Hate is the new love

di Yup
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno strano professore ***
Capitolo 2: *** Un'antipatica presenza ***
Capitolo 3: *** Strana amicizia ***
Capitolo 4: *** La differenza tra barista e cameriere ***
Capitolo 5: *** Novità al bar ***
Capitolo 6: *** Claudio e Ares? Troppo diversi! ***
Capitolo 7: *** Incubo ***



Capitolo 1
*** Uno strano professore ***


Salve a tutti gente >_< Questo è il primo capitolo della mia prima storia: Hate is the new love. Essendo la prima storia che scrivo avrei bisogno di consigli o critiche per migliorare sempre più,per cui...fatevi sotto con le recensioni gente!! ~A~/

Detto ciò spero che la storia sia di vostro gradimento...(speriamo veramente :P) quindi ...buona lettura!


"Alice"

Silenzio.

"Alice"

...

"Elis"

Sobbalzai. Il professore Bianchi mi stava chiamando spazientito,ma allo stesso tempo aveva stampato in faccia un sorrisetto divertito per la mia reazione.

"Sì,mi dica..."

"Ti ho chiesto gentilmente di venire alla lavagna per ricapitolare l'ultimo argomento...ma a quanto pare te ne stavi nel tuo bel paese delle meraviglie..."

Tutti scoppiarono a ridere fragorosamente alla pungente battutina del prof che mi guardò divertito. Che odio,Dio! Ma come si fa ad adorare un prof così! ?!

Il professore Paolo Bianchi era sicuramente il prof più amato tra gli alunni ma anche tra i professori:nessun essere femminile della scuola poteva resistere al suo "incredibile charme" che mieteva vittime anche sui ragazzi si proprio così RAGAZZI MASCHI (vi giuro...sempre più maschi mi si avvicinavano dicendo tutti belli allegri:"Hai visto che splendore oggi Bianchi!?! Sembra un angelo! **" oppure quando eravamo nel periodo delle gite in montagna "Sarebbe bellissimo se venisse con noi Bianchi! Così nel caso fossi in pericolo mi farei salvare da lui **". Senza parole) Insomma il professor Bianchi era il più figo, trombabile, gnocco, simpatico, elegante (su questo però non posso discutere, infatti il bel professorino faceva lezione sempre in giacca e cravatta con tanto di fazzoletto nel taschino,orologio e pantaloni abbinati. Mi sarebbe piaciuto vederlo ad una cerimonia di gala...) e fottutamente perfetto prof di tutti i tempi.

Di aspetto non era male:non era alto e questo lo rendeva "teneroso" come dicevano le mie compagne, capelli brizzolati,occhi minuscoli grigi, corporatura esile, rughe che "esaltano lo charme" e ciliegina sulla torta una fantastica barba (ma non una barba lunga,ma una di quelle che hanno le star del cinema...insomma,ci siamo capiti)

Però il carattere....I suoi modi di fare...non li sopportavo proprio. Certo,non era il prof che odiavo più di tutti in fondo insegnava(bene devo dire)le mie materie preferite, matematica e fisica;poi nessuno poteva battere in antipatia la Boschi e la Fagà.

"Elis...ti decidi ad andare alla lavagna?"

"Sì,arrivo..."

Mi alzai pigramente dalla sedia e tra le risatine dei miei compagni mi avvicinai alla lavagna,inciampando più volte sugli zaini, alimentando così l'ilarità di tutti.

"Su Elis..."disse con quel sorriso che aveva sempre fatto sciogliere il cuore di ogni ragazza"parlami delle condizioni necessarie del parallelogramma"

Le condizioni che!?!

"Prof,ma noi non abbiamo ancora fatto questo argomento..."

Appena detto ciò sul suo viso minuto apparve un sorriso sadico, diabolico;come se godesse della mia disfatta, come se ne fosse divertito. Impallidii.

"L'ho appena spiegato Elis,ma a quanto pare,come ho già detto prima,tu eri nel paese delle meraviglie."

Non sapevo che dire. Mi sentivo in imbarazzo,avendo tutti gli occhi puntati addosso.

"Mi scusi..."

"Non è la prima volta lo sai,vero? Cerca di fare più attenzione la prossima volta. Su,vai al tuo posto"

* * *

"Dio mio,Elis! Che figura! Poi con quel figo di Bianchi... al tuo posto mi sarei sotterrata!"

Chocolat non sapeva se ridere o piangere.

"Vabbè,una figura di merda in più,una in meno..."

"Elis,cazzo! Non puoi continuare così! Sei una ragazza intelligente,soprattutto in matematica e in fisica,non penalizzati!"

Chocolat(per gli amici Ciock) era la mia migliore amica. Aveva scarsa autostima nonostante fosse una ragazza molto carina:altezza media, occhi minuscoli,ma proporzionati con il viso, capelli ricci color castano e lunghi,carnagione un pò olivastra, delle tette gigantesche (che io le invidiavo,essendo piatta come una sogliola) ma un sedere inesistente (infatti lei invidiava il mio a mandolino).

Eravamo come il giorno e la notte,completamente opposte sia per quanto riguarda il fisico e lo spirito,le idee e i gusti.

"Su,stai tranquilla,non è nulla...non possono bocciarmi per la condotta."

"Sì invece! Vorrei che entrambe fossimo promosse.....anche se per me è un'impresa impossibile visto che ho un sacco di insufficienze...soprattutto nelle materie scientifiche!"

Il disperato discorso di Ciock fu interrotto dal prof Bianchi.

"Scusate se vi interrompo...Elis potrei parlare un attimo con te?"

Brutta storia.

"Ma si,certo prof..."

"Non ti preoccupare Chocolat,te la riporto subito!" disse a Ciock facendola sciogliere con uno dei suoi irresistibili sorrisi.

"Faccia con calma,prof" ribattè Ciock a Bianchi quasi come se avesse detto "Ogni suo desiderio è un ordine prof"


* * *

"Elis...c'è qualcosa che ti preoccupa? Io e i miei colleghi abbiamo notato che sei sempre pensierosa durante le lezioni e quando qualcuno ti si avvicina fai sempre un sorriso forzato, come per mascherare il tuo stato d'animo...guarda che per me non è un problema se vuoi confidarti con me"

La voce dolce di Bianchi echeggiava nella silenziosa caffetteria della scuola. Le sue parole mi avevano sconvolta: l'insensibile prof Bianchi si dimostrava disponibile a una sua allieva. Ma che cazzo!? Se lo avessi raccontato a qualcuno nessuno mi avrebbe creduto.

"Prof...lei che dimostra interessamento allo stato d'animo di uno dei suoi studenti...non è che c'è qualcosa sotto?"

Paolo Bianchi fece un sorriso timido,come se fosse imbarazzato. Ma che cazzo!?!

"Sai,mi ricordi molto me da giovane... comunque non c'è nulla sotto,era semplice preoccupazione...sei una ragazza molto intelligente e vedo un futuro radioso per te,ma non devi distrarti troppo durante le lezione o fare scherzi di cattivo gusto ai professori.Sai,ci sono molti miei colleghi che non hanno una buona opinione su di te perché si soffermano sul fatto che sei pestifera e non sui tuoi risultati;non è bello perdere un anno per la condotta,non pensi?"

"Sì,ha ragione.Guardi però che non si deve preoccupare per me"

Guardai l'orologio spazientita."Senta prof,la lezione di greco è già iniziata;dovrei andare"

Bianchi mi guardò desolato mentre beveva il suo cappuccino, come se si volesse scusare per avermi fatto perdere il prezioso tempo della ricreazione.

"Vai pure ...ma se nel caso tu cambiassi idea sai che sono sempre disponibile"

"La ringrazio"

Mi alzai dalla sedia con più grazia che potei guardando il prof Bianchi che a sua volta mi osservava in un modo indefinibile bevendo il suo cappuccino.

Che strana sensazione.



Bè questo era il primo capitolo. Spero che vi sia piaciuto :3 alla prossima ^O^/*saluta*

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Capitolo 2
*** Un'antipatica presenza ***


Salve a tutti gente! :D Ecco il nuovo capitolo di 'Hate is the new love' :3

Premetto che è un capitolo di passaggio quindi non è uno dei migliori ....però siate pazienti perché dal prossimo ci sarà un nuovo personaggio :3 (uno dei pretendenti di Elis tanto per intenderci :P)

Comunque spero che vi piaccia e che lascerete pareri,commenti,critiche e magari qualche consiglio,ai quali tengo particolarmente.

Chiedo scusa per gli errori grossolani,dati non solo dalla mia distrazione ma anche dal fatto che sto scrivendo e pubblicando la storia con il cellulare e fidatevi...è più difficile di quanto non sembri! :P

Vabbè basta chiacchiere ora vi lascio al secondo capitolo,quindi buona lettura! :3


"Acqua,ma dove cazzo eri!?"

La Fagà sembrava incazzatissima. Già non le stavo molto simpatica,quindi c'era da aspettarsela una reazione così.

"Giovanna,non è stata colpa sua...sono stato io a intrattenerla"

Bianchi era sbucato fuori dal nulla come una specie di demone pronto ad eseguire gli ordini del suo padrone.

"Ah,Paolo! " esclamò la Fagà imbarazzatissima,avendo fatto una figura di merda davanti al suo amato.

La Fagà insegnava latino e greco ed era sicuramente la professoressa che odiavo di più. Mai vista una donna più odiosa di lei.Questo sentimento era però reciproco, infatti anche lei mi odiava a modo suo. Quella stronza non faceva altro che vantarsi delle origini greche del proprio cognome (che tra l'altro significa "mangione" e devo dire che le si addice avendo un sederone che fa provincia per la sua grandezza). I suoi hobby erano: mangiare, mangiare, rompere le palle agli studenti (soprattutto a me), rovinarmi la vita, guardarmi malissimo ogni volta che mi vedeva e per ultimo,ma non per importanza,anche perché credo che sia uno dei suoi prediletti,flirtare con Bianchi. Dio mio,quanto poteva essere patetica quando andava dietro a Bianchi. Inventava le scuse più disperate per vederlo,come per esempio:"Paolo,potresti aiutarmi ad accendere il computer?" Oppure "Paolo,non arrivo a quel libro in cima potresti prendermelo?" e lei era più alta di lui con quei tacchi che portava ogni sacro santo giorno. La cosa più penosa però era che Bianchi,che nonostante la sua insensibilità era un uomo molto gentile, era (diciamo) costretto ad aiutarla.

Povero uomo.

"Paolo,sono desolata..." Sì giustificò la Fagà tra una risata e l'altra degli alunni.

Ma allora non sono l'unica a fare figure di merda!

"Non devi scusarti con me,ma con lei"

La Fagà abbassò lo sguardo verso di me guardandomi con sdegno o forse con invidia essendo stata difesa dal suo amato.

In fondo tutte le donne desiderano essere salvate dall'uomo dei loro sogni,o almeno credo...

"Acqua,forse sono stata un pò brusca con te...su,vai a posto"

Grande sforzo insomma.

* * *

"Ohhhh che bello,sei stata salvata da Bianchi! Come una principessa con il suo principe!"

Chocolat stava un pò troppo fantasticando sulle mie disavventure e la cosa mi preoccupava non poco: stava iniziando ,come direi io in modo tecnico, a romanticizzarsi, ossia a pensare e a dire tutta una serie di cose sdolcinate e romantiche che a me danno sui nervi.

Io ODIO, DETESTO, NON SUPPORTO NELLA MANIERA PIÙ ASSOLUTA le cose romanticose.

Sono una tipa dura io mica una femminuccia.

"Bleah, non dire cose del genere,mi sembri Viola!"

"No,per carità!Non dirlo nemmeno per scherzo! "

Viola è la nostra compagna di classe che diciamo è innamorata dell'amore; non fa altro che parlare, fare e dire cose super sdolcinate e smielose rischio diabete.

"Comunque è vero che ti stai romanticizzando"

"No,dai ...forse solo un pò...comunque mi dici di cosa avete parlato tu e Bianchi?"

"Ehm...niente di speciale...cose di matematica"

Se le avessi detto che si era preoccupato per me sarebbe scoppiata a ridere dandomi della pazza,quindi preferii mentire.

"Oh mio dio! Non è che vi siete dati un appuntamento da qualche parte per...insomma....fare qualcosa che non si dovrebbe fare...sai..."

"MA NO!"

Alla mia reazione Ciock scoppiò a ridere come una matta.

"Se così fosse saresti invidiata praticamente da tutti qui,soprattutto dalla Fagà!"

"Oh,non me la nominare quella...non me la nominare"

* * *

Non ce la potevo fare.

Quella lezione sembrava non finire mai.

Con la scusa di andare in bagno (stranamente la Fagà aveva acconsentito a mandarmi) ero riuscita a scappare da una noiosissima lezione sull'aoristo.

Mi fermai nel corridoio davanti a una macchinetta del caffè, tanto per temporeggiare quando mi ritrovai Bianchi praticamente davanti a me. Che diavolo voleva questa volta?

"Allora,tutto bene con la Fagà,Elis?"

La sua voce era dolce e i suoi modi erano protettivi....non lo riuscivo a capire.

"Sì,a parte che mi ha interrogato nonostante lo avesse già fatto ieri,ma va bene ..."

"Anche tu la trovi odiosetta,eh?"

"Perché dice anche,prof?"

"Sai,a me non va molto a genio ...mi sta sempre appiccicata;però che rimanga tra noi questa cosa,eh!"

Alla fine Bianchi non era poi così male!


E così si conclude il secondo capitolo u.u

Non ne vado molto fiera ma il prossimo capitolo sarà meglio,Yup non vi deluderà *determinata*

Bè come ho detto prima i commenti e quello che volete sono sempre ben accetti quindi non siate timidi!! *^*

Al prossimo capitolo! :3

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Capitolo 3
*** Strana amicizia ***


Buonasera a tutti gente *^*

Eccomi qui con il nuovo capitolo di 'Hate is the new love' ^.^ Spero che vi piaccia.

Credo che pubblicherò un capitolo al giorno,visto che ho intenzione di sfornare un bel pò....spero che abbiate pazienza con me e che continuerete a consigliarmi e a seguire la storia *inchino*

In questo capitolo comparirà un nuovo personaggio;il migliore amico di Elis che spero vi colpirà con la sua assurda stronzaggine :P

Bè allora...buona lettura! ^_^



Quel giorno ero proprio di buon umore.

L'inverno era alle porte e si congelava,ma nonostante ciò ero euforica,senza saperne nemmeno il motivo.

"Elis!"

I miei assurdi pensieri vennero interrotti da un incazzatissimo Claudio che nonostante il freddo se ne stava beatamente seduto sul muretto davanti alla scuola in T - shirt e Shorts.

Claudio era il mio migliore amico che tutte le ragazze definivano "un figo mondiale".

Aspirante presidente d'istituto, Claudio riscuoteva quasi lo stesso successo di Bianchi: il suo sguardo intenso verde smeraldo, i capelli neri con dei riflessi ramati, il fisico meglio di quello di un atleta,il suo sorriso "sciogli ghiaccio" e la sua assurda stronzaggine avevano conquistato il cuore di ogni ragazza del nostro liceo classico. Ci conoscevamo da un bel pò di anni e infatti,nonostante fossimo capitati in classi diverse,ci frequentavano molto spesso .

Inoltre eravamo stati entrambi scelti dalla scuola per partecipare a un concorso sulle materie scientifiche e ,lavorando fianco a fianco ogni giorno per vincerlo,era ovvio che la nostra complicità si rafforzasse sempre più.

Anche se ultimamente era più stronzo che mai.

"Sempre nel tuo Wonderland,Elis! Cazzo,è da un'ora che ti aspetto qui! Mi piacerebbe tanto sapere a che diavolo pensi tutto il tempo come una rimbambita! "

"E a me piacerebbe sapere come fai a stare così scoperto con questo freddo! Io sto congelando! "

Sul suo viso apparve uno dei suoi famosi sorrisi "sciogli ghiaccio" e divertito si avvicinò a me per abbracciarmi con calore. Rimasi scioccata.

"Claudio..."

"Shh...fatti abbracciare per una volta. Hai detto tu di aver freddo."

Nonostante odiassi gli abbracci e il contatto fisico in generale decisi di rimanere ferma tra le sue braccia.

Claudio era caldissimo ed emanava uno strano tempore che mi fece arrossire le guancie. Mi sussurrò dolcemente qualcosa all'orecchio.

"Sei così minuta,Elis.Viene l'istinto di proteggerti..."

Il suo lato tenero e protettivo. A volte sembrava che soffrisse di bipolarismo.

Improvvisamente da lontano mi sembrò di scorgere Bianchi.

Aguzzai meglio la vista.

Si,era proprio lui.

Deglutii sonoramente.

Per qualche ragione non volevo che mi vedesse così abbracciata con Claudio.

Era strano;era come se mi avesse infastidito molto se ci avesse visto in quel modo.

Allora spinsi via Claudio poco prima che Bianchi ci passasse di fronte.

Fu un gesto istintivo,involontario e Claudio ne sembrò molto infastidito.

"Buongiorno Elis"

"Buongiorno prof"

Bianchi ci superò guardando malamente Claudio che ricambiò con uno sguardo che avrebbe fatto raggelare le vene a chiunque. Fu una scena piuttosto inquietante.

"Giorno prof"

"Buongiorno."

Il loro saluto fu gelido, si sentiva una forte tensione tra loro nell'aria.

"...su Elis,entriamo" disse infine Claudio prendendomi per mano e trascinandomi nella scuola.

* * *

Durante la lezione di scienze non feci altro che pensare agli sguardi che si erano scambiati Claudio e Bianchi. A quanto pare non correva buon sangue tra loro.

La Puccini teneva gli occhi puntati su di me mentre spiegava le sue fantastiche nozioni di scienze; era una dei prof che più amavo (forse la mia preferita),per la sua simpatia e la sua bravura nello spiegare. Aveva un aspetto bizzarro: un lungo nasone caratterizzava il suo viso appuntito e faceva da contrasto a due occhi microscopici che la rendevano ancora più buffa,inoltre aveva le gambe storte e un pò di pancia; insomma non era una bellezza rara. Però, tutto sommato, era una gran brava persona:premurosa con gli alunni e gentile con tutti,ma anche incredibilmente irascibile;quando si arrabbiava si metteva ad urlare come un'ossessa e sbatteva fortissimo la mano sulla cattedra,facendomi prendere ogni volta un infarto. In effetti,pensandoci su,era praticamente l'opposto di Bianchi;lui non si scomponeva mai quando c'era confusione in classe, si limitava a dire " Shh,su ragazzi,non fatemi urlare" oppure sbatteva la fede che aveva sull'anulare contro la cattedra,producendo un suono abbastanza fastidioso,o ancora,scoccando le dita con fare figo,con conseguenti urletti di approvamento delle ragazze.

"Stellina,c'è qualcosa che non va?"

La Puccini mi stava ancora fissando preoccupata senza che nemmeno me ne accorgessi; la sua espressione però era molto buffa e per poco non le scoppiai a ridere in faccia.

"No,ho solo un pò di mal di testa..." mentii per non farle capire di essermi distratta ancora una volta pensando ai cavoli miei.

"Oh bambolina mia,va in bagno a rinfrescarti allora!"

Ovviamente uscii senza farmelo ripetere due volte, in fondo un pò d'aria fresca del corridoio faceva sempre bene.

Corsi in bagno perché avevo seriamente bisogno di una rinfrescata;mi sentivo la testa super calda, forse avevo la febbre, ma non me ne curai più di tanto ripensando agli intensissimi sguardi di Claudio e Bianchi.

Ci stavo pensando troppo per i miei gusti; in fondo era stato solo un semplice scambio di sguardi.

Avevo un brutto presentimento.



Bè questo era il terzo capitolo u.u

Come vi è sembrato Claudio!? Se avete dei consigli per migliorarlo non esitate a darmeli,non siate timidi!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto perché mi ci sono impegnata davvero! >_>"

In ogni caso cercherò di fare meglio nei prossimi e di non deludervi!

Mi raccomando lasciate qualche recensione (anche corta non importa) per darmi qualche consiglio perché ci tengo davvero a migliorare nella scrittura.

Al prossimo capitolo sciaooooo!! :3

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Capitolo 4
*** La differenza tra barista e cameriere ***


Rieccoci qui gente X)

Ecco appena sfornato il quarto capitolo (?) :P

Spero che vi piaccia,visto che comparirà un personaggio che mi piace particolarmente che sarebbe dovuto comparire nel quinto capitolo,ma io non ho saputo resistere X)

Fatemi sapere con un commento se vi piace il nuovo personaggio eh! :3

Buona lettura ^A^


Claudio era seduto vicino alla finestra e guardava intensamente l'orizzonte con i suoi splendidi occhi color smeraldo.

Erano le 14:30 e a scuola erano rimasti solo qualche prof e dei bidelli.

Che pace.

"Allora Claudio ,andiamo a mangiare qualcosa? Sto morendo di fame!"

Il suo sguardo intenso si spostò dall'orizzonte su di me, accarezzandomi.

Era penetrante, come se mi toccasse l'anima. Mi sentii violata.

Un brivido mi passò lungo la schiena.

"Claudio...perché mi guardi in quel modo?"

Sul suo volto aleggiò un lieve sorriso.

"Niente." Ridacchiò guardando altrove. Per un attimo sembrava fosse arrossito.

Sembrava si stesse prendendo gioco di me e questo mi fece infuriare.

"Che c'è! ?"

"Niente,davvero" disse ridendo.

"Su,dai cazzo! "

"Lo vuoi davvero sapere?"

Annuii convinta. Appena lo feci,lui, con un balzo da felino,si precipitò davanti a me a pochi centimetri dal mio viso,si chinò e leccò i lati della mia bocca. Spalancaii gli occhi scioccata.

"Claudio,ma che cazzo fai!?!" Dissi spintonandolo via con rabbia, tremando come una foglia.

I suoi occhi si incupirono.

"Non ti piace il contatto fisico,eh?"

"NO,OK? NON VOGLIO CHE TU MI TOCCHI! STAI LONTANO!"

Sembrava dispiaciuto e non poco.

"Avevi un pò di crema ai lati della bocca così..  certo che hai davvero uno stomaco gigantesco se dopo aver mangiato uno degli enormi bomboloni alla crema della scuola hai ancora fame"

Arrossii pesantemente. Cavolo,mica era colpa mia se avevo sempre fame.Lui rise come un bambino allegro. Era una risata spensierata, che diffondeva gioia; tant'è che involontariamente finii anche io per sorridere.

"Su dai,per farmi perdonare ti offro il pranzo in quel ristorantino cinese/giapponese che ti piace tanto"

Mi si illuminarono gli occhi. Per la gioia mi misi a saltellare intorno a lui come una bambina a cui avevano regalato una bambola nuova. Claudio ne sembrava compiaciuto.

"Davvero?!"

"Certamente, io non scherzo mai se si tratta di farsi perdonare da te."

                                    * * *

Adoravo il ristorantino cinese/giapponese che stava vicino alla nostra scuola. Nonostante le apparenze era molto grande: c'era un'angolo esposto dove si cucinava la carne e il pesce accompagnati da verdure, un enorme roll dove giravano uno dietro l'altro i più svariati tipi di sushi, una quantità eccessiva di tavoli per i clienti, la cucina(che era nascosta ovviamente) e addirittura un bancone che fungeva da bar dove vi era la cassa. Il tutto era abbellito da magnifici murales di artisti giapponesi, enormi vasi cinesi contenenti fiori,che difficilmente avevo visto altrove e soprammobili a forma di animali (soprattutto gatti) un pò ovunque. Io e Claudio ci avvicinammo affamati al bancone - bar della cassa dove c'era un ragazzo vestito da barista che stava beatamente oziando seduto su uno sgabello.

Non lo avevo mai visto prima ed era strano perché io andavo praticamente tutti i giorni lì. Doveva essere un nuovo dipendente.

Se lo avesse visto Ciock si sarebbe messa a sbavargli dietro peggio di una lumaca: il visino ben proporzionato era incorniciato da capelli color platino (un biondo così non lo avevo mai visto...mi chiedevo se fosse naturale...) che si abbinavano perfettamente a degli occhi sognanti color oceano. Aveva una vita esile e delle gambe secche ma anche spalle grandi ed ampie. Fischiettando un allegro motivetto che avevo già sentito da qualche parte,la sua attenzione si concentrò su di me e appena i nostri sguardi si incrociarono gli apparve sul volto un fantastico sorriso. Sembrava essere un tipo spensierato e socievole. Insomma,non era niente male.

Claudio lo squadrò dall'alto al basso,con aria di superiorità.

"Cameriere, un tavolo da due."

L'allegro ragazzo smise improvvisamente di fischiettare e guardò con odio Claudio.

I suoi occhi ardevano di rabbia.

"Come mi hai chiamato?"

Claudio sembrava sinceramente stupito. In un attimo la sua espressione cambiò dallo stupore alla rabbia.

"Cameriere. Ti ho chiamato cameriere. Come cazzo avrei dovuto chiamarti,eh? Vostra maestà!?"

Il biondo si alzò di scatto dallo sgabello e prese per il colletto Claudio sollevandolo leggermente da terra(tanta forza in una persona così esile non l'avevo mai vista) si avvicinò pericolosamente al suo volto,guardandolo con una rabbia inaudita.

"SONO UN BARISTA,IMBECILLE!"

Alla fine il biondo platinato decise di risparmiare Claudio scaraventandolo a terra. Claudio era sdegnato, scioccato, sconvolto ma nonostante tutto si alzò con vigore, impettito, senza far capire che il suo orgoglio e la sua dignità erano state ferite. Tutti guardavano a bocca aperta.

"Ehi,cameriere del cazzo!"

Con una velocità incredibile,Claudio sferrò un violento destro sul bel visino del biondo che indietreggiò,toccandosi la guancia colpita. Era tutto un fuoco per la rabbia. Tra la folla c'era chi girava alla larga facendo finta di nulla, chi riprendeva con il telefono tutto entusiasta, giovani che urlavano "Rissa! Rissa!", chi cercava di chiamare la polizia e chi chiamava il direttore del ristorante.

Intanto i due "protagonisti" si guardavano in modo sempre più rabbioso e sembravano prepararsi per il prossimo attacco. Dovevo fare qualcosa. Mi misi in mezzo ai due litiganti tenendoli più lontano possibile l'uno dall'altro.

"Smettetela! Ma siete bambini!? Con la violenza non si risolve nulla!"

Mi sentivo come una mamma che cercava di far fare la pace a due bimbi capricciosi.

Era leggermente imbarazzante.

"Ares! Ancora ad attaccare briga con i clienti,eh!?"

All'improvviso dalla porticina dietro il bancone sbucò un simpatico signore un pò in carne,con degli enormi baffoni e tratti somatici asiatici. Non so perché ma trasmetteva un senso di tranquillità.

"Su Ares,chiedi scusa a questi clienti a cui sarei lieto di offrire il pranzo di oggi"

Bè,tutto sommato non era andata così male la giornata!

Il biondo Ares però non sembrava pensarla come me;i suoi occhi erano pieni di odio e non aveva intenzione di chiedere scusa a Claudio, ma dopo un'altra esortazione del simpatico baffone,il biondo ne trovò il coraggio.

"...scus..scusatemi."

La sua voce era debole,quasi impercettibile. Si dileguò in un attimo andando verso la terrazza del ristorante.Claudio era soddisfatto comunque,si sentiva come il vincitore della battaglia.

Ma non era finita.

"Claudio,va a chiedere scusa."

"Col cazzo."

Perché faceva così? Era esasperante.

"Claudio...dai..."

Lui sorrise divertito.

"Sei così carina quando mi supplichi..."

"Dio mio,ma perché!? Senti ci vado io"

"Ok,allora io inizio ad ordinare! "

                                 * * *

La terrazza del ristorante era enorme, tanto che non sapevo veramente da che parte andare.

Vagai come un fantasma per 5 minuti buoni quando finalmente riuscii a intravedere il biondo intento a fumarsi una buona sigaretta. Mi avvicinai con cautela.


Sì girò lentamente verso di me,guardandomi con gli occhi color oceano che gli splendevano. Non aveva più l'espressione imbronciata di prima;a quanto pare si era tranquillizzato.

"Sì,giusto. Tu devi essere la ragazza dello stronzone di prima.Onestamente non so come tu faccia a sopportarlo."

Ragazza!? Ma stiamo scherzando?!

"No no,non sia mai! Ha frainteso, siamo solo amici! Tutto a posto con la guancia?"

Mentre aspirava il fumo gli apparve sul volto un ampio sorriso spensierato, come se fosse sollevato.

"Guarda che puoi darmi del tu, in fondo io sarò più grande di te di qualche anno,mica sono un vecchio! Comunque non è niente di che, non muoio per così poco"disse ridacchiando  "come ti chiami,dolcezza?"

Dolcezza?!

"Alice."

"Solo?"

"Alice Nives Acqua,ma tutti mi chiamano Elis. E tu? Solo Ares?"chiesi in modo sfacciato. Lui ne sembrava divertito.

"Elis è carino, ti si addice. Anche Nives non è male...sarebbe Neve in latino,no? Comunque no,purtroppo non solo Ares..."

"Perché purtroppo?"

Sembrò esitante,ma alla fine rispose.

"....il mio secondo nome è..."

"?"

"Mary."

Ci furono 5 secondi di silenzio ma io non riuscii a trattenermi e scoppiai fragorosamente a ridere. Lui però non ne sembrava dispiaciuto, anzi scoppiò a ridere pure lui.

"Oddio,scusami..." dissi ridendo ancora "non volevo!"

"Stai tranquilla,me l'aspettavo come reazione...in fondo Mary come nome da maschio è..."

La sua frase fu interrotta dalle nostre sonore risate. La gente ci avrà sicuramente scambiato per dei matti.

"Bè,un cognome ce lo hai? Oppure è imbarazzante pure quello?"

"No,il cognome è abbastanza normale; Guerra"

"Che cosa strana..Ares è il dio della guerra sempre pronto ad attaccare briga...anche se tu assomigli più ad Apollo."

"Apollo il dio splendido,eh? Grazie del complimento" sorrise "Certo che ne sai di dei..."

"Faccio il classico."

Gli si illuminarono gli occhi.

"E come mai hai scelto il classico?"

"Scoppieresti a ridere di sicuro..."

"Vabbè,peggio della storia di Mary non può essere...."

"Bè,nel classico c'è il bar grande quindi..."

"Bar!?"

"Sì,bar..."

Lui scattò,buttandosi giù dal terrazzo con un balzo. Ma che cazzo!? Mi affacciai per vedere se tutto fosse ok. Alla fine non era molto alto,ma che spavento! Ares era lì bello pimpante che mi guardava dal basso.

"Grazie,principessa! Ci vediamo tra qualche giorno"

Detto ciò scappò via con la velocità di una gazzella. Solo in quel momento mi ricordai che dovevo dargli le scuse da parte di Claudio. Che idiota!

Bè,poco importava,tanto doveva aver già scordato la faccenda.

Che tipo assurdo.


Allora vi è piaciuto Ares? X) Spero di si,perché è un personaggio davvero particolare,dalle mille sfaccettature;certo mai come Bianchi ma vabbè poi lo scoprirete :3

Se avete avvistato qualche errore o magari(magari davvero :P) qualcosa che vi ha particolarmente colpito nel capitolo fatemelo sapere con una piccola recensione eh! :P

Bè allora a domani con il prossimo capitolo! Sciaooooo ^O^


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Capitolo 5
*** Novità al bar ***


Buonasera gente! ^O^

Ecco il quinto capitolo di "Hate is the new love' tutto per voi!

Scusate per il ritardo,ma oggi è stato il mio primo giorno di scuola ovvero un casino >_<""

Ho fatto i salti mortali per scrivere questo capitolo quindi spero che li apprezzerete :P

Buona lettura ;)



"Sì cazzo vai così! "

8 al tema di italiano!! 8!!!! Il massimo che la Boschi da!

La Boschi era la nostra stronzissima prof di italiano, dall'aria un pò da gattamorta.

Le occhiaie profonde e lo sguardo assente la facevano apparire come una mezza addormentata, ma era molto più sveglia di quello che sembrasse.

"Acqua ma che compitone! A cosa devo questo miglioramento?"

La sua voce roca mi fece raggelare.

"Bè...la traccia del tema era molto interessante..."

Sorrise compiaciuta e andò verso la cattedra. Oddio aveva sorriso!

Sentivo che quello sarebbe stato un giorno speciale. Bisognava festeggiare.

"Andiamoci a prendere un bel bombolone alla crema Ciock!"

"Guarda non sono proprio in vena di bomboloni..."

"Che succede?"

"Un'altra insufficienza..."

"Oh mi dispiace..."

"Vabbè non preoccuparti posso recuperare...vai tu poi ti raggiungo devo parlare con la prof..."

Chocolat si alzò avvilita andando verso la cattedra. In quell' ultimo periodo era veramente depressa e a me dispiaceva.

Le avrei preso una bella crepes magari con quella il suo umore sarebbe leggermente migliorato.

                                   * * *

"Oddio ma hai visto che figo il nuovo barista!? Ha degli occhi spettacolari!"

Avvicinandomi al bar sentivo sempre più ragazze fare apprezzamenti sul nuovo barista. Ma non era che...

"Ciao zuccherino!"

Lo sapevo! Ares!

"Ehi ma tu non lavoravi dal cinese?!'

"Esatto lavoravo! Appena mi hai detto che al classico c'era il bar mi sono detto che era qui che dovevo lavorare!"

"E poi ti sei buttato dal terrazzo..."

Lui scoppiò a ridere facendo vedere i suoi bianchissimi denti allineati che avrebbero fatto invidia ai testimonial delle pubblicità di dentifrici.

"Esatto! Ed eccomi qui!"

"Sono contenta per te! E oltre a te chi lavora al bar?"

"Al bar della sede centrale ci sono solo io mentre in succursale una certa Gina e un certo Amedeo"

"Allora credo che ci vedremo molto spesso... tranne la prima metà della ricreazione perché gioco a carte!"

"A carte!? Sei una giocatrice incallita per caso?" Disse ridacchiando.

"Sì mi piace giocare a carte oh!"

Cercai di fare il broncio che però si trasformò in un sorriso divertito.

"Sai ho lavorato in un casinò una volta. Non era male a parte per i brutti ceffi che lo frequentavano..si,tutta gente con armi di ultima generazione e tanta voglia di picchiare i camerieri e palpare le roulette girls...comunque piccola che cosa desideri? Facciamo presto che si sta creando una fila chilometrica, poi mi licenziano il primo giorno di lavoro!"

"Sì hai ragione...un bombolone alla crema e una crepes."

"Scusa ma i bomboloni sono finiti.Vuoi assaggiare il piatto nuovo che cucino personalmente con le mie delicate manine?"

"Sì dai,mi fido."

"Ma non sai nemmeno cos' è..."

"Ti ho detto che mi fido! Sono nelle tue mani!"

Lui rise soddisfatto.

"Ok te li porto in classe a ricreazione" disse appuntando le ordinazioni " Certo che ne mangi di roba eh!"

"La crepes è per una mia amica eh non ti fare idee strane!"

"Sì sì,dicono tutti così! " affermò convinto con un'espressione simile a quella di un gatto. Era proprio buffo.

"Quanto ti devo mr.iosonounbaristanonuncameriere?"

"Ah ah ah divertente!" disse facendo finta di ridere ma senza successo perché sembrava che stesse per scoppiare a ridere davvero"Niente naturalmente,offre la casa!"

"Ma..."

"Niente 'ma' Honey ci vediamo a ricreazione! "Aggiunse esortandomi ad andare in classe sorridendo e facendomi l'occhiolino da lontano.

                                    * * *

A ricreazione Ares non si fece vedere ma lasciò sul mio banco ciò che avevo ordinato.

E un biglietto.

'Waffle con Nutella e yogurt. Spero che ti piaccia,l'ho cucinato con le mie stesse mani :3 Ci vediamo più tardi"

Guardai il Waffle.

Aveva proprio un aspetto succulento, non vedevo l'ora di mangiarlo.

Però prima...la crepes per Chocolat.

"Ciock!"

"Sì,dimmi..."

"Guarda cosa ho per te" dissi mostrandogli la crepes soddisfatta " ta-dan!"

Le si illuminarono gli occhi.

"Grazie è proprio quello di cui avevo bisogno. Mmh..."

Si mise subito a gustare la sua crepes con un sorriso stampato sulla faccia.

Ora toccava a me.

Presi il mio Waffle e cominciai ad addentarlo.

Era proprio buono.

"Allora Ciock che ha detto la Boschi?"

"Mmh...ha detto che dovrei andare volontaria a epica domani..."

"Se vuoi oggi posso venire da te così posso darti una mano. Che argomenti devi fare?" chiesi più cordialmente possibile intenta a gustarmi il waffle.

"Oh che gentile,mi farebbe molto piacere!

Comunque devo portare tutti i brani dell'Eneide che abbiamo fatto più un approfondimento su un dio a mia scelta"

"Un dio a tua scelta eh? Mmh..."

Spalancaii gli occhi come fulminata da un'illuminazione.

"Porterai Ares,il dio della guerra"

Mi venne spontaneo dirlo, come se la mia bocca si fosse aperta indipendentemente dalla mia volontà.

Chocolat rimase perplessa.

"Mmh...Ares...si può fare dai!"

Rimanemmo per qualche secondo in silenzio a mangiare.

Ares era il dio dei waffle altro che guerra!

"Sono contenta che tu possa venire da me oggi, di solito stai sempre con quel Claudio,sono leggermente gelosa di lui devo ammetterlo...a proposito oggi non dovevi vederlo a ricreazione per quel vostro progetto?"

Cazzo! Me ne ero completamente dimenticata!

Guardai frettolosamente l'orologio.

Mancavano 5 minuti alla fine della ricreazione, ce la potevo fare.

Mi alzai di scatto dalla sedia e corsi via dalla classe lasciando Chocolat ma soprattutto il waffle a malincuore.

"CIOCK FINISCILO TU! CI VEDIAMO DOPO!"


Vi è piaciuto?!

Ho fatto il possibile per scrivere qualcosa di leggibile,se ci sono errori segnalatemelo subito con un commento,così rimedio >_<

Se volete darmi qualche consiglio idem come sopra :P

Questo capitolo non fa sviluppare molto la trama ...ma nei prossimi.... *risata malvagia*

Va bene,non dico più niente altrimenti poi faccio seriamente spoiler X)

Al prossimo capitolo! ;3

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Capitolo 6
*** Claudio e Ares? Troppo diversi! ***


Buonasera a tutti!

Nonostante abbia avuto da fare un pò di versione di greco alla fine ce l'ho fatta a scrivere il sesto capitolo uwu" Sono abbastanza stupita da me stessa :P *ha svolto tutti i suoi compitini quotidiani*

Bè questo è il sesto capitolo,buona lettura ^O^


"DOVE CAZZO ERI FINITA IMBECILLE! ?!"

Ecco lo sapevo che si sarebbe incazzato come una bestia.

"Claudio scusami me ne ero dimenticata...."

"EH CERTO! STAI SEMPRE CON LA TESTA FRA LE NUVOLE!  UNA VOLTA TANTO POTRESTI AVERE I PIEDI PER TERRA?!"

Ero mortificata,non lo avevo mai visto così incazzato.

Ok che il progetto era importante per lui però non c'era bisogno di urlare così.

Mi dava fastidio alle orecchie ahimè molto sensibili.

Io e Claudio eravamo stati scelti per partecipare a un concorso di fisica, matematica e chimica che consisteva nel gareggiare contro le altre scuole portando un progetto proprio e in seguito rispondendo più velocemente degli altri a domande di ogni tipo su queste materie, che i giudici facevano al momento della gara.

In palio c'erano un sacco di soldi, ma soprattutto il prestigio della scuola e il nostro, quello che a Claudio interessava di più.

Se avessimo vinto saremo diventati sicuramente l'orgoglio della scuola!

Certo, per un liceo classico contano di più i risultati della gara di latino e greco, ma visto che quest'anno l'abbiamo persa le speranze della scuola sono riposte in me e in Claudio, il che ci mette abbastanza sotto pressione.

Non capivo seriamente perché avessero scelto me.

In tutto il classico c'era gente sicuramente più competente di me per questa gara e invece il prof Bianchi aveva insistito per mandarci me.

Perché quell'uomo aveva così tanta fiducia in me?

Insomma ero pur sempre un elemento problematico, ero stata coinvolta in un sacco di risse e facevo scherzi di cattivo gusto ai professori, ma lui mi aveva sempre difeso con tutti, a volte compromettendo addirittura la sua carriera.

Mi resi conto che il mio disprezzo per lui era completamente infondato.

Non aveva senso.

Forse avrei dovuto ringraziarlo invece di fare la difficile.

Forse.

"ELIS!"

"Eh si? Che c'è prof!?!"

"MA QUALE PROF E PROF! METTITI AL LAVORO INVECE DI PENSARE ALLE TUE SCIOCCHEZZE!"

Mentalmente scoppiai a ridere al pensiero di aver chiamato Claudio prof.

Stupidi lapsus.

"Guarda che stavo pensando a cose serie comunque eh!" dissi sbuffando un pò offesa dalle sue parole.

"Sì sì come no! Fammi indovinare....stavi pensando sicuramente a cosa mangerai più tardi o cose del genere!"

"Guarda che io non penso solo al cibo!"

"Certo certo!" affermò ridacchiando.

Bè almeno era tornato di buon umore.

"Comunque cerca di combinare qualcosa in questi ultimi minuti."

"Ok prof!" gli risposi infine in maniera sarcastica scoppiando a ridere come una cretina, facendolo così sorridere.

                                  * * *

La campana segnò la fine delle lezioni. Che suono soave che era.

"Allora cosa ti piacerebbe mangiare a pranzo?"

"È uguale tanto io mangio tutto,Ciock"

"La solita.. comunque hai avvisato i tuoi?"

"E per quale motivo? Tanto mio padre sta in qualche posto sperduto dell'oceano Pacifico per lavoro mentre mia madre e mia sorella stanno da qualche parte in America per le gare agonistiche."

La mia famiglia era sempre in giro per il mondo e io rimanevo per grandi periodi di tempo sola a casa. Ero praticamente indipendente. Mio padre lavorava per il giornale e scriveva articoli sulle grandi capitali mondiali e le città più gettonate per le vacanze. Mia madre faceva da manager a mia sorella maggiore,grande ginnasta super impegnata con le gare atletiche.

Ci sentivamo molte volte al giorno,però era ovvio che mi sentissi un pò sola. Ma oramai mi ci ero abituata.

"Ah,i tuoi sono ancora fuori,vero?"

"Già"

"Ma perché non vieni a stare da me finché non tornano?"

"Guarda non vorrei dare fastidio quindi..."

"Ma quale fastidio e fastidio! Anzi così possiamo studiare insieme e magari potresti farmi un pò di ripetizioni di matematica,così non faccio più figure del cavolo con Bianchi!"

"Ok...ma solo per qualche giorno eh!"

"...cercherò di accontentarmi! Avviso mia madre allora"

"Sì,ok...intanto io vado a salutare una persona..."

"Uh uh uh,Elis!"

"No,non fraintendere,è solo un amico. A dopo!"

                                 * * *

Fortunatamente il bar era deserto.

Ares se ne stava appollaiato su uno sgabello a pulire dei piattini.

Appena mi vide fece subito un largo sorriso.

"Ehi Honey!"

"Ciao Ares! Possibile che devi chiamarmi ogni volta con un nomignolo assurdo!?"

"Ma è divertente,bambolina! Come piacerebbe che ti chiamassi scusa?"

Ci pensai su.

"Bè va bene semplicemente Alice o Elis, sai? Non è che non ti piace il mio nome!?"

"Ma che dici!? È bellissimo!  È solo che tutti ti chiamano così, quindi..."

Risi leggermente. Era proprio un tipo assurdo.

"Va bene,come vuoi! Comunque il waffle era buonissimo, davvero!"

Il suo sorriso si fece ancora più ampio.

"Ne sono felicissimo!"

Ci furono 5 secondi di silenzio.

"Senti oggi ho la giornata libera...ti andrebbe di fare un giro con me?"

Rimasi sorpresa dalla sua proposta.

Ci riflettei un attimo, ma poi mi venne in mente che dovevo aiutare Ciock a studiare.

Non potevo certo darle buca e poi non mi fidavo ancora totalmente di Ares.

"Ares oggi no,che devo aiutare una mia amica a studiare"

I suoi occhi si incupirono leggermente.

Si vedeva che gli dispiaceva.

"Ah. Vabbè,tanto ci vediamo domani,no?"

"Certo,a meno che non marini la scuola!"

Scoppiò a ridere.

Meno male,aveva ritrovato il buon umore.

"Certo come no! Una tipa così innocua come te non potrebbe mai farlo!"

Risi come una cretina.

A quanto pare non gli erano arrivate le voci sul mio conto.

"Guarda che io sono la più pestifera della classe! Non scherzare!"

"Ma con quel visino da angelo!  Non ti credo!"

"Sei da qui da troppo poco per capire. Ancora non mi conosci bene,mio caro!" dissi ridacchiando allegramente "comunque grazie ancora per il waffle!"

"Figurati,è il minimo"

"Allora a domani,Ares"

"A domani,stella!" concluse mettendosi di nuovo al lavoro salutandomi con un grande sorriso.


Non era niente di speciale,però spero che vi sia piaciuto uwu""

Comunque ho un annuncio riguardo il prossimo capitolo e... tenetevi forte...credo che sarà un pò ....come posso dire? Perverso :P

Volevo provare a scrivere da tempo un capitolo in quel modo,spero che mi venga bene >_<""

Vorrei inoltre approfondire il rapporto di amicizia tra Ciock ed Elis,che secondo me non ho trattato per il meglio...

Si,il prossimo capitolo sarà pieno di roba,cercherò di fare del mio meglio uwu"

Come vi dico sempre (non mi stancherò mai di chiedervelo) se avete qualcosa da dire sulla storia fatevi sotto con le recensioni! ^^

Allora al prossimo capitolo ^O^/


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Capitolo 7
*** Incubo ***


Buonasera a tutti gente :D

Questo,diciamo, è il capitolo 'oscuro' (come lo chiamo io) che non vedevo l'ora di pubblicare per molti,moltissimi motivi *risatina malvagia di sottofondo*

Forse rimarrete scioccati da questo capitolo....quindi leggetelo con cautela (?) :P

Vabbè basta ciarlare vi lascio al capitolo 'oscuro' :3 *se la ride*

Mi raccomando,fatemi sapere cosa ne pensate perché sono veramente curiosa....

Buona lettura!



Io e Ciock avevamo passato tutto il pomeriggio a studiare...e pensare che avrei potuto starmene a casa a non fare un cavolo fino all'ora di cena!

Però per Chocolat questo ed altro.

"Ah,finalmente abbiamo finito Elis! Non ne potevo più!" esordì Ciock dopo un lungo silenzio buttandosi a peso morto sul suo letto,facendosi così male al seno.

"Ahi! Ma perché ho le tette così grandi!? Le vuoi tu,Elis? In cambio mi dai un pò del tuo sedere!"

Rise istericamente schiaffeggiando le mie povere natiche.

"Nessuno può toccarmi il sedere,Ciock!"

Presi un cuscino e glielo buttai in faccia facendo volare piume d'oca ovunque.

Lei in risposta rise ancora di più; sembrava seriamente un'ubriaca.

"Tranne Bianchi,vero?! Ahahahahahaha!"

Sbiancai. Perché aveva tirato in ballo lui?

Quell'uomo mi perseguitava.

Involontariamente finii per pensare a lui che mi palpava non solo il sedere ma anche il resto del corpo mentre io gemevo di piacere,causato dal suo tocco.

Un pensiero sconcio.

Dio santo.

Che schifo.

Madonnina,come mi era venuta in mente una cosa del genere?!

Raggelai.

Ero diventata rossa come un pomodoro e il mio sguardo si incupì.

"Oh mio dio,Ciock!Fai schifo! Come ti vengono certe cose!?" dissi indignata colpendola con il cuscino più forte di prima.

E ovviamente lei rise ancora di più.

"Ahahahahahaha! Secondo me ti piacerebbe fartelo! Ma anche lui,a mio parere,fa qualche pensierino impuro su di te a giudicare da come ti guarda durante le lezioni.... e visto che lui è un pò sadico sicuramente immagina di frustarti mentre tu lo implori di smetterla,quando invece tu ne vuoi sempre di più! Ahahahahahaha!"

"CHOCOLAT! NON È DIVERTENTE! DIO,MI CI FAI PURE PENSARE!"

"Ahahahahahaha magari te lo sogni di notte! Ahahahahahaha! Oddio...e magari ti sento gemere nel sonno!"

Se avesse continuato così avrei finito seriamente con il sognarmelo.

Stronza,sapeva che i miei sogni erano facilmente influenzabili dalla realtà, soprattutto da quello che mi succedeva la sera.

Erano le 21.

Cazzo.

Chocolat aveva esagerato questa volta però. Non era che...

Guardai sotto la scrivania.

C'erano due bottiglie di birra vuote.

Lo sapevo, era brilla.

"Ciock,hai bevuto tu queste?"

Sulla sua faccia apparve un enorme sorriso ebete.

"Sì,mi hai scoperta! Le ho bevute quando sei andata in bagno!"

Scoppiai a ridere come una matta mentre prendevo da sotto il letto tre bottiglie di birra vuote,mostrandogliele con orgoglio.

Si,mi ero scolata anche io un pò di birra.

E avevo bevuto più di lei.

Grazie a dio io reggevo l'alcol molto meglio di lei.

"A quanto pare abbiamo avuto la stessa idea"

E così passammo 5 minuti buoni a ridere come delle deficenti.

Forse ero brilla pure io.

                                   * * *

Stranamente mi ritrovai da sola in classe quando il prof Bianchi venne con passo deciso verso di me,guardandomi intensamente con i suoi occhi grigi.

Si avvicinò sempre di più e alla fine si fermò davanti a me fissandomi negli occhi.

Cosa voleva ora?!

"Elis...porgimi i polsi."

Il suo tono di voce era autoritario e deciso, ma allo stesso tempo dolce.

Che intenzioni aveva?

"No."

Il mio tono era glaciale, irremovibile.

Sul suo volto aleggiò un lieve sorriso.

Con una velocità incredibile mi sbattè al muro tenendomi bloccata con il suo corpo.

Ero in trappola.

Che gli era preso?

Iniziai a irrigidirmi e a tremare.

Il mio respiro diventò tutto ad un tratto pesante e iniziai a sudare freddo.

Avevo paura.

"Su Elis ...I polsi..." mi sussurrò con gentilezza.

Stavolta non mi opposi e gli porsi ubbedientemente i polsi.

Bianchi ne sembrò compiaciuto.

Con un gesto pieno di charme si tolse la sua elegantissima cravatta grigia che faceva pendant con i suoi splendidi occhi.

"Unisci i polsi,Elis."

Ubbedii senza dire mezza parola.

Lui mi legò con la cravatta i polsi facendo un certo numero di nodi,in modo che non mi potessi liberare.

Ora avevo veramente paura.

Mi spinse ancora più vicino al muro con il suo corpo.

Sentii il suo respiro accarezzarmi le guancie,le labbra e il collo.

Era caldo.

Lui cominciò ad accarezzarmi il corpo, a palparmi ovunque,come se volesse scoprire ogni parte di me.

Arrossii e inizai ad ansimare.

"Prof...la smetta..." dissi in un sussurro.

Lui però continuò imperterrito, guardandomi negli occhi senza dire nulla.

Mi baciò con dolcezza sulle guance per poi passare alle labbra,che mi leccò e morse delicatamente fino a farmele gonfiare.

Chiusi gli occhi.

Sentii che mi stava iniziando a leccare il collo.

Gemetti forte cercando di ribellarmi.

"No,la prego...il collo no..."

Come sempre lui non disse niente e continuò quello che stava facendo.

Lo implorai di nuovo gemendo ma lui era impassibile:cominciò a farmi dei succhiotti lungo tutto il collo lasciandomi dei segni rossi,mentre le sue mani continuavano a curiosare sotto i miei vestiti.

Era esasperante.

"Prof...lei è un porco. "

Stavolta lui disse qualcosa,anche se continuò ancora a leccarmi ed esplorarmi.

"Non lo sono."

"Sì,invece"

"Se fossi un porco farei queste cose anche alle altre mie studentesse, invece io voglio farle solo con te."

Il cuore cominciò a battermi velocemente.

"Perché solo con me?"

Lui inizialmente non disse niente,ma alla fine rispose alla mia domanda.

"Perché sei speciale per me, Elis"

Non so perché ma quel pensiero mi rese felice.

Gli sorrisi e lui fece altrettanto.

"Vedi che ti piace, Elis? In fondo anche tu mi desideri..."

Smise di toccarmi ovunque e di leccarmi il collo per prendermi la faccia tra le mani e guardarmi dritto negli occhi.

Mi ero persa nel suo sguardo pieno di desiderio.

All'improvviso lui posò le sue labbra sulle mie,baciandomi dolcemente.

Quella dolcezza poi si trasformò in passione.

La sua lingua aveva occupato la mia bocca, muovendosi freneticamente senza darmi tregua.

Sentii dentro di me crescere il desiderio.

Il desiderio per quell'uomo.

Cominciai anche io a baciarlo con passione, lasciandomi andare a quel ritmo magico e travolgente.

Ma cosa cazzo stavo facendo!?

No!

Non potevo, non dovevo.

Io odio quest'uomo.

Morsi le sue labbra facendogliele sanguinare.

Bianchi indietreggiò stupito,toccandosi il labbro insanguinato.

Io mi accasciai a terra senza fiato con le spalle appoggiate al muro.

Non avevo mai provato una cosa del genere.

Lui mi guardò dall'alto al basso sorridendo leggermente.

Mi accorsi che aveva in mano un frustino.

Ero scioccata.

"Apri la bocca."

"No."

Lui fece il broncio, sembrava un pò deluso.

"Elis,se non lo fai ti sculaccio."

Suonava come una minaccia.

Visto che non ci tenevo particolarmente a farmi sculacciare da lui aprii leggermente la bocca.

Bianchi sembrava soddisfatto.

Mi mise delicatamente il frustino in bocca facendo attenzione che non mi andasse in gola.

"Ora succhia"

Scossi il capo freneticamente.

"Se non succhi questo ora più tardi ti farò succhiare qualcos' altro,che è molto più pericoloso di un semplice frustino"

Oh mio dio.

No,grazie.

Cominciai a piangere mentre cercavo di succhiare piano il frustino

Era come quella volta.

No,non di nuovo,non lo sopporterei.

Le lacrime continuavano a scendere senza tregua.

Non riuscivo a calmarmi.

Non volevo che succedesse di nuovo.

No,per favore.

Perché tutto questo doveva capitare a me?

Piansi ancora di più e alla fine Bianchi mi tolse delicatamente il frustino di bocca.

Sputai a terra.

Con il frustino lui cominciò a toccarmi il seno.

Emisi un gemito strozzato.

"No,Elis,non contenerti. Gemi più forte."

"No,basta...la smetta...non voglio....per favore,la supplico....non di nuovo....non voglio di nuovo subire una cosa del genere,la prego..."

Le lacrime aumentavano sempre più,senza che io le potessi fermare.

Questa volta Bianchi si fermò.

Si allontanò leggermente da me e guardò il frustino con aria vaga.

"Elis....cosa ti hanno fatto?"

Sì abbassò verso di me mettendomi il frustino sotto il mento per farmi alzare il volto.

Ora i nostri nasi si sfioravano.

Mi morsi il labbro,mentre continuavo a piangere senza tregua.

"Non sono affari suoi."

"Elis...perché mi odi?"

Rimasi in silenzio a piangere.

"Elis...ti prego...non piangere.. "

Il suo sguardo era dolce,ma allo stesso tempo preoccupato.

Io continuai a non dire niente e a singhiozzare senza fermarmi.

In quel momento Bianchi gettò il frustino a terra e mi abbracciò con calore.

Mi sentii protetta tra le sue braccia.

Era una bella sensazione,che non provavo da tempo.

"Elis...non voglio che tu soffra...."

Fu allora che mi svegliai di soprassalto nel letto vicino a quello di Ciock.

"Elis....hai fatto un brutto sogno? " mi chiese gentilmente Ciock ancora mezza addormentata.

Oh grazie a dio.

Uno stupido sogno.

Guardai Ciock incupita e ansimante,con le lacrime che a stento riuscii a contenere.

"Elis...tutto ok?"

No,lei non doveva sapere.

Dovevo rompere il ghiaccio,altrimenti avrebbe iniziato a farmi qualche domanda di troppo.

Diedi una forte cuscinata a Ciock,che mi guardava preoccupata.

"Perché mi fai questo?"

"È colpa tua se ho sognato quello che ho sognato,Ciock!"

Lei riflettè qualche istante e poi scoppiò a ridere.

"Oh mio dio,Elis! Voglio sapere tutto!"

Sbadigliai guardando l'orologio.

Erano le 3 di notte,cavolo!

"Magari domani,ok? Non voglio perdere altri minuti di sonno inutilmente,altrimenti poi non mi sveglio"

"Ok,aspetterò ancora qualche oretta. A proposito...che ora sono?"

"Le 3 di notte"

"Orco cacchio!" esclamò mettendosi sotto le coperte "buonanotte e sogni....Bianchi!"

"Ma vaffanculo! Notte!"

"Ahahahahahaha! Notte!"


Ok,lo ammetto....questo capitolo è a dir poco scioccante....

Vi è piaciuto almeno un pò? Oppure vi ha indignati e scioccati? X)))))) )

Fatemelo sapere :P

Spero di essere riuscita non solo a scandalizzarvi ma anche a far emergere la complicità tra Ciock ed Elis e a far capire una parte del passato di quest'ultima,che verrà approfondito nei capitoli successivi.

Allora al prossimo capitolo gente!


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