sibilla con tutto il rispetto non è sicuro che tu stia da sola con lui, è un cyber-fox potrebbe semplicemente essere tutta uns farsa ed è meglio non abbassare la guardia- ma lei obbiettò -sciocchezze, questo cyber-fox avrebbe potuto spezzare quelle manette in qualsiasi momento e ne era cosciente eppure non vi si è ribellato... giusto? mi guardò -si... ma non mi sarebbe convenuto perchè ero danneggiato e non sarei durato a lungo in queste condizioni no?- guardai Kelly e Kain, Kelly disse -francamente ha ragione Sibilla, le manette e il blocca della coda non sono una garanzia poteva tranquillamente liberarsi- ma Kain disse -no mi spiace ma non se ne parla, entriamo con te Sibilla- lei scollò la spalle -come volete, però vi avverto che se volete morire per le radiazioni basta dirlo ed io ho una sola tuta: la mia- Marco disse -beh il cuore di quel pezzo di ferro è un organo umano le radiazioni non lo intaccherebbero?- Sibilla disse -non ne sono certa ma l'armatura dei cyber-fox è abbastanza spessa che le radiazioni non dovrebbero arrivare al cuore-. alla fine si arresero, mi liberarono ed entrai con Sibilla nella stanza piena di macchinari dove c'erano varie avvertenze di pericolo radiazioni, lei indossò la tuta anti-radiazioni e mi condusse ad una vasca con dei neon bianchi e disse -coricati qui, valuterò i danni e ti rimetterò in sesto, tornerai operativo al 100% ma prima ho un ultima domanda da farti...- io la guardai attraverso le spesse lenti degli occhiali e dissi -va bene dimmi- lei mi guardò intensamente negli occhi e chiese -qual'è il tuo nome? cioè so che sei il numero 91-F lo hai stampato sulla schiena ma, hai un nome tuo?- io risposi -mi chiamo Bill, Bill remington- Sibilla mi fece accomodare nella vasca-capsula e disse -ok allora preparati Bill, è ora di metterci al lavoro- chiuse ermeticamente la capsula e mi mostrò il pollice in su, io feci lo stesso ed a quel punto alcuni tubi si collegarono alle mie braccia, gambe ed un cavo neurale si collegò direttamente alla mia CPU nel cervello e mi portò nel mondo dei sogni..... CONTINUA.....

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Capitolo 4
*** capitolo 4: territorio ostile ***


mi ritrovai in una camera larga con pareti di metallo illuminata da neon rossi, analizzando la sala non vi era alcun periocolo ma non riuscivo a stabilire dove fossi finito, ero pienamente cosciente del fatto che fosse un sogno o una cosa simile. -Bill mi ricevi? i tuoi segnali sono stabili!- disse una voce femminile molto infantile, era Sibilla. -affermativo ti sento! dove mi trovo qui?- la voce di Sibilla risuonò nell'area -questa è una realtà virtuale,mentre ti riparo potrai stare qui in questa camera di addestramento, è un processo che installiamo nelle nostre intelligenze artificiali mentre sono in fase di riparazione se solo avessi impiantate delle unità a deframmentazione nano-riparatrici sicuramente ti saresti potuto aggiustare per conto tuo ma dal momento che non è così...- io chiesi -e che dovrei fare qui scusa? starmene in una mini-prigione? non hai mondi in 4D completamente esplorabili?- Sibilla disse -no mi dispiace la scheda madre di questi computer non supporta cose del genere tuttavia forse ho un programma di training con cui potresti divertirti il problema è che non so quanto tiene il tuo processore- io risposi -100.790 giga byte di memoria interna piu naturalmente il milione di memoria della CPU esterna con almeno un centinaio di giga in ram grazie ai visori di diffusione della retina che legge ogni realtà virtuale fin'ora inventata- Sibille emise un woooooow davvero sonoro -certo che voi cyber-fox siete proprio all'avanguardia eh? chiunque abbia creato questo progetto è un genio della robotica, ok a quanto pare non c'è problema in fatto di realtà virtuali! sei meglio di un super computer TEK-10 delle basi CRA più organizzate- io dissi -ho controllato nell'archivio del mio database sulle informazioni di sistema e non ci ho messo molto- lei disse -ok allora carico il programma non peserà nulla per il tuo sistema- -di che si tratta- -è una mappa 3D ad alta risoluzione da kilometri 100x100 abbastanza ampia ma divertente, credimi i giovani vanno matti per questo programma- spiegò Sibilla, io dissi -bene,procedi- le pareti e la stanza scomparvero e si materializzò un ambiente completamente diverso: sembrava una forestra tropicale piena di palme, laghetti, montagne in lontananza... un mondo verde e rigoglioso come quello che avevo conosciuto prima della guerra coi cyber-fox. Mi guardai intorno sorpreso -è incredibile! grazie mille Sibilla è bellissimo- lei disse -attento a non uscire dai confini della mappa, ricorda che è tutta una simulazione- io chiesi -e a cosa serve?- -semplice: addestramento Bill, qui colleghiamo le macchine per testarne le armi e i soldati che vogliono un po di brivido da campo di battaglia- -ah interessante- commentai -adesso se non ti spiace ti passo la console e mi scollego ho bisogno di concentrazione- disse Sibilla. una specie di macchinario simile a un computer mi si materializzò di fronte -Bill prima di andare.. hai bisogno che ti spieghi come funziona?- io dissi -non preoccuparti, penso di potermela cavare da solo da qui- -ok allora ci rivediamo quando ti risveglierai, ci vorranno circa 3 ore per le riparazioni passo e chiudo- disse lei con una risatina. bene a quel punto non dovevo fare altro che... trovare un modo per ammazzare il tempo, ah non sapevo che avrei dato per avere il mio pianoforte, ero piuttosto bravo a suonare a casa... già casa..... pensai a lizabeth... la mia sorellina... mamma e papà... erano morti... o chissà dove ma ero certo che non li avrei mai più rivisti, ero un cyberfox ormai. sospirai e avanzai verso la console cercando di non pensare alla mia vecchia vita, forse i miei ricordi avrebbero dovuto svanire, in quel modo non avrei sofferto... ricordare fa sempre male. sullo schermo c'erano varie opzioni ma le principali erano 3 scritte in rosso che dicevano: equipaggiamento, mezzi di trasporto e avversari in ognuna delle 3 vi erano una serie di categorie specifiche. cliccai su mezzi di trasporto vi erano categorie come velivoli aeronavi, aeromoto, aeroplani del XXI secolo, jet, elicotteri eccetera, poi cera la categoria dei veicoli terrestri come automobili, berline, sportive, vintage, camionette, furgoni blindati mezzi d'uso comune (almeno prima della guerra) c'era addirittura la categoria per i mezzi subaquei o anfibi come piccoli sommergibili, moto d'acqua, motoscafi, yaght di piccola taglia e persino navi cargo, petroliere e portaerei ma erano bloccate dato che in questa simulazione potevano essere generati solo mezzi di una certa massa e poi non ne sarei fatto nulla, probabilmente esistevano simulazioni in mare aperto per quelle. i mezzi corazzati erano molto allettanti anche quando ero umano nei videogames li utilizzavo sempre; vi erano blindati, tank supercorazzati, jeep militari e veicoli adatti a corse nel deserto. quella simulazione aveva tutto beh quasi tutto... guardai sulla sezione equipaggiamento con le categorie armamenti, corazze, accessori, vestiario, armi corpo a corpo e tanto altro. rapidamente scorsi la sezione avversari, naturalmente i nemici e le categorie più frequenti erano i miei coetanei cyberfox c'erano almeno 6-7 varianti come ad esempio ricognitore, soldato d'assalto, cyberfox geniere, specialista tattico eccetera... poi cerano uomini naturalmente anche se mi domandavo che senso aveva per gli uomini uccidersi a vicenda se l'umanità era ormai vicina al baratro. cera la sezione UMA ovvero unità meccaniche autonome che era composta da piccoli droni e macchinari armati capaci di ragionare e colpire i bersagli in piena autonomia. in breve si poteva creare un autentico campo di battaglia virtuale in 1000 modi diversi, capivo perchè Sibilla mi avesse detto che non mi sarei annoiato, in breve mi creai un equipaggiamento e richiamai un mezzo. avevo scelto una jeep rossa con la cappote con una torretta mitragliatrice montata sopra, una corazza al plasma capace di deviare i colpi di armi da fuoco, una coppia di pistole laser, e una cintura con 5 granate al napalm. montai sulla jeep (inizialmente ero preoccupato perchè non avevo mai guidato ma la mia cpu avanzata ci mise poco a apprendere la tecnica di guida) cominciando così l'esplorazione del luogo, lo scanner non mostrava segni di vita non che mi aspettassi che la simulazione includesse animali o modifiche ambientali come il tempo atmosferico, anche se immaginavo non ci sarebbe voluto molto a generarle. mentre guidavo per quell'ambiente forestiero estrassi il mio tablet collegato in remoto alla console centrale per scegliere qualcos'altro, pensai di dovermi allenare a combattere anche se questi nemici erano finti.. ma in un confronto reale mi avrebbero ridotto male se non imparavo sul momento in cui avevo la possibilità, mi scelsi un paio di avversari cyberfox e un nemico bizzarro G-Y-Z dino 432 prototype. gli avversari selezionati comparvero davanti a me a pochi metri di distanza solo che il prototipo che avevo scelto... era un cyber-tyrannosauro rex a grandezza naturale! -oh merda! non lo avevo previsto- feci retromarcia mentre i nemici avanzavano verso di me i cyberfox mi spararono contro con le loro armi mentre il cyber dinosauro si mise a correre non appena mi vide. ok che era una simulazione ma sperai che non si morisse laggiù, diedi gas ma il veicolo non era abbastanza veloce! il rex era praticamente su di me, mollai il volante e mi misi alla torretta, sparai contro il prototipo danneggiandolo e lui per tutta risposta aprii la bocca e mi sputò un getto fiammeggiante ad alta temperatura, (mi chiesi se non fosse imparentato con un drago). senza esitare saltai giù dal veicolo che saltò per aria, prima che gli altri 2 cyber-fox mi fossero addosso strappai la cintura a granate al napalm dal mio torace metallico e saltai schivando un morso del bestione meccanico saltandogli sul muso e infilandogli in bocca il cinturone attivo poi saltai giù sopra uno dei miei altri 2 avversari, il prototipo fece un bel botto (credetemi spettacolare) torsi il collo a uno dei cyber-fox staccandogli la testa poi estrassi le pistole al plasma sparando sull'altro distruggendolo in pochissimo tempo... avevo scelto degli avversari scarsi o ero davvero cosí forte in combattimento? non sapevo di preciso cosa dovevo fare, cosi tornai alla console passai del tempo a scorrere gli oggetti inseriti nella simulazione, provavo uno strano senso di reclusione in quella simulazione dopo un po, era come se i sensi mi dicessero che quella simulazione era reale e vastissima ma in cuor mio sapevo di essere chiuso in un piccolo spazio irreale per ingannare la mente e questo mi diceva solo che ero ancora umano. fui felice di rendermene conto anche se non sapevo bene come sentirmi in realtà, in quel corpo potevo calcolare e misurare ogni cosa ma le emozioni e i ricordi non erano valutabili, mi chiedevo se... se mi sarebbero stati d'intralcio durante le prossime battaglie, sarei diventato una fredda macchina assassina come i miei simili? era necessario uccidere senza esitazioni? c'erano molte domande che cercavano risposta ma a un certo punto la voce squillante di Sibilla mi riportò alla realtà (per così dire) -Bill ci sei ancora? scusa per l'interruzione, ti stavi divertendo in quella simulazione?- io le risposi -ehm.. scusa, ti offenderesti se ti dicessi che mi sento come un claustrofobico in una cella stretta coi muri di cemento?- Sibilla fece un attimo di silenzio poi disse -no... lo comprendo.. non ti biasimo se non ti piace, hai ancora un lato umano- era la medesima cosa che avevo pensato -comunque..- riprese -le riparazioni al tuo corpo sono state ultimate adesso, se sei pronto ti disconetto, dovete raggiungere la base CRA prima che cali il sole avete ancora un po di strada- io alzai lo sguardo e affermai -molto bene, sono pronto!- tutto divenne bianco all'improvviso e l'ambiente circostante sparì, quando riaprii gli occhi ero di nuovo nella capsula medica dove Sibilla mi aveva collegato; me la ritrovai con la faccia premuta contro il vetro tutta sorridente -buongiorno bell'addormentato- senza rispondere diedi una piccola occhiata al mio database: l'interfaccia mostrava che i danni che avevo subito cadendo dalla nave ammiraglia cyber-fox erano stati tutti riparati, ero di nuovo al 100% operativo! Sibilla mi aiutò a uscire e scollegare i cavi dal mio corpo -questo problema è risolto- disse -ora che sei pronto, possiamo tornare dai tuoi amici della resistenza- io annuii determinato, avevo ancora un sacco di dubbi che volevo chiarire e per farlo avrei dovuto sicuramente incontrare la resistenza ma il punto era... mi avrebbero considerato un alleato o sarei stato smantellato per fregarmi tutti gli imput nel mio chip di memoria? a quel punto era solo questione di tempo. CONTINUA....

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