Deception ~ di __Tiffany (/viewuser.php?uid=147234)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Help..? ***
Capitolo 3: *** 03 ***
Capitolo 4: *** 04 ***
Capitolo 5: *** 05 ***
Capitolo 1 *** 01 ***
-
Capitolo 1:
Library.
Jin Young quella mattina, per la
prima volta in tutta la sua vita, si era svegliato in ritardo, in un
grande ritardo. Stava correndo su e giù per tutta la casa cercando di
vestirsi, pettinarsi, fare colazione e lavarsi i denti.
Stava ancora abbottonandosi la
giacca quando suo padre entrò in casa seguito da qualcuno dietro di
lui, Jin Young per poco non cacciò un grido correndo in bagno.
Finì di vestirsi e uscì, aveva dieci
minuti. Prese le cartella in camera sua e iniziò a correre verso la
porta, ma cadde a terra non appena si scontrò con qualcosa, e il
ragazzino sperò non fosse il muro.
“Park Jin Young!” la voce di suo padre lo allarmò e il ragazzo alzò il
viso con due occhioni spaventati e rilasciò un mugolio spaventato.
“ … Ha chiamato suo figlio con il suo stesso nome? Non le pare un poco
egocentrico, signor Preside?” e Jin Young si portò una mano alla bocca
per non ridere, si alzò da terra e guardò il ragazzo che aveva parlato,
il suo metro e settanta svaniva difronte al ragazzo davanti a lui.
Aveva i capelli di uno strano
biondo, gli occhi magnetici e una carnagione chiara, sorrideva, un
sorriso davvero contagioso tanto che Jin Young sorrise e fece un
piccolo inchino.
“Appa, perché sei a casa? Oggi c'è scuola”
“Qualcuno qui, ha ben pensato di far
scoppiare tutte le tubature dei bagni e dei termosifoni di alcune
classi e del mio ufficio, così che ho dovuto mandare tutti a casa, e
portarmi dietro l'artefice per punirlo” e Jin Young spalancò gli occhi
innocentemente e si morse le labbra annuendo. Guardò il biondo che gli
sorrise birichino facendogli l'occhiolino e il corvino arrossì correndo
a rifugiarsi in camera.
Si cambiò e si mise dei semplici jeans e
una t-shirt, prese lo zaino e uscì dalla propria stanza con le cuffie
nelle orecchie salutando il padre con la mano e facendo un piccolo
inchino all'ospite.
Si diresse in biblioteca per studiare un
poco e passò tutta la giornata lì. Uscì solo per andare a prendersi un
ice coffee, poi era ritornato ed aveva continuato a leggere ignorando
il resto del mondo.
–
“Im Jae Bum, cosa devo fare con te?” domandò Park Jin Young, il
preside, e Jae Bum si chiese come un'uomo del genere avesse un figlio
così carino come Jin Young, ignorando le parole dell'uomo dinanzi a se
chiedendosi cosa stessero facendo i suoi amici.
“IM JAE BUM” parlò l'uomo spaventando il ragazzo che si risvegliò dai
suoi pensieri, guardò il preside aspettando che parlasse eil preside
sospirò.
“Ho detto che passerai tutto il mese a pulire la scuola con i custodi e
potrai andare via solo quando le classi saranno pulite. Ritieniti
fortunato che non ti abbia espulso o altro.” e Jae Bum annuì e dopo un
veloce inchino sì alzò insieme al preside che lo accompagnò fino alla
porta.
Il biondo fece un altro inchino e se ne andò, nessuno sano di mente
avrebbe mai portato uno studente a casa propria, sopratutto un vandalo,
pensò JB, ma poi scosse il capo ricordandosi chi fosse il suo preside.
Passò davanti alla biblioteca dove lavorava Sohee, la sua noona per
eccellenza, entrò per farle un saluto, non la vide dietro il bancone
dove era solita stare con un libro fra le mani sfogliandolo per
l'ennesima volta.
Andò a cercarla e la trovò a chiacchierare a bassa voce con un
ragazzino, si avvicinò e riuscì a vedergli il viso e in quel momento
volle fare marcia indietro,ma Sohee si voltò e lo chiamò
“JB-ah!
Vieni dalla noona, da quanto tempo, sei sparito! Di alla noona come va
la scuola” saltellò felice la ragazza abbracciandolo e Jin Young lo
guardò sfoderando un po' di aegyo.
Si chiese se il ragazzino lo facesse apposta a sfoderare gli occhi da
cucciolo.
Sohee si voltò verso di lui e Jin
Young la salutò con la manina tornandosene a leggere il suo libro.
“Perché non sei a scuola?”
“Le tubature sono scoppiate” disse il biondo sogghignando divertito e
Sohee gli diede un colpo sul braccio
“Ma sei scemo!? Potevi farti male!” esclamò la donna passandosi la mano
fra i lunghi capelli neri.
“Io e i ragazzi siamo stati cauti” disse il biondo per poi mordersi la
lingua con forza, sapeva che quando ci si metteva Sohee era come una
mamma oppressiva, sperò con tutto il cuore che non si mettesse a
sgridarlo davanti al ragazzino.
“Oddio~ c'erano anche gli altri? Spero per te che Bambam e Yug Yeom non
si siano fatti nulla, poveri cuccioli”
–
Jin Young rimase tutto il giorno lì
ascoltando la voce di Jae Bum da lontano. Era contento, non solo lo
aveva visto più da vicino, non solo si erano toccati, non solo lo aveva
sentito parlare, gli aveva pure fatto l'occhiolino!.
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Vorrei ringraziare Haley ARMY che mi ha
corretto il capitolo.
Prometto di aggiornare ogni settimana,
giuro! ( o almeno spero) ...
Okay non giuro più che è meglio.
Spero vi piaccia la long e vi venga voglia
di recensire, anche solo dieci parole.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2: Help..? ***
La mattina seguente Jin Young si svegliò tardi,
consapevole che non ci sarebbe stata scuola. Fece colazione più che
lentamente, si fece il bagno, si lavò i capelli e ne uscì un'ora dopo.
Si vestì, si lavò i denti e se ne ritornò a letto a leggere uno dei
suoi romanzi.
Il suo cellulare suonò e senza aspettare il secondo
squillo il giovane rispose con un tenerissimo
“Yoboseyo?”
“Jin Younggie-ah, è Jia noona” la voce della
ragazza fece sorridere il ragazzo che non si aspettava una chiamata
dalla sua noona, il giorno prima non si erano visti poiché la scuola
era stata chiusa, e così non si erano chiamati.
“Noona, annyeong”
“Senti, la noona voleva sapere se ti va di
mettere il tuo musino fuori dalla tua tana” e Jin Young ridacchiò e
rispose
“Ne~, dove andiamo?”
“Un giro dove capita” e Jin young mormorò un
'Okay' e corse a mettersi le scarpe per andare a prendere la sua noona
davanti casa.
Passarono tutto il giorno in giro, per una
delle poche volte che il minore usciva rimase stupito di vedere tanta
gente fuori.
Lui e Jia andarono avanti e indietro per i
negozi, ridevano e scherzavano finché Jin Young non sentì Jia che gli
diceva di entrare in un negozio e lui continuò ad andare avanti.
“Noona, perché non dici nul- si guardò avanti e
dietro per cercarla, ma Jia era come sparita – NOONA?!” urlò, si guardò
attorno non sapendo cosa fare, o dove andare, si sentì disperso.
Provò a chiamare Jia ma non rispondeva.
–
“JB, allora?”
“Si eccomi” rispose uscendo di casa, stavano
andando alla sala giochi per passare il tempo prima che la scuola
riaprisse.
Stavano entrando, ma poi il biondo vide di
sfuggita un ragazzino dagli occhi lucidi che si guardava intorno che
veniva spinto a destra e a sinistra beccandosi insulti su insulti.
“Entrate che vi raggiungo, ho visto una persona
che devo salutare” disse e fece entrare gli altri e poi corse spingendo
la gente a caso.
Lo prese per il polso spaventandolo e tirandolo
a se
“Figlio del preside”
“Eh?” domandò il ragazzo e JB lo guardò, lo
vide tirar su col naso e e asciugarsi le lacrime con la manica della
maglia.
“Che succede?” domandò a Jin Young che lo
guardò rosso in viso balbettando teneramente
“Mi sono perso”
“Aigo~ vuoi che ti riporti a casa?” e Jin Young
annuì, Jae Bum lo prese per mano e lo trascinò con se fino alla fermata
dell'autobus, presero il primo bus per ritornare a casa e Jin Young
continuava a stringergli la mano tremando.
Jae Bum si tolse la giacca e la mise al minore
che abbassò la testa per coprire il rossore delle guance.
Salirono sul bus, JB dovette inviare un
messaggio ai propri amici dicendo che non si sarebbe ritornato e che
non si sentiva bene.
E per la prima volta in tutta la sua vita scelse di
aiutare qualcun altro invece che se stesso.
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Capitolo 3 *** 03 ***
“Come hai fatto a perderti?” gli domandò Jaebum e
Jin Young mise il broncio prima di mormorare
“Non esco molto e quando lo faccio esco con Jia
noona e Fei noona, ma oggi le ho perse per strada. “ e i suoi occhi
ritornarono liquidi e Jaebum gli sorrise in modo confortante per poi
dire
“Ora ti riporto a casa, 'kay?” e il minore annuì,
guardando la strada fuori dal finestrino, in un secondo sentì gli occhi
farsi pesanti e in pochi secondi il buio.
Quando si svegliò era sulle spalle di qualcuno che
si guardava attorno.
“Sei
sveglio spero”
“Ne~”
“Siamo davanti a scuola, non ricordo dove vivi,
dimmi la via e ti ci porto così ritorni a dormire” Jin Young sussultò
per poi cercare di scendere, ma JB strinse la presa e ripeté:
“Dove abiti che ti ci porto” Jin Young, così,
balbettò la propria via e Jae Bum ricominciò a camminare ignorando le
occhiate che ricevevano, mentre Jin Young si morse le labbra guardando
il collo del biondo.
“È bello il mio pomo d'Adamo, vero?” domandò ridendo il
biondo e Jin Young nascose il proprio viso dietro il collo del ragazzo
che lo mise giù.
“Ecco qui Signor-figlio-del-preside”
“È Park Jin Young, non 'Signor-figlio-del-preside'” disse
innocentemente il minore e JB annuì arruffandogli i capelli per poi
andarsene.
Jin Young entrò dentro l'ascensore ridacchiando come
un'idiota, e per poco non si sentì svenire dalla felicità.
Im Jaebum lo aveva aiutato, tenuto per mano,
prestato la giacca e portato sulle spalle, e tutto in un giorno solo!
Si sentì così felice che si era dimenticato di Jia.
Quando entrò in casa, sentì la voce di Jia che piangeva
chiedendo scusa a sua madre.
“Sono a casa, che succede?” domandò e Jia e sua
madre corsero ad abbracciarlo
“Oddio Junior mi dispiace! Come ho fatto a
perderti?!” strillò Jia stritolando sempre più.
“Il mio bambino!” esclamò sua madre piangendo e Jin Young
sorrise loro
“Sto bene.” disse e sua madre lo guardò
“Come hai fatto a tornare a casa?”
“Un compagno di classe mi ha trovato ed aiutato”
sorrise e i suoi occhi divennero luminosi anche solo a parlarne.
“Questa giacca non ce l'avevi prima” mormorò Jia e
Junior si ricordò di avere ancora con se la giacca del maggiore.
“Di chi è?” domandò suo padre
“Im Jae Bum” e Jia lo guardò con la bocca spalancata
mentre suo padre annuiva e sua madre continuava a ringraziare al cielo
che qualcuno come quel ragazzo l'avesse trovato.
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Capitolo 4 *** 04 ***
Capitolo 4:
Quella mattina Jin Young si svegliò presto e si
sbrigò a prepararsi, in una busta aveva la giacca del maggiore.
Corse fuori casa e si diresse a scuola, ad
aspettarlo c'erano Jia e Fei, quest'ultima lo abbracciò chiedendogli
cosa fosse successo il giorno prima e Junior sorrise rispondendo “Non è
successo nulla di che noona, sto bene” e Fei gli scompigliò i capelli
affetuosamente.
Quando vide JB e i suoi amici la sua prima reazione
fu muoversi verso di lui, ma Jia lo fermò prendendolo per le spalle.
“Junior, tesoro, non penso che ti convenga darglielo
ora” consigliò Fei e Jia annuì, il corvino le guardò annuendo.
–
“Allora~ è da ieri notte che ci stai rompendo, ora
voglio sapere cosa succede” disse Mark sbadigliando, era troppo presto,
era sempre troppo presto per alzarsi.
“Sapete che il preside ha un figlio?” domandò il
biondo e i cinque ragazzi intorno a lui annuirono
“Sapete chi è?” e Jackson infastidito mormorò
“No, e ora continua senza farci domande, su!”
“è Park Jin Young, you know man, quel ragazzino è
ingenuo da morire, ieri l'ho visto disperso e l'ho aiutato e tipo era
tutto rosso come se avesse mangiato dei peperoncini”
“Jin Young? Il ragazzino che sta con Fei noona?”
domandò Bambam e JB annuì, i sei ragazzi si guardarono e JB ghignò
“Ragazzi che ne dite se reclutiamo qualcuno nel
gruppo?” domandò il biondo e Mark e Yug Yeom capirono subito, mentre
Jackson era ritornato nel mondo dei sogni posando la testa sulla spalla
di Mark che gli era affianco.
“Perché vuoi fare entrare Jin Young nel gruppo?”
domandò il maknae, YoungJae al biondo che lo guardò con uno sguardo
fintamente innocente.
“Jin Young è figlio del preside, e se noi siamo
amici del figlio del preside, sapendo quando adora il proprio
figlioletto ce la farà passare liscia” Youngjae e Bambam si guardarono
un poco diffidenti ma alla fine annuirono.
La campanella era suonata da un po' e i ragazzi si
diressero verso le proprie classi, i due maknae da una parte e gli
hyung da un'altra.
–
“Jin Young-ah” la voce di Jae Bum fece fermare sia Junior
che le sue noona, Jia e Fei, Jae Bum gli sorrise e Junior fece un cenno
col capo mentre le due ragazze gli erano accanto guardando il biondo
con sguardi poco amichevoli.
“Jin Young-ah, ehi, ti volevo chiedere se ti andava
di far parte del mio gruppo, ne abbiamo parlato e sarebbe cool averti
con noi” e Jin Young si guardò la punta dei piedi mentre Jia gli posava
una mano su una spalla.
“Ehi, non c'è bisogno di una risposta immediata,
pensaci e fammi sap- “ e prima che potesse finire Fei Fei lo fermò
dicendo
“Lui non entrerà mai nel tuo gruppetto, ora evapora
prima che ti faccia volare in presidenza” ringhiò la ragazza e JB alzò
le mani sorridendo
“Calma~ noona, se ti arrabbi poi ti vengono le
rughe” e Jia roteò gli occhi mentre Jin Young si morse le labbra per
non ridere.
“Jin Young-ah, fammi sapere~” ridisse facendogli
l'occhiolino e Jin Young rialzò la testa e annuì prima di essere
portato via delle proprie amiche.
Passò tutto il giorno con la testa fra le nuvole e
venne richiamato per la prima volta.
Sentì dire da JB che sarebbe dovuto rimanere dopo scuola per
pulire le classi e così aspettò che tutti se ne andassero prima di
lasciargli la busta con la giacca sopra il suo banco e poi fuggire via
con la coda fra le gambe.
–
“Jackson ti conviene tenere il tuo amichetto biondo
lontano dal mio Junior, intesi?” disse Fei tirando le orecchie al
proprio fratello.
“Ne noona” rispose il corvino guardandosi a destra e
a manca, era in ritardo di venti minuti.
“Spero bene per te” disse Fei mentre sorrideva al
proprio fratellino lasciandolo andare al suo intento di cercare Mark
fra la folla.
“Bye Ka Yee” salutò sua sorella e Jackson nemmeno la
sentì.
“Trovato ~” la voce del maggiore riecheggiò nelle sue
orecchie facendolo voltare
“Sei
in ritardo, hyung!” esclamò Jackson
“Ne,
ne, ora andiamo, su” rispose ridendo il rosso, e spalla contro spalla
si diressero verso il cinema.
Passarono un
pomeriggio insieme, e camminando per la città trovarono JB e una figura
accanto a lui.
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Capitolo 5 *** 05 ***
“Ya! Jin Young-ah!”
esclamò JB appena lo vide, lo prese di sorpresa Jin Young stava
mangiando un gelato nella gelateria vicino casa e non si era
minimamente accorto del maggiore.
“Oh! Im Jae Bum-sshi”
“Puoi chiamarmi JB
non ti mangio mica” rise il maggiore e Junior annuì smettendo di
mangiare, era veramente in imbarazzo. Non sapeva cosa dire o fare.
“Andiamo a fare un
giro?” gli propose il maggiore e Jin Young annuì, i due si alzarono ed
uscirono dal negozio, e in religioso silenzio camminavano guardando le
vetrine dei negozi.
“Jin Young-ah ~ come
mai sei così silenzioso?” domandò JB
“Eh? Oh, sono sempre
così ...”
“'kay, dimmi, come
hai conosciuto Jia e Fei noona?” e Jin Young sorrise buttando via la
coppetta del gelato finito.
“Le conosco da
quando sono nato, sono sempre state accanto a me, non mi hanno mai
abbandonato.” e JB riuscì a cogliere una luce negli occhi di Junior,
era come se le stimasse, come se per lui fossero persone da cui
prendere spunto.
“E Jb-hyung come ha
conosciuto i suoi amici?” domandò di rimando Junior
“In verità ci siamo trovati tutti andando avanti negli anni,
siamo finiti spesso in detenzione assieme e alla fine siamo diventati
amici, non abbiamo bisogno di nessun altro, solo di noi” e Jr annuì.
“Vuoi sapere perchè ti abbiamo chiesto di entrare
nel nostro gruppo?” e Jin Young alzò la testa mormorando un flebile
“Si, grazie”
“Perché in qualche modo mi ricordi BamBam, quando è arrivato
nella nostra scuola non conosceva ne la lingua ne le regole, e alla
fine lo avevano emarginato, tu a differenza di Bambam non hai problemi
di lingua o regole, però tutti ti stanno lontano, non capisco perché
però mi intenerisci, e intenerisci anche gli altri” e Jin Young arrossì
non sapeva se prendere il tutto come un complimento oppure no, ma
sapere di suscitare qualche sentimento che non era odio o altro di
negativo al suo hyung lo faceva sentire bene.
“Jin Young-ah, posso chiederti una cosa?”
“Ne hyung”
“Perché non esci mai?” e Junior si sentì felice che
il suo hyung si fosse ricordato di quello che gli aveva detto.
“.. Non c'è una ragione in particolare, solo non mi
piace, ho solo altri hobby” fece una scrollata di spalle il minore, e
Jb rise, ignaro che Jackson e Mark li stavano seguendo.
“Allora quali sono i tuoi hobby Jin Young?” domandò
JB e Jin Young rispose
“Ti prego non ridere ...”
“Non riderò” promise il maggiore aspettandosi nulla
di idiota dal minore.
“Mi piace cantare e rappare, alle medie dicevano che
ero bravo...”
“Allora dovremo cantare insieme, sono bravo, giuro!”
esclamò sorridendo al minore che annuì.
“Dovresti venire da Playground , così vedresti
quanto siamo bravi”
“Siamo bravi?” domandò il minore
“Io e i ragazzi” chiarì il maggiore e Jin Young
annuì impercettibilmente, alla fine si erano ritrovati davanti ad un
karaoke.
“Ti va di entrare?” domandò JB e Jin Young lo guardò
sfarfallando le ciglia per poi annuire.
“Da quando JB si vede con il figlio del preside?”
domandò Jackson
“Non lo so, Ka Yee andiamo a vedere” parlò
velocemente in mandarino il rosso e Jackson sbuffò
“Yi Eun ge, non puoi farti i cazzi tuoi? Lasciali in
pace”
“Sei tu che mi hai chiesto da quando si vedevano
quei due”
“Non ti ho mica chiesto di andare a spiarli”
“Ho capito, ho capito, ma ora entriamo su”
“YI EUN GE!” e i due continuarono a parlare nella loro
lingua nativa mentre le persone che passavano accanto a loro li
guadavano come se fossero pazzi.
E così alla fine entrarono anche loro, presero una
stanza.
“Questa qui!” esclamò Junior appena vide una canzone
a lui conosciuta.
Era passate quasi quattro ore da quando erano lì
dentro e stranamente Jaebum si stava divertendo come non mai, finché
Junior non era inciampato nel tappeto facendolo finire a terra.
“Ehi, ehi, prima di passare a questa fase che ne
dici di portarmi fuori a cena?” ci scherzò su il maggiore, stringendo
Jin Young.
Il minore arrossì e nascose il viso sulla maglietta
di JB che si alzò lentamente per poi battere la testa nello spigolo del
tavolino. Imprecò.
“Oddio, hyung, stai bene?” domandò il minore, mentre
'I Love You' delle 2ne1 era partita per sbaglio.
I due avevano i visi così vicini che JB non ci pensò
due volte, azzerò lo spazio fra loro facendo combaciare le loro labbra.
La testa gli doleva si, per via della botta, ma quel
bacio era come risanatore.
Rimasero fermi, Junior dalla sorpresa, e Jb perché
voleva continuare a sentire quelle labbra sulle sue. E alla fine Junior
si staccò prima di correre via spaventato
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