Fuoco e Ghiaccio.

di _DangerDays_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Conoscenze odiose...O forse no? ***
Capitolo 2: *** Nuova casa! ***
Capitolo 3: *** Attacco ***
Capitolo 4: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Conoscenze odiose...O forse no? ***


Fuoco e Ghiaccio

Conoscenze odiose...O forse no?

Mi stavo allenando nella palestra del Campo,Chirone mi spronava a farcela,come sempre..Facevo pesi,come i mortali,ma visto che ero stata riconosciuta da poco,non usavo molto i miei poteri,e quindi...Ma non vi ho detto chi sono!Fate come se non avete letto queste righe...

Mi chiamo Emily.Sono arrivata al campo quasi tre anni fa,ora ho diciassette anni.Sono stata riconosciuta,però,solo due settimane fa.Sono figlia di Chione.Sono figlia della neve.Sono figlia del Ghiaccio.Mio padre è morto mentre stavamo andando al Campo.Così come la mia sorrellina e mio fratello.Fortuna che mi sono fatta degli amici.Annabeth,Percy e Nico.Ma ovviamente sto sempre nella loro ombra.A chi importa di me,se loro hanno salvato l'Olimpo?Ma questi ssono dettagli.Noi litighiamo spesso,e proprio ora stiamo nel bel mezzo di una discussione nata dal fatto di aver preso le parti di un figlio di Ares in  una disputa.Ma aveva ragione!E ovviamente,Nico ha dato ragione ai suoi due migliori amici.Dovete sapere che io e Nico siamo stati insieme.Ma i siamo lasciati quando mi aveva detto che era gay.Insomma,prima di illudermi poteva dirmelo!Ma abbiamo sistemato tutto,e questo è un bene.Comunque,dato che abbiamo litigato,stavo in palesta a sfogarmi,con Chirone.Lui mi allena da quando sono arrivata,e ora siamo molto amici.Passo quasi tutti i miemi pomeriggi nella sua palestra personale.E,nonostante questo,sono acida anche con lui.Dovete sapere un a cosa importante riguardo al mio carattere.Sono una stronza,acida,irascibile e antipatica,ma sono anche timida e dolce,dipende.So di essere strana.
Stavo facendo i pesi,quando notai sulla porta della palestra una figura che mi guardava da lontano.Lo ignorai per tutto il pomeriggio,e alla fine degli allenamenti,Chirone lo chiamò.
-Vieni,James-James,il suo nome.Ovviamente un nome sexy per una persono sexy.Ci presentammo,poi il centauro disse -Emily,hai voglia di accompagnare a fare un giro per il Campo James?- "No",avrei voluto dire,ma farfugliai un "Certo,fammi cambiare".Una volta cambiata,arrivai da lui.Il nostro primo incontro è stato fantastico...

-Allora,questa è la cabina di Ade,dove c'è Nico e Hazel,quella è quella di Poseidone,poi c'è quella di Zeus,se vuoi un giorno ti racconto la storia di Talia,poi ci sono le cabine di Era,Atena,Artemide,Demetra..E altri dèi.Non sto ad ad elencarteli tutti Rise,e risi anche io.Gli stavo un po spiegando come era fatto il campo,e cosa faevamo.Nei suoi occhi c'era una luce indescrivibile.Risplendeva quando pensava,quando rideva,quando si annoiava.Si avvicinò alla cabina di Efesto,e disse -E questa di chi è?-
-Efesto- Sorrisi.Come avevo fatto a non capirlo?!
Lui era Fuoco.Lo sentivo.James era Fuoco.Il mio opposto.Forse era figlio di Efesto.Probabilmente.Sicuramente."È appena arrivato.Sarà riconosciuto subito,come tutti gli altri",pensai.Ed ero un po invidiosa.Io sono stata riconosciuta dopo tanto tempo,e nessuno aveva neanche chinato il capo.Solo perchè sono figlia di una dèa minore.
James sorrise -Mi piace-
-Lo so- sorrisi al suo sguardo confuso -Si capisce.Anche dai tuoi occhi-
-Aaaah,okay- Ma continuava ad essere confuso.Guardai l'ora,dovevo tornare nella cabine di Poseidone(non c'era spazio per una cabina di Chione,quindi dormivo in quella di Poseidone,essendo acqua,quindi simile a neve o ghiaccio)
-Io devo andare,scusa-
-Niente.Ci vediamo domani- E mi sorrise -Buonanotte-
-Notte- risposi felice...

O almeno vorrei che fosse andata così...Ecco come andò realmente

Quella figura mi aveva guardato per tutto l'allenamento.E questa cosa mi dette molto fastidio.Odiavo quando mi guardavano.Chirone ci presentò,poi mi chiese -Vai ad accompagnarlo,Emily,per favore?-
-No- risposi scocciata io
-Emily...- mi ammonì lui
-Okay okay- poi,rivolta a James,scorbutica -Seguimi- lui obbedì,e appena fuori dalla palestra gli iniziai ad elencare le varie case e i vari dèi,sempe notando i suoi occhi che luccicavano di fuoco.Del fuoco di Efesto.Ma ovviamente ero scorbutica nel spiegargli le cose,perchè ad un certo punto mi interruppe.
-Senti,se non avevi voglia non mi accompagnavi-
-Infatti non ne avevo voglia,ma hai sentito Chirone- Lui annuì,e continuammo il giro in silenzio,era solo pomeriggio.Lo accompagnai alla cabina di Ermes,e gli dissi.
-Allora,starai qui finchè non sarai riconosciuto,capito?-
-Mh mh-
-Bene,ci vediamo in giro-
-Essere gentili no,eh?!- chiese con sarcasmo
-No- e ci separammo.Io andai a fare una passeggiata e lui entrò nella cabina.
Poco più tardi.notai che era in atto una disputa,una cinquantina di metri più in la da dove camminavo.Mi avvicinai,e vidi tre figli di Ares(quelli arrivati da un mese) prendere in giro James,gridandogli "Novellino,vieni a far l'iniziazione con noi".A quel punto mi arrabbiai,io avevo odiato l'iniziazione di Clarisse,e non sopportavo che qualcun'altro la subisse,anche se quel qualcuno era James.Mi avvicinai e mi piazzai di fronte a lui.I tre prima sbiancarono,poi quello al centro rise.
-Che vuoi fare tu.inutile figlia di Chione?!- anche gli altri due risero.Mi salì il sangue al cervello.Allungai le mani in aventi e sprigionai il mio potere.I tre si ghiacciarono all'istante,io mi avvicinai e gli sussurrai "Sentite,non dovete rompere il cazzo,ora,se volete che vi liberi,giurate sul vostro papino che non farete mai più una cosa del genere" i tre crcarono di annuire,con scarso successo -Bene- dissi,e li liberai.Scapparono all'istante.Intanto James era rimasto impalato dietro di me,e io mi sbrigai ad andarmene.
Poco dopo,stavo nel bosco a bere una bottiglia di Vodka alla pesca(ho sampre bevuto,da quando i miei familiari sono morti)in una mano e una sigaretta nell'altra.Sentì un rumore nella boscaglia,e mi preparai ad usare i miei poteri,quando un James pieno di foglie sbucò da dietro un'albero.
-Che vuoi?- sbottai
-Niente sol..Ma quella è Vodka?-
-Si,ne vuoi un po?-
-No,grazie.Che hai?-
-Niente.Sto solo in un  periodo no-
-Hai il ciclo?- stavo per ridere
-No,un periodo no è quando sto sulla soglia della depressione,e quindi bevo e fumo in abbondanza,e non mi frega un cazzo di nessuno,non so se mi capisci,probabilmente no-
-Invece si- io risi
-Non credo,a me è morto il padre e i miei fratelli quando stavo venendo al Campo- bevvi un sorso dalla bottiglia che avevo in bano,e inalai un po di fumo dalla sigaretta.Lui si rabbugliò
-Ho perso mia madre e mia sorella.Ti capisco- provai un sentimento di pena per lui,e mi venne da abbracciarlo.Di solito non facevo cose simili,ma insomma,mi aveva sorpreso a bere Vodka e fumare e si era ap'erto a me,la persona puiù antipatica della terra.E poi la Vodka iniziava a fare effetto.Quindi lo abbracciai.E qualcosa successe.In quel momento nei miei occhi sentivo Fuoco.E vedevo Ghiaccio nei suoi.Ci separammo,frastornati da quel contatto,e sulla sua testa apparve il simbolo di Efesto.Mi inchinai subito,decisa a non far provare a nessun altro la delusione che provai io.
E da quel momento,Ghiaccio e Fuoco divennero migliori amici.Migliori amici che sarebbero dicìventati di più.Destinati a gandi cose.

 

Angolino autrice
Buonsalve ragazzi.Questa è la mia prima ff su Percy Jackson.Se avete dei consigli o delle critiche,le accetto.E se potete aggiungete una recensioncina....Grazie,alla prossimaa :)

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Capitolo 2
*** Nuova casa! ***


Nuova casa!

Scioccata dai fatti appena accaduti,decisi di ritirarmi nella cabina di Poseidone a pensare,e,magari,a dormire.

-Senti...James,io..Io vado nella mia cabina,ci...Vediamo?- Speravo che la risposta fosse si.Strano per me,visto il mio carattere.

-Certo!- Io feci per andarmene,ma lui riparlò -Non lo dovremmo dire a Chirone?- Lo guardai seria.Alludeva a quello “scambio di poteri”

-No,credo di no.Questo sarà il nostro segreto.- Sorrisi.E sorrise anche lui.

-Perfetto.Questo è l'inizio di un'amicizia?-

-Si,credo di si-

-Quindi ricominciamo daccapo?- chiese con un sorriso che faceva paura

-No.- e al suo sguardo stupito,aggiunsi -No,non ricominciamo,perchè l'amicizia è fatta per evolversi.Noi siamo partiti da “ci stiamo antipatici” a “oh,abbiamo un segreto,siamo amici,finalmente”- e,inspiegabilmente arrossì un po

-Sei bella quando arrossisci- mi feci seria,e lui arrossì più di me -S-scusa,n-non so perchè l'ho detto- risi.

-Va bene,ma ricordati che non accetto molto i complimenti.Ora vado,ho sonno-

-Ciao!-

 

Percy era comodamente sdraiato sul letto,sveglio.Io feci una smorfia,e mi avviai verso il bagno per cambiarmi.Il bagno era una bella stanzetta blu oceano,con un water,un bidè e una vasca,di colore verde acqua,e con delle conchiglie incastonate sopra.

-Se devi fare quella smorfia ogni volta che entri qui dentro,non ci venire più- mi urlò.Rimasi impietrita.Sapevo che era arrabbiato,ma non mi sarei mai immaginata che arrivasse al punto di cacciarmi dalla mia stessa casa.Perfetto.Uscì dal bagno che già avevo il mio pigiama con i pantaloncini corti,e dissi -Certo,non ci verrò più!- Mi stavo avviando verso la porta,quando lui mi chiamò.Sapevo che aveva un cuore.

-Aspetta!- cominciò -Domani passa a prendere le tue cose.- oh,mi ero sbagliata.Non aveva un cuore.Mi incazzai.

-Posso dirti una cosa?Sono sempre stata nell'ombra tua e di Annabeth e Nico. Ho sempre sopportato che quando andavamo in giro tutti idolatravano voi e guardavano me con una sorta di disgusto. Ho sopportato che ero io che vi pagavo il pranzo,sempre! E voi cosa avete fatto per me?! Mi avete condannato all'esilio perchè ho dato ragione a una persona che la meritava! Ho ragionato in modo oggettivo,non facendo preferenze,come dovrebbe fare Annabeth! “figlia di Atena”.Ma dove?!-

-Innanzitutto,non osare parlare della mia ragazza.Poi,noi abbiamo sopportato il tuo carattere di merda.Ma sai quanto è difficile cercare di evitarti?Cercare di non farti venire dove veniamo noi per evitare una delle tue sfuriate antipatiche?!- Queste frasi mi arrivarono come un pugno al cuore.

-Beh,in amicizia bisogna essere sinceri e accettare l'altro,nonostante il carattere,e se voi non capite questo,no mi meritate.-

-Sei tu che non ci meriti.Tu non meriti nessuno- Me ne andai.Non meritava neanche che gli rivolgessi la parola.Ma mi stava succedendo qualcosa di strano.La gola mi pizzicava,e anche gli occhi.Oh,no.Io non avevo mai pianto,da quanto mi ricordavo.Mi dirigetti dove sapevo avrei trovato qualcuno che ancora potevo chiamare amico.La cabina di Efesto.Bussai,e mi trovai davanti una figura muscolosa di un annetto più grande di me.

-Chi cerchi?- mi chiese lui,sbadigliando.

-James,quello nuovo- annuì,e tornò poco più tardi con il mio amico.Poi rientrò.

-Che è successo?- Mi chiese dolcemente James.E a quel punto notai che delle lacrime stavano fuoriuscendo dai miei occhi.Cercai di dire “Ho litigato con Percy,mi ha detto cose cattive” ma non ci riuscì. Riuscì solo ad abbracciarlo.Come potevo aprirmi tanto ad uno appena arrivato? Mi riscossi dai miei pensieri quando mi accorsi del fuoco che fluiva dentro di me.Ma non me ne curai,continuai ad abbracciarlo,anche più forte.Raggiungemmo il bosco,io sotto il braccio di lui,sempre con quel potere sconosciuto che ci scorreva dentro.Ci separammo.

-Quando vuoi e sei pronta,puoi raccontarmi quello che è successo- disse dolcemente. Dopo un silenzio durato minuti,parlai.

-Io non merito nessuno.- citai Percy.Quelle parole che mi avevano distrutto.

-E chi cazzo ti ha detto questa stronzata?- disse lui serio.

-Percy- risposi con un filo di voce io.

-E questo è un amico?- non risposi,e lui si avvicinò a me -Se vuoi puoi dormire nella mia cabina,stanotte- Pensai di accettare.Poi mi venne un'idea.Scossi la testa,e lui mi guardò perplesso.

-Seguimi- dissi,asciugando le lacrime.Camminammo fino ad uno spiazzo sul confine del bosco.Misi le mani in avanti e cominciai a spruzzare ghiaccio,presto il mio ghiaccio prese la forma di una casetta.Entrammo,e modellai un po l'interno.-Questa,ora,è la mia cabina-

-Ma non si scioglierà?- risi

-No,finchè io vivi rimarrà intatta.Domani vado da Chirone per chiedergli un letto e per creare un bagno,se vuoi mi puoi accompagnare.Oggi dormo per terra,comunque.- lui mi guardò,e,con voce sicura,disse -Io stanotte dormo con te,non puoi stare da sola e senza letto.- lo guardai

-No.E se poi stai scomodo? E poi voglio farti dormire bene,con me non lo faresti...-

-Non mi impota,non ti posso lasciare sola- lo guardai,e finalmente annuì e sorrisi.Decidemmo per non prendere la coperta,essendo una calda notte di estate,e ci sdraiammo.

-Dammi la mano- disse ad un tratto lui.Gliela diedi,in fondo non rischiavo niente.Sentì di nuovo quel fuoco strano. -Allunga la mano per terra e prova a liberare il tuo ghiaccio,per favore- lo feci.Ma non c'era ghiaccio,in me.C'era fuoco.Mi meraviglia e cacciai un urletto.Lui rise,e io feci cessare il fuoco.

-Che ridi?- chiesi scorbutica.Lui continuò a ridere,poi disse

-Allora,quando ci tocchiamo ci scambiamo i poteri,io prendo il Ghiaccio e tu il Fuoco.Figo,eh?-

-Sisi- dissi acida -Ma non me lo spiego.È impossibile,non è mai successo.- sentì che si avvicinava,e vicinissimo a me,mi sussurrò all'orecchio in modo saudente “forse è perchè siamo speciali” ringraziai tutti gli dèi che fosse buio.Ero arrossita di brutto e mi ero morsa un labbro.”Wow” pensai “ci sa fare” e ci addormentammo così,lui vicinissimo a me,e io,felice coe non mai,ma triste per le parole pungenti di Percy.

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Capitolo 3
*** Attacco ***


Attacco

 

Ci svegliammo con il suono assordante dell'allarme d'emergenza nelle orecchie. Io scattai subito e mentre James mi urlava “MA CHE COSA È SUCCESSO”,il mio sguardo venne attratto da una spada. Completamente azzurra-trasparente,con 90 centimetri di lama di bronzo celeste,e un manico fatto per una sola mano. C'era un bigliettino,con su scritto “un regalo da mamma”,e scomparve appena lo lessi. Poi mi decisi a spiegare cosa era successo a James,mentre prendevo i suoi vestiti e glieli tiravo,e mettevo i miei(erano comparsi misteriosamente)

-Allora,è l'allarme. Ci saranno dei mostri al campo- Gridai per sovrastare quel rumore . Assicurai bene la spada alla cintura,e feci cenno a James di seguirmi fuori dalla mia cabina. Quando uscimmo,rimasimo senza fiato.decine e decine di Arpie vagavano per tutto il campo,e sopra il campo,le tre Furie che sghignazzavano.

-Cazzo- riuscì solo a dire quando ci accerchiarono.-James,mettiamoci schiena a schiena- gli sussurrai,sperando che mi sentisse nel rumore di quegli allarmi. Mi sentì,perchè mise la sua schiena contro la mia,e io fui pervarsa da quel fuoco.”Fai quello che faccio io” sussurrai a James. E liberai il fuoco,quel rosso avrebbe impiegato molto a bruciare le arpie,ma almeno le tenevamo occupate per un po,nonostante fosse un piccolo mucchietto. Ma mi sbagliavo. Non tenemmo molto,perchè James cedette un attimo,e un'Arpia lo graffiò. Urlò di dolore,un urlo lancinante e sofferente. Mi spezzò l'anima.

-JAMES!- Urlai. E,proprio mentre stavo per cedere,una figura mora mi apparve accanto. Nico.

-Senti,non so che ti ha detto Percy,ma io non penso queste cose. Ti voglio bene,non volevo litigare...-

-TI PARE IL MOMENTO?!- James urlò di nuovo

-No,ma Chirone ha detto che dovete andare nella Casa Grande,dice che siete speciali e che non dovete andare incontro al pericolo- e mi baciò la fronte -Hai la mia benedizione,ora vai,ci penso io a queste- Cessai il ghiaccio,e vidi Nico sforzarsi tanto,per contenere le Arpie. Io feci alzare a fatica James,e insieme cercammo di correre il più possibile veloce verso la Casa Grande. Entrammo,salimmo le scale,James davanti a me,e quando mancavano ormai solo quattro gradini e James era al sicuro,un gradino sopra di me,le scale sotto i miei piedi caddero. Urlai,poi mi attaccai con le mani a quel gradino che mi avrebbe dato la salvezza,se solo James non avesse un grosso squarcio sulla spalla. Guardai in basso e urlai ancora più forte. Non un pavimento,no. Ma un vuoto nero assoluto. Avevo paura. Sarei morta così?

-AIUTO,QUALCUNO MI AIUTI- urlai. Niente. -VI PREGO!- ero disperata,le mani iniziavano a sudarmi,e James era svenuto in un angolino,due scalini sopra di me. -STO CADENDO NEL VUOTO,AIUTATEMI!- mi tremava la voce. Ma che urlavo a fare?Nessuno mi avrebbe sentito,lì sopra. Stavo per cadere. Le mani stavano scivolando. Quando qualcuno mi prese la mano. Era vestito di nero,e quando gli guardai la faccia notai che gli occhi erano due pozzi neri profondi. Era Ade.

-Resisti- mi disse. E mi tirò un po in su.-Ce la puoi fare- Ero ad un passo dalla salvezza...Quando un'arpia mi prese per le gambe e mi sollevò. Urlai,di nuovo.

-Dammi la ragazza,Arpia- Tuonò Ade con voce profonda,che si espanse per tutta la sala. Ma l'Arpia continuava a tenermi. Mentre Ade cercava di discutere con il mosttro che mi teneva,notai che mi faceva cenno al fianco. La spada,ma certo! Con fatica portai la mano all'elsa,e,con più silenzio possibile,la estrai. Aspetta,ma potevo cadere nel vuoto! Ma decisi di fidarmi di Ade,e anche se fossi morta,sarei morta da Eroe. Menai un fendente alla testa dell'Arpia,che subito mi lasciò andare,morta. Stavo cadendo nel vuoto,mi sembrava tutto a rallentatore,quando atterrai sulla groppa di un grosso pegaso nero con tratti di ali argentate. Mi portò in salvo sul piano dove prima non ero riuscita ad arrivare,dove mi aspettavano Ade e un James piuttosto rincoglionito. Subito mi inchinai ad Ade.

-Grazie,divino Ade,per avermi salvato-

-Dovresti ringraziare il pegaso,ma prego. E comunque voi due siete importanti,non potete morire ora.- lo guardai stupita,ma decisi di non dire niente. Andai incontro a James,ancora scioccata,e gli presi la mano,per poi sussurrargli “ora sono qui,va tutto bene” e mi pare accennò a un sorriso. E io mi poggiai sul suo petto. Rimanemmo così per un po,finchè non arrivarono Percy e Annabeth su Blackjack e Nico su Timballo. E vicino a me e James,si 'materializzò' una figura argentea,con un vestito che sembrava neve,e gli occhi azzurri come il ghiaccio. Chione,mia madre,era lì.

-Salve madre- le dissi.

-Salve a te,figlia- e scrutò i miei occhi simili ai suoi e i miei capelli rossi. Io mi alzai,e,giratomi verso Nico che era sceso da Timballo,gli corsi incontro e l'abbracciai,dicendogli un milione di grazie. Mentre mia madre curava James,Percy si avvicinò a me,con Annabeth.

-Senti...Perdonaci,non volevamo ferirti,davvero- Mi porse la mano. Ma io non la presi.

-No che non vi perdono. Vi dovrei perdonare per evermi trattato male?! Poi so che ve l'ha detto Nico,di chiedermi scusa. Mi dispiace per voi che non vi perdono,ma davvero, voi non meritate nessuno- Detto questo mi avvicinai a James a testa alta,senza girarmi,mentre Nico mi sussurrava “ma hai visto le loro faccie?” io sorrisi.

-Dobbiamo salire,seguitemi- disse mia madre con un po di freddezza nella voce. Arrivammo ad una sala dove vi era anche Chirone e Dionisio e Ade. Chirone cominciò.

-James,Emily. Dovete sapere,come avrete notato,che siete speciali.- disse arrivando dritto al punto. -Quando vi toccate,i vostri poteri si scambiano. Tempo fa, Chione Borea e Efesto,sigillarono un patto. Avrebbero generato due Mezzosangue speciali,capaci di grandi cose. E li avrebbero protetti. Questi Mezzosangue siete voi. E le Arpie cercavano proprio voi.- Io rimasi in silenzio,ma James parlò.

-Com'è possibile? Io non ho nulla di speciale.-

-Già il fatto che sei un Semidio ti rende speciale,stupido!- dissi io.

-Oh- Restammo tutti in silenzio,quando mia madre parlò.

-Abbiamo rafforzato le difese del campo,non correte più rischi. Ma vi dovrete allenare. E abbiamo scelto due allenatori imparziali: Chirone e Ade,che non solo vin alleneranno con le armi,ma vi aiuteranno anche ad usare i vostri poteri- Sorrisi,Ade mi stava simpatico -Bene,ora potete andare a riposarvi,è stata una giornata lunga e stancante.- E solo allora mi accorsi che era sera. Non scesi con le scale,anche se le avevano aggiustate,scesi in groppa a quel pegaso che mi aveva salvato.

Arrivai tremante alla mia cabina,che ora conteneva tutto il necessario (armadio,letto,bagno,pavimento ecc.),mi tolsi i vestiti lacerati e sporchi,riempì la vasca fino all'orlo,e mi ci buttai dentro. Feci una lunga doccia ristoratrice,poi mi misi il pigiama e uscì dal bagno. Mia madre era lì davanti a me,con un'espressione triste in volto.

-Scusa- mi disse afflitta.

-E perchè?-

-Perchè ti ho ignorato per quasi sette anni.-

-Niente,ormai è passato- lei mi guardò profondamente e a lungo,e io ruppi il silenzio -Ora vorrei dormire,sai,è stata una lunga giornata- dissi buttandomi sul letto.

-Certo- acconsentì lei -Buonanotte- e mi baciò la fronte.

-Anche a te- sorrise e scomparve. “strana,mia madre” pensai io,mentre mi addormentavo nel mio letto caldo.

Angolino autrice
Salve! Allora,spero che il capitolo vi sia piaciuto,e ringazio le due anime buone che hanno recensito: Zoro00 e LupettaBlack ! ma ringrazio anche chi ha messo la stori tra le seguite!

 

 

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Capitolo 4
*** AVVISO ***


Ragazzi arriverò dritta al punto. Mi dispiace ma sospenderò questa storia momentaneamente, almeno finchè non ritroverò l'ispirazione. Ultimamente scrivo soprattutto storie su Harry Potter,e non ho l'ispirazione per continuare questa. Appena potrò, e penserò ad un continuo decente la ri-aggiornerò. Scusate, spero di non metterci troppo,

BG_01

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