Nephilim

di arisuchan007
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fallimento ***
Capitolo 2: *** Angelo ***
Capitolo 3: *** Rapimento ***



Capitolo 1
*** Fallimento ***


1. Fallimento


Un rumoroso temporale si era imbattuto a Jump City e i nostri giovani titani si stavano rilassando al meglio.

Cyborg e Bibi, come al solito, giocavano alla console sul loro lungo e soffice divano.

Corvina, era nella sua stanza a meditare mentre pronunciava la sua solita formula: Azarath Metrion Zinthos.

Stella, stava preparando un dolce proveniente dal suo pianeta d'origine Tamaran e l'aspetto non era dei migliori.

Robin, invece, non si stava rilassando affatto anzi si stava allenando nella loro piccola palestra. Tirava pugni e calci al sacco da boxe e ogni tanto si concedeva una pausa o per bere o per asciugare il sudore.

Tutto bene fin qui. Ma la loro pace venne interrotta dal suono dell'allarme che avvisò che c'erano guai in città.

Robin e Corvina, visto che non erano nel salotto, corsero lì. Quando arrivarono, videro gli altri riuniti intorno a Cyborg che stava controllando dove stavano attaccando.

<< Guai in centro >> Si limitò a dire Cyborg mentre guardò Robin.

<< Bene. Titans muoviamoci! >> Ordinò Robin alla squadra per poi andare in garage a prendere la sua Robin-Moto accompagnato da Cyborg, che anche lui, prese la T-mobile.

Cosi l'intera squadra , chi volando e chi con i mezzi, andò in centro a eliminare il problema.

Arrivati trovarono alcuni negozi con vetri rotti e macchine semidistrutte ma non videro il colpevole finché non sentirono un urlo di donna provenire dietro l'angolo.

Corsero in suo aiuto, ma non trovarono nessuno. Si guardarono intorno in attesa che uscisse qualcosa. Ci fu un momento di silenzio e all'improvviso, il muro di un edificio scoppia. Dal muro distrutto uscii un alieno, che però i titani scambiarono per un mostro.

L'alieno aveva due grandi occhi rossi, la pelle azzurra ed era di grande misura.

Della donna non c'era traccia. Subito pensarono che fosse scappata in tempo e il l'urlo di prima fosse per lo spavento alla vista della creatura. Ma non si soffermarono a lungo sull'argomento.

L'alieno li guardò attentamente per poi voltarsi e andarsene.

I titani, erano confusi da tale gesto però non li impedì di attaccarlo.

Robin lanciò, in direzione della caviglia della creatura, il suo rampino e quando prese il suo bersaglio, tirò con tutte le sue forze e cosi fece cadere l'alieno.

<< Maledetti! Come avete osato!? E pensare che non avevo neanche intenzione di attaccarvi perché lei non era tra di voi. >> Disse l'alieno inferocito mentre cercò di alzarsi.

Ma venne subito fatto ricadere grazie all'attacco di stella con le sue sfere verdi. Subito dopo fu il turno di Bibi, che si trasformò in T-Rex e mirò la testa dell'alieno cosi da poterla mordere, ma sfortunatamente inciampò su un pezzo di strada rialzato. Corvina dopo aver recitato la sua formula lanciò una macchina contro la creatura che però rimbalzò sulla pelle e quindi la macchina finì addosso a Cyborg mentre cercò di lanciare uno dei sui raggi. Approfittando del momento di debolezza dei titani, l'alieno, se ne andò,senza lasciare traccie.

Robin, preso dall'istinto, cercò di inseguirlo ma senza risultati. Affranto dal fallimento, Robin guardò la strada mezza distrutta con occhi pieni di rabbia verso se stesso. Stella, dispiaciuta nel vederlo cosi, lo consola dicendo che non è stata colpa sua e che andrà bene la prossima volta. Lui rimase in silenzio, a guardare ancora una volta quella strada.

Ci fu un'imbarazzante silenzio, piuttosto inquietante. Gli unici rumori che si sentirono erano quelli dei tuoni e della pioggia che scendeva sempre più forte.

Fortunatamente, fu Cyborg a rompere il silenzio.

<< Amico, siamo tutti delusi per quello che è successo, ma non potevamo fare niente.....Andiamo a casa >> Disse mettendo una mano sulla spalla del compare.

Robin rimase ancora in silenzio, si limitò soltanto a salire sulla moto e andare verso la T-tower.

***

Durante il tragitto, nel cielo comparve una specie di stella cadente rossa. Tutti rimasero sorpresi, ma nessuno ne diede peso, a parte Robin che subito chiese agli altri che accidenti fosse. Tutti, gli risposero che era solamente una stella cadente, perciò non c'era niente di cui preoccuparsi.

Robin, non se ne convinse ma d'altronde non poteva pensare che ogni minima cosa fosse un segnale di attacco o chissà cos'altro.

 

***

Arrivati, si rilassarono tutti. C'è chi andava a sdraiarsi sul divano, chi cercava qualcosa di commestibile in frigo ma senza risultato, chi andava a fare la doccia o chi andava semplicemente in camera sua a riposare.

Ancora una volta regnava il silenzio. Gli unici rumori che si udivano erano la televisione e lo stomaco di Bibì che brontolava come pochi.

Quest'ultimo allora chiese a tutti i compari con il telefono in mano : Pizza ?

Gli altri annuirono e nell'attesa dell'arrivo del cibo, si misero a discutere del più e del meno, ma l'unico taciturno è sempre e solo Robin.

Rifletteva su quello che era successe poche ore fa. Stella vedendolo cosi pensieroso, decise di parlargli.

Prima, mise la mano su quella del fidanzato(eh si, stavano insieme da più di un anno) per attirare la sua attenzione. Robin rispose con un sobbalzo per poi guardarla con aria fredda ma allo stesso tempo piena di rabbia.

<< Suvvia, Robin. So, come ti senti....tutti noi sappiamo come ti senti. Siamo anche noi delusi sul nostro fallimento, ma non potevamo fare altro e--- >> Stella venne interrotta da un Robin furente, che si alzò di scatto dal divano.

<< NON POTEVAMO FARE ALTRO?! SPERO CHE TU STIA SCHERZANDO! NOI POTEVAMO FARE ALTRO, E TU LO SAI! TUTTI VOI LO SAPETE! QUELLO CHE C'HA FATTO FALLIRE E' STATA LA NOSTRA INCAPACITA',ECCO COSA E' STATO! POTEVAMO FERMALO E---- >> Quello che fermò Robin, fu il suono del campanello. Ancora furente per prima, Robin andò davanti all'enorme finestra che gli permetteva di vedere tutta Jump City e mentre strinse sia i pugni sia i denti, sussurrò un : Accidenti!

Scocciati dalla situazione, i titani, non potevano fare a meno di cercare di non pensare a quello che era successo.

<< Ehm, ragazzi! Venite un po' a vedere >> Bibi era sconvolto da quello che stava vedendo. Era andato lui ad aprire la porta, per prendere le pizze, ma al posto del pizzaiolo trovarono una ragazza ,bagnata fradicia, accasciata a terra che, un attimo prima di svenire, li guardò supplichevole per poi chiedere il loro aiuto.

 

Salve a tutti! :3 prima di tutto vi ringrazio per aver letto il primo capitolo della mia nuova storia :') Secondo, spero che vi sia piaciuta e che vi abbia incuriosito ^^

Beh, è tutto! Per favore, fatemi sapere cosa ne pensiate :3 Allora prossima, bye bye! ^w^

P:S : Per sapere quando aggiornerò oppure se avete domande da farmi o consigli, venite sulla mia pagina FB : https://www.facebook.com/Arisuchan007?ref_type=bookmark

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Capitolo 2
*** Angelo ***


2. Angelo

 

La ragazza fradicia, era sul divano a riposare. I titani la fissarono stupiti e tutti iniziarono a fare domande su domande. Chi era quella ragazza ?, Cosa ci faceva lì ? , Cosa le sarà successo?. Ma purtroppo le risposte non arrivarono, finché non si sveglio. Ma prima, discussero della ragazza in questione. Il primo che mise parola su ciò, fu Cyborg.

<< Cosa ci faceva questa ragazza davanti alla nostra porta? >>

<< Ah non chiederlo a me, amico. Io ero convinto che al suo posto ci fossero le pizze e invece mi sono ritrovato sto schianto di ragazza >> Rispose Bibì, alzando le mani come se gli puntassero la pistola contro.

Robin la scrutò da cima a fondo, cercò di capire chi potesse essere. Sospettò addirittura che fosse un nuovo nemico che cercò di fregarli in qualche modo, ma poi si disse che era ridicola come cosa.

<< Ma insomma! Abbiate un po' di pietà nei suoi confronti! Ha chiesto il nostro aiuto e noi dobbiamo esaudire le sue richieste! >> Disse Stella ai suoi compagni, che erano tutto tranne che convinti su quella ragazza. I pensieri di Robin si interruppero dopo aver sentito Stella parlare.

<< Stella, svegliati! Potrebbe essere un nemico oppure una spia >> Questa volta fu la volta di Corvina, la ragazza più tranquilla del gruppo , a far ragionare Stella.

<< Corvina non ha tutti i torti >> Si intromise Robin << Ma, dall'altra parte ha ragione anche Stella. Non credo che abbia chiesto il nostro aiuto, tanto perché non sapeva cosa fare al sabato sera >>

<< Robin ha ragione. Io credo che dovremo dare una possibilità a questa ragazza, infondo quanto potrà essere pericolosa una signorina del genere? >> Disse Cyborg sorridendo mentre guardò la ragazza che intanto si stava svegliando.

Tutti si riunirono intorno a lei e quest'ultima aprì di colpo gli occhi, per poi guardarsi intorno.

<< Finalmente ti sei svegliata! Eravamo cosi preocc--- >> Cyborg, si fermò di colpo perché la cosiddetta ragazza “ Non tanto pericolosa “ gli stava puntando un coltello alla gola con aria minacciosa. Quest'ultima li guardò uno per uno con la coda degli occhi, in attesa di un loro possibile attacco.

<< Chi siete...? Dove mi trovo? Che ci faccio qui? >> Chiese sempre più minacciosa.

Robin cercò di trattenersi dalla rabbia, in cambio però rispose con tutta calma cercando di farla calmare. Avvicinandosi pian piano, iniziò a parlarle.

<< Ehy, io sono Robin e loro sono i Titans. Ti trovi alla T-tower, ovvero la nostra casa. Sei qui perché ti abbiamo trovato davanti alla nostra porta e ci hai chiesto di aiutarti >> Disse Robin passo dopo passo con la massima cautela. Sapeva che un solo passo falso, sarebbe costata la vita del suo amico .

La ragazza si calmò e mise via la sua arma, poi andò di fronte a Robin e lo scrutò confusa ma allo stesso tempo curiosa.

<< Ehm, qualcosa non va? >> Domandò Robin confuso.

<< No no, stavo solamente pensando che sei piuttosto basso considerando l'età che mostri >>

Robin si trattene a risponderle male e cercò di cambiare discorso.

<< Chi sei tu? >>

<< Sono Elis >> Disse freddamente la ragazza << In che razza di pianete sono finita? >> Domandò mentre andò verso la finestra e osservò la città illuminata da tanti colori.

<< Sei sulla Terra >> Rispose Stella nel modo più gentile possibile.

Elis la guardò con la coda dell'occhio per poi voltarsi verso di lei e iniziarle a parlarle.

<< Tamariana, giusto? E' strano incontrarne una sulla Terra. D'altronde i tamariani sono conosciuti per essere molto curiosi sulle cose che non hanno mai visto >> Disse sorridendo. Stella abbassò lo sguardo perché si sentì intimorita da quel sorriso.

<< Beh, che ci fai qui sulla Terra? >> Chiese Robin cercando di cambiare discorso.

<< Non ne ho la più pallida idea. Ad essere sincera ero diretta verso un pianeta qualsiasi, ma per colpa loro sono finita qui >> Grugnì la bruna.

<< Loro chi? >> Chiese ancora una volta Robin

<< Stai facendo un po' troppe domande per i miei gusti, Mascherina >> Sbottò di colpo Elis << Mah, se proprio ci tieni a saperlo... “ Loro “ sono i demoni. Coloro che mi danno la caccia per eliminarmi >>

<< Eliminarti!? E perché mai, mica sarai una criminale o robe del genere,vero? >> Chiese Bibi sorpreso e preoccupato allo stesso tempo.

<< Assolutamente >> Rispose << Loro mi vogliono morta perché sono l'ultima sopravvissuta del mio pianeta natale >>

<< Di che pianeta sei? >> Chiese Corvina alzando un sopracciglio.

<< Il pianeta Heaven >> Tutti rimasero colpiti da quello che disse.

<< Il pianeta...Paradiso? >> Robin era confuso. Pensò che forse si stava confondendo ma d'altronde era perplesso perché non sapeva se stava sbagliando o meno.

<< Si, pianeta paradiso. Oh, che sciocca. E' vero che voi umani credete che....Sarò franca. Quello che per voi è il paradiso e l'inferno, sono solamente cazzate. Dopo la morte non c'è niente, c'è solamente il buio più totale. Ma in compenso esistono i pianeti Heaven, paradiso e il pianeta Hell, inferno. Essi, ospitano creature angeliche e demoniache, e ovviamente questi due sono nemici naturali... >> Spiegò facendo avanti e indietro per la stanza.

<< Q-quindi tu saresti un...angelo? >> Domandò Bibi curioso.

Elis, prima di rispondere, si tirò su i capelli e lo guardò divertita.

<< Si, diciamo che in parte è cosi >>

<< In parte..? Ma scusa, non dovresti avere le ali o l'aureola? >>

<< Come vedi, non le ho.... >>

<< E perché no? >> Insistette Bibi

<< Perché non le voglio! Lo sai che sei proprio una bella scocciatura, puffo verdognolo !? >> Disse irritata alla bestia.

Cyborg scoppiò a ridere, invece Bibi si limitò a fare una faccia piena di rabbia e iniziò a prendersela con Cyborg, che continuava a ridere come se non ci fosse un domani. La bruna li guardò stranita e continuò a pensare che era finita in una gabbia di matti, ma poi le venne in mente di chiedere una cosa al gruppo.

<< Potrei farvi una domanda? Per caso avete visto o notato qualcosa di strano in città o in cielo? >>

Tutti ci pensarono, ma da quello che sapevano non era successo niente di strano, tutto nella norma insomma. Ma forse all'unico che gli venne in mente qualcosa fu proprio il leader dei titans.

<< Non so se può centrare qualcosa, ma quando stavamo venendo qua, ho notato una stella cadente rossa. >>

<< No, quello non c'entra. Quella che voi chiamate “ stella cadente rossa “ in realtà ero io che stavo atterrando in malo modo, per colpa di quei cretini sono finita in acqua >> Spiegò irritata << Comunque, oltre a questo, non è successo altro? Del tipo, non avete incontrato una strana creatura azzurra, enorme e con un aspetto orribile? >>

Ai titani gli si accese una lampadina a sentire quella descrizione e subito si misero a spiegare quello che era successo in città qualche ora fa. Subito Elis gli spiegò che quello non era un alieno ma bensì un demone, uno dei tanti che le danno la caccia.

<< Vedete >> la bruna, si mise a sedere, con le gambe incrociate, sul divano e allungò le braccia lungo il bordo << I demoni, non si possono abbattere con delle semplici armi oppure con i poteri alieni, ma con delle armi speciali create appositamente dai più potenti esorcisti del mio pianeta. A loro volta, i demoni, hanno delle armi , o meglio dire, abilità che permettono di distruggere noi angeli. Io fortunatamente ho qui le mie due armi anti-demon-- >> Si toccò le gambe per prendere le armi, ma non le trovò. Allora cercò dentro alla giacca oppure dietro alla schiena, ma niente, di loro non c'era traccia << DOVE DIAVOLO SONO?! NON DITEMI CHE LE HO PERSE! >> Si alzò di scatto gridando, per poi calmarsi e respirare in modo nervoso << Ok,ok.....ok, devo solamente fare mente locale di dove potrebbero essere finite >> Fece lunghi respiri profondi e cercò di ricordare.

<< Scusa, non vorrei interromperti con le tue respirazioni yoga ma non è che ti sono cadute in acqua ? >> Chiese Bibi avvicinandosi ad essa.

<< Giusto! L'acqua! Come ho fatto a non pensarci!? >> Dopo aver detto questo si avvicinò a Bibi e gli accarezzò la testa << Bravo, in fondo non sei del tutto inutile, puffo verdognolo >> Finì la frase sorridendo.

E' inutile dire come la prese Bibi, iniziò a imprecare in tutte le maniere possibili mentre Stella e Cyborg cercarono di calmarlo in qualche modo. Elis, invece andò verso la porta per uscire ma all'improvviso le vennero le vertigini e iniziò a barcollare finché non cadde a terra. Tutti corsero verso di lei preoccupati, ma quando Robin cercò di aiutarla ad alzarsi, lei scansò la presa e disse che ce la faceva da sola. Dopo neanche cinque secondi, ricadde a terra stordita e scombussolata.

<< Lasciatemi andare, devo andare a prendere le mie armi...loro hanno bisogno di me, altrimenti... >> Cercò, inutilmente , di rialzarsi senza risultati. Robin allora l'aiuto e la fece aggrappare a se per poi farla stendere sul divano.

<< Tu non vai da nessuna parte conciata cosi, devi riposare. Penserai domani a cercarle >> Le disse Robin mentre la guardò nei occhi.

<< Ma...ma...non posso aspettare....e poi non ho un posto dove andare! >>

<< Beh, vuol dire che per stanotte rimarrai qui,no? Se a Stella va bene, potrai stare in stanza con lei >>

<< Certo, non c'è problema! Se vuoi ti presto pure un mio pigiama >> Disse tutta sorridente la tamariana.

La bruna rimase nel dubbio, non sapeva se accettare o meno, o meglio, se fidarsi o meno. Tutti subito avevano capito che ancora non si fidava ciecamente di loro, d'altronde li conosceva da qualche ora.

<< Ehy, lo so.... non deve essere facile fidarsi di persone che nemmeno conosci però non siamo cattivi, fino a prova contraria non mangiamo ancora le persone >> Il leader concluse con un sorriso e per qualche strana ragione, senza ammetterlo ovviamente, l'angelo si sentì all'improvviso al sicuro vedendo quel sorriso.

E alla fine accettò la loro gentile proposta di rimanere per la notte e cosi , accompagnata e sostenuta da Stella, andò in camera sua. Mentre gli altri fecero altrettanto, Corvina e Robin stettero ancora qualche minuto a discutere sulla questione dell'angelo.

<< Credi che ci potremo fidare di quello che dice? >> Chiese Corvina a Robin.

<< Perché, hai qualche dubbio ? >>

<< Beh, ad essere onesta si. Non mi fido ancora di lei. Ho la sensazione che ci nasconda qualcosa.... >>

<< Che ci nasconda o meno qualcosa, alla fine verrà fuori. Per adesso fidiamoci e vediamo che succede >> Detto questo salutò la strega e andò, infine, a dormire. Dopo qualche secondo Corvina fece altrettanto, ma non poteva fare a meno di pensare che quella ragazza l'aveva già vista da qualche parte o che assomigliasse a qualcuno di sua conoscenza. Ma quello non fu tanto un peso per lei perché niente era più importante di quello che sarebbe successo da lì a qualche ora.

 

 

Ed eccomi di nuovo qui! Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo ^^ Vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo e i chiedo di farmi sapere che ne pensate, tramite recensione :3

Alla prossima, bye bye ^w^

 

Bibi: Ehy, aspetta un attimo! Che fine hanno fatto le mie pizze!?

Io: Ah, boh....ad essere sincera me ne ero dimenticata ^^””

Bibi: Stupida autrice, che non sei altro! Adesso come farò a dormire senza aver mangiato !? Sto morendo di fame T^T

Io mentre gli do i biscotti : Toh, mangia questi u.u e cerca di fare il bravo, altrimenti potrei scrivere, accidentalmente eh, che per qualche strana ragione ti capiti qualche incidente ^_^

Bibi terrorizzato : No, no! Sarò un santo!

Io : Ecco, bravo èwè

 

Beh, adesso posso dire che ci vediamo alla prossima, bye bye xD

 

P.S: Mi dite per favore che ne pensate del nuovo personaggio? Sono troppo curiosa di sapere che impressione vi ha fatto XD 

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Capitolo 3
*** Rapimento ***


3- Rapimento

 

 

Elis si svegliò a buon ora e trovò i titans in cucina a fare colazione. Robin era ai fornelli a fare uova e bacon, Stella nutriva silky , Cyborg stava giocando con Bibì a lanciarsi le cose mentre Corvina era a leggere un libro in attesa della colazione. Non notarono subito l'arrivo di Elis, ma quando se ne resero conto le chiesero come stava. Lei si limitò a rispondere “ Bene” ma in realtà lei sapeva che non era cosi. Le mancavano

tremendamente le sue due pistole e si sentiva persa, vuota e chissà cos'altro senza di loro.

Prima di accomodarsi a tavola insieme agli altri, guardò stranita Robin e il resto del gruppo. Non capiva perché erano tutti nella stessa stanza. Non riconosceva quell'odore di uova e bacon in padella, le erano totalmente estranei.
Si avvicinò al leader e l'osservò con molta attenzione, senza distogliere lo sguardo da ogni minimo movimento. << Senti, ma cosa stai facendo? Perché siete riuniti tutti qui? >> Chiese con tono curioso.

Robin con tono sarcastico le chiese a sua volta << Ma come? Non mi dire che tu non hai mai fatto colazione in vita tua >> Alla parole “ colazione ”, lei lo guardò con stupore senza dire niente.

<< Colazione è il pasto che si consuma di mattina >> Spiegò, in parole semplici, Robin.

<< Ah, ora ho capito! >> Esclama l'angelo << La faccio anche io “ Colazione “ ma usiamo un termine diverso >> Spiegò senza aggiungere altro.

<< Ah si? Allora cosa vuoi che ti faccio ? >> Disse Robin mentre continuò a cucinare per gli altri.

<< Uhm, allora vorrei : Ali di pipistrello, occhi di tritone, dita di orco con sangue di lumaca >> Sorrise. Gli altri restarono sconvolti e a bocca aperta. Infine Elis scoppiò in una fragorosa risata quando vide le loro reazioni.

<< Ahahaha, sto scherzando ragazzi >> Si asciugò una lacrima << Va bene che vengo da un altro pianeta ma mangio anche io cose da umani. Il mio pianeta mi faceva mangiare ogni tipo di cibo, proveniente da ogni pianeta. Perciò non ho problemi ad adattarmi al vostro mangiare. Quindi mi va bene anche un toast >> Si accomodò a tavola vicino a Bibì e iniziò a parlare con lui e Cyborg del più e del meno finché Robin, non appena ebbe finito di servire a tavola, si mise affianco di Elis. Ignorando completamente Stella che gli fece segno di sedersi vicino a lei. Ovviamente la tamariana ci rimase male ma non diede peso a questa cosa, cosi si mise a ridere e a scherzare insieme agli altri.

<< Bene >> Elis si alzò dalla tavola e si mise il suo cappotto rosso, di pelle , lungo fino alle caviglie << Vi ringrazio per l'ospitalità, ma io non ho più tempo da perdere, devo andare a cercare le mie pistole >> Aprì la porta e fece per andarsene, quando all'improvviso venne fermata da Bibì. Lei lo guardò freddamente, come se ogni sentimento che stava vivendo fino a pochi minuti fa fossero scomparsi.

<< Sii? Hai bisogno di qualcosa prima che me ne vada? >> Il suo tono era freddo e privo di sentimento, faceva quasi paura quel suo sbalzo d'umore.

<< Ehm no....cioè si! Vedi...ecco,io...anzi noi...>> Bibì sembrò quasi intimorito dal suo sguardo di ghiaccio, non riusciva a guardarla dritta nei occhi.

Robin vedendolo in difficoltà decise di intervenire << Quello che Bibì vuole dire è che noi non ti lasceremo andare così su due piedi, noi verremo con te >> Mise una mano sulla spalla di Elis per poi sorriderle.

<< Non ho bisogno degli accompagnatori,ok? So cavarmela da sola, non sono una bambina >> Si scrollò la mano dalla spalla e si voltò per uscire.

<< NOI. Abbiamo promesso di aiutarti, abbiamo accettato la tua richiesta d'aiuto! Perciò, che ti piaccia o meno, ti aiuteremo a ritrovare le tue pistole! Quindi, ripeto, noi verremo con te! >> Il leader era più determinato che mai. Come dissero in tanti : Quel ragazzo prendeva le cose troppo seriamente. Ma infondo è questo il bello di lui.

Elis, cercò di ribattere in tutti i modi possibili ma alla fine si arrese. Fece un gran sospiro e permise ai titans di aiutarla.

 

***

Erano tutti giù. In acqua a cercare le pistole, ma niente da fare, non si trovarono. Ogni volta che qualcuno diceva << Qui non ci sono >> Elis era sempre più demoralizzata. Era disperata. Non sapeva che fare e dove altro cercare. Potevano essere ovunque, ma ai loro occhi erano invisibili.

<< Elis, si sta facendo tardi, è meglio rientrare. Non sta bene rimanere troppo in acqua >> Disse Robin mentre uscii dall'acqua e asciugandosi ogni parte nuda del suo corpo. L'angelo lo ignorò completamente e andò avanti con le ricerche. Tutti i titans erano ormai fuori dall'acqua ad asciugarsi e aspettarono Elis per tornare su.

<< Elis, dai andiamo! Ormai si sta facendo buio! >> Gridò Cyborg. Niente, venne ignorato anche lui.

<< Io non mi muovo da qui, finché non le ho trovate! Sono troppo importanti per me! >> Sbottò lei con rabbia mentre cercò invano.

<< Non mi resta altra scelta che usare “ quello “ >> Sussurò lei.

All'improvviso si fermò con le ricerche. Si mise dritta in piedi e incominciò a muovere le mani sia a destra che a sinistra, andò avanti cosi finché non nacquero dai palmi delle mani delle sfere viola.

I titans la guardarono sbalorditi, ma non tanto sorpresi perché oramai erano abituati a vedere certe cose dalla strega. Infatti, era la strega ad essere sorpresa. Pensava di essere l'unica a essere capace a fare certe “ Magie “ , ma a quanto pare no.

<< M-ma...come hai fatto?! >> Sbottò Corvina sconvolta.

<< Zitta! Non mi deconcentrare....piuttosto osservate, buoni e tranquilli! >>.

Elis chiuse gli occhi e iniziò a pronunciare delle strane parole, probabilmente era una lingua antica. Riaprì gli occhi quando pronunciò : Angy e Evy. Ma quando li riaprì non erano normali come prima, erano ricoperti di una fiamma viola e la pupilla sembrava quella di un serpente.

Quei occhi si guardarono in giro finché non videro spuntare dal nulla due sfere viola che andarono nella sua direzione. Quando, esse, arrivarono a destinazione , Elis, le prese tra le mani e le strinse a se.

Le fiamme, le pupille a mo di serpente e le sfere erano svanite. Tutto era tornato normale.

Non tutti notarono subito cosa, Elis, stesse stringendo tra le braccia, ma una cosa era certa : Aveva le lacrime di gioia. Si domandarono il perché, ma subito dopo si resero conto che aveva ritrovato le sue pistole. I ragazzi, felici per lei, le andarono vicino ad osservare le sue preziose armi.

<< Finalmente, vi ho ritrovate! Scusatemi se ci ho messo tanto >> Disse stringendole ancora più a se. Ovviamente, i titans rimasero scettici a vederla parlare in quel modo con dei semplici oggetti.

<< Scusa, ma lo sai che sono oggetti e non persone? >> Chiese sarcastico Bibì. Come risposta ricevette uno sguardo omicida da parte dell'angelo.

<< Loro due non sono “ oggetti “ ma bensì esseri viventi! Hanno un cuore anche loro! >>

Nessuno osò fare altre domande al riguardo.

 

***

<> Disse mentre mise via le pistole a lei tanto care.

I titans non dissero nulla ,si limitarono a fare delle espressioni tristi.

Cosi, un attimo prima che Elis uscisse dalle loro vite per sempre, il leader la chiamò , senza volerlo, gridando. Quando se ne rese conto diventò subito rosso e si avvicinò a lei per poi dirle : Resta.

L'Angelo , e non solo lei , rimasero sorpresi, ma non tanto per quel che aveva detto ma bensì nel modo in cui l'aveva detto. Era molto serio e quasi voleva far capire che non voleva che Elis uscisse dalle loro vite.

Quando si rese conto che un silenzio imbarazzante calò nella stanza, si guardò intorno molto velocemente per poi grattarsi la testa e continuare a parlare.

<< Ehm...quello che volevo dire. Resta, ancora per questa notte! >> Sospirò << Sai, penso che dovremo festeggiare il ritrovamento delle tue armi ! Andando in città a mangiare una pizza,eh? >> Robin fece un sorriso molto forzato per far nascondere l'imbarazzo. Elis, rispose alzando un sopracciglio e stando zitta.

<< Credo che sia un ottima idea! >> Sbottò Bibi tutto allegro. Andò verso Elis e le mise un braccio intorno alla spalla ( anche se ha dovuto trascinarla giù per farla arrivare alla sua altezza ) e la guardò divertito << Allora che te ne pare? Hai voglia di festeggiare in stile Titans? >>

Elis, non sapeva se accettare o meno, si guardò intorno per rivedere le facce di tutti in quel momento. Robin si era tranquillizzato, fortunatamente. Cyborg aveva la faccia di chi non vedeva l'ora di mangiare una pizza. Corvina, come al solito, era tranquilla e piuttosto annoiata mentre Stella non era entusiasta di quella situazione, sembrava che le diede fastidio che tutti diedero tanta attenzione a una perfetta sconosciuta.

Dopo aver riflettuto per bene, decise di accontentarli e di andare a festeggiare, anche se non era nel suo stile.

 

***

<< Allora, con cosa preferisci andare? Moto, auto oppure....volando ? >> Chiese Cyborg mentre andò dentro all'auto.

<< Cyborg, forse non sa neanche che cosa siano ste cos-- >> Bibi venne interrotto da una Elis tutta entusiasta.

<< La moto! >> La ragazza era felice come una pasqua a pronunciare quelle parole. Anche se non sapeva cos'era esattamente una “ moto “, l'attirava il nome. Le dava la sensazione di pericolo e di ribellione. Questo a lei piaceva.

<< Bene! Allora vieni con me >> Disse Robin mentre diede un casco ad Elis per poi farle segno di sedersi dietro di lui << Devi aggrapparti per bene a me, ok? Altrimenti finisci male >> Le spiegò infine.

Stella vedendo quella scena, si sentì quasi svenire. Provava forti emozioni che erano tutt'altro che piacevoli. Ma lei sapeva che, se avrebbe fatto un'altra scenata di gelosia, Robin si sarebbe arrabbiato. Cosi si trattene, ma purtroppo le scappò un “ Ma Robin... “ con un tono assai malinconico.

<< Si....Stella? >> Chiese quasi infastidito

<< Niente... >> Rispose abbassando la testa.

 

***

Elis urlrò dall'entusiasmo. Non era mai andata su una moto. Le piaceva da matti il vento che le veniva addosso, il rumore dei motori e quell'atmosfera divertente. Al contrario, Stella era nera ( infatti volava male ).

Arrivati a destinazione, c'era chi scendeva dal veicolo e chi invece si posava a terra.

<< Ehi, lo sai? Non ho mai visto nessuno più entusiasta di te a fare un giro in moto >> Disse scherzoso Robin mentre si tolse il casco.

<< Ahaha, ehm...scusa. Sai non ci sono mai andata, perciò.... >> Si guardò intorno finché i suoi occhi non si fermarono davanti a un negozio di videogame << Non ditemi che voi umani avete i videogiochi!? >> Sbottò all'improvviso, facendo sobbalzare Robin.

<< Ci puoi scommettere, baby! Altrimenti come pensi che gli umani siano sopravvissuti fino adesso !? >> Disse Bibì tutto contento. << Hai voglia di entrarci? >>

<< C-certo! >> Elis cercò di trattenere l'entusiasmo, per non far uscire fuori la parte che odia di se.

Corse, insieme a Cyborg e a Bibì verso il negozio , ma prima di entrare si fermò e si girò verso Robin.

<< Robin! Vieni anche tu ! >> Gridò l'angelo.

<< Voi andate avanti, poi vi raggiungo >> Disse il leader sospirando. Era abbastanza stanco per via delle troppe emozioni provate in una sola giornata.

Rimase solo con Stella, visto che Corvina andò in libreria. Non si dissero niente, ci fu solamente un lungo silenzio finché Robin non lo ruppe dicendo : Beh, io vado da Elis e gli altri. A dopo.

La tamariana, non si rese conto di aver preso il braccio di Robin finché lui non si girò a guardarla.

<< Stella, ma che.... >>

<< Non andare da lei....ti prego >> Disse con tutto il suo coraggio.

<< Stella, non iniziare con i tuoi attacchi di gelosia, ti prego >> Robin

era calmo ma il suo tono di voce no.

<< Ma... >>

<< Ti devo ricordare com'è andata a finire l'ultima volta?! >>

Stella non disse niente per non peggiorare la situazione. Lei odiava quando Robin le ricordava i suoi vecchi errori commessi a causa della gelosia.

Non sapeva che fare, voleva solamente andarsene al più presto da lui....ma specialmente da Elis. Non la sopportava, anche se non la conosceva da tanto, sapeva che di lei non ci si poteva fidare e che sarebbe stato un ostacolo per la sua relazione con Robin. Al sol pensiero di vederli di nuovo insieme la mandava in bestia. Ma invece di gridare dalla rabbia, scoppiò a piangere e se ne andò volando, nell'oscurità della notte.

 

***

Stella, girava sola nel cielo stellato. I suoi pensieri erano occupati da quello che successe qualche minuto fa. Continuò a ripetersi che era stata una stupida a reagire cosi, che era meglio affrontarlo invece di scappare.

Si asciugò le lacrime che le rigarono tutto il suo bel faccino.

<< Ehi, bellezza. Vuoi un passaggio fino a casa? >> Sbottò all'improvviso una voce maschile giovanile.

<< No, grazie. Ci r--- >> Stella si rese conto che era tecnicamente impossibile che qualcuno le potesse chiedere un passaggio quando era in volo. Si voltò nella direzione della voce. L'unica cosa che vide, furono tre creature mostruose tra cui due erano di statura media, un pochino più alti di lei, molto simili e un altro che sembrò un gigante con le rughe che fumò il sigaro. << Che cosa volete!? Chi siete!? >> Chiese mentre si preparò all'attacco.

<< Uhm, ma niente di che....solamente te! >> Rispose maliziosamente uno dei giovani, mentre tirò fuori una pistola che sparò una corda nella direzione di Stella, cosicché da legarla e trascinarla a se. La tamariana si dimenò in tutti i modi possibili per liberarsi, ma niente da fare. Quelle corde erano molto resistenti.

<< Bene, bene, bene. >> Disse il gigante avvicinandosi a lei << Guarda, guarda, chi abbiamo qui >> Le prese il viso tra le mani per guardarlo meglio << Allora è vero che sei una ragazza molto carina. Meglio, cosi mi renderai il lavoro molto più piacevole >> Le lasciò il viso e si diresse verso la loro navetta di trasporto, seguito dai scagnozzi che portarono con se Stella.

<< Che cosa volete da me? >> Chiese l'aliena mentre cercò, ancora una volta, di liberarsi.

<< Ahahaha, ma noi non vogliamo niente da TE >> Sbottò il gigante, buttando fuori il fumo << Noi vogliamo l'ANGELO! Tu ci servi solo da pedina per il nostro piano....portatela via >> Ordinò infine il mostro, o meglio dire, il demone.

Lasciato solo, il vecchio demone chiamò qualcuno per via video chiamata. Quando rispose, il vecchio si limitò a dire : La terza fase del piano è stata completata.

 

 

 

Salve a tutti ^_^”” Lo so, sono molto in ritardo >.< scusate. Ma ho avuto molti problemi personali. Spero, comunque che questo capitolo via sia piaciuto :3 Vi prego fatemelo sapere, eh v.v Per scusarmi vi metterò un'immagine di Elis x3 ( immagine trovata su internet, perciò non è assolutamente mia, io ho pensato solamente a modificare gli occhi. )
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